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Testo di Roberto Franzoni – Foto Baglietto e E. Bianchi
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BAGLIETTO
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I
l più antico
cantiere italiano
da diporto e unico nel panorama europeo e americano ad aver operato con
continuità per oltre un secolo e mezzo, seppure nelle mani di sei diverse proprietà, oggi conta su un solido management, su una più che solida situazione finanziaria – indispensabile
per operare nelle incertezze del più instabile e vago momento di mercato nautico di sempre – ma ha scelto saggiamente di affidare la propria continuità tipologica, stilistica e d’immagine – in due parole la propria brand identity – a quel
Francesco Paszkowski che l’ha definita con successo e qualità per quasi due decenni. “Io
sono stato fortunato ad aver iniziato la mia collaborazione a Varazze, il cuore di Baglietto
– dichiara Paszkowski – e ad aver incontrato persone che mi hanno insegnato tanto. Mi
hanno fatto capire la differenza tra disegnare e realizzare uno yacht, che dipende dal materiale con cui lo si costruisce. Da parte mia credo di aver introdotto nuovi elementi, ma
certamente mi sento parte del patrimonio culturale del marchio e membro della famiglia
Baglietto, appartenenza che ormai fa parte di me e che nessuno potrà togliermi”. Beniamino Gavio, conscio che designer vincente non si cambia e che la continuità della brand
identity del gabbiano poteva contribuire in modo sostanziale a proseguire il percorso in
quella rotta lunga 160 anni, lo ha praticamente nominato art director del cantiere e responsabile dello sviluppo di tutte le gamme della seconda metà del primo decennio del
terzio millennio. Francesco che ha abbondantemente dimostrato di sapere come dare
continuità ai suoi progetti ed evoluzione al suo stile, ha messo a punto una serie di stilemi
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per tutta la gamma sia planante che dislocante, che esordiscono proprio in questo 160° compleanno e che definiscono le forme dei superyachts a venire. Questo dislocante di 46 metri, primo
esemplare della nuova serie, riassume le molteplici esperienze di Paszkowski nello specifico segmento, iniziate con l’elegante Blue Scorpion nel 2003 di 43 metri, proseguite con l’espansione a 53 metri
del secondo Blue Scorpion del 2006 e delle sister ship Gitana del 2007 e Baraka del 2009. Lo scafo,
declinato nella misura intermedia dei 46 metri, mantiene la fisionomia a semi wide body per offrire
all’armatore una appartamento a tutta larghezza a prua e non appesantire i volumi nella metà poppiera. alcuni elementi stilistici tipici del linguaggio compositivo di Paszkowski come il ribassamento
stondato a mezza nave del ponte superiore, le potenze inclinate e sfinate verso il basso e allineate
per formare un’inclinata continua verso prua, la sequenza delle coperture dei ponti armonizzate
all’inclinata della poppa permangono e contribuiscono al senso di continuità. Nuovi sono invece la
combinazione hard top – alberetto e l’inclinazione delle vetrate di plancia, che assumono la configurazione rovescia e che conferiscono allo scafo più potenza e una certa austerità professionale, che
dialoga in maniera quasi irriverente con la più leggiadra forma delle finestrature laterali con cui tuttavia si armonizza ancora meglio e ancora di più nel gioco dei parallelismi delle inclinate. Gli interni di
questo superyacht sono studiati e disegnati dallo stesso Paszkowski, che dopo i numerosi ottimi risultati, esorditi proprio undici anni fa con il capostipite Blue Scorpion 43 metri, sempre più si applica
anche alla definizione di layout e stile degli interni e delle aree abitative, ma da un paio d’anni si avvale del gusto raffinatissimo e dalla cultura dell’architetto Margherita Casprini, che ingentilisce e arricchisce l’istintivo minimalismo di Francesco. Il layout propone l’usuale ospitalità per otto persone al ponte
inferiore distribuite in due Vip e due cabine a due letti, l’appartamento armatoriale al ponte di coperta, mentre tutta la zona pranzo, interna ed esterna si trova sul ponte superiore, a poppa via della
plancia di comando. La decorazione è caratterizzata da minimalismo puro e da una natura selvaggia
che ne rappresentano l’ispirazione: un ossimoro solo apparente creato dalla felice combinazione di
toni e materiali caldi come il legno grezzo naturale o il cuoio, intervallati da dettagli più freddi, come
le pareti laccate lucide o l’utilizzo di colori puri come il bianco e il nero. Ma anche grazie a profumi ed
essenze, appositamente create dalla casa fiorentina Dr. Vranjes per un percorso olfattivo volto ad
esaltare la “naturalità minimal” dello yacht. Un vero percorso sensoriale che non coinvolge solo vista
e olfatto ma anche il tatto, grazie ad uno speciale trattamento del rovere naturale di tutti i rivestimenti principali, che conferisce ai mobili una rilevanza anche tattile. Sensazioni concrete che si ritrovano
anche nel parquet scuro con effetto “spiaggiato”, che evoca il contatto con la natura, e nei cielini impreziositi da un rivestimento simile al tessuto. Ne risulta un effetto di sofisticata ricercatezza, fil rouge
che contraddistingue l’intera imbarcazione. Francesco Paszkowski inaugura così la nuova stagione del
dislocante Baglietto per gli anni a venire, mantenendo un family feeling sempre riconoscibile e una linea di continuità con una storia lontana e un passato recente. A poppa, il pozzetto con divano strutturale accoglie l’ospite sul ponte principale ancora prima dell’ingresso “aperto” nel salone, ambiente
interamente dedicato alla conversazione e al relax in compagnia. Entrando a destra si trova l’accesso
diretto alla beach area: 25 metri quadrati di terrazza sul mare, in cui trova posto una piccola palestra
attrezzata con due Recline Personal con interfaccia Unity, wellness ball e wellness rack forniti dall’immancabile Technogym. Divani e sedute Minotti occupano il salone al ponte di coperta, accessoriato
con un pratico mobile bar. I significativi volumi di questo ambiente vengono esaltati anche grazie al
sapiente uso di vetri e specchi di pareti e soffitti che amplificano luce e spazi. Una paratia in vetro
trasparente separa il salone dalla lobby centrale, facendo percepire un unico ampio ambiente, mentre
le grandi finestrature consentono alla luce di esaltarne le forme. Continuando sul ponte principale si
trova la lobby con ingresso ospiti anche laterale. Qui una grande scala a chiocciola in acciaio e cuoio,
elemento portante dell’intera imbarcazione, collega i tre ponti. Più avanti procedendo verso destra
nave si entra nella zona armatore che si apre su uno studio e una cabina a tutto baglio con vanity e
un grande bagno passante in marmo travertino con vasca centrale e doccia separata. Tutti i mobili,
testaletto e comodini sono custom made, progettati come arredi free standing. A completa disposizione degli ospiti è il ponte inferiore caratterizzato da un layout classico con due cabine Vip e due
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cabine ospiti a due letti singoli con possibilità di letto aggiuntivo. Al centro, nel corridoio, un mobile bar
offre un comodo supporto di ospitalità alle cabine. Gli ambienti, dal design morbido e confortevole,
giocano sulle tinte calde del cuoio con effetto “cucito a mano” e del legno naturale interrotte dal
grigio piombo di una parete in alluminio intrecciato. A contribuire a un’atmosfera di raffinata eleganza
contribuiscono i tocchi petrolio, arancione e ocra di copriletti e letti, decorati con le ultime collezioni
Pratesi, azienda italiana leader nella fornitura di biancheria di lusso, il cui stile sartoriale e la sensibilità
estetica, pulita e minimale, si sposano perfettamente con la filosofia di questo superyacht. A prua su
questo stesso ponte si trova la zona equipaggio composta da una zona comune e da quattro cabine,
dotata di un percorso separato posto a sinistra nave che permette il passaggio riservato dell’equipaggio alle aree tecniche, cucina e pantry, senza disturbare gli ospiti. La cucina, che si apre sul ponte
principale, è spaziosa e luminosa, grazie a un’ampia finestratura che affaccia sul corridoio esterno. A
questa è connesso un ampio spazio di stoccaggio con celle frigo e cantina per le lunghe crociere.
Dalla lobby centrale si accede anche al ponte superiore che ospita la zona pranzo, arredata all’interno
con un grande tavolo rotondo in cristallo, che può ospitare sino a 12 ospiti, e all’esterno con tavolo
centrale e mobile bar affiancati da una confortevole zona conversazione. Una pantry, collegata alla
cucina sottostante con montavivande, offre il servizio d’appoggio. A prua di questo stesso ponte si
trova la timoneria equipaggiata con un sistema integrato I-Bridge® fornito da Team Italia e totalmente customizzato. La console monta cinque ampi schermi di visualizzazione e tre postazioni touch, a
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SCHEDA TECNICA
Lunghezza f.t.: m 46,30
– Larghezza: m 9,50 –
Immersione: m 2,80 –
Dislocamento a mezzo
carico: kg 400.000 – Riserva carburante: litri 80.000 –
Riserva acqua: litri 19.000
– Acque grigie: litri 3.000
– Stazza: GRT 498 – Ospiti: 10/12 – Equipaggio: 9 –
Materiale di costruzione:
acciaio ad alta resistenza e
alluminio – Motorizzazione: 2x1.977 HP Caterpillar
3512B DITA-SWAC – Velocità massima dichiarata:
17,5 nodi – Autonomia a
12 nodi: nm 4.500 – Architettura e ingegneria navale: Baglietto, F. Paskowski
Design – Exterior Design:
F. Paszkowski Design, Baglietto – Interior Design:
F. Paszkowski Design –
Décor: M. Casprini.
cui si abbinano due joystick polifunzionali. La cabina del comandante e la cabina RT si trovano ovviamente a confine con la plancia. L’impianto di intrattenimento di bordo è opera di Videoworks che si
è avvalso dell’innovativo sistema “myOlos by Videoworks” che integra, in un’unica interfaccia, tutte le
funzionalità di audio, video e domotica. Il sistema integrato, dalla grafica semplice e intuitiva, permette
di controllare tramite mini iPad le funzioni di audio e video, l’aria condizionata, le luci e le tende, gestite con affidabilità e qualità dal sistema Lutron. Il ponte sole è interamente dedicato alla convivialità e
alle attività all’aria aperta che dispongono di 90 metri quadrati e offrono a poppa un’ampia zona
prendisole con lettini e divani mentre la zona pranzo, all’ombra dell’hard top, è dotata di bar, barbecue,
grill e frigo bar ed è collegata alla cucina con un montavivande. La macchina è costituita da due Caterpillar 3512B per un totale di 2.910 kW che spingono il 46 metri agli usuali 17 nodi di velocità
massima e a 12 nodi di crociera con un’autonomia stimata di 4.500 miglia. Il 46 metri rientra ragionevolmente nel limite delle 500 GT ed è classificata ABS con la massima classe e in conformità alle
normative MCA. Per ulteriori informazioni: Baglietto;Viale San Bartolomeo 414; 19126 La Spezia;Tel.
0187 59831; fax 0187 564765; web: www.baglietto.com e mail: [email protected]
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