TERAMANI n. 75 - teramani.info

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TERAMANI n. 75 - teramani.info
n. 75
mensile di informazione in distribuzione gratuita
AUGURI
TONINO GUERRA
A CASTELLI
pag. 6
SIAMO STUFI
DI QUEST’ITALIA
pag. 14
CORREVA
L’ANNO 2011...
pag. 24
arcobaleno publinetwork
SOMMARIO
n. 75
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l’Editoriale
Auguri a Te
Piove dentro le sale operatorie
Le Pensioni
Tonino Guerra a Castelli
L’Oggetto del Desiderio
Think different su via del Baluardo
Ottavia, l’Oro di Cesacastina
Lo Svarietto di Carlo Marconi
Consigli per la Salute
Musica
Siamo stufi di questa Italia
L’Attesa
La Piazza
Senza Rete
Il Riassunto di Gaber
Note Linguistiche
Premio Annino Di Giacinto
Il Miracolo dell’Unto
Dura Lex sed Lex
Civitella del Tronto
Correva l’anno 2011
Cinema
Calcio
Coldiretti informa
Basket
Auguri
a Te
A
dalla
Redazione
lo stesso a camuffarsi in qualche volto,
tanto perché compaia nella vita di
ciascuno di noi.
Auguri a Te donna, maltrattata in casa e
costretta a scappare con la tua auto fino
in Svizzera per sfuggire alle botte.
Auguri a Te precario che non hai una
sola prospettiva di metter su famiglia, di
chiedere un mutuo in banca, di lottare per
uguri a te, sì proprio a te che affermi
i tuoi diritti e futuro che ti hanno scippato.
che tanto l’uno vale l’altro, che
Auguri a voi, clochard di tutto il mondo
destra e sinistra siano la stessa cosa,
che avete avuto il coraggio di non
e poi lasci che crescano i mostri. Auguri
scendere a compromessi scegliendo la
a Te, a te che con la busta paga non arrivi
vita che volevate vivere, fino a dormire
alla seconda settimana e per sopravvivere
per un anno e mezzo dentro una cabina
scendi sempre più in basso nella scala
per fototessere.
della dignità umana.
Auguri a voi, ricchi e benestanti perché
Auguri a Te, magico buon umore, che nelle
possiate davvero passare attraverso l’ago
brume più scure e disperate resisti e ci
di una cruna.
regali istantanee di serenità.
Auguri a tutte le commesse del mondo,
Auguri a Te, lacrime amare versate per il
che hanno solo una domenica a
tuo caro portato via da un male incurabile.
disposizione e spesso in quel giorno
Auguri a Te sorriso di fanciullo, che la
piove pure.
gaiezza continui a squittire in ogni casa.
Auguri a Te, muratore che a 70 anni
Auguri a Te, classe politica che in
dovrai ancora lavorare e salire sopra
parlamento ti accapigli e tergiversi
un’impalcatura.
abilmente quando devi equiparare i tuoi
Auguri a voi, a tutti i nonni e pensionati
compensi alla media europea, definendo
che ancora stendete un cinquantino ai
il calcolo pure “problematico”, mentre
nipoti ormai trentenni perché il “ragazzo”
Direttore Responsabile: Biagio Trimarelli
Redattore Capo: Maurizio Di Biagio
Coordinatore: Maria Grazia Frattaruolo
invece per tagliare le pensioni ti sono
si dovrà pur divertire.
bastate solo poche ore.
E infine, Auguri a voi, mamma e papà,
Auguri all’amore che non hai mai, a
semplicemente perché siamo in vita e
Hanno collaborato: Mimmo Attanasii, Donatella Cerasani,
Luca Cialini, Maurizio Di Biagio, Maria Gabriella Di Flaviano,
Girolamo Galluccio, Carmine Goderecci, Bebè Martorelli,
Silvio Paolini Merlo, Antonio Parnanzone, Leonardo Persia,
Sergio Scacchia, Carla Trippini
quell’amore che malgrado tutto riesce
possiamo scrivere queste parole. n
è possibile scaricare il pdf di questo e degli altri numeri dal sito web
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di
4
Maurizio
Di Biagio
Sanità
ATTUALITÀ
n.75
Piove dentro
le sale
operatorie
del Mazzini
[email protected]
invece da quello che osservo, riscontro poco controllo”. L’ipotesi, nel
merito, è che le diverse opere di ristrutturazione che si sono succedute sul tetto abbiano intaccato la funzionalità di tubature, guaine e altro,
pregiudicando quindi il buon esito. E a proposito di guaine, gli addetti
del settore segnalano che la struttura deve essere oggetto di continui
lavori di manutenzione per salvaguardare la generale efficienza.
Dai piani alti della Asl di Circonvallazione Ragusa si fa ricondurre tutto
ai lavori del 2001 (e anche prima), una sorta di peccato originale da cui
scaturirebbero tutti gli attuali inconvenienti, in pratica una struttura
che insiste sul tetto sarebbe stata realizzata senza lasciare uno spazio
adeguato fra sé e il tetto delle sale operatorie, impedendo la manutenzione e soprattutto la pulizia che si deve compiere in maniera periodica, generando così l’umidità, la relativa pioggia, e gli ombrelli aperti
dei paramedici su fegati e bile dei pazienti teramani. Scandagliando
meglio le esternazioni
degli operatori sanitari,
si accerta che il gocciare
dell’acqua dentro le sale
Un errore di progettazione
avrebbe causato l’umidità
pare sia un fenomeno
abbastanza ricorrente.
Fanno fede le diverse
relazioni dei chirurghi
inoltrate alla direzione
U
n medico chirurgo con l’ombrello lo si può vedere tutti i giorni,
almeno quando è a zonzo
per la città e il tempo volge al
peggio. Ma dentro una sala operatoria
non si era mai visto, se non in qualche
puntata di M.a.s.h., la serie televisiva
che riportava le vicende della guerra in
Corea, o in qualche altra strampalata
fiction. E’ invece accaduto all’Ospedale
sanitaria: quest’estate ad
È dunque
“una sanità che fa
acqua da tutte le parti”
potrebbe essere la facile
battuta che qualcuno
potrebbe riservare alla
nostra Asl...
esempio si è dovuta chiudere la sala operatoria di neurochirurgia per questo tipo di fenomeno.
Recentemente il Mazzini di Teramo ha visto aggiungere quattro nuove
sale operatorie alle sei già esistenti, sale che rivestono un’importanza
vitale perché a pieno regime sono capaci di abbattere le liste di attesa
e dunque la mobilità passiva “ma per fare ciò occorrono più infermieri
ed anestesisti”.
Per evitare che ci si rechi a San Benedetto per una semplice ernia o
colecisti e per scongiurare tra l’altro una mobilità passiva di “basso
profilo” che riguardi questi tipi di interventi considerati di routine,
un numero maggiore di personale di sala per l’assessore comunale
Mazzini di Teramo, diverso tempo fa,
Romanelli diviene di primaria importanza. Più paramedici dunque per
quando un chirurgo nel bel mezzo di
abbattere le liste di attesa: e non a caso solo qualche settimana fa
un’operazione ha dovuto far ricorso alla protezione di un ombrello
da Circonvallazione Ragusa il direttore generale Giustino Varrassi ha
sostenuto da un paramedico per ripararsi dall’acqua che gocciolava
fatto conoscere che “entro un anno tale fenomeno verrà abbattuto
dal solaio. L’immagine cult è stata prontamente immortalata in una
in maniera significativa; stiamo riorganizzando il settore” ha spiegato.
foto che ha fatto il giro dei sanitari ed ospitata anche nelle pagine
Anche per la Cgil uno dei problemi maggiori rimane “la mancanza
di un quotidiano. Questa volta, solo diverse settimane fa, invece è
del personale che è ridotto all’osso. Ai quali si aggiunge la necessità
mancato l’ombrello ma le gocce di acqua sono cadute lo stesso: il
di una riorganizzazione complessiva del sistema, soprattutto in vista
punto incriminato delle imbarazzanti infiltrazioni stavolta è la sala
delle 400 operazioni in più da sbrigare annualmente, senza contare
ortopedica assieme al corridoio. È dunque una sanità che fa acqua da
che il personale è scontento e in queste condizioni opera male. Tanto
tutte le parti potrebbe essere la facile battuta che qualcuno potrebbe
che il sindacalista Annunzio Algenj riporta di un numero d’infezioni in
riservare alla nostra Asl, che di mali ne ha tanti, a cominciare dalla
crescita nelle sale operatorie perché in queste l’opera di sterilizzazio-
mobilità passiva (si va a San Benedetto per una semplice colecisti, per
ne non sarebbe eseguita al meglio.
dirne una, e non per chissà cosa).
“Nella sala risveglio, poi, occorrono più anestesisti, medici e infermie-
E pensare che solo quest’estate nelle sale operatorie del nosocomio
ri” si lamentano alcuni rappresentanti sindacali. Ma la novità che in
teramano erano stati portati gli ultimi lavori sulla guaina e sulla carta
parte potrebbe lenire il problema giunge dalla proposta di incentivo
catramata della terrazza per isolarle al meglio e per metterle al riparo
economico sulle operazioni, una richiesta fatta dal capo dipartimento
da intemperie. “Evidentemente si sono registrati errori tecnici – riporta
chirurgico e trasmessa alla direzione generale che ha dato il suo ok:
il chirurgo Piero Romanelli e assessore comunale –; in questi casi i
in buona sostanza 800 euro mensili andrebbero a quei chirurghi che
lavori del privato dovrebbero essere più attenzionati dall’Ente, qui
vorranno operare fuori dall’orario di lavoro. n
di
ATTUALITÀ
La riforma
Le Pensioni
...la manovra
T
Fausto
Napolitani
[email protected]
n.75
vuoti, e che grazie a mille provvedimenti errati, le unità attive erano
divenute insufficienti per far fronte ai bisogni di coloro i quali, esaurito il proprio percorso lavorativo, chiedevano il giusto compenso
per godersi in maniera decorosa gli ultimi anni della propria vita;
ed allora il colpo di genio è stato quello di ideare un sistema che
ritardasse di molto l’età per accedere alla pensione,
condendo il tutto con una spropositata dilatazione
del requisito dell’anzianità contributiva (42 anni gli
uomini e 41 le donne) e con un nuovo sistema di
calcolo fortemente penalizzante (contributivo per
anto tuonò che piovve. La mille volte paventa-
tutti). La formula ha un significato molto amaro, che
ta riforma previdenziale, con la infondata
si può tradurre così: lavora e versa tanto, per poi
giustificazione di salvare il nostro indebitato
prendere poco con l’augurio di restare su questa
Paese, è divenuta una triste realtà.
terra il meno possibile.
Nella nazione dove tutto è possibile e tutto si è
La politica cerca di farci credere che questa riforma
visto e probabilmente si continuerà a vedere, dove
salverà l’Italia, e che domani i nostri figli avranno un
sono esistiti i pensionati che non avevano mai lavo-
lavoro e dopo una pensione. Nulla di più falso, per-
rato ed i pensionati ultra ottuagenari, dove si sono
ché alla riforma previdenziale non è legato nessun
liquidate pensioni di 1.000 lire e pensioni di decine
provvedimento per l’occupazione, e i nostri giovani
di migliaia di euro, dove la casta dei politici ha una
con le attuali regole vedranno l’ipotetica misera
previdenza che nonostante gli attuali mutamenti di
pensione non prima di aver compiuto settanta/set-
facciata, continua a far gridare vendetta, è arrivata
tantacinque anni e forse anche di più. I presupposti
la più feroce ed iniqua riforma che si potesse
necessari per garantire una previdenza seria ed
ideare.
equa, sono una vigorosa occupazione che renda
Questa riforma della previdenza, è stata progettata
sufficiente la fonte del prelievo, ed una immediata
in maniera estremamente semplice, oserei dire
separazione della previdenza dall’assistenza.
elementare, anche chi non ha la minima nozione
Inoltre, per fare ulteriore chiarezza sull’errore
di previdenza e di economia, avrebbe potuto fare
compiuto, bisogna analizzare la palese contrad-
lo scempio che è sotto gli occhi di tutti, e forse,
dizione esistente fra aumento della produttività e
anzi certamente, l’uomo della strada, utilizzando
l’aumento dell’età pensionabile. La popolazione che
pragmatici principi ed un pizzico di buon senso,
invecchia non può garantire la produttività, in quan-
avrebbe realizzato una riforma certamente più
to per ovvie ragioni sia fisiologiche sia psicologiche,
equa e senza dubbio più umana. L’unico principio
il trascorrere del tempo fa segnare un inesorabile
utilizzato dall’attuale legislatore è stato quello di
calo del livello produttivo. Pertanto è irrazionale
“cassa”, e tutti i concetti artatamente sottolineati,
puntare sull’allungamento dell’età pensionabile se
quali l’equità, la liberazione di risorse per favorire
si vuole avere una macchina produttiva efficiente
l’occupazione e la crescita, la tutela delle gene-
ed efficace, che è la condizione necessaria per far
razioni future, sono la quintessenza dell’ipocrisia,
decollare l’economia nazionale.
come ipocrita è stato il pianto del ministro Fornero.
I sociologi degli anni ’80, valutando l’evoluzione
La verità è che i soldi dei lavoratori, sono stati sper-
tecnologica, la capacità dei sistemi sociali di gestire
perati per far apparire bello e capace, or questo or
efficacemente le ricchezze naturali rendendole
quel politico, dimenticando che i contributi versati
accessibili in maniera sufficiente a tutti ed a basso
sono patrimonio del singolo lavoratore versante, ed
costo, avevano ipotizzato un mondo proiettato
utilizzarli allegramente può configurarsi senza giri di
alla crescente cura del benessere dell’uomo, che
parole come un’appropriazione indebita.
avrebbe potuto elevarsi, curando sempre di più
Tantissimi anni fa, quando le casse previdenziali
se stesso, consentendo così una crescita cultu-
erano ricche grazie al razionale ed equo sistema a
rale a livello esponenziale, la quale sarebbe stata
capitalizzazione, per ragioni squisitamente elettora-
propedeutica alla reale possibilità di aumentare
listiche, si pensò di allargare i cordoni della borsa,
l’allungamento della di vita, in quanto le accresciute
elargendo a destra e a manca pensioni non dovute,
conoscenze con le migliorate condizioni sociali ed
e per sostenere l’inarrestabile emorragia, si pensò
ambientali avrebbero concretizzato tale possibilità.
di passare al sistema a ripartizione, che molto sem-
5
Purtroppo quella previsione non si è avverata e
plicemente significa soddisfare il fabbisogno attingendo dai versa-
l’uomo dovrà tornare a brutalizzarsi a causa di una classe dirigente
menti della popolazione attiva. Gli errori si sono ripetuti e moltipli-
che per salvaguardare gli interessi di pochi, non ha saputo guardare
cati nel tempo, ed un bel giorno ci si è accorti che i forzieri erano
nella giusta direzione. n
6
dalla
La Mostra
EVENTI
n.75
Redazione
[email protected]
Tonino Guerra
a Castelli
originale su temi
contemporanei.
Tonino Guerra,
sceneggiatore di
film che hanno
segnato la storia
della cinematografia
mondiale nonché
grande poeta e
pittore, in un trionfo
di suoni, luci e colori,
dal 10 Dicembre al 7 Gennaio
espone presso il
ristrutturato edificio comunale di
Salita Paradiso in una bellissima
A
sala, venti tele che celebrano il
l “Castelli di Natale 2011”
150˚ anniversario dell’Unità d’Ita-
già ricco di numerosi eventi che
lia. Contemporaneamente, sono
hanno come tema, ovviamente la
esposte anche 24 straordinarie
ceramica e i suoi molteplici utilizzi,
tele, stampate a mano dall’Antica Stamperia Pascucci 1826, su
non poteva mancare una grande mostra
che per specificità ed originalità mostrasse
bozzetti di Tonino Guerra, dal titolo “I Colori che ridono”
il sensazionale spettacolo dell’arte interna-
La mostra è patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali ed organizzata
zionale..
dal Comune di Castelli, dalla C.C.I.A.A. di Teramo e dal Centro Ceramico
Ed è così che grazie all’interessamento di
Castellano.
Giancarlo Puritani, appassionato ed attento
La città di Castelli è onorata di avere come ospite un artista eclettico e a
curatore di eventi culturali, è nata l’idea
tutto tondo come Tonino Guerra, artista che, peraltro, lo scorso febbraio
di coinvolgere un grande artista affinché
è stato insignito ad Hollywood del premio “Jean Renoir Award”, che lo ha
proponesse a Castelli una esposizione
consacrato come uno dei più grandi sceneggiatori dei nostri tempi. n
L’Oggetto del Desiderio
Da Diana
a Kate
di
Carmine
Goderecci
di Oro e Argento
L’ anello delle principesse
L’
zione in generazione.
La storia del gioiello ha una caratteristica unica: mentre l’evoluzione
delle tecniche ne ha migliorato la qualità, le sue forme difficilmente
passano di moda. I motivi non scompaiono, ma si ripetono nel tempo.
Infatti l’anello di Kate ripropone agli occhi del mondo uno zaffiro blu
contornato di diamanti, uno gioiello intramontabile preferito dalle dive
più raffinate del pianeta e oggi, più che mai, dalle meno famose ma
sempre splendide donne accanto a noi.
Lo zaffiro è una gemma di grande pregio, dura e resistente
molto amata dai gioiellieri perché spesso si presenta in
grandi carature.
Zaffiri molto belli provengono dal Cachemire (India): il loro
colore è intenso e vellutato e i costi raggiungono valori
elevati; ma è tuttavia in Birmania, nella regione del Mogok,
oggetto del desiderio di questo nostro Natale è il
che si trova al qualità migliore. Lo zaffiro è una delle poche
meraviglioso anello di fidanzamento
pietre preziose cui non è mai stato attribuito nessun potere
che il Principe Carlo d’Inghilterra donò a Lady Diana
nefasto. Nella tradizione cristiana, evocando il colore del
e che oggi, a distanza di 30 anni, il primogenito William,
cielo, divenne il simbolo del Redentore. Inoltre lo zaffiro
erede al trono d’Inghilterra, ha donato alla sua Kate. Per il giovane
ha un effetto calmante e rassicurante, ispira fede e amore e aiuta a
principe un doppio atto d’amore, per la sua sposa e per la mamma che
superare i momenti difficili.
ha amato più di ogni cosa.
Oggi l’anello della principessa è un gioiello alla portata di tutti proposto
Nulla hanno potuto le critiche e i pettegolezzi cuciti intorno a questo
nei modelli in oro con pietre preziose o semi-preziose, oppure nella
preziosissimo dono:
versione in argento.
un gioiello di famiglia che, come tradizione vuole, si tramanda di genera-
Uno scintillante Natale e un Brillante Anno Nuovo. n
di
Maurizio
Di Biagio
ATTUALITÀ
Asili
7
[email protected]
n.75
Think different
esempio, dove le famiglie partecipano attivamente alla gestione
dei servizi comunali
per l’infanzia, col
proposito “di radicare
su via del Baluardo
una cultura partecipativa nel territorio”.
“Il sistema di gestione
T
integrato dei servizi
comunali 0-6 anni
hink different esorta il
- prosegue Di Nucci -
teramano Dario Di Nucci.
realizza delle economie di scala e fa sì che la contribuzione familiare non
Un think different rivolto ai
sia una tassa meramente diretta alla copertura delle spese necessarie
nostri amministratori fasciati
al singolo bimbo, ma un investimento per il percorso complessivo che
a volte di quella patina burocratica
l’allievo compirà nella struttura fino all’età scolastica. Anche il mecca-
che rende problematica ogni riso-
nismo di solidarietà per i meno abbienti, che trae risorse dalle maggio-
luzione nel settore pubblico, stran-
razioni richieste in funzione del reddito, appare più funzionale perché
golato da lacci e laccioli e da un
capillarmente distribuito su un numero maggiore di famiglie”. Poi c’è
ordinamento che svilisce ogni tipo
l’altro esempio anche più vicino a noi, quello dell’Istituto comprensivo di
di ferrea volontà. Il “pensa differente” del teramano Di Nucci riguarda la
Torricella Peligna che, in collaborazione con l’Istituto Magistrale De Titta
chiusura dell’asilo di Via Del Baluardo, ormai condannato a scomparire
di Lanciano, ha varato un progetto nell’ambito degli ormai famosi fondi
malgrado tutte le peculiarità storiche acquisite nel tempo, come “il son-
Fse 2007-13. “Lei, sindaco, un progetto finanziabile o, come piace dire di
nellino, gli orari e il calendario”, solo per fare qualche esempio: “Un patri-
questi tempi, sostenibile, ce l’ha già, e potrebbe portare benefici in ter-
monio di servizi che lo rendeva unico nel panorama cittadino e che non
mini economici a tutto il sistema nido-scuola dell’infanzia del Comune di
potrà più essere riorganizzato in ambito statale a causa di una serie di
Teramo”. Di Nucci si riferisce al progetto Asilo di Via del Baluardo “con le
vincoli legislativi e regolamentari che non consentono deroghe”. Di Nucci
sue particolarità”. “E allora perché non ripensare l’intera gestione del si-
con queste parole si vuole rivolgere al sindaco Brucchi e all’assessore
stema? Perché non ripensare un nuovo concetto di economicità e nuove
Romanelli che avrebbero già scritto la parola fine alla struttura, vorrebbe
risorse sfruttando le eccellenze del sistema e ottenere così nuovi posti di
farli ragionare ma al contempo riconosce che le argomentazione dei
lavoro”. E per concludere ci si appella ancora alla fantasia (il destino ne
nostri rappresentanti politici per contro “siano decisamente persuasive”.
ha più di noi, la fantasia umana è immensamente più povera della realtà).
Un teramano esorta
l’amministrazione
comunale ad avere
più fantasia per non
far morire l’asilo di
Via del Baluardo
Ma lui va oltre, va dunque al think diffe-
A quella fantasia che occorrerebbe in questi frangenti, in questi anni di
rent, cercando di scansare anche per un
tagli e di profonda recessione. Il cittadino Di Nucci la invoca, la pretende
attimo la consueta abitudine a ricorrere
quasi e “non solo negli amministratori ma in chiunque perderà un po’ del
ai tagli per scarsezza di risorse (e di
suo tempo a seguire i miei pensieri perché davvero spero che la voce di
idee), puntando invece alla formula del
tutti non serva solo a far cambiare idea ai politici ma a dare una nuova
reinventarsi, soprattutto quando si tratta
idea o a sostenere quella che, spero, sindaco e tutti gli amministratori di
di far affluire nuove risorse in cassa. La
cuore, really thinking different, sapranno realizzare per l’Asilo di via del
sua, ci tiene a ribadire, non serba i crismi
Baluardo”.
di una protesta fine a se stessa, ma anzi
Mi si dirà: fantasia. Ed è proprio quello che occorre e che invoco. n
si auspica “l’uscita da quel circolo vizioso
di pensiero che caratterizza la gestione
della cosa pubblica, una condizione recessiva innestata dalla sempre maggiore
scarsezza di risorse, contro la quale, però, l’amministrazione si limita a
puntare il dito”. In parole povere, il think different di Dario Di Nucci punta
a individuare un diverso modo di gestire le esigenze sociali o almeno
a scorgere un modo alternativo per valorizzare la cosa pubblica e farla
divenire “un polo attrattivo di risorse pubbliche o magari anche private”.
Il cittadino teramano non ha la presunzione di insegnare nulla, questo lo
afferma a caratteri cubitali, ma fa leva su quello che lui definisce il cuore
che apre ogni porta, provando con riunioni e consultazioni a dare voce
ai genitori dei piccoli della scuola dell’infanzia “Vittorio Emanuele II”. Di
Nucci si è guardato attorno e ha trovato “il diverso pensiero”, strutture
scolastiche comprensive (nido e scuola dell’infanzia) a Reggio Emilia, ad
di
8
Multe a Teramo
ATTUALITÀ
n.75
L’oro di
Cesacastina
Con Ottavia, acqua di montagna,
Cescastina ci guadagna
Maurizio
Di Biagio
[email protected]
autunnale–invernale e 4,45 l/s nel periodo primaverile, con l’obbligo di
rilascio in maniera continuativa, presso l’opera di presa, della portata
di rispetto per la sorgente, pari ad almeno 1,2 l/s. “E’ una manna che
è calata dal cielo” riferisce euforico il sindaco di Crognaleto, Giuseppe
D’Alonzo, che non sta più nella pelle. “Questo significa ricchezza per il
nostro povero e martoriato territorio e soprattutto maggiore occupazione, per non parlare poi di tutto l’indotto che si potrà ingenerare
attorno allo stabilimento”. Le royalties dovranno essere ancora fissate
ma rappresenteranno un’ulteriore entrata per le asfittiche casse del
comune montano, “così come il gettito dell’Ici derivante dal capannone
di ben 4 mila metri quadrati”. Ma nella bella favola di Cesacastina si
stanno per incrinare alcune certezze: lo stabilimento sorgerebbe in una
zona dichiarata “zona rossa” dal Pai (Piano d’assetto idrogeologico) e
per evitare che sorgano problemi che potrebbero complicare le cose,
molto probabilmente lo stabilimento “slitterà” un po’ più a valle, “di
E
poco” però vuol rassicurare D’Alonzo, che teme il dileguarsi della territo-
come la cosa più ovvia, ma si sa in periodi di tecnocrazia esasperata le
organolettiche, fisiche e chimiche, sono dunque notevoli e che rendono
pianificazioni più sono dotate di iperboliche e astruse visioni, più hanno
il prodotto ideale per svariate esigenze di mercato.
la chance di essere prese in esame.
Nell’acqua sono presenti 3,1 milligrammi di sodio per litro, indicata quin-
Ne sappiamo qualcosa noi con il progetto strategico Teramo 2020: alzi
di nelle diete povere di tale sostanza. Ottimo anche il residuo fisso, cioè il
la mano chi ci abbia capito qualcosa. Non è un caso che il genio resti la
contenuto salino totale dell’acqua a 180 gradi che è pari a 152 milligram-
punta estrema del senso pratico. Sicché nel giro di due anni, ma forse
mi per litro, in buona sostanza un’acqua oligominerale. È praticamente
anche prima, usciranno dallo stabilimento che verrà realizzato nei pressi
neutra per il contenuto di sali minerali e per il Ph che è di 7,5. Rimar-
della sorgente denominata “Lagnetta”, nel comune di Crognaleto, le
chevole anche il dato dei nitrati e nitriti, espressione di degradazione di
prime bottiglie di acqua minerale “Ottavia” che nelle intenzioni dovran-
sostanze organiche azotate: l’acqua di Cesacastina presenta meno di
no invadere il mercato nazionale ed estero. Qualche settimana fa, la
un milligrammo per litro nel caso dei nitrati e meno di 0,001 milligrammi
Regione Abruzzo nel Bura ha sancito il suo sì alla concessione mineraria
per litro per i nitriti, davvero poco, anzi pochissimo, rispetto a quasi tutte
per la coltivazione e lo sfruttamento di un giacimento di acqua minerale
le acque in commercio. Una peculiarità che dovrà rendere il prodotto
della sorgente, stabilendo anche la quantità di emungimento nella
molto competitivo sul mercato. Si partirà da subito con una produzione
falda idrominerale: si potranno estrarre 2,65 litri/secondo nel periodo
di 18 mila bottiglie giornaliere, numero che potrà ulteriormente salire, e
rialità dell’oro di Cesacastina, un’evenienza che fa rizzare i peli al primo
chi lo avrebbe mai pensato che alla fin fine, dopo progetti europei
cittadino. La sorgente è posta in alta quota (a circa mille metri) e dunque
e regionali sullo sviluppo delle zone più depresse dell’entroterra
fornisce acqua di qualità “tra le prime tre o quattro in Italia, utilizzabile
teramano, l’oro di Cesacastina fosse proprio la sua chiara, dolce
anche per il latte in polvere per bambini, dal momento che la sua tabella
e fresca acqua. Certo a pensarci bene sarebbe apparsa da subito
chimica è da considerarsi ottima” riferisce il sindaco. Le caratteristiche
saranno 24 i Tir che le trasporteranno dappertutto con una rete viaria inevitabilmente
da perfezionare. Eh, sì, perché il tallone
d’Achille dell’operazione “Ottavia”, il cui
investimento è di cinque milioni di euro, sta
proprio in quelle strade non all’altezza, in
quelle infrastrutture che dovrebbero essere
assolutamente migliorate e che rappresentano il cruccio del sindaco D’Alonzo. Pur
tuttavia, a realizzare l’operazione commerciale sarà l’imprenditore giuliese Giuseppe
Marozzi che ha voluto imprimere nella
dicitura dell’acqua il nome di sua figlia Ottavia. In un territorio martoriato da problemi
di varia natura, poter contare su una risorsa
del genere, per l’amministrazione locale “è
come aver trovato l’oro” sottolinea ancora
D’Alonzo che cela a fatica la sua felicità. “E’
una risorsa notevole per Cesacastina e per i
suoi abitanti” prosegue fino all’infinito. n
di
10
Teramo culturale
CULTURA
n.75
Lo Svarietto di
Carlo Marconi
Quando l’arte in provincia
era partecipazione
Silvio
Paolini Merlo
[email protected]
casa-giardino di Carlo Marconi divenne un cenacolo artistico-culturale
sui generis, di quelli poco paludati e del tutto antiaccademici, aperto a
tutti e d’intonazione goliardica, le cui parole d’ordine venivano scandite da antichi detti in lingua vernacolare. Giammario Sgattoni, che fu
spesso partecipe di queste allegre brigate di artisti e intellettuali più
o meno accreditati, si espresse negli anni Ottanta sostenendo che Lo
Svarietto era qualcosa impossibile da definire, «qualcosa di anomalo,
irregolare, nel senso positivo dei termini; certo è che quello che lì si è
fatto negli ultimi dieci anni, a Teramo ha mosso un po’ le acque. Non
dimentichiamo che spesso ha colmato la latitanza degli Enti pubblici
nelle attività culturali».
Che esso sia stato poco preso sul serio, tranne che a titolo di
amarcord personale, lo testimonia il fatto che nessuna approfondita
analisi è stata finora anche solo tentata su questo argomento, a parte
È
un volume a più mani apparso a Teramo nel 1996, redatto in modo
di casereccio e semidilettantistico, legato a un momento storico
dal proprio egocentrismo conservatore, ossia, ancora una volta, a
largamente datato. La seconda, che al contrario vi vede la quintessen-
contrapporre in modo equivoco un’arte borghese a un’arte popolare,
za del genuino, l’espressione necessaria e ingiustamente dimenticata
diretta emanazione della sagra profana, della festa di paese, del folk-
di un modo di fare arte dal basso, come aggregazione interclassista,
lore localistico. Un dualismo semplicemente assurdo. Tant’è vero che
raccogliticcio e senza indici, tre anni dopo la scomparsa di Marconi,
possibile valutare il fenomeno sociale che ha orbitato attorno
quando l’estinzione del ritrovo era ormai completa. Personalmente
allo Svarietto di Carlo Marconi da almeno due differenti pro-
non partirei da riletture di tipo puramente storico, che ci porterebbero
spettive. La prima, forse la più ovvia e in certo senso inevitabile
a fagocitare l’unicità di quella esperienza entro mille altre esperienze
per ogni iniziativa culturale di provincia, che vi vede qualcosa
analoghe di un’Italia ancora incapace di rinnovamento, mai liberatasi
nel giardino di casa Marconi ebbero spazio Ivan Graziani e il complessino anonimo, la Corale Verdi del maestro Vetuschi e il suonatore di
organetto, Giovanni Melarangelo e Guido Montauti insieme a collettive
di pittori esordienti, attrici “alte” come Paola Borboni insieme al “Giacobbo” di Vincenzo Cimini, danzatrici sublimi come Liliana Merlo come
l’ultimo degli artisti girovaghi. Qualcosa di assolutamente impensabile,
oggi, per uno spazio dedicato. Fatto questo per certi versi inevitabile:
nell’era di internet, del superamento delle barriere nazionali, della
commistione tra culture senza più ingerenze ideologiche, sia l’artista
che il fruitore dispongono di orizzonti enormemente più vasti.
E tuttavia, l’esempio di uomini come Marconi potrebbe tornare utile
a molti. Mi riferisco alla nuova generazione di animatori artistici che,
anche a Teramo, gestiscono spazi del genere – e rivolgo un pensiero
alla neonata “Arca”, che non so per quanto e per dove sarà in grado
di navigare - mostrando verso ogni reale apertura prudori e diffidenze
che sfiorano la repulsione, prediligendo lo sbugiardato alla ben più
faticosa operazione di ricerca e riscoperta della storia territoriale. Costoro preferiscono il già noto, il già detto, il già fatto. Ebbene Marconi
no. Marconi non entrò mai in circuitazioni nazionali o internazionali,
e questo fu certamente un suo limite. Ma aveva idee da vendere,
attraverso percorsi di condivisione spontanea. Tenterò qui di evitare
“lampadine”, come egli le chiamava, in grado di generare interazioni
entrambe queste letture, che trovo ugualmente parziali e restrittive.
virtuose nel contatto continuo con le mille realtà umane che lo circon-
Lo Svarietto fu, e rimase per tutti i suoi circa vent’anni di attività, l’e-
davano, senza pregiudizi, senza filtri mentali, senza schemi precostitu-
spressione diretta di un uomo, di una volontà, di un estro. Ed è da qui
iti da dover seguire supinamente, senza ambizioni spropositate, senza
che partirei. Figura semplice ma non incolta, Marconi a Teramo aveva
velleitarismi da copertina. Era provincialismo il suo? Può darsi. Ma c’è
iniziato il suo percorso come giovane maestro aspirante scrittore, pub-
provincialismo e provincialismo.
blicando nel 1950 un suo racconto, Occhi Neri, con l’editore Gastaldi di
A uno di questo tipo può contrapporsene un altro ben più arido e
Milano. Da qui a quelle che presto vennero simpaticamente chiamate
subdolo, quello dell’antiprovincialismo fondamentalista, che lungi
le sue “pazzie teramane”, il passo fu breve. Indicata dal 1976 su inviti
dall’essere meno anonimo del primo lo è anzi infinitamente di più. Il
e affiches d’apprima come “Centro d’Arte Il Torchio”, poi come “Amici
suo solo valore aggiunto sono i lustrini, la finzione, l’asservimento al
dello Svarietto” e infine, dal 1979, semplicemente, “Lo Svarietto”, la
mercato, l’opulenza senza sostanza. n
di
SALUTE
Consigli per la salute
La Tosse
L’
Donatella
Cerasani
11
n.75
La tosse è anche un
meccanismo di difesa:
sostanze e agenti patogeni che si appoggiano
sulla mucosa delle prime vie aeree, innescano
la tosse, in modo tale
che vengano espulse
infiammazione delle alte vie
prima di creare ulteriori
aeree e dei bronchi provoca
danni.
una notevole formazione
Normalmente la tosse
di muco, dovuto ai residui
non và sedata, proprio
di linfociti che hanno combattu-
perché protegge e
to la loro battaglia con gli agenti
ripulisce il nostro albero
patogeni.
bronchiale, se non in
Risulta essere quindi materiale puru-
casi estremi, quando
lento che deve essere eliminato.
ad esempio, se molto
Da qui la necessità da parte del no-
stizzosa e frequente, di-
stro organismo di innescare il “colpo
sturba il riposo notturno.
di tosse”, atto che meccanicamente
In caso, nonostante
asporta questo materiale permet-
l’aiuto di prodotti muco-
tendo di eliminarlo.
litici e lenitivi, la tosse
Per favorire questa naturale “pulizia”
rimanesse persistente
dai bronchi e trachea è utile ricorre-
e subentrasse dolore al
re a mucolitici e lenitivi che rendono
petto o febbre è neces-
questo processo meno traumatico
sario rivolgersi al proprio
per il nostro organismo.
medico curante. n
di
12
Luca
Cialini
Parliamo di Musica
MUSICA
n.75
Fusion
contaminarono il genere con elementi rock,
Miles Davis con “Bitches Brew” con elementi jazz oriented, mentre in Europa troviamo
gli inglesi Soft Machine orientati verso una
[email protected]
Parliamo di una Band
Straight Opposition
fusion rock con elementi elettronici e i Fran-
Si chiamano così il quartetto pescarese
cesi J.L. Ponty e P. Moerken ‘ Gong, orientati
che ci propone un buon Hardcore di scuola
C
verso una fusion jazz rock più classica e
Biohazard, Helmet, Terror , ma anche
meno funky.
l’Hardcore di vecchio stampo.
hiamato anche jazz fusion o fusion
Dunque la fusion inizia a salire nelle classi-
Un genere l’Hardcore che non sempre rie-
jazz rock, questo genere nasce a
fiche di tutto il mondo a metà anni ‘70 con
sce a esplodere, così come i nostri ragazzi
metà anni ‘60 negli Stati Uniti, ma il
un exploit unico.
che a Pescara la fanno da padrone visto la
suo massimo splendore e con una
Tra i tanti artisti già citati Frank Zappa,
scena povera, come del resto in genere in
nutrita schiera di musicisti, è attorno agli
Weather Report, Soft Machine, Ponty e
Abruzzo.
anni ‘70.
Moerken, troviamo anche i The Crusaders,
La fusion – letteralmente tradotto significa
Billi Cobham (Spectrum) Jaco Pastorius,
fusione, è un genere musicale che mescola
grazie insomma al successo planetario di
sonorità e stile jazz con strumentazione
questo genere molti altri artisti si sono poi
tipicamente rock (chitarra elettrica, basso
cimentati in questo genere.
elettrico, tastiere ecc.), e contaminazioni
Nonostante ciò, la fusion comunque mutò
funky. Il genere di per sé non ha nulla di
il suo aspetto sonoro prediligendo più la
particolare, si basa su tempi più o meno
caratteristica rock, lo stile jazz venne meno
lineari rispetto al jazz, pur rimanendo
intorno alla metà degli anni ‘70 lasciando
legato ad esso, dando spazio ad uno stile
spazio a momenti funky.
più funky; ritmiche incalzanti e “monoto-
Non da meno l’utilizzo dell’elettronica, dalle
ne”, chitarre fluide e assoli modici, basso
tastiere ai sintetizzatori che in linea genera-
incollato alla ritmica, variano spesso la voce
le erano utilizzati da sottofondi particolari.
o il solista che può essere la tastiera o la
In Italia abbiamo avuto grandi nomi ad oggi
chitarra stessa.
forse dimenticati o mai elogiati, gli Area
Negli anni ‘70 questo genere muta di
(protagonisti anche del prog rock), Napoli
musicista in musicista, ma anche di terra in
Centrale (di James Senese), ma anche Pino
terra, infatti in America la fusion trova artisti
Daniele, Arti&Mestieri, e tantissimi altri
come Frank Zappa e Weather Report, che
artisti italiani.
Ragazzi che si “fanno in quattro” per portare la loro musica, le loro sensazioni e la
loro carica.
Uniti dal 2004 con vari cambi di line – up, la
band si è fatta strada con ben 220 live tra
Italia ed Europa in 6 anni e 2 album; Step by
Step del 2006 e Fury Stands Unbeaten del
2010, per Indelirium Records.
Attualmente la band è composta da; Luca,
Ivan, Giambattista e Ivan.
Una discografia – 20 Steps On Mediocracy
per Bldcloth Records (Bulgaria), una demo
nel 2004 e svariati split cd e compilation.
Ma anche tantissimi concerti con nomi
grossi della scena; Madball , Terror , Slapshot , Ratos De Porao , Raw Power e tanti
altri.
Cos’altro?
Vale la pena ascoltarli se vi piace il genere,
e se non lo conoscete seguite loro e la loro
musica su:
www.reverbnation.com/straightopposition
n
di
14
Maurizio
Di Biagio
Nuovi migranti
ATTUALITÀ
n.75
Siamo
stufi
di questa
Italia
La storia di
Piero e Giovanna
emigrati perché a Teramo
non c’è più futuro
[email protected]
hanno lasciato da poco un’Italia ingrata per
gli hanno detto che ci sono parchi meravigliosi
raggiungere un paese che loro definiscono
e le scuole non sono così brutte come qui da
senza ombra di dubbio “più normale” e soprat-
noi e poi l’istruzione “è meno boriosa di qui
tutto “più serio” e meno avvitato su stesso con
perché s’apprende giocando”. “Abbiamo la
un’economia che langue ed una politica di cui
consapevolezza del nostro gesto”, ripetono i
dicono di essere schifati per l’immagine che
quarantenni Piero e Giovanna e non per mero
quotidianamente offre alla gente “tra bunga
sforzo di autoconvinzione ma perché l’Australia
bunga e sterili parapiglia in tv”. “Siamo stufi di
nel loro immaginario non è solo il futuro che sta
quest’Italia”. Solo poche settimane fa hanno
per cambiare ma anche un ritorno alla vita fatta
lasciato definitivamente il posto di lavoro per
di speranze, che però passa inevitabilmente
cercare un futuro migliore altrove.
con un addio ad un vecchio mondo familiare
La loro meta è Perth, Australia, il continente dei
che si sta disfacendo sotto i loro occhi. La
canguri e delle nuove speranze, visto che diversi
scelta pare ineluttabile, ripete più volte Piero,
altri nostri conterranei anelano a farsi una nuo-
quasi un’ossessione la sua, di non voler arrivare
va vita da quelle parti, nella terra dei “convicts”,
a sessant’anni forse col rimorso di non essere
dei galeotti che provenivano dall’Inghilterra
partito e di non aver cambiato le sue sorti ma
e dal suo impero, e del canguro. “Il coraggio
soprattutto quelle di suo figlio. n
l’avete voi che restate qui” replicano quasi
beffardi i due a tutti coloro che mostrano una
certa perplessità alla scelta di cambiamento.
Snocciolano esempi di cattiva Italia, di sistema
che non va più, di reazioni alla crisi che a differenza di un tempo non emergono. Tanto se ne
potrebbe parlare per ore di cosa non va tra la
Val D’Aosta e Lampedusa. Ma la goccia che ha
fatto definitivamente traboccare il vaso è stato
vedere tutta l’Italia che negligentemente ha
N
ruotato attorno al figlio che ora ha 5 anni. “Con
del mondo sono perlopiù griffate e le navi per
non v’è rancore, odio, o giustificazioni di sorta,
raggiungere le nuove terre non sono più quelle
ma sola una lucida e spassionata analisi dei mali
di un tempo con le terze classi alla Di Caprio
che stanno condannando una genia che fino a
per intenderci, ma solo comodi ed ovattati jet
poco tempo fa era definita esuberante e vitale.
lui ho conosciuto ancora più da vicino il nostro
on sempre nel nostro immaginario
sistema sanitario, le farmacie, i pediatri, la ma-
collettivo di migranti le valige sono di
lasanità in poche parole, e posso affermare che
cartone. Ora quelle che accompagnano
qui lo scenario è cambiato completamente”.
gli Italiani per continenti dall’altro capo
Parla con molta lucidità Piero. Nelle sue parole
Per essere più precisi, la loro scelta è maturata
un anno fa e Piero l’ha sviscerata molto attentamente con sua moglie, i suoceri, e suo padre.
Alla fine nessuno si è frapposto a nessuno: tutti
a denti stretti hanno ammesso che qui forse
non è più il caso di continuare a starci, che il
futuro da noi è molto più difficile. Per calarsi nel
suo prossimo futuro, nei giorni precedenti la
partenza Piero si è sprofondato nella quotidianità australiana leggendo con avidità il “Perth
che lasciano lunghe scie bianche nel cielo blu
News” e “The Australian” e i paragoni saltano
della sera. L’emigrazione dei figli di quest’A-
subito agli occhi: “Già dall’informazione si capi-
bruzzo martoriato che nel tempo ha fornito
sce la differenza tra i due paesi e la brutta china
braccia e menti a mezzo mondo, riprende
su cui ci siamo inerpicati, lì si cerca di maggio-
piede e torna a far piangere i propri cari.
rare i servizi, qui invece si tagliano, lì ruota tutto
Piero e Giovanna, ad esempio, due Teramani
attorno alla famiglia, qui si pensa ad altro”.
di Pineto con ottimi ed invidiabili contratti a
Anche gli amici del calcetto hanno capito. Di-
tempo indeterminato, casa propria e auto,
cono che il piccolo sia già pronto perché laggiù
L’attesa
Vorrei correre su verso le stelle
le più lontane, e poi continuare
alla fonte del tempo e della luce
nello spazio infinito, qui cercare
il bambinello prima che si parta,
per giungere costì, entro dicembre.
Dissuaderlo, se mai potessi fare,
a venire quaggiù frammezzo a noi:
“lasciaci soli, resta quassù nel cielo
dov’è silenzio e Amore, lascia stare,
la gente non è più come una volta
piena di fede e gonfia di speranze.
Malinconici aspetti, occhi velati
di bimbi danno tenerezza, la gioia
se ne è andata via come le foglie,
quando l’autunno tutto quanto veste;
le grosse nubi paiono giganti,
nere di pioggia coprono ogni cosa”.
Mi fissava così, gli occhi lucenti,
lui che sapeva già tutte le cose:
del dolore, del pianto dei fratelli,
che quasi non l’udii, sì che lo sguardo
gentile, volto a me, qual bianca luna
radioso era e caldo più del sole.
Dolce mi disse con la voce soave:
“torna laggiù e aspetta coi pastori,
dove già sai nei pressi di Betlemme
sotto la bianca stella con la coda,
fra l’asino ed il bue. La dolce Madre,
Giuseppe il giusto uniti ad adorare”.
Girolamo Galluccio, 07/12/2011
di
Maurizio
Di Biagio
ATTUALITÀ
Teramo
Piazza Martiri
della Libertà
15
[email protected]
n.75
di Piazza Martiri che svilisce profondamente la funzione di tale
fondamentale elemento architettonico, in un contesto già mutilato
da presenze quantomeno inappropriate. Sott’accusa “in questo
paesotto sonnacchioso e un po’ arretrato”, come qualcuno ha
affermato solo pochi giorni fa, il senso estetico in generale. Sulle
illuminazioni natalizie non sforniamo un’idea che sia una, e ci adagiamo al festeggiamento del 150° anniversario dell’unità d’Italia e
stendiamo luci tricolori, tappezzando alla buon’e meglio i due corsi. Gli altoparlanti della musica (Feliz Navidad il tormentone) sono
pericolosamente penzoloni su pedoni, l’albero posticcio ha i doni
di cemento avvolti da cartaccia bianca e rossa e un po’ di muschio
La sindrome della sagra perenne
buttato sul selciato senza nessuna cura o inventiva, quando invece
c’era il tradizionale albero a ridosso della torre campanaria che
istituzionalmente si offriva ad essere addobbato, con un effetto
O
scenico notevolmente superiore.
È finta anche la pista di ghiaccio senza ghiaccio ma composta di
ccupy Piazza Martiri della Liberta, solo così possiamo
un materiale sintetico, anch’essa, guarda un po’, acciambellata
dare l’idea dell’indignazione che monta in molti di noi a
sulla scalinata del duomo, strozzando il respiro degli elementi ar-
vedere uno spazio architettonico vitale per la nostra città
chitettonici degli ambienti e insidiando le santità. Pare che Teramo,
reiteratamente occupato per la maggior parte delle volte
e la sua piazza principale, debba essere riempita come un piatto di
da bislacche iniziative che nulla hanno a che fare con un elemento
virtù e farcita come timballo.
che sprigiona funzioni sociali primarie che vanno dai peripatetici
Teramo è pervasa dalla sindrome della sagra perenne, senza
socratici (da coloro che filosofeggiano delle
cose della vita, de llu campà per intenderci)
fino agli ultrà del calcio, gossipari, e perfino
crocicchi di massoni, come rilevato recentemente dal professor Elso Simone Serpentini.
Una vasta gamma di fauna etica che vive di
piazza, un elemento sociale che nel nostro paesone, come molti ormai definiscono il nostro
capoluogo alla luce degli ultimi avvenimenti, è
sempre più indignato contro quella vis rurale
che non vuole abbassare la guardia.
Non ne vuole assolutamente sapere di scrollarsi di dosso questa reputazione che sta meritevolmente guadagnando giorno dopo giorno
chiaramente togliere nulla a quest’evento che
Volutamente abbiamo
omesso di accompagnare
questo articolo ad immagini
della nostra Piazza impegnata
in “manifestazioni”
di ogni genere,
visto che quello che accade lì
è sotto gli occhi di tutti
spesso nella buona stagione sa di liberatorio:
non è che i cittadini abbiano per forza di cose
tutta questa necessità di stand e grembiali in
piazza, non si comprende quest’accanimento nel collocare manifestazioni e kermesse,
mentre, solo per fare un esempio, ad un tiro di
schioppo, in Largo Sant’Anna, i commercianti
hanno stilato un documento con cui denunciano lo stato di abbandono del sito, sono rimasti
pure senza i fiorai, poveretti, e reclamano
anche il più piccolo evento pur di rianimare
uno spiazzo vuoto e decadente.
Oppure c’è sempre il Centro Commerciale,
sulla scia di un forsennato panem et circenses,
new location cui molti paiono essere legati,
con stand addossati perfino nelle entrate della cattedrale, tanto
visti gli eventi lì “trascinati” a forza. Basta però con le strutture
che lo stesso don Aldino, il parroco del duomo, ha dovuto beata-
metalliche di campi di calcetto che occupano la piazza per un
mente tirare le orecchie ai nostri amministratori.
mese intero, basta con gli striscioni reclamizzanti sagre della
Le ricotte sono pericolosamente esposte per troppo tempo con
mazzarella che oscurano la torre del duomo, basta con i fenomeni
rischio della salute pubblica, in rassegna banali cianfrusaglie e
canori, ma restituite la piazza ai teramani che se la vogliono gode-
cineserie senza nessun valore aggiunto. Nell’ultima manifesta-
re, poi se proprio kermesse deve essere che valga almeno la pena
zione di Art&Ciocc, compaiono specialità siciliane e d’ogni dove
e che siano centellinate e programmate e che siano all’altezza,
a prezzi stellari, ma non le peculiarità teramane che in questo
altrimenti ci sono anche le altre location (comprese le bistrattate
contesto non avrebbero affatto sfigurato, anzi, niente sfujatelle,
frazioni) che non vedono l’ora di ospitare a braccia parte qualsiasi
caggiunitte, niente papatille, ma dolci che troviamo in qualsiasi
tipo di passatempo.
centro commerciale preparati attraverso orripilanti procedimenti
E infine la ciliegina sulla torta: il Capodanno a Teramo, chiara-
chimici e conservati con poca attenzione per la salute pubblica,
mente in Piazza Martiri, con un’artista che personalmente stimo
roba da Nas.
ma depauperato, nel senso che lo vediamo ogni giorno sulle
Gli alberi di Natale sono posticci ma a gratis (non è che tra le mura
televisioni locali.
si fa entrare anche il cavallo di Troia? tanto è un dono), star tele-
Non voglio fare lo scompagnone, e nemmeno fare demagogia, ma
visive strapagate, dirette impedite all’ultimo minuto solo per far
a quella cifra, quella di cui tanto si parla, si sarebbe potuto fare
dispetto ad un giornalista che non celebra l’ambaradan di palazzo.
ben altro, soprattutto quando diversi autori e band locali si erano
Sott’accusa dunque l’usura esacerbata e irritante del selciato
fatti avanti ad esibirsi a costo zero, o quasi.
n
di
16
Mimmo
Attanasi
Natale teramano
n.75
Senza
rete
[email protected]
Sta di fatto però che Berlusconi non lascia.
dei risanamenti dei bilanci, chiedendo loro
E fa bene. Perché mai dovrebbe mollare
stringenti impegni per una rapida riduzione
l’osso?! Tanto, il lavoro sporco, quello delle
strutturale del debito morale contratto nei
“lacrime e sangue” per intenderci, a farlo
confronti delle Arti e degli Artisti.
è un altro. Poi, una volta che i poveracci
Porca vacca maledetta, eccoti qua il pianta-
finiranno con il culo per terra a leccare
grane a rovinare la festa. Le dichiarazioni di
la pioggia per la sete, Egli resusciterà per
un raffinato politologo, Gianfranco Pasquino,
imporre mani e salvazione sulle genti.
senatore della Repubblica per tre legisla-
A questo punto, non vorrei rovinare l’entu-
ture, potrebbero ora disorientare e turbare
siasmo della rinascita, ma un’editorialista
“L
le aspettative di molti nei confronti di tanti
di Repubblica, Barbara Spinelli, in una
beneamati filantropi e mecenati.
intervista rilasciata di recente, sembra non
ascio e poi raddoppio”. Questo
(…) Una volta si finanziavano le correnti dei
pensarla alla stessa maniera sulle strategie
sembrerebbe che sia il nuovo
partiti, oggi le fondazioni. (…) Chi sostie-
da mettere in atto per fronteggiare una crisi
diabolico disegno politico di
ne economicamente la fondazione di un
economica, che lascia comunque indiffe-
Silvio Berlusconi, dopo le dimis-
leader politico, probabilmente lo fa perché
rente chi è rimasto soltanto con la pelle da
sioni offerte in sacrifico alla Patria, in virtù
ritiene che quella persona potrà influenza-
potergli togliere. (...) Berlusconi non aveva
dell’alto senso del dovere e dell’inconfon-
re le scelte politiche nei prossimi anni. Si
nemmeno gli strumenti intellettuali. (...)
dibile british aplomb, che lo hanno sempre
presume che il leader, prima o poi, giungerà
http://rassegna.governo.it/testo.
contraddistinto.
a decisioni sensibili e ci si augura di essere
asp?d=73006977
almeno consultati. Può anche non esserci
La cultura della lamentazione, la retorica del
nulla di illegale, per carità, ma il gioco al
declino, produrranno nel prossimo futuro
guadagno di rendite di posizione è evidente.
una deflagrante sfiducia nelle istituzioni da
Com’è evidente che mancano controlli
parte delle nuove generazioni, alle quali
adeguati.
abbiamo sottratto la speranza del tempo.
E poi non si capisce bene che tipo di
Ed è per questo motivo che alcuni hanno
elaborazione culturale o attività di ricerca
trovato geniale l’idea di abbondare con la
facciano queste fondazioni. (…) Stefano
guarnizione natalizia; blocchi di cemento
Caselli, fq del 27 novembre 2011.
frangiflutti, catene d’acciaio e luminarie
L’inventiva non manca di certo ai sostenitori
e cortecce e rami finti e secchi e pure
del Cavalier d’Arcore. Che tuffo al cuore
un trenino, giusto per innervosire un po’
ripensare a quando “se n’è venuto fuori con
Biancone, il cane di piazza. E a finire col
Forza Gnocca”.
botto, per le Befane che si caleranno giù dai
L’ossessione che diventa partito o un meto-
due campanili del duomo, c’è già la fila negli
do anticoncezionale naturale? Mah... http://
uffici di collocamento.
www.repubblica.it/politica/2011/10/07/
Disoccupati, cassintegrati, morti di fame,
news/ossessione_cavaliere-22832716/
pronti a buttarsi di sotto... senza rete! n
Attanasii
SATIRA
rissimi moniti ai politici sui limiti e le fragilità
(…) io lavorerò dietro le quinte raddoppiando il mio impegno (…), ha dichiarato.
http://www.ilgiornale.it/interni/non_mi_ricandido_ma_resto_campo/28-11-2011/
articolo-id=559241-page=0-comments=1
I solerti funzionari di partito delle amministrazioni locali sparse sul territorio, pare
abbiano preso alla lettera le disposizioni
del loro carismatico condottiero, tanto da
raddoppiare le tessere ma, soprattutto, le
iniziative in vista delle prossime festività.
Sarà un Natale all’insegna della sobrietà.
Non dell’ostentazione a tutti i costi, ma di
comunanza e coesione. La beneficenza sarà
una squisita panacea per gli animi sensibili,
che si ripuliranno la coscienza sborsando il
soldino all’accattone di turno, il giorno della
Vigilia, mentre le austere Fondazioni Culturali, secondo indiscrezioni, lanceranno seve-
di
18
Mimmo
Attanasi
Il potere
SATIRA
n.75
Il riassunto
di Gaber
sul dovere
N
[email protected]
hanno ottenuto un buon risultato in politica sono relativamente rare.
Tranne per chi ha il nome e cognome che comincia per esse e finisce
con oni. A chi state pensando?! Eh, ma finiamola una volta per tutte di
sparare sulla croce rossa. Quello lì, che avete sempre in testa, non è
affatto uno stupido, è solo sfortunato quando pensa. E ce n’è in giro di
gente famosa per averla sparata grossa. Riguardatevi sotto le palpebre
i flashback dell’episodio di Krusciov che percuote con la scarpa il banco
alle Nazioni Unite. Un’icona del ventesimo secolo, l’ometto che faceva
le corna in mezzo ai capi di stato come un Paolini qualsiasi davanti alla
prima telecamera sbucata per la via, senza però Fraiese e il calcio in
culo in diretta.
La democrazia è la peggiore forma di governo, fatta eccezione per tutti
gli altri sistemi che sono stati provati. L’ha detto Winston Churchill,
prendetevela con lui. In ogni modo, è sicuramente molto impegnativo
on bisogna occuparsi di chi fa il
e richiede più adempimenti rispetto a qualsiasi altro sistema. Quindi,
proprio dovere. Si corre il rischio
si debbono escludere per prima cosa tutti i puttanieri e i barzellettieri
di legittimare quello che il potere
bestemmiatori. Buttare dalla finestra i leccaculo, i tirapiedi, ruffiani e
tenta ogni volta di spacciare per un
precettori, mentori alla Rockefeller, che sputano
grande risultato atteso, ciò che è un atto
miele, nascondendo il fiele, affannati nell’immola-
dovuto ai cittadini da un amministratore
re se stessi alla disciplina, alle esigenze primarie
della cosa pubblica. Lavorare con impegno, nella trasparenza e nell’inte-
di autogoverno salvifico a coprire l’onta del
resse della collettività.
luridume sociale da loro accatastato lungamente
(D. Attanasii, 1957, †?)
per una vita vissuta all’insegna della tracotanza,
In senso ampio, supponete di essere un idiota. E supponiamo che si stia
degli eccessi di protervia, superbia, orgoglio nau-
con il governo. No, mi sono ripetuto (Mark Twain).
seabondo, della prevaricazione sui deboli, dei denari dei poveri sempre
Attenzione, perché poi sono proprio i politici a prendere le grandi
in mostra come le palle dei cani. La magia della politica è giocare un
decisioni di guerra e di pace, prosperità e recessione. Uno statista di
ruolo nel determinare la libertà dell’individuo. The magic of politics... è
successo deve avere e comunicare un senso di intelligenza e integri-
la partecipazione a tutti i livelli della vita nazionale in modo affermativo;
tà. Il denaro aiuta, ovviamente. È auspicabile per chiunque di essere
per dirlo con le parole di William Faulkner, la libertà non solo di resistere,
in possesso di una sicurezza finanziaria, ma non è certamente un
ma anche di prevalere. (JFK)
elemento essenziale per il successo. Le persone con risorse private, che
Giorgio Gaber ha riassunto il concetto. “Libertà è partecipazione”. n
Note linguistiche
Maria Gabriella
Di Flaviano
La Scienza
parla latino
I
di
Tantum e Multum (pomate antireumatiche), Antiasmaticus, Pulmoran,
Sanatussis (per bronchi o polmoni), Digestum e Prandium (digestivi);
Cardiovigor, Cardiovis (per il cuore), ecc
Sono nomi latini quelli usati ancora oggi nella denominazione internazionale delle sostanze farmaceutiche: Aluminii phosphas (fosfato di
alluminio), Argenti Nitras (nitrato di argento), Ferri Oxydum (Ossido di
ferro), Lactis Fermenta ( fermenti lattici),
persino i simboli degli elementi chimici sono le abbreviazioni di nomi latini: Au (aurum-oro), Na (natrium-sodio), Cu
(cuprum-rame), ecc.
che dire, poi, dei nomi delle erbe medicinali e aromatiche?
Nelle vetrine degli erboristi e dei farmacisti fanno bella mostra
nsieme al greco, il latino campeggia nella Scienza e nella
antichi vasi su cui sono scritti i nomi latini delle piante e
Tecnica. Sono latine parole quali: Capsula (cassetta),
delle sostanze medicamentose: Mirtyllus, Verbena, Salvia,
Duplex (duplice, doppio), Simplex (semplice), Audio (ascol-
Ruta, Mentha, Papaver, Digitalis, Rosa Canina, Iris, Lini Semen,
to), Video (vedo), Aquarium (serbatoio per acqua), Humus
Oleum Ricini, Sesami Oleum, Ranunculus, Pollinis Extratum,
(terreno), ecc.
Mentholeum, Liquiritiae Radix e potrei continuare ancora.
Più frequenti, nei testi di medicina sono i vocaboli latini: Virus
Si tratta di medicamenti antichissimi ma, nonostante le loro
(veleno), Facies (aspetto), Bacterius (batterio), Visus (vista), Raptus (im-
innegabili qualità terapeutiche, la Scuola Salernitana, antichissima
provviso impulso a compiere azioni violente senza averne la coscienza),
scuola di medicina dell’Wuropa moderna, fiorita tra il 900 e il 1000 d.C.
Lupus (malattia della pelle), Angina Pectoris (spasmo al cuore), ecc.
afferma che “contra vim mortis, non est medicamentum in hortis”, ossia
Anche molte medicine hanno nomi latini o formati da con parole latine:
“contro la forza della morte, non c’è medicina negli orti”. n
EVENTI
Il Premio
Premio Annino
Di Giacinto
per il contributo alla crescita di Teramo
III Edizione
dalla
Redazione
[email protected]
n.75
ziaria globale. Grazie al suo impegno, Salvatore Di Paolo contribuisce alla
crescita di Teramo sostenendo il mondo imprenditoriale con impegno
indefesso ed esemplare”.
Alessandro Misson per il Giornalismo “quale esempio di giornalista giovane e capace di unire professionalità, credibilità ed efficacia
operativa nel ferreo rispetto delle regole deontologiche e dei dettami
di una sana e corretta informazione. Giornalista professionista, autore
di inchieste riprese dalla stampa nazionale, Misson contribuisce alla
crescita di Teramo lavorando ogni giorno nel quotidiano «La Città» nella
sola obbedienza allo spirito di servizio verso il lettore”.
Elio Pompa per l’Enogastronomia: “quale maestro indiscusso della
gastronomia teramana e depositario principe della cultura culinaria
nostrana. Amato da tutta la città, Pompa ha ammaliato con i propri piatti
G
– tra cui lo storico Poker – generazioni di teramani e di turisti. Grazie al
suo impegno, Elio Pompa ha contribuito e contribuisce alla crescita di
iovedì 24 novembre 2011, nella Sala San Carlo del Museo Arche-
Teramo vivendo con passione e competenza indiscutibile quel mestiere
ologico di Teramo, si è svolto il III Premio Annino Di Giacinto per il
di cui è da sempre riferimento autorevolissimo, mestiere che non può
contributo alla crescita di Teramo, organizzato dall’Associazione
essere intrapreso da altri senza che questi facciano tesoro della sua
Culturale Porta Romana Bella, presieduta da Marcello Schillaci.
irripetibile lezione”.
La serata, condotta brillantemente dal giornalista Luigiaurelio Pomante, dopo i saluti del Sindaco di Teramo Maurizio
Brucchi, del Presidente della Provincia Valter Catarra e del
Governatore della Regione Gianni Chiodi che attraverso
una lettera ha voluto esprime una forte soddisfazione per il
Premio, tra le note del M° Paolo Di Sabatino, ha visto la premiazione di otto teramani che, con il loro lavoro e impegno,
hanno concorso alla crescita della nostra città.
Marco Cassini per lo Spettacolo: “per aver interpretato
con successo la parte dello studente Aldo Tiburzio nella
serie tv “Fuoriclasse” con Luciana Litizzetto. Grazie al suo
lavoro, Marco Cassini contribuisce alla crescita di Teramo
quale esempio di giovane professionista capace di tradurre
in concretezza il proprio talento”.
Luciana D’Annunzio per la Cultura: “per il suo certosino e
proficuo lavoro di ricerca storica e documentaria, oltre che
per la sua preziosa disponibilità a supportare fattivamente
l’impegno di altri studiosi attraverso il suo lavoro nell’Archivio
di Stato di Teramo. Grazie al suo impegno, Luciana D’Annunzio contribuisce
alla crescita di Teramo quale esempio di serio e fecondo lavoro culturale”.
19
Anselmo Silvino per lo Sport: “in ragione dei suoi indimenticabili successi sportivi. Campione Olimpico, Silvino ha portato il nome di Teramo
Giammaria de Paulis per la Comunicazione: “quale professionista di
nel mondo e rappresenta un modello fulgido di impegno, disciplina e
altissimo profilo nell’informatica, nell’editoria multimediale e nella comu-
dedizione. Grazie alla sua esperienza, Anselmo Silvino ha contribuito e
nicazione web. Grazie al suo impegno, Giammaria de Paulis ha creato a
contribuisce alla crescita di Teramo incarnando e diffondendo i valori
Teramo un’azienda dinamica e ha realizzato importanti siti di carattere
eterni dello sport”.
istituzionale nell’intero territorio nazionale, ricevendo spesso premi e
riconoscimenti che testimoniano del suo essere fra i massimi esperti
Dante D’Elpido (Unitalsi) per l’Associazionismo: “quale rappresentante
italiani del settore”.
dell’Unitalsi, realtà associativa che rappresenta un modello di altruismo
e solidarietà nel segno del disinteresse e del volontariato. Espressione
Salvatore Di Paolo per l’Imprenditoria “per il suo ruolo di imprendito-
di un mondo valoriale che la scena contemporanea tende a considerare
re dalle spiccate qualità gestionali e per il suo essere guida avveduta di
marginale, D’Elpido e l’Unitalsi contribuiscono con il proprio impegno alla
Confindustria Teramo in un momento storico di crisi economica e finan-
crescita etica, morale e civile di Teramo”. n
di
20
Mimmo
Attanasi
Storie!
SATIRA
n.75
Il miracolo
dell’unto
[email protected]
evanescenza sessuale può avvertire a un certo punto la voglia di una
botta e via a una realtà di cui non si riesce più a godere pienamente.
Ammosciata, la pecorina si isola volutamente per dedicarsi ad altre e
imponenti dimensioni, nella meditazione, prendendoselo tutto per sé, il
romitorio, nel quale dimorerà in futuro, gemendo, sospirando in un solo
afflato, in calore con i fratelli pellegrini subito accorsi ansimanti. Notti
tumultuose, caratterizzate
dall’insonnia, da risvegli a ogni
ora, immersa negli incubi di
un incipiente priapismo notturno accompagnato da una
...voglio essere pulita
recurvatio progressiva, che affliggeva il vecchio puttaniere e
mondo incantato del-
C’
pecorina corrispondeva disgustata, irretita dalle promesse di danari
le favole, che è stata
sonanti del posticcio. Un signorotto di una certa età, affabile, divertente,
spesso ospite nelle
dall’eloquio debordante, ma assonante ai gusti del popolo sovrano, di un
cene eleganti di gente famosa
paese disincantato, che comunque, a parte vizi e virtù, non ci va sempre
e facoltosa. Una vita di sesso e
per il sottile quando si tratta della pagnotta e, volendo, ci si fa pure scri-
alcol. Ora lei ha deciso di vivere
vere Giocondo in fronte, tanto chissenefrega, l’importante è guadagnar-
una vita più semplice. Divenne
ci qualcosa di striscio. Dagli oggi e dagli domani, l’hanno eletto come
nota durante la festa di com-
loro capo supremo, nella speranza di un rapido raddrizzamento di una
pleanno di un vecchio puttaniere e barzellettiere bestemmiatore, dopo
economia prossima all’afflosciamento. La lubrificazione dei cardini infila-
essere sbucata fuori, come si usa tra gangster, da una grande torta.
ti nelle toppe rendono sicurezza e insufficienza di movimento pendulo,
In quegli ambienti sordidi, era tutto un susseguirsi di orge platoniche e
affinché l’apertura regga allo sfregamento costante dovuto alla transito-
clangori imbarazzanti delle dentiere di vecchi bavosi eccitati alla vista
rietà del desiderio di oltrepassare quella soglia, che conduce altrimenti
della carne giovane. Finì così per odiare la vita, il sesso, iniziando a bere
all’impotenza di soddisfare voglie inconfessabili, quali “il non volere
per farvi fronte. Una vita che non vuole più vivere. “Voglio essere pulita”,
pagare le tasse”. Questa la calamità che affligge il mondo incantato, che
diceva la donna, oggi ritiratasi in uno sperduto chiostro di devoti, in un
si sta avviando pericolosamente nel baratro della recessione, al default.
bosco irreale. I vestiti costosi, le scarpe Chanel: l’illusione del passato.
Date a Cesare quello che è di Cesare. A ognuno il suo, se si vogliono
Solo un semplice abito bianco, le copre le vergogne. Una scelta riso-
evitare perdite impressionanti di liquidi, che andrebbero ad alimentare
lutiva. Voltare pagina mentre si attraversa la propria esistenza. Anche
crescite inattese in grembi estranei e non desiderati.
una bella pecorina smarrita, in preda alla consapevolezza della propria
La lubrificazione, il miracolo dell’unto. n
barzellettiere bestemmiatore,
nelle persecutorie performan-
è una modella nel
ce sessuali, alle quali la povera
Dura lex sed lex
Automobilisti
attenti
a cura di
Amilcare Lauria
Elvio Fortuna
avvocati associati
a ...non prendere freddo!
L
sintomatologie respiratorie ma contenente alcool.
In buona sostanza la Suprema Corte argomenta che la norma 186
del codice della strada recita semplicemente “guida sotto l’influenza
dell’alcool” senza specificare se alcool utilizzato ai fini terapeutici o meno. Gli ermellini (giudici di Cassazione così chiamati per il
mantello di ermellino che indossano durante le udienze) non hanno
neppure ritenuto sufficiente il fatto che il medico, nel prescrivere
quel tipo di farmaco, non avesse espressamente messo in guardia il
paziente circa le conseguenze per la guida.
Infatti, la Cassazione ha affermato che basta leggere la composizione
del farmaco sul foglietto illustrativo per capire che l’alcool in esso
contenuto può causare ebbrezza.
Non v’è chi non veda come tale sentenza provocherà ampie discussioni nel mondo giuridico anche perché non va sottaciuta la circostanza
a Suprema Corte di Cassazione sez. IV con sentenza nr. 38121del
che l’uso dello spray di medicinali contenenti alcool contaminano in
27 ottobre 2010 ha confermato la condanna ad un automobi-
parte il cavo orale senza che l’alcool possa essere totalmente ingerito
lista trovato positivo all’alcool test pur riconoscendogli che la
e come questa circostanza possa potenzialmente interferire con la
positività era dovuta all’uso di un farmaco spray utilizzato per curare
precisione della misurazione a seguito di prova alcolemica. n
di
22
Sergio
Scacchia
In giro
LUOGHI
n.75
[email protected]
Civitella
del Tronto
I tesori del Borgo fortificato
C
i sono serate d’inverno in cui il cielo si
tinge di colori indefinibili e riflette sulle
pietre consumate della fortezza borbonica a Civitella del Tronto, un’indefinibi-
le teoria di sfumature.
Lo strepitoso baluardo dei Borboni prima
maginando scene da Medioevo con madonne
re che anticipano il silenzio.
dell’Unità d’Italia, pare sospeso in cielo sull’a-
e messeri, popolani e cavalieri ad animare
L’antico cenobio, edificato alla metà del XIV
erea rupe rocciosa.
piazze e vie.
secolo, è sempre lì custodito dai Conventuali,
È il momento magico in cui su tutta la valle
Ma ci sono anche fredde serate d’inverno
con il suo portichetto antistante alla chiesa, il
sembra scendere un velo di silenzio quasi
in cui le strade si fanno deserte, i vecchi
chiostro tipicamente francescano a sei cam-
ovattato.
lampioni cigolano sospinti dalla tramontana.
pate con le volte a crociera e la tanto amata
L’ultima luce scende adagiata, quasi inghiotti-
Le ultime foglie secche volano ovunque
statua della Vergine di legno policromo.
ta, lungo il profilo del Gran Sasso.
come anime perse nella scenografica piazza
La Madonna, adorante il Bambino steso sulle
Allora lo spettacolo si fa emozionante. Le
Pepe dedicata all’illustre medico di tendenze
sue ginocchia, fu realizzata nel quattrocento
pietre antiche paiono sussultare colorandosi
giacobine, colto e dotto latinista. Dallo slargo
da Giovanni di Biasuccio, compagno di botte-
prima di rosa, poi violetto, infine grigio. Le
la vista spazia estasiata tra Appennini e
ga dell’illustre maestro Silvestro dell’Aquila,
tenebre prenderebbero presto possesso
Adriatico.
ritenuto il più importante scultore rinasci-
dell’antica cittadella se non si accendessero,
Lo scampanellio della campana nel convento
mentale.
lungo le strette rue, i vetusti lampioni.
dei frati della Madonna dei Lumi giunge,
Tutto diventa poesia perché Civitella è qual-
È quello il momento magico e irripetibile che
intervallato agli spifferi, segnando il tempo dei
cosa di unico. Anche con la nebbia del primo
il visitatore può cominciare a fantasticare, im-
Vespri e irradiando di tanto in tanto atmosfe-
mattino quando la vallata si presenta come
sospesa su di un mare candido di ovatta che
inghiotte di tanto in tanto vecchie case e
campanili, anche soprattutto quando il sole
riempie di luce tutto l’abitato.
La sua storia si legge sui muri e non si sgretola nei venti del tempo, si assapora negli scorci
cui primeggiano antiche case dai balconi fioriti tra pietre consunte da un passato lontano.
La bella Porta Napoli è l’ingresso a est di
un mondo tutto da scoprire, una fitta trama
di vicoli, alcuni prodigiosamente minuscoli,
lastricati in pietra, caratterizzati da fantastici
archetti ed eleganti edifici.
Stupisce il sapiente uso della pietra sui piccoli
portali che si susseguono lungo il cammino,
donando raffinatezza a una struttura urbana
che racconta nobili trascorsi. Le belle chiese
che s’incontrano donano pace alle anime
inquiete: San Francesco con il suo mirabile
rosone trecentesco, la cinquecentesca San
Lorenzo con i suoi altari lignei, Santa Maria
delle Laudi, con tutti gli elementi tipici dell’architettura teramana.
All’ingresso della fortezza, una delle roccaforti del vice Regno napoletano, mirabile
esempio d’ingegneria militare, il viaggio nel
tempo diventa strabiliante in un susseguirsi
di bastioni, trinceramenti e piazze d’armi. Il
palazzo del Governatore con la piccola chiesa
di San Giacomo, poi giù fino al bastione
estremo della batteria del Carmine sugli spalti
che si affacciano in un orrido precipizio nel
quale invano i nemici per secoli cercarono di
incunearsi.
Dopo la doverosa visita a palazzi nobiliari
come le residenze Ronchi, Ferretti e Procac-
nista e piuttosto pavido che si macchiò di
cini Savi con i suoi rari battenti a forma di
colpe che accelerarono la fine della dinastia e
serpente, ci si può senz’altro dedicare alla
il filetto alla “Borbonica” in onore dei re delle
23
gastronomia civitellese perché qui si mangia
Due Sicilie.
da re ovunque. Anche a tavola la storia
Il fiore all’occhiello rimane, comunque,
n.75
racconta con due pietanze forti: il pollo alla
il maccherone alle “ceppe”, parente stret-
“Franceschiello”con aglio, peperoncino e
tissimo della “mulinara” della valle del Fino,
sottaceti, ricorda la figura di Francesco II, re
primo piatto presente in tutti i ristoranti
alquanto deriso perché non molto decisio-
del borgo. n
di
24
Il fatto
SOCIETÀ
n.75
Correva
l’anno 2011...
... e con un semplice clic
O
Carla
Trippini
[email protected]
Ed erano tutti amici. Le vite s’intrecciavano. Si possedeva tutto in comune, come in una grande famiglia, profili, bacheche, info, tags, foto, links,
video, amori, cuori, amicizie... Tutto.
Con un semplice clic potevi entrare nella vita degli altri e sentirtene partecipe. Potevi condividere gioie e dolori dei tuoi amici. Appropriarti delle
loro gioie e tramutarle in dolori, o viceversa. Sbirciare all’interno della
loro casa e vedere persino di che colore fossero le mattonelle del bagno
senza mai varcarne la soglia. Inoltre potevi scoprire i loro più nascosti
segreti, senza guardarli negli occhi e senza ascoltarne la voce.
In questo mondo perfetto c’erano solo dei problemini pratici, del tipo...
come faccio a far capire a un amico che sto ridendo o piangendo?
Allora gli umani, ormai geneticamente modificati, si allearono con gli extraterrestri provenienti dal Pianeta Emoticon, chiamati affettuosamente
smile o faccine, perché in effetti erano esserini piccoli piccoli.
ggi voglio raccontarvi un bel fatto. Forse perché siamo
Adesso sì che tutto funzionava a meraviglia. Potevi finalmente
vicini al Natale, o forse semplicemente perché mi va.
ridere a crepapelle, bastava digitare un lungo ahahahahaha-
In effetti, a pensarci bene, la frase che ho appena
hahah e una faccina felice. Potevi anche piangere, bastava
scritto sembra giusto il titolo di un tema da svolgere
digitare un sigh e una faccina triste, e i tuoi amici condivide-
durante le vacanze di Natale e, molto probabilmente, l’ho
vano con tutto il cuore il tuo stato d’animo, solo che... anche il
pescata proprio nello scrigno dei ricordi d’infanzia.
cuore era piccolo piccolo piccolo... così <3.
C’è qualcosa di magico nel Natale che ci riporta indietro nel
Per farla breve l’inizio del III Millennio fu davvero rivoluzionario.
tempo, a come eravamo, ai nostri ricordi, ai nostri sogni, alla
Finalmente nessuno era più solo. A furia di cliccare e condivi-
nostra anima infantile. Basta udire il fruscio di una carta argen-
dere si era generato un reticolo di dimensioni stratosferiche, e
tata, o vedere lo scintillio delle luci per strada... È sufficiente
tutti erano convinti di essere finalmente liberi di navigare in un
sniffare lo zucchero a velo o affondare il naso nel profumo
mare immenso. C’era solo un minuscolo trascurabile dettaglio
dell’arrosto appena sfornato... che in un attimo ci ritroviamo
e cioè che... intrappolati all’interno di una rete è alquanto
catapultati nel passato. Nessuno esce indenne dal Natale.
improbabile nuotare liberamente.
Il Natale è così. È magico. Una fata passa in volo nel cielo e,
Se non mi credete, chiedetelo ai pesci! Ma questa è un’altra
mentre si ferma un attimo per vedere cosa è successo laggiù,
storia.
perde dalle tasche una polvere sottile. È polvere di stelle che va
Per tornare a noi... in quel lontano 2011 era sufficiente richie-
a depositarsi sulle vie, sui balconi e sugli alberi.
dere l’amicizia e il numero degli amici aumentava a dismisura.
Che lo si voglia o no, che ci si creda o no, il Natale non è una
Era così facile che non ti saresti mai sognato di guardare negli
festa. Il Natale è La Festa. Tutti diventano più buoni, o almeno
occhi una persona e stringerle la mano. Queste erano ormai
promettono di diventarlo a stretto giro di posta. Anche quelli
vecchie abitudini del passato. Usanze antiche, obsolete e
cattivi cattivi cattivi.
dimenticate.
Beh, la maestra puntualmente assegnava il compito delle
Ebbene... in quel lontano 2011, avvenne un fatto straordinario.
vacanze e tu passavi tutto il tempo a brontolare. La mamma...
Un episodio fantascientifico e paranormale. Due persone in
così, tanto per non perdere l’allenamento, ti ricordava almeno
carne e ossa s’incontrarono fuori dalle scatole, fuori dalla rete.
una volta al giorno che dovevi fare il tema. E tu, che non sapevi
Si parlarono, si toccarono, si annusarono, si guardarono negli
mai cosa scrivere, ovviamente ti riducevi all’ultimo giorno,
occhi. Si ascoltarono. E la cosa incredibile fu che... nessuna
finendo per comporre un elaborato dove avevi infilato tutto,
aveva richiesto l’amicizia dell’altra!
albero, regali, nonni, zii, tombole, panettoni e, per allungare
Nessuno seppe mai come ciò fosse stato possibile. Neanche
un po’ il brodo, ci sbatacchiavi dentro anche il capodanno e la
gli scienziati riuscirono a spiegarsi il fenomeno.
befana. Naturalmente borbottando: “Uffa, così la maestra sarà
Fatto sta che non nacque un’amicizia. Nacque L’Amicizia.
contenta! Ma poi... che gliene importa alla maestra dei fatti
Da quel giorno, a poco a poco, gli umani imprigionati nella
miei?”.
rete, curiosi di conoscere L’Amicizia cominciarono a uscire
Detto questo, onde evitare di rovinarmi anche quest’anno le va-
dalle scatole e a incontrare gente. A ridere con le lacrime e a
canze di Natale, giocherò d’anticipo e il compito lo farò prima.
piangere di gioia. A scrivere e a parlare mettendoci la faccia...
Anche perché ho davvero un bel fatto da raccontare. Una di quelle
e non la faccina.
storie strappalacrime che fanno proprio Natale.
Gli storici narrano che il 2011 segnò l’inizio di una nuova epoca, fatta di
gente vera e di emozioni autentiche. FINE
Correva l’anno 2011...
Il Mondo era straordinario. Dopo secoli e secoli all’insegna dell’econo-
Auguro a tutti un anno stracolmo di piccole cose belle che poi, messe
mia, ormai quasi tutti gli uomini e le donne vivevano dentro le scatole.
tutte insieme, facciano un 2012 davvero straordinario e l’inizio di una
Scatole sempre più piccole e meravigliose.
nuova epoca. Magari... sarà la svolta. Non si sa mai! n
di
26
Il cinema segreto
CINEMA
n.75
Il Male
Liberato
Blaixploitation tosta anni ‘70
F
Leonardo
Persia
[email protected]
cop esplode a sua volta con un collega bianco, quando il perseguitato
Chris Townes viene interrogato senza un motivo, “solo perché è nero?”.
Quest’ultimo è solitario oltremodo, non ha amici (lo dice la sua voce off
che ogni tanto risponde senza rispondere agli interlocutori bianchi, flusso
di coscienza rap), problemi con i lavori intermittenti, sfruttato e umiliato,
sebbene abbia i muscoli mentre l’avversario white è o vecchio o flaccido o effeminato, epperò ha la pelle chiara e i soldi verdi. Da un cantiere
viene licenziato, benché tosto, perché addirittura ordini perentori sono
arrivati dall’alto.
Pare che il film dovesse far parte di una serie tv cristiana trasmessa
la domenica mattina, Insight. Horace Jackson, nero anche lui, scrive,
dirige e produce (per l’indipendentissima Dimension Pictures). Aveva già
fatto altri due film con messaggio, The Bus is Coming (1971) e Tough
(1974). Questo chiude la breve carriera, traballante e incongruente come
i precedenti. Non ha pretese d’autore, ovvio. Il filmaker cavalca l’onda
ilm tostissimo. Il protagonista Chris Townes è perennemente
blax, ha un budget mini ma non si lascia intimidire. Persegue un’estetica
incazzato. Lo interpreta Danny Martin, tipico eroe/antieroe blaxploi-
black, violenta ma morale. Vuole parlare direttamente ai fratelli. Il tocco
tation, quasi sempre con i pettorali esposti, o con camicia aperta
è esplicito, rozzo, pieno di irresistibili sensi ottusi, involontaria libertà
davanti, o t-shirt che non ce la fa a coprirlo fino alla schiena. Iden-
espressiva. It’s only trash’n’roll, but I like it.
tificazione dello spettatore nel sex appeal
La scena del pestaggio della ragazza
prima ancora che nella rabbia. Appena un
anticipa i tempi. La musica a palla invade
attimo prima che partano i titoli di testa,
lo schermo. E’ extradiegetica ma diegetica,
ha fracassato i bellissimi vetri colorati di
elemento che fa parte del quadro. La soul
un set cinematografico dove lavora. E’
band Enchantment suona a tutto volume
stato il tono supponente del boss bianco
Think About What You’re Doing to
a infastidirlo, avendogli ordinato di pulire
Me (And Know What You’re Doing to
con attenzione i fragili oggetti. Sul rumore
Yourself!), stile Four Tops post-Motown,
dei vetri infranti, e l’”hey boy” rivoltogli dal
quelli di Shaft in Africa (1973), testo che
superiore che lui ripete meccanicamente
riproduce la tematica del film, sorta di
come un campionamento ante litteram,
trascinante coro greco r’n’b. Non si può
partono i titoli e, cambio di scena, l’uomo
negare l’efficacia e l’innovazione, ma la
a contatto con uno psichiatra, nero anche
cosa viene ripetuta a ogni piè sospinto,
lui. Colori psycho e psichedelici, ammicco
e purtroppo lo score a disposizione è
delirante. Il ricoverato sghignazza per l’as-
soltanto quello. Originalità e impatto si
surda condizione, lo strizzacervelli pure.
sfracellano come i vetri dell’incipit.
Black on black, tema del film del 1975, il
E tuttavia è interessante la solitudine priva
cui titolo, Deliver Us from Evil (il liberaci
di spiegazioni del protagonista, una strizza-
dal male del Pater Noster) allude soprattut-
ta d’occhio al pubblico (nero) che sa. Il suo
to al male tra brothers, neri che non
scontento e, contemporaneamente, la sua
fanno la cosa giusta. “A movie that tells it
bellezza. Mix incendiario. Arriva al punto,
like it is about blacks. The beautiful blacks.
incazzato com’è, di dare un passaggio a
The evil blacks” spiega il trailer. Tutta la
una bella chick la cui macchina è andata
verità sui neri buoni (belli) e quelli cattivi.
in panne. e di spingere così tanto l’acce-
Nero è pure il cop del film, inseguitore di
leratore da spaventare la malcapitata. Più
un gruppo di delinquenti, tutti neri tranne
lei protesta e implora di rallentare, più lui
uno, che hanno appena massacrato di bot-
ci dà dentro.
te una ragazza debitrice, svegliandola da
La frustrazione è frustrazione e viene
un sogno divenuto incubo (la locandina del
sfogata con la propria gente, di sesso op-
film). Sono dealers che non scherzano, giovanissimi e senza scrupoli.
posto o di età inferiore, di questo il film parla. La piccola Mindy (la Marie
Soprattutto non sanno, a differenza del film, distinguere tra bene e male,
O’Henry del coevo Dr. Black, Mr. Hyde, altro cult trash nero) riesce a
come si evince dalla scena in cui il genitore di uno di loro lo schiaffeggia
stopparlo, poi lo schiaffeggia e fugge. Il dude fa violenta retromarcia,
chiendogli perchè. A sua volta l’altro risponde “Perché?”, cosa ho fatto?
un testacoda così così, e la insegue, scoprendo che lei è un recreatio-
l’importante è far soldi, no? E dopo scatena un massacro.
nal director di una scuola nera di chiassosissimi bambini. Una sorella
Siamo nei quartieri middle class di Los Angeles, neorealismo della
tosta pure lei. Accompagna uno di loro su una sedia a rotelle ed è preda
povertà di messinscena, con caldi colori anni ’70 pronti a esplodere. Il
continua di altri spacciatori che non esitano a malmenare persino il
esigono il credito, ma sulla scena vediamo
cattivi (sorella e... madre?, non si capisce, del
chiudersi il sipario, era una rappresentazione
piccolo Joe, bimbo in carrozza, che giustifi-
teatrale (fatta da chi e per chi?). Oltretutto
cherebbe, ma non troppo, l’ulteriore titolo del
27
riprende la situazione d’apertura dopo i titoli,
film, Joey: in tutti i casi, è lui a recitare la pre-
con la ragazza picchiata. Stravaganza brech-
ghiera da cui il titolo), si attende una vendetta
n.75
tremenda da parte di Chris, che già ha avuto
modo di affrontare i teppisti che perseguitavano Mindy e i suoi alunni. E invece.
bimbo paraplegico. Un inferno, il cuore di lui
L’eroe stanco ma volenteroso si gira verso lo
ha un sussulto. E un sorriso, che distende il
schermo e urla, dopo un sermone sul degrado
volto macho immusonito. Però, a sorpresa,
del neighbourhood e dei fratelli, a piena
si innamora dell’amica di lei, Michelle (Kandi
voce: “When will it end?” Quando finirà? Così
Keith), visto che l’altra è sposata.
il film si conclude, la battuta sul volto di lui,
La ragazza appare dal nulla, nella stessa ma-
estensione creativa del consueto the end, e
niera in cui altri personaggi vengono inghiottiti
senza il punto interrogativo. n
dal nulla, dopo che avevano promesso un
certo sviluppo di situazione puntualmente
disattesa. Personaggi e rotondità del plot non
tiana? Della stessa situazione ritroviamo pure
sono il forte di Jackson. Il film perde i pezzi,
i picchiatori, spacciarsi adesso per divulgatori
sterza verso altre piste, si confonde. Michelle
di una rivista black radical fuori dal portone
dà un appuntamento a Chris, lui va, lei non c’è.
di casa di Michelle: a che pro? E uno di loro,
Poi si rincontrano, la ragazza chiede perché
che inizialmente tuonava contro l’immoralità
non si è presentato, l’uomo risponde che ha
dell’attività, responsabile a suo avviso di far
avuto un altro impegno. ????!!!!
vittime tra bimbi delle elementari, è di nuovo lì
A un certo punto vediamo persino una sista
col resto del clan, come niente fosse.
drogata e perseguitata dai suoi pusher che
Infine, dopo una carneficina da parte dei
di
28
Antonio
Parnanzone
Calcio
SPORT
n.75
Il Teramo
primo
al giro
di boa
[email protected]
migliorare l’assetto tecnico. In casa Teramo
gara. La forza del Teramo risiede proprio
poche variazioni e di marginale importanza
nel suo organico, omogeneo, affidabile e
che non hanno avuto alcun effetto sul ren-
super competitivo. Di Giuseppe e Cappel-
dimento già molto elevato della squadra.
lacci hanno saputo scegliere bene perché
Il monte punti conquistati al termine del
la squadra vince e soprattutto piace per il
girone di andata dalla squadra biancorossa
gioco arioso e godibile, qualità che nella
è davvero notevole e non poteva chie-
passata stagione molti rivendicavano.
dersi di più. Confrontando i dati dei nove
Merito dello staff tecnico per aver avuto
gironi, il Teramo risulta essere una delle
coraggio e per aver costruito la squadra
migliori squadre della categoria. Pochi goal
rivoluzionando quella della passata stagio-
subiti, centrocampo forte ed affidabile,
ne con appena due conferme, Arcamone e
attacco super è la sintesi dello squadrone
Borrelli. Calciatori e tecnici protagonisti per
biancorosso. Che dire poi delle prodezze
le loro capacità, ai quali vanno associati i
di Masini, il bomber argentino approdato
piani strategici della Società per le scelte
e per il programma ben
definiti in perfetta armonia
con i mezzi disponibili.
E’ la solidità del sodalizio
biancorosso, la parsimonia
e le giuste valutazioni che
N
permettono di camminare
sul percorso tracciato sin
atale solitamente è il giro di boa
dall’inizio. La speranza è
dei campionati di calcio. E’ un
che tutto prosegua nella
buon indicatore perché, oltre ad
stessa direzione e che
assegnare il titolo di campione
da qui a qualche mese si
d’inverno, delinea la classifica di merito
avveri il sospirato ritorno
in Lega Pro. n
a Teramo ed accolto con scetticismo al
suo arrivo? Le sue magistrali esecuzioni,
paragonabili a quelle del suo più famoso
connazionale Messi, hanno fatto il giro del
mondo. Soddisfazione e motivo di orgoglio
per Teramo sportiva. Sostituire Gambino e
Orta non era facile per il nuovo staff tecnico. Di Bucchi si sapeva già il suo valore ed
anche di Arcamone si aveva gran fiducia,
mentre del grande Gerardo Masini solo chi
lo aveva scelto aveva esatta cognizione
del suo valore. Il lavoro oscuro e prezioso
di Valentini, la forza propulsiva di Vitone,
di ciascuna squadra. Per effetto della
la fantasia e la velocità di Petrella, l’estro
riapertura dei trasferimenti nel periodo
e l’abilità di Borrelli, la forza fisica di Cala-
1/16 dicembre, alcune Società rimodulano
buig, l’eleganza di Ferrani e così via tutti
i propri organici quando il rendimento non
gli altri calciatori deliziano i tifosi dentro e
è in linea con i programmi iniziali.
fuori casa.
Non è raro assistere allo stravolgimento
Se in casa Teramo gli arieti occupano la
degli stessi e proprio per effetto delle
maggiora parte delle cronache sportive,
modifiche apportate il rendimento subisce
non sono da meno gli altri atleti che com-
un radicale mutamento. Il girone dove
pongono l’organico, quelli che vanno più
è inserito il Teramo non fa eccezione in
spesso in campo e gli altri seduti in pan-
quanto molte Società hanno operato delle
china che assicurano la grande affidabilità
correzioni di organico nel tentativo di
della squadra in qualsiasi momento della
di
ECONOMIA
Coldiretti informa
Agevolazioni
per chi avvia
una bottega
“campagna
amica”
U
Raffaello
Betti
Direttore Coldiretti Teramo
n.75
trare i produttori e i consumatori in un mercato senza alcuna intermediazione in un’ottica di razionalizzazione della filiera agroalimentare e di valorizzazione della produzione agricola Made in Teramo.
La stessa associazione informa che è stata avviata una partnership
tra il consorzio fidi di Coldiretti e la Fondazione Campagna Amica
che vede coinvolti anche il consorzio produttori, gli imprenditori
agricoli e i gestori delle botteghe. L’obiettivo è quello di garantire
assistenza e consulenza nell’accesso al credito: il
consorzio di garanzia fidi mette infatti a disposizione la propria rete per offrire agevolazioni su misura
che consentano ai titolari delle aziende un supporto
concreto nell’avvio dell’attività. La rete di CreditAgri
Italia permette infatti di mitigare il rischio dopo
aver esaminato lo scenario contestuale e valutato
le opportunità. «Campagna Amica rappresenta un
duplice vantaggio agevolando sia i produttori che
potranno vendere a un prezzo giusto e concordato – spiega Raffaello Betti, direttore della Coldiretti
provinciale – sia per i consumatori che potranno così acquistare prodotti a km zero garantiti al cento per cento come locali, contrastando
così il sempre più capillare e insostenibile furto di identità e di valore
che subiscono i prodotti nel passaggio dal campo alla tavola». L’a-
n supporto concreto per coloro che intendono avviare una
gricoltore che vuole rifornire il proprio punto vendita può essere un
Bottega di Campagna Amica, la prima grande rete nazionale
imprenditore agricolo singolo o associato ad una cooperativa e dovrà
di punti vendita diretta dal produttore al consumatore. È
accreditarsi presso la Fondazione Campagna Amica e associarsi al
quanto comunica la Coldiretti Teramo, evidenziando che in
Consorzio Produttori. Fatto ciò avrà diritto ad entrare nel portale
tutta la provincia sono circa dodici i punti vendita che fanno incon-
29
web dove viene gestita online la domanda e l’offerta. n
di
30
Basket
SPORT
n.75
Per la
Banca Tercas
Teramo Basket
si prospetta un altro anno di sofferenza
per l’ambiente biancorosso
C
Bebè
Martorelli
[email protected]
motivo che alla vigilia della gara il pronostico era tutto a favore
della squadra marchigiana poiché si presentava a Teramo con
tanto di credenziali positive per la sua composizione di squadra.
Un roster pieno di ottimi giocatori come White che lo scorso anno
aveva vinto la classifica del miglior realizzatore del torneo tra le
fila del Sassari, l’azzurro Hachet, Hickman, Jones & compagni. Tutto
ciò non è bastato ad impedire alla Banca Tercas di sciorinare una
prestazione direi d’altri tempi, perché gli atleti teramani hanno
messo in mostra tutte quelle doti che sono mancate nei precedenti
incontri: determinazione e volontà di chi deve fare risultato a tutto
i costi. Ma abbiamo assistito anche e soprattutto ad un gioco fluido
e piacevole di squadra. Finalmente abbiamo visto un Borisov nei
panni di catalizzatore offensivo e difensivo, rispettivamente realizzatore e conquistatore di palloni sotto le plance, un Green che sta
evidenziando progressi lenti ma sostanziali sul piano del rendimento, bene gli altri componenti della squadra.
La sorpresa più bella è stata la prestazione del giovane Antonello
Ricci, classe ‘92, fatto entrare sul parquet da Ramagli con il solo
compito di marcare il play Hachet per limitare le sue giocate e vi
riusciva. La vittoria ottenuta contro Pesaro è stata veramente una
boccata d’ossigeno per tutto l’ambiente biancorosso. La Banca
Tercas si è portata a 4 punti raggiungendo tre formazioni: Casale,
ome lo scorso anno, dopo un inizio di campionato difficile
Cremona e Montegranaro. Su queste compagini la nostra squadra
ma che lasciava spazio a molte considerazioni e a giudizi
dovrà fare il suo campionato da questa giornata in poi ai fini della
promettenti per come si erano svolte le prime gare lontano
salvezza. Certo è che se la società di Via De Albentiis facesse
dalle mura amiche, di nuovo una buona prestazione in casa
lo sforzo ulteriore di acquistare un giocatore (ruolo guardia), in
contro Avellino ma persa ancora per la scarsa percentuale al tiro
sostituzione degli sfortunati Clinton Johnson e di Brad Wanamaker,
nel quarto tempo. Finalmente arrivava la prima vittoria contro le V
tanto da riuscire a dare alla squadra quel tocco di qualità e quantità
nere bolognesi, compagine costruita per ben altri obiettivi. Il tutto
che al momento ne ha fortemente bisogno, tutto sarebbe più
faceva ben sperare che la Banca Tercas avesse esaurito un trend
possibile. La verifica di quello che tutti gli appassionati biancorossi
negativ e avesse ripreso una sua fisionomia di squadra equilibrata.
sostengono si è avuta proprio a Cantù dove la Banca Tercas, ancora
Purtroppo abbiamo purtroppo avuto modo di constatare che
incompleta nel suo roster, ha però effettuato una prova molto
dopo la bella ed importante vittoria contro i bolognesi, la squadra
buona affrontando una formazione forte che ha già ottenuto, tra
è incappata in un’involuzione di rendimento, inanellando pre-
l’altro, il passaggio ai Top 16 dell’Eurolega classificandosi prima
stazioni scadenti, prive di grinta e volontà di lottare come quella
nel suo girone. I protagonisti principali del successo per la squadra
contro Venezia (giocata a Treviso) o come quella contro Cremona
canturina sono stati i vecchietti terribili, gli ex nazionali Basile e
giocata al PalaScapriano o a Sassari, letteralmente mortificati nel
Marconato e il micidiale Mazzarino, che con la loro prova piena di
punteggio. A parziale scusante di quest’involuzione forse la causa
sostanza e concretezza hanno trascinato il resto della squadra ad
va ricercata ad episodi sfortunati che hanno coinvolto la squadra
imporsi su quella teramana di solo 8 punti.
biancorossa Vedi l’infortunio capitato a Brad Wanamaker e ancora
Ottima prova tra i biancorossi quella di Daniel Brown, 34 i suoi
non rimpiazzato, poi il lutto che ha colpito il bravo Brandon Brown
punti, e di Yaniv Green. Da menzionare la prova negativa di Borisov
e alcuni lievi infortuni a Borisov, Amoroso e Fulz. Insomma, una
che non ha nemmeno sfiorato la bella e possente prestazione di
miscela di avversità che hanno potuto intaccare la coesione del
sette giorni prima in casa contro Pesaro. In conclusione, questa
gruppo. A discapito di tutto resta una vera realtà: all’8ª giornata di
10ª giornata di andata ha visto Siena riappropriarsi della testa della
campionato la Banca Tercas è ultima in classifica generale con solo
classifica dopo aver vinto ad Avellino ai supplementari, appaiati
2 punti all’attivo, in compagnia della Sutor Montegranaro che però
in seconda posizione e distanziate di soli 2 punti la sorprendente
ha già riposato.
Biella allenata dal nostro concittadino Cancellieri e Milano che è
Anche la squadra marchigiana ha avuto problemi di rendimento
andata a vincere a Venezia priva di Gallinari, tornato in America
fino a questo punto del campionato, pur avendo un roster, sulla
insieme agli altri giocatori professionisti presenti nelle squadre
carta, molto forte e completo ma ha cercato di risolverli con il
italiane del nostro campionato, visto che a Natale inizierà la NBA. In
cambio dell’allenatore, esonerando Druker per sostituirlo con Valli
coda, con 6 punti, rispettivamente troviamo Cremona e Montegra-
ex Milano. Nel frattempo, nel ricordare le difficoltà incontrate dalla
naro seguite da Casale e Teramo, con punti 4, che però deve ancora
Banca Tercas e cercando di capirne i motivi, ecco arrivare alla 9ª
osservare il turno di riposo.
giornata d’andata un inaspettato successo, il secondo in questo
Colgo l’occasione per Augurare Buon Natale e un felice Anno Nuo-
campionato per la Banca Tercas ed inaspettato per il semplice
vo a tutti i teramani. n