indice - Area Marina Protetta Tavolara

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1 INDICE INDICE INTRODUZIONE: FINALITÀ DELLA RICERCA E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO …………………………………………. 5 METODOLOGIA DI ANALISI 1.1 Quadro teorico e operativo di riferimento ………………………………………………………………………………………………… 13 1.2 Il valore economico dei beni ambientali ………………………………………………………………………………………………… 16 1.3 1.2.1 I metodi per la determinazione del valore dei beni ambientali ………………………………………………………… 18 1.2.2. Il metodo del costo del viaggio …………………………………………………………………………………………………………….. 19 1.4 La raccolta dei dati e la definizione delle categorie di indagine ………………………………………………………………… 22 1.3.1 Il comparto del turismo subacqueo ………………………………………………………………………………………………………. 22 1.3.2 I sub ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 23 1.3.3 I responsabili dei centri diving ……………………………………………………………………………………………………………….. 23 ANALISI DEI RISULTATI Premessa …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 26 2.1 Fase I: rilevazione dei dati ……………………………………………………………………………………………………………………………… 27 2.2 Fase II: elaborazione dei dati ………………………………………………………………………………………………………………………… 29 2.2.1 Il calcolo del TC1 ……………………………………………………………………………………………………………………………………… 30 2.2.2 Il calcolo del TC2 ……………………………………………………………………………………………………………………………………… 36 2.2.3 Il calcolo del TC3 ……………………………………………………………………………………………………………………………………… 39 2.2.4 Il calcolo del TC4 ……………………………………………………………………………………………………………………………………… 39 2.2.5 Il calcolo del TC5 ……………………………………………………………………………………………………………………………………… 40 2.3 Fase III: analisi dei risultati del TCM …………………………………………………………………………………………………………….. 42 ANALISI SOCIO ECONOMICA DEL SEGMENTO TURISTICO DELLE IMMERSIONI SUBACQUEE 3.1 Gli effetti socio economici nel comparto del turismo subacqueo ……………………………………………………………. 49 3.2 Sub, cernie e AMP. Caratteristiche della domanda, preferenze e soddisfazione …………………………………… 50 3.2.1 Valutazione delle preferenze dei sub e della qualità dei fondali dell’AMP di TPCC ………………………. 53 3.2.2 Valutazione del costo di viaggio …………………………………………………………………………………………………………….. 60 3.2.3 Identikit del sub ……………………………………………………………………………………………………………………………………….. 64 3.3 I risultati delle interviste ai responsabili dei centri diving ………………………………………………………………………… 67 3.3.1 La stagionalità dell’offerta ……………………………………………………………………………………………………………………… 67 3.3.2 I costi di immersione ……………………………………………………………………………………………………………………………….. 68 3.3.3 La composizione del campione dei turisti sub ……………………………………………………………………………………… 69 3.3.4 Le preferenze dei gestori diving per i siti di immersione ……………………………………………………………………… 71 3.3.5 Livello di “interesse” dei diving per la specie cernia …………………………………………………………………………….. 73 3.3.6 I centri diving e l’AMP. Aspettative, preferenze e problematiche nella gestione dei siti di immersione e della popolazione di cernie ……………………………………………………. 75 3.4 Indicazioni per le ricerche future ………………………………………………………………………………………………………………….. 80 2 3.5 Spunti di riflessione. AMP di TPCC e turismo naturalistico subacqueo: un laboratorio di sviluppo turistico responsabile per tutta la Sardegna …………………………………………………………………………….. 81 BIBLIOGRAFIA ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 83 SITOGRAFIA ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 88 APPENDICI Appendice I ‐ Sub, cernie ed AMP. Caratteristiche della domanda, preferenze e soddisfazione. I risultati delle interviste ……………………………………………………………………………………………………………………………………… I Appendice II ‐ I centri diving e l’AMP. Aspettative, preferenze, problematiche, preoccupazioni nella gestione dei siti di immersione e della popolazione di cernie. I risultati delle interviste ……………………. XX Progetto Grafico a cura di Fabio Fraticelli 3 INTRODUZIONE FINALITÁ DELLA RICERCA E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Qualsiasi area protetta, in qualsiasi parte del mondo sia situata, ha la missione di con‐
servare l’integrità, la diversità e l’identità naturale e culturale di un “tratto di mondo” particolarmente bello e prezioso per le sue caratteristiche ecologiche e culturali. I “tratti di mondo” racchiusi in un’area protetta sono sempre costituiti da ecosistemi di speciale pregio. Gli eco “sistemi” sono, per loro natura, sistemi aperti e relazionali, che sono influenzati e influenzano un numero elevato di fattori, anche economici e sociali. Quando gli ecosistemi sono gestiti scientificamente e competentemente dall’organizzazione deputata a tale scopo, si assiste ad un progressivo miglioramento dei loro standard qualitativi e, ove possibile, anche a un progressivo sviluppo delle popolazioni di quegli animali che sono al vertice della catena alimentare e che, inve‐
ce, al di fuori delle aree protette difficilmente riescono a vivere secondo leggi e logi‐
che naturali. Tale processo di continuo miglioramento ecologico è quanto avvenuto anche nei fon‐
dali dell’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo (inde cit. anche AMP di TPCC o più semplicemente AMP), dove, grazie ad una gestione scientifica, competen‐
te e lungimirante si è potuto assistere alla ripresa di specie di particolare valore natu‐
ralistico, prima tra tutte quella della cernia bruna (Epinephelus marginatus). Se, infat‐
ti, dopo la comparsa dei mezzi di pesca subacquea e fino all’istituzione dell’Area Ma‐
rina Protetta, l’avvistamento del grande pesce era divenuto un evento quanto mai ra‐
ro e “fuggitivo”, adesso l’incontro con cernie è sempre più frequente e agevole in molti dei siti all’interno dell’AMP. Le particolari caratteristiche della specie e la possi‐
bilità di avere con essa un contatto diretto abbastanza ravvicinato arricchiscono non solo l’ecosistema, ma anche l’esperienza ricreativa subacquea, a tal punto da ritenere la cernia una specie simbolo per l’AMP di TPCC. Rileva ai fini della presente ricerca, come il management dell’AMP di TPCC abbia ot‐
tenuto questi importanti risultati conservativi, attraverso un approccio contestuale, 4 contingente e moderno, che ha integrato sinergicamente l’azione conservativa con l’attività di valorizzazione, soprattutto turistica. Consapevole dell’insuccesso di un’azione di stretta protezione delle risorse naturali, il management dell’AMP si è, in‐
fatti, assunto una grande responsabilità: guidare il sistema socio economico locale verso uno sviluppo responsabile. In quest’ottica, dunque, la strategia di conservazio‐
ne dell’ambiente naturale è passata attraverso quella di sviluppo economico duraturo e rispettoso dei delicati equilibri naturali, culturali e sociali del territorio, in particolar modo attraverso una fruizione turistica responsabile. La conservazione, pur rimanen‐
do la finalità principale dell’AMP di TPCC, non si è identificata con la “museificazione“ del territorio e del mare, ma al contrario, ha promosso l’attuazione di strategie si‐
stemiche e dinamiche, anche turistiche, proprio al fine di perseguire contemporane‐
amente le finalità conservative con quelle di sviluppo socio economico. La conservazione e le connesse strategie di sviluppo socio economico responsabile possono essere metaforicamente paragonate alla luna. Vi è una faccia visibile a tutti, quella delle regole che la conservazione e lo sviluppo responsabile comportano, e ve ne è un’altra invece in ombra, poco conosciuta dalla collettività, quella dei numerosi, eterogenei e duraturi benefici che tale approccio allo sviluppo generano. I benefici ecologici della conservazione, sebbene siano i più palesi, spesso sono sotto‐
stimati dall’opinione pubblica a causa soprattutto di un’informazione mass‐mediatica non sufficientemente capillare e completa su tale tema. Un’altra importante categoria di benefici “latenti” della conservazione e dello svilup‐
po responsabile è costituita da quelli di carattere sociale. La conservazione può gene‐
rare posti di lavoro “migliori” di quelli che le alternative di sviluppo “non conservati‐
vo” spesso comportano, portando ad esempio alla creazione di una micro‐
imprenditorialità diffusa, soprattutto giovanile, e in grado di essere gestita dalla po‐
polazione locale. La scelta di conservare spesso rappresenta un ottimo investimento per il benessere sociale, presente e futuro, delle popolazioni locali. Una categoria di benefici ancor più latenti è costituita da quelli economici. Le scelte di investimenti industriali, sia turistici sia manifatturieri, spesso si traducono in calcoli 5 semplici (e talvolta amplificati) di posti di lavoro, fatturati ed economie “immediata‐
mente” indotte. Le scelte conservative, invece, richiedono lenti di osservazione parti‐
colari per individuare i positivi effetti che hanno dal punto di vista economico. Se è semplice calcolare il volume di affari e l’occupazione stagionale generata da un gran‐
de hotel a cinque stelle, molto più complesso è il calcolo del fatturato e dei posti di lavoro che si generano conservando, e quindi rendendo più preziosa dal punto di vi‐
sta ambientale e turistico, una risorsa naturale. I benefici economici che la conservazione può generare sono di diversa natura. Si spazia dall’aumento degli stock di risorse naturali a quelli associati ad un uso turistico “compatibile” delle stesse. Si fa, al riguardo, riferimento a quelle forme di turismo de‐
finite sostenibili, o ancor meglio responsabili, poiché le loro caratteristiche si svilup‐
pano in sinergia, e non in antitesi, con gli obiettivi di conservazione dell’area protetta. Tali forme di turismo sono solitamente classificate sotto il termine di “turismo natu‐
ralistico”, con cui per la precisione si intende il “turismo rivolto all’apprezzamento delle caratteristiche di aree di particolare pregio naturalistico, spesso selvagge, nor‐
malmente costituite da aree protette”. Il turismo naturalistico ha sperimentato nell’ultimo trentennio una costante crescita della domanda1. L’aumento registrato è in parte attribuibile alla trasformazione degli stili di vita dei paesi industrializzati, che ha determinato condizioni di vita stressanti ed ha generato la necessità di contatto con quegli ambienti che possano offrire un maggiore rilassamento, come quelli di no‐
tevole valore naturalistico. All’interno del segmento del turismo naturalistico è ricompresa una serie molto arti‐
colata ed eterogenea di attività, al punto tale da poter individuare dei sub‐settori, uti‐
lizzando criteri di raggruppamento diversi. Il criterio basato sull’oggetto visitato asso‐
cia semplicemente la categoria di turismo alla tipologia di habitat visitato: nel caso in cui tale habitat sia costituito da un’area marina, si parla di turismo naturalistico mari‐
no, ove si tratti di un’area montana si parla di turismo naturalistico montano, e così via. 1
Basti pensare che il sistema dei parchi nazionali americani (che, pur comprendendo anche molti siti a carattere storico, è considerato il sistema di offerta naturalistica più diversificato del mondo) ha visto aumentare le visite a tassi di crescita co‐
stanti nell’ultimo trentennio, passando dai 170 milioni di persone degli anni settanta ai 300 milioni attuali. 6 Più interessante ai fini della presente ricerca la classificazione che si basa sull’attività prevalente svolta dal turista. Si parla, allora, di turismo escursionista, quando l’attività principale è costituita dallo svolgimento di gite a piedi (o comunque con mezzi non motorizzati) ed è di norma finalizzata a raggiungere aree isolate da fattori di disturbo antropico; di turismo dei wildlife observer, quando l’attività e lo scopo principale del viaggio sono costituiti dall’osservazione delle forme di vita selvatica; di turismo snorkeling, quando l’attività principale della visita è costituita dall’osservazione dei fondali marini nuotando sulla superficie dell’acqua; di turismo diving, quando l’attività principale della visita è costituita dall’esplorazione dei fondali marini con l’ausilio di mezzi di respirazione artificiali e altri segmenti ancora. Questi criteri sono, poi, suscettibili di combinazioni, cosicché è possibile che lo stesso turista sia allo stesso tempo diver e wildlife observer oppure escursionista e birdwatcher (a sua volta sotto‐categoria dei wildlife observer) e altro ancora. Un’AMP offre la possibilità a molti turisti di effettuare diverse attività basate sulla ric‐
chezza naturalistica dei propri ecosistemi. L’ecosistema e la fauna selvatica diventano quindi attrazione turistica primaria, fattore capace di orientare e determinare le scel‐
te di vacanza dei turisti e in quanto tale ha un valore di tipo economico. All’interno degli ecosistemi esistono delle specie viventi il cui valore, anche economi‐
co, è maggiore delle altre. Si tratta spesso delle specie che si trovano al vertice della catena alimentare, le quali, per dimensioni, caratteristiche estetiche e valore simboli‐
co, sono le più ricercate dai wildlife observer e apprezzate anche dai semplici snorke‐
ler o diver. Molte località turistiche hanno visto un aumento dei flussi di turismo na‐
turalistico a seguito della comparsa, o meglio del ritorno, di questi animali simbolo. Animali, ad esempio, come il lupo, non sono solo belli da osservare, ma attraggono visitatori perché indicatori di un ecosistema complessivamente sano e selvaggio. La presenza del lupo è indicatore della presenza di erbivori di grande taglia, di cui il pre‐
datore si ciba, i quali a loro volta sono indicatori della presenza di habitat vegetali in‐
contaminati (boschi e foreste) e via dicendo. La stessa logica vale anche per gli anima‐
li che stanno al vertice della catena alimentare subacquea. Un ecosistema in cui siano presenti grandi cernie richiama alla mente i numerosi pesci di cui la cernia si ciba e le 7 praterie di gorgonie e coralli in cui tali pesci vivono. I grandi predatori stanziali sono sinonimo di ecosistemi selvaggi e incontaminati e quindi possiedono un grande valore simbolico, di immagine e comunicativo nell’ambito delle strategie di sviluppo del turi‐
smo naturalistico. Un ecosistema marino sano e ricco di biodiversità e, soprattutto, di cernie di grosse dimensioni, è dunque in grado di generare un circolo virtuoso tale da produrre benefici per i centri di immersione, ma anche per l’intero sistema socio e‐
conomico locale. Il punto fondamentale è quello di accrescere la consapevolezza tra le varie categorie di stakeholder, in particolare tra le popolazioni locali e anche tra alcuni turisti, del re‐
ale valore, anche economico, di tali specie. L’organizzazione che gestisce l’area pro‐
tetta, e le specie presenti, deve impostare una strategia di diffusione della conoscen‐
za sul valore socio economico degli ecosistemi e delle specie protette. Il grande predatore, l’animale simbolo di un’area ha, infatti, un valore di “utilizzo so‐
stenibile, compatibile e responsabile” spesso di gran lunga superiore a quello di con‐
sumo secondo una logica “usa e getta”, più facilmente visibile e calcolabile e talvolta il solo a essere conosciuto dalle persone. Il vecchio cacciatore riusciva a calcolare con estrema semplicità il prezzo a cui poteva vendere la pelle del lupo ed è altrettanto facile calcolare il valore gastronomico di una risorsa ittica, tra l’altro prelibata, come la cernia. Il valore di “utilizzo sostenibile” di una cernia è, invece, un valore latente: esiste, è più elevato di quello prima rapi‐
damente definito come “gastronomico”, ma non è quantificabile direttamente. Oc‐
corre quindi calcolarlo attraverso metodi “indiretti”, in cui la variabile "obiettivo" è dedotta da altre variabili direttamente osservabili e misurabili. Studi scientifici accre‐
ditati effettuati dalle migliori università mondiali vengono in supporto di tale opera‐
zione. Da evidenziare come le tecniche di indagine utilizzate per la quantificazione del “valo‐
re di conservazione e di uso responsabile” di una risorsa naturale possano portare al‐
la luce numerose informazioni utili per rafforzare il sistema informativo di gestione di quell’organizzazione, in questo caso il Consorzio di gestione dell’AMP di TPCC, che ha 8 la responsabilità di ideare, stimolare e perseguire una strada di sviluppo socio eco‐
nomico responsabile, che sia compatibile con la sovra ordinata missione di conserva‐
re gli ecosistemi e le specie viventi. Tentare di individuare e monitorare il valore socio economico della cernia nell’AMP di TPCC, può essere un’eccellente occasione per costruire un sistema permanente di ri‐
levazione di informazioni per tracciare una strategia di sviluppo socio economico re‐
sponsabile per l’intero comparto del turismo naturalistico che gravita intorno all’AMP stessa. Il presente lavoro ha quindi la finalità di assegnare un valore economico alla popola‐
zione di cernia bruna ivi presente, ma allo stesso tempo vuole offrire un contributo per la ricerca degli strumenti e delle modalità per comunicare una nuova, evolutiva, vision di conservazione del patrimonio naturale, che da sempre ha contraddistinto il management dell’AMP. Il tema della valutazione della cernia bruna nell’AMP di TPCC è stata oggetto di uno studio precedente (indagine pilota) condotto nel 2007, di cui il presente lavoro ne rappresenta un’evoluzione analitica e cognitiva. Pur confermando l’impostazione me‐
todologica relativa alla modalità attraverso cui si perviene ad una stima del valore economico della specie cernia, l’attuale indagine è stata strutturata in modo tale da fornire indicazioni potenzialmente utili per la pianificazione strategica e la gestione di tutto il comparto turistico di cui questa risorsa ricopre un grande valore simbolico. Onde evitare di fornire informazioni già presenti nello studio pilota del 2007, dunque, si è scelto di trascurare la parte dedicata all’etologia e all’ecologia della specie, per focalizzare l’attenzione invece sugli obiettivi cardine della ricerca. Il lavoro si articola in tre capitoli, ognuno dei quali sviluppa un “tassello” essenziale per comporre il “mosaico finale della ricerca”. Il primo capitolo è teso a descrivere il framework metodologico della ricerca. Dopo un breve excursus sulle principali fonti nazionali ed internazionali consultate, si passa ad affrontare il tema della valutazione economica dei beni ambientali e ad analizzare le 9 diverse tecniche di valutazione delle risorse naturali. L’ultima parte del capitolo è de‐
dicata alla descrizione del metodo utilizzato per avviare la ricerca sul campo. Il secondo capitolo presenta l’analisi dei risultati sulla valutazione economica della cernia attraverso l’utilizzo della tecnica del Travel Cost Method, ritenuta la più adatta per stimare tale tipologia di bene ambientale. Il terzo capitolo rappresenta il contributo maggiore che il lavoro ha apportato rispet‐
to al precedente studio. In questa sezione vengono infatti presentati i risultati dell’analisi qualitativa svolta sul campo, al fine di fornire alcuni spunti di riflessione per la gestione dell’intero comparto del turismo subacqueo. L’analisi descrittiva dei risultati dell’indagine presso il campione dei turisti sub e i gestori dei centri diving è stata poi arricchita con l’analisi dinamica che mette a confronto i risultati del prece‐
dente studio e i dati presenti nello studio socio economico del 2005, pervenendo così ad avere un quadro organico, complesso e articolato del comparto turistico subac‐
queo, punto di partenza per un futuro monitoraggio del settore. Infine, si cerca di dipingere il ruolo che l’AMP può svolgere in una filosofia, prospetti‐
va e strategia sistemica di sviluppo del turismo naturalistico e più in generale di svi‐
luppo socio economico responsabile del complesso sistema in cui si trova inserita. 10 ‐ 1 ‐ METODOLOGIA DI ANALISI 11 1.1 Quadro teorico e operativo di riferimento Il tema della valutazione economica dei beni TPCC, con particolare riguardo a una delle ambientali, e in particolare della fauna selva‐
specie simbolo, la cernia bruna (Epinephelus tica, è strettamente correlato alle caratteri‐
Marginatus), inserendosi nel panorama delle stiche delle risorse naturali. Siamo, infatti, di ricerche, soprattutto di valenza internaziona‐
fronte ad una particolare tipologia di beni, le, che trattano tale tema. In quest’ottica, nella maggior parte dei casi considerati “res dunque, gli analisti hanno esaminato l’ampia publica”, e pertanto non valutabili corretta‐
ed mente mediante l’ordinario valore di merca‐
sull’argomento, al fine di individuare le tecni‐
to. che di rilevazione e gli strumenti più idonei a eterogenea letteratura esistente identificare il valore economico della specie Nonostante i loro caratteri di indivisibilità e cernia. non escludibilità2, i beni ambientali contribui‐
scono al benessere generale della società, Prima di procedere con l’analisi delle fonti u‐
anche dal punto di vista economico. In tilizzate per la costruzione della metodologia quest’ottica dunque, una valutazione eco‐
che supporta il lavoro, occorre evidenziare nomica del bene ambientale, effettuata se‐
che il presente studio si pone come una pro‐
condo i parametri del valore monetario, non secuzione di una ricerca iniziata nel 2007 con deve apparire come una sorta di “svendita un progetto pilota avente lo stesso oggetto3. della risorsa”, ma al contrario, rappresenta Il lavoro che ci apprestiamo a presentare ha un modo di valutazione utile a quantificare ‐ confermato le principali scelte metodologi‐
o almeno a rendere visibili ‐ i benefici che la che e operative del precedente studio, ap‐
risorsa produce per la collettività, e i costi as‐
portando allo stesso tempo alcuni approfon‐
sociati al suo eventuale danneggiamento. dimenti soprattutto dal punto di vista delle fonti consultate per la ricerca ed in particola‐
Questo lavoro vuole essere un contributo allo re a proposito dell’analisi socio economica studio del valore ambientale delle risorse na‐
del comparto del turismo subacqueo. turali dell’ecosistema marino dell’AMP di 3
Per l’esattezza si tratta dello “Studio sul valore eco‐
nomico delle popolazioni di cernie nell’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo”, a cura di Va‐
lentina Bassu e Claudia Porcu. 2
Il concetto di “non escludibilità” del bene indica l’impossibilità di limitare l’accesso al bene stesso, mentre “l’indivisibilità” fa riferimento alla possibilità di fare usi diversi dello stesso bene. 12 Il primo passo compiuto è stato dunque quel‐
la rassegna delle metodologie di valutazione lo di esaminare i maggiori contributi, soprat‐
economica dei beni ambientali7. tutto internazionali, in linea con l’oggetto Accanto alla disamina della letteratura inter‐
della ricerca, al fine di individuare gli approcci nazionale, la seconda fase del lavoro è stata che sono più adatti all’esperienza dell’AMP di orientata alla predisposizione di un piano di TPCC. Gli analisti hanno dunque studiato in interviste utili ad avere un quadro chiaro del‐
profondità le esperienze condotte in campo la situazione a livello locale. Sono stati infine internazionale, la cui valenza teorica e opera‐
oggetto di analisi anche i documenti forniti tiva era stata comunque dimostrata anche dal Consorzio di gestione dell’AMP di TPCC nel precedente studio4. Un contributo chiari‐
contenenti informazioni sulla situazione della ficatore, specialmente in relazione alla meto‐
popolazione di cernie, sulla frequenza delle dologia di ricerca adottata, è stato lo studio immersioni e sulla valutazione e il monito‐
condotto da Siderelis e Moore della North raggio delle risorse naturali. Carolina State University e da Lee della Taegu University sulla misurazione della qualità per‐
Lo studio si inserisce dunque in quell’ampio cepita dei sentieri della Carolina attraverso il panorama della ricerca scientifica che affron‐
Metodo del Costo del Viaggio5. Nella rasse‐
ta il problema dell’attribuzione di un valore gna delle esperienze internazionali consultate economico alle risorse naturali, individuan‐
per la presente analisi, occorre menzionare done i risvolti positivi che un’oculata gestione anche la prospettiva dello studio condotto da della risorsa può portare. In altre parole, la Loomis presso la Colorado State University valutazione economica dei beni ambientali relativo alla misurazione dei benefici ricreati‐
rappresenta “il lato in ombra della luna”, os‐
vi di destinazioni di viaggio differenti6. Essen‐
sia un aspetto reale ma poco visibile (e quindi ziali per l’impostazione teorica sono stati in‐
studiato) della conservazione del bene natu‐
fine i contributi teorici dell’International rale, complementare e non antitetico ai tra‐
Union for Conservation of Nature (IUCN) per dizionali strumenti cognitivi di carattere na‐
turalistico utilizzati nelle aree protette. Per raggiungere le finalità dello studio, occor‐
4
Un contributo importante è stato fornito dallo studio di Rudd (2003) sulla conservazione della cernia Nassau nell’Arcipelago delle isole Turks e Caicos. 5
(Siderelis, Moore, Lee, 2000). 6
(Loomis, 2006). re innanzitutto individuare in concreto il 7
Ad esempio (IUCN, May 2003) e (IUCN – WCPA, 1998). 13 campo di analisi e di intervento dell’indagine. ni. Uno studio di carattere economico pre‐
La definizione del campo di analisi comporta suppone, l’adozione del cosiddetto criterio geografico dell’indagine e delle implicazioni per la ge‐
che permette di tracciarne i confini analitici stione siano soggetti a un certo margine di entro i territori dell’AMP. In quest’ottica, flessibilità. Il campo di intervento, dunque, fa dunque, costituiscono il campo analisi prima‐
riferimento al territorio più strettamente cir‐
rio i luoghi di immersione scelti dai sub e dai coscritto all’AMP su cui poi, una volta definiti diving. La ricerca, pur non essendo svolta di‐
le criticità e le opportunità, si concentreranno rettamente in queste aree, per evidenti diffi‐
gli interventi volti sia alla conservazione della coltà logistiche, tende a rilevare le preferenze risorsa naturale oggetto di analisi, sia al mi‐
dei sub e dei titolari dei centri di immersione glioramento dell’attività di wildlife‐observing. con riferimento alla visita di tali luoghi. Il Ciò sta a indicare che, nell’individuazione di campo di analisi secondario, quello riguar‐
determinate scelte strategiche, basate dante i benefici economici dell’attività di im‐
sull’analisi dei risultati, queste ultime eserci‐
mersione, ha per sua natura confini non defi‐
tino un’influenza anche in quelle zone al di nibili geograficamente, ma è comunque evi‐
fuori dei confini dell’AMP, in quanto legate dente che riguarda in maniera quasi totalita‐
da una complessa e articolata rete di relazio‐
ria i comuni immediatamente vicini all’AMP, ni tale che gli effetti si propaghino anche e in particolar modo quelli di Olbia, San Teo‐
all’esterno. Un esempio potrebbe essere doro e Loiri Porto San Paolo. Il campo di in‐
quello dei centri diving esterni all’AMP che, in tervento, poi, pur coincidendo con il campo un certo qual modo, sono coinvolti nelle vi‐
di analisi, tende ad avere con questo sovrap‐
cissitudini del territorio oggetto di protezione posizioni significative. Le implicazioni, anche e, in questo caso, della specie protagonista manageriali dello studio, ricadranno per la dello studio. maggior parte sull’AMP e sui tre citati comu‐
14 comunque, che i confini 1.2 Il valore economico dei beni ambientali Quando i beni e i servizi sono regolati dal benefici che derivano dalla conservazione e mercato, in quanto il loro utilizzo è soggetto dalla valorizzazione dell’ambiente. a transazioni, è possibile attribuire loro un va‐
Il VET è costituito principalmente da due ma‐
lore economico senza difficoltà. Quando, in‐
cro categorie di valori: d’uso e non uso. Il va‐
vece, occorre valutare beni e servizi al di fuori lore d’uso rappresenta la componente con‐
del mercato tradizionale, come ad esempio le nessa al beneficio che deriva dalla fruizione risorse naturali, assume un rilievo cruciale la del bene o servizio ambientale. A sua volta, ricerca dell’idonea modalità attraverso cui at‐
tale valore è costituito da tre parti: tribuire a tali beni un valore supportato da scelte osservabili. La difficoltà nel pervenire a • Valore d’uso diretto: connesso alla fruizio‐
un processo di valutazione dei benefici to‐
ne dei servizi direttamente forniti dalla ri‐
talmente obiettivo rende le operazioni di de‐
sorsa naturale (ad esempio, il nutrimento, terminazione del valore legate a un più o i materiali, gli usi ricreativi); meno consistente livello di incertezza. • Valore d’uso indiretto: legato a una serie È opportuno innanzitutto definire il concetto di valenze che vanno oltre la semplice di Valore Economico Totale (VET), il quale as‐
sommatoria delle sue componenti, facen‐
sume un ruolo centrale nella determinazione do riferimento principalmente alla funzio‐
del valore delle risorse ambientali. ne rappresentativa della risorsa naturale (ad esempio, un documentario naturalisti‐
Si tratta di un concetto che ha raccolto sem‐
co, un dipinto del paesaggio); pre maggiori consensi a livello internazionale come sintesi in grado di quantificare il totale • Valore d’opzione: riferito alla disponibilità dei benefici prodotti da una risorsa ambien‐
da parte degli individui a pagare per la tale. Il VET è un valore composito e comples‐
conservazione della risorsa naturale per so, in quanto sintetizza le diverse tipologie di un uso futuro. 15 Il valore di non uso, riconducibile al cosiddetto valore di esistenza, fa riferimento al beneficio asso‐
ciato alla semplice esistenza della risorsa, indipendentemente da una sua fruizione corrente o op‐
zionale. Esso comprende dunque tutti quegli aspetti qualitativi relativi alla biodiversità, agli ecosi‐
stemi e alle singole specie e al patrimonio culturale. Il Valore Economico Totale (VET)8 di una risorsa naturale sarà dunque dato da: Valore d’Uso (diretto e indiretto) + Valore d’Opzione + Valore di Non Uso (Esistenza) È importante sottolineare come nel caso delle tecniche di valutazione presentate, non si valuta la risorsa naturale in sé, piuttosto si analizzano le preferenze individuali riguardo al bene ambientale, in relazione alla sua esistenza e agli usi possibili9. Graf. 1: schema di sintesi delle componenti del Valore Economico Totale VALORE ECONOMICO TOTALE (VET) VALORE D’USO VALORE DI NON USO O DI ESISTENZA connesso al beneficio che deriva dalla fruizione del bene connesso al beneficio as‐
sociato alla semplice esi‐
stenza della risorsa VALORE D’USO DIRETTO VALORE D’USO IN‐
DIRETTO VALORE D’OPZIONE connesso alla fruizione dei servizi direttamente forniti dalla risorsa connesso alla funzione rappresentativa della risorsa connesso alla disponibili‐
tà a pagare per la con‐
servazione della risorsa per un uso futuro
8
9
Pearce D.W., Turner R.K., Economia delle risorse naturali e dell’ambiente, Il Mulino, Bologna, 1991. Moreschini L., Metodi di valutazione economica di beni pubblici culturali, Dipartimento di Economia, Torino, 2003. 16 1.2.1 I metodi per la determinazione del va‐
re alcuni individui disposti a pagare un prezzo lore dei beni ambientali maggiore per ottenere la disponibilità di quel bene, in quanto il beneficio che ricevono è Nell’ambito della valutazione delle risorse na‐
maggiore di quello misurato dal prezzo. Quel turali, esistono diversi approcci e metodi per “quid” in più che si ottiene prende il nome di giungere a una stima monetaria delle stesse. surplus del consumatore. Per la scelta di tali approcci di valutazione, è utile capire l’origine dei vari benefici e come I metodi di valutazione economica dei beni siano impiegati nella determinazione del va‐
ambientali rientrano dunque in due ampie lore monetario. Il beneficio si lega in maniera categorie: i metodi diretti e i metodi indiret‐
diretta con le scelte degli individui, con le lo‐
ti11. ro preferenze espresse nei termini di ciò che I metodi diretti (o delle preferenze espresse) essi stessi desiderano. In quest’ottica, dun‐
simulano le condizioni in cui gli individui e‐
que, gli economisti adottano il concetto di Di‐
sprimono direttamente la loro disponibilità a sponibilità a Pagare (Wellingness to Pay), in‐
pagare, dando una valutazione immediata del tesa come preferenza “positiva” nei confronti bene o servizio. Uno degli approcci diretti di un determinato bene o servizio ambienta‐
maggiormente impiegati è il metodo della va‐
le10. Per identificare tali preferenze occorre lutazione contingente, altrimenti definito dunque analizzare le modalità di comporta‐
Contingent Valuation Method (CVM). Secon‐
mento degli individui quando devono sceglie‐
do tale tecnica, gli intervistati sono sottoposti re tra differenti beni o servizi. Il calcolo della a una serie di domande riguardo alla loro “Di‐
Disponibilità a Pagare (WTP) fa riferimento al sponibilità a Pagare” (WTP) per fruire di un totale delle preferenze espresse dagli indivi‐
determinato bene ambientale, oppure ri‐
dui, e, poiché si presume che i comportamen‐
guardo la loro “Disponibilità ad Accettare” ti non saranno uguali per tutti gli individui, una compensazione, Wellingness To Accept tale valore non necessariamente coincide con (WTA), nel caso in cui lo stesso bene dimi‐
il prezzo di mercato. Vi possono, infatti, esse‐
nuisse. Tale metodo si basa sulla costruzione di un ipotetico mercato di scambio dei beni 10
La Disponibilità a Pagare, o Wellingness to Pay, indi‐
ca il massimo prezzo che un acquirente è disposto a pagare per disporre di un bene. Cento A., Maggi R., La natura come risorsa, Istituto di Microeconomia e Eco‐
nomia Pubblica, Università degli Studi della Svizzera Italiana, 1999. 11
Per una panoramica delle tecniche di valutazione dei beni ambientali si consulti: Casoni G. – Polidori P., E‐
conomia dell’ambiente e metodi di valutazione, Caroc‐
ci, Roma,2002. 17 ambientali e secondo molti rappresenta la Costo di Viaggio, le cui principali caratteristi‐
migliore metodologia in grado di rilevare al‐
che sono presentate nel paragrafo seguente. cune importanti categorie di valori come i va‐
lori di esistenza. Nonostante la frequenza di 1.2.2 Il metodo del Costo del Viaggio impiego, tale approccio è soggetto anche a numerose critiche. Il fatto che il mercato di Il metodo del Costo Del Viaggio, o Travel Cost riferimento sia “ipotetico” rappresenta Method (TCM), permette di misurare il valore l’aspetto più contestato del metodo. Molti del bene attraverso la quantificazione del economisti, infatti, sostengono che esprime‐
numero di viaggi che l’intervistato compie re preferenze in un mercato ipotetico può per raggiungere il sito e i relativi costi soste‐
avere un effetto distorsivo, in quanto gli in‐
nuti. Sulla base di tali informazioni, si calcola‐
tervistati potrebbero avere atteggiamenti no i costi della visita, mettendoli poi in rela‐
12
“virtuali” cosiddetti free‐riding o warm glo‐
zione alla frequenza delle visite, al fine di in‐
ve13, distanti dal reale comportamento che gli dividuare una funzione di domanda. stessi assumerebbero nella realtà. In quest’ottica dunque la disponibilità a paga‐
I metodi di valutazione indiretti (o delle pre‐
re è direttamente associata al costo del viag‐
ferenze rivelate) prevedono la stima della di‐
gio che il turista sostiene. Tale tecnica di va‐
sponibilità a pagare attraverso l’analisi dei comportamenti reali degli lutazione si basa sulla somministrazione di un individui questionario a un campione di visitato‐
all’interno di mercati reali. In questo caso ri/fruitori di un bene ambientale, al fine di dunque le preferenze sono desunte dal com‐
raccogliere informazioni di carattere anagra‐
portamento reale del consumatore e, per tale fico, demografico, nonché per rilevare la fre‐
ragione, determinate ex post, sulla base di quenza delle visite al sito, le informazioni di una manifestazione comportamentale con‐
viaggio, la distanza e i costi a esso associati. creta. Rientra in questa seconda categoria il Un cosiddetto Travel Cost Method, o Metodo del aspetto molto importante per l’applicazione di questo metodo è la frequen‐
za delle visite: se, infatti, le visite sono fre‐
12
L’intervistato non pagando effettivamente nella re‐
altà, potrebbe essere portato ad un comportamento irresponsabile. 13
L’interessato per autocompiacimento potrebbe mo‐
strare un interesse non reale. quenti e avvengono in modo ripetuto, soprat‐
tutto da località distanti, significa che il bene 18 esercita un’elevata capacità di attrazione e, soprattutto la poca soggettività con cui è ef‐
di conseguenza, il suo valore aumenta. fettuata la divisione in zone concentriche (vi sono infatti numerosi fattori come ad esem‐
Esistono in letteratura due “varianti” del Tra‐
pio la difficoltà delle comunicazioni che pro‐
vel Cost Method, a seconda del significato duce una rilevanza differente della distanza conferito alla variabile “visite”14. Il TCM Indi‐
reale). Allo stesso modo anche il ITCM non è viduale (ITCM) fa riferimento al numero di vi‐
esente da critiche, riconducibili soprattutto site al sito effettuate da ogni individuo in un alla difficoltà di applicazione: per esempio, la determinato periodo. La curva di domanda maggior parte dei visitatori effettua una sola prodotta è il risultato della relazione tra le vi‐
visita, oppure il sito attira una grande quanti‐
site annuali al sito da parte dell’individuo e il tà di persone che abitando nelle immediate loro costo. Il TCM Zonale (ZTCM) presuppone vicinanze, raggiunge il sito a piedi con costi invece la divisione dell’area da cui provengo‐
di viaggio pari a zero. Il TCM fornisce quindi no i visitatori in zone concentriche definendo una misurazione dei valori d’uso, non per‐
il cosiddetto tasso di visita, ossia il numero di mettendo la stima dei cosiddetti valori di non visite da una particolare zona sulla popola‐
uso.
zione della stessa. Si procede dunque calco‐
lando il costo medio di zona per una visita, sulla base della distanza dal luogo di origine al sito. Successivamente si costruisce una curva di domanda attraverso la definizione della relazione tra il costo del viaggio e il nu‐
mero medio delle visite da una determinata area per singolo individuo. A livello generale, i due metodi sono soggetti a forti critiche, per cui non si è in grado di stabilire quale opzione (ITCM o ZTCM) sia da preferire. In particolare al ZTCM si imputa 14
Grasso G., Effetti ambientali degli investimenti pub‐
blici. Una guida sintetica alla valutazione economica, Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Milano, 1998. 19 Il TCM rappresenta dunque uno strumento A conclusione di questa panoramica delle idoneo a valutare i benefici ricreativi di un si‐
principali tecniche di valutazione monetaria to visitato da un numero consistente di visita‐
dei beni ambientali, presentiamo un box rias‐
tori, specialmente quando i dati sono facil‐
suntivo che sintetizza le caratteristiche distin‐
mente reperibili e a costi contenuti. tive dei due principali approcci alla valutazio‐
ne economica dei beni ambientali. Tab. 1: schema riepilogativo delle tecniche di valutazione economica METODO Valutazione Con‐
tingente Costo del Viaggio BENE PREVALENTEMENTE ASPETTO DA STI‐
OGGETTO DI VALUTAZIONE MARE Ampia varietà di beni e ser‐
vizi che non hanno un mer‐
cato di riferimento Parchi, boschi Vari aspetti am‐
bientali Ricreativo 20 VALORE STIMA D’uso, d’opzione, d’esistenza D’uso Ex‐ante, ex‐post su dati ipotetici Ex‐post su dati reali 1.3 La raccolta dei dati e la definizione delle categorie di indagine La complessità del fine e dell’oggetto della problematiche del territorio, ad atteggia‐
ricerca spinge gli analisti ad adottare un ap‐
menti, proccio di analisi necessariamente di caratte‐
dell’attore sociale. re sistemico in grado di sviluppare una meto‐
preferenze e comportamenti dologia di indagine multi prospettica. Ciò sta 1.3.1 Il comparto del turismo subacqueo a indicare che, nella raccolta e nella successi‐
va elaborazione dei dati, è stato scelto di uti‐
Attraverso la definizione del campo di analisi lizzare contemporaneamente tecniche di in‐
è stata attuata una sorta di “perimetrazione dagine qualitativa e quantitativa. In particolar virtuale” dei confini entro cui operare per la modo, l’analisi quantitativa rappresenta la raccolta dei dati e per la successiva elabora‐
struttura portante della ricerca, fornendo in‐
zione. L’esigenza di pervenire ad una valuta‐
formazioni di carattere numerico utili a trac‐
zione economica della cernia bruna ha porta‐
ciare il background relativo alla consistenza to gli analisti a concentrarsi su un particolare del comparto del turismo subacqueo, fino a segmento turistico, quello del turismo subac‐
procedere al calcolo del beneficio economico queo, che trae i maggiori benefici dalla pre‐
derivante dalle immersioni subacquee. senza della suddetta specie. L’analisi di carattere quantitativo è comun‐
que uno strumento necessario anche se non L’indagine sul campo è stata condotta nei sufficiente per offrire un quadro conoscitivo mesi di luglio, agosto e settembre, presso i sistemico del fenomeno. Parallelamente centri diving che operano all’interno all’indagine quantitativa, sono state utilizzate dell’AMP di TPCC. Più specificatamente, le tecniche di rilevazione di natura qualitativa indagini si sono concentrate su due particola‐
che sono più adatte a sondare gli aspetti e‐
ri categorie di utenti considerati detentori di conomici, sociali e culturali che inevitabil‐
informazioni “sensibili” per orientare la ricer‐
mente entrano in gioco nella ricerca sociale e ca. La prima fase dell’indagine si è concentra‐
che permettono di arricchire il dato numeri‐
ta sul campione di turisti sub di tre centri di‐
co, corroborandolo di considerazioni legate a
ving presenti nel comune di Loiri‐Porto San 21 Paolo e della frazione di Porto Taverna15. La nerale costituiscono la base per compiere i ragione di tale scelta è da individuare nella primi calcoli riguardanti il costo del viaggio. relativa vicinanza di detti centri diving ai siti La seconda parte “Valutazione economica di immersione dell’AMP. Dopo aver portato a delle preferenze dell’utente sub”, invece, fo‐
regime le interviste ai subacquei, l’indagine si calizza l’attenzione dell’utente sull’esperienza è spostata sul secondo target: i responsabili dell’immersione e, attraverso un approccio dei centri diving. La suddetta categoria è sta‐
sistemico che integra sinergicamente tecni‐
ta individuata sulla base dei centri di immer‐
che di carattere quantitativo e strumenti qua‐
sione convenzionati con l’AMP, localizzati nei litativi, mira a valutare le preferenze e la sod‐
comuni di Golfo Aranci, Olbia, Loiri‐Porto San disfazione del sub sull’esperienza ricreativa, Paolo, Porto Rotondo e San Teodoro. nonché il livello di qualità percepita delle immersioni nei siti dell’AMP. Il cuore dell’indagine valutativa secondo i parametri 1.3.2 I sub del Travel Cost Method si concentra nella terza sezione del questionario “Valutazione L’analisi del target dei turisti sub è basata su del costo del viaggio”. All’intervistato, si for‐
un campione ampio (248 intervistati). Il que‐
mulano delle domande specifiche di caratte‐
stionario è stato somministrato ai turisti sub re economico, al fine di individuare i costi so‐
al momento del rientro dall’immersione su‐
stenuti dallo stesso per raggiungere l’AMP e bacquea nei centri diving. In particolare, lo fare l’immersione, usufruendo di tale espe‐
strumento di rilevazione adottato si articola rienza ricreativa. Infine, la quarta parte del in quattro sezioni. La prima parte “Informa‐
questionario, che raccoglie le generalità zioni sulla visita all’AMP di TPCC” mira a re‐
dell’utente, fornisce un corpus di informazio‐
perire informazioni di carattere generale ine‐
ni utili al Consorzio di gestione per costruire renti la provenienza dell’utente/turista (utile un identikit completo delle tipologie di turisti a effettuare una prima suddivisione tra turisti sub che frequentano l’AMP. e residenti) e, nel caso in cui il soggetto inter‐
vistato sia un turista, il luogo di soggiorno. Tali informazioni preliminari, di carattere ge‐
1.3.3 I responsabili dei centri diving 15
Nello specifico, i tre diving selezionati sono Porto San Paolo Diving Center, Centro Sub Tavolara e Happy Diving. Nel mese di settembre è stata avviata la se‐
conda fase dell’indagine, con la somministra‐
22 zione dei questionari ai responsabili dei cen‐
annuali. In tale sezione, l’indagine cerca di tri diving. Sono stati intervistati nel comples‐
individuare i fattori importanti nella scelta di so nove dei diciannove centri di immersione un sito di immersione rispetto ad un altro, i operanti nell’AMP (vedi tabella 2). Anche in siti più frequentati e di valutare quanto è de‐
questo caso, le tecniche utilizzate per la rac‐
cisiva la presenza della specie cernia. Il que‐
colta delle informazioni si servono di un ap‐
stionario si conclude con una serie di doman‐
proccio quantitativo adeguatamente bilancia‐
de di più ampio respiro tese a sondare le opi‐
to con una metodologia di natura qualitativa. nioni degli intervistati su alcune problemati‐
Il questionario è stato ancora una volta strut‐
che di gestione dell’AMP, quali la presenza di turato per sondare aspettative, preferenze e attività di pesca o la capacità di carico dei siti. preoccupazioni dei diving riguardo alla ge‐
Tab.2: prospetto dei centri diving in cui sono state effettuate le interviste stione dei siti di immersione e della popola‐
zione di cernie. In particolare, lo strumento di rilevazione è costituito da due sezioni princi‐
CENTRI DIVING Aqua Diving RESIDENZA Puntaldia pali, di cui la prima “Informazioni sul centro Aquarius Diving San Teodoro diving”, mira a reperire informazioni di carat‐
Atlantica Scuba Club Porto Marana tere Centro Immersioni Golfo Aranci generale, quali la stagionalità dell’offerta, la provenienza dei turisti e la Figarolo media lavorativa degli ultimi due anni. La se‐
Deep Vibration Golfo Aranci conda parte “Valutazione economica delle Diving Atmosphere San Teodoro immersioni subacquee e delle preferenze dei Diving Karibu San Teodoro siti Happy Diving Porto Taverna l’intervistato al cuore della questione e, at‐
Porto San Paolo Porto San Paolo traverso una serie di quesiti, si cerca di capire Diving Center la consistenza delle immersioni effettuate di immersione”, invece, porta nell’AMP rispetto al totale delle immersioni 23 ‐ 2 ‐ ANALISI DEI RISULTATI 24 Premessa Dopo aver illustrato le fonti impiegate per dall’immersione subacquea e dalla possibilità costruire il quadro teorico di riferimento e di vedere cernie di grosse dimensioni. aver esposto le principali tecniche di analisi L’analisi descrittiva è stata impostata in ma‐
dei dati per la valutazione economica dei be‐
niera tale da “accompagnare” il lettore nelle ni naturali, in questo capitolo sono tracciate diverse e complesse fasi che costituiscono il le fasi operative che hanno portato al calcolo lavoro di valutazione. Per tale ragione, il pa‐
del valore monetario della popolazione di ragrafo 2.1 descrive la fase relativa alla rile‐
cernia bruna dell’AMP di TPCC. vazione delle informazioni del costo del viag‐
Prima di descrivere le procedure di calcolo gio, attraverso l’ausilio dello strumento di ri‐
impiegate, è utile riepilogare alcune informa‐
levazione costruito ad hoc per reperire le in‐
zioni relative alla metodologia utilizzata. Co‐
formazioni appropriate. me è stato osservato in precedenza, la tecni‐
Nel ca che rispondeva meglio alle caratteristiche paragrafo seguente è esposta l’elaborazione dei dati del costo del viaggio della risorsa naturale di cui era necessario ottenuti tramite le interviste. E’, al riguardo, giungere a una valutazione economica è riportata una dettagliata descrizione dei pro‐
quella del Travel Cost Method (TCM). cedimenti di calcolo utilizzati per pervenire La stima del valore ricreativo delle immersio‐
alla stima del costo medio di viaggio sostenu‐
ni subacquee nell’AMP di TPCC è stata per‐
to dai singoli turisti sub per raggiungere tanto basata sul calcolo dei costi sostenuti l’AMP di TPCC e fare le immersioni. dal turista per raggiungere l’AMP ed effettua‐
L’ultimo paragrafo, infine, presenta i risultati re l’immersione. Tramite la metodologia uti‐
attraverso la costruzione di una funzione del‐
lizzata dunque si è pervenuti a una stima del‐
la domanda utile a ottenere una stima del va‐
la Disponibilità a Pagare (WTP) per fruire del‐
lore economico della cernia nell’AMP di la risorsa, rappresentata in questo caso TPCC. 25 2.1 Fase I: rilevazione dei dati Al fine di ottenere le informazioni utili per colto inizialmente tutte le informazioni relati‐
stimare il valore economico della cernia, è ri‐
ve al luogo di residenza e a quello di soggior‐
sultata cruciale la fase di costruzione del que‐
no (per i turisti), la domanda relativa alla di‐
stionario di rilevazione. Sulla base dell’analisi stanza dell’AMP dal luogo di provenienza è della letteratura internazionale, si è giunti a stata suddivisa in due macro‐gruppi a secon‐
una versione del questionario che rispettava i da della categoria di utenti. Fissato ciò, ai re‐
parametri per sidenti è stata chiesta la distanza percorsa l’applicazione della tecnica di valutazione dalla residenza per raggiungere l’AMP, men‐
scelta (TCM). tre ai turisti sub è stata chiesta la distanza scientifici adottati percorsa dalla località di villeggiatura Senza soffermarci a lungo sulla descrizione di all’AMP. Per quanto riguarda questa seconda tutte le tipologie di quesiti contenuti nel que‐
categoria stionario, concentreremo l’attenzione solo di soggetti, attraverso l’informazione relativa al luogo di residenza, sul set delle domande formulate direttamen‐
infatti, è possibile stimare i costi sostenuti te per ottenere informazioni sul costo del vi‐
per raggiungere la Sardegna. aggio. Agli intervistati è stata poi richiesta la durata Occorre, anzitutto, anticipare che la tipologia della vacanza e il numero di immersioni effet‐
di soggetti fruitori dell’area, e quindi delle tuate nell’AMP. immersioni, poteva essere duplice. Da un la‐
to, infatti, troviamo il turista sub che si reca Ulteriori quesiti, orientati a trovare diretta‐
in Sardegna per trascorrere le vacanze e fare mente una serie di informazioni relative ai immersioni, dall’altro, esiste una, seppur ri‐
costi della vacanza sono stati, poi, i seguenti: stretta, componente dei subacquei residenti • Costi di trasporto; che si recano giornalmente al centro diving • Costi di pernottamento; per un’immersione. Si tratta di due categorie di soggetti fruitori dell’AMP che sostengono • Costi per altre attività/servizi. dei costi di viaggio notevolmente differenti. E’ stato, così, deciso di formulare alcuni que‐
Altri due quesiti sono stati, infine, finalizzati a siti specificatamente rivolti alle due categorie indagare la disponibilità del turista a sostene‐
di utenti sub. In particolar modo, avendo rac‐
re un aumento di costo per immergersi nei 26 fondali e per vedere cernie di grosse dimen‐
traverso l’ausilio di un team di rilevatori pres‐
sioni. so tre centri diving di Porto San Paolo e Porto Taverna nei mesi di luglio, agosto e settem‐
Dopo aver predisposto il questionario, è stata bre. avviata l’attività di rilevazione sul campo, at‐
27 2.2 Fase II: elaborazione dei dati Terminate le operazioni di rilevazione, gli a‐
biglietto da pagare presso i centri di im‐
nalisti hanno avviato la fase di elaborazione mersione per potersi immergere nell’AMP; delle informazioni raccolte. Prima di procede‐
• TC2: comprende le spese relative al per‐
re con la descrizione delle procedure di calco‐
nottamento nella località di villeggiatura; lo impiegate, occorre fare una breve premes‐
• TC3: riguarda le spese per altre attività o sa relativa agli strumenti utilizzati per predi‐
servizi svolti nell’AMP o in altri siti sporre le analisi. dell’Isola. L’indagine sul campo ha permesso di racco‐
gliere 248 questionari. E’ stato, pertanto, A tali voci, sono state aggiunte poi due tipo‐
predisposto uno strumento in grado di omo‐
logie di costo cosiddette “ipotetiche” al fine geneizzare la forma dei dati per procedere di misurare l’aumento massimo di costo che il poi alla successiva analisi. È stato prima crea‐
sub è disposto a sostenere, rispetto al solo to un database contenente le diverse catego‐
costo di viaggio, per immergersi nei fondali rie di informazioni ed è poi stato compiuto il dell’AMP (TC4) e vedere cernie di grosse di‐
popolamento dei dati. Una volta ottenuto il mensioni (TC5). database completo di tutte le informazioni è Di seguito, presentiamo un prospetto di sin‐
stata avviata la fase di elaborazione delle in‐
tesi utile per la successiva spiegazione delle formazioni vera e propria sulla base delle ne‐
procedure di calcolo. cessarie formule matematiche. Per pervenire a una stima reale del valore ri‐
creativo delle immersioni, il “macro‐valore” del costo totale del viaggio (TC) è stato scomposto nelle diverse parti di costo così definite: • TC1: costituito dalla somma del costo di trasporto per raggiungere il luogo di im‐
mersione con i rispettivi mezzi utilizzati (auto propria, nave, aereo) e del costo del 28 Tab.3: schema di sintesi delle diverse componenti del Travel Cost ticket pagato al centro diving per effettuare l’immersione. TRAVEL COST (TC) TC1 Il particolare, il costo di trasporto va ulte‐
riormente suddiviso in tre voci di costo: Costo trasporto auto + costo nave o aereo + costo auto a noleggio + ti‐
1. Costo medio del trasporto con auto pro‐
pria; cket immersione TC2 TC1 + costo pernottamento 2. Costo medio del biglietto della nave o dell’aereo; TC3 TC2 + spese per altre attività/servizi 3. Costo medio per eventuale auto a noleg‐
TC4 TC5 gio; TC3 + aumento massimo di costo che il sub sosterrebbe per immer‐
Per la determinazione del costo di trasporto gersi nei fondali dell’AMP con l’auto, è stato calcolato per ogni utente TC3 + aumento massimo di costo sub il costo del viaggio dalla propria città di che il sub sosterrebbe per immer‐
residenza fino al luogo in cui si trova il centro gersi nei fondali dell’AMP e vedere di immersione. Si è proceduto dunque divi‐
cernie di grosse dimensioni dendo il percorso di ogni utente sub in tre differenti distanze, procedendo poi in seguito al conteggio dei chilometri e al successivo Una volta descritta sinteticamente la proce‐
calcolo dei pedaggi autostradali a cui poi si è dura di determinazione delle diverse voci di sommato il calcolo dei costi chilometrici calcolo, nei successivi sottoparagrafi è de‐
dell’auto. scritto più dettagliatamente il procedimento. 1° distanza: Numero KM (da luogo di residen‐
za a porto imbarco); 2.2.1 Il calcolo del TC1 2° distanza: Numero KM (da porto sbarco a Come si è già avuto modo di chiarire prece‐
luogo soggiorno); dentemente, il TC1 è dato dalla somma dei 3° distanza: Numero KM (da luogo soggiorno costi di trasporto sostenuti dal turista per a centro diving). raggiungere la località di immersione e del 29 Il conteggio dei chilometri percorsi da ogni prospetto delle auto prese in analisi con il re‐
utente sub è stato ottenuto consultando le lativo costo di ammortamento è riportato di informazioni disponibili presso il portale seguito. internet “viamichelin”16, un sistema di infor‐
Tab. 3.1: stima del costo dell’auto per km mazione geografica in grado di calcolare i percorsi stradali, i relativi pedaggi autostra‐
STIMA COSTO AUTO PER KM dali e il costo del carburante sostenuto per la CATEGORIA AUTO percorrenza del tragitto. Wolkswagen Golf diesel 2.0 Toyota Avensis 1.6 benzina Fiat Bravo 1.6 MJT Alfa Romeo 147 1.9 JTD Audi A3 1.9 TDI Ford Focus 1.6 TDCI Il calcolo dei costi chilometrici dell’auto è sta‐
to invece ottenuto applicando i parametri della Federazione Automobile Club d’Italia (ACI)17. La stima è ottenuta attraverso il cal‐
Media costo consumo e ammortamento auto colo dei valori di ogni singolo veicolo in rela‐
€/Km 0,33 0,32 0,28 0,25 0,24 0,22 0,27 zione alla categoria di appartenenza, alla marca del veicolo e al tipo di alimentazione Una volta ottenuto, per ogni utente sub, la 18
(benzina, gasolio, ecc.) . In questo modo, stima del costo di trasporto sostenuto per dunque, il costo unitario medio dell’auto raggiungere il centro diving con la propria au‐
comprende: quota di capitale, carburante, to, occorre calcolare le spese di viaggio rela‐
pneumatici, manutenzione, coefficiente di tive al trasporto in nave dal porto più vicino probabilità di eventuale riparazione. Per alla propria città di residenza fino al porto di quanto riguarda il presente lavoro, sono state Olbia. Attraverso la consultazione del listino prese in considerazione sei diverse tipologie tariffe della compagnia di navigazione “Tirre‐
di auto di categoria media da cui è stato ot‐
nia Navigazione”19 si sono ottenute tre diver‐
tenuto un valore medio, utilizzato nella pro‐
se tipologie di stime i cui dettagli sono conte‐
cedura di calcolo del TC1, pari a 0,27 €/Km. Il nuti nelle tabelle riportate di seguito. Per co‐
loro che provengono dal Nord Italia è stata 16
Per il conteggio dei chilometri si consulti il sito: http://www.viamichelin.it. 17
La Federazione Automobili Club d’Italia (ACI) è un’organizzazione che rappresenta e tutela gli interes‐
si dell’automobilismo italiano. Per un’analisi dettaglia‐
ta delle modalità di calcolo dei costi chilometrici dell’auto si veda il sito: http://www.aci.it. 18
Tutti gli importi calcolati sono comprensivi di IVA. applicata la tariffa media prevista con par‐
tenza dal porto di Genova, mentre per i sub provenienti dal Centro e dal Sud Italia, è stata 19
30 Manuale “Orari e Tariffe 2009”, Tirrenia Navigazione applicata la tariffa media prevista con par‐
località più a sud di Olbia, secondo cui il cal‐
tenza dal porto di Civitavecchia. È stato inol‐
colo dei chilometri faceva presupporre che tre previsto il calcolo in base ad una seconda probabilmente avessero sbarcato presso il località di sbarco, il porto di Cagliari, in rife‐
porto di Cagliari. rimento a coloro che hanno soggiornato in Tab. 3.2: prospetto delle tariffe navi/traghetto per la tratta Genova‐Olbia (solo andata) TARIFFE NAVI/TRAGHETTO GENOVA‐OLBIA (solo andata) STAGIONE FASCE Cabina Doppia esterna Cabina Doppia interna Cabina Quadrupla Esterna Cabina Quadrupla Interna Copertino Poltrona Ponte BASSA MEDIA 62,13
54,13
49,13
42,13
38,13
26,13
23,13
76,13
68,13
67,13
53,13
44,13
37,13
33,13
Auto fino a 4 mt Auto oltre 4 mt STAGIONE BASSA MEDIA 64,58
79,58
78,58
88,58
74,46
67,46
64,46
52,46
44,46
37,46
32,13
ALTA 94,58
109,58
TASSE 9,75 9,75 9,75 9,75 9,75 9,75 9,75 TARIFFA MEDIA ANNUA + TASSE 84,21
77,21
74,21
62,21
54,21
47,21
41,88
63,02 TARIFFA MEDIA ANNUA 79,25
92,58
TARIFFA MEDIA TASSE ANNUA + TASSE 12,86 92,11
12,86 105,44
MEDIA TARIFFA AUTO 98,77 MEDIA TARIFFA NAVI/TRAGHETTO (FASCE + AUTO) 161,79 31 85,13
80,13
77,13
62,13
51,13
49,13
40,13
MEDIA TARIFFA FASCE AUTO LOW COST ALTA TARIFFA MEDIA ANNUA Tab. 3.3: prospetto delle tariffe navi/traghetto per la tratta Civitavecchia‐Olbia (solo andata) TARIFFE NAVI/TRAGHETTO CIVITAVECCHIA‐OLBIA (solo andata) STAGIONE FASCE Cabina Doppia esterna Cabina Doppia interna Cabina Quadrupla Esterna Cabina Quadrupla Interna 1° Cl Poltrona 2° Cl Poltrona Ponte Ponte Diurno BASSA MEDIA 47,04
43,41
37,98
31,75
27,82
23,32
17,92
22,05
61,50
56,67
51,56
39,21
31,42
26,02
18,82
22,95
Auto fino a 4 mt Auto oltre 4 mt STAGIONE BASSA MEDIA 64,52
75,18
74,12
83,47
59,35
54,61
47,60
37,56
30,71
26,23
18,91
23,04
13,64 13,64 13,64 13,64 13,64 13,64 13,64 13,64 ALTA 87,61
103,37
TARIFFA MEDIA ANNUA + TASSE 72,99
68,25
61,24
51,20
44,35
39,87
32,55
36,68
50,89 TARIFFA MEDIA ANNUA 75,42
87,34
TASSE 14,75 14,75 TARIFFA MEDIA ANNUA + TASSE 90,17
102,09
MEDIA TARIFFA AUTO 96,13 MEDIA TARIFFA NAVI/TRAGHETTO (FASCE + AUTO) 147,02 32 69,51
63,76
53,25
41,71
32,88
29,34
20,00
24,13
TASSE MEDIA TARIFFA FASCE AUTO LOW COST ALTA TARIFFA MEDIA ANNUA Tab. 3.4: prospetto delle tariffe navi/traghetto per la tratta Civitavecchia‐Cagliari (solo andata) TARIFFE NAVI/TRAGHETTO CIVITAVECCHIA‐CAGLIARI (solo andata) STAGIONE FASCE Cabina Doppia esterna Cabina Doppia interna Cabina Quadrupla Esterna Cabina Quadrupla Esterna 2° Cl Copertino 2° Cl Poltrona Ponte BASSA MEDIA 56,84
53,74
51,67
42,38
40,06
33,60
28,69
68,2
64,07
62,00
48,06
45,73
38,25
30,24
ALTA 75,95
71,81
69,24
53,74
51,42
43,41
34,89
TARIFFA MEDIA ANNUA 67,00
63,21
60,97
48,06
45,74
38,42
31,27
TASSE 15,02 15,02 15,02 15,02 15,02 15,02 15,02 MEDIA TARIFFA FASCE AUTO LOW COST STAGIONE BASSA Auto fino a 4 mt Auto oltre 4 mt 64,52
77,18
MEDIA 74,12
84,47
ALTA 87,61
103,37
TARIFFA MEDIA ANNUA + TASSE 82,02
78,23
75,99
63,08
60,76
53,44
46,29
65,69 TARIFFA MEDIA ANNUA 75,42
88,34
TASSE 16,38 16,38 TARIFFA MEDIA ANNUA + TASSE 91,80
104,72
MEDIA TARIFFA AUTO 98,26 MEDIA TARIFFA NAVI/TRAGHETTO (FASCE+ AUTO) 163,95 Come si può desumere dai prospetti tariffari colato in relazione alle tre fasce di prezzo presentati, il valore medio del costo sostenu‐
previste nelle diverse stagioni (bassa, medio, to per l’imbarco sul traghetto è stato calcola‐
alta). to prendendo in considerazione le tariffe per Il costo medio ottenuto è stato poi sommato le diverse tipologie di trasporto previste a al costo sostenuto dal sub per il trasporto in bordo della nave (cabina doppia inter‐
na/esterna, cabina quadrupla traghetto dell’auto. Anche in questo caso, è inter‐
stato tenuto conto delle diverse tipologie di na/esterna, copertino, poltrona e ponte), cal‐
33 Tab. 3.5: prospetto tariffe voli per Olbia‐Costa Smeralda (solo andata) auto (auto fino a 4 metri e auto oltre 4 me‐
tri), calcolate in base alla stagione (bassa, TARIFFA MEDIA VOLI PER OLBIA‐COSTA SMERALDA (solo andata) DEST. COMPAGNIA COSTO medio, alta). Per gli utenti sub provenienti dall’estero, o Stoccarda – Olbia Monaco – Olbia Bruxelles‐ Olbia Bruxelles ‐
Tenerife South/
Tenerife South‐ Bruxelles che comunque non hanno utilizzato l’auto come mezzo per raggiungere il centro diving dal luogo di residenza, si è scelto di procede‐
re alla stima del costo medio del biglietto ae‐
reo (solo andata) dall’aeroporto più vicino al‐
la località di residenza di ciascun sub con de‐
stinazione l’aeroporto di Olbia Costa Smeral‐
TUIfly € 50 TUIfly € 60 Jetairfly € 50 Ryanair € 75 da. Si In particolar modo, nel presente lavoro, vi è ritenuto di dover considerare un’ulteriore voce di costo per pervenire ad sono quattro utenti sub che dichiarano di a‐
una stima reale dei costi di trasporto, data ver utilizzato l’aereo come mezzo di trasporto appunto dal costo medio per il noleggio per giungere in Sardegna. Si è proceduto dell’auto. Tale valore risulta in particolar mo‐
dunque associando a ciascuna tratta aerea do attribuibile agli utenti sub che hanno scel‐
(in base alla città di residenza) il prezzo me‐
to l’aereo come mezzo per raggiungere la dio di riferimento nel periodo in cui è stato Sardegna, e quindi l’AMP di TPCC. In questo somministrato il questionario (luglio, agosto, caso, l’auto noleggiata è stata utilizzata per 20
settembre) . raggiungere il centro di immersione dal luogo Di seguito, si riporta il dettaglio delle tratte di villeggiatura. Secondo il prospetto di segui‐
considerate per il calcolo del costo medio del to riportato si è giunti alla stima media dei biglietto aereo. costi relativi all’utilizzo dell’auto (di categoria economica, intermedia e speciale per sette o quattordici giorni, a seconda della durata del‐
la vacanza di ciascun turista)21. 20
Al riguardo, si consultino i siti delle diverse compa‐
gnie aeree che effettuano le tratte oggetto di analisi. Http://www.tuifly.com; www.ryanair.com. 21
34 Http://www.hertz.it. Tab. 3.6: dettaglio delle tariffe per l’auto a noleg‐
gio immersione in relazione alle tariffe del centro STIMA COSTO MEDIO PER AUTO A NOLEGGIO DURATA CATEGORIA NOLEGGIO VEICOLO 7 GIORNI 14 GIORNI
prospetto dei tre centri diving considerati con Economica (Ford Fiesta, Fiat Grande Punto, Lancia Ypsilon) Compatta (Ford Focus Wagon, Fiat Bravo) Media (Ford Focus C‐Max, Ford Mondeo) Premium (Mercedes C220 CDI, Ford Galaxy MEDIA 200 402 344 688 440 diving di riferimento. Di seguito riportiamo il le relative tariffe. Tab. 3.7: dettaglio del costo base di una singola immersione STIMA COSTO BASE BIGLIETTO PER IMMERSIONE CENTRO PREZZO DIVING SINGOLA IMMERSIONE
Centro Sub Tavolara Happy Diving 880 455 909 Porto San Paolo Diving Center 360 720 € 45 € 40 € 30 Una volta ottenuta una stima delle diverse voci di costo descritte precedentemente (co‐
Infine, l’ultima voce di costo da sommare per sto trasporto auto, costo nave/aereo, costo ottenere il TC1 è quella relativa al costo che noleggio, costo biglietto per immersione) si è ciascun utente sub sostiene per effettuare proceduto alla somma dei valori ottenuti al l’immersione presso il centro diving prescel‐
fine di pervenire al valore complessivo del to. La stima è stata dunque ottenuta pren‐
TC1. dendo in considerazione esclusivamente le tariffe presenti nei listini prezzi dei tre rispet‐
tivi centri diving in cui sono state effettuate 2.2.2 Il calcolo del TC2 le interviste. A questo punto, occorre procedere alla stima Il costo totale sostenuto da ciascun utente del costo relativo al pernottamento il cui va‐
sub relativamente all’immersione è stato cal‐
lore, una volta ottenuto, sarà sommato al colato moltiplicando il numero di immersioni TC1, al fine di ottenere il TC2. dichiarate per il costo base di una singola 35 Tab. 3.8: dettaglio dei costi medi degli apparta‐
menti in affitto nelle principali località vicine all’AMP di TPCC Questa seconda voce di costo comprende i costi di trasporto per raggiungere il centro diving ed effettuare l’immersione (TC1) e i STIMA COSTO MEDIO APPARTAMENTO IN AFFITTO* costi relativi al pernottamento del turista sub nella località di villeggiatura. Per poter calcolare il costo di pernottamento LOCALITÀ sostenuto da ciascun turista sono state con‐
siderate, in base ai risultati del questionario, tre diverse tipologie di strutture ricettive: l’appartamento in affitto, l’albergo a tre stel‐
le e il campeggio. Per quanto riguarda la stima del costo medio sostenuto dal turista per il pernottamento in COSTO MEDIO ANNUALE (per settimana) Porto San Paolo San Teodoro Olbia Agrustos Porto Istana Budoni Porto Rotondo € 600 € 850 € 675 € 500 € 675 € 600 € 700 COSTO MEDIO tra le località del campione € 657 * I costi si intendono per appartamenti con 4/5 posti letto un appartamento in affitto, si è proceduto consultando alcune banche dati on line22 in La stima del costo di pernottamento per gli cui venivano riportati i costi medi settimanali utenti sub che hanno soggiornato presso degli appartamenti nelle principali località di l’albergo è stata effettuata in base ai listini villeggiatura dell’AMP di TPCC. Di seguito si prezzi di otto diversi alberghi tre stelle pre‐
riporta in dettaglio dei costi. senti nelle principali località di villeggiatura23. Il calcolo è stato effettuato considerando il prezzo medio giornaliero per una camera sin‐
gola con trattamento di mezza pensione, rapportato ai giorni di permanenza. Si riporta di seguito il prospetto dettagliato per ciascun hotel, con le relative tariffe di alta e bassa stagione e le tariffe medie considera‐
te. 22
In particolar modo si sono consultate le seguenti banche dati on line: http://www.sardegnaffitti.it; http://www.homeholidays.it. 23
36 Http://www.booking.com. Tab.3.9: prospetto dei costi medi degli alberghi tre stelle nelle principali località nelle vicinanze dell'AMP di TPCC STIMA COSTO MEDIO ALBERGO HOTEL BASSA STAGIONE ALTA STAGIONE TARIFFA MEDIA H. Bonsai *** H. Costa Caddu *** H. Il Viandante *** H. Le Mimose *** H. Castello di Tavolara *** H. Cavour*** H. Royal*** H. La Corte*** € 65 € 80 € 49 € 65 € 50 € 75 € 55 € 67 € 112 € 100 € 61 € 98 € 65 € 90 € 85 € 97 € 89 € 90 € 55 € 82 € 58 € 83 € 70 € 82 LOCALITA’ San Teodoro Porto San Paolo Olbia TARIFFA MEDIA GIORNALIERA IN MEZZA PENSIONE € 76 Infine, l’ultima voce di costo da includere nei gionale (media‐alta stagione), in base a due costi di pernottamento fa riferimento alle diverse formule di pernottamento: tariffa spese sostenute dagli utenti sub che hanno formula camping e tariffa formula village. pernottato in campeggio. Anche in questo Una volta ottenuti i diversi costi, si è proce‐
caso, per ottenere una stima reali dei costi, si duto al calcolo della tariffa media annuale i è proceduto consultando i listini prezzi dei cui dettagli sono riportati nel prospetto se‐
camping presenti sul territorio da cui si è e‐
guente. strapolato un costo medio per tipologia sta‐
Tab. 3.10: dettaglio delle tariffe medie per il soggiorno in campeggio STIMA COSTO MEDIO CAMPEGGIO CATEGORIA Tariffa Formula Camping* Tariffa formula Village BASSA STAGIONE € 10 € 34 ALTA STAGIONE € 16 € 53 TARIFFA MEDIA TARIFFA MEDIA € 13 € 44 € 29 * Tariffa adulto + posto tenda Una volta ottenute le diverse voci di costo re‐
attraverso la somma delle voci relative alle lative alle spese di pernottamento di ciascun spese di trasporto (TC1) e dei costi di pernot‐
utente sub, si è proseguito calcolando il TC2, tamento appena calcolati. 37 38 2.2.3 Il calcolo del TC3 Una volta ottenuti i diversi valori per ciascun La terza componente di costo per il calcolo utente sub, il TC3 è ottenuto sommando tali del valore ricreativo delle immersione valori con le voci di costo ottenute attraverso nell’AMP di TPCC è stata ottenuta attraverso il calcolo del TC2. la stima dei costi sostenuti dagli utenti sub per fruire di altre attività/servizi durante il 2.2.4 Il calcolo del TC4 soggiorno in Sardegna. Tali costi, compren‐
dono in particolar modo i servizi di ristora‐
Dopo aver ottenuto le tre tipologie di costo zione, di cui si è stimato un costo medio, di (TC1, TC2, TC3) relative al costo base soste‐
circa € 40 al giorno. Tale stima si è ottenuta nuto da ciascun utente sub per raggiungere il consultando i listini prezzi di alcuni ristoranti centro diving ed effettuare l’immersione, so‐
nelle maggiori località di villeggiatura presen‐
no state inserite due altre tipologie di costo ti sul territorio. Si riporta di seguito il detta‐
che verranno descritte in questo paragrafo e glio dei prezzi. nel successivo. Tab. 3.11: prospetto delle tariffe di ristorazione nelle principali località di soggiorno nelle vicinan‐
ze dell’AMP di TPCC In particolare è stato incluso nel questionario un quesito in cui si chiedeva all’intervistato di esprimere un aumento massimo di costo che STIMA COSTO RISTORAZIONE (altri servizi) LOCALITA’ RISTORANTE R. da Giovannino R. Patio San Teodoro R. Alculiciu R. da Tonino Isola di Tavolara R. La Corona R. Calajunco Loiri‐Porto San Paolo R. Sole Olbia R. Terminal Porto Rotondo TARIFFA MEDIA GIORNALIERA era disposto ipoteticamente a sostenere per potersi immergere nei fondali dell’AMP. Tale TARIFFA
valore, sommato alla precedente voce di co‐
€ 80 € 60 € 20 € 25 € 35 € 25 € 30 € 35 sto, il TC3, permette di ottenere il TC4, un’ulteriore voce di costo utile per determi‐
nare in maniera più obiettiva il reale valore dell’immersione nell’AMP di TPCC. Si è proceduto, dunque, calcolando la media ponderata dei valori percentuali dichiarati, 24
€ 39 giungendo ad un valore dell’8% che sarà sommato ai valori ottenuti precedentemente 24
La tariffa media giornaliera è stato aggiunto un euro per piccole spese di vitto fino ad arrivare al valore di € 40. per ciascun utente sub (ossia addizionati ai valori del TC3). 39 Di seguito si riporta il dettaglio dei valori per‐
dagli intervistati relative all’aumento massi‐
centuali dichiarati da ciascun utente sub. mo che ciascun utente sub sarebbe disposto a sostenere per immergersi nei fondali e ve‐
dere cernie di grosse dimensioni si è giunti, Tab. 3.12: dettaglio dei valori percentuali dichia‐
rati e della relativa frequenza di risposta attraverso il calcolo della media ponderata dei valori percentuali dichiarati, ad una stima STIMA AUMENTO MASSIMO DI COSTO PER POTERSI IMMERGERE NEI FONDALI DELL'AMP DI TPCC del 9%. Tale valore ipotetico, rapportato ai VALORI PERCENTUALI DICHIARATI FREQUENZA valori del costo del viaggio sostenuto da cia‐
DI RISPOSTA scun utente sub e sommato al singolo valore 94 del TC3, permette di ottenere il TC5. 4 3 Di seguito il prospetto dei valori 6 percentuali 1 dichiarati e del valore medio percentuale uti‐
25 lizzato per il calcolo del TC5. 1 1 1 30 1 1 6 19 1 2 3 3 2 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6% 8% 9% 10% 12% 13% 15% 20% 25% 30% 40% 50% 100% MEDIA PONDERATA 8% 2.2.5 Il calcolo del TC5 Utilizzando la stessa procedura di calcolo predisposta per la stima del TC4, si ottiene l’ultima voce di costo utile per la valutazione del valore ricreativo delle immersioni nell’AMP di TPCC. In base alle risposte fornite 40 Tab. 3.13: dettaglio dei valori percentuali dichiarati e della relativa frequenza di risposta STIMA AUMENTO MASSIMO DI COSTO PER POTERSI IMMERGERE NEI FONDALI DELL'AMP DI TPCC E VALORI PERCENTUALI DICHIARATI 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6% 10% 13% 15% 20% 25% 30% 40% 50% 80% 100% MEDIA PONDERATA 41 FRE
2.3 Fase III: analisi dei risultati del TCM L’analisi dei risultati della valutazione eco‐
immersioni nei diversi siti dell’AMP nell’arco nomica si conclude con la stima di una fun‐
dell’anno. zione di domanda che permette di assegnare Secondo le informazioni contenute nei regi‐
un valore economico all’attività di immersio‐
stri di immersione si è giunti ad un calcolo del ne nell’AMP di TPCC ed in particolare alla vi‐
numero totale di immersioni di 4760 utenti sione dell’animale simbolo costituito dalla sub nell’arco del 2008. Si è ritenuto però che cernia bruna. tale cifra non fosse corrispondente alla real‐
Dopo aver determinato le varie voci di costo tà, a causa di un fenomeno cospicuo di utenti (TC1, TC2, TC3, TC4, TC5), così come descritto sub che sfuggono dal meccanismo di rileva‐
nei precedenti sottoparagrafi, per poter zione. Per tale ragione, dunque, è stato co‐
giungere ad una valutazione economica delle perto tale gap aggiungendo al totale di 4760 immersioni subacquee è essenziale stimare il una stima determinata da valutazioni interne numero di visite annuali nella località oggetto alla Direzione del Consorzio di gestione, giun‐
di indagine. Tali tipologie di informazioni, gendo così ad un totale di visite annuali pari a dunque, sono state reperite dai registri di 989226. immersone messi a disposizione dal Consor‐
Una volta ottenuta una stima del numero to‐
zio di gestione dell’AMP. Si tratta di una serie tale di visite annuali presso i siti dell’AMP, di documenti che ogni centro di immersione occorre stimare il valore medio di ciascuna è tenuto a compilare25, da cui si può calcolare voce di costo (TC1, TC2, TC3, TC4, TC5). Dal il numero totale di visitatori che effettuano calcolo della media di tutti i valori ottenuti per ciascun utente sub, si giunge ad una sti‐
25
Il registro di immersioni contiene in particolare di‐
verse tipologie di informazioni: • Data dell’immersione; • Località di immersione; • Numero totale di immersioni per ogni località; • Numero di istruttori presenti per ciascuna immersione; • Numero di partecipanti (suddivisi per livello di brevetto posseduto); • Ora di inizio dell’immersione; • Profondità di immersione; • Durata dell’immersione ma per ciascuna voce di costo, i cui risultati sono presentati nella seguente tabella rias‐
suntiva. 26
Le dichiarazioni del Consorzio di gestione dell’AMP si basano su controlli casuali effettuati durante l’arco dell’anno, al fine di verificare periodicamente la corri‐
spondenza dei dati riportati nei Registri di immersione. 42 Tab. 3.14: scheda di sintesi delle voci del costo di viaggio TRAVEL COST (TC) TC1 TC2 TC3 TC4 Costo trasporto au‐
to + costo traghet‐
to/nave + costo no‐
leggio auto + costo ticket per immer‐
sione TC1 + costo pernotta‐
mento TC2 + costo ristorazione € 418 € 760 € 1391 TC5 TC3 TC3 + + ipotetico aumento ipotetico aumento di costo per im‐
di costo per im‐
mergersi nei fonda‐
mergersi nei fonda‐ li dell’AMP di TPCC li dell’AMP di TPCC e vedere cernie di grosse dimensioni € 1503 € 1517 Tali valori sono stati poi moltiplicati per il to‐
I valori ottenuti a destra della tabella, sono tale delle visite annuali (9892), ottenendo, in stati dunque utilizzati per costruire la funzio‐
questo modo, una stima del valore ricreativo ne di domanda, così come previsto dalla tec‐
delle immersioni nell’AMP di TPCC. Di seguito nica del TCM. presentiamo una tabella riassuntiva dei valori Sull’asse delle ascisse (x) è stato riportato il ottenuti, utili per la costruzione della funzio‐
numero delle visite annuali effettuate presso ne di domanda. i siti dell’AMP di TPCC nel 2008, mentre Tab. 3.15: stima del valore ricreativo delle immer‐
sioni subacquee nell’AMP di TPCC sull’asse delle ordinate (y) sono stati fissati i diversi scaglioni di costo individuati prece‐
dentemente(TC1, TC2, TC3, TC4/TC5). La cur‐
VALORE RICREATIVO (VR) va di domanda individuata, esprime dunque la relazione tra il costo del viaggio (y) e il nu‐
TC *N° VISITE ANNUALI TOTALE VR1 € 418 * 9892 € 4.134.856 VR2 € 760 * 9892 € 7.517.920 In realtà, è stato necessario costruire due VR3 € 1391 * 9892 € 13.759.772
curve di domanda, come presentato nelle fi‐
VR4 € 1503 * 9892 € 14.867.676
gure 1 e 2, in quanto il modello di analisi di‐
VR5 € 1517 * 9892 € 15.006.164
stingue i costi medi reali relativi alle spese di VR mero di visite al sito (x). 43 viaggio, individuati nei valori del TC1, TC2 e Moltiplicando il valore corrispondente al TC4, TC3, dai costi cosiddetti “ipotetici” che si rife‐
ossia l’ipotetico aumento massimo di costo riscono alla propensione massima a pagare che un sub è disposto a sostenere per im‐
per potersi immergere nei fondali dell’AMP mergersi nei fondali dell’AMP, che ammonta (TC4) e per immergersi e vedere cernie di a € 1503 per il totale delle visite annuali grosse dimensioni (TC5). Si tratta dunque di (9892), si ottiene un valore ricreativo di € due differenti stime della funzione di doman‐
14.867.676 (VR4), determinando la relativa da. area di extra‐profitto rappresentata dal ret‐
tangolo viola della figura 1. Le aree dei rettangoli presenti nelle figure rappresentano dunque le aree di profitto per Allo stesso modo, mediante l’applicazione del il mercato e quelle di extra‐profitto dovute medesimo procedimento di calcolo, si arriva alle ipotetiche disponibilità a pagare dei turi‐
a definire il valore ricreativo VR5. Il costo sti sub. medio che ciascun utente sub è disposto a sostenere per immergersi nei fondali Dall’osservazione delle figure 1 e 2 emerge dell’AMP e vedere cernie di grosse dimensio‐
come il TC3, ossia la voce di costo base com‐
ni (€ 1517) è stato dunque moltiplicato per il prendente le spese di trasporto per raggiun‐
numero totale delle visite annuali (9892), gere l’AMP ed effettuare l’immersione, le pervenendo ad un valore ricreativo totale che spese di pernottamento e per altre attivi‐
ammonta a € 15.006.164. Tale valore è rap‐
tà/servizi, ammonta a € 1391 che, moltiplica‐
presentato dal rettangolo viola della figura 2. to per il numero dei visitatori, determina un’area di profitto per il mercato turistico di € 13.759.772, pari al rettangolo azzurro pre‐
sente in figura 1 e 2. In realtà, si ritiene che tale valore sia sottostimato, in quanto, non considera il cosiddetto costo opportunità del tempo libero, ossia il valore monetario del visita al sito potrebbe essere speso in altre attività, tra cui quella lavorativa, determinando dunque un costo che deriva dal mancato sfruttamento di un’opportunità. La determinazione del costo opportu‐
nità è soggetto a problemi di carattere valutativo in quanto non è possibile definirlo a priori poiché dipen‐
de dalle preferenze degli individui. 27
tempo di viaggio . 27
Il costo opportunità equivale al concetto di beneficio cui si rinuncia per intraprendere il viaggio in questio‐
ne. In quest’ottica, dunque, il tempo impiegato per la 44 Fig. 1: Funzione di domanda relativa all’ipotetico aumento di costo che il sub è disposto a sostenere per im‐
mergersi nei fondali dell’AMP di TPCC Fig. 2: Funzione di domanda relativo all’ipotetico aumento di costo che il sub è disposto a sostenere per im‐
mergersi nei fondali dell’AMP di TPCC e vedere cernie di grosse dimensioni 45 Di seguito, dunque, presentiamo un quadro pervenire alla stima delle varie voci di costo sinottico (figura 3) che riepiloga, sintetizzan‐
del Travel Cost, essenziali per assegnare un do, le diverse fasi che sono state avviate per valore economico all’esperienza ricreativa poter arrivare al risultato della ricerca, ossia subacquea nell’AMP di TPCC. Fig. 3: quadro sinottico delle diverse fasi predisposte per la determinazione del valore economico delle im‐
mersioni nell’AMP di TPCC PERCORSO DELLA RICERCA FASE I
RILEVAZIONE DEI DATI INDIVIDUAZIONE DELLE CATE‐
GORIE DI INDAGINE STESURA DEL QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE RILEVAZIONE SUL CAMPO
ELABORAZIONE DEI DATI FASE II
CREAZIONE E POPOLAMENTO DEL DATABASE DEFINIZIONE DELLE COMPO‐
NENTI DI COSTO CALCOLO DELLE COMPONENTI DI COSTO ANALISI DEI RISULTATI FASE III
STIMA DELLA FUNZIONE DI DOMANDA 46 Dopo aver dunque calcolato e rappresentato fattori, la maggior parte dei quali difficilmen‐
graficamente i risultati attraverso le procedu‐
te separabili attraverso un approccio “quanti‐
re di calcolo del TCM, si è in grado di fare al‐
tativo”. cune riflessioni in merito al valore economico Per tale ragione, si è deciso di allargare il rag‐
della risorsa naturale oggetto dello studio e, gio di analisi, cercando di scandagliare il terri‐
più in generale, di tutto l’ecosistema torio in maniera più profonda, al fine di con‐
dell’AMP di TPCC. Dallo studio è emerso che i segnare al Consorzio di gestione un lavoro sub hanno un approccio definibile come “oli‐
che potesse andare oltre il mero dato eco‐
stico” nella loro scala di preferenze. La bel‐
nomico del valore della cernia, ma che potes‐
lezza e ricchezza degli ecosistemi acquatici se realmente fornire un quadro conoscitivo costituisce il fattore di attrazione principale e articolato dell’attività subacquea. la vista di una cernia di grosse dimensioni ar‐
ricchisce l’esperienza subacquea fino a dive‐
Nel prossimo capitolo, infatti, saranno pre‐
nire emblema e “punta di diamante” della sentati i risultati dell’analisi socio economica stessa. condotta presso i turisti sub e presso i gestori dei diving, la cui valenza travalica i confini Risulta comunque difficile separare la stima dell’analisi quantitativa per apportare un reale del valore economico della cernia bruna contributo anche di carattere organizzativo‐
e dell’ecosistema dell’AMP di TPCC più in ge‐
manageriale allo sviluppo dell’intero settore nerale. Nella determinazione di tale valore, coerentemente con le finalità prioritarie infatti, entrano in gioco numerosi e complessi dell’AMP. 47 ‐ 3 ‐ ANALISI SOCIO ECONOMICA DEL SEGMENTO TURISTICO DELLE IMMERSIONI SUBACQUEE 48 3.1 Gli effetti socio economici nel comparto del turismo subacqueo La scelta di arricchire il questionario di rileva‐
inquadrando in una prospettiva organica ed zione con quesiti di carattere qualitativo che evolutiva, il risultato numerico che i comples‐
per certi versi esulano dall’obiettivo dello si calcoli per la valutazione economica della studio, ossia la valutazione economica della specie cernia presentano. Questo capitolo del specie cernia attraverso la tecnica del Travel lavoro trova le sue radici nelle scienze sociali Cost ragioni e ne adotta la metodologia e l’impostazione nell’approccio sistemico che permea l’intero teorica, cercando di fotografare alcuni aspetti lavoro. La convinzione della necessità di ar‐
della realtà oggetto di indagine, al fine di me‐
ricchire le “asettiche” tecniche di calcolo che, glio comprendere i fenomeni attraverso lo al di là di un risultato esclusivamente di natu‐
studio del comportamento e della percezione ra quantitativa (e per cui ristretto al campo di umana. Method, trova le sue analisi stabilito a priori), non permette Nei successivi paragrafi, pertanto, saranno un’indagine di più ampio raggio, ha spinto gli presentati i risultati dell’indagine svolta pres‐
analisti a cercare di stabilire una qualche re‐
so le due categorie di attori intervistati: i turi‐
lazione tra il, seppur importante, “numero” sti sub e i responsabili dei centri diving. Prima scaturente dalla valutazione quantitativa, e il di proseguire con la presentazione dei risulta‐
tessuto territoriale in cui si trova a dover in‐
ti della ricerca sul campo, occorre rilevare vestigare. In quest’ottica, dunque, la sezione che il dettaglio dei risultati, comprensivi di che ci apprestiamo a introdurre presenta i ri‐
grafici e tabelle, è comunque riportato in sultati di un’indagine di carattere socio eco‐
maniera schematica nelle appendici I (a pro‐
nomico tesa ad analizzare il segmento turisti‐
posito dell’indagine presso i turisti sub) e II co delle immersioni subacquee nell’AMP di (per quanto riguarda l’analisi presso i gestori TPCC. L’impostazione sistemica che caratte‐
dei centri di immersione). rizza l’indagine permette dunque di esplorare il territorio oggetto di analisi arricchendo e 49 3.2 Sub, cernie e AMP. Caratteristiche della domanda, preferenze e soddisfazione Graf. 2a: luogo di residenza. Confronto tra il 2007 e il 2008 Come già evidenziato nella metodologia, il campione dei turisti intervistati è abbastanza ampio. Sono state, infatti, raccolte 248 inter‐
viste tra luglio, agosto e settembre 2008. Nell’approfondire gli aspetti relativi alla pro‐
venienza dei turisti sub, si arriva a risultati molto interessanti. Dall’analisi dei grafici 2 e 2a, l'Italia Settentrionale, con il 59% degli in‐
tervistati, è il maggior fruitore dell’AMP per Da notare come la componente straniera del quanto riguarda il turismo subacqueo, men‐
campione risulta in generale molto bassa tre il Sud, con il 3% delle risposte e addirittu‐
(3%) e in particolare il centro in cui è stato ra lo 0% nel 2007 ha un’importanza bassa fatto il maggior numero di interviste (Porto nell’economia di questo settore turistico. San Paolo Diving Center) presenta una per‐
centuale di stranieri pari all’1%, contro il 3% Graf. 2: luogo di residenza del Centro Sub Tavolara e il 29% dell’Happy Diving (grafici 3 e 3a). Graf. 3: ripartizione dei turisti tra italiani e stra‐
nieri G
s
50 Graf. 3a: ripartizione della quota di italiani e Graf. 3b: ripartizione dei turisti tra italiani e stra‐
nieri. Confronto tra il 2007 e il 2008 stranieri per ogni centro diving Al di là del risultato, ciò che appare importan‐
Tale risultato permette di giungere a una te sottolineare è appunto la bassa presenza prima generale conclusione che indica ap‐
di stranieri nel campione di turisti intervistati. punto come la somministrazione delle inter‐
Tale dato potrebbe essere dovuto a diverse viste in un periodo di bassa stagione abbia ragioni, inerenti al ristretto periodo in cui so‐
permesso di avere un campione di interviste no state effettuate le rilevazioni (i mesi estivi più eterogeneo a livello di nazionalità28. centrali in cui si registra una bassa presenza Dall’analisi della tabella relativa al dettaglio di stranieri, maggiormente propensi a recarsi delle regioni di provenienza, risulta che la in Sardegna nelle shoulder seasons), oppure Lombardia è la prima regione che sceglie fattori ascrivibili prevalentemente alla casua‐
l’AMP di TPCC come meta preferita per effet‐
lità della somministrazione delle interviste e tuare le immersioni (27%), seguita dalla re‐
al fatto che non è stata predisposta una ver‐
gione Lazio (15,3%). La percentuale di prove‐
sione in lingua inglese, ragion per cui alcuni nienza dal Lazio potrebbe essere associato soggetti non hanno potuto compilare il que‐
anche alla relativa vicinanza ai porti di imbar‐
stionario perché non conoscevano la lingua co per Olbia, tra cui Civitavecchia. italiana. Facendo un confronto con le rileva‐
zioni effettuate nel 2007, in bassa stagione (settembre/ottobre), infatti, si scopre che la 28
La necessità di avere un campione di intervistati in cui sia presente una buona percentuale di stranieri è importante soprattutto quando si effettuano delle in‐
dagini all’interno delle aree protette perché tale cate‐
goria risulta maggiormente sensibile alle tematiche ambientali. percentuale di turisti stranieri si attesta in‐
torno al 17%. 51 Tab. 4: dettaglio delle regioni di provenienza TOTALE % Lombardia Lazio Sardegna Emilia Romagna Veneto Piemonte Toscana Estero Trentino Campania Liguria, Marche, Basi‐
licata Puglia, Calabria TOTALE 67 38 33 31 25 15 14 8 6 3 2∀ 27,0% 15,3% 13,3% 12,5% 10,1% 6,0% 5,6% 3,2% 2,4% 1,2% 0,8% 1∀ 248 0,4% 100% Graf. 4: percentuale di residenti in Sardegna Esaminando il dato nel dettaglio, si evince che le località più frequentate sono quelle poste nelle vicinanze dell’AMP (Loiri‐Porto San Paolo, 47,3%, San Teodoro, 11,7% e Olbia 8,6%), mentre ovviamente sono meno fre‐
quenti (0,4%) quelle località sarde notevol‐
mente distanti dall’AMP (come Alghero, Gol‐
Dato lo scopo principale dell’indagine, ossia fo di Orosei, Telti). quello di capire se la specie cernia funga da attrattore per coloro che si recano nell’AMP per eseguire le immersioni, il focus dell’indagine è concentrato sui turisti, anche se nel campione è presente anche una picco‐
la percentuale di soggetti che sono residenti in Sardegna. Per quanto riguarda la situazio‐
ne fotografata nel 2008, la percentuale di soggetti residenti in Sardegna rimane conte‐
nuta rispetto al totale dei turisti, attestandosi intorno al 10%29. 29
Da rilevare che nel caso in cui quest’ultima compo‐
nente aumentasse sensibilmente, pur essendo impor‐
tante ai fini dell’indagine, potrebbe per certi versi sbi‐
lanciare il risultato finale, poiché la relativa vicinanza all’AMP potrebbe essere un aspetto cruciale nella scel‐
ta del sito. 52 Tab. 5: dettaglio delle principali località di sog‐
Graf. 5: dettaglio delle principali località di sog‐
giorno dei sub (non residenti in Sardegna) giorno dei sub. Confronto tra il 2007 e il 2008 Loiri‐Porto San Paolo San Teodoro Olbia Porto Istana Budoni Porto Taverna Murta Maria Capo Ceraso Porto Rotondo Capo Coda Cavallo Santa Lucia San Pantaleo Arborea Alghero, Golfo Aranci, Golfo di Orosei, La Maddalena, Santa Giu‐
sta, S‐ Teresa di Gallu‐
ra, Siniscola, Telti Non risponde TOTALE TOTALE 105 26 19 12 12 9 7 4 4 4 3 3 2 1∀ % 47,3% 11,7% 8,6% 5,4% 5,4% 4,1% 3,2% 1,8% 1,8% 1,8% 1,4% 1,4% 0,9% 0,4% 3.2.1 Valutazione delle preferenze dei sub e della qualità dei fondali dell’AMP di TPCC La seconda sezione del questionario è stata costruita in maniera da sondare quelle che 4 222 sono le preferenze dei sub in ordine ai siti di 1,8% 100% immersione, di cui si chiede anche un’opinione sulla qualità, e le motivazioni che Dal confronto con l’indagine del 2007 me‐
hanno spinto a scegliere l’AMP come luogo diante il grafico 5 si notano differenze rile‐
per le immersioni. In base ai risultati ottenuti, vanti con la situazione attuale, per cui i co‐
si è in grado di identificare il livello di cono‐
muni di Loiri‐Porto San Paolo, San Teodoro e scenza della specie cernia e soprattutto con‐
Olbia, che pur confermandosi le località di sente di capire se la stessa sia un fattore ca‐
soggiorno preferite dai turisti sub, per la talizzatore nella decisione di immergersi prossimità ai centri diving e soprattutto nell’area. all’AMP, sono scelte in misura diversa.
53 Dall’analisi del grafico 6 si evince che oltre le di sub che conoscono l’AMP sembrerebbe due terzi degli intervistati dichiarano di esse‐
diminuire dal 78% del 2007 al 69% del 2008. re a conoscenza dell’AMP di TPCC. Se si pone Tale dinamica è ancor più espressiva se rap‐
l’attenzione sul dato disaggregato del grafico portata con le analisi condotte nel 2005, 6a il 68,7% degli italiani e l’87,5% degli stra‐
quando la percentuale di sub che conosceva nieri sono consapevoli di tale presenza. l’AMP si attestava all’88%30. Graf. 6: livello di conoscenza dell’AMP di TPCC Graf. 6c: livello di conoscenza dell’AMP di TPCC. Confronto tra il 2005, il 2007 e il 2008 Graf. 6a: livello di conoscenza dell’AMP di TPCC. Ripartizione tra italiani e stranieri Il questionario destinato alle rilevazioni pres‐
so i turisti sub è stato costruito cercando di inserire una serie di domande “indirette” (CORBETTA, 2000), volte a indagare particola‐
ri aspetti di natura immateriale che sono dif‐
ficilmente quantificabili. Un esempio di tale approccio è fornito dai due quesiti tesi a re‐
perire informazioni concernenti il numero di immersioni effettuate negli ultimi due anni. I Da sottoporre a ulteriori indagini e riflessioni, dati estrapolati da tali quesiti possono essere anche di tipo metodologico (in particolare sulla formulazione della letti in maniera più sistematica, come indica‐
domanda), tori del livello di fedeltà all’AMP di TPCC. Tan‐
l’apparente diminuzione rispetto all’anno precedente dell’indice di conoscenza 30
Alla comparazione, seppur utile per i fini dell’indagine, non occorre dare un eccessivo significa‐
to di tipo quantitativo, poiché le domande rivolte ai turisti differivano lievemente dalla versione utilizzata nel 2005, rispetto a quella utilizzata nel 2007 e 2008. dell’AMP, importantissimo per rilevare la dif‐
fusione della cultura dell’AMP. La percentua‐
54 to più è maggiore il numero di immersioni ef‐
approccio “ambientale‐olistico”all’esperienza fettuate (soprattutto in riferimento allo scor‐
ricreativa. La maggioranza dei soggetti inter‐
so anno), tanto maggiore sarà il livello di fe‐
vistati dichiara, infatti, di immergersi perché deltà all’AMP. appassionato dello sport subacqueo (33,4%) o perché apprezza i fondali e la fauna sotto‐
Al riguardo, il numero di immersioni del 2008 marina in generale (33,0%). La presenza di presenta la maggior frequenza tra la singola cernie di grosse dimensioni come motivazio‐
(valore mediano pari al 30%) e le venti e una ne principale dell’immersione è stata indicata media di nove immersioni annuali pro‐capite. dal 12,3% del campione. La situazione appariva simile nel 2007, eccet‐
Tab. 7: numero di immersioni nel precedente an‐
no (livello di fedeltà all’AMP) to il dato indicativo dei sub che non hanno effettuato nessuna immersione (il 30%). Sembra quindi emergere un aumento della TOTALE % fedeltà dei turisti sub all’AMP di TPCC. 0 51 30% 1 3 2% Tab.6: numero di immersioni nel corrente anno (livello di fedeltà all’AMP) 2 3 2% 3 7 4% TOTALE % 4 8 5% 1 52 30% 5 ≤ i < 10 25 15% 2 23 13% 10 ≤ i < 20 36 21% 3 22 13% 20 ≤ i < 30 18 10% 4 14 8% 30 ≤ i < 50 8 5% 5 ≤ i < 10 23 13% 50 ≤ i < 80 6 3% 10 ≤ i < 20 21 12% ≥ 80 7 4% 20 ≤ i < 30 6 3% TOTALE 172 100% 30 ≤ i < 45 5 3% 45 ≤ i < 100 3 2% ≥ 100 3 2% TOTALE 172 100% Questo dato, da un lato denota che un singo‐
lo elemento non può costituire un fattore es‐
senziale per la scelta della vacanza dedicata alle immersioni, dall’altro lato assegna alla Dal quesito teso a sondare le principali moti‐
cernia il ruolo di specie simbolo, di “punta di vazioni che hanno spinto il turista sub a visi‐
tare i fondali dell’AMP, sembra emergere un 55 Graf. 7a: principali motivazioni che hanno spinto i sub a visitare i fondali dell’AMP di TPCC. Confron‐
to tra il 2007 e il 2008 diamante”, per le immersioni in questo “in‐
cantato ecosistema marino”. Graf. 7: principali motivazioni che hanno spinto i sub a visitare i fondali dell’AMP di TPCC A conferma dell’influenza che la presenza della specie cernia ricopre nella scelta I fondali dell’AMP sembrano essere apprezza‐
dell’AMP come area per compiere le immer‐
ti soprattutto per la bellezza e la varietà sioni, l’87% degli intervistati dichiara di esse‐
dell’intero sistema di specie presenti, dato re consapevole della presenza della specie questo riconfermato dai risultati dell’indagine cernia nell’AMP31. del 2007, dove il 32,2% degli intervistati di‐
chiara la propria passione per lo sport subac‐
queo, seguito da un 26,4% di soggetti che di‐
chiarano di apprezzare soprattutto la bellezza “La specie cernia può essere vista dei fondali e della fauna sottomarina. come la specie simbolo all’interno di un approccio “ambientale – olistico” all’esperienza ricreativa dei sub 31
La percentuale scende al 75% per gli stranieri inter‐
vistati. 56 Graf. 8: livello di conoscenza tra i sub della pre‐
potrebbe essere associato alle politiche di senza di cernie nell’AMP di TPCC gestione dell’AMP. I siti in cui è più facile avvistare la specie cernia sono anche i siti maggiormente preferiti dai sub per le immersioni L’alto livello di conoscenza della presenza della specie si osserva anche dall’analisi dei Graf. 9: percentuale di sub che hanno avvistato la risultati del 2007, rispetto ai quali si evince specie cernia durante le immersioni nei siti un leggero incremento. dell’AMP di TPCC. Confronto tra il 2007 e il 2008 Graf. 8a: livello di conoscenza tra i sub della pre‐
senza di cernie nell’AMP di TPCC. Confronto tra il 2007 e il 2008 I luoghi in cui è più frequente avvistare la specie oggetto di studio sono Secca del Papa 1 e 2 (rispettivamente 18% e 15%), Tegghja A conferma di tale risultato, il 90% degli in‐
Liscia (15%) e Punta Arresto (14%). tervistati dichiara di aver avvistato almeno una volta la cernia durante l’immersione, da‐
to questo, riconfermato dall’indagine prece‐
dente, e indicatore di una presenza consi‐
stente della specie nei siti di immersione. L’aumento della frequenza degli avvistamenti 57 Tab. 8: siti in cui è stata avvistata la specie cernia DETTAGLIO DEI SITI Secca del Papa 1 Secca del Papa 2 Tegghja Liscia Punta Arresto Grottone Occhio di Dio Altri siti32 TOTALE 150 125 125 119 97 96 115 L’analisi dettagliata del dato mostra come i siti più frequentemente indicati dai sub come % 18% 15% 15% 14% 12% 12% 14% migliori siano ancora Secca del Papa 1 e 2 (entrambe con il 23%). Tab. 9: migliori siti di immersione dell’indice di “co‐graduazione”, pari a 0,9833, DETTAGLIO DEI SITI Secca del Papa 2 Secca del Papa 1 Punta Arresto Tegghja Liscia Grottone Occhio di Dio Altri siti34 Non risponde tra i siti scelti come migliori dagli intervistati Molto espressiva l’analisi correlata dei risul‐
tati della precedente domanda con quella dei migliori siti di immersione. L’alto livello e quelli in cui è più facile avvistare la cernia, TOTALE 119 118 59 58 45 45 53 21 % 23% 23% 11% 11% 9% 9% 10% 4% Confrontando il risultato del 2008, con i dati fa ancora emergere il ruolo di “attrattore tu‐
dello studio precedente, le preferenze sem‐
ristico” di tale specie ittica. Dalle rilevazioni brano consolidate. ottenute e dal calcolo dell’indice di co‐
graduazione, si evince che un sito in cui è L’evidente e forte correlazione con i risultati presente la specie cernia è considerato anche presenti nella tabella precedente sembra in‐
tra i migliori in cui effettuare l’immersione. vece indicare che la specie cernia contribui‐
sce a rendere il sito maggiormente attraente. 32
La categoria “altri siti” comprende Cala Cicale (2%), Punta La Mandria (2%), I Tre Fratelli (2%), Punta Le‐
vante (2%), Secca del Fico (1%), Beach Rock (1%), Pro‐
ratora (1%), Isola Rossa (0,7%), Secca Elefante (0,7%), Secca Alessandrina (0,5%), Archetto (0,4%), La Poltro‐
na (0,3%), Secca di Mezzo Canale (0,1%). 33
L’indice di co‐graduazione, o correlazione di Spear‐
man, è utilizzato per valutare il grado di congruenza tra due rilevazioni statistiche eseguite sugli stessi sog‐
getti, ma con variabili differenti. L’indice di Spearman ha come valore massimo 1 e come valore minimo ‐1. Il valore 1 indica che tutte le unità statistiche osservate occupano la stessa posizione, mentre un valore vicino a ‐1 indica che non vi è alcuna relazione tra le due va‐
riabili osservate. 34
La categoria “altri siti” comprende: Cala Cicale (2%), Isola Rossa (1%), Secca del Fico (1%), Secca Elefante (1%), I Tre Fratelli (1%), Punta La Mandria (1%), Punta Levante (1%), Molarotto (1%), Relitti (0,2%), Proratora (0,2%), Ghigliottina (0,2%), Archetto (0,2), Relittone Coda Cavallo (0,2%), Omega (0,2%), Le Piscine (0,2%), Ancore (0,2%). 58 Graf. 10: migliori siti di immersione. Confronto tra il 2007 e il 2008 Graf. 11: livello di fedeltà “alla specie cernia” e all’ambiente dell’AMP (Disponibilità a immergersi nei siti dell’AMP anche senza la presenza della specie cernia) Osservando le risposte al quesito riguardante la disponibilità a immergersi nei siti dell’AMP anche senza la presenza di cernie (grafico Tale dato può trova una diretta correlazione 11), emerge ancora l’approccio olistico con i risultati del 2007. all’esperienza ricreativa. Il 92% degli intervi‐
Graf. 11a: livello di fedeltà “alla specie cernia” e all’ambiente dell’AMP. Confronto tra il 2007 e il 2008 stati è fedele all’ambiente dell’AMP, di cui il sub ne apprezza soprattutto l’approccio eco‐
sistemico nella sua completezza (come si rile‐
va nel grafico 7 sulle motivazioni). Il 5% dei sub che dichiara l’indisponibilità a immergersi qualora nel sito non si fosse registrata la pre‐
senza della specie cernia, conferma la natura di specie apicale e simbolo di questo animale. A conferma del livello di fedeltà alla località, il risultato della disponibilità a tornare a fare immersioni nell’AMP di TPCC (dichiarata dall’89% degli utenti sub). 59 Graf. 12: disponibilità a tornare a fare immersioni nell’AMP di TPCC Graf. 13: giudizio sulla qualità dell’immersone nei siti dell’AMP di TPCC. Confronto tra il 2007 e il 2008 La seconda sezione del questionario si con‐
clude con il sondaggio sulle opinioni relative alla qualità dei fondali e delle immersioni 3.2.2 Valutazione del costo di viaggio nell’AMP di TPCC. In questo caso, è utile fin da subito comparare i risultati con i dati e‐
I quesiti presenti nella terza sezione del que‐
mersi nell’indagine del 2007. Dal grafico in‐
stionario di rilevazione hanno una duplice va‐
fatti si evince un deciso incremento della lenza: da un lato sono stati scelti per il calcolo percentuale di intervistati che esprime un pa‐
del costo di viaggio e, dall’altro, sono stati rere molto positivo, definendo il livello di utilizzati per darne un’interpretazione anche qualità delle acque eccellente (68%), contro il di carattere qualitativo. In questo paragrafo 44% del 2007, anno in cui la maggioranza de‐
l’attenzione sarà rivolta maggiormente a gli intervistati (57%) sosteneva una buona questo secondo aspetto, rimandando la valu‐
qualità dell’ambiente acquatico. Tale trend tazione economica del costo del viaggio al potrebbe essere in parte dovuto all’elevata capitolo specificatamente dedicato a tale ar‐
attenzione assegnata a tale “key touristic sec‐
gomento. tor” dall’AMP, anche attraverso precedenti L’analisi del dato relativo al mezzo di traspor‐
studi socio economici, e delle conseguenti to utilizzato per raggiungere le vicinanze strategie di razionalizzazione e miglioramen‐
dell’AMP permette di evidenziare fin da subi‐
to dell’offerta turistica che ne sono discese. to una criticità già ampiamente sottolineata nello studio socio economico del 2005: solo l’1% dei soggetti intervistati dichiara di utiliz‐
zare il mezzo pubblico, contro un 67% di u‐
60 tenti sub che afferma di utilizzare l’auto co‐
somma tra il 10 e il 30% superiore rispetto al me mezzo privilegiato per i propri sposta‐
costo attuale. L’elevata quota (18%) di utenti menti. Tale dato, se da un lato è dovuto alla che non risponde al quesito mette in luce natura dell’attività svolta dai sub, dall’altro, l’esigenza di riformulare la domanda testan‐
sembra confermare un’inadeguatezza strut‐
dola su piccoli campioni di indagine. turale e cronica, già rilevata anche attraverso Graf. 15: aumento massimo di costo per immer‐
gersi nei fondali dell’AMP di TPCC le interviste ai turisti balneari nei precedenti studi socio‐economici, dei servizi di pubblico trasporto rispetto alle esigenze del sistema turistico. Graf. 14: mezzo utilizzato per raggiungere le vici‐
nanze dell’AMP di TPCC Il 38% di chi ha dichiarato di non essere di‐
sposti a sostenere un aumento di costo af‐
fermano che non possono permettersi un co‐
sto maggiore per questa visita, mentre il 30% adduce altre motivazioni, lamentando i costi Spostandoci sul versante relativo alla qualità elevati della vacanza in generale, a fronte di dell’esperienza ricreativa subacquea, sono una certa carenza dei servizi in loco, e due i quesiti cardine della terza sezione che dell’esiguità dei siti di immersione. permettono di dare un peso al fattore cernia Riguardo tale ultimo punto, le numerose la‐
come differenziale positivo nella scelta mentele inerenti l’inaccessibilità della “zona dell’immersione. A” palesano una scarsa conoscenza tra i sub Alla domanda sulla disponibilità a pagare un dei benefici che le zone di riserva integrale costo aggiuntivo rispetto al costo attuale per hanno anche sulle attività ricreative svolte immergersi nei fondali dell’AMP, il 38% degli nelle zone limitrofe. Da tale considerazione intervistati dichiara di non essere disposto ad emerge per l’AMP l’esigenza di investire in affrontare un aumento di costo, mentre il una più capillare diffusione di informazioni 23% afferma di essere disposto a versare una riguardanti tali benefici, presso i siti più fre‐
61 Graf. 17: aumento massimo di costo che i sub ac‐
cetterebbero per immergersi nei fondali dell’AMP e vedere cernie di grosse dimensioni quentati dai sub (centri diving e punti di im‐
barco). Graf. 16: dettaglio delle ragioni per cui alcuni sub non sarebbero disposti ad accettare aumenti di costo Da un’analisi dei dati tesi a sondare il livello di disponibilità a pagare un biglietto I dati raccolti relativamente alla seconda del‐
d’accesso all’AMP con destinazione dei pro‐
le “key question” della sezione, confermano venti a un fondo di tutela dell’area, ancora un atteggiamento simile a quello emerso dal una volta il 35% dichiara di non essere dispo‐
precedente quesito: il 31% dei soggetti di‐
sto a pagare alcun ticket, mentre il 22% af‐
chiara di non essere disposto a sostenere un ferma di essere disposto a sostenere una costo maggiore per immergersi nei fondali spesa che oscilla tra i 3 e i 5 €. Nel complesso, dell’AMP e vedere cernie di grosse dimensio‐
tali dati, confrontati con l’indagine del 2007, ni, il 27% dichiara di essere disposto a soste‐
sembrano riflettere una bassa disponibilità a nere un aumento che va da un minimo del contribuire economicamente alla conserva‐
10% a un massimo del 30%. Anche in questo zione dell’area. Anche per tale quesito si rav‐
caso, si rileva una quota significativa (23%) di visa la necessità di procedere a una riformu‐
soggetti che non rispondono al quesito. lazione, evidenziando la natura non di tassa, ma di contributo al miglioramento di stan‐
dard qualitativi a cui sarebbe destinato l’ipotetico ticket. 62 Tab. 10: disponibilità a pagare un biglietto d’accesso all’AMP di TPCC (con destinazione dei proventi alla conservazione dell’area) La situazione risulta però modificata se si a‐
nalizzano i risultati che si riferiscono al quesi‐
to sulla disponibilità a una regolamentazione TOTALE % 0 € 86 35% 1‐2 € 45 18% 3‐5 € 55 22% 6‐10 € 8 3% 10‐15 € 5 2% 15‐20 € 4 2% 20‐30 € 3 1% 30‐50 € 5 2% Superiore a 50 € ‐ ‐ Non risponde 37 15% TOTALE 248 100% delle visite (purché senza alcun costo d’ingresso). In questo caso, la maggioranza degli intervistati (50%) dichiara di essere fa‐
vorevole, dimostrando comunque una certa sensibilità alle tematiche ambientali. Graf. 18: disponibilità a una regolamentazione delle visite secondo un numero programmato (chiuso) di visitatori (senza costi d’ingresso) Tab. 10a: disponibilità a pagare un biglietto d’accesso all’AMP di TPCC. Confronto tra il 2007 e il 2008 2007 2008 0 € 22% 35% 1‐2 € 22% 18% 3‐5 € 14% 22% una somma superiore al 40% per fare ugual‐
6‐10 € 14% 3% mente lo stesso viaggio. IL 64% degli intervi‐
10‐15 € 6% 2% stati non è disponibile. Tale dato è associabile 15‐20 € 3% 2% ai risultati riguardanti la disponibilità a paga‐
20‐30 € 11% 1% re un ticket di ingresso (confermati anche 30‐50 € ‐ 2% dall’indagine del 2007) e potrebbe derivare Superiore a 50 € ‐ ‐ anche da un’eccessiva onerosità del compar‐
Non risponde 8% 15% TOTALE 100% 100% L’ultimo quesito che chiude la terza sezione è teso a sondare la disponibilità a spendere to del turismo balneare estivo del Nord‐Est della Sardegna in generale. L’elevata percen‐
tuale di risposte non date a questo e a ulte‐
riori quesiti posti nella parte finale del que‐
63 Tab.11: ripartizione delle interviste tra italiani e stranieri nei diversi centri diving stionario, fa propendere per un futuro snel‐
limento dello stesso nelle successive indagini. LUOGO INTERVISTA Porto San Paolo Diving Center Centro Sub Tavo‐
lara Happy Diving (Camping Tavo‐
lara) Graf. 19: disponibilità a spendere una somma su‐
periore al 40%, rispetto alle spese di viaggio e al‐
loggio. Confronto tra il 2007 e il 2008 TOTALE ITA‐
LIANI STRA‐
NIERI TOTA‐
LE 168 1 169 60 2 62 12 5 17 240 8 248 Graf.20: ripartizione delle interviste nei diversi centri diving 3.2.3 Identikit del sub La quarta sezione del questionario si focalizza sul reperimento di una serie di informazioni utili a costruire l’identikit del turista sub dell’AMP di TPCC. Innanzitutto è utile fornire alcune informazioni sintetiche sulla riparti‐
zione delle interviste nei tre centri diving og‐
Dall’analisi dei risultati, si evince che il 53% getto di rilevazione (tabella 11 e grafico 20). degli intervistati appartiene a una fascia di età compresa tra i 31 e i 50 anni, con una maggioranza di soggetti di sesso maschile (60%), di cui il 17,3% esercitante la professio‐
ne di impiegato, il 14,1% è studente, mentre il 10,9% è un libero professionista. In merito a quest’ultimo quesito, relativo alla profes‐
sione esercitata, il numero di soggetti che non rispondono si alza al 16,5%, a testimo‐
64 nianza di una bassa predisposizione a fornire Tab. 12: professione esercitata (dettaglio) dati ritenuti sensibili. Impiegato Studente Libero professionista Medico Dirigente Insegnante Commerciante Imprenditore Tecnico Artigiano Ingegnere, Architetto, Consulente, Commerciali‐
sta Militare, Pensionato Casalinga, Operaio Avvocato Altre professioni (Farma‐
cista, Notaio, Parrucchie‐
re, Psicoterapeuta) Disoccupato Non risponde TOTALE Graf. 21: fasce di età degli intervistati Graf. 22: sesso TOTALE 43 35 27 11 11 9 9 8 7 6 5∀ % 17,3% 14,1% 10,9% 4,4% 4,4% 3,6% 3,6% 3,2% 2,8% 2,4% 2,0%∀
4∀ 3∀ 2 1∀ 1,6%∀
1,2%∀
0,8% 0,4%∀
1 41 248 0,4% 16,5% 100% La stessa problematica si ritrova a proposito del quesito concernente la fascia di reddito di appartenenza, con il 40% di soggetti che pre‐
ferisce non rispondere. 65 Graf. 23: fascia di reddito di appartenenza L’ultimo quesito presente nel questionario di rilevazione fornisce informazioni relative alla tipologia di struttura ricettiva utilizzata per il soggiorno. Tale dato rispecchia quanto già ri‐
levato nello studio socio economico del 2005‐
2006. Il 31% degli utenti intervistati possiede in loco una seconda casa di proprietà, il 24% è ospite di amici e il 18% ha preso un appar‐
Per quanto riguarda la rilevazione del livello tamento in affitto. Tale risultato segnala esperienziale dei sub, dedotta dal tipo di bre‐
un’ulteriore disarmonia del sistema turistico, vetto posseduto, il 30% degli intervistati di‐
evidenziando un eccessivo peso delle “case chiara di possedere il 2° livello, mentre il 28% vacanze”, rispetto all’offerta turistica orga‐
possiede il livello superiore, segno questo di nizzata data da alberghi (6%), campeggi (5%) come il campione degli intervistati sia nella e agriturismo (1%). maggior parte dei casi esperto nelle immer‐
Graf. 25: tipologia di struttura ricettiva utilizzata per il soggiorno sioni. Graf. 24: livello di brevetto posseduto 66 3.3 I risultati delle interviste ai responsabili dei centri diving Graf. 26: localizzazione dei centri diving L’indagine rivolta ai responsabili dei centri di immersione è stata avviata in una seconda fase, precisamente nel mese di settembre, quando il flusso dei turisti era considerevol‐
mente diminuito e i soggetti si dimostravano maggiormente disponibili a essere sottoposti all’intervista. Obiettivo dell’indagine è stato quello di raccogliere ulteriori informazioni fondamentali per completare in modo orga‐
3.3.1 La stagionalità dell’offerta nico l’analisi dell’attività subacquea nell’AMP di TPCC. Le informazioni raccolte sono altresì Alcune prime riflessioni che riguardano utili per eventuali futuri approfondimenti del‐
l’intero settore del turismo subacqueo presso la ricerca. l’AMP di TPCC emergono dall’analisi dei risul‐
tati del grafico 27. Nei prossimi paragrafi saranno dunque pre‐
sentati i risultati delle interviste presso i ge‐
stori dei centri diving. Il prospetto sintetico, Graf. 27: apertura dei centri diving su base sta‐
gionale comprensivo di tabelle e grafici, è riportato nell’appendice II. Il questionario è stato somministrato a nove responsabili di centri diving sui diciannove presenti nelle liste ufficiali del Consorzio di gestione35 di cui il 67% risiede nei comuni dell’AMP, mentre il restante 33% è esterno all’AMP (grafico 26). Dall’osservazione del grafico, infatti, si evince che la maggioranza dei centri diving lavora con intensità nei mesi estivi centrali, con un La lista completa dei diving intervistati è presente nella tabella 2 del capitolo II. picco nel mese di agosto, durante il quale tut‐
35
67 ti i centri di immersione intervistati sono a nell’andamento delle curve di offerta nelle regime. L’offerta dei diving tende poi a dimi‐
cosiddette shoulder seasons, a conferma nuire in autunno, raggiungendo quota mini‐
dell’analisi effettuata precedentemente. ma nei primi mesi dell’anno, per poi crescere Graf. 27a: apertura dei centri diving su base sta‐
gionale. Confronto tra il 2007 e il 2008 pian piano in primavera fino a raggiungere il picco delle richieste in estate. In particolar modo, è importante il dato delle cosiddette “shoulder seasons” (primavera e autunno), periodo in cui di fronte ad una po‐
tenziale domanda di immersioni (la tempera‐
tura dell’acqua, soprattutto in autunno, è an‐
cora compatibile), l’offerta sembra contenu‐
ta. E’ auspicabile quindi monitorare con at‐
3.3.2 I costi di immersione tenzione la domanda nelle shoulder seasons per cercare di capire quale tipologia di turisti Dalle interviste è stato possibile calcolare una visita l’AMP in questo periodo dell’anno, al media ponderata del costo base di una singo‐
fine di costruire strategie ad‐hoc volte a po‐
la immersione, che si aggira sui € 40 (si veda tenziare la domanda di immersioni in questi al riguardo il prospetto dei costi di immersio‐
mesi. ne con la relativa frequenza di risposte). I risultati presentati possono essere confron‐
Graf.28: costo base di una singola immersione tati con la situazione fotografata nel 2007, per ricavarne interessanti spunti di riflessio‐
ne. Innanzitutto, dal confronto emerge un re‐
stringimento del periodo in cui tutti i diving lavorano a regime. Mentre nel 2007, infatti, tale periodo corrispondeva ai quattro mesi estivi (giugno, luglio, agosto e settembre), nel 2008 tale range è concentrato nel solo mese Tale dato può essere messo in relazione con il di agosto. Dall’analisi complessiva del grafico risultato relativo alla presenza o meno di un 27a si osserva una certa “sintonia numerica” supplemento di costo per le immersioni 68 nell’AMP di TPCC. Da questo confronto e‐
mentre il 16% proviene dall’estero, infine merge che il 33% di chi sostiene di includere l’8% dei turisti è residente in Sardegna. un supplemento per le immersioni nell’AMP Graf.30: distribuzione percentuale dei turisti per provenienza (dato aggregato) opera all’esterno dei comuni dell’AMP (locali‐
tà Porto Marana e Golfo Aranci). Si potrebbe quindi ipotizzare che l’aumento possa essere dovuto anche alle maggiori distanze da com‐
piere per raggiungere l’AMP rispetto ai diving presenti sul territorio. Graf.29: presenza di un supplemento di costo per le immersioni nell’AMP di TPCC L’analisi dei risultati estrapolati dalle intervi‐
ste presso i turisti sub mostra invece una leg‐
gera discordanza dei dati soprattutto in rela‐
zione alla componente straniera che è mino‐
re rispetto ai regionali. 3.3.3 La composizione del campione dei turi‐
sti sub La particolare strutturazione del questionario ha poi permesso di ottenere la distribuzione percentuale dei turisti per provenienza geo‐
grafica. Attraverso dunque l’analisi dei dati, è possibile tracciare una prima descrizione del‐
le tipologie di turisti che frequentano l’AMP. Il dato aggregato sulla distribuzione percen‐
tuale dei turisti per provenienza (grafico 30), evidenzia che il 76% dei turisti è nazionale, 69 Graf. 30a: distribuzione percentuale dei turisti per altro risultato da esaminare è quello concer‐
provenienza. Confronto tra le risposte dei turisti nente le percentuali di arrivi stranieri presso sub e dei diving due centri di immersione (Atlantica Scuba Club, 30% e Diving Karibu, 25%). Sarebbe al riguardo interessante capire le ragioni che portano gli utenti sub stranieri a preferire tali centri di immersione piuttosto che altri, e so‐
prattutto le politiche messe in atto da tali operatori verso il segmento della clientela e‐
stera, al fine della progettazione di una stra‐
Se si opera un confronto con i risultati del tegia sistemica per incentivare la presenza di 2007, si nota che la distribuzione delle pro‐
tale importante categoria di turisti. venienze dei sub secondo quanto dichiarato dai centri diving non ha subito grosse varia‐
zioni. Graf. 30b: distribuzione percentuale dei turisti per provenienza. Confronto tra il 2007 e il 2008 Importanti indicazioni possono essere ricava‐
te spostando l’attenzione sui dati forniti da ogni singolo centro di immersione. Si può, in‐
fatti, notare come un centro di immersioni (Figarolo) dichiari la più alta concentrazione di utenti sub regionali (30%), rispetto alla media degli altri 8 centro diving. Inoltre, un 70 Tab. 13: distribuzione percentuale dei turisti per provenienza no quattro (Secca del Papa 1, Secca del Papa CENTRI DIVING Aqua Diving Aquarius Di‐
ving Atlantica Scuba Club Centro Im‐
mersioni Fi‐
garolo Deep Vibra‐
tion Diving Atmo‐
sphere Diving Karibu Happy Diving Porto San Paolo Diving MEDIA dei quali è stato attribuito il 17,65% delle ri‐
REG. NAZ. EST. 10% 70% 20% 5% 80% 15% 10% 60% 30% 30% 55% 15% 2, Tegghja Liscia e Punta Arresto), a ognuno sposte. Accanto a tale risultato, si collocano le risposte fornite da alcuni intervistati (il 17,65%) secondo cui la scelta più che da pre‐
ferenze legate alla bellezza e varietà dei siti, dipende dal livello di esperienza dei turisti sub e dalle condizioni meteo, ragione 5% 95% 0% 3% 90% 7% 0% 2% 75% 78% 25% 20% 10% 80% 10% 8% 76% 16% quest’ultima che acquista una certa impor‐
tanza per i centri di immersione che si trova‐
no a una considerevole distanza dall’AMP. Graf. 31: scelta del sito di immersione 3.3.4 Le preferenze dei gestori diving per i siti di immersione La seconda parte del questionario è stata co‐
struita al fine di raccogliere una serie di in‐
formazioni di carattere qualitativo utili a de‐
finire le aspettative dei diving nei confronti dell’AMP cercando, soprattutto, di cogliere le perplessità e le preoccupazioni degli stessi nei confronti della gestione dei siti e della popolazione di cernia. Occorre anzitutto sottolineare che i siti di immersione sono scelti prevalentemente dai centri diving (secondo il 78% degli intervista‐
ti). I siti di immersione preferiti dai diving so‐
71 Tab. 14: prospetto dei siti di immersione preferiti Graf. 32: migliori siti di immersione. Confronto tra i turisti sub e i diving dai diving DETTAGLIO SITI DI IMMERSIONE Secca del Papa 1 TOTALE % 3 17,65% Secca del Papa 2 3 17,65% Tegghja Liscia 3 17,65% Punta Arresto 3 17,65% La scelta dipende dal livello di esperienza dei sub e dalle condi‐
zioni meteo Altri siti36 3 17,65% Se si presta attenzione al quesito relativo ai siti di immersione più frequentati, ancora una 2 volta il 38% dei gestori intervistati indica Sec‐
11,76% ca del Papa 1, seguito con il 23% delle rispo‐
ste da Tegghja Liscia. Da un confronto con i risultati dei dati raccol‐
ti presso il campione dei turisti sub a proposi‐
Graf. 33: dettaglio dei siti di immersione più fre‐
quentati secondo i gestori dei diving to delle opinioni sui migliori siti di immersio‐
ne, si nota che esiste una generale concor‐
danza sui siti di immersione ritenuti più belli e ricchi per varietà delle specie di fauna e flo‐
ra acquatica presenti e per bellezza dei fon‐
dali: su tutti, spiccano due siti di eccellenza (Secca del Papa 1 e 2) che sono in vetta an‐
che alla classifica dei luoghi in cui è più facile avvistare cernie di grandi dimensioni. Confrontando tali risultati con i dati riportati I siti preferiti dagli operatori dei centri nell’indagine 2007, si evince che, Secca del diving e dai sub sono quelli in cui è più Papa 1 continua ad essere indicata come un sito in cui si realizzano frequenti immersioni probabile avvistare cernie di grosse dimensioni (20%), seguita da Secca del Papa 2 (20%) e da Tegghja Liscia (18%). Nella categoria “Altri siti” rientrano: Molara e Cala Cicale, entrambi con una frequenza di risposta pari a uno. 36
72 Graf.33a: dettaglio dei siti di immersione più fre‐
quentati secondo i gestori dei diving. Confronto tra il 2007 e il 2008 Graf. 34: propensione del sub a visitare siti dove sono presenti cernie di grosse dimensioni 3.3.5 Livello di “interesse” dei diving per la Se si cerca di porre un confronto con i dati ri‐
specie cernia guardanti le interviste condotte presso il Spostando il focus dell’analisi al cuore campione dei sub, ciò che risalta è tuttavia la dell’indagine, passiamo ad analizzare le ri‐
contraddittorietà dei risultati. A fronte infatti sposte ai quesiti riguardanti specificatamente delle dichiarazioni dei centri diving secondo la gestione della popolazione di cernia cui i sub preferiscono visitare i siti in cui sono nell’AMP. presenti cernie di grosse dimensioni, il cam‐
pione dei turisti sub, invece, afferma che la Innanzitutto, occorre rilevare che l’89% dei presenza della specie cernia non rappresenta responsabili diving ritiene che i turisti sub un fattore essenziale nella scelta del sito di preferiscano esplorare maggiormente siti in immersione. cui sono presenti cernie di grosse dimensioni. Gli stessi, infatti, riferiscono che l’esperienza Osservando i risultati presentati nel grafico ricreativa subacquea in cui si possa avvistare 35 si evince che ancora una volta, Secca del la cernia emozioni il turista a tal punto da os‐
Papa 1 risulta il sito di immersione maggior‐
servare la specie con stupore e ammirazione. mente frequentato dalla specie cernia (22%), seguito da Secca del Papa 2 (20%), Tegghja Secondo l’89% dei titolari dei diving, i turisti sub preferiscono esplorare maggiormente siti in cui sono pre‐
senti cernie di grosse dimensioni Liscia (18%) e Punta Arresto (18%). 73 Graf.35: dettaglio dei siti di immersione in cui è possibile incontrare più frequentemente la specie cernia maggior diffusione delle cernie di grandi di‐
mensioni negli altri siti di immersione. Graf. 35b: dettaglio dei siti di immersione in cui è possibile incontrare più frequentemente la specie cernia. Confronto tra il 2007 e il 2008 Tale risultato appare in linea con quanto e‐
Dall’analisi incrociata dei dati presso catego‐
spresso anche dai turisti sub (grafico 35a). rie di indagine diverse (sub e diving) e rispet‐
Graf.35a: dettaglio dei siti di immersione in cui è possibile incontrare più frequentemente la specie cernia. Confronto tra i sub e i diving to ai risultati del 2007, si evince dunque che Secca del Papa 1 è uno dei siti maggiormente frequentati, per varie ragioni che vanno dalla bellezza dei fondali e della fauna sottomari‐
na, alla particolarità della presenza di cernie di grosse dimensioni. Importante altresì notare come secondo l’89% dei gestori dei centri diving intervistati, la specie cernia ricopre per l’AMP L’analisi dinamica compiuta tra gli anni 2007 un’importanza cruciale (grafico 36). e 2008, pur mantenendo invariate le prime Secondo l’89% dei gestori dei centri quattro posizioni nella classifica dei siti più frequentati dalla specie cernia, mostra un no‐
tevole cambiamento nella frequenza delle ri‐
sposte, con una minore concentrazione nel 2008. Tale dato potrebbe far supporre una 74 diving la specie cernia riveste un’importanza cruciale Graf. 36: giudizio sull’importanza della presenza di cernie nell’AMP di TPCC 3.3.6 I centri diving e l’AMP. Aspettative, preferenze e problematiche nella gestione dei siti di immersione e della popolazione di cernie Gli ultimi tre quesiti del questionario cercano di raccogliere le opinioni dei titolari dei diving in merito ad alcune problematiche che l’Ente gestore si trova a dover affrontare. Sono varie le ragioni che spingono i soggetti Il primo dato che emerge riguarda la perce‐
intervistati a ritenere la cernia una specie im‐
zione rispetto a quello che in letteratura è portante per l’AMP di TPCC. Il 56% ritiene che definito come “conflicting consumer needs”. essa eserciti una forte attrazione nei confron‐
L’89% degli intervistati riterrebbe utile avere ti dei sub, mentre il 22% riporta ragioni mag‐
giormente legate agli zone di immersione dove sia vietata qualsiasi equilibri forma di pesca. Secondo i pareri dei soggetti dell’ecosistema e quindi alla ricchezza di bio‐
intervistati tale situazione “desiderabile”, diversità che la presenza della specie contri‐
specialmente con riferimento alla specie cer‐
buisce a garantire. nia, permetterebbe di creare un circolo vir‐
Secondo più della metà dei titolari tuoso tale da aumentare attraverso le attività dei centri di immersione, la cernia esercita una forte attrazione nei confronti dei sub di immersione e di snorkeling, il valore dell’immersione. È opportuno ricordare che le informazioni ottenute attraverso le intervi‐
Graf. 37: principali ragioni dell’importanza della specie cernia per l’AMP di TPCC secondo i gestori dei diving ste socio‐economiche, spesso frutto di valu‐
tazioni soggettive e influenzate dagli interessi di categoria, devono essere integrate con i dati derivanti dagli studi naturalistici. Allo stesso tempo, però, i risultati dell’indagine qualitativa condotta sui diving, si rilevano particolarmente utili al fine di un efficace sta‐
keholder management e stewardship in‐
volvement con i gestori dei diving. 75 Graf. 38: desiderio dei diving di disporre di zone di rico riguardante la customer satisfaction del immersione dove sia vietata qualsiasi forma di turista (non quella naturalistica, oggetto di pesca altri studi settoriali). Emerge, abbastanza chiaramente, che l’AMP, nonostante sia ge‐
stita con criteri manageriali che portano a e‐
levati livelli di efficienza ed efficacia, si trova a risentire di quelle patologie sistemiche ca‐
ratteristiche di tutto il sistema turistico, il quale soffre (come la maggior parte delle lo‐
calità costiere italiane) di periodi di stress Per quanto riguarda invece il quesito più di‐
stagionale nelle 3 o 4 settimane di punta. rettamente connesso alla capacità di carico Una buona percentuale (33%) dei gestori di‐
“sociale” dei siti di immersione37, il 67% degli ving valuta invece più rilevanti altre minacce intervistati ritiene che i siti soffrano di un cer‐
per il settore. Essi ritengono che la capacità di to livello di sovraffollamento soprattutto nel‐
carico “sociale” dei siti di immersione sia suf‐
le settimane centrali del mese di agosto, du‐
ficiente, e sostengono che il fattore più pre‐
rante le quali le richieste di immersioni sono occupante per lo sviluppo del settore sia molto più frequenti. In particolare i siti Secca quello dei costi dell’offerta turistica, tenden‐
del Papa 1 e 2 e Tegghja Liscia, secondo la zialmente elevati, notando uno spostamento percezione degli operatori, sono zone di im‐
delle preferenze di alcuni clienti verso pac‐
mersione dove, limitatamente ai periodi di chetti turistici più convenienti offerti da altre massima affluenza, si supera la capacità di destinazioni, soprattutto estere. carico “turistica”, vale a dire la capacità di ca‐
L’ipotesi di stabilire un numero chiuso e una 37
La Carrying capacity a cui si fa riferimento in questo contesto è la così detta “effective or permissible car‐
rying capacity (ECC)” diversa dalla “physical carrying capacity (PCC)”. L’ECC può essere individuata come ECC = PCC – Cf1 – Cf2. Dove Cf1 e Cf1 sono dei fattori correttivi dovuti a elementi relativi alla customer sati‐
sfaction ecoturistica. Si tratta di una capacità di carico sociale, distinta, da valutare separatamente e inter‐
pretare congiuntamente a quella biologica (Cfr. anche DAVIS D., TISDELL C, 1995) “fee” aggiuntiva per l’immersione nei periodi di iper‐stagionalità, così come già sperimen‐
tato in altre aree protette, potrebbe rispon‐
dere a criteri di miglioramento della custo‐
mer satisfaction turistica e di autofinanzia‐
mento dell’AMP; eventuali scelte in tal senso dovrebbero comunque essere armonizzate 76 Graf. 39: giudizio sul rapporto tra le richieste di immersioni e la social carrying capacity dei siti con le indicazioni derivanti dagli studi natura‐
listici. I diving, probabilmente guidati dai loro inte‐
ressi di categoria, espongono, inoltre, la ri‐
chiesta di avere più punti di immersione at‐
trezzati con un maggior numero di boe e ga‐
vitelli, in particolar modo vicino ai siti più fre‐
quentati. Parte dei diving, infatti, sostiene che i punti di immersione attualmente dispo‐
Il quadro conoscitivo dell’attività subacquea nibili sarebbero insufficienti a soddisfare la presso i gestori dei diving si conclude con un richiesta reale. In particolare, alcuni intervi‐
quesito che sposta il focus dell’analisi su una stati avanzano la richiesta di prevedere age‐
problematica di più ampio respiro, ponendo volazioni per i diving “storici”, quelli già attivi la gestione dei siti di immersione in un’ottica prima dell’istituzione dell’AMP, i quali hanno futura evolutiva. vissuto la chiusura dei siti nella zona A (in cui effettuavano immersioni), e la conseguente L’89% degli intervistati ritiene che un’oculata concentrazione dei diving nell’area aperta a attività di gestione della pesca e di conserva‐
tutti. Le opinioni rilasciate dagli intervistati zione della cernia possa essere una delle stra‐
che, in qualità di operatori direttamente tegie utili a promuovere un futuro amplia‐
coinvolti, mancano talvolta di obiettività, e mento dei siti di immersione. non trovano, infatti, conferme nel confronto con altre AMP, in cui vengono tollerati livelli di concentrazione più elevati di quelli di TPCC. Alcuni sub, inoltre, sostengono che i diving locali dovrebbero essere maggiormente tute‐
lati e agevolati rispetto a chi giunge da altre zone della Sardegna. 77 Graf. 40: giudizio sulla gestione della pesca e sulla ni per catturare specie (come i crostacei) che conservazione/ripopolamento della cernia per un possono essere pescati facilmente senza futuro ampliamento del numero di siti di immer‐
l’ausilio di fucili o altri strumenti. Nel com‐
sione plesso, dunque, secondo l’opinione di alcuni intervistati, a fronte di un aumento conside‐
revole di alcune specie come la cernia, sem‐
bra essersi registrata negli ultimi anni la per‐
dita di specie di più piccole dimensioni, in particolare dell’aragosta. Si tratta di perce‐
zioni soggettive, che, come avviene in altre aree protette per l’effetto di altri animali D’altra parte, è essenziale tenere presenti simbolo (in particolare i grandi predatori), anche le opinioni discordanti relative non presentano alcun fondamento scientifi‐
all’aumento della presenza della specie cer‐
co, ma che possono essere tenute in conside‐
nia nell’AMP. razione nelle strategie di formazione del con‐
Alcuni gestori sostengono che la specie cer‐
senso rivolte a tale categoria di operatori e‐
nia, seppur importante per la biodiversità, conomici. possa paradossalmente rappresentarne una Le interviste condotte presso i responsabili minaccia quando la stessa sia presente in dei centri di immersione, pur se somministra‐
quantità eccessive. Stando a quanto riferito te a un segmento parziale, offrono alcune da questi operatori nei fondali dell’AMP il prime indicazioni sui problemi e sulle perce‐
numero delle cernie è notevolmente cresciu‐
zioni soggettive, le quali meritano di essere to negli ultimi anni. Secondo la percezione di monitorate e investigate in modo costante al tali soggetti, alcune specie, come il polpo, il fine di predisporre idonee strategie di comu‐
grongo, l’aragosta, la spigola sono diminuite, nicazione, per evitare la diffusione di perce‐
fenomeno questo che tali soggetti ricondu‐
zioni distorte dei fenomeni reali e soprattut‐
cono in parte alla crescita di numero della to, coerentemente con le indicazioni IUCN, cernia, che loro definiscono una specie vora‐
per rafforzare le politiche di stewardship in‐
ce. Gli stessi intervistati asseriscono, inoltre, dispensabili per lo sviluppo duraturo del set‐
la presenza di subacquei autonomi che nono‐
tore. stante i divieti di pesca, compiono immersio‐
78 Da una riflessione complessiva, a termine della presentazione dei risultati delle intervi‐
ste condotte presso i turisti sub e i gestori dei centri di immersione, si evince che la cernia bruna rappresenta una specie simbolo per l’AMP che funge da forte attrattore per una cospicua parte di un segmento turistico, quel‐
lo subacqueo, in forte crescita. Appare dun‐
que essenziale monitorare costantemente le caratteristiche, le opportunità e le criticità del segmento al fine di porre in essere strategie di azione future in grado di potenziare il si‐
stema e garantire la conservazione della spe‐
cie cernia e, più in generale, dell’ecosistema naturale. 79 3.4 Indicazioni per le ricerche future L’indagine condotta presenta ancora molte ‐ che il questionario non sia mai auto compi‐
delle caratteristiche dell’indagine pilota. In lato dagli intervistati e sia somministrato di‐
particolare è stata scelta una forma di que‐
rettamente da un intervistatore esperto; stionario abbastanza ampia, per operare suc‐
‐ che il questionario sia tradotto in almeno cessive riflessioni sulla composizione delle altre tre lingue (inglese, francese e tedesco). domande, distinguendo quelle essenziali, da quelle importanti, e infine da quelle accesso‐
Attraverso tali interventi e una regolarità nel‐
rie. La stagionalità dell’indagine, concentrata la conduzione delle indagini sarà possibile nella parte centrale e terminale della stagio‐
creare un processo di rilevazione permanen‐
ne turistica, dettata da esigenze insormonta‐
te, in grado di alimentare il sistema informa‐
bili di carattere operativo, e la metodologia di tivo socio‐economico di gestione e fornire in‐
somministrazione sono poi altri fattori che dicazioni attendibili come Decision Suppor‐
hanno potuto influenzare le potenzialità de‐
tying System. scrittive e interpretative dello strumento di indagine. Al fine di far assumere alle indagini in oggetto maggiore valenza esplicativa dei fenomeni investigati, per le indagini future si ritiene es‐
senziale che: ‐ sia formulato un piano di campionamento stratificato (sulla base di parametri primari relativi ai centri diving, mese dell’anno, gior‐
no della settimana); ‐ sia elaborato un questionario snellito con‐
centrato su alcune “key questions”; 80 3.5 Spunti di riflessione. AMP di TPCC e turismo naturalistico subacqueo: un labo‐
ratorio di sviluppo turistico responsabile per tutta la Sardegna Il percorso di ricerca delineato in questo lavo‐
presenta il principale “vessillo”, per la grande ro non è stato certamente facile. Le sfide da attrazione che esercita sugli utenti sub. affrontare sono state numerose. Qualsiasi Focalizzando l’attenzione sui risultati della ri‐
specie animale è parte integrante di un si‐
cerca, dunque, occorre evidenziare che sono stema, molto più complesso, in cui ogni sin‐
stati sostanzialmente riconfermati i risultati golo elemento contribuisce a dare valore agli riscontrati nel precedente studio pilota del altri con cui è direttamente collegato. Anche 2007, giungendo dunque a stimare un valore la specie cernia non può presentare caratteri‐
ricreativo complessivo delle immersioni su‐
stiche isolabili da permettere di giungere a bacquee pari a circa € 15.000.000. L’analisi una stima economica precisa che possa darne qualitativa approfondita in questo lavoro ha conto del reale valore. L’ecosistema marino, poi permesso di offrire alcuni spunti di rifles‐
infatti, racchiude interrelazioni e valori imma‐
sione che, se messi a sistema con eventuali teriali, latenti, difficilissimi da quantificare e rilevazioni successive a carattere socio‐
certamente ha un valore complessivo supe‐
economico e con gli altri “saperi” (in primis riore a quello estrapolabile da qualsiasi me‐
quello naturalistico) di cui si compone il mo‐
todo di quantificazione monetaria. saico di conoscenze necessario all’AMP, pos‐
L’approccio di analisi sistemico che ha guida‐
sono essere fondamentali nel quadro cogniti‐
to l’intero lavoro ha comunque permesso di vo prospettico e dinamico da formulare per giungere a una valutazione attendibile, di os‐
migliorare la gestione del comparto turistico servare molteplici sfaccettature dei fenomeni subacqueo. oggetto di indagine e di formulare riflessioni Il risultato essenziale di questo lavoro rispec‐
a carattere organico sul comparto esaminato. chia l’ottica sistemica con cui è stato costrui‐
In quest’ottica, dunque, la valutazione eco‐
to. Fino ad oggi l’AMP di TPCC, con grande nomica della specie cernia doveva necessa‐
senso di responsabilità, ha fatto scelte corag‐
riamente inserirsi in un percorso scientifico giose e innovative per migliorare la qualità più complesso teso a osservare l’intero com‐
dell’ambiente naturale, dell’esperienza turi‐
parto turistico subacqueo che si è sviluppato stica e il benessere delle popolazioni che vi‐
nell’AMP di TPCC, di cui la specie cernia, rap‐
vono in questo “incantato lembo di mare nel 81 cuore del Mediterraneo”. Questo però non L’AMP di TPCC sta diventando in concreto può essere sufficiente: il comparto del wil‐
“un laboratorio per lo sviluppo di un turismo derness tourism soffre di molte delle patolo‐
responsabile”, uno “spazio dinamico” in cui si gie tipiche del turismo balneare sardo, italia‐
sperimentano, concreando insieme alla col‐
no e mediterraneo in generale. Si tratta di lettività locale, strategie e azioni per il miglio‐
patologie, come la stagionalità, dovute a una ramento non solo dell’offerta naturalistica mancata attuazione di una visione sistemica costiera e marina di questo tratto di mare, per lo sviluppo del territorio e che solo gli en‐
ma divenendo un punto a cui tutto il turismo ti che possono attuare tale visione sistemica balneare della Sardegna può guardare per un possono risolvere. futuro economico, sociale, ecologico e cultu‐
rale migliore di tutta l’Isola. Ma quale può essere il ruolo di un’istituzione così piccola, dotata di un budget e di un bi‐
L’AMP ‐ come fecero i fratelli Wright co‐
lancio così irrilevanti rispetto all’economia struendo il primo prototipo di aereo e dimo‐
della zona su cui deve andare a incidere? strando che volare era possibile ‐ sta dimo‐
strando che lo sviluppo socio economico re‐
L’AMP di TPCC ha ancora davanti a sé nume‐
sponsabile è possibile. Gli altri enti preposti rose sfide ardue da affrontare, ma se rimane allo sviluppo socio‐economico ‐ come fece la ancorata al forte e lungimirante senso di re‐
Mc Donnel Douglas, producendo in scala il sponsabilità e alle competenze che fin ora DC3 nel 1935 e dimostrando che tutti pote‐
l’hanno contraddistinta, potrà interpretare vano convenientemene volare ‐ possono “in‐
un ruolo decisivo per guidare l’intero sistema gegnerizzare” ed esportare il prototipo AMP, verso uno scenario futuro di sviluppo respon‐
la sua filosofia e visione dello sviluppo, e far sabile. sì che tutte le località sarde comprendano il Alla luce di quanto è emerso da questa anali‐
valore e trovino lo sviluppo responsabile con‐
si, l’AMP deve anzitutto “mantenere la pro‐
veniente e possibile. Allora tutto il sistema pria fede nel futuro” (US NPS Advisory Board, balneare potrà rafforzare quella “fede in un 2001: 1) e proseguire sulla strada della con‐
futuro economico, sociale e ambientale mi‐
servazione, dell’attività di educazione e sen‐
gliore”, di cui l’AMP sembra essere il testi‐
sibilizzazione nei confronti dei diving e dei tu‐
mone più tenace, attivo e dinamico. risti più in generale. 82 BIBLIOGRAFIA BODILIS P., GANTEAUME A., FRANCOUR P., Recruitment of the dusky grouper (Epinephelus Marginatus) in the North‐Western Mediterranean Sea, Cybium Vol. 27 BULTE, E. H, AND VAN KOOTEN, G. C., Marginal valuation of charismatic species: implications for con‐
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88 APPENDICI 89 APPENDICE I SUB, CERNIE ED AMP CARATTERISTICHE DELLA DOMANDA, PREFERENZE E SODDISFAZIONE I RISULTATI DELLE INTERVISTE SEZIONE I. Informazioni sulla visita dell’AMP di TPCC Tab. I‐1: ripartizione delle interviste tra italiani e stranieri nei diversi centri diving LUOGO DELL’INTERVISTA ITALIANI STRANIERI TOTALE Porto San Paolo Diving Center 168 1 169 Centro Sub Tavolara 60 2 62 Happy Diving (Camping Tavolara) 12 5 17 TOTALE 240 8 248 Graf. I‐1a: ripartizione dei turisti tra italiani e stranieri i Graf. I‐1b: ripartizione della quota di italiani e stranieri per ogni centro diving Graf. I‐2: luogo di residenza ii Tab. I‐2: dettaglio delle regioni di provenienza Lombardia Lazio Sardegna Emilia Romagna Veneto Piemonte Toscana Estero Trentino Campania Liguria, Marche, Basilicata Puglia, Calabria TOTALE TOTALE % 67 38 33 31 25 15 14 8 6 3 27,0% 15,3% 13,3% 12,5% 10,1% 6,0% 5,6% 3,2% 2,4% 1,2% 0,8% 0,4% 100% 2∀ 1∀ 248 Graf. I‐3: percentuale di residenti in Sardegna iii Tab. I‐3: dettaglio delle principali località di soggiorno dei sub (non residenti in Sardegna) Loiri‐Porto San Paolo San Teodoro Olbia Porto Istana Budoni Porto Taverna Murta Maria Capo Ceraso Porto Rotondo Capo Coda Cavallo Santa Lucia San Pantaleo Arborea Alghero, Golfo Aranci, Golfo di Orosei, La Madda‐
lena, Santa Giusta, S‐ Teresa di Gallura, Siniscola, Telti Non risponde TOTALE iv TOTALE 105 26 19 12 12 9 7 4 4 4 3 3 2 % 47,3% 11,7% 8,6% 5,4% 5,4% 4,1% 3,2% 1,8% 1,8% 1,8% 1,4% 1,4% 0,9% 1∀ 0,4% 4 222 1,8% 100% SEZIONE II. Valutazione delle preferenze del sub e della qualità dei fondali dell’AMP di TPCC
Graf. I‐4a: livello di conoscenza dell’AMP di TPCC Graf. I‐4b: livello di conoscenza dell’AMP di TPCC. Ripartizione tra italiani e stranieri v Tab. I‐4: numero di immersioni nel corrente anno (livello di fedeltà all’AMP di TPCC) TOTALE % 1 52 30% 2 23 13% 3 22 13% 4 14 8% 5 ≤ i < 10 23 13% 10 ≤ i < 20 21 12% 20 ≤ i < 30 6 3% 30 ≤ i < 45 5 3% 45 ≤ i < 100 3 2% ≥ 100 3 2% 172 100% TOTALE Tab. I‐5: numero di immersioni nel precedente anno (livello di fedeltà all’AMP di TPCC) TOTALE % 0 51 30% 1 3 2% 2 3 2% 3 7 4% 4 8 5% 5 ≤ i < 10 25 15% 10 ≤ i < 20 36 21% 20 ≤ i < 30 18 10% 30 ≤ i < 50 8 5% 50 ≤ i < 80 6 3% ≥ 80 7 4% 172 100% TOTALE vi Graf. I‐5: principali motivazioni che hanno spinto i sub a visitare i fondali dell’AMP di TPCC vii Graf. I‐6: livello di conoscenza tra i sub della presenza di cernie nell’AMP di TPCC Graf. I‐6a: livello di conoscenza tra i sub della presenza di cernie nell’AMP di TPCC. Suddivisione tra italiani e stranieri
viii Graf. I‐7: percentuale di sub che hanno avvistato la specie cernia durante le immersioni nei siti dell’AMP di TPCC Tab. I‐6: siti di immersione in cui è stata avvistata la specie cernia DETTAGLIO DEI SITI Secca del Papa 1 Secca del Papa 2 Tegghja Liscia Punta Arresto Grottone Occhio di Dio Altri siti38 TOTALE 150 125 125 119 97 96 115 % 18% 15% 15% 14% 12% 12% 14% 38
La categoria “altri siti” comprende Cala Cicale (2%), Punta La Mandria (2%), I Tre Fratelli (2%), Punta Levante (2%), Secca del Fico (1%), Beach Rock (1%), Proratora (1%), Isola Rossa (0,7%), Secca Elefante (0,7%), Secca Alessandrina (0,5%), Archetto (0,4%), La Poltrona (0,3%), Secca di Mezzo Canale (0,1%). ix Tab. I‐7: migliori siti di immersione DETTAGLIO DEI SITI Secca del Papa 2 Secca del Papa 1 Punta Arresto Tegghja Liscia Grottone Occhio di Dio Altri siti39 Non risponde TOTALE 119 118 59 58 45 45 21 21 % 23% 23% 11% 11% 9% 9% 4% 4% Graf.I‐8: livello di fedeltà alla “specie cernia” ed all’ambiente dell’AMP (Disponibilità a immergersi nei siti dell’AMP anche senza la presenza della specie cernia) 39
La categoria “altri siti” comprende: Cala Cicale (2%), Isola Rossa (1%), Secca del Fico (1%), Secca Elefante (1%), I Tre Fratelli (1%), Punta La Mandria (1%), Punta Levante (1%), Molarotto (1%), Relitti (0,2%), Proratora (0,2%), Ghigliottina (0,2%), Archetto (0,2), Relittone Coda Cavallo (0,2%), Omega (0,2%), Le Piscine (0,2%), Ancore (0,2%). x Tab. I‐8: giudizio sulla qualità dell’immersione nei siti dell’AMP di TPCC TOTALE % Eccellente 169 68% Buona 68 27% Sufficiente 2 1% Scarsa ‐ ‐ Pessima ‐ ‐ Non risponde 9 4% 248 100% TOTALE xi SEZIONE III. Valutazione del costo del viaggio Graf. I‐9: mezzo utilizzato per raggiungere le vicinanze dell’AMP di TPCC Graf.I‐10: aumento massimo di costo per immergersi nei fondali dell’AMP di TPCC xii Graf. I‐11: dettaglio delle ragioni per cui alcuni sub non sarebbero disposti ad accettare aumenti di costo xiii Graf.I‐12: aumento massimo di costo che i sub accetterebbero per immergersi nei fondali dell’AMP di TPCC e vedere cernie di grosse dimensioni Tab. I‐9: disponibilità a pagare un biglietto d’accesso all’AMP di TPCC (con destinazione alla conservazione dell’area) TOTALE % 0 € 86 35% 1‐2 € 45 18% 3‐5 € 55 22% 6‐10 € 8 3% 10‐15 € 5 2% 15‐20 € 4 2% 20‐30 € 3 1% 30‐50 € 5 2% Superiore a 50 € ‐ ‐ Non risponde 37 15% TOTALE 248 100% xiv Graf. I‐13: disponibilità ad una regolamentazione delle visite secondo un numero programmato (chiuso) di visitatori (senza costi d’ingresso) Graf. I‐14: disponibilità a tornare a fare immersioni nell’AMP di TPCC xv Graf. I‐15: disponibilità a spendere una somma superiore al 40%, rispetto alle spese di viaggio e alloggio SEZIONE IV. Dati generali Graf.I‐16: fasce di età degli intervistati xvi Graf. I‐17: sesso Graf.I‐18: livello di brevetto posseduto xvii Tab. I‐10: professione esercitata (dettaglio) Impiegato Studente Libero professionista Medico Dirigente Insegnante Commerciante Imprenditore Tecnico Artigiano Ingegnere, Architetto, Consulente, Commercialista Militare, Pensionato Casalinga, Operaio Avvocato Altre professioni (Farmacista, Notaio, Parrucchiere, Psicoterapeuta)
Disoccupato Non risponde TOTALE Graf. I‐19: fascia di reddito di appartenenza xviii TOTALE 43 35 27 11 11 9 9 8 7 6 5∀ 4∀ 3∀ 2 1∀ 1 41 248 % 17,3% 14,1% 10,9% 4,4% 4,4% 3,6% 3,6% 3,2% 2,8% 2,4% 2,0%∀
1,6%∀
1,2%∀
0,8% 0,4∀%
0,4% 16,5% 100% Graf.I‐20: Tipologia di struttura ricettiva utilizzata per il soggiorno xix APPENDICE II I CENTRI DIVING E L’AMP ASPETTATIVE, PREFERENZE, PROBLEMATICHE, PREOCCUPAZIONI NELLA GESTIONE DEI SITI DI IMMERSIONE E DELLA POPOLAZIONE DI CERNIE I RISULTATI DELLE INTERVISTE SEZIONE I. Informazioni sul centro diving Tab. II‐1: localizzazione dei centri diving ESTERNI/INTERNI AI COMUNI DELL’ AMP TOTALE % Interni 6 67% Esterni 3 33% TOTALE 9 100% Graf. II‐1 localizzazione dei centri diving xx Tab. II‐2: stagionalità dell’offerta Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre N° CENTRI DIVING APERTI NEL PERIDO INDICATO 11,1% 11,1% 22,2% 44,4% 66,7% 77,8% 88,9% 100,0% 88,9% 44,4% 22,2% 22,2% Graf. II‐2: stagionalità dell’offerta xxi Tab. II‐3: distribuzione percentuale dei turisti per provenienza. Stima dei sub CENTRI DIVING Aqua Diving Aquarius Diving Atlantica Scuba Club Centro Immersioni Figarolo Deep Vibration Diving Atmosphere Diving Karibu Happy Diving Porto San Paolo Diving MEDIA REGIONALE NAZIONALE 10% 70% 5% 80% 10% 60% 30% 55% 5% 95% 3% 90% 0% 75% 2% 78% 10% 80% 8% 76% ESTERA 20% 15% 30% 15% 0% 7% 25% 20% 10% 16% Graf. II‐3: distribuzione percentuale dei turisti per provenienza (Dato aggregato) xxii SEZIONE II. Valutazione economica delle immersioni subacquee e delle preferenze dei siti di immersione Graf. II‐4: prospetto dei siti di immersione preferiti dai diving40 Graf. II‐5: scelta del sito di immersione 40
Nella categoria “Altri siti” rientrano: Molara e Cala Cicale, entrambi con una frequenza di risposta pari a uno. xxiii Graf. II‐6: propensione del sub a visitare siti dove sono presenti cernie di grosse dimensioni
Tab. II‐4: costo base di una singola immersione COSTO TOTALE % 40 € 5 56% 45 € 2 22% 30 € 1 11% Non risponde 1 11% TOTALE 9 100% MEDIA PONDERATA 40 € Graf. II‐7: presenza di un supplemento di costo per le immersioni nell’AMP di TPCC xxiv Tab. II‐5: dettaglio dei siti di immersione più frequentati SITI DI IMMERSIONE TOTALE % Secca del Papa 1 5 38% Tegghja Liscia 3 23% Secca del Papa 2 2 15% Punta Arresto 2 15% Altri siti 1 8% Non risponde 1 8% Graf. II‐8: dettaglio dei siti di immersione in cui è possibile incontrare più frequentemente la spe‐
cie cernia xxv Graf. II‐9: giudizio sull’importanza della presenza di cernie nell’AMP di TPCC Graf. II‐10: principali ragioni dell’importanza della specie cernia per l’AMP di TPCC secondo i gesto‐
ri dei diving xxvi Graf. II‐11: desiderio dei diving di disporre di zone di immersione dove sia vietata qualsiasi forma di pesca Graf. II‐12: giudizio sul rapporto tra le richieste di immersioni e la capacità di carico dei siti xxvii Graf. II‐13: giudizio sulla gestione della pesca e sulla conservazione/ripopolamento della cernia per un futuro ampliamento del numero di siti d’immersione xxviii ALLEGATO I ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE PER LO SVILUP‐
PO SOCIO‐ECONOMICO RESPONSABILE DEL COMPARTO DEL TURISMO SUBACQUEO xxix A1. Il turismo naturalistico in una prospettiva di sviluppo responsabile L’analisi condotta, oltre a mettere in luce A.1.1 Alcune indicazioni dell’analisi socio‐
l’elevato valore economico derivante dalla economica conservazione della popolazione di cernia L’analisi svolta, pur con tutte le cautele deri‐
bruna e dell’ecosistema marino più in gene‐
vanti dalla specializzazione disciplinare e dal rale, traccia un quadro del segmento del turi‐
grado di soggettività di alcuni quesiti, costi‐
smo naturalistico subacqueo, che offre indi‐
tuisce uno strumento diagnostico, che per‐
cazioni utili per eventuali successive analisi a mette di individuare dei fattori esterni che carattere dinamico e sistemico. influenzano l’efficacia della gestione Ne emerge la descrizione di un settore dina‐
dell’AMP di TPCC nel particolare segmento mico, eterogeneo e articolato. Il quadro del turismo subacqueo. L’approccio seguito complessivo della situazione permette di de‐
offre informazioni socio‐economiche integra‐
lineare anche alcuni elementi chiave e di of‐
bili nel sistema informativo di gestione e uti‐
frire qualche suggerimento per i decision lizzabili nel cammino già da tempo intrapreso maker che potranno integrare le analisi pro‐
dal management dell’AMP per orientare venienti dalle scienze economico‐sociali con l’intero sistema turistico in cui si trova inseri‐
quelle derivanti dagli altri settori scientifico ta verso i principi dello sviluppo responsabile. disciplinari, in particolare da quello naturali‐
I risultati dell’indagine svolta sul campo han‐
stico. Emergono, infatti, conoscenze che po‐
no restituito un quadro del settore turistico trebbero essere preziose per il rafforzamento subacqueo che soffre di alcune patologie tipi‐
delle politiche volte alla formazione del con‐
che di tutte le località balneari italiane. No‐
senso e, in parte, per aumentare ulterior‐
nostante gli sforzi effettuati dall’AMP per ov‐
mente il livello di sinergia tra le finalità con‐
viare a tale fenomeno, il turismo subacqueo servativa e ricreativo‐compatibile del com‐
risente dell’eccessiva dipendenza che tutto il parto del turismo subacqueo più in generale. comparto balneare sardo ha dalla stagionali‐
tà, con tutte le problematiche che ciò com‐
porta. In primis, il sovraffollamento delle lo‐
calità nel periodo a cavallo di ferragosto si ri‐
percuote anche sull’esperienza subacquea (intesa in senso lato, anche se limitatamente xxx a pochissimi siti di immersione), con qualche cie cernia, alcuni intervistati percepiscono fenomeno tipico dello stress sociale (non na‐
una diminuzione di alcune specie ittiche, in turalistico) da picco stagionale. In questo particolare dell’aragosta. Tale fenomeno è senso il settore ecoturistico subacqueo di associato dagli operatori a una percezione TPCC, come tutto il comparto turistico, po‐
sociale latente di attività di pesca di frodo trebbe beneficiare dall’attuazione di politiche che, nonostante gli intensi controlli, continua regionali volte a migliorare la stagionalità a essere ritenuta dagli operatori come pre‐
dell’intero settore balneare. sente nell’area. Tale percezione, non scienti‐
ficamente documentata, è da segnalare Rilevante anche il problema concernente i nell’ottica delle necessarie politiche di stake‐
costi eccessivi della vacanza in questa zona, holder management e soprattutto di stewar‐
fenomeno da affrontare anche in considera‐
dship da attuare verso questa categoria di zione degli scenari competitivi globali nel set‐
soggetti. tore balneare a cui potrebbe essere associata la scarsa sensibilità da parte dei turisti sub La metodologia di analisi utilizzata ha per‐
nel contribuire economicamente alla tutela messo di identificare dei lati positivi che, at‐
dell’area. traverso una gestione oculata, possono tra‐
sformarsi in grandi opportunità per il com‐
Le altre riflessioni emerse sono correlate parto esaminato. E’ essenziale al riguardo maggiormente alla specie cernia e ai diving. L’avvistamento di una cernia porre particolare attenzione al fenomeno de‐
rende gli arrivi di turisti stranieri. Anche per tale fe‐
l’esperienza ricreativa subacquea più prezio‐
nomeno, come per quello della stagionalità, sa ed emozionante. Il fatto che per molti non l’AMP di TPCC potrebbe beneficiare sensibil‐
rappresenti comunque un fattore “essenzia‐
mente di idonee politiche a carattere siste‐
le” nella scelta di effettuare un’immersione, mico condotte a livello regionale. I bassi flus‐
deriva dall’approccio olistico che sembra ca‐
si registrati, lasciano intravedere ottimi mar‐
ratterizzare i sub, molto attratti dall’amenità gini di crescita ove ci fosse un’azione tesa a dell’intero ecosistema. Pur con tutte le limi‐
potenziare i flussi di arrivo di tale categoria. tazioni dovute alla natura sociale dell’aspetto Maggiori turisti stranieri significherebbero, oggetto di indagine, sembra emergere, inol‐
infatti, una maggior concentrazione nelle tre, che, a fronte di una percezione consoli‐
shoulder seasons e quindi una stagione turi‐
data e ubiquitaria dell’abbondanza della spe‐
stica più prolungata. xxxi Gli altri principali aspetti che influenzano la che qualità dell’esperienza turistica del comparto dell’ecosistema marino e del settore turistico oggetto di studio sono sempre afferenti al subacqueo. A ciò si aggiunge la disponibilità modello di sviluppo balneare seguito per del turista a una regolamentazione delle visi‐
l’intera area oggetto di indagine e riguarda‐
te, nei limitati periodi di stress di cui soffre no, ad esempio, il sistema insediativo o quel‐
tutto il comparto balneare, e una percezione lo dei servizi pubblici, quest’ultimo da miglio‐
diffusa della cernia come specie in grado di rare (anzitutto i trasporti) rispetto alle esi‐
migliorare l’esperienza ricreativa subacquea. genze del settore. Sempre con riferimento al ruolo della specie A fronte dei margini di miglioramento osser‐
simbolo oggetto di studio, rileva positiva‐
vati, per la maggior parte imputabili a fattori mente l’alto livello di conoscenza della pre‐
sistemici interni alla sfera d’influenza, ma e‐
senza della cernia nell’AMP, l’alta percentua‐
sterni a quella di azione, dell’AMP, si ravvisa‐
le di turisti che dichiara di aver avvistato al‐
no alcuni punti di forza che possono costitui‐
meno una cernia durante l’immersione e so‐
re delle opportunità in grado di apportare prattutto il fatto che l’avvistamento di una benefici a tutto il settore del turismo subac‐
cernia migliori sensibilmente l’esperienza ri‐
queo. creativa subacquea. al benessere La cernia ricopre, quindi, un’importanza cru‐
In particolare, l’analisi ha reso evidente come ciale per l’AMP, non solo perché arricchisce il Consorzio di gestione sia riuscito in questi l’ecosistema marino, ma anche perché attrae anni a indirizzare con efficienza ed efficacia le i turisti sub e ne qualifica significativamente attività inerenti al comparto turistico subac‐
la loro wilderness experience. queo nella direzione dello sviluppo responsa‐
bile. I risultati positivi sono evidenti e sono chiaramente emersi anche attraverso le in‐
terviste. Giudizi eccellenti sulla qualità dell’acqua e dei fondali dell’AMP, l’alta di‐
sponibilità a ritornare a fare immersioni nell’AMP, la percezione unanime di aumento della quantità e dimensione delle cernie pre‐
senti nei siti di immersione, il buon livello di collaborazione con i diving, sono tutti risultati xxxii contribuiscono B. Alcune prospettive per il cammino di sviluppo responsabile L’approccio, a carattere anche situazionale sviluppo responsabile fin ora sapientemente utilizzato, permette di immaginare alcune messe in essere. prospettive di monitoraggio e intervento che In estrema sintesi i miglioramenti fino ad oggi sono potenzialmente in grado di apportare ottenuti benefici attuali e prospettici al comparto turi‐
negli standard qualitativi dell’attrazione eco‐turistica subacquea pri‐
stico oggetto di studio. maria, ovvero gli ecosistemi marini con i loro L’analisi, con tutte le cautele, dovute sia al animali simbolo, sono dovuti a un’attenta carattere iniziale, temporalmente limitato e opera di conservazione attuata dall’AMP. I concentrato delle rilevazioni effettuate sia al‐
risultati in termini di conservazione sono va‐
la natura dell’indagine a carattere prevalen‐
lutabili come “veri effetti leva” sull’intero si‐
temente sociale, rispecchia però fedelmente stema turistico, se rapportati agli esigui e in‐
le indicazioni fornite dalle linee guida certi mezzi di cui ha potuto disporre l’AMP dell’Unione Internazionale per la Conserva‐
fino ad oggi. In prospettiva è quindi essenzia‐
zione della Natura, le quali suggeriscono di le che gli organi preposti al funzionamento individuare costantemente delle aree criti‐
dell’AMP garantiscano mezzi e risorse, anche che, dei punti nevralgici, da monitorare prio‐
umane, certi e congrui e magari anche poteri, ritariamente. E’ quindi possibile fornire spun‐
da destinare alla conservazione, con partico‐
ti di riflessione che riguardano le cinque fina‐
lare riferimento alla sorveglianza. Ciò anche lità istituzionali dell’AMP (conservazione, e‐
al fine di eliminare ogni residua “vos populi” ducazione, ricerca scientifica, ricreazione in tema di pesca di frodo. compatibile e incentivo allo sviluppo respon‐
Sempre in prospettiva, nell’ipotetico caso in sabile), che una volta messi a sistema con le cui l’AMP dovesse, per ragioni di varia natura, conoscenze provenienti dagli altri settori trovarsi ad apportare modifiche alla zonizza‐
scientifico disciplinari (con prioritario riferi‐
zione (che al momento risulta particolarmen‐
mento a quello naturalistico) e con eventuali te funzionale alle complesse esigenze opera‐
ulteriori future indagini a carattere socio‐
tive), alcuni miglioramenti nel comparto della economico, potranno aiutare i decision qualità della wilderness experience subac‐
maker per il rafforzamento delle strategie di quea potrebbero essere ottenuti prevedendo xxxiii in alcuni key diving sites il divieto delle attivi‐
Per quanto riguarda le azioni che in prospet‐
tà pesca. Anche tale indicazione, sempre de‐
tiva possono ancora maggiormente consoli‐
rivante da indagini sociali, è da “co‐riflettere” dare il ruolo trainante della specie cernia insieme agli esperti che hanno effettuato in‐
nell’ambito delle strategie di potenziamento dagini a carattere naturalistico sugli stessi si‐
dell’offerta di wilderness tourism, si ritiene ti. fondamentale la diffusione della conoscenza sui benefici economici della conservazione I più importanti miglioramenti per il compar‐
della specie e sul management dell’AMP più to turistico preso in esame possono però in generale. Operativamente, la predisposi‐
giungere solo da quelle autorità (ad esempio zione di pannelli informativi da posizionare regionali e provinciali) che hanno le potenzia‐
nei punti di imbarco, nei quali sia mostrata lità di formulare strategie per il miglioramen‐
l’evoluzione positiva sperimentata dalle po‐
to sistemico dell’intera offerta turistica. Azio‐
polazioni di cernia grazie all’azione dell’AMP ni per migliorare gli indici di stagionalità e di e dove siano spiegati i principali benefici eco‐
composizione della presenza di turisti natura‐
nomici derivanti dalla conservazione della listici, con particolar riferimento al potenzia‐
fauna selvatica, possono contribuire a raffor‐
mento del flusso di turisti esteri nelle “shoul‐
zare le politiche di sviluppo del consenso e di der season”, sono da ritenersi prioritarie per stewardship messe già in atto. la valorizzazione di tutta l’offerta turistica balneare. Analogamente, sono essenziali In ultimo, sono essenziali alcune riflessioni strategie volte a razionalizzare lo sviluppo in‐
riguardanti l’indagine condotta. Le analisi di sediativo e al miglioramento all’offerta di carattere socio‐economico acquistano una servizi accessori. In assenza di un programma reale valenza interpretativa dei fenomeni og‐
di azione sistemico da parte degli enti com‐
getto di indagine, quando assumono una petenti, l’AMP potrebbe, in prospettiva, prospettiva sistemica e dinamica. prendere in considerazione l’ipotesi di mette‐
Nel caso specifico si ritiene vitale predisporre re allo studio gli effetti di misure per contin‐
un sistema permanente di rilevazione cam‐
gentare l’accesso ad alcuni key diving sites pionaria, basato su un piano di campiona‐
nelle poche settimane a cavallo di ferragosto, mento stratificato (sulla base di parametri re‐
non tanto per salvaguardare l’equilibrio degli lativi ai centri diving, mese dell’anno, giorno ecosistemi, quanto per garantire idonei livelli della settimana) e un questionario snellito di customer satisfaction turistica. xxxiv esperto, tradotto in più lingue. concentrato su alcune “key questions” som‐
ministrate direttamente da un intervistatore xxxv Ringraziamenti
A conclusione del lavoro, desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione.
Desideriamo anzitutto ringraziare il Direttore e tutto lo staff dell’Area Marina Protetta di Tavolara Punta
Coda Cavallo per la disponibilità e il materiale scientifico fornito.
Un sentito ringraziamento va al Professor Michael Manfredo della Colorado State University per il decisivo
supporto scientifico.
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