Classico e poi? Quel che vuoi

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Classico e poi? Quel che vuoi
SCUOLA
IL MONFERRATO
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INDAGINE STATISTICA Analizzate le scelte universitarie dei diplomati degli ultimi otto anni ULTIME LEZIONI Il 14 serata di fine anno
Classico e poi? Quel che vuoi Unitre, tanta musica
Tanti scelgono Medicina, Ingegneria, Economia, Informatica
Un quarto ha scelto Lettere e Lingue (e adesso c’è chi
si occupa di cinema, giornalismo e beni culturali), il
19% Giurisprudenza - Ma le scelte sono molteplici,
con Infermeria, Veterinaria, Farmacia, Ingegneria,
Informatica... manca soltanto Matematica
La coordinatrice di indirizzo del Liceo Classico Balbo,
la prof. Paola Del Giudice,
ha svolto un’interessante
indagine dalla quale risulta che gli studenti diplomati dal 1999 al 2007 in avanti
sono stati in grado di poter
scegliere e frequentare praticamente tutti i tipi di facoltà: oltre alle università più
consone al tipo di indirizzo del liceo classico, ossia
facoltà umanistiche e giurisprudenza, sono state intraprese facoltà scientifiche,
fra cui medicina, farmacia
e facoltà tecniche quali ingegneria ed economia e commercio. La stessa Del Giudice ha corredato i dati con
una premessa e con una relazione dalla quale ricaviamo un’ampia sintesi.
A I giornali ci scrivono che
è in corso un processo di
analfabetizzazione, che un
laureato su cinque ha difficoltà a scrivere correttamente. E’ generica asserzione che la scuola sia “ridotta
a un’insulsa macchina burocratica” in cui domina “il
vuoto spirituale” (E. Galli
Della Loggia sul “Corriere”
del 2 marzo); ma sì, ogni tanto sobbalziamo all’ “incubo
cartaceo riunionistico”; ef-
fettivamente cerchiamo di
leggere nei fondi dei nostri
caffè di plastica quale sarà il
contenuto della prossima ordinanza ministeriale; ma nei
sogni belli, o quando siamo
di vela, in molti insegniamo
al meglio di noi quanto sappiamo.
La diminuzione degli iscritti ai Licei classici e di contro l’aumento nelle scuole
d’indirizzo tecnico è fenomeno comune e molte province del NordOvest (“Il Sole 24 ore” 27 febbraio 2008).
E’ successo anche al “Balbo” di Casale, (...) anche se
la media degli iscritti conferma i due corsi “storici”. Dopo il boom dell’anno scorso
- 69 iscritti - legato anche a
variabili demografiche e sociali i 38 alunni in arrivo il
prossimo settembre ci hanno
pungolati. (...)
L’aerogramma riporta i dati a me noti: riguardano 258
dei 330 diplomati al Classico Balbo dall’anno scolastico ‘98-’99 (data d’inizio del
nostro archivio informatico)
all’esame 2007.
Sono infatti riuscita a raggiungere telefonicamente il
78% degli alunni; ho parlato
con i loro genitori, o direttamente con i ragazzi, con i
ECONOMIA
INGEGNERIA
ARCHITETTURA
INFORMATICA
5%
22%
PSICOLOGIA
22%
ECONOMIA
INGEGNERIA
ARCHITETTURA
INFORMATICA
4%
19%
ALTRO
GIURISPRUDENZA
2%
26%
loro compagni di classe e di
corso. (...)
I nostri iscritti in Lettere e
Lingue, per citare esempi insegnano, sono registi in Italia e all’estero, pubblicano
testi, svolgono master presso importanti case editrici,
si occupano di giornalismo
e di Beni culturali, sono diventati interpreti a Gorizia,
a Trieste, studiano lingue
orientali a Venezia.
Lavora anche parte dei nostri laureati in Psicologia
(ndr: i giovani diplomati negli anni più lontani che già
lavorano non sono stati inseriti del 2% di ‘lavorano’).
I laureati in giurisprudenza
QUATTRO GIORNI INTENSI NELLA CITTÀ ETERNA (E NEI DINTORNI)
LAVORANO
LETTERE E LINGUE
che ancora non lavorano attendono gli esiti degli scritti per il concorso a divenire
Avvocati.
Le percentuali che ci hanno
dato dimensione della completezza delle conoscenze e
del metodo che trasmettiamo sono quelle che riguardano gli iscritti a Medicina,
Infermeria (l’indagine è statistica, non nominale - ad
ogni chiamata ho premesso
che non avrei citato nomi ma abbiamo infermiere di
sala operatoria, e quanti test
d’ingresso superati, quanti
esami già sostenuti! Chi si è
diplomato tre anni fa ha già
esperienza attiva d’ospeda-
le e mantiene ritmi e medie
rigorosi richiesti dai Collegi
universitari); ci sono laureati e iscritti a Biologia nelle
più disparate branche, Ingegneria (i nostri laureati sono
in giro per il mondo), Economia e le Facoltà ad esse associate nel grafico. Abbiamo
iscritti a Fisica.
Nessuno a Matematica. Per
ora.
Insomma il Classico non è
scuola per élite ma avviamo
(chi soltanto abbia voglia di
fare) al mondo del lavoro
che ciascuno vorrà svolgere,
in tempi regolari.
Ringrazio per la collaborazione: le scuole di Casale e
La coordinatrice di indirizzo
del Liceo Classico
Paola Del Giudice, autrice
dell’indagine i cui risultati
vengono riassunti nel grafico
qui a fianco,
dintorni, che ci hanno risposto; i genitori che di sera alle
20, dopo aver capito che non
ero “la signorina dei telefoni”, disponibili a chiacchierare mi hanno dato notizie
di figli e loro amici di scuola; gli ex alunni dei corsi A
e B; la collega Nicoletta Friggeri, memoria eccezionale
dello studentato classico casalese; le mie bimbe che per
almeno duecentotrenta volte
mi hanno chiesto come fosse
andata la telefonata; la mia
mamma che mi ha sempre
assicurato la cena; e ancora
mio marito: che non aspetta
la bolletta telefonica.
Paola Del Giudice
dalla classica al jazz
a Il corso di Musica classica all’Unitre di Casale, condotto da Elena Sancio nell’anno accademico 2007-2008 ed ormai concluso, ha permesso agli iscritti che hanno costantemente frequentato le sue lezioni, di ascoltare buona musica d’organo e di arricchire le proprie conoscenze, sia per la lettura degli spartiti, sia per la
conoscenza degli strumenti. In effetti, la Sancio
ha dedicato una serie di incontri, giudicati particolarmente utili, a spiegare il significato della posizione delle note
sui righi, le chiavi e tanti meno conosciuti modi praticati dai compositori per scrivere e abbellire i brani. Interessanti sono anche risultate le presenze dei liutai, che hanno
descritto la storia e la costruzione
degli strumenti a corda.
L’ultima lezione è stata dedicata
al violoncello, strumento ad arco a quattro corde della famiglia
del violino, nato nel XVI secolo
ad opera di Gasparo da Salò e della
famiglia Amati. Dopo un ruolo iniziale prevalente di basso continuo,
il violoncello conobbe largo successo fra i compositori del ‘700 ed
in particolare con Luigi Boccherini. Il compositore di Lucca dedicò
a questo strumento numerosi brani (e Bach quattro suite).
Il relatore Marco Pasquino (nella foto) ha descritto gli elementi costitutivi di un violoncello portato in visione: la tavola in legno d’abete,
il fondo in acero, la tastiera in ebano. Le corde
d’acciaio risultano lunghe il doppio di quelle
del violino e permettono un’estensione musicale molto ampia. Lo strumento termina con
un puntale appoggiato a terra e si suona tenendolo fra le gambe. Interessante anche la descrizione degli archetti, costruiti in legno brasiliano ‘serpente’, inizialmente concavi e poi convessi, nella cui realizzazione Viotti ebbe un
ruolo importante. Il nastro è in crine di cavallo maschio e il costo finale può anche raggiungere i 20.000 euro.
Nel corso di musica jazz, Giancarlo Nissola
ha svolto 16 lezioni dal titolo generale “L’incontro di tre vite... in musica”. Tre esistenze
di compositori americani fondamentali, che
con la loro presenza hanno influenzato in modo decisivo il jazz (e non solo) dal 1945 a fine secolo scorso. Si è trattato di Miles Davis
(1926-1991), John Coltrane (1926-1967), Bill
Evans 1929-1980). Miles Davis, tromba straordinaria, 3 mogli, molte amanti,
4 figli, cocainomane per anni, è
rimasto per più tempo degli altri sulla scena musicale internazionale, con successi travolgenti, esecuzioni memorabili e composizioni da storia della musica.
Nel 1955 incontra Coltrane, l’anno dopo Evans e nascono collaborazioni stellari.
Negli anni successivi si assiste a
separazioni, ricongiungimenti,
abbandoni e formazioni con altri
musicisti. Gli anni ‘60 sono dirompenti, con Miles Davis in Quintetto in Europa ed a Milano. Coltrane
entra in una fase mistica, Evans si
afferma in Trio. Il ‘75 è l’anno della depressione: Davis non suona,
si isola e nel ‘78 conosce il carcere. Ma poi si riprende progressivamente: nel ‘91 va in tournèe in Giappone dove riceve 700.000 dollari per 8 concerti, e poi al festival di Montreux e suona con
due orchestre.
Le relazioni di Nissola sono sempre state arricchite dall’ascolto di brani significativi, alcuni introvabili. Particolarmente interessanti
gli ultimi, accompagnati da un video. Ai suoi
affezionati partecipanti, Nissola ha promesso di tornare l’anno prossimo con un originale programma.
Mario Giunipero
• A conclusione dell’anno accademico 20072008, mercoledì 14 maggio alle 19,45 ci sarà il
tradizionale incontro conviviale alla Filarmonica, fra docenti e discenti dell’Unitre.
FESTEGGIAMENTI E sabato mattina in aula magna «Impresa e cultura» con due docenti universitari
Leardi, parte il 15O°: domenica raduno degli ex allievi
Terze della Trevigi in gita a Roma
Foto di gruppo in Vaticano per le classi terze della Trevigi, in gita a Roma accompagnate
dai docenti Cosseta, Soraci, Merlo, Passerò e Figazzolo. All’andata, prima tappa aPisa,
nella piazza dei Miracoli. Poi quattro giorni intensi, in giro per la Città Eterna, a visitare
la Basilica di San Pietro, le piazze celebri (Spagna, Navona) e il popolare quartiere Trastevere, Castel Sant’Angelo, la fontana di Trevi e il Pantheon, il Colosseo, la Roma dei
fori con gli archi di trionfo di Costantino e Tito, la zona dei laghi con Castel Sant’Angelo e dei castelli romani. Non è mancato neppure il tradizionale tour di Roma “by night”.
Ultimo giorno dedicato agli scavi di Ostia antica.
a Inizio ufficiale delle celebrazioni dedicate ai 150 anni
di vita dell’Istituto Superiore
Statale Leardi, la prestigiosa
istituzione scolastica casalese
fondata nell’ottobre del 1858,
all’interno della quale sono attivati i corsi Commerciale (Ragioneria), Geometra e quelli
Grafico Pubblicitario, Aziendale e Perito Turistico.
Nella suggestiva cornice dell’aula magna Natale Palli, sabato 10 maggio (ore 10,30), si
terrà il convegno (promosso in
collaborazione con l’associazione Ex Allievi Leardi e l’Ordine Dottori Commercialisti
di Casale) “Impresa e cultura”
con relatori i docenti universitari Angelo Miglietta (segretario generale della Fondazione
Cassa di Risparmio di Torino)
e Leonardo Previ (Università
Cattolica di Milano).
Quest’anno riveste particolare
importanza anche il tradizio-
nale appuntamento a cadenza annuale con l’Associazione Ex Allievi Leardi (presieduta da Severino Scagliotti)
che domenica 11 maggio (ore
10.30) premierà Paola Penati, diplomata ragioniera con
100/100 e lode, Alfiere del Lavoro 2007 (succeduta così ad
Alfio Vicino, altro ragioniere casalese) ed ora studentessa universitaria d’Economia a
Palazzo Hugues.
Inoltre, consueta premiazione
degli altri ex allievi meritevoli e consegna degli attestati ai
ragionieri e ai geometri diplomatisi rispettivamente 25 e 50
anni fa (l’elenco completo è
stato pubblicato su «Il Monferrato» di martedì 22 aprile).
Gli eventi dedicati ai 150 anni del Leardi proseguiranno
poi in autunno. Venerdì 19
settembre sarà organizzato un
convegno riservato ai geometri
con tema “Studio ed utilizzo
La preside Paola Robotti
delle tecnologie GPS”, ovvero
l’applicazione delle nuove tecniche di rilevazione satellitare
del territorio con la presenza
di esperti in fotogrammetria e
topografia.
Il “Leardi Day”, appuntamento
clou delle celebrazioni, è previsto per sabato 8 novembre,
sempre nell’aula magna “Natale Palli” di Palazzo Leardi,
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con la partecipazione di numerose autorità ed ex allievi.
Molti i momenti che permetteranno di ripercorrere l’intenso secolo e mezzo di vita del
“Leardi”. In particolare, vi sarà la presentazione del volume
celebrativo dei 150 anni, curato dal professor Andrea Testa, coadiuvato dal vicepreside Giovanni Ganora, memoria
storica dell’Istituto (collaborazione dei docenti Elisabetta
Abbate, Andrea Agliotti, Gabriele Angelini, Ilenio Celoria
e Mauro Coppa).
Durante il periodo delle manifestazioni Palazzo Leardi
resterà aperto al pubblico durante i fine settimana artistico-culturali di “Casale Città
Aperta”. Conclusione ufficiale prevista a dicembre con un
evento-spettacolo che verrà allestito nella prestigiosa cornice del Teatro Municipale.
TOTÒ E DE FILIPPO SULLA TAZZINA DI CAFFÈ
Grafica pubblicitaria dell’Istituto Leardi
si piazza bene al concorso di design
a (c. bior.) La classe 3ªA del corso Grafico Pubblicitario del Leardi
ha partecipato al concorso europeo di design “Pimp your cup 2008” Ridisegna la tua tazzina” riservato a professionisti e studenti impegnati
nella realizzazione di tazzina e piattino da caffè e patrocinato dalla Kenon (marchio storico napoletano nella produzione di caffè). In particolare,
su un lotto di circa 700 partecipanti,
l’alunna Federica Misiti, guidata dal
prof. Sergio Pansini, si è classificata al
27° posto con un accattivante lavoro
ispirato a due dei più celebri personaggi della cinematografia italiana.
In un ideale caffè napoletano “Kenon - L’ Oro di Napoli”, preparato con
la tipica moka, compaiono il principe Antonio De Curtis, in arte Totò, e
Peppino De Filippo, immersi in una sgargiante tavolozza di colori che
fa rivivere le tipiche ed inconfondibili atmosfere mediterranee. La tecnica è il “décollage” (resa famosa dal celebre artista Mimmo Rotella,
scomparso nel 2006), ovvero il manifesto staccato prima dal cartellone e poi strappato in laboratorio. Le modalità realizzative applicate da
Federica Misiti fanno emergere l’immagine principale di Totò e di Peppino De Filippo ripresi nel momento in cui assaporano una tazzina di
caffè, elemento principale del concorso.
Carlo Biorci
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8-05-2008 10:58:08