UOVA - Coldiretti
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UOVA - Coldiretti
ENTRA IN NEGOZIO E… Mangio sano, informato e soddisfatto Mangiamo una media di più di 4 uova alla settimana, di cui più della metà direttamente, e il resto in cibi già preparati (dolci, pasta all'uovo). Un confronto di prezzi lo dichiara l'alimento di origine animale più economico ma, allo stesso tempo, estremamente nutriente. In ogni uovo troviamo, infatti, proteine ottime sia nel tuorlo che nell'albume; nel tuorlo, grassi di buona qualità per quanto accompagnati da una dose massiccia di colesterolo; ferro, zinco e altri minerali; vitamine del gruppo B al completo. E' un cibo ricco, ma anche versatile in cucina: pensa solo in quanti modi si può cuocere un singolo uovo. L'uovo ha anche altre particolarità. E' un alimento su cui si concentrano molte false convinzioni, che nascono, come il fatto che faccia male al fegato, da reali, ma specifici, problemi. Inoltre, è un alimento su cui l'Unione Europea ha lavorato molto, quanto a informazione per i consumatori: se osservi con attenzione una confezione di uova troverai moltissime indicazioni utili per la scelta. Responsabile del progetto: ACU - Associazione Consumatori Utenti - Onlus Progetto editoriale: Giubilesi & Associati - Progetto grafico: Luca Negri & Associati - Milano AL MOMENTO DELL'ACQUISTO… Cerca sull'etichetta queste indicazioni. 28 GIORNI, NON UNO DI PIU' Le uova si degradano, seppur lentamente, fin dal momento della deposizione. E scadono dopo 28 giorni: in etichetta dev'essere sempre indicata la data di durata minima. Il Reg. CE 1651/2001 invita a seguire una legge, già esistente, ma poco applicata, che impone di togliere le uova dalla vendita sette giorni prima della scadenza, cioè dopo il ventunesimo giorno dalla deposizione. E' la data di vendita raccomandata, concepita per lasciare all'acquirente una settimana per consumare le uova prima della scadenza. FRESCHE ED EXTRA FRESCHE Tutte le uova vendute al consumatore finale sono della categoria migliore, la “A”. E sono “extra” fresche fino al nono giorno dalla deposizione o al settimo giorno dall'imballaggio. Attenzione, perché la scritta “extra” è spesso stampata in etichetta, e quindi si può rischiare di acquistare uova non freschissime con scritta “extra” se non si controlla la data di scadenza. Si trova infatti scritto, in grande “extra” e, in piccolo “fino a…” QUANTO PESANO? Sulle confezioni delle uova non è più obbligatorio indicare il peso, ma la “taglia”. Le galline giovani fanno uova più piccole, indicate come “S” (small, piccole) o “M” (medium, medie). Altrimenti sono “L” (large, grandi) ed “XL” (extra-large, grandissime). Se si riporta l'indicazione “uova di calibro differente” diventa obbligatorio indicare il peso netto totale. INFORMAZIONI SUL MANGIME Dopo lo scandalo dei polli alla diossina è aumentato il numero dei produttori che dichiarano in etichetta frasi come “da galline nutrite con mangimi vegetali”: ma questa è un'indicazione parziale e ovvia. Meglio se troviamo indicata la composizione al 100% del mangime, con una certificazione di un organismo indipendente che verifica la veridicità di queste affermazioni. Possono essere aggiunti al mangime ingredienti o grassi particolari per aumentare nell'uovo la percentuale di grassi “buoni” (come i cosiddetti “omega tre”). Nella produzione biologica, infine, i mangimi sono ottenuti con la stessa tecnica agricola. IN GABBIA O ALL'APERTO? E' importante sapere come sono state allevate le galline ovaiole: è noto che animali che vivono in condizioni migliori si ammalano poco e richiedono meno interventi farmaceutici di prevenzione e cura. Le galline ovaiole sono quasi tutte tenute in gabbie (che saranno vietate nell'Unione Europea dal 2012), spesso con pochissimo spazio a disposizione. Ma se ne trovano allevate anche con maggiore possibilità di movimento. Già oggi è possibile trovare in etichetta le modalità di allevamento, che saranno obbligatorie dal 2004. Quando è indicato “allevate a terra”, le galline sono libere di muoversi in capannoni. Ma quelle che stanno meglio sono le galline “allevate all'aperto”: ogni animale ha a disposizione almeno 2,5 metri quadrati di un terreno che dev'essere, in massima parte, coperto da vegetazione. Le ovaiole di produzione biologica non possono essere allevate in gabbia. Un Regolamento comunitario (il Reg. CE 1651/2001) definisce anche le indicazioni che possono essere stampate direttamente sulle uova: “gabbia”, “a terra”, “aperto”. UOVA Campagna promossa dall'Unione Europea - Schede scuole superiori VERO O FALSO ? Le uova con il tuorlo rosso e il guscio bianco sono le migliori Falso. Il colore del guscio non ha alcuna relazione con il contenuto, ma dipende dalla razza della gallina. Il colore del tuorlo dipende dai mangimi dati alle ovaiole, e può essere reso rosso anche dall'aggiunta all'alimentazione delle galline di sostanze coloranti. Non è, quindi, un segno di maggiore o minore genuinità. La preferenza del consumatore per il colore intenso del tuorlo è legata al ricordo delle uova di animali nutriti con mais giallo, dove il betacarotene, che rende arancione il cereale, passa all'uovo, intensificandone il colore. Nelle produzioni industriali, in genere, si aggiungono carotenoidi o altri coloranti ai mangimi per riprodurre lo stesso effetto cromatico. E' meglio lavarle prima di riporle Falso. Le uova non possono essere lavate, per legge, dal produttore, ma non conviene farlo nemmeno a casa: si distrugge la cuticola, una sottile pellicola protettiva che impedisce il passaggio dei microrganismi all'interno del guscio, di per sé poroso. Meglio conservarle in frigo così come sono, e consumarle sempre prima della data di scadenza. I malati di fegato devono evitare le uova Vero e falso. Bisogna capire che cosa si intende per “malato di fegato”. Se si hanno calcoli alla cistifellea, allora sì: in effetti l'uovo, stimolandone lo svuotamento, può provocare anche delle coliche. Ma la colpa non è dell'uovo, è dei calcoli. Anzi, il dolore provocato dal consumo di uova può fare da campanello d'allarme per chi non è a conoscenza della presenza dei calcoli alla cistifellea. Una volta eliminati, si può tornare a mangiare tranquillamente le uova. In tutti gli altri casi, la voce risulta senza fondamento: le uova, grazie alla loro ricchezza di proteine e altre sostanze utili, sono, anzi, benefiche per il fegato. Per verificare la freschezza delle uova bisogna osservarle Vero. Se si sono dimenticate delle uova in frigorifero o se sono state acquistate sfuse, per poterne verificare la freschezza un buon metodo è l'osservazione. Bisogna aprire l'uovo in un piatto: quando è molto fresco l'albume si divide in due fasi, una più gelatinosa raccolta intorno al tuorlo, e una più liquida che si spande nel piatto; il tuorlo, poi, è alto e semisferico. Nell'uovo vecchio, invece, l'albume è tutto più liquido e il tuorlo tende a schiacciarsi. COME CONSERVARE MEGLIO IN FRIGORIFERO Perché le uova in vendita non sono tenute in frigo e sulla confezione si indica “da conservare in frigorifero dopo l'acquisto”? Non è per far risparmiare costi di elettricità al negoziante. Il fatto è che se si acquistano uova fredde c'è il rischio, naturalmente più d'estate che d'inverno, che si riscaldino nel viaggio, per poi essere di nuovo raffreddate a casa. Questi shock termici possono favorire la rottura della cuticola esterna del guscio: evento da evitare, visto che è la maggiore protezione dell'uovo dal passaggio di batteri. Se si acquistano uova già tenute in frigorifero bisognerà aver cura di non farle riscaldare nel viaggio dal negozio a casa. Una volta a casa, nessun dubbio: vanno tenute al fresco. Il freddo rallenta i fenomeni di degradazione dell'uovo e lo sviluppo dei microrganismi. Un altro “segreto di freschezza” è quello di preferire le uova confezionate nel cartone, che evita la formazione di condense all'interno della confezione e permette una conservazione più igienica delle uova (oltre ad essere in materiale riciclabile). FAI COSÌ IN CUCINA PER MANGIARE UOVA SICURE AL 100% Le uova sono considerate un alimento a rischio igienico, sia perché spesso veicolano batteri causa di tossinfezioni alimentari come la Salmonella, sia perché, essendo un alimento molto ricco, fanno da buon nutrimento per i batteri presenti nell'aria o sulle nostre mani. Il problema aumenta se le uova non sono fresche: con il passare delle settimane aumenta la probabilità che penetrino batteri e che possano, seppur lentamente, moltiplicarsi. Per questo motivo bisogna seguire alcune regole d'igiene. - Scegliere sempre uova molto fresche e non… dimenticarle in fondo al frigorifero (ricordarsi sempre di leggere la data di scadenza). - Lavarsi sempre le mani con il sapone dopo aver toccato i gusci delle uova. - Lavare bene con acqua calda e sapone tutti gli utensili entrati in contatto con le uova e i preparati con uova crude. - Se si prepara la pasta all'uovo in casa, non lasciarla a lungo in luoghi caldi e non assaggiarla mai cruda. - Se si preparano maionese o dolci con uova crude tenerli sempre in frigorifero.