Primi soccorsi - Der Bundesrat admin.ch

Transcript

Primi soccorsi - Der Bundesrat admin.ch
Schweizerische Eidgenossenschaft
Confédération suisse
Confederazione Svizzera
Confederaziun svizra
Ufficio federale della protezione della popolazione UFPP
Istruzione
Primi soccorsi
Novembre 2011
1309-00-1-i
1
2
Primi soccorsi
3
Impressum
1a Edizione 2012
Partecipanti partner
del centro di competenza
Salvataggio della CRS:
Responsabile del progetto:
Roland Marti
Gruppo di progetto:
Roland Marti
Edmund Ziegler
Andréa von Rotz
Tanýa Bauer
Gruppo di accompagnamento:
Ruth Burkhalter
Philippe Pillonel
Raymonde Ozainne
Daniela Priori Paglia
www.samaritani.ch
www.sss.ch
Consulenti scientifici:
Dr. med. Michael Feusier
Creazione e illustrazione:
Brandl & Schärer AG, Olten
Stampa:
Bruhin AG, Freienbach
Direzione generale:
Centro di competenza Salvataggio
della Croce Rossa Svizzera
Copyright 2012
Centro di competenza Salvataggio
della Croce Rossa Svizzera
Tutti i diritti riservati
4
www.smsv.ch
Schweizerische Eidgenossenschaft
Confédération suisse
Confederazione Svizzera
Confederaziun svizra
Ufficio federale della protezione della popolazione UFPP
www.bevoelkerungsschutz.ch
Chiunque può venire a trovarsi in una situazione di emergenza
e avere urgente bisogno dell’aiuto di altri.
È perciò non solo naturale, ma anche necessario che, in una
situazione di emergenza, ognuno sia in grado di prestare ad altri
un aiuto adeguato, il pronto soccorso per l’appunto.
Questo Manuale di pronto soccorso può esservi di aiuto per un tale
compito. Nell’ambito della formazione della F
­ ederazione svizzera dei
samaritani esso serve perla ­ripetizione personale dopo il corso e
come lista di controllo in caso di intervento concreto.
Metodi, mezzi ausiliari e comportamenti descritti nel ­Manuale di
pronto soccorso sono conformi alle più recenti nozioni del salvataggio.
Il Corso soccorritori da Voi frequentato e il Manuale di pronto
soccorso sono frutto della collaborazione tra la Società Svizzera di
Salvataggio (SSS), la Società svizzera delle Truppe Sanitarie (SSTS),
la Federazione svizzera dei samaritani (FSS) e l’Ufficio federale della
protezione della popolazione (UFPP). II Centro di competenza
Salvataggio della Croce Rossa Svizzera ne ha coordinato l’elaborazione.
Sul sito web di queste organizzazioni sono reperibili maggiori
informazioni sulle loro attività.
RingraziandoVi per l’impegno profuso nel pronto soccorso,
Vi facciamo i migliori auguri.
Vi ringraziamo per il vostro impegno nel pronto soccorso
e vi auguriamo pieno successo.
5
6
Sommario
10
1
12
14
16
18
Comportamento in caso di emergenza
1.1 La catena del salvataggio
1.2 Lo schema del semaforo
1.3Allarmare
1.4 Numeri di emergenza
20
2
22
24
26
32
Valutazione del paziente
2.1 Valutazione del paziente
2.2 Esame di un paziente cosciente
2.3 Schema BLS-AED
2.4 Posizione laterale
36
3 Primi soccorsi psicologici
38
3.1 Primi soccorsi psicologici
40
4
42
46
48
50
Sistema cardiocircolatorio
4.1Infarto
4.2Ictus
4.3 Arresto cardiocircolatorio
4.4 Lesioni interne
52
5 Rianimazione cardiopolmonare
54
5.1 Compressione toracica
58
5.2 Respirazione artificiale
62
5.3 Metodo con uno,
ovvero con due soccorritori
64
5.4 Rianimazione cardiopolmonare
7
Sommario
68
6
70
72
74
76
78
Defibrillazione di soccorritori
non professionisti
6.1Fondamenti
6.2 Uso dell’apparecchio AED
6.3 Catena della sopravvivenza
6.4 Pericoli di una defibrillazione
6.5 Aspetti legali
80 7 Sangue ed emostasi
82 7.1Emostasi
86 8 Sistema respiratorio
88
8.1 Liberazione delle vie respiratorie
90 8.2Aspirazione
92
8.3 Manovra di Heimlich
94 9Comportamento
in caso di incidente stradale
96
9.1 Incidente stradale
100
9.2 In autostrada e tunnel stradale
102
10 Trasporto del paziente
104
10.1 Prese di salvataggio
106
10.2 Estrazione da un veicolo
108
11 Danni prodotti da calore ed elettricità
110
11.1 Ustioni che mettono a repentaglio la vita
114
8
12 Apparato locomotore
116
12.1 Lesioni alla colonna vertebrale
in persone coscienti
118
12.2 Lesioni alla colonna vertebrale
in persone prive di coscienza
120
13 Soglie di inibizione
122
13.1 Soglie di inibizione
124
14 Indice analitico
9
Comportamento
in caso di emergenza
10
1
11
1.1
La catena del salvataggio
Non appena ci si vede confrontati
con una situazione di emergenza,
il pronto soccorso costituisce il
­primo elemento della catena del
­salvataggio.
Una persona con disturbi potenzialmente letali delle funzioni vitali
deve venire assistita in modo ap-
propriato. L’assistenza di una tale
persona va garantita in tutte
le sue fasi, dal luogo dell’infortunio
fino al trattamento definitivo in
ospedale, svolgendo compiti ben
definiti.
Soccorritore non professionista
Servizio di salvataggio
  Mettere in salvo/allarmare
  Misure immediate per
salvare la vita
  Preparare/mantenere pronto il paziente per il trasporto
  Ulteriori soccorsi
  Unità di pronto soccorso

12


L’efficienza dell’intero sistema
dipende dal fatto che ogni fase
­dell’operazione consenta la corretta esecuzione di quella successiva
e che non vi siano lacune nell’assistenza, ossia che la catena non
venga interrotta.

Obiettivo del pronto soccorso è
sfruttare il tempo fino all’arrivo
del servizio di salvataggio. Si tratta
di prestare il soccorso ottimale.
I 5 elementi della catena di
­salva-taggio devono venire eseguiti
nel giusto ordine. I primi 3 elementi ­possono venire prestati da
­soccorritori non professionisti.

13
1.2
Lo schema del semaforo
Dal comportamento e dall’intervento dei soccorritori possono
dipendere vite umane. I 3 passi
­decisivi da compiere possono
­essere parago­nati a un semaforo.
Se la situazione d’emergenza
­comporta pericoli per i soccorritori
p. es. autostrada, corrente elettrica, sili, ecc. non si deve prestare
soccorso. L’allertamento delle forze
di s­ alvataggio rappresenta in tal
caso la ­misura più importante.
Niente soccorso in caso di pericolo
per i soccorritori!
14
Comportamento
in caso di emergenza

Osservare
E Valutare la situazione
E Che cosa è successo?
E Chi è coinvolto?
E Chi è colpito?
 Pensare
E Escludere pericolo
per i soccorritori
E Escludere pericolo
per altre persone
E Escludere pericolo
per il paziente
 Agire
E Protezione personale
E Assicurare e segnalare
il luogo dell’infortunio
p. es. triangolo, lampeggia tori di emergenza
E Disinserire le macchine
E Prestare i primi soccorsi
15
1.3
Allarmare
Le seguenti informazioni sono
di vitale importanza, perciò ci si
deve attenere a questo schema
di chiamata. Se possibile, prima
di telefonare prendere appunti
per poter rispondere alle domande
della centrale di emergenza.
Se vi sono più soccorritori delegare
il compito di allarmare. Comunicare circostanze particolari: strade
­bloccate, fuoriuscita di b
­ enzina,
­paziente intrappolato, ­sostanze
­tossiche, linee ad alta ­tensione,
ecc., eventuali codici di a
­ ccesso
a edifici p. es.
16
Di notte illuminare l’appartamento,
le scale e il portone.
Pregare altre persone p.es. un
­vicino di fare da guida al servizio
di salvataggio.
La persona che ha dato l’allarme si
ripresenta sul luogo dell’infortunio!
Se non si presenta in tempo utile:
un’altra persona viene incaricata
nuovamente di allarmare.
Se la situazione cambia: allarmare
di nuovo.
Schema di chiamata
1 Dove si trova il luogo
dell’infortunio?
2 Chi telefona?
3 Che cosa è successo?
4 Quando è avvenuto l’infortunio?
 Quante persone sono ferite
o malate?
 Altro?
 Conferma dell’allarme
avvenuto
17
1.4
144
Numeri di emergenza
117
Emergenza
Polizia
sanitaria/ambulanza Incidente stradale,
Emergenze, sempre se atti criminosi
vi sono feriti
18
118
Pompieri
Feriti intrappolati,
incendio, rischio di
esplosione, rischio
di intossicazione
nell’area circostante
1414 145
Rega
In caso di feriti gravi,
in caso di infortuni
in montagna, in caso
di infortunio in luogo
difficile da raggiungere
Centro Tox
In casi di avvelena­
mento senza perdita
di coscienza
112
Numero
­d’emergenza
­europeo.
Raggiungibile in tutta
Europa. Anche senza
carta SIM nel telefono
cellulare
19
Valutazione del paziente
20
2
21
2.1
Valutazione del paziente
Anzitutto, per decidere le ulteriori
misure da adottare con un paziente, se ne devono verificare lo stato
di coscienza nonché la respirazione.
Sussiste un grave pericolo di vita
se è danneggiato uno dei tre sistemi organici di vitale importanza.
 Sistema nervoso centrale
formato da cervello e midollo
spinale
 Sistema respiratorio
 Sistema circolatorio
Valutazione del paziente
 Coscienza
ERisponde
E Esprime il dolore
(lamenti, gemiti)
E Può aprire gli occhi
Controllare lo stato die
conscienza:
E Parlare ad alta voce al
paziente
2 Respirazione
Respirazione normale se
E Respirazione visibile
(movementi del torace)
E Movimenti del corpo
ETosse
Controllare la respirazione
E Movimenti respirazioni,
tosse, gemiti
22
Sistema circolatorio
Sistemi organici
di vitale importanza
Sistema
respiratorio
Sistema nervoso
centrale
23
2.2
Esame di un paziente cosciente
Se il paziente è cosciente, lo si può
esaminare.
Cosciente significa: il paziente
­risponde, si lamenta e geme o può
aprire gli occhi spontaneamente
o se invitato a farlo, respira.
Obiettivo dell’esame del paziente
è accertare la presenza di dolori
e lesioni.
24
Importante:
non muovere inutilmente
il paziente!
Se in base all’esame del paziente
non si impongono misure imme­diate, per quanto possibile questi
deve venire sistemato secondo i
suoi bisogni/desideri.
Esame del paziente
 In caso di affanno
­respiratorio
 Sistemare il paziente con
il busto sollevato
 Allentare gli indumenti stretti
 In caso di emorragia
 Emostasi se c’è forte
emorragia
 Per individuare fonti di
emorragia occulte:
tastare superficialmente
e senza premere
 Dolori
 Interrogare il paziente
sui dolori
 Può muovere entrambe
le braccia?
 Può muovere entrambe
le gambe?
 Ulteriori misure
Allarmare
 Sorvegliare il paziente,
assisterlo
 Proteggerlo dalle intemperie
25
2.3Schema BLS-AED
Lo schema BLS-AED è uno
schema di trattamento noto e
riconosciuto internazionalmente,
che viene utilizzato per la valutazione dei pazienti. L’obiettivo dello
schema BLS-AED è riconoscere se
le funzioni vitali siano disturbate o
minacciate e di conseguenza
adottare le misure immediate per
salvare la vita.
Lo schema BLS-AED vale in modo
equivalente per tutte le fasce di età:
lattanti, bambini, adolescenti,
adulti.
Come procedere con un
paziente privo di coscienza
In presenza di un paziente privo di
coscienza, i passi essenziali da
intraprendere sono dare l’allarme e
avviare le misure immediate per
salvare la vita sulla base dello
schema BLS-AED.
E Respirazione percettibile?
EAllarmare
E Posizione laterale se
è percettibile la respirazione.
Dopo aver dato l’allarme, si prende
o si richiede un apparecchio AED
(ad es. dal bagnino, alla reception
dell’hotel ecc. oppure presso un
presidio pubblico).
Rianimazione
Se in una persona priva di
coscienza la respirazione non è
constatabile, oppure in presenza di
respiro agonico, procedere
immediatamente secondo lo
schema BLS-AED.
E
E
E
26
30 compressioni toraciche
2 insufflazioni
Se è disponibile un apparecchio
AED utilizzarlo
BLS+
+DAE
DAEadulti,
adulti,bambini
bambinieelattanti
lattanti(a
(apartire
partiredal
dalprimo
primo
BLS
mese)
mese)
Direttivedi
dirianimazione
rianimazione2010
2010Swiss
SwissResuscitation
ResuscitationCouncil
Council(SRC)
(SRC)
Direttive
secondole
leraccomandazioni
raccomandazionidell’ILCOR
dell’ILCOR
secondo
Persona priva di coscienza
Persona priva di coscienza
Bambino immobile/senza reazione
Bambino immobile/senza reazione
Chiamare aiuto ad alta voce
Chiamare aiuto ad alta voce
Respirazione normale?
Respirazione normale?
no
no
si
si
Posizione laterale
Posizione laterale
di sicurezza
di sicurezza
Allarmare Tel 144
Allarmare Tel 144
Prendere o richiedere DAE
Prendere o richiedere DAE
30 compressioni toraciche seguite da
30 compressioni toraciche seguite da
2 ventilazioni
2 ventilazioni
o
o
almeno 100 compressioni toraciche al minuto
almeno 100 compressioni toraciche al minuto
senza ventilazione fino all’arrivo del DAE
senza ventilazione fino all’arrivo del DAE
DAE sul luogo
DAE sul luogo
defibrillabile
defibrillabile
1 defibrillazione
1 defibrillazione
Riprendere immediatamente il
Riprendere immediatamente il
BLS
BLS
30 : 2 durante 2 minuti
30 : 2 durante 2 minuti
o almeno
o almeno
100 compressioni toraciche
100 compressioni toraciche
al minuto senza ventilazione
al minuto senza ventilazione
www.resuscitation.ch
www.resuscitation.ch
© Swiss Resuscitation Council SRC
© Swiss Resuscitation Council SRC
Ritmo?
Ritmo?
non defibrillabile
non defibrillabile
Riprendere immediatamente il
Riprendere immediatamente il
BLS,
BLS,
30 : 2 durante 2 minuti
30 : 2 durante 2 minuti
o almeno
o almeno
100 compressioni toraciche
100 compressioni toraciche
al minuto senza ventilazione.
al minuto senza ventilazione.
Continuare il BLS fino alla
Continuare il BLS fino alla
consegna ai soccorsi
consegna ai soccorsi
professionali oppure fino a
professionali oppure fino a
che la persona si muove
che la persona si muove
*ILCOR
*ILCOR
(International Liaison Committee on Resuscitation)
(International Liaison Committee on Resuscitation)
27
2.3Schema BLS-AED
Ritrovamento di una persona
La successione di immagini illustra la procedura
secondo lo schema BLS-AED da adottare
nel ritrovamento di una persona.
are
Chiam
»
«aiuto
Controllare lo stato
di coscienza
assente
presente
Aiutare in base alla
situazione
Se necessario
28
ata
Chiamerm
d’e a
genz
ata
Chiamerd’em a
genz
Respirazione
percettibile
assente
presente
Posizione laterale
30 compressioni
toraciche
alternare
2 insufflazioni
29
2.3
Schema BLS-AED
Schema BLS-AED
 E Parlare ad alta voce al paziente
 E Respirazione normale
Posizione laterale
 E Patient bewusstlos:
Un soccorritore
e Chiamare ad alta voce
i soccorsi. Se non viene
nessuno: numero
d’emergenza 144
Più soccorritori
e 1° soccorritore:
procedere secondo lo
schema BLS-AED
e 2° soccorritore: numero
d’emergenza 144,
prendere AED
4 E Nessuna respirazione o
respirazione agonica:
e II paziente viene
in posizione supina.
e Localizzazione del punto
di compressione:
sull’asse centrale
dello sterno
e Comprimere lo sterno
di almeno un terzo,
da adulti di almeno 5 cm
del diametro del torace.
Poi rilasciare
completamente
e Frequenza di almeno
100 compressioni al
minuto, braccia tese,
spalle perpendicolari al
punto di compressione,
nessuna pressione sulle
costole
30
5 E
E
Liberare le vie aeree, con
due dita sollevare il mento,
mettere il palmo dell’altra
mano sulla fronte, reclinare
delicatamente il capo
Se la cassa toracica si alza
e si abbassa in modo chiaro
e regolare, il paziente
respira: posizione laterale
6 E
E
Se il paziente non respira:
respirazione artificiale
(2 insufflazioni), in modo che
la cassa toracica si alzi e si
abbassi visibilmente
Continuare con le
compressioni toraciche
e insufflazioni, ritmo: 30:2
7 E Apparecchio AED
disponibile
e Accendere AED,
seguire le istruzioni
e 1 x defibrillazione,
proseguire immediatamente
con compressioni e insufflazioni secondo le
indicazioni dell’apparecchio
AED
8 E Apparecchio AED
non disponibile
e Ritmo: 30:2 proseguire
finché il paziente viene
affidato al servizio di
salvataggio
31
2.4
Posizione laterale
Coricato supino, il paziente privo di
coscienza rischia l’occlusione delle
vie respiratorie, p.es. a causa di un
corpo estraneo, di sangue, vomito
o della lingua ripiegata all’indietro.
Può inoltre mancare il riflesso di
­tossire o deglutire. Tutti i pazienti
privi di coscienza vanno quindi
­sistemati in posizione laterale, in
modo che le vie respiratorie siano
­libere, sia ­garantito il deflusso delle
secrezioni e il ­paziente sia in una
posizione stabile.
32
Obiettivo
E Liberare le vie aeree
E Garantire il deflusso delle
secrezioni
E Posizione stabile
L’intera operazione va spiegata di
fronte ai pazienti privi di coscienza,
perché questi possono ­sempre
percepire quello che accade intor­����������������������������������
no a loro.
Per girare il paziente, afferrare
­cintura scapolare e anche e tirarle
simultaneamente e con movimento
uniforme. Il paziente viene girato
«in asse», ossia senza torcere
l’asse longitudinale, finché il lato
del ­ventre guardi decisamente
verso terra e poggi sul femore del
­soccorritore.
Posizione laterale
1 Inginocchiarsi accanto al
paziente
2 Togliere eventuali occhiali e
l’apparecchio acustico
3 Sfilare dalle tasche dei
pantaloni gli oggetti duri come
p. es. cellulare, mazzo di chiavi
senza muovere inutilmente il
paziente
4 Il soccorritore deve stendere
il braccio del paziente vicino
a sé ad angolo retto
5 Porgli l’altro braccio sul petto
6 Sistemare le gambe distese
l’una vicina all’altra
33
2.4
34
Posizione laterale
Posizione laterale
7 Afferrandolo per la cintura
scapolare e le anche il
soccor­ritore deve tirare verso di
sé il paziente «in asse», finché il
lato del ventre guardi decisamente verso terra e poggi sul
proprio (del soccorritore)
femore. Piegare la gamba e il
braccio superiori e mantenere
entrambe in tale posizione
8 Stendere delicatamente la testa
all’indietro, con la bocca aperta
verso il basso
9 Proteggere il paziente dalle
intemperie
 Schema BLS-AED

11 Paziente sul ventre o sul fianco
 Controllare la respirazione
 Lasciarlo in tale posizione e
stabilizzarlo
35
Primi soccorsi psicologici
36
3
37
3.1
Primi soccorsi psicologici
In situazioni eccezionali (emer­
genze) le diverse persone possono
avere reazioni psichiche differenti,
come spavento, ansia, smarrimento, aggressività, panico, torpore,
ecc. Le reazioni sono molteplici e
sono influenzate da fattori diversi
come età, sesso, cultura, precedenti ­esperienze, situazione
familiare, ­problemi, ecc.
Possono essere interessati da
questi problemi i pazienti, la
persona c
­ he ha provocato
l’infortunio, altre persone coinvolte,
parenti, spettatori e soccorritori.
È importante che i soccorritori
rea­giscano adeguatamente e
dicano agli interessati che si tratta
di rea­­zioni normali e che inoltre
­aiutano a elaborare meglio le
esperienze ­vissute.
Se tali reazioni influiscono nega-­
tivamente sulla personale routine
quotidiana, si deve consultare il
medico di famiglia.
38
Per reagire correttamente a tali
­situazioni, applicare la regola
delle 4 P.
Gli interessati devono sentire che
in tale situazione non sono soli.
­Andare da loro. Stare alla medesima altezza degli interessati,
inginocchiarsi accanto a loro o
chinarsi su di loro. Già la frase:
«Le resto vicino finché non arriva
l’ambulanza» ha un effetto
distensivo e tranquillizzante.
Informarei pazienti sulle ­misure
previste e già prese, p.es.:
«L’ambulanza sta arrivando».
Parlare può far bene agli interessati.
Un leggero contatto fisico viene
­percepito come piacevole e
rassi­curante. Tenere gli interessati
per la mano o le spalle. Si sconsiglia ­invece di toccare la testa o altre
­parti del corpo.
Le occhiate curiose danno fastidio
ai pazienti. Respingere i curiosi
­amichevolmente, ma fermamente:
«Fatevi indietro, abbiamo bisogno
di spazio». Se i curiosi disturbano
dando consigli non richiesti o
­raccontando le proprie esperienze,
assegnare loro un compito, p.es.:
«Guardi se il luogo dell’infortunio è
stato assicurato». Ai disturbatori si
può anche dire: «Per favore, tenga
a distanza i curiosi e mantenga
­l’ordine».
Regola delle 4 P
 Presentatevi, dite che siete
lì e che si sta già intervenendo
 Parlate e ascoltate attivamente
 Prendete con cautela la mano
 Proteggete i pazienti dai curiosi
Evitate:
ERimproveri
E Nervosismo e agitazione
E Discussioni sulla questione
della responsabilità
E Di imporre le vostre opinioni
e soluzioni
39
Sistema ­cardiocircolatorio
40
4
41
4.1
Infarto
In un infarto del miocardio l’afflusso
di sangue al muscolo cardiaco
(miocardio) viene bloccato da
un’occ­lusione delle coronarie.
In quasi tutti i casi l’infarto è
espressione dell’arteriosclerosi, un
lungo processo nel corso del quale
il lume delle coronarie si ­restringe
progressivamente a causa di
depositi grassi e calcarei (le
­cosiddette placche). Tali placche si
spaccano, aumentando così il
­rischio di coaguli sanguigni (trombi),
che possono condurre alla
completa occlusione dei vasi e di
conse­guenza all’infarto. Se non
viene ­ristabilito quanto prima
l’afflusso di sangue alla porzione di
miocardio interessata, il relativo
tessuto ­subisce necrosi (muore).
Quanto più tessuto è necrotizzato,
tanto più ­gravi sonole conseguenze.
42
Arteriosclerosi
Restringimento
43
4.1
Infarto
Dolore che si irradia
Sintomi
E Forte pressione, dolori opprimenti al petto
E Dolore che si irradia a tutta
la gabbia toracica
E Dolore indipendente dai
­movimenti e dalla respirazione
E A volte paura di morire
E Talvolta sintomi concomitanti
come sudorazione
44
Infarto
 Allarmare immediatamente
 Sistemare il paziente con
il busto sollevato
 Allentare gli indumenti stretti
4 Nitroglicerina, se stata ordinata
in precedenza dal medico
5 In caso di perdita di coscienza:
schema BLS-AED
45
Ictus
Disturbi dell’irrorazione sanguigna
possono insorgere anche nei
vasi del cervello. Come il cuore,
anche il cervello ha ­bisogno di un
­costante afflusso di ossigeno e
­sostanze nutritive.
Ha bisogno di circa un quarto della
quantità di sangue che in stato di
riposo viene espulsa dal cuore. Se
viene interrotto l’afflusso di sangue
a un’area del cervello, le cellule
­nervose della zona interessata
­ricevono troppo poco o addirittura
non ricevono ­ossigeno. Vengono
danneggiate e muoiono, se
l’afflusso di sangue non viene
ristabilito al più presto.
Quali funzioni vengono compro­
messe e quanto gravi saranno le
conseguenze dipende inoltre dalla
posizione della parte di ­cervello
interessata dalla mancata irrorazione sanguigna e dalla ­dimensione
della stessa. Quattro ictus su
cinque sono provocati dall’arteriosclerosi: un trombo occlude un
vaso dal lume già ristretto.


4.2
Trombo
Paresi o
intorpidimento
46
Disturbi alla vista
Ictus
 Allarmare immediatamente –
ogni minuto è prezioso!
 Coricare il paziente orizzontale
 Assistere e sorvegliare il
paziente
 In caso di perdita di conscienza: Schema BLS-AED


Sintomi
E Debolezza, paresi o intor­
pidimento improvvisi, per
lo più da una parte sola
E Disturbi alla vista
E Perdita della parola
E Vertigini e incapacità di
­deambulazione
E Talvolta forti dolori alla testa
Perdita della parola
Vertigini e incapacità
di deambulazione
Talvolta forti
dolori alla testa
47
4.3
Arresto cardiocircolatorio
I movimenti di pompaggio del
­miocardio vengono generati e
­coordinati dal sistema di condu­
zione elettrica del cuore. Esso fa sì
che milioni di cellule muscolari si
contraggano e si rilassino ­ritmicamente: il cuore pompa.
Se tale sistema di conduzione viene
sconvolto, vengono perturbati ritmo
cardiaco e movimento di pompaggio del miocardio. Si verifica una
tempesta di impulsi elettrici
­incontrollati. Il cuore entra in
­fibrillazione e non pompa ovvero
non batte più. Tale fibrillazione
­ventricolare, che spesso compare
come complicazione di un infarto,
quattro volte su cinque è la causa
di un improvviso arresto cardiaco.
48
Sintomi
 Perdita di conoscenza, il paziente cade o si accascia
sulla sedia
 Nessuna reazione quando si
parla ad alta voce al paziente
 Non si avverte più la
respirazione
Altre cause
Folgorazione
Infortunio
Annegamento
Asfissia
 Azione o dose eccessiva
di farmaci
 Reazioni allergiche
Arresto cardiocircolatorio
 Allarmare immediatamente
 Procedere secondo
lo schema BLS-AED
49
4.4
Lesioni interne
Con gli infortuni c’è sempre il
­pericolo di lesioni a organi interni,
per esempio fegato, milza, ecc.
La dinamica dell’infortunio può far
sospettare una lesione di questo
tipo. Simili pazienti necessitano
di immediato trattamento medico,
­perciò è di particolare importanza
allarmare subito.
50
Sintomi
 Pallore pronunciato, pelle ­fredda
 Sudore freddo
 Per lo più apatico, ma anche
­irrequieto fino ad agitato o
­aggressivo
 Respirazione rapida e super­
ficiale, sbadiglia e boccheggia
 Continuo peggioramento
delle condizioni generali
Lesioni interne
Allarmare
 Non muovere inutilmente
il paziente
 Coricare il paziente disteso
 Proteggerlo dalle intemperie
 In caso di perdita di coscienza:
schema BLS-AED
51
Rianimazione cardiopolmonare
52
5
53
5.1
Compressione toracica
Se il paziente non è cosciente, in
assenza di respirazione o in presenza di una respirazione agonica,
allarmare, organizzare un apparecchio AED, e iniziare immediatamente con le compressioni toraciche.
Il paziente viene adagiato sul
supporto duro (es. a terra) in
posizione supina. La rianimazione si
pratica solo in questa posizione.
lI busto del paziente viene scoperto. Se necessario, i vestiti vengono
strappati o tagliati.
Il soccorritore si inginocchia a
fianco del paziente, vicino alla sua
spalla.
Il punto di compressione corretto si
trova sull’asse centrale, leggermente nella metà inferiore dello sterno.
Se applicata in un punto diverso, la
compressione toracica, oltre a
essere poco efficace,comporta un
alto rischio di complicazioni.
Soprattutto se la compressione
viene esercitata troppo in basso, si
possono causare lesioni a fegato,
milza e stomaco. Anche in caso di
corretto massagggio cardiaco non
sempre si possono evitare fratture
dello sterno e delle costole, che a
loro volta possono portare a
ulteriori danni.
Si mette il tenar di una mano sul
punto di compressione, la mano
poggia così di traverso sullo sterno.
Per aumentare l’efficacia della compressione si mette il tenar dell’altra
mano sul dorso della prima, parallelamente. Le dita non devono
esercitare alcuna pressione sulle
costole. Il soccorritore tiene le
braccia tese e verticali. Le sue
spalle sono perpendicolari al punto
di compressione.
54
55
5.1
Compressione toracica
Comprimere vigorosamente e uniformemente lo sterno di almeno
5 cm. Ciò corrisponde a circa
un terzo del diametro del torace. Poi rilasciare rapidamente e
­completamente. Ma non sollevare
le mani dalla ­gabbia toracica per
non perdere il punto di compres­
sione. La fase di compressione
dura quanto la fase di rilascio.
Servirsi del peso del busto per
la compressione. L’articolazione
­dell’anca funge da cardine.
Il torace va compresso con una
­frequenza di almeno 100 colpi al
minuto. Questa frequenza è necessaria, ­���������������������������
perché
����������������������������
le compressioni vengono ­alternate con la respirazione
­artificiale. Dopo 30 compressioni,
liberare le vie aeree. Se possibile,
insufflazioni.
56
Compressione toracica
 Paziente supino, supporto duro
2 Scopire il busto
3 Trovare il punto di compressione: sull’asse centrale, metà
inferiore dello sterno
4 Assumere posizione delle mani
e portamento corretto del
corpo
 Una mano sopra l’altra
 Nessuna pressione sulle
costole
 Braccia tese
 Spalle perpendicolari al
punto di compressione
5 Comprimere la gabbia toracica:
compressione di almeno 5 cm
6 Sequenza dei movimenti
 Le mani rimangono sullo
sterno
 Rilasciare completamente
 L’articolazione dell’anca
funge da cardine
 Almeno 100 compressioni
al minuto
 30 compressioni
 Rapporto compressione/
rilascio 1:1
57
5.2
Respirazione artificiale
90 °
Le vie respiratorie vengono liberate
allungando indietro la testa e
tenendo ben fermo il mento.
58
Distendere cautamente all’indietro
la testa del paziente (prudenza:
evitare un’iperestensione).
Sollevare il mento e tenerlo così,
in modo che la bocca sia completamente chiusa. Portare la bocca
­sopra il naso del paziente; con le
labbra chiudere ermeticamente
tutto intorno (non serrare le narici!).
Non inclinare
eccessivamente la testa
Se il paziente non può respirare
attraverso il naso p. es. lesioni, ma­��������������������������������������
lattie, particolarità anatomiche,
si tiene chiuso il naso e si insuffla
l’aria ­���������������������������
attraverso
����������������������������
la bocca leggermente aperta.
Ci si deve sempre preoccupare
della propria sicurezza. Laddove
possibile utilizzare ­gli appositi
mezzi ausiliari come per esempio
la maschera tascabile o l’apposito
fazzoletto.
59
5.2
Respirazione artificiale
Effettuata l’insufflazione, girare il
viso verso la gabbia toracica del
­paziente.
Con gli occhi vede se la gabbia
toracica si abbassa e con l’orecchio avverte e ode se il paziente
espira: contemporaneamente il
soccorritore inspira.
60
Un insufflazione dura circa
2 secondo.
L’insufflazione è sufficiente, se il
­torace si solleva in modo visibile.
Respirazione artificiale
 Stendere cautamente la testa
del paziente all’indietro
2 Sollevare il mento e tenerlo in
tale posizione
3 Respirazione bocca-naso;
se non è possibile, boccabocca
4 Rapporto compressioni
toraciche insufflazioni 30 : 2
61
5.3
Metodo con uno,
ovvero con due soccorritori
Metodo con un soccorritore
Le tecniche della compressione
­toracica e della respirazione
­artificiale vengono combinate e
­applicate in sequenza ritmica
­conformemente allo schema
BLS-AED.
Metodo con due soccorritori
A turno, un soccorritore pratica
la compressione toracica e l’altro
la respirazione artificiale.
Il soccorritore che esegue le
­compressioni conta ad alta voce,
in modo che il secondo soccorritore sia pronto a intervenire a
ritmo ­costante con la respirazione
­artificiale.
62
Ulteriori misure di rianimazione
 La rianimazione viene continuata da:
 Altri soccorritori presenti
o appena arrivati
 Servizio di salvataggio
Medico
 La rianimazione viene interrotta
se:
 Il paziente respira
 Un medico costata
il decosso
 Il soccoritore è spossato
o in periodo
63
5.4
Rianimazione cardiopolmonare
Quale motore della circolazione
sanguigna, il cuore adegua la
­propria funzione di pompa alle
­esigenze costantemente variabili
degli organi e dei tessuti del nostro
corpo. Il sistema cardiocircolatorio
assicura alle cellule dell’organismo
il rifornimento di ossigeno e
­sostanze nutritive e provvede alla
rimozione dei prodotti del meta­
bolismo (anidride carbonica e
­scorie).
È costituito dal cuore come pompa,
da arterie, vene e capillari come
sistema di tubazioni ben ­ramificato
e dal sangue come ­mezzo di
trasporto.
Il cuore è un muscolo cavo grosso
come un pugno, situato tra i due
lobi polmonari dietro la parte ­inferiore dello sterno e nettamente
spostato a sinistra. È diviso
verticalmente (setto interatriale, ovvero ­interventricolare) in
due formazioni non comunicanti
tra loro. Ognuna di esse si divide in
un atrio e un ­ventricolo. Ogni atrio
comunica con il rispettivo ventricolo attraverso l’orifizio atrioventricolare, provvisto di una valvola a
lembi. All’uscita dei ventricoli vi
sono le valvole semi­lunari. Le
valvole cardiache servono a evitare
il riflusso del sangue, ­obbligandolo
a scorrere in una ­determinata
direzione. La contrazione del cuore
spinge il ­sangue fuori dai ventricoli.
In seguito alla mancanza di
ossi­geno nel cervello, l’arresto
cardiaco porta alla perdita di
coscienza nel giro di secondi e a
gravi danni ­cerebrali entro qualche
minuto. Se in tale situazione non
viene immediatamente iniziata la
rianimazione, le probabilità di
sopravvivenza del paziente
diminuiscono del 10% al minuto.
64
Probabilità di sopravvivenza dopo un arresto cardiocircolatorio
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0
0
1
Minuti
2
3
4
5
6
7
8
9
10
65
5.4
Cardiopulmonary resuscitation
L’obiettivo delle misure di rianimazione è fare riaffluire il più presto
possibile sangue ricco di ossigeno
ai sistemi organici di importanza
vitale. Con le compressioni toraciche viene mantenuto il minimo di
circolazione necessario. Da un lato,
questo ­���������������������������
avviene
����������������������������
tramite la compressione ­diretta del cuore tra sterno
e colonna vertebrale. Dall’altro,
anche le oscillazioni globali di pressione ­all’interno dell’intera gabbia
toracica portano a una circolazione
sanguigna la cui direzione è determinata dalle valvole cardiache.
L’intera ­gabbia toracica funziona
quindi ­secondo lo stesso principio
di una pompa premente/aspirante.
66
Perciò si devono liberare immediatamente le vie respiratorie,
si devono iniziare e proseguire
ininterrottamente il massaggio
cardiaco e la ­respirazione artificiale,
finché non vengono ­ristabilite la
respirazione e la ­circolazione
e il paziente viene ­���������������
affidato
����������������
a soccorritori professionisti o finché un
medico non ne accerta il decesso.
Circolazione
sanguigna
Circolazione polmonare
Atrio destro
Atrio sinistro
Ventricolo
sinistro
Ventricolo
destro
Vene
Arterie
Circolazione generale
67
Defibrillazione di soccorritori
non professionisti
68
6
69
6.1
Fondamenti
In caso di arresto cardiocircolatorio
di una persona adulta, normalmente il cuore va in fibrillazione per 5 –
10 minuti. Ciò significa che il cuore
si contrae in modo scoordinato,
pertanto non è in grado di
assolvere alla sua funzione di
pompa. Nella fase di fibrillazione è
possibile aiutare il cuore a ripristinare il ritmo normale tramite una
scarica controllata di corrente.
Senza defibrillazione si passa ad
una linea piatta (asistolia).
È essenziale che il soccorritore inizi
immediatamente con la rianimazione e lo continui fino all’arrivo del
servizio di soccorso. Il tempo di
percorrenza necessario all’ambulanza per arrivare sarà dunque
impiegato in modo sensato.
Quanto prima s’interviene su
una fibrillazione ventricolare con
un defibrillatore, maggiore sarà il
successo.
70
Nei luoghi maggiormente affollati,
come ad esempio stazioni, centri
commerciali, aree fieristiche, teatri,
natanti, aerei, è opportuno dislocare e segnalare gli apparecchi.
71
6.2
Uso dell’apparecchio AED
Posizionamento degli elettrodi
Al fine di garantire il passaggio del
flusso ottimale di corrente attraverso il miocardio, gli elettrodi devono
essere posizionati come segue.
Elettrodo destro: parte destra del
torace, sotto la clavicola
Elettrodo sinistro: lateralmente sulla
gabbia toracica
I punti di adesione degli elettrodi
devono essere asciutti, puliti ed
eventualmente ­rasati. Durante
l’applicazione degli elettrodi,
laddove possibile, proseguire il
massaggio cardiaco.
72
Uso dell’apparecchio
E Accendere immediatamente
l’apparecchio e seguire le
istruzioni.
E In caso di funzionamento
difettoso dell’apparecchio
AED, proseguire subito
la reanimazione.
AED con i bambini
Esistono speziali elettrodi per
bambini.
In assenza di elettrodi per bambini
di questo tipo, la defibrillazione
viene effettuata con elettrodi per
adulti.
Erogare lo shock
L’operatore dell’apparecchio, prima
di erogare lo shock, è obbligato ad
avvisare chiaramente e ad alta
voce.
E Stare indietro!
E Non toccare il paziente!
E Attenzione, shock!
Deve inoltre assicurarsi che
nessuno, lui compreso, tocchi
il paziente e solo allora erogere
lo shock.
73
6.3
Catena della sopravvivenza
Generalità
L’individuazione immediata di
sintomi allarmanti, così come
l’allarme tempestivo al numero
d’emergenza 144, incl. la richiesta
di un defibrillatore, sono elementi
decisivi per il decorso di una
rianimazione.
È essenziale iniziare immediata­
mente secondo il schema BLSAED.
74
Quanto prima arriva un apparecchio AED e viene erogato uno
shock, maggiore sono le possibilità
di sopravvivenza del paziente.
L’arrivo del servizio di soccorso,
e quindi delle misure avanzate
ad esso collegate, deve avvenire
quanto prima possibile.
M.FOL.137.2012
Catena della sopravvivenza
Misure avanzate
precoci
BLS
precoce
Defibrillazione
precoce
Allarme
precoce
© Federazione svizzera dei samaritani
Legenda
Basic Life Support (BLS)
Sono le misure di base della
rianimazione cardiopolmonare.
Comprendono diagnostica,
massaggio cardiaco e respirazione
artificiale. Le misure di base della
rianimazione cardiopolmonare in
caso di bisogno possono essere
eseguite anche senza ausili tecnici.
Automated External Defibrillation (AED)
Somministrazione diretta di una
scarica elettrica attraverso il torace
con l’obiettivo di interrompere una
fibrillazione ventricolare. Il AED
esegue l’analisi del ritmo cardiaco
mediante un computer interno.
Se necessario il computer dà l’OK
per la scarica elettrica mediante
pressione di un pulsante.
75
6.4
Pericoli di una defibrillazione
Generalità
Se l’apparecchio AED (defibrillatore)
viene impiegato in modo corretto, i
pericoli si riducono ad un minimo
assoluto.
76
Defibrillazione in condizioni
particolari
In caso di gravidanza e dispositivi
impiantati, sono valide le normali
linee guida di rianimazione e
defibrillazione.
Fonti di pericolo
Tuttavia sono da considerarsi
possibili fonti di pericolo:
 Supporto conduttore
Per quanto possibile, la
defibrillazione non deve essere
effettuata su un supporto
conduttore, ad esempio
strutture in metallo, coperchi
in metallo, altrimenti sussiste
il rischio di scossa di corrente
per i soccorritori.
4 Cerotto medicato
Determinati farmaci vengono
somministrati attraverso la pelle
tramite cerotti, ad esempio la
nitroglicerina. Togliere tutti i
cerotti situati nell’area della
gabbia toracica.
5 Gioielli
Piercing e gioielli non possono
entrare in contatto con gli
elettrodi.
 Acqua
Poiché l’acqua è un buon
conduttore di corrente, sussiste
la possibilità che i soccorritori
prendano la scossa.
3 Sostanze e vapori esplosivi
In caso di defibrillazione
sussiste il pericolo che
so­stanze o vapori come
benzina, prodotti chimici, gas,
farina ecc prendano fuoco.
77
6.5
Aspetti legali
Legislazione
Ai sensi dell’Art. 128 del C.P.
chiunque è obbligato, per quanto
ragionevole, a prestare soccorso
ad una persona che versa in
immediato pericolo di morte.
Questo è anche il caso, sotto il
profilo medico e dopo un’adeguata
formazione, sia del BLS che della
defibrillazione con apparecchio
AED, ovvero la legge federale
autorizza l’impiego del AED da
parte di soccorritori non profes­
sionisti. L’omissione di soccorso è
punibile solo in caso di premeditazione ma non per negligenza.
Responsabilità del produttore
Tutti gli apparecchi sottostanno alla
responsabilità del produttore che
tutela legalmente il soccorritore
nell’utilizzo corretto.
78
79
Sangue ed emostasi
80
7
81
7.1
Emostasi
Nell’adulto la quantità di sangue
ammonta a circa il 7% del peso
­corporeo. Quindi un adulto di 70 kg
ha 5 litri di sangue. Se in un breve
lasso di tempo una persona perde
più di 1 litro di sangue, ciò può
­esserle fatale. Di conseguenza,
è ­importante fermare immediatamente un’emorragia massiva.
Se nella ferita sono visibili e/o
conficcati corpi estranei, non
vengono rimossi.
Protezione personale: per pro­teggersi da pericolose malattie
­infettive, come per esempio
Aids o epatite B, si deve evitare
il con­tatto diretto con il sangue
altrui. ­Indossare guanti di protezione.
La situazione appare sovente
­drammatica, per cui la pericolosità
viene spesso sopravvalutata.
82
Emostasi
 Coricare il ferito in posizione
orizzontale
 Tenere sollevata la parte del
corpo ferita
83
7.1
Emostasi
Emostasi
 Esercitare una contropressione
sulla ferita con materiale
­assorbente. Sono adatti i
seguenti materiali
 Cartuccia per fasciatura
(bendaggio d’emmergenz
pronto)
 Compressa e benda di
garza
 Panno a triangolo
 Lembi di tessuto
Fazzoletto
Se così si riesce a fermare
l’emorragia, passare
direttamente al punto 6
84
4 Emostasi con bendaggio
­compressivo
 Lasciare il cuscinetto ­
compressivo esistente
 Organizzare altro materiale
per il bendaggio compressivo
 Applicare la fasciatura
 Annodare la fasciatura
sopra il cuscinetto
compressivo
Se così non si riesce a fermare
l’emorragia, applicare un
secondo bendaggio compressivo direttamente sopra il
primo.
5 Dopo l’emostasi sistemare la
parte del corpo ferita in posizione sollevata, immobilizzandola. In caso di sospetta
frattura del braccio o della
gamba si rinuncia a tenerli
sollevati.
6 Allarmare: le forti emorragie
richiedono cure mediche.
Il paziente deve essere assistito
e le sue condizioni generali
sorvegliate fino all’arrivo del
servizio di salvataggio.
85
Sistema respiratorio
86
8
87
8.1
Liberazione delle vie respiratorie
Dopo le prime 30 compressioni
toraciche, le vie aeree vengono
liberate e si può effetuare le
ventilazioni.
Proteggere le vertebre cervicali
E Non muovere inutilmente la
testa
Stendere delicatamente la testa,
sollevare il mento e tenerlo in tale
posizione.
Le vie respiratorie vengono liberate
allungando indietro la testa e
tenendo ben fermo il mento. Non si
deve inclinare troppo la testa onde
evitare danni alla colonna vertebrale
(iperestensione).
88
Se sentite una resistenza nella
respirazione artificiale deve liberarle il più in fretta ­possibile le vie
respiratorie a causa del pericolo di
asfissia.
 Aprire la bocca premendo sul
mento con indice e pollice
 Con indice e pollice spingere
energicamente la guancia tra
le due arcate dentarie, in modo
che la bocca rimanga aperta e
il paziente non possa mordere
 Con le dita dell’altra mano
­rimuovere i corpi estranei visibili
 Togliere solo le protesi che
si fossero staccate
Attenzione: andando troppo in
­profondità si possono stimolare
rigur­gito e vomito!
90 °
Non inclinare eccessivamente
la ­testa
Protezione delle vertebre
cervicali
 Non muovere inutilmente la
testa
 Immobilizzare la testa
89
8.2
Aspirazione
I corpi estranei in gola possono
­provocare asfissia. Negli adulti
­questo succede sovente mentre
mangiano. I bambini invece si
­mettono in bocca oggetti per
­curiosità e li inghiottono. In questo
caso i pazienti provano un violento
stimolo a tossire e un forte affanno
respiratorio. Ne deriva panico che
aggrava ulteriormente l’affanno. ­
Per aspirazione si intende la
penetrazione di liquidi o sostanze
solide nella trachea o nei polmoni.
90
Sintomi
 Affanno respiratorio improvviso
 Tosse e murmure respiratorio
­sibilante
 Colore cianotico della pelle,
­soprattutto delle labbra
 Il paziente si afferra spesso
il collo con entrambe le mani
Panico
91
8.3
Manovra di Heimlich
Occlusione
delle vie aeree
sì

Il paziente può parlare?

Risponde?
no
no
sì 
nvitare il paziente a tossire,
non batterlo sulla schiena

Vie aeree libere?
sì
no

Manovra di Heimlich

Vie aeree libere?
sì 
 Accertamenti medici
92

 Chiamata di emergenza

5 compressioni
toraciche al posto della
manovra di Heimlich
Controllare se le vie
respiratorie sono libere
Proseguire con un
ritmo di 30:2 fino ad un
risultato positivo o
all’arrivo del servizio di
soccorso
Ispezionare la bocca
ogni volta
Manovra di Heimlich
Aspirazione
 Non battere sulla schiena
 Il paziente deve cercare di
espellere il corpo estraneo
tossendo energicamente
 Se non è stato possibile
liberare le vie respiratorie con
la tosse o il paziente non riesce
più a parlare: manovra di
Heimlich
Attenzione: battendo sulla schiena
si fa scivolare il corpo estraneo
ancora più in basso
Soccorso in caso di paziente
­privo di coscienza
Allarmare
 Mettere il paziente sulla schiena
e applicare lo schema BLSAED. Al posto della manovra
Heimlich eseguire le compressione toraciche.
Dopo 5 compressioni controllare se le vie respiratorie sono
libere e se il paziente respira
autonomamente.
Se sì:
Mettere il paziente in posizione
laterale e allarmare il servizio di
salvataggio.
Se no:
Praticare la rianimazione nel
modo consueto nell’intervallo
30 : 2.
93
Comportamento
in caso di incidente stradale
94
9
95
9.1
Incidente stradale
In caso di incidente stradale, per
procedere in modo ordinato e
­sistematico è particolarmente
­importante applicare con coerenza
lo schema del semaforo.
Fare attenzione ai cartelli arancioni
e ai segnali di pericolo sui veicoli.
Quando si allerta, indicare i numeri
sul cartello arancione e i simboli dei
segnali di pericolo.
96
Parcheggiare il proprio veicolo, con
i lampeggiatori di emergenza e gli
anabbaglianti accesi, 10 m prima
del luogo dell’incidente. ­Segnalare
l’ostacolo con il triangolo agli automobilisti in arrivo.
 Distanza dal luogo dell’incidente: almeno 50 m nell’abitato,
da 50 a 100 m fuori dall’abitato
 In presenza di curve o dossi:
mettere il triangolo prima degli
stessi
 Di notte e in caso di nebbia o
pioggia: se possibile illuminare
il triangolo
 Agitare su e giù il triangolo
 Mettere sul ciglio della strada
un altro soccorritore che, alzando e abbassando il braccio,
segnali al traffico di rallentare
Segnale manuale
internazionale
Procedere secondo lo schema
del semaforo
Osservare
Pensare
Agire
97
9.1
Incidente stradale
Marcare il luogo dell’incidente
98
Incidente stradale
 Osservare: valutare la
­situa­zione
 Veicoli in arrivo
 Entrate, incroci
 Binari ferroviari
 Pensare: riconoscere gli
ulteriori pericoli
 Incendio, esplosione
Intossicazione
 Alberi abbattuti
 Pericolo di folgorazione
 Cartelli arancioni e segnali
di pericolo
Allarmare
Soccorso
Marcare
 Il salvataggio ha la
precedenza
 Soltanto se è possibile
senza rischio
 Agire: assicurare
 Il proprio veicolo
 Lampeggiatori di
emergenza e anabbaglianti
Triangolo
Distanza
 Prima di curve e dossi
 Di notte e in caso di
nebbia o pioggia
Illuminarlo
 Agitarlo su e giù
 Rallentare il traffico con
segnali manuali
99
9.2
In autostrada e tunnel stradale
In caso di incidente su un’autostrada o una superstrada sono
necessarie misure supplementari,
perché, a causa delle velocità
elevate, il p
­ otenziale di rischio è
molto più alto che non sulle strade
secondarie e principali.
Se si riduce bruscamente la
velocità o ci si deve fermare
all’improvviso, accendere imme­
diatamente i lampeggiatori di
emergenza per avver­tire i veicoli
che sopraggiungono.
Subito dopo l’incidente
 Se i veicoli sono ancora in
grado di muoversi devono
essere ­spostati sulla corsia di
­emergenza
 Nello scendere, fare attenzione
ai veicoli in arrivo
 Le persone che non partecipano alle operazioni di soccorso si
mettono al sicuro dietro il guardrail
 Prudenza sui ponti: non superare il doppio guardrail
Assicurare
 Tenendosi fuori dalla carreggiata, andare incontro ai veicoli
­agitando su e giù il triangolo
 Sistemare il triangolo almeno
100 m prima del luogo
dell’incidente. Se possibile,
una persona agita il triangolo
stando sul ciglio esterno della
corsia di emergenza
 Fare attenzione ai veicoli in
arrivo
100
Incidente in autostrada
Incdidente nel tunnel
 Segnalazione di pericolo
 Lampeggiatori di
emergenza
Anche nel tunnel il loro comportamento è decisivo ai fini del proprio
salvataggio.
 Subito dopo l’incidente
 Veicoli sulla corsia di
emergenza
 Fare attenzione ai veicoli in
arrivo
 Chi non soccorre, dietro
i guardrail
 Prudenza sui ponti
Assicurare
 Mettere il triangolo
 Agitare il triangolo
 Fare attenzione ai veicoli
in arrivo
1Principio:
 Assicurare, salvare, lasciare
un passagio
 Fare attenzione ai veicoli
in arrivo
2 Misure per la sicurezza:
 Fermarsi lateralmente
Allarmare
 Prestare pronto soccorso
 Non fare mai inversione
di marcia
 Mettere in salvo
Allarmare
 Colonnina SOS
Cellulare
 Tratto di autostrada
 Indicare il chilometro
Direzione
Soccorso
 Procedere secondo lo
schema BLS-AED
in luogo sicuro
Marcatura
 In autostrada non marcare!
101
Trasporto del paziente
102
10
103
10.1
Prese di salvataggio
Mani e pollici
Mani e pollici accostati
Si fa ricorso alle prese di salvataggio unicamente con pazienti
che si ­trovano in pericolo di vita.
Esse consentono di evacuare rapi­
damente il paziente dalla zona del
pericolo.
Infilare da dietro le braccia sotto
le ascelle del paziente e con entrambe le mani afferrare da
sopra un ­avambraccio che non
sia ferito. Per sollevare il paziente,
accovacciarsi, avvicinandosi il più
possibile a lui. Il paziente viene
trascinato dal soccorritore che
cammina all’indietro.
104
Presa all’avambraccio
 Mettere il paziente seduto e
accovacciarsi dietro di lui
5 Accovacciarsi il più possibile
e sollevare
 Infilare entrambe le braccia
sotto le ascelle
6 Trascinare con sé il paziente
camminando all’indietro
 Afferrare un avambraccio che
non sia ferito
 Premere energicamente
l’avambraccio del paziente
sotto l’ultimo arco costale
contro il sue addome.
105
10.2
Estrazione da un veicolo
Sempre se possibile, lasciare nel
­veicolo i pazienti coscienti.
Aprire le portiere del veicolo e
­parlare al paziente. Spegnere
il ­motore, togliere la chiave di
­accensione e tirare il freno a
mano. ­Controllare che le gambe
del ­paziente siano libere.
Slacciare la cintura di sicurezza
e inclinare il ­paziente in avanti.
­Infilare le braccia sotto le ascelle
del paziente e, da sopra, afferrarne
un avambraccio.
Tenendo la schiena diritta, estrarre
il paziente dal veicolo. Se c’è un
altro soccorritore, questi afferra le
gambe del paziente, che può ora
venire portato al sicuro camminando in avanti.
106
Sempre se possibile, si deve
­immobilizzare la testa del
paziente. Non esiste una regola
fissa per estrarre i pazienti dai
sedili posteriori di una vettura a
due porte. Sempre se possibile,
uno dei soccorritori deve aiutare
dal sedile posteriore.
Affinchè il veicolo possa in seguito
venir rimosso, lasciare la chiave ben
visibile come ad esempio al
cruscotto o consegnarla ai
soccorritori professionali.
Estrazione da un veicolo
 Lasciare nel veicolo i pazienti
coscienti
Pazienti privano di coscienza:
evacuare
 Spegnere il motore, togliere la
chiave di accensione, slacciare
la cintura di sicurezza
 Liberare i piedi
 Girare il paziente
 Estrarlo delicatamente
 Immobilizzare la testa
 Tirare il freno a mano
107
Danni prodotti da
calore ed elettricità
108
11
109
11.1
Ustioni che mettono a repentaglio
la vita
1° grado
Ustioni con formazione di vesciche
o distruzione della pella e del
tessuto sottostante meltono a
repentaglio la vita.
Il tessuto distrutto produce
sostanze per il corpo.
Le ustioni da corrente elettrica
distruggono i tessuti all’interno del
corpo, quando la corrente li
attraversa.
Le ustioni possono venire provocate da oggetti caldi, irradiazione,
fuoco, elettricità o fulmine.
110
2° grado
Si distingue fra ustioni di 1°, 2° e
3° grado.
Le ustioni di 2º grado possono
­essere indolori, ma richiedono
­comunque le cure di un medico.
Le ustioni di 3º grado richiedono
sempre le cure di un medico.
Sono indolori, in quanto sono state
distrutte le terminazioni nervose.
Sono però dolorose le zone periferiche dell’ustione.
3° grado
Si raffredda con acqua
­indipendentemente dal grado
­dell’ustione. La qualità dell’acqua
è secondaria. Non togliere gli
­indumenti se aderiscono alla pelle.
Il raffreddamento dura fino al
lenimento del dolore (spesso 15
minuti o più). In seguito viene
prolun­gato finché il dolore non si
placa.
Le scottature sono ustioni provocate da liquidi bollenti o vapore.
Vengono trattate nello stesso
modo.
Nel caso di ustioni estese,
soprattutto nei bambini piccoli, per
cui tutto il corpo viene raffreddato
con acqua, il raffreddamento deve
venire interrotto dopo 5 minuti, a
causa del pericolo di ipotermia.
111
11.1
Ustioni che mettono a repentaglio
la vita
Epidermide
Derma
Ipoderma
Muscoli
Pelle
intatta
112
1° grado
2° grado
3° grado
Ustioni
1 Raffreddare con acqua
­indipendentemente dal grado
­dell’ustione. La qualità
dell’acqua è secondaria.
Non togliere gli ­indumenti
se adersicono alla ­pelle.
Il raffreddamento avviene:
 sotto l’acqua corrente
 mediante immersione
nell’acqua della parte del
corpo ustionata
 mediante aspersione
 mediante impacchi
cambiati di frequente,
soprattutto sul viso
2 Chiamare sempre l’ambulanza
in caso di
Folgorazione
Fulmine
 Fuochi artificiali
Esplosione
 Incendi (occlusione delle vie
respiratorie, intossicazione
da fumo, ecc.)
 Ustioni di 2º e 3º grado la
cui superficie sia 9 volte più
estesa di quella del palmo
della mano del paziente
 Ustioni al viso e al collo
3 Richiedono cure mediche le
seguenti ustioni e scottature
 1° grado:
se accompagnate da febbre
e malessere
 2° e 3° grado:
le ustioni di 2° e 3º grado
richiedono sempre le cure
di un medico
113
Apparato locomotore
114
12
115
12.1
Lesioni alla colonna vertebrale
in persone coscienti
Le lesioni alla colonna vertebrale
sono da annoverare nella categoria
delle lesioni gravi, perché c’è
sempre il pericolo di una paraplegia
quale conseguenza di una lesione
del midollo spinale che si trova nel
canale vertebrale. Si deve sempre
presumere una lesione del midollo
spinale se la colonna vertebrale
del ferito è stata sottoposta a
­sollecitazioni eccezionali. Questo
può portare a una paralisi permanente. È necessario chiarire
esattamente la situazione.
116
Cause
Tamponamento
 Caduta dall’alto
 Incidente a velocità elevata
 Violenti colpi alla testa
 Ferita da punta o da arma
da fuoco
 Infortunio durante un tuffo
a ­testa
Lesione alla colonna vertebrale
 Valutare la dinamica dell’infortunio
 Riconoscere le possibili
cause
 Informazioni fornite dal ferito
 Informazioni fornite da
soccorritori e testimoni
 Non muovere inutilmente il
paziente. Immobilizzare la
testa. Proteggere il paziente da
movimenti passivi causati da
terzi. Invitarlo a non muoversi
inutilmente.
 Allarmare menzionando la
possibile lesione della colonna
vertebrale
 Ulteriori misure
 Mantenere immobile la testa
 Proteggere dalle intemperie
117
12.2
Lesioni alla colonna vertebrale
in persone prive di coscienza
In caso di paziente privo di
­coscienza è impossibile dedurre
con certezza se vi siano lesioni
alla ­colonna vertebrale. Anche se,
in base alla dinamica dell’infortunio,
si deve prendere in considerazione
una lesione alla colonna vertebrale,
le misure per salvare la vita hanno
sempre la precedenza.
Paziente supino
 Sistemare il paziente in posizione laterale «in asse», senza
ruotare l’asse longitudinale del
corpo
 Evitare movimenti bruschi
o a scatti
 Sempre se possibile, operare
con l’aiuto di più soccorritori
Paziente sul ventre o sul fianco
 Verificare la respirazione
 Lasciarlo in tale posizione
e stabilizzarlo
Paziente senza respirazione
percettibile
 Procedere con estrema
prudenza secondo lo schema
BLS-AED
118
Lesione alla colonna vertebrale
 Le misure immediate per
salvare la vita hanno la
precedenza
 Procedere con estrema
prudenza secondo lo schema
BLS-AED
 Paziente supino
 Paziente «in asse» in
posizione laterale
 Evitare movimenti bruschi
o a scatti
 Impiegare più soccorritori
 Paziente sul ventre o sul fianco
 Verificare la respirazione
 Lasciarlo nella posizione in
cui si trova e stabilizzarlo
 Paziente senza respirazione
percettibile
 Procedere secondo
lo schema BLS-AED
119
Soglie di inibizione
120
13
121
13.1
Soglie di inibizione
I casi di emergenza sopraggiungono inaspettatamente. Alla prestazione di soccorso spontanea
si oppongono soglie di inibizione
naturali. Ciascun soccorritore
le deve superare in modo più o
meno consapevole. Quanto più
dimestichezza si ha con tali soglie
di inibizione, tanto più facile sarà
superarle in caso d’emergenza e
adottare le misure necessarie.
Passi
Dal verificarsi del caso d’emergenza fino all’inizio della prestazione di
soccorso, il soccorritore compie
svariati passi:
 Riconoscere che qualcosa è
accaduto
 Riconoscere la situazione come
caso d’emergenza
 Assumersi la responsabilità
dell’aiuto
 Decidere come prestare aiuto
 Prestare aiuto
Da un passo all’altro, egli supera
una soglia di inibizione. A seconda
della predisposizione e della
situazione, il soccorritore sente
queste soglie più o meno forti.
L’omissione della prestazione di
soccorso è la conseguenza di non
essere riusciti a superare una delle
soglie di inibizione.
122
Passi e soglie di inibizione
 Passo 1: Devo riconoscere che
qualcosa è accaduto.
 Come soglia di inibizione si
oppone la mia attività attuale. Sono assorbito (ad es.
dal lavoro, avere poco
tempo, fuori per un incontro
importante ecc.). La mia
percezione viene quindi
offuscata.
Possibile reazione: «Non fate
così chiasso, bambini, è
subito pronto da mangiare».
2 Passo 2: La situazione
cambiata dev’essere
­riconosciuta come caso
d’emergenza.
 Come soglie di inibizione si
oppongono la possibile
mancanza di chiarezza
della situazione e/o la
plurale ignoranza. Plurale
ignoranza significa che
nessuno nell’ambiente
reagisce alla situazione.
Nessuno sembra allarmato
dal cambia­mento.
Possibile reazione: «È
certamente ubriaco.»
 Passo 3: Devo assumermi la
responsabilità del soccorso.
 La mia soglia di inibizione:
Sono tentato di disfarmi
della responsabilità. Mi
aiutano a riguardo acquietamenti e supposizioni.
Possibile reazione:
«Sicuramente qualcuno ha
già allarmato il servizio di
soccorso».
4 Passo 4: Devo prendere la
decisione di come aiutare..
 La mia soglia di inibizione:
mi sento insicuro.
Possibile reazione:
«Sicuramente farò tutto
sbagliato».
4 Passo 5: Devo cominciare la
prestazione di soccorso.
 Ora le soglie di inibizione
possono essere: la paura di
esporsi, sembrare ridicolo
oppure la paura di conseguenze, di errori.
Possibile reazione:
«Sicuramente sembrerò
­ridicolo».
123
Indice analitico
124
14
125
14
Indice analitico
A Acqua 110
AED 26, 71, 72, 74, 78
Affanno 76
Aids 68
Allarmare 14, 16, 18
Annegamento 46
Appunti 16
Arteriosclerosi 40, 44
Asfissia 46, 76
Asfissia, rischio di 74
Aspirazione 90
Assistenza 12, 92
Autostrada 86
Avvelenamento 102
B Bambino 76, 96
Basic Life Support (BLS) 26,
74
BLS-AED, schema 26, 54, 56,
58, 62, 88, 93
Benzina 16
Bocca 52, 74
Busto 52
C Calore 94, 96
Calore, azione del 96
Cardiaco, arresto 46, 52
Cardiaco, massaggio 54
Cardiocircolatorio, sistema
40, 42, 46, 48
Cartello arancione 82
Causticazione 102, 104
Cellule 62
126
Centro Svizzero d’informa zione Tossicologica
18, 102
Cervello 22
Chiamata, schema di 16
Cianosi 76
Cintura di sicurezza 92
Circolazione 22
Colonna vertebrale 116, 118
Compressione, punto di 54
Compressione toracchice 54,
62, 93
Coronaria 40
Corpi estranei 90
Cosciente 24
Coscienza, privo di 32
Costole, frattura delle 54
Cuore 44, 62
Curiosi 36
D Defibrillazione 26
Deglutire, riflesso di 30
Depositi 40
Due soccorritori, metodo con
60
E Elettricità 94, 96
Elettroshock 26
Emergenza, corsia di 83
Emergenza, numeri di 18
Emergenza, situazione di 12
Emostasi 66, 68
Epatite 68
Esame 24
F Fegato 54
Fermata improvvisa 86
Fibrillazione 46
Freno a mano 92
Fulmine 96
Fuochi artificiali 113
Fuoco 96
G Gola, presa alla 76
Guanti di protezione 68
Guardrail 83
H Heimlich, manovra di 78, 79
I
Ictus 44
Incidente stradale 80, 82, 83
Infarto 40, 46
Infortunio, luogo dell’ 82
Infortunio, situazione di 14
Interne, lesioni 48
Interni, organi 48
Intorpidimento 44
Ipotermia 96
Irradiazione 96
Irrorazione sanguigna,
disturbi della 44
L Lampeggiatori di emergenza
82, 83
Laterale, posizione 30
Linea ad alta tensione 16
Locomotore, apparato
106, 108, 110
M Mettere in salvo 92
Milza 54
Miocardio 40, 46
Motore 92
N Naso 58
Nervose, cellule 44
Nutritive, sostanze,
afflusso di 44
O Ospedale 12
Ossigeno 44
Ossigeno, mancanza di 62
P Pallore 48
Panico 36, 76
Paresi 44
Paura 36
Paziente, trasporto del
88, 90, 92
Paziente, valutazione del
20, 22
Placche 40
Polizia 18
Polmoni 76
Pompieri 18
Posizione 30
Pronto soccorso 12, 14
Protezione personale
58, 82
Psichiche, reazioni 36
Psicologici, primi soccorsi
34, 36
127
14Index
R Raffreddamento 96
Rega 18
Regola delle 4 P, 36
Respiratorie, vie 32, 76
Respiratorio, sistema 22, 23,
72, 74, 76
Respirazione 26
Respirazione artificiale 58, 62
Rianimazione 52
Rianimazione cardiopolmonare
50, 52, 56, 60, 62
T Testa 58
Toracica, compressione 56,
60, 79
Toracica, gabbia 40, 62
Torpore 36
Tosse, tossire 32, 90
Tossire, stimolo a 76
Trachea 76
Triangolo 82, 83
Trombo 40, 44
Tunnel stradale 101
S Salvataggio, forze di 14
Salvataggio, prese di 90
Salvataggio, servizio di 12, 16
Sangue 66, 68
Sangue, afflusso di 40
Sangue, quantità di 68
Sanguigna, circolazione 22
Sanitaria, emergenza 18
Scottatura 96
Secrezioni, deflusso delle 30
Semaforo, schema del 14, 82
Sezione della pelle 98
Soglie di inibizione 120, 122
Spettatori 36
Spinale, midollo 22, 116
Sterno 56
Stomaco 54
Sudorazione 40
Sudore freddo 48
Superstrada 86
Supina, posizione 30, 52,110
U Un soccorritore, metodo con
60
Ustione 96
128
V Vapore 96
Vascolare, occlusione 40
Veicoli in arrivo 83
Ventricolare, fibrillazione
26, 46
Vertigini 44
Vestiti, indumenti 25, 43, 54
Vita, pericolo di 68