Cuba, la grande scommessa

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Cuba, la grande scommessa
www.guidaviaggi.it
Anno XLIII
1473
27 Aprile 2015
numero
Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. Detentore del conto è l’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano . - Prezzo per copia euro 0,50
Cuba, la grande
scommessa
è grande attesa per
la prossima edizione di FitCuba,
che si terrà dal 5 al 7 maggio
al Meliá Jardines del Rey di
Cayo Coco. L’Italia sarà il
Paese ospite della manifestazione giunta alla 35° edizione, con un padiglione intero dedicato al nostro Paese, un altro all’esposizione
C’
agroalimentare. Vi saranno
poi altri due padiglioni, il
primo dedicato al turismo
nautico e il secondo agli investimenti, per i quali si attende un’accelerata grazie
all’entrata in vigore di una
legge, la 118, dedicata agli
investimenti stranieri. La
normativa offre contratti di
gestione alberghiera e per-
mette la costituzione di società a capitale misto per lo
sviluppo di imprese edili legate al turismo. “Le isole di
Cayo Coco e Cayo Guillermo hanno un grande potenziale turistico e nautico,
grazie ai recenti investimenti in campo infrastrutturale e alla nascita di porti
turistici – ha affermato di
recente Aleyda Lydis Castellanos Abdala, consigliere degli affari turistici
presso l’ambasciata di
Cuba in Italia –. Durante
la manifestazione verrà
presentata una nuova destinazione turistica, Cayo Media Luna”. Il legame che
unisce Cuba all’Italia è solido, con sette club in gestione italiana e sviluppi in vista. Alpitour aprirà un villaggio a Santa Lucia e un
hotel a L’Avana. Press
Tours è da sempre leader
sulla meta, così come Eden
Viaggi. Veratour opera a
Varadero, mentre I Grandi
Viaggi si prepara al debutto
a Cayo Largo. Condor, che
è presente a Cuba con 13
strutture (non in gestione
diretta), mira ad allargare il
ventaglio di proposte, dando maggior rilievo a pacchetti di viaggio alternativi
che puntano sui combinati
L’Avana+Guardalavaca,
L’Avana+Varadero e L’Avana+Cayo Largo. Oltre a
spingere maggiormente le
vendite dei tour.
In questo numero
Il pricing dei pacchetti
si fa dinamico
pag.
2
Obiettivo Abu Dhabi:
soggiorni più lunghi
pag.
6
Fiavet, il manifesto
di Massimo Caravita
pag.
7
Starwood: al lancio
Tribute Portfolio
pag.
8
Parchi a tema
un mercato vivace
pag.
9
Il business
dei programmi fedeltà
Tra le prime a cogliere le potenzialità di una corretta gestione delle informazioni derivanti dalle prenotazioni degli
utenti, le società tecnologiche sono tuttora estremamente
attive nel miglioramento di questo processo. L’obiettivo è
veicolare offerte e proposte in maniera sempre più mirata, semplificando il compito agli utenti finali alle prese con
una montagna di dati da selezionare. Mobile, Big Data,
tecnologia “wearable” e canali social portano innovazione
nel mondo travel e consentono di individuare i modelli di
comportamento d’acquisto dei viaggiatori. Il risultato è
una maggiore conoscenza del viaggiatore, che permette
di proporre un’esperienza personalizzata e ai fornitori di
servizi di viaggio la possibilità di incrementare i loro profitti mediante vendite più efficaci. Per chi offre servizi di biglietteria, o comunque assimilabili a commodities, i programmi fedeltà si sono rivelati un’arma formidabile e una
delle poche leve utili per fidelizzare il cliente. Attenzione,
però, è un modello che deve essere rivoluzionato.
Focus
2 GuidaViaggi
27 Aprile 2015 - n° 1473
Strategia commerciale
Il pricing?
Ragionato e dinamico
Osservatorio Gv: prezzi in linea con l’anno passato
di Emanuela Comelli
Come sarà il pricing dei pacchetti estivi?
(valori percentuali)
Fonte: Guida Viaggi
ema pricing sempre in primo piano, a maggior ragione in un contesto in cui la
crisi si fa ancora sentire e i
budget da dedicare alle vacanze sono sempre più spesso contenuti. Ma come saranno i prezzi dell’estate?
Lo abbiamo chiesto alle
agenzie di viaggi, tramite la
consueta indagine condotta
dall’Osservatorio Guida
Viaggi. La percezione che il
trade ha della situazione è
tutto sommato positiva: nel
47% dei casi gli adv interpellati hanno affermato che i
prezzi sono in linea con
quelli dello scorso anno.
Non va però sottovalutato
che un totale del 41% degli
intervistati rileva un aumento, un dato che si ottiene
sommando chi afferma che i
prezzi saranno più alti tra il
T
2 e il 5% (32%) e chi stima
un incremento superiore al
5% (9%). Una minoranza, il
6%, li vede in calo. Questa è
la fotografia fatta in marzo
(mese in cui è stata condotta l’indagine, ndr), ma è innegabile che da qui all’esta-
te la strada è ancora lunga e
quanto percepito oggi potrebbe cambiare domani.
Molti sono, infatti, i fattori
esterni che possono portare
ad un cambiamento delle tariffe, fattori con cui operatori, agenzie e clienti non pos-
sono esimersi dal fare i conti. Sul lungo raggio di area
dollaro pesa la forza della
divisa statunitense rispetto
all’euro. In alcune destinazioni tensioni sociali e politiche potrebbero indurre gli
operatori ad operare un pri-
Osservatorio Guida Viaggi
I criteri di elaborazione delle inchieste
Soggetto realizzatore della ricerca:
Guida Viaggi tramite Call Center esterno
Tipo e oggetto della ricerca:
ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale
Metodologia: interviste telefoniche con questionario strutturato
Universo di riferimento: popolazione di adv (7.500 adv)
Campione: rappresentativo delle adv per zona geografica
Estensione territoriale: nazionale
Periodo di rilevazione e consistenza del campione:
marzo 2015, 250 casi
Errore statistico: ± 3%
Le inchieste considerano le adv dal punto di vista numerico, assegnando a ciascuna lo stesso peso indipendentemente dal fatturato su
una destinazione o un tipo di prodotto. I quesiti posti agli adv si
riferiscono alla propensione alla vendita e non all'effettivo fatturato
realizzato sul prodotto in questione.
L'elaborazione dei dati avviene per la totalità del territorio italiano, per
singola zona (nord, centro e sud Italia) e per ruolo ricoperto all'interno dell'agenzia da parte della persona interpellata (titolare di agenzia o banconista). Nel caso in cui non vi fossero particolari differenze tra i diversi risultati, l'elaborazione per suddivisione territoriale e
ruolo non viene fatta. Al fine di dare al lettore la possibilità di analizzare i dati secondo le proprie esigenze, la nostra elaborazione dei
dati si basa su semplici medie aritmetiche.
I dati pubblicati rappresentano solo un estratto della ricerca.
Per ulteriori informazioni consulta www.guidaviaggi.it
nella sezione Ricerche di mercato
cing più aggressivo per
spingere le vendite. Senza
dimenticare le tasse che periodicamente la politica nostrana mette, o dichiara di
voler applicare, al comparto. L’ultima in ordine di
tempo è la proposta di una
tassa di imbarco negli aeroporti delle città metropolitane, che determinerebbe un
esborso a passeggero che
potrebbe arrivare a 4 o 5
euro, balzello contro il quale si sono già schierate tutte
le associazioni del settore.
Focus
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GuidaViaggi
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Strategia commerciale
Tariffe equilibrate
Uno scenario, questo, che
condividiamo con alcuni interlocutori del settore, a partire da Paola Frigerio, responsabile programmazione e network Frigerio
Viaggi, che all’inizio della
nostra chiacchierata ci spiega perché, secondo lei, l’estate 2015 sarà un’estate
“particolare”: “L’elemento
determinante è che tanti operatori hanno reso il loro
pricing dinamico, con le operazioni più varie di advanced booking”. La manager rimarca come, in questo
senso, si sia partiti dai crocieristi, e si siano aggiunte
realtà del calibro del Gruppo
Alpitour, per fare un esempio. “Questa “dinamicizzazione” del prezzo è positiva,
consente di evitare tariffe
fuori luogo, porta ad un pricing ragionato, che parte da
un giusto rapporto tra domanda e offerta”.
Ma, chiediamo, problemi su
alcune mete, vedi la Tunisia,
potrebbero portare ad una
politica aggressiva per rilanciarle?
“Quanto accaduto in Tunisia ha colpito la meta dal
buon rapporto qualità/prezzo per antonomasia. Sino ai
fatti di Tunisia le richieste
erano davvero molte, ed an-
che l’Egitto ha in qualche
modo subito un contraccolpo”. Questo, però, non vuol
dire che i tour operator “abbiano voglia di andare al
massacro”, per usare le parole della stessa Frigerio.
“Si dovrà attendere, arrivare a metà giugno, capire i
segnali del mercato: saranno questi a guidare gli operatori che certo dovranno
contenere i danni, ma senza
suicidarsi”. E per mete in
crisi c’è chi sorride, il Mare
Italia, notoriamente ritenuto
caro. “Ma anche qui ci sono
situazioni che consentono
vacanze a prezzi contenuti conclude la manager -, adatte
al budget del cliente. Credo
che in molti casi la risposta
per la prossima estate sarà
un balneare italiano di buona qualità/prezzo”.
Last minute?
Speriamo di no
Positive indicazioni dal
fronte tariffe anche per Rinaldo Bertoletti, amministratore delegato di One!
Il settore crociere
Da qualche anno a questa parte, dal naufragio della
Concordia, la questione pricing è diventata di grande attualità anche nel comparto crociere. A seguito di quell’evento, le compagnie di navigazione hanno dovuto lavorare anche sul fronte delle tariffe per sostenere la domanda. Il ritorno ad un prezzo corretto, a fronte di quanto offerto, è stato un lavoro che ha visto impegnati tutti gli
attori del settore. Le promozioni periodiche non mancano, le iniziative di ab sono stabilmente presenti a catalogo, ma in generale i prezzi medi, a detta delle compagnie, risultano negli anni tendenzialmente aumentati. E
quest’anno? Anche qui ci risponde il trade tramite l’Osservatorio Guida Viaggi, che fotografa una situazione
in linea con quella generale già illustrata: per il 46% degli interpellati i prezzi sono rimasti invariati rispetto allo
scorso anno, mentre la quota di chi li vede aumentati o
diminuiti in sostanza si equivale, 25% gli uni, 23% gli altri (l’inchiesta è stata condotta a gennaio 2015, il grafico
non viene qui riportato, ndr).
E.C.
Travel Experience. “In generale il pricing ci sembra
corretto”, afferma il manager, che poi aggiunge: “Purtroppo, non è in linea con le
tasche degli italiani, ma
questa è tutto un altro tipo di
considerazione”. La forza
della divisa statunitense sta
avendo la sua influenza sui
costi dei pacchetti in aree legate a questa valuta. “Le
mete in costante crescita di
prezzo sono quelle legate all’area dollaro, quindi le
Americhe e l’Oriente”, osserva ancora Bertoletti, un
cliente alla ricerca di una
meta conveniente dovrebbe
rivolgersi a destinazioni nordafricane, “ma è cosa davvero problematica per effetto dei disordini e problemi
che ormai si ripetono con
cadenza periodica”. Tra le
mete dal pricing accattivante
“la Russia è conveniente,
così come gli Emirati Arabi.
Per i soggiorni balneari, si
deve spendere, purtroppo
non ci sono scappatoie, né
alternative”. Con una situazione contingente non semplice, Bertoletti rileva che
“nessuno, se non qualche
avveduto cliente”, si sta organizzando per tempo, approfittando di operazioni di
advanced booking o della
possibilità di bloccare il
prezzo dei pacchetti, “scongiurando” un eventuale adeguamento, in attesa, rimarca
il manager, “di un last minute che sperano sempre sia
conveniente”. Già, il last minute: crede che molti t.o. arriveranno a farne ricorso?
“Speriamo di no, confidando sulla bontà dei contratti
che dopo tanti anni i t.o. riescono a siglare con i fornitori di servizi”.
Instabilità
In casa SeaNet, quando
chiediamo una riflessione
sul princing estivo, emerge
in particolare l’elemento instabilità, “soprattutto per
quanto riguarda il Nord
Africa e gli Stati Uniti, per
motivazioni diverse, ma
sempre instabilità è”. La direzione del network rimarca
il rincaro delle mete pagate
con dollaro Usa, con riflessi
che dunque riguardano
“praticamente tutto il mondo del lungo raggio, dagli
Usa ai caraibi all’Oriente”.
Su come i clienti stiano cercando di contenere costi, ed
eventuali adeguamenti successivi, da SeaNet si sottolinea che l’advanced booking
è in aumento, “ma siamo comunque sempre molto lontani da quella che è l’aspettativa del tour operator”. Co-
munque sia, chi acquista con
formule di prenota prima
non pensa a “scongiurare
adeguamenti futuri”, ma
cerca “un risparmio globale
sulla pratica”.
Infine un cenno all’eventuale ricorso al last minute: “Ci
sono talmente pochi charter
per la stagione estiva che riteniamo che, alla fine, i t.o.
riempiranno tutto senza ricorrere ad una soluzione di
questo tipo”.
Primo piano
4 GuidaViaggi
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Tecnologia
Piani fedeltà business futuro
La travel intelligence scruta i comportamenti dei clienti,
propone soluzioni personalizzate e fa crescere i profitti delle aziende
di Laura Dominici
e società tecnologiche sono state le
prime a cogliere le
potenzialità di una corretta
gestione delle informazioni
derivanti dalle prenotazioni
degli utenti. E sono tuttora
tra le realtà che investono di
più per migliorare questo
processo.
L’obiettivo è quello di veicolare offerte e proposte in
maniera sempre più mirata,
semplificando il compito
agli utenti finali alle prese
con una montagna di dati da
selezionare.
“Partendo da queste considerazioni, in Amadeus abbiamo deciso di investire su
una business unit dedicata
alla travel intelligence –
commenta Francesca Benati, amministratore delegato di Amadeus Italia per aiutare i nostri clienti a
trasformare queste enormi
quantità di dati grezzi in
informazioni utili. Ad oggi
siamo in grado di proporre
una piattaforma di business
L
intelligence, aperta e scalabile, che permetterà ai nostri clienti, fornitori e partner, di effettuare analisi facilmente e velocemente, sulla base di tecnologie analitiche e di cloud computing
all’avanguardia e in costante aggiornamento”.
Mobile, Big Data, tecnologia “wearable” e canali social portano innovazione
nel mondo travel. “Quello
dei viaggi è stato uno dei
primi settori a sfruttare il
valore dei dati sui clienti,
sviluppando modelli e soluzioni di yield management,
come i programmi di fidelizzazione per i clienti - riconosce Silvio Paganini,
general manager di Travelport per l’Italia e Malta -. Si stanno elaborando
complessi prodotti di analisi e business intelligence
per utilizzare ancora meglio gli insiemi di dati sempre più ampi aggregati attraverso i Gds, al di là degli
algoritmi di ricerca delle
quindi la conoscenza che
serve per proporre un’esperienza realmente personalizzata e i fornitori di servizi di
viaggio possono incrementare i loro profitti mediante
vendite più efficaci”.
Silvio Paganini
tariffe. I fornitori di servizi
di viaggio necessitano di
progrediti strumenti per
segmentare e personalizzare il proprio prodotto, come
ad esempio la nostra Travel
Commerce Platform, ricca
di dati su larga scala”.
Travelport gestisce fino a
Francesca Benati
1,2 miliardi d’itinerari al
giorno, con oltre 50 milioni
di prenotazioni attive nel sistema in ogni momento.
Ogni prenotazione riceve tipicamente 2 o 3 accessi al
giorno. “Con tecnologie di
tipo Big Data – prosegue
Paganini - possiamo ora ini-
Brannon Winn
ziare ad analizzare tutto
questo in tempo reale, individuando i principali schemi
e modelli di comportamento
d’acquisto da parte dei
viaggiatori. Il risultato di
tutto questo è che possiamo
offrire una migliore comprensione dei viaggiatori e
Cambia la booking window
obile e Big Data
sono concetti affini e l’elevato tasso
di
penetrazione
degli
smartphone ha cambiato le
abitudini degli utenti con ripercussioni sulle strategie
degli operatori. “Ha cambiato il concetto di booking
window - spiega Benati dato che si è creata sempre
più la tendenza a prenotare
una camera d’hotel o un
volo a poche ore dal momento dell’utilizzo, rendendo più complesse le politiche di yield management ma
offrendo la possibilità di
vendere i propri servizi fino
all’ultimo minuto”. Un fenomeno che ha anche offerto un’alternativa in più ai
player, “che ne hanno colto
la potenzialità per disintermediare, semplicemente attraverso la creazione di app
o soluzioni mobile friendly”.
Contemporaneamente
il
maggiore e continuo utilizzo
di strumenti che permettono
al viaggiatore di restare in
contatto con le compagnie
alberghiere e aeree in tutte le
fasi del viaggio si traduce in
passo spedito “e per raggiungere un alto livello di
personalizzazione dei servizi – rileva Winn – bisognerà
essere in grado di integrare
al proprio sistema di gestione (property management
system) i servizi mobile e le
app che usano i clienti. Per
questo Sabre sta investendo
in un sistema che permetta
questa integrazione”. Un’evoluzione di questo tipo riguarda anche il settore aereo, “grazie al nuovo Marketplace Analytics che consente alle compagnie di avvicinarsi ai passeggeri”,
spiega Ciancimino.
M
Alessandro Ciancimino
una mole crescente di dati
che costituiscono un patrimonio di dati di enorme valore. “Un asset prezioso –
sottolinea Benati - per chi
avrà la sensibilità di comprenderne il valore e di utilizzarli per essere in grado
di operare strategie di segmentazione dell’utenza a livelli molto parcellizzati”.
L’innovazione continuerà a
Il valore dei dati
E’ aumentata l’attenzione
relativa ai dati personali e ad
oggi, per Francesca Benati,
“gli utenti sono disposti a
fornire i propri estremi, a
quei brand nei confronti dei
quali nutrono fiducia, semplicemente in cambio di un
miglioramento dei servizi ricevuti. Si tratta di una opportunità – ribadisce - che il
mercato non può lasciarci
sfuggire, perché ad oggi è
possibile profilare gli utenti,
soddisfarli con proposte mirate e in linea con le abitudini di viaggio, migliorarne
l’esperienza e aumentare la
fedeltà con costi ancora gestibili”. Sul valore dei dati
c’è ancora strada da fare.
Winn dichiara infatti che i
viaggiatori vogliono sapere
quali sono gli extra benefit
in cambio delle informazioni: “Dalle nostre analisi risulta che il 77% dei consumatori non ritengono di ricevere abbastanza valore ad
oggi con la condivisione dei
dati, anche se il 63% è ancora propenso a condividerli per ottenere un servizio
migliore”. Ciancimino è
convinto che “la prossima
generazione di leader nel
settore travel sarà costituita
da chi riuscirà a vincere la
corsa per l’offerta di esperienze personalizzate e
world-class attraverso vari
device e in tutte le fasi del
viaggio”.
Vantaggi
e deontologia
Su chi trarrà i maggiori van-
taggi dalla gestione dei Big
Data, Benati è convinta che
si tratti di “una situazione
win-win, in cui dall’analisi
dei dati e dalla conseguente
proposta di soluzioni calzanti, potranno beneficiare
tutti coloro che sono coinvolti nel mercato del travel,
sia come operatori che
come utenti finali, con un indiscusso vantaggio che ricadrà su tutta la industry”.
Sul fronte legislativo “l’evoluzione delle normative in
materia – commenta Francesca Benati - e la crescente
sensibilità dei player fa sì
che ad oggi l’attenzione alla
privacy degli utenti e il rispetto delle leggi vigenti siano temi a cui tutte le grandi
aziende prestano la massima attenzione”. “Ciò che i
viaggiatori pretendono dalle
società – conclude Winn – è
chiedere il loro permesso
per l’utilizzo e in secondo
luogo la protezione delle
informazioni. Un piano di
sicurezza che si rispetti ha
bisogno di una struttura
complessa di controlli e soluzioni”.
L.D.
L’utilizzo dell’It
“I ceo e gli executive delle
società turistiche – conferma Brannon Winn, vice
president business development Emea Sabre Hospitality Solutions - si chiedono continuamente come
utilizzare queste tecnologie
per il proprio business e per
garantire al cliente finale
una migliore esperienza di
viaggio. Le piattaforme mobili come quella di Amazon
ha cambiato il modo in cui i
consumatori accedono alle
informazioni e comprano. Il
futuro dell’esperienza di
shopping online va verso un
approccio agnostico che
consentirà di accedere a
qualsiasi cosa, ovunque da
ogni device. Lo strumento di
Sabre chiamato SynXis InstaSite è un primo passo in
questa direzione”.
Un ruolo chiave sarà giocato
dalle app, che consentiranno
una migliore esperienza all’ospite considerando tutte
le fasi dello spostamento e
del viaggio (volo aereo, spostamenti a terra, hotel e altri
servizi in loco). “Non è sufficiente avere i dati – sottolinea Winn – bisogna gestirli
dando offerte e soluzioni in
tempo reale”. Secondo Alessandro Ciancimino, vice
president consulting Sabre
Airlines Solutions, “il 72%
dei passeggeri aerei è disposto a condividere la propria
geolocalizzazione pur di ricevere un servizio più personalizzato. Aiutare le compagnie a collegarsi con i clienti in nuovi punti del viaggio
è uno dei target che guidano
la ricerca di nuovi prodotti”.
L’arma
per fidelizzare
“Per chi, nel mercato turistico, offre servizi di biglietteria o comunque assimilabili
a commodities, i programmi
fedeltà si sono rivelati
un’arma formidabile e una
delle poche leve utili per fidelizzare il cliente che, talvolta, è persino disposto a
soprassedere a piccole differenze di prezzo pur di non rinunciare all’accreditamento
di punti bonus”. E’ la rifles-
Primo piano
27 Aprile 2015 - n° 1473
GuidaViaggi
5
Tecnologia
“Creatività e scienza
chiavi del successo”
Intervista ad Euro Beinat, professore di geoinformatica
Le competenze e
soprattutto l’abilità di coniugare
strategia, creatività e scienza dei dati sarà la chiave
per trarre i maggiori benefici dalla gestione dei Big
Data”. Di questo avviso
Euro Beinat, professore di
geoinformatica dell’Università di Salisburgo, che
in un’intervista a Guida
Viaggi spiega proprietà e
progressi di questa scienza.
La tecnologia, a suo avviso,
non sarà probabilmente un
fattore di differenziazione
sostenibile nel medio-lungo
termine. Lo scenario attuale
vede una distinzione sempre
meno tracciabile tra fornitori di servizi e aziende tecnologiche. “Le grandi compagnie aeree e le catene di
ospitalità globali – sottolinea Beinat - hanno al loro
interno team dedicati alla
data science che spesso
sono all’avanguardia delle
metodologie e degli algoritmi. Allo stesso tempo, le
grandi aziende tecnologiche
determinano le loro scelte
strategiche anche secondo
quelle che sono le esigenze
dei grandi utenti. Quello che
vediamo in questo momento
è, da un lato, una specifica
attenzione alla creazione di
talento e dall’altro una crescente consapevolezza della
delicatezza della gestione
dei dati bottom-up (riservatezza dati personali, verificabilità dei contenuti)”.
“
sione di Benati, secondo la
quale il fenomeno ha ancora
dei margini di crescita: “Chi
non ha ancora investito in
questa direzione dovrà necessariamente farlo a breve;
chi già ne ha compreso le
potenzialità, intensificherà
gli sforzi in questa direzione
nei prossimi anni”. Il settore
deve però affrontare importanti cambiamenti in questo
campo. “La maggior parte
dei programmi fedeltà – avverte Winn – sono basati sui
punti e quindi il cliente di un
hotel deve pernottare più
volte prima di avere un
qualsivoglia beneficio. In
futuro, soprattutto per la generazione dei Millennial,
questo non funzionerà più. I
Millennial non sono interessati ai punti, vogliono sapere cosa le aziende possono
fare per loro oggi”.
Anche i programmi dei vettori aerei sono nel bel mezzo
di una reinvenzione totale.
“Il sistema dei punti viene
ripensato per permettere
l’incorporazione di dati provenienti da altre fonti più
adatte ai consumatori Millennial, come smartphone e
social media”, dichiara
Ciancimino.
Per Benati lo scenario competitivo sarà reso più complesso dal fatto che gli investimenti di marketing si concentreranno soprattutto nell’acquisizione di nuovi
iscritti ai programmi di
loyalty, con uno sforzo economico e di risorse che verranno ripagati nel corso degli anni di fedeltà del cliente. “E’ abbastanza semplice
immaginare che il futuro in
questo senso sia fatto dell’ingresso in azienda di persone dotate di competenze
di marketing specifiche e di
attività volte a creare alleanze, all’interno dello
stesso programma fedeltà,
tra player che offrono servizi complementari – sottolinea
l’a.d. di Amadeus Italia -. Non
escludo che le realtà più
grandi e che avranno sviluppato una maggiore sensibilità al tema del Crm possano far nascere degli spinoff dedicati a questo”.
BooktoFly
consolidatore di biglietteria aerea
cerca
promoters plurimandatari
per tutto il territorio nazionale
Si offre rimborso spese
e compensi provvigionali
La selezione si svolgerà a Milano
su appuntamento entro il 10 maggio
I candidati interessati
potranno inviare il proprio CV
al seguente indirizzo email
[email protected]
Le business unit
Dai programmi fedeltà derivano informazioni preziose
sugli utenti. “Sono spesso
business unit specifiche –
spiega il professore -. Quello che non è ancora successo è la sincronizzazione tra
quello che i programmi fedeltà conoscono a proposito
degli utenti di un brand, la
strategia di personalizzazione dell’offerta e la multicanalità dell’accesso al brand.
In altre parole, la sincronizzazione delle attività aziendali basate sulla conoscenza
degli utenti”. A fronte della
mole di dati raccolti dai programmi fedeltà, nella gran
parte dei casi il cliente fedele ha – rispetto al cliente occasionale – vantaggi limitati
e spesso banali, che hanno
effetti marginali sui suoi
comportamenti. “Questo –
continua il docente - può essere il risultato di progetti
Euro Beinat
datati, di programmi che
raccolgono informazioni
non sempre utili o di mancanza di correlazione tra
altre informazioni aziendali. Al di là di questo, molte
aziende semplicemente non
hanno la capacità o la creatività per impostare programmi olistici di conoscenza dei propri clienti
sulla base dei nuovi dati a
disposizione e di prendere
decisioni strategiche su
questa base”. Altro discorso
riguarda l’integrazione dei
programmi fedeltà di aziende diverse: “Questo crea
una conoscenza del cliente
molto più precisa, ma anche
che si entri in aree molto
sensibili, spesso non coperte dal contratto tra brand e
utente. Nonostante ciò è
un’area di grande interesse
commerciale”.
Il processo
di condivisione
Ci sono poi due dimensioni
fondamentali nella condivisione dei dati. “La prima è
quella della protezione e
cautela, ovvero assicurarsi
che il singolo utente abbia
consapevolezza e non subisca svantaggi diretti o indiretti condividendo l’informazione – avverte Beinat -.
La seconda è quella del cosiddetto upside, ovvero il
vantaggio reale o percepito
derivato dalla scelta di fornire dati e informazioni. A
fronte di una crescente varietà del comportamento
Così il mobile
modifica il sistema di lavoro
Sono sostanzialmente quattro i modi in cui il fenomeno
dei Big Data sta incidendo sulle strategie delle aziende:
1) Visibilità: permettono di creare visibilità sul fenomeno, in altre parole di misurare la relazione tra marketing
e risultati e determinare selettivamente ciò che funziona
dal resto, non solo sul web.
2) Segmentazione: possiamo pensare a segmenti al limite di un singolo utente, con ovvie opportunità per la
definizione di servizi e la personalizzazione della relazione, anche in questo caso non solo sul web.
3) Automazione: rendono possibile il trasferimento alle
macchine di alcune attività, mansioni o iterazioni con i
clienti (con implicazioni profonde di lungo termine sul
servizio, sull’occupazione etc.)
4) Previsione: rendendo esplicite, anche se in forma
statistica, le prossime scelte degli utenti, con implicazioni sulle scelte aziendali e sulle relazioni e collaborazioni
tra aziende del settore (pensiamo, ad esempio, alla capacità di prevedere la sequenza di viaggio di un cliente).
L’effetto complessivo è quello di stimolare l’innovazione,
ma anche quello di differenziare tra gli attori che sono in
grado di trarre vantaggio da quest’opportunità e quelli
che per qualsiasi ragione non lo sono.
del viaggiatore diventa essenziale la micro segmentazione che porta alla personalizzazione. La sfida principale non è tecnica, ma
quella di definire fino a che
punto questa micro segmentazione sia accettabile per il
singolo cliente e utile per il
fornitore di servizi”.
La privacy
Per quanto riguarda poi il
dibattito sulla privacy, “è
più o meno lo stesso da 20
anni a fronte di strumenti
che sono evoluti in maniera
radicale nello stesso periodo. Non solo, il dibattito raramente va oltre la protezione dei dati personali, e
tocca solo marginalmente
le implicazioni sul lavoro,
sulla fragilità dei sistemi essenziali per il nostro modo
di vivere, o il concetto stesso di libertà”. Nella pratica
si trovano molte aziende
che - a fronte di leggi parziali o di casi non ancora
definibili - si attengono a
codici interni che sono molto specifici e articolati. “Paradossalmente, abbiamo
messo in prima linea le
aziende nel definire decaloghi e deontologie, che, di
fatto, fungono da progetti
pilota di quelle che potranno diventare regole e leggi
– conclude il professore - .
La stranezza di questa situazione è l’inversione dei
ruoli, ma dovremmo farcene una ragione nella misura
in cui il dibattito sociale
non ha ancora trovato una
forma per diventare consenso e le tecnologie continueranno a evolvere più rapidamente della nostra capacità di comprenderle”. L.D.
Mercati esteri
6 GuidaViaggi
Abu Dhabi,
non solo stopover
inbreve
Obiettivo: soggiorno medio più lungo
umeri (ancora) da
record. Sono quelli del turismo ad
Abu Dhabi nel 2014, che
hanno superato anche le previsioni: secondo quanto riferito dall’Abu Dhabi Tourism
& Culture Authority, infatti,
gli arrivi sono stati 3 milioni
494mila (+25%). I pernottamenti hanno messo a segno
un +19%, per oltre 10 milioni 463mila notti. Se le
performance generali sono
buone, altrettanto si può dire
per quelle italiane: il nostro
Paese è il quarto mercato europeo con 55mila 619 ospiti
nel 2014, 239mila 650 pernottamenti (+3%) e un soggiorno medio di 4,35 notti.
Proprio la lunghezza della
vacanza nell’emirato è oggetto di grande attenzione da
N
parte dell’ente del Turismo,
a livello generale ma anche
italiano, come ha avuto
modo di spiegare recentemente Dora Paradies, Italy
country manager Tca Abu
Dhabi. Il suo messaggio è
stato chiaro: l’ampiezza dell’offerta della destinazione
la rende adatta ad una vacanza a tutto tondo, in cui
spendere ben più che qualche notte. Se fino a poco
tempo fa Abu Dhabi “subiva” la notorietà della vicina
Dubai, ora “vogliamo dimostrare quanto la meta sia
ricca”, ha dichiarato Paradies, che ha aggiunto: “Il
prodotto, lanciato di fatto
con l’avvio dell’attività di
Etihad Airways (la compagnia di bandiera, ndr), nasce come stopover, e questo
è rimasto nell’imprinting
della destinazione. Ora, però, Abu Dhabi è pronta per
essere una meta completa”.
La varietà della proposta turistica dell’emirato, che è
ben più dei grattacieli e della modernità con cui lo si identifica, sorprende anche
gli addetti ai lavori. Abu
Dhabi city e le isole, Al Ain,
la città giardino, Al Gharbia,
la regione occidentale: sono
queste le tre “anime” del
Paese, diverse tra loro, tutte
da scoprire, per una vacanza
che può andare oltre le 3 o 4
notti del soggiorno medio.
Questa è ora la sfida di Abu
Dhabi che, dopo l’ottimo
2014, ha obiettivi ambiziosi.
Dora Paradies ci parla di
quelli sul mercato italiano:
“Siamo al quindicesimo po-
27 Aprile 2015 - n° 1473
Moschea Sheikh Zayed
sto a livello mondiale, quarti in Europa. Nel 2015 puntiamo a crescere del 20%,
vorrei superare la Francia e
portare l’Italia sul podio
dopo Uk e Germania”. Un
compito che la manager
conta di portare a termine
grazie anche ad una azione
di formazione sul trade, tramite una piattaforma di elearning, e ad azioni di comarketing coi t.o. “Ad oggi
gli operatori che programmano l’emirato sono 74, ma
altri lo vendono su richiesta.
Nel 2015 prevediamo di fare
grandi cose per far conoscere maggiormente la destinazione alle agenzie”.
E.C.
IN TANZANIA CON SAVANNAH EXPLORERS
Numeri in crescita per Savannah Explorers, tour operator basato ad Arusha, joint venture Italia-Tanzania,
nato nel 2012 per iniziativa di Roberto De sibi e del suo
socio. “Abbiamo raddoppiato le vendite ogni anno e lo
scorso anno abbiamo fatto più di 250 safari nei parchi
della Tanzania – racconta il manager a Guida Viaggi -.
Operiamo direttamente nei parchi del circuito settentrionale (Serengeti e Ngorongoro su tutti) e nei parchi del
Sud (tra cui i famosi Selous e Ruaha). Tutte le nostre
guide parlano un ottimo italiano”. Oltre ai classici safari,
l’operatore propone diversi itinerari di turismo eco-sostenibile dove oltre al classico fotosafari si unisce l’incontro con le popolazioni locali (Masai, Datoga, Hadzabe)
per scoprirne usi e costumi, e la scoperta di altre realtà
“speciali” per i turisti italiani come il monastero vicino
Karatu, “dove le suore tanzaniane dell'ordine camaldolese parlano italiano e ci aprono le porte per conoscere la loro realtà”. Per i più avventurosi e dinamici
“abbiamo safari in campeggio con tende mobili, safari a
cavallo, escursioni in mountain bike e diversi trekking tra
cui la scalata al Monte Kilimanjaro, il tetto d'Africa”.
IL SOUTH AUSTRALIA INVESTE NEL TURISMO
Il South Australia investe oltre 2 milioni di dollari australiani in nuove infrastrutture per il turismo in quattro regioni al fine di rafforzare la crescita dei visitatori. Lo
stanziamento dei Fondi nasce dalla partnership tra il governo federale e i governi dei singoli Stati nel quadro del
Tourism Demand Driver Infrastructure Programme. I
progetti a godere dei finanziamenti per l’anno in corso
sono: Kangaroo Island Wilderness Trail, Mount Lofty International Mountain Bike Destination, Bat Observation
System nel Naracoorte Caves National Pare rinnovamento del sistema stradale dell’Innes National Park.
L’intervista
27 Aprile 2015 - n° 1473
Il rinnovamento
di Massimo Caravita
L’intervista al manager candidato alla presidenza Fiavet
di Stefania Vicini
innovamento e alleanze. Questo il
cuore del programma di Massimo Caravita, che Fiavet Emilia Romagna e Marche ha candidato alla presidenza di Fiavet Nazionale. Qualora il
manager venisse eletto punterà ad un “rinnovamento interno”, che passa attraverso
“un nuovo concetto di Fiavet,
che non si identifica in un
presidente accentratore”,
ma in un “presidente che
deve creare e coordinare
una squadra di lavoro”. Caravita ha a cuore molti temi,
tra cui anche l’incoming.
Per questo il nuovo corso
darà “maggiore visibilità alle
aziende che sono già grandi
player del turismo ricettivo e
supporterà le piccole realtà
R
che lo stanno sviluppando”.
Gv: Lei parla di un nuovo
concetto di Fiavet. Cosa
dovrà cambiare radicalmente?
“Fiavet dovrà essere più
snella, efficiente ... insomma
...concreta”.
Gv: In caso di elezione
cosa salverebbe e cosa no
della “vecchia” Fiavet?
“C’è molto da salvare perché ha all’interno delle grandissime professionalità. Sono tantissime le cose che
sono state fatte per le adv
negli ultimi tre anni, per
esempio sia in materia fiscale sia legale, anche sui temi
più caldi come i trasporti abbiamo tenuto la guardia alta
e provato a difendere le adv
Massimo Caravita
dallo strapotere dei vettori.
Molto altro c’è da fare ed è
per questo che bisogna fare
un cambio di marcia. Butterei, invece, un approccio ai
problemi ormai superato e
visioni a volte eccessivamente burocratiche”.
Gv: Il fatto che non vi sia-
mo altri candidati vuol
dire che Fiavet ha perso
peso specifico e che sono in
pochi a crederci ancora?
“Assolutamente no. Attualmente Fiavet è una partita
difficile dove c’è molto da
lavorare, molti oneri e pochi
onori e questo, forse, la rende poco appetibile. Però, io
auspico che ci siano altri
candidati perché la rappresentanza è figlia della democrazia”.
Gv: Quale sarebbe la prima cosa che farebbe?
“Delegherei un consigliere
su Expo, per gestire tutte le
problematiche organizzative che stanno affrontando le
adv, dal costo delle guide
alla gestione dei gruppi e
degli avvenimenti; ed uno
GuidaViaggi
7
sul Giubileo per il problema
legato alla viabilità dei pullman, all’abusivismo ed alla
tassa di soggiorno”.
ria e la federazione merita
per lo meno un approfondimento sulla fattibilità del
progetto”.
Gv: Lei è uomo della distribuzione, quali sono le
urgenze delle adv ora?
“A parte i trasporti, l’abusivismo, che si combatte
creando sinergie con altre associazioni e con altri attori
del comparto turistico e extra
comparto. Per esempio, istituzioni o associazioni di consumatori, facendo sistema,
perchè il consumatore ci percepisce all’esterno come un
comparto indistinto”.
Gv: Facciamo chiarezza:
è vero che Fiavet per poter
aderire alla federazione a
tre dovrebbe cambiare lo
statuto?
“Non mi risulta, anche se la
Fiavet ha un proprio statuto
che è sicuramente da efficientare. Una delle priorità
che il consiglio dovrà affrontare sarà proprio questa”.
Gv: Come vede la realizzazione della federazione
a tre, dopo le polemiche
anche interne degli ultimi
tempi?
“La vedo positivamente.
Apparentemente la discussione sembra solo per addetti ai lavori, in realtà potrebbe avere delle ricadute
importanti sulle nostre aziende. Infatti, ritengo che
la frammentazione sia nemica della rappresentanza.
Ognuno ha il proprio orto e
tende sempre a difenderlo,
qui però gli interessi in gioco sono quelli della catego-
Gv: Recentemente sono
giunte voci che Fiavet voglia uscire da Confcommercio. Cosa può dire in
merito?
“Non è vero. È vero che in
passato ci sono stati momenti di tensione, ma il
consiglio nazionale di Fiavet ha sempre ribadito l’adesione a Confcommercio.
Io sono convinto che collaborando con la confederazione si possano raggiungere grandissimi traguardi comuni. Ne sono d’esempio
alcuni temi fiscali e sindacali. Un altro capitolo si dovrà aprire lavorando insieme su tematiche da affrontare a livello europeo”.
A colloquio con
8 GuidaViaggi
Starwood lancia
Tribute Portfolio
Indipendenti e di lusso, la nuova era delle affiliazioni
irca il 50% di hotel di fascia superiore negli Stati
Uniti sono ancora indipendenti e il 60% dei quattro
stelle a livello globale non
risulta affiliato a un brand
specifico. Da quest’analisi è
partita Starwood per lanciare il suo decimo brand, Tribute Portfolio (Tp), che si
rivolge ai quattro stelle di
alta gamma indipendenti.
“La nostra attenzione va sia
al segmento degli alberghi
cittadini sia ai resort – ci
spiega in una intervista
esclusiva Dave Marr, senior Vp Brand Management e leader di Tribute
Portfolio -. Apriamo il primo a Miami South Beach e
ne prevediamo dieci entro
un anno, 100 entro i prossimi cinque anni”.
ta da Rio, San Paolo e Buenos Aires come anche in
Asia, in mercati primari
come Tokyo, Hong Kong e
Singapore. Spg ha partnership con Delta, Uber, American Express e Emirates
Airline.
C
Integrazione
Tp andrà a completare l’altro marchio di lusso per alberghi indipendenti, Luxury
Collection, presente da oltre
vent’anni. Nell’ultima decade esso ha triplicato la diffusione, crescendo più del
60% negli ultimi 5 anni.
Marr osserva: “Starwood ha
selezionato meticolosamente gli hotel di lusso della
Luxury Collection, allo stesso modo sceglieremo attentamente le proprietà indipendenti di Tp, assicurando
un’esperienza di lusso coerente, che incontri le aspettative degli ospiti e degli
iscritti del nostro programma fedeltà Spg in tutto il
mondo”. L’intenzione di
Starwood è quella di marcare fortemente il posiziona-
ne sono fondamentali per
costruire i piani di investimento a medio termine:
Starwood Preferred Guest
(Spg) garantisce la metà dei
soggiorni su base annuale ed
ha offerto lo spunto per avviare lo studio del nuovo
marchio. “I nostri membri
Spg ci dicono costantemente
che vorrebbero maggior
scelta presso altre destinazioni”, ribadisce il manager.
Ecco che gli stessi clienti
hanno identificato una specifica lista di hotel in destinazioni del Nord America
che includono resort in Florida e ai Caraibi, e destinazioni nella regione del vino
in California, così come Las
Vegas e mercati di nicchia
come Savannah ( Georgia) e
Charleston (South Carolina). La lista delle destinazioni più richieste globali include destinazioni sciistiche
delle Alpi, luoghi di vacanza-safari in Africa, resort del
Sudest asiatico ed Europa,
con un focus sui paesi del
Nord. La domanda riguarda
poi l’aumento del numero di
hotel in Sud America, guida-
Dalla Florida
ai boutique market
La destinazione di debutto è
il Royal Palm a South Beach, Miami. Posizionamento
perfetto per il lifestyle più
noto della “capitale” della
Florida, a pochi passi da
Ocean Drive sulla Collins
Avenue.
Recentemente ristrutturato,
l’albergo ha 393 stanze e
100 suite, due piscine e una
palestra, 10mila metri quadrati di spazi meeting. Negli
States, dal 2016, Tp andrà a
presidiare anche i “boutique
market”, destinazioni di nicchia che stanno riscuotendo
successo anche sui visitatori
europei.
A Nashville, ad esempio, lo
storico Noel Place hotel sarà
sottoposto a una completa
ristrutturazione delle 166
stanze e suite per riaprire
con il marchio Tribute
Portfolio; a Savannah verrà
aperto ex novo un albergo
con 173 camere, mentre a
Charleston (Sud Carolina)
saranno 100 più 11mila metri quadrati di sale per eventi. Il lusso di Starwood raggiungerà così la provincia
americana meno nota, portandole servizi alberghieri di
lusso tra ristoranti di qualità,
piscine e terrazze agli ultimi
piani, fino a oggi “mode”
dei contesti urbani. P. Ba.
tel. 02 20204336
email: [email protected]
Corrispondente
a New York:
Alberghi e incoming
Steve Sabato
Mariangela Traficante
tel 02 20204337
email: [email protected]
Divisione eventi:
Dave Marr e consorte
mento nel segmento di
clientela di fascia alta, partendo con una distribuzione
negli Stati Uniti, aprendo Tp
in Nord e Sud Carolina, in
Tennessee (a Nashville) e in
Georgia (a Savannah). “Ma
saremo anche in Italia, a
Roma e Milano certamente,
senza escludere le città d’arte minori – continua il manager -. Parigi e Londra non
potranno mancare”. Agli albergatori i vantaggi della visibilità Starwood e “il mantenimento del loro spirito indipendente, andando a beneficiare della nostra forza
distributiva con la piattaforma di vendita e il programma di fidelizzazione”.
Dalle Alpi
a Savannah
Le proprietà Tribute Portfolio “si troveranno presso destinazioni ad alta richiesta e
in mercati dove i membri del
nostro programma di fidelizzazione viaggiano spesso,
in cui al momento Starwood
ha una minima, se non nessuna, presenza”.
I loyalty program delle cateEditore:
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Franca Rossi
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fax 02 20204343
27 Aprile 2015 - n° 1473
Mozambico,
l’asse
Planhotel
lanhotel debutta in Mozambico con l’apertura del
Diamonds Meqfui Beach a un’ora di auto dall’aeroporto di Pemba. L’apertura è prevista il 1° giugno
con 40 camere deluxe e 10 suite per un resort di lusso con
9 buche per il golf, piscina d’acqua dolce per i bambini tra
dune di sabbia e curatissimi giardini tropicali.
Per la società svizzera di Paolo e Sara Rosso si tratta di un
investimento in gestione della struttura costruita da Renco,
società che opera nel settore dell’estrazione di gas e petrolio in Africa che ha diversificato parte degli investimenti nell’immobiliare, anche con declinazione al turismo. Sono tre le
strutture che Planhotel gestisce con quest’ultima, le altre
due sono a Zanzibar. “Negli
ultimi quattro anni abbiamo
investito 60 milioni di dollari
in questo Paese, dei quali 15
in resort”, spiega Carlo Verdelli, asset management
division director Renco.
“Il Paese è politicamente stabile e ha avviato una strategia di sviluppo puntando anche al turismo – osserva il vicepresidente di Planhotel,
Paolo Rosso -. Con questo
resort e il Diamonds La
Gemma dell’Est di Zanzibar
abbiamo realizzato i due hotel più belli dell’East Africa”.
Dal 1988 a oggi, la società
alberghiera ha visto passare
la quota di clientela italiana
dal 100% all’attuale 30 su un
80% di europei, il resto è proveniente da Sudafrica e
Paolo Rosso
Cina. “Nel 2015 realizzeremo un fatturato in linea con i
due anni precedenti, circa 33 milioni di euro, mantenendo il
posizionamento su un’offerta di prodotto ricercata e di alto
profilo”. La presenza in Mozambico è finalizzata anche a iniziative di sviluppo di competenze professionali rivolto alla
popolazione locale. Con l’istituto Oikos, presente nella destinazione con progetti di cooperazione internazionale e sostenibilità ambientale, è stata aperta una scuola di formazione
di personale alberghiero che ha sede all’interno del resort, dove
i corsisti fanno anche pratica.
“Le persone formate trovano facilmente impiego - spiega Rossella Rossi, presidente di Oikos -. Facciamo anche corsi di middle
management e d’impresa”.
P. Ba.
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Speciale
27 Aprile 2015 - n° 1473
GuidaViaggi
9
Parchi divertimento-Incoming
Il settore si conferma vivace
Sebbene per l’anno in corso siano pochi gli investimenti in nuove attrazioni,
non mancano le azioni di continuo rinnovamento
di Stefania Vicini
n settore dinamico. Appare così il
fronte dei parchi
divertimento a stagione appena avviata, scandita dalla
Pasqua. Sebbene l’anno in
corso, rispetto al 2014, “non
registrerà nuove aperture, a
parte la novità di Oblivion a
Gardaland - afferma Maurizio Crisanti, segretario
generale di Anesv -, molte
strutture hanno effettuato
investimenti per presentarsi
al pubblico con alcune novità, ma poco dispendiose”.
Basti dire che gli oltre 20
mln di euro investiti per Oblivion sono circa la metà
dell’ammontare di investimenti previsti dai parchi per
quest’anno. Le azioni si
orientano più su un “miglioramento globale dei servizi osserva Roberto Canovi,
direttore di Parksmania.it,
giornale online sui parchi
divertimento -. Si investe più
sull’appeal del parco”. In
particolare, ad essere direttamente interessato è il settore del food & beverage,
“un ambito su cui, negli ultimi anni, i parchi hanno investito”, essendo anche il
fronte su cui si concentrano
le spese della famiglia. Se
Canovi osserva che non sono mancate le “promozioni
selvagge”, questa attenzione
ai servizi viene letta un po’
come un tentativo per compensare la riduzione del costo del biglietto d’ingresso.
Ecco quindi che si vira su di
una maggiore tematizzazione dei punti di ristoro e su di
un’accresciuta capacità di
attrazione. Non è tutto, in
termini di azioni si assiste
U
Oblivion, la novità di Gardaland
anche ad una “generale riprogrammazione degli spettacoli, gli show molto apprezzati dal pubblico”, aggiunge Crisanti.
buone aspettative “da parte
dei gestori, anche per qualche segnale di miglioramento del quadro economico”.
Un settore
da 17 mln di turisti
Stiamo parlando di un settore da 17 milioni di visitatori
(in calo lo scorso anno del
5% circa), con un volume
d’affari di circa 350 milioni
di euro. E’ quanto attestano
i dati 2014, non ancora diffusi da Siae. Un aspetto da
tenere in considerazione è
che la scorsa stagione è stata colpita dal maltempo
“fino alla metà di luglio,
che ha condizionato i risultati, soprattutto dei parchi
acquatici, con flessioni di
decine di punti percentuali”, sottolinea il segretario
generale di Anesv. Vero è
che, per il 2015, ci sono
Recuperi
al Centro-Sud
L’Italia conta circa 180
strutture, “la maggior parte
delle quali sono di genere
acquatico (sono 4 le categorie in cui sono suddivisi i
parchi tra tematici, acquatici, faunistici, avventura,
ndr) ma è sempre più capillare la presenza di parchi
tematici - osserva Crisanti , con importanti player che
hanno inaugurato l’attività
nell’ultimo quinquennio,
soprattutto al Centro ed al
Sud, forse per recuperare il
distacco rispetto all’area
romagnola e gardesana”.
E’ forte anche “lo sviluppo
dei parchi avventura, con
oltre 200 installazioni già
operative”. Come si diversifica l’interesse sulla base dei
generi?
La domanda “è sempre in
crescita - afferma Crisanti dobbiamo comunque considerare che in Italia, a differenza di Francia, Inghilterra e Germania, nessun parco supera facilmente i 2 milioni di visitatori, perché
non è ancora sufficientemente cresciuta la cultura
del parco di divertimento”.
Dal canto suo il settore dei
parchi acquatici registra
“una sostanziale tenuta degli impianti che non presentano innovazioni, con risultati positivi per le strutture
che realizzano nuove attrazioni e scivoli sempre più
performanti”. Il fronte dei
parchi avventura è “in crescita, con nuove aperture e
un numero di visitatori che
si aggira sull’1,5 milioni”.
I primi segnali
di stagione
I segnali di inizio stagione
sono buoni. Gardaland Resort ha riaperto i battenti sabato 28 marzo e, anche grazie ad un meteo favorevole,
sta registrando numeri che
rispettano il budget, un budget “ambizioso, come impone una novità come Oblivion - spiega Carlo Fossili,
sales manager Gardaland
-. Se il tempo ci aiuta sarà
una buona stagione, in cui
prevediamo un incremento
sensibile”. Il 2015 si presenta come un anno importante
per Gardaland, che festeggia
40 anni di attività, durante i
quali ha registrato oltre 80
milioni di visitatori.
Il 2014 per Disneyland si è
chiuso con 14,2 milioni di
visitatori, non manca la soddisfazione per “l’andamento
del resort, crediamo che i
nuovi contenuti all’interno
del parco, previsti per i
prossimi mesi, aiuteranno a
sostenere le prenotazioni”.
Rainbow Magicland e Miragica hanno aperto due settimane fa. Sebbene i primi
due weekend non siano stati
aiutati dal tempo, “da Pasquetta in poi le presenze
sono cresciute in maniera
esponenziale - commenta il
direttore commerciale Massimo Zanon - e crediamo che
il trend positivo continui”.
I primi dati di Mirabilandia, che ha inaugurato la
stagione il 2 aprile, confermano “il trend positivo con
cui il parco aveva chiuso la
passata stagione - afferma il
direttore commerciale e
marketing Tommaso Ber-
tini -. Nel 2014 il parco ha
registrato oltre 1,6 milioni
d’ingressi”.
Leolandia ha chiuso la stagione 2014 con un +25% di
ingressi e un +10% di spesa
media. Premianti le scelte
strategiche degli ultimi anni
che hanno virato verso “sostenibilità ambientale, massiccio utilizzo della tecnologia e creazione di aree tematiche specifiche per bambini”.
Si punta al milione di presenze. Segnali incoraggianti
anche per il bioparco Zoom
di Torino, che ha aperto al
pubblico il 14 marzo, “sia
sul fronte delle prenotazioni
delle gite scolastiche, +20%
sull’anno scorso, sia sul
fronte individuali”, commenta Paolo Viarengo, sales manager Zoom Torino.
Il parco è una startup, pertanto non è ancora arrivato a
regime. “Nel 2014 gli ingressi sono stati di oltre il
20% superiori al 2013,
mentre per il 2015 l’obiettivo è incrementare le presenze del 10%”.
Lo scorso anno è stata superata la soglia delle 300mila
presenze, “risultato di grande soddisfazione perché ottenuto in presenza di condizioni meteo proibitive”.
Intanto, la stagione dei parchi acquatici deve ancora
partire. Aqualandia apre il
13 giugno, ma è già in grado
di dire che “i primi segnali
che giungono dalle prenotazioni sono molto positivi”,
afferma Massimo Lanza,
direttore marketing, comunicazione e new business.
Speciale
10 GuidaViaggi
27 Aprile 2015 - n° 1473
Parchi divertimento-Incoming
Due filoni
di attrazioni
Spettacolarità e aree family
elle nuove attrazioni ci sono due
profili caratterizzanti, uno è quello della
“spettacolarità”, si osserva
da Anesv, il che vuol dire
“nuovi roller coaster ed attrazioni adrenaliniche che
attraggono il pubblico giovane”. L’altro è “lo sviluppo
di aree family. Il pubblico
delle famiglie è quello che
offre maggiori soddisfazioni
ai gestori - osserva Maurizio
Crisanti - e la realizzazione
di nuove attrazioni per bambini è uno degli obiettivi di
ogni business plan, sia nei
parchi acquatici sia tematici”. Lo scenario 2015 vede,
per chi ama l’adrenalina, Oblivion - The Black Hole, la
novità targata Gardaland,
le montagne russe a caduta
in picchiata verticale, primo
dive coaster in Italia e il più
N
Aqualandia
lungo d’Europa. La mossa
di Leolandia è l’area dedicata a Peppa Pig, mentre
quella del bioparco Zoom è
l’inaugurazione di tre nuovi
habitat, “uno dedicato alle
lontre e ad alcuni rettili, il
secondo ospiterà il panda
rosso, il terzo sarà una location in cui i bambini potranno entrare in contatto
con alcuni mammiferi”. Disney, dopo Ratatouille del
2014 (più di 1 mln di visitatori dall’inaugurazione), quest’anno presenta l’Estate Frozen, con nuovi contenuti nel
parco dedicati al film. E’ poi
iniziato “un periodo di rinnovamento di tutte le strutture all’interno del parco e
negli hotel (5.800 camere)”.
Guarda al 2016 la strategia
di Rainbow Magicland e
di Miragica con la realizzazione di un parco acquatico
che andrà a completare l’offerta di entrambi. Già da
quest’anno, invece, si porta
avanti “la volontà di implementare il prodotto con altri
servizi (hotel, escursioni,
voli, treni) e proporlo ai
mercati stranieri oltre che
ai clienti italiani”. Nel 2014
Aqualandia ha presentato
2 nuove aree tematiche
(Battle Intrigo e Paradise
Lagoon), un ulteriore passo
avanti nel processo di tematizzazione del parco. Nel
2015 si concentra “sulla
cura di importanti dettagli,
dalla ristrutturazione di alcuni punti ristoro alla nuova pavimentazione scenografica”. A fare da traino
sono anche gli eventi. Prova
ne è l’aumento di richieste
che Aqualandia sta ricevendo per realizzare beach
party a Shark Bay, la baia
caraibica del parco. Eventi
che saranno implementati.
Intanto a Mirabilandia non
manca l’ottimismo, grazie
al “rimodernamento del parco, alle novità di attrazioni e
spettacoli, come lo stunt
show ‘Grosso guaio a Stunt
City’, Night Show che sarà
in scena a partire da luglio
e all’ampiamento dell’offerta horror in corso di stagione”. Non ultimi gli investimenti su Dinoland, l’area
giurassica ispirata al mondo
dei dinosauri, “quest’anno,
grazie alla partnership con
Universal Pictures, sarà tematizzata Jurassic World, il
4° capitolo della serie di
Jurassic Park”.
S.V.
inbreve
IL MONDO DI PEPPA PIG A LEOLANDIA
La stagione 2015 di Leolandia è partita il 28 marzo, una
giornata da 7mila persone. Le novità del parco di Capriate (Bergamo) quest’anno vedono 4 nuovi spettacoli con
danze e numeri acrobatici e la presenza de Il Mondo di
Peppa Pig, un’area di 2.500 mq dedicata al noto personaggio tv. Il parco prosegue con la scelta di creare aree
tematiche specifiche per i bambini. I più piccoli possono
vivere numerose esperienze interattive che li faranno
sentire partecipi del mondo di Peppa Pig. Sul fronte spettacoli, Avventura nel 2014 ha avuto 100mila spettatori. I
quattro nuovi appuntamenti di quest’anno sono l’Allegra
Fattoria; Fiesta al Saloon; Assalto al Galeone e La Bussola del Mare. In totale sono 39 le attrazioni incluse nel
biglietto d’ingresso.
QUARANT’ANNI DI EUROPA PARK
Europa-Park festeggia il 40° anniversario. In questi anni
sono stati 100 milioni i visitatori del parco. Dal 28 marzo
fino all'8 novembre la mascotte Euromaus e i suoi amici
festeggiano con gli ospiti la stagione all’insegna dell’anniversario tra le oltre 100 attrazioni e spettacoli, 13
quartieri tematici europei e cinque hotel a tema. Non
mancano le novità , come la Express lane che riduce l'attesa per godere delle attrazioni. Un tapis roulant tra il
parcheggio e l'ingresso principale conduce gli ospiti fino
all'Europa-Park. Un’altra novità è la rivisitazione architettonica dell'Euro-Tower nel quartiere francese.
SLEEP WITH SHARKS ANCHE PER GLI ADULTI
Visitare l’Acquario di Genova in notturna e dormire davanti alla vasca degli squali è ora disponibile anche per
gli adulti. Il prossimo appuntamento è per il 30 aprile.
Dopo la Notte con gli squali, riservata ai bambini dai 7 ai
13 anni, che da 9 anni registra ogni mese il tutto esaurito, Costa Edutainment propone anche “Sleep with
sharks”, in linea con la crescente domanda degli adulti di
poter vivere esperienze immersive in contesti inconsueti
e suggestivi.
Speciale
27 Aprile 2015 - n° 1473
GuidaViaggi
11
Parchi divertimento-Incoming
Salvataggio straniero
Crisi russa a parte,
il fronte estero riesce a compensare i cali domestici
amusement non è
immune da crisi,
però si salva. Grazie ai mercati stranieri. E’ un
dato di fatto, la situazione
cambia in funzione della
presenza, più o meno elevata, di clientela internazionale
nei parchi. “La presenza di
visitatori stranieri nel 2014
è stata uno degli elementi
che ha permesso di migliorare i risultati delle strutture
collocate in aree beneficiate
da queste presenze - afferma
Maurizio Crisanti di Asnev
-, nelle aree del riminese, sul
lago di Garda e sulla costa
veneta, così come nei dintorni delle città d’arte”. Gli
stranieri fanno bene per tanti motivi, tra cui “una maggiore propensione alla spesa, anche all’interno del
parco”. In merito alla provenienza, i visitatori stranieri
L’
Mirabilandia, iSpeed
corrispondono “ai trend registrati dalle altre attività
turistiche, con le specificità
delle varie aree geografiche”. Quindi “significativa
presenza di turismo tedesco
sul Garda e sulla costa veneta e di Russia e Paesi
asiatici nell’area romagnola e romana”. Inutile negare
che anche questo settore ha
risentito dello stato di crisi
del mercato russo. “Fino al
2014 è stato fortissimo, è un
bacino che ha una capacità
di spesa elevata, quasi
come una famiglia italiana
di cinque persone”, sottolinea Roberto Canovi di
Parksmania.
Il crollo del rublo
Da quando è avvenuto il
crollo del rublo il 2015 ha
visto una forte contrazione
dalla Russia, che alimenta
flussi importanti in aree
quali Jesolo, la Riviera romagnola, ma anche in Toscana. E le previsioni di ripresa non sono molto rosee,
visto che si parla di “azzeramento” di flussi. A quanto ci
risulta si sono fermati anche
gli investimenti russi per alcuni progetti di parchi in
loco. Il peso di questo mercato è presto detto. In Spagna, per PortAventura (terzo parco più importante in
Europa, ndr), il 10% sono
turisti russi. Se l’incidenza
dei flussi stranieri diventa
sempre più importante sul
totale, per quanto riguarda
le aree di casa nostra, crescono i visitatori “olandesi
nella zona del Garda - fa
presente Canovi - e i tedeschi”. Ci sono dei segnali
anche dalla Polonia. Al Sud
la Sicilia (con il parco di Etnaland, ndr) riesce, “in parte, a compensare il calo di
flussi domestici con quelli
stranieri, in particolare americani”. In questo caso
non si tratta di crocieristi,
ma di “turisti che fanno un
tour di 7 giorni e che decidono di trascorrere la giornata al parco”.
Le incidenze
Anche se il turista italiano è
il principale utente di Gardaland Resort, “il nostro
focus come resort è ora sull’estero”, afferma Carlo Fossili, mercato incrementato
del 35%. Bacini principali
sono quello tedesco e di lingua tedesca in generale,
“ma oggi abbiamo buoni riscontri dall’Est Europa: al
di là dei cali dalla Russia, si
tratta di mercati frizzanti”.
Il cliente che visita Gardaland è il turista che visita la
zona del lago di Garda e trascorre una giornata al parco,
ma anche il cliente che sceglie il parco come destinazione, soggiornando nel
Gardaland Hotel. E il legame tra Gardaland e il territorio è sempre più stretto.
“La scelta di realizzare un
nuovo hotel va nella direzione di proporre sempre
più Gardaland come una
destinazione, arrivando ad
attirare anche nuova clientela”. Nel caso di Rainbow
Magicland e di Miragica
l’incidenza straniera è “intorno al 3%”. Per Mirabilandia gli stranieri sono il
10% dei flussi. La formula
più richiesta dai visitatori
stranieri? Il pacchetto parco+hotel. Infatti, anche Mirabilandia è diventata “meta
per le vacanze, basti pensare che contribuisce a portare nella Riviera romagnola
circa 250mila presenze”.
Ad Aqualandia il 40% degli ospiti è di nazionalità
straniera. “La maggior parte è ancora formata da tedeschi e austriaci, anche se
dall’Est europeo sono in
sensibile aumento. L’acquisto del biglietto giornaliero
è la formula maggiormente
utilizzata - spiega Massimo
Lanza -, ma anche la formula 4x3 con la fidelity
card, che consente l’ingresso per 3 volte al parco ad
un prezzo conveniente”. E
poi c’è chi come il bioparco
Zoom di Torino i mercati
stranieri li deve ancora sviluppare, guardando al Centro-Nord Europa.
S.V.
Speciale
12 GuidaViaggi
27 Aprile 2015 - n° 1473
Parchi divertimento-Incoming
Strategie
da tour operator
Promozioni ed advanced, ma c’è chi va in controtendenza
rezzo dinamico ed
advanced. I parchi
divertimento adottano sempre più le strategie
commerciali del tour operating. A riconfermare la politica del prezzo dinamico anche per questa stagione è
Rainbow MagicLand, il
parco divertimenti di Roma
Valmontone. Il che vuol dire
“prezzi a partire da 22 euro
per gli adulti e 19 euro per
bambini fino a dieci anni
acquistando in anticipo sul
sito, mentre per i bambini
sotto il metro di altezza l’ingresso è gratuito”. Sempre
sul sito si trovano i pacchetti parco+hotel a partire da
39,90 euro. L’introduzione
del prezzo dinamico è la novità di quest’anno di Cinecittà World, a seguito del
quale permetterà “di acquistare online il biglietto a
P
data fissa con tariffe convenienti”. Non tutti, però, tra
le proprie strategie investono sulla leva prezzo. In alcuni casi c’è anche chi va in
controtendenza e negli ultimi anni ha ridotto le iniziative promozionali ed ha “re-
golarmente aumentato i
prezzi d’ingresso”, spiega
Massimo Lanza di Aqualandia. Una scelta che,
“grazie allo sviluppo di nuove iniziative commerciali e
marketing, è comunque stata supportata da un sensibile aumento dell’affluenza e
ci ha permesso di accelerare il processo di rinnovamento e tematizzazione del
parco”.
La strategia di Disneyland
Paris sul fronte pricing è
stata quella di aprire, per la
prima volta alla fine dello
scorso anno, “le vendite su
base annuale e il mercato
sta reagendo bene nell’anticipare le prenotazioni”.
L’orientamento è quello di
offrire le migliori condizioni di acquisto alle famiglie
che prenotano prima. “Sappiamo che per le famiglie
italiane la mezza pensione è
molto importante - si afferma dal parco -, abbiamo
quindi pensato di creare
un’offerta che prevedesse la
possibilità di includere gratuitamente i pasti”. Il parco
offre più di 50 ristoranti.
Il parco+hotel
piace sempre
Tra le proposte che piacciono si conferma il pacchetto
parco+hotel. Nel caso di Cinecittà World permette di
usufruire di 1 notte in hotel
con prima colazione e 2
giorni al parco. Una formula
che Mirabilandia, negli
anni, ha “declinato in diverse versioni con successo commenta Tommaso Bertini
-. Il pacchetto parco+hotel
arriva a pesare fino ad un
20% del fatturato totale del
parco”.
S.V.
inbreve
ARRIVA GIN-CO, LO SCIVOLO MULTISENSORIALE
Uno scivolo multisensoriale. Il suo nome è Gin-co ed è la
novità di questa estate dell’Acqua Village Water Park di
Follonica. La sua particolarità è offrire la possibilità di vivere diverse esperienze sulla base dei nostri cinque sensi. Il suo nome, si legge su Parksmania.it, si rifà al caffè al ginseng prodotto di punta di Natfood, l’azienda alimentare con cui AcquaVillage ha stretto la partnership.
L’inaugurazione dello scivolo sarà il 13 giugno, quando
inizierà la stagione estiva del parco. L’innovazione è dettata dal fatto che lo scivolo stimola i 5 sensi. Per il tatto ci
sarà “un percorso sensoriale costituito da diverse tipologie di materiali - riporta Parksmania -, sughero, erba, acqua e sabbia”. Una volta giunti in cima si entrerà nello
spazio Gin-co con luci laser, musica a tema, vaporizzatori profumati e cascate d’acqua per stimolare vista, udito e olfatto. Il gusto? Niente paura, al termine dello scivolo si potrà avere un gettone grazie al quale degustare il
caffè al Gin-co Bar.
GUERRE STELLARI CONQUISTA DISNEY
Buone notizie per gli appassionati di Guerre Stellari. A
breve nei parchi divertimento Disney faranno la loro
comparsa attrazioni speciali legate alla famosa saga di
fantascienza. Negli ambienti si vocifera che il tutto
potrebbe essere pronto entro il 18 dicembre, quando uscirà il settimo capitolo ("Il risveglio della forza"). A ispirare il concept delle nuove attrazioni saranno i personaggi e le ambientazioni dei prossimi film di "Guerre Stellari".
Non è tutto, nella primavera del 2016 sarà inaugurato a
Shanghai il primo parco divertimenti "Guerre Stellari",
mentre uno analogo farà la sua apparizione a Orlando
nel 2017. La saga continua...
QUELLENHOF: DEBUTTA L'ACQUA FAMILY PARC
Il Quellenhof, resort 5 stelle della Val Passiria a 10 km da
Merano, riapre dopo la pausa invernale con la novità dell’Acqua Family Parc. Progetto creativo per bambini, con
tre scivoli, un canale ad acqua corrente Lazy-River, piscina all'aperto, lettini idromassaggio e spazi relax.
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et 3-1050382
Speciale
14 GuidaViaggi
27 Aprile 2015 - n° 1473
Parchi divertimento-Incoming
Verso
il terzo
polo
“Il mercato è fluido”
Al momento non sembra vi siano manovre
di avvicinamento da parte di investitori esteri
progetti sul territorio italiano non
mancano. “Ce ne
sono tanti”, afferma Roberto Canovi, di Parksmania.it. Sulla carta sono quasi
pronti, ma ciò che non aiuta
è, come sempre, la nostra
burocrazia che allunga i
tempi di realizzazione.
C’è anche da considerare
che uno “dei problemi dei
parchi di divertimento è il
non essere ancora annoverati a livello normativo tra
le imprese turistiche - osserva Maurizio Crisanti di
Anesv -, pur essendo attrattori turistici e, in un paio di
casi, destinazioni”.
I
Il piano costi
Giusto per avere un ordine
di grandezza sul fronte degli
investimenti necessari per la
realizzazione di un parco, se
parliamo di una realtà acquatica di medie dimensioni (5/6 ettari), la cifra necessaria non è inferiore a 10
mln di euro.
Per un parco tematico, fa
presente Canovi, di grandi
dimensioni e con grandi attrazioni, per intendersi di 15
ettari parcheggi esclusi, si
va dai 350 ai 400 milioni.
E per un parco medio-piccolo dedicato alle famiglie
il range è tra i 60 e i 70 milioni. Dobbiamo attenderci
possibili investimenti stranieri in Italia? Non sembra
che al momento vi siano
movimenti in atto, vero è
che i grandi gruppi potrebbero fare delle operazioni,
visto che “il mercato è fluido”, osserva Canovi.
I progetti
Uno sguardo ai progetti in
corso vede uno sviluppo nazionale ed internazionale
per Costa Edutainment.
Dopo la partecipazione alla
gara per la gestione del parco oceanografico di Valencia (vinta da una società
spagnola), la società presieduta da Beppe Costa sta
analizzando alcuni progetti
di fattibilità in diverse zone
italiane, anche se per nessuno è prevista la realizzazione concreta nel biennio
2015-2016.
“Seguiamo un progetto a
Trieste - commenta Costa e altri piani che sono in
progettazione nel Nord Italia. All’estero, invece, abbiamo appena compiuto un
sopralluogo in Tunisia per
la realizzazione di un acquario”.
Per l’Expo, Costa Edutainment sta lavorando in siner-
gia con il Comune di Genova per predisporre un programma di attività dedicate
al tema del consumo ittico
consapevole corredate di
pacchetti soggiorno per offrire la possibilità ai visitatori di scendere in quello che
viene definito il mare vicino
all’Expo.
Per l’esercizio in corso sono
stati preventivati investimenti per 2,7 milioni, di cui
800 mila sul polo di Genova
e 2,1 sul polo romagnolo,
prevalentemente per manutenzioni straordinarie. Per
quanto riguarda gli investimenti da parte di Mirabilandia si parla di 15 milioni
in vista, per i prossimi tre
anni, per rinnovamenti e per
la nuova area tematica.
Inoltre, nel 2015 sono stati
investiti 2 mln per migliorie
e prodotti nuovi. L.D. e S.V.
i sono nuovi bacini da conquistare? “Medio Oriente, Asia e Russia tra un paio di anni saranno attratti da Dubai ed Abu Dhabi, che hanno ripreso a costruire”, osserva Roberto Canovi di Parksmania. Ci sono almeno tre progetti in costruzione. Il primo è un Legoland, il
secondo un parco a tema dedicato al cinema, Motion Gate
previsto a Dubai. L’obiettivo, in questo caso, è di conquistare tre milioni di visitatori all’anno. Il parco prevederà quattro
zone, tra cui Sony Pictures Studio e Puffi Zone, per un totale di 27 attrazioni. Si parla poi di un gigantesco parco faunistico e di un parco acquatico ad Abu Dhabi. La manovra è
interessante, in quanto, a detta del manager, potremmo trovarci di fronte “al terzo polo del divertimento che si affianca
a Orlando, in Florida, e a Las Vegas”. In questo caso potrà
catturare “tutto il turismo anche dal bacino dell’Est”. L’Italia è
in pericolo? “Il nostro Paese mantiene il proprio appeal, ma
queste realtà, diversamente da noi, investono in opere gigantesche e verosimilmente ci porteranno via un po’ di traffico”. E’ un rischio da mettere in conto. Intanto, dal fronte dei
parchi, tra i bacini emergenti o giudicati strategici le menzioni convergono per lo più sui mercati dell’Est, Polonia, Bulgaria, Estonia ed anche Russia, nonostante le sue problematiche interne. Come non menzionare il fronte asiatico? C’è infatti chi pensa che i parchi dovrebbero prepararsi ad intercettare parte dei flussi provenienti da Cina ed India.
S.V.
C
Speciale
27 Aprile 2015 - n° 1473
GuidaViaggi
15
Parchi divertimento-Incoming
Bluserena:
progetti in cantiere
La catena alberghiera va alla ricerca di nuovi segmenti
opo un buon 2014
Bluserena non si
ferma, è ottimista
per l’anno in corso e prepara
un ampliamento del portafoglio. Di tutto questo abbiamo parlato con Silvio Maresca, amministratore della catena alberghiera.
“Abbiamo raggiun-to risultati molto soddisfacenti nella stagione 2014 - conferma
il manager a Guida Viaggi : le oltre 900mila presenze
sono il segno di una politica
di attenzione e ascolto delle
aspettative di vacanza della
nostra clientela e delle nuove esigenze del mercato. I risultati si evincono anche dal
numero di clienti fidelizzati
che continua a sceglierci,
dalle recensioni positive su
TripAdvisor e dai riconoscimenti assegnatici dallo stesso portale: tutti i villaggi
D
sono stati premiati con il
Certificato di Eccellenza e,
nel 2014, quattro hanno ricevuto il Traveller’s Choice
dei 25 assegnati in Italia
nella categoria “Hotel per
famiglie”. In merito al 2015
le prenotazioni, ad oggi,
hanno un andamento più che
positivo.
Tre formule
La catena non smette di investire, innanzitutto per migliorare la qualità di servizi
e strutture, con investimenti
che negli ultimi 4 anni hanno raggiunto i 30 mln di
euro, arricchendo ristorazione, spazi e servizi per bimbi
e famiglie, servizi premium,
spazi esterni. “Anche per il
2015 – continua Maresca –
proponiamo le tre formule di
pensione completa Bluserena: oltre alla “Classica”,
Silvio Maresca
l’All inclusive Bluserena e la
Pensione leggera. Prevediamo molte opportunità per
personalizzare la vacanza
risparmiando con la Formula Bouquet e Soggiorni
brevi con prezzi speciali.
Tra i servizi per arricchire
la vacanza, Camere e
Spiaggia Comfort, con servizi aggiuntivi e il check out
posticipato”. In merito a
nuovi progetti, ve ne sono
in cantiere per il 2016.
“Sono ancora trattative riservate – spiega -. Dopo il
successo anche sulla neve,
con l’apertura in Piemonte
dell’Hotel Sansicario Majestic, ora stiamo pensando a
nuovi segmenti di mercato”.
I villaggi 4 stelle della catena sono apprezzati dalla
clientela italiana, ma non
manca una fetta di stranieri:
Bluserena collabora con i
principali tour operator
esteri, “con buoni risultati e
un trend di presenze in continua crescita”.
E.C.
Napoleon, hotel in ripresa
Il 2015 di Napoleon Tour Operator è “sicuramente iniziato con un trend positivo”. Parola di Marco Rosselli,
responsabile commerciale dell’operatore. Di percentuali di incremento non si parla, ma il manager si mostra
ottimista, anche considerando che il mare Italia potrebbe
essere “aiutato” da situazioni altrove problematiche: più
che approfittare delle difficoltà altrui, per Rosselli si tratta, alla fine, di “opportunità da cogliere”. Vanno “molto
bene” Toscana e Elba, leggermente più a rilento la Sardegna, “che comunque, subito dopo Pasqua, ha cominciato a risvegliarsi”. Il prodotto più richiesto, ormai da diversi anni, è quello residenziale. “Di positivo possiamo
dire che quest’anno è iniziato con segnali incoraggianti
anche sul fronte alberghiero. La nostra politica commerciale, rivolta soprattutto alle famiglie, sta premiando questa scelta”. Il tour operator anche quest’anno sostiene la
domanda con promozioni legate alla prenotazione anticipata, riportate nei cataloghi. “Da non dimenticare, poi, e
questo soprattutto sulla Sardegna, che prenotando in anticipo si trovano ancora disponibili delle interessanti tariffe tour operator per quanto riguarda il traghetto”, aggiunge il manager. A livello di prodotto si registra un ulteriore
rafforzamento della partnership con le compagnie di navigazione: “Prenotando con noi il traghetto vi è la possibilità di usufruire di tariffe davvero eccezionali. Ricordo,
inoltre, che a livello commissionale i traghetti seguono in
tutto e per tutto quanto riconosciuto sul soggiorno”. Il t.o.
ha, poi, ampliato le offerte dedicate alla prenotazione anticipata e al target famiglia.
E il fronte trade? “Cerchiamo di essere sempre vicini alle
nostre adv. Il catalogo è pieno di promozioni e giornalmente le adv vengono aggiornate grazie alle nostre comunicazioni. Quello che però ci caratterizza è la nostra
disponibilità in termini di tempo: siamo infatti aperti tutti i
giorni, sabato, domenica e festivi compresi dalle 9 alle 20
orario continuato”.
E.C.
R
ESTATE 2015
LA NAVE PIÙ GRANDE E STRAORDINARIA
DEL MONDO ARRIVA NEL MEDITERRANEO
PARTENZE DA CIVITAVECCHIA
ITINERARI DI 7 NOTTI
SPAGNA E FRANCIA, DA MAGGIO A OTTOBRE
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