20131113_BOOK mostra ITA_09

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20131113_BOOK mostra ITA_09
In occasione della mostra fotografica “Freedom
fighters” organizzata dal Robert F.Kennedy Center
for Justice and Human Rights in collaborazione con
l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America, Sono lieto
di far giungere un cordiale saluto e il mio vivo
apprezzamento per l’iniziativa dedicata a documentare l’impegno profuso da Robert e John Kennedy e da Martin Luther King per l’affermazione e
il rispetto dei diritti civili in America.
A distanza di 50 anni dalle battaglie di civiltà che
hanno trasformato la storia degli Stati Uniti
d’America e rafforzato aneliti di libertà in tutto il
mondo, la mostra offre un significativo stimolo a
riflettere sul valore attuale delle posizioni allora
assunte per la realizzazione di una società più
giusta, inclusiva e solidale, ma anche sulle condizioni di quanti in tutto il mondo, vedono tutt’ora
calpestati i loro diritti e soffocata la loro libertà.
Sono trascorsi cinquant’anni dalla marcia di
Martin Luther King Jr. a Washington D.C. in
sostegno dei diritti civili per tutti. E sono trascorsi
cinquant’anni dall'assassinio del Presidente John
Fitzgerald Kennedy. Due eventi indimenticabili
nella loro drammatica valenza sociale, che hanno
segnato per sempre la Storia e la nostra memoria.
Entrambi rappresentano l’occasione per ricordare
con una grande mostra fotografica John e Robert
Kennedy. I fratelli Kennedy sono stati due grandi
combattenti sia per la libertà sia per l’affermazione
dei diritti civili e dei diritti umani.
Si impegnarono perché era giusto, semplicemente,
perché entrambi sapevano guardare alla vita degli
uomini e al loro futuro. Oltre gli ostacoli. Oltre i
confini. Con responsabilità e con speranza.
Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica
Prof. Ignazio R. Marino
Sindaco di Roma
1962 Washington, D.C.
Il Presidente J.F. Kennedy incontra il
Ministro della Giustizia Robert F.
Kennedy nel portico della West Wing,
all’esterno dello Studio Ovale.
JFK Presidential Library and Museum, Boston
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John F. Kennedy, il Reverendo Martin Luther King
Jr. e Robert F. Kennedy si batterono per tutto il
popolo americano. I loro sogni, le loro voci ed i loro
precetti dettero forza alla nostra nazione. Il loro
coraggio e la loro determinazione ispirarono le future
generazioni del nostro Paese e del mondo intero. Li
onoriamo nella mostra “Freedom Fighters: The Kennedys and the Struggle for Civil Rights”.
John R. Phillips
Ambasciatore degli Stati Uniti d’America presso la
Repubblica Italiana e presso la Repubblica di San Marino
1963 Washington, D.C.
Il Presidente J.F. Kennedy rivolge un messaggio radiotelevisivo alla nazione per
spiegare l’urgenza di un nuovo “Civil Rights Bill”.
Cecil W. Stoughton/JFK Presidential Library and Museum, Boston
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Cari Amici, ho l’onore di darvi il benvenuto alla
mostra “I fratelli Kennedy e la Lotta per i diritti
Civili”, dedicata al cinquantesimo anniversario
dell’approvazione della American Civil Rights Act,
uno dei risultati di più lunga durata del servizio
pubblico reso da John e Robert Kennedy. Qualcuno,
guardando oggi queste foto, potrebbe chiedersi
perché, a quasi cinquant’anni dalla loro morte, la
nostra reazione alla vista di questi uomini sia così
forte. Credo che queste immagini ci tocchino oggi
per la stessa ragione per la quale le folle rispondevano positivamente a questi leader cinque decenni
fa. Bobby Kennedy, Jack Kennedy, e Martin Luther
King Jr. venivano accolti con vivo interesse e slancio in tutto il mondo, non perché le loro politiche
fossero radicalmente diverse (anche se lo erano) o
perché avessero un metodo nuovo di affrontare i
problemi del mondo. La ragione era che, nella loro
vita, sia pubblica che privata, erano riusciti a toccare il coraggio e lo spirito di compassione che si
annida nel profondo del cuore di ciascuno di noi.
Kerry Kennedy
Presidente del Robert F. Kennedy
Center for Justice and Human Rights
1963 Washington, D.C.
Il Ministro della Giustizia Robert F. Kennedy incontra i leaders del Movimento per i diritti civili che vorrebbero organizzare una marcia sul Campidoglio.
JFK Presidential Library and Museum, Boston
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La mostra, a cura di Alessandra Mauro e Sara
Antonelli per Contrasto e Fondazione Forma per la
Fotografia, si compone di circa 80 fotografie per
ricordare la lunga battaglia per i diritti civili e il
ruolo importante dei fratelli John e Robert Kennedy.
I Kennedy si impegnarono a livello politico per
assicurare ad ogni individuo pari opportunità,
indipendentemente dalla posizione sociale, dal
credo religioso e dal colore della pelle. Questa
mostra, divisa in due sezioni, ripercorre il percorso
delle conquiste civili raggiunte negli Stati Uniti
grazie anche all’impegno e al sostegno di John e
Robert Kennedy.
p. 9
1957 Washington, D.C.
Martin Luther King Jr. davanti al Lincoln
Memorial durante il Prayer Pilgrimage
for Freedom.
Eyevine
1963 Washington, D.C.
La conclusione davanti al Campidoglio
della Marcia su Washington per il
lavoro e la libertà.
Everett Collection
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La prima sezione della mostra propone un’accurata
cronologia relativa alle tappe che hanno segnato la
battaglia per i diritti civili, ripercorrendone le
diverse fasi e i protagonisti che l’hanno animata tra cui Malcom X e Martin Luther King - attraverso
testi e immagini che, come un nastro cinematografico, scorrono su grandi pannelli a parete. L’arco
cronologico parte dal 1776, anno cui Il Comitato dei
Cinque costituito da John Adams, Benjamin Franklin, Thomas Jefferson, Robert R. Livingston e
Roger Sherman, presenta al Congresso la bozza
della Dichiarazione di Indipendenza, e arriva fino
al 1964, anno in cui fu assegnato il Premio Nobel
per la Pace a Martin Luther King.
La seconda sezione presenta alcune fotografie di
grande formato che ricordano i gesti e le immagini
iconiche che hanno segnato i momenti più importanti ed emblematici di questa grande lotta civile.
Dai celebri scatti che ricordano l’assurdità della
segregazione razziale negli anni Cinquanta (immagini di Elliott Erwitt e Eve Arnold, tra gli altri), alle
fotografie degli scontri di Birmingham, a quelle che
ritraggono il movimento dei “Freedom Riders” o alla
quotidiana attività politica dei fratelli Kennedy,
ripresi nelle loro riunioni o nei comizi pubblici o
negli incontri con la stampa e con i leader dei movimenti di emancipazione. Infine, negli scatti di
Bruce Davidson, di Danny Lyon e di altri grandi
fotografi, l’emozione della Marcia su Washington
rivive in tutta la sua grandezza, così come
nell’immagine di Leonard Freed vediamo Martin
Luther King al suo rientro negli Stati Uniti dopo
aver ricevuto il Premio Nobel, attorniato dalla folla.
Freedom Fighters permette di comprendere l’importanza di una battaglia civile condotta con coraggio,
fede e determinazione per affermare un principio
fondamentale: l’uguaglianza tra gli esseri umani.
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1967, New York City
Il Senatore Robert F. Kennedy fotografato a New York
“La storia dell’umanità è il prodotto di innumerevoli atti di coraggio e di fede. Ogni qual volta un uomo si
batte per un ideale o opera per migliorare la condizione degli altri o lotta contro l’ingiustizia, invia un minuscolo impulso di speranza e tutti questi impulsi provenienti da milioni di centri di energia e intersecandosi
gli uni agli altri possono dar vita ad una corrente capace di travolgere i più possenti muri dell’oppressione e
dell’ostilità”.
Robert F. Kennedy
University of Cape Town, 6 giugno 1966
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Francesca Merz
[email protected]
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Tel +39 3208173892
Lorenzo Tommaso
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Tel +39 3383791344
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