L`Iride Agricoltura 2000 - ed. Vc-Bi N.3 2015 - Coldiretti Vercelli

Transcript

L`Iride Agricoltura 2000 - ed. Vc-Bi N.3 2015 - Coldiretti Vercelli
PRIMO PIANO
IL MAXI EVENTO A MILANO
pag. 2
PRIMO PIANO
Agricoltura in primo piano
IL MAXI EVENTO A MILANO
• VERSO EXPO 2015
Moncalvo: da Expo
occasione per cambiar verso
Chiuse 60 aziende al giorno: la mobilitazione si estende
C
on la chiusura in media di 60
aziende al giorno l’agricoltura italiana si presenta all’Expo
con 155mila imprese in meno
rispetto all’inizio della crisi nel 2007 e non
puo’ permettersi dl perdere l’opportunità
di rilancio offerta dalla grande esposizione universale. Lo ha affermato il presidente
della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’annunciare che, dopo la protesta del latte, si
estende la mobilitazione della Coldiretti
per difendere l’economia e il lavoro delle
campagne dalle importazioni di bassa qualità che varcano ogni giorno i confini per
essere spacciate come italiane, in occasione “Le idee di Expo 2015 – verso la carta di
Milano” organizzata dal Ministero delle Politiche Agricole.
L’Expo - ha sottolineato Moncalvo - rappresenta una occasione imperdibile per
cambiare definitivamente verso al sistema agroalimentare in una situazione in cui
dall’inizio della crisi è crollato il numero di
imprese agricole con l’aumento della dipendenza dai prodotti agricoli che arrivano
dall’estero.
«La chiusura di un’azienda agricola significa maggiori rischi sulla qualità degli
alimenti che si portano a tavola e minor
presidio del territorio, lasciato all’incuria e
alla cementificazione» ha affermato il presidente della Coldiretti nel sottolineare che
«l’appuntamento di Milano è un'occasione
per combattere concretamente i due furti ai
quali è sottoposta giornalmente l’agricoltura: da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in
commercio cibo proveniente da chissà quale
parte del mondo come italiano; dall'altra il
furto di valore aggiunto che vede sottopagati
i prodotti agricoli senza alcun beneficio per
i consumatori per colpa di una filiera inefficiente».
Per questo è necessario avviare un percorso di collaborazione con tutti i soggetti che
hanno a cuore il patrimonio agroalimentare italiano come complesso di prodotti che
ne costituiscono la massima espressione
«L'evento
A PAPA FRANCESCO Moncalvo:
IL
RISO
FAI
di Milano è occasione
Moncalvo e Martina
qualitativa e dei valori immateriali, a partire dalle associazioni dei consumatori,
dell’ambiente e della società civile.
Contiene materie prime straniere circa un
terzo (33%) della produzione complessiva
dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio made in Italy,
all’insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole.
Gli inganni del finto made in Italy sugli scaffali - sottolinea la Coldiretti - riguardano
due prosciutti su tre venduti come italiani,
ma provenienti da maiali allevati all'estero,
ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza
indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato
coltivato in Italia all'insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere”.
«Con l’Expo dobbiamo portare - continua
Moncalvo - il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta
l’origine degli alimenti. Ma è necessario che
siano anche resi trasparenti i flussi commerciali con il superamento del segreto sulle
aziende che importano materie prime dall’estero».
L’Italia ha perso negli ultimi vent'anni il
15% delle campagne per effetto della cementificazione e dell’abbandono provocati
da un modello di sviluppo sbagliato che ha
ridotto di 2,15 milioni di ettari la terra coltivata. Ogni giorno viene sottratta terra agri-
per cambiare
definitivamente verso
all'agroalimentare
in un situazione in cui
dall'inizio della crisi
è crollato il numero
delle imprese»
cola per un equivalente di circa 400 campi
da calcio ( 288 ettari) con il risultato che in
Italia oltre 5 milioni di cittadini si trovano in
zone esposte al pericolo di frane e alluvioni
che riguardano ben il 9,8% dell’intero territorio nazionale.
Per proteggere il territorio ed i cittadini che
vi vivono l’Italia deve quindi difendere il
proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree
marginali con un adeguato riconoscimento
dell’attività agricola che ha visto chiudere
1,2 milioni di aziende negli ultimi venti anni.
«Nei cittadini, come nella classe dirigente, sta però crescendo finalmente la cultura
del valore dell'agroalimentare, della salvaguardia del territorio e del cibo che è una
delle poche leve per tornare a crescere e lo
dimostra anche la decisione di mantenere in Italia il divieto di coltivare Ogm come
chiedono quasi otto italiani su dieci è un ottimo biglietto da visita per il made in Italy
alimentare in vista dell’Expo» ha concluso
Moncalvo in riferimento alla sentenza del
Tar e alla recente firma da parte del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, del
ministro delle politiche agricole Maurizio
Martina e di quello dell’ambiente, Gian
Luca Galletti del decreto che sancisce il divieto di coltivazione di mais Ogm MON810
per un periodo di 18 mesi in attesa del via
libera finale alla direttiva Europea.
pag. 3
i nostri Editoriali
pag. 4
del presidente PAOLO DELLAROLE e del direttore MARCO CHIESA
• AGRICOLTURA E TERRITORIO
IL FALSO MADE IN ITALY
COSTA 300 MILA Sommario
POSTI DI LAVORO
L
a contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari 'Italian
sounding' a livello internazionale
costa all’Italia trecentomila posti
di lavoro che si potrebbero creare nel Paese
con una azione di contrasto a livello nazionale ed internazionale. Il dato emerge da
una analisi della Coldiretti a commento
al piano per l’export del Governo divulgato dal Mise che prevede per la prima volta
azioni di contrasto all'Italian sounding che
solo nell’agroalimentare sviluppa un fatturato di oltre 60 miliardi di euro, quasi il
doppio dei prodotti originali.
Le esportazioni agroalimentari italiane
hanno chiuso il 2014 facendo registrare
il record storico per un valore di 34,3 miliardi, con un aumento del 2,4% rispetto
all’anno precedente, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.
Con questi risultati sul commercio estero l’agroalimentare si conferma una leva
competitiva determinante per far uscire
l’Italia dalla crisi: all’estero il vero nemico
sono le imitazioni low cost dei cibi nazionali che non hanno alcun legame con il
sistema produttivo del Paese. Due prodotti
alimentari di tipo italiano su tre in vendita
sul mercato internazionale sono il risultato
dell’agropirateria internazionale.
In testa alla classifica dei prodotti più taroccati, secondo la Coldiretti, ci sono i formaggi, a partire dal Parmigiano Reggiano
e dal Grana Padano che, ad esempio, negli
Stati Uniti in quasi nove casi su dieci sono
sostituiti dal Parmesan prodotto in Wisconsin o in California. Ma anche il Provolone, il Gorgonzola, il pecorino Romano,
l’Asiago o la Fontina soffrono dello stesso
problema. Poi ci sono i nostri salumi più
prestigiosi dal Parma al San Daniele che
spesso vengono “clonati”, e così anche gli
Le esportazioni
agroalimentari italiane
hanno chiuso il 2014
facendo registrare
il record storico
per un valore di 34,3
miliardi con un aumento
del 2,4% rispetto
all'anno precedente
secondo i dati dell'Istat
extravergine di oliva e le conserve come
il falso pomodoro san Marzano che viene
prodotto in California e venduto in tutti gli
Stati Uniti.
La trattativa sull'accordo di libero scambio
tra Unione Europea e Stati Uniti, Tansatlantic Trade and Investment Partnership
(Ttip) è un appuntamento determinante
anche per tutelare le produzioni agro-alimentari italiane dalla contraffazione alimentare e del cosiddetto fenomeno dell’Italian sounding, molto diffuso sul mercato
statunitense. A questa realtà se ne aggiunge una ancora più insidiosa: ovvero l’ italian sounding di matrice italiana, che importa materia prima (latte, carni, olio) dai
paesi più svariati, la trasforma e ne ricava
prodotti che successivamente vende come
italiani senza lasciare traccia, attraverso
un meccanismo di dumping che danneggia
e incrina il vero Made in Italy’, perché non
esiste ancora per tutti gli alimenti l‘obbligo
di indicare la provenienza in etichetta.
Questo è dunque un rovescio della medaglia in chiave nazionale: in Italia, infatti,
la metà della spesa è anonima, anche se il
nuovo regolamento comunitario, entrato
in vigore il 13 dicembre scorso, prevede che
a partire dal prossimo 1 aprile 2015 dovranno essere indicate in etichetta luogo di
allevamento e di macellazione di carni suine e ovi-caprine. Ad oggi, quindi, in Europa è in vigore l’obbligo di indicare l’origine
della carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza mentre dal 2003 è d'obbligo indi-
Moncalvo: da Expo occasione
per cambiar verso.......................................3
Editoriale di Paolo Dellarole e Marco Chiesa...4
Delia Revelli eletta nuovo presidente
di Coldiretti Piemonte....................................5
Agricoltura in breve........................................7
Mercati.............................................................8
Donne Impresa: importante corso
di formazione.............................................9
TERRANOSTRA/CAMPAGNA AMICA
Agriturismo: cosa cambia in Piemonte
con la nuova legge....................................10
Start-up crescono nel settore
agroalimentare....................................11
GIOVANI IMPRESA
Oscar Green 2015: nuove categorie
e regolamento..........................................12
TECNICA E CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA
Tecnica - Agricoltura..................................14
Sicurezza e Impresa..................................16
Tecnica in breve........................................17
Tecnica - Agricoltura..................................18
Tecnica - Vitivinicoltura...............................19
Fiscale...................................................21
CreditAgri..............................................25
Previdenza e Pensioni / Notizie Epaca.......26
NOTIZIE DAL TERRITORIO DI VERCELLI E BIELLA
Giorgio Momo nuovo presidente
dell'Associazione Agrimercato.....................28
Difesa del latte italiano: ci sono già le prime
delibere dei nostri Comuni..........................28
Giovani Impresa: il delegato Matteo Arlone
all'incontro di Roma...................................28
Apicoltura: nuovo bando attivato
in provincia di Biella per l'acquisto di arnie...28
Rubrica legale...........................................29
I nostri recapiti...........................................29
Il Corsivo agroalimentare..............................30
Annunci economici........................................31
care varietà, qualità e provenienza nell'ortofrutta fresca, dal primo gennaio 2004 c’è
il codice di identificazione per le uova, a
partire dal primo agosto 2004 l'obbligo di
indicare in etichetta il Paese di origine in
cui il miele è stato raccolto e dal 1° luglio
2009 l’obbligo di indicare anche l’origine
delle olive impiegate nell’olio.
Ma l’etichetta resta anonima, oltre che per
gli altri tipi di carne, anche per i salumi, i
succhi di frutta, la pasta ed i formaggi. L’Italia sotto il pressing della Coldiretti è all’avanguardia in questo percorso: il 7 giugno
2005 è scattato l’obbligo di indicare la zona
di mungitura o la stalla di provenienza per
il latte fresco; dal 17 ottobre 2005 l’obbligo
di etichetta per il pollo made in Italy per
effetto dell'influenza aviaria; a partire dal
1 gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di
origine per la passata di pomodoro.
Agricoltura
PRIMO PIANO
IL MAXI EVENTO A MILANO
in Primo Piano
• VERCELLI-BIELLA
DELIA REVELLI
ELETTA NUOVO PRESIDENTE
DI COLDIRETTI PIEMONTE
 VERCELLI-BIELLA - Delia Revelli è
staa eletta presidente di Coldiretti Piemonte durante l’assemblea celebratasi venerdì
27 febbraio presso il Circolo dei Lettori di
Torino. Succede a Roberto Moncalvo che,
secondo quanto previsto dallo Statuto, si
dedicherà esclusivamente alla presidenza
della Confederazione Nazionale.
Nel passare il testimone al suo successore,
il Presidente Moncalvo ha tratteggiato una
panoramica di quanto sta avvenendo in
questo momento a livello nazionale su alcuni temi di rilievo: «Coldiretti, con le associazioni dei consumatori, ha presentato un
esposto all’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato per rilevare le incongruità
nella filiera del latte che penalizzano produttori e consumatori. Il prezzo riconosciuto per
il latte alla stalla mortifica il lavoro degli allevatori – ha proseguito Moncalvo - mentre
sullo scaffale il latte ed i prodotti lattiero caseari continuano a conservare o ad aumentare di prezzo.
Siamo soddisfatti, però, dei segnali positivi
registrati in seguito alla mobilitazione dello scorso 6 febbraio: la grande distribuzione
organizzata (Gdo) ha, infatti, aderito alla
proposta del Ministro delle Politiche Agricole
Maurizio Martina di garantire al consumatore una maggior trasparenza sull’origine in
etichetta per il latte Uht e per tutti i prodotti
lattiero caseari, questione su cui si è espresso in modo positivo anche il Parlamento
Europeo. Buone notizie provengono anche
dal settore vitivinicolo per il quale dovrebbe
definirsi a breve una semplificazione degli
adempimenti a carico delle imprese».
La neoletta presidente regionale, allevatrice di pesci d’acqua dolce della provincia di
Cuneo, ha così salutato l’assemblea: «Sono
onorata per l’incarico affidatomi e ringrazio
Roberto Moncalvo per il lavoro che ha svolto in Piemonte ma, soprattutto, per quanto
sta portando avanti a livello nazionale, con
il supporto dell’intera dirigenza confederale.
Continuerò nella tradizione tracciata di un
lavoro di squadra, innanzitutto teso a rafforzare le diverse filiere, utilizzando al meglio
le risorse del Programma di Sviluppo Rura-
le: da quella risicola a quella ortofrutticola;
dal comparto zootecnico a quello cerealicolo
e vitivinicolo.
Per tutte quante dovremo continuare a perseguire una semplificazione, cercando di
proporre il prodotto al consumatore eliminando passaggi inutili. è opportuno sostenere ulteriormente l’internazionalizzazione
e, in sinergia con il livello nazionale, ottenere l’origine in etichetta con la più efficace
identificazione e valorizzazione delle nostre
produzioni. Questo permetterà di presentarci all’appuntamento di Expo con l’offerta
del vero agroalimentare piemontese, evitando il perpetrarsi di speculazioni a danno dei
produttori e di inganni nei confronti dei consumatori. Ci fa piacere, infine, che sulle nostre esigenze di semplificazione burocratica
anche il Consiglio Regionale del 26 febbraio
ha voluto fare un significativo passo avanti
con l’approvazione del disegno di Legge n.
77 - Disposizioni regionali in materia di semplificazione, all’interno del quale sono state recepite alcune delle richieste della nostra
Organizzazione».
Alla neopresidente sono immediatamente giunte le congratulazioni e gli auguri di
buon lavoro da parte del presidente e del
direttore della federazione interprovinciale.
L’assemblea si è conclusa con l’illustrazione
da parte del direttore regionale Antonio De
Concilio degli impegni nell’immediato futuro di Coldiretti Piemonte:
Rispondendo ad una sollecitazione del
presidente della giunta regionale, Sergio
Chiamparino, Coldiretti Piemonte ha già
proposto la sua ricetta per la semplificazione burocratica. Il provvedimento si rende necessario se si considera che per le sole
pratiche relative al Programma di Sviluppo Rurale, le imprese agricole del Piemonte potrebbero realizzare un risparmio fra i
13 ed i 18 milioni di euro all’anno. La riduzione dei tempi per ottenere finanziamenti ed autorizzazioni, faciliterebbe anche un
miglior utilizzo dei fondi comunitari. Tutto
ciò potrebbe contribuire a recuperare il ritardo, causato anche da una falsa partenza,
che si sta accumulando nella fase di appro-
Revelli e Moncalvo
Alla neoeletta presidente
regionale sono subito giunte
le congratulazioni e gli auguri
di buon lavoro da parte
del presidente interprovinciale
Dellarole e del direttore Chiesa
vazione del nuovo Psr, di fondamentale importanza per riavviare gli investimenti delle
nostre aziende. In particolare per il settore
vitivinicolo si sta definendo a livello nazionale, anche con il significativo contributo di
Coldiretti Piemonte, l’abbattimento e l’armonizzazione del numero di adempimenti
nelle pratiche vitivinicole. Si vuol far confluire nella normativa, in via di approvazione,
molti altri elementi tra cui: un sistema informatico unico, la revisione del modello di
certificazione dei vini, la rettifica del sistema
di vigilanza sul mercato, oltre che la modifica del sistema sanzionatorio e le norme di
tutela del made in Italy.
Coldiretti Piemonte ha la profonda convinzione che il tempo dedicato dalle imprese
ad adempimenti inutili e che non significano maggiore sicurezza, si traduca in una penalizzazione anche nella faticosa ricerca di
nuovi livelli occupazionali. L’agroalimentare
made in Piemonte sta facendo la sua parte,
conseguendo nell’ultimo anno un incremento del 4,1% degli occupati, sul cui totale
la percentuale dei giovani supera il 30%.
pag. 5
PRIMO PIANO
Agricoltura
inINbreve
NOTIZIE
BREVE
pag. 7
ITALIA LIBERA DI NON COLTIVARE OGM
PUBBLICATA LA DIRETTIVA
SULLA GAZZETTA UFFICIALE EUROPEA
Vacche in stalla
L’Italia è libera di non coltivare Ogm, come ha fatto fino ad ora e come chiedono quasi 8 cittadini su 10 (76%) che si oppongono al biotech nei campi.
È quanto afferma ila Coldiretti nel segnalare che sulla Gazzetta Ufficiale
dell’Unione europea del 13 marzo è stato pubblicato il testo della direttiva
2015/412 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 marzo 2015 che
modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli
Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente
modificati (Ogm) sul proprio territorio.
Ora tocca al Parlamento italiano mettere a punto una normativa nazionale
che possa dare continuità alla lungimirante scelta fatta dall’Italia di vietare gli
Ogm dato che la nuova normativa che dovrebbe entrare in vigore gia' a marzo, dopo 20 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea.
+277% FRODI DA INIZIO CRISI,
BENE SEQUESTRI NAS
La produzione made in Italy di miele di acacia, castagno, di agrumi e mille
fiori è quasi dimezzata (-50%) si moltiplicano i furti nelle campagne dove ad
essere sottratti sono addirittura gli alveari.
Lo sottolinea Coldiretti nel precisare che a tagliare il raccolto è stato il clima
ma anche l’arrivo in Italia dell’insetto killer delle api, Aethina tumida, che
mangia il miele, il polline e, soprattutto la covata annientando la popolazione
di api o costringendola ad abbandonare l’alveare.
Il furto degli alveari oltre a provocare un grave danno economico rischia di
alimentare attività illegali che mettono in pericolo l`agricoltura e la salute pubblica. Un problema che a seguito di una annata di raccolti scarsi quest’anno
purtroppo ha riguardato anche altri prodotti dell’agricoltura come l’olio d'oliva con campi sotto controllo e carichi che viaggiano scortati.
IL BALZO DEI PREZZI DELLA VERDURA
FRENA LA DEFLAZIONE
A frenare la deflazione ha contribuito il balzo dell’10,8% dei prezzi della
verdura rispetto allo scorso anno dovuto anche al maltempo che ha distrutto le
coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio
e broccoli e danneggiato quelle in serra lungo tutta la Penisola.
È quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati sull’andamento dell’inflazione in Italia a febbraio che evidenziano anche un aumento dell’1,2% dei
prezzi della frutta che fa aumentare il carrello della spesa. L’andamento dei
prezzi è dunque soprattutto il risultato di una situazione congiunturale dovuta
al maltempo e non deve quindi ingannare sul reale andamento dei consumi
che rimangono ancora fortemente stagnanti nell’alimentare.
Tuttavia è prevista una inversione di tendenza nel 2015 con il ritorno della fiducia sui mercati dimostrato dallo spread e, tra i consumatori, con un aumento
degli acquisti alimentari per la prima volta da inizio della crisi.
LE IMPRESE AGRICOLE FEMMINILI SALGONO
A OLTRE 218 MILA UNITÀ
Sono 218.446 le imprese agricole guidate da donne in Italia dove ormai nelle
campagne quasi una azienda su tre (29%) è rosa a seguito del progressivo
aumento della loro presenza in termini percentuali sul totale. Dopo quello del
commercio è il settore agricolo quello in cui la presenza femminile è maggiore. La presenza delle donne nell’agricoltura italiana ha certamente dato un
forte impulso all’innovazione che ha caratterizzato il settore con una crescente
attenzione al rispetto dell’ambiente e della sicurezza alimentare.
LATTE:
MULTE ANTITRUST
IN FRANCIA
E SPAGNA,
MA TACE IN ITALIA
 ROMA - Anche in Italia si registrano
comportamenti scorretti nel pagamento
del latte agli allevatori che hanno portato prima in Spagna ed ora anche in
Francia alla condanna delle principali
industrie lattiero casearie, molte delle
quali, peraltro, operano anche sul territorio nazionale.
È quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel denunciare
il “silenzio assordante dell’Antitrust in
Italia dove ha chiuso una stalla su cinque con la perdita di 32mila posti di
lavoro negli anni della crisi”.
In Francia l’Antitrust ha multato per un
importo di 193 milioni di euro 11 industrie lattiero casearie per pratiche
anticoncorrenziali dopo che il 5 marzo
scorso era intervenuto anche l’Antitrust
iberico che aveva annunciato multe per
un totale di 88 milioni di euro.
«Anche in Italia esiste - sostiene Moncalvo - un evidente squilibrio contrattuale
tra le parti che determina un abuso, da
parte dei trasformatori, della loro posizione economica sul mercato, dalla
quale gli allevatori dipendono. I prezzi
praticati dagli intermediari della filiera
del latte fresco sono iniqui e gli allevatori manifestano ormai evidenti segni di
difficoltà perché non riescono a coprire
neanche i costi di produzione».
Fiscale
Mercati
pag. 8
• CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI
Indicazioni di prezzo valide salvo errori od omissioni.
Quotazioni ufficiali presso le Camere di Commercio
BORSE RISI
RISONI
BORSA DI VERCELLI
quot. 10 marzo
da euro/t
a euro/t
BALILLA-CENTAURO E SIMILARI
374,00
384,00
SELENIO E SIMILARI
394,00
404,00
Medio
TIPO RIBE
370,00
380,00
Lungo A
LOTO E SIMILARI
416,00
433,00
AUGUSTO
414,00
424,00
SANTʼANDREA E SIMILARI
605,00
625,00
ROMA E SIMILARI
595,00
625,00
BALDO E SIMILARI
615,00
625,00
ARBORIO, VOLANO
696,00
721,00
CARNAROLI E SIMILARI
691,00
721,00
THAIBONNET, GLADIO E SIMILARI
326,00
336,00
Tondo
Lungo B
BESTIAME DA MACELLO
Vitelli (peso fino a 300 kg)
- di 1^ qualità da 4,00 a 5,00 €/kg
- di 2^ qualità da 2,89 a 3,82 €/kg
Vitelloni
- di 1^ qualità da 3,10 a 3,50 €/kg
- di 2^ qualità da 1,70 a 1,90 €/kg
Vacche
- di 1^ qualità da 2,30 a 2,40 €/kg
- di 2^ qualità da 1,90 a 2,00 €/kg
Tori
- di 1^ qualità da 1,23 a 1,80 €/kg
- di 2^ qualità da 0,72 a 1,03 €/kg
Suini
- da 101 a 150 kg: da 1,39 a 1,45 €/kg
- oltre 151 kg: da 1,44 a 1,54 €/kg
BESTIAME DA ALLEVAMENTO
Suini
- Lattonzoli fino a 25 kg da 3,15 a 3,28 €/kg
- Magroncelli 26-50 kg da 2,32 a 2,35 €/kg
- Magroni 51-80 kg da 1,70 a 1,73 €/kg
BORSA DI BIELLA
quot. dal 2 al 6 marzo 2015
Actinidia
- Estero n.q.
- Locale da 1,50 a 1,60 €/kg
Albicocche n.q.
Castagne
- Comuni n.q.
- Marroni n.q.
Ciliegie
- Duroni n.q.
- Grafioni n.q.
- Marasche n.q.
- Mora di Vignola n.q.
Fragole da 4,80 a 4,90 €/kg
Lamponi n.q.
Loti (Kaki) n.q.
Mele
- Golden del. da 1,10 a 1,15 €/kg
- Jonathan n.q.
- Granny Smith da 1,45 a 1,55 €/kg
- Renette da 1,60 a 1,65 €/kg
- Ruggini da 1,30 a 1,35 €/kg
- Stark del. da 1,35 a 1,40 €/kg
Mirtilli n.q.
More n.q.
Pere
- Abate da 1,55 a 1,60 €/kg
- Conference da 1,15 a 1,20 €/kg
ANIMALI DA CORTILE E UOVA
- Anatre da 2,20 a 2,24 €/kg
- Anatroccoli da allevamento
fino a gg. 10 da 1,00 a 1,35 €/capo
- Conigli da 2,20 a 2,35 €/kg
- Faraone da 2,20 a 2,25 €/kg
- Galli tradizionali Golden
e Livornesi macellati da 3,20 a 3,40 €/kg
- Galline e galli di taglia pesante
e media allevati a terra da 0,46 a 0,48 €/kg
- Galline di media e leggera allevate in batteria
da 0,14 a 0,19 €/kg
- Oche macellate n.q.
- Paperi da allevamento
fino a gg. 10 da 2,58 a 2,84 €/capo
- Pulcini fino a gg. 10 da 0,45 a 0,62 €/capo
- Polli di 1^ qualitá vivi da 1,18 a 1,20 €/kg
- Polli d'allevamento intens. macellati da 2,05 a 2,10 €/kg
- Tacchine da 1,85 a 2,05 €/kg
- Tacchini da 1,85 a 2,05 €/kg
- Tacchini da allevamento
fino a 10 gg. da 2,10 a 2,15 €/capo
Bovini con documentazione genealogica:
- Vacche fino a 7 anni da 550,00 a 800,00 €/capo
- Giovenche gravide da 1700,00 a 1800,00 €/capo
- Vitelli fino a 30 giorni
- razza piemontese (fassone) da 800,00 a 900,00 €/capo
- di 1^ qualità da 6,50 a 7,00 €/kg
- di 2^ qualità da 1,80 a 2,00 €/kg
Ovini e Caprini con docum. genealogica capi fino a 12 mesi
- Ovini da 120,00 a 240,00 €/capo
- Caprini da 100,00 a 250,00 €/capo
Struzzi
- Pulcini (fino a 90 giorni) da 67,00 a 150,00 €/capo
- Pulcinoni (da 91 a 360 giorni) da 155,00 a 387,00 €/capo
- Riproduttori (oltre 720 giorni) da 1239,00 a 1549,00 €/capo
- Riproduttori testati (oltre 4 anni) da 2324,00 a 2582,00 €/capo
Uova nazionali fresche
(10 pezzi conf. grandi imballaggi)
- S: meno di 53 g. da 1,12 a 1,14 €/kg
- M: da 53 a 63 g. da 1,32 a 1,35 €/kg
- L: da 63 a 73 g. da 1,37 a 1,39 €/kg
- XL: 73 g. e più da 1,51 a 1,53 €/kg
- Uova fresche da 2,20 a 2,24 €/kg
Le quotazioni del bestiame sono riferite
alla Borsa di Vercelli - 03.03.2015
(ultima rilevazione disponibile
al momento di andare in stampa)
- Decana comizio da 1,30 a 1,40 €/kg
- Kaiser n.q.
- Martin secco da 1,65 a 1,75 €/kg
- Passacrassane n.q.
- William da 1,35 a 1,40 €/kg
Pesche
- Nettarine n.q.
- Pasta bianca n.q.
- Pasta gialla n.q.
Ribes n.q.
Susine
- Florentia n.q.
- Goccia d'oro n.q.
- Settembrine n.q.
- Santa Clara n.q.
- Santa Rosa n.q.
Uva bianca
- Italia n.q.
- Moscato n.q.
- Primus n.q.
Uva nera
- Americana n.q.
- Bonarda n.q.
- Cardinale n.q.
- Fragola n.q.
- Moscato n.q.
- Vallée n.q.
pag. 8
BORSA DI VERCELLI
quot. 3 marzo 2015
Leguminose
- Fagioli tipo
Saluggia Dop da 2000,00 a 2200,00 €/t
Avena
- Avena nazionale n.q.
Farine
- Farina di frumento per panificazione
300 W prot. 13 da 600,00 a 610,00 €/t
- Farina di frumento per panificazione
max 220 W da 510,00 a 530,00 €/t
- Farina di granoturco integrale
da 270,00 a 280,00 €/t
Sottoprodotti del grano
- Crusca da 170,00 a 180,00 €/t
- Tritello da 160,00 a 170,00 €/t
Foraggi
- Fieno di erba medica nazionale
da 165,00 a 170,00 €/t
- Fieno maggengo di prato
da 120,00 a 130,00 €/t
- Fieno agostano n.q.
Paglie
- Paglia di frumento, segale e orzo
da 90,00 a 100,00 €/t
- Paglia di riso da 70,00 a 80,00 €/t
PRIMO PIANO
Donne NOTIZIE
Impresa
IN BREVE
pag. 9
DONNE IMPRESA:
IMPORTANTE INCONTRO
DI FORMAZIONE
A
pag. 8
inizio febbraio si è svolto a Roma il
corso di formazione Donne Impresa
2.0. Dopo i saluti della Coordinatrice
Nazionale Silvia Bosco che della Responsabile Nazionale Lorella Ansaloni il primo
intervento è stato del dottor. Francesco Maietta
– Responsabile del Settore Politiche sociali della
Fondazione Censis.
Maietta ha portato l’attenzione su 4 diversi aspetti
che, affrontati, permetteranno di capire il presente della società italiana ed i suoi sviluppi nelle forme di relazione.
•
ECONOMIA E SOCIETA’ ITALIANA
NELLA CRISI
•
LA RAPPRESENTANZA
•
IL VALORE DELLA REPUTAZIONE
•
DOVE SI GIOCA IL FUTURO
PER I SOGGETTI
DELLA RAPPRESENTANZA
Si è evidenziato un quadro nazionale ove si stanno ampliando le disuguaglianze sociali e sta diminuendo il livello di benessere anziché aumentare
la crescita. Basti pensare che 10 famiglie più ricche in Italia detengono il capitale di 50.0000 famiglie operaie italiane; inoltre prima si correva verso
il benessere (strade di accesso) ora invece si cerca
di proteggere senza certezze lo status raggiunto.
È in atto un vero e proprio cambiamento antropologico: ovvero una società magmatica dove
è molto più facile diventare povero o perdere lo
status quo raggiunto che arricchirsi.
Noi in Coldiretti generiamo fiducia in quanto
rappresentiamo oltre all’interesse dei soci anche
quello dei cittadini e abbiamo progetti concreti
che coinvolgono i cittadini, com’è quello di Campagna Amica.
Francesco Maietta è poi intervenuto sul tema ‘Le
nuove sfide di rappresentanza e il modello Coldiretti’.
Bruno Rivarossa, Capo Area Organizzazione
Nazionale ha rimarcato tre importanti concetti che distinguono Coldiretti: coerenza/crescita/
reputazione. Questi concetti hanno permesso a
Coldiretti di essere considerata una forza sociale
e non solo un’organizzazione sindacale.
A seguire, gli interventi del capo area economico
Gianluca Lelli che ha illustrato il progetto economico di Coldiretti e del dottor Marco Gritti, mentre Luciana D’Ambrosio Marri ha approfondito
il tema ‘Sviluppare un progetto e lavorare in team:
ruolo delle Responsabili e delle Coordinatrici re-
gionali e provinciali’.
Nel corso della seconda giornata, è intervenuto
il Segretario Generale Vincenzo Gesmundo e
nuovamente il dottor Gritti, che ha parlato degli
elementi della comunicazione efficace e sua attuazione. Presenti per Novara Vco Michela Rossi
e per Vercelli-Biella Anna Bobba.
Le partecipanti al corso
Agricoltura sociale
Terranostra/Campagna
Amica
pag. 10
• LA NUOVA LEGGE REGIONALE
AGRITURISMO:
COSA CAMBIA IN PIEMONTE
CON LA NUOVA LEGGE
È
stata approvata, lo scorso 17 febbraio 2015, la Proposta di legge
regionale n. 36, "Nuove disposizioni in materia di agriturismo",
i cui obiettivi sono sostenere il presidio del
territorio agricolo e rurale, valorizzare i
prestigiosi prodotti dell’agricoltura piemontese e favorire lo sviluppo turistico
nelle aree rurali.
La legge dà valore all’agricoltura piemontese: la ristorazione, infatti, deve utilizzare
quasi esclusivamente prodotti locali e tipici, garantendo così agli ospiti di assaporare
il vero made in Piemonte e di conoscere la
provenienza di ciò che viene messo in tavola. Un risultato in linea con il progetto
Coldiretti di Campagna Amica che, con i
suoi 300 agriturismi sul territorio piemontese, offre prodotti provenienti da una filiera controllata e garantita.
La nuova legge, infine, consente anche
uno snellimento delle procedure per chi
vuole intraprendere un’attività agrituristica: sarà sufficiente, infatti, solo la Scia, segnalazione certificata di inizio attività.
Di seguito le principali novità introdotte.
Per quanto riguarda la preparazione e
somministrazione di pasti e bevande,
l’art. 3 fissa i criteri e i limiti dell’attività
agrituristica, e nello specifico dispone che,
si debba utilizzare:
• una quota di prodotto proprio il cui
costo non sia inferiore al 25 per cento del costo totale del prodotto utilizzato;
• una quota di prodotto proveniente da
aziende agricole singole o associate
operanti, preferibilmente in accordi
di filiera, nel territorio della regione
il cui costo non sia inferiore al 60 per
cento del costo totale del prodotto utilizzato;
• possibilità di approvvigionarsi per la
parte rimanente dei prodotti impiegati da artigiani alimentari piemontesi o
da produzioni agricole provenienti da
zone omogenee contigue di regioni limitrofe
• per il completamento delle pietanze
da somministrare sono consentiti l'utilizzo di ingredienti complementari
Pranzo
agriturismo
Dalla terra
alla in
tavola
non ottenibili in Piemonte, nonché
la somministrazione di prodotti, tipicamente di largo consumo, di uso comune dell'ospitalità tradizionale;
Sono previste deroghe per le prime colazioni e per la preparazione di diete speciali
riconducibili a motivi di salute.
È obbligatorio esporre l’indicazione dell’origine e della provenienza di tutti i prodotti.
In merito ai principi di prevalenza dell’attività agricola e di connessione dell’attività agrituristica, questa si realizza
quando, a scelta dell'imprenditore, sussista una delle seguenti condizioni:
1. il tempo di lavoro impiegato per lo
svolgimento dell'attività agricola nel
corso dell'anno solare è superiore al
tempo utilizzato nell'attività agrituristica, tenuto conto della diversità delle tipologie di lavorazione;
2. il valore della produzione lorda vendibile (PLV) agricola annua, compresi
gli aiuti di mercato e di integrazione al
reddito, è maggiore rispetto alle entrate dell'attività agrituristica.
La prevalenza e la connessione sono dimostrate dall'imprenditore agricolo tramite
apposita relazione sull'attività agrituristica
in forma di autocertificazione da presentare secondo le modalità stabilite dal regolamento di attuazione.
L’attività agricola si considera comunque
prevalente quando le attività di ricezione
e di somministrazione di pasti e bevande
interessano un numero non superiore a
dieci ospiti.
Viene istituita una forma specifica di agriturismo denominata “ospitalità rurale
familiare”, che può essere esercitata solo
dall'imprenditore agricolo professionale
(Iap) e dai suoi familiari esclusivamente
nella parte abitativa del fabbricato rurale ed è incompatibile con qualsiasi altra
forma ricettiva o di ospitalità agrituristica. In essa la ricettività e la somministrazione di pasti è limitata ad un massimo di
dieci persone al giorno, ed i requisiti igienico-sanitari ed urbanistici sono gli stessi
delle abitazioni rurali. Per la preparazione
dei pasti è consentito l'utilizzo della cucina
dell'abitazione. Per l'ospitalità è consentito l'utilizzo delle camere dell'abitazione.
L’art. 7 definisce le caratteristiche degli alloggi agrituristici e degli spazi per campeggi, limitando la capacità ricettiva al
massimo a trentacinque posti letto, di cui
dieci destinati a bambini di età inferiore a
dodici anni. Possono essere previsti spazi
aperti destinati all'insediamento temporaneo di un massimo di tre tende o caravan.
In relazione alle esigenze locali il comune
può consentire, in alternativa ai posti letto,
l'elevazione del numero di tende o caravan
fino ad un massimo di dieci, per non più di
trenta persone, previa verifica che l'azienda agricola abbia un'estensione territoriale e caratteristiche adeguate per ospitarle.
Per quanto riguarda gli immobili destinati all’attività agrituristica, l’art.8 indica che
possono essere utilizzati i fabbricati o le
parti di essi esistenti da almeno tre anni
sul fondo alla data di presentazione della
segnalazione certificata di inizio attività
(Scia).
L’art. 9 definisce i requisiti tecnici ed igienico sanitari delle strutture. Tra le altre, dispone che:
•
le camere e le unità abitative devono
disporre almeno dei seguenti servizi igienico-sanitari: un wc ogni dieci
persone, un bagno o doccia ogni dodici persone, un lavabo ogni sei persone, comprese le persone appartenenti
al nucleo familiare e conviventi.
SPECIALE NUOVA
Campagna
PACAmica
E PSR
• AGRICOLTURA
• OBIETTIVI
IN PRIMO
E STRATEGIE
PIANO
•
•
è possibile utilizzare la cucina agrituristica come laboratorio multifunzionale
la macellazione nella azienda agrituristica è consentita per i volatili da cortile, i conigli, la selvaggina
allevata e cacciata nel rispetto della
normativa vigente.
Chiunque intende gestire un'azienda agrituristica presenta una Scia in modalità
telematica al Suap del comune sul cui territorio insistono le strutture e gli immobili
da destinare all'attività, su apposita modulistica predisposta e resa disponibile dalla
struttura regionale competente. Il Suap,
ricevuta la Scia, ne trasmette tempestivamente copia in via telematica: agli uffici
comunali competenti e all'azienda sanitaria locale (Asl), per l'esercizio delle rispettive attività di vigilanza; alla provincia o
città metropolitana o altro soggetto cui le
relative funzioni sono delegate e all'agenzia di accoglienza e promozione turistica
locale (Atl) competenti per territorio, ai fini informativi.
Indispensabile per l’attuazione della legge,
sarà l’emanazione, da parte della Giunta
regionale, del Regolamento di attuazione, da approvarsi entro 180 gg dalla data di
entrata in vigore della legge stessa. In esso
saranno disciplinati, tra gli altri, i parametri per la definizione dei rapporti di prevalenza e connessione tra attività agricola e
attività agrituristica sulla base di apposite
tabelle per il calcolo delle ore lavorative
occorrenti per l'attività agricola, le modalità di conteggio, i criteri per la determinazione delle relative percentuali di prodotti
agricoli aziendali da utilizzarsi nella somministrazione di pasti e bevande, i valori
della Plv nonché i limiti di ristorazione.
Fino alla data di entrata in vigore del regolamento di attuazione valgono le disposizioni, per quanto compatibili, della legge
regionale 23 marzo 1995, n. 38 (Disciplina
dell'agriturismo). Le strutture già in esercizio alla data di entrata in vigore della
presente legge devono adeguarsi a quanto disposto dall’articolo 3 (Preparazione e
somministrazione di alimenti e bevande)
entro il 1° luglio 2015.
Massimiliano Graziani
Tradizione, prodotti e innovazione
START-UP
crescono nel settore
agroalimentare
S
ono ormai migliaia gli esempi di piccole e piccolissime imprese che hanno
avuto il coraggio di rischiare, e hanno avuto successo, con prodotti e modalità di realizzazione innovativamente legati al mondo del web.
Ci sono, quindi, altrettante migliaia di cosiddette 'start-up' anche nel campo agroalimentare che, a partire da una semplice idea, sono diventate prima un
progetto e poi un'impresa che, nutrendosi di nuove energie, nuove tecnologie e
nuovi mercati, hanno centrato appieno i loro obiettivi imprenditoriali.
Anche sfruttare le reti multimediali è importante: viviamo, ormai, in un'epoca in cui
gran parte del sapere è a portata di mouse.
Su internet è possibile scaricare sapere, informazioni, conoscenze ed attivare relazioni e scambi preziosissimi.
In un'economia ormai totalmente globalizzata come quella attuale, non sfruttare
appieno tutte le potenzialità delle reti, da quelle materiali (come quella di Campagna Amica) a quelle virtuali (come quella di internet) significa competere a piedi
scalzi e mani nude in un mercato sempre più competitivo, che va sempre più veloce sulla direttrice del cambiamento.
pag.119
pag.
Giovani Impresa
pag. 12
• MOVIMENTI COLDIRETTI
Oscar Green 2015:
nuove categorie
e regolamento
Sono diverse le categorie
introdotte per l'edizione
2015 di Oscar Green.
Possono partecipare
gli imprenditori agricoli
e agroalimentari,
singoli o associati,
dell'età massima di 40 anni
Nuova edizione per Oscar Green
I
l concorso Ocar Green è promosso da
Coldiretti Giovani Impresa.
L’organizzazione del concorso è a carico della Segreteria Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, in collaborazione
con le Segreterie provinciali e regionali.
Possono partecipare al concorso “Oscar
Green” gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli o associati che hanno
compiuto massimo 40 anni:
• operanti sul territorio nazionale,
• che, all’interno del proprio percorso
imprenditoriale, abbiano sviluppato
un’idea innovativa, che si rispecchi in
una delle categorie a concorso: Impresa 2.terra, Campagna Amica, Paese Amico, We Green e Fare Rete,
• per la categoria “Fare rete” le iscrizioni sono aperte a società non agricole
che dimostrano un legame lavorativo
con aziende agricole.
Può partecipare anche chi abbia già preso
parte alle scorse edizioni di Oscar Green,
con la tassativa esclusione delle imprese
agricole vincitrici delle ultime due edizioni.
Non sono ammessi al concorso i membri
del Comitato Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa nonché i dirigenti regionali e
nazionali di Coldiretti.
Le imprese che intendono partecipare devono compilare ed inviare alla Segreteria
Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa la
domanda di partecipazione. Si precisa che
non è ammesso l’invio delle domande in
forma cartacea. Le domande di partecipazione dovranno essere inviate telematicamente alla Segreteria Nazionale entro e
non oltre il 5 aprile 2015 con due modalità distinte.
• attraverso il sito internet www.orcargreen.it, entrando nella sezione
“Iscrizioni Oscar Green 2015”
• presso le Federazioni Provinciali Coldiretti, che provvederanno al trasferimento mediante il sito internet sopra
citato.
La Segreteria Nazionale provvederà, in
collaborazione con le federazioni regionali, al monitoraggio delle domande di par-
tecipazione e sottoporrà all’esame delle
giurie incaricate della preselezione esclusivamente quelle correttamente e completamente compilate.
Per ciascuna delle Regioni verrà costituita
una giuria composta da 5 esperti di cui un
membro del Comitato Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa non appartenente
alla Regione interessata, il Direttore della
Federazione di Coldiretti della Regione
interessata ed un esperto della Confederazione Nazionale Coldiretti.
Ognuna delle giurie avrà il compito di vagliare tutte le domande ammesse al concorso con riferimento alla specifica Regione assegnata, identificando i sette migliori
candidati, uno per ogni categoria, che accederanno alla fase di selezione nazionale
del concorso. Ogni candidatura sarà valutata mediante un punteggio compreso
tra 5 e 50, ottenuto sommando i punteggi
assegnati, in una scala da 1 a 10, dai cinque componenti della relativa giuria, le cui
valutazioni saranno insindacabili.
Per la selezione nazionale verranno costituite 5 giurie tematiche composte da
cinque esperti del settore che dovranno
valutare tutte le imprese che sono state ammesse alla selezione nazionale per
ogni categoria, con lo stesso criterio di valutazione precedentemente indicato.
All’interno di ciascuna categoria, saranno
ammessi alla fase finale le tre candidature
che avranno ottenuto i punteggi maggiori.
Nel caso due o più candidati ottengano un
punteggio identico, sarà data la precedenza all’impresa il cui titolare è più giovane.
Verrà costituita un’unica giuria specializzata, composta da cinque esperti il cui
voto sarà integrato con il “voto popolare”
che avverrà attraverso il sito internet www.
oscargreen.it secondo la procedura descritta nello stesso sito, ed il cui peso non
supererà il 25% del voto finale.
Tale giuria avrà il compito di identificare
i vincitori di ciascuna categoria tematica,
assegnando il relativo oscar.
Ciascuna delle 15 candidature finaliste
sarà valutata mediante un punteggio
compreso tra 5 e 50, ottenuto sommando i
punteggi assegnati, in una scala da 1 a 10,
dai sette componenti della Giuria, le cui
valutazioni saranno insindacabili.
Per ogni categoria tematica, il vincitore
sarà individuato sulla base del punteggio
più elevato.
Il 30 maggio 2015 saranno resi pubblici
i nomi dei 21 finalisti, mediante pubblicazione sui siti www.giovanimpresa.coldiretti.it e www.oscargreen.it. Ai finalisti
verrà data comunicazione della decisione
delle giurie tematiche tramite mail. I video
delle aziende finaliste verranno pubblicati
sul sito www.oscargreen.it per il voto popolare che integrerà la valutazione della
giuria specializzata per identificare i 5 vincitori di categoria, che saranno proclamati
nel corso di un evento pubblico conclusivo che si terrà nel mese di autunno 2015
a Roma presso una sede da definirsi che
verrà comunicata nei tempi sul sito del
premio Oscar Green.
Tutte le imprese che parteciperanno al
concorso riceveranno un attestato di partecipazione.
Le 15 imprese che parteciperanno alla fase
finale del concorso entreranno nel Dvd
“Oscar Green 2015”, avranno spazi di promozione sui media nazionali, le loro storie
e i loro video saranno pubblicati sul sito
Oscar Green per tutto il 2015. Le 5 imprese
vincitrici delle singole categorie riceveranno l’”Oscar Green”.
Tecnica - Agricoltura
pag. 13
Fasce tampone,
attenzione ai controlli
T
ra gli obblighi della condizionalità è ricompreso il
rispetto delle distanze relative alle fasce tampone. Sul tema è necessario che le imprese agricole pongano la massima attenzione delle imprese
agricole, onde evitare di poter incorrere a problemi in seguito ai controlli. È quindi importante rivolgersi, per un
controllo, al segretario di zona o al tecnico Caa di riferimento. L'elenco dei corsi d'acqua interessati è pubblicato
sul sito web della federazione interprovinciale Coldiretti.
Le modifiche alla normativa nazionale (DM n.30125/2009)
introdotte dal DM n.15414/2013 hanno riguardato, fra l'altro,
i criteri in base ai quali viene determinata la larghezza delle
fasce tampone da costituire/mantenere lungo i corsi d’acqua
oggetto dello standard 5.2. Mentre in precedenza la norma faceva riferimento allo stato complessivo dei corpi idrici, a seguito della modifica occorre considerare in primo luogo gli stati
ecologico e/o chimico, la cui combinazione determina l'ampiezza della fascia tampone secondo i criteri stabiliti dal decreto. In mancanza di questi, o nella fase di aggiornamento dei
criteri di classificazione, la larghezza della fascia tampone viene determinata in base allo stato complessivo del corpo idrico.
I corpi idrici soggetti all’applicazione dello standard 5.2 sono i
tratti di fiumi, torrenti e canali individuati nel Piano di gestione dell’Autorità di bacino (elaborati 5 e 12).
Gli elaborati del Piano di gestione del Po sono disponibili sul
sito internet dell’Autorità di bacino all’indirizzo: http://www.
adbpo.it/download/PdGPo_24febbraio2010/.
Con la determinazione dirigenziale
n. 818 del 29/9/2014, presdisposta in
collaborazione con l'assessorato regionale all'ambiente, è stato quindi
necessario aggiornare gli stati qualitativi risultanti dai dati più recenti
del monitoraggio dei corpi idrici piemontesi e rideterminare le larghezze
delle fasce tampone in conformità
ai nuovi criteri stabiliti dal decreto.
Sono fatte salve le deroghe previste
dal decreto stesso (aree montane,
terreni stabilmente inerbiti per l'intero anno solare, prati e pascoli permanenti, ecc).
Come previsto dal DM n. 30125/2009,
nella fase che precede la riclassificazione dei corpi si applicano i criteri
in precedenza adottati. Le semine
della campagna 2014 sono state effettuate quando le larghezze delle
fasce tampone richieste erano quelle individuate dalla determinazione
dirigenziale n. 296 del 5/4/2012. Si
è pertanto ritenuto necessario ammettere in via transitoria,
con riferimento ai controlli di condizionalità per l'anno in
corso e ai casi in cui la rideterminazione abbia comportato
un allargamento della fascia tampone, che la striscia di terreno aggiuntiva rispetto alla precedente determinazione possa
essere interessata dalla coltura della campagna 2014 o, dopo
la sua raccolta, dai residui di coltivazione nella fase di graduale sviluppo del cotico erboso ai fini dell’ampliamento della
fascia tampone.
Al fine di favorire la consapevolezza dei vincoli a carico delle
imprese agricole, nel sito internet regionale vengono aggiornate in immediata successione, in collaborazione con il Csi
Piemonte, le pagine della sezione relativa alla condizionalità e la procedura cartografica che consente di visualizzare
in dettaglio i corpi idrici oggetto dell’impegno e le rispettive
ampiezze delle fasce tampone.
La determinazione, inoltre, prende atto di una modifica introdotta dall'Agea, su indicazione della Commissione Europea, in merito ai criteri A1 e A5 (danneggiamento deliberato
di specie o habitat protetti, anche al di fuori delle zone Natura
2000) e richiama le disposizioni regionali riguardanti la deroga dello standard 2.2 (avvicendamento colturale) che consente di protrarre la monosuccessione a condizione di dimostrare mediante analisi del suolo il mantenimento del livello
di sostanza organica o di adottare pratiche agronomiche atte
ad assicurare tale risultato. Rinnoviamo nuovamente l'invito a contattare gli uffici zona.
Corso d'acqua
Tecnica - Agricoltura
pag. 14
• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI
• resp. Caa Coldiretti: LORENZO ROLANDO
Semplificazione Pac,
prime misure dal 2016
L
e prime misure di semplificazione della Pac saranno applicate nel
2016. Lo ha dichiarato il commissario Ue all’agricoltura, Phil Hogan, aggiungendo che i servizi lavoreranno in via prioritaria sui
pagamenti diretti, le misure di mercato e la politica di qualità, e in
un secondo tempo sulle misure consacrate allo sviluppo rurale.
In un lettera inviata al ministro dell’agricoltura lettone, Janis Duklavs,
e al presidente della commissione parlamentare per l'agricoltura e lo
sviluppo rurale, Czeslaw Siekierski, il commissario ha annunciato la presentazione in primavera dei risultati dettagliati della "selezione" di tutta
la legislazione agricola (screening basato sul principio di sussidiarietà e
semplificazione) e le proposte degli Stati membri in materia di semplificazione e sussidiarietà.
Hogan prevede di definire il suo piano di semplificazione entro l’anno,
tra cui le iniziative appropriate che potrebbero essere lanciate entro i
successivi 12 mesi. L’obiettivo di proseguire in direzione di una maggiore semplificazione della Politica agrciola includerà anche l'impegno
assunto dalla vecchia Commissione nell'aprile 2014, per una revisione
delle disposizioni in materia di greening dopo per il primo anno di
attuazione.
Inoltre, nella lettera il commissario Hogan insiste sul fatto che il cambiamento verso una Pac più semplice non avverrà dal giorno alla notte e
che i progressi sostanziali possono essere raggiunti se tutti gli interessati
lavorano attivamente e in modo costruttivo coinvolgendo gli agricoltori
e gli altri beneficiari. Si ribadisce inoltre l’impegno a prendere in considerazione anche le proposte di riforma e semplificazione del quadro
normativo per la politica di qualità e per il settore ortofrutticolo.
NUOVO PSR E PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA (PIF)
Mentre il Psr Piemonte torna in Regione con le numerose osservazioni da
parte della Commissione Europea, la
Regione Piemonte propone la possibilità di presentare delle prie manifestazioni di interesse relative a progetti di
filiera integrati (Pif). Sosanzoalmente,
con i Pif l'obiettivo è di integrare la
strategia di organizzazione delle filiere con la stesura e l'applicazione delle
diverse misure del Psr che possono
contribuire al raggiungimento degli
obiettivi della stessa focus area. 3a
Essa si prefigge di promuovere l'organizzazione della filiera alimentare,
comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli,
il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo, con
particolare riguardo al migliorare la
competitività dei produttori primari,
integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la reazione di un valore aggiunto
per i prodotti agricoli, la promozione
dei prodotti nei mercati locali, le filiere
corte, le associazioni e organizzazioni
di produttori e le organizzazioni interprofessionali.
Il progetto integrato di filiera (Pif) deve
descrivere un progetto collettivo:
• presentato da un parternariato
(gruppo) di soggetti appartenenti
alla medesima filiera produttiva;
• finalizzato alla piena riuscita dell'obiettivo di filiera;
• che prevede un accordo tra le parti
e si candida a realizzare investimenti attraverso l'utilizzo delle misure presenti nel Psr;
• può riguardare sia la filiera lunga
che corta.
In termini operativi, il Pif propone una
strategia di intervento unitaria e, nello
stesso tempo, raccoglie una pluralità di
domande individuali.
Nell'ambito della programmazione dello Sviluppo Rurale 2014-2020, quindi,
l'organizzazione della filiera si concretizza nella presentazione di progetti integrati di filiera (Pif) caratterizzati da:
• un approccio bottom up
• la costituzione di un parternariato
che sia disponibile a realizzare una
strategia condivisa con un obiettivo
specifico di sviluppo della filiera su
un periodo pluriennale;
• un uso sinergico e coordinato di diverse misure finalizzato al raggiungimento dell'obiettivo condiviso;
•
presenza di una pluralità di soggetti partecipanti collegati tra loro
da impegni, obblighi e responsabilità reciproche nella realizzazione del progetto;
• obiettivi chiari, realizzabili ed
economicamente sostenibili;
• predisposizione d un business
plan con individuazione precisa
delle azioni e degli investimenti
previsti;
• individuazione precisa dei soggetti partecipanti, delle rispettive
attività ed investimenti;
• presenza di un soggetto animatore che svolge il compito di coordinamento del progetto stesso.
La presentazione dei Pif è articolata in
due fasi: quella attuale di presentazione della manifestazione di interesse,
ricognitiva per la Regione e propedeutica all'individuazione delle linee
di intervento con approccio di filiera
nel Psr (linee guida approvate con deliberazione della giunta regionale); la
seconda, in seguito ad approvazione
del Psr e delle linee guida, comporterò
l'emanazione di bandi da parte della
Regione per la presentazione dei progetti di filiera.
Tecnica - Agricoltura
pag. 15
Ipermessidicircolazione
e il calendario dei divieti
C
ome ogni anno, è arrivato il momento di predisporre le domande di richiesta autorizzazioni al transito per i mezzi agricoli eccezionali. Si invitano tutti i soci a verificare i permessi
in possesso e le relative scadenze e, comunque, si invitano gli
stessi a contattare per tempo l'ufficio zona di riferimento, dato che le
autorizzazioni richiedono da parte degli uffici pubblici preposti diverso tempo prima del rilascio. Coloro che nel fossero ancora sprovvisti,
contattino con urgenza gli uffici zona per i chiarimenti del caso ed i
versamenti di bolli e diritti di istruttoria previsti dalla normativa vigente.
Rivediamo in dettaglio tutte le casistiche.
AUTORIZZAZIONI MEZZI AGRICOLI ECCEZIONALI
Sono eccezionali i mezzi agricoli che superano i m. 2,55 di larghezza
ed i sollevati che oltre a superare i m. 2,55 di larghezza superano il
90% della lunghezza del trattore se posteriori o il 60% se anteriori.
L’autorizzazione è rilasciata dall’Anas per le strade statali e dall’Amministrazione Provinciale perle strade provinciali e comunali.
Dovranno sempre essere versati gli oneri per “la maggiore usura della
strada (art. 18 reg. C.d.S.)” per tutte quelle macchine agricole eccezionali che superano le 14 t.
PERMESSI DI CIRCOLAZIONE FESTIVI
Sono pure eccezionali quei mezzi agricoli, che oltre a superare i limiti
di sagoma, superano le 7,5 t. a pieno carico. Tali mezzi agricoli, solo
quando circolano su strade statali nei giorni di divieto indicati dal calendario prefettizio, devono essere muniti di permesso rilasciato dalla
Prefettura.
Il permesso dura 3 mesi rinnovabili e devono essere indicati il più dettagliato possibile, il percorso effettuato e la motivazione del transito
(comprovata necessità ed urgenza).
Di seguito è pubblicato il calendario dei divieti che deve essere consultato con la massima attenzione.
CALENDARIO 2015 DIVIETI DI CIRCOLAZIONE
(dm: N. 533 04.12.2014)
È vietata la circolazione fuori dai centri abitati, ai veicoli ed ai complessi di veicoli, per il trasporto di cose, di massa complessiva massima
autorizzata superiore a 7,5 t. nei giorni festivi e negli altri particolari
giorni dell’anno 2015 di seguito elencati:
• tutte le domeniche dei medi di gennaio, febbraio, marzo, aprile,
maggio, ottobre, novembre e dicembre, dalle ore 8.00 alle ore
22.00;
• tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre,
dalle ore 7.00 alle ore 22.00;
• dalle ore 8.00 alle ore 22,00 del 1 gennaio;
• dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 6 gennaio;
• dalle ore 14.00 alle ore 22.00 del 3 aprile;
• dalle ore 8.00 alle ore 16.00 del 4 aprile;
• dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 6 aprile;
• dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 25 aprile;
• dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1° maggio,
• dalle ore 8.00 alle ore 16.00 del 4 luglio;
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
dalle ore 7.00 alle ore 14.00 del 5 luglio;
dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 12 luglio;
dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 19 luglio;
dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 26 luglio;
dalle ore 16.00 del 1° agosto alle ore 22.00 del 2 agosto;
dalle ore 14.00 alle ore 22.00 del 8 agosto;
dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 9 agosto;
dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 15 agosto;
dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 16 agosto;
dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 23 agosto;
dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 30 agosto;
dalle ore 8.00 alle ore 14.00 del 6 dicembre;
dalle ore 8.00 alle ore 22.00 dell’8 dicembre
dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 25 dicembre
dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 26 dicembre
Il divieto non trova applicazione per i veicoli e per i complessi di veicoli di seguito elencati (tra gli altri) anche se circolano carichi:
• macchine agricole adibite al trasporto di cose che circolano su
strade non statali;
• veicoli per il trasporto di derrate alimentari deperibili in regime
di Atp;
• veicoli per il trasporto di prodotti deperibili, quali frutta e ortaggi freschi, carni e pesci freschi, fiori recisi, animali vivi destinati
alla macellazione o provenienti dall’estero, nonché i sottoprodotti
derivati dalla macellazione degli stessi, pulcini destinati all’allevamento, latticini freschi, derivati del latte freschi e sementi vive.
Detti veicoli devono essere muniti di cartelli indicatori di colore
verde delle dimensioni di 0,50 m. di base e 0,40 m. di altezza
con impressa in nero la lettera “d” minuscola di altezza pari a
0,20 m. fissati in modo ben visibile su ciascuna delle fiancate e
sul retro;
• latte, escluso quello a lunga conservazione, o liquidi alimentari
purchè, in quest’ultimo caso, gli stessi trasportino latte o siano
diretti al caricamento dello stesso (sempre muniti di cartelli indicatori verdi).
Sono anche esclusi dal divieto, purchè muniti di autorizzazione prefettizia, i seguenti veicoli:
• macchine agricole eccezionali (massa complessiva superiore alle
7,5 t. o superiori per limiti di sagoma) destinate al trasporto di
cose che transitano su strade statali;
• veicoli adibiti al trasporto di prodotti che, per la loro intrinseca natura o per fattori climatici e stagionali, sono soggetti a un
rapido deperimento e che, pertanto, necessitano di un tempestivo trasferimento dai luoghi di produzione a quelli di deposito o
vendita, nonché i veicoli adibiti al trasporto di prodotti destinati
all’alimentazione degli animali (sempre muniti di cartelli verdi).
Ricordiamo che la circolazione di mezzi agricoli privi di permesso,
comporta la rigorosa applicazione del codice della strada e delle
relative sanzioni, tra cui il ritiro della patente di guida.
Sicurezza e Impresa
pag. 16
• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI
Revisione macchine agricole:
le ultime novità
Trattore
I
l campo, inteso come zona di lavoro,
può rappresentare una postazione a
rischio incidenti, specialmente per le
difficili e reali situazioni dove ci si trova
giornalmente ad operare (collina, montagna, terreno fangoso, sconnesso, innevato,
con pendenze di vario tipo, in presenza di
carichi non sempre equamente disposti o
diversamente collocati rispetto alla trattrice,
ecc.). In queste situazioni, spesso difficilmente prevedibili, occorre quindi avere una
buona conoscenza delle situazioni operative dove si svolge l’attività lavorativa. Già dal
2008 il D.Lg 81/08 prende in considerazione
questa problematica e richiama più volte la
necessità di adottare una corretta informazioni/formazione rivolta agli operatori. In
particolare all’articolo 71 comma 7 viene richiamata la necessità per il datore di lavoro
di adottare misure utili a fornire le indicazioni necessarie per il corretto utilizzo delle
attrezzature di lavoro, mentre all’articolo 73
il legislatore tratta la formazione sull’utilizzo
delle macchine, evidenziando le situazioni
particolari in cui ci si può trovare sia durante le normali fasi lavorative, sia in situazioni
anormali che si possano ragionevolmente
presentare durante l’utilizzo delle macchine
stesse. Successivamente, nel febbraio 2012,
viene pubblicato “l’Accordo Stato Regioni”
che fornisce informazioni specifiche sulle procedure necessarie per il rilascio delle
“Abilitazioni alla guida” e individua le categorie di macchine che sono soggette a corsi
di formazione alla guida. Per quanto riguarda le trattrici agricole è “l’Accordo Stato Regioni” a trattarle in modo specifico, indicando le condizioni di utilizzo prevedibile ed
elencando anche i possibili tipi di collegamento con macchine operatrici che possono
essere poste anteriormente, posteriormente
e lateralmente, ma anche con macchine trainate ed i caricatori frontali. Le precisazioni
sono indotte dalle situazioni di particolare
pericolo che il tipo di collegamento trattrice/
operatrice può indurre alla trattrice stessa, in
quanto la posizione dell’operatrice può provocare problemi di instabilità che possono e
devono essere compensati da corrette procedure di aggancio e di guida, specialmente
in pendenza, che diventano essenziali per
fornire le informazioni indispensabili ad evitare possibili problemi di instabilità. Inoltre,
il ministero del lavoro ha pubblicato alcune
ulteriori circolari con lo scopo di chiarire il
campo di applicazione dell’Accordo Stato/
Regioni. La recente uscita della “Circolare n.
45” del 24/12/2013 vede appunto lo scopo
di chiarire alcuni passaggi importanti per il
settore agricolo. Durante gli scorsi mesi numerose strutture si sono attivate per fornire
i corsi di abilitazione alla guida, evidenziando alcune lacune normative. Al punto 2.1
dell’Accordo Stato Regioni vengono riportate
le qualifiche che devono obbligatoriamente
possedere sia i formatori che i docenti per
cui è particolarmente chiaro che, specialmente i secondi, devono poter trasmettere
le dovute informazioni teoriche, ma ancor
più pratiche, agli iscritti, al fine di rispettare
il comma I dell’art.73 del D.lgs 81/08. Anche
la “Circolare n.21” del 10/06/2013 pubblicata dal Ministero del Lavoro riprende questo
specifico punto ed evidenzia la necessità,
per i docenti, di dimostrare una conoscenza
pregressa, almeno triennale, dei contenuti
teorici e pratici. Il recente “Decreto del fare”
del 21/06/2013 ha spostato termini di applicazione, per il settore agricolo, al 22/03/2015
per cui si ritiene opportuno suggerire di porre la massima attenzione nel predisporre
corsi sufficientemente esaustivi nel fornire le
informazioni utili a garantire le conoscenze
dovute nell’utilizzo di mezzi agricoli nell’ottica di riuscire a diminuire ulteriormente le
situazioni di pericolo.
ULTIME NOVITÀ
Si porta a conoscenza degli utilizzatori e dei
datori di lavoro, nonché delle strutture eroganti i corsi di guida che, in data 23 dicembre
2014 è stata pubblicata la “Circolare n. 34 del
ministero del lavoro e delle politiche sociali” che meglio esplicita i contenuti dei corsi
e, in particolare, la parte relativa alle pratiche di guida. La Circolare ha come oggetto
“Istruzioni operative per lo svolgimento dei
moduli pratici dei corsi di formazione per i
lavoratori addetti alla consuzione di trattori
agricoli o forestali” e in essa vengono espressamente trattati i seguenti punti:
•
Requisiti dell’area di prova
•
Disponibilità trattori/rimorchi/attrezzature
•
Modulo pratico trattori a ruote e a cingoli
•
Esercitazioni di pratiche operative
•
Guida del trattore in campo
Come di nota dai titoli dei vari capitoli, nella
circolare vengono prioritariamente trattati i temi legati alle prove di pratica di guida
per cui è doveroso, da parte dei docenti,
conoscere le procedure ma anche importanti astuzie che permettono di guidare in
sicurezza una trattrice nelle svariate condizioni operative in cui il guidatore potrebbe
trovarsi ad operare. Al riguardo è in fase di
realizzazione un nuovo opuscolo, prodotto
da CNR-Imamoter e Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Piemonte, che
illustrerà, anche tramite appositi filmati, le
tecniche di guida di trattrici agricole poste
in situazioni operative complesse di campo.
REVISIONI MACCHINE AGRICOLE
Siamo arrivati a marzo 2015 e, come prevedibile, non è stato possibile redigere il testo
del “Decreto attuativo” necessario per l’entrata in vigore della “Legge 221” del 17 dicembre 2012, che ha previsto le revisioni per
il dettore della macchine agricole.
Il Governo ha quindi inserito nel “Decreto
Mille Proroghe” lo spostamento sia della
data entro la quale dovrà essere emanato il
Decreto attuativo citato (30 giugno 2015),
che, di conseguenza, della data di entrata in
vigore della Legge sulle revisioni (31 dicembre 2015).
PRIMO PIANO
TecnicaNOTIZIE
in breve
IN BREVE
pag. 17
APPROVATO L’USO D’EMERGENZA
DEL TRICICLAZOLO CONTRO IL BRUSONE
DEL RISO
È stata accolta con parere positivo dei ministeri della salute, delle politiche
agricole e dell’ambiente, l’istanza presentata da Coldiretti per l’uso d’emergenza del triciclazolo contro la lotta al brusone del riso (Pyricularia grisea). Si
tratta di un’esigenza chiave della risicoltura italiana in quanto l’impiego di
tale sostanza attiva continua a rappresentare una necessità per il comparto
risicolo nazionale, per l’impossibilità di far fronte alla crescente recrudescenza
manifestata negli ultimi anni da questo patogeno.
Il decreto ministeriale 9 febbraio 2015 consente l’uso di tale sostanza attiva
dal 1° al 29 maggio 2015.
I dati riferiti al caso di mancato impiego del fungicida triciclazolo hanno permesso di valutare perdite molto significative, sia in termini di produzione sia
sotto il profilo delle caratteristiche merceologiche del riso, con valori elevati in
caso di varietà molto suscettibili e condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo
della malattia. Per tali motivi, la molecola fungicida triciclazolo continua ad
essere è la più utilizzata su riso per il controllo del brusone e figura anche nei
disciplinari di produzione relativi alla misura agro-ambientale - azione 214.1
dei Psr predisposti dalle Regioni.
Il mancato impiego di triciclazolo, oltre a causare perdite di reddito importanti
per i risicoltori, avrebbe messo a rischio l'approvvigionamento delle industrie
di trasformazione e la leadership commerciale italiana, con il reale pericolo di
alterazione del mercato nazionale e comunitario.
CASTANICOLTURA DA FRUTTO, IN VIA
DI DEFINIZIONE L'ACCESSO ALLE NUOVE
MISURE DELLA PAC
Si è svolta al ministero delle Politiche agricole una riunione sulle problematiche
della castanicoltura, sviluppata su due tematiche: il castagneto da frutto e la
sua ammissibilità ai contributi previsti dal primo pilastro della Pac e le misure dei Psr 2014-2020 a favore del castagno. Nella nuova programmazione,
per la predisposizione delle domande, dovrebbero essere previsti due distinti
codici: uno per il “castagneto da frutto” ed uno per il “castagneto da bosco”.
Attualmente non è prevista una definizione per il “castagneto da frutto”.
La situazione potrebbe essere lasciata così, con le incertezze del caso, vista
la disomogeneità delle superficie a castagno sul territorio nazionale, oppure
potrebbe essere valutato l’utilizzo della definizione che era stata discussa nel
2013 al tavolo castanicolo nazionale e che prevedeva le seguenti 5 condizioni:
popolazioni di Castanea sativa, Castanea crenata e relativi ibridi; appezzamento minimo 2.000mq; numero piante 30-220/ha (densità derivata dall’analisi di tutti i disciplinari Dop/Igp); adozione di adeguate pratiche agronomiche
(spollonatura e controllo delle specie arboree e arbustive indesiderate); almeno
il 90 per cento delle piante innestate.
La definizione delle caratteristiche del “castagneto da frutto” è propedeutica
a distinguere queste superfici (si tratterebbe di circa 50.000 ettari) dalle altre
superfici a castagno non destinate alla produzione di frutti, utilizzate per la
produzione di legno, abbandonate, etc., che coprono oltre 700.000 ettari. Relativamente al secondo pilastro della Pac, il ministero ha brevemente illustrato
le scelte dei Psr con le misure previste a favore del castagno, prendendo atto
che ci si trova di fronte ad un quadro non unitario, con misure che, in alcuni
casi, non sono compatibili con il “castagneto da frutto” individuato nelle domande di contributo di cui sopra, perché destinate al “castagneto da bosco”
o “non da frutto”.
Coldiretti ha chiesto che i produttori di castagne siano messi nelle condizioni di
poter scegliere il percorso ottimale per le loro imprese sul primo e/o sul secondo pilastro, potendo contare su una normativa chiara, nazionale e regionale,
che definisca i confini e le compatibilità delle diverse misure.
UTILIZZO
SOSTENIBILE
DEI PESTICIDI
 TORINO - La Regione Piemonte ha recentemente emanato nuove disposizioni
procedurali volte a disciplinare l’applicazione in Piemonte del Piano d’Azione
Nazionale dell’uso sostenibile dei prodotti
fitosanitari, relativamente in particolare
alle procedure e modalità operative riguardanti il sistema di formazione, obbligatorio per gli utilizzatori professionali,
i distributori ed i consulenti e finalizzato
al rilascio ed al rinnovo dei certificati di
abilitazione. È importante ricordare che
anche i nuovi patentini e i certificati di
abilitazione alla vendita mantengono una
validità quinquennale e dovranno essere
rinnovati in base alla loro scadenza. Gli
Enti competenti hanno a disposizione tre
mesi per completare il rilascio dei certificati di abilitazione rispettivamente all’acquisto ed all’utilizzo nonché alla vendita
dei prodotti fitosanitari ai soggetti che abbiano frequentato i corsi istituiti sai sensi
della previgente normativa e richiesto il
rilascio del certificato di acquisto “patentino” o di vendita dei prodotti fitosanitari.
Gli utilizzatori in possesso dei patentini le
cui abilitazioni sono scadute dopo l’entrata in vigore del nuovo sistema di rilascio
dei certificati (26 novembre 2014) e fino
al 31 dicembre 2015 hanno la possibilità
di accumulare 12 crediti formativi sostituitivi delle frequenza al corso, partecipando
alle iniziative formative ed informative organizzate in tale periodo sul territorio. Gli
stessi potranno presentare la richiesta di
rinnovo agli enti di competenza entro il 31
gennaio 2016, pertanto i patentini scaduti
dal 26 novembre 2014 e che scadranno
entro il 31 dicembre 2015 sono prorogati d’ufficio e mantengono la loro validità
fono al 31/12/2015.
Tecnica - Agricoltura
pag. 18
• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI
• resp. Caa Coldiretti: LORENZO ROLANDO
Nuova Pac, cambiamenti
climatici e gestione del suolo
U
n miglioramento dell'uso e della
gestione del suolo può aumentare e mantenere maggiori stock di
carbonio attraverso l'immagazzinamento dello stesso attraverso varie pratiche (es. residui vegetali e letame), così come
la riduzione della quantità di anidride carbonica rilasciata dal suolo con la respirazione.
Nell’ambito delle strategie di mitigazione dei
cambiamenti climatici, quindi, il suolo riveste un importanza particolare, rappresentando una riserva fondamentale di carbonio a
livello globale.
La quantità totale di carbonio contenuta
in questo "sink" è, infatti, stimabile in circa d1500 miliardi di tonnellate sotto forma
di sostanza organica e, proprio in considerazione di questo contributo, da tempo la
Pac, attraverso la condizionalità, promuove
pratiche agricole ecocompatibili. Tuttavia,
nell’ambito della recente riforma, l'obiettivo clima risulta ulteriormente rafforzato,
andando a definire, nell'ambito delle Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali
(Bcaa), specifiche misure sul tema "suolo e
stock di carbonio" che riguardano copertura
minima del suolo, gestione minima delle terre e mantenimento della sostanza organica.
Si fa riferimento, ad esempio, alla norma,
contenuta nel nuovo Dm condizionalità n.
180 del 23 gennaio 2015 e denominata Bcaa
4, che consiste nell'obbligo di mantenere
una copertura vegetale naturale o seminata
tutto l'anno (seminativi) o in intervalli specifici (tutti i terreni), con un'azione ad elevata
efficacia anti-erosiva e quindi di protezione
rispetto alla crescente perdita di suolo. Allo
stesso specifico obiettivo concorre una seconda norma, inclusa nel decreto come Bcaa
5, che prevede la realizzazione di solchi acquai temporanei, il divieto di effettuare livellamenti del terreno non autorizzati nonché la
manutenzione della rete idraulica aziendale.
Un focus diretto sulla funzione del suolo
quale riserva di carbonio è rappresentato
da una terza norma (Bcaa 6), che prevede
di mantenere il livello di sostanza organica
tramite pratiche adeguate, ovvero il divieto di
bruciatura delle stoppie e delle paglie.
Va rilevato come, in generale, nel corso degli
anni, il contributo della condizionalità alla
mitigazione climatica sia stato già rilevante,
specie grazie all’introduzione delle pratiche
tese a evitare il pascolamento eccessivo e la
sottoutilizzazione dei pascoli (ex standard
4.6 sulla densità di bestiame minima e massima per ettaro di superficie pascolata): questo obbligo, tuttavia, nella la nuova programmazione è stato spostato in modo sinergico
nella cosiddetta "attività agricola minima",
nell'ambito delle disposizioni nazionali di
applicazione dei pagamenti diretti.
Per quanto concerne le misure relative alle
lavorazioni minime del terreno (minimum
tillage e no tillage) – che, come è noto, hanno
una ricaduta positiva sui contenuti di carbonio nel suolo - queste nella nuova Pac sono
state considerate proattive e remunerabili
nell'ambito delle pratiche conservative proposte dai Psr, per cui non previste in condizionalità. Tuttavia, la già citata Bcaa 4 del DM
n. 180/2015 dispone, per tutti i terreni con fenomeni erosivi e in alternativa alla copertura
vegetale, l'adozione di tecniche per la protezione del suolo, quali, ad esempio la discissura, la ripuntatura e il rilascio dei residui colturali, che possono avere un effetto positivo in
termini di mitigazione climatica.
Anche i Criteri di gestione obbligatoria (Cgo)
concorrono all'obiettivo clima: con riferimento al tema "acque", ad esempio, il Cgo
1, relativo alla protezione da nitrati da fonti
agricole, dispone di utilizzare esclusivamente effluenti c.d "maturi", ovvero con il massimo potere fertilizzante e il minimo effetto
inquinante, favorendo in tal modo buone
pratiche agricole non inquinanti in termini
di dispersione dell'azoto.
Per quanto concerne il contributo dell'agroforestazione, si può citare la Bcaa 7 "mantenimento degli elementi caratteristici del
paesaggio" che, pur inserendosi nell'ambito
del tema principale, relativo al mantenimento del livello minimo di tutela del paesaggio,
contribuisce, indirettamente, a favorire la
conservazione dei sink di carbonio forestali.
Inoltre, qualora identificati territorialmente
e quindi specificati nelle delibere regionali di
condizionalità, la non eliminazione di alberi
monumentali, siepi, alberi isolati o in filari,
rappresenta un ulteriore vincolo funzionale
al sequestro del carbonio, in quanto, oltre a
fissare anidride carbonica, questi elementi
del paesaggio agrario consentono continui
processi di interscambio con altre componenti ambientali circostanti.
In conclusione, le norme di condizionalità
quale requisito minimo per accedere sia al
Vacche al pascolo
pagamento di base, ma anche al greening e
alle misure agro-climatico-ambientali dei
Psr 2014-2020, ribadiscono l’impegno della
PAC nel campo della mitigazione dei cambiamenti climatici. Inoltre, anche rispetto a
quanto riportato nel Libro Bianco sui cambiamenti climatici (Mipaaf/Rete Rurale Nazionale, 2011), il contributo in termini di conservazione del carbonio, da parte del suolo,
dovrà essere oggetto di valorizzazione anche
nell’ambito della contabilizzazione delle attività Lulucf - Land Use Land Use Change and
Forestry - in modo da riconoscere, da un lato,
l'impegno dell'Unione europea e degli Stati
membri nella riduzione delle emissioni nel
post-Kyoto, e, dall’altro, quello degli operatori agro-forestali che, a tutt’oggi, pur potendo
far riferimento ad alcune misure Pac - a cui
va dato il merito di operare in “coerenza strategica” con quanto previsto dagli art. 3.3 e 3.4
del protocollo di Kyoto* - non dispongono
ancora di meccanismi in grado di valorizzare
pienamente, dal punto di vista economico, il
loro contributo, ad esempio, nell’ambito dei
mercati volontari e/o istituzionali della Co2,
stante l’impossibilità di reclamare la proprietà giuridica dei titoli di carbonio da essi prodotti, visto che, in Italia, attualmente, tutti gli
assorbimenti finora contabilizzati in ambito
Lulucf - gestione forestale, afforestazione
(imboschimento) e riforestazione (rimboschimento) - risultano di proprietà esclusiva
dello Stato.
Tecnica - Vitivinicoltura
• pagina a cura di CARLO TODESCHINO
• CAA - CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI
Viticoltura e semplificazione:
se ne è parlato a Torino
D
imezzare il tempo perso dalle imprese con la burocrazia; semplificare ciò che è utile in termini di
miglioramento del processo produttivo e sotto il
profilo della qualità, sicurezza e riconoscibilità dei
prodotti; eliminare ciò che non serve a nulla, è ripetitivo ed, a
volte, intollerabile. Questa è l’Italia del vitivinicolo che si auspica Coldiretti Piemonte, come è emerso durante il convegno, dal titolo “Vitivinicoltura piemontese: una prospettiva di
sviluppo attraverso la semplificazione amministrativa”, che si
svoltosi nel pomeriggio dell'11 marzo allo Starhotels Majestic
di Torino.
«L’appuntamento di oggi è molto importante poiché già da
tempo Coldiretti Piemonte sta lavorando per l’abbattimento
e l’armonizzazione del numero di adempimenti nelle pratiche
vitivinicole. È, quindi, un tema che ci sta a cuore e ci fa piacere che sulle nostre esigenze di semplificazione burocratica anche il Consiglio Regionale ha voluto fare un significativo passo
avanti con l’approvazione del disegno di Legge n. 77 - Disposizioni regionali in materia di semplificazione, all’interno del
quale sono state recepite alcune delle richieste della nostra Organizzazione» ha detto Delia Revelli presidente di Coldiretti
Piemonte nel suo intervento di apertura.
A dare un’idea di quella che è attualmente la burocrazia nel
settore vitivinicolo è stato Roberto Cabiale presidente di
Coldiretti Asti e coordinatore del gruppo di lavoro sul vino:
«Dall’impianto del vigneto alla vendita della bottiglia si contano oltre 70 attività burocratiche nei confronti di ben 20 soggetti
diversi che, molto spesso, non comunicano tra loro.
Ci sono oltre 1000 norme di settore per un totale di 4000 pagine
tra direttive, regolamenti, leggi, decreti, circolari, delibere nazionali e regionali. Tutto questo incide in media per 100 giornate all’anno pari ad oltre il 20% del tempo di lavoro dell’impresa
vitivinicola. Una situazione pesante da sostenere per le aziende
del nostro territorio piemontese che detiene una superficie vitata di 43 mila ettari e, nel 2014, ha registrato una produzione di
oltre 3,5 milioni di quintali di uva da vino».
49 milioni di ettolitri di vino prodotti nel 2013 che fanno spiccare l’Italia tra i primi produttori al mondo, davanti a Spagna
e Francia; 650 mila ettari di superfici vitate; 200 mila aziende
complessive ed 1,2 milioni di persone occupate in totale per
un fatturato di 9 miliardi. Questi i dati della vitivinicoltura italiana dai quali è voluto partire Domenico Bosco, responsabile
dell’Ufficio vitivinicolo della Confederazione nazionale Coldiretti, per introdurre il suo intervento mirato a dare una panoramica di quanto è stato fatto e si sta facendo per sostenere il
settore strozzato da una macchina burocratica insostenibile.
«Coldiretti, fin dal 2010, anno di approvazione del Dlgs 61/2010
sulla denominazione dei vini, ha analizzato in modo sistematico la questione: è possibile eliminare almeno 40 tra adempimenti e registri con una riduzione del 50% del tempo, oltre che
un risparmio di costi attualmente a carico delle imprese e della
pubblica amministrazione. Tutto questo senza compromettere
l’efficacia delle attività di controllo che, anzi, in molte situazioni possono aumentare» ha affermato Domenico Bosco.
Diritti di reimpianto vigneti
Totale modifica della gestione
dal 1° gennaio 2016
Con l’emanazione del Regolamento CE 1308/2013 vengono dettate
nuove regole, di cui una parte ancora da definire, che dettano disposizioni specifiche per la gestione del potenziale viticolo a partire dal 01
Gennaio 2016.
La regola decisamente più importante è che a partire dal 01/01/2016
i diritti di reimpianto non possono più essere oggetto di compravendita.
Pertanto un soggetto che vuole impiantare dopo il 01/01/2016 deve
disporre di superfici da estirpare o diritti già detenuti nel proprio fascicolo aziendale al 31/12/2015. In data 19/02/2015 la Stato Italiano
ha emanato a recepimento un apposito Decreto Ministeriale con alcune
prescrizioni molto importanti per l’attività vitivinicola dei prossimi anni.
Abrogazione del blocco regionale alla compravendita dei diritti dal
19/02/2015 al 31/12/2015 (pertanto libero acquisto e vendita su
tutto il territorio nazionale);
Tutti i diritti detenuti in fascicolo aziendale e validi alla data del
31/12/2015 potranno essere convertiti in Autorizzazioni all’impianto
entro e non oltre il 31/12/2020 e tali quote di reimpianto potranno essere utilizzate entro il 31/12/2023.
La normativa quindi permette un utilizzo successivo ai diritti di impianto
detenuti al 31/12/2015 e validi a quella data. In sintesi è auspicabile
che un produttore che valuti di incrementare le sue superfici debba acquisire i diritti entro il 31/12/2015; dopo tale data si prevede che vengano assegnati dei diritti di nuovo impianto in ragione del 1% annuo
del potenziale viticolo nazionale/regionale e che saranno assegnati
mediante bandi a graduatoria pare su scala nazionale/regionale.
Le norme attuative che regolano le assegnazioni di nuove Autorizzazioni nella misura del 1% annuo del potenziale viticolo sono tuttora
in corso di stesura ma è certo che tali superfici, qualora assegnate al
produttore non potranno beneficiare del contributo ai sensi del Reg. ce
1234/2007 Ristrutturazione Vigneti in quanto “nuovi diritti”, ancorchè il bando di Ristrutturazione Vigneti sia deliberato dalla Regione
Piemonte fino alla campagna viticola 2017/2018 ed il Reg. CE attuativo ne stanzia già le risorse necessarie fino alla campagna viticola
2019/2020. Le aziende quindi interessate ad usufruire di tali aiuti economici lo potranno fare su interventi di estirpo e reimpianto di vigneti
esistenti nel proprio fascicolo aziendale dopo il 01/01/2016 e su diritti
di reimpianto detenuti e validi alla data del 31/12/2015 sempre nel
proprio fascicolo aziendale. La commissione Ce è in procinto di emanare le regole definitive per la gestione di quanto sopra descritto mediante un Atto esecutivo e sulla base di quanto stabilito gli Stati Membri e
per l’Italia le Regioni emaneranno le loro norme di applicazione della
gestione del potenziale viticolo.
I viticoltori quindi dovranno valutare attentamente quanto stabilito da
queste norme attuative che sicuramente conterranno delle norme antielusive sulla compravendita dei diritti di reimpianto dopo il 01/01/2016
ovvero frazionamenti o fittizzi contratti di affitto fatti per aggirare la
norma di blocco introdotta dal Reg. CE 1308/2013.
pag. 19
Fiscale
pag.2022
pag.
• CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI
Informazioni più rapide attraverso l'e-mail!
Volendo fornirvi migliori e più rapide informazioni via mail, ai fini sindacali
e sociali, siamo a richiedervi di voler compilare in ogni sua parte il presente
coupon da restituire all'Ufficio Zona a voi più vicino
Sig./Sig.ra__________________________________________________ Cod. fisc.______________________
Indirizzo_______________________________________________________________________________
C.A.P_________________Città_________________________________________________Prov.________
Indirizzo e-mail_________________________________________________________________________
Prodotto prevalente: ___________________________Prodotto secondario_______________________
1) - La presente informazione è richiesta solo ai fini di indirizzare meglio le specifiche informative settoriali
Fiscale
• CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI
Imu agricola, nuovi passi
avanti dal Senato
Detrazione di 200 euro nella 'collina svantaggiata'
L'azione di Coldiretti ha prodotto
risultati importanti, dall'inizio
dell'anno, sul fronte dell'Imu
agricola: dalla moratoria fino
al 31 marzo per le sanzioni
da ritardato pagamento all'esenzione
dell'impsta dei terreni agricoli
o non coltivati delle isole minori
italiane fino alla detrazione di 200
euro in quei comuni della cosiddetta
'collina svantaggiata' per i terreni
posseduti e condotti da imprenditori agricoli
PIÙ TEMPO
PER ADEGUAMENTI
ANTINCENDIO
DELLE ATTIVITÀ
DI NUOVO INSERIMENTO
NEL DPR 151/2011
 ROMA - Alle attività assoggettate alla disciplina
di prevenzione incendi per la prima volta attraverso
l'inserimento nell'elenco del DPR 151/2011, ed esistenti al 7 ottobre 2011, è concesso più tempo per
provvedere agli adempimenti previsti dal Decreto
stesso. La proroga è di due anni e scade il 7 ottobre
2016. Per usufruirne i responsabili delle attività, devono ottenere parere positivo sull'istanza di valutazione dei progetti richiesti per le attività di categoria
B e C entro 8 mesi dall'entrata in vigore della legge
di conversione del Milleproroghe.
In campo agricolo, tale proroga riguarda soprattutto i
contenitori distributori mobili di capienza tra i 6 mc ed i
9 mc. Si ricorda che i diesel tank di capienza geometrica
sino a 6 mc non sono tenuti agli adempimenti previsti
dal regolamento di cui al DPR 151/11– DL 91/14.
Elena Rolando
Pascolo in collina
D
alla moratoria fino al 31 marzo per le sanzioni da ritardato pagamento all'esenzione dall'imposta dei terreni
agricoli o non coltivati delle isole minori italiane fino
alla detrazione di 200 euro in quei comuni della cosiddetta "collina svantaggiata" per i terreni posseduti e condotti dai
coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, sono ulteriori segnali di attenzione che vengono dal parlamento sull’Imu dei
terreni nelle aree svantaggiate.
È quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo
in occasione della approvazione da parte dell’aula del Senato del dl
sull’Imu agricola. E’ peraltro necessario eliminare le incongruenze
che ancora esistono rispetto alle reali condizioni e caratteristiche
dei terreni coinvolgendo gli enti territoriali nell’adozione dei criteri
di classificazione ma occorre anche rafforzare - conclude Moncalvo
- la scelta equa e coraggiosa di mantenere l’esenzione per le imprese agricole professionali in tutte le aree svantaggiate.
PROSSIME SCADENZE FISCALI
lunedì 16 marzo
•
Iva - Presentazione telematica delle dichiarazioni d'intento relative al mese di
febbraio 2015 (soggetti mensili)
•
Iva - Liquidazione e versamento relativi al mese di febbraio 2014 e al saldo
annuale 2014 (senza maggiorazione)
mercoledì 25 marzo
•
Iva - Operazioni intracomunitarie - Preentazione degli elenchi Intrastat relativi
al mese di febbraio 2015
lunedì 16 aprile
•
Iva - Presentazione telematica delle dichiarazioni d'intento relative al mese di
marzo 2015 (soggetti mensili)
•
Iva - Liquidazione e versamento relativi al mese di marzo 2015
pag. 21
Fiscale
pag.2222
pag.
• CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI
Legge di Stabilità 2015
nella giungla normativa
le norme di interesse agricolo
A
fine 2014 è stata emanata la prima
legge di Stabilità del governo Renzi. La legge è composta da un solo
articolo e di 735 commi.
Gli uffici di Coldiretti hanno esaminato a
fondo la complessa legge di stabilità 2015,
evidenziando di seguito i commi che sono
di particolare interesse per le imprese agricole e quelli che, in qualche modo, maggiormente incidono sulla vita delle persone che
fanno parte delle imprese agricole stesse.
è fuori di ogni ragionevole dubbio che gli
argomenti devono essere approfonditi, perchè mai come in questi anni le norme vanno interpretate alla luce della giurisprudenza e sono oggetto di numerose pronunce
che vanno dalle corti di merito alla Cassazione. Una giungla nella quale è sempre più
difficile districarsi, dove Coldiretti mette a
disposizione delle imprese associate e delle
persone componenti le stesse i propri uffici,
che si avvalgono di una struttura avanzata
a livello territoriale, in grado di affrontare
singole situazioni alla luce sia del diritto civile che societario.
DURC
(art. 1 comma 18)
Al fine dei pagamenti dei debiti verso la Pubblica amministrazione verso i fornitori privati,
la regolarità contributiva del credente dei crediti è attestata, appunto, dal documento unico
di regolarità contributiva (Durc).
CREDITI P.A.
(art. 1 comma 19)
Anche per l'anno 2015 è prevista la possibilità
di compensare le cartelle esattoriali con crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione debitamente certificati. Occorre il decreto
ministeriale attuativo.
TFR IN BUSTA PAGA
(art. 1 commi 26-34)
Per i periodi di paga dall'1 marzo 2005 al 30
giugno 2008, i lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi i lavoratori domestici e i
lavoratori del settore agricolo) che abbiano un
rapporto di lavoro attivo da almeno sei mesi
con il medesimo datore di lavoro possono
richiedere la quota di Tfr maturata tramite
liquidazione diretta mensile come parte integrativa della retribuzione che è assoggettata
a tassazione ordinaria ma non è imponibile
ai fini contributivi. Tale disciplina non trova
applicazione nei confronti delle aziende sottoposte a procedura concorsuale o dichiarate
in crisi.
DETRAZIONI RISTRUTTURAZIONI
ACQUISTO MOBILI
RISPARMIO ENERGETICO
(art. 1 comma 47)
Le detrazioni in questione vengono prorogate nella formulazione attuale per tutto l'anno
2015. Tra gli interventi per cui spetta la detrazione del 65% vengono aggiunti la realizzazione di schermature solari con valore massimo
d 60.000 euro, nonchè la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati
da biomasse combustibili per un valore massimo di detrazione fino a 30.000 euro. Le spese
per questi due nuovi interventi devono essere
sostenute nell'anno 2015.
ACQUISTO IMMOBILI
RISTRUTTURATI
(art. 1 comma 48)
Viene elevato da 6 a 18 mesi il termine per l'acquisto di abitazioni in immobili oggetto di ristrutturazione cui si applica la detrazione del
50% fino a un massimo di 96.000 euro.
CONTRIBUENTI MINIMI
(art. 1 commi 54-89)
Viene riscritto fortemente il regime dei contribuenti minimi. Il nuovo regime sarò il regime
naturale per gli esercenti attività di impresa,
arti e professioni che conseguono ricavi o
compensi in un range da 15.000 a 40.000 euro,
variabile in funzione dell'attività esercitata
(desumibile dall'Ateco). Ai ricavi o compensi
si applica un coefficiente specifico per ciascuna attività di redditività: il reddito così determinato sarà tassato con imposta sostitutiva
Dopo che alla fine
dello scorso anno è stata
emanata la prima legge
di Stabilità del governo
Renzi, gli uffici Coldiretti
a livello centrale
hanno esaminato
ed evidenziato i commi
che maggiormente incidono
sull'attività delle imprese
agricole o sulla vita
delle persone che fanno parte
ed operano nelle imprese
medesime o in campo
agricolo.
I campi applicativi sono
molteplici, dal Durc,
alla contribuzione,
alle agevolazioni
per le assunzioni
dei lavoratori,
ai benefici per le famiglie
numerose
alle azioni dirette
alla valorizzazione
e alla promozione
delle produzioni agricole
ed agroalimentari italiane
delle imposte sui redditi e delle addizionali
del 15%, ridotta di un terzo nel primo triennio
dall'inizio attività.
In caso di impresa familiare, il reddito verrà
imputato interamente all'imprenditore.
Diversamente dal precedente regime, non è
richiesto che l'attività sia 'nuova'.
Requisito più stringente, però, è dato dal fatto
Fiscale
• CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI
che il reddito di impresa professionale deve
essere prevalente rispetto a quello eventualmente percepito da lavoro dipendente e assimilato, tra cui quelli da pensione. Questa
condizione non deve essere verificata solo
qualora il totale del reddito sia inferiore a
20.000 euro o se il rapporto di lavoro è cessato.
Resta fermo che non si applica l'Iva, con conseguente dispensa da registrazione fatture, liquidazione e dichiarazione. Altresì, tali ricavi
e compensi non devono essere assoggettati a
ritenuta d'acconto. Non si applicano, inoltre,
gli studi di settore, nè i parametri,tuttavia verranno previsti specifici obblighi informativi.
In tema di contribuzione previdenziale, sono
poi previste agevolazioni, principalmente nel
fatto che non si applicano i minimali, previa
domanda del contribuente; tuttavia, questo
potrebbe incidere sulla misura degli accrediti
previdenziali.
I previgenti regimi agevolativi sono abrogati,
salvo che i contribuenti che si avvalevano nel
2014 del regime di vantaggio (ex minimi super
semplificati) potranno continuare ad avvalersene fino al compimento del quinquennio,
ovvero se superiore al compimento de trentacinquesimo anno di età.
AGEVOLAZIONI PER ASSUNZIONI
A TEMPO INDETERMINATO
(art. 1 commi 118-120)
Viene previsto l'esonero dei contributi a carico dell'azienda (non per la quota Inail) per le
assunzioni a tempo indeterminato decorrenti
dal 1° gennaio 2015, con riferimento a contratti 'stipulati' non oltre il 31 dicembre 2015. L'esonero spetta per un periodo massimo di 36
mesi e per un importo massimo di 8.060 euro
annui; sono esclusi i contratti di apprendistato
e i contratti di lavoro domestico. In agricoltura, l'esonero non viene riconosciuto per l'assunzione a tempo indeterminato di lavoratori
che nell'anno 2014 siano stati assunti tempo
indeterminato e dei lavoratori occupati che
nel 2014 a tempo determinato che risultino
iscritti negli elenchi nominativi per un numero di giornate non inferiore a 250. In agricoltura, l'esonero è subordinato ad un click-day.
ABOLIZIONE AGEVOLAZIONE
PER ASSUNZIONE DI LAVORATORI
L. 407/1990
(art. 1 comma 121)
A decorrere dal 1° gennaio 2015 sono abolite
le agevolazioni di cui all'articolo 8 comma 9,
L. 407/1990 per le assunzioni con contratto a
tempo indeterminato di lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi o sospesi dal lavoro
e beneficiari di trattamento straordinario di
integrazione salariale da un periodo uguale a
quello suddetto (veniva applicata riduzione al
50% dei contributi previedenziali per un periodo di 36 mesi).
BONUS BEBE'
(art. 1 commi 125-129)
Per ogni figlio nato o adottato negli anni 201517 viene corrisposto un assegno di 960 euro
annui erogato mensilmente a decorrere dalla
nascita o adozione e fino al compimento del
terzo anno. Condizione è che il valore Isee
del nucleo sia non superiore a 25.000 euro, e
l'importo è raddoppiato se l'Isee non supera i
7.000 euro. Disposizioni applicative con apposito Dpcm.
FAMIGLIE NUMEROSE
(art. 1 commi 130-131)
Per i nuclei con almeno 4 figli minori in presenza di Isee non superiore a 8.500 euro, viene
previsto un fondo da destinarsi all'emissione
di buoni acquisto per spese di mantenimento
dei figli.
DETRAZIONI ONLUS
(art. 1 commi 137-138)
È innalzato il tetto dei versamenti alle Onlus
che danno diritto a detrazioni di imposta, da
2.065 euro annui a 30.000 euro.
TUTELA DEL MADE IN ITALY
(art. 1 commi 202-203)
Per le azioni dirette alla valorizzazione e alla
promozione dell produzioni agricole e agroalimentari italiane è istituito presso il ministero
delle politiche agricole, alimentari e forestali
il Fondo per le politiche per la valorizzazione,
la promozione e la tutela, in Italia e all'estero,
delle imprese e dei prodotti agricoli e agroalimentari.
ISMEA
(art. 1 commi 208-212)
L'Ismea può concedere garanzie dirette alle
banche per favorire l'accesso al credito delle
imprese agricole.
QUOTE LATTE
(art. 1 commi 213-218)
In vista della fine del regime delle quote latte
prevista per il 2015, viene istituito un fondo
per gli investimenti nel settore lattiero caseario con una dotazione iniziale pari a 8 milioni
di euro per l'anno 2015 e a 50 milioni di euro
per ciascuno degli anni 2016 e 2017. Tocca ad
un apposito decreto del ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali la definizione dei criteri e delle modalità di accesso
al contributo, che dovrà essere destinato alla
ristrutturazione aziendale e al miglioramento
della qualità del latte bovino.
Le operazioni sono assistite dalle garanzie
concesse dall'Ismea. Non sono ammessi al
contributo i produttori non in regola con il pagamento delle multe derivanti dall'eccesso di
produzione lattiera, ovvero che abbiano aderito ai programmi di rateizzazione ma che non
siano in regola con i relativi pagamenti.
MUTUI
(art. 1 comma 246)
Entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge di stabilità, dovrà essere emanato apposito decreto interministeriale per sospendere il pagamento della quota capitale per li anni
2015-17 dei mutui e dei finanziamenti per le
famiglie e le micro, piccole e medie imprese.
pag. 23
Fiscale
pag.2422
pag.
• CAF - CENTRO ASSISTENZA FISCALE COLDIRETTI
SGRAVI CONTRIBUTIVI
(art. 1 comma 313)
Viene ridotto il Fondo per gli sgravi contributivi per la contrattazione di secondo livello.
DATI ANAGRAFE TRIBUTARIA
E ISEE
(art. 1 comma 314)
I dati comunicati all'anagrafe tributaria, tra
cui le giacenze medie di conti correnti e depositi, potranno essere utiizzate anche per la
compilazione della domanda sostitutiva unica e per la verifica della veridicità dei dati ivi
contenuti.
RIVALUTAZIONE TERRENI
E PARTECIPAZIONI
(art. 1 commi 626-627)
Vengono riaperti i termini per le rivalutazioni
di terreni edificabili ed agricoli, nonchè quelli
per le partecipazioni in società. Le partecipazioni dovranno essere detenute alla data del
1° gennaio 2015 e i termini sono quelli del 30
giugno 2015 quanto a predisposizione della
perizia e del versamento dell'imposta sostitutiva in unica soluzione o in tre rate annuali.
La novità è data dall'aumento dell'aliquota
rispettivamente dal 2 al 4% per le partecipazioni non qualificate, ovvero dal 4 all'8% per le
partecipazioni qualificate e terreni.
REVERSE CHANGE
(art. 1 commi 626-627)
Si introducono nuove fattispecie del meccanismo di inversione contabile per cui debitore
di imposta non è il cedente o prestatore, bensì
il cessionario o meccanismo che dovrà integrare la fattura ricevuta e annotarla rispettivamente nei registri acquisti e vendita.
Le nuove fattispecie sono quelle delle imprese
di pulizia, dell cessioni di beni alla Gdo, ipermercati, supermercati e discount, prestazioni
di demolizione, di installazione e completamento degli edifici, oltre che di cessione di
certificati verdi e di energia elettrica a soggetti
Iva residenti e rivenditori. La disposizione
volta a tutelare gli interessi erariali avrà effetto sull'aumento dei crediti Iva. Queste disposizioni sono applicabili per quatto anni, ma
quella relativa alla Gdo necessita di preventiva autorizzazione Ue.
Per le cessioni verso la pubblica amministra-
zione viene invece previsto un meccanismo
simile, m per cui nonostante l'esposizione
dell'Iva in fattura, questa non sarà pagata
dall'ente pubblico che provvederà a versarla
direttamente all'erario. Anche questa disposizione è subordinata all'autorizzazione Ue e,
in caso di diniego, comporterà riflessi sull'aumento accisa carburanti.
tegrativa in relazione agli elementi integrati.
In tema di dichiarazione Iva, dal periodo di
imposta 2015 non sarà più possibile l'invio
come Unico, in quanto il termine per la presentazione è previsto nel mese di febbraio;
di conseguenza, viene abrogato l'obbligo di
presentare entro febbraio la comunicazione
annuale dati Iva.
ADEMPIMENTI VOLONTARI
DEI CONTRIBUENTI COMPLIANCE
E RAVVEDIMENTO OPEROSO
(art. 1 commi 634-641)
L'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti o di intermediari abilitai
i dati in suo possesso in tema di acquisti di
beni, ricavi o compensi, redditi, volume d'affari, agevolazioni, detrazioni o deduzioni, al
fine i favorire gli adempimenti spontanei del
contribuente. Lo strumento con cui incentivare l'adempimento spontaneo è perseguito
con una forte estensione dell'istituto del ravvedimento operoso.
Le misure di riduzione di sanzioni minime
sono quindi previste nelle seguenti misure:
1/10 del minimo regolarizzazioni entro 30
giorni (con riduzione di 1/15 giornalieri nei
primi 14 giorni); 1/9 del minimo entro 90
giorni dalla scadenza della dichiarazione o se
non prevista dalla violazione; 1/8 del minimo
entro la dichiarazione dell'anno nel corso del
quale avviene la violazione o entro un anno se
non prevista dichiarazione; 1/7 del minimo
entro la dichiarazione dell'anno successivo o
se non prevista entro due anni; 1/6 dopo i termini di cui al punto precedente; 1/5 se è stato
emesso pvc tranne per violazioni in tema di
certificazione dei corrispettivi e di registratori di cassa. Le nuove misure (1/7, 1/6 e 1/5) si
applicano ai soli tributi amministrati dall'Agenzia delle Entrate, mentre quella di 1/9
dovrebbe potersi applicare anche agli altri tributi. Le modifiche in tema di Pvc si applicheranno a decorrere da quelli notificati dal 2016.
Il ravvedimento sarà possibile anche se sono
iniziati accessi, ispezioni e verifiche salvo che
sia stato notificato avviso di irregolarità di liquidazione o accertamento.
Nei casi d presentazione di dichiarazione integrativa e di ravvedimento, i termini per le
notifiche degli atti di liquidazione e accertamento decorrono dalla presentazione dell'in-
EBOOK
(art. 1 comma 667)
La disposizione prevede che il termine libri
usato dal punto 28 della II pate tablla A Dpr
633/1972 deve essere esteso a tutte le pubblicazioni ISBN e veicolate attraverso qualsiasi
supporto fisico o elettronico. Di conseguenza,
l'aliquota Iva del 4% si applicherà anche agli
e-book.
TASI
(art. 1 comma 679)
Anche per il 2015 viene confermato il livello
massimo della Tasi, già previsto nel 2,5 per
mille con eventuale superamento aordi 0,8.
LAVORO ESTERO
(art. 1 commi 690-691)
Si innalza da 6.700 a 7.500 euro l'importo eccedente per la formazione del reddito da lavoro dipendente prestato all'estero da residenti
in Italia.
LOTTA ALL'EVASIONE
(art. 1 comma 702)
È innalzata al 55% la quota riconosciuta ai
comuni per la partecipazione alla lotta all'evasione.
PELLET
(art. 1 comma 711)
L'aliquota del 10% prevista dal punto 98, parte
III, tabella A, Dpr 633/1972 non si applica alle
cessioni di pellet, per le quali si applicherà l'aliquota ordinaria del 22%.
ALIQUOTE IVA
(art. 1 commi 718 e 719)
Nel caso in cui non si raggiungano gli obiettivi
con la clausola di salvaguardia, l'aliquota Iva
del 10% è elevata al 12% dal 2016 e al 13% dal
2017; quella del 22% è elevata al 24% dal 2016,
al 25% dal 2017 e al 25,5% dal 2018.
Ue.Coop
pag. 25
Lavoro
Sindacale & Previdenza
pag. 26
• NOTIZIE DAL PATRONATO EPACA
Assicurazione sociale
per l'impiego ASPI
La domanda va fatta in via telematica entro due mesi dalla spettanza
L
a legge n.92 del 28 giugno 2012 di
riforma del mercato del lavoro ha
operato una serie di interventi tra i
quali quello di revisione degli strumenti di tutela del reddito. Con decorrenza
1° 2013 è stata istituita l'Assicurazione Sociale per l'Impiego (Aspi) con la funzione
di fornire ai lavoratori che abbiano perduto
involontariamente la propria occupazione
un'indennità mensile di disoccupazione.
Tale nuova assicurazione, che ha sostituto
la preesistente assicurazione involontaria si caratterizza per l'ampliamento della
platea dei soggetti tutelati, per l'aumento
della misura e della durata delle indennità
erogabili agli aventi diritto, nonchè per un
sistema di finanziamento alimentato da un
contributo ordinario, nonchè da maggiorazioni contributive.
In particolare, l'Aspi eroga un trattamento di sostegno al reddito in relazione agli
eventi di disoccupazione verificatisi a
decorrere dalla data del 1° gennaio 2013,
sostituendo le preesistenti indennità di disoccupazione non agricola ordinaria con
requisiti normali e l'indennità di disoccupazione speciale edile nonchè, a far tempo
dal 1° gennaio 2017, l'indennità i mobilità.
Un'ulteriore misura introdotta è la mini
Aspi, destinata a sostituire la precedente
indennità di disoccupazione non agricola
con requisiti ridotti.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
Per fruire dell'indennità, i lavoratori aventi
diritto devono, a pena di decadenza, presentare apposita domanda esclusivamente in via telematica, entro il termine di due
mesi dalla data di spettanza del trattamento. La prestazione può decorrere dall'ottavo giorno successivo alla data di cessazione dell'ultimo rapporto di lavoro, se la
domanda viene presentata entro lo stesso
giorno. è pertanto consigliato presentare
l'istanza senza ritardo.
Per ogni ulteriore informazione, gli uffici
del Patronato Epaca sono a disposizione
di tutti gli interessati.
ASPI: A CHI SPETTA E A CHI NO
A CHI SPETTA
Non sono destinatari dell'indennit di disoccupazione Aspi: i dipendenti a tempo indeterminati dalle Pubbliche Amministrazioni li operai agricoli a tempo
determinato e indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni gli operai a tempo determinato e indeterminato per i quali continua a trovare applicazione la
specifica normativa, come modificata dalla stessa legge di riforma, i lavoratori
extracomunitari con permesso di soggiorno per laoro stagionale, per i quali
resta confermata la specifica normativa.
QUANDO SPETTA
L'indennità è riconosciuta alle categorie di lavoratori che siano in possesso dei
seguenti requisiti:
• Siano in stato di disoccupazione con dichiarazione rilasciata al Centro per
l'Impiego (la legge già introdotta dalla L.92/2012 prevede che, al fine di
semplificare l'erogazione delle prestazioni di disoccupazione, il lavoratore disoccupato possa scegliere se rilasciare direttamente all'Inps la dichiarazione di disponibilità al lavoro, al momento della presentazione della
domanda di indennità, anzichè recarsi al Centro per l'Impiego).
• Lo stato di disoccupazione sia involontario con esclusione, quindi, dei lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o di
risoluzione consensuale.
• Possano far valere almeno due anni di assicurazione; devono quindi essere
trascorsi almeno due anni dal versamento del primo contributo contro la
disoccupazione (il biennio viene determinato a decorrere dal primo giorno
in cui il lavoratore risulta disoccupato).
• Possano far valere almeno un ano di contribuzione contro la disoccpazione, l'interessato deve possedere un anno di contributo (contributo DS e/o
contributo Aspi).
Sindacale & Previdenza
• NOTIZIE DAL PATRONATO EPACA
Penalizzazione
delle pensioni conseguite
prima dei 62 anni di età
S
i ricorda che la legge n.214/2001,
come integrata dalla legge
n.216/2011, aveva previsto che alla
pensione anticipata (spettante a
soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31/12/1995), se liquidata prima del
compimento di 62 anni di età, venisse applicato un sistema di riduzione percentuale
del trattamento pensionistico spettante, la
Già le previgenti normative
avevano previsto
che alla pensione anticipata,
se liquidata prima
del compimento di 62 anni
di età, venisse applicato
un sistema di riduzione
percentuale del trattamento.
La nuova norma sterilizza
ulteriormente la disposizione
originaria per gli anni
dal 2015 al 2017 e a partire
dal 2018 saranno nuovamente
oggetto del sistema
di penalizzazioni
"penalizzazione". Tale regola generale non
trova applicazione per i soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017, qualora
la presetta anzianità "derivi esclusivamente
da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per
matenità, per l'assolvimento degli obblighi
di leva, per infortunio, per malattia e di casa
integrazione guadagni ordinaria".
A tale elencazione tassativa erano state aggiunte altre tipologie di situazioni che non
comportavano l'applicazione della penalizzazione; rimaneva comunque un'ampia
platea di assicurati che doveva subire la
penalizzazione. Con l'entrata in vigore della
legge 190 del 2014 (legge di Stabilità 2015)
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 29
dicembre 2014, arrivano importanti novità
sulle penalizzazioni. Il comma 113 dell'articolo 1 prevede, infatti, che per le pensioni
percepite prima dei 62 e con decorrenza dal
1° gennaio 2015 non sarà applicabile la penalizzazione percentuale sull'importo del
trattamento sancita dalla legge 214 del 2011
e successive modifiche. La nuova norma
sterilizza ulteriormente la disposizione originaria per gli anni dal 2015 al 2017: si precisa che i trattamenti anticipati a partire dal 1°
gennaio 2018 saranno nuovamente oggetto
del sistema di penalizzazioni.
LE SEDI EPACA
NOVARA-VCO
responsabile interprovinciale:
Paolo Favini
NOVARA - via XX Settembre, 36/38
Tel. 0321.674220
operatrice: Tiziana Tornielli
VERCELLI-BIELLA
responsabile interprovinciale:
Gianmario Cenerini
VERCELLI - piazza Zumaglini, 14
Tel. 0161.261615
operatrice: Ileana Gili
BIELLA,
via Maestri del Commercio, 4
Tel. 015.404532
operatrice: Elena Gremmo
BORGOMANERO,
via Dei Mille, 24
Tel. 0322.82733
operatrice: Marina Guglielmetti
BORGOSESIA
viale Varallo (Pal. Lingottino)
Tel. 0163.25250
operatrice: Barbara Barberi
CIGLIANO,
piazza Don E. Ferraris, 1
Tel. 0161.44700
operatrice: Vilma Giolito
DOMODOSSOLA (recapito)
borgata Casa delle Rane, 10
Tel. 0324.242559
OLEGGIO,
piazza Bersaglieri, 1
Tel. 0321.91650
operatrice: Ilenia Facchi
SANTHIÀ
via Matteotti, 58
Tel. 0161.930071
operatrice: Marina Magnetti
VERBANIA (recapito)
via Rigola, 44
Tel. 0323.516098
EPACA RICORDA CHE…..
Se sei pensionato e stai ancora versando i contributi previdenziali hai diritto, a determinate scadenze, a ottenere un SUPPLEMENTO di pensione,facendo aumentare la pensione di cui benefici.
Gli Uffici EPACA sono a Tua disposizione per verificare quando presentare la domanda. Nell’anno in corso (2015) possono presentare istanza coloro i quali hanno ottenuto la pensione nel 2009 o che, titolari di pensione da più anni, in passato
non hanno mai fatto richiesta specifica;
• se nel 2015 compirai 65 anni e versi ancora i contributi INPS puoi, a domanda, ottenere la RIDUZIONE al 50% dei
contributi stessi;
• se prima di essere coltivatore hai lavorato come dipendente ed hai prestato il servizio militare passa nei nostri uffici
,provinciale e di zona: potresti avere dei benefici economici….
Il nostro Patronato,tra i primi quattro a livello nazionale per l’attività svolta,è in grado di assistere,oltre ai coltivatori, TUTTI I CITTADINI, lavoratori e pensionati, di QUALUNQUE settore: se hai PARENTI, CONOSCENTI ED AMICI che necessitano
di consulenza previdenziale, infortunistica o assistenziale, indirizzali ai nostri uffici, interprovinciale e zonali.
Troveranno come sempre cortesia, disponibilità e professionalità a titolo GRATUITO!!
pag. 27
Vercelli-Biella
pag. 28
• NOTIZIE DAL TERRITORIO
Giorgio Momo nuovo presidente
dell'Associazione Agrimercato
IN CONSIGLIO ANCHE MARINA PORTA, DANIELE PASQUALINI E ADRIANO SPINA
N
uovo presidente e nuovo consiglio direttivo per
l’Associazione Agrimercato di Campagna Amica, che l'11 marzo ha eletto Giorgio
Momo alla presidenza e ha rinnovato il consiglio direttivo, composto
– oltrechè dallo stesso Momo - da
Marina Porta di Borgo d’Ale, Daniele Pasqualini di Greggio e AdriaGiorgio Momo
no Spina di Salussola.
Ad aprire i lavori, l’intervento del referente interprovinciale di
Campagna Amica Massimiliano Graziani. Con il consiglio direttivo, sono stati rinnovati lo statuto e il regolamento dell’associazione, nei termini indicati da Fondazione Campagna Amica a
livello nazionale: «Il marchio di Campagna Amica è un momento di rappresentanza importante» dice il neo presidente dell’Associazione Agrimercato Momo «che evidenzia in modo diretto, agli
occhi del consumatore, quanto che fanno le imprese con il loro quotidiano lavoro. È un marchio che deve essere garantito e tutelato, oltrechè
promosso sempre più tra i consumatori, che ormai lo riconoscono come
sinonimo di rintracciabilità, filiera corta, genuinità e sicurezza alimentare Un Mercato di Campagna Amica consente di fare la spesa in modo
sostenibile e responsabile, acquistando prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, sempre freschi e di origine italiana garantita».
VERCELLI-BIELLA - Stanno giungendo le prime delibere a
sostegio del latte italiano da parte dei comuni delle due
province di Vercelli e Biella: «È importante e imprescindibile
estendere l’origine in etichetta, attualmente obbligatoria per il latte
fresco, anche al latte UHT e a tutte le produzioni lattiero caseari»
ha sottolineato Marco Chiesa, direttore di Coldiretti Vercelli Biella.
«È fondamentale, inoltre, rendere noti i dati sulle importazioni al
fine di rendere ancora più efficaci i controlli da parte degli organi
preposti. Dobbiamo sostenere gli allevamenti da carne, attraverso
adeguati interventi di politica agricola». Nei giorni immediatamente successivi alla mobilitazione, Coldiretti Vercelli Biella ha
inviato a tutti i sindaci delle due province un documento con invitando a predisporre un ordine del giorno a tutela del latte italiano.
Le prime delibere sono state adottate dai Comuni di Santhià, Mottalciata, Cerrione, Sandigliano, Ponderano, Ronco Biellese, Gatinara, Mongrando, Zubiena e Pralungo.
GIOVANI IMPRESA,
IL DELEGATO
MATTEO ARLONE
ALL'INCONTRO DI ROMA
APICOLTURA: NUOVO
BANDO ATTIVATO
IN PROVINCIA DI BIELLA
PER ACQUISTO DI ARNIE
VERCELLI-BIELLA - Matteo Arlome, delegato di Coldireti Giovani Immpresa Vercelli Biella, ha partecipato lo scorso 3
marzo a Roma all'incontro dei delegati. Ad aprire i lavori
gli interventi di Maria Letizia Gardoni (delegata nazionale),
del presidente nazionale Roberto Moncalvo e del segretario
generale Vincenzo Gesmundo. Sono seguiti quelli di Roberto Weber (Coldiretti, corpi intermedi e reputazione), Paolo
Falcioni (Il valore della comunicazione), Francesca Alfano
(Coldiretti verso Expo), Bruno Rivarossa (Crescere nella rappresentanza), Aldo Mattia (La cooperazione al servizio delle
imprese), Gianaluca Lelli (Cai), Toni De Amicis (Campagna
Amica) Pietro Sandali (Progetti nel settore bosco), Gaetano
Varano (Novità normative), Stefano Leporati (Verso Agricoltura 2.0), Roberto Grassa (L'accesso al credito verso nuovi
strumenti), Romano Magrini (Opportunità e strumenti per il
lavoro) e Domenico Bosco (Sburocrarizzazione).
VERCELLI-BIELLA - La Provincia di Biella ha attivato un nuovo bando apicoltura ai sensi del Reg. Cee 1234/07 Anno
2015. Si comunica cha a partire dalla data del 2 marzo
2015 e fino al 27 marzo sono accoglibili le istanze per
l’acquisto di arnie con fondo a rete ai sensi del reg. in oggetto
Brevemente si ricorda che l’accesso è consentito agli apicoltori professionisti con P.iva e iscrizione alla CCIAA come azienda apistica o agricola, in possesso di almeno 52
alveari (come da alveari denunciati nell’ultimo censimento
2014) in regola con i locali di lavorazione miele e con il
censimento apistico 2014.
L’acquisto è limitato a sole 30 arnie con una spesa che non
dovrà essere inferiore a 2.400,00€ (corrispondenti ad una
spesa di 80€ per arnia con fondo a rete). La percentuale di
contributo è del 60% su 2.400,00€
DIFESA DEL LATTE
ITALIANO: CI SONO GIÀ
LE PRIME DELIBERE
DEI NOSTRI COMUNI
Vercelli-Biella
• NOTIZIE DAL TERRITORIO
rubrica
LEGALE
MIGLIORAMENTI, ADDIZIONI E TRASFORMAZIONI
Volendo trattare delle opere migliorative previste dal legislatore
occorre distinguere preliminarmente tra Miglioramenti, Addizioni e Trasformazioni.
Per tutte le fattispecie vi è l’attitudine a modificare il fondo, incrementandone: a) la capacità produttiva: la quantità massima
di prodotto che può essere ottenuta da un'entità economica dati
determinati fattori di produzione; b) la capacità reddituale: la
capacità dell'azienda di ottimizzare l'utilità delle risorse impiegate; c) il valore di mercato, rispetto al valore che il bene avrebbe avuto senza gli investimenti.
Non dobbiamo trascurare che ulteriore requisito perché si possa
parlare di miglioramento è la durata, ossia l’attitudine a persistere nel tempo.
In buona sostanza, grazie alle migliorie, il concedente dovrà
avere la possibilità, concreta e attuale, di vendere i propri beni,
o di concederli in locazione, o di coltivarli, ottenendo rispettivamente un prezzo di vendita, un affitto o un raccolto più redditizi.
Si tratta, quindi, d’investimenti di lungo periodo in un’attività produttiva allo scopo di ottenere, consolidare e accrescerne un utile
o un reddito. Si parla di investimenti di capitali sulla terra che
determinano un aumento del valore del patrimonio fondiario o
un incremento di produzione, redditività o di valore dell’azienda agricola.
Nella consapevolezza che la predetta distinzione risponde a
esigenze più dogmatiche che pratiche, è comunque opportuno ribadire, anche per sommi capi, la tripartizione operata, negli anni, dal legislatore e giunta a compimento con la legge
203/82, divisa in: Miglioramenti, Addizioni e Trasformazioni.
Per miglioramento, si intende un intervento intrinseco o in senso
stretto, in quanto inerente il patrimonio fondiario (tipici esempi
sono: spietramenti, scassi, prosciugamenti).
Con lo stesso criterio, quindi, potremo definire addizione un intervento, invece, estrinseco ossia distinto dal fondo, autonomo e
distinto (esempi, in questo caso sono attinenti al fabbricato, o ad
un impianto arboreo).
Infine, ultima categoria riguarda gli interventi di trasformazione, descrivibili come innovazioni del regime aziendale quali, ad
esempio, il passaggio a colture meno intensive o la conversione
in terreno boscato.
La trasformazione rappresenta un elemento nuovo, un elemento
introdotto dall’art. 16 l. 203/82, il cui vero significato è costituito dalla rilevanza che la legge dà al concetto di “destinazione
agricola”. Con l’articolo 16 della legge sui Contratti Agrari il legislatore ha voluto confermare che la “destinazione economica”
è una decisione dell’imprenditore affittuario che è così svincolato dal limite della “destinazione economica della cosa” imposto
dall’art. 1615 c.c. che garantiva maggior peso al potere dispositivo del proprietario del fondo.
Avvocato Chiara Roncarolo - Avvocato Maurizio Randazzo
Studio Legale Randazzo&Roncarolo stp
Viale Garibaldi, 5 - 13100 Vercelli
Tel.: 0161 21 94 99-55205 - Fax: 0161 60 52 53
e-mail: [email protected]
RECAPITO E INDIRIZZO
ORARI
RECAPITO E INDIRIZZO
ORARI
VERCELLI, piazza Zumaglini 14
orario ufficio sede
BRUSNENGO, c/o Municipio
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
BURONZO, c/o Bar Tatti
1° e 3° giovedì del mese, ore 9-10
CURINO, c/o Municipio
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
ARBORIO, c/o Municipio
1° e 3° lunedì, ore 10.30-11.30
MOTTALCIATA, c/o Oratorio
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
GHISLARENGO, c/o Municipio
1° e 3° lunedì, ore 9.30-10.30
CANDELO, c/o Municipio
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
LENTA, c/o Municipio
2° e 4° giovedì, ore 9-10
DONATO, c/o Municipio
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
ROVASENDA, c/o Municipio
giovedì, ore 10.30-12
SALUSSOLA, c/o Municipio
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
SAN GIACOMO V., c/o Municipio
1° e 3° lunedì, ore 8.30-9.30
BORGOSESIA, palazzo Lingottino
orario ufficio sede
VILLARBOIT, c/o Bar Sport
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
FOBELLO, c/o Bar Centrale
2° giovedì, ore 9-11
Vercelli. fraz. S. MARCO, c/o A. Del Zoppo Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
GATTINARA, c/o corso Valsesia 108
martedì e venerdì, ore 8-12.30
VILLATA, c/o Municipio
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
LOZZOLO, c/o Roxy Bar
1°, 2° e 4° giovedì ore 16-17
TRINO, c/o Distretto Irriguo
mercoledì, ore 9.30-12
RIMELLA, c/o Municipio
2° giovedì, ore 11-12
MOTTA DEI CONTI, c/o Municipio
1° giovedì, ore 8.30-9.30
RIVA VALDOBBIA, c/o Bar Tavernetta 2° giovedì, ore 9-12
CARESANA, c/o Municipio
1° giovedì, ore 9.30-10.30
ROASIO, c/o Municipio
1°, 2° e 4° giovedì, ore 15-16
LAMPORO, c/o Municipio
1° venerdì, ore 10.30-11.30
SOSTEGNO, c/o Circolo Ancol
1°, 2° e 4° giovedì, ore 17-18
CRESCENTINO, c/o Officina (priv.)
venerdì, ore 8.30-10.30
VARALLO S., c/o Villa Virginia (Com. Montana) martedì, ore 8.30-12.00
FONTANETTO PO, c/o Municipio
1° e 3° mercoledì, ore 8.30-9.30
VILLA DEL BOSCO, c/o Municipio
1°, 2° e 4° giovedì ore 14-15
BIELLA, via Maestri del Commercio
orario ufficio sede
GUARDABOSONE, c/o Municipio
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
BENNA, c/o Oratorio
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
CIGLIANO, piazza don E. Ferraris, 1
orario ufficio sede
CAVAGLIÀ, c/o Oratorio
mercoledì, ore 9-12
ALICE CASTELLO, c/o Municipio
1° e 3° mercoledì, ore 9-10.30
COSSATO, c/o Fidas Don. Sangue
1° e 3° mercoledì, ore 9-11
BORGO D'ALE, c/o via Roma (priv.)
giovedì ore 15-17
CERRIONE, c/o Centro Vergnasco
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
SALUGGIA, c/o via De Maria (loc. Municipio) lunedì ore 10,30-12
MOSSO S. MARIA, c/o Municipio
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
SANTHIÀ, c/o corso Matteotti 58
orario ufficio sede
TRIVERO, c/o Municipio
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
BIANZE', c/o corso Italia (privato)
1° e 3° lunedì ore 9-10.30
TORRAZZO, c/o Municipio
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
LIVORNO F., c/o via Martiri 105 (privato) 1° e 3° venerdì ore 9-11
ZIMONE, c/o sede Anemoni
Solo Campagna Fiscale - 1 volta al mese
TRONZANO V., c/o via Lignana (priv.) 1° e 3° giovedì ore 9-11.30
pag. 29
Il Corsivo Agroalimentare
pag. 30
• di JACOPO FONTANETO, resp. comunicazione
I numeri del Parmigiano Reggiano falso
superano quelli di quello 'vero'
mentre chiude una stalla su quattro
direttore editoriale e amministrativo: Marco Chiesa
direttore responsabile: Jacopo Fontaneto
e-mail della redazione: [email protected]
direzione, redazione, amministrazione:
piazza Zumaglini 14 - Vercelli
Recapiti telefonici: 0161.261600
Recapito fax: 0161.217784
redazione di Novara Vco:
via XX Settembre, 38 - Novara
Recapiti telefonici: 0321.674211
Recapito fax: 0321.674200
Fotocomposizione ed impaginazione
a cura del nostro Settore Grafico
Generazione CTP e Stampa: Tipografia Italgrafica,
via Verbano 146, Novara
Il giornale è iscritto registrato al Tribunale di Novara,
aut. n° 62 del 5-11-2002
Non si garantisce la restituzione del materiale inviato
Abbonamento annuo: euro 6
Pagamento dell’abbonamento assolto contestualmente
al versamento della quota associativa a Coldiretti
L
a produzione di falsi Parmigiano Reggiano e Grana Padano nel mondo ha
sorpassato per la prima volta quella
degli originali nel 2014, provocando
addirittura il calo del valore delle esportazioni, in controtendenza al record fatto segnare
all’estero dall’agroalimentare Made in Italy e
ai positivi risultati registrati da altri formaggi,
dal pecorino al Gorgonzola, mentre è scomparsa quasi una stalla su quattro.
L’allarme è stato lanciato dalla Coldiretti in
vista dell’Expo e in occasione della mobilitazione in piazza del popolo del Parmigiano,
con migliaia di produttori, casari, stagionatori, gastronomi e consumatori. Sotto accusa la
moltiplicazione selvaggia delle imitazioni in
tutti i continenti che sono state smascherate
e messe alla gogna con la prima operazione
verità realizzata a tre anni dal sisma che ha
colpito duramente il sistema produttivo del
formaggio italiano più noto al mondo. A supporto dell’iniziativa è stato lanciato su twitter
l’ #hashtag #ParmigiAmo.
Nel 2014 la produzione delle imitazioni del
Parmigiano e del Grana ha superato i 300
milioni di chili realizzati per poco meno della metà negli Stati Uniti, dal falso parmigiano vegano a quello prodotto dalla Comunità
Amish, dal parmesan vincitore addirittura
del titolo di miglior formaggio negli Usa al kit
che promette di ottenerlo in casa in appena 2
mesi, ma anche quello in cirillico che si è iniziato a produrre in Russia dopo l’embargo, il
parmesao brasiliano, il reggianito argentino
e il parmesan perfect italiano ma prodotto in
Australia.
E sono solo alcuni degli esempi di falsificazioni portate in piazza che tolgono spazio di
mercato al prodotto originale. Se gli Stati Uniti
sono i “leader” della falsificazione con le produzioni in Wisconsin, California e New York,
le imitazioni sono molte diffuse dall’Australia
al Sud America ma anche nei Paesi emergenti,
mentre sul mercato europeo ed in Italia sono
arrivati i cosiddetti similgrana di bassa qualità spesso venduti con nomi di fantasia che ingannano i consumatori sulla reale origine che
è prevalentemente di Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Estonia e Lettonia.
Una concorrenza sleale nei confronti degli
autentici Parmigiano reggiano e Grana Padano che devono essere ottenuti nel rispetto
di rigidi disciplinari di produzione. In questo
contesto è particolarmente significativo il piano per l’export annunciato dal Governo che
prevede per la prima volta azioni di contrasto
all'italian sounding che trova nel Parmigiano Reggiano e nel Grana Padano la maggiore
espressione a livello internazionale, tra tutti i
prodotti agroalimentari made in Italy.
A rischioc’è un sistema produttivo con 363
piccoli caseifici artigianali della zona tipica alimentati dal latte prodotto nelle appena
3348 stalle rimaste nel 2014, dove si alleva-
no 245 mila vacche. Il tutto vale complessivamente quasi 4 miliardi di fatturato con il
Grana Padano che si colloca al vertice delle
produzioni italiane tutelate dall’Unione Europea con un volume di affari che vale 1,5
miliardi al consumo nazionale e 530 milioni
mentre il Parmigiano Reggiano si colloca al
secondo posto con 1,5 miliardi al consumo
nazionale e 460 milioni all’export.
I compensi riconosciuti ai caseifici e agli allevatori per il Parmigiano Reggiano sono precipitati al di sotto dei costi di produzione ed
ora il mondo produttivo si trova a fronteggiare
una situazione di crisi più grave del terremoto
che tre anni fa aveva fatto crollare a terra migliaia di forme e distrutto stalle e magazzini.
Nell’ultimo anno il prezzo pagato ai produttori di Parmigiano Reggiano è diminuito del
20 per cento nel giro di dodici mesi, passando
dai 9,12 euro del gennaio 2014 ai 7,31 euro di
fine dicembre 2014.
A differenza, il prezzo di vendita ai consumatori italiani è calato appena del 4 per cento
con effetti negativi sugli acquisti degli italiani.
Kit per fare il 'falso Parmigiano'
Annunci economici
• inviate i vostri annunci a: [email protected]
Vendesi cancello in ferro 5,30 mt., 2 ante.
Tel. 0161.404115
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Spaccalegna - Erpice finlandese a tre
file con ancore - Mulino cereali “Invincibile”.
Tel. 345.7661442
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi spandiconcime “Malanca” 800, doppia
ventola in acciaio, apertura idraulica.
Tel. 338.6021134
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Trapano a colonna perfettamente funzionante con varie punte a trifase - Taglierina a
disco trifase diam. 35 - Piccolo Quad 48 cilindrata. Per tutto prezzo trattabile.
Tel. 338.7094911 / 015.2493019
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo erpice per prati su sollevamento con larghezza lavoro 5 mt. e larghezza su strada 3 mt.
Prezzo trattabile.
Tel. 338.4894369
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo scooter MBK Ovetto, 50cc in ottimo stato.
Tel. 342.1972181
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cercasi trattore FIAT 110/90 DT usato in buono
stato. Tel. 333.3484734
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Offresi prestazioni d’opera, ex coltivatore di
cereali con esperienza decennale coltivazione
riso, esperienza con trattori, trebbiatrici, puntatori laser, macchine operatrici, movimento terra,
patente C + C.Q.C. + A.D.R., partita IVA (possibilità fatturazione), disponibilità (anche a distanza)
settimanale / stagionale.
Tel. 347.2653961
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: 2 corone con rulli per Laverda 3790 - 2
coclee lungh. 6 e 7 mt, diam. 14 - 120 balottini
di fieno - Scraper 2 m2 meccanico.
Tel. 340.2569459
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo per cessata attività impastatrice per salumi lt.100, tutta in acciaio inox, trifase 380V,
macchina professionale in ottime condizioni.
Tel. 348.0016116
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo per cessata attività tritacarne diam.22,
trifase 380V, tutta in acciaio inox, montata su
carrello inox.
Tel. 347.1241808
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo falciatrice BCS, larghezza di taglio m 1,27
in ottime condizioni
. Tel. 329.8894457
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cercasi socio con meno di 40 anni per acquisto azienda agricola tramite ISMEA o piccola
proprietà contadina, in varie zone d’Italia. Tel.
340.2128064
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Vendesi caldaia a legna da 52.000 calorie.
Prezzo da concordare.
Tel. 0161.840418 - 338.1153254 (ore pasti)
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo fieno in ballette e balloni a 10 € a quintale, a Novara.
Tel. 338.4256889
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo n. 10 damigiane da lt. 34 a € 8,00 cadauna.
Tel. 338.6115417
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo mietitrebbia Claas 114 revisionata con
motore nuovo di 200 ore.
Tel. 335.6576440
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi legna da ardere di acacia.
Tel. 338.9939143
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Causa cessata attività nel settore ortofrutticolo,
vendesi atomizzatore “Caffini” Trend 800, omologato stradale, 800 lt., ugelli alta/bassa pressione, premiscelatore, ottimo stato. Astenersi
perditempo.
Tel.338.2685690
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Aratro reversibile “Kverneland” VD100
variabile completo di memoria e ruote profondità - Scraper semi-idraulico.
Tel. 349.6718762
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Per cessata attività vendesi: Cardano per fresa
- Rullo per argine con spostamenti idraulici - Tornio da ferro tipo GIANA 200 con mandrini autocentranti - Camioncino “Nissan” con cassonetto
intelaiato, anno 1994, km 127.000.
Tel. 0161.310286 (ore pasti)
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi avena per cavalli in sacchi da 25 chili a
Euro 10 caduno.
Tel. 338.9303522
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi in Villareggia (TO) zona centrale, fabbricato di civile abitazione, su due livelli, cantina
interrata, cortile, giardino e basso fabbricato
annesso, abitabile 150 mq. Trattativa privata,
no agenzia. Vendesi inoltre terreni in Villareggia
(TO) e Moncrivello (VC).
Tel. 345.8832357
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo becco meticcio.
Tel. 339.830056 (ore pasti)
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo: Mietitrebbia “Claas” 86 versione riso
con cabina e trinciapaglia - Girello “Barbieri”, apertura idraulica, 1000 lt., portato. Tel.
331.8970726
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cerco: mietitrebbie “Laverda”, “Claas” e “New
Holland”, riso, mais, grano - Imballatrici per ballette piccole. Tel. 331.8970726
• DAL TERRITORIO
LUTTI
Il 24 gennaio 2015 è mancato all’affetto dei
suoi cari il nostro associato GIUSEPPE GIULIANO di Livorno Ferraris. Lo piangono la moglie, i figli, parenti e amici tutti. Ad essi giungano le condoglianze della Coldiretti.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Cerco trattori, mietitrebbie e attrezzatura agricola. Tel. 333.8953209
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi fabbricato in Alta Valsesia con 600 mq
di terreno di pertinenza adatto anche per agriturismo o b&b composto da - piano terra: cucina,
stalla e porticato; 1° piano: 3 locali + ballatoio;
2° piano: 3 locali + ballatoio; cantina e sottotetto
semi-aperto. Prezzo interessante.
Tel. 347.4209562
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi: Ruote in ferro risaia da 1600 per Fiat
serie 80 e 90 nuove - Falciatrice “BCS” a 4 tamburi - Aratrone con spostamento idraulico - Botte
per portare acqua, 2.000 lt. con targa - Spianone “Fontana” con pistone idraulico mt.3 h. 70
nuovo - Aprisolco “Maletti” braccio lungo e altro
con braccio normale - Aprisolco “Rimat” braccio lungo con fresa frontale da 400 mm - Trincia
stocchi “Tarup” 160 - Trincia erba “Bruni” braccio 5 mt. - Carro “Scalvenzi” 2 ruote ribaltabile
3x2 sponda 1 mt. non omologato - Erpici rotanti
e frese.
Tel. 340.6686066
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi terreni a Livorno Ferraris (VC): 6 appezzamenti agricoli riso e asciutto per totale 9 ha
circa con prezzi da valutare; 1 appezzamento
terziario, commerciale, artigianale di 1,7025 ha
al prezzo catastale di € 13,50/mq.
Tel. 338.8255262
e-mail: [email protected]
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Per cessata attività, vendesi: Trattore “Fiat” 880
cinque cilindri, con pattini nuovi, gommato nuovo - Trattore “Lamborghini” 754 - Trattore “Fiat”
640 - Essiccatoio “Bertona”, 130 ql. completo
con pulitore “Canotti” - Botte diserbo “Luparia”,
700 lt. certificata - Aprisolco “Maletti” - Rullo argini - Aratro “Vogelnot” quadrivomero - Aratro
“Cantone” trivomero - Soffione per trasporto
risone - Coclea carrellata diam. 160 - Attrezzi
vari.
Tel. 333.4666280
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendo rimorchio “Testore” ribaltabile con 4
ruote, prezzo trattabile. Tel. 0161.96172 /
339.2206122
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vendesi a Prato Sesia terreno agricolo di circa
20.000 metri, ottima esposizione, pianeggiante,
recintato.Tel. 347.5601388
pag. 31