USO E MANUTENZIONE ZINCATURA A CALDO

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USO E MANUTENZIONE ZINCATURA A CALDO
USO E MANUTENZIONE
ZINCATURA A CALDO
ZINCATURA
BRESCIANA
Zincatura Bresciana è un’azienda italiana di riferimento specializzata nella zincatura a caldo. Fondata nel 1960 a Verolanuova in provincia di Brescia, l’azienda
oggi opera su un’area di 70mila metri quadrati, di cui 20mila di magazzino al coperto, impiegando una squadra di 100 dipendenti. Innovazione tecnologica e politiche di rispetto dell’ambiente contraddistinguono il percorso intrapreso dall’azienda, una realtà che opera nel mercato italiano con alcune presenze importanti
nel mercato estero e si distingue per la cura, la qualità e l’attenzione al processo
di lavorazione grazie a cui nascono prodotti eccellenti.
PERCHÉ
UN MANUALE
D’USO?
Zincatura Bresciana si prende cura dei suoi clienti cercando di assicurare un servizio puntuale, attento e ottimale per ogni esigenza e richiesta.
Questo manuale d’uso nasce per guidare il cliente nella preparazione del materiale prima della zincatura, affinché il risultato finale della lavorazione sia il più
possibile rispondente alle aspettative ed esigenze del cliente.
CERTIFICAZIONI
Zincatura Bresciana è certificata UNI ISO 9001. L’azienda ha inoltre portato a
termine un importante processo di certificazione DAS t 022, 8, attribuito dall’ente
tedesco I.F.O. Il bagno di zincatura è rispondente ai requisiti richiesti dal D.M. 6
aprile 2004 n. 174, idoneo quindi a essere utilizzato negli impianti di captazione,
adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano.
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Zincatura Bresciana
CAPITOLO
1
PREDISPOSIZIONE ALLA ZINCATURA A CALDO.
Fori di sfiato e drenaggio.
L’ottenimento di un rivestimento di qualità è subordinato alla realizzazione ed
al dimensionamento di fori con la duplice funzione di sfiato per aria e drenaggio
delle soluzioni di processo e dello zinco in eccesso.
TABELLA 1: DIMENSIONI MINIME DEI FORI DI SFIATO E DRENAGGIO CON
PROFILI APERTI
Dimensione caratteristica
Ø del foro (mm)
<25
25 ÷ 50
50 ÷ 100
100 ÷ 150
>150
≥ 10
≥12
≥16
≥20
≥25
Figura 1
Foratura profili aperti.
Figura 2
Esempio di foratura del profilo principale.
I fori possono essere anche di diversa
forma.
Uso e manutenzione
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Figura 3
TABELLA 2: DIMENSIONI MINIME DEI FORI DI SFIATO E DRENAGGIO PER
ARTICOLI TUBOLARI
Base +altezza della sezione (cm)
≥ 61
41 ÷ 61
20 ÷ 41
<20
Area della foratura rispetto
all’area della sezione (%)
25%
30%
40%
aperto
Figura 4
Esempio di foratura di capriata con profili trasversali tubolari.
Da preferire
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Non consigliato
Uso e manutenzione
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Figura 5 - Corrimano
Anche per i corrimano possono verificarsi casi (solamente estetici) in cui occorre
limitare il numero dei fori-vedi figura 5.
Figura 9 - Consigli realizzativi per i boiler ed i serbatoi per l’applicazione
della zincatura a caldo.
Da preferire
Figura 6 - Corrimano
Due esempi di foratura di corrimano e sua direzione di immersione (ad ogni lettera corrisponde un foro).
Non consigliato
TABELLA 4: DIAMETRO DEI FORI DI SFIATO PER AREE SOVRAPPOSTE
CON ACCIAIO DI SPESSORE S MINORE O UGUALE A 12 MM
Area sovrapposta (cm2)
Fori di sfiato
Tratto non saldato
< 100
100 <s<400
400<s<2500
Per ogni incremento di 2500
Nessuno
10 mm
12 mm
18 mm
Saldatura continua
25 mm
50 mm (2x25 mm)
100 mm (4x25 mm)
TABELLA 5: DIAMETRO DEI FORI DI SFIATO PER AREE SOVRAPPOSTE
CON ACCIAIO DI SPESSORE S MAGGIORE DI 12 MM
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Zincatura Bresciana
Area sovrapposta (cm2)
Fori di sfiato
Tratto non saldato
<< 100
100 <s<400
400<s<2500
Per ogni incremento di 2500
Nessuno
Nessuno
12 mm
18 mm
Saldatura continua
Saldatura continua
50 mm (2x25 mm)
100 mm (4x25 mm)
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Figura 10
Da preferire
Non consigliato
CAPITOLO
2
PERCHÈ I MANUFATTI VANNO
ADEGUATAMENTE FORATI.
Figura 12 - Esempio di scatolato non forato.
Figura 11
Da preferire
Non consigliato
Figura 13 - Esempio in cui la mancanza di foratura
adeguata porta ad una immersione non completa
dei manufatti.
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Uso e manutenzione
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In queste immagini, si vede l’effetto della mancata predisposizione dei fori. I pezzi sono esplosi in vasca di zincatura a causa delle fortissime pressioni generate
dalla rapida evaporazione delle soluzioni acquose di processo intrappolate nelle
cavità chiuse. In simili circostanze, oltre ad un danneggiamento dei manufatti e
dell’impianto di zincatura, si espongono gli addetti alla vasca di zinco ad un elevato rischio per la loro incolumità.
TABELLA 6: SCELTE DEGLI ACCIAI
Caratteristiche del
rivestimento
Normativa UNI
EN ISO 14713
CATEGORIA A
Si ≤ 0,04%
P < 0,02%
Per acciai laminati
a freddo queste
caratteristiche sono
osservate quando
la composizione
dell’acciaio
soddisfa la formula:
Si+2,5P≤0,04%
CATEGORIA B
Acciai di questa categoria o
classe determinano rivestimenti 0,14 < Si ≤ 0,25%
regolari ma con spessori magP < 0,035%
giori, compresi fra 120 e 220
µm. L’aspetto appare ancora
brillante.
Acciai di questa categoria o
CATEGORIA C
classe rientrano nell’intervallo
0,04 < Si ≤ 0,14%
di sandelin e possono formare
rivestimenti rugosi e spessi qualche centinaio di µm.
Talvolta possono risultare poco
resistenti ai danni da movimentazione.
Acciai di questa categoria o
classe tendono ad ottenere
rivestimenti regolari con
superfici brillanti.
La struttura del rivestimento
include lo strato esterno di
zinco. Spessori compresi fra 60
e 100 µm
Acciai di questa categoria o
classe possono formare un
rivestimento con uno spessore
da elevato a molto elevato
con aspetto che va dal grigio
chiaro al grigio scuro con o
senza caratteristica comparsa
di celle o aspetto a “ragnatela”.
Tale rivestimento puo’ risultare
fragile.
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CATEGORIA C
0,04 < Si ≤ 0,14%
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Classe di
reattività
dell’acciaio
secondo silicio e
fosforo
CLASSE 1
Si ≤ 0,04%
P ≤ 0,02%
CLASSE 2
0,14 < Si ≤ 0,22%
P < 0,02%
CLASSE 3
0,04 < Si ≤ 0,14%
oppure
P > 0,025%
IPER-SANDELIN
Si > 0,22%
P < 0,02%
Esempi di differente composizione chimica dell’acciaio.
CAPITOLO
3
IL TAGLIO LASER
Durante il taglio laser sugli spigoli si viene a formare uno strato di ossido persistente che, in qualche caso, risulta molto sottile ma estremamente aderente
all’acciaio e peggiora drasticamente l’aderenza dello strato di zinco che viene
successivamente depositato. Inoltre sugli spigoli, a causa delle alte temperature
raggiunte nell’operazione di taglio, si avrà un’alterazione della struttura del metallo (indurimento/formazione di martensite) che andranno a complicare ulteriormente il processo di zincatura.
Una soluzione possibile è quella di effettuare una leggera azione abrasiva di tipo
meccanico sugli spigoli prima della zincatura (smerigliatura).
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Zincatura Bresciana
Uso e manutenzione
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CAPITOLO
4
Vedi esempio precedente.
EFFETTI DELLE IMPURITÀ PRESENTI SUL MATERIALE
GREZZO PRIMA DELLA ZINCATURA A CALDO
Il materiale verniciato impedisce allo
zinco di reagire con l’acciaio.
Le scritte con il pennarello indelebile
sono dannose per il processo di zincatura.
L’utilizzo di spray antiscorie (antispatter) è sconsigliato e qualora fosse indispensabile se ne raccomanda la rimozione meccanica dopo la saldatura, in
quanto la pellicola siliconica che impedisce alle scorie di attaccarsi all’acciaio, impedisce anche allo zinco di penetrare nella superficie dell’acciaio.
Risultato della zincatura su manufatti
in cui erano presenti scritte di pennarello indelebile.
I residui oleosi di lavorazioni precedenti (perforatrice automatica) hanno lo
stesso effetto dell’esempio precedente.
In presenza di adesivi, oltre alla loro
asportazione, si deve pulire meccanicamente la superficie di acciaio su cui
erano applicati.
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ZINCATURA BRESCIANA
Via della Meccanica, 3
25028 Verolanuova
Brescia
[email protected]
www.zincaturabresciana.it
Zincatura Bresciana è una società del