La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 297
Transcript
La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 297
IL NUMERO 297 1-12.qxp_IL NUMERO 181 2/11 14/10/16 08:34 Pagina 2 AUTOFFICINA CARBONIA di Diana Donatello + chilometri - salati Via Roma P.zza Matteotti InstallazIone ImpIantI Gpl a paRtIRe Da € 800 loc. sirai - Carbonia - tel. 0781 1986387 del Sulcis Iglesiente CARBONIA Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale Anno XXI - N° 297 Cell. 329 4338541 - mail: [email protected] !$$ # $!#""#!$" #$#"$"!$# # ###$! ! # "$ #$""#$!!$##$!$$ #!"$" 14 Ottobre 2016 Nel dopoguerra le lotte per il riconoscimento del diritto al lavoro hanno segnato profondamente la storia del Sulcis Iglesiente «Vogliamo restare nella nostra Isola» D Oggi i simboli della “resistenza” sono i lavoratori di Alcoa ed Eurallumina ma il territorio chiede anche nuovi progetti di lungo respiro. all’inizio del secolo scorso il Sulcis Iglesiente ha scritto le pagine più significative delle lotte per il lavoro sviluppatesi in Sardegna, che si ripetono a distanza di alcuni decenni, al tramonto di ogni modello di sviluppo. I meno giovani ricordano la profonda crisi seguita alla chiusura delle miniere di carbone, che spinse decine di migliaia di lavoratori ad emigrare in Germania, Francia, Belgio e Svizzera, prima dell’avvio dei primi insediamenti nel nascente polo industriale di Portovesme. La grande industria gestita dalle Partecipazioni Statali ha restituito al territorio una fase di tranquillità sociale durata circa trent’anni, fino a metà degli anni ‘90, quando alle prime avvisaglie di crisi, per allungare il ciclo produttivo, è stata scelta la strada delle privatizzazioni. Con i privati i livelli occupativi hanno iniziato a scendere ed il territorio si è trovato impreparato a “parare il colpo”, perché la politica, colpevolmente, non ha creato le basi per costruire un’alternativa credibile nel breve e medio periodo. La situazione di crisi è andata via via sempre più aggravandosi e quando, prima Eurallumina, poi Alcoa, hanno abbandonato Portovesme, la situazione è precipitata. Oggi il Sulcis Iglesiente è in ginocchio e le azioni messe fin qui in atto per consentirgli di rialzarsi, affidandosi ancora alla grande industria, si sono rivelate finora insufficienti. I tempi della politica sono sempre lunghi, troppo lunghi, per dare risposte adeguate ai bisogni di un territorio ferito e, in molti casi, disperato. Il Governo deve intervenire subito per dare risposte ai lavoratori espulsi dal ciclo produttivo e prospettive ai nostri giovani, fermandone la fuga dalla loro terra (rattrista ancora il ricordo dell’emigrazione dei nostri genitori negli anni ‘50 e ‘60). Oggi più di allora «vogliamo restare nella nostra Isola». Giampaolo Cirronis ALL’INTERNO Con “Dott. Pietro” Gianni Morandi “promuove” il Sulcis A Sant’Antioco è iniziata la corsa per il dopo-Corongiu Il Carbonia vola sia in campionato sia in Coppa Italia Pagina 5 Pagina 7 Pagina 11 CONCESSIONARIA E SERVICE Via Nazionale - Zona PIP 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324 Via Roma, 51 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943 Via Bacco, 14 09030 ELMAS - CAGLIARI Tel. 070 242184 Via Parigi zona nord 09170 ORISTANO Tel. 0783 3766 www.laiautomobili.com Cucina tipica sarda e specialità di mare IL NUMERO 297 2-11.qxp_IL NUMERO 181 2/11 14/10/16 08:10 Pagina 1 2 Anno XXI • N° 297 • 14 Ottobre 2016 La Provincia del Sulcis Iglesiente Dopo un durissimo braccio di ferro tra i partiti di maggioranza, la Giunta ha scelto il ligure Fulvio Moirano per la guida della Asl unica La sanità sarda è giunta ad un punto di svolta F Nel Sulcis Iglesiente è esplosa la rivolta dei sindaci che accusano la Giunta di non dare risposte alle legittime richieste del territorio. ulvio Moirano è il direttore generale dell’Azienda per la tutela della Salute. La scelta, maturata per un percorso breve ma molto accidentato per le forti opposizioni emerse nella maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Pigliaru, passa attraverso un passaggio intermedio che è quello di direttore generale della Asl 1 di Sassari, che entro il 31 dicembre 2016, incorporerà le sette aziende sanitarie della Sardegna. Fulvio Moirano, 63 anni, di Quiliano (provincia di Savona), è dal luglio 2014 direttore generale dell’assessorato della Sanità della Regione Piemonte, dopo aver diretto dal 2009 al 2014 Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari. In passato è stato commissario dell’IRCCS Ifo di Roma e dell’IRCCS Spallanzani. «Si tratta di un grande e stimato professionista, con competenze in sanità che pochissimi possono vantare - ha dichiarato il presidente della regione Francesco Pigliaru -. La sfida che stiamo portando avanti è difficile e ambiziosa: vogliamo migliorare rapidamente i conti ma, soprattutto, la qualità della sanità per i nostri cittadini. Per farlo avevamo promesso che avremmo cercato la persona più adatta per affrontarla e vincerla. Oggi siamo orgogliosi di aver mantenuto questa fondamentale promessa e ciò - ha concluso il presidente Pigliaru - anche grazie anche alla piena disponibilità e collaborazione dimostrata dalla Regione Piemonte e dal presidente Sergio Chiamparino in particolare.» La Giunta ha nominato Graziella Pintus direttore generale dell’Azienda ospedaliera Brotzu; Giorgio Sorrentino, con la piena intesa dell’Università di Cagliari, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari; e, infine, d’intesa con il Rettore dell’Università di Sassari, Massimo Carpinelli, Antonio D’Urso, 54 anni, catanese, per la guida della Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari. La scelta di Fulvio Moirano è stata commentata con soddisfazione dal capogruppo PD Pietro Cocco e dal consigliere PD Gigi Ruggeri, mentre sono arrivate pesanti critiche dai consiglieri di opposizione Ignazio Locci (FI), Edoardo Tocco (FI), Gianluigi Rubiu (UDC), Michele Cossa (Riformatori sardi), ma l’attacco più duro al presidente Pigliaru è arrivato alla vigilia della riunione di Giunta che ha ufficializzato la scelta, dall’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, leader del Partito dei Sardi, in un intervento pubblicato nel suo blog “Sardegna e Libertà - Magazine”. «Mentre una persona si fa un mazzo tanto, nel frattempo accade che arriva Moirano - ha scritto Paolo Maninchedda -, ma non in colloqui diretti fra assessori, no, così sarebbe troppo democratico e volgare, troppo ordinario, arriva oggi dagli organi di stampa e nei giorni scorsi dal gossip dei corridoi e da qualche gentile confidenza di qualche raffinato collega della Giunta. Lo schema, di una violenza degna delle spade insanguinate del Settecento, sempre accompagnate da cipria e vasellina, è che prima si inchioda per benino il prigioniero, poi gli si chiede di dialogare. E, infatti, il prigioniero ripercorre a memoria tutto il turpiloquio appreso sui banchi di scuola e non trova la parola giusta da dirsi, ma consuma gli affetti, quelli li consuma fino in fondo. Prima di tutto la verità. Mesi fa il Presidente ci aveva, come dire, scandagliato sul curriculum di Moirano che è oggettivamente indiscutibile, ma è anche vero che noi avevamo detto e continuiamo a dire che esistono in Sardegna le risorse umane, culturali e professionali per affrontare la sfida audace della Asl unica, ossia di una del manager della Asl unica, nel Sulcis Iglesiente è esplosa la rivolta dei sindaci contro le scelte della Giunta regionale, tradotte in atti concreti dal commissario della Asl 7 Antonio Onnis. Prima lo strappo nell’ultima riunione della conferenza socio-sanitaria, con le dimissioni del presidente e del segretario dell’assemblea dei sindaci, Antonello Pirosu e Marco Antonio Piras, sindaci di Villaperuccio e Tratalias, poi la riunione dei sindaci, nel corso della quale è stato deciso di chiedere un incontro urgente con il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, per affrontare le emergenze del sistema sanitario del Sulcis Iglesiente. Durissimi gli interventi dei sindaci presenti, ad iniziare da quello di Antonello I sindaci riuniti per decidere la linea da seguire per difendere i servizi sanitari. Asl, voluta contro la nostra posizione, di 24.000 km/quadrati e di un milione e mezzo di abitanti, che agirà in territori con orografia, infrastrutturazione e istruzione assolutamente diseguale. I giornali dicono che Moirano è una scelta del Presidente ed è vero; noi la subiamo per ragion di Stato, come abbiamo subito la Asl unica e vigileremo su come il differenziale curricolare si tradurrà in un differenziale di risultato. Nel frattempo tutto ciò che avevamo detto sulla sanità sarda si sta avverando ed è uno scenario tutt’altro che rassicurante, sia in termini finanziari che di servizi; nel frattempo, ovviamente, la Versailles delle siringhe ha già prenotato contee e marchesati, baronie e viscontati in camice bianco, sempre però ostentando in pubblico il candido volto delle vergini immacolate. A noi piacciono le donne praticanti, quelle che amano la vita e rimangono caste (concetto troppo complesso per la volgarità dei tempi, che mi riservo di spiegare in un sermoncino domenicale su che cosa sia realmente la castità, che è cosa diversa dall’astinenza). Noi siamo convinti che le grandi riforme hanno bisogno di profonde conoscenze, di grandi capacità di dialogo, di impegno di tutta la classe dirigente per raggiungere il risultato. Noi vogliamo trasformare la classe dirigente sarda in classe dirigente di Stato; non la odiamo; non la disprezziamo e vogliamo lavorarci. Su questi temi - ha concluso Paolo Maninchedda - ci si confronterà, in pubblico però, non in privato.» Mentre le forze politiche si confrontavano e si scontravano sulla scelta Pirosu che ha motivato il suo gesto, le dimissioni dalla carica di presidente dell’assemblea, con la mancanza di risposte da parte della Regione e del commissario della Asl 7 alle legittime rivendicazioni avanzate negli ultimi mesi. è stata sottolineata, in particolare, la mancata risposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru alla richiesta di incontro avanzata dai 23 sindaci e la mancata corrispondenza tra gli impegni assunti e i fatti realizzati da parte del commissario Antonio Onnis. Nel corso dell’incontro (al quale erano presenti i sindaci di Carbonia Paola Massidda, Iglesias - Emilio Gariazzo, Fluminimaggiore - Ferdinando Pellegrini, Piscinas - Mariano Cogotti, Musei - Antonello Cocco, San Giovanni Suergiu - Elvira Usai, Buggerru - Laura Cappelli, Narcao - Danilo Serra, Perdaxius - Gianfranco Trullu, Villaperuccio - Antonello Pirosu, e due assessori di Domusnovas e Gonnesa, Angelo Deidda - vicesindaco e Federica Olla) sono emersi i problemi legati alla mobilità passiva, cresciuta ancora negli ultimi mesi, ai ritardi nella sistemazione dei servizi al CTO di Iglesias dopo il trasferimento dall’ospedale Santa Barbara, alla trascuratezza delle piccole strutture periferiche, ai tagli di numerosi servizi ed altro ancora. Nella richiesta di incontro al presidente Pigliaru sono stati evidenziati i dieci punti più critici del sistema sanitario nel territorio, quasi tutti già presenti nel cronoprogramma stilato tempo fa dal commissario Antonio Onnis che i sindaci denunciano in larga parte non ancora realizzato. Giampaolo Cirronis Dopo poco più di due mesi, primo cambio nella Giunta Massidda A Arianna Vinci ha lasciato le Politiche sociali, al suo posto è arrivata Loredana La Barbera Carbonia, a distanza di poco più di due mesi dal suo insediamento, la Giunta Massidda ha perso il primo pezzo: Arianna Vinci, 44 anni, assessore delle Politiche Sociali, Politiche del Lavoro e Politiche della Casa, si è dimessa. «L’assessore Arianna Vinci mi ha comunicato le sue dimissioni - ha annunciato Paola Massidda -. Alla base della sua scelta, così come riportato testualmente nella lettera: “I motivi di questa mia decisione sono di natura strettamente personale e non hanno alcuna attinenza con la attività politica condotta dalla maggioranza fin dal suo insediamento. Certa di essere stata, seppur nel breve periodo, all’altezza del compito, di aver corrisposto alle tue aspettative e di aver svolto un lavoro soddisfacente per la collettività, ti auguro buon lavoro”.» Sulle dimissioni di Arianna Vinci si sono scatenate roventi polemiche tra maggioranza ed opposizione e Arianna Vinci ha inviato una lettera agli amministratori e agli attivisti del Movimento 5 Stelle. «Carissimi, in queste ore per me difficili e in seguito a gravi problemi familiari, con enorme dispiacere ho dovuto rassegnare le mie dimissioni dalla Giunta della quale sono onorata d’aver fatto parte. Ho incontrato delle persone straordinarie: il Sindaco, i colleghi Assessori, i Consiglieri, fino all’ultimo degli Attivisti, per estenderlo a quelle meravigliose persone che con me hanno lavorato con me in questi mesi. A voi tutti rivolgo ben più che un formale affettuoso saluto ed incoraggiamento. A voi va il mio grazie. Tuttavia, inaspettatamente, ho dovuto registrare anche un vero e proprio atto di sciacallaggio politico da alcuni esponenti politici di questa bellissima città, i quali, fregandosene altamente delle motivazioni, non hanno minimamente esitato a tentare di lucrare un miserabile strapuntino di professione di psicologa, psicoterapeuta e mediatrice sistemico relazionale. è componente del Consiglio dell’Associazione A.I.M.S. Associazione Italiana Mediatori Sistemici della MacroRegione Centro Sud e socio professionista come psicologa e mediatrice del Centro Clinico di Mediazione Sistemica Kairos Iefcostre Onlus di Cagliari. Ha maturato esperienze didatti- Arianna Vinci. Loredana La Barbera. consenso, dando addirittura per “certi” inesistenti contrasti di natura politica tra me e il Sindaco Paola Massidda... In queste ore ho ricevuto tanti attestati di stima, di incoraggiamento, di vicinanza e di affetto. E ho apprezzato anche il silenzio.» Cinque giorni dopo le dimissioni di Arianna Vinci, Paola Massidda ha affidato le deleghe vacanti a Loredana La Barbera. Nata a Modena il 9 novembre 1960, Loredana La Barbera è residente a Carbonia, dove svolge la che nelle scuole pubbliche e presso Enti di Formazione anche in qualità di tutor, finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro ed alle tecniche di comunicazione e relazione. Ha partecipato inoltre come relatore a numerosi convegni di psicologia e medicina a livello nazionale ed ha curato l’esecuzione di alcune indagini scientifiche sull’età evolutiva, in collaborazione con l’Università di Cagliari e Parma, che sono state anche oggetto di pubblicazione. www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com Il Partito Democratico vive una fase politica molto delicata N Luca Mereu, Antonio Fanni e Marco Murru hanno lasciato gli incarichi di partito on si placano i malumori all’interno del Partito Democratico, anche a livello locale, nel Sulcis Iglesiente. Si sono dimessi i segretari cittadini dei circoli di Sant’Antioco e San Giovanni Suergiu, Luca Mereu e Antonio Fanni. «Dopo un’accurata riflessione personale - scrive Luca Mereu - rassegno le mie dimissioni, in forma irrevocabile, da ogni carica ricoperta all’interno del Partito Democratico, nella fattispecie da segretario cittadino del circolo di Sant’Antioco e da membro della segreteria provinciale.» Teatro Massimo di Cagliari, nel corso del quale 250 giovani hanno chiesto un congresso straordinario del partito, possibilmente prima del referendum costituzionale. C’è chi, dunque, tra i giovani del Partito Democratico, pur deluso dalla gestione del partito nell’Isola, dopo le recenti pesantissime sconfitte alle elezioni amministrative, ha scelto di portare avanti una battaglia di cambiamento al suo interno e chi, viceversa, come Luca Mereu ed altri prima di lui (un anno fa, Sara Marrocu, vicepresidente dell’Assemblea regionale e segretaria del circolo di Portoscuso), ha deciso di lasciare il parecchi anni alla guida del Pd, lasciare spazio ad altre figure.» Il 26 settembre s’è dimesso anche Marco Murru, segretario del circolo di Carbonia. «Dopo una sconfitta elettorale, si apre la fase della riflessione; la sconfitta elettorale a Carbonia ha una valenza storica non trascurabile perché, dopo circa 70 anni di governo della città, questa per la prima volta è governata da schieramenti politici diversi da quelli riconducibili alla sinistra o al centrosinistra.» «Compio questa scelta in piena autonomia e con serenità - aggiunge Marco Murru -. ll discorso investe Peppino La Rosa ha lasciato la guida del partito a Francesco Loi L L’ex sindaco di Musei è il nuovo coordinatore dei Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente ’ex sindaco di Musei Francesco Loi è il nuovo coordinatore dei Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente. Francesco Loi, 45 anni, laurea in Scienze infermieristiche, dipendente della Asl 7 all’ospedale Sirai di Carbonia, già sindaco di Musei per 10 anni e prima ancora consigliere e quindi assessore; già presidente dell’Unione dei comuni “Metalla e Mare” comprendente i comuni di Musei, Domusnovas, Villamassargia, Narcao, Fluminimaggiore, Gonnesa e Buggerru, è stato eletto per acclamazione nella riunione convocata il 21 settembre, su proposta del coordinatore uscente Peppino La Rosa. Luca Mereu. Francesco Loi. Peppino La Rosa. Antonio Fanni. «Auspico che il Partito Democratico si riappropri finalmente di quel ruolo fondamentale di forza progressista del centrosinistra - aggiunge il segretario dimissionario - in modo finalmente credibile agli occhi degli elettori, soprattutto di quelli del nostro martoriato Sulcis Iglesiente.» è di qualche giorno prima il battesimo di “Agorà - Energie Democratiche”, movimento interno al Pd che si propone di mettere in circolo le nuove energie del partito, al Marco Murru. partito. Antonio Fanni, a San Giovanni Suergiu, s’è dimesso senza sollevare polemiche. «Le mie dimissioni - dice Antonio Fanni - sono un atto dovuto, giunte a seguito della sconfitta elettorale, senza polemiche o remore nei confronti del mio gruppo dirigente. In questo momento di gravi difficoltà in cui versa il Paese, preferisco lasciare i miei ruoli partitici per occuparmi principalmente delle questioni locali. È giusto, dopo Lino Longu. il PD e la sua classe dirigente nella loro interezza. Sul livello regionale le cose non vanno meglio un partito da mesi inchiodato sulla questione della nomina del segretario, un partito ostaggio di dinamiche totalmente autoreferenziali.» Lino Longu, 60 anni, intanto, è il nuovo segretario del circolo del Partito Democratico di Sant’Antioco. Sarà un segretario pro tempore, in quanto rimarrà in carica sino al prossimo congresso cittadino del partito. Giampaolo Cirronis IL NUMERO 297 3-10.qxp_IL NUMERO 181 3/10 13/10/16 10:12 Pagina 2 Anno XXI • N° 297 • 14 Ottobre 2016 3 La Provincia del Sulcis Iglesiente Con le vertenze Eurallumina e Alcoa ancora aperte, crescono le preoccupazioni anche sul futuro della Portovesme srl La crisi coinvolge l’intero polo industriale D Per Alcoa il Governo cerca un compratore, l’Eurallumina attende le autorizzazioni, la Portovesme l’ok per la nuova discarica. opo aver travolto Eurallumina ed Alcoa, chiuse ormai da diversi anni, con prospettive di rilancio ancora da concretizzare, la crisi del polo industriale di Portovesme ora rischia di coinvolgere anche il terzo grande stabilimento: la Portovesme srl. In questo caso, oltreché all’annoso problema del costo dell’energia, l’emergenza è legata allo smaltimento dei rifiuti di produzione e alle autorizzazioni per l’ampliamento della discarica di Genna Luas e, vista l’ormai limitata capacità, per la realizzazione della nuova discarica che dovrebbe assicurare una prospettiva di medio-lungo periodo. La scorsa settimana si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali ed i rappresentanti della Portovesme srl, presente la Confindustria della Sardegna Meridionale, sulle prospettive di sviluppo dell’azienda. La Portovesme srl ha informato dell’avvenuta approvazione preliminare del budget 2017 e dei relativi investimenti ed ha segnalato che la pianificazione del futuro produttivo presenta significative incertezze legate ad alcune importanti criticità che rischiano di compromettere la continuità produttiva degli stabilimenti. Al termine dell’incontro, è stato deciso di chiedere un incontro urgente al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, «per fare il punto della situazione e delineare un percorso certo, che scongiuri gli scenari che potrebbero andare a determinarsi». Nello specifico, nella richiesta di incontro fatta al presidente della Regione, sono state evidenziate le seguenti criticità: • la mancata attuazione delle modifiche dell’art. 39 del decreto legislativo 83/2012, così come attuato dal decreto ministeriale del 5 aprile 2013: le previste modifiche normative da parte del Governo che interessano 18 grandi industrie a livello nazionale, non risultano al momento ancora operative, determinando ulteriori incertezze sul costo dell’energia; • sull’autorizzazione alla realizzazione del IX argine della discarica di Genna Luas, la situazione si presenta estremamente critica e complessa, a causa della limitatissima capacità residua dell’attuale discarica e, in mancanza di autorizzazione del IX argine da parte degli organi regionali competenti, sarà necessario fermare gli impianti entro fine anno; • sull’autorizzazione per la nuova discarica di Genna Luas, la tematica è strettamente correlata con la prece- della Regione Sardegna per il progetto di ripresa produttiva. La RSU Eurallumina ha sollecitato ancora una volta un definitivo e positivo esito del procedimento in capo al servizio S.V.A. e all’ex provincia Carbonia Iglesias, con il rilascio delle autorizzazioni richieste. Per Alcoa la situazione è assai più incerta. Dopo la definitiva rinuncia della multinazionale svizzera Glencore all’acquisizione dello stabilimento, il Governo ha chiesto ad Alcoa di sospendere l’annunciato avvio dello smantellamento degli impianti di Portovesme e ulteriori 12-18 mesi per verificare tutte le strade per l’individua- L’area della discarica della Portovesme srl a Genna Luas. dente, in quanto il IX argine garantirà una limitata continuità produttiva che potrà essere superata solo con la autorizzazione della nuova discarica di Genna Luas che dovrà essere operativa entro la fine del 2017. Tali termini ristretti richiedono un processo decisionale tempestivo ed adeguato da parte delle istituzioni regionali che potrà essere assicurato solo attraverso un percorso supportato ed accompagnato da tutti i soggetti interessati. Sul fronte Eurallumina, sono state depositate ufficialmente le “integrazioni e gli studi richiesti dal servizio S.V.A. dell’assessorato dell’Ambiente zione di un compratore, periodo entro il quale, se non lo si troverà, «l’esecutivo si occuperà di smantellare lo stabilimento, mentre Alcoa sarà responsabile delle bonifiche». Il ministro Carlo Calenda, intanto, ha firmato l’inserimento del polo industriale di Portovesme nell’area di crisi complessa, sia per gli ammortizzatori che per le risorse da destinare a investimenti, consentendo in questo modo la concessione di ulteriori 12 mesi di ammortizzatori sociali per i lavoratori del Sulcis, oltre l’attuale scadenza prevista per la fine del 2016. Cantina Santadi Via Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel. e Fax 0781 950012 LATINIA Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna. Vino mediterraneo, caldo, solare che, servito a 10°-12° C, esalta il dessert e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa. Ha ricevuto il “Premio speciale” “miglior vino dolce dell’anno” 2002 e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso” Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux. Il ministero dell’Ambiente ha varato la riforma del Geoparco I La Consulta attacca duramente Tore Cherchi che replica: «La riforma del Parco è un fatto» ministri dello Sviluppo Economico, dell’Istruzione e della Ricerca ed il ministro per i Beni Culturali, hanno sottoscritto l’intesa con il ministro dell’Ambiente sul decreto di riforma del Parco Geominerario. Il presidente della Regione aveva già dato il suo assenso e anche la comunità del Parco si era espressa positivamente. I punti salienti della riforma sono la semplificazione della gestione e dei controlli ministeriali preventivi, il maggior ruolo delle istituzioni territoriali nella gestione, la partecipazione delle associazioni. Di fondamentale importanza, la riclassificazione del territorio del parco in sub aree in funzione della rilevanza storica e culturale. I controlli saranno graduati in coerenza con un drastico alleggerimento della burocrazia. Il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, che ha lavorato alla riforma per conto della Regione, ha espresso soddisfazione per il risultato «ottenuto grazie alla leale cooperazione fra istituzioni. Auspichiamo - ha aggiunto Tore Cherchi - che le istituzioni territoriali procedano rapidamente alle nomine e a tutti gli atti di competenza con l’obiettivo di rilanciare l’attività del Parco geominerario». La scorsa settimana la segreteria della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario (il cui coordinatore è Giampiero Pinna, ex consigliere regionale ed ex commissario del Parco Geominerario) ha attaccato duramente Tore Cherchi che ha replicato con toni altrettanto duri. «È una notizia che non prendiamo neppure in considerazione in quanto si tratta dell’ennesimo annuncio che la stessa persona diffonde periodicamente da 4 anni senza nessun risultato - ha scritto in una nota la segreteria della Consulta delle associazioni -. Il primo annuncio lo diffuse proprio 4 anni fa in occasione della sottoscrizione del così detto “Piano Sulcis” nel quale, solo dopo le proteste della Consulta delle associazioni, fu costretto a rimediare alla dimenticanza con l’inserimento all’ultimo momento del seguente impegno mai mantenuto... dare piena operatività in tempi stretti al Parco Geominerario. In realtà non si trattò di una dimenticanza ma di una scelta premeditata, in quanto per sollecitare la riforma del Parco Geominerario la Consulta delle Associazioni proprio in quel periodo mantenne per 400 giorni il presidio di Villa Devoto dove tutti i giorni sfilavano i veri padri di quel piano, Cappellacci, Cherchi e Oppi, con l’ex sindaco di Villamassargia a fare da megafono propagandistico ad un pianofarsa che si rivelò ben presto la minestra riscaldata delle vecchie scelte fallimentari da finanziare con fondi riciclati che non erano riusciti a spendere negli anni precedenti. In quella logica non poteva trovare posto il Parco Geominerario la cui istituzione era finalizzata ad aprire un nuovo orizzonte per il futuro del territorio attraverso la valorizzazione dell’immenso patrimo- nio storico, culturale e ambientale della millenaria epopea mineraria della Sardegna. Ma questa scelta proposta 20 anni prima dalle associazioni di volontariato e da tanti illustri ed illuminati cittadini non fu recepita con facilità dall’attuale coordinatore del Piano “Cappellacci-Cherchi-Oppi” che, dopo tante inutili sollecitazioni, fu costretto ad inserire nella legge finanziaria 2001 la norma istitutiva del Parco Geominerario, solo dopo la drammatica occupazione di Pozzo Sella e la mobilitazione popolare che sostenne quella lotta condotta sottoterra per 365 giorni. Per queste ragioni non possono essere credibili gli annunci delle stesse persone che hanno finora impedito che il Parco acquisisse un ruolo strategico per contribuire concretamente alla rinascita culturale, ha chiesto agli enti interessati (ministero dello Sviluppo economico, ministero dell’Istruzione dell’Università della Ricerca, ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Regione Sardegna e Coomunità del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna) le designazioni in seno al Consiglio direttivo del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Nella nota Maria Carmela Giarratano, direttore generale del ministero per la Protezione della natura, spiega che il decreto n. 244 dell’8 settembre 2016, di riordino del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, prevede che il Presidente e il Consiglio direttivo del consorzio del Parco vengano nominati con decreto del ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, di concerto con Giampiero Pinna. Tore Cherchi. sociale ed economica del territorio come è stato fatto concretamente negli altri bacini minerari europei con la creazione di migliaia di posti di lavoro.» Fin qui, integralmente, l’attacco della segreteria della Consulta delle associazioni a Tore Cherchi. E Tore Cherchi ha replicato con una nota che riportiamo pure integralmente. «Il decreto di riforma del Parco Geominerario della Sardegna firmato dai Ministri dell’Ambiente, dell’Economia, dei Beni Culturali e dello Sviluppo Economico e con l’Intesa del Presidente della Regione Sardegna, munito del bollino del Direttore generale del Ministero dell’Ambiente, è stato registrato l’8 settembre 2016 nel Registro dei Decreti con il numero 0000244. Il mio è stato l’annuncio di un lavoro preso in mano e concluso e che altri hanno agitato a vuoto per due lustri - aggiunge l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias -. Questo resta un fatto quale che sia l’opinione della segreteria della Consulta delle associazioni. Per il resto ho il costume di non rispondere agli attacchi personali. Non lo farò neanche ora verso il coordinatore della segreteria delle associazioni, sempre pronto alla fatwa ma ahinoi, già Amministratore e Commissario di lungo ed inconcludente corso del Parco Geominerario. Un po’ di umiltà e di autocritica non guasterebbero - conclude Tore Cherchi - ma so di chiedere troppo.» Con una nota del 22 settembre scorso, il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il ministro delle Attività produttive ed il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, d’intesa con il presidente della Regione Sardegna. Il Consiglio direttivo è composto dal presidente del Consorzio del Parco, che lo presiede, e da dieci componenti, di cui quattro in rappresentanza e su proposta dei ministri dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle attività produttive, dell’istruzione e dell’università e della ricerca, tre in rappresentanza e su proposta dei Comuni facenti parte della Comunità del Parco riuniti in assemblea dei sindaci, di cui uno invitato permanente, senza diritto di voto e senza oneri a carico dell’amministrazione e tre in rappresentanza e su proposta della Regione Autonoma della Sardegna, di cui uno invitato permanente, senza diritto di voto e senza oneri a carico dell’amministrazione, ed uno dei quali può essere espressione delle associazioni che fanno parte del Consorzio. Il direttore generale del ministero per la Protezione della natura, infine, ha chiesto agli enti interessati la designazione dei rappresentanti in seno al nuovo Consiglio direttivo del Parco che «dovrà pervenire, corredata dal curriculum vitae del soggetto designato in duplice originale, datato e sottoscritto dal medesimo e dalla dichiarazione da parte del designato in merito all’insussistenza/sussistenza di cause di inconferibilità/incompatibilità ai sensi del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39». Giampaolo Cirronis [email protected] Promuovi la tua azienda su “La Provincia del Sulcis Iglesiente” e nel giornale online www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com Con un piccolo investimento, a partire da 50 euro, potrai raggiungere migliaia di potenziali clienti Chiedi un preventivo telefonando al 328 6132020 o scrivendo a [email protected] IL NUMERO 297 4-9.qxp_IL NUMERO 181 3/10 13/10/16 10:27 Pagina 1 4 Anno XXI • N° 297 • 14 Ottobre 2016 La Provincia del Sulcis Iglesiente A Lunedì 19 settembre il sindaco di Iglesias ha presentato la sua nuova Giunta, cresciuta di due unità e quattro novità Il Gariazzo-bis per gli ultimi 20 mesi di consiliatura Sul nuovo Esecutivo, caratterizzato da una forte presenza del PD, sono arrivate pesantissime critiche dalle opposizioni. distanza di oltre 100 giorni dalle dimissioni degli assessori delle Politiche sociali, giovanili e della integrazione Alessandra Ferrara e dell’assessore delle Politiche ambientali e di valorizzazione delle aree minerarie dismessse, Attività produttive e Progettazione integrata Melania Meo, il 19 settembre scorso il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, ha presentato la sua nuova Giunta. Il nuovo esecutivo è formato da 7 assessori, 2 in più rispetto al precedente, con 4 novità. I nuovi assessori sono: Francesco Melis, 43 anni, assistente amministrativo alla Asl 7, capogruppo uscente del Partito democratico in Consiglio comunale, con deleghe alle Politiche ambientali, decentramento e informatizzazione; Alessandro Pilia, 36 anni, tecnico nel settore delle telecomunicazioni, dirigente del Partito Democratico, con deleghe alle Attività produttive, Patrimonio e Sport; Pietro Serio, 67 anni, dirigente scolastico in pensione, consigliere comunale del gruppo civico “Il Tuo segno per Gariazzo”, con deleghe alla Pubblica istruzione e Politiche abitative; e, infine, Clorinda Forte, 40 anni, psicologa, esterna al Consiglio comunale, con deleghe alle Politiche sociali, giovanili e dell’integrazione. Gli assessori confermati sono tre, con un numero di deleghe inferiore rispetto alla prima Giunta Gariazzo, scelta obbligata per consentire l’al- È largamento della Giunta: Simone Franceschi, 40 anni, docente scolastico, vicesindaco, conserva quattro delle sette deleghe assessoriali precedenti: Cultura, Turismo, Spettacolo e Grandi eventi, Comunicazione istituzionale; Gianfranco Montis, 45 anni, dottore commercialista e revisore dei conti, conserva tre delle quattro deleghe precedenti: Bilancio, Programmazione e Personale; Barbara Mele, ingegnere, dipendente del comune di Giba, conserva tre delle quat- ha portato alla composizione della nuova Giunta, nella quale non c’è un’espressione diretta di Sinistra Ecologia Libertà che, comunque - come ha sottolineato Emilio Gariazzo -, resta una componente fondamentale della maggioranza di centrosinistra. Il sindaco avrebbe voluto conservare anche la parità di genere, nominando almeno due dei quattro nuovi assessori donne ma, alla fine, tra i nuovi assessori c’è solo una donna, Clorinda Forte, e la rappresentanza Emilio Gariazzo. Gianfranco Montis. Simone Franceschi. tro deleghe precedenti: Lavori pubblici, Servizi tecnologici e Viabilità. Le forze politiche che sostengono la Giunta Gariazzo, tre mesi fa sottoscrissero un accordo per un rimpasto che prevedeva l’ingresso di quattro nuovi assessori politici, due dei quali espressione del Partito Democratico, uno di Sinistra Ecologia e Libertà e uno della lista civica “Il Tuo segno per Gariazzo”. Il lungo confronto dei successivi 100 giorni Barbara Mele. femminile in Giunta è di due unità su sette, situazione capovolta rispetto alla prima Giunta Gariazzo che era composta da tre donne e due uomini, con uno squilibrio a vantaggio del genere femminile. L’ingresso in Giunta di due consiglieri, Francesco Melis e Pietro Serio che, in base alle disposizioni del Testo Unico sugli Enti locali, decreto legislativo 267/2000, si sono dimessi, ha liberato due posti in Con- A Carbonia sono state completate le commissioni consiliari 5 presidenze al M5S, 1 all’opposizione stata completata nei giorni scorsi la composizione delle cinque commissioni consiliari permanenti del comune di Carbonia. Quattro presidenze e cinque vicepresidenze sono state assegnate ai consiglieri del gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle; una presidenza, quella di garanzia e controllo, a un consigliere di minoranza del gruppo Carbonia Possibile, Massimo Usai. Il Movimento 5 Stelle ha la maggioranza assoluta in tre delle cinque commissioni, nella quarta commissione maggioranza ed opposizione sono in equilibrio con tre componenti a testa, mentre nella quinta commissione la maggioranza è ampiamente dalla parte della minoranza consiliare. Di seguito la composizione delle cinque commissioni. 1ª commissione (Affari Istituzionali, Generali, Personale, Polizia Locale, Cultura, Sport, Politiche Giovanili, Turismo) Presidente: Maurizio Soddu (Movimento 5 Stelle) Vice presidente: Manolo Cossu (Movimento 5 Stelle) Consiglieri: Silvia Pinna (Movimento 5 Stelle), Eleonora Cera (Movimento 5 Stelle), Pietro Morittu (Partito Democratico). 2ª commissione (Lavori Pubblici, Ambiente, Infrastrutture, Urbanistica, Protezione Civile, Viabilità, Trasporti) Presidente Mauro Uccheddu (Movimento 5 Stelle) Vice presidente Angelo Rosas (Movimento 5 Stelle) Consiglieri: Mauro Careddu (Movimento 5 Stelle), Marco Serafini (Movimento 5 Stelle), Federico Fantinel (Partito Democratico), Ugo Piano (Carbonia Possibile), Fabio Usai (Partito dei Sardi). 3ª commissione (Programmazione, Finanze, Tributi, Attività Produttive, Sviluppo Economico). Presidente Matteo Piras (Movimento 5 Stelle) Il Consiglio comunale di Carbonia. Vice presidente Sabrina Soru (Movimento 5 Stelle) Consiglieri: Elio Loi (Movimento 5 Stelle), Giuseppe Casti (Partito Democratico), Michele Stivaletta (Gruppo Misto). 4ª commissione (Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Politiche della Casa, Patrimonio) Presidente Daniela Marras (Mo- vimento 5 Stelle) Vice presidente Giorgio Santoru (Movimento 5 Stelle) Consiglieri: Adolfo Lebiu (Movimento 5 Stelle), Massimo Usai (Carbonia Possibile), Ivonne Fraternale (Partito dei Sardi), Daniela Garau (Gruppo Misto). 5ª Commissione (Garanzia e Controllo) Presidente Massimo Usai (Carbonia Possibile) Vice presidente Elio Loi (Movimento 5 Stelle) Consiglieri: Federico Fantinel (Partito Democratico), Fabio Usai (Partito dei Sardi), Michele Stivaletta (Gruppo Misto). G.P.C. La Provincia del Sulcis Iglesiente Quindicinale di informazione politica, economica e sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 N° di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione): 9294 Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis Via Cristoforo Colombo, 20 - Carbonia - Tel. e Fax 0781 670155 - Cell. 328 6132020 [email protected] - [email protected] www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com Pubblicità: 328 1457305 - 349 7114191 - 328 6132020 Stampa: Cooperativa Tipografica Editoriale - Loc. Sa Stoia - Z.I. Iglesias - Tel. 0781 21086 siglio e le surroghe con i primi dei non eletti nelle liste del Partito Democratico e “Il Tuo segno per Gariazzo”: Monica Marongiu, 245 voti alle ultime elezioni, nella lista del Partito Democratico, prende il posto di Francesco Melis; Diego Rosas, 111 voti nella lista “Il Tuo segno per Gariazzo”, subentra a Pietro Serio. A distanza di poche ore dalla presentazione della nuova Giunta, sono arrivate le prime pesantissime critiche dall’opposizione. ciascuna corrente del PD; intanto la città rimane in balia del mal governo.» Ricordiamo che la lista Cas@ Iglesias faceva parte della coalizione di centrosinistra che il 26 e 27 maggio 2013 candidò a sindaco Emilio Gariazzo, contribuendo in misura determinante alla sua elezione, come emerge chiaramente dai numeri. Emilio Gariazzo, infatti, al primo turno sfiorò l’elezione diretta, con 7.839 voti, il 49,60%, contro i 7.186 voti, il 45,47%, di Gian Marco Eltrudis, il candidato del centrosinistra, in particolare il Partito Democratico, si sono incrinati, fino alla rottura definitiva con il passaggio all’opposizione, divenuta via via sempre più critica. A distanza di due giorni dalla presentazione della nuova Giunta, il gruppo consiliare di Cas@ Iglesias ha ribadito le proprie critiche nel corso di una conferenza stampa, contestando anche la presenza in Giunta di due soli assessori donna su sette «in contrasto con la legge n. 56/2014, la legge Francesco Melis. Pietro Serio. Diego Rosas. Alessandro Pilia. «Un rimpasto degno della peggior prima Repubblica. Il Sindaco ha tradito il patto con i cittadini.» Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias, è durissima sulla nascita della nuova Giunta Gariazzo. «Non nominerò uomini e donne di partito, aveva tuonato in campagna elettorale, sarò libero di fare le mie scelte. A due anni dal termine della consiliatura il sindaco Gariazzo nomina ben quattro assessori, uno per Clorinda Forte. della coalizione di centrodestra, formata dalla lista Piazza Sella e da quella del Popolo delle Libertà; Emilio Gariazzo vinse poi il ballottaggio con 7.216 voti, il 51,68%, contro i 6.747 voti, il 48,82% di Gian Marco Eltrudis. La lista Cas@ Iglesias al primo turno ottenne 1.131 voti, il 7,61%, eleggendo due consiglieri. Nel corso della prima parte della consiliatura i rapporti tra la lista Cas@ Iglesias, ispirata dai Riformatori Sardi, e i partiti Monica Marongiu. Delrio, quella che determina il carattere inderogabile della percentuale di “quote rosa” nelle Giunte comunali, ha nominato solo due donne in una giunta composta da sette assessori, di cui cinque uomini, oltre il Sindaco», citando anche una sentenza del Consiglio di Stato, preannunciando la presentazione di ricorsi presso le sedi competenti. Giampaolo Cirronis [email protected] Si è svolta il 16/9 la cerimonia del passaggio di consegne S Il tenente di vascello Maria Teresa Ostuni alla guida del Circomare di Sant’Antioco i è svolta lo scorso 16 settembre, nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, la cerimonia del passaggio di consegne al comando dell’Ufficio circondariale marittimo di Sant’Antioco, alla presenza, tra gli altri, del capitano di vascello Roberto Isidori, comandante del Porto di Cagliari e commissario straordinario dell’Autorità portuale di Cagliari, di autorità civili e militari e di numerosi sindaci del territorio. ciale del Corpo delle Capitanerie di Porto proprio insieme al collega cui subentra a Sant’Antioco. Nel 2007, ha conseguito la laurea magistrale in “Scienze del governo e dell’amministrazione del mare” ed è stata destinata alla Capitaneria di Porto Torres. Nel maggio del 2009 ha frequentato, a Cagliari, il corso in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, al termine del quale è stata designata Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione della Ca- Maria Teresa Ostuni. Maria Teresa Ostuni con Roberto Isidori e Diego Leone. Dopo un anno, il tenente di vascello pilota Diego Leone ha lasciato il Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco per andare a prestare servizio presso la Base Elicotteri della Guardia Costiera di Sarzana, in provincia di La Spezia. Gli è subentrato il tenente di vascello Maria Teresa Ostuni. Pugliese, 37 anni, il nuovo comandante ha frequentato l’accademia navale di Livorno come allievo uffi- F pitaneria di porto di Porto Torres. Nel 2011 ha frequentato il corso di perfezionamento professionale per sottotenenti di vascello presso la Accademia Navale di Livorno e, nello stesso anno, è stata trasferita presso la Direzione Marittima di Livorno dove ha assunto l’incarico di Capo Sezione acquisti e contratti. Nel 2012 ha frequentato presso il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, a Roma, il corso di abilitazione al servizio amministrativo logistico conseguendo il relativo brevetto S.A.L. Contestualmente è stata individuata come tesoriere del Circolo Ufficiali “Amm. MIMBELLI” della Marina Militare di Livorno. Nello stesso anno è stata promossa al grado di tenente di vascello. Nel 2013 ha ricoperto l’incarico di ufficiale addetto al direttore marittimo della Toscana sino al 2016, anno in cui ha frequentato il corso Pre-comando per tenenti di vascello presso l’Accademia Navale, al termine del quale è stata designata comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco. Diego Leone lascia il comando dell’Ufficio circondariale marittimo di Sant’Antioco con un bilancio positivo, grazie anche all’impegno dei 39 uomini della Guardia Costiera antiochense, nobilitato dall’attività di soccorso in mare, grazie alla quale sono state salvate numerose vite umane. Franco Marras è il nuovo presidente Acli Sardegna ranco Marras è il nuovo presidente delle Acli della Sardegna. È stato eletto ad Oristano dal Consiglio regionale dell’Associazione. Succede a Fabio Meloni, entrato a far parte da alcuni mesi dell’ufficio di presidenza nazionale. «Guidare le Acli, soprattutto in una fase così delicata, è un compito non facile ma che mi riempie di orgoglio e responsabilità - ha detto il Franco Marras. neo presidente -. Voglio prima di tutto ringraziare Fabio Meloni per l’ottimo lavoro svolto in questi anni ed il Consiglio per la fiducia che ha scelto di accordarmi e che spero di ricambiare aiutando le Acli a radicarsi sempre di più nella nostra regione. C’è sempre bisogno di Acli e di un’associazione nata con l’obiettivo di stare dalla parte dei più deboli. Lo dicevo prima come semplice iscritto lo dico con più forza oggi.» IL NUMERO 297 5-8.qxp_IL NUMERO 181 3/10 13/10/16 09:37 Pagina 2 Anno XXI • N° 297 • 14 Ottobre 2016 5 La Provincia del Sulcis Iglesiente Sono in corso da tre settimane le riprese della fiction prodotta dalla LUX Vide, promossa dall’assessorato regionale del Turismo Con “Dott. Pietro” Gianni Morandi “promuove” il Sulcis S La fiction, ambientata a Calasetta, Sant’Antioco, Portoscuso e Carloforte, verrà trasmessa su Canale 5 in 6 puntate in prima serata. ono in corso da tre settimane, nel Sulcis, le riprese della fiction “Dott. Pietro”, con Gianni Morandi, Chiara Baschetti e Michele Rosiello, regia di Umberto Carteni. La fiction è un progetto promosso dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission e prodotto dalla LUX Vide, società italiana leader in Europa. Sarà trasmessa in prima serata su Canale 5, in 6 episodi, nella primavera 2017. Le riprese sono iniziate a Calasetta, ambientate prevalentemente nelle splendide spiagge della cittadina sulcitana e, dopo brevi tappe a Sant’Antioco e Chia, sono proseguite alla vecchia Tonnara Su Pranu, a Portoscuso. La tappa successiva a Carloforte e nell’Isola di San Pietro, teatro di una significativa parte della fiction. Pietro è il medico di un piccolo paesino affacciato sul mare. Vedovo da anni, vive dedicandosi alla sua professione, fino al giorno in cui riappare nella sua vita la figlia Elena, giovane poliziotta. Sarà proprio lei ad indagare sul crollo di una vecchia tonnara che qualcuno ha deciso di fare esplodere proprio mentre si svolgeva L a regione Sardegna investe in questo progetto una cifra consistente (500mila euro) che ha scatenato discussioni e malumori che si scontrano con il vero obiettivo: promuovere il nostro territorio che si ritrova travolto da una crisi senza pari che fa precipitare nello sconforto e nella depressione chi, con la perdita del lavoro, ha perso anche la propria dignità. La natura ha regalato alla nostra terra angoli paradisiaci che per es- una festa tra ragazzi. Ma chi può arrivare a voler uccidere un gruppo di diciottenni? Elena dovrà scoprire la verità, collaborando con l’ultima persona accanto alla quale vorrebbe stare: giallo e del mistery si uniranno ad un melodramma ricco di emozioni. Una storia di rinascita che vede al centro un personaggio come Pietro, carismatico, sempre pronto a rico- Gianni Morandi sul set della fiction “Dott. Pietro”. il suo primo amore che ha dovuto abbandonare a causa di un segreto inconfessabile, un amore che forse rinascerà pur sembrando impossibile. Questo e molti altri i misteri animeranno la serie TV, dove i toni del sere conosciuti hanno bisogno di essere visti e quale promozione migliore di un set che li porta dritti in televisione, sotto gli occhi di tutti, stimolando la curiosità di venire a visitarli? Solo giocando la carta del turismo, si può pensare di ribaltare una situazione socio-economica che grida aiuto, che se non si interviene al più presto non farà altro che peggiorare. Una situazione che vede sempre più giovani andar via in cerca di un lavoro fuori dalla minciare, anche quando messo davanti ad una realtà che gli sconvolgerà la vita. Un padre che aiuterà la figlia ad affrontare i fantasmi del suo passato e che collaborerà a far sì che la sua comunità possa rinascere. loro amata terra. Sentiamoci orgogliosi di essere stati scelti come location ed auguriamoci che sempre più spesso possa accadere... un biglietto da visita d’eccellenza per il nostro territorio che verrà presentato in primavera sulle reti Mediaset. Non ci resta che attendere di vedere i nostri magici scorci, nella speranza che presto in tanti sentano un forte desiderio di venire a visitarli. Nadia Pische E Entra nel vivo l’organizzazione della 2ª edizione della rassegna A Cagliari Invitas promuove tradizioni, esibizioni e food di tutta la Sardegna ntra nel vivo l’organizzazione della seconda edizione di Invitas, rassegna fieristica organizzata dall’associazione Primavera Sulcitana, in programma dal 29 ottobre al 2 novembre negli spazi dell’area portuale di via Roma, a Cagliari. Il programma si va arricchendo ogni giorno di più, con mestieri e giochi antichi, rievocazioni storiche, tradizione, cultura, archeologia, turismo ed un trionfo di gusti e specialità, finalizzato alla promozione delle tipicità della Sardegna. Saranno ben 7.000 i metri quadri occupati per cinque giorni dalle esposizioni di prodotti locali, olio, miele, vino, formaggi, il cous cous di Carloforte e il cosiddetto “croccantino della sposa”, manufatti e percorsi turistici. Per le consumazioni verranno allestiti ben 500 posti a sedere. Tra gli chef impegnati nella preparazione delle specialità tipiche dell’Isola, ci sarà Manuele Fanutza, del ristorante Letizia di Nuxis. Sono previste anche dimostrazioni di lavorazione di pasta, semola, formaggio, ricotta, pane, impagliatura delle sedie e lavorazione della pelle. «Quello che proporremo nella seconda edizione di Invitas - spiega Alessia Littarru, presidente dell’associazione Primavera Sulcitana - sarà un fantastico viaggio alla scoperta della Sardegna più genuina. Daremo voce anche alle varie espressioni culturali dell’Isola con le maschere della tradizione barbaricina, mamutho- nes e issohadores di Mamoiada e boes e merdules di Ottana, i costumi di Campidano e Sulcis, sfilata delle donne sarde: janas, minatrici e tessitrici di Maria Lai, a cura dell’associazione “Libera”. Is Animeddas, i riti della vigilia di Ognissanti. Sarà una maxi festa gratuita tra il porto e via Roma, dedicata ai bambini, tra riti, giochi, scherzi e dolci, nel segno della tradizione. A cavallo del ponte dei morti, la ri- La giornata inaugurale sarà dedicata alla Sardegna nuragica e prevede anche la rievocazione della vita in miniera, con il gruppo diretto dalla regista Anna Pina Buttiglieri. Il 31 ottobre e il 1° novembre Cagliari festeggerà per la prima volta scoperta degli eterni valori dell’Isola entreranno in scena con l’animazione delle janas dell’associazione “Libera” e de “Le fruste del Campidano”. Per i più piccoli, infine, ci saranno noci, mandarini, melograni e dolci locali. FARMACIA COSTA - CARBONIA P.zza Matteotti, 5 - 0781 61840 Orario di apertura: dal lunedì al venerdì 8.30 - 20.30, il sabato 8.30 - 13.00 e 16.00 - 20.00 CENTRO PROTESI ACUSTICHE • Test audiometrico e consulenza gratuiti • Vendita protesi acustiche dietro prescrizione medica • Fornitura gratuita tramite SSN per gli aventi diritto • Protesi personalizzate a partire da € 1.000,00 • Garanzia di 2 anni sui difetti di fabbrica Il servizio viene effettuato dalla d.ssa Anna Rita Salaris, laureata in Tecniche Audioprotesiche, autorizzata alla scelta ed all’applicazione delle protesi. La d.ssa Salaris effettua anche il test e la consulenza per il Tinnitus (Acufene). In Italia 877.000 persone presentano una percentuale di udito più o meno grave (ipoacusia 40% ISTAT) IL NUMERO 297 6-7.qxp_IL NUMERO 181 3/10 13/10/16 09:12 Pagina 1 6 Anno XXI • N° 297 • 14 Ottobre 2016 La Provincia del Sulcis Iglesiente Il tracollo economico temuto per il territorio rischia di riproporre una situazione di abbandono simile a quella di 4 secoli fa A Il ripopolamento del Sulcis iniziò nel XVIII secolo Gli abitati che attraversarono i secoli di calo demografico senza scomparire furono Villa di Chiesa poi Iglesias, Domusnovas e Villamassargia. nnus ab incarnatione Domini 1580 - Francesco Fara nel suo testo Chorographia Sardiniae, così descriveva i territori del Sulcis, negli anni della Controriforma “tota silvestris et derelicta” (selvaggia e abbandonata). Era una definizione risalente a 436 anni fa ma che risulta calzante anche ai nostri giorni; giorni nei quali siamo vicinissimi ad un tracollo economico che rischia di riproporre una situazione di abbandono come quella denunciata dal Fara quattro secoli fa. Scomparso l’impulso che il polo industriale di Portovesme aveva impresso all’economia del territorio, rischiamo di vedere, ora come allora, paesi semideserti, abitati da pochi anziani se non riusciremo ad invertire la tendenza al declino che si manifesta con segnali evidenti. È quindi improrogabile un atteggiamento nuovo da parte delle Istituzioni, in primo luogo, ma anche da parte di ciascuno di noi per cercare ed attuare nuovi progetti, seguire nuove strade di sviluppo affinché si realizzi un nuovo “rinascimento” per le nostre terre, così ricche di cultura e tradizioni, eppure così misconosciute. dovute alla Santa Sede. Ovviamente l’elenco non è esaustivo trattandosi di una lista delle sole comunità che pagavano tributi, ma comunque è indicativo il nome e il numero di villaggi esistenti negli anni 1341-1346 e successivamente scomparsi. Nomi di villaggi un tempo presenti e poi spariti, sono rintracciabili nei lavori di numerosi studiosi, John Day, Marco Tangheroni, Corridore, lo stesso La Marmora, l’Angius e più recentemente, in un suo recente, documentatissimo lavoro, Carlo Livi. I numeri sono davvero impressionanti: nella sola curatoria del Sigerro i villaggi documentati erano, intorno al 1320, ovvero immediatamente prima dello sbarco degli aragonesi nel golfo di Palmas ben 35 (33 secondo J. Day), compresa la città di Iglesias; una tren- sole s’impadronirono definitivamente dei siti un tempo vivacizzati dalle voci operose degli uomini e dal riso dei bimbi; il bosco e la macchia ripresero possesso dei terreni che l’uomo aveva dissodato con la forza delle loro braccia ed irrigato con il sudore del lavoro. Nel giro di qualche decennio si perse anche la cognizione del luogo esatto dove essi sorgevano, della loro esistenza rimase qualche storia antica, raccontata dai vecchi accanto al camino acceso, nelle lunghe notti invernali. In qualche caso, pochi in verità, sopravvisse l’edificio della chiesa che rimase luogo di incontro dei pochi pastori che ancora frequentavano quelle contrade. Quei piccoli templi sperduti tra i monti rappresentarono, secoli dopo, il centro di aggregazione per un era sorto nel Medioevo con il nome di Astia e crebbe gradatamente per oltre un secolo insieme ad altri aggregati minori posti nella stessa piana; - Barretas, di cui si ricorda solo il nome in punta Barettas, 7 chilometri a sud di Villamassargia; - Gulbisa, abbandonata tra il 1421 ed il 1488; - Sibolessi, anch’essa era già abbandonata nel 1488. Le economie di questi villaggi furono dapprima fiorenti; ricche di cereali ed armenti, che davano da vivere a 12 servi e 20 ancelle dell’opera di Santa Maria di Pisa, oltre ai restanti abitanti della villa, che furono valutati intorno ai 400. Diversi documenti riportano che gli abitanti, ne loro complesso, possedevano 27 gioghi di buoi da lavo- completamente spopolato. Delle ville prosperose che lo abitarono, con le loro chiese di san Giorgio, san Pietro, di Santa Maria della Rovere (Santa Maria Arrù), nulla è rimasto, se non qualche pietra e qualche coccio, resti di antiche suppellettili, che affiorano per l’azione di un moderno vomere. Sorte simile dovettero avere i villaggi che diversi autori e vetusti documenti hanno indicato: Nella curatoria del Sigerro (Cixerri): Aquafredda, Antas, Ardu, Bangiargia, Baratuli, Barega o Baresa, Baretas, Borru, Casas, Ceiti, Corongiu, Flumentepido, Frongia, Ghindili, Villa o Scruba, Gulbisa, Margani, Masi, Pardu, Segulis, Sebatzu Jossu, Sebatzu Susu, Sibilessi, Siray, Ursu, Sirraj, Villa *** Nel 1853 venivano eretti a comune alcuni villaggi della provincia di Iglesias, consolidando così in modo ufficiale un ripopolamento, iniziato nella seconda metà del XVIII secolo di territori, che per centinaia di anni erano stati pressoché privi di presenza umana. Fin dalla colonizzazione romana, e più indietro nel tempo, prima dai nuragici e dai fenicio/punici poi, il territorio era stato popolato da genti laboriose che traevano il loro sostentamento dai frutti della terra e dal commercio con gli altri popoli del Mediterraneo. Successivamente, attraverso il periodo giudicale di Karalis (o Plumino) con la suddivisione amministrativa del giudicato di Plumino in 16 curatorie, due delle quali ancora conservano gli antichi nomi di Cixerro, o Sigerro, e Sulcis, che prese il nome dalla città portuale di Solki o Sulci, arrivando quindi al periodo Pisano, nel quale numerosi e fiorenti erano i villaggi, come si può dedurre osservando i diversi documenti che fotografano la situazione demografica nel Sulcis Iglesiente, prima e dopo l’avvenuto spopolamento. Nel testo Rationes Decimarum Italiae - Sardinia, pubblicato nel 1945 da Pietro Sella, si citano le diverse ville e i rettori delle rispettive chiese incaricati di essere i collettori delle decime Santa Maria Arrù. tina erano i centri nel territorio del Sulcis (27 secondo J. Day escludendo Carloforte e Calasetta, fondati entrambi nel XVIII secolo). Fu questo un fenomeno che riguardò l’intera Sardegna, infatti, dei 757 centri abitati che risultano attivi negli anni 1300/1320 ne sopravvivevano, nel 1480, seppure con popolazione ridotta, appena 369 e molti tra i borghi abbandonati, scomparvero definitivamente, lasciandone un ricordo nei toponimi dei luoghi ove un tempo sorgevano. Si trattò di un vero e proprio esodo un disastro demografico che finì per spopolare interi territori che erano stati prima vivaci villaggi agricoli, abitati da contadini e pastori, talvolta servi di istituzioni religiose o signorili, tal altra da uomini liberi con gioghi da lavoro, greggi ed armenti, che assicuravano a loro ed alla loro famiglia, una vita dignitosa. Le case dei villaggi abbandonati presto caddero in rovina, nelle brecce dei muri fecero il loro nido corvi e gufi; attraverso i tetti sfondati penetrarono rampicanti e rovi che irrorati dalla pioggia e riscaldati dal parziale e graduale ripopolamento. Emblematico è il caso di Astia, in territorio di Villamassargia. Il ricercatore o il viaggiatore curioso che, percorrendo la strada campestre che, costeggiando sulla sinistra l’altura conica dalla cui cima, fanno da sentinella le rovine di quello che fu il castello di Gioiosa Guardia, sale fino ad un vasto pianoro erboso, ben noto ai moderni cercatori di funghi, che ha conservato ancora l’antico nome di Stia, nessuna traccia trova delle sette ville che, un tempo vi sorgevano. Eppure vi fu un tempo in cui le campane delle loro chiese batterono le ore a cui fedeli si uniformavano, scandendo le proprie attività al richiamo dei rintocchi. I documenti testimoniano un lento ma inarrestabile decadimento. Gradatamente anno dopo anno, decennio dopo decennio, diminuì il numero dei bovi e degli armenti, diminuirono progressivamente i servi e le ancelle che vi lavoravano, fino a che il silenzio scese su quei luoghi. Il principale di questi insediamenti San Giorgio. ro; non è dato conoscere il numero della vacche in quanto i registri dei tributi che dovevano essere pagati al feudatario riportano il numero dei “segni” ovvero del sigillo che veniva impresso su ogni capo di un diverso proprietario e, al momento, non si sa quanti capi erano necessari per formare un “segno”. Lo stesso discorso vale per le pecore e per le capre. Un inventario dei beni che l’Opera possedeva nel 1271, ci dice che in quell’anno erano di proprietà della Chiesa 37 cavalle fattrici, 2 stalloni, 7 puledri non domati, 5 puledre nate in quell’anno e 12 puledri, anch’essi nati quello stesso anno custoditi curati da 25 servi e 12 ancelle. Ma già nel 1339 appaiono i primi segnali della progressiva decadenza, i documenti, infatti, riportano che la corte dell’Opera di Santa Maria è ormai diroccata e servi ribelli hanno trafugato tegole e legname. Le ultime tracce di vita della villa di Astia risalgono al 1368, poi sulla fertile terra dell’altopiano cala il silenzio1. Al tempo del Fara, il territorio era Jossu, Villanova de Conca, Villanova de Serusi. Nella Curatoria del Sulcis: Arenas, Baromela, Bau de Cannas, Buistiri. Donnicellu, Maha, Margalu, Murdelu, Murrecci, Nepada, Pardu, Petralonga, Seherris, Traili, Tului, Urradoli. Tutti i villaggi citati ebbero sorte comune scomparendo per sempre. Le ville di Conesa (Gonnesa), Musei, Garamatta, Giba, Nucis, Nulacatu, Palma, Payesus, Petragius, Piscina, Santa Ada, Suergiu, Tartalia, Villa Perucciu, furono dapprima abbandonate dai loro abitanti poi, a partire solamente dalla metà del secolo XVIII, cominciarono a ripopolarsi. Gli abitati che attraversarono i secoli di calo demografico senza scomparire, sono numerabili su una sola mano: Villa di Chiesa poi Iglesias, Domusnovas e Villamassargia. Ma quale fu, o quali furono le cause che provocarono un tale esodo che si protrasse per 4 secoli, trasformando territori, un tempo ubertosi, in boscaglie selvagge abitate solo da po- chi pastori inselvatichiti dalla solitudine e da una vita semibarbara, e divenuti ricettacolo sicuro per malviventi di ogni specie? È evidente che un tale disastro demografico, non può che avere molteplici cause in concomitanza tra di loro. La prima, in ordine di tempo fu l’invasione dell’esercito aragonese che, proprio dal Sulcis prese le mosse, né può essere considerato un caso che proprio negli anni successivi a quell’evento, cominciarono a spopolarsi borghi e villaggi. In seguito a quell’invasione fu un susseguirsi di battaglie, scaramucce, assedi e devastazioni che attraversarono l’isola in ogni sua parte. Da Nord a Sud eserciti contrapposti misero a ferro e fuoco territori una volta rigogliosi di colture e ricchi di armenti, portando al seguito inevitabili carestie e pestilenze. Altra causa di importante depauperamento demografico è da ricercare certamente nelle epidemie di peste che colpirono l’isola falcidiandone le popolazione. Dopo l’epidemia di peste nera, del tipo polmonare, che causò in tutta Europa la morte di un terzo dei suoi abitanti, le infezioni del morbo si susseguirono con cadenza media di due volte a secolo, fino a quella del 1656 che spopolò letteralmente l’isola. Fu così che ogni 50 anni il numero di abitanti che cominciava nuovamente ad incrementare, veniva drasticamente ridotto da ogni nuovo, attacco del morbo e, quando ciò non fosse sufficiente a deprimere i poveri sardi, c’era sempre la possibilità che una schiera di armigeri, non importa a quale esercito appartenesse, passando per quelle contrade, incendiasse il villaggio, calpestasse con i propri cavalli le messi e come regalo finale stuprasse qualche massaia impalando i malcapitati consorti che avessero tentato di opporsi alle violenze perpetrate dalla soldataglia. La stessa città di Villa di Chiesa fu presa e perduta più volte e data alle fiamme con la conseguente perdita di documenti preziosi. Le incursioni dei “barbareschi” si aggiunsero alle altre calamità, anche se in maniera minore ed interessarono soprattutto le zone costiere dell’isola. Trascorsero così gli anni, i decenni e i secoli prima che, nella seconda metà del ‘700 si avessero gli accenni di una timida ripresa. (Continua) Giuseppe Mura 1Cfr. F. Artizzu in Archivio storico sardo - Vol. 27 “Un inventario dei beni sardi dell’Opera di Santa Maria di Pisa”. Il Museo ristorante Tanit di Carbonia ha ospitato la seconda edizione del Campionato Italiano Trofeo Quattro Mori di pizza C 36 pizzaioli provenienti da diverse regioni e alcuni paesi europei sono stati protagonisti della grande kermesse dedicata alla pizza reatività, profumi e sapori sono stati i protagonisti indiscussi della seconda edizione del Campionato Italiano Trofeo Quattro Mori di pizza, organizzato dalla Nazionale italiana scuola pizzaioli. che si è svolta nella splendida location dell’Hotel Museo Ristorante Tanit ed ha attirato numerosi curiosi. Sin dal primo pomeriggio, si è potuto assistere ad una vera e propria sfilata di divise da pizzaiolo, perlopiù indossate da giovani intraprendenti, che si adoperavano per creare un particolare assaggio nelle tre discipline: pizza napoletana, pizza classica e pizza alternativa. Le pizze sono passate al vaglio di nove giudici che hanno valutato il gusto, la presentazione e la cottura. Ogni singolo pizzaiolo ha ricevuto un voto da uno a cento, da parte di ogni giudice, la somma dei voti di tutti i giudici ha poi determinato il voto finale. La gara si è svolta in un clima molto sereno, per tutta la serata si è potuto respirare un’aria di simpatica e sana competizione, sorrisi e battute sia da parte degli organizzatori sia dei partecipanti hanno determinato una vera e propria cornice di festa. Le tante pizze napoletane si sono susseguite sul tavolo della giuria ed ognuna, pur nel rispetto di determinati ha regalato al palato dei giudici e non solo, un susseguirsi di sorprese nel gusto e nella presentazione. Rivoluzionaria sicuramente la pizza alternativa che, per scelta di acco- La premiazione del vincitore assoluto: Massimiliano Vasta. canoni, ha regalato sapori diversi. La vera diversità si è potuta però notare nella grande varietà offerta dalla pizza classica, che ha messo in tavola una ricchezza di ingredienti che stamento di ingredienti tipici e non della pizza, ha meravigliato in colori, sapori e apparenza, dimostrando quanto con la fantasia si possa osare per creare nuove sfide anche in cucina. Tra i tavoli della giuria hanno mostrato le loro competenze quattro giovani della scuola alberghiera di Sant’Antioco che, con sorrisi e gentilezza, hanno dato un tocco raffinato al servizio. Per tutta la serata, la musica ha tenuto compagnia ai tanti momenti che sono stati catturati dai flash dei fotografi, della stampa e del pubblico che non ha perso occasione per offrirsi volontario al momento dell’assaggio. Finita la carrellata delle pizze, è stato dato spazio alle prove di abilità: come montare i cartoni della pizza in un tempo prestabilito, preparare la pizza più grande e in un dato tempo preparare tre pizze rispettando misure ben precise. Ma la gara di freestile tra giovanissimi ha sicuramente scaldato l’atmosfera più di quanto abbiano potuto fare i forni... Massimiliano, Paolo, Michael e Simone, si sono esibiti come dei veri giocolieri con pizze di silicone, quelle che vengono utilizzate per imparare. Al termine della gara si è scate- nata una vera e propria tempesta di gavettoni di farina che hanno coinvolto gli organizzatori e diversi partecipanti, rendendo tutti bianchi e divertiti. Alfonso Alba, 1° per la pizza napoletana. La giornata dal carattere tipicamente estivo ha sicuramente contribuito al successo dell’evento che è terminato con una premiazione che ha visto la consegna di coppe, medaglie ed attestati. Finale con tutti a tavola per una cena che ha però lasciato spazio ad un menù tipico sardo, ben accolto dai commensali dopo aver dedicato un’intera serata alla pizza, unica vera star dell’evento. Sono stati premiati i primi tre classificati di ciascuna disciplina (Alfonso Alba ha vinto per la pizza napoletana; Salvatore Lionello per la pizza classica e Riccardo Demuru per la pizza alternativa) e delle gare di abilità (Cristian Tolu ha vinto per la pizza box; Massimiliano Vasta per la pizza veloce e la pizza larga; Michael Conti per la pizza freestyle) complessivamente 21. È stata consegnata, infine, la coppa al vincitore assoluto, il numero 31, Massimiliano Vasta, 41 anni, di Alessandria, che si è imposto grazie ai primi posti nelle gare di abilità, di pizza veloce e pizza larga e al secondo posto mella gara della pizza napoletana) e rappresenterà l’Italia al campionato mondiale che si svolgerà ad Amsterdam, in Olanda, dal 12 al 15 gennaio 2017. Nadia Pische [email protected] IL NUMERO 297 6-7.qxp_IL NUMERO 181 3/10 13/10/16 09:12 Pagina 2 Anno XXI • N° 297 • 14 Ottobre 2016 A 7 La Provincia del Sulcis Iglesiente Nell’isola sulcitana si anima il dibattito sulle elezioni amministrative in programma nella primavera del prossimo anno A S. Antioco è iniziata la corsa per il dopo-Corongiu Il confronto tra forze politiche e movimenti pare destinato ad accendersi, probabilmente anche con la discesa in campo del M5S. circa 7 mesi dalle elezioni, è già iniziata la corsa per la successione al sindaco Mario Corongiu al comune di Sant'Antioco. Il primo cittadino sta per concludere il suo secondo mandato e, in base alle disposizioni del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), non potrà ricandidarsi a succedere ancora a se stesso. Gli aspiranti candidati-sindaco, al momento attuale, sono almeno cinque. Nella maggioranza che sostiene la Giunta Corongiu (ridotta ai minimi termini dopo la fuoriuscita di alcuni consiglieri, resiste grazie al voto determinante del sindaco) il candidato potrebbe essere Marco Massa, 50 anni, oggi vicesindaco ed assessore della Cultura, Turismo e Spettacolo. Dall’attuale minoranza potrebbero arrivare altri due candidati. Il primo è Mariano Fois, noto Alberto, 44 anni, leader del movimento civico “Genti Noa”, già candidato 4 «S anni fa, quando ottenne 1.382 voti, classificandosi al terzo posto, dietro il sindaco eletto Mario Corongiu (lista Impegno, 2.264 voti) e Giovan- nel 2012 con la lista Impegno che vinse le elezioni, vicesindaco ed assessore dei Lavori pubblici, Manutenzioni, Ambiente e Protezione ci- Dall’esterno dell’attuale Consiglio comunale potrebbero arrivare altri due candidati alla carica di sindaco. Il primo è Ignazio Locci, 44 74 anni, ex vice presidente ed assessore provinciale di Cagliari, da anni fuori dalla politica attiva, che a Sant’Antioco potrebbe rappresentare la accendersi, magari con la discesa in campo anche del Movimento 5 Stelle che, dopo il trionfale successo centrato quattro mesi fa a Carbonia, ri- Marco Massa. Alberto Fois. Massimo Melis. Ignazio Locci. Sergio Busonera. ni Benito Guido Locci, noto Gianni (lista Città Nuova, 2.113 voti), dimessosi il 14 novembre 2014, sostituito da Eleonora Spiga; il secondo è Massimo Melis, 50 anni, eletto vile fino al mese di giugno di un anno fa, quando ruppe con il sindaco e la maggioranza, passando all’opposizione insieme ai colleghi Valerio Lecca e Luca Cabras. È stato eseguito lo sfratto del Comune all’artista Chiara Vigo Il Museo del bisso cerca una nuova sede to smontando tutto, vado via. Il Comune ha voluto così e così sarà. Chiara Vigo però non finirà, andrò dove altri mi accoglieranno». Sono le parole determinate e decise che ha pronunciato Chiara Vigo, maestro dell’arte di tessere il bisso, mentre ha riposto in buste e scatoloni, le opere ed i lavori esposti al museo del bisso a Sant’Antioco. Chiara Vigo ha affermato la sua inappellabile decisione dopo l’ultima ordinanza di sfratto che le hanno inviato gli uffici del Comune, ad appena 24 ore dalla sentenza del Tar che ha deliberato di non essere idoneo a dirimere la richiesta di sospensiva del provvedimento, avanzata da Chiara Vigo in opposizione alla decisione del Comune. L’ordinanza le ha imposto di lasciare i locali al piano terra del Monte Granatico, conosciuti come il Museo del bisso, a causa di una segnalazione degli uffici preposti alla sicurezza che hanno dichiarato non a L norma l’impianto elettrico. Ancora una volta la città, la politica e l’opinione pubblica, si sono divise tra favorevoli e contrari. Chiara Vigo con Mariagrazia Cucinotta. «Non si tratta di essere favorevole o contrari. L’Amministrazione in passato l’ha sempre sostenuta ha spiegato il sindaco Mario Co- rongiu - se c’è qualcuno che vuole sostituirsi agli atti degli uffici o ha delle idee per risolvere il problema legalmente, lo faccia.» Chiara Vigo, conosciuta in tutto il mondo, ha fatto muovere in suo favore personalità e persone dello spettacolo come l’attrice Mariagrazia Cucinotta che le ha fatto visita lo scorso 30 luglio ed ha promosso una petizione su change.org per mantenere in vita il Museo del bisso che ha già raggiunto quasi 19.000 firme. «Una cosa non capisco, perché si continui a sostenere che i locali non sono a norma per l’impianto elettrico e che il comodato d’uso sia scaduto nel 2013 - ha concluso Chiara Vigo - quando ho fatto Monumenti Aperti nel 2015.» La sentenza del Tar adesso, non solo non concede la sospensiva dell’ordinanza, ma ha rimandato la questione ad una possibile quanto improbabile causa civile. Tito Siddi La Giunta regionale ha rivolto una precisa richiesta al Governo «Alla Regione le risorse delle Province» a Giunta regionale ha chiesto al Governo nazionale «la riassegnazione alla Regione delle risorse che erano destinate alle Province sarde, alla luce della legge regionale n. 2/2016 che ha sancito la riallocazione delle loro funzioni non fondamentali a favore di altri enti territoriali della Sardegna. Tali risorse vanno urgentemente riassegnate alle Province e alla Città metropolitana di Cagliari». Lo ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, sottolineando che «la legge 2/2016 ha ridisegnato il sistema istituzionale locale secondo i principi costituzionali di decentramento e di adeguatezza, va- L lorizzando il ruolo dei Comuni e delle loro forme associative, le Unioni di Comuni. Inoltre, ha soppresso le quattro Province istituite nel 2001 e stabilito di riallocare le funzioni non fondamentali provinciali verso le Unioni di Comuni e, in misura minore, verso la Regione. A seguito dell’entrata in vigore della legge, la Giunta regionale è impegnata a dare attuazione al riordino che prevede una procedura complessa con il trasferimento di funzioni e la conseguente riallocazione di personale e risorse». «Il percorso di innovazione organizzativa - ha aggiunto l’assessore Erriu - incontra non poche difficoltà, in particolar modo sotto il pro- filo delle risorse a disposizione e del personale. I dipendenti provinciali sardi si sono ridotti a poco più di 1.100 unità e le casse degli enti di area vasta hanno subìto consistenti tagli. Il concorso al contenimento della spesa pubblica delle Province sarde e della Città metropolitana di Cagliari per l’anno corrente è di 68 milioni 361mila euro. Poiché, come stabilito dalla legge n. 190/2014, il contributo delle Province e Città metropolitane italiane per il 2017 si aggira intorno ai 3 miliardi di euro, è presumibile attendersi un contributo a carico delle Province sarde e della Città metropolitana di Cagliari di 102 milioni 542mila euro». anni, consigliere regionale in carica (Forza Italia), eletto consigliere comunale nel 2012, si è dimesso il 27 marzo 2014, sostituito da Renato Avellino; il secondo è Sergio Busonera, I proposta di un uomo di lunga esperienza, intorno alla quale costruire una nuova alleanza. Il dibattito è aperto e già nelle prossime settimane promette di schia di diventare una mina vagante anche nei maggiori comuni del Sulcis Iglesiente, la prossima primavera a Sant’Antioco, nel 2018 a Iglesias. Giampaolo Cirronis Si è svolta a Villa Sulcis la festa “di Sana e Robusta Costituzione” SEL: Festa e Politica, Politica è Festa n un periodo come quello attuale dove Politica è sinonimo di tutti mali del mondo, di malumori, di caccia al ladro, etc., etc., esiste ancora chi, nonostante tutto, vede in essa un momento di crescita, di rispetto, di ascolto, in poche parole un fare qualcosa che permette di stare bene. Questa può essere solo una delle tante chiavi di lettura della Festa dal titolo “di Sana e Robusta Costituzione” organizzata dal circolo “Zorba il gatto” di SEL e svoltasi nel parco Villa Sulcis, a Carbonia, dal 22 al 25 settembre. La quattro giorni è stato un mix di giochi per bambini, dibattiti, presentazione di libri, musica, cinema, spettacolo, il tutto condito da un’ottima cucina e insaporito da una sana voglia di stare insieme e di mettersi al servizio. Insomma, una politica che ha avuto il volto degli oltre 60 volontari impegnati mattina, sera e notte, di tutti gli ospiti, degli artisti, degli espositori e di tutti coloro che hanno scelto di avvicinarsi ad essa. Diversi i temi approfonditi grazie ai dibattiti. Il primo, giovedì 22 settembre è stato quello dell’immigrazione, sviluppato nel dibattito “Accogliervi come risorse”, coordinato da Manolo Mureddu, a cui hanno partecipato: Bianca Risnovean - presidente dell'associazione Collage “Migranti del Sulcis”, il deputato di Sel Michele Piras, l’Operatore dell’ufficio immigrazione Inas Cisl, Abdou Ndiaye e le rappresentanti dell’associazione Casa Emmaus, Giovanna Grillo e Asmaa Oug. Il venerdì si è discusso di Sviluppo Locale e Federalismo con un interessantissimo dibattito tra Gianfranco Sabatini, Silvano Tagliagambe, Anna Maria Colavitti e Nino Flore, coordinati da Andrea Corrias. Sabato 24 settembre si sono argomentate le motivazioni del NO al prossimo referendum costituzionale. Il giornalista Ottavio Olita ha magistralmente coordinato gli interventi dei senatori Vincenzo Vita e Loredana De Petris, del giornalista del Manifesto Andrea Fabozzi, del segretario regionale della CGIL Michele Carrus e dei rappresentanti dell’ARCI e dell’ANPI Franco Uda e Ennio Meloni. Domenica 25 settembre si è ce- mone Leoni “Tu nel mio destino”; dalla presentazione, da parte del segretario regionale di SEL e consigliere regionale Luca Pizzuto, della legge regionale sul reddito di inclusione sociale; dai concerti dei Zirichiltaggia e di Arrogalla; dalle performance degli attori Andrea Tedde I gazebo nel parco di Villa Sulcis. Il dibattito sulle motivazioni del NO al referendum costituzionale. lebrato il settantesimo anniversario del voto alle donn,e con la presentazione (preceduta giovedì dalla proiezione del film Suffragette) del libro di Maria Rosa Cutrufelli “Il Giudice delle donne”, a cura di Loriana Pitzalis. La quattro giorni è stata arricchita dalla presentazione del libro di Si- e Marta Proietti e del trasformista Gianni Dettori; e, infine, dai laboratori riservati ai bambini. Quattro giorni, insomma, per far conoscere il volto buono della politica e per spiegare che, se fatta in maniera sana e partecipata, è ancora motivo per far festa e stare bene insieme. Marco Corrias L’associazione culturale Sardinian Events proporrà nelle Sale del Bramante, in Piazza del Popolo, a Roma, un Diorama sulla Natività I costumi dei pescatori dell’Antica Tonnara Spagnola di Portoscuso in mostra nella Capitale ’associazione culturale Sardinian Events proporrà nelle Sale del Bramante, in Piazza del Popolo, a Roma, un Diorama sulla Natività con i costumi dei pescatori dell’Antica Tonnara Spagnola di Portoscuso. Stefano Spada, responsabile comunicazioni e relazioni esterne della rivista delle Nazioni di Roma, ha comunicato all’associazione la valutazione della commissione che ha valutato il materiale fotografico del presepe portoscusese, ammesso alla 41ª edizione 2016 dell’evento. «Sig. Pusceddu - ha scritto Stefano Spada al presidente dell’associazione Sardinian Events - le comunico con piacere che, a seguito della riunione della Commissione esterna, siete risultati idonei visto il pregevole materiale inviatoci, dal quale si evidenzia una chiara conservazione delle tradizioni popolari locali ed un rilevante lavoro artigianale. Ciò è il valore aggiunto che cerchiamo nei nostri espositori, per dare al vasto pubblico, che affolla La splendida creazione dell’associazione culturale Sardinian Events. le cinquecentesche Sale del Bramante nel periodo natalizio (circa 40.000 visitatori in un mese e mezzo di apertura), una panoramica della tradizione presepiale artigiana sia italiana, invitando esponenti di quasi tutte le regioni del nostro paese ed internazionale con presepisti provenienti da circa 40 paesi esteri anche non a prevalenza cattolica.» «Ciò significa che viene fatta una una selezione molto rigida che consente solo alle migliori opere di essere esposte - ha aggiunto il responsa- bile comunicazioni e relazioni esterne della rivista delle Nazioni di Roma -. All’inaugurazione che avverrà il 24 novembre 2016, alle ore 11.00, presso la Basilica di Santa Maria del Popolo, alla presenza di Autorità Laiche ed Ecclesiastiche, è prevista la presenza di S.E.R. Oscar Andrès Cardinale Rodriguez Maradiaga, coordinatore del Consiglio dei Cardinali per l’assistenza a Papa Francesco nel Governo della Chiesa Universale e nella Riforma della Curia Romana.» IL NUMERO 297 5-8.qxp_IL NUMERO 181 3/10 13/10/16 09:37 Pagina 1 8 Anno XXI • N° 297 • 14 Ottobre 2016 La Provincia del Sulcis Iglesiente Un giovane architetto originario di Carbonia ha curato il progetto “Arch&Art” della rivista Domus al “Design After Design” di Milano Marco Diana, un giovane emigrante che ce l’ha fatta D Dopo l’esperienza alla Triennale di Milano, Marco Diana lavora con alcuni giovani colleghi per creare un collettivo di figure professionali. opo vent’anni dall’ultima edizione, si è svolta dal 2 aprile al 12 settembre 2016, la XXI Esposizione internazionale della Triennale di Milano dal titolo “Design After Design”, organizzata dal Museo Triennale di Milano. Al suo interno, la rivista Domus ha presentato il progetto “Arch&Art” che un giovane architetto di Carbonia, Marco Diana, ha avuto l’onere e l’onore di curare. Conosciamo Marco più da vicino... Laureato in architettura al Politecnico di Milano, con un diploma di Master internazionale presso la Accademia Adrianea di Roma, sin da piccolo amava disegnare... «forse pensavo già di diventare architetto e non lo sapevo»! La sua esperienza nella rivista Domus è nata grazie alla proposta di un docente universitario che ripone in lui molta fiducia e col quale collabora ancora come assistente al Politecnico. In poco tempo, si ritrova a seguire diverse iniziative intraprese dalla rivista. La rivista Domus è nata nel 1928 ed è considerata molto prestigiosa in campo nazionale ed internazionale. Nella sua redazione sono passati personaggi di grande spessore culturale ed umano. «Quando ho iniziato questo percorso - racconta Marco - più di una volta mi è capitato di sentirmi inadeguato davanti a contesti e personalità, ma fortunatamente, a tal proposito, sia il direttore della rivista Nicola Di Battista sia l’editore dell’editoriale Domus, Maria Giovanna Mazzocchi, non mi hanno fatto mancare il giusto apporto e la fiducia per poter andare avanti con grande determinazione.» Con il primo lavoro, nel 2014, Marco viene coinvolto nella mostra al MAXXI di Roma dedicata all’architetto Lina Bo Bardi e poi arriva la grande opportunità: diventare curatore del progetto “Arch&Art”. In questa esperienza, che si è appena conclusa, ha avuto modo di toccare con mano le dinamiche e l’evoluzione di cinque grandi progetti, realizzati da cinque tra i maggiori personaggi del mondo dell’arte e dell’architettura mondiale. Gli incontri nei loro studi diventano per Marco fonte di scoperta di un mondo che lo Venezia... Artisti con la A maiuscola che hanno dato lustro all’iniziativa, il cui obiettivo era quello di coniugare tra loro l’arte e l’architettura, in modo da poter far prendere vita a capolavori nei quali la morbidezza e la creatività dell’arte, si sposano con la perfezione e la tecnica dell’architettura. Prima di concludere l’intervista, chiedo a Marco quali sono i suoi obiettivi futuri. La sua risposta è piena di energia: «Parecchi! Con alcuni gio- Marco Diana. Il giovane architetto con il gruppo di lavoro. affascina e cattura sempre più la sua attenzione: «Con gli artisti - racconta con entusiasmo - ho discusso l’evoluzione di opere estremamente interessanti e di valore, da loro ho veramente potuto imparare tanto, sia dal punto di vista professionale sia umano, un’esperienza che ricorderò per sempre». I loro nomi parlano da soli... Enzo Cucchi, Michele De Lucchi, Jannis Kounellis, Eduardo Souto de Moura, Mimmo Paladino, Hans Kollhoff, Michelangelo Pistoletto, David Chipperfield, Ettore Spalletti e Francesco vani colleghi stiamo creando un collettivo di figure professionali provenienti dai vari ambiti culturali, con cui speriamo di poter avviare una serie di progetti ed iniziative in cantiere da diverso tempo. Ci piacerebbe ampliare i campi di ricerca architettonica coinvolgendo anche chi architetto non è. Crediamo che la cultura, in tutte le sue forme, sia la chiave per contribuire a creare un buon futuro, fatto di opportunità e professionisti capaci». E con questo entusiasmo e tanta voglia di fare mi viene spontaneo porgli ancora una domanda: che consiglio daresti ai giovani laureandi o già laureati? «È sempre difficile dare un buon consiglio - risponde ancora una volta con umiltà e semplicità -, io stesso sono una persona che ne avrebbe bisogno, avendo ancora tanto da imparare; ma se proprio dovessi darne uno, beh sarebbe quello di capire fin da giovanissimi cosa piace fare e, soprattutto, per cosa si è portati o in cosa si è più capaci...» L’obiettivo di questa amabile chiacchierata è sicuramente quello di dimostrare quanto importante sia avere le idee chiare e tanta voglia di affermarsi, avere anche il coraggio di lasciare la propria terra per poi magari ritornarvi o creare un legame a livello lavorativo-occupazionale. La storia di Marco Diana vuole essere un esempio ed una speranza per tanti giovani che al momento si trovano disorientati a causa della grande crisi che sta attraversando, in lungo e in largo, il mondo del lavoro. Nadia Pische D Concluso il campo scuola universitario Gli studenti di Scienze Naturali nel Paradiso di Candiani al 30 settembre al 6 ottobre scorso, col contributo della facoltà di Biologia e farmacia dell’ateneo, si è svolto a Porto Pino il campo scuola naturalistico del corso di laurea in Scienze naturali (classe Scienze e tecnologie ambiente e natura). Il campo, ha potuto usufruire delle strutture delle ex batterie di difesa costiera di Candiani. L’Università e in particolare il gruppo guidato da Valeria Marina Nurchi (coordinatore corso laurea Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura), proseguono nel tessere una tela proficua con le istituzioni e il territorio. Il campo si tiene, infatti, grazie al Progetto Life Natura Soss Dunes (Safeguard and management Of South-western Sardinian Dunes A project for the pilot area of Porto Pino), con un accordo di partenariato tra il comune di Sant’Anna Arresi, rappresentato dal sindaco Teresa Pintus e dal project manager Emanuele Figus e il Coastal and marine geology group dell’Università di Cagliari, coordinato scientifico Sandro De Muro. Le attività del Campo scuola naturalistico 2016 tenutosi al comprensorio di Educazione ambientale delle ex batterie di difesa costiera di Candiani hanno comportato esercitazioni di terreno su geografia fisica e cartografia, morfodinamica, geologia, botanica sistematica e ambientale, ecologia animale, ornitologia e monitoraggio ambientale. Un pro- cesso virtuoso che permetterà di implementare la conoscenza multidisciplinare del “SIC ITB040025, promontorio, dune e zona umida, di Porto Pino”. Le attività preparatorie per le esperienze in campo si sono svolte presso il comprensorio di educazione ambientale. Il comprensorio è dotato di sala didattica, foresteria per studenti e docenti ed è costituito delle ex batterie di difesa costiera di Candiani, opportunamente ri- Gli studenti del campo scuola. strutturate dal comune di Sant’Anna Arresi e destinate a educazione e formazione su tematiche ambientali a tutti i livelli. La struttura è in rete con l’Osservatorio coste e ambiente naturale sottomarino Oceans di Punta Sardegna (Palau). In base all’accordo quadro, il comprensorio di Candiani è base stabile per il campo naturalistico del corso di laurea triennale e magistrale della classe di Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura. IL NUMERO 297 4-9.qxp_IL NUMERO 181 3/10 13/10/16 10:27 Pagina 2 Anno XXI • N° 297 • 14 Ottobre 2016 9 La Provincia del Sulcis Iglesiente Discriminazione, pregiudizio e disinteresse per i disabili, ancora oggi, spesso iniziano a scuola, quando i diritti vengono annichiliti La scuola non tutela gli studenti con disabilità L Gli istituti scolastici di Iglesias accolgono 200 ragazzi speciali e solo per una minoranza di questi è stata garantita continuità pedagogica. a discriminazione, il pregiudizio e il disinteresse per i disabili spesso inizia a scuola quando Giorgio Madeddu. i diritti ribaditi dalla Costituzione, dalle leggi della Repubblica e dal buon senso vengono costantemente annichiliti. L’esordio dell’anno scolastico 2016/17 non ha presentato particolari novità rispetto al passato benché alcuni, non tanti ad onor del vero, confidassero nella legge 107/ 2015 (Buona scuola). Disagi, disorientamento generale e identiche criticità del passato con rilevanti sofferenze per garantire il sostegno scolastico ai 250.000 studenti con disabilità italiani (93% frequentano le scuole statali e il 7% scuole paritarie). La Sardegna registra 207.000 studenti e oltre 5.000 disabili (2,5%). Gli istituti scolastici di Iglesias accolgono 200 ragazzi speciali e solo per una minoranza di questi (80 storie umane!, il 40%) è stata garantita continuità pedagogica. Le restanti 120 famiglie convivono affianco ai propri giovani nelle scuole di Iglesias ed attendono l’arrivo dell’insegnante di sostegno che “sostenga” integrazione, socializzazione, percorsi di apprendimento e migliori l’autonomia dei loro ragazzi. La realtà, probabilmente nei prossimi giorni sarà meno nebulosa e provvisoria, sono imminenti le nomine dei docenti, ma solo dal punto di vista aritmetico poiché per Iglesias e la Sardegna l’assegnazione dei docenti non onorerà le prerogative tratteggiate dal legislatore (legge 104/ 92) e dal senso comune che vedrebbe affiancato al giovane disabile un I professionista specializzato e quindi preparato, formato ed appassionato alla Vita Debole. Nelle prossime settimane 80 insegnanti avranno il privilegio e la responsabilità di sostenere 120 ragazzi ed oltre 100 classi di studenti, il futuro della nostra comunità, le nostre speranze. Non nascondiamo le nostre preoccupazioni sui criteri, il metodo e le conseguenze di una selezione approssimativa, superficiale e corporativa potenzialmente destabilizzante la realtà quotidiana dei Ragazzi Speciali. Un moderato ma ragionevole pessimismo germogliò in noi quando l’accordo scuola-sindacati (CGIL-CISL-UIL-Gilda-SNAL) in Sardegna e Sicilia incoraggiava la corsa al posto di sostegno per le migliaia di docenti trasferiti al Nord con la mobilità. Le Famiglie Speciali coltivano aspettative di premura, attenzioni e condivisione, confidano nelle istituzioni ma in questo frangente le “autorevoli istituzioni” hanno dimostrato superficialità ed offensivo pressapochismo. Un disabile di Iglesias, Cagliari, Teulada o Sassari potrebbe avere quest’anno scolastico un brillante matematico, biologo, filosofo o teologo che, insoddisfatto del trasferimento a Torino, Venezia o Pavia, pur di rientrare in famiglia si dichiara disponibile ad affiancare Mario, Francesca, Davide e Manuel. Operatori della scuola, educatori: dal ministro ai dirigenti scolastici e sindacati, avete ragionato sul contraccolpo emotivo di migliaia di famiglie? Hanno sperimentato angoscia ed incredulità quando avete ufficializzato la candidatura del docente, curricolare di ruolo, destinato altrove, non specializzato per il sostegno, che mai avrebbe abbracciato, affiancato e condiviso lo strazio della disabilità e per un meschino risparmio chilometrico, alberghiero o interesse personale si occuperà per “vantaggioso ripiego” del proprio figlio? Nell’esaltazione e nell’euforia di incarichi effimeri e comunque temporanei, tali sono il ministro ed i rappresentanti sindacali della scuola, si procede a scelte corporative dove la scuola è funzionale a interessi indecifrabili, ostaggio di docenti capricciosi e di equilibri politico sindacali distanti anni luce dai ragazzi spesso sperimentati come corpi estranei e fastidiose presenze. La scuola è formazione, educazione, dovrebbe preparare la gioventù all’impegno, alla solidarietà alla generosità. Un insegnante è utile, grande, indispensabile se riesce a testimoniare, se la sua vita è esempio per i suoi studenti; che esempio può offrire un laureato che per evitare qualche disagio ripiega su Mario, Francesca, Davide o Manuel? È ragionevole affidare la più fragile comunità scolastica ai meno preparati sul tema? Quando uno studente non dimostra preparazione e attitudini viene bocciato o rimandato, gli insegnanti digiuni di nozioni, informazioni, interesse e conoscenze in disabilità? Promossi! Invitiamo l’Amministrazione comunale di Iglesias e i comuni del Sulcis a testimoniare indignazione e sconcerto ai sindacati scuola e al ministero colpevoli di utilizzare la disabilità, “merce di scambio”, per alleggerire le responsabilità dei loro iscritti e amici. Giorgio Madeddu Associazione AMICI della VITA - [email protected] Gruppi di Auto Aiuto per AlcolTossicodipendenti, Malati tumorali, Autismo Lettera aperta del sindaco Porrà al ministro della Salute Lorenzin l sindaco di Villamassargia, Debora Porrà, ha inviato una lettera aperta al ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, sul progetto informativo del Piano nazionale per la fertilità: campagna di comunicazione e “Fertility day”. Riportiamo il testo integrale. Questa lettera a Lei cordialmente indirizzata, ministra Beatrice Lorenzin, nasce per assolvere un dovere morale che sento come rappresentante dei miei concittadini del comune di Villamassargia, senza alcuna distinzione di genere, a proposito del tema in oggetto. Sono una sindaca di 33 anni e finora nella mia vita, in ordine cronologico ma non di importanza, ho conseguito un titolo di studio accademico, ho un lavoro e sono madre di una bambina di 4 anni. Mia figlia si chiama Rossa, proprio come uno dei tre colori che porto sul petto quando indosso la fascia ufficiale, in cui ho sempre creduto e di cui ho un profondo rispetto, al punto di scegliere di diventarne servitrice per la durata del mio mandato di amministratore pubblico. Le scrivo, gentile ministra Lorenzin, per farLe sentire la voce di un popolo che ha tanti bisogni, tra cui quello di essere capito e riconoscersi nei discorsi di chi governa. Le parole sono sempre importanti, poiché se nei piani ministeriali esprimono premessa ed efficacia di misure che poi diventano reali, nelle campagne di comunicazione, poi, hanno il potere di veicolare messaggi di progresso o regressione. Ad esempio, nel Sulcis Iglesiente, le guardie mediche verranno ridotte, gli ospedali chiudono e con essi i reparti di maternità, come quello della vicina città di Iglesias. Ma la riduzione dei servizi sanitari sul nostro territorio, che viene imposta senza che i cittadini e gli Enti locali abbiano strumenti concreti per impedirlo, viene chiamata razionalizzazione. Ottima la parola, pessimo il significato che peggiora la qualità della vita delle persone. Tra gli obiettivi del mio mandato amministrativo c’è l’apertura di un asilo nido comunale, visto che attualmente dalla nascita ai 3 anni non esistono servizi dedicati nel nostro comune. Dopo un anno di ricerche in lungo e in largo, è stato appurato che oggi non ci sono risorse né statali né regionali per finanziarne sia le opere che la gestione. Faremo tutto con gli esigui fondi di bilancio, ma lo faremo perché in gioco c’è la qualità della vita della nostra comunità e la sua economia. Le mamme e i papà di Villamassargia, a prescindere dalla loro età, incontrano tutti gli stessi problemi di con- Debora Porrà, sindaco di Villamassargia. ciliazione fra i tempi familiari e quelli lavorativi. Quando il lavoro c’è. E se non si forniscono questi servizi di supporto al lavoro si deve rinunciare, il lavoro si ridimensiona e con esso si mortifica la capacità produttiva di uomini e donne, insieme alla fiducia nel futuro. Quando il lavoro non c’è, diventare genitori comporta ulteriori difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, da un lato, ed estreme difficoltà da parte dell’Ente comunale a dare sostegno, per via dell’esiguità degli strumenti a disposizione dei servizi sociali. Per questo, leggere dal Suo Piano nazionale per la fertilità, gentile mini- stra Lorenzin, frasi del tipo “l’attuale denatalità mette a rischio il welfare”, quando possiamo dimostrare che è vero esattamente il contrario (l’assenza di un welfare adeguato non incoraggia la natalità), oppure «una società che ha scortato le donne fuori di casa, aprendo loro le porte nel mondo del lavoro sospingendole, però, verso ruoli maschili», «un allontanamento dal desiderio stesso di maternità» e, infine, «la crescita del livello di istruzione per le donne ha avuto come effetto sia il ritardo nella formazione di nuovi nuclei familiari, sia un vero e proprio minore investimento psicologico nel rapporto di coppia, per il raggiungimento dell’indipendenza economica e sociale» sono frasi ancora più offensive degli slogan della campagna pubblicitaria da Lei promossa. Senza soffermarmi troppo, desidero evidenziare almeno un messaggio fondamentale: la responsabilità demografica del nostro Paese non può essere tutta sulle spalle delle donne italiane, o allo stesso modo degli uomini italiani (che non leggo essere citati o non compaiono nelle immagini delle pubblicità): loro subiscono le attuali politiche per la famiglia e del lavoro dello Stato e, fortunatamente, esercitano il diritto di una scelta consapevole sia di non avere figli che di averne, sia di partorirli che di adottarli. Viva la libertà personale. Viva il rispetto delle scelte. Viva le parole belle della lingua italiana che, purtroppo, sono assenti nella comunicazione del “Fertility Day”, come amore, famiglia e cultura. Il bene comune, più che la fertilità, sarebbe che tutti avessero le stesse opportunità per effettuare delle scelte non condizionate dal bisogno. Nella prossima campagna di comunicazione vorrei l’immagine delle opportunità per donne e uomini e nessuna clessidra, cicogna o smiles tra i piedi. Abbiamo bisogno di altro. Debora Porrà Sindaco di Villamassargia I Antonello Sanna è il presidente onorario dell’associazione culturale S’Ischiglia Onlus l professor Antonello Sanna è il nuovo presidente onorario dell’associazione culturale S’Ischiglia Onlus, Università Popolare del Sulcis. Professore ordinario di Architettura Tecnica, Antonello Sanna è Direttore del Dipartimento di Architettura presso la Facoltà di Architettura di Cagliari. È docente di Architettura Tecnica e Laboratorio di Progettazione 1 nel Corso della Laurea in Architettura presso l’Università di Cagliari; insegna inoltre Caratteri costruttivi e distributivi degli edifici. Il professor Antonello Sanna ha accolto con entusiasmo la proposta del presidente Nino Dejosso. H Antonello Sanna. «Mi sento onorato di questa vostra proposta e, nei limiti di impegno che mi sono consentiti dal lavoro di direzione del mio Dipartimento (sempre più impegnativo... causa burocrazia) la accetto - ha scritto Antonello Sanna -. In questo modo mi sembra anche di costituirmi un impegno a ricominciare a frequentare Carbonia, per cui nutro sempre un profondo senso di appartenenza. Dio sa quanto la Sardegna abbia bisogno di iniziative come la vostra! Solo crescendo in cultura e consapevolezza possiamo sperare di non essere travolti nella sfida che la crisi e il cambiamento pongono a tutti noi. Buon lavoro e auguri.» Gianfranco Dettori, il grandissimo fantino che ha vinto in carriera oltre 3.800 gare o avuto la grand e fortuna, grazie a un amico fraterno, di conoscere il famoso Rinaldo Tocco. fantino Gianfranco Dettori il quale, oggi in pensione, è stato il fantino più conosciuto al mondo, contribuendo così a far conoscere la nostra Sardegna all’intero Pianeta. Gianfranco Dettori, originario di Serramanna, si trasferì a Roma là dove fu l’uomo delle pulizie in vari locali della capitale e aiuto fruttivendolo, fino ad essere assunto all’ippodromo delle Capannelle, sempre come addetto alle pulizie delle stalle e dei cavalli. Fu lì che, ad un certo punto, esplose il talento da lui posseduto quando si mise in sella ad un cavallo ritenuto indomabile e quindi... decollò letteralmente divenendo in breve tempo un formidabile fantino. Resta qui impossibile elencare tutte le sue vittorie in ogni parte del mondo: vinceva sempre là dove i più quotati del tempo fallivano, il nostro piccolo conterraneo (era piccolo, basso e leggero) ha montato i più famosi cavalli allora presenti vincendo più di tremilaottocento (3.800!) gare. Si guadagnò per questo il nomignolo di “Mostro”! A Ospite nella sua bella casa di Sant’Anna Arresi, ho potuto ammirare foto che lo immortalano in gare eccezionali e immagini storiche con la Regina d’Inghilterra che si complimenta con lui, quindi in Italia con il presidente del Consiglio di allora Gianfranco Dettori. Giulio Andreotti che gli stringe la mano. Conoscere Gianfranco Dettori ti fa pensare davvero: un piccolo uomo, solo di statura ma grande nella sua modestia e, se sollecitato a rac- contare le proprie gesta, diviene una cascata di racconti che non terminano mai... Il figlio Lanfranco, per lo più conosciuto come Frankie, ne ha preso il testimone: ma è stato determinante il padre e per la scuola e per i continui consigli che ha fornito a questo figlio che è diventato campione del mondo! Non c’è che dire, due sardi che si sono fatti grande onore per tutto il Pianeta! Rinaldo Tocco Al Di Meola sarà l’ospite speciale al decennale del “Premio Andrea Parodi” l Di Meola, uno dei più importanti chitarristi mondiali, che ha lasciato una impronta fondamentale nell’evoluzione della tecnica chitarristica, una leggenda vivente che dal jazz e dalla fusion con gli anni si è avvicinato all world music, sarà l’ospite speciale al 10° “Premio Andrea Parodi” in programma dal 13 al 15 ottobre 2016 a Cagliari. A lui andrà il prestigioso Premio Albo d’oro. «La voce di Andrea Parodi, unica, genera emozioni che toccano le più nascoste profondità dell’animo. Penso che Andrea sia una delle voci più importanti e originali del nostro tempo!». Sono parole dello stesso Al Di Meola, che non ha voluto mancare alla manifestazione che ogni anno ricorda Andrea Parodi, un artista con cui il leggendario chitarrista aveva intrecciato una intensa collaborazione e di cui ricorre il 10° anniversario della scomparsa (il 17 ottobre) proprio in prossimità del fe- stival. Andrea Parodi, dopo l’avventura con i Tazenda, era diventato un personaggio importante della world music internazionale. Andrea Parodi. Tutto era nato nel 2003, quando Al Di Meola, in un festival, aveva ascoltato l’artista sardo e ne era rimasto stregato. Da lì era nato il pro- getto di “Armentos”, un concerto che vedeva i due musicisti insieme dal vivo con la band di Andrea e che è stato riproposto in varie occasioni in tutta Europa. Nel 2005 è uscita la versione discografica, intitolata “Midsummer night in Sardinia”. L’artista statunitense aveva descritto così quell’esperienza: «La collaborazione e la scoperta di Andrea Parodi e la combinazione con questi incredibili musicisti italiani è una delle esperienze musicali più appaganti della mia vita. Sono molto onorato di questa incredibile opportunità! Il mondo ha bisogno di sentire ed avvertire la “Voce d’Oro” di Andrea. Il concerto “Midsummer Night in Sardinia” resterà nella mia memoria per sempre. È stato un sogno!» Al Di Meola si esibirà accompagnato dal chitarrista Peo Alfonsi, che suonava all’epoca con Andrea Parodi ed ora è in tour con lui da diversi anni. IL NUMERO 297 3-10.qxp_IL NUMERO 181 3/10 13/10/16 10:12 Pagina 1 10 Anno XXI • N° 297 • 14 Ottobre 2016 La Provincia del Sulcis Iglesiente Si è conclusa sabato 10 settembre, a Sant’Anna Arresi, la XXXI edizione del Festival Internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” La macchina di Punta Giara non si ferma mai L Il giorno di chiusura, l’associazione ha annunciato date (1-10 settembre 2017) e tema conduttore della XXXII edizione: la batteria. ’edizione 2016 del festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, svoltasi a Sant’Anna Arresi dal 1° al 10 settembre, con anteprima il 31 agosto a Palmas, organizzata in coproduzione con la associazione culturale Palmas Vecchio, protagonisti i Tenores di Bitti, segna una tappa fondamentale nell’ormai ultratrentennale percorso musicale della rassegna organizzata dall’associazione culturale Punta Giara. Il programma, costruito sul tema del rapporto che intercorre tra Frank Zappa e la musica jazz, interpretato da musicisti di assoluta caratura internazionale (Hamid Drake, Mats Gustafsson, Peter Brotzmann, William Parker, Rob Mazurek, Tomeka Reid, Sean Noonan, Cooper Moore, Ken Vandermark, Luc Ex e Matthew Shipp non hanno deluso le attese ed hanno ricevuto grandi apprezzamenti di pubblico e critica tutti i progetti originali “costruiti” dall’associazione Punta Giara), ha avuto una risonanza superiore ad ogni aspettativa, grazie alla presenza di inviati (giornalisti e fotografi) delle maggiori riviste specializzate di diversi paesi europei e degli Stati Uniti ed all’accordo siglato con la RAI che ha trasmesso in diretta radiofonica i concerti dell’8 settembre “In Order to Survive by William Parker” e del 9 settembre “Hidros Zap by Mats Gustafsson’s Nu Ensemble” ed ha acquisito 18 concerti che verranno irradiati H Hamid Drake. William Parker. Peter Brotzmann. Mats Gustafsson. Rob Mazurek. Matthew Shipp. Sean Noonan. Tomeka Reid. a livello nazionale ed internazionale nei palinsesti autunnali, radiofonico e televisivo. L’edizione 2016 del Festival ha segnato un impegno importante dell’associazione culturale Punta Giara anche per la raccolta di fondi destinati alla ricostruzione del teatro L’8 ottobre è stata inaugurata la mostra di Angelo Liberati Dal 12 al 16/10 il “Carbonia Film Festival” a preso il via questa sera con la mostra “Fotogrammi dipinti” dell’artista Angelo Liberati, nello spazio Ex-Dì - Memorie in movimento La Fabbrica del Cinema, in piazza Sergio Usai, all’ingresso della Grande Miniera di Serbariu, l’VIII edizione del Carbonia Film Festival, rassegna che prevede un ricco programma di eventi dal 12 al 16 ottobre. La mostra, curata e allestita da Gianni Murtas, resterà aperta fino al 4 novembre. Fino al 16 ottobre sarà visitabile tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00; dal 17 ottobre al 4 novembre, effettuerà i seguenti orari: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.30 (esclusi venerdì pomeriggio, sabato e domenica e i giorni 31 ottobre e 1° novembre). La giornata di anteprima ha proposto anche lo spettacolo “Numero zero: alle origini del rap italiano” e “Il rosso e il nero”, reading concerto di Massimo Zamboni. Il Festival, organizzato dalla Società Umanitaria in collaborazione con la Fondazione di Sardegna e Sardegna Film Commission e che, da questa edizione, prende il nome di “Carbonia Film Festival” (fino allo scorso anno era “Mediterraneo Film Festival”, si svilupperà dal 12 al 16 ottobre, 5 giorni nei quali Carbonia sarà la capitale del cinema con film provenienti da diversi continenti, costruiti prevalentemente sui grandi temi del lavoro e delle migrazioni, oggi più che mai di attualità. «Il programma è frutto di una selezione compatta - ha spiegato il direttore artistico Francesco Giai Via - con un concorso internazionale di lungometraggi che include 8 titoli già presentati e premiati al Sundance, al Tribeca e a Locarno e che hanno scelto Carbonia come punto di partenza per il loro viaggio nelle sale italiane.» Tra i film che verranno proposti nel corso del festival al cine-teatro Centrale di piazza Roma, ci sono “El futuro perfecto” di Nelle Wohlatz, miglior opera prima al Festival di Locarno 2016 e “Nunca va a star solo” di Alex Anwandter, Teddy Award della Berlinale 2016. Complessivamente verranno proposte sedici opere che - come ha tenuto a sottolineare Francesco Giai Via - sono state selezionate tra più di cinquecento titoli. A fianco alle sezioni competitive, è prevista una serie di eventi speciali con ospiti noti a livello nazionale e internazionale, tra i quali: Vinicio Marchioni, interprete di “Romanzo criminale”, accompagnato mattinata dedicata alle scuole con la proiezione di “Sponde - Nel sicuro sole del nord”, documentario della regista Irene Dionisio, terzo membro di una giuria tutta al femminile. Irene Dionisio presenterà inoltre “Le ultime cose”, suo esordio nella fiction ed unico film italiano incluso quest’anno nel programma della Settimana della Critica di Venezia. La presentazione della mostra di Angelo Liberati all’anteprima del Festival. “Giuseppe Garibaldi” di Amatrice e per la solidarietà in genere. L’associazione Punta Giara si è spesa per dare un contributo attivo e per S sensibilizzare artisti e pubblico, come testimonia lo speciale “Il jazz per ricostruire” che raccoglie le testimonianze registrate durante il festival e andato in onda il 9 settembre su RAI 5. In collaborazione con l’Associazione Diomira, infine, per tutta la durata del festival, sono stati ospitati 12 migranti provenienti dall’Africa devastata dalle guerre. A loro è stata offerta la possibilità di vivere il festival in tutte le sue declinazioni, con la speranza che la musica possa alleviare, anche se in modesta misura, le sofferenze terribili che hanno vissuto e continuano a vivere. Alla vigilia della serata di chiusura del Festival, l’assemblea dei soci di Punta Giara ed il suo direttore artistico Basilio Sulis, visto il successo riscosso dalla rassegna e ritenendo che ci fossero le precondizioni per farlo, hanno annunciato date e tema della XXXII edizione del Festival che si svolgerà dall’1 al 10 settembre 2017 ed avrà come titolo “Bum Bum Bum - Tutte le Muse del Batterista”. L’associazione Punta Giara, inoltre, ha deciso di bandire un concorso di idee sul tema del Festival 2016 e per questo selezionerà giornalisti, critici e studenti di giornalismo che vorranno partecipare al progetto. Le iscrizioni sono aperte dal 1/10/ 2016 e dovranno essere presentate entro e non oltre il 30/12/2016. Tutte le modalità, i dettagli ed i premi sono disponibili dal 1/10/ 2016 nel sito internet dell’associazione www.santannarresijazz.it . Giampaolo Cirronis www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com Sant’Antioco ha celebrato il 51° della morte del maestro Geppino Manservigi, un grande musicista abato 27 agosto la piazzetta Italo Diana di Sant’Antioco ha ospitato un evento commemorativo che ha visto protagonista il complesso bandistico “Giuseppe Verdi” Città di Sant’Antioco, in occasione del 51/mo anno dalla morte del maestro Giuseppe (noto Geppino) Manservigi. Il concerto era inserito nella manifestazione musicale “Incontri musicali antiochensi”, che si sono svolti dal 25 al 31 agosto e che hanno visto come protagonisti allievi, docenti e professionisti della musica in corsi di alto perfezionamento e concerti di alto livello, oltre che rendere onore ad un suo grande maestro ha ripercorso la sua storia, dal 1872, anno della fondazione, fino ai nostri giorni. «Commemorare uno dei più grandi musicisti che ha contribuito a forgiare il complesso bandistico subito dopo la seconda guerra mondiale e che ha lasciato una grande eredità anche come uomo ed insegnante nella nostra cittadina - ha sottolineato la presidente della banda, Marcella Schirru - ha significato onorare la musica nel suo aspetto più alto nel rendere omaggio ad un maestro di musica e alla propria banda.» La banda Giuseppe Verdi, oltre ad essere presente alle manifestazioni più importanti civili e religiose della propria città e del territorio, da sempre è protagonista di eventi culturali e musicali di prestigio. è stata una vera e propria “festa della musica”, con pezzi attinti dalla musica classica e pop eseguiti dai bandisti, con la collaborazione dei maestri dei corsi Geppino Manservigi. di alto perfezionamento. Alla serata hanno partecipato le autorità del paese e molte persone che hanno vissuto la storia della banda. Tra gli altri, i figli del maestro, Giorgio e Laura, il genero Ireneo che ha cantato in suo onore alcuni pezzi di Andrea Bocelli, fino ai vecchi bandisti e mae- stri che lo hanno conosciuto o che hanno fatto parte del complesso in tutti questi anni, fra i quali il maestro Remigio Pili che, allievo del maestro Geppino, a sua volta ha diretto la banda per oltre vent’anni. E ancora il bandista Pinuccio Lai che, per tanti anni, è stato parte integrante della vec- chia banda musicale, sostenendola e dando il massimo per mantenerla sempre presente nella vita cittadina. Ancora oggi la banda Giuseppe Verdi è parte integrante della comunità, presente nella vita musicale, culturale e rappresentativa del paese. Tito Siddi L’angolo della poesia a cura di Nadia Pische Se anche tu desideri veder pubblicato un tuo pensiero, una tua poesia... non esitare, rivolgiti subito a: [email protected] . Non aspettare oltre... a volte realizzare un sogno sembra impossibile ma... mai dire mai! Il cine-teatro Centrale di Carbonia. da Milena Mancini nel reading di “A Calais” di Emmanuel Carrère. Alessandro Borghi (Non essere cattivo e Suburra) sarà a Carbonia per presentare “Il più grande sogno” (in anteprima, dopo Venezia). Carbonia Film Festival non è soltanto film in sala, è anche incontri ed approfondimenti con una serie di master class che coinvolgeranno i membri della giuria Valentina Carnelutti e Valia Santella ed una Carbonia Film Festival prevede anche una serie di appuntamenti all’insegna della musica e della convivialità, con il concerto del musicista maliano Baba Sissoko, uno dei maggiori esponenti di musica etnica e jazz a livello internazionale e Nicodemo featuring Lilies On Mars; e, infine, un’imprescindibile programmazione di aperitivi per un momento di relax fra un film e l’altro. E poi c’è quel vuoto la ragione che parla a dispetto del cuore non tace... ribatte! La lotta è sfrenata par quasi una danza, lui guarda: li ascolta, ragiona con loro. Lei invece dipinge poi colora la fine. Lui esce sconfitto: la rivede, la vuole, la sfiora soltanto, la ragione svanisce... Il suo sguardo lo ammalia, il saper lo cattura e il gusto di quei baci prepotente ritorna. Brividi caldi, sguardi avvolgenti, pelle che brucia, ragione latente, cuore che batte, cuore che vuole, ragione perdente... passione vincente! Nadia Pische IL NUMERO 297 2-11.qxp_IL NUMERO 181 2/11 14/10/16 08:10 Pagina 2 Anno XXI • N° 297 • 14 Ottobre 2016 11 La Provincia del Sulcis Iglesiente CANALE 40 IN ONDA IL FUTURO Tel. 0781 672155 [email protected] La squadra di Andrea Marongiu ha iniziato la nuova stagione nel migliore dei modi, sia in Coppa Italia sia in campionato Il Carbonia già vola solitario in testa alla classifica C La Monteponi, fuori dalla Coppa Italia, in campionato ha esordito bene, perdendo poi male ad Arbus. Il Carloforte deve crescere. onclusa la stagione 2015/ 2016 con uno straordinario crescendo che l’ha portato a sfiorare l’accesso ai play off promozione e ad un’amarissima quanto immeritata sconfitta nella finale di Coppa Italia (in entrambi i casi dopo un appassionante testa a testa con il Bosa, poi promosso in Eccellenza attraverso i play-off), il Carbonia ha iniziato in maniera brillante la nuova stagione, sia in Coppa Italia sia in campionato. In Coppa Italia, la squadra di Andrea Marongiu ha eliminato al primo turno la Monteponi (vittoria per 3 a 0 in trasferta e sconfitta di misura ininfluente, 0 a 1, nel match di ritorno al “Carlo Zoboli”, ed ha superato il Siliqua nel match d’andata degli ottavi di finale, 1 a 0. In campionato ha fatto ancora meglio, travolgendo la Villacidrese all’esordio casalingo, 4 a 0, e vincendo col minimo scarto il derby di Carloforte, 1 a 0, isolandosi in testa alla classifica a punteggio pieno. Andrea Marongiu, saggiamente, ha vestito subito i panni del pompiere («stiamo mettendo in cascina preziosi punti per il raggiungimento del nostro obiettivo, la salvezza») ma la impressione destata dalla squadra in questo primo scorcio di stagione è stata molto buona, in continuità con quella della passata stagione, nonostante alcune partenze importanti, in particolare quella del centrale difensivo Fabiano Todde. In cinque partite ufficiali il Carbonia ha realizzato otto reti, subendone soltanto una. La squadra ha mantenuto un’importante solidità difensiva, con l’inserimento di Claudio Cogotti, forse la sorpresa più bella, considerato che l’ex difensore della Monteponi sembrava ormai perso a N livello di Promozione, considerato che proviene dalla Seconda categoria. La società, comunque, stimolata dal brillante avvio di stagione, sta scandagliando il mercato alla ricerca di un forte centrale difensivo che potrebbe rappresentare la ciliegina sulla torta e creare i presupposti per una stagione da protagonisti assoluti. La Monteponi, contrariamente ai cugini del Carbonia, ha iniziato la nuova stagione con un passo incerto. Arbus, 0 a 4 (tutti i goal sono arrivati nel secondo tempo). La società non nasconde le ambizioni di primato e se vorrà soddisfarle, la squadra dovrà trovare continuità di rendimento e di risultati, perché la concorrenza per le prime posizioni è assai agguerrita. Il Carloforte, profondamente rinnovato e rinforzato, ha iniziato con il piede sbagliato sia in Coppa Italia (eliminato nel doppio confronto con Addio a Nenè, brasiliano di Sardegna l 5 settembre Cagliari ha dato l’estremo saluto, nella basilica di Bonaria, a Claudio Olinto de Carvalho, il grande Nenè dello scudetto rossoblu del 1970, scomparso a 74 anni, dopo lunga malattia. Sono stati tanti gli ex compagni di squadra e colleghi di una vita intera dedicata al calcio che non hanno voluto mancare, tra i quali Gigi Riva, Cesare Poli, Adriano Reginato, Giuseppe Tomasini, Ricciotti Greatti, Mario Brugnera, Antonello Cuccureddu, Renato Copparoni, Roberto Quagliozzi, Giovanni Roccotelli, Luigi H Claudio Olinto de Carvalho, Nenè. Piras. Per il Cagliari di oggi, il direttore sportivo Stefano Capozucca ed i brasiliani Joao Pedro e Diego Farias. Davanti all’altare, Gigi Riva ha steso sopra la maglietta bianca con i bordi rossoblù e il numero 8, la maglia di Nenè. L’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, ha sottolineato che sono intensi i ricordi che i sardi e la Sardegna conservano del grande Nenè. A salutarlo c’era anche il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e gli Sconvolts sul sagrato della basilica hanno esposto un grande striscione: “Ciao Claudio, leggenda rossoblù”. L’8 settembre il calcio sardo ha perso uno dei tecnici più stimati Mariano Dessì, una vita per il calcio La formazione del Carbonia che ha superato il Siliqua (1 a 0) in Coppa Italia. L’eliminazione dalla Coppa Italia maturata nel doppio confronto con il Carbonia brucia parecchio, soprattutto per la pesante sconfitta casalinga della gara d’andata (3 a 0, con tutti i goal subiti nel primo tempo), solo parzialmente riscattata con la vittoria di misura di Carbonia. Le cose non sono andate meglio nelle prime due giornate di campionato, con una netta vittoria casalinga all’esordio con il Barisardo, 4 a 0, ed un’altrettanto netta sconfitta subita all’esordio esterno, ad il Siliqua, 2 a 4 all’andata e 1 a 0 al ritorno) sia in campionato (0 a 4 a Guspini e 0 a 1 nel derby casalingo con il Carbonia, ben giocato e perso anche per il calcio di rigore sbagliato da Marco Cimmino. La stagione è appena iniziata e per il Carloforte di Tony Poma c’è tutto il tempo per maturare ed iniziare a raccogliere i punti necessari alla costruzione del castello della salvezza. Giampaolo Cirronis [email protected] Brillano gli atleti della società mineraria agli “Assoluti” AICS L’ASD Sulcis protagonista a Cervia ei giorni 9, 10 e 11 settembre, a Cervia, si sono svolti i campionati italiani AICS. Alle competizioni hanno partecipato gli atleti della ASD Sulcis Carbonia che sono stati allenati dai tecnici Antonello Murgia, Pietro Podda, Giovanni Gianeri e Carlo Amore. Immensa soddisfazione per la società e per i ragazzi e le ragazze che investono tanto tempo nello sport che considerano fonte di sfogo ed equilibrio, fondamentale per il corpo e per la mente, oltre che importante occasione di socializzazione. Esperienza formativa molto interessante e divertente come si evince dalle dichiarazioni di alcuni di loro. Roberto Calia, per la categoria cadetti, si è classificato al primo posto laureandosi così campione italiano e al secondo in un’altra gara. Queste le sue parole: «Di tutta questa esperienza c’è poco da dire... soddisfacente sicuramente. È stato un viaggio ricco di sorprese e di divertimento, come tutte le trasferte della Sulcis Carbonia». Camilla Garau, classificatasi al primo posto nella categoria cadette, anche lei campionessa italiana, ha voluto commentare l’esperienza definendola bellissima... «Magnifici giorni a Cervia, insieme ai miei compagni di squadra e di altre società sarde. Vincere competizioni a livello nazionale è sempre emozionante, portare la medaglia a casa dà sempre grosse soddisfazioni e ci ripaga dei sacrifici che I Il 5 settembre Cagliari ha dato l’estremo saluto al grande campione facciamo durante gli allenamenti, soddisfazioni oltre che personali anche per la società e i nostri tecnici». Daniele Marangoni, anch’egli campione italiano per la categoria cadetti in seguito alle competizioni svoltesi a Cervia, non è rimasto deluso per niente da questo “viaggio di tradizione” come lo definisce lui stesso ed aggiunge: «Gare fantastiche e tantissimo divertimento. L’unica cosa è che si è sentita la man- Il gruppo di atleti al rientro da Cervia. canza di due atleti, miei compagni di squadra da molto tempo, che non hanno avuto la possibilità di partecipare a questo fantastico viaggio». Anche Moran Chirigu ha manifestato soddisfazione per il 4° posto nella categoria allieve ed ha raccontato di aver fatto un viaggio bellissimo... «Ho capito che posso fare di più, con la mia gara nei 100 metri sono migliorata. Con i miei compagni ho vissuto un’esperienza che vorrei ripetere per tutta la vita.» Lucrezia Martinelli, per la categoria cadette, si è divertita tanto ed ha avuto il piacere di conoscere meglio i suoi compagni di squadra, un’esperienza che le piacerebbe ripetere. Un ultimo commento ce lo regala Alessandro Secci, categoria cadetti, che si è classificato nelle due gare disputate, al sesto e all’undicesimo posto: «Per essere stata la mia prima trasferta è andata molto bene e mi ritengo soddisfatto delle gare che ho disputato». Si sono classificate al primo posto, divenendo campionesse italiane per la loro categoria anche Laura Cancedda e Beatrice Porcu. «Accompagnare i ragazzi come istruttrice - racconta Laura Cancedda -, allo stesso tempo come partecipante, è stata una bella esperienza. Prima di tutto, perché mi sono rispecchiata in loro, rivivendo le stesse emozioni di quando ero una piccola atleta. Gareggiare alla mia età, con un pizzico di apprensione e tanto divertimento, è stato entusiasmante e forse ancora più bello di un tempo, ho avuto la doppia soddisfazione di vedere i nostri ragazzi ed io stessa vincitrice.» Piccoli atleti crescono… e diventano grandi in tutti sensi! Non resta che augurare sempre nuovi traguardi da raggiungere con la stessa passione che li ha portati a partecipare alla competizione e che hanno mostrato nel raccontare la loro esperienza. Nadia Pische a cessato di vivere l’8 settembre, all’età di 77 anni, Mariano Dessì, allenatore dell’Iglesias e di altre squadre semiprofessionistiche sarde. La sua lunga carriera iniziò alla guida delle squadre giovanili dell’Iglesias, con ottimi risultati, con la conquista dei titoli di campione sardo nelle categorie allievi e juniores ed approdò alla prima squadra nel campionato di serie D 1973/1974. Il presidente Alvaro Amarugi decise di affidargli con grande coraggio la panchina, consapevole che il suo fiuto lungimirante non l’avrebbe tradito, nonostante la mancanza di esperienza in un campionato difficile com’era quello di serie D. S Mariano Dessì è stato l’allenatore con più milizia sulla panchina iglesiente, con ben 12 campionati Mariano Dessì. disputati tra serie D, Interregionale, Eccellenza e Promozione, intervallati negli anni. Per i risultati ottenuti nell’arco della sua carriera, va considerato sicuramente tra i tecnici più preparati e vincenti della storia calcistica rossoblù. La carriera di Mariano Dessì è stata ricca di esperienze e soddisfazioni anche lontano da Iglesias, sempre a livello semiprofessionistico. Tra le numerose squadre che ha allenato, infatti, vi sono Olbia, Nuorese, Alghero, Tharros, Sant’Elena, Gialeto e Sant’Antioco, oltre al Cagliari Primavera ed alla rappresentativa sardo/laziale di serie D. A Iglesias Mariano Dessì era molto stimato anche per la sua attività professionale. Per diversi decenni ha gestito un’agenzia di pratiche automobilistiche. Si è spento improvvisamente l’ex presidente del Carbonia calcio L’addio di Carbonia a Leonardo Perna i è spento improvvisamente lo scorso 7 settembre, all’età di 65 anni, Leonardo Perna, dal 1986 al 1990 presidente del Carbonia Calcio. Commerciante, grande appassionato di calcio, entrò nel consiglio direttivo della società biancoblu nel periodo della serie C2, fino a ricoprire la massima carica di presidente. Sotto la sua presidenza, il Carbonia ha vissuto stagioni alterne, tra la gioia della bril- D Leonardo Perna. lante salvezza raggiunta nel campionato 1986/87, con uno straordinario girone di ritorno con la guida tecnica di Elvio Salvori, e l’amarissima retrocessione dell’anno successivo, maturata nel drammatico spareggio di Terni con il Pontedera, con Luciano Aristei in panchina. Lasciata la presidenza, si allontanò dal calcio, pur conservando nell’ambiente tantissimi amici ed una grande passione. Al via del campionato di C2 c’è anche una squadra mineraria Il calcio a cinque ritrova Carbonia opo alcuni anni di assenza, il calcio a 5 ritorna a Carbonia con una squadra iscritta al campionato regionale di serie C2 che inizia venerdì 14 e sabato 15 ottobre: l’Asd Carbonia Calcio a 5. La squadra, guidata dei tecnici Maurizio Pinna e Alfonso Ollargiu, è stata inserita nel girone A, con Atletico Sant’Antioco, Calcio a 5 Gonnesa, Carloforte, Gonnosfanadiga, Is Bonus Is Malus, Monastir Kosmoto, Norbio Futsal, South West Sport e Virtus San Sperate. Le partite verranno disputate sul parquet del Palazzetto dello sport di via delle Cernitrici. La società è guidata dal presidente Luciano Zara e comprende il vicepresidente Federico Zara, il segretario Bruno Roccasalva, il direttore tecnico Giorgio Dessì che curerà Il 1° allenamento in via Balilla. anche la preparazione dei portieri con Davide Sabiu, e i consiglieri Mauro Barlini e Duilio Tatti (prota- gonisti di una brillante stagione del calcio a 5 a Carbonia con la Pol. Mediterranea che per alcuni anni ha organizzato anche tornei estivi a livello mondiale sia in campo maschile sia femminile). Roberto Floris è dirigente della squadra juniores. L’addetto agli arbitri è Pasquale Formicola. L’organico della prima squadra è composto dai seguenti giocatori: Antonio De Menna, Salvatore Carta, Alessio Sabiu, Francesco Cannas, Federico Tolu, Federico Zara, Mattia Zara, Salvatore Pinna, Danilo Usai, Massimo Secchi, Achraf, Roberto Atzori, Mirko Atzori, Andrea Uras, Gianluca Serra e Vincenzo Sorrentino. La squadra juniores è guidata da Francesco Cannas e Federico Zara. IL NUMERO 297 1-12.qxp_IL NUMERO 181 2/11 14/10/16 08:34 Pagina 1 12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XXI • N° 297 • 14 Ottobre 2016 MACELLERIA Rosticceria - Polleria Bisteccheria Carni rosse e bianche - Prodotti pronto cuoci Piatti pronti (arrosti) su prenotazione Consegne a domicilio in tutto il Sulcis Aperto 7 giorni su 7 (la domenica solo al mattino) NUOVA SEDE - VIA SANZIO 79/81 CARBONIA - TEL. 0781 1884515