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Catanzaro 25 Venerdì 31 agosto 2012 Un vero e proprio gioiello il concerto di ieri sera a Soverato del cantautore milanese Vecchioni, il grande viaggio del Prof Da Pessoa a Neruda attraverso le parole dell’amore senza la paura del ridicolo di EDVIGE VITALIANO SOVERATO - Un cammeo il concerto di ieri sera al teatro Comunale di Soverato. Un viaggio dal pop alla musica sinfonica. Protagonista Roberto Vecchioni la Ciaikowsky Philarmonic diretta da Leonardo Quadrini, con l’aggiunta di un trio di jazzisti. L’appuntamento col prof, autore di Luci a San Siro, è una produzione originale nata dalla sinergia tra il Comune di Soverato e “Armonie d’Arte festival”, allestita da Chiara Giordano. «Un concerto unico per diversi motivi: una sorta di riassunto della mia vita e delle mie canzoni e le dominanti sinfoniche saranno gli archi: violini, violoncelli e viole…”, aveva detto Roberto Vecchioni al nostro giornale nell’intervista che gli avevamo dedicato due giorni fa. E così è stato. In scaletta pezzi da Novanta come El bandolero stanco, Samarcanda, Velasquez, Chiamani ancora amore, Sogna ragazzo sogna, Dentro gli occhi, Luci a San Siro, Vincent, Tutti i colori del buio, La stazione di Zima, Le lettere d’amore, Viola d’inverno. E non son tutti. "C'è un solo vaso di gerani/ dove si ferma il treno, e un unico lampione,che si spegne se lo guardi, e il più delle volte non c'è ad aspettarti nessuno, perché è sempre troppo presto o troppo tardi....Ma vedi, il problema non è che tu sia o non ci sia/ il problema è la mia vita/ quando non sarà più la mia, confusa in un abbraccio senza fine, persa nella luce tua, sublime, per ringraziarti non so di cosa e perché....», parole come cristalli. Perché Vecchioni è così: parole precise, quelle e non altre. Sono le 21 e 45 quando il concerto ha inizio. Vecchioni guadagna il palco e conquista giá il pubblico che gli tributa un caloroso applauso. Camicia Roberto Vecchioni bianca esordisce con un «faccio schifo come musicista, ma quando sono arrivati i violini, il maestro tutto è diventato armonia e io mi sono rinnamorato delle persone che credono. In tutte queste canzoni c'è l'amore». E allora Sogna ragazzo, sogna «per non aver paura, per non lasciargliela vinta neanche un momento...ti ho lasciato un foglio sulla scrivania». Cita Neruda, il prof prima di dire: «Ho una gran voglia di cantare e cantare è importante ancora di più se voi cantate con me». Ed è «Velasquez»: un nido di rose ai piedi dell'arcobaleno. Poi arriva Guardami dentro gli occhi: son trent'anni che guardo e che non dormo. Manda baci dal palco il professore: sono già a casa mia qua in Calabria che si definisce «un ottimista nato». Il viaggio continua. Tra racconti, anche divertenti, bacchettate a prodotti dietetici, canzoni: pensieri e parole. Cita Borges, Pessoa e la pioggia obliqua di Lisbona e Le lettere d'amore che «fanno solo ridere» ma «quello che conta è scrivere e non aver paura di essere ridicoli». Van Gogh diventa un dolce amico in Vincent. Poi tutti a Samarcanda fra i fiumi, fra i campi...Viola d'inverno è un quadro compiuto: «e allora penserò che niente ha avuto senso a parte averti amato in questo poco tempo». Ancora un'altra: è El bandolero stanco col cuore infranto. Il viaggio del prof continua.... E allora Chiamami ancora amore: «che questa maledetta notte dovrà pur finire, che la rempiremo noi di musica e parole». Sul palco un’orchestra di qualità e tre jazzisti © RIPRODUZIONE RISERVATA Roberto Vecchioni durante il concerto di ieri sera al teatro comunale di Soverato. Ad accompagnare il prof la Ciaikowsky Philarmonic diretta dal maestro Leonardo Quadrini con tre jazzisti Alcuni momenti del concerto di Vecchioni al teatro comunale di Soverato Quattro notti di eventi nel cuore verde della Biodiversità. Domenica chiude Shapiro Armatrading, note e suoni dai Caraibi La cantante anglo-caraibica aprirà giovedì Settembre al parco TRA una settimana, poco meno, partirà con il concerto della star anglo-caraibica Joan Armatrading la sesta edizione di Settembre al Parco, quest’anno consacrata al grande rock internazionale con quattro appuntamenti, dal 6 al 9 settembre, assolutamente da non perdere. In questi giorni gli info-point della provincia di Catanzaro sono presi d’assalto dagli appassionati delle regioni del sud e sugli spalti dell’anfiteatro del Parco si prevedono gruppi provenienti dalla Puglia e dalla Sicilia. Le stelle di prima grandezza che si esibiranno nella ormai collaudata location catanzarese presenteranno il loro miglior repertorio ricco di successi internazionali che da circa cinquant’anni hanno ottenuto uno straordinario riscontro dalla critica e dal pubblico scalando le hit delle classifiche internazionali. Joan Anita Barbara Armatrading, che ha conosciuto il momento di maggiore fama negli anni ottanta interpretando un rock influenzato da reggae, jazz e rhythm & blues, non potrà fare a meno di presentare la storica Drop The Pilot, da lei scritta ed interpretata nel 1983, che all’epoca raggiunse l’undicesima posizione della classifica inglese. La Armatrading è sicuramente una delle dominatrici della scena musicale mondiale dell’epoca, ancora oggi in ottima forma dopo circa quarant’anni di carriera. Il più grande successo del leader del glam-rock Ian Hunter rimane invece All the young dudes, un autentico regalo che il mitico David Bowie fece nel 1972 al gruppo dei Mott the Hoo- La Biodiversità che ospiterà da giovedì a domenica prossima la nuova edizione di “Settembre al parco”; Shel Shapiro e (sotto) Joan Armatrading che aprirà la sesta edizione ple. Una canzone scritta in poche ore che avrebbe portato ai verticidelle classifiche di vendita il gruppo di Ian Hunter, consacrandoli dopo tanta gavetta al grande successo e rimanendo ancora oggi una delle perle assolutedella musica inglese. La canzone fu poi interpretata dallo stesso Bowie ed in questi giorni, nella sua tournee americana Ian Hunter chiude l’esibizione della Rant Band dopo aver riproposto tanti successi targati non solo Mott the Hoople, ma anche Bowie e Rolling Stones. Difficile invece scegliere un successo dei Jefferson Starship-Airplane, essendo troppe le hit della band californiana.Sicu- ramente non mancheranno Somebody to love, Volunteers, White rabbit, del periodo Airplane, così come il grande successo Starship, la celebre Miracles. In assoluto White rabbit, del 1967, rimane una delle canzoni fondamentali della storia del rock, inno psichedelico denso di significati, ispirata ad Alice ne Paese delle Meraviglie di Lewis Carrol con testo di Grace Slick. Da Shel Shapiro, infine, lecito attendere i maggiori successi dei Rokes, da È la pioggia che va a Che colpa abbiamo noi, ma anche una rivisitazione del grande beat internazionale. Quattro giorni di grande musica com’è ormai tradizione di Settembre al Parco. I “Jefferson Starship Airplane” dalla California