Studio preliminare sulla percezione del senso di legalità negli allievi

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Studio preliminare sulla percezione del senso di legalità negli allievi
Studio preliminare
sulla percezione del senso
di legalità negli allievi
di tre scuole medie
inferiori di Foggia
Presentazione
Il dibattito sulla legalità ha certamente una notevole rilevanza nella nostra società. È auspicabile, proprio per questo, che i problemi da esso evidenziati vengano affrontati con
il concorso di tutti i soggetti presenti sul territorio, attivando iniziative comuni che consentano di focalizzare meglio le criticità del sistema e proporre soluzioni “mirate”.
Questo approccio ha trovato un importante riscontro nell’ambito del progetto “Robin
Hood”: il Presidente ed i Consiglieri della 5° Circoscrizione “Camporeale” di Foggia hanno proposto al Forum del Terzo Settore e al Centro Servizi al Volontariato “Daunia” di voler collaborare per la realizzazione di uno studio preliminare sulla percezione che gli allievi delle scuole medie hanno della legalità.
Tra le proprie finalità istituzionali, il C.S.V. “Daunia” e il Forum hanno anche quella della promozione di iniziative tese a diffondere la cultura della legalità e della solidarietà;
abbiamo, pertanto, aderito volentieri all’iniziativa, convinti che, per rilevare i punti critici che ostacolano l’affermazione di questi valori nel nostro territorio, la ricerca rappresenti sicuramente una buona prassi metodologica.
Si è ritenuto di dover affrontare un tema complesso come quello dell’Educazione alla Legalità non sulla base di generiche riflessioni personali, nè cimentandosi nell’analisi del
fenomeno in generale: è parso più utile partire da dati oggettivi riferiti al nostro territorio, per cercare di avere una visione concreta di quella che è la situazione a livello locale.
Si è, quindi, elaborato un questionario comprendente ventidue domande, anche tenendo conto di vari lavori realizzati a livello nazionale sulla educazione alla legalità.
Il campione a cui è stato somministrato il questionario comprende 172 allievi, di età
compresa tra gli undici ed i dodici anni; delle seguenti scuole medie del comune di Foggia: “Moscati”, “Murialdo” (sede distaccata di Borgo Segezia) e “Pio XII”.
Il nostro auspicio è anche quello di fornire alle associazioni di volontariato che lavorano sul tema dell’educazione alla legalità nel nostro territorio, indicatori da cui prendere
spunto per strutturare interventi più mirati .
La ricerca è stata curata da Giuseppe Mazzeo, psicologo, responsabile dell’area Consulenza del Centro Servizi al Volontariato “Daunia”.
Il
presidente del Forum del Terzo Settore
Lelio Pagliara
Il presidente del C.S.V. “Daunia”
Aldo Bruno
Introduzione
“Se i furfanti sapessero quanto si guadagna ad essere onesti,
sarebbero onesti per furfanteria”  (Molière)
Quando mi è stato proposto di collaborare al progetto di Educazione alla Legalità, promosso dalla V° Circoscrizione “Camporeale” di Foggia, ho raccolto con entusiasmo l’invito e mi sono impegnato sia a strutturare un questionario che tenesse conto di quelli
che già sono stati i lavori realizzati in questo ambito sul territorio nazionale, sia ad elaborare i dati raccolti.
Osservando le risposte degli allievi delle scuole coinvolte ho riflettuto su quanto oggi sia
necessario far diventare l’educazione alla legalità soprattutto un agire quotidiano di noi
adulti che deve contaminare le coscienze e la cultura dei più giovani.
Infatti, educare alla legalità vuol dire innanzitutto praticarla: le regole non vanno presentate come comportamenti obbligatori, ma devono essere vissute con consapevolezza
e partecipazione promuovendo un concetto di cittadinanza fondato sui principi del “diritto” e del “dovere”, sul rispetto dell’altro, delle regole e delle leggi.
Non possiamo permetterci di pensare che le ragazze ed i ragazzi di oggi non abbiano
“buoni valori” e “sane convinzioni” e che poi tocchi a noi adulti responsabili ed “illuminati” educarli alla legalità attraverso momenti formativi.
Probabilmente riusciremo ad educare alla legalità solo quando noi adulti impareremo a
praticarla in ogni nostra azione quotidiana.
Responsabile Area Consulenza CSVDaunia
Giuseppe Mazzeo - Psicologo
Secondo te lo Stato è
1
2
Un’entità distante nella quale difficilmente possiamo riconoscerci
L’insieme di tutti noi per cui siamo tutti responsabili del suo funzionamento
3
4
Non so
Altro
item 3
19%
item 4
2%
item 1
6%
item 2
73%
Alla prima domanda 127 allievi su 172 hanno risposto adeguatamente; il dato invece
che risulta rilevante riguarda i 32 allievi che hanno risposto: “non so cos’è lo Stato”.
Questo dato ci rimanda alla necessità di un lavoro didattico più capillare e approfondito
sul concetto di Stato poiché dalla sua comprensione ne deriva un comportamento più
responsabile da parte dei giovani.
5
Ti senti prima di tutto
1
Di essere foggiano
2
Di essere pugliese
3
Di essere italiano
4
Di essere europeo
5
6
Di essere occidentale
Di essere cittadino del mondo
item 6
27%
item 1
36%
item 5
1%
item 4
2%
item 3
26%
item 2
8%
Attraverso questa domanda abbiamo voluto comprendere in che misura gli allievi che
compongono il campione abbiano acquisito una propria identificazione territoriale.
Gli allievi hanno risposto in maniera sufficientemente coerente anche perché le domande non si escludono a vicenda ma si integrano.
6
Che cosa pensi debba fare
chi vuole avere successo?
1
Avere grandi capacità intellettuali
2
3
Essere simpatico a tutti
Avere doti fisiche superiori alla media
4
Arricchirsi a qualunque costo
5
risp 4
3%
Farsi valere con la forza
risp 5
5%
risp 3
16%
risp 1
42%
risp 2
34%
Questa domanda mira a comprendere quali sono i valori di riferimento degli allievi che
vogliono raggiungere il successo.
132 (item 1 e 2) allievi su 172 hanno risposto che bisogna avere soprattutto grandi
capacità intellettuali e solo 13 allievi hanno risposto che sono disposti ad arricchirsi a
qualunque costo anche usando la forza.
7
Con quale delle seguenti affermazioni
sei maggiormente d’accordo?
1
2
La legge va rispettata sempre anche quando si considera sbagliata
La legge va rispettata in generale, ma qualche volta è ammesso trasgredirla
3
La legge fa rispettata solo quando la si ritiene giusta
item 3
24%
item 1
59%
item 2
17%
Questa domanda ha come obiettivo quello di comprendere quale idea hanno, gli allievi
del campione, del rispetto della Legge.
102 allievi su 172 rispondono che la legge deve essere sempre rispettata, ma la cosa
interessante è che il restante 41% degli allievi ha un’idea del rispetto della legge più
fragile e meno convinta. L’elevata percentuale di quelli meno convinti dell’importanza
di rispettare la legge, pone ancora una volta il problema della difficoltà da parte dei
giovani (ma anche degli adulti) di riconoscere il valore del rispetto delle leggi come
una regola fondamentale per il vivere civile e democratico: “Non ci può essere legalità o
diritto se non vi è il rispetto della Legge”.
8
Come consideri il comportamento
di chi non paga il biglietto dell’autobus?
1
Una birichinata che ogni tanto è lecito fare….per scherzo
2
Un comportamento sempre inammisibile
3
Un comportamento lecito ma soltanto in alcune circostanze eccezionali
4
Un comportamento conveniente quando si è sicuri di non essere scoperti
5
Un comportamento lecito perché è giusto non pagare il biglietto
6
7
Non so
altro
item 7
1%
item 5
4%
item 1
10%
item 5
4%
item 4
12%
item 3
27%
item 2
43%
Attraverso questa domanda si intende comprendere, nel concreto, come viene messa in
atto la propria idea di legalità e di rispetto della legge. il 47% degli allievi da risposte
più incerte rispetto al comportamento da tenere ed è interessante come questa percentuale corrisponda più o meno al 41% degli allievi che nella domanda precedente hanno
risposto in maniera meno convinta sulla necessità di rispettare la legge.
9
Se un compagno ti facesse un torto,
come reagiresti?
1
Cercherei di farmi valere, usando la ragione
2
Mi farei giustizia anche con la forza
3
Non lo riterrei più un amico
4
Altro
item 4
13%
item 1
50%
item 3
26%
item 2
11%
Comprendere in che misura gli allievi attivano un comportamento violento per affrontare un contrasto è l’obiettivo di questa domanda. Gli allievi, rispondono in maniera
adeguata e le diverse percentuali rispecchiano anche l’etereogeneità dei tratti comportamentali.
10
Se un amico si trovasse ad essere
testimone di un fatto criminale che cosa
dovrebbe fare secondo te?
1
Denunciare i fatti alle autorità competenti
2
3
Scrivere una lettera ai giornali
Fare finta di non aver visto nulla
4
Altro
item 4
2%
item 3
21%
item 2
4%
item 1
73%
La settima domanda affronta un problema cruciale nell’educazione alla legalità: l’OMERTÀ; purtroppo uno dei problemi più gravi nel contrasto alla cultura malavitosa. Purtroppo l’elevata percentuale degli allievi che rispondono: far finta di non aver visto nulla
(21%) , rimanda al reale problema che il nostro territorio vive.
Riuscire a lavorare sul piano educativo sin dalle prime classi elementari con l’obiettivo
di sconfiggere quelle errate convinzioni culturali che fanno prevalere il comportamento
omertoso, potrebbe dare un impulso propulsivo alla lotta contro l’illegalità.
11
Una persona ti propone di acquistare
un oggetto ad un prezzo
molto conveniente. Tu cosa fai?
1
2
Lo compri perché ti conviene
Lo compri pur sapendo che ha una provenienza illecita
3
Non lo compri
4
Altro
item 4
15%
item 1
28%
item 2
10%
item 3
47%
A questa domanda la maggior parte degli allievi risponde in maniera coerente (item 3)
mentre soltanto il 15% non è in grado di dare una risposta chiara.
12
Se ti dovessero rubare un oggetto
cosa faresti?
1
Mi rivolgerei a qualche amico in grado di farmi riavere l’oggetto
2
Andrei a denunciare il fatto alle autorità competenti
3
4
Non farei nulla
Andrei a cercare i ladri
5
Altro
item 5
3%
item 1
19%
item 4
21%
item 3
5%
item 2
52%
La nona domanda pone un altro tema delicato nel contrasto all’illegalità: il comportamento dei cittadini che cercano canali paralleli alla Legge, per riuscire a riavere gli
oggetti di cui vengono derubati. 93 allievi su 172 denunciano l’accaduto mentre le percentuali significative riguardano l’item 1 e l’item 4. Ai fini della comprensione dei diversi
comportamenti ipotizzati, potrebbe essere interessante rilevare il motivo per cui il 21%
degli allievi andrebbero a cercare i ladri. I dati che emergono dalle risposte a questa
domanda rispecchiano le percentuali con cui la popolazione adulta affronta il problema
dei furti e questo può far trarre una considerazione su come i giovani e i bambini nei loro
comportamenti e nei loro pensieri rispecchino la mentalità e i valori degli adulti.
13
Se tu fossi testimone di un fatto
criminale come ti comporteresti?
1
2
Testimonerei alle autorità competenti
Chiederei consiglio ad una persona adulta di fiducia
3
Chiederei consiglio a un coetaneo
4
Denuncerei anonimamente il fatto
5
Non farei nulla
6
Altro
item 6
3%
item 5
27%
item 1
28%
item 4
16%
item 3
3%
item 2
41%
A questa domanda gli allievi rispondono in maniera coerente ed in particolare 72 allievi
rispondono che chiederebbero consiglio ad una persona adulta di fiducia, ciò è particolarmente comprensibile data l’età. Rimangono 16 allievi su 172 che non farebbero nulla
Ancora una volta, dobbiamo assumerci la responsabilità in quanto adulti di comprendere
meglio quelli che sono i comportamenti negativi degli adulti che influenzano i giovani.
14
Come giudicheresti il comportamento
di chi va sul motorino senza casco?
N. ss su 172
1
2
Inammisibile
A volte ammissibile
3
Ammissibile
4
Non so
risp 4
5
risp 3
12
risp 1
115
risp 2
40
A questa domanda 115 allievi su 172 rispondono che ritengono inammissibile andare
in motorino senza casco, ma vi è sempre un numero di allievi significativo che risponde
contraddicendo le regole e la legge.
Questo risultato rispecchia la difficoltà dei più giovani ad assumere atteggiamenti responsabili sia per quanto riguarda la sicurezza personale sia per quanto riguarda il rispetto della Legge che vieta di andare in motorino senza casco.
15
Come giudichi il comportamento
di chi copia i compiti in classe?
1
2
Inammissibile
A volte ammissibile
3
Ammissibile
4
Non so
item 4
3%
item 3
9%
item 1
47%
item 2
41%
Questa domanda pone più una questione di valori personali forse anche un po’ estremizzando il concetto di legalità e di correttezza riportato nella vita di tutti i giorni e nei
comportamenti comuni.
Pretendere che gli allievi arrivino a riconoscere come inammissibile il comportamento
di copiare i compiti in classe è un po’ eccessivo e pertanto riteniamo i risultati relativi a
questa domanda coerenti con quella che è la mentalità più diffusa tra i giovani allievi.
16
Come giudichi farsi aiutare dagli amici
per ottenere qualcosa di proibito?
1
2
Inammissibile
A volte ammissibile
3
Ammissibile
4
Non so
item 4
9%
item 3
26%
item 1
30%
item 2
30%
La tredicesima domanda affronta il tema del proibito e della trasgressione, tipico della
fase preadolescenziale ed adolescenziale e vediamo che ben il 56% degli allievi giudica
positivamente il farsi aiutare da un amico per ottenere qualcosa di proibito mentre solo
il 30% ritiene inammissibile tale comportamento. Anche questo concetto di proibito
richiede un approfondimento particolare, poiché rimanda alla complicità che si crea in
un gruppo quando si deve trasgredire una regola.
17
Nella tua famiglia si parla di fatti
o comportamenti in contrasto con la legge?
1
Si piuttosto spesso
2
3
Si qualche volta
4
item 4
4%
No mai
Altro
item 1
8%
item 2
46%
item 3
42%
Questa domanda affronta in maniera diretta se nella propria famiglia si parla di fatti o
comportamenti in contrasto con la legge. Tra i dati più significativi 72 allievi rispondono
che qualche volta in famiglia si affrontano temi in contrasto con la legge e solo 14 allievi
rispondo piuttosto spesso.
18
Nella tua classe si parla di fatti
o comportamenti illegali?
1
2
Si, per iniziativa di qualche insegnante
Si, in occasione di comportamenti di noi studenti
3
4
No mai
Altro
item 4
2%
item 1
21%
item 3
18%
item 2
59%
Sicuramente significativa è la percentuale degli allievi che riferisce di parlare in classe di
comportamenti scorretti dei coetanei con l’insegnante.
19
A determinare il comportamento di una
persona il fattore ereditario pensi abbia:
1
Un peso determinante
2
Una qualche influenza
3
Quasi nessuna influenza
4
Altro
item 4
9%
item 3
17%
item 1
38%
item 2
36%
La sedicesima domanda pone un quesito agli allievi sull’ipotesi che a determinare il
comportamento sia un fattore ereditario.
Sicuramente è molto difficile per gli studenti di scuola media riuscire a separare la variabile ereditaria da quella sociale e culturale, ma non vi sono studi scientifici che avvalorino l’ipotesi dell’ereditarietà nei comportamenti antisociali.
Invece la dimensione sociale ha un’incidenza significativa nello sviluppo di un comportamento antisociale. Le percentuali con cui hanno risposto gli allievi sono indicative di
questa difficoltà nella comprensione del fenomeno.
20
Come giudichi il farsi giustizia
da solo per un torto subito?
1
2
Inammisibile
A volte ammisibile
3
Ammisibile
4
Non so
item 4
16%
item 1
29%
item 3
21%
item 2
34%
La domanda 17 riprende il tema del farsi giustizia da soli gia affrontato nella domanda n. 6.
A questa domanda gli allievi rispondono in maniera più decisa e ben 95 allievi su 172 rispondono che sono disposti a farsi giustizia da soli. Probabilmente si risponde in questo modo
perché non si ha la sensazione di essere tutelati e si ritiene che per far pagare alla persona
il torto subito è necessario dargli una lezione. Purtroppo, anche su questa domanda emerge
una difficoltà da parte dei più giovani nella comprensione di un senso della giustizia che deve
prescindere dalla volontà personale o dal bisogno di vendetta.
Il 34% degli allievi a cui è stata posta la domanda ritengono a volte ammissibile farsi giustizia
da solo, questo è un altro grande tema che accende i riflettori sulla cultura della violenza e
dell’anti Stato. È evidente che i minori assumono i modelli comportamentali degli adulti ed
anche se è rassicurante che il 29% degli allievi ritenga inammissibile farsi giustizia da solo; gli
altri due dati percentuali devono responsabilizzare maggiormente gli adulti a diffondere una
cultura della non violenza e della legalità attraverso i comportamenti quotidiani e attraverso
un educazione ai valori della Giustizia, poiché “ i cittadini di domani” li osservano.
21
Un compagno viene isolato dal resto
della classe perché non mantenuto
un segreto. Cosa ne pensi?
1
2
3
È giusto
È sbagliato
Non so
item 1
26%
item 3
17%
item 2
63%
La domanda n. 18 riprende il tema dell’omertà ma da un altro punto di vista: il disprezzo
nei confronti di colui che non mantiene il segreto e parla troppo.
Trentacinque allievi su 172 rispondono che è giusto isolare chi non mantiene un segreto.
Ancora una volta abbiamo la possibilità di vedere come alcuni codici propri di una cultura antisociale vengono fatti propri dai più giovani e pertanto si pone la necessità di
comprendere anche in che misura nella dimensione educativa bisogna intervenire per
far prevalere modelli culturali che si contrappongono a quelli della strada e dei “cattivi
maestri”.
22
In quale ambiti della nostra realtà locale
avverti con maggiore evidenza
comportamenti violenti?
1
All’interno della famiglia
2
3
4
Sulla strada
Nell’ambiente scolastico
Nei rapporti individuali tra amici e coetanei
item 3
13%
item 4
13%
item 1
17%
item 2
57%
Il dato significativo che emerge, corrisponde ai dati nazionali sui comportamenti violenti in
famiglia. Recenti statistiche sugli omicidi, riportano gli omicidi compiuti in famiglia più numerosi degli omicidi per mafia o in generale per strada. Questo dato purtroppo ancora una
volta mette in risalto come il “Luogo degli Affetti “ in condizioni particolari rischia di diventare
il posto più pericoloso per l’incolumità delle persone. Su questa situazione siamo tutti costretti ad interrogarci rispetto alle cause che scatenano i fenomeni di violenza all’interno della
famiglia. Il filosofo Karl Popper negli anni ’70 scrisse: “La Televisione porterà la violenza lì dove non c’è mai stata”, potrebbe essere questo uno dei motivi? Sicuramente alcuni programmi
televisivi creano un’assuefazione alla violenza e all’aggressività, spogliandole quasi della loro
drammaticità e anzi facendole passare quasi per necessarie.
Questa è solo una delle tante riflessioni necessarie per comprendere il fenomeno espresso
sopra, che vuole essere da stimolo per rimandare a tutte le agenzie educative e sociali la necessità di sviluppare degli i interventi di rete, finalizzati alla riduzione della violenza nei nuclei
familiari, alla diffusione di una cultura della non violenza e della legalità.
23
A tuo giudizio chi non rispetta le cose
e le persone agisce così perché?
1
2
3
4
Ha rabbia contro qualcosa o qualcuno
Vuole dimostrarsi più coraggioso degli altri
Ha voglia o smania di prevalere sugli altri
È condizionato dall’ambiente che frequenta
5
Altro
risp 5
4%
risp 1
31%
risp 4
29%
risp 3
13%
risp 2
23%
A questa domanda gli allievi rispondono con una buona capacità critica e con grande
spirito di osservazione.
Infatti, il campione risponde in maniera eterogenea e centrando anche rispetto alle percentuali i vari motivi che inducono una persona ad non rispettare le cose e le persone.
24
La diversità di provenienza o appartenenza
geografica, culturale e religiosa può alimentare
i comportamenti illegali o violenti?
1
Si moltissimo
2
Si abbastanza
3
Si in minima parte
4
Direi proprio di no
5
6
Non so
Altro
risp 6
0%
risp 5
18%
risp 1
13%
risp 2
14%
risp 4
17%
risp 3
38%
La risposta n. 21 vuole approfondire il tema del preconcetto e dello stereotipo per cui il diverso può
essere portatore di un pericolo o di un comportamento violento. Anche a questa domanda gli allievi
rispondono in maniera adeguata e soltanto 30 allievi rispondono che vi è una forte correlazione tra
diversità di provenienza, appartenenza religiosa/culturale e comportamento antisociale.
25
A tuo giudizio, cosa potrebbe favorire la
diminuzione dei comportamenti illegali e violenti?
1
Maggior potere ai poliziotti e magistrati
2
Far conoscere le leggi a tutti i cittadini
3
Eliminare le mafie
4
Educare ai valori della convivenza
5
Cambiare le leggi e i regolamenti
6
Un vigile presente nel quariere
risp 5
3%
risp 6
9%
risp 1
17%
risp 4
13%
risp 2
23%
risp 3
35%
Ala domanda n. 22 gli allievi rispondono in maniera adeguata dando soprattutto importanza
all’informazione e alla diffusione della cultura della legalità soprattutto attraverso la conoscenza delle leggi da parte dei cittadini. Importante anche la percentuale degli allievi che risponde
alla necessità di educare ai valori della convivenza e alla necessità di eliminare le mafie.
26
Note
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27
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30
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