la baviera
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la baviera
elli di Ludwigi aIIsalisburgo st a c e i h g la , e nza fin quas montagn viera dal lago di costa i mostra una ba ca delle alp la strada tedes tioni ricca di sugges baviera A fianco: ritratto di Ludwig II nel castello di Herrenchiemsee Nella pagina precedente: il Santuario di S. Bartholomä presso Berchtesgaden, la croce delle Zugspitze che segna il confine con l’Austria, un tratto spettacolare della Deutsche Alpenstrasse, presente anche in questa pagina. Senza nulla proferire, il marinaio arresta la barca nel bel mezzo del limpido lago. Sorride lui, quasi ne abbia pensata una più del diavolo. Da uno sportello tira fuori un corno dorato e, sulla coperta dell’imbarcazione, intona un motivo tradizionale. Dalle montagne attorno l‘eco gli fa eco, non una ma due, perfino tre volte. Estasiata, la gente non osa parlare. Perfino i bimbi ammutoliscono. E, lentamente, l’eco si propaga nel cuore di ognuno, riportando a galla ad una ad una le immagini più straordinarie di questo viaggio, poi pian piano emozioni perdute di altri viaggi, poi di altri luoghi, di altri mondi. Un viaggio che potrebbe non aver mai fine. Ma la nave ricomincia a muoversi. Come un miraggio, il candido santuario di S. Bartholomä compare all’orizzonte del Königsee. E mi sorprendo ad immaginarmi nei panni di Ludwig II, annichilito da questo inimmaginabile universo di sensazioni. Che il progresso rischia di cancellare. Una cosa, questa sì, che potrebbe render pazzo un uomo. Stazioni sciistiche, regge fiabesche, vivaci borghi d’origine medievale, case contadine, chiesette isolate, idilliaci boschetti, tutto il meglio del Bayrisch Stil in evidenza lungo un percorso di 500 chilometri tra Lindau sul lago di Costanza e Berchtesgaden al confine con il Salisburghese. E’ la Deutsche Alpenstrasse, la strada tedesca delle Alpi, uno tra gli itinerari più idonei per apprezzare a fondo la Baviera più autentica, quella alpina, quella in cui ancor evidente si coglie il marchio della storia e della tradizione. Indiscussa protagonista, sia che intransigente e maestosa s’erga a intimidir l’occhio, sia che si limiti a far da lontano capolino, è la montagna, che tanta parte ha avuto e tuttora ha in tutta la civiltà tedesca. Coprotagonisti sono gli innumerevoli laghi e laghetti che, ogni volta inaspettatamente, allietano i paesaggi offrendo ad ogni scorcio atmosfere indimenticabili e meravigliosi scorci. Su tutto infine aleggia, distratto e inquieto ma insinuante, lo spirito di un discusso e affascinante personaggio: il re delle favole, Ludwig II. Lasciata l’Italia al valico di Chiasso, valicato lo svizzero passo S. Bernardino, rasentato il Liechtenstein e attraversata l’austriaca Bregenz, il nostro itinerario tedesco comincia a Lindau sul lago di Costanza. Città d’evidente origine medievale - il nome significa tiglio - essa sorge su un’isola unita alla terraferma da soli 2 ponti. La città offre subito uno spettacolare colpo d’occhio: mentre candidamente imperiose da est a sud - posizione che fa sorridere l’Italiano - le Alpi si stagliano nell’azzurro del cielo e del lago, a ovest s’apre la sinuosa dolcezza del lago di Costanza, antico crocevia di storia e cultura, ricco di luoghi d’incanto come il piccolo borgo di Meersburg, il museo di palafitte d’Unteruhldingen, l’isola-giardino di Mainau, la città storica di Costanza o il fine paesino svizzero di Stein Am Rhein. Ma pieno di fascino è anche il centro di Lindau, snello ordito di viuzze medievali ricco di memorabili scorci, come il porto (al cui ingresso, oltre al faro, veglia l’enorme leone bavarese di 6 metri), l’antico spettacolare municipio con frontone a gradini interamente dipinto, la Maximilianstrasse, animata via centrale su cui s’af- 8 IL SOGNO IDE ALE DI RE LU Chi visita la Ba DWIG II DI BA VIERA viera non può non imbatters di Lu do vic o i nello spirito II di Wi tte lsb ac h. Na to ne Massimiliano II e dalla reg l 18 45 da ina dalla corte di Maria e allevat Monaco, fu cos o lontano tretto a prende sorti del regno re in mano le alla morte del padre avvenu Amante della ta nel 1864. pace e alieno al militarismo, debole per le pur con un divise, alla po litica il re giovan ferì di gran lun e e bello prega l’arte. Convi nto mecenate amato dal po di Wagner e polo, per tutta la vita insegu sotico romant ì un ideale d’e icismo che for se mai riuscì Stremate per a i suoi progetti le casse person realizzare. le dello Stato), ali (non quels’indebitò al punto che il base di discut gov ibili perizie, lo erno, sulla dichiarò incapa re e di volere. ce d’intendeArrestato il 13 giugno 1886, no n ch iar e in circostanze mo rì an ne ga to tre gio rni Starnbergersee. do po su llo Lasciò opere sen sco castello di Neuschwanstein sazionali come il fiabeco pia di Ve , la delizia di Lin rsa ille s su ll’i derhof, la so la di He rre Suggestivo anc nc hie ms ee . he il casino di caccia di Schac hen. 9 la fine della strada romantica a Füssen facciano numerosi edifici medioevali, e, accanto alla bella Torre dei Ladri, l’antica e suggestiva Peterskirche, dal 1928 monumento ai caduti, con i preziosi affreschi di Hans Holbein il vecchio. Sul lungolago attorno al piccolo centro storico si aprono molte aree verdi: parcheggiare il camper lontano, tanto più che il centro storico è quasi completamente pedonalizzato, consente così di godersi a fondo la quieta atmosfera lacustre. Contrariamente a ciò che ci si può immaginare, la statale 308 che lascia Lindau in direzione est verso Lindenberg-Immenstadt non s’inerpica all’inverosimile ma, pur se a tratti impegnativi, procede piacevolmente in un paesaggio d’alta collina, fra splendide foreste e placidi campi agricoli animati da tipiche fattorie, svelando di tanto in tanto sorprendenti belvedere sulla catena alpina austriaca. Raggiunta Sonthofen, un’altra breve erta impegnativa porta a Oberjoch (m. 1180), il punto più elevato dell’intera strada dove, grazie al notevole innevamento, i cuori dei turisti possono agevolmente saziare la propria voglia di sci. Si prosegue sulla strada che da 308 diventa 310 e, al fondo d’un bell’altopiano, poco prima d’arrivare a Füssen, è d’obbligo una sosta estasiata dinanzi al Weissensee, il Lago Bianco, al cui fondo s’alza il Säuling, scenografica cima che raggiunge m. 2048. Cittadina storica - vi transitava la romana via Claudia che univa Venezia ad Augusta - a soli 5 chilometri dai celeberrimi castelli di Höhenschwangau e Neuschwanstein, Füssen vive di notevoli attrazioni come il castello, chiese e musei, la bella cascata del Lech, 7 laghi di varia natura e dimensione e un centro storico assai bello, tutto raccolto intorno alle pendici del castello. Da marzo del 2000 il paese fruirà anche d’un apposito teatro per le rappresentazioni del musical Ludwig II, basato sulle vicende del leggendario re che tanta fantasia ebbe e ancor più ne suscitò nel popolo. E a Füssen termina anche la strada romanti- ca, forse il più famoso itinerario turistico tede- l’antico faro sco. Né si può non vibrare di romanticismo nel porto di al cospetto del neogotico castello di Lindau Neuschwanstein, innalzato come un sogno in mezzo ad un paesaggio da favola. Pur se merita indubbiamente d’esser visto, la visita del castello, costruito a partire dal 1869 e mai terminato, pare tuttavia non così interessante. Davvero apprezzabili invece le varie passeggiate che offrono sensazionali punti di vista dalle colline circostanti. E per chi vuol fare il pieno, è anche a disposizione l’antecedente castello di Höhenschwangau. Mentre la Deutsche Alpenstrasse, divenuta dopo Höhenschwangau e Neuschwanstein statale 17, si concede un’escursione in campagna a nord, in località Peiting ci torna comodo offrirci una visita a Monaco, capi- baviera tale della Baviera. Per meglio goderci la vacanza, lasciamo però il camper a Seefeld nella cosiddetta POLARE DE FESTA PO , LA PIÙ GRAN OKTOBERFEST AL MONDO si svolgerà la re, a Monaco nde festa bre al 3 ottob fest, la più gra Dal 18 settem ber kto l’O a, ante il a della birr edizione, dur celebre festa , giunta alla 166 0 salsicndo .00 mo 200 al di birra e popolare litri di i ion o 5 mil visitatori. Sei cui svolgiment di 6 milioni di nno nei ventri ndi tendoni, festa con gra ciotti s’involera alla no ipa bevipartec ita oltre 10.000 grandi birrerie fbrauhaus osp Ho la siglia tuttadel llo con posto, si tra cui que var tro di tà ssibili giochi, giostre tori. Per l’impo razioni tra cui . La festa il weekend. Att torno all’evento via di evitare con da ltre centro no ino ca distanza dal e baracconi fan ienwiese, a po res pubblici. The zzi me alla bile con si svolge ngi giu o rag e ilment un parcheggi cittadino, fac o parcheggi: ta non vi son di servizi, Attorno alla fes pers e pullman, provvisto di o Turism cam speciale per sse. Info: Ente 33.30.233 sulla Arnulfstra fax: 0049/89/2 viene allestito 9/89/233.03.00, Monaco, tel. 004 storico da iniziare rigorosamente dallo splendido carillon animato che ogni mattina alle 11 suona sulla facciata del municipio. Da non perdere inoltre le caratteristiche atmosfere della Frauenkirche, straordinaria chiesa gotica con due altissimi campanili, del Virtualienmarkt, mercato simbolo dei locali, e del quartiere “boheme” di Schwabing. Infine meritano la visita gli ampi cortili e i sontuosi saloni della Residenz, lo spettacolare castello di Nymphenburg con la curiosa galleria delle bellezze e lo Schloss Schleissheim. Ripresa la Deutsche Alpenstrasse con la statale n° 23 a Peiting, andiamo direttamente verso le montagne. In progressiva salita la strada ci porta ad Regione dei cinque laghi, a 30 km da Monaco comodamente percorribili con la S-Bahn, comodisin un tendone sima ferrovia metropolitana. In premio per tale dell’Oktoberfest scelta è uno splendido risveglio sulle rive del Pilsensee e un rilassante tour in una splendida zona a lato: non particolarmente nota. Prevalentemente agriil monastero di cola, la regione, grazie ai suoi laghi Ammersee, Andechs Pilsensee, Starnbergersee, Wesslingersee e Wörthsee, si offre come area di vacanza per forme di turismo di svago ma anche come pausa relax in un tour che produce tensione per il valore delle numerose cose d’interesse. Seppur meno importanti, anche qui vi son cose da conoscere: i castelli di Possenhofen, dove l’imperatrice Sissi trascorse la giovinezza, e di Berg, dove Ludwig II trascorse le estati e morì in circostanze mai chiarite, il monastero-birreria di Andechs e l’incomparabile panorama del ristorante Häring a Tutzing. Pur essendo una grande città industriale, Monaco è considerata una delle capitali europee della cultura, grazie al culto dei suoi abitanti per libri, musica e arte. La musica permea a fondo le sue strade e i suoi parchi, e le sue tre orchestre sinfoniche sono dirette da tre tra i maggiori direttori d’orchestra: Lorin Maazel, Zubin Metha e James Levine. Inoltre ben 50 sono i musei, da quelli celeberrimi come le Pinacoteche o il Deutsch Museum, a quelli più curiosi come, ad esempio, il museo dei vasi da notte. Ma interessante è anche il tour del centro 10 secolo, e un tour tra i negozi. Una visita la meritano anche i villaggi circostanti di Grainau, Krün e Mittenwald. La Deutsche Alpenstrasse entra ora nella parte meno nota e, forse proprio per questo, più autentica e bella. Raggiunta Wallgau da Krün, si segue la n° 307, stretta e suggestiva strada a pagamento su cui, in fase d’incrocio, occorre far molta attenzione, fino a Vorderriss dove si sale all’Achenpass e poi verso l’invitante Tegernsee. Da questo lago, prima di Gmund, si devia a destra per l’altrettanto pittoresco Schliersee, da cui si prosegue per Bayrischzell e si raggiunge Oberaudorf. Un breve tratto in Austria consente d’arrivare a Sachrang da dove, passando di fianco al castello di Scorcio idilliaco del Chiemsee 11 Oberammergau dove gli abitanti, circa ogni 10 anni, dal 1634 mettono in scena, in uno spettacolo davvero emozionante, il Mistero della Passione (la prossima edizione sarà nel 2000). Il giro del paese ci consente inoltre di scoprire un gran numero d’intagliatori di legno, autentica passione locale, e molte case dipinte a soggetto religioso. Ad Oberammergau inoltre si può anche sciare. Passato lo scenografico monastero di Ettal e la deviazione per Linderhof, altra favola di Ludwig II, raggiungiamo la più celebre stazione sciistica tedesca: GarmischPartenkirchen. Città olimpica nel 1936, la cittadina offre 110 km di piste per sci alpino e 150 km per fondo, distese sui pendii del Wetterstein che culmina nella Zugspitze, la più alta cima tedesca (m. 2963) su cui chiunque può giungere grazie ad un trenino e a una funivia. GarmischPartenkirchen è l’unione di due differenti villaggi, ognuno con il proprio caratteristico centro storico fatto di storiche case dipinte. Da non perdere la Alte Kirche di Garmisch con affreschi del 14° Höhenaschau, si giunge a Bernau. Lago più esteso della Baviera, il Chiemsee ospita tre isole: la Herreninsel (isola degli uomini), la Fraueninsel (isola delle donne) e la Krautinsel (isola delle erbe) che, al contrario delle precedenti, non è abitata. La Herreninsel - che deve il nome al monastero di benedettini che lo abitò dal 765 - è nota per il castello fatto costruire da Ludwig II a copia ingrandita di Versailles. Pur se il progetto non fu mai terminato e le parti incompiute furono distrutte, il castello offre straordinaria magnificenza con stanze memorabili quali la grande scalinata, la galleria degli specchi, le camere da letto, la sala da pranzo con il tavolo a scomparsa, e ammirevoli sono anche i giochi d’acqua nel parco, pur se incompiuto anch’esso. Dal 1987 il pianterreno ospita l’interessante Museo di Ludwig II. Interessante anche l’atmosfera della Fraueninsel dove un convento di monache confeziona e vende vari prodotti ma dove anche alcuni pescatori vendono e cucinano i risultati del proprio lavoro. Bella la chiesa del convento. Salendo da Bernau verso sopra: la monumentale scalinata del castello di Herrenchiemsee a fianco: sfilata di dolci tipici a Tutzing sotto: panorama vicino a Seefeld baviera Marquartstein e Reit im Winkl, la Deutsche Alpenstrasse, numerata con il 305, torna a infilarsi tra i monti per poi traversare la riserva naturale del Saurüssel, raggiungendo Ruhpolding e Inzell dove vi è il rinomato Gletschergarten. Puntando quindi a sud tra boschi e foreste, la strada giunge infine a Berchtesgaden, punto conclusivo del nostro percorso. Lo sviluppo turistico di questa storica località di caccia e villeggiatura comincia nel 1810 quando, divenuta definitivamente bavarese dopo esser stata a più riprese inglobata dall’Austria, fu scelta a residenza estiva dalla casa reale e da gran LA BAVIERA CH E PARL Grüss Gott! Nonostante l’Eu A ITALIANO ropa sia più gente più intr unita e la aprendente, la lingua tedesc crear apprensi a continua a one in molti italiani. Per ren ag ev ole l’a pp dere più roc cio , da l 19 96 l’E nte Promozione Tur Ba va res e ismo pubblic a una guida glie uffici turisti che raccoci, alberghi e rist oranti dove, oltr sonale che par e a perla italiano, si trovano menu informativi in e materiali lingua. L’agile strumento com anche le des crizioni di not prende i itin erari quali stra Alpi, strada rom da delle antica, strada di re e impera gerimenti per tori, e sugvacanze in citt à e vacanze di auspicando relax. Pur che la prossi ma edizione anche altre imp comprenda ort artigiani e pro anti attività quali campeggi, birrerie, duttori agricoli, indubbia. La si l’utilità della guida è può chiedere a Germania Tur 10009, 2011 ismo, C.P. 0 Milano-Iso la, tel. 166.1 02/2820.807. 32.837, fax parte dei nobili. Molte delle belle costruzioni che caratterizzano l’interessante centro storico risalgono a quell’epoca. Anche Hitler non seppe resistere al fascino del luogo. Giuntovi casualmente nel 1923, cominciò a raccogliervi i suoi seguaci che, con metodi più o meno legali, s’impadronirono della zona dell’Obersalzberg. Uno tra essi, Martin Bormann, fece costruire una spettacolare strada capace d’arrampicarsi sul Kehlstein, ripida montagna sopra Berchtesgaden. Giunti a m. 1700, un ascensore, in funzione ancor oggi, conduceva in cima alla montgna (m. 1834) dove si trova il “Nido d’aquila”, caratteristico belvedere, che venne risparmiato dagli alleati per il suo valore ambientale. Valore ambientale che indiscutibilmente vanta il Königsee, incantevole gemma che non può mancare nel novero dei più bei luoghi d’Europa e ideale chiusura in bellezza di questo sensazionale tour alpino. Cuore del Parco Nazionale, il purissimo lago si schiude tra spettacolari cime rocciose che lo rendono assai simile ad un fiordo. Nessuna strada lo percorre e si visita solo su barche a motore elettrico. A metà lago s’incontra il Santuario di St. Bartholomä, caratteristico agglomerato che par quasi in bilico sull’acqua, da cui, con un’ora di passeggiata, si raggiunge la Eiskapelle, un ammasso di neve e ghiaccio che in primavera raggiunge quasi cento metri d’altezza. Da vedere anche il Malerwinkel, punto panoramico noto per esser stato spesso scelto dai pittori a soggetto dei loro quadri. Come a voler suggerire l’ennesimo angolo da conservare nel profondo del cuore. 12 sopra: un pittore all’opera sulla Fraueninsel a fianco: una storica casa di Berchtesgaden un altro scorcio di Lindau con il leone bavarese e l’apertura verso le Alpi 13 la scheda del viaggio SOSTE E RISTORANTI Il nostro itinerario è stato effettuato in collaborazione con Germania Turismo e con l’Ente Bavarese per il Turismo che ci hanno fornito assistenza durante il viaggio e ospitalità nei campeggi. Tra quelli visitati segnaliamo il quieto Park am See a Lindau, tel.: 0049/8382/72236, la simpatica area camper Egen tel.: 0049/8362/940104 e lo splendido Hopfensee, inserito in un magnifico panorama, tel.: 0049/8362/7431 a Füssen, il semplice ma efficace Pilsensee a Seefeld, tel. 0049/8152/7232, il piacevolissimo Tennsee a Krün, tel. 0049/8825/170, il comodo Chiemsee ad Übersee, tel. 0049/8642/470, il vivace Grafenlehen a Berchtesgaden-Königsee, tel. 0049/8652/4140. Oltre ai ristoranti dei campeggi segnaliamo i ristoranti Alte Post a Lindau, Klostergasthof a Andechs, Häring’s Wirtschaft a Tutzing, il romantico Zur Linde sulla Fraueninsel, il tradizionale Bier Adam a Berchtesgaden. Inoltre consigliamo la singolare esperienza della Welser Kuche a Monaco, tel. 0049/8231/96.110, dove ancora si banchetta secondo le regole medievali e dove, a chi sbaglia, tocca far penitenza ... INFORMAZIONI In Italia: Germania Turismo, casella postale 10009, 20110 Milano Isola, tel.: 166-132.837, fax: 02/282.0807. SOLUZIONI DEI GIOCHI DEL NUMERO PRECEDENTE Einstein in anticipo: Il celebre scienziato disse d’aver camminato 55 minuti prima d’incontrare il contadino. Il tempo d’andata e ritorno impiegato dal contadino si è infatti ridotto di 10 minuti, il che significa che l’incontro con lo scienziato è avvenuto cinque minuti prima del solito. Il conteggio fatto dallo scienziato è però sbagliato: aveva infatti scordato il minuto perso per salire a bordo e voltare la carrozza. I viaggi di Thomas Graffi: I turisti avrebbero dovuto essere 24. Thomas aveva pensato a gruppi di 6 persone da ripartire inizialmente su 4 strade. Alla prima piazza avrebbero dovuto dividersi in 3 gruppi di 2. Infine alla piazza successiva ogni partecipante avrebbe poi proseguito da solo completando il giro. Ma, poiché Thomas vuol sempre prendere parte attiva ai suoi viaggi, un itinerario se l’è tenuto per sé. Dunque i turisti erano solo 23.