sassuolo 1977 - Comune del Parco di Braida
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sassuolo 1977 - Comune del Parco di Braida
il MENSILE DI ATTUALITÀ E CULTURA, ANNO 2 N° 18 - DICEMBRE 2006 Distribuzione gratuita sasso lino SASSUOLO 1977 S C R I V E R E Il presepe Sassolese! DISEGNATO DA STEFANO LANDINI ALLE PAGINE 12 E 13 D I S A S S U O L O Ancora qualche giorno e sarà 2007. Tra i soliti auguri ed i soliti buoni propositi, non si potrà ignorare di essere arrivati al trentennale di una data che rimarrà nella storia soprattutto per i Movimenti giovanili e la P-38. Primo ministro era Giulio Andreotti, al cinema usciva “Guerre stellari”, spopolavano il Vecchioni di “Samarcanda” e i Clash. Anche Sassuolo visse intensamente quel 1977 (e come sempre a modo suo) tra rimpasti di giunta e scuole superiori occupate, tra crisi della ceramica e locali alla moda, tra impegno culturale e vittorie sportive, tra radio libere e tv private. Il vento leggero del femminismo a Sassuolo Incontrare gli occhi di una ragazza del ‘77 regala uno sguardo nuovo a chi ragazza, a Sassuolo, si trova ad esserlo nel 2007. Allora, si racconta, tutto girava attorno alla politica. Ma la politica si doveva fare non solo per cambiare il mondo ma cercando di cambiare anche se stessi. Le donne sassolesi che frequentarono l’università di Bologna trasferirono qualcosa della filosofia femminista in città senza però estremizzarne il pensiero e l’atteggiamento, contribuendo così al cambiamento e miglioramento dei costumi senza imbattersi in violenti scontri ideologici o sociali. Era l’epoca dei vestiti larghi e colorati, che non servivano a nascondere la propria femminilità ma che permettevano di proporsi come persone. Era l’epoca in cui il proprio uomo ti considerava una “compagna”, di partito, certo, ma soprattutto di vita, rispettando le tue opinioni, ascoltandoti, seguendoti. Le donne presero coscienza del valore del proprio corpo: nacquero i consultori, venne approvata la legge sull’aborto, si cominciò ad utilizzare la pillola anticoncezionale. La fine dell’illusione sessantottina, che maturò proprio negli anni dal ‘75 al ‘78, lasciò aperta una grande ferita che diede poche e tristi possibilità ai giovani che uscivano dal “movimento”: l’utilizzo delle droghe pesanti, il terrorismo o il ritorno alla vita normale. Quelle che diventarono insegnati, medici, avvocati tentarono di trasferire la loro ideologia nel sistema, riuscendo a volte a cambiare qualcosa ma consapevoli di non essere riuscite nell’intento di rovesciarlo. Fa niente care amiche, coetanee di trent’anni fa, tutte noi vi dobbiamo qualcosa. CATIA BARTOLI STUFE - PALLET - LEGNA VENDITA E ASSISTENZA Via Due Madonne, 6 - 41049 Sassuolo (MO) tel e fax 0536.802539 (si riceve su appuntamento) Aut. Pubbl. Sanit. del 30/08/2005 prot.30740 il punto LA REDAZIONE DA PAGINA 2 A PAGINA 7 M.M. Le Sorelle si raccontano Parlano le Carmelitane Scalze, monache di clausura del Monastero di Sassuolo. “Diciotto donne che vivono insieme, è già per sé, prova dell’esistenza di Dio...” All’interno • cultura Sulla strada che porta al Castello di Montegibbio, sorge il Monastero delle Carmelitane Scalze di cui i più non sanno tanto. Il Sassolino, con questa intervista alle monache che ci vivono, cercherà di conoscere meglio la sua realtà... MADDALENA MORANDI A PAGINA 11 Giochi di ruolo, giochi da vivere • filastrocca Intercettopoli • il sassolino nella scarpa Stop alla crociata anti biciclette LA REDAZIONE DEL SASSOLINO BUONE FESTE A TUTTI I LETTORI! AUGURA Alen TESSUTI E TAPPEZZERIE di Francia Maria Teresa LATTONERIA - IMPERMEABILIZZAZIONI COPERTURE INDUSTRIALI E CIVILI SMALTIMENTO AMIANTO BECA IMPIANTI S.R.L. via Olivari, 40 41049 Sassuolo (MO) tel. 0536.811815 fax 0536.811833 via Radici in Piano, 38 (ang. via Tien An Men, 2/4) 41049 Sassuolo (Mo) -tel. 0536.802060 LA. DE. SA. AMBULATORIO PRIVATO ODONTOIATRICO [email protected] 043-A REGISTERED TO ISO 9001:2000 NO. 70580B Dir. San. Dott. Davide Fagandini, Odontoiatra VIA FELICE CAVALLOTTI, 132/a - 41049 SASSUOLO (MO) - TEL. 0536/980499 - FAX 0536/980493 - E-mail: [email protected] il sasso lino Millenovecento77 ...Cifre Diamo i numeri... di 30 anni fa Quanti eravamo? Quanti i nati, i morti o i matrimoni e i divorzi? Le cifre della nostra città nel 1977 rapportate a quelle di oggi Un salto temporale nella Sassuolo di 30 anni fa, una sbirciatina nel passato, dalla politica all’economia, dallo sport alla cultura, che hanno caratterizzato il 1977 della nostra città. Prima di immergerci in quella dimensione, ecco qualche dato di allora paragonato a quelli di oggi, lasciando ad ognuno le innumerevoli riflessioni che questa comparazione suscita. Va specificato che i numeri del confronto riguardano l’anno 1977 e l’anno 2005 (ultimi dati disponibili per un parallelo annuale), ad eccezione di quelli sui matrimoni e sui divorzi che si riferiscono all’anno in corso fino all’11 novembre. 39.225 era la popolazione residente nel ‘77, oggi siamo in 41.641. I nuovi nati del 1977 furono 515 contro i 412 del 2005; i decessi 283 rispetto ai 386 dell’anno scorso: l’incremento naturale (differenza tra nascite e decessi) vede quindi un rapporto tra passato e presente di 232 a 26. Dai dati demografici a quelli civili: 407 le nozze e 6 gli scioglimenti nel ‘77, 199 e 42 quelli di oggi. Insomma, ai giorni nostri ci si sposa molto meno e si divorzia molto di più. Inoltre allora ci si univa con più frequenza in chiesa: 387 gli sposalizi religiosi e solo 20 quelli civili. Attualmente questo divario si sta restringendo: 130 i matrimoni religiosi e 69 i civili (i numeri contengono le somme dei matrimoni celebrati nel nostro Comune ed in altri Comuni italiani o all’estero dove almeno uno degli sposi, all’atto dell’evento, era iscritto all’anagrafe di Sassuolo). Un accenno ai tutori della legge: nel 1977 il comandante dei Carabinieri di Sassuolo era Ernesto Grossi, quello della Polizia di stato il Commissario Giovanni Calò e quello della Municipale Giorgio Bozzoli. CHIARA DINI Immigrazione: ieri italiani, oggi stranieri I dati sul flusso immigratorio meritano qualche riflessione. Uno dei grafici qui a fianco rigurda la popolazione in entrata e in uscita nella nostra città: la differenza tra ieri e oggi, specialmente per chi arriva, riguarda la provenienza. C’è da premettere che il grosso dell’immigrazione sassolese è precedente al 1977: dagli anni ‘50 ai primi ‘70 la popolazione è più che raddoppiata. Il boom è avvenuto tra il ‘65 e gli inizi dei ‘70. “Il problema che ci trovammo ad affrontare tra il ‘70 e il ‘73 era quello di reperire le aule per le scuole elementari, visto che il numero delle famiglie era notevolmente aumentato – racconta Alcide Vecchi, sindaco di Sassuolo dal 1970 al 1980 – Nel ‘77 il problema si presentò per le medie”. La provenienza dei nuovi cittadini è notevolmente cambiata nel corso degli anni: “Nei primi anni ‘50 gli immigrati venivano soprattutto dalla montagna e dai comuni vicini – spiega Vecchi – poi tra il ‘60 e il ‘70 prevalentemente dalle regioni meridionali, in particolare da Sardegna, Sicilia e Basilicata. Negli anni ‘70 tanti da Campania e Calabria. Dall’estero forse solo qualche caso isolato. L’immigrazione straniera iniziò dopo il 1980; allora non era certo prevedibile l’andamento che ha avuto oggi”. Attualmente sono 3.899 i cittadini stranieri iscritti all’anagrafe (dati aggiornati al 31-12-2005); i paesi di maggiore provenienza sono il Marocco, l’Albania, il Ghana e la Tunisia. C.D. per le tue inserzioni pubblicitarie 347.9104236 o 346.2128146 [email protected] Il Sassolino offre inoltre la possibilità di inserimento e distribuzione di volantini pubblicitari attraverso la rivista, concordando eventualmente le modalità. IL SASSOLINO SCRIVERE DI SASSUOLO 6000 copie distribuite gratuitamente tra: • 25 edicole di Sassuolo, Fiorano e Veggia • i principali punti di ritrovo (bar, circoli, scuole, manifestazioni, biblioteche, fiere…) • il “porta a porta”, ruotando mensilmente le zone della città 2 Inoltre... centinaia di copie distribuite via e-mail e la possibilità di scaricare la rivista da internet. IL SASSOLINO SCRIVERE DI SASSUOLO Direttore Responsabile: Laura Corallo Redattore: Marcello Micheloni In Redazione: Catia Bartoli, Daniele Dieci, Chiara Dini, Andrea Magnani, Marco Mazzacani Infografici: Marcello Bandierini Hanno collaborato a questo numero: Mirella Barchi, Mirco Bertolini, Stefano Landini, Simone Lanzotti, Maddalena Morandi, Giuseppe Sofo Ideazione grafica: Anna Anselmino ([email protected]) Impaginazione: Rossella Tabaroni ([email protected]) Illustrazioni del “Sassolino”: Silvia Casamassima Stampa: Litostampa “La Rapida” s.n.c., Via Garibaldi 1/a, Casalgrande (RE) Edito e distribuito da: Associazione Culturale “Il Sassolino” Registrazione Tribunale di Modena N. 1743 del 14/4/2005 IL SASSOLINO si può trovare anche nelle seguenti edicole: • Edicola “Del Centro” di Saia Roberto, Via Cesare Battisti • Edicola “Rivi Sauro”, c/o Stazione per Modena • Tabaccheria Edicola “Termanini”, c/o Stazione per Reggio • Edicola “Ruggi Renato”, V.le XX Settembre • Edicola “di Via Mazzini”, Via Mazzini 283 (zona Stadio) • Edicola “Venturelli Maurizia” di Via Peschiera • Edicola “Cervi” di Via Indipendenza (Parco) • Edicola “della Posta”, P.za S. Paolo 22 (Braida) • Edicola “Mareggini Marina”, Via Braida 301 • Edicola “Bronzati Loris”, Via Rometta 36 • Edicola “Spattini Mirella” di Via Circonv. Sud 31 (Rometta alta) • “Due Chiacchiere”, Via Montanara 69 (Pontenuovo) • “Venus”, c/o Centro commerciale “Panorama” • Tabaccheria Edicola “Ferrari Omar”, Via Radici in Piano 108 • Tabaccheria “Sandra”, Via Radici in Piano 546 • Edicola Cartoleria “Valentina”, Via Ancora 236 (strada per Magreta) • Tabaccheria Edicola “Baccarani Paola” - S. Michele • “Le Cafè”, Via Radici in Piano 16/a -Veggia • “Edicola Charta” di Margutti Laura, Via Statale 157/c S. Antonino • “L’edicola” di Frigieri P., via San Francesco 201 - Fiorano ... e altre il sasso lino Millenovecento77 ...Politica PCI-PSI, il rimpasto e la politica dal basso Con una maggioranza che sfiorava i due terzi del totale, nel 1977 la sinistra guidava solida Sassuolo. Nonostante i numeri fu necessario un rimpasto, tra voglia di ringiovanimento e il bisogno di venire incontro a chi si faceva sentire da fuori le stanze del potere Nel 1977 l’era di Alcide Vecchi primo cittadino di Sassuolo arrivava a tre quarti del proprio cammino. Il “buon Alcide”, come lo chiamava in maniera affettuosa una celebre penna di una rivista locale, guidava la città dall’inizio del decennio: per farlo al meglio, nel 1971 si era dimesso da deputato con tanto di lettera all’allora presidente della Camera Sandro Pertini. Era impossibile per lui poter essere contemporaneamente onorevole e sindaco, dividendosi tra gli impegni romani e quelli della capitale della ceramica. Nel secondo mandato come primo cittadino, dopo le comunali del ‘75, Vecchi poteva contare sull’appoggio di una maggioranza schiacciante: il suo Partito Comunista ottenne ben 22 seggi in Consiglio su di un totale di 40. E cercò ulteriori alleati: nell’ottica del compromesso storico nazionale, anche a livello locale i comunisti tentavano spesso di avvicinare forze politiche con esperienze di governo. Fu così che i tre seggi sassolesi del Partito Socialista finirono nella maggioranza e la craxiana (per autodefinizione) Marcella Barbieri venne nominata vice-sindaco. All’opposizione due consiglieri del Psdi ed ovviamente la Democrazia Cristiana, guidata dal “maestro” Levrini e Virginio Benedetti. Erano anni di grandi battaglie dialettiche e ideologiche, ma chiacchierando con alcuni dei protagonisti politici dell’epoca si ha l’impressione che all’interno del civico consesso si respirasse un maggior rispetto istituzionale e reciproco. Le varie commissioni, naturalmente miste, a detta di molti funzionavano meglio. Il sistema elettorale, inoltre, garantiva al Consiglio più potere rispetto al presente: la Giunta era davvero un’emanazione dell’assemblea. Gli stessi assessori, a differenza di oggi, avevano diritto di voto come i consiglieri. “C’erano più qualità e preparazione – ricorda Paolo Salami, nel 1977 capogruppo del PCI e a cavallo del ‘90 primo cittadino – dovute anche al fatto che allora nel bene e nel male i partiti facevano maggiore selezione.” E selezionavano da un bacino più attento ed impegnato: “Oggi c’è meno partecipazione viva, c’è più distacco”, sottolinea Antonio Orienti (in seguito consigliere per la DC), che a fine anni ‘70 seguì le vicende del Consiglio prima per il Carlino e poi per il Giornale. Proprio in quel 1977, con voto unanime, la città venne divisa in sette circoscrizioni territoria- li, al cui interno altrettanti consigli di quartiere ottenevano poteri consultivi (non di più) su alcuni passaggi chiave dell’amministrazione. Un tentativo da parte del Comune di favorire un avviamento della discussione politica realmente dal basso, rispondendo alla grande richiesta di partecipazione. L’esperimento, avviato con entusiasmo, non resse però a lungo e non portò risultati determinanti: presto “rifluì”, come tante altre cose di quel tempo. Sempre nel ‘77 si registrò un importante rimpasto all’interno della Giunta: un atto di discontinuità, un ringiovanimento che portò alla sostituzione di quattro assessori (tra cui due donne, immaginiamo per la gioia delle femmini- Alcide Vecchi, sindaco di Sassuolo lungo tutti gli anni ‘70 ste…). Fu addirittura introdotto un nuovo assessorato, quello alla Cultura, affidato al comunista Valerio Torri che ebbe il difficile compito di provare ad interloquire (tra alti e bassi) con i vari fermenti giovanili sassolesi. MARCELLO MICHELONI Marcella Barbieri, vice sindaco nel 1977 (foto da Piazza Piccola, n°2, anno VI, marzo 1982) CERAMICA E AFFINI COMMERCIALE 3.FUOCO ricerca solida società di decorazione a terzo fuoco con introduzione specifica. Rif. S-2870-VYI PROMOTER a BOLOGNA ricerca importante industria. 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Il ’68 era scivolato parecchio in sordina da queste parti: sarà perché la fervente Bologna era più distante allora di oggi, sarà perché (chissà) come scrisse Pierangelo Bertoli su di un periodico locale “a Sassuolo il potere economico è sempre stato della DC e quello politico del PCI”, e che “il livello salariale medio è il più alto d’Italia” per cui era “facile ottenere l’imbecillimento o, se preferite, il qualunquismo politico.” Chissà. Fatto sta che l’onda del Movimento giovanile ad un certo punto arrivò decisa anche qui. In tanti ricordano la grande manifestazione dell’autunno 1973 contro il colpo di stato in Cile: una marea di giovani sassolesi si ritrovò in piazza ad odiare in coro Pinochet. Una giornata che è rimasta un simbolo. Il segno tangibile di un ‘68 tardivo, la premessa per un ‘77 diverso. Certo, a volte dietro c’erano i partiti. Spesso, una vicinanza ideologica al mondo della sinistra: “Ma i più politicizzati erano i figli della borghesia, non quelli degli operai”, ricorda Rossano Gianferrari, oggi importante dirigente, in quel ‘73 “solo” uno studente sognatore e manifestante. Insomma, l’estrazione sociale contava, aiutava aver letto Sartre e Marcuse. E tutto Marx, ovviamente. Sottobraccio il Manifesto e Lotta Continua. Ma in quella marea che agognava partecipazione non tutti erano ‘rossi’: “Fondammo il Gids perché sentimmo l’esigenza di creare un contraltare al predominio della sinistra”, racconta Mario Moreali, uno dei coordinatori del Gruppo d’Iniziativa Democratica Sociale, orbita Dc e frequenti contatti con don Luciano Monari e con quel Camillo Ruini che contava già tanto nella diocesi reggiana. “Ci sentivamo alternativi sia alla sinistra che alla destra”, chiosa Moreali. E lo rimasero per anni: il Gids in quel caldo inverno del ’77, 4 quell’inverno che è rimasto (eccome) nella memoria, si trovò fuori dalla porta del Baggi okkupato a bussare per poter entrare e riprendere le lezioni: vada per le assemblee, ma l’anno scolastico non doveva interrompersi. Dentro non la pensavano esattamente così: la riforma Malfatti pareva calata dall’alto. E con essa tutto il potere costituito era sotto accusa: i genitori, che non capivano e si arrabbiavano. La Chiesa. Sul muro del San Giuseppe apparve uno slogan abituale di quegli anni: “Cloro al clero”. I partiti erano sempre più nel mirino, il Pci discusso ed attaccato da sinistra. Quello stesso Gianferrari, diventato nel frattempo l’assessore più giovane d’Italia, che pochi mesi prima stava tra i protagonisti della piazza anti-Pinochet, non “parlava” il nuovo linguaggio del ’77: “Erano più nichilisti di noi, più disillusi.” ‘No future’, gridavano i Sex Pistols. La felicità condivisa, i programmi seppur utopistici del tardivo ’68 sassolese parevano estranei al nuovo movimento. “Noi, magari più vecchi di soli tre anni - spiega Gianferrari - eravamo più cervello. Loro più cuore e pancia”. E a volte indiani metropolitani. Pardon: da queste parti “indiani piastrellari”. Probabilmente era qualcuno di loro a far trovare ogni mattina una bella scritta derisoria, vicino al Comune, dedicata ad un altro assessore nonostante si provvedesse a cancellarla tutti i santi giorni. Al Baggi, dunque, l’occupa- zione più decisa; al Corni e al Cattaneo più richieste concrete. Il Liceo fece un po’ storia a sé: nato da poco come succursale di un istituto modenese contava su di una schiera di professori giovani e particolarmente sensibili al Movimento. Inciso: di solito le discussioni erano feroci e variegate anche tra gli insegnanti, ma diciamo che al liceo sono state più omogenee che altrove al punto che molti tra gli stessi docenti partecipavano alle assemblee: “Una buona parte di loro avvallò addirittura le prime autogestioni”, ricordano Antonio Caselli e Cristiano Casolari, tra i leader del Movimento Studentesco. “No al latino”, si chiedeva. Sì a laboratori, cineforum (im-mancabili), attività collaterali. “Ma rimase soprattutto la sensazione di un momento di consapevolezza e di crescita.” Le occupazioni durarono una decina di giorni. Nessuno degli interpellati ricorda che sia volato anche solo uno schiaffo. Non ci crediamo. Di certo, invece, e questo lo ricordano tutti, qualche giovane anima si perse: l’eroina era lì dietro l’angolo, puttana e consolatoria. E mortale. Vitalità estrema ed autodistruzione. Sembra che siano successe più cose in quell’anno che negli ultimi dieci. Qualche mese dopo venne ucciso Aldo Moro. La fine tremenda di un’epoca che andava veloce come un treno e che rallentò di colpo. Troppo. LATTICINI FRESCHI MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA Vendita all’ingrosso e al dettaglio ... & PRODOTTI ALQUANTO TIPICI ... SERIETÀ E QUALITÀ AL VOSTRO SERVIZIO BUON NATALE E BUON 2007 MARCELLO MICHELONI INCONTRI EDITRICE sassuolo via Indipendenza, 30 Sassuolo (MO) tel. 0536.981390 [email protected] www.incontrieditrice.com Era facile, in quegli anni, incrociare “indiani metropolitani” per le strade il Millenovecento77 ...Economia 1977 l’anno nero della piastrella Un anno deludente per le ceramiche del comprensorio. Nel 1977 il settore ceramico vive una fase di ristagno dell’economia e movimentata dal punto di vista sindacale. Finalmente le prime soluzioni concrete alla lotta contro l’inquinamento Piazzale Teggia, 1977 (foto da Piazza Piccola, anno I, n°3, aprile 1977) Quando si parla del 1977 gran parte degli industriali della piastrella dell’epoca sono sostanzialmente d’accordo: è stato un anno nero. Una crisi definita, dai giornali dell’epoca, “gravissima” e che si trascinava dal 1974: tutto il settore ceramico per la produzione di piastrelle viveva un periodo di rallentamento a causa del crollo dell’attività edilizia in Italia, uno dei problemi più scottanti degli anni ’70. E considerato che la ceramica trova il suo sbocco naturale nell’edilizia, la crisi di quest’ultima determinò una grave flessione delle vendite di piastrelle facendo così registrare, nelle ceramiche del comprensorio, un preoccupante aumento delle giacenze nei magazzini. Tutto questo nonostante Sassuolo fosse il paese produttore di piastrelle ceramiche già ai vertici della scala mondiale: 280 aziende localizzate nella provincia di Modena e di Reggio Emilia, con 28.661 occupati e con una produzione complessiva di 246,4 milioni di mq di piastrelle. Basti pensare che nel 1976 è uscito dal distretto ceramico ben il 67,51% della produzione nazionale. “La crisi della ceramica in quegli anni poteva essere superata solo aprendo le porte ai mercati esteri - dice Ferruccio Giuliani, a quei tempi direttore della Ceramica San Giuseppe e Caravel. Infatti il 70% della produzione era destinata al mercato italiano, frenato dalla crisi edilizia, e solo il 30% al mercato estero. Oggi le percentuali son capovolte”. Le ripercussioni di tali crisi sui livelli occupazionali locali non tardarono a farsi sentire: il primo campanello d’allarme venne dalla Ceramica Ricchetti che quell’anno decise di ricorrere alla cassa integrazione per circa 90 lavoratori, respinta con fermezza dai sindacati. Altre dieci aziende in crisi chiesero la cassa integrazione mettendo a rischio il posto di lavoro di mille lavoratori. Ma il ‘77 fu anche un anno aperto alle innovazioni. In quegli anni il comprensorio utilizzava ancora al 95% le materie prime delle sue colline, era molto autonomo e utilizzava le sue vernici e la sua tecnologia. Stava lasciando lentamente la ricottura su cottoforte molto colorata per immettersi in quel grande comparto della monocottura. Una svolta tecnologica già iniziata nel ’75 con l’introduzione di macchinari atti ad eseguire il processo di monocottura che permetteva di riunire in un unico momento la prima cottura, essiccazione e verniciatura. Fu inoltre battezzato il cambio di destinazione d’uso del materiale ceramico da rivestimento a pavimento, fino alla grande trasformazione introdotta dalla messa in funzione dei forni a rulli, in funzione dal 1975”. “La crisi del ‘77 fu comunque fondamentale – precisa Ferruccio Giuliani - perché permise la nascita dei prodotti complementari alle piastrelle, cioè i listelli e le finiture da utilizzare nei rivestimenti. “Fu un’epoca movimentata anche dal punto di vista sindacale - sostiene Domenico Bertolani - nel ‘77 addetto all’ufficio del personale alla Ceramica Marazzi -. Il passaggio alla monocottura comportò una modifica della suddivisione degli orari di lavoro: si passò ad un orario di 37 ore e allo svolgimento del lavoro su due turni prima e poi su tre turni”. Il 1977 fu significativo per la lotta contro l’inquinaAssopiastrelle, mento. diretto da Mario Orienti, attraverso una apposita convenzione con alcuni istituti di credito e di intesa con le Camere di Commer- sasso lino L’ANGOLO ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI Via Rometta, 97 - 41049 Sassuolo (MO) Tel. 0536.883148 cio mise a disposizione delle aziende del comprensorio di Sassuolo e Scandiano finanziamenti per un importo di 10 miliardi di lire per l’acquisto a tasso agevolato di impianti di depurazione per combattere gli effetti dell’emissione di fumi nell’atmosfera. La sensibilità verso le questioni ambientali era spiccata: diverse ricerche condotte nel comprensorio ceramico confermarono lo stato di notevole compromissione ambientale, accertando gli effetti del piombo e del fluoro sull’uomo e sul patrimonio zootecnico nel comprensorio. Valori elevati di piomburia e piombenia furono riscontrati sia nella popolazione scolastica che in quella adulta di Fiorano che Sassuolo, così come furono trovati alti indici di assorbimento da piombo in un alto numero di addetti dell’industria ceramica. LAURA CORALLO Pavimento stile provenzale tipico degli anni Settanta COSTRUZIONI EDILI E RISTRUTTURAZIONI Via Trieste, 19 - 41049 Sassuolo (Modena) - tel 0536.980170 - fax 0536.980166 - email: [email protected] 5 il sasso lino Millenovecento77 ...Cultura e Sport L’anno delle radio libere e delle televisioni private Il 1977 è l’anno delle prime trasmissioni RAI a colori, dei programmi di Alighiero Noschese e Maurizio Barendson, delle telecronache di Nando Martellini e di Canzonissima. Un pezzo di storia del nostro paese, che a Sassuolo ha ispirato personaggi indimenticabili… La copertina della rivista “Sassuolissimo” del dicembre 1977 “…Dall’inizio dei primi esperimenti televisivi, per così dire fatti in casa, di Maurizio Ghinelli ed Elvio Suozzi, quando era ancora un assoluto tabù anche il solo parlare di un’emittente televisiva che non fosse la RAI, la nostra è sempre stata una vera battaglia contro tutto e contro tutti, animata sempre e unicamente dalla grandissima passione per il lavoro che stavamo facendo. Ora la grande svolta, uscire dalla clandestinità!”. Con queste parole nell’ottobre del 1976 si inauguravano uffi- cialmente in Via Ruvinello a Fiorano gli studi di TeleSassuolo, la prima e unica gloriosa realtà televisiva locale, che per anni avrebbe informato e divertito una Sassuolo in piena espansione, una palestra per molti volti noti, da Leo Turrini a Emilio Rentocchini, che si alternavano tra il tubo catodico, l’etere e la carta stampata. Erano infatti gli stessi anni di Radio Sassuolo 103 e Linea Radio, altre emittenti cittadine con sede in Via Radici in Piano, fucine di talenti, o semplicemente ribalta per improvvisati dj (o disk-jockey, perché allora lo si diceva per esteso). Anni difficili, mossi da un desiderio di partecipazione che trovava naturale sfogo non solo nelle televisioni locali o nelle radio libere, ma anche e soprattutto nei settimanali o mensili che in quel periodo si davano battaglia. Rimane famosa la rivalità tra “Piazza Piccola” (fondata proprio nel 1977), mensile diretto da Erio Stezzechini, e il “Sassuolissimo” di Luciano Bettelli, in arte “Blu”. Era una città culturalmente vitale la Sassuolo del tempo, come ci racconta Marco Dieci, famoso musicista professionista: “Neanche a farlo apposta, il ‘77 è l’anno in assoluto più importante per quello che riguarda la mia carriera, quello in cui decisi di interrompere gli studi di medicina per iniziare l’ avventura con Pierangelo Bertoli – dice –. E’ di quell’anno la pubblicazione dell’album “Eppure soffia”, primo disco di vero successo di Bertoli. Oltre a noi però c’erano tanti altri bravi musicisti, con alcuni dei quali collaboro tuttora, e che allora facevano parte di gruppi che suonavano prevalentemente nei locali della regione; tra questi Gigi Cervi, allora bassista di Romano VIII, Claudio Ughetti, Francesco Coccapani, Mauro Gambarelli, Giorgio Fontana, Angelo Bordini che con il loro comDiem”, plesso “Carpe accompagnavano anche la cantante modenese Ambra Borrelli. E poi i fratelli Franco e Alete Corbelli, quest’ultimo famoso perché già chitarrista di Caterina Caselli”. MARCO MAZZACANI • Orario di apertura dal lunedì al sabato ore 8.30 - 18.30 • Si eseguono servizi per l’auto completi, anche senza prenotazione • A richiesta lavaggi di tappezzeria CAR WASH 3 di Mario Milani Viale S. Simone, 1 - 41049 Sassuolo (MO) - tel / fax 0536.800608 VI AUGURA BUONE FESTE E VI ASPETTA PER I VOSTRI REGALI DI NATALE! Via C. Battisti, 15 - 41049 Sassuolo (MO) Tel. 0536.803283 - [email protected] La calza di Adele Schenetti & C. Calze uomo, donna e bambino Guanti e sciarpe Via Mazzini, 25 - 41049 Sassuolo (MO) Tel. 0536.883728 Edilcuoghi in serie A, Sassuolo Calcio promosso in Cnd Una delle grandi formazioni dell’Edilcuoghi immortalata su di un numero della rivista “Piazza Piccola” La stagione è quella 19761977. Il volley sassolese muove gli animi dei tifosi. La squadra maschile milita, prima volta nella storia, nella massima serie nazionale. Il suo nome è Edilcuoghi. Edilcuoghi Sassuolo. 6 Da un anno i biancoblu di Paolo Guidetti sfidano le maggiori squadre d’Italia, tra tutti i campioni della Panini Modena, e lo fanno mostrando un gioco che incanta osservatori e appassionati. Gli artefici dei successi che verranno rimangono tuttora nella memoria degli sportivi sassolesi: Barbieri, Morandi, Berselli, Magnanini, Sacchetti, Nannini, Carretti, Folloni, Zini, Vacondio, Ragazzi e Padovani; una squadra tutta italiana, il cui patron è un sassolese doc, il Cav. Antonio Cuoghi. Una storia vincente, un’immagine viva, il cui apice giungerà con la conquista della Coppa Italia nel 1981. In tono minore anche il pallone offre ai tifosi locali motivi di festa. L’U.S. Sas- suolo Calcio veste i colori rossoblu (quelli della A.C. Sassolese, ex Giofil, che solo 3 anni prima si fonde con l’altra squadra della città, la Sassuolo Sportiva F.C.) e dopo l’inferno della retrocessione nel campionato di Promozione, la stagione 1976-1977 riporta in sassolesi in Interregionale. L’allenatore è Goldoni, il presidente Gilberto Prati, poi sostituito, e le maglie portano i nomi di Balestri, Barbieri, Brindani, Borelli, Grechi, Vaccari, Murgolo, Baisi, Cantelli Montagnani, Jemmi e del portiere Ruozzi. Altri tempi. M. MAZ. Piazza Garibaldi, 20 - 41049 Sassuolo (MO) Tel. 0536.881184 SERVIZI MATRIMONIALI • FOTO IN STUDIO • REPORTAGE www.fotostudiopincelli.it Via Rocca, 8 - 41049 Sassuolo (MO) - Tel. 0536.808081 il sasso lino Millenovecento77 ... Costume LLiicceeoo S Scciieennttiiffiiccoo TTeeccnnoooollooggiiccoo EElleettttrroonniiccaa ee TTeelleeccoom muunniiccaazziioonnii CChhiim miiccaa IInndduussttrriiaallee 1177..1122..220 00 06 6 113 3..0 011..2 20 00 077 ddaallllee 9 9..3 30 0 aallllee 1122..3 30 0 ((ddoom meenniiccaa)) ddaallllee 115 5..3 30 0 aallllee 118 8..3 30 0 ((ssaabbaattoo)) P..zzzzaa FFaallccoonnee ee B P Boorrsseelllliinnoo,, 55 ((zzoonnaa ppiisscciinnee)) Saassssuuoolloo ((M S MO O)) -- TTeell.. 0 05 53 36 6..8 88 84 411115 5 hhttttpp::////ssccuuoollee..m moonneett..iitt..m mooddeennaa..iitt//iittiivvoollttaa// La Bottega delle Idee TTuuttttoo quello che ddeessiiddeerrii per tende da interni Via San Francesco, 35 - 41049 Sassuolo (MO) Tel. 0536.812208 Visita il nostro sito: www.labottegadelleidee.mo.it Vendita e noleggio carrozzelle per infermi, letti ospedalieri, alzamalati, deambulatori, materassi ad aria, poltrone autorialzanti. Produzione personalizzata di: scarpe, plantari, tutori, busti... 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Si arrivava la sera da Bologna e chi all’università non andava aspettava dal Leo, ai tavoli dell’Osteria del Gallo Azzurro, per sentire le novità dalla voce diretta di chi assisteva alle grandi contestazioni studentesche, partecipava alle manifestazioni, faceva lezione con Umberto Eco. L’Osteria inaugurò proprio nel ‘77, dove Marco Morandi aveva dipinto i murales che ancora si possono intravedere. Lentamente ma inesorabilmente il vento del “movimento” cominciò a condizionare anche i giovani sassolesi. In città conviveva la doppia anima dei reazionari e dei contestatori ma non ci furono mai scontri diretti perché ci si conosceva tutti, fin da piccini, e la convivenza fu sempre estremamente pacifica. Con gli amici bolognesi “alternativi” ci si conteneva, con gli amici sassolesi “tradizionalisti” si faceva un po’ i barricaderi. Le compagnie erano immense, uomini e donne di età e inclinazioni differenti. Si andava in “Tavola” (odierno bar Cristallo), frequentato prevalentemente dai ragazzi del “viale” (viale XX settembre), quelli vestiti meglio e con le macchine più belle. A volte capitava di trovare all’ingresso Pier Angelo Bertoli che aspettava che qualcuno lo accompagnasse dentro, cosa che accadeva sempre nel giro di pochi minuti. All’Otto club e al Poker andavano prevalentemente quelli del viale, gli altri si spostavano alla “Mecca”. L’Oratorio Don Bosco (chiamato Mecca perché, si diceva, prima o poi ci capitavano tutti) era un luogo pieno di fermento. Lì vennero organizzati i primi gruppi di ascolto della musica, durante i quali i giovani si ritrovavano ad ascoltare in religioso silenzio i dischi nuovi che arrivavano dall’Inghilterra e dall’America, per poi commentarli tutti assieme. La musica allora era importantissima, apriva il cuore e appassionava. Si andava ancora al parchetto di viale XX settembre, prima che diventasse il noto luogo di spaccio, o ci si trovava al negozio di biciclette di Arturo Neviani, che organizzava gli spostamenti per andare ad assistere ai grandi spettacoli teatrali fuori provincia. Qualcuno ricorda anche le “panchinare” di viale della Pace, una banda testimonianze e quelle che ci hanno aiutato nel lavoro di ricerca: l’Ufficio Stampa del Comune ed in particolare Corrado Roncaglia, Isabella Parmiggiani, l’Ufficio Ana- grafe, l’Ufficio Stato Civile, l’Urp, Paolo Fantoni, Andrea Serri e l’Ufficio Stampa di Assopiastrelle, Loris Morini. CATIA BARTOLI Acconciatura del 1977 (foto da Sassuolissimo, anno XVI, n°4, dicembre 1977) Si ringraziano tutte le persone che ci hanno rilasciato Via Rocca, 4 - 41049 Sassuolo (MO) - Tel. 0536.806008 di femmine aggressive sempre in motorino. I maglioni erano larghi e colorati, le gonne ampie, e spesso ci si vestiva ai mercatini dell’usato. Anche le ragazze più eleganti cominciarono a subire gli influssi della nuova moda. Kenzo aveva interpretato elegantemente il nuovo stile dando anche alle ragazze più tradizionaliste la possibilità di vestirsi secondo le nuove tendenze. I capelli erano lunghi e permanentati, il trucco pesante, niente fard e rossetti chiarissimi. Se si faceva parte del “movimento” il trucco era quasi inesistente ma il kajal sugli occhi era indispensabile. Il profumo era a base di fragranze orientali. I ragazzi portavano jeans stretti a zampa, giacche di velluto e cravatte strette. E tutti, ma proprio tutti, erano musicisti. SCRIVICI per ricevere gratuitamente ogni mese la rivista in formato PDF [email protected] SCARICA la versione on-line del giornale dal sito del Circolo Culturale Fahrenheit 451 www.fahreweb.it 7 il sasso lino culture e spettacoli parole, pensieri, nani e ballerine Giochi da vivere Sempre più diffusi, anche nella nostra zona, i giochi di ruolo: non ci si limita a giocare, ma si interpreta una parte Dagli anni ottanta, insieme alla letteratura fantasy, si sono diffusi a macchia d’olio tra i giovani i cosiddetti giochi di ruolo (gdr). Giochi che, tramite un tabellone, un testo e un paio di dadi permettono a chiunque di calarsi nei panni (nel ruolo appunto) di un personaggio di fantasia che agisce in un mondo lontano dal nostro, che sia un paese fatato o un cupo futuro devastato dalle guerre. Perché questo è il punto di forza di questi giochi: non ci si limita a giocare, ma si interpreta una parte fino in fondo. Che si decida di essere un cavaliere errante, un mago, o, perché no, un venale ladro si dovrà vivere la sua vita finché la “campagna” (così si chiama una partita di gdr, che può durare anche anni) non si conclude. I giocatori si ritrovano periodicamente e proseguono la loro avventura, guidati dal master, un giocatore che invece di partecipare all’avventura si prende il compito di narrare la storia che gli altri dovranno poi interpretare. Per partecipare gli unici limiti sono le capacità attoriali e la fantasia. Dopo il pioniere Dungeons e Dragons sono stati sviluppati una miriade di giochi diversi con regole anche molto complesse atte a raggiungere il massimo grado di coinvolgimento. Esistono anche le performance “live” che prevedono incontri preorganizzati a cui partecipano spesso giocatori da tutta Italia, vestiti e armati di tutto punto con una precisione che a volte rasenta il feticismo. Durante questi incontri si gioca dal vivo invece che seduti intorno a un tavolo e l’interpretazione si fa più impegnativa ma anche molto più divertente. A Fiorano Modenese ha la sua sede ormai da dieci anni “The Inn” un’associazione che Simone Lanzotti, il presidente dell’associazione stessa, definisce: ludico-culturale con finalità strategiche. Qui ci sono a disposizione di chiunque volesse partecipare strutture per applicarsi in campagne più o meno complesse di giochi di ruolo. “I giochi di ruolo sono un’occasione per divertirsi sviluppando abilità teatrali e la creatività. Inoltre permettono ai giovani di aggregarsi, applicandosi in giochi che non siano i soliti videogames e che allenano la memoria e le capacità di improvvisazione.” dice Lanzotti. Chi volesse divertirsi e affacciarsi a questo mondo che è una finestra sugli spazi della fantasia non deve fare altro che recarsi in via Cameazzo 5 a Fiorano, presso la sede dei volontari della croce rossa, i nuovi giocatori saranno accolti a braccia aperte. Un divertimento aperto a tutti quindi, ma soprattutto a chi non si accontenta di leggere avventure fantastiche ma vuole viverle in prima persona. MIRCO BERTOLINI CON LA COLLABORAZIONE DI SIMONE LANZOTTI FRESH FARM USAIR sassuolo sassuolo WEST-LTD CARHARTT STORE MISTER GAL re mo bo WWW.DEADMEAT.IT “I colori dell’avventura” scritti a 80 mani “Un libro, scritto ad ottanta mani, quaranta teste piene di meravigliose idee” presentano così il libro I colori dell’avventura le insegnanti Teresa Abbatecola, Maria Solinas, Faustina Francabandiera della scuola primaria “Vittorino da Feltre”. Ne sono autori gli alunni della VA e VB della stessa scuola Non si tratta di racconti o scritti eterogenei: no, è proprio un’unica storia con capitoli e trama, un inizio e una fine accompagnati da originali illustrazioni eseguite dai bambini-autori, con la supervisione della pittrice Francesca Ruggi. Il libro è nato dal “Progetto lettura” portato avanti da 5 anni da dirigenza e insegnanti della Vittorino da Feltre. “Per trasmettere agli alunni il piacere e l’amore per la scrittura e i libri” afferma il dirigente scolastico Gian Luigi Giacobazzi. “Il progetto è stato realizzato cooperativamente dagli alunni, impegnati in gruppi nelle diverse fasi di realizzazione: trama, capitoli, correzione bozze, illustrazioni, battitura del manoscritto. Sono sicuro che questo duro ma piacevole lavoro sui banchi della scuola abbia formato lettori per la vita” conclude il dirigente Giacobazzi. L’idea originale è stata partire da grandi opere di artisti quali Gauguin e Van Gogh o da alcune belle poesie, di Pascoli ad esempio, per lasciarsi suggestionare e poi con la fantasia trovare nuove parole, storie e stili per costruire le storie e le ambientazioni del libro. Anche perché – scrivono alla fine i giovanissimi autori – “a volerli ben osservare… tutti i quadri sono dipinti con i colori dell’avventura”. “Proprio queste mi paiono le parole migliori per gustare il senso profondo dell’esperienza stimolante che hanno vissuto questi ragazzi” commenta nella sua prefazione Silvia Roncaglia, scrittrice per ragazzi. “Mi resta il piacere di avere contagiato questi ragazzi con l’amore per le parole. Come scrivono benissimo nel loro libro “per le parole perse, le parole imprigionate, le parole da dimenticare, le parole del ricordo, le parole non dette, sussurrate, gridate, pensate, le parole nuove, tutte le parole da dire”. Servono altre parole? Alcuni personaggi durante un incontro “live” di un gioco di ruolo SASSUOLO srl 8 tel. 0536.980950 fax 0536.988252 Servizi e consulenze immobiliari Oltre 800 immobili residenziali - commerciali - capannoni a vostra disposizione in tutto il comprensorio ceramico modenese e reggiano P.zza Garibaldi, 53 - 41049 Sassuolo (MO) tel. 0536.980950 fax 0536.988252 email: [email protected] www.casitalianet.com il ZAFFINO culture e spettacoli ALLA GALLERIA ANNOVI Sofismi SPAGHETTI-TACCHINO 2 A 1 di Giuseppe Sofo L’America ha votato per le elezioni di metà mandato, dando la maggioranza ai Democratici, oppositori del presidente George Walker Bush junior (o se preferite Giorgio Camminatore Cespuglio piccolo), che il giorno dopo ha “dimesso” il suo segretario della difesa, lasciandosi scappare la geniale frase “È stata una sua scelta, era d’accordo anche lui”, che fa capire quanto Giorgino fosse disperato. La notizia è arrivata a mezzogiorno ed il tavolo europeo nella mensa del College dove insegno ha fatto un inevitabile salto di gioia. Una ragazza americana dietro di me mi chiede “Who should that guy be?”, qualcosa del tipo “e sto qua da ‘ndo salta fuori?”. Notando che eravamo gli unici a capire cosa stesse succedendo, quel giorno in classe chiedo a tutti chi ha votato e scopro che lo hanno fatto in tre su circa quaranta e almeno una decina mi rispondono “Per cosa?”. In totale, nella “più grande democrazia del mondo” (quante volte abbiamo sentito questa definizione per gli States?) hanno votato il 39,3% degli aventi diritto e solo il 24% dei giovani sotto i 30 anni. Votano così poche persone, che in Arizona hanno appena fatto un referendum per istituire una lotteria a cui partecipa chiunque va a votare, con un primo premio di un milione di dollari. Alle ultime elezioni in Italia i votanti hanno raggiunto la cifra quasi record di 83,5%, ovvero più del doppio. Il fatto è che qui si era troppo impegnati a trovare il tacchino più grande possibile per il giorno del ringraziamento. Poi una volta mangiato quello, si pianta l’albero di Natale (rigorosamente finto ed enorme) e via che si va. Sorry, America, ma per una volta non vinciamo solo quando giocando a calcio: Democrazia degli spaghetti 2 – Democrazia del tacchino 1. Alla galleria Annovi ArteContemporanea (via Radici 133, Sassuolo) è in corso la mostra “Immagina un momento” con le opere pittoriche di Massimiliano Zaffino, apprezzato finalista del 7° Premio Cairo, recentemente conclusosi a Milano. Nelle sue tele, l’artista racconta momenti ordinari attraverso una serie di fermo-immagine; gli oggetti, le ambientazioni e i personaggi non sono che morbide scene rappresentate però con una pittura dura e una luce che sembra bagnare la tela. Zaffino ha ben assimilato la lezione dei grandi pittori americani quali Katz e Fichl, la loro fedeltà ad una sorta di rappresentazione naturalistica figlia del fotorealismo degli anni ‘60. La mostra, curata da Beatrice Buscaroli, sarà aperta fino al 24 Dicembre negli orari 10.00-12.30 / 16.00-20.00 (lunedì chiuso-domenica su appuntamento). C.D. sasso lino “Chi sono?”. Simone Ferrarini ai ‘Magazzini’ Nell’immaginario di tutti c’è una musa che accompagna la mente in azioni chimeriche. Non è Clio, musa della storia, non è Euterpe, musa della lirica, non è Urania, musa dell’astronomia, ma è la sconosciuta senza volto e senza nome che appare quando meno te lo aspetti, ti guida nel parnaso dell’illusione e scompare riportandoti alla realtà. La trovi nella sala degli specchi deformanti dove libero da inibizioni esistenziali puoi girare in tondo, a braccia aperte, quasi ad ubriacarti ed almanaccare su quello che vorresti. Nell’installazione di Ferrarini tutto ciò è una verità palpabile e induce lo spettatore a riflettere sugli aspetti quotidiani dell’essere; libero da ogni affanno riesce ad andare oltre e leggere tra le pieghe del futuro un probabile senso ad un destino ineluttabile. L’artista per realizzare la sua narrazione attinge all’arte rinascimentale dando valore plastico ai chiaroscuri dei volti e nello stesso tempo andando oltre la plasticità dell’imitazione del verso. Testimoni del nostro tempo, gli stessi volti, includono trasfigurazioni e soggettività ad una interpretazione della realtà, come pure alcune immagini per la loro scenografica rappresentazione e per il grottesco modo di porsi di fronte alla realtà attingono al mondo barocco, dove inventiva e lucide trasfigurazioni delle situazioni, animano le scene. I Magazzini Criminali presentano una visione artistica che va oltre la rappresentazione scenica e pone lo spettatore di fronte alle domande anziché dare delle risposte. I volti monumentali, ritratti dell’autore stesso, aiutano a scavare nel profondo di ciascuno di noi. La mostra è visitabile dal 2 al 31 dicembre nei giorni di sabato e domenica, nelle fasce orarie 10-13 e 16-19. Magazzini Criminali: Piazzale Gazzadi 4 - Sassuolo. Per informazioni: [email protected] ATELIER L.M. PELLICCERIE ATELIER L.M. BY BY GIIAAN G NN NII LLA AR RII SRL GIIAAN G NN NII LLAAR RII A MONTECARLO E SASSUOLO P.ZZA GARIBALDI, 5 (PIAZZETTA INTERNA) - 41049 SASSUOLO (MO) TEL. 0536.823914 - FAX. O536.888007 9 il sasso lino i vostri scritti Questa sezione sarà dedicata alla creatività dei lettori. Mandateci i vostri racconti (max 6000 battute) o le vostre poesie a [email protected] INTERCETTOPOLI DI Continuiam questa raccolta che speriam sia ben accolta, con il grande tormentone di ‘sta arida stagione. Se torniamo un poco indietro, cioè ai tempi di Di Pietro, costatiam che i gran successi dei P.M. nei processi, eran sempre conseguiti con l’aiuto dei pentiti. Oggi invece i magistrati, per colpire gli indagati, a supplire a ‘sta funzione usan l’intercettazione, che è un valido strumento, superiore al pentimento, che permette di incastrare chi usa male il cellulare. ‘Sto diabolico congegno, che aiuta in ogni impegno, è la trappola infernale per chi opera nel male. Viene dato agli scolari fino dalle elementari per usarlo a dismisura sino alla… sepoltura. Ormai ogni cittadino, che ha il suo telefonino, sa che, anche se illibato, può venire intercettato e finire sulla stampa, che di scandali oggi campa, 10 accompagnati da qualche nota biografica e, se volete, da una fotografia (o un disegno, etc.) da affiancare al testo. Grazie e buona lettura… SERGIO BUFFAGNI e può essere sputtanato senza essere indagato. Della “privacy” il garante troppo spesso è latitante così ché son pubblicati i colloqui assai privati, anche se non pertinenti alle indagini pendenti, ed è quindi una vergogna esser messi già alla gogna prima d’esser processati ancorché solo indagati. I mass media sono pronti a diffonder senza sconti anche ogni turpiloquio che si ascolti in un colloquio come stronzo culo e cazzo e, seguendo questo andazzo, si omologa un linguaggio, che al buon gusto rende omaggio. Iniziò questa stagione con il grande polverone dei “furbetti di quartiere” dove qualche gran banchiere favoriva col raggiro, come abile fachiro, degli amici le cordate alle banche o alle testate. Venne poi quell’alluvione che inondò tutto il “pallone” e sconvolse i risultati dei recenti campionati. Poiché solo con gli appoggi dell’onnipotente Moggi si vincevan gli scudetti con l’ausilio dei fischietti che, da lui condizionati, davan falsi risultati. Così allora qualche squadra accusata di esser ladra ebbe come punizione anche la retrocessione. Poi per vincere la noia, scoppiò il caso del Savoia che andrà sotto processo perché amava troppo il sesso. Lui incitava le monelle a far porno marachelle e alterava il borderò di un noto casinò controllando la gestine delle slot site in Campione. Fu in questa circostanza che ebbe molta risonanza la “concussione sessuale” che un P. M. assai geniale inventò quale reato per aver telefonato a ragazze ben disposte a udir certe proposte e il rapporto pellegrino era col telefonino. Ma il caso più eclatante fu l’inchiesta riguardante tutto il Sismi e il suo operato per aver collaborato col servizio americano a rapire l’egiziano. Si son dati ai quattro venti tutti i nomi degli agenti per presunte discrasie fatte dalle nostre spie si da rendere fittizi i segreti dei servizi. Telecom che tutto ascolta è in ‘sto affare assai coinvolta e il suo manager migliore, sopraffatto dal timore, per uscir dalla partita si è privato della vita. Non si sa la conclusione di ‘sta torbida questione ma a guardare i tristi effetti degli eventi sopraddetti resta solo da sperare, senza tanto ritardare, che una legge sia varata perché venga tutelata di ognun la “privatezza” se non c’è colpevolezza. Ed infin anche la stampa coi diritti che essa accampa, pur in tutta libertà, usi un po’ di sobrietà senza fare sui giornali ciò che spetta ai tribunali e non siano divulgati fatti troppo delicati quando ancora in istruttoria sol per dare un po’ di gloria ai P.M. narcisisti o a ambiziosi giornalisti. Sergio Buffagni, sassolese d’adozione, pensionato, si diletta da anni a scrivere filastrocche. ABBIGLIAMENTO BAMBINI 0-16 BACI E ABBRACCI CANADIENS MISS BLUMARINE FREDDY RISKYO ZERO MAGILLA PARROT Via Radici in Monte, 14/B - 42013 Veggia di Casalgrande (RE) Tel. 0536.823735 il sasso lino l’intervista Sorelle del Carmelo La realtà silenziosa delle Sorelle del Carmelo GINO BONDAVALLI P.zza Martiri Partigiani 7 41049 Sassuolo (Mo) Tel. 0536.811091 Sulla strada che porta al Castello di Montegibbio, sorge il Monastero delle Carmelitane Scalze di cui i più non sanno tanto. Il Sassolino, con questa intervista alle monache che ci vivono, cercherà di conoscere meglio la sua realtà Il monastero delle carmelitane visto dall’alto Sorelle, potete riassumerci la storia del Vostro monastero? Il Monastero delle Carmelitane Scalze di Sassuolo è intitolato a Maria SS. Immacolata e a San Giuseppe. Il Monastero nasce a Modena il 19 marzo 1652 ad opera di Matilde Bentivoglio. Nel 1798 fu soppresso da Napoleone e l’8 marzo 1859 rinasce grazie alla Principessa Maria Beatrice D’Este, sorella del Duca di Modena Francesco V. Nel 1952 grazie all’aiuto del dott. Marazzi e di don Mario Prandi, il Monastero fu trasferito a Sassuolo (provincia di MO ma Diocesi di RE), dove Monsignor Socche pose la prima pietra nel 1954. Nel Monastero vengono conservate le spoglie della Venerabile Maria Francesca dello Spirito Santo, al secolo la Principessa Eleonora D’Este, figlia di Francesco I Duca di Modena. Che differenza c’è tra un convento e un monastero? Il convento è un luogo in cui convergono varie realtà: in esso i singoli, suore o frati, si ritrovano dopo aver compiuto opere di apostolato diverse. Il monastero è abitato sempre da una comunità, ma i singoli membri trascorrono la loro vita all’interno. In particolare, il Vostro ordine, di clausura, delle Carmelitane Scalze, quali caratteristiche ha? Essere Carmelitane Scalze significa avere una vita contemplativa, che privilegia il rapporto con il Signore. E’una vita di preghiera unita alla vita fraterna di comunità: ci sono momenti di preghiera, momenti eremitici di solitudine, momenti di comunità e momenti di lavoro. Sul vostro sito internet scrivete “Nessuno è solo, perché c’è sempre una speranza, un senso profondissimo nell’intera creazione”. Ci potete spiegare meglio? Noi cerchiamo di tenere viva la speranza, che è la presenza stessa del Signore. Vorremmo che la gente, nel nostro stile di vita così legato al Signore, in una serenità fondamentale, cogliesse un segno dell’esistenza di Dio nella storia di ogni uomo. Con quali risorse vi mantenete? La nostra attività principale ruota attorno alla produzione di ostie e particole. Poi riordiniamo la biancheria degli altari e confezioniamo corone per rosari. Tuttavia ciò non copre le nostre spese. Il resto è affidato alla generosità delle persone che desiderano aiutarci. Come si diventa monaca? Innanzitutto si fanno incontri preliminari con la persona interessata, per una prima conoscenza. Dopo un periodo trascorso all’interno del monastero, fino ad un massimo di tre mesi, l’aspirante monaca può iniziare il lungo cammino, almeno sei anni, che la condurrà a prendere una decisione definitiva. Le strade per arrivare qui possono essere le più diverse, ed anche le esperienze vissute variano da persona a persona. L’elemento comune, nella decisione di diventare monaca, è la certezza di voler spendere la propria vita nella preghiera, che è un bene di importanza assoluta per sé e per i fratelli. Avete un ordine gerarchico all’interno del monastero? Si, ogni comunità ha una sua Priora (la Superiora) che viene eletta ogni tre anni. Poi c’è un consiglio composto da quattro sorelle e il capitolo, costituito dalle sorelle che hanno già dato i voti definitivi. Per quanto riguarda il Noviziato, esso è affidato alla “Madre Maestra”, che ha un suo specifico compito verso di loro. Cosa significa essere monache oggi? Rispetto al passato, forse è più difficile conoscere e comprendere questa esperienza. Un tempo la vita contadina si avvicinava di più a quella monastica, le stesse famiglie erano delle comunità numerose. Oggi, invece, ognuno ha una vita più individuale ed autonoma e l’esperienza di vivere in comunione in una comunità non si fa spesso. Comunque io credo che quando si coglie il gusto di questa esperienza, la bellezza della fatica, se ne comprenda il senso: un incontro con il Signore possibile per tutti. Antonio Socci ha definito, in un suo articolo, anticonformiste due sue amiche che avevano deciso di entrare nel monastero di clausura delle Clarisse. Voi vi sentite anticonformiste? Nel senso di andare controcorrente forse sì, anche rispetto al mondo che ha perso di vista certi valori. Una volta presi i voti definitivi, è difficile mantenere la propria strada? L’uomo è debole e il dubbio fa parte della vita umana: per questo, una decisione per la vita deve essere sostenuta e aiutata dalla comunità. Inoltre se la scelta era profondamente sentita, crediamo che il Signore ci aiuti a mantenerla. Voi sembrate serene, è proprio così? Come tutti gli uomini anche noi abbiamo dubbi, fragilità, dolori e incertezze, ma in questi momenti c’è il sostegno della comunità che ha il suo punto di forza nel riferimento al Signore, che è fedele. Avete qualche insegnamento da dare a noi che siamo “fuori”? Non è proprio nel nostro stile quello di insegnare: noi abbiamo una condizione di vita silenziosa, noi viviamo, ma non predichiamo. Se noi possiamo insegnare qualcosa lo facciamo con la nostra dedizione al Signore, con il nostro modo di vivere. Avete qualche aneddoto particolare da raccontare, accaduto nel Vostro monastero… e magari qualche miracolo? Se si pensa ai miracoli intesi nell’accezione comune, non ce ne sono stati.. Comunque la nostra stessa vita è un miracolo non di poco conto. Poi la quotidianità di diciotto donne dai 28 ai 100 anni che stanno insieme è già di per sé una prova dell’esistenza di Dio! MADDALENA MORANDI Viiaa BBrraaiiddaa,, 119933 -- SSAASSSSUUOOLLOO ((MMOO)) TTeell..00553366 880033440033 V FFaarrm maaccii ddaa bbaannccoo,, ccoossm meettiiccii,, iinntteeggrraattoorrii ssppoorrttiivvii,, ssaanniittaarrii,, eelleettttrroom meeddiiccaallii,, ppaarraaffaarrm maaccii,, pprrooddoottttii ppeerr llaa pprriim maa iinnffaannzziiaa,, EENNEERRZZOONNAA,, aalliim me ennttaazziioonnee ppeerr iinnttoolllleerraannzzee,, ffiittootteerraappiiccii...... 11 il sasso lino DAL 1991 IL FITNESS E LA DANZA A SASSUOLO LA TUA PATENTE È SCADUTA? 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Il reparto di Alimenti Biologici, Biodinamici e senza glutine testimonia la volontà di svolgere un ruolo attivo nel percorso di cura della nostra clientela tramite un servizio di consulenza che possa orientare ad una alimentazione sana ed equilibrata, strumento principale di prevenzione e di benessere. I prodotti in vendita nel reparto Biologico e Biodinamico sono rigorosamente scelti tra quelli certificati dagli Enti certificatori del biologico e del biodinamico a norma di legge. { 13 il sasso lino il sassolino nella scarpa ...la parola ai lettori Stop alla crociata anti biciclette Caro direttore de Il Sassolino, credo potrebbe concordare con me che in una città che sopporta flussi di traffico statisticamente paragonabili solo ai grandi centri industriali del Veneto o della Germania, che accoglie ogni giorno circa 10mila camion sulle sue strade, che ha uno dei tassi di inquinamento da traffico su ruote più alti della nazione, ogni iniziativa volta a favorire le biciclette dovrebbe essere salutata con un’ovazione. Siccome la città in questione è Sassuolo, dove i percorsi del sostegno e della protesta assumono traiettorie il più delle volte inspiegabili, in questi ultimi mesi invece assistiamo a una vera e propria crociata contro le biciclette e pro-auto. Siamo reduci da una strenua battaglia perché i ciclisti che transitavano sotto i portici di piazza Garibaldi venissero multati; leggo poi nei programmi del Comitato centro storico l’intenzione di impegnarsi per impedire il transito delle biciclette sui viali del Parco Ducale; di più, abbiamo assistito a campagne feroci che contestavano la realizzazione di piste ciclabili in sicurezza, per garantire la salvaguardia di tre (numero 3) tigli (in via Mascagni e anche nella pericolosissima via Radici). Ora, la campagna anti-biciclette sotto i portici era insensata: le due ruote passavano lungo quello spazio semplicemente perché la piazza era completamente chiusa per lavori: ora che la piazza è completamente aperta nessuno trova più agevole pedalare sotto i portici piuttosto che in una piazza completamente vuota; il Parco Ducale poi, esiste dal 1600 e le biciclette dal 1800 e a memoria d’uomo nessuno ricorda un incidente grave che abbia coinvolto frequentatori del parco e ciclisti in transito sui lunghi, ampi e spaziosi viali che lo attraversano. E’ invece nota la pericolosità di numerosi incroci e tratti di strada cittadini, dei quali viene però contestata la revisione e la messa in sicurezza (via Marini e viale Della Pace, largo Verona, tanto per fare due esempi). E parimenti vengono contestate le misure anti-smog, le zone a traffico limitato. Insomma, in una città che ha quasi due macchine per abitante e un tasso di inquinamento paragonabile alla tangenziale di Mestre, la “lotta di popolo” punta a permettere alle auto di circolare dove, come e quando vogliono; e vietare dove possibile il passaggio alle terribili e dannose biciclette. Può succedere solo a Sassuolo, credo. GABRIELE BASSANETTI La pista ciclabile di Via Indipendenza passatempo CRUCIVERBA SASSOLESE chi più ne ha, più ne metta! In corsivo, le definizioni sassolesi Orizzontali 1. Giuseppe, autore del bronzo di Piazza Piccola (vedi foto) – 8. Massimo, laterale bianco-celeste – 9. Nota Bene – 10. Derek, attrice californiana – 11. Il padre de “Il brutto anatroccolo” – 13. Felino d’oltreoceano – 14. Da seguire – 15. Un signore “qualsiasi” – 16. La pace nel cuore – 17. Lecco per l’Aci – 19. Sigla utilizzata per le polveri sottili – 20. Gemelle in sella – 22. Votavano Craxi – 26. Augurio sassolese per il 25 dicembre – 27. Ultimamente, uno dei consiglieri comunali più inquieti – 33. Le iniziali di Licheri, giudice tv – 34. Per ora. Verticali 1. Canti popolari ad una o più voci – 2. In mezzo ad un’orda – 3. Bryan, rocker canadese – 4. La religione di Zeman – 5. Obblighi – 6. Risolvere – 7. Lumetti, parroco cittadino – 10. Lettera greca – 12. Un po’ stanco – 15. Concitazione – 18. Personaggio di Sylvester Stallone – 19. Si ripete se “chi più ne ha più ne metta” – 21. Allucinogeno di sintesi – 23. Ciò che vende scalda – 24. Luna senza vocali – 25. Prova – 27. Simbolo chimico del Samario – 28. Le hanno pecore e camosci – 29. Poco ampio – 30. La fine del male – 31. Acronimo di destra – 32. Bonnie Tyler La soluzione nel prossimo numero Soluzione novembre VENDITA E ASSISTENZA: Personal Computer Programmi Materiale di consumo REALIZZAZIONE: Applicativi personalizzati Siti internet GESTIONE RETI Via San Prospero, 24 • 41049 Sassuolo (MO) • Tel 0536.1840145 • Fax 0536.1840146 VANTAGGI FINO A € 4.000 CON FINANZIAMENTO ANCHE A TASSO 0% SASSUOLO Via Circonvallazione N/E 160 -Tel. 0536.812064 14 CENTRO REVISIONE AUTOVEICOLI DI TUTTE LE MARCHE (monch) il sasso Chiediamo una risposta per i progetti di qualificazione scolastica Ci troviamo fortemente in disaccordo con i tagli che da tre anni il Comune sta apportando alle scuole dell’infanzia e primarie di Sassuolo, colpendo in particolare i progetti di qualificazione scolastica, i trasporti per le uscite didattiche e l’acquisto di nuovi arredi e attrezzatura scolastica. Nell’incontro tra una delegazione del 2° Circolo composta da insegnanti, genitori e dal Dirigente Scolastico con il Sindaco e l’Assessore alla Pubblica Istruzione è stato presentato un documento sottoscritto da più di 1000 firme, tra cui anche docenti e genitori del 1° Circolo, dove si chiede di mantenere attività importanti nella scuola e semmai di potenziarle; a fronte della sollecitazione il Comune si è impegnato a valutare la richiesta nella discussione del nuovo bilancio. Per questo crediamo importante ribattere il nostro punto di vista. L’Amministrazione ha sostenuto di aver aumentato gli investimenti per la scuola, nello specifico per il servizio mensa, per il trasporto scolastico e l’assistenza ai portatori di handicap oltre che per la costruzione della nuova scuola materna. Siamo tutti d’accordo sulla necessità e l’importanza di tali investimenti, ma riteniamo al contempo che le attrezzature ed i progetti di qualificazione scolastica non possano essere accantonati perché reputati un arricchimento della progettazione, un supporto ai docenti nell’attività didattica e rilevanti nella formazione dei futuri cittadini. Per questo chiediamo di mantenere gli investimenti anche per quell’ambito. IL CONSIGLIO DI CIRCOLO DEL 2° CIRCOLO DIDATTICO DI SASSUOLO lino SCRIVETECI! Tutte le critiche verranno ascoltate; le lettere ed i messaggi più significativi saranno pubblicati [email protected] asms 320.8482069 "E i nomi?" Ve bene caro Caselli, è tutto vero. Ma almeno un nome, un brivido, ce lo poteva regalare!!! BOB-A-DUE “Tanti giovani abitanti e pochi cittadini” Leggo spesso e volentieri il vostro giornale, ritengo abbia una sua valenza per conoscere fatti e misfatti locali attraverso interviste ad imprenditori, assessori comunali, cittadini senza voce e commercianti. Mi permetto però di segnalare che non ho mai letto nulla sulla partecipazione politica del cittadino o la responsabilità individuale nella gestione della politica, pagata con soldi di tutti, condivisa spesso da pochi. Analizziamo allora la mia esperienza pubblica, come Consigliere Comunale, iniziata nel Novembre del 2004: sposata felicemente con figlio trentenne, due anziani da accudire, un lavoro gratificante. Potrà sembrare strano, ma ho ritenuto importante fare anche questa esperienza, prima per me stessa poi come dovere di cittadina: ero curiosa di conoscere i vari passaggi che portano un problema comune alla soluzione finale dello stesso, ed eventualmente, collaborare per risolverlo. L’impegno per tentare di comprendere l’arte della politica non è stato piccolo come pure, alla mia età, non è stato facile rimettersi a studiare leggi, regolamenti, statuti che regolano la nostra vita quotidiana. La cosa più importante però che vorrei sottolineare è stata quella di sentirmi partecipe alle scelte politiche della mia città in prima persona, con tutti i rischi di impopolarità che questo comporta. Si parla spesso del bisogno della gente di essere ascoltata dalle istituzioni; non sempre il politico riesce a farlo, ecco che noi Consiglieri Comunali potremmo essere l’anello di congiunzione: è un ruolo scomodo, diventiamo parafulmine o cuscinetto fra esigenze quotidiane e possibili soluzioni concrete. Raccogliere le idee di cambiamento, nate fra la gente, cercare di illustrarle, farle recepire nella “stanza dei bottoni” non è così semplice, è snervante, spesso avvilente, ma sta proprio in tutto questo la sfida che più mi stuzzica… Molti giovani non conoscono l’Educazione Civica, antica materia scolastica, nella quale veniva insegnato il valore dell’appartenenza ad uno Stato, si studiava la storia dei partiti, la Costituzione e la composizione del Parlamento. La conseguenza inevitabile è quella di avere tanti giovani abitanti di Sassuolo e pochi cittadini. Oggi ci sono a Sassuolo molti diritti e troppo pochi doveri: siamo arrivati al capolinea della politica. I vecchi partiti si sono trasformati ma continuano a restare sempre più soli, c’è bisogno di nuova linfa per ridare senso alle istituzioni, dobbiamo abbandonare l’idea che fare politica è cosa SPORCA, impariamo invece a pensare che è necessario il contributo di tutti per gestire qualcosa che è anche nostro: il nostro Comune. A 52 anni, è pazzesco pensare di iniziare un’attività pseudopolitica, ma se, alla fine della mia esperienza, qualche giovane raccoglierà il mio scomodo testimone, allora sarò soddisfatta, perché avrò trasmesso anche a lui la mia grande voglia di partecipare alla vita pubblica, conscio di essere un cittadino di Sassuolo, un cittadino europeo o del mondo…. Grazie per aver letto queste considerazioni a me così care. ANNALISA SIBANI CONSIGLIERE COMUNALE DS-INDIPENDENTE "Dove la metto..." Non trovo mai parcheggio neanche a pagamento, come si fa a parcheggiare in centro? Pubblicatelo sul giornale. Grazie. UN LETTORE RRA ADDIIO O CEENNTTRRO C O EEM MIILLIIA A MO M ODDEENNA A 90,00 Mhz tel 059.345353 [email protected] www.radiocentroemilia.com dal 8/12/2006 al 7/01/2007 l’oroscopo di Mirella Barchi ARIETE (21/03-20/04) LEONE (23/07-23/08) atale Buon N mia! a parte d e h c n a SAGITTARIO (23/11-21/12) Anche se è Natale, siete arrabbiati con il prossimo… Amore: in questo periodo la gentilezza non è il vostro forte.... Lavoro: tanti piccoli doni per i colleghi che vi sopportano... Salute: Attenzione ai vizi della gola Sorprese inaspettate… Amore: siete scorbutici anche per le feste Lavoro: importanti obiettivi Salute: limitate le proteine a favore di frutta e verdura Il periodo giusto per cambiare… (Buon compleanno!) Amore: gran voglia di stimoli nuovi Lavoro: più cauti e bilanciati... Salute: consigliati tennis e corsa TORO (21/04-20/05) VERGINE (24/08-22/09) CAPRICORNO (22/12-20/01) Ultimamente siete un po’ distratti... Amore: consolidate relazioni vecchie e nuove Lavoro: slancio alle finanze! Salute: attenzione a non abbondare con zuccheri e carboidrati GEMELLI (21/05-21/06) Riscoprite che la vita può essere un’avventura Amore: non rischiate azzardi, potreste non essere premiati... Lavoro: nuovi interessi… Salute: rimediate un calo di energia... BILANCIA (23/09-22/10) Riaffermate la vostra libertà di pensiero! Amore: siete ipersensibili... Lavoro: cercate di essere un pochino più furbi… Salute: yoga e meditazione! ACQUARIO (21/01-19/02) Siete forti e ottimisti! Amore: la noia potrebbe indurvi a scelte avventate... Lavoro: fuori programma... Salute: check -up generale prima della fine dell’anno! Diciamo che potrebbe andare meglio... Amore: turbolenze e inquietudini Lavoro: luminosi e vincenti! Salute: fatevi regalare una bicicletta e… pedalate!!! Rivalutate le amicizie e partorite idee brillanti Amore: poche smancerie! Lavoro: un nuovo progetto dà frutti sperati Salute: integratori contro lo stress CANCRO (22/06-22/07) SCORPIONE (23/10-22/11) PESCI (20/02-20/03) Spese pazze in allegria! Amore: il cuore si riapre alle emozioni… Lavoro: riorganizzatevi Salute: Dieta drenante Meglio di quanto si possa sperare… Amore: Attrazioni fatali… Lavoro: fulgide intuizioni Salute: Evviva lo sport, ma per le feste meglio il relax Siate sponsor di piccole grandi magie... Amore: preferite la libertà Lavoro: offrite una cena ai vostri collaboratori! Salute: invidiabile... 15 il sasso lino