1 LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO Balletto di P. I.

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1 LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO Balletto di P. I.
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LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO
Balletto di P. I. Ciaikovsky
Les Etoiles de l’Opéra de Paris (con Noëlla Pontois e Patrick Dupond)
La scelta del teatro Petruzzelli di aprire, per la prima volta nella sua storia, al balletto classico e alla
danza moderna di livello internazionale, tocca vertici di assoluto rilievo nel periodo compreso tra
gli anni 1981-1989. Nel gennaio e nel luglio del 1981, ad esempio, ‘le stelle’ del famoso corpo di
ballo dell’Opéra di Parigi sono presenti nel teatro barese in due distinte occasioni e sempre nella
loro migliore formazione, e con in più due étoiles del calibro di Noëlla Pontois e Patrick Dupond.
L’occasione di danzare La bella addormentata nel bosco (in alcuni pas de deux) sulla famosa
coreografia di Georges Balanchiene, viene colta da questi due giovani e straordinari ballerini
francesi legati da un sodalizio intenso ma anche sfortunato: Dupond ha praticamente smesso di
danzare a seguito di un grave incidente automobilistico, dopo essere stato avviato alla professione
del tutto casualmente da Max Bozzoni. Nel 1970 egli entra nella scuola di Danza dell’Opéra e dopo
pochi anni, nel 1976, arriva a conquistare l’ambita Medaglia d’Oro al concorso di Varna (Bulgaria)
che lo licenzia come il miglior ballerino di danza classica del mondo. La sua carriera ha dunque una
svolta clamorosa e dal 1980 in poi, Dupond balla con Bèjart, Nureyev e Alvin Ailey, anche se la sua
proverbiale indisciplina lo allontana dal prestigioso palcoscenico parigino in cui, a soli 31 anni, era
del frattempo diventato direttore del corpo di ballo.
Una simile e quanto meno fulminea carriera è quella di Noëlla Pontois che, a soli sedici anni, entra
a far parte del corpo di ballo dell’Opéra; nel 1968 ne diventa étoile e Rudolf Nureyev in persona la
vuole al suo fianco in Giselle, Il lago dei cigni e La bella addormentata. Parte di qua la sua brillante
ascesa sino al 1993, anno del suo ritiro, e con titoli classici come Coppelia, Paquita, Notre-Dame de
Paris, Les Mirages, Le Silfidi, Il lago dei cigni, Don Chisciotte , non prima di essere stata a fianco
dei più grandi ballerini del nostro tempo come, appunto, Nureyev, Dupond o Vladimir Derevianko.
Nei brani presentati a Bari, la proverbiale versatilità e creatività di Dupond ben si sposa con la più
accademica interpretazione della Pontois in un quadro tra i più affascinanti del più classico dei
balletti ottocenteschi. La coppia dei due danzatori si integra perfettamente attraverso l’estrosità
improvvisativa di Patrick Dupond (il principe Florimondo) in uno con la fragile ma toccante
eleganza di Noëlla Pontois (la principessa Aurora). Da notare il gioco espressivo delle mani e dei
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volti dei due partners nel grand pas de deux classique, che si distingue oltre che nelle loro doti
acrobatiche, anche nella intensa emozione che essi trasmettono in questa notevole performance
barese.