Parrocchia dei Santi Martiri Trivolzio (Pavia)

Transcript

Parrocchia dei Santi Martiri Trivolzio (Pavia)
Parrocchia dei Santi Martiri
Cornelio
Cipriano
Trivolzio
(Pavia)
Campana della
Par rocchia di S. Francesco d’Assisi in Pavia
duemilaundici
C A L E N DA R I O
Miracoli
T
rivolzio è stata chimata “la piccola Lourdes” perché tanti dicono di avere ricevuto qui da San Riccardo
miracoli o grazie.
Che cosa è “miracolo”? Il vocabolario lo descrive come un fatto sensibile, un fenomeno straordinario che
avviene al di fuori delle normali leggi della natura. Mons. Giussani lo definisce: “un avvenimento, quindi un fatto sperimentabile, attraverso cui Dio costringe l’uomo a badare a Lui, ai valori di cui vuole renderlo partecipe...
È un modo con cui Egli impone sensibilmente la sua presenza”.
E Mons. Luigi Giussani invita a chiedere i miracoli e scrive: “L’inizio del cristianesimo su che cosa era fondato?
Sul miracolo. Sul miracolo era fondato. Questo è il tempo dei miracoli! Come San Pampuri: dobbiamo pregare
la gente per avere miracoli. È la prima cosa che dobbiamo fare. Non mi spiego? Dobbiamo far pregare per avere
miracoli. Se si moltiplicano i miracoli, allora anche il cristianesimo si ridiffonde”.
Normalmente noi chiamiamo miracoli fatti di guarigioni straordinarie ed infatti la Chiesa per proclamare la
santità di una persona vuole due guarigioni avvenute in modo straordinario, fuori delle leggi della natura.
E per la proclamazione della santità di Riccardo Pampuri, la Chiesa ha riconosciuto come veramente miracolose le guarigioni di Ferdinando Michelini e di Manuel Cifuentes Rodenas.
In questi anni ho incontrato tantissime persone che sono venute a ringraziare San Riccardo. Ho visto spose
piangere perché non potevano avere bambini e ritornare poi l’anno dopo con il bambino, ho visto persone a cui
erano scomparsi tumori... persone guarite improvvisamente... Ma i miracoli non sono solo questi.
Il vero miracolo è avere la forza di accettare serenamente la volontà di Dio anche
quando non è conforme ai nostri desideri. Accettare la malattia, accettare la morte, accettare avvenimenti che non sono conformi al nostro modo di vedere, ed
accettare tutto questo con serenità, è certamente un miracolo...
Statua di S. Riccardo
Possiamo chiamare miracoli anche certi fatti che avvengono al di fuori della nornell’Ospedale
malità quotidiana. Vedere tutti i sabato sera arrivare a Trivolzio, anche da luoghi
di Rho (MI).
lontani, tanti giovani, è certamente un fatto non umanamente comprensibile. Ricevere testimonianze di amore a San Riccardo, non solo da ogni aprte d’Italia, ma da
tante parti del mondo, è certamente qualche cosa che non riusciamo spiegarci.
Mons. Luigi Giussani scriveva che “il miracolo è la dimostrazione della potenza con cui Dio ‘mena per il naso’ tutti, facendo cose grandi senza il concorso
di nessuno”. E noi abbiamo visto qui a Trivolzio, in un piccolo paese quasi
sconosciuto, avvenire fatti impensabili solo alcuni decenni fa.
Nel calendario presentiamo ogni mese un miracolo ed abbiamo anche voluto ricordare episodi che per la gente possono non sembrare miracoli, ed
anche mostrare quello che con l’aiuto di San Riccardo si riesce a fare, e
quello che Padre Aldo Trento sta facendo in Paraguai è un esempio.
Noi ci vogliamo affidare a San Riccardo, medico dei corpi e delle anime
perché ci sia vicino e ci aiuti a realizzare nella nostra vita quello che Dio
vuole da noi per essere veramente felici.
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano
ove è custodito e venerato il corpo di San Riccardo Pampuri
Via Perotti, 7 - 27020 Trivolzio (Pavia) - Tel. 0382 928360 / 329 2705449
www.sanriccardopampuri.it - e-mail: [email protected] - [email protected]
Codici IBAN per bonifici: IT72J0558455650000000011602 - BIC: BPMIITMM540
oppure: IT46A0335901600100000006807 - BIC: BCITITMX
c/c postale: 10893279 - codice fiscale 96007580184
Orario Sante Messe (per tutto l’anno)
lunedì e giovedì: ore 17.00 - martedì, mercoledì, venerdì e sabato: ore 8.30
(1o venerdì del mese e mercoledì di quaresima ed in alcune feste anche alla sera alle ore 20.30)
sabato e prefestivi: ore 20.30 - domenica e festivi: ore 8.30 - 11.00 - 16.30
Dopo le S. Messe prefestive e festive: Benedizione e bacio della Reliquia di San Riccardo.
Confessioni: Prima, durante e dopo le S. Messe prefestive e festive. Nei giorni feriali: chiedere al parroco.
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30.
Nei mesi di maggio, giugno, luglio e agosto la Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 21.30.
Per prenotare il pranzo tel. 333 9273614 (Centro Accoglienza)
Ferdinando Michelini (1917-2008)
N
el 1959 l’architetto
Ferdinando Michelini, reduce dal lager
Ravensbruck e da allora sofferente di gravi disturbi gastrici, è colpito da occlusione
intestinale. Viene operato dal
dottor Terno, ma senza successo. Si prega San Riccardo e
si aspetta la sua morte.
Ecco come Ferdinando Michelini ha raccontato il fatto
al meeting di Rimini nel 1997.
Gennaio
Ero malato gravemente;
quando mi hanno messo sulla barella per portarmi in sala
operatoria, la cosa che ho visto
prima di perdere la conoscenza
a causa della puntura, è stato,
sopra la porta della sala operatoria, un quadro con il ritratto di san Riccardo Pampuri, e
naturalmente l’ho pregato. Poi
ho perduto la conoscenza per
tante ore. Il mio intestino si era
rotto e i medici hanno fatto svelto a chiudere l’operazione che
avevano fatto, e mi hanno mandato a morire. A un certo punto,
invece, mi sono svegliato e vicino a me c’era un frate che mi
assisteva, e io ho creduto che
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
SS. Madre di Dio
fosse san Riccardo, anche perché gli assomigliava molto, e ho
chiamato: “Padre Riccardo, la
ringrazio perché adesso...”; ma
subito non sono stato tranquillo
perché non ero sicuro di ciò che
dicevo. Intanto quel padre, che
mi aveva dato anche l’estrema
unzione, e che aspettava solo
di assistermi nei miei ultimi momenti, si è spaventato perché
parlavo forte. Un ammalato che
è stato operato così non ha più
voce, invece io gridavo; allora
è andato a chiamare i dottori, i
quali mi hanno voltato da tutte
le parti, increduli; poi è cominciata la notizia che non poteva
essere che un miracolo aver subito un’operazione simile e poi
guarire immediatamente. Sono
stato visitato da tanti medici
ma nessuno può dire niente: ci
sono le lastre, le radiografie durante la malattia, l’operazione
e dopo l’operazione, e non c’è
nessuna parola da dire se non
“miracolo”.
Per questo miracolo Riccardo Pampuri viene beatificato
il 4 ottobre 1981 da Papa Giovanni Paolo II.
Ferdinando Michelini
di fronte all’urna
di S. Riccardo.
- Orario festivo
Ss. Basilio e Gregorio N.
S. Genoveffa
S. Marciano
3
S. Amelia
EPIFANIA
S. Raimondo
S. Severino
Battesimo N.S.
S. Gregorio di Nissa v.
S. Igino
S. Arcadio
S. Ilario di Poitiers
S. Bianca
S. Mauro
S. Marcello - 2a ordinaria
4
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
S. Antonio abate
S. Prisca
1
S. Mario
Ss. Sebastiano e Fabiano
S. Agnese
S. Vincenzo
S. Ildefonso - 3a ordinaria
S. Francesco di Sales
Conversione S. Paolo Ap.
Ss. Roberto, Alberico e Stefano abati
2
Ss. Timoteo e Tito
S. Tommaso d’Aquino
S. Valerio
2011
S. Martina - 4a ordinaria
S. Giulio
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV)
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30
Manolo Cifuentes Rodenas
Manolo con Papa
Giovanni Paolo II
il giorno della
canonizzazione
di S. Riccardo.
S
Febbraio
econdo le regole della Chiesa, per essere promossi da
beati a santi ci vuole un ulteriore miracolo. E Pampuri lo eseguì
in Spagna, terra d’origine dei Fatebenefratelli.
Siamo ad Alcadozo, nella provincia di Albacete, il 4 gennaio 1982. Manolo Cifuentes Rodenas, dieci anni,
col padre e un cugino ripulisce il cortile di casa dalle ramaglie secche.
Un movimento brusco e un ramo
sporgente gli si infila nell’occhio.
Un taglio lungo e profondo, proprio sotto la pupilla. Di corsa dal
medico, il quale constata la gravità della ferita e manda d’urgenza il
ragazzino da uno specialista. Brutta lesione, dice questo; forse bisognerà operare. E si guarda bene dal
confessare che quasi sicuramente
quell’occhio è perduto.
Ma la notte il dolore aumenta,
tanto che Manolo non riesce nemmeno ad aprire l’occhio per metterci le gocce e la pomata prescritta.
Il padre, un insegnante molto religioso, stranamente si ricorda di
aver trovato, frugando in un vecchio armadio, una placchetta metallica con una scritta latina: «Ex
indumentis Servi Dei Fra Richardi
Pampuri». È un frammento di saio,
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
chissà come finito lì. L’uomo non
sa chi sia questo frate ma quella è
una reliquia, dunque deve trattarsi
di un santo. Spiega al figlio di che si
tratta e lo invita a pregare con lui.
Poi mette la reliquia sotto la benda, vicino all’occhio ferito. La notte
continuano i dolori ma, al mattino
presto, trovano Manolo profondamente addormentato. Il padre gli
chiede come si senta e lui dice di
star benissimo, di non sentire più
S. Verdiana
Pres. del Signore
3
S. Biagio v.
S. Gemolo m.
S. Agata
Ss. Paolo Miki e Compagni mm. - 5 ordin.
a
S. Giuliana
S. Girolamo Emiliani
S. Apollonia
S. Scolastica v.
B.V. di Lourdes
S. Damiano
S. Benigno - 6a ordinaria
Ss. Cirillo mon. e Metodio v.
S. Sabino
S. Giuditta
4
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
niente. Tolgono delicatamente la
benda e vedono che il taglio non
c’è più. Neanche il medico riesce
più a distinguere quale dei due occhi sia quello che ha curato.
Solo in seguito, e sempre per
caso, la famiglia Cifuentes Rodenas
viene a sapere che è stata miracolata da un fatebenefratello italiano.
Per questo miracolo Riccardo
Pampuri divenne “Santo” il 1° novembre 1989.
Ss. Sette Fondatori
1
S. Flaviano
S. Tullio
S. Eleuterio - 7a ordinaria
S. Pier Damiani
Cattedra di S. Pietro Ap.
S. Policarpo
S. Adolfo
S. Adelmo
2
S. Alessandro
S. Gabriele dell’Add. - 8a ordinaria
S. Macario
2011
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV)
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30
Mons. Luigi Giussani racconta un miracolo
di S. Riccardo ed invita a pregarlo
“D
ite qualche Gloria a san
Pampuri - dobbiam valorizzare i santi che Dio
ha creato tra di noi nella nostra
epoca e nella nostra terra - . Bisogna invocarlo: un Gloria a san Pampuri tutti i giorni.
Specialmente dopo l’ultimo miracolo che ha fatto. La parente di una
nostra amica di Coazzano si ammala gravissimamente al midollo
spinale: trapianto o autotrapianto,
una delle cose più gravi che ci sia. E
Laura dice a questa sua compagna:
«Facciamo un pellegrinaggio qui vicino, da san Pampuri». Notate che
ha scelto san Pampuri perché era
più vicino e questo non dà nessuno
scandalo: se fosse stata più vicina
la Madonna di Caravaggio, sarebbero andate a Caravaggio. E vanno là,
prendono la figura del santo e Laura
dice all’altra, Cristina: «Noi abbiam
bisogno del concreto, perciò fa’ toccare dall’immagine i vestiti di san
Pampuri». E quella con l’immagine
tocca il cappello della sua divisa della banda musicale. Vanno in ospeda-
Marzo
Mons. Luigi Giussani
davanti alla Chiesa
di Trivolzio.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
S. Albino
S. Lucio
S. Tiziano
3
S. Casimiro
S. Adriano
S. Marziano - 9 ordinaria
a
Ss. Perpetua e Felicita
S. Giovanni di Dio
LE SACRE CENERI
S. Emiliano
S. Costantino
S. Massimiliano
S. Rodrigo - 1a di Quaresima
S. Matilde
S. Luisa De Marillac
S. Ciriaco
4
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
le e la danno alla donna. Mentre è lì
ancora che legge la preghiera, arriva il medico con l’esito dell’ultimo
esame: «Devo aver sbagliato - dice
stralunato - , rifacciamo l’esame».
Dopo mezz’ora arrivano i risultati:
come quelli di prima! Allora il medico dice: «Guardate, avete il diritto di
parlare pure di miracolo. Lei vada a
casa». «Come?» «Lei vada a casa, è
guarita!» Non duemila anni fa per la
vedova di Nain, ma adesso.
Sotto tutto questo si cela lo svolgimento del tiro più “furbesco” che Dio
fa all’uomo. Col passar del tempo,
con l’esperienza che si moltiplica o
matura, si sviluppa, diventa sempre
più evidente - dapprima non ci si accorge! - che uno è veramente dentro
questa descrizione di miracolo molto più che nei sentimenti che aveva
prima di se stesso, o nei sentimenti
in cui si formano i film o i romanzi.
Diciamo un Gloria a san Pampuri, perché ognuno di noi sia entusiasticamente riferito a Cristo ed
entusiasticamente desideri che tutti gli uomini si convertano.”
(Mons. Luigi Giussani)
S. Patrizio
S. Cirillo di Gerusalemme
1
S. Giuseppe
S. Claudia - 2a di Quaresima
Transito di S. Benedetto abate
S. Ottaviano
S. Turibio di M.
S. Gabriele
Annunciazione M.V.
S. Eginardo
2
S. Augusta - 3a di Quaresima
S. Sisto papa
S. Secondo m.
S. Amedeo
S. Beniamino m.
2011
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV)
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30
Uno dei miracoli più richiesti a S. Riccardo è
quello della maternità
Ecco come due sposi raccontano
quello che è capitato a loro
IL DONO DI UN FIGLIO
D
Aprile
omenica 27 ottobre siamo stati da san Riccardo Pampuri per ringraziarlo di aver pregato
con noi e per noi affinché avvenisse un miracolo: il dono di un bambino.
La nostra storia inizia sei anni fa quando ci sposammo, inconsapevoli che per noi avere un figlio potesse
rappresentare un cammino di fede e consapevolezza.
Nel corso di questi anni ci sono state tre gravidanze tubariche con conseguente asportazione della tuba
sinistra e lesione della destra. Decidemmo di approfondire il problema e ci rivolgemmo a una dottoressa
dell’ospedale di Monza.
Lei ci ascoltò e poi disse una cosa che ci scolvolse:
la nostra unica possibilità concreta per avere un bambino era chiedere un miracolo.
Uscendo dallo studio medico il primo pensiero fu:
non si può affidare la propria vita a un miracolo! Così
partimmo per Roma per un intervento esplorativo.
L’esito fu che il rischio di un’altra gravidanza extrauterina con conseguente asportazione dell’unica tuba
rimasta, era molto alto. Tornammo a casa con il dolore nel cuore, avendo quasi accettato il fatto che un
bambino nella nostra vita non sarebbe mai entrato.
Poi, un anno dopo, ci parlarono di san Riccardo e ci
invitarono ad andare a Trivolzio per un pellegrinaggio.
Davanti alla tomba del santo, mettendo nelle sue mani
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
concretamente le nostre vite, così da accettare tutto il
nostro destino.
Anche la possibilità di non avere mai un bambino.
San Riccardo ha pregato per noi, il miracolo è avvenuto, il nostro piccolino nascerà a fine anno.
William e Marina
S. Ugo v.
S. Francesco di Paola
S. Sisto - 4 di Quaresima
a
3
S. Isidoro
S. Vincenzo Ferrer
- Orario festivo
S. Marcellino
S. G.B. Salle
S. Alberto
S. Duilio
S. Ezechiele - 5a di Quaresima
S. Stanislao
S. Zenone
S. Martino I papa
S. Abbondio
S. Vittorino
S. Lamberto
4
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
LE PALME
1
S. Galdino v.
S. Socrate
S. Severino
Istituzione Eucaristia
Passione e Morte di Gesù
Sepoltura di Gesù
PASQUA
dell’Angelo
2
B.V. del Buon Consiglio
S. Zita
S. Luigi M. di Montfort
S. Caterina da Siena
S. Pio V p.
2011
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV)
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30
Un miracolo in Africa
APRILE 1996
Q
Maggio
uesta è la cronaca di un miracolo in Uganda. Ecco il
raccondo di Rose. «Una sera
stavamo parlando a tavola. Ricordavamo ciò che ci veniva consigliato
da don Giussani, e cioè di pregare i
santi a noi più vicini. Dissi: “Preghiamo san Riccardo Pampuri!”.
Io pensai alla Cananea, a cui Gesù
rispose un po’ come la nostra amica,
e che cioè Gesù non era venuto per
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
i forestieri. Ma la Cananea rispose
che “anche i cani mangiano le briciole che cadono dal tavolo del padrone”. Concludemmo che “anche noi
abbiamo bisogno di san Pampuri”.
Baciai la medaglietta che ci era stata portata da un amico, Pieralberto.
Pregammo tutte san Riccardo per i
bisogni dei nostri amici di qui».
E il miracolo? - incalzo.
«Dopo tre giorni, ci capita davanti il nostro guardiano, tremante di
paura. E dice: “Kintu sta parlando!”.
Ora si deve sapere che Kintu era
assolutamente muto, non gli usciva
neppure un suono dalla bocca. Adesso ha
dodici anni. A quattro anni vide uccidere il padre e la madre
dai soldati, e restò
incapace di proferire
parola. Lo trovai nella Reformationhome,
il riformatorio. L’ho portato fuori,
l’ho messo nella nostra casetta per
gli orfani, frequenta una scuola.
Era senza speranza di recuperare
la voce».
Il raccondo di Kintu è questo:
«Stavo dormendo, ed una forte luce
mi ha svegliato. Mi sono alzato per
spegnere la lampada. Ma non era
la lampada, che luce fosse non so.
Mi sono nascosto impaurito sotto
S. Riccardo Pampuri - SS. Messe ore 8.30 - 9.15 - 11 - 16.30 - 20.30
S. Atanasio
3
Ss. Filippo e Giacomo App.
S. Gottardo
S. Silvano
S. Domenico Savio
S. Flavio
S. Desiderato - 3 di Pasqua
a
S. Ida
4
S. Cataldo
S. Oddone
S. Pancrazio m.
N.S. di Fatima
S. Mattia Ap.
S. Torquato - 4a di Pasqua
Fiaccolata da Torrino a
Trivolzio
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
le coperte, non ho più dormito. Il
mattino sentivo un bruciore alla
gola. Ho trovato il coraggio di alzarmi per andare da Noerina».
Rose spiega: «Noerina è la donna che lavora con me, ed è l’unica
che sapeva interpretare i segni delle mani con cui Kintu comunicava».
Kintu dice: «Ero pronto a utilizzare come al solito le mani. E invece
ho detto: “Good morning, mamy”».
Buongiorno mamma!, detto dal tuo
figliolo muto! Noerina si è spaventata. Ha fatto quattro segni di croce
per spaventare il diavolo. Ma non
era il diavolo. Sono venuti i giornalisti, ne hanno parlato i quotidiani
di Kampala. Rose racconta che c’è
stato un pellegrinaggio. Tutti quelli
che conoscevano Kintu, lo vedevano e piangevano di consolazione.
Lo ha condotto anche dai compagni di riformatorio, li ha abbracciati, ho detto loro quel che non gli
era mai riuscito di far sapere, piangevano tutti. «Ha una voce chiara,
è come se avesse sempre parlato.
Sono certa - dice Rose - che è stato
tutto per intercessione di san Riccardo. Avevo consigliato Kintu di
chiedere il regalo della voce a Gesù
Bambino per Natale: gliel’ha portato san Riccardo.
(Renato Farina; “Tracce”)
1
S. Pasquale B.
S. Giovanni I p.m.
S. Pietro Celestino p.
S. Bernardino da Siena
S. Vittorio
S. Rita da Cascia - 5a di Pasqua
S. Desiderio
S. Maria Ausiliatrice
2
S. Beda il Venerabile
N.S. di Caravaggio
S. Agostino di Canterbury
S. Emilio
2011
S. Massimino m. - 6a di Pasqua
S. Ferdinando
Visitazione della B.V. Maria
Traslazione corpo S. Riccardo
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV)
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 21.30
Padre Jerry,
parroco a Rochester racconta il miracolo
C
Giugno
aro don Gius, nel gennaio
del ’99 ho fatto un chek up
e dagli esami è risultata la
presenza di cellule pre-cancerogene. Non ho detto niente a nessuno
eccetto ai Memores e insieme abbiamo cominciato a pregare san
Riccardo Pampuri.
Quando sono venuto in Italia
dopo Pasqua mi sono fermato con
alcuni amici nella chiesa di san
Riccardo a pregare. Dopo qualche
settimana sono tornato in ospedale, la Mayo Clinic, per un altro
controllo. I medici presumevano
che ormai il cancro fosse diventato maligno e sulla necessità di scegliere un trattamento adeguato.
Mentre ascoltavo i dottori avevo
la totale sicurezza che il mio cancro non c’era più nel mio corpo.
Non ne ho discusso con loro e ho
accettato la loro richiesa di un’altra biopsia. Prima dell’esame mi
chiesero di far parte di una ricerca clinica e di fermarmi a parlarne
con la segretaria dopo l’intervento
e prima dell’esito. Io ero così convinto che il cancro era sparito che
non mi fermai dalla segretaria. Il
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
Statua di S. Riccardo - Chiesa di Rochester.
3
S. Giustino m.
Festa della Repubblica
- Orario festivo
S. Carlo Lwanga e C.
S. Francesco Caracciolo
ASCENSIONE
S. Norberto v.
S. Antonio M. Gianelli
S. Severino
S. Efrem diac.
4
S. Colomba
S. Barnaba ap.
PENTECOSTE
S. Antonio di Padova
S. Eliseo
S. Vito
giorno dopo l’esame, il medico mi
ha chiamato, dicendomi che non
capivano i risultati del test, perché tutto era tornato normale non
c’era traccia di cellule tumorali. È
una realtà difficile da comprendere e veramente la coscienza che
ho è che Dio in questo modo sta
«strappando via l’uomo vecchio»,
perché ho una stupita consapevolezza che questa è pura grazia e
che il dono va al di là del fatto che
non ho più il cancro. Nel rinnovamento della chiesa di St. John, a
due passi dalla Mayo Clinic, spero di creare una piccola cappella,
mettere la statua di san Riccardo e
invitare la gente a chiedere attraverso la sua intercessione la grazia guaritrice dell’amore di Dio.
Grazie della tua presenza e della
presenza di Cristo, che è così viva
in tutto quello che fai. Non sono
molto bravo nell’essere umile,
ma questo dono mi permette di
diventare più umile e medicare
che Dio sappia la mia gratitudine
e che specialmente mi dia il dono
della fede.
Padre Jerry, Rochester
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
S. Ranieri
S. Calogero
SS. TRINITÀ
S. Paolino da Nola v.
S. Luigi Gonzaga
S. Paolino da Nola v.
S. Lanfranco
2
Natività di S. Giovanni Battista
S. Guglielmo
CORPUS DOMINI
S. Cirillo d’Alessandria
S. Ireneo v.m.
Ss. Pietro e Paolo App.
2011
Ss. Primi Martiri della Chiesa di Roma
1
S. Aureliano
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV)
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 21.30
Una testimonianza da Palermo
R
Luglio
everendissimo Padre, mi chiamo Carmela Giaimo
ed abito a Palermo dove sono nata e crescita.
Non avevo mai sentito parlare di san Riccardo
Pampuri fino allo scorso agosto,
allorché, di ritorno dalle vacanze, mio genero distribuì ad amici e conoscenti, le immagini del
Santo. Nell’estate del 1987, mentre mi trovavo a Braus, mi accorsi che alla base del collo, mi si
era formato un rigonfiamento.
Cercai di ignorare la cosa
fino a quando proprio nell’agosto dell’anno scorso, a distanza
di nove anni, mi accorsi che il
gonfiore era notevolmente aumentato e che, specie di notte,
avvertivo dolori e incontravo
difficoltà nel deglutire. Un po’
per vigliaccheria, un po’ per
non allarmare i miei, non parlai
a nessuno di queste complicazioni, ma siccome la tumefazione diveniva via via più evidente, tutti quanti ed in particolare
mia figlia, mi costrinsero a sottopormi a controllo sanitario.
Il mio medico di famiglia, richiese una ecografia.
Poiché il risultato non era
stato per niente rassicurante,
l’ecografo richiese ulteriori accertamenti citologici ai quali io rifiutai di sottopormi, respingendo inoltre l’ipotesi di eventuali terapie.
Una mattina, mentre riordinavo la mia camera, mi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
venne spontaneo di baciare l’immagine di san Riccardo
che era scivolata sul pavimento. Ebbi la sensazione di
avvertire un delicato profumo. Mi trovavo sola a casa
e devo precisare che mai una
volta avevo pregato per la mia
guarigione.
Prego e chiedo solo per gli
altri, perché nei miei confronti
il Signore è sempre stato molto
generoso per cui mi affido completamente a Lui che conosce
tutte le nostre necessità.
Quando mio marito rientrò,
gli raccontai ciò che si era verificato; e appresi che poco
prima, mentre si trovava per la
strada era stato lui a rivolgersi a
san Riccardo con queste parole:
“Se sarà necessario un intervento chirurgico devi essere tu ad
operare”.
Era trascorso solo qualche
ora da questi fatti allorché, guardandomi per caso allo specchio,
notai che il gonfiore si era del
tutto riassorbito.
Ritornata dal dott. Leone gli
ho mostrato il collo. Non mi
chiese, come sarebbe stato naturale, se mi fossi decisa a seguire eventuali terapie, ma con
espressione di grande meraviglia: “Chi ha pregato?”. Gli risposi con molta serietà: “Un
tuo collega, san Riccardo Pampuri”.
Palermo, 28-05-1997 - LETTERA FIRMATA
3
Sacro Cuore di Gesù
Cuore Immacolato della B.V. Maria
S. Tommaso Ap. - 14 ordinaria
a
S. Elisabetta
S. Antonio M. Zaccaria
S. Maria Goretti v.m.
S. Siro
4
S. Alberto
S. Veronica
S. Felicità - 15a ordinaria
S. Benedetto abate
S. Giovanni Gualberto abate
S. Enrico
S. Camillo de Lellis
S. Bonaventura
1
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
S. Alessio - 16a ordinaria
S. Federico
S. Prassede
S. Elia pr.
S. Lorenzo da Brindisi
S. M. Maddalena
S. Brigida
2
S. Cristina - 17a ordinaria
S. Giacomo Ap.
Ss. Anna e Gioacchino
S. Arnaldo
S. Serena
2011
Ss. Marta, Maria e Lazzaro
S. Pietro Cris.
3
S. Ignazio di Loyola - 18a ordinaria
B.V. del Carmine
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV)
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 21.30
Testimonianza dall’Ecuador
«I
l piccolo Riccardo Menéndez Suàrez sta benone e
dopodomani compie tre mesi. Il suo cuore si era
fermato e ha ricominciato miracolosamente a battere, per intercessione di San Riccardo Pampuri».
Agosto
Il fatto è avvenuto in Ecuador, nella città di Portoviejo,
a metà marzo, e la notizia in un baleno ha fatto il giro del
Paese, imprimendo un’impennata al culto di San Pampuri, già fiorente.
Fin da subito la comunità parrocchiale ecuadoregna,
infatti, ne ha attribuito il merito senza ombra di dubbio
al santo di Trivolzio. Quando si è sparsa la voce che il
piccolo Riccardo era in fin
di vita, centinaia di fedeli si
sono spontaneamente riuniti
in chiesa e sono rimasti ore e
ore a implorare l’intercessione di San Pampuri. Verso le
sette della sera il bimbo, nato
il 28 febbraio 2001, ricoverato all’ospedale dalla mattina
in seguito a infarto, convulsioni, infezioni e febbre fino a
42 gradi e ormai cianotico, ha
incredibilmente ripreso a respirare, anche se aiutato con
la maschera dell’ossigeno, lasciando esterefatti il chirurgo e il neonatologo.
«Ho 45 anni - racconta padre Dario Maggi - da nove
sono missionario a Portoviejo, una città di 250 mila abitanti, la quarta per dimensioni dello Stato, capoluogo
della provincia di Manabi, profondamente cattolica. I
tre quarti della popolazione vivono sotto la soglia della
povertà, piegati da un’inflazione del 70%, nonostante il
Paese sia ricco di petrolio, caffè, cacao e banane di cui è
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
esportatore.
Il culto di San Riccardo si diffonde a macchia d’olio in
America Latina. Pensate che un Centro San Pampuri sta
sorgendo a Bogotà, capitale della Colombia, nel poverissimo quartiere Juan Rei».
«Un anno fa - continua padre Dario Maggi - venni a
Trivolzio e lì conobbi per la prima volta direttamente
le meraviglie di San Riccardo Pampuri, di cui avevo già
molto letto e sentito dalla predicazione di don Giussani.
Al mio ritorno a Portoviejo ho cominciato a diffondere
la buona novella di questo frate-medico e la gente vi
ha trovato un punto di riferimento per la propria fede.
La sua reliquia sarà esposta
nell’altare maggiore della
nuova chiesa che consacreremo il 12 agosto. È naturale che, quando il piccolo
Riccardo (nato Ricardo e a
cui papà e mamma dopo il
prodigio hanno cambiato
il nome italianizzandolo) è
stato male, la gente si sia radunata in chiesa a pregare
San Pampuri. Alla sera sono
andato all’ospedale per
battezzare due bimbe nate
morte. Una struttura in condizioni sanitarie e igieniche spaventose. Nella stanza
Riccardo sopravviveva incredibilmente, con l’immaginetta del suo protettore appesa alla culla.
L’11 febbraio di quest’anno (2010) papà Ferdinando
e mamma Sandra Paola con padre Dario Maggi, nel frattempo diventato Vescovo, sono venuti qui a Trivolzio
con Riccardo (attualmente ha 9 anni) a ringraziare San
Riccardo».
S. Alfonso M. de’ Liguori
S. Eusebio v.
S. Lidia
- Nascita di S. Riccardo
- Battesimo di S. Riccardo
S. Giovanni M. Vianney
Ded. Bas. S. Maria Maggiore
4
Trasfig. di N.S.
S. Sisto II p. e Compagni mm. - 19a ordinaria
S. Domenico
S. Teresa Benedetta d. Croce
S. Lorenzo diac. m.
S. Chiara - S. Susanna
S. Innocenzo XI p.
1
S. Ponziano
S. Massimiliano Kolbe - 20 ordinaria
a
Assunzione B.V. Maria
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
S. Giacinto
S. Elena imp.
S. Bernardo Tolomei abate
S. Bernardo
S. Pio X p. - 21a ordinaria
2
B.V. Maria Regina
S. Rosa da Lima v.
S. Bartolomeo Ap.
S. Giuseppe Calasanzio
S. Alessandro
S. Monica
S. Agostino v.d. - 22a ordinaria
2011
Martirio di S. Giovanni Battista
3
B. Alfredo Ildefonso Schuster v.
S. Isabella
Ss. Rocco e Stefano d’Ungheria
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV)
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 21.30
San Riccardo aiuta anche a trovare il ragazzo giusto
L
Settembre
a chiesa di Trivolzio ha portato
bene a Elisabetta. Certo, forse si
è trattato di una grazia più piccola rispetto ad altre, ma la verità è che
i santi rivelano la presenza del Signore
anche attraverso ciò che siamo frettolosamente portati a considerare una coincidenza fortuita.
Ci sono però ancora giovani che non
si arrendono alla teoria delle coincidenze fortuite e ringraziano commossi Dio
per il piccolo e inaspettato dono. Così
ha fatto Elisabetta con san Riccardo
Pampuri. Il santo le ha propiziato l’incontro con il suo futuro marito e da quel
giorno la sua vita ha assunto un colore
diverso.
«Mi sono rivolta a san Riccardo quando desideravo capire chi potesse essere
la persona che andava proprio bene per
me! Desideravo infatti da tanto tempo
che la mia vita prendesse una direzione precisa e mi sembrava che questa
potesse essere il matrimonio. E allora
dicevo: “Ma caro san Riccardo ci sarà
pure da qualche parte questo qualcuno,
questa persona fatta apposta per me! Ti
prego, san Riccardo, fa’ che lo possa incontrare e riconoscere!”.
Qualche tempo dopo mi capitò di
partecipare a una conferenza in un
grande teatro. Tra le persone che dalla
platea intervenivano con domande, mi
colpirono le parole di uno fra i tanti. Io
non riuscivo a vederlo bene, ma le sue
parole mi colpirono il cuore e fui impressionata da quel modo semplice e
baldanzoso, coraggioso e umile. Così,
quasi senza accorgermi, quella persona
di cui non sapevo nulla, mi si era fissata
nella mente e mi riempiva di curiosità.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
Avrei voluto incontrare e frequentare
quella persona per poterla imitare o per
poter imparare quello spirito coraggioso e umile, quella baldanza che avevo
ammirato e che desideravo anche per
me. Capitano, talvolta, questi incontri e
spesso poi si perdono nella dimenticanza, come fossero cose banali e di poco
valore.
È stato necessario che un santo, Riccardo Pampuri, guardasse al posto mio
questo inizio di storia, questa intuizione
che avevo avuto di un bene, e la valorizzasse affinché potesse crescere e costituire un grande avvenimento nella mia
vita. Infatti, stranamente, per un lungo
periodo, il ricordo dello stupore di quel
piccolo incontro mi rimase nella mente
e nel cuore: perché ricordavo quel particolare con un così grande affetto? Non
so, sicuramente perché era stata una
cosa veramente bella, ma era così lontana...
Ed ecco accadere l’impossibile, l’imprevisto. Un sabato sera vado a messa a
Trivolzio, da san Riccardo. Al termine,
uscendo dal santuario, con la mente
spensierata e leggera come mio solito,
ecco che mi viene presentata proprio
quella persona. Non avrei mai creduto
che quei pochi minuti nello scambio
di un saluto e di una veloce stretta di
mano sarebbero stati l’inizio di un grande avvenimento. Credo proprio che
le intuizioni del nostro cuore e le particolari circostanze degli avvenimenti
(seppur apparentemente insignificanti)
non siano mai casualità, ma ciò che lo
spirito del Signore costruisce nella nostra vita. Ora sono sposata con quella
persona, cioè Alessandro, e sono grata
S. Egidio ab.
S. Antonino
S. Gregorio Magno
S. Rosalia - 23a ordinaria
4
S. Umberto
S. Petronio
S. Regina
Natività della B.V. Maria
S. Sergio papa
S. Nicola da T.
S. Emiliano - 24a ordinaria
Nome di Maria
S. Giovanni Crisostomo
Esaltazione S. Croce
B.V. Maria Addolorata
Ss. mm. Cornelio e Cipriano
1
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
a san Riccardo che mi ha aiutata a vedere e riconoscere la presenza del Signore
che costruisce la nostra storia e silenziosamente tiene per mano noi e tutte
le cose. E così, poiché san Riccardo mi
ha così tanto accompagnata e aiutata,
ho voluto, anzi, abbiamo proprio dovuto festeggiare con lui; ci siamo sposati
proprio nella sua chiesa, giusto qualche
mese fa».
(Filippo Cavazza
“I miracoli di San Riccardo”)
S. Ildegarda v.
B. Vittore III p. - 25a ordinaria
S. Gennaro v.m.
S. Andrea Kim Taegôn
2
S. Matteo ap. ev.
S. Maurizio m.
S. Pio da Pietrelcina
B.V. della Mercede
B. Giuseppe B. Dusmet v. - 26a ordinaria
Ss. mm. Cosma e Damiano
3
S. Vincenzo de’ Paoli
S. Venceslao m.
S. Michele Arcangelo
S. Girolamo
2011
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV)
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30
Un duplice miracolo: fede e guarigione
P
er don Giussani il miracolo è un
segno forte con cui Dio richiama
ad accorgersi di Lui, e in tal senso
“può essere una improvvisa notizia
o un dolore imprevisto a costituire
un miracolo per il singolo: è un potente richiamo per l’individuo, mentre
per gli altri è interpretabile come casualità”. In quest’ottica per don Giussani
è miracolo il tumore che scompare improvvisamente, ma anche la malattia
che conduce alla fede. Qui a Trivolzio
accadono entrambi: non solo il miracolo fisico, ma anche il cambiamento
del cuore e della vita.
Don Giuseppe Bolis, docente alla
Cattolica di Milano, in un dibattito sui
Vangeli tenutosi a Merano nel 2003,
racconta un caso, di cui è testimone.
Alla Giornata Mondiale della Gioventù
di Toronto faceva da guida improvvisata a don Bolis e ai suoi ragazzi un po’
spaesati, un architetto di origini italiane trapiantato in Canada. Questi era
un uomo di successo, aveva costruito
palazzi e grattacieli, ma una mattina
aveva perso di colpo la sensibilità in
tutta la parte destra del corpo.
Ricoverato d’urgenza in ospedale,
era stato dimesso con la sentenza di
una malattia gravissima e rarissima ai
nervi che gli lasciava sei mesi di vita.
L’architetto confida il fatto a don Bolis
“Vedi, il problema non è tanto sapere
che devi morire - va bene, ti dispiace però il vero problema è che io ho tutto:
tutte le donne che voglio, il BMW 520,
costruisco grattacieli, ma di fronte al
vuoto sono da solo, e c’è il buio”. Così
il sacerdote gli dà un’immaginetta con
una reliquia di san Riccardo Pampuri.
Lui la guarda e commenta “Ancora lui!
Cosa vuole dalla mia vita?”. Infatti anche la sorella di Roma gli aveva suggerito di pregarlo, quando al telefono le
aveva confidato il suo male. “San chi?”
le aveva risposto l’architetto che non
ne aveva mai sentito parlare. “Tu pregalo! è un santo che fa i miracoli, in Italia, vicino a Pavia”. L’architetto viene
in Italia e va a Trivolzio con gli amici
di don Bolis. Entra in chiesa e ci mette
mezz’ora ad arrivare dalla porta all’altare. Il perché lo spiega dopo “Sono
andato per chiedere il miracolo. Sono
arrivato lì e ho visto gli ultimi vent’anni
della mia vita in un istante, ed ho capito il senso. Mi sono sentito svuotato da
tutto quello che avevo, e mi sono sentito riempito di senso. E ho detto a san
Riccardo tra me e me: guarda, se vuoi
farmi l’altro miracolo lo prendo, ma il
vero miracolo me lo hai già fatto”.
L’architetto torna a Toronto e alla
visita di controllo lo informano che la
malattia si è fermata, è regredita del
50%. Ora sta bene e costruisce intorno
a sé non solo grattacieli, ma una comunità cristiana, di pietre vive. A Trivolzio non ha ottenuto solo il miracolo
fisico, ma il cambiamento dell’umano.
Ha avvertito il suo vuoto interiore e ha
ricevuto la grazia di riempirlo di Dio.
Ottobre
Patrizia Cattaneo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
S. Teresa di Gesù Bambino
Ss. Angeli Custodi - 27a ordinaria
S. Gerardo
4
S. Francesco
S. Placido m.
S. Bruno ab.
B.V. Maria del Rosario
S. Giustina
S. Dionigi v. e compagni martiri - 28 ordinaria
a
S. Samuele
S. Firmino
S. Serafino
1
S. Edoardo re
S. Callisto I
S. Teresa d’Avila
S. Margherita Maria Alacoque v. - 29a ordinaria
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
S. Ignazio d’Antiochia v.m.
S. Luca evangelista
S. Paolo della Croce
2
S. Irene
S. Orsola
S. Donato
S. Giovanni da Cap. - 30a ordinaria
S. Antonio M. Claret v.
S. Crispino
3
S. Evaristo papa
S. Fiorenzo v.
Ss. Simone e Giuda app.
S. Narciso
2011
S. Claudio - 31a ordinaria
S. Lucilla
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV)
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30
Padre Aldo Trento ogni volta che viene in Italia,
subito arriva a Trivolzio a celebrare la S. Messa davanti alle spoglie
di S. Riccardo a cui ha affidato la sua missione in Paraguay
P
Novembre
adre Aldo (classe 1947, nativo
della provincia di Belluno) è in
Paraguay dal 1989 dopo una serie
di esperienze anche traumatiche (il periodo della contestazione, una crisi affettiva e la depressione) diventa parroco di San Rafael (circa 10 mila abitanti)
che si trova nella capitale Asunción.
Lì fonda la Clinica Divina Provvidenza “S. Riccardo Pampuri” che nasce ufficialmente il 1° Maggio del 2004, festa
di S. Riccardo Pampuri, in una struttura di circa 200 mq, della Parrocchia
San Rafael.
Nasce così il primo, e tuttora unico,
hospice del Paraguay. La capienza iniziale di 7 posti letto dopo pochi mesi
viene ampliata a 14 e la superficie totale della clinica raggiunge i 450 mq.
Dalla sua creazione ad oggi la Clinica è stata in grado di ospitare quasi 600
malati terminali, la maggior parte affetti da cancro (63%) e Aids (18%). 500
di questi sono stati accompagnati alla
morte. Ridare dignità umana a questi
abbandonati è una delle sfide principali
della clinica «di modo che - dice uno dei
volontari - quando arriva il momento finale, quello della morte, possano essere
pronti e riposare veramente in pace».
La missione della clinica è l’accoglienza e l’accompagnamento negli
ultimi giorni di vita delle persone più
povere e sole della comunità.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
Tutti Santi
L’opera continua la sua attività per
un periodo di circa due anni, fino a
quando, grazie anche all’impegno di
donatori locali, Padre Aldo riesce ad
acquistare un terreno adiacente la
parrocchia e su questo, alla fine del
2006, viene costruito il blocco “C” della clinica, che porta così il numero dei
- 22o anniversario Canonizzazione S. Riccardo
Commemorazione di tutti i defunti
4
S. Martino de Porres
S. Carlo Borromeo v.
S. Zaccaria
S. Beatrice - 32 ordinaria
a
S. Ernesto
S. Goffredo v.
Dedicazione Basilica Lateranense
S. Leone Magno
SS. Martino di Tours v.
S. Giosafat
S. Diego - 33a ordinaria
S. Giocondo
S. Alberto Magno v.d.
S. Geltrude v.
1
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
posti letto a 27.
Nel tempo matura però l’esigenza
di dare maggiore autonomia e stabilità
alla clinica rendendola indipendente
dalle strutture parrocchiali. Da questa
esigenza nasce il progetto di una nuova struttura in grado di ospitare fino a
43 posti letto.
S. Elisabetta d’Ungheria
Dedic. Bas. Ss. Pietro e Paolo
2
S. Metilde v.
Gesù Cristo Re
Presentazione B.V. Maria
S. Cecilia v.m.
S. Clemente I p.m.
S. Colombano abate
3
S. Caterina d’Alessandria
S. Delfina
S. Virgilio - 1a di Avvento
S. Mansueto
S. Saturnino
S. Andrea Ap.
2011
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV)
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30
Emanuela e Umberto
F
orse i miracoli più grandi di san
Riccardo sono quelli che non si
vedono, quelli che sembra che
lui non faccia. Il miracolo più grande
è quello di chi, per intercessione di
san Riccardo, riesce ad accettare,
anche senza capire, la volontà di Dio
e sa dire di sì al piano di Dio.
Per questo abbiamo voluto mettere nel nostro “centro” le foto di
Emanuela e Umberto.
Emanuela è morta il 30 marzo
1998 per un banale incidente stradale di cui lei non aveva nessuna colpa.
Emanuela veniva da San Riccardo al
sabato sera ed era venuta anche il
28 febbraio a festeggiare da San Riccardo il suo 21 compleanno.
Al suo funerale il papà ha letto
la preghiera dei giovani a San Riccardo, preghiera che piaceva tanto
ad Emanuela e che tante volte lei
aveva recitato. E San Riccardo ha
aiutato e dato la forza al papà, alla
mamma, alle sorelle per accettare
quella grande prova che il Signore
ha permesso. Ed i genitori hanno
voluto realizzare alcuni “desideri
del cuore” di Emanuela dando tutto quello che hanno avuto a causa
dell’incidente per la costruzione di
un asilo in Kenia nell’ambito del progetto “Nairobi 2000” della Fraternità
San Carlo, per borse di studio per
il Liceo Artistico dell’Istituto Sacro
Cuore e per contribuire con una
notevole donazione, alla costruzione del Centro di Accoglienza “San
Riccardo Pampuri” qui a Trivolzio.
L’anno scorso hanno donato una
statua in legno di S. Riccardo che è
stata collocata nella Cattedrale di
Nairobi.
Dicembre
Umberto è morto il 26 agosto 2004
per un male incurabile.
Il calvario di Umberto è durato
alcuni anni: lui non ha mai subito
la malattia, ma sempre ha lottato
con fiducia mettendosi nelle mani
del Signore. Prima l’amputazione
di un piede, poi, quando sembrava
essere tornato alla vita normale,
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S. Eligio
4
S. Bibiana
S. Franc. Saverio
S. Giovanni Damasceno - 2a di Avvento
S. Saba abate
S. Nicola di Bari v.
S. Ambrogio
Immacolata Concezione
- Orario festivo
S. Siro
B.V. di Loreto
S. Damaso I p. - 3a di Avvento
S. Giovanna Francesca de Chantal
S. Lucia v.m.
S. Giovanni della Croce s.d.
S. Cristiana
S. Ivano
1
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
ecco di nuovo il male aggredirlo ai
polmoni e di nuovo operazioni e
chemioterapia...
Molte volte l’ho visto qui davanti
all’urna di San Riccardo a pregare: rimaneva lì assorto per attingere forza
e serenità. Non voleva preoccupare
gli altri, si mostrava sempre allegro e
fiducioso. Pensavo che San Riccardo
ottenesse il Miracolo... invece c’è
stato un altro miracolo: l’esempio
di un giovane che ha saputo accettare completamente la volontà del
Signore e non abbattersi, ma vivere
fino all’ultimo serenamente, con la
certezza che Dio gli vuole bene.
San Riccardo gli è stato medico
dell’anima ed ora sono insieme in
Paradiso.
S. Lazzaro
S. Graziano - 4a di Avvento
2
S. Dario
S. Delfino
S. Pietro Canisio
S. Francesca Cabrini
S. Giovanni da Kety
S. Adele
3
- Ore 24.00 S. Messa
NATALE
- Orario festivo
S. Stefano m.
S. Giovanni Ap. Ev.
Ss. Innocenti m.
S. Tommaso Becket v.m.
2011
S. Eugenio - Sacra Famiglia
S. Silvestro I p.
Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV)
La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30
La vita
E
rminio Pampuri, decimo di undici figli, nasce il
2 agosto 1897 a Trivolzio, piccolo paese della
Bassa milanese. All’età di tre anni, dopo la morte della mamma, viene affidato agli zii materni Carlo
e Maria Campari, a Torrino, una frazione di Trivolzio,
mentre la famiglia si sposta a Milano.
Ottenuta la maturità liceale, si iscrive alla facoltà di
Medicina a Pavia, seguendo le orme dello zio Carlo. È
l’inizio della Prima Guerra Mondiale. In università il
clima non è dei più tranquilli ed Erminio partecipa alla
vita studentesca attraverso il Circolo San Severino Boezio. Durante una sollevazione studentesca fu l’unico
ad accostarsi ai corpi di due studenti gravemente feriti confortandoli con la preghiera. I dimostranti, appostati ad una vicina finestra, lo rispettarono, mentre
spararono ad un altro che tentò di avvicinarsi. La
guerra ormai infuria. Nel 1917 viene arruolato nella 3° Compagnia Sanità e inviato a Vittorio Veneto.
Durante la ritirata di Caporetto gli ufficiali medici
della sua compagnia abbandonano tutto il materiale sanitario e fuggono con i soldati. Erminio, non
volendo che medicinali tanto preziosi andassero
perduti, li carica su un carretto trainato da una
mucca e solo, sfidando il nemico sotto una pioggia battente, cammina per ventiquattro ore verso
la sua compagnia, che raggiunge quando ormai lo
davano per disperso. Il fatto gli costa una grave
pleurite da cui non guarirà mai completamente.
Per questo viene decorato con la medaglia di
bronzo e gli viene accordato di tornare con frequenza in famiglia e agli studi.
Divenuto Terziario Francescano con il nome di
Antonio, si laurea a pieni voti il 6 luglio 1921. Accompagnato dalla sorella Margherita, per sei anni
esercita la professione di medico condotto a Morimondo, piccolo paese della Bassa non lontano da
Trivolzio. Qui non ha un attimo di sosta sia nella
cura dei corpi che delle anime. Chiamato in qualsiasi ora del giorno e della notte, istituisce persino
una mutua. Non di rado, oltre al conto del farmacista paga anche quello del macellaio, del panettiere... Diviene il centro affettivo del paese. Per riunire i giovani fonda il circolo dell’Azione cattolica e
mette in piedi un corpo musicale.
Nel 1927 entra nell’ordine ospitaliero dei Fatebenefratelli, a Brescia, dopo che per il suo stato
di salute era stato rifiutato da Gesuiti e Francescani. Riceve il nome di Riccardo e l’anno dopo
emette la professione solenne. Gli viene affidato il
gabinetto dentistico, ma non disdegna i lavori più
umili. «Il primo a maneggiare la scopa, a vuotare
vasi e sputacchiere. E quando gli veniva richiesto,
con uguale naturalezza, a indossare la vestaglia
bianca e iniziare le visite», si legge nel processo di
beatificazione.
Nell’agosto del 1929 un’infiammazione polmonare lo costringe a trascorrere un periodo di riposo a
Torrino. Le sue condizioni sono ormai gravi e il 18
aprile del 1930, su insistenza dei parenti, viene
trasportato da Brescia nel convento-ospedale
San Giuseppe a Milano. Muore il 1° maggio,
a soli 33 anni.
Il processo di canonizzazione fu aperto
nel 1949 dal cardinale di Milano Ildefonso Schuster. Nel 1981 venne proclamato beato, nel 1989 santo da Giovanni
Paolo II.
R
icorre quest’anno il 30° anniversario della Beatificazione di
Riccardo Pampuri (4 ottobre 1981).
Nessuno allora avrebbe potuto pensare che la sua devozione si sarebbe diffusa non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Infatti in questi ultimi 15 anni San Riccardo è stato sempre più
conosciuto e venerato soprattutto attraverso l’invito di Mons. Luigi Giussani ed il passaparola di chi ha ricevuto grazie.
È bello vedere i tanti giovani che arrivano qui al sabato sera e le
folle che alla domenica vengono ad onorare il nostro Santo.
Santuario di San Riccardo Pampuri
presso la Chiesa parrocchiale
dei SS. MM. Cornelio e Cipriano
ove è custodito e venerato
il corpo di San Riccardo Pampuri
Quest’anno vorremmo dare una sistemazione migliore alle spoglie di San Riccardo.
Vorremmo creare una cappella tutta sua a lato della Chiesa, nel
salone che c’è oltre la cappella di Sant’Antonio, in cui si potrà
entrare dalla Chiesa e anche dall’esterno, ove c’è il dipinto di
Santa Rita.
In questa cappella si potrà onorare San Riccardo ed alla domenica anche partecipare alla Santa Messa; lì potranno anche trovare
spazio i bambini piccoli senza procurare disturbo.
Abbiamo già ottenuto i vari permessi e speriamo di avere anche
gli aiuti necessari per potere completare al più presto i lavori.
Via Perotti, 7 - 27020 Trivolzio (Pavia)
Tel. 0382 928360 / 329 2705449
www.sanriccardopampuri.it
e-mail: [email protected]
[email protected]
Codici IBAN per bonifici: IT72J0558455650000000011602
BIC: BPMIITMM540
oppure IT46A0335901600100000006807
BIC: BCITITMX
c/c postale: 10893279 - codice fiscale 96007580184
San Riccardo continua ad essere vicino a tutti noi ed io tutti i
giorni affido a Lui tutte le intenzioni che sono scritte nei registi in
Chiesa e che arrivano attraverso il telefono, le e-mail, le lettere...
sono richieste di ogni tipo che si rivolgono ad un “amico” che può
aiutarci.
Ogni domenica poi celebro la S. Messa del pomeriggio (ore 16.30)
per tutte le intenzioni presentate nella settimana.
Orario Sante Messe (per tutto l’anno)
lunedì e giovedì: ore 17.00
martedì, mercoledì, venerdì e sabato: ore 8.30
(1o venerdì del mese e mercoledì di quaresima
ed in alcune feste anche alla sera alle ore 20.30)
sabato e prefestivi: ore 20.30
domenica e festivi: ore 8.30 - 11.00 - 16.30
Dopo le S. Messe prefestive e festive:
Benedizione e bacio della Reliquia di San Riccardo.
San Riccardo sia vicino a tutti noi in questo 2011 e ci ottenga dal
Signore tutte le grazie di cui abbiamo bisogno, in particolare la salute, il lavoro, la serenità, la comprensione e protegga tutte le nostre
famiglie ed aiuti tutti a realizzare pienamente la propria vita.
San Riccardo ringrazi, come sa fare Lui, tutti quelli che con la
loro collaborazione ed il loro aiuto ci permettono di rendere sempre più accogliente questo luogo in cui lo onoriamo.
Beretta don Angelo
Da Domenica 31 ottobre 2010
la S. Messa della Domenica pomeriggio
sarà celebrata sempre alle ore 16.30
Confessioni:
Prima, durante e dopo le S. Messe prefestive e festive.
Nei giorni feriali: chiedere al parroco.
La Chiesa è aperta ininterrottamente
dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30.
Nei mesi di maggio, giugno, luglio e agosto la Chiesa
è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 21.30.
Per prenotare il pranzo tel. 333 9273614 (Centro Accoglienza)
Trivolzio
Chiesa Santi Martiri
Cornelio e Cipriano
A50
A7
MILANO
Tangenziale Ovest
Milano
Milano-Genova
A1
TRIVOLZIO
Casello
Autostradale
Bereguardo
Via Roma
Milano-Bologna
Casello
Autostradale
Bereguardo
PAVIA
PIACENZA
GENOVA
Casello
Autostradale
Casteggio
A21
Piacenza-Torino
BOLOGNA
Supplemento al bollettino periodico “IL TICINO - AMICI DI SAN RICCARDO” - Aut. Trib. Pavia no 13 del 23.03.1950
2865910 - Realizzazione e stampa B.N. Marconi - Genova - Tel. 010 6515914
A7
Milano-Genova
Via Pavia