Parrocchia dei Santi Martiri Trivolzio (Pavia)
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Parrocchia dei Santi Martiri Trivolzio (Pavia)
Parrocchia dei Santi Martiri Cornelio Cipriano Trivolzio (Pavia) Campana della Par rocchia di S. Francesco d’Assisi in Pavia duemilaundici C A L E N DA R I O Miracoli T rivolzio è stata chimata “la piccola Lourdes” perché tanti dicono di avere ricevuto qui da San Riccardo miracoli o grazie. Che cosa è “miracolo”? Il vocabolario lo descrive come un fatto sensibile, un fenomeno straordinario che avviene al di fuori delle normali leggi della natura. Mons. Giussani lo definisce: “un avvenimento, quindi un fatto sperimentabile, attraverso cui Dio costringe l’uomo a badare a Lui, ai valori di cui vuole renderlo partecipe... È un modo con cui Egli impone sensibilmente la sua presenza”. E Mons. Luigi Giussani invita a chiedere i miracoli e scrive: “L’inizio del cristianesimo su che cosa era fondato? Sul miracolo. Sul miracolo era fondato. Questo è il tempo dei miracoli! Come San Pampuri: dobbiamo pregare la gente per avere miracoli. È la prima cosa che dobbiamo fare. Non mi spiego? Dobbiamo far pregare per avere miracoli. Se si moltiplicano i miracoli, allora anche il cristianesimo si ridiffonde”. Normalmente noi chiamiamo miracoli fatti di guarigioni straordinarie ed infatti la Chiesa per proclamare la santità di una persona vuole due guarigioni avvenute in modo straordinario, fuori delle leggi della natura. E per la proclamazione della santità di Riccardo Pampuri, la Chiesa ha riconosciuto come veramente miracolose le guarigioni di Ferdinando Michelini e di Manuel Cifuentes Rodenas. In questi anni ho incontrato tantissime persone che sono venute a ringraziare San Riccardo. Ho visto spose piangere perché non potevano avere bambini e ritornare poi l’anno dopo con il bambino, ho visto persone a cui erano scomparsi tumori... persone guarite improvvisamente... Ma i miracoli non sono solo questi. Il vero miracolo è avere la forza di accettare serenamente la volontà di Dio anche quando non è conforme ai nostri desideri. Accettare la malattia, accettare la morte, accettare avvenimenti che non sono conformi al nostro modo di vedere, ed accettare tutto questo con serenità, è certamente un miracolo... Statua di S. Riccardo Possiamo chiamare miracoli anche certi fatti che avvengono al di fuori della nornell’Ospedale malità quotidiana. Vedere tutti i sabato sera arrivare a Trivolzio, anche da luoghi di Rho (MI). lontani, tanti giovani, è certamente un fatto non umanamente comprensibile. Ricevere testimonianze di amore a San Riccardo, non solo da ogni aprte d’Italia, ma da tante parti del mondo, è certamente qualche cosa che non riusciamo spiegarci. Mons. Luigi Giussani scriveva che “il miracolo è la dimostrazione della potenza con cui Dio ‘mena per il naso’ tutti, facendo cose grandi senza il concorso di nessuno”. E noi abbiamo visto qui a Trivolzio, in un piccolo paese quasi sconosciuto, avvenire fatti impensabili solo alcuni decenni fa. Nel calendario presentiamo ogni mese un miracolo ed abbiamo anche voluto ricordare episodi che per la gente possono non sembrare miracoli, ed anche mostrare quello che con l’aiuto di San Riccardo si riesce a fare, e quello che Padre Aldo Trento sta facendo in Paraguai è un esempio. Noi ci vogliamo affidare a San Riccardo, medico dei corpi e delle anime perché ci sia vicino e ci aiuti a realizzare nella nostra vita quello che Dio vuole da noi per essere veramente felici. Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano ove è custodito e venerato il corpo di San Riccardo Pampuri Via Perotti, 7 - 27020 Trivolzio (Pavia) - Tel. 0382 928360 / 329 2705449 www.sanriccardopampuri.it - e-mail: [email protected] - [email protected] Codici IBAN per bonifici: IT72J0558455650000000011602 - BIC: BPMIITMM540 oppure: IT46A0335901600100000006807 - BIC: BCITITMX c/c postale: 10893279 - codice fiscale 96007580184 Orario Sante Messe (per tutto l’anno) lunedì e giovedì: ore 17.00 - martedì, mercoledì, venerdì e sabato: ore 8.30 (1o venerdì del mese e mercoledì di quaresima ed in alcune feste anche alla sera alle ore 20.30) sabato e prefestivi: ore 20.30 - domenica e festivi: ore 8.30 - 11.00 - 16.30 Dopo le S. Messe prefestive e festive: Benedizione e bacio della Reliquia di San Riccardo. Confessioni: Prima, durante e dopo le S. Messe prefestive e festive. Nei giorni feriali: chiedere al parroco. La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30. Nei mesi di maggio, giugno, luglio e agosto la Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 21.30. Per prenotare il pranzo tel. 333 9273614 (Centro Accoglienza) Ferdinando Michelini (1917-2008) N el 1959 l’architetto Ferdinando Michelini, reduce dal lager Ravensbruck e da allora sofferente di gravi disturbi gastrici, è colpito da occlusione intestinale. Viene operato dal dottor Terno, ma senza successo. Si prega San Riccardo e si aspetta la sua morte. Ecco come Ferdinando Michelini ha raccontato il fatto al meeting di Rimini nel 1997. Gennaio Ero malato gravemente; quando mi hanno messo sulla barella per portarmi in sala operatoria, la cosa che ho visto prima di perdere la conoscenza a causa della puntura, è stato, sopra la porta della sala operatoria, un quadro con il ritratto di san Riccardo Pampuri, e naturalmente l’ho pregato. Poi ho perduto la conoscenza per tante ore. Il mio intestino si era rotto e i medici hanno fatto svelto a chiudere l’operazione che avevano fatto, e mi hanno mandato a morire. A un certo punto, invece, mi sono svegliato e vicino a me c’era un frate che mi assisteva, e io ho creduto che 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 S D L M M G V S D L M M G V S D SS. Madre di Dio fosse san Riccardo, anche perché gli assomigliava molto, e ho chiamato: “Padre Riccardo, la ringrazio perché adesso...”; ma subito non sono stato tranquillo perché non ero sicuro di ciò che dicevo. Intanto quel padre, che mi aveva dato anche l’estrema unzione, e che aspettava solo di assistermi nei miei ultimi momenti, si è spaventato perché parlavo forte. Un ammalato che è stato operato così non ha più voce, invece io gridavo; allora è andato a chiamare i dottori, i quali mi hanno voltato da tutte le parti, increduli; poi è cominciata la notizia che non poteva essere che un miracolo aver subito un’operazione simile e poi guarire immediatamente. Sono stato visitato da tanti medici ma nessuno può dire niente: ci sono le lastre, le radiografie durante la malattia, l’operazione e dopo l’operazione, e non c’è nessuna parola da dire se non “miracolo”. Per questo miracolo Riccardo Pampuri viene beatificato il 4 ottobre 1981 da Papa Giovanni Paolo II. Ferdinando Michelini di fronte all’urna di S. Riccardo. - Orario festivo Ss. Basilio e Gregorio N. S. Genoveffa S. Marciano 3 S. Amelia EPIFANIA S. Raimondo S. Severino Battesimo N.S. S. Gregorio di Nissa v. S. Igino S. Arcadio S. Ilario di Poitiers S. Bianca S. Mauro S. Marcello - 2a ordinaria 4 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 L M M G V S D L M M G V S D L S. Antonio abate S. Prisca 1 S. Mario Ss. Sebastiano e Fabiano S. Agnese S. Vincenzo S. Ildefonso - 3a ordinaria S. Francesco di Sales Conversione S. Paolo Ap. Ss. Roberto, Alberico e Stefano abati 2 Ss. Timoteo e Tito S. Tommaso d’Aquino S. Valerio 2011 S. Martina - 4a ordinaria S. Giulio Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV) La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30 Manolo Cifuentes Rodenas Manolo con Papa Giovanni Paolo II il giorno della canonizzazione di S. Riccardo. S Febbraio econdo le regole della Chiesa, per essere promossi da beati a santi ci vuole un ulteriore miracolo. E Pampuri lo eseguì in Spagna, terra d’origine dei Fatebenefratelli. Siamo ad Alcadozo, nella provincia di Albacete, il 4 gennaio 1982. Manolo Cifuentes Rodenas, dieci anni, col padre e un cugino ripulisce il cortile di casa dalle ramaglie secche. Un movimento brusco e un ramo sporgente gli si infila nell’occhio. Un taglio lungo e profondo, proprio sotto la pupilla. Di corsa dal medico, il quale constata la gravità della ferita e manda d’urgenza il ragazzino da uno specialista. Brutta lesione, dice questo; forse bisognerà operare. E si guarda bene dal confessare che quasi sicuramente quell’occhio è perduto. Ma la notte il dolore aumenta, tanto che Manolo non riesce nemmeno ad aprire l’occhio per metterci le gocce e la pomata prescritta. Il padre, un insegnante molto religioso, stranamente si ricorda di aver trovato, frugando in un vecchio armadio, una placchetta metallica con una scritta latina: «Ex indumentis Servi Dei Fra Richardi Pampuri». È un frammento di saio, 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 M M G V S D L M M G V S D L M M chissà come finito lì. L’uomo non sa chi sia questo frate ma quella è una reliquia, dunque deve trattarsi di un santo. Spiega al figlio di che si tratta e lo invita a pregare con lui. Poi mette la reliquia sotto la benda, vicino all’occhio ferito. La notte continuano i dolori ma, al mattino presto, trovano Manolo profondamente addormentato. Il padre gli chiede come si senta e lui dice di star benissimo, di non sentire più S. Verdiana Pres. del Signore 3 S. Biagio v. S. Gemolo m. S. Agata Ss. Paolo Miki e Compagni mm. - 5 ordin. a S. Giuliana S. Girolamo Emiliani S. Apollonia S. Scolastica v. B.V. di Lourdes S. Damiano S. Benigno - 6a ordinaria Ss. Cirillo mon. e Metodio v. S. Sabino S. Giuditta 4 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 G V S D L M M G V S D L niente. Tolgono delicatamente la benda e vedono che il taglio non c’è più. Neanche il medico riesce più a distinguere quale dei due occhi sia quello che ha curato. Solo in seguito, e sempre per caso, la famiglia Cifuentes Rodenas viene a sapere che è stata miracolata da un fatebenefratello italiano. Per questo miracolo Riccardo Pampuri divenne “Santo” il 1° novembre 1989. Ss. Sette Fondatori 1 S. Flaviano S. Tullio S. Eleuterio - 7a ordinaria S. Pier Damiani Cattedra di S. Pietro Ap. S. Policarpo S. Adolfo S. Adelmo 2 S. Alessandro S. Gabriele dell’Add. - 8a ordinaria S. Macario 2011 Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV) La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30 Mons. Luigi Giussani racconta un miracolo di S. Riccardo ed invita a pregarlo “D ite qualche Gloria a san Pampuri - dobbiam valorizzare i santi che Dio ha creato tra di noi nella nostra epoca e nella nostra terra - . Bisogna invocarlo: un Gloria a san Pampuri tutti i giorni. Specialmente dopo l’ultimo miracolo che ha fatto. La parente di una nostra amica di Coazzano si ammala gravissimamente al midollo spinale: trapianto o autotrapianto, una delle cose più gravi che ci sia. E Laura dice a questa sua compagna: «Facciamo un pellegrinaggio qui vicino, da san Pampuri». Notate che ha scelto san Pampuri perché era più vicino e questo non dà nessuno scandalo: se fosse stata più vicina la Madonna di Caravaggio, sarebbero andate a Caravaggio. E vanno là, prendono la figura del santo e Laura dice all’altra, Cristina: «Noi abbiam bisogno del concreto, perciò fa’ toccare dall’immagine i vestiti di san Pampuri». E quella con l’immagine tocca il cappello della sua divisa della banda musicale. Vanno in ospeda- Marzo Mons. Luigi Giussani davanti alla Chiesa di Trivolzio. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 M M G V S D L M M G V S D L M M S. Albino S. Lucio S. Tiziano 3 S. Casimiro S. Adriano S. Marziano - 9 ordinaria a Ss. Perpetua e Felicita S. Giovanni di Dio LE SACRE CENERI S. Emiliano S. Costantino S. Massimiliano S. Rodrigo - 1a di Quaresima S. Matilde S. Luisa De Marillac S. Ciriaco 4 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 G V S D L M M G V S D L M M G le e la danno alla donna. Mentre è lì ancora che legge la preghiera, arriva il medico con l’esito dell’ultimo esame: «Devo aver sbagliato - dice stralunato - , rifacciamo l’esame». Dopo mezz’ora arrivano i risultati: come quelli di prima! Allora il medico dice: «Guardate, avete il diritto di parlare pure di miracolo. Lei vada a casa». «Come?» «Lei vada a casa, è guarita!» Non duemila anni fa per la vedova di Nain, ma adesso. Sotto tutto questo si cela lo svolgimento del tiro più “furbesco” che Dio fa all’uomo. Col passar del tempo, con l’esperienza che si moltiplica o matura, si sviluppa, diventa sempre più evidente - dapprima non ci si accorge! - che uno è veramente dentro questa descrizione di miracolo molto più che nei sentimenti che aveva prima di se stesso, o nei sentimenti in cui si formano i film o i romanzi. Diciamo un Gloria a san Pampuri, perché ognuno di noi sia entusiasticamente riferito a Cristo ed entusiasticamente desideri che tutti gli uomini si convertano.” (Mons. Luigi Giussani) S. Patrizio S. Cirillo di Gerusalemme 1 S. Giuseppe S. Claudia - 2a di Quaresima Transito di S. Benedetto abate S. Ottaviano S. Turibio di M. S. Gabriele Annunciazione M.V. S. Eginardo 2 S. Augusta - 3a di Quaresima S. Sisto papa S. Secondo m. S. Amedeo S. Beniamino m. 2011 Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV) La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30 Uno dei miracoli più richiesti a S. Riccardo è quello della maternità Ecco come due sposi raccontano quello che è capitato a loro IL DONO DI UN FIGLIO D Aprile omenica 27 ottobre siamo stati da san Riccardo Pampuri per ringraziarlo di aver pregato con noi e per noi affinché avvenisse un miracolo: il dono di un bambino. La nostra storia inizia sei anni fa quando ci sposammo, inconsapevoli che per noi avere un figlio potesse rappresentare un cammino di fede e consapevolezza. Nel corso di questi anni ci sono state tre gravidanze tubariche con conseguente asportazione della tuba sinistra e lesione della destra. Decidemmo di approfondire il problema e ci rivolgemmo a una dottoressa dell’ospedale di Monza. Lei ci ascoltò e poi disse una cosa che ci scolvolse: la nostra unica possibilità concreta per avere un bambino era chiedere un miracolo. Uscendo dallo studio medico il primo pensiero fu: non si può affidare la propria vita a un miracolo! Così partimmo per Roma per un intervento esplorativo. L’esito fu che il rischio di un’altra gravidanza extrauterina con conseguente asportazione dell’unica tuba rimasta, era molto alto. Tornammo a casa con il dolore nel cuore, avendo quasi accettato il fatto che un bambino nella nostra vita non sarebbe mai entrato. Poi, un anno dopo, ci parlarono di san Riccardo e ci invitarono ad andare a Trivolzio per un pellegrinaggio. Davanti alla tomba del santo, mettendo nelle sue mani 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 V S D L M M G V S D L M M G V S concretamente le nostre vite, così da accettare tutto il nostro destino. Anche la possibilità di non avere mai un bambino. San Riccardo ha pregato per noi, il miracolo è avvenuto, il nostro piccolino nascerà a fine anno. William e Marina S. Ugo v. S. Francesco di Paola S. Sisto - 4 di Quaresima a 3 S. Isidoro S. Vincenzo Ferrer - Orario festivo S. Marcellino S. G.B. Salle S. Alberto S. Duilio S. Ezechiele - 5a di Quaresima S. Stanislao S. Zenone S. Martino I papa S. Abbondio S. Vittorino S. Lamberto 4 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 D L M M G V S D L M M G V S LE PALME 1 S. Galdino v. S. Socrate S. Severino Istituzione Eucaristia Passione e Morte di Gesù Sepoltura di Gesù PASQUA dell’Angelo 2 B.V. del Buon Consiglio S. Zita S. Luigi M. di Montfort S. Caterina da Siena S. Pio V p. 2011 Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV) La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30 Un miracolo in Africa APRILE 1996 Q Maggio uesta è la cronaca di un miracolo in Uganda. Ecco il raccondo di Rose. «Una sera stavamo parlando a tavola. Ricordavamo ciò che ci veniva consigliato da don Giussani, e cioè di pregare i santi a noi più vicini. Dissi: “Preghiamo san Riccardo Pampuri!”. Io pensai alla Cananea, a cui Gesù rispose un po’ come la nostra amica, e che cioè Gesù non era venuto per 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 D L M M G V S D L M M G V S D L i forestieri. Ma la Cananea rispose che “anche i cani mangiano le briciole che cadono dal tavolo del padrone”. Concludemmo che “anche noi abbiamo bisogno di san Pampuri”. Baciai la medaglietta che ci era stata portata da un amico, Pieralberto. Pregammo tutte san Riccardo per i bisogni dei nostri amici di qui». E il miracolo? - incalzo. «Dopo tre giorni, ci capita davanti il nostro guardiano, tremante di paura. E dice: “Kintu sta parlando!”. Ora si deve sapere che Kintu era assolutamente muto, non gli usciva neppure un suono dalla bocca. Adesso ha dodici anni. A quattro anni vide uccidere il padre e la madre dai soldati, e restò incapace di proferire parola. Lo trovai nella Reformationhome, il riformatorio. L’ho portato fuori, l’ho messo nella nostra casetta per gli orfani, frequenta una scuola. Era senza speranza di recuperare la voce». Il raccondo di Kintu è questo: «Stavo dormendo, ed una forte luce mi ha svegliato. Mi sono alzato per spegnere la lampada. Ma non era la lampada, che luce fosse non so. Mi sono nascosto impaurito sotto S. Riccardo Pampuri - SS. Messe ore 8.30 - 9.15 - 11 - 16.30 - 20.30 S. Atanasio 3 Ss. Filippo e Giacomo App. S. Gottardo S. Silvano S. Domenico Savio S. Flavio S. Desiderato - 3 di Pasqua a S. Ida 4 S. Cataldo S. Oddone S. Pancrazio m. N.S. di Fatima S. Mattia Ap. S. Torquato - 4a di Pasqua Fiaccolata da Torrino a Trivolzio 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 M M G V S D L M M G V S D L M le coperte, non ho più dormito. Il mattino sentivo un bruciore alla gola. Ho trovato il coraggio di alzarmi per andare da Noerina». Rose spiega: «Noerina è la donna che lavora con me, ed è l’unica che sapeva interpretare i segni delle mani con cui Kintu comunicava». Kintu dice: «Ero pronto a utilizzare come al solito le mani. E invece ho detto: “Good morning, mamy”». Buongiorno mamma!, detto dal tuo figliolo muto! Noerina si è spaventata. Ha fatto quattro segni di croce per spaventare il diavolo. Ma non era il diavolo. Sono venuti i giornalisti, ne hanno parlato i quotidiani di Kampala. Rose racconta che c’è stato un pellegrinaggio. Tutti quelli che conoscevano Kintu, lo vedevano e piangevano di consolazione. Lo ha condotto anche dai compagni di riformatorio, li ha abbracciati, ho detto loro quel che non gli era mai riuscito di far sapere, piangevano tutti. «Ha una voce chiara, è come se avesse sempre parlato. Sono certa - dice Rose - che è stato tutto per intercessione di san Riccardo. Avevo consigliato Kintu di chiedere il regalo della voce a Gesù Bambino per Natale: gliel’ha portato san Riccardo. (Renato Farina; “Tracce”) 1 S. Pasquale B. S. Giovanni I p.m. S. Pietro Celestino p. S. Bernardino da Siena S. Vittorio S. Rita da Cascia - 5a di Pasqua S. Desiderio S. Maria Ausiliatrice 2 S. Beda il Venerabile N.S. di Caravaggio S. Agostino di Canterbury S. Emilio 2011 S. Massimino m. - 6a di Pasqua S. Ferdinando Visitazione della B.V. Maria Traslazione corpo S. Riccardo Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV) La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 21.30 Padre Jerry, parroco a Rochester racconta il miracolo C Giugno aro don Gius, nel gennaio del ’99 ho fatto un chek up e dagli esami è risultata la presenza di cellule pre-cancerogene. Non ho detto niente a nessuno eccetto ai Memores e insieme abbiamo cominciato a pregare san Riccardo Pampuri. Quando sono venuto in Italia dopo Pasqua mi sono fermato con alcuni amici nella chiesa di san Riccardo a pregare. Dopo qualche settimana sono tornato in ospedale, la Mayo Clinic, per un altro controllo. I medici presumevano che ormai il cancro fosse diventato maligno e sulla necessità di scegliere un trattamento adeguato. Mentre ascoltavo i dottori avevo la totale sicurezza che il mio cancro non c’era più nel mio corpo. Non ne ho discusso con loro e ho accettato la loro richiesa di un’altra biopsia. Prima dell’esame mi chiesero di far parte di una ricerca clinica e di fermarmi a parlarne con la segretaria dopo l’intervento e prima dell’esito. Io ero così convinto che il cancro era sparito che non mi fermai dalla segretaria. Il 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 M G V S D L M M G V S D L M M G Statua di S. Riccardo - Chiesa di Rochester. 3 S. Giustino m. Festa della Repubblica - Orario festivo S. Carlo Lwanga e C. S. Francesco Caracciolo ASCENSIONE S. Norberto v. S. Antonio M. Gianelli S. Severino S. Efrem diac. 4 S. Colomba S. Barnaba ap. PENTECOSTE S. Antonio di Padova S. Eliseo S. Vito giorno dopo l’esame, il medico mi ha chiamato, dicendomi che non capivano i risultati del test, perché tutto era tornato normale non c’era traccia di cellule tumorali. È una realtà difficile da comprendere e veramente la coscienza che ho è che Dio in questo modo sta «strappando via l’uomo vecchio», perché ho una stupita consapevolezza che questa è pura grazia e che il dono va al di là del fatto che non ho più il cancro. Nel rinnovamento della chiesa di St. John, a due passi dalla Mayo Clinic, spero di creare una piccola cappella, mettere la statua di san Riccardo e invitare la gente a chiedere attraverso la sua intercessione la grazia guaritrice dell’amore di Dio. Grazie della tua presenza e della presenza di Cristo, che è così viva in tutto quello che fai. Non sono molto bravo nell’essere umile, ma questo dono mi permette di diventare più umile e medicare che Dio sappia la mia gratitudine e che specialmente mi dia il dono della fede. Padre Jerry, Rochester 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 V S D L M M G V S D L M M G S. Ranieri S. Calogero SS. TRINITÀ S. Paolino da Nola v. S. Luigi Gonzaga S. Paolino da Nola v. S. Lanfranco 2 Natività di S. Giovanni Battista S. Guglielmo CORPUS DOMINI S. Cirillo d’Alessandria S. Ireneo v.m. Ss. Pietro e Paolo App. 2011 Ss. Primi Martiri della Chiesa di Roma 1 S. Aureliano Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV) La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 21.30 Una testimonianza da Palermo R Luglio everendissimo Padre, mi chiamo Carmela Giaimo ed abito a Palermo dove sono nata e crescita. Non avevo mai sentito parlare di san Riccardo Pampuri fino allo scorso agosto, allorché, di ritorno dalle vacanze, mio genero distribuì ad amici e conoscenti, le immagini del Santo. Nell’estate del 1987, mentre mi trovavo a Braus, mi accorsi che alla base del collo, mi si era formato un rigonfiamento. Cercai di ignorare la cosa fino a quando proprio nell’agosto dell’anno scorso, a distanza di nove anni, mi accorsi che il gonfiore era notevolmente aumentato e che, specie di notte, avvertivo dolori e incontravo difficoltà nel deglutire. Un po’ per vigliaccheria, un po’ per non allarmare i miei, non parlai a nessuno di queste complicazioni, ma siccome la tumefazione diveniva via via più evidente, tutti quanti ed in particolare mia figlia, mi costrinsero a sottopormi a controllo sanitario. Il mio medico di famiglia, richiese una ecografia. Poiché il risultato non era stato per niente rassicurante, l’ecografo richiese ulteriori accertamenti citologici ai quali io rifiutai di sottopormi, respingendo inoltre l’ipotesi di eventuali terapie. Una mattina, mentre riordinavo la mia camera, mi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 V S D L M M G V S D L M M G V S venne spontaneo di baciare l’immagine di san Riccardo che era scivolata sul pavimento. Ebbi la sensazione di avvertire un delicato profumo. Mi trovavo sola a casa e devo precisare che mai una volta avevo pregato per la mia guarigione. Prego e chiedo solo per gli altri, perché nei miei confronti il Signore è sempre stato molto generoso per cui mi affido completamente a Lui che conosce tutte le nostre necessità. Quando mio marito rientrò, gli raccontai ciò che si era verificato; e appresi che poco prima, mentre si trovava per la strada era stato lui a rivolgersi a san Riccardo con queste parole: “Se sarà necessario un intervento chirurgico devi essere tu ad operare”. Era trascorso solo qualche ora da questi fatti allorché, guardandomi per caso allo specchio, notai che il gonfiore si era del tutto riassorbito. Ritornata dal dott. Leone gli ho mostrato il collo. Non mi chiese, come sarebbe stato naturale, se mi fossi decisa a seguire eventuali terapie, ma con espressione di grande meraviglia: “Chi ha pregato?”. Gli risposi con molta serietà: “Un tuo collega, san Riccardo Pampuri”. Palermo, 28-05-1997 - LETTERA FIRMATA 3 Sacro Cuore di Gesù Cuore Immacolato della B.V. Maria S. Tommaso Ap. - 14 ordinaria a S. Elisabetta S. Antonio M. Zaccaria S. Maria Goretti v.m. S. Siro 4 S. Alberto S. Veronica S. Felicità - 15a ordinaria S. Benedetto abate S. Giovanni Gualberto abate S. Enrico S. Camillo de Lellis S. Bonaventura 1 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 D L M M G V S D L M M G V S D S. Alessio - 16a ordinaria S. Federico S. Prassede S. Elia pr. S. Lorenzo da Brindisi S. M. Maddalena S. Brigida 2 S. Cristina - 17a ordinaria S. Giacomo Ap. Ss. Anna e Gioacchino S. Arnaldo S. Serena 2011 Ss. Marta, Maria e Lazzaro S. Pietro Cris. 3 S. Ignazio di Loyola - 18a ordinaria B.V. del Carmine Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV) La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 21.30 Testimonianza dall’Ecuador «I l piccolo Riccardo Menéndez Suàrez sta benone e dopodomani compie tre mesi. Il suo cuore si era fermato e ha ricominciato miracolosamente a battere, per intercessione di San Riccardo Pampuri». Agosto Il fatto è avvenuto in Ecuador, nella città di Portoviejo, a metà marzo, e la notizia in un baleno ha fatto il giro del Paese, imprimendo un’impennata al culto di San Pampuri, già fiorente. Fin da subito la comunità parrocchiale ecuadoregna, infatti, ne ha attribuito il merito senza ombra di dubbio al santo di Trivolzio. Quando si è sparsa la voce che il piccolo Riccardo era in fin di vita, centinaia di fedeli si sono spontaneamente riuniti in chiesa e sono rimasti ore e ore a implorare l’intercessione di San Pampuri. Verso le sette della sera il bimbo, nato il 28 febbraio 2001, ricoverato all’ospedale dalla mattina in seguito a infarto, convulsioni, infezioni e febbre fino a 42 gradi e ormai cianotico, ha incredibilmente ripreso a respirare, anche se aiutato con la maschera dell’ossigeno, lasciando esterefatti il chirurgo e il neonatologo. «Ho 45 anni - racconta padre Dario Maggi - da nove sono missionario a Portoviejo, una città di 250 mila abitanti, la quarta per dimensioni dello Stato, capoluogo della provincia di Manabi, profondamente cattolica. I tre quarti della popolazione vivono sotto la soglia della povertà, piegati da un’inflazione del 70%, nonostante il Paese sia ricco di petrolio, caffè, cacao e banane di cui è 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 L M M G V S D L M M G V S D L M esportatore. Il culto di San Riccardo si diffonde a macchia d’olio in America Latina. Pensate che un Centro San Pampuri sta sorgendo a Bogotà, capitale della Colombia, nel poverissimo quartiere Juan Rei». «Un anno fa - continua padre Dario Maggi - venni a Trivolzio e lì conobbi per la prima volta direttamente le meraviglie di San Riccardo Pampuri, di cui avevo già molto letto e sentito dalla predicazione di don Giussani. Al mio ritorno a Portoviejo ho cominciato a diffondere la buona novella di questo frate-medico e la gente vi ha trovato un punto di riferimento per la propria fede. La sua reliquia sarà esposta nell’altare maggiore della nuova chiesa che consacreremo il 12 agosto. È naturale che, quando il piccolo Riccardo (nato Ricardo e a cui papà e mamma dopo il prodigio hanno cambiato il nome italianizzandolo) è stato male, la gente si sia radunata in chiesa a pregare San Pampuri. Alla sera sono andato all’ospedale per battezzare due bimbe nate morte. Una struttura in condizioni sanitarie e igieniche spaventose. Nella stanza Riccardo sopravviveva incredibilmente, con l’immaginetta del suo protettore appesa alla culla. L’11 febbraio di quest’anno (2010) papà Ferdinando e mamma Sandra Paola con padre Dario Maggi, nel frattempo diventato Vescovo, sono venuti qui a Trivolzio con Riccardo (attualmente ha 9 anni) a ringraziare San Riccardo». S. Alfonso M. de’ Liguori S. Eusebio v. S. Lidia - Nascita di S. Riccardo - Battesimo di S. Riccardo S. Giovanni M. Vianney Ded. Bas. S. Maria Maggiore 4 Trasfig. di N.S. S. Sisto II p. e Compagni mm. - 19a ordinaria S. Domenico S. Teresa Benedetta d. Croce S. Lorenzo diac. m. S. Chiara - S. Susanna S. Innocenzo XI p. 1 S. Ponziano S. Massimiliano Kolbe - 20 ordinaria a Assunzione B.V. Maria 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 M G V S D L M M G V S D L M M S. Giacinto S. Elena imp. S. Bernardo Tolomei abate S. Bernardo S. Pio X p. - 21a ordinaria 2 B.V. Maria Regina S. Rosa da Lima v. S. Bartolomeo Ap. S. Giuseppe Calasanzio S. Alessandro S. Monica S. Agostino v.d. - 22a ordinaria 2011 Martirio di S. Giovanni Battista 3 B. Alfredo Ildefonso Schuster v. S. Isabella Ss. Rocco e Stefano d’Ungheria Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV) La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 21.30 San Riccardo aiuta anche a trovare il ragazzo giusto L Settembre a chiesa di Trivolzio ha portato bene a Elisabetta. Certo, forse si è trattato di una grazia più piccola rispetto ad altre, ma la verità è che i santi rivelano la presenza del Signore anche attraverso ciò che siamo frettolosamente portati a considerare una coincidenza fortuita. Ci sono però ancora giovani che non si arrendono alla teoria delle coincidenze fortuite e ringraziano commossi Dio per il piccolo e inaspettato dono. Così ha fatto Elisabetta con san Riccardo Pampuri. Il santo le ha propiziato l’incontro con il suo futuro marito e da quel giorno la sua vita ha assunto un colore diverso. «Mi sono rivolta a san Riccardo quando desideravo capire chi potesse essere la persona che andava proprio bene per me! Desideravo infatti da tanto tempo che la mia vita prendesse una direzione precisa e mi sembrava che questa potesse essere il matrimonio. E allora dicevo: “Ma caro san Riccardo ci sarà pure da qualche parte questo qualcuno, questa persona fatta apposta per me! Ti prego, san Riccardo, fa’ che lo possa incontrare e riconoscere!”. Qualche tempo dopo mi capitò di partecipare a una conferenza in un grande teatro. Tra le persone che dalla platea intervenivano con domande, mi colpirono le parole di uno fra i tanti. Io non riuscivo a vederlo bene, ma le sue parole mi colpirono il cuore e fui impressionata da quel modo semplice e baldanzoso, coraggioso e umile. Così, quasi senza accorgermi, quella persona di cui non sapevo nulla, mi si era fissata nella mente e mi riempiva di curiosità. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 G V S D L M M G V S D L M M G V Avrei voluto incontrare e frequentare quella persona per poterla imitare o per poter imparare quello spirito coraggioso e umile, quella baldanza che avevo ammirato e che desideravo anche per me. Capitano, talvolta, questi incontri e spesso poi si perdono nella dimenticanza, come fossero cose banali e di poco valore. È stato necessario che un santo, Riccardo Pampuri, guardasse al posto mio questo inizio di storia, questa intuizione che avevo avuto di un bene, e la valorizzasse affinché potesse crescere e costituire un grande avvenimento nella mia vita. Infatti, stranamente, per un lungo periodo, il ricordo dello stupore di quel piccolo incontro mi rimase nella mente e nel cuore: perché ricordavo quel particolare con un così grande affetto? Non so, sicuramente perché era stata una cosa veramente bella, ma era così lontana... Ed ecco accadere l’impossibile, l’imprevisto. Un sabato sera vado a messa a Trivolzio, da san Riccardo. Al termine, uscendo dal santuario, con la mente spensierata e leggera come mio solito, ecco che mi viene presentata proprio quella persona. Non avrei mai creduto che quei pochi minuti nello scambio di un saluto e di una veloce stretta di mano sarebbero stati l’inizio di un grande avvenimento. Credo proprio che le intuizioni del nostro cuore e le particolari circostanze degli avvenimenti (seppur apparentemente insignificanti) non siano mai casualità, ma ciò che lo spirito del Signore costruisce nella nostra vita. Ora sono sposata con quella persona, cioè Alessandro, e sono grata S. Egidio ab. S. Antonino S. Gregorio Magno S. Rosalia - 23a ordinaria 4 S. Umberto S. Petronio S. Regina Natività della B.V. Maria S. Sergio papa S. Nicola da T. S. Emiliano - 24a ordinaria Nome di Maria S. Giovanni Crisostomo Esaltazione S. Croce B.V. Maria Addolorata Ss. mm. Cornelio e Cipriano 1 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 S D L M M G V S D L M M G V a san Riccardo che mi ha aiutata a vedere e riconoscere la presenza del Signore che costruisce la nostra storia e silenziosamente tiene per mano noi e tutte le cose. E così, poiché san Riccardo mi ha così tanto accompagnata e aiutata, ho voluto, anzi, abbiamo proprio dovuto festeggiare con lui; ci siamo sposati proprio nella sua chiesa, giusto qualche mese fa». (Filippo Cavazza “I miracoli di San Riccardo”) S. Ildegarda v. B. Vittore III p. - 25a ordinaria S. Gennaro v.m. S. Andrea Kim Taegôn 2 S. Matteo ap. ev. S. Maurizio m. S. Pio da Pietrelcina B.V. della Mercede B. Giuseppe B. Dusmet v. - 26a ordinaria Ss. mm. Cosma e Damiano 3 S. Vincenzo de’ Paoli S. Venceslao m. S. Michele Arcangelo S. Girolamo 2011 Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV) La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30 Un duplice miracolo: fede e guarigione P er don Giussani il miracolo è un segno forte con cui Dio richiama ad accorgersi di Lui, e in tal senso “può essere una improvvisa notizia o un dolore imprevisto a costituire un miracolo per il singolo: è un potente richiamo per l’individuo, mentre per gli altri è interpretabile come casualità”. In quest’ottica per don Giussani è miracolo il tumore che scompare improvvisamente, ma anche la malattia che conduce alla fede. Qui a Trivolzio accadono entrambi: non solo il miracolo fisico, ma anche il cambiamento del cuore e della vita. Don Giuseppe Bolis, docente alla Cattolica di Milano, in un dibattito sui Vangeli tenutosi a Merano nel 2003, racconta un caso, di cui è testimone. Alla Giornata Mondiale della Gioventù di Toronto faceva da guida improvvisata a don Bolis e ai suoi ragazzi un po’ spaesati, un architetto di origini italiane trapiantato in Canada. Questi era un uomo di successo, aveva costruito palazzi e grattacieli, ma una mattina aveva perso di colpo la sensibilità in tutta la parte destra del corpo. Ricoverato d’urgenza in ospedale, era stato dimesso con la sentenza di una malattia gravissima e rarissima ai nervi che gli lasciava sei mesi di vita. L’architetto confida il fatto a don Bolis “Vedi, il problema non è tanto sapere che devi morire - va bene, ti dispiace però il vero problema è che io ho tutto: tutte le donne che voglio, il BMW 520, costruisco grattacieli, ma di fronte al vuoto sono da solo, e c’è il buio”. Così il sacerdote gli dà un’immaginetta con una reliquia di san Riccardo Pampuri. Lui la guarda e commenta “Ancora lui! Cosa vuole dalla mia vita?”. Infatti anche la sorella di Roma gli aveva suggerito di pregarlo, quando al telefono le aveva confidato il suo male. “San chi?” le aveva risposto l’architetto che non ne aveva mai sentito parlare. “Tu pregalo! è un santo che fa i miracoli, in Italia, vicino a Pavia”. L’architetto viene in Italia e va a Trivolzio con gli amici di don Bolis. Entra in chiesa e ci mette mezz’ora ad arrivare dalla porta all’altare. Il perché lo spiega dopo “Sono andato per chiedere il miracolo. Sono arrivato lì e ho visto gli ultimi vent’anni della mia vita in un istante, ed ho capito il senso. Mi sono sentito svuotato da tutto quello che avevo, e mi sono sentito riempito di senso. E ho detto a san Riccardo tra me e me: guarda, se vuoi farmi l’altro miracolo lo prendo, ma il vero miracolo me lo hai già fatto”. L’architetto torna a Toronto e alla visita di controllo lo informano che la malattia si è fermata, è regredita del 50%. Ora sta bene e costruisce intorno a sé non solo grattacieli, ma una comunità cristiana, di pietre vive. A Trivolzio non ha ottenuto solo il miracolo fisico, ma il cambiamento dell’umano. Ha avvertito il suo vuoto interiore e ha ricevuto la grazia di riempirlo di Dio. Ottobre Patrizia Cattaneo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 S D L M M G V S D L M M G V S D S. Teresa di Gesù Bambino Ss. Angeli Custodi - 27a ordinaria S. Gerardo 4 S. Francesco S. Placido m. S. Bruno ab. B.V. Maria del Rosario S. Giustina S. Dionigi v. e compagni martiri - 28 ordinaria a S. Samuele S. Firmino S. Serafino 1 S. Edoardo re S. Callisto I S. Teresa d’Avila S. Margherita Maria Alacoque v. - 29a ordinaria 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 L M M G V S D L M M G V S D L S. Ignazio d’Antiochia v.m. S. Luca evangelista S. Paolo della Croce 2 S. Irene S. Orsola S. Donato S. Giovanni da Cap. - 30a ordinaria S. Antonio M. Claret v. S. Crispino 3 S. Evaristo papa S. Fiorenzo v. Ss. Simone e Giuda app. S. Narciso 2011 S. Claudio - 31a ordinaria S. Lucilla Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV) La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30 Padre Aldo Trento ogni volta che viene in Italia, subito arriva a Trivolzio a celebrare la S. Messa davanti alle spoglie di S. Riccardo a cui ha affidato la sua missione in Paraguay P Novembre adre Aldo (classe 1947, nativo della provincia di Belluno) è in Paraguay dal 1989 dopo una serie di esperienze anche traumatiche (il periodo della contestazione, una crisi affettiva e la depressione) diventa parroco di San Rafael (circa 10 mila abitanti) che si trova nella capitale Asunción. Lì fonda la Clinica Divina Provvidenza “S. Riccardo Pampuri” che nasce ufficialmente il 1° Maggio del 2004, festa di S. Riccardo Pampuri, in una struttura di circa 200 mq, della Parrocchia San Rafael. Nasce così il primo, e tuttora unico, hospice del Paraguay. La capienza iniziale di 7 posti letto dopo pochi mesi viene ampliata a 14 e la superficie totale della clinica raggiunge i 450 mq. Dalla sua creazione ad oggi la Clinica è stata in grado di ospitare quasi 600 malati terminali, la maggior parte affetti da cancro (63%) e Aids (18%). 500 di questi sono stati accompagnati alla morte. Ridare dignità umana a questi abbandonati è una delle sfide principali della clinica «di modo che - dice uno dei volontari - quando arriva il momento finale, quello della morte, possano essere pronti e riposare veramente in pace». La missione della clinica è l’accoglienza e l’accompagnamento negli ultimi giorni di vita delle persone più povere e sole della comunità. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 M M G V S D L M M G V S D L M M Tutti Santi L’opera continua la sua attività per un periodo di circa due anni, fino a quando, grazie anche all’impegno di donatori locali, Padre Aldo riesce ad acquistare un terreno adiacente la parrocchia e su questo, alla fine del 2006, viene costruito il blocco “C” della clinica, che porta così il numero dei - 22o anniversario Canonizzazione S. Riccardo Commemorazione di tutti i defunti 4 S. Martino de Porres S. Carlo Borromeo v. S. Zaccaria S. Beatrice - 32 ordinaria a S. Ernesto S. Goffredo v. Dedicazione Basilica Lateranense S. Leone Magno SS. Martino di Tours v. S. Giosafat S. Diego - 33a ordinaria S. Giocondo S. Alberto Magno v.d. S. Geltrude v. 1 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 G V S D L M M G V S D L M M posti letto a 27. Nel tempo matura però l’esigenza di dare maggiore autonomia e stabilità alla clinica rendendola indipendente dalle strutture parrocchiali. Da questa esigenza nasce il progetto di una nuova struttura in grado di ospitare fino a 43 posti letto. S. Elisabetta d’Ungheria Dedic. Bas. Ss. Pietro e Paolo 2 S. Metilde v. Gesù Cristo Re Presentazione B.V. Maria S. Cecilia v.m. S. Clemente I p.m. S. Colombano abate 3 S. Caterina d’Alessandria S. Delfina S. Virgilio - 1a di Avvento S. Mansueto S. Saturnino S. Andrea Ap. 2011 Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV) La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30 Emanuela e Umberto F orse i miracoli più grandi di san Riccardo sono quelli che non si vedono, quelli che sembra che lui non faccia. Il miracolo più grande è quello di chi, per intercessione di san Riccardo, riesce ad accettare, anche senza capire, la volontà di Dio e sa dire di sì al piano di Dio. Per questo abbiamo voluto mettere nel nostro “centro” le foto di Emanuela e Umberto. Emanuela è morta il 30 marzo 1998 per un banale incidente stradale di cui lei non aveva nessuna colpa. Emanuela veniva da San Riccardo al sabato sera ed era venuta anche il 28 febbraio a festeggiare da San Riccardo il suo 21 compleanno. Al suo funerale il papà ha letto la preghiera dei giovani a San Riccardo, preghiera che piaceva tanto ad Emanuela e che tante volte lei aveva recitato. E San Riccardo ha aiutato e dato la forza al papà, alla mamma, alle sorelle per accettare quella grande prova che il Signore ha permesso. Ed i genitori hanno voluto realizzare alcuni “desideri del cuore” di Emanuela dando tutto quello che hanno avuto a causa dell’incidente per la costruzione di un asilo in Kenia nell’ambito del progetto “Nairobi 2000” della Fraternità San Carlo, per borse di studio per il Liceo Artistico dell’Istituto Sacro Cuore e per contribuire con una notevole donazione, alla costruzione del Centro di Accoglienza “San Riccardo Pampuri” qui a Trivolzio. L’anno scorso hanno donato una statua in legno di S. Riccardo che è stata collocata nella Cattedrale di Nairobi. Dicembre Umberto è morto il 26 agosto 2004 per un male incurabile. Il calvario di Umberto è durato alcuni anni: lui non ha mai subito la malattia, ma sempre ha lottato con fiducia mettendosi nelle mani del Signore. Prima l’amputazione di un piede, poi, quando sembrava essere tornato alla vita normale, 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 G V S D L M M G V S D L M M G V S. Eligio 4 S. Bibiana S. Franc. Saverio S. Giovanni Damasceno - 2a di Avvento S. Saba abate S. Nicola di Bari v. S. Ambrogio Immacolata Concezione - Orario festivo S. Siro B.V. di Loreto S. Damaso I p. - 3a di Avvento S. Giovanna Francesca de Chantal S. Lucia v.m. S. Giovanni della Croce s.d. S. Cristiana S. Ivano 1 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 S D L M M G V S D L M M G V S ecco di nuovo il male aggredirlo ai polmoni e di nuovo operazioni e chemioterapia... Molte volte l’ho visto qui davanti all’urna di San Riccardo a pregare: rimaneva lì assorto per attingere forza e serenità. Non voleva preoccupare gli altri, si mostrava sempre allegro e fiducioso. Pensavo che San Riccardo ottenesse il Miracolo... invece c’è stato un altro miracolo: l’esempio di un giovane che ha saputo accettare completamente la volontà del Signore e non abbattersi, ma vivere fino all’ultimo serenamente, con la certezza che Dio gli vuole bene. San Riccardo gli è stato medico dell’anima ed ora sono insieme in Paradiso. S. Lazzaro S. Graziano - 4a di Avvento 2 S. Dario S. Delfino S. Pietro Canisio S. Francesca Cabrini S. Giovanni da Kety S. Adele 3 - Ore 24.00 S. Messa NATALE - Orario festivo S. Stefano m. S. Giovanni Ap. Ev. Ss. Innocenti m. S. Tommaso Becket v.m. 2011 S. Eugenio - Sacra Famiglia S. Silvestro I p. Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano in Trivolzio (PV) La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30 La vita E rminio Pampuri, decimo di undici figli, nasce il 2 agosto 1897 a Trivolzio, piccolo paese della Bassa milanese. All’età di tre anni, dopo la morte della mamma, viene affidato agli zii materni Carlo e Maria Campari, a Torrino, una frazione di Trivolzio, mentre la famiglia si sposta a Milano. Ottenuta la maturità liceale, si iscrive alla facoltà di Medicina a Pavia, seguendo le orme dello zio Carlo. È l’inizio della Prima Guerra Mondiale. In università il clima non è dei più tranquilli ed Erminio partecipa alla vita studentesca attraverso il Circolo San Severino Boezio. Durante una sollevazione studentesca fu l’unico ad accostarsi ai corpi di due studenti gravemente feriti confortandoli con la preghiera. I dimostranti, appostati ad una vicina finestra, lo rispettarono, mentre spararono ad un altro che tentò di avvicinarsi. La guerra ormai infuria. Nel 1917 viene arruolato nella 3° Compagnia Sanità e inviato a Vittorio Veneto. Durante la ritirata di Caporetto gli ufficiali medici della sua compagnia abbandonano tutto il materiale sanitario e fuggono con i soldati. Erminio, non volendo che medicinali tanto preziosi andassero perduti, li carica su un carretto trainato da una mucca e solo, sfidando il nemico sotto una pioggia battente, cammina per ventiquattro ore verso la sua compagnia, che raggiunge quando ormai lo davano per disperso. Il fatto gli costa una grave pleurite da cui non guarirà mai completamente. Per questo viene decorato con la medaglia di bronzo e gli viene accordato di tornare con frequenza in famiglia e agli studi. Divenuto Terziario Francescano con il nome di Antonio, si laurea a pieni voti il 6 luglio 1921. Accompagnato dalla sorella Margherita, per sei anni esercita la professione di medico condotto a Morimondo, piccolo paese della Bassa non lontano da Trivolzio. Qui non ha un attimo di sosta sia nella cura dei corpi che delle anime. Chiamato in qualsiasi ora del giorno e della notte, istituisce persino una mutua. Non di rado, oltre al conto del farmacista paga anche quello del macellaio, del panettiere... Diviene il centro affettivo del paese. Per riunire i giovani fonda il circolo dell’Azione cattolica e mette in piedi un corpo musicale. Nel 1927 entra nell’ordine ospitaliero dei Fatebenefratelli, a Brescia, dopo che per il suo stato di salute era stato rifiutato da Gesuiti e Francescani. Riceve il nome di Riccardo e l’anno dopo emette la professione solenne. Gli viene affidato il gabinetto dentistico, ma non disdegna i lavori più umili. «Il primo a maneggiare la scopa, a vuotare vasi e sputacchiere. E quando gli veniva richiesto, con uguale naturalezza, a indossare la vestaglia bianca e iniziare le visite», si legge nel processo di beatificazione. Nell’agosto del 1929 un’infiammazione polmonare lo costringe a trascorrere un periodo di riposo a Torrino. Le sue condizioni sono ormai gravi e il 18 aprile del 1930, su insistenza dei parenti, viene trasportato da Brescia nel convento-ospedale San Giuseppe a Milano. Muore il 1° maggio, a soli 33 anni. Il processo di canonizzazione fu aperto nel 1949 dal cardinale di Milano Ildefonso Schuster. Nel 1981 venne proclamato beato, nel 1989 santo da Giovanni Paolo II. R icorre quest’anno il 30° anniversario della Beatificazione di Riccardo Pampuri (4 ottobre 1981). Nessuno allora avrebbe potuto pensare che la sua devozione si sarebbe diffusa non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Infatti in questi ultimi 15 anni San Riccardo è stato sempre più conosciuto e venerato soprattutto attraverso l’invito di Mons. Luigi Giussani ed il passaparola di chi ha ricevuto grazie. È bello vedere i tanti giovani che arrivano qui al sabato sera e le folle che alla domenica vengono ad onorare il nostro Santo. Santuario di San Riccardo Pampuri presso la Chiesa parrocchiale dei SS. MM. Cornelio e Cipriano ove è custodito e venerato il corpo di San Riccardo Pampuri Quest’anno vorremmo dare una sistemazione migliore alle spoglie di San Riccardo. Vorremmo creare una cappella tutta sua a lato della Chiesa, nel salone che c’è oltre la cappella di Sant’Antonio, in cui si potrà entrare dalla Chiesa e anche dall’esterno, ove c’è il dipinto di Santa Rita. In questa cappella si potrà onorare San Riccardo ed alla domenica anche partecipare alla Santa Messa; lì potranno anche trovare spazio i bambini piccoli senza procurare disturbo. Abbiamo già ottenuto i vari permessi e speriamo di avere anche gli aiuti necessari per potere completare al più presto i lavori. Via Perotti, 7 - 27020 Trivolzio (Pavia) Tel. 0382 928360 / 329 2705449 www.sanriccardopampuri.it e-mail: [email protected] [email protected] Codici IBAN per bonifici: IT72J0558455650000000011602 BIC: BPMIITMM540 oppure IT46A0335901600100000006807 BIC: BCITITMX c/c postale: 10893279 - codice fiscale 96007580184 San Riccardo continua ad essere vicino a tutti noi ed io tutti i giorni affido a Lui tutte le intenzioni che sono scritte nei registi in Chiesa e che arrivano attraverso il telefono, le e-mail, le lettere... sono richieste di ogni tipo che si rivolgono ad un “amico” che può aiutarci. Ogni domenica poi celebro la S. Messa del pomeriggio (ore 16.30) per tutte le intenzioni presentate nella settimana. Orario Sante Messe (per tutto l’anno) lunedì e giovedì: ore 17.00 martedì, mercoledì, venerdì e sabato: ore 8.30 (1o venerdì del mese e mercoledì di quaresima ed in alcune feste anche alla sera alle ore 20.30) sabato e prefestivi: ore 20.30 domenica e festivi: ore 8.30 - 11.00 - 16.30 Dopo le S. Messe prefestive e festive: Benedizione e bacio della Reliquia di San Riccardo. San Riccardo sia vicino a tutti noi in questo 2011 e ci ottenga dal Signore tutte le grazie di cui abbiamo bisogno, in particolare la salute, il lavoro, la serenità, la comprensione e protegga tutte le nostre famiglie ed aiuti tutti a realizzare pienamente la propria vita. San Riccardo ringrazi, come sa fare Lui, tutti quelli che con la loro collaborazione ed il loro aiuto ci permettono di rendere sempre più accogliente questo luogo in cui lo onoriamo. Beretta don Angelo Da Domenica 31 ottobre 2010 la S. Messa della Domenica pomeriggio sarà celebrata sempre alle ore 16.30 Confessioni: Prima, durante e dopo le S. Messe prefestive e festive. Nei giorni feriali: chiedere al parroco. La Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 19.00 ed al sabato sino alle ore 21.30. Nei mesi di maggio, giugno, luglio e agosto la Chiesa è aperta ininterrottamente dalle ore 7.30 alle ore 21.30. Per prenotare il pranzo tel. 333 9273614 (Centro Accoglienza) Trivolzio Chiesa Santi Martiri Cornelio e Cipriano A50 A7 MILANO Tangenziale Ovest Milano Milano-Genova A1 TRIVOLZIO Casello Autostradale Bereguardo Via Roma Milano-Bologna Casello Autostradale Bereguardo PAVIA PIACENZA GENOVA Casello Autostradale Casteggio A21 Piacenza-Torino BOLOGNA Supplemento al bollettino periodico “IL TICINO - AMICI DI SAN RICCARDO” - Aut. Trib. Pavia no 13 del 23.03.1950 2865910 - Realizzazione e stampa B.N. Marconi - Genova - Tel. 010 6515914 A7 Milano-Genova Via Pavia