le euroregioni adriatica e
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le euroregioni adriatica e
dossier 16 EURO LUGLIO REGIONI 2007 LE EUROREGIONI ADRIATICA E “ALTOADRIATICO-ALPINA” 1. Cosa sono le Euroregioni 2. Cos’è il GECT 3. La Comunità di lavoro Alpe Adria 4. L’Euroregione Adriatica 5. L’Euroregione AltoAdriatico-Alpina 6. Bibliografia e elenco della documentazione CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Tale dossier è stato realizzato da Arianna Zanon, responsabile dell'Ufficio per i rapporti comunitari. Chiuso l’11 luglio 2007. Stampato a cura del Centro Stampa del Consiglio regionale del Veneto. 1/11 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Contenuto della scheda Questa prima scheda mira a delineare il fenomeno delle Euroregioni, individuandone brevemente le caratteristiche e le diverse modalità di realizzazione. Un successivo paragrafo è dedicato al cosiddetto Gruppo europeo di cooperazione territoriale, introdotto dai regolamenti comunitari relativi alla nuova politica di coesione 2007-2013, che viene considerato uno strumento giuridico utile alla costituzione delle Euroregioni. Il terzo paragrafo riguarda dà conto infine dell’esperienza di lavoro della Comunità Alpe Adria, che vede coinvolti Veneto e Friuli Venezia Giulia sin dal 1978. 1. Che cosa sono le Euroregioni? L’Euroregione è una realtà istituzionale prevista dall’Unione Europea, che agevola forme di unione e di cooperazione su temi diversi, consentendo di concretizzare una fattiva collaborazione trasfrontaliera e interregionale tra zone confinanti di un’area geopolitica con una storia comune, fatta anche di scambi economici, sociali e culturali. Le Euroregioni solitamente non corrispondono ad alcuna istituzione legislativa o governativa, non hanno potere politico e il loro operato è limitato alle competenze delle autorità locali e regionali che le costituiscono. Per citare alcuni esempi delle oltre quaranta Euroregioni presenti sul territorio continentale, si possono menzionare le intese tra enti territoriali locali stabilite tra Germania e Paesi Bassi: Eugenio (1958); Regio Ems-Dollart (1978); tra Germania, Svizzera e Francia: Regio Basiliensis (1963); tra Germania, e Repubblica Ceca: Euroregio Egrensis (1991); Euroregio Elba (1992); Euroregio Bayericher Wald/Sumava (1993). Tra Germania e Polonia: Euroregione Pomeragia (1991); Euroregio Spree-Neisse: Bober (1992). Tra Ungheria, Polonia Ucraina, Slovacchia e Romania: Euroregione dei Carpazi. Anche se il termine “euroregione” ha un significato similare, non deve essere confuso con le normali “regioni europee”(1) Un’Euroregione può assumere le seguenti forme giuridiche2: - un’associazione di autorità locali e regionali su ambo i lati del confine nazionale; - un’associazione transfrontaliera con un segretario permanente e una squadra tecnica e amministrativa dotata di risorse proprie; - di diritto privato, basata su associazioni o fondazioni no-profit, su ambo il lato del confine, in accordo con le rispettive leggi nazionali vigenti; 1 La Commissione Europea si è attestata operativamente su una definizione secondo cui, pur con dimensione, popolazione, funzioni e competenze diverse, la regione è “l’entità territoriale immediatamente sotto il livello statale, con un’assemblea elettiva con poteri legislativi e/o amministrativi e un proprio bilancio”. La Carta Comunitaria della Regionalizzazione definisce la regione (art.1), come “un territorio che dal punto di vista geografico costituisce un’identità a sé stante, oppure un insieme di territori in cui esiste una continuità e la cui popolazione presenta determinati elementi comuni, desidera salvaguardare le proprie caratteristiche e svilupparle al fine di stimolare il progresso culturale, sociale ed economico”. 2 Secondo la definizione elaborata dall’Associazione delle regioni frontaliere europee, comunemente adottata anche a livello di Commissione europea. CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO - di diritto pubblico, basata su accorti interstatali, che hanno a che fare anche con la partecipazione delle autorità territoriali. È difficile dunque associare un unica struttura legale al termine "euroregione", in quanto esse variano notevolmente nelle loro forme particolari e nelle basi giuridiche su cui si appoggiano. La Convenzione-quadro di Madrid adottata dal Consiglio d’Europa nel 1980 è stata il primo strumento a sostegno della cooperazione transfrontaliera. In esito alle difficoltà incontrate dagli Stati membri nel campo di tale cooperazione, il Regolamento n. 1082/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 [G.U. L 210 del 31.7.2006] ha introdotto i Gruppi europei di cooperazione transfrontaliera, soggetti di cooperazione territoriali con personalità giuridica di diritto pubblico e capaci di agire per conto dei propri membri. L’istituzione di un Euroregione comporta quindi la predisposizione di schemi operativi e normativi che devono trovare fondamento non solo su esperienze di cooperazione già in atto, ma anche su forti motivazioni e aspirazioni, in modo da rispondere alle esigenze di tutti i soggetti che decidano di farne parte. Si può perciò affermare che le Euroregioni sono dei fattori di integrazione, dei laboratori della pratica della sussidiarietà e dei generatori di potenziali sinergie. 2. Che cos’è il G.E.C.T.? Il gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) è un nuovo strumento di cooperazione a livello comunitario introdotto nel contesto della riforma della politica regionale per il periodo 2007-2013. Il gruppo può essere composto da Stati membri, collettività regionali, locali o organismi di diritto pubblico che si trovano sul territorio di almeno due Stati membri. La decisione di istituire un GECT è adottata su iniziativa dei membri potenziali e deve essere notificata allo Stato membro di cui essi fanno parte. Il GECT può essere incaricato di attuare programmi cofinanziati dalla Comunità, ovvero azioni di cooperazione transfrontaliera con o senza intervento finanziario comunitario. Le competenze del GECT sono stabilite tramite una convenzione elaborata e approvata dai suoi membri, che ne precisa funzioni, durata, condizioni di scioglimento e rispettive responsabilità (i membri sono responsabili finanziariamente in proporzione del loro contributo al bilancio fino all'estinzione dei debiti). Il diritto applicabile per l'interpretazione e l'applicazione della convenzione è quello dello Stato membro nel quale si trova la sede ufficiale del gruppo. Sulla base della convenzione il GECT adotta il proprio statuto, contenente: elenco dei membri; obiettivo e funzioni; denominazione e sede;, competenze e funzionamento degli organi; procedure decisionali; scelta delle lingue di lavoro; modalità di assunzione del personale, la natura dei contratti; modalità del contributo finanziario dei membri nonché norme applicabili in 2 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO materia di contabilità e di bilancio; designazione di un organismo indipendente di controllo finanziario e di audit esterno. 3. L’esperienza della Comunità di Lavoro Alpe Adria Alpe-Adria fondata a Venezia il 20 novembre 1978 è una “comunità di lavoro”3, che costituisce un esempio consolidato di dialogo e di collaborazione tra istituzioni e popoli di diverse culture. Si tratta di una macroregione europea a forte integrazione aperta a nuove esperienze di collaborazione che consentono un confronto tra diversi sistemi istituzionali. I primi enti regionali a farne parte furono Baviera (Germania); Friuli-Venezia Giulia e Veneto (Italia); Carinzia, Alta Austria, Stiria e Salisburghese (Austria); Slovenia e Croazia (allora facenti parte della Jugoslavia, oggi indipendenti). Si sono poi aggiunte le province ungheresi di Baranya, Somogy, Vas e Zala, la Lombardia e il länder austriaco del Burgenland; non ne fa invece più parte il Salisburghese. I contatti socio-culturali curati in questo territorio sono di fondamentale importanza per il successo della collaborazione europea. Non è solo l’interesse della tutela di uno spazio a giustificare l’incontro tra regioni nell’area centro europea di Alpe Adria, ma anche l’esigenza di un confronto sulle questioni di assetto del territorio e tutela dell’ambiente. Uno degli obiettivi di lungo periodo della Comunità è quello di impegnarsi in un processo esplicito e strutturato di pianificazione strategica, volto alla costruzione di una “visione futura” dell’intero territorio. Il sito internet: http://www.alpeadria.org/ 3 A differenza delle Euroregioni di più recente istituzione, le comunità di lavoro sorte negli anni ’70 non hanno personalità giuridica (e ciò ne limita per certi aspetti l’operatività) e comprendono generalmente un’area geografica più vasta. 3 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Contenuto della scheda Le prossime schede (paragrafi numero 4 e 5) descrivono le due euroregioni in cui il Veneto è attualmente coinvolto: quella Adriatica, già costituita nella forma di associazione di diritto privato e quella AltoAdriatico-Alpina (chiamata anche euroregione del Nord-Est) in fase di costituzione, alla quale si vuole dare la forma giuridica pubblicistica di un G.E.C.T.. 4. L’euroregione Adriatica L'Euroregione adriatica istituita a Pola il 30 giugno 2006 è un’organizzazione senza fini di lucro (soggetto di diritto privato) che comprende i seguenti membri: le Regioni italiane Puglia, Molise, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia; le Repubbliche di Montenegro e di Albania; le Regioni Istriana, di Zara, Lika e Segna, litoraneo montana, Selenico e Knin, Dalmazia e Spalato, Dubrovnik e Neretva, il cantone erzegovese e della Neretva. Il Veneto è stato tra i fondatori dell'Euroregione, fa parte del comitato esecutivo ed è vicepresidente della commissione pesca (le attività sono seguite dall'Assessore M. Luisa Coppola e, per la parte tecnica, dalla Direzione Relazioni Internazionali, Cooperazione internazionale, Diritti umani e Pari opportunità). Il sito relativo è http://www.adriaticeuroregion.org/it/. Le tappe: • L’iniziativa di istituire un’Euroregione in Adriatico è stata lanciata dal Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa con il sostegno della Regione Istriana (Croazia) e della Regione Molise (Italia) e ha via via ricevuto il plauso di diverse istituzioni a livello internazionale, nazionale, regionale e locale. • Il percorso verso la realizzazione di questo strumento di cooperazione e integrazione ha avuto come momento essenziale la Conferenza internazionale di Termoli (8- 9 novembre 2004), in occasione della quale le Regioni dell’Adriatico presenti hanno firmato il Protocollo d’Intesa per l’istituzione dell’Euroregione Adriatica. Il documento, che definiva una prima tabella di marcia da seguire nei mesi successivi alla firma, prevedeva un “Consiglio dell’Adriatico” provvisorio, formato da rappresentanti delle regioni adriatiche di Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia-Montenegro e Albania che avrebbe operato tramite 5 “Commissioni Permanenti”, competenti nei settori Ambiente, Turismo e Cultura, Agricoltura, Pesca, Trasporti e Infrastrutture. Il Protocollo di Termoli definiva inoltre gli obiettivi generali dell’Euroregione, annoverando tra questi la necessità di rafforzare la stabilità nell’area adriatica e balcanica, di promuovere lo sviluppo sostenibile e di assicurare la coesione economica e sociale regionale. Esplicito riferimento veniva fatto all’Unione Europea: l’Euroregione assume infatti come obiettivo prioritario l’integrazione di tutti gli Stati adriatici nell’UE. 4 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO • • • • Nella Conferenza di Venezia del 6 febbraio 2006 è stato formalizzato l’impegno dei partecipanti attraverso la sottoscrizione di una Dichiarazione congiunta contenente in allegato lo Statuto dell’Euroregione. Il 30 giugno 2006 lo Statuto è stato approvato a Pola. Il giorno 11 giugno 2007 si e' celebrata l'apertura ufficiale della sede di coordinamento dell'Euroregione Adriatica a Bruxelles con la quale si e' concluso il ciclo di formazione dell'Euroregione. Il 14 e 15 maggio 2007 si è svolto a Campobasso (Molise) il seminario "La Cooperazione Territoriale Europea 2007-2013: Progettazione e Partenariati tra le due sponde del Mare Adriatico" durante il quale è stato presentato il progetto AdriEurOP (Adriatic Euroregion Operational Plan) finanziato nell'ambito del Programma INTERREG IIIA-TA NPPA e realizzato dalla Regione Molise insieme alle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e alla Regione Istriana e la Municipalità di Kotor. Il progetto ha la finalità di supportare la costituzione dell'Euroregione Adriatica, istituita a Pola (Giugno 2006). Durante il seminario si è inoltre discusso delle opportunità che deriveranno dai programmi di Cooperazione Territoriale Europea, divenuta uno dei tre obiettivi della Politica di Coesione, e sono state descritte le caratteristiche dei Programmi di cooperazione territoriale che, tra gli altri, contraddistingueranno ancora di più rispetto al passato le attività di cooperazione nel bacino adriatico nel periodo 2007-2013: il Programma Sud-Est Europa, Europa Centrale, Mediterraneo interno e IPA-Adriatico. 5 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO 5. L’euroregione AltoAdriatico–Alpina L’idea di costituire un’Euroregione nell’area del Nord-Adriatico per renderla più forte e strategica a livello europeo ha preso l’avvio da una collaborazione per la realizzazione di infrastrutture di trasporto verso i paesi Balcani e l'Europa dell'Est e si è sviluppata a seguito di una serie di incontri tra i Presidenti di Carinzia, Veneto, Friuli e le autorità slovene e croate. ITALIA Friuli Venezia Giulia, Veneto AUSTRIA Carinzia SLOVENIA CROAZIA Istria, Fiume/Gorski Kotar L’Euroregione potrebbe offrire risposte concrete alle pressanti esigenze di un tessuto economico e sociale in continua espansione e dare fisionomia e confini precisi ad un indefinito Nord Est europeo. Si tratta di una “partnership” istituzionale e riconosciuta con la quale sarà possibile concretizzare un costruttivo dialogo su aree tematiche di comune interesse strategico: grandi assi di trasporto autostradale e ferroviario, difesa ambientale, interventi di protezione civile, progetti di sviluppo delle conoscenze. Con la realizzazione dell’Euroregione si potranno creare reti nell’ambito dei servizi territoriali e di eccellenza e realizzare una “capacità di sviluppo” armonica con una migliore circolazione delle diverse conoscenze. E’ dunque un tema di grande interesse ed attualità per il Veneto e per il Friuli Venezia Giulia, che ha conosciuto un rinnovato impulso alla luce dell’entrata della Slovenia nell’UE (il primo maggio 2004, assieme agli altri nove paesi che hanno portato il numero dei membri UE a 25 ) e della candidatura ufficiale della Croazia, che hanno modificato lo scacchiere geopolitico regionale. 6 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO La struttura regionale competente in materia è l’Unità di Progetto Cooperazione Transfrontaliera. L’Assessore alle Politiche dell'economia, dello sviluppo, della ricerca e dell'innovazione, delle politiche istituzionali Fabio Gava sta seguendo la costituzione dell’Euroregione, con l’assistenza tecnica del Dirigente della Direzione Riforme Istituzionali Maria Greco. Il sito internet è: http://www.euregion.net/ (portale che segue le news dai Paesi delle principali euroregioni). Le tappe: • Nell’ottobre 2005 a Villa Manin a Passariano di Codroipo (Udine) Veneto, Friuli, Corinzia, Slovenia, Contea Litoraneo montana croata e Istria sottoscrivono una Dichiarazione di intenti per la costituzione dell’Euroregione; • 11 Gennaio 2007 Klagenfurt: è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa trilaterale, con il quale Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia si propongono di rafforzare la reciproca collaborazione proprio in vista della costituzione dell’Euroregione. • Emanazione del Regolamento comunitario che istituisce i Gect (n. 1082/2006) che entrerà in vigore entro il 1° agosto 2007 (il regolamento deve essere ancora reso esecutivo nella legislazione italiana, ma le Regioni lo utilizzeranno comunque a partire dal 1° agosto 2007, dal momento che si tratta di normativa direttamente applicabile); • In data 21 giugno 2007 a Villa Manin di Passariano è stato siglato un protocollo d’intesa fra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia (Austria), Istria e Litoraneo Montana (Croazia) con cui viene costituito un gruppo di lavoro per avviare quanto prima il processo per la costituzione di un Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (Gect) come strumento per la nascita dell’Euroregione. A firmare il documento sono stati il presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, l’assessore regionale del Veneto, Fabio Gava, dal presidente del Land Carinzia, Joerg Haider, dal presidente dell’Istria, Ivan Jakovcic e dal vicepresidente della contea Litoraneo Montana, Luka Denona. La Slovenia, pur essendo coinvolta nel progetto, non ha presenziato all’incontro in quanto vorrebbe allargare il Gect alla Stiria austriaca e alle vicine regioni ungheresi, mentre i firmatari dell’intesa ritengono che sia più opportuno delimitare l’Euroregione a un’area più omogenea e con molti progetti di cooperazione già attivi e consolidati. In attesa che gli Stati adottino le norme attuative necessarie per l’applicazione dei Gect, le Regioni hanno deciso oggi di costituire, intanto, un gruppo di lavoro per elaborare la convenzione istituitiva e lo Statuto del Gect, con l’obiettivo di insediare il gruppo di lavoro negli ultimi dieci giorni di luglio per arrivare alla costituzione vera e propria dell’Euroregione entro la fine dell’anno in due fasi: prima con i soggetti già membri dell’Ue e successivamente con le due contee croate. 7 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO 6. ALLEGATI Bibliografia reperibile presso il Servizio studi, documentazione e biblioteca del Consiglio regionale e documentazione reperibile presso la Commissione Speciale per i Rapporti Comunitari CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO 8 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Presso il Servizio studi, documentazione e biblioteca sono reperibili i seguenti articoli: Nuove dimensioni nei rapporti tra enti infrastatali europei: prime note su una giurisprudenza in evoluzione in materia di Euroregioni, rapporti transfrontalieri e uffici regionali di rappresentanza a Bruxelles / di Lorenza Violini, in: Le regioni, Anno pubblicazione: 1998 Vol. - Nr.: 2, Descrizione fisica: p. 409-417 Classificazione: 1.4 Affari istituzionali Ipotesi di Euroregione: soluzioni istituzionali alternative e differenti quadri di riferimento / Bartole, Sergio Sta in: Le regioni, Anno pubblicazione: 2005, Vol. - Nr.: 6, Descrizione fisica: p. 1045 Le relazioni economiche e gli investimenti dell'Italia con la Romania : il ruolo delle euroregioni Nord Est, Nord Ovest e Adriatico / a cura del CSNEA, in: Mittelforum , Anno pubblicazione: 2001, Vol. - Nr.: 25 Descrizione fisica: p. 79-97 Dalla Convenzione di Madrid all'Euroregione: Prove di integrazione transfrontaliere/ Frigo, M. Sta in: Il diritto dell'Unione Europea, Anno pubblicazione: 2005, Vol. - Nr.: 4, Descrizione fisica: p. 697 Le due velocità dell'Euroregione Adriatica: FUSERO Paolo, in: Urbanistica informazioni, Anno pubblicazione: 2003, Vol. - Nr.: 189 Politiche transfrontaliere. La Valle d'Aosta nell'euroregione del Monte Bianco, MARTIAL Enrico, in: Urbanistica informazion, Anno pubblicazione: 1997, p. 61 Le relazioni economiche e gli investimenti dell'Italia con la Romania : il ruolo delle euroregioni Nord Est, Nord Ovest e Adriatico / a cura del CSNEA, Sta in: Mittelforum, Anno pubblicazione: 2001, Vol. - Nr.: 25 Descrizione fisica: p. 79-97 Lo spazio alpino: un'euroregione tecnocratica / di Enrico Martial Sta in: Limes, Anno pubblicazione: 2002, Vol. - Nr.: 1, Descrizione fisica: p. 195-198 Presso la Commissione Speciale per i Rapporti Comunitari è reperibile la seguente documentazione: ¾ Statuto e Composizione delle Commissioni dell'Euroregione Adriatica; ¾ Dati sul numero di abitanti nei membri associati dell'Euroregione Adriatica; ¾ Regolamento n. 1082/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al GECT; ¾ Accordo di Villa Passariano II relativo al gruppo di lavoro per la Costituzione del GECT dell’Euroregione AltoAdriatica-Alpina. 9