EPITRYX sp. Scarabeo o pulce dei tuberi - Agricoltura

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EPITRYX sp. Scarabeo o pulce dei tuberi - Agricoltura
Servizio Fitosanitario Regionale
EPITRYX sp.
Scarabeo o pulce dei tuberi
Lo scarabeo o pulce dei tuberi è un coleottero appartenente alla famiglia Chrysomelidae e alla
sottofamiglia Alticinae. Al genere Epitrix appartengono 3 specie che hanno grande somiglianza
morfologica e sono responsabili di danni ai tuberi di patata. Queste 3 specie sono Epitrix similaris,
Epitrix tuberis ed Epitrix cucumeris e tutte e tre hanno come piante ospiti preferite diverse
solanacee (patata, pomodoro, melanzana, tabacco, peperone).
ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
La grande somiglianza morfologica delle diverse specie del genere Epitrix ha reso l’identificazione
in campo molto difficile anche per gli specialisti. Questo ha fatto sì che l’identificazione a livello di
specie non sia stata ancora effettuata e quindi non esistono dati di distribuzione attendibili riferiti
alle singole specie. Le 3 specie sono infatti spesso considerate come un unico complesso di
parassiti. Studi preliminari suggeriscono la provenienza del genere Epitrix dal Nord America. Le 2
specie più conosciute sono Epitrix tuberis ed Epitrix cucumeris.
In Europa è stato osservato per la prima volta in Portogallo nel 2004 dove ha causato danni
considerevoli alle coltivazioni di patata nel nord del paese.
1 - Adulto
2 – Larve
MORFOLOGIA
Adulti: sono piccoli coleotteri neri di 1,5-2,0 mm di lunghezza che saltano come pulci. Le antenne
possone essere giallastre o marroni (foto 1).
Uova: sono di colore biancastro e di forma sferica.
Larve: sono bianche, esili e cilindriche con la testa marrone, la lunghezza varia da 5 a 12 mm circa.
(foto 2).
BIOLOGIA
La specie Epitrix tuberis ha normalmente 2 generazioni all’anno, questo può variare a seconda della
disponibilità di cibo per le larve e della data di comparsa degli adulti a primavera. Epitrix cucumeris
invece ha una sola generazione all’anno. Per entrambi lo svernamento avviene nel suolo ed i
coleotteri adulti emergono da maggio ai primi di luglio. A differenza di E. tuberis gli adulti di E.
cucumeris non sono in grado di volare. Si nutrono di foglie e depongono le uova nel terreno vicino
alla base della pianta ospite. Le larve si nutrono principalmente di radici e di tuberi per 2-4
settimane poi s’impupano nel terreno per 4-10 giorni.
Gli adulti della prima generazione di E. tuberis emergono tra i primi di luglio e i primi di settembre
e si nutrono di foglie. La seconda generazione inizia i primi di agosto e potrebbe continuare fino
all’inizio di novembre.
DANNI
Gli adulti fanno dei caratteristici fori a forma di mina (1,0 – 1,5 mm di diametro) sulle foglie di
patata, ma anche altre solanacee possono essere colpite da attacchi di adulti sulle foglie.
Le larve vivono nel terreno intorno alle radici di patate e possono entrare nei tuberi lasciando sulla
superficie tracce ruvide o piccoli tunnel che si addentrano fino a 1,5 cm. Il tunnel scavato dalla
larva può causare crepe profonde, la buccia risulta più ruvida e talvolta si possono osservare anche
deformazioni del tubero.
3 – danno dell’adulto sulle foglie
5 – danno interno al tubero
4 – tunnel sulla superficie del tubero
6 – tuberi infestati da Epitrix
Il danno principale è provocato dalle larve che si nutrono di tuberi e radici danneggiando gli strati
superficiali del tubero che di conseguenza perde di qualità. Una o due larve possono causare già
danni considerevoli in un tubero, tali da renderlo non accettabile sul mercato. Questo tipo di danno
è dovuto quasi esclusivamente ad E. tuberis, e non ad E. cucumeris, le cui larve si nutrono
prevalentemente di radici piuttosto che di tuberi.
Il danno alle foglie provocato dagli adulti, in particolar modo da quelli di seconda generazione di E.
tuberis può essere pesante in colture medio-tardive e provocare significative perdite di produzione e
di resa.
I sintomi del danno da Epitrix spp. non vanno confusi con quelli determinati da Phthorimaea
operculella (tignola della patata) e da Tuta absoluta (minatrice fogliare del pomodoro). I danni della
tignola sul tubero sono di solito più gravi, infatti le gallerie della tignola possono interessare tutto il
tubero e non solo gli strati superficiali. I danni da Tuta absoluta sulla patata sono molto sporadici e
si concentrano esclusivamente sulle foglie, non interessando i tuberi.
I danni sulle foglie provocati da Phthorimea operculella e da Tuta absoluta si manifestano con
mine trasversali ben evidenti e si differenziano da quelli di Epitrix spp. costituiti invece da fori che
attraversano l’intera lamina fogliare, nei primi due casi le mine sulle foglie sono infatti provocate
dalle larve e non dagli adulti come nel caso di Epitrix spp.
7 – Danno provocato da Phthorimaea operculella
su tubero
8 – Adulto di Phthorimaea operculella
9 – Danno sulla foglia provocato da larve di Phthorimaea operculella
PREVENZIONE E LOTTA
EPPO (European and Mediterranean Plant Protection Organization) ha inserito E. tuberis nella lista
A1 degli organismi da quarantena. La distribuzione molto ampia di Epitrix spp. nel Nord America
indica che potrebbe facilmente trovare le condizioni climatiche ideali anche in Europa.
Questo parassita potrebbe essere introdotto nelle zone ancora indenni tramite l’importazione di
patata da seme o da consumo che abbiano ancora del terreno aderente al tubero.
L’entrata di questo parassita provocherebbe un uso generalizzato di insetticidi su patata, che invece
attualmente si limita ad interventi occasionali solo contro L. decemlineata.
Nel Lazio il Servizio Fitosanitario Regionale effettua il monitoraggio periodico in appezzamenti
coltivati a patata.
E’ fatto obbligo a chiunque di denunciare al Servizio Fitosanitario Regionale la sospetta presenza di
Epitrix spp., sulla base del rinvenimento di esemplari o sul riscontro dei danni.
Per eventuali segnalazioni e chiarimenti contattare:
REGIONE LAZIO - Direzione Regionale Agricoltura
Servizio Fitosanitario Regionale
Tel.: 06/51683498 – 06/51683263
[email protected]
http://www.regione.lazio.it/agriservizi
FAX 06.51686828
La foto 1 è stata tratta dal sito web www.eppo.org
La foto 2 è stata tratta dal sito web www.insectimages.org
La foto 4 è stata tratta dal sito web www.freshplaza.it
Le foto 3, 5 e 6 sono state tratte dal sito web www.ipmimages.org
La foto 7 è stata tratta dal sito web www.viarural.com
La foto 8 è stata tratta dal sito web http://mothphotographersgroup.msstate.edu
La foto 9 è stata tratta dal sito web http://bugguide.net
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