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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
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>Fabriano
5
>Fabriano
Fabriano-Matelica euro 1,20
6
>Matelica
17
n. 39 Anno CIV 24 ottobre 2015
>Sport
La Pisana
senza pullman
ora protesta
Umberto Caglini,
il più piccolo
"lupo di mare"
Per l'Ipsia
un'unione
con l'Itc?
Calcio serie D:
Matelica, vittoria
davvero storica
I
A
U
L
nsorgono i commercianti di Piazzale
Matteotti: la rivoluzione dei trasporti urbani
ha svuotato la zona con
effetti negativi.
distanza di oltre trent'anni dal
giro del mondo in barca a vela, racconterà
quell'avventura in un
libro che uscirà presto.
Il patrimonio
del territorio
Non è cambiata la prospettiva, piuttosto la
consapevolezza di un rinnovato interesse
e di una sistematica attenzione. Perché in
avvio di lancio della nostra campagna abbonamenti, non possiamo non riconoscere
che il nostro territorio sia sempre più una
gemma di valore, un patrimonio di sostanza,
un volano di crescita. La preoccupazione
di fondo rimane quella degli ultimi tempi:
i contributi all’editoria, non ancora definiti
per l’anno 2014, né per quello in corso, sono
bloccati nel limbo dell’incertezza mettendo
le nostre aziende editoriali in condizione
di piena precarietà. Si attendono novità
importanti sul fronte della riforma di un
settore in ambasce, che ha dovuto subire il
colpo, poi rintuzzato provvisoriamente, di
un piano Poste con la consegna a domicilio
a scacchiera, ovvero a giorni alterni, nei
Comuni con meno di 30mila abitanti. Una discriminazione, l’ennesima, su una realtà che
vive e si alimenta del legame con la propria
terra, con la sua gente. E questo intervento
andrebbe quindi a pregiudicare la sacrosanta
libertà d’informazione, issata a più mani sul
pennone più alto dei sentimenti intoccabili
del vivere civile, infliggendo uno scossone
quasi deleterio ai nostri giornali, quelli più
marginali e periferici. E non parliamo di
difesa della periferia. Al centro c’è altro
da tutelare e non corrisponde al reale bene
dei cittadini, di chi ogni settimana chiede
un po’ di spazio per avere voce, visto che
tra istituzioni, partiti e potentati gli ambiti
di operatività e di “manovra” sono ridotti
all’osso. Anche quest’anno pertanto siamo
partiti in anticipo con la nostra campagna,
proponendo subito una formula che ha funzionato nelle passate edizioni, vale a dire
tre mesi gratis, da ottobre a dicembre, per
i nuovi lettori che si abbonano adesso. (...)
(Segue a pagina 2)
na scuola unica con
una sola direzione
tra le possibilità al vaglio per dare un futuro
migliore all'istruzione
superiore.
26
a squadra di mister
Clementi sbanca
il Riviera delle Palme,
infliggendo un sonoro
1-4 alla capolista Sambenedettese.
Piccolo
mondo antico
U
no straniero
viene e tre italiani partono.
E’ questo un
dato rilevante sul flusso
lavorativo degli ultimi
tempi. Andare all’estero
risulta uno dei risvolti
della crisi e coinvolge migliaia di persone,
specialmente giovani.
Come una volta, quando
in partenza c’erano intere
famiglie. Nella nostra
inchiesta ci occupiamo
di questo fenomeno, così
come delle aziende marchigiane che si fanno
valere fuori dall’Italia.
E poi il caso di un fabrianese di successo che
nella sua professione da
chef si è distinto a livello
internazionale. Augurandosi che questi biglietti di
viaggio non siano di sola
andata…
Carlo Cammoranesi
Servizi a pag. 3
di Maria Chiara Biagioni ed Alessandro Moscè
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>EDITORIALI<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
Un circuito positivo
di classe dirigente
di FRANCESCO BONINI
I
n fin dei conti, anche di questa nuova legge di stabilità
“espansiva”, il vero punto sono gli enti locali: dare respiro
alle nostre città. E’ una delle due leve – accanto a quella
fiscale – per dare risposte ad un senso di malessere, di
disagio, di protesta e dare un segno di cambiamento, di fiducia.
L’ottimismo, soprattutto di questi tempi, non si impone per
decreto, né si crea attraverso un sofisticato sistema di comunicazione. Ma si possono costruire percorsi positivi, di una
politica che dà risposte e non drena, ma valorizza le energie.
Innanzi tutto abbassando e soprattutto razionalizzando (nel
senso di rendere più equa, semplice e chiara) la pressione
fiscale. E poi, o meglio contemporaneamente, rilanciando le
amministrazioni e dunque il tessuto di vita e di sviluppo locale. Certo, è un problema di risorse, di vincoli. Ma non solo. In
realtà, per superare una percezione di stallo, di ingovernabilità
e dunque il riflesso quasi obbligato di protesta che ne deriva,
spesso oltremodo legittima, si tratta prima di tutto di ritrovare
un circuito di classe dirigente di servizio. Che è un’alchimia
molto delicata. Ma, oggi più che mai, è un orizzonte strategico.
Stante la trasformazione delle forze politiche in aggregato
di gruppi, se non c’è un circuito positivo di classe dirigente,
che implica responsabilità e controllo, l’amministrazione è
consegnata volta per volta a gruppi limitati e spesso rapaci,
con orizzonti di breve periodo e gli esiti che quotidianamente
leggiamo sulle pagine dei giornali. Il rimedio a questa situazione non può solo essere affidato alla repressione, e neppure
lo sono la moltiplicazione di commissari anticorruzione, o la
verticalizzazione del potere. Il rimedio è nel tessuto, anche
se in molti casi può apparire sfilacciato, logorato. Ritrovarlo
significa rilanciare l’orizzonte civico, ovvero civile: due parole
che hanno la stessa radice. Difficilmente possono farlo oggi
dal centro le forze politiche, anche quelle che fanno della
Il patrimonio
del territorio
Roma, piazza del Campidoglio
(Foto Sir)
protesta la loro ragione sociale. Occorre che altri soggetti si
mettano in gioco, nelle diverse realtà locali. Se in un organo
vivo come la città si agisce per comparti, avvizzisce. Solo
da un circuito di soggetti possono scaturire vocazioni e disponibilità ad assumere responsabilità, disinteressate. Tutti
quindi sono chiamati in causa. A partire dai cattolici. Va bene
lavorare sulle emergenze, ma Papa Francesco non si stanca
di ripetere che la Chiesa non è una ong e che i laici cattolici
devono sapere assumere l’iniziativa. La caratteristica della
Chiesa in Italia è avere una forte vertebratura nazionale e
nello stesso tempo una profonda radice locale. Per questo
può rendersi disponibile a questa intrapresa di servizio, che
poi altro non è che la concreta promozione della soggettività
della società. Perché è ormai chiaro che proprio un tessuto,
un orizzonte civico e civile, orientato al bene comune, fa la
differenza tra sviluppo e decadenza. Muoversi con urgenza
significa rispondere a vera e propria emergenza.
La felicità nel ritmo
dei più deboli
G
di TONINO CANTELMI
li uomini e le donne del terzo millennio, al tempo
della rivoluzione digitale e della tecnocrazia onnipotente, sono più felici? Il benessere, nell’epoca
del dominio tecnologico, è aumentato? Secondo
i dati Oms sembrerebbe di no: già ora, ma soprattutto nei
prossimi 5 anni, la patologia più invalidante nel mondo è
e sarà la depressione. Se poi consideriamo l’impressionante esplosione delle dipendenze comportamentali, cioè di
quelle ragnatele comportamentali che avviluppano l’uomo
postmoderno in comportamenti ripetitivi, trasformandolo in
schiavo del sesso, della tecnologia, del gioco o dell’acquisto,
allora ci rendiamo conto che qualcosa non quadra. Non quadra ancora di più se riflettiamo sulla precocissima e veloce
erotizzazione dei bambini (la metà dei bimbi a 11 anni ha
già incontrato la pornografia) e sulle sue conseguenze sui
cortocircuiti dell’intimità fallita, sul precoce impatto con
sostanze stupefacenti e alcolici (basta pensare al binge drinking e alla sua diffusione fra gli adolescenti) che non può non
alterare lo sviluppo cerebrale verso forme di discontrollo e
di disorganizzazione, sull’incremento dei bambini che hanno
necessità di cure psichiatriche (quasi uno su dieci nei primi
otto anni di vita) e, in definitiva, sul fatto che un adulto su
quattro nel corso di vita ha bisogno di cure psichiatriche.
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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Carlo Cammoranesi
Insomma, sono dati impressionanti, che sembrano alludere ad
un generale incremento del malessere e della fragilità. “Mio
figlio era depresso e ammalato. Depresso per aver perso il suo
lavoro dopo 30 anni di attività. Oggi molte persone perdono
il proprio posto. C’è chi reagisce in un modo e chi reagisce
in un altro. Lui ha voluto portarsi via l’affetto di tutti i suoi
cari”. Lo disse Romano Augusto Garattini, pensionato di 80
anni, padre dell’uomo che atterrito dalla povertà, sterminò
la famiglia a Collegno e poi si uccise in modo estremamente
cruento, dilaniandosi il torace con una decina di coltellate. Il
2014 si aprì così e la successiva catena di suicidi eclatanti aprì
nei mesi successivi una riflessione sulla felicità e la povertà.
La crisi non sta facendo altro che accelerare qualcosa che sta
già avvenendo: l’umanità sarà sempre più depressa e io direi
più infelice. Forse perché la postmodernità tecnoliquida ci
immerge in connessioni continue, ma ci fa sempre più soli?
Forse perché l’eccesso di individualismo, sostenuto da un
narcisismo autoreferenziato senza pari, sta facendo saltare
la solidarietà e la vicinanza fra le persone? Forse perché una
competizione esasperata non può che accentuare le debolezze
individuali? Forse perché una eccessiva velocità rende tutto
troppo superficiale? In fondo però lo sappiamo: qualcosa
non funziona. Lo avvertiamo dall’incremento del disagio
psichico, dal sempre più pressante senso di smarrimento
dell’uomo tecnoliquido, dalla ricerca affannosa di vie brevi e
Direzione, redazione e amministrazione
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10
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(...) Quindi abbonamento gratuito per tutto il 2015 per
chi sottoscrive il 2016. Verrà mantenuta la shopping
card con un gruppo di negozi che ha confermato la convenzione con noi, agevolando gli acquisti di voi lettori.
Ed altre sorprese che scopriremo durante il cammino di
lavoro. Non voleva invece essere presuntuoso lo slogan
di lancio che gioca ancora sul nome della testata: “Dalla
creazione nasce anche…L’Azione”, sottolineando come
da sempre, appunto “ieri, oggi … e domani” ed utilizzando la celeberrima immagine michelangiolesca, il
nostro settimanale non ha smesso di essere ancorato
alla piazza, ai marciapiedi, alle strade, alle case di tante
persone che rafforzano un’amicizia di cui ci sforziamo
di esserne degni. Sappiamo che il futuro (e ormai il
presente) si gioca sul web e sui social. “La Stampa”
nei giorni scorsi ha presentato la sua rivoluzione digitale, cercando di catturare il popolo errante della rete,
con l’accordo con il gigante Google. Un chiodo fisso,
il nuovo obiettivo. Non disdegniamo l’innovazione
tecnologica, ma non lasciamo la vecchia e nostalgica
carta, sull’altare di una fruizione più immediata. I nostri
numeri ci danno ancora ragione e sono gratificanti, ci
caricano di responsabilità, ma siamo ugualmente ambiziosi e pronti a non fermarci al già acquisito, perché
non esiste. Non ci si crogiola nella rendita. Il rapporto va
conquistato giorno per giorno, progettando un prodotto
di qualità e di approfondimento tra inchieste e servizi,
favorendo il confronto schietto ed il dialogo aperto per
garantire una vera democrazia reale ed una cristallina
libertà d’espressione. Il panorama non è confortante, ma
ci batteremo ad oltranza per sostenere quei giornali che
hanno il coraggio di andare controcorrente, che escono
dal coro e che cercano di far vedere aspetti solitamente
ignorati dai mass media. Un po’ come il nostro che da
oltre cento anni fa parlare i fatti, le storie, le esperienze, più che gli slogan, le cover, gli annunci ad effetto.
Perché i lettori si fidano del concreto di fogli vissuti,
più che dell’astratto di proclami fumosi ed ammalianti.
Nella nostra avventura 2016, e come tutti gli anni, al
primo posto, come protagonista indiscutibile, poniamo
chi ci legge e ci pungola ogni settimana. Non potremo
fare altrimenti. Senza di voi non entriamo in… Azione!
immediate per la felicità, dall’aumento del consumo di alcol
e di stupefacenti negli stessi opulenti ragazzi della società di
Facebook, dall’affermarsi di una cupa cultura della morte,
dall’inquietante incremento dei suicidi, dal malessere diffuso.
Qualcosa dunque non funziona sia a livello individuale che
sociorelazionale: la liquidità dell’identità, con tutte le sue
conseguenze, non aumenta il senso di felicità dell’uomo
contemporaneo. Alcuni studi sul benessere fanno osservare
che la felicità non è correlata con l’incremento delle possibilità di scelta. Questi dati fanno saltare una convinzione che
sembrava imbattibile. La felicità dunque non è correlata con
l’incremento delle possibili scelte dell’uomo, ma gli stessi
studi correlano la felicità con il possedere invece un “criterio” per scegliere. Avere un criterio per scegliere rimanda
ad altro: avere un progetto, delle idee, una identità. Ed ecco
che il cerchio si chiude: il tema della postmodernità attuale
è sostanzialmente il tema della rinuncia ad avere criteri (cioè
dimensioni di senso ben definite). Ma questa rinuncia ha un
prezzo: l’infelicità. Tutti questi dati, che sembrano preludere
ad un incremento dell’infelicità, del malessere e della fragilità,
ci impongono una riflessione più profonda, che può essere
riassunta in una domanda: che società stiamo decostruendo
e ricostruendo in tempo di crisi? Quale è la qualità umana
della nostra società? Forse dovremmo riscoprire l’armonico
ritmo dei più deboli, come autentico fondamento di una società
nuova. E in definitiva se fosse proprio la riscoperta del ritmo
dei più deboli e degli ultimi a salvare il mondo consentendo
il ritorno dell’umano nella sua pienezza?
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
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>INCHIESTA<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
Uno straniero viene,
tre italiani partono
3
Iachetta,
lo chef
nel mondo
La Fondazione Migrantes offre cifre molto significative
C
di MARIA CHIARA BIAGIONI
’è un’Italia che non va, che stenta a riprendersi, che è soffocata
dalla morsa della disoccupazione quella che si nasconde dietro
gli oltre 100mila nostri concittadini italiani che lo scorso anno
hanno preferito lasciare il Paese. Sono in prevalenza uomini
(56,0%), celibi (59,1%), tra i 18-34 anni (35,8%), partiti principalmente
dal Nord Italia per trasferirsi, soprattutto, in Europa. Sono i dati che
emergono dal Rapporto “Italiani nel Mondo” presentato a Roma dalla
Fondazione Migrantes e giunto quest’anno alla 10ma edizione. Dunque
l’Italia non ha cessato di essere, come lo era in passato, Paese di emigrazione. Sono circa 5 milioni i cittadini italiani residenti all’estero e, pur
restando indiscutibilmente primaria l’origine meridionale dei flussi, si sta
progressivamente assistendo a un abbassamento dei valori percentuali del
Sud a favore di quelli del Nord Italia. La Sicilia con 713.483 residenti è la
prima Regione di origine degli italiani residenti all’estero ma il confronto tra i dati degli ultimi anni, pone in evidenza una marcata dinamicità
delle Regioni settentrionali, in particolare della Lombardia (+24mila) e
del Veneto (+15mila). L’Italia - si legge nel Rapporto di Migrantes - sta
vivendo una delle più lunghe recessioni economiche e occupazionali. I
giovani, i lavoratori, le famiglie, persino gli anziani sono in partenza.
L’analisi del decennio mostra chiaramente questa escalation: in 10 anni
si è passati dai 3.106.251 iscritti all’Aire (dato del 2006) ai 4.636.647
del 2015 con una crescita del +49,3% in 10 anni.
Ai giovani piace partire. Tra i numerosi dati del Rapporto colpisce la
forte crescita degli studenti italiani che scelgono di partire per un periodo di studio all’estero: sono 1.800 i ragazzi partiti con Intercultura per
l’anno 2014-2015. Anche tra i laureati, il fenomeno dell’emigrazione
per ragioni lavorative è tendenzialmente in crescita negli ultimi anni. Si
parte perché all’estero ci sono maggiori prospettive di guadagno (7,4
in media contro 6,2 su una scala 1-10) e di carriera (7,4 contro 6,3),
di flessibilità dell’orario di lavoro (7,7 contro 6,9) e di prestigio (7,6
contro 6,8). Le mete preferite sono Regno Unito (16,5%), Francia
(14,5%), Germania (12%) e Svizzera (12%). Ma se i giovani
partono, l’Italia si trova a diventare un Paese per vecchi. È il professor Alessandro Rosina, docente di demografia all’Università
Cattolica, a sottolinearlo. Un Paese colpito da una bassa natalità
e con un calo demografico pari a 250mila giovani ogni anno. Ad
aumentare sono invece due categorie di giovani: i neet (“giovani
che non studiano e non lavorano” ed “emblema dello spreco
italiano del capitale umano”) e gli “expat” con titoli di studio
medio-alti, per questo maggiormente esposti alla disoccupazione,
quindi “bravi ma senza prospettive” e dunque pronti a espatriare.
L’Italia - secondo il professore - presenta così “la peggiore combinazione” per un Paese che ha un disperato bisogno di ripresa: tra “neet”
inattivi e scoraggiati ed “expat”, cioè talenti che se ne vanno. Come
rispondere alla sfida? “Certamente non fermando l’uscita”, risponde
Rosina. Ma cercando di “valorizzare il capitale umano sostenendo la
scelta di chi vuole rimanere” e “favorendo chi vuole tornare” con progetti
che “possano attirare non solo chi ha fallito ma soprattutto chi ha avuto
successo perché possa riportare e rimettere in circolo nel nostro Paese
competenze e professionalità maturate all’estero”.
Occorrono politiche di investimento. Presente all’incontro anche il
senatore Claudio Micheloni, presidente del Comitato per le questioni
degli italiani all’estero del Senato, che ha detto: “Si emigra per bisogno,
perché è il nostro Stato a non funzionare”. Ed ha chiesto: “Il migrante,
non è forse lo specchio della nostra cattiva coscienza, colui che ci mette
di fronte alle realtà del nostro Paese che non ci piacciono e di fronte
alle nostre responsabilità mancate?”. “L’anno scorso - ha fatto notare
monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes - sono arrivati in Italia 33mila lavoratori e sono partiti all’estero
101mila italiani. Significa che ad un lavoratore che arriva, corrispondono
3 italiani che se ne vanno. Questa è la vera crisi del nostro Paese”. “Non
riprendere questo dato significa non leggere politicamente e culturalmente
la nostra situazione e, quindi, non costruire politiche familiari, lavorative
e scolastiche che sappiano leggere questa realtà”. Come guardare al futuro? Mons. Perego delinea alcune vie da intraprendere: accompagnare
i migranti con un associazionismo capace di creare rete; allargare la
cittadinanza “in un momento in cui stanno emergendo chiusure e muri e
un possibile blocco di Schengen”; guardare con occhi nuovi alla mobilità
umana perché “chiusure e paure non fanno che impoverire ulteriormente
e disumanizzare la storia delle migrazioni che ancora oggi sono solcate da
sofferenze. Il nostro coordinatore di Londra - ha poi concluso Perego - ci
parlava di due suicidi di italiani a Londra al mese. È un tema che chiede
più politica e più cultura della migrazione”.
Le aziende marchigiane ambasciatrici
Franco Nicoletti, presidente dell’associazione dei marchigiani nel mondo, e Gustavo Capriotti, presidente dell’associazione dei marchigiani di Rosario in Argentina, di recente hanno
elaborato alcuni dati. Attualmente sono oltre 119 mila i cittadini marchigiani che risiedono
all’estero, con un trend in deciso aumento. All’associazione marchigiani nel mondo aderiscono 67 altre associazioni sparse in 13 Paesi con oltre 18 mila iscritti. Da segnalare, nell’ambito
delle iniziative messe in atto di recente, i tanti musicisti marchigiani in tournée, la creazione
del museo dell’emigrazione marchigiana a Recanati, i progetti per l’inserimento lavorativo
in Uruguay. Ben nutrita la squadra dei testimonial delle Marche per Expo 2015. Padiglione
Italia ha fornito l’elenco delle storie imprenditoriali marchigiane selezionandole all’interno
della nutrita rosa di nominativi forniti dalla regione in collaborazione con Unioncamere
Marche. Si tratta di Adolfo Guzzini di Guzzini Illuminazione, Gennaro Pieralisi del Gruppo
Pieralisi, di Vittorio Livi della Fiam, azienda pesarese di elementi d’arredo in vetro curvato,
e di Paolo Marzialetti della Paimar che produce cappelli nel distretto di Montappone. Insieme a Moreno Cedroni, chef stellato; Diego Della Valle, moda; Silvano Lattanzi, calzature
e pelletterie; Enrico Loccioni, domotica; Francesca Petrini, olio; Vincenzo Spinosi, pasta;
Iginio Straffi, cartoons; Orietta Varnelli, distilleria e liquori; Angela Velenosi, vino; Piero
Guidi, moda e Roberta Fileni, agroalimentare-carni, rappresentano i quindici testimonial del
Made in Marche nel mondo. Una squadra altamente rappresentativa di tutti i territori e dei
settori che fanno grande il nostro territorio nel mondo. Dall’enogastronomia alla moda, dal
design ai media, gli imprenditori selezionati hanno raccontato le Marche durante i sei mesi
di Expo 2015. Dei veri e propri ambasciatori della nostra regione a livello internazionale,
che hanno reso orgogliosa tutta la comunità e le cui storie di successo sono l’esempio del
saper fare con cura, innovazione, salvaguardia della tradizione e della creatività, aspetti che
da sempre ci contraddistinguono.
Ristorante e lounge bar, ma
non solo. Il Muzey è uno degli
indirizzi più cool di Mosca e
dell’intera ex Unione Sovietica.
Artefice della cucina che caratterizza questo peculiarissimo
locale, è stato a lungo lo chef
fabrianese Marco Iachetta (nella foto) (i genitori gestiscono
La Vecchia Cartiera), che da
anni propone in giro per il
mondo la lifestyle italiana, una
cucina che è un mix di tradizione nostrana con influenze russe
e asiatiche. Marco Iachetta ora
gestisce il ristorante “La Scarpetta” a Mosca. E’ stato uno dei
protagonisti di quella new generation di chef internazionali
selezionati dal Consorzio Grana Padano che nel 2013 hanno
partecipato al progetto “Taglio
Sartoriale Internazionale”,
iniziativa volta a diffondere la
bandiera del made in Italy nel
mondo. I russi amano anche
le carni e apprezzano la classica fiorentina. Il nostro chef
adora la barbabietola e così ha
elaborato una crema di risotto
al grana padano, con sopra
barbabietola al forno, olio di
oliva, pepe nero, germoglio di
pisello verde e a fianco crumble
di pane all’olio extravergine,
olive taggiasche, acciughe e
prezzemolo. Tra le sue novità,
arancini con ragù di merluzzo,
capperi e olive su crema di
patate e panna acida. Nella
sua attività Marco Iachetta si è
conquistato un ruolo di primo
piano: è, a tutti gli effetti, un fabrianese di successo all’estero.
a.m.
Il padiglione Marche all'Expo
Alessandro Moscè
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L'Azione 24 OTTOBRE 2015
AFFITTASI
AFFITTASI ampio locale in ottima posizione zona Borgo uso ufficio-laboratorio già in parte arredato con eleganti armadi e divisori di mq. 150. Servito
da locale uso cantina mq 80 e da ampio parcheggio privato intorno al locale.
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70 anni per Francesca
Cara Mamma un’altra tappa è stata segnata, altri “anta” sono stati raggiunti, ma sei tu a regalare qualcosa a noi: la tua presenza. In 70 anni,
sono molti i momenti che hai vissuto, alcuni belli, alcuni meno belli, ma
in ogni circostanza; hai saputo dare il meglio di te. Sei una mamma forte,
amorevole e coraggiosa tu ci hai dato l’esempio per affrontare le sfide della
vita. Ti svegli ogni giorno con la volontà di essere utile alla famiglia, senza
perderti d’animo nonostante le prove che la vita ti ha dato e ti sta dando,
ma tu hai saputo conservare oltre alla tua bellezza, la tua bontà e la tua
dignità, come si
fa con le cose
preziose. Oggi
hai raggiunto un
altro traguardo
e insieme a noi
scriverai un’altra
pagina del tuo libro, augurandoti
che quelle che
verranno, siano
più gioiose e piene di speranza.
Cara mamma tutto
questo per dirti
sei speciale. Buon
compleanno!
Fondazione Fedrigoni:
Auguri Enrica una mostra Fuori Expo
Eccoci tutti attorno a te per festeggiare il tuo novantesimo
compleanno, ti auguriamo serenità, salute e allegria per
questo e per gli anni che verranno.
Con affetto Vanda e Carlo con Angela,
Gessica e Alessandra con Alessandro
Benvenuta Elisa
Il 28 settembre è venuta ad allietare la nostra vita la piccola Elisa Giacometti
per la gioia di babbo Marco, mamma Lucrezia e dei nonni Alida, Renzo, Franca
e Mario.
Venerdì 23 ottobre alle ore 18.30
presso la sede della Fondazione Isec
(Largo la Mormora, 17) di Sesto San
Giovanni sarà inaugurata la mostra
fotografica “Pausa Pranzo. Cibo e
lavoro nell'Italia delle fabbriche",
curata da Giorgio Bigatti e Sara
Zanisi in collaborazione con Uliano
Lucas e Fayçal Zaouali, promossa da
Fondazione Isec (Istituto per la Storia dell’Età Contemporanea), con il
patrocinio del Comune di Sesto San
Giovanni, Le università per Expo
2015 e il contributo di Fondazione
Cariplo. Anche la Fondazione G.
Fedrigoni Istocarta ha contribuito
- grazie al coinvolgimento dell’Associazione Museimpresa - alla realizzazione di questa mostra in occasione
del Fuori Expo 2015, concedendo
alla Fondazione Isec fotografie (poi
selezionate) adatte al tema, estratte
dal "Fondo Fototeca" - datate dal
Tre fabrianesi a Rieti
Incontro tra fabrianesi in occasione della prima giornata del campionato di A2.
Nel palasport di Rieti, sotto i riflettori di SkySportHD per la gara Rieti-Ferentino
da sinistra: Ferencz Bartocci (general manager FMC Ferentino), Alessio Dionisi
(arbitro neo promosso in
A2) e Stefano Valenti
(direttore della comunicazione della Lega
Nazionale Pallacanestro).
E domenica 25 ottobre
Dionisi e Bartocci si
ritroveranno per la gara
Ferentino-Reggio Calabria. Per il fischietto
fabrianese sarà la seconda direzione in A2
dopo il debutto in RomaTortona.
Cna: seminari formativi
Tra sabato 24 e domenica 25 ottobre bisognerà effettuare il cambio
dell’ora. Dopo aver dato il benvenuto alla stagione autunnale qualche
settimana fa, ora bisognerà farlo con l’ora solare. Per il prossimo semestre andrà in pensione l’ora legale, che tornerà in vigore nella primavera 2016, esattamente tra sabato 26 e domenica 27 marzo. Le lancette vanno spostate indietro di 60 minuti e dalle ore 3 in notturna
andranno portate alle ore 2, con la possibilità di dormire un’ora in più.
Gli annunci vanno
portati in redazione
entro
il martedì mattina
“Partire con il piede giusto oggi, in un mondo in cui la concorrenza è sempre più
spietata, è fondamentale per coloro che intendono fare impresa, come approfondire le dinamiche e le insidie della gestione aziendale per chi ha già iniziato la
propria attività”. Così si sono espressi il presidente ed il segretario della Cna di
Fabriano, Mauro Cucco e Brunella Bianchi sui seminari formativi riservati ai neo
imprenditori “Per venire incontro a queste esigenze imprenditoriali – sono ancora
parole dei due esponenti della Cna - come Cna di Fabriano, in collaborazione
con la Cna Provinciale di Ancona, abbiamo organizzato una serie di seminari
formativi riservati ai neo imprenditori, per approfondire i fattori del successo
aziendale e le criticità che i neo imprenditori trovano nell'iniziare una attività
imprenditoriale e quindi accrescere le competenze sui temi propri dell’attività
di management aziendale. La partecipazione al seminario è gratuita e rivolta a
tutti gli imprenditori o loro collaboratori e non è necessario avere conoscenze
scolastiche specifiche se non quelle insite nell'attività imprenditoriale”. Gli incontri
si svolgeranno presso la sede della Cna di Fabriano in viale Martiri della Libertà
46, il percorso formativo previsto si articolerà in quattro appuntamenti di circa
tre ore l’uno (dalle ore 18 alle 21),
terminerà entro il mese di novembre
ed avrà il seguente programma.
Questo il calendario degli incontri e
contenuti dell’intervento formativo.
Lezione 1 - Lunedì 2 novembre:
Figura dell’imprenditore e competenze manageriali di base. Cenni
di contabilità generale e analisi di
bilancio. Lezione 2 – Lunedì 9 novembre: Rapporto Banca Impresa e
utilizzo degli strumenti finanziari.
Opportunità Fidimpresa Marche.
Lezione 3 – Lunedì 16 novembre:
Strategie commerciali e politiche di
marketing. Strategie di comunicazione e web 2.0. Lezione 4 – Lunedì 23
novembre: Approfondimento delle
normative ambientali e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Consegna dei
diplomi di partecipazione al corso.
Per ulteriori informazioni contattare:
Brunella Bianchi tel. 0732 771358
cell. 348 601 1417, e-mail bbianchi@
fidimpresamarche.it.
1871 - dell'A rchivio delle Cartiere
Miliani Fabriano: foto della mensa
aziendale della Cartiera, pranzi tra le
maestranze in occasione della Festa
dei Cartai (S. Maria Maddalena, che
tutt'ora si festeggia il 22 luglio di ogni
anno), delle cresime dei figli dei dipendenti, fino alla pausa pranzo delle
"cartare" neo-mamme, all'interno
dell'asilo nido adiacente all'azienda
(uno tra i primi asili aziendali in
Italia, voluto da Giambattista Miliani
e attivo già nel 1936), dove potevano
allattare ed accudire i propri figli
nelle pause concesse durante l'orario
lavorativo. L’ennesima occasione di
valorizzazione del patrimonio storico
delle Cartiere Miliani, in particolare
quello fotografico, già sottoposto da
Istocarta, negli ultimi due anni, a
digitalizzazione al fine di evitarne un
continuo maneggiamento e tutelarne
l'integrità.
A Sant'Agata
Feltria
con il Csi
Il gruppo Csi di Albacina organizza
per il giorno 13 dicembre una gita con
visita "al Paese di Natale" di Sant'Agata Feltria dove sarà possibile visitare nell'atmosfera natalizia delle vie
della città i mercatini ed i suggestivi
magici scenari e spettacoli. Pranzo
libero. Nel pomeriggio trasferimento
a Cesenatico per visitare "Il presepe
sul mare" La partenza è prevista per
le ore 6.45 presso gli impianti sportivi
di Albacina, con rientro in serata. Per
info contattare i seguenti recapiti:
Silvana 349/8559223 e Alessandra
333/7921039. Info pagina facebook
Csi Albacina e sito www.asdalbacina.
altervista.org. email: asdalbacina@
gmail.com.
Donazione
per l'Urologia
del "Profili"
“L’Unità Operativa di Urologia
dell’Ospedale ‘Profili’ di Fabriano
– Area Vasta 2, diretta dal dr. Leonardo Rossini, grazie alla generosità
del sig. Renzo Galassi, che ne ha
fatto donazione, è stata recentemente
dotata di due nuove apparecchiature
che vanno a completare le attrezzature già a disposizione del reparto.
Si tratta di un resettore bipolare
transuretrale, per il trattamento endoscopico dell’ipertrofia prostatica e
dei tumori superficiali della vescica,
e di un nefroscopio per il trattamento
mininvasivo della calcolosi renale.
Alla cerimonia di consegna delle due
nuove strumentazioni ha partecipato
il direttore dell’Area Vasta 2 Maurizio Bevilacqua”.
Daniele Gattucci
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L'Azione 24 OTTOBRE 2015
>CRONACA
Piazzale Matteotti
al centro di numerose polemiche
Il Piazzale della discordia
Alla Pisana insorgono i commercianti dopo il trasferimento dei pullman
P
di DANIELE GATTUCCI
iazzale Matteotti: "Chiuso per chiusura attività". Rischiamo di
trovare sui cartelli segnaletici invece che le indicazioni stradali
questa frase: saldi per chiusura attività. Sono tantissimi gli esercizi
commerciali nati in quella che sino a diversi giorni fa era conosciuta come la stazione dei pullman, quelli legati al traffico cittadino, gli
altri provenienti dalle frazioni e le altre città della zona.
Centinaia di persone, a bordo dei bus, vi confluivano, per questo, nel
corso degli anni, ed in effetti sono nati tanti negozi al servizio dell'utenza: tabaccheria bar, rivendite di fiori, di
accessori elettrici, di abbigliamento e
calzature, pizzeria, l'edicola, la farmacia,
la sede di banca, stazione di rifornimento
carburante. In altre parole Piazzale Matteotti si era adeguatamente attrezzato per
consentire a chi raggiungeva Fabriano a
bordo dei torpedoni, di poter usufruire
di quasi tutti i servizi pubblici, considerata anche la concentrazione strutturale
nell'arco di cento metri: vi si trovava
la sezione distaccata del Tribunale di
Ancona, oggi comunque pesantemente ridimensionata, è rimasta la sede
del Commissariato, la sede distaccata
dell'Istituto Tecnico, del Liceo Scientifico e Socio-pedagogico e tanto altro
ancora. Pertanto, ben si capisce, quanta
movimentazione di persone ed economica si incentra in una parte della
città, vicinissima al Centro Storico. Venendo all'oggi, purtroppo, questo
importane agglomerato è sull'orlo di un disastro a causa della decisione
amministrativa di delocalizzare la stazione dei bus in via Dante, in un’area
Celentano e Kledi
alla scuola Tersicore
Alessandra Celentano e Kledi Kadiu saranno ospiti della Scuola di Danza Tersicore di Fabriano per due stage,
rispettivamente di danza classica e di
modern, il 7 e 8 novembre prossimo. Le
iscrizioni sono rivolte ai livelli “principiante” e “intermedio/avanzato”, e c’è
la possibilità di seguire una sola lezione,
due o quattro, i cui orari e costi sono sul
sito della Scuola.
Alessandra Celentano, attualmente
professoressa e coreografa per il programma televisivo "Amici" di Maria
De Filippi e per questo nota a molti, è
stata maître de ballet nei maggiori teatri
italiani, dalla Scala all’Opera di Parigi,
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apposita, dove sostano ora tutto questo genere di veicoli, di linea e non.
Per cui da miriadi di studenti e passeggeri si è passato al vuoto assoluto,
meglio, al solo parcheggio per auto, che gli esercenti vorrebbero adesso
che venisse ampliato agli spazi prima riservati ai bus visto il ridottissimo
flusso di clienti, bloccati in via Dante.
Questa scelta dell'amministrazione, inoltre, sta creando proteste e disagi
a iosa ai cittadini provenienti dalle frazioni, costretti a scendere in via
Dante e a rimanervi per tanto tempo in attesa di un mezzo che li trasporti
almeno fino a Piazzale Matteotti. Oltre al tracollo degli affari per i negozi di Piazzale Matteotti (in settimana un gruppo di titolari dei negozi
ha ottenuto l'incontro con l'assessore
ai Trasporti) con le ovvie conseguenze
in termini economici e posti di lavoro,
c'è adesso da far fronte ad una protesta
montante dei cittadini che sono costretti
ad addossarsi un costo esorbitante del
biglietto (da dove provengono a via
Dante, e da via Dante il ticket per il
centro città) e ad un disservizio di non
poco conto, in quanto, quelli che chiamiamo bus navetta non garantiscono
un trasporto funzionale ed efficiente:
ritardi, lunghe soste, mancanza d'informazione sugli orari, ecc.
La domanda, a questo punto, sorge
spontanea: quando l'amministrazione ha
preso questo provvedimento, ha minimamente immaginato le conseguenze?
Ha pensato ad un piano alternativo? Ora sindaco, assessori preposti e
magari anche la Polizia municipale sono chiamati a far fronte comune
per evitare di porre in Piazzale Matteotti un grande cartello con scritto:
“Chiuso per chiusura attività”.
dal Teatro comunale di Firenze al Teatro San Carlo di Napoli, ed ha
lavorato accanto a grandi nomi della danza come Carla Fracci, Roberto
Bolle, Elisabetta Terabust e Alessandra Ferri. Nipote del noto cantante
Adriano Celentano, è l’insegnante della scuola di Amici più temuta, per
la sua severità, ma anche una tra le più giuste e coerenti. Kledi Kadiu,
di origine albanese, è entrato giovanissimo all’Accademia Nazionale di
Danza dove si è diplomato nel 1992 e nello stesso anno è entrato a far
parte del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Tirana. Nel 1993 si
trasferisce in Italia e la sua carriera conosce un’escalation di successi,
a teatro, in televisione, fino ad arrivare al
cinema. Numerosi i premi ricevuti come
attestato del suo straordinario talento
artistico, Nel 2012 il Presidente della
Repubblica albanese gli ha consegnato
il titolo artistico di “Grande Maestro". I
due artisti terranno lezioni alternandosi
nelle giornate di sabato 7 e di domenica
8 novembre presso la scuola guidata da
Anna Rita Riccioni, che di recente ha
avuto l’onore di essere insignita del titolo
di consigliera internazionale della Danza
dall’Unesco.
taccuino
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 24 e domenica 25 ottobre
COMUNALE 1
Via Marconi 5 - Tel. 0732 3308
DISTRIBUTORI
Domenica 25 ottobre
Self-service aperto in tutti i distributori
EDICOLE
Domenica 25 ottobre
Edicolè Corso della Repubblica
Edicolandia Via La Spina
Morelli Simone Via XIII Luglio
L'Edicolante Via Profili
Belardinelli Via Martiri della Libertà
News snc Stazione ferroviaria
Sinopoli Simona Via Corsi
Silvestrini Via Benedetto Croce
CROCE ROSSA
P.zza Altini
tel. 0732 21948 orario continuato
CROCE AZZURRA
Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444
GUARDIA MEDICA
Rivolgersi al tel. 0732 22860
GUARDIA MEDICA veterinaria
Rivolgersi al tel. 0732 7071
BIGLIETTERIA FERROVIARIA
dal lunedì al sabato
dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30
domenica dalle ore 13.30 alle 19.30
Tel. 0732.5345
Agenzia Viaggi del Gentile
Atrio stazione FS
dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30
sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso
tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063
www.viaggidelgentile.it
Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24
lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19
tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it
Agenzia Janus viaggi
Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)
Roberta Stazi
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6
>FABRIANO<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
Il più piccolo lupo di mare
di FERRUCCIO COCCO
R
icordate Umberto Caglini? Di lui restano senza dubbio ben impresse
nella memoria collettiva
le interpretazioni - allora attore
giovanissimo - nelle miniserie
televisive “Un milione di miliardi”
insieme a Johnny Dorelli (1988)
e soprattutto “Dagli Appennini
alle Ande” al fianco di Giuliano
Gemma (1990), che spopolarono
su Canale 5 in quegli anni. Ma, chi
ha buona memoria, ricorderà anche
che - prima dei successi televisivi quel bambino fabrianese balzò agli
onori delle cronache nazionali (e
non solo) per aver compiuto il giro
del mondo in barca a vela insieme
alla sua famiglia, con papà Pepe
al timone.
Era il 1982 quando i Caglini partirono da Civitanova Marche, facendo poi rotta verso ovest: Gibilterra, Caraibi, Panama, Galapagos,
Polinesia, Australia, Indonesia,
India, Mar Rosso, Suez, di nuovo
Mediterraneo…
Un viaggio incredibile, lungo
quasi sei anni, durante i quali il
piccolo Umberto visse sui dodici
metri della barca o a contatto con
le popolazioni e i luoghi dove attraccavano per qualche settimana o
qualche mese. Un’esperienza probabilmente unica, per un bambino.
Tanto che, a distanza di così tanto
tempo, Umberto - oggi 39enne - ha
deciso di raccontarla in un libro
che uscirà a primavera 2016 per
i tipi di Nutrimenti, casa editrice
romana specializzata in narrativa,
saggistica, mare e vela.
Umberto, che cosa ti ha spinto a
riavvolgere il nastro dei ricordi
per raccontare quella straordinaria esperienza?
“Per rispondere, devo fare una
premessa. Quando siamo partiti
era il 1982, avevo 6 anni e dovevo
iniziare la scuola elementare, ma,
ovviamente, in barca non potevo
farlo. Così, ad occuparsi degli
insegnamenti fu mio padre Pepe,
che, devo dire, in determinate ore
al giorno, entrava davvero nel ruolo
del maestro e la barca si trasformava in una classe. Uno dei compiti
che mi impartiva era quello di scrivere, di tenere un mio personale
diario di bordo, in cui, giorno dopo
giorno, annotavo ciò che avveniva,
quello che vedevo e che provavo…
Non solo scrivevo, ma, essendo
piccolo, disegnavo anche ciò che
mi circondava: il mare, le baie, gli
animali… Poi questo lungo viaggio
terminò, era l’autunno del 1987, e
da allora questo mix di appunti e
disegni di un bambino che girava
il mondo è rimasto in un cassetto.
Da un po’ di tempo io e mio padre
dicevamo che sarebbe stato bello
Umberto Caglini nel 1986
sul tangone del Barbara
durante la navigazione
nell'Oceano Indiano
rimettere insieme i pezzi, per rivivere quei giorni e per raccontare
ad altri quell’avventura. Alla fine
ci siamo decisi”.
Com’è stato riaprire quel cassetto?
“Molto, molto emozionante. E’
incredibile notare come, nel linguaggio semplice di un bambino,
riuscivo a toccare argomenti
profondi come
la solitudine,
la violenza, la
morte… Devo
dire che scrivevo anche discretamente, di
sicuro perché
leggevo tantissimo, tutto ciò
che trovavo a
bordo, anche
Conrad, Manzoni, la Fallaci… Quel diario, messo insieme
ed ordinato, è interessante non solo
per un appassionato di mare, ma in
generale per chi ama l’avventura
e il viaggio. E contiene anche dei
concetti pedagogici secondo me
preziosi”.
Come hai deciso di strutturare
il telaio narrativo del racconto?
“La linea è quella del diario di bordo originale, al quale ogni tanto io
e mio padre abbiamo aggiunto dei
collanti, come una voce narrante
esterna, per unire i vari frammenti
o dove abbiamo ritenuto necessario
intervenire per qualche approfondimento. Inoltre, c’è una prefazione
di papà Pepe e mamma Laura e una
mia postfazione”.
Avete già deciso il titolo?
“Quasi sicuramente sarà
‘Una storia di mare’, al
quale verrà aggiunto un
sottotitolo (“Il libro di
bordo del più piccolo
lupo di mare del mondo”, ndr)”.
Ritorniamo al viaggio.
Che cosa spinse la tua
famiglia a partire?
“Il desiderio di vedere il
mondo da una prospetti-
Al ritorno
divenne attore
al fianco di Johnny
Dorelli e Giuliano
Gemma, adesso
lavora nel turismo
Il piccolo Umberto in
barca imparava a pescare;
a destra, una pagina del
diario che teneva a bordo
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va diversa. Conoscere il grande per
capire il piccolo”.
E per te, che cosa è stato?
“Una notevole esperienza di vita.
Siamo sbarcati in oltre cinquanta
Paesi nei cinque continenti, ho
conosciuto gente, usi e costumi
di tutto il mondo, nei periodi in
cui scendevamo a terra giocavo
con bambini
di altre razze, assorbivo
tantissimo: altre abitudini,
altre culture.
Ho cercato di
sfruttare tutto
ciò che la vita
di bordo poteva offrire per
divertirmi e
imparare cose
nuove, come
navigare, nuotare e pescare,
anche sott'acqua”.
E che cosa ti è rimasto?
“Alla lunga, ho imparato ad avere
una visione più ampia della vita.
Ma, nell’immediato, il mio rientro
a casa fu traumatico. Avevo vissuto
per quasi sei anni sui dodici metri
del nostro sailing yacht, il Barbara
Yankee, ed occasionalmente a terra
quando attraccavamo. Quello era il
mio habitat, il mio mondo, con le
sue regole. Non fu facile, una volta
a terra, cambiare tutto. Forse da
qui, come conseguenza, emerse il
mio carattere vivace”.
Del vostro viaggio, sia durante
che dopo, ne parlarono molto i
media…
“Ci furono articoli sui giornali e
sui settimanali nazionali, non era
una cosa da tutti i giorni fare il
giro del mondo in barca, con un
bambino. Ricordo che
Topolino periodicamente
mi dedicava uno spazio
(la rubrica era “Diario di
bordo”, in cui il piccolo
Umberto raccontava il
suo viaggio, ndr). E al
ritorno fummo invitati
in televisione, a Domenica In. La Rai realizzò
un servizio. Così fui
notato dagli addetti ai
lavori del cinema e
iniziò la mia carriera
di giovane attore, che
si tradusse in quattro
Umberto Caglini racconterà
in un libro il suo viaggio intorno
al mondo in barca. Aveva 6 anni
quando partì con papà Pepe e
mamma Laura: era il 1982,
tornarono nell'autunno 1987
dopo aver toccato oltre 50 Paesi.
"Fu un'esperienza straordinaria".
Uscirà in primavera a mo'
di diario di bordo e si intitolerà
"Una storia di mare".
film di successo (oltre ai due
citati in apertura, si tratta di
“Qualcuno in ascolto” del
1988 e “Musica per vecchi
animali” del 1989, ndr)”.
Umberto, ora sei spostato
e hai due bambini: hai
iniziato a raccontar loro
questa storia?
“Quando avranno l’età
giusta lo farò e leggero loro
il libro. Ora sono troppo
piccoli per comprendere
il tipo di esperienza che ho fatto,
non vorrei bruciarla”.
Rifaresti un viaggio del genere
con la tua famiglia?
“Partirei anche domani. Anche se, bisogna essere onesti,
non sarebbe più lo stesso
viaggio che abbiamo fatto
noi. Sono cambiati i tempi.
Non ci sono più neanche
le condizioni politiche per
sbarcare in certi Paesi come
ad esempio Sudan, Yemen,
Sri Lanka, Indonesia, Timor
Est… dove venimmo accolti
con entusiasmo, mentre adesso sono considerati luoghi
poco raccomandabili”.
Chi è Umberto Caglini,
oggi?
“Come abbiamo detto, marito e padre di due bimbi
piccoli. Dopo alcuni anni di
Giurisprudenza a Roma, da
oltre un decennio lavoro nel
settore turistico. Attualmente
vivo a Milano e sono responsabile
del prodotto e formatore di risorse
umane per un’azienda che fornisce
servizi per il turismo e animazione che si chiama ‘Sogni’. Inoltre
faccio saltuariamente il consulente
freelance nel campo delle risorse
umane. Ed organizzo alcuni eventi
dove protagonisti sono il
Umberto Caglini da bambino (sopra)
e oggi trentanovenne (sotto):
l'amore per il mare è rimasto lo stesso
surf, la vela e il kite”.
E Fabriano? Cosa ha rappresentato – e rappresenta – per te?
“Il luogo della mia adolescenza,
dove ho frequentato il Liceo
Classico e dove, in seguito, sono
sempre tornato volentieri tutte le
volte che ogni cinque o sei mesi
rientravo da incarichi turistici un
po’ ovunque nel mondo. A
Fabriano ho i miei amici più
cari. E dove ho vissuto la meravigliosa esperienza nelle corse
di motocross grazie al grande
Amedeo Ragni che, oltre ad
avermi dato la possibilità di correre in moto, è stato per me un
maestro di vita, spesso nei miei
interventi di formazione lo cito.
Torno sempre volentieri, come
la settimana scorsa a salutare gli
amici, e sarà per me un onore se
avrò l’occasione di presentare il
mio libro proprio a Fabriano”.
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L'Azione 24 OTTOBRE 2015
>FABRIANO<
7
Il Consiglio baby è attivo
L'obiettivo è incontrare Pif, Maria Elena Boschi e Brunello Cucinelli
di LORENZO PASTUGLIA
Qui e a destra, due immagini
del Consiglio giovani
con gli amministratori
P
rosegue frenetica l'attività
del Consiglio studenti di
Fabriano. La Giunta, il cui
mandato scadrà entro la
fine di dicembre dell'anno attuale,
è impegnata in numerose iniziative
che vedono protagonista la nostra
città. Agnese Mariangeli, ragazza
diciottenne del Liceo Scientifico
'Vito Volterra' di Fabriano, ci ha
rilasciato un'intervista dove racconta
l'esperienza che sta tuttora vivendo
come attuale sindaco del Consiglio
comunale dei ragazzi.
Come è nata questa tua volontà
di partecipare?
Tutto nacque quando venne a parlare al Liceo Scientifico l'ex sindaco
del consiglio giovani, Danilo Ciccolessi. L'incontro è stato fortemente
voluto dalla preside Adriana Verdini. Danilo ci ha spiegato cosa fosse
il Consiglio giovani. Dato inoltre
che anche quasi tutti gli assessori
fanno parte della mia scuola ho deciso di voler provare: l'idea che una
cerretese potesse essersi affermata
nella città di Fabriano mi stimolava
moltissimo. Abbiamo iniziato a fare
delle liste, successivamente ci sono
state le elezioni, ed ora eccoci qua.
Quanti siete in consiglio e dove
vengono svolte le riunioni?
Siamo 18 consiglieri, 5 assessori,
più io. Insieme a me c'è il presidente
del consiglio, scelto nella prima
assemblea fatta da noi, Filippo Alianello. Riguardo al luogo, le riunioni
07 fabriano.indd 2
con la Giunta (dove ci siamo solo io
e gli assessori) le facciamo nella sala
che sta al Comune nuovo, vicino
all'ufficio dell'assessore alle Politiche giovanili Giovanni Balducci. Le
riunioni vere e proprie col Consiglio
le facciamo invece nella sala consiliare. Il nostro referente è Antonio
Spinelli, che lavora all'anagrafe, e
riassume ciò che diciamo in assemblea per metterlo poi in un archivio
da consegnare al Consiglio senior.
Come giudichi l'esperienza che
stai svolgendo finora?
Assolutamente positiva, voglio
consigliare tutti i giovani di farla.
Ho conosciuto tante persone, ho
preso contatti con organizzazioni
di Fabriano come 'Fabricamenti',
la 'Commissione delle Pari Oppor-
tunità', 'Artemisia', che mi hanno
lasciato un bel ricordo. L'esperienza
sarebbe potuta essere ancor più
positiva se avessi avuto maggiore
appoggio dal Consiglio comunale,
dai consiglieri e anche dagli assessori più grandi che avrebbero
potuto darmi una spinta in più, ma
ciò non toglie il fatto che ho passato
momenti bellissimi.
Qualche proposta è stata approvata, o è tuttora in discussione?
A Fabriano abbiamo fatto delle campagne di sensibilizzazione contro lo
spreco alimentare nelle scuole medie; in seguito, alcune sulla raccolta
differenziata ed anche un progetto
con la 'Commissione delle Pari Opportunità' sul tema della violenza
sulle donne. Un'altra proposta che
stiamo organizzando in questi giorni
è un progetto che
cerca di limitare al
massimo l'abuso di
alcool da parte dei
giovani. In seguito, mi piacerebbe
organizzare vari
incontri con personalità di spicco
della società che
possano fare conferenze con i giovani in modo da poterli avvicinare
ai vari settori della società come
cinema, politica e imprenditoria.
Per fare qualche nome: Pif, Maria
Elena Boschi, Brunello Cucinelli.
Questo progetto è stato presentato
in Comune, ma è ancora in fase di
elaborazione.
Ce ne sono state alcune di rifiutate?
Sì, la proposta fatta al direttore di
Movieland, Gianluca Chiodi, a cui
abbiamo chiesto delle agevolazioni
per gli studenti in modo da avvicinare quest'ultimi ancora di più al
cinema. Il signor Chiodi ci ha però
risposto che delle promozioni erano
già state formulate nel caso che
un'eventuale assemblea studentesca
fosse stata fatta lì e che queste non
erano possibili per gli spettacoli
serali.
Le vostre proposte sono sempre
state considerate?
Le proposte sono sempre state
considerate, anche se spesso biso-
gna incalzare quelli del Consiglio
maggiore. Devo aggiungere però
che alcuni di loro, come ad esempio l'assessore Barbara Pallucca, ci
hanno contattato per varie iniziative.
Quando hanno aperto lo sportello
“Anti-violenza” abbiamo fatto un
Consiglio comunale congiunto dove
hanno preso parte anche un assessore di Ancona e alcuni di Artemisia.
Quando terminerà il mandato
ufficialmente? Una volta concluso avrai possibilità di tornare
sindaco?
Di regola il mio mandato scade ogni
due anni, quindi concluderò la mia
esperienza entro il 30 dicembre
2015. Dato però che prima ci sono
le elezioni per il nuovo consiglio
da fare, le mie attività termineranno
ufficiosamente un mesetto prima.
All'iniziativa possono candidarsi
solo i ragazzi che vanno dalle medie
fino al secondo superiore. Facendo
ora il quarto superiore, la mia candidatura non è più possibile.
21/10/15 11.07
8
>FABRIANO<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
Come uno scatto d'argento
Alla festa dei nonni un concorso di foto: vince Simone Sabbatini
di FRANCESCA AGOSTINELLI
S
abato 2 ottobre all’Oratorio
della Carità si è festeggiata
la Festa dei Nonni con una
grande manifestazione che
ha coinvolto più generazioni. La
Festa dei Nonni è una ricorrenza
civile che si festeggia il 2 ottobre,
è introdotta in Italia con la Legge
159 del 31 luglio 2005 ed è istituita
per celebrare l’importanza del ruolo
svolto dai nonni all’interno delle
famiglie e della società in generale.
E’ per questo che il Comune di Fabriano si impegna a festeggiare nel
modo migliore possibile la festa di
chi nella società della precarietà ha
sempre più un ruolo fondamentale.
Il Centro Sociale “Città Gentile”
e la Diocesi Fabriano-Matelica si
sono uniti in occasione di questa
meravigliosa festa per organizzare
un concorso fotografico, a carattere
nazionale, dal titolo “Scatto d’argento”. I partecipanti del concorso,
aperto a tutti gratuitamente, hanno
presentato degli scatti riguardanti
emozioni, sentimenti legati ai
nonni. Il Comune di Fabriano ha
accolto partecipanti da tutta Italia:
amanti e non della fotografia si sono
dunque messi in gioco per l’occasione di una festa speciale. I vincitori sono stati decretati da una giuria
popolare che, votando attraverso il
sito del Comune www.piazzalta.it e
la pagina Facebook hanno fatto sì
che le tre foto più belle siano state
premiate nello scenario dell’Oratorio della Carità, gioiello della
città di Fabriano. L’assessore alla
Partecipazione ed al Commercio
Mario Paglialunga, organizzatore
della manifestazione, l’assessore
alla Cultura Barbara Pallucca e
l’assessore alle Attività Produttive
Leonardo Meloni hanno premiato i
primi tre classificati. Al terzo posto
“Un club attivo, ben articolato, un vero e proprio luogo d'incontro e amicizia costituito da un gruppo di professionisti
provenienti da settori diversi che rappresentano un esempio
armonioso dei nostri principi ispirativi”. E’ il commento del
Governatore del Distretto Rotary 2090 per l’anno sociale 2015
– 2016, Sergio Basti, che ha raggiunto Fabriano per salutare
le massime autorità cittadine e far visita al club del Rotary
presieduto da Angelo Francesco Stango. Basti, che dal primo
luglio è il Governatore del Distretto Rotary 2090 il quale
comprende le regioni Marche, Abruzzo, Molise e Umbria, ha
incontrato, in tarda mattinata, in municipio il sindaco Giancarlo Sagramola, mentre nel primo pomeriggio ha incontrato
il Vescovo di Fabriano Matelica, Mons. Giancarlo Vecerrica.
Il nuovo governatore, cinque riconoscimenti Paul Harris, con
un’infinita quantità d’incarichi di prestigio in seno al Club, è
stato già dirigente generale del Ministero dell’interno dipartimento vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa
civile, è molto conosciuto soprattutto per aver guidato le operazioni di soccorso durante il terremoto de L’Aquila del 2009.
Basti, che ora gestisce con il figlio uno studio d’ingegneria
a L’Aquila, è da tempo al lavoro incoraggiando, secondo il
motto del presidente internazionale del Rotary K.R. Ravindran
“Siate dono nel mondo”, tutti i rotariani a donare tempo, talenti
e competenza per migliorare la vita delle comunità. Tanti sono
gli obiettivi che il nuovo Governatore si è prefissato di rag-
Raffaele Cimarra, al secondo
posto troviamo
lo scatto di Camilla Montesi e
infine al primo
posto la foto di
Simone Sabbatini.
I tre vincitori
hanno ricevuto buoni
acquisto e
doni gentilmente offerti dall’Associazione Commercianti del Centro
Storico di Fabriano. “I nonni sono
gli angeli custodi delle famiglie.
Questa festa è legata sia alla sfera
religiosa che a quella laica; è doveroso valorizzare i nonni, figure
così importanti, sempre più centrali
in ogni famiglia. I nonni sono il
contatto tra passato e futuro”. Queste sono le parole di don Umberto
Rotili, conduttore d’eccezione alla
serata di festa. In un Oratorio della
Carità gremito di nonni, bambini,
genitori, si sono esibite prima le
voci del Coro “Città Gentile”.
Questo coro, composto da nonni,
ha sfoggiato repertori della musica
italiana, le fantastiche voci hanno
personalizzato le canzoni che hanno
fatto la storia della musica. Dopo di
loro, il turno delle voci del Coro “Le
Verdi Note”; ragazzi e bambini da
un grande talento musicale hanno
cantato repertori italiani e non, per
poi unirsi in un momento musicale
emozionante con il Coro “Città
Gentile”. Un incontro musicale di
immenso valore che ha unito due
generazioni, passato e futuro, o
meglio, ha legato un passato che
Il Rotary punta
sui giovani
giungere in quest’anno rotariano appena iniziato, prioritario
il Rotary del fare, dell’azione, della vicinanza al territorio,
alle nuove generazioni cui rivolge
una particolare attenzione con i
progetti che puntano ad aiutare
i giovani verso l’occupazione.
Analoga considerazione le ha
rivolte alle iniziative umanitarie
verso i paesi più deboli secondo
i principi posti dal fondatore
Paul Harris e ispirati alla pace,
fratellanza, tolleranza e attenzione ai bisogni delle comunità
in difficoltà. Tra i tanti progetti
distrettuali elencati c’è il Rotary
Master & Job, intervento a favore
ha ancora molto da dare ad un futuro che necessita di aiuto, valori
e certezze.
“I nonni sono i cardini di ogni
famiglia. Un augurio che posso
fare è quello di vedere questa festa
sempre autentica e genuina, non subordinata ai fini commerciali, come
è accaduto a tante altre feste”: dice
l’assessore Paglialunga. Presente
anche il Vescovo Giancarlo Vecerrica che ha ricordato l’importanza
e il valore dei nonni, ribadendo il
concetto di vedere queste figure
come veri angeli custodi non solo
della famiglia, ma della società. L’iniziativa, realizzata anche grazie al
contributo della Fondazione Cassa
di Risparmio e Cupramontana, visto
anche il grande successo, si ripeterà
sicuramente il prossimo anno, con
una terza edizione sempre più ricca
di emozioni.
di giovani laureati residenti nel territorio del Distretto 2090,
quindi anche nelle Marche e si articola in due fasi: un master
residenziale di un mese e poi uno stage in aziende di produzione di beni o servizi di tre o sei mesi. Fin qui il discorso
di Basti, preceduto da quello del presidente della Ruota della
Vita fabrianese, Angelo Stango che ha ribadito l’importanza
della formazione all’interno del Club per portare cambiamenti positivi nella comunità in cui si vive e nel resto del
mondo, tra questi lo scambio giovani: Fabriano ospita Ivana
Delariva del Messico e Salomè Foheshaman dell’Alaska. E
ancora, annunciata l’azione di sensibilizzazione nelle scuole
sul tema dell’alcolismo e droghe
e la riproposta della consegna di
borse studio ad alunni meritevoli
del quinto anno superiore, iscritti
all’Università, con attenzione
particolare rivolta ai più bisognosi.
Infine, l’iniziativa Orientamento
Giovani, che punta ad avvicinare
il più possibile i ragazzi al mondo
del lavoro e far maturare in loro
l’idea di quale professione vorranno fare in relazione alle offerte
del momento.
Daniele Gattucci
Il Governatore anche al Club Altavallesina: "Siate dono nel mondo"
Il nuovo Governatore distrettuale Sergio Basti ha fatto visita,
la scorsa settimana, anche al Rotary Club Altavallesina Grottefrasassi. Nell’incontro avuto presso la sede del Comune di
Serra San Quirico con tutti i sindaci del
territorio, Medardoni di Genga, Pesciarelli di Sassoferrato, Borri di Serra San
Quirico, Bomprezzi di Arcevia, con la
presenza di molto soci del Club guidati
dal Presidente Giancarlo Evangelisti, il
Governatore ha testimoniato la grande
attenzione del Rotary ai progetti riguardanti le esigenze sociali e culturali del
territorio.
“Siate dono nel mondo” è il motto del
08 fabriano.indd 2
2015/2016 del Presidente Internazionale del Rotary K. R. Rovindran, fatto proprio dal nuovo Governatore, che ha invitato
tutti i soci, nel corso dell’incontro presso l’Hotel Le Grotte di
Pontebovesecco, dove ha sede il Club,
a donare tempo, competenze, talenti,
per migliorare la vita della comunità. Il
Rotary deve essere vicino al territorio,
in particolare alle nuove generazioni,
con progetti che aiutino i giovani verso
l’occupazione, ad effettuare scelte più
mirate e consapevoli, ad utilizzare in
modo più appropriato le nuove tecnologie, a sensibilizzarli riguardo ai tanti
pericoli che possono incontrare nella
società attuale, attraverso la formazione, la comunicazione,
il coinvolgimento delle istituzioni. Le grandi competenze
professionali presenti nei soci del Club e del Rotary più in
generale vengono messe a disposizione per raggiungere tali
obiettivi, anche attraverso le esperienze realizzate da altri
Club e trasferite nella grande rete del Rotary International.
Il Rotary International è fortemente impegnato a supportare
iniziative umanitarie verso i paesi più deboli secondo i principi del fondatore Paul Harris, ispirati alla pace, fratellanza,
tolleranza ed attenzione ai bisogni delle comunità in difficoltà.
E’ su questi obiettivi che sarà realizzata l’azione 2015/2016
dal presidente del Club Giancarlo Evangelisti e di tutta la
sua squadra.
Piero Agostini
21/10/15 11.08
9
>FABRIANO<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
"La Casa di Ester"
e gli ospiti in visita
Un momento
dell'inaugurazione
di PAOLA ROTOLO
D
omenica 11 ottobre la Pinacoteca
Molajoli ha accolto l’inaugurazione
della mostra “La Casa di
Ester”, nata grazie alla donazione della collezione di
opere d’arte appartenute ad
Ester Merloni. Quasi trecento
ospiti tra personaggi noti
del mondo della politica e
dell’imprenditoria, sono venuti a Fabriano per prendere
parte al ricevimento privato
e per rendere omaggio alla
famiglia Merloni. Tra i presenti i due ex presidenti del
Consiglio Giuliano Amato
ed Enrico Letta, l’ex sottosegretario Gianni Letta, l’ex
ministro di Grazia e Giustizia
e presidente della Corte Costituzionale Giovanni Maria
Flick, l’ex ministro alla Giu-
Dipinti,
sculture
e arazzi
stizia Paola Severino, l’ex segretario della Cgil Guglielmo
Epifani. In rappresentanza
del mondo dell’imprenditoria, nomi illustri come Diego
Della Valle, Luigi Abete,
Andrea Guerra (attualmente
consigliere del premier Matteo Renzi), Adolfo Guzzini,
Gennaro Pieralisi, Enrico
Loccioni e Francesco Casoli.
Altri nomi quelli dell’ex presidente della Figc Giancarlo
Abete, del gioielliere Paolo
Bulgari, dell’ex direttore
generale della Rai Luigi Gubitosi, dei giornalisti Lilli
Gruber e Massimo Franco,
dell’artista Gregorio Botta, al
quale si deve l’allestimento
della mostra assieme all’architetto Vittorio Salmoni,
e della stilista Donatella
Girombelli. Chiamata “La
Casa di Ester” non casualmente, ma perché sistemata
"Idea", bronzo
e vetro colorato
di Edgardo
Mannucci
a riprodurre la disposizione
delle opere così come erano
collocate nell’abitazione della proprietaria, dall’ingresso,
al salotto, fino allo studio.
Suggestivi dipinti, sculture
e arazzi: opere per un valore
complessivo che supera i tre
milioni di euro. Un ultimo
gesto a testimonianza dell’amore di Ester Merloni per la
sua città, alla quale ha voluto
lasciare la propria collezione
con pezzi rari di De Chirico,
Savinio, De Pisis, Turcato,
Dorazio, Capogrossi, Burri,
Fontana, Manzù, Mannucci,
Afro, Arnaldo Pomodoro,
Castellani, Piero Manzoni,
Nunzio. Scomparsa lo scorso
marzo all’età di 93 anni nella
sua casa di Fabriano, Ester
Merloni, sorella maggiore
di Francesco, Antonio e Vittorio, è stata prima di tutto
una donna di carattere, né
imprenditrice, né esponente
politico, ma punto cardine
Lo spazio da abitare tra volti, gesti e simboli
“Forse non dovrei parlare di eleganza parlando di pittura. Dirò allora
decoratività. La pittura deve essere
decorativa, deve cioè rispondere a
dei canoni di composizione e di
proporzione. Ogni quadro diventa
un pezzo di tutta una grande costruzione, di un immenso quadro”.
Questa citazione di Alberto Burri
sarebbe sufficiente per entrare
nel clima garbato della “Casa di
Ester”, la collezione d’arte donata
al Comune di Fabriano e allestita
presso la Pinacoteca Molajoli. Un
vero e proprio gioiello come pochi
in Italia, per il grande e irripetibile
Novecento. Un patrimonio che
consente, nelle due sale adiacenti
del pian terreno, di usufruire di
un valore aggiunto notevolissimo
per la cultura locale. Si potrebbero
attuare scambi, prestiti con i maggiori musei del mondo e far vivere
dinamicamente questo spazio ben
allestito dall’architetto Vittorio Salmoni con il contributo di Raffaela
Coppari, Viviana Bizzarri e con
l’intervento di Gregorio Botta. L’i-
deazione della mostra permanente
è stata di Francesca Merloni che ha
composto anche un testo poetico riprodotto in un pannello. La visione
d’insieme vale un “contenitore” di
quelli che siamo abituati a vedere
a Roma o a Milano. Ma il salto di
qualità, non c’è dubbio, è dato dalla
conoscenza e dalla competenza di
Ester Merloni: “la stoffa buona la si
riconosce al primo tatto”, diceva il
poeta Giorgio Caproni. Questa casa
reale e visionaria contiene dei pezzi
rarissimi (peccato che non sia presente Giuseppe Uncini, il più grande e noto fabrianese del Novecento
che va recuperato e destinato ad un
ruolo di rilievo con i suoi ferri e
cementi). “Bianco” di Burri è un capolavoro assoluto. Opera del 1952,
è stata esposta a Chicago ed inclusa
in numerosi cataloghi d’arte. Quel
bianco sporco è alimentato dalla
tela, dalla plastica, dall’olio. Qui
c’è la straordinaria forza propulsiva
di Burri, quella “combustione” che
gli ha permesso di dare il maggior
contributo italiano al panorama
artistico internazionale degli
ultimi cinquant’anni. Burri
utilizza spesso il materiale
logoro, rammentato e cucito.
Senza rappresentare volti e
gesti, incarna un espressionismo decadente, una logica
da modellare tra i cosiddetti
“gobbi”. Sono elementi primordiali, scadenti, mimesi
di un respiro terrestre e
cosmico. Muovendosi nella
casa colpisce una tempera
su carta di Giuseppe Capogrossi, “Superficie 672”
del 1951. Siamo dinanzi ad
artista plastico, pacificato e
minuzioso, che ha lasciato
nel segno la sua firma, la
sua strutturazione spaziale,
metrica e grafica. Gli occhi,
Alberto Burri,
"Bianco", olio su tela (1952)
09 fabriano.indd 2
nella “Casa di Ester”, si posano sul
grande Filippo De Pisis: “Fiori”
(olio su tela, 1932) è un altro diamante. Primo piano e piano sequenza, come in un’immagine filmica,
alternano la capacità di far respirare
la natura e gli oggetti. De Pisis era
un collezionista di fiori, un botanico sopraffino che ha trasmesso la
visione campestre, poetica e malinconica nei suoi fermo-immagine
dove il fiore si arrende, sfiorisce.
Sul quadro di Giorgio De Chirico
bisogna fermarsi almeno dieci
minuti. “I cavalli e ruderi in riva
al mare” (1930, tempera su carta)
sono il massimo della produzione
del pittore metafisico, surrealista,
dove la provocazione sta nella convivenza armoniosa tra la potenza
fisica, stilizzata degli animali, e
l’oggetto in disuso, inutile. Il mare
e il cielo sono un dettaglio sullo
sfondo, uno scenario ristretto. I cavalli troneggiano spettrali, sospesi
tra realtà e finzione. La cornice di
questo quadro varrebbe già una
visita. Un nero carbone decorato da
ghirigori dorati, da una fluorescenza
vibratile, perché anche ciò che è
marginale sia un nucleo, una centralità. La delicatezza di Giacomo
Balla (“Ritratto di giovane donna”,
1932, matita su carta) esprime un
sentimento affabile, perché probabilmente la ragazza immortalata è
la figlia Erica. Gli occhi e la bocca
assumono una posa innocente,
mentre il resto sfuma, tra linee e
curve, in una nebbia acquosa, sognante. Questo volto, che proviene
da un passato remoto e si staglia
nell’orizzonte del presente (“divisionismo e carica umana”, come
è stato detto su Balla), posizionato
all’entrata della casa, lascia in silenzio, accompagnati dalla musica
immaginaria del violino che l’artista torinese amava molto. Anche in
questo caso attenzione alla cornice,
modellata come fosse creta nella
sua molle ondulazione. Non si può
non finire, pur tralasciando molte
altre gemme, con l’imponenza e
la sensualità di Giacomo Manzù:
“Bambina in poltrona” è un quid
unicum. La scultura in bronzo del
1984 fu esposta a Londra nel 1989.
La circolarità del tutto assume proporzioni ellittiche. Questa
opera è un movimento (non
a caso Manzù era attratto
dai passi degli umani), una
registrazione ieratica, semplice e complessa allo stesso
tempo: la mano che si posa
sulla gamba, come per sollevarla, indica un tentativo di
elevarsi. Il fulcro del gesto è
la meditazione, il pensiero,
non l’atletismo. L’istinto è
dunque michelangiolesco,
come per ogni modella. La
collezione va visitata almeno
due volte per capire che “La
casa di Ester” è sinonimo di
un sistema di relazioni che si
concatenano tra loro, identificativo di un determinato
periodo, per lo più a cavallo
tra le due guerre del “secolo
breve”. Le stanze sono incastonate, idealmente, tra i disastrosi
fallimenti del nazionalismo e del
capitalismo italiano, tra lo scetticismo e il disincanto sul progresso
del Paese. I geni dell’arte ci aiutano,
nella loro retrospettiva, a comprendere perché le cose siano andate in
un certo modo e perché i fatti si
colleghino tra loro. Sul piano della
sperimentazione il simbolo del lin-
all’interno di una tra le più
note famiglie italiane: “Non
c’è separazione finché c’è
ricordo”: hanno risuonato
commosse le parole di Francesca Merloni per la zia,
della quale un degno ritratto
è stato fatto anche dalla senatrice Maria Paola Merloni.
Un momento di festa per la
città, partecipato e condiviso,
coronato dalle parole del
sindaco Giancarlo Sagramola, a cui è stato affidato
il taglio del nastro. Di forte
approvazione è stato il commento degli uffici stampa più
rinomati a livello nazionale,
poiché tutti gli esperti d’arte
hanno sottolineato che l’inserimento di una mostra di arte
contemporanea rappresenta
una nota innovativa. Il Comune di Fabriano esporrà la
collezione di Ester Merloni
in modo permanente: diamo
quindi il benvenuto a questa
rivoluzionaria sezione.
Un gioiello
sul Novecento
come pochi
in Italia
guaggio e della forma è appannaggio di chi interpreta, diversamente
dai politici, mediante la creatività.
Grazie, “zia Ester”, signora dal tratto elegante e dal gusto sopraffino.
Da oggi Fabriano ha compiuto un
salto di qualità: sta alla città farne
tesoro. Abitiamo questa casa nella
sua domestica accoglienza.
Alessandro Moscè
21/10/15 11.15
10
>FABRIANO<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
E' l'angelo dell'umorismo
Il nuovo libro di Ciavola su del Vaglio a Fabriano e a Roma
L
a fama di umorista non è sempre di questo mondo,
anzi, è spesso rara cosa. L’umorismo non è considerato “arte” a tutti gli effetti come la letteratura tout
court, o la pittura. L’umorista è a volte scomodo,
analizza la società, racconta le sue magagne e le denuncia
usando un linguaggio più o meno immediato. L’umorista
fa parte a volte di una nicchia nella nicchia… un umorista
cattolico ad esempio.
Ecco perché Renato Ciavola ha scritto un saggio-biografia
su Paolo del Vaglio, “Nacqui senza saperlo. Incontro con
Paolo del Vaglio, angelo dell’umorismo” (ed. Il Pennino,
Torino, 2015), professore napoletano classe 1925, scomparso
un anno fa (5 settembre 2014), umorista grafico delicato ma
a volte scomodo per le sue battute pungenti e profonde, dal
linguaggio semplice ma immediato. Noto nell’ambiente della
stampa cattolica, pubblicava sui giornali di questo settore:
Avvenire, Famiglia Cristiana, Jesus, Nigrizia, Il Bollettino
Salesiano, Il Messaggero di S. Antonio, tanti altri, e anche su
giornali sportivi. Del Vaglio era famoso per il suo personaggio più importante, l’angioletto “Pigy” con il quale ha vinto
premi internazionali importanti come il ”Dattero d’Oro” e il
“Thomas Moore”, premio quest’ultimo quale miglior autore
cattolico. L’Autore era una persona molto discreta, come i
veri umoristi. Ha fatto questo mestiere insieme a quello di
insegnante di Lettere nella Scuola superiore per circa 70 anni,
attraversando e interpretando con le sue vignette tanti periodi
storico-sociali della società italiana. Così, Renato Ciavola,
scrittore/giornalista e cartoonist, che conosceva del Vaglio da
BREVI DA FABRIANO
~ MUORE CONTRO UN CAMION
Genga, S. S. 76; 15 ottobre ore 10,45. Nel rettilineo tra due gallerie e
all’altezza di Camponocecchio, Orfeo Scortichini 65enne finisce con la
500 L che guidava, nella corsia di un camion, innescando uno scontro
frontale. I VdF lo estraggono dal veicolo accartocciato, ma non c’era
nulla da fare e muore. Era un operaio della Merloni e andava verso
Ancona. Oltre alla paura, non risultano invece lesioni per il 43enne
abruzzese conducente del camion. La strada è rimasta chiusa per
quattro ore. Intervenuti il personale medico del 118 e la Polstrada.
~ APPROPRIAZIONE INDEBITA
Fabriano, giorni fa. Due soci di un’impesa di pulizie vengono denunciati
dalla Polizia per appropriazione indebita. Assente una terza socia per
malattia avevano asportato materiali e prodotti usati per la pulizia
di abitazioni, uffici, aziende per un totale di 300 euro. I due, una di
Ancona, l’altro di Fabriano, hanno più di 40 anni.
~ ALLONTANATOSI PER PREGARE
Fabriano 12 ottobre, sera. Una donna si rivolge ai Carabinieri perché
suo marito, andato al lavoro nel pomeriggio, non era rientrato. I militari,
tramite il telefonino e la localizzazione satellitare, rintracciano l’uomo
ore dopo a Santa Maria degli Angeli (PG) e dichiarava di essersi
recato lì per pregare.
~ CONTROLLI DI PERSONE E VEICOLI
Fabriano, 9-10-11 ottobre. La Polizia tramite posti di blocco esegue
controlli straordinari su strada. Fermate 100 auto e controllate 200
persone; elevate una ventina di sanzioni amministrative per infrazioni al
Codice della Strada, come il non allacciamento di cinture di sicurezza,
l'utilizzo di cellulare senza auricolare, i veicoli privi della revisione.
~ REFURTIVA D’ARMI BUTTATA VIA
Albacina, giorni fa. Addetti della Multiservizi trovano per strada un
armadietto contenente armi e chiamano la Polizia che rileva tre fucili
da caccia e 500 cartucce. I ladri avevano abbandonato l’armadietto
- visto che non conteneva i soldi e gli ori che si aspettavano - dopo
averlo rubato in un’abitazione di Castelplanio.
~ LAMPIONI: UNO SU AUTO, UNO PER TERRA
Via Broganelli, 15 ottobre, pomeriggio. Cade un lampione dell’illuminazione pubblica e finisce su una Mercedes in sosta dopo che - dieci
minuti prima e nella stessa via - era caduto sull’asfalto. Sembra che
i lampioni erano malridotti. Sono intervenuti gli operai comunali - per
liberare la strada e pulire - e la Polizia Municipale.
~ ALL’ESAME DUE “RISERVE”, NON I TITOLARI
Fabriano, Liceo Scientifico, 12 ottobre, pomeriggio. Un ghanese ed
un nigeriano si fanno sostituire da due amici loro connazionali per
superare l’esame di lingua italiana che, se superato, permetteva loro
di ottenere la cittadinanza italiana.
I quattro, età da 30 a 45 anni, e residenti a Fabriano, vengono denunciati
dalla Polizia per sostituzione di persona.
~ CAMPER BLOCCATI, SE PIOVE
Zona tra via Dante e via Gigli. L’area per la sosta di camper è attrezzata,
ma non asfaltata, cosicché quando piove la terra diventa fango, blocca
le roulottes che chiedono soccorso.
~ BRONTOLONE
Fabriano. Sembra che alcuni proprietari di terreni, ai quali è arrivata
la bolletta, abbiano pagato, mentre altri no perché, dicono, “la tassa
non è chiara”.
Diciamo grazie anticipatamente a chi ci darà chiarimenti.
10 fabriano.indd 2
tempo, accettò la proposta della propria associazione nazionale di promozione della lettura GSLG-Gruppo di Servizio
per la Letteratura Giovanile per scrivere un libro sulla attività
dell’umorista napoletano. Un libro sul suo modo di intendere
la satira, sul suo modo di trasmettere “la verità” delle cose.
Purtroppo del Vaglio scomparve un anno fa, ma d’accordo
con la moglie Bruna, il Gruppo di Servizio decise di porta-
Pizza, pasta
e... sorrisi
Nei locali del ristorante pizzeria del Circolo Ippico
venerdì 30 ottobre si terrà un’assemblea-cena dei
giornalisti del territorio fabrianese ed oltre.
Nell’occasione oltre a fare il punto sulle attività svolte
dal Circolo della Stampa “Marche Press” nel corso
dell’anno, verrà proposto, con il concorso dei presenti,
il programma di attività per il prossimo 2016.
Nella serata dal titolo “Pizza, Pasta e…Sorrisi” verrà
presentato anche il volume “Nacqui senza saperlo”,
ultima fatica del socio del Circolo Renato
Ciavola.
La serata è organizzata anche grazie alla
disponibilità della collega Laura Borgognoni
che, unitamente ai suoi familiari, ha rilevato
la gestione della struttura del Circolo Ippico.
Alle ore 19.45 ci sarà il ritrovo nella Club
House della struttura dove verrà appunto
presentato il libro di Renato Ciavola a cui
seguirà un aperitivo.
Successivamente ci si ritroverà nei locali del ristorante per la cena (costo
15 euro). Per conferma telefonare o
inviare sms o e.mail a Daniele Gattucci
329.4076653 [email protected],
Carlo Cammoranesi 329.4269329 [email protected], o direttamente
presso la sede de L'Azione.
re avanti il progetto.
Così oggi il libro è
pronto, pubblicato
da un editore che più
adatto non si poteva,
Il Pennino (Torino) di Dino Aloi,
cartoonist anche
lui ed esperto di
Storia della satira,
collega e amico
di del Vaglio. Un
cordata doppia,
quindi, Il Pennino-GSLG per la
diffusone della
persona e del
lavoro dell’Autore di
grandi qualità che era Paolo del Vaglio.
Ricca di vignette, l’opera parte dall’incontro a Napoli fra
Ciavola e il vignettista, con pagine dedicate alla sua gioventù,
ai suoi primi passi nel mondo dell’umorismo grafico, alle sue
pubblicazioni; per accedere poi alle chiare opinioni dell’umorista sul mondo della satira, sul “modo” di fare satira, condito
o no dalla fede. E per terminare con la sua autobiografia,
passata a Ciavola proprio dalle mani dell’Autore. L’agile e
coloratissimo volumetto sarà presentato in varie occasioni
sul suolo nazionale. Dopo l’incontro a Fabriano con il Circolo della Stampa, sarà la volta del Pontificio
Ateneo Salesiano in Roma, sabato
28 novembre, con la presenza di
Ciavola, di amici di del Vaglio,
giornalisti, esperti, con annessa
mostra degli originali dell’umorista,
molti dei quali ormai stabili nella
Biblioteca degli Autori del GSLG
inserita nella Biblioteca dell’Ateneo
Salesiano. A Fabriano il libro è in
vendita presso la cartolibreria Lotti, ma
in caso di mancanza si può chiedere a
Renato Ciavola [email protected];
altrimenti Il volume può essere ordinato
sia all’editore che direttamente al GSLG
presso la presidente Claudia Camicia, Via
del Colli Portuensi 12, 00151 Roma; o via
mail a [email protected].
Francesco,
Laudato sii:
estemporanea
a Valleremita
Domenica 4 ottobre in occasione della Festa di
San Francesco d’Assisi a Valleremita l’Associazione Appennino (Aula Verde) ha organizzano la
1° estemporanea di pittura “Francesco: laudato
sii…”. Dalle ore 8 del mattino anche con il tempo
incerto hanno preso il via gli 11 artisti provenienti
da diverse località e si sono disposti in diversi
punti del paese realizzando i loro lavori fino alle
ore 17, orario in cui dovevano consegnare le
opere per essere giudicate dalla giuria. Alle ore
18.30 c’è stata la premiazione presso la sala conferenze del Centro colma di persone per vedere
tutti dipinti ma soprattutto per ammirare quelle
vincitrici classificate ai primi tre posti. Il verdetto della giuria è stato: 1° classificato Vittorugo
Sassi, premio di 500 euro dello sponsor Airforce
di Urbano Urbani. 2° Patrizia Befera, premio di
300 euro dello sponsor Arma di Fabrizio Salari.
3° Giuseppe Paccamiccio, premio di 200 euro
dello sponsor Diasen di Diego Mingarelli. Durante la mattinata ventidue ciclisti di “Pedale
Stracco” di Fabriano, “Avis Sassoferrato” e “I
Cinghiali” di Serra San Quirico hanno ricevuto le
ampolle di olio dalle sedi dei Comuni di Fabriano,
Sassoferrato, Cerreto d’Esi, Genga e Serra San
Quirico e lo hanno portato all’Eremo di Valdisasso per l’accensione della lampada in onore
di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. Un
ringraziamento a tutti gli sponsor e collaboratori
della manifestazione.
21/10/15 11.17
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
>FABRIANO<
La Fanfara dell'Arma
per ricordare la guerra
D
di SIMONA ANNESE
omenica 18 ottobre è stata organizzata dal Comune di Fabriano in
collaborazione con l'Associazione
“Settembre Organistico Fabrianese” e grazie alla sponsorizzazione della
Fondazione Carifac e della Veneto Banca, una
giornata commemorativa per ricordare i cento
anni dall'inizio della prima Guerra Mondiale.
L'evento ha avuto due momenti importanti,
alle 16.30 all'Oratorio della Carità si è svolta
la conferenza tenuta da due importanti relatori, il prof. Galliano Crinella,
docente di Storia presso l'Università Carlo Bo di Urbino
e il prof. Gilberto Piccinini
della Deputazione Storia Patria delle Marche. Presenti in
sala il Generale di Brigata,
Comandante della Legione
Carabinieri Marche, Marco
Mochi, il Comandante della
stazione di Fabriano, Mirko Boccolini, rappresentanti
dell'Esercito, l'assessore alle
Politiche Sociali del Comune
di Fabriano dott. Giorgio Sait-
11 fabriano.indd 2
ta ed il Vescovo della Diocesi Giancarlo Vecerrica. L'argomento della conferenza è stato
esaminato sotto le sue varie sfaccettature: una
prettamente militare, l'altra politico-filosofica.
Il 2015 rappresenta un anno importante per
la Storia d'Italia: il centenario dell'entrata in
guerra dell'Italia nel primo conflitto mondiale,
ma anche i duecento anni dalla fondazione
dell'Arma dei Carabinieri, che tanto hanno
dato al Paese sia durante le guerre, in cui
hanno svolto ruoli di polizia militare, interlligence e operazioni dirette sul campo, ma
anche e soprattutto dagli anni Cinquanta in
poi, in cui sono sempre stati in prima linea
per la difesa e l'ordine pubblico, affrontando
quotidianamente attacchi sotto più fronti. Intenso è stato il momento in cui si è ricordato
il ragguardevole contributo dei Carabinieri
fabrianesi, morti per la patria tra il 1915 e
il 1918 ed insigniti di onorificenza militare,
cosa degna di encomiabile nota.
Il secondo momento è stato quello del Concerto della Fanfara “Allievi Legione Carabinieri di Roma” al Teatro Gentile. La presenza
di pubblico è stata notevole, presenti in teatro
anche le più alte cariche pubbliche fabrianesi, nonché la folta delegazione
dell'Arma dei Carabinieri.
Il concerto è stato diretto magistralmente dal maestro Danilo di
Silvestro, il programma eseguito
è stato accattivante: accanto a
brani classici come l'allegro finale del Guglielmo Tell, e le più
importanti arie pucciniane, sono
stati eseguiti brani moderni tratti
da West Side Story, composizioni blues e jazz. Non potevano
di certo mancare, infine, i pezzi
legati alla storia militare, come
Piemonte Reale, 'O Surdato
11
La riapertura
del Centro
per Famiglie
Domenica 25 ottobre alle ore 17.30 riapre il Centro per Famiglie di Fabriano in
piazzetta del Podestà, 8. Per l'occasione
è in programma una festa organizzata
con il contributo dell’Associazione "La
Valigia delle Meraviglie". Il Centro per
le famiglie è un servizio educativo, uno
spazio di socialità che accoglie famiglie
con figli minori. E’ uno spazio pensato
per giocare con i bambini, leggere storie, confrontarsi fra adulti e sperimentare nuovi giochi. Il Centro è aperto il
lunedì ed il mercoledì dalle ore 17.30
alle 19.30. L'ingresso è gratuito.
All'interno del Centro è attivo anche
il servizio "Sportello delle Famiglie".
'Nnamurato, La Leggenda del Piave e i due
Inni dell'Arma Virgo Fidelis e La Fedelissima,
suonati dai musicisti, non solo con il fiato,
ma anche con il cuore. L'esibizione ha visto
la partecipazione anche della Corale Santa
Cecilia di Fabriano, che ha “dato la voce” alla
musica della Virgo Fidelis, della Leggenda del
Piave, e dell'Inno d'Italia che ha concluso la
serata, con un'immagine suggestiva, un teatro
in piedi che canta all'unisono.
21/10/15 11.20
12
>FABRIANO<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
Per il principe degli scalchi
L'area verde di Collamato dedicata all'illustre cuoco Antonio Latini
di GIGLIOLA MARINELLI
U
n pomeriggio dedicato al figlio illustre di
Collamato, lo scalco
Antonio Latini, nato a
“Coll’Amato” il 26 maggio 1642.
L’amministrazione comunale di
Fabriano, su iniziativa dell’Associazione Castello di Collamato,
domenica 18 ottobre ha dedicato
l’area verde del paese al “Principe
degli scalchi” con una cerimonia
che ha visto presenti il sindaco di
Fabriano Giancarlo Sagramola,
gli assessori Balducci e Pallucca
ed i consiglieri comunali Guidarelli, Urbani e Leli. Alla presenza
dei discendenti di Antonio Latini
è stata anche apposta una targa,
realizzata da Metello Gregori, a
futura memoria e ricordo. A termine della cerimonia è seguito un
interessante convegno sulla figura
di Antonio Latini, moderato dallo
storico fabrianese Balilla Beltrame,
che ha visto come relatori il prof.
Aldo Crialesi ed il dottor Piero
Guidarelli. Dopo otto anni, afferma
Crialesi, siamo riusciti a realizzare
un grande sogno. Il Libro “Autobiografia di un grande cuoco: Antonio Latini” di Furio Luccichenti,
traccia le tappe della vita del grande
scalco. Questo libro, pubblicato nel
2014 dal Centro Studi don Riganelli grazie al prezioso contributo
della fondazione Carifac, prosegue
Crialesi, permette ai fabrianesi di
assolvere a un debito secolare nei
confronti della celebre figura del
nostro illustre concittadino. Parlare
di Antonio Latini definendolo solo
come un cuoco è riduttivo. Antonio
Latini era uno scalco, maestro
Le autorità presenti a Collamato
L'intitolazione dell'area ad Antonio Latini
delle cerimonie ed organizzatore
di convivi che predisponeva magistralmente con grande decoro e
sfarzo, in un Seicento barocco in
cui gli stessi apparati scenici dei
convivi testimoniavano la potenza
del signore illustrissimo che li
organizzava. Per questo Antonio
Latini è stato definito il più grande
scalco del’600 divenuto “Conte
Platino” nonostante le umili origini
e condizione sociale.
Rimasto orfano a soli cinque anni,
Latini conobbe la miseria più nera
e “senza famiglia e senza casa”,
“coperto di cenci”cercò invano
accoglienza dai suoi parenti finchè
non fu accolto dalla famiglia Razzanti che gli impartì un’educazione
di base. Ma siccome il Latini “non
era di cervello fermo” andò a cercar
fortuna a Roma accolto a servizio
dal Cardinale Antonio Barberini
dove fu messo a far pratica in
cucina per un anno circa. A causa
del trasferimento in Francia del
cardinale, entrò a servizio presso
la famiglia Colonna. La sua esperienza nell’allestimento di convivi
lo portò a frequentare le principali
corti fino ad approdare a Napoli,
a servizio del Ministro del Vicerè
di Napoli Don Stefano Carillo
Salcedo.
Questa città fu testimone dell’ascesa della fama di scalco del
Latini e proprio a Napoli compose
e stampò i due volumi “Scalco alla
moderna”suddivisi in “Ricette per
i giorni di grasso” e “Ricette per i
giorni di magro”. Sopraggiunse la
morte immaturamente a Napoli nel
1696, città in cui tuttora riposano
i suoi resti. L’intervento del prof.
Fitness week end: quinto successo
al centro commerciale “Il Gentile”
Dopo tre giornate ricche di
emozioni, si è chiuso domenica
18 ottobre il Fitness Week End
organizzato dal Centro Commerciale “Il Gentile” arrivato
quest’anno alla sua quinta edizione. La formula vincente è ancora quella di mettere in scena
di fronte al numeroso pubblico
le esibizioni e le dimostrazioni
di scuole di ballo, associazioni
sportive e realtà emergenti del
territorio fabrianese e dintorni.
Per le arti marziali protagoniste la scuola di Kung-Fu del
maestro Luigi Guidotti, il Dojo
Arashi del Maestro Antonio
Carafa, il Centro Studi Judo
Fabriano del Maestro Andrea
Mae ed il Taekwondo con ben
tre rappresentanze, tra cui Asd Taekwondo Club
Vallesina, l’Asd Taekwondo Fabriano guidata dal
Maestro Giovanni Berardi ed il Tiger Team del
Maestro Federico Alifano. Per il fitness esibizione
di Zumba della personal trainer Jessica Luzi ed
ottima performance delle campionesse di Twirling
dell’Asd Fantasy Twirling. Grande coinvolgimento
del pubblico con le esibizioni di danza classica,
hip-hop e contemporanea del Centro Effe Due della
maestra Fabrizia Martini e delle giovani promesse
della Società Ginnastica Fabriano per la ginnastica
artistica. Per la danza del ventre apprezzate le dimostrazioni della Scuola di danza orientale Malayka
Sharqi e della Scuola di danza del ventre di Daniela
Tagnani, mentre una carica trascinante è arrivata
12 fabriano.indd 2
dalle danze caraibiche con le
Scuole di Ballo Alma De Fuego e Boero Academy nonché
dalla scuola Kiss Me Dance
per un salto nel passato con le
danze anni ‘50. Ma la novità
che in questa edizione ha più
entusiasmato e coinvolto il
pubblico è stato il gruppo
dei Calisthenics Fabriano, ragazzi uniti dalla passione per
una nuova disciplina sportiva
che prevede l’utilizzo di una
sbarra tramite la quale vengono eseguiti esercizi di grande
difficoltà tecnica e di notevole
impatto scenico, di fronte al
pubblico caloroso e partecipe
che ha seguito assiduamente
tutti gli spettacoli condotti
dalla presentatrice Lara Gentilucci. Ad arricchire
la kermesse, ospite speciale Diego Michelangeletti
campione italiano di Braccio di Ferro e rappresentante della nazionale italiana nelle prossime
competizioni internazionali. La manifestazione ha
visto le riprese di Tv Centro Marche che manderà in
onda uno speciale sul canale 10 venerdì 23 ottobre
alle ore 20.10 e sabato 24 alle ore 13.10, in replica
un’ora dopo su TVCM2 canale 110, nell’ambito
della rubrica “Giromarcando”. Grande soddisfazione del direttore del Centro dott. Stefano Latini
e degli operatori commerciali della galleria che
ricordano il prossimo appuntamento di sabato 31
ottobre dedicato ai più piccoli con la tradizionale
festa di Halloween.
Crialesi ha tracciato un ritratto
della figura di Antonio Latini che
lo inserisce trai i più illustri personaggi della storia fabrianese. Dal
manoscritto “Autografia” si evince
la grande portata innovativa dello
scalco Latini. Nell’appendice al
libro possiamo trovare una rilevante sezione fotografica ed una
selezione di dieci ricette del Latini,
sapientemente raccolte da Balilla
Beltrame, ed altre nove rielaborate
e riproposte con successo anche
in ultime degustazioni cittadine, a
dimostrazione della portata innovativa del Principe degli scalchi.
L’intervento del dottor Piero Guidarelli ha sottolineato in particolare questo aspetto della figura di
Antonio Latini, il primo cuoco ad
utilizzare il pomodoro, considerato
all’epoca una pianta ornamentale,
come ingrediente in cucina. Risale
infatti al Latini la prima straordinaria ricetta della salsa di pomodoro.
La riflessione finale di Guidarelli
sottolinea l’importanza di ritrovare
nel territorio la vocazione turistica
attraverso la riscoperta delle nostre
tipicità. Si rende necessario istituire la De.C.O, Denominazione
Comunale di Origine, specie per
prodotti quali il Salame di Fabriano, l’Agnello Razza Fabrianese e
lo Spumante Metodo Scacchi. Un
possibile volano di sviluppo che
necessita di un cambio di mentalità
che auspichi un ritorno alle attività
di agricoltura e trasformazione
dei prodotti della nostra terra che
potrebbero far aumentare il numero
degli addetti in agricoltura, incrementando reti commerciali, anche
via internet.
A conclusione della giornata dedicata ad Antonio Latini una suggestiva ed interessante visita guidata
del Castello di Collamato a cura
dell’Associazione Fabriano dal
Basso e dell’Associazione Castello
di Collamato per un affascinante
viaggio tra cultura e curiosità.
Un reddito di dignità
con... Miseria Ladra
Il Comune di Fabriano si schiara al fianco dell’Associazione Libera, aderendo alla campagna “Miseria Ladra” in collaboraziona con il “Gruppo
Abele” per l’istituzione di un reddito minimo o di cittadinanza. Fabriano
ha aderito, prima nelle Marche, alla campagna lanciata dall’Associazione “Libera” sul “Reddito di dignità” con la quale oltre all’impegno nel
realizzare il progetto del “reddito minimo” ci sarà anche l’impegno nel
realizzare sul territorio azioni di promozione delle tematiche oggetto della
campagna, quali la legalità, la lotta alla criminalità e la promozione della
coesione sociale, coinvolgendo associazioni, comitati, sindacati, movimenti. “La scelta di Fabriano come luogo per presentare la campagna di
Libera ci riempie di orgoglio – ha sottolineato il sindaco Giancarlo Sagramola – significa molto per noi perchè con il semplice gesto di aderire
alla campagna abbiamo scelto di dimostrare attenzione ed impegno per il
territorio. Noi come amministrazione abbiamo fatto molto per combattere
il disagio sociale.
La campagna Miseria Ladra si trova all’interno di un percorso che stiamo
già facendo unitamente a tutto l’Ambito X. Ci siamo impegnati con i
voucher lavorativi per 300.000 euro e 5000 ore di lavoro, abbiamo fronteggiato la piaga degli sfratti con le associazioni e cercato di risolvere i
problemi più disparati. Dobbiamo rivedere in Italia il sistema del Welfare,
spezzettato e troppo complesso che non riesce a fronteggiare il disagio
assoluto”. La referente del presidio fabrianese di Libera, Federica Falzetti,
ha sottolineato le motivazioni della scelta di Fabriano come teatro della
presentazione della campagna “Miseria Ladra”, ricordando i primi passi
mossi sul teritorio cittadino: “L’obiettivo è quello di mettere in rete tutte
le associazioni con lo scopo di attuare alcune delle proposte presentate
da Libera nella campagna anche a livello locale.
Ci stiamo occupando al momento delle periferie, spostando il centro delle
città in zone per così dire dimenticate, lavorando su spazi comuni e verdi
restituendoli alla città”.
Delle zone di condivisione per permettere di sconfiggere isolamento
e per iniziare a lavorare in un’ottica non assistenzialistica. Una serie
di interventi, ha proseguito la referente cittadina di Libera, pensati per
coinvolgere le persone interessate senza aiuti dall’alto, favorendo la collaborazione tra le persone.
Saverio Spadavecchia
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L'Azione 24 OTTOBRE 2015
13
>SPAZIO LAVORO<
Un laboratorio
di imprenditori
Un percorso di formazione per le aziende
di DANIELE GATTUCCI
C
ontinua incessante l’impegno della Fondazione
Aristide Merloni per il
nostro territorio. Nasce
Missione Impresa, laboratorio
per sviluppare non tecniche di
impresa ma consapevolezza, competenze trasversali e promozione
dell’imprenditorialità. L’iniziativa,
che avrà come sede la Biblioteca
Multimediale, è partita sabato 17
ottobre con l’avvio delle attività
rivolte ad un gruppo di 25 imprenditori del territorio. E’ realizzata
appunto dalla Fondazione Aristide
Merloni, in collaborazione con
Confindustria Ancona che ha selezionato le imprese partecipanti
al laboratorio. Francesco Merloni,
presidente della Fondazione Merloni; Morgan Clementi, presidente
del Comitato territoriale di Confindustria Ancona; Riccardo Varvelli,
docente universitario e consulente,
hanno tenuto la conferenza stampa di presentazione del progetto.
Una scuola? Un laboratorio? Un
percorso di formazione innovativa? Probabilmente tutto questo,
finalizzato a promuovere la cultura
imprenditoriale per il rilancio delle
imprese presenti nella nostra area e
per l’avvio di imprese ad elevata valenza innovativa. Piuttosto che sulla
formazione nelle tecniche d’impresa, per la quale esiste già un’offerta,
il laboratorio viene pensato per far
emergere gli elementi traversali che
costituiscono l’essenza della funzione imprenditoriale. Consolidare
il sentimento che l’imprenditore ha
di sé per affrontare situazioni di tensione/stress e recuperare un profilo
di maggior controllo. Stimolare l’ar-
ricchimento del profilo imprenditoriale e delle responsabilità correlate
per avere maggiore sicurezza nelle
situazioni di responsabilità e decisione. Percorrere le frontiere delle
tecniche manageriali stimolando nei
partecipanti la disponibilità a suc-
cessivi approfondimenti in base alle
proprie esigenze. Generare la scintilla dell’iniziativa imprenditoriale
e la consapevolezza della distanza
esistente tra la teoria e la realtà del
governo di un’impresa. Lo scopo
è anche quello di creare senso di
appartenenza e spirito di comunità.
Per questo si favoriscono momenti
di scambio informale fra i parte-
Carifac, ritorno al nome d'origine
Veneto Banca guarda al futuro
con un occhio rivolto al passato.
L’amministratore delegato Cristiano Carrus, nei giorni scorsi, ha
annunciato una serie di operazioni
destinate a valorizzare l’istituto
bancario: la trasformazione in spa
per la quale si terrà il 5 dicembre
un'assemblea, la quotazione in borsa tra la fine di gennaio e febbraio
2016 ed un adeguato aumento di
capitale, entro aprile. Poi l’annuncio di un’ipotesi attesa soprattutto
nel fabrianese: il ritorno dei nomi
di nascita delle banche commerciali
acquistate dal gruppo. Cassa di
Risparmio di Fabriano e Cupramontana, infatti, è stata, da sempre
la banca d’eccellenza del territorio
e rispolverare il nome originale, al
momento ventilato come ‘possibile’ durante la conferenza stampa,
fa gioire e non poco i fabrianesi.
“La mission aziendale – ha detto
Carrus - riporta il focus della banca al territorio di appartenenza.
Vogliamo tornare ad essere una
banca tradizionale. Io chiederò ai
nostri soci attuali e futuri di essere
soci del territorio. La banca andrà
a distribuire le proprie ricchezze
nella propria terra più che all'esterno. Io ci tengo molto e ne faccio un
tratto distintivo insieme al Cda. Le
Marche, ad esempio, presentano
segnali importanti di innovazione
e ci punteremo”. L’ipotesi – molto
apprezzata nel fabrianese – di un
ritorno ai nomi di nascita delle singole banche acquistate da gruppo
ha raccolto, fin da subito, molti
consensi. I cittadini auspicano di
poter tornare allo storico marchio
‘Cassa di Risparmio di Fabriano e
Cupramontana’ soprattutto ora che
hanno assistito alla sostituzione
della storica ‘I’ sui palazzi Indesit
13 spazio lavoro.indd 2
con il colosso americano che ha
impresso sugli edifici il segno
concreto dello sbarco Whirlpool a
Fabriano con la conseguente fine
di un’epoca.
Alla presentazione del nuovo
piano industriale che si è svolta
a Montebelluna si è parlato di razionalizzare le filiali presenti sul
territorio nazionale. Trenta le filiali
che chiudono in Italia questo mese.
Altre cento entro il 2017 con una
politica di incentivazione ai prepensionamenti e di parziale blocco del
turn over. A Fabriano è soppressa
la filiale di via XIII Luglio con
i correntisti trasferiti nella sede
di Piazzale Matteotti e quella di
Piazza Garibaldi che si unisce allo
sportello di via Martiri della Libertà nel quartiere Borgo. Chiude
anche la filiale di Albacina dove
resterà solamente il bancomat con
i clienti dislocati a Cerreto d’Esi.
Discorso simile per la storica
sede di Pergola. Conti correnti
e impiegati saranno a regime,
dal 26 ottobre, presso la filiale
di Sassoferrato. Fabriano potrà
contare, con un potenziamento di
organico, su quattro sedi e otto
sportelli bancomat. Continueranno
a lavorare normalmente Genga,
Serra San Quirico e della Vallesina. Una razionalizzazione che non
prevede tagli di personale visto che
i dipendenti sono stati collocati in
altre strutture che, proprio in questi
giorni, stanno ultimando una serie
di lavori strutturali per ampliare
i propri spazi. Migliaia di clienti
sono informati tramite email della
chiusura delle sedi e riceveranno,
per posta, il nuovo codice iban.
Incremento dei ricavi, miglioramento strutturale del rischio di
credito, aumento dell’efficienza
della macchina operativa; azioni
straordinarie (disinvestimenti e
razionalizzazione della struttura del
Gruppo), adeguamento alla nuova
architettura di Vigilanza europea:
sono le linee guida del piano industriale di Veneto Banca.
Il ritorno all’utile è previsto già a
partire dal 2016, con un risultato
netto per il 2020 di 240 milioni
di euro. Rettifiche nette sui crediti
in calo a 138,5 milioni di euro nel
2018 e a 107,3 milioni di euro nel
2020 dai 716,9 milioni di euro di
fine 2014. A seguito dello spostamento del conto da una filiale
all’altra, la banca viene incontro
ai correntisti con una misura straordinaria.
Per un anno, infatti, i prelievi
effettuati da qualsiasi sportello
bancomat, di qualsiasi banca, in
tutta Italia, saranno gratuiti.
Marco Antonini
cipanti. Le attività in aula saranno
strutturate in una serie di quindici
blocchi di cinque incontri con un
intervallo di alcune settimane fra un
blocco e l’altro. Ogni ciclo si articola nell’arco di due mesi e si svolge
il sabato mattina. Negli incontri è
privilegiata la formazione attiva e il
coinvolgimento dei partecipanti. Gli
incontri sono coordinati dai coniugi
Riccardo Varvelli e Maria Ludovica, i numeri uno della formazione
in Italia. I primi cinque incontri si
svolgeranno nel periodo ottobredicembre 2015 e saranno strutturati
con seminari d’aula, visite aziendale
e testimonianze, test e feedback
degli incontri. Sulla base dell’esperienza dei primi cinque incontri e
dei feedback, saranno strutturati gli
incontri dei successivi due blocchi.
Quindi sarà ridotto l’intervento dei
formatori e sarà privilegiato il ruolo
attivo dei partecipanti. Questi ultimi
appartengono all’area montana delle
Marche, scelta in considerazione
della situazione di declino industriale e occupazionale. Il gruppo degli
imprenditori partecipanti è stato
selezionato da Confindustria sulla
base della motivazione al cambiamento e al confronto. Di rilievo la
figura di Riccardo Varvelli e Maria
Ludovica Lombardi. Nel 1994
hanno fondato il Gram, gruppo di
ricerca applicata al management. I
Varvelli hanno pubblicato più di cinquanta libri per sviluppare la cultura
manageriale e professionale e sono
diventati un punto di riferimento per
lo sviluppo di competenze imprenditoriali e manageriali.
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi
~ CORSO GRATUITO "ADDETTO ALLA CONTABILITÀ GENERALE E AL BILANCIO" - FABRIANO
Quota Group srl organizza il corso di formazione gratuito “Addetto alla contabilità
generale e al bilancio” rivolto a disoccupati/e con diploma di ragioneria o laurea
in materie economiche, oppure con esperienza in ambito amministrativo/contabile. Il corso inizierà dalla settimana del 26 ottobre e si terrà a Fabriano (AN).
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Una famiglia italiana residente in Svezia è alla ricerca di una baby sitter italiana.
La famiglia richiedente ha 3 bambini, ma la bambinaia dovrà occuparsi del più
piccolo di 7 anni. Si richiede un’esperienza lavorativa pregressa con i bambini
ed è considerato requisito fondamentale la conoscenza della lingua italiana a
livello madrelingua. È previsto un contratto di lavoro a tempo indeterminato con
orario di lavoro dalle 16:00 alle 19:00 il lunedì. È richiesta disponibilità fin da
subito. Sede di lavoro: Hagersten, Stoccolma. Per candidarsi inviare il proprio
curriculum vitae all’indirizzo mail: [email protected].
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte,
corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M.,
Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail:
[email protected] - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/
cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e
giovedì, 14:30/18:00.
Da Elica il "Talking about e-commerce"
Il 27 ottobre Elica apre le porte della sua sede per l’appuntamento Talking about e-commerce, una
giornata dedicata alla formazione e al confronto per scoprire le nuove opportunità della vendita online e
comprendere il ruolo strategico dei social media. Elica si conferma centro nevralgico dell’innovazione:
un punto di incontro di esperienze in cui aziende come Lago e Calzedonia e professionisti del digital
condividono gli ultimi trend, i casi di successo, offrendo consigli utili a cogliere le opportunità del commercio online. Durante la giornata, in una serie di incontri e momenti formativi, verranno condivise le
nozioni fondamentali per aprire e gestire un negozio di vendita online e lanciare nuovi prodotti. Ad aprire
la giornata, un momento dedicato ai dipendenti di Elica: due workshop paralleli che si terranno dalle 10
alle 16 pensati per approfondire i temi di e-commerce e social commerce. A fare il punto sugli aspetti
innovativi, la connessione con i social media, le opportunità e le difficoltà della vendita online due docenti
d’eccezione: Gioia Feliziani, esperta di marketing e comunicazione digitale e Samuele Camatari, titolare
della web agency Jusan Network. Nel pomeriggio, dalle 16.30 alle 19.30, la sede di Elica si trasformerà
nel palcoscenico in cui andrà in scena “Talk”, un evento aperto al pubblico con obbligo di prenotazione,
in cui il presidente Casoli e gli altri professionisti presenteranno i loro casi di successo, incluse le sfide
che hanno dovuto affrontare per trasformarsi in aziende digitali.
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>EVENTI<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
Un sarto molto speciale
Alzheimer:
gli esperti
Stagione teatrale al via con Solfrizzi in un "vaudeville" in aiuto
di FERRUCCIO COCCO
L
a stagione teatrale
2015/2016 si apre domenica 25 ottobre con
“Sarto per signora”, alle
ore 17. Gli ingredienti ci sono
tutti per un battesimo coi fiocchi:
l’autore, Georges Feydeau (18621921), esponente per antonomasia
del comico genere “vaudeville”;
il regista, Valerio Binasco, raffinato e di spessore; gli interpreti
principali, Emilio Solfrizzi e
Anita Bartolucci, due attori dalla
grande verve. “Sono onorato di
dirigere questo capolavoro della
leggerezza – ha dichiarato il regista
Valerio Binasco, autore anche della
traduzione e dell’adattamento – e
di poterlo fare con un ensemble di
attori come questa”. Tre atti che
filano via veloci, durante i quali i
protagonisti rivelano la loro doppia natura e i loro secondi fini…
tra scambi d’identità, sotterfugi,
equivoci, amori segreti… “Si tratta
di una commedia esilarante, che
già alla sola lettura fa ridere – aggiunge Binasco – perché stimola
irresistibilmente l’immaginazione
scenica. Niente è lasciato al caso,
ogni piccolo dettaglio è curato e
orientato alla comicità”. La commedia è ambientata a Parigi e narra
del dottor Molineaux (Solfrizzi),
fresco di matrimonio ma dai dubbi
comportamenti coniugali. Avendo
un animo libertino, tradisce la moglie con una avvenente signora e,
per poter incontrare la sua amante
senza destare alcun sospetto, si
finge sarto, creando così una serie
di simpatiche ed esilaranti gag che
coinvolgono tutti i protagonisti
della piece. “Ho trovato il testo
meraviglioso e liberatorio – dice
Emilio Solfrizzi – I personaggi
sono tutti dei bugiardi, si muovono
in un ambiente torbido, privi di
sensi di colpa. Ammiro la capacità
dell’autore di aver scritto una commedia divertente, malgrado tutti
agiscano in maniera riprovevole.
Il dottor Molineaux? Non potrei
mai essere lu nella vita, non ho
una memoria così forte da ricordare
ogni sua bugia… E poi ho la faccia
troppo leggibile, verrei scoperto
subito”. Info e biglietti: 0732 3644.
Lunedì 26 ottobre nuovo appuntamento
organizzato dal Caffè Alzheimer di Fabriano rivolto come sempre ai familiari
e agli assistenti dei malati.
Dalle 17 alle 19 nella sede dell' Asp
(struttura polifunzionale "Vittorio Emanuele") esperti del settore saranno a
completa disposizione per offrire consigli
e supporto nell’ambito dell’assistenza e
della cura quotidiana dei malati.
Un valido aiuto per tutti coloro che,
ogni giorno, si trovano ad affrontare
le difficoltà della malattia, ma anche
un momento di sollievo e di riflessione
condivisa.
Elisabetta Monti
Emilio
Solfrizzi
La critica intelligente di Giuseppe Prezzolini
Alla rassegna "Volta pagina" si parlerà di questo grande intellettuale del Novecento
L’iniziativa culturale “Volta pagina”
è nata con l’obiettivo di ricordare
scrittori italiani che sono stati una
voce alta nell’Italia silenziosa,
autorevoli penne che hanno dichiarato il loro pensiero anche contro
corrente al sistema politico non
sempre trasparente. Gli incontri si
svolgono nella meravigliosa cornice dell’Oratorio del Gonfalone
a cura di Paolo Gionchetti con la
partecipazione di relatori fabrianesi di alto spessore culturale. Nei
primi quattro appuntamenti hanno
aderito: Luciana Corvi, Renato
Ciavola, Fabrizio Romagnoli e
Paolo Paladini. Sabato 24 ottobre
alle ore 18 è stato invitato un noto
commentatore e critico culturale,
dalla penna arguta e osservatore attento delle problematiche del nostro
territorio, Gian Pietro Simonetti,
che parlerà di Giuseppe Prezzolini,
intellettuale, editore, giornalista e
scrittore ed è stato uno degli uomini
di cultura italiani più importanti nel
‘900 (Perugia 1882, Lugano 1982).
Attivamente partecipe del dibattito
culturale del primo Novecento, fondò nel 1908 la rivista letteraria “La
Voce”, dove Prezzolini si dimostrò
un critico intelligente, propagatore
instancabile di notizie ed idee in
ogni campo della cultura, che diresse fino al 1914. Partito volontario
Giuseppe
Prezzolini
nella guerra 1915-18, firma i suoi
articoli con lo pseudonimo Giuliano
il Sofista e sarà uno dei più accesi
sostenitori dell’interevento nella
Prima guerra mondiale. Nel 1929 si
trasferisce a New York, dove dirige
l’Istituto Italiano di Cultura. Nel
1940 diventa cittadino americano
e dà le dimissioni da direttore della
Casa Italiana, per insegnare alla
Columbia University. Nel libro
“Codice della vita italiana”, del
1921, Prezzolini denuncia il suo
disprezzo della politica attuale,
scrivendo: “L’Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano,
pagano e crepano. Chi fa la figura
di mandare avanti l’Italia sono i
furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono”. L’attività di
“Volta pagina” proseguirà con altri
incontri, anche a novembre, con la
partecipazione di autorevoli relatori
della cultura fabrianese.
Sandro Tiberi
Mostra micologica in città:
250 specie diverse di funghi
Sabato 24 e domenica 25 ottobre
a Fabriano, presso il chiostro di San
Venanzio, si terrà la ventinovesima
edizione della Mostra Micologica
Fabrianese (storicamente risulta tra
le prime rassegne del genere tenutesi in Italia) dove sarà possibile
ammirare le innumerevoli specie fungine delle
nostre montagne.
L’organizzazione
sarà curata dal
Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, il
quale, lo scorso
anno, è riuscito
ad esporre più di 250 specie diverse
di funghi, con un ampio successo di
visitatori e con la partecipazione ed
il coinvolgimento di alcune scuole
locali.
Anche quest’anno, nella mattina
di sabato 24, dopo il “taglio del
nastro” che avverrà alla presenza
delle autorità locali, gli studenti
fabrianesi saranno ospiti della
mostra. La mostra sarà ad ingresso
14 eventi.indd 2
libero e rimarrà aperta con orario
continuato dalle ore 9 alle ore 20
sia nella giornata di sabato che in
quella di domenica. Si ringrazia la
comunità parrocchiale di San Venanzio per la disponibilità degli spazi concessi e la Comunità Montana
Esino-Frasassi
per il rilascio di
alcuni speciali e
temporanei permessi “didattici”
per la raccolta
di funghi anche
velenosi.
Nella giornata di
domenica 25 ottobre alle ore 17,
presso il chiostro di San Venanzio,
si terrà un interessante incontro
sul tema: “L’ambiente dei funghi:
quelli boni ‘ndo li trovo?” con il
micologo David Monno e il dott.
Carlo Vitali. Anche quest’appuntamento sarà ad ingresso libero e tutti,
appassionati, curiosi o semplici
amanti della natura, sono invitati
a partecipare e portare esemplari
fungini.
Com'è bello
viaggiare
con Enrico Pucci
Presso il Museo “Arte, storia e territorio”
di Genga (ex Palazzo Fiumi Sermattei)
verrà inaugurata sabato 31 ottobre alle
ore 16 la seconda mostra di pittura
di Enrico Pucci, “Viaggiare è bello”,
artista che da sette anni vive nella Casa
Madonna della Rosa.
Le opere di Enrico potranno essere
ammirate fino a domenica 8 novembre
con questi orari: ore 10-13, ore 14-18).
Torna Linux Day
manifestazione
del software
libero e altro...
Sabato 24 ottobre (dalle ore 9 alle
19) torna, questa volta nella splendida
cornice della Biblioteca “Sassi” di Fabriano, il Linux Day, la manifestazione
italiana divulgativa di Gnu/Linux e del
Software Libero.
L’evento è realizzato in 100 città italiane
dove sono presenti gruppi locali (LUG,
FSUG, GLUG…) che si occupano della
promozione di questi argomenti non solo
come tecnicismi, ma anche come metodo per costruire un bene comune, per una
competizione basata sulle competenze
e non sui lock-in, per una innovazione
che possa essere a disposizione di tutti.
Quest’anno l’edizione di Fabriano è ricca
di sorprese che vanno dal Workshop
Mozilla per la partecipazione alla community tenuto dal Mozilliano Gabriele
Falasca, passando per la gara di robot
programmati e guidati dai ragazzi dell’Itis
A. Merloni, e giungono al gran finale con il
concerto dell’orchestra Concordia diretta
da Marco Agostinelli per l’esecuzione di
brani Creative Commons.
Ritorna la Fiera
delle Cipolle
in centro storico
Lunedì 26 ottobre torna la tradizionale
"Fiera delle Cipolle", una delle due grandi
fiere che, tradizionalmente, si tengono
annualmente a Fabriano.
Le bancarelle saranno posizionate in
Centro Storico ed occuperanno tutta la
direttrice che attraversa la parte monumentale da Piazza Miliani o della Posta
fino alla zona della chiesa di S. Nicolò
interessando quindi anche tutto il Corso
della Repubblica e piazza del Comune.
Gli ambulanti, inoltre, saranno posizionati
anche in via Miliani fino all'ex-Istituto
Sant'Antonio, nella piazza Giovanni Paolo
II antistante la Cattedrale San Venanzio,
nonchè su tutta piazza Garibaldi o del
Mercato.
La fiera si svolgerà dalle ore 8 alle ore 21.
21/10/15 11.21
15
>MATELICA<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
Un pezzo di Africa a teatro
Quattro volontari accettano la proposta dell'Halley
di MARCO COSTARELLI
A
maggio per un
mese l'azienda
Halley Informatica ha inviato una
mail a tutti i suoi dipendenti,
cercando volontari pronti
a partire per una ventina di
giorni alla rotta del Camerun. Per vedere i risultati
della missione di solidarietà
cristiana aiutata dalla stessa
azienda, oramai da oltre un
ventennio. In quattro si sono
fatti avanti e sono partiti nonostante le non poche paure
relative a malaria e altre
malattie tropicali, oltre lo
spauracchio dell'ebola.
In realtà quel viaggio per i
quattro volontari Monia Pecchia, Monia Bregallini, Santina Barboni ed il sottoscritto
si è rivelato una gran bella
esperienza. Faticosa, toccante
ma estremamente profonda.
L'occasione unica per vedere
senza nessun filtro ideologico
quale sia la situazione vera di
quel pezzo di Africa. Ecco
perché il titolo del racconto
fotografico è "Africa Vera".
Quale luogo migliore di un
teatro per rappresentare una
missione di un frate, Padre
Sergio Ianeselli che in 40
anni ha creato un ponte
fra due culture. Sì, perché
non tratta esclusivamente di
solidarietà l'opera di questo
seguace di Padre Monti,
fondatore dell'ordine dei
Concezionisti. Questa opera
missionaria va a scavare nella
cultura reale di quei popoli, di
quelle tante tribù, cercando di
aprire veri e propri ponti interculturali. L'ordine dei "figli
dell'Immacolata Concezione"
Scout, cronaca
di una grande
vacanza
Comincia con questo una serie di articoli un
po’ speciali. A firmarli sono giovani e giovanissimi…con lo zaino in spalla. In occasione della ripresa delle attività degli Scout
infatti, alcuni ragazzi hanno voluto scrivere
e ricordare le tappe salienti delle ultime
loro attività con il fazzoletto biancorosso
al collo. D’accordo con i responsabili dello
scoutismo matelicese, una realtà che resta
sempre di sorprendente vitalità, abbiamo
voluto proporli sul nostro giornale. Chissà
che qualche firma di oggi non diventi, oltre
che un esploratore provetto, una preziosa
penna di domani!
La mattina del 19 luglio, verso le 9 ci siamo
ritrovati a Piazzale Gerani noi lupetti, le coccinelle, gli esploratori e le guide, pronti per
partire verso il campeggio estivo. Quando
i capi si sono assicurati che eravamo tutti,
siamo andati alla chiesa di Santa Teresa
per la Messa, officiata da don Piero (Scibà/
Baloo). Una volta usciti dalla chiesa siamo
ritornati a Piazzale Gerani, dove c'erano gli
autobus pronti a partire. Dopo aver fatto un
grande cerchio con tutti gli Scout, ci siamo
divisi e noi lupetti e coccinelle siamo saliti
è relativamente
giovane, iniziato
alla fine del 1800
dallo stesso Luigi Maria Monti con lo scopo
di star vicini ai
più deboli, agli
ammalati e agli
orfani in Italia e
all'estero.
Nonostante i
problemi della
congregazione
a cui appartiene Padre Sergio,
sono noti a tutti
i recenti scandali
dell'ospedale Idi
di Roma, gestito
da fratelli della
stessa congregazione, "Le Mon
Perè", come lo chiamano
nella sua Africa, continua ad
sul pullman diretti verso Sassotetto. Il viaggio è stato piuttosto lungo e movimentato,
ma una volta arrivati eravamo tutti entusiasti! Appena giunti a destinazione abbiamo
lasciato i borsoni fuori e siamo andati a far
pranzo. Subito dopo abbiamo scelto le stanze
e, dopo aver preso le valigie, siamo entrati in
quelle che sarebbero state le nostre camere
per una settimana. Dopo aver sistemato tutta
la roba, appena sentito il fischio di richiamo,
siamo scesi in cortile. A quel punto abbiamo
fatto merenda e, con gran sorpresa, è arrivato
un gigantesco panino al cioccolato… Era il
compleanno di Gaia! Abbiamo festeggiato
tutti insieme e abbiamo giocato e… siamo
arrivati sull’Isola Che Non C’è! Qui abbiamo
incontrato Peter Pan e tramite un gioco abbiamo formato le squadre: “Macchia”, “Sudilà”,
“Giudilì”, “Zufolo”, “Ricciolo” e “Pennino”.
Appena abbiamo trovato il nostro bambino
sperduto, con l’aiuto di Trilli, siamo partiti alla
volta del Villaggio degli Indiani. Dovevamo
ricostruire le tende e decorarle per vedere qual
allargare la sua missione. Tra
mille difficoltà come è noto
era la migliore… e non solo; bisognava infatti
costruire il miglior totem, appena saputo gli
animali da inserirvi. Terminati i lavori abbiamo fatto cena e in serata avevamo il compito
di inventarci una danza indiana. Quindi,ornati
di piume e con la faccia pitturata abbiamo
ballato fino a tardi. Il secondo giorno si sono
annunciati i vincitori del giorno precedente:
i “Sudilà”! La mattina dopo, subito dopo la
ginnastica, abbiamo ordinato le stanze; c’era
l’ispezione! Poi nello stesso giorno siamo
partiti verso la Spiaggia della Miseria. Qui
una ragazza ci ha parlato dell’inquinamento
e insieme abbiamo giocato ed iniziato i turni
di pulizia. Il terzo giorno ci siamo divertiti a
fare una caccia al tesoro per trovare il tesoro
di Peter Pan: con l’aiuto di una lista e dei
fratelli di Peter, gli “Zufoli” sono riusciti a
vincere! Hanno trovato un cesto di uova…
Il quarto giorno abbiamo fatto l’escursione,
andando verso Pintura, ed inoltre abbiamo
festeggiato il compleanno di Ettore! Appena
raggiunta la meta, siamo partiti per la Laguna
delle Sirene. Utilizzando delle foto abbiamo
dovuto ricostruire i canti delle sirene. Una
volta ritornati al campo abbiamo ricomposto le
canzoni e le abbiamo cantate insieme. Ma alla
fine hanno vinto i “Giudilì”! Il quinto giorno
siamo giunti all’Albero delle Fate. Dovevamo
costruire delle gabbiette da usare come casa
per le fate. Una volta terminate le gabbie, tutti
abbiamo giocato a “scalpo” in piscina fino
all’ora di cena. Durante la serata abbiamo
dovuto prendere le fate e portarle alla nostra
base, per evitare di essere scalpati. Quando le
fate erano state raggruppate, la loro luce è stata
Padav: sono 83 in mobilità
“Dopo anni di ammortizzatori sociali, arriva
l’inevitabile avvio di una procedura di mobilità:
46 lavoratori e lavoratrici in esubero, su un totale
di 83 dipendenti”. Questo l’allarme suonato dai
sindacati riguardo alla situazione della Padav di
Esanatoglia, che si occupava di cablaggi elettrici.
L’azienda, ma è la storia di tante altre realtà
divenute traballanti in questi ultimi anni, è di
quelle terziste, che avevano un cliente principale,
cioè l’ex Indesit Company (ora Whirlpool).
La Indesit, riferisce in
un comunicato la Cgil,
“ha determinato ogni
scelta dell’azienda: ha
imposto l’apertura di
un sito produttivo in
Polonia, sul quale sono
state indirizzate in questi anni le produzioni
a maggiore impatto di
manodopera, gli inve-
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soprattutto per essere il grande e importante personaggio
che è, anche se il suo ordine
non vive, in Italia una situazione limpida, lui da buon
trentino dalla testa dura, in
Africa mantiene salda la sua
grande opera di solidarietà,
l'aiuto agli ammalati e ai più
deboli e, attuando fattivamente l'apertura di ponti di
dialogo culturale fra popoli
così diversi. Nonostante i
suoi 70 anni suonati, viaggia
ancora per tutto il Camerun
instancabilmente, apre scuole
nei villaggi sperduti dei Pigmei, ne ha tradotto per primo
in un vero vocabolario, anni
fa il linguaggio indigeno, la
lingua "Bulu" in francese
(lingua ufficiale in Camerun) e quindi in italiano. Sta
lasciando il segno in quella
terra rossa Sergio Ianeselli e
continua a "costruire ponti fra
culture", il vero spirito della
dottrina sociale della Chiesa,
stimenti dell’azienda e le competenze professionali; ha determinato per anni modalità e ritardi
nei pagamenti delle competenze dei lavoratori e
delle lavoratrici, a causa dei tempi non discutibili
dei loro pagamenti delle forniture”. Ora che il
periodo di cassa integrazione si è concluso, dal
1° novembre per molta parte del personale il
futuro si fa incerto. “Rimarrà ad Esanatoglia
il reparto di macchine automatiche che non
necessita di molta manodopera», aggiunge
Rossella Marinucci,
della Fiom provinciale.
La stessa sindacalista
ha annunciato di aver
chiesto un incontro
con l’assessore al lavoro della Provincia
di Macerata e con i
sindaci dei Comuni di
Esanatoglia e Matelica.
a.g.
un italiano al posto giusto che
insieme all'aiuto di piccole
comunità cattoliche e laiche
sta facendo il lavoro che
conta veramente per quelle
popolazioni. Portare acqua,
non si contano i pozzi aperti
nei villaggi; portare aiuti,
medicinali e beni di prima
necessità a chi ne ha bisogno.
Imparare a leggere e a scrivere a tutti; primo vero grande
ponte interculturale fra le popolazioni. Ha costruito ricoveri per bambini malformati,
poliomelitici, lebbrosi, oltre a
centri specialistici, nonostante le difficoltà, ovvie in quelle
zone, per dare ospitalità e
conoscenza a bambini sordomuti, o ciechi. Il racconto
fotografico "Africa Vera" si
è svolto presso il foyer del
Teatro comunale Piermarini
di Matelica venerdì 16 ottobre scorso e il ricavato è stato
interamente devoluto a Padre
Sergio, in Africa.
riaccesa e siamo andati a dormire tra le loro
luci. Il sesto giorno è stato rivelato il vincitore
dell’Albero delle Fate: i “Macchia”! Inoltre
abbiamo costruito dei tamburi decorati nella
mattinata. Nel pomeriggio abbiamo iniziato un
torneo di dodge ball ma… ha iniziato a piovere
e siamo rientrati nel salone. Qui, utilizzando
l’alfabeto morse, abbiamo tradotto una frase.
I più precisi e veloci, ovvero quelli che hanno
vinto, sono stati i “Macchia”! Il settimo e
ultimo giorno è stato il più movimentato. La
mattina è iniziata con un percorso ad ostacoli
e dei giochi d’acqua. In piena sera siamo scesi
al campetto sud alla ricerca dei Pirati. Con
l’aiuto di Peter Pan abbiamo trovato la Jolly
Roger e Capitan Uncino, ma alla fine il tesoro
è stato trovato dai “Pennino”…Erano dei piccoli pulcini! La sera stessa sono stati assegnati
alcuni premi: “Roccia del Teschio” vinta dai
“Sudilà”; “Foresta Buia” vinta dai “Macchia”;
“Baia dei pirati” vinta dai “Sudilà”; “Spiaggia
della Miseria” vinta dai “Riccioli”; “Jolly
Roger” vinta dai “Pennino”. Dopo che i più
piccoli erano andati a dormire, noi del Cda
ci siamo fermati a chiacchierare un po’ con i
capi. L’ottavo giorno era la festa dei genitori
e tutti erano con i propri parenti a divertirsi.
Sono state quindi assegnate le specialità e i
passaggi di pista/sentiero. Durante l’ultimo
cerchio sono stati annunciati i vincitori del
campeggio: i “Sudilà”! E sono stati annunciati
i vincitori morali: Ilaria ed Ettore. E così il
campeggio si è concluso; credo che per tutti
sia stata una splendida esperienza, come è
stata per me!
Davide Mosciatti
BREVI DA MATELICA
~ SABATO IL CONVEGNO SULL’ENERGIA PROMOSSO DAI VETERANI ENI
Per ricordare il 53° anno della scomparsa dell’ingegnere Mattei, i Veterani Eni hanno
organizzato un convegno, con la partecipazione anche della Fondazione Mattei di
Matelica. Il tema, naturalmente, riguarderà il mondo dell’energia, e si svolgerà sabato
24 ottobre presso l’Aula Magna del Polo Didattico “G. Renzoni” di Medicina Veterinaria,
in via Giovani 17. Oltre ad un ricordo di Mattei e delle sue idee, si parlerà di nuove
tecnologie, di fotovoltaico, di eolico, di…relamping! Per addetti ai lavori ma non solo!
Più istituzionale e celebrativa la giornata di martedì 27 ottobre, quando alle 10.30 ci
sarà la Commemorazione della scomparsa presso la stele raffigurante Mattei, presso
l’Istituto Ricovero e Cura. Alle 16.30 dello stesso giorno, la tradizionale deposizione
della corona floreale presso la tomba Mattei, con il sindaco e le autorità locali. Alle
17.30 ci sarà la Messa presso la Cattedrale di Matelica, officiata dal Vescovo Vecerrica.
~ L’EVOLUZIONE DEL LAVORO NEL MACERATESE? SE NE PARLA AD UN INCONTRO
AL PIERMARINI
Venerdì 23 ottobre, alle 9.30, si parlerà al Teatro Piermarini della memoria, della
storia e dell’evoluzione del lavoro nel tempo, nel maceratese. Ad organizzarlo il Spi,
il Sindacato Pensionati Italiani Macerata. Aiutati anche da una mostra fotografica che
documenterà, anche in maniera visiva, i cambiamenti, interverranno, accolti dal saluto
del sindaco Delpriori, Stefano Tordini, segretario generale Spi-Cgil Macerata, Daniel
Taddei, segretario generale Cgil Macerata, Emidio Celani, segretario generale Spi-Cgil
Marche. A chiudere l’intervento di Gabriele Cioncolini, responsabile nazionale Spi-Cgil
per il dipartimento “Memoria”.
21/10/15 11.18
16
>MATELICA<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
Omaggiato Alberto Bufali
Il Consiglio regionale ha pubblicato un libro dello scomparso matelicese
F
di DANIELE SALVI*
orse non tutti sanno che il Consiglio regionale delle
Marche è anche un editore. Ebbene sì, un editore
tra i maggiori della nostra regione che ogni anno
pubblica un discreto numero di libri di autori marchigiani o su temi riguardanti la nostra regione. Oltre a questo
il Consiglio ha una preziosa biblioteca ricca di monografie
giuridiche, riviste, fondi librari specifici, e fornita di tutte le
pubblicazioni che vengono editate nelle Marche, in ragione
del cosiddetto “deposito legale” a cui sono tenuti gli editori
della nostra regione. Con il n° 192 della collana dei “Quaderni del Consiglio” è stato pubblicato il libro del matelicese
Alberto Bufali: “Fatti del ‘400 e oltre a Matelica. Quasi una
cronaca dagli atti dei notai”, Ancona, ottobre 2015, pp. 222.
Il prossimo anno cadrà il ventennale della suddetta collana
che annovera volumi pregevoli.
Alberto Bufali, dipendente del Consiglio regionale e per
lunghi anni articolista de “L’Azione”, non è più tra noi e
con questo libro il Consiglio ha voluto omaggiare la sua
memoria e dare il giusto risalto alla sua passione per la storia
e la storia dell’arte in particolare. Passione, quella di Bufali,
che ha contribuito a gettare nuova luce su secoli importanti
della storia della sua amata città, Matelica, e che ha prodotto
risultati di rilievo proprio nella riscoperta e attribuzione di
opere d’arte che oggi trovano anche una degna esposizione
nella mostra che si va chiudendo sempre a Matelica sul
pittore Luca Di Paolo.
Bufali non era uno storico professionista, ma una persona di
cultura, dagli interessi e impegni poliedrici, il cui amore per
la propria terra lo ha portato progressivamente ad inoltrarsi
negli archivi e ad affinare le sue capacità di lettura delle carte
antiche, fino a restituircele in maniera originale, puntuale e
autentica. Basta leggere le prime pagine del libro, quelle in
cui condensa tre millenni di storia di Matelica raffigurandosi
seduto su una delle alture circostanti la città e indicandoci da
lassù le trasformazioni che essa ha conosciuto fino ai giorni
nostri, per capire personalità e maestria dell’autore.
Nel libro i bastardelli dei notai del Quattro-Cinquecento
riprendono vita e con essi gli eventi e i fatti, i personaggi e
i nomi, i luoghi e i monumenti, i prodotti, gli usi e i costumi
in essi narrati. Bufali li rievoca, li individua, li rinviene, li
ricostruisce, li elenca e stabilisce connessioni, giungendo a
nuove scoperte, come quelle su Luca di Paolo e gli altri pittori (Lorenzo De Carris, Cesare Pacetti, Marco Palmezzano,
Carlo Crivelli) attivi a Matelica in quell’epoca. Una
peculiarità dell’autore è quella di farci vedere come
il mondo d’allora fosse in molte cose ed aspetti
distante da noi, ma al contempo -attraverso le
armi dell’ironia, dell’attualizzazione arguta e
dell’allusione più o meno esplicita- egli riesce
a dimostrarci che dopotutto la storia spesso
si ripete, muta le forme, ma non la sostanza,
soprattutto per la povera gente.
E’ il caso, ad esempio, della presenza di albanesi, schiavoni, ebrei e forestieri nella Matelica
dei secoli rispolverati, che Bufali paragona a
quella degli immigrati, vissuta oggi dai più in
modo improprio e infondato come una sorta
di invasione, mentre rappresenta un fenomeno che nella storia si ripete ed ha finito per
essere parte integrante della nostra stessa
identità o società.
Lo stesso Bufali si scopre discendente da
forestieri, quantunque di ben altro lignaggio! Oppure potremmo parlare dei conflitti
d’interesse o dell’amministrazione della
giustizia del tempo, temi che Bufali conosceva bene anche per la sua esperienza
di giudice conciliatore o di pace.
Ripubblicata una biografia
del beato Padre Berta
Leggiamo nei Fioretti di San
Francesco, al cap. 42: “La
provincia della Marca di Ancona fu anticamente, a modo
che ‘l cielo di stelle, adornata
di santi ed esemplari frati, li
quali, a modo che luminari
di cielo, hanno alluminato e
adornato l’Ordine di santo
Francesco e il mondo con
esempi e con dottrina”.
A buon motivo le Marche
francescane vengono definite
“la provincia stellata”.
A cavallo tra il 1800 ed il
1900 spiccano, tra le altre,
due stelle: il Servo di Dio P.
Alberto Berta (1886-1969),
originario di Ostra (AN), per
tanti anni a Matelica, e il vescovo missionario Eugenio
Massi (1875-1944), originario di Monteprandone (AP).
Ebbene, proprio il P.Berta
nel 1954, a dieci anni dalla
morte di mons. Massi in
Cina, volle ricordarlo con
una “piccola biografia”,
ristampata l’anno scorso a
cura del vice postulatore
della causa di beatificazione
del p. Berta, il p. Alberto Sabattini, prendendo lo spunto
dal centenario della consacrazione episcopale di mons.
Massi, avvenuta nel 1910.
Il titolo del libro: Mons.
Eugenio Massi, O.F.M.,
Vescovo e Vicario Apostolico di Tai-Yuanfu, Sianfu e
Hankow (Cina). Ne è uscito
un elegante volumetto, pubblicato con il patrocinio del
Comune di Monteprandone
e la collaborazione della
Pro Loco, dell’Associazione
Mons. Eugenio Massi e della
famiglia Massi, sempre di
Monteprandone, che hanno
programmato per domenica
22 novembre, alle ore 17, un
incontro proprio per presentare la ristampa del libro di
padre Berta e approfondire la
figura poliedrica del vescovo
missionario Massi.
Mons. Massi fu un missionario convinto ed operoso
in Cina per circa 40 anni,
fino alla tragica morte il
10 dicembre 1944, vittima
della disastrosa guerra cinogiapponese, iniziata nel 1937
e terminata solo con l’armistizio del 1945, anno anche
della fine della seconda
guerra mondiale.
Non mi dilungo nei particolari della fervente attività
missionaria di mons. Massi,
invitando a leggere la pubblicazione (non in commercio)
curata dal p. Sabattini, che
ora vive e opera a Matelica.
Mi piace però riportare
due particolari veramente
belli descritti nel libro. Per
prima, la testimonianza su
mons. Massi di un altro santo
francescano, che l’autore di
Conti, nessuno
Focus sulla nutrizione
è profeta in patria per Caffè Alzheimer
Nessuno è profeta in patria Da tempo lo studioso prof. Euro
Puletti mi ha segnalato che nella chiesa di Costacciaro c’è
un quadro con la Vergine, il Bambino ed Angeli (forse la
Vergine del Carmelo?) che nella parte retrostante della tela
reca l’informazione circa l’autore e la committenza: “L’anno
del Signore 1787 Promotore M(ast)ro Francesco Venturi Priore – Filippo Adriano Conti da Matelica inventò e dipinse”.
Il pittore è dunque Filippo Adriano Conti da Matelica. Tra
noi questo nome credo sia sconosciuto anche agli studiosi
d’arte ma l’importante è che si prosegua la ricerca su questo
personaggio che ha operato a Costacciaro, dove nel 1500
abitarono anche gli Ottoni, tra cui Donna Emilia e non solo.
Dobbiamo estrema gratitudine al dottor Puletti, che certamente proseguirà nella sua ricerca, magari con la collaborazione
anche di nostri esperti locali. Io ho trovato, in alcuni documenti del 1800, un Conti che però esercitava la professione
medica. Vedremo cosa ci riserva il futuro.
Fiorella Conti
16 matelica.indd 2
Invito, indistintamente
dal territorio di provenienza, tutti i familiari, gli
operatori del settore
e chiunque sia interessato ai temi trattati
al Caffè Alzheimer di
Matelica che si terrà
sabato 24 ottobre,
dalle 11.15 alle 12.15,
presso la parrocchia di
Regina Pacis. Il “Caffè
Alzheimer” è uno spazio
d’incontro condotto da
figure esperte sul tema
della demenza in grado di
fornire informazioni sulla
malattia e su come prendersi
cura dei propri cari, la partecipazione agli incontri è libera e gratuita
e in questo nuovo
Il libro, poi, arricchisce le conoscenze su una delle dinastie
medievali e rinascimentali delle Marche, quella degli Ottoni,
su cui ancora molto bisognerebbe approfondire, oltre gli studi
dell’Acquacotta, del Vogel e del Razzanti.
Tracce che ancora ne richiamano la memoria meriterebbero
un intervento conservativo e di valorizzazione: penso alla
Roccaccia per quel che ne rimane, alla Villa delle Macere
e alle mura della città. Ma anche all’Abbazia di Roti che
ebbe in passato grande importanza. Infine, il rapporto di
Bufali con la sua città: un rapporto amorevole, ma severo.
Matelica è città che nei secoli non ha mai modificato la
sua ubicazione, si è lasciata attraversare
dagli eventi e ha dimostrato
sempre una apertura alle
novità, una buona dose di
accoglienza e tolleranza, al
punto forse da guadagnarsi
per queste ragioni e non solo
per il nome la fama di città
-per così dire- “creativa”, ma
ad essa e alle sue classi dirigenti
Bufali rinnova costantemente
la necessità di essere maggiormente consapevoli delle proprie
memorie, conoscitori della sua
storia e valorizzatori delle sue
bellezze e potenzialità.
Un monito che oggi, grazie alla
riuscita mostra su Luca Di Paolo,
auspicata a suo tempo dallo stesso
Bufali, e alla pubblicazione di questo libro, comincia ad essere raccolto
in modo proficuo.
*Capo di Gabinetto
della Presidenza del Consiglio regionale
questa nota ha conosciuto
personalmente a Roma negli
anni ’60: il croato p. Alessio
Benigar, anch’egli missionario per molti anni in Cina,
uomo di grande preghiera
e scrittore profondo di cose
ascetiche e mistiche. Poi
la relazione e la collaborazione che Mons. Massi
strinse con la ven. Armida
Barelli (1882-1952), grande
collaboratrice di p. Gemelli
nella fondazione dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore e dirigente e apostola
della gioventù femminile di
Azione Cattolica. La Barelli
aiutò molto, con la preghiera
e anche con aiuti finanziari,
l’opera missionaria di Mons.
Massi, con il quale si incontrò più di una volta anche
personalmente. Rincuora
l’anima scrivere di queste
cose così belle ed edificanti
in un periodo così brutto e
burrascoso come l’attuale.
Preghiamo questi grandi
testimoni del Vangelo perché
ci sostengano nel duro cammino della nostra esistenza
umana e cristiana.
Valerio Torreggiani
appuntamento si parlerà di
"Alzheimer e nutrizione"
con il nutrizionista Paolo
Marin che verrà da Roma
per darci il suo contributo.
Vi invito ad esserci perché
l'occasione di ascoltare il
dottor Marin è rara, inoltre
tale tema difficilmente viene
trattato. Durante l’appuntamento sarà disponibile del
personale qualificato per
accogliere e intrattenere i
malati. Ulteriori informazioni alla Linea Alzheimer: 331 8539874 (il servizio è attivo dal martedì
al giovedì dalle ore 9 alle
13) e per e-mail (sollievo.
[email protected])
Susanna Cipollari,
dottoressa
21/10/15 11.17
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
>MATELICA<
17
L'Ipsia, unione con l'Itc?
Le due scuole studiano un piano per un futuro all'istruzione superiore
U
di ANTONIO GENTILUCCI
na scuola unica, con un’unica direzione, che possa
razionalizzare al meglio le risorse e mettere al
riparo l’Ipsia “Pocognoni” e la sezione staccata
matelicese dell’“Antinori” da ogni possibile futura
fluttuazione dei numeri di iscritti e quindi la scure di conseguenti tagli e riassetti.
Queste le motivazioni che hanno spinto l’Istituto Tecnico
Professionale “Pocognoni”, e il suo dirigente, Francesco Mezzanotte, (nella foto) a richiedere di poter aggregare all’Istituto
anche l’altro percorso di studi matelicese, il Tecnico Commerciale, attualmente sezione staccata dell’Istituto camerte.
Si tratta più di una scelta strategica o più di una necessità?
“Bella domanda – ci risponde il dirigente Mezzanotte – Io
parlerei di scelta strategica. Qui il problema sono sempre le
iscrizioni. Noi non abbiamo grossi problemi di sopravvivenza.
Una scuola per mantenere l’autonomia deve avere almeno 600
studenti sulla costa, ma nelle aree montane questo limite si
abbassa a 400 studenti. Noi siamo quasi a 500 e per questo
siamo sopra. Ma sappiamo anche che le nostre iscrizioni sono
legate a diversi fattori contingenti, alle mode, alle tendenze…
e per questo sono più fluttuanti.
Se pensiamo invece ad esempio ai licei, che a Camerino sono
tutti insieme, arriviamo a oltre 500, numeri non molto diversi
dai nostri, ma la domanda è più stabile e anche quest’anno
si è visto che quasi la metà degli studenti italiani sceglie i
licei, quindi c’è una maggiore tranquillità. Dall’altra parte c’è
una scuola che da quattro anni sta intorno ai 200 studenti e
non può dunque recuperare autonomia. La proposta dunque
è strategica: unire queste due scuole ed avere una situazione
di maggiore stabilità negli anni. Tra l’altro le linee guida sia
provinciale che regionale parlano di dare più spinta ai poli
tecnico-professionali. Questi poli sono in realtà altra cosa,
ma certo mettere insieme in un’unica scuola questi due
percorsi è una spinta per creare poi, in futuro, altre scuole
del territorio”. Scelta improntata
ad una maggiore sicurezza nei
numeri dunque, rafforzata anche
dal fatto che nella vicina Fabriano, che è la città di Mezzanotte,
si sta lavorando sempre di più per
ottenere un Istituto alberghiero.
Ci sono difficoltà naturalmente,
dovute al fatto che si tratterebbe
del terzo alberghiero in provincia di
Ancona, contro l’unico del maceratese, quello finora inamovibile di
Cingoli. Se Fabriano lo ottenesse in
ogni caso, l’emorragia di studenti
verso quella nuova opportunità si
prevede pesante.
Numeri ed iscrizioni a parte comunque, anche la razionalizzazione di costi e risorse giocherebbe
un ruolo nella…appetibilità della
richiesta fatta dalla scuola. “Unire
le due scuole comporterebbe avere
una sola amministrazione, con tutto
il personale concentrato in un posto, con un solo dirigente e un solo
segretario. Inoltre, anche i bienni
iniziali sono quasi uguali e una
fusione avrebbe i suoi vantaggi: la
Tecnologia Informatica della Comunicazione, ad esempio, necessita
di un laboratorio, che a questo punto potrebbe servire tutti e
due i percorsi. Tutto questo si chiama razionalizzazione delle
risorse, che anche questo è ben evidenziato dalle delibere
provinciali e regionali in materia”.
La richiesta è stata fatta a settembre e lo slalom degli iter
burocratici e delle decisioni politiche è appena all’inizio. C’è
A scuola di funghi
Nel programma della mostra micologica
previste anche lezioni negli istituti
Prossimi ormai alla conclusione della stagione principe per la ricerca e raccolta di funghi
eduli, il Gruppo Micologico Matelicese organizzerà per il 24 e il 25 ottobre la XVIa Mostra
Micologica e Botanica.
L’ormai tradizionale evento si svolgerà, come le precedenti edizioni, nei locali del Palazzo
Ottoni, concessi dall’amministrazione comunale.
Nell’ambito della manifestazione, nei giorni che la precedono, il Gruppo Micologico
entrerà anche quest’anno nelle scuole con il progetto “Conosciamo i funghi ed il loro
mondo”, rivolto alle classi terze dell’Istituto Comprensivo “E. Mattei” di Matelica, grazie
all'adesione del dirigente scolastico e dei docenti.
Gli operatori Alessandra Vitanzi, dottoressa in Scienze Naturali e Luciano Lori, vicepresidente del Gruppo, terranno lezioni frontali e sperimentazioni per divulgare la conoscenza
del mondo dei funghi e nozioni scientifiche giocando.
Gli alunni saranno guidati a realizzare creazioni artistiche che saranno poi esposte nella
mostra.
I membri del direttivo si stanno impegnando al massimo per la preparazione dell’evento
e, con la collaborazione di soci ed amici, cercheranno di assicurare anche questa volta
l’esposizione del maggior numero possibile di specie fungine mentre la dottoressa Vitanzi,
che curerà la parte botanica, sicuramente ci stupirà con le sue artistiche composizioni e
porterà idealmente i visitatori ad inoltrarsi in un percorso boschivo ricostruito all’ingresso del
stato ora il parere favorevole della
Giunta cittadina, in linea con le
opinioni del dirigente sulla ricerca
di stabilità e di migliore gestione
delle risorse. Il sindaco Delpriori
ne avrebbe anche già parlato con il
sindaco di Camerino, trovando un
interlocutore attento alle esigenze
di efficienza nella gestione delle
risorse.
Certo è che per il sindaco Pasqui
non sarebbe facile spiegare ai suoi
concittadini, notoriamente molto
gelosi delle proprie realtà, la perdita
di una sezione staccata.
E infatti lo stesso Mezzanotte,
richiesto di una percentuale di
probabilità, non si è sbilanciato:
“ora è la provincia che si muoverà,
facendo in primis una concertazione
territoriale, ossia incontrando prima
i dirigenti interessati, poi i sindaci e
le parti sindacali, dopodiché entro
il 15 novembre dovrà inviare alla
Regione la sua proposta. Quest’ultima poi avrà tempo fino alla fine
dell’anno per portare la proposta in
Consiglio regionale e prendere la
sua decisione. Non si può andare
oltre con i dimensionamenti perché
poi con l’anno nuovo le varie scuole devono organizzare
il loro orientamento”. Possibilità? “Facciamo cinquanta e
cinquanta? Crediamo di avere degli argomenti molto forti,
da tutti i punti di vista, ma dall’altra parte, ostacoli ci sono,
soprattutto da Camerino e spesso, se non c’è unanimità di
consensi, la Provincia preferisce lasciare tutto come sta”.
Palazzo Ottoni.
La mostra si aprirà la mattina di
sabato 24 con la
visita delle scuole
e gli alunni e rispettivi insegnanti saranno guidati
dal presidente del
Gruppo Claudio
Modesti, dal vice
Luciano Lori e
da Alessandra Vitanzi.
La sera dello
stesso giorni,
alle ore 21, nella
Sala Multimediale “M. Boldrini”,
si terrà un convegno sul tema:
“I fiori di montagna, un dono della natura” con relatrice Laura Colasanti, appassionata
osservatrice della natura.
Il convegno sarà preceduto dal saluto del sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori e
dal presidente dell’Unione dei Comuni Montani Chiappa Gianluca, con l’introduzione
del presidente del Gruppo Claudio Modesti. Alla conclusione del convegno, sarà offerto
a tutti i partecipanti e visitatori presenti un risotto ai funghi porcini.
Si ricorda che nel pomeriggio dei due giorni saranno offerte caldarroste a tutti i visitatori.
Giulio Iale
Venti nuovi Carabinieri per il territorio
Ci saranno nuovi venti effettivi tra le forze a disposizione dei Carabinieri per i territori montani della provincia di Macerata.
Il Corpo ha infatti reso noto che la scorsa settimana sono stati destinati al Comando Provinciale Carabinieri di Macerata
20 giovani Carabinieri provenienti direttamente dalle Scuole Allievi dell’Arma, al termine del loro ciclo addestrativo, ed
assegnati a questo territorio su precisa disposizione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di Roma.
Si tratta senza dubbio di una risposta ad una sempre crescente richiesta di sicurezza da parte dei cittadini e delle locali
istituzioni ed in un'ottica condivisa di poter incrementare l’azione di controllo del territorio per esercitare un più efficace
contrasto alla criminalità, con particolare attenzione rivolta ai reati contro il patrimonio e relativi al traffico di sostanze
stupefacenti.
I giovani Carabinieri, tra i quali ci sono anche quattro militari donne, sono stati ricevuti dal Comandante Provinciale
di Macerata, Colonnello Stefano Di Iulio, che ha rivolto loro parole di benvenuto invitandoli a profondere le migliori
energie al servizio della locale collettività.
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>SASSOFERRATO<
Ora la rassegna Salvi
assegna i tre premi
N
VERONIQUE ANGELETTI
uovo appuntamento con la Rassegna Internazionale d’Arte/Premio
“G.B. Salvi”. Dopo il vernissage del 19 settembre scorso,
che ha registrato una larga
partecipazione di pubblico,
la prestigiosa manifestazione dedicata alle arti visive,
organizzata dal Comune di
Sassoferrato con la collaborazione di Regione Marche,
Università degli Studi di
Urbino “Carlo Bo”, Fondazione Carifac e Fiaf, vivrà
sabato prossimo un altro
momento particolarmente significativo, quello del “Premio”. Sabato 24 ottobre
saranno assegnati,
infatti, i tre premi
previsti dal bando
di partecipazione,
per il quale sono in
concorso diciotto
artisti, preventivamente selezionati
dai due curatori
scientifici di questa 65^ edizione:
gli storici dell’arte
Nunzio Giustozzi
e Daniela Simoni.
La cerimonia si terrà nell’auditorium
del Palazzo degli
Scalzi, sede di due
dei quattro momenti espositivi che caratterizzano la Sal-
vi 2015, con inizio alle ore
16. Denominato “Artificio:
tra figurazione e astrazione”,
l’evento artistico si articola
su quattro sezioni, titolate
rispettivamente “Omaggio
a Nino Ricci”, “La natura
morta del Novecento nelle
collezioni marchigiane” (entrambe allestite, appunto, a
Palazzo degli Scalzi), “Tendenze del contemporaneo”
(Palazzo della Pretura e
Chiesa di San Giuseppe) e
Arti di Macerata e docente
di estetica all’Accademia di
Brera); Cecilia Casadei (vice
presidente Emerito Accademia di Belle Arti di Urbino,
giornalista e critico d’arte);
Federica Facchini (docente
di storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle
Arti di Macerata); Ivana Jachetti (responsabile attività e
promozione turistico-culturale della Regione Marche);
Katia Migliori (Università
degli Studi di Urbino “Carlo Bo”); Ugo Pesciarelli
(sindaco di Sassoferrato);
Gilberto Santini (direttore
Associazione Marchigiana
Attività Teatrali (Amat) e
Direttore Consorzio Marche
Spettacolo). In occasione
della premiazione l’omaggio a
Ciro Maddaluno,
l’artista scomparso proprio durante l’allestimento
della rassegna,
che propone la
sua ultima, purissima installazione. La Salvi
resterà aperta al
pubblico fino al
1° novembre nei
giorni di giovedì
e venerdì dalle
ore 17 alle 19,
Rassegna G.B. Salvi:
il sabato, la douna delle sale
menica e i festivi
degli artisti in concorso
dalle ore 16 alle
19.
Alla scoperta del lago estinto
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L'Avis ciclismo
festeggia
con una mostra
“Artisti in concorso” (Palazzo della Pretura). Saranno
tre i riconoscimenti assegnati
da una qualificata giuria agli
artisti meritevoli, secondo la
formula, ripristinata tre anni
fa, che costituisce una delle
tradizioni più antiche della
Salvi, quella del Premio acquisto. Questi i componenti
della giuria: Paola Ballesi
- presidente - (storico e
critico d’arte, già direttore
dell’Accademia di Belle
In concorso diciotto artisti
selezionati dai due curatori
Nunzio Giustozzi e Daniela Simoni
Un’escursione in
alta quota a contatL'area dove era situato il lago
to con la natura! Il
Comune di Sassoferrato ha aderito alla
terza edizione della
manifestazione nazionale “Settimana
del Pianeta Terra” in
programma dal 18 al
25 ottobre prossimi.
Un’iniziativa di alto
significato, finalizzata a sensibilizzare
i cittadini sui temi
legati alla conoscenza dei tesori naturalistici e ambientali
del territorio italiano e agli strumenti
scientifici utilizzati
per la sua tutela e
salvaguardia. Per l’occasione sono stati promossi duecentotrentasette eventi in tutta Italia tra i quali figura quello
organizzato nel nostro Comune: “Alla scoperta del lago
estinto di Montelago di Sassoferrato”.
L’iniziativa, che si terrà nella frazione Montelago domenica
25 ottobre, è, di fatto, un’escursione guidata intorno all’area
su cui ben novemila anni fa, a seguito di un ampio movimento
franoso, si generò il lago, poi estinto settemila anni dopo a
causa della erosione della soglia.
L’escursione, che si snoderà lungo un tragitto complessivo, tra
andata e ritorno, di km 3,5, avrà una durata di circa tre ore,
intervallate da alcune soste durante le quali il geologo Andrea
Dignani illustrerà gli aspetti geomorfologici, in particolare i
movimenti dinamici che hanno originato il lago, mentre la
prof.ssa Giacomina Fortunati descriverà i tratti naturalistici
dell’area oggetto dell’escursione.
L’appuntamento, per quanti vorranno aderire all’iniziativa,
è fissato alle ore 10, di fronte alla Chiesa parrocchiale di
Montelago. Abbigliamento consigliato: abiti informali,
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
sportivo, scarpe da
passeggio.
In caso di condizioni meteorologiche
instabili è consigliabile dotarsi di
impermeabile. L’escursione guidata,
a cui parteciperà anche il sindaco Ugo
Pesciarelli, è a titolo gratuito. L’iscrizione, facoltativa,
può essere effettuata entro sabato 24
ottobre al seguente
recapito telefonico:
cell.348/2264537.
La cittadinanza è
invitata a partecipare all’iniziativa.
Tutte le feste sono belle. Basta la compagnia giusta, una
passione comune, un po' di cibo ed è un successo. Quella
organizzata venerdì 16 ottobre a Cabernardi dal gruppo ciclistico Avis di Sassoferrato aveva però un qualcosa in più.
Un'ombra di sana nostalgia che oltre ad accendere una speciale
lente sulla sportiva attraverso gare, corse, tempi, chilometri,
ha evidenziato la grande passione degli atleti, dei dirigenti,
l’importante ruolo sociale del gruppo ciclistico e, più di tutto,
la sua disponibilità ad assumersi precise mansioni nell’organizzazione dell’economia del tempo libero e del turismo.
La festa, animata da Daniele Baltassari, in realtà seguiva un
copione costruito dal presidente Carlo Sabbatini che, con
pazienza e costanza, è riuscito a radunare maglie, borsoni,
scarpe della sportiva dalla sua nascita. Una mostra-pretesto per
raccontare pezzi di storia della Sassoferrato sulle due ruote.
Ricordare per primo gli exploit del impareggiabile Giancarlo
Polidori, l’inizio dei fratelli Moretti, Umberto Fiori, Dino
Azzeri, Franco Di Vita, Sauro Carpineti e Mauro Rosa, i primi
talenti del pedale sentinate. La nascita della Società Ciclistica
Civerchia Decoratore, nel '74, con il presidente Almerino
Mattei che divenne SC Amatori Enal. Poi, La presidenza di
Rinaldo Silvestrini all’origine del sodalizio con l’Avis di Sassoferrato che, da 36 anni, lega donazione di sangue e ciclismo.
Nel direttivo: Imerio Costantini, Franco Ferranti, Giovanni
Rossini, Faustino Bottegoni, Domenico Schiavoni e Santino
Massi. Negli anni '90, il gruppo pensa anche all’attività giovanile. Nascono squadre di ragazzi fra i 7 ed i 12 anni tra cui
emerge Jennifer Fiori che, fino a quest’anno, gareggiava come
professionista. Dal 2009 al 2011, la presidenza è di Franco
Rosa e dal 2012 è assicurata da Carlo Sabbatini, affiancato
dal vice Sandro Agarbati e dai consiglieri Benedetto Croce,
Stefano Ercolani, Marco Ricci, Moreno Ridolfi, Domenico
Schiavoni e Marco Tontini.
Ad oggi i tesserati sono 68. Partecipano a tantissime gare ed
assicurano anche l’organizzazione di tante altre che sono un
vanto per il nostro territorio. Come le quattordici edizioni
della cronoscalata individuale lunga 11 km “Assalto al Monte
Strega” o il primo campionato italiano Gran Fondo del Sentino, circuito Marche Marathon. Ma è sul piano cicloturistico
che il gruppo si sta distinguendo. La nascita del Doglio Bike
Park e soprattutto la sua manutenzione è interamente merito
del gruppo ciclistico e dei suoi fan della MBK. La forza “turistica” del Park è tale che, in collaborazione, con il Comune
stanno lavorando dallo Strega alla Pantana, da Coldellanoce
al Cucco su 400 km di sentieri. Parte del futuro del territorio
potrebbe muoversi così bene sul pedale tanto che il gruppo
ciclistico sta per organizzare un corso da accompagnatore per
appassionati di mountain bike per gettare le basi – magari - per
una strategica e pacifica invasione di biciclette.
Alla festa tra i presenti c'era il sindaco Ugo Pesciarelli, il
presidente dell'Avis, Daniele Azzarello, la presidente dell'associazione culturale La Miniera onlus, Patrizia Greci e rappresentati della Protezione Civile di Genga, di Sassoferrato
e della Croce Rossa locale.
Veronique Angeletti
Cani, ritornano i bocconi avvelenati
Torna l’incubo delle esche e dei bocconi avvelenati. Tre
cani sono morti domenica 18 ottobre dopo essere andati
sul monte del Gobbo. Tutti sul lato opposto al complesso
di Santa Croce. Una morte rapida che non ha lasciato
tregua a Vespa, 9 anni, la cagnetta dell’ottantenne Primo
Brescini, quella mattina, a caccia con il figlio Alberto.
“Stavamo rientrando a casa – spiega Alberto – con una
lepre nel carniere quando si siamo accorti che la cagnetta
non si sentiva bene. Immediatamente l’ho portata dal veterinario ma dopo due chilometri è diventata tutta rigida
ed è morta sul sedile accanto a me”. Poi la notizia di
altri due cani trovati morti in un recinto. Quelli stessi di
proprietà del cacciatore che i Brescini avevano incrociato
alle falde del Monte. Aveva fatto una passeggiata corta,
per sgranchire i cani, poi il ritorno a casa e alle 17, al
momento del pasto serale, erano morti. Sul caso indagano
i militari del Corpo Forestale locale.
L’Asl sta effettuando tutte le analisi del caso. Intanto, è
allarme in paese perché la zona è frequentata da cacciatori e tartufai. Non si esclude di porre una segnaletica di
avvertimento, ma sarebbe buona norma di passeggiare
applicando la museruola al cane o meglio di educare gli
animali a non raccogliere cibo da terra.
v. a.
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>CERRETO D'ESI<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
La Costituzione dei sogni
Una conversazione sulla Carta per conoscere i vari disegni politici
S
i è conclusa il 9 ottobre l'interessante “conversazione
sulla Costituzione” svoltasi
a Cerreto nella Sala dello
Stemma, tenuta dal prof. Giovanni
Di Cosimo in maniera esemplare
per la capacità di far capire le
questioni più tecniche, anche ad un
pubblico meno preparato.
Inizia la serata il presidente
dell’Anpi col ringraziare il professore per la sua disponibilità e subito
dopo, senza preamboli, sottolinea
l’assenza istituzionale che come
nel sit-in fa sentire la sua distanza,
una distanza che a suo dire “….
non tiene in considerazione nè del
significato, nè delle conseguenze
di essere in uno stato costituzionale per la colpevole faciloneria
di considerare la legittimazione
popolare avvenuta con le elezioni,
come esoneranti dal rispetto che
invece si deve alle regole costituzionali, intaccando così, la stessa
democrazia sulla quale si fonda la
nostra Repubblica …..”.
Nella sua relazione il presidente Alvaro Viola non manca di esternare
la preoccupazione per il disegno
politico perseguito con le riforme
che si stanno realizzando “…. la
legge elettorale, la riforma del
Senato, la riforma compiuta sul
lavoro e la riforma costituzionale in
itinere, si chiuderà il cerchio di uno
smantellamento della democrazia a
favore di una democrazia elitaria e
presidenziale che senza contrappesi
è l’anticamera del fascismo“.
Il presidente dà particolare risalto
alla funzione del lavoro ricordando l’articolo 1 della Costituzione,
e afferma che il lavoratore viene
considerato un consumatore e non
lavoratore e la condizione di precarietà impedisce la costruzione del
Un Consiglio comunale di “minoranza”
quello andato in scena martedi 13 ottobre nella sala del consiglio cerretese.
Diciassette (su venti più due tecnici di
rito in apertura) i punti all’ordine del
giorno tra mozioni ed interpellanze presentati
dalle minoranze tra cui uno congiunto sul caso Best atto
a mantenere vivo l’interesse su una questione delicata in
un momento assolutamente difficile dal punto di vista
lavorativo per il nostro territorio.
Lo svolgimento, va rimarcato, come pure nei precedenti,
ha seguito un iter fluido e dai toni in ogni caso mai sopra
le righe, non volutamente sinonimo di mancanza di velleità
politica, come prospettato da attori rimasti fuori dalle scene, ma più specificamente dovuto alla consapevolezza che
la politica di minoranza (ed opposizione quando necessita)
si fa principalmente fuori dall’aula consiliare, con il lavoro,
la ricerca, lo studio, atto sia a dirimere discordanze con la
maggioranza ma anche a presentare proposte alternative.
Portare a conoscenza dei cittadini ciò che succede nelle
aule di palazzo è, per CambiaMenti, la priorità, come
dimostra il proprio sito cambiamenti-informa.it (in cui
trovate un sunto del Consiglio comunale), difficilmente
la discussione in aula, da sola, può portare risultati alle
minoranze per ovvi motivi numerici.
Ancora una volta infatti si è potuto assistere (per i pochi
presenti, davvero impalpabile la partecipazione cittadina)
ad un confronto unicamente incentrato tra proposte e
richieste della minoranza e risposte del sindaco, un vero
monologo che nelle pur brevi interruzioni dovute quasi
futuro. “L’Italia è una Repubblica
democratica fondata sul lavoro a
tempo determinato e la precarietà
costituisce il nuovo ordine sociale,
senza la possibilità di soddisfare i
propri bisogni attraverso il lavoro
la Costituzione perde un importante
filo conduttore perché, dice sempre
il presidente dell’Anpi, la costituzione venne scritta non solo con le
parole, ma con speranze e sogni.
Dimenticarlo significa perdere la
capacità di sognare un mondo più
giusto”. La serata, veramente molto
interessante, passa nelle mani del
prof. Giovanni Di Cosimo che con
un linguaggio semplice tratta la
complessità della costituzione.
“La conversazione” su di essa inizia
con la considerazione del bilanciamento delle diversità politiche che
i padri costituenti hanno saputo
costruire.
Un concetto che è stato la chiave
di volta per comprendere il crinale
tra la costituzionalità e l’incostituzionalità di una legge. Una chiave
di lettura che ha permesso anche di
capire la legge di modifica del Senato. Secondo il professore, questa
modifica, pur partendo dalla giusta
premessa di far partecipare le autonomie locali alla formazione delle
leggi, per eliminare la conflittualità
tra la Regione e Governo e viceversa, finisca invece con l’inficiare
l’assunto di partenza a causa delle
nomine senatoriali non coincidenti
con quelle dei governatori regionali,
concepite secondo una logica partitica. Un quadro desolante quello
delineato, per il cambiamento
peggiorativo che si innesca a causa
di un mancato bilanciamento dei
poteri, in questo modo il governo
si rafforza diventando prevaricante
e, aggiunge il professor Di Cosi-
CambiaMenti,
quel contatore
che fa discutere
obbligatoriamente a risposte tecniche di alcuni assessori,
ha avuto sempre la conclusione, l’ultima parola, spesso in
contrasto con l’intervento dell’assessore di turno, del sindaco.
Davvero difficile in questo ambito un confronto sereno e
costruttivo con la maggioranza, capace, in più di un punto
presentato sia da CambiaMenti che dal Pcl, di intavolare un
dibattito volto alla comprensione ed all’apertura, per poi
votare contro al momento della decisione finale.
Riprova ne è la bocciatura su un nostro punto che ritenevamo
molto importante, non solo simbolicamente: l’installazione
di un contatore a valle di quello esistente, per poter dividere
la spesa (poca) dell’energia elettrica consumata dai lampioni
delle vie intorno lo stadio da quella (la maggior parte) consumata all’interno dello stadio e che grava completamente sui
cittadini, al pari di acqua e riscaldamento, il tutto per diverse
decine di migliaia di euro, non essendo mai esistita alcuna
convenzione (ed alcun introito per le casse comunali) tra il
comune e la società calcistica un tempo Cerreto Calcio ed
mo, con la modifica del premio di
maggioranza voluto con la nuova
legge elettorale, si apre la strada ad
avventure autoritarie di “un uomo
solo al comando”.
Una svolta che sarebbe impossibile
con la Costituzione così com’è, ma
con la sua modifica si avrebbe la
legittimazione mancante, una volta
passato il giogo del referendum
popolare.
La natura della Costituzione, fino ad
oggi, ci ha sempre tutelato da una
deriva autoritaria, perché in essa
c’è la parte che si lega ai diritti che
dovrebbero rimanere intangibili,
e una seconda parte, quella più
propriamente sul funzionamento
dello Stato, che a giudizio del prof.
Di Cosimo è auspicabile ritoccare
per renderlo più adeguato ai tempi.
Sul finire della serata dalla platea
sono stati chiesti alcuni chiarimenti
che hanno dato modo di fare ulteriori approfondimenti, col gradimento
di tutti.
La serata si è conclusa con il vice
presidente dell’Anpi Giancarlo
Pierosara che, nel ringraziare tutti,
in particolare il prof. Giovanni Di
Cosimo, l’ha salutato con un "allusivo" arrivederci.
Anpi Cerreto d’Esi
oggi Fabriano Cerreto.
Così succede che si approvi poi all’unanimità un’altra
nostra mozione sulla messa a norma dei giochi nei giardini
pubblici, con chiusura serale ed installazione di telecamere
per contrastare atti di vandalismo, ma che all’atto pratico
poco si potrà fare in quanto non esistono al momento fondi
sufficienti per alcun intervento come ribadito dall’assessore
di competenza.
E dire che agli elettori l’attuale amministrazione l’aveva
pure dichiarato, infatti al punto due del programma per
la famiglia riportava testuale “mettere in sicurezza tutti i
giochi delle aree di frequentazione di bambini e ragazzi”.
Peccato che tale programma elettorale (giusto per rinfrescare la memoria) terminava con questa frase: “I progetti
sopra esposti saranno realizzati se riusciremo ad ottenere
finanziamenti che non vadano ad incidere sul bilancio
dell’amministrazione comunale” ed ogni commento,
soprattutto quando si parla di minori e di sicurezza, è superfluo. Un quadro complessivo che ci porta a dire, come
CambiaMenti, che in questo momento storico particolare,
difficile di suo, il Comune andrebbe amministrato in maniera certosina, con una presenza costante ogni giorno, come
rimarcato dalla commissaria al momento del fine incarico,
essendoci, a nostro avviso, margini per tagli oculati, soprattutto tagliando sprechi e privilegi per ridistribuire le somme
risparmiate in ambiti dove si decide invece (soprattutto per
i servizi a domanda individuale) di aumentare le tariffe con
conseguenti disagi per chi ne usufruisce e minimi riscontri
per le casse comunali.
Gruppo consiliare CambiaMenti
Cimiteri, progetto di valorizzazione
L’amministrazione comunale di Cerreto d’Esi, all’interno di un programma complessivo di riqualificazione e rivalorizzazione del decoro urbano intende prendere in considerazione anche la valorizzazione del civico Cimitero, con la revisione
della qualità dei servizi cimiteriali offerti.
Nell’ambito di questo progetto, si intende completare la parte del recente ampliamento nella zona nuova del cimitero;
l’incompletezza dell’intervento determinata dalla mancata vendita di alcune edicole funerarie, oltre a dare un aspetto
“incompiuto” all’intervento, provoca alla lunga, anche un degrado e precoce invecchiamento del manufatto e delle, relative
strutture lasciate ad oggi al grezzo. A tal fine si vuole promuovere la vendita delle cappelline funerarie rimaste invendute
relative all’ampliamento di ultima realizzazione; infatti con delibera di Giunta comunale n. 25 del 6 ottobre scorso si
sono definiti i nuovi prezzi per la concessione delle dieci edicole funerarie rimaste invendute. I nuovi prezzi per la loro
acquisizione sono di euro 17.500 per quelle seriali e euro 19.500 per quelle angolari con doppia possibilità di accesso; le
edicole funerarie vendute “al grezzo” possono essere rifinite con i materiali più idonei a cura e scelta dell’acquirente, e
contengono 12 posti per le inumazioni. Altri loculi singoli, già finiti e completi, in una cappellina ad angolo “condivisa”
sono in vendita con prezzi che variano da euro 2.900 a euro 2.500 a seconda della posizione. Chiunque fosse interessato all’acquisto può chiedere informazioni presso il Comune di Cerreto d’Esi ad Anna Martella, tel. 0732 679000-28,
responsabile dei Servizi cimiteriali.
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L'Azione 24 OTTOBRE 2015
>CHIESA
Il Vescovo Vecerrica ed
il Vicario don Tonino
Lasconi durante il primo
Mercoledì della Fede
(Foto Luigi Luzi)
L'occasione
del Giubileo
di MARCO ANTONINI
“I
l Giubileo della Misericordia
indetto da Papa
Francesco è
un’occasione ‘per vivere
l’amore per l’uomo, salvandolo da ideologie impazzite
e distruttrici”. Lo ha detto il
vescovo Giancarlo Vecerrica
che ha ultimato il calendario
degli appuntamenti diocesani
che sono stati predisposti
insieme al clero per vivere al
meglio l’Anno Santo ormai
alle porte. Per l’occasione è
stato presentato in Cattedrale
e consegnato ai fedeli l’opuscolo degli Orientamenti
Pastorali. Un sussidio che
accompagnerà i fedeli nel
cammino iniziato merco-
ledì 7 ottobre con il primo
incontro del nuovo ciclo
di Mercoledì della Fede. Il
prossimo è previsto il 28
ottobre e vedrà la presenza
a Fabriano del Cardinale
Angelo Bagnasco, presidente
della Conferenza Episcopale
Italiana. L’appuntamento è
per le ore 18,30 a San Venanzio. Cresce l’attesa, anche in
Diocesi, per l’inizio ufficiale
del Giubileo straordinario
voluto dal Pontefice. Tanti
gli eventi in programma.
Dopo l’apertura della Porta
Santa della Basilica di San
Pietro in Vaticano prevista
l’8 dicembre, la chiesa locale
si prepara a vivere questo
momento di misericordia
con l’Oratorio interattivo ‘Il
Giardino della Misericordia’.
La preghiera in musica scritta
da don Umberto Rotili e
Matteo Volpotti, proposta dai
giovani, sarà presentata il 10
dicembre, festa della Madonna di Loreto, a San Venanzio.
Tre giorni dopo, domenica
13 dicembre, avrà luogo la
solenne apertura della Porta
Santa nella Cattedrale di Fabriano con il pellegrinaggio
verso la chiesa madre.
Il rito è previsto alle ore 16.
Gennaio e febbraio saranno i due mesi dedicati ai
pellegrinaggi parrocchiali,
interparrocchiali, di associazioni e gruppi verso la
Porta Santa “da organizzare e vivere – spiega don
Giancarlo – con particolare
attenzione alla confessione
e all’assunzione di opere
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 25 ottobre dal Vangelo secondo Marco
(Mc 10, 46-52)
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Una parola per tutti
Come la possiamo vivere
Una folla multiforme segue Gesù mentre parte da Gerico,
chiamata “città delle palme” e situata a 240 km sotto il livello
del mare, nella depressione del Mar Morto. L’agglomerato
è l’ultimo centro abitato importante prima di arrivare a
Gerusalemme.
Nella cultura ebraica il cieco, lo zoppo, la vedova, la donna
incinta e la partoriente sono le categorie più svantaggiate e
ai margini della società: a quanti sono in queste condizioni
non resta altro che chiedere l’elemosina, sperando nella
generosità della gente.
Bartimeo, povero, solo e afflitto, è talmente risoluto e desideroso di essere guarito che grida senza vergogna davanti a
tutti dimostrando di avere una fede molto più grande di tutti
coloro che in quel momento sono attorno a Gesù. L’uomo,
prima trattenuto e poi incoraggiato dalla folla, si abbandona e
lascia tutto ancor prima di essere guarito: getta via il mantello
e si avvicina al Maestro.
Cristo guarisce e salva le persone che si rivolgono a lui con
cuore libero e sincero. Chi sceglie la via della riconciliazione
col Signore diventa messaggero del regno di Dio tra gli uomini.
- Per l’essere umano la peggiore cecità possibile
è quella generata dal peccato, dall’assenza del
Creatore nella propria vita.
La fede è dono, ma anche ricerca, bisogno,
desiderio forte e irrefrenabile di incontrare Dio,
instaurando con lui un rapporto, un dialogo
serio e profondo.
- In tante occasioni Gesù ci chiama, proprio come
ha fatto con Bartimeo. Siamo pronti ad accogliere
il grido dei poveri che il Signore ci mette dinanzi
per strada, nel lavoro, tra gli amici, in famiglia?
- Ringraziamo il Signore quando ci fa incontrare
persone che mettono in luce i limiti e la pochezza
della nostra fede. Questi fratelli, mostrandoci
verità che non vogliamo accettare, ci aiutano a
crescere nell’amore.
- La salvezza viene solo da Dio: il cristiano non
la cerca altrove, non si disperde nelle tante
chimere che il mondo offre, ma va dritto per la
strada percorsa da Gesù.
Il Vescovo riprende
gli Orientamenti Pastorali
concrete di misericordia
corporali e spirituali”. I ritiri
mensili del clero affronteranno il tema ‘Il percorso sulla
pastorale familiare, alla luce
del Sinodo dei Vescovi sulla
famiglia’. La comunità dei
giovani preti svolgerà il lavoro biblico sul libro di Giobbe
insieme a Mons. Aldo Mei. Il
lavoro formativo sarà svolto
sulla ‘vita del sacerdote come
educazione alla misericordia
nel risvolto educativo, pastorale e personale’. Il prossimo
incontro è previsto il 5 novembre presso la parrocchia
di Camponocecchio. Dopo
la cerimonia del ‘Mandato’
che si è tenuta la settimana
scorsa, i catechisti della diocesi si ritroveranno insieme
per il Convegno diocesano
catechistico per riflettere su
come presentare e far vivere
l’Anno Santo ai bambini e
ragazzi. Proprio quest’ultimi,
a gennaio, vivranno l’esperienza del pellegrinaggio alla
Porta Santa della Cattedrale
‘per sperimentare l’amore di
Dio che consola, che perdona
e dona speranza'. In chiesa
è prevista per loro anche
una celebrazione preparata
appositamente dall’ufficio
catechistico.
Il 16 gennaio 2016 spazio
al pellegrinaggio Acr, il 23
gennaio 1° e 2° media, il 13
febbraio è il turno della 5°
elementare, il 27 febbraio
la 4°e il 12 marzo la 2° e 3°
elementare.
La Pastorale Giovanile, invece, si riunirà venerdì 27
novembre alle ore 21 nella
chiesa della Sacra Famigia
per la Veglia di Avvento con
tutti i giovani. In quest’occasione verrà presentata
ufficialmente la giornata
mondiale dei giovani che
si svolgerà a Cracovia a
luglio 2016 che vedrà la
partecipazione di un gruppo
della Diocesi. A febbraio e
nella domenica delle Palme
avranno luogo altri incontri
dei giovani in preparazione
alla Gmg. La Pastorale Vocazionale prevede una serie di
incontri a Matelica, indicativamente il secondo e quarto
lunedì del mese, denominati
Laboratorio di Preghiera e si
concluderanno con la celebrazione della Messa.
Proseguono, inoltre, le attività del Gruppo Naaman
con i ragazzi delle medie
ed i chierichetti insieme a
don Ruben Bisognin e don
Giovanni Mosciatti. Attenzione particolare ai malati.
L’equipe di Pastorale della
Salute prevede di organizzare
incontri di formazione spirituale indirizzati al personale
infermieristico e paramedico
e di organizzare momenti di
svago con gli anziani ricoverati in strutture protette.
Giovedì prossimo 29 ottobre,
alle ore 18, verrà, intanto,
inaugurata la Cattedra di
Dottrina Sociale della Chiesa
e formazione politica presso
la Scuola di Teologia. La prima lezione è tenuta dall’amministratore apostolico di
Senigallia Mons. Giuseppe
Orlandoni. Il vescovo Vecerrica invita i fedeli a vivere i
momenti forti che sono stati
organizzati per il Giubileo
della Misericordia. “Il primo
impegno sarà conoscere la
testimonianza e il messaggio
di Gesù, espresso in maniera
straordinaria nelle parabole
della misericordia. Lasciamoci invadere, penetrare e
toccare – ha detto don Giancarlo – da queste pagine fino
a immedesimarci in esse per
diventare testimoni credibili
della misericordia di Dio".
Mercoledì della Fede:
in arrivo Bagnasco
Proseguono gli incontri dei Mercoledì della Fede dopo
l’incontro iniziale con Davide Rondoni del 7 ottobre
scorso. In quell’occasione il Vescovo Vecerrica ha
presentato il testo “Misericordia, io voglio”, ovvero
gli orientamenti pastorali per l’anno 2015-2016, con il
programma che raccoglie le proposte principali di ogni
ufficio pastorale. Questo testo è utile per vivere intensamente l’anno della Misericordia, camminando in sintonia
con la Chiesa italiana che con il convegno ecclesiale nazionale di Firenze a novembre,
ci esorta a scoprire “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” e con la Chiesa universale
che – sottolinea il Vescovo Vecerrica – con Papa Francesca ci invita a vivere l’Anno
Santo per vivere l’amore per l’uomo, salvandolo da ideologie impazzite e distruttrici”.
Il secondo incontro è in programma per mercoledì 28 ottobre, ore 18.30, sempre in
Cattedrale per ascoltare la riflessione sul tema “La Misericordia dono di Dio per essere
donata ai fratelli, come strumento per una vita solidale e generosa che metta al riparo
dalla cultura dello scarto”, presentata dal Card. Angelo Bagnasco, (nella foto) presidente
della Conferenza Episcopale Italiana.
21/10/15 11.09
21
>CHIESA<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
Per un nuovo Umanesimo
Si apre a Fabriano una cattedra di Dottrina Sociale: 10 lezioni
N
ell’Enciclica "Laudato
Si", Papa Francesco afferma: “la cura per la
natura è parte di uno stile
di vita che implica capacità di vivere insieme e di comunione. Gesù ci
ha ricordato che abbiamo Dio come
nostro Padre comune e che questo
ci rende fratelli. Occorre sentire
nuovamente che abbiamo bisogno
gli uni degli altri, che abbiamo una
responsabilità verso gli altri e verso
il mondo, che vale la pena essere
buoni e onesti” (n° 228). In unità e
comunione di intenti con il Papa e
il magistero della Chiesa, il nostro
Vescovo, Mons. Giancarlo Vecerrica, desidera ed auspica una nuova
rinascita morale, politica, sociale e
spirituale dei cristiani: nuova non
tanto nel contenuto, quanto piuttosto nella modalità. La crisi della
politica dovuta, in larga parte, alla
mancanza di una formazione solida
e profonda della classe dirigente, ha
causato il distacco e il disinteresse
per la stessa “cosa pubblica” e per il
bene comune da parte dei cittadini.
Il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa ci ricorda che
“la persona umana è fondamento
e fine della convivenza politica”
(384) e che “la comunità politica
trova nel riferimento al popolo la
sua autentica dimensione” (385).
Ecco, allora, l’idea della creazione
di una cattedra di Dottrina Sociale
che ha un triplice scopo. Da una
parte lo studio e l’approfondimento
della stessa Dottrina Sociale della
Chiesa Cattolica. Dall’altra parte
quello di contribuire allo sviluppo
di un Nuovo Umanesimo radicato
e fondato in Gesù che non può non
avere effetti sociali e politici. In
terzo luogo quello della formazione
Ricorrenza
del Divino
Maestro
Per la
presenza delle
Pie discepole
del Divin Maestro in
diocesi
presso
la casa
del clero, domenica 25 ottobre
si celebrerà in Cattedrale la
Messa di N. S. Gesù Cristo
Divino Maestro. Si tratta della
solennità della Famiglia Paolina - insieme di Istituti religiosi
fondati dal beato Giacomo
Alberione – impegnata ad
annunciare Gesù come unico
Maestro che si è autodefinito
Via Verità e Vita: “Via che ci
guida al Padre, Verità eterna
che ci fa liberi e Vita senza
fine che ci colma di gioia”.
Questa ricorrenza racchiude
il cuore della spiritualità e
missionarietà della Famiglia
Paolina, impegnata nel mondo
ad annunciare la salvezza in
Cristo con i nuovi mezzi di
comunicazione sociale.
di uomini e donne cristiane disposti
ad impegnarsi nella vita sociale e
civile della polis. L’impegno secolare nelle realtà temporali, afferma
Lazzati, “è strettamente legato al
divenire storico della realtà umana
e, dunque, si dà per un suo peculiare
carattere di dinamicità: è, infatti, un
impegno che si svolge nel tempo e
del tempo deve assumere tutta la
logica di mutamento propria del
divenire storico di ogni situa-zione
umana”. Tale attività ha una valenza
profondamente comunitaria: è vero,
infatti, che l’impegno alle realtà
temporali ha un ineludibile aspetto
personale, ma è pur vero che, per
sua natura, “presenta un aspetto
sociale, collettivo, altrettanto importante, perché la persona trova nei
rapporti interpersonali l’ambiente
del proprio sviluppo”. L’impegno
secolare, perciò, è l’azione tesa “a
costruire e a gestire la città dell’uomo: essa si richiama esplicitamente
al concetto aristotelico di polis e
a quello tomistico di civitas, che
indica una realtà naturale, specificamente umana, avente per fine il
bene comune, cioè il bene di tutti i
suoi membri, lo sviluppo pieno di
tutte le persone. Tale azione passa
Pellegrini
a Malta
20-22 novembre a Malta sulle
orme di S. Paolo. Iscrizioni:
338 3027782 o [email protected].
attraverso ogni sforzo in cui si mettono a servizio dell’uomo tutti i beni
della terra e l’intera organizzazione
dei rapporti umani, perché la città,
intesa come convivenza umana che
ne risulta, risponda alle vere esigenze dell’uomo, sia come singolo, sia
come società, consentendogli così
di raggiungere la pienezza della
propria personalità, per quanto sia
storicamente possibile”. Il fine ultimo della convivenza umana non
consiste in una qualsiasi organizzazione di rete di rapporti, “bensì
in un’organizzazione che consenta
all’uomo, nella totalità delle diverse e complementari dimensioni
costitutive del suo essere, il pieno
sviluppo della sua personalità”. La
convivenza umana, perciò, risulta
essere un “fine medio” che prende
senso e valore dal suo fine ultimo
qual è la crescita dell’uomo, la sua
promozione piena: a tale finalità
possiamo dare il nome di “Umanesimo plenario”, o “Umanesimo trascendente” - come lo chiama Benedetto XVI nell’Enciclica "Caritas in
Veritate" - che conferisce all’uomo
la sua più grande pienezza: tutto, la
politica, l’economia, la tecnologia
ecc. deve essere incentrato sull’uo-
Mons. Giuseppe Orlandoni,
l'amministratore apostolico
di Senigallia
mo, non possono, cioè, avere come
fine ultimo se non l’uomo rispettato
nella sua natura di essere razionale. L’idea, pertanto, è quella della
creazione di una “cattedra”, ossia
di un luogo al cui centro risiede
la Dottrina Sociale della Chiesa, il
Magistero Sociale. Il presente anno
è possibile considerarlo come un
“anno 0”. La prima lezione presso
l'aula magna della scuola di teologia in via Serraloggia avrà luogo
giovedì 29 ottobre alle ore 18
con il Vescovo di Senigallia Mons.
Giuseppe Orlandoni dal titolo "Il
ruolo della dottrina sociale della
Chiesa". Si proseguirà martedì 3
novembre (alle ore 18) con Elena
Granata su "Luoghi e relazioni nella
città contemporanea". I membri che
parteciperanno faranno parte di una
consulta che nascerà appositamente e che si farà promotrice anche
degli eventi degli anni futuri. Info:
don Andrea 3383027782; email:
[email protected];
don Marco 3280280153; email:
[email protected].
AGENDA LITURGICA
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 18.00: - Cattedrale
- M.della Misericordia
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Sacra Famiglia
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
- Oratorio S. Giovanni Bosco
FESTIVE DEL SABATO
ore 17.30: - Collegiglioni
ore 18.00: - Cattedrale
- M. della Misericordia
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Sacra Famiglia
- S. Nicolò Centro Com.
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 19.00: - Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
ore 9.00:
ore 9.30:
ore 10.00:
ore 10.15:
di Don Leopoldo Paloni
~ IL VESCOVO CELEBRA NELLA CHIESA DELLE CAPPUCCINE: domenica 25 ottobre
alle ore 11.
~IL CARDINAL ANGELO BAGNASCO AL “MERCOLEDÌ DELLA FEDE”: mercoledì 28
ottobre alle ore 18.30 nella Cattedrale di San Venanzio a Fabriano.
~INAUGURAZIONE DELLA CATTEDRA DI DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA: giovedì
29 ottobre alle ore 18 presso la scuola di teologia in via Serraloggia: conferenza di
Mons. Giuseppe Orlandoni, Vescovo di Senigallia.
Preghiera comunitaria con il Rinnovamento
La preghiera comunitaria carismatica con il Gruppo Rinnovamento dello Spirito si svolge ogni martedì
alle ore 21 presso la chiesa di San Giuseppe Lavoratore. Nella preghiera con l’aiuto dello Spirito Santo,
attraverso la lode a Dio e i canti, si fa esperienza della Sua presenza. Questo evento suscita nei partecipanti
nuovi propositi di conversione ed un nuovo ardore nel testimoniare la potenza dell’amore di Dio.
La festa del Ciao: chi vincerà domenica?
Domenica 25 ottobre si svolgerà la festa del Ciao, un’iniziativa organizzata
dall’Azione Cattolica per voi ragazzi che avete dai 10 ai 13 anni. La festa è una
grande sfida tra parrocchie per vincere l’ambita coppa attraverso varie prove.
Faremo un viaggio indietro nel tempo e arriveremo all’epoca dell’antica Grecia
per sostenere un’indimenticabile sfida olimpionica! Il ritrovo nelle rispettive
parrocchie di appartenenza è all’orario stabilito dagli educatori, alle 9 ci incontriamo tutti nella Piazza della Cattedrale e alle 9.30 avranno inizio i giochi.
Seguirà la Messa alle 12 al Sacro Cuore, a cui sono invitati anche tutti i genitori!
Alle 13 mangeremo tutti insieme con un pranzo al sacco. Ma non rilassatevi
troppo, il vincitore è ancora da decretare ed il gioco finale sarà decisivo per la
coppa del Ciao. La giornata terminerà circa alle 17. Quest’anno però c’è una
dolcissima novità! I vostri genitori insieme al gruppo adulti dell’Ac si dovranno
sfidare in una divertente gara di torte! Vincerà la sfida culinaria la parrocchia che
presenterà le torte più buone, numerose e belle a tema olimpionico. Genitori,
avrete un ruolo decisivo per aiutare i vostri figli a vincere la festa, quindi non
potete mancare! Noi educatori vi aspettiamo numerosi per rendere la competizione più accesa e per passare una
domenica diversa dal solito!
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 18.15:
ore 18.00:
ore 18.30:
- S. Caterina (Auditorium)
- S. Maria in Campo
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- Moscano
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- Ss. Biagio e Romualdo
- M.della Misericordia
- S. Giuseppe Lavoratore
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
- Regina Pacis
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa - Regina Pacis
Sara Tognoloni e Chiara Caselli
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22
>DEFUNTI<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Nella ricorrenza
del 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Domenica 1 novembre
ricorre il 6° anniversario
della scomparsa dell'amata
CHIESA di S.CATERINA
Nella ricorrenza
del 20° anniversario
della scomparsa dell'amato
GIOVANNI ABOSINETTI
La moglie, i figli, le nuore, i nipotini, ed i parenti lo ricordano con
affetto. S.Messa venerdì 30 ottobre
alle ore 18.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
MARIA SANTILLI
ved. FRANCESCHI
I familiari ed i parenti tutti la ricordano con affetto. S.Messa giovedì
29 ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
OLIVIERO TENTI
CHIESA COLLEGIATA
di Cerreto d'Esi
Sabato 24 ottobre
ricorre il 15° anniversario
della scomparsa dell'amata
ANGELA SERBASSI
in CIPRIANI
I familiari la ricordano con affetto.
S.Messa sabato 24 ottobre alle ore
17. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S.FACONDINO
Sassoferrato
Domenica 25 ottobre
ricorre il 12° anniversario
della scomparsa dell'amato
la moglie e i figli lo ricordano con
affetto. S.Messa sabato 24 ottobre
alle ore 9. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
Lunedì 26 ottobre
ricorre l'8° anniversario
della scomparsa dell'amata
MAURA BERTINI
in CHIAPPA
I familiari tutti la ricordano con affetto. Ss. Messe lunedì 26 ottobre
alle ore 9 nella chiesa di S.Caterina
e alle ore 18.30 nella chiesa di
S.Nicolò. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
Mercoledì 21 ottobre
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa del caro
FRANCESCO CIAPPELLONI
La famiglia lo ricorda con profondo
affetto. Una Santa Messa in suffragio sarà celebrata domenica 25 ottobre alle ore 11.15 presso la Chiesa Parrocchiale della Sacra Famiglia
di Fabriano. Si ringraziano quanti si
uniranno nella preghiera.
CHIESA del SACRO CUORE
Martedì 27 ottobre
ricorre il 24° anniversario
della scomparsa dell'amato
CHIESA della MISERICORDIA
Nell'11° anniversario
della scomparsa dell'amata
ANNIVERSARIO
ANNA RICCIONI
in RICCIUTELLI
30.10.2004
GIUSEPPE (ALFREDO)
RICCIUTELLI
15.12.2004
Nell'11° anniversario della scomparsa di
ANNA ed ALFREDO
i figli Marisa e Marino, i parenti ed i tanti amici li ricordano con infinito affetto. S.Messa venerdì 30 ottobre alle ore 9 nel santuario del Buon Gesù. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
PASQUALE FIAONI
I familiari, i parenti e gli amici lo
ricordano con affetto. S.Messa
martedì 27 ottobre alle ore 18. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANTONIETTA MARINACCI
ved. MILIANI
I fratelli, la sorella ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa lunedì
26 ottobre alle ore 18. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
TRE MESI
ANNIVERSARIO
REGINA ANTONINI ved. VITALI
CHIESA della SCALA SANTA
Nella ricorrenza dei tre mesi
dalla scomparsa dell'amato
la nuora Maria, i figli, le nuore, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto.
Ss.Messe domenica 25 ottobre alle ore 11.30 nella chiesa di Santa Maria
e lunedì 26 ottobre alle ore 18 nell'Oratorio di Santa Maria. Durante le celebrazioni sarà ricordato anche il marito ANGELO. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
RINO PINTI
la figlia ed il genero lo ricordano
con affetto. S.Messa lunedì 26 ottobre alle ore 18.15. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S.VENANZO
Sabato 24 ottobre
ricorre il 20° anniversario
della scomparsa dell'amato
CATALDO PROCACCINI
La famiglia lo ricorda con affetto.
S.Messa sabato 24 ottobre alle 18.
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di MELANO
Giovedì 22 ottobre
ricorre il 5° anniversario
della scomparsa dell'amato
SANTE SCARAFONI
I familiari ed i parenti lo ricordano
con affetto. S.Messa domenica 25
ottobre alle ore 11.30. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
OLIVA PIERPAOLI
ved. MERLONI
La famiglia la ricorda con affetto.
Domenica 25 ottobre alle ore 18
verrà celebrata la S.Messa nella
chiesa B.M.V. della Misericordia. Si
ringrazia chi si unirà alla preghiera.
ANNIVERSARIO
CHIESA della MISERICORDIA
Lunedì 19 ottobre
è ricorso il 4° anniversario
della scomparsa dell'amata
ROSSELLA MORRI
in PAGLIALUNGA
Il marito, i figli e i parenti la ricordano con affetto. S.Messa domenica 25 ottobre alle ore 11.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
RITA MINELLI
Ad un mese dalla sua scomparsa vogliamo dire di avere avuto il
privilegio di conoscere una donna
straordinaria, anche se purtroppo
per poco tempo. Grazie Rita, per
aver voluto bene a tutti noi, in particolare a quel "birbante", come tu
lo chiamavi, di Simone, come se
fosse stato tuo figlio.
Sarà impossibile dimenticarti.
Loretta, Melissa,
Simone e Antonio
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Giovedì 29 ottobre
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amato
DOMENICO
(MIMMO) MONDATI
La moglie, il figlio, la nuora, il nipote ed i parenti lo ricordano con
affetto. S.Messa giovedì 29 ottobre
alle ore 18.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
ANNIVERSARIO
ALESSANDRO ANDREOLI
Con amore lo ricordano la mamma, il papà, il fratello Francesco, la
nonna, gli zii ed i cugini. S.Messa
domenica 25 ottobre alle ore 17. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Mercoledì 14 ottobre, a 90 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
CLOTILDE SANNA
Lo comunicano i figli, la nuora, i generi, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Sabato 17 ottobre, a 93 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
GIUSEPPINA VITAIOLI
(Peppina) ved. STAZI
Lo comunicano le figlie Rita e Franca, i nipoti Sauro Diego, Brunella,
le pronipoti Giada, Jenny, Gemma,
il fratello Secondo, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Domenica 18 ottobre,
è mancata all'affetto dei suoi cari
VINCENZA ROSSI
ved. PROCACCINI
Lo comunicano le figlie Daniela
e Tiziana, il figlio Filippo, i generi
Massimo e Carlo, la nuora Patrizia,
i nipoti Marco, Alessandra, Giorgia,
Jacopo, la pronipote Maria, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Sabato 17 ottobre, a 86 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
RITA SCARAFONI
in STIMILLI
Lo comunicano il marito Sirio, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Sabato 17 ottobre, a 94 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
GIULIA MORETTINI
ved. ROSI
Lo comunicano il figlio Corrado, la
nuora Tina Lenci, i nipoti Andrea e
Stefano, la sorella Ernesta, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Sabato 17 ottobre, a Milano,
a 47 anni, è mancato
all'affetto dei suoi cari il
DR. DIEGO ZALLOCCO
(ORDINE MONDIALE SANITA')
Lo comunicano la madre Carla Giuseppetti, la moglie Roberta, le sorelle Antonella e Luciana, gli zii, i
cugini, i parenti tutti.
Marchigiano
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Nel 33° anniversario della scomparsa dell'amata
ANNUNCIO
Lunedì 19 ottobre, a 85 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
CORRADO ROCCHETTI
Lo comunicano la moglie Elide Santi, le figlie Simonetta e Sabrina, i
generi Giancarlo e Palmiero, i nipoti Lucia, Valeria, Cristian, Michela,
Letizia, il fratello Alessandro, i pronipoti, la sorella Rosa, i cognati, le
cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Giovedì 15 ottobre, a 84 anni
è mancata all'affetto dei suoi cari
ROMUALDA FAGINOLI
(Lina) ved. PAPARELLI
Lo comunicano i figli Francesco e
Paolo, le nuore Gabriella e Ornella,
i nipoti Michela, Emanuele, Martina, Francesca, la cognata Teresa, i
nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Mercoledì 14 ottobre, a 90 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
AURELIO SARTARELLI
Lo comunicano la moglie Teresa,
le figlie Rosanna e Stefania, il fratello, le sorelle, il genero, la nuora,
i nipoti, i pronipoti, i cognati ed i
familiari tutti.
Belardinelli
RINGRAZIAMENTO
Le famiglie LUPACCHINI-BUCCHI commosse per la partecipazione di affetto ricevuta per la
scomparsa del loro caro
MARIO
sentitamente ringraziano quanti si
sono uniti al dolore
Marchigiano
RICORDO
Giovedì 15 ottobre, a 65 anni
è mancato all'affetto dei suoi cari
ORFEO SCORTICHINI
Lo comunicano la moglie Anna Maria Perfetti, le figlie Serena e Valentina, la sorella Marisa, il cognato
Antonio, il nipote Alessandro ed i
parenti tutti.
Bondoni
ANNIVERSARIO
CHIESA del COLLEGIO GENTILE
Nella ricorrenza
del 3° anniversario
della morte dell'amata
BRUNA IELMINI
in PERINI
il marito, la figlia ed i parenti la
ricordano con affetto. S.Messa sabato 31 ottobre alle ore 18.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
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L'Azione 24 OTTOBRE 2015
>CULTURA
Il 7 novembre
al via
la nuova stagione
concertistica
Gioventù Musicale, si parte
S
di ALBERTO SIGNORI
ta per ricominciare la stagione concertistica della Gioventù Musicale, che sarà come di consueto all'insegna
dell'alta qualità artistica, sia che si tratti di giovani
interpreti vincitori di primi premi internazionali
sia che si tratti di talenti locali da scoprire; ma soprattutto
all'insegna dell'esplorazione di quell'immenso patrimonio
del genere umano che è la musica d'arte. Inizieremo il 7 novembre, nella sala Nedda Spotti (ridotto del Teatro Gentile)
con tre giovanissimi artisti vincitori delle audizioni della
Gmi nel 2013: Francesco Granata (pianoforte) e i fratelli
Riccardo Cellacchi (flauto) e Andrea Cellacchi (fagotto) che
ci proporranno un interessante programma dove spiccano la
rara “sonatine” di Alexandre Tansman per fagotto e pianoforte
e il “concertino” per flauto e pianoforte della compositrice
francese Cécile Chaminade; seguirà il 21 dello stesso mese
un altro vincitore delle audizioni Gmi, Samuele Telari, virtuoso di uno strumento che mancava da anni nella stagione
fabrianese: la fisarmonica! Il 28 novembre sarà la volta di
Jacopo Taddei (sassofono) e Luigi Nicolardi (pianoforte), per
concludere il 2015 il 12 dicembre con le sorelle anconetane
(ma originarie di Genga!) Chiara e Margherita Burattini,
rispettivamente al violoncello e all'arpa: un concerto che ci
farà scoprire, tra le altre cose, due splendide sonate scritte da
due ingiustamente trascurati compositori del secolo scorso,
Mario Castelnuovo – Tedesco e l'appena scomparso Jean
Michel Damase. Inaugureremo il nuovo anno il 23 gennaio
al Teatro Gentile con la Araray Band (Tigist Bekele voce,
Greg Burk pianoforte, Henry Cook flauto e sax, Reinaldo
Santiago percussioni e Daniele Basirico contrabbasso), un
quintetto che ci delizierà con musiche tradizonali dell'Etiopia;
torneremo quindi nella sala Spotti il 20 febbraio con Mariam
Batsashvili, pianista vincitrice l'anno scorso del primo premio
al concorso internazionale Liszt di Utrecht.
Altro primo premio (concorso internazionale Paganini di
Genova) ci attende il 5 marzo, e sarà il violinista coreano
In Mo Yang.
Il 13 marzo il soprano Patrizia Cigna, accompagnata dal
pianista Riccardo Sandiford sarà protagonista di un concerto
liederistico dove potremo ascoltare i seducenti “Brentano Lieder” di Richard Strauss, eseguiti purtroppo molto di rado nelle
sale da concerto a causa delle agilità e dei difficili virtuosismi
richiesti alla cantante dal grande compositore di Monaco.
La pianista fabrianese Viola Cartoni e il giovane Giuliano
Graniti ci proporranno, il 26 marzo, un originale concerto
per pianoforte a quattro mani dedicato al mondo infantile:
il Carnevale degli Animali di Saint Saens (ovviamente nella
trascrizione pianistica), la serie di favole “Ma mére l'oye” di
Ravel, l'ouverture dell' Hansel und Gretel di Humperdinck e
gli incantevoli “Jeux d'enfants” di Bizet.
Gran finale a teatro la sera del 30 aprile con un arpista di fama
mondiale, lo statunitense Park Stickney, che ci farà ascoltare
il meglio del suo repertorio jazz sulla sua arpa elettica.
Un ringraziamento ai numerosi fedelissimi abbonati (alcuni
dei quali seguono la nostra stagione di musica da camera,
arrivata oggi alla quarantatreesima edizione, da decenni),
all'amministrazione comunale e alla Fondazione Carifac,
da sempre vicina alla musica colta nella nostra città, che
con il suo generoso contributo ci permette di allestire un
cartellone di livello internazionale che fa invidia a città ben
più grandi di Fabriano.
Gli abbonamenti (60 euro) saranno disponibili presso l'Oratorio della Carità nei giorni giovedì 29 e venerdì 30 ottobre
dalle 17 alle 19.30, e sabato 7 novembre a partire da mezz'ora
prima del concerto inaugurale; i biglietti per i singoli concerti
(10 euro) saranno acquistabili a partire da mezz'ora prima
di ogni spettacolo. Per informazioni sig.ra Paola Ceccarelli
335 5472678. Buon ascolto!
Un finale con brio Due giovani ammaliano il "Salotto"
Giovedì 8 ottobre alle 21 presso la chiesa di San Giuseppe Lavoratore si
è svolto l'ultimo concerto della manifestazione “Settembre Organistico
Fabrianese”. Ad esibirsi è stato il Duo “WoodBrass” ossia l'organista,
molto conosciuto nel panorama musicale fabrianese, Sauro Argalia e
il trombettista marchigiano Mario Bracalente. L'ottone della tromba
e il legno e metallo delle canne dell'organo, anche se così diversi tra
loro, sono riusciti a creare, grazie alla bravura dei maestri esecutori,
un'intesa così forte basata al contempo su solennità e vivacità. Il
programma è stato ricco di spunti musicali con un passaggio sugli
autori più importanti e conosciuti dell'epoca barocca da Albinoni,
della scuola italiana, al francese Luis-Nicolas Clerambault con i suoi
giochi armonici, a Georg Philipp Telemann con la suonata in re magg.,
a Johann Sebastian Bach con i suoi doppi sguardi sulla spazialità e
sull' intimità della musica e a Georg Friedrich Handel con il suo stile
marcatamente anglosassone ricco e brioso. Facendo un bilancio di
questa edizione possiamo dire certamente che gli obiettivi fondamentali
che ci si era posti sono stati raggiunti. In primis riuscire a dare vita ad
un interessante momento musicale in una situazione difficile com’è
quella fabrianese di oggi; aver contribuito, nel proprio piccolo, a dare
uno stimolo culturale: il pensiero va alla serata in cui è stata eseguita
la composizione sulla Vita di San Lorenzo di Luigi Mengoni ispirata
agli affreschi di Allegretto Nuzi conservati nella Cattedrale e infine
riuscire a coinvolgere di anno in anno un pubblico sempre più attento,
partecipe e competente.
s.a.
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“I Salotti” di Accademia dei Musici proseguono
i loro appuntamenti tutti i venerdì alle ore 17.30
nel Complesso Monumentale del San Benedetto a
Fabriano. Questi incontri settimanali costituiscono
una grande occasione per entrare nel mondo della
musica con consapevolezza, piacere ed entusiasmo.
Infatti “I Salotti” sono pensati per offrire a tutti
una serie di appuntamenti didattici con momenti
concertistici di musica dal vivo secondo il principio
dello svelare i particolari nascosti, cosa ricercare
nell'ascolto, quali sono i piccoli grandi segreti degli
esecutori, le curiosità sulle composizioni e le difficoltà dell'interpretazione.
La parte didattica così importante ed innovativa dello scorso
venerdì 16 ottobre, si è affiancata al concerto del Duo Rosamunde, introducendo la Musica da Camera dello struggente Romanticismo e del '900 più rivoluzionario e raffinato. Il Duo
Rosamunde, Elena Antongirolami al violoncello e Melissa Galosi al pianoforte, ha catturato la platea con l'alto
virtuosismo dei “pezzi fantastici” di Schumann accostati al lirismo di Schubert usando il violoncello come la voce,
nella seconda parte la sconvolgente sonata di Shostakovic difficilissima nei dialoghi fra pianoforte e violoncello.
Le due giovani concertiste, già vincitrici di concorsi, si sono imposte agli ascoltatori con grande determinazione e
professionalità esibendo doti tecniche di spicco unite a sensibilità e capacità interpretative non comuni. “I Salotti”
ciascuno con il proprio tema, tassello di storia, arte e musica, rappresentano un percorso dedicato a tutti per trascorrere un momento intenso di approfondimento culturale. Prossimo appuntamento venerdì 23 ottobre sempre
alle 17.30 il dott. Atanasio Cecchini ci delizierà con “La Storia Antiquaria del Pianoforte”
Info: www.accademiadeimusici.it - europa@accademiadeimusici – 0732 24065.
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>CULTURA<
L'Azione 24 ottobre 2015
Ugo Duca, collega ed amico
Un ricordo, a tre mesi dalla scomparsa, del preside dell'Itis Merloni
C
di ANGELO ANTONINI
onobbi Ugo Duca nel maggio del
lontanissimo 1939, nell’appartamento di via Saffi, dove don
Erminio Petruio impartiva lezioni
private di matematica. Io ero uno studente
privatista (allora si diceva “proveniente da
scuola paterna”) di quarta ginnasio e, due
volte alla settimana, entravo, insieme con altri
coetanei, nello studio del sacerdote, subito
dopo che ne era uscito Ugo con altri quattro
liceali maturandi come lui. I componenti
del quintetto, incrociandoci, si rivolgevano
simpaticamente a noi con frasi e battute
pronunciate con un tono fra il paternalistico,
lo scherzoso e lo “sfotti torio”, come quelli
che ci tenevano a marcare la loro distanza
da noi, che eravamo quattro classi indietro
a loro. Questi, dopo i corsi universitari, si
laurearono tutti: Ugo in chimica, due (Enzo
Pellicciari e Roberto Pasqualini) in medicina,
Manfredo Montanari e Angelo Moscatelli,
rispettivamente, in veterinaria e in scienze
agrarie. Conseguita la laurea, pur potendo
scegliere fra un impiego nell’industria e l’insegnamento, optò per quest’ultimo, anche perché la decisione
sembrava scritta nel suo dna. Infatti la mamma era sorella
del prof. Romualdo Sassi che, nel secolo scorso, aveva dato
lustro alla sua Fabriano come docente dottissimo di lettere
nell’allora regio ginnasio per quasi un cinquantennio e come
storico di vaglia dalla produzione sterminata e metodologicamente rigorosa.
Con il passare degli anni, quella iniziale e fortuita conoscenza – favorita dalla colleganza prima nell’insegnamento,
poi nella funzione direttiva, pur in ambiti diversi – si venne
intensificando fino a trasformarsi in confidenza e in amicizia. Ci accomunavano le idee, non solo sulla Scuola con le
sue problematiche e le necessarie soluzioni, ma anche sulla
Religione, la morale, la giustizia, le dinamiche economicosociali e la politica, intesa nel suo senso più nobile e riferita
sempre al conseguimento esclusivo del “bonum publicum”.
Possedeva un carattere risoluto, una personalità nitidamente
stagliata, una schiena dritta (da “frangar, non flectar”), una
coerenza a tutta prova. Qualcuno, in una pagina de “L’Azione”, ha scritto che era “burbero” (sinonimo di brusco, rude e
scostante), pur ammettendo che,
alla fine, si rivelava un burbero
benefico, dal cuore tenero. Al
contrario, per l’educazione accurata da lui ricevuta in famiglia
– che teneva molto alla forma,
oltreché alla sostanza – era garbato, gentile, di agevole approccio e, all’occorrenza, anche un
conversatore piacevole, brioso e
provvisto di “sense of humour”.
Preferiva il “facere” al “dicere”,
era parco di parole (che uscivano
dalla sua bocca pensate e pregnanti), ma eloquente nei fatti.
Agiva dopo matura riflessione,
mirava direttamente allo scopo
senza ondeggiamenti e badava
al sodo. Aveva una parola sola
e a quella, intesa come impegno
d’onore, restava ancorato. Le sue
risposte, alle richieste che gli venivano presentate, erano sicure,
precise, rapide e si concludevano
invariabilmente con i monosillabi
evangelici “est, est/non, non”.
Ignorava i “forse”, i “probabilmente”, i “può darsi”. La sua
idiosincrasia per la verbosità esibizionista e inconcludente
ho avuto modo di constatarla di persona nelle riunioni dei
presidi presso il Provveditorato agli Studi e nelle assemblee
dei soci, prima della Cassa di Risparmio s.p.a. locale, poi
della omonima Fondazione. Quando gli interventi dei presenti, oltrepassando la misura, diventavano prolissi e ripetitivi,
chiedeva senza indugio la chiusura della discussione e il
passaggio alle deliberazioni.
Come preside aveva preparazione culturale, esperienza
didattica, carisma, autorevolezza (che è l’antitesi dell’autoritarismo), prestigio personale e sapeva trasmettere fiducia
e sicurezza nei professori e nel personale amministrativo,
tecnico e ausiliario. Conosceva il suo istituto “intus et in cute”
e ne seguiva da vicino il funzionamento, che procedeva con
la regolarità e la precisione di un rolex. Non restava confinato
in presidenza, ma lo si vedeva girare frequentemente per i
corridoi, le aule e i laboratori. Nelle due pagine a Lui dedicate
ne “L’Azione” del 27 giugno scorso, all’indomani della sua
scomparsa, ex alunni ed ex docenti dell’istituto hanno reso
Gli acquerelli di Farroni
diventano ora un libro
Dopo la riuscita mostra al Circolo Gentile
Nei giorni scorsi i fabrianesi hanno avuto la possibilità di ammirare, nei vecchi locali del
Circolo Gentile, la mostra di acquerelli di Sandro Farroni, direttore generale, oggi in pensione, delle Cartiere Miliani.
L’argomento era stuzzicante, riguardando alcuni significativi scorci architettonici del nostro
centro storico che, mai dimenticarlo, non ha nulla da invidiare ai più belli delle Marche. Va
anche detto che tali scorci i fabrianesi li hanno visti mille volte, ma spesso di fretta, senza
badare all’aspetto progettuale dell’architetto che li ha pensati. È il caso, per esempio, di
quello che parte dalla piazzetta della Cattedrale, che dà sulla piazza del Comune e si proietta
sulla vicina piazzetta del Podestà, fino al Palazzo Lolli-Benigni e alla via che costeggia il
Teatro Gentile.
Quasi fosse una linea retta, che mette in relazione i vari aspetti della società rinascimentale:
religioso, politico-amministrativo, nobiliare e culturale. Il tutto scandito dalla presenza di
piazze, piazzette e fontane comunicanti, ideali punti d’incontro dei nostri avi in quella fase
storica. Sandro Farroni ha ripreso anche le antiche porte, che purtroppo sono state sciaguratamente abbattute, le chiese, i giardini pubblici e l’incredibile monumento di idraulica del
ponte dell’Aera, su cui circolano tanti racconti, ma che non si può scoprire perché bisognerebbe abbattere edifici attualmente abitati. Prima di stendere il colore sulla pregiata carta
fabrianese, Farroni ha passato un bel po’ di tempo a consultare le fonti più accreditate in
materia, come Oreste Marcoaldi, Romualdo Sassi, Bruno Molajoli, Alessandro Carancini…
L’autore ha accompagnato personalmente i visitatori, intrattenendoli da par suo con aneddoti sulla storia fabrianese più o meno recente, non trascurando quelli a lui più cari che
riguardano le vicende delle Cartiere Miliani e la tradizione millenaria che Fabriano vanta
nel settore della carta, che taluni ritengono (ahinoi, con tanta supponenza!) rappresentate
nel Museo della Carta e della Filigrana, sempre uguale a se stesso dal lontanissimo 5 marzo
1985, quando venne aperto al pubblico tra non poche riserve.
Con questi acquerelli verrà realizzato un libro, in vendita durante le festività natalizie, grazie
all’impegno editoriale della Società San Vincenzo de’ Paoli. I complimenti per l’iniziativa
al signor Farroni.
testimonianza della sua completa dedizione alla Scuola. Nel
periodo della sua presidenza, durata per oltre un trentennio
sino alla fine degli anni Ottanta, l’Itis di Fabriano, intitolato
ad Aristide Merloni – il mitico pioniere e capitano d’industria notissimo in Italia e all’estero, del quale aveva sposato
la figlia primogenita – visse la sua “aurea aetas” per il gran
numero di frequentanti, che provenivano dalle Marche e da
altre regioni, la perfetta efficienza dei suoi indirizzi (cartario,
meccanico, chimico), la provata valentia del corpo insegnante
e l’alta professionalità raggiunta dai suoi diplomati.
Gli ex docenti soprattutto – in uno scritto stringato, incisivo
e commosso – ne hanno sottolineato il rispetto per la libertà
di insegnamento; l’interesse per l’innovazione organizzativa e didattica, intesa “cum grano salis”, che rifuggiva da
una concezione statica e rutinaria dell’istruzione; il modo
intelligente e costruttivo per fronteggiare la contestazione
sessantottina; il rispetto, quasi sacrale, delle leggi e dei regolamenti; la scrupolosa osservanza degli obblighi di ufficio:
al mattino era il primo ad entrare nell’edificio scolastico
e l’ultimo ad uscirne dopo il termine delle lezioni, nella
convinzione che – secondo il testo di due famose massime
latine – “le parole ammoniscono, ma gli esempi trascinano”
e “tutti i subordinati si uniformano al comportamento dei
capi”. E alla fine non hanno esitato a definirlo non solo “un
preside”, ma “il preside” per eccellenza e per antonomasia,
un “exemplar unicum” di capo di istituto, che brillava di luce
propria, non riflessa.
P.S. Mi sembra doveroso sfatare, sul conto del preside Duca,
una leggenda metropolitana, che ha trovato spazio anche sulle
colonne di questo settimanale. Cioè che avesse l’abitudine di
origliare alle porte delle aule per spiare ciò che avveniva al
loro interno. Si tratta di una pura invenzione, di un pettegolezzo senza il minimo fondamento, di un’autentica bufala. E ciò
per due evidenti motivi: 1) perché – come ho accennato sopra
– Egli conosceva a fondo in lungo e in largo il suo istituto e,
per sapere quel che accadeva nelle classi, non aveva bisogno
di ricorrere a pratiche ancillari, disdicevoli e degradanti; 2)
perché rientrava nei suoi compiti istituzionali – ogni volta
che lo avesse ritenuto opportuno – entrare nelle aule per
seguire lo svolgimento delle lezioni e delle interrogazioni e
accertarsi della condotta degli alunni.
La “spiritosa” trovata di attribuirgli il vezzo di applicare
l’orecchio al buco della serratura, tendeva, di fatto, ad offuscare l’immagine di un preside della caratura di Ugo Duca:
persona squisita, distinta, estremamente dignitosa e davvero
un “gran signore”, come si usava dire una volta.
I Papi umbri e marchigiani
nel volume di Paolo Latini
“I Papi umbri marchigiani” è il libro di
Paolo Latini che è stato presentato sabato
3 ottobre nella Biblioteca comunale, per
iniziativa dell’autore e del Centro Studi
Riganelli.
Paolo Latini, fabrianese di nascita e di
formazione, a Perugia è stato primario di
Radiologia Oncologica ed anche docente
universitario per la stessa disciplina ed
ora vive a Zurigo. Aveva una passione
per la storia e nell’età della quiescenza
ha scritto tre libri: la storia dei Fogliardi
suoi avi materni, la storia della radiologia
in Umbria ed ora la storia dei Papi umbri
(sono 2) e marchigiani (ben 8): Martino
I (Todi 649-655), Celestino II (Città di
Castello 1143-1144), Niccolò IV (Ascoli
1288- 1292), Marcello II (Montefano
1555), Sisto V (Grottammare 15851590), Clemente VIII (Fano 1592-1605),
Clemente XI (Urbino 1700- 1721), Leone
XII (Genga 1823-1829), Pio VIII (18291830), Pio IX (Senigallia 1848-1878).
Il libro è stato presentato da Paolo
Boldrini, fabrianese, giornalista del “Corriere Adriatico” per le pagine culturali e
scrittore di argomenti storici, che ne ha
illustrato i contenuti, soffermandosi sulle
personalità dei papi che hanno avuto più
rilievo storico come Sisto V e Pio IX e
sul nostro Papa Leone XII Annibale della
Genga. Erano presenti l’autore Latini e
il suo collaboratore Bifani che hanno
spiegato la genesi del libro.
Aldo Crialesi, del Centro Studi Riganelli,
aveva introdotto il convegno, che è poi
proseguito con due proposte formulate
dallo stesso Crialesi: l’intitolazione di
una via di Fabriano a Papa Leone XII e
la costituzione a Genga di un museo che
documenti personalità e realizzazioni del
suo Papa mediante gigantografie di suoi
ritratti e statue e dei luoghi di Roma che
ne conservano la memoria.
Erano presenti all’incontro gli assessori
del Comune di Fabriano Saitta e Pallucca
ed il sindaco di Genga e il sig. Barberis in
rappresentanza dei discendenti della famiglia della Genga. Il sindaco Medardoni
ha ricordato le iniziative del suo comune
già realizzate o programmate per onorare
la memoria del suo figlio più illustre e
si è dichiarato disponibile a prendere
in seria considerazione la proposta del
museo che comporta però il problema
del reperimento di spazi adeguati. L’assessore Barbara Pallucca tra le tre ipotesi
avanzate da Crialesi per l’intitolazione di
un sito del centro storico al Papa della
Genga ha dichiarato di preferire quella
dello spazio compreso tra la Biblioteca
comunale e l’Oratorio della Carità.
Terenzio Baldoni
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L'Azione 24 OTTOBRE 2015
>SPORT
RUGBY
L'inaugurazione
La palla ovale ha una casa
Taglio del nastro al campo del Borgo che ospiterà il Fabriano
di SAVERIO SPADAVECCHIA
È
stato un grande pomeriggio di
festa quello di sabato 10 ottobre
per il Fabriano Rugby, che ha
presentato a tutta la città il campo del
Borgo di via Romagnoli, dallo scorso
fine settimana diventato ufficialmente
la casa del rugby cittadino.
La sfida tra due selezioni giovanili e la
senior contro le vecchie glorie, la diretta
radio su Radio Gold, un terzo tempo
lunghissimo e aperto a tutti ed il calore
della città: questi gli ingredienti del
debutto del nuovo campo del Fabriano
Rugby, accompagnato anche dalle parole dei molti ospiti presenti. Forte il
richiamo del Vescovo della Diocesi di
Fabriano-Matelica Giancarlo Vecerrica
che ha voluto ricordare che al “combattimento sportivo” sul campo si deve
accompagnare il rispetto degli avversari
e dei propri compagni: una palestra di
educazione ai valori fondanti la società.
Soddisfatto per il risultato raggiunto il
presidente del Comitato Rugby Marche
Maurizio Longhi che ha ricordato che
dopo otto anni di intensa attività ora
c’è una casa per crescere con maggiore
certezza e con molta più fiducia nel
futuro. Anche il sindaco Sagramola e
l’assessore allo sport Balducci hanno
voluto ricordare l’impegno della società
del presidente Antoine, determinata
nel dare uno spazio concreto per far
crescere tutti i giovani appassionati
fabrianesi. Una giornata studiata nei
minimi dettagli per far conoscere da
vicino il rugby e per far assaporare
l’aria che la squadra fabrianese inizierà
a vivere sul nuovo campo.
"Sono stato felicissimo di vedere così
tanta gente nella nostra nuova casa – ha
affermato il presidente del Fabriano
Rugby, Pascal Antoine – è un giorno che
segna una nuova partenza per tutta la
nostra società e per tutti i nostri ragazzi,
dalle giovanili alle senior. Una casa per
crescere tutti quanti e per diventare
ancora più grandi con l’aiuto ed il soste-
gno di tutti". È Stato anche consegnato
ufficialmente alla società il defibrillatore donato dalla Fondazione Carifac
(uno dei partner storici della società
fabrianese insieme all’Avis Comunale
e molti altri), strumento indispensabile
per il primo intervento in caso di necessità. E’ stata anche una giornata per
ricordare il compagno di mille battaglie
sul campo, Cristian Alterio, scomparso
alcuni anni fa a causa di un male incurabile. Il giovane rugbista e musicista è
stato ricordato con una toccante lettera
scritta da tutta la squadra. Una grande
festa bagnata dalla pioggia incessante,
che ha messo a confronto le giovanili
prima e la squadra senior contro una
selezione di “vecchie glorie” che hanno
fatto crescere il Fabriano Rugby poi.
Al termine di una partita che ha visto
prevalere le “vecchie glorie” di stretta
misura, non è potuto mancare il terzo
tempo, condiviso con tutti i presenti
rimasti ad assistere alla partita anche
sotto la pioggia incessante.
Il nuovo campo da rugby
del Borgo, inaugurato il 10 ottobre
Il presidente
Pascal
Antoine
A sinistra, un momento della sfida
tra vecchie glorie nel giorno
dell'inaugurazione dell'impianto;
a destra, la mega torta per la festa
Avvio amaro in campionato: serve il riscatto
Il Fabriano Rugby ha ceduto in trasferta contro il Cus Camerino per 50-8 all'esordio in campionato. I ragazzi allenati da Cristian Lombardi combattono alla pari per almeno 55 minuti prima di alzare bandiera bianca e lasciare via libera ai padroni di casa, che nell’ultima
parte trovano più volte la via della meta. Gli 8 punti fabrianesi sono stati marcati nel primo tempo da Ragni (meta poi non trasformata)
e da Sepe con un calcio di punizione nella ripresa. Domenica 25 ottobre ci sarà immediata l’occasione per il riscatto: alle ore 14.30 il
Fabriano Rugby incontrerà in casa il Sena Rugby sul campo del Borgo.
s.s.
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>SPORT<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
CALCIO
Serie D
Matelica: uno storico blitz
al Riviera delle Palme
T
di SARA SANTACCHI
rionfo del Matelica al Riviera
delle Palme dove s’impone per
1-4 contro la Sambenedettese.
Vince e convince la squadra di Clementi
che vede un Esposito in grande spolvero
e recupera nella retroguardia Borghetti.
Un rovescio che è costato la panchina
all'allenatore sambenedettese Beoni,
al suo posto la società è intenzionara a
richiamare Ottavio Palladini.
Pronti via e il Matelica si porta in vantaggio al 6' quando Esposito si libera di
due avversari in area e serve Giovannini
sul secondo palo che infila lo 0-1. Ci
prova dalla distanza Borgese all’8' ma
la sfera è di poco alta. Al 17' si fa vedere
la Samb con Sorrentino che si testa
manda fuori. Al 20' i padroni di casa
ristabiliscono il pareggio sullo sviluppo
di un calcio di punizione di Titone, Di
Giove di testa infila l’1-1. Neanche il
tempo di festeggiare per la Samb che
al 26' il Matelica raddoppia. È ancora
Esposito a rendersi protagonista di una
bella azione saltando tre avversari per
servire Girolamini sotto porta che realizza l'1-2. Nel finale di primo tempo,
SAMBENEDETTESE
MATELICA
1
4
SAMBENEDETTESE - Cosimi, Tagliaferri, Montesi, Barone, Salvatori, Conson
(70' Prandelli), Titone, Sabatino,
Sorrentino (52' Trofo), Palumbo (52'
Bonvissuto), Pezzotti. All. Beoni
MATELICA - Nobile, Franconi, Vallorani
(90' Boskovic), Borghetti, Borgese,
Gilardi, Giovannini, Moretti (83' Perfetti),
Picci, Esposito (70' Bondi), Girolamini.
All. Clementi
RETI - 4' Giovannini, 20' Titone, 25'
Girolamini, 55' Moretti, 77' Moretti
viene annullata la rete di Salvatori per
fuorigioco. Qualche momento di preoccupazione all'intervallo quando sugli
spalti uno spettatore accusa un arresto
cardiaco che richiede l’intervento del
medico e rimanda l’inizio del secondo
tempo di un quarto d’ora.
Nella ripresa, dopo qualche minuto di
assestamento, il Matelica rientra subito
in partita e al 56' Moretti, servito da un
Il mago Esposito
inventa assist
a raffica: stesa
la capolista
Sambenedettese
Esposito in grande spolvero, infila alle
spalle di Cosimo l'1-3. La Samb prova
a far male con Titone e Sorrentino senza
però riuscirci concretamente. Bonvissuto è pericolosissimo in area al 67'
ma a tu per tu con il portiere, l’uscita
di Nobile è impeccabile. Al 69' sono i
padroni di casa a sfruttare una serie di
angoli, ma è fondamentale l’intervento
di Nobile. Quindi al 77' Bondi serve
Moretti che dal limite dell’area con
un pallonetto realizza l'1-4 chiudendo
praticamente la gara. A questo punto il
Matelica si limita a gestire il vantaggio
fraseggiando soprattutto a centrocampo.
Il triplice fischio dopo tre minuti di
recupero fa esultare i biancorossi che
tornano alla vittoria e si lasciano definitivamente alle spalle i brutti ricordi
di una settimana fa arrivando a meno
tre dalla vetta.
Domenica 25 ottobre, match interno
contro l'Avezzano.
Vittorio Esposito riceve gli applausi
del pubblico al momento del cambio
Serie D
Il Fabriano Cerreto crea, ma non realizza
La squadra di mister Spuri Forotti rallenta, bloccata sul pari dalla Forsempronese
0
0
FABRIANO CERRETO - Spitoni; Savelli,
Boinega, Lapi, Berettoni; Scotini, Bartoli
E., Iacoponi (79’ Martellucci); Aquila,
Silvi (60’ Francioni), Piergallini (83’
Severini). All. Spuri Forotti
FORSEMPRONESE - Mamuni; Rosetti,
Barone, Mistura, Bartoli D.; Tonucci,
Marcolini, Paradisi; Battisti (72’ Rosati),
Cecchini (81’ Pagliari L.), Di Filippo.
All. Mariotti
Il Fabriano Cerreto resta a secco per
la prima volta in stagione ed è costretto
al pari a reti bianche contro la Forsempronese. La squadra di Mariotti porta
a casa un punto meritato per quanto
visto nei 90’, anche se i padroni di casa
possono recriminare per le nitide palle
gol non sfruttate da Silvi e Francioni.
La Forsempronese nel primo tempo
tiene alto il ritmo e si lascia preferire
sul piano del gioco, mentre i padroni
di casa salgono di tono alla distanza.
La prima occasione è per la squadra di
Spuri Forotti: al 7’ Bartoli, sulla stessa
mattonella dalla quale aveva realizzato
il gol contro il Montegiorgio, vede
deviarsi il calcio di punizione sulla
traversa da Mamuni. I biancoblù si
fanno vedere in avanti al 15’ quando
Cecchini, trovato in area da un cross di
Tonucci, di testa impegna Spitoni. Gli
ospiti proseguono nel loro momento
positivo: al 23’ cross dalla sinistra di
Paradisi, sponda di testa
di Cecchini che premia
l’accorrente Battisti, il
quale costringe ad un
miracolo Spitoni. Sugli
sviluppi del conseguente
corner è Barone a sfiorare la deviazione vincente
da pochi passi. Al 30’
torna a riaffacciarsi in
avanti la squadra di casa
e lo fa con l’occasione
più ghiotta dell’intero
primo tempo: Piergallini
libera il tiro, Mamuni
è incerto nella presa e
Silvi ha sulla testa una clamorosa palla
gol ma il centravanti fabrianese alza la
sfera sopra la traversa. Ad inizio ripresa
è di nuovo la Forsempronese a mettere
il naso avanti: al 52’ corner dalla destra
di Paradisi, Barone ci mette la testa e
Spitoni respinge con i pugni. La squa-
CALCIO
dra di Mariotti perde progressivamente
l’intensità che aveva contraddistinto il
suo primo tempo e il Fabriano Cerreto
guadagna campo. Al 59’ Silvi serve
Piergallini che taglia verso l’interno del
campo e lascia partire un destro sul quale l’estremo difensore ospite si oppone
con i piedi. L’occasione più nitida per i
biancorossi capita al 66’
al neo entrato Francioni:
azione splendida dei
locali con Aquila che
dalla destra imbecca il
tagliante Piergallini, il
quale con un pregevole
colpo di tacco mette
l’attaccante ex Vismara
a tu per tu con Mamuni
che anche in questa
circostanza respinge la
conclusione. Sciupata
la migliore palla gol, la
squadra di Spuri Forotti
continua comunque a
premere e a costringere gli ospiti sulla
difensiva: al minuto 80 la punizione di
Bartoli termina di poco sul fondo e nelle
battute finali, al 92’, Scotini, ben servito
da un cross di Aquila, viene contratto
in angolo dalla chiusura provvidenziale
della retroguardia ospite. Nel prossimo
Le altre minors
Il Sassoferrato Genga fa la voce grossa!
In Prima Categoria girone A, dopo due
sconfitte consecutive, il Sassoferrato
Genga torna alla vittoria: contro la
Vadese finisce 3-0 (doppietta di Piermattei e gol di Biocco). A decidere la
partita in favore della squadra di Carucci la doppietta di Piermattei e il gol
di Biocco. Grazie a questo successo il
Sassoferrato Genga raggiunge il settimo
posto in classifica in coabitazione con
il Mondolfo a quota 9 punti.
In Seconda Categoria, nel girone D,
secondo pareggio consecutivo per
l’Argignano, quinto stagionale su sei
26 sport.indd 2
partite disputate. Contro il Real Casebruciate, ultimo in classifica, termina
2-2. I padroni di casa partono forte e
dopo 3 minuti passano in vantaggio
con Mariani. La reazione della squadra
ospite è immediata e al 10’ arriva il gol
del pari con Rossetti, abile a trasformare
un calcio di rigore concesso dall’arbitro
per fallo di Peccarisi. Al 61’ gli uomini
di Cinti riescono a portarsi nuovamente
in vantaggio con Mariani ma due minuti
dopo il Real Casebruciate ristabilisce
il risultato di parità grazie alla rete
di Fabbretti. La formazione dell’Ar-
gignano: Pecci, Sagramola, Mazzoli,
Mancini (Cofani), Zamponi, Peccarisi,
Ragni, Lucernoni (Pecci Mar.), Lattanzi
(Cervigni), Mariani, Nubola; all. Cinti.
In Seconda Categoria, nel girone F, la
Fabiani Matelica (gol di Di Paolo)
pareggia in casa con il risultato di 1-1
contro il Rione Pace.
In Terza categoria, nel girone C, la
Valle del Giano pareggia 2-2 contro
il Senigallia. Nel girone F, il Real
Matelica perde in trasferta 2-0 contro
il San Marcello.
Luca Antonio Somma
SERIE D girone F
Fano e Sambenedettese
16; San Nicolò 15; Avezzano 14; Matelica, Chieti
e Monticelli 13; Isernia
12; Folgore Falerone e Recanatese 11;
Campobasso, Fermana e Castelfidardo
10; Agnonese e Jesina 8; Giulianova 7;
Vis Pesaro 5; Amiternina 4.
ECCELLENZA
Civitanovese 16; Fabriano Cerreto
12; Montegiorgio 10; Grottammare,
Loreto, Porto d'Ascoli, Biagio Nazzaro
e Trodica 9; Tolentino e Pergolese 8;
Gallo 7; Urbania 6; Vigor Senigallia
5; Forsempronese e Helvia Recina 4;
Corridonia 1.
PRIMA CATEGORIA girone A
Gabicce Gradara 16; S.Orso e Pisaurum
13; Montecalvo e Villa San Martino 11;
Montelabbate 10; Sassoferrato Genga
e Mondolfo 9; Vadese e Urbino Pieve 8;
Lunano e Fermignanese 5; Mercatellese
4; Cantiano 3; Cuccurano 1.
PRIMA CATEGORIA girone B
Filottrano 15; San Biagio 14; Moie
Vallesina 13; Miciulli Senigallia e Avis
Arcevia 12; Falconara 10; Filottranese,
Le Torri e Borghetto 9; Monsano e Castelfrettese 8; Montemarciano 6; Colle
2006 4; Fortitudo Fabriano 3; Ostra
Vetere 2; Olimpia Falconara 0.
CALCIO
FABRIANO CERRETO
FORSEMPRONESE
classifica
turno il Fabriano Cerreto affronterà in
trasferta, sabato 24 ottobre, il temibile
Porto d’Ascoli. In settimana il Fabriano Cerreto ha giocato e vinto il primo
incontro del triangolare della seconda
fase di Coppa Italia. Le reti di Bartoli
e Iacoponi hanno ribaltato il risultato
contro l'Urbania, battuta 2-1.
JUNIORES - Torna al successo la
Juniores allenata da Stefano Tarabelli.
I biancorossi si sono imposti in trasferta
1-2 sul campo del Porto Recanati.
Luca Ciappelloni
CALCIO
SECONDA CATEGORIA girone D
Staffolo 15; Castelbellino 12; Sampaolese 10; Morro d'Alba, Leonessa Montoro
e Falconarese 9; Labor, Argignano,
Apiro, Chiaravalle, Borgo Minonna e
Cupramontana 8; Palombina Vecchia 6;
Agugliano Polverigi 5; Victoria Strada e
Casebruciate 2.
SECONDA CATEGORIA girone F
Caldarola 16; Fabiani Matelica e Rione
Pace 13; Trodica, Robur, Sarnano e
Serralta 10; Elfa Tolentino 9; Camerino
e Folgore Castelraimondo 8; Treiese 7;
Esanatoglia 6; San Ginesio 4; Montecassiano 3; Sefrense 2; Urbis Salvia 1.
TERZA CATEGORIA girone C
Montenovo 9; Sangiorgese 8; Serrana
7; Serra Sant'Abbondio e Acquaviva 6;
Senigallia e Avis Pergola 5; Castelvecchio e Castelleonese 4; Valle del Giano
e Up Castelfrettese 3; Arcobaleno e
Monteporzio 1.
TERZA CATEGORIA girone D
Real Matelica, Pianello Vallesina e
Urbanitas Apiro 9; Candia Baraccola
8; Poggio San Marcello e San Marcello
7; San Francesco Cingoli 6; Aurora Jesi
5; Atletico 2008 e Rosora Angeli 4;
Cametarese e Junior Jesina 3; Maiolati
3; Spes Jesi 1.
Prima Categoria girone B
Fortitudo, quinta sconfitta:
adesso bisogna reagire
Ancora una sconfitta di misura per la
Fortitudo Fabriano che proprio non
vuol saperne di risalire la china.
Certo in queste giornate ha affrontato
le più forti del campionato, Miciulli,
Filottrano e Moie in testa e quindi una
scusante c'è, ma non bisogna continuare
ad ottenere insuccessi perché a lungo
andare si perde il contatto con le prime e
quindi si sprofonda sempre più in basso.
Su sei gare fin qui disputate ben cinque
le sconfitte e una sola vittoria gol fatti
sei subiti dieci.
Dicevamo una sola vittoria è per giunta
arrivata in trasferta, mentre sul campo
amico tutte sconfitte.
Contro il Moie Vallesina non c'è stato
niente da fare, anche perché gli avversari arrivavano da un buon momento di
forma e adesso sono solo a due punti
dalla capolista Filottrano.
In vantaggio con Wu il Moie Vallesina
fa sua la partita nella ripresa con il
raddoppio di Mastri al 50'. Inutile e
superflua la rete di Carmenati giunta
al 65', anche perché nel finale i locali
hanno serrato il reparto difensivo e per
la Fortitudo è sopraggiunta l'ennesima
sconfitta.
MOIE VALLESINA
FORTITUDO FABRIANO
2
1
MOIE VALLESINA - Cerioni, Federici,
Mimmotti (66' Mazzarini), Birarelli,
Spinelli, Vecchi, Marinangeli, Amadio
Biagioli (80' Tullio), Mastri (66' Di
Somma), Wu. All. Latini
FORTITUDO FABRIANO - Giommetti,
Ruggeri, Ippolito, Moretti, Clementi,
Bernardi (72' Lazzerini), Carmenati M.
(45' Vincioni), Guidarelli, Fiori (60' Piccolini), Biagini, Carmenati S. All. Ruggeri
RETI - 20' Wu, 50' Mastri, 65' Carmenati S.
Adesso il campionato si fa difficile
anche perché nella prossima gara i ragazzi di Ruggeri affronteranno un'altra
trasferta in quel di Monsano che in
classifica ha 8 punti.
Adesso è giunta l'ora di ottenere risultati
positivi, se non si vince non bisognerà
nemmeno perdere. Tante volte bisogna
anche accontentarsi di un risicato punticino per muovere la classifica.
Angelo Campioni
21/10/15 10.58
27
>SPORT<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
BASKET
Serie C
Stevie Taylor imprendibile
e la Janus torna a vincere
di LORENZO CIAPPELLONI
S
i sa, le ferite, una volta aperte,
per rimarginarle, hanno bisogno
di tempo. Quando parliamo di
basket, più che la parola “tempo”, troviamo “vittorie”. Al PalaGuerrieri sta
arrivando la Virtus Porto San Giorgio
dell'amato Roberto Tortolini: per la
Janus Fabriano, perdere vorrebbe
dire allungare la striscia negativa aperta
dopo la sanguinosa sconfitta in terra
matelicese. Gli ospiti partono con il
piede sull'acceleratore, “ball inside” è
l'urlo continuo di coach Minora, non
potrebbe dire altrimenti, avendo a disposizione l'atleticità di Allen e la qualità della coppia Carter-Tortolini. I suoi
prendono nota ed eseguono, lo fanno
aggiungendo quella difesa aggressiva
che manda in tilt la Janus e costringe
Bugionovo a cambiare registro. Si torna
negli spogliatoi sul 36-39. E' proprio
questo quello di cui hanno bisogno i
ragazzi di coach Bolzonetti, perché
al ritorno sul legno i biancoblù sono
irriconoscibili: Taylor prende per mano
la ciurma e l'accompagna con tre palle
recuperate e nove punti in fila (saranno
30 alla fine), il connazionale Franklin
domina sotto le plance e strappa dalle
JANUS FABRIANO
VIRTUS PORTO SAN GIORGIO
mani del magico trio ospite 18 rimbalzi.
L'ultimo quarto è valido soltanto per
le statistiche. Da grande squadra, la
Janus lo affronta con 14 lunghezze di
margine, ed il risultato finale conferma
la solidità cartaia, 86-72. La sconfitta
del derby può finalmente incamminarsi
verso lo scantinato. Sabato la Janus
viaggerà alla volta di Porto San Giorgio, dove l'attende la capolista PSG
Basket. Palla a due ore 21.15, si va
in scena nel meraviglioso PalaSavelli.
Sospensione di Taylor contro Tortolini
(foto di Martina Lippera)
SERIE D
Montecchio 8; Montemarciano e Aesis
Jesi 6; Orsal Ancona e Fano 4; Virtus
Jesi, Taurus Jesi, Acquarius Pesaro,
Urbino e Cerreto 2.
PROMOZIONE
Maior Senigallia, Roosters Senigallia,
Brown Sugar Fabriano, Dinamis
Falconara e Adriatico Ancona 2; P73
Ancona, Titans Jesi, New Basket Jesi,
Bad Boys Fabriano e Cab Ancona 0.
SERIE C FEMMINILE
Offida, Olimpia Pesaro e Fermano 2;
Thunder Matelica, Senigallia e Porto
Sant'Elpidio 0.
Serie C
Halley Matelica bella a metà:
nel finale la spunta Pedaso
ICUBED PEDASO
HALLEY MATELICA
68
65
ICUBED PEDASO - Manfrini 8, Domesi 7,
Morresi 21, Monterubbianesi, Di Angilla
2, Ayiku 5, Ciccorelli ne, Stampatori
ne, Conti 17, Carletti 8, Capponi ne,
All. Camarri
86
72
HALLEY MATELICA - Sorci 13, Monacelli 2, Rath 4, Antonini ne, Cintioli ne,
Gentilucci ne, Munjic 13, Toppi, Nasini
10, Piloni 9, Novatti 14, All. Pecchia
VIRTUS PORTO SAN GIORGIO - Allen
26, Tortolini 8, Lanciotti, Antonini 12,
Venditti , Sagripanti 2, Alvear, Carter 16,
Spaccapaniccia 8, De Luna. All. Minora
L'Halley Matelica gioca i primi due
quarti, l’Icubed Pedaso i secondi due.
Purtroppo per i biancorossi, il saldo
BASKET
SERIE C
Pedaso e Porto San Giorgio
8; Ascoli, Virtus Porto San
Giorgio, Janus Fabriano e
Pisaurum 6; Halley Matelica 4; Basket
Giovane Pesaro, Recanati e Cestistica
Ascoli 0.
BASKET
JANUS FABRIANO - Taylor 30, Carnevali
8, Bugionovo 12, Braccini, Nizi 5, Paoletti
1, Franklin 9, Patrizi, Usberti 6, Quercia
15. All. Bolzonetti
BASKET Serie C donne
Contropiedi,
triple e recuperi
per l'americano
tascabile
di Bolzonetti
classifiche
Serie D
BASKET
Promozione
finale di questa staffetta premia la
squadra di casa, che la spunta e costringe Matelica a tornare a mani vuote.
Una sconfitta che ci può stare ma che
all’intervallo sembrava lontana. Nella
sconfitta, ci si può consolare con la
buona prova di un Nasini in recupero.
Inoltre, la partita ha dimostrato il valore
aggiunto di avere un gruppo che si
conosce da anni ed è abituato a soffrire
insieme. “Niente di grave, la squadra
anche stavolta ha dimostrato di essere
buona, si tratta di continuare a lavorare
a testa bassa, e prepararsi alla partita
di sabato 24 ottobre, in casa contro il
Pisaurum”, dice il diesse Bruzzechesse.
Palazzetto di Matelica, ore 18.30.
Antonio Gentilucci
CALCIO a 5
Serie C2
Thunder Cerreto I Brown Il Real mantiene la vetta
esordio ancora iniziano Per il Cerreto una bella reazione: vittoria 6-0
negativo non va bene
Prima partita per la Thunder
Halley Matelica, fuori casa
contro il Fermano, squadra
di grande esperienza che ha
dimostrato di possedere un organico di giocatrici con un bel
tasso tecnico, alcune delle quali
militanti in passato in categorie
superiori.
La Thunder ha iniziato il match
in punta di piedi, facendo fatica
a costruire il gioco e sbagliando
troppo al tiro.
Il risultato finale è di 45-35 per
la squadra avversaria, ma la
differenza punti non è veritiera
rispetto all’intera prestazione
della Thunder che paga nell’ultimo periodo la stanchezza
fisica e mentale.
Buona prestazione comunque
nel complesso della squadra
matelicese, che con qualche
errore di meno ed una maggiore velocità di gioco poteva
tranquillamente portare a casa
i 2 punti.
Prossimo appuntamento sabato
24 ottobre, ore 21, prima gara
casalinga della stagione contro
il Basket Senigallia.
Lucia Granini
27 sport.indd 2
Stenta a decollare il Cerreto
in questo inizio di stagione.
La squadra allenata da coach
Massimo Cerini cede di misura
a Montemarciano (66-61) e con
una vittoria e tre sconfitte totalizzate finora resta nel gruppo
di formazioni che chiude la
classifica.
Nel prossimo turno i biancoblù
giocheranno in casa venerdì 23
ottobre (PalaCarifac di Cerreto,
ore 21.15) contro l’Aquarius
Pesaro.
Luca Ciappelloni
MONTEMARCIANO
CERRETO
66
61
Esordio positivo per i Brown
Sugar Fabriano di Christian
Vico che hanno la meglio sui
campioni in carica della New
Basket Jesi: 77-74 il punteggio
a favore dei gialloviola. Nello
stesso girone inizia con una
sconfitta l’avventura dei Bad
Boys Fabriano, battuti 82-67 a
Senigallia. Nel prossimo turno è
già tempo di derby: giovedì 22
ottobre (Palestra Mazzini, ore
21.15) si sfideranno proprio Bad
Boys e Brown Sugar.
l.c.
ROOSTER SENIGALLIA
BAD BOYS FABRIANO
82
61
MONTEMARCIANO - Cardinaletti 10, Biachella 11, Petrina
4, Gara, Vignoli 9, Gambi 12, Di
Luca 7, Giorgini 10, Carbonari
3. All. Simoncini
ROOSTERS SENIGALLIA - Locapo 10, Bellocchi 4, Polidori 6,
Spadoni 33, Belloni 10, Schirru
2, Goffi 2, Ciconi Massi 2,
Monti 4.
CERRETO - Zampetti 2, Narcisi,
Rossini 6, Silvi 12, Moscatelli
13, Fabrianesi 2, Barocci, Pallotta 14, Pecchia 2, Giuseppetti,
Montanari 10. All. Cerini
BAD BOYS FABRIANO - Paleco,
Eutizi C., Piermartiri 10, Bernardini 9, Carnevali 10, Bongiovanni
7, Sorrenti 8, Mosciatti 7, Alberti
3, Mearelli 11, Eutizi L..
Il Real Fabriano suona la quinta sinfonia. I
ragazzi di Kristian Giordani regolano anche la
Futsal Macerata per 6-5 e si confermano in vetta
alla classifica, imbattuti.
Ma che sudata, per battere i maceratesi… L’avvio
è in salita e fino all’inizio del secondo tempo gli
ospiti sono in vantaggio.
Il Real a questo punto mette la freccia e sopravanza i maceratesi, che però nel finale accorciano
le distanze, tenendo in apprensione i fabrianesi
fino al termine.
I tre punti, però, non sfuggono al Real, a segno
con Angeloni (2), Biancini, Angelelli, Bruzzichessi e Bucchi. La formazione: Balducci,
Calussi, Tombolini, Biancini, Stroppa, Angelelli,
Angeloni, Baldoni, Bruzzichessi, Bartolini, Carnevali, Bucchi.
Nella stessa giornata, stravince il Cerreto di
mister Francesco Rinaldi: 6-0 sul Villa Musone
grazie alla tripletta di Biondi, alla doppietta di
Teo Innocenzi e alla singola segnatura di Centocanti. La formazione cerretese: Juri Innocenzi,
Sampaolo, Francucci, Biondi, Farneti, Teo Innocenzi, Mosconi, Spilli, Centocanti, Smargiassi,
Boncristiano, Sakuta.
Giornata no, invece, per l’Apd Cerreto di mister
Maurizio Buratti, sconfitto 7-1 sul campo della
forte capolista Potenza Picena.
Nel prossimo turno, sabato 24 ottobre, il Real
Fabriano andrà in trasferta ad Avenale, mentre al
PalaCarifac di Cerreto è in programma il super
derby tra le due squadre della “torre pendente”
(ore 15).
La classifica dopo cinque giornate: Potenza Picena
e Real Fabriano 15; Numana 12; Futsal Potenza
Picena, Montelupone, Gagliole e San Severino 9;
Castrum Lauri 7; Apd Cerreto 6; Cantine Riunite
Tolentino e Cerreto 5; Imbrecciata 4; Futsal Macerata e Villa Musone 3; Avenale e Recanati 1.
Ferruccio Cocco
CALCIO a 5
Serie D
Per il Nebbiano solo un pari
Il Nebbiano di mister Giancarlo
Manzetti impatta 2-2 a Frontale
di Apiro, riacciuffando per due
volte i padroni di casa grazie
alle reti di Bottacchiari prima
e Leporoni poi. Sconfitta casalinga per la Virtus Matelica di
mister Emanuele Catena: 3-4
per mano del Casenuove, che
ha sempre condotto. A segno
per i matelicesi Campoli (2) e
Vito. Infine, ancora disco rosso
per l’Avis Genga, battuta 8-3 a
Santa Maria Nuova.
La classifica dopo cinque giornate: Monserra, Casenuove e
Santa Maria Nuova 12; Nebbiano 11; Giovane Aurora e
Virtus Matelica 7; Moscosi 6;
Polisportiva Victoria 5; Dragons
Cupramontana e Frontale 4;
Dorica e Virtus Moie 3; Avis
Genga 0.
f.c.
21/10/15 10.56
28
>SPORT<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
GINNASTICA RITMICA
Campionato Italiano di serie A1
Le fabrianesi partono bene
conquistando un terzo posto
E’
iniziato lo spettacolare Campionato Italiano di ritmica
di Serie A1. In pedana le
dieci migliori società d’Italia, che rappresentano città come Chieti, Desio,
Gallarate, Viareggio, Padova, Udine,
Roma, Ferrara e Spoleto, oltre chiaramente a Fabriano. Un campionato
spettacolare arricchito, oltre che da tutte
le migliori ginnaste nazionali, anche
da moltissime star della firmamento
mondiale. La Fondazione Carifac
Ginnastica Fabriano si presenta ai
nastri di partenza con una formazione
orfana di due ginnaste che avevano
portato prestigiosi successi negli ultimi
due anni alla società cittadina: Daniela
Mogurean, che ha scelto di rientrare a
Venezia (sua città di origine) e Giulia
Fattorini (che ha intrapreso una nteressante esperienza di danza al teatro
“La Scala” di Milano). Ad entrambe, la
società augura un futuro pieno di soddisfazioni. Nonostante ciò le ginnaste
che quest’anno compongono l’organico
della Ginnastica Fabriano - cioè Talisa
Torretti, Sofia Raffaelli, Maria Lavinia
Muccini, Milena Baldassarri, Letizia
Cicconcelli e Victoria Bogdanova hanno preparato con impegno la prima
giornata del campionato svoltasi a
Chieti. Risultato ottimo, terzo posto
finale e splendido quanto inaspettato
podio, visto il rafforzamento di molte
società con straniere di altissimo livello, ma solo le favorite Armonia Chieti
e San Giorgio Desio sono riuscite a
fare meglio di Fabriano, ormai l’unica
società della Marche presente, dopo
la retrocessione della storica rivale di
Fano. Alcune incertezze nelle varie
esecuzioni lasciano anche spazio al mi-
glioramento auspicabile nelle prossime
tre tappe di Desio, Prato e Padova, ma
sarà compito delle tecniche Ghiurova
e Cantaluppi di apportare eventuali
modifiche negli esercizi.
Questo fine settimana ha visto anche
altre atlete della Ginnastica Fabriano
gareggiare nel Campionato di Serie
B, in quanto andate in prestito ad altre
società, come Valeria Carnali e Roberta
Giardinieri, in Sicilia con la Gymnasium Gravina facendo conquistare il
primo posto in classifica grazie alle
vittorie negli attrezzi Fune e Palla di
Valeria ed al secondo posto nel Corpo
Libero di Roberta.
Inoltre, Chiara Caselli ha gareggiato per
la Solaria Pesaro ottenendo un secondo
posto e Chiara Gnecchi in Campania ha
fatto il suo esordio in un campionato
agonistico.
VOLLEY
Serie D e settore giovanile
Il vivaio della Pallavolo Fabriano
già impegnato su molti fronti
In attesa del via del Campionato
Regionale di Serie D, previsto
per sabato 24 ottobre (ore 18)
presso la palestra Itas di Fabriano, sono le “apette” delle
formazioni giovanili della Pallavolo Fabriano ad inaugurare
la stagione agonistica 2015/16.
La prima a scendere in campo è
stata la formazione dell’Under
16 Verde che, in trasferta a Senigallia, ha superato la compagine
dell’Oratorio Marzocca Volley
con un secco 0-3 (23-25; 20-25;
16-25). Buon esordio quindi per
le ragazze guidate da mister
Faggi, che per i primi due set
se la giocano punto a punto,
mantenendo però la concentrazione nei momenti decisivi,
per poi prendere in mano le
redini del gioco nel terzo con
maggiore determinazione delle
avversarie, conquistando cosi
l’intero bottino. La formazione: Busco, Caselli, Faggi, Faiz
Hiba, Giovannini, Rondelli,
Sacconi, Sagrati, Verna, Cimarra
(L). Buon esordio anche per
la formazione dell’Under 16
Rosso che, al debutto in questa
categoria, tra le mura amiche
ha la meglio sulla formazione
della Ingen Libertas Jesi per 3-1
(25-13; 25-17; 17-25; 25-14). Le
ragazze guidate dai tecnici Rossini e Giuliani tengono costantemente in mano le redini della
partita, concedendo solamente il
terzo parziale alla seppur valida
compagine avversaria. Ma nel
quarto set le fabrianesi tornano
a macinare gioco e conquistano
meritatamente la vittoria finale.
La formazione: Boldrini, Ciccolessi, Giulietti, Imperiale,
Maiolatesi, Malzew, Marianello,
Mariani, Pascolini, Tronchi,
Cacciamani (L1), Gambini (L2).
Non va altrettanto bene, invece,
alla formazione dell’Under 18
Bianco impegnata in un doppio
confronto settimanale. Nel primo le fabrianesi cadono in casa
della Pol. Filottrano Pallavolo
per 3-0 (25-11; 25-9; 25-11)
La squadra Under 16 Rosso della Pallavolo Fabriano
E la squadra
maggiore
inizia sabato
e anche nel secondo incontro
casalingo subiscono la sconfitta
per 3-0 (23-25; 8-25; 8-25) ad
opera della Esino Volley 2014.
Le ragazze di mister Faggi,
ancora in “rodaggio”, non riescono ad opporre un’adeguata
resistenza in entrambe le partite
e dovranno lavorare ancora per
trovare la giusta concentrazione
e sintonia di squadra. La formazione: Ambrosini, Angeletti,
Bargagnati, Bravetti, Cesari,
Collarini, Giovannini, Maltoni,
Nagni, Raggi, Tonini, Fava (L1),
Sacconi (L2). Buono il debutto
dell’altra formazione Under 18
Blu. In trasferta a Cupramontana, le atlete di Rossini hanno
affrontato il match con grande
entusiasmo e determinazione,
riuscendo così ad imporre il
proprio gioco sulle avversarie
della Capricci Cupra, quasi
mai in grado di impensierire le
fabrianesi che, con il punteggio
di 0-3 (13-25; 10-25; 17-25),
portano a casa l’intera posta in
palio. La formazione: Angelelli,
Brenciani, D'Innocenzo, Faggi,
Minelli, Nicolini, Pjeska, Spuri,
Faggi (L).
Formazione
rinnovata,
risultati
positivi
Da sinistra: Sofia Raffaelli, Talisa Torretti, Letizia Cicconcelli,
Milena Baldassarri, Victoria Bogdanova e Maria Lavinia Muccini
CALCIO a 5
Campionato Acsi
Al top Porchetto Crew
e Real Sentinum
Seconda giornata di gare per il
campionato di Calcio a 5 Over
18 organizzato dall’Acsi (Comitato Regionale Marche) e dalla
Virtus Fabriano. Vittoriosi al
PalaFermi il Dream Team Tonini
(con uno scatenato Bruffa autore
di 4 reti) sulla Juventude per
6-3 ed i Latinos (Boraci tre reti)
sulla Drink Life per 4-1. Anche
il Porchetto Crew è uscito vittorioso a Genga Stazione sull’Atletico (5-2) ed il Real Sentinum
al Morea contro il Futsal Team
BREVI SPORT
IL TAEKWONDO FABRIANO
SU TV CENTRO MARCHE
Il Taekwondo Fabriano ha partecipato con alcuni ragazzi e cinture
nere alle giornate del fitness organizzate dal Centro Commerciale “Il
Gentile”. Venerdì 23 ottobre va in
onda su Tv Centro Marche, dopo il
Tg della sera, l’intervista rilasciata
in occasione dell’evento da alcuni
esponenti dello sport, tra cui
Francesca Pisani, Campionessa
Italiana di forme 2012.
Fabriano per 2-0. Prossimo
turno sabato 24 ottobre con
quattro gare al PalaFermi (si
inizia sempre alle 14) ed una a
Sassoferrato alle 15: entreranno in scena anche la Diasen e
la Virtus Fabriano. Classifica
provvisoria: Porchetto Crew e
Real Sentinum 4; Tabaccheria
Spighi, Latinos, Futsal Fabriano,
e Dream Team Tonini 3; Diasen,
Virtus Fabriano, Juventude, Atletico Fabriano e Drink Life 0.
Info: virtusfabrianoasd.it.
CALCIO A 5: AVVIO SUPER
PER LA JUNIORES DEL REAL
Sei punti in una settimana per la
Juniores del Real Fabriano che
si aggiudica i primi due scontri
di campionato: 1-7 contro il Villa
Musone con reti di Biancini (2),
Orfei (2), Verdini, Moretti e Laurenzi, 6-3 contro l'Invicta Futsal
Macerata con gol di Biancini,
Orfei, Laurenzi (2) e Bisegna
(2). Sabato 24 ottobre trasferta
a Campocavallo.
Lorenzo Alunni
Motocross: gran successo del Trofeo delle Regioni ad Esanatoglia
Il primo dei due weekend per il Motoclub Esanatoglia
è in archivio con il Trofeo delle Regioni della quinta
edizione che si è disputato nell’omonimo tracciato
del paese, ormai di fama internazionale. La gara è
organizzata dal comitato regionale Marche e di volta
in volta dai motoclub che mettono nelle condizioni
ottimali il tracciato e le misure di sicurezza. Con il
lavoro di Enzo Tempestini e il presidente Luigi Bartocci
tutto si è svolto secondo la tabella di marcia prefissata.
Nella settimana precedente all’apertura dell’evento la
conferenza stampa al teatro di Esanatoglia con noti
volti della federazione marchigiana moto e non solo. I
membri del direttivo e i soci hanno dato anche loro una
forte spinta per far sì che tutto fosse stato in ordine, dal
paddock, all’accoglienza piloti fino ai minimi dettagli,
che come si sa, sono i primi a fare la differenza. Le
condizioni meteo per sabato 17 e domenica 18 ottobre
sono state favolose. Un weekend quasi da incorniciare
anche sotto questo aspetto. La giornata del sabato si è
aperta con le gare di qualifica per le quattro categorie:
la Veteran, MX1,MX2 e 125. Il terreno di gara perfetto
ma leggermente secco ha comunque favorito i piloti
28 sport.indd 2
bianco-verdi di casa con il primo posto di Tiziano Peverieri per la Veteran e di Luca Pedica per la MX1 su Ktk
team Carpe Diem. Il pilota di casa è partito subito forte
facendo registrare il miglior tempo con il suo trasponder.
Classe MX2 siglata da Nicolas Lapucci su Honda per la
sua Toscana e nella 125 il migliore è stato l’abruzzese
Paolo Ricciutelli. Prima posizione dunque siglata per la
regione Marche. Dopo le qualifiche tutte le 17 squadre
delle regioni italiane sono scese nella piazza di Esana-
toglia per la sfilata di apertura e presentazione dei piloti
concorrenti. Per la giornata di domenica ore 11.10 con
il primo cancello che si abbassa per vedere contendersi
già la prima vittoria tra i Veteran. Le prime manche ovviamente hanno decretato un primo quadro della giornata,
anche se provvisorio, con il primato momentaneo della
Toscana seguito da Marche e Veneto. Fondamentali le
vittorie di gara 1 per Frosali (125) e Lapucci (MX2), la
Veteran è andata al marchigiano Tiziano Peverieri in una
prima manche più che perfetta, mentre la MX1 al Veneto
con Bracesco. Responso che non è cambiato anche per
quanto riguarda le seconde manche con ancora le vittorie
di Lapucci (MX2) e Frosali (125), sempre per la Toscana,
poi di Dal Bosco per il Trentino (Veteran) e Luca Pedica
(MX1) autore di una gara da applausi che sono scoppiati
da parte di tutti i sui tifosi locali e dagli amici presenti
domenica. Peccato per lui nella prima manche dopo una
partenza non fortunata. Nicola Dolce esanatogliese su
KTM ha disputato due manche con grinta e voglia di far
bene per la sua regione e per il suo motoclub, purtroppo
con qualche sbavatura di troppo che gli ha fatto perdere
qualche posizione. Nicola Dolce e Luca Pedica che pochi
weekend passato avevano partecipato a Fermo all’edizione annuale del Motocross dei Comuni con i colori
del Motoclub Esanatoglia finendo sul secondo gradino
del podio. Da sottolineare i due holeshot in partenza
di Davide Ruzzi per la regione Marche. Da capogiro la
seconda manche della MX2 che ha visto battagliare
fino all’ultimo metro Joakin Furbetta su KTM Lazio e
Nicolas Lapucci. Al termine della gara Joakin non ha
potuto contrastare la velocità del toscano. Responso
di gara che vede perciò la Toscana vincitrice del Trofeo
delle Regioni 2015 per la terza volta e strappa il titolo
2014 alla regione Lombardia. In seconda posizione la
squadra marchigiana, mentre medaglia di bronzo per
la regione Veneto. Da evidenziare la bella cornice del
paddock di gara riempito in ogni suo spazio disponibile
e oltre per accogliere intorno a 150 piloti ed un pubblico
veramente caloroso.
Al prossimo appuntamento domenica 25 ottobre che
vede ancora protagonista Esanatoglia con l’ultima prova
del trofeo KTM enduro e con le prove di mountain-bike
su pista e con la “San Cataldo Day”.
Gian Marco Lodovici
21/10/15 10.39
29
>DIALOGO<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
Ma i genitori partecipano?
Una parte essenziale dell'Istituto Comprensivo
di LUCA MARINI
C
ome tutte le cose
della vita, anche la
costituzione degli
istituti comprensivi ad opera del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur)
presenta aspetti positivi e
parti da migliorare. E come
tutte le tematiche della vita,
tale riforma annovera tra le
sue fila entusiasti e scontenti, promotori e detrattori.
Soprattutto in Italia, dove
spesso i cittadini si sono
trovati su fronti opposti nella
politica, nello sport, nella
vita civile. E, soprattutto in
tempi di crisi economica,
dove la conseguente politica dei tagli lineari della
spending review ha imposto
una cura dimagrante in tutti
i settori, scuola inclusa.
Certo, una lotta più efficace
agli sprechi e alle ruberie
avrebbe portato un indubbio
vantaggio alla società, ma
restringere i cordoni della
borsa, si sa, scontenta gli
elettori e la logica del “mal
comune, mezzo gaudio”
sembra essere il male minore
per conservare il consenso
delle urne.
Che cos’è un istituto comprensivo? È un organismo
scolastico che riunisce scuole dell’infanzia, primarie e
secondarie di primo grado
geograficamente vicine tra
loro. Il vantaggio, secondo
il ministero, oltre alla già
citata riduzione dei costi è
la “visione d’insieme” che
una solo struttura guidata
da un unico dirigente può
dare. Visione d’insieme che
Nuovo discount:
in tanti rischiano
E' proprio necessario realiz- portando un grave danno
zare un nuovo supermercato alle aziende commerciali di
alimentare lungo via Dante? prossimità che operano in
Ce lo chiediamo come Cna e questa zona della città.
Confartigianato di Fabriano Negli ultimi anni le Marche
in seguito alla variante, che sono diventate una delle
approda in Consiglio comu- prime regioni, la quinta in
nale, chiesta dalla Gabrielli Italia, per presenza di strutSpa per la realizzazione, ture legate alla grande dinell'area dove sorge la casa stribuzione alimentare, con
e la prima industria di Aristide
Merloni, di un
supermercato
alimentare e di
una nuova costruzione adibita
probabilmente
ad ospitare un
McDonald's.
Come associazioni di categoria
della piccola impresa chiediamo
L'area dove dovrebbe sorgere il McDonald's
all'amministrazione ed al Consiglio comunale
di riflettere attentamente conseguenti effetti rapidi e
nella realizzazione di questo poco programmati sulla vita
nuovo insediamento com- e l'assetto urbanistico delle
merciale in un'area che ormai città e dei centri storici.
da molti anni ha una voca- Una crescita esponenziazione abitativa che verrebbe le che ha coinvolto anche
sconvolta dalla presenza Fabriano che a tutt'oggi è
di queste nuove strutture già molto al di sopra degli
si ripercuote, negli intenti
del ministero, positivamente
sugli allievi secondo due
direttrici. La prima è la
continuità verticale, intesa
come un unico percorso
educativo dalle materne alle
medie (come si chiamavano
un tempo) con la stessa istituzione scolastica, continuità
che è “incarnata” nella figura
del dirigente scolastico. La
seconda è la continuità orizzontale, ossia lo sviluppo di
relazioni e sinergie tra scuola
e territorio di appartenenza.
A tal fine è indicativo lo
sforzo delle associazioni dei
genitori di creare un coinvolgimento con la comunità
locale per inserire la scuola
nel contesto più ampio della
vita sociale e non relegarla
ad un momento - importante
sì, ma transitorio - della vita
e dello sviluppo dei nostri
ragazzi. Tutto bene dunque?
Non proprio. Cosa manca
all’Istituto Comprensivo
per decretarne il successo?
Una vera comunicazione, al
suo interno, tra i vari settori,
e con l’esterno, con i vari
attori della società. Una continuità dei programmi scolastici, che lasci intravedere
la mano di un’unica regia.
Una cooperazione tra gli insegnanti delle varie scuole e
la finalizzazione degli sforzi
nella direzione auspicata.
L’unità giuridica dell’Istituto
Comprensivo spesso non si è
tradotta in unità di intenti e
ha creato fratture tra scuole
e tra insegnanti, difficili da
sanare perché ognuno rimane ancorato a quello che era
prima, in quanto ognuno di
queste parte dell’Istituto
standard marchigiani e italiani senza aver realizzato in
questi anni un complessivo
coordinamento territoriale,
che ha determinato anche
un cambiamento nelle stesse
finalità economiche dell’attività commerciale: la fonte di
reddito per queste strutture
non è più solo rappresentata
dalla vendita dei prodotti,
ma dalla gestione finanziaria
degli incassi o degli immobili
dove viene svolta l’attività.
Come conciliare questo
nuovo insediamento con le
continue raccomandazioni
di promuovere il “Centro
commerciale naturale”, rappresentato dal Corso e
dalle sue adiacenze, come pure la
preziosa attività
svolta dai negozi
di quartiere che
hanno un ruolo
importante per la
qualità della vita
nei quartieri?
Chiediamo all'amministrazione e al
consiglio di meditare molto attentamente prima di
creare una nuova struttura
che sicuramente porterà alla
chiusura di molte piccole attività commerciali e artigianali
nella nostra città oltre a creare
un vero e proprio obbrobrio
urbanistico.
La nostra priorità
è l'occupazione
Comprensivo era autonoma,
con i propri insegnanti e
il proprio dirigente. Come
risolvere? È necessario un
lavoro molto impegnativo
da parte dei docenti e dei
dirigenti, per superare la
carenza di cui sopra, per far
sì che ciascun settore dell’Istituto Comprensivo non
ignori l’altro, ma sia portato
a costruire partendo da ciò
che l’altro ha compiuto e
fatto. Inoltre emerge, sempre
irrisolta, la questione della
partecipazione dei genitori,
senza la quale manca una
Che la situazione economica ed occupazionale a Fabriano e dintorni è gravissima, è
purtroppo un dato di fatto. Trovare un qualsiasi posto di lavoro è ormai impensabile,
essere assunti a tempo indeterminato è oggi
impossibile, trovare dei finanziamenti per
aprire un’attività o per ammodernarla o ampliarla è diventata un’utopia, le banche oggi
come oggi non concedono più finanziamenti
a meno che non ci siano "super" garanzie.
Per contro però, come ripetono tutti, politici,
sindacati, varie associazioni di categoria, il
Presidente della Regione ecc., ci sono ormai
da diversi anni, ben 35 milioni di euro per il
cosiddetto "Accordo di Programma" Legge
181 a disposizione delle Marche e dell'Umbria per rilanciare i nostri territori dopo la
crisi dell'Antonio Merloni Spa. Quello che
non riusciamo però a capire, nonostante i vari
proclami, questi soldi non vengono utilizzati,
non vengono assegnati, nonostante la grande
necessità che hanno le grandi e piccole aziende del nostro territorio. Perché?
E' pur vero che solo il 6 agosto scorso il
Ministero dello Sviluppo Economico con la
circolare n° 59282 ha meglio chiarito i criteri
e le modalità per la concessione di tali soldi,
A Ceresola
i lavori durano
Ma quell’ascensore è “pazzo”! in eterno?
Cna Fabriano, Cgia Fabriano
Ospedale Profili, 9 ottobre, ore 11.30... “Per recarsi al reparto Oncologia c’è l’ascensore, ma
devi schiacciare lo zero, il reparto sta due piani sopra” mi viene detto da chi lo sa. Appena
dopo il portone ecco il saliscendi, ha due tasti, in uno è raffigurato il campanello, nell’altro
niente; questo ha il contorno illuminato da luce rossiccia, ma altri non ce ne sono e lo schiaccio. Dopo un po’ arriva e si apre; entro, guardo la pulsantiera, ci sono vari numeri e tutti con
il segno meno, ed anche lo zero ha il segno meno. Mah - mi chiedo - lo zero non dovrebbe
aver segni, comunque lo schiaccio. Parte l’ascensore, e poco dopo si ferma. Dovrebbe aprirsi, ma non lo fa, aspetto, poi schiaccio il campanello d’allarme. C’è scritto di attendere la
risposta, ma tutto tace. Schiaccio il campanello più a lungo, e nessuno risponde. Quando sto
per rischiacciare, il saliscendi riparte, poi si ferma e si apre; io esco in fretta e mi trovo allo
stesso punto di dov’ero partito. Non c’è nessuno, vado avanti, c’è un altro ascensore, ma
lo evito, trovo le scale e le adopero. Anche per scendere evito i “macchinari” e riprendo le
scale. Ma se il primo ascensore è “pazzo”, perché non se ne vieta l’uso tramite un cartello?
s.p.
29 dialogo.indd 2
parte essenziale dell’Istituto Comprensivo, alla luce
dell’integrazione orizzontale
di cui si parlava.
La scuola è senza dubbio
fondata su docenti, ma la
presenza di genitori attenti e
collaborativi è determinante
al positivo completamento
del primo ciclo scolastico
dei nostri figli. Poste buone
basi, il ragazzo accede con
tranquillità e fiducia alla
scuola secondaria di secondo grado. E la società avrà
buone basi per costruire un
futuro migliore.
ma adesso bisognerebbe
agire. Chi dovrebbe prendere di petto la questione e
risolverla? A nostro giudizio
le amministrazioni locali.
Ogni Comune ha l'assessore
alle Attività Produttive e la
relativa commissione con
tanto di presidente. Il nostro Comune se ne
dovrebbe farne carico e convocare Invitalia
che detiene i soldi, Confindustria, i sindacati,
le varie associazioni di categoria come Cgia,
Cna, per sbloccare una volta per tutte questa
situazione. Alcune aziende locali e non solo
avrebbero un assoluto bisogno di questi finanziamenti per cui non è più possibile perdere
altro tempo e questo è il compito delle istituzioni e delle amministrazioni comunali. E'
questo il momento per dimostrare con i fatti e
non con i proclami e gli articoli, che si fanno
gli interessi dei propri cittadini e delle relative
imprese. Partecipare alle dimostrazioni, agli
scioperi, ai cortei è apprezzabilissimo, ma
questo non basta, bisogna risolvere il problema per fare ripartire con questi soldi il nostro
territorio. E' compito, anzi è un dovere, del
sindaco e della sua Giunta trovare le soluzioni
a questo drammatica situazione che stiamo
tutti vivendo fabrianesi e non. E' questo
l'argomento, importantissimo e decisivo per
il nostro futuro, che debbono risolvere e non
comunicarci ogni giorno quanti sampietrini
sono stati installati in via Miliani! Staremo
a vedere.
Claudio Biondi, Democrazia Cristiana
Egregio direttore, con una lettera raccomandata, a giugno di quest’anno, facevo presente
al vescovo don Giancarlo Vecerrica la situazione in cui versa la chiesetta di Ceresola.
I fedeli della parrocchia si chiedono perché
i lavori di ristrutturazione siano fermi addirittura all’anno 2007,
in cui venne installata l’impalcatura. Non
avendo ricevuto alcuna
risposta da nessuno, mi
rivolgo al suo giornale
per sapere come mai
i lavori non vengano
portati a termine nonostante, a suo tempo, sia
stato elargito un contributo finanziario piuttosto cospicuo. Scrivo a
nome di tutti i cittadini
interessati: speriamo
che qualcuno raccolga
la nostra domanda e dia
una risposta.
Ilvano Urbini
21/10/15 10.40
30
>DIALOGO<
L'Azione 24 OTTOBRE 2015
E i parcheggi per i disabili?
Torna alla ribalta il tema dei posti
auto a pagamento per l'handicap
I
di FEDERICA STROPPA
n questi giorni è ritornato
alla ribalta il problema dei
parcheggi a pagamento per i
disabili possessori del contrassegno grazie al comitato “Sveglia
Fabrianesi”. Ne L’Azione dell’11
ottobre 2014 l’articolo dal titolo
“Parcheggio invalidi, vittima di
un’ingiustizia” ha catturato l’attenzione dell’Opa (Osservatorio Polis
Accessibile) che da tempo si sta occupando dei parcheggi per disabili.
A Fabriano, come sappiamo, più
che altro perché siamo incorsi in
una multa pari a 39 euro, la sosta
all’interno delle strisce blu è a
pagamento anche per i disabili che
espongono il contrassegno.
Il problema non è tanto pagare il
parcheggio, ma sapere prima di
tutto che questa ordinanza sia attiva,
in modo per così dire da non pagare
il “supplemento”.
Il tenente Luigi Riccioni mi ha anticipato che da gennaio 2015 il contrassegno, visto l'entrata in vigore
definitiva del nuovo contrassegno
europeo, la Polizia municipale lo
accompagnerà ad un decalogo per
sapere dove è previsto il suo utilizzo
e dove no.
Fino a qui nulla da eccepire, ottima
idea anche per verificare il numero
dei cartellini effettivi.
Nel 2006 la Direzione generale
per la motorizzazione (Dipartimento per i trasporti terrestri) del
Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti ha emanato una nota (6
febbraio 2006, Prot n. 107) in cui
ha affrontato la questione della
gratuità dei posteggi delimitati da
segnaletica blu a pagamento quando
sono occupati da veicoli al servizio
delle persone invalide detentrici di
speciale contrassegno.
Nella Nota citata il Ministero dichiarava che “non vi è dubbio, a
parere di questo ufficio, che non si
possa chiedere il pagamento di una
tariffa oraria a chi, trovando occupato lo stallo a lui appositamente
riservato, ne occupi un altro, peraltro non adeguatamente attrezzato a
soddisfare in pieno le sue esigenze,
potendosi imputare tale disagio
anche ad una mancata previsione,
da parte dell'ente proprietario, di un
maggior numero di stalli riservati".
Se ci atteniamo a quanto scritto
sopra, nella nostra città ha una persona disabile vengono a mancare
due cose fondamentali:
- il proprio diritto ad essere un
cittadino (che paga il parcheggio
come chiunque altro, se soltanto
I parchimetri fossero ubicati dove
tutti possano arrivare).
- la propria autonomia (vista l'impossibilità a poter scendere se si
è in carrozzina dai parcheggi a
pagamento).
Per avere un’idea di quanto la normativa sia soggetta alla decisione
presa dal Comune. Ho effettuato
una piccola ricerca telefonando e
mandando mail ad alcuni Comuni
di Marche ed Umbria rivolgendo
questa domanda:
Il Comune che misura adotta: fa
pagare, oppure no?
Il Comandante della Polizia di
Matelica Giuseppe Corfeo mi ha
risposto così: le posso riferire che
a Matelica nei provvedimenti che
disciplinano le cd "strisce blu" è
stabilito che i titolari del contrassegno ex art. 188 CDS sono esentati
dal pagamento del ticket”.
Anche i Comuni di Jesi, Gubbio e
Senigallia applicano l’esenzione dal
pagamento del ticket per i titolari
del contrassegno nelle “strisce blu”.
Come Opa con questo articolo
vogliamo far conoscere il nostro
lavoro silenzioso ma sempre vigile
e attento agli input dei cittadini.
A tutt’oggi le cose non sono cambiate, anzi ci siamo trovati di fronte
a delle vere e proprie barriere eliminate dall’Opa in seconda battuta.
Nella piazzetta vicino al Bar del
Piano ci sono dei parcheggi a pagamento ed uno per disabili.
Qui il parchimetro era rotto da
tempo, ma i primi di giugno passeggiando con mio padre ho notato
il suo ripristino.
Peccato che la sua nuova errata
ubicazione rappresentasse per un
disabile una barriera architettonica.
Il parchimetro era stato posto su un
piccolo marciapiede (se così si può
chiamare), con uno scalino molto
alto che rendeva impossibile l’accesso ad un disabile (come potete
vedere dalla foto).
Ovviamente ci siamo subito messi
in moto per far sì che questo ennesimo errore venisse corretto al
più presto.
Il 19 giugno l’assessore ai Lavori
pubblici Claudio Alianello ci conferma che: “Martedì 15 giugno
è stato fatto un sopralluogo dai
vigili per trovare un nuovo posto
senza barriere e facilmente fruibile
da tutti.
Ieri il Comandante dei vigili ha
comunicato il nuovo sito all’ufficio
tecnico. Nei tempi dell’amministrazione pubblica verrà posizionato
nel nuovo sito”.
Il 10 luglio scorso l’assessore Alianello ci fa sapere che il parchimetro
è stato sostato.
Come potete vedere dalla foto ora
si trova sopra il marciapiede della
porta del Piano in prossimità di
uno scivolo, quindi facilmente raggiungibile da tutti i cittadini senza
alcuna distinzione.
Se penso che bastava consultarci
per un suggerimento, invece di fare
le cose di fretta e senza ragionare,
non nascondo la mia delusione
prima di tutto come cittadina.
Ricordata la strage Anche una lettera della
della famiglia Poeta presidente Laura Boldrini
Si è svolta sabato 10 ottobre a
Serradica, la commemorazione
del 72° anniversario della strage
della famiglia Poeta, nonostante la
pioggia intensa, la partecipazione è
stata notevole. Questo per far capire
a chi ha strappato i manifesti commemorativi della manifestazione
pubblica che la memoria e l'amore
per il proprio paese è più forte di
chi usa la demenza per cancellare
il passato. Esso è incancellabile e
serve per non commettere gli stessi
errori nel futuro. Devo ringraziare
per questa ricorrenza, l'assessore
Mario Paglialunga, l'onorevole
Patrizia Terzoni (che già ha dato
la sua disponibilità per il prossimo
anno), il presidente Anpi Alvaro
Rossi di Sassoferrato, e l'Anpi di
Fabriano, Ioselito Arcioni, Claudio
Biondi, Urbano Urbani, Quinto Balducci, Vincenzo Castriconi, l'Arma
dei Carabinieri e della Guardia di
Finanza, la Polizia Municipale e
l'intera comunità di Serradica che
ogni anno mi dimostra il suo grande
affetto e la sua collaborazione. Per
questa cerimonia, mi è pervenuta
una lettera scritta dalla Presidente
della Camera dei Deputati Laura
Boldrini, un messaggio di totale
solidarietà e di vicinanza nel quale
esprime la concretezza di continua-
La strada
invasa
dai rami
Nella strada comunale di Borgo
Tufico che va dalla stazione ferroviaria ad Albacina, come ci è
stato segnalato da alcuni residenti,
la situazione è diventata insostenibile. Questo tratto di strada nel
quale confluisce il traffico proveniente dal maceratese, è invaso
dai rami degli alberi, dai rovi e
dalle erbacce di ogni genere. “Il
Comune è sordo a tutte le richieste che sono state fatte finora”,
ammonisce Cesare Pietrella.
30 dialogo.indd 2
re a ricordare la memoria di questa
strage. Il mio pensiero che ho
sempre nella mia anima da orfano
di guerra raccoglie l'amore che mio
padre mi ha insegnato nei confronti
della patria: "Mai come in questo
momento, il nostro mondo ha bisogno di pace. C’è troppa violenza,
nelle parole, nei pensieri, nei fatti.
La guerra circonda il nostro mondo
e la nostra casa: mai dovremo dimenticare da dove veniamo e dove
stiamo andando. Non dobbiamo
mai perdere la via principale della
nostra vita, che è via di riedificazione e non di distruzione. Il passato
ci insegna che le devastanti guerre
hanno creato solo morte, fame e distruzione. Questo grande sacrificio
di bambini, come di uomini, donne,
anziani, zii, nonni, nipoti, madri,
padri, parenti, innocenti, dobbiamo
custodirlo, farlo nostro, nella pace
come nella verità, che rende liberi e
sgomina i malintesi e gli attriti tanto, troppo pericolosi per un mondo
così fragile. E' triste sapere e vivere
dopo 72 anni da questo tragico avvenimento che la mia famiglia ha
dovuto subire, la violenza su di essa
continui, giorni fa è stata depositata
presso le autorità competenti una
denuncia contro ignoti che si sono
sentiti in dovere vedendo il nome
Poeta affisso in un tricolore, di
strappare i manifesti pubblici che
ricordano il giorno della strage. C'è
ancor oggi chi continua a uccidere
la memoria di questi bambini che si
sono sacrificati e quelli che hanno
vissuto portando i segni tangibili
di quella disgrazia sulla propria
carne perchè così facendo
e non rispettando le leggi
anche di chi resta a commemorarli come orfano è
come se li uccidesse due
volte. Oggi l'umanità di
fronte a chi scappa dalla
guerra, invece di portare
una speranza di vita ai
popoli, si ergono muri
e fili spinati nei cuori
di persone che scappano dalla cattiveria
degli uomini. Perchè,
nessuno a quei tempi, ha fatto mai una
domanda né a mio
padre Francesco, né ad Antonia,
né a Mario e né a mio zio Antonio se volevano vivere in un altro
periodo invece di vivere la guerra?
Essi sono rimasti lì, inermi a subire
l'esplosione di quella maledetta
bomba, e versarono il loro sangue e
la loro carne nella terra, donandoci
con questo sacrificio la libertà che
oggi noi abbiamo l'onore di respirare e di rispettare. Non dobbiamo
continuare a sbagliare, c'è chi ha
commesso crimini all'umanità, e
c'è chi ancora oggi purtroppo continua a ripetere gli stessi errori di
un tempo, portando l'umanità nella
disperazione. Come diceva Madre
Teresa di Calcutta: “Ascoltiamoci
tutti, condividiamo il nostro saper
fare e doniamo il nostro sorriso e
la pace, sia a chi non la vuole sia
a chi la vuole, perchè la pace è
il dono per cui l'umanità nasce e
vive in eterno”. Cito il pensiero di
Antonietta Bianchi, moglie di Elio
Pallotta che Tra Berlino e Dachau,
1943-1945. “Mio marito visse una
delle esperienze più aberranti della
storia dell’uomo: venne deportato
insieme ad un popolo e degli esseri
umani non degni, a detta della prospettiva nazista, di essere chiamati
tali. La guerra è stata un orrore
che ci ha costretto a nasconderci,
ad avere timore di essere uccisi
da un momento all’altro perché
'disertori'. La guerra fa dimenticare
all’uomo che è fratello di qualsiasi
altro uomo”. Noi amiamo la pace
e la possiamo difendere ora, nel
ricordare il sacrificio di vite che
Serradica ha donato alla patria: Antonia Poeta, Mario Poeta, Francesco
Poeta, Antonio Poeta, Giuseppe
Fileri, Francesco Fioriti, Gregorio
Marcelli, Pietro Tordi, Antonio
Marcelli e Gino Prosperi".
Andrea Poeta
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Cosa sapere
• Può essere presentata 1 sola richiesta durante l’anno. Fanno eccezione gli Enti Pubblici.
• Il contributo della Fondazione non può superare il 50% del costo totale previsto dal piano finanziario del progetto ed in presenza di risorse già documentate dai soggetti richiedenti.
• Non può essere oggetto di contributo l’attività ordinaria come stipendi di personale, affitti, consumi ricorrenti e altre spese che
rientrano nell’ordinaria amministrazione del soggetto richiedente.
• Non possono essere oggetto di contributo le iniziative, incluse mostre e convegni che possono avere, anche indirettamente, uno
scopo di lucro, salvo motivate eccezioni.
• Non possono essere oggetto di finanziamento i progetti già realizzati o in corso il cui inizio sia previsto entro 30 gg. dalla
scadenza di presentazione della richiesta. Per data inizio progetto si intende l’avvio delle azioni tese alla sua realizzazione con
esclusione quindi delle attività di progettazione, studio, etc. La conclusione del progetto dovrà realizzarsi entro i successivi 12
mesi dalla data della lettera di comunicazione della Fondazione a pena della revoca della quota di finanziamento che ne residua; eventuale richieste di prolungamento dei tempi di attuazione del progetto dovranno essere comunicate alla Fondazione per
l’accettazione.
• Per i progetti del settore Ricerca Scientifica, non sono ammesse le spese attinenti l’organizzazione e partecipazione a convegni,
seminari e simili (es.: spese di ospitalità, viaggio, iscrizioni, ecc.).
• Per i progetti del settore Sanità è data preferenza al contributo per il rinnovo tecnologico e/o l’implementazione di attrezzature diagnostiche o terapeutiche per le quali sussistano piani economico-gestionali che assicurino l’efficienza e l’efficacia nella
risposta ai bisogni espressi dalla popolazione di riferimento.
Quando presentare la domanda
I progetti e/o le richieste di contributo dovranno essere presentati esclusivamente attraverso la compilazione del modulo on line
sul sito www.fondazionecarifac.it, regolarmente compilato in ogni sua parte. Il modulo di base potrà essere integrato con la
documentazione illustrativa che il richiedente dovesse ritenere opportuno ed utile produrre. Le domande di contributo debbono
pervenire alla Fondazione entro il 31 marzo per essere erogate entro il 30 aprile, entro il 3 giugno per essere erogate entro il 31
luglio ed entro il 3 settembre per essere erogate entro il 31 ottobre dell’anno di riferimento.
Per maggiori informazioni visita il sito www.fondazionecarifac.it
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