Raddoppio, chiesti 7 rinvii a giudizio

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Raddoppio, chiesti 7 rinvii a giudizio
* Oggi in edicola con La Stampa *
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PER I LETTORI
1 Prosegue anche oggi la raccolta dei
Un nuovo bollino
per poter sciare
gratis al Mondolè
bollini per poter sciare gratis al Mondolè. Alla fine ne basteranno dieci per
ottenere uno skipass gratuito e sciare in
notturna, nella conca di Prato Nevoso,
in qualsiasi data di apertura degli impianti. Chi raccoglie 20 bollini avrà diritto a uno skipass giornaliero valido per
tutto il comprensorio che potrà essere
utilizzato esclusivamente nelle giornate
di giovedì: il 6 febbraio; e il 20 o 27 marzo. Le regole sono semplici: si devono
incollare i bollini, tutti con data differente, su un’unica scheda. La scheda così compilata va presentata direttamen-
LA STAMPA
Le date
Ogni bollino
che viene incollato
sulla scheda
deve avere
una data diversa
SV
te alle casse degli impianti nel giorno di
utilizzo. Naturalmente non sono valide
né fotocopie della scheda, né fotocopie
dei bollini. Per ulteriori informazioni e
chiarimenti si può telefonare al numero
verde 800011959. Durante la raccolta ci
saranno anche 2 bollini jolly per compensare eventuali dimenticanze. Non
resta che fare gioco di squadra con amici e parenti: ritagliare il maggior numero di schede possibile e non perdersi
una sola copia de La Stampa per sfruttare al massimo la promozione: sciare in
notturna e avere il maggior numero di
occasioni possibili nei giovedì indicati.
SAVONA
SABATO 1 FEBBRAIO 2014
REDAZIONE PIAZZA MARCONI 3/6
TEL. 019 8385711 FAX 019 810971
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STAMPAIN TEL. 019 263910
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SAVONA, CORSO ITALIA, 20/4
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E PROVINCIA
FERROVIA ANDORA LE IPOTESI D’ACCUSA: FRODE IN PUBBLICA FORNITURA, TRUFFA AGGRAVATA, DISCARICA ABUSIVA
IN TUTTA LA PROVINCIA
Raddoppio,chiesti7rinviiagiudizio
Si è chiusa
la caccia
Le accuse
Nel mirino i vertici del colosso spagnolo Ferrovial e della Cossi Costruzioni dell’Enpa
MARCO RAFFA
ANDORA
Inchiesta per frode in pubbliche forniture e truffa aggravata nell’appalto del raddoppio ferroviario Andora-San
Lorenzo: ieri la Procura di Savona ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per
i sette indagati e le due aziende coinvolte: la Ferrovial
Agroman Sociedad Anonima
di Madrid e la Cossi Costruzioni di Sondrio. Il provvedimento, firmato dal sostituto
procuratore Chiara Maria Paolucci, era pronto già da tempo ma per formalizzarlo occorreva che gli uffici «restituissero» il fascicolo, utilizzato
ancora poche settimane fa dal
Tribunale del Riesame.
L’inchiesta aveva preso le
mosse nell’agosto 2009 quando nel cantiere del raddoppio
erano stati sequestrati i conci «conci», cioè le maxipiastrelle di 6-7 metri quadrati
l’una, prodotte ad Andora,
destinati e in parte già utilizzati nel rivestimento delle
volte delle gallerie Caighei,
Gorleri, Cellecervo-San Simone e Bardellini. Dalle perizie era emerso che il calcestruzzo e l’acciaio utilizzati
per realizzare 517 conci non
erano conformi a quanto previsto nel contratto di appalto
con le Ferrovie. In più, nelle
gallerie Bardellini e Poggi
erano stati installati chiodi di
ancoraggio del rivestimento
delle volte totalmente difformi da quanto progettato e
pattuito: invece di strutture
lunghe 8 metri erano stati in-
L’inchiesta
Sopra il cantiere di Andora con la distesa di
«conci» sequestrati nel 2009, a destra un finanziere controlla il materiale da periziare
stallati «chiodi» della lunghezza di 20-40 centimetri.
Nella lista degli indagati figurano il supermanager spagnolo Ignacio Botella Rodriguez, 45 anni, legale rappresentante della Ferrovial Agroman;
Renato Cossi di 58 anni, di Sondrio, legale rappresentante dell’omonima impresa lombarda;
e poi tutta una serie di responsabili tecnici a vari livelli: il capocantiere del cantiere di Andora di produzione conci della
Ferrovial, Francesco Esposito,
50 anni, di Taggia; il direttore
di cantiere Juan Garcia Roche,
35 anni, di Santander; il capocantiere Manuel Dias Texeira,
48 anni, portoghese, residente
ad Andora; il direttore tecnico
Carlos Guillermo Roldan Moya,
65 anni, l’assistente del direttore del cantiere di Andora, Mar-
co Missipipi, 27 anni, di San
Bartolomeo al Mare. Tutti indagati per frode in pubbliche
forniture e truffa aggravata
nonché di uno specifico articolo
(il 437) del codice penale legato
agli ambienti di lavoro, per aver
rimosso o comunque reso «facoltativo» un sistema di fermata impianto del cantiere di produzione conci. Botella Rodriguez è indagato anche per stoccaggio e smaltimento di rifiuti
non pericolosi nei vari cantieri
della linea. Chiesto infine il rinvio a giudizio di Ferrovial Agroman Sa. e Cossi Costruzioni
Spa, ai sensi del decreto del
2011 che punisce con sostanziose pene pecuniarie anche le
aziende i cui amministratori o
dipendenti siano ritenuti responsabili di reati ambientali o
di frodi in pubbliche forniture.
Allarme «phishing» dell’Agenzia delle Entrate
«Rimborsi fiscali in arrivo»
Nella mail si nasconde la truffa
1 Truffe on line mascherate
da avvisi sui rimborsi fiscali. A
lanciare l’allarme è l’Agenzia
delle Entrate della Liguria: «Nei
giorni scorsi in alcuni studi privati e aziende savonesi è arrivata una e-mail, apparentemente
proveniente dall’Agenzia delle
Entrate, avente ad oggetto “Notifica di rimborsi fiscali”». Il messaggio invitava a cliccare su un
collegamento che rinviava ad
una pagina web, simile a quella
del sito dell’Agenzia delle Entrate, in cui veniva richiesto di inse-
rire i dati della propria carta di
credito. «È un classico caso di
“phishing” - spiega l’Agenzia per ottenere informazioni riservate, come il numero della carta
di credito o le coordinate bancarie». L’Agenzia delle Entrate ricorda che per erogare i rimborsi
non prevede mai il ricorso ad avvisi telefonici o via e-mail, ma
solo alla posta tradizionale e che
i rimborsi fiscali possono essere
riscossi in Posta, con vaglia della
Banca d’Italia o con accredito
sul conto corrente.
[L.M.]
Si è chiusa ufficialmente
ieri, in tutta la Provincia di
Savona, la stagione della
caccia 2013. Segnata in autunno da una raffica di
chiusure e riaperture, che
hanno visto fronteggiarsi
Regione, Provincia e associazioni venatorie e agricole da una parte, ed animalisti dall’altra, una delle annate più travagliate che si
ricordino va così in archivio, almeno per quel che riguarda le battute al cinghiale. «Ma la caccia rimarrà comunque aperta fino a metà marzo per le
femmine di capriolo – protestano dall’Enpa -, senza
contare il tentativo di prorogarla ancora, per “compensare” le giornate di sospensione dell’autunno
scorso».
Enpa che spera, proprio
grazie ai ricorsi presentati e
alle conseguenti sospensioni dei calendari venatori, di
aver fatto abbassare il numero di capi abbattuti dai
4.551 cacciatori attivi nel savonese nel 2013. «Nella stagione venatoria 2010-‘11, ultima di cui sono noti i resoconti – spiegano gli animalisti -, i cacciatori savonesi
hanno ucciso quasi 1.600 caprioli e oltre settemila cinghiali». Da qui, la protesta
per la prosecuzione della
caccia al capriolo sino al
prossimo 15 marzo, «che
non influirà però sui danni
arrecati alle coltivazioni, e
anzi li peggiorerà» concludono dall’Enpa.
[L.MA.]