Untitled - Grand Soleil

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Untitled - Grand Soleil
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super
prova
La barca in torno a te
GRAND SOLEIL 46
LA TUGA RIMANE
IL SEGNO DISTINTIVO
DI GRAND SOLEIL
Pensato per adeguarsi alle
esigenze degli armatori,
il Grand Soleil 46 è veloce con
poco vento, ma soprattutto
comodo in crociera
di Alberto Cossu
90 VELA luglio
Chiunque è in grado di
riconoscere un Grand Soleil
per due elementi, la poppa
e la tuga. Proprio quest’ultimo
elemento rimane il segno
distintivo dellanuova
generazione di barche
del cantiere italiano.
luglio VELA 91
>>
L
superprova Grand Soleil 46
1
a giornata è splendida, sole e cielo azzurro; le condizioni ideali per aspettarsi
la classica termica dell’Argentario. Arrivo in banchina, a Cala Galera, verso
le 9 e, appena vedo il Grand Soleil 46
che devo provare, mi rendo conto di
avere di fronte una barca tutta nuova.
Certo, direte voi, è appena uscita dal
cantiere... La sensazione è un’altra
però, si capisce subito che si tratta di un Grand Soleil diverso, più
aggressivo e con la voglia netta di distinguersi. I particolari che nell’insieme danno questa sensazione sono molti: la tuga squadrata,
la plancetta a poppa, le finestrature smussate. Insomma, il 46’ non
è una barca comune, non lo è per chi la guarda e non lo è per il cantiere. Hanno investito molto in questo progetto, sia in termini di
qualità di materiali utilizzati, sia nella scelta del team che ha lavorato alla realizzazione della barca. Gianguido Girotti, responsabile del Cantiere Del Pardo, mi racconta che per la prima volta si sono
voluti ascoltare tutti i consigli degli armatori di altri Grand Soleil,
un percorso che ha li ha portati a creare la chiave di volta del cantiere. Il 46 si colloca nella gamma “race-cruiser” e il modello che
abbiamo provato è ottimizzato per la regata, con albero in carbonio a due ordini di crocette, sartiame in tessile, strallo da regata senza rollafiocco, pescaggio da 2,60 metri con siluro a T.
Progetto 8/10
Gli artefici del 46’ sono lo studio Botin&Carkeek per le appendici,
mentre il merito delle linee esterne va allo Studio Attivo e per gli
UNA COPERTA DA VIVERE
1. Il pozzetto è veramente
2
comodo, migliorato in molti
dettagli, tra cui lo schienale
della seduta rialzato e gli spigoli
smussati. Il pezzo forte è quella
fantastica plancetta a poppa.
2. Massima pulizia esterna,
per questo di serie viene fornito
il rollafiocco nascosto e il
gavone di prua è stato pensato
per accogliere oltre alla catena
e i parabordi anche una vela
di prua 3. Tutti i passauomo
sono a filo di coperta.
4. La tuga, con già il vano per
lo spray hood, ha degli ottimi
canali di scolo per l’acqua.
5. A poppa si nascondono due
gavoni molto profondi.
Costruzione 9/10
Sia lo scafo che la coperta sono realizzati in sandwich di vinilestere con tessuti biassiali e unidirezionali completamente in infusione in modo da garantire un’elevata rigidità strutturale dello
scafo. Molto interessante la tecnica di accoppiamento scafo/coperta, con la flangia di congiunzione (che poi diventa falchetta)
che è direttamente sullo stampo dello scafo. L’accoppiamento
avviene con il Plexus, un materiale particolare utilizzato anche in
aeronautica che, oltre a essere estremamente resistente, è utile
per unire materiali differenti. L’ossatura della barca si nasconde
in una griglia di acciaio galvanizzato che sostiene il carico della
chiglia, dell’albero e delle sartie, in modo da garantire la massima rigidità dello scafo durante la navigazione. La griglia viene
posizionata in cantiere tramite un sistema di boccole di centraggio a controllo numerico e incollato sempre con il Plexus. Interessante l’attacco delle sartie, collegate direttamente a delle
piastre d’acciaio che corrono verso la griglia centrale, fascettate
in fibra di carbonio (in vtr nella versione crociera) per distribuire
meglio il carico tra le paratie.
Pregi
• Agile e veloce con arie
leggere
• Luminosità interna con
oblò a murata
• Attrezzatura e materiali
di prima qualità
Difetti
• Spazio tra ruota del
timone e plancetta
ridotto
• Dotazioni standard di
qualità ma non completa
• Seduta tavolo da
carteggio scomoda
Coperta 8/10
Come per la sorella maggiore (il GS 54), anche il 46 si distingue
per una tuga che vuole farsi vedere e delineare un tratto distintivo
del cantiere. Il design non è però solamente estetico, anzi direi tutt’altro. Permette di avere la coperta libera da ogni tipo di in- >>
4
3
FOCUS
I segreti sono a poppa
5
92 VELA luglio
interni allo Studio Sculli. Una sinergia importante che ha permesso di sfruttare tutte le conoscenze derivate dal mondo delle
regate nelle classi TP e GP (dove gli scafi B&C hanno ben figurato) e le innovative soluzioni di design che hanno permesso di
sfruttare tutti gli spazi esterni mantenendo la fruibilità in regata e
in crociera. La barca è molto stabile grazie a piccolo spigolo sulla
carena, che corre fino a poppa che permette un angolo di sbandamento anche con poco vento e sfruttare sempre tutta la lunghezza
al galleggiamento. Il dritto di prua è particolarmente verticale e
una poppa leggermente svasata con un minimo slancio. Molta cura
è stata dedicata per ottenere una elevata stabilità della barca, dal
peso complessivo di 10500 chili, il cui 34% è situato nel siluro.
ire che tutti i segreti del
Grand Soleil 46 sono a
poppa forse è un po’
eccessivo, ma sicuramente è
una delle zone che più mi ha
colpito. Mi è piaciuta la
plancetta a ribalta con
scaletta di alta qualità della
D
Douglas Marine. Come mi è
piaciuto il sistema di apertura
e chiusura. È a mano, leggero
da aprire e chiudere, senza
pistoni o quant’altro. Fatto per
durare. Comodi i due mega
gavoni ricavati a poppa: ci sta
di tutto e permettono di
ispezionare facilmente l’asse
del timone e gli eventuali
impianti. Funzionale
l’apertura per controllare i
settori del timone a cui
arrivano i frenelli delle due
ruote. Ahimè, mi è piaciuta
meno l’altezza dei candelieri
sulla plancetta, troppo bassi.
SFRUTTA SEMPRE
TUTTO LO SCAFO
Grazie a una particolare
linea di carena, il GS 46
è in grado di dare
soddisfazione anche con
poco vento. Si “appoggia”
bene su uno spigolo e
utilizza tutta la lunghezza
al galleggiamento. Come
si nota il timoniere ha
tutto vicino, compreso
il chartplotter.
luglio VELA 93
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superprova Grand Soleil 46
1
UN PIANO VELICO
PER SFRUTTARE
LE BREZZE LEGGERE
2
3
<< gombro, in modo da fruire ogni spazio esterno in
crociera e di essere ottimizzata al meglio durante le regate. A prua, un gavone veramente ampio è utile come
pozzo per la catena, come calavele o per riporre i parabordi. Il rollafiocco è nascosto sottocoperta, con una
flangia di attacco dello strallo con due posizioni, per la
crociera e la regata. Ci sono ben 5 boccapporti della
Solimar a filo di coperta, poco invasivi, in grado di far
passare molta luce e consentire una buona ventilazione
interna. Le drizze corrono in un tunnel nascosto, che
è posizionato in maniera leggermente inclinata per far
scolare l’acqua d’inverno e non far marcire le drizze.
L’attrezzatura di serie è Harken, dai bozzelli a piede
d’albero ai winch del pozzetto. Quest’ultimo è organizzato in modo da ricordare barche di dimensioni ben
più grandi, con due zone da sfruttare. La prima è alle
spalle del timoniere, con una plancetta rialzata che diventa un gradevole prendisole e che nasconde tre gavoni dove poter riporre praticamente tutto. Quando
l’abbiamo provata, erano stivate le vele da regata e la
zattera. Il vano centrale, più piccolino, è per le bombole
del gas. Da uno dei gavoni di poppa si accede alla zona
della timoneria, ed eventualmente degli impianti accessori, come dissalatore, generatore ecc. La seconda
zona, quella centrale, è dedicata alle manovre quando
SARTIAME
DI QUALITÀ
L’attacco delle
sartie è molto
rientrato, grazie
all’angolo ristretto
delle crocette
aquartierate.
Si ottiene così un
grande spazio nel
passaggio a prua.
La barca della prova
è armata con
sartiame in tessile
e albero in carbonio.
Ottima soluzione
anche per la
crociera.
si è in regata, e alla zona living se si è in crociera. Nel
primo caso sono previsti sei winch, con randa alla tedesca, e un puntapiedi centrale sul piano del pozzetto,
in crociera si sostituisce con un tavolo centrale. Nella
versione “cruise” i winch diventano 4, due primari vicino al timoniere per la scotta del fiocco e due sulla
tuga dove viene rinviata anche la scotta randa. Una posizione per cui vale la pena motorizzare i verricelli, posizionando una consolle di comando vicino alla
timoneria (optional) e governare il GS 46 praticamente
da soli. Lo schienale delle sedute è molto alto e leggermente inclinato, a vantaggio della comodità e della
protezione in caso di mare formato. È prevista un centralina idraulica per comandare paterazzo e vang (nella
versione race ce ne sono due).
Interni 8/10
Nascondono forse una delle novità più interessanti
della nuova generazione di Grand Soleil. Il concetto di
barca di serie viene rivisitato in una nuova concezione
di semicustom. Cosa vuol dire? Che la barca ha un layout “standard” con la conformazione a tre cabine e
due bagni. Il cantiere però dà la possibilità di modificare alcuni ambienti rispettando alcune misure fisse.
Per esempio si può separare il vano doccia o si può ri-
cavare una zona stivaggio nella cabina di poppa. Se poi
si decide di rivendere la barca, si possono riportare gli
ambienti allo stato originale, mantenendo il valore
commerciale. La cucina è a L con di serie i fornelli con
forno e un frigo a pozzetto. È possibile però montare
un forno a microonde e una seconda ghiacciaia. Il piano
di lavoro con doppio lavandino è disponibile anche in
Corian. In dinette c’è un grande tavolo centrale, abbattibile e con una seduta che nasconde un vano per lo
stivaggio. Il carteggio offre una zona di lavoro veramente ampia e ricca di vani portaoggetti. La sua posizione a murata, però, risulta un po’ scomoda quando si
naviga sbandati, soprattutto per la seduta. Intelligente
la posizione per gli staccabatterie sotto il tavolo. Verso
prua si passa alla cabina armatoriale progettata con letto
matrimoniale a V e bagno con doccia. Ogni ambiente
è caratterizzato, nella versione standard, da interni
color mogano, trattati con poliuretano lucidato. Luminosi e aerati, sembrano leggeri e non oppressivi, il
merito è anche di una piccola rientranza alla base che
fa apparire ogni arredo staccato dal pagliolato.
Piano velico 9/10
La barca è nata per andare veloce, anche in crociera, ne
è conferma la superficie velica di bolina, randa da 64
FOCUS
Tutto a portata di mano
94 VELA luglio
a zona riservata al motore e agli
impianti è stata studiata per
essere facilmente accessibile. Il
motore, un Volvo da 55 cavalli, è
situato sotto la scaletta. Una volta
aperta si ha molto spazio per
lavorare, senza angoli impossibili
da raggiungere. Ci sono comunque
altre due aperture dalle cabine di
L
poppa per accedere lateralmente.
Di fronte alla scaletta, sotto il
primo pagliolo, ci sono tutti i
rubinetti dell’impianto dell’acqua
bene in vista e fissati su una
piastra in acciaio. Sempre a
portata di mano è anche il quadro
con gli staccabatterie collocato
sotto il tavolo da carteggio.
5
4
MASSIMA
LUMINOSITÀ
1. Il tavolo centrale
è protagonista di
questa ampia
dinette. Grazie
ai passauomo
da 60 cm e alle
finestrature sulla
tuga la luce interna
è veramente tanta.
2. Il tavolo da
carteggio è ampio,
con tutto a portata
di mano e numerosi
stipetti. Purtroppo
è a murata e con la
barca sbandata non
è comodissimo.
3. La cucina a L non
è delle più grandi,
ma è molto
funzionale e
personalizzabile
dall’armatore.
4. A prua si trova la
cabina armatoriale
con 2 armadi, letto
a V e un bagno
dedicato privato con
doccia separata.
mq circa e fiocco da 66,70 mq con sovrapposizione al
130% con albero in alluminio a tre crocette nella versione standard. Nasce con lo spinnaker, ma a prua secondo noi l’ideale è un bel gennaker da 140 mq. Lo
spazio per posizionare il bompresso c’è e non dà fastidio in crociera. La barca è disponibile anche nella versione regata con l’albero maggiorato in carbonio (a
scelta tra più aziende) e con fiocco a bassa sovrapposizione. Noi abbiamo provato la versione race, con albero in carbonio della Selden e fiocco al 105%. Il
sartiame può essere in tondino o tessile. Quest’ultima
possibilità è molto interessante e dimostra la volontà
del cantiere nell’offrire materiali e soluzioni all’avanguardia anche per barche da crociera. Il vantaggio di
utilizzare il tessile si traduce in una miglior distribuzione dei pesi che vengono concentrati più in basso, a
vantaggio della stabilità della barca.
Impianti e dotazioni 7/10
La filosofia del cantiere è quella di permettere all’armatore di personalizzare il proprio Grand Soleil come
meglio crede offrendo una fornitura “base” comunque
di alto livello. Eccellenti le dotazioni in coperta con
bozzellame e winch Harken, il rollafiocco nascosto
Furlex e stopper Spinlock. I 5 passauomo a filo di coperta e i restanti oblò sono della Solimar. Scendendo
sotto coperta si hanno tutte le luci a Led, a basso >>
luglio VELA 95
96 VELA luglio
Linee d’acqua sportive per il Comet 45 S che si
presenta con un pozzetto ampio, comodo per un uso
in regata e confortevole in crociera. La barca
disegnata dallo Studio Vallicelli si distingue per le
prestazioni che le hanno permesso di divenire una
barca vicente in regata. Lung.f.t. 14,20 m, Larg. 4,20
m, Disloc. 10800 kg, Pesc. 2,40-2,70 m, Sup. vel.
114 mq Costr. Comar Yachts - www.comaryachts.it
EURO 245.990
Le linee d’acqua richiamano quelle degli open
oceanici. Rob Humhreys ha disegnato un fast cruiser
con poppa larga quanto il baglio massimo e la prua
sottile come un coltello. Con tre o quattro cabine,
offre degli spazi vivibili sia sottocoperta che in
pozzetto. Lung.f.t. 13,60 m, Larg. 4,37 m, Disloc.
11300 kg, Pesc. 2,25-2,60 m, Sup. vel. 106,90 mq
Costr. Elan Marine - www.adriaship.it
B
CROCIERA
REGATA
40
30
180°
n.r.
Nodi
VELOCITÀ A MOTORE
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
Motore: Volvo Penta D2- 55 cv
5,5
2800 giri
2500 giri
1500 giri
A
8,7
7,9
l
Grand Soleil 46
85
8,5 nodi
7,6 nodi
8,5 nodi
5,6 nodi
7,6 nodi
8,5 nodi
5,6 nodi
Alto
90
7,6 nodi
14
80
LEGENDA: A-B: più uno scafo si allontana da queste
due linee e più presenta le caratteristiche di uno dei
quattro settori colorati. C: trapezio che contiene il
70% della flotta. SUPERFICIE VELICA RELATIVA:
valore alto = barca molto invelata in rapporto al suo
peso. COEFFICIENTE DI FINEZZA: valore basso =
barca leggera - valore alto = barca pesante.
75
70
65
60
55
Normale
2
4
6
8
10
12
Coefficiente di finezza (D/Lg3) = 5,78
Basso
0
5,6 nodi
MOTORSAILER
8,5 nodi
OPEN
decibel
0
7,6 nodi
RUMOROSITÀ MOTORE
C
10
5,6 nodi
20
Pozzetto
FATTORI TECNICI
Velocità critica (2,43 x √lwl): . . . . . nodi 8,48
Lunghezza scafo/baglio max: . . . . . . . . .3,27
Cab. poppa
Dinette
Cab. prua
ALTEZZE IN CABINA:
Cabine di poppa: m 1,95; Toilette di poppa: m
1,93; Dinette: m 2,00; Cucina: m 1,97; Toilette di
prua: m 1,95; Cabina di prua: m 1,95.
< 3,00 = barca molto larga
( > 3,60 = barca molto stretta )
Rapporto zavorra/dislocamento: 31,4 %
PREZZI
------>
-<
<-----157
----------203
------------>-
Versione std . . . . . . . . . . . . . . . € 294.000
f.co cantiere, Iva esclusa
Attrezzatura di coperta di serie
Winch primari n. 2 Harken STC 53.2 st; winch
drizze n.2 Harken STC 44.2 st; rotaie genoa e
trasto randa Harken; stopper n. 10 Spinlock;
albero tre ordini di crocette e boma Sparcraft
in alluminio, con sartiame in tondino Riggarna;
oblò e boccaporti Solimar;
bussole n. 2 Plastimo; ruote timone da 900
mm con rivestimento in pelle; avvolgifiocco
Furlex; bitte n. 4 alluminio; vele North Sails;
scaletta bagno in acciaio Douglas Marine.
Paterazzo sdoppiato con tenditore meccanico;
centralina idraulica per base randa,
paterazzo e vang.
Dotazioni di serie
1 pompa di sentina manuale e 1 elettriche; 3
pompe elettriche per sentina doccia, motore
Volvo Penta D-2 55 cv, trasmissione sail drive
con elica a pale fisse Volvo, 3 batteria servizi
da 100 Ah, 1 batteria motore da 100 Ah,
alternatore motore, illuminazione
alogena/incandescenza per interni, frigo a
pozzetto, doccia in pozzetto, panche e fondo
-------------><---------203
112
<------------------->-
ELAN 450
50
<---------->-
EURO 289.980
TIPOLOGIA DI PROGETTO
120°
6,7 n
45°
6,5 n
------>- <
<----130
------------197
---------->170
Un fast cruiser capace di buone prestazioni, anche
con poco vento, si presenta con un piano di coperta e
degli spazi interni vivibili. Philippe Briand ha così
disegnato una carena con entrate di prua sottili e le
fiancate leggermente svasate, con un carattere
sportivo. Lung.f.t. 14,07 m, Larg. 4,20 m, Disloc.
10600 kg, Pesc. 1,95-2,30 m, Sup. vel. 115 mq
Costr. Dufour Yachts - www.dufour-yachts.com
COMET 45 S
CONDIZIONI DEL TEST
Velocità del vento reale: . . . . . . . . . . . .nodi 7/8
Stato del mare: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .calmo
Equipaggio imbarcato: . . . . . . . . . . . .6 persone
Serbatoi: . . . . . . . . . . . 1/2 acqua, 1/2 carburante
90°
7,2 n
90
-->
<---
----->
<------193
Dimensioni espresse in centimetri
---------------><----------------305
213
I Concorrenti
EURO 203.900
Prima di parlare di prestazioni bisogna dare merito
alla progettazione della sala macchine. Il motore è
posto sotto la scaletta con tre accessi. Comodo per
lavorare e con luce dedicata. Sotto il pagliolo, di
fronte al primo gradino, si trovano i rubinetti dell’impianto idrico. La barca viene fornita con un motore Volvo da 55 cavalli con trasmissione Sail Drive.
L’elica montata era una Gori tre pale abbattibile con
overdrive, cioè che aumenta il passo permettendo
maggiori velocità a un numero di giri più basso. Considerate che con la posizione standard dell'elica per
raggiungere la velocità di crociera di 8 nodi si porta
il motore a regime di 2500 giri min, con l’overdrive
a 1800. Meno rumore e bassi consumi.
쐽
Vento reale 8 n
90
DUFOUR 45
A motore 8/10
VELOCITÀ A VELA
Optional
Elettronica Race: strumentazione B&G (pilota
automatico H3000 ACPL, con att. lineare T2,
sistema H3000 vers. Hydra, disp. GFD trasd. Eco
Speed Vento)* . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .€ 10.000
Ponte in teak (passav. e tuga) . . . . . . .€ 20.681
Passavanti in teak . . . . . . . . . . . . . . . . .€ 15.742
Elettronica Cruise: strumentazione Raymarine
(Eco, Log, Speed, Staz Vento St60+, pilota
automatico St6001, Vhf 54E) . . . . . . . . € 7.959
Coperta versione Race (randa alla tedesca, 6
winch maggiorati, scotte e attr. spi, rotaie
genoa con carrello. a sfere)* . . . . . . . .€ 9.971
Albero e boma in carbonio Selden* .€ 42.500
Spray Hood . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .€ 2.560
(*) Presente sull’esemplare della prova
125
Di solito quando fa caldo e c’è il sole a Cala Galera c’è
sempre vento. Noi abbiamo trovato l’eccezione che fa
la regola, vento massimo registrato... 7,5 nodi. Beh,
d’altronde una buona barca deve essere veloce anche
con poca aria, no? Mentre usciamo armiamo le vele
nuove di pacca, sono della Banks Sails da crociera veloce, randa in laminato full batten e fiocco al 105% con
stecche verticali. Le manovre scorrono bene e la zona
del drizzista è più che agevole. Armiamo anche lo spi.
Iniziamo con la bolina, il timone è leggerissimo, complice un sistema di frenelli accoppiato a un ampio settore collocato tra le due ruote e ispezionabile
direttamente dal pozzetto. Sappiamo che la barca che
proviamo è ottimizzata e curata per le regate, e gli
spunti sono più che notevoli, non pungiamo troppo al
vento e la velocità aumenta nettamente; con 7,5 nodi
d’aria facciamo subito 6,3 nodi di velocità con un angolo al reale di 35 gradi e 23 di apparente. Pur avendo
una vela piccola a prua la barca è potente e veloce, allora viriamo per vedere se lo è altrettanto in uscita dal
Il ponte è
completamente
libero da ingombri
con il massimo
spazio vivibile
all’aria aperta.
La tuga, con le
drizze nascoste in
un tunnel, ha delle
piccole fessure in
cui si possono
fissare dei cuscini in
modo da ricoprire
praticamente tutta
la barca.
cambio di mura. Bene, il GS 46 conferma le aspettative
e riparte subito sull’angolo migliore a 6 nodi. Complice
di questa agilità è anche la lama di deriva sottile e un siluro dalle dimensioni generose. Issiamo lo spi, ma il
vento cala e ci costringe a orzare troppo per fare velocità non permettendoci di ottenere dei dati oggettivi
per la prova. Complessivamente ci ha sorpreso la sua
agilità con aria leggera, e la leggerezza del carico sulla
scotta, sia di randa che di fiocco fondamentale per un
utilizzo prettamente crocieristico.
pozzetto rivestiti in teak, salpancora elettrico
1000 W, alloggiamento capottina, boiler per
acqua calda con resistenza a 220 V.
<------------>-
A vela 9/10
MASSIMA
VIVIBILITÀ
IN COPERTA
DATI BARCA
Lunghezza fuori tutto: . . . . . . . . . . . . . .m 14,50
Lunghezza scafo: . . . . . . . . . . . . . . . . . .m 14,10
Lunghezza al gall.: . . . . . . . . . . . . . . . . .m 12,20
Larghezza al b. max: . . . . . . . . . . . . . . . .m 4,31
Pescaggio: . . . . . . . . . .m 2,60 (1,95/2,20/2,90)
Dislocamento: . . . . . . . . . . . . . . . . . . .kg 10500
Zavorra (pesc. std): . . . . . . . . . . . . . . . .kg 3620
Superficie velica: . . . . . . . . . . . . . . . .mq 130,60
Superficie randa: . . . . . . . . . . . . . . . . .mq 63,90
Superficie genoa 130%: . . . . . . . . . . .mq 66,70
I (altezza triangolo di prua): . . . . . . . . .m 18,01
J (base triangolo di prua): . . . . . . . . . . .m 5,265
P (altezza randa): . . . . . . . . . . . . . . . . .m 17,425
E (base randa): . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .m 6,140
Numero cuccette: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6+2
Motore: . . . . . . . . . . . . . .Volvo Penta D-2 55c v
Capacità serb. acqua/gasolio: . . . . .l 450/250
Omologazione CE: . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Cat. A
Disegnata da: . . . . . . . . . . . . . . Botin&Carkeek
Costruita da: . . . . . . . . . . . . .Cantiere del Pardo
Distribuita da: Cantiere del Pardo, Via F.lli
Lumiere 34, 47100 Forlì, tel. 0543 782404
fax 0543 782405, www.grandsoleil.net
<------------------->-
<< profilo e molto eleganti. L’impianto elettrico prevede un “cuore” composto da un banco batterie suddiviso in 4 elementi della Exide. Sono accumulatori
Agm da 100 Ah; tre per i servizi e una per il motore.
La prova in cifre
superprova Grand Soleil 46
Superficie vel. relativa (sv/D2/3) = 27,23
>>
>> Altre immagini del Grand Soleil 46 su www.giornaledellavela.com
luglio VELA 97