Grand Soleil 46 Uno stile in corsa
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Grand Soleil 46 Uno stile in corsa
WORLD BOAT TEST 110 Y&S fast go Una vera barca “dualpurpose”, veloce in regata Stile inconfondibile, vulput eamet ottima in crociera, connulput acilla feu faccum tanti dettagli ben studiati. augiate velissi. Duipis doluptatem aut acilisl slow STOP Grand Soleil 46 Se volete navigare sul serio, fatevi modificare il layout Faccummy nim dipis del carteggio, o almeno accum vulput amet acillala conformazione della seduta. feu faccum nulput augiate velissi. Uno stile in corsa Protagonista del boom dei cruiser-racer, il Cantiere del Pardo torna alle origini con un 14 metri veloce e comodo. Moderno per design e soluzioni ma dall’anima antica di Vanni Galgani - foto Sea&See/Guido Cantini Y&S 111 WORLD BOAT Test Grand Soleil 46 D opo un periodo non proprio felice, il Cantiere del Pardo riparte con rinnovata energia, forte di un gruppo di persone che credono con entusiasmo e passione nel loro prodotto. Il brand è uno dei più conosciuti della cantieristica italiana. Ha alle spalle una storia di successi e, negli anni, è riuscito a costruirsi una fama nel campo dei cruiser-racer, realizzati con uno stile sobrio e raffinato, molto apprezzato anche all’estero. Dopo il 54, capostipite delle nuove tendenze, è con il 46 che il cantiere vuole mostrare la propria vitalità. E lo fa non stravolgendo linee e concetti, ma affinando il prodotto fin nei dettagli, innovando dove si può senza negare la propria tradizione. Questo fa bene al brand, che così non perde credibilità, ma anche ai propri clienti che non si ritrovano improvvisamente con barche vecchie e invendibili. Il 46 accetta la sfida in uno dei segmenti di mercato più duri e affollati, quello dei quattordici metri, dove, in tempi recenti, tutti i grandi cantieri hanno sviluppato almeno una proposta interessante. In questa giungla il Pardo ha risposto con la sua cultura. Il 46 è un vero all-round, una barca cioè che si adatta bene a utilizzi diversi con numerose opzioni, specie nel campo appendici/piano velico. Alla base di un successo c’è sempre un buon progetto: quindi, per garantirsi prestazioni di rilievo, l’architettura navale è stata affidata a Marcelino Botin e Shaun Carkeek, noti per la realizzazione di racer vincenti in tutti i campi. Ma le linee non sono estreme: anche se le entrate di prua sono fini, la fame di spazi interni, tipici di un cruiser da famiglia, ha portato a sezioni piuttosto piene e distribuzione dei volumi bilanciata tra prua e poppa. Però, molta cura è stata posta per rendere la barca poco bagnata, quindi abbastanza magra sotto il galleggiamento. Il risultato è uno scafo equilibrato, ben vivibile ma “leggero” sull’acqua, specie nella versione race da noi provata. A questo proposito, anche se le dotazioni di serie sono abbastanza limitate, esistono vari livelli di Quando si usa lo strallo da crociera, sulla landa di prua si può murare il gennaker (sopra). La cabina armatoriale (a sinistra) è dotata di un matrimoniale di buone dimensioni (largo fino a 170 cm) accessibile anche dai lati. Da notare il bel gioco di mensole e aggetti che ne alleggerisce l’ingombro. Una parte dei volumi sottostanti è agevolmente sfruttabile tramite due cassetti. 112 Y&S I CONCORRENTI Comet 45s 264.000 euro Punto di riferimento nei crociera-regata, sta vivendo una seconda giovinezza con numerose vittorie in importanti regate internazionali, pur mantenendo inalterata la vivibilità generale. X-46 a richiesta Il brand non lascia dubbi sulla bontà della carena e i risultati in regata lo confermano. Inoltre, negli ultimi anni, il cantiere danese si è concentrato nel garantire design e finiture di prim’ordine. Dufour 45 210.000 euro Anche se le finiture non sono paragonabili a quelle della cugina italiana, il nuovo fast cruiser di Dufour, cantiere che fa parte dello stesso gruppo del Pardo, ha dalla sua l’ottima carena di Felci. Y&S 113 WORLD BOAT Test Grand Soleil 46 P U N T I D I F O R Z A Terrazza sul mare Anche se non risulta bellissima quando è chiusa, la plancia per fare il bagno è molto funzionale: si apre in un attimo e offre tanto spazio, anche per sdraiarsi. Black magic Tra le possibili personalizzazioni, si può intervenire anche sul laminato, irrigidendo le zone più stressate con fibra di carbonio (nella foto, i tessuti intorno alle lande). Per la zattera Oltre ai gavoni sotto le panche, il rialzo a poppa garantisce ottimi volumi di stivaggio con un vano dedicato all’autogonfiabile. Da notare anche l’accesso al settore del timone. A C C E S S O R I / ATT R E Z Z AT U R E Abbronzatissimi Il tetto della tuga è piatto, con osteriggi a filo e manovre recessate: una perfetta area prendisole dove stendere abbondanti cuscini. Ben risolti gli scarichi degli osteriggi a filo. P U N T I Uno degli aspetti più curati è l’organizzazione degli stivaggi interni, con abbondanza di cassetti in tutti gli ambienti che sfruttano spazi altrimenti di difficile accesso. Doppio strallo Bella la soluzione che prevede a prua due lande distinte: per l’avvolgifiocco, incassata e arretrata; per il tuff-luff, in estrema prua per guadagnare la massima superficie velica. D E B OL I Non per l’oceano L’organizzazione del carteggio per baglio rende lineare il design ma non è molto pratico nelle lunghe navigazioni, specie per quanto riguarda la seduta, decentrata e senza un blocco stabile. 114 Y&S Cassetti & C. Solo esterna La scotta di randa alla tedesca è optional e disponibile solo con passaggio esterno. Discutibile anche l’estetica delle finestrature (fisse) sui paramare del pozzetto. Il nero che avanza Il controstampo che rimane a vista nella cabina armatoriale, abbondante e di colore nero, è secondo noi troppo presente e rovina un po’ lo stile generale altrimenti raffinato. Lo stile interno, curato da Mauro Sculli, gioca sulla linearità sia delle disposizioni, sia nel design, semplice e pulito. Con una campata di 410 cm, il quadrato (sopra) è un ambiente ampio e accogliente con zona verso prua dedicata alla dinette. Da notare il ricercato lavoro sull’illuminazione, con luci a faretto e diffuse. Il pozzetto (sotto) è organizzato con un prendisole rialzato a poppa che però limita la lunghezza delle sedute (158 cm). Il trasto di randa, poggiato sul fondo, agevola la circolazione. upgrade per dotare la barca di tutto quanto serve per competere ad alto livello. Stiamo parlando di rinforzi in carbonio per il laminato, attrezzatura Harken da regata, winch più grandi con scotta di randa alla tedesca, fino al bulbo da 2,85 m e piano velico maggiorato con albero in carbonio e sartiame in Pbo (come sull’esemplare in prova). In coperta sono molti gli elementi figli del compromesso. In particolare, l’organizzazione del pozzetto è vincolata dal prendisole rialzato che, per altro, ha una superficie limitata, anche se garantisce ottimi volumi di stivaggio. Questo comporta che il pozzetto vero e proprio sia piuttosto corto, anche se ben sviluppato in larghezza. Se ne avvantaggia la posizione del timoniere, avanzata e quindi con una miglior visibilità sulle vele. Il resto della coperta è dominato dalla voluminosa tuga dal disegno squadrato, un po’ sgraziata anche se ideale per garantire ottime altezze interne e un perfetto piano prendisole. Una nota a parte merita la serie di soluzioni e dettagli tipici di barche ben più grandi e importanti, soluzioni che sono al contempo funzionali e prestigiose. Sottocoperta la sensazione di spazio è superiore rispetto alla diretta concorrenza di impostazione sportiva. In particolare risultano ben sviluppati tutto il quadrato, con cucina sfruttabile e ampia dinette, e la cabina di prua, una spaziosa e ben arredata armatoriale. Qualche riserva invece sull’organizzazione poco marina del carteggio e sulla larghezza dei letti di poppa. Curate le finiture, con possibilità di personalizzare Y&S 115 WORLD BOAT Test Grand Soleil 46 DIMENSIONI Piano v e l i c o d i v e r s i f i c a t o p e r l a versione c r o c i e r a , c o n s u p e r f i c i e inferio r e e g e n o a s o v r a p p o s t o , e per la regata con genoa al 110 % d e l l a J e s f r u t t a m e n t o m assi m o d e l tria ng o lo d i prua . Lo studio Botin&Carkeek ha firmato una carena che riesce a coniugare con successo prestazioni e vivibilità interna. Molto curate le appendici, offerte con diverse configurazioni. Lunghezza scafo 14,10 m Lungh. gallegg. 12,20 m Larghezza 4,31 m Immersione 2,55 m Dislocamento 10,50 t Zavorra 3,50 t INTERNI Le linee esterne, curate dallo studio Attivo Design, hanno forme piuttosto squadrate e aggressive, in sintonia con la car en a p er for m an t e di B ot i n . Anche per le appendici soluzioni diverse a s e c o n d a d e l l ’u t i l i z z o previsto, con bulbo in piombo a “T” profondo f ino a 2 , 8 5 m. Unico layout con tre cabine doppie e due bagni, cucina a “L” e ampia dinette. Ottima luminosità naturale data da ampie finestrature e oblò sulle murate. Finiture di serie in mogano, opt. in rovere. Serbatoi acqua 450 l Serbatoi nafta 250 l Motorizzazione Volvo 55 cv Posti letto 6+2 PIANO VELICO I letti di poppa sono lunghi oltre due metri, ma il t u n n el cen t r al e, dedi cat o al l ’i m p i an t i st i ca, n e l i m i t a l a l ar gh ezza (cm 131 al l a t est a e 98 ai p i edi ). 10/20 con lande strette e possibilità di armare genoa a sovrapposizione. Albero diverso per la regata, in alluminio e sartiame in tondino o in carbonio con rigging in Pbo. Randa 63,90 mq Genoa 130% 66,70 mq Gennaker 142 mq COSTRUZIONE La dinette ha forme regolari: dom i n a l ’an gol o r et t o e i di van i son o i n l i n ea con l ’asse l on gi t u di n al e. Nonostante gli abbondanti volumi interni, il Grand Soleil 46 ha dimostrato una inattesa “leggerezza” sull’acqua mantenendo assetti corretti in ogni andatura, salvo un po’ di trascinamento in bolina (in alto) provocato dallo spigolo di poppa. Il carteggio (a sinistra) offre abbondante spazio per l’elettronica. La cucina a “L” (sopra) è dotata di buoni volumi di stivaggio, compresa una piccola cambusa a cestelli. 116 Y&S La ca b ina d i prua è una v e ra arma t o r i a l e , c o n l e t t o c o m o d o e bag no priv a to , c o mple to d i box d o c c ia s e pa ra to . alcuni aspetti (una novità per il cantiere) a cominciare dalle essenze, mogano di serie, teak o rovere a richiesta. A vela il comportamento è risultato ottimo, anche se, va detto, la barca in prova era armata al meglio delle sue possibilità e la giornata presentava condizioni ideali – vento fino a 15 nodi reali e mare piatto. Comunque, siamo rimasti particolarmente stupiti dalla sensazione di equilibrio della carena, che si è dimostrata più leggera di quanto non sembri vedendola all’ormeggio. Leggera non nel senso del peso, quanto relativamente alla sua galleggiabilità ed equilibrio nell’assetto. Si muove bene, dimostrando un attento studio dei volumi anche quando naviga sbandata. Vanno solo evitati eccessivi pesi a poppa, pena un po’ di trascinamento nella scia. Di bolina ci siamo mossi agevolmente intorno agli 8 nodi, che sono cresciuti oltre i 9,5 alle andature portanti, il tutto con un timone morbido e leggero (forse troppo) ma pronto nelle reazioni appena si gira la ruota. Il timoniere ha una postazione comoda e, adottando la scotta alla tedesca, può gestire autonomamente tutte le regolazioni della randa. Solo discrete le prestazioni a motore, con velocità di crociera inferiore agli 8 nodi, mentre è ottima la manovrabilità in acque ristrette. S Scafo e coperta in sandwich di vetro (opt. rinforzi in carbonio), anima in Airex, resina vinilestere. Laminazione in infusione. Ragno strutturale in acciaio. Bulbo in piombo. PREZZO Versione Standard 282.800 euro* Versione Y&S 313.577 euro** (Passavanti in teak, 4 winch maggiorati, 2 oblò cabine poppa, caricabatterie 60 Ah, cucina a 3 fuochi, riscaldamento Eberspächer, elica 3 pale abbattibili, sprayhood, tavolo in pozzetto). *I prezzi s’intendono IVA esclusa, f.c. **La versione Y&S prevede gli accessori giudicati indispensabili su una barca di questa tipologia e lunghezza Cantiere del Pardo Via Fratelli Lumière 34 47100 Forlì (FC) Tel. 0543.782404 www.grandsoleil.net World Boat, il 10 giugno, ore 20.30 Y&S 117