Il Certificato di origine 1) E` obbligatorio richiedere il Certificato di

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Il Certificato di origine 1) E` obbligatorio richiedere il Certificato di
Il Certificato di origine
1) E’ obbligatorio richiedere il Certificato di origine per ogni esportazione che si effettua?
Non è obbligatorio, va presentato solo se lo richiede l’importatore, o da chi sdogana la merce o
da una lettera di credito, mentre invece è sempre obbligatoria la fattura che accompagna la
merce.
2) E’ possibile scaricare i moduli di C.O. dalla rete?
No, perché la compilazione dei Certificati di Origine deve essere effettuata su moduli originali
numerati e forniti dall’Ufficio Estero della Camera di commercio di competenza.
Per le imprese interessate, è attivo il servizio di richiesta di C.O. in via telematica, detto
CERT’O, di cui si rimanda alla descrizione all’apposita voce sul sito camerale. Tale servizio
consente di inviare telematicamente alla CCIAA il C.O. già compilato, che dev’essere soltanto
firmato dagli uffici camerali, senza costi aggiuntivi se non quelli di segreteria.
Il plus del servizio è fornito dalla possibilità di aggiungere la domiciliazione presso la propria
sede dei C.O. compilati, tramite una convenzione con una società che si occupa della consegna, a
costi minimi.
3) I prodotti che vengono importati in Italia assumono automaticamente l’origine italiana?
No, a meno che non subiscano trasformazioni sostanziali tanto da modificare la loro struttura di
partenza.
4) Chi è la persona che deve firmare il certificato di origine?
La persona che può firmare il certificato di origine è quella che in azienda ha poteri di firma per
atti amministrativi, con firma depositata presso l’Ufficio Estero della Camera di Commercio
territorialmente competente.
5) Come si procede per comunicare lo smarrimento di un certificato di origine?
E’ necessario sporgere denuncia presso le autorità competenti. Solo presentando la denuncia di
smarrimento è possibile richiedere l’emissione di un nuovo certificato di origine in sostituzione
di quello smarrito.
Attestato di libera vendita
1) A fronte di un’esportazione, spesso è richiesto l’attestato di libera vendita. Cos’è e quali
sono le modalità di richiesta?
Questo documento è richiesto da alcuni paesi extracomunitari ed attesta che la merce esportata
ha libera circolazione sia nell'Unione Europea che all'estero.
L'attestato è rilasciato a seguito di richiesta scritta su carta intestata dell’azienda, firmata dal
titolare o dal legale rappresentante dell'impresa, come da modello scaricabile dalla pagina
modulistica estero sul sito camnerale. Alla richiesta deve essere allegata copia di fatture recenti
di vendita dei prodotti per i quali è richiesto l'attestato.
L'attestato è rilasciato entro due giorni dalla richiesta.
2) Se richiedono il certificato di libera vendita ad un’azienda che esporta per la prima volta,
questa lo può richiedere ed ottenere?
Sì, ed in questo caso specifico nell’attestato di libera vendita risulterà che l’azienda effettua la
libera vendita e commercializzazione in Italia dei prodotti elencati nel certificato stesso, dietro
presentazione di un certo numero di copie di fatture di vendita in Italia negli ultimi tre mesi e di
un elenco dei principali clienti italiani.
3) E’ possibile far vistare dalla Camera di Commercio un certificato di conformità da inviare
al cliente estero?
La Camera di commercio può vidimare con visto di “Conformità firma” oltre che le fatture di
esportazione, anche autodichiarazioni rese dai legali rappresentanti delle ditte iscritte al Registro
Imprese della camera di Commercio.
Carnet ATA
1) Cos’è un Carnet ATA?
Il Carnet ATA è un documento doganale internazionale istituito dalla Convenzione di Bruxelles
del 6.12.1961, ratificata in Italia con DPR n.2070 del 18.3.1963. Scopo della Convenzione è
facilitare e favorire il movimento internazionale di determinate merci, semplificando le formalità
doganali mediante sostituzione dei documenti adottati da ciascun Paese per la temporanea
importazione, esportazione e transito, nonché garantire alle dogane dello Stato di importazione,
la riscossione dei diritti doganali dovuti in conseguenza della mancata riesportazione delle merci.
Semplificando, le merci oggetto dell'agevolazione stabilita dalla Convenzione ATA, possono
così raggrupparsi:
•
materiali professionali
•
merci per esposizioni
•
materiale pedagogico e scientifico
•
campioni
•
film
Tali merci sono destinate ad essere presentate ed utilizzate in occasione di esposizioni, fiere,
congressi e manifestazioni similari. La sigla ATA scaturisce dalle iniziali delle parole francesi
ed inglesi Admission Temporaire - Temporary Admission che significano temporanea
importazione.
Il documento ATA si compone di una copertina sul cui retro sono indicate tutte le principali
informazioni relative al suo corretto utilizzo; di una seconda copertina color verde e di un
numero variabile di fogli costituiti di due parti. Nella prima pagina della copertina verde sono
indicati i dati generali indispensabili; nella seconda l'elenco descrittivo delle merci (General
list), oggetto dell'agevolazione e nella terza pagina le avvertenze per l'uso del documento. I fogli
interni il cui colore cambia a seconda dell'uso a cui sono destinati, sono formati da una parte
fissa (detta souche oppure counterfoil) alla copertina verde e da una parte staccabile (volet o
voucher). Il volet è trattenuto dalla Dogana e costituisce la dichiarazione doganale mentre la
souche fissa fornisce la prova unica dei vari passaggi attraverso le frontiere. Il carnet è stampato
in lingua francese ed inglese. A volte in inglese e nella lingua del Paese di emissione.
Nell'Unione europea, in lingua francese ed inglese.
La richiesta di Carnet va rivolta alla Camera di Commercio competente per territorio. In
osservanza alle disposizioni concernenti le procedure del carnet ATA, stabilite dal Regolamento
(CEE) n. 2454/93 (Disposizioni d'applicazione del codice doganale comunitario), l'autorità
doganale designa, in ciascun Stato membro, un Ufficio accentratore, incaricato di coordinare le
azioni relative alle infrazioni o irregolarità sui carnet ATA (art.458). Il Regolamento (CEE)
n.3689/92 del 21.12.1992 aveva stabilito (art.1) la designazione del predetto Ufficio in
applicazione dell'art.10 del Regolamento (CEE) n.719/91 e dell'art.13 del Regolamento (CEE)
n.2365/91, precisando che "l'autorità doganale di ciascun Stato membro comunica alla
Commissione la denominazione e il relativo indirizzo" di detto ufficio.
La Direzione Compartimentale per le contabilità centralizzate, ora S.A.I.S.A. (con
determinazione del Direttore dell'Agenzia delle Dogane n.592/UD del 5.4.2001, il S.A.I.S.A.
subentra alla D.C.C.C. a decorrere dal 18.4.2001, conservandone integralmente le funzioni e
l'organizzazione) è stata designata quale Ufficio accentratore e il nominativo pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee, Serie C, n.215 del 10.8.1993. In base alle Istruzioni
di servizio emanate dall'Amministrazione doganale, in data 1.9.1987, il SAISA assume in carico
i carnet ATA emessi da Stati extracomunitari e vincolati a merci entrate in territorio italiano, in
temporanea importazione, qualora non risultassero appurati entro tre mesi successivi alla
scadenza di validità del documento. In particolare, i carnet già presi in carico dalla Dogana di
entrata al momento dell'ingresso delle merci in Italia, sono trasmessi in originale al SAISA alla
scadenza sopra indicata. Con lo stesso invio viene inoltre richiesto il pagamento dei diritti
doganali all'Associazione garante, Unioncamere. All' Ente garante è concesso un termine di sei
mesi a decorrere dalla data della richiesta, per fornire al SAISA la documentazione concernente
il regolare scarico del Carnet, cioè la riesportazione della merce fuori del territorio UE. La prova
è data, di regola, dal volet di riesportazione, che costituisce uno dei fogli di cui si compone il
carnet. Tale documento, allibrato dalla dogana comunitaria di uscita, attesta la riesportazione, e
dovrà essere inviato in originale alla dogana italiana che ha sottoposto le merci al regime di
temporanea importazione oppure, se scaduti i termini, al S.A.I.S.A.
2) il Carnet ATA può essere utilizzato in tutti i Paesi del mondo?
No. Il Carnet ATA può essere utilizzato per merci che attraversano le dogane dei paesi che
hanno aderito alla Convenzione ATA, e limitatamente agli utilizzi ed alle modalità consentite da
ciascun Paese.
Per consultare l’elenco aggiornata dei paesi aderenti, che si fa seguire, e le rispettive particolarità
di utilizzo, visitare la pagina dedicata ai carnet ATA sul sito di Unioncamere nazionale
(www.unioncamere.gov.it)
Paesi aderenti
Enti garanti
AFRIQUE DU SUD (Rép. de) / SOUTH AFRICA
(Rep. Of)
South African Chamber of Business
P.O. Box 213
Saxonwold, 2132
ALGERIE / ALGERIA
Chambre Nationale de Commerce
Palais Consulaire, 6 Rue Amilcar Cabral - B.P. 100
Alger - 1er Novembre – 16003
ANDORRE / ANDORRA
Chambre de Commerce, d’Industrie et des
Services d’Andorre
C/Prat de la Creu, 8, Edif. Le Mans, 204-205
Andorra la Vella
AUSTRALIE / AUSTRALIA
Victorian Employers’ Chamber of Commerce and
Industry
196 Flinders Street – Melbourne Victoria 3000
G.P.O. Box 4352QQ – Melbourne Victoria 3001
AUTRICHE / AUSTRIA
WIRTSCHAFTSKAMMER OSTERREICH
Wiedner Hauptstrasse 63 - P.O. Box 152
A-1045 Vienna
BELARUS / BIELORUSSIE
Belarusian Chamber of Commerce and Industry
pr. Masherova, 14
Minsk 220035
BELGIQUE / BELGIUM
LUXEMBURG
BOSNIE HERZEGOVINE / BOSNIA AND
HERZEGOVINA
dal 18 aprile 2011
Fédération Nationale des Chambres de Commerce
et d’Industrie de Belgique
Rue Montoyer 3
B-1000 Bruxelles
Foreign Trade Chamber of Bosnia and
Herzegovina
Branislava Djurdjeva 10
71000 Sarajevo, Bosnia and Herzegovina
BULGARIE / BULGARIA
The Bulgarian Chamber of Commerce and
Industry
42 Parchevich Street
Sofia 1000
CANADA
The Canadian Chamber of Commerce
350 Sparks Street , Suite 501
Ottawa, Ontario K1R 7S8
CHILE / CHILI
Cámara de Comercio de Santiago
Monjitas 392, piso 3
Santiago
dal 1/10/2005
CHINE / CHINA
Council for the Promotion of International Trade
(CCPIT)
China Chamber of International Commerce
(CCOIC)
1 Fuxingmenwai Street
Beijing 100860, PR China
COREE (Rép. de) / KOREA (Rep. of)
Korea Chamber of Commerce and Industry
45-4 Namdaemun-ro G.P.O. Box 25
Chung-Ku - Seoul 100-743
COTE D’IVOIRE /IVORY COAST
Chambre de Commerce et d’Industrie de Cote
d’Ivoire
01 Boite Postale 1399
Abidjan 01
CROATIE / CROATIA
Croatian Chamber of Economy
Rooseveltov trg 2, P.O. Box 630
10002 Zagreb
CYPRE/ CYPRUS
Cyprus Chamber of Commerce and Industry
Chamber Building, 38 Grivas Digenis Ave, & 3
Deligiorgis St.
P.O. Box 1455
Nicosia
DANEMARK / DENMARK
Danish Chamber of Commerce
Borsen - DK-1217 Copenhagen K
EMIRATS ARABES UNIS / UNITED ARAB EMRATES Dubai Chamber of commerce and Industry
P.O. Box 1457 Dubai, UAE
dal 1 aprile 2011
ESPAGNE / SPAIN
Consejo Superior de las Camaras Oficiales de
Comercio, Industria y Navegacion de Espana
Velazquez 157
28002 Madrid
ESTONIE / ESTONIA
Estonian Chamber of Commerce and Industry
Toom-Kooli 17
10130 Tallinn
ETATS UNIS / UNITED STATES
United States Council for International Business
1212 Avenue of Americas
New York - NY 10036
FINLANDE / FINLAND
The Central Chamber of Commerce of Finland
World Trade Centre Helsinki,
Aleksanterinkatu 17
FIN-00101 Helsinki
FRANCE
Chambre de Commerce et d’Industrie de Paris
2 Rue Adolphe Julien
75001 Paris
ALLEMAGNE / GERMANY
Deutscher Industrie Und Handelstag
Adenaueralee 148
D 53113 BONN 1
GIBRALTAR
Gibraltar Chamber of Commerce
Suite 11 don House
38 Main Street, P.O. Box 29
Gibraltar
GRANDE BRETAGNE ET IRLAND DU NORD /
UNITED KINGDOM
London Chamber of Commerce and Industry
33 Queen Street
London EC4R 1AP
GRECE / GREECE
Athens Chamber of Commerce and Industry
7 Akadimias Street
Athens 106 71
HONG KONG
The Hong Kong General Chamber of Commerce
United Centre, 22nd Floor 95 Queensway
P.O.Box 852 - Hong Kong
HONGRIE / HUNGARY
Hungarian Chamber of Commerce and Industry
Kossuth Lajor Tér 6-8
H-1055 Budapest
ILE MAURICE / MAURITIUS
The Mauritius Chamber of Commerce and
Industry
3 Royal Street - Port Louis
INDE / INDIA
Federation of Indian Chambers of Commerce and
Industry
Federation House, Tansen Marg
New Delhi 110-001
IRAN
Iran Chamber of Commerce, Industries and Mines
(ICCIM)
254, Taleghani Ave
Tehran 15814 - Iran
dal 15/11/2005
IRLANDE / IRELAND
Dublin Chamber of Commerce
7 Clare Street
Dublin 2
ISLANDE / ICELAND
Iceland Chamber of Commerce
House of Commerce
IS 103 Reykjavik
ISRAEL
Federation of Israeli Chambers of Commerce
84 Hahashmonaim Street, P.O. Box 20027
Tel-Aviv 61200
ITALIE / ITALY
Unione Italiana delle Camere di Commercio
Industria Artigianato ed Agricoltura
Piazza Sallustio, 21
00187 Roma
JAPON / JAPAN
The Japan Commercial Arbitration Association
Taisho-Semei Hibiya Building
1-9-1 Yurakucho, Chiyoda-ku
Tokyo
LEBANON / LIBAN
Beirut Chamber of Commerce and Industry
Rue Justinien - P.O. Box 11/1801
Beyrouth
LETTONIE / LATVIA
Latvian Chamber Of Commerce and Industry
Kr. Valdemara street 35
Riga LV 1010
LITUANIE / LITHUANIA
Association of Lithuanian Chambers of
Commerce, Industry and Crafts
J.Tumo Vaizganto Street 9/1-63-a
2001 Vilnius
MACAO
Macao Chamber of Commerce
Rua de Xangai 175, Edif. ACM, 5°
Macao
(dal 1 novembre 2010)
MACEDONIE / MACEDONIA
Former Yugoslav Republic of Macedonia(Fyrom)
Economic Chamber of Macedonia
Dimitrie Cupovski Street No. 13
P.O. Box 324 - 91000 Skopje
MALAISIE / MALAYSIA
The Malaysian International Chamber of
Commerce and Industry
P.O. Box 12921 – 50792 Kuala Lumpur
Suite C-8-8 - Block C, Plaza Mont'Kiara
2 Jalan 1/70C, Mont'Kiara
50480 Kuala Lumpur
MALTE / MALTA
The Malta Chamber of Commerce
Exchange Buildings, Republic Street
Valletta VLT 05
MAROC / MOROCCO
Chambre de Commerce, d’Industrie et des
Services de la Wilaya du Grand Casablanca
98 boulevard Mohammed V
Casablanca
MEXIQUE / MEXICO
(dal 16 maggio 2011)
Mexico City national Chamber of commerce
(CANACO)
Paseo de la Reforma n. 42 Col. Centro C.P.
Mexico
MONGOLIA /MONGOLIE
Mongolian National Chamber of Commerce and
Industry Exhibitions, trade fairs and tourisme
Bureau J. Sambuu Street 11 Ulaanbaatar
210538
MONTENEGRO
Chamber of Economy of Montenegro (CEM)
Novaka Miloseva 29/II
Podgorica
(dal 1 dicembre 2008)
MOLDOVA
(dal 1 luglio 2010)
Chamber of Commerce and Industry of the
Republic of Moldova151 Stefan cel Mare Av.
MD-2004 Chisinau – Republic of Moldova
NORVEGE / NORWAY
Oslo Chamber of Commerce
P.O. Box 2874 - Solli - N-230 Oslo
NOUVELLE ZELANDE / NEW ZEALAND
Wellington Chamber of Commerce
Level 9 109 Featherston Street
P.O. Box 1590 Wellington 6000
PAKISTAN
National Committee of the International Chamber
of Commerce in Pakistan - ICC Pakistan
V.M. House, West Wharf Road
P.O. Box 4050 - Karachi 74000
(dal 1 ottobre 2007)
PAYS-BAS / NETHERLANDS
Amstermdam Chamber of Commerce and
Industry
De Ruyterkade 5 - 1013 AA Amsterdam
POLOGNE / POLAND
Polish Chamber of Commerce
Ul Trebacka 4 - P.O. Box 361
Warsaw 00 074
PORTUGAL
Camara de Comercio e Industria Portuguesa
Palacio do Comércio - Rua das Portas de Santo
Antao 89
1169-022 Lisboa
REPUBLIQUE SLOVAQUE / SLOVAK REPUBLIC
Slovak Chamber of Commerce and Industry
Gorkého 9
816 03 Bratislava
REPUBLIQUE TCHEQUE / CZECH REPUBLIC
Economic Chamber of the Czech Republic
Seifertova 22
130 00 Praha 3
ROUMANIE / ROMANIA
Chamber of Commerce and Industry of Romania
2 rue Octavian Goga - Bucharest
RUSSIE / RUSSIA
Chamber of Commerce and Industry of the
Russian Federation
6 Iliynka Street
103684 Moscow
SENEGAL
Chambre de Commerce et d’Industrie de la
Région de Dakar
1 Place de l’Indépendance, B.P. 118
Dakar
SERBIA / SERBIE
Chamber of Commerce and Industry of Serbia
Resavska Street 13-15
11000 Belgrade
SINGAPOUR / SINGAPORE
Singapore International Chamber of Commerce
6 Raffles Quay # 10-01, John Hancock Tower
Singapore 048580
SLOVENIE / SLOVENIA
Chamber of Commerce and Industry of Slovenia
Dimiceva 13
SI - 1504 Ljubljana
SRI LANKA
International Chamber of Commerce of Sri Lanka
141/7 Vauxhall Street
Colombo 2
SUEDE / SWEDEN
The Stockholm Chamber of Commerce
P.O. Box 16050 - SE-103 21 Stockholm
SUISSE / SWITZERLAND
Alliance des Chambres de Commerce Suisses
4 Bld du Théatre, Boite Postale 5039
1211 Geneve 11
THAILANDE / THAILAND
Board of Trade of Thailand
150/2 Rajbopit Road
Bangkok 10200
TUNISIE / TUNISIA
Chambre de Commerce et d’Industrie de Tunis
1 Rue des Entrepreneurs
1000 Tunis
TURQUIE / TURKEY
Union of Chambers of Commerce, Industry,
Maritime Commerce and Commodity Exchanges
of Turkey
Ataturk Bulvari 149
Ankara
UKRAINE
Ukrainian Chamber of Commerce and Industry
33, vul. Velyka Zhytomyrska
Kiev 01601 (Ukraine)
(dal 1 marzo 2008)
PROTOCOLLO BILATERALE FUORI CONVENZIONE TRA TAIWAN E
UNIONE EUROPEA
TAIWAN
China External Trade Development Council
(CETRA)
333 Keelung Road, Sec. 1
Taipei 110
3) Dove reperire il modulo di domanda per richiedere un Carnet ATA?
Il rilascio del carnet è subordinato alla presentazione di una domanda, da compilare sull'apposito
modulo disponibile nel sito internet della Camera di commercio e presso l'Ufficio Estero, e al
pagamento di una polizza assicurativa rapportata al valore delle merci. Allo scadere dei dodici
mesi il documento deve essere restituito alla Camera di Commercio.
Il carnet A.T.A. è rilasciato dalla Camera di Commercio per conto dell'Unione Italiana delle
Camere di Commercio di Roma ed è un documento doganale internazionale che permette di
esportare temporaneamente, nei Paesi extracomunitari che aderiscono alla convenzione, merci
destinate a fiere, mostre, campioni commerciali e materiali di uso professionale.
Ciò è reso possibile dagli enti garanti del sistema ATA per i Paesi che hanno aderito alla
convenzione, enti che sono tenuti ad anticipare alle dogane straniere le somme richieste.
Le merci coperte dal carnet devono essere reimportate nel paese di provenienza entro dodici
mesi (periodo massimo di validità del carnet) e comunque riesportate entro il termine
eventualmente imposto dal paese straniero.
Per la Cina e Taiwan sono in uso carnet di formato diverso che, comunque, sono reperibili allo
stesso sportello facendone espressa richiesta.
Il carnet A.T.A. può essere utilizzato da tutte le imprese iscritte al Registro Imprese della
Camera di Commercio e da privati o professionisti che risiedono nella provincia.
4) Si può prorogare la scadenza di un carnet?
Non è possibile. In caso di necessità a rimanere in un paese estero per più di un anno, si può però
richiedere un carnet sostitutivo. Per tale procedura è necessario rivolgersi all’Ufficio Estero della
Camera di commercio. I costi sono pari all’acquisto di un nuovo carnet con relativa polizza
cauzionale.
E’ inoltre necessario accertarsi presso la dogana straniera che ha vistato la souche
d’importazione, che il carnet sostitutivo sia una prassi accettata, poiché non tutti i paesi
prevedono la possibilità dell’utilizzo di un carnet sostitutivo.
5) La polizza Assitalia quali rischi copre?
La polizza Assitalia, necessaria per ottenere il rilascio di un Carnet ATA è a favore
di Unioncamere, ente a livello nazionale garante nel sistema di garanzie internazionali A.T.A. e
tutela la stessa Unioncamere nel caso in cui le ditte non rimborsino nei termini stabiliti eventuali
diritti doganali addebitati dalle dogane straniere in seguito ad irregolarità nell’uso di un carnet.
Tali diritti doganali che Unioncamere anticipa alle dogane straniere, devono comunque essere
pagati dalle aziende, pena la sospensione del servizio.
6) Come procedere quando viene smarrito un Carnet ATA?
In caso di smarrimento o furto del carnet, per completare le operazioni doganali e permettere così
il rientro della merce, occorre che il titolare sporga denuncia alle competenti autorità di Polizia e
che questa venga presentata alla Camera di commercio, unitamente alla richiesta di duplicato su
carta intestata dell’azienda, firmata dal legale rappresentante.
L’ufficio Estero della Camera di commercio provvederà a rilasciare il duplicato della copertina
verde, compilata in modo identico all’originale, completata del numero di fogli necessari per il
rientro della merce. Il costo sarà rappresentato solo dal numero dei fogli aggiuntivi necessari.
Il richiedente dovrà spedire il duplicato al corrispondente nel paese dov’è ferma la merce per
effettuare l’operazione di riesportazione e reimportazione in Italia entro l’anno di validità del
carnet. Dopo tale data, verranno addebitati i diritti doganali.
7) Come utilizzare il carnet per evitare errori e contestazioni doganali?
Se il Carnet non viene utilizzato correttamente, le dogane, attraverso le contestazioni doganali,
possono far pagare diritti doganali e tasse di regolarizzazione. I casi più frequenti di errato
utilizzo del carnet sono il mancato rispetto della data limite per la riesportazione, oppure la
riesportazione dopo la scadenza, oppure la mancata vidimazione del carnet in fase di
riesportazione o chiusura del transito.
8) A chi rivolgersi, nei casi in cui, da convenzione internazionale, non sia previsto l’utilizzo di
un Carnet ATA?
E’ necessario rivolgersi direttamente agli Uffici Doganali per effettuare una pratica ordinaria di
temporanea esportazione.
9) E’ possibile utilizzare il Carnet ATA per esportare all’interno della Comunità Europea?
Non è necessario. La Comunità Europea costituisce territorio doganale unico, e come tale le
merci circolano liberamente. Pertanto, il carnet ATA va utilizzato solo per temporanee
esportazioni in Paesi extra-comunitari.
10) Come ci si deve comportare nel caso in cui la merce esportata venga venduta, tutta o in
parte, nel Paese estero?
In tale situazione, all’uscita dal Paese estero, la dogana chiederà all’impresa il pagamento dei
diritti doganali sulla merce venduta. Al rientro nella Comunità Europea, l’impresa dovrà
presentare il carnet alla dogana che aveva effettuato le operazioni di esportazione. Al momento
della riconsegna del carnet alla Camera di commercio, è necessario che l’impresa presenti i
seguenti documenti:
- fattura di vendita della merce
- bolletta doganale attestante l’esportazione definitiva e le ricevute di pagamento dei diritti
dovuti
- souches di reimportazione nella Comunità Europea, con annotazione della trasformazione da
esportazione temporanea ad esportazione definitiva per gli articoli rimasti all’estero.
Numero meccanografico
1) Il numero meccanografico è obbligatorio per coloro che vogliono esportare?
Il numero meccanografico per operatori con l´estero è un codice alfanumerico ad otto caratteri
attribuito alle imprese che svolgono abitualmente un´attività commerciale con l´estero di scambio
merci o servizi. Pur non essendo obbligatorio, viene assegnato alle imprese attive, iscritte al
Registro delle Imprese tenuto dalla CCIAA competente per territorio, avendo riguardo alla sede
legale, su richiesta della ditta, mediante presentazione di un apposito questionario, debitamente
compilato e firmato dal legale rappresentante. Questo fatto rende possibile per l’azienda
l’inserimento negli elenchi degli operatori economici locali richiesti dall’estero e comunque la
segnalazione del nominativo a chi ricerca imprese che fanno attività di import/export nella nostra
provincia.
2) Se l’Azienda trasferisce la sede legale in un’altra provincia ma mantiene la sede
operativa nella provincia iniziale, può essere utilizzato il numero meccanografico
attribuitole in passato?
Sì, perché la circolare n.3576 del 6/05/2004 ha introdotto la possibilità di richiedere il numero
meccanografico presso la Camera di Commercio dov’è la sede legale ovvero l’unità locale. In
questo caso è possibile mantenere il numero meccanografico, poiché presso la provincia
d’origine è rimasta la sede operativa dell’azienda.
3) E’ obbligatoria la convalida annuale del numero meccanografico?
Non è obbligatorio convalidare annualmente il numero meccanografico, anche se le ditte che non
effettueranno la convalida non compariranno nelle consultazioni della Banca dati Italiancom.
INFORMAZIONI SUI MERCATI ESTERI
1) Dov’è possibile reperire on line informazioni sul commercio estero, per approfondimenti
sui mercati e sul commercio internazionali?
Di seguito si fa cenno alle principali fonti on-line dalle quali è possibile reperire utili
informazioni sui mercati internazionali ed i paesi di interesse.
-
ICE – Istituto per il Commercio Estero www.ice.it
ASSOCAMERESTERO – Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’estero
www.assocamerestero.it
-
WORLDPASS, il nuovo portale del sistema camerale realizzato grazie all’integrazione di
una serie di banche dati predisposte da più enti (Unioncamere, Ministero degli Affari Esteri,
Ministero dello Sviluppo Economico, Sace, Simest, Assocamerestero, Camere di Commercio
Italiane all’Estero, Mondimpresa e Ice) per favorire la crescita dell’export italiano.
http://www.worldpass.camcom.it/
- INFOEXPORT è il portale di informazione e consulenza on-line su tematiche relative al
commercio internazionale: http://www.infoexport.it
Consulenza a pagamento in materia di:
• Contrattualistica internazionale
•
Pagamenti e Trasporti internazionali
•
Dogane e Intrastat
•
Fiscalità internazionale
•
Tutela dei marchi e brevetti
•
Assicurazione crediti all'esportazione (gratuito a cura della SACE)
Accesso gratuito, previa registrazione a:
•
Banca Dati contenente tutti i pareri precedentemente erogati dagli esperti di
Infoexport
•
Biblioteca di consultazione virtuale
•
Newsletter dei professionisti di Infoexport
•
Area di informazione sulle tematiche e sulle novità del commercio internazionale
- INFO MERCATI ESTERI: informazioni aggiornate su paesi e mercati esteri, a cura del
Ministero Affari Esteri: http://www.infomercatiesteri.it
- MERCATO GLOBALE, consorzio camerale per l’internazionalizzazione:
http://www.mglobale.it