mostra - Comune di Novi Ligure
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Città di Novi Ligure M O S T R A > Foyer del Teatro Marenco > Auditorium Biblioteca Civica > Vie cittadine 14 ottobre - 27 novembre 2011 NOVI LIGURE Città di Novi Ligure Mostra e catalogo a cura del Centro Comunale di Cultura “G. Capurro” Sindaco Lorenzo Robbiano Assessore alla Cultura e al Turismo Simone Tedeschi Responsabile del Centro Comunale di Cultura “G. Capurro” Patrizia Orsini Progettazione e realizzazione della mostra e del catalogo Lorenzo Robbiano Patrizia Orsini Donatella Bagnasco Clara Molinari Claudia Sanzó Progetto dell’Allestimento della mostra Stefano Bricola Progetto Grafico della mostra e del catalogo Irene Parodi Ufficio Stampa Michele Carrozzi Comunicazione Web Daniela Piano Segreteria Organizzativa Personale del Centro Comunale di Cultura “G. Capurro” Allestimento della mostra Personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Novi Ligure Fonti Biblioteca Civica di Novi Ligure Archivio Storico della Città di Novi Ligure Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Fondo dell’Accademia Filarmonica Artistica Letteraria di Novi Ligure Si ringraziano Eraldo Leardi, Il Centro Studi “In Novitate”, la Società Storica del Novese; hanno inoltre collaborato mettendo a disposizione le loro collezioni: Renzo Piccinini, Dino Bergaglio, Mino Cascarino, Giuseppe Dolcino, Francesco Melone, Mercede Piacentino, Luciano Rampini, Roberta e Maria Alessandra Villani, Don Franco Zanolli w w w. c o m u n e . n o v i l i g u r e . a l . i t 2 2 Alla fine dello scorso anno ci siamo posti l’obiettivo di festeggiare in maniera importante il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, raccogliendo l’invito del nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha dato un notevole impulso alle celebrazioni. In tutto il Paese si sono tenute importanti manifestazioni, spesso concentrate sui “grandi” avvenimenti del Risorgimento. Anche consapevoli di questo, abbiamo scelto di concentrarci sul contributo che la Nostra Città e i novesi diedero al processo storico che unì l’Italia. Per questo motivo abbiamo deciso di caratterizzare gran parte degli eventi approfondendo la storia di Novi in quegli anni. Tra i momenti più importanti ricordiamo la Notte Tricolore e la seduta straordinaria del Consiglio Comunale svoltesi il 16 marzo, la sera precedente alla proclamazione del Regno d’Italia, come era stato indicato dal Comitato nazionale per le celebrazioni. Una partecipazione imponente ha caratterizzato il 2 giugno, Festa della Repubblica, che ha visto l’inaugurazione dei nuovi Giardini Pubblici e tante altre manifestazioni collegate, organizzate in collaborazione con le associazioni culturali novesi. Infine, la mostra e questo catalogo che propongono la storia di Novi Ligure intorno al 1861, raccontata attraverso i luoghi ed i personaggi del Nostro Risorgimento. La ricerca attraverso i libri di storia locale e l’archivio storico cittadino, a cui ha lavorato il personale della Biblioteca Civica, e la tavola rotonda “Novi e il Risorgimento”, a cui hanno partecipato storici e studiosi locali, sono state le principali fonti che hanno permesso di costruire la mostra NOVI1861. E’ possibile che non tutto sia qui raccontato, certo è che man mano che la mostra prendeva forma, emergevano nuovi documenti, a volte inediti, che ci hanno dato la possibilità di elaborare uno spaccato di quegli anni. Quella di Novi nel Risorgimento fu una storia importante. Tre novesi furono tra i “Mille” e due di loro parteciparono allo sbarco a Marsala, cui Romualdo Marenco, allora giovane musicista, dedicò il suo primo balletto. Una storia che vide altri novesi partecipare alla terza guerra di indipendenza come garibaldini, o tra le fila del Regio Esercito. L’obelisco di piazza Indipendenza si erge proprio a loro memoria. Una partecipazione tanto attiva non ci deve sorprendere. Novi era infatti un centro economico di primo piano per il Regno Sabaudo. Negli anni precedenti alla proclamazione del Regno d’Italia e in quelli successivi, la nostra città ha conosciuto un importante sviluppo dell’industria serica. Più di un terzo della popolazione lavorava nelle filande (in base al primo censimento ufficiale del 1861, Novi contava poco meno di 11.000 abitanti) e la seta prodotta in città, chiamata anche il “bianco di Novi”, era tra le migliori che si trovava in quegli anni nei mercati internazionali. L’arrivo della Ferrovia nel 1850, che proseguirà negli anni successivi verso Genova collegando il porto ligure con Torino, e successivamente lo sviluppo della rete ferroviaria verso la Lombardia e Milano, faranno della città un nodo ferroviario strategico e daranno un spinta ulteriore all’industria ed al commercio. Sempre nel 1850 a Novi nasce la Società di Mutuo Soccorso, il secondo sodalizio di questo tipo fondato nel Regno di Sardegna dopo la promulgazione dello Statuto Albertino. Fù don Francesco Capurro ad animare la Società, simbolo di una vivacità delle classi meno abbienti nella difesa dei propri interessi. Ma Capurro fu animatore del l’Accademia Filarmonica - Artistico - Letteraria, fondata lo stesso anno, segno di un clima culturale fiorente, in grado di produrre intellettuali di livello nazionale come Paolo Giacometti, Pietro Isola, il già citato Marenco e molti altri. Crediamo di poter dire che questa mostra rappresenti un momento importante di riscoperta della Nostra storia: un punto di partenza capace, nel momento di crisi che stiamo attraversando, di essere stimolo, soprattutto per i giovani. Quegli anni, infatti, sono la dimostrazione di come capacità, cultura e creatività siano la risorsa primaria per la crescita e lo sviluppo di una città e di un territorio. Questi elementi hanno sempre guidato Novi e i novesi nel segno del motto che “sottolinea” il nostro stemma comunale: IN NOVITATE VIVAM. Prima di concludere vogliamo ringraziare l’ILVA, la Fondazione Cassa di Risparmio e la Banca Carige poiché senza il loro contributo non sarebbe stato possibile realizzare le manifestazioni per l’anniversario dell’Unità d’Italia. L’Assessore alla Cultura Simone Tedeschi Il Sindaco Lorenzo Robbiano 3 4 Indice Inquadramento socio economico della città di Novi Ligure nel 1861 9 I personaggi del nostro Risorgimento Romualdo Marenco Paolo Giacometti Pietro Isola Gianfrancesco Capurro Nicola Pavese Gerolamo Boccardo Francesco Fossati Francesco Cattaneo Angelo Francesco Carenzi 13 15 21 27 31 33 33 34 34 35 I luoghi del nostro Risorgimento Cartina della Città Asilo Garibaldi Cimitero monumentale di Novi Ligure Giardini Pubblici Palazzo Pallavicini Palazzo Tursi Palazzo Bajardi Piazza della Stazione Piazzale Indipendenza Teatro Marenco 37 39 41 42 44 45 46 47 48 49 50 I cimeli e i documenti del nostro Risorgimento Centro Comunale di Cultura G. Capurro Romualdo Marenco Paolo Giacometti Pietro Isola Gianfrancesco Capurro Collezioni private Fonti bibliografiche 53 55 70 76 80 86 88 97 5 6 Inquadramento socio economico della città di Novi Ligure nel 1861 Nel 1861 Novi è capoluogo di un circondario della provincia di Alessandria. Il 31 dicembre il 1° censimento generale della popolazione italiana vi conta 11.445 presenti, 1.090 in più rispetto al 1823, anno in cui, con l’apertura della strada reale Torino-Genova, la città vide cessare il commercio di transito e di smistamento delle merci che dava lavoro a più di 3 mila persone. L’agricoltura impegnava allora una buona metà della popolazione, l’allevamento del filugello aveva favorito lo sviluppo della trattura della seta, che già contava 600 bacinelle con 1.220 addetti. A partire da quello stesso anno, diventò sempre più importante l’apporto dei capitali accumulati con il commercio e giovò soprattutto l’eccelsa qualità riconosciuta al “bianco Novi” sul mercato di Londra già nel 1828. Nel 1845 fu attestata la presenza di 2.000 bacinelle, distribuite in 69 filande con 3.200 operaie e 2.000 operai, impegnati oltre 11 ore il giorno per 90 centesimi, non sufficienti per comprare 3 chili di pane. Molte filande erano piccole, a gestione familiare, ma ce n’erano pure sette che da sole concentravano più della metà degli addetti, la maggiore ne impegnava 5 centinaia. La manodopera locale non era sufficiente e da giugno a settembre erano presenti in città molte ragazze anche di tenera età, provenienti dai paesi vicini. Nello stesso 1845 erano attive importanti tessiture cotone e di cotone misto a filo con 900 addetti piccole fabbriche per la lavorazione della canapa con 200, 6 fornaci con una trentina ed altre manifatture per un totale di circa 1.200 addetti. Filanda Armella: cernita dei bozzoli (1925) 7 Planimetria di Novi Ligure in epoca napoleonica (1811 - 1815) Piano regolatore dell’ampliamento della città di Novi Ligure 1887, eseguito dal Geom. A. Ranco 8 Interno delle filanda Payen (1916) Operaie della filanda Ceriana (1909) i fossi tra la porta dei Cappuccini e quella della Valle e si è completata una circonvallazione che dalla strada reale porta all’imbocco delle strade per Ovada e Gavi. La prevalenza dell’industria serica su ogni altra attività era nettissima e un suo momento di crisi avrebbe avuto gravi ripercussioni sull’intera vita economica. Ce ne furono in effetti due, una al tempo della prima guerra di indipendenza, quando i bozzoli scesero a prezzo vile, l’altra nel periodo 1855-1859 determinata dalle epidemie del baco. Nel 1861 ogni difficoltà risulta superata per l’apporto crescente della lavorazione del cotone e soprattutto per la presenza della ferrovia, giunta a Novi nel 1850. Nel 1858 è stato attivato il tronco per Tortona, poi proseguito sino a Voghera e saldato alla rete lombarda ed emiliana. Posta al punto delle diramazioni per Genova, Torino e Milano, Novi è diventata uno dei centri ferrovieri più importanti d’Italia. Nell’ultimo decennio la popolazione ha registrato un rapido incremento. Ora conta 8.553 abitanti insediati in forma accentrata e 2.892 sparsi isolati nella campagna e aggregati in piccoli nuclei. Le famiglie sono 2.525, le case occupate 1.039, le vuote 50. La popolazione attiva nell’industria uguaglia quella addetta all’agricoltura; sono entrambe attestate attorno al 40 per cento del totale. L’impianto topografico e il volto stesso della città hanno registrato i segni di tanti mutamenti. Nel 1823 la strada reale aveva incanalato fuori dal centro gran parte del traffico che prima l’attraversava e aperto nuove opportunità di insediamento verso Pozzolo e Serravalle. La ferrovia ha attivato un nuovo polo di attrazione e non ha frenato l’espansione del borgo dei Cappuccini a nord, dello Storto e delle Lavandaie a est. E’ stato chiuso lo spalto tra porta Valle e porta Genova, sono stati appianati i terrapieni e riempiti Lampioni a gas in piazza della stazione (1891) La nobiltà genovese ha diradato le presenze nei palazzi di città e ha cominciato a privilegiare le ville in collina per i suoi soggiorni estivi; i nuovi palazzi li sta costruendo la borghesia industriale. Sono fra essa i 37 cittadini che nel 1839 hanno portato a termine a proprie spese la costruzione del teatro Carlo Alberto. La grande maggioranza della popolazione vive nelle ristrettezze e sotto lo stimolo dei ferrovieri, i primi a maturare una coscienza di classe, è nata da poco la Società di Mutuo Soccorso, da subito una delle più fiorenti nel Regno di Sardegna. Con l’Unità d’Italia si è posto il problema delle omonimie e, con decisione unanime del Consiglio Comunale, Novi decide di dirsi “Ligure”. Il provvedimento sarà ratificato l’11 gennaio 1863, ma l’anno successivo Novi si troverà inserita nel Compartimento statistico denominato Piemonte e nascerà l’equivoco che dura tuttora. Eraldo Leardi 9 10 I personaggi del nostro Risorgimento 11 12 Romualdo Marenco Novi Ligure, 1841 - Milano, 1907 Romualdo Marenco nacque il 1° Marzo 1841 a Novi Ligure, piccolo operoso centro dell’alessandrino, sede di filande e aziende imprenditoriali, accanto alle quali si era sviluppata una intensa vita sociale e culturale, testimoniata dalla presenza di numerose associazioni. Figlio di Giacomo Marenco, dipendente del Comune di Novi Ligure e di Maria Mottiero, tessitrice, il giovane Romualdo, settimo di otto figli, crebbe respirando la “polvere del palcoscenico”, infatti seguiva la madre che, rimasta vedova, prestava la propria opera come sarta presso il Teatro Carlo Alberto di Novi Ligure. La sua carriera scolastica fu modesta. L’amore per la musica fu sempre vivo in lui e lo portò, a 12 anni, ad entrare a far parte della banda cittadina come suonatore di triangolo. L’anno successivo gli fu consentito di partecipare, in qualità di violinista, alle esecuzioni della stagione autunnale, presso il Teatro Carlo Alberto. A 15 anni se ne andò da Novi e cominciò una lunga carriera musicale che lo portò prima a Genova, poi a Milano, dove collaborò con il celebre coreografo Ferdinando Pratesi e dove consolidò la propria reputazione di autore di musica per balletto. Determinante fu l’incontro con Luigi Manzotti, che lo portò a comporre la musica per Sieba (Torino 1878), Excelsior (Milano, La Scala 1881), Amor (Milano, La Scala 1886), Sport (Milano, La Scala 1897). In seguito alla morte di Pratesi, Marenco ne sposò la vedova, Filomena Panizza, e considerò figli suoi Alfonso e Giovanni, nati dal matrimonio di Filomena con il Pratesi. La sua opera più nota fu Excelsior, rappresentato per la prima volta l’11 gennaio 1881, al Teatro alla Scala di Milano. Il successo fu immenso, seguito da migliaia di repliche in Italia e all’estero. Nel 1898 si trasferì a Lugano, dove soggiornò otto anni. Viveva impartendo lezioni di violino e di pianoforte e dedicandosi alla composizione. Durante il soggiorno a Lugano cominciò a prendere forma il sogno di legare il suo nome di musicista ad un’opera veramente grande, per la quale già da tempo, aveva scritto il libretto. Era un dramma in un prologo e tre atti, intessuto su un episodio della storia danese del XVIII secolo. Il Federico Struensèe, doveva debuttare al Teatro Regio di Torino ma, a causa dell’opposizione della Ditta Ricordi, che aveva un’altra opera da rappresentare, Marenco fu costretto a ritirare il suo lavoro. Questo fatto gli causò un tale dispiacere, che decise di non far più rappresentare l’opera,che fu poi messa in scena postuma a Novi Ligure, il 7 novembre 1908 al Teatro Carlo Alberto. Dopo il lungo soggiorno in Svizzera Marenco tornò in Italia, ma, nonostante i successi che lo avevano reso famoso in tutto il mondo, si trovò in gravi ristrettezze economiche. Nell’estate del 1906 lo colpì una grave malattia, a seguito della quale il Maestro si spense, il 9 ottobre 1907, a Milano, dopo una vita onesta e operosa dedicata alla musica. La famiglia Pratesi nel 1967, decise di donare la documentazione in suo possesso (spartiti e manoscritti) alla Biblioteca di Novi Ligure. 13 Le opere Altre composizioni 1861 Les Caprices, Tito di G. Ricordi, Milano 1865-1870 ? Balli 1860. Niccolò de Lapi 1860. Lo Sbarco di Garibaldi a Marsala e la Presa di Palermo 1862. Edelina 1867. Il Corsaro 1868. Armida (Cleofe) 1870. Amore ed Arte 1870. Flora (La Regina dei Fiori)* 1870. Giuditta 1870. Bianca di Nevers 1870. La danzatrice 1872. Alfa e Omega* 1873. I Sette Peccati Capitali (Ric-a-Rac) 1873. Nephte* 1874. Ermanzia (Tentazione) 1874. Lorenzino de’ Medici 1876. Sieba (La Spada di Wodan) 1880. Day-Sin (Day-Sing) 1880. Delial 1880. I Moncada 1881. Excelsior 1882. Daï Natha 1882. La Sirena 1882. Emma Florans alla Corte di Portogallo 1883. Flik e Flok* 1883. L’Astro degli Afghan 1884. Le Diable au Corps (Berta) 1884. Metempsicosis 1886. Amor 1887. Annibale 1889. Teodora 1891. Zarica 1894. Vera 1896. Strategia d’Amore 1897. La figlia di Boby 1897. Dolores 1897. Sport 1900. Eureka 1901. Haydee 1904. Bacco e Gambrinus 1905. Luce 1907. Federico Struensée * in collaborazione con altri autori Tra parentesi altro titolo della medesima opera La fiera 1867 Rimembranze di Boscomarengo. Elisa, F. Blanchi, Torino 1871 Illusioni Giovanili, Tito di G. Ricordi, Milano Fibre femminili, Tito di G. Ricordi, Milano Raggi di luna, Tito di G. Ricordi, Milano 1872 Farfallini, Tito di G. Ricordi, Milano post 1875 Generale Carenzi, E.F. Bogani, Milano 1880 Le Sirene dell’Arte, Giudici e Strada, Torino 1882 Quadriglia sopra cari motivi, R. Stabilimento Ricordi, Milano Voce dal Nord, Edizioni Ricordi, Londra 4 Danze: Occhi neri; Capelli Biondi; Visite; Mano a Tutto, Stabilimento musicale Ditta Francesco Lucca, Milano 1883 Credimi, Kunkel Brothers, St. Louis, Usa. Jeanne, Editions Ricordi, Milano Le Derniere Amour, Editions Ricordi, Milano Le Portrait de M.lle Laus, Editions Ricordi, Milano Le Souris de Ma belle, Editions Ricordi, Milano Les Honneurs Militaires, Editions Ricordi, Milano Les Vagues Argentines, Editions Ricordi, Milano N’la touchez pas, Editions Ricordi, Milano Une douce parole, Editions Ricordi, Milano 1884 Rimembranze dei colli di Lecco: Invito al mare, Il futuro, La partenza, L’abbandono, Desideri, Stabilimento musicale Ditta Francesco Lucca, Milano [in precedenza di Gio. Canti, Milano?] All’Osteria del Tempo Perduto e viceversa, Stabilimento musicale Ditta Francesco Lucca, Milano [in precedenza di Gio. Canti, Milano?] In Treno Celere, Stabilimento musicale Ditta Francesco Lucca, Milano Le gemelle, Stabilimento musicale Ditta Francesco Lucca, Milano 14 Telegrafiste, Stabilimento musicale Ditta Francesco Lucca, Milano [in precedenza di Gio. Canti, Milano?] Sinfonie del Popolo, Stabilimento musicale Ditta Francesco Lucca, Milano I Soggiogati, Stabilimento musicale Ditta Francesco Lucca, Milano Danze in Villa, Stabilimento musicale Ditta Francesco Lucca, Milano 4 Ballabili: Il Varo della Lepanto; Le Dernier Amour; N’la Touchez Pas; Le Souris de Ma Belle, Stabilimento musicale Ditta Francesco Lucca, Milano Le Rive del Verbano, Stabilimento musicale Ditta Francesco Lucca, Milano [in precedenza di Gio. Canti, Milano?] Mazurca Alsacienne, Paris [da Excelsior?] Esposizione Artistica di Torino 1884 1887 Cuscini volanti Charitas, Ricordi, Milano Fianco lesto, Edizioni Ricordi, Milano Viole e margherite, Edizioni Ricordi, Milano Roma-Bitter, Pigna & Rovida, Milano 1889 Aliti d’aprile, Tipo-Litografia Sordo Muti, Genova 1890 Nozze d’Oro, manoscritto 1891 Pizzicato Nuovo, manoscritto L’Apparir delle Stelle, G. Ricordi e C., Milano 1893 Quattro danze da sala per pianoforte: Riflettimo..., Eleonora, Lunga attesa, Arrivo inatteso, Fratelli Pratesi, Milano tra 1894 e 1900 Ballabili per orchestra: Al genio di Giuseppe Strauss, Amor Sublime, Rosetta, Je rêve mon pays, Non voglio marito, Bella Elvezia, Note al vento, Sposatemi!..., Scintille roventi, Parola d’ordine, Edizioni Arturo Demarchi, Milano 1900 Il Canto dei Cooperatori, R. Fantuzzi Editore, Milano Auxilium ex alto, Studio dentistico Sollichon, Milano 1901 Maria Excelsior, in Omaggio al SS. Redentore e al suo Vicario, Tip. Arcivescovile, Genova 1905 Lo spazzacamino (in La voce dei Bambini di Clara e Elisabetta Alleoni, Tessin-Touriste, Lugano 1905) 1906 Inno al Sempione 1906 Marcia dei Ginnasti, G. Ricordi & C., Milano s.d. Salve o rupe...: inno popolare sammarinese, manoscritto Manina elettrica, E. De Vasini Editore, Casale Monferrato Gina: Polka Milanese, in Eureka: grande album di danze per pianoforte, R. Fantuzzi Editore Inno repubblicano (Noi vogliam che ricchi e poveri), manoscritto Madre e figlia, manoscritto Danza degli Automi, manoscritto Marche espagnole et Bolero, manoscritto Baltassar, manoscritto In guardia!, manoscritto (post 1900) I piccoli viaggiatori, Stabilimento Musicale Samuele Reggiani, Lugano (1900?) Tempo antico, Cooperativa editrice musicale, Milano Le gemelle, Gio. Canti, Milano Posaune, manoscritto Cuore Innamorato Delirio Idee Vaganti Milan-Milan Modi Gentili Tiratori Italiani Valzer delle Farfalle Denaro, denaro, denaro! 1895 En Cycle: gladiator phebus, Milano 1896 Anisetta Zambolo, Zambolo, Gastelli et C., Milano 1897 Motocycle, G. Ricordi e C., Milano 1898 Permette un giro?, Tour des dames!, Già impegnata!, L’ultimissimo!, Carisch & Janichen, Milano 15 Fondo Marenco conservato presso la Biblioteca Civica di Novi Ligure partitura. Cuscini volanti. Galoppe, partitura. Manoscritti letterari Lodi Armando : Pergamena Brindisi …. Dedicata a R. Marenco e datata “Novi Ligure, 16 gennaio 1898” Danza degli automi. Mazurka per pianoforte di R. Marenco [Senza titolo], sonetto, Carissimo Garibaldi, Dolores, dramma mimico in tre Atti di G. Pratesi musica di R. Marenco, partitura. Al buon umore, sonetto. Appunto coreografico autografo, scena 5. Dolores, pantomima in 3 Atti di G. Pratesi, musica di R. Marenco. 1897, Torino 16/9, trascrizione per solo pianoforte Il bacio dell’arte. Libretto coreografico di R. Marenco. Copia per il coreografo e il compositore di musica, autografo, Excelsior. Ballo del cavaliere L. Manzotti, musica del maestro e cavaliere R. Marenco, partitura. Lettera al mio amico Perosio, sonetto Federico Struensée, melodramma in un prologo e tre atti, parole e musica di R. Marenco, partitura in quattro volumi. Nuove condizioni per la dote, autografo Federico Struensée, minute varie per canto e pianoforte Oroscopo, sonetto Foglietto. Ballo Bacco e Gambrinus di G. Pratesi, Musica di R. Marenco L’Arte al sacrificio, sonetto. Per l’avvenire della musica in Italia Sonetto ad una bella, sonetto Sonetto epigramma, sonetto I Moncada, musica del maestro R. Marenco, ballo. Partitura degli atti I, II, III. Vi è inoltre la trascrizione completa per pianoforte a stampa (Milano, E. Sonzogno ed. n. E. S. 190) : in tutto sono cinque volumi. Verdi, sonetto La figlia di Boby. Commedia mimica in quatto atti di G. Pratesi, musica di R. Marenco, trascrizione per pianoforte. Musica manoscritta Azione Coreografica in sei quadri di G. Pratesi. Bacco e Gambrinus, musica di R. Marenco, partitura. La figlia di Boby. Commedia mimica in quatto atti di G. Pratesi, musica di R. Marenco, partitura Copisteria musicale del Prof. Achille Bernardi Bacco e Gambrinus, Ballo, partitura Luce, ballo, partitura. Ballo La Danzatrice di Pratesi. Foglietto, (“Guida”) Madre e figlia, schizzi vari. Ballo Metempsicosi. Libretto di G. I. Armandi. Coreografia di C. Smeraldi. Musica di R. Marenco . Partitura Marche e spagnole et Bolero per pianoforte, manoscritto. Baltassar di E. Heine, declamazione per baritono di R. Marenco, trascrizione per canto e pianoforte. Dedicato “Alla celebre pianista signora Maria Wieck” Nozze d’oro. Andante per oboe e fagotte di R. Marenco con Accompagnamento di Quartetto ad Arco, partitura. Sulla musica coreografica Baltassar di E. Heine, declamazione per baritono di R. Marenco, su parole di E. Heine, trascrizione per canto e pianoforte. Dedicata “All’amico Vasselli. R. Marenco” Baltassar di E. Heine, declamazione per baritono di R. Marenco, versi di E. Heine . Musica di R.Marenco, Nozze d’oro. Andante per oboe e fagotte di R. Marenco con Accompagnamento di pianoforte, partitura. Parte anonima di “Posaune” . Pizzicato nuovo. Partitura. Strategia d’amore. Idilio giocoso in due parti di C. A. 16 Blengini, musica del Cav. R. Marenco, partitura manoscritta. MUSICA A STAMPA sette atti e nove quadri di Luigi Manzotti, musica di R. Marenco, riduzione per pianoforte fatta dall’autore. Milano, Premiato Stabilimento Musicale L. Stoppa, rilevatario delle Edizioni Giudici & Strada, A. De Marchi, A. Tedeschi. Con riduzione manoscritta di alcune parti Auber, Daniel François Esprit: Fra Diavolo, opera di D. F. E. Auber. Milano : Ricordi. Auxilium ex alto. Omaggio all’amico Emilio Sollichon, Milano, Stab. Art. Cromolit. Ballabili per orchestra del cav. R. Marenco : Al genio di Giuseppe Strauss, valzer. - Rosetta, Mazurka. - Je rêve mon pays , Mazurka. - Non voglio marito, Polka. - Scintille roventi, Galopp. Excelsior, azione coreografica, storica, allegorica, fantastica di Luigi Manzotti, musica di R. Marenco. Edizione completa per pianoforte. Il canto dei Cooperatori. Poesia del prof. Giovanni Bertacchi, musica del maestro R. Merenco, Milano : R. Fantuzzi editore. Partitura per banda e spartito per canto. L’astro degli Afghan. Ballo in sei Atti del coreografo Ferdinando Pratesi, musica del maestro R. Marenco. Riduzione per pianoforte solo, Milano : Stabilimento musicale F. Lucca. La figlia di Boby. Commedia mimica in quatto atti di G. Pratesi, musica di R. Marenco. Zuffolata di Boby nell’atto II, riduzione per pianoforte di Iginio Corsi, Milano : Officina E. F. Bogiani La figlia di Boby. Commedia mimica in quatto atti di G. Pratesi, musica di R. Marenco, Valzer dell’atto I, riduzione per pianoforte di Iginio Corsi, Milano : Officina E. F. Bogiani Le diable au corps. Berta. Opera comique en 3 Actes paroles de Bulm & Tochè, musique de R. Marenco. Traduction italienne par Enrico Goliasciani. Partition Piano & Chant arrangée par C. Genet, Paris, Aux Cloches de Corneville, L. Bathlot Editeur. Marcia dei ginnasti per pianoforte di Romualdo Marenco, espressamente composta pel Concorso Internazionale Ginnastico. – Milano 1906. Milano : Ricordi & C. Prime bozze della musica di Bacco e Gambrinus che l’autore sottoscritto regala della sua voglia migliore al suo buon figliastro e più affettuoso fra i suoi amici, Alfonso Pratesi. Sieba (o la Spada di Wodan), azione coreografica in 17 18 Paolo Giacometti Novi Ligure, 1816 - Gazzuolo, 1882 Giacometti ha legato il suo nome alla città di Genova, città nella quale si trasferì ancora in tenera età, dopo la morte del padre, avvenuta nel 1817. Frequentò il Collegio Reale iscrivendosi poi all’Università per dedicarsi agli studi giuridici. All’età di diciannove anni compose Rosilde, dramma in versi in quattro atti. Il successo dell’opera, rappresentata a Genova, lo indusse ad abbandonare l’ufficio del Causidico presso cui aveva trovato lavoro per dedicarsi unicamente al teatro. Dopo aver composto due commedie - Il poeta e la ballerina e Quattro donne in una casa - con l’intento di descrivere la vita eroica di Cristoforo Colombo, si dedicò all’opera intitolata al navigatore. Queste opere incominciarono a farlo conoscere anche fuori dal mondo teatrale genovese, vennero infatti, rappresentate anche a Torino, Palermo, Lucca, Firenze, Roma e Venezia, consentendogli di entrare in contatto con letterati dell’epoca, quali Niccolini, Paravia, Brofferio e Prati. Da questo momento infatti, conosciuto quasi in tutta Italia, compose altre opere: Un poema e una cambiale, Fieschi e Fregoso, Per mia madre cieca, Le tre classi della società, Camillo Faà di Casale, Carlo II Stuart, Paolo da Novi, La benefattrice, L’amico di tutti, I misteri dei morti. Affascinato dagli eventi politici del tempo, proprio nel pieno del periodo risorgimentale che Giacometti scrisse più alacremente. Sono di questo periodo: Cola di Rienzo e la serie di drammi politico-sociali Le metamorfosi politiche, La moglie dell’esule, Inclinazioni e voti, Il milionario e l’artista, Gli educatori del popolo, Nobili, cittadini e plebei, Il villaggio e la città, Il patrimonio dell’orfana, La dama in seconde nozze. Nel 1849 successe ad Alberto Nota come commediografo della Regia Compagnia Sarda di Torino. Separatosi dalla moglie infedele nel 1853 il drammaturgo entrò in una profonda crisi. A tale periodo risalgono le sue due opere più famose: il dramma La colpa vendica la colpa, Inclinazione e voti e La morte civile. Quest’ultima opera è fortemente influenzata dall’esperienza coniugale e tratta del tema del divorzio in maniera anticlericale: un ergastolano, evaso dal carcere, si suicida, pur di non costituire un ostacolo alla moglie e alla figlia che, nel frattempo, si sono rifatte una nuova vita. “La morte civile” ha un notevole successo e diviene cavallo di battaglia di attori dell’epoca, quali Ermete Zacconi e Novelli. Nel 1854, venne chiamato a Gazzuolo, vicino a Mantova, per risollevare le sorti di una compagnia teatrale locale in crisi. Qui scrisse il Torquato Tasso e conobbe la sua futura seconda moglie. Nel 1878, invecchiato precocemente e sofferente nel fisico, Giacometti tornò a stabilirsi a Novi Ligure, dove trascorse un periodo tranquillo e scrisse tra l’altro La lettera anonima. Nel 1882, tornò a Gazzuolo, per rivedere il borgo in cui aveva trascorso momenti felici e vi morì il 31 agosto dello stesso anno. È sepolto a Genova (che gli ha dedicato una via), nel Cimitero Monumentale di Staglieno. Nel complesso, ha scritto 120 lavori teatrali, alcuni dei quali ancora inediti. 19 Le opere 1833 Danvelt – ossia il “Trionfo dell’innocenza in Londra”. – Tragedia rappresentata la prima volta al Teatro Diurno dell’Acquasola di Genova 1835 Riccardo di Monforte ossia “L’onore riacquistato dopo dieci anni” - Tragedia rappresentata al Teatro Diurno di Genova il 24 maggio 1835. il manonoscritto è conservato presso la Biblioteca Civica di Novi Ligure 1836 Rosilde – Commedia rappresentata dalla Compagnia Paladini al Teatro Carlo Felice di Genova il 31 agosto 1836. 1836 Luisa Strozzi 1837 Luigi Camoens Una famiglia di artisti Paolo De Fornari - Rappresentata al Teatro delle Vigne di Genova il 7 ottobre 1837 Godeberto Re dei Longobardi - Rappresentata al Teatro Diurno di Genova il 14 giugno 1838 Stefano II 1838 Corinna - Rappresentata al Teatro Diurno di Genova il 16 maggio 1842 1839 Illusioni e realtà –Rappresentata a Torino il 16 ottobre 1852 Pellegrino Piola - Rappresentata al Teatro Diurno di Genova il 1° maggio 1841 1840 Virtù e bellezza Giulia La famiglia Lercari – Tragedia rappresentata a Genova al Teatro S. Agostino il 10 febbraio 1840 dalla Compagnia Domeniconi 1841 Il poeta e la ballerina – Commedia rappresentata a Roma al Teatro “Metastasio” il 23 novembre 1841 Cristoforo Colombo - Dramma Domenichino - Rappresentata a Genova al Teatro S. Agostino il 13 febbraio 1841 1842 Quattro donne in una casa – Commedia rappresentata a Rovigo dalla Compagnia “Giardini – Woller - Belatti”, nel dicembre del 1842 I Carrara – Rappresentata a Livorno il 22 agosto 1842 dalla Compagnia “Giardini” 1843 Dopo morte – Rappresentata a Torino nel novembre 1843 Un poema e una cambiale – commedia scritta a Bologna per la Compagnia “Giardini” e rappresentata da questa al Teatro del Corso il 25 febbraio 1843 Isabella Del Fiesco – Tragedia rappresentata a Roma al Teatro Argentina il 23 maggio 1843 dalla Compagnia Domeniconi. Miss Baba – Traduzione dal francese - Rappresentata a Roma il 6 giugno 1843 1844 I Fieschi e i Fregosi – Tragedia rappresentata a Genova al Teatro S. Agostino il 17 Febbraio 1844 dalla Compagnia Domeniconi Per mia madre cieca – Dramma rappresentato a Genova al Teatro S. Agostino 10 gennaio 1844 dalla Compagnia Domeniconi Serafina Un testamento - Rappresentata dalla Compagnia Domeniconi 1845 Le tre classi della società – Commedia rappresentata a Genova al Teatro Diurno dell’Acquasola il 2 settembre 1845 dalla Compagnia “Giardini” La moglie dell’omicida – ossia “Il sacrificio più grande dell’amore coniugale” in origine “Cecilia Morandi” ossia “L’amore di una donna” - Rappresentata a Genova al Teatro Diurno il 5 agosto 1845. 1846 Le due ballerine – Rappresentata a Firenze nel novembre 1846 Camilla Faa da Casale – Dramma storico rappresentato a Firenze al Teatro Nuovo il 29 ottobre 1846 dalla Compagnia “Giardini” La benefattrice e l’ingrato – Dramma rappresentato a Firenze nell’autunno del 1846 dalla Compagnia “Giardini” 1847 Paolo da Novi Carlo II Re d’Inghilterra – Dramma storico rappresentato a Verona dalla Compagnia “Woller” al Teatro “Sardi” il 10 giugno 1847 20 L’amico di tutti – Rappresentata a Torino il 10 febbraio 1850 I misteri dei morti – Rappresentata a Genova il 18 marzo 1848 Roma risorta – ossia “Pio IX” 1848 Stefania – Rappresentata a Torino il 3 Luglio 1848 Cola di Rienzo – Dramma rappresentato a Firenze al Teatro “Cocomero” nell’autunno del 1848 dalla Compagnia “Internari e Colomberti” Amore e Gloria – ossia “La serva Maria” Rappresentata a Genova al Teatro S. Agostino il 18 marzo 1848 Siamo tutti fratelli – ossia “Il villaggio e la città” – Dramma rappresentato a Torino al Teatro “Carignano” dalla Compangia “R.Sarda” per il Carnevale 1849 1849 Le metamorfosi politiche del Secolo XIX – Rappresentata a Vercelli dalla Compagnia “R. Sarda” il 9 dicembre 1849 Il patrimonio dell’orfana – Rappresentata a Torino dalla Compagnia “R. Sarda” nell’autunno 1849 Il Fisionomista – Commedia scritta a Firenze nell’estate del 1849 per la Compagnia “R. Sarda”, ma rappresentata per la prima volta in forma sperimentale dalla Società dei Filodrammatici Fiorentini la sera dell’8 novembre 1849 al Teatro “Cocomero” di Firenze. I martiri toscani 1850 Gli educatori del popolo – Rappresentata al Teatro “Carignano” di Torino dalla Compagnia “R. Sarda” nel 1850 La donna – Dramma rappresentato a Firenze dalla Società Filodrammatica nel giugno del 1850 1851 La moglie dell’esule – Dramma rappresentato a Torino al Teatro “Carignano” dalla Compagnia “R. Sarda” nel 1852 La donna in seconde nozze - Rappresentata a Torino al Teatro “Carignano” dalla Compangia “R. Sarda” nel 1851 Inclinazione e voti – Commedia rappresentata a Torino al Teatro “Carignano” dalla Compagnia “R. Sarda” nella primavera del 1851. Il milionario e l’artista – Dramma rappresentato a Torino al Teatro “Carignano” dalla Compagnia “R. Sarda” nel carnevale del 1851 1852 Corilla olimpica ossia “Maria Maddalena Morelli” – Dramma storico rappresentato a Genova al Teatro Carlo Felice nell’estate del 1852 1853 Elisabetta Regina d’Inghilterra – Dramma storico rappresentato a Venezia al Teatro “Apollo” dalla Compagnia “Sadowski” il 2 maggio 1853 La trovatella di S. Maria ossia “La notte del Venerdì Santo” – Dramma rappresentato nell’inverno del 1855 dai Filodrammatici 1854 La colpa vendica la colpa – Dramma rappresentato a Torino dalla Compagnia “Leigheb” nel giugno 1854 Lucrezia Maria Davidson – Dramma storico rappresentato a Brescia dalla Compagnia “Leigheb” il 13 dicembre 1854 1855 Torquato Tasso – Dramma storico scritto a Gazzuolo nell’estate 1855 e rappresentato la prima volta al Teatro Scientifico di Montova dalla Compagnia “Leigheb” nelle sere 19 e 20 settembre 1855 1857 Giuditta – Tragedia rappresentata a Madrid al Teatro de la Calle de Jovellanos il 10 ottobre 1857 dalla Compagnia “Ristori” 1860 Bianca Maria Visconti - Rappresentata a Madrid al Teatro de la Calle de Jovellanos il 21 gennaio 1860 dalla Compagnia “Ristori” 1861 La morte civile – Dramma in cinque atti rappresentato a Fermo il 6 settembre 1861 dalla Compagnia “Dondini” 1862 L’indomani dell’ubriaco – Commedia popolare rappresentata a Torino al Teatro “Gerbino” il 4 ottobre 1862 dalla Compagnia “Bellotti-Bon” 1863 Luigia Sanfelice – Dramma rappresentato a Napoli al Teatro “Del fondo” dalla Compagnia “Ristori” il 19 febbraio 1863 Eponina – Tragedia 1864 Ferdinando Carlo di Gonzaga ossia “L’ultimo dei Duchi di Mantova” – Dramma storico rappresentato al Teatro “Re” di Milano il 28 settembre 1864 dalla Compagnia “Rossi”. 1865 Figlia e madre ossia “Le storie intime” – Rappresentato a Firenze al Teatro “Alfieri” dalla Compagnia “Ristori” l’8 marzo 1865 Sofocle – dramma storico scritto a Gazzuolo nella primavera del 1865 e rappresentato per la prima volta a Napoli nel Teatro dei “Fiorentini” il 2 aprile 1866. 1867 Maria Antonietta Regina di Francia – Rappresentata a New York al Teatro “Francese” il 7 ottobre 1867 . 21 Il matrimonio di un trovatello – ossia “Mistero!” 1868 Arrigo IV il salico ossia “La Chiesa e l’Impero” 1869 Unità morale in famiglia – Rappresentata a Firenze al Teatro delle “Logge” l’11 febbraio 1869 dalla Compagnia “Ristori” 1873 Michelangelo Buonarroti – Rappresentata al “Politeama Fiorentino” il 26 luglio 1873 Fondo Giacometti conservato presso la Biblioteca Civica di Novi Ligure A Mantova libera Mantova : Luigi Segna, 1866 A Trieste Manoscritto autografo Ai miei amatissimi zii, Pietro e Sesa. Manoscritto (1855) All’egregio e buon zio Pietro nel suo giorno onomastico. Manoscritto (1857) Paolo da Novi. Manoscritto con autografo Renata di Francia e gli Ugonotti – Rappresentata a Londra al “Regio Teatro” dell’Opera Comica Parole d’affetto che non potè pronunciare sulle tombe di Belfiore in nome degli operai di Mantova (1866) 1875 Lotta crudele – Rappresentata a Faenza dalla Compagnia “Sadowski” il 26 gennaio 1875 Camiola Turinga Povertà in guanti Appunti. “Gli estremi si toccano – Le metamorfosi del matrimonio. Manoscritto 1878 Tusnelda ossia “Il gladiatore di Ravenna “( dallo spagnolo) Appunti storici. Manoscritto Appunti per la commedia “Predilezioni in famiglia” Manoscritto Appunti su Agnese Visconti Gonzaga. Manoscritto 1879 Piaga del giorno – Rappresentata a Torino dalla Compagnia drammatica “Rossi” nell’autunno 1879 Lettera anonima Appunti sul Teatro Greco e Romano 1880 Luigia di Guzman e i Braganza Argomenti vari di commedie (incompleti). Manoscritto Appunti sulla Corte di Ferrara. Manoscritto L’arpa del poeta infermo. Manoscritto Altri scritti Le nozze del signor Agostino Tasso e Zeli Rustano (cantica) , Discorso commemorativo dei prodi italo-franchi caduti nella guerra di Lombardia , Il cantico di Sicilia, Versi per le nozze del dott. Ercole Dall’Acqua e della Signora Teresina Sandri, Funebri cerimonie e parole commemorative in onore dell’ing Attilio Mori da Mantova, Pel quattordicesimo anniversario dei Martiri di Belfiore, A Mantova libera (canto), Cronache patrie – I Martiri di Belfiore Arte e bisogno. Manoscritto Blanche Marie Visconti. Tragedie en cinq actes en vers. expressement ecrite pour Mme Adelaide Ristori. Paris : Typographie Morris, 1859 I cacciatori delle Alpi. Manoscritto autografo Il cantico d’Italia in Campidoglio. Manoscritto autografo Canto della Polonia. Manoscritto autografo La colpa vendica la colpa. Il Poeta e la ballerina. Milano : Sonzogno, 1889 Il Conte di Franstamare. Manoscritto autografo Denari e baci. Manoscritto autografo Due lettere autografe al Dr Verri 22 Judith . Paris : Michel-Ange, 1858 Teatro. – Torino : Risso Luisa di Guzman. Manoscritto non autografo, 1880 Teatro scelto. - Mantova : Negretti e C., 1857 Margherita di Danimarca. Frammento dell’Atto I Teatro scelto. – Milano : Libreria Sanvito, 1859 Marie Antoinette. New York : Theatre Francais, 1867 Marie Antoinette. Florence : M. Ricci, 1869 .Marie Antoinette. Milano : Carlo Barbini, 1874 Michelangelo Buonarroti. –Milano : Carlo Barbini, 1874 Mistero. Manoscritto autografo s.d. Nel di natalizio del suo ottimo Zio Arciprete Don Pietro Saglio. Manoscritto autografo, 1862 Nel di onomastico della mia buona ed egregia zia Teresa Saglio, 1856 Nel giorno onomastico dell’egregio e Rev. Don Pietro Saglio Arciprete di Gazzuolo. Manoscritto autografo Nelle solenni esequie dei Prodi Italo-Franchi caduti nella guerra di Lombardia. Discorso commemorativo letto nella chiesa di S. Maria in Gazzuolo il 31 luglio 1859. Casalmaggiore : Tipografia fratelli Bizzarri, 1859 Nell’occasione della prima messa del sacerdote Paolo Ienedini. Manoscritto autografo, 1858 Note per l’ Agar . Manoscritto autografo Note storiche per il Giacomo Trivulzio – Manoscritto autografo Per le fauste nozze del Dr Ercole Dall’Acqua con la Sig. Teresina Sandri, 1861 Prologo alla Renata di Francia. Manoscritto non autografo Quattro lettere autografe allo zio Don Pietro Saglio Reneè of France – and the huguenots, Paris : Morris, 1873 Ricolfago e Solaria. Manoscritto autografo Riccardo di Monforte. Manoscritto autografo Rodolfo conte di Rothenborgo . Manoscritto autografo Sofocle. Manoscritto, 1865 Luisa di Guzman.Studi. Manoscritto autografo 23 24 Pietro Isola Novi Ligure, 1785 – Novi Ligure, 1873 Discendente da un’antichissima e nobile famiglia ligure, nacque a Novi Ligure il 31 dicembre 1785 da Emanuele e Maria Maddalena Camusso. Scarse sono le notizie sulla sua giovinezza, ma è certo che ricevette una buona istruzione, vista l’approfondita conoscenza dei classici della letteratura. Inoltre, fu ottimo conoscitore della lingua inglese, al punto che non è azzardato ipotizzare per lui un lungo periodo di soggiorno in Gran Bretagna. Le prime notizie certe che lo riguardano sono relative alla sua presenza, nel 1816, nel reggimento delle Guardie del Re dell’Esercito Sardo: promosso sottotenente nel luglio 1820, ottenne la nomina a tenente nel gennaio 1831. Militante della Giovine Italia, non fu però mai in contatto diretto con Giuseppe Mazzini, ed ebbe un ruolo tutto sommato secondario nella congiura che sconvolse nel 1833 l’esercito sardo. Denunciato da un sergente, fu arrestato il 16 maggio 1833 con l’accusa di essersi valso della sua posizione di aiutante di campo del Generale Casazza di Valmonte, Governatore della Savoia, per comunicare ai congiurati riuniti in casa del generale P.G. Guillet quanto avveniva nella sede del governo e nel palazzo del Governatore. Processato nel luglio 1833 dinanzi al Consiglio divisionale di Guerra di Chambéry, si difese strenuamente dalle accuse mossegli: prese le distanze dalla congiura mazziniana, che definì tentativo assurdo e criminale, ma non poté negare l’amicizia con l’avvocato A. Moulin, uno dei capi dell’insurrezione, condannato a morte e salvatosi con la fuga (propiziata con ogni probabilità dallo stesso Isola). Pietro Isola, alla cui difesa partecipò anche il futuro deputato C. Cabella, fu condannato alle dimissioni dal grado e all’ espulsione dall’esercito. Qualche tempo dopo gli venne assegnata una pensione annua di 300 lire e gli fu ingiunto il domicilio coatto a Novi. Qui si dedicò alla letteratura: compose, infatti, un certo numero di liriche e tradusse dall’inglese i poemetti di Byron. Sorvegliato a lungo dalla polizia, ottenne, alla fine degli anni Trenta, un certificato di buona condotta che gli consentì la libera circolazione negli Stati Sardi. Segno evidente dei mutati tempi, fu poi chiamato a far parte nel 1842 del Comitato Nazionale per l’erezione del monumento a Cristoforo Colombo. Nel 1848, nonostante l’età avanzata, fu riammesso nell’ Esercito Sardo con il grado di capitano e, inquadrato nel 14° Reggimento Fanteria, sostenne l’intera campagna contro l’Austria. Dopo la guerra, tornò a Novi, ove si dedicò instancabilmente a iniziative culturali, come la fondazione, avvenuta nel 1850, dell’ Accademia Filarmonica Letteraria Artistica Novese, della quale fu il primo presidente. Nel 1858 fu insignito con la Croce di Cavaliere dell’Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro e, in seguito, con quella della Corona d’Italia. Dal Regio Governo ottenne, subito dopo l’Unità, la nomina a provveditore agli Studi della Provincia di Novi, ufficio che mantenne fino alla morte. Nel 1865 fu eletto anche Presidente Onorario della Società Filantropica degli operai. Morì a Novi Ligure il 9 febbraio 1873. Della sua attività poetica rimane testimonianza ne La Colonna trajana in Roma e La colonna napoleonica di Parigi: pensieri in versi (Novi Ligure 1872). 25 Le opere I fatti principali dalla Sacra Storia cavati dalla Bibbia ed in brevi lezioni ordinati ad uso de’ fanciulli. – Novi : Moretti, 1846 Per la inaugurazione dei trattenimenti letterari nell’Accademia filarmonica, artistico-letteraria di Novi il 27 maggio 1852. Discorso. – Novi : Camusso, 1852 Parisina. - [G.G. Byron] traduzione di Pietro Isola. - Genova : Ponthenier [s.d.] Il pellegrinaggio del giovane Aroldo. Canto IV - [G.G. Byron] traduzione di Pietro Isola. – Novi : Torri, 1853 […] dall’Inghilterra, dal canto I del Pellegrinaggio del giovane Aroldo. - [G.G. Byron] traduzione di Pietro Isola. - Novi : Raimondi, [s.d] I Cimiteri, 1858 Il prigioniero di Chyllon e Le tenebre. – Milano : Motta, 1826 Alla patria. Per l’erezione di un monumento a’ novesi morti nelle battaglie dell’indipendenza italiana. – Novi : Rossi, 1861 Nelle solenni esequie […] per la morte di Ettore Veuillet […]. – Genova : Pellas, 1830 Roma descritta nel Pellegrinaggio del giovane Aroldo. [G.G. Byron] traduzione di Pietro Isola. – Novi : Raimondi, 1870 Poemi. – - [G.G. Byron] traduzione di Pietro Isola. - Genova : Pellas, 1830 L’Etna - [W. Cowper] traduzione di Pietro Isola. – Novi : Raimondi, 1871 Mazzeppa. – - [G.G. Byron] traduzione di Pietro Isola. - Chambery : Puthod, 1833 La colonna trajana in Roma e la colonna napoleonica di Parigi: pensieri in versi. – Novi : 1872 Poemi. – - [G.G. Byron] traduzione di Pietro Isola. - Palermo : Pedone e Muratori, 1833 Ad Agostino Alfredo Isola ed alla Damigella Angiola Giovanna Poemi. - - [G.G. Byron] traduzione di Pietro Isola. - Novi : Moretti, 1834 Fondo Isola conservato presso la Biblioteca Civica di Novi Ligure In morte M. Faustino Gagliuffi. Versi. – Novi : Moretti, 1834 Il pellegrinaggio del Giovane Aroldo. George Gordon Byron. Traduzione di Pietro Isola (1853) Per l’inaugurazione del busto di Faustino Gagliuffi nella Villetta Di Negro il 27 luglio 1834. – Genova : Pagano, 1834 Ad Agostino Alfredo Isola ed alla Damigella Angiola Giovanna Figini (non datato) Amicizia = Lagrime (1842) Per l’inaugurazione del busto di Nicolò Paganini nella Villetta Di Negro il 28 luglio 1835. – Genova : Pagano, 1835 Per la solenne festività della Vergine Addolorata che si celebra dai Divoti nella chiesa parrocchiale di S. Andrea in Novi. – Genova : Pagano, 1835 Del cholera in Genova. Frammenti, versi dedicati a Gioachino Ponte. – Genova : Pagano, 1835 I Cimiteri (non datato) Del cholera in Genova. Frammenti (1835)I L’Etna. Carme di W. Cooper. Versione dall’inglese di Pietro Isola (1871) I fatti principali della Sacra Istoria cavati dalla Bibbia ed in brevi lezioni ordinati ad uso de’ fanciulli (1846) Compiendo la civica amministrazione di Novi […] il solenne voto di aurea corona alla Vergine Lacrimosa […] – Novi : Moretti, 1836 In morte di Fausto Gagliuffi (1834) Amicizia, 1842 Alla Patria. Per la erezione di un monumento ai Novesi caduti nelle Battaglie dell’Indipendenza italiana (1861) 26 Per la solenne festività della Vergine Addolorata che si celebra dai devoti nella Chiesa di S. Andrea in Novi (1835) Per l’inaugurazione dei trattenimenti letterari nell’Accademia Filarmonica, Artistico, Letteraria di Novi il 27 maggio 1852 (1852) Parisina. George Gordon Byron. Traduzione di Pietro Isola (non datato) Compiendo la Civica Amministrazione di Novi nel giorno 5 gennaio 1836 il voto di Aurea Corona alla Vergine Lagrimosa per la mirabile preservazione del Popolo dal morbo asiatico (1836) Mazzeppa. George Gordon Byron. Traduzione di Pietro Isola (1833 Poemi di Lord Byron volgarizzati (1834) Manoscritti vari 27 28 Gianfrancesco Capurro Novi Ligure 1810 - Novi Ligure 1882 Gianfrancesco Capurro, sacerdote, nato a Novi Ligure, in frazione Merella nel 1810, oltre ad essere stato filantropo, educatore e patriota, si dedicò fra i primi a studiare gli eventi delle nostre terre con lo scritto “Memorie e documenti per servire alla storia della Città e Provincia di Novi” e promuovendo allo scopo anche gli scavi di Libarna. Nel corso dell’Ottocento ha rappresentato una figura di primo piano per l’opera di alfabetizzazione, a Lui, infatti, si deve un innovativo sistema per facilitare l’istruzione degli adulti, metodo che gli diede la notorietà e che consisteva nel riferire il suono e la forma di ogni lettera ad un oggetto di uso comune che graficamente le rassomigliasse. Fu adottato anche in qualche caserma per insegnare a leggere ai soldati meno giovani. Il testamento di Gianfrancesco Capurro del 12 giugno 1882, registrato dal notaio G.B. Morassi in Novi Ligure il successivo 15 luglio al n.1285, contiene la seguente indicazione: «Lega a favore della Biblioteca di questa città l’opera denominata “Summa Baptistiniana” in due diverse edizioni, di cui l’una del 1400, tipi Girardengo in Novi sua patria, e l’altra stampata sette anni dopo in Pavia da Francesco Girardengo».. Con la morte di Capurro, avvenuta nel 1882, il Comune acquisisce le opere, depositate in Biblioteca il 21 gennaio 1885. Le due edizioni dell’opera Summarium Summae Baptistae de Salis, stampate la prima da Nicolò Girardengo nel 1484 a Novi Ligure e la seconda da Francesco Girardengo e Giovanni Antonio Berretti a Pavia nel 1489, ora non più reperibili. Capurro viene oggi ricordato, oltre che per la sua sapiente e attenta opera di pedagogo, per la pubblicazione di documenti relativi alla storia di Novi. Tra i fondatori della Società degli Operai e dell’Accademia Filarmonica, Artistico e Letteraria nel 1850. Il Centro Comunale di Cultura della Città di Novi Ligure è intitolato a Gianfrancesco Capurro e ha sede nel seicentesco convento delle Clarisse di via Marconi dove si trovano anche la Biblioteca Civica e l’Archivio Storico. 29 Le opere Alfabeto. Con disegni figurativi della forma delle lettere, estratti per la maggior parte dal telegrafo alfabetico inventato da Gianfrancesco Capurro Novese. (1849) Memorie e documenti per servire alla storia della Città e Provincia di Novi raccolti ed annotati dal Sacerdote Gianfrancesco Capurro. Serie Prima (1855). Comprende: <<Cronaca di Tortona>>; <<Saggio storico della città di Nove>>; <<Del Vicariato di Capriata>>; <<Del Vicariato di Bosco>>; <<Saggio storico della città di Nove>>; <<Istituzioni e Regolamento del Monte di Pietà in Nove>> Memorie e documenti per servire alla storia della Città e Provincia di Novi raccolti ed annotati dal Sacerdote Gianfrancesco Capurro. Serie Seconda (1856). Comprende: Gli statuti di Novi, di Arquata, di Serravalle, di Capriata Relazione su Libarna (1863) Mecanegrafia, ossia brevi cenni sopra la costruzione, uso e vantaggi della Macchina Alfabetaria invenzione di Gianfrancesco Capurro (1868) Dei metodi per insegnare a leggere. Osservazioni critiche (1868) Fondo Capurro conservato presso la Biblioteca Civica di Novi Ligure Memorie e documenti per servire alla storia della Città e Provincia di Novi raccolti ed annotati dal Sacerdote Gianfrancesco Capurro. Serie Prima (1855). Memorie e documenti per servire alla storia della Città e Provincia di Novi raccolti ed annotati dal Sacerdote Gianfrancesco Capurro. Serie Seconda (1856). 30 Nicola Pavese Novi Ligure 1808 - Novi Ligure 1894 Laureato in legge, incominciò la sua carriera nell’ufficio statale dell’avvocato dei”poveri” Nominato nel 1854 Intendente Generale di prima classe, resse per oltre cinque anni la Provincia di Alessandria, una delle più importanti fra quelle del periodo. Fu quindi chiamato, al Ministero delle Finanze, dove ricoprì, per tre anni, la carica di Direttore Generale del Tesoro ed in seguito quella di Segretario Generale. Fu nominato Senatore nel novembre del 1862 al termine della sua carriera; due anni dopo si ritirò a vita privata. Dal 1885 al 1887 fu Assessore Anziano facente funzione di Sindaco nel Comune di Novi Ligure. Gerolamo Boccardo Genova, 1829 - Roma, 1900 Non è propriamente novese, essendo nato a Novi gli fu riconoscente e, dopo la sua morte, gli Genova, ma a Novi lo legarono affetti, amicizie e intitolò due Istituti Scolastici, Roma gli dedicò lunghi periodi di vacanze trascorsi in alcune ville una strada e Genova una via e una calata in porto. dei dintorni. Molteplice e vasta fu la sua attività, anche se la sua fama è dovuta soprattutto ai temi trattati in campo di economia politica. Gerolamo Boccardo fu anche parte attiva nelle sollevazioni popolari del 1848 e, trasferitosi a Milano, partecipò ai combattimenti delle Cinque Giornate, arruolandosi con Nino Bixio e Mameli nella Legione delle Cinquecento Guardie Genovesi. Il decennio 1850-60, corrispondente all’incirca al periodo in cui Cavour gettava le basi per l’Unità d’Italia, fu denso di attività e di opere molto importanti. 31 Francesco Fossati Novi Ligure 1830 – Milano 1865 Nato a Novi, insegnante ma soprattutto Patriota del Risorgimento, entrò giovanissimo nella Carboneria, per la quale operò nel Lombardo-Veneto. Arrestato nel 1859 per ben due volte, ottenuta la libertà fu bandito in perpetuo dai territori sotto la giurisdizione austriaca. Quando gli Austriaci abbandonarono Milano, Fossati vi ritornò e riprese l’insegnamento, prima presso il rinomato Collegio Calchi – Taeggi e poi nell’Istituto Santa Maria della Pace. Fisicamente debole, si ammalò di tubercolosi e morì ignorato da tutti. Fu amico di Silvio Pellico. Francesco Cattaneo Novi Ligure 1835 – Novi Ligure 1884 Nato a Novi da famiglia di negozianti, partecipò alla spedizione dei Mille imbarcandosi sul piroscafo Lombardo, comandato da Nino Bixio. A Calatifimi venne ferito in quattro occasioni da arma da fuoco, ma, ristabilitosi, riuscì a terminare la Campagna meridionale ottenendo il grado di tenente. Tornato a casa riprese la sua vita quotidiana di negoziante, ma, restò sempre legato alla sua figura di garibaldino. Fu infatti, tra i prescelti per la consegna a Roma della medaglia d’oro all’on Benedetto Cairoli e di lui si ricorda, inoltre, l’orazione in occasione della morte di Garibaldi. Fu socio dell’Accademia Filarmonica, Artistica, Letteraria e Presidente della Società dei Carabinieri di Novi. Morì nel 1884 32 Angelo Francesco Carenzi Novi Ligure 1837 - Roma 1897 Nacque a Novi e compì gli studi liceali nel Collegio della Città. Abbandonò presto l’Università per arruolarsi nell’ Esercito Sardo agli inizi della guerra del 1859. Trasferitosi nel Corpo di Stato Maggiore, ne percorse tutti i suoi gradi fino a quello di Maggiore Generale; partecipò alla Campagna del 1866 come Aiutante di Campo di Re Vittorio Emanuele II che assistette negli ultimi momenti di vita. Fu deputato al Parlamento per i Collegi di Pisa e di Voltri nella XVII, XVIII e XIX Legislatura. Era doveroso quindi che una piazza della nostra Città fosse intitolata al nome glorioso del Generale Francesco Carenzi. A lui Romualdo Marenco dedicò la composizione “Generale Carenzi”, conservata presso la Biblioteca Civica. 33 34 I luoghi del nostro Risorgimento 35 9 7 3 23 18 19 20 17 13 11 22 14 2 5 1 16 21 10 1 4 12 8 15 7 3 4 6 5 I LUOGHI DELLA MOSTRA 1 > Foyer del Teatro Marenco 2 > Biblioteca Civica 3 > Palazzo Dellepiane 4 > Palazzo Pallavicini 5 > Chiesa Collegiata 6 > Comando Polizia Municipale 7 > Cimitero 36 6 2 I LUOGHI SEGNALATI 37 38 Asilo Garibaldi Alla fine dell’Ottocento, poiché l’asilo infantile - siro nel vicolo, detto appunto, dell’Asilo Vecchio, che si diparte da via Orfanotrofio (l’attuale via Marconi) parve insufficiente e non più adatto alle esigenze della Comunità, e, soprattutto, non più consono alle disposizioni sull’igiene pubblica, si sentì la necessità di provvedere alla costruzione in altro luogo, più idoneo e salutare, di un edificio capace di ospitare trecento bambini. L’Amministrazione comunale s’investì dell’onere, e il 22 marzo 1890, con 17 voti a favore ed uno contrario, deliberò di stanziare L.10.000 per la costruzione di un nuovo asilo. Nella stessa seduta 1 ne fu decisa l’intitolazione a Giuseppe Garibaldi. 3 23 18 20 19 22 14 16 10 Tratto da: Trentatrè piccole storie novesi di Michelangelo Mori - Novinostra 1998 Chiesa dei Cappuccini e Asilo Garibaldi (1893) Verbale della seduta straordinaria del Consiglio Comunale del 4 luglio 1868 Cessione al Comune del Convento dei Cappuccini e accettazione delle relative condizioni Sindaco: Cav. Paolo Luigi Vernetti L’Asilo Garibaldi dopo l’abbattimento della Chiesa (1907) 39 Cimitero monumentale di Novi Ligure Il cimitero monumentale di Novi Ligure viene aperto nel 1811 e se ne ha testimonianza da una cartografia francese della città degli anni 18111815. Il passaggio della strada ferrata GenovaMilano obbligò lo spostamento del cimitero per evitare che venisse diviso in due parti. L’attuale posizione risale al 1855 anno dell’inizio dei lavori di costruzione della parte che viene chiamata oggi Cimitero Vecchio e terminarono molto probabilmente nel 1858. Solo nel 1886 la Giunta decide di dare inizio ai lavori di ampliamento del l cimitero (attuale Cimitero Nuovo) che si conclusero l’anno successivo. La struttura attuale si ha in seguito alla costruzione del Famedio nel 1887 Lapide in memoria di Paolo Giuseppe Punta (Novi Ligure 1841- Novi Ligure 1864) Garibaldino novese che prese parte alla spedizione dei Mille. Tomba intitolata ai personaggi illustri della città che dal 2007 conserva le spoglie di Romualdo Marenco (eretta dalla Sezione di Novi Ligure del Lions Club, in occasione del centenario della morte del compositore novese). Lapide in memoria di due Novesi che hanno partecipato alla Terza Guerra di Indipendenza. 40 Tomba del Garibaldino Matteo Pagetto combattente la Terza Guerra di Indipendenza, sepolto nel cimitero di Novi Ligure. Chiesetta di San Bartolomeo in frazione Merella (Novi Ligure) presso la quale è ubicata la tomba di Gianfrancesco Capurro. Lapide commemorativa al musicista novese 41 Giardini Pubblici Monumento in memoria di Giuseppe Garibaldi e lapidi commemorative dei Novesi che parteciparono alla spedizione dei Mille e alla Terza Guerra d’Indipendenza. 42 Palazzo Pallavicini Salone di Rappresentanza della sede municipale dove nell’ottobre del 1859 si svolse il “7° Congresso Generale delle Associazioni Operaje dello Stato”. 43 Palazzo Tursi Non si conosce l’anno preciso di edificazione, pare risalente comunque al XVIII secolo. L’edificio appartenne alla famiglia Tursi, all’inizio del ‘900 era di proprietà del Banco di Novi Ligure poi ritornò a privati. La lapide ricorda che in questo Palazzo nacque Paolo Giacometti nel 1816. 44 Palazzo Bajardi L’edificazione si fa risalire tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800. Da sempre appartenuto alla famiglia Bajardi che, per un certo periodo, lo diede in affitto alla famiglia Marenco, come testimonia la targa posta al di sopra del portone d’ingresso. All’interno nel cortile in passato erano presenti alcune botteghe. 45 Piazza della Stazione Il 4 maggio 1860 Cesare Abba parte da Parma in treno alla volta di Genova (cfr. Da Quarto al Volturno. Noterelle di uno dei Mille. – La Nuova Italia. Pag. 6-7): Nella stazione di Novi Si conoscono all’aspetto. Non sono viaggiatori d’ogni giorno; hanno nella faccia un’aria d’allegrezza, ma si vede che l’animo è raccolto. Si sa. Tutti hanno lasciato qualche persona cara; molti si dorranno di essere partiti di nascosto. La compagnia cresce e migliora. Vi sono dei soldati di fanteria che aspettano non so che treno. Un sottotenente mi si avvicinò e mi disse: “Vorrebbe telegrafarmi da Genova l’ora che partiranno?” Io, né sì né no, rimasi lì muto. Che dire? Non ci hanno raccomandato di tacere? L’ufficiale mi guardò negli occhi, capì e sorridendo soggiunse: “Serbi pure il segreto, ma creda, non l’ho pregata con cattivo fine”. E si allontanò. Voleva chiamarlo ma era tanto mortificato dall’aria dolce di rimprovero con cui mi lasciò! E’ un bel giovane, uscito, mi pare da poco da qualche collegio militare; alla parlata, piemontese. Non so il suo nome e non ne chiederò. Innominato, mi resterà più caro e desiderato nella memoria. Piazza della Stazione con l’Obelisco ai caduti delle Guerre d’Indipendenza e della Campagna d’Africa del 1896. Il monumento a Vittorio Emanuele II (oggi ubicato presso la Biblioteca Civica) in Piazza della Stazione. 46 Piazzale Indipendenza A ricordo dei caduti nelle guerre risorgimentali, nel 1861 fu innalzato un piccolo obelisco che vediamo nella pagina a fianco nella sua collocazione originale, la piazza della Stazione, e a destra in Piazza Indipendenza dove venne trasferito con solenne cerimonia nel 1891. 47 Teatro Marenco La nascita del Teatro Marenco, nel 1835, è dovuta ad una società di azionisti i quali “nel desiderio di contribuire al maggior decoro e lustro della città”, ha affidato l’incarico del progetto di un nuovo teatro all’architetto civico Giuseppe Becchi dopo aver acquistato, dalla Compagnia del Santo Rosario, un caseggiato sulla centrale via Girardengo. Il progetto del teatro intitolato a Carlo Alberto viene approvato il 28 febbraio 1837 con una spesa preventiva di 140.000 lire nuove piemontesi. L’inaugurazione avviene il 2 ottobre 1839 con una stagione che prevede ben 3 Opere in musica. Fin da allora l’edificio ospita, oltre al teatro, anche una bottega di farmacia ed un caffè al piano terreno (tuttora esistenti) e, in una parte del piano nobile, l’alloggio dell’architetto Becchi fino alla sua morte. La struttura dell’edificio, realizzato sulla falsa riga del “Carlo Felice” di Genova, è nel complesso semplice e lineare, mentre l’interno è più brillante, arricchito dal cremisi dell’arredo, dall’oro e azzurro delle decorazioni lignee dei palchi e dalle pitture del plafond di Giuseppe Isola, valente decoratore che si è avvalso della collaborazione dei fratelli Leonardi, autori del sipario e degli scultori Zacchero e Varni, tutti artisti operanti in ambito ligure. Nel 1866 il “Carlo Alberto” viene ceduto al Comune e negli anni seguenti vengono eseguiti lavori di ampliamento tra cui i camerini per gli artisti e i servizi igienici. Nel 1906 viene installato un cinematografo per proiezioni serali. L’attività del teatro prosegue con rappresentazioni di opere liriche interpretate da artisti di alto livello. Il 30 settembre del 1943 un incendio distrugge irreparabilmente gli impianti di scena, nel 1947 la Commissione provinciale per i pubblici spettacoli lo dichiara inagibile. Nel 1978 si effettueranno lavori straordinaria manutenzione, di rifacimento del tetto e di ridipintura dei prospetti. Nel 1984 prendono il via i lavori per il recupero del foyer che oggi viene Il teatro si affaccia su via Girardengo Manifesto inaugurazione Teatro Carlo Alberto che avvenne il 2 ottobre 1839 con una stagione che prevedeva tre “Opere serie in musica”, Beatrice di Tenda e Puritani di Vincenzo Bellini, Belisario di Gaetano Donizetti. 48 Verbale della seconda convocazione straordinaria del Consiglio Comunale del 29 luglio 1866 - Acquisto da parte del Comune del Teatro Carlo Alberto e delega all’avvocato Consigliere Salvi per la stipula del contratto Sindaco: Cav Paolo Luigi Vernetti Archivio Storico Comune di Novi Ligure Verbale della seconda convocazione della sessione ordinaria autunnale del Consiglio Comunale del 20 novembre 1865 - Cessione a favore del Comune del Teatro Carlo Alberto Sindaco: Cav Paolo Luigi Vernetti Archivio Storico Comune di Novi Ligure abitualmente usato per ospitare mostre e convegni. Nella primavera 2004, nasce la Fondazione “Teatro Marenco”, intitolata al compositore e violinista novese Romualdo Marenco, che ha sede presso il Comune di Novi Ligure. I soci fondatori sono la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e il Comune di Novi Ligure. La Fondazione “Teatro Marenco”, che non ha scopo di lucro, si propone il recupero strutturale e funzionale dell’immobile e la successiva gestione del servizio pubblico teatrale. Proprio per questo, nel 2005 la Fondazione Marenco bandisce un concorso per il restauro del teatro. I vincitori ex aequo, gli architetti Giorgio Pasquini di Pistoia e Giovanni Di Muzio di Novi Ligure, curano il progetto definitivo di restauro, presentato ufficialmente al pubblico nell’aprile del 2009. Si tratta di un’opera di riappropriazione del valore storico artistico e monumentale dell’ottocentesco Teatro che, a parere degli esperti, è tra le più belle sale teatrali italiane di dimensioni analoghe (550600 posti). 49 50 I cimeli e i documenti del nostro Risorgimento conservati presso il Centro Comunale di Cultura G. Capurro 51 52 Per la solenne inaugurazione della Società degli Operai di Novi Orazione detta nell’Insigne Collegiata dal Monsignor Reverendo D. Bonaventura Blessich, 13 ottobre 1850 53 Società di Mutuo Soccorso e Sodalizi novesi dal 1849 al 1922 Michelangelo Mori, 1987 Rendiconto anno 1884 Società Operaja di Mutuo Soccorso ed Istruzione in Novi Ligure Documento originale conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze 54 Regolamento dell’Associazione degli Operai ed elenco Soci di Novi Ligure, s.t., 1870 Documento originale conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Sunto degli Atti del 7° Congresso Generale delle Associazioni Operaje dello Stato - tenutosi li 22, 23, 24 ottobre 1859 in Novi, 1860 55 PASSAGGIO PER NOVI DI S.M. IL RE VITTORIO EMANUELE II (1851) C o m u n i c a z i o n e dell’Intendenza Generale della Divisione Amministrativa di Genova al Sig. Sindaco di Novi Castiglione Agostino. “Genova, lì 7. 7mbre 1851 Le dimostrazioni d’affetto date da codesto Municipio e popolazione dipendente a S.M. all’occasione del suo passaggio, furono dalla M.S. altamente gradite, e diedero motivo a convincerlo viemaggiormente come questi Liguri abitanti non siano nell’amarlo inferiori a quelli delle altre Provincie del Regno, e come da tale uniformità di sentimenti debba vieppiù crescere la potenza del Suo Regno, e la felicità dell’intiera Nazione…” Intendenza Provinciale di Novi Destinatario “Signor Sindaco della Città di Novi” “Novi, lì 2. 9mbre 1852 Per dispaccio telegrafico riceve l’ufficio la notizia che il Conte Cavour Camillo è stato da S.M. definitivamente incaricato della formazione del nuovo Gabinetto…” 56 TESTATA L’ARMONIA DELLA RELIGIONE COLLA CIVILTÀ di martedi 19 marzo 1861 Anno XIV n° 67 La Gazzetta Piemontese divenuta Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia pubblicava la legge, contrassegnata da otto Ministri, con cui il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi successori il titolo di Re d’Italia 57 LOCANDINA DEL 3 GIUGNO 1861 DELLA REGIA CAMERA DI AGRICOLTURA E COMMERCIO DI TORINO IN OCCASIONE DELL’ESPOSIZIONE ITALIANA DI FIRENZE CON L’APPELLO AI PRODUTTORI DEL TERRITORIO A CONCORRERE. LOCANDINA DEL 26 GIUGNO 1861 IN OCCASIONE DELL’ESPOSIZIONE ITALIANA IN FIRENZE DEI PRODOTTI DELL’INDUSTRIA NAZIONALE 58 ELENCO DEI PRODOTTI AMMESSI ALL’ESPOSIZIONE IN FIRENZE DEL SETTEMBRE 1861 “…Data di partenza il mese di agosto 1861 Finita l’Esposizione i suddetti prodotti saranno rinviati a Novi …” TESTATA L’ARMONIA DELLA RELIGIONE COLLA CIVILTÀ di domenica 17 marzo 1861 giorno della proclamazione dello Stato Nazionale Italiano Anno XIV n° 66 59 Fucili conservati presso la Biblioteca Civica di Novi Ligure Il Comune di Novi, con delibera consigliare, finanziò l’acquisto dei fucili da fornire ai volontari novesi che parteciparono alla Terza Guerra d’Indipendenza. Ricordiamone i nomi: Giacomo De Micheli, Giuseppe Martelli, Carlo Curletto, Agostino Isola, Andrea Pernigotti, Giuseppe Cantù, Matteo Pagetto, Giuseppe Valenti, Pietro Tasso. In alto “Usata da Gio Andrea Pernigotti nel 1866 nei volontari di Garibaldi Restituita al Municipio di Novi dal vecchio Garibaldino nel solenne cinquantenario in onore dell’Eroe nel 1909” In basso “Isola Isola Agostino Novi Ligure 1° B. B. V.” 60 CONSIGLIO COMUNALE DEL 17 SETTEMBRE 1862 SESSIONE STRAORDINARIA SUPERIORMENTE AUTORIZZATA SECONDA CONVOCAZIONE “Aggiunta al nome della Città dell’epiteto Ligure” “…Dopo discussione il Consiglio Comunale non potendo trovar utile l’adottamento del prelodato Superiore Dicastero dell’Interno, e quindi conveniente se non di cangiare affatto a questa città l’attuale sua denominazione di farvi però qualche aggiunta desunta dalla geografica sua posizione. Quanto sopra premesso delibera unanime che alla Città di Novi sia aggiunto l’epiteto Ligure...” 61 “Guerra del 1866 per l’Indipendenza d’Italia Sottoscrizioni per l’invio di filaccie ed altro” Lettera del sindaco Vernetti Paolo Luigi al S. Prefetto di Novi Ligure “Novi Ligure 10 Settembre 1866 Per generosa spontaneità di questi Concittadini e di alcune benemerite famiglie genovesi qui villeggianti, nonché per lo zelo instancabile di questo Comitato locale, molte offerte in bende, filacce e tele diverse vennero rimesse a questo Municipio e alla Pia Opera Orfanotrofio di cui lo scrivente si pregia essere il Presidente…” Elenco degli “Oggetti di tela e filaccie depositate a questo Municipio” 1866 Giugno 25 Un lenzuolo usato di lino e canepa di Demicheli Sig. Giovanni fu GioBatta…” 62 PROPOSTA PER L’ISTITUZIONE IN CITTÀ DI UNA CASSA DI RISPARMIO (14 GIUGNO 1868) Ivrea 14 giugno 1868 Ill.mo Sig. Sindaco, Prego caldamente S. S. Ill. ma a volere col primo corso di posta significarmi lo stato della pratica che riguarda l’instituzione da me proposta di una Cassa di risparmio. Nel caso che vi sia improbabilità di riuscita, favorisca respingermi il progetto di statuto che ebbi l’onore di presentarle e che voglio credere non sia ancora stato copiato… Devoto Servo Francesco Pugliaro 63 Verbale della seduta straordinaria del Consiglio Comunale del 4 luglio 1868 Cessione al Comune del Convento dei Cappuccini e accettazione delle relative condizioni Sindaco: Cav. Paolo Luigi Vernetti 64 COPIA DELL’ACQUISTO DEL PALAZZO CIVICO dal Signor marchese Paolo Gerolamo Pallavicini il 5 settembre 1798 a rogito del notaio Sinibaldo Pesce “Essendo vero che questa Città di Nove CapoGiurisdizione del Lemo mancasse di locale per le autorità costituite del Potere Amministrativo, e Giudiziario, e che d’altronde le carceri esistentivi ad uso di questa Giurisdizione fossero per le pessime loro qualità inservibili, e contrarie affatto al disposto nella Costituzione, ne succettibili di convenevole riattamento; quindi si ritrovasse questa Municipalità nell’assoluta urgenza di provvedere permanentemente un Locale per dette autorità costituite, e capace nel tempo stesso della costruzione delle necessarie carceri…” 65 Avviso di asta pubblica per l’appalto della costruzione del Teatro Carlo Alberto da parte dellla Società degli azionisti, a cui si deve l’iniziativa di costruire un teatro in città. L’avviso risale al 29 luglio 1937 anno medesimo dell’inizio dei lavori. 66 REGOLAMENTO INTERNO DEL TEATRO CARLO ALBERTO, 1839 All’interno si stabiliscono le regole sia dei diritti della Direzione sia dei doveri dell’Amministrazione. VII “Che la Direzione possa stipulare i necessari convegni cogli Impresari e Capi di Compagnia nelle varie stagioni dell’anno, con quellle clausole e condizioni, che avviserà convenienti” Capitolo I art. 3. “La Direzione è composta del Sindaco pro tempore della Città, Presidente, e di quattro soggetti presi dietro votazione indistintamente fra i Soci, da rinnovarsi però in ogni triennio, ed in quel modo che più si avviserà conveniente” Versione ufficiale del progetto del Teatro Carlo Alberto affidato all’Architetto Giuseppe Becchi, datata 2 maggio 1836. Il progetto verrà approvato nel 1837, anno dell’inizio dei lavori, che termineranno con l’inaugurazione del Teatro il 2 ottobre 1839 La pianta raffigura il piano Nobile del fabbricato 67 SPARTITO MANOSCRITTO BALLO EXCELSIOR Ballo in sei parti e undici quadri Coreografia di Luigi Manzotti Musica di Romualdo Marenco Rappresentato per la prima volta al Teatro alla Scala nel 1881 68 Romualdo Marenco SPARTITO MANOSCRITTO “BACCO E GAMBRINUS” Azione coreografica in sei quadri di G. Pratesi Musica di Romualdo Marenco Rappresentato per la prima volta al Teatro alla Scala nel 1904 Annotazioni sulla prima pagina di guardia: Teatro alla Scala Stagione 1903-04 Firma A. Fumagalli R.Teatro S. Carlo Napoli Stagione 1909-10 Firma non leggibile DONAZIONE DEI CIMELI DI ROMUALDO MARENCO fatta alla Biblioteca Civica di Novi Ligure da Fernando Pratesi di Genova nel 1967. 69 SPARTITO MANOSCRITTO DI ROMUALDO MARENCO “La fiera” Partitura per 2 violini, viola, ottavino, flauto, oboe,clarini, 2 corni, trombe, tromboni, fagotti, timpani. Violoncelli, grancassa Leg in pelle etichetta al piatto Acquistato presso la libreria musicale “Gallini” di Milano dal Comune di Novi Ligure il 12 maggio 2009 70 Romualdo Marenco MANOSCRITTO AUTOGRAFO DI ROMUALDO MARENCO NON DATATO Titolo: Epigramma “Proposto un dì per guida a una baracca Un tal che a rimestare è nato apposta, Fece costui ai soci una proposta Per guadagnar quattrini con un acca […] Ma il patto non durò mezza stagione, Chè il furbacchione vi soffiò su del vento, Mostrandosi un astuto mascalzone” 71 MANOSCRITTO DI ROMUALDO MARENCO (1890) COMPOSTO DA 25 PAGINE Titolo: Per l’avvenire della musica in Italia “Conseguenze e danni derivanti dal monopolio delle opere in musica La mancanza di nuovi geni musicali in Italia si deve attribuire a più cause e interessi editoriali. Dai primi maestri sino al sorgere di Verdi, le opere venivano spesso composte per ordine delle Imprese del teatro e venivano da esse accettate quelle già composte da maestri di loro fiducia e benevisi al pubblico. Qualche volta l’Impresa scieglieva – se non anche regalava – il libretto al maestro del suo cuore – come il Nabucco a Verdi, e sborsando in contraccambio una somma tanto – fra le 600 e mille lire austriache a Milano – si riteneva proprietaria dello spartito…” MANOSCRITTO AUTOGRAFO DI ROMUALDO MARENCO NON DATATO Titolo: L’arte del sacrificio “Quanto ho aspettato!...Infin di mecenati Conti, marchesi,critici e gran dame: Commendatori e simile bestiame Protezione cercai per tutti i lati […] Ma, or guardo intorno: vedo a farmi il porto Per l’altro mondo l’Indigenza, e sento La fame che mi canta il Miserere!-” 72 Romualdo Marenco BRINDISI Commemorazione in occasione della visita di Marenco a Novi del 16 gennaio 1898. 73 Ritratto di Paolo Giacometti TEATRO SCELTO Esemplare in tre volumi (il II ed il III sono divisi in due tomi) di cui fa parte “La morte civile” Il dramma, inserito nel terzo volume, è diviso in cinque atti. Scritto in Gazzuolo nel 1861, fu rappresentato, per la prima volta, dalla drammatica Compagnia del signor Cesare Dondini nel teatro di Fermo, la sera del 6 settembre dell’anno medesimo. Vi si può leggere una nota dell’Autore rivolta “Ai signori artisti e direttori drammatici” “Pubblicando il presente dramma non posseduto ancora da molte Compagnie, l’autore ricorda che colla compera del fascicolo non si acquista menomamente il privilegio della rappresentazione. L’autore, ora più che mai si opporrà con fermo animo alle usurpazioni ed alla rapina, a norma della legge, la quale ha dichiarato essere i furti letterari non meno degli altri dannosi e vituperevoli, quindi soggetti alla condanna ed alla pena. Ma sarebbe tempo oramai che i comici principiassero a vergognarsi del furto” Personaggi: Corrado Il medico Arrigo Palmier Monsignor Abate Gioachino Ruvo Don Fernando Gaetano Rosalia Emma Agata Proprio quest’anno, nella XXIV edizione del Salone Internazionale del libro di Torino, La morte civile di Paolo Giacometti è stato inserito come primo libro di una raccolta dei 150 volumi più significativi dell’ultimo secolo e mezzo della storia d’Italia, proprio grazie al suo contenuto che, di certo, anticipò nei tempi il concetto di indissolubilità del matrimonio religioso. 74 Paolo Giacometti PAOLO DA NOVI Tragedia scritta nel 1847 Manoscritto “Atto Terzo Palazzo del Re in Genova. Nel mezzo una gran Loggia. Ingresso a sinistra – Altra porta a destra Scena prima Isabella e Fregoso Frego: Oh perché così mesta ancora, o mia figlia? Isab: Perché tutti potrebbero farmi una tale interrogazione fuori di voi, che potete misurare i miei patimenti… ma no che dissi? L’uomo ambizioso non può comprendere come queste gemme siano tanti bottoni di fuoco intorno al mio corpo…” QUATTRO LETTERE AUTOGRAFE ALLO ZIO DON SAGLIO (1854) “Brescia lì 4 novembre 1854 Mio dolcissimo zio Debbo io dunque ubbidirti? La domanda è fatta un po’ tardi, perché il soavissimo tu mi è già corso alla penna; è inutile io ho sempre scritto col cuore e col cuore ti scrivo…” 75 DISCORSO COMMEMORATIVO PEI PRODI ITALO-FRANCHI CADUTI NELLA GUERRA DI LOMBARDIA Discorso di Paolo Giacometti letto nella Chiesa Parrocchiale di S. Maria in Gazzuolo il 31 luglio 1859. Esemplare edito a Casalmaggiore presso la Tipografia dei Fratelli Bizzarri nel 1859. Seconda edizione. “Oh! Io vorrei che gli Italiani imitassero l’esempio degli Ateniesi , i quali sul campo, dove erasi combattuta la battaglia di Maratona, inalzarono il mausoleo dei prodi, ivi caduti; E che? Sono forse meno degne di memoria le battaglie di Magenta e di Solferino, dove trecentomila uomini, nascosti da una immensa nube di fumo, fra lampi e tuoni, si spingevano, si serravano, come due colossi agglomerati su mucchi di umani cadaveri…” SOFOCLE Dramma storico in cinque atti scritto a Gazzuolo nell’estate del 1865 e rappresentato per la prima volta a Napoli nel Teatro dei “Fiorentini” il 2 aprile 1866 Manoscritto “Atto Primo Sala terrena nella casa di Sofocle in Atene. Non vi si deve sorgere l’opulenza, ma una grande agiatezza. Alle pareti composte ad archi, sono sospese a borchie ed anelli larghe cartine che tengono luogo di finestra e di uscio. L’ingresso è nel fondo. Al bel mezzo della sala…” 76 Paolo Giacometti MICHELANGELO BUONARROTI Dramma storico in sei atti e tre parti, scritto per l’insigne artista e rappresentato per la prima volta al R. Politeama fiorentino la sera del 26 giugno 1873 e replicato nelle sere consecutive. Esemplare edito a Milano presso l’editore Carlo Barbini nel 1874, facente parte della collana “Galleria Teatrale” “Più che dettare un Dramma, nello stretto senso della parola, io volli – o tentai.- scolpire a larghi tratti la figura colossale del Buonarroti, presentandolo vivo – per quanto le deboli forze mel consentivano – siccome Proteo dell’arte, non solo, ma uomo altresì, poeta e cittadino. Appunto il signor di quattr’alme…” 77 ATTI DEL PROCESSO (Collezione Accademia Filarmonica Artistico Letteraria) Pietro Isola fu arrestato il 16 maggio 1833 con l’accusa di essersi valso della sua posizione di aiutante di campo del Generale Casazza di Valmonte, Governatore della Savoia, per comunicare ai congiurati riuniti in casa del Generale Guillet quanto avveniva nella sede del Governo e nel palazzo del Governatore. Fu processato nel luglio dello stesso anno dinanzi al Consiglio Divisionale di Guerra di Chambéry. “Estratto dal R.° Archivio di Stato in Torino Processi Politici – 1833 – Cart. VI – 8 - Pag. 80 18 Maj Deposizioni ultime del Sergente Paolo Pancaldi Pochi giorni prima del mio arresto, vedendo la mala piega che prendevano gli affari in seguito agli arresti fatti, mi recai dal generale Guillet e seco lui mi consigliai a qual partito io dovessi tenermi…” ATTI DEL PROCESSO (Collezione Accademia Filarmonica Artistico Letteraria) “Estratto dal R.° Archivio di Stato in Torino Processi Politici - Cartella VI - Maggio 1833 Dichiarazione del Luogo Tenente Pietro Isola 78 Pietro Isola ATTI DEL PROCESSO (Collezione Accademia Filarmonica Artistico Letteraria) “Estratto dal R.° Archivio di Stato in Torino Processi Politici – 1833 – Cart. VI – 8 - Pag. 80 18 Maj Deposizioni ultime del Sergente Paolo Pancaldi Pochi giorni prima del mio arresto, vedendo la mala piega che prendevano gli affari in seguito agli arresti fatti, mi recai dal generale Guillet e seco lui mi consigliai a qual partito io dovessi tenermi…” POEMI DI G. LORD BYRON Volgarizzati da Pietro Isola Vol. I Esemplare stampato in Novi nel 1834 presso la tipografia di Giacinto Moretti Estratto : Il Prigioniero di Chillon “Onesti modi e schietti L’altro germano avea, ma più possente Il braccio e saldo il cor; nato alle pugne Intera un’oste avria sfidato: e primo Nella mischia perir, stato gli fora Orrendo meno del condur penosa Vita in catene…” 79 IN MORTE DI M. FAUSTINO GAGLIUFFI Versi di Pietro Isola e di Antonio Buonfiglio Esemplare stampato in Novi Presso la Tipografia Moretti nel 1834 “Alla suprema Vetta della sua tacita carriera Volgea la luna, di pensier lugubri Candida amica; ed io, colla diletta Immago di Faustino ognor presente, Incurvo sulla lenta anca, pel sacro Asilo degli estinti ramingando...” Discorso del Socio Presidente Pietro Isola per l’inaugurazione dell’Accademia Filarmonica Artististico - Letteraria di Novi - 27 maggio 1852 Stampato in Novi presso la Tipografia di Luigi Camusso, 1852 80 Pietro Isola I CIMITERI ELEGIA Manoscritto (1858) “Non sola, in tanto sonno di mortali, Sei desta o Luna!.. io con te veglio. Bella Giovine tu, come in quel di supremo Di tersia luce, allor che in mezzo a’ campi…” ALLA PATRIA Per la erezione di un monumento a’ Novesi Morti nelle battaglie Dell’Indipendenza Italiana Esemplare stampato in Novi Presso la Tipografia Rossi e Compagnia nel 1861 “… E questi che di vita Il crudo tolse furiar de’ brandi, E quei più lagrimandi Cui di ree mude ferità inaudita Giorni troncò immaturi, Nobil sian di valor scuola a’ venturi!...” 81 IL PELLEGRINAGGIO DEL GIOVINE AROLDO Di Giorgio Lord Byron, con la traduzione di Pietro Isola Estratto Roma descritta da Giorgio Lord Byron nel Pellegrinaggio del Giovine Aroldo Versione dall’inglese Di Pietro Isola Esemplare stampato in Novi Ligure Presso la Tipografia di Luigi Raimondi nel 1870 “Roma! Città dell’alma! Oh patria mia! Chi sente orfano il core a te si volga Di morti regni solitaria madre E dentro il chiuso sen ricerchi, scruti Il parvo suo dolor…” 82 Pietro Isola AD ALFREDO AGOSTINO ISOLA ED ALLA DAMIGELLA ANGIOLA GIOVANNA FIGINI Idilio per le nozze del nipote amatissimo Esemplare non datato Stampato presso la Tipografia Raimodi di Novi “Di due cor teneri Uno a esser nati Veggo trascorrere Anni beati, Lung’opra assidua D’Imene e Amor…” (Nella tradizione greca, Imene camminava alla testa di ogni corteo nuziale, e proteggeva il rito del matrimonio) 83 MANOSCRITTO AUTOGRAFO (1852) “Sua offerta di somministrare al Municipio molti antichi documenti preziosi relativi alla storia patria a corredo dell’Archivio Civico, e propone a scrivano certo Pollastri figlio dell’ex maestro elementare” “Illustrissimi Sig. Sindaco e Consiglieri Se nell’assestamento degli scrivani di questo Municipio potete ordinare che alcuno non avendo a che fare, trascriva memoria per servire alla storia della Città e Provincia, vi certifico che io graziosamente somministrerei documenti molto preziosi…Quando aveste ad eleggere nuovi scrivani, certo Pollastro figlio dell’ex maestro elementare, sarebbe ben capace a ciò…” LOCANDINA Edita dalla Tipografia di Cristoforo Colombo in Novi del 12 aprile 1853 RACCOLTA DI DOCUMENTI MEMORIE ISCRIZIONI E LEGENDE PER SERVIRE ALLA STORIA DELLA CITTÀ E PROVINCIA DI NOVI COMPILATA ED AANNOTATA PER GIANFRANCESCO CAPURRO 84 Gianfrancesco Capurro MEMORIE E DOCUMENTI PER SERVIRE ALLA STORIA DELLA CITTÀ E PROVINCIA DI NOVI RACCOLTI ED ANNOTATI DAL SACERDOTE GIANFRANCESCO CAPURRO SERIE PRIMA Esemplare stampato in Novi Presso la Tipografia di Cristoforo Colombo nel 1855 “AGLI ONOREVOLI CONSIGLI Della Provincia e della Città di Novi Signori Parecchi cittadini si provarono a togliere lo sfregio che pesava sulla nostra città nella carenza assoluta di una storia che la riguardasse, né mai poterono riuscire nella benemerita impresa per mancanza di sufficiente corredo di documenti, che ne dovevano essere la base indispensabile. Amantissimo dell’illustrazione di mia patria, mi posi pazientemente da più anni a raccogliere ad ogni costo di siffatti materiali….” MEMORIE E DOCUMENTI PER SERVIRE ALLA STORIA DELLA CITTÀ E PROVINCIA DI NOVI RACCOLTI ED ANNOTATI DAL SACERDOTE GIANFRANCESCO CAPURRO SERIE SECONDA Esemplare stampato in Novi presso la Tipografia Provinciale di Cristoforo Colombo nel 1856 STATUTORUM CIVILIUM INSIGNIS OPPIDI NOVARUMDOMINII GENUENSIS LIBRI TRES CUM INDICE RUBRICARUM ET NONNULLIS DECRETIS ET IURIBUS AD UNIVERSITATEM EIUSDEM OPPIDI ET ILLIUS REGIMEN PERTINENTIBUS “Liber primus Proemium Haec sunt, quae in praesenti volumine descripta sunt, ea Capitula, Statuta et ordinamenta nuper a nobis Duce et Gubernatoribus Reipublicae Genuensis concessa, et seu, quae conceduntur Loco et Terrae seu Castro nostro Novarum…” 85 Cimeli e documenti DIPINTO “SQUADRONI GUIDE 1848” Collezione privata sig. Rampini Luciano militare Artisan a un Tromba m costruita verso la pistone, co metà dell’O dell’Ottocento per la fanteria. La campana non ha padiglione e termina a forma di cono. Collezione privata Centro Stu Studi In Novitate FOGLIO DI CO CONGEDO ASSOLUTO DI REPETTO A ANDREA CLASSE A CLAS 1808, RISALENTE AL 28 SETTEMBRE 1839 Il documento porta la firma del Colonnello Comandante della Brigata Savona XV Reggimento di Fanteria (del Regno Sardo) Sul retro: “Dettaglio della situazione delle masse di deconto” : si attesta che il soldato deve avere lire 32,72 meno il dare per la stampa del congedo lire 1,00 totale diaria lire 31,72 COLLEZIONE PRIVATA sig. RENZO PICCININI 86 provenienti da collezioni private COLLEZIONE PRIVATA sig. RENZO PICCININI FOGLIO DI VIA PER RECARSI DA NOCERA A NOVI PER CONGEDO ILLIMITATO RILASCIATO AL CAPORALE REPETTO ANTONIO MARIO CLASSE 1844, RISALENTE AL 29 DICEMBRE 1870 SOCIETÀ VETERANI E REDUCI DELLE PATRIE BATTAGLIE IL SIG. REPETTO ANTONIO È NOMINATO SOCIO EFFETTIVO DELLA SOCIETÀ AVENDO I REQUISITI RICHIESTI DALLO STATUTO, COME TALE È ISCRITTO AL N. 190 DI RUOLO, 1 GENNAIO 1913 FOGLIO DI CONGEDO ASSOLUTO DI REPETTO ANTONIO MARIO CLASSE 1844, RISALENTE AL 29 GENNAIO 1884 Il documento attesta la partecipazione alle Campagne per l’Unità d’Italia, 1866 Terza Guerra d’Indipendenza e 1870 occupazione di Roma COLLEZIONE PRIVATA sig. CARLO MASSA FOGLIO DI CONGEDO ASSOLUTO DI POGGIO AGOSTINO CLASSE 1840, RISALENTE AL 3 OTTOBRE 1864 CERTIFICATO DI IDONEITÀ PER LA CONDOTTA DELLE CALDAIE A VAPORE Documento di Archeologia industriale, testimonianza dell’economia del Novese 87 Cimeli e documenti Medaglia coniata nel 1860 ( Ø 50 mm), con i nomi dei comandanti nella Campagna Meridionale Medaglia coniata nel 1860 ( Ø 55 mm), con i nomi delle battaglie in Sud- America ed in Italia N.6 medaglie col busto di Garibaldi coniate dal 1862 al 1932, 50° della sua morte. Monete da 1 cent del 1861, £ 1 del 1863, £ 2 del 1882 (anno morte di Garibaldi) e £ 5 del 1870 (Presa di Roma) Lastra fotografica di Garibaldi firmata e dedicata Collezione privata sig. Francesco Melone 88 provenienti da collezioni private Reparti Esercito e Garibaldini Campagna 1860-61 (foglio cm 39 x 54) Lettera autografa di Garibaldi datata 19 luglio 1866 per una azione di guerra Collezione privata sig. Francesco Melone 89 Cimeli e documenti Dichiarazione di servizio di Garibaldino nella Campagna del 1866 Libretto Statuto della Federazione Garibaldina di Mutuo Soccorso fondata a Genova nel 1900 90 provenienti da collezioni private Spartito Inno di Garibaldi stampato nel 1894 Libro “Mio Padre” di Clelia Garibaldi, con dedica datata 1952 a Francesco Melone Collezione privata sig. Francesco Melone 91 Cimeli e documenti Attestato con Medaglia e nastro a ricordo Unità d’Italia - Collezione privata sig. Francesco Melone FOGLIO DI CONGEDO DI DOLCINO GIUSEPPE CLASSE 1844 Collezione privata sig. Dolcino Giuseppe 92 provenienti da collezioni private CAMICIA ROSSA APPARTENUTA AL GARIBALDINO GIUSEPPE VALENTI MEDAGLIA IN ARGENTO A RICORDO DELLA LIBERAZIONE DELLA SICILIA, 1860 MEDAGLIA IN ARGENTO A RICORDO DELLE BATTAGLIE DI MONTEBELLO, PALESTRO, TURBIGO, MAGENTA, MARIGNAN (MELEGNANO), SOLFERINO - II GUERRA DI INDIPENDENZA - 1859 MEDAGLIA IN ARGENTO A RICORDO DELLE GUERRE PER L’INDIPENDENZA E L’UNITA’ D’ITALIA MEDAGLIA IN ARGENTO CELEBRATIVA DELL’UNITA’ CON EFFIGE DI UMBERTO I . 1848-1870 Collezione privata fam. Villani Maria Alessandra e Roberta 93 Cimeli e documenti provenienti da collezioni private Medaglia con effige del Re Vittorio Emanuele II a ricordo della Guerra di Crimea 1855-1856 con foglio di congedo assoluto del serg. Cabella Francesco della leva dell’anno 1833 Collezione privata sig.ra Piacentino Mercede MONETA IN ARGENTO L. 5 DEL 1875 Collezione privata sig.ra Piacentino Mercede 94 FONTI BIBLIOGRAFICHE Abba Giuseppe Cesare Da Quarto al Volturno : Noterelle d’uno dei Mille / Giuseppe Cesare Abba ; a cura di Luigi Cattanei. - Firenze : La nuova Italia, 1969. - XIII, 181 p., 8] c. di tav. ; 18 cm. Allegri Roberto Novi Ligure : la sua storia / Roberto Allegri. - Alessandria : Lito-tipografia Viscardi, 1987. - 97 p., 8] c. di tav. : ill. ; 25 cm. ((In testa al front.: Società storica del Novese. Cavazza Serafino Novi Ligure città del Piemonte : saggi e ricerche storiche, religiose ... / Serafino Cavazza. - Tortona : Scuola Tipografica S. Giuseppe (Don Orione), 1982. - 295 p. : ill. ; 24 cm. ((In cop.: disegno di Alfredo Casalgrande. Ligure 2002-2006 / a cura di Elena Grillo. - Novi Ligure : Joker, 2007. - 211 p. : mus. ; 24 cm. ((Vol. realizzato con il patrocinio di città di Novi Ligure. Leardi Eraldo La provincia di Alessandria : ricerche di geografia umana / Eraldo Leardi. - Milano ; Varese : Istituto editoriale cisalpino, stampa 1968. - 139 p. ; 24 cm. Leardi Eraldo Leardi Il Novese / Eraldo Leardi. - Pontedecimo, Genova) : Stamperia editrice Brigati Glauco, 1996. - 302 p., 8) c. di tav. : ill. ; 26 cm. Leardi, Eraldo Novi Ligure : lo sviluppo topografico, demografico ed economico negli ultimi quattro secoli / Eraldo Leardi. Cavazza, Serafino Guida breve di Novi - Alessandria : Tip. Ferrari Occella & C., / Serafino Cavazza. - Tortona : Scuola 1962. - 233 p. : ill. ; 28 cm. tipografica S. Giuseppe. - v. ; 19 cm. Mascherini Egidio Novi ieri : dalla Cavazza, Serafino La bella filandiera collezione di Michelangelo Mori ; testo : giornale novese del 1859 / Serafino di Egidio Mascherini. - (S.l.) : distribuito Cavazza. - Tortona : Scuola tipografica da Italia Nostra, sezione Novi L.- Ovada, (1976?). - 85 p. : fot. b.n. ; 22x25 cm. S. Giuseppe, 1959. - 47 p. : ill. ; 19 cm. Cavazza, Serafino Novi antica e moderna : guida turistica illustrata / Serafino Cavazza. - Tortona : Scuola tipografica San Giuseppe, 1967. - 128 p. : ill. ; 21 cm. Cavazza, Serafino Quel 1860... : giornale novese di vita garibaldina / Serafino Cavazza ; con un disegno dello scultore Piero Lagostena. - Tortona : Scuola tipogr. S.Giuseppe, 1960. - 48 p., 2 c. di tav. : ill. ; 19 cm. Mascherini, Egidio Nuove cartoline novesi / Egidio Mascherini. - (S.l.) : (s.n.), stampa 1990 (Arquata Scrivia : Tipolitografia AGA). - 128 p. ; 21 cm. ((Sul front.: pro Centro Ricreativo parrocchia S. Cuore. Merlano Beppe Il Centro storico di Novi Ligure: contributi per la schedatura degli edifici / Beppe Merlano. - Novi Ligure : Amministrazione comunale, 1988. - 123 p. : ill. ; 28 cm. Merlano, Beppe L’oratorio della Trinità : un bene culturale da conservare / catalogo a cura di Beppe Merlano ; foto di Alfredo Casalgrandi. - Novi Ligure : Comune, 1982. - 1 v. : in gran parte ill. ; 20 cm. ((Sul front.: Teatro Romualdo Guida delle città di Novi Ligure, Ovada, Marenco, 21 novembre-5 dicembre 1982. Gavi e del Comune di Serravalle Scrivia contenente cenni storici e Mori, Michelangelo Istantanee di storia topografici delle singole città ... - Novi novese / Michelangelo Mori. - (Novi Ligure : A. Reali e figlio, 1889. - 81 p. ; Ligure) : edizioni di Novinostra, 1993. - 1 v. : in gran parte fot. b.n. ; 20 cm. ((In testa 16 cm. al front.: Società Storica del Novese. Grillo, Elena Romualdo Marenco: prospettive di ricerca : scelta di saggi dai Mori, Michelangelo Novi raccontata per Convegni del Festival Marenco di Novi immagini / Michelangelo Mori. - (Novi Cavazza, Serafino Romualdo Marenco e la vita novese dell’800 / Serafino Cavazza. - Novi Ligure : edizioni Il Popolo di Novi, stampa 1957. - 263 p., (9) c. di tav. ; 19 cm. 95 Ligure) : edizioni di Novinostra, 1991. - - 127 p. : ill. ; 25 cm. 1 v. : in gran parte fot. b.n. ; 22x28 cm. ((In testa al front.: Società Storica del Teatro discusso: numero unico Novese. dei Quaderni novesi. - Alessandria : Tipografia Commerciale, 1968. - 48 p.: Mori, Michelangelo Trentatre piccole ill. ; 25 cm. storie novesi / Michelangelo Mori. - Novi Ligure : Edizioni di Novinostra, 1998. - Trucco, Angelo Francesco. Antiche 267 p. : ill. ; 24 cm. ((In testa al front.: famiglie novesi / di A.F. Trucco. - Novi Società Storica del Novese. Ligure : A. Sartorelli. - v. ; 24 cm. Paolo Giacometti : celebrazione per il 150. anniversario della nascita: Gazzuolo 15 settembre 1966, Novi Ligure 24 settembre 1966. - Alessandria : Arte grafica, stampa 1966. - 82 p. : ill. ; 24 cm. ((In testa al front.: Comune di Novi Ligure (Al.), Comune di Gazzuolo (Mn.), Ente provinciale per il turismo di Alessandria, Ente provinciale per il turismo di Mantova. - Pubblicazione curata da: W. Bisio, A. Modena, S. Pinardi. - Ed. di 3000 esempl. num Partecipazione ed inglobamento dei cittadini nel nostro Risorgimento: convegno di studio promosso dal Comitato dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano : 4 maggio 1984, Salone della Camera di commercio di Alessandria. - Alessandria : WR ; Alessandria : a cura della Provincia e del Comune, 1984?]. - 46 p. : 1 ritr. ; 24 cm. ((In testa al front.: Istituto per la storia del Risorgimento italiano; Amministrazione comunale di Alessandria. Trucco, Angelo Francesco Un cospiratore del 1833 : Pietro Isola / Francesco Trucco. - Torino : G. Chiantore, 1928. - 31 p. ; 25 cm. Varallo, Franca Teatri storici : luoghi dello spettacolo in Piemonte dalla corte settecentesca al decoro della citta moderna / a cura di Franca Varallo ; fotografie di Patrizia Mussa. - Torino : Paravia Scriptorium, 1998]. - XIX, 223 p. : ill. ; 33 cm. ((Segue: Appendice. Zanolla, Virgilio, Bicci, Antonella, Mori, Michelangelo La fiera di Novi nei secoli / (testi di) Virgilio Zanolla, Antonella Bicci, Michelangelo Mori. - Novi Ligure : Comune, (1981?). - 1 v. : ill. ; 28 cm. ((In cop.: Assessorato al Commercio, Assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura. Pipino, Giuseppe L’uso del carbone di legna ed i tentativi di tutela dei boschi nell’Appennino ligure-piemontese / Giuseppe Pipino. - Alessandria : tip. Viscardi, 1978. - (10) p. ; 25 cm. ((Estr. da: Novinostra n. 2 del 30 giugno 1978. Pipino, Giuseppe Notizie e documenti sulla vita e l’opera di Gianfrancesco Capurro (Novi, 1810-1882) / Giuseppe Pipino . 5 marzo 1983-13 marzo 1983, Teatro Romualdo Marenco, Novi Ligure : mostra storico-documentaria. - Novi Ligure : Assessorato alla cultura ; Società Storica del Novese, 1983?]. - 38 p. : ill. ; 25 cm. ((In appendice: documenti. Repetto, Ettore Vecchia Novi / Ettore Repetto. - Ed. completa riveduta e corretta delle Storie di Porta Genova. Alessandria : Tip. Ferrari-Occella, 1970. 96 In copertina Personaggi, a partire da sinistra: Gianfrancesco Capurro Romualdo Marenco Gerolamo Boccardo Paolo Giacometti Pietro Isola Luoghi, a partire da sinistra: - Ingresso del Palazzo Comunale e del ristorante della S.O.M.S. “La Patriottica”, via Municipio - Statua del Re Vittorio Emanuele II, nella ex piazza della Stazione - La Filanda Paieu, in seguito fabbrica di lampadine NITENS, in Corso Piave - Gruppo di cavallanti incaricati del trasporto di una locomotiva a vapore - I portici vecchi di Corso Marenco Fotografie tratte da “NOVI raccontata per immagini” di Michelangelo Mori, ed. NOVINOSTRA 1991. Editore Città di Novi Ligure Stampa Danibel srl Tutti i diritti sono di proprietà della Città di Novi Ligure 15,00 € Novi Ligure, novembre 2011 99