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JAMES ELLROY
I MIEI LUOGHI OSCURI
Traduzione di Sergio Claudio Perroni
CLASSICI
CONTEMPORANEI
Titolo originale
MY DARK PLACES
An L.A. Crime Memoir
ISBN 978-88-452-8189-1
© 1996 by James Ellroy
© 1997/2016 Bompiani/RCS Libri S.p.A., Milano
I edizione Tascabili Bompiani 1999
I edizione Classici Contemporanei Bompiani marzo 2016
Ti sei fatta fregare da uno scadente sabato notte. Inerme, hai
fatto una fine stupida e brutale.
La via di scampo che avevi imboccato ti offrì solo un breve rinvio. Mi avevi portato con te come portafortuna. Fallii come talismano – dunque oggi testimonio per te.
La tua morte caratterizza la mia vita. Voglio trovare l’amore di
cui fummo privi ed esercitarlo in tuo nome.
Voglio divulgare i tuoi segreti. Voglio azzerare la distanza tra me
e te.
Voglio darti vita.
La Rossa
1.
La trovarono dei ragazzini.
Militavano nella Babe Ruth League e stavano andando al campo per fare quattro tiri. Dietro di loro camminavano tre allenatori, adulti.
Gli adulti notarono alcune perle sparse sull’asfalto. I ragazzini
videro una sagoma nella striscia di vegetazione poco oltre il cordolo. Un piccolo fremito telepatico serpeggiò nel gruppo.
Clyde Warner e Dick Ginnold richiamarono indietro i ragazzini – per impedir loro di vedere da vicino. Kendall Nungesser
adocchiò una cabina telefonica sull’altro lato della Tyler, accanto al chiosco dei gelati, e vi si diresse di corsa.
Chiamò l’ufficio dello sceriffo a Temple City e al sergente di
turno disse di avere scoperto un cadavere. Si trovava proprio lì
vicino, sulla strada accanto al campo da gioco della Arroyo High
School. Il sergente gli disse di restare lì e non toccare niente.
Partì la chiamata radio: 10:10 a.m., domenica 22 giugno ’58.
Cadavere all’incrocio tra King’s Row e Tyler Avenue, El Monte.
Una pattuglia dello sceriffo arrivò in meno di cinque minuti.
Un’unità del dipartimento di polizia di El Monte giunse qualche
secondo più tardi.
Il delegato Vic Cavallero si diresse verso gli allenatori e i ragazzini. L’agente Dave Wire andò a esaminare il cadavere.
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Donna bianca. Pelle chiarissima e capelli rossi. Età approssimativa quarant’anni. Riversa sulla schiena – in una striscia di
vegetazione a pochi centimetri dal cordolo di King’s Row.
Braccio destro piegato all’insù. Mano destra pochi centimetri
oltre la testa. Braccio sinistro piegato al gomito, poggiato sul
busto. Mano sinistra stretta a pugno. Gambe divaricate.
Abito scollato, senza maniche, blu scuro e blu chiaro. Soprabito blu scuro con fodera blu chiaro, adagiato sulla parte bassa
del corpo.
Le caviglie e i piedi sporgevano dal soprabito. Il piede destro
era scalzo. Una calza di nylon era raccolta intorno alla caviglia
sinistra.
L’abito era sgualcito. Le braccia erano ricoperte di morsi d’insetto. Il viso era pieno di ematomi, e la lingua sporgeva dalle
labbra. Il reggipetto era slacciato e rialzato sopra le mammelle.
Una calza di nylon e un laccio di cotone erano avvolti intorno
al collo; entrambi affondati nella pelle.
Dave Wire chiamò via radio il capoturno al distretto di polizia
di El Monte. Vic Cavallero chiamò l’ufficio dello sceriffo a Temple. Partì la procedura per rinvenimento di cadavere:
Avvisare il coroner della contea di Los Angeles. Avvisare la
sezione di polizia scientifica dell’ufficio dello sceriffo. Chiamare la sezione omicidi dell’ufficio dello sceriffo e far inviare una
squadra sul posto.
Cavallero rimase accanto al cadavere. Dave Wire si recò al
chiosco e si fece prestare un gomitolo di spago. Cavallero gli
diede una mano a perimetrare la scena del delitto.
Discussero circa la posizione del corpo. Sembrava accidentale
e accurata.
Si erano radunati alcuni passanti. Cavallero li sospinse sul marciapiede di Tyler Avenue. Wire notò sull’asfalto alcune perle, e
le cerchiò col gesso, ciascuna e tutte.
Due autopattuglie vennero a fermarsi a pochi centimetri dal
cordone perimetrale. Agenti in uniforme e in borghese smontarono dalle macchine e passarono sotto il cordone.
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Dal dipartimento di polizia di El Monte: ispettore capo Orval Davis, capitano Jim Bruton, sergente Virg Ervin. Dall’ufficio dello sceriffo a Temple: capitano Dick Brooks, tenente Don
Mead, sergente Don Clapp. Alcuni delegati di Temple si dedicarono a ricacciare indietro i curiosi – civili ma anche piedipiatti,
chi in servizio chi fuori servizio.
Dave Wire misurò l’esatta ubicazione del cadavere: diciannove metri e venti centimetri a ovest del primo cancello del campo
da gioco della scuola/sessanta centimetri a sud del bordo del
marciapiede di King’s Row. Arrivò il fotografo, ed eseguì scatti
prospettici sia sullo sfondo di King’s Row sia su quello del campo da gioco della Arroyo High School.
Era mezzogiorno – trentadue gradi centigradi.
Il fotografo scattò foto del cadavere dall’alto e dai lati. Vic
Cavallero gli garantì che i tizi che avevano trovato il corpo
non l’avevano toccato. Sopraggiunsero i sergenti Ward Hallinen e Jack Lawton e si presentarono subito dall’ispettore capo
Davis.
Davis affidò loro il caso – come da disposizioni che demandano alla sezione omicidi dello sceriffo della contea di Los Angeles
gli omicidi occorsi a El Monte.
Hallinen si avvicinò al cadavere. Lawton estrasse un taccuino
e vi tracciò un diagramma della zona.
Tyler Avenue scorre in direzione nord-sud. King’s Row la interseca all’altezza del confine meridionale del terreno della scuola.
King’s Row prosegue a est per circa centosessanta metri, e termina incrociando Cedar Avenue – confine orientale della proprietà
della scuola; in sostanza poco più di un sentiero asfaltato.
Un cancello chiudeva lo sbocco su Cedar Avenue. Un cancello
interno bloccava l’accesso agli edifici minori prospicienti i blocchi principali della Arroyo High School. L’unico modo per entrare in King’s Row era imboccarla da Tyler Avenue.
King’s Row era larga quattro metri e mezzo; un campo da gioco ne costeggiava il bordo settentrionale; una recinzione in rete
metallica coperta d’erbacce e una striscia di vegetazione larga
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