Jonas Hiller subito protagonista con Anaheim

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Jonas Hiller subito protagonista con Anaheim
IL CAFFÈ 9 ottobre 2011
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Jonas Hiller subito protagonista con Anaheim
La Nhl
Vittoria ai rigori per i Ducks contro i Rangers in pista a Stoccolma
P
artita di grandissima intensità quella di ieri, sabato, sul ghiaccio di Stoccolma, dove Anaheim e New
York Rangers hanno dato vita
alla seconda giornata di grande
hockey nordamericano in trasferta in Europa. Anche perché
Jonas Hiller ha dimostrato di essere tornato quello di un tempo,
sfiorando lo shutout in una partita finita su un calcistico 1-1 e
decisa ai rigori proprio a favore
dei Ducks, con il portiere svizzero a non subire nemmeno una
rete. Grande serata però anche
per Henrik Lundqvist, portiere
dei Rangers, cha ha tenuto a
galla la sua squadra in una partita spesso dominata dai californiani, che hanno schierato pure
Sbisa.
Hiller ha respinto 14 dei 15 tiri
verso la sua porta, capitolando
solo nel finale di terzo tempo a
Brad Richards, mentre a portare
avanti i Ducks era stato nel
primo tempo Andrew Cogliano.
Nelle prime partite della “Nhl
Premiere” su suolo europeo,
Hiller e Sbisa con Anaheim avevano perso nettamente ad Helsinki per 4-1 contro Buffalo (due
gol e un assist per l’austriaco Vanek). Il portiere ha ritrovato le
migliori sensazioni dopo una
stagione difficile per i problemi
di salute, ma non ha potuto evi-
Angeles Kings, 3-2 contro i New
York Rangers, grazie alla rete decisiva firmata da Jack Johnson
nel supplementare.
Per quanto riguarda le partite
disputate su suolo americano
tra venerdì e ieri, sabato, si segnala subito un convincente
successo di Detroit, che supera
5-3 Ottawa con il “solito” Nicklas Lidström subito in luce. Il
41enne leggendario difensore
svedese ha realizzato la sua
prima rete stagionale, la numero 255 della sua straordinaria
carriera in Nhl.
Nessun problema all’esordio
neppure per Tampa Bay, che sulla spinta di Martin St. Louis
(un gol e un assist) - ha regolato
la “pendenza” Carolina con un
secco e perentorio 5-1. Successo
anche per Nashville, che supera
per 3-2 Columbus, mentre Dallas ha la meglio su Chicago con
un sudato 2-1.
È partita con alcune gare sul ghiaccio europeo
la nuova stagione della National Hockey
League con gli elvetici subito sugli scudi
tare la sconfitta, respingendo 21
dei 25 tiri scoccati verso la gabbia dei Ducks. Sbisa è invece
stato impiegato regolarmente,
giocando una ventina di minuti
in totale. A Stoccolma, invece,
vittoria all’overtime per i Los
HILLER
E SBISA
Una vittoria ai
rigori e una
sconfitta per i
due Ducks
Nella notte su quest’oggi, domenica, debutto anche per gli Islanders di capitan Mark Streit,
contro Florida. Non sarà della
sfida Nino Niederreiter, costretto ad uno stop che durerà
ancora “due o tre settimane”,
come confermato dal giocatore
alla Südostschweiz. Secondo
impegno anche per Boston, con
i detentori della Stanley Cup ad
affrontare proprio Tampa Bay
per ritrovare il successo dopo
aver steccato il debutto contro
Philadelphia. Da notare, ancora
per i colori rossocrociati, il debutto di Diaz con la maglia dei
Canadiens di Montréal.
Per chiudere, un rapido sguardo
in Ahl, dove David Aebischer è
stato grande protagonista del
successo per 4-1 dei suoi St. John’s Ice Dogs contro Providence
respingendo 21 dei 22 tiri contro
la sua porta.
m.s.
Larry Huras
“Non c’è mai una garanzia di successo”
Il coach del Berna parla delle difficoltà a riconfermarsi e del derby ticinese
DANIELA BLEEKE SOLLBERGER
L
arry Huras è uno degli allenatori più carismatici dell’hockey svizzero, ma
non solo quello.
Dove è passato, il
canadese ha lasciato il segno,
conquistando una finale con
l’Ambrì e tre titoli con Zurigo
(2001), Lugano (2003) e infine
con il Berna (2010), sempre il
primo anno in cui era alla transenna delle rispettive squadre.
Proprio con gli orsi il 56enne
vuole ora raggiungere l’obiettivo che in Svizzera ancora gli
manca: vincere due volte con la
stessa squadra. Un’mpresa però
tutt’altro che facile, come spiega
tuttora in ottimo italiano: “È un
campionato molto equilibrato,
Davos, Kloten e Zugo rimangono le favorite per il successo
finale, ma anche noi ce la vogliamo giocare. Non prevedo che una delle compagini
dominerà,
ogni partita sarà
difficile per tutte.
Inoltre vedo il
Friborgo tra le
prime
cinque. Sono invece
sorpreso della
partenza
negativa
del Ginevra, anche
se sono stati
proprio sfortunati per le diverse
assenze forzate”.
Perché è così difficile confermare un titolo?
“L’obiettivo c’è sempre, ma
dopo aver vinto s’insinua un
senso di soddisfazione, manca
la fame e non si ha la stessa attitudine, mentre per le altre squadre è diverso. Quest’anno si è visto il Davos che ha faticato
molto all’inizio e ha avuto diversi problemi, a cui Del Curto
ha però trovato delle soluzioni.
Spesso sono i dettagli a decidere: per esempio a noi contro il
Kloten la scorsa stagione in semifinale mancavano solo uno o
due gol e poi chissà come sarebbe andata nell’atto conclusivo. Anche se si ha una bella
rosa e si fa un buon lavoro non
c’è comunque mai una garanzia
di successo. Vincere è difficile,
ma ripetersi lo è ancora di più”.
È soddisfatto dell’inizio di
campionato della sua squadra?
“Sì, sono piuttosto contento. Abbiamo più punti rispetto all’anno scorso, ma bisogna stare
attenti perché basta davvero
poco per ritrovarsi in ritardo in
classifica”.
Dove dovete migliorare ancora?
“Ci sono degli aspetti su cui
dobbiamo lavorare, soprattutto
in difesa. In alcune partite abbiamo commesso errori che
di solito non facciamo e fatichiamo sempre contro
quelle che considero le
favorite del torneo. Ad
esempio a Zugo abbiamo lasciato andare
la partita e mi sono
molto arrabbiato. Bisogna dire che,
soprattutto
nel reparto
a r re t rat o,
abbiamo
anche dovuto fare i
Chi è
Larry Huras è nato l’8 luglio 1955
a Listowel, in Ontario, Canada. Dal
1972 all’80 ha giocato in
Nordamerica, collezionando 110
presenze in AHL e 2 in NHL con i
New York Rangers. In seguito ha
militato nel Grenoble, nel Gap e
infine nel Rouen, dove ha iniziato
la sua carriera di allenatore e ha
vinto 3 campionati consecutivi.
All’Ambrì dal 1996 al 2000, nel
‘99 ha portato i biancoblù in finale
contro il Lugano, squadra che ha
poi allenato dal ‘02 al ‘06
festeggiando il titolo nel ‘03 e
bissando il successo di due anni
prima con lo Zurigo. In seguito a
una nuova parentesi nell’Ambrì e
a due stagioni in Norvegia e
Austria, nel 2009 è approdato a
Berna, vincendo con gli orsi al suo
primo anno alla transenna.
conti con diversi infortuni”.
Come mai secondo lei ci sono
così tanti giocatori che si
fanno male a inizio stagione?
“Questa è una bella domanda. A
mio avviso bisognerebbe fare
una preparazione più corta almeno di una settimana, iniziare
solo a metà agosto e magari posticipare l’inizio della stagione
agonistica a quando non fa più
così caldo. Nel precampionato
ci sono troppi test che stancano
i giocatori, quindi aumenta il rischio”.
Come valuta l’inizio delle ticinesi, che ha allenato entrambe?
“Stanno facendo bene. Il Lugano è più o meno al posto giusto in classifica. I bianconeri
hanno molto talento e il cambio
di portiere ha portato tanto alla
squadra, L’Ambrì deve lottare
per un posto nei playoff e credo
che Constantine e Scandella
stiano facendo un ottimo lavoro,
in particolare con i giovani che
danno tutto quando scendono
sul ghiaccio”.
Mercoledì si gioca il secondo
derby stagionale, che partita
prevede?
“Sono contento che questa volta
potrò seguirlo. In questo campionato è un derby tra due squadre che stanno mostrando belle
cose, mentre negli ultimi anni
spesso erano in difficoltà. Si
tratta sempre di una sfida interessante e combattuta, che appassiona tutti”.
IL PROBLEMA
DEGLI INFORTUNI
LA SFIDA
STRACANTONALE
La preparazione sul ghiaccio
è troppo lunga, bisognerebbe
lavorare meno e iniziare
dopo il campionato
Quest’anno è un derby
tra due squadre che mostrano
belle cose e sono contento
di poterlo vedere