SEI BELLISSIMA
Transcript
SEI BELLISSIMA
181 Anno 5 - n° 10 - € 1,00 Farmacia Cipriani ATTUALITA’ A KI S K ULTURA INFORMAZIONE 23 maggio 2009 SPORT & TURISMO Marino Giuseppe C.so Italia, 96 - ACIREALE IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI ph Fabio Consoli SEI BELLISSIMA 2 AKIS Sabato 23 maggio 2009 S.E. DOTT. GAETANO NICASTRO CAVALIERE DI GRAN CROCE Apprendiamo con vivo piacere dandone comunicazione ai nostri lettori che con decreto del Presidente della Repubblica del 27 dicembre 2008 è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al dott. Gaetano Nicastro, Presidente agg. on.le Corte Suprema di Cassazione. Al dott. Gaetano Nicastro, acese, oggi in pensione, che nell’anno 2007 è stato insignito del “Premio Aci e Galatea”, vanno gli auguri e le congratulazioni di tutta la Città di Acireale e di Akis in particolare. Per la storia acese: un altro concittadino che è stato insignito di questa onorificenza è Mons. Paolo Romeo, all’atto in cui ha lasciato la Nunziatura Apostolica. Prestigioso premio a Marcello Trovato Alla recente Mostra del Cinema dello Stretto, importante rassegna cinematografica organizzata dalla Cooperativa “Entr’Acte” presieduta da Anna Mazzaglia Miceli, tenutasi a Messina dal 21 al 25 aprile scorso, il cortometraggio “Camera car” dell’acese Marcello Trovato ha ricevuto il prestigioso riconoscimento della Targa d’argento nella categoria “Anteprime assolute: per la prima volta” per l’importanza delle attuali tematiche affrontate nel corto. Il film, prodotto dalla ACV Produzione Audiovisivi, affronta con linguaggio contemporaneo il fenomeno dell’immigrazione e delle ricadute di ordine sociale che essa porta con se’. In appena un quarto d’ora di filmato, lo spettatore trova parecchi spunti di riflessione su questo problema, che non è di ordine nazionale ma mondiale, e sugli effetti della globalizzazione. Colpiscono le scene quasi documentaristiche delle prostitute di colore che si vendono per pochi euro, così come quella in cui delle ragazze straniere con indosso un camice bianco offrono ad “automobilisti disillusi” dei momenti di relax. Nel film una signora (la brava Vitalba Andrea), a bordo di una lussuosa automobile condotta dall’autista (Guido Turrisi), ascolta la radio che diffonde notizie in ordine ai grandi temi di attualità. Dall’ascolto di questi temi iniziano alcuni suoi ragionamenti e qui, ancora una volta, stupisce l’originalità con cui Marcello Trovato riesce a trattare il tema della migrazione, allorquando viene asserito che per i paesi del Terzo mondo lasciar partire un migrante significa esportare povertà ed importare ricchezza grazie alle rimesse che questo invia al proprio paese d’origine. Trovato, quindi, non si ferma alla abusata chiave di lettura dello sfruttamento degli immigrati, che pure è evidenziata nel film, ma mette qualcosa di suo, mostrando così un forte senso critico, in controtendenza con la gran parte degli individui di questa società contemporanea, che subiscono quanto loro propinato senza sforzarsi di vedere anche minimamente oltre. Viene pure toccato il tema della globalizzazione (che fino a pochi anni fa era assurta a simbolo del progresso e del benessere per l’intero globo, senza contare il rischio quantomeno dell’omologazione) e dei pericoli che essa comporta per un paese come il nostro, che ha uno dei debiti pubblici più alti al mondo e che, se non riesce a saldarlo, o quantomeno limitarlo, potrebbe essere colonizzato dagli stranieri; anzi, come dice la Andrea, “globalizzato”. Chiara qui l’accezione negativa con la quale viene connotato il termine, in controtendenza a quanto asserito dai favorevoli tout court ad essa. In definitiva il film denuncia alcuni dei mali endemici di questa società ed ha un finale amaro, nel momento in cui la signora e l’autista comprendono che il loro destino, così come quello delle varie nazioni, è già segnato e disegnato dall’establishment globale. Gli attori del film sono, oltre ai citati Vitalba Andrea e Guido Turrisi, Salvo Fichera (speaker radiofonico) ed Agostino Zumbo. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Marcello Trovato, che ha curato anche la regia, Story editor è Claudia Fichera, mentre le musiche originali sono di Giuseppe Minolfi. Rodolfo Puglisi Intervista all’ing. Michele Grasso sui tentativi per la previsione dei terremoti Acireale è cambiata. Se non ce ne rendiamo conto chi ritorna se ne accorge. Se ne occupò in uno studio pubblicato nel 1988, ma al di fuori dell’ambito accademico Il problema della previsione dei terremoti è stato affrontato dai mass-media frequentemente dopo il sisma dell’Abruzzo e l’opinione pubblica si è interessata particolarmente all’argomento. Al momento – è stato più volte ribadito – queste previsioni sono impossibili. Pochi sanno che di questo problema si è occupato con uno scritto dal titolo “Tentativi per la previsione dei terremoti”, pubblicato nel n. 5/1988 di “Tecnica e Ricostruzione”, organo ufficiale dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania, l’ing. Michele Grasso, acese e originario di Santa Venerina, il quale, dopo la laurea in ingegneria nel Politecnico di Torino, avviò la sua attività professionale quasi in coincidenza con il terremoto del 19 marzo 1952 che colpì la frazione di Linera nel Comune di S.Venerina e le frazioni viciniori dei Comuni di Zafferana Etnea e Acireale e dovette fare i conti con la ricostruzione che richiese studi di progettazione che dovevano far fronte ad eventuali nuovi sismi, trattandosi di un territorio particolarmente vulnerabile. Maturò, quindi, al riguardo una notevole esperienza, accompagnata però dagli studi dei fenomeni fisici e delle teorie elaborate dagli scienziati, da lui esaminate con rigoroso metodo scientifico e in certi casi chiaramente contestate. 20 delle sue opere più importanti sono depositate nelle biblioteche dei Comune di Acireale e Santa Venerina, alle quali ne ha fatto dono nel 2005. Lo studio del 1988 sui tentativi di previsione dei terremoti non ha avuto, a nostro parere, grande visibilità perché elaborato al di fuori dei canali accademici. Non entrando nel merito di complicate elaborazioni matematiche, accompagnate da figure geometriche illustrative contenute nel testo, poniamo alcune domande: D. In che senso le varie interazioni gravitazionali agiscono sul globo terrestre? R. Tutte le forze e le variazioni delle forze originate dalle interazioni gravitazionali terra-sole, terra-luna, terra-pianeti, terra-galassia…, tra esse componibili, si fanno risentire genericamente nel loro insieme sull’intero globo terrestre, ma specificamente e diversamente in ogni istante sulle sue singole parti a causa del moto di rotazione della terra…Se il globo terrestre fosse perfettamente ed omogeneamente elastico, per cui le oscillazioni di tutte le sue parti potessero avvenire mediante cessione e ripresa d’energia potenziale cinetica, la terra entrerebbe in una sua pulsione caratteristica. Ma il globo terrestre è vario, presentandosi negli stati solido, liquido, gassoso, ciascuno con densità varia e pertanto le singole parti della terra nel seguire l’andamento delle interazioni dello spazio esterno sono sottoposte a reciproco scorrimento determinato dalla variabilità suddetta di densità e di elasticità della crosta terrestre… E’ logico che il continuo andirivieni d’urti tra corpi non perfettamente elastici determina quell’incrudimento, simile al piegare e allo stendere un fil di ferro, cioè quell’accumulo di energia nei corpi che, fatto ad essi raggiungere il limite di saturazione, li sottone a reazioni varie. D. Si può controllare in qualche modo la tensione a cui viene sottoposta la crosta terrestre? R. Poiché le trasmissioni delle onde acustiche interessano direttamente l’elasticità del materiale conduttore, è evidente che un efficiente controllo sulla variazione della tensione a cui può venire sottoposta la crosta terrestre potrebbe essere realizzato attraverso la registrazione continua della variazione di tono che subisce una sorgente sonora che la percorre. E’ bene precisare che la variazione di tono può dipendere da molti fattori, quali svuotamenti sotterranei, erosioni, piogge, siccità…, ma ciascun fattore presenterà una sua variazione caratteristica. Una sorgente naturale d’ultrasuoni in seno alla terra è data dal continuo spostamento dell’asse rototraslazionale della terra rispetto alla sua stessa crosta. Evidentemente tale spostamento determina uno spostamento di tensioni crostacee, le quali variano in ogni rotazione successiva al variare della saturazione elastica della zona crostacea interessata e possono essere rilevate con adeguate apparecchiature. Ad es., per poter rilevare la variazione e la convergenza delle caratteristiche e delle continuità di trasmissione energetica che avvengono nelle zone ove si determinano accumuli di energia, potrebbe essere valido un apparecchio le cui parti presentino masse ciascuna reagente in modo quanto più possibile differente ad una stessa accelerazione; precisamente che una parte di esso abbia massa che segua di più le caratteristiche legate alla variazione tensionale terrestre della zona e l’altra abbia massa che sia meno sensibile a tali caratteristiche e segua maggiormente le azioni provenienti dalla gravitazione spaziale. D. Nel suo saggio lei ha parlato di uno strumento che potrebbe rilevare le variazioni crostacee della Terra. Ci vuole spiegare di che si tratta? R. Uno strumento potrebbe essere costituito da un sistema di tre aste rigide (masse semplici), tra esse ortogonali, continuo col suolo e portante ciascuna asta una sfera ruotante (massa composta) con asse di rotazione ancorato elasticamente lungo l’asta stessa: dalla registrazione degli spostamenti relativi giroscopio-aste si potranno rilevare in ogni istante le variazioni spaziali delle tensioni crostacee locali. Forse piccoli apparecchi giroscopici ed acustici a portata di tutti potranno un giorno dare in tempo il giusto preavviso dell’approssimarsi di azioni sismiche, cioè avvertire in tempo il verificarsi dei terremoti. D. Cosa ha notato di rilevante nel territorio di Santa Venerina a seguito dei terremoti del 1952 e del 2002? R. Subito dopo il terremoto del 1952 ho personalmente notato una rotazione antioraria nelle masse fisiche investite. Ad es. la statua (formato normale) della Madonna, ubicata nella nicchia della navata sud della Chiesa di Linera, ruotò su se stessa di circa 70°, così pure il cippo del monumento ai caduti, sito nella piazza Marconi rototraslò scavalcando i pioli di una delle bocce bronzee del suo sostegno. Pure a rotazione antioraria, ma appena evidenziabile, fu sottoposta la facciata della Chiesa del Sacro Cuore, sita nella piazza Regina Elena di Santa Venerina, mentre ne fu totalmente squassato il sovrastante campanile; a seguito del più intenso terremoto del 29 ottobre 2002, tale rotazione si è maggiormente delineata evidenziandosi chiaramente; ma il nuovo campanile unitamente alle tre statue aggiunte, costruito dopo il 1952 dietro mio progetto, non ha riportato alcun danno. Evidentemente il moto di rotazione delle singole masse, relativo al suolo che le supporta, è dovuto alla composizione dei moti sismici, ondulatorio e sussultorio, di assestamento terrestre locale, e del moto rototraslatorio generale dell’intero pianeta Terra intorno al sole. Ci fermiamo qui per ragioni di spazio anche se l’ing. Grasso, che ha la veneranda età di 85 anni ma una lucidità mentale e un grande fervore per la ricerca scientifica, avrebbe voluto parlarci ancora del campo magnetico terrestre e dell’oscillazione della posizione del nostro nord magnetico. Giovanni Vecchio Qualche settimana fa si è recata presso l’ I.R.M.A. una signora di Pantelleria per effettuare una visita specialistica allergologica presso il poliambulatorio dell’Istituto Durante il colloquio anamnestico, propedeutico alla visita specialistica, il discorso è caduto sulla città di Acireale e sulla sua accoglienza. La signora pantesca infatti, per presentarsi in mattinata presso il poliambulatorio dell’Istituto, aveva pernottato in un albergo dell’acese ed aveva rivisitato la città dopo circa dieci anni. Rispetto al primo soggiorno ha notato un deciso cambiamento in positivo della città per come la ricordava ed ha scattato diverse fotografie, affascinanti (soprattutto quelle notturne). Per la verità il colloquio anamnestico si è protratto abbastanza rispetto al previsto tanto da suscitare le proteste del paziente che seguiva la scaletta delle visite. Sono ritornato quindi immediatamente all’ambito clinico-diagnostico ponendo fine all’amena discussione. Tuttavia a fine giornata ho riflettuto su quanto aveva riferito la paziente ed in particolare mi ha colpito una sua affermazione…”in Sicilia abbiamo bellezze che il mondo ci invidia solo che non le sappiamo apprezzare e valorizzare…”. Non le sappiamo apprezzare? Forse non le sappiamo valorizzare. Personalmente, in verità, ho molto gradito il rifacimento del basolato lavico e la sistemazione della Piazza Garibaldi come la meravigliosa fantasmagoria di luci che sottendono la facciata della chiesa dei Santi Pietro e Paolo creando una suggestiva atmosfera che vagamente ricorda scenari d’altri tempi. Aveva ragione la signora pantesca ad immortalarla ed essere orgogliosa di mostrare sulla sua fotocamera digitale le belle foto che aveva scattato. Tuttavia non sembra, a mio parere, che gli acesi abbiano prestato la giusta attenzione al cambiamento della città… nei bar si parla di politica e di calcio o peggio di gossip (soprattutto di gossip politico con il Presidente e la sua consorte che ne alimentano il filone) ma non dell’epocale cambiamento della città. In effetti la mia paziente ha messo il dito nella piaga che poi non riguarda solo gli acesi: l’esterofilia! Vale sempre il detto: l’erba del vicino è sempre più verde. Più lontano si va più belle cose si vedono e meglio ci si trova… ma chi l’ha mai detto? Provate a trascorrere le ferie visitando i luoghi più reconditi della nostra terra siciliana; vi renderete conto che ne varrà veramente la pena. Sapete dove si trova la cascata del Cataolo, la più alta della Sicilia? I fossili di Palazzo Adriano tra i più antichi d’Italia… l’elenco sarebbe veramente lungo. Dal punto di vista diagnostico (ed essendo medico lo posso ben dire), ho visto cose assurde: persone che si recano in altre regioni per effettuare le prove in vivo sui farmaci con ricovero quando invece in Sicilia li potrebbero eseguire comodamente con un semplice prelievo di sangue ed in modo certamente più economico per il servizio sanitario nazionale e più sicuro per la loro salute. Ma si sa noi acesi non amiamo valorizzare le risorse che abbiamo e cerchiamo lontano quello che invece potremmo agevolmente trovare vicino… non credo si tratti di qualche bizzarra anomalia genetica tramandataci dal pastorello Aci, perché suppongo che anch’egli amasse questo meraviglioso sito. La signora, turista suo malgrado in quanto affetta da anni da una fastidiosa allergia che nessun allergologo aveva potuto risolvere, ha sottolineato molte prerogative positive della città che meriterebbero ben altra attenzione, primariamente dagli acesi che respirano l’aria della costiera jonica alla quale forse fin troppo si sono assuefatti e poco apprezzano le meraviglie paesaggistiche del luogo nel quale vivono. COM di Corso Italia, palazzetto dello sport, chiusura al traffico veicolare del centro storico, sovrappasso delle Chiazzette, restauro della Chiesa di S. Sebastiano, rifacimento della pavimentazione della piazza Duomo. L’elenco potrebbe continuare ancora ma siamo in periodo pre-elettorale e quindi è meglio fermarsi qui. Certamente ancora c’è tanto da fare, le Terme, la Timpa, due importanti “T” da valorizzare opportunamente per la città che comincia a “scaldare” i motori preparandosi al decollo per raggiungere quei livelli di turismo che ci aspettiamo da tanto tempo. Tuttavia è bene precisare che le opere pubbliche e le emergenze naturali da sole non bastano a richiamare turismo. Occorre una seria politica di programmazione e di coordinamento, perché i servizi non s’inventano dall’oggi al domani e con l’improvvisazione non si fa nulla di concreto. Ritengo quindi che bisogna mettersi all’opera per valorizzare quello che di buono è stato realizzato. La prossima amministrazione, qualunque ne sia la sua coloritura politica, avrà quindi una grande responsabilità nei confronti degli acesi quella di non disperdere quanto di positivo è stato concretizzato dalla precedente compagine politica. Acireale è cambiata anche in Sanità. L’I.R.M.A., richiamando assistiti anche da ogni parte della Sicilia e anche da fuori regione, sta facendo la sua parte (modesta ma qualificata) e ciò grazie anche agli investimenti erogati dai patti territoriali delle Aci; e per la verità devo dire che crescono sempre più gli acesi che preferiscono restare ad Acireale per avere correttamente diagnosticata e curata un’allergia senza bisogno di prendere l’aereo. L’aereo invece lo prenderà tra alcune settimane il ricercatore dell’I.R.M.A. Massimo Caruso che parlerà delle ricerche dell’I.R.M.A. a Varsavia all’EUROBAT, dove l’Istituto acese rappresenterà l’Italia. Giovanni Tringali, direttore di ricerca dell’I.R.M.A. Ha chiuso il salone dell’orientamento alla formazione, all’istruzione e al lavoro, riscuotendo un importante successo. 20.000 presenze nei tre giorni di manifestazione. “Oggi Job orienta 2009 chiude, ma il lavoro della Provincia di Catania e dell’assessorato che rappresento, riparte fin da subito guardando ai nostri giovani. Afferma l’assessore alle Politiche del Lavoro e della Formazione, dott. Francesco Ciancitto.- Infatti in collaborazione con il C.O.F. (centro orientamento e formazione) oggi abbiamo consegnato a tutte le aziende che operano nel territorio, presenti al salone, la Carta servizi Job 2009”. Questa è stata presentata in conferenza stampa, alla presenza del dott. Francesco Ciancitto, assessore alle Politiche del Lavoro e della Formazione, dott. Antonio Ligresti, Dirigente del servizio delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale, l’Avv. Cristina Cascone, coordinatrice dei contatti con le aziende locali, nazionali ed internazionali, il dott. Carmelo Pappalardo, direttore del COF, il prof. Vincenzo Perciavalle, presidente del Centro Orientamento e Formazione e la dott.ssa Rachele Ferrauto, operatrice di placement del C.O.F. ”Dobbiamo essere in grado di selezionare per una azienda la figura professionale richiesta. - dichiara il prof. Vincenzo Perciavalle -. E’ anche qui che l’Università di Catania si scommette anche grazie alla Provincia che ha sostenuto questa iniziativa”. Questa carta infatti concede alle aziende gratuitamente per un anno i servizi che rilascia l’ufficio di Placement e Permanent Job del C.O.F. Tale ufficio individua le opportunità di inserimento professionale per i giovani dell’Ateneo attraverso contatti diretti con le aziende locali, nazionali e multinazionali. Riceve e per il lavoro nella gestione della crisi”. L’On. Raffaele Stancanelli - Sindaco di Catania - è intervenuto parlando dei periodi di difficoltà del precariato in Sicilia. Ricordando il ruolo da Lui ricoperto di assessore al lavoro, il Sindaco dichiara: “Non avrei potuto affrontare la mia esperienza di Sindaco in un momento così difficile per Catania senza prima aver ricoperto il ruolo di assessore al lavoro. Quell’incarico è stato per me fondamentale in quanto mi ha aperto gli occhi, mi ha formato e mi mette, oggi, nella posizione di capire tutte le difficoltà del mondo del lavoro”. Secondo il punto di vista dell’Onorevole Stancanelli, la Pubblica Amministrazione dovrebbe creare la cornice adatta a far trovare a proprio agio chi è in cerca di lavoro, aiutandolo ad avere tutte le informazioni ed indicazioni adeguate. Dunque si dovrebbe tentare di ripristinare il concetto di merito e di responsabilità nella Pubblica Amministrazione, e cercare di ricordare ad essa le regole basilari al fine di adempiere ai suoi doveri. È intervenuto al dibattito l’On. Carmelo Incardona, assessore al lavoro e alla formazione professionale della Regione Siciliana, che ha iniziato il Suo discorso parlando della crisi e delle iniziative a sostegno del reddito. Secondo quanto detto dall’assessore Incardona, se i cittadini non hanno una buona impressione della Pubblica Amministrazione, non hanno fiducia. Bisognerebbe infatti migliorare i servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione, cercando di creare modelli di sviluppo per meglio indirizzare le risorse d’impiego. Centinaia i curricula lasciati presso gli stand delle aziende coinvolte, con picchi di circa 100 curricula al giorno presso le agenzie per il lavoro. L’età media è di circa 25 anni e le persone che si sono candidate alle varie posizioni aperte hanno dai 18 ai 40 anni. Tra presentazioni aziendali durante i seminari e centinaia di colloqui conoscitivi, i visitatori sono tornati a casa sicuramente con un nuovo sguardo nei confronti del nostro mercato del lavoro. Anche i più giovani che hanno affollato gli stand delle dodici università del nostro Ateneo, sembrano essere valuta gli annunci di ricerca di personale sulla base di predeterminati standard qualitativi e provvede alla loro divulgazione. Seleziona i profili idonei attraverso colloqui individuali, di gruppo, assessment center, roleplay e li presenta alle aziende affiancandole durante le fasi dell’iter selettivo e gestisce i rapporti con le aziende interessate a fruire dei servizi di Permanent Placement. Inoltre si è tenuta la tavola rotonda “Servizi già interessati al mondo del lavoro. Ci dicono infatti i ragazzi che, da volontari gestiscono gli stand della loro facoltà, la prima domanda che viene loro posta è “Quali sbocchi lavorativi offre questo corso di laurea?”. Altra informazione chiesta di sovente è la gestione delle selezioni e dei corsi a numero chiuso. C.P. JOB ORIENTA Una tre giorni di ORIENTAMENTO, ISTRUZIONE, FORMAZIONE e LAVORO AKIS Sabato 23 maggio 2009 “DANILO DOLCI. Attualità profetica” Tra i tanti libri sul poeta, sociologo, animatore sociale ed educatore Danilo Dolci che sono giunti in libreria nell’ultimo anno merita di essere segnalato il recentissimo “Danilo Dolci. Attualità profetica” (Mesogea, Messina 2009), che raccoglie il meglio della settimana di studi dedicata a Dolci nel Liceo Scientifico di Acireale nel mese di dicembre 2007, in occasione del decennale della morte. La dimensione profetica di Danilo Dolci (1924-1997) si coglie bene, infatti, nel contesto storico odierno, in cui emergono potenziati gli effetti congiunti e perversi dello spreco, della violenza, della falsificazione sistematica. Attento al processo di evoluzione della vita nel cosmo e a quello della storia, di cui denunciava i misfatti, egli mirava a suscitare le capacità latenti di ciascuno, superando ogni barriera di classe, genere, età, etnia, cultura. Sperimentava che la comunicazione interpersonale, sostenuta dalla riflessione genuina sull’uomo e sul cosmo, alimenta la passione per il bene comune e aiuta a percepire la complessità e le risorse inesplorate del reale, in vista del futuro. Su questo si fondava la sua “scienza della speranza”. Questo libro (curato da R. Grillo, G. Vecchio, S. Pennisi) attraverso alcune testimonianze inedite evidenzia come in Dolci le lotte per i diritti civili e l’impegno educativo si connettano intimamente con la sua rinnovata pratica della maieutica ( reciproca e non più unidirezionale come quella socratica); e come il linguaggio poetico accresca la forza delle sue intuizioni. Nella prefazione il figlio Amico, che attualmente coordina il Centro per lo Sviluppo Creativo “Danilo Dolci”, testimonia come Mirto (dove il padre fondò il famoso centro educativo) sta ridiventando meta continua di visitatori provenienti dalle più svariate parti del mondo (anche dall’Est europeo, dalle Americhe e dall’Australia), che vengono per studiare, scoprire e riconoscersi nella struttura maieutica, che ha avuto la sua più profonda e penetrante sperimentazione proprio a partire dal territorio di Mirto, per osservare questo laboratorio, strettamente legato al lavoro del Centro Studi e Iniziative, che vi ha operato sin dagli anni Cinquanta, alle persone, alla storia di Partinico e Trappeto, alla nascita della diga sullo Jato. Ma soprattutto i visitatori sanno “che tutto ciò ha avuto, anche se lentamente, importanti ripercussioni nella società civile nazionale e non solo”. Sono molto frequenti le tesi di laurea da Facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Politiche, Architettura. Questa pubblicazione, che non può essere considerata una raccolta di interventi come accade abitualmente quando si pubblicano gli atti di un convegno, ha almeno un motivo di interesse in più rispetto a tutte le altre attualmente disponibili perché focalizza la riflessione sulla cosiddetta seconda fase dell’impegno civile di Dolci ovvero quella dedicata al problema educativo e alla poesia, meno noto al grande pubblico rispetto al periodo delle grandi lotte non violente degli anni Cinquanta e Sessanta, affidato alle opere che diedero voce a chi non aveva voce, furono pubblicate da grosse case editrici e tradotte in tutto il mondo (peraltro ultimamente rieditate da Sellerio) e crearono una grande rete di solidarietà e condivisione. Giovanni Vecchio A tu per tu con… Maria Attanasio Nell’odierno caotico mondo è sempre difficile trovare momenti per riflettere: l’immediatezza è il termine chiave, quasi una naturale conseguenza dello sviluppo tecnologico e del “tutto e subito” moderno. La meditazione, quindi, diventa l’obiettivo principale dell’incontro culturale “Stasera vi racconto: a tu per tu con…”, ideato e curato dalla giornalista – scrittrice Rita Caramma e nato per dibattere sui problemi dell’epoca contemporanea sfruttando le ultime opere di sei rappresentanti della poetica e narrativa siciliana. Maria Attanasio, già autrice di numerosi saggi e romanzi brevi, è stata la protagonista della seconda conversazione della rassegna, successiva alla partecipazione di Elvira Seminara. L’artista calatina ha rapidamente riassunto le sue opere, regalando spunti di riflessione e invogliando la platea del teatro dell’Opra dei Pupi di Acireale con considerazioni capaci di stuzzicare il dibattito. Tra un passato da studiare, un presente da vivere con occhi attenti e un futuro utopico da costruire (un itinerario sovente presente nella poetica dell’Attanasio), la conversazione si è basata principalmente sull’ultimo lavoro dell’insegnante, il romanzo breve “Dall’Atlante agli Appennini”(edito da Orecchio acerbo, 2008) rivisitazione del quasi omonimo deamicisiano “Dagli Appennini alle Ande”. La storia di Youssef (marocchino in viaggio in Italia alla ricerca della madre), così, ispira il dialogo su immigrazione e razzismo, tematiche decisamente attuali soprattutto nella nostra terra, da sempre interessata a sbarchi clandestini e costantemente scissa tra accettazione e diniego dello straniero. Un rifiuto del diverso che appare alquanto straniante per un popolo, quello italiano, costretto a sua volta, anche in tempi recenti, ad “infiltrazioni” in altri territori (basti pensare ai quartieri nostrani tuttora presenti all’estero). Con l’intermezzo musicale in salsa sicula di Davide Urso e Cesare Melfa e la lettura (da parte di Maribella Piana e Rosaria Fallico) di tre poesie tratte da “Amnesia del movimento delle nuvole” (raccolta del 2004 edita da La Vita Felice), la speranza della comprensione della diversità diventa il vero leit-motiv della serata: un difficile enigma da risolvere nell’era degli ‘ululati’ razzisti negli stadi. L’occasione, infine, è stata sfruttata per presentare (complice la partecipazione in platea) il prossimo incontro in programma l’11 Maggio (ore 18 nella medesima sala): sarà una nuova opportunità di trasmissione di valori positivi, agevolata dal contributo della professoressa Sarah Zappulla Muscarà. Alessandro Castro “I LIBRI” (Fonti del sapere) Oltre al meraviglioso mondo in cui viviamo, siamo circondati da altri piccoli mondi che allietano la vita dell'uomo:il mondo della televisione,dello sport, del cinema,del teatro,ecc. Ma, ahimé, oggi quello più trascurato é il mondo glorioso dei libri, per mezzo dei quali possiamo affacciarci con la mente ad esplorare orizzonti vasti di sentimenti e conoscenze. Tutto ciò che gli uomini hanno saputo e sentito,nel passato,lo si trova custodito nei libri. I libri vivono e ci parlano. Gli scrittori mettono nei libri la loro anima, i pensieri più cari e sublimi che desiderano comunicare ai contemporanei e ai posteri. Ciò che il mondo fu é racchiuso nei libri, appassionate speranze per il futuro,tramandate come retaggio della razza umana. Per questo straordinario potere i più grandi scrittori sono universalmente onorati. Nessuno é immortale sulla terra se non attraverso i libri. Gli uomini più famosi sono ricordati per quello che di loro si é scritto. Oggi se regali ad un bambino un libro di fiabe,ti fa la faccia brutta. Avrebbe preferito un CD. E'nostro dovere, mi rivolgo soprattutto a genitori ed insegnanti, accostare e spronare i giovani alla lettura. I libri sono il regno aureo della mente che accresco no la conoscenza della vita e che,espressi in parole mirabili, sono come luci nel nostro cammino! Maria Dorata Fenomenologia del caso Juventus Antonio Aiello, giornalista e docente di lettere, ha dato alle stampe un pregevole studio, che avendo per filo conduttore la storia della società di calcio più blasonata d’Italia, la Juventus, compie un’analisi storica e sociologica delle vicende della Nazione. La storia d’Italia viene vista attraverso quella della società bianconera, cosicchè l’una si intreccia all’altra. Sì, perché se nel mondo dello sport esiste un collante che lega indissolubilmente milioni d’italiani, è proprio la Juventus, la squadra più amata con oltre 10 milioni di tifosi sparsi lungo la Penisola, ma anche la più odiata. “Fenomenologia del caso Juventus” è il titolo del volume e della tesi che Aiello ha prodotto a conclusione del suo percorso di studi presso l’Istituto Superiore di Giornalismo, Sezione di Acireale, con relatore il Chiar.mo prof. Casimiro Nicolosi. In 160 pagine si passa dall’epopea umbertina del novembre 1897, allorchè alcuni studenti del Liceo Classico “Massimo D’Azeglio” di Torino diedero vita allo Sport Club Juventus, ai nostri giorni. Sin da subito si avverte la profondità della critica storica che compie l’Autore nel raccontare i fatti. Così viene tratteggiato molto bene il periodo della fondazione del Club che avvenne nella città sabauda, che sebbene privata del titolo di capitale del Regno, ancora si considerava tale. Torino negli anni conclusivi del XIX secolo viveva un vero e proprio fervore sportivo; essa divenne la capitale del nuovo gioco, il football, ma in essa nacquero anche la Federazione Italiana Canottaggio nel 1888 e la federazione del gioco delle bocce, l’Unione Bocciofila Piemontese, nel 1898. Prima ancora però sorsero nella città subalpina il Club Alpino Italiano, fondato da Quintino Sella nel 1863, e la prima società ginnastica italiana nel 1844. Dopo pochi anni la Juve si consolida, vince il suo primo scudetto nel 1905; ha già le maglie bianconere che sostituirono le prime divise in rosa e nero. Giunse, infatti, per errore da Nottingham un carico di maglie bianconere destinate alla squadra del Notts County. Quelle maglie piacquero nel loro abbinamento cromatico, non furono restituite, e da allora hanno calcato i terreni d’Italia, d’Europa, del Mondo, andando incontro ad immense gioie ed a qualche delusione sportiva. La storia della Juve si intreccia con quella d’Italia, dicevamo, e così si giunge alla Prima Guerra Mondiale, ed al tributo di giovani atleti immolati per la Patria. Nel 1915 nacque “Hurrà”, il primo periodico italiano di club, che riporta nel titolo il baldanzoso grido dei giovani guerrieri. Esso era un notiziaro per gli juventini al fronte ed assunse come motto “La vittoria è del forte che ha fede”. Un motto utile in tempo di guerra, ma che rimase nella storia del club. Quindi l’avvento degli Agnelli al timone della Società; Edoardo, figlio del sen Giovanni Agnelli, padrone della FIAT, assunse la presidenza e lega il suo nome al periodo d’oro juventino; nasce la Juve del quinquennio che vinse 5 scudetti di fila, dal 1930/31 al 1934/35. Combi, Rosetta, Caligaris, l’epico trio difensivo, che apriva l’undici bianconero. Divenne quasi un motto, intriso di musicalità. Ed ancora in quella squadra vi erano il forte centromediano Luis Monti, l’elegante Renato Cesarini, l’ottimo Luigi Bertolini (allenò l’Acireale nel 1946/47, nda), il regista Giovanni Ferrari, il centrattacco Felice Placido Borel “Farfallino” e l’estrosa ala Raimundo “Mumo” Orsi, che tanto piaceva al bimbetto Giovanni Agnelli, divenuto poi l’Avvocato. Dopo la pausa della guerra, ecco la Juve del 1950, presidente Giovanni Agnelli, dei danesi John Hansen e Karl Praest, ma anche di Martino, Parola, Piccinini e Boniperti. Quindi la fenomenale squadra del decimo scudetto, della stella, vinto nel 1957/58 con il trio delle meraviglie Boniperti, Sivori e Charles, allestita dal giovanissimo presidente Umberto Agnelli. Aiello si sofferma poi sulla Juve del “movimiento”, credo calcistico del mister Heriberto Herrera, che battè l’Inter del mago all’ultima giornata del campionato 1966/67 grazie ad una memorabile papera del portiere nerazzurro Giuliano Sarti compiuta a Mantova. Sarti arriverà poi in bianconero. Fu quella la Juve “socialdemocratica”, come venne ribattezzata dall’Avvocato, una squadra capace di lottare e soffrire, in cui i pochi talenti puri come Del Sol e Cinesinho aiutavano i compagni diretti in campo e nello spogliatoio da capitan Castano. Arriva quindi il periodo d’oro della presidenza di Giampiero Boniperti; gli anni 70 sono contrassegnati dallo strapotere juventino, che ha l’apoteosi nella stagione 1976/77 con la duplice vittoria dello scudetto (conquistato dopo un serrato duello col Torino con 51 punti contro 50) e della coppa UEFA. Fu quella la prima vittoria internazionale della Juve, che dettava legge in Italia, ma che balbettava in Europa. Una lacuna colmata anni dopo, con la Juve dei superassi Boniek e Platini e dei sei campioni del mondo (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli, Rossi) più Bettega, che sarà la prima squadra a vincere tutte le competizioni continentali: Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe, Coppa UEFA, Supercoppa Europea. A queste fu aggiunta la Coppa Intercontinentale vinta a Tokio contro l’Argentinos Juniors. Ma l’Europa, malgrado le vittorie, resta stregata per la Juve e per i suoi tifosi, che hanno pagato un grosso tributo di sangue nella maledetta notte dell’Heysel, che registrò ben 39 morti, quasi tutti italiani. Gli ultimi anni, dopo l’era Trapattoni, parlano di Lippi, di Capello, della triade Moggi-Giraudo-Bettega, di grandi vittorie e di cocenti delusioni come quella di Perugia. Ma sono anni anche di lutti con le scomparse in poco più di un anno di ben tre presidenti: Giovanni Agnelli, Vittorio Chiusano, Umberto Agnelli. Per non parlare poi di Calciopoli, del fango in cui una società gloriosa come la Juve è stata trascinata, della mesta retrocessione in serie B. La giustizia ordinaria, come dice Giampiero Mughini, deve ancora dire la parola definitiva in merito, ma la Juve è risorta sul campo, lì dove ha sempre dato risposte. E’ risorta, grazie al suo solidissimo tifo, capace di seguirla ovunque (nell’anno della Serie B sono diminuiti considerevolmente gli spettatori e gli introiti televisivi per le società di serie A, mentre sono aumentati quelli della serie cadetta), ma anche grazie ai suoi uomini simbolo, alcuni campioni del mondo: Del Piero, Buffon, Nedved, Camoranesi e Trezeguet. Campioni sì, ma uomini veri. Rodolfo Puglisi L’estate del cane nero di Francesco Carofiglio - Marsilio 2008 I ragazzi della via Pàl di Ferenc Molnàr hanno fatto parte delle letture infantili ed adolescenziali di più generazioni. Ma ogni piccolo lettore viveva quel lungo racconto in maniera diversa: chi con malinconia, chi facendo paragoni tra la propria vita e quella dei monelli avventurosi, chi trovando la legittimazione ad ogni ribellione contro genitori e maestri. Francesco Carofiglio cita nel L’estate del cane nero i ragazzi di via Pàl, pur così diversi dai suoi coetanei che vissero con lui l’intensa estate narrata nel libro. L’adolescente pensieroso e inquieto che narra in prima persona ha le malinconie del Frank di With or without you, libro intenso e difficile da leggere, pubblicato da Francesco Carofiglio nel 2005. Ma mentre Frank è un adulto alla ricerca di se stesso, il protagonista di L’estate del cane nero è disarmato di fronte ad avvenimenti più grandi di lui. Così l’autore mette insieme i ricordi e li fa diventare un romanzo dalla trama struggente. Infatti sembra il dato autobiografico quello che rende i libri di Francesco Carofiglio struggenti, lasciando spazio a protagonisti dissimulati: i familiari, la Sicilia (di cui l’autore non nasconde di aver ereditato la parte migliore, e cioè il mito lontano) ed i libri. Francesco Carofiglio nel suo personalissimo linguaggio letterario, zeppo di neologismi colti e di frasi idiomatiche disinvoltamente trascritte, arriva a chiamare “ piledilibri”, scritto proprio così, come una parola unica, alcuni gruppi di libri disseminati per tutta la casa. Ma è anche scrittura poetica quella di Francesco Carofiglio, perché spesso le parole e le frasi hanno un andamento musicale. “Quella cosa non c’è più e non ci sono corrimano rampanti e milioni di libri in ascolto……..Ma giuro che dirò la verità, tutta la verità. Anche se me la invento”. Il linguaggio tecnico non riesce a mortificare la scrittura poetica di Francesco Carofiglio “…dal colmo di ogni volta pendeva una catena di ferro che teneva in sospensione un lampadario per ogni stanza diverso”. L’autore, da uomo di spettacolo, e felice di esserlo, sa trasformare la scenografia in poesia: “La chiamavano sorgente, ma era una fontana che sbucava timida dalle rocce di un piccolo dirupo. Un becco di ferro che nello stillicidio ininterrotto aveva segnato il terreno circostante di canali vermigli profumati di freddo. La fontana era in ombra sotto l’ombrello imponente di una quercia secolare e l’acqua era sempre freschissima”. Oppure “il colore di ciascun suono”. La preparazione delle bottiglie di pomodoro ci restituisce immagini della Sicilia trasferitasi in un’altra regione, la Puglia, nella quale Francesco Carofiglio è nato e vissuto. Anna Ruggieri “Racconti nella rete” Nell’elegante salone delle conferenze di Palazzo Cantarella è stato presentato, a cura dell’ass. alla P.I. del Comune del Casalotto il libro “Racconti nella rete” di Autori Vari e alla presenza di uno degli scrittori, Carmela Tuccari. Il pomeriggio culturale, seguito da un pubblico numerosissimo, ha registrato la presenza del sindaco, dott. Pippo Cutuli, che, assieme all’ass. Tiziana D’Anna, hanno presentato la pubblicazione e l’autrice del racconto “21 Marzo 2058”. Questo libro pubblica i venticinque racconti vincitori dell'edizione 2008 del Premio Racconti nella Rete®. Il premio, giunto alla sua settima edizione, si svolge ogni anno a Lucca all'interno della manifestazione letteraria LuccAutori®. Questa edizione è ricca di contributi provenienti da tutto il paese e mostra la crescita avvenuta in questa palestra di scrittura creativa, nel corso del tempo: una prosa sempre pili raffinata e variegata, temi, accenti e stili pili originali, narrazioni distaccate e filtrate da precise esercitazioni di stile. Questi racconti sono espressione di una volontà artistica sempre meno velleitaria e sempre pili indirizzata verso la professionalità, tanto che l'esperienza letteraria di Racconti nella Rete® potrebbe essere spunto di riflessione sulla realtà di un'Italia che cambia, che diviene più colta, più riflessiva. Questi i 25 autori che hanno vinto la selezione 2008: Paola Azzarini, Laura Badaracchi, Armando Barone, Stefania Bonomi, Luca Bugnone, Davide Crudetti, Sara De Balsi, Domenico Defelice, Lidia Grimaldi, Andrea Masotti, Lorenzo Mulas, Massimo Padua, Valentina Pascarelli, Anna Pisani, Licia Pizzi, Pietro Ratto, Lucia Sallustio, Marina Salucci, Giuseppe Sanalitro, Raul Sciurpa, Michele Sommaruga, Simona Tanzini, Simone Togneri, Carmela Tuccari e Lenio Vallati. C.P. Ieri, Oggi “Ero poco incline a scrivere questo libro, temevo che avrei riproposto avvenimenti e personaggi già descritti in un mio precedente lavoro: "Un tempo che fu". E i pochi personaggi e avvenimenti riproposti, a mio modo di vedere, sono utili e necessari per fare conoscere meglio il modo di vivere degli italiani, un "mondo" che sembra non appartenerci, lontano nel tempo, ma tanto vicino ai nostri giorni da sembrare ieri. Negli avvenimenti riproposti e in quelli nuovi ho inserito foto, disegni e illustrazioni interessanti che evidenziano le virtù, i pregi ed i difetti degli italiani. Il lettore noterà inoltre che la descrizione degli avvenimenti, dei fatti d'armi o di quant'altro non segue una linea rigorosamente cronologica nell'intento di dare, a mio parere, un senso più compiuto a quanto descritto. Infine, nella descrizione di alcuni avvenimenti, ho "infuso" il mio usuale buonumore e, se alla fine della lettura del libro, sarò riuscito ad aggiungere alle conoscenze del lettore, qualche notizia in più, il mio scopo sarà stato ampiamente raggiunto”. Salvatore Costarelli Ricordando la scrittrice Sara Basile Acireale. Riuniti nella Cattedrale di Acireale, parenti e amici hanno pregato nel primo anniversario della morte di Sara Basile, nata il 4 marzo 1946 e scomparsa da scrittrice il 24 aprile 2008 per un male incurabile. La vita di questa donna, caratterizzata da una fanciullezza trascorsa nel quartiere acese di Santa Caterina, da una tranquilla esistenza di sposa e di un’intensa attività sempre a servizio degli altri, da un’esplosione di fantasia letteraria eccezionale, si pensi che è stata un’autodidatta nemmeno diplomata, è finita spenta da un cancro che non l’ha voluto abbandonare. Il suo volume “Con il sole negli occhi” – dal notevole successo di critica, costituisce una sorpresa per lo stile tra lingua italiana e dialetto siciliano e per le interpretazioni psicologiche dei personaggi del quartiere di nascita . La Basile confessa di aver trovato in esso “ la gioia di vivere” sebbene già colpita dalla malattia, definendolo come un inno d’amore alla vita… Infatti: “…Quel viaggio nell’inferno era diventato, via via, un’esperienza di vita emozionante: impellente affiorò in me un senso di rimpianto, mai del tutto sopito, per ciò che non era stato. Non potevo morire senza scartare quella promessa di dono, che la vita mi aveva fatto. E’ stato così che una mattina, senza averlo programmato, iniziai a scrivere. Fu come stappare una bottiglia di champagne. Prorompenti, tutti i personaggi con il loro spaccato di vita affluirono alla penna per saltare fuori…” Con un suo libretto, pubblicato postumo dai familiari con tanto amore, dal titolo “Dedicato a te”, Sara Basile ha voluto “raccontare” poi l’esperienza della sua malattia come in un “viaggio” le cui tappe sono segnate da una grande sofferenza e nel suo andare avanti, pagina dopo pagina, si avverte una grande serenità, un inaspettato houmor, e la piena coscienza di andare incontro al Signore con fede e accettazione: “…Mi era sembrato, in quell’ultimo periodo, di essere ormai rassegnata, invece ebbi un moto di ribellione: ‘Signore!’, mi ritrovai a invocare, ‘ma veramente sto vivendo questa esperienza?’. Per quanto ci si possa immedesimare nel dolore degli altri, quando stiamo bene ci sembra tocchi sempre a loro vivere la sofferenza, e invece arriva anche per noi il tempo del dolore ed ora era arrivato anche per me. Non sapevo che la vita, per me, da quel momento, aveva in serbo ben altri sviluppi e che nel copione pareva fosse imminente l’epilogo…” Quando viene amorevolmente assistita da l’equipe dell’ “Assistenza neoplastici a domicilio Alessandra Fusco”, all’improvviso un impeto di contentezza la pervade: “…Restai sbigottita per quella emozione che, a sorpresa, veniva a ridestare il mio essere ormai quasi inanimato, e me ne chiesi il motivo. Fino a quel momento non avevo preso in considerazione quella solidarietà che mi veniva offerta, invece mi resi subito conto che mi faceva piacere e cominciavo ad apprezzare quelle presenze, soprattutto per il bene che ne stava ricevendo la mia famiglia…” Sapeva di essere amata “da straordinarie amiche…,ma ancora più mi commuovevano tutte quelle persone che non conoscevo o quasi…Mi sentìì investita da una valanga d’amore, ero inebriata, non mi capacitavo del perché di tanto affetto, mi pareva di non meritarlo. In fondo, mi dicevo, non ero la prima, né l’ultima a passare attraverso quella prova. A poco a poco facevo pace con me stessa…” “Sara Basile – ha scritto Camilla Bella – ci lascia così un grande messaggio: la vita va vissuta fino in fondo, accogliendo responsabilmente anche la sofferenza per scoprirvi doni preziosissimi di luce e di grazia.” Felice Saporita www.akis-aci.com 4 KISIS AAK Sabato 23 maggio 2009 I.P.S.I.A.S.S. Antonio Meucci INTITOLAZIONE DELL’I.P.S.I.A.S.S. DI ACIREALE ALLO SCIENZIATO ITALIANO ANTONIO MEUCCI La sera dell’8 maggio ha segnato l’inizio di una nuova “storia” per l’I.P.S.I.A.S.S. di Acireale, che, celebrando la propria intitolazione allo scienziato italiano Antonio Meucci, ha abbandonato lo stato di “anonimato” in cui era stato relegato con la vecchia denominazione “via delle Terme, 78”. Collegio docenti, ma straordinariamente capace di sintetizzare tutte le espressioni culturali e formative dell’Istituto. Il dirigente scolastico, inoltre, facendo riferimento alla cordialità dei rapporti ultimamente intercorsi tra la sua persona e quella della rappresentanza della famiglia a ro t Alla presenza del Vicepresidente della Prov. Reg. di Catania dott. Sebastiano Catalano, dell’Ass. alla P.I. e all’Edilizia Scolastica della Prov. Reg. di Catania dott. Giovanni Ciampi, del Sindaco del Comune di Acireale Avv. Antonio Garozzo, dell’Assessore alla P.I. dell’I.P.S.I.A.S.S.. La partecipazione affettuosa della già dirigente scolastico dell’I.P.S.I.A.S.S. prof.ssa Ina Gloria Guarrera, dei dirigenti scolastici degli istituti breve tempo possibile, delle condizioni dignitose alle scuole del territorio acese sul piano della sicurezza e della più generale qualità delle strutture. La presenza della dott.ssa Nadia Pagliaro e della dott.ssa Tiziana Galano dell’AUSL3 del Distretto di Acireale ha testimoniato la costante e proficua interazione del “Meucci” con le problematiche dell’integrazione degli studenti diversamente abili e della prevenzione del disagio giovanile. Nel contempo, la presenza della dott.ssa Anna Fornito, in rappresentanza Randazzo, proprietaria dell’immobile dell’I.P.S.I.A.S.S., ha riferito del donativo di € 12.000,00 da parte di detta proprietà a favore degli studenti dell’I.P.S.I.A.S.S. per tutte le esigenze che il Collegio docenti ed il Consiglio d’Istituto avranno modo di rilevare. Naturalmente, il dirigente scolastico, da parte sua, ha in cuore di superiori del Comune di Acireale, prof. Alfio Mazzaglia (“R. Elena”), prof. Lorenzo Marotta (“Archimede”), prof.ssa Patrizia Magnasco (“G. Ferrarsi”), prof.ssa Antonia Puzzo (“Gulli e Pennisi”), prof. Giovanni Vecchio (già d.s. dell’ “Archimede”), ha reso ancora più significativo ciascuno dei tratti della cerimonia. BB.CC. del Comune di Acireale prof.ssa Nives Leonardi, dei Consiglieri provinciali dott. Sebastiano Cutuli e dott. Vincenzo D’Agata, dei Rappresentanti delle Forze dell’Ordine e degli Enti e delle Associazioni del territorio, è stata svelata la targa con l’intitolazione allo scienziato Antonio Meucci. I docenti, il personale Ata, gli studenti e i genitori si sono stretti attorno al Dirigente scolastico prof. Sebastiano Raciti per onorare con una cerimonia sobria ed intensa un evento così unico e definitivo per l’identità della comunità scolastica della Presidenza dell’A.N.F.E. (Ente di Formazione professionale) e della Sig.ra Giuseppina Menzo, Pres. dell’Associazione di Volontariato “Vivere Insieme”, hanno reso palese l’impegno del “Meucci” negli ambiti, rispettivamente, della Scuola-Lavoro e del Volontariato nel territorio delle Aci. Il saluto del dirigente scolastico prof. Sebastiano Raciti ha colto il nucleo umano e sociale della cerimonia, evidenziando che un simile evento, con ciò che ne consegue, costituisce un atto doveroso per onorare le legittime aspettative Gli interventi del Vicepresidente Catalano, del Sindaco Garozzo e dell’Ass. Leonardi hanno manifestato una forte comunione d’intenti sul valore che assume una intitolazione così in linea con l’offerta formativa richiesta ad un istituto professionale. Anche l’intervento dell’Assessore Ciampi, oltre a denotare una grande sensibilità sulle reali potenzialità di una scuola come l’I.P.S.I.A.S.S. “A. Meucci”, ha rimarcato l’impegno di tutta l’amministrazione provinciale, guidata dal Presidente Giuseppe Castiglione, ad assicurare, nel più degli studenti e delle loro famiglie; ha altresì rimarcato il valore intrinseco dell’intitolazione ad Antonio Meucci, risultato di un acceso e partecipato dibattito in seno al proporre agli OO.CC. dell’Istituto di vincolare detta somma all’acquisto del nuovo pullman attrezzato anche per il trasporto degli studenti diversamente abili. La cerimonia è stata allietata, con grande soddisfazione del pubblico, da un intermezzo musicale curato dagli studenti Sciuto Jonathan, al piano, e Polimeni Manuele, al contrabbasso, per concludersi, infine con un rinfresco offerto agli ospiti dalla comunità scolastica dell’I.P.S.I.A.S.S. “Antonio Meucci”. Foto servizio Nuccia Leotta AKIS Si è svolta a San Gregorio di Catania la 3ª prova del Grand Prix Provinciale di Corsa su strada. Ancora una volta gli atleti dell’ASD “Atletica Virtus Acireale” hanno ottenuto brillanti risultati. Ad aprire la gara la nuova mascotte della società il piccolissimo Luigi Pulvirenti (anno 2002) classificatosi secondo nella categoria Esordienti C. Altro successo per il fratello Francesco Pulvirenti (anno 2001) classificatosi primo e insignito del titolo di “Campione Provinciale di Corsa su Strada anno 2009” per la categoria Esordienti B. Felicissimo il papà dei piccoli atleti, Giuseppe Pulvirenti, anch’egli già da giovane brillante atleta ed oggi militante nella categoria Amatori. Nella stessa categoria ottime anche le prestazioni di Luca Grasso e Glauco Bortolas entrambi anno 2001, classificatesi rispettivamente al 6° e 8° posto. Da segnalare che le batterie degli Esordienti sia C che B sono state molto impegnative per la velocità alla quale hanno “viaggiato” i mini atleti. Ancora successi nella categoria Ragazze con le veterane Letizia Leonardi e Alessandra Raneri classificatesi rispettivamente 3ª e 9ª. La Leonardi, si fa strappare, a causa di una volata dell’avversaria, il secondo posto. La Raneri, nonostante sia una velocista, non si perde mai d’animo, e riesce sempre a condurre le gare con buoni risultati. Discreta anche la prestazione di Mohammed Jabbouje nella categoria Ragazzi classificatesi 9° e ottima quella di Rossella Pulvirenti 4ª nella categoria Cadette. A conclusione della serata un riconoscimento è andato anche alla Società piazzatasi, grazie all’ottima performance degli atleti, ben 2ª nella “Classifica di Società” per la categoria Esordienti Maschili e 3ª per la categoria Ragazze. In alto da Sx verso Dx Mohammed Jabbouje, Alessandra Raneri, Rossella Pulvirenti, Letizia Leonardi In basso da Sx verso Dx Luca Grasso, Francesco Pulvirenti, Luigi Pulvirenti. . DODICI NUOVI ASSOCIATI PER LA SEZIONE AIA DI ACIREALE Hanno avuto luogo gli esami per gli Aspiranti Arbitri del 2° Corso, iniziato nel mese di Febbraio e tenuto dai componenti il Consiglio Direttivo Sezionale, nelle persone di Giuseppe Raciti, Andrea Pulvirenti, Giuseppe Bella, Giovanni Greco, Massimo Spoto e Giuseppe Finocchiaro. Dodici sono stati i ragazzi che alla fine hanno superato brillantemente gli esami di qualificazione e sono quindi risultati idonei; questi ultimi, in aggiunta ai 23 del primo corso (sessione di esami del 16/12/08), portano a ben 35 il numero dei nuovi immessi nella nostra Sezione in questa stagione,un numero considerevole, considerate le attuali difficoltà di reclutamento La Commissione d'esami era composta dall'arbitro benemerito Luigi Flaccomio della Sezione di Siracusa (Presidente), e dagli arbitri benemeriti Alfredo Basile, Sezione di Messina (Componente) e dal Presidente della Sezione di Acireale, Saro D'Anna.. TORNEO DELL’AMICIZIA 2009 Giunto alla sua 9^ edizione, si è svolto dal 24 al 26 Aprile scorso a Nicolosi (CT), il tradizionale e per certi versi atteso “Torneo dell'Amicizia”, organizzato dalla Sezione Arbitri di Acireale. Scenario consueto ed impareggiabile l'Etna, che sovrasta la cittadina di Nicolosi, teatro principale della manifestazione. Di questo evento, fiore all'occhiello degli Arbitri acesi, ci piace ribadire lo spirito che ne ha sempre animato l'iniziativa sin dalla sua primissima edizione del 2001 e per questo era presente in sala anche Totò Contino (oggi associato a Caltanissetta, ma allora Presidente della Sezione di Agrigento), ideatore assieme al Presidente D'Anna del Torneo stesso. Lo scopo infatti, era quello di coinvolgere almeno una volta l'anno, non solo colleghi ed associati, ma soprattutto i loro “sacrificati” familiari in tre giorni sereni e spensierati, da trascorrere tutti insieme allegramente in montagna e visitare le bellezze dei luoghi. Ed in effetti, oltre alle gare, non è mancata occasione ai numerosi partecipanti di fare una piacevole visita sul Vulcano e sui crateri posti nelle vicinanze del Rifugio Sapienza, nonché alla vicina Taormina, con un passaggio infine a Giarre, dove accompagnati dal collega Santino Creati si è andati a vedere il bel Museo dei Presepi e l'Acquario. Il Torneo, curato nei minimi particolari dal Presidente della Sezione acese, Saro D'Anna, ben coadiuvato dall'intero direttivo ed in particolare dal Vice Presidente Vicario, Giuseppe Raciti e dai Componenti il direttivo, Salvatore Marano, Nuccio Manusè, Giuseppe Bella, Rodolfo Puglisi, Mario Romeo e Paolo La Vaccara (fotografo ufficiale della manifestazione), ha registrato la solita affluenza di associati e familiari (quasi 200 circa i partecipanti), sottolineando come sempre la numerosa partecipazione da parte della Sezione A.I.A. di Trapani. Cinque quest'anno le Sezioni A.I.A. a contendersi il prestigioso Torneo nel campo sportivo “Montirossi” di Nicolosi e precisamente, oltre ad Acireale, quale organizzatrice, Trapani, Messina, Siracusa e per la prima volta, la Sezione calabrese di Paola. Altra importante novità è stata la nuova formula del Torneo, con incontri di 30' minuti che hanno interessato tutte le Sezioni in un calendario completo con classifica finale. Alla fine e per la prima volta in tutti questi anni, il Torneo è stato vinto dalla Sezione A.I.A. di Acireale, ben guidata dal “Mister” Turi Spina, che ha preceduto nell'ordine Trapani, Messina, Paola e Siracusa. L'ambita Coppa Disciplina 2009 andava meritatamente alla Sezione A.I.A. di Trapani (già vincitrice della stessa nel 2007) che risultava alla fine l'unica Sezione senza alcun ammonito. Un doveroso ringraziamento va all'Amministrazione di Nicolosi ed agli sponsor che hanno finanziato la manifestazione.Alla cerimonia di premiazione, svoltasi nell'affollato salone congressi dell'Hotel Biancaneve di Nicolosi, presenziavano pure il neo Vice Presidente dell'A.I.A., Narciso Pisacreta, il Componente Nazionale A.I.A., Erio Iori, il Presidente della F.I.G.C. - L.N.D. Sicilia, Sandro Morgana, il Consigliere F.I.G.C. - L.N.D. Sicilia, Mario Tamà, il Presidente del Comitato Regionale Arbitri Sicilia, Nicola Saia, il Delegato del Comitato Provinciale F.I.G.C. di Catania, Carmelo Pergolizzi, Il Vice Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale e l'Assessore allo Sport del Comune di Nicolosi ed il collaboratore del S.G.S., Nello Re. Apprezzati e condivisi gli interventi finali a conclusione della manifestazione, con particolare riferimento a quelli del Presidente regionale della F.I.G.C. - L.N.D. Morgana e soprattutto del Vice Presidente A.I.A. Pisacreta che ha voluto ribadire l'importanza sociale ed educativa della nostra Associazione “ dove entrano ragazzini che si formeranno man mano in uomini veri, ricchi di personalità e seri professionisti nella vita di tutti i giorni ”. Claudio Calì Sabato 23 maggio 2009 La Galatea Scacchi 3a nel campionato di Serie B Una grande impresa è stata compiuta dalla s q u a d r a dell’Associazione Dilettantistica Galatea Scacchi di Acireale, che, contro tutti i pronostici, è riuscita a conquistare la permanenza in Serie B. Gli acesi, che hanno affrontato da matricola questo campionato, disponevano sulla carta della squadra meno titolata, ma nella quale si sono affermati come delle vere realtà i giovani Paolo Di Mauro e Giovanni Sposito, che hanno conquistato punti determinanti. Nell’ultima giornata di campionato di Serie B, girone 16, disputata domenica 5 aprile il Galatea ha affrontato in casa l’Accademia Scacchistica Palermitana. Gli acesi, per mettersi al riparo da qualunque pericolo, dovevano necessariamente vincere senza aspettare i risultati delle altre gare. Il Galatea si è imposto per 3 – 1, frutto di due vittorie individuali e due patte, condannando peraltro alla retrocessione in Serie C i palermitani. Il primo incontro che si è concluso è stato quello disputato in terza scacchiera in cui Paolo Di Mauro ha pattato. Subito dopo, però, giungeva la vittoria di un grande Pietro Nicolosi in prima, che spingendo un pedone in settima, costringeva l’avversario all’abbandono. Dopo qualche minuto anche Pippo Marletta in seconda scacchiera portava il punto della vittoria, ad un certo punto insperata perché in svantaggio come qualità avendo perso una torre per un alfiere; ma con un’efficace attacco di pedone in sesta, Marletta, portava in confusione l’avversario, costretto anch’esso all’abbandono. A questo punto diventava ininfluente ai fini della vittoria della gara l’ultimo incontro in quarta scacchiera disputato da Giovanni Sposito e concluso in parità. Grande la soddisfazione del presidente Saro Puglisi, che ha contribuito anch’egli all’ottimo campionato della squadra, e dei componenti del Consiglio Direttivo presenti per il risultato raggiunto. Gli altri incontri della giornata hanno avuto risultati strani: la già promossa Accademia Scacchistica Catanese ha perso ad Erice contro l’ultima in classifica per 3 – 1, mentre il forte e salvo CUS Messina A ha perso in casa per 3 – 1 contro i Cavalli Rapaci di Catania che lottavano per non retrocedere. La classifica finale vede l’Accademia Scacchistica Catanese, promossa in Serie A2, prima a 7 punti, seguono ben tre squadre a 5: i Cavalli Rapaci secondi perché hanno totalizzato 9,5 punti derivanti dagli incontri individuali, mentre il Galatea Scacchi, rimasto in pratica imbattuto, ed il CUS Messina A hanno entrambi 9 punti individuali; gli acesi si piazzano al terzo posto perché nello scontro diretto, terminato in parità, Nicolosi ha vinto in prima scacchiera. Chiudono la classifica con 4 punti gli Amici della Scacchiera di Erice e l’Accademia Scacchistica Palermitana, che retrocedono in Serie C. L’attività sociale della Galatea Scacchi non si limita soltanto alla partecipazione al C.I.S. (Campionato Italiano a Squadre), ma ha anche altri appuntamenti durante l’anno. Recentemente si è concluso il 7° torneo di scacchi memorial “Avv Rosario Spadaro” disputato nel periodo gennaio – marzo presso il Club Frecce Tricolori. Il torneo, articolato in 8 turni di gioco con la formula italo-svizzera, ha visto partecipare ben 19 giocatori. Ha vinto il giovane Paolo Di Mauro che ha totalizzato 7 punti, al secondo si è piazzato posto Pietro Nicolosi con 6,5 punti e 36 di bukolz, al terzo Salvatore Fresta con 6,5 punti e 35 bukolz, al quarto Giovanni Sposito a 5 punti. Angelo Silvio Musmeci Due studenti dell’ “Archimede” attori nel Piccolo Teatro di Catania nelle parti di Stanlio e Ollio Fa sempre piacere scoprire che la scuola costituisce un qualificato trampolino di lancio per i giovani in attività artistiche. La sorpresa è stata grande nel trovare tra gli attori de “Il teatro del silenzio ovvero Il mito del muto” del prestigioso Piccolo Teatro di Catania due alunni del Liceo Scientifico “Archimede” di Acireale: Angelo Ariosto (IV D) e Giovanni Salvo (II O), nelle parti rispettivamente di Stanlio e di Onlio, che l’anno scorso avevano già interpretato con grande successo nell’aula magna del Liceo nell’ambito della rappresentazione di fine anno “Cinéma ovvero Non sparate sul pianista”, uno spettacolo di Francesca Bonici e Giovanni Renzo, al quale assistette il noto regista e attore Gianni Salvo del Piccolo Teatro di Catania, che li ha applauditi e scritturati per il nuovo spettacolo. I due alunni hanno egregiamente introdotto le varie parti dello spettacolo dedicato al cinema muto, che ha avuto come brava protagonista l’attrice Anna Passanisi nei ruoli delle “divine del muto” Gloria Ladys e Lory Mari. I testi sono stati curati da Vito Molinari; il M° Pietro Cavalieri ha eseguito le sue musiche originali al pianoforte, come accadeva in occasione delle proiezioni del cinema muto di cui sono stati presentati diversi brani tratti da pellicole famose risalenti agli anni ‘10 e ‘20 del secolo scorso, mentre Gianni Salvo con professionalità impareggiabile si è occupato della regia. Complimenti, dunque, ai due giovani studenti, che vediamo nella foto assieme agli altri protagonisti a conclusione dell’interessante spettacolo. LA RUBRICA SCIENTIFICA L’alaterno della Timpa di Acireale L’alaterno, il cui nome scientifico è Rhamnus alaternum, è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Ramnacee, alto fino anche a 6 metri. Possiede una corteccia rossastra che se incisa emana un odore sgradevole, da cui gli deriva la denominazione di "legno puzzo". Le foglie brevemente picciolate, sono coriacee, alterne, lanceolate o ovate, hanno margine biancastro cartilagineo e dentato e 4 paia di nervature. La pagina superiore si presenta lucida verde-scura mentre quella inferiore più chiara. I fiori sono molto piccoli ed unisessuali, senza corolla, con calice verde-giallognolo, riuniti in infiorescenze a grappolo all'ascella delle foglie; quelli femminili riuniti in infiorescenze erette, quelli maschili in infiorescenze pendule (…il paragone con l’uomo in questo caso non funziona!). I frutti sono drupe contenenti 3 semi, prima rossastre e poi nere, di 4-6 mm i quali maturano in Luglio-Agosto e sono tossiche per l'uomo. Questo tipico arbusto sempreverde appartiene alla macchia mediterranea ed è molto resistente all'aridità, all’elevata temperatura e umidità ed all’alta concentrazione di salsedine. Lo si può ammirare anche nel panoramico e suggestivo sentiero delle Chiazzette della Timpa di Acireale come quello riportato nella foto. Giovanni Tringali CONCLUSIONI DEL PROGETTO TEATRO ALL’I.P.S.I.A.S.S. “A. MEUCCI” FESTA DELL’EUROPA ALL’IPSIASS “ANTONIO MEUCCI” L’emozione è stata grande dinanzi alla performance dei 20 studenti, integrati tra diversamente abili e normodotati, impegnati nella rappresentazione conclusiva dei lavori del Progetto Teatro finanziato dal GLIP della Provincia Regionale di Catania. I giovani attori, guidati dagli esperti dell’Associazione Teatrale “Neon” e diretti dal regista Piero Ristagno, hanno dato vita ad un entusiasmante atto unico tratto da “Le città invisibili” di Italo Calvino. L’impressione unanime degli spettatori è stata La mattinata di sabato 9 maggio, l’I.P.S.I.A.S.S. “Antonio Meucci” ha celebrato la Festa dell’Europa con le relazioni conclusive dei docenti responsabili dei progetti PON 2007-2013 e la consegna degli attestati agli studenti partecipanti alle Misure C1 e C5, rispettivamente, il progetto di formazione sulla lingua madre “Io e l’Italiano” e i progetti stage a) Animatore di comunità b) “Room division manager”.Alla presenza dei docenti, dei genitori e degli studenti, il dirigente scola- stico prof. Sebastiano Raciti ha relazionato su tutto il lavoro di preparazione, sulle fasi di realizzazione e sui risultati, coadiuvato dai proff. Francesco Spina (facilitatore), Vincenza Schifano (valutatore) e Enrico Raffagnino (tutor aziendale). Sono stati proiettati una serie di servizi fotografici e video, testimonianze ricche di particolari e capaci di sintetizzare i momenti salienti di ogni attività realizzata all’interno dei PON. Il proget- di un vero e proprio “trascinamento” emotivo nel cuore dell’azione scenica. La sapiente riduzione teatrale operata dagli esperti dell’Associazione “Neon” ha ottenuto una straordinaria risposta da parte degli studenti coinvolti, evidenziando in loro grandi potenzialità espressive e relazionali. L’organizzazione delle attività è stata curata dal referente per l’integrazione degli alunni diversamente abili prof. Alfio Maesano. Il dirigente scolastico prof. Sebastiano Raciti ha evidenziato come nel contesto della drammatizzazione risulti più agevole il superamento delle numerose “barriere” cognitive, emotive e relazionali tra le due dimensioni, tante volte fittiziamente contrapposte, della diversabilità e della normalità. Il regista Piero Ristagno, a conclusione della rappresentazione, ha condotto uno stimolante e partecipato dibattito. C.P. to “Io e l’Italiano” ha coinvolto venti studenti del biennio e ha usufruito del lavoro degli esperti proff. Vincenzo Cantarella e Nicotra Angelo e della tutor prof.ssa Elisa Colella. Le studentesse e gli studenti coinvolti nei progetti stage hanno riferito sull’alto profilo professionale della loro esperienza sviluppatasi presso una catena alberghiera tra la città di Acireale (Grande Albergo Maugeri) e la Capitale (Bettoia Hotel’s) e presso degli enti di assistenza e di animazione dell’infanzia (Roma) e della terza età (Oasi Cristo Re di Acireale). Nella realizzazione dello stage sono stati guidati dai proff. Tutor: Aristide Cavicchi e Concetta Lupo (progetto Room division manager); Maria Cavallaro, Ivan Ippolito e Giovanni Mangione (progetto Animatore di comunità). C..P. Dieci alunni alla fase nazionale dei “Giochi Matematici” Quest’anno ben dieci studenti del Liceo Scientifico Statale “Archimede “ di Acireale hanno superato brillantemente le selezioni preliminari e sono stati ammessi alla fase nazionale dei giochi matematici della prestigiosa Università “Bocconi” di Milano. Le prove si svolgeranno il 23 maggio2009 a Milano Gli studenti ammessi sono i seguenti: per la categoria C2 Tropea Francesco (I D), Juggoo Sonia (I E), Gullotta Mario (I E), Juggoo Gloria (I E) per la categoria L1 Leonardi Francesco (IV B), Nicolosi Dario (IV C), Billone Ilenia (II E), Bottino Sbaratta Simone (II E); per la categoria L2 Filetti Alberto ( V H), D’Apice Rosa (V H). Il progetto è stato curato dalla professoressa Aleo Maria Assunta . IL Dirigente Scolastico, prof. Lorenzo Marotta, si complimenta vivamente con gli studenti ed augura loro un “in bocca al lupo” per la prossima sfida nazionale. C.P. 5 CompuTecnica Riparazione computer a domicilio 349 7339659 6 Sabato 23 maggio 2009 AKIS AKIS Sabato 23 maggio 2009 7 PROGETTO ESECUTIVO PER LA COSTRUZIONE DELLA NUOVA PAVIMENTAZIONE ARTISTICA NELLA ZONA ANTISTANTE LE BASILICHE ED IL PALAZZO DI CITTA’ E LA REALIZZAZIONE DELL’ILLUMINAZIONE ARTISTICA NELLA PIAZZA DUOMO DI ACIREALE ph Salvo Barbagallo E’ stata inaugurata la rinnovata piazza Duomo dopo i lavori di riqualificazione voluti dall’Amministrazione Comunale.Il progetto di riqualificazione della piazza, “u chianu”, cuore pulsante di Acireale meta turistica e sul quale insistono i siti di interesse Unesco, reca firme prestigiose: l’architetto Paolo Portoghesi, noto in tutto il mondo per le opere dai tratti innovativi e accattivanti, l’ing. Aldo Scaccianoce e l’arch. Vito Messina, professionisti acesi di indubbio spessore. ph Nuccia Leotta Con la pavimentazione di piazza Duomo si è sviluppato il percorso di rivalutazione e qualificazione dell’immagine urbanistica e architettonica con la significazione degli spazi urbani antichi. L’esigenza di progetti di qualificazione e significazione degli spazi urbani è oggi diffusa e primaria nell’architettura, in quanto si avverte la necessità di restituire personalità ed espressività ai luoghi al fine di ricostruire quell’identità storica e culturale che spesso è carente. La configurazione di piazza Duomo, che occupa lo spazio di un quadrato irregolare, è sostanzialmente quella consegnataci dalle edificazioni barocche già prima del terremoto del 1693. Così la piazza “gran teatro barocco” diventa polo di attrazione importante che si conferma con il grande sviluppo di Acireale nei secoli. Per noi acesi, la piazza del Duomo è da sempre stata il centro civile e religioso per eccellenza. Progettualmente ciò ha suggerito un centro reale, diverso dal centro teorico, determinato dall’incontro tra l’asse ortogonale dell’ingresso della cattedrale, centro religioso, e l’asse ortogonale all’ingresso del palazzo di città, centro del potere civile. Nel consegnare alla cittadinanza quest’opera di significazione noi progettisti abbiamo voluto dare un forte segnale che continua quel processo generale di significazione in tutta la città che, oggi più che mai, deve essere ripensata, costruita, qualificata e riqualificata al servizio dei cittadini che hanno il diritto ed il dovere di riappropriarsi dell’immagine della città per una migliore qualità della vita. L’appello che facciamo a tutti gli acesi ed in particolare ai giovani è: amate la vostra città, imparate a conoscerla, a rispettarla e fatela rispettare. Come primo intervento di valorizzazione artistica del patrimonio storico della piazza Duomo di Acireale si è redatto un progetto a firma del prof. arch. Paolo Portoghesi, dell’arch. Vito Messina e dell’ing. Aldo Scaccianoce, che interviene sia sulla riqualificazione della piazza antistante il palazzo di Città e le due Basiliche maggiori, che su di essa prospettano e sia sugli edifici storici stessi. Gli interventi si distinguono in due settori: la pavimentazione artistica della piazza, la nuova illuminazione della stessa e del palazzo di Città. L’importo totale ha un costo di € 770.000,00 finanziato. I lavori sono iniziati con l’illuminazione del palazzo di Città che, stante l’importanza artistica ed architettonica hanno richiesto un particolare studio di illuminotecnica adottando una soluzione a barre di “led” per fasci di luce verticale piana e non conica che ha premiato e valorizzato la qualità scultorea dell’impianto architettonico opera del “lapidum incisor” acese Larcidiacono, autore del primo Settecento. L’impianto di illuminazione a “led” coordinato con i tecnici Philips e con la continua consulenza dell’arch. Fulvia Caffo dirigente della Soprintendenza ai BB.CC. di Catania, da noi incluso in progetto, ha premiato le sculture illusorie dei balconi, delle cornici e delle alte paraste che sembrano rifulgere di luce propria esaltandosi e sfuggendo dal paramento murario del fondo non illuminato. Il tutto qualificando e dando atto all’architettura scenografica della piazza. Il risultato è di alta qualità poiché si è vivificato appieno il barocco edificio facendo risaltare tutto l’impianto scultoreo come se le singole mostre dei balconi e le alte paraste bugnate fossero esse stesse a darsi luce, che tra i contrasti di ombre e luci esaltano come in un ricamo prezioso tutto il sistema architettonico e scultoreo. Ben 100 barre “led” disposte sui balconi” oltre a 20 barre da 60 cm. che partendo dal pavimento irradiano luce calda alle paraste per un solo assorbimento di 1,5 KW riescono a dare un effetto evanescente e movimentato al capolavoro barocco. Si è continuato con l’illuminazione artistica della piazza con l’applicazione di nuove lanterne ad antinquinamento luminoso e la realizzazione della pavimentazione anch’essa centralmente segnata da luci calde verticali disposte a pavimento, che risulta il fulcro focale di tutto l’apparato scenografico della piazza. L’intervento, oltre che riqualificare la piazza, cuore pulsante della Città di Acireale, determina una migliore e più qualificata immagine delle singole opere d’arte, concedendo agli ammiratori una più attenta e mirata visione di una delle più belle piazze d’Italia, come fortemente sostenuto dall’architetto Paolo Portoghesi che, ognuno per le proprie competenze, assieme agli acesi architetto Vito Messina e ingegnere Aldo Scaccianoce sono i progettisti e direttori dei lavori dell’intervento. Il disegno progettuale della pavimentazione riportato in programma operativo ha dato un eccezionale risultato sia come qualità di esecuzione sia come risultanza artistica. Il corale coinvolgimento nel corso dell’esecuzione sia da parte del Sindaco che di tutta l’Amministrazione ha entusiasmato anche tutti coloro che come cittadini e cultori d’arte sono stati partecipi nel constatare l’ottimo risultato. “Avete catturato l’infinito” è stato il complimento più qualificato e sincero che è stato rivolto da una nostra ammiratrice colta e amica. Il risultato scenografico a giudizio di tutti è veramente eccezionale, poiché l’effetto ottico dato dal disegno della “cupola” esprime il senso spaziale di realistica risultanza. Le architetture di tutta la piazza si completano e restano coinvolte nell’architettura della superficie plastica delle pavimentazioni con le sue varie quote ed i suoi dislivelli ed i suoi segni plastici dei marciapiedi. In totale la pavimentazione ideata esalta e completa e satura una composizione scenografica di alto significato. Questo ultimo nostro intervento progettuale completa l’opera di Costantino Larcidiacono Lapidum incisor autore del palazzo di città, del grande artista Pietro Paolo Vasta e dell’architetto Paolo Amico Guarrera con S. Pietro e con il prospetto sud del Duomo, dell’ing. Francesco di Paola Patanè con l’ing. Lorenzo Maddem con palazzo Grassi Bianca, con i palazzi Modò e Costa Grimaldi segnati e tracciati dalla sistemazione urbanistica della piazza progettata dall’ing. Antonino Scalia, e dal qualificato progetto di plastica e movimentata sistemazione dei livelli del suolo fatta dal grande architetto Mariano Falcini e dall’ing Angelo Messa nell’ottocento e dalla scala del palazzo di città opera dell’ing. Paolo Grassi Vigo sindaco della città. La trecentesca “cisterna della chiusa dell’abate di Nuova Luce”nel corso di otto secoli così diviene simbolo e testimonianza della cultura e del lavoro di noi tutti acesi. Il disegno portoghesiano rivisitato di concerto in uno all’arch. Vito Messina e all’ing. Aldo Scaccianoce, ripete l’idea di una grande cupola a cassettoni con costolature verticali e orizzontali concluse al centro da una lanterna ad archi avvolgenti di reminescenza guariniana. L’effetto plastico e ottico del disegno riflette all’ingiù l’ideale architettura che coinvolge le svettanti architetture prospettiche esistenti, valorizzandole appieno e ridando cornice e plasticità a tutto l’insieme spaziale della piazza. Il corso dei lavori è proceduto in modo molto veloce e molto qualificato. L’incarico è stato affidato dall’Amm.ne Comunale presieduta dal Sindaco avv. Antonino Garozzo che assieme all’assessore ai LL.PP. Salvo Licciardello ed ai parlamentari acesi hanno individuato le fonti di finanziamento per dare il giusto premio alla nostra Città. L’architetto Vito Messina e l’ing. Aldo Scaccianoce con la loro alta professionalità hanno curato la direzione dei lavori e i rapporti con l’ottima impresa Arcieri geom. Vincenzo di Agrigento appaltatrice e le maestranze artigianali locali, continuatori dei Lapidum incisores acesi del Settecento, nella persona del Sig. Luciano Parlato. Il complesso impianto illuminotecnico sia del palazzo di Città che della piazza, realizzati in uno nel progetto, hanno avuto possibilità di qualificata realizzazione sia per l’opera di validi impiantisti quale la ditta - Toscano impianti elettrici - ma principalmente per la consulenza e la fattiva collaborazione del Cav. Mario Trovato responsabile degli Impianti di illuminazione comunali che nello spirito del superiore interesse ha dato consulenza e collaborazione al di sopra delle sue stesse prerogative di servizio pubblico. Il responsabile unico del procedimento l’ing. Giovanni Barbagallo, ingegnere capo dirigente il Settore dei Lavori Pubblici della Città di Acireale, con qualificata professionalità ha coordinato tutta l’iniziativa sia in termini progettuali che di direzione dei lavori. Dott. Arch. Vito Messina - Dott. Ing. Aldo Scaccianoce MIC di Rosario Basile Via Dante Alighieri 42 Aci S.Antonio Stabilimento: via Penninazzo 75 – Viagrande Telef. 095 7891019 – fax 095 7021666 [email protected] AKIS AKIS: Anno V, numero 10 del 23 maggio 2009, in vendita a € 1.00 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania IL GIORNALE Sede e Redazione Akis: via M. di Casalotto 68 -95025 Aci S.Antonio - Tel.- Fax 095 7921786 – 347 5382517 - [email protected] - [email protected] - Site: www.akis-aci.com DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - Via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) - Tel.: 095 953455 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814 DELLE ACI Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 - Pubblicità e Redazionali: 328 8115194 181 8 AKIS Sabato 23 maggio 2009 ELEZIONI AMMINISTRATIVE ACIREALE 2009 ELEZIONI AMMINISTRATIVE ACIREALE 2009 ELEZIONI AMMINISTRATIVE ACIREALE 2009 La campagna elettorale entra nel vivo. Manca ormai meno di un mese alle amministrative. Ad Acireale tutti (o quasi) sono scesi in campo. E tutti chiedono il voto (non per il partito, men che meno per un programma, bensì per la persona). C’è chi dice 400, chi 600… non male per un concorso per 30 posti nella P.A. Così si è ridotta la politica! Non un “officium” prestato come servizio alla comunità (lo è mai stato?), bensì un modo per “sistemarsi”… o peggio! Ecco che gente senza arte né parte tenta l’avventura elettorale. Non mancano, come sempre, professionisti (olimpionici) del salto della quaglia e saltimbanchi di tutte le estrazioni. Chi era orgogliosamente fascista fino a ieri ora è autonomista; chi si dichiarava ieri autonomista della prima ora si riscopre adesso fervente “libertario”; chi aveva fatto opposizione all’amministrazione uscente si ritrova candidato in una delle “liste del sindaco”. Tutti sfoderano begli slogan, alcuni anche accattivanti, sbandierando un “bagaglio di idee nuove”, la promessa di stare “sempre e comunque dalla parte del cittadino”, di avere la ricetta pronta per lo sviluppo della città, di essere onesti, corretti, o anche giovani e siciliani (questo è, di per sé, un merito, per caso?). Mah, vedremo se alle promesse seguiranno i fatti. Sapranno i nostri validi rappresentanti impegnarsi seriamente per risolvere gli annosi problemi della città, economici ed occupazionali innanzitutto? Risollevare le Terme, fare del turismo un vero volano dell’economia, far risorgere l’artigianato o il settore agrumicolo. Vista l’aria che tira, ne dubitiamo fortemente, ma saremo soddisfatti se venissimo pienamente smentiti. Speriamo che, a seguito delle prossime consultazioni, i politici eletti non perpetrino la triste realtà della nostra terra, caratterizzata atavicamente da mal governo, arretratezza, corruzione, sprechi, pessimi servizi pubblici ecc. ecc. Difficile che ciò avvenga, se personalità e modalità di gestione della cosa pubblica saranno le stesse degli ultimi anni. Quale futuro, allora, per i giovani di questa terra? Quale speranza per gli anziani, i bambini e le altre categorie deboli della società? “Domine, libera nos…” Cervantes Rosario Calabretta nasce nel 1949 ad Acireale dove attualmente vive e lavora. Dottore commercialista dal 1980. In luce ultimamente per l'interesse e la svolta proposta in occasione del gravoso evento sismico del 2002. Un professionista prestato alla politica; dopo una lunga carriera presso gli uffici pubblici, ben otto legislature in tre comuni diversi come revisore contabile (Fiumefreddo, Aci S. Antonio, Acireale). Sportivo, single, libero professionista ma soprattutto_ libero, cerca voti non impegnati. Delegàto alla Cassa Nazionale di Previdenza Ragionieri, oggi partecipa alla competizione elettorale acese: "La mia candidatura nasce dalla passione che nutro da sempre per il mio territorio e le relative problematiche che insistono sullo stesso. Sono vicino alla frazioni di mare, vorrei occuparmi della valorizzazione di quest'ultime, nel senso di allargamento delle possibilità di sviluppo turistico in stretto legame con il benessere economico della città intera. Tra le possibilità, un collegamento per funivia con S. Maria La Scala, fatto quest'ultimo che legato alla realizzazione del sovrappasso viario, permetterebbe di eliminare del tutto la viabilità durante la stagione estiva e darebbe vero risalto alle splendide "chiazzette" ; razionalizzazione degli spazi per i bagnanti; convivenza leale con l'ambiente. Da poco ho vissuto l'esperienza drammatica dei cittadini alle prese con i problemi creati dall' evento sismico del 2002, riferendo e motivando adeguatamente gli interessi legittimi di quest'ultimi nei confronti delle massime autorità. Non a caso, ben tredici comuni hanno dato delibera positiva alle nostre ragioni e da ultimo anche la Provincia Regionale di Catania. Si rimane in moto per la soluzione dei problemi già ben conosciuti da autorità politiche nazionali, regionali, provinciali e cittadinanza, tesi al rimborso di quanto già pagato in netto contrasto con il comma lO Il della Legge Finanziaria del 2007". Continua Rosario Calabretta: " Sottolineo, ai cittadini, che la competizione elettorale per il rinnovo del consigli:) comunale, è un fatto estremamente importante perché attraverso il voto, ogni cittadino delega una persona a rappresentarlo. Il voto è l'unico strumento per poter partecipare attivamente, attraverso il proprio candidato eletto, alla vita amministrativa del nostro Ente. Dal voto dipende il futuro e la qualità della vita dell'intera comunità della nostra Città che per retroterra culturale, certo merita profondo impegno e attenzione. Mi appello ai cittadini tutti affinché si rechino alle urne, evitando voti di favore o facili sentimentalismi, ponderando la propria scelta nell'individuare un candidato di qualità, esprimendo comunque una preferanza, dato che l'eventuale astensionismo permetterebbe di ottenere risultati a quanti non lo meritano". L'impegno del Dott. Ca1abretta: " I fatti dimostrano che da sempre ho prestato attenzione ai problemi di interesse collettivo e dunque la posizione in consiglio potrebbe avvantaggiare l'attenzione, già forte, verso i problemi del nostro territorio". Corso Savoia 111/c 95024 Acireale Tel. 095 7649590 Tel./Fax 095 7647733 Corso Savoia 111/c 95024 Acireale Tel. 095 7649590 Tel./Fax 095 7647733 9 AKIS Sabato 23 maggio 2009 CLUB EUROPA Il club Europa, ad Aci S.Antonio, nasce nel 1970 per volontà di un gruppo di giovani studenti e universitari e giovani commercianti, luogo naturale d’incontri per dibattere problemi legati al mondo del lavoro e alla politica. Numerosi sono stati negli anni gli incontri con esponenti della cultura e della politica. Vanno sottolineate le attività: festa della donna, il carnevale, mostra fotografica su Aci S. Antonio, la vetrina di Natale…Oggi il CLUB EUROPA rinasce nello spirito iniziale e si prefigge di aprire i suoi eleganti e spaziosi locali di Piazza Maggiore ai giovani, siano essi studenti che lavoratori! All’inaugurazione, molto partecipata, è intervenuto il sindaco dott. Pippo Cutuli accompagnato da molti esponenti della Giunta e del Consiglio Comunale. Ha tagliato il nastro inaugurale S.E. Mons. Malandrino. Foto gentilmente concessa dal fotografo sig. Alfio Coco I FEDERICIANI Stage Internazionale di Danza al “Metropolitan” di Catania Presso il Teatro Metropolitan di Catania si è svolto lo Stage Internazionale di Danza organizzato dalla Associazione Free Style Management con la collaborazione dei due grandi ballerini Raffaele Paganini e Andrè De la Roche e dell’attrice Elena Presti. In questa occasione a.c. “Cavalieri Federico II”-Federiciani del Presidente Principe e Maestro Don Salvatore Coco con la presenza di due sue Miss (Miss Megàle Hellàs - Grande Grecia Signorina Caroline di Benedetto e Miss Megàle Hellàs - Due Sicilie), e con il suo entourage di Cavalieri tra cui il Direttore Artistico e Barone Federiciano Filippo De Nino, hanno presentato uffi- LETTERE AL DIRETTORE Egregio Direttore, ci prepariamo a vivere un periodo che, per tutti quelli che amano la propria citta’ e vogliono esserne parte attiva, risulta essere particolarmente sentito e coinvolgente. Dopo 5 anni di amministrazione Garozzo, stiamo per assistere ad una competizione che vedrà probabilmente un numero maggiore di candidati alla poltrona di Consigliere comunale rispetto all’ultima tornata elettorale (347 i candidati del2004) e un numero inferiore di candidati per la poltrona di Sindaco, 4 invece che 5. La decisione dell’on. Nicola D’Agostino di candidarsi come primo cittadino, rende la competizione del 7-8 giugno un po’ meno scontata ed evita l’effetto “listone” che, come successo in occasione delle ultime elezioni comunali nella vicina Aci Catena, elimina ogni entusiasmo e partecipazione popolare al voto.Acireale conferma la sua tradizione di laboratorio politico: avremo un candidato sindaco espressione del centro-destra, un candidato sindaco espressione sostanzialmente di un partito (se non ricordo male l’on. Lombardo ha fatto intendere che chi non sosterrà D’Agostino non fara’ parte di MPA) che si professa autonomista, un candidato espressione del centro sinistra ed un candidato espressione della sinistra radicale. Tutti e 4 i contendenti a mio parere sembrano essere la migliore espressione dell’orientamento a cui appartengono, sia per il proprio trascorso politico sia per l’appartenenza ideologica. Per la prima volta ad Acireale al confronto politico avremo tre partiti nuovi (dal punto di vista organizzativo), PD, MPA, PDL (elencati come da schieramento), formati dalla fusione/scissione di vecchi importanti partiti che esprimono ognuno un proprio candidato Sindaco. Tali scelte dimostrano, non vorrei ripetermi,forse per la prima volta, che non sempre si puo’ correre insieme e non sempre l’accordo per le poltrone e’ facile da trovare. All’interno delle liste sembra che inomi “illustri” siano sempre gli stessi, ma ognuno ha scelto una nuova “parrocchia” e questo rende incerto il risultato finale che le singole liste otterranno. Oltre ai 3 grandi partiti abbiamo un numero elevato di liste civiche che dovranno pero’ confrontarsi con uno sbarramento elevato al 5% che ridurra’ la presenza di rappresentanti di questi piccoli schieramenti all’interno del consiglio comunale.Per l’elezione del Sindaco, e quindi dello schieramento vincente, la chiave per la vincita delle elezioni come sempre e’ la scelta dei candidati che comporranno le liste, liste che in prima battuta decretano per lo più in Sicilia la scelta del sindaco (anche se ad Acireale nel 2004 e’ stato necessario ricorrere al ballottaggio). Sembra che ci possano essere i presupposti per un confronto che denoti un importante segno di democrazia e, se si dovesse arrivare al ballottaggio, potremo assistere anche alla scelta da parte dei cittadini del proprio Sindaco. Questo purtroppo e’ un grave limite della legge elettorale che dal mio punto di vista dovrebbe essere rivisto, in modo da restituire la sovranità al popolo sia nella scelta del consigliere che in quella del Primo Cittadino. Ma non e’ tempo di parlare delle regole del gioco, sembra che il gioco si sia fatto duro e che i duri (e penso che saranno in tanti..) inizino a giocare!!!Mi auguro che il confronto politico sia leale e nel rispetto delle regole. Vorrei inoltre invitare tutti i partecipanti ad utilizzare le piazze ed i luoghi di incontro per sentire il polso della citta’ e limitare le affissioni dei manifesti nelle aree previste. Cordiali Saluti Paolo Monaco ECCO IL VERDE E' arrivata Primavera. Non è che sia eccezionale, però considerando il luogo di passaggio, l'educazione civica di noi tutti (mi ci metto anch'io, qualcuno potrebbe offendersi), i cani e soprattutto i loro padroni, il mercato settimanale, ecc. ecc., è finalmente arrivata la Primavera. Diamo a Cesare cialmente il Concorso Internazionale di moda e spettacolo Miss Megàle Hellàs International 2009 che vedrà la sua prima tappa qui in Sicilia e la Finale Nazionale a Roma. Revival Acese D’arte 2009 Ha riscontrato un grande successo di pubblico la collettiva di pittura e scultura organizzata dall’Associazione “Cavalieri di Federico II – Federiciani”, presieduta dal Principe Don Salvatore Coco e dal IPAB di Acireale svoltasi i primi del mese di maggio presso i locali del Collegio Santonoceto della Città di Aci e Galatea. Il quel che è di Cesare, va bene, però che amarezza pensare alle aiuole di Trecastagni, ad esempio, dove crescono più fiori che cartelli pubblicitari. Ad ogni modo, i responsabili hanno fatto un buon lavoro, considerando le problematiche di cui sopra. Francesco Magazzù Gli atleti della Fitness World di Acireale Livio Grasso, Ronsisvalle Salvatore e l’allenatore Gaetano Mascali hanno trionfato nella Coppa Italia CSA in Semi Sanda svoltasi presso il Palazzetto dello Sport di Miane (TV). titolo della mostra d’arte “Revival Acese” ci spiega la dottoressa Rita Nicotra- critico d’arte, dà subito l’idea della volontà di un incontro fra gli artisti e il pubblico all’interno di un luogo, il palcoscenico, che fonde finzione e realtà. Sotto lo sguardo attento dei due direttori artistici Francesco Sozzi e Tamara Torrisi trentadue artisti provenienti da tutta la Sicilia hanno esposto le loro opere. Tra loro si annoverano pure maestri ultrasettantenni che hanno messo in mostra dipinti di Picasso, Dalì e Matisse. Tanti anche i giovani emergenti che hanno avuto modo di esporre manufatti di pregevole fattura. Gli stili utilizzati sono stati i più svariati, dall’astratto - informale, all’impressionista, dal classico al surreale. Grande la soddisfazione per la riuscita della manifestazione da parte del Direttore responsabile coordinatore dei Federiciani di Acireale Barone Rosario Maccarrone il quale ha sottolineato che questa collettiva di pittura si aggiunge alle tante attività che l’Associazione svolge nel territorio tutto l’anno, segno evidente di un lavoro costante da parte di tutti i membri Federiciani. La Collettiva si è conclusa giorno sette maggio con la consegna a tutti i partecipanti degli attestati da parte del presidente e patron della manifestazione Principe Don Salvatore Coco. Dopo Acireale la mostra sarà presente a Capizzi ( ME ) e nell’isola di Malta. Angelo Battiato Nicotra Gioielli Luxury Acireale - Corso Umberto n° 36 tel / fax +39 095.606345 www.nicotraluxury.it AKIS 10 Sabato 23 maggio 2009 Don Alfredo D’Anna nuovo parroco di S. Tecla Festa grande nella comunità parrocchiale di S. Tecla per l’inizio del ministero del nuovo Parroco, Don Alfredo D’Anna. Il Vescovo di Acireale, Mons. Pio Vittorio Vigo, con una solenne celebrazione eucaristica ha voluto dare ufficialmente l’incarico del Parrocato a questo giovane sacerdote che succede al compianto Don Giovanni Bonaccorso, amato pastore della comunità marinara per oltre un quarantennio. La chiesa per l’occasione si è rivelata quasi insufficiente ad accogliere oltre ai parrocchiani, anche una folta rappresentanza della comunità di Pennisi, luogo d’origine del novello parroco. Erano inoltre presenti il Sindaco della Città, avv. Nino Garozzo, l’assessore comunale al turismo, prof.ssa Giusi Brischetto, ed il comandante dei Vigili Urbani, col. Alfio Licciardello. Padre D’Anna, originario di Pennisi, proprio nella chiesa parrocchiale “S. Maria del Carmelo” della frazione collinare acese, è stato ordinato sacerdote il 16 aprile 2005 dal Vescovo Mons. Vigo. Egli è un valente sacerdote che, malgrado la giovane età, ha ricoperto e ricopre incarichi di assoluto rilievo e prestigio all’interno della Diocesi: è stato cappellano della casa di riposo per anziani “Casa mia” retta dalla Battesimo acese per la Banca Agricola Popolare di Ragusa che apre uno sportello in via Mancini 6 (pieno centro, alle spalle di corso Umberto). Apertura in grande stile con numerosissimi invitati tra autorità civili, religiose e militari, direttori e funzionari dei principali istituti bancari cittadini, imprenditori e commercianti. A fare gli onori di casa il dott. Gaetano Pulvirenti, diret- tore dell’agenzia acese, presente il Direttore Generale dell’Istituto, il dott. Salvatore Inghilterra che, assieme al dott. Umberto Occhiuto, hanno ricevuto gli ospiti ed illustrato le finalità dell’apertura dello sportello ad Acireale. Parole di compiacimento sono state espresse anche dal sindaco della Città, l’avv. Nino Garozzo e dal Vescovo, Mons. Pio Vittorio Vigo. Presenti, tra gli altri, gli on.le Basilio Catanoso e Nicola D’Agostino. Corrado Patti Premiati i vincitori del concorso Lions “Un poster per la pace” 2009 Un cielo cupo e minaccioso, con qualche goccia di pioggia che a tratti costringeva i ragazzi e le ragazze dell’orchestra di flauti dell’Istituto “Paolo Vasta” ad alzarsi i cappucci del giubbotto, ha caratterizzato la cerimonia di premiazione del concorso “Un poster per la pace”, organizzato dal Lions Club per gli alunni delle scuole medie di Acireale. La cerimonia si è svolta, all’aperto, nel chiostro dell’ex Liceo classico “Gulli e Pennisi”, dove, attorniati dai simboli della pace scelti dagli stessi ragazzi e rappresentati nei cinquanta cartelloni esposti, sono stati premiati i tre lavori più belli di ognuna delle scuole partecipanti: Anna Chiara Leotta dell’Istituto Comprensivo “Vigo Fuccio - La Spina”, Simona Mazzullo della Scuola Media “Galileo Galilei” e Alessandra Leonardi dell’Istituto Comprensivo “Paolo Vasta”. Alla presenza del vice presidente del Lions Club di Acireale dott. Paolo Rapisarda, del segretario dello stesso Lions Club prof. Franco Calì, dei dirigenti delle scuole interessate Maria Castiglione, Antonino Pulvirenti e Rosario Musmeci, e dell’assessore alla cultura Nives Leonardi, le tre ragazze designate (i cui lavori hanno potuto partecipare alla successiva fase regionale del concorso) hanno ricevuto in premio macchine fotografiche digitali ed altre apparecchiature elettroniche, mentre a tutti i concorrenti è stato consegnato un attestato di partecipazione. Il dott. Paolo Rapisarda, vice presidente del Lions acese, ha rilevato nel suo intervento che la nostra società attuale si è quasi immunizzata nei confronti della guerra, mentre la guerra, purtroppo, continua ad essere presente in tante parti del mondo; ecco perché è necessario continuare a parlare della pace e operare per essa. Gli ha fatto eco anche il preside Musmeci, il quale ha evidenziato la validità del messaggio di pace affidato ai ragazzi. Il concorso stesso prevede infatti, dopo tutte le varie fasi comunali, regionali e nazionali, una fase mondiale il cui vincitore, come premio, potrà visitare la sede delle Nazioni Unite, a New York. Le sapienti esecuzioni dell’orchestra di flauti dell’Istituto “Paolo Vasta” (diretta dalle prof.sse Rosaria D’Amico e Lucia Lizio) hanno accompagnato le varie fasi della cerimonia fin quando le nubi – che fin dall’inizio, come dicevamo, rendevano cupo il cielo – si sono finalmente sciolte in una leggera pioggerella primaverile. E se la pioggia potrebbe aver fatto commentare agli sposi della vicina chiesa di San Domenico “Sposa bagnata, sposa fortunata”, non sono stati dello stesso parere i partecipanti alla cerimonia, che sono stati costretti a rifugiarsi sotto i portici mentre ci si preparava al rinfresco finale. AD QUI LA TUA CAMPAGNA ELETTORALE COSTA MENO DI QUANTO CREDI !!! 347 1433135 Piccole Suore dei Poveri e Direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale dei giovani. Attualmente padre D’Anna è canonico del Capitolo della Basilica Cattedrale, Economo del Seminario diocesano e direttore del Centro Studi “Gerlando Maria Genuardi” allocato presso il Seminario estivo a S. Maria Ammalati. Il 5 ottobre 2008 è stato nominato Amministratore parrocchiale a S. Tecla, divenendone Parroco il 13 marzo 2009. Nella storia della Parrocchia di S. Tecla, eretta il 19 dicembre 1921 da Mons. Salvatore Bella, 3° Vescovo di Acireale, padre D’Anna è il 3° parroco dopo il Can. Giuseppe Finocchiaro, che ha esercitato il ministero dal 1923 al 28 febbraio 1967, e dopo padre Giovanni Bonaccorso, che ha retto la parrocchia dal 1 marzo 1967 al 6 dicembre 2008, data della sua morte. Rodolfo Puglisi Il convegno, “Processi Decisionali per la Governance del Territorio”, organizzato dall’ADOCEC delle Aci si è tenuto presso la Sala delle Adunanze del Credito Siciliano e del quale daremo relazione nel prossimo numero ERG ERG Stazione di Servizio Autolavaggio di Ivan Zingale Stazione di Servizio Autolavaggio di Ivan Zingale Via Marchese di Casalotto, 32/b Tel. 095 7921279 Aci S.Antonio Via Marchese di Casalotto, 32/b Tel. 095 7921279 Aci S.Antonio