Scopri l`altro Belgio

Transcript

Scopri l`altro Belgio
Scopri l’altro Belgio...
BRUXELLES E LA VALLONIA
www.belgioturismo.it
A poche ore di volo dall’Italia, un Belgio diverso da come lo si immagina
stupisce con le mille proposte turistiche di Bruxelles e della Vallonia. Con il
suo patrimonio storico e architettonico rappresentato da abbazie, castelli
e villaggi dalle svettanti torri civiche o con la sua natura rigogliosa, questo
territorio saprà sorprendervi ben oltre le vostre aspettative.
Nelle prossime pagine vi offriremo indicazioni e suggerimenti indispensabili
per rendere il vostro soggiorno un viaggio alla scoperta delle bellezze, ma
soprattutto dell’anima di queste regioni, riservandovi piaceri inattesi dietro
ad ogni curva del vostro itinerario. I panorami verdeggianti saranno una
festa per gli occhi, le soste presso trattorie tipiche si riveleranno una golosa
avventura e oltre la soglia dei laboratori artigianali vi aspetta un mondo di
curiosità e tradizioni antiche.
Venite allora a scoprire l’inaspettato, venite a scoprire Bruxelles e la Vallonia!
Bruxelles
Waterloo
Tournai
PAESI BASSI
Wavre
Namur
Mons
Liegi
Huy
Spa
Malmedy
Charleroi
Dinant
Rochefort
FRANCIA
Chimay
GERMANIA
Durbuy
La Rocheen-Ardenne
Sant-Hubert
Bastogne
Bouillon
Orval Arlon
2
LUSSEMBURGO
indice
4
Bruxelles
6
Brabante Vallone
8
Liegi
12 Mons
14 Tournai
Idea e progetto: Ufficio Belga per il Turismo Bruxelles-Vallonia
di Milano rappresentanza in Italia di Wallonie Bruxelles
Tourisme asbl, (W.B.T./O.P.T. asbl)
17 Charleroi
Coordinamento: Giovanni Ciraolo e Silvia Lenzi
18 Da Namur a Dinant
Testi: Chiara Garavaglia
22 Da Durbuy a Orval
Foto di copertina: Tony Le Duc, Philippe Lermusiaux, Gabriele Croppi, Eike Dubois, Joseph Jeanmart, Emmanuel Mathez;
Thomas Blairon
Ideazione e impostazione grafica: Mai Esteve
26 Informazioni pratiche
Foto a corredo: SABAM 2009 Axel Addington, Jean Paul Remy,
Olivier Van de Kerchove, Alessandra Petrosino, Fuse, Alex Kouprianoff, N.Borel-Atelier de Portzamparc, Fondation Folon,
Jacek Birnbach, Laura Rodolfi, Lorquet.be, Ricardo de la Riva,
News Agency - Wu Wei Xinhua, Hôpital Notre-Dame à la Rose /
Francis Vauban, Jean Luc Flemal, Maison du Tourisme de Charleroi, Emilio Dati, Domaine des Grottes de Han, Alberto Nardi,
Euro Space Center, G.P. Ciraolo, S. Durante; Thomas Blairon.
28 Cartina
30 belgioturismo.it
Stampa: Centro Stampa ERRESSE - Milano
3
Ufficio Belga per il Turismo
Bruxelles•Vallonia
Viale Vittorio Veneto 28
20124 Milano
Tel. 02 860566
[email protected]
www.belgioturismo.it
www.belgioturismo.it
Bruxelles, capitale da scoprire!
Questo è l’imperativo in una
città che accoglie il visitatore
decisa a stregarlo in modo sottile,
ma inevitabile. Il suo fascino
si nasconde nelle sue mille
sfaccettature e contraddizioni:
Bruxelles sa essere capitale
discreta ed elegante, chiassosa
e folcloristica, golosa e curiosa,
artistica persino nei suoi balconi,
moderna e dinamica lungo i suoi
viali ed allo stesso tempo antica
ed imponente nelle storiche
piazze. Che programmiate un
week-end di shopping nei suoi
negozi di lusso, un’immersione
nel patrimonio artistico raccolto
nei suoi musei o delle passeggiate
rilassanti nei suoi giardini segreti,
non abbiate dubbi: Bruxelles,
da vera capitale del fumetto,
vi riserverà un’avventura
sorprendente.
Bruxelles
Waterloo
Tournai
Wavre
Namur
Mons
Liegi
Huy
Spa
Malmedy
Charleroi
Durbuy
Chimay
Dinant
Rochefort
La Roche-enArdenne
Sant-Hubert
Il nome di Bruxelles solitamente evoca prima di tutto il suo ruolo di
capitale d’Europa e la presenza del Parlamento Europeo nel moderno
quartiere governativo, che durante la settimana sembra un alveare
brulicante di addetti e visitatori. L’idea di Bruxelles innanzitutto capitale politica fa talvolta sottovalutare il potenziale di questa città.
Vi sono di certo dei must da non perdere nella sua visita, ma, una
volta arrivati, i turisti scoprono che il vero spirito di Bruxelles emerge
mentre si passeggia nei suoi viali, si curiosa fra i suoi mercatini d’antiquariato, ci si ristora in una brasserie o si ammira uno dei suoi muri
decorati da fumetti.
Visitate quindi l’Atomium, che, con i suoi 100 metri, svetta sulla città
dall’Expo del 1958 accogliendo nelle sfere di lucente metallo numerose mostre consacrate a scienza e progresso, ma non fatevi mancare
una sosta presso una delle cioccolaterie artigianali dove ripercorrere
con gli occhi…e la bocca, la storia del cacao dalla pianta alle vetrine
di un maître chocolatier.
Certo, poi, non potete perdervi il Palazzo delle Belle Arti, il Bozar,
che con le sue ricche collezioni, proposte cinematografiche e concerti
è tra i poli d’attrazione più frequentati del Mont des Arts, ma non
dovete nemmeno tralasciare una visita al Museo Horta, residenza
dell’omonimo architetto. Questo palazzo è una delle più rappresentative opere d’arte della città, un trionfo d’Art Nouveau, della cui
architettura Bruxelles è stata la vera culla, come testimoniano meravigliosamente i numerosi edifici in questo stile che ornano la città.
Se siete dei cultori dell’arte, invece, vi attende il Museo Magritte:
inaugurato nel 2009, la sua collezione d’opere dell’artista belga, oggi
la più grande al mondo, è un doveroso omaggio al celebre pittore surrealista. Allo stesso modo, con il Centro Belga del Fumetto, Bruxelles ha voluto rendere un tributo ai grandi fumettisti che l’hanno resa
la capitale della vignetta:
questa forma d’arte è talmente permeata nella città che è possibile visitarne
quartieri, vie e case proprio seguendo un percorso
costellato dai graffiti degli
eroi dei fumetti che qui
sono nati.
Bastogne
Bouillon
Orval Arlon
Bruxelles, murales di fumetti
4
Il nome di Bruxelles comunque non è associato solo ad arte e cultura, ma anche a design e moda: le più prestigiose firme dell’haute
couture e della gioielleria espongono i loro lavori alle Gallerie Reali
Saint-Hubert, nel centro storico della città o sull’Avenue Louise,
da sempre sinonimi di sfarzo e qualità. Per lo shopping di tendenza e
alla moda bisogna assolutamente fare un salto in Rue Antoine Dansaert. Un altro baluardo del lusso e dell’eleganza di Bruxelles dal
XVII secolo è il quartiere del Sablon, dove noti antiquari, galleristi
e mastri cioccolatai occupano le antiche dimore della nobiltà seicentesca che qui risiedeva e dove ogni sabato e domenica si tiene
il mercatino dell’antiquariato. Se invece siete più interessati alle
anticaglie, a qualche passo dal Sablon, Bruxelles vi riserva il famoso
mercatino delle pulci, i rigattieri e i negozi vintage di Marolles,
vivace quartiere dalla tipica architettura brussellese.
E alla fine dei vostri vagabondaggi premiatevi con una sosta in uno
degli incantevoli caffè di Bruxelles per una gaufre e un’immancabile tazza di cioccolata o rifocillatevi in una tipica brasserie, dove
gusterete le innumerevoli birre che rendono celebre questo paese o
potrete assaggiare il celebre binomio cozze e patatine fritte. In ogni
caso la cucina locale saprà soddisfare ogni palato.
Visitando questa capitale scoprirete che, pur volgendo da sempre
uno sguardo aperto sul mondo, Bruxelles, città avanguardista, è
tuttavia profondamente radicata nelle propria cultura. Vi basterà
attraversare la Grand-Place durante il celebre mercato dei fiori o
passeggiare nello storico quartiere di Saint-Jacques che ospita il
Manneken Pis, simbolo della città, per cogliere l’atmosfera tradizionale di Bruxelles.
Infine, per gli amanti delle passeggiate in totale relax, Bruxelles è
una capitale verde, con numerose iniziative nei suoi antichi parchi
reali o nei suoi giardini: da non perdere Parc Royal o Square du Petit Sablon, dove alberi secolari si alternano ad interessanti sculture.
Insomma, se volete offrirvi una scoperta a 360 gradi allora Bruxelles
è la capitale che fa per
er voi!
veau”
rt Nou
A
“
te
ia
gg
• Passe
metto
e”
orso Fu
Magritt
• Perc
rme di
o
e
ll
u
rario “S
e”
• Itine
es verd
Bruxell
“
te
ia
gg
• Passe
Bruxelles, la discoteca Fuse
Bruxelles by night
La Bruxelles giovane anima le proprie
notti con locali trendy, eventi, feste e
buona musica. Volete cenare immersi
nell’ambiente cosmopolita che solo i
ritrovi di artisti offrono? Provate i ristoranti
del quartiere Saint-Boniface.
Cercate dei bar dall’atmosfera conviviale
per una buona birra? Allora dirigetevi ai
quartieri Saint-Géry e Saint-Jacques.
Se invece volete festeggiare fino all’alba,
i locali sempre aperti del quartiere
universitario di Ixelles aspettano voi.
Bruxelles avrà sempre una proposta
pronta, che abbiate in programma di
festeggiare, di trasgredire o solo di
divertirvi tutta la notte.
Informatevi sulla Brussels Card e
richiedete gratuitamente la brochure
Bruxelles, capitale da scoprire!
Perfetta per apprezzare le mille
sfaccettature della città: le mete
più gettonate, i locali più trendy
e il suo lato più segreto.
Tel. 02.860566
[email protected]
5
www.belgioturismo.it
Visitate il Brabante-Vallone,
una delle cinque province
della Vallonia e scoprirete un
territorio dal carattere deciso,
con il suo sapiente mix di spazi
verdi tra i rilievi, villaggi fuori
dal tempo sparsi nella campagna
e centri urbani dall’affascinante
passato. Con i suoi mulini, le
sue abbazie sopravvissute ai
secoli, le fattorie per gustare
prodotti gastronomici locali, i
suoi circuiti sportivi ideali per
la famiglia e ben 11 campi da
golf di livello internazionale per
gli appassionati, la provincia è
meta ideale per qualsiasi tipo di
vacanza stiate programmando.
Un perfetto connubio per chi
cerca relax, buona cucina ed
escursioni a caccia di curiosità
storiche o piccoli gioielli d’arte.
Bruxelles
La Hulpe
Waterloo Wavre
Tournai
Nivelles
Villers-la-Ville
Namur
Mons
Liegi
Huy
Spa
Malmedy
Charleroi
Durbuy
Chimay
Dinant
Rochefort
La Roche-enArdenne
Sant-Hubert
Bastogne
Bouillon
Orval Arlon
Waterloo
Questa cittadina a pochi
chilometri da Bruxelles,
entrò nella storia il 18 giugno 1815 perché nei suoi
pressi vide la fine l’impero di Napoleone. Ancora
oggi quella battaglia, che Waterloo, ricostruzione storica
schierò l’esercito france- della battaglia
se contro quello inglese,
prussiano e belga-olandese, giustifica le tappe dei molti visitatori ai
musei che ne perpetuano la memoria. Con una visita, che portava
turisti in diligenza da Bruxelles a Waterloo già dal 1815, rievocherete l’atmosfera del quartier generale inglese, oggi trasformato nel
Museo di Wellington. Da lì l’omonimo duca diresse le operazioni
e pose la sua firma sull’annuncio della vittoria della “battaglia di
Waterloo”. Nelle sue 18 sale (disponibile audio-guida in IT) questo
museo raccoglie incredibili cimeli, dai più macabri ai più bizzarri:
persino la gamba di legno di un ufficiale colpita da un proiettile e
seppellita poi con tutti gli onori.
Dall’altra parte del campo di battaglia, l’Ultimo Quartier Generale di Napoleone ospitato nell’antica fattoria detta “Caillou”, conserva armi, mobilia e oggetti che ricordano la storia dell’armata
imperiale.
In seguito dirigetevi a circa 5 km a sud, a Braine–L’Alleud e scoprite
il Centro del Visitatore da cui si accede alla Collina del Leone,
punto dove fu ferito il comandante dell’esercito belga-olandese.
Dall’alto dei suoi 45 metri e 226 scalini, spaziando con lo sguardo
sulla campagna, ricostruirete con l’immaginazione una delle più
note pagine della storia moderna d’Europa.
Di ritorno al Centro del Visitatore un video e uno spettacolo audiovisivo offrono una ricostruzione animata di quelle ore. Accanto
al Centro del Visitatore, il Panorama della Battaglia, un edificio
circolare dove un bellissimo affresco di 110 metri rende non solo
il colpo d’occhio sulla disposizione degli eserciti, ma consente agli
spettatori di immedesimarsi contemporaneamente nei vincitori e
nei vinti.
Se questo non bastasse ancora, organizzate la visita in occasione
della commemorazione annuale (intorno al 18 giugno) e assisterete
alla ricostruzione storica prima dei bivacchi della vigilia e poi della battaglia stessa. Di fronte, infine, il Museo delle Cere mostra i
protagonisti della battaglia con ricostruzioni precise di dettagli e
uniformi dei soldati.
6
Louvain-la-Neuve
La città è una riuscita scommessa urbanistica, creata dalla secessione universitaria tra fiamminghi e valloni degli anni ’70 che vide i
francofoni crearsi la loro Lovanio, completamente nuova e a misura d’uomo. La città è giovane, animata dallo spirito studentesco e
dal fervore intellettuale. Per questo, probabilmente, è stata eletta sede del Museo Hergé, omaggio al creatore del fumetto Tintin.
Aperto nel 2009, il museo, progettato dall’architetto Portzamparc,
è un prisma allungato di quattro piani e 3.800 mq di esposizioni che
fluttua tra alberi secolari, un mondo di vetrate e colori, un universo
di tavole, modellini, proiezioni e schizzi dell’artista che ne ripercorrono la storia e ne ricreano l’opera. Entrate e vi ritroverete in
un fumetto.
Abbazia di Villers-la-Ville
A qualche chilometro da Nivelles, sorgono le rovine della splendida
abbazia di Villers-la-Ville. Fondata nel 1147 dai cistercensi, si trattava agli inizi di un piccolo edificio, ma presto l’abbazia si ingrandì
e divenne la più importante della regione. L’imponente chiesa abbaziale fu tra le prime in stile gotico del territorio, mentre il chiostro
e il vasto refettorio conobbero un’impronta romanica prima di virare al gotico. Le successive annessioni architettoniche al complesso
religioso mostrano tutti gli stili che influenzarono l’arte del paese,
senza intaccare la profonda armonia dell’abbazia, che fino alla distruzione ad opera dei Francesi nel 1794 mantenne intatti il prestigio e la potenza che ancora oggi si indovinano nelle sue rovine.
Nivelles
La cittadina è nota per la maestosa collegiata di santa Gertrude,
principessa merovingia, prima badessa del monastero sorto intorno
al 650. La collegiata divenne poi simbolo del prestigio dell’impero
germanico e nell’XI secolo sorse attorno alle sue mura il borgo di Nivelles. L’edificio odierno è, quasi per intero, una fedele ricostruzione dell’originale medievale resasi necessaria dopo i bombardamenti
tedeschi. In stile romanico ottoniano, il santuario si distingue per
la pianta bicefala, a transetti e cori opposti e per il suo campanile
ottagonale. Il suo interno impressiona per le dimensioni: la navata
centrale di 102 metri la rende una delle più grandi chiese romaniche esistenti. Non perdetevi il chiostro e la cripta col sottosuolo
archeologico.
7
La Hulpe, Fondation Folon
La Fondation Folon
Appena fuori dalla foresta di Soignes, una delle
più estese del Belgio, il borgo di La Hulpe nello
splendido parco di Solvay, nasconde tra gli
stagni il castello di La Hulpe del XIX secolo, la
cui fattoria oggi ospita la Fondazione Folon.
Essa riunisce centinaia di opere del poliedrico
artista Jean-Michel Folon: disegnatore, scultore,
pittore. Castello e parco costituiscono la cornice
ideale per gli acquarelli, le incisioni, le sculture
e le serigrafie che illustrano la passione di Folon
per l’immaginario e la poesia, avvicinando il
suo percorso artistico all’universo surrealista.
Immagini e suoni dii un itinerario guidato
condurranno il
visitatore attraversoo
le evoluzioni di
la specialità di
• Assaggiate
una lunga carriera
al djote, con
Nivelles: la tarte
estremamente
ole, cipolle ed
formaggio, biet
produttiva.
ttima se
iche. O
erbette aromat
a birra locale.
gustata con un
Ogni mezz’ora, i bus linea
linea W o 365
365
partono dalla Gare du Midi di Bruxelles
con destinazione Waterloo.
Rivolgersi all’Ufficio del Turismo di
Waterloo, di fronte al Museo Wellington,
per acquistare il PASS 1815 valido per la
visita di tutte le cinque attrazioni.
www.belgioturismo.it
Il nome di questa città, sorta
sulle rive della Mosa è spesso
associato all’immagine di
polo industriale belga per le
industrie metallurgiche della
sua periferia, benché Liegi,
con il suo prestigioso passato
e le sue iniziative moderne,
abbia ampiamente meritato
anche la fama di città d’arte
e cultura. Ma vi basterà una
visita e ripartirete affascinati
soprattutto dalla sua atmosfera
cosmopolita ed accogliente. E
come potrebbe essere altrimenti
in una città dai caffé sempre
popolati di studenti, dai vivaci
mercati, dalle vie dello shopping
più frequentate della regione e
dove fiumi di birra scorrono più
rapidamente che in qualsiasi
altra città del mondo? Non ci
credete? Venite a vedere...
Sede d’uno dei più antichi principati episcopali della storia europea, Liegi esercitò nei secoli grande influenza politica, ma anche
artistica e culturale nella regione. Il peso di questo ruolo è ancora
oggi visibile nell’urbanistica cittadina e salta agli occhi nella celebre Place Saint-Lambert. Qui si trovava fino al XVIII secolo, quando
fu distrutta dal furore rivoluzionario, la Cattedrale di San Lamberto,
all’origine dell’agglomerato che divenne l’attuale città di Liegi. La
piazza conserva, però, vestigia d’ogni epoca, dai reperti preistorici
ad una villa gallo-romana fino ai resti medioevali della cattedrale.
Grazie ad uno spettacolo multimediale e a percorsi colorati posti su
più livelli nel suo sottosuolo, i turisti ammirano nell’Archeoforum
più grande d’Europa l’evoluzione di oltre un secolo di scavi.
Su Place Saint-Lambert s’affaccia un’altra meta imperdibile: il Palazzo dei Principi-Vescovi eretto sulla sede voluta da Notger, celebre vescovo del X sec. promotore della costruzione di chiese e residenze ancora oggi vanto di Liegi. L’edificio subì nei secoli incendi e
saccheggi ed il suo aspetto attuale si deve a ricostruzioni ed ampliamenti iniziati nel 1536, ma, nonostante la sua pianta sia un omaggio
al Rinascimento italiano, il palazzo conserva tra volte e pinnacoli
tutto il suo spirito gotico. Prestate attenzione ai basamenti e capitelli delle 60 colonne del suo portico, con la loro varietà di forme e
facce rappresentate, dalle più buffe alle più spaventose. Nel corso
dei secoli, sotto i loro occhi, il palazzo divenne deposito, prigione,
ospedale e oggi accoglie la Corte d’Assise e il Governo provinciale.
Bruxelles
Waterloo
Tournai
Wavre
Namur
Mons
Charleroi
Liegi Blégny
Jehay
Seraing
Huy
Chaudfontaine
Modave
Spa
Stavelot
Malmedy
Durbuy
Chimay
Dinant
Rochefort
La Roche-enArdenne
Sant-Hubert
Bastogne
Bouillon
Orval Arlon
8
Poco distante da piazza Saint-Lambert si trova Place du Marché con
gli eleganti palazzi settecenteschi che sostituirono quelli distrutti
da Luigi XIV e con il caratteristico Perron. Si tratta di un’edicola a
portico su cui appoggia una colonna culminante con il gruppo scultoreo delle Tre Grazie e sormontata dalla caratteristica pigna, emblema della città. Questo insieme architettonico si trova a Liegi nei
pressi dell’Hotel de Ville e simboleggia la libertà comunale per cui
la città combatté sempre strenuamente. Dalla piazza vi consigliamo
di proseguire la passeggiata nel quartiere di En Hors Château, il cui
nome si deve alla strada medievale che collegava il centro abitato
alla Cittadella sorta sul colle che sovrasta Liegi. Lungo il percorso
scoprirete bellezze e luoghi d’interesse più o meno insoliti e nascosti. Fate tappa, per esempio, nel cortile del Convento dei frati
minori al Museo della Vita Vallone: ricchissimo museo etnografico
dove oggetti d’uso comune, macchinari e documenti dell’Ottocento
fino ai primi del Novecento ricostruiscono la storia rurale e industriale ed il folclore liegese.
Se invece preferite perdervi nella scoperta, allora quel che fa per
voi è il sentier des Coteaux: un dedalo di stradine, un succedersi di
terrazze, spazi fioriti e cortili con accesso dalle varie impasses, ossia
i vicoli che collegavano le residenze signorili di En Hors Château alle
case della servitù. Un sapiente recupero di tali abitazioni dai portoni
che aprono su graziosi giardini fa del quartiere una zona prestigiosa
della città. Se poi non vi spaventano poco meno di 400 gradini affrontate la montagna di Bueren, una scalinata voluta nel 1875 dalla
municipalità per collegare la città alla caserma della Cittadella.
Proseguite la visita con una tappa alla collegiata di Saint-Barthélemy è la chiesa più antica di Liegi, dalla facciata con due torrioni
quadrati e con arcate romaniche risalenti all’XI-XII secolo. All’interno conserva il capolavoro orafo di Renier de Huy, artista del XII
secolo, i pregevoli fonti battesimali vero e proprio gioiello d’arte
romanica mosana.
Proseguite verso il Palais Curtius, tipico esempio d’architettura mosana del XVII secolo ed edificio principale del Grand Curtius, polo
museale vanto della Liegi culturale, inaugurato nel 2009 ed articolato anche nei limitrofi edifici storici. Varcate le sue soglie e scopritene il patrimonio: dalle collezioni d’archeologia a quelle d’armi,
dalle meraviglie colorate del Museo del Vetro a quelle delle Arti
Decorative è un vero sfoggio d’arte mosana e non solo. Godetevi
la ricchezza delle sue sale, sostate nei suoi giardini e ristoratevi
al suo caffè. In più, la prima domenica di ogni mese… l’ingresso è
gratuito!
9
Liegi da assaggiare
Mentre scoprite il suo patrimonio artistico o vi
immergete nella sua vita notturna, lasciatevi
tentare dal lato goloso della città! Dalle saporite
polpette di carne, le Boulets à la liégeoise o
dall’immancabile Café liégeois, il tipico dessert
e annaffiate il tutto col Pékèt, l’acquavite
ottenuta da bacche di ginepro e declinata in
mille gusti. E se volete portarvi a casa un po’
del sapore della città acquistate lo Sirop de
Liège, una particolare melassa di frutta che
troverete solo qui o entrate in una Cioccolateria
Galler, fornitore dei re del Belgio, per acquistare
cioccolatini di cacao purissimo, come nella
migliore tradizione artigianale e praline ripiene
dai gusti più innovativi.
Liegi, “boulets” le famose polpette
n
enon, u
rges Sim emerge dalla
o
e
G
e
e
• Liegi o rapporto ch commissario
s
ti
l
affettuo l creatore de alcuni raccon
e
d
re
v
a
ta
te
lt
n
ura i
sce
bie
t di am
le. Proc
Maigre pria città nata scoperta dei
nella pro o e partite alla al celebre
e.
d
ri
l’itinera iù frequentati elle sue pagin
n
p
i
ti
h
la
g
a
o
rt
t
lu
e immo
Maigre
scrittore ” - vi direbbe ia!
c
e
c
il
a
“È fac seguire la tr
…basta
Liegi, il mercatino di Natale
Liegi, vita nel quartiere Carré
Liegi
le” di le
a
t
a
N
e
di
illaggio el Belgio re
• Il “V grande d e del folklo l
è il piùzioni tipich onsiglio de mosfera
anima del suo C , oltre all’at e
locale gio creano vivialità ch
Villag ca, una con i.
fiabes ete solo qu
trover
Un altro percorso alla scoperta del centro storico della città vi porterà prima al gotico flamboyant della chiesa di Saint-Jacques, abbaziale
d’un monastero benedettino dell’XI secolo, con le sue alte volte finemente lavorate, impreziosita da arabeschi di pietra e bagnata dalla luce
delle sue splendide vetrate seicentesche, fra le più belle di tutto il Belgio. Spingendovi poi un po’ più a nord finirete immancabilmente davanti
all’attuale cattedrale di Liegi, la chiesa di Saint-Paul che ha sostituito
quella di Saint-Lambert. La chiesa eretta nel X secolo, nonostante le
successive ricostruzioni, conserva al suo interno non solo l’originaria
impronta gotica, ma anche il tesoro della Cattedrale, recuperato da
Saint-Lambert, con prestigiosi pezzi medievali come il reliquiario del XV
secolo del duca Carlo il Temerario. Lo splendido chiostro dalle volte in
puro gotico rayonnant merita da solo la visita all’edificio.
Ora è il momento di respirare il clima conviviale di Liegi, magari con una
rilassante crociera sulla Mosa o immergendovi nella brulicante atmosfera del celebre Marché de la Batte, il mercato più grande d’Europa che
ogni domenica mattina e dalla metà del XVI secolo vede spuntare lungo
la Mosa centinaia di banchi dei commercianti in prodotti d’ogni genere,
dagli ortaggi agli animali esotici, dalla pelletteria all’antiquariato.
E come perdervi, poi, il piacere di andare a zonzo nelle vie del celebre
Carré, il vivace quadrilatero nel cuore del centro storico? Di giorno il
quartiere è l’ideale per fare un po’ di shopping, soprattutto in Vinave
d’Ile dove troverete tutti i negozi e le boutiques che potete desiderare,
mentre di sera l’atmosfera si anima ancor più tra i tavoli dei suoi ristoranti e caffé affollati dagli studenti della vicina Università.
Se invece siete appassionati melomani, allora spostatevi appena accanto al Carré ed il variegato programma teatrale e musicale dell’Opera
Reale di Vallonia vi attende oltre la facciata dal timpano fregiato e
dalle colonne marmoree provenienti da una antica chiesa.
Visitandola, infine, scoprirete che Liegi non è solo il suo ricco passato, è
anche modernità e dinamismo che si esprimono nelle più recenti realizzazioni urbanistiche. Basti pensare al grandioso complesso avveniristico
di Mediacité, con i suoi 45.000 mq dedicati allo shopping e alle attività
culturali. Oppure potete cogliere il futuro che avanza nella nuova stazione TGV di Liegi-Guillemins, dalle sinuose linee candide concepite
dall’architetto catalano Calatrava, che collega Liegi alle capitali europee del Nord come Londra, Amsterdam e Parigi, rendendola una città
all’avanguardia pronta ad accogliervi in tutta comodità. Che aspettate
dunque? Liegi attende solo d’essere scoperta!
10
i dintorni
A qualche decina di chilometri da Liegi alcune interessanti mete
meritano una sosta durante la vostra scoperta della Vallonia.
A Seraing, appena a sud di Liegi, visitate il castello di Val SaintLambert e la sua cristalleria. Attorno al nucleo originario del XIII
secolo, oggi un moderno percorso interattivo tra filmati, fotografie, dimostrazioni dal vivo e capolavori della cristalleria, introduce
i visitatori all’universo della lavorazione del vetro, in un perfetto
avvicendarsi di storia e maestria artigianale.
Il sito minerario di Blegny, a ovest di Liegi, invece, è quanto resta
dell’ultima miniera di carbone attiva in Belgio e chiusa nel 1980. La
storia mineraria del paese è oggi accessibile con una visita al museo
e al sito vero e proprio, in cui filmati, documenti e soprattutto la
discesa nel cuore delle gallerie vi trasporteranno nell’universo sotterraneo che ancora conserva odori e suoni della vita dei minatori.
Agli appassionati degli antichi castelli, ne proponiamo due di grande interesse: il castello di Modave (Modave) e il castello di Jehay
(Amay). Il primo è un castello medievale sorto su una roccia dove
potrete ammirare splendidi arazzi, sculture, dipinti e stucchi. L’attrazione più nota è, però, una riproduzione fedele della ruota idraulica del liegese Sualem, ideatore nel 1678 anche della macchina di
Marly, che riforniva d’acqua le fontane di Versailles. Il castello di
Jehay, poi, con la sua inconfondibile facciata a scacchi bianchi e
neri, icona del Rinascimento mosano del ‘500, accoglie collezioni
di grande valore ed i suoi splendidi giardini con pergolati, fontane e
ninfei valgono da soli la sosta.
Sempre a sud di Liegi si trovano le famose terme, una fra tutte Spa.
Già nota ai Romani per le acque ferruginose delle Ardenne, è per antonomasia sinonimo di stabilimento termale dove recuperare salute
fisica e benessere. Dal XVI secolo, quando la moda delle terme si diffuse, Spa, e con lei altre stazioni termali come per esempio Chaudfontaine, conobbe un incremento di visitatori che continua ancora
oggi. Nella zona vi proponiamo anche due tappe per prendervi cura
dello spirito: il Santuario di Banneaux e l’Abbazia di Stavelot. Nel
primo respirate l’atmosfera di devozione suscitata dalle apparizioni della Vergine nel 1933. L’abbazia, ai margini della riserva delle
Hautes-Fagnes, la più antica foresta del Belgio, pur smantellata
dalla Rivoluzione, mostra resti archeologici e ricostruzioni virtuali
rendono possibile ai visitatori immaginarne l’antico splendore.
Sapori e motori
All’Abbazia Val Dieu ad Aubel, negli edifici
monastici rivive oggi l’attività brassicola
passata dei cistercensi: assaggiate i 4 speciali
tipi di birra d’antica ricetta. A Eupen, invece,
nel Museo della Cioccolateria Jacques scoprite
tutto sul cioccolato, dalla fava di cacao al
goloso prodotto finito.
A Spa il relax cede alla frenesia del Gran
Premio di Formula 1 del Belgio sul noto
circuito di Spa-Francorchamps: un’occasione
per scoprire la cittadina mentre i bolidi vi
attendono.
Nella struttura in vetro e acciaio dell’Abbazia
di Stavelot tre interessanti musei da visitare:
il Museo del Principato di Stavelot, il Museo
del Circuito di Spa-Francorchamps e il Museo
Apollinaire.
Spa-Francorchamps, il circuito di
Formula 1
Liegi da un’altra prospettiva:
per riduzioni in alcuni musei della città,
per una crociera sulla Mosa o un tour in
trenino turistico, scoprite il Liegi City
Pass e i suoi mille vantaggi.
11
www.belgioturismo.it
Capitale della provincia
dell’Hainaut, Mons, così
chiamata dai Romani per la
sua posizione su una collina,
è una fra le città d’arte più
belle ed interessanti del Belgio.
Deve le sue origini cittadine
alla presenza di un monastero
fondato proprio sul colle nel
VII secolo da santa Valdetrude,
meglio nota come Waudru,
patrona della città. Nonostante
il suo nome all’estero sia legato
soprattutto alle vicende belliche
delle due guerre mondiali,
basta passeggiare nel suo centro
storico per capire che grazie alla
ricchezza del suo patrimonio
artistico ed architettonico la
sua notorietà, come il titolo di
capitale culturale della Vallonia,
è ben meritata. Visitatela e lo
scoprirete da voi.
Bruxelles
Tournai
Waterloo
Mons Le Roeulx
Binche
Hornu
Charleroi
Chimay
Wavre
Namur
Liegi
Huy
Spa
Malmedy
Durbuy
Dinant
Rochefort
La Roche-enArdenne
Sant-Hubert
Bastogne
Un tour ideale della città può partire dalla stazione, nei cui pressi si
trova il Museo d’arti decorative Francois Duesberg, che raccoglie
collezioni soprattutto dal 1775 al 1825 di ceramiche, bronzi, maioliche, oreficeria e una curiosa collezione di orologi a pendolo.
Dal museo procedete, salendo, verso la celebre Collegiata di SainteWaudru in stile gotico-brabantino. L’esterno dell’edificio ha il solo
pregio della coerenza al progetto del 1450 del celebre architetto
Matheus de Layens, nonostante i due secoli necessari per completarlo. Entrate, invece, e stupitevi: la chiesa a croce latina, lunga 110 m
e larga 34, si eleva su tre livelli, con alte vetrate cinquecentesche
e volte sorrette da enormi pilastri che la dividono in tre navate e 29
cappelle. Conserva sculture d’alabastro, un tesoro tra i più ricchi
della regione e il Car D’Or che trasporta l’urna della santa durante la
processione della Doudou. Dirigendovi verso la Grand-Place ammirate il solo beffroi barocco dell’intero Belgio, patrimonio mondiale
dell’Unesco: 87 metri di torre seicentesca in gres e pietra azzurra,
con un carillon di 49 campane.
Vi accorgerete poi, arrivandovi, che la Grand-Place coi suoi caffè
costituisce il cuore pulsante di Mons. Tra le splendide facciate cinquecentesche che si ammirano spicca l’Hotel de Ville, edificio gotico
del XV secolo voluto da Carlo il Temerario, ma che conobbe più rimaneggiamenti. Non perdete i suoi saloni ammobiliati decorati da arazzi
antichi. Nel giardino si trova la statua del Ropieur, il monello di Mons.
Infine osservate sul portale la complessa serratura quattrocentesca e
alla sinistra la statua di una scimmietta, nota come Singe du Grand
Guard. Accarezzatele la testa con la mano sinistra, porta fortuna!
Si termina con la visita al Museo delle Belle Arti: la sua rinnovata
struttura dalla facciata in vetro con elementi in legno e metallo lo
rende uno spazio perfetto per accogliere artisti del passato e moderni attraverso mostre permanenti o temporanee. Tale flessibilità e
apertura ben si addicono
ad una città che nel 2015
sarà Capitale Europea
della Cultura. Questa investitura influenza fin da
ora i progetti artistici e
culturali della città, che
già prevede in calendario
un anno ricco d’eventi.
Bouillon
Orval Arlon
...pausa golosa a Mons
12
Parlando di eventi a Mons uno di solito spicca su tutti gli altri: infatti
la domenica della SS.Trinità, dopo Pentecoste, la città si trasforma
per il maggior evento folcloristico del calendario di Mons. Si tratta
della Doudou, o Ducasse (dedicazione), festa della patrona della
città. Il carro d’oro con l’urna di Sainte-Waudru è portato in una
processione che culmina quando i fedeli lo spingono su per la salita
alla Collegiata, dove è riposto: la tradizione vuole che il carro debba
salire tutto d’un colpo, per scongiurare la cattiva sorte. Durante la
festa si svolge il Lumeçon, gioco dalle origini duecentesche nato dalla drammatizzazione della vittoria di San Giorgio sul drago. Oggi è
uno scontro festoso in cui il santo vince e il drago perde…tutti i peli
della coda che i partecipanti gli strappano come portafortuna!
Nella periferia di Mons, a Cuesmes, vi è l’edificio che ospitò qualche
tempo Van Gogh. Aperto al pubblico, con un audiovisivo e alcune riproduzioni potrete ripercorrere il periodo di permanenza del pittore
in Vallonia, durante il quale sembra iniziò a dipingere paesaggi.
i dintorni
Ad Hornu, 8 km fuori Mons, si trova il Mac’s, Museo d’Arte Contemporanea, con sede nell’ex complesso minerario del Grand Hornu,
città operaia ideale concepita agli inizi dell’Ottocento. Dal 1954
alcuni spazi accolgono un polo multifunzionale che avvicina il grande pubblico all’arte moderna e contemporanea con impareggiabili
percorsi interattivi tra video, foto, sculture e mostre temporanee di
grandi artisti. Il complesso del Grand Hornu è dichiarato patrimonio
eccezionale di Vallonia.
Patrimonio mondiale dell’Unesco è, invece, a Binche, il… Carnevale dei Gilles! Definito capolavoro orale e immateriale dell’umanità, dalle origini radicate nel folklore più antico. Dopo preparativi
di mesi, la festa culmina il martedì grasso nella sfilata dei Gilles,
maschera tradizionale dal caratteristico costume con copricapo in
piume di struzzo lunghe anche 1,5 m. A Binche un museo unico raccoglie, ovvio, maschere e costumi dal mondo intero.
A Le Roeulx fate tappa al birrificio St-Feuillen, dove i produttori,
birrai da 4 generazioni, vi offriranno la St-Feuillen, una tripla imbottigliata in magnum da champagne mentre ammirate le pertiche
da luppolo esposte nel cortile.
12
13
ons?
ggio di M
• Un assa
ns
nsiglia i rato e di
Lo chef co
ien
p
ri
r, crêpes
du car d’o
ppure
o
prosciutto
groviera e
ra come
b
i
base d ir
a
a
tt
e
c
ri
a
un
e infine
e d’agnello ottini
tt
le
o
st
o
c
le
bisc
di Mons,
i macarons
rle.
alla mando
Birra:
una tradizione secolare!
Se avete voglia di gustare una birra speciale,
fermatevi a Chimay dove dal 1862 i
monaci trappisti dell’Abbazia Notre-Dame di
Scourmont producono birra e anche formaggi
secondo la loro lunga tradizione.
Per assaggiarli e conoscerne la storia, fermatevi
all’Espace Chimay all’Auberge de Poteaupré,
nei pressi dell’abbazia.
Vicino a Mons potete fare tappa al birrificio
Abbaye des Rocs che produce le sue birre con
l’acqua di sorgente che scorre nel sottosuolo e
senza aggiunta di zucchero o additivi chimici…
sono tutte naturali! A conduzione famigliare,
la Brasserie de Blaugies vi aspetta a Dour
per offrirvi il gusto delle sue birre prodotte
secondo le antiche ricette delle nonne dei
proprietari (solo per gruppi di min. 15 persone su
appuntamento).
Birra belga? Sí, grazie!
Attenta all’inquinamento e alla
scorrevolezza del traffico, Mons si è
dotata di mini-bus gratuiti che circolano
nel suo centro storico. Se la visita vi ha
provato…approfittatene!
www.belgioturismo.it
Nei pressi del confine sudoccidentale della Vallonia,
Tournai, abitato romano nel
I secolo a.C., divenne sotto i
Franchi merovingi la capitale
del regno e dunque i Belgi
affermano sia stata la prima
capitale che l’Occidente
europeo ricordi. E la città,
con il suo patrimonio storico
ed artistico accumulato nei
secoli, ha saputo mostrarsi
sempre all’altezza di tale
ruolo. Per tutte queste ragioni
Tournai costituisce una meta
imprescindibile nell’itinerario
alla scoperta della Vallonia.
Venite a passeggiare all’ombra
delle sue torri, visitate le sue
chiese, affollate le sue piazze e
sarete d’accordo con noi!
L’itinerario che vi proponiamo parte dalla stazione ferroviaria e già
passeggiando lungo la Rue Royale scorgerete le torri della Cattedrale di Notre-Dame. Con i 130 metri della navata romanica (XII
secolo), il coro gotico e le sue cinque torri campanarie alte fino a 83
metri che la rendono unica al mondo, l’edificio è patrimonio mondiale dell’Unesco. L’interno è un capolavoro di decorazione, con gli
innumerevoli archi, i capitelli scolpiti, i dipinti di Rubens e Metsys e
le splendide vetrate. In restauro dal 2008, la cattedrale, invece di
chiudere, si è trasformata in un cantiere aperto: si può dunque visitare e seguire l’evoluzione dei restauri. Terminata la visita dirigetevi
alle banchine del lungofiume dell’Escaut per una rilassante passeggiata verso il Pont des Trous. Con le due imponenti torri bifronti
da un lato tonde e dall’altro quadrate e la sua porta, questo ponte
eretto agli inizi del XIV sec. faceva parte della seconda cinta muraria
di Tournai, consentendo l’accesso alla città.
Da lì potete poi spostarvi verso la Chiesa di Saint-Jacques, edificata
prima del XIII secolo, che costituisce un altro tipico esempio del gotico della regione. Dedicata all’apostolo Giacomo la chiesa deve la sua
esistenza al ruolo di Tournai quale città episcopale potente nel medioevo e per i pellegrini del Nord Europa inevitabile tappa dell’itinerario verso il santuario di Compostela di cui anche la Cattedrale
fa parte. Le ampie dimensioni dell’avancorpo lasciano intuire che
Bruxelles
Lessines
Attre
Tournai Pipaix
Mons
Waterloo
Wavre
Namur
Liegi
Huy
Spa
Charleroi
Malmedy
Durbuy
Chimay
Dinant
Rochefort
La Roche-enArdenne
Sant-Hubert
Bastogne
Bouillon
Orval Arlon
14
desse riparo ad un gran numero di viaggiatori che trovavano accoglienza anche presso l’ospedale cittadino sempre dedicato al santo.
Vi attende ora la triangolare Grand-Place che deve buona parte del
suo aspetto attuale ad una fedele ricostruzione degli antichi edifici
distrutti dalle bombe del 1940. Un sapiente intervento di riorganizzazione architettonica valorizza la piazza e gli edifici circostanti
offrendo ai turisti un centro storico ancora più caratteristico.
Sul lato sud della piazza, il solo scampato alla distruzione, si trova
l’Halle aux Draps, ragguardevole edificio in stile rinascimentale, ma
di più antica origine. Ammiratene la facciata con archi e tribuna e
il cortile interno coperto che accoglie oggi numerose mostre temporanee.
Proseguite l’itinerario sino alla celebre torre campanaria, o beffroi,
risalente al 1188, vanto dei cittadini di Tournai poiché tra le più antiche di tutto il Belgio e anch’essa patrimonio mondiale dell’Unesco.
Salendo gli oltre 250 gradini sarete accompagnati da filmati che illustrano la storia dei campanili nel Nord Europa ed il loro ruolo di
sentinelle della libertà comunale, come dimostrava il dragone che
fino al XVIII secolo stava di guardia proprio sul beffroi di Tournai. Gli
interventi occorsi nei secoli a questo edificio gli conferirono l’aspetto
attuale, rendendolo una pietra narrante della storia cittadina.
Infine vi consigliamo di visitare alcuni dei musei di Tournai: primo
tra tutti il Museo delle Belle Arti. Il solo edificio che lo accoglie,
bell’esempio di Art Nouveau opera del celebre architetto Horta, merita la sosta. Al suo interno, poi, la raccolta d’opere d’arte dal XV
secolo è all’altezza delle aspettative, basti pensare che è l’unico
museo del Belgio che possieda dei Manet.
Altrettanto interessante il Museo e Centro dell’arazzo e delle
arti del tessuto dove ammirerete l’arte tessile che ha reso celebre
Tournai in passato. Espone sia arazzi antichi del XV secolo che opere
moderne e dimostrazioni di tessitura dal vivo vi faranno scoprire
come nasce un arazzo.
Al Museo della Storia e delle Arti decorative invece, grazie a collezioni dal XII al XIX secolo di gioielli, monete, peltri e le celebri porcellane, potrete farvi un’idea della vita e delle avanzate tecniche
artigianali della società vallone fin dal medioevo.
E per gli appassionati di costume e società il Museo del Folklore
è la conclusione ideale della visita di Tournai: 1100 mq con fedeli
ricostruzioni delle attività artigiane tipiche della regione, plastici
accurati della città, riproduzioni d’ambienti...perfino del coro di
una cappella o di una classe di scolari.
12
15
a tavola con lo Chef
Tournai a tavola
Non lasciate Tournai senza gustare il coniglio “à
la tournaisienne”, con prugne e uvetta, tipico del
“lunedì spergiuro” dopo l’Epifania. Se poi passate
a Carnevale, dal beffroi lancio dei “Pichous”,
pagnotte candite da innaffiare con la “Naiade”,
birra prodotta solo in questo periodo. Per i più
golosi il Gâteau Clovis, pasta biscottata con
marmellata d’albicocca e mandorle o il Gâteau
Sainte-Marguerite, cioccolato, crème brûlée e
pralina croccante. Il souvenir perfetto? Ecco i tipici
“Ballons noirs”, caramellone in tre tipi di zucchero
vendute in caratteristiche scatole. Preferite il
cioccolato? Una visita con
degustazione alla
hi estaminet
Cioccolateria
• In uno dei vecc i nel jeu
ev
tat
Léger vi svela
di Tournai cimen
una sorta di
r,
fe
i segreti della
de
de toque o
ca con dischi
lavorazione
biliardo che si gio sarete abili
del cacao.
io. Forse non
d’accia
locali, ma di certo
come i giocatori
vi divertirete.
Grande mercato dei fi
fiori
ori:: il
il
venerdì santo, sino al lungofiume.
Giornata dei quattro cortei: musica,
carri fioriti, sfilate in costume affiancati
dall’ordine dei Chevaliers de la Tour.
Concerto del carillon del beffroi: la
domenica, da aprile a Natale le 55
campane del carillon della torre vi
offriranno un bel concerto.
i dintorni
Antico Ospedale Notre-Dame
à la Rose
Immersi nel verde
Siete amanti della natura o più
semplicemente volete apprezzare il
lato verde della Vallonia? I dintorni di
Tournai con i loro parchi offrono un
circuito perfetto di escursioni a piedi, in
bicicletta o in mountain bike e perfino
cavalcate nel verde. In questo modo
scoprirete angoli di questa regione che
sfuggono da altre prospettive.
Circuiti verdi nei dintorni di Tournai
Quanto è affascinante Tournai altrettanto lo sono alcuni luoghi nelle
sue vicinanze, per questo vi suggeriamo qualche escursione. Prima
tra tutte quella al Castello di Beloeil, la “Versailles” belga, residenza dei principi di Lignes dal XIV secolo. Nella cornice dei suoi vasti
giardini ricchi di vasche e fontane (per visitarli vi consigliamo il
trenino), è incastonato un gioiello d’architettura ed arte che accoglie negli splendidi saloni ammobiliati pregevoli pezzi dal XV al XIX
secolo, per non parlare della biblioteca con oltre 20.000 volumi.
Per gli appassionati di antiche dimore, non molto distante da Beloeil si trova anche il castello di Attre, residenza storica del XVIII
secolo, dimora dei governatori dei Paesi Bassi meridionali, perfettamente conservata nei dettagli e arredi originali, costruita in stile
francese, con impronta bavarese. Il parco di 17 ettari si divide tra
giardino all’inglese e verde a foresta, dall’aspetto assolutamente
malinconico come di moda all’epoca.
Spostandovi a nord, fate tappa a Lessines, città natale di Magritte,
per visitare l’antico ospedale Notre Dame à la Rose, convento a
vocazione ospedaliera sorto nel 1242 e ottimamente conservato per
mostrare oggi al pubblico l’organizzazione d’un complesso ospedaliero medievale completamente autonomo grazie a fattoria, cimitero, ghiacciaia e spazi per l’assistenza medica. Potete prenotare una
delle visite in giornata che l’ospedale organizza con escursione alle
vicine cave di porfido e alla casa natale di Magritte per concludersi
con la visita-conferenza dell’ospedale.
Essendo poi il Belgio il paese della birra, non potete certo ripartire
senza esservi fermati ad un birrificio tradizionale! Noi vi suggeriamo la visita alla Brasserie Dubuisson, il più antico birrificio della
Vallonia, fondato nel 1769 e da allora gestito dalla famiglia Dubuisson, birrai da oltre 8 generazioni. Birrificio indipendente e con
produzione esclusivamente naturale, è tra le più antiche etichette
di birra belga ancora in commercio. La ricetta della loro Bush Beer
(traduzione inglese di Birra Dubuisson) è la stessa ormai da 75 anni.
Scoprite le tappe della sua produzione con la classica visita al birrificio o scegliendo la formula video-visita virtuale a cui assisterete
comodamente seduti degustando i prodotti Dubuisson. Nella zona
altri birrifici vi aprono le loro porte, per esempio le brasserie Caulier, des Géants, de Silly e Ellezelloise. Un modo davvero piacevole
di immergersi nelle tradizioni locali...
16
Nota nel periodo dello sviluppo
industriale anche come
“capitale del Paese Nero”, per
via del suo ruolo in un’area
ricca di miniere per l’estrazione
del carbone, oggi Charleroi è
tra le cinque maggiori città del
Belgio. La sua carta vincente è
non dimenticare il passato, ma
integrarlo con brio alla nuova
dimensione conferitale dai
suoi musei, dalle sue iniziative
culturali o dal prestigio d’essere
luogo di nascita del giovane
Spirou, creato dall’estro
del celebre fumettista Jean
Dupuis. Grazie alla presenza
dell’aeroporto CharleroiBrussels South è poi un punto
di partenza ideale per visitare
Bruxelles e la Vallonia, partite
dunque da qui alla scoperta di
queste belle regioni.
Bruxelles
Waterloo
Wavre
Tournai
Mont-sur-Marchienne
Mons
Charleroi
Gozée
Namur
Liegi
Huy
Spa
verde
entiero
s
(
l
e
v
a
itinerari
getto R
• Il Pro lenti) propone abili,
dis
ori
per fruit edoni, ciclisti,
per
p
r
e
i.
pattin .. er
i
ideali p
u
s
o
re p
vallo
gite a ca on usi un moto
n
e
u
chiunq
i.
i dintorn
scoprire
Visitando Charleroi scoprirete una
vivace cittadina immersa nel verde,
con un’interessante città alta e begli esempi d’architettura modernista,
boutique per lo shopping e ristoranti dall’ottima cucina.
Il maestoso municipio, con 240 metri di facciata, è un bell’esempio di stile Art Déco. Il Museo delle Belle Arti conserva opere di artisti belgi dall’Ottocento a oggi. Si spazia dal neo-classicismo alle
correnti più attuali con grandi nomi quali Boch, Magritte, Delvaux,
Dubois e altri ancora. Domina il municipio la torre civica, detta
Beffroi, incluso nel patrimonio mondiale dell’Unesco.
I dintorni di Charleroi offrono molti spunti per interessanti escursioni, in primis, vi consigliamo la toccante esperienza di una visita
al Bois du Cazier di Marcinelle. Si tratta di una vecchia miniera
tristemente nota in Italia per la tragedia del 1956 in cui morirono
262 minatori tra cui 136 italiani. L’evento è ricordato nello “Spazio 8 agosto 1956” e nel 2006, per il cinquantesimo anniversario, il Presidente della Repubblica Napolitano ha presenziato alla
commemorazione. Oggi la miniera, completamente restaurata,
è un’attrazione turistica di rilievo e comprende anche il Museo
dell’Industria e del Vetro, omaggio al patrimonio industriale e alla
storia di questa regione.
Si continua l’esplorazione dei dintorni di Charleroi con tappa alle
imponenti rovine dell’Abbazia di Aulne a Gozée, sulle rive della
Sambre. Monastero benedettino del VII secolo, situato in quella
che è nota come la Valle della Pace, divenne abbazia cistercense
intorno al XII secolo e le sue vestigia ancora oggi testimoniano i
fasti dell’architettura e dell’abilità artigianale della regione durante il medioevo.
A Mont-sur-Marchienne, nel convento in stile neo-gotico ottocentesco delle carmelitane ha sede il Museo della Fotografia per ripercorrere la storia di quest’arte dalle sue origini ai giorni nostri.
Malmedy
Marcinelle
Chimay
Durbuy
Vielsalm
Dinant
Rochefort
La Roche-enArdenne
Sant-Hubert
Bastogne
Bouillon
Orval Arlon
17
La distilleria di Biercée, a Raignies
è unica in Belgio! Venite a scoprire i
segreti della distillazione: come 10 kg
di frutta fresca diventano una bottiglia
di acquavite o di liquore oppure come
si producono l’Eau de Villée o il P’tit
Peket.
www.belgioturismo.it
Namur, che per la posizione
alla confluenza tra la Mosa e
la Sambre è da secoli un polo
strategico del Nord Europa, svolge
con brio il suo ruolo di capitale
della Vallonia. Città moderna,
ma a misura d’uomo, è ideale
per un soggiorno che abbini visita
del patrimonio storico a svaghi,
shopping e buona tavola. E se la
città non vi basta, partite alla
scoperta della regione circostante
e dell’incredibile diversità di
paesaggi naturali, quasi tutti
legati alla presenza dell’acqua,
che ne modellano l’aspetto.
Esploratela con mille itinerari le
cui tappe sapranno incantarvi:
ne siamo così certi che a noi
basta proporvene uno. E allora si
parte...da Namur, ovviamente.
Ricca di storia e cultura, scoprite Namur tranquillamente a piedi o con
il trenino turistico che la attraversa: ad ogni angolo un tassello del prestigioso passato che le ha meritato l’appellativo di Namur “la Belle”. La
Cittadella, sullo sperone roccioso che domina la città, è un complesso
militare di quasi 80 ettari unico in Belgio per l’ottima conservazione e
la varietà di stili architettonici che ne testimoniano le alterne vicende:
dal medioevo la Cittadella fu spesso contesa, e talvolta conquistata, da
qualche grande nazione. Trasformata in parco da oltre un secolo, è una
piacevole meta turistica con percorsi storici immersi nel verde e itinerari
sotterranei nelle gallerie della fortezza. Attorno alle sue mura è sorto poi
un vivace quartiere.
TEMPLOUX
Namur
JAMBES
WEPION
Wepion
PALENG
LE
ANNEVOIE-ROUILLON
Annevoie-Rouillon
CRUPET
Crupet
PURNODE
Purnode
FEYR
CELLES
FALMIGNOUL
WAHA
HAN-SUR-LESSE
Bruxelles
LAVAUX-SAINTE-ANNE
Waterloo
Tournai
Wavre
Liegi
Namur
Huy
Mons
Spa
REDU
Malmedy
Charleroi
TRANSINNE
Durbuy
Dinant
Chimay
Rochefort
La Roche-enArdenne
Sant-Hubert
Bastogne
Bouillon
BOTASSART
BOTASSAR
BOTA
SSARTT
SSSAR
Orval Arlon
18
A
Il centro storico di Namur, ai piedi della Cittadella, offre altre mete
imperdibili, come la Chiesa di Saint-Loup, in stile barocco, voluta nel
XVII secolo dai Gesuiti, esempio ragguardevole di barocco, influenzato
dal Rinascimento italiano. Altrettanto evidente è l’influenza barocca,
ma qui mescolata al rococò e al classicismo, nell’architettura della
Cattedrale di Saint-Aubain: l’edificio attuale, della metà del XVIII
secolo, è unico nel suo genere in tutto il Belgio, con la sua facciata
austera e l’imponente cupola. Nella place du Marché aux Légumes,
tigli secolari ombreggiano le caratteristiche residenze del XVIII secolo:
partite da qui alla scoperta dei più antichi edifici della città con le
tipiche facciate in pietra e mattoni.
Tra i musei di Namur, non potete perdervi il Museo provinciale Felicien
Rops in un’antica dimora nobiliare nel cuore della città vecchia, vicino
alla casa natale del pittore. In mostra i temi cari all’artista, dagli inizi
come caricaturista fino al suo apogeo: amore, morte e un universo onirico dominato dal femminile.
Ora lasciatevi tentare dal lato goloso di Namur: tra i ristoranti dall’ottima cucina e le brasserie per una pausa più rapida non c’è che l’imbarazzo della scelta. Una breve deviazione vi porta all’Abbazia di Floreffe
fondata nel 1121, dove, dopo la visita potete ristorarvi nel mulinobirrificio e gustare specialità tipiche locali accompagnate dall’ottima
birra prodotta in abbazia. Di certo non potete ripartire senza assaggiare una delle ricette locali accompagnate dalla famosa senape Bister
che l’omonima famiglia di Jambes produce con successo dal 1926. Per
i più golosi consigliamo un abbinamento classico che a Namur tocca il
vertice dei sensi: cioccolato, magari quello delle ottime praline della
Cioccolateria Galler, gustato con le rinomate fragole di Wépion.
Ripartite poi alla volta di Annevoie e il suo castello del XVII secolo: una
curiosità, alcune delle pareti si curvano per seguire il profilo della valle
del Rouillon dove il castello sorge. Il vero capolavoro da non perdere
sono, però, gli splendidi giardini. Un’esperienza magica nel verde tra
spettacolari giochi d’acqua.
Proseguendo l’itinerario si arriva a Crupet, annoverato tra i “Più bei
villaggi della Vallonia”. Si tratta d’un paesino con casette in pietra o
gres, conservatesi fin dal XVII secolo. È abbarbicato sulle pendici di una
stretta vallata solcata da un corso d’acqua che ha influenzato la vita
degli abitanti di Crupet, come mostrano i caratteristici mulini ad acqua
o altre attività fiorite nel piccolo villaggio durante i secoli, come la cartiera, la fucina e l’immancabile birrificio. E parlando di birra a questo
punto consigliamo una piccola deviazione per rifocillarvi alla bellissima
Brasserie Du Bocq a Purnode: fondata dalla famiglia Belot nel 1858
una visita a questa birreria nel cuore delle Ardenne vi svela le tecniche
di fabbricazione della sua birra migliore e vi offre una degustazione dei
prodotti in una cornice davvero eccezionale.
19
I giardini d’Annevoie
Giochi d’acqua ad Annevoie
I Giardini di Annevoie sono gli unici giardini
d’acqua del Belgio e i più belli d’Europa. Da oltre
250 anni l’acqua scorre con spettacolari effetti
che non sono creati da nessun sistema idraulico,
ma solo dall’ingegno degli ideatori di questo
giardino di cui hanno sfruttato le potenzialità
naturali. Qui si combinano egregiamente lo stile
francese, il romanticismo inglese e l’eleganza
italiana per regalarvi l’emozione di una
passeggiata senza tempo tra grotte, viali fioriti
perfettamentee curati, cascatelle, getti
d’acqua e trionfi
nfi di
zampilli in
non
a Upigny
un contesto
Chi passa
Fois gras
•
re
dove l’arte
il celeb
a
z
n
se
a
ripart
imita, si adatta
ta
c.
e perfeziona
d’Upigna
c’è un
emploux
T
a
o
ove
st
o
la natura.
g
In a
Europa, d
unico in
, tra
mercatino
week-end
ro
te
in
n
u
per
impera
e folklore
spettacoli
e.
ta
n
broca g
solo il vero
L’iniziativa i “Più bei villaggi della
Vallonia” riunisce i borghi più
caratteristici della regione. Ventidue
villaggi dove le tradizioni rivivono tra
feste e sagre popolari ed ogni borgo
ha la propria storia, gastronomia,
patrimonio architettonico e culturale da
scoprire, a piedi o in bicicletta.
www.belgioturismo.it
Il turista che parte alla scoperta
della regione vallone tra Namur e
Dinant ha l’occasione di seguire
uno dei più affascinanti percorsi
proposti per l’intero Belgio: la
zona è un paradiso della natura
grazie alla Mosa e ai suoi affluenti
che solcano la regione rendendola
un rigoglioso territorio verde. Se
non bastasse, in questo scrigno
di smeraldo è tutto un susseguirsi
di castelli e giardini, di valli
nascoste e grotte erose dai fiumi,
di borghi pittoreschi e cittadine
dal fascino vivace, ricche di storia
e carattere. Prima fra molte è
Dinant, da cui riparte il nostro
itinerario alla scoperta degli
angoli più belli di questa terra
così prodiga di bellezza.
Dinant, “figlia della Mosa”, sembra sia nata dalle onde del fiume
per stendersi ai piedi della roccia delle Ardenne. Il tutto sotto la
protezione dell’imponente Cittadella cui si accede salendo più di
408 scalini…oppure con una comoda funicolare. Il complesso, voluto nell’XI secolo dai principi-vescovi di Liegi, nel tempo subì più
interventi, fino all’aspetto attuale del XIX secolo. Visitatene il Museo d’Armi e godetevi la vista sulla Mosa e su Dinant dalla terrazza
panoramica. Nel profilo della città vedrete spiccare la Collegiata
di Notre-Dame col caratteristico campanile a bulbo. Ammirate
l’antico portale romanico, il pulpito settecentesco e l’azzurra vetrata, tra le più alte d’Europa.
TEMPLOUX
JAMBES
WEPION
PALENG
ANNEVOIE-ROUILLON
LE
CRUPET
PURNODE
Purnode
Dinant
FEYR
Freyr
CELLES
Celles
FALMIGNOUL
Falmignoul
WAHA
Han-sur-Lesse
HAN-SUR-LESSE
Lavaux-Sainte-Anne
LAVAUX-SAINTE-ANNE
Bruxelles
Waterloo
Tournai
Wavre
Beauraing
Liegi
Namur
Huy
Mons
Spa
REDU
Malmedy
Charleroi
TRANSINNE
Durbuy
Dinant
Chimay
Rochefort
La Roche-enArdenne
Sant-Hubert
Bastogne
Bouillon
BOTASSART
BOTASSAR
BOTA
SSARTT
SSSAR
Orval Arlon
20
A
A sud della chiesa, parallela al fiume, si snoda la Rue Grande, col
Municipio ed il Palazzo di Giustizia. Sempre a due passi dalla chiesa
entrate nel Museo della Patafonia dedicato alla creatività musicale,
dove dai più svariati oggetti d’uso comune, come lattine e chiodi,
sono tratti sorprendenti accordi. D’altra parte cosa aspettarsi di diverso dalla patria di Adolphe Sax, inventore del sassofono?
Per gli sportivi: non perdetevi la discesa della Lesse in kayak, che vi
porterà ad attraversare gli splendidi paesaggi dei dintorni cittadini,
ad ammirare castelli e persino a superare dighe. Preferite le quattro ruote? Nessun problema, i dintorni di Dinant vi attendono con
allettanti proposte. Prima fra tutte il castello e giardini di Freyr ad
Hastière. Residenza rinascimentale, divenuta poi residenza ducale
dai pregiati interni: stucchi e arredi, ceramiche e ritratti. Ammirate
i suoi giardini alla francese, tra i più belli del Belgio, i cui aranceti
hanno piante plurisecolari. Vicino ai parterre si trova un curioso giardino, dall’originale tema del gioco delle carte!
Se la visita vi ha messo sete fate tappa a Falmignoul alla Brasserie
La Caracole per seguire la lavorazione dell’orzo nella caratteristica
birreria artigianale. Degustazione delle 4 birre di carattere prodotte
ancora all’antica, con tini di rame scaldati dal fuoco a legna.
Dirigetevi poi a Celles, uno dei “Più bei villaggi della Vallonia”. Protetto da quattro colline, era già noto come eremitaggio nel VII secolo. Visitate la chiesa romanica e poi spostatevi nelle vicinanze, al
castello di Vêves un esempio di arte militare dalle antiche origini e
dalle alterne vicende architettoniche fino all’aspetto quattrocentesco attuale. Potrete visitare le stanze preziosamente arredate, dalla
cucina alla vasta sala d’armi e poi giù fino al cortile per ammirare le
cinque torri e il loggione a graticcio.
Se volete ritemprare lo spirito, lasciato il castello, procedete in direzione del Santuario di Beauraing, luogo di pellegrinaggio sorto in
ricordo delle 33 apparizioni della Vergine a cinque bambini nell’inverno tra il 1932 e 1933.
L’itinerario poi prosegue verso Lavaux-Sainte-Anne per visitare il
castello medievale. Nei suoi musei scoprirete la natura locale nelle
quattro stagioni, poi la vita della signoria prima e quella rurale dopo
nella Famenne tra Seicento ed inizi Novecento. L’escursione didattica per grandi e piccoli nella palude vi mostrerà la fauna e la flora
tipiche della zona.
Ed infine ripartite per concludere la vostra avventura con il brivido
della visita alle Grotte di Han ad Han-sur-Lesse, e qui comprenderete quanto antica sia la vocazione della Vallonia alla meraviglia e
allo splendore.
12
21
Le grotte di Han
Nel cuore della terra
Le Grotte di Han godono di fama mondiale e di 3
stelle della guida Michelin. Dal centro del paese, un
trenino centenario vi porta all’ingresso, dove inizia
la visita guidata per 3 km di gallerie profonde fino
a 110 m. Scoprite bellissime grotte, come fossero
sale decorate, ornate da millenarie stalattiti e
stalagmiti, come il “Minareto” coi suoi 6 metri
d’altezza o il “Trofeo”, gigante di 7 m. d’altezza
e 20 m. di circonferenza. Ammirate la sala de “Le
Misteriose” con concrezioni dai mille colori dei
minerali e la “Cupola”
p
di 145 m. La bellezza
della “Sala d’Armi”
mi” si moltiplica con
lo spettacolo Luci
ci e
Suoni e il fiume
enza
Dinant s
a
d
e
sotterraneo che
rt
a
ant,
si rip
s di Din
• Non
riaffiora ogni
couque
iù
le
re
e
ia
form p
tanto rende tuttoo
assagg
le dalle
ie
nati
m
l
ro
a
e
i
più affascinante..
biscott
e sarebb
trane, ch
tere
varie e s cento per resis o.
ri
ro
tt
a
u
m
il Te era
nel Q
i Carlo
d
io
d
e
s
all’as
La Vallonia a pelo
elo d’acqua:
d’acq
acqua:
ua: scoprite
sc
la
regione da una diversa prospettiva con
le crociere sulla Mosa in partenza da
Liegi, Namur, Dinant o Tournai. Scegliete
itinerario e durata e poi godetevi su un
confortevole battello lo spettacolo della
natura e dell’arte da un punto di vista
più insolito.
www.belgioturismo.it
Entrate a Durbuy e lasciatevi
il Duemila alle spalle.
Nella provincia vallone del
Lussemburgo Belga, la “più
piccola città del mondo” vi
aspetta sulla riva dell’Ourthe,
ai piedi della parete granitica
de La Falize, con i suoi 300
abitanti, gli edifici del XVII
secolo e le stradine uscite
da un dipinto medievale. Se
cercate una tranquilla località
pittoresca Durbuy è l’ideale.
Ed è soprattutto la prima tappa
dell’itinerario che vi proponiamo
per scoprire questa provincia
che a nord si rivelerà ai vostri
occhi come un’armonia perfetta
tra boschi incontaminati, corsi
d’acqua e roccia grigia delle
Ardenne che colora anche tetti
e case. Un quadro di natura più
indomita che affascina sempre!
Promossa città dal 1331, Durbuy, nella verde foresta delle Ardenne,
ne aveva ed ha tuttora i requisiti: il castello dell’XI secolo all’ingresso della cittadina, ora proprietà privata dei Conti d’Ursel, la chiesa
gotica di San Nicola, le case a traliccio e perfino la Halle aux Blés,
dal frontone a graticcio raro nel territorio, sede del mercato delle
granaglie dal XVI secolo e ora centro d’arte.
In questa che è la città più piccola del mondo, paradossale ma vero,
si trova il Parco Topiario più grande del mondo. Sulla riva dell’Ourthe, in 10.000 mq non un fiore, ma 250 cespugli di bosso, tasso ed
agrifoglio potati da Albert Nevez in forme originali: dalle geometrie
agli animali, fino a monumentali gruppi di personaggi.
BARVAUX
Barvaux
Durbuy
WERIS
Wéris
SOY
Erezee
WIBRIN
WAHA
HAN-SUR-LESSE
UX-SAINTE-ANNE
REDU
TRANSINNE
Bruxelles
Waterloo
Tournai
Wavre
Liegi
Namur
Mons
Huy
Spa
Malmedy
Charleroi
Dinant
BOTASSART
Durbuy
Rochefort
La Roche-enArdenne
Chimay
Sant-Hubert
RULLES
Bastogne
Bouillon
Orval
Arlon
VILLERS-DEVANT-ORVAL
VILLERSVILL
ERS DEVA
DEVANT-O
NT ORVAL
ORVAL
22
A
In passato rifugio di minatori e boscaioli, Durbuy è ora meta ambita,
“Destinazione turistica europea d’eccellenza”, con romantici alberghi e ristoranti gastronomici in vecchie magioni del XVIII secolo. Ma
anche i più semplici luoghi di ristoro qui nascondono sorprese!
Fate una sosta a La Ferme au Chêne, che accoglie il microbirrificio
Marckloff, una famiglia che nel 1560 deteneva metà del monopolio
della birra di Durbuy e dintorni. Oggi un piccolo impianto produce
una birra ambrata dalla distribuzione a corto raggio.
Un tempo meta di caccia per teste coronate, Durbuy dedica alla
selvaggina un posto d’onore nella propria cucina, accanto alle famose marmellate che variano da sapori tradizionali a gusti particolari
come nespolo, rosa canina e cipolla. Assaggiatele alla Fabbrica di
marmellate Saint-Amour: paradiso dei golosi con le sue gelatine,
marmellate, sciroppi, miele, olio, aceto… ce n’è davvero per tutti i
gusti! Rifocillati, passeggiate nel centro storico: le sue vie medievali
accolgono oggi nelle case di allora, obbligatoriamente in granito grigio, negozi di souvenir e atelier di gioiellieri. D’altronde ancora oggi
Durbuy è meta di villeggiatura di reali da tutto il mondo.
Se Durbuy è un piccolo goiello, nei suoi dintorni sono nascosti veri tesori e, a proposito di nascondere, non perdetevi il famoso Labirinto
a Barvaux-sur-Ourthe, unico in Belgio. In estate 11 ettari di campi
declinano il labirinto in ogni variazione: che sia fatto di granoturco e
animato da attori, per bambini o con porte aperte solo da codici...
c’è da perdersi, letteralmente!
Annoverato tra i “Più bei villaggi della Vallonia” c’è Weris, dall’atmosfera rurale ancora integra, col castello-tenuta agricola del XVII
secolo, le abitazioni in pietra calcarea, la chiesa di Santa-Walburga
dell’XI secolo e il forno antico per il pane. Celebre l’allineamento
megalitico di 8 km di dolmen e menhir all’origine delle leggende di
Pas-Bayard, della Pierre Haina e del Lit du Diable.
Durbuy Adventure è, invece, l’ideale per sportivi e amanti della natura: mille attività per tutta la famiglia permettono d’esplorare i
dintorni e affrontare eccitanti sfide… il tutto immersi nel verde. E tra
kayak e rafting, escursioni con speleologi o voli in elicottero, uscite
in quad o buggy per bambini, equitazione, golf e minigolf, arrampicata e bungee jumping, paintball o laser game, tiro con l’arco, caccia
al tesoro e persino caccia all’orso, beh, una volta decisi non si torna
indietro…troppe proposte per non trovarne una al caso vostro!
E dopo tanto visitare è imperativo ristorarsi! A Erezée fate una tappa
golosa alla Cioccolateria artigianale Defroidmont: i suoi due tipi di
praline d’alta qualità, le “fuse” o le “manon” farcite con un vasto
assortimento di gusti, soddisfano ogni palato.
12
23
Durbuy, le sue piccole stradine
Per boschi e foreste...
L’Ufficio del Turismo di Durbuy propone i circuiti per
passeggiate nelle foreste dei dintorni della città sia
a piedi che in bicicletta, in mountain-bike, a cavallo
o persino in calesse. Si parte dalla pigra passeggiata
d’un chilometro sino a biciclettate di 34 km per
scoprire i punti panoramici più affascinanti che danno
sulla città o le vedute caratteristiche sui paesini sparsi
per le colline tutto intorno come Bohon o Palenge. In
alternativa, i meno sportivi potranno rilassarsi anche
solo con tranquille passeggiate lungo
le rive dell’Ourthe,
nelle due direzioni,
niche,
• Ogni due dome
scoprendo il
e la Promenade
Durbuy vi propon
paesaggio incantato
lle Ville: due
offerto dal fiume
Gourmande Viei
idata (3 lingue)
e dalla natura
ore di scoperta gu
petitose
circostante.
ntro storico con ap
del ce
i prodotti tipici
soste per gustare
della città.
Mastri birrai, panettieri e formaggiai
vi aspettano nel mese di settembre
alla Festa della birra, del pane e del
formaggio, per una degustazione lunga
un week-end.
Nel periodo natalizio, nel centro di
Durbuy il Villaggio di Natale accende i
suoi presepi in modo davvero particolare
e riscalda i visitatori con vin brulé per
tutti. Spettacolo delle mille candele il
24 e il 31 dicembre.
www.belgioturismo.it
L’itinerario prosegue portandovi
nel sud di quella che è la
provincia più meridionale del
Belgio. Qui le Ardenne digradano
e il territorio ha un aspetto
più mosso per l’alternarsi
di colline e vallate, dove
appaiono villaggi dalle case in
pietra calcarea o con facciate
colorate. I paesaggi sontuosi,
immortalati dai versi di poeti
come Verlaine, sfilano sulle rive
dei fiumi che scorrono lenti.
Ritrovate un ricco patrimonio
storico e architettonico dalle
origini antiche, che tocca il suo
culmine ad Orval. Aggiungeteci
che, come al nord, ritroverete
qui insieme alla joie de
vivre degli abitanti l’ottima
gastronomia tipica della regione
vallone e l’avventura non potrà
che lasciarvi soddisfatti.
Si riparte da Soy dopo aver gustato una birra della Brasserie Fantôme,
nome legato a una leggenda locale, dove la produzione di qualità si
coniuga ad un’atmosfera divertente.
Proseguite verso Marche-en-Famenne, villaggio che combina con
successo aspirazione urbanistica e passato rurale. Visitate la chiesa
romanica di Santo Stefano di Waha, tra le più antiche del Belgio,
eretta, sembra, nel X secolo. Ammirate le splendide vetrate ideate
da Jean-Michel Folon e realizzate dai vetrai di Chartres in un trionfo
d’azzurro, giallo e arancio. Sei vetrate col martirio di santo Stefano e
dieci con uccelli volteggianti in un cielo blu mescolano luci e trasparenze che esaltano la maestria dell’artista.
BARVAUX
WERIS
SOY
Soy
Erezee
Marche-en-Famenne
La Roche-en-Ardenne
WIBRIN
Wibrin
Waha
WAHA
HAN-SUR-LESSE
UX-SAINTE-ANNE
UX-SA
XS
X-S
REDU
REDU
Transinne
TRANSINNE
Bastogne
Saint-Hubert
Bruxelles
Waterloo
Tournai
Wavre
Liegi
Namur
Mons
Huy
Spa
Malmedy
Charleroi
Dinant
Durbuy
BOTASSART
BO
Bouillon
Rochefort
La Roche-enArdenne
Chimay
RULLES
Sant-Hubert
Bastogne
Bouillon
Orval
Florenville
Arlon
Villers-devant-Orval
Viller
Vil
lerss deva
devant
nt Orv
Orval
al
VVILLERS-DEVANT-ORVAL
24
A
Costeggiando di nuovo l’Ourthe trovate La Roche-en-Ardenne: visitate
le rovine del suo castello feudale, dove recenti scavi hanno riportato
alla luce alcune sale sepolte e vari reperti o il Museo della Battaglia
delle Ardenne che commemora la distruzione della città sotto i bombardamenti alleati del 1944. La Roche è nota poi per la produzione
di porcellane, in mostra anche al Museo delle ceramiche e dei grès
la cui sede ospita inoltre il Museo del Prosciutto delle Ardenne, specialità locale. Ai golosi interessati consigliamo quello della Maison
Bouillon et Fils, nota salumeria artigianale. E se volete continuare con
una tappa gastronomica, fate visita al Birrificio di Achouffe a Wibrin,
dove gusterete La Chouffe e la Mc Chouffe, birre da acque sorgive,
non pastorizzate, né filtrate ed esportate in 15 paesi. La vostra rotta
prevede poi Bastogne, città che mostra ancora le vestigia d’un prestigioso passato, ma oggi nota ai più come città della memoria, perchè
testimone della Battaglia delle Ardenne, che oppose la popolazione
all’offensiva tedesca. L’itinerario continua nel cuore delle Ardenne con
tappa a Saint-Hubert, immersa nel verde di foreste da lunga tradizione
terreno di caccia. La cittadina è infatti nota per l’ottima gastronomia
a base di selvaggina e carne sotto sale. Approfittatene per visitare la
maestosa basilica di Saint-Hubert, fondata nel IX secolo, col suo prezioso tesoro di reliquie. Si potrebbe poi proseguire verso l’Euro Space
Center di Transinne, centro dedicato alle scienze e tecnologie dello
spazio e fare tappa anche a Redu che vanta il titolo di “villaggio del libro”. La visita della provincia non può tralasciare una sosta a Bouillon,
“perla della Semois”, rinomata località turistica con una fortezza fra i
più imponenti esempi d’architettura feudale europea. La sua fama si
lega a quella dell’eroe Goffredo di Buglione, che per coprire le spese
di partecipazione alla prima crociata nel 1096 vendette Bouillon ai
principi-vescovi liegesi.
A questo punto meritate una sosta a Les Chocolats d’Edouard a Florenville, qualche decina di chilometri a sud di Bouillon. Ristorante,
sala da tè, ma soprattutto boutique di pralines, è gestito da uno dei
Dieci Mastri Cioccolatai del Belgio, che, grazie ad una passata esperienza in Italia, ora parla anche la nostra lingua. Il vostro percorso si
chiude nei dintorni con l’imperdibile Abbazia d’Orval fondata nel 1132
dai Cistercensi la cui opera ancora oggi tiene vivo il passato di questo
splendido posto, anche attraverso la fabbricazione del loro noto formaggio e della birra Orval dall’antica ricetta dei Trappisti, benché si
gusti solo nei locali esterni adiacenti al monastero. Il segreto dell’ottima produzione di birra locale sarebbe la qualità dell’acqua, come svela
il mastro birraio della Brasserie artigianale di Rulles nella visita guidata che il birrificio propone, ovviamente la degustazione di una delle
tre birre tipiche della casa è compresa nel prezzo. Proprio la chiusura
migliore per il vostro itinerario!
25
L’Abbazia di Orval
Sorta al riparo d’una valle Notre-Dame d’Orval
è tra le abbazie cistercensi più importanti e
antiche del Belgio. Molte le ricostruzioni sul sito
originario, l’ultima nel 1926, per ovviare ai danni
della Rivoluzione francese. Ammirate le rovine
dell’abbazia del XII secolo, con l’antico rosone.
Ascoltate mormorare la fonte legata alla leggenda
di Matilde di Canossa e del nome d’Orval. Scoprite
il famoso giardino delle piante medicinali, vanto
dei monaci in passato come si nota visitando il
Museo farmaceutico dove è ricostruita una farmacia
tradizionale del Settecento con tutti gli strumenti
d’allora e proseguite coi reperti del Museo monastico
allestito negli edifici del XVIII secolo.
Terminate con la visita a Les Communs Abraham,
edificio restaurato dell’antica abbazia dov’è
illustrato il savoir-faire
ire brassicolo dei
monaci che producono
no la
ter
celebre birra Orval.
ce Cen
ro Spa
• All’Eu e, corsi, visite
sinn
i
di Tran
ulazion
e e sim
t
a
e
s
guid
ro
e
m
nno nu
!
!
!
svelera
li
ia
z
à... spa
it
s
io
r
cu
Da oltre 100 anni, in aprile i campioni
del ciclismo si sfidano nella più antica
gara ciclistica internazionale, la LiegiBastogne-Liegi nota come la Doyenne,
la decana delle corse.
Nel castello di Bouillon si svolge il
Balletto dei Rapaci, spettacolo evocativo
dell’antica tradizione e arte della
falconeria. Tutti i giorno da marzo a
novembre e i week-end nel resto dell’anno.
Superficie
Vallonia: 16.844 km2
Regione Bruxelles Capitale : 162 km2
Province e Capoluoghi
Brabante vallone (Wavre); Hainaut (Mons);
Namur (Namur); Liegi (Liegi); Lussemburgo
Belga (Arlon).
Clima
Marittimo temperato. Temperature medie:
20°C in estate, 5°C in inverno.
Lingua
Francese in Vallonia ed a Bruxelles; tedesco
nella regione dei Cantoni dell’Est (prov. di
Liegi).
Giorni festivi legali
1° gennaio, Capodanno
Lunedì di Pasqua
1° maggio, Festa del Lavoro
Ascensione
Lunedì di Pentecoste
11 luglio, festa della Comunità fiamminga
21 luglio, festa Nazionale
15 Agosto, Assunzione
27 settembre, Festa della Comunità
Francofona
1° novembre, Ognissanti
11 novembre, Armistizio-1918
15 novembre, Festa della Comunità
Germanofona
25 dicembre, Natale
Orari di apertura
I musei sono generalmente aperti dalle 9/10
alle 17. Il giorno di chiusura è il lunedì (a
Tournai, il martedì).
I negozi sono aperti dalle 9 alle 18 eccetto la
domenica; alcuni chiudono dalle 12 alle 14.
Gli uffici postali sono generalmente aperti
dalle 8.30 alle 17.
Le banche sono aperte dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 16.
Telefonia fissa e mobile
Prefisso internazionale del Belgio: 0032
Per chiamate da cellulari italiani a numeri
belgi (fissi e mobili) digitare lo 0032 seguito
dal numero dell’abbonato senza lo 0 del
prefisso.
prima di partire
I cittadini UE possono visitare il Belgio con la sola carta d’identità valida
per l’espatrio.
I cittadini extracomunitari devono presentare il passaporto, ma per informazioni più precise in merito, si rimanda all’Ambasciata del Belgio
a Roma.
Ambasciata del Belgio
Via dei Monti Parioli, 49 - 00197 Roma
Tel.: +39 06 36.09.511
Consolato Generale del Belgio
Corso Magenta, 10 - 20123 Milano
Tel.: +39 02 29.06.20.62
Ambasciata d’Italia
Rue Emile Claus, 28 - 1050 Bruxelles
Tel. +32 (0)2 64.33.850
Assicurazione sanitaria
Rivolgersi agli uffici ASL di competenza per richiedere tutte le informazioni necessarie.
in viaggio
Viaggiare “senza barriere”
Il turismo in Belgio, a Bruxelles e in Vallonia è organizzato per accogliere
al meglio anche viaggiatori portatori di handicap. Le infrastrutture e le
attrazioni del paese dispongono infatti di facilitazioni per rendere il loro
soggiorno piacevole e il meno complicato possibile.
Per informazioni: www.gamah.be/
In aereo
L’Aeroporto di Bruxelles è situato a Zaventem, a 14 km dal centro città,
nella periferia nord-est di Bruxelles ed è collegato alle stazioni principali
della città tramite frequenti collegamenti ferroviari ogni 20 minuti.
Voli diretti dall’Italia a Bruxelles sono assicurati da:
Brussels Airlines: www.brusselsairlines.com
Alitalia: www.alitalia.com
Easyjet: www.easyjet.com
Ottimo punto di partenza per un itinerario in Vallonia, l’Aeroporto di
Charleroi-Brussels South, situato a 56 km dalla capitale, è collegato con
oltre 20 shuttle bus quotidiani alla Gare du Midi di Bruxelles.
Il bus, linea A, invece collega l’aeroporto di Charleroi alla stazione Charleroi-Sud dove, ogni mezz’ora circa, partono treni per Bruxelles, Namur,
26
Liegi, Mons, Tournai e tutte le principali città in Vallonia (sabato e domenica, ogni ora). Voli dall’Italia a Charleroi sono operati da:
Ryanair: www.ryanair.com
In auto
Il Belgio è situato sui grandi assi autostradali europei. Il percorso più
breve tra Milano e Bruxelles è:
Milano→ Chiasso→ Passo del San Gottardo→ Basilea→ Colmar→ Strasburgo→ Metz→ Lussemburgo→ Namur→ Bruxelles, circa 900 km.
Oppure:
Milano→ Chiasso→ Passo del San Gottardo→ Basilea→ Friburgo (Germania)→ Karlsruhe→ Wiesbaden→ Colonia→ Liegi→ Bruxelles, circa
1048 km.
In Belgio, le autostrade sono gratuite ed illuminate di notte!
La velocità è limitata a 50 km/h nei centri urbani, 90 km/h su strade
extraurbane e 120 km/h su autostrada. Precedenza a destra.
Le cinture di sicurezza sono obbligatorie sia ai posti anteriori che posteriori.
Numeri d’emergenza:
Polizia : 101
Ambulanza e pompieri: 100
In autobus/pullman
La società Eurolines propone viaggi in pullman dall’Italia verso Bruxelles. www.eurolines.it
In treno
I collegamenti ferroviari diretti tra l’Italia e il Belgio, sono stati aboliti
a vantaggio delle linee ad alta velocità. Dall’Italia, oggi Bruxelles si
raggiunge via Parigi o via Colonia, tramite le linee Thalys e TGV.
Il Belgio vanta una rete ferroviaria ben organizzata e viste le brevi distanze tra le città, spostarsi in treno è comodo e piacevole. Oltretutto
le Ferrovie Belghe, SNCB, propongono numerose opportunità di viaggio
a prezzi vantaggiosi sia in settimana che nel weekend.
Per informazioni: www.sncb.be
viaggiare con gli animali
La legislazione europea prevede che per il transito tra uno stato europeo ed un altro, gli animali domestici debbano essere in possesso del
Passaporto Europeo, del micro-chip o tatuaggio di identificazione e della vaccinazione anti-rabbia (per gli animali oltre i tre mesi di età).
Per ulteriori informazioni rimandiamo al sito dell’Unione Europea
http://europa.eu
27
Lo sapevate che...
Le praline, i famosi cioccolatini belgi, sono nate a
Bruxelles già nel 1912.
Bruxelles è la seconda città al mondo dopo Washington
con più verde per abitante.
Dopo la Bibbia, i romanzi di Georges Simenon, famoso
creatore del Commissario Maigret, sono le opere più
tradotte al mondo.
La scrittrice di gialli Agatha Christie amava tanto
frequentare Spa, rinomata località termale belga dove
ambientò molti dei suoi racconti, che ne fece persino la
città natale d’Hercule Poirot, il suo celebre detective.
Una delle canzoni più famose di Jacques Brel, noto
cantautore brussellese, è Ne me quitte pas, portata al
successo in Italia da grandi interpreti quali Gino Paoli e
Patty Pravo.
Tintin, il giovane reporter disegnato da Georges Remy
in arte Hergé, è il fumetto più tradotto al mondo. Tra i
fumetti belgi più diffusi in Italia ci sono anche i Puffi e
Lucky Luke.
A Bruxelles René Magritte, illustre maestro del surrealismo
belga, vanta addirittura due musei a lui dedicati: il Museo
Magritte con la più ricca collezione di opere al mondo e il
Museo René Magritte, ospitato nella casa dell’artista.
LA HULPE
ATTRE
PIPAIX
HOUDENG-GOEGNIES
THIEU
STREPY
HORNU
MONTIGNIES-SUR-ROC
DOUR
RAIGNIES
Alcune distanze, in autostrada, tra le principali località in Vallonia e gli aeroporti di Bruxelles e Charleroi-Brussels South:
Bruxelles
Charleroi
Arlon
Bastogne
Bouillon
Dinant
Durbuy
La Roche-en-Ardenne
Liegi
Marche-en-Famenne
Mons
Namur
Spa
Tournai
Waterloo
Wavre
170
158
145
90
99
108
94
89
43
38
137
89
42
60
56
188
177
164
99
118
127
99
107
65
64
141
85
15
29
28
GOZEE
MARCINELLE
UPIGNY
TEMPLOUX
JAMBES
FRANCORCHAMPS
WEPION
PALENGE
ANNEVOIE-ROUILLON
BOHON
BARVAUX
CRUPET
PURNODE
WERIS
SOY
FEYR
CELLES
FALMIGNOUL
WIBRIN
WAHA
HAN-SUR-LESSE
LAVAUX-SAINTE-ANNE
REDU
TRANSINNE
BOTASSART
RULLES
VILLERS-DEVANT-ORVAL
29
Sul nostro sito trovate tutto quello che c’è da sapere su Bruxelles e la Vallonia: informazioni su attività culturali
e svago, aggiornamenti costanti sulle nuove proposte turistiche, informazioni pratiche su dove alloggiare o come
muoversi e soprattutto… un mare di consigli per un soggiorno indimenticabile!
“Qualsiasi scusa è buona per viaggiare in treno in Belgio.”
ovo modo
Scopri un nu
di viaggiare.
Bruxelles /Liegi
18,80 €
in
58’
*
Parigi /Bruxelles
da
1h
22’
29 € *
1h
05’
Bruxelles /Namur
12,40 €
uce
Il treno ti cond
i
più incantevol
al centro delle
città belghe.
in
*
58’
Bruxelles /Tournai
16,80 €
Per informazioni e prenotazioni:
Rail Europe - Via Vitruvio, 1 - Milano
Nelle agenzie di viaggio partners di Rail Europe
www.raileurope.eu
*Prezzi di partenza in 2° classe, soggetti a condizioni e disponibilità
L’ E u r o p a a g r a n v e l o c i t à
*
Ufficio Belga per il Turismo
Bruxelles•Vallonia
Viale Vittorio Veneto 28
20124 Milano
Tel. 02 860566
[email protected]
www.belgioturismo.it