Scopri l`altro Belgio
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Scopri l’altro Belgio... BRUXELLES E LA VALLONIA www.belgioturismo.it A poche ore di volo dall’Italia, un Belgio diverso da come lo si immagina stupisce con le mille proposte turistiche di Bruxelles e della Vallonia. Con il suo patrimonio storico e architettonico rappresentato da abbazie, castelli e villaggi dalle svettanti torri civiche o con la sua natura rigogliosa, questo territorio saprà sorprendervi ben oltre le vostre aspettative. Nelle prossime pagine vi offriremo indicazioni e suggerimenti indispensabili per rendere il vostro soggiorno un viaggio alla scoperta delle bellezze, ma soprattutto dell’anima di queste regioni, riservandovi piaceri inattesi dietro ad ogni curva del vostro itinerario. I panorami verdeggianti saranno una festa per gli occhi, le soste presso trattorie tipiche si riveleranno una golosa avventura e oltre la soglia dei laboratori artigianali vi aspetta un mondo di curiosità e tradizioni antiche. Venite allora a scoprire l’inaspettato, venite a scoprire Bruxelles e la Vallonia! Bruxelles Waterloo Tournai PAESI BASSI Wavre Namur Mons Liegi Huy Spa Malmedy Charleroi Dinant Rochefort FRANCIA Chimay GERMANIA Durbuy La Rocheen-Ardenne Sant-Hubert Bastogne Bouillon Orval Arlon 2 LUSSEMBURGO indice 4 Bruxelles 6 Brabante Vallone 8 Liegi 12 Mons 14 Tournai Idea e progetto: Ufficio Belga per il Turismo Bruxelles-Vallonia di Milano rappresentanza in Italia di Wallonie Bruxelles Tourisme asbl, (W.B.T./O.P.T. asbl) 17 Charleroi Coordinamento: Giovanni Ciraolo e Silvia Lenzi 18 Da Namur a Dinant Testi: Chiara Garavaglia 22 Da Durbuy a Orval Foto di copertina: Tony Le Duc, Philippe Lermusiaux, Gabriele Croppi, Eike Dubois, Joseph Jeanmart, Emmanuel Mathez; Thomas Blairon Ideazione e impostazione grafica: Mai Esteve 26 Informazioni pratiche Foto a corredo: SABAM 2009 Axel Addington, Jean Paul Remy, Olivier Van de Kerchove, Alessandra Petrosino, Fuse, Alex Kouprianoff, N.Borel-Atelier de Portzamparc, Fondation Folon, Jacek Birnbach, Laura Rodolfi, Lorquet.be, Ricardo de la Riva, News Agency - Wu Wei Xinhua, Hôpital Notre-Dame à la Rose / Francis Vauban, Jean Luc Flemal, Maison du Tourisme de Charleroi, Emilio Dati, Domaine des Grottes de Han, Alberto Nardi, Euro Space Center, G.P. Ciraolo, S. Durante; Thomas Blairon. 28 Cartina 30 belgioturismo.it Stampa: Centro Stampa ERRESSE - Milano 3 Ufficio Belga per il Turismo Bruxelles•Vallonia Viale Vittorio Veneto 28 20124 Milano Tel. 02 860566 [email protected] www.belgioturismo.it www.belgioturismo.it Bruxelles, capitale da scoprire! Questo è l’imperativo in una città che accoglie il visitatore decisa a stregarlo in modo sottile, ma inevitabile. Il suo fascino si nasconde nelle sue mille sfaccettature e contraddizioni: Bruxelles sa essere capitale discreta ed elegante, chiassosa e folcloristica, golosa e curiosa, artistica persino nei suoi balconi, moderna e dinamica lungo i suoi viali ed allo stesso tempo antica ed imponente nelle storiche piazze. Che programmiate un week-end di shopping nei suoi negozi di lusso, un’immersione nel patrimonio artistico raccolto nei suoi musei o delle passeggiate rilassanti nei suoi giardini segreti, non abbiate dubbi: Bruxelles, da vera capitale del fumetto, vi riserverà un’avventura sorprendente. Bruxelles Waterloo Tournai Wavre Namur Mons Liegi Huy Spa Malmedy Charleroi Durbuy Chimay Dinant Rochefort La Roche-enArdenne Sant-Hubert Il nome di Bruxelles solitamente evoca prima di tutto il suo ruolo di capitale d’Europa e la presenza del Parlamento Europeo nel moderno quartiere governativo, che durante la settimana sembra un alveare brulicante di addetti e visitatori. L’idea di Bruxelles innanzitutto capitale politica fa talvolta sottovalutare il potenziale di questa città. Vi sono di certo dei must da non perdere nella sua visita, ma, una volta arrivati, i turisti scoprono che il vero spirito di Bruxelles emerge mentre si passeggia nei suoi viali, si curiosa fra i suoi mercatini d’antiquariato, ci si ristora in una brasserie o si ammira uno dei suoi muri decorati da fumetti. Visitate quindi l’Atomium, che, con i suoi 100 metri, svetta sulla città dall’Expo del 1958 accogliendo nelle sfere di lucente metallo numerose mostre consacrate a scienza e progresso, ma non fatevi mancare una sosta presso una delle cioccolaterie artigianali dove ripercorrere con gli occhi…e la bocca, la storia del cacao dalla pianta alle vetrine di un maître chocolatier. Certo, poi, non potete perdervi il Palazzo delle Belle Arti, il Bozar, che con le sue ricche collezioni, proposte cinematografiche e concerti è tra i poli d’attrazione più frequentati del Mont des Arts, ma non dovete nemmeno tralasciare una visita al Museo Horta, residenza dell’omonimo architetto. Questo palazzo è una delle più rappresentative opere d’arte della città, un trionfo d’Art Nouveau, della cui architettura Bruxelles è stata la vera culla, come testimoniano meravigliosamente i numerosi edifici in questo stile che ornano la città. Se siete dei cultori dell’arte, invece, vi attende il Museo Magritte: inaugurato nel 2009, la sua collezione d’opere dell’artista belga, oggi la più grande al mondo, è un doveroso omaggio al celebre pittore surrealista. Allo stesso modo, con il Centro Belga del Fumetto, Bruxelles ha voluto rendere un tributo ai grandi fumettisti che l’hanno resa la capitale della vignetta: questa forma d’arte è talmente permeata nella città che è possibile visitarne quartieri, vie e case proprio seguendo un percorso costellato dai graffiti degli eroi dei fumetti che qui sono nati. Bastogne Bouillon Orval Arlon Bruxelles, murales di fumetti 4 Il nome di Bruxelles comunque non è associato solo ad arte e cultura, ma anche a design e moda: le più prestigiose firme dell’haute couture e della gioielleria espongono i loro lavori alle Gallerie Reali Saint-Hubert, nel centro storico della città o sull’Avenue Louise, da sempre sinonimi di sfarzo e qualità. Per lo shopping di tendenza e alla moda bisogna assolutamente fare un salto in Rue Antoine Dansaert. Un altro baluardo del lusso e dell’eleganza di Bruxelles dal XVII secolo è il quartiere del Sablon, dove noti antiquari, galleristi e mastri cioccolatai occupano le antiche dimore della nobiltà seicentesca che qui risiedeva e dove ogni sabato e domenica si tiene il mercatino dell’antiquariato. Se invece siete più interessati alle anticaglie, a qualche passo dal Sablon, Bruxelles vi riserva il famoso mercatino delle pulci, i rigattieri e i negozi vintage di Marolles, vivace quartiere dalla tipica architettura brussellese. E alla fine dei vostri vagabondaggi premiatevi con una sosta in uno degli incantevoli caffè di Bruxelles per una gaufre e un’immancabile tazza di cioccolata o rifocillatevi in una tipica brasserie, dove gusterete le innumerevoli birre che rendono celebre questo paese o potrete assaggiare il celebre binomio cozze e patatine fritte. In ogni caso la cucina locale saprà soddisfare ogni palato. Visitando questa capitale scoprirete che, pur volgendo da sempre uno sguardo aperto sul mondo, Bruxelles, città avanguardista, è tuttavia profondamente radicata nelle propria cultura. Vi basterà attraversare la Grand-Place durante il celebre mercato dei fiori o passeggiare nello storico quartiere di Saint-Jacques che ospita il Manneken Pis, simbolo della città, per cogliere l’atmosfera tradizionale di Bruxelles. Infine, per gli amanti delle passeggiate in totale relax, Bruxelles è una capitale verde, con numerose iniziative nei suoi antichi parchi reali o nei suoi giardini: da non perdere Parc Royal o Square du Petit Sablon, dove alberi secolari si alternano ad interessanti sculture. Insomma, se volete offrirvi una scoperta a 360 gradi allora Bruxelles è la capitale che fa per er voi! veau” rt Nou A “ te ia gg • Passe metto e” orso Fu Magritt • Perc rme di o e ll u rario “S e” • Itine es verd Bruxell “ te ia gg • Passe Bruxelles, la discoteca Fuse Bruxelles by night La Bruxelles giovane anima le proprie notti con locali trendy, eventi, feste e buona musica. Volete cenare immersi nell’ambiente cosmopolita che solo i ritrovi di artisti offrono? Provate i ristoranti del quartiere Saint-Boniface. Cercate dei bar dall’atmosfera conviviale per una buona birra? Allora dirigetevi ai quartieri Saint-Géry e Saint-Jacques. Se invece volete festeggiare fino all’alba, i locali sempre aperti del quartiere universitario di Ixelles aspettano voi. Bruxelles avrà sempre una proposta pronta, che abbiate in programma di festeggiare, di trasgredire o solo di divertirvi tutta la notte. Informatevi sulla Brussels Card e richiedete gratuitamente la brochure Bruxelles, capitale da scoprire! Perfetta per apprezzare le mille sfaccettature della città: le mete più gettonate, i locali più trendy e il suo lato più segreto. Tel. 02.860566 [email protected] 5 www.belgioturismo.it Visitate il Brabante-Vallone, una delle cinque province della Vallonia e scoprirete un territorio dal carattere deciso, con il suo sapiente mix di spazi verdi tra i rilievi, villaggi fuori dal tempo sparsi nella campagna e centri urbani dall’affascinante passato. Con i suoi mulini, le sue abbazie sopravvissute ai secoli, le fattorie per gustare prodotti gastronomici locali, i suoi circuiti sportivi ideali per la famiglia e ben 11 campi da golf di livello internazionale per gli appassionati, la provincia è meta ideale per qualsiasi tipo di vacanza stiate programmando. Un perfetto connubio per chi cerca relax, buona cucina ed escursioni a caccia di curiosità storiche o piccoli gioielli d’arte. Bruxelles La Hulpe Waterloo Wavre Tournai Nivelles Villers-la-Ville Namur Mons Liegi Huy Spa Malmedy Charleroi Durbuy Chimay Dinant Rochefort La Roche-enArdenne Sant-Hubert Bastogne Bouillon Orval Arlon Waterloo Questa cittadina a pochi chilometri da Bruxelles, entrò nella storia il 18 giugno 1815 perché nei suoi pressi vide la fine l’impero di Napoleone. Ancora oggi quella battaglia, che Waterloo, ricostruzione storica schierò l’esercito france- della battaglia se contro quello inglese, prussiano e belga-olandese, giustifica le tappe dei molti visitatori ai musei che ne perpetuano la memoria. Con una visita, che portava turisti in diligenza da Bruxelles a Waterloo già dal 1815, rievocherete l’atmosfera del quartier generale inglese, oggi trasformato nel Museo di Wellington. Da lì l’omonimo duca diresse le operazioni e pose la sua firma sull’annuncio della vittoria della “battaglia di Waterloo”. Nelle sue 18 sale (disponibile audio-guida in IT) questo museo raccoglie incredibili cimeli, dai più macabri ai più bizzarri: persino la gamba di legno di un ufficiale colpita da un proiettile e seppellita poi con tutti gli onori. Dall’altra parte del campo di battaglia, l’Ultimo Quartier Generale di Napoleone ospitato nell’antica fattoria detta “Caillou”, conserva armi, mobilia e oggetti che ricordano la storia dell’armata imperiale. In seguito dirigetevi a circa 5 km a sud, a Braine–L’Alleud e scoprite il Centro del Visitatore da cui si accede alla Collina del Leone, punto dove fu ferito il comandante dell’esercito belga-olandese. Dall’alto dei suoi 45 metri e 226 scalini, spaziando con lo sguardo sulla campagna, ricostruirete con l’immaginazione una delle più note pagine della storia moderna d’Europa. Di ritorno al Centro del Visitatore un video e uno spettacolo audiovisivo offrono una ricostruzione animata di quelle ore. Accanto al Centro del Visitatore, il Panorama della Battaglia, un edificio circolare dove un bellissimo affresco di 110 metri rende non solo il colpo d’occhio sulla disposizione degli eserciti, ma consente agli spettatori di immedesimarsi contemporaneamente nei vincitori e nei vinti. Se questo non bastasse ancora, organizzate la visita in occasione della commemorazione annuale (intorno al 18 giugno) e assisterete alla ricostruzione storica prima dei bivacchi della vigilia e poi della battaglia stessa. Di fronte, infine, il Museo delle Cere mostra i protagonisti della battaglia con ricostruzioni precise di dettagli e uniformi dei soldati. 6 Louvain-la-Neuve La città è una riuscita scommessa urbanistica, creata dalla secessione universitaria tra fiamminghi e valloni degli anni ’70 che vide i francofoni crearsi la loro Lovanio, completamente nuova e a misura d’uomo. La città è giovane, animata dallo spirito studentesco e dal fervore intellettuale. Per questo, probabilmente, è stata eletta sede del Museo Hergé, omaggio al creatore del fumetto Tintin. Aperto nel 2009, il museo, progettato dall’architetto Portzamparc, è un prisma allungato di quattro piani e 3.800 mq di esposizioni che fluttua tra alberi secolari, un mondo di vetrate e colori, un universo di tavole, modellini, proiezioni e schizzi dell’artista che ne ripercorrono la storia e ne ricreano l’opera. Entrate e vi ritroverete in un fumetto. Abbazia di Villers-la-Ville A qualche chilometro da Nivelles, sorgono le rovine della splendida abbazia di Villers-la-Ville. Fondata nel 1147 dai cistercensi, si trattava agli inizi di un piccolo edificio, ma presto l’abbazia si ingrandì e divenne la più importante della regione. L’imponente chiesa abbaziale fu tra le prime in stile gotico del territorio, mentre il chiostro e il vasto refettorio conobbero un’impronta romanica prima di virare al gotico. Le successive annessioni architettoniche al complesso religioso mostrano tutti gli stili che influenzarono l’arte del paese, senza intaccare la profonda armonia dell’abbazia, che fino alla distruzione ad opera dei Francesi nel 1794 mantenne intatti il prestigio e la potenza che ancora oggi si indovinano nelle sue rovine. Nivelles La cittadina è nota per la maestosa collegiata di santa Gertrude, principessa merovingia, prima badessa del monastero sorto intorno al 650. La collegiata divenne poi simbolo del prestigio dell’impero germanico e nell’XI secolo sorse attorno alle sue mura il borgo di Nivelles. L’edificio odierno è, quasi per intero, una fedele ricostruzione dell’originale medievale resasi necessaria dopo i bombardamenti tedeschi. In stile romanico ottoniano, il santuario si distingue per la pianta bicefala, a transetti e cori opposti e per il suo campanile ottagonale. Il suo interno impressiona per le dimensioni: la navata centrale di 102 metri la rende una delle più grandi chiese romaniche esistenti. Non perdetevi il chiostro e la cripta col sottosuolo archeologico. 7 La Hulpe, Fondation Folon La Fondation Folon Appena fuori dalla foresta di Soignes, una delle più estese del Belgio, il borgo di La Hulpe nello splendido parco di Solvay, nasconde tra gli stagni il castello di La Hulpe del XIX secolo, la cui fattoria oggi ospita la Fondazione Folon. Essa riunisce centinaia di opere del poliedrico artista Jean-Michel Folon: disegnatore, scultore, pittore. Castello e parco costituiscono la cornice ideale per gli acquarelli, le incisioni, le sculture e le serigrafie che illustrano la passione di Folon per l’immaginario e la poesia, avvicinando il suo percorso artistico all’universo surrealista. Immagini e suoni dii un itinerario guidato condurranno il visitatore attraversoo le evoluzioni di la specialità di • Assaggiate una lunga carriera al djote, con Nivelles: la tarte estremamente ole, cipolle ed formaggio, biet produttiva. ttima se iche. O erbette aromat a birra locale. gustata con un Ogni mezz’ora, i bus linea linea W o 365 365 partono dalla Gare du Midi di Bruxelles con destinazione Waterloo. Rivolgersi all’Ufficio del Turismo di Waterloo, di fronte al Museo Wellington, per acquistare il PASS 1815 valido per la visita di tutte le cinque attrazioni. www.belgioturismo.it Il nome di questa città, sorta sulle rive della Mosa è spesso associato all’immagine di polo industriale belga per le industrie metallurgiche della sua periferia, benché Liegi, con il suo prestigioso passato e le sue iniziative moderne, abbia ampiamente meritato anche la fama di città d’arte e cultura. Ma vi basterà una visita e ripartirete affascinati soprattutto dalla sua atmosfera cosmopolita ed accogliente. E come potrebbe essere altrimenti in una città dai caffé sempre popolati di studenti, dai vivaci mercati, dalle vie dello shopping più frequentate della regione e dove fiumi di birra scorrono più rapidamente che in qualsiasi altra città del mondo? Non ci credete? Venite a vedere... Sede d’uno dei più antichi principati episcopali della storia europea, Liegi esercitò nei secoli grande influenza politica, ma anche artistica e culturale nella regione. Il peso di questo ruolo è ancora oggi visibile nell’urbanistica cittadina e salta agli occhi nella celebre Place Saint-Lambert. Qui si trovava fino al XVIII secolo, quando fu distrutta dal furore rivoluzionario, la Cattedrale di San Lamberto, all’origine dell’agglomerato che divenne l’attuale città di Liegi. La piazza conserva, però, vestigia d’ogni epoca, dai reperti preistorici ad una villa gallo-romana fino ai resti medioevali della cattedrale. Grazie ad uno spettacolo multimediale e a percorsi colorati posti su più livelli nel suo sottosuolo, i turisti ammirano nell’Archeoforum più grande d’Europa l’evoluzione di oltre un secolo di scavi. Su Place Saint-Lambert s’affaccia un’altra meta imperdibile: il Palazzo dei Principi-Vescovi eretto sulla sede voluta da Notger, celebre vescovo del X sec. promotore della costruzione di chiese e residenze ancora oggi vanto di Liegi. L’edificio subì nei secoli incendi e saccheggi ed il suo aspetto attuale si deve a ricostruzioni ed ampliamenti iniziati nel 1536, ma, nonostante la sua pianta sia un omaggio al Rinascimento italiano, il palazzo conserva tra volte e pinnacoli tutto il suo spirito gotico. Prestate attenzione ai basamenti e capitelli delle 60 colonne del suo portico, con la loro varietà di forme e facce rappresentate, dalle più buffe alle più spaventose. Nel corso dei secoli, sotto i loro occhi, il palazzo divenne deposito, prigione, ospedale e oggi accoglie la Corte d’Assise e il Governo provinciale. Bruxelles Waterloo Tournai Wavre Namur Mons Charleroi Liegi Blégny Jehay Seraing Huy Chaudfontaine Modave Spa Stavelot Malmedy Durbuy Chimay Dinant Rochefort La Roche-enArdenne Sant-Hubert Bastogne Bouillon Orval Arlon 8 Poco distante da piazza Saint-Lambert si trova Place du Marché con gli eleganti palazzi settecenteschi che sostituirono quelli distrutti da Luigi XIV e con il caratteristico Perron. Si tratta di un’edicola a portico su cui appoggia una colonna culminante con il gruppo scultoreo delle Tre Grazie e sormontata dalla caratteristica pigna, emblema della città. Questo insieme architettonico si trova a Liegi nei pressi dell’Hotel de Ville e simboleggia la libertà comunale per cui la città combatté sempre strenuamente. Dalla piazza vi consigliamo di proseguire la passeggiata nel quartiere di En Hors Château, il cui nome si deve alla strada medievale che collegava il centro abitato alla Cittadella sorta sul colle che sovrasta Liegi. Lungo il percorso scoprirete bellezze e luoghi d’interesse più o meno insoliti e nascosti. Fate tappa, per esempio, nel cortile del Convento dei frati minori al Museo della Vita Vallone: ricchissimo museo etnografico dove oggetti d’uso comune, macchinari e documenti dell’Ottocento fino ai primi del Novecento ricostruiscono la storia rurale e industriale ed il folclore liegese. Se invece preferite perdervi nella scoperta, allora quel che fa per voi è il sentier des Coteaux: un dedalo di stradine, un succedersi di terrazze, spazi fioriti e cortili con accesso dalle varie impasses, ossia i vicoli che collegavano le residenze signorili di En Hors Château alle case della servitù. Un sapiente recupero di tali abitazioni dai portoni che aprono su graziosi giardini fa del quartiere una zona prestigiosa della città. Se poi non vi spaventano poco meno di 400 gradini affrontate la montagna di Bueren, una scalinata voluta nel 1875 dalla municipalità per collegare la città alla caserma della Cittadella. Proseguite la visita con una tappa alla collegiata di Saint-Barthélemy è la chiesa più antica di Liegi, dalla facciata con due torrioni quadrati e con arcate romaniche risalenti all’XI-XII secolo. All’interno conserva il capolavoro orafo di Renier de Huy, artista del XII secolo, i pregevoli fonti battesimali vero e proprio gioiello d’arte romanica mosana. Proseguite verso il Palais Curtius, tipico esempio d’architettura mosana del XVII secolo ed edificio principale del Grand Curtius, polo museale vanto della Liegi culturale, inaugurato nel 2009 ed articolato anche nei limitrofi edifici storici. Varcate le sue soglie e scopritene il patrimonio: dalle collezioni d’archeologia a quelle d’armi, dalle meraviglie colorate del Museo del Vetro a quelle delle Arti Decorative è un vero sfoggio d’arte mosana e non solo. Godetevi la ricchezza delle sue sale, sostate nei suoi giardini e ristoratevi al suo caffè. In più, la prima domenica di ogni mese… l’ingresso è gratuito! 9 Liegi da assaggiare Mentre scoprite il suo patrimonio artistico o vi immergete nella sua vita notturna, lasciatevi tentare dal lato goloso della città! Dalle saporite polpette di carne, le Boulets à la liégeoise o dall’immancabile Café liégeois, il tipico dessert e annaffiate il tutto col Pékèt, l’acquavite ottenuta da bacche di ginepro e declinata in mille gusti. E se volete portarvi a casa un po’ del sapore della città acquistate lo Sirop de Liège, una particolare melassa di frutta che troverete solo qui o entrate in una Cioccolateria Galler, fornitore dei re del Belgio, per acquistare cioccolatini di cacao purissimo, come nella migliore tradizione artigianale e praline ripiene dai gusti più innovativi. Liegi, “boulets” le famose polpette n enon, u rges Sim emerge dalla o e G e e • Liegi o rapporto ch commissario s ti l affettuo l creatore de alcuni raccon e d re v a ta te lt n ura i sce bie t di am le. Proc Maigre pria città nata scoperta dei nella pro o e partite alla al celebre e. d ri l’itinera iù frequentati elle sue pagin n p i ti h la g a o rt t lu e immo Maigre scrittore ” - vi direbbe ia! c e c il a “È fac seguire la tr …basta Liegi, il mercatino di Natale Liegi, vita nel quartiere Carré Liegi le” di le a t a N e di illaggio el Belgio re • Il “V grande d e del folklo l è il piùzioni tipich onsiglio de mosfera anima del suo C , oltre all’at e locale gio creano vivialità ch Villag ca, una con i. fiabes ete solo qu trover Un altro percorso alla scoperta del centro storico della città vi porterà prima al gotico flamboyant della chiesa di Saint-Jacques, abbaziale d’un monastero benedettino dell’XI secolo, con le sue alte volte finemente lavorate, impreziosita da arabeschi di pietra e bagnata dalla luce delle sue splendide vetrate seicentesche, fra le più belle di tutto il Belgio. Spingendovi poi un po’ più a nord finirete immancabilmente davanti all’attuale cattedrale di Liegi, la chiesa di Saint-Paul che ha sostituito quella di Saint-Lambert. La chiesa eretta nel X secolo, nonostante le successive ricostruzioni, conserva al suo interno non solo l’originaria impronta gotica, ma anche il tesoro della Cattedrale, recuperato da Saint-Lambert, con prestigiosi pezzi medievali come il reliquiario del XV secolo del duca Carlo il Temerario. Lo splendido chiostro dalle volte in puro gotico rayonnant merita da solo la visita all’edificio. Ora è il momento di respirare il clima conviviale di Liegi, magari con una rilassante crociera sulla Mosa o immergendovi nella brulicante atmosfera del celebre Marché de la Batte, il mercato più grande d’Europa che ogni domenica mattina e dalla metà del XVI secolo vede spuntare lungo la Mosa centinaia di banchi dei commercianti in prodotti d’ogni genere, dagli ortaggi agli animali esotici, dalla pelletteria all’antiquariato. E come perdervi, poi, il piacere di andare a zonzo nelle vie del celebre Carré, il vivace quadrilatero nel cuore del centro storico? Di giorno il quartiere è l’ideale per fare un po’ di shopping, soprattutto in Vinave d’Ile dove troverete tutti i negozi e le boutiques che potete desiderare, mentre di sera l’atmosfera si anima ancor più tra i tavoli dei suoi ristoranti e caffé affollati dagli studenti della vicina Università. Se invece siete appassionati melomani, allora spostatevi appena accanto al Carré ed il variegato programma teatrale e musicale dell’Opera Reale di Vallonia vi attende oltre la facciata dal timpano fregiato e dalle colonne marmoree provenienti da una antica chiesa. Visitandola, infine, scoprirete che Liegi non è solo il suo ricco passato, è anche modernità e dinamismo che si esprimono nelle più recenti realizzazioni urbanistiche. Basti pensare al grandioso complesso avveniristico di Mediacité, con i suoi 45.000 mq dedicati allo shopping e alle attività culturali. Oppure potete cogliere il futuro che avanza nella nuova stazione TGV di Liegi-Guillemins, dalle sinuose linee candide concepite dall’architetto catalano Calatrava, che collega Liegi alle capitali europee del Nord come Londra, Amsterdam e Parigi, rendendola una città all’avanguardia pronta ad accogliervi in tutta comodità. Che aspettate dunque? Liegi attende solo d’essere scoperta! 10 i dintorni A qualche decina di chilometri da Liegi alcune interessanti mete meritano una sosta durante la vostra scoperta della Vallonia. A Seraing, appena a sud di Liegi, visitate il castello di Val SaintLambert e la sua cristalleria. Attorno al nucleo originario del XIII secolo, oggi un moderno percorso interattivo tra filmati, fotografie, dimostrazioni dal vivo e capolavori della cristalleria, introduce i visitatori all’universo della lavorazione del vetro, in un perfetto avvicendarsi di storia e maestria artigianale. Il sito minerario di Blegny, a ovest di Liegi, invece, è quanto resta dell’ultima miniera di carbone attiva in Belgio e chiusa nel 1980. La storia mineraria del paese è oggi accessibile con una visita al museo e al sito vero e proprio, in cui filmati, documenti e soprattutto la discesa nel cuore delle gallerie vi trasporteranno nell’universo sotterraneo che ancora conserva odori e suoni della vita dei minatori. Agli appassionati degli antichi castelli, ne proponiamo due di grande interesse: il castello di Modave (Modave) e il castello di Jehay (Amay). Il primo è un castello medievale sorto su una roccia dove potrete ammirare splendidi arazzi, sculture, dipinti e stucchi. L’attrazione più nota è, però, una riproduzione fedele della ruota idraulica del liegese Sualem, ideatore nel 1678 anche della macchina di Marly, che riforniva d’acqua le fontane di Versailles. Il castello di Jehay, poi, con la sua inconfondibile facciata a scacchi bianchi e neri, icona del Rinascimento mosano del ‘500, accoglie collezioni di grande valore ed i suoi splendidi giardini con pergolati, fontane e ninfei valgono da soli la sosta. Sempre a sud di Liegi si trovano le famose terme, una fra tutte Spa. Già nota ai Romani per le acque ferruginose delle Ardenne, è per antonomasia sinonimo di stabilimento termale dove recuperare salute fisica e benessere. Dal XVI secolo, quando la moda delle terme si diffuse, Spa, e con lei altre stazioni termali come per esempio Chaudfontaine, conobbe un incremento di visitatori che continua ancora oggi. Nella zona vi proponiamo anche due tappe per prendervi cura dello spirito: il Santuario di Banneaux e l’Abbazia di Stavelot. Nel primo respirate l’atmosfera di devozione suscitata dalle apparizioni della Vergine nel 1933. L’abbazia, ai margini della riserva delle Hautes-Fagnes, la più antica foresta del Belgio, pur smantellata dalla Rivoluzione, mostra resti archeologici e ricostruzioni virtuali rendono possibile ai visitatori immaginarne l’antico splendore. Sapori e motori All’Abbazia Val Dieu ad Aubel, negli edifici monastici rivive oggi l’attività brassicola passata dei cistercensi: assaggiate i 4 speciali tipi di birra d’antica ricetta. A Eupen, invece, nel Museo della Cioccolateria Jacques scoprite tutto sul cioccolato, dalla fava di cacao al goloso prodotto finito. A Spa il relax cede alla frenesia del Gran Premio di Formula 1 del Belgio sul noto circuito di Spa-Francorchamps: un’occasione per scoprire la cittadina mentre i bolidi vi attendono. Nella struttura in vetro e acciaio dell’Abbazia di Stavelot tre interessanti musei da visitare: il Museo del Principato di Stavelot, il Museo del Circuito di Spa-Francorchamps e il Museo Apollinaire. Spa-Francorchamps, il circuito di Formula 1 Liegi da un’altra prospettiva: per riduzioni in alcuni musei della città, per una crociera sulla Mosa o un tour in trenino turistico, scoprite il Liegi City Pass e i suoi mille vantaggi. 11 www.belgioturismo.it Capitale della provincia dell’Hainaut, Mons, così chiamata dai Romani per la sua posizione su una collina, è una fra le città d’arte più belle ed interessanti del Belgio. Deve le sue origini cittadine alla presenza di un monastero fondato proprio sul colle nel VII secolo da santa Valdetrude, meglio nota come Waudru, patrona della città. Nonostante il suo nome all’estero sia legato soprattutto alle vicende belliche delle due guerre mondiali, basta passeggiare nel suo centro storico per capire che grazie alla ricchezza del suo patrimonio artistico ed architettonico la sua notorietà, come il titolo di capitale culturale della Vallonia, è ben meritata. Visitatela e lo scoprirete da voi. Bruxelles Tournai Waterloo Mons Le Roeulx Binche Hornu Charleroi Chimay Wavre Namur Liegi Huy Spa Malmedy Durbuy Dinant Rochefort La Roche-enArdenne Sant-Hubert Bastogne Un tour ideale della città può partire dalla stazione, nei cui pressi si trova il Museo d’arti decorative Francois Duesberg, che raccoglie collezioni soprattutto dal 1775 al 1825 di ceramiche, bronzi, maioliche, oreficeria e una curiosa collezione di orologi a pendolo. Dal museo procedete, salendo, verso la celebre Collegiata di SainteWaudru in stile gotico-brabantino. L’esterno dell’edificio ha il solo pregio della coerenza al progetto del 1450 del celebre architetto Matheus de Layens, nonostante i due secoli necessari per completarlo. Entrate, invece, e stupitevi: la chiesa a croce latina, lunga 110 m e larga 34, si eleva su tre livelli, con alte vetrate cinquecentesche e volte sorrette da enormi pilastri che la dividono in tre navate e 29 cappelle. Conserva sculture d’alabastro, un tesoro tra i più ricchi della regione e il Car D’Or che trasporta l’urna della santa durante la processione della Doudou. Dirigendovi verso la Grand-Place ammirate il solo beffroi barocco dell’intero Belgio, patrimonio mondiale dell’Unesco: 87 metri di torre seicentesca in gres e pietra azzurra, con un carillon di 49 campane. Vi accorgerete poi, arrivandovi, che la Grand-Place coi suoi caffè costituisce il cuore pulsante di Mons. Tra le splendide facciate cinquecentesche che si ammirano spicca l’Hotel de Ville, edificio gotico del XV secolo voluto da Carlo il Temerario, ma che conobbe più rimaneggiamenti. Non perdete i suoi saloni ammobiliati decorati da arazzi antichi. Nel giardino si trova la statua del Ropieur, il monello di Mons. Infine osservate sul portale la complessa serratura quattrocentesca e alla sinistra la statua di una scimmietta, nota come Singe du Grand Guard. Accarezzatele la testa con la mano sinistra, porta fortuna! Si termina con la visita al Museo delle Belle Arti: la sua rinnovata struttura dalla facciata in vetro con elementi in legno e metallo lo rende uno spazio perfetto per accogliere artisti del passato e moderni attraverso mostre permanenti o temporanee. Tale flessibilità e apertura ben si addicono ad una città che nel 2015 sarà Capitale Europea della Cultura. Questa investitura influenza fin da ora i progetti artistici e culturali della città, che già prevede in calendario un anno ricco d’eventi. Bouillon Orval Arlon ...pausa golosa a Mons 12 Parlando di eventi a Mons uno di solito spicca su tutti gli altri: infatti la domenica della SS.Trinità, dopo Pentecoste, la città si trasforma per il maggior evento folcloristico del calendario di Mons. Si tratta della Doudou, o Ducasse (dedicazione), festa della patrona della città. Il carro d’oro con l’urna di Sainte-Waudru è portato in una processione che culmina quando i fedeli lo spingono su per la salita alla Collegiata, dove è riposto: la tradizione vuole che il carro debba salire tutto d’un colpo, per scongiurare la cattiva sorte. Durante la festa si svolge il Lumeçon, gioco dalle origini duecentesche nato dalla drammatizzazione della vittoria di San Giorgio sul drago. Oggi è uno scontro festoso in cui il santo vince e il drago perde…tutti i peli della coda che i partecipanti gli strappano come portafortuna! Nella periferia di Mons, a Cuesmes, vi è l’edificio che ospitò qualche tempo Van Gogh. Aperto al pubblico, con un audiovisivo e alcune riproduzioni potrete ripercorrere il periodo di permanenza del pittore in Vallonia, durante il quale sembra iniziò a dipingere paesaggi. i dintorni Ad Hornu, 8 km fuori Mons, si trova il Mac’s, Museo d’Arte Contemporanea, con sede nell’ex complesso minerario del Grand Hornu, città operaia ideale concepita agli inizi dell’Ottocento. Dal 1954 alcuni spazi accolgono un polo multifunzionale che avvicina il grande pubblico all’arte moderna e contemporanea con impareggiabili percorsi interattivi tra video, foto, sculture e mostre temporanee di grandi artisti. Il complesso del Grand Hornu è dichiarato patrimonio eccezionale di Vallonia. Patrimonio mondiale dell’Unesco è, invece, a Binche, il… Carnevale dei Gilles! Definito capolavoro orale e immateriale dell’umanità, dalle origini radicate nel folklore più antico. Dopo preparativi di mesi, la festa culmina il martedì grasso nella sfilata dei Gilles, maschera tradizionale dal caratteristico costume con copricapo in piume di struzzo lunghe anche 1,5 m. A Binche un museo unico raccoglie, ovvio, maschere e costumi dal mondo intero. A Le Roeulx fate tappa al birrificio St-Feuillen, dove i produttori, birrai da 4 generazioni, vi offriranno la St-Feuillen, una tripla imbottigliata in magnum da champagne mentre ammirate le pertiche da luppolo esposte nel cortile. 12 13 ons? ggio di M • Un assa ns nsiglia i rato e di Lo chef co ien p ri r, crêpes du car d’o ppure o prosciutto groviera e ra come b i base d ir a a tt e c ri a un e infine e d’agnello ottini tt le o st o c le bisc di Mons, i macarons rle. alla mando Birra: una tradizione secolare! Se avete voglia di gustare una birra speciale, fermatevi a Chimay dove dal 1862 i monaci trappisti dell’Abbazia Notre-Dame di Scourmont producono birra e anche formaggi secondo la loro lunga tradizione. Per assaggiarli e conoscerne la storia, fermatevi all’Espace Chimay all’Auberge de Poteaupré, nei pressi dell’abbazia. Vicino a Mons potete fare tappa al birrificio Abbaye des Rocs che produce le sue birre con l’acqua di sorgente che scorre nel sottosuolo e senza aggiunta di zucchero o additivi chimici… sono tutte naturali! A conduzione famigliare, la Brasserie de Blaugies vi aspetta a Dour per offrirvi il gusto delle sue birre prodotte secondo le antiche ricette delle nonne dei proprietari (solo per gruppi di min. 15 persone su appuntamento). Birra belga? Sí, grazie! Attenta all’inquinamento e alla scorrevolezza del traffico, Mons si è dotata di mini-bus gratuiti che circolano nel suo centro storico. Se la visita vi ha provato…approfittatene! www.belgioturismo.it Nei pressi del confine sudoccidentale della Vallonia, Tournai, abitato romano nel I secolo a.C., divenne sotto i Franchi merovingi la capitale del regno e dunque i Belgi affermano sia stata la prima capitale che l’Occidente europeo ricordi. E la città, con il suo patrimonio storico ed artistico accumulato nei secoli, ha saputo mostrarsi sempre all’altezza di tale ruolo. Per tutte queste ragioni Tournai costituisce una meta imprescindibile nell’itinerario alla scoperta della Vallonia. Venite a passeggiare all’ombra delle sue torri, visitate le sue chiese, affollate le sue piazze e sarete d’accordo con noi! L’itinerario che vi proponiamo parte dalla stazione ferroviaria e già passeggiando lungo la Rue Royale scorgerete le torri della Cattedrale di Notre-Dame. Con i 130 metri della navata romanica (XII secolo), il coro gotico e le sue cinque torri campanarie alte fino a 83 metri che la rendono unica al mondo, l’edificio è patrimonio mondiale dell’Unesco. L’interno è un capolavoro di decorazione, con gli innumerevoli archi, i capitelli scolpiti, i dipinti di Rubens e Metsys e le splendide vetrate. In restauro dal 2008, la cattedrale, invece di chiudere, si è trasformata in un cantiere aperto: si può dunque visitare e seguire l’evoluzione dei restauri. Terminata la visita dirigetevi alle banchine del lungofiume dell’Escaut per una rilassante passeggiata verso il Pont des Trous. Con le due imponenti torri bifronti da un lato tonde e dall’altro quadrate e la sua porta, questo ponte eretto agli inizi del XIV sec. faceva parte della seconda cinta muraria di Tournai, consentendo l’accesso alla città. Da lì potete poi spostarvi verso la Chiesa di Saint-Jacques, edificata prima del XIII secolo, che costituisce un altro tipico esempio del gotico della regione. Dedicata all’apostolo Giacomo la chiesa deve la sua esistenza al ruolo di Tournai quale città episcopale potente nel medioevo e per i pellegrini del Nord Europa inevitabile tappa dell’itinerario verso il santuario di Compostela di cui anche la Cattedrale fa parte. Le ampie dimensioni dell’avancorpo lasciano intuire che Bruxelles Lessines Attre Tournai Pipaix Mons Waterloo Wavre Namur Liegi Huy Spa Charleroi Malmedy Durbuy Chimay Dinant Rochefort La Roche-enArdenne Sant-Hubert Bastogne Bouillon Orval Arlon 14 desse riparo ad un gran numero di viaggiatori che trovavano accoglienza anche presso l’ospedale cittadino sempre dedicato al santo. Vi attende ora la triangolare Grand-Place che deve buona parte del suo aspetto attuale ad una fedele ricostruzione degli antichi edifici distrutti dalle bombe del 1940. Un sapiente intervento di riorganizzazione architettonica valorizza la piazza e gli edifici circostanti offrendo ai turisti un centro storico ancora più caratteristico. Sul lato sud della piazza, il solo scampato alla distruzione, si trova l’Halle aux Draps, ragguardevole edificio in stile rinascimentale, ma di più antica origine. Ammiratene la facciata con archi e tribuna e il cortile interno coperto che accoglie oggi numerose mostre temporanee. Proseguite l’itinerario sino alla celebre torre campanaria, o beffroi, risalente al 1188, vanto dei cittadini di Tournai poiché tra le più antiche di tutto il Belgio e anch’essa patrimonio mondiale dell’Unesco. Salendo gli oltre 250 gradini sarete accompagnati da filmati che illustrano la storia dei campanili nel Nord Europa ed il loro ruolo di sentinelle della libertà comunale, come dimostrava il dragone che fino al XVIII secolo stava di guardia proprio sul beffroi di Tournai. Gli interventi occorsi nei secoli a questo edificio gli conferirono l’aspetto attuale, rendendolo una pietra narrante della storia cittadina. Infine vi consigliamo di visitare alcuni dei musei di Tournai: primo tra tutti il Museo delle Belle Arti. Il solo edificio che lo accoglie, bell’esempio di Art Nouveau opera del celebre architetto Horta, merita la sosta. Al suo interno, poi, la raccolta d’opere d’arte dal XV secolo è all’altezza delle aspettative, basti pensare che è l’unico museo del Belgio che possieda dei Manet. Altrettanto interessante il Museo e Centro dell’arazzo e delle arti del tessuto dove ammirerete l’arte tessile che ha reso celebre Tournai in passato. Espone sia arazzi antichi del XV secolo che opere moderne e dimostrazioni di tessitura dal vivo vi faranno scoprire come nasce un arazzo. Al Museo della Storia e delle Arti decorative invece, grazie a collezioni dal XII al XIX secolo di gioielli, monete, peltri e le celebri porcellane, potrete farvi un’idea della vita e delle avanzate tecniche artigianali della società vallone fin dal medioevo. E per gli appassionati di costume e società il Museo del Folklore è la conclusione ideale della visita di Tournai: 1100 mq con fedeli ricostruzioni delle attività artigiane tipiche della regione, plastici accurati della città, riproduzioni d’ambienti...perfino del coro di una cappella o di una classe di scolari. 12 15 a tavola con lo Chef Tournai a tavola Non lasciate Tournai senza gustare il coniglio “à la tournaisienne”, con prugne e uvetta, tipico del “lunedì spergiuro” dopo l’Epifania. Se poi passate a Carnevale, dal beffroi lancio dei “Pichous”, pagnotte candite da innaffiare con la “Naiade”, birra prodotta solo in questo periodo. Per i più golosi il Gâteau Clovis, pasta biscottata con marmellata d’albicocca e mandorle o il Gâteau Sainte-Marguerite, cioccolato, crème brûlée e pralina croccante. Il souvenir perfetto? Ecco i tipici “Ballons noirs”, caramellone in tre tipi di zucchero vendute in caratteristiche scatole. Preferite il cioccolato? Una visita con degustazione alla hi estaminet Cioccolateria • In uno dei vecc i nel jeu ev tat Léger vi svela di Tournai cimen una sorta di r, fe i segreti della de de toque o ca con dischi lavorazione biliardo che si gio sarete abili del cacao. io. Forse non d’accia locali, ma di certo come i giocatori vi divertirete. Grande mercato dei fi fiori ori:: il il venerdì santo, sino al lungofiume. Giornata dei quattro cortei: musica, carri fioriti, sfilate in costume affiancati dall’ordine dei Chevaliers de la Tour. Concerto del carillon del beffroi: la domenica, da aprile a Natale le 55 campane del carillon della torre vi offriranno un bel concerto. i dintorni Antico Ospedale Notre-Dame à la Rose Immersi nel verde Siete amanti della natura o più semplicemente volete apprezzare il lato verde della Vallonia? I dintorni di Tournai con i loro parchi offrono un circuito perfetto di escursioni a piedi, in bicicletta o in mountain bike e perfino cavalcate nel verde. In questo modo scoprirete angoli di questa regione che sfuggono da altre prospettive. Circuiti verdi nei dintorni di Tournai Quanto è affascinante Tournai altrettanto lo sono alcuni luoghi nelle sue vicinanze, per questo vi suggeriamo qualche escursione. Prima tra tutte quella al Castello di Beloeil, la “Versailles” belga, residenza dei principi di Lignes dal XIV secolo. Nella cornice dei suoi vasti giardini ricchi di vasche e fontane (per visitarli vi consigliamo il trenino), è incastonato un gioiello d’architettura ed arte che accoglie negli splendidi saloni ammobiliati pregevoli pezzi dal XV al XIX secolo, per non parlare della biblioteca con oltre 20.000 volumi. Per gli appassionati di antiche dimore, non molto distante da Beloeil si trova anche il castello di Attre, residenza storica del XVIII secolo, dimora dei governatori dei Paesi Bassi meridionali, perfettamente conservata nei dettagli e arredi originali, costruita in stile francese, con impronta bavarese. Il parco di 17 ettari si divide tra giardino all’inglese e verde a foresta, dall’aspetto assolutamente malinconico come di moda all’epoca. Spostandovi a nord, fate tappa a Lessines, città natale di Magritte, per visitare l’antico ospedale Notre Dame à la Rose, convento a vocazione ospedaliera sorto nel 1242 e ottimamente conservato per mostrare oggi al pubblico l’organizzazione d’un complesso ospedaliero medievale completamente autonomo grazie a fattoria, cimitero, ghiacciaia e spazi per l’assistenza medica. Potete prenotare una delle visite in giornata che l’ospedale organizza con escursione alle vicine cave di porfido e alla casa natale di Magritte per concludersi con la visita-conferenza dell’ospedale. Essendo poi il Belgio il paese della birra, non potete certo ripartire senza esservi fermati ad un birrificio tradizionale! Noi vi suggeriamo la visita alla Brasserie Dubuisson, il più antico birrificio della Vallonia, fondato nel 1769 e da allora gestito dalla famiglia Dubuisson, birrai da oltre 8 generazioni. Birrificio indipendente e con produzione esclusivamente naturale, è tra le più antiche etichette di birra belga ancora in commercio. La ricetta della loro Bush Beer (traduzione inglese di Birra Dubuisson) è la stessa ormai da 75 anni. Scoprite le tappe della sua produzione con la classica visita al birrificio o scegliendo la formula video-visita virtuale a cui assisterete comodamente seduti degustando i prodotti Dubuisson. Nella zona altri birrifici vi aprono le loro porte, per esempio le brasserie Caulier, des Géants, de Silly e Ellezelloise. Un modo davvero piacevole di immergersi nelle tradizioni locali... 16 Nota nel periodo dello sviluppo industriale anche come “capitale del Paese Nero”, per via del suo ruolo in un’area ricca di miniere per l’estrazione del carbone, oggi Charleroi è tra le cinque maggiori città del Belgio. La sua carta vincente è non dimenticare il passato, ma integrarlo con brio alla nuova dimensione conferitale dai suoi musei, dalle sue iniziative culturali o dal prestigio d’essere luogo di nascita del giovane Spirou, creato dall’estro del celebre fumettista Jean Dupuis. Grazie alla presenza dell’aeroporto CharleroiBrussels South è poi un punto di partenza ideale per visitare Bruxelles e la Vallonia, partite dunque da qui alla scoperta di queste belle regioni. Bruxelles Waterloo Wavre Tournai Mont-sur-Marchienne Mons Charleroi Gozée Namur Liegi Huy Spa verde entiero s ( l e v a itinerari getto R • Il Pro lenti) propone abili, dis ori per fruit edoni, ciclisti, per p r e i. pattin .. er i ideali p u s o re p vallo gite a ca on usi un moto n e u chiunq i. i dintorn scoprire Visitando Charleroi scoprirete una vivace cittadina immersa nel verde, con un’interessante città alta e begli esempi d’architettura modernista, boutique per lo shopping e ristoranti dall’ottima cucina. Il maestoso municipio, con 240 metri di facciata, è un bell’esempio di stile Art Déco. Il Museo delle Belle Arti conserva opere di artisti belgi dall’Ottocento a oggi. Si spazia dal neo-classicismo alle correnti più attuali con grandi nomi quali Boch, Magritte, Delvaux, Dubois e altri ancora. Domina il municipio la torre civica, detta Beffroi, incluso nel patrimonio mondiale dell’Unesco. I dintorni di Charleroi offrono molti spunti per interessanti escursioni, in primis, vi consigliamo la toccante esperienza di una visita al Bois du Cazier di Marcinelle. Si tratta di una vecchia miniera tristemente nota in Italia per la tragedia del 1956 in cui morirono 262 minatori tra cui 136 italiani. L’evento è ricordato nello “Spazio 8 agosto 1956” e nel 2006, per il cinquantesimo anniversario, il Presidente della Repubblica Napolitano ha presenziato alla commemorazione. Oggi la miniera, completamente restaurata, è un’attrazione turistica di rilievo e comprende anche il Museo dell’Industria e del Vetro, omaggio al patrimonio industriale e alla storia di questa regione. Si continua l’esplorazione dei dintorni di Charleroi con tappa alle imponenti rovine dell’Abbazia di Aulne a Gozée, sulle rive della Sambre. Monastero benedettino del VII secolo, situato in quella che è nota come la Valle della Pace, divenne abbazia cistercense intorno al XII secolo e le sue vestigia ancora oggi testimoniano i fasti dell’architettura e dell’abilità artigianale della regione durante il medioevo. A Mont-sur-Marchienne, nel convento in stile neo-gotico ottocentesco delle carmelitane ha sede il Museo della Fotografia per ripercorrere la storia di quest’arte dalle sue origini ai giorni nostri. Malmedy Marcinelle Chimay Durbuy Vielsalm Dinant Rochefort La Roche-enArdenne Sant-Hubert Bastogne Bouillon Orval Arlon 17 La distilleria di Biercée, a Raignies è unica in Belgio! Venite a scoprire i segreti della distillazione: come 10 kg di frutta fresca diventano una bottiglia di acquavite o di liquore oppure come si producono l’Eau de Villée o il P’tit Peket. www.belgioturismo.it Namur, che per la posizione alla confluenza tra la Mosa e la Sambre è da secoli un polo strategico del Nord Europa, svolge con brio il suo ruolo di capitale della Vallonia. Città moderna, ma a misura d’uomo, è ideale per un soggiorno che abbini visita del patrimonio storico a svaghi, shopping e buona tavola. E se la città non vi basta, partite alla scoperta della regione circostante e dell’incredibile diversità di paesaggi naturali, quasi tutti legati alla presenza dell’acqua, che ne modellano l’aspetto. Esploratela con mille itinerari le cui tappe sapranno incantarvi: ne siamo così certi che a noi basta proporvene uno. E allora si parte...da Namur, ovviamente. Ricca di storia e cultura, scoprite Namur tranquillamente a piedi o con il trenino turistico che la attraversa: ad ogni angolo un tassello del prestigioso passato che le ha meritato l’appellativo di Namur “la Belle”. La Cittadella, sullo sperone roccioso che domina la città, è un complesso militare di quasi 80 ettari unico in Belgio per l’ottima conservazione e la varietà di stili architettonici che ne testimoniano le alterne vicende: dal medioevo la Cittadella fu spesso contesa, e talvolta conquistata, da qualche grande nazione. Trasformata in parco da oltre un secolo, è una piacevole meta turistica con percorsi storici immersi nel verde e itinerari sotterranei nelle gallerie della fortezza. Attorno alle sue mura è sorto poi un vivace quartiere. TEMPLOUX Namur JAMBES WEPION Wepion PALENG LE ANNEVOIE-ROUILLON Annevoie-Rouillon CRUPET Crupet PURNODE Purnode FEYR CELLES FALMIGNOUL WAHA HAN-SUR-LESSE Bruxelles LAVAUX-SAINTE-ANNE Waterloo Tournai Wavre Liegi Namur Huy Mons Spa REDU Malmedy Charleroi TRANSINNE Durbuy Dinant Chimay Rochefort La Roche-enArdenne Sant-Hubert Bastogne Bouillon BOTASSART BOTASSAR BOTA SSARTT SSSAR Orval Arlon 18 A Il centro storico di Namur, ai piedi della Cittadella, offre altre mete imperdibili, come la Chiesa di Saint-Loup, in stile barocco, voluta nel XVII secolo dai Gesuiti, esempio ragguardevole di barocco, influenzato dal Rinascimento italiano. Altrettanto evidente è l’influenza barocca, ma qui mescolata al rococò e al classicismo, nell’architettura della Cattedrale di Saint-Aubain: l’edificio attuale, della metà del XVIII secolo, è unico nel suo genere in tutto il Belgio, con la sua facciata austera e l’imponente cupola. Nella place du Marché aux Légumes, tigli secolari ombreggiano le caratteristiche residenze del XVIII secolo: partite da qui alla scoperta dei più antichi edifici della città con le tipiche facciate in pietra e mattoni. Tra i musei di Namur, non potete perdervi il Museo provinciale Felicien Rops in un’antica dimora nobiliare nel cuore della città vecchia, vicino alla casa natale del pittore. In mostra i temi cari all’artista, dagli inizi come caricaturista fino al suo apogeo: amore, morte e un universo onirico dominato dal femminile. Ora lasciatevi tentare dal lato goloso di Namur: tra i ristoranti dall’ottima cucina e le brasserie per una pausa più rapida non c’è che l’imbarazzo della scelta. Una breve deviazione vi porta all’Abbazia di Floreffe fondata nel 1121, dove, dopo la visita potete ristorarvi nel mulinobirrificio e gustare specialità tipiche locali accompagnate dall’ottima birra prodotta in abbazia. Di certo non potete ripartire senza assaggiare una delle ricette locali accompagnate dalla famosa senape Bister che l’omonima famiglia di Jambes produce con successo dal 1926. Per i più golosi consigliamo un abbinamento classico che a Namur tocca il vertice dei sensi: cioccolato, magari quello delle ottime praline della Cioccolateria Galler, gustato con le rinomate fragole di Wépion. Ripartite poi alla volta di Annevoie e il suo castello del XVII secolo: una curiosità, alcune delle pareti si curvano per seguire il profilo della valle del Rouillon dove il castello sorge. Il vero capolavoro da non perdere sono, però, gli splendidi giardini. Un’esperienza magica nel verde tra spettacolari giochi d’acqua. Proseguendo l’itinerario si arriva a Crupet, annoverato tra i “Più bei villaggi della Vallonia”. Si tratta d’un paesino con casette in pietra o gres, conservatesi fin dal XVII secolo. È abbarbicato sulle pendici di una stretta vallata solcata da un corso d’acqua che ha influenzato la vita degli abitanti di Crupet, come mostrano i caratteristici mulini ad acqua o altre attività fiorite nel piccolo villaggio durante i secoli, come la cartiera, la fucina e l’immancabile birrificio. E parlando di birra a questo punto consigliamo una piccola deviazione per rifocillarvi alla bellissima Brasserie Du Bocq a Purnode: fondata dalla famiglia Belot nel 1858 una visita a questa birreria nel cuore delle Ardenne vi svela le tecniche di fabbricazione della sua birra migliore e vi offre una degustazione dei prodotti in una cornice davvero eccezionale. 19 I giardini d’Annevoie Giochi d’acqua ad Annevoie I Giardini di Annevoie sono gli unici giardini d’acqua del Belgio e i più belli d’Europa. Da oltre 250 anni l’acqua scorre con spettacolari effetti che non sono creati da nessun sistema idraulico, ma solo dall’ingegno degli ideatori di questo giardino di cui hanno sfruttato le potenzialità naturali. Qui si combinano egregiamente lo stile francese, il romanticismo inglese e l’eleganza italiana per regalarvi l’emozione di una passeggiata senza tempo tra grotte, viali fioriti perfettamentee curati, cascatelle, getti d’acqua e trionfi nfi di zampilli in non a Upigny un contesto Chi passa Fois gras • re dove l’arte il celeb a z n se a ripart imita, si adatta ta c. e perfeziona d’Upigna c’è un emploux T a o ove st o la natura. g In a Europa, d unico in , tra mercatino week-end ro te in n u per impera e folklore spettacoli e. ta n broca g solo il vero L’iniziativa i “Più bei villaggi della Vallonia” riunisce i borghi più caratteristici della regione. Ventidue villaggi dove le tradizioni rivivono tra feste e sagre popolari ed ogni borgo ha la propria storia, gastronomia, patrimonio architettonico e culturale da scoprire, a piedi o in bicicletta. www.belgioturismo.it Il turista che parte alla scoperta della regione vallone tra Namur e Dinant ha l’occasione di seguire uno dei più affascinanti percorsi proposti per l’intero Belgio: la zona è un paradiso della natura grazie alla Mosa e ai suoi affluenti che solcano la regione rendendola un rigoglioso territorio verde. Se non bastasse, in questo scrigno di smeraldo è tutto un susseguirsi di castelli e giardini, di valli nascoste e grotte erose dai fiumi, di borghi pittoreschi e cittadine dal fascino vivace, ricche di storia e carattere. Prima fra molte è Dinant, da cui riparte il nostro itinerario alla scoperta degli angoli più belli di questa terra così prodiga di bellezza. Dinant, “figlia della Mosa”, sembra sia nata dalle onde del fiume per stendersi ai piedi della roccia delle Ardenne. Il tutto sotto la protezione dell’imponente Cittadella cui si accede salendo più di 408 scalini…oppure con una comoda funicolare. Il complesso, voluto nell’XI secolo dai principi-vescovi di Liegi, nel tempo subì più interventi, fino all’aspetto attuale del XIX secolo. Visitatene il Museo d’Armi e godetevi la vista sulla Mosa e su Dinant dalla terrazza panoramica. Nel profilo della città vedrete spiccare la Collegiata di Notre-Dame col caratteristico campanile a bulbo. Ammirate l’antico portale romanico, il pulpito settecentesco e l’azzurra vetrata, tra le più alte d’Europa. TEMPLOUX JAMBES WEPION PALENG ANNEVOIE-ROUILLON LE CRUPET PURNODE Purnode Dinant FEYR Freyr CELLES Celles FALMIGNOUL Falmignoul WAHA Han-sur-Lesse HAN-SUR-LESSE Lavaux-Sainte-Anne LAVAUX-SAINTE-ANNE Bruxelles Waterloo Tournai Wavre Beauraing Liegi Namur Huy Mons Spa REDU Malmedy Charleroi TRANSINNE Durbuy Dinant Chimay Rochefort La Roche-enArdenne Sant-Hubert Bastogne Bouillon BOTASSART BOTASSAR BOTA SSARTT SSSAR Orval Arlon 20 A A sud della chiesa, parallela al fiume, si snoda la Rue Grande, col Municipio ed il Palazzo di Giustizia. Sempre a due passi dalla chiesa entrate nel Museo della Patafonia dedicato alla creatività musicale, dove dai più svariati oggetti d’uso comune, come lattine e chiodi, sono tratti sorprendenti accordi. D’altra parte cosa aspettarsi di diverso dalla patria di Adolphe Sax, inventore del sassofono? Per gli sportivi: non perdetevi la discesa della Lesse in kayak, che vi porterà ad attraversare gli splendidi paesaggi dei dintorni cittadini, ad ammirare castelli e persino a superare dighe. Preferite le quattro ruote? Nessun problema, i dintorni di Dinant vi attendono con allettanti proposte. Prima fra tutte il castello e giardini di Freyr ad Hastière. Residenza rinascimentale, divenuta poi residenza ducale dai pregiati interni: stucchi e arredi, ceramiche e ritratti. Ammirate i suoi giardini alla francese, tra i più belli del Belgio, i cui aranceti hanno piante plurisecolari. Vicino ai parterre si trova un curioso giardino, dall’originale tema del gioco delle carte! Se la visita vi ha messo sete fate tappa a Falmignoul alla Brasserie La Caracole per seguire la lavorazione dell’orzo nella caratteristica birreria artigianale. Degustazione delle 4 birre di carattere prodotte ancora all’antica, con tini di rame scaldati dal fuoco a legna. Dirigetevi poi a Celles, uno dei “Più bei villaggi della Vallonia”. Protetto da quattro colline, era già noto come eremitaggio nel VII secolo. Visitate la chiesa romanica e poi spostatevi nelle vicinanze, al castello di Vêves un esempio di arte militare dalle antiche origini e dalle alterne vicende architettoniche fino all’aspetto quattrocentesco attuale. Potrete visitare le stanze preziosamente arredate, dalla cucina alla vasta sala d’armi e poi giù fino al cortile per ammirare le cinque torri e il loggione a graticcio. Se volete ritemprare lo spirito, lasciato il castello, procedete in direzione del Santuario di Beauraing, luogo di pellegrinaggio sorto in ricordo delle 33 apparizioni della Vergine a cinque bambini nell’inverno tra il 1932 e 1933. L’itinerario poi prosegue verso Lavaux-Sainte-Anne per visitare il castello medievale. Nei suoi musei scoprirete la natura locale nelle quattro stagioni, poi la vita della signoria prima e quella rurale dopo nella Famenne tra Seicento ed inizi Novecento. L’escursione didattica per grandi e piccoli nella palude vi mostrerà la fauna e la flora tipiche della zona. Ed infine ripartite per concludere la vostra avventura con il brivido della visita alle Grotte di Han ad Han-sur-Lesse, e qui comprenderete quanto antica sia la vocazione della Vallonia alla meraviglia e allo splendore. 12 21 Le grotte di Han Nel cuore della terra Le Grotte di Han godono di fama mondiale e di 3 stelle della guida Michelin. Dal centro del paese, un trenino centenario vi porta all’ingresso, dove inizia la visita guidata per 3 km di gallerie profonde fino a 110 m. Scoprite bellissime grotte, come fossero sale decorate, ornate da millenarie stalattiti e stalagmiti, come il “Minareto” coi suoi 6 metri d’altezza o il “Trofeo”, gigante di 7 m. d’altezza e 20 m. di circonferenza. Ammirate la sala de “Le Misteriose” con concrezioni dai mille colori dei minerali e la “Cupola” p di 145 m. La bellezza della “Sala d’Armi” mi” si moltiplica con lo spettacolo Luci ci e Suoni e il fiume enza Dinant s a d e sotterraneo che rt a ant, si rip s di Din • Non riaffiora ogni couque iù le re e ia form p tanto rende tuttoo assagg le dalle ie nati m l ro a e i più affascinante.. biscott e sarebb trane, ch tere varie e s cento per resis o. ri ro tt a u m il Te era nel Q i Carlo d io d e s all’as La Vallonia a pelo elo d’acqua: d’acq acqua: ua: scoprite sc la regione da una diversa prospettiva con le crociere sulla Mosa in partenza da Liegi, Namur, Dinant o Tournai. Scegliete itinerario e durata e poi godetevi su un confortevole battello lo spettacolo della natura e dell’arte da un punto di vista più insolito. www.belgioturismo.it Entrate a Durbuy e lasciatevi il Duemila alle spalle. Nella provincia vallone del Lussemburgo Belga, la “più piccola città del mondo” vi aspetta sulla riva dell’Ourthe, ai piedi della parete granitica de La Falize, con i suoi 300 abitanti, gli edifici del XVII secolo e le stradine uscite da un dipinto medievale. Se cercate una tranquilla località pittoresca Durbuy è l’ideale. Ed è soprattutto la prima tappa dell’itinerario che vi proponiamo per scoprire questa provincia che a nord si rivelerà ai vostri occhi come un’armonia perfetta tra boschi incontaminati, corsi d’acqua e roccia grigia delle Ardenne che colora anche tetti e case. Un quadro di natura più indomita che affascina sempre! Promossa città dal 1331, Durbuy, nella verde foresta delle Ardenne, ne aveva ed ha tuttora i requisiti: il castello dell’XI secolo all’ingresso della cittadina, ora proprietà privata dei Conti d’Ursel, la chiesa gotica di San Nicola, le case a traliccio e perfino la Halle aux Blés, dal frontone a graticcio raro nel territorio, sede del mercato delle granaglie dal XVI secolo e ora centro d’arte. In questa che è la città più piccola del mondo, paradossale ma vero, si trova il Parco Topiario più grande del mondo. Sulla riva dell’Ourthe, in 10.000 mq non un fiore, ma 250 cespugli di bosso, tasso ed agrifoglio potati da Albert Nevez in forme originali: dalle geometrie agli animali, fino a monumentali gruppi di personaggi. BARVAUX Barvaux Durbuy WERIS Wéris SOY Erezee WIBRIN WAHA HAN-SUR-LESSE UX-SAINTE-ANNE REDU TRANSINNE Bruxelles Waterloo Tournai Wavre Liegi Namur Mons Huy Spa Malmedy Charleroi Dinant BOTASSART Durbuy Rochefort La Roche-enArdenne Chimay Sant-Hubert RULLES Bastogne Bouillon Orval Arlon VILLERS-DEVANT-ORVAL VILLERSVILL ERS DEVA DEVANT-O NT ORVAL ORVAL 22 A In passato rifugio di minatori e boscaioli, Durbuy è ora meta ambita, “Destinazione turistica europea d’eccellenza”, con romantici alberghi e ristoranti gastronomici in vecchie magioni del XVIII secolo. Ma anche i più semplici luoghi di ristoro qui nascondono sorprese! Fate una sosta a La Ferme au Chêne, che accoglie il microbirrificio Marckloff, una famiglia che nel 1560 deteneva metà del monopolio della birra di Durbuy e dintorni. Oggi un piccolo impianto produce una birra ambrata dalla distribuzione a corto raggio. Un tempo meta di caccia per teste coronate, Durbuy dedica alla selvaggina un posto d’onore nella propria cucina, accanto alle famose marmellate che variano da sapori tradizionali a gusti particolari come nespolo, rosa canina e cipolla. Assaggiatele alla Fabbrica di marmellate Saint-Amour: paradiso dei golosi con le sue gelatine, marmellate, sciroppi, miele, olio, aceto… ce n’è davvero per tutti i gusti! Rifocillati, passeggiate nel centro storico: le sue vie medievali accolgono oggi nelle case di allora, obbligatoriamente in granito grigio, negozi di souvenir e atelier di gioiellieri. D’altronde ancora oggi Durbuy è meta di villeggiatura di reali da tutto il mondo. Se Durbuy è un piccolo goiello, nei suoi dintorni sono nascosti veri tesori e, a proposito di nascondere, non perdetevi il famoso Labirinto a Barvaux-sur-Ourthe, unico in Belgio. In estate 11 ettari di campi declinano il labirinto in ogni variazione: che sia fatto di granoturco e animato da attori, per bambini o con porte aperte solo da codici... c’è da perdersi, letteralmente! Annoverato tra i “Più bei villaggi della Vallonia” c’è Weris, dall’atmosfera rurale ancora integra, col castello-tenuta agricola del XVII secolo, le abitazioni in pietra calcarea, la chiesa di Santa-Walburga dell’XI secolo e il forno antico per il pane. Celebre l’allineamento megalitico di 8 km di dolmen e menhir all’origine delle leggende di Pas-Bayard, della Pierre Haina e del Lit du Diable. Durbuy Adventure è, invece, l’ideale per sportivi e amanti della natura: mille attività per tutta la famiglia permettono d’esplorare i dintorni e affrontare eccitanti sfide… il tutto immersi nel verde. E tra kayak e rafting, escursioni con speleologi o voli in elicottero, uscite in quad o buggy per bambini, equitazione, golf e minigolf, arrampicata e bungee jumping, paintball o laser game, tiro con l’arco, caccia al tesoro e persino caccia all’orso, beh, una volta decisi non si torna indietro…troppe proposte per non trovarne una al caso vostro! E dopo tanto visitare è imperativo ristorarsi! A Erezée fate una tappa golosa alla Cioccolateria artigianale Defroidmont: i suoi due tipi di praline d’alta qualità, le “fuse” o le “manon” farcite con un vasto assortimento di gusti, soddisfano ogni palato. 12 23 Durbuy, le sue piccole stradine Per boschi e foreste... L’Ufficio del Turismo di Durbuy propone i circuiti per passeggiate nelle foreste dei dintorni della città sia a piedi che in bicicletta, in mountain-bike, a cavallo o persino in calesse. Si parte dalla pigra passeggiata d’un chilometro sino a biciclettate di 34 km per scoprire i punti panoramici più affascinanti che danno sulla città o le vedute caratteristiche sui paesini sparsi per le colline tutto intorno come Bohon o Palenge. In alternativa, i meno sportivi potranno rilassarsi anche solo con tranquille passeggiate lungo le rive dell’Ourthe, nelle due direzioni, niche, • Ogni due dome scoprendo il e la Promenade Durbuy vi propon paesaggio incantato lle Ville: due offerto dal fiume Gourmande Viei idata (3 lingue) e dalla natura ore di scoperta gu petitose circostante. ntro storico con ap del ce i prodotti tipici soste per gustare della città. Mastri birrai, panettieri e formaggiai vi aspettano nel mese di settembre alla Festa della birra, del pane e del formaggio, per una degustazione lunga un week-end. Nel periodo natalizio, nel centro di Durbuy il Villaggio di Natale accende i suoi presepi in modo davvero particolare e riscalda i visitatori con vin brulé per tutti. Spettacolo delle mille candele il 24 e il 31 dicembre. www.belgioturismo.it L’itinerario prosegue portandovi nel sud di quella che è la provincia più meridionale del Belgio. Qui le Ardenne digradano e il territorio ha un aspetto più mosso per l’alternarsi di colline e vallate, dove appaiono villaggi dalle case in pietra calcarea o con facciate colorate. I paesaggi sontuosi, immortalati dai versi di poeti come Verlaine, sfilano sulle rive dei fiumi che scorrono lenti. Ritrovate un ricco patrimonio storico e architettonico dalle origini antiche, che tocca il suo culmine ad Orval. Aggiungeteci che, come al nord, ritroverete qui insieme alla joie de vivre degli abitanti l’ottima gastronomia tipica della regione vallone e l’avventura non potrà che lasciarvi soddisfatti. Si riparte da Soy dopo aver gustato una birra della Brasserie Fantôme, nome legato a una leggenda locale, dove la produzione di qualità si coniuga ad un’atmosfera divertente. Proseguite verso Marche-en-Famenne, villaggio che combina con successo aspirazione urbanistica e passato rurale. Visitate la chiesa romanica di Santo Stefano di Waha, tra le più antiche del Belgio, eretta, sembra, nel X secolo. Ammirate le splendide vetrate ideate da Jean-Michel Folon e realizzate dai vetrai di Chartres in un trionfo d’azzurro, giallo e arancio. Sei vetrate col martirio di santo Stefano e dieci con uccelli volteggianti in un cielo blu mescolano luci e trasparenze che esaltano la maestria dell’artista. BARVAUX WERIS SOY Soy Erezee Marche-en-Famenne La Roche-en-Ardenne WIBRIN Wibrin Waha WAHA HAN-SUR-LESSE UX-SAINTE-ANNE UX-SA XS X-S REDU REDU Transinne TRANSINNE Bastogne Saint-Hubert Bruxelles Waterloo Tournai Wavre Liegi Namur Mons Huy Spa Malmedy Charleroi Dinant Durbuy BOTASSART BO Bouillon Rochefort La Roche-enArdenne Chimay RULLES Sant-Hubert Bastogne Bouillon Orval Florenville Arlon Villers-devant-Orval Viller Vil lerss deva devant nt Orv Orval al VVILLERS-DEVANT-ORVAL 24 A Costeggiando di nuovo l’Ourthe trovate La Roche-en-Ardenne: visitate le rovine del suo castello feudale, dove recenti scavi hanno riportato alla luce alcune sale sepolte e vari reperti o il Museo della Battaglia delle Ardenne che commemora la distruzione della città sotto i bombardamenti alleati del 1944. La Roche è nota poi per la produzione di porcellane, in mostra anche al Museo delle ceramiche e dei grès la cui sede ospita inoltre il Museo del Prosciutto delle Ardenne, specialità locale. Ai golosi interessati consigliamo quello della Maison Bouillon et Fils, nota salumeria artigianale. E se volete continuare con una tappa gastronomica, fate visita al Birrificio di Achouffe a Wibrin, dove gusterete La Chouffe e la Mc Chouffe, birre da acque sorgive, non pastorizzate, né filtrate ed esportate in 15 paesi. La vostra rotta prevede poi Bastogne, città che mostra ancora le vestigia d’un prestigioso passato, ma oggi nota ai più come città della memoria, perchè testimone della Battaglia delle Ardenne, che oppose la popolazione all’offensiva tedesca. L’itinerario continua nel cuore delle Ardenne con tappa a Saint-Hubert, immersa nel verde di foreste da lunga tradizione terreno di caccia. La cittadina è infatti nota per l’ottima gastronomia a base di selvaggina e carne sotto sale. Approfittatene per visitare la maestosa basilica di Saint-Hubert, fondata nel IX secolo, col suo prezioso tesoro di reliquie. Si potrebbe poi proseguire verso l’Euro Space Center di Transinne, centro dedicato alle scienze e tecnologie dello spazio e fare tappa anche a Redu che vanta il titolo di “villaggio del libro”. La visita della provincia non può tralasciare una sosta a Bouillon, “perla della Semois”, rinomata località turistica con una fortezza fra i più imponenti esempi d’architettura feudale europea. La sua fama si lega a quella dell’eroe Goffredo di Buglione, che per coprire le spese di partecipazione alla prima crociata nel 1096 vendette Bouillon ai principi-vescovi liegesi. A questo punto meritate una sosta a Les Chocolats d’Edouard a Florenville, qualche decina di chilometri a sud di Bouillon. Ristorante, sala da tè, ma soprattutto boutique di pralines, è gestito da uno dei Dieci Mastri Cioccolatai del Belgio, che, grazie ad una passata esperienza in Italia, ora parla anche la nostra lingua. Il vostro percorso si chiude nei dintorni con l’imperdibile Abbazia d’Orval fondata nel 1132 dai Cistercensi la cui opera ancora oggi tiene vivo il passato di questo splendido posto, anche attraverso la fabbricazione del loro noto formaggio e della birra Orval dall’antica ricetta dei Trappisti, benché si gusti solo nei locali esterni adiacenti al monastero. Il segreto dell’ottima produzione di birra locale sarebbe la qualità dell’acqua, come svela il mastro birraio della Brasserie artigianale di Rulles nella visita guidata che il birrificio propone, ovviamente la degustazione di una delle tre birre tipiche della casa è compresa nel prezzo. Proprio la chiusura migliore per il vostro itinerario! 25 L’Abbazia di Orval Sorta al riparo d’una valle Notre-Dame d’Orval è tra le abbazie cistercensi più importanti e antiche del Belgio. Molte le ricostruzioni sul sito originario, l’ultima nel 1926, per ovviare ai danni della Rivoluzione francese. Ammirate le rovine dell’abbazia del XII secolo, con l’antico rosone. Ascoltate mormorare la fonte legata alla leggenda di Matilde di Canossa e del nome d’Orval. Scoprite il famoso giardino delle piante medicinali, vanto dei monaci in passato come si nota visitando il Museo farmaceutico dove è ricostruita una farmacia tradizionale del Settecento con tutti gli strumenti d’allora e proseguite coi reperti del Museo monastico allestito negli edifici del XVIII secolo. Terminate con la visita a Les Communs Abraham, edificio restaurato dell’antica abbazia dov’è illustrato il savoir-faire ire brassicolo dei monaci che producono no la ter celebre birra Orval. ce Cen ro Spa • All’Eu e, corsi, visite sinn i di Tran ulazion e e sim t a e s guid ro e m nno nu ! ! ! svelera li ia z à... spa it s io r cu Da oltre 100 anni, in aprile i campioni del ciclismo si sfidano nella più antica gara ciclistica internazionale, la LiegiBastogne-Liegi nota come la Doyenne, la decana delle corse. Nel castello di Bouillon si svolge il Balletto dei Rapaci, spettacolo evocativo dell’antica tradizione e arte della falconeria. Tutti i giorno da marzo a novembre e i week-end nel resto dell’anno. Superficie Vallonia: 16.844 km2 Regione Bruxelles Capitale : 162 km2 Province e Capoluoghi Brabante vallone (Wavre); Hainaut (Mons); Namur (Namur); Liegi (Liegi); Lussemburgo Belga (Arlon). Clima Marittimo temperato. Temperature medie: 20°C in estate, 5°C in inverno. Lingua Francese in Vallonia ed a Bruxelles; tedesco nella regione dei Cantoni dell’Est (prov. di Liegi). Giorni festivi legali 1° gennaio, Capodanno Lunedì di Pasqua 1° maggio, Festa del Lavoro Ascensione Lunedì di Pentecoste 11 luglio, festa della Comunità fiamminga 21 luglio, festa Nazionale 15 Agosto, Assunzione 27 settembre, Festa della Comunità Francofona 1° novembre, Ognissanti 11 novembre, Armistizio-1918 15 novembre, Festa della Comunità Germanofona 25 dicembre, Natale Orari di apertura I musei sono generalmente aperti dalle 9/10 alle 17. Il giorno di chiusura è il lunedì (a Tournai, il martedì). I negozi sono aperti dalle 9 alle 18 eccetto la domenica; alcuni chiudono dalle 12 alle 14. Gli uffici postali sono generalmente aperti dalle 8.30 alle 17. Le banche sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16. Telefonia fissa e mobile Prefisso internazionale del Belgio: 0032 Per chiamate da cellulari italiani a numeri belgi (fissi e mobili) digitare lo 0032 seguito dal numero dell’abbonato senza lo 0 del prefisso. prima di partire I cittadini UE possono visitare il Belgio con la sola carta d’identità valida per l’espatrio. I cittadini extracomunitari devono presentare il passaporto, ma per informazioni più precise in merito, si rimanda all’Ambasciata del Belgio a Roma. Ambasciata del Belgio Via dei Monti Parioli, 49 - 00197 Roma Tel.: +39 06 36.09.511 Consolato Generale del Belgio Corso Magenta, 10 - 20123 Milano Tel.: +39 02 29.06.20.62 Ambasciata d’Italia Rue Emile Claus, 28 - 1050 Bruxelles Tel. +32 (0)2 64.33.850 Assicurazione sanitaria Rivolgersi agli uffici ASL di competenza per richiedere tutte le informazioni necessarie. in viaggio Viaggiare “senza barriere” Il turismo in Belgio, a Bruxelles e in Vallonia è organizzato per accogliere al meglio anche viaggiatori portatori di handicap. Le infrastrutture e le attrazioni del paese dispongono infatti di facilitazioni per rendere il loro soggiorno piacevole e il meno complicato possibile. Per informazioni: www.gamah.be/ In aereo L’Aeroporto di Bruxelles è situato a Zaventem, a 14 km dal centro città, nella periferia nord-est di Bruxelles ed è collegato alle stazioni principali della città tramite frequenti collegamenti ferroviari ogni 20 minuti. Voli diretti dall’Italia a Bruxelles sono assicurati da: Brussels Airlines: www.brusselsairlines.com Alitalia: www.alitalia.com Easyjet: www.easyjet.com Ottimo punto di partenza per un itinerario in Vallonia, l’Aeroporto di Charleroi-Brussels South, situato a 56 km dalla capitale, è collegato con oltre 20 shuttle bus quotidiani alla Gare du Midi di Bruxelles. Il bus, linea A, invece collega l’aeroporto di Charleroi alla stazione Charleroi-Sud dove, ogni mezz’ora circa, partono treni per Bruxelles, Namur, 26 Liegi, Mons, Tournai e tutte le principali città in Vallonia (sabato e domenica, ogni ora). Voli dall’Italia a Charleroi sono operati da: Ryanair: www.ryanair.com In auto Il Belgio è situato sui grandi assi autostradali europei. Il percorso più breve tra Milano e Bruxelles è: Milano→ Chiasso→ Passo del San Gottardo→ Basilea→ Colmar→ Strasburgo→ Metz→ Lussemburgo→ Namur→ Bruxelles, circa 900 km. Oppure: Milano→ Chiasso→ Passo del San Gottardo→ Basilea→ Friburgo (Germania)→ Karlsruhe→ Wiesbaden→ Colonia→ Liegi→ Bruxelles, circa 1048 km. In Belgio, le autostrade sono gratuite ed illuminate di notte! La velocità è limitata a 50 km/h nei centri urbani, 90 km/h su strade extraurbane e 120 km/h su autostrada. Precedenza a destra. Le cinture di sicurezza sono obbligatorie sia ai posti anteriori che posteriori. Numeri d’emergenza: Polizia : 101 Ambulanza e pompieri: 100 In autobus/pullman La società Eurolines propone viaggi in pullman dall’Italia verso Bruxelles. www.eurolines.it In treno I collegamenti ferroviari diretti tra l’Italia e il Belgio, sono stati aboliti a vantaggio delle linee ad alta velocità. Dall’Italia, oggi Bruxelles si raggiunge via Parigi o via Colonia, tramite le linee Thalys e TGV. Il Belgio vanta una rete ferroviaria ben organizzata e viste le brevi distanze tra le città, spostarsi in treno è comodo e piacevole. Oltretutto le Ferrovie Belghe, SNCB, propongono numerose opportunità di viaggio a prezzi vantaggiosi sia in settimana che nel weekend. Per informazioni: www.sncb.be viaggiare con gli animali La legislazione europea prevede che per il transito tra uno stato europeo ed un altro, gli animali domestici debbano essere in possesso del Passaporto Europeo, del micro-chip o tatuaggio di identificazione e della vaccinazione anti-rabbia (per gli animali oltre i tre mesi di età). Per ulteriori informazioni rimandiamo al sito dell’Unione Europea http://europa.eu 27 Lo sapevate che... Le praline, i famosi cioccolatini belgi, sono nate a Bruxelles già nel 1912. Bruxelles è la seconda città al mondo dopo Washington con più verde per abitante. Dopo la Bibbia, i romanzi di Georges Simenon, famoso creatore del Commissario Maigret, sono le opere più tradotte al mondo. La scrittrice di gialli Agatha Christie amava tanto frequentare Spa, rinomata località termale belga dove ambientò molti dei suoi racconti, che ne fece persino la città natale d’Hercule Poirot, il suo celebre detective. Una delle canzoni più famose di Jacques Brel, noto cantautore brussellese, è Ne me quitte pas, portata al successo in Italia da grandi interpreti quali Gino Paoli e Patty Pravo. Tintin, il giovane reporter disegnato da Georges Remy in arte Hergé, è il fumetto più tradotto al mondo. Tra i fumetti belgi più diffusi in Italia ci sono anche i Puffi e Lucky Luke. A Bruxelles René Magritte, illustre maestro del surrealismo belga, vanta addirittura due musei a lui dedicati: il Museo Magritte con la più ricca collezione di opere al mondo e il Museo René Magritte, ospitato nella casa dell’artista. LA HULPE ATTRE PIPAIX HOUDENG-GOEGNIES THIEU STREPY HORNU MONTIGNIES-SUR-ROC DOUR RAIGNIES Alcune distanze, in autostrada, tra le principali località in Vallonia e gli aeroporti di Bruxelles e Charleroi-Brussels South: Bruxelles Charleroi Arlon Bastogne Bouillon Dinant Durbuy La Roche-en-Ardenne Liegi Marche-en-Famenne Mons Namur Spa Tournai Waterloo Wavre 170 158 145 90 99 108 94 89 43 38 137 89 42 60 56 188 177 164 99 118 127 99 107 65 64 141 85 15 29 28 GOZEE MARCINELLE UPIGNY TEMPLOUX JAMBES FRANCORCHAMPS WEPION PALENGE ANNEVOIE-ROUILLON BOHON BARVAUX CRUPET PURNODE WERIS SOY FEYR CELLES FALMIGNOUL WIBRIN WAHA HAN-SUR-LESSE LAVAUX-SAINTE-ANNE REDU TRANSINNE BOTASSART RULLES VILLERS-DEVANT-ORVAL 29 Sul nostro sito trovate tutto quello che c’è da sapere su Bruxelles e la Vallonia: informazioni su attività culturali e svago, aggiornamenti costanti sulle nuove proposte turistiche, informazioni pratiche su dove alloggiare o come muoversi e soprattutto… un mare di consigli per un soggiorno indimenticabile! “Qualsiasi scusa è buona per viaggiare in treno in Belgio.” ovo modo Scopri un nu di viaggiare. Bruxelles /Liegi 18,80 € in 58’ * Parigi /Bruxelles da 1h 22’ 29 € * 1h 05’ Bruxelles /Namur 12,40 € uce Il treno ti cond i più incantevol al centro delle città belghe. in * 58’ Bruxelles /Tournai 16,80 € Per informazioni e prenotazioni: Rail Europe - Via Vitruvio, 1 - Milano Nelle agenzie di viaggio partners di Rail Europe www.raileurope.eu *Prezzi di partenza in 2° classe, soggetti a condizioni e disponibilità L’ E u r o p a a g r a n v e l o c i t à * Ufficio Belga per il Turismo Bruxelles•Vallonia Viale Vittorio Veneto 28 20124 Milano Tel. 02 860566 [email protected] www.belgioturismo.it