rassegna - Toscana Film Commission
Transcript
rassegna - Toscana Film Commission
rassegna INDICE RASSEGNA STAMPA rassegna Festival Cinematografici Tirreno 23/03/2016 p. 18 Palazzo Blu diventa il set peri 100 film della Pisorno Francesco Lai 1 Iniziative ed eventi Nazione Grosseto 23/03/2016 p. 19 La storia del cinema in sette incontri con Giovanni Bogani 2 Segnalazioni Nazione Grosseto 23/03/2016 p. 14 «Bellissima», il corto di Capitani ha vinto il David di Donatello Irene Blundo 3 Tirreno Pisa 23/03/2016 p. II Quando Tirrenia faceva il cinema 5 Tirreno Pisa 23/03/2016 p. III Costruzione e successo, poi la crisi Manifesto 23/03/2016 p. 13 Hollywood in spiaggia, ma chiamatela Tirrenia Giovanna Branca Repubblica 23/03/2016 p. 49 Noir, commedie, eroi il David di Donatello punta sui film di genere Arianna Finos Indice Rassegna Stampa Francesco Loi 8 9 10 Pagina I Palazzo Blu diventa il set peri 100 film della Pisorno Viaggio negli studios con la mostra "Tirrenia città del cinema" aperta a Pisa 1 PISA Nelle belle sale di Palazzo Blu, tra un piano e l'altro, si racconta la storia della Cinecittà pisano-livornese. Appunto lo stabilimento "Pisorno" (poi Cosmopolitati) che il regime fascista volle costruire all'inizio degli anni Trenta a Tirrenia, allora una pineta selvaggia popolata di cacciatori di cinghiali e cantata da D'Annunzio. Tra spezzoni di film storici, costumi di scena, locandine, ritratti di divi, macchinari e sceneggiature, la mostra "Tirrenia città del cinema. Pisorno-Cosmopolitan 1934-1969", inaugurata ieri pomeriggio a Palazzo Blu di Pisa (dove proseguirà fino al 3 luglio), costruisce un percorso in cui «le vicende del nostro cinema si intrecciano con quelle della storia italiana», ha detto Alberto Barbera, direttore del Museo Nazionale del Cinema, intervenuto alla presentazione. Ma questa mostra vuol essere anche un invito al territorio. «Abbiamo voluto ricordare agli storici e agli appassionati di cinema di tutta Italia un pezzo non disprezzabile della sua storia, mentre ai nostri concittadini della costa toscana, specialmente ai più giovani, vogliamo raccontare che Tirrenia non è stata soltanto la spiaggia di pisani e livornesi, ma anche un bel sogno del quale rimangono purtroppo poche e dimenticate macerie», sottolinea Cosimo Bracci Torsi, presidente della Fondazione Palazzo Blu, ente che ha organizzato la mostra curata da Giulia Carluccio (docente di cinema, fotografi a e televisione all'Università di Torino) - in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema diTorino. L'esposizione ripercorre l'intera storia degli studios che avevano ambito ad essere la Hollywood sul Tirreno (e per diver- si anni lo sono stati davvero). Nel 1934, per volontà di Giovacchino Forzano, drammaturgo e librettista di successo, furono costruiti gli studi cinematografici Pisorno, stabilimento modernissimo progettato da Antonio Valente. Negli anni successivi i set, le strade e le spiagge di Tirrenia si popolarono di attori e divi dello schermo: da Doris Duranti a Gino Cervi, dai fratelli De Filippo a Virna lisi, da Amedeo Nazzari ad Alida Valli. Si girarono più di settanta film prima che la guerra irrompesse sui set. Negli anni Sessanta l'avvento del produttore Carlo Pon- ti, che rilevò con Maleno Malenotti gli stabilimenti ribattezzandoli Cosmopolitan, rinnovò le speranze di rilancio. Arrivarono a Tirrenia Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Ugo Tognazzi, Marco Ferreri e Fred Astaire. Ma non molto tempo subentrò la crisi che portò alla chiusura del sogno. L'ingresso alla mostra è gratuito. Orari di apertura: dal martedì al venerdì 10-19; sabato e domenica 10-20. Tutte le informazioni su www.palazzoblu.it. Francesco Loi Alberta Fasi c:r ;. C%,simo Bracci Torsi e il sindaco di Pisa Marco Filippeschi manifesto, foto e aorti di scena di Madame5ans Gène, uno degli allestimenti della mostradi Palazzo Blu per dei film girati a Tirrenia (foto Muzzi) Festival Cinematografici Pagina 1 9 s La storia del cìnema in sette incontri con G ovann Bogan ® ® i SETTE incontri sulla storia del cinema. Per scoprire come è nato, come si è evoluto il linguaggio cinematografico. Vedere frammenti dei grandi film che hanno segnato la storia del cinema, e che magari non abbiamo occasione di vedere spesso in tv. Per proseguire il suo impegno nel cinema, la Fondazione Grosseto Cultura promuove un corso di storia del cinema tenuto dal giornalista Giovanni Bogani. Il corso si terrà a partire da martedì (dalle 17 alle 19) a cadenza settimanale. Le altre date in programma sono: 5, 12, 19, 26, i i 30 aprile e 7 maggio. I temi del primo incontro saranno: Attenzione, arriva un treno! L'alba del cinema: Lumière & C. E scopriamo che il cinema è nato in Toscana. Costo del corso: gratuito per gli iscritti a Fondazione Grosseto Cultura (costo iscrizione: 50 euro tessera plus, 30 euro tessera ordinaria, 10 euro under 30). Per i non iscritti: costo intero corso 90 euro, 15 euro singola lezione. Per iscriversi contattare l'indirizzo mail [email protected], oppure telefonare al 339.1201079. d Iniziative ed eventi Pagina 2 IL CORTO «BELLISSIMA» DI ALESSANDRO CAPITANI Si Ë AGGIUDICATO ANCHE IL PRIMO PREMIO FRANZ KRALER NELLA SEZIONE CORTI COMEDY DEL FESTIVAL «CORTINAMETRAGGIO» il -t A ! 9// E / R ïi corto d C i n a; • T f / ) Ofl dr ,® f(r L La kermesse cinematografica premia il giovane regista orbetellavu VENTI anni vissuti con disagio. Veronica, interpretata dall'attrice rivelazione Giusy Lodi, si sente imprigionata nel suo corpo obeso. Durante una festa in discoteca subisce lo scherno di un ragazzo, che la prende in giro proprio per il suo aspetto fisico. Disperata, Veronica si nasconde nei bagni della discoteca convinta che fra le mura chiuse di quel posto nessuno possa vederla e giudicarla. Il destino, però, ha in serbo una piacevole sorpresa per lei. È la trama di «Bellissima», il cortometraggio firmato dalla regia di Alessandro «Adesso sto pensando a un lungo metraggio H o qíà m olte idee in testa» Capitani di Orbetello che si aggiudica l'ambito David di Donatello 2016. « Sono contentissimo. Il David - commenta Capitani - corona un percorso stupendo che sta facendo questo corto ottenendo riconoscimenti importanti in molti festival». Diplomato al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, Capitani nel 2009 è stato assistente alla regia nel film «La nostra vita» di Daniele Luchetti e «La passione» di Carlo Mazzacurati. Nel 2010 ha realizzato il documentario «Come prima, più di prima, mi amerò» realizzato dalla R&C Produzioni in collaborazione con Rai cinema, mentre nel Segnalazioni 2011 è stato assistente alla regia nei film «Il volto di un'altra» di Pappi Corsicato e «I padroni di casa» di Edoardo Gabbriellini. Adesso è di nuovo sul set, stavolta di un programma televisivo, mentre assapora il successo di «Bellissima». Quale messaggio vuoi dare con questo corto? «Ho raccontato - spiega Capitani - l'importanza dell'accettazione del proprio corpo, la contrapposizione che spesso avvertiamo tra essere e apparire, la scelta di prendere coraggio perché la bellezza è dentro di noi». La cerimonia di premiazione della 60esima edizione dei Premi David di Donatello, condotta quest'anno da Alessandro Cattelan, si terrà lunedì 18 aprile e sarà trasmessa in diretta e in esclusiva su Sky Cinema 1 hd, TV8, Sky Uno hd e su Sky Cinema hd - David di Donatello (canale 304), il canale creato in occasione del Premio e che vivrà su Sky dal 15 al 24 aprile proponendo i film vincitori alle precedenti edizioni dei David, oltre a speciali contenuti e approfondimenti. A stringere la statuetta per il miglior corto ci sarà Alessandro Capitani con il cast di «Bellissima». «Adesso vorremmo provare a realizzare un lungometraggio - racconta il regista - e ho già molte idee». Irene Blundo Pagina 3 P2 STA Giusy Lodi interpreta il ruolo di Veronica , una ragazza di vent'anni 1 1 film cen r s nette sate ad apríte Dopo l'anteprima al festival di Bari, il 14 aprite esce «L'universale » di Federico M ícalí che ha per prota gonista il grossetano Francesco Turbanti, classe 1988, nel ruolo di Tommaso. Segnalazioni Pagina 4 PALAZZO BLU uando Tirrema faceva ii cinema wool* oli n 1934-1969": tutta la storia " isor - s della piccola Hollywood voluta al regime sul litorale Dal fascismo agli anni Sessanta: sceneggiature, ritratti di divi, di Francesco Loï PISA Uno sguardo unico non solo su oltre trent'anni di cinema italiano. Ma anche sulle politiche del regime fascista prima e sulle tragiche conseguenze della guerra poi. E infine sulla rivoluzione di costume che segnò gli anni Sessanta. Tutto questo è la mostra "Tirrenia città del cinema. Pisorno-Cosropolitan 1934-1969" inaugurata ieri pomeriggio a Palazzo Blu, dove proseguirà fino al3 luglio. L'esposizione, curata da Giulia Carluccio (docente di cine- Segnalazioni ma, fotografia e televisione all'Università di Torino), è organizzata dalla Fondazione Palazzo Blu di Pisa in collaborazione con il Museo Nazionale di Cinema di Torino. «Il caso degli studi di produzione Pisorno di Tirrenia, poi ribattezzati Cosmopolitan con l'arrivo di Carlo Ponti all'inizio degli anni Sessanta, è tra le esperienze storicamente più rilevanti di decentramento della produzione cinematografica italiana», dice il direttore del Museo Nazionale del Cinema, Alberto Barbera, al tavolo dei relatori con Cosimo Bracci Torsi (presidente della Fondazione Palazzo Blu) e il sindaco Marco Filippeschi, oltre alla professoressa Carluccio. La mostra parte dalla fondazione della città e degli stabilimenti, ricostruita attraverso tavole, progetti, assonometrie e documenti originali. Cominciò negli anni Trenta, proseguendo fino agli anni Sessanta, un capitolo importante della storia del cinema italiano, scritto all'ombra della pineta di Tirrenia. Nel 1934, per volontà di Giovacchino Forzano, drammaturgo e librettista di successo, furono costruiti gli studi cinematografici Pisorno, nome che univa idealmente le città di Pisa e Livorno. Uno stabilimento modernissimo, progettato da Antonio Valente per affrontare la più grande sfida dell'epoca: laproduzione di film sonori. Le diverse stagioni di Tirrenia sono quindi riprodotte attraverso costumi, macchinari, sceneggiature, brochure pubblicitarie, ritratti di divi, foto di scena e manifesti. Nelle sale espositive alternate su più piani, spiccano preziosi materiali originali provenienti da collezioni pubbliche e private, e dagli archivi del Museo Nazionale del Cinema. Il primo film girato aiPisomo usci nel 1935, si intitolava "Campo di maggio" ed era stato diretto dallo stesso Forzano. Negli anni successivi i set, le strade e le spiagge di Tirrenia si popolarono di attori, tecnici e divi dello schermo: da Doris Duranti a Gino Cervi, dai fratelli De Filippo ad una giovane Virna Lisi, da Amedeo Nazzari ad Alida Valli. Nei nuovi moderni stabilimenti si alternarono alla regia nei ruoli tecnici "veterani" del cinema muto e giovani destinati a segnare le fortune del cinema a venire, come Mario Monicelli. Il sogno di espandersi fino a creare una vera Hollywood sul Tirreno si infranse davanti alle difficoltà finanziarie e alla concorrenza di Cinecittà, fondata a Roma nel 1937. A Tirrenia si girarono più di settanta film prima che la realtà della guerra irrompesse sui set. Quando la produzione riprese, al termine del conflitto, Forzano tentò il rilancio chiamando a Tirrenia il regista Joseph Losey per girare "Imbarco a mezzanotte" (1952), ma il film non ebbe successo. Per celebrare la voglia di rinascita e leggerezza si puntò allora soprattutto sui film musicali, in molti casi interpretati da cantanti amati come Claudio Villa e Luciano Tajoli. Negli anni Sessanta l'avvento del produttore Carlo Ponti, che rilevò con Maleno Malenotti gli stabilimenti ribattezzandoli Cosmopolitan, rinnovò le speranze di rilancio. Arrivarono a Tirrenia Sophia Loren, Mar- Pagina 5 cello Mastroianni, Vittorio De Sica, Ugo Tognazzi, Marco Ferreri e Fred Astaire. Fu un breve momento prima della crisi e della chiusura. "L'assoluto naturale" di Mauro Bolognini (1969) è l'ultimo film girato in studi ancora in piena attività. La struttura andò lentamente in rovina. Se ne ricordarono anni dopo i fratelli Taviani che proprio lì ricostruirono la Hollywood delloro film "Good Morning Babilonia" (1987). «Questo abbiamo voluto raccontare, per ricordare agli storici ed agli appassionati del cinema italiano un pezzo non disprezzabile della sua storia, ed ai nostri concittadini di questa costa toscana, specialmente ai più giovani, che Tirrenia non è soltanto una delle tante spiagge italiane e in particolare quella di pisani e livornesi, ma - conclude Bracci Torsi - è stata anche un bel sogno del quale rimangono purtroppo poche e dimenticate macerie». SRI PROOIRIOP<E RISERVATA Alberto Barbera, Cosimo Bracci Torsi e il sindaco Marco Filippeschi . Nella foto grande abiti di scena (Foto Fabio Muzzi) Segnalazioni Pagina 6 IMA ; //z // Sceneelocandinadt, -rseq:e i i3'íAi[o+sa" L'ingresso della r7-r,;i, z ìcj.r w-g;, tn, Macchine da presa Segnalazioni r=_cz a;=.-Is .S trif $i I s5 ❑ >;t,0aesBìd"sug5 :afiá.d Foto e manifesti Pagina 7 l'ESPOSIZIONE Costruzione e successo, poila crisi Nazzari, Cervi, De Filippo i primi divi I film con Sophia Loren e Edwige Fenech PISA La mostra a Palazzo Blu è divisa in 14 sezioni. Tirrenia, dalle paludi alla città del cinema . Nella pineta selvaggia di Tombolo, negli anni Trenta sorse Tirrenia. I migliori architetti dell'epoca furono chiamati ad inventare la nuova città voluta dal regime. Gli studi di Antonio Valente. Fotografie, disegni e progetti dell'architetto e scenografo. Il progetto di Giovacchino Forzano. Una sezione dedicata a questo intellettuale, regista, fondatore dellaPisorno. Si gira a Tirrenia. Dai bozzetti di grandi artisti quali Virgilio Marchi e Italo Cremona alle immagini inedite dei set, il percorso apre una fines tra sull'affascinante dietro le quinte delle produzioni Pisorno. L'arma più forte: il cinema del fascismo. Il clima politico del ventennio fascista influenzò profondamente il cinema dell'epoca. Alcuni film girati a Tirrena affrontarono temi come le politiche coloniali e la propaganda anti inglese. Tirrenia come Hollywood . La fatale Doris Duranti, Alida Valli, Amedeo Nazzari, Gino Cervi, ma anche i fratelli De Filippo e Macario. Negli anni Trenta/Quaranta passavano da Tirrena tutti i volti amati dal pubblico di allora. Guerra e primo dopoguerra. Nasceva la leggenda nera della Tombolo del primo dopoguerra. In pineta i rifugiavano contrabbandieri, disertori e prostitute. Una storia di disperazione che non mancò di ispirare il cinema. Il rilancio. "Imbarco a mezzanotte" tentò il rilancio della Pi- Segnalazioni sorno nel dopoguerra. Sceneggiatura, piano di lavorazione, bozzetti, foto di scena. Ripresa in musica. Gli anni Cinquanta alla Pisorno sulle note dei film musicali interpretati da idoli della canzone quali Claudio Villa e Luciano Taj oli. Loren e Ponti: l'era Cosmopolitan. Sophia Loren interpreta "La riffa", episodio di "Boccaccio 70" (1962) e "Madame Sans Gene" (1961). In esposizione anche preziosi costumi di scena. registi e gli autori. Da Tirrena passarono anche i grandi nomi della regia. Tra questi Mario Monicelli e Vittorio De Sica. "I sequestrati di Altona". "I sequeSophia Loren a Tirrena strati di Altona" è un film diretto da De Sica per cui Renato Guttuso creò magnifici e inquietanti disegni. La serie originale è in mostra. Aria di rivoluzione. Gli anni Sessanta segnano una cesura nel modo di vivere e di pensare. Un cambiamento che il cinema registrò e rielaborò immediatamente. Nuovi generi, nuovi divi. A Tirrenia arrivano Edwige Fenech, Sandra Milo, Dean Reed. Si girano western all'italiana, poliziotteschi e film erotici. Poi negli studi le luci si spengono, ma la memoria rimane. Pagina 8 MOSTRE • La città del cinema voluta dal fascio Hollywood in spiaggia, ma chiamatela Tirrenia Giovanna Branca ona di paludi dune, pini, spiagge e tomboli (dune nel dialetto locale), Tirrenia si trova a metà strada tra Pisa e Livorno, sul litorale toscano. Il regime fascista, che la costruì ex novo, ne volle fare meta del turismo balneare ma anche cuore pulsante della cinematografia Made in Italy prima ancora della nascita di Cinecittà. Gli studi di Pisomo crasi appunto tra Pisa e Livorno - nascono infatti nel 1934, tre anni prima dell'inaugurazione degli Studios della capitale ma sempre per impulso del regime che mirava a un'autarchia del cinema italiano e allo sfruttamento di quella grande arma di propaganda che era ed è la Settima Arte. Così a Tirrenia, come a Roma, «la nascita e lo sviluppo del cinema si intrecciano con la grande storia italiana». Lo spiega Cosimo Bracci Torsi, presidente della Fondazione Palazzo Blu di Pisa, luogo dove verrà inaugurata domani la mostra dedicata proprio alla storia di Pisomo, «suscitatrice di fantasie in una provincia piatta»: Tirrenia città del cinema. Pisorno - Cosmopolitan 1934 - 1969. La prima parte della grande esposizione, nata da una collaborazione con il Museo del cinema di Torino e curata da Giulia Carluccio, è dedicata alle particolarità del luogo che venne scelto per edificare gli stabilimenti cinematografici. Immagini e bozzetti d'epoca ri- Segnalazioni traggono i tomboli e le paludi, la grande pineta di Tirrenia poi divenuta alla fine della seconda guerra mondiale «sinonimo del degrado sociale e morale dell'Italia del '46: accampamento di disertori e contrabbandieri», come racconta ancora il pisano Bracci Torsi. Poco più di dieci anni prima, a Tirrenia regnava l'entusiasmo per il grande studio fondato e diretto da Giovacchino Forzano, regista e intellettuale legato al duce, con la collaborazione dell'architetto e scenografo Antonio Valente, due figure chiave a cui sono dedicate altrettante sezioni della mostra. E in particolare a Forzano, anche autore del primo film prodotto a Pisorno: Campo di maggio, del 1935, si dice scritto a quattro mani con lo stesso Mussolini che viene paragonato nel film a Napoleone. Da subito approdano a Pisorno i divi dell'epoca: Amedeo Nazzari, Alida Valli, Gino Cervi, il cui passaggio è immortalato nella mostra con foto di backstage e dei cineromanzi in voga a quei tempi. Lo scintillio mondano è però interrotto dalla guerra, una parentesi nera durante la quale gli Studios diventano deposito degli americani, ma da cui resuscitano nel 1952 con Imbarco a mezzanotte di Joseph Losey e Andrea Forzan o. In quegli anni gli sforziproduttivi si concentrano in particolare sui musical all'italiana: da Pisomo passano altri divi, stavolta della canzone, come Claudio Villa e Luciano Tajoli. Ciononostante lo stabilimento fallisce, e viene rilevato all'inizio dei 60 da Carlo Ponti, produttore e marito di Sophia Loren che a Tirrenia è infatti la protagonista di molti film, tra cui La riffa episodio di Boccaccio 70 di De Sica e Zavattini. Sotto la direzione di Ponti, lo stabilimento viene rinominato Cosmopolitan, nome ambizioso che rende conto anche del «tentativo di decentralizzare la produzione del cinema italiano» che anima sin da subito questa esperienza toscana, come spiega il,direttore del Museo del cinema Alberto Barbera. «C'era la tentazione continua di disseminare i centri pro.duttivi, di costruire al di fuori di Cinecittà». Un esperienza che raggiunge il suo picco proprio in questi anni, e il cui interesse - continua Barbera «non è limitato al territorio, ma ricostruisce un tassello importante della storia del cinema italiano». Avventura da cui Tirrenia esce nel'69, quando girare fuori dagli studi di mamma Roma non conveniva più, ma che la mostra di Pisa restituisce per la prima volta nella sua interezza alla memoria del cinema e della nostra storia. Pagina 9 • No r commedie ï , • , eroi il David dï Donatello punta sui film di genere Nomination, in testa "Jeeg obot" e "Non essere cattivo" diretta della premiazione passa dalla Rai a S ky ROMA L PERIMETRO dei David di Donatello è compreso tra Tor Bella Monaca e Ostia. La Roma marginale , estrema, vio- lenta ma anche piena di vita e sentimento fa incetta di candidature. Le facce sono quelle di Luca Marinelli e Alessandro Borghi, entrambi in corsa per Non essere cattivo, Uno raddoppia la candidatura con Lo chiamavano Jeeg Robot, l'altro con Suburra. I film di Claudio Caligari e di Gabriele Mainetti hanno 16 candidature ciascuno. Lasciano dietro le opere internazionali di autori come Paolo Sorrentino, ( Youth-La giovinezza a quota 14) e Matteo Garrone (Il racconto dei racconti a 12). Notevole il risultato di Perfetti sconosciuti, commedia di Paolo Genovese che ha superato i 15 milioni di incassi e guadagna 9 candidature , Fuocoarnmare, già vincitore dell'Orso della Berlinale ne ha avute quattro, tutte quelle per cui si era presentato. La scelta dei membri dei David premia film di genere : commedie, noir, film di supereroi. Soprattutto celebra la memoria di un cineasta che non c 'è più e scommette su chi sfida con coraggio i cinekolossal delle major americane . Dietro Non essere cattivo e Lo chiamavano Jeeg Robot ci sono due storie personali e produttive forti come le opere che ne sono il risultato. Caligari è scomparso il 26 maggio del 2015 , finito il montaggio del film che segnava il suo ritorno 17 anni dopo L'odore della notte. Mainetti, dopo cinque annidi porte chiuse, si è prodotto il film da solo. A oggi ha incassato 2 milioni e 700mila giuro. L'edizione 60 dei David sarà trasmessa, il 18 aprile, non più dalla Rai ma, per la prima volta, da Sky. Anche le candidature sono state annunciate in diretta, in stile Academy, ieri alla Casa del cinema. Il presidente dei David Gian Luigi Rondi spiega perché il consiglio direttivo ha scelto di passare su Sky. « Sempli- Segnalazioni cemente, la proposta ci ha convinti. Ma con la tv di stato i rapporti restano ottimi . Ho proposto io di trasmettere in diretta Rai l'incontro al Quirinale tra i candidati e il presidente della Repubblica ». Aggiunge Riccardo Tozzi, presidente dell'Anica e membro del direttivo : «La proposta di valutare alternative è arrivata da noi, Anec e Agis. Non la vedrei in modo tragico ma laico . Questo paese ha sofferto per troppo tempo di mancanza di alternanza, E Sky ha un'affinità più naturale con il cinema rispetto alle emittenti generaliste». Lo sostiene anche Andrea Scrosati, vice presidente dei programmi Sky: «Il cinema italiano è forte e il nostro obiettivo è di renderlo ancora più forte, con spirito di servizio. Dalla nostra nascita abbiamo investito oltre un milardo di giuro nel sistema cinematografico italiano, oltre cento milioni solo nell'ultimo anno». La cerimonia sarà trasmessa alle 21.10 su Sky Cinema 1 HD, Tv9, Sky Uno Hd e Cinema Hd-David di Donatello, canale dedicato che dal 15 aprile programmerà film delle passate edizioni . Si parte con Mia madre di Nanni Moretti. Piccolo film diventato un cult : Claudio Santamaria acquisisce i superpoteri ma solo l'amore lo fa diventare "buono" II caso dei la stagione. La commedia di Paolo Genovese ha superato i 15 milioni d 'incasso: nove candidature alCftODULIGNE RISENVAIA Pagina 10 LA CERIMONIA La consegna dei David andrà in onda il 18 aprile alle 21.10 su Sky Cinema 1 HD, Tv9, Sky Uno Hd e O nema Hd - David di Donatello, canale che dal 15 apri le programmerà film delle passate edizioni. Si parte con Mia madre di Nanni Moretti. Film testamento di Claudio Caligari, ha consacrato la bravura di Luca Marinelli e Alessandro Borghi Per Caligari e Mainetti 16 candidature a testa, seguiti da Paolo Sori entino (14) e Matteo Garrone (12) Segnalazioni Pagina 11