Qui - Serafino Riva – Sarnico (BG)
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Qui - Serafino Riva – Sarnico (BG)
A multiethnic world.. Numero 2 Bonne A nnée! no N iz A f el u! Felice anno nuovo! r! aa wj eu A multiethnic world.. Ni A multiethnic world.. Um ar! e y w y ne p p a H A multiethnic world.. ov o! n Bo n an u ab C u A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. Anno 2005-2006 A multiethnic world.. A multiethnic world.. l o o h c S a v i R s e m Ti kig luk Ge A multiethnic world.. A multiethnic n Ee A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic Eccoci al secondo numero del nostro giornalino con molte novità . Siamo cresciuti e riusciamo ad avere almeno un componente per ogni indirizzo ,inoltre tra breve saremo visibili sul sito della scuola .Affrontiamo con questo n° un argomento importante come quello dell’“intercultura”. Gli echi di quanto avvenuto in Francia , la scuola islamica a Milano , la polemica di ogni anno sul crocefisso in re oneti signo Qualche m classe ,il crescere dell’immigrazione portano te etniche Le intervis anche nella scuola temi come integrazione e he cette etnic Il gusto : ri cultura o tolleranza e discriminazione . Se è Emergency vero che non vale più il detto “ cuius regio , liday English Ho eius religio”, è necessario riflettere se questi violenza alità della rm o n a L cambiamenti siano una ricchezza o diventino er la pace Concerto p un problema sociale . Le interviste fatte ai ai prof. L’intervista vostri compagni di banco ci mostrano ricchezne Il concorso ze di culture affascinanti , anche se poi nella terre Gita alle 5 realtà, troviamo chi per ignoranza trova semhe classe Ragazzi , c pre il modo per schernire qualcuno solo per a notte Quelli dell l’origine e la provenienza geografica . C’è il Consolle Giochi and male e il bene in ogni cultura , ma è un probleCinema ma di persona e non di etnia . Da quest’anno La musica l’arrivo di alcuni sponsor ,che ringrazio vivaLo sport mente, ci permette di rendere autonoma la e alla vita Poesia : Od realizzazione di questo giornalino ; dalla proGli sponsor gettazione alla stampa. Mi auguro che con il Mandaci il tuo tempo possa diventare non una abitudine di materiale Timesrivaschool questa scuola, ma un momento importante di @gmail.com crescita, grazie ad una attività piena CERBU CORI di vitalità e creatività , qualità che NA 4AL , S U T ON G T O anche se no NG 4AC n ha voluto non mancano di certo ai nostri stumettere la su DERVISHI a foto , FIORALBA 2AL , AGNEL denti . C’è ancora la possibilità di CIA 2AL, J LINI LUADSEEP SIN GH 5 TIM EZIO MARI aiutarci sia materialmente che eco,P ROF. NI , LAURA PALLAVICI CALISSI EL N O 3AC , nomicamente. ISA 3AL, BE LUSSI AND PROF. TAN RE A 5AC CR EDI SALVA Ringrazio infine tutti quelli che reTORE , PRO LI GIANFR F. PEDRAANCO , PRO F.SSA DE FL alizzano questa iniziativa , ROBERTA , AVIIS prof.ssa CO N SOLI SILVI 5AC , 4 TIM la vivono , la sostengono e A ,le classi , 3 AL , 2 BC , 3 BC , 4 AL, I PARTECIP TUTTI la condividono. ANTI AL CO NCORSO E CO NUNZIO IL TECNI. Anselmo Zamblera SOMMARIO THANK A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. LA REDAZIONE : Vedovi Davide, Caldara Daniele ,Manenti Alessandro, Pantano GianLuca, Barcella Bruno, Belometti Claudia, Galbussera Elena, Fenaroli Enrico, Lazzaroni Giulia , Belotti Pamela , Piras Cristina , Rapis Yvette, Mehri Hanan , Sorosina Martina, Aldofredi Laura . REDAZIONE ONLINE : Luzzeri Matteo A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic world.. A multiethnic Era stufo di vivere così. Gli anni se n’erano andati senza lasciare nemmeno un biglietto d’addio, ma lui camminava ancora. Con le scarpe lustrate per illuminare anche la tenera silenziosa madre nebbia. Non percepiva più i propri passi, che gli si fecero però improvvisamente sentire grazie ad una stringa allentata fino a fargli ballare nella scarpa il piede destro. Se l’era allacciata troppo di fretta, quella mattina. Fu costretto a fermarsi: ‘Scusa, ti richiamo tra un attimo’, avvertì sospendendo la telefonata d’affari. Non era abituato a concedersi pause, tanto meno nel bel mezzo di un marciapiede, e si vedeva: goffamente accoccolato col pancione immensamente disceso tra le cosce, deciso a non perdere tempo prezioso dietro ad un’operazione da sbrigare in pochi secondi, impacciato però dalla cravatta protesa nel vuoto, il nostro eroe aggravò ulteriormente la già greve circostanza non trovando di meglio, per non perdere di vista l’inseparabile valigetta, che rinserrarsela tra le caviglie ed accovacciarvisi addosso come una chioccia dall’improbabile prole. Non vedeva più né scarpa né stringa. Vacillò. Ondeggiò smisuratamente. Cadde nella polvere. Così seduto non era stato mai. Si guardò in giro alla ricerca del piede in questione. ‘Si sente male?’, gli chiese un passante premuroso, che non ottenne risposta e sparì nella nebbia scuotendo il capo. L’eroe, come tutti gli eroi, rimase solo. Ma, nonostante il crollo della sua vita sopra una scarpa slacciata, riprese coraggio e si ricompose con calma. Allentò la cinghia dei pantaloni per qualche minuto, si tolse la cravatta per sempre. Si rialzò, appoggiò la valigetta al muro, si inginocchiò sul ginocchio sinistro protetto da tessuto finissimo. L’operazione sulla benedetta stringa gli riuscì dolce: era ormai così sfinita, quella stringa, che una leggera pizzicatina ad una estremità la sciolse d’incanto, docile a lasciarsi riallacciare tra dita tranquille che risco- privano l’armonia silenziosa di gesti magici imparati nell’infanzia. Lo sguardo non era ancora distolto dall’ammirare l’allacciatura compiuta, che la coda dell’occhio colse un cartoncino scritto nella difficile lingua dello straniero che fatica a farsi capire: ‘mi ài fame, grazie’. E vide, lì di fianco, due scarpe senza luce e senza stringhe, e un sottovaso senza vaso – le aiuole del viale velavano i fiori dell’inverno. Era finito vicino a uno che stava male come lui anche se parlava un’altra lingua: ‘qualchi moneti signore!’, disse lo straniero tendendo il sottovaso di plastica verde. E, vedendo il nostro eroe paralizzato dall’incertezza, soggiunse: ‘ buono felice se tu dài ‘. L’uomo d’affari gli si sedette accanto; le schiene, una valigetta e un fagotto erano allineati contro il muro. Quattro gambe tese sul selciato, quattro occhi a rimirare quattro scarpe. ‘No stringhe a scarpe?’, osservò l’italiano con lingua da straniero, scuotendo l’indice verso i piedi dell’altro. ‘Nienti dài, signore?’, interpretò quello. E aggiunse, dopo un lungo silenzio: ‘se dài stringhe non poco, grazie signore…’. Depose il sottovaso, allargò la mano. Vuoi vedere – pensò allora il nostro eroe – che le stringhe è meglio mollarle che stringerle? E si rimise in ginocchio, se le sfilò da entrambe le scarpe e le strinse in pugno: lo aprì sul palmo chiaro di quella mano scura. Il telefonino si mise a suonare mentre lo straniero si allacciava le scarpe vecchie con le stringhe nuove e si alzava e provava esitante i primi passi, avanti e indietro, come se il marciapiede polveroso fosse il lucido pavimento di un negozio di lusso, e una commessa gli stesse domandando se si sentiva comodo: ‘E allora? dove sei finito?’, protestò una voce nel telefonino. ‘Ah come tu belli piedi e bene camminare!’, rispose il nostro eroe tenendo fisso lo sguardo sullo straniero. ‘Ma che cacchio dici, che lingua parli?’, protestò la vocina con parole sempre più lontane, finchè l’apparecchio si spense nel materno accendersi della nebbia. Ezio Marini NOME: JASDEEP SINGH CLASSE 5 TIM ETÀ: 19 anni PAESE DI PROVENIENZA: Hadiabad (INDIA) LA TUA FAMIGLIA: siamo in 5 : padre, madre e 3 figli RELIGIONE: Sikismo LINGUE CONOSCIUTE: L’indiano e l’italiano CIBO ITALIANO PREFERITO: Pizza margherita CIBO INDIANO PREFERITO: Alu Goby ovvero cavolfiore bollito con diversi condimenti UNA RICETTA TIPICA DEL TUO PAESE: Alu Goby con piadine FESTA IMPORTANTE DEL TUO PAESE: 13 aprile Vaisakhi. È un raduno culturale religioso che corrisponde alla mietitura del grano e all’inizio dell’anno DIFETTI E PREGI DELLA SCUOLA AL TUO PAESE E IN ITALIA: In India si indossa la divisa; gli insegnanti usano la bacchetta sulle mani e sono più severi e anche più disciplinati. In Italia, invece ,gli insegnanti danno più libertà e sono più irrequieti. SU TONG TONG CLASSE 4 AC : NOME 18 anni: ETÀ Cina; regione = Zhejiang (paese: Wengzhou): PAESE DI PROVENIENZA Siamo io,mia madre, mio padre e mio fratello di 16 anni : LA TUA FAMIGLIA Buddista :RELIGIONE Cinese, italiano, inglese, francese : LINGUE CONOSCIUTE La pasta!!! : CIBO ITALIANO PREFERITO Non ne ho uno in particolare : CIBO CINESE PREFERITO Gamberi ubriachi: UNA RICETTA TIPICA DEL TUO PAESE Il Capodanno, che dura 1mese e mezzo. Nell’anno della mia nascita, : FESTA IMPORTANTE DEL TUO PAESE 1987,è stato festeggiato il 29/01 e il segno zodiacale di quell’anno era il coniglio. Nel 2004 si è festeggiato il 22/01 e il segno ricorrente era la scimmia; quest’anno è caduto il 9/02 e il segno era il gallo. Nel 2006 lo festeggerò il 29/01 e ricorrerà l’anno del cane. Non ce ne é una in particolare: MATERIA CHE TI PIACE DIFETTI E PREGI DELLA SCUOLA DEL TUO PAESE E :IN ITALIA In Cina le classi sono composte da circa 40-50 persone. Gli insegnanti sono più severi e assegnano molti compiti, per apprendere meglio la scrittura cinese. Le vacanze estive durano solo un mese però quelle Natalizie durano di più. In Italia è tutto l’opposto! CALDARA DANIELE & PIRAS CRISTINA Nome e Cognome? Fioralba Dervishi Età?15 anni Classe? 2° liceo scientifico Paese di origine? Albania La tua famiglia come è composta? Non ho fratelli, sono figlia unica,. Mia madre è operaia, mentre mio padre è un artigiano Religione?Sono di religione Musulmana Lingue conosciute?Conosco l’albanese, l’italiano e parlo abbastanza bene l’inglese Da quanto tempo vivi in Italia? Sono in Italia da 5 anni Cibo preferito italiano e albanese? I cibi italiani che preferisco sono la pizza margherita e la pasta alla bolognese. Mentre il cibo albanese è un dolce, il Bakllava. Parlaci di una festa importante del tuo paese d’origine. Una delle feste più importanti è quella del 28 novembre, si festeggia la liberazione dell’Albania dai turchi. Durante la festa, le strade del paese sono decorate con striscioni, e si sta a casa da scuola. Pregi e difetti della scuola nel tuo paese d’origine ? Nella scuola italiana c’è da dire che gli insegnanti sono più disponibili,mentre in quella albanese sono più severi. Materia che ti piace? Quella odiata? Le mie materie preferite sono:l’inglese, perché mi piace parlare lingue diverse e la storia perché sono appassionatissima di storia antica. La materia che non mi piace è la matematica, preferisco materie umanistiche dove c’è più dialogo. Meglio i ragazzi italiani o quelli albanesi? Nell’amicizia preferisco gli albanesi, comunque a livello di maturità e sensibilità sono uguali in entrambe le parti. Cosa ti manca di più in assoluto del tuo paese d’origine? Cosa di meno? Quello che mi manca di più sono le mie amicizie, i parenti. La tua canzone preferita albanese ? Di cosa parla? La mia canzone preferita in albanese è “ Kthehu ti ” (ritorna da me). La canzone parla di una storia d’amore che è finita, perché questo ragazzo trova la sua ragazza con un altro, e nella canzone dice di rivolerla, e le chiede di ritornare da lui. Un proverbio albanese? « Miku i mire njihet ne dite te veshtire! » Che significa ? “Un buon amico si riconosce nel momento del bisogno”. Io credo proprio che funzioni. Nella tua famiglia che lingua parli? Sempre l’albanese. Come ti sei trovata i primi giorni a scuola? Mi sentivo un po’ a disagio per la lingua, ma solo un po’, perché avendo un carattere piuttosto espansivo ho cercato subito di integrarmi e poi ho trovato dei compagni molto socievoli. Hai mai dovuto subire scherni per via della tua provenienza? Sinceramente no. Ti senti più italiana o albanese? Sto per fare il rinnovo della Cittadinanza quindi direi metà e metà. Quando sarai adulta pensi che andrai a vivere nel tuo paese d’origine? Sicuramente finirò qui l’università e poi credo che ritornerò in Albania a vivere dove ero da piccola. Hai mai pensato a come sarebbe stata la tua vita se fossi rimasta in Albania?Come la immagini? Non saprei… la scuola l’avrei sicuramente finita : non sarei sicuramente stata una persona diversa da come sono qua. Ci sono alcuni luoghi dell’Albania che ricordi maggiormente?Perchè? Sì, Lushnja la città dove sono nata e il paese dove sono nati mia mamma e i miei cugini : li ricordo bene perché per me hanno un grande valore affettivo. Alcuni dei tuoi parenti sono in Italia? Quali? Sì , ho tantissimi parenti sparsi per tutta l’Italia, più o meno saremo una cinquantina. C’è qualcuno nel tuo paese d’origine che ti manca particolarmente? Chi? Sì, quattro zii e quattro zie, mentre tantissimi sono in Italia. Sei mai ritornata in Albania? Si tutti gli anni ad agosto. Giulia e Martina ECCOVI ALCUNE RICETTE TIPICHE DELL’INDIA , ALBANIA E CINA... Dalla Cina: GAMBERI UBRIACHI -per 4 persone: 250g di gamberetti sgusciati, 1 cucchiaio di vino di riso cinese o sherry secco chiaro, 1 cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaio di maizena, 1 pizzico di sale, 1 pizzico di pepe, 6 cucchiai di vino cinese( o italiano bianco o rosato), 2 cipollotti, olio di arachidi Preparate un sughetto con vino di riso, salsa di soia, sale, pepe e maizena e lasciatevi marinare i gamberetti per 15minuti. Versate in padella 2 cucchiai di olio di arachidi e scottatelo leggermente, facendovi poi soffriggere i gamberetti. Rimestate fino a che non si doreranno in superficie. Versate poi 6cucchiai di vino in padella continuare la cottura fino all’assorbimento. Servite su di un piatto guarnito con i cipollotti tagliati a foglie aperte. Dall’India: ALU GOBY 1– tagliare in pezzi non molto piccoli un cavolfiore e 4 patate prima pelate; 2– lavare bene; 3– successivamente tagliare una cipolla in pezzetti molto piccoli e prendere un po’ di aglio; 4– preparare anche un po’ di ginger 5– prendere una pentola e aggiungere un po’ di olio di girasole in quantità moderate; 6– aspettare che si scaldi un po’( circa per 1-2 minuti). Aggiungere l’aglio e aspettare che si scaldi e quando acquista un colore rossiccio mettere le cipolle e il ginger; 7– lasciar cuocere il tutto per circa 2 minuti; 8– aggiungere il sale e 3 pomodori freschi tagliati. Mescolare il tutto e aspettare che sia cotto bene per circa 5 minuti; 9– mettere il cavolfiore e le patate, prima preparati, nella pentola e lasciar cuocere per bene su un fuoco non troppo alto; 10– mescolare il tutto e coprire la pentola con il coperchio. Lasciare per 15 minuti circa. (Servir a tavola con crostini!! by Caldara Daniele) Dall’Albania : BAKLAVA (sfoglia dolce) La pasta Filo si ottiene preparando un impasto abbastanza sodo con farina , acqua e sale, e poi tirando la sfoglia a mano, spennellandola ad ogni giro con una mistura di farina e olio. Il procedimento è simile a quello della pasta sfoglia francese (pate feuilletée) ma il risultato è molto più croccante. Soprattutto, usando l'olio di oliva ,invece che il burro o la margarina ,si ottiene un piatto più leggero e dietetico, e la preparazione della pasta non richiede una temperatura costantemente bassa come succede invece con la pasta sfoglia. Potete cimentarvi nella preparazione della pasta Filo, magari aiutandovi per le prime volte con il mattarello invece che cercare di tirare la pasta esclusivamente a mano: per riuscire in una tale impresa bisogna farne di pratica! Esistono numerose varianti del Baklava: eccone una particolarmente ricca e saporita. Ingredienti per 4 persone: 500 gr. di pasta Filo o di pasta sfoglia (anche surgelata) 300 gr. circa di latte condensato zuccherato 50 gr. di farina 100 gr. di latte in polvere da cucina 30 gr. di burro o margarina vegetale scorza di limone grattuggiata 100 gr. di mandorle tritate o a filetti 100 gr. di fichi secchi 100 gr. di sesamo Fate sciogliere il burro in una casseruola con il latte condensato zuccherato, poi aggiungete la farina mescolata con il latte in polvere e la scorza di limone grattuggiata. Mescolate bene. Quando fuma, spegnete la fiamma e lasciate raffreddare. Preparate la pasta Filo o la pasta sfoglia. Se usate la pasta sfoglia surgelata, fatela scongelare nel frigorifero per diverse ore: non mettetela mai a scongelare a temperatura ambiente o addirittura al caldo, perché si rovinerebbe irrimediabilmente. Non lavorate mai la pasta sfoglia surgelata; se stendendo la sfoglia vi accorgete che le dimensioni sono eccessive per la teglia, non impastate insieme i ritagli, ma semplicemente sovrapponeteli, spolverateli leggermente di farina, e stendeteli insieme con il mattarello per ottenere un'altra sfoglia pronta da tagliare, e così via. Lo stesso vale per la pasta Filo: non va mai reimpastata insieme, altrimenti addio sfoglie! Tenete la pasta in frigorifero fino al momento di usarla. Preparate il misto di mandorle, sesamo, e fichi secchi tritati. Ora stendete la pasta, foderando una teglia, e preparate parecchi strati, spalmandoli ciascuno con una buona quantità di crema di latte e cospargendo con una parte del misto di frutta secca. Saldate bene i bordi per evitare che la crema coli fuori durante la cottura in forno. Terminate con una sfoglia di pasta, cospargete di zucchero o miele, e passate in forno per una mezz'ora circa, a 180 gradi. Quando il dolce è cotto, lasciatelo raffreddare prima di estrarlo dalla teglia. MERGENCY Emergency è un’associazione umanitaria che ha fra i suoi obiettivi quello di portare assistenza medico-chirurgica alle vittime dei conflitti armati, di dare attuazione ai diritti umani per chi soffre le conseguenze sociali di guerre, fame, povertà, emarginazione e soprattutto di promuovere una cultura di pace e solidarietà. L’anno scorso, ai primi di maggio, abbiamo potuto partecipare ad un incontro con un rappresentante di quest’associazione che ci ha informato sugli orrori che avvengono nei Paesi poveri in guerra e ci ha fatto partecipi di questi massacri mostrandoci delle diapositive veramente sconvolgenti. Inoltre ci spiegò che Emergency decide i suoi interventi basandosi soprattutto su due criteri: l’effettivo bisogno della popolazione di assistenza medicochirurgica specializzata e la scarsità o la mancanza di altri interventi umanitari analoghi nel paese. L’associazione costruisce e gestisce - Ospedali per i feriti di guerra e per le emergenze chirurgiche, - Centri per la riabilitazione fisica e sociale delle vittime delle mine antiuomo e di altri traumi di guerra, - Posti di primo soccorso (FAP, First Aid Post) per il trattamento immediato dei feriti, - Centri sanitari per l’assistenza medica di base. Uno dei fondatori di Emergency è Gino Strada, chirurgo di guerra, che da circa dieci anni è impegnato in prima linea. Ha portato il suo aiuto in varie zone dell’Asia, dell’Africa e dell’America latina (Afghanistan, Perù, Bosnia, Gibuti, Somalia, Etiopia, Kurdistan iracheno e Cambogia). Inoltre, per testimoniare la realtà, che i mezzi di comunicazione spesso non trattano, ha scritto dei libri, fra i quali emerge “Pappagalli verdi”, vincitore del premio internazionale “Viareggio Versilia 1999”. L’unico obiettivo di Strada è quello di “risarcire l’uomo ferito e menomato dalla violenza dei suoi simili”. A questa idea, uomini come lui dedicano tutte le loro conoscenze, che non si avvalgono solo delle tecniche sofisticate della chirurgia ma anche della loro sensibilità e della loro voglia di pace. Chi conosce Strada lo definisce un uomo di poche parole e di molti fatti; e chi lo ha ascoltato nei vari incontri o ha letto qualche suo libro sarà d’accordo con questa affermazione. I vari punti che sono stati toccati durante il nostro incontro, sono gli stessi trattati nel libro “Pappagalli verdi”. Già dallo strano titolo si capiscono i temi trattati: le mine, la guerra e il coinvolgimento dei bambini in questo lago di sangue. Storie di bambini che si sono visti “strappare” le gambe da mine che avevano le sembianze di un giocattolo, magari apparentemente un innocuo pappagallo verde. Storie di ospedali dove non c’è neppure l’acqua per lavarsi o un letto per adagiare i feriti. Storie vere, purtroppo. E chi muore è spesso, anzi, quasi sempre il più debole e chi ha meno colpa. In questo libro si parla soprattutto delle mutilazioni che uomini in paesi in guerra subiscono, specialmente se hanno meno di 18 anni. Ci sono vari episodi cruenti che hanno come protagonisti persone uguali a noi, che provano i nostri stessi sentimenti, le nostre stesse paure. Fra le tante brevi storie ce n’è una, per esempio, di un ragazzino di 15 anni che, avendo maneggiato il falso giocattolo, è stato privato delle mani e della vista; in ospedale,con uno strano intervento chirurgico gli hanno trasformato gli avambracci e li hanno resi simili alle chele di un granchio affinché possa afferrare oggetti e mangiare da solo. È solo una delle tante storie che Strada riporta nel suo libro. Bambini privati della vista, dell’uso degli arti, della gioia e del diritto di vivere come tutti i bambini del resto del Mondo. Come si fa a compiere azioni così basse e meschine? Come si fa a permettere ciò? È qualcosa che non riesco a spiegarmi e penso che faccia riflettere tutti. Forse lo si fa per il potere? Per il piacere di vedere uno, definito “diverso”, soffrire? Per puro interesse? In Afghanistan i sovietici lanciavano a migliaia mine antiuomo dagli elicotteri; grazie alle "ali" di cui erano dotate, queste mine anziché cadere a grappolo in un unico punto si disperdevano come volantini su un’ampia superficie. I militari sovietici affermavano che quelle mine erano fatte in quel modo per sole ragioni tecniche e non perché dovessero assomigliare a un giocattolo. Cioè, precisavano indignati i progettisti, non erano fatte apposta per attirare i bambini. Però li attiravano. E i bambini se le portavano a casa, se le scambiano come fossero figurine, finché sulle "ali" veniva esercitata un po’ di pressione e si verificava l’esplosione. Strategia di guerra: più bambini muoiono o rimangono ciechi o monchi o sfigurati, più la popolazione civile terrorizzata cesserà ogni resistenza. A partire dalla metà del secolo, il 90% delle vittime dei conflitti erano civili estranei ai combattimenti; in Afghanistan il 34% di queste erano bambini. Inoltre, ancora oggi in Italia, si producono mine antiuomo, che vengono acquistate dai Paesi del Terzo Mondo per usarle nelle loro guerre civili. I governi di questi Paesi non sono interessati al benessere della propria popolazione, ma all’acquisto di armi, per le quali spendono cifre esorbitanti. Questo mi fa pensare che allora la colpa della povertà dell’Africa e dell’Asia non sia poi tutta nostra (dei Paesi industrializzati), se per primo è il loro governo che non sa gestire il proprio capitale … forse un po’ di colpa l’abbiamo, poiché noi produciamo artiglieria in quanto frutta milioni di euro. La guerra è uno spargimento di sangue di persone innocenti e nonostante le numerose manifestazioni pacifiste, continuerà, poiché la guerra crea la storia, c’è sempre stata e sempre ci sarà. CLAUDIA B. English Holiday 17 Giorni in Inghilte rra 3 Luglio 2005,ore 9.00, dieci studenti guidati dalla prof.ssa Maffeis si affrettano all’aeroporto di Orio per salire sul volo diretto a Luton, Inghilterra, da lì arriveranno poi a Bournemouth,cittadina sulla manica, dove si terrà la loro vacanza studio nello United Kingdom. Ripensando a quei 17 giorni,temo che sarà difficile riassumere in poche pagine tutto quello che è successo e che abbiamo visto,ma ci proverò,sperando che le parti mancanti possano spingere,per curiosità, altri ragazzi a partecipare ad un’esperienza secondo me unica ed importante non solo per migliorare il proprio inglese,ma anche per se stessi. La città dove abbiamo abitato per le prime due settimane è Bournemouth,tipica cittadina turistica sul mare, molto diversa dallo stile urbanistico di Londra. La city deve il suo nome al piccolo fiume Bourne di cui ospita la foce o mouth in inglese. Nelle varie chiese della città, si possono trovare le tombe di celebri scrittori come Mary Shelley e J.R.R. Tolkien.Durante le giornate di sole, che stranamente sono state molto frequenti durante quel periodo, si può godere del grandissimo parco,con tanto di minigolf e giardino botanico,della spiaggia a pochi passi dall’acquario della city oppure fare una salita in mongolfiera per vedere la panoramica cittadina dall’alto. Le famiglie presso cui siamo stati ospitati variano tra loro : c’è chi ha abitato in una villa nella zona residenziale con parco privato,chi ha avuto come genitori adottivi due vecchietti severi con gli orari dei pasti,chi aveva così tanti compagni di casa che se ne vedeva comparire di sconosciuti all’improvviso, chi è dovuto fuggire dalle grinfie di due diciottenni russi un po’ troppo aperti alle nuove conoscenze, chi ha fatto fronte a due scalmanati fratellini inglesi e chi ha mangiato zuppa tutte le sere… parlando del cibo non si può certo dire che fosse come quello italiano,alcune pietanze erano a dir poco orripilanti oltre ovviamente alla classica dieta britannica a base di patatine fritte,piselli,pasta senza sale,salsicce e cibi unti… Il college,al contrario,era molto attrezzato, perfino la prof.ssa Maffeis poteva seguire un corso tutto suo,siamo stati divisi in classi di diverso livello in base al nostro test d’ingresso. Gli insegnanti erano molto professionali e credo che le lezioni siano state utili per tutti anche per il fatto che si poteva parlare e ascoltare l’inglese da persone di madrelingua;inoltre, le classi miste con altri stranieri ci hanno dato la possibilità di fare nuove amicizie. La scuola ha organizzato molte escursioni per le città più celebri intorno Buornemouth,da ricordare la famosa Cattedrale di Winchester dove abbiamo visto,oltre alla maestosa architettura,la tomba della scrittrice Jane Austin e la celebre Tavola Rotonda;la bella città di Oxford e la sua raffinata università ricca di stanze con scenari alla Harry Potter; affascinante è stata English Holiday: 17 giorni in Inghilterra... inoltre ,la gita a Strathford dove è nato William Shakspeare : abbiamo infatti visitato oltre alla sua tomba, la sua scuola, la casa del padre e la casa di famiglia, soffermandoci su un piccolo ponticello in legno al quale lo scrittore si è ispirato per creare il celebre balcone di Giulietta. Le escursioni in città meno famose ,però ,sono state altrettanto interessanti,classica la visita alla piccola Poole,raggiungibile in pullman dalla stessa Buornemouth,è una cittadina sul mare nota per il porto e le splendide ceramiche; ancora meglio era il paesaggio dell’isola di Perbeck molto simile a quello della Terra di Mezzo,tra il verde delle colline e l’azzurro intenso del cielo dove è ,inoltre, visitabile l’antica chiesa normanna. L’ultima domenica delle due settimane,di prima mattina,abbiamo lasciato Buornemouth e con tutti i nostri bagagli ci siamo diretti a nord per passare i successivi tre giorni a Londra.Durante il periodo passato nella capitale,abbiamo alloggiato in un ostello vicino al famoso Hyde Park,meta di quasi tutti gli studenti stranieri che si fermano qualche giorno in London city.Il tipico caos cittadino ci ha accolto tra taxi e bus rossi,ma il nostro mezzo di trasporto è stata la metropolitana che, essendo stata da qualche giorno colpita dall’attacco terroristico era molto controllata ;la prima tappa è stata Piccadilly Circus da cui si dilunga Carnaby Street, e da dove si può anche raggiungere Coven Garden dove molti si fermano per rifocillarsi guardando i numerosissimi artisti di strada come mimi,giocolieri e personaggi di ogni tipo. La sera la città che viene diligentemente ripulita offre uno spettacolo ancora più affascinante, abbiamo visto il Big Ben e il palazzo del Parlamento illuminato nella notte, splendida anche Trafalgar Square dove la prof.ssa Maffeis si è divertita a fare la foto su una delle gigantesche statue leonine. Oltre a queste costruzioni che ci hanno mostrato la città al suo esterno,abbiamo anche visto Camden Town che forse non offre la migliore architettura londinese,ma che simboleggia il grande spirito di trasgressione nascosto nella gente inglese:Camden è una lunga via nascosta nel cuore di Londra,ma quando vi si è dentro si scopre di essere finiti nel regno del dark e del punk:le facciate degli edifici ai margini della strada sono delle vere e proprie scenografie cinematografiche,su alcune si può vedere sporgere un vero e proprio aereo pronto aprendere il volo,da altre spiccano giganteschi pupazzi di carta pesta,tutto ovviamente su sfondi di murales di ogni colore; gli interni non sono da meno,con pareti dai colori accesi,spesso decorate in base al tipo di negozio;da ricordare un soffitto con appese una cinquantina di chitarre colorate di blu;tra gli articoli in vendita, si può trovare di tutto dai classici souvenir a borchie sgargianti,stemmi e vestiti inimmaginabili; la folla che popola la strada è altrettanto pittoresca i punk regnano sovrani sfoggiando capigliature dai colori viola, rosso o blu,abiti strappati e scarpe che in Italia risulterebbero come minimo per persone fuori di testa … ma questa è Londra dove la mescolanza di tipi di gente è tale che nessuno si stupisce troppo per le grandi differenze. Finita l’escursione nell’eccentrica via londinese,siamo passati a qualcosa di più soft come i musei d’arte. E’ stata bellissima la visita alla National Gallery e al British Museum dove abbiamo osservato dal vivo opere viste soltanto nelle immagini sui libri:decisamente tutto un altro effetto! Infine come ultima tappa non poteva mancare l’Hard Rock Cafè della city per fare scorta di magliette! Da parte mia questa esperienza è stata irripetibile e come tutti i viaggi , ha avuto i suoi lati positivi e negativi,ma questo non deve impedirci di provare,anzi deve spronarci a spingere la testa fuori dalla porta di casa per andare a vedere il mondo. Giulia Lazzaroni Violenza, ovunque volgiamo lo sguardo incontriamo violenza: guerre civili, guerre di occupazione, guerre internazionali, guerre per il monopolio, guerre di difesa, guerre verbali, guerre psicologiche…dappertutto GUERRA. Ogni giorno alla TV vediamo notizie di attentati terroristici, omicidi, perversioni e cinismo che ormai non ci scandalizzano più. Da quando la vita ha perso il suo valore a causa della nostra ignoranza e grave indifferenza ? Siamo troppo abituati a vivere nel nostro piccolo, a preoccuparci di tante cose futili senza mai imparare che bisogna ogni tanto alzare lo sguardo e chiederci:”Perché certe cose orribili succedono?”. La nostra società consumista e cosmopolita è diventata piano piano anche una società di schiavi paurosi. Schiavi, anche se tanti Paesi sono democratici e promuovono la libertà! Rimaniamo comunque delle marionette perché ingoiamo tutto quello che ci offre la televisione senza pensare,perché crediamo al potente di turno, perché abbiamo perso tanti valori col passare del tempo. Sapevate che tanti TG sono strutturati in modo da creare paura ,anzi terrore, cose su cui non abbiamo nemmeno il buonsenso di informarci? Cercate solo di sentire un TG ,senza guardare le immagini e poi giudicate se questo non è terrorismo psicologico. I potenti sono responsabili, perché vogliono farci comprare, vogliono farci consumare a scapito dei Paesi in via di sviluppo. La globalizzazione … tanti non hanno mai sentito questa parola. I media diffondono la paura per poterci controllare: è un circolo vizioso in cui si arricchiscono ancora i ricchi e potenti. Forse se leggessimo di più avremmo più senso critico e più possibilità di scegliere . Sapevate che negli anni ‘Ottanta la CIA di George Bush pagava l’allenamento militare di Osama Bin Laden contro le forze sovietiche? Sapevate che Bill Clinton aveva bombardato una città intera in Africa perché sospettava che quello fosse il posto dove si fabbricavano armi biologiche quando in verità si fabbricavano solo aspirine? Ditemi che frutto ha avuto l’addestramento del terrorista Bin Laden! Forse uno dei parenti di quelle migliaia di persone morte l’undici settembre 2001 saprebbero rispondere. L’Africa ha miliardi di dollari di debiti verso i Paesi industrializzati e non riusciranno mai a pagarli perché gli stessi Paesi li sfruttano senza vergogna, rispetto o almeno pietà di quei poveracci che muoiono ancora a causa della febbre. La verità è che le nazioni cosiddette sviluppate tolgono tutte le possibilità di sviluppo alle nazioni povere e provocano guerre per annientarle definitivamente … già che ci sono … L’impero Britannico per più di trecento anni ha massacrato le sue colonie per paura che queste si ribellassero . Non dimentichiamo, per favore, gli altri orrori commessi dalla Cina,dalla Germania e adesso dall’America e i suoi alleati. Il benessere non dovrebbe essere di tutti? Se vi volete scandalizzare veramente, andate sui siti che raccontano i crimini di guerra … Più passano gli anni più mi rendo conto che stiamo decadendo come umanità, perché siamo maggiormente capaci di distruggere che di creare. Ci viene più facile odiare che amare. Proprio di questo si servono i nostri “burattinai”. Ci controllano come vogliono. Per esempio:i vostri jeans stragriffati sono probabilmente cuciti da bambini che non sanno che l’infanzia è stata già inventata. Perché li comprate? Non sono sempre jeans? Ha senso valere meno dei vestiti che indossiamo? Pensate che vi rendano migliori di quello che siete? Beh … NO! E’ paura di non essere accettati. Le pubblicità ci convincono che certe situazioni ,tipo alito cattivo, ci renderanno miseri e indegni di stare nella società. Esagerazioni … Ogni Paese ha un artefice di paure e paurosi specifici, non preoccupatevi. Quello che voglio chiedervi è di non avere paura prima di aver giudicato con mente aperta. Non fatevi ingannare e chiedetevi sempre “perché”! Dalla paura nasce la violenza. La violenza ci rende più bestie degli animali che siamo già. Pensate liberamente e fate valere la libertà per quello che essa è in realtà! Chiedetevi se ho ragione a dire le cose che ho detto e scandalizzatevi, arrabbiatevi … pure con me perché siete liberi di farlo! Ricordate che non sono le piccole cose, che ci fanno male, a ucciderci ma sono le cose ignote (Alcuni riferimenti storici si possono riscontrare nel documentario di Michael Moore “Bowling of Columbine”) Cerbu Corina Il 6 dicembre a Bergamo si è tenuto il concerto per la pace organizzato dagli studenti della Consulta , nel famoso palazzetto dove spesso gioca la Foppa Perdetti; per l’iniziativa sono state invitate le classi di tutti gli istituti della bergamasca .Fra quelle del Serafino Riva sono state presenti la 2a e la 3aAL che sono state molto soddisfatte dello spettacolo, in quanto il progetto è stato volto soprattutto alla sensibilizzazione degli studenti sulle cause devastanti delle guerre nel mondo,la gigantesca platea del palazzetto ,spesso rumorosa tra gli applausi e il baccano generale, è caduta in silenzio davanti alle foto dure dei superstiti delle battaglie che scorrevano lente sugli schermi accompagnate dalla musica, mostrando persone mutilate dalle esplosioni o scarne per la mancanza di cibo e acqua. Ben diverso,ma altrettanto emozionante, è stato l’effetto ottenuto quando sono state cantate canzoni come “Generale”, “Dio è Morto” e “If you love somebody” ovvero i grandi successi di autori come Guccini o Sting che hanno dedicato parte delle loro opere proprio al tema della Pace; mentre venivano eseguite, ho visto molti spettatori cantare o anche solo ripetere con le labbra le parole dei brani. Il concerto però, non è stato solo musica, l’ideale della pace è stato espresso attraverso il cinema con le immagini del film “Uomini contro” con la storia basata sulle vicende dei soldati nella prima guerra mondiale e le immagini del Re Leone sulle note de “La ruota della vita”, per ricordare che facciamo tutti parte dello stesso mondo; alcune scuole come L’Istituto Mascheroni o L’Istituto Sarpi hanno contribuito presentando i loro progetti per la pace con poesie (tra cui una di Rodari), testi e il filmato di una visita d’istruzione nel lager di Auschwitz; in un’iniziativa di tale portata ,di certo non poteva mancare il confronto fra giovani e adulti per questo è stato chiamato a parlare l’Assessore alle politiche giovanili di Bergamo che ha ribadito il completo sostegno del comune a manifestazioni o concerti giovanili per la pace. L’Impegno dello staff per la completa riuscita del concerto è stato davvero notevole, hanno trattato di un tema complesso come la pace in modo semplice e comprensibile per i ragazzi, grazie all’efficace mezzo della musica;ma ciò che più mi ha colpito è stato il titolo dell’iniziativa:”Possiamo la pace” è vero, forse questo non aiuterà concretamente a porre fine alle guerre nel mondo,ma come ha detto l’Assessore:”Le onde del battito d’ali di una farfalla dall’altra parte del mondo possono provocare un terremoto” è utile fare quello che si può , cioè spingere più gente possibile a capire l’importanza di un ideale come la pace nel mondo. Iniziative come questa ci stanno mettendo tutta la determinazione e l’impegno possibile. Giulia Lazzaroni Data di nascita: 20/05/1946 a Portocorvo (FR) Residente a: Adrara s.Martino Taglia:58 N. scarpe: 40/41 Peso: quasi 90 Kg Altezza: 1,65 cm Stato civile: sposato Figli: 2 figli, un maschio e una femmina Materia insegnata: in pratica italiano e storia, in teoria educatore Da quanto tempo insegna? Da 35 anni, cioè dal 1970, ma ho iniziato a fare supplenze dal 1965. Mi dice qual' è la differenza tra scuola ed istituto? L'istituto è come un monastero, dove tutto si fa secondo delle regole precise, mentre la scuola è un luogo dove gli studenti collaborano nell'opera educativa anche seguendo delle regole. Qual' era la materia che preferiva e la materia che odiava quando era uno studente? Amavo e amo la matematica, è una delle mie passioni dopo la storia, la filosofia e la musica, ma odiavo disegno ornato!!! Dicono che è un insegnante severo, è vero? Dipende se si tratta di scuola o istituto: in un istituto sono severo, mentre in una scuola sono come un nonno... Come pensa di essere considerato dagli altri? La considerazione degli altri mi interessa poco, per il fatto che cerco semplicemente di mettermi a disposizione degli altri. Qual' è il peggiore difetto di uno studente? Quello di non pensare al proprio futuro! Lato predominante del suo carattere? Parlo con tutti. Un suo pregio e un suo difetto? Parlo tanto, che vale sia come pregio che come difetto! Sono tanti anni che insegna a scuola, ha un fatto che la ha maggiormente colpito in modo particolare che vuole raccontarci? Ero in giro e un ragazzo mi ha salutato nonostante non sia mai stato il suo professore..! Sappiamo che si è occupato del G.I.S ( Gruppo Interesse Scala ), come le è nato questo interesse? Come ho già detto, io amo la musica, canto da 55 anni, mio padre suona da 75 anni. Voglio dare agli alunni la possibilità di ascoltare cose diverse... Cosa cambierebbe di questa scuola e cosa lascerebbe invariato? Mi piacerebbe che le classi fossero “aperte”, ore curriculari concentrate in un quadrimestre, con a fine corso un esame, gli orari dalle 8:00 alle 17:00 comprendendo tutto: recupero, studio assistito, help, attività sportive, ecc... E insegnanti tutor, che seguono gli allievi soprattutto dal punto di vista psicologico, come il modello americano. E’ sicuro di volere andare in pensione ?E cosa farà senza scuola? Si! Sono sicuro di andare in pensione Mi dispiace tanto abbandonare gli allievi, ma farò in modo di organizzare per loro delle attività extra scolastiche. Riguardo invece a cosa farò, direi che facendo parte di 7/8 gruppi( culturali, sportivi...), il tempo non mi basterà, e poi mi dedicherò al "Progetto integrazione". Vuole dire qualcosa a tutti noi studenti, ad esempio darci un consiglio? Si, PENSATE AL VOSTRO FUTURO. Pensate che il vostro futuro deve collimare con il futuro degli altri. Hanan Mehri e Pamela Belotti Nome e cognome: Roberta De Flaviis Segno zodiacale: vergine Età: 27 Residente a: Giulianova Peso: 52 Kg Altezza: 1.68 Taglia: 40 N. scarpe: 37/38 Stato civile: single (ma esce con un tipo..!) Figli: / Materia insegnata: Inglese Da quanto tempo insegna? Insegno da poco, da circa 3 mesi. Perchè ha deciso di fare l'insegnante? Perché volevo un lavoro che mi lasciasse il tempo per una futura famiglia. Coltiva delle passioni? Si, canto, quando ero una ragazzina avevo due band e cantavo nei piano bar, e poi oltre al canto amo anche la pittura, piscina e yoga. Che genere di musica ascolta volentieri? Chill Aut La sua canzone preferita? E’ una canzone che mi sta a cuore: "Here comes the sun" dei Beatles. Il suo film preferito? "Nuovo cinema paradiso". Il suo sogno nel cassetto? Diventare mamma! La sua vacanza ideale? In America Latina a farmi un giro con lo zaino in spalla per 3 mesi minimo! Fuma o beve? Fumo, bevo vino rosso mangiando qualcosa in compagnia di "qualcuno"!?! Lato predominante del suo carattere? Sono ipersensibile. Visto che è giovane carina, e soprattutto single, non c'è qualche profe di questa scuola che le interessa anche solo un pochino? Non diciamo il nome! No! Ma esco con qualcuno... è una cosa recente... Il suo Uomo ideale? Divertente, sensibile, intelligente e naturalmente BELLO! E poi che mi stimi... Fisicamente: moro, riccio, occhi scuri e alto (è la descrizione del tipo con cui esce!!!) Daniele o Costantino? Nessuno dei due! Mare o montagna? Mare! Il suo "First Kiss"? A 16 anni, i miei amori erano impossibili... Che cosa la fa arrossire... a parte il caldo?! Di tutto! Ad esempio m'imbarazza essere al centro dell'attenzione! Vuole dire qualcosa a tutti noi studenti? DIVERTITEVI!!! Hanan Mehri Nome e cognome: Gianfranco Pedrali Segno zodiacale: Gemelli Età: 42 Residente a: Palazzolo Taglia: 46 N.scarpe: 40 Peso: 73 Kg Altezza: 1,76 cm Stato civile: coniugato Figli: un maschio Materia insegnata: Ed. fisica Da quanto tempo insegna? Da 13 anni. Quali problematiche incontra a insegnare come precario? Non si può instaurare un rapporto continuo con gli alunni e con i colleghi, non è il mio caso visto che sono in questa scuola da 4 anni... Oltre ad insegnare, pratica attività sportive? Si, pratico alpinismo, snowboard, ciclismo e vela... Coltiva qualche passione? Mi piace la lettura, la musica di tutti i tipi e le moto. Che tipo d'insegnante pensa di essere? Credo di essere nella norma, severo quando serve, ma mi piace essere anche allegro quando è possibile..! Qual'era la sua materia preferita e quella che odiava quando era uno studente? La mia preferita era naturalmente ed.fisica, e quella che odiavo era matematica!!! Lato predominante del suo carattere? La cordialità, la disponibilità... Pregi e difetti che ha? Lunatico, diplomatico, allegro, difficilmente irascibile... Peggior difetto e miglior pregio di una ragazza? Peggior difetto è la presunzione, miglior pregio la cordialità e l' altruismo... Il suo "first kiss"? A 12 anni credo! Che cosa teme di più? Il degrado sociale. C'è qualcosa che le manca in questo momento? Mi manca il tempo libero da dedicare alla mia famiglia e a me stesso..! Il viaggio più bello che ha fatto? In moto con degli amici. La sua vacanza ideale? In qualsiasi posto con le persone a me più care. Come pensa che venga considerato dagli altri? Positivamente penso. Che cosa voleva fare da piccolo? Le solite cose che i bambini vogliono fare, il pompiere, ecc ... Che cosa fa prima di dormire? Leggo... Come si vedrà tra dieci anni? Come adesso. Che tipo di scuola vorrebbe? Una scuola con più attività fisica, perché ritengo che lo sport sia fondamentale per il completo sviluppo della personalità. Qualcosa da dire agli studenti? SIATE PIU’ RESPONSABILI E CERCATE DI CAPIRE CHE LA SCUOLA è LA BASE DELLE VOSTRA VITA..! INDOVINA I SETTE MALCAPITATI E CONSEGNA LE TUE RISPOSTE AL PROF. ZAMBLERA ANSELMO , IL VINCITORE RICEVERA’ UN BELLISSIMO PREMIO . TROVI I MODULI PER PARTECIPARE E IL REGOLAMENTO NELL’ATRIO PRINCIPALE DELLA SCUOLA Sono del personale ATA , ogni tanto mi faccio senti- Sono una profe e sono legata a quel giovanotto li sotto perché abbiamo la stessa passione !!!! Non pensate male ……... LA SOLUZIONE DEL PRIMO CONCORSO : 1)Prof. Zamblera 2)Prof. Barozzi 3)Prof.ssa Scarani 4)Prof.ssa Sottocornola 5)Prof.ssa Piraino 6)Prof.ssa Consoli 7)Prof. Ligustri 8)Prof. ssa Aperio 9)Prof. ssa Martone Il vincitore dell’abbonamento annuale alla macchina del tempo è stato : VOLPI FEDERICO DI 2BC 1 …. insegnamo la stessa materia 2 3 Peccato che non siamo dello stesso corso Sono una studentessa di 4° superiore e offro un bel gelato a questo studente di 5°. 5 4 La precedenza è mia che sono la tua profe !!!!!! Io non insegno a nessuno dei due , però un bel gelato lo prenderei anch’io visto che con la lingua me la cavo bene. 6 7 Abbiamo visto posti bellissimi, le viuzze delle Terre, il sentiero dell’ amore, una chiesa di stile romanico , ma soprattutto promontori che ci hanno lasciato a Anzitutto scusateci per il ritardo nella stesura dell’articolo. Dunque, passiamo al sodo:Lunedì 18 aprile 2005 la classe 2^AC A.S. 2004/2005 ha trascorso la giornata visitando le Cinque Terre:Riomaggiore, Manarola , Corniglia , Vernazza e Monterosso. L’avventura ha avuto inizio di buon ora (si fa per dire)alle ore 6.15, quando 15 mummie si presentavano nel piazzale della scuola a Sarnico . Tutti addormentati ,ma tutti puntuali . Poi è iniziato il viaggio, tra musica, canti, barzellette del Prof. Zamblera ,e chi più ne ha più ne metta, questo per circa tre orette abbondanti! bocca aperta per la loro bellezza e che costituiscono la maggior attrattiva per i turisti . Arrivati a La Spezia, e dopo aver preso i biglietti, abbiamo iniziato effettivamente la nostra giornata da “pendolari” alle varie stazioni delle Cinque Terre. Infatti per raggiungere ogni singola terra bisognava spostarsi in treno. Come ogni gita che si rispetti, c’è stata una guida esperta del posto: un esperto in arte , insegnante e in una parola …. don Luigi (abbiamo saputo dopo che era don), soprannominato Usu, (non chiedetemi il perché), originario della zona di Selvino, ma trapiantato da parecchio in una parrocchia nelle vicinanze delle Cinque Terre. Con lui abbiamo passato tutta la giornata, tra cui il pranzo al sacco con vista mare in un posto incantevole,nell’unica giornata di sole di quella settimana . E’ stato il culmine delle risate . La bellissima giornata è volta al termine verso le 22. Eravamo stanchi ma contenti di aver passato più tempo insieme, più delle solite sei ore giornaliere. Credo che andare in gita sia bello non solo perché, come dicono tutti, si saltano le lezioni, ma anche perchè a mio parere, rafforza il gruppo, è un’ occasione per conoscersi meglio, e per conoscere qualcosa dell’altro fino a quel momento sconosciuto e nascosto chissà dove e per quale motivo. Pensiamo di sapere tutto delle persone che ci stanno vicino, ma non è così, per quanto assurdo sia a volte siamo estranei. Alla prossima ! Laura classe 3 AC Particolare del Tunnel del sentiero dell’amore Vivere in una classe dove nessuno va d’accordo con nessuno, dove ragazzi e ragazze sono pronti ad andare uno contro l’altro … ma che cos’è, un INCUBO?!Purtroppo molte volte la classe, che dovrebbe essere il punto di forza per noi studenti, si rivela un “posto” dove diventa un’impresa riuscire a costruire rapporti sinceri con ragazzi come noi, senza ipocrisie. Il primo anno è quello più caotico, dove tutti cercano di conoscere, scoprire quei diversi compagni, che sono tutti accomunati da una cosa:”LA STESSA CLASSE; LA STESSA SORTE!”. Si deve imparare a convivere nella Scuola, convinti che tutto sia un gioco, a volte faticoso, ma sempre con i nostri compagni. Costruire ed intrecciare amicizie, imparando sempre qualche cosa di nuovo, e poi, magari, il ragazzo in fondo o la biondina della terza fila iniiziano ad attirare l’attenzione … e qui allora l’indagine, cercando di sapere il più possibile per riuscire magari a fare colpo. Ed eccoci al II anno, che bello rivedere tutti i compagni, essere orgogliosi della propria classe, non perché abbia chissà che cosa di particolare, ma solo perché è nostra! Ridere, scherzare, ricordare battute dell’anno prima e continuare a scoprire i compagni “d’avventura”, trovare qualche difetto a un tipo o ricredersi su un altro!!! Notare i cambiamenti che ognuno ha avuto nel corso dell’estate. Ti ricordi quello dell’ultima fila?!? Eccolo magari un po’ più alto, un po’ più carino (ALMENO AI TUOI OCCHI) e magari anche lui comincia ad interessarsi a te … e quella della terza fila ?!? Ancora più carina, magari si è mollata pure con il suo tipo … dai che forse è la volta buona!! E intanto l’anno passa tra compiti e risate, verifiche e speranze, professori e battute. … il III anno, quello più duro si dice! Si cominciano a conoscere i compagni, ormai si ha un’altra mentalità, più matura si spera, dopo 3 anni simpatie e antipatie si definiscono, l’unione va in crisi e tutti ne risentono. Cominciano le difficoltà con lo studio, sempre maggiore , e magari qualche scontro con i prof. E con il ragazzo dell’ultima fila magari avete avuto una storia importante e magari continua o invece è finita e così le tensioni aumentano. E la tipa?! Siete riusciti a conquistarla o vi siete arresi?... Aumentano sempre le incomprensioni e magari quel compagno/a, di cui ci si fidava, si rivela per quello che è veramente, cade la maschera dell’amico e allora si sta male! Ma la scuola va avanti e a nessun professore interessa che problemi hai o quali incomprensioni ci sono tra di noi! E dopo un anno di fuoco ecco le attesissime vacanze, mai stata desiderate così tanto … EVVIVA! Dopo 3 mesi rieccoci nuovamente davanti a quello spoglio edificio, che ormai non entusiasma più come prima; quelle facce che, chi più chi meno, hai imparato a riconoscere e lì in un angolino, se guardi bene, ecco il gruppetto dei primini , li riconosci? Hanno la nostra stessa espressione di 4 anni fa … Ed ecco che ci si ritrova in IV e forse ci si chiede: “Ma come ho fatto ad arrivare fin qui?”. Rincontrare i compagni, gli amici, quelli veri sono sempre lì, mentre le incomprensioni irrisolte si trascinano dagli anni precedenti e ormai la classe ha perso la propria compattezza . Si cerca in qualche modo di ricostruirla, ma emerge ipocrisia,ci sono persone false che fanno buona faccia a cattiva sorte. Inoltre, si cerca di rendere la convivenza il meno dura possibile, ma molte volte i risultati non sono quelli sperati. L’anno trascorre così, tra studio e amicizie che si solidificano o si spezzano. Il ragazzo all’ultima fila?! Esiste ancora? Magari siete riuscite a togliervelo dalla testa, anche se sapete che non lo dimenticherete … e la ragazza, quella carina, che sta sempre sui libri (è una finta, fa l’indifferente o non siete il suo tipo)? Magari siete usciti qualche volta o magari lei ha fatto pace con il suo ex e le vostre speranze sono svanite … Un altro anno è passato e ci si ritrova alla soglia della V, anno di tensione, non più per i compagni ma per gli esami! La situazione della classe, forse si è ristabilita un po’, anche perché si ritrova un interesse comune: la maturità. Un anno di scelte e di studio, poche sbandate anche se i 18/19 anni non agevolano questa missione. Il fatto poi di non vedere più gli amici, quelli che sono rimasti vicini, ci rattrista ma dispiace un po’ anche per gli altri, in fondo abbiamo passato 5 anni anche con loro! E il tipo all’ultima fila?e la biondina? Magari avete perso completamente l’interesse, meglio così, ci si concentra di più (o almeno così dicono). Si avvicina la fine dell’anno e gli esami: buona fortuna!!! E dopo tutto ciò? 5 anni che ci ricorderemo per sempre, è inevitabile; tenderemo forse a ricordare i momenti più belli, gite, scherzi, ma non scorderemo nemmeno le delusioni ricevute!! Molte volte non si riesce a mantenere unita una classe per così tanti anni, anche se sarebbe fondamentale … è importante che ognuno si possa fidare dei propri compagni, per poter sempre contare su di loro, perché sempre pronti a sorreggerci nei momenti di bisogno, ma quasi sempre questa speranza rimane un’utopia. Sta a noi riuscire a realizzare una classe UNITA e COMPATTA, insieme agli altri, condividendo sinceramente 5 anni di “avventure”. Da Claudia B. & Elena G. 4L Ricordo quella notte come fosse ieri... Era il tipico sabato sera, come sempre... il ritrovo di tutti gli amici in un locale per decidere la prossima tappa: quella sera la meta fu il Samuel a Trescore… Salimmo in cinque su un’auto, io il mio ragazzo, un’altra coppia e un nostro amico… Arrivati al locale ,entrammo … Fu la solita serata passata con gli amici divertendoci… ormai era quasi l’una passata e decidemmo di passare in croassanteria per poi andare a casa. Durante il tragitto verso casa ,mi addormentai e quando riaprii gli occhi mi ritrovai in ospedale… è terribile svegliarsi in un posto sconosciuto non sapendo perché ti ritrovi lì… e l’unica cosa che puoi fare capendo di essere in un ospedale è essere felice perché sei ancora viva … Mi dissero in seguito cosa era successo. A causa dell’alta velocità e della strada ghiacciata, eravamo finiti contro un muretto per poi precipitare per quasi 60m giù nella scarpata : solo quando l’altra coppia di amici, sull’altra auto, si accorse che non eravamo più dietro di loro e visto quello che era successo chiamò i soccorsi … Arrivai al pronto soccorso con il codice rosso… mi fecero ecografie e TAC diagnosticandomi una duplice lesione vescicolare; mi operarono d’urgenza . Oltre a questo riscontrarono un trauma cranico, abrasioni diffuse, frattura del bacino, dell’ala destra sacrale e delle ossa nasali e il rene sinistro schiacciato. Posso dire che è stato un miracolo che io sia ancora viva, ma la guarigione non fu per niente facile: per riprendermi da tutto ciò, sono stata bloccata in un letto per due mesi e mezzo, per poi imparare a camminare per la seconda volta … C’è una cosa che non riuscivo a capire e che ho compreso solo ora : dopo l’incidente, prima la velocità mi piaceva, ora mi spaventa. Sono riuscita a capirlo solo dopo aver visto la morte in faccia,. E’ proprio questo il problema: nessuno si spaventa di ciò che fa se non quando mette in gioco e rischia di perdere la sua vita . Spero che con il mio racconto qualcuno si renda conto che essere imprudenti in strada dopo una bevuta di troppo può solo danneggiare se stessi e gli altri e che si può andare in disco senza strafare, come faccio io ora… dopo aver imparato a mie spese. Lucia e Martina In questa rubrica scopriremo insieme uno tra i migliori videogame dell’ anno,Need for speed Most Wanted,e l’ ultima creazione “made in Bill Gates”,ovvero Microsoft,la X-BOX 360. Need for speed Most Wanted: Il gioco più atteso dai fanatici di Need for speed è finalmente disponibile per X-BOX 360,PS2,PSP,Game Boy Advance e PC. L’ ultima creazione,firmata EA GAMES, è la fusione completa tra il 1° underground, ed un altro grande gioco della “saga”: HOT PURSUIT; come nel predecessore,il gioco è ambientato tra le strade di una “tranquilla” città che si affaccia sull’ oceano e dove bisogna guadagnarsi la propria reputazione. Il gioco ha inizio con il tuo arrivo in città dove ad attenderti c’è la tua prima alleata…e come prima auto…una spettacolare M3 GT-R…ed è da qui che con la tua astuzia dovrai scalare la BLACK LIST,formata dai migliori street racers,ed affrontare le auto della polizia… che ti inseguiranno sia in gara che nella modalità esplorazione. C’è anche un’altra piccola novità: al posto dei jeep presenti in underground 2…troverete auto da sogno…come: Murcielago…Gallardo…Viper… La grafica è ottima, come lo è la velocità di gioco e i video che introducono la storia. Non mi resta che augurarvi… BUON DIVERTIMENTO!!!! X-BOX 360: 22 novembre,2 dicembre,10 dicembre: Il mondo dell’ entertainment . Ricorderà a lungo queste tre date:ovvero le date del lancio a livello mondiale della prima Consolle di nuova generazione: x-box 360,di casa Microsoft. Questa consolle,nata dal genio di Bill Gates,è la più potente macchina per videogiochi( e non solo) che sia mai stata realizzata. E’ il suo design futuristico,a cui hanno contribuito due tra le società di design più innnovative del mondo,che racchiude il segreto di un’ esperienza di gioco paragonabile solo alla realtà: tre potenti processori,coadiuvati da un unico processore grafico ATIcustom . E più di 512MB di memoria,permettono di immergere il giocatore in un realismo totale grazie ad ambienti dinamici ed a scenari straordinari per grafica,,effetti di texure,illuminazione avanzata,ma anche per l’ elevato grado di interattività consentita al contesto E dai movimenti dei personaggi. Tra le funzioni di questa megaconsolle,x-box live:il primo network dove poter giocare e chattare con altri giocatori ed accedere a x-box. Live marketplace: un centro di download per scaricare trailer di nuovi giochi,demo e contenuti supplementari sull’ hard disk rimovibile da 20GB. Come già accennato,questa meraviglia della tecnologia è un vero e proprio centro di Digital entertainment: musica,foto,video e tv. Tra i vari accessori ci sono tre porte USB 2.0 con cui è possibile collegare lettori MP3,foto camere digitali e di collegarsi a qualsiasi PC dotato di windows XP. Nella scatola è inoltre contenuto un controller wireless con autonomia di 30 ore,un cavo HD-AV per collegarla a TV ad alta definizione…questo per quello che riguarda la versione premium … tra gli accessori after market si possono acquistare delle mascherine per personalizzare la già eccezionale estetica. Il futuro dei videogiochi è finalmente arrivato…. Fenaroli Enrico E i V o M P o T Nell’ultimo periodo del 2005 il cinema ci ha davvero sorpreso con i suoi ultimi film: in primis c’è stato “King Kong” di Peter Jackson (lo stesso Regista del Signore degli Anelli!) che però non ha sbancato ai botteghini come avevano previsto. Ha soddisfatto invece pienamente le previsioni “Le Cronache di Narnia– Il Leone la Strega e l’Armadio” diretto dal resista Andrew Adamson (per intenderci quello di Shreck!). A mio parere questo film è molto ben realizzato ben diretto. Anche il cast secondo me Ha recitato molto bene!!!^.^ Quindi ne consiglio a tutti la visione! Ma vediamo ora i film che ci saranno alle sale a Gennaio!! Per primo voglio citarvi “The New World– Il Nuovo Mondo” scritto e diretto da Terence Malick e interpretato dal bellissimo e bravissimo Colin Farrell (nella foto). Be riguardo alla trama...basta vedere il trailer...è ovvio che la sceneggiatura ha preso spunto dalla storia di Pocahontas! Altri film in uscita per Gennaio sono: “La Neve nel Cuore” con Sara Jessica Parker,. Diane Kaeton e Luke Wilson; “Matchpoint” il nuovo intrigante film del regista Woody Allen con Scarlett Johasson (nella foto) e “Derailed– Attrazione Letale”. Ma ora passiamo a un film esilarante e comico…” 40 Anni Vergine”!!! Be che dire scommetto che in molti andranno a vedere questo film… comunque, per chi ancora non lo sapesse, ecco all’incirca la trama: Andy Stitzer ha una vita tranquilla e un normale lavoro, ma ha un problema: a 40 anni è ancora vergine. Quando i suoi amici lo scoprono, cercano in ogni modo di aiutarlo a raggiungere il fatidico obiettivo. Altri film che usciranno tra breve sono: “I Segreti di Brokeback Mountain” con Jake Gyllenhall e Heath Ledger, “Munich” il nuovo film di Stephen Spielberg con Eric Bana, “Dick e Jane– Operazione Furto” con Jim Carrey e “Trappola in fondo al mare” con Jessica Alba e Paul Walker. Infine diamo un’occhiata ai nuovi film che ci aspetta il 2006!!! In primis “Orgoglio e Pregiuzio” (3 febbraio) con un’eccezionale Keira Knightley (che ha vinto pure l’oscar per questo film!). Poi “Casanova” con Heath Ledger (17 Febbraio) dallo stesso regista di “Chocolat”, “Jarhead” (17 Febbraio) con Jake Gyllenhall, “V for Vendetta” il nuovo film con Natalie Portman (24 Marzo), “Mission Impossible 3” ritorno spettacolare di Tom Cruise ( 5 Maggio), “Il Codice da Vinci” (19 Maggio) tratto dall’omonimo libro di Dan Brown ed infine “Miami Vice” con Colin Farrell previsto per quest’estate. 16 Gennaio, Laura Aldofredi I Love Punk Rock By Brown Lobotomy Punk-Rock, per qualcuno quasi una parolaccia, sicuramente un movimento non molto diffuso nella nostra zona, ma non serve andare molto lontani, basta andare nelle città qua vicine per capire che è un movimento ancora molto diffuso tra i giovani e non. Ma che cos’è esattamente il punk???, difficile da dirsi, per molti un ramo del rock legato alla ribellione e ad un suono ruvido e violento, per me invece il punk-rock è l’erede perfetto del rock’n’roll di matrice 50, un movimento nato da coloro che erano stanchi della musica psichedelica e puramente tecnica di fine anni 60 e inizio 70 e decidono di creare un nuovo suono basato su ritmi diretti e veloci. Premessa : quello scritto qua sotto è l’insieme delle mie conoscenze generali sul movimento,probabilmente a tratti non troppo precise; per descrivere meglio tutto ciò che è successo ci vorrebbero molte più pagine e magari qualcuno con molta più esperienza di me, il mio è solo un tentativo di avvicinare molte più persone della zona a questo movimento e di informare le poche persone interessate dei gruppi principali che ne hanno caratterizzato la storia. Il punk-rock vede la sua nascita nel 1976 anche se vi sono stati predecessori di questo movimento nei primi anni ‘70 (Dictators, New york dolls, Stooges, …), nasce contemporaneamente in Inghilterra e in America, primi su tutti Ramones a New york e Sex pistols a Londra , due movimenti abbastanza diversi se vogliamo, i sex pistols più politicizzati e con un abbigliamento caratterizzato da vestiti trasandati, capelli colorati, borchie e spille da balia, mentre i Ramones più legati a tematiche riguardanti la difficile vita di un teenager che come loro hanno vissuto nei quartieri poveri della grande mela e con un look quasi da motociclista con giubbotti di pelle, jeans attillati e occhiali da sole neri. Questi primi gruppi iniziano a suonare in piccoli locali ed è proprio qui che inizia tutto, la gente rimane colpita da questo nuovo suono, i ragazzi rimangono increduli davanti a musicisti che suonano solo pochi accordi e ritmi abbastanza basilari , ma veloci e decidono di formare nuove band come: Clash, Adverts, Buzzcocks e Boys in Inghilterra e Damned, Dickies, Dead Boys e Misfits (attualmente il mio gruppo preferito) in America. Tutto è stato assolutamente veloce e raggiunge il suo apice nel 1977, anno importantissimo per il movimento punk-rock. All’inizio degli 80 questo fenomeno sembra già morto, i gruppi che qualche anno prima avevano scatenato il movimento ora sperimentano nuovi suoni e nuove tesi che con la ribellione non hanno molto a che vedere : molte persone però sono dell’idea che il punk non sia morto ad è appunto grazie a questi che nascono nuovi gruppi come dead kennedys, black flag e Adolescents appartenenti ad un nuovo movimento chiamato Hardcore, caratterizzato da testi più impegnati e ritmi più veloci e duri, e da altri ancora come Cock Sparrer e 4skins creando così un nuovo movimento chiamato Oi legato soprattutto alle classi proletarie e con ritmi più lenti e voci in evidenza. Negli anni ‘90 invece si ha un nuovo approccio al punk-rock, i nuovi gruppi si rifanno ai miti del 77 ed è così che nascono nuovi gruppi come Offspring, Rancid e Green day, questi ultimi più di tutti riescono ad avere un successo enorme facendo riscoprire il punkrock che era conosciuto ormai solo dai nostalgici e dai pochi appassionati alle nuove generazioni complice la nascita di Mtv e dei videoclip e spianando la strada a gruppi attuali come Blink 182, Sum 41 e Simple plain che con il punk-rock non hanno niente a che vedere. Sempre nei ‘90 vi è stata la consacrazione del pop-punk, genere nato alla fine degli anni ‘80 da gruppi come Screeching Weasel e Queers caratterizzato da una passione sfrenata per il suono ramonesiano. Nei ‘90 viè stata pure un’ esplosione del movimento in Scandinavia con ottimi gruppi come Turbonegro, Hellacopters e Hives ed in Giappione che ha come portabandiera del movimento i Teengenerate. Attualmente la scena è in continua evoluzione, molti gruppi degli anni ‘90 continuano la loro carriera, Mtv offre sempre nuovi stereotipi di gruppi punk-rock come quelli già citati sopra che con questo movimento non hanno veramente niente a che vedere, sono piuttosto una moda dettata alla Mtv generation dai Mass media e soprattutto vi è una riscoperta dei suoni 77, new wave power pop da parte di band come Briefs, New town animals e Epoxies, ed invece una riscoperta di un souno più ruvido molto simile al garage anni ‘60 da parte di band non troppo note come Black lips e Sons Of Cyrus Se qualcuno fosse interessato ad approfondire l’argomento sono ben felice di consigliare libri o funzioni specializzate per approfondire l’argomento, io sono quello brutto e cattivo della 3^BC che gira per i corridoi con l’mp3 sempre al massimo. Brown Lobotomy ED ECCO A VOI IL SECONDO ATTO DELLE INTERVISTE AI MIGLIORI SPORTIVI DELLA NOSTRA SCUOLA!!! In questo numero vi proponiamo 2 interviste dei nostri piccoli, grandi campioni che frequentano il nostro Istituto … 2 ragazzi che si distinguono in sport differenti come il calcio, sport di squadra dove è il gruppo a fare la differenza, e il ciclismo, sport individuale dove è fondamentale una buona strategia di gara e lo spunto dei singoli. E quindi ecco a voi la nostra intervista doppia dove scopriremo qualcosa di più interessante su di loro che va al di là dello sport che praticano … Ok, non mi pare il caso di farvi aspettare ancora a lungo … Vi lascio alle interviste … Leggete e … BUON DIVERTIMENTO!!! GianLuca Pantano Elisa&Calissi&16 3°AL Ciclismo 11 Dal papà 4° ai campionati italiani Organizzandomi, sono abbastanza autonoma nel mio lavoro Generalmente no No Il posizionamento agli italiani I secondi posti sono sempre una delusione 5-6 giorni alla settimana, un pò meno d’estate Petacchi Non serve arrivare fino a questo punto per ottenere risultati e soddisfazioni, in caso si dovesse presentare questo problema smetterò di correre Non profonda ma ci sono stati Nome&Cognome&Età: Classe: Che sport pratichi?: Da quanti anni?: Com’è nata la tua passione per questo sport?: Le tue vittorie più significative?: In che modo riesci a conciliare studio e allenamenti?: Andrea&Belussi&18 5°AC Calcio 12 Vedendo le partite alla tv Sei superstizioso/a?: Hai qualche rituale in gara/ partita?: L’emozione più forte della tua carriera, se pur breve?: E la delusione?: Si Segno della croce, 3 pugni sul petto Vincere lo scudetto Con che frequenza ti alleni?: Scudetto giovanissimi 2002 con l’Atalanta Studiando poco la sera Tutte le sconfitte sono sempre una delusione Tutti i giorni I tuoi idoli, quelli a cui fai riferimento?: Cosa ne pensi del doping?: Ibrahimovic, Ronaldinho Hai mai avuto dei periodi di crisi profonda?: Si, alcuni E’ una cosa sbagliata, fa male allo sport Ma ora passiamo a qualche domanda più personale… Leggo, esco con gli amici Non ne ho uno in particolare Blue Non ne ho una in particolare Pearl Harbor Non ne ho uno in particolare 7 Ti senti bella, in pace con te stessa? Dipende dai giorni, anche se ho grande capacità di mantenere la calma, anche prima di una competizione. Ho la mania della concentrazione Ed a volte esagero, a detta di molti… No A volte No Non mi ricordo, tanto tempo fa Si Mi piacciono tutti e due Individuale, meglio soli che mal accompagnati Sheva SuperMario Play Station Non lo so Si Idiota, sono una ragazza educata The al limone Brad Pitt Simpatici Torno in classe Quando hai tempo, ti diletti in qualche hobby?: Genere musicale preferito? Artista preferito?: Canzone preferita?: Film preferito?: Programma preferito?: Numero preferito?: A quale domanda non vorresti mai rispondere?: Rispondi…: Guardo la tv Fumi?: Bevi alcolici?: Ti sei mai fatto/a una canna?: A che età il primo bacio?: Credi in Dio?: Sopra o sotto?: Di squadra o individuale?: No Raramente No Non mi ricordo, presto, boh… Si Indifferente Di squadra Idolo in generale…?: SuperMario o Luigi?: Play Station o Nintendo?: Rosso o nero?: Sei contro la Pirateria?: La tua parolaccia più frequente?: Bevanda preferita?: Tipo/tipa dei tuoi sogni?: Valentino Rossi SuperMario Play Station Nero No Vaf……… beep Come trovi gli intervistatori?: E per finire… Cosa farai dopo questa intervista?: Ecco Elisa con i propri compagni di squadra Ed ecco Andrea impegnato durante una partita contro l’inter Ascolto di tutto 883/Max Pezzali Come mai – 883 Il Gladiatore, Rocky Striscia la notizia 2 L’hai mai fatto con più di una persona? No Sprite Ce ne sono tante… Elisabetta Canalis Simpatici Me ne torno a dormire in classe Chi muore (Ode alla Vita) Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi ,chi non cambia la marcia, chi non rischia e non cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i", piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non legge, chi non viaggia, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che non conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità... PABLO NERUDA LA VOSTRA ….. ODE ALLA VITA Lentamente muore chi non ama con il cuore, chi ha a che fare con il rancore e si sente un impostore, non vuol far il compositore ma cantare il proprio amore a chi ama con fervore. Lentamente muore chi non vive con amore, chi non ascolta il proprio cuore e agisce solo con l’istinto che l’ha contraddistinto. Muore lentamente chi non usa mai la mente, chi non agisce razionalmente e chi con la propria viltà sa sopraffare l’umiltà. Nonostante le apparenze si deve vivere semplicemente senza tante complessità che rovinano la civiltà. Questa società ha una grande malattia; lentamente ci porta alla follia: si chiama utopia. Muore lentamente chi non sa mai essere paziente, chi non perdona le proprie scelte e reagisce istintivamente. Nonostante tante virtù , si violano tutti i tabù e nessuno sarà mai pieno di un cuore non sincero, al bisogno accendo il cero ma poi vedo solo ciò che è vero. Muore lentamente chi sta leggendo attentamente, chi sta ascoltando tante storie invece di fare attività motorie, al posto di stare ad imparare da chi davvero sa poetare e non da chi come noi, sa solo scherzare. PERLETTI DANIELE & ZAPPINI MAURO (5 AC) LA VOSTRA ….. ODE ALLA VITA Lentamente muore chi soffre per amore perché, accecati da questo, non pensano più a niente, trascurando la famiglia e gli amici. Tutto per una sola persona che magari gli degna poco interesse. Lentamente muore chi tiene tutti i suoi problemi in sé stesso perché diviene accecato dall’ira creatasi in esso, fino a che l’ira sia tanta che esso debba esplodere, liberandosi di tutto l’odio creatosi in sé stesso. Lentamente muore chi entra nel tunnel della droga. Muore lentamente chi non vive veramente. (lentamente muore chi beve liquore!) (4 TIM) Lentamente muore chi non ama le piccole cose, chi si diverte a distruggere l’identità altrui. Lentamente muore chi abbandona i suoi sogni per far contenti gli altri, Chi non prende decisioni. Muore lentamente chi non si espone per paura di essere deriso per i suoi pensieri, Chi si nasconde dietro a una maschera per non farsi distinguere dalla massa. Lentamente muore chi non vive con gioia ogni momento pensando che non né verrà mai un altro uguale. Muore lentamente chi non urla e grida ad ogni uomo,donna,bambino, in ogni parte del mondo “La vita è bella”. Se ami veramente la vita cerca di viverla al meglio, assaporando ogni gioia e imparando dai tuoi errori. (3 AL) Lentamente muore chi cerca sempre di seguire gli altri non ragionando di testa propria, Chi non cerca di affrontare la vita, Chi muore prima che il suo percorso incominci. Lentamente muore chi è egoista verso tutti e tiene sempre tutto per sé. Muore lentamente chi non crede in sé stesso. (2 BC) Lentamente muore chi mente a sé stesso, Chi non crede in sé stesso e nelle sue capacità. Muore lentamente chi non crede nell’amore e chi non sa essere amico e finge di non vedere le sofferenze del prossimo. Lentamente muore chi fugge davanti alle difficoltà e non affronta le proprie paure. Muore lentamente chi si sente isolato. (3 BC) Lentamente muore chi non affronta le sue paure, dando più ascolto alla mente piuttosto che al cuore, perché subito brucerà e lentamente si spegnerà. Lentamente muore chi non riesce più a sperare che da questo mondo imperfetto l’unica cosa che ci può salvare è il nostro dolce difetto, che rende ognuno di noi perfetto a sé stesso. Muore lentamente chi guardandosi dentro trova solo odio e amore. Chi non ha mai avuto parole per esprimere ciò che pensa. Lentamente muore chi gioca con i sentimenti, chi non è in grado di dare il giusto valore alle cose. (4 AL) Lentamente muore chi pensa che i segni lasciati dal tempo sul proprio rigo siano più importanti dei sentimenti che lo circondano. Lentamente muore chi crede che la ricchezza doni la felicità, Chi pensa che siano sempre gli altri ad avere il meglio. Muore lentamente chi disprezza colui che non ha il colore della sua pelle, Chi pensa di non aver più una via d’uscita e non sa che se solo lo volesse avrebbe davanti un’autostrada. Solo l’amore in ciò che ci circonda, compresi noi stessi,può portare alla felicità. (2a AL) Lentamente muore chi perde fiducia in sé stesso, Coraggio, umiltà, amore. Chi alzandosi la mattina vede solo grigio e nero mentre tutto intorno è pieno di vita, ma lui non se ne accorge. Muore lentamente chi vuole abbandonare tutto, Chi perde un amico o una persona cara. Chi è solo e Chi non ha la forza per esprimere ciò che prova dentro, ciò che proviene da quell’organo che è la fonte principale di tutta la nostra esistenza! ( la scrittrice di questo articolo) CONCORSO TIMES RIVA SCHOOL 2006 Lo scopo del gioco è indovinare in sequenza i nomi delle fotografie scelte tra il personale ATA , docenti e allievi . Un aiuto vi può venire dai dialoghi . Si può vincere un lettore cd portatile consegnando al massimo due soluzioni per persona al prof. Zamblera Anselmo . Partecipate e BUONA FORTUNA !!!! NOME NOME COGNOME Classe COGNOME Classe 1) __________________________________ 1) __________________________________ 2) __________________________________ 2) __________________________________ 3) __________________________________ 3) __________________________________ 4) __________________________________ 4) __________________________________ 5) __________________________________ 5) __________________________________ 6) __________________________________ 6) __________________________________ 7) __________________________________ 7) __________________________________ GIUSTE _______ GIUSTE _______ GIUSTE NEL POSTO SBAGLIATO_______ GIUSTE NEL POSTO SBAGLIATO_______ SBAGLIATE _______ SBAGLIATE _______ I NOSTRI SPONSOR TEOREMA s.r.l. 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