Qui - Serafino Riva – Sarnico (BG)

Transcript

Qui - Serafino Riva – Sarnico (BG)
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Numero 2
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Felice anno nuovo!
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Anno 2005-2006
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A multiethnic
Eccoci al secondo numero del nostro giornalino con molte novità . Siamo cresciuti e
riusciamo ad avere almeno un componente
per ogni indirizzo ,inoltre tra breve saremo
visibili sul sito della scuola .Affrontiamo con
questo n° un argomento importante come
quello dell’“intercultura”. Gli echi di quanto
avvenuto in Francia , la scuola islamica a Milano , la polemica di ogni anno sul crocefisso in
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classe ,il crescere dell’immigrazione portano
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Le intervis
anche nella scuola temi come integrazione e
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Il gusto : ri
cultura o tolleranza e discriminazione . Se è
Emergency
vero che non vale più il detto “ cuius regio ,
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eius religio”, è necessario riflettere se questi
violenza
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cambiamenti siano una ricchezza o diventino
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un problema sociale . Le interviste fatte ai
ai prof.
L’intervista
vostri compagni di banco ci mostrano ricchezne
Il concorso
ze di culture affascinanti , anche se poi nella
terre
Gita alle 5
realtà, troviamo chi per ignoranza trova semhe classe
Ragazzi , c
pre il modo per schernire qualcuno solo per
a notte
Quelli dell
l’origine e la provenienza geografica . C’è il
Consolle
Giochi and
male e il bene in ogni cultura , ma è un probleCinema
ma di persona e non di etnia . Da quest’anno
La musica
l’arrivo di alcuni sponsor ,che ringrazio vivaLo sport
mente, ci permette di rendere autonoma la
e alla vita
Poesia : Od
realizzazione di questo giornalino ; dalla proGli sponsor
gettazione alla stampa. Mi auguro che con il
Mandaci il tuo
tempo possa diventare non una abitudine di
materiale
Timesrivaschool
questa scuola, ma un momento importante di
@gmail.com
crescita, grazie ad una attività piena
CERBU CORI
di vitalità e creatività , qualità che
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anche se no
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non mancano di certo ai nostri stumettere la su
DERVISHI
a foto ,
FIORALBA
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denti . C’è ancora la possibilità di
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aiutarci sia materialmente che eco,P
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Ringrazio infine tutti quelli che reTORE , PRO
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alizzano questa iniziativa ,
ROBERTA ,
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la vivono , la sostengono e
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I PARTECIP
TUTTI
la condividono.
ANTI AL CO
NCORSO E
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IL TECNI.
Anselmo Zamblera
SOMMARIO
THANK
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LA REDAZIONE : Vedovi Davide, Caldara Daniele ,Manenti Alessandro, Pantano
GianLuca, Barcella Bruno, Belometti
Claudia, Galbussera Elena, Fenaroli Enrico, Lazzaroni Giulia , Belotti Pamela , Piras Cristina , Rapis Yvette, Mehri Hanan ,
Sorosina Martina, Aldofredi Laura .
REDAZIONE ONLINE : Luzzeri Matteo
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A multiethnic world..
A multiethnic
Era stufo di vivere così. Gli anni se n’erano andati
senza lasciare nemmeno un biglietto d’addio, ma lui
camminava ancora. Con le scarpe lustrate per illuminare anche la tenera silenziosa madre nebbia.
Non percepiva più i propri passi, che gli si fecero però improvvisamente sentire grazie ad una stringa allentata fino a fargli ballare nella scarpa il piede destro. Se l’era allacciata troppo di fretta, quella mattina. Fu costretto a
fermarsi:
‘Scusa, ti
richiamo
tra un attimo’, avvertì
sospendendo la telefonata d’affari. Non
era abituato a concedersi pause, tanto meno nel bel mezzo di un
marciapiede, e si vedeva: goffamente accoccolato col
pancione immensamente disceso tra le cosce, deciso a
non perdere tempo prezioso dietro ad un’operazione
da sbrigare in pochi secondi, impacciato però dalla
cravatta protesa nel vuoto, il nostro eroe aggravò
ulteriormente la già greve circostanza non trovando
di meglio, per non perdere di vista l’inseparabile valigetta, che rinserrarsela tra le caviglie ed accovacciarvisi addosso come una chioccia dall’improbabile
prole. Non vedeva più né scarpa né stringa. Vacillò.
Ondeggiò smisuratamente. Cadde nella polvere.
Così seduto non era stato mai. Si
guardò in giro alla ricerca del
piede in questione. ‘Si sente male?’, gli chiese un passante premuroso, che non ottenne risposta e sparì nella nebbia scuotendo il capo.
L’eroe, come tutti gli eroi, rimase solo. Ma, nonostante il crollo
della sua vita sopra una scarpa
slacciata, riprese coraggio e si ricompose con calma.
Allentò la cinghia dei pantaloni per qualche minuto, si
tolse la cravatta per sempre.
Si rialzò, appoggiò la valigetta al muro, si inginocchiò
sul ginocchio sinistro protetto da tessuto finissimo.
L’operazione sulla benedetta stringa gli riuscì dolce:
era ormai così sfinita, quella stringa, che una leggera
pizzicatina ad una estremità la sciolse d’incanto, docile a lasciarsi riallacciare tra dita tranquille che risco-
privano l’armonia silenziosa di gesti magici imparati
nell’infanzia.
Lo sguardo non era ancora distolto dall’ammirare l’allacciatura compiuta, che la coda dell’occhio colse un
cartoncino scritto nella difficile lingua dello straniero
che fatica a farsi capire: ‘mi ài fame, grazie’. E vide, lì
di fianco, due scarpe senza luce e senza stringhe, e un
sottovaso senza vaso – le aiuole del viale velavano i fiori dell’inverno.
Era finito vicino a uno che stava male come lui anche
se parlava un’altra lingua: ‘qualchi moneti signore!’, disse lo straniero tendendo il sottovaso di plastica verde.
E, vedendo il nostro eroe paralizzato dall’incertezza,
soggiunse: ‘ buono felice se tu dài ‘.
L’uomo d’affari gli si sedette accanto; le schiene, una
valigetta e un fagotto erano allineati contro il muro.
Quattro gambe tese sul selciato, quattro occhi a rimirare quattro scarpe. ‘No stringhe a scarpe?’, osservò
l’italiano con lingua da straniero, scuotendo l’indice
verso i piedi dell’altro. ‘Nienti dài, signore?’, interpretò
quello. E aggiunse, dopo un lungo silenzio: ‘se dài stringhe non poco, grazie signore…’. Depose il sottovaso,
allargò la mano. Vuoi vedere – pensò allora il nostro
eroe – che le stringhe è meglio mollarle che stringerle? E si rimise in ginocchio, se le sfilò da entrambe le
scarpe e le strinse in pugno: lo aprì sul palmo chiaro di
quella mano scura.
Il telefonino si mise a suonare mentre lo straniero si
allacciava le scarpe vecchie con le stringhe nuove e si
alzava e provava esitante i primi passi, avanti e indietro, come se il marciapiede polveroso fosse il lucido
pavimento di un negozio di lusso, e una commessa gli stesse domandando se si sentiva comodo: ‘E allora? dove sei finito?’, protestò una
voce nel telefonino. ‘Ah come tu belli piedi e
bene camminare!’, rispose il nostro eroe tenendo fisso lo sguardo sullo straniero. ‘Ma che cacchio dici, che lingua parli?’, protestò la vocina
con parole sempre più lontane, finchè l’apparecchio si spense nel materno accendersi della
nebbia.
Ezio Marini
NOME: JASDEEP SINGH CLASSE 5 TIM
ETÀ: 19 anni
PAESE DI PROVENIENZA: Hadiabad (INDIA)
LA TUA FAMIGLIA: siamo in 5 : padre, madre e 3 figli
RELIGIONE: Sikismo
LINGUE CONOSCIUTE: L’indiano e l’italiano
CIBO ITALIANO PREFERITO: Pizza margherita
CIBO INDIANO PREFERITO: Alu Goby ovvero cavolfiore bollito con diversi condimenti
UNA RICETTA TIPICA DEL TUO PAESE: Alu Goby con piadine
FESTA IMPORTANTE DEL TUO PAESE: 13 aprile Vaisakhi. È un raduno culturale religioso che corrisponde alla mietitura del grano e all’inizio dell’anno
DIFETTI E PREGI DELLA SCUOLA AL TUO PAESE E IN ITALIA: In India
si indossa la divisa; gli insegnanti usano la bacchetta sulle mani e sono più
severi e anche più disciplinati. In Italia, invece ,gli insegnanti danno più libertà e sono più irrequieti.
SU TONG TONG CLASSE 4 AC : NOME
18 anni: ETÀ
Cina; regione = Zhejiang (paese: Wengzhou): PAESE DI PROVENIENZA
Siamo io,mia madre, mio padre e mio fratello di 16 anni : LA TUA FAMIGLIA
Buddista :RELIGIONE
Cinese, italiano, inglese, francese : LINGUE CONOSCIUTE
La pasta!!! : CIBO ITALIANO PREFERITO
Non ne ho uno in particolare : CIBO CINESE PREFERITO
Gamberi ubriachi: UNA RICETTA TIPICA DEL TUO PAESE
Il Capodanno, che dura 1mese e mezzo. Nell’anno della mia nascita, : FESTA IMPORTANTE DEL TUO PAESE
1987,è stato festeggiato il 29/01 e il segno zodiacale di quell’anno era il coniglio. Nel 2004 si è festeggiato il 22/01 e il
segno ricorrente era la scimmia; quest’anno è caduto il 9/02 e il segno era il gallo. Nel 2006 lo festeggerò il 29/01 e ricorrerà l’anno del cane.
Non ce ne é una in particolare: MATERIA CHE TI PIACE
DIFETTI E PREGI DELLA SCUOLA DEL TUO PAESE E
:IN ITALIA
In Cina le classi sono composte da
circa 40-50 persone. Gli insegnanti
sono più severi e assegnano molti
compiti, per apprendere meglio la
scrittura cinese. Le vacanze estive
durano solo un mese però quelle
Natalizie durano di più.
In Italia è tutto
l’opposto!
CALDARA DANIELE & PIRAS
CRISTINA
Nome e Cognome?
Fioralba
Dervishi
Età?15 anni
Classe?
2° liceo
scientifico
Paese di origine? Albania
La tua famiglia come è composta?
Non ho fratelli, sono figlia unica,. Mia
madre è operaia, mentre mio padre è
un artigiano
Religione?Sono di religione Musulmana
Lingue conosciute?Conosco l’albanese, l’italiano e parlo abbastanza bene
l’inglese
Da quanto tempo vivi in
Italia? Sono in Italia da
5 anni
Cibo preferito italiano e
albanese?
I cibi italiani che preferisco sono la
pizza margherita e la pasta alla bolognese. Mentre il cibo albanese è un
dolce, il Bakllava.
Parlaci di una festa importante del
tuo paese d’origine.
Una delle feste più importanti è quella del 28 novembre, si festeggia la
liberazione dell’Albania dai turchi.
Durante la festa, le strade del paese
sono decorate con striscioni, e si sta
a casa da scuola.
Pregi e difetti della
scuola nel tuo paese
d’origine ?
Nella scuola italiana c’è
da dire che gli insegnanti sono più disponibili,mentre in quella
albanese sono più severi.
Materia che ti piace? Quella odiata?
Le mie materie preferite sono:l’inglese, perché mi piace parlare
lingue diverse e la storia perché sono
appassionatissima di storia antica.
La materia che non mi piace è la matematica, preferisco materie umanistiche dove c’è più dialogo.
Meglio i ragazzi italiani o quelli albanesi?
Nell’amicizia preferisco gli albanesi,
comunque a livello di maturità e sensibilità sono uguali in entrambe le
parti.
Cosa ti manca di più in assoluto del
tuo paese d’origine? Cosa di meno?
Quello che mi manca di più sono le
mie amicizie, i parenti.
La tua canzone preferita albanese ?
Di cosa parla?
La mia canzone preferita in albanese
è “ Kthehu ti ” (ritorna da me). La
canzone parla di una storia d’amore
che è finita, perché questo ragazzo
trova la sua ragazza con un altro, e
nella canzone dice di rivolerla, e le
chiede di ritornare da
lui.
Un proverbio albanese?
« Miku i mire njihet ne
dite te veshtire! »
Che significa ?
“Un buon amico si riconosce nel momento del bisogno”. Io credo proprio
che funzioni.
Nella tua famiglia che lingua parli?
Sempre l’albanese.
Come ti sei trovata i primi giorni a
scuola?
Mi sentivo un po’ a disagio per la lingua, ma solo
un po’, perché avendo un
carattere piuttosto espansivo ho cercato subito di integrarmi e poi ho
trovato dei compagni
molto socievoli.
Hai mai dovuto subire
scherni per via della tua
provenienza?
Sinceramente no.
Ti senti più italiana o albanese?
Sto per fare il rinnovo della
Cittadinanza quindi direi metà e metà.
Quando sarai adulta pensi che andrai a vivere nel tuo paese d’origine?
Sicuramente finirò qui l’università e
poi credo che ritornerò in Albania a
vivere dove ero da piccola.
Hai mai pensato a come sarebbe
stata la tua vita se fossi rimasta in
Albania?Come la immagini?
Non saprei… la scuola l’avrei sicuramente finita : non sarei sicuramente stata una persona diversa da come sono qua.
Ci sono alcuni luoghi dell’Albania che
ricordi maggiormente?Perchè?
Sì, Lushnja la città dove sono nata
e il paese dove sono nati mia mamma e i miei cugini : li ricordo bene
perché per me hanno un grande valore affettivo.
Alcuni dei tuoi parenti sono in Italia? Quali?
Sì , ho tantissimi parenti sparsi per
tutta l’Italia, più o meno saremo una
cinquantina.
C’è qualcuno nel tuo paese d’origine
che ti manca particolarmente? Chi?
Sì, quattro zii e quattro zie, mentre
tantissimi sono in Italia.
Sei mai ritornata in Albania?
Si tutti gli anni ad agosto.
Giulia e Martina
ECCOVI ALCUNE RICETTE TIPICHE DELL’INDIA , ALBANIA E CINA...
Dalla Cina: GAMBERI UBRIACHI
-per 4 persone: 250g di gamberetti sgusciati, 1 cucchiaio di vino di riso cinese o sherry secco
chiaro,
1 cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaio di maizena, 1 pizzico di sale, 1 pizzico di pepe, 6 cucchiai
di vino cinese( o italiano bianco o rosato), 2 cipollotti, olio di arachidi
Preparate un sughetto con vino di riso, salsa di soia, sale, pepe e maizena e lasciatevi marinare i gamberetti per 15minuti. Versate in padella
2 cucchiai di olio di arachidi e scottatelo leggermente, facendovi poi soffriggere i gamberetti. Rimestate fino a che non si doreranno in
superficie. Versate poi 6cucchiai di vino in padella continuare la cottura fino all’assorbimento. Servite su di un piatto guarnito con i cipollotti tagliati a foglie aperte.
Dall’India: ALU GOBY
1– tagliare in pezzi non molto piccoli un cavolfiore e 4 patate prima pelate;
2– lavare bene;
3– successivamente tagliare una cipolla in pezzetti molto piccoli e prendere un po’ di aglio;
4– preparare anche un po’ di ginger
5– prendere una pentola e aggiungere un po’ di olio di girasole in quantità moderate;
6– aspettare che si scaldi un po’( circa per 1-2 minuti). Aggiungere l’aglio e aspettare che si scaldi
e quando acquista un colore rossiccio mettere le cipolle e il ginger;
7– lasciar cuocere il tutto per circa 2 minuti;
8– aggiungere il sale e 3 pomodori freschi tagliati. Mescolare il tutto e aspettare che sia cotto bene per circa 5 minuti;
9– mettere il cavolfiore e le patate, prima preparati, nella pentola e lasciar cuocere per bene su un fuoco non troppo alto;
10– mescolare il tutto e coprire la pentola con il coperchio. Lasciare per 15 minuti circa.
(Servir a tavola con crostini!! by Caldara Daniele)
Dall’Albania : BAKLAVA (sfoglia dolce)
La pasta Filo si ottiene preparando un impasto abbastanza sodo con farina , acqua e sale, e poi tirando la sfoglia a mano, spennellandola ad
ogni giro con una mistura di farina e olio. Il procedimento è simile a quello della pasta sfoglia francese (pate feuilletée) ma il risultato è
molto più croccante. Soprattutto, usando l'olio di oliva ,invece che il burro o la margarina ,si ottiene un piatto più leggero e dietetico, e la
preparazione della pasta non richiede una temperatura costantemente bassa come succede invece con la pasta sfoglia.
Potete cimentarvi nella preparazione della pasta Filo, magari aiutandovi per le prime volte con il mattarello invece che cercare di tirare la
pasta esclusivamente a mano: per riuscire in una tale impresa bisogna farne di pratica! Esistono numerose varianti del Baklava: eccone una
particolarmente ricca e saporita.
Ingredienti per 4 persone:
500 gr. di pasta Filo o di pasta sfoglia (anche surgelata)
300 gr. circa di latte condensato zuccherato
50 gr. di farina
100 gr. di latte in polvere da cucina
30 gr. di burro o margarina vegetale
scorza di limone grattuggiata
100 gr. di mandorle tritate o a filetti
100 gr. di fichi secchi
100 gr. di sesamo
Fate sciogliere il burro in una casseruola con il latte condensato zuccherato, poi aggiungete la farina mescolata con il latte in polvere e la
scorza di limone grattuggiata. Mescolate bene.
Quando fuma, spegnete la fiamma e lasciate raffreddare.
Preparate la pasta Filo o la pasta sfoglia. Se usate la pasta sfoglia surgelata, fatela scongelare nel frigorifero per diverse ore: non mettetela mai a scongelare a temperatura ambiente o addirittura al caldo, perché si rovinerebbe irrimediabilmente. Non lavorate mai la pasta
sfoglia surgelata; se stendendo la sfoglia vi accorgete che le dimensioni sono eccessive per la teglia, non impastate insieme i ritagli, ma
semplicemente sovrapponeteli, spolverateli leggermente di farina, e stendeteli insieme con il mattarello per ottenere un'altra sfoglia pronta da tagliare, e così via. Lo stesso vale per la pasta Filo: non va mai reimpastata insieme, altrimenti addio sfoglie! Tenete la pasta in frigorifero fino al momento di usarla. Preparate il misto di mandorle, sesamo, e fichi secchi tritati.
Ora stendete la pasta, foderando una teglia, e preparate parecchi strati, spalmandoli ciascuno con una buona quantità di crema di latte e
cospargendo con una parte del misto di frutta secca. Saldate bene i bordi per evitare che la crema coli fuori durante la cottura in forno.
Terminate con una sfoglia di pasta, cospargete di zucchero o miele, e passate in forno per una mezz'ora circa, a 180 gradi.
Quando il dolce è cotto, lasciatelo raffreddare prima di estrarlo dalla teglia.
MERGENCY
Emergency è un’associazione umanitaria che ha fra i suoi obiettivi quello di
portare assistenza medico-chirurgica
alle vittime dei conflitti armati, di
dare attuazione ai diritti umani per chi
soffre le conseguenze sociali di guerre, fame, povertà, emarginazione e
soprattutto di promuovere una cultura
di pace e solidarietà.
L’anno scorso, ai
primi di maggio,
abbiamo potuto
partecipare ad
un incontro con
un rappresentante di quest’associazione che ci ha informato sugli orrori che avvengono nei Paesi poveri in
guerra e ci ha fatto partecipi di questi
massacri mostrandoci delle diapositive
veramente sconvolgenti. Inoltre ci
spiegò che Emergency decide i suoi
interventi basandosi soprattutto su
due criteri: l’effettivo bisogno della
popolazione di assistenza medicochirurgica specializzata e la scarsità o
la mancanza di altri interventi umanitari analoghi nel paese. L’associazione
costruisce e gestisce
- Ospedali per i feriti di guerra e per
le emergenze chirurgiche,
- Centri per la riabilitazione fisica e
sociale delle vittime delle mine antiuomo e di altri traumi di guerra,
- Posti di primo soccorso (FAP, First
Aid Post) per il trattamento immediato
dei feriti,
- Centri sanitari per l’assistenza medica di base.
Uno dei fondatori di Emergency è Gino
Strada, chirurgo di guerra, che da
circa dieci anni è impegnato in prima
linea. Ha portato il suo aiuto in varie
zone dell’Asia, dell’Africa e dell’America latina (Afghanistan, Perù, Bosnia,
Gibuti, Somalia, Etiopia, Kurdistan iracheno e Cambogia). Inoltre, per testimoniare la realtà, che i mezzi di comunicazione spesso non trattano, ha
scritto dei libri, fra i quali emerge
“Pappagalli verdi”, vincitore del premio
internazionale “Viareggio Versilia 1999”. L’unico obiettivo di Strada è quello
di “risarcire l’uomo ferito e menomato
dalla violenza dei suoi simili”. A questa
idea, uomini come lui dedicano tutte le
loro conoscenze, che non si avvalgono
solo delle tecniche sofisticate della
chirurgia ma anche della loro sensibilità
e della loro voglia di pace. Chi conosce
Strada lo definisce un uomo di poche
parole e di molti fatti; e chi lo ha ascoltato nei vari incontri o ha letto qualche
suo libro sarà d’accordo con questa
affermazione. I vari punti che sono
stati toccati durante il nostro incontro,
sono gli stessi trattati nel libro
“Pappagalli verdi”. Già dallo strano titolo si capiscono i temi trattati: le mine,
la guerra e il coinvolgimento dei bambini in questo lago di sangue. Storie di
bambini che si sono visti “strappare” le
gambe da mine che avevano le sembianze di un giocattolo, magari apparentemente un innocuo pappagallo verde.
Storie di ospedali dove non c’è neppure
l’acqua per lavarsi o un letto per adagiare i feriti. Storie vere, purtroppo. E
chi muore è spesso, anzi, quasi sempre
il più debole e chi ha meno colpa. In
questo libro si parla soprattutto delle
mutilazioni che uomini in paesi in guerra
subiscono, specialmente se hanno meno
di 18 anni. Ci sono
vari episodi cruenti
che hanno come protagonisti persone uguali a noi, che provano i nostri stessi sentimenti, le nostre stesse paure. Fra le tante brevi
storie ce n’è una, per esempio, di un
ragazzino di 15 anni che, avendo maneggiato il falso giocattolo, è stato privato
delle mani e della vista; in ospedale,con
uno strano intervento chirurgico gli
hanno trasformato gli avambracci e li
hanno resi simili alle chele di un granchio affinché possa afferrare oggetti e
mangiare da solo. È solo una delle tante
storie che Strada riporta nel suo libro.
Bambini privati della vista, dell’uso degli
arti, della gioia e del diritto di vivere
come tutti i bambini del resto del Mondo. Come si fa a compiere azioni così
basse e meschine? Come si fa a permettere ciò? È qualcosa che non riesco
a spiegarmi e penso che faccia riflettere tutti. Forse lo si fa per il potere?
Per il piacere di vedere uno, definito
“diverso”, soffrire? Per puro interesse?
In Afghanistan
i sovietici lanciavano a migliaia mine antiuomo dagli
elicotteri; grazie alle "ali" di cui erano dotate, queste mine anziché cadere a grappolo in
un unico punto si disperdevano come
volantini su un’ampia superficie. I militari sovietici affermavano che quelle
mine erano fatte in quel modo per sole
ragioni tecniche e non perché dovessero assomigliare a un giocattolo. Cioè,
precisavano indignati i progettisti, non
erano fatte apposta per attirare i
bambini. Però li attiravano. E i bambini
se le portavano a casa, se le scambiano
come fossero figurine, finché sulle
"ali" veniva esercitata un po’ di pressione e si verificava l’esplosione. Strategia di guerra: più bambini muoiono o
rimangono ciechi o monchi o sfigurati,
più la popolazione civile terrorizzata
cesserà ogni resistenza. A partire
dalla metà del secolo, il 90% delle vittime dei conflitti erano civili estranei
ai combattimenti; in Afghanistan il
34% di queste erano bambini. Inoltre,
ancora oggi in Italia, si producono mine antiuomo, che vengono acquistate
dai Paesi del Terzo Mondo per usarle
nelle loro guerre civili. I governi di
questi Paesi non sono interessati al
benessere della propria popolazione,
ma all’acquisto di armi, per le quali
spendono cifre esorbitanti. Questo mi
fa pensare che allora la colpa della
povertà dell’Africa e dell’Asia non sia
poi tutta nostra (dei Paesi industrializzati), se per primo è il loro governo
che non sa gestire il proprio capitale …
forse un po’ di colpa l’abbiamo, poiché
noi produciamo artiglieria in quanto
frutta milioni di euro. La guerra è uno
spargimento di sangue di persone innocenti e nonostante le numerose manifestazioni pacifiste, continuerà, poiché la guerra crea la storia, c’è sempre stata e sempre ci sarà.
CLAUDIA B.
English
Holiday
17 Giorni in Inghilte
rra
3 Luglio 2005,ore 9.00, dieci
studenti guidati dalla prof.ssa
Maffeis si affrettano
all’aeroporto di Orio per
salire sul volo diretto a Luton,
Inghilterra, da lì arriveranno
poi a Bournemouth,cittadina
sulla manica, dove si terrà la
loro vacanza studio nello
United Kingdom.
Ripensando a quei 17
giorni,temo che sarà difficile
riassumere in poche pagine
tutto quello che è successo e
che abbiamo visto,ma ci
proverò,sperando che le parti
mancanti possano
spingere,per curiosità, altri
ragazzi a partecipare ad
un’esperienza secondo me
unica ed importante non solo
per migliorare il proprio
inglese,ma anche per se
stessi.
La città dove abbiamo abitato
per le prime due settimane è
Bournemouth,tipica cittadina
turistica sul mare, molto
diversa dallo stile urbanistico
di Londra. La city deve il suo
nome al piccolo fiume Bourne
di cui ospita la foce o mouth
in inglese. Nelle varie chiese
della città, si possono
trovare le tombe di celebri
scrittori come Mary Shelley e
J.R.R. Tolkien.Durante le
giornate di sole, che
stranamente sono state molto
frequenti durante quel
periodo, si può godere del
grandissimo parco,con tanto
di minigolf e giardino
botanico,della spiaggia a pochi
passi dall’acquario della city
oppure fare una salita in
mongolfiera per vedere la
panoramica cittadina dall’alto.
Le famiglie presso cui siamo
stati ospitati variano tra
loro : c’è chi ha abitato in una
villa nella zona residenziale
con parco privato,chi ha
avuto come genitori adottivi
due vecchietti severi con gli
orari dei pasti,chi aveva così
tanti compagni di casa che se
ne vedeva comparire di
sconosciuti all’improvviso, chi
è dovuto fuggire dalle grinfie
di due diciottenni russi un po’
troppo aperti alle nuove
conoscenze, chi ha fatto
fronte a due scalmanati
fratellini inglesi e chi ha
mangiato zuppa tutte le sere…
parlando del cibo non si può
certo dire che fosse come
quello italiano,alcune
pietanze erano a dir poco
orripilanti oltre ovviamente
alla classica dieta britannica
a base di patatine
fritte,piselli,pasta senza
sale,salsicce e cibi unti… Il
college,al contrario,era
molto attrezzato, perfino la
prof.ssa Maffeis poteva
seguire un corso tutto
suo,siamo stati divisi in classi
di diverso livello in base al
nostro test d’ingresso. Gli
insegnanti erano molto
professionali e credo che le
lezioni siano state utili per
tutti anche per il fatto che si
poteva parlare e ascoltare
l’inglese da persone di
madrelingua;inoltre, le classi
miste con altri stranieri ci
hanno dato la possibilità di
fare nuove amicizie.
La scuola ha organizzato
molte escursioni per le città
più celebri intorno
Buornemouth,da ricordare la
famosa Cattedrale di
Winchester dove abbiamo
visto,oltre alla maestosa
architettura,la tomba della
scrittrice Jane Austin e la
celebre Tavola Rotonda;la
bella città di Oxford e la sua
raffinata università ricca di
stanze con scenari alla Harry
Potter; affascinante è stata
English Holiday: 17 giorni in Inghilterra...
inoltre ,la gita a Strathford
dove è nato William
Shakspeare : abbiamo infatti
visitato oltre alla sua tomba,
la sua scuola, la casa del
padre e la casa di famiglia,
soffermandoci su un piccolo
ponticello in legno al quale lo
scrittore si è ispirato per
creare il celebre balcone di
Giulietta.
Le escursioni in città meno
famose ,però ,sono state
altrettanto
interessanti,classica la visita
alla piccola Poole,raggiungibile
in pullman dalla stessa
Buornemouth,è una cittadina
sul mare nota per il porto e le
splendide ceramiche; ancora
meglio era il paesaggio
dell’isola di Perbeck molto
simile a quello della Terra di
Mezzo,tra il verde delle
colline e l’azzurro intenso del
cielo dove è ,inoltre, visitabile
l’antica chiesa normanna.
L’ultima domenica delle due
settimane,di prima
mattina,abbiamo lasciato
Buornemouth e con tutti i
nostri bagagli ci siamo diretti
a nord per passare i
successivi tre giorni a
Londra.Durante il periodo
passato nella
capitale,abbiamo alloggiato in
un ostello vicino al famoso
Hyde Park,meta di quasi tutti
gli studenti stranieri che si
fermano qualche giorno in
London city.Il tipico caos
cittadino ci ha accolto tra
taxi e bus rossi,ma il nostro
mezzo di trasporto è stata la
metropolitana che, essendo
stata da qualche giorno
colpita dall’attacco
terroristico era molto
controllata ;la prima tappa è
stata Piccadilly Circus da cui
si dilunga Carnaby Street, e
da dove si può anche
raggiungere Coven Garden
dove molti si fermano per
rifocillarsi guardando i
numerosissimi artisti di
strada come mimi,giocolieri e
personaggi di ogni tipo.
La sera la città che viene
diligentemente ripulita offre
uno spettacolo ancora più
affascinante, abbiamo visto il
Big Ben e il palazzo del
Parlamento illuminato nella
notte, splendida anche
Trafalgar Square dove la
prof.ssa Maffeis si è
divertita a fare la foto su una
delle gigantesche statue
leonine.
Oltre a queste costruzioni
che ci hanno mostrato la città
al suo esterno,abbiamo anche
visto Camden Town che forse
non offre la migliore
architettura londinese,ma
che simboleggia il grande
spirito di trasgressione
nascosto nella gente
inglese:Camden è una lunga
via nascosta nel cuore di
Londra,ma quando vi si è
dentro si scopre di essere
finiti nel regno del dark e del
punk:le facciate degli edifici
ai margini della strada sono
delle vere e proprie
scenografie
cinematografiche,su alcune si
può vedere sporgere un vero
e proprio aereo pronto
aprendere il volo,da altre
spiccano giganteschi pupazzi
di carta pesta,tutto
ovviamente su sfondi di
murales di ogni colore; gli
interni non sono da meno,con
pareti dai colori accesi,spesso
decorate in base al tipo di
negozio;da ricordare un soffitto
con appese una cinquantina di
chitarre colorate di blu;tra gli
articoli in vendita, si può
trovare di tutto dai classici
souvenir a borchie
sgargianti,stemmi e vestiti
inimmaginabili; la folla che
popola la strada è altrettanto
pittoresca i punk regnano
sovrani sfoggiando capigliature
dai colori viola, rosso o blu,abiti
strappati e scarpe che in Italia
risulterebbero come minimo per
persone fuori di testa … ma
questa è Londra dove la
mescolanza di tipi di gente è
tale che nessuno si stupisce
troppo per le grandi differenze.
Finita l’escursione
nell’eccentrica via
londinese,siamo passati a
qualcosa di più soft come i
musei d’arte. E’ stata bellissima
la visita alla National Gallery e
al British Museum dove abbiamo
osservato dal vivo opere viste
soltanto nelle immagini sui
libri:decisamente tutto un altro
effetto! Infine come ultima
tappa non poteva mancare
l’Hard Rock Cafè della city per
fare scorta di magliette!
Da parte mia questa esperienza
è stata irripetibile e come tutti
i viaggi , ha avuto i suoi lati
positivi e negativi,ma questo non
deve impedirci di provare,anzi
deve spronarci a spingere la
testa fuori dalla porta di casa
per andare a vedere il mondo.
Giulia Lazzaroni
Violenza, ovunque volgiamo lo sguardo incontriamo violenza: guerre civili, guerre di occupazione, guerre internazionali, guerre per il monopolio, guerre di difesa, guerre verbali, guerre
psicologiche…dappertutto GUERRA. Ogni giorno alla TV vediamo notizie di attentati terroristici, omicidi, perversioni e cinismo che ormai non ci scandalizzano più. Da quando la vita ha
perso il suo valore a causa della nostra ignoranza e grave indifferenza ? Siamo troppo abituati a vivere nel nostro piccolo, a preoccuparci di tante cose futili senza mai imparare che
bisogna ogni tanto alzare lo sguardo e chiederci:”Perché certe cose orribili succedono?”.
La nostra società consumista e cosmopolita è diventata piano piano anche una società di
schiavi paurosi. Schiavi, anche se tanti Paesi sono democratici e promuovono la libertà! Rimaniamo comunque delle marionette perché ingoiamo tutto quello che ci offre la televisione
senza pensare,perché crediamo al potente di turno, perché abbiamo perso tanti valori col
passare del tempo.
Sapevate che tanti TG sono strutturati in modo da creare paura ,anzi terrore, cose su cui
non abbiamo nemmeno il buonsenso di informarci? Cercate solo di sentire un TG ,senza guardare le immagini e poi
giudicate se questo non è terrorismo psicologico. I potenti sono responsabili, perché vogliono
farci comprare, vogliono farci consumare a scapito dei Paesi in via di sviluppo. La globalizzazione
… tanti non hanno mai sentito questa parola. I media diffondono la paura per poterci controllare:
è un circolo vizioso in cui si arricchiscono ancora i ricchi e potenti. Forse se leggessimo di più
avremmo più senso critico e più possibilità di scegliere .
Sapevate che negli anni ‘Ottanta la CIA di George Bush pagava l’allenamento militare di Osama
Bin Laden contro le forze sovietiche? Sapevate che Bill Clinton aveva bombardato una città intera in Africa perché sospettava che quello fosse il posto dove si fabbricavano armi biologiche
quando in verità si fabbricavano solo aspirine? Ditemi che frutto ha avuto l’addestramento del
terrorista Bin Laden! Forse uno dei parenti di quelle migliaia di persone morte l’undici settembre
2001 saprebbero rispondere. L’Africa ha miliardi di dollari di debiti verso i Paesi industrializzati e non riusciranno mai a pagarli perché gli stessi Paesi li sfruttano senza vergogna, rispetto o
almeno pietà di quei poveracci che muoiono ancora a causa della febbre.
La verità è che le nazioni cosiddette sviluppate tolgono tutte le possibilità di sviluppo alle nazioni povere e provocano
guerre per annientarle definitivamente … già che ci sono … L’impero Britannico per più di trecento anni ha massacrato
le sue colonie per paura che queste si ribellassero . Non dimentichiamo, per favore, gli altri orrori commessi dalla Cina,dalla Germania e adesso dall’America e i suoi alleati. Il benessere non
dovrebbe essere di tutti? Se vi volete scandalizzare veramente, andate sui siti che raccontano i
crimini di guerra …
Più passano gli anni più mi rendo conto che stiamo decadendo come umanità, perché siamo maggiormente capaci di distruggere che di creare. Ci viene più facile odiare che amare. Proprio di
questo si servono i nostri “burattinai”. Ci controllano come vogliono. Per esempio:i vostri jeans
stragriffati sono probabilmente cuciti da bambini che non sanno che l’infanzia è stata già inventata. Perché li comprate? Non sono sempre jeans? Ha senso valere meno dei vestiti che indossiamo? Pensate che vi rendano migliori di quello che siete? Beh … NO! E’ paura di non essere
accettati. Le pubblicità ci convincono che certe situazioni ,tipo alito cattivo, ci renderanno miseri e indegni di stare nella società. Esagerazioni … Ogni Paese ha un artefice di paure e paurosi
specifici, non preoccupatevi.
Quello che voglio chiedervi è di non avere paura prima di aver giudicato con mente aperta. Non fatevi ingannare e
chiedetevi sempre “perché”!
Dalla paura nasce la violenza. La violenza ci rende più bestie degli animali che siamo già. Pensate liberamente e fate
valere la libertà per quello che essa è in realtà! Chiedetevi se ho ragione a dire le cose che ho detto e scandalizzatevi, arrabbiatevi … pure con me perché siete liberi di farlo! Ricordate che non sono le piccole
cose, che ci fanno
male, a ucciderci ma sono le cose ignote
(Alcuni riferimenti storici si possono riscontrare nel documentario di Michael Moore “Bowling of Columbine”)
Cerbu Corina
Il 6 dicembre a Bergamo si è tenuto il concerto per la pace organizzato dagli studenti della Consulta , nel famoso palazzetto dove
spesso gioca la Foppa Perdetti; per l’iniziativa sono state invitate le classi di tutti gli istituti della bergamasca .Fra quelle del
Serafino Riva sono state presenti la 2a e la 3aAL che sono state molto soddisfatte dello spettacolo, in quanto il progetto è
stato volto soprattutto alla sensibilizzazione degli studenti sulle cause devastanti delle guerre nel mondo,la gigantesca platea del palazzetto ,spesso rumorosa
tra gli applausi e il baccano generale, è caduta in silenzio davanti alle foto dure dei superstiti delle
battaglie che scorrevano lente sugli schermi accompagnate dalla musica, mostrando persone mutilate
dalle esplosioni o scarne per la mancanza di cibo e acqua. Ben diverso,ma altrettanto emozionante, è
stato l’effetto ottenuto quando sono state cantate canzoni come “Generale”, “Dio è Morto” e “If you
love somebody” ovvero i grandi successi di autori come Guccini o Sting che hanno dedicato parte delle loro opere proprio al tema della Pace; mentre venivano eseguite, ho visto molti spettatori cantare
o anche solo ripetere con le labbra le parole dei brani.
Il concerto però, non è stato solo musica, l’ideale della
pace è stato espresso attraverso il cinema con le immagini del film “Uomini contro” con la storia basata sulle
vicende dei soldati nella prima guerra mondiale e le immagini del Re Leone sulle note de “La ruota della vita”,
per ricordare che facciamo tutti parte dello stesso
mondo; alcune scuole come L’Istituto Mascheroni o L’Istituto Sarpi hanno contribuito presentando i loro progetti per la pace con poesie (tra cui una di Rodari), testi
e il filmato di una visita d’istruzione nel lager di Auschwitz; in un’iniziativa di tale portata ,di certo non poteva mancare il confronto fra giovani e adulti per questo è stato chiamato a parlare l’Assessore alle
politiche giovanili di Bergamo che ha ribadito il completo sostegno del comune a manifestazioni o concerti giovanili per la pace.
L’Impegno dello staff per la completa riuscita del concerto è stato davvero notevole, hanno trattato
di un tema complesso come la pace in modo semplice e comprensibile per i ragazzi, grazie all’efficace
mezzo della musica;ma ciò che più mi ha colpito è stato il titolo dell’iniziativa:”Possiamo la pace” è vero, forse questo non aiuterà concretamente a porre
fine alle guerre nel mondo,ma come ha detto l’Assessore:”Le onde del battito d’ali di una farfalla dall’altra parte del mondo possono provocare un terremoto” è utile fare quello che si può , cioè spingere
più gente possibile a capire l’importanza di un ideale
come la pace nel mondo. Iniziative come questa ci
stanno mettendo tutta la determinazione e l’impegno
possibile.
Giulia Lazzaroni
Data di nascita: 20/05/1946 a Portocorvo (FR)
Residente a: Adrara s.Martino
Taglia:58
N. scarpe: 40/41
Peso: quasi 90 Kg
Altezza: 1,65 cm
Stato civile: sposato
Figli: 2 figli, un maschio e una femmina
Materia insegnata: in pratica italiano e storia,
in teoria educatore
Da quanto tempo insegna?
Da 35 anni, cioè dal 1970, ma ho iniziato a fare supplenze dal 1965.
Mi dice qual' è la differenza tra scuola ed istituto?
L'istituto è come un monastero, dove tutto si fa secondo delle regole precise, mentre la scuola è un luogo dove gli
studenti collaborano nell'opera educativa anche seguendo delle regole.
Qual' era la materia che preferiva e la materia che odiava quando era uno studente?
Amavo e amo la matematica, è una delle mie passioni dopo la storia,
la filosofia e la musica, ma odiavo disegno ornato!!!
Dicono che è un insegnante severo, è vero?
Dipende se si tratta di scuola o istituto: in un istituto sono severo,
mentre in una scuola sono come un nonno...
Come pensa di essere considerato dagli altri?
La considerazione degli altri mi interessa poco, per il fatto che
cerco
semplicemente di mettermi a disposizione degli altri.
Qual' è il peggiore difetto di uno studente?
Quello di non pensare al proprio futuro!
Lato predominante del suo carattere?
Parlo con tutti.
Un suo pregio e un suo difetto?
Parlo tanto, che vale sia come pregio che come difetto!
Sono tanti anni che insegna a scuola, ha un fatto che la ha maggiormente colpito in modo particolare che vuole
raccontarci?
Ero in giro e un ragazzo mi ha salutato nonostante non sia mai stato il suo professore..!
Sappiamo che si è occupato del G.I.S ( Gruppo Interesse Scala ), come le è nato questo interesse?
Come ho già detto, io amo la musica, canto da 55 anni, mio padre suona da 75 anni. Voglio dare agli alunni la
possibilità di ascoltare cose diverse...
Cosa cambierebbe di questa scuola e cosa lascerebbe invariato?
Mi piacerebbe che le classi fossero “aperte”, ore curriculari concentrate in un quadrimestre, con a fine corso un
esame, gli orari dalle 8:00 alle 17:00 comprendendo tutto: recupero, studio assistito, help, attività sportive,
ecc... E insegnanti tutor, che seguono gli allievi soprattutto dal punto di vista psicologico, come il modello americano.
E’ sicuro di volere andare in pensione ?E cosa farà senza scuola?
Si! Sono sicuro di andare in pensione Mi dispiace tanto abbandonare gli allievi, ma farò in modo di organizzare per
loro delle attività extra scolastiche. Riguardo invece a cosa farò, direi che facendo parte di 7/8 gruppi( culturali,
sportivi...), il tempo non mi basterà, e poi mi dedicherò al "Progetto integrazione".
Vuole dire qualcosa a tutti noi studenti, ad esempio darci un consiglio?
Si, PENSATE AL VOSTRO FUTURO. Pensate che il vostro futuro deve collimare con il futuro degli altri.
Hanan Mehri e Pamela Belotti
Nome e cognome: Roberta De Flaviis
Segno zodiacale: vergine
Età: 27
Residente a: Giulianova
Peso: 52 Kg
Altezza: 1.68
Taglia: 40
N. scarpe: 37/38
Stato civile: single (ma esce con un tipo..!)
Figli: /
Materia insegnata: Inglese
Da quanto tempo insegna?
Insegno da poco, da circa 3 mesi.
Perchè ha deciso di fare l'insegnante?
Perché volevo un lavoro che mi lasciasse il tempo per una futura famiglia.
Coltiva delle passioni?
Si, canto, quando ero una ragazzina avevo due band e cantavo nei piano bar,
e poi oltre al canto amo anche la pittura, piscina e yoga.
Che genere di musica ascolta volentieri?
Chill Aut
La sua canzone preferita?
E’ una canzone che mi sta a cuore: "Here comes the sun" dei Beatles.
Il suo film preferito?
"Nuovo cinema paradiso".
Il suo sogno nel cassetto?
Diventare mamma!
La sua vacanza ideale?
In America Latina a farmi un giro con lo zaino in spalla per 3 mesi minimo!
Fuma o beve?
Fumo, bevo vino rosso mangiando qualcosa in compagnia di "qualcuno"!?!
Lato predominante del suo carattere?
Sono ipersensibile.
Visto che è giovane carina, e soprattutto single, non c'è qualche profe di
questa scuola che le interessa anche solo un pochino? Non diciamo il nome!
No! Ma esco con qualcuno... è una cosa recente...
Il suo Uomo ideale?
Divertente, sensibile, intelligente e naturalmente BELLO! E poi che mi stimi...
Fisicamente: moro, riccio, occhi scuri e alto (è la descrizione del tipo con cui esce!!!)
Daniele o Costantino?
Nessuno dei due!
Mare o montagna?
Mare!
Il suo "First Kiss"?
A 16 anni, i miei amori erano impossibili...
Che cosa la fa arrossire... a parte il caldo?!
Di tutto! Ad esempio m'imbarazza essere al centro dell'attenzione!
Vuole dire qualcosa a tutti noi studenti?
DIVERTITEVI!!!
Hanan Mehri
Nome e cognome: Gianfranco Pedrali
Segno zodiacale: Gemelli
Età: 42
Residente a: Palazzolo
Taglia: 46
N.scarpe: 40
Peso: 73 Kg
Altezza: 1,76 cm
Stato civile: coniugato
Figli: un maschio
Materia insegnata: Ed. fisica
Da quanto tempo insegna?
Da 13 anni.
Quali problematiche incontra a insegnare come precario?
Non si può instaurare un rapporto continuo con gli alunni e con i colleghi,
non è il mio caso visto che sono in questa scuola da 4 anni...
Oltre ad insegnare, pratica attività sportive?
Si, pratico alpinismo, snowboard, ciclismo e vela...
Coltiva qualche passione?
Mi piace la lettura, la musica di tutti i tipi e le moto.
Che tipo d'insegnante pensa di essere?
Credo di essere nella norma, severo quando serve,
ma mi piace essere anche allegro quando è possibile..!
Qual'era la sua materia preferita e quella che odiava quando era uno studente?
La mia preferita era naturalmente ed.fisica, e quella che odiavo era matematica!!!
Lato predominante del suo carattere?
La cordialità, la disponibilità...
Pregi e difetti che ha?
Lunatico, diplomatico, allegro, difficilmente irascibile...
Peggior difetto e miglior pregio di una ragazza?
Peggior difetto è la presunzione, miglior pregio la cordialità e l' altruismo...
Il suo "first kiss"?
A 12 anni credo!
Che cosa teme di più?
Il degrado sociale.
C'è qualcosa che le manca in questo momento?
Mi manca il tempo libero da dedicare alla mia famiglia e a me stesso..!
Il viaggio più bello che ha fatto?
In moto con degli amici.
La sua vacanza ideale?
In qualsiasi posto con le persone a me più care.
Come pensa che venga considerato dagli altri?
Positivamente penso.
Che cosa voleva fare da piccolo?
Le solite cose che i bambini vogliono fare, il pompiere, ecc ...
Che cosa fa prima di dormire?
Leggo...
Come si vedrà tra dieci anni?
Come adesso.
Che tipo di scuola vorrebbe?
Una scuola con più attività fisica, perché ritengo che lo sport sia fondamentale per il completo sviluppo della personalità.
Qualcosa da dire agli studenti?
SIATE PIU’ RESPONSABILI E CERCATE DI CAPIRE CHE LA SCUOLA è LA BASE DELLE VOSTRA VITA..!
INDOVINA I SETTE MALCAPITATI E CONSEGNA LE TUE RISPOSTE AL PROF.
ZAMBLERA ANSELMO , IL VINCITORE RICEVERA’ UN BELLISSIMO PREMIO .
TROVI I MODULI PER PARTECIPARE E IL REGOLAMENTO NELL’ATRIO PRINCIPALE DELLA SCUOLA
Sono del personale
ATA , ogni tanto
mi faccio senti-
Sono una profe e sono
legata a quel giovanotto li sotto perché abbiamo la stessa passione !!!!
Non pensate male
……...
LA SOLUZIONE DEL
PRIMO CONCORSO :
1)Prof. Zamblera
2)Prof. Barozzi
3)Prof.ssa Scarani
4)Prof.ssa Sottocornola
5)Prof.ssa Piraino
6)Prof.ssa Consoli
7)Prof. Ligustri
8)Prof. ssa Aperio
9)Prof. ssa Martone
Il vincitore dell’abbonamento annuale alla
macchina del tempo è
stato :
VOLPI FEDERICO
DI 2BC
1
…. insegnamo la
stessa materia
2
3
Peccato che non
siamo dello stesso
corso
Sono una studentessa
di 4° superiore e offro
un bel gelato a questo
studente di 5°.
5
4
La precedenza è mia che
sono la tua profe !!!!!!
Io non insegno a nessuno dei
due , però un bel gelato lo
prenderei anch’io visto che
con la lingua me la cavo bene.
6
7
Abbiamo visto posti bellissimi, le viuzze delle Terre,
il sentiero dell’ amore, una chiesa di stile romanico ,
ma soprattutto promontori che ci hanno lasciato a
Anzitutto scusateci per il ritardo nella stesura dell’articolo.
Dunque, passiamo al sodo:Lunedì 18 aprile 2005 la classe 2^AC A.S. 2004/2005 ha trascorso la giornata visitando le Cinque Terre:Riomaggiore, Manarola , Corniglia , Vernazza e Monterosso. L’avventura ha avuto inizio di buon ora (si fa per dire)alle ore 6.15, quando 15
mummie si presentavano nel piazzale della scuola a Sarnico . Tutti addormentati ,ma tutti puntuali .
Poi è iniziato il viaggio, tra musica, canti, barzellette del
Prof. Zamblera ,e chi più ne ha più ne metta, questo per
circa tre orette abbondanti!
bocca aperta per la loro bellezza e che costituiscono
la maggior attrattiva per i turisti .
Arrivati a La Spezia, e dopo aver preso i biglietti, abbiamo iniziato effettivamente la nostra giornata da
“pendolari” alle varie stazioni delle Cinque Terre. Infatti per raggiungere ogni singola terra bisognava spostarsi in treno. Come ogni gita che si rispetti, c’è stata una
guida esperta del posto: un esperto in arte , insegnante
e in una parola …. don Luigi (abbiamo saputo dopo che
era don), soprannominato Usu, (non chiedetemi il perché), originario della zona di Selvino, ma trapiantato da
parecchio in una parrocchia nelle vicinanze delle Cinque Terre. Con lui abbiamo
passato tutta la giornata, tra cui il pranzo
al sacco con vista
mare in un posto incantevole,nell’unica
giornata di sole di
quella settimana . E’
stato il culmine delle
risate .
La bellissima giornata è volta al termine verso le 22.
Eravamo stanchi ma contenti di aver passato più
tempo insieme, più delle solite sei ore giornaliere.
Credo che andare in gita sia bello non solo perché,
come dicono tutti, si saltano le lezioni, ma anche perchè a mio parere, rafforza il gruppo, è un’ occasione
per conoscersi meglio, e per conoscere qualcosa dell’altro fino a quel momento sconosciuto e nascosto
chissà dove e per quale motivo. Pensiamo di sapere
tutto delle persone che ci stanno vicino, ma non è
così, per quanto assurdo sia a volte siamo estranei.
Alla prossima !
Laura classe 3 AC
Particolare del
Tunnel del sentiero dell’amore
Vivere in una classe dove nessuno va
d’accordo con nessuno, dove ragazzi e
ragazze sono pronti ad andare uno contro l’altro … ma che cos’è, un INCUBO?!Purtroppo molte volte la classe,
che dovrebbe
essere il
punto di
forza per noi studenti, si rivela un
“posto” dove diventa un’impresa riuscire a costruire rapporti sinceri con ragazzi come noi, senza ipocrisie.
Il primo anno è quello più caotico, dove
tutti cercano di conoscere, scoprire
quei diversi compagni, che sono tutti
accomunati da una cosa:”LA STESSA
CLASSE; LA STESSA SORTE!”. Si deve imparare a convivere
nella Scuola, convinti che
tutto sia un gioco, a volte
faticoso, ma sempre con i
nostri compagni.
Costruire ed intrecciare
amicizie, imparando sempre qualche cosa di nuovo,
e poi, magari, il ragazzo in
fondo o la biondina della
terza fila iniiziano ad attirare l’attenzione … e qui allora l’indagine, cercando di sapere il più possibile
per riuscire magari a fare colpo.
Ed eccoci al II anno, che bello rivedere tutti i compagni, essere orgogliosi
della propria classe, non perché abbia
chissà che cosa di particolare, ma solo
perché è nostra!
Ridere, scherzare, ricordare battute
dell’anno prima e continuare a scoprire
i compagni “d’avventura”, trovare qualche difetto a un tipo o ricredersi su un
altro!!! Notare i cambiamenti che ognuno ha avuto nel corso dell’estate. Ti
ricordi quello dell’ultima fila?!? Eccolo
magari un po’ più alto, un po’ più carino
(ALMENO AI TUOI OCCHI) e magari
anche lui comincia ad interessarsi a te
… e quella della terza fila ?!? Ancora
più carina, magari si è mollata pure con
il suo tipo … dai che
forse è la volta buona!!
E intanto l’anno passa
tra compiti e risate,
verifiche e speranze,
professori e battute.
… il III anno, quello più duro si dice!
Si cominciano a conoscere i compagni,
ormai si ha un’altra mentalità, più matura si spera, dopo 3 anni simpatie e
antipatie si definiscono, l’unione va in
crisi e tutti ne risentono. Cominciano
le difficoltà con lo studio, sempre
maggiore , e magari qualche scontro
con i prof. E con il ragazzo dell’ultima
fila magari avete avuto una storia importante e magari continua o invece è
finita e così le tensioni aumentano. E
la tipa?! Siete riusciti a conquistarla o
vi siete arresi?...
Aumentano sempre le incomprensioni
e magari quel compagno/a, di cui ci si
fidava, si rivela per quello che è veramente, cade la maschera dell’amico e
allora si sta male!
Ma la scuola va avanti e a nessun professore interessa che problemi hai o
quali incomprensioni ci sono tra di noi!
E dopo un anno di fuoco ecco le attesissime vacanze, mai
stata desiderate così
tanto … EVVIVA!
Dopo 3 mesi rieccoci nuovamente davanti a quello spoglio
edificio, che ormai
non entusiasma più come prima; quelle
facce che, chi più chi meno, hai imparato a riconoscere e lì in un angolino,
se guardi bene, ecco il gruppetto dei
primini , li riconosci? Hanno la nostra
stessa espressione di 4 anni fa …
Ed ecco che ci si ritrova in IV e forse
ci si chiede: “Ma come ho fatto ad
arrivare fin qui?”. Rincontrare i compagni, gli amici, quelli veri sono sempre
lì, mentre le incomprensioni irrisolte si
trascinano dagli anni precedenti e
ormai la classe ha perso la propria
compattezza . Si cerca in qualche modo di ricostruirla, ma emerge ipocrisia,ci sono persone false che fanno
buona faccia a cattiva sorte. Inoltre,
si cerca di rendere la convivenza il
meno dura possibile, ma molte volte i
risultati non sono quelli sperati. L’anno
trascorre così, tra studio e amicizie
che si solidificano o si spezzano. Il
ragazzo all’ultima fila?! Esiste ancora?
Magari siete riuscite a togliervelo
dalla testa, anche se sapete che non lo
dimenticherete … e la ragazza, quella
carina, che sta sempre sui libri (è una
finta, fa l’indifferente o non siete il
suo tipo)? Magari siete usciti qualche
volta o magari lei ha fatto pace con il
suo ex e le vostre speranze sono svanite …
Un altro anno è passato e ci si ritrova
alla soglia della V, anno di tensione,
non più per i compagni ma per gli esami!
La situazione della classe, forse si è
ristabilita un po’, anche perché si ritrova un interesse comune: la maturità. Un anno di scelte e di studio, poche sbandate anche se i 18/19 anni
non agevolano questa missione. Il fatto poi di non vedere più gli amici, quelli
che sono rimasti vicini, ci rattrista ma
dispiace un po’ anche per gli altri, in
fondo abbiamo passato 5 anni anche
con loro!
E il tipo all’ultima fila?e la biondina?
Magari avete perso completamente
l’interesse, meglio così, ci si concentra
di più (o almeno così dicono). Si avvicina la fine dell’anno e gli esami: buona
fortuna!!! E dopo tutto ciò? 5 anni che
ci ricorderemo per sempre, è inevitabile; tenderemo forse a ricordare i
momenti più belli, gite, scherzi, ma
non scorderemo nemmeno le delusioni
ricevute!! Molte volte non si riesce a
mantenere unita una classe per così
tanti anni, anche se sarebbe fondamentale … è importante che ognuno si
possa fidare dei propri compagni, per
poter sempre contare su di loro, perché sempre pronti a sorreggerci nei
momenti di bisogno, ma quasi sempre
questa speranza rimane un’utopia.
Sta a noi riuscire a realizzare una
classe UNITA e COMPATTA, insieme
agli altri, condividendo sinceramente 5
anni di “avventure”.
Da Claudia B. & Elena G. 4L
Ricordo quella notte come fosse ieri...
Era il tipico sabato sera, come sempre... il ritrovo di tutti gli amici in un locale per decidere la prossima tappa: quella sera la meta fu il Samuel a Trescore…
Salimmo in cinque su un’auto, io il mio ragazzo, un’altra coppia e un nostro amico… Arrivati al locale ,entrammo …
Fu la solita serata passata con gli amici divertendoci… ormai era quasi l’una passata e
decidemmo di passare in croassanteria per poi andare a casa.
Durante il tragitto verso casa ,mi addormentai e quando riaprii gli occhi mi ritrovai in
ospedale… è terribile svegliarsi in un posto sconosciuto non sapendo perché ti ritrovi
lì… e l’unica cosa che puoi fare capendo di essere in un ospedale è essere felice perché
sei ancora viva …
Mi dissero in seguito cosa era successo. A causa dell’alta velocità e della strada ghiacciata, eravamo finiti contro un muretto per poi precipitare per quasi 60m giù nella scarpata : solo quando l’altra coppia di amici, sull’altra auto, si accorse che non eravamo più
dietro di loro e visto quello che era successo chiamò i soccorsi …
Arrivai al pronto soccorso con il codice rosso… mi fecero ecografie e TAC diagnosticandomi una duplice lesione vescicolare; mi operarono d’urgenza . Oltre a questo riscontrarono un trauma cranico, abrasioni diffuse, frattura del bacino, dell’ala destra sacrale e delle ossa nasali e il rene sinistro schiacciato.
Posso dire che è stato un miracolo che io sia ancora viva, ma la guarigione non fu per
niente facile: per riprendermi da tutto ciò, sono stata bloccata in un letto per due mesi
e mezzo, per poi imparare a camminare per la seconda volta …
C’è una cosa che non riuscivo a capire e che ho compreso solo ora : dopo l’incidente, prima la velocità mi piaceva, ora mi spaventa. Sono riuscita a capirlo solo dopo aver visto la
morte in faccia,. E’ proprio questo il problema: nessuno si spaventa di ciò che fa se non
quando mette in gioco e rischia di perdere la sua vita .
Spero che con il mio racconto qualcuno si renda conto che essere imprudenti in strada
dopo una bevuta di troppo può solo danneggiare se stessi e gli altri e che si può andare
in disco senza strafare, come faccio io ora… dopo aver imparato a mie spese.
Lucia e
Martina
In questa rubrica scopriremo insieme uno tra i migliori videogame dell’ anno,Need for speed Most Wanted,e l’ ultima
creazione “made in Bill Gates”,ovvero Microsoft,la X-BOX 360.
Need for speed Most Wanted: Il gioco più atteso dai fanatici di Need for speed è finalmente
disponibile per X-BOX 360,PS2,PSP,Game Boy Advance e PC. L’ ultima creazione,firmata EA GAMES, è la
fusione completa tra il 1° underground, ed un altro
grande gioco della “saga”:
HOT PURSUIT; come nel predecessore,il gioco è
ambientato tra le strade di una “tranquilla” città che
si affaccia sull’ oceano e dove bisogna guadagnarsi la
propria reputazione.
Il gioco ha inizio con il tuo arrivo in città dove ad
attenderti c’è la tua prima alleata…e come prima
auto…una spettacolare M3 GT-R…ed è da qui che con
la tua astuzia dovrai scalare la BLACK LIST,formata
dai migliori street racers,ed affrontare le auto della
polizia… che ti inseguiranno sia in gara che nella
modalità esplorazione.
C’è anche un’altra piccola novità: al posto dei jeep
presenti in underground 2…troverete auto
da sogno…come: Murcielago…Gallardo…Viper…
La grafica è ottima, come lo è la velocità di gioco e i video che introducono la storia.
Non mi resta che augurarvi… BUON DIVERTIMENTO!!!!
X-BOX 360: 22 novembre,2 dicembre,10 dicembre: Il mondo dell’ entertainment . Ricorderà a lungo queste
tre date:ovvero le date del lancio a livello mondiale della prima Consolle di nuova generazione: x-box 360,di
casa Microsoft.
Questa consolle,nata dal genio di Bill Gates,è la più potente macchina per videogiochi( e non solo) che sia mai
stata realizzata.
E’ il suo design futuristico,a cui hanno contribuito due tra le società di design più innnovative del mondo,che
racchiude il segreto di un’ esperienza di gioco paragonabile solo alla realtà: tre potenti processori,coadiuvati da
un unico processore grafico ATIcustom .
E più di 512MB di memoria,permettono di immergere il giocatore in un realismo totale grazie ad ambienti
dinamici ed a scenari straordinari per grafica,,effetti di texure,illuminazione avanzata,ma anche per l’ elevato
grado di interattività consentita al contesto
E dai movimenti dei personaggi. Tra le funzioni di questa megaconsolle,x-box live:il primo network dove
poter giocare e chattare con altri giocatori ed accedere a x-box.
Live marketplace: un centro di download per scaricare trailer di nuovi giochi,demo e contenuti
supplementari sull’ hard disk rimovibile da 20GB.
Come già accennato,questa meraviglia della tecnologia è un vero e proprio centro di Digital entertainment:
musica,foto,video e tv.
Tra i vari accessori ci sono tre porte USB 2.0 con cui è possibile collegare lettori MP3,foto camere digitali e di
collegarsi a qualsiasi PC dotato di windows XP. Nella scatola è inoltre contenuto un controller wireless con
autonomia di 30 ore,un cavo HD-AV per
collegarla a TV ad alta definizione…questo per quello che riguarda la versione premium … tra gli accessori after
market si possono acquistare delle mascherine per personalizzare la già eccezionale estetica. Il futuro dei
videogiochi è finalmente arrivato….
Fenaroli Enrico
E
i
V
o
M
P
o
T
Nell’ultimo periodo del 2005 il cinema ci ha davvero sorpreso con i suoi ultimi film: in primis c’è stato “King Kong” di Peter Jackson (lo stesso
Regista del Signore degli Anelli!) che però non ha sbancato
ai botteghini come avevano previsto. Ha soddisfatto invece
pienamente le previsioni
“Le Cronache di Narnia– Il Leone la Strega e l’Armadio” diretto dal resista Andrew Adamson (per intenderci quello di
Shreck!). A mio parere questo film è molto ben realizzato
ben diretto. Anche il cast secondo me
Ha recitato molto bene!!!^.^ Quindi ne consiglio a tutti la visione!
Ma vediamo ora i film che ci saranno alle sale a Gennaio!!
Per primo voglio citarvi “The New World– Il Nuovo Mondo”
scritto e diretto da Terence Malick e interpretato dal
bellissimo e bravissimo Colin Farrell (nella foto). Be riguardo
alla trama...basta vedere il trailer...è ovvio che la
sceneggiatura ha preso spunto dalla storia di Pocahontas!
Altri film in uscita per Gennaio sono: “La Neve nel
Cuore” con Sara Jessica Parker,. Diane Kaeton e Luke
Wilson; “Matchpoint” il nuovo intrigante film del regista Woody Allen con Scarlett Johasson (nella foto) e
“Derailed– Attrazione Letale”.
Ma ora passiamo a un film esilarante e comico…” 40
Anni Vergine”!!! Be che dire scommetto che in molti
andranno a vedere questo film… comunque, per chi
ancora non lo sapesse, ecco all’incirca la trama:
Andy Stitzer ha una vita tranquilla e un normale
lavoro, ma ha un problema: a 40 anni è ancora vergine. Quando i suoi amici lo scoprono, cercano in ogni modo di aiutarlo a raggiungere il fatidico obiettivo.
Altri film che usciranno tra breve sono: “I Segreti di Brokeback Mountain” con Jake Gyllenhall e Heath Ledger, “Munich”
il nuovo film di Stephen Spielberg con Eric Bana, “Dick e Jane– Operazione Furto” con Jim Carrey e
“Trappola in fondo al mare” con Jessica Alba e Paul Walker.
Infine diamo un’occhiata ai nuovi film che ci
aspetta il 2006!!!
In primis “Orgoglio e Pregiuzio” (3 febbraio) con
un’eccezionale Keira Knightley (che ha vinto
pure l’oscar per questo film!). Poi “Casanova”
con Heath Ledger (17 Febbraio) dallo stesso regista di “Chocolat”, “Jarhead” (17 Febbraio)
con Jake Gyllenhall, “V for Vendetta” il nuovo
film con Natalie Portman (24 Marzo), “Mission
Impossible 3” ritorno spettacolare di
Tom Cruise ( 5 Maggio), “Il Codice da
Vinci” (19 Maggio) tratto dall’omonimo
libro di Dan Brown ed infine “Miami Vice” con Colin Farrell previsto per quest’estate.
16 Gennaio, Laura Aldofredi
I Love Punk Rock
By Brown Lobotomy
Punk-Rock, per qualcuno quasi una parolaccia, sicuramente un movimento non molto diffuso nella
nostra zona, ma non serve andare molto lontani, basta andare nelle città qua vicine per capire che è un movimento
ancora molto diffuso tra i giovani e non.
Ma che cos’è esattamente il punk???, difficile da dirsi, per
molti un ramo del rock legato alla ribellione e ad un suono
ruvido e violento, per me invece il punk-rock è l’erede
perfetto del rock’n’roll di matrice 50, un movimento
nato da coloro che erano stanchi della musica psichedelica e puramente tecnica di fine anni 60 e inizio 70 e
decidono di creare un nuovo suono basato su ritmi diretti e veloci.
Premessa : quello scritto qua sotto è l’insieme delle mie
conoscenze generali sul movimento,probabilmente a tratti
non troppo precise;
per descrivere meglio tutto ciò che è successo ci vorrebbero molte più pagine e magari qualcuno con molta più esperienza di me, il mio è solo un tentativo di avvicinare
molte più persone della zona a questo movimento e di informare le poche persone interessate dei gruppi principali
che ne hanno caratterizzato la storia.
Il punk-rock vede la sua nascita nel 1976 anche se vi sono
stati predecessori di
questo movimento
nei primi anni ‘70
(Dictators, New
york dolls, Stooges,
…), nasce contemporaneamente in Inghilterra e in America, primi su tutti Ramones a New york e Sex pistols a
Londra , due movimenti abbastanza diversi se vogliamo, i
sex pistols più politicizzati e con un abbigliamento caratterizzato da vestiti trasandati, capelli colorati, borchie e
spille da balia, mentre i Ramones più legati a tematiche
riguardanti la difficile vita di un teenager che come loro hanno vissuto nei quartieri poveri della
grande mela e con un look quasi da motociclista con giubbotti di pelle, jeans attillati e occhiali
da sole neri.
Questi primi gruppi iniziano a suonare in piccoli locali ed è proprio
qui che inizia tutto, la gente rimane colpita da questo nuovo suono,
i ragazzi rimangono increduli davanti a musicisti che suonano solo
pochi accordi e ritmi abbastanza basilari , ma veloci e decidono di
formare nuove band come: Clash, Adverts, Buzzcocks e Boys in
Inghilterra e Damned, Dickies, Dead Boys e Misfits (attualmente
il mio gruppo preferito) in America.
Tutto è stato assolutamente veloce e raggiunge il suo apice nel
1977, anno importantissimo per il movimento punk-rock.
All’inizio degli 80 questo fenomeno sembra già morto, i gruppi che qualche anno prima avevano
scatenato il movimento ora sperimentano nuovi suoni e nuove tesi che con la ribellione non hanno
molto a che vedere : molte persone però sono dell’idea che il punk non sia morto ad è appunto
grazie a questi che nascono nuovi gruppi come dead kennedys, black flag e Adolescents appartenenti ad un nuovo movimento chiamato Hardcore, caratterizzato da testi più impegnati e ritmi più veloci e duri, e da altri ancora come Cock Sparrer e 4skins creando così un nuovo movimento chiamato Oi legato soprattutto alle classi proletarie e con ritmi più lenti e voci in evidenza.
Negli anni ‘90 invece si ha un nuovo approccio al punk-rock, i nuovi
gruppi si rifanno ai miti del 77 ed è così che nascono nuovi gruppi
come Offspring, Rancid e Green day, questi ultimi più di tutti
riescono ad avere un successo enorme facendo riscoprire il punkrock che era conosciuto ormai solo dai nostalgici e dai pochi appassionati alle nuove generazioni complice la nascita di Mtv e dei
videoclip e spianando la strada a gruppi attuali come Blink 182,
Sum 41 e Simple plain che con il punk-rock non hanno niente a
che vedere.
Sempre nei ‘90 vi è stata la consacrazione del pop-punk, genere
nato alla fine degli anni ‘80 da gruppi come Screeching Weasel e
Queers caratterizzato da una passione sfrenata per il suono ramonesiano.
Nei ‘90 viè stata pure un’ esplosione del movimento in Scandinavia con ottimi gruppi come Turbonegro, Hellacopters e Hives ed in Giappione che ha come portabandiera del movimento i Teengenerate.
Attualmente la scena è in continua evoluzione, molti gruppi degli anni ‘90 continuano la loro carriera, Mtv offre sempre nuovi stereotipi di gruppi punk-rock come quelli già citati sopra che con
questo movimento non hanno veramente niente a che vedere, sono piuttosto una moda dettata
alla Mtv generation dai Mass media e soprattutto vi è una riscoperta dei suoni 77, new wave
power pop da parte di band come Briefs, New town animals e Epoxies, ed invece una riscoperta
di un souno più ruvido molto simile al garage anni ‘60 da parte di band non troppo note come
Black lips e Sons Of Cyrus
Se qualcuno fosse interessato ad approfondire l’argomento sono ben felice di consigliare libri o
funzioni specializzate per approfondire l’argomento, io sono quello brutto e cattivo della 3^BC
che gira per i corridoi con l’mp3 sempre al massimo.
Brown Lobotomy
ED ECCO A VOI IL SECONDO ATTO DELLE INTERVISTE AI MIGLIORI
SPORTIVI DELLA NOSTRA SCUOLA!!!
In questo numero vi proponiamo 2 interviste dei nostri piccoli, grandi campioni
che frequentano il nostro Istituto … 2 ragazzi che si distinguono in sport differenti come il calcio, sport di squadra dove è il gruppo a fare la differenza, e il
ciclismo, sport individuale dove è fondamentale una buona strategia di gara e lo
spunto dei singoli. E quindi ecco a voi la nostra intervista doppia dove scopriremo qualcosa di più interessante su di loro che va al di là dello sport che praticano
… Ok, non mi pare il caso di farvi aspettare ancora a lungo … Vi lascio alle interviste …
Leggete e …
BUON DIVERTIMENTO!!!
GianLuca Pantano
Elisa&Calissi&16
3°AL
Ciclismo
11
Dal papà
4° ai campionati italiani
Organizzandomi, sono
abbastanza autonoma nel mio
lavoro
Generalmente no
No
Il posizionamento agli
italiani
I secondi posti sono sempre una
delusione
5-6 giorni alla settimana, un pò
meno d’estate
Petacchi
Non serve arrivare fino a questo
punto per ottenere risultati e
soddisfazioni, in caso si dovesse
presentare questo problema
smetterò di correre
Non profonda ma ci sono
stati
Nome&Cognome&Età:
Classe:
Che sport pratichi?:
Da quanti anni?:
Com’è nata la tua passione per
questo sport?:
Le tue vittorie più significative?:
In che modo riesci a conciliare
studio e allenamenti?:
Andrea&Belussi&18
5°AC
Calcio
12
Vedendo le partite alla tv
Sei superstizioso/a?:
Hai qualche rituale in gara/
partita?:
L’emozione più forte della tua
carriera, se pur breve?:
E la delusione?:
Si
Segno della croce, 3 pugni sul
petto
Vincere lo scudetto
Con che frequenza ti alleni?:
Scudetto giovanissimi 2002 con
l’Atalanta
Studiando poco la sera
Tutte le sconfitte sono sempre
una delusione
Tutti i giorni
I tuoi idoli, quelli a cui fai riferimento?:
Cosa ne pensi del doping?:
Ibrahimovic, Ronaldinho
Hai mai avuto dei periodi di crisi
profonda?:
Si, alcuni
E’ una cosa sbagliata, fa male
allo sport
Ma ora passiamo a qualche domanda più personale…
Leggo, esco con gli amici
Non ne ho uno in particolare
Blue
Non ne ho una in particolare
Pearl Harbor
Non ne ho uno in particolare
7
Ti senti bella, in pace con
te stessa?
Dipende dai giorni, anche se
ho grande capacità di
mantenere la calma, anche
prima di una competizione.
Ho la mania della concentrazione
Ed a volte esagero, a detta di
molti…
No
A volte
No
Non mi ricordo, tanto tempo fa
Si
Mi piacciono tutti e due
Individuale, meglio soli che mal
accompagnati
Sheva
SuperMario
Play Station
Non lo so
Si
Idiota, sono una ragazza educata
The al limone
Brad Pitt
Simpatici
Torno in classe
Quando hai tempo, ti diletti in
qualche hobby?:
Genere musicale preferito?
Artista preferito?:
Canzone preferita?:
Film preferito?:
Programma preferito?:
Numero preferito?:
A quale domanda non vorresti
mai rispondere?:
Rispondi…:
Guardo la tv
Fumi?:
Bevi alcolici?:
Ti sei mai fatto/a una canna?:
A che età il primo bacio?:
Credi in Dio?:
Sopra o sotto?:
Di squadra o individuale?:
No
Raramente
No
Non mi ricordo, presto, boh…
Si
Indifferente
Di squadra
Idolo in generale…?:
SuperMario o Luigi?:
Play Station o Nintendo?:
Rosso o nero?:
Sei contro la Pirateria?:
La tua parolaccia più frequente?:
Bevanda preferita?:
Tipo/tipa dei tuoi sogni?:
Valentino Rossi
SuperMario
Play Station
Nero
No
Vaf……… beep
Come trovi gli intervistatori?:
E per finire…
Cosa farai dopo questa intervista?:
Ecco Elisa con i propri compagni di squadra
Ed ecco Andrea impegnato
durante una partita contro
l’inter
Ascolto di tutto
883/Max Pezzali
Come mai – 883
Il Gladiatore, Rocky
Striscia la notizia
2
L’hai mai fatto con più di una
persona?
No
Sprite
Ce ne sono tante… Elisabetta
Canalis
Simpatici
Me ne torno a dormire in classe
Chi muore (Ode alla Vita)
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi ,chi non cambia la marcia, chi non
rischia e non cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i", piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,quelle che fanno battere
il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non
rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette
almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non legge, chi non viaggia, chi non ascolta musica, chi non
trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa
i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che non conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità...
PABLO NERUDA
LA VOSTRA ….. ODE ALLA VITA
Lentamente muore chi non ama con il cuore, chi ha a che fare con il
rancore e si sente un impostore, non vuol far il compositore ma cantare il proprio amore a chi ama con fervore.
Lentamente muore chi non vive con amore, chi non ascolta il proprio
cuore e agisce solo con l’istinto che l’ha contraddistinto.
Muore lentamente chi non usa mai la mente, chi non agisce razionalmente e chi
con la propria viltà sa sopraffare l’umiltà. Nonostante le apparenze si deve vivere semplicemente senza tante complessità che rovinano la civiltà.
Questa società ha una grande malattia; lentamente ci porta alla follia:
si chiama utopia.
Muore lentamente chi non sa mai essere paziente, chi non perdona le proprie
scelte e reagisce istintivamente.
Nonostante tante virtù , si violano tutti i tabù e nessuno sarà mai pieno di un
cuore non sincero, al bisogno accendo il cero ma poi vedo solo ciò che è vero.
Muore lentamente chi sta leggendo attentamente,
chi sta ascoltando tante storie invece di fare attività motorie, al posto di stare
ad imparare da chi davvero sa poetare e non da chi come noi, sa solo scherzare.
PERLETTI DANIELE & ZAPPINI MAURO (5 AC)
LA VOSTRA …..
ODE ALLA VITA
Lentamente muore chi soffre per amore perché, accecati da questo, non pensano più a
niente, trascurando la famiglia e gli amici. Tutto per una sola persona che magari gli
degna poco interesse.
Lentamente muore chi tiene tutti i suoi problemi in sé stesso perché diviene accecato
dall’ira creatasi in esso, fino a che l’ira sia tanta che esso debba esplodere, liberandosi di tutto l’odio creatosi in sé stesso.
Lentamente muore chi entra nel tunnel della droga.
Muore lentamente chi non vive veramente.
(lentamente muore chi beve liquore!)
(4 TIM)
Lentamente muore chi non ama le piccole cose, chi si diverte a distruggere l’identità
altrui.
Lentamente muore chi abbandona i suoi sogni per far contenti gli altri,
Chi non prende decisioni.
Muore lentamente chi non si espone per paura di essere deriso per i suoi pensieri,
Chi si nasconde dietro a una maschera per non farsi distinguere dalla massa.
Lentamente muore chi non vive con gioia ogni momento pensando che non né verrà mai
un altro uguale.
Muore lentamente chi non urla e grida ad ogni uomo,donna,bambino,
in ogni parte del mondo “La vita è bella”.
Se ami veramente la vita cerca di viverla al meglio, assaporando ogni gioia e imparando
dai tuoi errori.
(3 AL)
Lentamente muore chi
cerca sempre di seguire gli altri non ragionando di testa propria,
Chi non cerca di affrontare la vita,
Chi muore prima che il suo percorso incominci.
Lentamente muore chi è egoista verso tutti e tiene sempre tutto per sé.
Muore lentamente chi non crede in sé stesso.
(2 BC)
Lentamente muore chi mente a sé stesso,
Chi non crede in sé stesso e nelle sue capacità.
Muore lentamente chi non crede nell’amore e
chi non sa essere amico e finge di non vedere le sofferenze del prossimo.
Lentamente muore chi fugge davanti alle difficoltà e non affronta le proprie paure.
Muore lentamente chi si sente isolato.
(3 BC)
Lentamente muore chi non affronta le sue paure, dando più ascolto alla mente
piuttosto che al cuore, perché subito brucerà e lentamente si spegnerà.
Lentamente muore chi non riesce più a sperare che da questo mondo imperfetto l’unica cosa che ci può salvare è il nostro dolce difetto, che rende
ognuno di noi perfetto a sé stesso.
Muore lentamente chi guardandosi dentro trova solo odio e amore.
Chi non ha mai avuto parole per esprimere ciò che pensa.
Lentamente muore chi gioca con i sentimenti,
chi non è in grado di dare il giusto valore alle cose.
(4 AL)
Lentamente muore chi pensa che i segni lasciati dal tempo sul proprio rigo siano più
importanti dei sentimenti che lo circondano.
Lentamente muore chi crede che la ricchezza doni la felicità,
Chi pensa che siano sempre gli altri ad avere il meglio.
Muore lentamente chi disprezza colui che non ha il colore della sua pelle,
Chi pensa di non aver più una via d’uscita e non sa che
se solo lo volesse avrebbe davanti un’autostrada.
Solo l’amore in ciò che ci circonda, compresi noi stessi,può portare alla felicità.
(2a AL)
Lentamente muore chi perde fiducia in sé stesso,
Coraggio, umiltà, amore.
Chi alzandosi la mattina vede solo grigio e nero mentre tutto intorno è pieno di vita,
ma lui non se ne accorge.
Muore lentamente chi vuole abbandonare tutto,
Chi perde un amico o una persona cara.
Chi è solo e
Chi non ha la forza per esprimere ciò che prova dentro, ciò che proviene da quell’organo che è la fonte principale di tutta la nostra esistenza!
( la scrittrice di
questo articolo)
CONCORSO
TIMES RIVA SCHOOL
2006
Lo scopo del gioco è indovinare in sequenza i nomi delle fotografie
scelte tra il personale ATA , docenti e allievi . Un aiuto vi può venire
dai dialoghi . Si può vincere un lettore cd portatile consegnando al
massimo due soluzioni per persona al prof. Zamblera Anselmo .
Partecipate e BUONA FORTUNA !!!!
NOME
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GIUSTE _______
GIUSTE _______
GIUSTE NEL POSTO SBAGLIATO_______
GIUSTE NEL POSTO SBAGLIATO_______
SBAGLIATE _______
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