pagina 01 - Comune di Codogno

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ODOGN
C notizie O
Quadrimestrale
dell’Amministrazione
Comunale
Anno 2 - n. 3
Diffusione gratuita
www.comune.codogno.lo.it
Periodico dell’Amministrazione (Registrazione Tribunale di Lodi n.316 del 7.12.2000)
Au
gu
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Adriano Cro
Sentimenti
di serenità
Carissimi concittadini,
in questa edizione pre-natalizia il saluto dell’Amministrazione che Vi perviene mio tramite, si unisce ai migliori auguri
per le prossime festività, ormai alle porte, affinchè le trascorriate con la serenità che emana dal quadro, qui a lato,
che il nostro grande illustratore e concittadino Mario Uggeri ha predisposto appositamente per questa edizione e dai
racconti del Natale di tre codognesi che illustrano le festivita’ di un tempo.
E questo saluto, poiché intende rispettare tali sentimenti, si
limita ad un breve cenno sugli importanti avvenimenti cittadini, quali la Fiera, i lavori pubblici in corso, il progetto
“Comunità e quartiere” per i giovani.
L’ultima edizione della Fiera, ha avuto una partecipazione
di pubblico che, se in tali proporzioni era attesa, ha però dimostrato come l’avvenimento rimanga al centro dell’attenzione degli operatori del settore; se rammarica, invece, il
maltempo che ha funestata la domenica del “fierone”, consoliamoci pensando che le cronache cittadine, risalenti al
1800 già narrano, periodicamente, degli stessi rovesci che,
ciò nonostante, erano inidonei a diminuire l’entusiasmo per
la riuscita della manifestazione.
Nella prossima edizione saranno anche risolti gli attuali disagi che riguardano la collocazione del parco divertimenti.
Verrà collocato in posizione più comoda, entro la circonvallazione, con un diretto collegamento con le manifestazioni
fieristiche del centro storico.
Cambiando argomento, Vi segnalo che all’interno di questa edizione troverete descritti i lavori pubblici in corso. Si
tratta di opere non “promesse” ma che sono in atto, sia perché i cantieri sono ormai visibili, sia perché tutto è già predisposto per il loro inizio.
I problemi sono sempre molti, ma cerchiamo nell’interesse
Vostro di risolverli con il massimo impegno, anche se non
riusciamo, ovviamente, ad occuparci contemporaneamente
di tutto.
Abbiate pazienza che, anche tenendo conto delle Vostre
generose critiche, soprattutto se obbiettive e costruttive –
non pretestuose – cercheremo di riuscire ad arrivare ovunque.
O, almeno, dedicheremo il massimo impegno per fare del
nostro meglio: è questa una promessa che si accentua e assume una particolare valenza nel periodo natalizio.
Sul piano della cultura dal mese di dicembre potrete ammirare e visitare l’esposizione dei quadri del compianto pittore Luigi Brambati che molti di voi conoscono anche quali
collezionisti.
Vi rinnovo gli Auguri, sperando di continuare a consentirVi di apprezzare sempre meglio la fortuna, per la vita caotica di oggi, di poter abitare in una cittadina tranquilla, ma
non priva di pregi, quali le numerose manifestazioni culturali,
il rinnovamento delle strutture e dell’assetto viario, oltre al
continuo programma di miglioramento, che costituisce una
speranza di benessere idonea a creare il migliore clima per il
Santo Natale.
ADRIANO CROCE
Sindaco
Fiera record
Successo di pubblico
alla 212a edizione
La fiera Autunnale di Codogno, uno degli appuntamenti più
importanti del territorio per la
zootecnia, l’allevamento del bovino da latte e del suino, é ormai giunta al traguardo della
212^ edizione. Una bicentenaria tradizione dunque, lunghissima per qualsiasi genere di
evento fieristico ed espositivo,
una enormità addirittura per la
città di Codogno che ha fatto
della sua fiera del bestiame un
motivo non solo di forte presenza sul territorio, ma anche di
esportazione del proprio marchio e dei propri prodotti fuori
dai confini provinciali prima e
regionali poi.
Nella Bassa Lodigiana non
solo si allevano da sempre animali da latte, ma anche la stessa
attività zootecnica è un traino
per le molte aziende del lodigiano che operano nel settore agrocontinua a pagina 2
La “mano”, il tratto sono sempre gli stessi, da oltre 50 anni; la padronanza del colore sempre formidabile e impareggiabile la capacità di creare atmosfere e suscitare emozioni. Ed è proprio un’atmosfera di serenità quella che trasmette questo acquerello che Mario Uggeri ha voluto
donare alla nostra Città in occasione delle prossime Festività, come pegno di gratitudine per la grande mostra a lui dedicata e che ha avuto enorme successo di visitatori e consensi unanimi della critica. E noi siamo grati a lui per quella bella atmosfera di serenità e di ritrovata amicizia che il suo ritorno in città ha suscitato. Buon Natale a tutti.
In allegato a questo numero
viene distribuito il quaderno n. 2
“Carta dei servizi”
degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica
del Comune di Codogno
SOMMARIO
Politiche Sociali
Speciale fiera a pag. .2
e Culturali
a pag. 5
Commissioni
Lavori pubblici a pag. 3
consiliari
a pag. 6
Speciale Natale a pag. 4
...In breve
a pag. 7
Speciale Fiera
2
CODOGN
O
notizie
LA 212a FIERA AUTUNNALE IN NUMERI
AFFLUENZA DI PUBBLICO: Circa 16.000 presenze
con un incremento del 7% rispetto all'anno precedente
N° CAPI BOVINI ESPOSTI :110 PER 29 AZIENDE
ESPOSITRICI
N° CAPI SUINI ESPOSTI: 116 PER 58 AZIENDE
ESPOSITRICI
N° CAPI EQUINI DI RAZZA "AVEGLINESE": 30 PER
10 AZIENDE ESPOSITRICI
N° CONIGLI: 110 PER 4 AZIENDE ESPOSITRICI
N° CAPI EQUINI E CAPRINI: 85 PER 6 AZIENDE
ESPOSITORI ZOOTECNICI: 75
ESPOSITORI ATTREZZATURE AGRICOLE: 110
PADIGLIONE AGROALIMENTARE "MOSTRA DALLA TERRA ALLA VITA": ESPOSITORI 31
Fiera record
segue
dalla pagina 1
alimentare oltre che per tutto l’indotto. La fiera appena terminata ha espresso così il fascino e la suggestione della tradizione rurale lodigiana! Maiali e vacche sono stati esposti in fiera
non solo per curiosi, ma soprattutto per gli operatori del settore che hanno potuto avere una chiara immagine della qualità di
quanto la Bassa Lodigiana e Codogno possa offrire.
Tra le molte novità espresse dalla edizione appena trascorsa,
quella più attesa ha riguardato il padiglione agro-alimentare: il
Comune di Codogno, la Provincia di Lodi e la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura hanno allestito, in
collaborazione con l’Associazione Provinciale Allevatori Milano-Lodi, diverse “ambientazioni” con il supporto di “laboratori agro-alimentari”. All’interno del padiglione bovini è stata
poi allestita, questa assolutamente nuova, una mostra interprovinciale del cavallo aveglinese con lo scopo di sensibilizzare
gli operatori del settore a preservare questa razza equina che rischia purtroppo l’estinzione.
Compito della Fiera di Codogno è stato dunque quello di
promuovere una mirata e puntuale azione informativa soprattutto a beneficio dei giovani consumatori su come si manipolano e si trasformano gli alimenti e sulle loro specifiche caratteristiche: fare insomma informazione ad alto livello e consentire ai visitatori di toccare con mano la qualità del prodotto
Lodigiano e Codognese è stato l’impegno della Fiera 2002!
Particolarmente numerosi gli studenti soprattutto quelli delle scuole elementari che, abbandonate per un giorno carta e
penna, hanno potuto vestire i panni dell’apprendista “fornaio”
e “casaro” e che, grazie alla guida di esperti animatori, hanno
percorso un insolito viaggio tra gli alimenti e la loro trasformazione.
I laboratori, nei giorni di apertura della Fiera, sono stati visitati da oltre venti classi, affidate ad un pool di intrattenitori e
animatori culturali che le hanno condotte attraverso un suggestivo e multimediale viaggio tra suoni, immagini e strumenti
vecchi e nuovi per la trasformazione degli alimenti.
Per le famiglie è stato allestito poi, accanto ai laboratori, un
ampio spazio espositivo in cui hanno trovato posto tutti i più
importanti prodotti agro-alimentari della tradizione culinaria
lodigiana. Si è così potuto ammirare, confrontare, degustare
e, perche’ no, acquistare i prodotti in una grande festa di profumi e di colori purtroppo sempre più sconosciuti.
Bambini in Fiera
La fiera cent’anni fa
Cronaca tratta dal settimanale “Il Po”
del novembre 1902
La nostra Fiera - Nessuno ricorda di aver avuto una fiera simile a quella del
1902. Il mal tempo che ci incolse sino dalle prime ore di mercoledì e che per tutti
e tre i giorni ci riversò sulle nostre vie e piazze un’abbondante quantità di neve,
ha fatto scomparire ogni traccia di fiera. Pochissimo il bestiame bovino
presentato mercoledì mattina e quasi tutto da allevo, che trovò però facile
collocamento. Non si ebbero contratti di cavalli, tranne qualche capo nostrano
di pochissimo valore. Non parliamo poi del concorso dei forestieri. Gli alberghi,
le trattorie, i restaurants erano pressochè vuoti, talchè gli esercenti di essi, come
gli altri negozi, subirono una gravissima perdita.
3
OPERE PUBBLICHE A TUTTO CAMPO
STATO ATTUAZIONE
INTERVENTI IN MATERIA
DI OO.PP.
Giunti alla fine dell’esercizio, è possibile predisporre un
bilancio dell’attività svolta in
materia di OO.PP. con particolare riferimento ai cantieri
tutt’ora in corso d’esecuzione.
Riqualificazione ambientale di Via Alberici e Via Galileo Galilei 1° tratto.
L’intervento il cui progetto
è stato redatto dall’Ing. Sergio
Mattia di Milano ha interessato la ripavimentazione delle
vie soprarichiamate in acciottolato e beola, coerentemente
al recente rifacimento della
P.zza XX Settembre. Le opere
sono praticamente concluse.
Attualmente sono in corso le
procedure per l’approvazione
dello stato finale dei lavori e
per l’affidamento dell’incarico
di collaudo tecnico amministrativo. L’importo onnicomprensivo stanziato dall’Amministrazione è pari a €.
258.599,08.
Realizzazione di un Parco
nel Piano di Zona 101 in Via
dei Mulini.
L’intervento riguarda la
nuova realizzazione di un parco attrezzato nell’area del Piano di Zona destinata ad urbanizzazione secondaria. L’opera di sistemazione dell’ampio
lotto di terreno situato in fregio alla circonvallazione consiste nella realizzazione di uno
spazio giochi, un percorso ciclopedonale, collinette in rilevato e piantumazioni di essenze arboree. L’intervento è
tutt’ora in corso di esecuzione
ed è giunto ad un primo stato
d’avanzamento. La spesa onnicomprensiva stanziata è pari
a €. 219.494,18.
Costruzione di nuove piste
ciclabili lungo la circonvallazione cittadina.
L’opera consiste nella sistemazione dei marciapiedi a partire dall’incrocio della circonvallazione con la S.P.116 strada per San Fiorano fino all’ingresso dell’Ex Ospedale Soave. Tale sistemazione verrà effettuata attraverso la realizzazione di una pista ciclabile,
percorrendo la circonvallazione con direzione verso la
S.P.116, lungo il lato sinistro,
mentre il lato destro verrà riservato alla mobilità pedonale. Lo stanziamento onnicomprensivo previsto è di €.
183.576,26.
Recupero della Cappella
San Carlo.
L’intervento è finalizzato al
restauro e risanamento conservativo della Cappella San
Carlo ubicata nel complesso
strutturale dell’Ex Ospedale
Soave in Viale Gandolfi. L’intervento è attualmente in fase
d’esecuzione. La spesa complessiva stanziata è di €.
134.596,07.
Fornitura e posa in opera
di impianto fotovoltaico
presso la Scuola Materna –
Elementare San Biagio.
La Regione Lombardia, con
apposito bando, ha stanziato
dei fondi per l’erogazione di
contributi a enti pubblici e privati per l’installazione di impianti fotovoltaici. L’Amministrazione ha partecipato al
bando presentando un progetto di installazione dell’impianto presso la Scuola Materna Elementare San Biagio in
viale dei Mille che è stato valutato ed è inserito come primo classificato nella graduatoria di merito per la Provincia di Lodi. L’iniziativa ha denotato una notevole sensibilità
in materia ambientale in quanto l’installazione di impianti
fotovoltaici presso strutture
pubbliche e private, serventi
per la produzione di energia
elettrica pulita ottenibile dalla
radiazione solare, in futuro
troverà una sempre maggiore
applicazione. I costi complessivi dell’operazione sono stati
stimati in €. 165.218,80, di
cui €. 104.272,68 elargiti dalla Regione. A seguito della
prossima pubblicazione sul
BUR della graduatoria di merito, si provvederà ad attivare
la procedura per l’indizione
della gara di fornitura e posa
dell’impianto.
Costruzione di un parcheggio pluricomparto al
piano di Zona 40 – 41.
L’opera riguarda la costruzione di un parcheggio e la sistemazione dell’area a verde
in un lotto ubicato in fregio
alla SS. 234 in attuazione al
piano di zona 40 – 41. La progettazione dell’intervento, è
stata affidata all’Ufficio Tecnico e i lavori sono stati appaltati. Recentemente il cantiere è stato consegnato e le
opere sono in corso d’esecuzione. La somma onnicomprensiva stanziata per la realizzazione dei lavori è pari a
€. 106.958,22.
Manutenzione manti stradali I° Lotto.
L’intervento
progettato
dall’Ufficio Tecnico ha interessato la riasfaltatura di alcune vie interne ed esterne del
centro edificato quali: Via
Carducci, Via Cavour Via
Pietrasanta parte, Via Cattaneo, area di sosta in Via Tondini, Via Giuseppe Mazzini,
Via Martiri dello Spielberg,
Parcheggio adiacente alla Pretura
Via Michelangelo Buonarroti,
Strada Comunale del Mazzone. I lavori sono terminati e
sono in corso le fasi di collaudo. La spesa onnicomprensiva
dell’intervento è pari a €.
165.266,21.
Manutenzione manti stradali II° Lotto.
I lavori progettati dall’Ufficio Tecnico sono stati appaltati e riguardano la riasfaltatura
di alcune vie interne al centro
edificato quali: via Tondini,
incrocio viale Cairo e viale
Mulini di Mulazzana, viale
Trento e viale Risorgimento,
via Vittorio Emanuele, via
Cavallotti (tratto da via Galilei
a piazza Cairoli), via Pola, via
Mauri (tratto terminale strada
di accesso al parcheggio) via
Puccini, via Ponchielli, via
Vivaldi, via Giordano, via
Donizzetti, via Rossini (Ex
Quartiere Licia), completamento marciapiede via M.
Gennari – via Raffaelli, parte
dei marciapiedi in viale della
Resistenza.
Le opere non sono ancora
iniziate in quanto la stagione
invernale non consente l’esecuzione dell’intervento che
sarà avviato in primavera. La
spesa onnicomprensiva per la
realizzazione dei lavori è pari
a €. 146.741,31.
Realizzazione parcheggio
in via Pietrasanta.
Il manufatto progettato
dall’Ufficio Tecnico è rappresentato da un ampio parcheggio di circa mq. 6.000 situato
all’incrocio tra via Pietrasanta
e via Tondini che contempla
anche la sistemazione delle
aiuole lungo via Tondini stessa. In parte l’opera è stata realizzata da privati a scomputo
di oneri di urbanizzazione
nell’ambito dell’attuazione di
un piano di recupero di iniziativa privata, mentre il completamento dell’intervento, è a
carico dell’Amministrazione.
I lavori sono giunti alla fase
terminale di esecuzione in attesa di essere ultimati con
l’approssimarsi della stagione
primaverile. L’onere finanziario onnicomprensivo è pari a
€. 167.000.
Riqualificazione di P.zza
Italia.
I lavori di riqualificazione
di P.zza Italia e del monumento ai caduti progettati dall’Ufficio Tecnico hanno interessato la piazza e l’aiuola centrale ove è ubicato il monumento ai caduti. Si è provveduto a scarificare il suolo e a
posare del ghiaietto, a delimitare l’area non accessibile ai
veicoli con cordoli e dissuasori, al taglio degli alberi colpiti
Piazza Italia
da patologie con nuove piantumazioni, alla sistemazione
delle aree a verde e alla pulizia del monumento centrale.
Le opere sono già state concluse. Attualmente sono in
corso le fasi di collaudo. La
spesa onnicomprensiva per la
realizzazione dell’intervento è
pari a €. 51.442,73.
Rifacimento marciapiedi
in viale dei Mulini.
L’opera progettata dall’Ufficio Tecnico si è resa indispensabile a causa del grave
deterioramento del manufatto
causato dagli agenti atmosferici e dall’azione meccanica
delle radici. I lavori prevedono la demolizione e il completo rifacimento del marciapiede
lungo il lato edificato sono attualmente in fase di esecuzione. L’impegno di spesa onnicomprensivo è pari a €.
51.165,35.
Recinzione campo da baseball.
L’intervento
progettato
dall’Ufficio Tecnico facente
parte della programmazione
2001 è stato terminato. I lavori
hanno riguardato lo smantellamento ed il rifacimento della
recinzione esistente prevedendo idonee uscite di sicurezza.
Attualmente sono in corso le
procedure per il collaudo dei
lavori. La spesa stanziata è pari €. 25.822,84.
Manutenzione piste ciclabili lungo la S.S. 234 e la S.P.
126.
Le opere progettate dall’Ufficio Tecnico traggono spunto
dalla concessione di un contributo regionale ai sensi della L.
366/1998 e L.R. 65/1989 e riguardano la sistemazione e
messa a norma di due piste cicabili esistenti ovvero quella
lungo la S.S. 234 che collega
il centro edificato con l’Istituto Agrario e quella Lungo la
S.P. 126 che conduce in località Mirandolina. Tutte le fasi
progettuali sono state approvate e comunque si prevede la
realizzazione dell’intervento
durante la stagione primaverile. Il costo complessivo è pari
a €. 26.870,74 di cui il 50%
finanziato dalla Regione;
Adeguamento alle norme
di sicurezza degli alloggi comunali.
L’intervento fa parte della
programmazione dell’esercizio 2001 e riguarda la messa a
norma degli impianti tecnologici di n. 13 alloggi di proprietà comunale. I lavori sono
stati ultimati. Attualmente sono in corso le procedure per il
collaudo. La spesa onnicomprensiva stanziata è di €.
50.978,74.
Manutenzione straordinaria e adeguamento funzionale e alle norme di sicurezza
Scuola Media Ognissanti.
Le opere di notevole consistenza che sono state programmate, riguardano la messa a
norma della Scuola Media
Ognissanti. Il progetto prevede la realizzazione di lavori
ormai indifferibili finalizzati a
rendere l’immobile conforme
alla normativa antincendio, alla sistemazione del piano seminterrato ad uso archivio, al
rifacimento totale delle falde e
dei solai di copertura e alla sistemazione della torre campanaria. Il cantiere è già stato
consegnato. Le risorse finanziarie necessarie per complessivi €. 637.264,95 sono state
reperite in parte a mezzo di
contributo Regionale per €.
307.136,92 mentre la parte residua attraverso un mutuo acceso dall’Amministrazione
Comunale
presso
la
CC.DD.PP.
Campo sportivo da baseball – opere di completamento e di adeguamento
funzionale e tecnologico.
Sono stati programmati dei
lavori resi necessari al fine di
adeguare l’impianto sportivo
alle recenti normative in materia di sicurezza e di agibilità
della struttura. Attualmente, è
stato approvato il progetto definitivo di illuminazione che
prevede lo smantellamento
delle torri faro esistenti e la
posa di n. 6 nuove torri faro
con proiettori adeguati. La
spesa prevista è di €.
258.228,45.
Adeguamento alle norme
di sicurezza degli impianti
sportivi comunali.
L’opera, programmata in
passato, deve ancora trovare
esecuzione a causa della necessità di acquisire i pareri da
parte degli enti sovracomunali
preposti. I lavori riguardano
l’adeguamento dell’impianto
sportivo F.lli Molinari, attraverso interventi sugli spogliatoi, sulle tribune e sull’area
esterna al fine di rendere la
struttura conforme alle normativa in materia di abbattimento
delle barriere architettoniche e
in materia di sicurezza e prevenzione incendi. E in corso la
revisione del progetto esecutivo sulla base di un incremento
dello stanziamento previsto fino a €. 175.000,00.
Riqualificazione del centro storico cittadino finalizzato alla valorizzazione
dell’area commerciale.
L’Ufficio Tecnico ha predisposto un progetto preliminare
che interessa il centro storico
al fine di partecipare ad un
bando di concorso regionale
per l’elargizione di un contributo avente come oggetto la
rivitalizzazione commerciale e
riqualificazione urbana. Le
opere previste, riguardano la
ripavimentazione di via Galileo Galilei II° tratto, l’illuminazione di via Roma, e la fornitura e posa di elementi di arredo urbano nelle vie del centro storico. La spesa onnicomprensiva dell’intervento è pari
a €. 233.308,00 di cui €.
54.315,00 oggetto di richiesta
di contributo.
Demolizione di fabbricato
e costruzione di pubblico
parcheggio in via Ugo Bassi
– area ex I.P.A.B.
I lavori programmati consistono nella demolizione di un
vecchio fabbricato dismesso
ubicato in via Ugo Bassi di
proprietà dell’I.P.A.B. di Codogno, al fine di realizzare un
parcheggio pubblico. Attualmente è stato approvato il progetto preliminare redatto
dall’Ufficio Tecnico subordinatamente alla stipula della
convenzione predetta ancora
da formalizzare. La spesa prevista è di €. 72.820,42.
Ristrutturazione edilizia
ed adeguamento alle norme
di sicurezza degli impianti
fieristici.
I lavori che si configurano
come lotto funzionale di un
progetto generale di adeguamento della struttura fieristica
riguardano la sistemazione del
piano interrato del corpo di
fabbrica nel quale trovano ubicazione la Sala Polivalente e
gli Uffici. L’opera è finanziata
attraverso mutuo per un importo di €. 129.114,22.
Costruzione di nuove piste
ciclabili nel territorio comunale.
La necessità di rendere sempre più fruibile la circonvallazione ai ciclisti in considerazione anche del traffico pesante che per necessità viabilistiche derivanti dalla mancanza
di sbocchi alternativi, grava
sull’arteria cittadina, ha spinto
l’Amministrazione a programmare la costruzione di nuove
piste ciclabili. Ad integrazione
dell’intervento già descritto
relativo al collegamento tra la
sede dell’Ex Ospedale Soave
con la S.P. 116, è stata programmata un’ulteriore opera
lungo il lato est di viale Manzoni a partire da viale Gandolfi fino alla Chiesa della Madonna di Caravaggio.
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Lavori pubblici
CODOGN
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notizie
Continuano gli interventi per migliorare la città
Speciale Natale
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CODOGN
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notizie
Il Natale di ieri
Siamo nel periodo che precede quello delle feste natalizie. E’ davvero questa ricorrenza un assieme di buone intenzioni o soltanto un motivo
per divertirsi, chi in un modo,
chi un altro?
Negli ultimi tempi si usa
parlare di “come eravamo”;
lo vogliamo fare anche noi per
riportare alla memoria di chi
c’era, e far capire ai giovani
come si viveva una volta.
Quando eravamo ragazzi……
Come in tutti i tempi ed in
tutto il mondo, anche a Codogno c’era chi aveva troppo e
chi niente. Qui esistevano famiglie che venivano chiamate
“i signori” e moltissimi che venivano definiti i “poverissimi”.
Per questi ultimi poche le istituzioni in grado di dare loro
un aiuto di sostentamento. Ciò
nonostante era limitato il numero dei ladruncoli o peggio.
In compenso, specie nel periodo natalizio, un certo aiuto
veniva offerto ai poveri. Nei
giorni prima di Natale, Codogno era attraversata da numerosi carretti a mano, molte volte spinti in mezzo alla neve,
perché allora le nevicate sembravano più abbondanti, quasi
per dispetto per chi non la desiderava affatto. Questa gente
povera spingeva i carretti per
recarsi a casa dei signori che
distribuivano gratuitamente
qualche quintale di legna da
ardere. Quasi sempre si trattava di legna molto umida. Nel
camino di casa la fiamma stentava ad alzarsi, il fumo invadeva la cucina e, bruciando, la
legna si metteva a fischiare come se da quel pezzo uscisse
una musichetta per rallegrare i
bambini.
Il Natale era allora l’occasione per ritrovarsi in famiglia,
come dice il proverbio. Arri-
vavano i parenti che portavano
un bel panettone di marca che
poi si gustava, nel vero senso
della parola, perché era l’unica occasione dell’anno in cui
si mangiava il dolce. Ad accogliere i parenti si portava in
tavola un grosso cappone nostrano, cucinato con cura; si
mangiavano gli agnolotti fatti
in casa come nessuno sapeva
fare migliori. Nei negozi alimentari si regalava ai clienti
una grossa scodella di mostarda, ottima anche se piccante.
Insomma, un pranzo coi fiocchi, che per tutto l’anno non si
godeva più.
Chi non ricorda la letterina
che, dopo i preparativi fatti a
scuola, e con l’aiuto della
mamma, si infilava “segretamente” sotto il piatto in tavola
riservato al papà? Su un bel
foglio con una cornicetta a pizzo e stampata in oro e soggetti
vari, ci mettevamo la massima
cura per esprimere i nostri
propositi di essere sempre buoni, di volere sempre tanto bene
ai genitori. Era un’azione infantile ma sincera anche se, in
fondo in fondo, nascondeva un
piccolo egoismo per la certezza che il papà, per quel giorno, ringraziava con una mancetta più generosa del solito.
Chiusi in casa, risistemata
la tavola, ci si metteva a giocare con la tombola. Si usavano fagioli secchi, bottoni, cartoncini, come segnapunti, e
quale premio della vincita, si
ricevevano sacchettini di farina di castagne che si ritiravano qualche giorno prima dal
fruttivendolo in cambio di quaderni di scuola usati o addirittura con metà delle pagine in
bianco.
Nelle vie cittadine restavano per lunghe settimane dei
grossi mucchi di neve che per i
ragazzi rappresentavano “la
montagna”. Si scalavano da
una parte e dall’altra, si formavano degli scivoli che in pochi giorni annerivano per la
polvere e le scarpe infangate.
Molte le cadute, il più delle
volte divertenti, nelle quali si
trascinavano altri ragazzi. Era
uno dei sani divertimenti che
ci portava l’inverno.
Il Presepio: rappresentazione in rilievo della capanna dove viene posto Gesù appena
nato, tra la Madonna e San
Giuseppe, tra il bove, l’asinello e tanti pastori accorsi ad
adorare.
Grandioso quello che veniva
allestito nella nostra Chiesa
Parrocchiale, anche se non ancora arricchito di dispositivi tecnici per avere l’acqua corrente, il movimento lento delle figure presenti, la gradazione della luce del giorno e della notte.
Era una bellissima esposizione di statue in altezza naturale, che destava l’ammirazione di grandi e piccini i quali
spalancavano gli occhi incantati e pieni di curiosità per sapere tante cose.
Un giorno venne l’idea di
allestire il presepio sulla piazza. Buona soluzione artistica
da parte di alcuni volenterosi
che, infreddoliti, prepararono
tutto con cura.
Qualche sera dopo, alcuni
giovinastri rovinarono tutto,
distrussero parte della capanna e ruppero alcune statue, decapitando persino l’artistico
Bambinello. Tutto finì nel perdono umano per quei vandali,
ma anche il Presepio, è stato
quasi abbandonato. Soltanto
una piccola parte viene ora allestita in Parrocchia, quale
simbolo del natale tanto dimenticato.
Gino Reguzzi
Un insolito Natale
Dal ‘Diario’ di un giovane
organista di campagna. 25 Dicembre 1944: Natale di guerra.
Caro Diario,
anche se non te lo scrivessi,
quanto mi è accaduto in questi
giorni rimarrebbe indelebile
nella mia memoria.
Sono le otto di sera, e sono
ancora stravolto; la luce è poca per l’oscuramento imposto
dalle circostanze, ma permettimi quattro note di ricordo: serviranno per i miei figli, se ne
avrò.
A diciassette anni già esperimento la validità del detto popolare:” Ogni medaglia ha il
suo rovescio”
Ieri sera, te lo avevo già confidato, ho provato una delle più
grandi gioie della mia vita.
Pensa: ho suonato la Messa
della Vigilia accanto ad un soldato tedesco, violino di spalla
alla Filarmonica di Berlino. E’
stata un’esperienza incredibile:
lui musicista affermato, io principiante col cuore pieno di voglia di ben figurare, ma anche
con in corpo una tremenda paura di sbagliare.
Abbiamo suonato da ‘ amici
‘ in tempo di spaventosa ostilità. Per questo l’ho abbracciato
come un fratello maggiore.
Ma oggi… Lascia che ti racconti tutto per bene.
Mezzogiorno non era ancora suonato, ma non doveva tardare molto, a giudicare dai
crampi del mio stomaco. Tornavo a casa - ero lontano dal
pomeriggio di ieri - spingendo
a più non posso i pedali della
vecchia bicicletta di mio padre,
unico veicolo per una famiglia
di dieci persone. Avevo tanta
voglia di arrivare a casa per
raccontare la splendida serata,
mettere nelle mani dei genitori
quel poco di mancia raccolta
con le mie dita ancora acerbe, e
acquietare mia madre, sempre
tanto apprensiva: porto sempre
con me il tesserino da liceale,
ma di questi tempi non si sa
mai!
Dunque, volo sulla provinciale, sì e no dieci persone; ma
devo rallentare di molto all’imbocco della stradicciola di campagna, sterrata e completamente coperta di lastre di ghiaccio:
basta incocciare in una “cardésa” e ti trovi per terra.
I campi tutt’intorno erano
bianchi per il “calìu”, come pure i rami delle numerose piante
che fanno da cornice al budello
che porta alla cascina dove mio
padre lavora da mungitore.
Rallento, quindi e già penso
che forse sulla tavola, oggi, non
troverò riso e latte, alimento
quotidiano da quando raramente, soprattutto di notte, il
“menalat” della Polenghi viene a ritirare il prezioso liquido.
Ma il pensiero del pranzo è
sopraffatto dal rumore ben noto
in questi tempi di un aereo a
bassa quota. Trattengo il respiro: Signore, un bombardamento proprio il giorno di Natale?
Mi faccio il segno della croce
mentalmente, e proprio in quel
momento una sventagliata di
mitra fa cadere brina dalla cima delle piante attorno a me.
Senza pensarci due volte, butto
la bicicletta e me stesso nel fosso ghiacciato. Salto provvidenziale, perché una seconda raffica sferza questa volta con violenza la strada.
Pippo, sempre lui: altro bersaglio al suo capriccioso girovagare in cerca di gente da punire. Più che spaventato sono
scioccato: che cosa avrà visto
questo signore dal bottone facile nel tabarro scuro di mio
nonno che mi accompagnava
tutto l’inverno? Il cappotto di
un militare? La sagoma di un
‘partigiano’ ? O ha premuto il
bottone così per uno scherzo?
Il pensiero che qualcuno potesse uccidere con tanta facilità e
senza un motivo preciso mi teneva inchiodato al ghiaccio del
fosso. Sentivo solo l’aereo allontanarsi ronzando nel biancore di un sole malato e il cra
cra dei corvi evidentemente disturbati dagli spari.
Non ho perso i sensi, perché
a diciassette anni si può sopportare questo e altro.
Ma sono stato alcuni minuti
immobile, incapace di rendermi veramente conto di quanto
mi era capitato.
Poi mio padre, che mi aspettava sulla porta della stalla e
aveva assistito impotente alla
scena, corse in mio aiuto; mi
toccava da tutte le parti: testa,
spalle, braccia e continuava a
chiedermi se fossi ferito.
Grazie a Dio neppure una
scalfittura. Ci siamo affrettati
ad accordarci sul come informare la mamma, che con i suoi
occhi scrutatori e il cuore vigile e intuitivo si sarebbe accorta
dal mio pallore che qualcosa
era successo per davvero.
Avremmo parlato solo di stanchezza e di fame. E per la bicicletta fuori uso? Una scivolata senza danni alla mia persona: si sa col ghiaccio…Una
ruota si può sempre cambiare.
Ma nel Rosario della sera davanti al piccolo presepio, le lacrime della mamma e della
nonna si sono mescolate alle
Ave Maria.
Caro Diario, lo vedi che mi
trema la mano: lo spavento, come le botte, si manifesta in ritardo, ma lascia il segno. Mi
accorgo pure che il pennino
scorre con difficoltà sul foglio
ricuperato dai quaderni di scuola . Il rovescio della medaglia
proprio il giorno di Natale mi
ha insegnato tante cose, ma soprattutto mi ha detto che fin che
ci sarà Caino, Abele sarà sempre in pericolo.
Posso sperare che questo sia
l’ultimo Natale di guerra? Domani con più calma ti racconterò la serata di ieri.
A domani.
Tranquillo Salvatori
Il Teatro Sociale di Codogno
Vigilia al Teatro Sociale
Settimana di Natale anni 1950,
già da parecchi giorni furoreggiava presso il nostro scomparso teatro “Sociale” il film “Il
conquistatore del Messico” e sarebbe andato oltre le feste di
S.Stefano se un improvviso avvenimento non avesse interrotto la
serie positiva del capolavoro cinematografico, interpretato stupendamente dall’attore americano Paul Muni. Si trattava di questo: l’impresario Irionè, dopo i
successi ottenuti presso il teatro
“Odeon” di Milano, doveva trasferire la rivista “E’ Natale” di
Nino Lembo per il giorno di Santo Stefano in quel di Mantova,
dove per contratto doveva fermarsi fino alla fine dell’anno.
Poiché Codogno si trovava sul
percorso, il sagace e oculato impresario, dotato di piccola statura su un corpo rotondetto, con la
precoce calvizie lucida come una
palla di biliardo e l’aristocratica
“caramella” incastrata nell’occhio azzurro chiaro, aveva pensato bene di contattare l’amico
Mario Brizzolari per una serata
del complesso presso il teatro
“Sociale” compatibile con uno
spettacolo pomeridiano e uno serale, appunto la vigilia di Natale.
Il caso non sembrava facile da
risolversi, anche perché interrompere il successo di cassetta
del film dava qualche più che giustificata preoccupazione al gestore del locale. In suo aiuto intervenne il piccolo ma energico
Peppino Biancardi il quale, avendo visionato la rivista a Milano
durante la settimana ne era rimasto entusiasta e proponeva al
titubante Brizzolari di accettare
la compagnia che, a detta di molti, valeva effettivamente la pena
di presentare al pubblico di Codogno. L’accordo fu preso seduta
stante e la compagnia di “Nino
Lembo” prese possesso del teatro il 22 sera, alloggiando i componenti del complesso presso la
trattoria “Del Cane”, all’albergo
“Tre Re” e all’albergo “Speranza”. Di primo pomeriggio il
24/12 cominciarono le prove che
subito sollevarono ondate di approvazione da parte della gestione del teatro. Mentre osservavo
Nino Lembo impartire ordini al
regista e alle ballerine, il compianto dr. Brizzolari mi estese
l’invito a seguirlo presso il caffè
“Teatro” (ora scomparso ma allora situato proprio davanti al
teatro stesso), per bere in compagnia un caffè. In una saletta
adiacente poco distante, stava seduto un personaggio che, alla nostra entrata si alzò dalla sedia e
disinvoltamente stese la mano al
Brizzolari , intessendo con lui un
breve dialogo a base di “stia
tranquillo……”, vedrà che tutto
andrà bene…..”, “non si preoccupi..” ecc. Incuriosito, chiesi al
buon Mario chi fosse quel signore che, dai modi alquanto cerimoniosi e aristocratici sembrava
un artista d’altri tempi. Con una
sonora risata il Brizzolari mi presentò e tale fu la mia sorpresa
che, sul momento, perdetti la pa-
rola: era GINO FRANZI, il famoso e indimenticabile dicitore
di “Scettico Blu”, di “Addio Tabarin”, di “Coppa di Champagne” ecc.., ritiratosi da tempo
dalle scene e assurto nel frattempo al grado di accompagnatoreconsigliere della rivista di Nino
Lembo.
Invitato cortesemente al suo tavolino, mentre lui parlava, lo osservavo con una certa curiosità
e certamente non mi sarei mai
aspettato di sedere di fronte ad
uno dei più grandi artisti degli
anni 1920/1930 che, con Gennaro Pasquariello e Ettore Petrolini
deteneva il primato di grande e
insuperato artista del vecchio teatro di varietà.
Non pensai più alle prove in
teatro e visto che desiderava sapere da me come la pensava il
pubblico di Codogno nei riguardi
del teatro rivista, presi “la palla
al balzo” e lo interrogai successivamente sul suo glorioso passato d’artista. Mentre parlava, lo
osservavo e lo ascoltavo con il
massimo interesse raccontare la
sua lunga e gloriosa carriera, i
successi in tutta Europa, le mille
lire percepite per cantare solo
TRE CANZONI ogni sera nei teatri più prestigiosi del globo terracqueo, fino al suo clamoroso
declino e ritiro dalle scene.
Quella sera, portava una sciarpa bianca avvolta sul magro collo, aveva il volto scavato, un frak
blu notte era celato sotto un soprabito dal collo di pelliccia e nel
sorridere mostrava le capsule dorate di alcuni denti. Fumava una
“Macedonia extra” dietro l’altra
e ogni tanto portava il bicchiere
colmo d’aranciata alla bocca,
abbassando e alzando la testa ormai priva di capelli, ma con dentro una memoria ancora in grado
di raccontare dettagliatamente in
lucida prosa la sua passata carriera. Fra tutti gli aneddoti raccontatemi, quello che mi colpì fu
quando narrò che, due anni prima, aveva tentato al teatro “Fossati” di rimettere assieme lo spettacolo che, prima del II° conflitto
mondiale lo aveva reso celebre e
definito dalla stampa nazionale
il “Più fine dicitore di canzoni
italiane di tutti i tempi”. Ecco in
sunto quanto appresi dalla sua
viva voce: “Era una fredda sera
di dicembre del 1948, ormai si
avvicinavano le feste natalizie ed
io avevo riunito un buon complesso di artisti per inaugurare
una nuova rivista al “Fossati” di
Milano. Avevo reclamizzato il
mio nome per la città e mi aspettavo un pubblico ansioso di rivedermi ed avevo preparato con cura le mie vecchie canzoni come
un tempo e tutto il mio apparato
teatrale per non sfigurare. Bè, a
farla breve, sai quante persone
sono venute ad applaudirmi quella sera? VENTITRE! Ormai avevo capito che la guerra aveva
cambiato i gusti della gente, le
abitudini e le canzoni e così quella sera stessa decisi di chiudere
definitivamente con il varietà.
Ora faccio il consulente e l’ac-
compagnatore, sono contento,
perché bene o male questo è sempre stato il mio ambiente e lo
sarà finchè avrò vita!”.
Vedendomi alquanto “giù di
corda”, mi diede un buffetto sulla
guancia e con un sollecito “va a
goderti le prove dello spettacolo” mi lasciò con una vigorosa
stretta della sua ossuta e cerea
mano.
Lo rividi il giorno dopo, vigilia
di natale, in palchetto con Irionè
e Brizzolari e mentre lo spettacolo proseguiva tra gli applausi del
pubblico, ogni tanto il mio sguardo vagava da quella parte, dove
il più grande dicitore del passato
osservava con interesse professionale le battute del comico e le
evoluzioni delle graziose ballerine. Quella vigilia di Natale non
l’ho più scordata e nemmeno lo
spettacolo presentato da Nino
Lembo, dove il comico Valdemaro faceva sbellicare dalle risa il
pubblico accorso e il tenore Luciano Virgili con la sua voce accorata, rapiva e mandava in estasi le signore presenti e tanto fu il
suo successo personale che, l’inverno successivo fu scritturato
dalla sala da ballo “Casinò”, in
estate al “Partigiano” e nel
1953, in agosto nel Dancing
dell’ormai scomparso albergo
“Speranza”.
Fuori dal teatro, in quella vigilia di Natale, dal cielo cadeva
ininterrottamente la neve, ma nonostante l’abbondante nevicata e
il vento rigido che imperversava
da tutte le parti, il pubblico non
mancò all’appello e il trionfo della rivista fu pieno ed assoluto.
Quando a fine spettacolo il
pubblico sortì dal teatro, nonostante l’ora tarda, nei caffè, nei
bar, bettole e osterie comprese,
le ottime impressioni avute sulla
rivista si sprecavano e tanta fu la
bravura di Nino Lembo che ancora per le strade cariche di neve
la gente, resa entusiasta dalle
musiche brillanti, cantava a
squarciagola “E’ natale” facendo eco al ritornello della canzone
che Nino lembo aveva lanciato
nello strepitoso ed entusiasmante
finale.
Mentre tornavo a casa dallo
spettacolo con mio padre e incrociavo strada facendo coppie
di devoti che si recavano compunti alla messa di mezzanotte,
calpestando e scivolando sulla
neve caduta, riandavo con il pensiero all’incontro del giorno prima con Gino Franzi e tra me
pensavo: “che brutto Natale per
lui poveretto, dopo tanti Natali
innaffiati con lo champagne francese, ora si vedeva costretto per
forza maggiore a levare il calice
con una semplice aranciata,
analcolico prescritto dal medico
di fiducia per il rinnovarsi di fastidiosi disturbi al fegato. Ma domani è Natale, pensavo, medico
o non medico uno strappo alla
regola l’indimenticabile Gino
Franzi l’avrebbe potuto fare, almeno come tutti, solo per questo
santo Giorno.
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Progetto Comunità e quartiere al terzo anno
Il progetto Comunità e
Quartiere entra nel terzo anno di operatività. Esso è nato
dall’esigenza sentita dal Comune di Codogno di sperimentare una nuova modalità
d’approccio alle problematiche del disagio giovanile. Il
progetto ha sviluppato un lavoro di comunità e costruito
all’interno di essa reti relazionali significative, sia con adulti sia con ragazzi.
Nella tabella seguente sono
indicati i numeri relativi ai
contatti che gli operatori hanno avuto, sia con i giovani, sia
con i genitori, sia con gli operatori “naturali” (insegnanti
e volontari in particolare) nel
periodo da luglio 2000 a giugno 2002.
Gli operatori hanno avviato una proficua collaborazione
con le Parrocchie di Codogno,
che hanno dato vita al progetto “Reti per le Famiglie”: si è
promossa una sinergia tra diversi Enti, Istituzioni e Associazioni, per offrire ai genitori
una serie di iniziative di sensibilizzazione e percorsi di formazione, in relazione ai compiti educativi delle famiglie.
Finora ne hanno usufruito 196
genitori. Una parte di essi ha
manifestato l’interesse e l’intenzione di incrementare queste modalità di supporto educativo.
Per quanto riguarda gli
operatori scolastici, è stato
possibile realizzare, per una
ventina di docenti, un corso
sull’aggressività, fenomeno
problematico all’interno degli
istituti scolastici. In alcuni insegnanti delle medie questi incontri hanno stimolato il desiderio di approfondire il fenomeno del bullismo all’interno
del loro istituto. Altri inse-
gnanti delle medie, materne ed
elementari hanno invece formulato la richiesta di un supporto psicoeducazionale nella
loro attività lavorativa. In precedenza, su richiesta del referente dell’orientamento della
scuola media, è stato approntato un progetto didattico per
stimolare le classi del primo
anno nell’apprendimento delle
abilità sensoriali. Le attività
sono state fatte insieme agli insegnanti (tre), in modo che nei
prossimi anni possano svolgerle loro stessi ed eventualmente diffonderle ad altri insegnanti.
La collaborazione con un
operatore del Consultorio Familiare ed uno del Servizio Tutela Minori dell’A.S.L. di Lodi, ha permesso la sperimentazione di attività integrate
(educazione
socioaffettiva+educazione all’affettività e alla sessualità) all’interno della Scuola Media di
Codogno. Uno dei due operatori, inoltre, condurrà delle attività all’interno del progetto
formativo per genitori, avviato
dalle Parrocchie.
Prezioso e prestigioso è il
rapporto con l’Università Cattolica di Piacenza, consistente in esperienze di tirocinio di
studenti della Facoltà di Scienze della Formazione e
dell’Educazione, che forniscono sostegno organizzativo nella preparazione dei Convegni
e nell’elaborazione dei questionari. Due tirocinanti hanno
elaborato le proprie tesi di
laurea circa aspetti del Progetto Comunità e Quartiere.
Gli incontri con le associazioni di volontariato, ed in
particolare con la Consulta del
Volontariato, hanno promosso la partecipazione degli ope-
ratori del progetto all’organizzazione della Festa del Volontariato, che durante l’autunno coinvolgerà, in modo
specifico, i giovani.
Per quanto riguarda i convegni annuali organizzati dal
Comune di Codogno, mentre
il primo (anno 2001) ha posto
l’attenzione sui processi di sviluppo e coinvolgimento della
comunità locale ed il secondo
(anno 2002) è stata un’occasione formativa per i genitori,
il terzo (anno 2003) dovrebbe
riguardare esclusivamente il
mondo giovanile. Ogni convegno ha coinvolto circa 230
persone, di cui un terzo cittadini codognesi.
Il lavoro di educazione socio-affettiva avviato nelle scuole di Codogno (Medie, Liceo,
Ipsia, Istituto Commerciale),
aveva, per gli operatori, il
principale scopo di contattare
i ragazzi, ricoprendo un ruolo non ambiguo ma ben definito nel momento in cui sarebbe avvenuto il ri-contatto con
loro e con i gruppi fuori
dall’istituzione scolastica. Nei
due anni scolastici 2000-2002
sono stati contattati più di 750
ragazzi. Al di là dell’intento
strategico delle attività all’interno della scuola, di cui erano
consci gli operatori scolastici,
la maggior parte degli alunni
ha espresso soddisfazione per
gli interventi ed ha percepito
un cambiamento positivo del
clima in classe.
Il lavoro di contatto e di intreccio di relazioni tra ragazzi
e operatori ha dato luce a due
avvenimenti, che sono stati finanziati, parzialmente, dalla
Fondazione Cariplo: un torneo di pallavolo e una due
giorni di festa nella stagione
estiva.
Riepilogo dei contatti - Primi due anni operativi
tabella 1
Premio Novello
Il Comune di Codogno e la
Provincia di Lodi daranno vita nella tarda primavera del
prossimo anno alla seconda
edizione del Premio Novello,
il concorso internazionale di
umorismo e satira di costume
che durante la prima edizione, nel 2001, ebbe un clamoroso successo di partecipazione da ogni parte del mondo.
Dei circa 550 disegni pervenuti, più di un terzo erano stati inviati da fuori Italia, ed addirittura da altri continenti, in
primis l’Asia.
Una partecipazione nutrita
che diede parecchi lavoro alla
giuria, presieduta da Giorgio
Forattini, presente in Codogno in occasione dell’inaugurazione, e che vide volare il
primo premio proprio in Cina, alla giovane Xu Xiao, autrice di una tenera e delicata
vignetta dall’humour sofisticato; il secondo premio arrivò
in Russia, ed il terzo si fermò
invece in Italia dal bravo Colleoni.
La 2a edizione in cantiere
Un successo dunque strepitoso, grazie al quale il nome
di Codogno, e soprattutto
quello del suo beneamato Novello, sono stati trasportati in
giro per il mondo; un successo che ci si augura ora di ripetere se non addirittura di superare con la seconda edizione, che dovrebbe svolgersi al
Vecchio Ospedale Soave tra i
mesi di maggio e giugno
2003.
La manifestazione sarà diretta ancora, come nel 2001,
da celeberrimo vignettista italiano Alfio Krancic, che avrà
al suo fianco questa volta il
Dr. Claudio Bertieri, esperto
nel campo della comunicazione. I due Direttori intendono
questa volta dare internazionalità al premio non solo attirando visitatori da ogni parte
del mondo, ma anche cercando di cogliere l’occasione per
creare un momento di incontro tra culture diverse, per soffermarsi a parlare del valore
della satira e del suo signifi-
cato con giovani ed autorità
di altri paesi. Sarà dunque un
importante tentativo di ribadire il valore di universalità
dell’espressione artistica, e di
invitare alla fratellanza: il significato emergerà spontaneamente da quelle che, da indiscrezioni, pare saranno le
tematiche conduttrici dell’iniziativa: le prossime Olimpiadi
di Atene come tema per le
opere in concorso, ed i disegni che Novello realizzò nei
campi di concentramento durante la II guerra mondiale per
la mostra. E grazie a finanziamenti della Comunità Europea, è probabile che a discuterne in Codogno arrivino rappresentanze proprio dalla Grecia e dalla Polonia.
Una manifestazione dunque
di forte valenza culturale, che
ha ricevuto l’appoggio ed il
sostegno anche delle nipoti di
Novello, le professoresse Carla e Maria Zucchelli, cui vanno i più sentiti ringraziamenti
della comunità.
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Politiche Sociali e Culturali
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CODOGN
O
notizie
Commissioni Consiliari
6
CODOGN
O
notizie
Commissione per la revisione
dello Statuto e dei regolamenti
Commissione per le
politiche gestionali
Quando dagli uffici comunali ti chiedono di scrivere un articolo per “Codogno Notizie” capita di essere terribilmente indeciso e senza spunti per poter buttar giù qualcosa di non noioso e di veramente interessante per chi legge.
Dico senza spunti non perché di cose da scrivere sui lavori
che sono stati svolti non ce ne siano, anzi, ma il difficile è sapere scrivere in modo sintetico le cose che veramente possono
essere utili al cittadino. E quando penso al “comune e medio
cittadino” penso proprio alla mia cara nonna a cui piace tanto
leggere qualsiasi cosa purchè riguardi la sua Codogno e la sua
gente.
Un altro rischio che si può correre per evitare di essere terribilmente noiosi è quello di scrivere cose magari giudicate
“poco istituzionali” e quindi per questo poco serie per un mezzo di informazione che non ha come primo obiettivo quello
di far piacere le vicende comunali con ironia e nel contempo
informare.
Quindi qui viene il bello su cosa è giusto che scriva e con che
tono debba farlo.
Accontentare la mia cara nonnina raccontandole qualche vicenda comunale magari sotto forma di qualche parodia o accontentare il politico di turno con una bella relazione molto
professionale su quello che è stato fatto dalla Commissione
che presiedo?
Innanzi tutto comunico che la prima cosa che farò sarà quella di chiedere il cambio del nome della mia Commissione che
per esteso recita: “Commissione per la revisione dello Statuto
e dei Regolamenti” (veramente orribile eh?) e poi magari in un
modo o nell’altro sarà meglio che scriva qualcosa perché ho già
consumato un po’ di righe senza comunicare niente di interessante.
Ho l’ambizione di portare in Consiglio Comunale per la
prossima primavera l’approvazione di un “Regolamento Tende” chiamando così quel documento che dovrebbe regolare le
misure e i colori delle tende parasole dei negozi per le vie cittadine, compresa l’altezza dei montanti in ferro da terra, visto che a tutt’oggi esiste una situazione che ironicamente si
può chiamare “tenda selvaggia”.
A breve verranno portati in discussione dell’Assemblea Comunale il Regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari e quello della Giunta Comunale.
Concludo in breve, lasciando spero ad altre letture più interessanti, con la promessa da parte mia di iniziare un lavoro di
semplificazione ed unificazioni di quei Regolamenti che normano le attività che interessano i cittadini direttamente e di
promuoverne la loro informazione e soprattutto comprensione.
Tra l’altro a proposito di quest’ultimo aspetto mi piace ricordare il Signor Vincenzo Ceretti e la Signora Rosanna Rossi impegnati con me in questi lavori e con a cuore la semplificazione nella comprensione di quel mare di articoli e commi
che costituiscono le norme comunali.
L’occasione mi è gradita per augurarvi serene festività.
Il Presidente della Commissione ANDREA ALLONI
La Commissione per le Politiche Gestionali della quale sono
presidente si è riunita in diverse sedute ed ha trattato i seguenti argomenti: Conto Consuntivo 2001 - Variazione di Bilancio
- Scissione e privatizzazione ASM - Assestamento di bilancio.
Mi rendo conto che comunicare i lavori di questa commissione significa utilizzare un linguaggio abbastanza tecnico e
di per sé riconducibile alla rigida logica dei numeri.
Procedendo per gradi posso riferire che una accurata attenzione è stata posta nell’analisi del Conto Consuntivo, che ha
permesso di esaminare i residui attivi e passivi ed il conseguente avanzo di amministrazione che è stato opportunamente
destinato a spese imputabili per un solo servizio (vedi rifacimento manti stradali ed arredo urbano).
Relativamente alle variazioni di bilancio le stesse sono diminuite rispetto agli anni precedenti e sono riferite soprattutto
a capitoli di spesa di personale: comunque non hanno snaturato il Bilancio di Previsione 2002 approvato. Rientrano in una
normale logica di gestione di variazione in aumento o di diminuzione che si possono verificare durante l’esercizio. In tale
ottica si colloca anche l’Analisi dell’Assestamento di Bilancio
(ultima variazione possibile in corso d’anno) con una più marcata analisi delle entrate e delle uscite.
Alcune delle nostre riunioni hanno avuto come tema “la scissione e privatizzazione dell’ASM”. I tecnici hanno provveduto in tale sede ad illustrare le fasi iniziali e progettuali per rendere attuabile tale operazione.
Dal canto nostro abbiamo preso visione della corposa documentazione messa a disposizione ed abbiamo sostenuto l’ipotesi prospettataci ovvero che sia preferibile creare due società
distinte, una che si occupi della erogazione e vendita del gas,
l’altra proprietaria delle reti impianti, con l’impegno che di
ciascun passaggio venga informato il Consiglio Comunale attraverso le apposite Commissioni. Poiché molto è il lavoro che
resta da fare sono certa che avremo altri incontri su questo tema.
Prossimo appuntamento per la Commissione sarà l’esame
del Bilancio di Previsione 2003.
Il Presidente della Commissione ROSANNA ROSSI
LE TENDE
Commissione
per le politiche sportive
L’Amministrazione comunale aveva nel suo programma la
definizione del problema della gestione degli impianti sportivi
di Viale della Resistenza. Un problema forte, che interessa tutta la collettività ed in particolar modo tutti gli sportivi che ne
usufruiscono. E’ noto infatti che dal 1992 una convenzione legava il Comune di Codogno ad una società, la CSC, che ha
gestito fino ad oggi gli impianti della città, e mi riferisco all’impianto natatorio (piscina, campi da tennis e calcetto in Viale Resistenza), al campo da calcio intitolato a Gianbattista Acerbi, ed
ai due campi da tennis in fregio al Palazzetto dello Sport.
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Questa gestione ha causato una serie di disservizi, verificata
e verificabile da tutti gli addetti, oltre ad un considerevole aggravio per le casse comunali: il Comune infatti versava a detta società un canone di gestione annuale di importo notevole
(circa 120 milioni di vecchie lire).
La priorità di questa Amministrazione era quindi quella di
tornare in possesso degli impianti. La Giunta ha deliberato di
rescindere il contratto con la CSC, a seguito di una trattativa
tutt’altro che facile, a causa di numerosi contenziosi in essere
con i titolari di questa società, in modo molto positivo per tutta la collettività. Quello che si conclude è un anno di transizione, nel quale si è dovuto convivere con il delicato passaggio
alla GIS (società controllata dal Comune) che ha il compito
di gestire il passaggio tra la CSC e le nuove società che condurranno gli impianti sportivi frazionati nel seguente modo:
- La piscina, che comprende anche la palazzina adibita agli
spogliatoi, e i campi da tennis in cemento con il campo da calcetto;
- Il campo da calcio “Acerbi”, con relativi spogliatoi;
- Il tennis, che comprende quello storico di terra battuta e
quello sotto la tensostruttura.
La commissione sport che ho l’onore di presiedere, ha capito l’importanza di questa decisione ed ha supportato i lavori di
concerto tra l’Assessore e l’Amministratore unico della GIS, ed
ha votato all’unanimità sia il passaggio sia gli indirizzi per la
futura gestione.
Sono convinto che dalla buona conduzione di impianti sportivi ne tragga beneficio tutta la Città. Per fare questo si è stilata una serie di indirizzi di gestione, che a partire dall’ammodernamento delle strutture in essere, hanno lo scopo di riportare
alla collettività impianti funzionali e funzionanti, alla tutela
dell’attività giovanile calcistica e/o amatoriale Per quanto riguarda il campo Acerbi, lo stesso è affidato in gestione alla
storica società Fulgor Codogno.
Per quanto riguarda la piscina la società che vincerà la gara
d’asta, a cui verrà affidata la gestione, avrà il compito di migliorare notevolmente l’impianto, per renderlo più affidabile,
moderno, sicuro ed appetibile, oltre che a fornire una progettualità d’insieme che non si limiti alla gestione ordinaria.
Per gli impianti da tennis adiacenti al palazzetto dello sport,
si propone una gestione che garantisca l’utilizzo degli stessi
in modo continuo.
Lo sport contiene naturalmente in sé valori troppo importanti perché un’Amministrazione se ne dimentichi: di questo
principio tutta la commissione è cosciente e sono convito che
Codogno meriti ancora di più. Mi auguro che il 2003 sia l’anno del rilancio di tutto il settore, a cominciare dalla conduzione degli impianti.
Voglio infine ricordare l’atteggiamento positivo e sempre
propositivo del Consigliere di minoranza ed amico Novelli, e
colgo l’occasione per formulare a tutti gli sportivi ed appassionati di sport di Codogno i miei personali auguri di serene festività Natalizie.
Il Presidente della Commissione GIACOMO ZAINI
Per motivi di spazio gli interventi dei Presidenti delle Commissioni Politiche del Territorio e Politiche Sociali saranno pubblicati sul prossimo
numero.
Al via la revisione dell’Anagrafe Canina
E’ in corso di attuazione
una verifica dell’Anagrafe Canina per i residenti nel nostro
Comune. La verifica ha lo
scopo di possedere un quadro
preciso e quanto più dettagliato possibile della situazione
dei “quattrozampe” circolanti
nel territorio di Codogno, e
consisterà nella formazione di
un “database” in cui saranno
contenute tutte le informazioni
riguardanti ogni singolo cane
in riferimento al relativo de-
tentore. Risulterà così meno
difficile la ricerca della proprietà di cani eventualmente
smarriti e ritrovati nell’ambito
del territorio comunale.
In riferimento alle Leggi
che regolano la materia, si
rammenta che ogni proprietario o detentore di cani è tenuto
a denunciare al Comune di residenza il possesso dell’animale, il suo trasferimento, la
scomparsa o la morte, entro
quindici giorni dall’evento
(Legge Regione Lombardia
08/09/1987 n° 30, art. 1 c.2).
Il Comune fornisce al denunciante un numero di riconoscimento che andrà impresso sul cane mediante tatuaggio indolore, eseguito a cura
dei veterinari delle A.S.L. o da
veterinari autorizzati.
Il servizio di Anagrafe Canina, finora in carico all’Ufficio Tributi del Comune, è ora
passato di competenza della
Polizia Municipale, a cui ci si
ACCADEVA A CODOGNO
QUARANT’ANNI FA
A partire da questo numero a cura di Gino Reguzzi,
già Direttore di “Il Codognese”, inizia la pubblicazione
di una rassegna degli eventi più significativi o curiosi avvenuti
a Codogno 40 anni fa
Riportiamo una miscellanea di notizie scelte fra le più interessanti e curiose, di avvenimenti successi a Codogno quaranta anni fa.
Consiglio Comunale- dicembre 1962: vengono stanziati 210 milioni di lire per il
completamento della fognatura lungo l’anello di circonvallazione e vie attigue,
compresa la costruzione dell’impianto di depurazione in località Fossadazzo.
Folclore: il primo dicembre 1962 transita da Codogno una vecchia diligenza postale del Ministero per il centenario del servizio postale. L’altissima diligenza di
colore giallo ornato di nero, con postiglione e cocchiere, trainata da cinque cavalli,
è ricevuta sul portone del Municipio dalle nostre Autorità e da ragazzini festanti
appena usciti dalle scuole.
Concorso vetrine: in occasione della Fiera si svolge il primo concorso per la vetrina più bella. Entusiasmo per gli addetti ai lavori, ma scarso l’interesse del pubblico. Vincitrice assoluta la signora Maria Ferrari Bianchi per il negozio “Il Nido”
in via Pascoli.
Musica: l’indimenticabile Lucio Flauto, i cantanti Cocki Mazzetti, Mingardi,
Cocconi, sono i personaggi clou delle tre serate musicali al Cinema Teatro Nuovo per
l’assegnazione del “disco d’oro”, manifestazione dilettantistica di importanza nazionale.
Il tempo: nel mese di novembre 1962 sono caduti a Codogno 147 mm. di pioggia.
Neve mista a pioggia nei giorni 18 e 19, immediatamente precedenti la giornata
della Fiera.
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dovrà rivolgere durante l’orario di apertura al pubblico (dal
lunedì al sabato dalle 9.15 alle
12.15 e il giovedì anche dalle
14.00 alle 16.00) per adempiere a quanto imposto dalle
Leggi in vigore o semplicemente per chiedere informazioni al riguardo della propria
posizione. L’ iscrizione non
comporta alcun costo a carico
del proprietario del cane al
quale verrà consegnato un
certificato contenente il numero di tatuaggio con il quale
si dovrà recare presso l’ambulatorio veterinario di fiducia
oppure presso la locale ASL
al fine di tatuare l’animale: il
costo di tale operazione, a carico dell’utente, può ovviamente variare da un ambulatorio all’altro.
Da parte del veterinario,
all’atto del tatuaggio, sarà consegnato un certificato di avvenuto tatuaggio che l’utente dovrà poi riconsegnare alla Polizia Municipale.
Per ricevere ulteriori informazioni o chiarimenti in merito si può contattare il numero
Aria di Natale anche per Chloe
telefonico 0377-314225, dal
lunedì al venerdì, dalle ore
17.00 alle ore 19.00.
Durante la verifica, che è
tuttora in corso di svolgimento, è emerso che spesso il proprietario o detentore del cane
tatuato non informa il Comune
dell’avvenuto
decesso
dell’animale, per la cancellazione del medesimo dalla
Anagrafe canina, questo comporta la materiale impossibilità di avere un anagrafe aggiornata e di conseguenza un
quadro reale della situazione.
Si chiede perciò la collabora-
zione dei proprietari.
Per concludere, qualche cifra circa la presenza canina sul
territorio comunale: attualmente sono iscritti nel registro
393 cani; le iscrizioni avvenute nel 2002 sono passate da 10
(nel primo trimestre) a 16 (secondo
trimestre);
dal
01/07/2002 a oggi sono già
stati iscritti 20 cani. La speranza è che questi confortevoli dati in ascesa rappresentino
una presa di coscienza che, al
di là della sfera affettiva, coinvolga il senso civico di ciascuno di noi.
Servizio bus navetta CODOGNO
ospedali
notizie
Periodico
dell’Amministrazione
(Registrazione Tribunale di
Lodi n.316 del 7.12.2000)
Direttore:
Adriano Croce
PROROGA DEL TRASPORTO
GRATUITO TRA CASALE E CODOGNO
GLI OSPEDALI CONTINUERANNO
AD ESSERE COLLEGATI DA UN SERVIZIO
BUS NAVETTA
Servizio di navetta gratuito
per chi deve recarsi all’ospedale di Casalpusterlengo per
visitare un parente ricoverato
o per effettuare una visita specialistica.
Il Consiglio Comunale di
Codogno, nella seduta del 28
novembre u.s., ha infatti deciso di continuare ad offrire
questo importante servizio ai
suoi Cittadini, in attesa della
conclusione dei lavori di ristrutturazione edilizia dei presidi sanitari di Casalpusterlengo e Codogno, e ciò al fine
di ridurre al minimo i disagi
dell’utenza ospedaliera.
Patners del Comune di Codogno in questa importante
iniziativa sono la Provincia di
Lodi, L’Azienda Sanitaria lo-
cale ed il Comune di Casalpusterlengo.
I biglietti per l’utilizzo del
servizio, ribadiamo gratuito,
sono in distribuzione nelle
portinerie degli ospedali di
Codogno e di Casalpusterlengo. Gli orari di partenza degli
autobus navetta sono i seguenti:
Partenze da Codogno: ore
8.25 – 10.20 – 14.30 – 16.40
– 18.18.
Partenze da Casalpusterlengo: ore 8.15 – 10.00 – 11.30 14.50 – 15.55 – 18.35 –
20.25 (il sabato alle ore
19.00). Gli autobus navetta
che collegano i due ospedali
non effettuano fermate intermedie.
Direttore Responsabile:
Luigi Albertini
Comitato di redazione:
Ilaria Bertè
Vincenzo Filippini
Mario Grazioli
Imerio Lucini
Carlo Manini
Cristina Sanò
Direzione e redazione:
Comune di Codogno – Via
Vittorio Emanuele 4
Tel. O377/3141 – Fax
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