relazione semestrale al 30 giugno 2006

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relazione semestrale al 30 giugno 2006
RELAZIONE SEMESTRALE
AL 30 GIUGNO 2006
Global Reports LLC
Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELLA
GESTIONE NEL PRIMO SEMESTRE
DELL’ESERCIZIO 2006
Mariella Burani
Il Gruppo Mariella Burani, quotato al segmento Star della Borsa di Milano e presieduto da Walter Burani, è attivo nei
settori dell’abbigliamento, della pelletteria e dell’informatica attraverso le business unit Apparel ,Leather e Digital.
MARIELLA BURANI FASHION GROUP S.P.A. è costituita ai sensi del diritto italiano come società per azioni con
sede legale in Italia in Cavriago (RE), Via della Repubblica 86.
Capitale Sociale Euro 15.551.999,84 I.V.
Registro delle Imprese di Reggio Emilia P.IVA e C.F 00145630356
La presente Relazione Semestrale è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione il 28 settembre 2006.
Il presente fascicolo è presente su Internet all’indirizzo:
www.mariellaburani.com
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Organi Sociali
Consiglio di amministrazione
Presidente e Amministratore Delegato – Walter Burani
Amministratore Delegato – Giovanni Burani
Amministratore Delegato – Andrea Burani
Amministratore Indipendente – Reno Zoboli
Amministratore Indipendente – Daniele Monarca
Comitato per la remunerazione
Amministratore Delegato – Andrea Burani
Amministratore – Reno Zoboli
Amministratore – Daniele Monarca
Comitato per il controllo interno
Amministratore – Reno Zoboli
Amministratore – Daniele Monarca
Collegio Sindacale
Presidente – Fabrizio Fontanesi
Sindaco effettivo – Guido Maria Avanzini
Sindaco effettivo – Danilo Morini
Sindaco supplente – Pietro Lia
Sindaco supplente – Raffaele Orsenigo
Società di Revisione
Mazars & Guérard S.p.A.
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LLA RETE DISTRIBUTIVA AL 30 GIUGNO 2006
IL NETWORK RETAIL AL 30 GIUGNO 2006 COMPRENDE (CON COCCINELLE) 293 MONO AND MULTI-BRAND BOUTIQUES (166
DOS+127 FRANCHISEES)
REST OF EUROPE
(13)
GERMANY, AUSTRIA,
SWITZERLAND (74)
(4)
(4)
(2)
(1)
(2)
RUSSIA+ BALTIC
COUNTRIES (20)
Mariella Burani
Coccinelle
Rene Lezard
Braccialini
Francesco Biasia
(16) Baldinini
(1) Mariella Burani
(3) Coccinelle
JAPAN (10)
(38) Don Gil
(16) Bernies
(13) Rene Lezard
(2) Mila Schon
(2) Revedi
(1) Baldinini
(2) Coccinelle
(6) Mila Schön
(3) Mariella Burani
(1) Coccinelle
FAR EAST (13)
ITALY (126)
(30) Mariella Burani
(28) Coccinelle
(19) Revedi
(12) Baldinini
(11) Mila Schön
(8) Braccialini
(7) Francesco Biasia
(6) Antichi Pellettieri
(2) Gai Mattiolo
(1) Gabriella Frattini
(1) Le Tricot
(1) Junior fashion
2Q 2006 FINANCIAL RESULTS
SEPTEMBER, 2006
(5)
(3)
(2)
(2)
(1)
EASTERN EUROPE
(15)
(10) Baldinini
(3) Francesco Biasia
(1) Mariella Burani
(1) Coccinelle
Mariella Burani
Braccialini
Baldinini
Francesco Biasia
Mila Schön
MIDDLE EAST –
REST OF WORLD (22)
(6)
(3)
(3)
(4)
(3)
(3)
Coccinelle
Mariella Burani(1)
Baldinini
Francesco Biasia
Braccialini
Antichi Pellettieri
p.4
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PORTAFOGLIO MARCHI
LEATHER GOODS
APPAREL
ACCESSORIES
OWN BRANDS
Mariella Burani Mila Schon
Ter et Bantine
René Lezard
FOOTWEAR
Braccialini
Baldinini
Francesco
Biasia
Sebastian
Coccinelle
LICENSED BRANDS Mugler
Fuchsia (Ungaro)
Anglomania (Vivienne Westwood)
1000 Miglia
Vivienne Westwood
Missoni
Warner Bros
Miss Sixty
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Premessa
La RELAZIONE SEMESTRALE è costituita da Stato Patrimoniale Consolidato, Conto
Economico Consolidato, Rendiconto Finanziario e Prospetto delle variazioni di Patrimonio
Netto e Note esplicative ed integrative e dai Prospetti Contabili della Capogruppo. La
Relazione Semestrale consolidata al 30 giugno 2006 è stata redatta in accordo ai principi
contabili internazionali (IAS/IFRS) per i bilanci interinali. I prospetti di bilancio sono stati
redatti in accordo con lo IAS 1 mentre le note sono state redatte in forma sintetica applicando
la facoltà prevista dallo IAS 34 e pertanto non includono tutte le informazioni richieste per il
bilancio annuale redatto in accordo agli IFRS.
Ai sensi dell’art. 81 del Regolamento Emittenti emanato da Consob con delibera n. 11971 del
14 maggio 1999 sono esposti lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico individuali di
Mariella Burani Fashion Group SpA.
Oltre agli allegati previsti dalla legge, vengono presentati prospetti di raccordo tra il risultato
netto e il patrimonio netto della consolidante e i rispettivi valori risultanti dalla Relazione
Semestrale.
I valori indicati sono espressi in Migliaia di Euro.
Scenario competitivo internazionale
Il Gruppo MBFG continua la sua azione di crescita e focalizzazione sul settore del cosiddetto
“lusso accessibile”. Tale segmento presenta, infatti, alcune caratteristiche molto interessanti
fra cui: - un limitato presidio da parte dei competitors; bassa concorrenza cinese in termini di
falsificazione; - forti possibilità di sviluppi per il futuro.
In generale il settore del lusso sta attraversando oramai da più di un anno un momento molto
favorevole con una crescita reale media positiva del mercato superiore al 9%; in particolare
aumentano le aziende con una crescita annua superiore al 20% e sembra che il comparto del
cosiddetto lusso accessibile raggruppi buona parte di tale aziende ad alta crescita.
È evidente che tale ripresa interessa i mercati di tutto il mondo ed in particolare:
- in Europa si assiste ad una forte incremento dei consumatori che ricominciano a comprare i
prodotti del lusso con un mercato alimentato da flussi turistici dai nuovi paesi (Russia, Cina e
India) con una crescita particolarmente brillante per il segmento “pelle” (+14%) ed il buon
andamento delle “prime linee” per quanto riguarda il segmento abbigliamento;
- in Giappone ed estremo oriente continua il lungo percorso di crescita con una forte
focalizzazione sui marchi italiani e francesi (simboli di qualità e storia) soprattutto
appartenenti al segmento “lusso accessibile” (pelle e seta): in particolare in Cina (+70%) ed
India (+25%) si assiste ad una crescita trasversale in tutti i segmenti di mercato
(abbigliamento e pelle).
La pelletteria si conferma la “star” del settore con crescite molto forti sia in Asia che in Europa
e con forte dinamicità per i brand ad alto “contenuto moda”. Anche le calzature sembrano
aver sconfitto la crisi del comparto: l’Asia ed i nuovi paesi emergenti si dimostrano come i
paesi a più alta crescita.
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In generale quindi si può affermare che il buon andamento dei mercati emergenti con una
crescente diffusione della ricchezza e la presenza di nuovi bisogni e segmenti emergenti (es.
working woman) per il vecchio continente rappresentano le premesse per una buona crescita
di lungo periodo del settore.
Principali fatti accaduti nel semestre:
Il 24 febbraio 2006 Antichi Pellettieri ha stipulato un contratto per l’acquisito del controllo del
51% di Coccinelle Spa.
Coccinelle, fondata da Giacomo Mazzieri nel 1978 a Sala Baganza (PR), è uno dei principali
player italiani nel settore delle borse e accessori nel segmento del lusso accessibile
attraverso il proprio brand Coccinelle e in licenza col brand Miss Sixty. I risultati del 2005
indicano un fatturato di €55 milioni, un EBITDA di €8 milioni che riflette un’incidenza su ricavi
del 14,5% e un utile ante imposte pari a €3,6 milioni che rappresenta un’incidenza sui ricavi
del 6,6%.
L’acquisizione di Coccinelle è coerente con la strategia del Gruppo di espandersi verso
prodotti e mercati geografici che offrono alti margini e grandi opportunità di crescita.
Coccinelle rispecchia questi obiettivi offrendo borse e accessori ad un mercato internazionale
che oggi genera il 40% del fatturato 2005.
La rete distributiva internazionale di Coccinelle conta 45 negozi in tutto il mondo e va a
completare l’esistente rete distributiva del Gruppo che raggiungerà a fine 2006 le circa 300
boutiques a livello mondiale.
L’espansione del Gruppo sfrutterà, inoltre, benefici derivanti da:
•
•
•
economie di scala nell’approvvigionamento delle materie prime
aumento dell’efficienza nella logistica e distribuzione, e
opportunità di cross-selling nei diversi mercati geografici.
La struttura dell’operazione ha previsto l’acquisto diretto da parte di Antichi Pellettieri S.p.A.
delle seguenti partecipazioni nel capitale sociale di Coccinelle S.p.A.: 9% da Marco Mazzieri,
40% da Development Capital 1 S.C.A., la concessione da parte di Angelo Mazzieri,
Presidente del Consiglio di Amministrazione di Coccinelle S.p.A., in favore di Antichi
Pellettieri S.p.A. del diritto di usufrutto, triennale ma rinnovabile, su una partecipazione pari al
2% del capitale sociale di Coccinelle S.p.A.
Il prezzo concordato per le operazioni sopra descritte è stato corrisposto al closing in data 4
Aprile 2006 comportando un esborso cash pari a € 10 milioni di euro, la cessione del 3% di
azioni Antichi Pellettieri da parte di MBFG a Development Capital 1 S.C.A. e la sottoscrizione
di un prestito obbligazionario convertibile emesso da Antichi Pellettieri S.p.A. pari a € 14
milioni da parte di Development Capital 1 S.C.A..
Gli accordi hanno previsto inoltre la stipula di un patto parasociale con Angelo Mazzieri che
manterrà comunque una partecipazione significativa nel capitale sociale di Coccinelle S.p.A.
Ai sensi di detto accordo, al verificarsi di determinati eventi, Antichi Pellettieri potrebbe
acquisire la predetta partecipazione attualmente detenuta da Angelo Mazzieri, venendo così
a detenere l’intero capitale sociale di Coccinelle S.p.A.
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Con un debito di €4,6 milioni, l’enterprise value di Coccinelle è calcolato a €63,4 milioni, che
porta ad un multiplo di circa 8 X EV/EBITDA, un multiplo attraente come quelli pagati dal
Gruppo nelle precedenti acquisizioni strategiche nel segmento del leather goods effettuate
negli ultimi 5 anni.
L’operazione è stata soggetta all’autorizzazione delle autorità antitrust austriaca e tedesca.
Angelo Mazzieri rimane Presidente e Amministratore Delegato di Coccinelle SpA.
Il 13 Aprile 2006 Antichi Pellettieri ha effettuato il closing dell’operazione acquisendo il
controllo del 51% di Coccinelle Spa.
Il 28 Febbraio 2006 MARIELLA BURANI FASHION GROUP ha stipulato un contratto per la
vendita del 3,3% della propria partecipazione in Antichi Pellettieri, divisione Leather Goods
del Gruppo, a ITOCHU CORPORATION per €10 milioni. L’operazione solidifica ulteriormente
il rapporto tra MBFG e ITOCHU e garantisce a MBFG un partner con imparagonabile
esperienza e forza distributiva in Estremo Oriente.
Con la collaborazione di Itochu, MBFG progetta di espandere, entro il 2008, la propria
presenza in Giappone e negli altri paesi dell’ Estremo Oriente con oltre 40 franchisees e 50
shop-in-shops e corner all’interno di department stores e negozi multi-marca.
ITOCHU Corporation è uno dei più grandi Gruppi a livello mondiale focalizzato nella
distribuzione con un rete di oltre 670 società in 80 paesi.
Attraverso la divisione Fashion Export (divisione Brand Marketing), fondata nel 1978, Itochu
ha costruito una reputazione e una lunga esperienza stringendo relazioni con partner
strategici che le hanno permesso, grazie ad un buon posizionamento sul mercato, di
sviluppare marchi di lusso in Giappone e nel Far East. ITOCHU gestisce circa 140 marchi
diversi nel settore che includono MALO, TANINO CRISCI, BALLY, LANVIN, PAUL SMITH,
WOLFORD, SCAVIA, LA PERLA, TUMI, HUNTING WORLD e altri.
Il 26 Aprile 2006 Mariella Burani Fashion Group ha effettuato il closing dll’operazione per la
cessione del 3,3% di Antichi Pellettieri ad Itochu Corporation.
Il 2 marzo 2006 il Consiglio di Amministrazione di antichi Pellettieri ha approvato il progetto di
quotazione delle azioni ordinarie della società sul mercato Expandi gestito da Borsa Italiana
SpA.
Il 27 Aprile 2006 l’Assemblea dei soci ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario
di € 0,13 per azione con stacco cedola il 22 maggio 2006 e pagamento il 25 maggio 2006.
Il 4 Maggio 2006 Mariella Burani Fashion Group ha acquisito, tramite la propria controllata
Design&Licenses SpA, il rimanente 10% di Antichi Pellettieri SpA ancora di proprietà di
LCapital, esercitando l’opzione di acquisto prevista negli accordi stipulati in occasione
dell’acquisto del 20% di Antichi Pellettieri dalla stessa LCapital nel settembre 2005. Il prezzo
concordato per l’operazione è stato 18,350 milioni di euro.
Il 1 Giugno 2006 si è chiusa con successo l’offerta di azioni ordinarie di Antichi Pellettieri
S.p.A., società alla quale fanno capo le aziende leather goods di Mariella Burani Fashion
Group, con una richiesta da parte di primari investitori istituzionali italiani ed internazionali,
per un controvalore pari a 5 volte la quantità offerta. Buona la risposta anche sul fronte della
richiesta del retail nell’ambito dell’offerta pubblica che è stata pari a 1,8 volte la quantità
offerta. E’ stato fissato in 7,77 Euro per azione il Prezzo d’Offerta delle azioni ordinarie di
Antichi Pellettieri S.p.A. Il Prezzo d’Offerta, medesimo per l’Offerta Pubblica e il Collocamento
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Istituzionale, è stato determinato dai Proponenti, d’intesa con Capitalia e Mediobanca, sulla
base della quantità e della qualità delle manifestazioni d’interesse degli Investitori Istituzionali
e delle adesioni nell’ambito dell’Offerta Pubblica. Sulla base del Prezzo d’Offerta di 7,77 Euro
per azione, la capitalizzazione di Borsa di Antichi Pellettieri SpA al momento dell’ammissione
al listino è stata pari a circa 350 milioni di Euro.
Storia ed evoluzione del Gruppo Antichi Pellettieri
Le origini dell’attività del Gruppo risalgono al 2000, anno in cui Mariella Burani Fashion
Group, al fine di creare il primo esempio di polo integrato della pelletteria italiana, dà inizio ad
una serie di acquisizioni, destinate a protrarsi negli anni successivi, di società attive nella
produzione e distribuzione di borse e piccola pelletteria, calzature nonché abbigliamento in
pelle e in tessuto e contraddistinte da caratteristiche comuni quali:
•
la localizzazione in distretti produttivi che vantano una consolidata tradizione nello
specifico settore merceologico operato;
•
la presenza di manager, al contempo soci fondatori, disponibili a contribuire
personalmente allo sviluppo del Gruppo;
•
la disponibilità di marchi propri molto conosciuti in mercati geografici specifici;
•
la presenza di potenzialità distributive e di ampliamento della gamma di prodotto non
interamente espresse;
•
il posizionamento nel segmento del lusso accessibile.
La prima delle suddette acquisizioni avviene nel novembre del 2000, quando Mariella Burani
Fashion Group acquista il 60% del capitale di Braccialini, società attiva dal 1955 nella
produzione di borse e piccola pelletteria con il marchio proprio Braccialini e presente in modo
significativo su mercati emergenti quali quelli dell’Estremo Oriente.
Nel gennaio del 2001, Mariella Burani Fashion Group rileva, tramite la controllata Deimutti
Compagnia dei Cuoi S.p.A., le attività di produzione di borse per conto terzi (tra cui il marchio
Dior) di Deimutti S.p.A., al fine di mettere a servizio dei marchi del Gruppo Mariella Burani
una capacità di realizzare prodotti destinati alla fascia alta del mercato del lusso. Tali attività
verranno successivamente cedute, nel dicembre del 2003, da Deimutti Compagnia dei Cuoi
S.p.A. (nel frattempo diventata una controllata della costituita Ex-Antichi Pellettieri) a Giorgio
Armani S.p.A., in quanto non più strategiche. Successivamente, la Deimutti Compagnia dei
Cuoi S.p.A. cambierà la denominazione sociale in Leather Design S.p.A. e nel corso del 2005
verrà posta in liquidazione (stato nel quale si trova attualmente).
Nel marzo del 2001, Mariella Burani Fashion Group acquisisce il 50% di Baldinini, società
attiva nella produzione di calzature con il marchio proprio Baldinini e con una forte presenza
sui mercati dell’Europa dell’Est e sul mercato russo.
Successivamente, nel maggio del 2001, Mariella Burani Fashion Group, al fine di completare
la gamma di prodotti in pelle da offrire al mercato, acquisisce il 51% di Enrico Mandelli,
società che produce abbigliamento in pelle per uomo e donna con il marchio proprio Enrico
Mandelli. Nello stesso mese Mariella Burani Fashion Group acquisisce il 72% di Calzaturificio
Mario Cerutti, società attiva nel settore delle calzature dal 1970 con il marchio proprio Mario
Cerutti, soprattutto al fine di sviluppare sinergie distributive con Baldinini, data la rilevante
presenza di entrambe le società sui mercati dell’Europa dell’Est.
A seguito di tali acquisizioni, Mariella Burani Fashion Group ritiene opportuno raggruppare
tutte le proprie partecipazioni in società operanti nel settore della pelletteria in una holding
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controllata al 100% dalla stessa Mariella Burani Fashion Group, realizzando così una
divisione pelletteria all’interno del Gruppo Mariella Burani e, a tal fine, in data 1 giugno 2001
costituisce, tramite le proprie controllate al 100% Mila Schön Group S.p.A. (successivamente
divenuta D&L) e Mariella Burani Investment S.r.l., la Ex-Antichi Pellettieri con un capitale
sociale iniziale pari a Euro 500.000.
Successivamente, in data 10 settembre 2001, la Ex-Antichi Pellettieri acquista da Mariella
Burani Fashion Group le partecipazioni sopra indicate, ad un prezzo pari ai valori di carico
delle partecipazioni stesse in Mariella Burani Fashion Group, e precisamente:
•
il 60% del capitale sociale di Braccialini
•
il 60% del capitale sociale di Deimutti Compagnia dei Cuoi S.p.A.
•
il 50% del capitale sociale di Baldinini
•
il 72% del capitale sociale di Calzaturificio Mario Cerutti
• il 51% del capitale sociale di Enrico Mandelli
In pari data, la Ex-Antichi Pellettieri prosegue la politica di espansione nel settore della
pelletteria iniziata da Mariella Burani Fashion Group attraverso l’acquisizione del 50% di
Ma.fra, società attiva nella produzione e commercializzazione di calzature con i marchi propri
Sebastian e The Saddler. I principali motivi alla base di tale acquisizione sono la presenza
nelAntichi Pellettieri acquisita di risorse rilevanti per la crescita del Gruppo, quali un
management particolarmente qualificato e preparato (in particolare Giovanni Stella, attuale
amministratore delegato del Gruppo) ed una consolidata esperienza nella realizzazione di
prodotti in licenza.
Successivamente, in data 28 giugno 2002, la Ex-Antichi Pellettieri, al fine di ridurre, in
generale, le partecipazioni di minoranza presenti nel Gruppo e, nello specifico, di ottenere il
possesso della maggioranza assoluta delle quote di Baldinini, acquista un ulteriore 10% del
capitale sociale di quest’ultima società, arrivando a controllarne il 60%.
In data 30 novembre 2002 Ma.fra acquisisce il 51% di GFM, società attiva nel settore
dell’abbigliamento in tessuto, ove opera con il marchio proprio Ter et Bantine. L’acquisizione
è motivata, oltre che dalla storicità di tale marchio, dalla possibilità da essa offerta di ampliare
la gamma dei prodotti del Gruppo. Successivamente, in data 27 novembre 2003, tale
partecipazione viene ceduta da Ma.fra alla Ex-Antichi Pellettieri ad un prezzo pari a Euro
1.800.000, al fine di accorciare la catena partecipativa all’interno del Gruppo.
In data 19 giugno 2003, D&L (titolare di una partecipazione pari al 50% del capitale della ExAntichi Pellettieri) acquista dai fratelli Francesco e Claudio Biasia il 60% di Biasia Francesco,
società che produce e distribuisce borse e piccola pelletteria con il marchio di proprietà
Francesco Biasia, tramite concambio azionario con l’11,33% del capitale della Ex-Antichi
Pellettieri. Il valore attribuito all’operazione è pari a Euro 10.281.410. Le ragioni di tale
acquisizione consistono essenzialmente nelle caratteristiche del marchio Francesco Biasia, in
particolare la sua notorietà e la sua complementarità con i marchi già utilizzati dal Gruppo.
Nell’ottobre del 2003, la succitata partecipazione in Biasia Francesco viene venduta da D&L
alla Ex-Antichi Pellettieri al prezzo di Euro 10.235.000.
In data 7 novembre 2003, Mariella Burani Investment S.r.l. e D&L, che insieme detengono
l’88,66% del capitale sociale della Ex-Antichi Pellettieri, cedono a Sacap S.p.A., società
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indirettamente controllata al 100% da L Capital (fondo chiuso del gruppo LVMH Moët
Hennessy - Louis Vuitton, uno dei principali operatori mondiali nel mercato del lusso), il 30%
del capitale sociale della Ex-Antichi Pellettieri ad un prezzo pari a Euro 25 milioni.
In esecuzione delle previsioni contenute nel succitato contratto di vendita che ha consentito
l’ingresso di Sacap S.p.A. nel capitale sociale della Ex-Antichi Pellettieri, con atto efficace dal
19 febbraio 2004 D&L viene scissa parzialmente mediante costituzione del Gruppo, con la
denominazione “Pellettieri Holding S.r.l.”, cui viene contestualmente trasferita, tra l’altro,
l’intera partecipazione azionaria detenuta da D&L nella Ex-Antichi Pellettieri, pari al 19,666%
del capitale di quest’ultima. Per effetto della scissione, l’intero capitale sociale del Gruppo,
pari a Euro 10.000, viene attribuito a Mariella Burani Fashion Group, socio unico di D&L.
In data 23 febbraio 2004 e 5 marzo 2004, Antichi Pellettieri acquista le partecipazioni nella
Ex-Antichi Pellettieri detenute rispettivamente da Revedi S.p.A. (società che ha incorporato
Mariella Burani Investment S.r.l. e che è conseguentemente subentrata nella titolarità del
39% del capitale della Ex-Antichi Pellettieri) e dai fratelli Francesco e Claudio Biasia (titolari
dell’11,33% del capitale della Ex-Antichi Pellettieri). In conseguenza di tali operazioni, il
capitale della Ex-Antichi Pellettieri è posseduto dalAntichi Pellettieri per il 70% e da Sacap
S.p.A. per il rimanente 30%.
Successivamente, in data 9 marzo 2004, Antichi Pellettieri, con deliberazione dell’assemblea
dei soci, aumenta il capitale sociale in forma gratuita da Euro 10.000 a Euro 700.000 e si
trasforma in società per azioni.
In data 24 marzo 2004, infine, Sacap S.p.A. viene fusa per incorporazione nelAntichi
Pellettieri, con contestuale attribuzione a Sacap, società lussemburghese controllata dal
fondo L-Capital, del 30% del capitale sociale del Gruppo (emesso in esecuzione di un
secondo aumento di capitale, da Euro 700.000 a Euro 1.000.000, deliberato sempre in data 9
marzo 2004 dall’assemblea dei soci del Gruppo a servizio dell’operazione di fusione).
In conseguenza di tale ultima fusione, il capitale del Gruppo è posseduto al 70% da Mariella
Burani Fashion Group e al 30% da Sacap. Antichi Pellettieri, a sua volta, possiede il 100% del
capitale sociale della Ex-Antichi Pellettieri.
Successivamente, in data 24 giugno 2004, al fine di razionalizzare la struttura del Gruppo,
nonché di rendere più efficienti i processi decisionali e di migliorare il flusso delle
informazioni, la Ex-Antichi Pellettieri viene fusa per incorporazione nelAntichi Pellettieri.
Quest’ultima subentra quindi, a decorrere dall’1 luglio 2004, data di efficacia dell’atto di
fusione, in tutte le posizioni giuridiche attive e passive della Ex-Antichi Pellettieri e, in
esecuzione di apposita deliberazione dell’assemblea straordinaria che ha approvato il
progetto di fusione, ne assume la denominazione sociale, “Antichi Pellettieri”.
In data 12 ottobre 2004, Antichi Pellettieri, al fine di ridurre le partecipazioni di minoranza
all’interno del Gruppo e di ottenere il controllo di un’importante unità produttiva in un polo
strategico per le calzature, acquisisce il 28% di Calzaturificio Mario Cerutti ad un prezzo pari
a Euro 1.550.000, arrivando così a detenere il 100% del capitale della medesima società.
Successivamente, in data 21 dicembre 2004, Calzaturificio Mario Cerutti viene fuso per
incorporazione nelAntichi Pellettieri.
Con deliberazione dell’assemblea straordinaria di data 14 ottobre 2004, Antichi Pellettieri
aumenta in forma gratuita il proprio capitale sociale da Euro 1.000.000 a Euro 10.000.000.
In data 29 settembre 2005, D&L acquista da Sacap azioni pari al 20% del capitale del Gruppo
ad un prezzo pari a Euro 22.320.000. Tale operazione rientra nel già indicato piano di
riduzione delle partecipazioni di minoranza all’interno del Gruppo.
In data 30 settembre 2005, nel contesto dell’Accordo Quadro Antichi Pellettieri acquista il
50% di Ma.fra ad un prezzo pari a Euro 6.500.000, sempre al fine di ridurre le partecipazioni
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di minoranza all’interno del Gruppo, nonché di coinvolgere in misura ancora maggiore il
management delAntichi Pellettieri nello sviluppo del Gruppo stesso. Successivamente, con
atto di data 21 novembre 2005, efficace a decorrere dal 31 dicembre 2005, Ma.fra viene
incorporata nelAntichi Pellettieri.
Successivamente, nel dicembre 2005, Antichi Pellettieri, con l’obiettivo strategico già indicato
di ridurre le partecipazioni di minoranza all’interno del Gruppo, acquista una quota pari al 20%
del capitale sociale di Braccialini ad un prezzo pari a Euro 3.900.000, aumentando così la
propria partecipazione dal 60% all’80% e una partecipazione pari al 29% del capitale sociale
di GFM ad un prezzo pari a Euro 1.500.000, con conseguente aumento della quota di capitale
sociale di tale società detenuta dalAntichi Pellettieri dal 51% all’80%.
In data 2 marzo 2006, Antichi Pellettieri aumenta il proprio capitale sociale da Euro
10.000.000 a Euro 10.498.845.
In data 13 aprile 2006, Antichi Pellettieri, al fine di implementare la propria strategia, diretta
alla crescita del Gruppo in particolare in prodotti e mercati geografici che offrono alti margini e
grandi opportunità di crescita, acquista il controllo di Coccinelle, acquistando il 49% del
capitale di Coccinelle da Development Capital e da Marco Mazzieri e il diritto di usufrutto su
azioni pari al 2% del capitale della stessa società da Angelo Mazzieri.
Successivamente, in data 26 aprile 2006, Mariella Burani Fashion Group vende a Itochu
Corporation, società di diritto giapponese, e a Itochu Italiana S.p.A., una partecipazione
complessiva pari al 3,34% del capitale sociale delAntichi Pellettieri.
Infine, in data 4 maggio 2006, D&L ha acquistato da Sacap n. 1.000.000 azioni del Gruppo
aventi valore nominale pari a Euro 1, corrispondenti al 9,52% del capitale delAntichi
Pellettieri.
Fatti importanti nell’evoluzione dell’attività delle singole società del Gruppo
Di seguito è riportata una breve descrizione degli eventi più rilevanti per le società del Gruppo
avvenuti negli ultimi due anni.
Nel 2004:
•
Braccialini apre un punto vendita a Londra, al fine di intraprendere un progetto
distributivo sul territorio della Gran Bretagna;
•
Biasia Francesco apre uno showroom a Milano e a Tokyo, nell’ottica di continuare a
sviluppare il canale distributivo diretto;
•
Ma.fra apre un DOS a Milano, in Via Montenapoleone, e sigla un contratto di licenza
per la produzione e distribuzione delle calzature con marchio Missoni;
•
Baldinini, con l’intenzione di consolidare la sua presenza in Russia, apre un negozio in
franchising a Mosca all’interno dei magazzini Gumm;
•
GFM stipula un contratto di licenza per la produzione e distribuzione del marchio
Anglomania Vivienne Westwood;
•
Coccinelle sigla un accordo di licenza triennale per la produzione e distribuzione dei
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prodotti di borse e piccola pellettetria con il marchio Miss Sixty .
Nel 2005:
•
Braccialini apre 5 negozi in franchising (2 a Hong Kong, 2 a Dubai e 1 a Milano) e un
ufficio commerciale a Hong Kong;
•
Biasia Francesco conclude un contratto di licenza attiva per le calzature con Ma.fra;
•
Coccinelle acquista il marchio Paesaggio Urbano e conclude un contratto con l’agenzia
di comunicazione Saatchi & Saatchi.
Inoltre, nel corso sia del 2004 sia del 2005, tutte le società del Gruppo hanno aperto numerosi
negozi in franchising.
PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ
INTRODUZIONE
Il mercato del lusso è rappresentato da numerosi segmenti merceologici, tra cui
l’abbigliamento, gli accessori in pelle, le calzature, i gioielli e gli orologi. Tale mercato, a livello
mondiale, ha registrato nel 2004 un volume di affari pari a Euro 134 miliardi ed è stimato in
4
crescita nel 2005 di circa il 7% .
Nell’ambito del mercato del lusso, gli operatori individuano il segmento del lusso accessibile o
“trading up”. Il “trading up” è un fenomeno globale che sembra rispondere al crescente
desiderio di soddisfare bisogni emotivi legati alla sfera del benessere, dell’autogratificazione,
dell’affermazione sociale e della cura di sé. Quindi, i consumatori di fascia media appaiono
disposti a pagare un premio sul prezzo per categorie speciali di beni caratterizzati da un
rapporto qualità/prezzo riconosciuto come soddisfacente dal pubblico dei consumatori di
riferimento. Tali prodotti presentano caratteristiche di raffinatezza, di riconoscibilità del
marchio e di design e/o di tecnologia.
Antichi Pellettieri è la holding operativa di un gruppo attivo nel mercato del lusso,
posizionandosi prevalentemente nello specifico segmento del lusso accessibile, ove offre
prodotti in pelle e, in minor misura, in tessuto con marchi propri come Coccinelle, Francesco
Biasia, Baldinini, Braccialini, Ter et Bantine ed Enrico Mandelli, con marchi di terzi in licenza
5
come Vivienne Westwood, Mario Cerutti, Sebastian , Missoni, Mariella Burani, Miss Sixty e
Luigi Borrelli e, marginalmente, tramite produzioni per marchi di terzi.
L’attività attualmente svolta dal Gruppo è stata iniziata nel 2000 dal Gruppo Mariella Burani
nell’ambito di un progetto finalizzato a creare il primo esempio di polo integrato della
pelletteria italiana attraverso l’aggregazione di aziende con elevato know-how nel settore
delle borse e della piccola pelletteria, delle calzature e dell’abbigliamento, ed è stata poi
proseguita dal Gruppo a partire dall’inizio del 2004.
Descrizione della natura delle operazioni del Gruppo e delle sue principali attività
Il Gruppo progetta, produce e commercializza borse e piccola pelletteria, calzature e
abbigliamento in pelle e in tessuto, che si caratterizzano per qualità ed innovazione stilistica.
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La flessibilità del modello di business adottato dal Gruppo gli consente di mantenere il
presidio di tutte le fasi critiche della filiera produttiva-distributiva. Il Gruppo, infatti, svolge
interamente al proprio interno le fasi di progettazione, pianificazione, acquisti, qualità,
marketing e comunicazione, distribuzione e ricorre in prevalenza all’outsourcing per quanto
riguarda la produzione e la logistica, pur mantenendo il controllo, in termini di qualità ed
efficienza, anche di tali fasi.
Il Gruppo è particolarmente focalizzato sulla progettazione del prodotto, realizzata da un team
interno composto da 199 addetti assunti a tempo indeterminato, parte delle 521 persone
impiegate in media dal Gruppo a vario titolo nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005, il cui
impegno è finalizzato a mantenere la qualità e l’innovazione stilistica da sempre
caratterizzanti i prodotti del Gruppo. In tal senso, il team di progettazione, alla luce della
consolidata esperienza delle persone che lo compongono, rappresenta una risorsa
fondamentale del Gruppo.
La pianificazione della produzione, degli acquisti delle materie prime, così come del
marketing e della comunicazione, è effettuata direttamente da Antichi Pellettieri sulla base di
un sistema di reporting periodico fornito dalle società del Gruppo.
L’attività produttiva, svolta prevalentemente da laboratori esterni di comprovata competenza e
affidabilità, situati in Italia, Europa dell’Est, Tunisia e Cina, è effettuata sulla base dei prototipi
studiati e forniti dal Gruppo, che, attraverso personale proprio, effettua poi direttamente
un’attività di controllo della qualità dei prodotti realizzati. Il Gruppo svolge, inoltre,
internamente l’intera fase produttiva delle borse e delle calzature che si posizionano nella
fascia alta del mercato del lusso, nonché la fase di assemblaggio per tutte le calzature donna,
presso gli stabilimenti italiani di Parma, Pontassieve, Vigevano e San Mauro Pascoli, Sala
Baganza, Dueville, Merate.
Il Gruppo commercializza i suoi prodotti con marchi propri e in licenza, selezionati in base a
criteri di posizionamento competitivo e notorietà internazionale. Tra i principali marchi propri si
annoverano Coccinelle, Francesco Biasia, Baldinini, Braccialini, e Ter et Bantine. I marchi in
licenza includono, tra gli altri, Vivienne Westwood, Mario Cerutti, Sebastian, Missoni, Mariella
Burani, Miss Sixty e Luigi Borrelli.
Il Gruppo vende i propri prodotti in circa 60 paesi e, nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005,
ha realizzato il 34% dei propri ricavi in Italia e il 66% all’estero (in particolare, il 45% in
Europa, esclusa l’Italia, l’11,6% in Estremo Oriente, incluso il Giappone ed il 6% negli Stati
Uniti).
La distribuzione dei prodotti del Gruppo avviene mediante due canali distributivi: (i) quello
diretto, che comprende al 31 dicembre 2005 n. 36 negozi gestiti direttamente (c.d. “Directly
Operated Stores” o “DOS”),
n. 83 negozi gestiti da terzi e legati al Gruppo da contratti di franchising ed inoltre negozi
multimarca/department store serviti direttamente tramite gli showroom del Gruppo o in
occasione delle fiere di settore; (ii) quello indiretto, rappresentato da negozi
multimarca/department store, che acquistano da importatori o da agenti. Nell’esercizio chiuso
al 31 dicembre 2005, il 58% circa dei ricavi consolidati è stato realizzato mediante il canale
diretto, il restante attraverso quello indiretto.
La logistica è pianificata in tutte le sue fasi a livello di Gruppo, dalla gestione dei magazzini
alla spedizione dei prodotti finiti.
Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005, il Gruppo ha conseguito ricavi pari a Euro 153,653
milioni, con un incremento del 16,4% rispetto all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004. Tali
ricavi sono rappresentati per il 89% dalla vendita di borse, piccola pelletteria e calzature e per
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il residuo 11% dalla vendita di abbigliamento. Inoltre, tali ricavi risultano composti per circa il
82% da vendite di prodotti con marchi di proprietà e per il restante 18% da vendita di prodotti
con marchi in licenza. L’utile netto generato nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005 è stato
di Euro 4,921 milioni, con un incremento del 2,5% rispetto all’esercizio chiuso al 31 dicembre
2004.
A giudizio del management, il Gruppo deve il proprio successo, fra l’altro, ad alcuni punti di
forza che, nel loro insieme, lo distinguono nel panorama del segmento del lusso accessibile
italiano ed internazionale, e precisamente:
•
l’essere una struttura integrata, che va dalla progettazione alla distribuzione,
caratterizzata dal presidio di tutte le fasi critiche della filiera produttiva-distributiva,
svolgendo internamente quelle di progettazione, pianificazione, acquisti, qualità,
marketing e comunicazione, distribuzione e ricorrendo in prevalenza all’outsourcing
(presso laboratori esterni in Italia e all’estero) per quanto riguarda la produzione e la
logistica (per i trasporti). Questo modello di business altamente flessibile consente
alAntichi Pellettieri di avere il pieno controllo delle fasi fondamentali della catena del
valore, al fine di controllare la qualità del prodotto e i tempi di consegna, pur
mantenendo una struttura dei costi efficiente e permette altresì, sia al Gruppo sia a
terzi (ad esempio, i licenzianti), di sviluppare o ampliare l’offerta dei loro prodotti (borse
e piccola pelletteria, calzature, abbigliamento in pelle ed in tessuto);
•
una struttura distributiva incentrata principalmente sulla distribuzione diretta, che si
avvale di DOS, negozi gestiti da terzi e legati al Gruppo da contratti di franchising e
negozi/ department store serviti direttamente tramite gli showroom del Gruppo o in
occasione delle fiere di settore e che consente di ottenere margini di profittabilità più
elevati rispetto al canale distributivo indiretto;
•
l’offerta, per ciascuna tipologia di prodotto realizzata dal Gruppo, di una gamma
articolata e numerosa di prodotti rivolti ad una clientela attenta alle novità della moda,
di età compresa fra i 20 ed i 50 anni, con un portafoglio diversificato di marchi
selezionati in base al posizionamento competitivo e al presidio di specifici mercati
geografici;
•
una significativa presenza in mercati a rapida espansione particolarmente sensibili al
lusso e al prodotto “made in Italy” e “styled in Italy” quali, ad esempio, quelli
dell’Estremo e Medio Oriente e il posizionamento fra i principali operatori in alcuni di
questi mercati, come quelli dell’Europa dell’Est, e della Russia, che contribuiscono ad
una crescita sostenuta dei ricavi;
•
la capacità di aggregare aziende di medie dimensioni, che possano crescere
attraverso lo sfruttamento delle sinergie e del know-how interni al Gruppo e attraverso
la presenza dei fondatorimanager, figure chiave delle singole società, che continuano
a gestirne l’attività e che al tempo stesso contribuiscono allo sviluppo coordinato
dell’intero Gruppo.
L’insieme dei fattori di cui sopra ha portato il Gruppo a realizzare, a perimetro di
consolidamento costante, una crescita organica dei ricavi consolidati (incremento del 16,4%
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nel biennio 2004-2005), caratterizzata da un incremento più che proporzionale della
redditività operativa (incremento di EBITDA del 33% nel biennio 2004-2005), grazie anche
allo sviluppo di sinergie fra le società del Gruppo e all’ottimizzazione continua dei processi
organizzativi del Gruppo stesso.
Prodotti
Il Gruppo è attivo nella progettazione, produzione e distribuzione di prodotti in pelle e, in
misura minore, in tessuto. In particolare, l’offerta dei prodotti del Gruppo, commercializzati sia
con marchi propri sia con marchi in licenza, comprende:
•
borse, piccola pelletteria e calzature;
•
abbigliamento in pelle ed in tessuto.
Borse, piccola pelletteria e calzature
Il Gruppo progetta, produce e commercializza borse in pelle, tessuto e materiali fotografati,
articoli di piccola pelletteria, quali portafogli, portachiavi, buste portadocumenti, cinture e
gadget in pelle, finalizzati a completare l’offerta di ciascuna linea di borse, offrendo con
fantasia ed originalità un importante strumento di fidelizzazione della clientela ai singoli
marchi, nonché calzature in pelle ed in tessuto eleganti (con tacchi alti, in pelle e tessuti
pregiati, ricami e accessori gioiello) oppure sportive (da giorno e da tempo libero, con fondi in
cuoio o gomma, in tessuto o in pelle).
Le borse, la piccola pelletteria e le calzature del Gruppo sono prodotte e commercializzate da
Antichi Pellettieri, con i marchi in licenza Sebastian, The Saddler, Mario Cerutti, Missoni e
Francesco Biasia, da Baldinini, con il marchio proprio Baldinini ed il marchio in licenza
Mariella Burani, da Biasia Francesco, con il marchio proprio Francesco Biasia, da Braccialini,
con il marchio proprio Braccialini e con i principali marchi in licenza Vivienne Westwood e
Mariella Burani e da Coccinelle, con i marchi propri Coccinelle e Paesaggio Urbano e con il
marchio in licenza Miss Sixty.
Per quanto riguarda le borse, ogni anno il Gruppo lancia per ogni marchio due collezioni
stagionali (autunno/inverno e primavera/estate) normalmente composte da circa 20 linee,
declinate in 5-10 modelli ciascuna, diversi per forme e dimensioni, e studiate al fine di
soddisfare tutte le occasioni/funzioni d’uso.
Rispetto alle borse, i prodotti di piccola pelletteria sono caratterizzati da una minore
stagionalità; i modelli, infatti, vengono mantenuti per più collezioni stagionali, modificandone
solamente i colori ed i materiali in corrispondenza di ciascuna linea.
Lo sviluppo e la presentazione delle collezioni di calzature è stagionale (autunno/inverno e
primavera/estate). Al fine di assicurare la varietà e la completezza dell’offerta, le due
collezioni realizzate per ciascun marchio sono generalmente composte, a giudizio del
management da circa 100 modelli, le cui diverse linee sono studiate al fine di coprire tutte le
occasioni/funzioni d’uso.
La progettazione e, quindi, la ricerca e la creatività delle forme, unitamente alla
sperimentazione dei materiali, sono, a giudizio del management, gli elementi portanti di
questa categoria merceologica e rivestono un’importanza fondamentale nello sviluppo del
prodotto. Con particolare riferimento alle borse e alla piccola pelletteria, le tecniche di
lavorazione dei pellami, insieme all’utilizzo di stampe e ricami, permettono di proporre prodotti
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unici e personalizzati che caratterizzano e rafforzano la riconoscibilità dei marchi. Per quanto
concerne, invece, le calzature, la ricerca di forme e di tacchi sempre nuovi permette di
ottenere un prodotto che, a giudizio del management, presenta gli elementi fondamentali del
lusso, quali la riconoscibilità del marchio, la qualità dei materiali e della lavorazione e
l’innovatività del design, e al tempo stesso un corretto rapporto qualità-prezzo, così da
permettere di raggiungere una più ampia fascia di consumatori.
Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005, i ricavi del Gruppo derivanti dalla
commercializzazione delle borse, della piccola pelletteria e delle calzature sono stati pari ad
Euro 137,070 milioni, corrispondenti a circa l’89% dei ricavi del Gruppo, in crescita di circa il
18% rispetto all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004.
Abbigliamento in pelle e in tessuto
L’offerta del Gruppo comprende articoli di abbigliamento in pelle e in tessuto. Con riguardo
agli articoli in pelle, l’attività del Gruppo si caratterizza, a giudizio del management, per la
ricerca e la sperimentazione nei materiali (pelli e pellicce) e per la grande attenzione alle
forme (vestibilità e modellistica del capo), finalizzate allo sviluppo di prodotti altamente
innovativi. Con riferimento ai prodotti di abbigliamento in tessuto, i tessuti utilizzati dal Gruppo
sono creati da fornitori terzi. I rapporti consolidati con tali fornitori consentono il
soddisfacimento delle esigenze di stile, qualità, prezzo e puntualità nei tempi di consegna
proprie del Gruppo.
Le due collezioni stagionali di abbigliamento in pelle (autunno/inverno e primavera/estate)
realizzate per ciascun marchio sono generalmente, a giudizio del management, composte da
circa 40 modelli, mentre quelle dell’abbigliamento in tessuto sono normalmente composte, a
giudizio del management, di 70 modelli, le cui diverse linee sono studiate al fine di soddisfare
le diverse occasioni/funzioni d’uso dei consumatori.
I prodotti di abbigliamento del Gruppo sono prodotti e commercializzati da Enrico Mandelli,
con il marchio proprio Enrico Mandelli e con il marchio in licenza Luigi Borrelli, e da GFM, con
i marchi propri Ter et Bantine e Hache ed il marchio in licenza Anglomania Vivienne
Westwood.
Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005, i ricavi del Gruppo derivanti dalla
commercializzazione degli articoli di abbigliamento sono stati pari ad Euro 16,583 milioni,
corrispondenti a circa l’11% dei ricavi del Gruppo, in crescita di circa il 2% rispetto
all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004.
Marchi
Il Gruppo produce e commercializza prodotti di pelletteria con marchi propri e marchi in
licenza. Inoltre, il Gruppo realizza, marginalmente, prodotti per marchi di proprietà di terzi,
distribuiti da questi ultimi. I marchi di proprietà rivestono grande importanza strategica per gli
obiettivi di sviluppo del Gruppo e, rispetto ai marchi in licenza, permettono di operare in piena
autonomia sullo stile, sulla strategia di prodotto e sulla distribuzione. Per la realizzazione dei
prodotti commercializzati con marchi in licenza, infatti, è necessario condividere le linee guida
di stile e di distribuzione con i licenzianti al fine di rispettare le caratteristiche proprie del
marchio.
Il Gruppo, a giudizio del management, è particolarmente attento ad evitare sovrapposizioni fra
i diversi marchi in proprietà e fra questi ultimi e i marchi in licenza in termini di profilo
d’immagine, posizionamento, caratteristiche delle collezioni e distribuzione geografica. Al
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tempo stesso, il Gruppo cerca di studiare le suddette caratteristiche in modo tale da
realizzare sinergie tra i vari marchi, permettendone così un maggiore sviluppo e penetrazione
nei mercati. A tal fine, nella scelta dei marchi in licenza, riveste una grande importanza la
capacità distintiva del marchio in termini di profilo d’immagine.
Con riguardo ai rapporti fra i marchi di proprietà, Antichi Pellettieri ritiene che non esista in
generale un rischio di concorrenza fra gli stessi in quanto, date le loro caratteristiche
estremamente peculiari, si rivolgono a clientele con gusti differenti.
Marchi propri
I principali marchi di proprietà del Gruppo sono Coccinelle, Francesco Biasia, Baldinini e
Braccialini per quanto riguarda la divisione borse, piccola pelletteria e calzature, e Ter et
Bantine ed Enrico Mandelli per quanto riguarda la divisione abbigliamento.
I ricavi derivanti dalla vendita di prodotti con marchi propri hanno rappresentato circa l’86% e
l’82% dei ricavi complessivi del Gruppo, rispettivamente, negli esercizi chiusi al 31 dicembre
2004 e 31 dicembre 2005.
Di seguito, è riportata, in ordine di ricavi generati nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005,
una descrizione sintetica delle caratteristiche dei principali marchi propri del Gruppo:
Coccinelle
Il marchio Coccinelle, di proprietà di Coccinelle, e registrato per la prima volta nel 1986, è
utilizzato nel settore della pelletteria per la commercializzazione di borse, piccola pelletteria e
calzature, destinate ad una donna di età compresa fra i 30 ed i 45 anni.
Nel 2004 le collezioni Coccinelle sono state arricchite con l’inserimento di prodotti
complementari di abbigliamento (maglieria, jeans, sciarpe, cappelli, guanti).
L’identità stilistica del marchio è rimasta invariata nel tempo: chic (raffinato, femminile,
glamour, senza esagerazioni o volgarità); moderno (aggiornato sulla base di un’analisi delle
tendenze); pratico (i prodotti sono versatili e funzionali).
A giudizio del management, nell’immaginario dei consumatori il marchio evoca allegria ed
ironia (è un marchio che suggerisce freschezza ed utilizza i colori, ma senza esagerazione),
femminilità e raffinatezza (è un marchio sensuale ed elegante), tradizione ed amore per la
pelle ed il prodotto.
Francesco Biasia
Il marchio Francesco Biasia, di proprietà di Biasia Francesco, e registrato per la prima volta
nel 2001, è riconosciuto, a giudizio del management, nei mercati di riferimento per la qualità
dei propri prodotti e per l’ottimo rapporto qualità/prezzo. I prodotti commercializzati con tale
marchio sono rappresentati da borse, calzature ed accessori in pelle destinati ad un pubblico
femminile di età compresa fra i 20 ed i 40 anni, attento alla moda ed esigente. Le collezioni,
eleganti e femminili, possiedono una forte identità ottenuta, con un logo riconoscibile, con la
capacità di mettere assieme pellami diversi e di arricchirli con preziose metallerie, unitamente
alla cura dei dettagli e all’attenzione nelle rifiniture.
Il marchio Francesco Biasia caratterizza un assortimento completo di borse, piccola
pelletteria e calzature che, a giudizio del management, esprime il carattere, la personalità, il
gusto e la sensualità della donna moderna e alla moda.
La collezione di calzature con il marchio Francesco Biasia è volta a completare la gamma di
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prodotti offerti con il marchio, sulla base di un contratto di licenza fra Antichi Pellettieri e
Biasia Francesco.
Baldinini
Il marchio Baldinini, di proprietà di Baldinini, registrato per la prima volta nel 1986, è
riconosciuto principalmente per le calzature da uomo e da donna. L’alta creatività dei prodotti,
ancora oggi realizzati secondo lo spirito del laboratorio artigianale, si esprime con una
proposta ampia e variegata.
Le calzature e le borse da donna, a giudizio del management, interpretano il gusto femminile
fondendo la ricerca di nuove linee e forme con materiali inediti ed un sicuro senso del colore;
prodotti realizzati come pezzi unici, frutto di un peculiare estro creativo, destinati a donne di
età compresa fra i 25 ed i 50 anni, che desiderano prodotti moderni e di eccentrico
individualismo.
Le calzature da uomo utilizzano materiali classici ed interpretano in chiave attuale le forme
tradizionali della calzatura maschile, rivolgendosi ad un pubblico di età compresa tra i 30 e i
45 anni. A questa tipologia di calzature si aggiungono modelli per il tempo libero con fondi in
gomma caratterizzati da una sperimentazione innovativa dei materiali e le borse da lavoro in
pelle.
Braccialini
Il marchio Braccialini, di proprietà di Braccialini, e registrato per la prima volta nel 1986, è
presente nel settore della pelletteria con borse, piccola pelletteria e calzature
I marchi commercializzati con il marchio Braccialini sono caratterizzati, a giudizio del
management, da creatività e fantasia, che si esprimono attraverso l’utilizzo di materiali, quali
pellami e tessuti innovativi e l’unione degli stessi attraverso tecniche di intreccio, patchwork
ed intarsio, che rendono il marchio altamente riconoscibile ed unico nel suo genere.
Il marchio è indirizzato ad un pubblico femminile di età compresa fra i 25 ed i 50 anni,
passionale, che ama i colori mediterranei, non tradizionale nelle sue scelte.
Ter et Bantine – abbigliamento donna
Ter et Bantine, di proprietà di GFM e registrato per la prima volta nel 1990, è un marchio che
si rivolge ad una donna elegante, fra i 30 ed i 50 anni e che, a giudizio del management, si
distingue per il rigore dei tagli, la purezza e la sperimentazione delle forme. Gli abiti di Ter et
Bantine hanno uno stile minimalista dove la ricerca dei tessuti, spesso di derivazione
maschile, riveste una particolare importanza.
Enrico Mandelli
Il marchio Enrico Mandelli, di proprietà di Enrico Mandelli e registrato per la prima volta nel
1994, caratterizza articoli di abbigliamento in pelle, donna e uomo.
A giudizio del management, il marchio Enrico Mandelli è riconosciuto e si è affermato per la
qualità dei prodotti e la capacità di assemblare materiali fra loro diversi (pelli, pellicce, tessuti)
con metodi tradizionali e con design ricercato, destinato ad un consumatore raffinato ed
esigente.
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Marchi in licenza
I principali marchi in licenza del Gruppo sono Vivienne Westwood, Mariella Burani, Miss Sixty,
Mario Cerutti, Sebastian, Missoni, Mariella Burani e Francesco Biasia (per le borse, la piccola
pelletteria e le calzature) e Anglomania Vivienne Westwood e Luigi Borrelli (per
l’abbigliamento).
La strategia del Gruppo è volta a identificare solamente quei marchi che, per riconoscibilità e
prestigio sul mercato, permettono di mantenere una marginalità significativa (in quanto
rendono la domanda dei prodotti meno sensibile ai prezzi), sebbene si debba corrispondere
al licenziante, a titolo di royalty, una somma pari a percentuali predeterminate del fatturato
generato dalla vendita dei prodotti contraddistinti dai marchi licenziati.
La realizzazione dei prodotti con marchi in licenza deve necessariamente tenere in
considerazione le indicazioni di stile del licenziante. Anche la distribuzione e l’attività di
marketing e comunicazione sono concordate con il licenziante in modo da assicurarne la
coerenza con quelle relative agli altri prodotti commercializzati con il medesimo marchio.
I ricavi derivanti dalla vendita di prodotti con marchi in licenza hanno rappresentato circa il
14% ed il 18% dei ricavi complessivi del Gruppo, rispettivamente, negli esercizi chiusi al 31
dicembre 2004 e 31 dicembre 2005.
Di seguito, è riportata una descrizione sintetica delle caratteristiche dei principali marchi in
licenza:
Vivienne Westwood – Anglomania Vivienne Westwood
Il marchio Vivienne Westwood, in licenza dalla Vivienne Westwood S.r.l., marchio inglese
nato negli anni ’70, è, a giudizio del management, uno dei più creativi e trasgressivi a livello
internazionale, destinato ad una donna di età compresa tra i 20 ed i 50 anni.
Il Gruppo produce e commercializza con questo marchio sia borse e piccola pelletteria sia la
linea di abbigliamento Anglomania Vivienne Westwood. Per entrambe le tipologie di prodotti
vengono utilizzati gli stessi materiali e stampe.
Il mercato di riferimento è l’Europa e l’Estremo Oriente, in cui i prodotti realizzati dal Gruppo
sono commercializzati sia tramite gli stessi canali distributivi del licenziante (DOS, negozi
monomarca gestiti da terzi e legati al Gruppo da contratti di franchising e negozi multimarca e
department store), sia tramite i canali distributivi diretti od indiretti del Gruppo (negozi
multimarca e department store).
Mario Cerutti
Mario Cerutti è un marchio con cui il Gruppo produce e commercializza calzature e borse da
donna tipicamente italiane, eleganti e contemporanee. Si rivolge ad una donna esigente, di
classe, di moderna e sofisticata eleganza, fra i 30 ed i 60 anni, che ama la qualità, informata
sulle tendenze e sui colori più attuali. Tale marchio offre una ampia scelta di modelli eleganti
tra cui décolleté e borse da sera preziosamente rifiniti.
I prodotti commercializzati con questo marchio sono realizzati artigianalmente con una
particolare cura per la qualità ed il design. La realizzazione del prodotto si basa su una
accurata scelta dei materiali, che privilegia il pellame della migliore qualità ed i tessuti più
pregiati, i quali vengono poi tagliati a mano e lavorati nel dettaglio. La cura artigianale è
assistita da una catena produttiva, che si avvale di macchine tecnologicamente avanzate al
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fine di ottenere un’alta qualità in ogni fase della lavorazione.
I mercati di riferimento sono costituiti dall’Europa, dalla Russia e dall’Estremo Oriente, in cui i
prodotti realizzati dal Gruppo sono commercializzati tramite i negozi multimarca e i
department store serviti direttamente ed indirettamente dal Gruppo.
Sebastian
Il marchio Sebastian propone calzature per un pubblico femminile tra i 30 ed i 50 anni, che si
distinguono, a giudizio del management, per l’attenzione al design, alla qualità, alla cura dei
particolari e alle tendenze del mercato della moda.
Il mercato di riferimento di Sebastian è quello italiano, dove è presente tramite i DOS di
Milano, Brescia, Reggio Emilia, Parma e Forte dei Marmi e nei più importanti negozi di
calzature. Il marchio Sebastian è altresì presente in Arabia Saudita tramite i 3 punti vendita
B4 (di cui 2 aperti nel 2005).
Missoni
Missoni è uno dei marchi di maglieria più famosi al mondo ed è concesso in licenza da
Missoni S.p.A. I prodotti del Gruppo contraddistinti da questo marchio sono indirizzati ad una
donna che ama i colori e le fantasie, fra i 25 ed i 50 anni. Gli elementi che caratterizzano il
marchio (il colore, le geometrie ed i filati) vengono riproposti anche nelle calzature prodotte e
distribuite dal Gruppo, per mantenere una coerenza d’immagine con la collezione
abbigliamento.
Il mercato di riferimento è costituito dall’Italia, dal Regno Unito, dal Giappone e dagli Stati
Uniti d’America, in cui i prodotti realizzati dal Gruppo sono commercializzati sia tramite gli
stessi canali distributivi del licenziante (DOS, negozi monomarca gestiti da terzi in franchising
e negozi multimarca e department store), sia tramite i canali distributivi diretti o indiretti del
Gruppo (negozi multimarca e department store).
Mariella Burani
Mariella Burani è un marchio, in licenza da Mariella Burani Retail S.r.l., total look (Per total
look deve intendersi l’offerta di prodotto che copre tutte le classi merceologiche relative
all’abbigliamento (maglie, camicie, gonne, pantaloni e abiti) e che tende a soddisfare le varie
esigenze della clientela ed i diversi segmenti del mercato, da quello casual e informale a
quello sofisticato ed elegante), che si rivolge ad una donna forte e femminile al tempo stesso,
fra i 30 ed i 60 anni. Le calzature e le borse realizzate dal Gruppo con il marchio Mariella
Burani ne presentano gli elementi caratterizzanti, quali la fantasia delle stampe e dei dettagli,
fra cui i ricami ed i pizzi.
Il mercato di riferimento è rappresentato dall’Europa e, in particolare, dall’Italia, in cui i
prodotti realizzati dal Gruppo sono commercializzati sia tramite gli stessi canali distributivi del
licenziante (DOS, negozi monomarca gestiti da terzi in franchising, negozi multimarca e
department store), sia tramite i canali distributivi diretti o indiretti del Gruppo (negozi
multimarca e department store).
Miss Sixty
Miss Sixty, in licenza da Fronsac Investment S.A., è, a giudizio del management, un marchio
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giovane, di grande potenziale e notorietà sia nazionale sia estera, che si rivolge ad un
pubblico femminile tra i 15 e i 35 anni, esigente, in cerca di continua innovazione, originalità e
varietà. Un pubblico che ama giocare con i capi, definendo di volta in volta il proprio look ed il
proprio stile.
Il Gruppo con questo marchio produce e commercializza borse e piccola pelletteria.
I prodotti realizzati dal Gruppo sono commercializzati sia tramite gli stessi canali distributivi
del licenziante (DOS, negozi monomarca gestiti da terzi e legati al Gruppo da contratti di
franchising e negozi multimarca e department store), sia tramite i canali distributivi diretti od
indiretti del Gruppo (negozi multimarca e department store).
Luigi Borrelli
Luigi Borrelli è un marchio, in licenza da Luigi Borrelli S.p.A., nato agli inizi del ’900 da sarti
napoletani, che esprime il gusto italiano nel vestire. Il marchio si rivolge a tutti coloro che
pensano che un capo pregiato per finiture e scelta del tessuto sia uno dei piccoli piaceri della
vita.
Il marchio è conosciuto nei mercati di riferimento per le camicie e le cravatte; gli elementi
caratterizzanti il marchio, tra cui l’ottima vestibilità, filosofia di base delle sue camicie, la scelta
dei migliori tessuti per le cravatte, esclusivi per design e colori e la lavorazione a mano si
ritrovano, a giudizio del management, nella collezione abbigliamento in pelle e in tessuto
prodotta e commercializzata dal Gruppo.
Il mercato di riferimento è l’Italia, in cui i prodotti realizzati dal Gruppo sono commercializzati
tramite i negozi multimarca e i department store serviti direttamente ed indirettamente dal
Gruppo.
Produzioni per marchi di terzi
Il Gruppo svolge anche un’attività di progettazione e produzione di prodotti (borse, piccola
pelletteria, calzature e abbigliamento in pelle e in tessuto), che vengono commercializzati dal
committente, sia esso una società proprietaria di un marchio o una catena di distribuzione al
dettaglio.
Le produzioni per conto terzi realizzate per catene di distribuzione al dettaglio sono, a giudizio
del management, particolarmente interessanti da un punto di vista dei margini conseguibili, in
quanto il fatto che il committente sia, al tempo stesso, il distributore finale permette di
accorciare la filiera distributiva. In particolare, il Gruppo effettua produzioni per conto di Don
Gil, nota catena di distribuzione al dettaglio austriaca controllata da Mariella Burani Fashion
Group e parte correlata rispetto ad Antichi Pellettieri.
Le produzioni per marchi di terzi devono attenersi strettamente alle specifiche di stile ricevute
dal committente, il quale, una volta ricevuti i prototipi realizzati dal Gruppo, trasmette ordini di
acquisti su base stagionale.
Di seguito è riportata una breve descrizione di alcuni marchi in relazione ai quali il Gruppo
svolge l’attività di produzione per conto terzi; altri marchi non possono essere qui menzionati
per motivi di riservatezza.
Don Gil
Don Gil (per il quale il Gruppo produce calzature donna) è un primario distributore di beni di
lusso con negozi situati nei più prestigiosi centri dello shopping in Austria. Nei negozi Don Gil
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sono distribuiti prodotti contraddistinti dai marchi dei più famosi stilisti internazionali (tra i quali
Armani, Etro, Kenzo, Hugo Boss e Versace), oltre a quelli con marchio Don Gil.
René Lezard
Il marchio René Lezard (per il quale il Gruppo produce calzature uomo e donna) esprime, a
giudizio del management, un’eleganza rilassata ed una classica modernità, in cui si fondono
e si contrappongono elementi raffinati, destinato ad un target di clientela di età superiore ai 30
anni.
Il marchio René Lezard, di proprietà di René Lezard GmbH, parte correlata rispetto ad Antichi
Pellettieri in quanto controllata da Mariella Burani Fashion Group, è rinomato in Europa ed in
particolare in Germania e in Austria, dove la qualità del prodotto, l’immagine del marchio e la
presenza distributiva ne fanno uno dei principali operatori nel mercato del lusso.
Modello di Business
Il modello di business del Gruppo si articola nella progettazione, produzione e distribuzione di
prodotti principalmente in pelle (borse e piccola pelletteria, calzature e abbigliamento) per un
portafoglio diversificato di marchi propri ed in licenza attraverso:
•
una progettazione altamente specializzata e creativa dei prodotti “made in Italy”
e “styled in Italy” volta a soddisfare le esigenze e i gusti dei consumatori
secondo le tendenze del mercato;
•
una forte capacità di replicare su scala industriale le caratteristiche artigianali
del prodotto, garantendone la conformità agli standard qualitativi del Gruppo;
•
una flessibile ed efficiente fase produttiva e distributiva organizzate in modo da
minimizzare le rimanenze ed assicurare la rapidità di consegna dei prodotti.
Lo sviluppo creativo del prodotto avviene totalmente all’interno del Gruppo grazie all’attività di
designer che, tenendo conto delle indicazioni sulle tendenze del mercato fornite dalle
strutture interne del Gruppo (product manager e ufficio commerciale), procedono allo sviluppo
delle collezioni. In questo processo è di particolare importanza la collaborazione tra la
struttura dedicata al design e quella dedicata alla ricerca e allo sviluppo dei materiali e dei
processi produttivi. La produzione, effettuata secondo un modello delocalizzato ed in
prevalenza in outsourcing, viene guidata dai risultati della campagna vendite ed è realizzata
per la maggior parte sulla base di ordini già acquisiti. La produzione è demandata in
prevalenza a laboratori esterni al Gruppo di provata competenza e affidabilità. La fase di
assemblaggio dei prodotti è gestita direttamente dal personale del Gruppo, garantendo così
un elevato controllo della qualità. Tuttavia le borse e le calzature che si posizionano nella
fascia alta del mercato del lusso sono prodotte presso gli stabilimenti del Gruppo di Parma,
Pontassieve, Vigevano e San Mauro Pascoli.
La distribuzione avviene principalmente attraverso una rete diretta costituita al 31 dicembre
2005 da 36 DOS, 83 negozi gestiti da terzi e legati al Gruppo da contratti di franchising e da
negozi multimarca/department store serviti direttamente tramite gli showroom del Gruppo o in
occasione delle fiere di settore, e una rete indiretta costituita al 31 dicembre 2005 da negozi
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multimarca/department store che acquistano tramite importatori o agenti.
Nel corso della stagione il Gruppo esamina costantemente i dati relativi agli ordini provenienti
dai propri clienti e sulla base di questi, anche grazie alla flessibilità della struttura produttivalogistica, ordina le materie prime e li realizza, evitando di avere rimanenze di magazzino.
L’attività del Gruppo è dedicata, per tutte le linee di prodotto, alla progettazione, produzione e
commercializzazione di due principali collezioni all’anno (primavera/estate ed
autunno/inverno); alcuni marchi/categorie di prodotto propongono delle pre-collezioni in
aggiunta a quelle principali, anticipate per tempi di uscita e consegna.
La durata del ciclo produttivo è di circa dodici mesi, partendo dalla fase di creazione della
collezione fino alla fase di consegna del prodotto finito. Ogni fase del processo produttivo è
realizzata o presidiata da risorse interne.
Nell’ambito del Gruppo, Antichi Pellettieri svolge le seguenti funzioni:
•
pianificazione degli acquisti e della produzione (selezione e condivisione dei
fornitori di materie prime e dei produttori);
•
pianificazione del marketing e della comunicazione (posizionamento coerente a
livello di gruppo dei marchi di proprietà, individuazione dei mezzi di comunicazione da
utilizzare e definizione delle condizioni di acquisto degli spazi pubblicitari);
•
coordinamento della rete distributiva diretta (DOS e negozi gestiti da terzi legati
al Gruppo da contratti di franchising) tramite un “comitato retail” che si riunisce a scadenze
predefinite;
• gestione dei flussi finanziari;
• gestione e implementazione dei sistemi informativi.
Attraverso tali funzioni, Antichi Pellettieri esercita la sua capacità aggregante e assicura uno
sviluppo coordinato delle singole società del Gruppo.
Progettazione del prodotto
La fase di progettazione del prodotto si sviluppa attraverso tre momenti: la definizione della
struttura della collezione, il disegno dei diversi modelli e la loro trasformazione in prototipi.
La fase di progettazione rappresenta il cuore della filiera produttiva poiché è volta alla
creazione dei prototipi per la definizione del campionario. Il processo parte dai risultati di “sellin” (vendita ai negozi/department store/importatori) e di “sell-out” (vendita al cliente finale)
della corrispondente stagione precedente, forniti dall’ufficio commerciale; successivamente
l’ufficio marketing prepara una proposta di collezione, tenendo conto dei prezzi wholesale e
dei prezzi di vendita al pubblico, delle occasioni/funzioni d’uso, delle tipologie di materie prime
e dei paesi distributivi di riferimento, che viene sottoposta alla direzione generale per
l’approvazione.
Una volta approvata la struttura della collezione, l’ufficio stile, che è diverso per ogni marchio
ed è coordinato da un product manager, interviene definendo i materiali da utilizzare e
disegnando i modelli e le metallerie.
I modellisti, sulla base di tali disegni, realizzano i prototipi delle borse, delle calzature e dei
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capi di abbigliamento attraverso una lavorazione che può essere sia manuale sia su supporti
informatici. I progetti nuovi vengono necessariamente studiati manualmente, mentre quelli
che partono da una base già esistente possono essere studiati direttamente su supporto
informatico. Tutti i prodotti/modelli vengono, comunque, successivamente inseriti su supporto
informatico.
In questa fase, l’attività dei modellisti è fondamentale. Il reparto modelleria ha, infatti, il
compito di trovare le soluzioni migliori sia dal punto di vista dello stile e della qualità sia dal
punto di vista dei costi per la realizzazione di ciascun modello, rendendo così possibile offrire
un prodotto di alta qualità ad un prezzo accessibile. Inoltre, spetta al medesimo reparto
definire con precisione i tempi e i metodi di lavorazione (anche redigendo schede tecniche di
agevole interpretazione), “industrializzando” un’idea di prodotto, che potrà quindi essere
realizzata anche da produttori terzi senza alcun impatto negativo sulla qualità.
Durante questa fase di realizzazione dei prototipi vengono fatte continue verifiche con l’ufficio
commerciale e marketing, volte ad analizzare la corrispondenza tra la struttura della
collezione approvata e quella che si sta sviluppando.
Dal punto di vista della tempistica, la progettazione dei prodotti per i marchi in licenza viene
fatta generalmente in anticipo rispetto a quanto avviene per i marchi di proprietà, in quanto
richiede il coinvolgimento del licenziante, che di norma ha il diritto, in base al relativo contratto
di licenza, di approvare i prototipi dei prodotti realizzati, così da garantirsi che il design e la
qualità di questi ultimi siano coerenti con l’immagine del proprio marchio. Tale anticipo è fra
l’altro vantaggioso ai fini dello sfruttamento ottimale delle risorse umane impiegate nella
progettazione, che vengono così utilizzate in modo costante durante l’anno.
• ufficio marketing e commerciale (risorse interne)
• product manager (risorse interne)
• ufficio stile (risorse interne ed esterne)
• modellisti (risorse interne)
• controllo di qualità (risorse interne)
La centralità di questa fase dell’attività del Gruppo è testimoniata, fra l’altro, dal fatto che il
35% dei dipendenti del Gruppo è impegnato nelle attività di cui sopra. La durata di questa
fase è di circa cinque mesi.
Pianificazione degli acquisti delle materie prime e della produzione
L’acquisto dei pellami, dei tessuti, delle materie prime in generale e dei piccoli accessori
viene effettuato dalle singole società del Gruppo sulla base di una lista di fornitori concordata
dalle stesse con la direzione delAntichi Pellettieri, la quale definisce le condizioni generali di
acquisto. Antichi Pellettieri tiene costantemente monitorati, tramite report mensili, gli acquisti
fatti dalle singole società.
Il Gruppo utilizza con costanza gli stessi fornitori, i quali risultano altamente fidelizzati
nonostante l’assenza di rapporti contrattuali a lungo termine. Per quanto riguarda
specificamente le pelli, queste vengono acquistate principalmente in Italia. Il mercato offre
un’ampia scelta di fornitori di tale materia prima e, pertanto, a giudizio del management, non
sussiste un problema di dipendenza da fornitori specifici. Attualmente, a giudizio del
management, il Gruppo si avvale di circa 300 fornitori di materie prime per anno.
La pianificazione del ciclo produttivo, che si svolge in maniera prevalente sulla base di ordini
già acquisiti, è diretta a ridurre al minimo i tempi di giacenza in magazzino sia delle materie
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prime sia dei prodotti finiti e a garantire il rispetto dei termini di consegna.
I responsabili della pianificazione e della produzione delle singole società del Gruppo
provvedono ad allocare i modelli ai laboratori ritenuti più idonei alla realizzazione delle varie
tipologie di prodotto, sulla base delle previsioni di vendita stabilite dall’ufficio commerciale.
Durante la campagna vendite, con frequenza almeno settimanale, l’ufficio commerciale di
ogni società del Gruppo trasmette al product manager e al responsabile degli acquisti e della
produzione le proiezioni di vendita aggiornate sulla base degli ordini fino a quella data
raccolti; sulla base di tali dati la pianificazione degli acquisti e della produzione viene, se
necessario, aggiornata.
Produzione
Il Gruppo si avvale principalmente di un modello produttivo delocalizzato presso laboratori
esterni (in Italia ed all’estero) in grado di assicurare, a giudizio del management, flessibilità ed
efficienza al ciclo produttivo e logistico, riducendo così i costi fissi, pur mantenendo il controllo
delle fasi critiche della catena del valore, anche al fine di assicurare la qualità del prodotto. I
laboratori esterni sono selezionati e suddivisi per specialità di prodotto all’interno sia della
divisione borse, piccola pelletteria e calzature sia della divisione abbigliamento, i quali
seguono tutte le fasi o alcune di esse, assicurando così un elevato grado di specializzazione.
Il Gruppo, invece, realizza internamente l’intera fase produttiva delle borse e delle calzature
che si posizionano nella fascia alta del mercato del lusso, nonché la fase di assemblaggio per
tutte le calzature donna, presso gli stabilimenti italiani di Parma, Pontassieve, Vigevano e San
Mauro Pascoli.
La filosofia del Gruppo è quella di produrre sull’ordinato; le collezioni sono presentate in
anticipo rispetto alla produzione e alla stagione di vendita, il che necessita di una struttura
produttiva flessibile e snella, in grado di adattarsi alla struttura della domanda e soprattutto di
produrre e consegnare tempestivamente, ottimizzando il time-to-market (vale a dire
l’intervallo di tempo tra la ricezione degli ordini e la presenza dei prodotti sul mercato).
Primavera – Estate
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
OttNov
Dic
GenGiu
Creazione
Prod.
prototipi
Sell in
Produzione
Sell out
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Autunno – Inverno
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
MagGiu
Lug
AgoNov
Creazione
Prod.
prototipi
Sell in
Produzione
Sell out
Per questo motivo, nel corso degli ultimi anni, il Gruppo ha progressivamente incrementato i
volumi di produzione realizzati da produttori esteri e principalmente da terzisti dell’Europa
dell’Est (Bulgaria e Romania), della Cina e della Tunisia, consentendo una significativa
riduzione dei costi e una maggiore flessibilità della produzione.
La selezione dei laboratori esterni e la continua revisione e verifica degli stessi volte a
valutarne le specifiche competenze e la professionalità degli addetti rappresentano un’attività
chiave degli addetti del Reparto Produzione. I rapporti con tali laboratori sono regolati da
disposizioni generali contenute in contratti tipo, di durata annuale, rinnovabili
automaticamente salvo disdetta.
La scelta del laboratorio viene fatta in base alla categoria di prodotto ed alla fase di
produzione:
•Borse e piccola pelletteria – la produzione viene delocalizzata in Bulgaria, Romania, Cina
e Tunisia per i prodotti definiti di “lusso accessibile”, mentre viene realizzata in Italia
(soprattutto nella zona di Firenze, caratterizzata da una forte tradizione relativamente a tali
produzioni) per i prodotti di nicchia che si collocano nella fascia alta del mercato del lusso.
•Calzature – la produzione è principalmente realizzata in Italia. Solo alcune fasi iniziali di
taglio e cucitura sono decentrate nell’Europa dell’Est e in altri paesi a basso costo.
•Abbigliamento in pelle e tessuto – la produzione è realizzata in Italia per la fascia di
prodotto più elevata, in Romania e nella Repubblica Ceca per la parte di “lusso accessibile”.
L’Italia rappresenta il principale centro produttivo delle calzature: in ragione dell’elevato livello
di professionalità richiesto dalla realizzazione di tale tipologia di prodotto, la quasi totalità
degli insediamenti produttivi è concentrata in aree con una forte tradizione in tale settore,
quali San Mauro Pascoli, Vigevano e la regione delle Marche. A titolo indicativo, nel 2005
l’85% delle calzature è stato realizzato in Italia e il restante 15% in Spagna ed Europa
dell’Est, mentre in quest’ultima, in Cina e in Tunisia viene realizzato il 50% della produzione
delle borse.
La produzione e la lavorazione dei prodotti di pelletteria in generale sono caratterizzate da
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una forte componente manuale e da un uso intensivo di manodopera qualificata. Al fine di
contenere i costi, il Gruppo delocalizza, ad oggi, la produzione nei paesi dell’Europa dell’Est,
in Tunisia ed in Cina. Nei paesi dell’Europa dell’Est e in Tunisia vengono realizzati i lotti
produttivi di piccole e medie dimensioni, mentre quelli di medie e grandi dimensioni sono
prodotti in Cina.
Il mercato offre un’ampia scelta di laboratori e pertanto, a giudizio del management, non
sussiste un problema di dipendenza da produttori specifici. Antichi Pellettieri persegue una
attenta politica di diversificazione delle proprie fonti produttive sulla base della tipologia di
prodotti, fasi produttive e dei costi connessi.
A giudizio del management il numero dei laboratori è di circa 51 per le borse e la piccola
pelletteria e di circa 41 per le calzature.
Controllo di qualità
Antichi Pellettieri ritiene che il controllo delle diverse fasi produttive sia un fattore
determinante per garantire la qualità dei prodotti, il rispetto dell’immagine dei marchi e
l’ottimizzazione dei costi e di conseguenza dei margini. Tale controllo costante permette,
inoltre, di rispettare i termini di consegna previsti.
Risorse interne dedicate al controllo di qualità hanno il compito di analizzare, dal punto di
vista tecnico, la qualità delle materie prime utilizzate, dei prodotti (sia delle singole
componenti sia dei prodotti nel loro insieme) e delle singole tecniche di lavorazione. Tali
risorse, inoltre, apportano al prodotto le modifiche eventualmente necessarie per migliorarne
la fattibilità industriale a livello qualitativo e di prezzo (definizione dei tempi di lavorazione del
prodotto per ogni singola fase produttiva, quale ad esempio il taglio e la confezione). Le
stesse risorse mettono a punto e completano le metodologie produttive (schede dei materiali
e schede di lavorazione) e, infine, definiscono tutte le esigenze di packaging dei prodotti.
Per quanto riguarda tale attività, assumono particolare rilievo figure professionali altamente
specializzate quali quella del programmatore della produzione e dell’ispettore della qualità,
che si recano presso i laboratori esterni durante le diverse fasi di avanzamento della
produzione per verificarne la qualità. Anche i laboratori esterni (sia in Italia sia all’estero)
effettuano internamente, al termine dalla catena produttiva, un controllo di qualità sui prodotti.
I controlli di qualità su tutti i pellami e gli accessori vengono effettuati presso le singole
società, mentre il controllo sui tessuti viene effettuato presso una struttura comune al Gruppo.
Il controllo di qualità sui prodotti in fase di lavorazione viene effettuato dagli ispettori di qualità
di ogni società del Gruppo, che si recano presso i laboratori per verificare che le specifiche
indicate nelle schede di lavorazione vengano rispettate.
Infine, le singole società del Gruppo effettuano un controllo di qualità a campione sui prodotti
finiti, che di norma ha ad oggetto solo piccoli lotti, ma che in alcuni casi può arrivare a coprire
il 100% dei prodotti realizzati. Grazie ai ripetuti controlli effettuati sul prodotto durante le varie
fasi produttive, la percentuale degli scarti di prodotti finiti non è rilevante.
Logistica
Il magazzino delle materie prime delle singole società del Gruppo è gestito tramite un sistema
informatico che le classifica sulla base delle esigenze produttive. Le società del Gruppo
condividono con frequenza semestrale le informazioni relative alla situazione dei rispettivi
magazzini delle materie prime, al fine di allocare in modo efficiente a livello di gruppo le
eventuali rimanenze.
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I prodotti finiti, una volta controllati, vengono imballati singolarmente ed allocati nel magazzino
prodotti finiti di ogni società, suddivisi per cliente. Tale attività, che può essere svolta da
personale dipendente o affidata a società terze, viene gestita tramite un sistema informativo
che classifica i prodotti e ne ottimizza il trasporto, minimizzando il numero (e quindi il costo)
delle spedizioni.
Il Gruppo si avvale di 14 magazzini.
La spedizione del prodotto al cliente finale avviene tramite vettori specializzati nel trasporto di
prodotti appartenenti alle categorie merceologiche trattate dalle singole società del Gruppo,
con spese imputate alAntichi Pellettieri o al cliente in funzione di quanto concordato al
momento dell’ordine. Il Gruppo, a livello centrale, seleziona i vettori da utilizzare e negozia le
condizioni contrattuali di trasporto.
Marketing e comunicazione
Antichi Pellettieri ritiene che il successo di un marchio derivi sia dalle caratteristiche proprie
del prodotto (qualità e design), sia da quelle intangibili, legate alla capacità di comunicare,
alla clientela servita, ed ai messaggi di esclusività del prodotto.
La comunicazione relativa ai marchi avviene attraverso campagne pubblicitarie mirate, che
evidenziano le specifiche caratteristiche proprie del prodotto; il contenuto delle singole
campagne è attentamente studiato al fine di garantire che i messaggi diffusi seguano,
nell’arco delle diverse stagioni, un preciso filo conduttore che consenta al pubblico di
associarli al singolo marchio ed alla sua filosofia.
La maggior parte dei marchi è oggetto, di norma, di due campagne pubblicitarie all’anno, che
iniziano nel periodo di presentazione di ogni nuova collezione presso i punti vendita.
Ogni marchio di proprietà si avvale di un proprio ufficio stampa (interno o esterno), coordinato
a livello centrale per quanto riguarda l’acquisto delle pagine pubblicitarie, la produzione delle
campagne e l’organizzazione degli eventi. Le testate pubblicitarie utilizzate sono quelle
maggiormente lette dai distributori e dalla clientela di riferimento.
Gli uffici stampa sono basati in Italia e coordinano spesso corrispondenti esteri, a seconda
della penetrazione dei marchi nei singoli mercati; essi curano la messa a punto dei contenuti
della comunicazione pubblicitaria, d’intesa con l’ufficio stile, l’ufficio marketing e l’ufficio
commerciale. La centralizzazione di tali funzioni in Italia è finalizzata alla comunicazione ai
mercati nazionali ed internazionali di un messaggio coordinato ed univoco per ciascun
marchio, idoneo a sviluppare un’immagine coerente a livello mondiale.
L’investimento del Gruppo in comunicazione e marketing è pari a circa il 4% dei ricavi totali
generati nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005. Antichi Pellettieri ritiene che tale
percentuale possa aumentare, anche grazie allo sviluppo delle licenze attive relative a
categorie merceologiche non prodotte dal Gruppo (quali, ad esempio, profumi e occhiali), che
porterà ad un investimento diretto sui marchi da parte dei licenziatari dei marchi del Gruppo.
Tutti gli investimenti in comunicazione e marketing vengono allocati per aree geografiche,
tenendo conto della presenza attuale sui vari mercati e degli obiettivi di espansione dei singoli
marchi.
L’attività di marketing e comunicazione relativa ai marchi in licenza viene svolta in modo
congiunto con il licenziante, utilizzando le risorse finanziarie rese disponibili dal Gruppo e
calcolate su base percentuale (stabilita contrattualmente) rispetto ai ricavi generati dai singoli
marchi.
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Vendita
In concomitanza con l’inizio della creazione delle collezioni, l’ufficio commerciale delle singole
società del Gruppo mette a punto i budget di vendita, sulla base della struttura distributiva
esistente, dei dati di “sell-in” e “sell-out” delle corrispondenti stagioni precedenti e sulla base
dei progetti distributivi futuri.
Una volta terminata la collezione, i vertici aziendali, d’intesa con i responsabili della
produzione e con i product manager, definiscono i listini prezzi, tenendo conto delle
raccomandazioni formulate dall’ufficio commerciale, che conosce le condizioni di mercato e il
posizionamento dei marchi concorrenti.
Le collezioni vengono esposte e presentate presso gli showroom di Antichi Pellettieri e delle
altre società del Gruppo ai DOS, ai negozi gestiti da terzi e legati al Gruppo da contratti di
franchising e ai negozi multimarca/department store serviti direttamente; al tempo stesso le
collezioni vengono presentate dagli agenti e dai distributori ai negozi multimarca e
department store. In questo modo inizia la raccolta ordini.
Gli ordini relativi alle due collezioni stagionali dei DOS, dei negozi gestiti da terzi e legati al
Gruppo da contratti di franchising e dei negozi multimarca/department store serviti
direttamente o indirettamente (attraverso agenti/distributori) vengono raccolti nel corso di
specifici momenti detti “campagne vendita”, concentrate per la stagione autunno/inverno tra
febbraio ed aprile e per la stagione primavera/estate dell’anno successivo fra luglio ed
ottobre.
Distribuzione
La distribuzione dei prodotti del Gruppo avviene mediante due canali distributivi: (i) quello
diretto, che comprende al 31 dicembre 2005 n. 36 negozi gestiti direttamente (c.d. “Directly
Operated Stores” o “DOS”),
n. 83 negozi gestiti da terzi e legati al Gruppo da contratti di franchising ed inoltre negozi
multimarca/department store serviti direttamente tramite gli showroom del Gruppo o in
occasione delle fiere di settore; (ii) quello indiretto, rappresentato da negozi
multimarca/department store, che acquistano da importatori o da agenti. Nell’esercizio chiuso
al 31 dicembre 2005, il 58% circa dei ricavi consolidati è stato realizzato mediante il canale
diretto, il restante attraverso quello indiretto.
Tutti i negozi vengono, direttamente o indirettamente (tramite gli agenti e gli importatori),
selezionati sulla base della loro coerenza con il posizionamento dei marchi, della loro
ubicazione, del livello di servizio garantito al cliente finale, della visibilità che sono in grado di
assicurare ai prodotti del Gruppo e, infine, della loro solidità patrimoniale e finanziaria.
In particolare, la distribuzione diretta viene realizzata:
•
attraverso showroom gestiti dal Gruppo che vendono a negozi
multimarca/department store e in occasione delle fiere di settore, che consentono di vendere
ad un elevato numero di clienti senza l’interposizione di alcun intermediario.
In particolare, gli showroom di Milano servono i clienti dell’Europa Occidentale, quello
di Hong Kong i clienti dell’Estremo Oriente e quello di New York i clienti degli Stati Uniti
d’America;
•
un’ampia rete di negozi gestiti da terzi e legati al Gruppo da contratti di
franchising, fra cui alcuni negozi che distribuiscono in un unico spazio commerciale più
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marchi del Gruppo (ad esempio, quello di Ryhad);
•
DOS presenti su scala mondiale. I DOS del Gruppo si trovano, in posizioni
strategiche da un punto di vista commerciale e di immagine, in alcune delle città più
importanti per il mercato del lusso, tra cui Milano, Roma, Parigi, Londra, Berlino, Tokyo,
Shanghai, Dubai, Mosca, San Pietroburgo e Hong Kong, ed hanno, mediamente, una
superficie di 60 mq e 2 dipendenti.
La distribuzione indiretta viene realizzata tramite un network di agenti e importatori che
servono negozi multimarca e department store.
Il sistema informativo
Il sistema informativo del Gruppo permette di ottenere dalle singole società tutte le
informazioni aventi ad oggetto:
•
magazzini di prodotti finiti e di materie prime
•
DOS e franchising
•
debiti e crediti
•
ordini acquisiti Sono, inoltre, attive alcune applicazioni che consentono di
ottenere informazioni da parte dei clienti diretti, degli agenti e dei distributori. Di
fondamentale importanza risulta, a giudizio del management, il collegamento in rete fra le
singole società ed i propri DOS al fine di ottenere un’efficiente gestione dei magazzini ed
ottimizzare, al tempo stesso, il servizio reso alla clientela che consiste nel verificare in
tempo reale la presenza del prodotto eventualmente mancante in azienda e/o negli altri
DOS.
Le società del Gruppo sono fra loro interconnesse tramite reti di trasmissione dati che
consentono un continuo flusso di informazioni.
Al fine di garantire un sicuro e costante funzionamento dei sistemi informativi sono stati
adottati hardware e software di base forniti da primari produttori, con i quali sono anche stati
stipulati contratti di manutenzione. Particolare attenzione viene posta alla costante
prevenzione dei rischi informatici e, in particolare, agli accessi non autorizzati ai sistemi
informativi e alla protezione dai virus. Alcune attività non strategiche, quale ad esempio la
gestione del personale, sono affidate a società esterne.
Fattori chiave che possono incidere sull’attività del Gruppo
Punti di forza
I fattori chiave che hanno contribuito alla crescita del Gruppo e che possono incidere
sull’attività del Gruppo sono:
•
l’essere una struttura integrata, che va dalla progettazione alla distribuzione,
caratterizzata dal presidio di tutte le fasi critiche della filiera produttiva-distributiva;
•
l’aver adottato una struttura distributiva incentrata principalmente sulla
distribuzione diretta, che consente di ottenere margini di profittabilità più elevati rispetto al
canale distributivo indiretto;
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•
l’offerta, per ciascuna tipologia di prodotto realizzata dal Gruppo, di una gamma
articolata e numerosa di prodotti per un portafoglio diversificato di marchi selezionati in base
al posizionamento competitivo e al presidio di specifici mercati geografici;
•
una significativa presenza in mercati a rapida espansione particolarmente
sensibili al lusso e al prodotto “made in Italy” e “styled in Italy” che contribuiscono ad una
crescita sostenuta dei ricavi;
•
la capacità di aggregare aziende di medie dimensioni, che possano crescere
attraverso lo sfruttamento delle sinergie e del know-how interni al Gruppo e attraverso la
presenza dei fondatorimanager, figure chiave delle singole società, che continuano a gestirne
l’attività e che al tempo stesso contribuiscono allo sviluppo coordinato dell’intero Gruppo;
•
il miglioramento dell’efficienza produttiva attraverso l’opportunità di selezionare
a livello di Gruppo i laboratori utilizzati, fino ad oggi, da singole società dello stesso, in
particolare quelli situati all’estero, in paesi a basso costo come Tunisia, Bulgaria, Romania e
Cina. In questo modo, sarà possibile selezionare i migliori laboratori, di avere maggiore
potere contrattuale, minori costi nell’attività di controllo sulla qualità e in costi di logistica;
•
la centralizzazione delle funzioni di prototipia, principalmente per le calzature, in
un unico insediamento produttivo in Italia;
•
lo sviluppo di un nuovo concetto di negozio multiprodotto e multimarca, che
permette alle singole società del Gruppo non solo di ridurre i costi di apertura, ma anche di
essere presenti in aree in cui un negozio monomarca non sarebbe economicamente
sostenibile.
Minacce
Antichi Pellettieri ritiene che le principali minacce, il cui avverarsi potrebbe incidere
negativamente sull’attività del Gruppo, sono le seguenti:
•
il mercato del lusso in cui è posizionato il Gruppo è particolarmente soggetto alle
tendenze della moda ed all’evoluzione del gusto dei consumatori. Il successo del Gruppo
dipende, dunque, in modo significativo, dalla capacità di soddisfare le esigenze della clientela
di riferimento con prodotti caratterizzati da una forte riconoscibilità di marchio e di design, da
una continua innovatività in termini di design e materiali e da un corretto rapporto qualitàprezzo;
•
il mercato dei beni di lusso in cui opera il Gruppo dipende, in misura
significativa, dalle disponibilità economiche e dalla propensione alla spesa dei consumatori,
nonché dal generale andamento macroeconomico. Pertanto, significativi mutamenti negativi
nel panorama politico, sociale od economico in un mercato geografico significativo per le
vendite del gruppo (in particolare in Europa, inclusa l’Italia, dove il Gruppo realizza il 78,5%
dei propri ricavi) e, più in generale, eventi che possano incidere negativamente sulla fiducia
dei consumatori potrebbero avere ripercussioni apprezzabili sulla domanda.
Strategia di crescita e prospettive del Gruppo
La missione del Gruppo è quella di diventare uno dei maggiori operatori mondiali nel
segmento del lusso accessibile, tramite lo sviluppo di una strategia multimarca basata su
marchi complementari tra loro, mantenendo, nonostante la crescita, i necessari requisiti di
esclusività dei propri prodotti.
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
Infatti, date le dimensioni del mercato del lusso, Antichi Pellettieri ritiene di riuscire, pur con la
sua importante penetrazione nel mercato, a mantenere le sopraccitate caratteristiche dei
prodotti che costituiscono uno degli elementi fondamentali (insieme a marchio, corretto
rapporto prezzo-qualità e design) per avere successo all’interno del segmento del lusso
accessibile.
In particolare, il Gruppo intende focalizzare la propria attività sullo sviluppo dei marchi propri e
in licenza, in particolare nella divisione borse, piccola pelletteria e calzature, espandendo la
propria rete distributiva in aree geografiche ad elevata crescita e sfruttando le sinergie fra le
diverse società del Gruppo nelle funzioni di approvvigionamento, produzione e distribuzione.
La strategia del Gruppo sarà basata, in particolare, sulle seguenti azioni:
Ulteriore sviluppo e rafforzamento dei marchi propri
•
focus sulla divisione borse, piccola pelletteria e calzature, a più ampia
marginalità, già intrapresa attraverso la recente acquisizione di Coccinelle;
•
maggiori investimenti in comunicazione, mediante l’incremento della spesa
pubblicitaria a livello di Gruppo, a cui concorreranno sia gli investimenti pubblicitari sui
marchi, richiesti ai titolari dei negozi in franchising sia i proventi di future licenze concesse dal
Gruppo sui marchi propri;
•
espansione della rete distributiva monomarca tramite apertura di boutique (sia
DOS sia tramite contratti di franchising) e della rete distributiva multimarca, attraverso
l’apertura di boutique in franchising, che offrono un assortimento di prodotti del Gruppo,
come, ad esempio, i negozi multimarca di prodotti del Gruppo (c.d. boutique “B4”) in Arabia
Saudita;
•
sviluppo e rafforzamento della presenza dei marchi propri su mercati specifici,
sfruttando il posizionamento di quei marchi del Gruppo già affermati su tali mercati (ad
esempio, Braccialini è entrato sul mercato russo attraverso la consolidata esperienza di
Baldinini su tale paese);
•
inserimento di nuove categorie merceologiche complementari (occhiali, orologi,
profumi, etc.) inizialmente come test nei DOS e franchising e successivamente dati in licenza
a società terze per una distribuzione destinata non solo ai clienti del Gruppo ma anche ai
punti vendita specializzati in quella categoria merceologica (ottici, gioiellerie e profumerie).
Sviluppo dei marchi in licenza e partnership con società terze
•
acquisizione di nuovi contratti e potenziamento di quelli esistenti grazie alla
possibilità di fornire un servizio a 360°, dalla progettazione alla distribuzione, sull’intera
gamma dei prodotti; l’utilizzo di marchi in licenza di elevata notorietà consente di entrare
rapidamente in mercati geografici non presidiati, di sviluppare l’attività del Gruppo effettuando
investimenti limitati ed assumendo un rischio ridotto e di realizzare tendenzialmente
marginalità elevate;
•
concessione in licenza dei marchi propri per categorie merceologiche non
33
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
sviluppate all’interno del Gruppo (come, ad esempio, profumi, occhiali e orologi), che
generano proventi con costi limitati ed aumentano la visibilità e notorietà dei marchi propri sul
mercato. A tale riguardo, Braccialini ha recentemente concesso in licenza il proprio marchio
per la produzione e commercializzazione di occhiali;
•
il Gruppo intende fare leva sulla propria capacità di fornire un servizio globale,
che va dalla progettazione alla distribuzione di prodotti in pelle diversificati (borse, piccola
pelletteria, calzature, abbigliamento) e può essere messo al servizio di società terze, che
hanno necessità di esternalizzare tutte od alcune fasi (progettazione, commercializzazione,
produzione) per sviluppare od ampliare l’offerta dei loro prodotti; tale servizio può essere
offerto anche alle società correlate.
Sviluppo dei mercati internazionali
•
sviluppo di accordi con partner strategici, principalmente all’estero, volti al
potenziamento della distribuzione dei prodotti del Gruppo su mercati specifici, sfruttando il
loro posizionamento su tali mercati;
•
tali accordi potrebbero portare alla apertura di DOS, di boutique monomarca in
franchising, di boutique B4, o alla vendita dei prodotti del Gruppo presso negozi multimarca e
department store;
•
il Gruppo intende sfruttare le elevate potenzialità di crescita sui mercati a rapida
espansione quali, ad esempio, quelli dell’Estremo e del Medio Oriente e di rafforzamento
della già significativa presenza in alcuni di questi come quello dell’Europa dell’Est.
•
creazione di basi comuni per categorie merceologiche per le attività di
approvvigionamento delle materie prime e della produzione sia all’estero per quanto riguarda
borse e piccola pelletteria sia in Italia relativamente alle calzature, con conseguenti benefici in
termini di costi di produzione;
•
creazione all’interno del Gruppo di un unico polo per la progettazione e lo
sviluppo delle calzature, dove le varie componenti del prodotto (tacchi e forme in particolare)
potranno essere condivise pur mantenendo l’individualità di ciascun marchio, così
beneficiando di una ripartizione dei costi su più prodotti;
•
ampliamento delle categorie merceologiche commercializzate con i singoli
marchi di proprietà del Gruppo, tramite la conclusione di contratti di licenza o di produzione
tra le società del Gruppo (sull’esempio della licenza concessa da Biasia Francesco alAntichi
Pellettieri per la commercializzazioni di calzature contraddistinte dal marchio Francesco
Biasia);
•
acquisto degli spazi pubblicitari dagli editori a livello di Gruppo, consentendo un
più efficiente gestione, sia in termini economici sia di posizionamento all’interno delle testate,
delle risorse investite;
•
centralizzazione dell’ufficio stampa a livello di Gruppo, al fine di ottenere una
gestione coordinata ed efficiente del flusso di informazioni sia all’interno del Gruppo sia
34
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
all’esterno;
•
un progetto di penetrazione dei marchi propri ed in licenza su taluni specifici
mercati, sfruttando il posizionamento di quelli già affermati su tali mercati (ad esempio,
Braccialini è entrato sul mercato russo attraverso la consolidata esperienza di Baldinini su
tale paese) e la posizione dominante di partner strategici con i quali alcuni marchi hanno in
essere accordi.
Crescita per linee esterne
Il Gruppo continuerà a valutare ed eventualmente realizzare acquisizioni strategiche
finalizzate a sfruttare potenziali sinergie a livello sia produttivo sia distributivo, che
consentano di completare la gamma dei prodotti offerti dal Gruppo e la penetrazione
geografica, mantenendo l’individualità di ciascuno di essi.
Indicazione di nuovi prodotti e/o servizi introdotti
Il Gruppo da alcuni anni ha avviato una politica di diversificazione merceologica dei marchi
propri coerente con la filosofia dei singoli marchi; tale politica sarà nel futuro ulteriormente
rafforzata, sempre tenendo in considerazione le caratteristiche degli stessi. In particolare, il
Gruppo intende:
•
ampliare nel 2006 l’offerta dei prodotti con il marchio Francesco Biasia e
Coccinelle, introducendo una collezione di abbigliamento e completando la gamma della
piccola pelletteria;
•
sviluppare un progetto finalizzato al possibile utilizzo del marchio Baldinini nel
settore profumeria con la realizzazione di un profumo donna con il marchio stesso;
•
fornire ai propri clienti continui aggiornamenti delle collezioni, durante tutto il
corso dell’anno (flash collection).
Principali mercati
Il Gruppo opera nel mercato del lusso nell’ambito del quale si posiziona nel segmento del
lusso accessibile offrendo prodotti in pelle e in minor misura in tessuto e, in particolare, borse,
piccola pelletteria, calzature e abbigliamento.
I principali driver di crescita del mercato del lusso
Nel 2004, il mercato del lusso mondiale valeva Euro 134 miliardi. Si stima che la crescita
storica di tale mercato sia stata del 6.4% (tasso di crescita medio del periodo 1994-2004) e
che la crescita attesa nel 2005 sia del 7% circa rispetto al 2004.
I principali fattori che influenzano il mercato del lusso a livello globale includono:
•
i fattori macro-economici, in particolare la crescita dell’economia sia a livello globale
che locale;
•
il turismo, non solo influenzato da fattori economici ma anche da fattori politici o di
35
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
sicurezza pubblica;
•
la concentrazione della ricchezza, con riferimento alle classi a medio / alto reddito;
•
la ricerca dello “status symbol” attraverso prodotti di marca.
All’interno del mercato del lusso, il segmento del lusso accessibile si caratterizza, a giudizio
del management, per prodotti con un rapporto qualità/prezzo riconosciuto come
soddisfacente dal pubblico di consumatori di riferimento, grazie ad un mix di elementi, quali
alta qualità, design e/o tecnologia innovativa e distintiva, riconoscibilità del marchio, capacità
di suscitare un coinvolgimento emotivo nel consumatore.
I prodotti di tale mercato presentano un basso grado di sostituibilità con prodotti affini, in
quanto pur avendo la stessa funzione d’uso, sono privi della connotazione di prestigio e della
capacità di suscitare emozioni, caratteristiche tipiche del settore del lusso.
Il segmento del lusso accessibile, come lo stesso mercato del lusso, è caratterizzato da una
domanda prevalentemente inelastica, vale a dire che normalmente le variazioni dei prezzi di
vendita producono, sulla domanda, effetti meno che proporzionali.
Segmentazione del mercato del lusso
Da un punto di vista geografico la domanda di articoli di lusso si concentra sia nei paesi con
un elevato reddito pro capite (Stati Uniti d’America ed Europa) e sia in quelli ad elevato tasso
di crescita (Asia, in particolare Giappone).
L’Europa rappresenta circa il 35% del mercato, in linea con gli Stati Uniti d’America, seguita
dal Giappone con circa il 16%, il resto dell’Asia con circa il 10% e il resto del mondo con circa
il 4%.
Nel 2004 l’Asia si è confermata essere un mercato in rapida espansione con una crescita del
12%. In Giappone in particolare si è verificato un significativo incremento delle vendite dei
prodotti con marchi della pelletteria italiana (+15%). A tale fenomeno ha contribuito il turismo
che rappresenta un fattore importante per la domanda dei beni di lusso in Europa dal
momento che i consumatori effettuano una parte significativa degli acquisti all’estero e
contribuiscono così all’aumento della notorietà dei marchi nei paesi di origine.
Il segmento della pelletteria e piccola pelletteria ricopre un ruolo di primaria importanza,
rappresentando al 2004 una quota del 18% del mercato del lusso globale con circa 24 miliardi
di Euro di giro d’affari e con una crescita media annua del 8,5% nel periodo 1994-2004.
Le vendite del Gruppo nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005 sono cresciute del 16,4%
rispetto all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004. Il Gruppo opera principalmente in Europa e
in aree geografiche ad elevato potenziale di crescita come l’Asia, in particolare il Giappone, e
il Medio Oriente.
Quanto al mercato di destinazione, il 34% dei ricavi realizzati nell’esercizio chiuso al 31
dicembre 2005 è stato generato in Italia e, per la parte rimanente, il 31% in Europa, il 14% in
Russia, l’11% in Estremo Oriente (Giappone incluso) e il 6% negli Stati Uniti. Il Gruppo ha
maturato una significativa esperienza in alcuni mercati geografici (ad esempio, Baldinini nel
mercato russo).
Come indicato nel paragrafo 6.1.1.6 il Gruppo intende focalizzarsi prevalentemente sulla
divisione borse, piccola pelletteria e calzature. Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005 la
divisione borse, piccola pelletteria e calzature ha generato l’89% dei ricavi del Gruppo e la
divisione abbigliamento il rimanente 11%.
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
Il mercato della pelletteria in Italia
Nel 2004 il mercato della pelletteria e della piccola pelletteria vale in Italia circa Euro 1,2
miliardi con un CAGR dell’1,4% nel periodo 2002-2004.
L’area pelletteria (borsetteria e cartelle non rigide e sottobracci) e piccola pelletteria può
essere suddivisa in tre segmenti sulla base della combinazione prezzo/politica di
differenziazione dell’offerta perseguita dalle aziende e delle caratteristiche specifiche del
contesto competitivo di riferimento:
•
segmento “fine” con la creazione di nicchie di mercato difficilmente attaccabili per le
caratteristiche di styling, che i consumatori attribuiscono ad un determinato marchio;
•
segmento “medio” contraddistinto da un continuo miglioramento dell’offerta con marcati
sforzi per la differenziazione sia in termini di immagine che di qualità sia di design
differenziante;
•
segmento “economico” caratterizzato da una forte concorrenza dei prodotti
d’importazione provenienti dall’est asiatico.
Il Gruppo si posiziona nel segmento medio/fine, considerato più remunerativo ed attrattivo, al
fine di fronteggiare la concorrenza dei prodotti d’importazione.
Fattori eccezionali
Le informazioni fornite ai precedenti Paragrafi 6.1 e 6.2 non sono state influenzate da fattori
eccezionali.
Concorrenza
A livello mondiale, il settore del lusso della pelletteria è particolarmente competitivo e
frammentato, caratterizzato dalla presenza di pochi player globali e numerosi operatori di
nicchia.
L’offerta dei prodotti in tale settore è caratterizzata da una serie di barriere all’entrata quali:
•
necessità di disporre di un marchio riconosciuto;
•
controllo della distribuzione;
•
caratteristiche dei prodotti propri del segmento del lusso accessibile;
•
continua ricerca ed innovazione dei prodotti.
La riconoscibilità del marchio, la cui notorietà deve essere sostenuta da continui investimenti
nelle strategie di comunicazione e pubblicità, permette il successo sia dei prodotti che
rappresentano il core business sia dell’eventuale espansione in settori merceologici contigui,
estendendo a nuovi prodotti il prestigio acquisito dai propri marchi.
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
Il controllo della distribuzione da parte degli operatori del settore consente, tramite un’attenta
politica di investimenti, il conseguimento di elevati standard qualitativi dei punti vendita, in
termini di posizionamento e d’immagine degli stessi. Tale controllo permette, inoltre, di
contenere i costi della distribuzione.
A giudizio del management, nel segmento del lusso accessibile si evidenzia un’ulteriore
barriera all’entrata rappresentata dalle caratteristiche dei prodotti, in quanto solo gli operatori
del lusso sembrano possedere le competenze per realizzare prodotti con caratteristiche
sostanzialmente simili a quelle del lusso, ma ad un prezzo più accessibile.
Nel settore pelletteria e piccola pelletteria il Gruppo detiene in Italia una posizione di
leadership con una quota di mercato a valore nel 2004 del 3,7% collocandosi al secondo
posto dietro a Prada (quota di mercato del 7,7%) e davanti a Furla (quota di mercato del
21
2,4%). I primi sette operatori in Italia rappresentano il 22% del mercato .
A livello europeo, pochi operatori al momento competono con il Gruppo nel segmento della
pelletteria, specificamente Furla, Lancel, Longchamp. Tra gli altri concorrenti internazionali,
Coach, pur con una limitata presenza in Europa (Inghilterra) è uno dei maggiori operatori nel
segmento del lusso accessibile, in particolare negli Stati Uniti d’America e in Giappone.
Il management ritiene che la caratteristica distintiva del Gruppo rispetto ai concorrenti sia la
presenza contestuale di tutti i seguenti fattori:
•
l’offerta di un ampia gamma di prodotti volta a soddisfare i gusti dei consumatori e a
coprire tutte le occasioni/funzioni d’uso;
•
forte attenzione all’innovazione del prodotto dal design alla continua ricerca dei
materiali utilizzati;
•
fidelizzazione del cliente attraverso la riconoscibilità ed identità dei marchi del Gruppo;
•
continui investimenti in marketing e comunicazione volti a rafforzare i marchi nei paesi
maggiormenti importanti per il Gruppo;
•
standard qualitativi elevati dati dallo studio e realizzazione interna dei prototipi e dal
controllo di tutta la filiera produttiva;
•
posizione di rilievo su specifici mercati come ad es. la Russia;
•
sfruttamento delle sinergie dalla progettazione alla produzione e distribuzione tra le
varie società del Gruppo.
Struttura e Ammontare totale dell’Offerta Antichi Pellettieri
L’operazione, come noto, ha riguardato l’Offerta Pubblica Globale, finalizzata all’ammissione
alle negoziazioni sul Mercato Expandi delle Azioni Antichi Pellettieri, l’offerta ha avuto per
oggetto n. 14.690.671 Azioni, in parte (n. 3.000.000 Azioni) emesse in data 7 giugno 2006,
rivenienti da un aumento di capitale sociale con esclusione del diritto di opzione, ai sensi
dell’art. 2441, comma quinto cod. civ., deliberato dall’Assemblea Straordinaria di Antichi
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Pellettieri del 2 marzo 2006 e, in parte (n. 11.690.671 Azioni), poste in vendita dagli Azionisti
Venditori (di cui n. 10.891.671 Azioni poste in vendita da Mariella Burani Fashion Group, n.
144.000 Azioni da Giovanni Stella, n. 136.000 Azioni da Elio Greci, n. 195.000 Azioni da
Manuela Arcari, n. 81.000 Azioni da Riccardo Braccialini, n. 81.000 Azioni da Carla Cecconi,
n. 81.000 Azioni da Massimo Braccialini, n. 81.000 Azioni da Lorenzo Braccialini).
L’Offerta Pubblica Globale, è stata coordinata e diretta da Capitalia e Mediobanca (i “Joint
Global Coordinator”) ed è stata così suddivisa:
(a)
un’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione di minimo n. 2.700.000 azioni pari al
18,38% delle Azioni oggetto dell’Offerta Pubblica Globale rivolta al pubblico indistinto in Italia
(l’“Offerta Pubblica”). L’Offerta Pubblica ha avuto luogo esclusivamente in Italia ed è stata
coordinata e diretta da Capitalia che ha agito in qualità di Responsabile del Collocamento ai
sensi del Regolamento Emittenti.
(b)
un contestuale collocamento istituzionale (il “Collocamento Istituzionale”) riservato ad
Investitori Professionali in Italia ed investitori istituzionali all’estero, ai sensi del Regulation S
dello United States Securities Act del 1933, come successivamente modificato, con
esclusione di Stati Uniti d’America, Canada, Australia e Giappone.
L’Offerta Pubblica ha avuto inizio alle ore 9:00 del 26 maggio 2006 ed è terminata alle ore
13:00 del giorno 1 giugno 2006 (il “Periodo di Offerta”).
Diluizione
Le tabelle che seguono indicano la composizione del capitale sociale di Antichi Pellettieri e
quella che è risultata dopo il collocamento integrale delle n. 14.690.671 Azioni oggetto
dell’Offerta Pubblica Globale e delle ulteriori n. 2.203.600 Azioni oggetto dell’opzione
Greenshoe.
Azionariato alla Data del Prospetto Informativo
Azionista
Mariella
Group
N. azioni
%capitale
sociale
24.753.796
58,9441
D&L
12.399.076
29,5249
Totale
37.152.872
88,4690
1.259.860
3,0000
701.324
1,6700
Azionista diretto
Burani
Fashion Mariella Burani Fashion Group
Development Capital
Itochu Corporation
Itochu Corporation
39
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Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
Itochu Italiana S.p.A.
701.324
1,6700
Totale
1.402.648
3,3400
Giovanni Stella
424.000
1,0096
Elio Greci
376.000
0,8953
Manuela Arcari
300.000
0,7144
Riccardo Braccialini
270.000
0,6429
Carla Cecconi
270.000
0,6429
Massimo Braccialini
270.000
0,6429
Lorenzo Braccialini
270.000
0,6429
Totale
41.995.380
100,0000
Azionariato all’esito dell’Offerta Pubblica Globale (ed integrale esercizio della
Greenshoe)
Azionista
Azionista diretto
Mariella
Burani Mariella
Fashion Group
Group
Burani
N. azioni
%
capitale
sociale
Fashion 11.658.525
25,9105
D&L
12.399.076
27,5563
Totale
24.057.601
53,4668
1.259.860
2,8000
Itochu Corporation
701.324
1,5587
Itochu Italiana S.p.A.
701.324
1,5587
Totale
1.402.648
3,1173
Giovanni Stella
280.000
0,6223
Elio Greci
240.000
0,5334
Lorenzo Braccialini
189.000
0,4200
Development Capital
Itochu Corporation
40
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Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
Massimo Braccialini
189.000
0,4200
Riccardo Braccialini
189.000
0,4200
Carla Cecconi
189.000
0,4200
Manuela Arcari
105.000
0,2334
Mercato
16.894.271
37,5467
Totale
44.995.380
100,0000
Inoltre, la seguente tabella mostra la composizione dell’azionariato della Società nell’ipotesi di
conversione dell’intero POC sottoscritto da Development Capital dopo l’integrale
collocamento delle Azioni oggetto dell’Offerta Pubblica Globale e di integrale esercizio della
Greenshoe e che le Azioni attribuite a fronte della conversione rivengano interamente da un
aumento di capitale di Antichi Pellettieri:
Azionista
Azionista diretto
Mariella
Burani Mariella
Fashion Group
Group
Burani
N. azioni
%
capitale
sociale
Fashion 11.658.525
24,6235
D&L
12.399.076
26,1876
Totale
24.057.601
50,8111
3.611.600
7,6279
Itochu Corporation
701.324
1,4812
Itochu Italiana S.p.A.
701.324
1,4812
Totale
1.402.648
2,9625
Giovanni Stella
280.000
0,5914
Elio Greci
240.000
0,5069
Lorenzo Braccialini
189.000
0,3992
Massimo Braccialini
189.000
0,3992
Riccardo Braccialini
189.000
0,3992
Development Capital
Itochu Corporation
41
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
Carla Cecconi
189.000
0,3992
Manuela Arcari
105.000
0,2218
Mercato
16.894.271
35,6817
Totale
47.347.120
100,0000
L’effetto diluitivo derivante dalla conversione totale del prestito è pari al 4,9670% della
partecipazione detenuta ante conversione.
La quotazione di Antichi Pellettieri ha conferito quindi al Gruppo Mariella Burani Fashion
Group una valorizzazione a market value della propria controllata Antichi Pellettieri SpA
raggiungendo il duplice obiettivo di:
•
focalizzazione della divisione pelletteria in una unica autonoma organizzazione di
Gruppo quotato che, ottimizzando gli upside della quotazione stessa, ha generato una
maggiore identità della Divisione pelletteria e delle società appartenenti alla Divisione
stessa continuando a motivare il management team aggregato negli anni scorsi.
•
mantenimento del maggior valore creato attraverso la quotazione all’interno di Mariella
Burani Fashion Group non disperdendo quindi il valore generato prima della
quotazione nelle fase di sviluppo e implementazione del piano sinergico.
Buy back
L’Assemblea dei Soci del 27 aprile 2006 ha inoltre deliberato il rinnovo della facoltà da parte
del Consiglio di Amministrazione di acquisto di azioni proprie (buy-back) fino alla data di
assemblea di approvazione del bilancio 2006 per un ammontare massimo pari al 10% del
capitale sociale. Il Consiglio di Amministrazione ha iniziato il programma di Buy back
deliberato dall’Assemblea citata.
Situazione complessiva del Gruppo
Il primo semestre 2006 è stato caratterizzato da un fatturato consolidato del Gruppo MBFG
pari a € 269,1 milioni in incremento del 28,4% rispetto a € 209,5 milioni del primo semestre
2005; va detto inoltre che il Gruppo ha potuto beneficiare di altri ricavi operativi per oltre €
92,5 milioni dei quali € 87,0 milioni derivanti dalla plusvalenza effettuata in seguito alla
quotazione sul mercato azionario italiano della divisione Leather Goods Antichi Pellettieri.
Questo ha portato il fatturato del Gruppo per il primo semestre 2006 a quota € 361,6 milioni.
Va aggiunto anche che, nel conto economico sono confluite due voci di ricavo relative alla
vendita a Developement Capital di una partecipazione di Antichi Pellettieri pari al 3,0% per €
5,0 milioni ed alla vendita a Itochu di una partecipazione di AP pari al 3,3% per € 8,9 milioni.
Tali componenti di ricavo presentano una natura collegata all’attività commerciale e
gestionale che si è sviluppata con entrambi i partners; Itochu Corporation, come noto, ha già
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sviluppato un accordo dal 1999 con il Gruppo Mariella Burani per lo sviluppo in licenza del
marchio Mila Schon a livello mondiale (con esclusione del mercato giapponese);
Developement Capital è il fondo che gestisce partecipazioni in altre società del settore
lusso/moda con il quale si intendono sviluppare sinergie future anche in relazione alla qualità
attuale di socio nel capitale di Antichi Pellettieri. La crescita del fatturato operativo è stata
determinata principalmente da un buon andamento delle vendite della divisione
abbigliamento, in cui prosegue il trend positivo dei marchi Mariella Burani, dalle ottime
performance delle società della divisione pelletteria, dall’aumento delle vendite nei paesi della
Nuova Europa e da nuovi accordi di licenza, oltre che dall’entrata nell’area di consolidamento
di Coccinelle, una delle principali società italiane nel settore delle borse e accessori nel
segmento del lusso accessibile attraverso il proprio brand Coccinelle e in licenza Miss Sixty,
acquisita dal Gruppo ad Aprile e consolidata a partire dal primo semestre 2006.
Continua il positivo effetto del sales mix che ha generato per il fatturato rinveniente da marchi
propri una percentuale pari al 90,3% sul totale. La quota export del fatturato è stata pari al
67,2% del fatturato complessivo rispetto al 70,6% del primo semestre 2005 sospinta dalle
vendite nei paesi della Nuova Europa (Europa dell’Est e Russia) che oggi rappresentano
circa il 15,4% del fatturato totale; in aumento anche la quota domestica di fatturato (Italia)
dovuta in buona parte al consolidamento di Coccinelle, marchio molto conosciuto in Italia
dove registra oltre il 60% delle proprie vendite.
Il fatturato derivante dai canali distributivi diretti, DOS, franchising e boutiques multimarca che
acquistano direttamente dagli showrooms del Gruppo è aumentato, generando il 72,1% del
fatturato consolidato di Gruppo rispetto al 71,6% del primo semestre 2005.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) al 30 giugno 2006 è pari a € 87,8 milioni in incremento
del 242,6% rispetto a € 26,5 milioni del primo semestre 2005 e porta la propria incidenza sul
fatturato al 24,3% rispetto al 11,7% del medesimo periodo del 2005, beneficiando
principalmente dei proventi dell’IPO di Antichi Pellettieri SpA, della leva operativa relativa ai
volumi di vendita nella divisione pelletteria, delle economie di scala, dell’attenzione ai costi
d’approvvigionamento, dei processi di razionalizzazione e dei benefici derivanti dalle ulteriori
integrazioni delle società acquisite.
Inoltre tutte le divisioni hanno beneficiato dell’ulteriore miglioramento del sales mix attraverso:
- l’incremento delle vendite di prodotti a più elevati margini di profitto con la divisione Leather
Goods che rappresenta il 29,8% del fatturato consolidato;
- il buon andamento della quota export del fatturato consolidato.
Il Reddito Operativo (EBIT) per i primi sei mesi del 2006 è salito a € 75,2 milioni (+392,9%) da
€ 15,2 milioni dello stesso periodo del 2005 e beneficia principalmente del buon andamento
organico delle società del Gruppo e dei proventi dell’IPO di Antichi Pellettieri SpA.
Il Reddito ante imposte è pari a € 64,1 milioni (+711,4%) da € 7,9 milioni dello stesso periodo
del 2005.
La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2006 è pari a € 142,9 milioni e riflette un
debt/equity ratio ottimale pari a 0,44. Il miglioramento della posizione finanziaria netta rispetto
al 31 dicembre del 2005 è dovuto essenzialmente all’effetto positivo sulla liquidità apportato
dagli introiti derivanti dalla quotazione di Antichi Pellettieri nonostante i forti investimenti e le
acquisizioni realizzate nel corso del periodo.
Tali risultati confermano le potenzialità del Gruppo che, da una parte, prosegue nella sua
opera di rafforzamento della divisione abbigliamento, core business del Gruppo e dall’altra
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mira a potenziare la divisione pelletteria (che ha realizzato una crescita totale del 70,7%)
integrando le diverse società che compongono la divisione stessa e sviluppando continue
sinergie.
Ricavi Netti ripartiti per categorie
30-giu-06
MARCHIO
Totale ricavi generati da marchi propri
Vendite per Marchi in Licenza
230.738
90,25%
186.609
24.938
9,75%
19.015
255.676 100,00%
Totale ricavi Abbigliamento e Pelletteria
crescita
%
90,75%
23,65%
30-giu-05
9,25%
205.624 100,00%
31,15%
24,34%
2.971
0,82%
2.631
1,20%
12,92%
Altri ricavi delle vendite e delle prestazioni
102.980
28,48%
10.781
4,92%
855,20%
TOTALE RICAVI NETTI
361.627
Royalties e consulenze stilistiche
219.036
Ripartizione del Fatturato per aree geografiche
La ripartizione geografica dei ricavi evidenzia che il mercato europeo, escludendo l’Italia,
rimane il mercato di riferimento del Gruppo con una percentuale del 55,9% sul fatturato
complessivo del periodo, rispetto al 61,5% dello stesso periodo del 2005.
La quota export è passata al 67,2% del primo semestre 2006 dal 70,6% nello stesso periodo
del 2005;
L’Europa incide per il 55,9% del fatturato complessivo con i paesi dell’area tedesca che
generano il 30,7% e l’Italia il 32,8%.
La Russia e l’Europa dell’Est offrono grandi opportunità di crescita al Gruppo e nei primi sei
mesi del 2006 sono cresciuti del 28,7%, principalmente spinti dalle collezioni di Baldinini e
Renè Lezard.
Le vendite in Estremo Oriente, mercati molto interessanti per i prodotti della pelletteria, sono
cresciute del 45,2% nel periodo principalmente spinte dalle collezioni borse e accessori di
Braccialini e Francesco Biasia.
AREA
GEOGRAFICA
Italia
Europe
Giappone
Nord America
Resto dell'Asia
Resto del Mondo
SUBTOTALE
Royalties & Con.
Stil.
Altri ricavi
GRAND TOTAL
30-giu-06
crescita
%
30-giu-05
83.832
32,8%
60.462
29,4%
142.843
55,9%
126.546
61,5%
38,7%
12,9%
5.038
2,0%
4.427
2,2%
13,8%
19,0%
6.225
2,4%
5.231
2,5%
13.360
5,2%
7.439
3,6%
79,6%
4.378
1,7%
1.520
0,7%
188,1%
255.676
100,0%
205.625
100,0%
24,3%
2.971
2.631
102.980
10.781
361.627
219.036
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Gli altri ricavi delle vendite e delle prestazioni (come riclassificati nella tabella soprastante) si
riferiscono per € 87 milioni circa alla plusvalenza derivante dalla cessione di Azioni Antichi
Pellettieri realizzata nell’ambito dell’IPO di Antichi Pellettieri SpA stessa, per € 16,0 milioni
circa ai ricavi generati dalla divisione Digital Fashion.
Multibrand Strategy
La strategia adottata fino ad ora del multi-brand ha garantito una diversificazione del business
e un posizionamento trasversale del prodotto, corrispondendo ad ogni marchio un differente
target di clientela.
La produzione order-driven, quindi collezioni presentate ed ordinate in anticipo rispetto alla
produzione e alla stagione di vendita, hanno minimizzato la necessità di circolante e
l’accumulo di scorte in magazzino sebbene su questo abbiano influito le recenti acquisizioni
nel settore Retail che strutturalmente ha un magazzino più elevato, dovendo lungo tutto l’arco
dell’anno soddisfare le richieste della clientela.
Ciò necessita di una struttura produttiva flessibile, in grado di adattarsi alla struttura della
domanda e soprattutto di produrre e consegnare tempestivamente i riassortimenti,
ottimizzando il time-to-market.
Per questo la produzione è realizzata soprattutto in laboratori esterni, con un grado di
esternalizzazione che supera l’80%, mentre il controllo di qualità è effettuato internamente al
Gruppo.
La rete distributiva
Alla crescita del Gruppo ha contribuito anche il business retail. Questa business unit crea
valore per i brands ed i prodotti del Gruppo, diminuisce i rischi connessi alla distribuzione
wholesale e consente di riappropriarsi dei margini distributivi ottimizzando il cash flow.
La rete distributiva rappresenta un punto di forza distintivo per la sua eterogeneità in termini
di format, insegne, dimensioni e merceologie.
La distribuzione avviene per il 72,1% (rispetto al 71,6% dello stesso periodo 2005) attraverso
i canali diretti, costituiti dai DOS, dai franchising e dai clienti che acquistano direttamente
dagli showrooms o direttamente dall’azienda. La rete distributiva è costituita da boutique
monomarca di proprietà (DOS) (30,8% dei ricavi), o in franchising (9,7%) e da negozi
multimarca (31,5%); questi dati rispecchiano appieno la strategia adottata dal Gruppo atta a
privilegiare appunto nuove aperture di boutique dirette monomarca e a privilegiare la vendita
verso clienti diretti per riappropriarsi dei maggiori margini scaturenti da tale strategia
commerciale.
Il primo semestre 2006 è stato caratterizzato da una crescita del numero di retail
monomarca ed è avvenuta un’ulteriore integrazione del retail multimarca del Gruppo.
In particolare nel corso del primo semestre 2006 sono state inaugurate 11 boutique di cui 2
DOS (1 Mariella Burani e 1 Baldinini a Roma) e 9 franchising di cui 5 Baldinini (4 in Russia:
Novosibirsk, Ekaterimburg, San Pietroburgo, Omsk e 1 in Cina a Pechino), 3 Francesco
Biasia (Varsavia, Singapore ed Atene) e 1 Mariella Burani a Bruxelles che portano la rete
distributiva mondiale del Gruppo a 293 boutiques.
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
Inoltre con l’acquisizione da parte di AP del 51% di Coccinelle, una delle principali società
italiane nel settore delle borse e accessori nel segmento del lusso accessibile attraverso il
proprio brand Coccinelle e in licenza Miss Sixty, il Gruppo può ora contare anche su 45
negozi Coccinelle in tutto il mondo (tra cui Parigi, Berlino, Brescia, Firenze, Forte dei marmi,
Milano, Parma, Venezia e Verona).
Va ricordato che la divisione retail del Gruppo annovera importanti realtà quali Bernie’s e Don
Gil che possiedono “customer list” rilevanti in termini di fidelizzazione del cliente; basti
pensare che all’interno di Don Gil più del 60% dei ricavi è generato da clienti fedeli, affezionati
al marchio del famoso retailer austriaco e capaci di generare un bassissimo “churn rate” e
quindi un livello di rischiosità del business molto contenuto.
Il Gruppo infatti segue una strategia di forte espansione con 12 aperture medie all’anno, sia in
Italia che all’estero, tra abbigliamento e pelletteria. La formula del franchising è in genere
utilizzata per la penetrazione nei mercati esteri, mentre in Italia sono state aperte prestigiose
boutique di proprietà, per sviluppare ulteriormente la visibilità dei marchi del Gruppo.
Prosegue inoltre il processo di ampliamento delle offerte proposte dai diversi marchi del
Gruppo, nonché la messa a punto di strumenti di servizio (es. riassortimenti, flash) per
potenziare l’orientamento retail delle diverse aziende.
30-giu-06
30-giu-05
RETE DISTRIBUTIVA AL 30.06.2006
MLN €
%del
subtot..
MLN €
%del
subtot..
crescita
%
DOS (1)
FRANCHISING
CLIENTI DIRETTI (2)
DISTRIBUZIONE DIRETTA
78.873
24.885
80.531
184.289
30,8%
9,7%
31,5%
72,1%
72.109
18.526
56.498
147.133
35,1%
9,0%
27,5%
71,6%
9,4%
34,3%
42,5%
25,3%
IMPORTATORI / DISTRIBUTORI
CLIENTI MULTI-MARCA TRAMITE AGENTI
ABBIGLIAMENTO & LEATHER (3)
6.475
64.912
255.676
2,5%
25,4%
100,0%
6.737
51.754
205.624
3,3%
25,2%
100,0%
-3,9%
25,4%
24,3%
(1)
Dimensione media delle boutiques di abbigliamento: mq 100 - 150; pelletteria: mq 75 - 90
Clienti diretti: DOS, franchisees, clienti multi-brand che acquistano direttamente dai nostri showrooms
(3)
Ricavi abbigliamento (escluso royalties) e pelletteria
(2)
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STRUTTURA DEL GRUPPO
MARIELLA BURANI FASHION GROUP SpA
100%
100%
REVEDI SPA
100%
65%
DESIGN & LICENSES
SPA
100%
100%
GABRIELLA
FRATTINI
SPA
JAYA
SRL
MARIELLA BURANI
RETAIL SRL
25,9%
27,6%
BERNIE'S
AG
50%
ANTICHI
PELLETTIERI
SPA
RENE' LEZARD
MODE Gmbh
100%
75%
51%
ALIZ SRL
100%
MODA TRADING
SRL
STEPHEN
FAIRCHILD SRL
REVEDI SA
(CH)
60%
80%
BALDININI SRL
100%
BRACCIALINI
SRL
RENE' LEZARD
AUSTRIA GmbH
ENRICO
MANDELLI SPA
RENE' LEZARD
MARKETING GmbH
100%
100%
92%
DIMENSIONE MODA
SRL
100%
JUNIOR FASHION
GROUP SRL
13,41%
100%
LUCIANA
MODE SRL
86,59%
DON GIL
GmbH
70%
SEDOC DIGITAL
GROUP SRL
(ex GLOBAL
RETAIL SRL)
GDH
GmbH
100%
80%
51%
GFM
INDUSTRIA SPA
100%
LE TRICOT
PERUGIA SPA
25%
JEANINE
SARL
100%
60%
100%
51%
FRANCESCO BIASIA
SPA
COCCINELLE
SPA
100%
100%
COMPAGNIA DELLA
SETA SRL
LE TRICOT
PERUGIA GmbH
ABAX
SRL
SEDOC SRL
COCCINELLE
STORE SRL
80%
100%
100%
LONGWAVE SRL
20%
SEDOC.IT
SRL
100%
COCCINELLE
STORE GMBH
COCCINELLE
STORE FRANCE SA
100%
OVERSYSTEM
SRL
Abbigliamento
Retail
50%
Maglieria
DOCFINANCE
SRL
Digital
Leather
Tessile
DIVISIONE ABBIGLIAMENTO
MARIELLA BURANI FASHION GROUP SpA
100%
100%
REVEDI SPA
100%
65%
100%
DESIGN & LICENSES
SPA
100%
GABRIELLA
FRATTINI
SPA
JAYA
SRL
MARIELLA BURANI
RETAIL SRL
50%
BERNIE'S
AG
RENE' LEZARD
MODE Gmbh
100%
75%
51%
ALIZ SRL
100%
MODA TRADING
SRL
REVEDI SA
(CH)
STEPHEN
FAIRCHILD SRL
100%
RENE' LEZARD
AUSTRIA GmbH
100%
100%
92%
DIMENSIONE MODA
SRL
13,41%
LUCIANA
MODE SRL
25%
COMPAGNIA DELLA
SETA SRL
100%
JUNIOR FASHION
GROUP SRL
100%
86,59%
DON GIL
GmbH
JEANINE
SARL
100%
RENE' LEZARD
MARKETING GmbH
100%
LE TRICOT
PERUGIA SPA
GDH
GmbH
100%
LE TRICOT
PERUGIA GmbH
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Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
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Mariella Burani Fashion Group SpA
La capogruppo ha concentrato la propria attività nel settore dell’abbigliamento donna di lusso,
il settore di attività storico del Gruppo, che rappresenta per la società il segmento più
importante in termini di fatturato e di brand awareness.
La Società realizza intere Collezioni ispirandosi al concetto di total look, offrendo quindi alla
cliente finale una vasta gamma di prodotti che tendono a soddisfare le varie esigenze di
quest’ultima e a coprire diversi segmenti del mercato, da quello casual, informale e
sofisticato, a quello trasgressivo ed elegante. A tal riguardo vengono infatti realizzati abiti,
tailleurs, cappotti, giacche, gonne, pantaloni, maglie e camicie.
Le principali collezioni sono Mariella Burani (prima linea del marchio), Notizie, Amuleti, Le
Donne, Le Sportive, Amuleti J, Mariella de Mariella Burani e Le giovani.
I principali marchi in licenza coordinati dalla capogruppo e allocati presso le società del
Gruppo sono, Thierry Mugler, per la produzione dell’abbigliamento donna; Ungano Fuchsia,
in licenza alla controllata Jaya e Anglomania licenza accordata alla controllata GFM da parte
di Vivienne Westwood.
La società ha intrapreso una linea di sviluppo basata principalmente sull’acquisizione di
società prestigiose, redditizie e strategicamente posizionate nei mercati con più alte
potenzialità di crescita, oltre che tramite diversificazione settoriale, espansione verso i mercati
emergenti dell’Europa dell’est e potenziamento della rete distributiva.
Infatti ha costituito un polo della pelletteria, iniziando nel 2000 con l’acquisizione di società
attive da diversi anni nella realizzazione di capi in pelle (calzature, borse e accessori fra le
quali l’ultima acquisizione di Coccinelle per il segmento borse e accessori), nonché
acquisizioni mirate alla creazione di una struttura verticalmente integrata, tramite
l’acquisizione delle società retail e di quelle relative alla produzione di tessuti.
Ha inoltre acquisito società, quali Don Gil Gmbh e Renè Lezard Gmbh, rispettivamente attive
sul mercato austriaco e tedesco, puntando anche, tramite queste, verso i mercati dell’est.
Infine sta sviluppando la rete distributiva, impegnandosi ogni anno nell’apertura di boutiques,
sia mono che multimarca, in Italia e all’estero.
Mariella Burani Retail Srl
La società, all’interno del Gruppo, svolge la propria attività in due ambiti diversi:
- agisce nel mercato al dettaglio attraverso le boutiques monomarca Mariella Burani, a
gestione diretta e in franchising in Italia ed in Europa;
- opera nel licensing concedendo in sub-licenza a terzi l’uso commerciale dei marchi di
proprietà della Capogruppo e detenuti in licenza.
I negozi monomarca del Gruppo sono strategicamente situati nelle più prestigiose vie del
lusso nel mondo; il primo negozio Mariella Burani è stato inaugurato nel 1986 a Milano, in via
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Montenapoleone 3. Le altre principali città in cui sono presenti boutiques del Gruppo sono
Roma, Firenze, Londra, Parigi, Bruxelles e Hong Kong. Negli ultimi anni, l’offerta nelle
boutiques è stata integrata ed ampliata con nuove linee e prodotti complementari: sono state
introdotte le linee sportswear, la maglieria, le calzature e gli accessori in pelle per offrire alla
clientela un total look. Le collezioni flash e i riassortimenti assicurano poi un continuo rinnovo
dell’offerta nelle boutiques del Gruppo. I principali mercati di sbocco sono l’Italia, la Germania,
l’Austria e la Nuova Europa.
Inoltre, per quanto riguarda la concessione dell’uso del marchio, le licenze attive di Mariella
Burani, sono:
Abbigliamento bambina (Junior Fashion Group Srl); Abiti da sposa (Bellantuono Diffusione
srl); Borse (Braccialini srl); Ceramiche (Ceramica Lord srl); Home collection (Caleffi Spa); Le
sportive (Moda trading); Occhiali (Trevi Coliseum Spa); Orologi (Sector Group Spa); Pellicce
(Arturo Rossi srl); Profumo e cosmetici (Eurocosmesi); Scarpe (Baldinini); Scarpe bimbo
(Selenia srl); Guanti e ombrelli (Compagnia della seta Srl).
Per tutte le aree di attività, il primo semestre 2006 è stato un periodo di buoni risultati tenuto
conto della non favorevole congiuntura economica.
La rete distributiva è cresciuta in media ad un ritmo di 10 aperture all’anno in Italia e
all’estero, utilizzando anche il format del franchising per lo sviluppo della rete estera.
Gabriella Frattini SpA
La Società, con sede a Reggio Emilia, opera nel settore della maglieria uomo e donna di
lusso con i marchi “Setball” e “Gabriella Frattini” che hanno consolidato la presenza nelle
proprie aree di mercato sia italiane che estere, evidenziando sempre di più elementi di
notevole originalità stilistica ed ottimo rapporto prezzo/qualità.
Luciana Mode SpA
La società, con sede a Reggio Emilia, opera nel settore della maglieria donna svolgendo
un’attività di produzione e commercializzazione al dettaglio con il marchio di proprietà
“Annalù” di target medio/alto e produzione conto terzi. Realizza le linee complementari per le
collezioni del Gruppo, Mariella Burani e Mila Schon, evidenziando effetti sinergici delle
società integrate nel Gruppo. Nel corso dell’esercizio la società ha consolidato le proprie aree
di mercato conseguendo un consistente aumento delle vendite. A fine 2004, in un’ottica di
razionalizzazione della struttura societaria la Luciana Mode ha acquisito un ramo d’azienda
costituito dal brand “Laura by Dimensione Moda”, dai contratti di fornitura, dai dipendenti, dai
macchinari e dalle attrezzature dalla società Dimensione Moda Srl; questo ha consentito al
comparto maglieria del Gruppo di affrontare il 2005 ed anche la prima parte del 2006 con una
struttura più snella ed efficiente e quindi più competitiva verso le esigenze del mercato.
Dimensione Moda Srl
La società con sede a Reggio Emilia opera nel settore della maglieria ed è inattiva dalla fine
del 2004 quando ha ceduto il proprio ramo operativo alla Luciana Mode Srl; attualmente
detiene una partecipazione pari al 13,41% in Luciana Mode Srl.
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
Jaya Srl
La società, con sede a Reggio Emilia, opera nel settore abbigliamento donna, garantendo
tempi di consegna dei prodotti volti all’ottimizzazione del time to market. Tale operatività
insieme all’ottimo rapporto qualità/prezzo consente di raggiungere la fascia di mercato della
clientela giovane e di gusto sofisticato. La società realizza collezioni Prèt-à-porter e “Flash”
che vengono prodotte e consegnate entro 60 giorni.
Design & Licenses SpA (ex Mila Schon Group SpA)
La società, con sede a Milano, opera nel settore del lusso concentrandosi nelle attività di
concessione in licenza del brand “Mila Schon” e nella attività di consulenza stilistica per i
licenziatari e per società terze, inoltre la società gestisce punti vendita monomarca Mila
Schon in prestigiose locations situate nelle princiapali vie di Milano, Roma e Firenze.
La società possiede il 50% della Renè Lezard GmbH.
Moda Trading Srl
La società, con sede a Grottammare (AP) opera nel settore dell’abbigliamento Jeans e
Sportswear di fascia elevata con un ottimo rapporto qualità prezzo. Produce e distribuisce
abbigliamento per le società del Gruppo, in particolare le linee Mariella Burani Le Sportive,
Mila Schon Concept. I principali mercati di sbocco sono l’Italia e il Giappone. La società ha
rinnovato la propria struttura per adeguarsi agli standard produttivi di ultima generazione al
fine anche di aumentare la capacità produttiva stessa.
Revedi SpA e Revedi SA
Le Società Revedi S.p.A., con sede a Torino, e Revedi S.A., con sede a Mendrisio (Svizzera)
operanti attraverso, rispettivamente 25 spazi commerciali in Italia e 7 in Svizzera, consentono
una distribuzione controllata e sistematica delle scorte di magazzino rivenienti dalle stagioni
precedenti con un recupero diretto e immediato di margine rispetto a quello ottenibile dagli
stocchisti e il controllo della brand image. La società ha registrato ricavi in linea con lo stesso
esercizio dell’anno precedente ed in linea con l’andamento del mercato di riferimento, tutto
ciò grazie alla presenza nei più importanti outlet center che consentono elevata affluenza e
visibilità ai punti vendita.
Renè Lezard Mode GmbH
René Lezard Mode GmbH, gruppo tedesco nato nel 1978 situato a Schwarzach nei pressi di
Francoforte, è leader nella produzione di abbigliamento donna e uomo di lusso. Le collezioni
esprimono un’eleganza rilassata, modernità classica in cui si fondono e si contrappongono
elementi raffinati con tagli moderni, caratterizzati per l’ottima vestibilità e sono destinate ad un
target di clientela con capacità d’acquisto medio-alte ed età superiore ai 30 anni.
Renè Lezard ha saputo sviluppare negli anni il proprio business in modo consistente in tutto il
mercato europeo, mercato di riferimento del Gruppo Burani. Ampie e molteplici sono le
sinergie attuabili; in particolare, le sinergie con il Gruppo, si concentreranno sempre più sulla
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
razionalizzazione delle fonti di sourcing degli accessori, della pelletteria e della maglieria, oggi
concentrate al 90% in Italia, attraverso le facilities industriali in seno ad Antichi Pellettieri (subholding che detiene le partecipazioni nelle società operanti nel settore della pelletteria di
lusso) nonchè sull’ottimizzazione dell’assetto distributivo e dei relativi canali.
Sul fronte distributivo, il marchio Renè Lezard è infatti rinomato in Europa e particolarmente
apprezzato in Germania dove l’immagine del brand, la qualità del prodotto e la strategica
presenza distributiva ne fanno un leader di mercato nel segmento del lusso. Tale ruolo
dominante in Germania contribuirà pertanto a sviluppare la penetrazione del Gruppo nei
mercati del Nord Europa e a cogliere le opportunità di sviluppo nell’Est Europa e in Russia.
L’integrazione di Renè Lezard nel Gruppo ha contribuito a modificare positivamente la
distribuzione del fatturato per marchio, canale distributivo e mercato di riferimento
contribuendo ad una complessiva crescita di redditività. Alle boutique mono-brand di Mariella
Burani Fashion Group si aggiungono infatti 8 flagship di Renè Lezard nelle più prestigiose vie
del lusso tedesche quali Konigsallee a Dusseldorf e Maximilianstrasse a Monaco. Tali
boutique si affiancano ad oltre 800 clienti diretti multibrand, inclusi i più prestigiosi department
store europei, serviti attraverso 8 showroom distribuiti sul territorio.
Aliz Srl
La Società, situata a Novi di Modena, opera nel settore della maglieria di lusso e ha contratti
di produzione con marchi prestigiosi quali Escada. La società riscuote a livello nazionale ed
internazionale notevole riconoscimento per gli elevati skills produttivi ed è in grado di
realizzare maglie di elevata difficoltà disponendo di un elevato numero di macchine.
Junior Fashion Group Srl
Una società giovane, con sede a Ortona (CH), con una ben precisa e definita
caratterizzazione: ricerca e cura delle tendenze per la successiva e diretta applicazione alle
linee d’abbigliamento per bambini e teenager che si vogliono tenere al passo con la new
technology. Fondata nel novembre del ’96 ed operante dall’inizio del ’97, si distingue per la
rapidità della ricezione e per le sue strategie di mercato. I marchi di cui la società gestisce
la creazione, l’intera commercializzazione e l’organizzazione sono Mariella Burani, Killah e
Patrizia Pepe.
La società partecipa alla più importanti fiere internazionali di settore la più rinomata delle
quali è Pitti Bimbo che si tiene alla Fortezza da Basso a Firenze e alla quale sono stati
registrati forti aumenti di affluenza e ordinativi per la stagione autunno/inverno 2007; questo
consente al management della società di prevedere una ulteriore forte crescita dei ricavi
per l’esercizio 2007.
Caratteristiche portanti delle linee d’abbigliamento sono la grande versatilità, unita ad un
forte dose di creatività, ma anche la capacità di adattarsi a diverse fasce d’età, alle diverse
esigenze dei mercati nazionali ed internazionali e soprattutto, a diverse funzioni d’uso; dalla
cerimonia allo sportswear, dalla tendenza alla camiceria.
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
Don Gil GmbH
La Società ha sede a Vösendorf, a sud di Vienna, in un moderno stabilimento di oltre 4.000
mq, dove sono ubicati gli uffici amministrativi e logistici e il magazzino. Don Gil è un primario
distributore di beni di lusso con 38 negozi esclusivi situati nei più prestigiosi centri dello
shopping in Austria (i negozi hanno una dimensione media di 400mq). Nei negozi sono
presenti i brands di famosi stilisti internazionali, tra cui Giorgio Armani, Strenesse, Hugo
Boss, Etro, Cavalli e Zegna.
La Società costituisce un importante investimento del Gruppo in Austria, paese situato al
centro della Nuova Europa e crocevia storico tra i paesi dell’Europa Occidentale e di quella
dell’Est, oggi Nuova Europa. Per tal fine il Governo Austriaco ha ottenuto dalla Comunità
Europea la possibilità di applicare un’aliquota sulle corporate tax.
La società ha confermato le aspettative di crescita ed ha realizzato una profonda integrazione
con le altre società del Gruppo, che ha portatati un forte interscambio di know how, maggiore
valorizzazione in Austria dei brand del Gruppo e notevoli sinergie. Tra quetst’ultime, si va
dagli approvvigionamenti di prodotti realizzati dalle società del Gruppo, alla distribuzione dei
prodotti della pelletteria, al maggior assortimento degli outlet del Gruppo soprattutto con
collezioni uomo.
La strategia seguita dalla società può essere così descritta:
•
•
•
•
•
•
•
Espansione in Austria e nei paesi vicini del format Don Gil e Donna;
Rinnovamento dei negozi in accordo con le nuove concezioni;
Ottimizzazione degli assortimenti (international labels) con conseguente incremento
dei margini (private label collections);
Focalizzazione dell’attenzione al servizio del cliente e espansione dell’offerta dei
prodotti;
Accorciamento dei tempi di mercato;
Riduzione dei costi operativi tramite introduzione di nuovi sistemi ERP;
Miglioramento del programma di gestione delle relazioni con i clienti.
La Società opera attraverso una importante lista di clienti frequent che sono fidelizzati da
molti anni
Le Tricot Perugia SpA
La Società ha sede a Ponte Felcino (PG) ed opera nel settore della maglieria di lusso a
Perugia, uno dei distretti più importanti al mondo nel polo del cachemire, da dove opera in tre
moderni stabilimenti di proprietà, usufruendo di una sofisticata tecnologia progettuale e
produttiva.
Questa azienda presenta importanti potenzialità sinergiche con Renè Lezard, che è un
grande consumatore di cashmere particolarmente apprezzato nel mercato tedesco. La
società realizza la totalità dei ricavi col proprio brand Le Tricot e il 90% degli stessi all’estero,
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
prevalentemente concentrati nel Nord Europa, anche grazie alla società detenuta Le Tricot
Perugia Gmbh.
Gdh Gmbh
La società gestisce un punto vendita Don Gil situato nel centro di Vienna per il quale si è resa
necessaria la costituzione della società.
Renè Lezard Austria Handles GmbH
La società gestisce il punto vendita monomarca Renè Lezard di Vienna che ha ottenuto ottimi
risultati nell’esercizio 2005 e nel primo semestre 2006.
Le Tricot Perugia GmbH
La società si occupa della distribuzione sul territorio tedesco dei prodotti della Le Tricot
Perugia SpA
Compagnia della Seta Srl
Compagnia della Seta, con sede a Bulgarograsso (CO), trasforma e commercializza tessuti in
seta destinata ai più alti segmenti del lusso. L’acquisizione rappresenta un valido supporto
per la strategia di sviluppo del Gruppo di integrazione verticale della supply chain. La società
già operante come fornitore di riferimento della Capogruppo è stata oggetto di sinergie di
immediata attuazione.
Bernie’s AG
Bernie’s AG, con sede a Zurigo, è un primario distributore di beni di lusso con 16 negozi
esclusivi situati nei più prestigiosi centri dello shopping in Svizzera (i negozi hanno una
dimensione media di 200mq). Nelle boutiques sono distribuiti capi d’abbigliamento e
accessori con famosi brands quali Giorgio Armani, Hugo Boss, Ralph Lauren, Etro, Dolce &
Gabbana. Sin dalla sua fondazione nel 1960, Bernie’s ha saputo attrarre i clienti più selettivi e
ad oggi vanta una posizione di leadership nel mercato svizzero dell’abbigliamento e accessori
di lusso nonché un’alta riconoscibilità del proprio brand.
Questa acquisizione fornisce al Gruppo una significativa presenza nel mercato svizzero,
un’ulteriore rete di negozi prestigiosi per i brands del Gruppo e una fonte aggiuntiva di
fatturato da generare con la produzione del private label (abbigliamento e pelletteria) di
Bernie’s.
L'acquisizione rientra nell'obiettivo strategico del gruppo di espandere la rete distributiva
diretta.
Jeanine Sarl
La società gestisce un punto vendita Mariella Burani situato nel centro di Parigi per il quale si
è resa necessaria la costituzione della società.
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Stephen Fairchild Srl
La società, con sede a Milano, opera nel settore del lusso concentrandosi nelle attività di
concessione in licenza del brand “Stephen Fairchild” e nella attività di consulenza stilistica per
i licenziatari e per società terze.
DIVISIONE PELLETTERIA
25,9%
ANTICHI
PELLETTIERI
SPA
60%
80%
BALDININI SRL
80%
BRACCIALINI
SRL
51%
GFM
INDUSTRIA SPA
60%
ENRICO
MANDELLI SPA
51%
FRANCESCO BIASIA
SPA
COCCINELLE
SPA
100%
COCCINELLE
STORE SRL
100%
COCCINELLE
STORE GMBH
100%
COCCINELLE
STORE FRANCE SA
Antichi Pellettieri SpA
Divisione operativa Calzaturificio Mafra
La divisione situata a Parma, è attiva nel design, progettazione, produzione e distribuzione di
collezioni di calzature donna di alta qualità dal 1968.
Il Calzaturificio Mafra produce e distribuisce i propri prodotti con tre importanti marchi
commerciali: Sebastian, The Saddler e Missoni.
Il marchio Sebastian, nato circa quaranta anni fa ed indiscusso leader nelle collezioni di
calzature d'elite fra gli anni '70 ed '80, viene acquistato dal Calzaturificio Mafra nel 1998, che
subito lo rilancia, riproponendo collezioni che si distinguono per l'attenzione al design, alla
qualità e alla cura dei particolari e con un sempre importante contenuto moda.
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La collezione The Saddler nasce negli anni '70 come "linea giorno" sportiva, per una donna
giovane, attenta ai dettagli moda e ad un prodotto di qualità artigianale, come nella migliore
tradizione del Made in Italy.
Inoltre la società realizza e distribuisce la collezione delle calzature donna di Renè Lezard.
L'apertura del primo flag ship store a Milano (via Montenapoleone, 25), nel 2004, corona il
"nuovo" successo del marchio Sebastian. Oggi Sebastian ha negozi dedicati anche a Brescia,
Reggio Emilia, Parma e Forte dei Marmi, oltre a corner nei reparti fashion dei maggiori
departement stores e presso i più importanti negozi di calzature, sia in Italia che all'estero.
Nel corso dell’esercizio la società ha prodotto e distribuito sulla base di un contratto di licenza
le collezioni con il brand Missoni le quali hanno riscontrato positivi consensi.
Divisione operativa Calzaturificio Mario Cerutti
La divisione situata a Vigevano opera nella produzione e commercializzazione di linee di
calzature donna e uomo di alta gamma con i marchi Mario Cerutti e G. Cerutti. Qualità e
design sono un binomio vincente della calzatura di classe, realizzarlo con cura artigianale é
l’obiettivo dell’azienda da oltre 30 anni. Qualità di una calzatura che inizia da una accurata
scelta dei materiali, dove mani esperte dedicano la massima attenzione ad ogni particolare. Il
pellame della migliore qualità e i tessuti più pregiati sono accuratamente selezionati, tagliati a
mano e lavorati con cura minuziosa.
A questa cura artigianale si associa una catena produttiva con le macchine tecnologicamente
più avanzate a garanzia di un'alta qualità in ogni fase della lavorazione. Le collezioni
propongono attraverso una continua ricerca stilistica una calzatura di classe, una immagine
ben definita dove linee classiche si sposano con l'originalità del design; si rivolge ad una
donna esigente, di classe che ama la qualità, informata sulle tendenze e sui colori più attuali.
Braccialini Srl
La società opera nel settore della pelletteria di lusso producendo con marchi propri Braccialini
e Tua by Braccialini e con marchi in licenza Mila Schon, Vivienne Westwood e Warner Bros.
La società ha anche sperimentato altri materiali, dal velluto al broccato, alla seta. I modelli
sono intonati alle combinazioni, corretti nelle proporzioni e ricchi nelle sorprese. La capacità
creativa consente di proporre ogni stagione collezioni di 10-15 linee sempre innovative e con
caratteristiche ben distinte tra loro.
Borse e altri accessori vengono studiati all’interno da un team di designers e modellisti
coordinati da Carla Braccialini e dal figlio Massimo, mentre per le produzioni su licenza si
avvale anche dei designers delle aziende licenzianti. I principali mercati di sbocco sono l’Italia
e l’Estremo e Medio Oriente, attraverso 15 boutique monomarca.
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Biasia Francesco SpA
Biasia Francesco SpA, società vicentina che vanta una lunga tradizione manifatturiera ed un
eccellente skill produttivo, è tra i maggiori operatori del settore borse ed accessori del
segmento “lusso accessibile”.
Il marchio FRANCESCOBIASIA è riconosciuto a livello mondiale per l’ottima qualità dei suoi
prodotti e per l’eccellente rapporto qualità/prezzo. Il brand si è affermato a livello mondiale
attraverso una rete distributiva di oltre 2000 boutiques multibrand e 18 boutiques mono-marca
situate in città rappresentative del mondo della moda tra cui quella di Milano in via
Montenapoleone.
L’azienda propone un assortimento completo che esprime il carattere, la personalità, il gusto
e la sensualità della donna moderna. Dalla sede, con notevoli investimenti in tecnologia,
Biasia Francesco organizza e segue la distribuzione di oltre un milione di unità l’anno. Un
valido team di ricerca e sviluppo opera con efficienza utilizzando le tecnologie più moderne.
Conoscenza della lavorazione della pelle, fantasia di creare, mettere assieme pellami diversi
ed arricchirli di accessori uniti alla cura nei dettagli ed attenzione nelle rifiniture sono i
principali punti di forza dell’azienda. In oltre 25 anni di continua crescita ha creato una propria
identità continuando a rispondere alle sempre maggiori richieste dei suoi consumatori, molto
sensibili ai cambiamenti nel mondo della moda.
Baldinini Srl
La società opera nel segmento delle calzature uomo e donna di lusso, con una quota export
pari all’85 % del fatturato, principalmente indirizzato ai mercati est-europei ed asiatici. La
fantasia dei pellami e l’innovazione delle forme seguono l’eleganza top di gusto internazionale
o lo stile fashion più trend. All’interno dell’azienda avvengono la progettazione, la produzione
e il controllo.
La società gestisce 44 boutiques monomarca, di cui 11 direttamente e 33 in franchising,
situate nelle principali vie del sistema moda delle più prestigiose città del mondo. In Italia, la
più importante è ubicata a Milano al n.15 di Via Montenapoleone, vicino alla quale è presente
lo show room Baldinini.
E’ inoltre stata aperta una boutique a Milano in Piazza Meda per la vendita delle collezioni
uomo. Sono previste aperture di nuove boutiques monomarca nei paesi dell’Est Europa.
Enrico Mandelli SpA
La società è specializzata nella produzione e distribuzione di abbigliamento in pelle donna e
uomo di lusso opera attraverso il proprio marchio Enrico Mandelli, inoltre produce le collezioni
in pelle di Mariella Burani e Renè Lezard. I punti di forza sono basati su una storica
lavorazione tradizionale, da quattro generazioni, affiancata da un supporto stilistico di
rilevanza internazionale. Ha storicamente siglato importanti contratti di licenza con prestigiosi
marchi (Luciano Soprani, Basile, Ungaro, Moschino e D&G), ed è affermata per la qualità dei
prodotti e per metodologie di produzione.
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GFM Industria SpA
G.F.M. Industria S.p.a. con sede in Granarolo Faentino, Ravenna, è attiva nel settore
abbigliamento di lusso con il proprio marchio Ter-et-Bantine. L’attuazione delle sinergie di
Gruppo porterà inoltre al rafforzamento della presenza del marchio Ter-et-Bantine nei mercati
europei.
Nel corso del 2004 la Società ha sottoscritto un contratto di licenza per la produzione e
distribuzione della linea Anglomania della prestigiosa maison Vivienne Westwood a partire
dalla stagione Primavera-Estate 2005, questo accordo ha manifestato ottimi riscontri
nell’esercizio consentendo unitamente all’ottimo andamento delle linee prodotte e distribuite
con marchi di proprietà un forte incremento dei ricavi.
Coccinelle Spa
Coccinelle, fondata da Giacomo Mazzieri nel 1978 a Sala Baganza (PR), è uno dei principali
player italiani nel settore delle borse e accessori nel segmento del lusso accessibile
attraverso il proprio brand Coccinelle e in licenza col brand Miss Sixty.
Coccinelle vuole offrire alla donna un guardaroba di accessori adatti ad ogni occasione, dove
spicchino sia il contenuto moda che la versatilità dei complementi e dove emerga appieno la
trasversalità dei temi di collezione sulle diverse tipologie di prodotto; viene enfatizzata
l’attenzione ai desideri di personalizzazione della donna che ama scegliere e decidere.
L’acquisizione di Coccinelle è coerente con la strategia del Gruppo di espandersi verso
prodotti e mercati geografici che offrono alti margini e grandi opportunità di crescita.
Coccinelle rispecchia questi obiettivi offrendo borse e accessori ad un mercato internazionale
che oggi genera il 40% del fatturato 2005.
La rete distributiva internazionale di Coccinelle conta 45 negozi in tutto il mondo e va a
completare l’esistente rete distributiva del Gruppo che raggiungerà a fine 2006 le circa 300
boutiques a livello mondiale.
L’espansione del Gruppo sfrutterà, inoltre, benefici derivanti da:
•
•
•
economie di scala nell’approvvigionamento delle materie prime
aumento dell’efficienza nella logistica e distribuzione, e
opportunità di cross-selling nei diversi mercati geografici.
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DIVISIONE DIGITAL FASHION
SEDOC DIGITAL
GROUP SRL
(ex GLOBAL
RETAIL SRL)
100%
100%
ABAX
SRL
SEDOC SRL
80%
LONGWAVE SRL
100%
20%
SEDOC.IT
SRL
100%
OVERSYSTEM
SRL
50%
DOCFINANCE
SRL
Sedoc Srl
La società opera nel settore della produzione ed installazione del software e nella
commercializzazione di hardware e relativi accessori. L’area di mercato è quella italiana. Il
mercato, a causa della forte evoluzione tecnologica, è ancora caratterizzato dalla necessità
del cambiamento verso sistemi avanzati.
Ciò comporta un notevole investimento in studio e progettazione del software. La gestione è
stata caratterizzata principalmente dalla preparazione del software per l’introduzione della
moneta unica europea. Per il settore software, le attività sono essenzialmente di quattro
tipologie:
Internet – settore in moderata crescita e con fatturati modesti;
Tesoreria – settore in crescita, con grosso impegno nello sviluppo di software sempre più
evoluti;
Gestionale PC – Settore in crescita che ha richiesto investimenti per caratterizzare l’attività
nell’area produzione;
Gestione IBM AS/400 – Settore in regresso, ha da sempre rappresentato il fulcro dell’attività,
ma richiede un forte intervento di rinnovamento.
Longwave SpA
La società si propone alle aziende come fornitore di soluzioni integrate di fonia (Sistemi di
comunicazione PBX, Wireless Dect, Terminali telefonici) e dati (networking locale e
geografico, Sicurezza di rete). In sinergia con altre società del gruppo, come Sedoc (software
house) e Uovo Blu (Web Design), è in grado di fornire soluzioni globali di telecomunicazioni,
reti, servizi informatici, servizi Web.
Longwave Spa è presente con due sedi completamente operative a Reggio Emilia e Bologna.
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Doc Finance srl
La società si occupa della gestione dei servizi inerenti la fornitura del software di gestione di
tesoreria DocFinance
Sedoc.it srl
La società si occupa della gestione dei servizi inerenti le forniture di hardware da parte di
Sedoc ai propri clienti
Abax Informatica Srl
Abax Srl, con sede a Reggio Emilia, opera nel settore della produzione ed installazione del
software e nella commercializzazione di hardware e relativi accessori. L’area di mercato è
quella italiana. Il mercato, a causa della forte evoluzione tecnologica, è ancora caratterizzato
dalla necessità del cambiamento verso sistemi avanzati.
La società va ad aggiungere la propria attività a quella già intrapresa da Sedoc consentendo
di soddisfare una più ampia gamma di clientela.
Oversystem Srl
Oversystem Srl, con sede a Parma, opera nel settore della produzione ed installazione del
software e nella commercializzazione di hardware e relativi accessori.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre
Il 17 luglio 2006 nell’ambito dell’operazione di concentrazione e razionalizzazione del settore
tessile si è proceduti all’acquisizione del 75% delle quote residue di Compagnia della Seta Srl
ad un prezzo di Euro 1.501.000 ora controllata al 100% da MBFG. Compagnia della Seta già
importante produttore captive di tessuto per il gruppo MBFG e per le più note case di moda
internazionali svolgerà nel seguito il ruolo di unica struttura tessile del Gruppo grazie alla
razionalizzazione delle struttura produttiva e delle partecipazioni nelle società del settore.
Il 5 settembre 2006 la società Compagnia della Seta Srl è stata quindi fusa in ITM Spa che ha
poi cambiato ragione sociale in Compagnia della Seta Spa.
Il 28 luglio 2006 nell’ambito delle operazione di concentrazione della maglieria è stata
acquisita la restante quota del 25% residuo della Aliz srl da parte della MBFG ad un prezzo
di 750.000 euro. La società è ora controllata interamente da MBFG. Aliz Srl è un importante
produttore di maglieria di pregiatissima qualità specializzata nel cachemire e maglieria di
lusso. La società produce anche alcune linee di Mariella Burani.
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Il 7 settembre 2006 Mariella Burani Fashion Group ha acquisito il 51% di Facco Corporation
SpA, produttrice e distributrice di gioielli in oro e pietre preziose nel mercato del lusso
accessibile.
L’acquisizione è il primo passo del progetto strategico di MBFG di estendere la sua posizione
di leadership nel mercato Europeo del lusso accessibile anche nella categoria del gioiello,
settore con forti sinergie con la pelletteria e il mondo del Fashion.
La società ”Facco Corporation”
Facco Corporation, fondata nel 1969 da Albino Facco a Vicenza, è un’azienda operante nel
settore della gioielleria, che crea, produce e distribuisce oreficeria in oro e argento.
Nel corso del 2005 la Società ha realizzato un fatturato di €11,6 milioni prevalentemente
realizzato con il proprio marchio Facco e sul mercato domestico (70% dei ricavi), con un
EBITDA di Euro 700.000 circa mentre per il 2006 il management prevede un fatturato di oltre
€12,5 milioni con un EBITDA superiore a €1 milione. Lo stato patrimoniale riflette un capitale
circolante netto pari a circa il 20% del fatturato annuo, indice inferiore alla media di settore e
assenza di debiti finanziari alla data del closing.
L’operazione
La struttura dell’operazione prevede l’acquisto diretto da parte di MBFG SpA del 51% del
capitale sociale di Facco Corporation S.p.A. da Gilberto Facco per il 2% e da INTERIM srl
(controllata dallo stesso Gilberto Facco) per il 49% per un prezzo complessivo di € 1,9 milioni
che sarà corrisposto in due tranches: 50% al closing e 50% il 15/01/2007. Di conseguenza l’
Enterprice Value di Facco è calcolato a €3,725 milioni, che porta ad un multiplo EV/EBITDA
2005 di 5,6 X.
Con il 49% del capitale e la carica di Amministratore Delegato, Gilberto Facco sarà il punto di
riferimento dello sviluppo della divisione “Fashion Jewellery” all’interno di Mariella Burani
Fashion Group.
Strategia dell’operazione
Sull’esempio del modello vincente della pelletteria (Antichi Pellettieri SpA, quotata il 7 Giugno
2006), l’obiettivo è di investire in piccole/medie aziende italiane del “made in Italy” nel settore
gioielleria, per facilitare la loro crescita sfruttando la esistente:
- rete distributiva internazionale, circa 300 punti vendita, il portafoglio diversificato di
marchi nel fashion e pelletteria (Mariella Burani, Rene Lezard, Coccinelle,
Francesco Biasia, Braccialini e Sebastian), anche distribuendo i gioielli di Facco
Corporation nei negozi multi-brand del Gruppo (Don Gil, Bernies).
- rete di partner strategici nei mercati emergenti (Russia, Middle East e Far East) di
MBFG e AP
- funzione centralizzata di coordinamento operativo e strategico sviluppato dal
management di MBFG in un’ottica di Gruppo.
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Già dal 2007 inizieranno ad essere operative le licenze per la produzione e distribuzione delle
collezioni fashion jewellery per Mariella Burani e Baldinini che favoriranno lo sviluppo della
società nei mercati internazionali a più alti tassi di crescita.
I RISULTATI CONSOLIDATI
CONTO ECONOMICO
1H 2006
1H 2005
Ricavi
269.124
209.560
Altri ricavi operativi
92.503
9.476
Costi di produzione
110.759
77.583
Costo del personale
50.688
43.185
112.331
72.626
Margine Operativo Lordo (EBITDA)
87.848
25.642
Svalutazioni ed ammortamenti
12.693
10.393
Utile operativo (EBIT)
75.156
15.248
Altri costi operativi
Ricavi finanziari
Costi finanziari
Gestione Finanziaria
Utile prima delle Imposte
907
901
11.997
8.254
-11.090
-7.353
64.066
7.896
I ricavi del primo semestre evidenziano un crescita del 28,4% rispetto a quelli del primo
semestre del 2005, tale incremento è principalmente attribuibile al buon andamento della
divisione Leather Goods in particolare con gli accessori di Braccialini e le collezioni Baldinini
in crescita a doppia cifra, della rete distributiva diretta del Gruppo che oggi conta 293
boutiques mono e multi-marca in tutto il mondo, dell’Estremo Oriente che ha generato nel
semestre una crescita del 45%, delle vendite in Europa dell’Est e in Russia che hanno
generato una crescita a doppia cifra nel 1H2006 ed infine anche dal consolidamento di
Coccinelle, società italiana leader nella distribuzione di borse e piccola pelletteria con una
propria rete capillare di 45 boutiques.
Margine Operativo Lordo (Ebitda), pari a € 87,8 milioni, in crescita del 242,6% rispetto al
2005, porta la propria incidenza sul fatturato del 24,3% rispetto al 11,7% del medesimo
periodo del 2005, beneficiando principalmente dei proventi dell’IPO di Antichi Pellettieri SpA,
della leva operativa relativa ai volumi di vendita nella divisione pelletteria, delle economie di
scala, dell’attenzione ai costi d’approvvigionamento e nell’abbigliamento ai processi di
razionalizzazione e ai benefici delle ulteriori integrazioni delle società acquisite.
Il Reddito Operativo (Ebit) del primo semestre pari a € 75,2 milioni è risultato in crescita del
392,9% rispetto al primo semestre 2005, con un’incidenza sul fatturato pari al 20,8%, in netto
aumento rispetto all’anno precedente.
Fatti particolari
La produzione dell’abbigliamento ha fasi di ciclicità derivanti dal collegamento tra le vendite,
da un lato, e le stagioni classiche di riferimento del mercato dall’altro (autunno/inverno e
primavera/estate).
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Di conseguenza la situazione semestrale presenta un disallineamento derivante dal fatto che
in prossimità della scadenza del semestre iniziano le spedizioni ai clienti della stagione
autunno/inverno; e quindi le rimanenze di prodotti finiti e di prodotti in corso di lavorazione
raggiungono al 30 giugno i massimi livelli annuali.
Costi
Si elencano i principali costi:
Descrizione
al 30/06/2006 al 30/06/2005 VARIAZIONE
Costo di produzione
110.759
77.583
33.176
Costo del personale
50.688
43.185
7.503
112.331
72.626
39.705
Altri costi operativi
Il costo di produzione ammonta ad euro/mila 110.759 che si incrementa di euro/mila 33.176
rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente per effetto dell’ingresso nel perimetro di
consolidamento della Coccinelle.
Il costo del personale ammonta ad euro/mila 50.688 che si incrementa di euro/mila 7.503
rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente principalmente per effetto del
consolidamento della Coccinelle e dell’ampliamento della rete distributiva diretta.
Gli altri costi operativi ammontano ad euro/mila 112.331 che si incrementano di euro/mila
39.705 rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente e comprendono principalmente
costi per servizi, costi per la gestione della rete distributiva diretta e ai costi diretti ed indiretti
riconducibili all’operazione straordinaria di IPO Antichi Pellettieri Spa.
Si segnala separatamente per categorie il numero effettivo dei dipendenti delle imprese
incluse nel consolidamento con il metodo integrale, l’incremento di nr. 248 dipendenti è
dovuto principalmente alla variazione del perimetro di consolidamento.
Descrizione
dirigenti
al 30/06/2006 al 30/06/2005
VARIAZIONE
53
48
5
quadri e impiegati
1.588
1.392
196
operai
totale dipendenti
950
2.591
903
2.343
47
248
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Posizione finanziaria netta
Posizione Finanziaria Netta
Redatta secondo le indicazioni riportate nella comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28.07.2006
30-giu-06
A Cassa
B Altre disponibilità liquide
Saldi di c/c bancari
31-dic-05
861
1.864
52.775
27.242
0
0
D Liquidità (A+B+C)
53.636
29.106
E Crediti finanziari correnti
Altre attività finanziarie correnti
34.936
19.035
39.634
16.266
F Debiti bancari correnti
26.637
25.476
G Parte corrente dell' indebitam MLT
25.777
70.658
4.275
3.067
56.689
99.201
(50.918)
14.195
192.017
156.054
13.993
(2.309)
0
(2.374)
825
1.362
N Indebitamento finanziario a MLT (K+L+M)
204.526
155.042
O Indebitamento finanziaro netto IFRS
153.608
169.237
10.721
0
142.887
169.237
C Titoli detenuti per la negoziazione
H Altri debiti finanziari correnti
I
Indebitamento finanz. Corrente (F+G+H)
J
Indebitamento finanz. Corrente Netto (I-E-D)
K Debiti bancari a MLT
L
Obbligazioni
Titoli a MLT
M Altri debiti non correnti
P Azioni Proprie
Q Indebitamento finanziario netto con azioni proprie
Si riporta inoltre che i crediti di natura finanziaria verso parti correlate ammontano a
euro/mila 5.066 mentre non sono presenti debiti di natura finanziaria verso parti correlate.
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I RAPPORTI E LE OPERAZIONI DEL GRUPPO CON PARTI CORRELATE,
CONTROLLATE NON CONSOLIDATE E COLLEGATE
Per quanto riguarda i rapporti consolidati del Gruppo con parti correlate, come definite dalle
comunicazioni Consob del 20/2/1997 n. 97001574 e del 27/2/1998 n. 98015375, e come
richiesto dalla comunicazione v. 6064293 del 28 luglio 2006 si riportano nel seguito i rapporti
economici e patrimoniali tra il Gruppo Mariella Burani e le società controllate direttamente o
indirettamente dalla Famiglia Burani, che controlla a sua volta la società Capogruppo. Si
ricorda che la Famiglia Burani è rappresentata nel Consiglio di Amministrazione della
Capogruppo dal Presidente Walter Burani e dagli amministratori delegati Giovanni Burani e
Andrea Burani.
Tutte le operazioni poste in essere con le parti sottodescritte rientrano nella normale attività di
gestione del Gruppo e sono state concluse a condizioni di mercato e non si rilevano
operazioni di carattere atipico o inusuale.
Tali rapporti sono così riassunti (in migliaia di euro):
64
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Relazione Semestrale al 30 giugno 2006
RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
SOCIETA'
BIOERA
DESCRIZIONE
RICAVI
Acquisti
Acquisto prodotti
Sopravvenienze attiva/resi anno 2005
Acconti
COSTI
-
CREDITI
DEBITI
14
27
279
Vendite
Affitti attivi
Addebito proventi vari
Crediti commerciali
Debiti commerciali
FINITALDRENI SRL
(ex Antares srl)
15
1
545
6
Affitti
Affitto locali
Crediti finanziari
77
1.398
GIOAN SRL
Affitti
Affitto locali
Crediti commerciali
GRIFFES DIFFUSION SRL
211
35
Acquisti
Consulenze diverse
Debiti commerciali
Crediti finanziari
9
396
699
Affitti
MONTEGAIO SRL
Affitto spazi
Beni di terzi da omagg.
SCUDERIA TRICOLORE SRL
97
11
Acquisti
Spese promo pubblicitarie
BETTINA SRL
35
Affitti
Affitto locali
SIABI IMMOBILIARE SRL
53
Affitti
Affitto locali
177
Affitti
MAM SRL
Affitto locali
46
SEBASTIAN SRL
Crediti commerciali (compravendita marchi)
1.225
Crediti finanziari (vendita azioni AP)
1.450
Crediti finanziari (vendita azioni AP)
1.286
GIOVANNI STELLA
ELIO GRECI
MARIELLA FASHION SL
Ricavi diversi
Crediti commerciali
Crediti finanziari
9
Vendita prodotti finiti
Royalties
Crediti commerciali
Debiti commerciali
3
340
234
ORWELL MILANO
TOTALE
104
3
90
28
807
7.494
492
65
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
PROSPETTI CONSOLIDATI
Stato patrimoniale Attivo – Consolidato
Euro/migliaia
ATTIVITA'
30.06.2006
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Investimenti immobiliari non strumentali
Investimenti
Attività finanziarie disponibili alla vendita lungo termine
Attività fiscali per imposte differite
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Altri crediti finanziari lungo termine
Crediti commerciali ed altri crediti a lungo termine
Totale
31.12.2005
30.06.2005
60.433
364.784
1.664
6.333
2.860
34.630
56.313
298.509
1.564
13.499
2.746
31.716
65.694
264.033
1.314
13.663
2.819
25.909
117
12.255
483.076
177
12.838
417.362
8.104
381.536
207.342
137.775
13.566
35.009
1.533
198.428
120.716
8.612
39.660
1.306
191.137
112.650
6.937
35.158
1.393
6.040
8.688
11.118
53.636
454.901
29.106
406.516
29.269
387.662
937.977
823.879
769.198
Attività non correnti destinate alla dismissione
Attività destinate alla dismissione
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine
Attività fiscali per imposte correnti
Altri crediti finanziari a breve termine
Attività finanziarie disponibili alla vendita breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Titoli negoziabili valutati al fair value
Cassa e disponibilità liquide
Totale
Totale attività
66
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
Stato patrimoniale Passivo – Consolidato
Euro/Migliaia
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Capitale sociale e riserve
Capitale emesso
Sovrapprezzo azioni
Utile del periodo
Altre riserve
30.06. 2006
31.12.2005
30.06. 2005
15.299
70.358
56.051
77.086
218.794
15.541
70.358
19.119
78.969
183.987
14.536
51.566
7.809
70.007
143.918
Quota di pertinenza di terzi
101.179
59.291
83.042
Patrimonio netto totale
319.973
243.278
226.960
206.835
580
104.473
17.626
1.173
19.181
349.868
157.416
1.026
88.327
15.325
1.638
12.805
276.537
160.104
803
75.137
15.911
1.129
9.245
262.329
192.684
17.327
56.689
182.428
20.810
99.201
187.759
4.876
83.277
1.436
268.136
937.977
1.625
304.064
823.879
3.997
279.909
769.198
Totale
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Passività fiscali per imposte differite
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Fondi a lungo termine
Altre passività a lungo termine
Totale
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve termine
Passività fiscali per imposte correnti
Finanziamenti a breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Fondi a breve termine
Totale
Totale passività
67
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
Conto Economico Consolidato
Euro/Migliaia
CONTO ECONOMICO
Ricavi
Altri ricavi operativi
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso
Materie prime e di consumo
Costo del personale
Altri costi operativi
Svalutazioni ed ammortamenti
Utile operativo
Ricavi finanziari
Costi finanziari
Utile(perdite) derivante da transazioni in valute estera
Proventi derivanti dalla valutazione delle partecipazioni in
società collegate secondo il metodo del patrimonio netto
Utili e perdite derivante da attività destinate alla dismissione
Utile prima delle Imposte
Imposte differite/anticipate
Imposte sul reddito
Utile dopo le imposte
Quota di pertinenza di terzi
Utile netto d'esercizio
Utile netto per azione
30.06. 2006
269.124
92.503
16.824
127.583
50.688
112.331
12.693
75.156
31.12.2005
461.065
22.054
13.036
200.742
82.776
151.228
18.742
42.667
30.06. 2005
209.560
9.476
17.399
94.982
43.185
72.626
10.393
15.249
907
11.913
(84)
3.616
19.575
1.176
767
8.254
132
64.066
27.884
2
7.896
5.070
58.966
(1.179)
6.744
22.319
(3.649)
1.050
10.495
2.945
3.200
2.686
56.051
1,87
19.119
0,67
7.809
0,28
68
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO AL 30/06/2006:
1 - Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
30/06/2006
30/06/2005
10.461
10.499
2 - Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione operativa
Utile (perdita) prima delle imposte
64.066
7.896
Ammortamenti
12.639
10.393
15
-181
Minusvalenze (plusvalenze) nette da alienazioni di immobilizzazioni materiali
Minusvalenze (plusvalenze) nette da alienazioni di immobilizzazioni immateriali
Minusvalenze (plusvalenze) da alienazione di immobilizzazioni finanziarie
Variazione netta dei fondi rischi ed acc.ti a passività per benefit ai dipendenti
Perdite / proventi da partecipazione valutate a patrimonio netto
Oneri finanziari netti
TOTALE
Variazione netta del capitale circolante
Interessi passivi pagati
TOTALE
0
-8
-50.107
350
1.646
1.277
14
0
2.219
2.188
30.492
21.915
-8.757
25.881
9.031
5.306
274
31.187
3 - Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione di investimento
Interessi incassati
-690
-211
Dividendi incassati
0
-146
Variazione netta delle:
0
- immobilizzazioni immateriali
-3.729
-6.596
- immobilizzazioni materiali
-8.592
1.199
- attività finanziarie
TOTALE
7.166
320
-5.845
-5.434
21.557
-1.033
4 - Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione finanziaria
Aumento di capitale e riserve
Incassi per aumento di capitale
Pagamento di canoni leasing finanziario(quota capitale)
0
0
-158
-255
Erogazioni/ (rimborsi) di finanziamenti
26.759
0
Distribuzione dividendi
-3.858
-3.138
Variazione area di consolidamento
TOTALE
-52.683
-43.515
-8.383
-47.941
5 - Flusso di liquidità netto dell'esercizio
16.538
-273
6 - Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio
26.999
10.226
69
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
177
19.851
6.617
9.153
51.855
10.624 (1.470)
Patrimonio Netto Totale
15.127 104.054
Patrimonio netto di terzi
(11)
Patrimonio Netto di
gruppo
Effetto conv. Patrimonio
Netto e utile
21.635
Risultato d'esercizio
Altre Riserve e utili
indivisi
3.194
Riserva Fair Value
Riserva straordinaria
capogruppo
628
Utile(perdite) di terzi
(177)
(2.646)
Capitale e Riserve di terzi
IMPATTI
INIZIALI IFRS
14.560 51.566
Riserva legale
Italian GAAP al
31/12/2003
Azioni proprie
Capitale sociale
Sovraprezzo azioni
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEI CONTI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
AVVENUTE NEI PERIODI CHIUSI AL 30 GIUGNO 2006 ED AL 31 GIUGNO 2005
26.468 130.522
51.855
61.009
Apertura al
01/01/2004
14.383 51.566
(2.470)
628
3.194 10.624 20.165
(11)
15.127 113.207
71.706
6.617
78.323 191.530
SALDI al
31/12/2004
14.234 51.566
(4.264)
759
3.268 11.507 53.959
(20)
6.405 137.413
69.072
1.391
70.463 207.876
(8.354)
8.957
Variaz. Area
Azioni proprie
(8.354)
302
367
65
Incrementi
115
Decrementi
(3.713)
1.198
Riclassifiche
Destinazione
risultato
8.957
2.153
Dividendi
distribuiti
4.709
(9)
7.809
367
1.068
2.686
3.754
17.576
(3.713)
(3.713)
-
101
(101)
-
4.150
(6.303)
-
1.325 (1.391)
(66)
(66)
(3.072)
(66)
(66)
(3.139)
(3.072)
Effetto
Conversione
13.822
603
62
(33)
29
29
SALDI al
30/06/2005
15.536 51.566
(370) 2.912
3.268 12.705 51.555
(62)
7.809 143.918
80.422
2.620
83.042 226.960
SALDI al
31/12/2005
15.541 70.359
(280) 2.912
0 12.705 63.660
(29)
19.119 183.987
56.157
3.134
59.291 243.278
(3.399)
38.943
Variaz. Area
Azioni proprie
(3.399)
(252)
(252)
Incrementi
(10.104)
56.051
Decrementi
Riclassifiche
Destinazione
risultato
Dividendi
distribuiti
38.943
3.633
10
(25)
(10)
198
12.533
6.388
(3.858)
(19.119)
45.947
(252)
2.945
2.945
48.892
3.608
3.608
-
-
(3.858)
3.134 (3.134)
-
-
-
(3.858)
70
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35.544
Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
Effetto
Conversione
SALDI al
30/06/2006
15.299 70.359 (10.384) 3.110
Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
58
(81)
(23)
12.533 12.705 59.206
(85)
56.051 218.794
(23)
98.234
2.945 101.179 319.973
71
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
PROSPETTI DELLA CAPOGRUPPO
Stato patrimoniale Attivo
Euro/migliaia
ATTIVITA'
30/06/2006
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Investimenti immobiliari non strumentali
Investimenti
Attività finanziarie disponibili alla vendita lungo termine
Attività fiscali per imposte differite
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Altri crediti finanziari lungo termine
Crediti commerciali ed altri crediti a lungo termine
Totale
Attività non correnti destinate alla dismissione
Attività destinate alla dismissione
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine
Attività fiscali per imposte correnti
Altri crediti finanziari a breve termine
Attività finanziarie disponibili alla vendita breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Titoli negoziabili valutati al fair value
Cassa e disponibilità liquide
Totale
Totale attività
3.569
5.840
103.913
2.208
11.376
2.678
129.584
31/12/2005
3.708
11.987
116.476
2.186
11.376
3.064
148.797
-
-
25.031
29.121
1.234
77.961
1.533
5.980
34.588
35.214
1.337
61.664
1.301
8.688
14.967
155.827
3.550
146.342
285.411
295.139
72
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
Stato patrimoniale Passivo
Euro/migliaia
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Capitale sociale e riserve
Capitale emesso
Sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Utile del periodo
Patrimonio netto totale
30/06/2006
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Passività fiscali per imposte differite
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Fondi a lungo termine
Altre passività a lungo termine
Totale
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve termine
Passività fiscali per imposte correnti
Finanziamenti a breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Fondi a breve termine
Totale
Totale passività
31/12/2005
15.299
70.358
(14.650)
47.523
118.530
15.541
70.358
(17.215)
16.589
85.273
100.764
625
52
3.375
104.816
92.403
859
52
41.860
469
19.681
39.089
518
73.402
55
62.065
285.411
53
113.062
295.139
3.490
96.804
73
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Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
Conto Economico
Euro/migliaia
CONTO ECONOMICO
Ricavi
Altri ricavi operativi
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso
Materie prime e di consumo
Costo del personale
Altri costi operativi
Svalutazioni ed ammortamenti
Utile operativo
Ricavi finanziari
Costi finanziari
Utile(perdite) derivante da transazioni in valute estera
Proventi derivanti dalla valutazione delle partecipazioni in
società collegate secondo il metodo del patrimonio netto
Utili e perdite derivante da attività destinate alla dismissione
Utile prima delle Imposte
30/06/2006
41.759
88.340
(7.725)
21.814
6.608
37.114
5.244
51.594
31/12/2005
53.727
11.059
2.061
31.637
8.019
23.832
1.695
1.664
633
4.497
(207)
21.342
6.500
(190)
47.523
16.316
Imposte correnti
Imposte anticipate
Utile netto d'esercizio
(273)
47.523
16.589
74
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
RENDICONTO FINANZIARIO DELLA CAPOGRUPPO AL 30/06/2006:
30/06/2006
-38.283
30/06/2005
-1.856
47.523
5.244
-115
4.071
1.207
847
85
2.324
TOTALE
56.726
4.463
Variazione netta del capitale circolante
18.864
-6.013
TOTALE
3 - Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione di investimento
Variazione netta delle:
- immobilizzazioni materiali e immateriali
- attività finanziarie
18.864
-6.013
1.041
15.018
-686
-21.251
TOTALE
4 - Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione finanziaria
Aumento di capitale e riserve
Erogazioni / (rimborsi) di finanziamenti
Distribuzione dividendi
Oneri finanziari
TOTALE
5 - Flusso di liquidità netto dell'esercizio
6 - Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio
16.058
-21.937
-10.409
-24.077
-3.858
-4.307
-42.651
48.997
10.714
4.455
-5.621
-3.138
-2.328
-6.632
-30.119
-31.975
1 - Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
2 - Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione operativa
Utile (perdita) prima delle imposte
Ammortamenti
Variazione netta fondi rischi ed acc.ti a passività per benefit dipendenti
Oneri finanziari Netti
75
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
NOTE ESPLICATIVE ED INTEGRATIVE ALLA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30/06/2006
CRITERI DI VALUTAZIONE E DI CONSOLIDAMENTO
Principi contabili significativi
La Relazione semestrale e i Prospetti contabili consolidati sono stati redatti in osservanza di
quanto previsto dal regolamento Consob n 11971 del 14 maggio 1999, così come modificato
dalla delibera Consob n. 14990 del 14 aprile 2005.
Principi contabili
A partire dal 1° gennaio 2005 il Gruppo MBFG ha adottato i principi contabili internazionali
IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione
Europea. Con “IFRS” si intendono anche gli International Accounting Standards (“IAS”) tuttora
in vigore, nonché tutti i documenti interpretativi emessi dall’International Financial Reporting
Interpretations Committee (“IFRIC”) precedentemente denominato Standing Interpretations
Committee (“SIC”).
Nella predisposizione della presente Relazione semestrale, redatta secondo lo IAS 34 –
Bilanci intermedi, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2005.
In appendice al presente documento (Transizione ai Principi Contabili Internazionali (IFRS),
sono dettagliatamente riportate tutte le informazioni necessarie ad una corretta comprensione
degli effetti derivati dal processo di conversione ai nuovi principi, così come prescritte
dall’IFRS 1, sezione alla quale si rimanda per i dati relativi alla data di transizione ai nuovi
principi (1 gennaio 2004, 31 dicembre 2004).
I prospetti di riconciliazione 2004 sono stati redatti tenendo in considerazione i principi
contabili in vigore alla data di predisposizione. Qualora vi fossero variazioni potrebbero,
quindi, emergere effetti sui dati 2004 IFRS e nei prospetti di riconciliazione redatti secondo
l’IFRS 1.
Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo
arrotondamento.
La presente relazione semestrale è costituita dallo stato patrimoniale, conto economico,
prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalla presente nota di
commento. Il bilancio interinale è stato redatto sulla base del principio del costo storico, fatta
eccezione per la valutazione dei terreni, dei fabbricati e di alcuni titoli per i quali è stato
utilizzato il fair value come sostituto del costo. Inoltre, la presente relazione semestrale
include la situazione economica e patrimoniale del semestre della capogruppo Mariella
Burani F.G. S.p.A. che è stata redatta in conformità agli IAS/IFRS emessi dallo IASB ed
omologati dall’Unione Europea.
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
La Situazione semestrale è stata sottoposta alla revisione contabile limitata della Società di
revisione Mazars & Guerard S.p.a.; la revisione contabile limitata comporta un’estensione
delle procedure di revisione significativamente inferiore rispetto a quelle previste per la
revisione del Bilancio di esercizio.
Contenuto e forma del bilancio consolidato
L’area di consolidamento al 30 giugno 2006 comprende la Capogruppo Mariella Burani
Fashion Group S.p.A. e le società italiane ed estere nelle quali la capogruppo detiene,
direttamente o indirettamente, la maggioranza assoluta del capitale o dei diritti di voto . Inoltre
il bilancio consolidato al 30 giugno 2006 include i bilanci di alcune società nelle quali la quota
di partecipazione è pari al 25% e sulle quali il Gruppo esercita il controllo di fatto.
L’elenco delle imprese incluse nell’area di consolidamento è riportato nell’allegato 1.
I dati utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali
predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati
opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli a principi contabili
internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell’ambito del Gruppo.
Sono state escluse dal perimetro di consolidamento le società:
- LEATHER DESIGNER SpA detenuta indirettamente al 100%, in quanto per effetto
della precedente cessione dei propri rami aziendali, risultava sostanzialmente non
più operativa, la società è stata inoltre posta in liquidazione;
- MARIELLA FASHION SL detenuta indirettamente al 100% in quanto ancora non
pienamente operativa;
- ORWELL MILANO SRL detenuta indirettamente al 51% in quanto non pienamente
operativa;
- ITM SPA detenuta indirettamente al 100% in quanto destinata alla vendita.
Rispetto al 31 dicembre 2005 sono state incluse nel perimetro di consolidamento con il
metodo integrale a partire dall’inizio del semestre le seguenti società:
- COCCINELLE SPA, società controllata indirettamente al 51% per il tramite della
controllata al 100% ANTICHI PELLETTIERI SpA;
- COCCINELLE STORE SRL, società controllata indirettamente al 100% per il
tramite di COCCINELLE SpA;
- COCCINELLE STORE FRANCE, società controllata indirettamente al 100% per il
tramite di COCCINELLE STORE SRL;
- COCCINELLE STORE GMBH, società controllata indirettamente al 100% per il
tramite di COCCINELLE STORE SRL;
- DIMENSIONE MODA SRL, società detenuta direttamente al 100%;
- JEANINE SARL, società detenuta direttamente al 100%.
La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza,
competenza e prospettiva della continuazione dell'attività.
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CRITERI DI CONSOLIDAMENTO
I criteri di consolidamento più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato
sono i seguenti:
- Integrazione dei bilanci delle società controllate secondo il metodo globale, ed
eliminazione del valore contabile delle partecipazioni detenute dalla capogruppo
e dalle altre società consolidate contro il relativo patrimonio netto.
- Nell’esercizio in cui una partecipazione, di cui al precedente punto, è inclusa per
la prima volta nel bilancio consolidato, l’eccesso del costo di acquisizione
rispetto alla quota di pertinenza del gruppo del valore corrente delle attività nette
acquisite è contabilizzato nelle attività alla voce “Avviamento”. L’eventuale
avviamento negativo è contabilizzato a conto economico alla data di
acquisizione.
- Le quote di patrimonio netto di competenza di azionisti terzi sono iscritte
nell'apposita voce dello stato patrimoniale. Nel conto economico viene
evidenziata separatamente la quota di risultato di competenza di terzi.
- I rapporti patrimoniali ed economici tra le Società incluse nell'area di
consolidamento sono eliminati. Gli utili e le perdite emergenti da operazioni tra
imprese consolidate vengono eliminati.
- I bilanci delle società extra-UE, sono convertiti in euro applicando alle singole
poste del conto economico, il cambio medio dell’esercizio, mentre gli elementi di
stato patrimoniale sono convertiti al cambio di fine esercizio. Le differenze
cambio derivanti dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera
vengono imputate direttamente a patrimonio netto.
Le riconciliazioni tra patrimonio netto e l’utile della Capogruppo ed il patrimonio netto e l’utile
del Gruppo sono incluse nell’allegato 4.
INFORMATIVA DI SETTORE (IAS 14)
Il settore è una parte di un Gruppo distintamente identificabile che fornisce un insieme di
prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che fornisce prodotti e servizi in una
determinata area economica (settore geografico). All’interno del Gruppo Mariella Burani, sin
dal 2001, sono state individuate a livello primario tre aree di attività i) settore abbigliamento e
ii) settore pelletteria iii) settore informatico. Quale livello secondario ci si è avvalsi della
ripartizione per area geografica. Dei settori si da informazione a livello di ricavi netto elisioni in
sede di relazione semestrale 2006.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al
30 giugno 2006 sono di seguito riportati:
Riapertura Business Combinations ai sensi IFRS-1 (First Time Adoption-FTA) e IFRS-3
In linea con quanto anticipato, il Gruppo Mariella Burani ha deciso di applicare
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retroattivamente l’IFRS 3 “Aggregazione aziendali” alle aggregazioni aziendali successive al
1999 in quanto acquisizioni tese a costruire un gruppo nel settore del Lusso Accessibile
verticalmente integrato.
Tale scelta ha permesso, in particolare, la rilevazione degli intangibili specifici (principalmente
marchi) e generici (goodwill) del fair value, all’atto dell’acquisizione delle società partecipanti
all’aggregazione.
Al fine di meglio rappresentare i valori degli intangibili in bilancio il perito nominato dalla
MBFG ha utilizzato il sistema di valutazione indiretto per strati (c.d. layer valuation)
essenzialmente per l’oggettività delle assumption su cui lo stesso metodo si basa. Infatti tale
metodo:
9 fa uso di tassi ricavati dagli analisti di mercato (requisito IAS/IFRS)
9 dà valore agli intangibili in funzione del loro effettivo contributo alla formazione dell’Ebita
(generalmente crescente nel tempo);
9 cattura il vantaggio della capacità di autofinanziamento implicita nella elevata marginalità
dei brands via via che si realizzano le sinergie di Gruppo e quindi esprime l’effettivo value in
use degli intangibili.
I risultati di tale metodo sono stati controllati attraverso l’utilizzo di altri due metodi in uso nel
settore e cioè quelli del royalties rate e dei multipli realizzati in transazioni comparabili che
hanno conferito alla scelta del metodo un connotato di alta attendibilità.
La valutazione per strati valorizza l’insieme delle attività intangibili aziendali, fondandosi sulla
loro capacità di:
– conferire un vantaggio competitivo esclusivo;
– contribuire alla produzione di risultati (tramite produzione del c.d. reddito da intangibili;
reddito da intangibili = reddito aziendale addizionale rispetto a reddito “normale” ritraibile
da attività correnti e immobilizzate in essere).
Risvolti applicativi dell’IFRS 1
La riapertura delle business combinations ai sensi dello IFRS 3 ha determinato lo storno della
differenza di consolidamento relativa alla business combinations oggetto di riapertura. Si è di
seguito rilevata l’elisione del costo d’acquisizione della partecipazione contro la quota del
patrimonio netto rettificato del fair value degli intangibili di bilancio, al netto delle relative
imposte differite e della quota delle minorities.
A seguito dell’elisione sopra descritta si sono verificate le due seguenti circostanze:
- se il costo dell’acquisizione è stato superiore alla quota del Gruppo nel patrimonio netto
rettificato, è stato rilevato un avviamento iscritto come attività e valutato inizialmente al costo;
- se il costo dell’acquisizione è stato inferiore alla quota del Gruppo nel patrimonio netto
rettificato, tale differenza è stata iscritta a conto economico ed ha generato nell’esercizio
successivo un uguale aumento del patrimonio netto.
Si evidenzia che le relative imposte differite sono da ritenersi un elemento figurativo e che
diminuiscono proporzionalmente agli ammortamenti degli intangibili.
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Attività immateriali
Le Attività immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica,
sottoposte al controllo dell’impresa ed in grado di far affluire al Gruppo benefici economici
futuri. Le attività immateriali sono inizialmente iscritte al costo d’acquisto (che nel caso di
aggregazioni d’imprese corrisponde al fair value), determinato normalmente come il prezzo
pagato per l’acquisizione inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di
preparazione, o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di
spese sostenute per le attività internamente generate.
Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali sono contabilizzate al costo al
netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore secondo quanto
previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per attività immateriali successivamente
all’acquisto, sono capitalizzati solo nella misura in cui incrementano i benefici economici futuri
dell’attività specifica a cui si riferiscono; tutti gli altri costi sono imputati a conto economico
nell’esercizio in cui sono sostenuti.
Attività immateriali a vita utile definita
Per le attività immateriali a vita utile definita, per la maggior parte marchi, si è provveduto ad
ammortizzare sistematicamente a quote costanti il valore loro riconducibile lungo il periodo
della durata economica stimata (40 anni), a partire dal momento in cui il bene è disponibile
per l’utilizzo. La recuperabilità del valore contabile residuo iscritto a Bilancio viene verificata
attraverso l’impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore. In tale
categoria di beni sono inclusi i costi sostenuti per l’acquisizione del software, per la parte che
non costituisce componente integrante dell’hardware, nel qual caso la spesa invece è portata
a diretto incremento dello stesso. I costi per il software sono ammortizzati di norma in un
periodo non superiore a 3 anni. Gli amministratori rivedono la stima della vita utile
dell’immobilizzazione immateriale ad ogni chiusura di esercizio.
I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
Categoria
Diritti di brevetto ed utilizzo opere dell’ingegno
Concessioni e licenze
Marchi
Altre immobilizzazioni
Anni
3
20
40
5
Attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività immateriali a vita utile indefinita non sono soggette al processo di ammortamento,
ma vengono almeno annualmente (o comunque ogni volta in cui vi siano indicazioni che il
bene possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, applicando il
citato IAS 36.
Tale categoria accoglie:
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- l’Avviamento nella cui voce è classificata la differenza tra il prezzo d’acquisto delle
partecipazioni e il fair value delle attività nette identificabili delle partecipate alla data di
acquisizione (IFRS 3). Per le acquisizioni antecedenti al 1999, e per le acquisizioni effettuate
da società “under common control”, l’Avviamento ha mantenuto i valori iscritti in Bilancio, sulla
base dei precedenti principi contabili italiani, al netto degli ammortamenti cumulati fino alla
data di transizione ai nuovi principi contabili (1° gennaio 2004).
- I Key Money ovvero gli oneri pagati dal Gruppo per subentrare nelle posizioni contrattuali
relative ai punti vendita a gestione diretta. Tali attività sono considerate attività immateriali a
vita indefinita e, pertanto, non sono assoggettate ad ammortamento.
Il valore di carico è stato allineato al valore risultante dall’ultima perizia disponibile in modo da
rendere la valutazione più vicina ai valori di mercato degli stessi.
Immobilizzazioni materiali
Le Immobilizzazioni materiali sono originariamente iscritte al costo di acquisto comprensivo
degli eventuali oneri accessori di diretta attribuzione; non esistono immobilizzazioni risultanti
da costruzioni in economia.
Successivamente alla prima rilevazione tali beni sono iscritti al costo rettificato degli
ammortamenti cumulati e delle relative perdite di valore. Trova deroga a questo principio
generale, la valutazione dei terreni e dei fabbricati per i quali il valore di carico è stato
allineato al valore risultante dall’ultima perizia disponibile in modo da rendere questa
valutazione più vicina ai valori correnti degli stessi. Inoltre, i terreni non sono assoggettati ad
ammortamento.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
Categoria
Fabbricati destinati all'industria
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altre immobilizzazioni
Anni
40
6-8
4
4-8
Il valore residuo e la vita utile delle attività viene rivisto almeno ad ogni chiusura di esercizio e
qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore
determinata in base all’applicazione dello IAS 36 (si rimanda a tal proposito al paragrafo
“Perdite durevoli di valore”), l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in
esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, il suo valore viene
ripristinato. I costi di manutenzione, aventi natura ordinaria, sono addebitati integralmente a
conto economico, mentre quelli aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si
riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
I costi per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati nel periodo più breve tra quello in cui le
migliorie possono essere utilizzate e la durata residua dei contratti di locazione.
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I beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria sono iscritti nel bilancio consolidato al
valore normale del bene all'inizio del contratto, con contestuale rilevazione tra le passività del
corrispondente debito finanziario verso le società locatrici: i beni vengono ammortizzati sulla
base del normale piano di ammortamento utilizzato per attività simili. Nel caso di operazioni di
vendita con retrolocazione in cui questa si concretizza in un leasing finanziario, qualsiasi
plusvalenza derivante dalla vendita con retrolocazione viene differita ed attribuita per
competenza; sono inoltre fornite specifiche indicazioni quando l’operazione si concretizza in
un leasing operativo.
Perdite durevoli di valore
I valori contabili delle attività materiali ed immateriali del Gruppo sono oggetto di valutazione
ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni od esterni all’impresa che indichino la
possibilità del venir meno del valore dell’attività o di un gruppo di esse (definite come Unità
Generatrici di Cassa o CGU).
Nel caso dell’avviamento, delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e delle
immobilizzazioni immateriali non in uso, l’impairment test deve essere effettuato almeno
annualmente e, comunque, ogniqualvolta emergano segnali di possibile perdita di valore.
L’impairment test avviene confrontando il valore contabile dell’attività o della CGU con il
valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il “fair value” (al netto degli eventuali
oneri di vendita) e valore d’uso. Quest’ultimo è a sua volta calcolato attualizzando i flussi di
cassa netti che si prevede saranno prodotti dall’attività o dalla CGU. Se la differenza tra
valore di libro e valore recuperabile è negativa, l’attività o CGU viene svalutata di
conseguenza.
Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un’attività in precedenza
svalutata applicate dal Gruppo, escludendo comunque qualsiasi possibilità di ripristino di
valore dell’avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.
Investimenti immobiliari
Secondo quanto consentito dallo IAS 40, i terreni ed i fabbricati non strumentali e posseduti al
fine di conseguire canoni di locazione sono contabilizzati in base al valore corrente,
rappresentato da un valore di mercato determinato periodicamente da esperti esterni.
Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando essi sono ceduti o quando
l’investimento immobiliare è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici
futuri dalla sua eventuale cessione.
Attività finanziarie
Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate inizialmente al costo, che è pari al corrispettivo
versato inclusi i costi dell’operazione (quali onorari di consulenti, bolli e pagamenti imposti da
organi di controllo).
La classificazione delle attività finanziarie ne determina la valutazione successiva, che è la
seguente:
- attività finanziarie detenute per la negoziazione: sono contabilizzate secondo il criterio del
“fair value”, salvo il caso in cui questo non possa essere valutato in modo attendibile, nel qual
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caso il criterio adottato è quello del costo rettificato di eventuali perdite di valore. Gli utili e le
perdite afferenti a tali attività sono imputati al conto economico;
- investimenti detenuti fino alla scadenza, prestiti attivi e altri crediti finanziari: sono
contabilizzati in base al costo ammortizzato al netto delle svalutazioni effettuate per riflettere
le eventuali perdite di valore. Gli utili e le perdite inerenti a tale tipo di attività sono rilevati a
conto economico nel momento in cui l’investimento viene rimosso a scadenza o al
manifestarsi di una perdita durevole di valore;
- attività finanziarie disponibili per la vendita: sono contabilizzate in base al criterio del “fair
value”, e gli utili e le perdite derivanti da valutazioni successive sono imputati al patrimonio
netto. Se il “fair value” di queste attività non può essere valutato attendibilmente, esse sono
valutate al costo rettificato di eventuali perdite di valore.
Se non è più appropriato classificare un investimento come “posseduto sino alla scadenza”,
in seguito ad un cambiamento di volontà o della capacità di mantenimento dello stesso sino
alla scadenza, esso deve essere riclassificato come “disponibile per la vendita” e rimisurato al
“fair value”. La differenza tra il suo valore contabile e il “fair value” rimane nel patrimonio netto
fino a quando l’attività finanziaria è venduta o diversamente alienata, nel qual caso essa deve
essere rilevata a conto economico.
Le partecipazioni in società controllate non consolidate integralmente, in quanto non ancora
operative o in liquidazione alla data di bilancio, e quelle in società collegate sono valutate al
costo. Le partecipazioni in altre imprese, con quota di possesso inferiore al 20%, sono
valutate secondo il metodo del costo eventualmente ridotto per perdite durevoli di valore. Il
valore originario è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della
svalutazione effettuata.
Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto e di produzione,
determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di
mercato rappresentato dal costo di sostituzione per le materie prime e sussidiarie e dal
presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati calcolato tenendo conto sia
degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel
costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di
produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. La svalutazione delle
rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa. Le
scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di
realizzo. Qualora in un successivo esercizio venissero meno i motivi della svalutazione, si
procederebbe al ripristino del valore originario.
Crediti commerciali
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto
delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente
esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite
inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente
implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato.
Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più
esercizi, la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della
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competenza economica.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide sono quelle possedute per soddisfare gli impegni di cassa a breve
termine e caratterizzate da una elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un
importo noto e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore. I mezzi
equivalenti sono per lo più temporanee eccedenze di disponibilità liquide investite in strumenti
finanziari prontamente liquidabili (data di scadenza del titolo al momento dell’acquisto
inferiore ai tre mesi).
Fondi per rischi ed oneri
Gli accantonamenti vengono contabilizzati solo quando si è in presenza di un’obbligazione
corrente per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati, ed è
probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l’adempimento dell’obbligazione, e l’ammontare
della stessa può essere ragionevolmente stimato. L’ammontare contabilizzato come
accantonamento è la miglior stima della spesa richiesta per liquidare completamente
l’obbligazione corrente, attualizzata utilizzando un tasso ante imposte che riflette la
valutazione corrente di mercato del valore temporale del denaro.
Eventuali accantonamenti per costi di ristrutturazione vengono rilevati quando il Gruppo abbia
formalizzato un piano dettagliato di ristrutturazione e lo abbia comunicato alle parti
interessate.
Per i contratti i cui costi inevitabili connessi all’adempimento dell’obbligazione sono superiori
ai benefici economici che si suppone saranno ottenibili dagli stessi contratti, l’obbligazione
contrattuale corrente viene contabilizzata e valutata come un accantonamento ad un fondo.
Nel caso in cui l’effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi
finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da
riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici
connessi alla passività.
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Il trattamento di fine rapporto rientra nell’ambito dello IAS 19 (Benefici ai dipendenti) in quanto
assimilabile ai piani a benefici definiti. L’importo iscritto in bilancio è oggetto di un calcolo
attuariale secondo il metodo della proiezione dell’unità di credito, utilizzando per
l’attualizzazione un tasso di interesse che rifletta il rendimento di mercato di titoli di aziende
primarie con una scadenza coerente con quella attesa dell’obbligazione. Il calcolo riguarda il
TFR già maturato per servizi lavorativi già prestati ed incorpora ipotesi sui futuri incrementi
salariali.
Gli utili e le perdite attuariali sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui vengono
rilevati.
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Debiti commerciali
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria incluse nei debiti a medio e
lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie si suddividono in due categorie:
- le passività acquisite con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni del prezzo a
breve termine o che fanno parte di un portafoglio che ha l’obiettivo di ottenere profitto nel
breve termine. Queste devono vengono contabilizzate in base al “fair value”, e gli utili e le
perdite relativi imputati al conto economico;
- le altre passività, che vengono contabilizzate in base al metodo del costo ammortizzato.
Criteri di conversione delle poste in valuta
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera vengono contabilizzate al cambio
al momento in cui vengono poste in essere. Le differenze cambio realizzate nel periodo
vengono imputate al conto economico. I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad
operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione
è compiuta. A fine esercizio i crediti ed i debiti in valuta estera sono iscritti al tasso di cambio
a pronti alla data di chiusura dell’esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al
conto economico.
Scoperti bancari e finanziamenti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di
acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tener conto dell’eventuale
differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento
utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le
passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l’estinzione di
tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
Le attività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di interesse e in
minima parte nei tassi di cambio. I rischi su tassi di interesse derivano da prestiti bancari; per
coprire tali rischi è politica di Gruppo convertire una parte dei suoi debiti a medio e lungo
termine a base variabile in tasso fisso. La parte del debito a breve termine essendo collegata
al funzionamento del capitale circolante non rappresenta un rischio di tasso d’interesse. Il
Gruppo non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione. Gli strumenti derivati sono
inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura.
Gli strumenti di copertura del fair value di specifiche attività e passività (fair value hedge)
sono iscritti fra le attività (passività); il derivato e il relativo sottostante sono valutati al fair
value e le rispettive variazioni di valore (che tendono in linea generale a controbilanciarsi)
sono contabilizzate al conto economico.
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Gli strumenti di copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge) sono iscritti fra le attività
(passività); il derivato è valutato al fair value e le variazioni di valore sono contabilizzate, per
la componente di copertura efficace, direttamente in una riserva del patrimonio netto che
viene rilasciata a conto economico negli esercizi nei quali si manifestano i flussi finanziari del
sottostante.
Gli strumenti derivati per la gestione dei rischi di tasso e di cambio che non presentino i
requisiti formali per essere considerati di copertura ai fini IFRS sono iscritti nello stato
patrimoniale tra le attività/passività finanziarie e le variazioni di valore sono imputate a conto
economico.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle
imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi.
I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l’impresa ha trasferito i rischi significativi ed i
vantaggi connessi alla proprietà del bene e l’incasso del relativo credito è ragionevolmente
certo.
I ricavi derivanti dalle vendite dei negozi in gestione diretta sono rilevati quando il cliente
effettua il pagamento.
I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono contabilizzati con riferimento allo stato di
completamento dell’operazione alla data del bilancio. I ricavi sono contabilizzati nell’esercizio
contabile in cui il servizio è reso, in base al metodo della percentuale di completamento.
Qualora i risultati delle prestazione non possano essere attendibilmente stimati i ricavi sono
rilevati solo nella misura in cui i costi relativi saranno recuperabili. La contabilizzazione dei
ricavi con questo metodo permette di fornire adeguate informazioni circa l’attività prestata e i
risultati economici ottenuti durante l’esercizio.
Gli interessi attivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza
temporale, su una base che tenga conto dell’effettivo rendimento dell’attività a cui si
riferiscono.
Le royalty sono contabilizzate per competenza secondo la sostanza degli accordi contrattuali.
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione
che corrisponde con la delibera di distribuzione.
Costi
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
In particolare, le spese sostenute per la produzione delle campagne pubblicitarie sono
imputate a conto economico nell’esercizio della loro diffusione mentre le altre spese di
pubblicità e promozione sono imputate a conto economico nell’esercizio in cui sono
sostenute. I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono
correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e pertanto imputati a conto
economico in proporzione ai ricavi realizzati.
Imposte
Le imposte sul reddito esposte nel conto economico includono imposte correnti e differite. Le
imposte sul reddito sono generalmente rilevate nel conto economico, salvo quando sono
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relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto
fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono
incluse tra gli Oneri operativi.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della
passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base
imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad
eccezione dell’avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da
investimenti in società controllate per le quali non si prevede l’annullamento nel prevedibile
futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili
a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito
imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.
Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul
reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di
compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote
fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo
opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
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Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della
Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.
L’utile diluito per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della
Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di
tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
Gestione rischi finanziari
Il Gruppo pone da sempre particolare attenzione alla gestione dei rischi finanziari attraverso
un monitoraggio continuo delle proprie esposizioni a rischio e la gestione degli stessi
attraverso la non esposizione su divise diverse dall’Euro. Infatti l’esposizione al rischio
cambio è marginale e quasi totalmente concentrata sulla divisa del franco svizzero.
Nel corso dell’esercizio 2005 il Gruppo ha fatto ricorso a strumenti derivati per operazioni di
copertura di rischio tassi di interesse.
ALTRE INFORMAZIONI
Rendiconto finanziario
Il rendiconto finanziario predisposto dal Gruppo Mariella Burani tende ad evidenziare, in
accordo con quanto previsto dallo IAS 7, la capacità del Gruppo a generare “cassa e altre
disponibilità liquide equivalenti”. Secondo tale principio, le altre disponibilità liquide equivalenti
rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente
convertibili in valori di cassa e che sono soggetti a un irrilevante rischio di variazione del loro
valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida
equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d’acquisto.
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell’attività di finanziamento, salvo il caso
in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o
delle disponibilità liquide equivalenti di un’impresa, nel qual caso essi sono classificati a
riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.
Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa
derivanti dall’attività operativa, di investimento e di finanziamento:
¾ flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa sono
connessi principalmente all’attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal
Gruppo utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l’utile d’esercizio viene rettificato
degli effetti delle poste che nell’esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno
originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);
¾ flusso monetario da attività di investimento: l’attività di investimento è indicata
separatamente perché essa è, tra l’altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati
con l’obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;
¾ flusso monetario da attività finanziaria: l’attività di finanziamento è costituita dai flussi che
comportano la modificazione dell’entità e della composizione del patrimonio netto e dei
finanziamenti ottenuti. In allegato viene presentato il rendiconto finanziario dell’esercizio 2004
predisposto secondo gli IFRS.
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Uso di stime
La redazione della situazione semestrale e delle relative note in applicazione degli IFRS
richiedono da parte della direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno
effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad
attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno
potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per la valutazione delle attività
soggette al test di impairment, come descritto in precedenza, oltre che per rilevare gli
accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti,
benefici ai dipendenti, imposte, altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono
riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto
economico.
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INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVITA’
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali passano da Euro 56.313 migliaia a Euro 60.433 migliaia nel
2006 aumentando di Euro 4.120 migliaia e sono esposte al netto dei fondi ammortamento.
Variazioni area
di
consolidamento
Altre Variazioni
Valore netto al
30/06/2006
2.263
323 1.122
531
351
445
1.258
940 1.077
2.495 1.202 1.828
0
139
0
6.547 2.955 4.472
203
334
902
1.182
0
2.621
703
48
186
687
3
1.627
979
(110)
(357)
240
0
752
38.213
3.942
7.036
10.971
271
60.433
Dismissioni
Decrementi F.do
Amm.nto
35.510
3.935
7.064
9.397
407
56.313
Ammortamenti
Terreni e Fabbricati
Impianti e Macchinari
Attrezzature Industriali e Commerciali
Altri Beni
Immobilizzazioni in corso e acconti
Totale
Investimenti
Valore netto al
31/12/2005
Presentano la seguente composizione:
I principali investimenti del semestre riguardano oneri relativi ad opere di ristrutturazione su
edifici di proprietà, all’acquisto di un terreno adiacente allo stabilimento da parte della società
Baldinini Srl, ad attrezzature industriali e commerciali, mobili e arredi nonché macchine
elettroniche per l’apertura di nuovi negozi.
Immobilizzazioni immateriali
Altre variazioni
Valore netto al
30/06/2006
Variazioni area di
consolidamento
0
0
52
952
1.004
Ammortamenti
7.081
0
0 3.698
28
0
86
0
1.610
54 3.792
0
970 6.038
591
0
9.689 6.092 4.469 3.698
Decrementi
Decrementi F.do
Amm.nto
67.570
291
188.169
42.479
298.509
Impairment loss
Avviamento
Brevetti
Concessioni licenze e marchi
Altre immobilizzazioni
Totale
Incrementi
Valore netto al
31/12/2005
Le immobilizzazioni immateriali passano da Euro 298.509 migliaia a Euro 364.784 migliaia
nel 2006 aumentando di Euro 66.275 migliaia e presentano la seguente variazione:
15.908
(720)
0
0
54.805
(765)
613
0
71.326 (1.485)
86.141
233
240.025
38.385
364.784
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Immobilizzazioni a vita utile indefinita
Avviamento
La voce “Avviamento” accoglie le differenze di consolidamento e il valore dell’avviamento
residuo emergente dal consolidamento di società acquisite.
L’incremento rispetto all’esercizio 2005 è imputabile principalmente all’avviamento generato
dall’ingresso nel perimetro di consolidamento della società Coccinelle SpA.
Key Money
La voce “Altre Immobilizzazioni” accoglie gli avviamenti commerciali (cd. Key Money) per
Euro 37.000 migliaia. Questi ultimi sono considerati attività immateriali a vita utile indefinita e
non sono, pertanto, soggetti ad ammortamento.
Immobilizzazioni a vita utile definita
Brevetti
La voce si riferisce a costi relativi ad investimenti in software applicativo.
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
La voce si riferisce principalmente ai valori di intangibili specifici, brand in particolare, rilevati
al momento delle riaperture delle Busines combinations e iscritti al fair value del momento
stesso.
L’applicazione dell’IFRS 3 ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le
aggregazioni aziendali facendo riemergere, attraverso una perizia estimativa, il nuovo valore
di una parte delle immobilizzazioni immateriali che al momento dell’acquisto delle
partecipazioni non risultava espresso in bilancio.
In particolare l’incremento del periodo è quasi interamente dovuto alla variazione del
perimetro di consolidamento relativo all’acquisizione della partecipazione in Coccinelle SpA.
Altre immobilizzazioni immateriali
La voce residua al netto dei Key Money , pari a Euro 1.385 migliaia, si riferisce principalmente
agli oneri sostenuti per l’acquisizione del software, per la parte che non costituisce
componente integrante dell’hardware, nel qual caso la spesa invece è portata a diretto
incremento dello stesso.
Investimenti immobiliari non strumentali
La voce di Euro 1.664 migliaia rappresenta il fair value al 30/06/2006 di un fabbricato non
strumentale situato in San Mauro Pascoli (Rimini).
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Investimenti
Totale
Chiusura al
31/12/2005
Partecipazioni in imprese controllate
Partecipazioni in imprese collegate
Partecipazioni in altre imprese
Chiusura al
30/06/2006
Gli investimenti passano da Euro 13.499 migliaia a Euro 6.333 migliaia nel 2006
decrementandosi di Euro 7.166 migliaia e presentano la seguente variazione:
6.270
63
6.333
13.206
293
13.499
Partecipazioni in imprese controllate non consolidate
Le imprese escluse dal perimetro di consolidamento sono Leather Designer SpA detenuta
indirettamente al 100%, in quanto per effetto della precedente cessione dei propri rami
aziendali, risultava sostanzialmente non più operativa, la società è stata inoltre posta in
liquidazione; Mariella Fashion SL detenuta indirettamente al 100% in quanto non ancora
operativa; Orwell Milano Srl detenuta indirettamente al 51% in quanto non pienamente
operatività; ITM SpA detenuta indirettamente al 100% in quanto destinata alla vendita.
Il decremento nel semestre è dovuto principalmente all’inserimento nel perimetro di
consolidamento delle società Dimensione Moda Srl, Jeanine Sarl.
L’elenco delle imprese incluse nell’area di consolidamento con il metodo integrale, nonché
l’elenco delle altre imprese controllate con i motivi dell’esclusione dal consolidamento e delle
collegate è fornito nei prospetti allegati alla nota integrativa.
Attività finanziarie disponibili alla vendita a lungo termine
Le attività finanziarie disponibili alla vendita a lungo termine passano da Euro 2.746 migliaia a
Euro 2.860 migliaia nel 2006 aumentando di Euro 114 migliaia.
Tale categoria include titoli depositati presso banche ed a gestioni patrimoniali a medio
termine prevalentemente della capogruppo.
Attività fiscali per imposte differite
Le imposte differite attive del Gruppo passano da Euro 31.716 migliaia a Euro 34.630 migliaia
nel 2006 registrando un aumento di Euro 2.914 migliaia.
Il saldo si riferisce essenzialmente all’effetto fiscale calcolato sullo storno del valore delle
immobilizzazioni immateriali che non hanno i requisiti di iscrizione previsti dai principi
IAS/IFRS e sulla diminuzione di valore generata dall’attualizzazione dei crediti commerciali a
medio termine.
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Altri crediti finanziari a lungo termine
La voce comprende crediti finanziari di importo non significativo.
Crediti commerciali e altri crediti a lungo termine
La voce passa da Euro 12.838 migliaia a Euro 12.255 migliaia nel 2006 registrando un
decremento di Euro 583 migliaia. Il saldo si riferisce per Euro 8.965 migliaia a crediti verso
clienti con cui si sono sviluppati rapporti commerciali continuativi che hanno originato crediti
con scadenza oltre l’esercizio, per Euro 1.374 migliaia a risconti attivi ultrannuali e a depositi
cauzionali per Euro 1.916 migliaia. Il fondo svalutazione relativo ai crediti commerciali a lungo
termine è incluso nelle voce “crediti commerciali” riportata di seguito.
Rimanenze
La voce rimanenze passa da Euro 198.428 migliaia a Euro 207.342 migliaia nel 2006
registrando un aumento di Euro 8.914 migliaia per effetto della stagionalità delle vendite e
dell’ingresso nell’area di consolidamento della società Coccinelle SpA. Il dettaglio delle
rimanenze è il seguente:
30/06/06
35.229
10.860
3.881
157.044
328
207.342
Materie prime, sussidiarie e di consumo
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
Lavori in corso su ordinazione
Prodotti finiti e merci
Anticipi su forniture
Totale
31/12/05 Variazioni
30.697
4.532
6.809
4.051
643
3.238
159.942
(2.898)
337
(9)
198.428
8.914
Crediti iscritti tra le attività correnti
Il dettaglio della voce dei crediti in oggetto è esposto nel seguente prospetto:
Crediti commerciali e altri crediti a breve
Attività fiscali per imposte correnti
Altri crediti finanziari a breve termine
Totale
30/06/06
137.775
13.566
35.009
186.350
31/12/05 Variazioni
120.716
17.059
8.612
4.954
39.660
(4.651)
168.988
17.362
Si rileva quanto segue:
Crediti commerciali - Si incrementano rispetto al 31 dicembre 2005 di Euro 17.059 migliaia
per effetto dell’ampliamento del perimetro di consolidamento.
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I movimenti del Fondo Svalutazione Crediti, relativo sia ai crediti commerciali a breve termine
che a medio lungo termine, nel corso dell’esercizio sono i seguenti:
Saldo al 31/12/2005
Accantonamenti del semestre
Utilizzi del semestre
Saldo al 30/06/2006
6.664
2.084
(167)
8.581
Il fondo svalutazione crediti risulta complessivamente calcolato sulla base di apposite
valutazioni analitiche, integrate da valutazioni derivanti da analisi storiche delle perdite
dovute ai clienti, in relazione all’anzianità del credito, al tipo di azioni di recupero intraprese
ed allo stato del credito (ordinario, in contestazione, ecc.).
Attività fiscali per imposte correnti - I crediti tributari passano da Euro 8.612 migliaia a Euro
13.566 migliaia nell’esercizio 2006 con un incremento pari a Euro 4.954 migliaia giustificato
principalmente dall’incremento dei crediti Iva.
Altri crediti finanziari a breve - La voce passa da Euro 39.660 ad Euro 35.009 migliaia
nell’esercizio 2006 con un decremento pari a Euro 4.651 migliaia per effetto, rispetto al 31
dicembre 2005, dell’incasso di parte dei crediti.
Attività finanziarie a breve termine
La voce passa da Euro 1.306 migliaia a Euro 1.533 migliaia nell’esercizio 2006 con un
incremento di Euro 227 migliaia e si riferisce a quote di fondi comuni di investimento
sottoscritti dalla capogruppo e dalle controllate.
Titoli negoziabili valutati al fair value
Passano da Euro 8.688 migliaia a Euro 6.040 migliaia nel 2006 con un decremento di Euro
2.648 migliaia.
La voce include sostanzialmente il valore di azioni anche di società quotate in mercati
regolamentati e non fra cui Sofipa, Novagest, Secontip.
Cassa e disponibilità liquide
Il saldo della voce passa da Euro 29.106 migliaia a Euro 53.636 migliaia nell’esercizio 2006
aumentando di Euro 24.530 migliaia rispetto all’esercizio precedente e si riferisce
principalmente a disponibilità su conti correnti bancari.
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PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto
Al 30 giugno 2006 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a Euro
15.299 migliaia (al netto delle azioni proprie in portafoglio) ed e’ costituito da n. 29.907.692
azioni da euro 0,52 ciascuna.
Il raccordo tra il Patrimonio Netto e l’Utile d’esercizio della capogruppo e del bilancio
consolidato è riportato nel prospetto supplementare in allegato n. 4.
Finanziamenti
Passano da Euro 256.617 migliaia a Euro 263.524 migliaia nel 2006 registrando un
incremento di Euro 6.907 migliaia. La voce, che include sia i finanziamenti a breve che a
lungo termine, può essere dettagliata come segue:
Debiti verso banche
Debiti verso altri finanziatori
Totale
Entro 12 mesi
56.689
0
56.689
Oltre 12 mesi
206.010
825
206.835
Totale al
30/06/2006
262.699
825
263.524
Totale al
31/12/2005
252.188
4.429
256.617
I debiti verso banche a lungo termine includono un prestito obbligazionario convertibile (POC)
per Euro 13.993 migliaia emesso nel corso del 2006 e necessario per l’acquisizione della
società Coccinelle.
Covenants relativi alle posizioni debitorie esistenti alla data del 30 giugno 2006 (ai
sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28.07.2006)
POC
Secondo quanto stabilito dal regolamento del POC, qualsiasi obbligazione sarà, a seguito di
richiesta scritta inviata all’Emittente, immediatamente esigibile per un ammontare
corrispondente al valore nominale, oltre agli interessi maturati fino alla data di rimborso, al
verificarsi, inter alia, dell’inadempimento da parte dell’Emittente dell’impegno, assunto anche
per le società controllate (ex art. 1381 cod. civ.) a far sì che il rapporto tra l’indebitamento
finanziario, al netto della cassa (inclusi i titoli di stato e i certificati di deposito bancari), e
l’EBITDA consolidato della Sub-holding Antichi Pellettieri SpA, da verificarsi al 30 giugno e al
31 dicembre di ciascun anno, non sia superiore a 4,3x.
Al 30 giugno 2006 il rapporto PFN / MOL (EBITDA) della Sub-Holdinig Antichi Pellettieri SpA
é pari a 3,85x.
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Finanziamenti
Di seguito vengono esposti i Covenants relativi ai finanziamenti del Gruppo Mariella Burani
Fashion Group in essere al 30 giugno 2006:
Ente Erogante
Debito Residuo
al 30.06.2006
Covenant
Mariella Burani Fashion Group Spa
Centrobanca Spa
6.500
PFN/PN <= 2 e PFN/EBITDA <= 4
Mariella Burani Fashion Group Spa
Interbanca Spa
7.500
PFN/EBITDA <=4 e PFN/PN <= 1,5
Mariella Burani Fashion Group Spa
Intesa Medio Credito Spa
3.000
PFN/EBITDA <=4,3 e PFN/PN<=2
Mariella Burani Fashion Group Spa
Banca Intesa Spa
35.000
Mariella Burani Fashion Group Spa
Barclays Banck PLC
15.000
PFN/PN <= 2 e PFN/EBITDA <= 3,8
EBITDA/On.Fin.Netti>4,25 e
PFN/EBITDA<4,25
Mariella Burani Fashion Group Spa
Braccialini Srl
Carisbo SpA
Banca Intesa Mediocredito SpA
10.000
1.158
Banca Nazionale del Lavoro SpA
Sparkasse Mainfranken Wurzburg
GmbH
IKB Deutsche Industriebank AG
1.778
BNP Paribas
22.400
Controparte
Biasia Spa
Renè Lezard Mode GMBH
Renè Lezard Mode GMBH
Design & Licenses SpA
7.309
1.150
PFN/PN>1 e PFN/EBITDA >4
Ipoteca Immobiliare 3,5 milioni
PN > 6,5 Mln - PFN/PN<1 PFN/EBITDA <2
Ipoteca Immobiliare
Ipoteca Immobiliare
Sensibile variazione rispetto a
PFN/EBITDA al 31/12/2005
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Al fine di coprire il rischio sull’oscillazione dei tassi d’interesse relativi all’indebitamento a
medio e lungo termine per la parte di questo che non sia utilizzato per finanziare il capitale
circolante, la società ha contratto a tal fine con due istituti di credito di relazione due contratti
derivati. Un contratto derivato consente una protezione sull’innalzamento dei tassi d’interesse
nell’ambito di un corridoio predefinito, l’altro nell’ambito di un corridoio che viene calcolato in
base ad un indice desumibile da parametri di mercato. La società non utilizza strumenti
derivati se non per operazioni di copertura di rischio tassi di interesse escludendo l’operatività
per mero trading.
La voce passa da Euro 1.026 migliaia a Euro 580 migliaia nell’esercizio 2006 diminuendo di
Euro 446 migliaia rispetto all’esercizio precedente.
Passività fiscali per imposte differite
Passano da Euro 88.327 migliaia a Euro 104.473 migliaia nel 2006 registrando un incremento
di Euro 16.146 migliaia.
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Il saldo della voce si riferisce essenzialmente all’effetto fiscale calcolato sull’incremento di
valore della voce immobilizzazioni immateriali in seguito alla rilevazione di intangibili specifici
(brands) dopo l’applicazione dell’ IFRS 3 ed aumenta a seguito della contabilizzazione delle
imposte differite calcolate sulla riapertura della business combination della nuova società
acquisita Coccinelle SpA.
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e altri fondi
La voce si compone nel modo seguente:
Entro 12 mesi Oltre 12 mesi
17.626
1.009
1.436
164
1.436
18.799
Trattamento di fine rapporto
Trattamento di quiscienza
Altri fondi
Totale
Totale al
30/06/2006
17.626
1.009
1.600
20.235
Totale al
31/12/2005
15.325
918
2.345
18.588
Altri fondi
Totale
Variazione perimetro
di consolidamento
Valore di chiusura
Trattamento di quiescienza
Utlizzi
15.325
Accantonamenti
Trattamento di fine rapporto
Valore di apertura
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato è calcolato su base attuariale secondo
quanto previsto dallo IAS 19. Riportiamo di seguito la movimentazione del semestre:
1.376
(1.106)
2.031
17.626
275
1.009
918
101
(285)
2.345
255
(1.000)
18.588
1.732
(2.391)
1.600
2.306
20.235
Debiti commerciali ed altre passività
La voce, che include anche le altre passività a lungo termine, può essere dettagliata come
segue:
Acconti
Debiti verso fornitori
Debiti commerciali v/imprese gruppo
Debiti verso istituti di previdenza
Altri debiti
Ratei e Risconti passivi
Totale
Entro 12 mesi
5.307
158.193
1.637
3.244
20.870
3.433
192.684
Oltre 12 mesi
5
21
186
35
18.934
0
19.181
Totale al
30/06/2006
5.312
158.214
1.823
3.279
39.804
3.433
211.865
Totale al
31/12/2005
16.884
134.342
2.697
3.506
35.141
2.663
195.233
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Passività fiscali per imposte correnti
Passano da Euro 20.810 migliaia a Euro 17.327 migliaia nel 2006 registrando un decremento
di Euro 3.483 migliaia.
Il saldo comprende imposte dirette sul reddito per Euro 6.455 migliaia, debiti IVA per Euro
6.399 migliaia e altri debiti tributari per Euro 4.473 migliaia.
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INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Ripartizione dei ricavi per categoria e secondo aree geografiche
Il totale delle voci Ricavi delle vendite e delle prestazioni aumentano di Euro 142.591 migliaia
rispetto al semestre dell’esercizio precedente (+65,1%). Il margine operativo lordo (EBITDA)
passa da Euro 25.642 migliaia a Euro 87.849 migliaia nel 2006 incrementandosi del 242,60%
con un’incidenza sul fatturato che passa dall’11,7% nel 2005 al 24,3% nel 2006. L’EBITDA
beneficia dei proventi straordinari dell’IPO di Antichi Pellettieri SpA e della leva operativa
relativa ai volumi di vendita nella divisione pelletteria e della maggiore attenzione posta ai
costi d’approvvigionamento.
La ripartizione dei ricavi per categorie e aree geografiche è la seguente:
Ricavi Netti ripartiti per categorie
(Euro/migliaia)
CATEGORIA
Totale ricavi generati da marchi propri
Vendite per Marchi in Licenza
Totale ricavi abbigliamento e pelletteria
Royalties e consulenze stilistiche
Altri ricavi
Totale ricavi netti
30/06/2006
230.738
24.938
255.676
2.971
102.980
361.627
perc.%
90,2%
9,8%
100%
0,8%
28,5%
30/06/2005
186.609
19.015
205.624
2.631
10.781
219.036
perc.%
90,8%
9,2%
100%
1,2%
4,9%
31/12/2005
413.477
39.018
452.495
4.679
25.945
483.119
perc.%
91,4%
8,6%
100%
1,0%
5,4%
Gli altri ricavi si riferiscono per Euro 87.000 migliaia circa alla plusvalenza realizzata
nell’ambito delle operazioni in seno all’IPO di Antichi Pellettieri, per Euro 16.000 migliaia circa
ai ricavi generati dalla divisione Digital Fashion.
Ricavi Netti ripartiti per aree geografiche
(Euro/migliaia)
AREE GEOGRAFICHE
Italia
Europa
Giappone
Nord America
Resto Asia
Resto del mondo
Sub-totale
Royalt. & Cons. stilistiche
Altri ricavi
Totale ricavi netti
30/06/2006
83.832
142.843
5.038
6.225
13.360
4.378
255.676
2.971
102.980
361.627
perc. %
32,8%
55,9%
2,0%
2,4%
5,2%
1,7%
100%
30/06/2005
60.461
126.546
4.427
5.231
7.439
1.520
205.624
2.631
10.781
219.036
perc. %
29,4%
61,5%
2,2%
2,5%
3,6%
0,7%
100%
31/12/2005
136.310
264.923
10.416
13.632
19.831
7.383
452.495
4.679
25.945
483.119
perc. %
30,1%
58,5%
2,3%
3,0%
4,4%
1,6%
100%
99
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
La crescita dei ricavi nel 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è attribuibile
principalmente:
9 all’ottima performance della controllata Divisione Leather Goods (Antichi Pellettieri), che
nei primi sei mesi del 2006 ha realizzato una crescita del fatturato che si è attestato a Euro
113.352 migliaia;
9 alla crescita del fatturato generato dalla rete distributiva diretta del Gruppo in aumento del
25,3%; in particolare i negozi diretti di Mariella Burani hanno realizzato una crescita del 17%
rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente;
9 ai mercati “emergenti” del lusso che oggi rappresentano il 24,3% del fatturato consolidato
di Gruppo (in crescita del 38,8%). Tale crescita include l’Estremo Oriente (+45,2%), Medio
Oriente (+188,1%), Europa dell’Est e Russia (+28,7%);
9 al positivo andamento delle vendite in Italia (+38,7%), spinte anche dalle collezioni
Coccinelle, Braccialini e Baldinini.
Inoltre alla crescita del fatturato ha contribuito la nuova acquisita Coccinelle SpA, una della
principali società italiane nel settore borse e accessori nel segmento del lusso accessibile
attraverso il proprio brand Coccinelle e in licenza Miss Sixty.
COSTI DELLA PRODUZIONE
Il dettaglio dei costi è il seguente:
Materie prime e di consumo
Variazioni delle rimanenze
Costi del personale
Altri costi operativi
Totale
30/06/2006
127.583
(16.824)
50.688
112.331
273.778
30/06/2005 Variazioni Variazioni %
94.982
32.601
34,3%
(17.399)
575
-3,4%
43.185
7.503
17,4%
72.626
39.705
54,7%
193.394
80.384
41,6%
Aumentano del 41,6% rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente principalmente a
seguito dell’aumento dei costi operativi. Tale incremento deriva dai costi diretti ed indiretti
relativi alla vendita delle azioni Antichi Pellettieri nell’ambito dell’IPO di Antichi Pellettieri
stessa.
Costi per materie prime, sussidiarie e di consumo
I costi per materie prime di consumo utilizzate comprendono prevalentemente acquisti di
materie prime quali tessuti, pelle, fodere, filati, suole e solette, tacchi, accessori e acquisti di
merci per la rivendita (prodotti commercializzati) e imballaggi. Tale voce presenta un
incremento del 34,3% passando da Euro 94.982 migliaia nel 2005 a Euro 127.583 migliaia
nel 2006. Come già spiegato in precedenza l’incremento è strettamente correlato all’aumento
del volume d’affari registrato nel periodo di riferimento.
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
Costi del personale
I costi connessi a benefici per i dipendenti comprendono i salari e gli stipendi, gli oneri sociali,
l’accantonamento al fondo di trattamento fine rapporto e gli altri costi riconducibili al
personale. Il costo del personale subisce un incremento pari a Euro 7.503 migliaia dovuta
all’aumento del personale dipendente a seguito dell’espansione della rete distributiva e dalla
variazione dell’area di consolidamento.
Altri costi operativi
Comprendono costi per servizi relativi a utenze, consulenze, provvigioni, pubblicità, viaggi,
assicurazioni, lavorazioni esterne, compensi ad amministratori e sindaci, manutenzioni e
spese di trasporto nonché altri costi per godimento beni di terzi (royalties e affitti vari),
accantonamenti per rischi, svalutazioni dell’attivo circolante e altri costi (oneri diversi di
gestione).
L’aumento è correlato all’incremento del volume d’affari registrato nel periodo di riferimento e
alla variazione del perimetro di consolidamento nonché ai costi diretti ed indiretti sostenuti per
la quotazione della controllata Antichi Pellettieri SpA.
Proventi e oneri finanziari
Il saldo negativo per Euro 11.006 migliaia (incrementatosi di Euro 3.519 migliaia rispetto al
semestre del periodo precedente) è così dettagliato:
Ricavi da titoli negoziabili
Altri ricavi finanziari
Interessi su mutui
Interessi verso banche a BT
Altri oneri finanziari
Proventi/(oneri finanziari)
30/06/2006
86
821
(2.762)
(3.841)
(5.310)
(11.006)
30/06/2005 Variazioni
429
(343)
338
483
(2.699)
(63)
(1.617)
(2.224)
(3.938)
(1.372)
(7.487)
(3.519)
La voce aumenta per Euro 3.519 migliaia rispetto al semestre del periodo precedente come
conseguenza dell’incremento dei finanziamenti. La voce altri oneri finanziari comprende
essenzialmente sconti finanziari passivi concessi alla clientela a fronte di pagamenti anticipati
nonché commissioni per pagamenti con carte di credito delle società ratiler.
Altri ricavi finanziari
La voce comprende prevalentemente proventi e plusvalenze da titoli, interessi attivi su
depositi bancari, utili su cambi e interessi da clienti per dilazioni.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito, pari ad Euro 5.070 migliaia sono state stanziate in base alla miglior
stima della media annuale ponderata dell’aliquota fiscale attesa per l’esercizio, in
applicazione dei principi stabiliti dallo IAS 34 per i bilanci intermedi.
Il minor carico d’imposta del semestre è dovuto al regime di esenzione di tassazione delle
plusvalenze da partecipazioni (PEX).
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ALTRE INFORMAZIONI
Per quanto riguarda il numero dei dipendenti del Gruppo si rimanda al capitolo precedente
riguardante i principali costi del Conto Economico Consolidato.
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AREA DI CONSOLIDAMENTO
Si allegano alla RELAZIONE SEMESTRALE:
• l'elenco delle imprese incluse nel consolidamento col metodo integrale ai sensi dell'art. 26
del d.lgs. 127/91 e delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche
(allegato 1);
• l'elenco delle altre partecipazioni in imprese controllate e collegate non consolidate (allegato
2);
• mappa dell’ area di consolidamento (allegato 3);
• il prospetto di raccordo tra il risultato netto e il patrimonio netto della consolidante e i
rispettivi valori risultanti dalla RELAZIONE SEMESTRALE (allegato 4);
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MARIELLA BURANI FASHION GROUP SPA
Sede Via della Repubblica, 86 – 42025 Cavriago (RE) – Capitale sociale Euro 15.551.000,00 i.v.
Allegato n. 1 alla relazione semestrale al 30/06/2006
Elenco delle imprese incluse nel consolidamento con il metodo integrale ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. 127/91 al
30/06/2006:
Denominazione sociale
Sede
Capitale sociale
Soci
Prop.
Valuta
SEDOC DIGITAL GROUP (ex
GLOBAL RETAIL SRL)
SEDOC SRL
GABRIELLA FRATTINI SPA
LUCIANA MODE SRL
Importo
%
Quota
consolid
.
%
Reggio Emilia
Euro
14.040 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
70,0
70,0
Reggio Emilia
Fano (PS)
Euro
Euro
Euro
100,0
100,0
86,59
13,41
70,0
100,0
Reggiolo (RE)
300.000 GLOBAL RETAIL SRL
728.000 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
MARIELLA BURANI FASHION GROUP
119.300
DIMENSIONE MODA SRL
100,0
Euro
46.800 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
51,0
51,0
JAYA SRL
DESIGN & LICENSES S.p.A.
S. Benedetto del
Tronto (AP)
Reggio Emilia
Milano
Euro
Euro
Reggio Emilia
Euro
65,0
100,0
20,0
80,0
65,0
100,0
LONGWAVE SRL
95.000 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
1.032.000 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
SEDOC SRL
100.000
GLOBAL RETAIL SRL
MARIELLA BURANI RETAIL
SRL
Reggio Emilia
Euro
46.800 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
100,0
100,0
ANTICHI PELLETTIERI SPA
Reggio Emilia
Euro
MARIELLA BURANI FASHION GROUP
DESIGN & LICENSES SPA
25,9
27,6
53,5
60,0
32,2
MODA TRADING SRL
San Mauro
Pascoli (RN)
ENRICO MANDELLI SPA
Merate (LC)
BRACCIALINI SRL
Pontassieve (FI)
REVEDI SPA
Torino
Mendrisio
REVEDI S.A.
(Svizzera)
Granarolo
GFM INDUSTRIA SPA
Faentino (RA)
RENE’ LEZARD MODE GMBH Schwarzach (D)
ALIZ SRL
Rovereto (MO)
BIASIA FRANCESCO SPA
Dueville (VI)
RENE’ LEZARD Marketing
Berlino (D)
GMBH
JUNIOR FASHION GROUP
Ortona (CH)
SRL
LE TRICOT PERUGIA SPA
Brescia (Bs)
LE TRICOT PERUGIA GmbH
Dusseldorf (D)
DON GIL GmbH
Vienna (Austria)
SEDOC.IT Srl
Reggio Emilia
DOC FINANCE SRL
S.Ilario Enza
COMPAGNIA DELLA SETA
Bulgarograsso
SRL
(CO)
RENE’ LEZARD Austria
Vienna (A)
Handels GmbH
GDH GmbH
Vienna (A)
OVERSYSTEM SRL
Parma
ABAX INFORMATICA SRL
Reggio Emilia
STEPHEN FAIRCHILD SRL
Milano
BALDININI SRL
BERNIE’S AG
Zurigo (CH)
DIMENSIONE MODA SRL
JEANINE SARL
Reggio Emilia
Parigi (F)
Euro
10.000.000
93.000 ANTICHI PELLETTIERI SPA
Euro
Euro
Euro
Franchi
Svizzeri
945.000 ANTICHI PELLETTIERI SPA
40.000 ANTICHI PELLETTIERI SPA
2.500.000 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
51,0
80,0
100,0
27,3
42,9
100,0
350.000 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
100,0
100,0
Euro
1.428.600 ANTICHI PELLETTIERI SPA
80,0
42,9
Euro
Euro
Euro
5.726.600 DESIGN & LICENSES SPA
426.400 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
600.000 ANTICHI PELLETTIERI SPA
50,0
75,0
60,0
50,0
75,0
32,2
100,0
50,0
92,0
92,0
MARIELLA BURANI FASHION GROUP
LE TRICOT PERUGIA SPA
REVEDI SPA
SEDOC SRL
SEDOC SRL
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
70,0
50,0
66.667 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
25,00
25,00
100,0
50,0
100,0
50,0
100,0
100,0
100,0
35,0
70,00
100,00
1.000.000 REVEDI SPA
100,0
100,00
592.923 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
1.076.213 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
100,0
100,0
100,0
100,0
Euro
25.500 RENE’ LEZARD MODE GMBH
Euro
1.800.000 MARIELLA BURANI FASHION GROUP
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
100.000
25.564,59
3.000.000
20.400
31.200
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Franchi
Svizzeri
Euro
Euro
36.336,42 RENE’ LEZARD MODE GMBH
17.500
26.000
50.000
20.000
DON GIL GMBH
SEDOC SRL
GLOBAL RETAIL SRL
MARIELLA BURANI FASHION GROUP
104
Global Reports LLC
70,0
Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
COCCINELLE SPA
COCCINELLE STORE SRL
COCCINELLE STORE
FRANCE SA
COCCINELLE STORE GmbH
Sala Baganza
(PR)
Sala Baganza
(PR)
Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
Euro
Euro
4.000.000 ANTICHI PELLETTIERI SPA
90.000 COCCINELLE SPA
51,0
27,3
100,0
27,3
Nice (F)
Euro
8.000 COCCINELLE STORE SRL
100,0
27,3
Dusseldorf (D)
Euro
127.823 COCCINELLE STORE SRL
100,0
27,3
105
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
MARIELLA BURANI FASHION GROUP SPA
Sede Via della Repubblica, 86 – 42025 Cavriago (RE) – Capitale sociale Euro 15.551.000,00 i.v.
Allegato n. 2 alla relazione semestrale al 30/06/2006
Elenco di altre partecipazioni in imprese controllate e collegate
Denominazione sociale
LEATHER DESIGNER SPA
I.T.M. SPA
ORWELL MILANO SRL
MARIELLA FASHION S.L.
Sede
Cavriago (RE)
Lipomo (CO)
Milano (MI)
Madrid (E)
Capitale sociale
Valuta
Euro
Euro
Euro
Euro
Importo
10.000
4.231.200
100.000
676.000
Soci
ANTICHI PELLETTIERI SPA
DESIGN & LICENSES SPA
LUCIANA MODE SRL
MARIELLA BURANI RETAIL SRL
Quota
propr.
%
100,0
100,00
51,00
100,00
Motivi di esclusione:
LEATHER DESIGNER SpA: società non consolidata in quanto posta in liquidazione.
ITM SpA: società non consolidata in quanto destinata alla vendita.
ORWELL MILANO Srl: società non consolidata in quanto non pienamente operativa.
MARIELLA FASHION S.L.: società non consolidata in quanto non pienamente operativa.
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
MARIELLA BURANI FASHION GROUP SPA
Sede Via della Repubblica, 86 – 42025 Cavriago (RE) – Capitale sociale Euro 15.551.000,00 i.v.
TERZI DIRETTI
CONSOLIDAMENTO
100
51
65
65
35
65
DESIGN & LICENSES SPA
100
100
0
100
LONGWAVE SRL
MARIELLA BURANI RETAIL SRL
100
100
100
0
0
70
100
ANTICHI PELLETTIERI SPA
25,9
JAYA SRL
13,41
80
20
27,6
COCCINELLE STORE
SRL
0
49
86,59
51
100
COCCINELLE SPA
100
51
LUCIANA MODE SRL
MODA TRADING SRL
DON GIL GmbH
100
RENE LEZARD mode
GmbH
0
100
ITM SPA
100
GABRIELLA FRATTINI SPA
DESIGN & LICENSES
SPA
70
DIMENSIONE MODA
SRL
30
LE TRICOT PERUGIA
SPA
100
SEDOC SRL
70
70
GLOBAL RETAIL SRL
30
SEDOC DIGITAL GROUP (ex GLOBAL
RETAIL SRL)
SEDOC SRL
RVEDI SPA
70
MARIELLA BURANI
FASHION GROUP SPA
CONTROLLO DIRETTO
ANTICHI PELLETTIERI
SPA
Allegato n.3 alla relazione semestrale al 30/06/2006
Mappa di Consolidamento
53,5
46,5
53,5
BALDININI SRL
60
60
40
32,2
ENRICO MANDELLI SPA
51
51
49
27,3
80
80
20
42,9
REVEDI SPA
100
100
0
100
REVEDI S.A.
100
100
0
100
80
20
42,9
50
50
50
75
25
75
60
40
32,2
BRACCIALINI SRL
80
GFM INDUSTRIA SPA
50
RENE’ LEZARD MODE GMBH
ALIZ SRL
75
60
BIASIA FRANCESCO SPA
RENE LEZARD Marketing GMBH
100
100
0
50
RENE LEZARD Austria GMBH
100
100
0
50
JUNIOR FASHION GROUP SRL
92
92
8
92
LE TRICOT PERUGIA SPA
100
100
0
100
100
0
100
25
75
25
100
0
100
70
100
LE TRICOT PERUGIA GMBH
COMPAGNIA DELLA SETA SRL
25
100
DON GIL GMBH
SEDOC.IT SRL
100
100
0
DOC FINANCE SRL
100
100
0
70
100
0
100
100
0
70
50
50
35
100
0
100
100
0
100
100
0
100
100
GDH GmbH
100
ABAX INFORMATICA SRL
50
OVERSYSTEM SRL
STEPHEN FAIRCHILD SRL
100
100
BERNIE’S AG
DIMENSIONE MODA SRL
100
107
Global Reports LLC
Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
JEANINE SARL
COCCINELLE SPA
Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
100
51
100
100
0
100
51
49
27,3
100
0
27,3
COCCINELLE STORE FRANCE SA
100
100
0
27,3
COCCINELLE STORE GmbH
100
100
0
27,3
COCCINELLE STORE SRL
108
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
MARIELLA BURANI FASHION GROUP SPA
Sede Via della Repubblica, 86 – 42025 Cavriago (RE) – Capitale sociale Euro 15.551.000,00 i.v.
Allegato n. 4 alla relazione semestrale al 30/06/2006
Prospetto di raccordo tra il risultato netto e il patrimonio netto della consolidante e i
rispettivi valori risultanti dal bilancio consolidato
Il patrimonio netto consolidato di gruppo e il risultato economico consolidato di gruppo al 30/06/2006 sono
riconciliati con quelli della controllante come segue:
Raccordo Risultato
Raccordo Patrimonio Netto
30/06/2006
Come da bilancio d'esercizio della Capogruppo
118.530
Storno valore di carico delle partecipazioni
(36.176)
9.258
Rilevazione avviamenti/intangibili specifici
281.168
(3.095)
Storno margine di magazzino infragruppo
12.714
1.136
Adeguamento ai principi contabili capogruppo
26.371
800
(29.786)
1.070
Plusvalenze su cessione di cespiti infragruppo
Capitalizzazione di immobilizzazioni
Eliminazione dividendi infragruppo
Imposte differite
Leasing IAS 17
Immobilizzazioni immateriali
Rimanenze
Attualizzazione Benefits IAS 19
47.523
(151)
(21)
(2.674)
(2.674)
(83.700)
(324)
335
(60)
30.474
1.253
(12.218)
4.747
(842)
7
Immobilizzazioni materiali
19.430
(115)
Crediti commerciali a breve/lungo termine e debiti commerciali
Altre rettifiche
(2.380)
(509)
Totale rettifiche di pre-consolidamento
201.443
11.473
Patrimonio Netto di Terzi
101.179
2.945
Patrimonio Netto di Gruppo
Patrimonio Netto Totale
218.794
56.051
319.973
58.996
(1.122)
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TRANSIZIONE AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI (IFRS)
Il Regolamento comunitario (CE) 1606/2002, recepito dal legislatore italiano con la legge
306/2003, imponeva alle società quotate nei mercati regolamentati europei l’adozione dei
Principi Contabili Internazionali (IFRS) nella redazione dei bilanci consolidati a partire dal 1°
gennaio 2005. Il Governo italiano ha successivamente approvato, in data 25 febbraio 2005, lo
schema di decreto legislativo di attuazione delle opzioni previste dall’articolo 5 del
Regolamento (CE) 1606/2002, con il quale era resa facoltativa l’applicazione degli IFRS ai
bilanci delle società quotate per l’esercizio 2005 e obbligatoria a partire dall’esercizio 2006.
Per l’esercizio 2005, il Gruppo Mariella Burani aveva scelto di applicare gli IFRS al solo
bilancio consolidato. Ancorché previsto dalle esenzioni del IFRS 1, il gruppo aveva deciso di
applicare i principi IAS 32 e IAS 39 a partire dal 1 gennaio 2004.
Questa Appendice fornisce le riconciliazioni dei saldi patrimoniali al 1 gennaio 2004 e al 31
dicembre 2004 e dei saldi economici per l’esercizio 2004 tra i valori secondo i principi
contabili italiani e quelli determinati secondo gli IFRS, corredati dalle relative note di
commento alle rettifiche, come richiesto dall’IFRS 1 –Prima adozione degli IFRS, nonché le
relative note esplicative.
Primo bilancio IFRS
Gli allegati prospetti di riconciliazione, essendo predisposti solo ai fini del progetto di
transizione per la redazione del primo bilancio consolidato completo secondo gli IFRS adottati
dall’Unione Europea, sono privi dei dati comparativi e delle necessarie note esplicative che
sarebbero richiesti per rappresentare in modo completo la situazione patrimoniale-finanziaria
ed il risultato economico consolidati del Gruppo Mariella Burani in conformità ai principi IFRS.
Principio generale
Il Gruppo ha applicato in modo retrospettivo a tutti i periodi inclusi nel primo bilancio IFRS e
allo stato patrimoniale di apertura i principi contabili in vigore al 31 dicembre 2004, salvo
alcune esenzioni adottate dal Gruppo, nel rispetto dell’IFRS 1, come descritto nel paragrafo
seguente.
I prospetti contabili 2004 sono stati predisposti in conformità agli International Financial
Reporting Standards (IFRS) ad oggi in vigore; tali valori potrebbero essere soggetti ad alcune
variazioni che si rendessero necessarie qualora qualche principio contabile internazionale
fosse rivisto o modificato nel corso del 2006. Va ricordato che è possibile che nuove versioni
o interpretazioni degli IFRS siano emesse prima della pubblicazione del bilancio consolidato
del Gruppo al 31 dicembre 2006, eventualmente con effetti retroattivi. Se ciò dovesse
accadere, potrebbe produrre effetti sulla situazione patrimoniale e sul conto economico 2004
riesposti secondo gli IFRS che sono qui presentati.
Lo stato patrimoniale di apertura al 1° gennaio 2004 riflette le seguenti differenze di
trattamento rispetto al bilancio consolidato al 31 dicembre 2003, predisposto in conformità ai
principi contabili italiani:
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• tutte le attività e le passività la cui iscrizione è richiesta dagli IFRS, incluse quelle non
previste in applicazione dei principi contabili italiani, sono state rilevate e valutate secondo gli
IFRS;
• tutte le attività e le passività la cui iscrizione è richiesta dai principi contabili italiani, ma non
è ammessa dagli IFRS, sono state eliminate;
• alcune voci di bilancio sono state riclassificate secondo quanto previsto dagli IFRS.
Gli effetti di queste rettifiche sono stati riconosciuti direttamente nel patrimonio netto di
apertura, alla data di prima applicazione degli IFRS (1 gennaio 2004).
Le riconciliazioni agli IFRS dei saldi patrimoniali al 1° gennaio e 31 dicembre 2004, nonché
quelle dei saldi economici dell’esercizio 2004, corredate delle relative note esplicative, sono
state assoggettate a revisione completa da parte della società di revisione Mazars & Guérard
SpA.
Esenzioni facoltative adottate dal Gruppo
Per l’adozione dei principi contabili internazionali il Gruppo Mariella Burani ha applicato
quanto disposto dall’IFRS 1 – Prima Adozione degli International Financial Reporting
Standards, avvalendosi di alcune esenzioni previste dallo stesso principio. Si riportano nel
seguito le esenzioni previste dall’IFRS 1 applicabili al Gruppo, con l’indicazione di quelle
utilizzate nella redazione dello Stato Patrimoniale di apertura:
9 aggregazioni di imprese: il Gruppo Mariella Burani ha applicato l’IFRS 3 in modo
retrospettivo alle operazioni di aggregazione di imprese intervenute prima della data di
transizione agli IFRS (1° gennaio 2004). Per maggiori dettagli si rimanda al relativo capitolo
delle “Note alla relazione semestrale”;
9 valutazione degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali: nella fase di
transizione agli IFRS il processo di determinazione del costo delle immobilizzazioni materiali
ed immateriali può avvenire tramite l’assunzione, al 1° gennaio 2004, in sostituzione del costo
originario, del fair value o, in alternativa, del costo rivalutato. Il Gruppo Mariella Burani si è
avvalso di tale esenzione relativamente ai soli terreni e fabbricati per i quali ha assunto il fair
value come valore sostitutivo del costo originario ammortizzato;
9 benefici ai dipendenti: il Gruppo Mariella Burani ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le
perdite attuariali cumulati esistenti al 1° gennaio 2004 e di non utilizzare il cosiddetto metodo
del corridoio;
9 riserva di conversione: nella fase di transizione agli IFRS è prevista la facoltà di
riclassificare la riserva di conversione derivante dalla traduzione dei bilanci delle società
consolidate operanti in paesi non inclusi nell’area euro accumulata alla data di transizione
nelle altre riserve disponibili. Il Gruppo Mariella Burani non si è avvalso di tale facoltà e ha
mantenuto le differenze nette di cambio cumulate come determinate in precedenza;
9 classificazione e valutazione degli strumenti finanziari: nella fase di transizione agli IFRS il
Gruppo Mariella Burani ha deciso di applicare in via anticipata le disposizioni dello IAS 32 e
dello IAS 39 dal 1° gennaio 2004.
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Stato patrimoniale consolidato IAS/IFRS al 1 gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004,
Conto economico consolidato IAS/IFRS per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004
Si riportano nel seguito i prospetti di stato patrimoniale al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre
2004 e del Conto economico dell’esercizio 2004 che evidenziano:
• i valori secondo i principi contabili italiani riclassificati secondo gli schemi IAS/IFRS;
• le rettifiche per l’adeguamento ai principi IAS/IFRS.
Stato patrimoniale al 1° gennaio 2004
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
(importi in migliaia di Euro)
Principi
Contabili
Italiani
riclassificati
IAS
Rettifiche
IAS
IAS/IFRS
Note
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Investimenti immobiliari non strumentali
Investimenti
Attività finanziarie disponibili alla vendita
lungo termine
Attività fiscali per imposte differite
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Altri crediti finanziari lungo termine
Crediti commerciali ed altri crediti a lungo
termine
Totale attività non correnti
32.765
91.044
14.489
117.019
1.564
4.074
47.254
208.063
1.564
4.074
1
2
3
7.272
5.723
15.429
7.272
21.152
3.631
144.509
(817)
147.684
2.814
292.193
5
157.756
(7.988)
149.768
6
100.420
11.952
12.267
(11.290)
89.130
11.952
12.267
5
4
Attività non correnti destinate alla
dismissione
Attività destinate alla dismissione
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali e altri crediti a breve
termine
Attività fiscali per imposte correnti
Altri crediti finanziari a breve termine
Attività finanziarie disponibili alla vendita
breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Titoli negoziabili valutati al fair value
Cassa e disponibilità liquide
Totale attività correnti
TOTALE ATTIVITA'
11.032
5.132
31.013
329.572
474.081
11.032
49
(19.229)
128.455
5.181
31.013
310.343
602.536
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Stato patrimoniale al 1° gennaio 2004
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
(importi in migliaia di Euro)
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto
Capitale emesso
Sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Totale Patrimonio Netto del Gruppo
Quota di pertinenza di terzi
TOTALE PATRIMONIO NETTO
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Passività fiscali per imposte differite
Benefici successivi alla cessazione del
rapporto di lavoro
Fondi a lungo termine
Altre passività a lungo termine
Totale passività non correnti
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve
termine
Passività fiscali per imposte correnti
Finanziamenti a breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Fondi a breve termine
Totale passività correnti
TOTALE PASSIVITA'
Principi
Contabili
Italiani
riclassificati
IAS
Rettifiche
IAS
IAS/IFRS
14.560
48.920
40.575
104.055
(177)
2.646
6.683
9.152
14.383
51.566
47.258
113.207
26.468
51.855
78.323
130.523
61.007
191.530
505
63.565
110.574
505
67.282
110.574
3.717
13.129
834
615
128.869
134.799
4.581
72.699
2.610
214.689
474.081
684
64.754
2.694
2.694
128.455
Note
7
8
13.813
834
615
193.623
9
137.493
4.581
72.699
10
2.610
217.383
602.536
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
Stato patrimoniale al 31 dicembre 2004
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
(importi in migliaia di Euro)
Principi
Contabili
Italiani
riclassificati
IAS
Rettifiche
IAS
IAS/IFRS
Note
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Investimenti immobiliari non strumentali
Investimenti
Attività finanziarie disponibili alla vendita
lungo termine
Attività fiscali per imposte differite
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Altri crediti finanziari lungo termine
Crediti commerciali ed altri crediti a lungo
termine
Totale attività non correnti
42.499
123.108
13.677
116.483
1.564
12.606
56.176
239.591
1.564
12.606
1
2
3
3.178
6.414
20.873
3.178
27.287
6.428
194.233
(869)
151.728
5.559
345.961
5
187.978
(7.988)
179.990
6
112.879
9.682
17.290
(11.589)
101.290
9.682
17.290
5
4
Attività non correnti destinate alla
dismissione
Attività destinate alla dismissione
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali e altri crediti a breve
termine
Attività fiscali per imposte correnti
Altri crediti finanziari a breve termine
Attività finanziarie disponibili alla vendita
breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Titoli negoziabili valutati al fair value
Cassa e disponibilità liquide
Totale attività correnti
TOTALE ATTIVITA'
10.258
8.149
35.521
381.757
575.990
10.258
99
(19.478)
132.250
8.248
35.521
362.279
708.240
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Stato patrimoniale al 31 dicembre 2004
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
(importi in migliaia di Euro)
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto
Capitale emesso
Sovrapprezzo azioni
Azioni proprie
Altre riserve
Totale Patrimonio Netto del Gruppo
Quota di pertinenza di terzi
TOTALE PATRIMONIO NETTO
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Passività fiscali per imposte differite
Benefici successivi alla cessazione del
rapporto di lavoro
Fondi a lungo termine
Altre passività a lungo termine
Totale passività non correnti
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve
termine
Passività fiscali per imposte correnti
Finanziamenti a breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Fondi a breve termine
Totale passività correnti
TOTALE PASSIVITA'
Principi
Contabili
Italiani
riclassificati
IAS
Rettifiche
IAS
(326)
IAS/IFRS
14.560
51.566
(4.849)
58.338
119.615
4.849
13.275
17.798
71.613
137.413
30.184
40.279
70.463
149.799
58.077
207.876
988
69.567
159.600
988
72.938
159.600
3.371
13.667
1.220
12.623
190.481
157.042
7.960
66.867
3.841
235.710
575.990
924
71.479
2.694
2.694
132.250
Note
14.234
51.566
7
8
14.591
1.220
12.623
261.960
9
159.736
7.960
66.867
10
3.841
238.404
708.240
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Conto economico al 31 dicembre 2004
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 2004
Principi
Contabili
Italiani
riclassificati
IAS
Rettifiche IAS/IFRS
Note
IAS
Rettifiche
Ricavi
Altri ricavi operativi
Totale Ricavi
408.799
20.805
429.604
408.799
20.805
429.604
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e
lavori in corso
Materie prime e di consumo
Costo del personale
Altri costi operativi
Margine Operativo Lordo (EBITDA)
Svalutazioni ed ammortamenti
Utile operativo (EBIT)
18.129
183.681
70.709
143.033
50.310
20.823
29.487
270
4.852
(5.122)
(4.654)
(468)
18.129
183.681
70.979
147.885
45.188
16.169
29.019
2.508
13.478
(637)
470
1.871
13.948
(973)
22
-951
208
(11.735)
17.752
(1.085)
(1.553)
208
(12.820)
16.199
5.297
333
12.122
2.773
(4.326)
5.297
3.106
7.796
Quota di pertinenza di terzi
2.962
(1.570)
1.392
Utile netto d'esercizio
9.160
(2.756)
6.404
Ricavi finanziari
Costi finanziari
Utile(perdite) derivante da transazioni in valute
estera
Utili e perdite derivante da attività destinate alla
dismissione
Gestione Finanziaria
Utile prima delle imposte
Imposte sul reddito
imposte differite
Utile dopo le imposte
11
12
13
14
15
16
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Note di commento alle principali rettifiche IAS/IFRS apportate alle voci dello stato
patrimoniale al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004
Per le principali rettifiche operate alle singole voci delle situazioni patrimoniali di inizio e fine
2004, vengono qui di seguito fornite brevi note di commento.
Voci di Stato patrimoniale - Attività
1. Immobili, impianti e macchinari (+14.489 migliaia di Euro al 1° gennaio 2004 e + 13.677
migliaia di Euro al 31 dicembre 2004); tali rettifiche si riferiscono a:
9 Valutazione al fair value di terreni e fabbricati - il valore dei terreni e dei fabbricati è stato
allineato al valore risultante dell’ultima perizia disponibile. Tale impostazione ha comportato
un incremento del patrimonio netto pari a Euro 9.092 alla data di transizione e pari a Euro
8.582 migliaia, tenuto conto del relativo effetto fiscale, al 31 dicembre 2004.
2. Immobilizzazioni immateriali (+ 117.019 migliaia di Euro al 1° gennaio 2004 e +116.483
migliaia di Euro al 31 dicembre 2004). Tali variazioni sono riferite a:
9 Storno dei costi capitalizzati - in base ai principi contabili italiani il Gruppo ha capitalizzato
alcuni costi che non hanno i requisiti di iscrizione previsti dai principi IAS/IFRS; in particolare
sono stati rettificati taluni costi d’impianto e d’ampliamento, costi di pubblicità, oneri
pluriennali, costi sostenuti per la progettazione e produzione di campionari e per il lancio di
nuove collezioni e costi di sviluppo per software interno. Lo storno di tali capitalizzazioni ha
comportato una diminuzione della stessa voce pari a Euro 11.034 migliaia alla data di
transizione e Euro 11.234 al 31 dicembre 2004.
9 Riapertura delle business combination ai sensi dell’IFRS-1 (First Time Adoption-FTA) e
IFRS-3: il Gruppo Mariella Burani ha deciso di applicare retroattivamente l’IFRS 3
“Aggregazioni aziendali” alle aggregazioni aziendali da una certa data in poi. Per maggiori
dettagli si rimanda al relativo capitolo delle “Note alla Relazione semestrale”. Tale scelta ha
portato ad:
i. un aumento della voce immobilizzazioni immateriali in seguito alla rilevazione di intangibili
specifici (marchi), per complessivi Euro 159.745 migliaia alla data di transizione ed Euro
165.574 migliaia al 31 dicembre 2004 e
ii. ad una diminuzione del valore dell’avviamento iscritto in base ai precedenti principi
contabili per complessivi Euro 31.692 migliaia alla data di transizione ed Euro 37.857 migliaia
al 31 dicembre 2004. Per le acquisizioni antecedenti all’esercizio 1999 e per le acquisizioni
effettuate da società “under common control”, l’avviamento ha mantenuto i valori iscritti in
Bilancio, sulla base dei precedenti principi contabili italiani, al netto degli ammortamenti
cumulati fino alla data di transizione agli IAS/IFRS.
3. Investimenti immobiliari non strumentali (+1.564 migliaia di Euro al 1° gennaio 2004 e +
1.564 migliaia di Euro al 31 dicembre 2004).
Secondo i principi contabili internazionali (IAS 40), differentemente dai precedenti, i terreni ed
i fabbricati non strumentali sono stati contabilizzati in base al valore dell’ultima perizia
disponibile in modo da rendere questa valutazione più vicina al valore corrente degli stessi.
4. Attività fiscali per imposte differite (+15.429 migliaia di Euro al 1° gennaio 2004 e +
20.873 migliaia di Euro al 31 dicembre 2004). Tali rettifiche riflettono la contropartita
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patrimoniale attiva degli effetti fiscali sulle differenze esistenti tra i principi contabili italiani e
IAS/IFRS.
5. Crediti commerciali ed altri crediti a breve e lungo termine. (+12.107 migliaia di Euro al
1° gennaio 2004 e + 12.458 migliaia di Euro al 31 dicembre 2004). Quando la riscossione del
corrispettivo è differita oltre i normali termini commerciali praticati agli altri clienti, è stato
necessario ricorrere all’attualizzazione del credito. Ai fini della determinazione dell’effetto si è
proceduto alla stima dei tempi di incasso applicando ai vari flussi finanziari attesi un tasso di
attualizzazione corrispondente al costo medio del denaro per il Gruppo.
6. Rimanenze (- 7.988 migliaia di Euro al 1° gennaio 2004 e - 7.988 migliaia di Euro al 31
dicembre 2004). Le rettifiche riflettono l’adozione di principi di valutazione delle rimanenze
basate su una diversa definizione di costo di acquisto e di valore netto di realizzo.
Voci di Stato patrimoniale - Passività
7. Strumenti finanziari derivati a lungo termine (+505 migliaia di Euro al 1° gennaio 2004 e
+988 migliaia di Euro al 31 dicembre 2004). Tali rettifiche riflettono la valutazione al fair value
degli strumenti finanziari derivati.
8. Passività fiscali per imposte differite (+63.565 milioni di Euro al 1° gennaio 2004 e
+69.567 milioni di Euro al 31 dicembre 2004). Tali rettifiche riflettono la contropartita
patrimoniale passiva degli effetti fiscali sulle differenze esistenti tra i principi contabili italiani e
IAS/IFRS.
9. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (+684 migliaia di Euro al 1°
gennaio 2004 e +924 migliaia di Euro al 31 dicembre 2004). Tali rettifiche si riferiscono
all’applicazione di metodologie attuariali al TFR e all’iscrizione del valore attuale finanziario
attuariale delle passività previste.
10. Debiti commerciali e altre passività a breve termine (+2.694 migliaia di Euro al 1°
gennaio 2004 e +2.694 migliaia di Euro al 31 dicembre 2004). Gli incrementi si riferiscono
all’applicazione del nuovo principio internazionale relativamente alla voce in esame.
Rettifiche alle voci del Conto economico consolidato 2004
11.
Costo del personale (+270 migliaia di Euro). L’incremento della voce “costo del
personale” è dovuto sostanzialmente alla diversa modalità di valutazione finanziario-attuariale
del Trattamento di Fine Rapporto.
12.
Altri costi operativi (+ 4.852 migliaia di Euro). L’incremento della voce in questione è
riconducibile quasi interamente all’eliminazione di costi capitalizzati nell’esercizio tra le
immobilizzazioni immateriali che non soddisfano i requisiti di iscrizione previsti dai principi
IAS/IFRS.
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Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
13.
Svalutazioni ed ammortamenti (-4.654 migliaia di Euro). La diminuzione è
riconducibile sostanzialmente alla combinazione dei tre effetti di seguito descritti:
9 Storno dell’ammortamento dell’avviamento e delle immobilizzazioni immateriali che non
soddisfano i requisiti di iscrizione previsti dai principi IAS/IFRS (circa Euro 8.550 migliaia) e
9 contabilizzazione dell’ammortamento degli intangibili specifici (circa Euro 3.600 migliaia) e
9 ammortamento dei terreni e dei fabbricati che sono stati oggetto di valutazione al fair value
(circa Euro 350 migliaia).
14.
Ricavi finanziari (- 637 migliaia di Euro). La diminuzione dei ricavi finanziari è
riconducibile in parte all’attualizzazione dei crediti effettuata in conformità allo IAS 32, pari a
circa Euro 300 migliaia, ed in parte allo storno della plusvalenza rilevata in occasione della
vendita di azioni proprie, pari a circa Euro 300 migliaia.
15.
Costi finanziari (+ 470 migliaia di Euro). L’aumento dei costi finanziari è dovuto quasi
interamente alla rilevazione del fair value degli strumenti derivati .
16.
Imposte differite (+ 2.773 migliaia di Euro). Tale incremento riflette gli effetti fiscali
delle rettifiche sulle voci di conto economico.
119
Global Reports LLC
Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
Prospetto di riconciliazione del patrimonio netto
Patrimonio netto
1° gennaio 2004
Gruppo e terzi
Patrimonio netto
31 dicembre 2004
Gruppo e terzi
Conto economico
2004
Gruppo e terzi
Ad integrazione dei prospetti di riconciliazione delle situazioni patrimoniali ed economica
sopra riportati, nel seguito viene riportato il prospetto di riconciliazione del patrimonio netto al
1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004 e dell’utile dell’esercizio 2004 corredati dei commenti
relativi alle rettifiche apportate ai saldi predisposti secondo i principi contabili italiani.
130.523
149.799
12.122
(11.034)
(31.692)
(11.234)
(37.857)
(20)
(3.580)
159.745
165.574
3.754
6
(7.988)
(7.988)
- crediti commerciali a breve e a
lungo termine e debiti commerciali
5-10
(14.801)
(15.152)
(351)
- immobilizzazioni impianti e
macchinari e investimenti
immobiliari non strumentali
1-3
16.053
15.241
(352)
Note
PRINCIPI CONTABILI ITALIANI
Rettifiche:
- immobilizzazioni immateriali:
storno di immobilizzazioni
immateriali
goodwill
rilevazione di intangibili
specifici
- rimanenze
2
- strumenti finanziari derivati a lungo
termine
7
(505)
(988)
(483)
- benefici successivi alla cessazione
del rapporto di lavoro
9
(684)
(924)
(240)
49
99
(281)
(48.136)
(48.694)
(2.773)
61.007
58.077
(4.326)
191.530
207.876
7.796
altre
Effetti fiscali differiti delle rettifiche
Totale rettifiche al netto dell'effetto
fiscale
IAS/IFRS
4-8
120
Global Reports LLC
Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
Nota integrativa consolidata al 30 giugno 2006
La presente Relazione Semestrale, composta dai Prospetti contabili consolidati di Gruppo,
Note di commento, osservazioni circa l’andamento gestionale e fatti più significativi del
periodo, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale netta, finanziaria
nonché il risultato economico e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili della
controllante e alle informazioni trasmesse dalle imprese incluse nel consolidamento.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Walter Burani
Cavriago, 28 settembre 2006
121
Global Reports LLC
MAZARS & GUÉRARD
Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
Relazione della società di revisione sulla revisione limitata
della relazione semestrale redatta ai sensi dell’art. 81 del Regolamento Consob adottato
con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999
e successive modifiche ed integrazioni
Agli Azionisti della
Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
1.
Abbiamo effettuato la revisione contabile limitata del bilancio consolidato intermedio costituito dallo
stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal
rendiconto finanziario (di seguito i “prospetti contabili”) e dalle relative note esplicative ed integrative
inclusi nella relazione semestrale al 30 giugno 2006 della Mariella Burani Fashion Group S.p.A. e
controllate (“Gruppo Mariella Burani Fashion Group”). La responsabilità della redazione della
relazione semestrale compete agli Amministratori della Mariella Burani Fashion Group S.p.A.. E’
nostra la responsabilità della redazione della presente relazione in base alla revisione contabile limitata
svolta. Abbiamo inoltre verificato la parte delle note contenente le informazioni sulla gestione ai soli
fini della verifica della concordanza con la restante parte della relazione semestrale.
2.
Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla
Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata è consistita
principalmente nella raccolta di informazioni sulle poste dei prospetti contabili e sull’omogeneità dei
criteri di valutazione, tramite colloqui con la direzione della società, e nello svolgimento di analisi di
bilancio sui dati contenuti nei prospetti contabili. La revisione contabile limitata ha escluso procedure
di revisione quali sondaggi di conformità e verifiche o procedure di validità delle attività e delle
passività ed ha comportato un’estensione di lavoro significativamente inferiore a quella di una
revisione contabile completa svolta secondo gli statuiti principi di revisione. Di conseguenza,
diversamente da quanto effettuato sul bilancio consolidato, non esprimiamo un giudizio professionale
di revisione sulla relazione semestrale.
3.
I dati comparativi relativi al bilancio consolidato dell’esercizio precedente ed alla relazione semestrale
dell’anno precedente presentati nei prospetti contabili, sono stati rispettivamente esaminati e
assoggettati a revisione contabile limitata e, pertanto, rimandiamo alle relazioni emesse in data 12
aprile 2006 e 28 ottobre 2005.
4.
Sulla base di quanto svolto, non siamo venuti a conoscenza di variazioni e integrazioni significative
che dovrebbero essere apportate ai prospetti contabili consolidati ed alle relative note esplicative ed
integrative, identificati nel paragrafo 1 della presente relazione, per renderli conformi al principio
contabile internazionale IAS 34 ed ai criteri di redazione della relazione semestrale previsti dall’art. 81
del Regolamento Consob adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche
ed integrazioni.
Bologna, 27 ottobre 2006
1
VIA
C ALZOLERIE , 1 - 40125 BOLOGNA - T EL : 051 22 05 66 - F AX : 051 22 08 11 – www.mazars.it
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