n.2 - ottobre 2008 - Credito Trevigiano

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n.2 - ottobre 2008 - Credito Trevigiano
Spedizione in abbonamento postale art 2 Comma 20/D - Legge 662/96 filiale di Treviso pubblicità inferiore al 70% - Rivista quadrimestrale di informazione bancaria e di cultura locale - Contiene
I.P.
N. 2 - OTTOBRE 2008
sommario
Sommario
Solidità, serietà e liquidità:
le basi del nostro patrimonio
3-4
Stabilità e patrimonio fattori di fiducia
5-6
Ritornare alla normalità
7
Il mondo bancario in Convention a Villa Emo
10-11
Vitapiù: un anno di successi
12-13
Carta prepagata Palladio 1508 - 2008
14
Credito Trevigiano diventa “officina elettrica”
15
Premio per l’economia sostenibile
16
La nuova guida ai prodotti per l’ambiente
17
Palladio 500 - la cultura
18-23
Congratulazioni! Progetto studenti XXIª edizione
24-26
27
Cooperazione senza confini
28-29
Teatro Accademico: un doppio compleanno
30-31
I genitori e la fermezza educativa
32
“Ci prendiamo cura”
33
Proposte viaggi 2008
34-35
FILODIRETTO
con il Credito Trevigiano
N. 2 - OTTOBRE 2008
Centro Direzionale BCC
®
Periodico quadrimestrale d’informazione bancaria
e di cultura locale del Credito Trevigiano
via Stazione, 3/5 31050 Fanzolo di Vedelago (TV)
www.creditotrevigiano.it
Reg. St. Trib. TV n. 676 dell’1/2/1988
Direttore Responsabile: Nicola Di Santo
autorizzazione 28/6/2001 delibera n. 362 /2001
Comitato di Redazione: Giovanni Scomparin, Nicola Di Santo,
Roberta Romano, Primo Franchetto
Hanno collaborato a questo numero: Lorenzo Morao,
Giovanni Scomparin, Gianni Lo Martire, Nicola Bernardi, Marco Monda,
Federica Florian, Franco Saretta, Sandra Fontana,
Silvano Pozzobon
Progetto grafico e realizzazione: Studio Grafico Enio Miotto Sas
Foto: Enio Miotto
Stampa: Graficart srl
UN ANNIVERSARIO
IN ROSA
8-9
Sette banche per un Patto di Amicizia
Non Lucignoli scanzonati alla ricerca
del Paese dei Balocchi
25 ottobre a Vedelago
“Non avrei mai pensato che un gruppo come
il nostro, nato così, spontaneamente, senza timbri né firme, potesse festeggiare addirittura il
10° anno di vita”, ci confida Regina Simionato,
per tutti “Gina”, che dopo essere stata per più di
30 anni la fondatrice e l’anima degli “Amici della
musica” di Vedelago, è divenuta l’animatrice del
“Gruppo Volontarie Vedelago”.
Proprio 10 anni fa. Dieci anni di serate vissute assieme per assemblare materiali di recupero, come calze di nylon, ferri, fili di rame, colla
ed altro, per ricavare con tanta buona volontà
ed insospettate capacità creative, “nessuna
maestra, nessuna allieva”, composizioni variopinte e delicate, fiori e decorazioni, che esprimono gioia di vivere e sollecitano in modo
gentile e gradevole gesti di vera ed autentica solidarietà.
A favore di chi soffre, di chi è in difficoltà, una
solidarietà tutta femminile, appunto “in rosa”,
verso i bisogni piccoli e grandi delle donne operate al seno del territorio. Un aiuto che è servito
in passato a donare all’Ospedale di Castelfranco
un macchinario per il linfodrenaggio e che servirà quest’anno ad acquistare bracciali elastici,
parrucche ed altri oggetti necessari per il periodo
post-operatorio. Nel segno della “prossimità” e
della condivisione, per dare un po’ di serenità e
di speranza a queste donne sfortunate.
Per questo tutti sono invitati alla Serata di
Beneficenza, che si terrà sabato 25 ottobre, alle 20,30, presso il Cinema Sanson di
Vedelago, sotto l’egida della “Lega Italiana per
la Lotta contro i Tumori” (LILT), a cui il Gruppo fa
riferimento.
Sarà una serata di amicizia, di generosità, di
sentimenti positivi, di gratitudine verso tutte le
persone che in questi 10 anni hanno dato una
mano, e , perché no, di divertimento, assicurato
dalla partecipazione di cantanti e di musicisti,
come Michele Manfrè, Mauro Berton e Diego
Bonato.
Per dimostrare, come ha sempre sostenuto
la Gina, che “insieme si può”.
Solidità, serietà e liquidità:
le basi del nostro patrimonio
Da dove poteva iniziare l’inter
vista al presidente Nicola Di Santo
se non dalla crisi dell’economia
virtuale, quella di carta, che ri
schia di contagiare quella reale?
Allora, Presidente, che
idea si è fatta in queste settimane?
Che è sempre più necessario
essere vigilanti, attenti all’evolvere
del mercato finanziario, senza
però mai perdere la fiducia. Mi
sembra che sia evidente un fatto:
siamo tutti nella stessa barca,
dagli Usa alla Russia, da Roma a
Milano, da nord a sud, da est a
ovest. C’è però un triangolo che
non può e non deve saltare: ban
che,imprese, società civile. Se
salta questo rapporto allora do
vremo affrontare tempi grami.
Mettere in difficoltà le imprese si
gnifica strozzare l’economia reale.
Mettere in difficoltà le banche si
gnifica togliere quel lubrificante
che fa girare il motore dell’econo
mia. Nell’uno e nell’altro caso a
soffrire sono i cittadini, le persone
e le famiglie, che vedono prosciu
garsi i loro sudati risparmi, che
devono affrontare prezzi più alti,
che devono ridimensionare i loro
progetti di vita.
Il Credito Trevigiano, però, al di
là di tutto, ha ragioni valide per
nutrire e trasmettere fiducia.
A differenza delle altre
banche?
Non la metterei su questo
piano. Non ci stiamo a denigrare
i colleghi di altre banche, più
esposte ai rischi dell’internazio
nalizzazione. Un’azione di que
sto tipo moltiplica le incertezze e
spezza la coesione della comu
nità.
Diciamo che le Banche di Cre
dito Cooperativo non sono ban
che “tuttologhe”.
Possiamo vantare una soli
dità, una serietà e una liquidità
invidiabili. La nostra banca in par
ticolare, che continua a fare banca
come ha sempre fatto, assicu
rando, anche nelle difficoltà, il so
stegno economico agli operatori
locali e alle famiglie, investendo nel
territorio e mantenendo una pru
denziale liquidità, senza spingere
a tutti i costi sugli impieghi né farsi
adescare dai facili guadagni e dalle
alchimie della finanza “creativa”.
Noi non scappiamo in altri lidi
davanti alle difficoltà. Se le im
prese o le famiglie hanno pro
blemi, noi ci siamo e vogliamo
trovare assieme una soluzione ac
cettabile per tutti.
Siamo però coscienti che, in
un’economia globalizzata, molto
dipende anche dagli altri. Sarà,
quindi, necessario, per uscire da
questo momento molto brutto, ri
scrivere le regole dell’intero si
stema bancario. E cercare di
superare le difficoltà insieme, a
tutti i livelli, prima di tutto tra
Banche di Credito Cooperativo,
facendo squadra, trovando
quelle sinergie di gruppo che
consentano la forza dei grandi
numeri ed insieme l’indipen
denza e l’autonomia territoriale.
3
4 Fiducia nei rapporti, coraggio nelle scelte
I vostri risparmiatori possono dunque continuare ad
aver fiducia…
Sicuramente. Siamo l’unico
gruppo di banche che non solo
garantisce i depositi fino a 103
mila euro, ma abbiamo a disposi
zione anche la possibilità di ga
rantire le obbligazioni perché
aderiamo ad un fondo obbliga
zionario che ci copre dai rischi di
questo genere. Non mi sembra
un impegno da poco.
In questi momenti di difficoltà generale diventa ancora più prezioso il ruolo di
villa Emo…
Assolutamente. Continua a
sorprendere quanto la villa sia
ambita e ricercata da Istituzioni,
società, gruppi economici, uni
versità, scuole. Possiamo dire che
è diventata davvero un punto di
riferimento provinciale, regionale
e nazionale per iniziative di asso
luto rilievo, che assicurano im
portanti ritorni alla nostra banca,
fanno conoscere il nostro territo
rio, valorizzano l’ambiente e le
produzioni locali. Si è appena con
clusa la convention nazionale
della società APB, che ha richia
mato quasi 80 istituti bancari ita
liani per discutere di credito.
Subito dopo c’è stata una pre
stigiosa rassegna di prodotti ali
mentari di qualità, locali, nazionali
ed internazionali. A giugno è
stato firmato, proprio a Villa Emo,
tra sette importanti Banche di
Credito Cooperativo, una per re
gione, il Patto di Amicizia che le
impegna a condividere le migliori
pratiche bancarie, sociali, mutua
listiche e ad applicarle nei rispet
tivi territori.
Negli scorsi mesi abbiamo te
nuto tutta una serie di convegni,
incontri, spettacoli, eventi, che
hanno fatto convenire persona
lità, visitatori, turisti un po’ da ogni
dove. Con sicuro beneficio per il
nostro territorio.
È sempre da ricordare, poi, che
siamo giunti all’acquisto di Villa
Emo non per uno sfizio del Con
siglio d’amministrazione, ma sol
lecitati dalla nostra base sociale e
dalla comunità locale, che ci
hanno lanciato un vero e proprio
SOS per non dare spazio a spe
culazioni e stravolgimenti irrever
sibili del territorio. Noi abbiamo
potuto fare l’operazione perché
avevamo, e tuttora abbiamo, un
patrimonio ed una liquidità suffi
ciente, che abbiamo preferito in
vestire non in azzardate, anche se
apparentemente appetibili, ope
razioni finanziarie, ma a vantag
gio delle comunità locali e del
territorio. Perseguendo le nostre
finalità peculiari e cioè “Il miglio
ramento delle condizioni morali,
culturali ed economiche…nonché
la coesione sociale e la crescita re
sponsabile e sostenibile del terri
torio nel qual opera. La società si
distingue per il proprio orienta
mento sociale e per la scelta di
costruire il bene comune” (art.2
dello Statuto).
Con la ristrutturazione della
Fattoria di Villa Emo non solo ci
siamo dotati del Centro direzio
nale che ci mancava, ma ab
biamo anche dato una nuova
funzione economica e sociale a
tutto il compendio, con un’opera
zione che è portata ad esempio
sia all’interno del mondo banca
rio che all’interno delle istituzioni
economiche, culturali e sociali.
Senza trascurare orizzonti più ampi, che vi hanno
portato in Ecuador e, più recentemente, in Argentina.
Sì, la finalità è sempre quella
di estendere la rete del microcre
dito anche nei Paesi del Terzo
Mondo, là dove ci siano le condi
zioni per farlo. Perché quelle po
polazioni possano intraprendere
la via dello sviluppo ed abbando
nare un po’ alla volta quella del
l’emigrazione.
In Ecuador abbiamo già fatto
un importante cammino, assieme
alle nostre Istituzioni nazionali. In
Argentina stiamo realizzando il
progetto di Federcasse, con l’Uni
versità di Bologna, la Banca d’Ita
lia ed altre Banche di Credito
Cooperativo. In quel paese al
meno 2 famiglie su 3 hanno pro
genitori italiani ed i rapporti con
l’Italia sono stati sempre molto
stretti.
Oltre alla formazione, affidata
alla Scuola di Alta Formazione, si
potranno intensificare gli scambi
commerciali con le imprese ar
gentine secondo i principi della
mutualità e della socialità per uno
sviluppo sostenibile rispettoso
delle culture locali.
Ed a New York perché ci
siete andati?
In questo caso è stata una gita
culturale, riservata a soci e clienti.
Abbiamo coinvolto circa 100 per
sone che hanno vissuto assieme,
fianco a fianco, un’esperienza
unica. Abbiamo visto l’altra faccia
del pianeta:quella dell’America
con il suo stile di vita, la sua gran
dezza di distanze, di numeri e di
consumi, la sua cultura. Una volta
è stata importante l’esperienza
dei nostri emigrati, ora è impor
tante vedere e capire come si vive
in un paese evoluto con il quale
dobbiamo confrontarci sempre
più a fondo. Basta pensare a
quello che sta capitando.
Giovanni Scomparin
direttore
Stabilità e patrimonio
fattori di fiducia
Roberta Romano, direttore
della nostra Banca, guarda ai
conti (molto buoni) del bilancio
economico di metà anno. Visti i
risultati ci sono motivi per avere
fiducia e mantenere quel rap
porto di vicinanza con gli opera
tori economici e le famiglie, che
contraddistingue l’azione di Cre
dito Trevigiano. Ecco l’intervista
al direttore.
Qual è la situazione di
Credito Trevigiano dopo la
presentazione del bilancio
semestrale?
Il primo semestre 2008 fa
emergere un buon risultato nella
crescita dell’utile della BCC e con
seguentemente un ulteriore raf
forzamento del Patrimonio. Il
tutto in un contesto di basso li
vello di sofferenze .
Nodo centrale è il raggiungi
mento degli obiettivi di servizio
ai Soci e clienti e contempora
neamente il raggiungimento di
risultati economici idonei ad irro
bustire ulteriormente le nostre ri
serve.
Come noto, il patrimonio è
l’unico elemento che consente
alla Banca di operare tranquilla
mente sul mercato fronteg
giando tutti i rischi che man
mano si presentano.
Abbiamo visto nei giorni
scorsi quale terremoto finanzia
rio sia successo sul mercato pro
prio perché parte del sistema
bancario è risultato essere sotto
capitalizzato e quindi più espo
sto ai rischi.
Abbiamo anche visto come le
BCC e le banche locali, la nostra
compresa, si siano al riguardo di
mostrate molto più sicure ed at
trezzate di fronte alla crisi di
liquidità cui stanno facendo
fronte comune i governi dei
maggiori paesi del mondo.
L’utile netto a giugno 2008,
raggiunge 8,2 milioni, il Patrimo
nio di Vigilanza conseguente
mente arriva a 144 milioni.
Notevole risulta essere l’indi
catore di solvibilità (tier1) che mi
sura la capacità della banca di
fronteggiare i rischi. Questo in
dice, che pone in relazione l’at
tivo della banca con il
Patrimonio, per il Credito Trevi
giano, è del 12,18%. Proprio que
sto indice, nel sistema bancario,
ha segnato invece una fortissima
contrazione ed è al centro delle
operazioni di ricapitalizzazione
che riguardano principalmente le
grandi banche. Noi abbiamo un
indice superiore del 50% rispetto
al minimo, quindi abbiamo
maggiori margini di sicurezza e di tranquillità per la
Banca, per i Soci, per i
Clienti.
Le sofferenze risultano limi
5
tate allo 0,38% sugli impieghi
pur in presenza di una certa criti
cità evidenziata dal mercato.
Nostro obiettivo è sempre
stato quello di sostenere le fami
glie ed i piccoli e medi operatori
economici fornendo la liquidità
necessaria e dando sicurezza in
questo particolare momento di
congiuntura negativa di mercato.
Come si presenta il
mondo degli operatori economici ?
Il mercato è variamente diver
sificato a seconda dei settori: il
settore immobiliare appare es
sere quello maggiormente sog
getto a fenomeni di saturazione
e conseguentemente ne risente
tutta la filiera produttiva, in par
ticolare gli artigiani, impiantisti,
pavimentisti etc.
La piccola e media industria
terzista nei confronti della Ger
direttore
6 Stabilità e patrimonio fattori di fiducia
mania presenta significative dif
ficoltà a mantenere i trend di cre
scita. Anche i distretti storici della
scarpa e dei lampadari scontano
la situazione generale.
Quindi il rallentamento del
l’economia si fa sentire anche sui
nostri operatori.
Noi cerchiamo, come sempre,
di sostenerli tutti nel rispetto dei
criteri di selettività che ci sono
imposti dall’Organo di Vigilanza
in virtù dell’applicazione del qua
dro normativo di Basilea2.
In questo periodo cosa
chiedono alla banca?
In una fase di generale restri
zione nella concessione di credito
da parte del sistema bancario,
certamente ci viene chiesto di
mantenere vivo il rapporto di fi
ducia espresso nella erogazione
dei fidi e ci viene chiesto di assi
curare la liquidità necessaria per
far girare, si fa per dire, bene l’eco
nomia delle aziende.
Le famiglie cosa chiedono alla banca?
Resta sempre primario il so
stegno agli investimenti che
hanno fatto soprattutto nella
casa di prima abitazione per cui,
ai nuovi mutui, si affiancano
tante richieste di rinegoziazione
dei mutui in relazione alle mutate
condizioni dei tassi che hanno
avuto un impatto sulle rate. Allo
stesso modo la nostra banca sta
intercettando le richieste di so
stituzione di mutui contratti dalle
famiglie presso altre banche,
come previsto dalle liberalizza
zioni del ministro Bersani.
Sul fronte dei risparmi, se fino
a qualche tempo fa veniva richie
sto quasi esclusivamente il ren
dimento, ora la famiglia chiede
sempre più sicurezza e tranquil
lità. Le recenti vicende di banche
internazionali blasonate che
hanno messo in pericolo i ri
sparmi della clientela, fanno
paura.
Il Credito Trevigiano, banca lo
cale, come sempre vicina al terri
torio ed alla sua gente, sta
infondendo sicurezza e fiducia,
forte della sua posizione patri
moniale robusta.
Basilea2 sta creando
qualche difficoltà alla vostra operatività?
Assai complesso risulta fare
partecipi gli operatori economici
che l’applicazione dei principi di
Basilea2 comporta la necessità di
sostenere le aziende attraverso
l’accrescimento del patrimonio
delle stesse.
I nuovi criteri di dover fron
teggiare i rischi previsti da Basi
lea2, trovano il Credito Trevigiano
attrezzato. Anche qui si apprezza
il valore del Patrimonio della BCC
che copre abbondantemente
ogni livello di rischio.
Il tutto viene monitorato dal
l’Organo di Vigilanza Banca d’Ita
lia, attraverso le nostre perio
diche segnalazioni.
G.S.
R tornare alla normalità
Più di così non si è potuto fare.
Governi, Banche Centrali, Istitu
zioni Sovranazionali Mondiali si
sono attivate per tranquillizzare
tutti gli operatori ed in particolare
i risparmiatori. Saranno garantiti i
depositi in conto corrente.
Saranno garantite le obbliga
zioni emesse dalle banche ita
liane. Gli Istituti di Credito in
difficoltà non saranno fatti fallire
ma entreranno, eventualme
nte, nella sfera di controllo del
Tesoro. Si sono addirittura ga
rantiti i depositi interbancari tra
banche (fino alla fine del pros
simo anno) per facilitare la circo
lazione della liquidità e poter
sostenere più adeguatamente il
“sistema imprese”. Si sono so
spese le vendite allo scoperto e
qualsiasi altra operazione di tipo
speculativo.
A questo punto il mercato è
puntellato. Ovunque. È il rispar
miatore che deve avere fiducia
nelle istituzioni.
Non ha senso mettere il de
naro sotto il materasso perché
non c’è posto più sicuro della
banca. Qualsiasi banca perché
tutte sottostanno alle stesse
norme e sono protette da un om
brello di larghissimo raggio.
Non ha nemmeno senso ritar
dare acquisti di beni, se si è nelle
condizioni di sopportare la spesa,
o addirittura sospenderli, perché
ciò finisce per creare un corto cir
cuito che dall’economia finanzia
ria passa all’economia reale. Dove
non si perdono percentuali su in
dici di borsa bensì posti di lavoro!
Si deve, quindi, ritornare alla
normalità prima possibile. Rimet
tere faticosamente in moto gli in
granaggi di un sistema ormai
quasi fermo.
Nulla, tuttavia, sarà più come
prima. La crisi avrà infatti spaz
zato via gli operatori marginali,
quelli meno rispettosi delle re
gole, più furbi ma meno intelli
genti. Quelli che hanno inseguito
7
obiettivi di breve periodo senza
però disegnare un piano a medio
termine. Quelli che hanno rin
corso il guadagno ad ogni costo.
Coloro che fino a ieri erano ad
ditati ad esempio per la loro ca
pacità di creare valore per gli
azionisti e soprattutto per sé,
oggi sono indicati come i colpe
voli per aver distrutto risparmio,
aziende, posti di lavoro.
E il Credito Cooperativo
che ruolo ha in questo scenario?
Siamo aziende supercapitaliz
zate. Supergarantite in quanto le
nostre passività (obbligazioni)
unico caso in Italia possono
contare anche sul Fondo di Ga
ranzia delle Obbligazioni emesse
dalle Bcc e, fra un paio di mesi,
anche sul Fondo Garanzie Istitu
zionali. Una rete di salvataggio in
cui la trama è costituita da altre
Bcc.
Siamo Banche che non hanno
mai rincorso l’utile a tutti i costi.
Siamo banche poco finanziariz
zate nelle quali l’attivo è costituito
da mutui e finanziamenti all’eco
nomia. Famiglie, artigiani, piccole
imprese soprattutto.
Ci sono voluti molti anni per
capirlo. Ma è questa Banca la
Nostra Banca che, per il mo
mento, rappresenta il modello da
imitare.
Gianni Lo Martire
8
Il mondo bancario in Convention
a Villa Emo
Alessandro Azzi, Vice presidente dell’ABI e Presidente Nazionale delle BCC.
Non era nemmeno pensabile
come esercizio di fantasia vedere
un giorno riuniti a Fanzolo gli au
torevoli rappresentanti di tante
banche, dalle più importanti ed
internazionalizzate alle più dina
miche ed innovative, anche se
piccole.
Ma Palladio e Villa Emo pos
sono rendere realizzabili anche i
progetti più arditi ed ambiziosi.
Com’è capitato qualche setti
mana fa, precisamente il 3 ed il 4
ottobre, giorni in cui sono conve
nuti nella Villa, su invito dell’As
sociazione Italiana per la
Pianificazione e il Controllo di Ge
stione nelle Banche, nelle Istitu
zioni
Finanziarie
e
nelle
Assicurazioni (APB), docenti delle
Università di Bologna e di Peru
gia, gli esponenti dell’ABI, della
Banca d’Italia, di circa un’ottantina
di Istituti di credito, tra i quali In
tesa San Paolo, Unicredit, UBI
Banca, Monte dei Paschi di Siena,
Cariparma, Banca Toscana, Uni
pol Gruppo Finanziario, le Popo
lari di Milano, di Vicenza e di
Verona.
Tra queste illustri personalità
ha avuto un ruolo di tutto rilievo il
Movimento delle Banche di Cre
dito Cooperativo, presente con il
suo Presidente nazionale, avv.
Alessandro Azzi (vicepresidente
dell’ABI) e con rappresentanti
delle sue più importanti istitu
zioni, la Federazione Nazionale,
quella Veneta, quella Marchi
giana, ICCREA Banca ed i Presi
denti di alcune BCC.
I lavori e le numerose ed inte
ressanti relazioni sono state coor
dinate dal Presidente dell’APB,
dott. Francesco Monti.
Hanno fatto gli onori di casa il
Presidente del Credito Trevigiano,
dott. Nicola Di Santo, ed il Diret
tore Generale, Roberta Romano,
che è stata anche relatrice al Con
vegno. Un Convegno che è risul
tato particolarmente importante
per il Credito Trevigiano, per vari
aspetti:
per l’attenzione e per la consi
derazione che la nostra Banca ha
riscosso all’interno del mondo
bancario, sicuramente come pro
prietaria della Villa, ma anche
come cooperativa di credito effi
ciente ed in linea con i tempi;
per la stima e l’apprezzamento
che la Banca d’Italia ci ha confer
mato anche in questa occasione;
per la sempre più interessante
valutazione che viene data al no
stro investimento in Villa Emo, so
prattutto alla luce dei recenti
eventi in campo economico e fi
nanziario;
soprattutto per il tema della
Convention, di un’attualità scon
certante, anche se fissato in
tempi non sospetti: “Il ruolo della
Funzione Pianificazione e Con
trollo nell’interazione con le di
verse funzioni aziendali al fine di
una corretta misurazione dei ri
schi, della quantificazione del ca
pitale e del miglior profilo rischio
/rendimento”. Quindi valutazione
dei rischi, controlli, adeguatezza
patrimoniale, antiriciclaggio, ge
stione strategica.
Uno scambio di esperienze,
un confronto di strutture organiz
zative, il punto della situazione sul
sistema dei controlli che regola il
mondo bancario italiano. E Dio sa
se ce n’è bisogno!
Lorenzo Morao
9
PARTECIPANTI AL CONVEGNO APB
ABI
Banca d’Italia
Accenture Spa
APB Associazione Italiana
per la Pianificazione ed il Controllo
Aurora Assicurazioni UGF
Banca Carige S.p.a.
Banca d’Alba
Banca della Marca BCC
Banca della Provincia di Macerata
Banca dell’Adriatico
Banca di Bologna
Banca di Credito Cooperativo
di Calcio e di Covo
Banca di Credito Cooperativo
Padana Orientale San Marco
Banca di Credito Popolare
Banca di Udine Credito Cooperativo
Banca Etruria
Banca Euromobiliare Spa
Banca Monte dei Paschi di Siena Spa
Banca Monteriggioni Scrl
Banca Nuova Spa
Banca Popolare di Bari
Banca Popolare di Cividale Scpa
Banca Popolare di Marostica
Banca Popolare di Milano
Banca Popolare di Puglia e Basilicata
Banca Popolare di Verona
Banca Popolare di Vicenza
Banca Popolare FriulAdria
Banca San Biagio del Veneto Orientale
Banca Toscana
Bancapulia Spa
Banco Popolare
Barclays Bank Plc
BCC di Busto Garolfo e Buguggiate
BCC Vicentino Pojana Maggiore
Bios Management Srl
C&For Lab
Carim Spa
Cariparma
Cassa Centrale Banca Spa
Cassa di Risparmio della
Repubblica di San Marino S.p.a
Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramon
tana Spa
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza
Cedacri Spa
Centro Sistemi Direzionali Srl
Credito Emiliano
Credito Valtellinese
Delta Spa
Federazione Marchigiana
Banche di Credito Cooperativo
Federazione Veneta Bcc
L’Associazione Italiana per la Pianificazione ed il
Controllo di Gestione nelle Banche, nelle Istituzioni
Finanziarie e nelle Assicurazioni (APB) ha come finalità (art. 2 dello Statuto):
- lo sviluppo della funzione di Pianificazione e di
Controllo
- l’analisi e lo studio dei concetti e delle tecniche
di Pianificazione e di Controllo
Federazione Italiana
Banche di Credito Cooperativo
Forgroup Consulting Srl
Gc Governance Consulting srl
Gruppo Credito Valtellinese
Gruppo UBI
ICCREA
Infracom It
Intesa San Paolo Spa
Koro S.r.l.
KPMG Advisory Spa
L&P s.r.l.
MAD Management Advisor Srl
Mediocredito del Friuli Venezia Giulia Spa
Nexen
Nuova Trend Spa
RDB&Open System
Rina Spa
Si Holding Spa Gruppo Cartasì
Terresommerse Soc. Coop.
UBI Banca
Unibanca Spa
Unicredit Group
Unicredito
Unipol Gruppo Finanziario
Università di Bologna
Università di Perugia
Veneto Banca Holding Spa
- la definizione dei principi di comportamento
degli operatori del settore
- il perfezionamento professionale degli operatori del settore sul piano scientifico e metodologico, attraverso lo scambio di idee e di esperienze,
a livello nazionale ed internazionale
- l’obbligo per i Soci di applicare le norme di Etica
Professionale.
10
Sette banche per un Patto di Amicizia
Domenica 22 giugno, alle ore
12.00, Villa Emo è diventata per
alcune ore la capitale delle Ban
che di Credito Cooperativo ita
liane.
Sette banche consorelle di
sette diverse regioni d’Italia, in
fatti, hanno siglato solenne
mente un patto di amicizia e di
collaborazione cooperativa de
nominato “GEMELLAGGIO per
l’INNOVAZIONE COOPERATIVA”.
Un gemellaggio che sarà
aperto anche a tutte le altre Ban
che di Credito Cooperativo ita
liane. Le banche aderenti sono: il
Credito Trevigiano naturalmente,
11
la Cassa Padana (Lombardia),
Emilbanca (Emilia Romagna),
BCC di Filottrano (Marche), BCC
della Maremma (Toscana), Banca
Il Patto fra queste prime sette
Banche di Credito Cooperativo ha
lo scopo di sviluppare il dialogo e
la conoscenza fra le diverse realtà
d’Alba (Piemonte) e BCC Valdo
stana (Valle d’Aosta) per un totale
di circa 55 mila soci, 1.400 dipen
denti e 175 sportelli.
locali a cui fanno riferimento le
banche. Vuole essere un modo
nuovo per partecipare significati
vamente al movimento coopera
tivo nazionale e si prefigge anche
l’obiettivo di promuovere la cul
tura della cooperazione in parti
colare nei paesi in via di sviluppo.
“Il Patto spiega Nicola Di
Santo Presidente di Credito Trevi
giano che ha organizzato il ge
mellaggio è un inedito strumen
to non solo per mettere in co
mune le esperienze di tipo sociale
che ogni banca realizza nel pro
prio territorio. Sarà, soprattutto,
un laboratorio di idee e progetti
per il futuro”.
L’evento si è celebrato in Villa
Emo a Fanzolo di Vedelago pro
prio perchè questo è l’anno in cui
si ricordano i 500 anni della na
scita di Andrea Palladio, archi
tetto di fama internazionale.
Un esempio straordinario di
come si può operare in modo ec
cellente nel locale, dialogando
con il mondo.
M.M. e Giesse
mutuoso
12
Vitapiù: un anno di successi
In un momento di riduzione
delle risorse pubbliche, caratteriz
zato da una contrazione dei ser
vizi che il Servizio Sanitario
Nazionale potrà riconoscere e in
una fase in cui viene discussa la
riforma dello stato sociale, lo stru
mento mutualistico si rivela nuo
vamente di primaria importanza
per integrare i servizi e i bisogni in
campo di assistenza sanitaria.
Le Mutue Sanitarie Integrative
costituite come Società di Mutuo
Soccorso in base ad una legge del
1886, sorsero in un periodo sto
rico di assenza di forme di prote
zione sociale, specie per le classi
meno abbienti, e rappresentarono
uno strumento di grande moder
nità, per garantire, attraverso l’au
tofinanziamento e la solidarietà,
un sostegno per gli eventi più te
muti quale l’infortunio, l’inabilità al
lavoro e la malattia.
Oggi, in un momento in cui i
sistemi di protezione sociali uni
versalisti stanno mostrando il li
mite di costi sempre meno
sostenibili, diventa
nuovamente strate
gico il contributo che
forme di integrazione
volontarie e non pro
fit come quelle mu
tualistiche riescono a
fornire all’intera ri
forma del “welfare
state”.
E’ veramente im
portante associarsi
alla Società di Mutuo
Soccorso Vitapiù, la
Mutua del Credito Tre
vigiano che intrinseca
tutti i valori del Cre
dito Cooperativo.
Le Mutue sanita
rie, infatti, non hanno
scopo di lucro e per
mettono un concreto
contenimento
di
costi.
Permettono di or
ganizzare l’utenza e
di contrattare presta
zioni sanitarie di qua
lità a prezzi più
convenienti e senza
passare attraverso
lunghe liste di attesa.
Sono sorrette da veri principi
di democraticità e solidarietà: tutti
coloro che si iscrivono diventano
automaticamente Soci (secondo
il principio della porta aperta) e
partecipano alla vita associativa e
alla gestione della Mutua orien
tando le scelte e i campi di inter
vento.
Nessun rapporto associativo
potrà essere rescisso a causa dell’
eccessiva sinistrosità del Socio, e
tutti possono rimanere iscritti in
dipendentemente dalle condi
zioni di salute e senza incremento
individuale dei contributi associa
tivi.
Associarsi ad una Mutua si
gnifica, pertanto, pensare al pro
prio futuro e aiutare sé stessi
dando una mano agli altri.
Ed è quello che hanno fatto gli
oltre 2.800 Soci e Clienti della
Banca che hanno sottoscritto
l’adesione a Vitapiù.
Un primo anno di attività e di
risultati strabilianti, a conferma
del favore con cui è stata accolta
l’iniziativa.
A fronte del pagamento di un
piccolo contributo che può variare
dai 15 euro (per i giovani fino a 30
anni) ai 25 euro per i Soci, ai 45
euro per i clienti della Banca, ven
gono offerti indennizzi per le de
genze ospedaliere, a cui si
aggiungono i benefici della Carta
Mutuasalus® del Comipa.
Ma i vantaggi per gli associati
di Vitapiù sono altri ancora: la
Società di Mutuo Soccorso, pro
muovendo le convenzioni tra le
strutture mediche e sanitarie lo
cali con il Comipa, garantisce ai
propri iscritti ottime riduzioni di
prezzo per visite mediche presso
gli specialisti convenzionati con la
Mutua, sconti per sabbiature e
fanghi nei centri termali e servizi
di assistenza nei casi di emer
genza sanitaria.
La Mutua poi rimborsa diret
tamente al Socio una percentuale
sulla visita medica/prestazione
sanitaria eseguita.
E anche i giovani ritrovano
pieni benefici: ci sono, infatti,
tutta una serie di convenzioni in
grado di rispondere alle esigenze
dei teen ager e degli studenti, che
tradizionalmente sono proprio
quelli più difficili da coinvolgere.
ccorsomu
13
Ecco allora sconti e corsie privile
giate e prezzi scontati, quando ci
si reca nei cinema/teatri, piscine,
centri sportivi e centri benessere.
Le Banche di Credito Coopera
tivo rischiavano di non attualiz
zare la loro vocazione alla
mutualità e all’intervento sociale,
mette di rispondere appieno alle
esigenze del territorio.
Ecco allora la promozione
della campagna di prevenzione
ed educazione sanitaria gratuita
per i Soci di Vitapiù partita a gen
naio 2008, che ha dato risultati
inaspettati.
utilizzando solo i canali tradizio
nali della beneficenza e delle
sponsorizzazioni. Ora la risco
prono attraverso lo strumento
delle mutue.
Vitapiù ha un potenziale di
espressione enorme che le per
Sono stati eseguiti, al
30.06.2008, infatti, oltre 1.000
screening (su persone dichiarate
“sane”) tra cardiologici, oncologici,
delle malattie metaboliche e del
melanoma, effettuati in collabo
razione con tre poliambulatori
della zona di Castelfranco Veneto,
Treviso e Montebelluna, con me
dici, infermieri ed operatori alta
mente preparati e professionali.
Risultato: una trentina di casi
di sospette miocarditi, una ven
tina di Soci affetti da sindrome
metabolica, una decina di so
spetti melanomi e, per fortuna,
una manciata di persone affette
da problematiche oncologiche.
Questi Soci sono stati fortunati
perché grazie allo screening ora
possono curare per tempo queste
malattie.
Vitapiù inoltre, eroga specifici
sussidi alla famiglia dei Soci per i
figli minori: 50 Euro nei momenti
topici della vita familiare, ossia
quando il bimbo va all’asilo nido,
alla scuola dell’infanzia, alla prima
elementare, prima media, prima
superiore, fino all’università.
E per gli anziani, convenzioni
dirette con le case di riposo per
poter esser sempre trattati al me
glio ed ottenere il top nei servizi,
oltre ad un rimborso delle spese
di taxi sanitario e trasporto non
urgente, organizzato in collabora
zione con ambulanze della Croce
Bianca della Marca Trevigiana
onlus.
Il prossimo importante appun
tamento per tutti gli iscritti alla
Mutua è fissato, per mercoledì
29 ottobre 2008 alle ore
17.30 presso l’Hotel Ristorante
Antica Postumia di Vedelago
per l’Assemblea Ordinaria
dei Soci.
Tutto il Consiglio di Ammini
strazione ed il Comitato dei Sin
daci di Vitapiù sono lieti di
incontrare i propri associati per
presentare loro i dati conclusivi di
bilancio del primo esercizio al
30.06.2008 e per conoscere in
anteprima le iniziative del pros
simo 2009.
Marco Monda
Carta prepagata Tasca
Palladio 1508 - 2008
Nel 2008 ricorre il V Centena
rio della nascita di Andrea Palla
dio, geniale inventore, di un’arte
locale divenuta modello interna
zionale e insieme patrimonio
della cultura mondiale.
Il nostro Istituto ha inteso ce
lebrare l’opera del Maestro veneto
in maniera unica, grazie ad una
edizione limitata della Carta
Tasca - Palladio 1508 - 2008,
esclusivo strumento di paga
mento riservato a Soci e Clienti
del Credito Trevigiano.
Carta Regalo: un oggetto
da collezione e un’originale idea
regalo.
Non residenti: per i cittadini
extra comunitari, anche senza
conto corrente, come strumento
di pagamento sia in Italia sia nel
Paese di origine.
Carta Tasca Palladio 1508
2008 è un’edizione speciale e li
mitata, che sarà in distribuzione
presso le nostre filiali dalla se
conda metà di ottobre. Per assi
curarvi la vostra esclusiva Carta
Tasca Palladio 1508 2008 af
frettatevi e prenotatela ora presso
le nostre filiali o sul sito:
www.creditotrevigiano.it
Si tratta di una carta prepa
gata e ricaricabile dal layout per
sonalizzato ed esclusivo che
rappresenta un suggestivo scor
cio dell’opera palladiana di Villa
Emo a Fanzolo di Vedelago (TV),
sede legale del Credito Trevigiano
dal 2007. Carta Tasca Palladio
1508 2008 unisce una piacevole
ed esclusiva grafica, ad una note
vole utilità per diverse tipologie di
clienti e svariate esigenze. Eccone
alcuni esempi:
Giovani: è una soluzione per
fetta per i ragazzi, per le loro
prime vacanze o i viaggi studi al
l’estero.
Turismo: sostituisce contanti
e travellers cheques per i viaggi
all’estero, con la comodità di una
carta, senza la necessità di un
conto corrente.
CARATTERISTICHE
• Validità triennale
• Spendibilità internazionale
• Importo ricarica minima Euro 25,00
massima unitaria Euro 500,00
• Limite massimo di prepagato Euro 3.000,00
Internet: permette di effet
tuare acquisti in tutta sicurezza
sul web.
Pagamenti salari: le azien
de possono utilizzarla per paga
menti a collaboratori occasionali,
lavoratori interinali, consulenti e
in caso di trasferte dei dipendenti
(es. autisti).
• Sicurezza blocco immediato in caso
di furto o smarrimento
• Ricarica da sportello bancario e presto anche
dal vostro PC
• Commissioni di rifornimento carburante zero
• Costo Carta Euro 5,00
Messaggio Promozionale Per maggiori informazioni visionare i fogli informativi a disposizione presso le filiali
14
Credito Trevigiano diventa
“officina elettrica”
Non tutti sanno che dal 13 di
cembre del 2007 il Credito Trevi
giano ha assunto anche lo status
di “officina elettrica” (al pari delle
altre centrali elettriche) a seguito
dell’attivazione dell’impianto fo
tovoltaico di via Roma a Vede
lago, che supera il limite di 20
kWh di picco.
Tale status comporta fiscal
mente la tenuta dei registri gior
nalieri di produzione che, se
possono sembrare un onere di
tipo burocratico, consentono in
vece la possibilità di disporre di
dati giornalieri da divulgare al
pubblico nella migliore tradizione
delle finalità EMAS.
La soddisfazione ed i risultati
per le performance dell’impianto
sono stati tali che si è pensato di
allestire in loco il pannello infor
mativo che segnala la produzione
istantanea, la produzione totale e
la conseguente CO2 risparmiata.
Ma grazie alle capacità dei col
leghi che si occupano del sistema
informatico della Banca ci si è
spinti oltre: i valori dell’impianto
registrati dagli inverter sono stati
messi in rete e sono pubblicati nel
sito internet con aggiornamenti
quasi in tempo reale.
Nella sezione ambiente del
sito internet (www.creditotrevi
giano.it) è possibile trovare:
il pannello informativo dell’im
pianto (al pari di quello installato
nel parcheggio a Vedelago);
i dati di produzione del mese
in corso;
il grafico giornaliero della pro
duzione degli ultimi tre giorni (ri
levazioni ogni 15 minuti);
il grafico dettagliato del giorno
in corso (rilevazioni ogni 15 mi
nuti);
il grafico delle produzioni men
sili dell’anno in corso.
Dall’analisi è possibile notare
numerose curiosità: gli effetti del
l’accorciamento delle giornate, la
presenza di giornate nuvolose e
così fugare la perplessità su molti
altri temi legati al fotovoltaico.
Ad esempio si vede che il
mese di maggiore produzione è
stato Luglio, ma che anche i mesi
invernali hanno dato un contri
buto importante.
Di questo passo l’impianto
produrrà nel 2008 oltre 30.000
Kwh dei quali solo 3.000 kWh sa
ranno ceduti al gestore perché gli
altri vengono utilizzati immedia
15
tamente dalla filiale.
Economicamente tutto ciò
comporta:
un introito di circa 14.500 euro
dal conto energia;
un introito di circa 300 euro
per l’energia ceduta (nel caso dei
piccoli impianti questi 3.000
kWh, invece che essere pagati,
verrebbero conguagliati nella bol
letta, purchè vi sia stato con
sumo; ecco il motivo per il quale
viene consigliato di non sovradi
mensionare l’impianto);
un risparmio di circa 4.500
euro per la corrente elettrica non
più prelevata dal contatore grazie
all’utilizzo di quella dell’impianto
fotovoltaico.
Ad essere prudenti si tratta di
19.000 euro all’anno con un ri
torno dell’investimento inferiore
ai 10 anni.
Non ci resta che augurarci di
annoverarVi presto tra i posses
sori di un impianto fotovoltaico,
ricordandoVi che, per raggiungere
questo obiettivo senza volere uti
lizzare denaro proprio, non è necessario sborsare nulla in
più di quanto già oggi non
paghiate per la bolletta elettrica. Le filiali sono a disposi
zione per spiegarVi le modalità.
Nel prossimo numero un’apposita rubrica sarà
dedicata alla conoscenza delle energie alternative.
Se avete domande o desiderate approfondire qualche
argomento l’indirizzo è: [email protected].
La prima puntata sarà dedicata all’energia fotovoltaica.
Nicola Bernardi
ambiente
16
Premio per l’economia sostenibile
Il Credito Trevigiano da anni si
distingue per il suo impegno am
bientale e persegue tra i propri
obiettivi istituzionali, enunciati al
l’art. 2 dello Statuto: “la crescita
responsabile e sostenibile del
territorio nel quale opera”. Lo di
mostrano il sostegno agli investi
menti con finalità ambientali e le
numerose attività di sensibilizza
zione al risparmio energetico da
noi svolte.
A queste iniziative si è ag
giunta la prima edizione del
“Premio per l’Economia Sostenibile”, un riconoscimento
biennale, che conta l’autorevole
patrocinio della Provincia di Tre
viso, destinato agli enti pubblici e
privati impegnati per uno sviluppo
economico rispettoso dell’am
biente.
La Giuria del Premio, impe
gnata nella valutazione delle ade
sioni pervenute entro il 30
settembre scorso, individuerà i
progetti più rilevanti, che dimo
strino un significativo migliora
mento
delle
performance
ambientali o che si distinguano
per originalità e potenzialità di svi
luppo.
Il Credito Trevigiano, con l’isti
tuzione del Premio, intende ge
nerare un contesto favorevole alla
ricerca e all’impegno in campo
ecologico, nella convinzione che
possa essere uno strumento effi
cace per valorizzare e diffondere
comportamenti virtuosi a salva
guardia dell’ambiente nel territo
rio locale.
A tale scopo è nostro deside
rio dare visibilità a tutti i parteci
panti all’iniziativa, i quali
riceveranno un attestato di rico
noscimento, durante una mani
festazione ufficiale e conclusiva
che si svolgerà nella prestigiosa
cornice di Villa Emo sabato 18
ottobre 2008.
Ai vincitori sarà consegnato un
trofeo e il riconoscimento pubblico
del proprio impegno ambientale,
oltre alla possibilità di utilizzare il
nuovo marchio di qualità am
bientale del Credito Trevigiano
“Impresa Sostenibile”.
Nel prossimo numero di Filo
Diretto saranno pubblicati tutti i
nominativi dei partecipanti e i
progetti candidati.
Nicola Bernardi
Green Globe Banking Award:
nuovo riconoscimento per il Credito Trevigiano
Il Credito Trevi
giano continua a
distinguersi nel
panorama ban
cario nazionale
come punto
di riferimento
per tutti gli
operatori del
settore che
guardano al
fare banca” con una
speciale attenzione all’ambiente.
Il 20 aprile a Roma nella pre
stigiosa sede della Società Geo
grafica Italiana, in occasione
della premiazione del “Green
Globe Banking Award”, patroci
nato anche dall’ENEA, di fronte
a tutti i più importanti colossi
bancari italiani, è stata presen
tata la ormai quadriennale espe
rienza del nostro Credito
Trevigiano.
Sono stati evidenziati i risul
tati della Bcc in termini di ri
sparmi energetici e spiegate le
innumerevoli attività sul territo
rio, prima fra tutte il recupero e
la valorizzazione del compendio
di Villa Emo.
Sono stati illustrati i prodotti
finanziari per l’ambiente che la
Banca ha realizzato e a testimo
nianza di una Banca effettiva
mente “differente per forza” si
sono messe in luce soprattutto
le modalità di consulenza inno
vative che la Banca riesce a met
tere in campo. Al fianco del
personale di filiale opera infatti
uno staff di persone competenti
in materia di energie rinnovabili,
per fornire adeguata assistenza
alla clientela anche nelle casisti
che più complesse.
Uno dei servizi più apprezzati
è l’analisi per le Aziende della
bolletta energetica, assicurato in
collaborazione con BIT Energia:
in molti casi l’analisi dei consumi
annuali evidenzia situazioni di
palese spreco, oppure una tipo
logia di contratto di fornitura
economicamente non vantag
gioso. E’ già capitato che con
qualche ora di verifiche, si rie
scano a risparmiare molte mi
gliaia di euro all’anno!
Nicola Bernardi
ambiente
La nuova guida ai prodotti
per l’ambiente
Confermando il proprio con
creto impegno in campo ambien
tale, il Credito Trevigiano propone i
finanziamenti dedicati allo svi
luppo sostenibile pensati per sod
disfare le attuali esigenze
commerciali e di ecosostenibilità.
La nuova “Guida ai Prodotti
per l’Ambiente”, che da qualche
settimana trovate in tutte le nostre
filiali, si propone di essere un agile
strumento a disposizione dei no
stri Soci e Clienti per conoscere le
nuove opportunità in campo am
bientale.
Nella prima parte dell’opuscolo
sono riportate le ormai consolidate
linee guida dell’agire sostenibile
del nostro Istituto ovvero la Politica
Sociale, Ambientale e della Sicu
rezza. All’interno della Guida sono
inoltre illustrati gli schemi sintetici
degli otto finanziamenti che com
pongono la “Linea Ambiente”, una
serie di prodotti, a tasso agevolato,
utili per ottenere i massimi van
taggi per se stessi e per l’ambiente.
A conclusione della Guida ab
biamo desiderato inserire una par
ticolare Sezione Utilità dove
sono contenuti alcuni consigli per
migliorare l’efficienza energetica
Fer Mutuo - Energia Pulita: promuove l’uti
lizzo di energia da fonti rinnovabili attraverso il fi
nanziamento di documentati progetti di salva
guardia ambientale (es. sostituzione caldaia, pan
nelli termo solari, infissi a minore dispersione ter
mica, ecc.).
Volt Mutuo - L’energia del futuro - finan
zia la realizzazione e l’installazione di impianti fo
tovoltaici, per produrre energia elettrica dal sole…
Mutuo Edilizia Verde - Per le opere in
bioedilizia finanzia l’acquisto o la realizzazione
di edifici “ecologici”, perché costruire bene signi
fica vivere meglio.
Mutuo Eco-Mobile - Per ridurre l’inquinamento promuove lo sviluppo della mobilità
sostenibile e finanzia l’acquisto di veicoli a minore
impatto ambientale (es. auto ibride o bi fuel, im
pianti a gpl o metano).
Mutuo Eco-Qualità - Certificare l’impegno - finanzia gli investimenti volti al riconosci
mento di marchi di qualità (es. ECOLABEL, DOP,
IGP, ecc.) e alla certificazione dei sistemi di gestione
ambientale secondo i principi EMAS, ISO 14.000,
ISO 9.000, SA 8.000.
Finanziamento Auditing Energetico L’efficienza energetica: il risparmio senza
sacrificio finanzia i “check up” energetici delle
imprese per diminuire il peso della bolletta elettrica.
Hydro Mutuo - Meno sprechi di acqua ed
energia finanzia gli interventi e le installazioni
utili alla riduzione dei consumi di acqua ed energia
(es. sistemi di depurazione delle acque reflue, riu
17
degli edifici in cui viviamo, grazie
per esempio all’adeguamento del
l’impianto di riscaldamento, ad un
migliore isolamento termico e al
l’installazine di pannelli solari, fo
tovoltaici o di impianti geotermici.
Infine sono elencate alcune sem
plici quanto efficaci regole di
buona condotta per ridurre gli
sprechi energetici, ad esempio sce
gliendo lampadine ad alta effi
cienza, non lasciando in stand by
gli elettrodomestici, usando cor
rettamente la lavastoviglie e la la
vatrice.
tilizzo delle acque bianche, implementazione di si
stemi irrigui ad alto rendimento).
Mutuo Green Energy - Per Grandi Progetti Ambientali - finanzia interventi basati sul
l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e la
ristrutturazione degli edifici secondo logiche di edi
lizia sostenibile.
18
Palladio 500 - La cultura
17 Maggio
“VITA DI VILLA E VITA IN
VILLA…TRA OTIUM ET NEGOTIUM” conversazione
palladiana a cura del prof.
Danilo Gasparini con una
scelta di testi letti da Amelia Cassol e Serena De Gasperin.
24 Maggio
“INTORNO A VILLA EMO”
convegno di studi coordinato dal prof. Lionello
Puppi con interventi di
Donata Battilotti, Giuseppe Barbieri, Katia Brugnolo, Lucio De Bortoli,
Danilo Gasparini, Barbara
Chiarini per fare il punto
degli studi sulla Villa.
31 Maggio
“PALLADIO PRIVATO”
conversazione palladiana
di Guido Beltramini, autore
del libro dallo stesso titolo.
13 Giugno
“PREMIO RUSSELLO
PAROLE IN VIAGGIO”,
premiazione della VIIº
edizione sul tema della
trasgressione e presentazione del volume “Io sono,
io sogno”, raccolta dei racconti e degli sms premiati
nelle precedenti edizioni.
4 Luglio
Presentazione da parte
dell’arch. Alberto Torsello
del volume “LA MANO DI
PALLADIO”, di Paolo Portoghesi e Lorenzo Cappellini.
19
13 Luglio
“IL CIMENTO DELL’ARMONIA
E DELL’INVENZIONE” di Antonio Vivaldi,
eseguito dall’orchestra de “I solisti veneti”
diretti da Claudio Scimone, solisti Lucio Degani,
Chiara Parrini, Francesco Comisso
e Francesco Omassini.
20
Palladio 500 - La cultura
27 Giugno
“PALLADIO A
VILLA EMO, IL BEL
DECORO E LA PERFETTA IMPRESA”
notturno palladiano di letteratura
e musica, con testi
e regia a cura di
Riccardo Held e
Luca Baldin.
28-29 Giugno
27-29 Settembre
“PALLADIO, UNA
VITA IN VILLA:
ITINERARIO DEI
CINQUE SENSI”
VISITA
“EMOZIONALE”
con animazione e
degustazione per
la regia di Pino
Costalunga e la
realizzazione di
Glossa Teatro.
6 Settembre
INAUGURAZIONE
DELL’ARCHIVIO
DI VILLA EMO
presentato
dall’archivista
Barbara Chiarini,
con l’intervento di
Franca Cosmai,
Danilo Gasparini e
Giacinto Cecchetto.
13 settembre
APERTURA DEL
CANTIERE DI VILLA EMO:
documenti per la didattica, presentati da
Lorenzo Morao e Danilo
Gasparini, e percorso
espositivo realizzato
dall’arch. Stefano
De Vecchi.
21
9 Settembre
INCONTRI MUSICALI VENEZIA-DRESDA,
concerto finale di gala
diretto da Stefano Montanari
con Ivano Zanenghi al liuto
e con i musicisti ed i cantanti
dello Junges Musikpodium.
22
Palladio 500 - La cultura
23
20-21 settembre
FESTA DEL MAIS
convegno su
“LE NOSTRE POLENTE QUOTIDIANE”
con la presentazione di antiche varietà
di mais ad opera degli attuali produttori
provenienti da diverse regioni italiane,
con animazione teatrale e musicale
e con degustazione di piatti tipici
sull’aia del Borgo.
24
Congratulazioni!
PROGETTO STUDENTI - XXIª EDIZIONE
PREMIATI
n° 185…(167 nel 2007)
in aumento i premiati delle classi intermedie
in leggera flessione i laureati ed i diplomati
PREMIAZIONE
- venerdì 21 novembre, ore 17,
presso la sala cinema di Vedelago
con l’intervento del
LAUREATI
n° 49 (54 nel 2007)
n° 13 i 110 e lode (15)
DIPLOMATI
n° 37 (44)
n° 10 con 100/100 (11), tra cui n° 3 con lode
quasi la metà (n°17) del Liceo Scientifico,
7 della Ragioneria, 3 del Liceo Classico,
3 dell’Itis
prof. VITTORIO FILIPPI, che presenterà
un’indagine su “I giovani ed il lavoro. Percorsi
nel labirinto”,
commissionata dalla Provincia di Treviso
e dalle Banche di Credito Cooperativo
Trevigiane, e di
ALESSANDRO BALLAN,
campione del mondo di ciclismo
CLASSI INTERMEDIE
n° 99….(69)
n° 19 (17) con media pari o superiore a 8,5/10
in prevalenza del Liceo Scientifico (n° 36)
e di Ragioneria (n° 13)
LICEO DELLA COMUNICAZIONE
CREMA FRANCESCA
TREVIGNANO
CADORIN EMILIA
CASTELFRANCO VENETO
MORAO ELEONORA
VEDELAGO
93/100
7,8
7,8
LICEO SCIENTIFICO
BAGGIO ANDREA
SQUIZZATO FRANCESCO
FINATO GIULIA
CASTELLAN LORENZO
SQUIZZATO ALBERTO
TIEPPO PAOLA
TOLIO FEDERICA
DE MARCHI LUCA
MASTRELLA GIORGIA
PIVA MARTA
BIANCO ANNA
SIGNOR FRANCESCA
TURCATO ANDREA
SQUIZZATO ELENA
CAVASIN NADIA
SANTINON GIULIA
SERNAGLIA LINDA
CAERAN MIRCO
D’ALBA NICOLA
VOLPATO VERONICA
VOLPATO GIANLUCA
SQUIZZATO EMANUELE
BASSANI MARCO
BOFFO EUGENIA
POZZOBON NICOLA
PARISOTTO MATTEO
POLONIATO MICHELE
TIEPPO ANNA
CASTELLAN ARIANNA
GALIAZZO PAOLO
100 e Lode
100 e Lode
100/100
100/100
94/100
94/100
94/100
93/100
93/100
93/100
90/100
90/100
87/100
86/100
85/100
85/100
8,9
8,8
8,7
8,7
8,6
8,5
8,4
8,4
8,4
8,3
8,2
8,2
8,1
8,1
ALTIVOLE
CASTELFRANCO VENETO
POSSAGNO
CASTELLO DI GODEGO
CASTELFRANCO VENETO
CASTELFRANCO VENETO
ASOLO
MONTEBELLUNA
VEDELAGO
VEDELAGO
CASTELFRANCO VENETO
CAERANO DI SAN MARCO
CASTELLO DI GODEGO
CASTELFRANCO VENETO
VEDELAGO
CASTELFRANCO VENETO
MONTEBELLUNA
MONTEBELLUNA
CASTELFRANCO VENETO
CASTELFRANCO VENETO
VEDELAGO
CASTELFRANCO VENETO
ASOLO
CASTELLO DI GODEGO
FONTE
VEDELAGO
CAERANO DI SAN MARCO
CASTELFRANCO VENETO
CASTELLO DI GODEGO
CASTELFRANCO VENETO
GASPARIN LAURA
MENEGHETTI ANNA
BERGAMIN CRISTIANO
BERNARDI SILVIA
FAVARO MARTA
VOLPI GIANMARCO
CAVALLIN CELESTE
FAVRIN SARA CAROLINA
MARTINI NICOLO’
MORAO ARIANNA
BASSO ALESSANDRO
FANTINATO DAVIDE
MEZZALIRA DAVIDE
NARDI SILVIA
TIEPPO GIULIA
CASTELFRANCO VENETO
CASTELFRANCO VENETO
VEDELAGO
CASTELFRANCO VENETO
VEDELAGO
VEDELAGO
VEDELAGO
LORIA
ALTIVOLE
VEDELAGO
BASSANO DEL GRAPPA
MUSSOLENTE
ALTIVOLE
MASER
CASTELFRANCO VENETO
8,1
8,1
8,0
8,0
8,0
8,0
7,9
7,9
7,9
7,9
7,7
7,7
7,7
7,7
7,7
LICEO CLASSICO
MANERA ELISA
COMACCHIO MIRIAM
CAMELIN RICCARDO
SIMIONI MATTIA
CAON SARA
PASQUALETTO GIULIA
CAMPAGNARO ALESSIA
MARCON CHIARA
D’ALBA ALBERTO
MANERA MARTINA
SABBADIN FRANCESCA
AGNOLETTO ELENA
MASARO LAURA
PIVA MATTEO
CASTELFRANCO VENETO
CASTELLO DI GODEGO
CAERANO DI SAN MARCO
RESANA
LORIA
CASTELFRANCO VENETO
CASTELFRANCO VENETO
CASTELLO DI GODEGO
CASTELFRANCO VENETO
CASTELFRANCO VENETO
LORIA
VEDELAGO
ALTIVOLE
CASTELFRANCO VENETO
100 e Lode
100/100
95/100
8,6
8,5
8,5
8,4
8,1
8,0
8,0
8,0
7,8
7,8
7,8
LICEO LINGUISTICO
PASQUALETTO GIADA
PILLA SILVIA
CAON VERONICA
CASTELFRANCO VENETO
RIESE PIO X
LORIA
100/100
91/100
8,5
25
MORAO GIULIA
PASTRO DANIELA
CECCHETTO ROBERTA
ROSTIROLLA ELEONORA
BACCEGA NADIA
BILIATO MARIAELENA
VEDELAGO
ASOLO
VEDELAGO
PEDEROBBA
CAERANO DI SAN MARCO
PIOMBINO DESE
8,3
8,3
8,2
8,1
7,9
7,8
IST. MAGISTRALE
PARISOTTO ANNA
OCCHIAL LUCA
RAVANELLO SARA
RAVAROTTO GIULIA
GRAZIOTIN ELENA
PELLIZZER SERENA
BANDIERA ALICE
BATTAGELLO PAMELA
ZAMPERIN GIULIA
CONTE ANNA
ISTRANA
VEDELAGO
CROCETTA DEL MONTELLO
CASTELFRANCO VENETO
CAERANO DI SAN MARCO
VEDELAGO
MASER
VEDELAGO
VEDELAGO
CASTELFRANCO VENETO
90/100
8,5
8,4
8,4
8,3
8,2
8,1
8,0
7,9
7,7
RAGIONERIA
BERGAMIN CLAUDIO
FACCHIN SILVIA
INNOCENTE NICOLETTA
BANDIERA MARGHERITA
CLEMEN FRANCESCA
GALLINA MARINA
SARTORETTO PAOLO
POLONIATO CHIARA
BROLLO BARBARA
FURLAN FEDERICO
BAESSO MARCO
LUSTRO MARTINA
OCCHIAL GIOVANNA
FINATO ELISA
BOTTIN DYLAN
BUZIOL CRISTINA
ORLANDO SERENA
PAGNAN ROBERTO
SERNAGLIA CHIARA
CASTELFRANCO VENETO
RIESE PIO X
MONTEBELLUNA
CAERANO DI SAN MARCO
CASTELFRANCO VENETO
MASER
VEDELAGO
CAERANO DI SAN MARCO
MONTEBELLUNA
CAERANO DI SAN MARCO
RESANA
CASTELFRANCO VENETO
VEDELAGO
CAVASO DEL TOMBA
MASER
CROCETTA DEL MONTELLO
PEDEROBBA
MONTEBELLUNA
MONTEBELLUNA
100/100
100/100
100/100
95/100
94/100
90/100
85/100
8,4
8,2
8,2
8,1
8,1
8,1
8,0
7,8
7,8
7,8
7,8
7,8
GEOMETRI
TOFFANO FRANCESCO
SPADER ENRICO
VEDELAGO
CORNUDA
7,9
7,8
ITIS
SOLIGO ALBERTO
SABBADIN GIACOMO
FRANCO MAICOL
DAL PIAN LUCA
PARISOTTO FRANCESCO
TREVIGNANO
LORIA
VEDELAGO
CAVASO DEL TOMBA
ISTRANA
95/100
93/100
90/100
8,4
7,7
LICEO ARTISTICO
ZANDONA’ CHIARA
CAERANO DI SAN MARCO
86/100
ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO
GAZZOLA FEDERICA
VEDELAGO
8,5
ISTITUTI PROFESSIONALI
MURAROTTO MOIRA
CAVARZAN SARA
LAVANDER SONIA
BERNARDI ALESSANDRA
GATTO GIANLUCA
PAMIO SIMONE
DALLA LIBERA GIORGIA
GATTO GIULIA
DALLAN VALENTINA
POZZEBON ARIANNA
BISA JACOPO
CAVALLIN JESSICA
GALLINA ANDREA
MAGGIOTTO FRANCESCA
TREVISI JESSICA
TURCO LETIZIA
BORTOLON ALBERTO
BORTOLOTTO ALESSANDRO
FOLTRAN ROBERTO
BASSO ALICE
REGINATO GIANNI
SMANIA ROBERTO
CASTELFRANCO VENETO
CAERANO DI SAN MARCO
CASTELFRANCO VENETO
CAERANO DI SAN MARCO
VEDELAGO
PIOMBINO DESE
VEDELAGO
VEDELAGO
VEDELAGO
VEDELAGO
CAERANO DI SAN MARCO
VEDELAGO
CAERANO DI SAN MARCO
VEDELAGO
CAERANO DI SAN MARCO
VEDELAGO
ALTIVOLE
RESANA
VEDELAGO
RESANA
VEDELAGO
CASTELLO DI GODEGO
95/100
93/100
10
9,2
9,1
8,9
8,8
8,5
8,4
8,4
8,2
8,2
8,1
8,1
8,1
8,1
8,0
8,0
8,0
7,8
7,7
7,7
CONSERVATORIO
BIANCO ALBERTO
CASTELFRANCO VENETO
106/110
LAUREA
Vecchio Ordinamento
STANGHERLIN FRANCESCA
TOSCANO ENRICO
ALI’ SANTORO DIEGO
BASSO CHIARA
MIANE
MUSSOLENTE
CASTELFRANCO VENETO
RESANA
LAUREA IN SOCIOLOGIA
LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI
LAUREA IN ARCHITETTURA
LAUREA IN FARMACIA
107/110
104/110
102 /110
101/110
Specialistica
BILIATO ALBERTO
CORTESE CARLO
FAVERO LISA
SARETTA FRANCO
SIMEONI VALENTINA
TONELLO GIOVANNA
VISENTIN MARTINA
VOLPATO FRANCESCO
CARNIO BARBARA
GATTO FEDERICA
GENTILI GIULIANO
GLODER CHIARA
ZAMBON ELEONORA
SPONTI PAOLA
ROMEO ELISA
CECCON PIERPAOLO
MERLO PAOLA
VEDELAGO
CASTELFRANCO VENETO
CAERANO DI SAN MARCO
CASTELFRANCO VENETO
RIESE PIO X
MONTEBELLUNA
ALTIVOLE
VEDELAGO
VEDELAGO
RIESE PIO X
VAZZOLA
CAERANO DI SAN MARCO
PADOVA
CASTELFRANCO VENETO
MONTEBELLUNA
VEDELAGO
VEDELAGO
LAUREA IN INGEGNERIA EDILE
LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE
LAUREA IN GIURISPRUDENZA
LAUREA IN MUSICOLOGIA E BENI MUSICALI
LAUREA IN ANTROPOLOGIA CULTURALE, ETNOLOGICA…
LAUREA IN GIURISPRUDENZA
LAUREA IN AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO
LAUREA IN CONSULENZA AZIENDALE
LAUREA IN GIURISPRUDENZA
LAUREA IN ECONOMIA E DIRITTO
LAUREA IN BIOTECNOLOGIE FARMACEUTICHE
LAUREA IN SCIENZA E INGEGNERIA DEI MATERIALI
LAUREA IN ARCHITETTURA
LAUREA IN LINGUE E LETTERATURE EUROPEE
LAUREA IN GIURISPRUDENZA
LAUREA IN GEOGRAFIA E PROCESSI TERRITORIALI
LAUREA IN GIURISPRUDENZA
110 e Lode
110 e Lode
110 e Lode
110 e Lode
110 e Lode
110 e Lode
110 e Lode
110 e Lode
110/110
110/110
110/110
110/110
110/110
108/110
107/110
106/110
103/110
26
Congratulazioni!
Nuovo Ordinamento
CALZAVARA ANNALISA
MASON FEDERICA
MORBIATO ANNA
ROBERTI PAOLO
VISENTIN MARCO
BARICHELLO ELISABETTA
BAU’ ALICE
BERRO PAOLO
GIRARDI STEFANIA
STECCA PAOLA
MUNARO VALENTINA
POLONI ERIKA
PIVA GIOVANNA
PIERI EIKA
BAMUNDO ANTONIO
BONORA EDY
CIMENTI MARTINA
MARCONATO SILVIA
PICCOLO ANDREA
BAU’ DAVIDE
TRENTO ROBERTO
BAGGIO SILVIA
BANDIERA ANTHONY
DE FRANCESCHI MATTIA
TREVELLIN ALBERTO
TREVISAN ELISA
VISENTIN MICHELE
SALVALAGGIO SARA
CASTELFRANCO VENETO
VEDELAGO
PIAZZOLA SUL BRENTA
VEDELAGO
CAERANO DI SAN MARCO
RIESE PIO X
CASTELFRANCO VENETO
CASTELFRANCO VENETO
VEDELAGO
VEDELAGO
CASTELFRANCO VENETO
CAERANO DI SAN MARCO
CASTELFRANCO VENETO
MONTEBELLUNA
VEDELAGO
CAERANO DI SAN MARCO
CAERANO DI SAN MARCO
VEDELAGO
RIESE PIO X
VEDELAGO
CASTELFRANCO VENETO
LORIA
CASTELFRANCO VENETO
PEDEROBBA
CASTELLO DI GODEGO
PIOMBINO DESE
ALTIVOLE
LOREGGIA
LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE
LAUREA IN NUOVE TECNOLOGIE PER L’ARTE
LAUREA IN TRADUZIONE E INTERPRETARIATO
LAUREA IN MATEMATICA
LAUREA IN INGEGNERIA INFORMATICA
LAUREA IN CONSERVAZIONE BENI CULTURALI
LAUREA IN FISIOTERAPIA
LAUREA IN INGEGNERIA LOGISTICA E DELLA PRODUZIONE
LAUREA IN SCIENZE DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA
LAUREA IN LINGUE E LETT. MODERNE E CONTEMP. OCCIDENTALI
LAUREA IN TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE
LAUREA IN MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE
LAUREA IN LETTERE E FILOSOFIA
LAUREA IN SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
LAUREA IN LINGUE E LETT. MODERNE E CONTEMP. OCCIDENTALI
LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE
LAUREA IN CONSERVAZIONE BENI CULTURALI
LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE
LAUREA IN DISEGNO INDUSTRIALE
LAUREA IN INFORMATICA
LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE
LAUREA IN DISCIPLINE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE
LAUREA IN DISEGNO INDUSTRIALE
LAUREA IN MARKETING E GESTIONE DELLE IMPRESE
LAUREA IN ECONOMIA E FINANZA
LAUREA IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA
LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE
LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE
110 e Lode
110 e Lode
110 e Lode
110 e Lode
110 e Lode
110/110
110/110
110/110
110/110
110/110
109/110
109/110
108/110
106/110
105/110
104/110
104/110
104/110
103/110
101/110
101/110
100/110
100/110
100/110
100/110
100/110
100/110
99/110
“I PIEDI NEL LOCALE LA TESTA NEL GLOBALE”
VIIIª Edizione
Diventa sempre più attuale la
formula del nostro concorso, che
propone alla riflessione di studenti
ed insegnanti temi che caratterizzano l’evoluzione dei nostri tempi,
colti nel rapido passaggio dal locale
al globale.
Quest’anno la Commissione di
insegnanti che gestisce il Premio ha
scelto un tema di sicuro impatto
come la comunicazione. Non la comunicazione in generale, ma la comunicazione della vita e dei
sentimenti, analizzata nei modi
espres-
sivi, nei linguaggi, nelle occasioni e
negli strumenti.Cos’è cambiato è
sotto gli occhi di tutti. Dalla frequenza delle comunicazioni, alla padronanza del linguaggio, alla
capacità espressiva, al pudore dei
sentimenti, ai mezzi per comunicare. Dalla carta, penna e calamaio
al telefono, al cellulare, al computer.
Nell’arco di una generazione o poco
più.
Il tema può essere affrontato da
varie angolature ed i raffronti potranno riuscire sorprendenti ed intriganti, affidati all’originalità ed
all’invenzione di ragazzi e di insegnanti.
“Comunicare la vita ed i
sentimenti: dalla lettera
al telefono, al cellulare,
al computer”
Tipo di lavoro: da svolgere singolarmente od a gruppi (max. 5 studenti), ma sempre con un docente
tutor.
Tipo di comunicazione: elaborato scritto o grafico, reportage fotografico con commento, prodotto
multi-medialevideo.
Tempo di consegna: entro il 24
aprile 2009, alla Segreteria del Credito Trevigiano, Villa Emo, Via Stazione 3/5, 31050 Fanzolo di
Vedelago (Treviso)
Premi: Studenti
Studenti
Tutor
1° € 500
€ 250
2° € 400
€ 250
3° € 300
€ 250
4° € 250
€ 250
5° € 250
€ 250
Non Lucignoli scanzonati alla ricerca del
Paese dei Balocchi
Dopo la prima indagine, pubbli
cata con il titolo “I figli del benes
sere”, l’Osservatorio sui valori dei
giovani, previsto dal Piano Strate
gico della Provincia di Treviso, prose
guendo nella sua riflessione
sistematica sul mondo giovanile, ha
fatto conoscere i risultati di una
nuova indagine su “I giovani ed il la
voro”, affidata come la precedente
alle sperimentate competenze di Vit
torio Filippi, docente di Sociologia
alla Facoltà di Economia dell’Univer
sità di Venezia, e di Enzo Risso,
esperto in comunicazione pubblica
e politica di publica ResSWG di Trie
ste e coordinatore del Piano Strate
gico della Provincia di Treviso.
La ricerca è promossa e finan
ziata dalle Banche di Credito Coope
rativo, rimaste le uniche banche
locali e quindi le più interessate a ca
pire i fenomeni in atto ed il futuro
prossimo dei giovani e delle nostre
comunità.
Tanti gli interrogativi a cui l’inda
gine, condotta su un campione di
200 trevigiani dai 15 ai 29 anni, oc
cupati o non occupati (e su un cam
pione di 200 genitori di giovani di
quell’età), ha cercato di dar risposta.
Cerchiamo di sintetizzare i risultati
più significativi.
Sono in grande maggioranza
(73%) lavoratori dipendenti: una
metà è a tempo indeterminato,
mentre l’altra metà (i più giovani) sta
passando attraverso le assunzioni
temporanee.
Lo studio è un’occasione di cre
scita personale e culturale (61%),
molto meno un mezzo per entrare
nel mondo del lavoro (33%).
Le lingue straniere (21%), la ca
pacità di lavorare con gli altri (18%),
le abilità informatiche (16%) e le doti
comunicative (16%) sono le qualità
ritenute più utili per trovare lavoro.
Il lavoro rappresenta una fonte di
reddito (82%), ma anche “un’occa
sione di realizzazione personale”
(62%), meno “un’occasione di amici
zie” (37%) ed “uno strumento di af
fermazione sociale” (34%).
Il trattamento economico (16%) e
la sicurezza del posto (14%) sono gli
aspetti più importanti per valutare
un lavoro, un po’ meno la coerenza
con le aspirazioni (11%) e la possibilità
di far carriera (11%).
Professionista, consulente (24%)
o dirigente/manager (19%) sono i
profili professionali maggiormente
ambiti, quasi per niente l’artigiano
(2%), il commerciante (1%), l’operaio
(0%).
La possibilità di crearsi una fami
glia (26%), la realizzazione dei propri
progetti (22%) e l’indipendenza
economica dalla famiglia (21%)
sono gli obiettivi più importanti
da conseguire attraverso il la
voro. Disposti però ad ac
contentarsi del lavoro che
si trova, continuando a
cercare il lavoro ideale
(50%).
Possibilmente
senza spostarsi
troppo da casa,
al massimo in
altre province
d e l Ve n e t o
(79%) od in altre
regioni del Nord Italia (62%),
se proprio fosse necessario in altri
Paesi europei (54%).
Preferendo un guadagno medio,
con una copertura pensionistica
completa (55%).
I rapporti con i colleghi (88%) e
con i superiori (75%) e l’ambiente di
lavoro (74%) sono gli aspetti che più
soddisfano nel lavoro.
Invece la retribuzione (40%) e la
sicurezza del posto (32%) sono gli
aspetti che meno soddisfano. I più
insoddisfatti sono i laureati e le
donne, soprattutto per l’incoerenza
del lavoro con le aspettative.
È soprattutto la competizione a
creare ansie e disagi, tanto che il
65% si sente inadeguato ad affron
tarla. Perché alla fine le cose più im
portanti nella vita, per la grandissima
maggioranza dei giovani, sono la sa
lute ed i rapporti familiari.
Quindi nel complesso una foto
grafia del rapporto giovani lavoro
per niente inquietante o destabiliz
zante, che non evidenzia particolari
cesure generazionali,
addirittura per certi
versi allineata con il pensiero più
tradizionalista dei genitori.
Giovani pragmatici, alla ricerca di
sicurezze, privi di rigidità ideologiche
o culturali, più legati ad un certo “lo
calismo” e meno ai soldi ed al diver
timento di quello che si pensa.
Ma preoccupati dalla precarietà
dei posti di lavoro, soprattutto nei
primi approcci, e dalla rapidità delle
trasformazioni in atto, addirittura in
ansia di fronte ai contesti sempre più
competitivi in cui si trovano ad ope
rare.
Lorenzo Morao
27
28
Cooperazione senza confini
Il Convegno “Cooperazione
senza confini”, promosso dal no
stro Istituto nell’aprile scorso, ha
reso ben visibile al mondo locale
della Cooperazione e al Territorio
l’attività della nostra Banca , che,
coerentemente ai principi ispiratori
del proprio Statuto Sociale, promuove lo sviluppo della cooperazione anche in territori
economicamente poveri per
il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche.
Una vera testimonianza in tal
senso è stata offerta dalla parteci
pazione attiva al Convegno di una
delegazione di 18 esponenti di
“Codesarrollo“, la versione ecua
doregna del nostro sistema di cre
dito cooperativo, che da oltre 4
anni la nostra Banca sostiene, uni
tamente ad altre realtà del Credito
Cooperativo nazionale, nell’am
bito del “Progetto di Microfinanza
Campesina”. Una piccola realtà di
banche che, attraverso il modello
cooperativo e l’esercizio di una fi
nanza popolare, sta costruendo la
rinascita socio economica del
l’Ecuador.
Ad ulteriore conferma della vo
cazione della nostra piccola Banca
ad impegnarsi nella cooperazione
internazionale, ha preso avvio di
recente una nuova esperienza che
vede sempre il Credito Trevigiano
emigrare, ancora in Sud America,
per avviare la rinascita delle
Casse di Credito Cooperativo
(CCC) Argentine.
Il Credito Trevigiano, forte della
propria esperienza cooperativa
centenaria, s’impegna a soste
nere, a scopo di pura solidarietà,
la ricostituzione in Argentina di un
sistema di cooperazione di cre
dito, che sia in grado di garantire
inclusione finanziaria ed un di
verso modello di sviluppo.
Il Progetto Italia-Argentina
ha avuto avvio nel 2007, pro
mosso direttamente dalla Banca
Centrale della Repubblica Argen
tina, con il coinvolgimento della
Federazione Argentina delle Casse
Cooperative (FACC), delle Univer
sità di Buenos Aires, di Cordoba e
di Bologna, della stessa Banca
d’Italia, della Federazione Nazio
nale delle Bcc, della Federazione
regionale delle Bcc di Lazio Um
bria Sardegna e di cinque banche
gentina. Per una precisa scelta è
stata strutturata sul modello del Si
stema del Credito Cooperativo Ita
liano. La finalità è quella di far
rinascere il movimento delle CCC,
scomparso tra gli anni ’70 ed ’80 a
causa delle note difficoltà di ordine
economico politico e dell’azione
avversa del regime. Negli anni ’60
le Casse arrivarono alle mille unità
e permisero di migliorare le condi
zioni di vita di molti quartieri e zone
di credito cooperativo italiane, la
Banca d’Alba, la Banca della Ma
remma, la Cassa Padana, Emil
banca ed il Credito Trevigiano.
Il Presidente del Credito Trevi
giano, Dott. Nicola Di Santo, a ri
conoscimento della funzione
sociale svolta dalla nostra Banca,
è stato nominato coordinatore del
Comitato promotore. L’obiettivo
primario è preparare gli esponenti
della cooperazione argentina alla
gestione delle future CCC, che, da
qui ad un anno, nasceranno sulla
scia della nuova normativa ban
caria argentina sulla cooperazione
di credito, entrata in vigore a fine
2007.
Una normativa votata all’unani
mità dal Congresso Argentino e
promossa dalla Banca Centrale Ar
marginali del paese.
Oggi in Argentina opera un si
stema informale di strutture coo
perative locali “mutuales”, che,
oltre a fornire agli associati una
molteplicità di servizi di base,
sono divenute attori rilevanti
anche nel fare prestiti a livello lo
cale, ma non risultano ancora abi
litate alla raccolta e non sono
assoggettate alla vigilanza della
Banca centrale.
Il Governo Argentino e la
Banca Centrale intendono sanare
questa situazione favorendo la ri
nascita delle CCC che esercite
ranno l’attività di raccolta e di
impiego di denaro sotto il con
trollo della Vigilanza centrale. Le
“mutuales” continueranno a for
nire agli associati gli altri servizi
29
che di norma consistono nella rea
lizzazione di reti di acqua potabile,
di gas e di telefonia , nell’urbaniz
zazione e nella costruzione di case
popolari, di scuole, di sale ricrea
tive e culturali, nei servizi alla per
sona, primi di tutti la sicurezza e
la salute, nel servizio farmaceu
tico, nel servizio di pompe funebri,
nei corsi di formazione e nelle at
tività di informazione.
Ma perchè piccole banche ita
liane di credito cooperativo s’im
pegnano in questo progetto inter
nazionale?
In primo luogo per un fattore di
coerenza con i principi di promo
zione e di sviluppo della intercoo
perazione, con i valori di reci
procità e di aiuto reciproco, di re
sponsabilità sociale e di sviluppo
sostenibile; in secondo luogo per
un legame che ci riconduce all’im
portante flusso migratorio di no
In basso a destra: il direttore del Banco Central de la Repubblica Argentina
stri concittadini in
i .
Nei primi del ‘900 molti italiani
emigrarono trovando lavoro e ter
reno da coltivare e riuscendo ad
inserirsi in modo dignitoso nel tes
suto sociale e culturale del Paese.
Le loro rimesse furono un soste
gno all’aumento della raccolta
anche della nostra Cassa Rurale,
che così poté contare su un’im
portante leva finanziaria per
creare ricchezza e sviluppo del no
stro territorio.
Secondo i dati dell’Aire (Ana
grafe degli Italiani all’estero) gli ar
gentini di origine italiana sono
circa 15 milioni, mentre gli italiani
di prima generazione che vivono
in Argentina sono 400.000.
Alla missione in Argentina, av
viata in pieno ferragosto, ha preso
parte il Presidente Dott. Nicola Di
Santo che, in qualità di coordina
tore del Comitato promotore, ha
aperto il “Corso di Alta Formazione
per amministratori e dirigenti delle
Casse Cooperative di Credito”.
A fine agosto una seconda de
legazione si è recata in Argentina
per la docenza al Corso di Alta For
mazione. Ne hanno fatto parte il
vicedirettore generale del Credito
Trevigiano, Silvano Pozzobon, uni
tamente a Franco Aliprandi, vice
direttore generale di Cassa
Padana, a Roberto Di Salvo, Juan
Lopez ed Elisa Bottoni, vicediret
tore generale e dirigenti di Feder
casse.
La missione in terra argentina
appena conclusa costituisce una
prima importante fase del pro
getto. Dall’analisi dell’efficacia di
questa missione il Comitato Pro
motore, i referenti di Banca d’Italia
e del Banco Centrale Argentino
svilupperanno modalità, tempi e
piani operativi per una seconda
fase, che vedrà l’ulteriore impegno
del Credito Trevigiano.
Silvano Pozzobon
Altri approfondimenti nel prossimo numero
30
Teatro Accademico:
un doppio compleanno
Il Comune di Castelfranco Ve
neto si prepara ad organizzare il
doppio compleanno del Teatro
Accademico: il 250° anno dalla
nascita (1758) e il 150° dalla più
importante ristrutturazione, ulti
mata nel 1858. Anzitutto verrà al
lestita una mostra, la cui
inaugurazione è prevista
per il giorno 11 ottobre,
che ospiterà alcuni tra gli
oggetti (locandine, lettere
ed altri cimeli) che docu
mentano la vita e la specifi
cità del teatro di Castelfranco.
Sono previsti inoltre una confe
renza, organizzata per il 27 set
tembre, e tre appuntamenti
“storico musicali” (17, 24 e 31 ot
tobre) nei quali alcuni interventi,
riguardanti la ricca storia del tea
tro si alterneranno a momenti
musicali.
La mostra è curata dal diret
tore del teatro, dott. Carlo Si
mioni, dal direttore della
biblioteca di Castelfranco, dott.
Giacinto Cecchetto, e dal musico
logo sottoscritto. Interverranno
agli appuntamenti numerosi
esperti (di beni culturali, architet
tura e musicologia) e musicisti di
chiara fama internazionale.
Il teatro di Castelfranco compie
quindi 250 anni. Ma quanti e
quali sono stati gli eventi che
hanno caratterizzato questi lungo
periodo?
Purtroppo, allo stato attuale di
studi, non si può rispondere con
certezza assoluta poiché l’archivio
del teatro, conservato presso la
biblioteca di Castelfranco, non è
stato né catalogato né analizzato
da studioso alcuno. I faldoni con
tenenti l’archivio storico del teatro
sono numerosi; quattro di questi
si occupano degli spettacoli che
sono stati rappresentati in questi
250 anni.
Ripercorrendo brevemente le
principali tappe
storiche scopriamo
che già nel 1745 Francesco
Maria Preti aveva pronti i disegni
per un teatro emeronizio: serviva,
infatti, una sede che potesse es
sere utilizzata sia di giorno che di
sera; il teatro venne quindi dotato
di due grandi finestre laterali che
ne permettevano l’uso diurno.
Si dovettero però aspettare
ben 9 anni (7 marzo 1754) prima
che il Senato Veneto approvasse
la richiesta e donasse in uso per
petuo un terreno ubicato nelle vi
cinanze del Palazzo Pretorio. La
repubblica di Venezia concedette
il permesso di erigerlo col titolo di
Sala Accademia ad esclusivo uso
di dilettanti, secondo l’idea che
“non si dovessero accogliere co
mici di professione nei piccoli
paesi, affinché non spargessero il
mal costume, immorali ed igno
ranti com’essi erano”. Nello stesso
1754 il contributo di ventuno fa
miglie locali permise di avviare la
costruzione dell’edificio, comple
tato alcuni anni dopo.
A fine secolo Giambattista
Canal (1745 1825) curò gli affre
schi del soffitto della sala e le
logge laterali.
L’attività teatrale venne ridi
mensionata notevolmente in
torno alla metà dell’Ottocento:
pare che l’ultima riunione in tea
tro degli accademici si sia svolta il
7 ottobre 1847. Da allora fino a
qualche anno prima dell’annes
sione del Veneto al Regno
d’Italia ogni attività fu sospesa.
I comproprietari del teatro,
che il 27 aprile 1844 si erano
costituiti in società, decisero di
adibire la sala alla rappresenta
zione di spettacoli musicali, allora
intesi come vessillo di indipen
denza nazionale.
Per far fronte degnamente a
tal scopo, l’edificio venne sotto
posto ad una serie di interventi di
restauro che ne modificarono
profondamente l’assetto ad
opera dell’ingegnere Antonio
Barea.
La scelta stilistica e le innova
zioni apportate al teatro in queste
operazioni di restauro provoca
rono la nascita di una sorta di dia
triba tra due fazioni: i conservatori
dell’antico (capeggiati da Lorenzo
Puppati e da Jacopo Trevisan) si
opposero con tutte le loro forze ai
“moderni rinnovatori [che vole
vano] ridurre il teatro come qua
lunque altro teatruccio moderno”.
Il partito dei rinnovatori, capeg
giato dal conte Francesco Revedin,
presidente del teatro e sindaco di
Castelfranco all’epoca, ebbe alla
fine la meglio e poté attuare le mo
difiche volute.
L’architetto Giambattista Me
duna fu l’autore di questa opera
zione che compromise irrime
diabilmente il carattere settecen
tesco del teatro. Lo scenografo
Francesco Bagnara si occupò del
rifacimento della parte decorativa,
seguendo i lavori di Giuseppe Vol
tan, che si occupò dei nuovi or
nati, e di Sebastiano Santi, che
dipinse le figure di un nuovo si
pario e soprattutto si occupò della
composizione allegorica, rappre
sentante “L’immortalità che inco
rona le personalità eminenti di
Castelfranco”, che sostituì gli af
freschi del Canal, distrutti nella
demolizione del vecchio soffitto.
31
Nell’ottobre del 1858 (ed ecco il
secondo anniversario) il teatro Ac
cademico, completamente ri
messo a nuovo, si presentò al
pubblico con una stagione melo
drammatica di prim’ordine: ven
nero rappresentati “Il Trovatore” di
Verdi e il “Barbiere di Siviglia” di
Rossini. Il cast fu eccezionale: Gae
tanina Brambilla Marulli (cantante
da camera dell’imperatore d’Au
stria), la soprano Carlotta Rapaz
zini, il tenore Enrico Barbaccini e il
baritono Achille d’Ettore. Tra i 39
orchestrali si ricordino i maestri lo
cali Francesco e Andrea Serato.
A partire da questo evento,
tuttavia, il livello qualitativo e
quantitativo degli spettacoli subì
notevoli modifiche: si alternarono
infatti alcuni anni ricchi di rappre
sentazioni operistiche ad altri in
cui non vi è testimonianza alcuna
di eventi musicali.
Durante i primissimi anni del
‘900 ci fu un rapido declino del
numero e della qualità delle rap
presentazioni tale da determinare
la chiusura della sala che fu la
sciata, dal 1910 al 1945, ad uno
stato totale di abbandono. Ria
perto dopo la seconda guerra
mondiale, il teatro venne adibito
a biblioteca e a luogo di riunione
dell’università popolare che, pur
non disponendo di mezzi finan
ziari adeguati, riuscì ad evitare
l’ulteriore sfacimento dello stabile,
ormai ridotto in condizioni tali da
far proibire l’acceso ai palchetti e
al palcoscenico.
La svolta definitiva arrivò nel
1970: i quarantuno membri della
società teatrale decisero di cedere
al Comune di Castelfranco il tea
tro per 99 anni. Il Comune, da
parte sua, si impegnava a versare
una cifra simbolica di lire 101.000,
a non porre in vendita il teatro e
soprattutto a provvedere ad un
efficace e repentino restauro. Nel
l’atto notarile datato 20 giugno
1973 vengono indicati i punti di
un restauro abbastanza significa
tivo avente come preventivo la
somma di £268.000.000.
Il lavoro durò cinque anni e
trasformò il teatro come oggi lo si
vede.
Saretta Franco
32
I genitori e la
fermezza educativa
Dopo il successo del primo
anno, la Scuola Genitori del Cre
dito Trevigiano raddoppia.
La sede di Castelfranco Ve
neto, in questa prima edizione,
ha permesso a “soli” 350 fortu
nati di partecipare agli incontri
formativi dedicati al rapporto ge
nitori figli, sotto la Direzione
Scientifica del Prof.Crepet.
Un risultato inaspettato e
molto lusinghiero. Un risultato
che fa pensare.
In una società in cui c’è sem
pre meno tempo per la famiglia,
dove conta più l’avere dell’es
sere, in cui le aspettative sono al
rialzo, trovare un momento di ri
flessione e di condivisione che
faccia sentire meno soli, all’inizio
sembrava un’utopia, un obiettivo
irraggiungibile. Invece il Credito
Trevigiano ha saputo offrire un
servizio di alta qualità che ha
centrato i desiderata dei parteci
panti.
Dalle schede di valutazione fi
nale sono infatti arrivati grandi
apprezzamenti all’iniziativa, che
si prende a cuore non solo i pro
blemi che la famiglia italiana sta
attraversando negli ultimi tempi,
ma anche importanti temi di at
tualità che affliggono la nostra
società, come per esempio le di
pendenze, il bullismo, le regole,
il rapporto con la scuola, il
branco, la sessualità.
Questo ha spinto il Credito
Trevigiano a bissare il progetto
su un’altra piazza che possa aiu
tare ad ammortizzare le richie
ste, quella di Treviso.
Ad ottobre, saranno due,
quindi, i percorsi offerti dalla
banca, uno a Castelfranco che
continuerà la felice esperienza
dell’anno precedente affron
tando temi suggeriti dagli stessi
genitori (fermezza educativa, i
conflitti tra fratelli, l’autostima dei
figli, l’apprendimento emotivo)
ed un secondo, a Treviso che de
butterà con alcune sostanziali
modifiche rispetto alla prima edi
zione di Castelfranco.
“Nel nostro territorio la fami
glia rappresenta un insostituibile
capitale umano afferma il dott.
Di Santo, Presidente del Credito
Trevigiano al quale il nostro isti
tuto ha da sempre dedicato
grande attenzione, ben sapendo
che il futuro, anche economico,
della nostra società è legato ad
esso. Sarebbe miope per una
banca non investire nei giovani
e nella famiglia, soprattutto in un
momento di grande sofferenza
sociale”.
Del resto questo si allinea per
fettamente con la mission di Im
presa Famiglia, il marchio
nazionale capitanato dal Diret
tore Scientifico Paolo Crepet, che
permette a tante città italiane di
identificarsi in un unico format
che garantisce qualità formativa
e appartenenza ad un’unica rete.
Sono infatti 16 oggi le Scuole
Genitori che vantano questo
marchio con un bacino di utenza
di oltre 10.000 genitori.
Una forza che comincia ad
avere un peso importante e che
con il tempo rappresenterà una
massa critica difficile da sottova
lutare.
Sandra Fontana
CALENDARIO 2008-2009 CASTELFRANCO (TV) 2º ANNO
I genitori e la fermezza educativa
1
2
3
4
5
6
7
RELATORE
Paolo Crepet
Lucia Pelamatti
Mario Polito
TEMA
Viaggio nella famiglia italiana
Il ruolo delle emozioni nei processi di apprendimento
Genitori esigenti e figli stressati.
Stiamo chiedendo troppo ai nostri figli?
Osvaldo Poli
Le differenze nello stile educativo del padre e della madre
Maria Rita Parsi Come aiutare i figli a superare l’ansia
Paola Scalari
Come gestire i conflitti tra fratelli
Paolo Crepet
Chiusura della scuola
date
Gio 13/11/08 ore 21.00
Ven 12/12/08 ore 20.30
Ven 30/01/09
Ven 20/02/09
Ven 13/03/09
Ven 17/04/09
Mer 03/06/09
ore 20.30
ore 20.30
ore 20.30
ore 20.30
ore 21.00
cooperare
“Ci prendiamo cura”
La persona, con i suoi bisogni
e le sue caratteristiche, è il punto
di partenza e quello di riferimento
per tutte le attività della coopera
tiva sociale Castel Monte onlus
di Montebelluna. Nata una
quindicina di anni fa grazie all’im
pegno di alcuni infermieri profes
sionali, che costituirono una
cooperativa sociale per la cura di
pazienti ed anziani, oggi Castel
Monte è cresciuta negli obiettivi,
oltrechè nelle dimensioni. Tre
sono gli ambiti principali nei quali
la cooperativa sta attualmente in
vestendo: la gestione di alcune
comunità per disabili (i fiori all’oc
chiello sono ‘Casa Codato’ di Pre
ganziol ed una collaborazione
con l’istituto Gris di Mogliano Ve
neto), la nuova comunità fami
liare per traumatizzati cranici ‘La
Casa del Campo’ di Cavaso del
Tomba e i poliambulatori medici
‘Centri Castel Monte Salute’. In
fine la cooperativa gestisce una
serie di servizi sanitari accessori,
che vanno dall’assistenza nelle
case di riposo, alla gestione di
parte del 118 di Treviso con alcune
autoambulanze proprie.
“L’ottica con la quale ope
riamo, commenta il presidente
della cooperativa, Giuseppe Pos
sagnolo è quella della collabora
zione e dell’integrazione dei
servizi fra ente pubblico e privato
sociale. In sostanza noi ci pren
diamo cura delle persone dopo
che sono state curate, ad esem
pio accompagnandole in una fase
post ospedalizzazione. Certo non
aspiriamo a sostituirci al servizio
sanitario pubblico, che è già
molto buono ed ha obiettivi ben
definiti, bensì a supportarlo”. La
filosofia della cooperativa Castel
Monte è quella di gestire comu
nità e case medio piccole, con di
mensione quasi familiare, pun
tando ad una rigorosa selezione
del personale, rimanendo legati al
territorio locale, lavorando in ot
tica di rete fra servizi, investendo
con decisione nella formazione
del personale.
Ad oggi la cooperativa sociale
Castel Monte ha 320 soci lavora
tori ed un fatturato annuo sui 7
milioni di euro.
Fa parte del gruppo anche la
cooperativa d’inserimento al la
voro di svantaggiati: Rispetto Ca
stel Monte onlus, fondata nel
2006, con 40 soci ed un fatturato
attuale di 700mila euro.
“Dietro ciascuno dei nostri
progetti spiega sempre Possa
gnolo c’è molta ricerca e il desi
derio di offrire al territorio servizi
di eccellenza”.
Ad esempio, nella comunità
33
‘La Casa del Campo’ di Cavaso del
Tomba, comunità di tipo familiare
pensata per ospitare 6 traumatiz
zati cranici, vive una famiglia che
condivide con gli ospiti il percorso
di recupero e di riabilitazione.
L’obiettivo è offrire a questi sog
getti svantaggiati le tre compo
nenti fondamentali casa, lavoro e
relazioni, per aiutarle a recuperare
un posto nella società.
Per tale motivo all’interno della
comunità ha sede ‘Maestri di Bot
tega’, un’associazione di volontari
che gestiscono alcuni laboratori di
inserimento lavorativo per i ra
gazzi: ciclofficina, sartoria, labo
ratorio del gusto, coltivazione
dell’orto di casa, Infopoint.
Altro progetto strategico per la
cooperativa è stata l’attivazione
nel 2008 di tre poliambulatori
medici, rispettivamente a Castel
franco Veneto, Casale sul Sile e
San Donà di Piave. In particolare,
tramite un’apposita convenzione
con il Credito Trevigiano, il po
liambulatorio di Castelfranco Ve
neto sta eseguendo per conto
della BCC parte degli screening
della campagna sanitaria di Vita
più, la nuova mutua integrativa
per soci e famiglie che operano
con la Banca.
Federica Florian
34
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35
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