n.2 - ottobre 2008 - Credito Trevigiano
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n.2 - ottobre 2008 - Credito Trevigiano
Spedizione in abbonamento postale art 2 Comma 20/D - Legge 662/96 filiale di Treviso pubblicità inferiore al 70% - Rivista quadrimestrale di informazione bancaria e di cultura locale - Contiene I.P. N. 2 - OTTOBRE 2008 sommario Sommario Solidità, serietà e liquidità: le basi del nostro patrimonio 3-4 Stabilità e patrimonio fattori di fiducia 5-6 Ritornare alla normalità 7 Il mondo bancario in Convention a Villa Emo 10-11 Vitapiù: un anno di successi 12-13 Carta prepagata Palladio 1508 - 2008 14 Credito Trevigiano diventa “officina elettrica” 15 Premio per l’economia sostenibile 16 La nuova guida ai prodotti per l’ambiente 17 Palladio 500 - la cultura 18-23 Congratulazioni! Progetto studenti XXIª edizione 24-26 27 Cooperazione senza confini 28-29 Teatro Accademico: un doppio compleanno 30-31 I genitori e la fermezza educativa 32 “Ci prendiamo cura” 33 Proposte viaggi 2008 34-35 FILODIRETTO con il Credito Trevigiano N. 2 - OTTOBRE 2008 Centro Direzionale BCC ® Periodico quadrimestrale d’informazione bancaria e di cultura locale del Credito Trevigiano via Stazione, 3/5 31050 Fanzolo di Vedelago (TV) www.creditotrevigiano.it Reg. St. Trib. TV n. 676 dell’1/2/1988 Direttore Responsabile: Nicola Di Santo autorizzazione 28/6/2001 delibera n. 362 /2001 Comitato di Redazione: Giovanni Scomparin, Nicola Di Santo, Roberta Romano, Primo Franchetto Hanno collaborato a questo numero: Lorenzo Morao, Giovanni Scomparin, Gianni Lo Martire, Nicola Bernardi, Marco Monda, Federica Florian, Franco Saretta, Sandra Fontana, Silvano Pozzobon Progetto grafico e realizzazione: Studio Grafico Enio Miotto Sas Foto: Enio Miotto Stampa: Graficart srl UN ANNIVERSARIO IN ROSA 8-9 Sette banche per un Patto di Amicizia Non Lucignoli scanzonati alla ricerca del Paese dei Balocchi 25 ottobre a Vedelago “Non avrei mai pensato che un gruppo come il nostro, nato così, spontaneamente, senza timbri né firme, potesse festeggiare addirittura il 10° anno di vita”, ci confida Regina Simionato, per tutti “Gina”, che dopo essere stata per più di 30 anni la fondatrice e l’anima degli “Amici della musica” di Vedelago, è divenuta l’animatrice del “Gruppo Volontarie Vedelago”. Proprio 10 anni fa. Dieci anni di serate vissute assieme per assemblare materiali di recupero, come calze di nylon, ferri, fili di rame, colla ed altro, per ricavare con tanta buona volontà ed insospettate capacità creative, “nessuna maestra, nessuna allieva”, composizioni variopinte e delicate, fiori e decorazioni, che esprimono gioia di vivere e sollecitano in modo gentile e gradevole gesti di vera ed autentica solidarietà. A favore di chi soffre, di chi è in difficoltà, una solidarietà tutta femminile, appunto “in rosa”, verso i bisogni piccoli e grandi delle donne operate al seno del territorio. Un aiuto che è servito in passato a donare all’Ospedale di Castelfranco un macchinario per il linfodrenaggio e che servirà quest’anno ad acquistare bracciali elastici, parrucche ed altri oggetti necessari per il periodo post-operatorio. Nel segno della “prossimità” e della condivisione, per dare un po’ di serenità e di speranza a queste donne sfortunate. Per questo tutti sono invitati alla Serata di Beneficenza, che si terrà sabato 25 ottobre, alle 20,30, presso il Cinema Sanson di Vedelago, sotto l’egida della “Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori” (LILT), a cui il Gruppo fa riferimento. Sarà una serata di amicizia, di generosità, di sentimenti positivi, di gratitudine verso tutte le persone che in questi 10 anni hanno dato una mano, e , perché no, di divertimento, assicurato dalla partecipazione di cantanti e di musicisti, come Michele Manfrè, Mauro Berton e Diego Bonato. Per dimostrare, come ha sempre sostenuto la Gina, che “insieme si può”. Solidità, serietà e liquidità: le basi del nostro patrimonio Da dove poteva iniziare l’inter vista al presidente Nicola Di Santo se non dalla crisi dell’economia virtuale, quella di carta, che ri schia di contagiare quella reale? Allora, Presidente, che idea si è fatta in queste settimane? Che è sempre più necessario essere vigilanti, attenti all’evolvere del mercato finanziario, senza però mai perdere la fiducia. Mi sembra che sia evidente un fatto: siamo tutti nella stessa barca, dagli Usa alla Russia, da Roma a Milano, da nord a sud, da est a ovest. C’è però un triangolo che non può e non deve saltare: ban che,imprese, società civile. Se salta questo rapporto allora do vremo affrontare tempi grami. Mettere in difficoltà le imprese si gnifica strozzare l’economia reale. Mettere in difficoltà le banche si gnifica togliere quel lubrificante che fa girare il motore dell’econo mia. Nell’uno e nell’altro caso a soffrire sono i cittadini, le persone e le famiglie, che vedono prosciu garsi i loro sudati risparmi, che devono affrontare prezzi più alti, che devono ridimensionare i loro progetti di vita. Il Credito Trevigiano, però, al di là di tutto, ha ragioni valide per nutrire e trasmettere fiducia. A differenza delle altre banche? Non la metterei su questo piano. Non ci stiamo a denigrare i colleghi di altre banche, più esposte ai rischi dell’internazio nalizzazione. Un’azione di que sto tipo moltiplica le incertezze e spezza la coesione della comu nità. Diciamo che le Banche di Cre dito Cooperativo non sono ban che “tuttologhe”. Possiamo vantare una soli dità, una serietà e una liquidità invidiabili. La nostra banca in par ticolare, che continua a fare banca come ha sempre fatto, assicu rando, anche nelle difficoltà, il so stegno economico agli operatori locali e alle famiglie, investendo nel territorio e mantenendo una pru denziale liquidità, senza spingere a tutti i costi sugli impieghi né farsi adescare dai facili guadagni e dalle alchimie della finanza “creativa”. Noi non scappiamo in altri lidi davanti alle difficoltà. Se le im prese o le famiglie hanno pro blemi, noi ci siamo e vogliamo trovare assieme una soluzione ac cettabile per tutti. Siamo però coscienti che, in un’economia globalizzata, molto dipende anche dagli altri. Sarà, quindi, necessario, per uscire da questo momento molto brutto, ri scrivere le regole dell’intero si stema bancario. E cercare di superare le difficoltà insieme, a tutti i livelli, prima di tutto tra Banche di Credito Cooperativo, facendo squadra, trovando quelle sinergie di gruppo che consentano la forza dei grandi numeri ed insieme l’indipen denza e l’autonomia territoriale. 3 4 Fiducia nei rapporti, coraggio nelle scelte I vostri risparmiatori possono dunque continuare ad aver fiducia… Sicuramente. Siamo l’unico gruppo di banche che non solo garantisce i depositi fino a 103 mila euro, ma abbiamo a disposi zione anche la possibilità di ga rantire le obbligazioni perché aderiamo ad un fondo obbliga zionario che ci copre dai rischi di questo genere. Non mi sembra un impegno da poco. In questi momenti di difficoltà generale diventa ancora più prezioso il ruolo di villa Emo… Assolutamente. Continua a sorprendere quanto la villa sia ambita e ricercata da Istituzioni, società, gruppi economici, uni versità, scuole. Possiamo dire che è diventata davvero un punto di riferimento provinciale, regionale e nazionale per iniziative di asso luto rilievo, che assicurano im portanti ritorni alla nostra banca, fanno conoscere il nostro territo rio, valorizzano l’ambiente e le produzioni locali. Si è appena con clusa la convention nazionale della società APB, che ha richia mato quasi 80 istituti bancari ita liani per discutere di credito. Subito dopo c’è stata una pre stigiosa rassegna di prodotti ali mentari di qualità, locali, nazionali ed internazionali. A giugno è stato firmato, proprio a Villa Emo, tra sette importanti Banche di Credito Cooperativo, una per re gione, il Patto di Amicizia che le impegna a condividere le migliori pratiche bancarie, sociali, mutua listiche e ad applicarle nei rispet tivi territori. Negli scorsi mesi abbiamo te nuto tutta una serie di convegni, incontri, spettacoli, eventi, che hanno fatto convenire persona lità, visitatori, turisti un po’ da ogni dove. Con sicuro beneficio per il nostro territorio. È sempre da ricordare, poi, che siamo giunti all’acquisto di Villa Emo non per uno sfizio del Con siglio d’amministrazione, ma sol lecitati dalla nostra base sociale e dalla comunità locale, che ci hanno lanciato un vero e proprio SOS per non dare spazio a spe culazioni e stravolgimenti irrever sibili del territorio. Noi abbiamo potuto fare l’operazione perché avevamo, e tuttora abbiamo, un patrimonio ed una liquidità suffi ciente, che abbiamo preferito in vestire non in azzardate, anche se apparentemente appetibili, ope razioni finanziarie, ma a vantag gio delle comunità locali e del territorio. Perseguendo le nostre finalità peculiari e cioè “Il miglio ramento delle condizioni morali, culturali ed economiche…nonché la coesione sociale e la crescita re sponsabile e sostenibile del terri torio nel qual opera. La società si distingue per il proprio orienta mento sociale e per la scelta di costruire il bene comune” (art.2 dello Statuto). Con la ristrutturazione della Fattoria di Villa Emo non solo ci siamo dotati del Centro direzio nale che ci mancava, ma ab biamo anche dato una nuova funzione economica e sociale a tutto il compendio, con un’opera zione che è portata ad esempio sia all’interno del mondo banca rio che all’interno delle istituzioni economiche, culturali e sociali. Senza trascurare orizzonti più ampi, che vi hanno portato in Ecuador e, più recentemente, in Argentina. Sì, la finalità è sempre quella di estendere la rete del microcre dito anche nei Paesi del Terzo Mondo, là dove ci siano le condi zioni per farlo. Perché quelle po polazioni possano intraprendere la via dello sviluppo ed abbando nare un po’ alla volta quella del l’emigrazione. In Ecuador abbiamo già fatto un importante cammino, assieme alle nostre Istituzioni nazionali. In Argentina stiamo realizzando il progetto di Federcasse, con l’Uni versità di Bologna, la Banca d’Ita lia ed altre Banche di Credito Cooperativo. In quel paese al meno 2 famiglie su 3 hanno pro genitori italiani ed i rapporti con l’Italia sono stati sempre molto stretti. Oltre alla formazione, affidata alla Scuola di Alta Formazione, si potranno intensificare gli scambi commerciali con le imprese ar gentine secondo i principi della mutualità e della socialità per uno sviluppo sostenibile rispettoso delle culture locali. Ed a New York perché ci siete andati? In questo caso è stata una gita culturale, riservata a soci e clienti. Abbiamo coinvolto circa 100 per sone che hanno vissuto assieme, fianco a fianco, un’esperienza unica. Abbiamo visto l’altra faccia del pianeta:quella dell’America con il suo stile di vita, la sua gran dezza di distanze, di numeri e di consumi, la sua cultura. Una volta è stata importante l’esperienza dei nostri emigrati, ora è impor tante vedere e capire come si vive in un paese evoluto con il quale dobbiamo confrontarci sempre più a fondo. Basta pensare a quello che sta capitando. Giovanni Scomparin direttore Stabilità e patrimonio fattori di fiducia Roberta Romano, direttore della nostra Banca, guarda ai conti (molto buoni) del bilancio economico di metà anno. Visti i risultati ci sono motivi per avere fiducia e mantenere quel rap porto di vicinanza con gli opera tori economici e le famiglie, che contraddistingue l’azione di Cre dito Trevigiano. Ecco l’intervista al direttore. Qual è la situazione di Credito Trevigiano dopo la presentazione del bilancio semestrale? Il primo semestre 2008 fa emergere un buon risultato nella crescita dell’utile della BCC e con seguentemente un ulteriore raf forzamento del Patrimonio. Il tutto in un contesto di basso li vello di sofferenze . Nodo centrale è il raggiungi mento degli obiettivi di servizio ai Soci e clienti e contempora neamente il raggiungimento di risultati economici idonei ad irro bustire ulteriormente le nostre ri serve. Come noto, il patrimonio è l’unico elemento che consente alla Banca di operare tranquilla mente sul mercato fronteg giando tutti i rischi che man mano si presentano. Abbiamo visto nei giorni scorsi quale terremoto finanzia rio sia successo sul mercato pro prio perché parte del sistema bancario è risultato essere sotto capitalizzato e quindi più espo sto ai rischi. Abbiamo anche visto come le BCC e le banche locali, la nostra compresa, si siano al riguardo di mostrate molto più sicure ed at trezzate di fronte alla crisi di liquidità cui stanno facendo fronte comune i governi dei maggiori paesi del mondo. L’utile netto a giugno 2008, raggiunge 8,2 milioni, il Patrimo nio di Vigilanza conseguente mente arriva a 144 milioni. Notevole risulta essere l’indi catore di solvibilità (tier1) che mi sura la capacità della banca di fronteggiare i rischi. Questo in dice, che pone in relazione l’at tivo della banca con il Patrimonio, per il Credito Trevi giano, è del 12,18%. Proprio que sto indice, nel sistema bancario, ha segnato invece una fortissima contrazione ed è al centro delle operazioni di ricapitalizzazione che riguardano principalmente le grandi banche. Noi abbiamo un indice superiore del 50% rispetto al minimo, quindi abbiamo maggiori margini di sicurezza e di tranquillità per la Banca, per i Soci, per i Clienti. Le sofferenze risultano limi 5 tate allo 0,38% sugli impieghi pur in presenza di una certa criti cità evidenziata dal mercato. Nostro obiettivo è sempre stato quello di sostenere le fami glie ed i piccoli e medi operatori economici fornendo la liquidità necessaria e dando sicurezza in questo particolare momento di congiuntura negativa di mercato. Come si presenta il mondo degli operatori economici ? Il mercato è variamente diver sificato a seconda dei settori: il settore immobiliare appare es sere quello maggiormente sog getto a fenomeni di saturazione e conseguentemente ne risente tutta la filiera produttiva, in par ticolare gli artigiani, impiantisti, pavimentisti etc. La piccola e media industria terzista nei confronti della Ger direttore 6 Stabilità e patrimonio fattori di fiducia mania presenta significative dif ficoltà a mantenere i trend di cre scita. Anche i distretti storici della scarpa e dei lampadari scontano la situazione generale. Quindi il rallentamento del l’economia si fa sentire anche sui nostri operatori. Noi cerchiamo, come sempre, di sostenerli tutti nel rispetto dei criteri di selettività che ci sono imposti dall’Organo di Vigilanza in virtù dell’applicazione del qua dro normativo di Basilea2. In questo periodo cosa chiedono alla banca? In una fase di generale restri zione nella concessione di credito da parte del sistema bancario, certamente ci viene chiesto di mantenere vivo il rapporto di fi ducia espresso nella erogazione dei fidi e ci viene chiesto di assi curare la liquidità necessaria per far girare, si fa per dire, bene l’eco nomia delle aziende. Le famiglie cosa chiedono alla banca? Resta sempre primario il so stegno agli investimenti che hanno fatto soprattutto nella casa di prima abitazione per cui, ai nuovi mutui, si affiancano tante richieste di rinegoziazione dei mutui in relazione alle mutate condizioni dei tassi che hanno avuto un impatto sulle rate. Allo stesso modo la nostra banca sta intercettando le richieste di so stituzione di mutui contratti dalle famiglie presso altre banche, come previsto dalle liberalizza zioni del ministro Bersani. Sul fronte dei risparmi, se fino a qualche tempo fa veniva richie sto quasi esclusivamente il ren dimento, ora la famiglia chiede sempre più sicurezza e tranquil lità. Le recenti vicende di banche internazionali blasonate che hanno messo in pericolo i ri sparmi della clientela, fanno paura. Il Credito Trevigiano, banca lo cale, come sempre vicina al terri torio ed alla sua gente, sta infondendo sicurezza e fiducia, forte della sua posizione patri moniale robusta. Basilea2 sta creando qualche difficoltà alla vostra operatività? Assai complesso risulta fare partecipi gli operatori economici che l’applicazione dei principi di Basilea2 comporta la necessità di sostenere le aziende attraverso l’accrescimento del patrimonio delle stesse. I nuovi criteri di dover fron teggiare i rischi previsti da Basi lea2, trovano il Credito Trevigiano attrezzato. Anche qui si apprezza il valore del Patrimonio della BCC che copre abbondantemente ogni livello di rischio. Il tutto viene monitorato dal l’Organo di Vigilanza Banca d’Ita lia, attraverso le nostre perio diche segnalazioni. G.S. R tornare alla normalità Più di così non si è potuto fare. Governi, Banche Centrali, Istitu zioni Sovranazionali Mondiali si sono attivate per tranquillizzare tutti gli operatori ed in particolare i risparmiatori. Saranno garantiti i depositi in conto corrente. Saranno garantite le obbliga zioni emesse dalle banche ita liane. Gli Istituti di Credito in difficoltà non saranno fatti fallire ma entreranno, eventualme nte, nella sfera di controllo del Tesoro. Si sono addirittura ga rantiti i depositi interbancari tra banche (fino alla fine del pros simo anno) per facilitare la circo lazione della liquidità e poter sostenere più adeguatamente il “sistema imprese”. Si sono so spese le vendite allo scoperto e qualsiasi altra operazione di tipo speculativo. A questo punto il mercato è puntellato. Ovunque. È il rispar miatore che deve avere fiducia nelle istituzioni. Non ha senso mettere il de naro sotto il materasso perché non c’è posto più sicuro della banca. Qualsiasi banca perché tutte sottostanno alle stesse norme e sono protette da un om brello di larghissimo raggio. Non ha nemmeno senso ritar dare acquisti di beni, se si è nelle condizioni di sopportare la spesa, o addirittura sospenderli, perché ciò finisce per creare un corto cir cuito che dall’economia finanzia ria passa all’economia reale. Dove non si perdono percentuali su in dici di borsa bensì posti di lavoro! Si deve, quindi, ritornare alla normalità prima possibile. Rimet tere faticosamente in moto gli in granaggi di un sistema ormai quasi fermo. Nulla, tuttavia, sarà più come prima. La crisi avrà infatti spaz zato via gli operatori marginali, quelli meno rispettosi delle re gole, più furbi ma meno intelli genti. Quelli che hanno inseguito 7 obiettivi di breve periodo senza però disegnare un piano a medio termine. Quelli che hanno rin corso il guadagno ad ogni costo. Coloro che fino a ieri erano ad ditati ad esempio per la loro ca pacità di creare valore per gli azionisti e soprattutto per sé, oggi sono indicati come i colpe voli per aver distrutto risparmio, aziende, posti di lavoro. E il Credito Cooperativo che ruolo ha in questo scenario? Siamo aziende supercapitaliz zate. Supergarantite in quanto le nostre passività (obbligazioni) unico caso in Italia possono contare anche sul Fondo di Ga ranzia delle Obbligazioni emesse dalle Bcc e, fra un paio di mesi, anche sul Fondo Garanzie Istitu zionali. Una rete di salvataggio in cui la trama è costituita da altre Bcc. Siamo Banche che non hanno mai rincorso l’utile a tutti i costi. Siamo banche poco finanziariz zate nelle quali l’attivo è costituito da mutui e finanziamenti all’eco nomia. Famiglie, artigiani, piccole imprese soprattutto. Ci sono voluti molti anni per capirlo. Ma è questa Banca la Nostra Banca che, per il mo mento, rappresenta il modello da imitare. Gianni Lo Martire 8 Il mondo bancario in Convention a Villa Emo Alessandro Azzi, Vice presidente dell’ABI e Presidente Nazionale delle BCC. Non era nemmeno pensabile come esercizio di fantasia vedere un giorno riuniti a Fanzolo gli au torevoli rappresentanti di tante banche, dalle più importanti ed internazionalizzate alle più dina miche ed innovative, anche se piccole. Ma Palladio e Villa Emo pos sono rendere realizzabili anche i progetti più arditi ed ambiziosi. Com’è capitato qualche setti mana fa, precisamente il 3 ed il 4 ottobre, giorni in cui sono conve nuti nella Villa, su invito dell’As sociazione Italiana per la Pianificazione e il Controllo di Ge stione nelle Banche, nelle Istitu zioni Finanziarie e nelle Assicurazioni (APB), docenti delle Università di Bologna e di Peru gia, gli esponenti dell’ABI, della Banca d’Italia, di circa un’ottantina di Istituti di credito, tra i quali In tesa San Paolo, Unicredit, UBI Banca, Monte dei Paschi di Siena, Cariparma, Banca Toscana, Uni pol Gruppo Finanziario, le Popo lari di Milano, di Vicenza e di Verona. Tra queste illustri personalità ha avuto un ruolo di tutto rilievo il Movimento delle Banche di Cre dito Cooperativo, presente con il suo Presidente nazionale, avv. Alessandro Azzi (vicepresidente dell’ABI) e con rappresentanti delle sue più importanti istitu zioni, la Federazione Nazionale, quella Veneta, quella Marchi giana, ICCREA Banca ed i Presi denti di alcune BCC. I lavori e le numerose ed inte ressanti relazioni sono state coor dinate dal Presidente dell’APB, dott. Francesco Monti. Hanno fatto gli onori di casa il Presidente del Credito Trevigiano, dott. Nicola Di Santo, ed il Diret tore Generale, Roberta Romano, che è stata anche relatrice al Con vegno. Un Convegno che è risul tato particolarmente importante per il Credito Trevigiano, per vari aspetti: per l’attenzione e per la consi derazione che la nostra Banca ha riscosso all’interno del mondo bancario, sicuramente come pro prietaria della Villa, ma anche come cooperativa di credito effi ciente ed in linea con i tempi; per la stima e l’apprezzamento che la Banca d’Italia ci ha confer mato anche in questa occasione; per la sempre più interessante valutazione che viene data al no stro investimento in Villa Emo, so prattutto alla luce dei recenti eventi in campo economico e fi nanziario; soprattutto per il tema della Convention, di un’attualità scon certante, anche se fissato in tempi non sospetti: “Il ruolo della Funzione Pianificazione e Con trollo nell’interazione con le di verse funzioni aziendali al fine di una corretta misurazione dei ri schi, della quantificazione del ca pitale e del miglior profilo rischio /rendimento”. Quindi valutazione dei rischi, controlli, adeguatezza patrimoniale, antiriciclaggio, ge stione strategica. Uno scambio di esperienze, un confronto di strutture organiz zative, il punto della situazione sul sistema dei controlli che regola il mondo bancario italiano. E Dio sa se ce n’è bisogno! Lorenzo Morao 9 PARTECIPANTI AL CONVEGNO APB ABI Banca d’Italia Accenture Spa APB Associazione Italiana per la Pianificazione ed il Controllo Aurora Assicurazioni UGF Banca Carige S.p.a. Banca d’Alba Banca della Marca BCC Banca della Provincia di Macerata Banca dell’Adriatico Banca di Bologna Banca di Credito Cooperativo di Calcio e di Covo Banca di Credito Cooperativo Padana Orientale San Marco Banca di Credito Popolare Banca di Udine Credito Cooperativo Banca Etruria Banca Euromobiliare Spa Banca Monte dei Paschi di Siena Spa Banca Monteriggioni Scrl Banca Nuova Spa Banca Popolare di Bari Banca Popolare di Cividale Scpa Banca Popolare di Marostica Banca Popolare di Milano Banca Popolare di Puglia e Basilicata Banca Popolare di Verona Banca Popolare di Vicenza Banca Popolare FriulAdria Banca San Biagio del Veneto Orientale Banca Toscana Bancapulia Spa Banco Popolare Barclays Bank Plc BCC di Busto Garolfo e Buguggiate BCC Vicentino Pojana Maggiore Bios Management Srl C&For Lab Carim Spa Cariparma Cassa Centrale Banca Spa Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S.p.a Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramon tana Spa Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza Cedacri Spa Centro Sistemi Direzionali Srl Credito Emiliano Credito Valtellinese Delta Spa Federazione Marchigiana Banche di Credito Cooperativo Federazione Veneta Bcc L’Associazione Italiana per la Pianificazione ed il Controllo di Gestione nelle Banche, nelle Istituzioni Finanziarie e nelle Assicurazioni (APB) ha come finalità (art. 2 dello Statuto): - lo sviluppo della funzione di Pianificazione e di Controllo - l’analisi e lo studio dei concetti e delle tecniche di Pianificazione e di Controllo Federazione Italiana Banche di Credito Cooperativo Forgroup Consulting Srl Gc Governance Consulting srl Gruppo Credito Valtellinese Gruppo UBI ICCREA Infracom It Intesa San Paolo Spa Koro S.r.l. KPMG Advisory Spa L&P s.r.l. MAD Management Advisor Srl Mediocredito del Friuli Venezia Giulia Spa Nexen Nuova Trend Spa RDB&Open System Rina Spa Si Holding Spa Gruppo Cartasì Terresommerse Soc. Coop. UBI Banca Unibanca Spa Unicredit Group Unicredito Unipol Gruppo Finanziario Università di Bologna Università di Perugia Veneto Banca Holding Spa - la definizione dei principi di comportamento degli operatori del settore - il perfezionamento professionale degli operatori del settore sul piano scientifico e metodologico, attraverso lo scambio di idee e di esperienze, a livello nazionale ed internazionale - l’obbligo per i Soci di applicare le norme di Etica Professionale. 10 Sette banche per un Patto di Amicizia Domenica 22 giugno, alle ore 12.00, Villa Emo è diventata per alcune ore la capitale delle Ban che di Credito Cooperativo ita liane. Sette banche consorelle di sette diverse regioni d’Italia, in fatti, hanno siglato solenne mente un patto di amicizia e di collaborazione cooperativa de nominato “GEMELLAGGIO per l’INNOVAZIONE COOPERATIVA”. Un gemellaggio che sarà aperto anche a tutte le altre Ban che di Credito Cooperativo ita liane. Le banche aderenti sono: il Credito Trevigiano naturalmente, 11 la Cassa Padana (Lombardia), Emilbanca (Emilia Romagna), BCC di Filottrano (Marche), BCC della Maremma (Toscana), Banca Il Patto fra queste prime sette Banche di Credito Cooperativo ha lo scopo di sviluppare il dialogo e la conoscenza fra le diverse realtà d’Alba (Piemonte) e BCC Valdo stana (Valle d’Aosta) per un totale di circa 55 mila soci, 1.400 dipen denti e 175 sportelli. locali a cui fanno riferimento le banche. Vuole essere un modo nuovo per partecipare significati vamente al movimento coopera tivo nazionale e si prefigge anche l’obiettivo di promuovere la cul tura della cooperazione in parti colare nei paesi in via di sviluppo. “Il Patto spiega Nicola Di Santo Presidente di Credito Trevi giano che ha organizzato il ge mellaggio è un inedito strumen to non solo per mettere in co mune le esperienze di tipo sociale che ogni banca realizza nel pro prio territorio. Sarà, soprattutto, un laboratorio di idee e progetti per il futuro”. L’evento si è celebrato in Villa Emo a Fanzolo di Vedelago pro prio perchè questo è l’anno in cui si ricordano i 500 anni della na scita di Andrea Palladio, archi tetto di fama internazionale. Un esempio straordinario di come si può operare in modo ec cellente nel locale, dialogando con il mondo. M.M. e Giesse mutuoso 12 Vitapiù: un anno di successi In un momento di riduzione delle risorse pubbliche, caratteriz zato da una contrazione dei ser vizi che il Servizio Sanitario Nazionale potrà riconoscere e in una fase in cui viene discussa la riforma dello stato sociale, lo stru mento mutualistico si rivela nuo vamente di primaria importanza per integrare i servizi e i bisogni in campo di assistenza sanitaria. Le Mutue Sanitarie Integrative costituite come Società di Mutuo Soccorso in base ad una legge del 1886, sorsero in un periodo sto rico di assenza di forme di prote zione sociale, specie per le classi meno abbienti, e rappresentarono uno strumento di grande moder nità, per garantire, attraverso l’au tofinanziamento e la solidarietà, un sostegno per gli eventi più te muti quale l’infortunio, l’inabilità al lavoro e la malattia. Oggi, in un momento in cui i sistemi di protezione sociali uni versalisti stanno mostrando il li mite di costi sempre meno sostenibili, diventa nuovamente strate gico il contributo che forme di integrazione volontarie e non pro fit come quelle mu tualistiche riescono a fornire all’intera ri forma del “welfare state”. E’ veramente im portante associarsi alla Società di Mutuo Soccorso Vitapiù, la Mutua del Credito Tre vigiano che intrinseca tutti i valori del Cre dito Cooperativo. Le Mutue sanita rie, infatti, non hanno scopo di lucro e per mettono un concreto contenimento di costi. Permettono di or ganizzare l’utenza e di contrattare presta zioni sanitarie di qua lità a prezzi più convenienti e senza passare attraverso lunghe liste di attesa. Sono sorrette da veri principi di democraticità e solidarietà: tutti coloro che si iscrivono diventano automaticamente Soci (secondo il principio della porta aperta) e partecipano alla vita associativa e alla gestione della Mutua orien tando le scelte e i campi di inter vento. Nessun rapporto associativo potrà essere rescisso a causa dell’ eccessiva sinistrosità del Socio, e tutti possono rimanere iscritti in dipendentemente dalle condi zioni di salute e senza incremento individuale dei contributi associa tivi. Associarsi ad una Mutua si gnifica, pertanto, pensare al pro prio futuro e aiutare sé stessi dando una mano agli altri. Ed è quello che hanno fatto gli oltre 2.800 Soci e Clienti della Banca che hanno sottoscritto l’adesione a Vitapiù. Un primo anno di attività e di risultati strabilianti, a conferma del favore con cui è stata accolta l’iniziativa. A fronte del pagamento di un piccolo contributo che può variare dai 15 euro (per i giovani fino a 30 anni) ai 25 euro per i Soci, ai 45 euro per i clienti della Banca, ven gono offerti indennizzi per le de genze ospedaliere, a cui si aggiungono i benefici della Carta Mutuasalus® del Comipa. Ma i vantaggi per gli associati di Vitapiù sono altri ancora: la Società di Mutuo Soccorso, pro muovendo le convenzioni tra le strutture mediche e sanitarie lo cali con il Comipa, garantisce ai propri iscritti ottime riduzioni di prezzo per visite mediche presso gli specialisti convenzionati con la Mutua, sconti per sabbiature e fanghi nei centri termali e servizi di assistenza nei casi di emer genza sanitaria. La Mutua poi rimborsa diret tamente al Socio una percentuale sulla visita medica/prestazione sanitaria eseguita. E anche i giovani ritrovano pieni benefici: ci sono, infatti, tutta una serie di convenzioni in grado di rispondere alle esigenze dei teen ager e degli studenti, che tradizionalmente sono proprio quelli più difficili da coinvolgere. ccorsomu 13 Ecco allora sconti e corsie privile giate e prezzi scontati, quando ci si reca nei cinema/teatri, piscine, centri sportivi e centri benessere. Le Banche di Credito Coopera tivo rischiavano di non attualiz zare la loro vocazione alla mutualità e all’intervento sociale, mette di rispondere appieno alle esigenze del territorio. Ecco allora la promozione della campagna di prevenzione ed educazione sanitaria gratuita per i Soci di Vitapiù partita a gen naio 2008, che ha dato risultati inaspettati. utilizzando solo i canali tradizio nali della beneficenza e delle sponsorizzazioni. Ora la risco prono attraverso lo strumento delle mutue. Vitapiù ha un potenziale di espressione enorme che le per Sono stati eseguiti, al 30.06.2008, infatti, oltre 1.000 screening (su persone dichiarate “sane”) tra cardiologici, oncologici, delle malattie metaboliche e del melanoma, effettuati in collabo razione con tre poliambulatori della zona di Castelfranco Veneto, Treviso e Montebelluna, con me dici, infermieri ed operatori alta mente preparati e professionali. Risultato: una trentina di casi di sospette miocarditi, una ven tina di Soci affetti da sindrome metabolica, una decina di so spetti melanomi e, per fortuna, una manciata di persone affette da problematiche oncologiche. Questi Soci sono stati fortunati perché grazie allo screening ora possono curare per tempo queste malattie. Vitapiù inoltre, eroga specifici sussidi alla famiglia dei Soci per i figli minori: 50 Euro nei momenti topici della vita familiare, ossia quando il bimbo va all’asilo nido, alla scuola dell’infanzia, alla prima elementare, prima media, prima superiore, fino all’università. E per gli anziani, convenzioni dirette con le case di riposo per poter esser sempre trattati al me glio ed ottenere il top nei servizi, oltre ad un rimborso delle spese di taxi sanitario e trasporto non urgente, organizzato in collabora zione con ambulanze della Croce Bianca della Marca Trevigiana onlus. Il prossimo importante appun tamento per tutti gli iscritti alla Mutua è fissato, per mercoledì 29 ottobre 2008 alle ore 17.30 presso l’Hotel Ristorante Antica Postumia di Vedelago per l’Assemblea Ordinaria dei Soci. Tutto il Consiglio di Ammini strazione ed il Comitato dei Sin daci di Vitapiù sono lieti di incontrare i propri associati per presentare loro i dati conclusivi di bilancio del primo esercizio al 30.06.2008 e per conoscere in anteprima le iniziative del pros simo 2009. Marco Monda Carta prepagata Tasca Palladio 1508 - 2008 Nel 2008 ricorre il V Centena rio della nascita di Andrea Palla dio, geniale inventore, di un’arte locale divenuta modello interna zionale e insieme patrimonio della cultura mondiale. Il nostro Istituto ha inteso ce lebrare l’opera del Maestro veneto in maniera unica, grazie ad una edizione limitata della Carta Tasca - Palladio 1508 - 2008, esclusivo strumento di paga mento riservato a Soci e Clienti del Credito Trevigiano. Carta Regalo: un oggetto da collezione e un’originale idea regalo. Non residenti: per i cittadini extra comunitari, anche senza conto corrente, come strumento di pagamento sia in Italia sia nel Paese di origine. Carta Tasca Palladio 1508 2008 è un’edizione speciale e li mitata, che sarà in distribuzione presso le nostre filiali dalla se conda metà di ottobre. Per assi curarvi la vostra esclusiva Carta Tasca Palladio 1508 2008 af frettatevi e prenotatela ora presso le nostre filiali o sul sito: www.creditotrevigiano.it Si tratta di una carta prepa gata e ricaricabile dal layout per sonalizzato ed esclusivo che rappresenta un suggestivo scor cio dell’opera palladiana di Villa Emo a Fanzolo di Vedelago (TV), sede legale del Credito Trevigiano dal 2007. Carta Tasca Palladio 1508 2008 unisce una piacevole ed esclusiva grafica, ad una note vole utilità per diverse tipologie di clienti e svariate esigenze. Eccone alcuni esempi: Giovani: è una soluzione per fetta per i ragazzi, per le loro prime vacanze o i viaggi studi al l’estero. Turismo: sostituisce contanti e travellers cheques per i viaggi all’estero, con la comodità di una carta, senza la necessità di un conto corrente. CARATTERISTICHE • Validità triennale • Spendibilità internazionale • Importo ricarica minima Euro 25,00 massima unitaria Euro 500,00 • Limite massimo di prepagato Euro 3.000,00 Internet: permette di effet tuare acquisti in tutta sicurezza sul web. Pagamenti salari: le azien de possono utilizzarla per paga menti a collaboratori occasionali, lavoratori interinali, consulenti e in caso di trasferte dei dipendenti (es. autisti). • Sicurezza blocco immediato in caso di furto o smarrimento • Ricarica da sportello bancario e presto anche dal vostro PC • Commissioni di rifornimento carburante zero • Costo Carta Euro 5,00 Messaggio Promozionale Per maggiori informazioni visionare i fogli informativi a disposizione presso le filiali 14 Credito Trevigiano diventa “officina elettrica” Non tutti sanno che dal 13 di cembre del 2007 il Credito Trevi giano ha assunto anche lo status di “officina elettrica” (al pari delle altre centrali elettriche) a seguito dell’attivazione dell’impianto fo tovoltaico di via Roma a Vede lago, che supera il limite di 20 kWh di picco. Tale status comporta fiscal mente la tenuta dei registri gior nalieri di produzione che, se possono sembrare un onere di tipo burocratico, consentono in vece la possibilità di disporre di dati giornalieri da divulgare al pubblico nella migliore tradizione delle finalità EMAS. La soddisfazione ed i risultati per le performance dell’impianto sono stati tali che si è pensato di allestire in loco il pannello infor mativo che segnala la produzione istantanea, la produzione totale e la conseguente CO2 risparmiata. Ma grazie alle capacità dei col leghi che si occupano del sistema informatico della Banca ci si è spinti oltre: i valori dell’impianto registrati dagli inverter sono stati messi in rete e sono pubblicati nel sito internet con aggiornamenti quasi in tempo reale. Nella sezione ambiente del sito internet (www.creditotrevi giano.it) è possibile trovare: il pannello informativo dell’im pianto (al pari di quello installato nel parcheggio a Vedelago); i dati di produzione del mese in corso; il grafico giornaliero della pro duzione degli ultimi tre giorni (ri levazioni ogni 15 minuti); il grafico dettagliato del giorno in corso (rilevazioni ogni 15 mi nuti); il grafico delle produzioni men sili dell’anno in corso. Dall’analisi è possibile notare numerose curiosità: gli effetti del l’accorciamento delle giornate, la presenza di giornate nuvolose e così fugare la perplessità su molti altri temi legati al fotovoltaico. Ad esempio si vede che il mese di maggiore produzione è stato Luglio, ma che anche i mesi invernali hanno dato un contri buto importante. Di questo passo l’impianto produrrà nel 2008 oltre 30.000 Kwh dei quali solo 3.000 kWh sa ranno ceduti al gestore perché gli altri vengono utilizzati immedia 15 tamente dalla filiale. Economicamente tutto ciò comporta: un introito di circa 14.500 euro dal conto energia; un introito di circa 300 euro per l’energia ceduta (nel caso dei piccoli impianti questi 3.000 kWh, invece che essere pagati, verrebbero conguagliati nella bol letta, purchè vi sia stato con sumo; ecco il motivo per il quale viene consigliato di non sovradi mensionare l’impianto); un risparmio di circa 4.500 euro per la corrente elettrica non più prelevata dal contatore grazie all’utilizzo di quella dell’impianto fotovoltaico. Ad essere prudenti si tratta di 19.000 euro all’anno con un ri torno dell’investimento inferiore ai 10 anni. Non ci resta che augurarci di annoverarVi presto tra i posses sori di un impianto fotovoltaico, ricordandoVi che, per raggiungere questo obiettivo senza volere uti lizzare denaro proprio, non è necessario sborsare nulla in più di quanto già oggi non paghiate per la bolletta elettrica. Le filiali sono a disposi zione per spiegarVi le modalità. Nel prossimo numero un’apposita rubrica sarà dedicata alla conoscenza delle energie alternative. Se avete domande o desiderate approfondire qualche argomento l’indirizzo è: [email protected]. La prima puntata sarà dedicata all’energia fotovoltaica. Nicola Bernardi ambiente 16 Premio per l’economia sostenibile Il Credito Trevigiano da anni si distingue per il suo impegno am bientale e persegue tra i propri obiettivi istituzionali, enunciati al l’art. 2 dello Statuto: “la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera”. Lo di mostrano il sostegno agli investi menti con finalità ambientali e le numerose attività di sensibilizza zione al risparmio energetico da noi svolte. A queste iniziative si è ag giunta la prima edizione del “Premio per l’Economia Sostenibile”, un riconoscimento biennale, che conta l’autorevole patrocinio della Provincia di Tre viso, destinato agli enti pubblici e privati impegnati per uno sviluppo economico rispettoso dell’am biente. La Giuria del Premio, impe gnata nella valutazione delle ade sioni pervenute entro il 30 settembre scorso, individuerà i progetti più rilevanti, che dimo strino un significativo migliora mento delle performance ambientali o che si distinguano per originalità e potenzialità di svi luppo. Il Credito Trevigiano, con l’isti tuzione del Premio, intende ge nerare un contesto favorevole alla ricerca e all’impegno in campo ecologico, nella convinzione che possa essere uno strumento effi cace per valorizzare e diffondere comportamenti virtuosi a salva guardia dell’ambiente nel territo rio locale. A tale scopo è nostro deside rio dare visibilità a tutti i parteci panti all’iniziativa, i quali riceveranno un attestato di rico noscimento, durante una mani festazione ufficiale e conclusiva che si svolgerà nella prestigiosa cornice di Villa Emo sabato 18 ottobre 2008. Ai vincitori sarà consegnato un trofeo e il riconoscimento pubblico del proprio impegno ambientale, oltre alla possibilità di utilizzare il nuovo marchio di qualità am bientale del Credito Trevigiano “Impresa Sostenibile”. Nel prossimo numero di Filo Diretto saranno pubblicati tutti i nominativi dei partecipanti e i progetti candidati. Nicola Bernardi Green Globe Banking Award: nuovo riconoscimento per il Credito Trevigiano Il Credito Trevi giano continua a distinguersi nel panorama ban cario nazionale come punto di riferimento per tutti gli operatori del settore che guardano al fare banca” con una speciale attenzione all’ambiente. Il 20 aprile a Roma nella pre stigiosa sede della Società Geo grafica Italiana, in occasione della premiazione del “Green Globe Banking Award”, patroci nato anche dall’ENEA, di fronte a tutti i più importanti colossi bancari italiani, è stata presen tata la ormai quadriennale espe rienza del nostro Credito Trevigiano. Sono stati evidenziati i risul tati della Bcc in termini di ri sparmi energetici e spiegate le innumerevoli attività sul territo rio, prima fra tutte il recupero e la valorizzazione del compendio di Villa Emo. Sono stati illustrati i prodotti finanziari per l’ambiente che la Banca ha realizzato e a testimo nianza di una Banca effettiva mente “differente per forza” si sono messe in luce soprattutto le modalità di consulenza inno vative che la Banca riesce a met tere in campo. Al fianco del personale di filiale opera infatti uno staff di persone competenti in materia di energie rinnovabili, per fornire adeguata assistenza alla clientela anche nelle casisti che più complesse. Uno dei servizi più apprezzati è l’analisi per le Aziende della bolletta energetica, assicurato in collaborazione con BIT Energia: in molti casi l’analisi dei consumi annuali evidenzia situazioni di palese spreco, oppure una tipo logia di contratto di fornitura economicamente non vantag gioso. E’ già capitato che con qualche ora di verifiche, si rie scano a risparmiare molte mi gliaia di euro all’anno! Nicola Bernardi ambiente La nuova guida ai prodotti per l’ambiente Confermando il proprio con creto impegno in campo ambien tale, il Credito Trevigiano propone i finanziamenti dedicati allo svi luppo sostenibile pensati per sod disfare le attuali esigenze commerciali e di ecosostenibilità. La nuova “Guida ai Prodotti per l’Ambiente”, che da qualche settimana trovate in tutte le nostre filiali, si propone di essere un agile strumento a disposizione dei no stri Soci e Clienti per conoscere le nuove opportunità in campo am bientale. Nella prima parte dell’opuscolo sono riportate le ormai consolidate linee guida dell’agire sostenibile del nostro Istituto ovvero la Politica Sociale, Ambientale e della Sicu rezza. All’interno della Guida sono inoltre illustrati gli schemi sintetici degli otto finanziamenti che com pongono la “Linea Ambiente”, una serie di prodotti, a tasso agevolato, utili per ottenere i massimi van taggi per se stessi e per l’ambiente. A conclusione della Guida ab biamo desiderato inserire una par ticolare Sezione Utilità dove sono contenuti alcuni consigli per migliorare l’efficienza energetica Fer Mutuo - Energia Pulita: promuove l’uti lizzo di energia da fonti rinnovabili attraverso il fi nanziamento di documentati progetti di salva guardia ambientale (es. sostituzione caldaia, pan nelli termo solari, infissi a minore dispersione ter mica, ecc.). Volt Mutuo - L’energia del futuro - finan zia la realizzazione e l’installazione di impianti fo tovoltaici, per produrre energia elettrica dal sole… Mutuo Edilizia Verde - Per le opere in bioedilizia finanzia l’acquisto o la realizzazione di edifici “ecologici”, perché costruire bene signi fica vivere meglio. Mutuo Eco-Mobile - Per ridurre l’inquinamento promuove lo sviluppo della mobilità sostenibile e finanzia l’acquisto di veicoli a minore impatto ambientale (es. auto ibride o bi fuel, im pianti a gpl o metano). Mutuo Eco-Qualità - Certificare l’impegno - finanzia gli investimenti volti al riconosci mento di marchi di qualità (es. ECOLABEL, DOP, IGP, ecc.) e alla certificazione dei sistemi di gestione ambientale secondo i principi EMAS, ISO 14.000, ISO 9.000, SA 8.000. Finanziamento Auditing Energetico L’efficienza energetica: il risparmio senza sacrificio finanzia i “check up” energetici delle imprese per diminuire il peso della bolletta elettrica. Hydro Mutuo - Meno sprechi di acqua ed energia finanzia gli interventi e le installazioni utili alla riduzione dei consumi di acqua ed energia (es. sistemi di depurazione delle acque reflue, riu 17 degli edifici in cui viviamo, grazie per esempio all’adeguamento del l’impianto di riscaldamento, ad un migliore isolamento termico e al l’installazine di pannelli solari, fo tovoltaici o di impianti geotermici. Infine sono elencate alcune sem plici quanto efficaci regole di buona condotta per ridurre gli sprechi energetici, ad esempio sce gliendo lampadine ad alta effi cienza, non lasciando in stand by gli elettrodomestici, usando cor rettamente la lavastoviglie e la la vatrice. tilizzo delle acque bianche, implementazione di si stemi irrigui ad alto rendimento). Mutuo Green Energy - Per Grandi Progetti Ambientali - finanzia interventi basati sul l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e la ristrutturazione degli edifici secondo logiche di edi lizia sostenibile. 18 Palladio 500 - La cultura 17 Maggio “VITA DI VILLA E VITA IN VILLA…TRA OTIUM ET NEGOTIUM” conversazione palladiana a cura del prof. Danilo Gasparini con una scelta di testi letti da Amelia Cassol e Serena De Gasperin. 24 Maggio “INTORNO A VILLA EMO” convegno di studi coordinato dal prof. Lionello Puppi con interventi di Donata Battilotti, Giuseppe Barbieri, Katia Brugnolo, Lucio De Bortoli, Danilo Gasparini, Barbara Chiarini per fare il punto degli studi sulla Villa. 31 Maggio “PALLADIO PRIVATO” conversazione palladiana di Guido Beltramini, autore del libro dallo stesso titolo. 13 Giugno “PREMIO RUSSELLO PAROLE IN VIAGGIO”, premiazione della VIIº edizione sul tema della trasgressione e presentazione del volume “Io sono, io sogno”, raccolta dei racconti e degli sms premiati nelle precedenti edizioni. 4 Luglio Presentazione da parte dell’arch. Alberto Torsello del volume “LA MANO DI PALLADIO”, di Paolo Portoghesi e Lorenzo Cappellini. 19 13 Luglio “IL CIMENTO DELL’ARMONIA E DELL’INVENZIONE” di Antonio Vivaldi, eseguito dall’orchestra de “I solisti veneti” diretti da Claudio Scimone, solisti Lucio Degani, Chiara Parrini, Francesco Comisso e Francesco Omassini. 20 Palladio 500 - La cultura 27 Giugno “PALLADIO A VILLA EMO, IL BEL DECORO E LA PERFETTA IMPRESA” notturno palladiano di letteratura e musica, con testi e regia a cura di Riccardo Held e Luca Baldin. 28-29 Giugno 27-29 Settembre “PALLADIO, UNA VITA IN VILLA: ITINERARIO DEI CINQUE SENSI” VISITA “EMOZIONALE” con animazione e degustazione per la regia di Pino Costalunga e la realizzazione di Glossa Teatro. 6 Settembre INAUGURAZIONE DELL’ARCHIVIO DI VILLA EMO presentato dall’archivista Barbara Chiarini, con l’intervento di Franca Cosmai, Danilo Gasparini e Giacinto Cecchetto. 13 settembre APERTURA DEL CANTIERE DI VILLA EMO: documenti per la didattica, presentati da Lorenzo Morao e Danilo Gasparini, e percorso espositivo realizzato dall’arch. Stefano De Vecchi. 21 9 Settembre INCONTRI MUSICALI VENEZIA-DRESDA, concerto finale di gala diretto da Stefano Montanari con Ivano Zanenghi al liuto e con i musicisti ed i cantanti dello Junges Musikpodium. 22 Palladio 500 - La cultura 23 20-21 settembre FESTA DEL MAIS convegno su “LE NOSTRE POLENTE QUOTIDIANE” con la presentazione di antiche varietà di mais ad opera degli attuali produttori provenienti da diverse regioni italiane, con animazione teatrale e musicale e con degustazione di piatti tipici sull’aia del Borgo. 24 Congratulazioni! PROGETTO STUDENTI - XXIª EDIZIONE PREMIATI n° 185…(167 nel 2007) in aumento i premiati delle classi intermedie in leggera flessione i laureati ed i diplomati PREMIAZIONE - venerdì 21 novembre, ore 17, presso la sala cinema di Vedelago con l’intervento del LAUREATI n° 49 (54 nel 2007) n° 13 i 110 e lode (15) DIPLOMATI n° 37 (44) n° 10 con 100/100 (11), tra cui n° 3 con lode quasi la metà (n°17) del Liceo Scientifico, 7 della Ragioneria, 3 del Liceo Classico, 3 dell’Itis prof. VITTORIO FILIPPI, che presenterà un’indagine su “I giovani ed il lavoro. Percorsi nel labirinto”, commissionata dalla Provincia di Treviso e dalle Banche di Credito Cooperativo Trevigiane, e di ALESSANDRO BALLAN, campione del mondo di ciclismo CLASSI INTERMEDIE n° 99….(69) n° 19 (17) con media pari o superiore a 8,5/10 in prevalenza del Liceo Scientifico (n° 36) e di Ragioneria (n° 13) LICEO DELLA COMUNICAZIONE CREMA FRANCESCA TREVIGNANO CADORIN EMILIA CASTELFRANCO VENETO MORAO ELEONORA VEDELAGO 93/100 7,8 7,8 LICEO SCIENTIFICO BAGGIO ANDREA SQUIZZATO FRANCESCO FINATO GIULIA CASTELLAN LORENZO SQUIZZATO ALBERTO TIEPPO PAOLA TOLIO FEDERICA DE MARCHI LUCA MASTRELLA GIORGIA PIVA MARTA BIANCO ANNA SIGNOR FRANCESCA TURCATO ANDREA SQUIZZATO ELENA CAVASIN NADIA SANTINON GIULIA SERNAGLIA LINDA CAERAN MIRCO D’ALBA NICOLA VOLPATO VERONICA VOLPATO GIANLUCA SQUIZZATO EMANUELE BASSANI MARCO BOFFO EUGENIA POZZOBON NICOLA PARISOTTO MATTEO POLONIATO MICHELE TIEPPO ANNA CASTELLAN ARIANNA GALIAZZO PAOLO 100 e Lode 100 e Lode 100/100 100/100 94/100 94/100 94/100 93/100 93/100 93/100 90/100 90/100 87/100 86/100 85/100 85/100 8,9 8,8 8,7 8,7 8,6 8,5 8,4 8,4 8,4 8,3 8,2 8,2 8,1 8,1 ALTIVOLE CASTELFRANCO VENETO POSSAGNO CASTELLO DI GODEGO CASTELFRANCO VENETO CASTELFRANCO VENETO ASOLO MONTEBELLUNA VEDELAGO VEDELAGO CASTELFRANCO VENETO CAERANO DI SAN MARCO CASTELLO DI GODEGO CASTELFRANCO VENETO VEDELAGO CASTELFRANCO VENETO MONTEBELLUNA MONTEBELLUNA CASTELFRANCO VENETO CASTELFRANCO VENETO VEDELAGO CASTELFRANCO VENETO ASOLO CASTELLO DI GODEGO FONTE VEDELAGO CAERANO DI SAN MARCO CASTELFRANCO VENETO CASTELLO DI GODEGO CASTELFRANCO VENETO GASPARIN LAURA MENEGHETTI ANNA BERGAMIN CRISTIANO BERNARDI SILVIA FAVARO MARTA VOLPI GIANMARCO CAVALLIN CELESTE FAVRIN SARA CAROLINA MARTINI NICOLO’ MORAO ARIANNA BASSO ALESSANDRO FANTINATO DAVIDE MEZZALIRA DAVIDE NARDI SILVIA TIEPPO GIULIA CASTELFRANCO VENETO CASTELFRANCO VENETO VEDELAGO CASTELFRANCO VENETO VEDELAGO VEDELAGO VEDELAGO LORIA ALTIVOLE VEDELAGO BASSANO DEL GRAPPA MUSSOLENTE ALTIVOLE MASER CASTELFRANCO VENETO 8,1 8,1 8,0 8,0 8,0 8,0 7,9 7,9 7,9 7,9 7,7 7,7 7,7 7,7 7,7 LICEO CLASSICO MANERA ELISA COMACCHIO MIRIAM CAMELIN RICCARDO SIMIONI MATTIA CAON SARA PASQUALETTO GIULIA CAMPAGNARO ALESSIA MARCON CHIARA D’ALBA ALBERTO MANERA MARTINA SABBADIN FRANCESCA AGNOLETTO ELENA MASARO LAURA PIVA MATTEO CASTELFRANCO VENETO CASTELLO DI GODEGO CAERANO DI SAN MARCO RESANA LORIA CASTELFRANCO VENETO CASTELFRANCO VENETO CASTELLO DI GODEGO CASTELFRANCO VENETO CASTELFRANCO VENETO LORIA VEDELAGO ALTIVOLE CASTELFRANCO VENETO 100 e Lode 100/100 95/100 8,6 8,5 8,5 8,4 8,1 8,0 8,0 8,0 7,8 7,8 7,8 LICEO LINGUISTICO PASQUALETTO GIADA PILLA SILVIA CAON VERONICA CASTELFRANCO VENETO RIESE PIO X LORIA 100/100 91/100 8,5 25 MORAO GIULIA PASTRO DANIELA CECCHETTO ROBERTA ROSTIROLLA ELEONORA BACCEGA NADIA BILIATO MARIAELENA VEDELAGO ASOLO VEDELAGO PEDEROBBA CAERANO DI SAN MARCO PIOMBINO DESE 8,3 8,3 8,2 8,1 7,9 7,8 IST. MAGISTRALE PARISOTTO ANNA OCCHIAL LUCA RAVANELLO SARA RAVAROTTO GIULIA GRAZIOTIN ELENA PELLIZZER SERENA BANDIERA ALICE BATTAGELLO PAMELA ZAMPERIN GIULIA CONTE ANNA ISTRANA VEDELAGO CROCETTA DEL MONTELLO CASTELFRANCO VENETO CAERANO DI SAN MARCO VEDELAGO MASER VEDELAGO VEDELAGO CASTELFRANCO VENETO 90/100 8,5 8,4 8,4 8,3 8,2 8,1 8,0 7,9 7,7 RAGIONERIA BERGAMIN CLAUDIO FACCHIN SILVIA INNOCENTE NICOLETTA BANDIERA MARGHERITA CLEMEN FRANCESCA GALLINA MARINA SARTORETTO PAOLO POLONIATO CHIARA BROLLO BARBARA FURLAN FEDERICO BAESSO MARCO LUSTRO MARTINA OCCHIAL GIOVANNA FINATO ELISA BOTTIN DYLAN BUZIOL CRISTINA ORLANDO SERENA PAGNAN ROBERTO SERNAGLIA CHIARA CASTELFRANCO VENETO RIESE PIO X MONTEBELLUNA CAERANO DI SAN MARCO CASTELFRANCO VENETO MASER VEDELAGO CAERANO DI SAN MARCO MONTEBELLUNA CAERANO DI SAN MARCO RESANA CASTELFRANCO VENETO VEDELAGO CAVASO DEL TOMBA MASER CROCETTA DEL MONTELLO PEDEROBBA MONTEBELLUNA MONTEBELLUNA 100/100 100/100 100/100 95/100 94/100 90/100 85/100 8,4 8,2 8,2 8,1 8,1 8,1 8,0 7,8 7,8 7,8 7,8 7,8 GEOMETRI TOFFANO FRANCESCO SPADER ENRICO VEDELAGO CORNUDA 7,9 7,8 ITIS SOLIGO ALBERTO SABBADIN GIACOMO FRANCO MAICOL DAL PIAN LUCA PARISOTTO FRANCESCO TREVIGNANO LORIA VEDELAGO CAVASO DEL TOMBA ISTRANA 95/100 93/100 90/100 8,4 7,7 LICEO ARTISTICO ZANDONA’ CHIARA CAERANO DI SAN MARCO 86/100 ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO GAZZOLA FEDERICA VEDELAGO 8,5 ISTITUTI PROFESSIONALI MURAROTTO MOIRA CAVARZAN SARA LAVANDER SONIA BERNARDI ALESSANDRA GATTO GIANLUCA PAMIO SIMONE DALLA LIBERA GIORGIA GATTO GIULIA DALLAN VALENTINA POZZEBON ARIANNA BISA JACOPO CAVALLIN JESSICA GALLINA ANDREA MAGGIOTTO FRANCESCA TREVISI JESSICA TURCO LETIZIA BORTOLON ALBERTO BORTOLOTTO ALESSANDRO FOLTRAN ROBERTO BASSO ALICE REGINATO GIANNI SMANIA ROBERTO CASTELFRANCO VENETO CAERANO DI SAN MARCO CASTELFRANCO VENETO CAERANO DI SAN MARCO VEDELAGO PIOMBINO DESE VEDELAGO VEDELAGO VEDELAGO VEDELAGO CAERANO DI SAN MARCO VEDELAGO CAERANO DI SAN MARCO VEDELAGO CAERANO DI SAN MARCO VEDELAGO ALTIVOLE RESANA VEDELAGO RESANA VEDELAGO CASTELLO DI GODEGO 95/100 93/100 10 9,2 9,1 8,9 8,8 8,5 8,4 8,4 8,2 8,2 8,1 8,1 8,1 8,1 8,0 8,0 8,0 7,8 7,7 7,7 CONSERVATORIO BIANCO ALBERTO CASTELFRANCO VENETO 106/110 LAUREA Vecchio Ordinamento STANGHERLIN FRANCESCA TOSCANO ENRICO ALI’ SANTORO DIEGO BASSO CHIARA MIANE MUSSOLENTE CASTELFRANCO VENETO RESANA LAUREA IN SOCIOLOGIA LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI LAUREA IN ARCHITETTURA LAUREA IN FARMACIA 107/110 104/110 102 /110 101/110 Specialistica BILIATO ALBERTO CORTESE CARLO FAVERO LISA SARETTA FRANCO SIMEONI VALENTINA TONELLO GIOVANNA VISENTIN MARTINA VOLPATO FRANCESCO CARNIO BARBARA GATTO FEDERICA GENTILI GIULIANO GLODER CHIARA ZAMBON ELEONORA SPONTI PAOLA ROMEO ELISA CECCON PIERPAOLO MERLO PAOLA VEDELAGO CASTELFRANCO VENETO CAERANO DI SAN MARCO CASTELFRANCO VENETO RIESE PIO X MONTEBELLUNA ALTIVOLE VEDELAGO VEDELAGO RIESE PIO X VAZZOLA CAERANO DI SAN MARCO PADOVA CASTELFRANCO VENETO MONTEBELLUNA VEDELAGO VEDELAGO LAUREA IN INGEGNERIA EDILE LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE LAUREA IN GIURISPRUDENZA LAUREA IN MUSICOLOGIA E BENI MUSICALI LAUREA IN ANTROPOLOGIA CULTURALE, ETNOLOGICA… LAUREA IN GIURISPRUDENZA LAUREA IN AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO LAUREA IN CONSULENZA AZIENDALE LAUREA IN GIURISPRUDENZA LAUREA IN ECONOMIA E DIRITTO LAUREA IN BIOTECNOLOGIE FARMACEUTICHE LAUREA IN SCIENZA E INGEGNERIA DEI MATERIALI LAUREA IN ARCHITETTURA LAUREA IN LINGUE E LETTERATURE EUROPEE LAUREA IN GIURISPRUDENZA LAUREA IN GEOGRAFIA E PROCESSI TERRITORIALI LAUREA IN GIURISPRUDENZA 110 e Lode 110 e Lode 110 e Lode 110 e Lode 110 e Lode 110 e Lode 110 e Lode 110 e Lode 110/110 110/110 110/110 110/110 110/110 108/110 107/110 106/110 103/110 26 Congratulazioni! Nuovo Ordinamento CALZAVARA ANNALISA MASON FEDERICA MORBIATO ANNA ROBERTI PAOLO VISENTIN MARCO BARICHELLO ELISABETTA BAU’ ALICE BERRO PAOLO GIRARDI STEFANIA STECCA PAOLA MUNARO VALENTINA POLONI ERIKA PIVA GIOVANNA PIERI EIKA BAMUNDO ANTONIO BONORA EDY CIMENTI MARTINA MARCONATO SILVIA PICCOLO ANDREA BAU’ DAVIDE TRENTO ROBERTO BAGGIO SILVIA BANDIERA ANTHONY DE FRANCESCHI MATTIA TREVELLIN ALBERTO TREVISAN ELISA VISENTIN MICHELE SALVALAGGIO SARA CASTELFRANCO VENETO VEDELAGO PIAZZOLA SUL BRENTA VEDELAGO CAERANO DI SAN MARCO RIESE PIO X CASTELFRANCO VENETO CASTELFRANCO VENETO VEDELAGO VEDELAGO CASTELFRANCO VENETO CAERANO DI SAN MARCO CASTELFRANCO VENETO MONTEBELLUNA VEDELAGO CAERANO DI SAN MARCO CAERANO DI SAN MARCO VEDELAGO RIESE PIO X VEDELAGO CASTELFRANCO VENETO LORIA CASTELFRANCO VENETO PEDEROBBA CASTELLO DI GODEGO PIOMBINO DESE ALTIVOLE LOREGGIA LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE LAUREA IN NUOVE TECNOLOGIE PER L’ARTE LAUREA IN TRADUZIONE E INTERPRETARIATO LAUREA IN MATEMATICA LAUREA IN INGEGNERIA INFORMATICA LAUREA IN CONSERVAZIONE BENI CULTURALI LAUREA IN FISIOTERAPIA LAUREA IN INGEGNERIA LOGISTICA E DELLA PRODUZIONE LAUREA IN SCIENZE DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA LAUREA IN LINGUE E LETT. MODERNE E CONTEMP. OCCIDENTALI LAUREA IN TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE LAUREA IN MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE LAUREA IN LETTERE E FILOSOFIA LAUREA IN SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI LAUREA IN LINGUE E LETT. MODERNE E CONTEMP. OCCIDENTALI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE LAUREA IN CONSERVAZIONE BENI CULTURALI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE LAUREA IN DISEGNO INDUSTRIALE LAUREA IN INFORMATICA LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE LAUREA IN DISCIPLINE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE LAUREA IN DISEGNO INDUSTRIALE LAUREA IN MARKETING E GESTIONE DELLE IMPRESE LAUREA IN ECONOMIA E FINANZA LAUREA IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE 110 e Lode 110 e Lode 110 e Lode 110 e Lode 110 e Lode 110/110 110/110 110/110 110/110 110/110 109/110 109/110 108/110 106/110 105/110 104/110 104/110 104/110 103/110 101/110 101/110 100/110 100/110 100/110 100/110 100/110 100/110 99/110 “I PIEDI NEL LOCALE LA TESTA NEL GLOBALE” VIIIª Edizione Diventa sempre più attuale la formula del nostro concorso, che propone alla riflessione di studenti ed insegnanti temi che caratterizzano l’evoluzione dei nostri tempi, colti nel rapido passaggio dal locale al globale. Quest’anno la Commissione di insegnanti che gestisce il Premio ha scelto un tema di sicuro impatto come la comunicazione. Non la comunicazione in generale, ma la comunicazione della vita e dei sentimenti, analizzata nei modi espres- sivi, nei linguaggi, nelle occasioni e negli strumenti.Cos’è cambiato è sotto gli occhi di tutti. Dalla frequenza delle comunicazioni, alla padronanza del linguaggio, alla capacità espressiva, al pudore dei sentimenti, ai mezzi per comunicare. Dalla carta, penna e calamaio al telefono, al cellulare, al computer. Nell’arco di una generazione o poco più. Il tema può essere affrontato da varie angolature ed i raffronti potranno riuscire sorprendenti ed intriganti, affidati all’originalità ed all’invenzione di ragazzi e di insegnanti. “Comunicare la vita ed i sentimenti: dalla lettera al telefono, al cellulare, al computer” Tipo di lavoro: da svolgere singolarmente od a gruppi (max. 5 studenti), ma sempre con un docente tutor. Tipo di comunicazione: elaborato scritto o grafico, reportage fotografico con commento, prodotto multi-medialevideo. Tempo di consegna: entro il 24 aprile 2009, alla Segreteria del Credito Trevigiano, Villa Emo, Via Stazione 3/5, 31050 Fanzolo di Vedelago (Treviso) Premi: Studenti Studenti Tutor 1° € 500 € 250 2° € 400 € 250 3° € 300 € 250 4° € 250 € 250 5° € 250 € 250 Non Lucignoli scanzonati alla ricerca del Paese dei Balocchi Dopo la prima indagine, pubbli cata con il titolo “I figli del benes sere”, l’Osservatorio sui valori dei giovani, previsto dal Piano Strate gico della Provincia di Treviso, prose guendo nella sua riflessione sistematica sul mondo giovanile, ha fatto conoscere i risultati di una nuova indagine su “I giovani ed il la voro”, affidata come la precedente alle sperimentate competenze di Vit torio Filippi, docente di Sociologia alla Facoltà di Economia dell’Univer sità di Venezia, e di Enzo Risso, esperto in comunicazione pubblica e politica di publica ResSWG di Trie ste e coordinatore del Piano Strate gico della Provincia di Treviso. La ricerca è promossa e finan ziata dalle Banche di Credito Coope rativo, rimaste le uniche banche locali e quindi le più interessate a ca pire i fenomeni in atto ed il futuro prossimo dei giovani e delle nostre comunità. Tanti gli interrogativi a cui l’inda gine, condotta su un campione di 200 trevigiani dai 15 ai 29 anni, oc cupati o non occupati (e su un cam pione di 200 genitori di giovani di quell’età), ha cercato di dar risposta. Cerchiamo di sintetizzare i risultati più significativi. Sono in grande maggioranza (73%) lavoratori dipendenti: una metà è a tempo indeterminato, mentre l’altra metà (i più giovani) sta passando attraverso le assunzioni temporanee. Lo studio è un’occasione di cre scita personale e culturale (61%), molto meno un mezzo per entrare nel mondo del lavoro (33%). Le lingue straniere (21%), la ca pacità di lavorare con gli altri (18%), le abilità informatiche (16%) e le doti comunicative (16%) sono le qualità ritenute più utili per trovare lavoro. Il lavoro rappresenta una fonte di reddito (82%), ma anche “un’occa sione di realizzazione personale” (62%), meno “un’occasione di amici zie” (37%) ed “uno strumento di af fermazione sociale” (34%). Il trattamento economico (16%) e la sicurezza del posto (14%) sono gli aspetti più importanti per valutare un lavoro, un po’ meno la coerenza con le aspirazioni (11%) e la possibilità di far carriera (11%). Professionista, consulente (24%) o dirigente/manager (19%) sono i profili professionali maggiormente ambiti, quasi per niente l’artigiano (2%), il commerciante (1%), l’operaio (0%). La possibilità di crearsi una fami glia (26%), la realizzazione dei propri progetti (22%) e l’indipendenza economica dalla famiglia (21%) sono gli obiettivi più importanti da conseguire attraverso il la voro. Disposti però ad ac contentarsi del lavoro che si trova, continuando a cercare il lavoro ideale (50%). Possibilmente senza spostarsi troppo da casa, al massimo in altre province d e l Ve n e t o (79%) od in altre regioni del Nord Italia (62%), se proprio fosse necessario in altri Paesi europei (54%). Preferendo un guadagno medio, con una copertura pensionistica completa (55%). I rapporti con i colleghi (88%) e con i superiori (75%) e l’ambiente di lavoro (74%) sono gli aspetti che più soddisfano nel lavoro. Invece la retribuzione (40%) e la sicurezza del posto (32%) sono gli aspetti che meno soddisfano. I più insoddisfatti sono i laureati e le donne, soprattutto per l’incoerenza del lavoro con le aspettative. È soprattutto la competizione a creare ansie e disagi, tanto che il 65% si sente inadeguato ad affron tarla. Perché alla fine le cose più im portanti nella vita, per la grandissima maggioranza dei giovani, sono la sa lute ed i rapporti familiari. Quindi nel complesso una foto grafia del rapporto giovani lavoro per niente inquietante o destabiliz zante, che non evidenzia particolari cesure generazionali, addirittura per certi versi allineata con il pensiero più tradizionalista dei genitori. Giovani pragmatici, alla ricerca di sicurezze, privi di rigidità ideologiche o culturali, più legati ad un certo “lo calismo” e meno ai soldi ed al diver timento di quello che si pensa. Ma preoccupati dalla precarietà dei posti di lavoro, soprattutto nei primi approcci, e dalla rapidità delle trasformazioni in atto, addirittura in ansia di fronte ai contesti sempre più competitivi in cui si trovano ad ope rare. Lorenzo Morao 27 28 Cooperazione senza confini Il Convegno “Cooperazione senza confini”, promosso dal no stro Istituto nell’aprile scorso, ha reso ben visibile al mondo locale della Cooperazione e al Territorio l’attività della nostra Banca , che, coerentemente ai principi ispiratori del proprio Statuto Sociale, promuove lo sviluppo della cooperazione anche in territori economicamente poveri per il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche. Una vera testimonianza in tal senso è stata offerta dalla parteci pazione attiva al Convegno di una delegazione di 18 esponenti di “Codesarrollo“, la versione ecua doregna del nostro sistema di cre dito cooperativo, che da oltre 4 anni la nostra Banca sostiene, uni tamente ad altre realtà del Credito Cooperativo nazionale, nell’am bito del “Progetto di Microfinanza Campesina”. Una piccola realtà di banche che, attraverso il modello cooperativo e l’esercizio di una fi nanza popolare, sta costruendo la rinascita socio economica del l’Ecuador. Ad ulteriore conferma della vo cazione della nostra piccola Banca ad impegnarsi nella cooperazione internazionale, ha preso avvio di recente una nuova esperienza che vede sempre il Credito Trevigiano emigrare, ancora in Sud America, per avviare la rinascita delle Casse di Credito Cooperativo (CCC) Argentine. Il Credito Trevigiano, forte della propria esperienza cooperativa centenaria, s’impegna a soste nere, a scopo di pura solidarietà, la ricostituzione in Argentina di un sistema di cooperazione di cre dito, che sia in grado di garantire inclusione finanziaria ed un di verso modello di sviluppo. Il Progetto Italia-Argentina ha avuto avvio nel 2007, pro mosso direttamente dalla Banca Centrale della Repubblica Argen tina, con il coinvolgimento della Federazione Argentina delle Casse Cooperative (FACC), delle Univer sità di Buenos Aires, di Cordoba e di Bologna, della stessa Banca d’Italia, della Federazione Nazio nale delle Bcc, della Federazione regionale delle Bcc di Lazio Um bria Sardegna e di cinque banche gentina. Per una precisa scelta è stata strutturata sul modello del Si stema del Credito Cooperativo Ita liano. La finalità è quella di far rinascere il movimento delle CCC, scomparso tra gli anni ’70 ed ’80 a causa delle note difficoltà di ordine economico politico e dell’azione avversa del regime. Negli anni ’60 le Casse arrivarono alle mille unità e permisero di migliorare le condi zioni di vita di molti quartieri e zone di credito cooperativo italiane, la Banca d’Alba, la Banca della Ma remma, la Cassa Padana, Emil banca ed il Credito Trevigiano. Il Presidente del Credito Trevi giano, Dott. Nicola Di Santo, a ri conoscimento della funzione sociale svolta dalla nostra Banca, è stato nominato coordinatore del Comitato promotore. L’obiettivo primario è preparare gli esponenti della cooperazione argentina alla gestione delle future CCC, che, da qui ad un anno, nasceranno sulla scia della nuova normativa ban caria argentina sulla cooperazione di credito, entrata in vigore a fine 2007. Una normativa votata all’unani mità dal Congresso Argentino e promossa dalla Banca Centrale Ar marginali del paese. Oggi in Argentina opera un si stema informale di strutture coo perative locali “mutuales”, che, oltre a fornire agli associati una molteplicità di servizi di base, sono divenute attori rilevanti anche nel fare prestiti a livello lo cale, ma non risultano ancora abi litate alla raccolta e non sono assoggettate alla vigilanza della Banca centrale. Il Governo Argentino e la Banca Centrale intendono sanare questa situazione favorendo la ri nascita delle CCC che esercite ranno l’attività di raccolta e di impiego di denaro sotto il con trollo della Vigilanza centrale. Le “mutuales” continueranno a for nire agli associati gli altri servizi 29 che di norma consistono nella rea lizzazione di reti di acqua potabile, di gas e di telefonia , nell’urbaniz zazione e nella costruzione di case popolari, di scuole, di sale ricrea tive e culturali, nei servizi alla per sona, primi di tutti la sicurezza e la salute, nel servizio farmaceu tico, nel servizio di pompe funebri, nei corsi di formazione e nelle at tività di informazione. Ma perchè piccole banche ita liane di credito cooperativo s’im pegnano in questo progetto inter nazionale? In primo luogo per un fattore di coerenza con i principi di promo zione e di sviluppo della intercoo perazione, con i valori di reci procità e di aiuto reciproco, di re sponsabilità sociale e di sviluppo sostenibile; in secondo luogo per un legame che ci riconduce all’im portante flusso migratorio di no In basso a destra: il direttore del Banco Central de la Repubblica Argentina stri concittadini in i . Nei primi del ‘900 molti italiani emigrarono trovando lavoro e ter reno da coltivare e riuscendo ad inserirsi in modo dignitoso nel tes suto sociale e culturale del Paese. Le loro rimesse furono un soste gno all’aumento della raccolta anche della nostra Cassa Rurale, che così poté contare su un’im portante leva finanziaria per creare ricchezza e sviluppo del no stro territorio. Secondo i dati dell’Aire (Ana grafe degli Italiani all’estero) gli ar gentini di origine italiana sono circa 15 milioni, mentre gli italiani di prima generazione che vivono in Argentina sono 400.000. Alla missione in Argentina, av viata in pieno ferragosto, ha preso parte il Presidente Dott. Nicola Di Santo che, in qualità di coordina tore del Comitato promotore, ha aperto il “Corso di Alta Formazione per amministratori e dirigenti delle Casse Cooperative di Credito”. A fine agosto una seconda de legazione si è recata in Argentina per la docenza al Corso di Alta For mazione. Ne hanno fatto parte il vicedirettore generale del Credito Trevigiano, Silvano Pozzobon, uni tamente a Franco Aliprandi, vice direttore generale di Cassa Padana, a Roberto Di Salvo, Juan Lopez ed Elisa Bottoni, vicediret tore generale e dirigenti di Feder casse. La missione in terra argentina appena conclusa costituisce una prima importante fase del pro getto. Dall’analisi dell’efficacia di questa missione il Comitato Pro motore, i referenti di Banca d’Italia e del Banco Centrale Argentino svilupperanno modalità, tempi e piani operativi per una seconda fase, che vedrà l’ulteriore impegno del Credito Trevigiano. Silvano Pozzobon Altri approfondimenti nel prossimo numero 30 Teatro Accademico: un doppio compleanno Il Comune di Castelfranco Ve neto si prepara ad organizzare il doppio compleanno del Teatro Accademico: il 250° anno dalla nascita (1758) e il 150° dalla più importante ristrutturazione, ulti mata nel 1858. Anzitutto verrà al lestita una mostra, la cui inaugurazione è prevista per il giorno 11 ottobre, che ospiterà alcuni tra gli oggetti (locandine, lettere ed altri cimeli) che docu mentano la vita e la specifi cità del teatro di Castelfranco. Sono previsti inoltre una confe renza, organizzata per il 27 set tembre, e tre appuntamenti “storico musicali” (17, 24 e 31 ot tobre) nei quali alcuni interventi, riguardanti la ricca storia del tea tro si alterneranno a momenti musicali. La mostra è curata dal diret tore del teatro, dott. Carlo Si mioni, dal direttore della biblioteca di Castelfranco, dott. Giacinto Cecchetto, e dal musico logo sottoscritto. Interverranno agli appuntamenti numerosi esperti (di beni culturali, architet tura e musicologia) e musicisti di chiara fama internazionale. Il teatro di Castelfranco compie quindi 250 anni. Ma quanti e quali sono stati gli eventi che hanno caratterizzato questi lungo periodo? Purtroppo, allo stato attuale di studi, non si può rispondere con certezza assoluta poiché l’archivio del teatro, conservato presso la biblioteca di Castelfranco, non è stato né catalogato né analizzato da studioso alcuno. I faldoni con tenenti l’archivio storico del teatro sono numerosi; quattro di questi si occupano degli spettacoli che sono stati rappresentati in questi 250 anni. Ripercorrendo brevemente le principali tappe storiche scopriamo che già nel 1745 Francesco Maria Preti aveva pronti i disegni per un teatro emeronizio: serviva, infatti, una sede che potesse es sere utilizzata sia di giorno che di sera; il teatro venne quindi dotato di due grandi finestre laterali che ne permettevano l’uso diurno. Si dovettero però aspettare ben 9 anni (7 marzo 1754) prima che il Senato Veneto approvasse la richiesta e donasse in uso per petuo un terreno ubicato nelle vi cinanze del Palazzo Pretorio. La repubblica di Venezia concedette il permesso di erigerlo col titolo di Sala Accademia ad esclusivo uso di dilettanti, secondo l’idea che “non si dovessero accogliere co mici di professione nei piccoli paesi, affinché non spargessero il mal costume, immorali ed igno ranti com’essi erano”. Nello stesso 1754 il contributo di ventuno fa miglie locali permise di avviare la costruzione dell’edificio, comple tato alcuni anni dopo. A fine secolo Giambattista Canal (1745 1825) curò gli affre schi del soffitto della sala e le logge laterali. L’attività teatrale venne ridi mensionata notevolmente in torno alla metà dell’Ottocento: pare che l’ultima riunione in tea tro degli accademici si sia svolta il 7 ottobre 1847. Da allora fino a qualche anno prima dell’annes sione del Veneto al Regno d’Italia ogni attività fu sospesa. I comproprietari del teatro, che il 27 aprile 1844 si erano costituiti in società, decisero di adibire la sala alla rappresenta zione di spettacoli musicali, allora intesi come vessillo di indipen denza nazionale. Per far fronte degnamente a tal scopo, l’edificio venne sotto posto ad una serie di interventi di restauro che ne modificarono profondamente l’assetto ad opera dell’ingegnere Antonio Barea. La scelta stilistica e le innova zioni apportate al teatro in queste operazioni di restauro provoca rono la nascita di una sorta di dia triba tra due fazioni: i conservatori dell’antico (capeggiati da Lorenzo Puppati e da Jacopo Trevisan) si opposero con tutte le loro forze ai “moderni rinnovatori [che vole vano] ridurre il teatro come qua lunque altro teatruccio moderno”. Il partito dei rinnovatori, capeg giato dal conte Francesco Revedin, presidente del teatro e sindaco di Castelfranco all’epoca, ebbe alla fine la meglio e poté attuare le mo difiche volute. L’architetto Giambattista Me duna fu l’autore di questa opera zione che compromise irrime diabilmente il carattere settecen tesco del teatro. Lo scenografo Francesco Bagnara si occupò del rifacimento della parte decorativa, seguendo i lavori di Giuseppe Vol tan, che si occupò dei nuovi or nati, e di Sebastiano Santi, che dipinse le figure di un nuovo si pario e soprattutto si occupò della composizione allegorica, rappre sentante “L’immortalità che inco rona le personalità eminenti di Castelfranco”, che sostituì gli af freschi del Canal, distrutti nella demolizione del vecchio soffitto. 31 Nell’ottobre del 1858 (ed ecco il secondo anniversario) il teatro Ac cademico, completamente ri messo a nuovo, si presentò al pubblico con una stagione melo drammatica di prim’ordine: ven nero rappresentati “Il Trovatore” di Verdi e il “Barbiere di Siviglia” di Rossini. Il cast fu eccezionale: Gae tanina Brambilla Marulli (cantante da camera dell’imperatore d’Au stria), la soprano Carlotta Rapaz zini, il tenore Enrico Barbaccini e il baritono Achille d’Ettore. Tra i 39 orchestrali si ricordino i maestri lo cali Francesco e Andrea Serato. A partire da questo evento, tuttavia, il livello qualitativo e quantitativo degli spettacoli subì notevoli modifiche: si alternarono infatti alcuni anni ricchi di rappre sentazioni operistiche ad altri in cui non vi è testimonianza alcuna di eventi musicali. Durante i primissimi anni del ‘900 ci fu un rapido declino del numero e della qualità delle rap presentazioni tale da determinare la chiusura della sala che fu la sciata, dal 1910 al 1945, ad uno stato totale di abbandono. Ria perto dopo la seconda guerra mondiale, il teatro venne adibito a biblioteca e a luogo di riunione dell’università popolare che, pur non disponendo di mezzi finan ziari adeguati, riuscì ad evitare l’ulteriore sfacimento dello stabile, ormai ridotto in condizioni tali da far proibire l’acceso ai palchetti e al palcoscenico. La svolta definitiva arrivò nel 1970: i quarantuno membri della società teatrale decisero di cedere al Comune di Castelfranco il tea tro per 99 anni. Il Comune, da parte sua, si impegnava a versare una cifra simbolica di lire 101.000, a non porre in vendita il teatro e soprattutto a provvedere ad un efficace e repentino restauro. Nel l’atto notarile datato 20 giugno 1973 vengono indicati i punti di un restauro abbastanza significa tivo avente come preventivo la somma di £268.000.000. Il lavoro durò cinque anni e trasformò il teatro come oggi lo si vede. Saretta Franco 32 I genitori e la fermezza educativa Dopo il successo del primo anno, la Scuola Genitori del Cre dito Trevigiano raddoppia. La sede di Castelfranco Ve neto, in questa prima edizione, ha permesso a “soli” 350 fortu nati di partecipare agli incontri formativi dedicati al rapporto ge nitori figli, sotto la Direzione Scientifica del Prof.Crepet. Un risultato inaspettato e molto lusinghiero. Un risultato che fa pensare. In una società in cui c’è sem pre meno tempo per la famiglia, dove conta più l’avere dell’es sere, in cui le aspettative sono al rialzo, trovare un momento di ri flessione e di condivisione che faccia sentire meno soli, all’inizio sembrava un’utopia, un obiettivo irraggiungibile. Invece il Credito Trevigiano ha saputo offrire un servizio di alta qualità che ha centrato i desiderata dei parteci panti. Dalle schede di valutazione fi nale sono infatti arrivati grandi apprezzamenti all’iniziativa, che si prende a cuore non solo i pro blemi che la famiglia italiana sta attraversando negli ultimi tempi, ma anche importanti temi di at tualità che affliggono la nostra società, come per esempio le di pendenze, il bullismo, le regole, il rapporto con la scuola, il branco, la sessualità. Questo ha spinto il Credito Trevigiano a bissare il progetto su un’altra piazza che possa aiu tare ad ammortizzare le richie ste, quella di Treviso. Ad ottobre, saranno due, quindi, i percorsi offerti dalla banca, uno a Castelfranco che continuerà la felice esperienza dell’anno precedente affron tando temi suggeriti dagli stessi genitori (fermezza educativa, i conflitti tra fratelli, l’autostima dei figli, l’apprendimento emotivo) ed un secondo, a Treviso che de butterà con alcune sostanziali modifiche rispetto alla prima edi zione di Castelfranco. “Nel nostro territorio la fami glia rappresenta un insostituibile capitale umano afferma il dott. Di Santo, Presidente del Credito Trevigiano al quale il nostro isti tuto ha da sempre dedicato grande attenzione, ben sapendo che il futuro, anche economico, della nostra società è legato ad esso. Sarebbe miope per una banca non investire nei giovani e nella famiglia, soprattutto in un momento di grande sofferenza sociale”. Del resto questo si allinea per fettamente con la mission di Im presa Famiglia, il marchio nazionale capitanato dal Diret tore Scientifico Paolo Crepet, che permette a tante città italiane di identificarsi in un unico format che garantisce qualità formativa e appartenenza ad un’unica rete. Sono infatti 16 oggi le Scuole Genitori che vantano questo marchio con un bacino di utenza di oltre 10.000 genitori. Una forza che comincia ad avere un peso importante e che con il tempo rappresenterà una massa critica difficile da sottova lutare. Sandra Fontana CALENDARIO 2008-2009 CASTELFRANCO (TV) 2º ANNO I genitori e la fermezza educativa 1 2 3 4 5 6 7 RELATORE Paolo Crepet Lucia Pelamatti Mario Polito TEMA Viaggio nella famiglia italiana Il ruolo delle emozioni nei processi di apprendimento Genitori esigenti e figli stressati. Stiamo chiedendo troppo ai nostri figli? Osvaldo Poli Le differenze nello stile educativo del padre e della madre Maria Rita Parsi Come aiutare i figli a superare l’ansia Paola Scalari Come gestire i conflitti tra fratelli Paolo Crepet Chiusura della scuola date Gio 13/11/08 ore 21.00 Ven 12/12/08 ore 20.30 Ven 30/01/09 Ven 20/02/09 Ven 13/03/09 Ven 17/04/09 Mer 03/06/09 ore 20.30 ore 20.30 ore 20.30 ore 20.30 ore 21.00 cooperare “Ci prendiamo cura” La persona, con i suoi bisogni e le sue caratteristiche, è il punto di partenza e quello di riferimento per tutte le attività della coopera tiva sociale Castel Monte onlus di Montebelluna. Nata una quindicina di anni fa grazie all’im pegno di alcuni infermieri profes sionali, che costituirono una cooperativa sociale per la cura di pazienti ed anziani, oggi Castel Monte è cresciuta negli obiettivi, oltrechè nelle dimensioni. Tre sono gli ambiti principali nei quali la cooperativa sta attualmente in vestendo: la gestione di alcune comunità per disabili (i fiori all’oc chiello sono ‘Casa Codato’ di Pre ganziol ed una collaborazione con l’istituto Gris di Mogliano Ve neto), la nuova comunità fami liare per traumatizzati cranici ‘La Casa del Campo’ di Cavaso del Tomba e i poliambulatori medici ‘Centri Castel Monte Salute’. In fine la cooperativa gestisce una serie di servizi sanitari accessori, che vanno dall’assistenza nelle case di riposo, alla gestione di parte del 118 di Treviso con alcune autoambulanze proprie. “L’ottica con la quale ope riamo, commenta il presidente della cooperativa, Giuseppe Pos sagnolo è quella della collabora zione e dell’integrazione dei servizi fra ente pubblico e privato sociale. In sostanza noi ci pren diamo cura delle persone dopo che sono state curate, ad esem pio accompagnandole in una fase post ospedalizzazione. Certo non aspiriamo a sostituirci al servizio sanitario pubblico, che è già molto buono ed ha obiettivi ben definiti, bensì a supportarlo”. La filosofia della cooperativa Castel Monte è quella di gestire comu nità e case medio piccole, con di mensione quasi familiare, pun tando ad una rigorosa selezione del personale, rimanendo legati al territorio locale, lavorando in ot tica di rete fra servizi, investendo con decisione nella formazione del personale. Ad oggi la cooperativa sociale Castel Monte ha 320 soci lavora tori ed un fatturato annuo sui 7 milioni di euro. Fa parte del gruppo anche la cooperativa d’inserimento al la voro di svantaggiati: Rispetto Ca stel Monte onlus, fondata nel 2006, con 40 soci ed un fatturato attuale di 700mila euro. “Dietro ciascuno dei nostri progetti spiega sempre Possa gnolo c’è molta ricerca e il desi derio di offrire al territorio servizi di eccellenza”. Ad esempio, nella comunità 33 ‘La Casa del Campo’ di Cavaso del Tomba, comunità di tipo familiare pensata per ospitare 6 traumatiz zati cranici, vive una famiglia che condivide con gli ospiti il percorso di recupero e di riabilitazione. L’obiettivo è offrire a questi sog getti svantaggiati le tre compo nenti fondamentali casa, lavoro e relazioni, per aiutarle a recuperare un posto nella società. Per tale motivo all’interno della comunità ha sede ‘Maestri di Bot tega’, un’associazione di volontari che gestiscono alcuni laboratori di inserimento lavorativo per i ra gazzi: ciclofficina, sartoria, labo ratorio del gusto, coltivazione dell’orto di casa, Infopoint. Altro progetto strategico per la cooperativa è stata l’attivazione nel 2008 di tre poliambulatori medici, rispettivamente a Castel franco Veneto, Casale sul Sile e San Donà di Piave. In particolare, tramite un’apposita convenzione con il Credito Trevigiano, il po liambulatorio di Castelfranco Ve neto sta eseguendo per conto della BCC parte degli screening della campagna sanitaria di Vita più, la nuova mutua integrativa per soci e famiglie che operano con la Banca. Federica Florian 34 Proposte viaggi 2008 Per informazioni e programma dettagliato, rivolgersi alla filiale più vicina del Credito Trevigiano. I viaggi verranno effettuati solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. DAL 3 AL 5 GENNAIO 2009 VIENNA Se volete trascorrere qualche giorno di festa in una bellissima e affascinante capitale europea, venite con noi a Vienna. Visiterete tanti luoghi caratteristici oltre al Castello di Schoenbrunn, residenza della principessa Sissi. Viaggio in pullman con sistemazione in Hotel 4 stelle e trattamento di pensione completa con bevande ai pasti. Quota socio: euro 310,00 Quota cliente: euro 360,00 By Rodama Viaggi Castelfranco Veneto ISCRIZIONI ENTRO IL 20 NOVEMBRE 2008 By Agenzia Viaggi “ KENIA DAL 16 AL 24 GENNAIO 2009 ISCRIZIONI ENTRO IL 10 NOVEMBRE 2008 25 GENNAIO 2009 Ecco una bella opportunità per visitare la città di Mantova e le sue numerose e splendide opere architettoniche: Palazzo Ducale (o Reggia Dei Gonzaga), il Duomo, le Piazze (“Bordello”, “Broletto”, “Erbe”, “Mantegna”), la Basilica di S. Andrea, il Palazzo Comunale, Palazzo Te. La quota comprende: viaggio in pullman, pranzo in ristorante comprese le bevande, guida e assicurazione. Quota Socio: euro 65,00 - Quota Cliente: euro 80,00 Soggiorno con trattamento “all inclusive” presso Sea Club Kole Kole 5 stelle - in località Diani. Possibilità di prolungare il soggiorno di un’altra settimana con supplemento. 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Quota Socio: euro 230,00 - Quota Cliente: euro 260,00 PRENOTAZIONI ENTRO IL 15 GENNAIO 2009 POSTI DISPONIBILI N. 50 DAL 15 AL 22 MARZO 2009 Alla scoperta di terre e sapori della VAL D’ORCIA By Agenzia “Tema Viaggi” San Fior TOUR DEL MAROCCO Il Tour delle Città Imperiali del Marocco è un viaggio che Vi farà scoprire luoghi da “Mille e una Notte” che susciteranno sensazioni insolite e sorprendenti. Visiterete le città più prestigiose ed emblematiche dell’antico Impero Marocchino quali Casablanca, Marrakech, Beni Mellal, Fes, Meknes, Rabat. Partenza da Milano. Soggiorno in Hotel 5 stelle con trattamento di pensione completa (comprese bibite ai pasti) ed escursioni giornaliere. La quota non comprende adeguamento carburante, trasferimento A /R aeroporto. Quota Socio euro 1.160,00 - Quota Cliente euro 1.220,00 ISCRIZIONI ENTRO 10 NOVEMBRE 2008. 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Partenza da Vedelago - piazzale della nostra filiale alle ore 14,15. Quota Socio: euro 25,00 Quota Cliente: euro 30,00 NOVEMBRE 2008 - MARZO 2 PRENOTAZIONI ENTRO IL 14 NOVEMBRE POSTI DISPONIBILI N. 50 IO RVATO AL SOC INGRESSO RISE BIGLIETTO D Il capolavoro del Palladio ai Soci del Credito Trevigiano Trevigiano tutte le domeniche da Novembre a fine Marzo 2009 dalle ore 15 alle 17. Ritirare il biglietto presso la propria filiale prenotando il giorno e l'ora. Ciascun Socio ha a disposizione una visita gratuita, libera o guidata, a Villa Emo. Per la visita guidata è necessario fare la prenotazione presso la propria filiale di riferimento, dove troverete il biglietto d’ingresso personalizzato con il vostro nome e tutte le informazioni dettagliate. Filo Diretto Paolo:BCC 16-10-2008 14:44 Pagina 36 Foto di Nozze a Villa Emo? Rivolgersi alla Segreteria tel. 0423 701244 Accesso riservato agli sposi soci del Credito Trevigiano e testimoni.