comune di domodossola

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comune di domodossola
COMUNE
DI DOMODOSSOLA
PAES realizzato nell’ambito del Bando della Fondazione Cariplo edizione
2012 - “Promuovere la sostenibilità energetica nei comuni piccoli e medi:
Domodossola, Malesco, Montescheno, Viganella, Bognanco, Antrona
Schieranco, Seppiana, Santa Maria Maggiore, Craveggia”
Indice
Il Patto dei Sindaci ............................................................................................................................... 1
Adesione e obiettivi ............................................................................................................................. 3
Contesto normativo internazionale e nazionale ................................................................................... 5
Programmazione energetica regionale e provinciale ........................................................................... 7
I soggetti partner del PAES ................................................................................................................ 10
Adeguamento della struttura amministrativa ..................................................................................... 10
Coinvolgimento degli stakeholder ..................................................................................................... 12
Inventario delle emissioni del Comune di Domodossola................................................................... 13
Introduzione ................................................................................................................................... 13
Contesto territoriale dei Comuni dell’aggregazione ...................................................................... 15
I Comuni ossolani interessati al progetto: la Valle Ossola ......................................................... 15
Inquadramento territoriale, socio-economico e climatico.............................................................. 17
Storia .......................................................................................................................................... 17
Territorio e dati climatici............................................................................................................ 17
Popolazione ................................................................................................................................ 20
Attività economiche ................................................................................................................... 22
Parco veicolare ........................................................................................................................... 24
Flotta municipale........................................................................................................................ 26
Parco edilizio privato ................................................................................................................. 27
Edifici pubblici e illuminazione pubblica .................................................................................. 30
Bilancio energetico al 2009............................................................................................................ 40
Quadro sintetico ......................................................................................................................... 40
Analisi per tipologia di utenza ................................................................................................... 46
Quadro riassuntivo e obiettivi ............................................................................................................ 51
Fonti di finanziamento ....................................................................................................................... 53
Azioni di riduzione............................................................................................................................. 55
Audit energetico edifici pubblici.................................................................................................... 55
Banca dati consumi energetici ....................................................................................................... 57
Impianti fotovoltaici edifici pubblici ............................................................................................. 58
Riqualificazione dell’impianto di pubblica illuminazione ............................................................. 61
Riqualificazione degli edifici pubblici ........................................................................................... 65
Rinnovamento autoparco comunale ............................................................................................... 71
Riqualificazione del patrimonio edilizio privato (Allegato Energetico al Regolamento Edilizio) 73
Azioni settore trasporti ................................................................................................................... 78
Rifiuti ............................................................................................................................................. 86
Informazione e sensibilizzazione ................................................................................................... 88
Allegato A. Fattori di emissione ........................................................................................................ 90
Allegato B. Metodologia per la definizione della BEI....................................................................... 91
Il Patto dei Sindaci
Il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea per
coinvolgere attivamente le città europee in un percorso verso la sostenibilità energetica ed
ambientale. L’iniziativa è stata lanciata dalla Commissione il 29 Gennaio 2008, nell’ambito della
seconda edizione della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile (EUSEW 2008).
L’aspetto più innovativo che emerge dal Patto dei Sindaci è il trasferimento di responsabilità dal
governo “centrale” a quello “locale”. Le Amministrazioni Locali hanno l’opportunità di impegnarsi
concretamente nella lotta al cambiamento climatico, attraverso interventi che modernizzino la
gestione amministrativa e influiscano direttamente sulla qualità della vita dei cittadini.
Inoltre, si evidenziano altri due aspetti importanti: l’adesione volontaria al Patto da parte
dell’Amministrazione Pubblica, che assume impegni ed obiettivi non imposti dalla normativa e
l’approccio quantitativo nella definizione dei tempi da rispettare e degli obiettivi da raggiungere.
Firmando il Protocollo di adesione al Patto, i Sindaci delle Amministrazioni Locali si impegnano ad
attuare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), che dovrà indicare le azioni che
verranno intraprese, sia dal settore pubblico che da quello privato, per ridurre di almeno il 20%,
rispetto ad un anno di riferimento, le emissioni di gas serra entro il 2020.
Il PAES rappresenta, pertanto, lo strumento programmatico che indica la strategia operativa di
lungo termine (almeno al 2020), le misure di contenimento e, quindi, le attività da intraprendere per
raggiungere gli obiettivi di sostenibilità energetica per cui si è impegnata l’Amministrazione
Locale.
Il Piano è costituito da un inventario di base delle emissioni (Baseline Emission Inventory - BEI),
che quantifica le emissioni di CO2 (o CO2 equivalente) emesse in seguito al consumo di energia nel
territorio dell’Ente Locale nell’anno scelto come anno di riferimento. L’analisi dell’inventario
permette di identificare i settori di azione prioritari e le opportunità per il raggiungimento degli
obiettivi di riduzione della CO2 fissati. Inoltre, consente di programmare un insieme di azioni in
termini di risparmio energetico, riduzione delle emissioni, tempistiche e assegnazione delle
responsabilità.
In particolare il PAES definisce:
•
azioni a breve termine, che costituiscono la prima fase di attuazione della strategia
operativa. Esse sono realizzate generalmente sul patrimonio comunale;
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
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•
azioni a medio-lungo termine per il raggiungimento degli obiettivi delle politiche
energetiche.
Ogni due anni dalla consegna del PAES, inoltre, i firmatari del Patto sono tenuti a presentare un
rapporto per scopi di valutazione, monitoraggio e verifica di raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
L'inventario delle emissioni - ed il suo costante monitoraggio - viene effettuato seguendo le linee
guida standardizzate e stabilite dalla stessa Commissione Europea attraverso le indicazioni del Joint
Research Centre (JRC), centro di ricerca che ha il compito di fornire alla Commissione un sostegno
scientifico e tecnologico in tema di progettazione, sviluppo, attuazione e controllo delle politiche
dell'Unione Europea.
La supervisione del JRC permette pertanto sia una omogeneità di giudizio su scala europea (aspetto
di cui spesso in passato si è accusata la carenza), sia un costante riferimento scientifico a cui poter
raffrontare il livello di applicazione del PAES.
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Adesione e obiettivi
Nel corso degli ultimi anni l’Amministrazione Comunale di Domodossola sta mostrando
un’attenzione sempre crescente verso i temi della sostenibilità energetica ed ambientale.
Nel 2012 ha lanciato per la prima volta l’iniziativa “Domosostenibile: Green – il colore del
futuro”, che è stata poi ripetuta nel 2013, una manifestazione organizzata dall’assessorato alle
Politiche Energetiche e Ambientali del Comune di Domodossola, con il patrocinio della Provincia
del VCO, della Fondazione Cariplo e la collaborazione di diversi soggetti. L’edizione del 2013 di
Domosostenibile ha previsto l’organizzazione di una serie di iniziative tra cui:
•
giornate ecologiche di Puliamo il Mondo;
•
attività sulla mobilità sostenibile,
•
Fattorie Didattiche rivolte ai bambini;
•
corsi per i professionisti del settore;
•
mostre sulle energie rinnovabili ed esposizioni;
•
proiezioni gratuite di importanti film documentari (come quello di Ermanno Olmi sulla
Terra e il mondo contadino, o quelli sui rifiuti, sui cambiamenti climatici e il loro legame
con il nostro stile di vita);
•
incontri per amministratori e cittadinanza sui temi dell’alimentazione sostenibile, dello
spreco quotidiano, dell’impatto ambientale dell’allevamento intensivo di animali, ecc.
Sempre nell’ambito delle politiche energetiche comunali, nel 2011, dopo 3 anni, si è concluso il
progetto “Interreg EEA”. Si tratta di un progetto di cooperazione transfrontaliera che ha coinvolto
Italia e Svizzera. 37 comuni in Piemonte, 5 in Valle d'Aosta e 12 nel Canton Ticino.
L’applicazione del metodo EEA® permette di ottimizzare tutte le attività legate all’energia
attraverso la definizione di obiettivi, l’elaborazione di piani d'azione e la realizzazione pratica delle
misure. Il progetto, mediante un controllo costante dei risultati raggiunti, porta molteplici benefici
alle municipalità partecipanti, favorendo l'avanzamento delle politiche energetiche, di cooperazione
e marketing territoriale. La partecipazione al progetto EEA® ha permesso al Comune di
Domodossola di rendersi consapevole e virtuoso sulle tematiche energetiche e di iniziare ad
ottimizzare tutte le attività legate all’energia, attraverso la definizione di chiari obiettivi e
l’elaborazione di piani d'azione.
A conferma della volontà e dell’impegno nel continuar il percorso di sostenibilità per i propri
cittadini ed il proprio territorio, il Comune di Domodossola ha poi aderito al Patto dei Sindaci, per
la razionalizzazione dei consumi energetici, la promozione delle fonti rinnovabili ed la riduzione
delle emissioni di gas clima-alteranti.
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L’adesione formale al Patto dei Sindaci è arriva a conclusione di un importante lavoro
dell’Assessorato e dell’Ufficio Ambiente, impegnati nella ricerca di possibili Comuni-partner e
nella redazione di un apposito progetto presentato alla Fondazione Cariplo per la realizzazione del
PAES, nell’ambito del Bando “Promuovere la sostenibilità energetica nei comuni piccoli e
medi”. Attorno al Comune di Domodossola si è, così, costituita l’aggregazione di altri otto
Comuni: Santa Maria Maggiore, Malesco, Craveggia, Montescheno, Antrona Schieranco, Viganella,
Seppiana, Bognanco. La partecipazione al Bando della Fondazione Cariplo ha avuto esito positivo,
portando alla concessione di un contributo complessivo di € 50. 500,00, pari al 70% del costo
dell’intero progetto. A seguito dell’ottenimento del contributo, i Comuni dell’aggregazione hanno
avviato tutte le attività previste dal Bando, nonché quelle previste dall’iniziativa della Commissione
Europea.
Il Comune di Domodossola ha aderito formalmente al Patto dei Sindaci, con delibera di Consiglio
Comunale, il 28 febbraio 2013.
Con l’adesione all’iniziativa, l’Amministrazione Comunale di Domodossola si è impegnata a
portare avanti tutte le attività indispensabili affinché il PAES diventi un vero e proprio strumento di
programmazione energetico ambientale.
Il Comune di Domodossola porterà avanti nei prossimi anni un processo che, partendo dallo stato
di fatto dei consumi energetici rispetto all’anno di riferimento (2009), giungerà a delineare gli
scenari possibili e gli aspetti evolutivi dei consumi stessi e delle emissioni associate, all’anno 2020.
Nella fase iniziale del progetto, l’Amministrazione si è attivata per ridefinire la struttura comunale
in relazione alle varie attività previste dall’iniziativa, individuando una figura responsabile e
organizzando un gruppo di lavoro in grado di gestire i rapporti con la Commissione Europea e, in
generale, l’organizzazione e la realizzazione delle diverse attività.
Per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni in sede di redazione del PAES,
l’Amministrazione Comunale:
•
ha coinvolto la cittadinanza e gli stakeholder in processi di definizione delle strategie e delle
specifiche azioni di intervento, in particolare attraverso l’organizzazione di serate pubbliche
rivolte ai cittadini;
•
ha effettuato un’analisi energetico-ambientale del territorio e delle attività che insistono su di
esso, tramite ricostruzione del bilancio energetico e predisposizione dell’inventario delle
emissioni di CO2 (BEI);
•
ha valutato e indicato i potenziali di intervento, vale a dire i potenziale di riduzione dei
consumi energetici finali nei diversi settori di attività e il potenziale di incremento della
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produzione locale di energia da fonti rinnovabili o altre fonti a basso impatto, anche
attraverso la ricostruzione dei possibili scenari di evoluzione del sistema energetico locale;
•
monitorerà in futuro le azioni, per verificare il livello di raggiungimento degli obiettivi
stabiliti.
Contesto normativo internazionale e nazionale
A livello internazionale, il Protocollo di Kyoto rappresenta senza dubbio uno dei più importanti
strumenti giuridici finalizzati a combattere i cambiamenti climatici. Il protocollo, approvato in
occasione della terza sessione della Conferenza della Parti a Kyoto, in Giappone nel dicembre 1997,
impegnava i Paesi industrializzati e quelli ad economia in transizione a ridurre del 5,2% rispetto al
1990 ed entro il 2012 le principali emissioni antropogeniche di gas serra.
La quota di riduzione fissata per l’Unione Europea, pari all’8%, è stata tradotta dal Consiglio dei
Ministri Europeo in obiettivi differenziati per singoli Stati membri. Per l’Italia era stato stabilito
l’obiettivo di riduzione del 6,5% rispetto al 1990.
Il Protocollo di Kyoto è entrato in vigore nel febbraio 2005, a seguito della “ratifica” da parte di 55
Paesi responsabili del 55% delle emissioni globali di biossido di carbonio. Nelle successive
Conferenze sul clima, in particolare l’ultima svoltasi a Cancun nel dicembre 2010, è stata
sottolineata l’urgenza non solo di inglobare gli Stati Uniti e i Paesi emergenti in accordi vincolanti,
ma anche la necessità che i Paesi già aderenti al Protocollo riducessero le emissioni dal 25% al 40%
entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, per limitare l’aumento medio della temperatura su scala
planetaria entro i 2°C.
A dicembre 2012, nel corso della COP 18 sui cambiamenti climatici che si è tenuta a Doha, l’unione
Europea, la Svizzera, l’Australia e la Norvegia hanno prolungato fino al 2020 gli impegni presi con
la ratifica del Protocollo (il cosiddetto “Kyoto 2”), mentre Stati Uniti, Canada, Giappone, Russia,
Nuova Zelanda e Paesi emergenti come Cina (il primo stato per emissioni nocive), India, Brasile,
Messico e Sudafrica non hanno voluto sottoscrivere degli impegni immediati.
Nel contesto europeo, i primi passi verso una politica energetica comune sono stati mossi a partire
dalla seconda metà degli anni ’90, ma è con la ratifica del protocollo di Kyoto che la strategia
europea per un’energia sostenibile ha avuto una forte accelerazione.
Da quel momento, infatti, si sono succedute numerose iniziative volte a delineare in maniera sempre
più dettagliata, puntuale e precisa la politica integrata in materia di energia e cambiamenti climatici,
fino alla definizione della Direttiva 2009/28/CE, meglio nota come “Pacchetto clima-energia”, che
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rappresenta senza dubbio la legge di riferimento per quanto riguarda le politiche di riduzione delle
emissioni.
Gli obiettivi fissati dall’UE per il 2020 sono:
•
ridurre le proprie emissioni di CO2 di almeno il 20% rispetto ai valori del 1990;
•
aumentare la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile giungendo al 20% sul totale
del consumo interno lordo dell’UE;
•
aumentare del 20% il livello di efficienza energetica, ossia ridurre i consumi del 20%
rispetto alle previsioni per il 2020 (obiettivo non vincolante).
Lo stesso anno, con la direttiva denominata “Effort sharing”, si stabilisce che la riduzione media a
livello europeo delle emissioni nei settori non EU-ETS residenziale, trasporti, agricoltura e rifiuti
sia pari al 10% entro il 2020 rispetto al 2005, invitando gli stati membri a promuovere azioni
finalizzate al raggiungimento di tale obiettivo, con la consapevolezza che non potrà essere raggiunto
senza un coinvolgimento dei governi locali e regionali.
Dal 2005 è attiva la campagna “Sustainable Energy Europe – SEE”, coordinata dalla Commissione
Europea, la più importante iniziativa a supporto degli obiettivi comunitari al 2020, che ha come
obiettivo principale quello di coinvolgere i diversi portatori di interesse nella lotta ai cambiamenti
climatici. In particolare, il coinvolgimento esplicito ed il rafforzamento del ruolo degli Enti Locali,
all’interno della strategia energetica europea, invece, sono stati definiti nel 2006, quando la
Commissione Europea all’interno del “Piano d'azione per l'efficienza energetica: concretizzare le
potenzialità” ha illustrato le politiche e le azioni per intensificare il processo finalizzato a
conseguire entro il 2020 il risparmio del 20% dei consumi di energia primaria. E’ in questo ambito
che compare, tra le misure da attuare, l’istituzione di un Patto dei Sindaci come memorandum
d'intesa sull'efficienza energetica per lo scambio e l'applicazione delle migliori pratiche con la
messa in rete delle stesse.
Gli obiettivi fissati dalla Direttiva 20-20-20, sono stati poi ripartiti tra i Paesi Membri in modo equo
e tale da garantire la comparabilità degli sforzi, fissando obiettivi nazionali che per l’Italia sono:
•
13% di riduzione di CO2, rispetto al 2005;
•
17% di energie rinnovabili, di cui almeno il 10% nei trasporti, rispetto al 2005;
•
20% di risparmio energetico, rispetto al 2005 (obiettivo non vincolante).
In Italia, il recepimento delle direttive comunitarie finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di
miglioramento dell’efficienza energetica, dei servizi energetici e delle energie rinnovabili è
avvenuto attraverso due Piani:
•
PAN - Piano d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili, che fissa un Comune quadro
nazionale per la promozione dell’energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti,
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dell’elettricità, del riscaldamento e del raffreddamento. Il 15 marzo 2012 è stato approvato
il Decreto “Definizione e qualificazione degli obiettivi regionali in materia di fonti
rinnovabili e definizione della modalità di gestione dei casi di mancato raggiungimento
degli obiettivi da parte delle Regioni e delle Province Autonome (c.d. Burden Sharing)” con
il quale si definiscono e quantificano gli obiettivi intermedi e finali che ciascuna Regione
e Provincia Autonoma deve conseguire ai fini del raggiungimento degli obiettivi nazionali
fino al 2020 in materia di quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul
consumo finale lordo di energia e di quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti. Le
Regioni e le Province Autonome dovranno adottare delle misure ad hoc per raggiungere gli
obiettivi ad esse assegnati, favorendo le seguenti attività:
a. misure e interventi nei trasporti pubblici locali, negli edifici e nelle utenze delle
Regioni e delle Province Autonome, nonché degli Enti Locali;
b. misure e interventi di riduzione del traffico urbano;
c. interventi per la riduzione dei consumi di energia elettrica nell'illuminazione
pubblica e nel settore idrico;
d. diffusione degli strumenti del finanziamento tramite terzi e dei servizi energetici;
e. incentivazione dell'efficienza energetica, nei limiti di cumulabilità fissati dalle norme
nazionali.
•
Piano nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra, approvato l’8 marzo 2013, nel
quale tra le altre cose, viene proposta la proroga al 2020 di incentivi come il conto termico e
i certificati bianchi, con l’obiettivo di favorire gli interventi di efficienza energetica nei
settori pubblico e privato.
Appare, dunque, evidente come esista una perfetta analogia fra i Piani d'Azione Nazionali e quelli
comunali conseguenti all'adesione al Patto dei Sindaci. Entrambi rappresentano (su scale differenti)
lo strumento di programmazione energetica territoriale ed entrambi concorrono a definire la
strategia tesa a raggiungere gli obiettivi comunitari che garantiscano sicurezza degli
approvvigionamenti energetici e riduzione delle emissioni di gas climalteranti.
Programmazione energetica regionale e provinciale
La pianificazione energetica è il processo che permette di ottimizzazione di flussi derivanti dal
fabbisogno di energia di un territorio considerando l'interazione di diversi aspetti economici, sociali
e ambientali. La Legge 10/91 ha introdotto il Piano Energetico, anche a livello locale, come
strumento utile per programmare, indirizzare ed armonizzare gli interventi, anche strutturali, di un
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territorio in campo energetico e regolare le funzioni degli Enti locali. Il Piano Energetico è un
documento tecnico nei suoi contenuti e politico nelle scelte e priorità degli interventi.
In particolare, l'art. 5 prescrive alle Regioni ed alle Province Autonome la predisposizione di piani
energetici, precisandone i contenuti di massima, e ai Comuni con popolazione residente superiore a
50.000 abitanti l'obbligo di redigere specifici piani energetici comunali (PEC).
La Regione Piemonte, attraverso la Legge Regionale 7 ottobre 200, n. 23 “Disposizioni in campo
energetico. Procedure di formazione del piano regionale energetico-ambientale” ha cercato di
fissare delle regole per una corretta gestione del sistema energetico regionale, attribuendo alla
Regione stessa e alle Province e ai Comuni delle specifiche competenze e funzioni. Inoltre, ha
individuato nel Piano Energetico Regionale lo strumento di programmazione con il quale
individuare gli obiettivi, i parametri e gli indicatori di qualità in termini di produzione, trasporto,
distribuzione e consumo di energia raccordati con tutti gli altri obiettivi ambientali, nel rispetto
degli indirizzi e delle norme vigenti.
Con il PEAR – Piano Energetico Ambientale Regionale, adottato definitivamente nel 2002, sono
stati definiti gli indirizzi generali della politica energetica regionale:
a. sviluppo del ricorso alla produzione di energia da fonti rinnovabili, in un’ottica di
diversificazione delle fonti e di riduzione delle emissioni di gas climalteranti;
b. sviluppo del ricorso alla termovalorizzazione dei rifiuti e del recupero energetico del biogas
ai fini del conseguimento di un miglior bilancio ambientale;
c. riduzione dell’intensità energetica nei settori industriale, terziario e civile attraverso
l’incentivazione di interventi mirati all’aumento dell’efficienza energetica, con conseguente
abbattimento dei costi e delle emissioni;
d. sostegno alle politiche di riconversione del parco termoelettrico ed idroelettrico;
e. riduzione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti nel settore dei trasporti,
attraverso l’incentivazione alla progressiva sostituzione delle flotte veicolari pubbliche con
mezzi a basso consumo;
f.
incentivazione dell’innovazione e della ricerca tecnologica finalizzata al sostegno di progetti
sperimentali e strategici;
g. promozione di attività di informazione rivolte agli energy manager, ai tecnici e
amministratori pubblici e privati
h. garanzia della sicurezza negli impianti nucleari piemontesi per le attività di stoccaggio e
dismissione.
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A livello provinciale il documento programmatico di riferimento in ambito energetico è il Piano
Energetico Provinciale, approvato nel 2005. L’obiettivo che la Provincia si è posta nell’elaborare il
Piano è l’individuazione a livello locale del mix ottimale di linee strategiche di intervento e di
strumenti tecnici in grado di rispondere efficacemente all’evoluzione del sistema, indirizzandone i
flussi energetici verso il contenimento delle emissioni così come stabilito dal Protocollo di Kyoto.
Le principali linee d’azione tracciate dal Piano sono il risparmio energetico in dal punto di vista
della domanda e l’incremento dello sfruttamento delle fonti rinnovabili, dal punto di vista
dell’offerta energetica.
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I soggetti partner del PAES
Comune di Domodossola
Comuni di Malesco, Montescheno, Santa Maria Maggiore, Craveggia, Bognanco,
Antrona Schieranco, Viganella, Seppiana
AzzeroCO2 è la ESCo che è stata incaricata dal Comune per la stesura del PAES.
AzzeroCO2, società costituita da Legambiente, Kyoto Club e Istituto di Ricerche Ambiente
Italia, vanta una pluriennale esperienza nella pianificazione energetica per gli Enti Locali e,
più nello specifico, nel supporto ai Comuni per la stesura del PAES e il successivo
monitoraggio del livello di raggiungimento degli obiettivi. Inoltre, fornisce consulenza
tecnico-scientifica definendo strategie di efficienza energetica, promuovendo fonti
rinnovabili e mobilità sostenibile e offrendo supporto nella scelta e nell’uso dei materiali.
Il CENTRO DEL SOLE, Circolo di Legambiente, , è un circolo locale di Legambiente,
attivo nel Verbano Cusio Ossola e nel Vergante (provincia di NO). Fondato nel 1987,
sull’onda dell’incidente di Cernobyl, è un’associazione onlus di volontariato. Il circolo,
attraverso i suoi iscritti e i suoi dirigenti e con la collaborazione di consulenti esterni, si
occupa di tutte le questioni territoriali con attinenza ai temi dell’ambiente, del territorio,
della salute. Nel 2005 ha fondato, con il contributo della Fondazione Cariplo, il Centro del
Sole, struttura che si è data il compito di promuovere l’efficienza energetica e le fonti
rinnovabili.
Adeguamento della struttura amministrativa
La tematica energetico-ambientale, data la sua specificità, per la maggior parte delle volte viene
associata esclusivamente alla competenza di un particolare Assessorato (Ambiente o Lavori
Pubblici). Tuttavia, gli interventi volti alla sostenibilità energetica ed ambientale dimostrano di
assumere una particolare rilevanza nel complesso delle attività di un Ente, per cui avranno una
maggiore efficacia quanto più estesa è la collaborazione e l’interessamento tra i diversi
dipartimenti/assessorati dell’Amministrazione. Sul piano politico è, quindi, fondamentale impostare
un’azione di confronto e coinvolgimento tra i vari dipartimenti andando a considerare il fattore
ambiente con un approccio trasversale all’Ente.
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La necessità di formare personale capace di gestire i processi di gestione futuri, responsabilizzato ad
adottare provvedimenti e comportamenti consoni agli obiettivi, coincide con l'essenza dello spirito
di trasformazione promosso dal Patto dei Sindaci ed assolve a quella necessità di condivisione delle
scelte e trasparenza che rende i processi durevoli e realmente sostenibili.
Si riporta di seguito uno schema del gruppo di lavoro, che è stato coinvolto nella fase di redazione
del PAES e si occuperà della gestione futura del progetto, con le specifiche attività.
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Coinvolgimento degli stakeholder
La creazione e lo sviluppo delle attività previste dal Patto dei Sindaci richiede, come presupposto,
l’attivazione di percorsi partecipati, attraverso un approccio di “pianificazione allargata”, volta a
coinvolgere tutti gli attori chiave che agiscono e interagiscono sul territorio. La messa a sistema
delle diverse interazioni e dei diversi interessi permette di sviluppare un processo di gestione in
grado di fare riferimento a un’ unione di valori e di intenti.
Per questo motivo i Comuni dell’aggregazione hanno ritenuto fondamentale nell’affrontare la
pianificazione energetica locale intraprendere un percorso di condivisione e di interazione con i vari
soggetti portatori di interessi e di aspettative.
Un sistema di democrazia partecipata permette di ottenere una maggiore qualità, accettabilità ed
efficacia del Piano. Più gli obiettivi sono di lungo periodo più risulta fondamentale la condivisione
degli stessi e degli strumenti per raggiungerli. Tale attività di coinvolgimento nasce dalla
consapevolezza che le scelte che saranno adottate per il raggiungimento degli obiettivi e, quindi,
delle azioni volte alla pianificazione di attività per la riduzione delle emissioni climalteranti,
avranno importanti ricadute sugli attori locali. Ciascun componente della collettività, se messo nella
condizione di comprendere le azioni tecniche e le scelte politiche previste dal PAES, sarà in grado,
sulla scia delle azioni intraprese dall’Amministrazione Comunale, di far propri nuovi stili di vita e
modelli comportamentali orientati alla sostenibilità, andando ad assumere un ruolo di protagonista
nell’implementazione del progetto.
L’attività di coinvolgimento realizzata nel Comune di Domodossola ha previsto le seguenti attività:
•
distribuzione ai cittadini e alle attività del terziario di un questionario di rilevazione dei
consumi e delle abitudini in ambito energetico;
•
organizzazione di incontri aperti al pubblico, come l’evento organizzato dall’Assessorato
all’Ambiente del Comune di Domodossola, dove il tema del riscaldamento globale e
l’opportunità offerta dal Patto dei Sindaci sono stati illustrati e dibattuti. L’invito all’evento
è stato rivolto a tutte le famiglie mediante lettera consegnata a tutti gli studenti che
frequentano
le
scuole
domesi
ed
è
stato
pubblicato
in
http://domosostenibile.it/index.php/progetti/patto-dei-sindaci.html , sezione dedicata al Patto
dei Sindaci;
•
organizzazione nel corso dell’evento “Domosostenibile: Green – il colore del futuro” di
un corso per professionisti sui serramenti delle case a basso consumo energetico, di una
proiezione per le scuole e per i cittadini del film “Trashed (verso rifiuti zero)” e della mostra
“Vedo leggo ascolto l’energia sostenibile”, presso la biblioteca civica.
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Inventario delle emissioni del Comune di Domodossola
Introduzione
La ricostruzione del bilancio energetico del Comune di Domodossola (consumi e produzione di
energia) è stata fatta attraverso un’analisi dei consumi, suddivisi tra i vari settori indicati nelle
Linee Guida redatte dal JRC e tra i diversi vettori energetici.
Nello specifico, è stato utilizzato l’approccio che effettua la stima delle emissioni tramite
un’espressione (in accordo con “2006 IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas
Inventories”), che mette in relazione l’attività della sorgente e l’emissione e che, a livello generale,
può essere ricondotta alla seguente:
Ei = A * FEi
dove:
•
Ei = emissione dell’inquinante “i” (t/anno), ovvero la quantità di sostanza inquinante “i”
(espressa generalmente in tonnellate ) generata ed immessa in atmosfera a seguito di una
determina attività
•
A = indicatore dell’attività, ovvero il parametro che meglio descrive l’attività che genera
un’emissione, a cui è associabile un inquinante, rapportato all’unità di tempo (generalmente
l’anno). Si può trattare, ad esempio, di:
1.
Consumi di combustibile utilizzato in caso di generazione di energia termica ed
elettrica (es: quantità di combustibile consumato/anno)
2.
•
Unità di prodotto per il settore industriale ed agricolo (quantità prodotto /anno)
FEi = fattore di emissione dell’inquinante i (g di inquinante/unità di prodotto, g di
inquinante/unità di combustibile consumato, ecc..), ovvero la quantità di sostanza inquinante
immessa in atmosfera per ogni unità di indicatore d’attività.
La stima dei consumi per i diversi settori di interesse è stata fatta incrociando i risultati ottenuti
utilizzando due diversi approcci:
→ bottom up - rappresenta la scelta ideale, in quanto permette di ottenere informazioni
estremamente dettagliate e precise relativamente al territorio in esame. L’indagine è stata
condotta raccogliendo le informazioni inviate dai distributori di servizi energetici e
combustibili presenti sul territorio e tramite la distribuzione di questionari conoscitivi delle
abitudini e dei consumi ai cittadini;
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
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→ top down – tale percorso metodologico rielabora informazioni che partono dalla scala
spaziale più grande e discendono a livelli inferiori. Questa disaggregazione viene effettuata
utilizzando le cosiddette “variabili di disaggregazione”, che sono legate ai consumi e /o alle
emissioni ed i cui valori siano noti sia sull’area più vasta (nazione, regione, provincia) che
sul dettaglio territoriale di interesse (comune, aggregazione di comuni).
Attraverso l’approccio top down è stato possibile fare una prima stima di massima dei consumi, che
sono stati “affinati” in una fase successiva con i risultati dell’indagine bottom up.
La scelta dell’anno di riferimento è caduta sul 2009, a seguito di una serie di considerazioni relative
a:
•
facilità di reperimento dei dati, principalmente quelli inerenti al settore pubblico;
•
necessità di non scegliere un anno troppo recente per poter valorizzare, in termini di
riduzione di CO2, le iniziative già intraprese dal Comune di Domodossola.
I settori considerati nella ricostruzione del bilancio delle emissioni del Comune di Domodossola
sono stati i seguenti:
1. PUBBLICO (edifici/strutture, illuminazione pubblica, flotta municipale)
2. PRIVATO/RESIDENZIALE
3. PRIVATO/TERZIARIO
4. PRIVATO/TRASPORTI
I fattori di emissione utilizzati (Allegato A) sono quelli standard IPPC 2006 riportati nelle Linee
Guida del PAES. Fa eccezione il fattore di emissione dell’energia elettrica che è calcolato
considerando la presenza sul territorio comunale di impianti di produzione. Poiché sul territorio al
2009 non erano presenti impianti di produzione di energia elettrica di potenza significativa, tale
fattore coincide con quello nazionale.
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Contesto territoriale dei Comuni dell’aggregazione
I Comuni ossolani interessati al progetto: la Valle Ossola
La Valle Ossola è una estesa valle della Provincia del Verbano Cusio Ossola e corrisponde al bacino
idrografico del fiume Toce. Come mostrato in E’ composta dalla Valle Ossola (n. 6) vera e propria e
da sette valli laterali principali: Valle Anzasca, Valle Antrona (n. 5), Val Bognanco (n. 3), Val
Divedro, Valle Antigorio, Val Formazza, e Val Vigezzo (n. 4). La Valle Isorno viene considerata una
valle minore. Domodossola è il centro di confluenza dell'intera vallata.
La Valle Ossola è raffigurabile come una grande foglia di acero, le cui nervature sono costituite dai
fiumi e torrenti che percorrono le valli e le montagne laterali, i quali confluiscono nella nervatura
centrale, rappresentata dal fiume Toce. Gli estremi della foglia rappresentano i confini settentrionali
dell'Italia, mentre il picciolo si estende fino a raggiungere il Lago Maggiore. Si tratta di un territorio
montuoso, dominato dalle Alpi Lepontine, incise da torrenti che segnano le sette valli principali.
L’unica area pianeggiante è quella di Domodossola. Il corso d'acqua più importante è il fiume Toce,
immissario del Lago Maggiore e principale tributario del Ticino. Il Toce scorre lungo l'intera Val
d'Ossola, da nord a sud, raccogliendo la acque dei torrenti che scendono dalla valli laterali. Il clima
è alpino con inverni lunghi freddi e molto nevosi, ed estati brevi e fresche. Nelle aree pianeggianti
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
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dell'Ossola è prealpino, con inverni freddi e moderatamente nevosi ed estati calde (anche se in
misura minore rispetto a molte zone della Pianura Padana). In estate la zona è interamente
interessata da forti temporali, mentre in inverno le nevicate sono molto abbondanti sui rilievi alpini
e nelle valli, accumuli più modesti, anche se talvolta abbondanti interessano le zone pianeggianti
dell'Ossola. Le precipitazioni sono molto abbondanti, specialmente in autunno e primavera, e ciò fa
di tutta la Verbano-Cusio-Ossola una delle zone più piovose d'Italia.
L’Ossola è servita dalla superstrada Gravellona Toce – Confine di Stato, continuazione
dell’autostrada A26. La rete ferroviaria è principalmente costituita dal ramo Rho-Sempione e
Novara-Domodossola via lago d’Orta. Di importanza locale e turistica la linea a scartamento ridotto
Domodossola-Locarno, che percorre le valli Vigezzo e Centovalli.
Le principali attività dell’Ossola sono l’industria idroelettrica (grandi bacini artificiali e
innumerevoli centraline ad acqua fluente), l’industria mineraria (cave di serizzo e granito), la
chimica (Vinavil a Villadossola). Molto importante è il turismo di montagna, esaltato dalla presenza
di parchi e siti di interesse comunitario.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
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Inquadramento territoriale, socio-economico e climatico
Storia
L'esistenza della città di Domodossola è documentata già nel periodo romano; infatti, Oscela
Lepontiorum, questo il primo nome di Domodossola, era un centro di discreta importanza della
Gallia Cisalpina. Capitale della terra dei "Leponzi", che hanno dato il nome anche alla zona alpina
dell'Ossola, fu fondata da queste stesse popolazioni di origine celtica.
Domodossola fu, per un breve periodo, capitale della cosiddetta “Repubblica Partigiana
dell'Ossola”, la zona proclamatasi indipendente dopo essere riuscita a cacciare i fascisti e i tedeschi,
per circa due mesi, nel corso della Resistenza. La Repubblica partigiana ebbe vita dal 10 settembre
al 23 ottobre 1944: per 33 giorni il territorio liberato fu gestito democraticamente da una giunta
governativa presieduta da Ettore Tibaldi, e che annoverava, tra gli altri, la milanese Gisella
Floreanini. Per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la
seconda guerra mondiale, il 21 settembre 1945 Domodossola è stata insignita della Medaglia d'Oro
al Valor Militare.
Negli anni '50 e '60 del Novecento, la città fu segnata da un importante flusso migratorio,
proveniente in massima parte dalla Calabria.
Territorio e dati climatici
Il comune di Domodossola si trova al centro della valle dell’Ossola, una delle tre macroaree che
compongono la provincia del Verbano Cusio Ossola, in Piemonte. Di questa valle, Domodossola è
considerata il capoluogo sia per ubicazione geografica sia per numero di abitanti e di servizi che
offre al resto della comunità.
Comune
Provincia
Estensione
Densità
Domodossola
VerbanoCusioOssola
37 km2
499,97
ab/km2
Zona
climatica
Classificazione
sismica
Coordinate
E
Zona 3A
46°6′0″N 8°18′0″E
Tabella 1. Posizione del Comune di Domodossola
In Tabella 2 è riportata la distribuzione della superficie comunale per tipologia: buona parte del
territorio del Comune di Domodossola è occupato da superfici boschive (55,5%) e da superfici
agricole (34,7%).
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
17
Tipologia
ettari
Superficie zone edificate
209
6,3%
-
0%
Superficie zone destinate a parcheggio
16
0,5%
Superficie zona industriale
56
1,7%
Superficie zone destinate a parco urbano
44
1,3%
Superficie zone boschive
1842
55,5%
Superficie zone agricole
1154
34,7%
Altre aree caratteristiche
-
0%
Superficie zone inedificate (vuoti urbani)
Tabella 2. Distribuzione della superficie comunale per tipologia
(Fonte: Comune di Domodossola 2013)
Figura 1. Tipologia superfici agricole (Fonte: Censimento ISTAT 2010)
Il Comune di Domodossola si trova nella fascia climatica E, con 2.542 gradi giorno (con un limite
di accensione degli impianti termici pari a 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile) ed ha
un’insolazione media annua su piano orizzontale di 1.340 kWh/m2 (Tabella 3).
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Irradiazione su una superficie
orizzontale in kWh/m2
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
44,33
66,08
111,60
135,90
164,30
182,40
192,51
159,96
120,30
76,26
44,70
40,61
Anno
1.340
Tabella 3. Irraggiamento su superficie orizzontale mensile
e medio annuo (Fonte: PV Gis)
Per quanto riguarda le risorse eoliche, sulla base delle mappe dell’Atlante Eolico Enea, la velocità
del vento ad un’altezza di 25 m dal suolo risulta compresa tra i 3 e i 4 m/s.
Figura 2. Mappa del vento comune di Domodossola a 25 m di altezza (Fonte: Atlante Eolico ENEA)
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Popolazione
La popolazione del Comune di Domodossola dal 2001 al 2011 è rimasta sostanzialmente costante,
con una leggera flessione del 2% tra il 2010 e il 2011, in linea con la tendenza provinciale e
regionale (Figura 3), per poi aumentare nuovamente nel 2012.
Figura 3. Andamento della popolazione 2001-2012 (Fonte: ISTAT)
Figura 4. Confronto comunale, provinciale e regionale della variazione demografica 2002-2012
(Fonte: www.tuttitalia.it)
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L'analisi della struttura per età della popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti
15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la
struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda
che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana.
Nel caso del Comune di Domodossola la popolazione al 2012 è di tipo regressivo, in quanto la
percentuale di giovani (10,7%) è minore della percentuale di anziani (24,7%).
Figura 5. Analisi della struttura per età della popolazione di Domodossola dal 2002 al 2012
(Fonte: www.tuttitalia.it)
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Attività economiche
L'artigianato tipico dell'Ossola si è sempre basato sullo sfruttamento delle risorse del territorio
montano. Per questo motivo sono numerose le attività che ancora oggi si occupano della
lavorazione del legno, del restauro di mobili e strumenti musicali. Nell' '800 nella fornace di
Premia, in valle Antigorio, con l'argilla estratta dal fiume Alfenza venivano realizzate maioliche che
si ispiravano a quelle degli antichi vasari cunardesi e campionesi. Riprendendo quella tradizione,
oggi le "ceramiche della Valle dell'Ossola" sono quelle prodotte dalla ditta Kamares con uno stile e
un cartiglio di intonazione barocca e fioriture ornate di azzurro e marrone.
In Ossola si realizzano anche vetrate artistiche e più in generale si lavora il vetro, così come il ferro
battuto. Soprattutto nell' ’700 e nell' '800 si estraeva e lavorava l'oro: diversi imprenditori locali si
cimentarono nell'estrazione dalle montagne delle vallate ossolane, lavorandolo poi nei mulini a
mercurio. Ancora oggi sono attivi laboratori artigiani che realizzano gioielli finemente lavorati a
cesello e a modano. Il più rappresentativo è la fede ossolana del XIII secolo, decorata con stelle
alpine, fiori dei monti e spighe di grano. Ovunque in Ossola si estrae e lavora la pietra. In tutto il
VCO sono 272 le aziende impiegate nel settore e riunite in due associazioni di categoria: Assocave
e Assograniti.
Ogni anno in tutta la provincia vengono movimentati circa 450mila metri cubi di materiale. Ve ne
sono ben 19 tipi differenti: rocce di tipo granitoide e di tipo carbonitico. Il materiale è impiegato per
coperture, costruzioni, opere artistiche. Il materiale lapideo dell'Ossola viene utilizzato per la
manutenzione del Duomo di Milano. Rimane attiva anche la tradizione della tessitura, e l'uso
dell'antico telaio a mano.
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Figura 6. Unità locali del comune di Domodossola 2009/2012
(Fonte: SMAIL Verbania)
Figura 7. Addetti alle unità locali del comune di Domodossola 2009/2012
(Fonte: SMAIL Verbania)
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Parco veicolare
La città di Domodossola è facilmente raggiungibile da Milano, da Genova e da Torino grazie
all'autostrada Genova Voltri-Gravellona Toce. A partire da Gravellona Toce l'autostrada prosegue
come Superstrada E62 e, percorrendo l'intera Val d'Ossola, raggiunge Domodossola, continuando
poi fino al confine svizzero presso Iselle di Trasquera. Da qui, attraversando il Passo del Sempione,
è possibile il collegamento stradale con la Svizzera. Domodossola è inoltre collegata con Locarno
(Canton Ticino) attraverso la della Val Vigezzo.
Domodossola è, inoltre, un importante snodo ferroviario per quanto riguarda sia il trasporto merci
sia il trasporto passeggeri. La stazione internazionale di Domodossola venne inaugurata nel 1906 in
seguito all'apertura del Traforo del Sempione e attualmente gestisce un flusso di circa 1.400.000
frequentatori all'anno. La linea internazionale del Sempione collega l'Italia alla Svizzera ed a Parigi
attraverso un tunnel lungo quasi 20 km. Inoltre lo scalo merci di Domo 2, situato nel comune di
Beura-Cardezza, assume rilevanza strategica nei collegamenti tra l'Italia settentrionale e le regioni
dell'Europa centro-occidentale, mettendo in comunicazione i porti di Rotterdam e Genova. La linea
che attraversa il Traforo del Sempione rientra infatti tra i progetti prioritari (Priority Project 24)
nell'ambito delle reti di trasporto trans-europee (TEN-T Trans-European Networks - Transport)
definite dalla Commissione Europea.
In Figura 8 è riportata la consistenza del parco veicolare del Comune di Domodossola al 2009 e al
2012: il numero di autovetture è aumentato di circa il 3%, mentre quello dei motocicli dell’8%.
Per quanto riguarda la distribuzione delle autovetture per categoria emissiva, dal 2009 al 2012 si è
avuta una crescita delle categorie Euro 4 ed Euro 5, ossia delle categorie a più basso impatto
ambientale.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
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Figura 8. Variazione 2009-2012 del parco veicolare (Fonte: ACI)
Figura 9. Distribuzione delle autovetture per categoria emissiva (Fonte: ACI)
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Flotta municipale
Il parco veicolare del Comune di Domodossola è formato da 19 veicoli, tutti immatricolati prima
del 2009. Si tratta di 14 veicoli alimentati a diesel e 5 a benzina. Si riporta di seguito una tabella con
le principali caratteristiche dei mezzi (tipologia, anno di immatricolazione e alimentazione).
Tipologia
Targa
Immatricolazione
Alimentazione
Land Rover Defender
ZA111VW
16/03/2006
diesel
Land Rover Defender
ZA783SN
05/05/2006
diesel
Piaggio Porter
AD753CH
08/02/1995
benzina
Piaggio Porter BZ
BE698NL
16/09/1999
benzina
Bremach
CX208LB
02/12/2005
diesel
Nissan Trade 75
BG564HW
16/02/2000
diesel
Fiat Iveco
DN667EY
25/07/2008
diesel
Micra Nissan
AR381YG
15/12/1997
benzina
Nissan Trade 75
BE669NL
16/09/1999
diesel
Nissan Trade 75 RIB.
AR461XZ
30/12/1997
diesel
Unimog 1400
AH006DD
31/10/1996
diesel
Gera car ac 750
AD95682
15/01/2007
diesel
Alfa Romeo 159
DB176EC
26/06/2006
benzina
Fiat Punto JTD
DC756RT
01/09/2006
diesel
Fiat Panda
CB926WV
11/12/2002
benzina
Volswagen Crafter 26 posti
DK902JP
06/11/2007
diesel
Volswagen Crafter 32 posti
DM532KV
09/01/2008
diesel
Iveco Daily A 40-10
BB942KT
1995
diesel
Iveco Daily A 9-10
AR513XY
1997
diesel
Tabella 4. Caratteristiche parco veicolare comunale
(Fonte: Comune di Domodossola)
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
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Parco edilizio privato
Il centro storico
Il P.R.G. vigente del Comune di Domodossola, individua il perimetro del Centro Storico della città
lungo la linea delle antiche mura medioevali che delineano una figura geometrica a forma di
pentagono.
L’assetto morfologico dell’attuale tessuto edilizio del Borgo di Domodossola si è sviluppato
storicamente su originarie direttrici urbane tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo. Un’antica
strada di costante e intenso traffico attraversava tutto il borgo fino al nucleo urbano più importante,
rappresentato dallo slargo di Piazza del Mercato. Dalla strada principale si diramava un insieme di
strade trasversali e secondarie che costituiva il vero tessuto urbano, articolato in successioni di lotti
edilizi, piuttosto stretti e profondi, accorpati tra loro con affaccio porticato su strada pubblica e con
edifici sviluppati in altezza.
Quindi l’ossatura urbana dell’antico borgo deriva da una storica funzione, in prevalenza
commerciale, per secoli mantenuta sia rispetto alle esigenze di scambio con le comunità presenti
lungo le valli vicine, sia rispetto ai traffici indotti dall’importante asse viario di transito MilanoSempione.
La città ottocentesca cresce all’esterno in complementarietà a profonde trasformazioni urbane che
coinvolgono il centro storico.
L’antico edificio del broletto, simbolo dell’autonomia comunale, viene demolito, i luoghi fortificati
vengono trasformati in piazze, il castello perde gradualmente la sua importanza cambiando la sua
destinazione d’uso originaria, i conventi vengono abbandonati e successivamente trasformati in
istituzioni pubbliche, l’ospedale viene trasferito all’esterno delle mura.
In questo periodo Domodossola diviene città europea e contemporaneamente al di fuori del centro
storico si sviluppa la città ottocentesca dapprima lungo la direttrice extramoenia della strada del
Sempione, successivamente dopo la costruzione della ferrovia nel 1888, nella parte est del territorio,
tra la Piazza della stazione provvisoria e l’antico borgo.
Fino ai primi del 1900 il tessuto edilizio del Centro storico è in continua evoluzione, l’apertura del
traforo ferroviario del Sempione, l’installazione nell’Ossola di grandi centrali idroelettriche e di
grandi industrie chimiche e siderurgiche fanno scaturire un periodo di grande sviluppo culturale ed
economico per la città sempre più portata a espandere all’esterno del centro le funzioni e i servizi di
livello urbano più generale.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
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La città
Nel 1932 la città moderna era già costituita negli elementi urbani fondamentali, tuttora presenti,
cioè ferrovia, asse viario del Sempione, centro storico, centro aulico, grandi infrastrutture, impianti
urbano esterni alla città, alcune periferie di edilizia povera estensiva e la zona industriale.
Il tutto costituiva una struttura urbana portante perfettamente idonea a guidare e ospitare
l’espansione urbana del secondo dopoguerra, avvenuta successivamente in modo intensivo nelle
parti più centrali e in modo estensivo nelle aree periferiche.
Le aree della periferia ovest, sono riconoscibili all’interno di un vasto territorio urbanizzato in parte
e con ampi spazi liberi, delimitato dall’asse stradale della tangenziale ovest e dalla linea
pedemontana immediatamente a valle dei nuclei di Baceno, Ronco Mottini e Motto, fino alla
prosecuzione dell’asse di Via Scapaccino.
La maggior parte degli edifici del Comune di Domodossola sono stati costruiti tra il secondo
dopoguerra e gli anni ’70. Nel decennio tra il 1982 e il 1991 l’attività edilizia si è dimezzata rispetto
al decennio precedente, per abbassarsi ulteriormente tra il 1992 e il 2001.
Epoca di costruzione
Numero edifici
Prima del
1919
Dal 1919
al 1945
Dal 1946
al 1961
Dal 1962
al 1971
Dal 1972
al 1981
Dal 1982
al 1991
Dal 1992
al 2001
Totale
452
413
554
539
356
165
109
2588
Tabella 5. Consistenza patrimonio edilizio per epoca di costruzione
(Fonte: Censimento della popolazione 2001)
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
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Di seguito viene riportata la suddivisione degli edifici in base al numero di piani fuori terra (ISTAT
2001).
Numero piani fuori terra
Numero edifici
1
2
3
4 e più
Totale
362
1226
597
403
2.588
Tabella 6. Distribuzione degli edifici in base al numero di piani fuori terra
(Fonte: Censimento della popolazione 2001)
Si tratta perlopiù di edifici con 2 piani, mentre le altre tipologie di edificio rappresentano una
percentuale minore. La tabella seguente mostra la distribuzione degli edifici per tipologia di località
abitata. Nel Comune di Domodossola gli edifici sono concentrati principalmente in centri abitati e
piccolissima percentuale in nuclei abitati e case sparse.
Tipo di località abitate
Numero edifici
Centri abitati
Nuclei abitati
Case sparse
Totale
2416
121
51
2588
Tabella 7. Distribuzione degli edifici per tipo di località abitate
(Fonte: Censimento della popolazione 2001)
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
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Edifici pubblici e illuminazione pubblica
Per effettuare la stima delle emissioni relative al settore pubblico, sono stati presi in considerazione
tutti gli edifici/strutture di proprietà comunale, ossia quelli sui quali il Comune ha una
responsabilità diretta e, per questo, può agire attraverso interventi finalizzati alla riduzione dei
consumi e delle emissioni. La Tabella 8 mostra un riepilogo di tali strutture, con l’indicazione della
presenza di impianto termico e di allaccio per l’energia elettrica al 2012.
Edificio
Scuola materna Rodari/
Scuola elementare Don Milani
Scuola elementare Calice
Scuola media Ungaretti
Palestra Ungaretti
Scuola media Giovanni XXIII
Scuola materna Terezin
Scuole Kennedy
Scuola materna Collodi
Casa di riposo
Asilo Nido Aquilone
Palazzo Mellerio
Ex scuola materna Rodari
Municipio
Tribunale
Centro operativo
Comunità psichiatrica
Casa delle associazioni
Palazzo San Francesco
Piazza Fontana
Cimitero
Sala alla Motta
Custode stadio Curotti
Stadio Curotti
Palestra Marchioni
Presenza di
impianto termico
Presenza contatore
energia elettrica
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
no
si
si
no
Tabella 8. Edifici/strutture di proprietà comunale
(Fonte: Comune di Domodossola)
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
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Si riportano di seguito delle schede descrittive delle principali strutture del Comune di
Domodossola, con le caratteristiche costruttive e dell’impianto termico al 2012.
SCUOLA ELEMENTARE LORENZO MILANI
Via Rosmini 14
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in pietra 60 cm e
serramenti in legno e vetro singolo
16.341 m3
Impianto di riscaldamento
Caldaia a metano
Potenza utile dell’impianto termico
562 kW
Anno di installazione
1984
Sistema di distribuzione
Radiatori in ghisa
Produzione di ACS
Boiler elettrico
SCUOLA ELEMENTARE DI CALICE
Frazione Borgata Quartero
Calice di Domodossola
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in pietra 60 cm e
serramenti in legno
2.388 m3
Impianto di riscaldamento
Potenza utile dell’impianto termico
Anno di installazione
Sistema di distribuzione
Produzione di ACS
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
Caldaia a metano
170 kW
Radiatori in ghisa
Caldaia
31
SCUOLA MEDIA UNGARETTI
Via Terracini e via Ceretti
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in mattoni pieni con solai in
laterocemento e serramenti in
alluminio con vetri semplici
10.200 m3
Impianto di riscaldamento
Caldaia a metano
Potenza utile dell’impianto termico
424 kW
Anno di installazione
1990
Sistema di distribuzione
Radiatori in ghisa
Produzione di ACS
Caldaia
SCUOLA MEDIA GIOVANNI XXIII
Via San Francesco
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in pannelli prefabbricati,
serramenti in alluminio con vetri
semplici
18.000 m3
Impianto di riscaldamento
Caldaia a metano
Potenza utile dell’impianto termico
960 kW
Anno di installazione
Sistema di distribuzione
1990
Radiatori in alluminio
Produzione di ACS
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
Caldaia
32
SCUOLA MATERNA TEREZIN
Piazza Chavez
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in pannelli prefabbricati,
serramenti in alluminio con vetri
semplici
3.427 m3
Impianto di riscaldamento
Caldaia a metano
Potenza utile dell’impianto termico
322 kW
Anno di installazione
Sistema di distribuzione
1997
Radiatori in alluminio
Produzione di ACS
Caldaia
SCUOLE KENNEDY
Via San Francesco
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in neoforato da 40 cm,
serramenti in alluminio con vetri
doppi e legno con vetri semplici
- m3
Impianto di riscaldamento
Potenza utile dell’impianto termico
Anno di installazione
Sistema di distribuzione
Produzione di ACS
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
Caldaia a metano
766 kW
Radiatori in ghisa
Caldaia
33
SCUOLA MATERNA COLLODI
Largo Partigiani
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in pannelli prefabbricati
precompressi, serramenti in alluminio
con vetri semplici
3.120 m3
Impianto di riscaldamento
Caldaia a metano
Potenza utile dell’impianto termico
134 kW
Anno di installazione
Sistema di distribuzione
1990
Radiatori in alluminio
Produzione di ACS
Caldaia
ASILO NIDO AQUILONE
Via Oliva
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in mattoni forati,
serramenti in alluminio con vetri
antisfondamento
3.228 m3
Impianto di riscaldamento
Caldaia a metano
Potenza utile dell’impianto termico
290 kW
Anno di installazione
Sistema di distribuzione
1974
Radiatori in alluminio
Produzione di ACS
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
Caldaia
34
MUNICIPIO
Piazza Repubblica dell’Ossola
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in pietra da 60 cm,
serramenti in legno con vetri semplici
7.344 m3
Impianto di riscaldamento
Caldaia a metano
Potenza utile dell’impianto termico
322 kW
Anno di installazione
1991
Sistema di distribuzione
Radiatori in ghisa
Produzione di ACS
Boiler elettrico
CASA DI RIPOSO
Via Romita
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in mattoni, serramenti in
alluminio con vetri semplici
12.465 m3
Impianto di riscaldamento
Caldaia a metano
Potenza utile dell’impianto termico
395 kW
Anno di installazione
Sistema di distribuzione
Radiatori in alluminio
Produzione di ACS
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
Caldaia
35
TRIBUNALE
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in mattoni doppi,
serramenti in alluminio con vetri
semplici
2.988 m3
Impianto di riscaldamento
Caldaia a metano
Potenza utile dell’impianto termico
94 kW
Anno di installazione
Sistema di distribuzione
2000
Radiatori in alluminio
Produzione di ACS
-
CENTRO OPERATIVO PROTEZIONE CIVILE
Regione Nosere
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in cemento armato
precompresso, serramenti in
alluminio
7.957 m3
Impianto di riscaldamento
Potenza utile dell’impianto termico
Anno di installazione
Sistema di distribuzione
Produzione di ACS
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
Caldaia a metano
165 kW
2006
Termoconvettori
Boiler elettrico
36
EX SCUOLA MATERNA RODARI
Via Rosmini
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in pietra da 60 cm,
serramenti in legno con vetri semplici
3.942 m3
Impianto di riscaldamento
Caldaia a metano
Potenza utile dell’impianto termico
219 kW
Anno di installazione
1991
Sistema di distribuzione
Radiatori in ghisa
Produzione di ACS
Caldaia
PALAZZO MELLERIO
Piazza Mercato
Caratteristiche costruttive
Volume riscaldato
Muratura in pietra da 70 cm,
serramenti in legno
6.215 m3
Impianto di riscaldamento
Potenza utile dell’impianto termico
Anno di installazione
Sistema di distribuzione
Produzione di ACS
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
Caldaia a metano
290 kW
Radiatori in ghisa
Caldaia
37
L’impianto di illuminazione pubblica del Comune di Domodossola è gestito attualmente in parte
dalla società Enel Sole e in parte dal Comune. Si tratta di un impianto costituito da 3.310 punti luce,
in prevalenza lampade ai vapori di mercurio (63,5%) e in percentuale minore da SAP (20,2%) e da
78 lampade semaforiche. In particolare, il 52,8% dell’impianti risulta di proprietà di Enel Sole e il
47,2% del Comune.
Comune
Domodossola
Tipologia
Gestore
Pubblica
Illuminazione
Pubblica
Illuminazione
Potenza installata
Enel Sole
Numero punti luce
1.748 (52,8%)
375 kW
Comune
Semafori
Comune
1.562 (47,2%)
6 kW
Numero
Potenza
[Watt]
Tipo lampada
Gestore
27
100
IODURI
Comune
37
150
IODURI
Comune
25
250
IODURI
Comune
10
400
IODURI
Comune
2
70
IODURI
Comune
4
18
LED
Comune
2
24
LED
Comune
68
36
LED
Comune
304
125
VAPORI MERCURIO
Comune
34
250
VAPORI MERCURIO
Comune
25
80
VAPORI MERCURIO
Comune
440
50
VAPORI MERCURIO
Enel Sole
235
80
VAPORI MERCURIO
Enel Sole
803
125
VAPORI MERCURIO
Enel Sole
232
250
VAPORI MERCURIO
Enel Sole
16
400
VAPORI MERCURIO
Enel Sole
59
100
SAP
Comune
363
150
SAP
Comune
52
250
SAP
Comune
1
400
SAP
Comune
209
70
SAP
Comune
3
100
ALOGENE
Comune
1
15
ALOGENE
Comune
1
150
ALOGENE
Comune
1
100
ALOGENE
Enel Sole
6
20
FLUORESCENTI
Comune
149
36
FLUORESCENTI
Comune
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
78
38
68
12
LED
Comune
15
2
LED
Comune
95
6
LED
Comune
2
8
LED
Comune
1
55
SODIO
Enel Sole
1
70
SODIO
Enel Sole
3
100
SODIO
Enel Sole
8
150
SODIO
Enel Sole
6
250
SODIO
Enel Sole
2
59
LED
Enel Sole
Tabella 9. Consistenza della pubblica illuminazione.
(Fonte: Comune di Domodossola)
Numero
Potenza
[Watt]
Tipo lampada
26
100
INCANDESCENZA
52
60
INCANDESCENZA
Tabella 10. Caratteristiche lampade impianto semaforico
(Fonte: Comune di Domodossola)
Figura 10. Distribuzione delle lampade della P.I. per tipologia
(Fonte: Comune di Domodossola)
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
39
Bilancio energetico al 2009
Quadro sintetico
Nel Comune di Domodossola complessivamente nel 2009 sono stati consumati per i vari settori
considerati 212.960 MWh di energia termica e 44.192 MWh di energia elettrica, ripartite così
come mostrato in Tabella 11 e in Figura 11 e Figura 12.
Residenziale
Civile
Edifici pubblici
Illuminazione pubblica
Terziario
Trasporti
Flotta municipale
Mobilità privata
MWhtermici
MWhelettrici
100.447
16.192
5.542
740
-
1.448
22.797
25.812
549
-
83.624
-
212.960
44.192
Tabella 11. Domanda di energia termica ed elettrica negli usi finali
Figura 11. Distribuzione percentuale dei consumi di energia termica negli usi finali
Per quanto riguarda l’energia termica, la maggior parte dei consumi sono attribuibili al settore
residenziale, che da solo copre il 47,2% dei consumi totali, segue poi il settore della mobilità che
rappresenta il 39,3% dei consumi. Il terziario rappresenta il 10,7% del totale mentre le utenze legate
al settore pubblico, pesano sul bilancio totale dei consumi in piccola percentuale, il 2,6%.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
40
La flotta municipale incide per lo 0,3%, mentre non risulta trasporto pubblico gestito dal Comune.
Figura 12. Distribuzione percentuale dei consumi di energia elettrica negli usi finali
La domanda di energia elettrica interessa solo 4 settori: terziario (58,4%), residenziale (36,6%),
illuminazione pubblica (3,3%) ed edifici pubblici (1,7%).
La distribuzione per i diversi vettori energetici viene mostrata in Figura 13. La quota maggiore dei
consumi è rappresentata dal gas naturale 39,4%. Seguono il gasolio (22,2%), l’energia elettrica
(17,2%). La benzina copre il 10,8% dei consumi. Le quote di biomassa e gpl si attestano intorno al
5,3% e al 3,5%, mentre i biocarburanti rappresentano l’1,6% del totale dei consumi.
Per quanto riguarda le emissioni, nel Comune di Domodossola al 2009 sono state emesse
complessivamente 66.012 t di CO2. In Figura 14 è rappresentata la distribuzione delle emissioni
per i vari settori analizzati. Il 39,4% delle emissioni è provocato dal settore residenziale. Seguono il
settore mobilità (31,3%) e il terziario (25,9%). Gli edifici pubblici e l’illuminazione rappresentano il
2,2% e l’1,1% rispettivamente. Lo 0,2% delle emissioni totali sono rappresentate dalla flotta
municipale.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
41
Figura 13. Distribuzione percentuale dei consumi per vettore energetico
Figura 14. Distribuzione percentuale delle emissioni negli usi finali
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
42
La distribuzione per vettore energetico delle emissioni totali è riportata in Figura 15. Il 32,3% delle
emissioni totali è rappresentato dall’energia elettrica. Il gas naturale e il gasolio determinano
rispettivamente il 31,0% e il 23,0% delle emissioni totali, mentre la benzina e il gpl si attestano al
10,5% e al 3,1% rispettivamente. La biomassa e i biocarburanti non determinano emissioni in
quanto fonti energetiche rinnovabili.
Figura 15. Distribuzione percentuale delle emissioni per vettore energetico
Di seguito riportiamo un riepilogo dei consumi suddivisi nelle diverse tipologie di utenze.
Consumi termici
(MWh)
Consumi elettrici
(MWh)
Emissioni
(t CO2)
5.542
740
1.477
-
1.448
699
549
-
140
RESIDENZIALE
100.447
16.192
25.984
TERZIARIO
22.797
25.812
17.072
MOBILITA' PRIVATA
83.624
-
20.639
TOTALE
212.960
44.192
66.012
UTENZA
EDIFICI PUBBLICI
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
FLOTTA MUNICIPALE
Tabella 12. Riepilogo consumi termici ed elettrici ed emissioni per tipologia di utenza e vettore energetico
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
43
CONSUMO ENERGETICO FINALE [MWh]
Combustibili fossili
Categoria
Elettricità
Caldo/F
reddo
Gas
naturale
Gas
liquido
Olio da
riscaldamento
Diesel
Energie rinnovabili
Benzina
Lignite
Carbone
Altri
combustibili
fossili
Olio
vegetale
Biocombustibili
Altre
biomasse
Solare
termico
Geotermia
Totale
EDIFICI, ATTREZZTURE/IMPIANTI, INDUSTRIE:
Edifici pubblici, attrezzature/impianti
Edifici , attrezzature/impianti terziari (non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
740
25.812
16.192
1.448
5.542
22.797
72.621
7.381
6.812
13.633
6.282
48.610
116.639
1.448
Industrie (escluse le industrie contemplate nel sistema
europeo di scambio delle quote di emissione ETS)
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie
TRASPORTI
Parco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Totale parziale trasporti
Totale
(Eventuali) acquisti energia verde certificata da parte
del comune [MWh]
Fattore di emissione di CO2 per gli acquisti di elettricità
verde certificata (approccio LCA)
44.192
422
1.576
101.383
8.957
6.812
379
170
49.810
27.697
50.189
27.867
549
4.119
83.624
257.152
0
0
Figura 16. Scheda finale consumi energetici al 2009 come da Linee Guida PAES
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche P. A. E. S. 2013
44
EMISSIONI DI CO2 O CO2 EQUIVALENTE [t]
Combustibili fossili
Categoria
Elettricità
Caldo/F
reddo
Gas
naturale
Gas
liquido
Olio da
riscaldamento
Diesel
Benzina
Energie rinnovabili
Lignite
Carbone
Altri
combustibili
fossili
Olio
vegetale
Biocombustibili
Altre
biomasse
Solare
termico
Geotermia
Totale
EDIFICI, ATTREZZTURE/IMPIANTI, INDUSTRIE:
Edifici pubblici, attrezzature/impianti
Edifici , attrezzature/impianti terziari (non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
358
12.467
7.821
699
1.119
4.605
14.670
1.676
1.819
0
1.477
17.072
25.984
699
Industrie (escluse le industrie contemplate nel sistema
europeo di scambio delle quote di emissione ETS)
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie
TRASPORTI
Parco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Totale parziale trasporti
85
358
94
45
140
13299
6897
20.639
66.011
Altro
Smaltimento dei rifiuti
Gestione delle acque reflue
Indicate qui le altre emissioni del vostro comune
Totale
21.345
20.479
2.033
1.819
13.394
6.942
Corrispondenti fattori di emissione
0,483
0,202
0,227
0,267
0,267
0,249
Fattore di emissione di CO2 per l'elettricità non
prodotta localmente [t/MWh]
0,483
0
Figura 17. Scheda finale emissioni al 2009, come da Linee Guida PAES.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
45
Analisi per tipologia di utenza
RESIDENZIALE
La distribuzione in base ai diversi vettori energetici dei consumi del settore residenziale è riportata
in Figura 18. Il vettore energetico che viene più utilizzato in assoluto è il gas naturale (62,3%),
seguito dall’energia elettrica (13,9%) e dalla biomassa (11,7%). Il gpl e il gasolio rappresentano
rispettivamente il 6,3% e il 5,8%.
RESIDENZIALE
ENERGIA ELETTRICA
GPL
GAS NATURALE
GASOLIO
BIOMASSA
MWh/anno
16.192
7.381
72.621
6.812
13.633
116.639
13,9%
6,3%
62,3%
5,8%
11,7%
100%
Figura 18. Consumi residenziale per vettore energetico
Per quanto riguarda le emissioni al 2009 nel residenziale sono state emesse un totale 25.984 t di
CO2, così ripartite: 56,5% imputabile al gas naturale, 30,1% all’energia elettrica, 7,0% al gasolio e
6,4% al gpl. La percentuale di emissioni dovute alla biomassa legnosa è pari a 0. (Figura 19).
RESIDENZIALE
ENERGIA ELETTRICA
GPL
GAS NATURALE
GASOLIO
BIOMASSA
t CO2/anno
7.821
1.676
14.670
1.819
0
25.984
30,1%
6,4%
56,5%
7,0%
0,0%
100%
Figura 19. Distribuzione percentuale dei consumi del residenziale per vettore energetico
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
46
TERZIARIO
Per quanto riguarda il settore terziario si è riscontrato che l’energia elettrica rappresenta il 53,1%
dei consumi, risultando il vettore energetico più utilizzato. La restante parte dei consumi è coperta
dal gas naturale (46,9%). In Figura 20 sono riportati i consumi per vettore energetico.
TERZIARIO
MWh/anno
ENERGIA ELETTRICA
25.812
53,1%
GAS NATURALE
22.797
46,9%
48.610
100%
Figura 20. Consumi terziario per vettore energetico
Dal punto di vista delle emissioni l’energia elettrica impatta per il 73,0% e il gas naturale per il
27,0% delle emissioni totali del terziario (Figura 21).
TERZIARIO
ENERGIA ELETTRICA
GAS NATURALE
t CO2/anno
12.467
4.605
17.072
73,0%
27,0%
100%
Figura 21. Distribuzione percentuale dei consumi del terziario per vettore energetico
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
47
EDIFICI PUBBLICI E ILLUMINAZIONE
I consumi di energia, per quanto riguarda gli edifici pubblici e l’illuminazione, sono stati di 228
MWh per l’energia termica e 48 MWh per l’energia elettrica.
In Figura 22 è riportata la distribuzione percentuale dei diversi vettori energetici. Il 71,7% dei
consumi sono relativi al gas naturale, mentre l’energia elettrica il 28,3%; in questo dato sono
compresi naturalmente anche i consumi di energia elettrica per riscaldamento, ACS e altri usi.
SETTORE PUBBLICO
ENERGIA ELETTRICA
GAS NATURALE
MWh/anno
2.188
5.542
7.730
28,3%
71,7%
100%
Figura 22. Consumi settore pubblico per vettore energetico
I consumi elettrici per l’illuminazione incidono sul totale dei consumi elettrici del settore pubblico
(2.188 MWh) per il 66%, a fronte del 34% di consumi dovuti agli edifici/strutture pubbliche.
Per quanto riguarda le emissioni, al 2009 sono state emesse 2.176 t di CO2, ripartite per i diversi
vettori energetici come mostrato in Figura 23.
SETTORE PUBBLICO
ENERGIA ELETTRICA
GAS NATURALE
t CO2/anno
1.057
1.119
2.176
48,6%
51,4%
100%
Figura 23. Distribuzione percentuale emissioni settore pubblico
Il 51,4% delle emissioni sono dovute a consumi di gas naturale e il 48,6% all’energia elettrica.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
48
MOBILITA’ PRIVATA
Nel settore della mobilità privata al 2009 i consumi sono stati di 83.624 MWh, di cui il 59,6% da
diesel, il 33,1% da benzina, l’1,9% da gpl, lo 0,5% da gas naturale e il 4,9% da biocarburanti.
(Figura 24).
MOBILITA' PRIVATA
BENZINA
DIESEL
GPL
GAS NATURALE
BIOCARBURANTI
MWh/anno
27.697
49.810
1.576
422
4.119
83.624
33,1%
59,6%
1,9%
0,5%
4,9%
100%
Figura 24. Consumi mobilità privata per vettore energetico
Per quanto riguarda le emissioni, al 2009 sono state pari a 20.639 t di CO2. Le percentuali di
ripartizione, come si vede in Figura 25 , sono sostanzialmente uguali a quelle dei consumi, con un
64,4% delle emissioni dovute a consumi di diesel, il 33,4% alla benzina, l’1,7% al gpl e lo 0,4% al
gas naturale. I biocarburanti non determinano emissioni di CO2.
MOBILITA' PRIVATA
BENZINA
DIESEL
GPL
GAS NATURALE
BIOCARBURANTI
t CO2/anno
6.897
13.299
358
85
0
20.639
33,4%
64,4%
1,7%
0,4%
0%
100%
Figura 25. Distribuzione percentuale dei consumi della mobilità privata per vettore energetico
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
49
FLOTTA MUNICIPALE
Per il settore della mobilità pu che comprende la flotta comunale al 2009, i consumi sono stati di
549 MWh, di cui il 69,1% da diesel e il 30,9% da benzina (Figura 26).
FLOTTA
DIESEL
BENZINA
MWh/anno
379
170
549
69,1%
30,9%
100%
Figura 26. Consumi mobilità pubblica
Il totale delle emissioni per questo settore al 2009 è stato di 140 t di CO2, di cui il 67,6% da diesel e
il 32,4% da benzina (Figura 26).
FLOTTA
DIESEL
BENZINA
t CO2/anno
94
45
140
67,6%
32,4%
100%
Figura 27. Distribuzione percentuale emissioni mobilità pubblica
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
50
Quadro riassuntivo e obiettivi
L’adesione del Comune al Patto dei Sindaci impegna l’Amministrazione a intraprendere una serie di
azioni e interventi che possano portare entro il 2020 a una riduzione delle emissioni complessive di
CO2 almeno del 20% rispetto all’anno base preso come riferimento, ossia il 2009.
Le emissioni complessive nel Comune di Domodossola al 2009 sono state di 66.012 t di CO2,
corrispondenti a 3,6 tonnellate pro capite. Il raggiungimento degli obiettivi stabiliti
comporterà la riduzione delle emissioni di circa 13.415 t di CO2, cioè 0,7 tonnellate pro capite.
Tale obiettivo, visti i poteri normativi, la disponibilità limitata di risorse economiche e i vincoli
imposti dalle leggi sovraordinate, rappresenta un traguardo di difficile raggiungimento per
un’Amministrazione locale, ma al contempo può diventare un’occasione per evidenziare le reali
opportunità di risparmio e razionalizzazione dei consumi energetici, che possono generare risorse
da investire in ulteriori interventi di incremento di efficienza del sistema energetico.
Sulla base delle analisi energetiche effettuate sul territorio comunale, delle criticità e delle
specificità del territorio analizzate, sono state quindi determinate una serie di azioni possibili, che
l’Amministrazione potrà facilitare nel tentativo di incidere in particolar modo sui comparti più
energivori e sul settore pubblico.
Si riporta di seguito un quadro riepilogativo delle azioni con le rispettive riduzioni di CO2.
Figura 28. Incidenza delle azioni per i diversi settori
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
51
AZIONE
DESCRIZIONE
EMISSIONI
EVITATE (t CO2)
PA 01
Audit edifici pubblici
-
PA 02
Banca dati consumi energetici
-
PA 03
Impianti FV edifici pubblici
406
PA 04
Acquisto energia verde
326
PA 05
Riqualificazione Illuminazione pubblica
246
PA 06
Sostituzione lampade votive
22
PA 07
Riqualificazione edifici pubblici
644
PA 08
Servizio calore edifici pubblici
251
PA 09
Rinnovamento flotta municipale
26
RES/TER 01
Allegato energetico (prestazioni edifici)
2.847
2014
-
Allegato energetico (impianti FER energia
elettrica)
Allegato energetico (impianti FER energia
termica)
3.240
Lungo termine
(2013 -2020)
Lungo termine
(2013 -2020)
-
RES 02
RES 03
5.114
TEMPISTICHE
Breve termine
(2013 -2015)
Breve termine
(2013 -2015)
Lungo termine
(2013 -2020)
Breve termine
(2013 -2015)
Breve termine
(2013 -2015)
Breve termine
(2013 -2015)
Lungo termine
(2013 -2020)
Breve termine
(2013 -2015)
Lungo termine
(2013 -2020)
COSTO
€. 6.000
€. 2.700.000
€. 250.000
-
MOB 01
Zona 30
52
2012
-
MOB 02
ZTL
215
2010
-
MOB 03
Bike sharing
4,9
Lungo termine
(2013 – 2020)
€. 40.000
MOB 04
Pedibus
0,4
2012-2013
€ 1.200
MOB 05
Itinerari ciclo-pedonali
21
INFO 01
Sportello energia
-
Breve termine
(2013 -2015)
Breve termine
(2013 -2015)
INFO 02
Sito web
-
TOTALE
2012
da definire
€. 1.500
-
13.415
Tabella 13. Riepilogo azioni di riduzione.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
52
Fonti di finanziamento
Fondi comunali
Il Comune di Domodossola è intenzionato a finanziare anche con fondi propri una parte delle azioni
che porteranno al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione della CO2. Allo stato attuale una delle
possibili fonti di finanziamento è rappresentata dai fondi che si ricaveranno dalla vendita dei
certificati bianchi (TEE-Titoli di Efficienza Energetica), ottenibili a seguito degli interventi di
efficienza energetica realizzati su alcuni degli edifici pubblici (vedi pag. 68). I TEE sono dei
certificati commerciabili che attestano il risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio. Sono
identificati anche con il nome “Certificati Bianchi” e sono stati istituiti con il DM 20/07/2004;
l’ultimo decreto che regola il meccanismo dei TEE è il DM 28 dicembre 2012. I TEE riconosciuti,
vengono erogati dal Gestore del Mercato Elettrico (GME) e commercializzati attraverso delle
negoziazioni, avvenute sul mercato o tramite contrattazione bilaterale. Affinché i certificati bianchi
vengano riconosciuti è necessario presentare delle Richieste di Verifica e Certificazione dei risparmi
(RVC) trasmettendo, al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), la documentazione attestante i
risparmi conseguiti.
Partecipazione a Bandi, Fondi Nazionali o Comunitari (Ministeriali, Regionali, Provinciali,
Europei): a tutti i livelli istituzionali la tematica del risparmio energetico e dell’utilizzo di fonti
rinnovabili è sempre più sentita. Infatti, le linee di finanziamento dei fondi europei e nazionali sono
ormai spesso indirizzate verso questa tipologia di interventi. Il Comune, sfruttando le opportunità
che periodicamente si presentano, può ottenere grosse quote di finanziamento per interventi di
risparmio energetico
FTT da privati (banche e/o imprese)
il Comune può accordarsi con le Banche o con dei soggetti privati (quali le ESCo), affinché gli
interventi vengano realizzati a loro spese per poi ripagarli, con i risparmi conseguiti, negli anni
necessari a rendere l’investimento economicamente vantaggioso. Questo tipo di situazione è
regolata da appositi contratti al termine dei quali il Comune diventa proprietario dell’impianto e
comunque ottiene tutti i benefici legati al risparmio sulla bolletta energetica
Leasing finanziario (“in costruendo”)
il leasing in costruendo costituisce una forma di finanziamento privato delle opere pubbliche, già
sperimentata in anni recenti da alcune amministrazioni. È stato inizialmente disciplinato dalla legge
finanziaria 2007 e recepito dal codice degli appalti pubblici (Decreto Legge n. 163 del 2006, art.
160-bis), seppur in modo non esaustivo. Si tratta di una forma di realizzazione di opere per mezzo
della quale un soggetto finanziario anticipa all'appaltatore (impresa costruttrice) i fondi per eseguire
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
53
l'opera pubblica e, all'avvenuta esecuzione, viene ristorato dal soggetto appaltante (la Pubblica
Amministrazione) attraverso la corresponsione di canoni periodici. Il leasing è un'operazione di
finanza strutturata in cui il capitale (fonte di finanziamento dell'opera pubblica) è "connesso" al
processo di costruzione dell'opera stessa in un unico procedimento ad evidenza pubblica. La
Pubblica Amministrazione ha un rapporto operativo diretto con i fornitori dell'opera e dei servizi di
assistenza, manutenzione, etc., ma ha un unico interlocutore responsabile, ed inizierà la
corresponsione dei canoni solo ad opera completata ed approvata;
Accesso agli incentivi (conto termico, tariffa unica onnicomprensiva, certificati bianchi, ecc.)
alcune tipologie di interventi possono usufruire di incentivi statali legati alla produzione energetica
come nel caso del solare termico e delle caldaie a biomassa. In alternativa, attraverso le ESCo, è
possibile accedere al meccanismo dei certificati bianchi, valorizzando il risparmio conseguito con
gli interventi di efficienza energetica quali: infissi, isolamento dell’involucro, sostituzione di
lampade ad incandescenza, solare termico, ecc.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
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54
Azioni di riduzione
Audit energetico edifici pubblici
L’analisi energetica di un edificio rappresenta la fase preliminare di un progetto, più rigoroso, di
efficientamento energetico di una struttura. Sulla base di essa è possibile stabilire la fattibilità
tecnico-economica degli interventi individuati, nonché la scala di priorità delle azioni da
implementare.
L’analisi energetica traccia un quadro completo dello stato di fatto, mettendo in relazione le
caratteristiche dell’involucro edilizio (muri perimetrali, infissi, coperture …) con quelle degli
impianti di produzione e distribuzione dell’energia. Ciò permette, da un lato, di ottimizzare i
consumi energetici e, dall’altro, di migliorare le condizioni di salubrità e comfort degli ambienti.
Per gli edifici esistenti, con l’analisi energetica è possibile definire strategie di manutenzione
programmata o preparare al meglio gli interventi di manutenzione straordinaria. Inoltre, un’analisi
di questo tipo permette di valutare la rispondenza dell’edificio alla normativa in materia energetica
e può essere utile per predisporre la certificazione energetica.
L’audit energetico parte dalla rilevazione e raccolta dei dati sulla struttura, i consumi e le condizioni
di esercizio dell’impianto (rispetto alla configurazione dell’edificio in questione). Tali informazioni,
integrate con le caratteristiche climatiche dell’area, permettono di stabilire in quale misura è
necessario ricorrere alla climatizzazione dell’edificio. L’intera attività ha lo scopo di definire i flussi
di energia del sistema edificio-impianto, individuare gli opportuni interventi di riqualificazione e
valutare, per ognuno, la fattibilità tecnica ed economica.
A valle dell’analisi energetica vengono definiti gli interventi:
1. sull’involucro edilizio;
2. sugli impianti termici ed elettrici (agendo sia sulla riduzione dei consumi “diretti”, di
combustibili ed energia elettrica, che sulla gestione, ovvero sulla curva dei carichi).
La realizzazione dell’analisi energetica degli edifici pubblici di Domodossola viene considerata
dall’Amministrazione un’attività necessaria e propedeutica alla successiva realizzazione di
interventi finalizzati alla riduzione dei consumi e delle emissioni. Per tale ragione, uno degli
obiettivi fissati al 2020 sarà la realizzazione di audit energetici su tutte le strutture pubbliche, dando
però priorità alle seguenti strutture:
•
Scuola materna Rodari/ Scuola elementare Don Milani
•
Scuola media Giovanni XXIII
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
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55
•
Scuola materna Terezin
•
Scuole Kennedy
•
Scuola materna Collodi
•
Casa di riposo
•
Asilo nido Aquilone
•
Palazzo alla Motta
•
Palestra Marchioni
PA01
SETTORE PUBBLICO
AUDIT EDIFICI PUBBLICI
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Ambiente
Descrizione generale
Analisi energetica delle strutture comunali, con individuazione delle criticità e
proposte di intervento per la riduzione dei consumi e delle emissioni
Obiettivi
•
•
•
Definizione dei consumi energetici degli edifici
Individuazione delle criticità del sistema edificio-impianto
Definizione dei possibili interventi di risparmio energetico
Articolazione delle fasi di
attuazione
•
•
•
Espletamento delle procedure per l’assegnazione del servizio
Affidamento dell’incarico
Realizzazione degli audit
Costi per il Comune
€. 6.000
Finanziamento
Fondi comunali
Tempi di attuazione
Breve termine
(2013 – 2015)
Indicatori
Riduzione consumi
- MWh/anno
Riduzione emissioni
- t CO2/anno
n. audit realizzati
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56
Banca dati consumi energetici
La mappatura dei consumi del settore pubblico, che emergerà a seguito della redazione del PAES,
sarà uno strumento di controllo estremamente utile ai fini della realizzazione delle attività di
monitoraggio previste dal Patto dei Sindaci.
L’andamento dei consumi e delle emissioni dovrà essere costantemente monitorato per poter
valutare la reale efficacia delle misure intraprese ed eventualmente modificare la strategia adottata
per il raggiungimento degli obiettivi al 2020.
La creazione di una banca dati dei consumi del settore pubblico sarà, quindi, estremamente utile per
la realizzazione di questa attività di monitoraggio. Il Comune potrà avvalersi di strumenti
informatici quali fogli di calcolo o veri e propri software attualmente sul mercato, in grado di
ordinare e sistematizzare i consumi del settore pubblico, suddivisi per i vari ambiti (edifici/strutture,
illuminazione, flotta e trasporto pubblico) e per i diversi vettori energetici, così come previsto dal
Patto dei Sindaci.
PA02
SETTORE PUBBLICO
BANCA DATI CONSUMI ENERGETICI
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Ambiente
Descrizione generale
Predisposizione di una banca dati comunale, contenente tutte le informazioni relative
al settore pubblico (edifici/strutture, illuminazione pubblica, flotta comunale)
Obiettivi
•
•
Miglioramento della gestione e del controllo della spesa pubblica
Monitoraggio dell’andamento dei consumi negli anni
Articolazione delle fasi di
attuazione
•
•
•
Realizzazione della banca dati
Inserimento delle informazioni
Aggiornamento della banca dati
Costi per il Comune
-
Finanziamento
Personale interno all’Amministrazione
Tempi di attuazione
Breve termine
(2013 – 2015)
Riduzione consumi
- MWh/anno
Riduzione emissioni
- t CO2/anno
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
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57
Impianti fotovoltaici edifici pubblici
L’Amministrazione comunale di Domodossola, ha più volte posto l’accento sulla necessità di
aumentare percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili, in particolare da fotovoltaico.
Nel 2011 il Comune ha individuato delle strutture/aree idonee alla concessione d’uso per
l’installazione di impianti fotovoltaici: l’area parcheggio di via Piave (Parcheggio Pubblico
Vigezzina) e i tetti di quattro immobili di proprietà comunale (Scuola dell’Infanzia Terezin, Centro
operativo comunale, Piscine comunali, Casa di riposo). L’idea dell’Amministrazione è di dare in
comodato d’uso le aree di proprietà comunale ad un concessionario esterno che si occupi
dell’installazione e gestione degli impianti, a fronte del riconoscimento al Comune di un canone
annuo.
Nel 2012 è stato effettuato uno studio di fattibilità per individuare altre strutture idonee per la
realizzazioni di impianti. In particolare, sono state individuate una parte della copertura della scuola
media ex Giovanni XXIII e la Palestra della scuola media ex Ungaretti.
Si riporta di seguito un riepilogo degli impianti fotovoltaici da realizzare entro il 2020, con la
rispettiva potenza.
Potenza
[kWp]
EDIFICIO
Scuola dell'infanzia Terezin
55,2
Centro operativo
138,0
Piscine comunali
129,0
Casa di riposo
53,3
Scuola media ex Giovanni XXIII
144,9
Palestra scuola media ex Ungaretti
15,6
Area Parcheggio via Piave
264,0
Tabella 14. Impianti fotovoltaici comune di Domodossola
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
58
PA03
SETTORE PUBBLICO
IMPIANTI FOTOVOLTAICI EDIFICI PUBBLICI
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Patrimonio e LL.PP.
Descrizione generale
Installazione di impianti fotovoltaici per la copertura (parziale o totale) dei consumi
elettrici delle strutture pubbliche.
Obiettivi
•
•
Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
Riduzione dei costi in bolletta
INTERVENTI DA REALIZZARE
Descrizione dettaglio
Realizzazione di un Impianti fotovoltaici sulle seguenti strutture/aree pubbliche:
•
Area parcheggio via Piave
•
Scuola dell’infanzia Terezin
•
Centro operativo comunale
•
Piscine comunali
•
Casa di riposo
•
Scuola media ex Giovanni XXIII
•
Palestra scuola media ex Ungaretti
Costi per il Comune
-
Finanziamento
Concessione del diritto di superficie
Tempi di attuazione
Lungo termine
(2013– 2020)
Riduzione consumi
Riduzione emissioni
Indicatori
840 MWhel/anno
406 t CO2/anno
kW p installati, kWh/anno prodotti
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
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59
PA04
SETTORE PUBBLICO
ACQUISTO ENERGIA VERDE
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Patrimonio e LL.PP.
Descrizione generale
Acquisto di energia elettrica verde certificata per gli edifici/strutture pubbliche e la
pubblica illuminazione
Obiettivi
•
•
Riduzione delle emissioni derivanti dai consumi elettrici
Promozione dello sviluppo delle FER (Fonti Energetiche Rinnovabili)
Costi per il Comune
0€
Finanziamento
-
Tempi di attuazione
Breve termine
(2013 – 2015)
Riduzione emissioni
Indicatori
326 t CO2/anno
kW elh energia verde acquistati
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60
Riqualificazione dell’impianto di pubblica illuminazione
L’illuminazione pubblica rappresenta una delle principali voci di costo del bilancio di un Ente
Locale. Secondo la FIRE (Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia), il costo
dell'illuminazione pubblica si aggira fra il 15 e il 25% del totale delle spese energetiche di un Ente
locale, e può raggiungere il 50% di quelle elettriche. La spesa per l'illuminazione, in dettaglio, è
rappresentata da un 90% per i lampioni (illuminazione vera e propria) e dal restante 10% per i
semafori.
Nel Comune di Domodossola si consumano circa 1.448 MWh/anno per gli impianti di pubblica
illuminazione, semaforica e di segnaletica stradale, che corrispondono ad un consumo pro capite di
circa 78 kWh/anno. Tale valore risulta nella media se confrontato ad esempio al dato medio dei
Comuni della Provincia di Roma e di Milano aderenti al Patto dei Sindaci (rispettivamente 72 e 90
kWh ad abitante)1.
Attualmente, l’illuminazione pubblica del Comune di Domodossola è in parte di proprietà del
Comune (47,2%) e in parte della società Enel Sole (52,8%). L’Amministrazione
sta già
predisponendo quanto necessario per il riscatto dei punti luce di proprietà di Enel Sole, che
dovrebbe avvenire nel corso dell’anno 2014 e il successivo affidamento ad un concessionario che si
occupi della gestione e riqualificazione dell’impianto.
La stima del risparmio ottenibile a seguito degli interventi di riqualificazione è stata fatta
ipotizzando:
•
sostituzione delle lampade ai vapori di mercurio esistenti (2.089) con lampade più efficienti
(SAP);
•
1
installazione di riduttori di flusso sulle lampade SAP esistenti e su quelle sostituite.
Fonte: dati elaborati da 30 comuni della Provincia di Roma e un gruppo di comuni della provincia di Milano aderenti
al Patto dei Sindaci attraverso il software EcoRegion e il database della fondazione Cariplo.
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61
PA05
SETTORE PUBBLICO
RIQUALIFICAZIONE ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio LL.PP.
Descrizione generale
Riqualificazione dell’impianto di pubblica illuminazione attraverso installazione di
lampade efficienti e di riduttori di flusso
Obiettivi
•
•
•
Riduzione dei consumi di energia elettrica
Miglioramento della qualità del servizio di pubblica illuminazione
Contenimento dell'inquinamento luminoso
Costi per il Comune
-
Finanziamento
Affidamento a concessionario esterno del servizio Illuminazione pubblica
Tempi di attuazione
Breve termine
(2013 -2015)
Riduzione consumi
Riduzione emissioni
Indicatori
627 MWhel/anno
246 t CO2/anno
Apparecchiature installate, kWelh risparmiati, Potenza apparecchiature pre e post
intervento , Ore di funzionamento
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62
Sostituzione lampade votive
I LED presentano una serie di indubbi vantaggi che li rendono senz’altro una tecnologia
all’avanguardia che sostituirà negli anni a venire le lampade tradizionali (da quelle a incandescenza,
alle FLC, alle SAP). Si riassumono brevemente di seguito le peculiarità della luce a LED:
•
efficienza luminosa elevata (intorno ai 80-90 lm/W ma fino a 130 lm/W per alcuni tipi, che
determina una minore potenza installata complessiva a parità di illuminazione);
•
riduzione delle spese in bolletta grazie ai minori consumi derivanti dalla minore potenza
installata;
•
durata elevata: per le sorgenti a Led, sia bianche che colorate è normalmente dichiarata una
vita media dell’ordine superiore alle 60.000 ore di funzionamento;
•
ridotto impatto ambientale: di sostanze tossico/nocive nei componenti quali gas/vapori di
mercurio, sodio, ecc…
Ai risparmi conseguenti alla minore potenza impegnata si sommano quelli dovuti alla ridottissima
manutenzione che richiedono i LED, che risulta essere pari a circa 1/10 rispetto a quella
normalmente richiesta per la tipologie di lampade esistenti (le lampade con tecnologia ai vapori di
mercurio vanno sostituite ogni 3-4 anni).
Allo stato attuale presso il cimitero cittadino di Domodossola sono installate circa 3.458 lampade a
incandescenza da 2 Watt ciascuna; si prevede di sostituirle con lampade a LED da 0,5 Watt.
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63
PA06
SETTORE PUBBLICO
SOSTITUZIONE LAMPADE VOTIVE
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Servizi di Stato e Cimiteriali
Descrizione generale
Sostituzione delle lampade votive tradizionali installate attualmente con lampade a
LED.
Obiettivi
•
•
Riduzione dei consumi elettrici
Miglioramento del servizio di gestione ordinaria e straordinaria
Articolazione delle fasi di
attuazione
•
Espletamento della procedura per l’affidamento in concessione del servizio di
illuminazione elettrica votiva nei cimiteri del comune
Realizzazione della gara
Affidamento dell’incarico
•
•
Costi per il Comune
-
Finanziamento
Affidamento a concessionario esterno
Tempi di attuazione
Breve termine
(2013 – 2015)
Riduzione consumi
Riduzione emissioni
Indicatori
45 MWhel/anno
22 t CO2/anno
n. punti luce sostituiti, tipologia lampade installate, kWhel risparmiati
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64
Riqualificazione degli edifici pubblici
Negli ultimi anni un’attenzione sempre crescente viene posta, sia a livello nazionale che locale, agli
interventi destinati alla riqualificazione del patrimonio edilizio di proprietà comunale. Il decreto
legge 4 giugno 2013 n. 63, recepimento della direttiva europea 2010/31/UE, ha stabilito che gli
edifici di nuova costruzione occupati da Pubbliche Amministrazioni e di proprietà di queste ultime,
ivi compresi gli edifici scolastici, dovranno essere edifici a energia quasi zero a partire dal 1°
gennaio 2019.
Si riporta di seguito una valutazione del potenziale di risparmio energetico ottenibile con
interventi su una parte degli edifici comunali, in particolare:
•
isolamento delle strutture opache (pareti)
•
sostituzione dei serramenti
La stima è stata fatta partendo dalle caratteristiche geometriche degli edifici:
•
Superficie disperdente laterale
•
Superficie disperdente dei serramenti
e definendo i valori della trasmittanza limite e generica per ogni elemento.
2
Valori limite della trasmittanza [W/m *K]
Zona climatica
Strutture
opache verticali
Superfici
trasparenti
A
0,54
3,7
B
0,41
2,4
C
0,34
2,1
D
0,29
2
E
0,27
1,8
F
0,26
1,6
Tabella 15. Valori limite della trasmittanza per zona climatica.
2
Trasmittanza per epoca storica [W/m *K]
Strutture
opache verticali
Superfici
trasparenti
< 1919
1,14
5,1
1919 - 1945
1,32
5,7
1946 - 1960
1,15
4,9
1961 - 1971
1,15
4,9
1972 - 1981
0,6
4,9
Epoca
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
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65
1982 - 1991
0,6
4,9
> 1991
0,6
3,25
Tabella 16. Valori delle trasmittanze per epoca storica
[Fonte: PAES Provincia di Torino]
In un involucro edilizio ogni intervento di qualificazione energetica su un generico elemento opaco
o finestrato produce come effetto la riduzione della sua trasmittanza U. Secondo la procedura di
calcolo semplificato dell’ENEA , dato un elemento opaco di superficie nota S, se definiamo con ∆U
la generica variazione di trasmittanza dovuta all’intervento effettuato (espressa in W/m2 K) e con
∆T la differenza di temperatura tra le due facce dell’elemento, la potenza termica che non viene
dispersa attraverso l’elemento stesso è data da:
∆Qh = ∆U ∗ ∆T ∗ S [W]
Se si considera che:
∆T = (GG/GR) ∗ R ∗ f
dove:
GG = gradi giorno della località dove sorge l’edificio in cui viene effettuato l’intervento;
GR = durata in giorni del periodo di riscaldamento;
R = fattore di correzione della differenza di temperatura in funzione del tipo di elemento opaco;
si consiglia di applicare i seguenti valori:
R = 1 se l’elemento opaco o finestrato divide un ambiente riscaldato dall’esterno;
R = 0,5 se l’elemento opaco divide un ambiente riscaldato da uno non riscaldato;
R = 0,8 se l’elemento opaco divide un ambiente riscaldato dal terreno o da un ambiente
non riscaldato e ventilato;
f = fattore di correzione che tiene conto del valore della temperatura interna media (inferiore a 20
°C, poiché il riscaldamento negli ambienti non avviene ininterrottamente nell’arco della
giornata ma soltanto in orari prestabiliti). Si consiglia per gli edifici residenziali f = 0,9, e
per tutti gli altri casi da 0,4 a 0,8.
Dalle espressioni precedenti, è possibile valutare l’energia risparmiata durante tutto il periodo del
riscaldamento:
∆Qa = (∆Qh ∗ 24 ∗ GR)/1000 = GG ∗ 24 ∗ f ∗ R ∗ ∆U ∗ S/1000 [kWh]
Una volta definita la dispersione termica (∆Qa), l’energia risparmiata come fonte primaria Qpr è
data dalla seguente espressione:
Qpr = ∆Qa / ηg
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66
dove ηg è il rendimento globale medio stagionale del sistema edificio-impianto. Esso è definito
come il rapporto tra il fabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione invernale e
l’energia primaria delle fonti energetiche (compresa quella elettrica) calcolato con riferimento al
periodo annuale di esercizio.
Per ciascuna di esse è stato valutato il fabbisogno di energia termica primaria pre e post intervento
ed il risparmio percentuale è stato riportato sui consumi reali.
energia primaria pre
[kWh]
energia primaria post
[kWh]
risparmio
percentuale
consumi reali
3
[m ]
risparmio
3
[m ]
Scuola materna Rodari/
Scuola elementare Don Milani
Scuola elementare Calice
571.461
149.333
74%
70.155
51.822
63.829
17.073
73%
10.863
7.957
Scuola media Ungaretti
205.178
59.283
71%
53.035
37.711
Scuola media Giovanni XXIII
190.328
71.633
62%
62.717
39.113
Scuola materna Terezin
66.418
20.356
69%
30.889
21.422
Scuole Kennedy
165.353
49.904
70%
63.327
44.215
Scuola materna Collodi
19.459
8.023
59%
17.090
10.043
Asilo Nido Aquilone
40.103
15.517
61%
23.317
14.295
Municipio
122.007
35.230
71%
32.779
23.314
Casa riposo
95.149
38.712
59%
57.941
34.368
Tribunale
75.718
29.161
61%
16.176
9.946
Centro operativo
37.402
14.662
61%
9.413
5.723
Ex scuola materna Rodari
74.315
17.554
76%
25.497
19.474
Palazzo Mellerio
103.821
30.216
71%
17.688
12.540
Struttura
Tabella 17. Stima dei risparmi ottenibili a seguito degli interventi di efficienza energetica
Una volta stimata l’energia primaria risparmiata con gli interventi di isolamento delle superfici
opache e la sostituzione dei serramenti, è stata fatta anche una valutazione di tipo economico,
attribuendo un costo di circa 70 €/m2 per l’isolamento e 350 €/m2 per i serramenti.
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67
Struttura
Tempo di ritorno semplice
Scuola materna Rodari/
Scuola elementare Don Milani
Scuola elementare Calice
19
13
Scuola media Ungaretti
10
Scuola media Giovanni XXIII
10
Scuola materna Terezin
6
Scuole Kennedy
7
Scuola materna Collodi
5
Asilo Nido Aquilone
6
Municipio
9
Casa riposo
8
Tribunale
9
Centro operativo
20
Ex scuola materna Rodari
10
Palazzo Mellerio
9
Tabella 18. Stima del tempo di ritorno semplice degli interventi
Alcuni degli interventi ipotizzati sono già stati realizzati dall’Amministrazione, in particolare:
•
Installazione vetri doppi scuola Kennedy (450 m2)
•
Installazione vetri doppi scuola Ungaretti (800 m2)
•
Isolamento copertura Municipio (500 m2)
•
Isolamento vetri doppi Municipio (420 m2)
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
68
PA07
SETTORE PUBBLICO
RIQUALIFICAZIONE EDIFICI PUBBLICI
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Lavori Pubblici e Patrimonio
Descrizione generale
Interventi di isolamento delle pareti verticali e sostituzione dei serramenti degli
edifici comunali
Obiettivi
•
•
Riduzione dei consumi e delle emissioni degli edifici pubblici
Riduzione delle spese di gestione e manutenzione
INTERVENTI DA REALIZZARE
Dettagli intervento
Interventi di isolamento delle pareti verticali e sostituzione dei serramenti per i
seguenti edifici:
•
Scuola materna Rodari/Scuola elementare Don Milani
•
Scuola elementare Calice
•
Scuola media Ungaretti
•
Scuola media Giovanni XXIII
•
Scuola materna Terezin
•
Scuole Kennedy
•
Scuola materna Collodi
•
Asilo nido Aquilone
•
Municipio
•
Casa di riposo
•
Tribunale
•
Centro operativo
•
Ex scuola materna Rodari
•
Palazzo Mellerio
Costi per il Comune
Circa € 2.700.000
Finanziamento
Fondi comunali, Finanziamenti regionali, nazionali ed europei
Tempi di attuazione
Lungo termine
(2015 – 2020)
Indicatori
Riduzione consumi
3.187 MWh/anno
Riduzione emissioni
644 t CO2/anno
n. interventi realizzati, kWh risparmiati.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
69
PA08
SETTORE PUBBLICO
SERVIZIO CALORE
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Lavori Pubblici
Descrizione generale
Sostituzione dei generatori di calore esistenti presso le strutture pubbliche con
sistemi più efficienti (caldaie a condensazione)
Obiettivi
•
•
Riduzione dei consumi e delle emissioni degli edifici pubblici
Riduzione delle spese di gestione e manutenzione
INTERVENTI DA REALIZZARE
Costi per il Comune
-
Finanziamento
Affidamento a concessionario esterno del servizio calore
Tempi di attuazione
Breve termine
(2013 – 2015)
Indicatori
Riduzione consumi
1.224 MWh/anno
Riduzione emissioni
251 t CO2/anno
n. interventi realizzati, kWh termici risparmiati.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
70
Rinnovamento autoparco comunale
I veicoli ecologici, elettrici, a metano o a gpl, stanno acquistando sempre un maggiore spazio sul
mercato. L’attenzione crescente nei confronti di questa tipologia di veicoli è dettata da diversi
fattori, come la maggiore sensibilità degli automobilisti verso i problemi ambientali, oltre che la
necessità di sfuggire ai sempre più frequenti provvedimenti, che limitano l’uso delle auto
appartenenti alle categorie emissive più basse.
Anche le amministrazione pubbliche si stanno orientando sempre di più verso uno svecchiamento
del proprio parco veicolare, con l’obiettivo di ridurre la spesa destinata all’alimentazione di tali
veicoli e di essere da esempio per i propri cittadini.
Anche il Comune di Domodossola, ha deciso di cominciare a sostituire i propri veicoli entro il
2020, partendo da quelli immatricolati prima o intorno al 2000, ossia:
•
Piaggio Porter - 1995
•
Piaggio Porter BZ - 1999
•
Nissan Trade 75 - 2000
•
Nissan Micra - 1997
•
Nissan Trade - 1997
•
Nissan Trade rib. - 1997
•
Unimog 1400 - 1996
•
Fiat Panda - 2002
•
Iveco Daily - 1995
•
Iveco Daily - 1997
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
71
PA09
SETTORE PUBBLICO
RINNOVAMENTO FLOTTA MUNICIPALE
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Acquisti
Descrizione generale
Rinnovo dell’autoparco comunale attraverso la sostituzione dei veicoli più vecchi
con veicoli analoghi più efficienti ed alimentati con fonti energetiche più ecologiche
(gpl, veicoli ibridi/elettrici, ecc/.).
Obiettivi
•
•
Promozione di un nuovo modello di mobilità sostenibile
Riduzione delle emissioni nel settore della mobilità
INTERVENTI DA REALIZZARE
Dettaglio intervento
Si prevede di sostituire i veicoli della flotta comunale, dando priorità ai veicoli
immatricolati prima del 2000.
Costi per il Comune
€ 250.000
Finanziamento
Fondi comunali, regionali, nazionali ed europei
Tempi di attuazione
Lungo termine
(2013 – 2020)
Riduzione emissioni
Indicatori
26 t CO2/anno
n. veicoli sostituiti, km percorsi, kWh energia elettrica assorbita, n. passeggeri
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
72
Riqualificazione del patrimonio edilizio privato (Allegato Energetico
al Regolamento Edilizio)
Il settore edilizio è senza dubbio uno dei comparti in cui sono necessari gli interventi più massicci
in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni. Questo rappresenta sicuramente un obbligo
per l’Amministrazione Comunale, ma al tempo stesso un’opportunità, che potrebbe dare un forte
impulso al settore dell’edilizia, ormai in crisi da anni.
Uno degli strumenti utilizzabili per il raggiungimento di questi obiettivi è l’approvazione
dell’Allegato Energetico al Regolamento Edilizio.
Il Regolamento Edilizio è lo strumento urbanistico che norma a livello comunale le modalità
costruttive della edificazione, garantendo il rispetto delle normative tecnico-estetiche, igienicosanitarie, di sicurezza e vivibilità degli immobili e delle pertinenze degli stessi.
Un Regolamento Edilizio Sostenibile è un regolamento che affronta direttamente e concretamente il
tema dell’efficienza energetica nell’edilizia e che promuove l’impiego di soluzioni sostenibili con
gli strumenti propri del regolamento (vincoli, controlli, incentivi e disincentivi).
Partendo dai vincoli imposti dalla normativa sovraordinata, regionale e nazionale, all’interno
dell’Allegato Energetico verranno imposti degli obblighi più stringenti in termini di prestazioni
energetiche minime degli edifici, rendimenti degli impianti termici, installazione di caldaie
efficienti e produzione da fonti rinnovabili.
Per stimare la riduzione delle emissioni determinata da questo tipo di misura, è stata fatta un’analisi
del patrimonio edilizio del Comune di Domodossola. Si è partiti dai dati messi a disposizione dal
Censimento della popolazione ISTAT 2001. Il censimento fornisce i dati sulla suddivisione degli
edifici per epoca di costruzione, che sono stati integrati con i dati a disposizione del Comune fino al
2009.
Epoca
Numero abitazioni
Prima del 1945
865
Dal 1946 al 1961
554
Dal 1962 al 1971
895
Dal 1972 al 1981
165
Dal 1982 al 1991
109
Dal 1991 al 2001
52
Dal 2002 al 2009
28
Totale
2668
Tabella 19. Numero di edifici residenziali del comune di Domodossola.
[Fonte: Censimento ISTAT 2001 e Comune di Domodossola]
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
73
Sulla base dei risultati ottenuti per la stima del fabbisogno di energia termica per il riscaldamento
nel settore residenziale, si è ipotizzata una percentuale di edifici ristrutturati (circa il 20%), con
conseguente riduzione dell’indice di prestazione energetica degli stessi.
L’Allegato Energetico dovrà contenere, inoltre, indicazioni relative alla produzione di energia
termica ed elettrica da fonti rinnovabili, in particolare attraverso l’installazione sugli edifici di
impianti fotovoltaici e solari termici e la sostituzione di generatori termici esistenti con sistemi più
efficienti, in particolare caldaie a condensazione.
L’aumento della produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili verrà incentivato
anche attraverso
•
campagne di informazione e sensibilizzazione dedicate
•
organizzazione di gruppi d’acquisto collettivo
•
eventuali bandi comunali per la concessione di incentivi economici
La stima del risparmio conseguibile è stata fatta ipotizzando al 2020:
40% di copertura dei consumi termici da solare termico
50% di famiglie con caldaie a condensazione
20% di famiglie con caldaie a biomassa
25% di famiglie con impianti fotovoltaici da 3 kWp
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
74
RES/TER01
SETTORE PRIVATO/RESIDENZIALE
ALLEGATO ENERGETICO AL REGOLAMENTO EDILIZIO
(prestazioni energetiche edifici)
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Ambiente ed Edilizia Privata
Descrizione generale
Introduzione dell'Allegato Energetico al Regolamento Edilizio contenente indicazioni
circa le prestazioni energetiche degli edifici e dell’impianto termico e gli obblighi in
caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni.
Obiettivi
•
•
Miglioramento delle prestazioni energetiche del parco edilizio esistente con
conseguente riduzione dei consumi energetici
Costruzione delle nuove strutture secondo i criteri più restrittivi
INTERVENTI DA REALIZZARE
Dettaglio intervento
Introduzione di strumenti che incentivino le ristrutturazioni del parco edilizio esistente
ed indirizzino le nuove costruzione verso pratiche edili ecocompatibili, nel tentativo di
andare oltre i limiti di prestazioni energetiche imposti dalle normative sovracomunali,
attraverso:
•
•
Eventuali incentivi economici sugli oneri di urbanizzazione
Incentivi in termini di concessioni di volumetria aggiuntiva
Costi per il Comune
-
Finanziamento
Bando Fondazione Cariplo 2012
Tempi di attuazione
Maggio 2014
Indicatori
Riduzione consumi
13.614 MWh/anno
Riduzione emissioni
2.847 t CO2/anno
n. ristrutturazioni effettuate, fabbisogno nuove costruzioni, trasmittanze ex ante ed ex
2
post, m superficie ristrutturata
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
75
RES02
SETTORE PRIVATO/RESIDENZIALE
PROMOZIONE REALIZZAZIONE IMPIANTI FER
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Ambiente ed Edilizia Privata
Descrizione generale
Aumento della produzione di energia elettrica da FER attraverso:
• Introduzione nell'Allegato Energetico al Regolamento Edilizio di indicazioni circa
l’installazione di impianti FER per la produzione di energia elettrica
• Promozione e diffusione delle informazioni necessarie per la realizzazione di
gruppi d’acquisto collettivo
• Realizzazione di bandi che incentivino l’aumento della produzione di energia
elettrica da FER
Obiettivi
•
•
Promozione dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili
Riduzione della bolletta energetica
INTERVENTI DA REALIZZARE
Costi per il Comune
-
Finanziamento
-
Tempi di attuazione
Lungo termine
(2013 – 2020)
Indicatori
Riduzione consumi
6.707 MWh/anno
Riduzione emissioni
3.240 t CO2/anno
2
n. impianti installati, m installati, kWh/anno risparmiati
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
76
RES03
SETTORE PRIVATO/RESIDENZIALE
PROMOZIONE REALIZZAZIONE IMPIANTI FER
PRODUZIONE ENERGIA TERMICA
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Ambiente ed Edilizia Privata
Descrizione generale
Aumento della produzione di energia termica da FER attraverso:
• Introduzione nell'Allegato Energetico al Regolamento Edilizio di indicazioni circa
l’installazione di impianti FER per la produzione di energia termica
• Promozione e diffusione delle informazioni necessarie per la realizzazione di
gruppi d’acquisto collettivo
• Realizzazione di bandi che incentivino l’aumento della produzione di energia
termica da FER
Obiettivi
•
•
Promozione dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili
Riduzione della bolletta energetica
INTERVENTI DA REALIZZARE
Costi per il Comune
-
Finanziamento
-
Tempi di attuazione
Lungo termine
(2013 – 2020)
Indicatori
Riduzione consumi
24.440 MWh/anno
Riduzione emissioni
5.114 t CO2/anno
n. impianti installati, kWp installati, kWhel/anno prodotti
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
77
Azioni settore trasporti
Il settore della mobilità è responsabile del 31,3% delle emissioni totali del Comune di
Domodossola.
La riduzione delle emissioni in questo comparto sarà possibile solo se accompagnata da un vero e
proprio cambiamento dei comportamenti e degli stili di vita, che comporti l’utilizzo di veicoli
alternativi all’auto, come la bicicletta o mezzi di trasporto collettivo ecologici.
Nel 2013 l’Amministrazione Comunale di Domodossola ha disposto l’aggiornamento del P.U.T. –
Piano Urbano del Traffico. Il Piano dovrà essere finalizzato principalmente all’adeguamento della
disciplina della circolazione (movimento e sosta) allo stato attuale, all’aggiornamento delle
previsioni di miglioramento della sicurezza stradale con particolare riferimento agli itinerari ciclopedonali, secondo le seguenti ipotesi di percorso:
•
collegamento delle scuole superiori poste in prossimità di via Scapaccino con il Centro
Storico (c.d. “Pentagono”);
•
collegamento strutture sportive di Piazzale Curotti e rione Capuccina con il centro città
•
collegamento piazza “Vittime dei lager nazi fascisti” con Piazza Matteotti
•
collegamento pista ciclabile in prossimità al Rione Badulerio con la Piazza Matteotti,
sfruttando possibilmente il sotto passo di via Trabucchi.
con la possibilità di estenderle in futuro.
Tra le misure già adottate dal Comune di Domodossola troviamo:
ZONA 30 – al fine di limitare la velocità dei veicoli lungo le strade poste in corrispondenza
degli edifici scolastici, nel 2013 sono state create delle zone con limite di velocità di 30
km/h nelle seguenti vie:
− Via Fornara, tratto compreso tra Via Scapaccino e Via Sant’Antonio
− Via Menotti
− Via Turati
− Via Oliva, tratto compreso tra Via Turati e Via san Francesco
− Via San Francesco, tratto compreso tra Via Sant’Antonio e Via F.lli Cairoli
− Via san Francesco, tratto compreso tra Via Oliva e Via Sant’Antonio
− Via F.lli Cairoli
− Via Terracini
− Via Sant’Antonio, tratto compreso tra Via San Francesco e Via Ballarini
− Via Matilde Ceretti
− Largo Partigiani, tratto compreso tra Via Moscatelli e Via Folleraux
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
78
− Via Monte Grappa, tratto compreso tra Via Facchinetti e Via Scapaccino
− Via Canuto
− Via Rosmini
− Via Mattarella, tratto compreso tra Largo Madonna della Neve e Via Dalla Chiesa
− Via Città di Lima
− Piazza Chavez, tratto compreso tra Via Mazzini e Via IV novembre
− Via Corridoni
− Via I. Braggio, tratto compreso tra Via Corridoni e Via Mattarella
ZTL – a partire dall’istituzione nel 2001 di alcune “aree pedonali” nel Centro, cui ha fatto
seguito nel 2002 l’istituzione della “zona a traffico limitato” comprendente Piazza Mellerio,
Piazza Mercato e Via Briona, negli ultimi anni sono state aggiunte una serie di altre zone a
traffico limitato, fino ad includere l’intero Centro Storico della città, il cui perimetro
coincide con la linea delle antiche mura medioevali, che delineano la classica figura a forma
di pentagono. Le zone a traffico limitato quindi riguardano:
1. Piazza Mellerio, Piazza Mercato, Via Briona, Via Paletta, Via Giavina, Via Del
Ponte, Via Mellerio;
2. Piazza Chiesa, Via Don Pellanda, Piazza Chiossi, Via Paolo della Silva;
3. Via Verdi, Via Martiri 1798, Via Don Minzoni, Piazza Volontari della Libertà, Vicolo
Cuccioni, Piazza Convenzione, Vicolo del Teatro, Via Guelfi, Piazza 5 Vie, Piazza
Fontana, Via Capis, Via Carina, Via Delle Difese, VICOLO Della Frua, Vicolo
Andromia;
4. Via Degli Osci, Via Beltrami, Piazza Rovereto e Piazza Repubblica dell’Ossola.
BIKE SHARING - l’Amministrazione comunale di Domodossola ha aderito al programma
“Bike Sharing” predisposto dalla Comunità Montana delle Valli dell’Ossola, che prevedeva,
tra l’altro, la posa di due postazioni di ciclo parcheggio nel territorio del Comune di
Domodossola. Sono state così installate sul territorio comunale due postazioni di Bike
Sharing da 7 biciclette cadauna, la prima in Via Romita, la seconda, in Piazza Matteotti.
L’intervento
è
stato
finanziato
dalla
Comunità
Montana,
lasciando
a
carico
dell’Amministrazione Comunale solamente i costi della fornitura dell’energia elettrica.
Nel futuro l’Amministrazione ha in programma l’implementazione del sistema tramite il
posizionamento di ulteriori 2 postazioni di bike sharing aventi le stesse caratteristiche delle
attuali.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
79
PEDIBUS – Il Pedibus è un autobus che va a piedi, è formato da una carovana di bambini
che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un
“controllore” che chiude la fila. Si tratta di un vero e proprio autobus di linea, che parte da
un capolinea e seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle “fermate”
predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario prefissato.
A Domodossola sono in corso due iniziative di questo genere, che vedono il coinvolgimento
della scuola Milani e delle scuole Kennedy.
L’iniziativa delle due scuole, nata dalla collaborazione tra l'associazione Bicincittà VCO, i
circoli didattici I e II e il Comune di Domodossola, vede la partecipazione di 28bambini e 14
tra genitori e volontari per le scuole Kennedy e16 bambini e 10 adulti accompagnatori per la
scuola Milani.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
80
MOB01
SETTORE PRIVATO/TRASPORTI
ZONA 30
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Polizia Municipale
Descrizione generale
Realizzazione di una “zona 30” nel centro abitato, ossia di una zona in cui il limite di
velocità è di 30 km/h.
Obiettivi
•
•
•
•
Riduzione della velocità di percorrenza nel centro abitato
Aumento della sicurezza stradale
Riduzione dell’inquinamento acustico nel centro abitato
Promozione di mezzi alternativi all’auto
Articolazione delle fasi di
attuazione
•
•
•
•
•
Procedura di assegnazione studio di fattibilità
Analisi dello stato di fatto della mobilità privata nel centro abitato
Individuazione della “zona 30”
Procedura per realizzazione dell’intervento
Realizzazione dell’intervento
Costi per il Comune
-
Finanziamento
-
Tempi di attuazione
2012
Riduzione emissioni
Indicatori
52 t CO2/anno
km di strada con limite di 30 km/h
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
81
MOB02
SETTORE PRIVATO/TRASPORTI
ZTL
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Polizia Municipale
Descrizione generale
Realizzazione di zone a traffico limitato nel centro urbano
Obiettivi
•
•
•
•
Riduzione del traffico veicolare
Promozione di modalità di spostamento alternative al mezzo privato
Riduzione dell’inquinamento acustico
Miglioramento dell’intermodalità dei trasporti
INTERVENTI REALIZZATI
Costi per il Comune
-
Finanziamento
-
Tempi di attuazione
2010
Riduzione emissioni
Indicatori
215 t CO2/anno
km di strada interessata
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
82
MOB03
SETTORE PRIVATO/TRASPORTI
BIKE SHARING
Soggetto promotore
Comunità Montana Valli dell’Ossola/Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comunità Montana Valli dell’Ossola/ Comune di Domodossola – Ufficio LL.PP.
Descrizione generale
Organizzazione del servizio di bike sharing, attraverso l’installazione di due
postazioni da 7 biciclette ciascuna in via Romita e Piazza Matteotti.
Obiettivi
•
•
•
•
Riduzione del traffico veicolare
Promozione di modalità di spostamento alternative al mezzo privato
Riduzione dell’inquinamento acustico
Miglioramento dell’intermodalità dei trasporti
Costi per il Comune
€. 40.000
Finanziamento
Fondi comunali
Tempi di attuazione
Lungo termine
(2013 – 2020)
Riduzione emissioni
Indicatori
4,9 t CO2/anno
n. biciclette acquistate, n. utenti/anno che usufruiscono del servizio, tempo medio di
utilizzo
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
83
MOB04
SETTORE PRIVATO/TRASPORTI
PEDIBUS
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Ambiente
Descrizione generale
Organizzazione del servizio Pedibus: autobus a piedi, formato da una carovana di
bambini che vanno a scuola accompagnati da 2 adulti, ossia un autista (aprifila) e un
controllore (serrafila) e con delle vere e proprie fermate.
Obiettivi
•
•
•
•
Riduzione del traffico legato agli spostamenti casa-scuola
Promozione di modalità di spostamento alternative al mezzo privato
Riduzione dell’inquinamento acustico nel centro abitato
Diffusione tra i bambini di una cultura dell’attività fisica
Costi per il Comune
€ 1.200
Finanziamento
Fondi comunali
Tempi di attuazione
2012-2013
Riduzione emissioni
Indicatori
0,4 t CO2/anno
numero di bambini aderenti, m di percorso effettuati
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
84
MOB05
SETTORE PRIVATO/TRASPORTI
ITINERARI CICLO-PEDONALI
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Urbanistica
Descrizione generale
Realizzazione di una pista ciclabile sul territorio comunale lungo i seguenti tratti:
• collegamento delle scuole superiori poste in prossimità di via Scapaccino con il
Centro Storico (c.d. “Pentagono”);
• collegamento strutture sportive di Piazzale Curotti e rione Capuccina con il
centro città
• collegamento piazza “Vittime dei lager nazi fascisti” con Piazza Matteotti
• collegamento pista ciclabile in prossimità del Rione Badulerio con la Piazza
Matteotti, sfruttando possibilmente il sotto passo di via Trabucchi.
Obiettivi
•
•
•
•
Riduzione del traffico veicolare
Promozione di modalità di spostamento alternative al mezzo privato
Riduzione dell’inquinamento acustico
Miglioramento dell’intermodalità dei trasporti
Articolazione delle fasi di
attuazione
•
•
•
•
•
Procedura di assegnazione studio di fattibilità
Analisi dello stato di fatto della mobilità privata nel Comune
Individuazione del percorso della pista
Procedura per realizzazione dell’intervento
Realizzazione dell’intervento
Costi per il Comune
Da definire
Finanziamento
Fondi comunali e finanziamenti regionali, statali ed europei
Tempi di attuazione
Breve termine
(2013 – 2015)
Indicatori
Riduzione consumi
84 MWh/anno
Riduzione emissioni
21 t CO2/anno
Lunghezza pista ciclabile, metri equivalenti di pista/100 abitanti
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
85
Rifiuti
Il settore rifiuti non è stato incluso nella definizione dell’inventario delle emissioni, in quanto la
discarica presente sul territorio comunale al 2009 era in via di dismissione. Si ritiene comunque
importante sottolineare lo sforzo fatto dall’Amministrazione Comunale negli ultimi anni sul tema
dei Rifiuti. Dal 2011 al 2012 la produzione totale di rifiuti è passata da 11.955.696 a 8.011.071 kg;
nello stesso periodo, la percentuale di raccolta differenziata è cresciuta dal 57,69% al 60,34%. In
Figura 29 e Figura 30 viene mostrata la composizione merceologica della raccolta differenziata al
2012.
Figura 29. Composizione raccolta differenziata al 2012 (Fonte: Comune di Domodossola)
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
86
Figura 30. Percentuale composizione merceologica raccolta differenziata al 2012
(Fonte: Comune di Domodossola)
Gli obiettivi futuri dell’Amministrazione in questo settore sono:
1. progressivo passaggio del sistema di raccolta porta a porta, oggi attivo solo nella città, anche
nelle frazioni;
2. adozione del sistema del sacco standardizzato per l'indifferenziato (c.d. sacco conforme).
Sempre nell’ottica della riduzione dei rifiuti prodotti sul territorio comunale, l’Amministrazione
Comunale sta elaborando un bando per la realizzazione di una Casa dell’Acqua.
Nel Comune di Domodossola, nell’anno 2011 sono state raccolte circa 740 tonnellate di imballaggi
in plastica. Statisticamente, le bottiglie d’acqua minerale rappresentano circa il 30% di tali
imballaggi, da smaltire con notevoli difficoltà dal punto di vista del riciclaggio, vista la loro natura
“policomponente” (bottiglia, tappo, etichetta, colla ecc.).
Si consideri che 10.000 litri di acqua sfusa (ossia circa un quarto di quanto l’impianto che si vuole
realizzare potrebbe erogare mensilmente) corrispondono a 6.700 bottiglie in plastica da un litro e
mezzo non consumate, che equivalgono a più di 230 kg di plastica risparmiata, con conseguente
riduzione della CO2 legata allo smaltimento.
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
87
Informazione e sensibilizzazione
Uno degli aspetti caratterizzanti del PAES è la realizzazione di attività di coinvolgimento destinate
agli stakeholder, cioè a tutti gli attori che a diverso titolo possono essere coinvolti nel progetto, sia
nella fase di redazione del PAES, che di implementazione delle azioni.
Tale attività nasce dalla consapevolezza che le scelte, che saranno adottate per il raggiungimento
degli obiettivi e, quindi, la pianificazione delle attività mirate alla riduzione delle emissioni
climalteranti, avranno importanti ricadute sugli attori locali. Ciascun componente della collettività,
se messo nella condizione di comprendere le azioni tecniche e le scelte politiche previste dal PAES,
sarà in grado di far propri nuovi stili di vita e modelli comportamentali orientati alla sostenibilità,
andando ad assumere un ruolo di protagonista nell’implementazione del progetto.
A tal proposito, il Comune di Domodossola è intenzionato ad aprire sul proprio territorio uno
Sportello Energia, cioè un punto informativo aperto a tutti i cittadini, presso il quale recarsi per
avere informazioni sulle tematiche energetiche ed ambientali.
INFO01
INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
SPORTELLO ENERGIA
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Ambiente
Descrizione generale
Apertura di uno Sportello Energia, ossia di un punto informativo aperto al pubblico,
presso il quale i cittadini possono recarsi per avere informazioni sui temi del
risparmio energetico e delle fonti rinnovabili.
Obiettivi
•
•
Informazione e sensibilizzazione dei cittadini sui temi del risparmio energetico e
delle energie rinnovabili
Diffusione delle azioni attivate nell’ambito del PAES e dei relativi risultati sulla
riduzione delle emissioni di CO2
Costi per il Comune
€ 1.500
Finanziamento
Fondi comunali
Tempi di attuazione
Breve termine
(2013 – 2015)
Riduzione consumi
- MWh/anno
Riduzione emissioni
- t CO2/anno
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
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INFO02
INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
SITO WEB
Soggetto promotore
Comune di Domodossola
Soggetto responsabile
Comune di Domodossola – Ufficio Ambiente
Descrizione generale
Realizzazione di un sito web dedicato alla tematica energetico-ambientale con
sezione dedicata al Patto dei Sindaci/PAES.
Obiettivi
•
•
Informazione e sensibilizzazione dei cittadini sui temi del risparmio energetico e
delle energie rinnovabili
Diffusione delle azioni attivate nell’ambito del PAES e dei relativi risultati sulla
riduzione delle emissioni di CO2
Costi per il Comune
-
Finanziamento
Personale interno all’Amministrazione
Tempi di attuazione
2013
Indicatori
Riduzione consumi
- MWh/anno
Riduzione emissioni
- t CO2/anno
n. contatti al sito
Domodossola – Assessorato Ambiente e Politiche Energetiche
P. A. E. S. 2013
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Allegato A. Fattori di emissione
Per il calcolo delle emissioni al 2009 sono stati utilizzati i fattori di emissione standard riportati
nelle Linee Guida del SEAP.
TIPO
FATTORE DI EMISSIONE
STANDARD
[tCO2/MWh]
Benzina
0,249
Gasolio, Diesel
0,267
Olio combustibile
0,279
GPL
0,227
Antracite
0,354
Altro carbone bituminoso
0,341
Carbone sub-bituminoso
0,346
Lignite
0,364
Gas naturale
0,202
Legno
0
Oli vegetali
0
Biodiesel
0
Bioetanolo
0
Solare termico
0
Geotermico
0
Energia elettrica (locale)
0,483
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Allegato B. Metodologia per la definizione della BEI
Strumenti utilizzati per l’indagine
Gli strumenti di indagine utilizzati per la definizione dei consumi e delle emissioni al 2009 sono
stati diversi:
•
dati di letteratura e statistici, estrapolati da diverse fonti (Inemar, ISTAT, ACI, Camera di
Commercio di Verbania, ecc…)
•
sopralluoghi, realizzati dai consulenti di AzzeroCO2 sul territorio comunale;
•
dati forniti dal Comune;
•
questionari di rilevazione dei consumi distribuiti ai cittadini.
Si riporta di seguito un dettaglio, settore per settore, della metodologia utilizzata ai fini del calcolo
dei consumi e delle emissioni nel territorio comunale di Domodossola.
Settore pubblico/edifici e illuminazione
Le emissione del settore pubblico sono state stimate raccogliendo i dati relativi ai consumi di
energia termica ed elettrica degli edifici/strutture pubbliche e dell’illuminazione. Questo ha
permesso non solo di analizzare al meglio le caratteristiche del settore pubblico, ma soprattutto di
metterne in evidenza le peculiarità.
Per ciascun edificio sono state raccolte una serie di dati, come l’anno di costruzione, il numero di
piani, le caratteristiche e la superficie del tetto, le caratteristiche costruttive, quelle dell’impianto
termico e di condizionamento, il numero di utenti. La conoscenza di questi aspetti ha permesso di
individuare gli aspetti critici di ciascun edificio e in una fase successiva di definire delle azioni di
intervento sugli stessi, al fine di ridurne i consumi.
Edifici residenziale
Il settore edifici residenziale include tutti gli edifici ubicati sul territorio comunale destinati ad un
uso di tipo abitativo
Per la definizione dei consumi relativi al riscaldamento degli edifici del settore residenziale è stata
fatta un’analisi del parco edilizio suddiviso per epoca di costruzione2. Per ciascuna epoca sono state
definite le caratteristiche geometriche e termo-fisiche tipiche di un edificio modello e tramite queste
sono stati calcolati:
perdite per trasmissione (attraverso le componenti opache e trasparenti)
2
Fonte: Analisi effettuata sulla base dei dati ISTAT 2001, dei dati forniti dal Comune.
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perdite per ventilazione
apporti solari attraverso involucri trasparenti
apporti gratuiti interni
In particolare, la definizione delle caratteristiche geometriche degli edifici è stata fatta avvalendosi
delle informazioni fornite
dal Comune. In base a queste informazioni sono state fatte
considerazioni relative a:
• numero medio di piani fuori terra
• superficie media degli edifici
• numero medio di pareti esposte all’esterno
• altezza media degli edifici
• percentuale di superfici vetrate
Per quanto concerne la definizione delle caratteristiche termo-fisiche, sono state incrociate le
informazioni derivanti dai questionari forniti al Comune, con dati di letteratura.
Per il calcolo del fabbisogno termico per riscaldamento sono stati considerati inoltre:
a. la zona climatica del Comune (zona E, 2.542 GG),
b. le ore di riscaldamento annue previste dalla legge3
in quanto entrambi i parametri, collegati tra loro, influenzano il fabbisogno termico di un edificio.
Al fabbisogno termico per il riscaldamento è stato sommato:
•
il fabbisogno termico per ACS, che è stato determinato calcolando il volume di acqua annuo
necessario per singola abitazione e, quindi, totale essendo noto il numero di abitazioni4ad
uso residenziale. In realtà tale valore è stato maggiorato per tenere in considerazione
l’aumento dei consumi dovuto alle seconde case. Il valore così ottenuto è stato poi
moltiplicato per il fabbisogno giornaliero specifico, che varia in funzione della superficie
delle abitazioni5;
•
il fabbisogno termico per altri usi, calcolato attribuendo un fabbisogno medio ad ogni
singola abitazione6. Anche in questo caso si è applicata la maggiorazione dovuta alle
seconde case occupate in estate.
3
Dpr 412/93
4
Dati ISTAT
5
Norma UNI TS 11300
6
Norma UNI TS 11300
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Il dato totale così ottenuto è stato suddiviso nei diversi vettori energetici per riscaldamento, ACS e
altri usi. Le varie percentuali di ripartizione sono state determinate sulla base dei dati forniti dal
Comune.
Inoltre:
− per quanto riguarda i consumi relativi al riscaldamento, il valore finale per ciascun vettore
energetico è stato calcolato anche in funzione del rendimento e del coefficiente di utilizzo
dell’impianto
− per l’ACS il calcolo è stato effettuato anche in funzione del rendimento dell’impianto.
Edifici terziario
Il settore terziario comprende tutte le attività legate al commercio, ai servizi, alle attività
immobiliari, di credito e finanziarie in generale.
Il calcolo dei consumi di energia termica per questo settore è stato fatto utilizzando una
metodologia del tutto analoga a quella utilizzata per il residenziale, ossia attraverso un’analisi delle
caratteristiche termo-fisiche dei locali destinati ad attività terziarie.
Sono state individuate tutte le attività del settore terziario presenti sul territorio comunale e sono
state definite le principali informazioni necessarie per la caratterizzazione dei locali:
•
numero medio di piani fuori terra
•
superficie media degli edifici
•
numero medio di pareti esposte all’esterno
•
altezza media degli edifici
•
percentuale di superfici vetrate
ciascuna definita per epoca di costruzione. Analogamente al residenziale sono stati definiti i valori
delle trasmittanze delle componenti opache e trasparenti ed è stato calcolato il fabbisogno termico
per il riscaldamento, in funzione anche dei gradi giorno e delle ore di riscaldamento.
Al fabbisogno termico per il riscaldamento è stato sommato il fabbisogno termico per ACS, che è
stato determinato calcolando attribuendo a ciascuna attività un fabbisogno giornaliero, secondo
quanto indicato dalla norma UNI TS 11300. Tale valore è stato maggiorato in funzione delle
presenze turistiche registrate nel Comune di Domodossola, in base ai dati forniti dal Comune di
Domodossola.
Anche per il settore terziario il valore del fabbisogno termico per il riscaldamento e quello per
l’ACS sono stati disaggregati per i diversi vettori energetici, sulla base delle indicazioni fornite dal
Comune. Il valore finale relativo al consumo di energia termica per riscaldamento per ciascun
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combustibile è stato calcolato anche in funzione del rendimento e del coefficiente di utilizzo
dell’impianto; quello relativo all’ACS anche in funzione del rendimento dell’impianto.
Mobilità pubblica – trasporto pubblico e flotta municipale
Il settore della mobilità pubblica comprende il trasporto pubblico (autobus urbani) e la flotta
municipale (veicoli di proprietà comunale).
L’analisi relativa alla flotta municipale è stata fatta considerando le caratteristiche dei mezzi di
proprietà comunale (tipo di veicolo, cilindrata, alimentazione, categoria emissiva e anno di
immatricolazione) e risalendo ai consumi di carburante, attribuendo a ciascuna tipologia di veicolo
un consumo specifico (cioè i grammi di combustibile consumati a chilometro).
I chilometri percorsi dai vari mezzi sul territorio comunale sono stati invece forniti dal Comune.
Nel Comune di Domodossola non è presente un sistema di trasporto pubblico direttamente gestito
dal Comune.
Mobilità privata
L'ISFORT (Istituto Superiore di FOrmazione e Ricerca per i Trasporti) conduce da anni rilevazioni
mirate a conoscere le abitudini degli automobilisti italiani mediante somministrazione di questionari
o attraverso interviste telefoniche. Sulla base delle risultanze di tali indagini si sono potuti
determinare il chilometraggio medio percorso in un anno e il c.d. coefficiente di riempimento, ossia
il numero medio di occupanti delle singole autovetture nei loro spostamenti. Integrando tali dati con
quelli relativi al circolante, suddiviso per Regione, sempre ottenuto da fonte ACI, è stato possibile
calcolare il valore dei passeggeri-Km (pkm). Dai pkm si ottengono i consumi espressi in MWh,
utilizzando opportuni fattori di conversione nazionali e, quindi, le emissioni moltiplicando per i
rispettivi fattori di emissione.
Fanno eccezione i consumi e le emissioni legati ai veicoli leggeri e pesanti, per i quali si sono
utilizzati i valori forniti dal database INEMAR.
La percentuale di biocarburanti è stata stimata in un 5% del totale di diesel e benzina.
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