La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 260

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La Provincia del Sulcis Iglesiente n° 260
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del Sulcis Iglesiente
CARBONIA
Anno XVIII - N° 260
Cell. 329 4338541 - mail: [email protected]
25 Luglio 2013
Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale
Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita
Il 28 giugno il Consiglio regionale ha votato a maggioranza (38 a 30) la cancellazione di Giunte e Consigli provinciali
Commissariate 5 Province
L’esito del referendum ha segnato un punto di svolta verso il riordino delle autonomie locali che ora non va fermato.
A
distanza di 518 giorni dal referendum, il
28 giugno 2013 il
Consiglio regionale
ha approvato la legge n. 15 che,
con le disposizioni transitorie in
materia di riordino delle Province, dispone la nomina dei
commissari nelle quattro Province di più recente istituzione
e nella Provincia di Cagliari.
Per la Provincia di Carbonia
Iglesias il commissario è Roberto Neroni, ex direttore generale degli assessorati regionali al Lavoro e ai Trasporti; per
la Provincia del Medio Campidano, Pasquale Onida, ex consigliere e assessore regionale e
presidente della Provincia di
Oristano; per la Provincia dell’Ogliastra, Antonio Giovanni
Ghiani noto Antonello, ex commissario del Comune di Iglesias
e del Consorzio industriale provinciale di Carbonia Iglesias;
per la Provincia di Olbia Tempio, Francesco Pirari; per la Provincia di Cagliari, Pietro Cadau.
I commissari, oltre ad assicurare la continuità delle funzioni, dovranno, entro sessanta
giorni dall’insediamento, predisporre gli atti contabili, finanziari e patrimoniali ricognitivi e liquidatori necessari per le procedure conseguenti alla riforma
prevista dalla legge n. 15.
La nomina dei commissari,
salutata con grande soddisfazione dai promotori del referendum, Riformatori Sardi in testa, ha scatenato forti polemiche
tra le forze politiche (durissimi
gli attacchi sferrati dai partiti del
centrosinistra e dal Movimento
5 Stelle) ed una pioggia di ricorsi sulla legittimità dell’atto.
L’auspicio è che il processo
di riforma dell’ordinamento degli Enti locali vada avanti, con
l’approvazione entro i 30 giorni prefissati, di una legge adeguata alle esigenze dei territori, già provati dalla crisi, evitando un ritorno al passato.
Giampaolo Cirronis
Il 1° luglio è nata la versione on line
de “La Provincia del Sulcis Iglesiente”
I
La Costa Verde - Scivu
ALL’INTERNO
Sulcis, la fiscalità di vantaggio è una realtà
Emilio Gariazzo ha presentato la sua Giunta
La Regione dimezza le tariffe estive Saremar
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Cartoniadi 2013, Carbonia al secondo posto
Carbonia, Simone Marini e Federico Trogu
Carbonia-Torres, ricordi di un altro calcio
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l 22 dicembre 1995 nasceva “La Provincia del Sulcis
Iglesiente”, un nuovo periodico nel panorama editoriale regionale.
Perché un nuovo giornale, titolava l’editoriale del numero 0.
«Un territorio investito da una
così grave crisi economica, ha
bisogno di forze e strumenti nuovi, capaci di trasmettere quotidianamente la voglia di reagire
e di andare avanti, di non arrendersi con una facile quanto drammatica fuga dal campo di battaglia. La Provincia del Sulcis Iglesiente nasce con questo spirito,
con la volontà di dare un contributo al rilancio ed alla crescita
del territorio in un campo sempre
più importante qual’è quello della comunicazione.»
Sono passati 18 anni ed i problemi del territorio sono sempre
gli stessi, forse ancora più gravi,
ed oggi più di ieri si avverte la
necessità di “resistere” e di lavorare tutti insieme per costruire
il futuro.
Quando nasceva il giornale,
la nuova Provincia era ancora di
là da venire. è arrivata, ha vissuto ed operato otto anni e, per
volontà popolare, ha concluso anzitempo il suo percorso, insieme
alle Province di Olbia Tempio,
Medio Campidano ed Ogliastra,
con il commissariamento deliberato dal Consiglio regionale venerdì 28 giugno 2013. L’auspicio
è che rapidamente si ponga mano ad una seria legge di riordino
delle autonomie locali, perché i
territori possano avere le risposte
giuste ai loro bisogni.
Il giornale continua la sua storia e raddoppia il suo impegno
con l’ingresso nello straordinario
mondo di internet, con la versione on line.
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«Entusiasmo, coraggio ed un
pizzico d’incoscienza». L’editoriale del numero 0 de “La Provincia del Sulcis Iglesiente” esordiva con queste parole e le principali componenti di quella iniziativa editoriale, sono ancora valide al debutto della sua versione
on line (www.laprovinciadelsulcis
iglesiente.com).
“Resistere” in questi 18 anni
non è stato facile, la crisi economica si è riflessa inevitabilmente
sul mercato pubblicitario (unica
fonte di ricavi per un giornale a
distribuzione gratuita), il giornale alcuni anni fa da quindicinale
è diventato mensile, ma ha migliorato la sua veste grafica, con
il colore nella prima e nell’ultima
di copertina e in alcune pagine
interne, ed ha confermato la caratteristica della distribuzione gratuita su tutto il territorio che nel
1995 era una novità pressoché assoluta non solo a livello regionale,
si è rivelata una scelta vincente ed
è stata poi adottata da analoghe
iniziative sia nell’Isola sia in altre
regioni italiane.
Quello che nasce è un progetto ambizioso, destinato ad un
pubblico più vasto, oltre i confini territoriali e regionali. L’impegno è gravoso ma l’entusiasmo,
il coraggio ed il pizzico d’incoscienza sono gli stessi che animarono gli esordi della versione
cartacea nell’ormai lontano 1995.
Il sito non è ancora completo
ma abbiamo voluto “rompere il
ghiaccio” il 1° luglio 2013, e lavoreremo per farlo crescere rapidamente, con un’ampia documentazione fotografica (caratteristica anche della versione cartacea) ed un occhio di particolare
riguardo alla valorizzazione dello straordinario patrimonio ambientale del territorio.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
Con la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale decolla lo strumento tanto atteso da migliaia di micro e piccole imprese
Sulcis, la fiscalità di vantaggio è una realtà
Il deputato Francesco Sanna (PD) sollecita la Regione Sardegna ad attuare la sperimentazione anche in altre aree.
L
a fiscalità di vantaggio per i
23 Comuni della Provincia
di Carbonia Iglesias è in dirittura d’arrivo.
Il decreto del ministro dello Sviluppo economico e del ministro dell’Economia e delle finanze del 10
aprile 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 161 dell’11 luglio
2013, stabilisce le condizioni, i limiti, le modalità ed i termini di decorrenza delle agevolazioni fiscali e
contributive, in attuazione di quanto
previsto all’articolo 37 del decretolegge 18 ottobre 2012, n. 179 (DL
Crescita 2.0).
Le agevolazioni possono essere
concesse in favore di micro e piccole imprese localizzate all’interno
delle 33 Zone franche urbane delle
regioni Calabria, Campania e Sicilia
riportate in allegato al decreto, nonché, in via sperimentale come disposto dalla norma sopra indicata, nel
territorio dei Comuni della Provincia
di Carbonia Iglesias, nell’ambito dei
programmi di sviluppo e degli interventi compresi nell’accordo di programma “Piano Sulcis”.
La dotazione finanziaria per gli
interventi da attuare nell’ambito delle Zone franche urbane, così come
individuata nel “Piano Azione Coesione: terza e ultima riprogrammazione”, ammonta a complessivi 303
milioni di euro, integrabile con risorse messe a disposizione dalle Regioni interessate. Per i Comuni della Provincia di Carbonia Iglesias le
risorse saranno individuate con un
successivo decreto interministeriale,
a valere sulle somme destinate alla
attuazione del “Piano Sulcis”.
Le agevolazioni previste dal decreto sono rappresentate dalle esenzioni consistenti in:
• esenzione dalle imposte sui redditi (IRPEF, IRES);
• esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP);
• esenzione dall’imposta municipale propria (IMU);
• esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
Le agevolazioni sono concesse alle imprese a titolo di “de minimis”.
Pertanto, ciascun soggetto ammesso
alle agevolazioni potrà beneficiare
delle predette esenzioni, tenuto conto
di eventuali ulteriori agevolazioni già
ottenute dall’impresa sempre a titolo
Francesco Sanna.
di “de minimis” nell’esercizio finanziario in corso alla data di presentazione della richiesta di agevolazione
nei due esercizi finanziari precedenti,
fino al limite massimo di 200.000,00
euro.
Le disposizioni di attuazione dell’intervento saranno contenute nei
bandi emanati dal ministero dello
Sviluppo economico, anche sulla base delle indicazioni formulate dalle
Amministrazioni regionali competenti, relativi a una o più Zone franche urbane.
«Il decreto - commenta il deputato del PD Francesco Sanna, da tempo
impegnato a sostegno della procedura della fiscalità di vantaggio - consente ora l’emanazione del bando ministeriale, con gli sgravi fiscali e previdenziali, a favore delle micro e piccole
imprese che operano nelle aree delle
regioni d’Italia, individuate dalla legge
221 del 2012. Tra queste è ricompresa
la Provincia di Carbonia Iglesias, con
i suoi 23 comuni, e le città sarde di Cagliari, Quartu Sant’Elena, Selargius,
Oristano, Olbia, Sassari ed Alghero.»
«Le risorse per l’attuazione delle
agevolazioni - aggiunge Francesco
Sanna - sono state individuate di concerto dallo Stato con le Regioni e gli
Enti Locali che hanno provveduto a
riprogrammare la spesa dei fondi
strutturali della UE. Per la Provincia
di Carbonia Iglesias si dà attuazione
al protocollo d’intesa denominato
“Piano Sulcis” che movimenta oltre
350 milioni di euro di cui circa 100
sono destinati a finanziare la Zona urbana di esenzione fiscale.
Forte, invece, è il ritardo della Regione Sardegna nella riprogrammazione dei fondi europei a favore delle
altre sette città sarde che potrebbero
vedere attuate le ZUEF. Senza questo provvedimento, infatti, le micro e
piccole imprese di quelle città non potranno avvalersi degli sgravi fiscali e
previdenziali.»
«Regioni come la Puglia e la Sicilia, a differenza della Sardegna - conclude il deputato sardo - sin dal maggio 2013 hanno provveduto alla riprogrammazione dei fondi strutturali
ed hanno esteso le agevolazioni anche
ad altre aree geografiche regionali,
di cui all’obiettivo convergenza, che in
un primo momento non erano ricomprese tra quelle richiamate dalla “Legge Crescita 2012”.»
Giampaolo Cirronis
Dal 23 al 26 luglio nel Centro Ricerche Sotacarbo di Carbonia
La prima Sulcis Summer School sulle CCS
D
al 23 al 26 luglio il Centro Ricerche Sotacarbo
di Serbariu (Carbonia)
ospita la prima edizione
della Sulcis Summer School sulle
CCS. Una scuola estiva dedicata
all’approfondimento dei temi relativi alle tecnologie di separazione
e confinamento dell’anidride carbonica (le cosidette CCS - “Carbon
Capture and Storage”), organizzata da Sotacarbo, ENEA e Dipartimento di Ingegneria meccanica,
Chimica e materiali dell’Università di Cagliari.
La scuola estiva si propone di fornire un vasto approfondimento degli
argomenti e delle problematiche che
circondano il tema delle tecnologie
CCS a studenti universitari della laurea magistrale (o corsi equipollenti)
e del dottorato di ricerca provenienti da diversi percorsi formativi, al
fine di promuovere la loro partecipazione attiva in questo settore.
La scuola estiva ha una durata di
tre giorni e prevede lo svolgimento
di seminari e di attività formative e
la costituzione di gruppi di discussione guidati da esperti nel campo
delle CCS. Al termine del percorso
formativo gli studenti avranno acquisito un’ampia panoramica delle
tematiche e delle inerenti problematiche che circondano lo sviluppo tecnologico e l’implementazione delle tecnologie CCS ed avranno contribuito alla realizzazione di
una rete di contatti utili per lo sviluppo di attività nel campo della
CCS. Il percorso formativo si concluderà con la redazione di un elaborato finale per l’accertamento delle conoscenze acquisite.
La cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica sono generalmente considerati come un importante contributo alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.
In particolare l’implementazione a
livello mondiale di tecnologie CCS
potrebbe consentire una significativa riduzione a medio termine e su
larga scala delle emissioni di CO2.
Attualmente, il potenziale delle tecnologie CCS è in fase di studio in
tutto il mondo con più di 100 progetti e conferenze internazionali che
servono come piattaforme per lo
scambio dei risultati di tali attività
tra gli esperti.
Per la diffusione di applicazioni
su larga scala, è tuttavia necessario
ampliare la base di conoscenze nei
paesi industrializzati e in via di sviluppo, in particolare a livello accademico. I corsi di formazione o scuo-
• Trasporto della CO2.
• Usi industriali della CO2.
• Stoccaggio geologico e mineralogico.
• Sicurezza e monitoraggio.
• Costi e potenziale economico
delle tecnologie CCS.
• Normativa nazionale ed europea.
La scuola estiva è rivolta a studenti dei corsi di laurea magistrale
(o specialistica) e di dottorato, nonché a giovani laureati interessati ad
un perfezionamento nel settore con
una formazione in ingegneria, geotecnologie, socio-economia.
L’iscrizione è gratuita ed è aperta a circa 30 studenti provenienti da
Riflessioni dell’ex presidente della Provincia Tore Cherchi
Il danno della soppressione della Provincia
L
a Consiliatura provinciale
è stata interrotta il 30 giugno con il commissariamento degli organi. A metà anno 2012 si era svolto il referendum abrogativo. Un anno dopo,
la riforma degli enti locali sardi è in
alto mare. Chissà quando e se vedrà la luce. Sono invece già molto
concreti i danni prodotti.
Diradato il polverone delle polemiche sulle poltrone, è bene che
i cittadini abbiano chiare le conseguenze della soppressione della
Provincia. Questa è, innanzitutto,
un ente che produce ed eroga servizi ai cittadini ed investe nel territorio, nelle materie di competenza
(programmi di sviluppo, ambiente,
protezione civile, trasporti, istruzione, servizi per il lavoro, cultura,
etc.).
Con la soppressione della nostra
Provincia, il territorio ritornerà come prima, un luogo di consumo di
servizi prodotti altrove, a Cagliari
verosimilmente. L’impatto sull’occupazione diretta, indiretta e indotta, è stimabile in non meno di 400
unità di lavoro. L’effetto del bilancio provinciale sull’economia locale, considerando i normali moltiplicatori, è stimabile in non meno
di 80 milioni euro/anno. Non basta:
i servizi consumati nel Sulcis ma
prodotti altrove, saranno pagati con
le tasse dei cittadini del Sulcis; per
esempio le tasse sull’autotrasporto
e sulle assicurazioni non resteranno
più nel territorio ma finiranno nelle
casse cagliaritane o romane.
Questi sono gli effetti diretti più
facilmente misurabili. Ma c’è qualcosa di più complesso da misurare
ma di maggiore valore. Mi riferisco
al ruolo di rappresentanza politica.
In una situazione di grave emergenza sociale, la Provincia non è
stata solo a fianco del mondo del
lavoro ma ha proposto e presentato nei modi dovuti un Piano di sviluppo che è diventato la base per il
Piano Sulcis, finanziato con 575
milioni di euro di risorse pubbliche
che muoveranno altre risorse per
investimenti privati. Il Piano Sulcis
non è merito esclusivo della Provincia ma questa non è stata seconda a nessuno.
Si dice che i costi della politica
sono elevati e che bisogna tagliare.
Intanto ristabiliamo la verità. Secondo la Corte dei Conti, la nostra
Provincia ha avuto i costi più bassi
in Sardegna per la gestione degli
organi (costi onnicomprensivi della politica). L’ultimo anno certificato (2011) dalla Corte dei Conti, indica per il totale dei costi, questa
situazione: Sulcis Iglesiente,
618.653 euro; Ogliastra, 778.953
euro; Medio Campidano, 878.713
euro; Nuoro, 874.666 euro; Gallura
1.161.234 euro; Oristano, 1.910.554
euro; Sassari, 1784.968 euro; Cagliari, 2.781.879 euro. Se questi costi a fronte dei benefici per il territorio, fossero ritenuti eccessivi, esiste il modo per azzerarli lasciando
in piedi la Provincia. Basta adottare il modello spagnolo, dove il Consiglio provinciale è formato dai Sindaci dei Comuni. Attenzione, la Provincia è cosa diversa da un’Unione comunale che gestisce in forma
La conclusione di questo processo sarà l’accentramento su Cagliari. Attenzione, l’accentramento su Cagliari non riguarderà solo i
servizi provinciali. La soppressione delle Province faciliterà la smobilitazione di altri servizi. Così è
per i Tribunali e i Giudici di Pace.
I Servizi sanitari sono già depotenziati e si annuncia la soppressione
della Asl. Si inizia a discutere anche della riduzione dei servizi di
sicurezza.
Il territorio ed i cittadini sono penalizzati due volte: la prima, perché
si perdono aziende di servizi importanti (economia e lavoro) e la
seconda, perché dovranno sostenere
maggiori costi per recarsi a Cagliari.
Da Sindaco di Carbonia, mi so-
L’ultima riunione del Consiglio provinciale.
associata funzioni e servizi comunali. Parliamo, dunque, di Provincia e non di Unione comunale.
Quando vi dicono che le Province saranno tutte soppresse, vi raccontano una cosa non vera. Le Province sono, infatti, in Costituzione.
Per sopprimerle tutte non basterà
cambiare lo Statuto sardo. Bisognerà cambiare la Costituzione. Ammesso che nel tempo minimo di un
anno si cambi la Costituzione, al
posto delle Province si inventerà un
altro Ente, poiché non sono sopprimibili i bisogni, i servizi ed i piani
alla scala di area vasta. Non è un caso che le Province esistano in tutti
gli Stati europei, tranne in quelli di
piccola dimensione. In Spagna si
chiamano Province; in Francia, Dipartimenti; in Gran Bretagna, Contee; in Germania, Landkreis. Ma
sempre di Province si tratta.
no battuto con tutta l’Amministrazione, perché nascesse la Provincia. Con Olbia siamo stati in prima
fila. Oggi si ritorna indietro per rappresentanza istituzionale, servizi ed
investimenti prodotti nel territorio.
Non sono un pentito di quelle battaglie combattute anche contro molti ascari nostrani variamente camuffati. A chi ha voluto questa situazione, spetta dimostrare che da dalla cancellazione di rappresentanza
provinciale e di servizi, derivi un
concreto e misurabile beneficio ai
cittadini. Spetta innanzitutto al
centrodestra che governa la Regione, produce commissari e non riforme, spreca risorse e mortifica
territori. Spetta anche al centrosinistra, a dire il vero, molto confuso
sulla materia, almeno a livello regionale.
Tore Cherchi
La posizione del coordinamento cittadino di Carbonia di Sel
«La crisi esige risposte forti e unitarie»
C
L’impianto della Sotacarbo.
Il presidente Sotacarbo Mario Porcu.
le estive sono un modo di contribuire a questo obiettivo, promuovendo e sostenendo la diffusione
delle conoscenze sul potenziale di
CCS a studenti di tutto il mondo.
Il programma della scuola estiva
copre diversi aspetti relativi alle tecnologie CCS e si propone di presentare le informazioni più recenti disponibili in ogni campo correlato.
Gli argomenti trattati riguardano
in particolare:
• Fonti di CO2 e bilancio delle
emissioni.
• Cattura della CO2.
vari Paesi. Gli argomenti in programma saranno trattati da esperti
dell’industria e della ricerca.
È previsto il riconoscimento di
2 crediti formativi universitari (CFU)
e di 2 crediti di formazione alla ricerca (CFR) agli studenti dei Corsi
di Laurea magistrale in Ingegneria
meccanica e in Ingegneria chimica
ed agli allievi della Scuola di dottorato in Ingegneria industriale dell’Università di Cagliari che avranno
frequentato la Scuola e partecipato
con esito positivo alla valutazione
finale.
he la Provincia del Sulcis,
o meglio l’ex Provincia,
sia definita la più povera
d’Italia suona per noi tutti
come una sinistra verità che in parte ci ha sorpreso e ci lascia ancora
incapaci di dare una risposta corale
di popolo, come è avvenuto in altri
momenti bui di questo territorio.
Sinistra Ecologia Libertà esprime
innanzitutto piena solidarietà per quei
lavoratori che, colpiti dalla crisi del
comparto industriale di Portovesme,
si battono per vedere soddisfatti i
propri diritti alla cassa integrazione
in deroga e salutano come positiva
la giornata di manifestazione a Cagliari di mercoledì 3 luglio che ha
avuto esiti positivi a dimostrazione
che la lotta paga. Non un solo lavoratore deve essere lasciato abbandonato! Non si può in nessun modo
accettare lo smantellamento del polo
industriale di Portovesme e la chiusura della Carbosulcis come non ci
si può non farsi carico della crisi devastante che colpisce tutto il sistema
delle piccole imprese manifatturiere
e di quelle commerciali. Pur con tutto
il rispetto per quanti hanno con il
loro voto concorso a determinare
l’abolizione delle Province noi sentiamo il dovere di esprimere rammarico per la fine dell’esperienza della
Provincia di Carbonia Iglesias e sostegno e vicinanza per il lavoro portato avanti dalla Giunta provinciale
e dal suo presidente Tore Cherchi vero punto di riferimento per tutto il territorio e ci sentiamo di dire ancora di
più per tutti i lavoratori in lotta.
Sono in molti quelli che, in tutta
onestà, considerano come un ulteriore impoverimento del territorio il
venir meno di questa esperienza che,
comunque, non deve andare dispersa per affermare il diritto alla rappresentanza democratica del territorio
e dei suoi cittadini. Alla situazione di
grave crisi del territorio bisogna ri-
spondere con una proposta forte e
condivisa: unità e mobilitazione devono diventare parole d’ordine che
risuonano forti nel territorio capaci di
far arrivare al Governo nazionale e
a quello regionale il segnale inequivocabile che qui non c’è rassegnazione e che ci vogliono risposte serie in
tempi ragionevoli. Sinistra Ecologia
Libertà lancia a quanti sono davvero
interessati a contrastare l’attuale situazione del nostro territorio la proposta di far nascere un tavolo dove
coordinare le azioni di lotta e tracciare una piattaforma che delinei nel
modo più chiaro gli obiettivi a breve, a medio e a lungo termine.
Difendere il polo industriale, avviare le bonifiche ambientali, superare i ritardi nell’avvio del Piano
Sulcis sono obiettivi possibili per
difendere gli attuali posti di lavoro
e creare speranze per l’occupazione
giovanile.
Il coordinamento cittadino Sel
Dal 1° luglio 2013 la Provincia del Sulcis Iglesiente è on line: www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
Il nuovo Consiglio comunale di Iglesias eletto il 26 e 27 maggio (ballottaggio il 9 e 10 giugno) si è insediato venerdì 28 giugno
Iglesias, una Giunta giovane al femminile
Emilio Gariazzo ha scelto come suo vice Simone Franceschi, 37 anni, al quale ha affidato anche sette deleghe assessoriali.
S
i è insediato il 28 giugno il nuovo Consiglio comunale di
Iglesias. Dopo il giuramento
del sindaco, Emilio Gariazzo,
sono stati eletti il presidente ed il vicepresidente del Consiglio comunale, Mauro Usai (24 anni, il consigliere
più votato nelle liste dei partiti della
coalizione di centrosinistra che ha vinto le elezioni) e Franca Fara, entrambi eletti nella lista del PD. Il sindaco
ha poi presentato la sua Giunta.
Quattro gli assessori presentati in
Aula, tutti “tecnici” (non sono consiglieri e non sono stati candidati), una
età media di circa 40 anni e tutti alla
prima esperienza:
Simone Franceschi, 37 anni, vice
sindaco ed assessore con deleghe alla Cultura, Turismo, Spettacolo e Grandi eventi, Pubblica istruzione, Sport,
Comunicazione istituzionale, Informatizzazione;
Alessandra Ferrara, 44 anni, assessore alle Politiche sociali, giovanili e dell’integrazione;
Melania Meo, 41 anni, assessore
alle Politiche ambientali e di valorizzazione delle aree minerarie dismesse, Attività produttive, Progettazione
integrata;
Gianfranco Montis, 42 anni, assessore al Bilancio, Programmazione,
Patrimonio, Personale (già revisore dei
conti, nel recente passato, dello stesso
Comune di Iglesias).
Dopo una settimana Emilio Gariazzo ha nominato il quinto assessore, Barbara Mele, 35 anni, ingegnere
ambientale, alla quale ha affidato le
deleghe ai Lavori pubblici, Viabilità
e Decentramento.
Il sindaco terrà ad interim la delega
all’urbanistica.
Il debutto della nuova Giunta, come non era stato difficile prevedere,
visti i precedenti tormentati della vita
amministrativa cittadina, non è stato
facile. Polemiche hanno accompagnato la nomina ad assessore di Melania
Meo, per un presunto passato politico
nel Pdl (all’opposizione in Consiglio
Il sindaco
Gli assessori
Emilio Gariazzo
Simone Franceschi
Alessandra Ferrara
Melania Meo
Gianfranco Montis
Barbara Mele
Urbanistica
Vice sindaco
Cultura
Turismo
Spettacolo e Grandi eventi
Pubblica istruzione
Sport
Comunicazione istituzionale
Informatizzazione
Politiche sociali, giovanili
e dell’integrazione
Politiche ambientali
e di valorizzazione
delle aree minerarie
dismesse
Attività produttive
Progettazione integrata
Bilancio
Programmazione
Patrimonio
Personale
Lavori Pubblici
Viabilità
Decentramento
comunale) ma il clima è stato letteralmente incendiato dal problema delle
presunte incompatibilità di alcuni assessori e consiglieri comunali, e dello
stesso sindaco Emilio Gariazzo, medico chirurgo alla Asl 7, in relazione al
contenuto del decreto legislativo 8 aprile 2013 n. 39 “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche
amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma
dell’articolo 1, commi 49 e 50, della
legge 6 novembre 2012, n. 190”, la
cui applicazione sta creando problemi
analoghi nelle amministrazioni statali,
regionali e locali, in tutta Italia.
Gli articoli maggiormente interessati alle segnalazioni fatte prima in aula, nel corso della seduta d’insediamento, dal consigliere dell’Udc Vito
Didaci, poi dall’ex consigliere Claudio
Rosina, primo dei non eletti nella lista del Pdl, che ha inviato una lettera
raccomandata al segretario comunale,
sono due: il n° 4 e il n°11.
L’art. 4 prevede «Inconferibilità di
incarichi nelle amministrazioni statali, regionali e locali a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati» al comma 1 «A coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finan-
ziati dall’amministrazione o dall’ente pubblico che conferisce l’incarico
ovvero abbiano svolto in proprio attività professionali, se queste sono regolate, finanziate o, comunque, retribuite dall’amministrazione o ente che
conferisce l’incarico, non possono essere conferiti: a) gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali.»
L’art. 11 prevede «Incompatibilità tra incarichi amministrativi di vertice e di amministratore di ente pubblico e cariche di componenti degli
organi di indirizzo nelle amministrazioni statali, regionali e locali», al
comma 1 «Gli incarichi amministra-
tivi di vertice nelle amministrazioni
statali, regionali e locali e gli incarichi
di amministratore di ente pubblico di
livello nazionale, regionale e locale,
sono incompatibili... b) con la carica
di componente della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune
con popolazione superiore ai 15.000
abitanti o di una forma associativa
tra comuni avente la medesima popolazione della medesima regione»
e al comma 3 «Gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni di una provincia, di un comune
con popolazione superiore ai 15.000
abitanti o di una forma associativa tra
comuni avente la medesima popola-
zione nonché gli incarichi di amministratore di ente pubblico di livello
provinciale o comunale sono incompatibili: a) con la carica di componente della giunta o del consiglio della
provincia, del comune o della forma
associativa tra comuni che ha conferito l’incarico; b) con la carica di componente della giunta o del consiglio
della provincia, del comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti
o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione,
ricompresi nella stessa regione della
amministrazione locale che ha conferito l’incarico.»
Giampaolo Cirronis
Il Consiglio comunale
Partito Democratico
Mauro Usai - Presidente.
Maria Franca Fara.
Cas@ Iglesias
Valentina Pistis.
Giorgio Carta.
Francesco Melis.
Carla Cicilloni.
Il tuo segno per Gariazzo
Pierina Chessa.
Pietro Serio.
Daniele Reginali.
Uniti per Iglesias
Alberto Cacciarru.
Ubaldo Scanu.
Sinistra Ecologia Libertà
Simone Pinna.
Piazza Sella
Gianluigi Rubiu.
Piero Carta.
Vito Didaci.
Angela Scarpa.
Claudia Caschili.
Franco Tocco.
Marco Loddo.
Sindaco non eletto
Gian Marco Eltrudis.
Popolo della libertà
Andrea Pilurzu.
Giuseppe Pes.
Luigi Biggio.
Gianfranca Mannu.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
Il 17 luglio la Camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza nuove modifiche al codice dell’ambiente
Una nuova normativa per le aree minerarie
Con l’approvazione dell’emendamento dell’on. Francesco Sanna (PD), l’art. 41 agevola il ripristino delle aree minerarie dismesse.
L
a Camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza, il 17 luglio, le modifiche al codice dell’ambiente che introducono ulteriori
semplificazioni a quanto già previsto nella scorsa legislatura con la legge n. 27 del 24 marzo 2012.
L’articolo 41 del decreto legge in
conversione, dispone una nuova normativa per le bonifiche nelle aree
minerarie dismesse che ricadono in
siti ambientali di interesse nazionale, come - in Sardegna - i 34 Comuni del Sulcis Iglesiente Guspinese.
«L'industria mineraria che si è
sviluppata nei secoli scorsi - spiega
Francesco Sanna, il deputato del Partito Democratico che ha elaborato e
proposto la nuova disciplina - ha
prodotto evidenti danni all’ambiente naturale e ferite ancora oggi da
risanare in molti di quei territori.
Quando tali aree sono state ricomprese nei siti di interesse nazionale zone molto vaste di particolare pregio, dove i ripristini ambientali hanno un forte impatto economico (sono 57 in tutta Italia) - le bonifiche sono state rese troppo difficili e costose
dalle normative del nostro Paese,
rendendo inutilizzabili quelle aree col
blocco anche delle risorse destinate
dallo Stato alla bonifica di quei siti.
Qualsiasi residuo delle attività minerarie (terre scavate, pietrame, materiali sterili) anche non contenenti
sostanze inquinanti o nocive, veniva
considerato per legge rifiuto industriale con l’obbligo di smaltimento in
discarica. Da ciò l’impossibilità di
utilizzare i materiali di scavo per
riempire e mettere in sicurezza i numerosissimi pericolosi vuoti nel terreno, lasciati dalla attività mineraria.»
«Ora invece - aggiunge l’on. Sanna - si prevede che, ferme restando
le cautele ambientali (analisi e test
chimici e fisici sia sui materiali, sia
sui luoghi di destinazione, valutazione delle acque sotterranee) i residui delle attività minerarie nei siti di
interesse nazionale possano essere
riutilizzati, nelle stesse aree, in tutte
industriali, e potranno essere restituite agli usi legittimi le aree sino ad oggi destinate a rimanere discariche a
cielo aperto. Il secondo risultato sarà ambientale e paesaggistico. Eliminare le vecchie discariche e rendere inutili quelle programmate per
conferirvi i residui delle lavorazioni
minerarie, porrà un argine al consumo indiscriminato dei suoli, molti
dei quali potranno acquisire in prospettiva nuovo valore.»
La miniera di Monteponi.
le attività di miglioramento ambientale, nelle bonifiche, nei riempimenti
degli scavi minerari, nelle opere viarie. Il primo risultato dell’applicazione della nuova normativa sarà
economico. Con i finanziamenti a disposizione, si potranno bonificare con
maggiore semplicità e mobilitazione
di forza lavoro, porzioni molto più
vaste di territorio, evitando i costi
ingenti di smaltimento in discariche
«La Camera dei Deputati - conclude Francesco Sanna - nei prossimi giorni licenzierà il provvedimento che passerà al Senato per la conversione definitiva che mia auguro
avvenga prima della pausa estiva di
agosto. La Regione Sardegna, che ha
le responsabilità più importanti in
materia di bonifiche, spero si adoperi
per una applicazione rapida ed efficace delle nuove norme.»
Associazione Culturale Punta Giara - Sant’Anna Arresi
XXVIII edizione
Ai confini tra Sardegna e Jazz
C
ome annunciato nella
conferenza stampa tenutasi il 19 luglio a Villa
Muscas, a Cagliari, l’Associazione Culturale Punta Giara
ha sospeso l’attività organizzativa
della XXVIII edizione del festival internazionale “Ai confini tra
Sardegna e Jazz”.
La situazione del settore culturale sardo e del suo finanziamento non preannuncia niente di risolutivo, anzi va ad esasperare una
condizione di crisi diffusa che connota ancora più tragicamente la
realtà del territorio più povero di
Italia.
Il festival sembra costretto ad
interrompere la sua storia trentennale e rinunciare a quella che sembrava una scommessa impossibile, ovvero riuscire a portare nel piccolo paese di Sant’Anna Arresi il
meglio della musica jazz di tutto
il mondo. Per trenta lunghi anni ci
siamo riusciti e, nonostante tutte le
difficoltà incontrate nel percorso,
siamo stati capaci, almeno per la
durata del festival, di sovvertire
equilibri prestabiliti e di mischiare
le carte in tavola, tanto da trasformare una piccolissima realtà di
provincia in un centro di cultura
internazionale.
Abbiamo raggiunto un apice
o, come si dice oggi, l’eccellenza.
Non abbiamo mai pensato che
fosse un vuoto trofeo da esibire
nel salotto buono di casa, ma un
limite ogni volta da superare per
far sentire al mondo intero la voce potente di chi ha la necessità di
esistere e di trasmettere un’idea
di libertà.
Queste sono cose che solo nei
sogni possono accadere e noi, infatti, parliamo di sogno perché chi
conosce il nostro festival sa con
quanta cura e dedizione, al limite
del reale ogni anno, si prepari uno
dei programmi più interessanti,
liberi ed innovativi di tutto il
mondo.
Oggi il sogno sembra essere sva-
nito, ma i sogni non sono altro che
materia prodotta dai sognatori. Per
questo noi crediamo e vogliamo che
il sogno continui e riteniamo in
questo di non essere soli, visti tutti
gli attestati di stima che ci sono
pervenuti in questi giorni.
Ringraziamo sentitamente e
preghiamo, chi fosse interessato a
far continuare la nostra storia, di
parlare di noi e di far conoscere il
problema a qualunque persona in
qualunque luogo della terra. Ogni
singola parola ed ogni singola azione spesa per il festival “Ai confini
Sun Ra.
tra Sardegna e Jazz” può produrre
effetti straordinari e può aiutarci a
resistere.
Per riuscire a fare questo, abbiamo elaborato un piano per una
raccolta fondi che ci dia almeno
la possibilità di onorare i nostri
impegni con gli artisti e con le
centinaia di persone che hanno già
prenotato abbonamenti, alberghi
e viaggi aerei.
Chi fosse interessato a contribuire alla riuscita dell’edizione
più sofferta del festival, può farlo
attraverso una donazione direttamente all’Associazione Culturale
Punta Giara, con una sponsoriz-
zazione oppure tramite un prestito
che verrà rifondato non appena ne
avremo la possibilità. A partire dal
24 luglio, alle ore 16.00.
Tutte le informazioni saranno
disponibili in dettaglio sul nostro
sito http://www.santannarresijazz.it,
dove saranno presenti anche le modalità di contributo alla realizzazione del festival, il tutto visionabile cliccando sulla parola “HELP”.
è una corsa contro il tempo ma possiamo farcela!
Inoltre, è nostra intenzione mettere in vendita 500 abbonamenti
al prezzo di 80 euro, includendo
gratuitamente anche una copia inedita del DVD del concerto di Sun
Ra a Sant’Anna Arresi nel 1989.
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musica in modo da costituire in poco tempo un capitale per le spese
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il festival non si tenesse, ogni abbonamento sarà prontamente rimborsato.
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E-mail: comunicazione@san
tannarresijazz.it; amministrazione
@santannarresijazz.it; puntagiara
@santannarresijazz.it.
Telefono: 0781 966102.
L’Associazione Culturale Punta Giara vi ringrazia per ogni tipo
di sensibilità mostrata nei confronti
del festival, della musica e di un
territorio che continuamente lotta
per non sparire insieme alle sue più
belle creature.
Associazione Culturale
Punta Giara
Si è svolto a Iglesias il terzo incontro territoriale di promozione
Il Cammino di Santa Barbara rientra
nel progetto di turismo religioso
S
i è tenuto il 18 luglio nella
Aula Magna dell’Ausi, a
Monteponi, un incontro per
il Cammino Santa Barbara,
nell’ambito degli incontri territoriali di promozione del progetto “Turismo identitario, culturale e religioso” . Dopo le riunioni operative
del maggio scorso per i Cammini di
Santu Jacu (a Mandas) e di San Giorgio vescovo (a Suelli), l’assessorato
regionale del Turismo e l’agenzia
Sardegna Promozione hanno dato
continuità al progetto, che prevede
la valorizzazione dei percorsi dello
spirito riuniti sotto il brand “Cammini di Sardegna”, organizzando
un appuntamento di presentazione
e programmazione del Cammino di
Santa Barbara, che potrebbe rientrare all’interno del “brand”.
Presenti, tra gli altri, il vescovo di
Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda; il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo; il presidente della Consulta
delle associazioni del Geoparco,
Giampiero Pinna; il direttore generale dell’Agenzia Sardegna promozione, Mariano Mariani.
Il Cammino di Santa Barbara
coinvolge 19 Comuni: Arbus, Buggerru, Carbonia, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Gon-
nosfanadiga, Guspini, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, San
Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Antioco, Villacidro e Villamassargia.
Il Cammino di Santu Jacu, il Cammino di San Giorgio ed il Cammino
di Santa Barbara, sono i primi tre per-
La prima fase degli incontri sul
territorio si chiuderà con l’incontro
delle principali “destinazioni” di pellegrinaggio in Sardegna (tra cui Laconi, Gesturi, Galtellì e Orgosolo).
A conclusione del calendario di
appuntamenti operativi, la Regione
L’incontro nell’Aula magna dell’Ausi.
Santa Barbara.
corsi di questo tipo (ne seguiranno
altri) che la Regione promuove ed
affianca agli itinerari dello Spirito
“Arte romanica, natura e spiritualità” e “Miniere, nuraghi e spiritualità”, già selezionati per far parte
dei programmi di promozione 2013
dell’Opera romana pellegrinaggi.
metterà a punto un programma di attività orientato a favorire l’incontro
di domanda e offerta con azioni quali
educational tour e legate alla crescita
formativa nel settore, nonché finalizzate all’organizzazione del secondo
forum/workshop regionale del turismo identitario, culturale e religioso.
Tre sindaci hanno rilanciato la vertenza contro Abbanoa
Domusnovas, riparte la mobilitazione
con un referendum popolare regionale
S
i è svolta lo scorso 11 luglio
nella sala consiliare del Comune di Domusnovas, la
conferenza stampa dei sindaci di Domusnovas, Angelo Deidda, di Fluminimaggiore, Ferdinando
Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai, per la presentazione del referendum popolare regionale per l’abrogazione della società pubblica “Abbanoa spa” quale gestore unico del
Servizio Idrico Integrato dei Comuni
della Sardegna e della proposta del
disegno di legge di iniziativa popolare su “Norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio Idrico Integrato”.
La battaglia dei sindaci è iniziata
alcuni anni fa (tra i promotori iniziali c’era anche Gianni Albai, sindaco
di Teulada, prematuramente scomparso il 14 novembre dello scorso
anno). Già una prima volta giunsero alla raccolta ed alla presentazione delle firme per l’abrogazione di
Abbanoa e per la legge di iniziativa
popolare per l’affidamento della gestione del servizio idrico ai Comuni
ma per problemi procedurali l’iter
non giunse al traguardo auspicato
ed ora riparte la mobilitazione per la
raccolta delle firme. L’obiettivo è costituito da 20.000 firme per l’abrogazione di Abbanoa ed altrettante
per la presentazione della legge di
iniziativa popolare.
Angelo Deidda, Ferdinando Pellegrini (neoeletto, è ad una delle prime iniziative da sindaco di Fluminimaggiore) e Roberto Lallai hanno
spiegato le motivazioni che li hanno portati a questa nuova iniziativa.
Non accettano il passaggio del servizio idrico dei loro Comuni ad Abbanoa, servizio che - hanno spiegato - oggi funziona bene con costi contenuti a carico degli utenti e che, se
trasferito ad Abbanoa, «avrebbe sicuramente un notevole aggravio di
costi a carico dei cittadini ed un
peggioramento della qualità, come
dimostrano le esperienze maturate
dagli altri Comuni sardi in tutti questi
anni, dacché è iniziata la gestione di
Abbanoa come servizio idrico integrato».
L’iniziativa è rivolta a tutti i Comuni della Sardegna ed Angelo
Deidda ha annunciato l’adesione di
diversi colleghi, tra i quali il sindaco di Sassari.
L’art. 1 della proposta di legge
prevede che «la Regione, in deroga
alle disposizioni previste dalla Legge Regionale n. 29 del 17 ottobre
1997, conferisce ai singoli Comuni
della Sardegna, trasferendo le funzioni dell’Autorità d’ambito territoriale ottimale, la facoltà di decidere autonomamente le modalità di
affidamento e gestione del Servizio
ne del servizio idrico integrato, a società a totale o a prevalente capitale
pubblico. Tali società sono comunque escluse dalle gare per l’affidamento di altri servizi pubblici locali e tale esclusione si estende anche a
società collegate o controllate».
L’art. 3 prevede che «I Comuni
che all’entrata in vigore della presente disposizione non hanno ancora consegnato gli impianti all’attuale gestore del Sistema Idrico Integrato, possono proseguire l’erogazione del servizio, senza variare
quanto già in essere, rispettando le
condizioni dettate dall’art. 2».
L’art. 4, infine, prevede due com-
Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.
Idrico Integrato, costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua ad usi civili, di fognatura e
di depurazione delle acque reflue.»
L’art. 2 prevede due commi: «1)
I Comuni di cui all’art. 1 della presente disposizione, possono esercitare le funzioni sia in forma singola che associata con le modalità
previste dal decreto legislativo 18
agosto 2000 n. 267, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. 2)
I Comuni che intendono gestire il
servizio nelle modalità indicate all’art. 2 comma 1, possono procedere
all’affidamento diretto della gestio-
mi: «1) Al fine di razionalizzare i
consumi ed eliminare gli sprechi,
sarà cura della Regione prevedere
nei propri bilanci un fondo economico per sostenere i Comuni relativamente ai seguenti interventi:
• realizzazione di nuove reti e
nuovi impianti;
• sistemazione di quelli esistenti
che necessitano di interventi straordinari.
2) I Comuni che intendono usufruire dei fondi di cui al comma precedente formulano ufficiale richiesta alla Regione, inoltrando la documentazione necessaria al fine di
provare la spesa da sostenere».
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Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Lo scorso 1° luglio ha cambiato gestione il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti del Comune di Sant’Antioco
«Vogliamo un paese sempre più pulito»
Il capitolato prevede servizi più frequenti per la pulizia del paese ed un potenziamento della frequenza di raccolta dei rifiuti.
C
ambio di gestione nel servizio di raccolta differenziata dei rifiuti del Comune di Sant’Antioco. Dal 1°
luglio la gestione è passata dalla ditta
San Germano Derichebourg alla ditta
Agesp.
«Il nuovo capitolato d’appalto
andato in gara contiene molte novità
migliorative - spiega Massimo Melis, assessore all’Ambiente del Comune di Sant’Antioco - grazie anche alle
offerte proposte con il progetto della gara presentato dalla ditta Agesp,
risultata vincitrice. Il tutto si traduce in maggiori servizi per la collettività antiochense, sostanzialmente
agli stessi costi dell’appalto precedente.»
Per la pulizia del paese, l’elemento di maggiore rilevanza è costituito
dalla presenza di due spazzatrici per
la pulizia del paese rispetto ad una
sola presente nel vecchio appalto e
ad una prevista in gara; la presenza
dello spazzino durante la sera nelle
vie principali del centro tutti i giorni
della settimana, quindi compresi sabato e domenica; l’intervento quotidiano di un operatore per tutto l’anno per il diserbo meccanico; l’intervento di pulizia con frequenza settimanale nelle frazioni di Maladroxia
e Santa Caterina.
Per la raccolta dei rifiuti, sono
previsti: il potenziamento della frequenza di raccolta per le attività commerciali, ristoranti e pizzerie e similari avranno il ritiro dell’umido con
frequenza giornaliera (esclusa la domenica), rispetto ai tre passaggi con
il vecchio appalto; i bar e similari
avranno doppio ritiro settimanale del
vetro, rispetto ad un passaggio con
il vecchio appalto; per quanto riguarda il ritiro della carta-cartone per le
attività commerciali, la frequenza sarà tripla settimanale, rispetto a un
passaggio ogni 15 giorni previsto con
il vecchio appalto.
La ditta fornirà i sacchetti per l’umido ed i sacchetti per il conferimento del secco (con il vecchio appalto
venivano forniti solo i sacchetti dell’umido).
Verranno consegnati nuovi contenitori a tutte le utenze, a cui sono
stati precedentemente consegnati, in
caso di rottura, senza alcun limite; il
vecchio capitolato prevedeva, per ridurre i costi la sostituzione, fino al
massimo del 4% del totale delle utenze, dei contenitori per usura.
Tutte le utenze domestiche dotate di aree verdi potranno avere il kit
per il compostaggio domestico. Il ri-
che ci ha dato grandi soddisfazioni,
basti pensare che il nostro Comune
quest’anno verrà premiato per la terza volta consecutiva come comune riciclone d’Italia, e per quanto riguarda la pulizia del paese e di tutto il
territorio in questi anni è stato fatto
un grande passo in avanti, se pensiamo agli anni in cui ci presentavamo anche nelle zone delle spiagge, oltre che in paese, con cumuli di
immondizia e di cattivi odori dovuti
ai cassonetti stradali.
Gli obiettivi raggiunti finora però devono essere considerati come
punto di partenza per raggiungere
L’assessore Massimo Melis.
Sant’Antioco.
tiro degli ingombranti avverrà entro
24 ore.
«Anche questi sono solo alcuni
interventi fra i tanti previsti dal progetto che si è aggiudicato l’appalto
- sottolinea l’assessore Melis - destinati a migliorare la raccolta differenziata e la pulizia del territorio comunale, visto che in esso è prevista
anche la rimozione immediata delle
mini discariche abusive che vengono create. Ringraziamo sicuramente la San Germano che ci ha accompagnati in un percorso ambientale
risultati ancora migliori, a tale proposito la nuova ditta, la Agesp, dovrà dare dimostrazione di coerenza
rispetto a quanto proposto in gara
con il progetto offerta.
Il lavoro di controllo dell’Amministrazione comunale e la grande
sensibilità ambientale della popolazione, a cui va il nostro grazie - conclude l’assessore all’Ambiente del
Comune di Sant’Antioco - ci ha portato a primeggiare in Italia ed è da
questa posizione che dobbiamo partire per migliorare ulteriormente.»
Il progetto del Collegio IPASVI per il Sulcis Iglesiente
Un nuovo corso di laurea in infermieristica
L
’idea di istituire una classe del corso di laurea in
Infermieristica nel Sulcis
Iglesiente trova un terreno fertile, in ambito sia politico
sia accademico. Il Collegio IPASVI della Provincia di Carbonia e
Iglesias, dunque, può andare avanti, confortato da auspici assai concreti.
è quanto è emerso dalla conferenza svoltasi il 21 giugno scorso
nella sala riunioni della Provincia,
in via Mazzini a Carbonia: un’occasione di confronto che si è caratterizzata, oltre che, come detto,
per il favore raccolto dalla proposta avanzata dal Collegio IPASVI,
per la vivacità degli interventi e del
dibattito che ne è seguito.
Pur senza nascondere le difficoltà insite in un progetto che si muove in un momento di gravi difficoltà economiche, quasi tutti gli intervenuti ne hanno rimarcato il valore sociale e culturale.
Ha aperto i lavori la relazione del
presidente del Collegio IPASVI,
Graziano Lebiu, che ha inserito la
proposta in un quadro di garanzie
costituzionali, oltre a far emergere
con pienezza plastica il terreno
sociale, di sostegno alle famiglie
degli studenti, su cui si impianterebbe la proposta del collegio stesso. Un tema questo che è tornato
spesso anche nel dibattito, soprattutto a fronte delle perplessità di
ordine organizzativo e finanziario
che sono venute dai rappresentanti dell’Ateneo cagliaritano, a cominciare dalla dott.ssa Paola Fadda. Ne hanno parlato in termini a
dir poco accorati il vicesindaco di
Carbonia, nonché assessore alle
Politiche sociali, Maria Marongiu, e l’assessore provinciale alle
Politiche sociali e sanitarie, Luca
Pizzuto.
Il presidente Lebiu ha posto alla
attenzione del confronto sei obiettivi:
• ragionare sull’opportunità di
costruire una classe del corso di
laurea in Infermieristica per 40 studenti;
• dare opportunità e aspettativa
alle famiglie che vorrebbero, ma non
possono, sostenere un percorso didattico per i loro figli;
• creare una maggiore sinergia
tra le istituzioni, avendo tutti il comune denominatore, nei progetti
da realizzare, dell’interesse collettivo e dell’attenta e razionale gestione delle risorse, nessuna esclusa;
• ribadire che la salute e lo studio, insieme all’organizzazione e
ai professionisti che se ne occupano, devono essere considerati un
valore sia per l’economia del territorio, sia per il servizio alla collettività;
• marcare un rapporto ed una
chiara linea operativa e di continuità tra i concetti di salute, studio
e lavoro;
• invertire l’altrui convinzione
di un territorio limitrofo e non decisionale.
Un punto, quest’ultimo, accolto con estremo favore dal presidente della Provincia, Salvatore Cherchi, il quale ha lodato la concretezza dell’obiettivo di istituire non già
un corso di laurea, bensì una classe, ciò che potrà vincere ogni ostacolo conservativo.
Determinante nel costruire una
cornice di fattività, l’intervento del
professor Valerio Dimonte, presidente dei corsi di laurea in Infermieristica del Piemonte. Numeri,
quelli illustrati dal prof. Dimonte,
che dimostrano come un regione come la Sardegna, con i suoi attuali
1.600 abitanti, possa ben aspirare
a vedere crescere le sedi delle classi rispetto alle attuali tre: partendo
dall’esperienza della regione cisalpina, nella quale, dopo l’accentramento deciso a seguito dalla chiusura delle scuole regionali, sono oggi presenti 16 sedi a presidio delle
diverse aree socio-demo-geografiche del territorio, il docente ha segnalato la possibilità di creare percorsi formativi decentrati di alta
qualità. Fondamentale - ha spiegato - il contatto con i centri universitari principali, ponendo al proposito questioni relative ai servizi
a sostegno al diritto allo studio.
Ampio favore è venuto al progetto del Collegio IPASVI della
Provincia Carbonia Iglesias, nell’intervento del Direttore del Consorzio per la Promozione dell’Attività Universitarie del Sulcis Iglesiente (AUSI), prof. Franco Meloni. Propugnando un modello di
università che trova i propri interlocutori - gli studenti - attraverso
un percorso dinamico, dal punto
di vista culturale ma non di meno
da quello letteralmente fisico, ha
proposto l’immediata apertura di un
tavolo di confronto, attraverso cui
approfondire la proposta da portare sul tavolo dell’Ateneo cagliaritano.
Nessuna delle azioni politiche
e tecnico-organizzative conseguenti alla conferenza mirano - questa
la considerazione conclusiva del
presidente del Collegio IPASVI a sostituirsi all’Università: allo
stesso modo e nel rispetto delle
ragioni e dei ruoli di ognuno, l’iniziativa non potrà essere inficiata o interdetta, nella sua realizzazione, da lungaggini, burocrazia e
questioni esterne al territorio del
Sulcis Iglesiente e che ne possano
in qualche modo limitarne le potenzialità e lo sviluppo.
Conclusi i lavori, l’inaugurazione si è svolta il 14 giugno
Il quartiere Rosmarino ha finalmente
la sua piazza 1° Maggio ristrutturata
I
l sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha finalmente inaugurato il 14 giugno scorso la ristrutturata piazza 1° Maggio.
La cerimonia è stata preceduta da
un’assemblea popolare dei cittadini,
per lo più abitanti del quartiere “Rosmarino”. Assemblea quanto mai
opportuna, esplicativa della precedente avvenuta ben due anni orsono (per la precisione il 30 giugno
2011) il cui seguito avrebbe dovuto
aver luogo entro settembre dello stesso anno, come riferito dal sottoscritto
ne “La Provincia del Sulcis Iglesiente”. Fuori da ogni polemica diciamo
che questo lungo lasso di tempo è
servito se non altro a realizzare una
assemblea più civile, laddove la precedente - che comprendeva svariati
argomenti - si era rivelata troppo dispersiva ed erano volate parole accese ed inconcludenti. Per un futuro
prossimo c’è da augurarsi che tutti
prendano posto a sedere, che evitino di parlare mentre i relatori argomentano e, perché no?, ci sia un presidente dell’assemblea che regoli gli
interventi: sarebbe il massimo!
Presenti, oltre al sindaco, gli assessori Franco Manca, Maria Marongiu e Mauro Esu; l’ex assessore
Giacomo Guadagnini; i consiglieri
Amedeo Matteu ed Ivonne Fraternale, il dirigente ing. Giampaolo Porcedda; il rappresentante dei consumatori, Giancarlo Cancedda; il responsabile del Comitato di quartiere.
Le relazioni sono state brevi e
chiare, tanto che è stato possibile anche l’intervento del pubblico.
Al termine, l’inaugurazione vera e
propria, presenti i vigili urbani in alta uniforme col gonfalone della città,
il parroco della chiesa della Beata
Vergine Addolorata, Giancarlo Cannas; il presidente della Provincia di
Carbonia Iglesias, Tore Cherchi; il
deputato Emanuele Cani.
Tutti abbiamo riconosciuto l’importanza dell’opera, simbolo dell’intero quartiere, abbandonata o trascurata da decenni.
La piazza nel complesso si presenta gradevole, anche se non sono
mancate le critiche (qualcuno ha sostenuto che c’è poco verde, nonostante siano rimaste pressoché intatte le
piante preesistenti e messi a dimora
dei fiori); è anche fruibile (molti i
bambini presenti ancora oggi mentre
scrivo). Non mancano le opere di pregio come la pavimentazione in granito massiccio; o quelle innovative,
come l’acqua nebulizzata che può
sgorgare da una parte del pavimento,
pronta all’uso nelle giornate torride
per un leggero e ripetibile refrigerio.
Nessuna notizia invece della quota
conto che avrà l’ingresso diretto dalla piazza.
Fin qui le note positive. Cercando
di essere realisti, mi sento di affermare che anche da parte di noi cittadini, ciascuno farà la sua parte.
Spero vivamente che ci sia una
regolare manutenzione e che:
• anche gli abitanti degli altri rioni utilizzino la piazza e godano, ad
esempio, del refrigerio estivo (che
non è riservato ovviamente ai soli
“residenti”), magari tra una passeggiata ed una bella camminata nella
vicina pineta;
• tutti vigilino affinché siano in-
La piazza 1° Maggio ristrutturata.
variabile di accesso dalla via Sicilia
che avrebbe potuto isolare la piazza
in determinate ore a protezione da
opere vandaliche e della quale si era
parlato nella citata riunione del giugno 2011.
A breve completerà la parte urbanistica il restauro in corso della palazzina comunale che delimita parzialmente il perimetro della piazza
sul lato ovest. Nata come ambulatorio comunale e fatiscente da oltre trent’anni, contribuiva - se ce ne fosse stato bisogno - a rendere squallida l’intera piazza. Viceversa, a mio parere,
s’integrerà bene (a giudicare dalla foto affissa nel cartello di concessione
edilizia) con il resto, tenuto anche
dividuati e denunciati i vandali, coadiuvati in ciò dall’Amministrazione
comunale con idonei strumenti;
• che l’opera venga usata come
fosse proprietà di ciascuno, oltre che
di tutti (i meccanismi e gli abbellimenti sono delicati).
Funzionerà? Tutti lo auspichiamo. Il quartiere Rosmarino ha bisogno quanto e più degli altri dell’attenzione del Comune di Carbonia,
per il fatto che gran parte del polmone verde è situato qui e che da
qui parte il canale delle acque alte.
Ecco perché speriamo che gli incontri con gli amministratori siano
più frequenti ed anche più sereni.
Mario Bazzoni
Significativo riconoscimento per l’opera del Tavolara e del Tilocca
La Via Crucis è bene di interesse culturale
I
l ministero per i Beni e le attività culturali (Direzione
regionale per i Beni culturali e paesaggistici della
Sardegna), ha dichiarato bene di interesse culturale, storico e artistico la “Via Crucis” progettata da
Eugenio Tavolara e scolpita da Pasquale Tilocca, che
si trova nella Chiesa di San Ponziano, in Piazza Roma, a
Carbonia. Attraverso questo provvedimento l’opera sarà
sottoposta alle azioni di tutela previste dal decreto legislativo 42 del 22 gennaio 2004.
La “Via Crucis”, realizzata nel 1938 e composta da
14 altorilievi scolpiti nel legno, rappresenta i momenti
fondamentali della passione di Cristo.
Il Ministero, nella notifica di dichiarazione di interesse culturale, evidenzia che «nell’opera si rileva
il recupero della tradizione gotica romanica, attraverso una perfetta scansione ritmica ed un ottimo equilibrio tra i pieni e i vuoti, oltre ad una discreta invenzione iconografica».
«Il riconoscimento ottenuto dall’opera - hanno dichiarato il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e
l’assessore alla Cultura, Loriana Pitzalis - è motivo di
orgoglio per tutta la città e contribuisce a far crescere
Carbonia come luogo d’arte e di cultura.»
Una delle stazioni della Via Crucis di Tavolara e Tilocca.
La Provincia del Sulcis Iglesiente
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
Il Comitato di indirizzo della Fondazione Banco di Sardegna ha eletto all’unanimità l’ex presidente della Regione e parlamentare
Antonello Cabras presidente della Fondazione
è stato eletto l’11 luglio nonostante le accese polemiche scatenatesi intorno alla sua candidatura, anche all’interno del PD.
A
ntonello Cabras è il nuovo
presidente della Fondazione Banco di Sardegna. è
stato eletto l’11 luglio all’unanimità dal comitato di indirizzo.
Per l’ex presidente della Regione si
tratta di un’elezione ampiamente annunciata, dopo l’elezione del presidente uscente della Fondazione, Antonello Arru, alla presidenza dello
stesso istituto bancario, ed il suo recente ingresso nel comitato di indirizzo.
Antonello Cabras, nato il 22 ottobre 1949 a Sant’Antioco, ingegnere, ha alle spalle una lunga e prestigiosa carriera da amministratore e politico, iniziata proprio nella sua città,
della quale è stato sindaco. è stato poi
eletto consigliere regionale del PSI,
assessore della Programmazione e
per due volte presidente della Regione.
è stato eletto successivamente senatore, per due volte sottosegretario
al Commercio estero, deputato, poi ancora senatore fino alla XVI legislatura.
Ha ricoperto prestigiosi incarichi
politici, tra i quali quello di segretario regionale del Partito socialista. è
stato poi fondatore e presidente di
Federazione democratica e segretario regionale dei Democratici di Sinistra, nonché dirigente nazionale del
Partito democratico. E ancora presidente del Comitato per la gassificazione del carbone Sulcis, progetto
del quale negli anni ’90 era uno dei
principali sostenitori (poi non realizzato).
Nel 2011 Antonello Cabras è stato
candidato alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla
carica di sindaco di Cagliari, uscendo
sconfitto nel confronto con il giovane consigliere regionale Massimo
Zedda, rappresentante di Sinistra Ecologia Libertà, poi impostosi anche alle
elezioni sul candidato del centrodestra Massimo Fantola.
L’elezione di Antonello Cabras
alla Fondazione Banco di Sardegna
è stata fortemente contestata fin da
quando sono circolate le prime indiscrezioni, alcuni mesi fa, anche all’interno dello stesso Partito democratico (del quale è uno dei massimi
esponenti a livello nazionale), scosso
dalle vicende del Monte dei Paschi
il sardista Giacomo Sanna ha presentato una mozione, discussa e tramutata in un ordine del giorno (il n°
94), approvato il 22 marzo, “sulla
costituzione e nomina di una commissione speciale sulla situazione delle fondazioni bancarie e degli istituti
di credito operanti in Sardegna, ai sensi dell’articolo 53 del regolamento interno del Consiglio regionale”.
Con l’ordine del giorno, il Consiglio regionale ha deliberato di istituire, ai sensi dell’articolo 53 del rego-
Antonello Cabras, nuovo presidente della Fondazione Banco di Sardegna.
di Siena. Precisa la presa di posizione di Stefano Fassina, già responsabile economico del partito ed oggi
viceministro dell’Economia nel Governo Letta, che ha definito quella di
Antonello Cabras una nomina “inopportuna”; durissima quella dell’ex
deputato Guido Melis, secondo il
quale scelte come questa arrecano un
danno al Partito Democratico e a tutto il centrosinistra, in termini di credibilità.
Le polemiche si sono sviluppate
anche in Consiglio regionale, dove
lamento interno, la commissione speciale sull’operato e la gestione delle
fondazioni bancarie e degli istituti di
credito operanti in Sardegna, e ha delegato il presidente del Consiglio regionale a nominare i componenti della
commissione speciale che entro sei
mesi dovrà riferire al Consiglio.
Tutte le polemiche non hanno modificato minimamente gli intendimenti dell’istituto di credito che, come detto in apertura, l’11 luglio ha nominato Antonello Cabras alla presidenza
della Fondazione Banco di Sardegna.
Novità nella Direzione generale della Asl 8 di Cagliari
Dallo scorso 24 giugno Sergio Salis
è il Direttore amministrativo della Asl 8
S
ergio Salis è il nuovo Direttore amministrativo della Asl
di Cagliari. L’incarico è stato formalizzato con delibera
del Direttore generale, Emilio Simeone, n. 1089 del 18/06/2013.
Nato a Sant’Antioco il 17/10/1948
e laureato in Scienze politiche, con
un master post laurea in Management delle Aziende sanitarie presso
l’Università degli studi di Pisa ed
una specializzazione in Amministrazione e controllo presso la Scuola di
Pubblica amministrazione di Lucca, Sergio Salis vanta una pluriennale esperienza nella gestione amministrativa delle aziende sanitarie:
ha lavorato, infatti, per più di 15 anni
per la Asl 7 di Carbonia, azienda nella quale ha ricoperto i ruoli di Commissario straordinario e Direttore
amministrativo (con Emilio Simeone Direttore generale), di responsabile del Servizio Bilancio, responsabile Ufficio controllo interno e
responsabile dell’Ufficio controllo
di gestione. è stato inoltre Direttore
amministrativo e Direttore generale
della Asl n. 3 di Nuoro.
a disposizione di tutto il personale
della ASL di Cagliari.»
Sergio Salis sostituisce Vincenzo Serra che ritorna alla guida della
Il Direttore Amministrativo Sergio Salis.
Il Direttore generale Emilio Simeone.
«Rivolgo il mio primo saluto a
tutti i dipendenti - ha dichiarato il
neo Direttore amministrativo che si
è insediato nei locali di via Piero della Francesca n. 1 il 24 giugno - e sono
U.O.C. Programmazione e Controllo
dell’Azienda, al quale ha rivolto un
ringraziamento per il lavoro svolto
finora ed un augurio per il nuovo incarico.
Interrogazione del consigliere regionale all’assessore della Sanità
No ticket per i portatori di pacemaker
I
l consigliere regionale del PdL
Giorgio Locci ha presentato
un’interrogazione all’assessore
della Sanità, Simona De Francisci, per l’esenzione dal ticket sanitario per i portatori di pacemaker
e per i portatori di defibrillatore impiantabile.
«I portatori di defibrillatore
impiantabile, come anche i portatori di pacemaker - spiega Giorgio Locci - risultano soggetti al
pagamento del ticket per una prestazione chiaramente connessa alla patologia cronica invalidante.
Appare necessario, pertanto, correggere ed adeguare il Nomenclatore tariffario regionale.»
Giorgio Locci, primario cardiologo in aspettativa, riferisce come
ai pazienti a cui è stato installato
il defibrillatore impiantabile, per
il pagamento del ticket per la vi-
Il consigliere regionale Giorgio Locci.
sita di controllo viene inserito il codice 89.48.1 relativo, invece, alla
prestazione “Controllo e programmazione del pacemaker”. Ciò accade per il mancato adeguamento,
da parte del ministero della Sanità, di questa nuova prestazione da
inserire nell’ambito del codice
A02 (002) vale a dire “Malattie
Cardiache e del Circolo polmonare”.
Giorgio Locci, infine, chiede all’assessore della Sanità di adeguare
la Sardegna, come hanno già fatto la Lombardia e la Toscana, al
fine di correggere questa grave ingiustizia prevedendo, nella delibera di Giunta ad hoc, l’esenzione
dal ticket sia per i portatori di pacemaker sia per i portatori di defibrillatore impiantabile, inserendo
queste tra le prestazioni del codice
A02 (002).
Il servizio di controllo e vigilanza è iniziato il 26 giugno
Mare Sicuro, la Guardia Costiera lavora
per la sicurezza in 42 chilometri di costa
O
gni anno la Guardia Costiera manda i propri militari sulle spiagge ed in
mare, intensificando i
controlli e vigilando sulla sicurezza
e sul rispetto delle ordinanze balneari.
Per i pochi militari della Guardia Costiera di Portoscuso l’estate
non sarà facile, in quanto saranno
impegnati a intensificare i controlli, sia a mare che a terra, lungo i 42
chilometri di costa del Circondario
Marittimo (tra Punta ‘e Trettu a Capo Pecora).
Questi controlli porteranno i militari a contatto con l’utenza che fruisce delle meravigliose spiagge e del
bellissimo mare della Sardegna.
L’impegno è quello di fornire un
servizio utile alla popolazione e di
prevenire, dove possibile, eventi pericolosi e incidenti.
La novità di quest’anno sono i
bollini blu che verranno apposti dal
personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo alle unità da diporto
ritenute in regola, questo per evitare che la stessa barca venga fermata tutti i giorni e da varie forze di
polizia pur avendo i documenti in
regola, creando un fastidio per chi
si sta godendo il mare.
Nonostante i controlli sulle spiag-
ge, i soccordi a mare e gli interventi
a terra, gli uffici rimarranno aperti
continuando ad occuparsi di gente
di mare, spedizioni, patenti nautiche, gestione portuale, regolamentazione delle attività nautiche, proprietà navale. Per questo sarà pos-
tassativamente vietate sulla costa e
non vuole incorrere nelle pesanti
sanzioni amministrative, può scaricare dal sito della Guardia Costiera
di Portoscuso http://www.guardia
costiera.it/portoscuso sezione ordinanze, l’ordinanza 13/2011 e dal web
La spiaggia di Portopaglietto.
sibile che l’utenza potrà occasionalmente registrare un rallentamento delle pratiche, pur sempre entro
i termini previsti da legge.
L’operazione Mare Sicuro 2013
si svolge tra i 24 di giugno e l’8 settembre. Per chi ancora non fosse a
conoscenza delle attività che sono
l’Ordinanza balneare 2013 della Regione Autonoma della Sardegna.
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso raccomanda prudenza e serenità a tutti i frequentatori del litorale, ricordando che per
emergenza in mare occorre contattare il 1530.
Iniziativa culturale per i primi cinque anni di attività di Cherimus
Calasetta, retrospettiva di Emiliana Sabiu
D
al 3 agosto al 29 settembre
la Fondazione MACC
ospiterà a Calasetta Sulcis Oddity, retrospettiva a
cura di Emiliana Sabiu che documenta i primi cinque anni di attività dell’associazione Cherimus, impegnata nella diffusione di un modello di sviluppo territoriale legato
alla realizzazione di progetti di arte
contemporanea.
La mostra verrà inaugurata il 2
agosto, alle 19.00, e sarà visitabile dal
martedì alla domenica, dalle 18.00
alle 21.00.
Il servizio è attivo dal 15 luglio
Servizio Informagiovani a Iglesias
stato riattivato il 15 luglio lo “Sportello Informagiovani” del Comune di Carbonia. Il
servizio coinvolge 4 giovani volontari del Servizio Civile Nazionale del Progetto “C.I.A.O.
- Comunicazione, Informazione, Ascolto, Orientamento”.
Lo “Sportello Informagiovani” è aperto al pubblico, presso il Front Office di piazza Roma, il lunedì,
mercoledì e venerdì, dalle 9.00 alle 13.00. Gli operatori potranno essere contattati anche via mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
«Vorrei sottolineare il fatto - spiega l’assessore Maria Marongiu - che, attraverso questo progetto, i giovani si mettono a servizio dei giovani. Con la riapertura dello Sportello Informagiovani diamo, inoltre, una
risposta a quanti hanno manifestato l’esigenza di ricevere un supporto ed un accompagnamento per acquisire informazioni sul variegato mondo giovanile.»
è
attivo nella sede dell’Informagiovani comunale di via Argentaria, a Iglesias, un centro
pubblico di accesso alla rete realizzato nell’ambito del Progetto @ll-in.
L’iniziativa è finalizzata a semplificare l’accesso
di tutti i cittadini alle risorse informative e ai servizi
offerti dalla rete Internet e si inquadra nell’obiettivo
operativo 1.1.3 “Promuovere l’inclusione dei soggetti
esclusi” previsto dal P.O.R. FESR 2007-2013 Asse I
- Società dell’Informazione.
Sono a disposizione degli utenti, previa registrazione, 8 postazioni con PC per la navigazione in internet
dotati di webcam e lettore di smart card, e una rete wi-fi.
L’Informagiovani è aperto al pubblico il lunedì e
il mercoledì dalle 16.00 alle 19.00; il martedì, il giovedì ed il venerdì dalle 10.00 alle 13.00; il sabato
dalle 9.00 alle 12.30.
Iglesias potenzia il corpo per l’estate
Mostra di G.F. Cau e Ignazio Vacca
Riparte l’Informagiovani
Assunti 8 vigili urbani
I
l Comune di Iglesias ha assunto 8 agenti di polizia municipale per la stagione turistica 2013.
I nuovi agenti di polizia municipale sono stati
assunti con contratto part time per tre mesi a
cominciare da metà luglio. Le assunzioni sono avvenute attraverso lo scorrimento della precedente
graduatoria valida fino al 9 luglio 2015.
«I nuovi vigili - commenta il sindaco, Emilio
Gariazzo - serviranno per garantire un servizio più
efficiente per turisti e residenti durante il periodo
estivo, ricco di manifestazioni ed eventi.»
Attivo il progetto @all-in
è
Pittura & Fotografia
L
a Torre Civica di piazza Roma, a Carbonia,
ospiterà dal 31 luglio al 9 agosto la mostra
“Colori e Forme della Danza e dell’Arte”,
del pittore Gian Franco Cau e del fotografo
Ignazio Vacca. La mostra verrà inaugurata mercoledì 31 luglio, alle 21.00, e sarà visitabile tutti i giorni
feriali dalle 8.00 alle 19.30 e il mercoledì anche la
sera, dalle 21.00 alle 24.00.
L’iniziativa culturale è patrocinata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Carbonia e rientra nel
programma di Estiamoinsieme 2013.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
74 ragazzi hanno partecipato ad un progetto nato dalla collaborazione tra le parrocchie Vergine d’Itria e San Giovanni di Portoscuso
“La Casa del Gruppo Ricreativo Estivo”
Per tre settimane i giovani hanno avuto modo di vivere un’opportunità educativa all’insegna della riflessione su diversi temi.
I
l 24 giugno ha preso il via a
Portoscuso un percorso che ha
visto impegnati 74 ragazzi dai 6
ai 13 anni d’età. Per tre settimane, hanno avuto modo di vivere una
opportunità educativa all’insegna
della riflessione su temi inerenti la vita personale, la fede e la convivenza
civile. Attraverso la’sperienza del
gruppo, promuovendo e valorizzando
la partecipazione di ognuno all’interno della comunità, hanno potuto
sviluppare ed affinare le proprie capacità di socializzazione.
La macchina organizzativa è stata avviata dalla collaborazione delle
due parrocchie di Portoscuso: Vergine d’Itria, con a capo don Antonio
Carta, e San Giovanni, con don Salvatore Atzori, e si è messa in moto a
partire dal mese di aprile.
Il C.R.E.-G.R.E.S.T. ha portato
nel territorio, particolarmente provato
dalla crisi economica, una ventata di
novità, che, sfidando la povertà delle
risorse, ha regalato la gioia dello stare insieme; i volontari si sono “vestiti” di semplicità e sono riusciti a
portare avanti il progetto con serena
fiducia, ottenendo ottimi risultati.
Il tutto si è potuto realizzare grazie
alla gentile concessione, da parte del
Comune di Portoscuso, dell’ex scuola
elementare di Portopaglietto, già
sede delle associazioni Mediazione
Familiare ed Enalcaccia, una condivisione di spazi avvenuta in un clima di armonia, gioia e collaborazione.
I ragazzi, dal lunedì al venerdì, si
sono incontrati per pregare, riflettere, giocare, prendere parte ai laboratori; si sono divertiti con balli, canti
e gavettoni, ma anche con uscite che
hanno avuto come meta luoghi ricchi di bellezze naturali del territorio,
hanno condiviso il momento del pranzo; lì, come recita una frase tratta dal
romanzo “Momo” di Michael Ende,
“il tempo è stato VITA”! Nel loro
stare insieme, i ragazzi hanno potuto
apprezzare il romanzo in modo creativo. Il tema centrale della storia è quello del tempo e del modo in cui esso
viene impiegato nella società occidentale moderna. Attraverso un simbolismo fantastico ed immaginario,
l’autore porta una feroce critica al
consumismo e alla frenesia del vivere nel mondo moderno, che, a causa
del progresso tecnologico e produttivo, perde completamente di vista
l’obiettivo della felicità delle persone e della qualità della vita. Il tempo
“rubato” dagli “Uomini Grigi” agli
abitanti della città, è un’evidente me-
tori che ci hanno visto attori, pittori,
creatori dal nulla per ben tre settimane; abbiamo imparato a limare gli
spigoli del nostro carattere, intrecciato
le nostre storie in un clima di amore e
serenità.»
Una bellissima ed entusiasmante
esperienza, culminata il 13 luglio con
una festa finale, dove i ragazzi sono
stati premiati, hanno salutato con uno
spettacolo da loro ideato e tra applausi,
risate e qualche lacrima di commozione, organizzatori da una parte e famiglie e ragazzi dall’altra, hanno
esternato la voglia di intraprendere
Il fenomeno Teulada è all’attenzione di studiosi internazionali
Teulada, il paese di ben sei centenarie
T
eulada, paese di centenarie.
Sono ben sei le nonnine che
hanno superato il secolo di
vita, traguardo che pone Teulada, in rapporto alla sua popolazione (3.765 i residenti nel 2011), ai primi posti a livello mondiale.
Il fenomeno è da anni al centro
delle attenzioni degli studiosi, alla
ricerca delle ragioni che portano le
donne a raggiungere così spesso
questi traguardi, e sabato 20 luglio
è stato sviscerato nel corso di un
Luigia Floris 100 anni il 21 agosto.
è deceduta qualche mese fa Pia Cossu, 103 anni (qualche anno fa era
morta Doloretta Loi, all’età di 105
anni).
Dopo i saluti del sindaco, Daniele Serra, e di Nicola Marongiu, rappresentante della Camera del Lavoro di Cagliari, sono intervenuti Roberto Pili, sulle comunità mondiale
della longevità, ambiente sociale e
longevità degli anziani; Itria Argiolas, segretaria generale della Provin-
Veronica Cuccu e Bardilia Marras.
Il convegno svoltosi nel giardino della Casa Baronale.
convegno, “Genti Beccia - Il fenomeno teuladino”, giornata dell’invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale, svoltosi nel
giardino dela Casa Baronale.
Due le centenarie presenti, Veronica Cuccu e Bardilia Marras, entrambe 101enni e vicine di casa,
mentre le altre quattro non se la sono sentita di presenziare: Giuannica
Putzu, 105 anni; Grazia Pilloni, 101
anni; Anna Maria Guiso, 101 anni;
cia di Cagliari; Costanza Congiu, segretaria della Lega “Guido Rossa”;
Giuseppe Fara, rappresentante dell’Osservatorio Politiche sociali della Provincia di Cagliari; Salvatore
Loi, organizzatore del convegno, sulla mobilità femminile in epoca contadina nella parentela delle centenarie di Teulada; Donatella Petretto, dell’Università di Cagliari, sulla
prevenzione dei disturbi neurocognitivi ed invecchiamento attivo e
sul progetto A.Te.Ne. (Ageing and
Teulada’s Neurocognition).
Numerosi gli elementi di interesse emersi nel corso del dibattito,
uno su tutti: a Teulada i vecchi, in
particolare le donne, sono più sani
che nel resto del mondo. L’alimentazione ed i rapporti con la comunità, tra i quali trova grande spazio la
fede, favoriscono il fenomeno.
Dal dibattito sono emerse anche
altre considerazioni non altrettanto
positive.
Un momento della festa finale nella scuola elementare di Portopaglietto.
tafora dei piaceri che si ricavano dall’assaporare, nell’attimo, le piccole
cose belle della vita.
«Nel Centro Ricreativo Estivo di
Portoscuso, il tempo è stato valorizzato come opportunità per andare in
profondità» racconta suor Barbara
Ferrari, che insieme ai due parroci
ha realizzato e dato vita al progetto
«un’occasione per ascoltare il cuore nel nostro cuore, per accogliere e
lasciarci accogliere dall’Altro e dagli altri; abbiamo imparato a misurarci con le nostre doti e a scoprirne
di nuove, anche attraverso i labora-
il seguito di questo viaggio insieme,
alla ricerca della forza e del valore
del gruppo come principio per una
vita ricca di profondo senso morale.
Suor Barbara, infine, rivolge un
pensiero affettuoso ed un augurio profondo, anche da parte del resto dell’equipe, alla dolce e solare Serena, che
ha vissuto con loro una parte del percorso educativo fino al momento in
cui, in seguito ad un grave incidente
stradale, è stata ricoverata all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove è ricoverata nel reparto di pediatria.
Nadia Pische
Oggi a Teulada vivono una sessantina di ultranovantenni, mentre
nel 2012 sono nati solo 13 bambini,
7 femmine e 6 maschi. Questo significa che tra sei anni in paese si
farà fatica a formare una prima classe della scuola dell’infanzia e, in
prospettiva, inevitabilmente, se non
ci sarà un’inversione di tendenza,
Teulada è destinata ad una fortissima contrazione demografica.
Giampaolo Cirronis
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
Prima del commissariamento della Provincia, Tore Cherchi ha presentato lo stato d’attuazione del Contratto d’Area del Sulcis Iglesiente
I numeri del fallimento del Contratto d’Area
Delle 27 iniziative imprenditoriali previste, oggi ne risultano attive solo 6, con 255 occupati sui 781 inizialmente programmati.
I
l Contratto d’Area sottoscritto
il 22 giugno 1999 ai sensi della
L. 662/96 art. 2 comma 203
lett.c) e della delibera CIPE del
21 marzo 1997 punto 3, venne salutato con grande fiducia e speranza
per il rilancio economico di un territorio in crisi qual’era alla fine del
secolo scorso il Sulcis Iglesiente.
L’obiettivo era la realizzazione di 14
nuove iniziative imprenditoriali in
grado di creare 370 nuovi posti di
lavoro a regime, mediante investimenti per 116 miliardi di lire (poco
meno di 60 milioni di euro), dei
quali 67 da erogare mediante contributi pubblici (60 di fondi CIPE).
Il 7 giugno del 2001 venne sottoscritto il primo Protocollo aggiuntivo,
il quale a sua volta è stato oggetto
di completamento nel 2005.
Il Contratto d’Area complessivamente comprende 27 iniziative
imprenditoriali. Con il primo Protocollo aggiuntivo, infatti, è stata
prevista la realizzazione di ulteriori 11 nuove iniziative, con investimenti per 71,74 milioni di euro, di
cui 44,05 di contributi pubblici, e una
occupazione a regime di 440 unità.
Il completamento al primo Protocollo aggiuntivo, sottoscritto nel
2005, riguarda 2 iniziative produttive per 14,67 milioni di euro di investimento, di cui 9,60 di contributi pubblici e con l’obiettivo di creare 64 nuovi posti di lavoro.
Complessivamente sono quindi
state stanziate risorse pubbliche per
euro 84.607.802 (a fronte di investimenti per complessivi 137 milioni 273.727 euro) al fine di conseguire un incremento occupazionale
a regime di 781 unità.
Il presidente della Provincia di
Carbonia Iglesias, Tore Cherchi,
pochi giorni prima del commissariamento dell’Ente, ha presentato lo
stato di attuazione del Contratto di
Area in fase di chiusura.
A fronte degli investimenti, sono stati oggetto di revoca (per problemi di varia natura verificatisi in
sede di attuazione dell’iniziativa) 8
interventi e 2 sono stati oggetto di rinuncia.
Complessivamente non sono andati a buon fine contributi pubblici
per 66 milioni 337.306,79 euro, con
una perdita occupazionale potenziale di 499 unità.
caratterizzazione debba essere approvato dal ministero dell’Ambiente, pregiudica ulteriormente il rapido insediamento delle iniziative, compromettendo, a volte definitivamente, il business plan delle aziende.
«La concessione di finanziamenti in ragione del numero di occupati,
piuttosto che in funzione della fattibilità e sostenibilità economica degli interventi - ha sottolineato ancora Tore Cherchi - ha portato molti
imprenditori ad ipotizzare un’occupazione difficilmente conseguibile
e mantenibile nel medio periodo,
con conseguente chiusura dell’attività nel quinquennio dal completamento dell’investimento. Ha inoltre
pesato negativamente l’isolamento
Oggi le imprese in attività sono
6, per un numero complessivo di
255 occupati.
Su 84.607.802 milioni di euro di
contributi pubblici concessi, ne sono
stati erogati effettivamente 47.848.392.
Complessivamente solo 15.857.375
di euro di contributi pubblici sono
stati utilizzati per iniziative ancora
operative a distanza di dieci anni.
Tore Cherchi ha spiegato che questi dati «anche alla luce del medesimo andamento constatato negli altri Contratti d’Area, dimostrano una
scarsa funzionalità del sistema di
finanziamento.
Nel caso specifico le principali
criticità sono derivate dalle carenze
infrastrutturali delle aree individuate
La conferenza stampa sullo stato d’attuazione del Contratto d’Area.
dell’area individuata rispetto al restante tessuto produttivo nazionale
ed internazionale, che non ha permesso il decollo di molti investimenti.»
Sono stati numerosi anche i fenomeni patologici legati ad un non
corretto utilizzo dei fondi pubblici
con conseguenti interventi delle autorità di recupero delle somme erogate.
Il presidente della Provincia, infine, ha messo in evidenza come i
risultati pesantemente negativi registrati dal Contratto d’Area, meritino una profonda riflessione anche sulle cose da fare a breve e medio termine con i progetti di attuazione del Piano Sulcis.
Giampaolo Cirronis
[email protected]
per la realizzazione delle iniziative e
dai tempi, assolutamente inadeguati,
necessari per il rilascio delle autorizzazioni amministrative preliminari alla realizzazione degli insediamenti. In particolare, le problematiche connesse alla caratterizzazione ed alla bonifica delle aree si sono rivelate determinanti per il fallimento di molti investimenti.
Questa criticità è peraltro presente a fronte di qualunque iniziativa
che si debba insediare nelle zone del
territorio del Sulcis Iglesiente per
le quali è prevista la caratterizzazione ed eventuale bonifica del sito
prescelto. Si tratta di un costo aggiuntivo, spesso elevatissimo, del
quale le aziende non sempre sono a
conoscenza».
La circostanza che il piano di
Confartigianato ha presentato i dati della crisi dell’edilizia
«Dobbiamo salvare le 20.000 imprese
che ancora si reggono in Sardegna»
C
risi, burocrazia asfissiante,
costo crescente dei materiali e del lavoro e compravendite ridotte al lumicino, sono i fattori che hanno sgretolato l’impresa edile della Sardegna. Ovvero nessuna azienda del
“sistema casa” è stata risparmiata:
costruttori, produttori, rivenditori di
materiali e impiantisti.
Cagliari
Nuoro
Oristano
Sassari
Sardegna
Nell’ultimo trimestre del 2012,
giù anche le compravendite: il valore percentuale ha fatto registrare un
-29,6%, riportando la dinamica di
acquisti/vendite ai valori del 1985.
Crollati anche il prezzo delle abitazioni: sempre nell’ultimo trimestre
del 2012, si è registrato un -5,4% rispetto al 2011 (Agenzia del territorio).
Cresciuti invece i costi di costruzio-
rò il più importante obiettivo che dobbiamo avere è quello di salvare tutte le 19.885 imprese edili che stanno
reggendo e che, con enormi sacrifici, hanno tenuto i 30mila addetti.»
«Serve subito una terapia d’urto - riprende il presidente degli edili
- a base di semplificazioni e taglio
della burocrazia, di sgravi fiscali
concreti e di incentivi mirati, di pa-
Le costruzioni in Sardegna
Imprese edili (totali)
Imprese artigiane edili
7.205
3.972
3.394
2.609
1.482
1.186
7.804
4.657
19.885
12.424
Negli ultimi 12 mesi, il comparto
isolano ha perso 4mila addetti mentre dal 2008 sono andati in fumo oltre 19mila posti di lavoro (ISTAT).
Nel 2012, per esempio, a Cagliari,
per una concessione edilizia ci sono
voluti 252 giorni, con un gap rispetto alla media Ocse di 109 giornate.
Ancora peggio per ottenere un permesso per nuove costruzioni: oltre
12 mesi di attesa (ISTAT e Istituto
Tagliacarne).
Dal 2007 ad oggi il crollo del Pil
sardo è stato drammatico: -8,6%. Per
le famiglie, in questo primo semestre
del 2013, la dinamica della spesa per
consumi è continuata a diminuire registrando un -1,2% rispetto allo scorso
anno (Prometeia/Istat/Unioncamere).
ne e ristrutturazione; ad aprile 2013,
rispetto allo stesso mese dello scorso anno, sono cresciuti mediamente del 0,4%. Tra varie voci di costo
la mano d’opera è cresciuta del 0,9%,
i materiali dello 0,1%, i trasporti
dello 0,9% e il noleggio dell’1,5%.
Impennata del costo degli impianti
di riscaldamento (+4,9%), degli inerti (+0,8%), delle impermeabilizzazioni (+1,7%). Al contrario crollo
dei metalli (-9,3%) (ISTAT).
«In questi ultimi anni - afferma
Sandro Paderi, neo presidente di
Confartigianato Edilizia Sardegna in tanti si sono esercitati nel dare ricette per salvare l’edilizia della Sardegna ma, stando ai dati, di risultati
se ne sono visti veramente pochi. Pe-
% imprese artigiane
55,1%
76,9%
80,0%
59,7%
62,5%
gamenti da parte delle Pubbliche
Amministrazioni, di credito bancario. Bisogna, soprattutto, ridare serenità e potere d’acquisto alle famiglie, devastate dalle tasse.»
«Dal 2008 gli investimenti sono
diminuiti del 40%, portando l’attività produttiva ai livelli di 40 anni
fa. E la situazione peggiorerà ulteriormente se non si metteranno subito in campo azioni dirette ad arrestare il declino.»
Per Paderi «è necessario rendere
strutturali le detrazioni fiscali per gli
interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica in edilizia;
si deve puntare sulla manutenzione
e vanno resi permanenti gli incentivi per favorire la riqualificazione.».
Le osservazioni della Coldiretti al PUC del Comune di Gonnesa
«Si riperimetrino le aree agricole»
L
a Coldiretti interprovinciale
ha presentato nel corso di
una conferenza stampa le
osservazioni fatte alcune
settimane fa al Piano Urbanistico
del Comune di Gonnesa.
Con il segretario di zona Giuseppe Vella ed il responsabile della sezione di Gonnesa Diego Tidu, erano presenti il presidente ed il segretario della federazione interprovinciale, Efisio Perra e Vitangelo Tizzano.
La Coldiretti ha denunciato che
le disposizioni inserite nel PUC penalizzano gravemente le imprese
agricole che operano in un’area di
800 ettari e nello specifico, sottolineando di non essere stata coinvolta preventivamente nella fase di elaborazione del PUC, nelle osservazioni presentate al Comune di Gonnesa, alla Soprintendenza Beni archeologici di Cagliari, alla Soprintendenza per i Beni architettonici di
Cagliari ed all’assessorato regionale
degli Enti locali, ha chiesto che vengono modificati tre punti:
1) L’art. 17 delle “Norme Tecniche di Attuazione” va modificato in
quanto obbliga, così come scritto, le
imprese agricole a comunicare alla
competente Soprintendenza, qualsiasi lavorazione si debba eseguite nel
suolo, anche la semplice aratura e/o
lavorazione del fondo;
2) All’Area Paesaggistica Seruci Sub Area: Area agricola e a pascolo,
dove sono presenti diversi corpi di
appezzamenti di terreno, utilizzati
storicamente con coltivazioni a seminativi e per questo sottoposti a
continua “manomissione”, vengono
codificati come E5, scelta che penalizza le imprese agricole conduttrici di quei appezzamenti coltivati
a seminativo e viene chiesta la riclassificazione degli appezzamenti
E5 interessati alla zonizzazione E2;
rimetrazione dei confini della Tutela
Condizionata dell’area paesaggistica
Seruci (e delle sue sub-aree), Nuraghe de Is Arenas e Nuraghe Punta
S’Intilla, lasciando libere e svincolate, da tutela, le aree classificate come E2 ed E3 e delimitando l’area di
Tutela Condizionata alle sole zone
marginali e a pascolo cespugliato.
La Coldiretti ha chiesto che le osservazioni presentate vengano seria-
La conferenza stampa svoltasi nella sede della Coldiretti, a Iglesias.
3) i perimetri della Tutela Condizionata, così come sono strutturati,
sono particolarmente lesivi per le
aziende agricole associate alla Coldiretti, poiché limitano e/ producono sia le normali attività di miglioramento fondiario, sia gli eventuali
ampliamenti e/o edificazioni di fabbricati strumentali inerenti l’attività
agricola; la Coldiretti chiede la ripe-
mente ritenute valide e prese in considerazione dall’Amministrazione
comunale di Gonnesa, poiché l’eccellenza e le vere imprese agricole
attive, presenti storicamente nel Comune di Gonnesa, svolgono la propria attività produttiva agricola e
agro-pastorale, di custodia, di salvaguardia del territorio e dell’ambiente, in quelle aree.
L’assessorato Enti locali ha trasferito le risorse del Fondo Unico
167 milioni alle Province e ai Comuni
«A
nche quest’anno, la
Regione e l’assessorato degli Enti locali stanno rispettando gli impegni assunti con il sistema delle autonomie locali, con le
quali sono state condivise, anche
nelle recenti sedute della Conferenza permanente Regione-Enti Locali, tutte le azioni necessarie per assicurare i finanziamenti immessi
mettendo in circolo queste nuove
risorse, i comuni e le province della Sardegna potranno disporre di
somme indispensabili al sostegno di
tutti i loro sistemi produttivi.» Lo
ha detto l’assessore regionale degli
Enti locali, Nicola Rassu.
Nel dettaglio la ripartizione del
40% del Fondo Unico per i comuni isolani prevede: oltre 40 milioni
e 765mila euro per i Comuni in
Provincia di Cagliari; più di 10 milioni e 600mila per quelli in Provincia di Carbonia Iglesias; oltre 16
milioni e 480mila per i Comuni in
Provincia di Nuoro; 6 milioni e
372mila per quelli della Provincia
dell’Ogliastra; 22 milioni e 344mila
per i Comuni in Provincia di Oristano; 12 milioni e 146mila per quelli in Provincia di Olbia Tempio; 27
milioni e 555mila euro per i Comuni della Provincia di Sassari e, infine, quasi 10 milioni per quelli in
Provincia di Villacidro e Sanluri.
Riguardo le Province, i 21 milioni spettanti in base al 40% del
totale sono divisi in: 5 milioni e 257
mila euro alla Provincia di Cagliari; 2 milioni a quella di Carbonia
Iglesias; 1 milione e 820mila a quella del Medio Campidano; 2 milioni e 464mila per quella di Nuoro;
1 milione e 484mila per la Provincia dell’Ogliastra; 2 milioni per
quella di Oristano; oltre 2 milioni
per quella di Olbia Tempio e, infine,
3 milioni e 560mila per la Provincia di Sassari.
Contestualmente la Regione ha
anche ripartito 52 milioni 775mila
euro alle Province e 371 milioni
243mila euro ai Comuni delle somme del fondo Unico per l’anno 2013,
in base alle modifiche apportate con
la legge Finanziaria del 23/05/ 2013.
Migliaia di presenze il mercoledì a Carbonia e il venerdì a Iglesias
Grande successo per le prime due serate
di “Nottinsieme” e “Notteggiando”
V
enerdì 5 luglio ha preso
il via l’edizione 2013 di
Notteggiando, iniziativa
organizzata dal Centro
Commerciale Naturale guidato
dal presidente Mauro Rocchi, in
collaborazione con l’Amministrazione comunale di Iglesias.
Quest’anno, in considerazione
dei tempi organizzativi strettissimi
dovuti all’insediamento della nuova Giunta comunale, nella prima
serata è andata in scena un’“Anteprima di Notteggiando”.
«Abbiamo ottenuto questo importante risultato - hanno commentato il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, l’assessore alla Cultura, Simone Franceschi e quello
alle Attività produttive, Melania
Meo - grazie all’impegno corale
del centro commerciale naturale,
della Giunta e degli uffici comunali. Vista la crisi che investe la
nostra città, non potevamo permetterci di ritardare l’inizio della manifestazione. E grazie al grande
lavoro di tutti, siamo riusciti a dare
inizio a un’iniziativa tanto attesa.»
In concreto l’“Anteprima di Notteggiando” è stata un assaggio di
una manifestazione capace di rivitalizzare per ogni venerdì dei mesi di luglio ed agosto, il bellissimo
centro storico cittadino.
La manifestazione è andata a
regime venerdì 12 luglio, trasformando il centro storico di Iglesias
in grande palcoscenico all’aperto
capace di valorizzare iniziative
commerciali, musicali, artistiche,
turistiche e culturali.
Grande successo anche a Carbonia per le prime due serate della quarta edizione di “Nottinsieme:
shopping e spettacolo a Carbonia” programmata dal 10 luglio al
28 agosto. Anche quest’anno i commercianti del centro cittadino tengono aperte le rispettive attività
commerciali sino alle ore 1.00, mentre le strade e le piazze del centro
della città fanno da cornice a un
susseguirsi di iniziative che viva-
cizzeranno le notti carboniensi. Quest’anno è notevolmente aumentato
il numero degli espositori.
Negli otto mercoledì dedicati
all’iniziativa (organizzata con la
collaborazione della Pro Loco di
Carbonia), le zone interessate saranno animate da una moltitudine
di iniziative: varie postazioni musicali distribuite per le vie e le piazze del centro (alcune delle quali organizzate da bar e pizzerie); esposizione di hobbisti e produttori agroalimentari; giocolieri, mangiafuoco
ed altri artisti di strada; angolo per
i bambini lungo via Gramsci.
Anche mercoledì 17 luglio le
strade e le piazze del centro Città
hanno fatto da cornice ad un susseguirsi di iniziative che hanno vivacizzato le strade del centro cittadino: varie postazioni musicali;
esposizione di hobbisti e produttori
agroalimentari del territorio; giocolieri, mangiafuoco e altri artisti
di strada; angolo per i bambini lungo la via Gramsci.
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Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
9
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Il Consiglio comunale di Portoscuso ha approvato lo schema di convenzione per la realizzazione del progetto industriale
Energia eolica per il rilancio della Port.Al. (Ex Ila)
La proposta è stata approvata con i voti dei consiglieri di maggioranza e quello del consigliere di minoranza Marinella Grosso (PD).
I
l Consiglio comunale di Portoscuso ha approvato lo schema
di convenzione per la realizzazione del parco eolico della
Port.Al., la società creata dall’imprenditore Ninetto Deriu per rilevare
l’ex Ila (fallita nel 2007) e rilanciare la produzione di laminati di alluminio con la realizzazione di nuove linee produttive, con particolare
riferimento alla nautica. La convenzione prevede sei pale ma inizialmente ne verranno installate tre, de-
ad un maggior rispetto dell’ambiente
rispetto al passato e la convenzione
presentata in Consiglio comunale
prevede delle compensazioni a vantaggio della comunità di Portoscuso. La proposta di schema di convenzione è stata approvata con i voti
favorevoli dei consiglieri di maggioranza e quello di Marinella Grosso, ex assessore provinciale e consigliere del Partito Democratico all’opposizione, che pure nel corso
del dibattito ha chiesto alcuni chiari-
L’imprenditore Ninetto Deriu.
Il Consiglio comunale di Portoscuso.
stinate a ridurre fortemente i costi
energetici, voce fondamentale ne-la
gestione degli impianti produttivi
delle aziende operanti nel polo industriale di Portovesme.
L’Amministrazione comunale
guidata dal sindaco Giorgio Alimonda, sensibile alle esigenze contenute nel piano industriale presentato dall’imprenditore, ha scelto di
sostenere il progetto, anche nella
ottica di una nuova politica rivolta
menti sul contenuto del documento
portato all’approvazione del Consiglio comunale. Critici gli altri due
consiglieri di opposizione presenti
in aula, Rossano Loddo e Maurizio
Nuscis, assessori nella scorsa consiliatura, che non hanno approvato la
proposta.
L’azienda dovrebbe reinserire nel
ciclo produttivo gran parte dei 154
lavoratori della società fallita e, in
prospettiva, creare nuove opportu-
nità di lavoro, primo segnale in controtendenza in una fase di grave crisi
per il polo industriale e l’intero territorio.
Il progetto industriale prevede
inoltre la creazione di una seconda
azienda, la Consul, costruzione nautiche sulcitane, che realizzerà scafi
in alluminio per maxi yacht.
Il gruppo industriale di Ninetto
Deriu che già conta sulla Reno srl
(200 dipendenti), sta diventando una
realtà sempre più importante nel
polo industriale di Portovesme. è di
alcuni mesi fa l’acquisizione della
Cosacem, azienda specializzata in
montaggi industriali e costruzioni
meccaniche, con assemblaggio di
componenti elettronici, fabbricazione di sistemi di tubazione, montaggio di carpenteria edile in acciaio,
strutture tubolari e tubazioni, con 54
dipendenti in possesso di elevata
professionalità.
Giampaolo Cirronis
Presentato il libro “L’archeologo inglese” di Gian Franco Cau
Un inno dedicato alle donne ma non solo
S
abato 13 luglio è stato presentato, nella sala Alcoa della
Biblioteca comunale di Portoscuso, il libro “L’archeologo inglese”, di Gian Franco Cau.
La serata è stata presentata da
Orietta Mura, il libro è stato esposto dalla sottoscritta, sono intervenuti il sindaco di Portoscuso, Giorgio
Alimonda, e l’editore Giampaolo
Cirronis.
L’autore è nato a Portoscuso, dove vive. Oltre che poeta e scrittore,
è un pittore molto apprezzato, vincitore, per la sua attività artistica, di
numerosi premi. Le sue opere, oltre
che in Sardegna, sono state esposte
in varie città nella penisola.
Il libro, dalla lettura piacevole e
scorrevole, veicola dei veri e propri
messaggi che portano ad una riflessione profonda sul senso più intimo
della nostra esistenza.
La descrizione particolareggiata
dei personaggi, piuttosto che dal punto di vista fisico, che rilancia alla
fantasia del lettore, li evidenzia dal
punto di vista del loro essere, dei loro
impegni e del modo di pensare, puntando, in questo modo, all’importanza dell’essenza della persona piuttosto che all’estetica, seppur importante al completamento della stessa.
La povertà di una vita dedicata
essenzialmente al lavoro, quasi totalmente priva di affetti, vissuta dal
La copertina del libro.
La presentazione nella sala Alcoa della Biblioteca comunale di Portoscuso.
“L’archeologo inglese” è il suo
primo romanzo, la trama narra di
un amore molto tenero sbocciato in
seguito ad un incontro casuale in
libreria, dove Marco e Giovanna, i
protagonisti della storia, stanno acquistando lo stesso libro.
Il loro rapporto nasce e si sviluppa nello splendido scenario della nostra isola, dove l’archeologo inglese si ritrova ad ammirare, oltre le
bellezze naturali, tutte quelle meraviglie di tesori e tracce lasciate dai
popoli che precedentemente hanno
abitato la Sardegna, luoghi descritti tanto minuziosamente da far venire voglia di andare a visitarli.
protagonista, in qualche modo porta
ad una rivalutazione dell’essenza
della vita e di ciò che è veramente
importante.
La paura, da parte di Giovanna,
di poter sbagliare ancora nella scelta della persona da avere al suo fianco e la conseguente riflessione che
la orienta ad aver fiducia, aprono le
porte alla considerazione di poter usufruire di una seconda possibilità.
La riscoperta di se stessa come
donna, capace di desiderare ed essere desiderata, senza però tralasciare il ruolo di madre, fa della protagonista un esempio di rettitudine che
le rende onore, offrendo ai lettori
un ulteriore spunto di riflessione.
L’importanza della serenità dei
rapporti tra genitori e figli, che traspare più volte dai dialoghi, confidenziali e di fiducia, tra Giovanna e
le figlie, offre sicuramente un altro
spunto di riflessione su un argomento da tempo dibattuto tra esperti nel
campo.
Come facilmente deducibile,
l’autore non scrive un semplice romanzo d’amore, ma attraverso la
narrazione offre pezzi di vita che
riguardano anche gli altri personaggi, molto vari e diversi tra loro, che
fanno da contorno ai protagonisti.
Un pubblico numeroso e molto
attento ha seguito con interesse la
presentazione del libro che aveva il
compito di coinvolgere le persone
spingendole al piacere della lettura,
nonché alla riflessione.
Al termine, un piccolo buffet ha
concluso la serata con soddisfazione
di tutti, compreso l’autore che ha
ringraziato per l’organizzazione il
Comune di Portoscuso e tutti i presenti per aver partecipato.
Buona fortuna a Gian Franco
Cau, affinché possa compiere un
lungo cammino nel mondo della
scrittura, dove, con “L’archeologo
inglese”, ha mosso i primi importanti passi.
Nadia Pische
Un appello al Tribunale del Malato del Sulcis Iglesiente
«La qualità del cibo del “Santa Barbara”
calpesta ogni giorno la dignità dei malati»
M
i rivolgo
a l
Tribunale del
malato per segnalare un problema direttaGiovanna Gaias.
mente sperimentato durante la
mia permanenza come paziente presso l’ospedale Santa Barbara di Iglesias. Premesso che ho da dire solo
bene dell’equipe medica e paramedica che opera sotto il primariato
del dottor Antonio Tuveri, sento il
dovere civico ed un sentimento di
solidarietà fraterna verso coloro che
soffrono e di cui viene ogni giorno
calpestata la dignità. Mi riferisco al
“cibo” che viene somministrato quotidianamente ai pazienti giovani,
anziani, vecchi, bambini. So che questo servizio viene appaltato, per cui
i responsabili credo siano la ditta
che vince l’appalto e chi l’appalto
non controlla, ma lascio a voi il compito di scoprire chi con cinismo, con
leggerezza di ogni scrupolo umano,
con malvagità direi, offende la dignità dei pazienti, non tanto di quelli che trovano forza nella ribellione
e nella denuncia, ma piuttosto dei
vecchi e dei bambini che non hanno voce e subiscono sofferenza che
si unisce alla sofferenza.
Il problema non è tanto quello
della quantità del cibo quanto quello della qualità: minestrine insapori
(e non per mancanza di sale che si
può pure comprendere) con la pasta sfatta che dà la nausea anche solo a vederla, semolini freddi, prosciutto crudo, duro al punto tale che
la signora anziana accanto a me, per
quanto affamata e non sdentata, non
ha potuto mangiare, arrosto morto
L’ospedale Santa Barbara di Iglesias.
di un millimetro di spessore che a
lanciarlo di piatto se ti arriva in viso ti ferisce, verdure prive di condimento (l’olio non te lo passano
neppure dietro richiesta, il parmigiano sì, se arrivi in tempo). Limone per il the? Un lusso che non ci si
può permettere. La pasta asciutta a
volte dura, immangiabile, a volte
scotta e immangiabile anch’essa…
A me risulta che la Asl passi alla
ditta 8 euro a pasto e so anche che
molti menù turistici di pari cifra ti
offrono un primo e un secondo dignitosi. Che significa? Mi risulta che
ci debba essere un organo sanitario
della Asl deputato a controllare che
lo svolgimento dell’appalto venga
effettuato secondo i dettami del capitolato di gara. Quest’organo è attivo? Se così non fosse, credo che
sarebbe doveroso attivarlo.
C’è da chiedersi se ci sia un briciolo di senso di umanità nei responsabili di questo disservizio, se
hanno dei bambini o dei genitori che
sono passati per l’ospedale o che ci
passeranno un giorno. Conoscono
la pietà? O sono guidati dall’interesse economico personale, dal Dio
denaro, dal miraggio di una carriera sicura solo se “farai risparmiare la struttura” per cui lavori, costi
quel che costi, foss’anche calpestare
i diritti, la dignità del malato? Sappiano i responsabili che gli ammalati sono assorbiti dalla loro malattia, spesso dalla loro sopravvivenza
e, talvolta, non protestano per paura
di ritorsioni. Sappiano gli ammalati, che i medici ed i paramedici non
sono responsabili di queste storture e spesso ne sono essi stessi vittime.
Giovanna Gaias
Interessante iniziativa pubblica dell’associazione Portoscuso Libera
«Marciare uniti per il rilancio del territorio»
«O
ccorre unire le
forze, superando
qualsiasi differenza ideologica, per
costruire il rilancio di un territorio
in gravissima crisi che necessita di
interventi importanti sul piano economico ma anche di un’epocale rivoluzione culturale per un nuovo
modello di sviluppo». è questa, in
sintesi, la conclusione cui è giunto
l’incontro-dibattito sul lavoro che
non c’è e su un nuovo modello di
sviluppo svoltosi il 16 luglio scorso
nella sala consiliare del Comune di
Portoscuso, organizzato dall’associazione “Portoscuso Libera”. I lavori sono stati aperti dall’intervento di Angelo Cremone, rappresentante dell’associazione “Portoscuso Libera”, che ha sottolineato la
importanza di un fronte comune, al
di là delle contrapposizioni politiche e partitiche e degli steccati che
spesso sono stati creati ad arte per
dividere e rendere più debole il territorio, in una fase tanto difficile, dalla quale potrà venir fuori solo una
comunità forte e compatta come quella che ha vissuto ed ha superato analoghe crisi in passato, in particolare
negli anni Sessanta.
L’appello di Angelo Cremone è
stato condiviso da tutti i presenti,
tra i quali vi erano i sindaci di Portoscuso, Giorgio Alimonda, e il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu.
Il dibattito è stato molto animato.
Il sindaco di Portoscuso ha esposto
quelle che sono le linee d’azione della sua Amministrazione comunale,
in carica da poco più di un anno,
improntate sulla difesa dell’apparato industriale a condizione che venga rispettato l’ambiente, e sullo sviluppo di nuove iniziative di piccola
e media impresa che pure rispettino
severe prescrizioni ambientali.
Giorgio Alimonda ha ricordato la
recentissima approvazione dello
schema di convenzione per la realizzazione del parco eolico della
Portal, la società guidata dall’imprenditore Ninetto Deriu che pre-
vede il rilancio della produzione di
laminati di alluminio con il reimpiego dei lavoratori dell’Ex Ila, sulla quale riferiamo in questa stessa
pagina, ed ha spiegato che Portoscuso per il suo futuro punta su un
modello di sviluppo diversificato,
nel quale avrà uno spazio importante la valorizzazione turistica del territorio.
Il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, ha iniziato il suo intervento sottolineando come la cancellazione della Provincia sia un grave danno per il territorio, citando la
sua esperienza personale.
«Sono stato consigliere della Provincia di Cagliari - ha detto Corongiu -
imposi dal Governo che penalizzano ancora i Comuni più virtuosi, impedendo di assumere il personale
che sarebbe necessario per garantire efficienza alla macchina amministrativa. Mario Corongiu ha confermato l’interesse di gruppi imprenditoriali esteri, emerso sulla
stampa, per la realizzazione di un
grande investimento turistico nelle
aree dell’ex Sardamag e della Palmas Cave, per il quale - ha sottolineato - qualora i progetti si rivelassero
seri ed affidabili, la necessità di un
iter autorizzativo rapido.
Numerosi gli interventi di rappresentanti di associazioni, artigiani
e commercianti, amministrazioni e
L’incontro-dibattito svoltosi nella sala consiliare del Comune di Portoscuso.
- e posso dire che a questo territorio
non arrivavano risorse; sono poi stato anche consigliere della nuova Provincia, e posso dire che sono arrivate molte risorse e servizi più efficienti. Un esempio? Prima non c’era una struttura scolastica con l’agibilità, con la nuova Provincia quei
problemi sono stati superati.»
Mario Corongiu ha poi spiegato
le difficoltà che è costretto ad affrontare quotidianamente: i vincoli
del patto di stabilità che impediscono la spesa delle risorse disponibili, penalizzando in particolare i Comuni più virtuosi; le lungaggini degli iter autorizzativi; i tagli lineari
partiti politici, tutti molto critici nei
confronti della Regione e di quei
politici che hanno condizionato lo
sviluppo del territorio. Manolo Mureddu, rappresentante delle imprese
d’appalto di Portovesme, ha chiesto ai sindaci di sostenere con più
attenzione le battaglie e le manifestazioni organizzate a sostegno della vertenza Sulcis; Ivan Garau, in
rappresentanza degli artigiani e dei
commercianti, ha annunciato una
nuova fase della battaglia in corso
da alcuni anni per rivendicare attenzione verso una categoria fortemente penalizzata e verso l’intero
territorio.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
Ha preso il via la rassegna organizzata dalla Provincia di Carbonia Iglesias e dall’associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis
Carignano & Musica, un binomio vincente
Il programma, dopo Santadi e Calasetta, si svilupperà a San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Sant’Anna Arresi e Carbonia.
H
a preso il via lo scorso 7
luglio, alla Cantina Santadi, con lo spettacolo “The
Summer Swing”, Jazz
Company featuring Caterina Comeglio, special guest Massimo Lopez,
l’edizione 2013 della rassegna Carignano Music Experience, organizzata dalla Provincia di Carbonia Iglesias e dall’associazione Strada del
Vino Carignano del Sulcis, in collaborazione con l’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias (sotto la
direzione artistica del musicista Fabio Furia) e cinque cantine operanti
nel territorio provinciale: Cantina Santadi, Cantina Calasetta, Cantina Mesa Sant’Anna Arresi, Sardus Pater
Sant’Antioco e 6Mura Giba.
Massimo Lopez, accompagnato
dalla formazione che lo segue da diverse stagioni, composta da Fabio
Gangi al pianoforte, Adam Taylor alla chitarra, Ezio Rossi al basso; Marco Serra alla batteria, Gabriele Comeglio al sax; Damiano Fuschi al sax
tenore, Ubaldo Busco al sax baritono ed Emilio Soana alla tromba, ha
portato in scena il suo amore per lo
swing. Un amore coltivato per lunghi anni e sbocciato grazie alla collaborazione con una delle più prestigiose big band italiane: la Jazz Company. Il concerto è stato dedicato a
grandi canzoni arrangiate da Gabriele
Comeglio per una formazione di sette
elementi, con un particolare riguardo
per un repertorio evergreen di grandi
autori, tra i quali Frank Sinatra, divagazioni verso Domenico Modugno
e Patty Pravo, e le straordinarie imitazioni degli ultimi quattro Papi.
La serata era stata aperta dagli interventi del sindaco di Santadi, Cristiano Erriu; del presidente dell’associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis ed ora ex assessore
provinciale, Marinella Grosso; e del
presidente della Cantina Santadi, Antonello Pilloni.
Altro successo il 14 luglio a Calasetta. In apertura di serata Francesca Arrius ha intervistato il sindaco
di Calasetta, Antonio Vigo, ed il presidente della Cantina di Calasetta, Enrico Cera, già commissario nel periodo più difficile degli anni scorsi.
Il programma preparato dal direttore artistico Fabio Furia, ha proposto il concerto del Nuevo Tango
Ensemble, trio formato nel 1999 da
Gianni Iorio al bandoneon, Pasquale
Stafano al pianoforte e Pierluigi Balducci alla chitarra. Partendo da una
ammirazione profonda per la musica argentina, ha costruito nel tempo
«Se il legame forte che unisce il
nostro territorio al vino Carignano
si è consolidato negli anni - spiega
Marinella Grosso, ex assessore al
Turismo della Provincia di Carbonia
Iglesias e presidente dell’associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis -, è merito anche e, soprattutto,
della rassegna Carignano Music Experience. Anche quest’anno abbiamo voluto investire su questa imponente rassegna, che negli anni è riuscita a contraddistinguerci a livello
regionale e non solo, diventando il
nostro fiore all’occhiello, biglietto da
visita d’eccezione ed ambasciatore
Massimo Lopez e la “Jazz Company” sul palco della Cantina Santadi il 7 luglio.
una sua identità ben riconoscibile, in
cui confluiscono la lezione del nuevo tango, una sensibilità melodica tutta italiana ed una concezione autenticamente jazzistica della performance. La musica del grande compositore argentino Astor Piazzolla, che aveva sangue pugliese come i tre musicisti, è stata dagli stessi assimilata,
metabolizzata e distillata in una nuova sintesi, il tango nuevo ed il jazz
sempre amato, tra la riconoscibile ed
orgogliosa italianità delle loro melodie e l’improvvisazione che fa di ogni
loro concerto un evento irripetibile.
del Sulcis Iglesiente in Italia e nel
mondo.»
Il programma di questa edizione
prevede altre quattro tappe.
28 luglio 2013, ore 21.00 - San
Giovanni Suergiu, Borgo Is Loccis
Santus - Jazz & Fado “Franca Masu Ensemble”: Franca Masu - voce;
Alessandro Girotto - voce e chitarra;
Oscar Del Barba - fisarmonica e pianoforte; Salvatore Maltana - contrabbasso.
L’algherese Franca Masu è l’esponente più internazionale della lingua
e dell’antica cultura catalana in Sar-
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degna. Oltre alle sfumature jazzistiche miscelate alla caratteristica sonorità mediterranea del suo canto, la
Masu mostra anche una speciale predilezione per il fado e la musica iberica in generale, nella cui interpretazione si rivela una delle migliori in Italia. Accompagnata dal suo quintetto,
propone uno spettacolo che richiama
le tradizioni della Sardegna con suggestioni mediterranee, superando talvolta gli stessi confini europei e sconfinando nella world music.
4 agosto 2013, ore 21.00 - Cantina Sardus Pater - Taranta “Officina
Zoè”: Cinzia Marzo - voce, flauti,
riscoperta della più antica e travolgente forma di ritmo popolare che è
la Pizzica. L’aspetto più interessante
del loro lavoro è, oltre alla riproposizione, il rinnovamento del repertorio della Pizzica attraverso composizioni originali che rispettano lo spirito e la tradizione.
11 agosto 2013, ore 21.00 - Sant’Anna Arresi, Piazza del Nuraghe World Music “I Filarmonici di Busseto”: Corrado Giuffredi - clarinetto; Giampaolo Bandini - chitarra;
Cesare Chiacchiaretta - fisarmonica
e bandoneon; Enrico Fagone - contrabbasso.
Il Nuevo Tango Ensemble protagonista della tappa di Calasetta il 14 luglio.
tamburelli; Donatello Pisanello - fisarmonica, chitarra, mandola; Lamberto Probo - tamburelli, percussioni salentine; Silvia Gallone - tamburelli, voce; Giorgio Doveri - violino,
mandola; Luigi Panico - chitarra, armonica a bocca, mandola.
Canti e danze del Salento. I ritmi
inebrianti della Pizzica tarantata. Interpreti ed autori delle musiche del
film “Sangue Vivo” di Edoardo Winspeare. L’Officina Zoè sin dall’inizio (primi anni ‘90) è stata parte attiva e forse autentico lievito, insieme
a pochi altri, di quel movimento di
Il divertimento è uno degli aspetti
essenziali dei Filarmonici di Busseto,
quattro musicisti virtuosi di formazione “seria” che non hanno perso
tuttavia il piacere di “giocare” con
la musica. Questo sodalizio musicale, il cui stile concertistico spicca per
varietà di scelte e festosità di approccio, ci propone per l’occasione un repertorio di eccezione, capace di coinvolgere il grande pubblico, dall’esperto, al semplice appassionato, allo
spettatore “comune”. I Filarmonici
di Busseto orchestreranno un ricco e
generoso itinerario di pagine indimen-
ticabili, in un viaggio tra capolavori:
dal “Bolero” di Ravel alle colonne
sonore di Nino Rota, ad alcuni dei
tanghi più famosi di Piazzolla, dal
Verdi dei “Vespri siciliani” al Gershwin di “Un americano” a Parigi.
25 agosto 2013, ore 21.00 - Carbonia, Grande Miniera di Serbariu Jazz, World and Song - Antonella
Ruggiero & Maurizio Camardi in
un’anteprima nazionale “Universi
Diversi”: Antonella Ruggiero - voce;
Maurizio Camardi - sassofoni, duduk, flauti etnici; Francesco Signorino - tastiere; Federico Malaman basso; Davide Devit - batteria; special guest: Ernesttico - percussioni.
Due universi sonori a confronto:
il Jazz/World di Maurizio Camardi e
le canzoni e la voce di Antonella Ruggiero si intrecciano in questo nuovo
progetto live e discografico che li vede
protagonisti. Universi Diversi, appunto, che si incontrano, si scambiano
stimoli ed energie, si confrontano e
scontrano finendo per trovare una sintesi elegante, raffinata ma “popolare” allo stesso tempo.
Alcuni brani scritti appositamente da Camardi per la splendida voce
di Antonella Ruggiero e altri del repertorio di Antonella danno vita a
questo spettacolo, impreziosito dall’accompagnamento di grandi musicisti, tra cui spicca il calore del sound
del percussionista cubano Ernesttico. Un viaggio nelle “musiche del
mondo” che abbatte in continuazione le barriere tra i generi musicali.
Con l’acquisto di un biglietto del
costo di € 12,00, ogni sera è possibile degustare del buon Carignano del
Sulcis Doc, accompagnato da un piatto della tradizione culinaria locale,
godere di un affascinante ed emozionante spettacolo (oltre 1.000 gli
spettatori presenti a Santadi, 600 a
Calasetta) e tenere con sé il calice di
vetro personalizzato e la sacchetta
porta bicchiere.
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Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
11
La Provincia del Sulcis Iglesiente
è in corso la sperimentazione della tariffazione agevolata weekend sui collegamenti Carloforte-Portovesme e Carloforte-Calasetta
La Regione dimezza le tariffe estive Saremar
La sperimentazione resterà in vigore fino al 31 ottobre, escluso il mese di agosto, e al termine verranno valutati flussi e perdite/ricavi.
è
scattata finalmente la tanto
attesa sperimentazione della tariffazione agevolata
weekend sui collegamenti da
e per Carloforte, in attuazione della
delibera n. 24/31 del 27.06.2013 approvata dalla Giunta regionale.
Tra il 2011 e il 2012, dai dati forniti dalla locale Autorità Marittima,
risulta un decremento di 63.312 passeggeri A/R, ossia di oltre 30.000 visitatori persi in un solo anno. Rispetto
al dato rilevato nel 2010 riportato
nel Conto Nazionale dei Trasporti, il
decremento dei passeggeri nel biennio 2010-2012 è pari a 90mila passaggi A/R corrispondenti a circa
45.000 visitatori.
Il presidente della Regione, Ugo
Cappellacci, ha proposto alla Giunta, di incrementare l’agevolazione
della tariffa weekend applicata dalla Saremar S.p.A. sulle tratte da e per
Carloforte applicando uno sconto del
50% rispetto alla tariffa ordinaria, inclusa la voce “Tasse e Diritti”.
L’agevolazione avrà titolo esclusivamente sperimentale e sarà valida sulle tratte da e per Carloforte per
il solo periodo giugno 2013 - 31 ottobre 2013, con l’esclusione del mese di agosto. Per la valutazione degli effetti della misura sperimentale
adottata, la Saremar dovrà produrre
a consuntivo i risultati in termini di
flussi, di incrementi/decrementi registrati rispetto agli anni precedenti
e di perdite/ricavi registrati.
Gli eventuali oneri che dovessero registrarsi a seguito dell’applicazione dell’agevolazione tariffaria, saranno oggetto di valutazione da parte
della Direzione generale dell’assessorato regionale dei Trasporti, dietro
la presentazione della relativa rendicontazione e, qualora riconosciuti, costituiranno integrazione nell’ambito dei futuri contratti di servizio che dovranno essere stipulati
fino a dicembre 2013.
Il consigliere regionale del PdL
Edoardo Tocco, intanto, ha chiesto al
Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che ha l’interim dell’assessorato dei Trasporti, «di uniformare
le tariffe per i residenti nell’isola di
Carloforte e La Maddalena per tut-
ti i sardi e per i turisti in generale».
«Se è vero, che senza trasporti
non esiste turismo - spiega Edoardo
Tocco - è necessario favorire anche
quello per le isole minori della Sardegna, quali Carloforte e La Maddalena, abbassando i prezzi dei traghetti.»
voriscono e incrementano il trasporto dei passeggeri, di conseguenza
occorre fare affidamento sul numero delle persone che viaggiano per
calmierare i costi delle compagnie
marittime. Per questo chiedo semplicemente che i costi dei biglietti
vengano uniformati, sia per i resi-
Il traghetto Sibilla in navigazione tra Portovesme e Carloforte.
Carloforte.
«I costi dei traghetti per le isole
interne andrebbero tutti unificati, per
residenti e non - prosegue Tocco - e
non si comprende la ragione per cui,
un non residente a Carloforte, durante la settimana paga di più rispetto alla domenica. Costi minori fa-
denti a Carloforte o La Maddalena
sia per i non residenti. Ripeto, favorire un maggior afflusso di passeggeri - conclude Edoardo Tocco equivarrà ad un maggior incentivo
anche per le imprese turistiche delle
due isole.»
Tutti insieme per festeggiare i 50 anni
I
Una giornata di festa per un gruppo di amici uniti dallo stesso anno di nascita.
Il Consiglio comunale di Carbonia ha deliberato lo scorso 9 luglio
Via Equitalia, riscossione diretta dei tributi
I
l Consiglio comunale di Carbonia, riunitosi martedì 9 luglio, ha approvato la proposta della Giunta che prevede
l’addio a Equitalia e la riscossione diretta dei tributi locali.
Il sindaco, Giuseppe Casti, ha
spiegato che la gestione Equitalia
è costata fino ad oggi alle casse del
comune di Carbonia 140.000 euro l’anno e, considerato che il costo per la riscossione diretta ammonta a circa 20.000 euro, il risparmio netto che ne deriverà sarà di
Carbonia, premiati diversi carabinieri
per le operazioni effettuate nel 2012
S
Alcune decine di amici classe 1963 si sono ritrovati a tavola
n un periodo storico caratterizzato da una grave crisi che finisce inevitabilmente col condizionare persino i contatti ed
i rapporti tra le persone, fanno notizia le iniziative come quella presa alcune settimane fa da un folto
gruppo di neo cinquantenni, una
sessantina di “giovani” di Iglesias,
Carbonia e di altri comuni del Sulcis Iglesiente, tutti nati nel 1963, che
hanno deciso di trascorrere qualche
ora insieme, a tavola, al ristorante
Perda Rubia di Matzaccara.
Un lungo pranzo, qualche brindisi gioioso e, soprattutto, tanti ricordi e simpatici aneddoti.
I riconoscimenti sono stati consegnati dal col. Angrisani
Il Consiglio comunale di Carbonia.
120.000 euro, somma indubbiamente rilevante in un bilancio sempre più in difficoltà per la riduzione dei trasferimenti di Stato e
Regione, che verrà destinata ad altri servizi.
Il Consiglio comunale, dopo
l’esame di alcune interrogazioni,
tra le altre proposte di deliberazione, ha approvato quella relativa alla calendarizzazione del pagamento della Tares che prevede
tre scadenze, la prima il prossimo
16 settembre.
Dal 1° luglio 2013 la Provincia del Sulcis Iglesiente
è on line: www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com
i è svolta alcune settimane
fa la cerimonia di premiazione di diversi militari della Compagnia dei carabinieri di Carbonia per le operazioni
effettuate nel corso dell’anno 2012.
I riconoscimenti, tutti encomi, sono
stati stati consegnati dal comandante provinciale di Cagliari, colonnello
Davide Angrisani.
I premiati sono:
A) per l’operazione denominata “Porpora”, che conclusa nel mese di giugno 2012, ha permesso di
sgominare una rete di spacciatori
ben radicata sul territorio, costituita anche da persone insospettabili,
che godevano della stima dell’ignara
popolazione e che, nel complesso,
soggiogava l’isola di Sant’Antioco.
L’operazione si è conclusa con la
emissione di dieci misure di custodia cautelare, in carcere per sei persone e gli arresti domiciliari per altri quattro indagati, e con il rinvio a
giudizio di ulteriori diciassette persone. Inoltre, nel corso dell’attività,
erano state arrestate nove persone in
flagranza di reato.
Il tenente RS s.p.e. Massimo Fornasier, comandante del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia;
il maresciallo capo Stefano Melis, brigadiere Marcello Fois, brigadiere Giuseppe Cingolani ed all’appuntato scelto Swippy Saba, dell’aliquota operativa della Compagnia;
il maresciallo capo Antonio Manicone comandante della stazione di
Sant’Antioco ed il vice brigadiere
Marco Porricino, dipendente della
stazione citata.
B) per l’operazione “Pietas” che
si è conclusa il 18 aprile 2012 e che
aveva preso origine dal furto commesso la notte del primo gennaio
2012, nel cimitero di Villarios, dove
ignoti ladri avevano perpetrato un
ingente furto di oggetti di arredo funerario, tra i quali statue di santi e
madonne, vasi portafiori e, per completare lo scempio, anche le lettere in ottone riportanti le generalità
di numerosi defunti. Oltre al furto,
gli ignoti malviventi, nel compiere
tale reato, si sono abbandonati anche
ad atti gratuiti di vandalismo, devastando lapidi ed altre suppellettili votive, provocando un danno per
complessivi 70.000 euro. Il furto ha
Il colonnello Davide Angrisani.
suscitato unanime sdegno da parte
di tutta la collettività sulcitana, soprattutto per il luogo colpito ed i
notevoli danni causati.
Il cimitero di Villarios, inoltre,
è particolarmente caro all’Arma dei
carabinieri, in quanto vi è sepolto la
M.O.V.M. tenente CC Marco Pittoni, la cui tomba, comunque, non è
stata toccata.
Le indagini sono state condotte
direttamente dai due comandanti
di stazione di Giba e Narcao.
L’Autorità giudiziaria ha rece-
pito appieno quanto riportato nella
notizia di reato prodotta ed il 18
aprile 2012 è stata data esecuzione,
nel territorio della stazione di Narcao, a quattro ordinanze, emesse dal
GIP presso il Tribunale di Cagliari, misure cautelari che hanno portato alla detenzione in carcere di
una persona e di altre tre agli arresti domiciliari. Nel corso delle perquisizioni effettuate nel corso delle indagini, sono state altresì ritrovate altre quattro statue in ottone e
bronzo oltre ad altro materiale asportato dal cimitero.
Per questa attività è stato premiato il maresciallo capo Claudio
Campioni, comandante della stazione di Giba ed è stato concesso il
medesimo riconoscimento al maresciallo Aurelio Mangiafico.
C) per il salvataggio di un uomo che all’ospedale Sirai ha tentato il suicidio il 23 dicembre 2012,
sono stati premiati due carabinieri
dell’aliquota radiomobile, che con
grande prontezza di spirito sono riusciti a trattenerlo mentre ormai con
la corda al collo stava tentando di
lanciarsi da un parapetto del nosocomio.
Per questo salvataggio sono stati
premiati l’appuntato Alessandro
Uccheddu ed il carabiniere scelto
Carmelo Bonanno.
D) Per un’attività effettuata mentre era in servizio a Roma, è stato
premiato il carabiniere scelto Efisio Piras, oggi in servizio alla stazione di Nuxis, per la partecipazione ad una complessa attività di indagine che ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale e di
arrestare cinque persone, tutte ritenute responsabili di estorsione, usura, rapina e lesioni aggravate in danno di un minorenne.
Il Vescovo di Iglesias ha scelto il successore di don Demetrio
Don Mario Riu parroco della Basilica
M
ario Riu, 43 anni, sarà il nuovo parroco e
rettore della Basilica
Minore di Sant’Antioco Martire. Il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, lo ha annunciato ai sacerdoti
della diocesi nel corso di un ritiro
spirituale.
Don Mario Riu, nato a Carbonia nel 1970, è dal 1997 parroco di
Rio Murtas con incarico di seguire anche la parrocchia di Terraseo.
In precedenza era stato vice parroco di San Ponziano a Carbonia
e poi parroco di Barbusi.
Il nuovo parroco don Mario Riu.
A Sant’Antioco sarà il terzo parroco, in 62 anni, della parrocchia
di Sant’Antioco Martire, il più giovane rettore in assoluto da quando
il tempio del VI secolo è stato eretto, con bolla papale, a Basilica Minore.
Don Mario Riu subentra a don
Demetrio Pinna, deceduto lo scorso 6 aprile. Dalla Curia di Iglesias
ad oggi non è arrivato alcun commento alla nomina, scelta autonoma ed insindacabile del vescovo.
Anche il sito internet della diocesi non l’ha ancora ufficializzata.
Tito Siddi
Novità nella Giunta Deidda
Elezione alla 1ª commissione
Attilio Stera all’Ambiente
Ignazio Artizzu presidente
A
ttilio Stera, 38
anni, già capogruppo Udc nel
Consiglio provinciale Carbonia Iglesias, è il nuovo assessore
all’Ambiente, turismo e
industria del Comune di
Domusnovas. Subentra a
Luigi Bacchis. Per Attilio
Stera si tratta di un ritorno
in Giunta, avendo fatto parte della prima Giunta gui- Attilio Stera.
data da Angelo Deidda nella scorsa consiliatura.
La Giunta comunale di Domusnovas, insediata il
19 maggio 2011, tre giorni dopo la chiusura dei seggi
(si votò il 15 e 16 maggio) è ora così composta: sindaco Angelo Deidda; vicesindaco Giampaolo Garau;
assessori Marco Cuccu, Alessio Stera, Massimiliano
Ventura, Matteo Moi, Attilio Stera.
I
gnazio Artizzu è il
nuovo presidente della 1ª commissione
Autonomia e Riforme
del Consiglio regionale. 48
anni, giornalista, Ignazio
Artizzu è alla seconda legislatura. Fa parte del gruppo UDC - FLI, di cui dal
23/02 2011 è il vice presidente. Nella scorsa legislatura ha ricoperto l’incarico di vicepresidente Ignazio Artizzu.
della stessa commissione.
Il vicepresidente della commissione è Pietro Cocco (PD); segretario Tarcisio Agus (PD); consiglieri:
Michele Cossa (Riformatori Sardi), Angelo Francesco Cuccureddu (Misto), Rosanna Floris (PDL), Gabriella Greco (PDL), Onorio Petrini (PDL), Antonio
Pitea (UDC - FLI), Matteo Sanna (Fratelli d’Italia),
Renato Soru (PD).
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
Si sono conclusi il 21 giugno gli scavi del CNR a Pani Loriga, uno dei più importanti siti fenicio-punici del Mediterraneo
Pani Loriga, una straordinaria miniera di tesori
La sala consiliare di Santadi ha ospitato un convegno con una quarantina di studiosi provenienti da diversi paesi europei e dagli USA.
N
on si attenua l’interesse del
mondo scientifico per il sito archeologico di Pani Loriga e per il patrimonio culturale del Comune di Santadi. Per quasi un mese è stato al centro delle attenzioni degli studiosi di diversi paesi
europei e degli Stati Uniti, prima con
il prestigioso convegno internazionale
di studi ospitato dal Comune sulcitano dal 31 maggio al 2 giugno, poi
con gli scavi del CNR nella cittadella
fenicio-punica, inseriti nella Summer
School di archeologia fenicia e punica organizzata dall’Università di Sassari, dalla Provincia di Carbonia
Iglesias e dai Comuni di Carbonia e
Sant’Antioco.
Al convegno, intitolato “La Sardegna nel Mediterraneo occidentale
dalla fase fenicia all’egemonia cartaginese: il problema del V secolo”,
organizzato da Massimo Botto (Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico del CNR, Roma), Peter van Dommelen (Joukowsky Institute for Archaeology and the Ancient World,
Brown University - Providence, Rhode Island, USA) ed Andrea Roppa
(School of Archaeology and Ancient
History, University of Leicester, UK),
hanno partecipato una quarantina di
studiosi provenienti da Italia, Spagna,
Belgio, Regno Unito e Stati Uniti, in
un’aula consiliare gremita anche di
studenti ed appassionati di archeologia punica.
Lo schema organizzativo dei lavori
è stato suddiviso in tre tematiche di ricerca rivolte agli insediamenti punici,
alle aree funerarie e culturali e, infine,
al complesso rapporto fra centri abitati
e territorio. Ogni linea di indagine è
risultata ulteriormente approfondita in
una dialettica fra Sardegna e le altre
aree oggetto dell’espansionismo cartaginese nel Mediterraneo occidentale:
Sicilia, Nord Africa, Baleari e penisola iberica. L’incontro è stato dedicato alla memoria di Fabio Dessena,
collaboratore del progetto Pani Loriga, prematuramente e tragicamente
scomparso nell’ottobre 2012.
Lo scavo diretto dall’équipe dell’Istituto per la Storia del Mediterraneo Antico (ISMA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (M. Botto,
Federica Candelato, Ida Oggiano e
Tatiana Pedrazzi) è ripartito dai preziosi risultati conseguiti negli scorsi
anni, che ne fanno il fulcro dell’attenzione di studenti e ricercatori provenienti da varie parti d’Italia, dagli Stati
Uniti, dalla Spagna e dalla Francia,
che grazie alla loro esperienza santadese stanno arricchendo e confrontando le proprie esperienze contribuendo
ad un progetto di ricerca di alto profilo. Le indagini hanno consentito di
mettere in luce due diversi settori (denominati A e B) dell’abitato punico,
permettendo di valutare le grandi dimensioni e l’importanza del sito, che
si pone come punto di riferimento per
il chiarimento della cronologia e dei
modelli insediativi fenici e cartaginesi, in un contesto già impreziosito
dai lasciti monumentali delle antiche
culture indigene, anche esse ancora in
parte da indagare: scavi effettuati in
passato hanno interessato alcune domus de janas (tra le quali anche tombe santuario, alcune dipinte) e ancora oggi l’acropoli è dominata da un
nuraghe.
Il convegno è stato anche una
proficua occasione per rendere par-
Proprio in quest’ottica, il sito di
Pani Loriga è stato illustrato dal direttore degli scavi, Massimo Botto,
che ha guidato la visita dei partecipanti al cantiere di scavo, permettendo di vedere gli archeologi al lavoro
e di conoscere i risultati dell’esplorazione scientifica dell’insediamento
antico.
L’appuntamento del 20 giugno con
Gli studiosi presenti alla campagna di scavi del CNR a Pani Loriga.
tecipe la comunità locale ed internazionale dei significativi dati forniti dall’esplorazione archeologica di un sito ricchissimo.
Le potenzialità evidenziate dal complesso archeologico di Pani Loriga
permettono di pianificare ambiziosi
programmi di ricerca a lungo termine, aprendo sempre più il sito alla collaborazione tra studiosi, grazie all’importante vetrina internazionale del
convegno appena concluso. Presto
la tappa della Summer School, non
resterà l’unica opportunità di visitare
l’area archeologica. Nel quadro di una
campagna informativa, di prossimo
avvio, organizzata per promuovere i
beni culturali di Santadi, il sito di Pani
Loriga sarà presto aperto (inizialmente
solo su prenotazione) alla fruizione
del grande pubblico, in un programma di divulgazione coordinato con il
Museo archeologico comunale diretto
da Remo Forresu. Le informazioni
Il convegno internazionale svoltosi nella sala consiliare del Comune di Santadi.
saranno disponibili nuovi spazi per
custodire i reperti portati alla luce nei
numerosi scavi effettuati nel territorio e per snellire l’attività nei laboratori di restauro, permettendo una ancora più proficua sinergia con il Museo
archeologico locale e con gli altri poli
culturali del centro abitato. Si aprono
così anche prospettive di un più compiuto percorso di condivisione e di
compartecipazione della società civile
nella fruizione di un importante nucleo di memoria della comunità, dalla
fase dello scavo a quella della sua divulgazione.
saranno presto disponibili sui siti web
del Comune di Santadi e su quello
istituzionale del Museo archeologico.
«I beni culturali del nostro territorio - ha detto Cristiano Erriu, sindaco di Santadi - non sono solo la
testimonianza delle nostre radici ma
costituiscono, insieme alle produzioni enogastronomiche di alta qualità ed al patrimonio ambientale, il
perno dell’economia locale in uno
scambio di conoscenze ed esperienze tra i luoghi, i cittadini ed i visitatori.»
Tito Siddi
Ufficializzato il 5 luglio a Iglesias il passaggio della campana
Piergiorgio Del Rio subentra a Pino Licari
P
iergiorgio Delrio è il nuovo presidente del Rotary Club di Iglesias. Ha ricevuto la campana
dal presidente uscente, Giuseppe Licari, nel
corso della riunione settimanale dei Rotary Club.
La cerimonia è iniziata con il suono di una piccola campana percossa da un martelletto di legno. è per
questo che il passaggio delle consegne tra un presidente ed il successivo, si chiama passaggio della campana. Ed è proprio quello che è successo il 5 luglio
2013 nel Rotary Club Iglesias, quando il presidente
2012-2013 Giuseppe Licari, ha lasciato la guida del
Club in favore del presidente 2013-2014 Piergiorgio
Delrio.
è stata una cerimonia semplice ma sentita, informale
ma a tratti commovente, che ha visto, da una parte Pino
Licari fare un bilancio dell’anno rotariano appena trascorso e dall’altra Piergiorgio Delrio tracciare le linee
programmatiche di quello appena incominciato. Tutti
e due hanno messo in risalto l’importanza di lavorare
incessantemente per sempre più efficaci progetti di
servizio che possano incidere nel territorio e nei paesi
poveri del mondo. Anche il neo sindaco Emilio Gariazzo, presente alla cerimonia, ha voluto ringraziare
il Rotary Club Iglesias per quello che fa per una città
che sta vivendo uno dei periodi più difficili della sua
lunga storia. Alla cerimonia hanno partecipato anche
Il passaggio della campana tra Pino Licari e Piergiorgio Delrio.
i presidenti delle altre associazioni di servizio della
città, Lions e Fidapa, ed il dott. Gabriele Andria, segretario del Distretto Rotary Lazio-Sardegna.
Il nuovo libro è stato presentato nella Grande Miniera di Serbariu
Riflessioni sul saggio di Paola Atzeni
I
l 25 maggio scorso, in collaborazione con gli organizzatori della giornata nazionale delle miniere, presso la sala conferenze
della Grande Miniera di Serbariu, è
stato presentato il saggio di Paola
Atzeni “Paesaggi della cura paesaggi vitali Territori e ambienti minerari della Sardegna”.
Il saggio è inserito in un libro a più
mani intitolato “Antropologia del terzo paesaggio”, curato da Franco Lai
e Nadia Breda, edito a Roma nel 2011.
La presentazione del libro ha dato prova, pur nella crisi, di quanto
sia il CICC sia la città di Carbonia
siano impegnati sul piano della ricerca e dello studio; l’evento, infatti, è stato inserito nel ciclo di incontri “Carbonia Studia”, voluti fortemente da entrambe le istituzioni.
All’incontro, infatti, è stato dato
carattere di studio e approfondimento
non per addetti ai lavori, ma capace
di un confronto aperto con quanti,
ascoltatori e lettori, in un primo giro
di discussione, avessero ricavato spunti personali e utili considerazioni da
condividere.
Lo studio sulla relazione tra territori, ambienti e paesaggi minerari,
è piuttosto originale rispetto allo stesso titolo del libro. La proposta del
paesaggista Gil Clément di far rigenerare in modi naturali i terreni abbandonati, utile in certi siti come quelli archeologici, infatti, risulta impraticabile in vari luoghi minerari che richiedono di essere identificati culturalmente in modi specifici, come
mette in evidenza il percorso di ricerca esposto nel saggio. L’itinerario
della ricerca, procedendo nell’analisi storica e andando oltre i documenti dei dati visibili, incrocia i saperi di
varie discipline e le pratiche di varie
istituzioni per giungere a vedere la
straordinaria profondità di certi paesaggi minerari “rivelati”, per dirla
con il paesaggista Bernard Lassus.
La Atzeni parte da un documento, edito a Parigi nel 1912, trovato alla Biblioteca Nazionale di Francia,
una relazione scientifica assai importante intitolata “Rapport sur le litige pendant entre le propriétaires des
thonnares de Porto Paglia et Porto
Scuso et la Société Anonyme des Mines de Malfidano”, firmata da Louis
Roul, professore al Museo di Storia
Naturale di Parigi, e da Jean Thoulet,
professore alla Facoltà di Scienze
dell’Università di Nancy. In questo
studio, che riguarda il rapporto fra
terra e mare da Buggerru a Portoscuso, la causa dell’allontanamento dei
tonni dai luoghi della pesca è attribuita non alle scorie provenienti dalle miniere della Malfidano ma piuttosto all’apertura dal 1885 di un canale di eduzione delle acque, proveniente dalle miniere della Monteponi che, attraversando la palude di Sa
Masa e giungendo al mare, ne abbassava il tasso di salinità (spazio di
acque dolci) e allontanava i tonni.
Le identificazioni di questo spazio
cambiarono nel tempo secondo i punti di vista di vari protagonisti, gli interessi in campo e le tecniche di indagine. Ad esempio, nel 1945 la palude
Sa Masa fu identificata come territorio malarigeno e l’attenzione si spostò dai tonni alla salute dei lavoratori
delle miniere e dei residenti. Negli
anni cinquanta e sessanta del Novecento aumentarono i conflitti imprenditoriali ed istituzionali. Riapparvero i contenziosi delle società minerarie con gli imprenditori ittici,
ma dai pescatori i conflitti si estesero agli agricoltori e agli allevatori, a
causa delle inondazioni provocate
dalle mancate bonifiche di Sa Masa.
L’impedimento degli scarichi minerari a mare durava in pratica sei mesi
l’anno: la stagione della pesca dei
tonni da aprile a giugno e quella balneare da giugno a settembre. Nel 1966,
pertanto, l’ingegner Stefani, direttore delle miniere di San Giovanni,
consigliava al direttore generale della Pertusola una soluzione forte: richiedere ed usare una dichiarazione
di pubblica utilità - prevista dall’articolo 32 della legge mineraria 1443/
27 - per l’occupazione d’urgenza dei
terreni necessari per il deposito degli
sterili. Tale norma di epoca fascista
condizionava ancora i soggetti ed i
poteri in campo. Tuttavia le autonomie locali andavano assumendo una
nuova concezione della pubblica utilità assai più ampia rispetto a quella
limitata alle esigenze delle imprese
minerarie.
Negli anni Settanta, le aziende
minerarie dell’isola erano a prevalente capitale pubblico. Nella zona
indagata, ad esempio, nel 1969 la
Piombo Zincifera Sarda S.p.a., in cui
azionista di maggioranza era l’Ente
Minerario Sardo, era subentrata alla Pertusola.
Paola Atzeni.
L’ingegner Stefani, ancora direttore, chiedeva al prefetto della Provincia di Cagliari di scaricare a mare gli sterili di flottazione. Il comune, la provincia, la regione, si misurarono con questa società mineraria.
Permessi, proroghe, ingiunzioni accompagnarono analisi e sopralluoghi fino a quando, il 16 marzo 1973,
un’analisi biochimica del laboratorio di igiene profilassi ordinata dall’assessore regionale all’Igiene e alla sanità, il dottor Raffaele Isola, rilevò nella zona «acqua non idonea
alla immissione in acque pubbliche,
presenza di quantità eccessive di
cianuri, di silice e assenza di ossigeno disciolto». Per emettere l’autorizzazione richiesta dall’impresa mineraria, occorreva che questa provvedesse a neutralizzare le sostanze
inquinanti nei limiti stabiliti dalla circolare ministeriale.
Cos’era successo? Era apparso un
nuovo paesaggio storico-culturale:
un paesaggio rivelato come nocivo,
identificato da nuove scale d’identificazione del rapporto fra territorio,
ambiente e paesaggio, che riguarda
per molti aspetti il nostro presente e
la complessiva eredità che l’importante cultura mineraria ci ha lasciato.
Com’è noto l’attuale Piano di bonifica, identificata un’area d’interesse
nazionale che comprende 34 comuni sardi, afferma che l’impatto industriale ha prodotto nella zona perimetrata dell’isola profonde modificazioni morfologiche dal punto di
vista dei processi ambientali interessandone tutte le matrici e compromettendone la biodiversità. Tuttavia
sarebbe sbagliato ridurre l’esperienza
mineraria al solo filo tragico del malsano, che pure fu invasivo ben oltre i
confini delle proprietà aziendali. Nelle esperienze tecniche vitali del sottosuolo, sia in quelle infrastrutturali
degli ingegneri sia in quelle quotidiane dei lavoratori, bisogna raccogliere
e portare alla luce il filo del vitale: i
saper fare che furono anche saper vivere perché allontanavano i rischi,
facevano superare i pericoli, creando
gli spazi e i tempi lavorativi sicuri e
quindi vitali. Questa è la prima interessante tesi sostenuta nel testo.
Secondo la studiosa, i necessari
ed urgenti lavori di bonifica ambientale dovranno essere sostenuti da significati propri dell’antropologia storica mineraria della nostra zona, per
indurre a saper vedere i paesaggi oltre
l’evidenza e a saper godere dei paesaggi riqualificati come avvento di
paesaggi in avvenire. Così, a ben vedere, deve accadere ancora per certi
aspetti nella stessa Serbariu e in tanti micropaesaggi della città. Non si
tratta solo di diritti pedonali o altro,
ma di affermare con forza e coerenza politica, oltre che culturale, il diritto di beneficiare dei paesaggi rivitalizzati come paesaggi da vivere nel
presente e nel futuro della città, oltre
che come paesaggi vitali.
Con tale premessa, l’autrice chiama in causa l’Amministrazione comunale, ben oltre l’impegno di un
solo assessorato. Aggiornando precedenti progetti, la studiosa ha proposto una nuova eco-econo-museologia del territorio, con la creazione
di reti organizzate per la conoscenza e gli acquisti di centri d’imprese
locali di produzioni ecologiche. Ha
proposto inoltre il rilancio di Serbariu come miniera di cultura, in continuità con il livello alto della precedente amministrazione che si era ben
distinta con importanti riconoscimenti sia a livello nazionale sia a livello europeo. Ha sollecitato, infine,
l’Amministrazione comunale a realizzare in primo luogo un progetto
d’impegno antropologico-museale a
breve termine, in vista del 75° anniversario della nascita della città: sia
attingendo dai progetti esistenti, sia
sviluppando iniziative già avviate che
ha riassunto in 5 obiettivi. Si tratta di
obiettivi che, in tutta evidenza, attraversano felicemente vari progetti
dell’assessorato:
• realizzare l’inaugurazione della Galleria dei doni come importante biglietto da visita della città nel
CICC, creando questa galleria dei
doni come deposito attivo per le attività didattiche, di ricerca e di turismo didattico tramite l’immediata assunzione-dotazione temporanea di
due unità lavorative per la schedatura, la collocazione e l’allestimento
di oggetti e documenti; altri documenti utili e di straordinario interesse
per la didattica museale potranno essere donati ma a condizione che non
restino inerti ma siano attivati - sia
espositivamente sia didatticamente
- con il personale necessario per queste funzioni;
• predisporre, in collaborazione
con il Comune, un incontro della
Sezione antropologica del CICC con
insegnanti e autorità scolastiche, per
discutere con loro per il prossimo anno scolastico sugli usi didattici programmati del materiale di documentazione antropologica del CICC, per
giungere alla programmazione di
giornate didattiche “Guardare diversamente/ Scoprire al museo”. Inoltre auspica che si riprenda l’iniziativa,
già discussa con l’assessorato comunale alla Cultura, di una lettera di fine o di inizio di anno scolastico di
varie classi, in varie lingue, da indirizzare ad altre classi dei paesi europei, specialmente quelli della rete
europea dei musei del carbone, per
invitarle a Carbonia, finalizzando tale comunicazione fra giovani allo sviluppo di un turismo scolastico sistematico, in collaborazione con ministeri dell’Istruzione e della Cultura,
ambasciate, associazioni culturali e
degli emigrati;
• avviare un’iniziativa della Sezione antropologica del CICC “Raccontarsi - Raccontare: paesaggi narrativi di Carbonia fra racconti e
storie di vita” con l’ausilio di un’unità lavorativa per un giorno alla settimana per la durata di sei mesi, al fine di raccogliere testi scritti e orali e
per la produzione di audiovisivi incentrati in un giorno d’incontro settimanale intitolato “Io dono il mio
racconto di vita”;
• realizzare il prossimo 10 dicembre, per iniziativa della Sezione antropologica del CICC, una giornata
di studio nazionale sui modi di valorizzazione del patrimonio carboniese di fonti orali e audiovisive, con
antropologi, storici, linguisti e filosofi del linguaggio di esperienza nazionale ed internazionale intitolato
“Voci e immagini delle interviste:
beni comuni in valore”;
• costruire per iniziativa della Sezione antropologica del CICC, in
collaborazione con l’Amministrazione comunale, un ponte culturale
fra Carbonia e Harlan County del
Kentucky, tramite la valorizzazione
dello storico corpus documentario
“Voci di miniera”, che il CICC si è
già impegnato a salvare.
Paola Atzeni ha ripetutamente
sollecitato una forte coerenza politica e culturale nelle grandi e nelle
piccole cose della vita cittadina, pratica ed amministrativa, chiedendo
che sia sostenuta maggiormente ed
in prima persona anche dal Sindaco
della città.
Loriana Pitzalis
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Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Sono stati premiati i Comuni risultati vincitori dello speciale campionato della raccolta differenziata di carta e cartone
Cartoniadi 2013: 1° Lanusei, 2° Carbonia
Le attività svolte per la sua realizzazione hanno visto la collaborazione congiunta di docenti e diversi esperti del settore.
I
l Comune di Lanusei si è aggiudicato il primo premio da 30
mila euro del concorso “Cartoniadi della Sardegna”, campionato della raccolta differenziata
di carta e cartone. Al secondo posto
si è classificato il Comune di Carbonia
che ha ricevuto un premio di 15mila
euro, mentre al terzo posto è arrivato
il Comune di Tempio Pausania, al
quale è andato un premio di 5mila euro; nella Cartoniade intercittadina di
Cagliari ha vinto il quartiere di Pirri.
Il riconoscimento è stato assegnato
dall’assessore regionale dell’Ambiente, Andrea Biancareddu, assieme al
direttore generale del Comieco, Consorzio nazionale recupero e riciclo
degli imballaggi a base cellulosica,
Carlo Montalbetti.
Le Cartoniadi della Sardegna,
per un mese - dal 1° al 31 maggio hanno visto sfidarsi a colpi di raccolta di carta e cartone nove Comuni dell’Isola: Alghero, Cagliari,
Carbonia, Lanusei, Olbia, Oristano,
Sassari, Tempio Pausania e Villacidro. Con 65 tonnellate di carta e
cartone raccolti, i cittadini di Lanusei si sono dimostrati i più virtuosi per quantità raggiunta, correttezza e qualità della differenziata effettuata, ossia con il minor numero
di frazioni estranee o impurità presenti (rispetto alla media del bimestre gennaio/febbraio 2013). Dietro
Lanusei, che si è aggiudicato il titolo di “Campione del riciclo”, si è
classificato il Comune di Carbonia
(67,66 kg/ab. di carta e cartone raccolti), davanti al Comune di Tempio Pausania (52,59 kg/ab.). Tutti i
premi, messi a disposizione dalla
Regione Sardegna e da Comieco,
saranno destinati alla realizzazione
di opere o all’erogazione di servizi
di pubblica utilità.
«Siamo particolarmente felici di
assegnare il riconoscimento che
premia il Comune che si è distinto
maggiormente in questa iniziativa»
ha commentato Andrea Biancareddu,
assessore regionale alla Difesa del-
l’ambiente che ha puntualizzato: «è
nostro intendimento migliorare la
raccolta differenziata nella nostra
Isola e fare in modo che si sviluppi
sempre più la tutela dell’ambiente e
un sistema di vita ecosostenibile. La
gara che ha visto protagonisti i nove Comuni sardi ha dimostrato, attraverso una sana competizione, che
sono sempre più marcati i tratti di
senso civico e consapevolezza individuale per il nostro territorio».
A Cagliari, nello stesso periodo
e con analoghe modalità, le diverse
zone della città si sono sfidate, inoltre, in una Cartoniade intercittadina,
generale di Comieco, che ha aggiunto: «Il nostro plauso va a tutti i cittadini sardi che, partecipando con
entusiasmo alla nostra iniziativa,
hanno dato un segnale forte in favore di una sempre più corretta gestione dei rifiuti per il bene collettivo e la tutela dell’ambiente e ci hanno permesso di raggiungere un traguardo importante per l’isola, con un
incremento complessivo nel mese di
gara di circa il 20 per cento rispetto al periodo di riferimento».
Il sindaco di Carbonia, Giuseppe
Casti, e l’assessore all’Ambiente,
Franco Manca, hanno ringraziato, nel
Il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore Franco Manca mostrano il premio.
per decretare il quartiere più virtuoso
per quanto riguarda la raccolta differenziata di carta e cartone, sia dal
punto di vista della quantità sia della
qualità. Ad aggiudicarsi la “sfida
nella sfida” ed un premio di 5mila
euro è stato il quartiere di Pirri, con
un incremento del 12,86 per cento
nel mese di gara rispetto alla media
del primo trimestre 2013.
«Facciamo i complimenti agli abitanti di Lanusei e a tutti i cittadini dei
Comuni vincitori che si sono aggiudicati i premi di questa edizione delle
“Cartoniadi della Sardegna”» ha dichiarato Carlo Montalbetti, direttore
corso di una conferenza stampa, i
cittadini per la collaborazione e per
la sensibilità ancora una volta dimostrata nei confronti della raccolta
differenziata; tutti i dipendenti comunali e in particolare l’Ufficio Ambiente e l’Ufficio Comunicazione, per
l’impegno; la società Devizia per la
collaborazione.
L’assegno di 15.000 euro sarà destinato alla realizzazione di parchi
giochi per bambini, al cui interno saranno inseriti percorsi didattici per
sensibilizzare i più piccoli sull’importante tema della raccolta differenziata.
La sala “Remo Branca” ha ospitato la cerimonia di premiazione
Tanti giovani “raccontano la pace”
G
iovedì 13 giugno la sala
“Remo Branca” del comune di Iglesias, ha ospitato la cerimonia di premiazione della terza edizione del
Concorso Giovanna Mossa Trincas.
Il concorso era stato bandito dal Rotary Club Iglesias presso le scuole
medie ed elementari della città e del
territorio, ed aveva come tema: “Racconta la pace”. Poteva essere presentata qualsiasi espressione artistica, un tema, un racconto, una poesia, un disegno, un dipinto, ecc.
Sono arrivati al vaglio della commissione del Club, una serie di validissimi lavori che hanno messo alla prova la giuria composta da alcuni soci del Rotary Club Iglesias.
L’elemento dominante dela cerimonia di premiazione è stato la
commozione e non poteva essere
altrimenti, con la sala “Remo Branca” stracolma di ragazzine e ragazzini, accompagnati dalle mamme e
dalle insegnanti. Il presidente Pino
Licari ha aperto la manifestazione
presentando il Rotary attraverso le
sue azioni più significative che contribuiscono, suscitando la fratellanza, alla pace nel mondo.
Luciano Grottin ha poi presentato Giovanna Mossa al pubblico ed
ha messo in evidenza il suo amore
per Iglesias, la sua capacità di essere poetessa e scrittrice, la delicatezza dei suoi toni poetici e la sua
forza d’animo, di persona che lotta
per il bene comune e non si arrende.
Luciano Grottin ha letto una pagina
del suo libro memoriale, “Iglesias,
entro le antiche mura”, che contiene un grande amore per la sua città,
il dolore nel vederla decadere dopo la chiusura delle miniere ed un
invito, a tutti ma specialmente ai
giovani, a non abbattersi, a lottare e
sperare perché, come dicevano gli
antichi, “Spes ultima dea”.
Il momento più esaltante è stato vissuto con la premiazione. Enrico Trincas, figlio di Giovanna, quale presidente della commissione
giudicatrice, ha enunciato i criteri
in base ai quali sono stati scelti i
vincitori. Ha parlato ricordando Giovanna più come madre che come
poetessa. Ha ringraziato i presidi ed
i professori per la loro collabora-
e commovente, ripetuto diciannove volte, perché tanti erano i partecipanti, tutti premiati.
I premi non erano in denaro ma
in buoni acquisto, per abbigliamento,
materiale di cancelleria, ottica ed
altro. I premi sono stati così distribuiti: due primi premi, per un valore di 170,00 euro cadauno; due
secondi premi da 120,00 euro; due
terzi premi da 80,00 euro; tredici premi da 40,00 euro per i rimanenti.
Ha presenziato anche l’associa-
Un momento delle premiazioni nella sala “Remo Branca” del comune di Iglesias.
zione. Era presente anche la figlia di
Giovanna, Germana, che ha ringraziato a sua volta mamme e insegnanti ed ha espresso speranza nei
giovani, che creeranno il futuro, che
si spera migliore. Poi, la premiazione, in un clima festante, perché i
giovani premiati si sono presentati a
ritirare il premio con il viso inondato di gioia, tra gli applausi dei
compagni, delle mamme, delle docenti, a cui Germana ha offerto una
bella rosa bianca. Momento delicato
zione F.I.D.A.P.A., di cui Giovanna Mossa era socia fondatrice, con
alcune socie e l’attuale presidentessa, Giulia Fronteddu, che ha ricordato brevemente Giovanna, mettendo
in luce le sue benemerenze nei confronti dell’associazione.
La manifestazione si inquadra
nell’azione “Rotary per la città”.
Forse una piccola cosa, ma che ha
coinvolto molte persone, soprattutto i giovanissimi, con grande ritorno
di immagine.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
Dal 30 luglio al 2 agosto presso la Piazza del Nuraghe di Sant’Anna Arresi, tanto teatro, ottima musica, poesia e letteratura
La Cernita promuove una rassegna di teatro sociale
Il teatro visto come strumento di inclusione sociale per riflettere attraverso la realizzazione di attività culturali ed educative plurime.
N
egli anni
‘80 il Comune di
Sant’Anna Arresi, insieme
al Cada Die Teatro, aveva dato vita a “Sant’Anna
Cinzia Crobu.
Arresi Teatro”, un
festival dalle grandi ragioni, che anticipava i tempi con
tendenze e novità sulla scena nazionale teatrale. Nel 2012, abbiamo dato
vita ad un progetto che riannodasse
i fili di quel discorso iniziale, in cui il
paese aveva creduto, con il prezioso
sostegno dell’Amministrazione. Visto
il successo riscosso, eccoci nuovamente qui per una nuova edizione.
A parlare è Monica Porcedda, regista e presidentessa de La Cernita
Teatro e la manifestazione in questione è “Sant’Anna Arresi Teatro 2013”
rassegna promotrice di teatro sociale
“un teatro di tutti e per tutti” che dal 30 luglio al 2 agosto - renderà la
Piazza del Nuraghe di Sant’Anna Arresi, partendo dal teatro, luogo di espressione della memoria collettiva, dell'identità di ciascuno, ma anche luogo di
promozione di ottima musica, poesia,
letteratura e di fine umorismo.
L’obiettivo è, ancora una volta, il
medesimo: diffondere il teatro come
strumento di inclusione sociale e riflettere sul presente attraverso la realizzazione di attività, culturali ed educative, plurime. Durante l’edizione
dello scorso anno (ed in innumerevoli
altre occasioni) La Cernita ha dimostrato che, unendo le competenze di
diverse professionalità nel teatro, nello
spettacolo e nell’ambito formativo e
socio-assistenziale, si può dare vita ad
una modalità specifica del teatro contemporaneo: il teatro sociale, appunto. Teatro aperto alle esigenze del nostro territorio sia a livello di tematiche
che di fruizione che si rivolge a tutta
la società, affrontando il grave disagio politico, economico e sociale che
stiamo attraversando.
Questi i presupposti che daranno
vita a “Sant’Anna Arresi Teatro 2013”
festival per un Teatro Sociale.
«La manifestazione, in collaborazione con il comune di Sant’Anna Arresi, sarà appunto strutturata come un
festival: teatro popolare e di piazza con
spazi dedicati alla lingua sarda, teatro di strada, corti a teatro, formazione, musica, presentazione di libri con
gli stessi autori, giornalisti e dibattiti:
tre appuntamenti al giorno per dodici
eventi che si svolgeranno nella Piazza del Nuraghe e nel Parco comunale
di Piazza Aldo Moro, per un teatro tra
il colto e il popolare, aperto a tutti e
per la promozione di un turismo culturale che valorizzi il territorio. Per
tutta la durata del festival, negli spazi dove saranno realizzati gli eventi
sarà presente un info-point ed un book
sharing per promuovere la lettura e
la socialità.»
Allego il calendario dettagliato della manifestazione.
Martedì 30 luglio alle ore 21,30,
presso la Piazza del Nuraghe, andrà in
scena “Fritto misto e baccalà” Effimero Meraviglioso di e con Marta
Proietti Orzella e i Noise Off; in scena Sara Proietti Orzella (voce), Luca
Pauselli, Andrea Loi, Alessandro Aresu.
L’Effimero Meraviglioso presenta
uno spettacolo comico-musicale che
ripercorre il mondo del Caffè Concerto, del Varietà, della Rivista, dell’Avanspettacolo. Per Marta Proietti
Orzella una prova d’attrice che, tra una
canzone e l’altra (eseguite da Sara
Proietti Orzella, assieme ai NoisOFF,
banda affiatata e puntuale) riporta il
pubblico a vivere uno spettacolo dove
si coniuga bravura, classe e buon gusto.
Alle ore 22,30, andrà in scena, nella medesima location, per “Teatro in
corto”: “… altro che Walt Disney!”
de La Cernita Teatro di e con Gloria
Uccheddu. Una pantegana, giunta a
contatto con il mondo degli uomini, è
la protagonista di una serie di disavventure. Attratta dai profumi del mercato, senza porsi troppi problemi vi
si dirige per saziare la fame incombente, ma in un istante l’occhio della
pescivendola cade su di lei e scoppia
il pandemonio. Si continuerà alle ore
23,15, sempre nell’ambito di Teatro
in corto, presso la Chiesetta di San-
t’Anna con “L’ospite” di e con Cinzia Mocci, regia di Marcella Manconi,
montaggio video e scelte musicali
Gloria Troli; consulenza tecnica Giampietro Guttuso; gatto ladro di scena:
Zeus. Tratto da “La Chiave dell’ascensore” di Agota Kristof, vede in
scena una donna costretta su una sedia a rotelle, che il marito sottopone a
orribili mutilazioni fino a toglierle la
vista e l’udito. A testimoniare la solitaria sofferenza e l’umiliazione è la
voce, strumento di ribellione al suo
carnefice.
Proseguendo: mercoledì 31 luglio,
ore 19,30 Teatro in corto - Parco del
Municipio: “La gabbia”, di e con Alessandro Congeddu.
In una casa a Ramallah, stretta di
assedio dalle truppe israeliane nella
primavera del 2002, padre e figlia,
ripercorrono i momenti cruciali della
loro esistenza. Dai loro racconti affiora il dramma di un popolo che
quotidianamente è offeso, umiliato e
privato della libertà. Ore 21,30 Piazza
nelle vesti di “padre”.
Ore 21,30, Piazza del Nuraghe,
“Attore per Supplenza” Coop.Teatro
Olata di Salvatore Vargiu, con Franco Siddi. Testo di Salvatore Vargiu;
interpreti: Franco Siddi, Rosalba Arriu, Flavio Contini, Daniela Musiu,
luci e suoni: Enrico Serra.
La Cooperativa Teatro Olata presenta uno spettacolo ironico e divertente scritto e diretto da Salvatore Vargiu, con la brillante interpretazione di
Franco Siddi nei panni di Eduardu. Un
addetto della compagnia Olata, annuncia il mancato arrivo degli attori.
Eduardu, un quarantenne ingenuo e
patetico ospitato in un istituto di anziani ed handicappati, venuto ad incontrare gli amici della compagnia,
viene coinvolto ad intrattenere gli spettatori. Ore 23,00 Piazza del Nuraghe,
Giulio Angioni presenta “Tempus”,
conduce Roberto Serra, interventi di
Monica Porcedda e Franco Siddi.
Letture a cura di Rosanna Sulas,
Luciano Sulas, Lucia Longu, Mariella
Uno spettacolo dello scorso anno.
del Nuraghe: “Benvenuto in ...” Cada die Teatro di Giovanni Casula con
Alessandro Mascia e Giorgio del Rio,
regia di Pierpaolo Piludu, adattamento
teatrale Alessandro Mascia e Pierpaolo Piludu, elaborazioni musicali
Giorgio Del Rio, disegno luci Giovanni Schirru, foto di scena Stefania
Meloni; la sedia dello spettacolo è
un’opera realizzata da Federico Carta Crisa. Interpretato - come già detto dall’ attore Alessandro Mascia e dal
musicista ed attore Giorgio Del Rio,
con la regia di Pierpaolo Piludu, «Benvenuto in...» è un racconto che con le
parole e la gestualità avvicina alla condizione del disagio psichico.
Tratto dal libro di Giovanni Casula
“Benvenuto in Psichiatria”, propone
in chiave teatrale e con delicata adesione alcune storie vere: Nino un ricoverato che all’assenza delle proprie
parole sostituisce la registrazione e il
riascolto di quelle di Giovanni, educatore del servizio di psichiatria e novello di incarico; Marino, assiduo frequentatore del reparto, nella sua nevrosi e nella sua logica paradossale;
Mauro che trova parole poetiche e
intense per ringraziare chi ha saputo
ascoltarlo. Fino a Simone, arrivato in
Trattamento Sanitario Obbligatorio e
“dimenticato” per tre giorni legato al
letto.
Ore 23,30 per Teatro in corto chiesetta di Sant’Anna “Preferisco di No!”
La Cernita Teatro, con Gloria Uccheddu e Arianna Basciu, testo e regia di
Monica Porcedda.
Giovanna, trascorre gran parte della giornata a parlare con se stessa seduta su una sedia. Accanto a lei la presenza silenziosa di Marta e Luisa. La
insostenibile leggerezza delle loro vite, vissute ammazzando il tempo, è
cullata dalle note di una vecchia canzone di Edith Piaf “La vie en rose”,
che incita candidamente a credere nella forza dell'amore e nell’ottimismo.
Progetto semifinalista premio scenario 2013.
Giovedi 1 agosto, ore 19,30 per
Teatro in corto, Parco del Municipio
“Confessioni di un’anima dannata”,
di e con Andrea Rosas; commento musicale di Gianluca Pitzalis.
Tratto dal Canto XXXIII dell’Inferno, lo spettacolo è una rilettura delle parole che Ugolino della Gherardesca rivolge a Dante nel lago ghiacciato di Cocito. Davanti all’invito del
Sommo Poeta, il conte si convince a
ripercorrere tutta la profondità del
proprio dramma, e lo fa sia come uomo di potere che si è sentito tradito
Mannai e Rita Martinelli (La Cernita
Teatro).
Giulio Angioni, scrittore e antropologo, è autore di saggi e di molte
opere di narrativa costruite spesso su
sfondi sardi. Tra i suoi romanzi “Le
fiamme di Toledo”, “Doppio cielo”,
“L’oro di Fraus”. “Tempus” è il suo
primo libro di poesia. Nei suoi versi
dove scorre il tempo che segna la vita
di un popolo, la scelta della lingua sarda diventa una necessità, un’urgenza.
Venerdi 2 agosto, ore 21,30 Piazza
del Nuraghe, “Oggi come ieri” Teatro di Strada con Barbara Cantone e
Valeria Sardu (giocolieria), Claudia
Ghisu e Francesca Vasarri (trampoli),
Sara Vasarri (corda molle). Regia di
Gloria Uccheddu.
Negli anni ‘20 spiccavano la corsa
al consumismo ed al benessere della
classe alto borghese e la povertà delle classi operaie, e oggi? “Oggi come ieri” nasce dall’idea di utilizzare
l’arte del divertimento per eccellenza,
ossia l’arte di strada, come mezzo per
mostrare ciò che è palese ma spesso
celato dalla modernità: il divario sociale tra gli uomini. In questo caso non
saranno le parole ma i colori, i numeri
di clownerie e di giocoleria, i costumi, le musiche e la mimica a raccontare ciò che accadeva ieri e… ciò che
accade anche oggi.
Ore 22.00 Piazza del Nuraghe,
“L’ho perso? L’ho perso!”, La Cernita Teatro - laboratorio permanente
Sant'Anna Arresi; con Chiarella Caredda, Giuseppe Cocco, Monika Joani,
Marisa Marongiu, Anna Paola Massa, Salvatore Messina, Stefanina Pilloni, Susanna Piras, Deborak Scerbo
Perrucci; regia di Monica Porcedda.
Monica Porcedda e gli allievi-attori del laboratorio con ironia e leggerezza presentano il risultato di un
percorso di ricerca che affronta la superficialità, il cinismo e la corsa al
denaro dei palinsesti televisivi.
Ore 23,00 Piazza del Nuraghe,
Daniele Pugliese presenta “Io la salverò, Signorina Else”, conducono la
sottoscritta Cinzia Crobu (non abbiatemene, credo non ci sia conflitto nel
raccontare una manifestazione tanto
ricca a mezzo stampa, pur avendovi
all’interno un piccolo ruolo, sempre
in veste giornalistica e senza scopo
di lucro) e Monica Porcedda. Letture
a cura di Rita Martinelli (La Cernita
Teatro).
Daniele Pugliese, giornalista, cronista, ha lavorato per oltre vent’anni
come redattore e poi come vice-direttore a “L’Unità”. Con “Io la sal-
Bilancio positivo della rassegna organizzata dalla Clessidra Teatro
“Tutti in scena” è stata un successo
S
i è conclusa la III rassegna
“Tutti in Scena” organizzata dalla Clessidra Teatro. La
regista Anna Pina Buttiglieri e gli allievi impegnati nei quattro
spettacoli andati in scena nelle domeniche di giugno, si sono dichiarati soddisfatti per la riuscita della
manifestazione che ha visto, presso
il Teatro Centrale, la partecipazione
di un numeroso pubblico. La maniestazione nata nel 2011, ha segnato anche quest’anno - la conclusione dei
laboratori teatrali: «Nell’arco di questi anni tanti allievi, tra adulti e bambini si sono accostati all’arte del teatro che, anche se concepita come gioco richiede duro lavoro, impegno e
sacrificio - ha dichiarato la regista
Buttiglieri -. Le rappresentazioni finali sono il risultato di un anno di
laboratorio dove si eseguono attività legate all’esercizio del corpo e
della voce, si analizzano i vari personaggi per la caratterizzazione, si
studia la prossemica ed il testo. Gli
spettacoli messi in scena alla rassegna hanno permesso di mettere
in pratica gli insegnamenti, sperimentare le personali capacità interpretative e di relazione con il gruppo di lavoro e con il pubblico. Gli
allestimenti di quest’anno, sono risultati gradevoli e divertenti e l’azione scenica è stata spesso interrotta da risate e applausi».
I primi ad affrontare il pubblico,
il 9 giugno, sono stati gli adulti che
hanno rappresentato un testo brillante
di Feydeau “La palla al piede”,
interpretato da: Tiziana Bellu (Lucette), Gabriella Divino (Anabelle),
Omar Soddu (Fernand), Daniela Frau
(Margot), Rita Garau (Armandine),
Stefania Altea (Bouzin), Carlo Usai
(Generale Rodriguez) Giusy Tartaglione (Viviane), Giacinta Pinna (Marceline/Colette), Anna Garau (Faustine/Rose). Il 16 giugno è stata la volta di Arsenico e vecchi Merletti di
Kesselring, al quale ha partecipato
la stessa Buttiglieri nei panni della zia
Abby Brewster, in sostituzione dell’attrice Ramona Collu, impossibilitata ad andare in scena.
Quali le emozioni vissute, dopo
una lunga assenza dai palcoscenici
in veste d’attrice?
«Grande emozione per aver prestato corpo e voce ad un personaggio complesso, - ha raccontato la regista e titolare della Clessidra Teatro preparato in soli dieci giorni, in vista del debutto: il poco tempo a disposizione avuto per lo studio del
copione mi ha creato uno stato d’ansia fortissimo, ma devo dire che è stato molto piacevole e divertente recitare con i miei allievi. Grotowski dice che un attore nasce ogni volta che
Una scena di Arsenico e vecchi merletti.
va in scena: è vero, non si finisce mai
di imparare.»
In scena con la regista gli attori:
Omar Soddu (Jonathan Brewster);
Davide Maringiò (Mortimer Brewster), Valentina Aru (Marta Brewster), Eleonora Venturi (Teddy Brewster), Roberta Di Franco (Elena Harper), Simona Bullegas (dottoressa
Einstein), Andrea Calaresu (Sergente O’Hara), Federica Pani (Sergente
Klein/Signora Wilson) Carlo Usai
(dottor Witherspoon).
Il pubblico ha mostrato grande
gradimento anche domenica 23 giugno con lo spettacolo “Bertoldo a
Corte”, inno alla libertà e all’onestà
interpretato dai giovanissimi della
Clessidra. Una regia concepita sul
genere del varietà con canti e balletti
ed ispirata al teatro dell’assurdo in
un tempo anacronistico dove passato
e presente si scontrano.
Ad affrontare il complicato testo di Dursi (riscritto dalla regista)
sono stati: Marco Marras (Bertoldo),
Andrea Bove (Re), Francesca Puddu (Regina), Alessandra Puddu (Bargello), Giulia Locci (Isabella), Laura
Cani (Lisetta), Rossana Meloni (dottor Graziano), Laura Esu (Francatrippa), Silvia Folcando (Marcolfa/ Capitan Spaventa), Serena Murru (Bertoldino), Jessica Diana (Stracciaiola).
Guidati da due cantanti del nostro
territorio: Martina Garau e Maura
Nardelli, gli attori hanno eseguito le
canzoni adattate all’opera dalla regista; le allieve della Batuca Dance
Gabriela Avanzini, Giulia Pische,
Monica Musio, Sara Lisci, Sara Sciascia, Vanessa Potettu, seguite dal loro
maestro Omar Soddu, hanno ballato
sulle musiche delle Kessler e della
Carrà.
Un lavoro curato e molto gradito
tanto che l’intenzione della regista è
quella di portare questo spettacolo ad
un concorso nazionale già individuato: «Per scaramanzia - per ora - preferisco non aggiungere altro».
A chiudere la rassegna il 30 giugno lo spettacolo “Momo”, copione
liberamente tratto dal testo di Ende,
che ha coinvolto ventuno bambini
di età compresa tra i 7 ed i 12 anni.
I piccoli attori hanno saputo gestire
con grande serietà palco e pubblico.
I nuovi corsi della Clessidra Teatro riapriranno nell’ultima settimana
di settembre 2013, presso la scuola
di ballo Batuca Dance: l’attività della
scuola è conclusa il 12 luglio con il
saggio della Batuca Dance, organizzato dal maestro Omar Soddu, presso
l’anfiteatro di Carbonia alle ore 22.
Per info: [email protected].
C.C.
Successo per i giovani talenti dell’Istituto “Don Milani”
Reading musicale al saggio di fine anno
U
n lungo applauso ha decretato il successo dei giovani talenti della scuola
primaria dell’Istituto “Don
Milani” di Carbonia che lo scorso
giugno hanno concluso l’anno scolastico debuttando con il reading letterario musicale “Solideo in musica”.
Il consueto appuntamento del saggio di fine anno, infatti, stavolta si è
trasformato in un reading letterario
accompagnato dalle musiche originali della Harry Potter Band, formata
dai ragazzi delle classi 3ª A, 4ª e 5ª
B, 5ª C della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Carbonia, diretta dal giovane
maestro Matteo Scano.
Matteo Scano, da sempre impegnato in progetti musicali pop rock,
jazz e sonorità afroamericane che lo
portano da tournée regionali e nazionali ad un’intensa attività concertistica, per tutto un anno scolastico
ha seguito i ragazzi in un percorso
musicale che si è districato tra laboratori musicali e un lavoro di ricerca che per la prima volta ha unito
musica e letteratura. Due forme di
comunicazione che in “Solideo in
musica”, questo il titolo del reading
musicale, si sono fuse nel palcoscenico della scuola in maniera armoniosa e creativa allo stesso tempo.
«La Harry Potter Band» spiega
il maestro Scano «è un gruppo che
nasce tre anni fa grazie ai laboratori musicali della scuola Ciusa, nei
quali insegno piano, armonia e tecniche di improvvisazione. Quest’anno ho pensato di coniugare la musica con la letteratura e dunque con
verò, Signorina Else”, edito nel 2012
da Portaparole, l’autore rilegge le vicende di Else, la protagonista della
celebre novella “La Signorina Else”
(1924) di Arthur Schnitzler. Else, una
ragazza di diciannove anni della buona
borghesia viennese intrappolata in una
ragnatela di sentimenti e finirà per sui-
cidarsi. Daniele Pugliese fa irrompere sulla scena della tragedia un misterioso samaritano che cerca di far andare le cose in tutt’altra maniera, di
salvare Else e forse anche se stesso.
Per tutta la durata del Festival a
partire dalle ore 20,30 presso la Piazza del Nuraghe, sarà possibile scam-
In questo viaggio fantastico, grazie
a Solideo, Flavia imparerà a conoscere le caratteristiche e le abitudini
di tanti esemplari di una fauna oggi completamente estinta, ma non
solo...»
Questo reading musicale è stato
il connubio perfetto, una mescolanza
Il saggio di fine anno dei giovani talenti dell’Istituto “Don Milani”.
il libro Solideo l’amico dei dinosauri, scritto dall’autore Fabrizio Fenu
di Carbonia. Una dei protagonisti
è Flavia, una bambina che verrà
trascinata dalla sua curiosità in un
incontro molto speciale con il giovane Solideo, che per magia riuscirà
a portarla indietro nel tempo, quando i dinosauri abitavano la terra.
melodiosa tra l’estro delle composizioni originali, a cui ogni giovane
componente della band ha affidato
il suo personale contributo, con il profondo messaggio di solidarietà e integrazione, insito nella storia di Fabrizio Fenu, che ad oggi risulta essere sempre più attuale e sentito.
Graziella Puddu
biare e condividere libri presso il banco del book sharing. L’ingresso sarà
libero a tutti gli eventi
Direzione artistica ed organizzativa: La Cernita Teatro
Per info: 329 3143009 - http:// www.
lacernita.it.
Cinzia Crobu
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Anno XVIII • N° 260 • 25 Luglio 2013
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
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Superata la delusione per la retrocessione dall’Eccellenza, è iniziata la preparazione della nuova stagione in Promozione
Il Carbonia riparte da Marini e Trogu
Il nuovo tecnico è Maurizio Ollargiu, al suo esordio nel campionato di Promozione, che avrà al suo fianco Attilio Usai.
S
uperata la grande delusione
per la brutta stagione scorsa,
conclusasi con un’amara retrocessione il Carbonia ha
riordinato le idee e già lavora per il
nuovo campionato di Promozione, nel
quale spera di ritagliarsi un ruolo da
protagonista. La famiglia Giganti ha
accantonato l’ipotesi ventilata per alcuni mesi di passare la mano ed ha deciso di andare avanti con un rinnovato entusiasmo che ha trasferito sul mercato, sciogliendo le riserve sulla guida tecnica, affidata ad un esordienti,
Maurizio Ollargiu, già dirigente, e portando a termine alcune operazioni decisamente molto interessanti.
I movimenti che hanno fatto più
“rumore” nell’ambiente sono quelli
che hanno portato ai ritorni del fantasista Simone Marini e del bomber Federico Trogu. Pur se non più giovanissimi, entrambi hanno ancora le
potenzialità per recitare ruoli da protagonisti se adeguatamente motivati.
Simone Marini aveva lasciato la
squadra nello scorso inverno, accettando le offerte del Porto Corallo, dopo alcune brillanti stagioni. Ritorna a
Carbonia a quasi 32 anni, con una grande voglia di fare bene, deliziando il
pubblico del “Carlo Zoboli” con la
sua classe sopraffina.
Federico Trogu ha lasciato Car-
bonia due anni fa, senza molta fortuna. A Villacido, Samassi e Narcao,
non è riuscito a ripetere le ottime stagioni vissute a Carbonia ed ora, a 31
anni, conta di tornare ai suoi massimi
livelli. Sulla carta la coppia MariniTrogu è molto forte e potrebbe fare
la differenza in Promozione.
centrocampista proveniente dalla
Masullese, squadra di Promozione.
Il gruppo dei giocatori esperti è
completato da Nicola Sanna, 38 anni,
centrocampista ritornato a Carbonia lo
scorso inverno; il portiere Daniele Bove e il difensore Claudio Di Meglio,
ancora molto giovani.
Simone Marini.
Federico Trogu.
La campagna acquisti dei ritorni
non si ferma qui. Hanno un passato
in biancoblù, meno recente, anche gli
altri due nuovi arrivi: Angelo Mei, difensore centrale proveniente dall’Aritzo (con il quale ha vinto il campionato di Prima categoria), in precedenza a Terralba; Michel Medda,
La squadra conta poi su tutti i migliori giovani messisi in evidenza nelle ultime due stagioni e nelle categorie juniores ed allievi.
«Puntiamo ad una stagione tranquilla - ha spiegato il presidente Renato Giganti - vogliamo divertirci e
far divertire i tifosi.»
Tante vecchie glorie in campo per ricordare Antonello Tuveri
Carbonia-Torres, ricordi di un altro calcio
S
i sono ritrovati sul manto erboso dello stadio Comunale Carlo Zoboli per ricordare un amico
scomparso prematuramente, Antonello Tuveri.
Le vecchie glorie di Carbonia e Torres hanno
ricordato le imprese calcistiche vissute negli ultimi 40
anni, in una partita decisa da un goal di Salvatore Castronovo nel secondo tempo, e poi hanno festeggiato davanti ad una tavola imbandita.
Il passo sul campo non è più quello di un tempo, in
molti casi i capelli sono più radi o non ci sono più, ma
l’entusiasmo è lo stesso e in qualche caso la classe è rimasta intatta. Floriano Congiu, Gianmario Coghene,
Roberto Ennas, Antonio Trudu, Marco Sanna, Marco Dasara, Carlo Pusceddu, Giuseppe Mura, Giorgio Melis,
Antonio Mura, Sandro Zaccolo, Sergio Dossena, Mondo Mameli, Carlo Tronci, arbitro Paolo Pinna…
Quanti ricordi: la vittoria del Carbonia il 29/09/1979,
in serie D, con goal di Floriano Congiu (al ritorno, il
3/02/1980, 2 a 0 per la Torres, con goal di Coni e Canessa); l’impresa del Carbonia a Sassari il 14/12/1980,
in serie D, con goal di Marco Congiu; la vittoria della
Torres nel ritorno a Carbonia, il 3/05/1981, con doppietta
di Gasbarra; la nuova impresa del Carbonia a Sassari il
24/10/1982, con goal di Zaccolo; la vittoria della Torres a Carbonia il 19/02/1984, in C2, con goal di Trudu e
Canessa; la vittoria del Carbonia il 2/12/1984, in C2,
con goal di Innella; lo 0 a 0 del 17/05/1987, sempre in
C2, in un Comunale pieno con 6.000 spettatori, con Bianchini da una parte e Zola dall’altra.
Al termine della partita, il figlio di Antonello Tuveri,
Giuseppe, ha consegnato la Coppa al capitano del Carbonia, Antonio Mura.
La formazione delle vecchie glorie del Carbonia.
La formazione delle vecchie glorie della Torres.
Cantina Santadi
Via Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel. e Fax 0781 950012
LATINIA
Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco
dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna.
Vino mediterraneo, caldo, solare che,
servito a 10°-12° C, esalta il dessert
e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa.
Ha ricevuto il “Premio speciale”
“miglior vino dolce dell’anno” 2002
e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso”
Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux.
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