4 - Limantiqua

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LIM ANTIQUA
CATALOGO
103
Lim Antiqua s.a.s - Studio bibliografico Via della Chiesa IX, 44
- Loc. Monte San Quirico 55100 LUCCA
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evasi anche in caso di disponibilità parziale dei pezzi richiesti
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Autografi e Manoscritti
Indice
Fotografie con dedica autografa
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Novecento: Storia, Letteratura, Musica e Arte
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Ottocento: da Cavour a Rossini
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Fotografie con dedica autografa
1. Italo Balbo (Ferrara 1896 - Tobruk 1940)
Fondatore del fascismo ferrarese, quadrumviro della marcia su Roma, fu ministro
dell'Aereonautica. Governatore della Libia dal 1934 al 1940 mori abbattuto per errore
sui cieli di Tobruk dalla contraerea italiana. Ritratto fotografico (cm 23,5 x 19) applicato
su cart. con dedica autografa firmata "Al Generale Ercole Capuzzo con cuore di camerata".
Fotografia La Serenissima - Roma.
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2. Gino Bartali (Ponte a Ema 1914 - Firenze 2000)
Firma autografa su cartolina fotografica raffigurante il campione toscano in sella alla sua
bicicletta.
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3. Mattia Battistini (Roma 1856 - Rieti 1928)
Cartolina fotografica raffigurante il rinomato baritono in abiti di scena, dall’opera La
Gioconda di Amilcare Ponchieli. Dedica autografa firmata datata al 1901.
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4. Arturo Benedetti Michelangeli (Brescia 1920 – Lugano 1995)
Ritratto fotografico (cm 15,5x10,5) di uno dei massimi pianisti del Novecento. Fotografia
Allegri. Al verso, dedica autografa firmata, datata al 1940.
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5. Giuseppe Borgatti (Cento 1871 - Reno di Leggiuno 1950)
Ritratto fotografico (cm 13 x 9,5) con dedica autografa firmata dat. 29.8.1904 del
rinomato tenore, primo interprete in Italia nella Salome di Richard Strauss, immortalato
in abiti di scena. Fotografia Montabone.
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6. Ferruccio Busoni (Empoli 1866 - Berlino 1924)
Fotografia (applicata su cartoncino) raffigurante un ritratto giovanile del rinomato
pianista, compositore e direttore d’orchestra empolese naturalizzato tedesco. Bella dedica
autografa firmata dat. ottobre 1913.
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7. Luigi Cadorna (Verbania 1850 - Bordighera 1928)
Generale del Regio Esercito Italiano, nominato Capo di Stato Maggiore nel 1914,
mantenne molto rigidamente la disciplina nelle truppe dell'esercito italiano al fronte.
Dopo la disfatta di Caporetto (24 - 26 ottobre 1917) fu rimosso dal comando e sostituito
con il Generale Armando Diaz. Grande ritratto fotografico (cm 23 x 17) con dedica
autografa firmata dat. Roma 25/11 1925. "Al Grand'Uff. Alighiero Felici Combattente sul
Sabotino...".
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8. Maria Callas (New York 1923 - Parigi 1977)
Dedica firmata “Maria Meneghini Callas” su cart. fotografica raffigurante la Divina, in
abiti di scena (Mefistofele di Arrigo Boito). Foto Piccagliani.
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9. Benedetto Cairoli (Pavia 1825 - Napoli 1889)
Ritratto fotografico (cm 14,5 x 10) con firma autografa del patriota garibaldino, due volte
presidente del consiglio del Regno d'Italia. Fotografia H. Le Lieure - Rome.
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10. Margherita Carosio (Genova 1908 - ivi 2005)
Ritratto fotografico (cm 26 x 20) con dedica autografa firmata dat. al 1940 della soprano
e attrice ligure.
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11. Edmondo De Amicis (Oneglia 1846 - Bordighera 1908)
Grande, bellissimo ritratto fotografico (cm 40 x 30) applicato su foglio in-4, con dedica
autografa firmata dell'autore di Cuore a Paolo Mantegazza.
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12. Mario De Bernardi (Venosa 1893 - Roma 1959)
Ritratto fotografico (cm 21,5 x 15,5) del pilota dell'aereonautica italiana campione di
acrobazia aerea, in divisa da ufficiale. Dedica autografa firmata.
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13. Alcide De Gasperi (Pieve Tesino - Borgo Valsugana 1954)
Ritratto fotografico (cm 22,5 x 17 - applicato su cartoncino) del grande statista,
Presidente del Consiglio dal 1945 al 1953. Firma autografa al margine inf. Fotografia Ghitta
Carell - Roma.
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16!
14. Mario Del Monaco (Firenze 1915 - Mestre 1982)
Ritratto fotografico (cm 18 x 12,5) con firma e data autografe (1961) di uno dei massimi
tenori di tutti i tempi.
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17!
15. Enrico De Nicola (Napoli 1877 - Torre del Greco 1959)
Raro ritratto fotografico (cm 23,5 x 17,5 - applicato su passepartout ) del primo
Presidente della Repubblica Italiana, con bella dedica autografa firmata datata 15.7.1948.
Fotografia CrescenteRoma.
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16. Francesco De Pinedo (Napoli 1890 - New York 1933)
Grande ritratto fotografico (cm 22 x 15,5 - applicato su passepartout) dell'aviatore
passato alla storia per le sue imprese transoceaniche con l'idrovolante (celebre il raid
dall'Italia a Melbourne nel 1926) immortalato in divisa da ufficiale. Dedica autografa
firmata dat. Roma luglio 1927.
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19!
17. Armando Diaz (Napoli 1861 - Roma 1928), Pietro Badoglio (Grazzano
Monferrato - ivi 1956) e Scipione Scipioni (Citerna 1867 - Roma 1940)
Bellissima, grande fotografia (cm 36 x 26) con firme autografe dei tre Generali del Regio
Esercito durante la prima guerra mondiale, immortalati in uniforme. Straordinaria
istantanea raffigurante alcuni fra i massimi protagonisti dalla grande guerra.
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18. Luigi Einaudi (Carrù 1874 - Roma 1961)
Grande ritratto fotografico (cm 23 x 17 - applicato su cartoncino) dell'esimio economista,
secondo Presidente della Repubblica Italiana, immortalato mentre consulta un volume
in-Folio. Dedica aut. firmata datata Roma, Natale del 1948. Fotografia Ghergo - Roma. " 300
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21!
19. Luigi Facta (Pinerolo 1861 - ivi 1930)
Ritratto fotografico (cm 15 x 11) con dedica autografa firmata dat. Genova 2 marzo 1922
del Presidente del Consiglio del Regno d'Italia all'epoca della marcia su Roma.
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20. Beniamino Gigli (Recanati 1890 - Roma 1957)
Ritratto fotografico (cm 22 x 17,5) con dedica autografa firmata dat. 1950 del grande
tenore. Fotografia Lo Bianco - Palermo.
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21. Umberto Giordano (Foggia 1867 - Milano 1948)
Raro e splendido grande ritratto fotografico (cm 20,5 x 13,5) applicato su cart., con
dedica autografa firmata dat. Roma 28.1.1906. Fotografia Montabone - Milano.
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24!
22. Giovanni Martinelli (Montagnana 1885 - New York 1969)
Ritratto fotografico (cm 21,5 x 16) con dedica autografa firmata del rinomato tenore,
grande interprete pucciniano, protagonista di una fortunata carriera negli Stati uniti nella
prima metà del '900.
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23. Pietro Mascagni (Livorno 1863 - Roma 1945)
Ritratto fotografico (cm 21,5 x 16) con dedica autografa firmata datata al 1930 del
compositore autore di Cavalleria. Fotografia Casa Editrice Ballerini & Fratini - Firenze. " 400
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24. Adelina Patti (Madrid 1843 - Craig-y-Nos 1919)
Ritratto fotografico (cm 8,5 x 5,5) con dedica autografa firmata dat. Moscou 21 février - 5
mars 1871 della celebre soprano, star della lirica fra i secoli XIX e XX. Fotografia Bergamasco
- St. Petersbourg.
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25. Luigi Pirandello (Girgenti 1867 – Roma 1936)
Firma autografa su cartolina fotografica raffigurante un ritratto dell’autore de Il fu Mattia
Pascal. Restauro.
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26. Ottorino Respighi (Bologna 1879 – Roma 1936)
Grande ritratto fotografico (cm 22 x 16) del compositore e musicologo autore della
Trilogia romana. Fotografia Becker & Maass, Berlin. Dedica autografa firmata "Al quartetto
Terraneo, Pinerolo settembre 1931.".
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27. Antonio Salandra (Troia 1853 – Roma 1931)
Ritratto fotografico (cm 17,5 x 13) con dedica autografa firmata del Presidente del
Consiglio dei ministri dal 1914 al 1916.
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28. Giuseppe Saragat (Torino 1898 – Roma 1988)
Grande ritratto fotografico (cm 23 x 17) con dedica autografa firmata del quinto
Presidente della Repubblica Italiana. Milano 14.4.1967.
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29. Amedeo di Savoia Aosta (Torino 1898 – Nairobi 1942)
Ritratto fotografico (cm 16,5 x 11) con dedica autografa firmata dat. al 1927 dell'Eroe
dell'Amba Alagi, Vicere d'Etiopia dal 1937 al 1941, immortalato in divisa da ufficiale del
Regio Esercito Italiano.
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30. Emanuele Filiberto di Savoia (Genova 1869 – Torino 1931)
Ritratto fotografico (cm 26 x 16,5) applicato su cart. in-4 con dedica autografa firmata
dat. 29.9.1918 del Duca d'Aosta, Generale del Regio Esercito Italiano nella Grande
Guerra. "Con affetto sbocciato sui banchi della scuola - fiorito sui campi di battaglia...". Lievi
abrasioni. Fotografia Guigoni & Bossi - Milano.
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31. Elena di Savoia (Cettigne 1873 – Montpellier 1952)
Ritratto fotografico (cm 25 x 16) con dedica autografa firmata dat. al 1909 della Regina
d'Italia (consorte di Vittorio Emanuele III) immortalata in abiti regali. Fotografia Guigoni
& Bossi - Milano.
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32. Maria José di Savoia (Ostenda 1906 – Thonex 2001)
Bellissimo, grande ritratto fotografico (cm 23,5 x 16,5) con dedica autografa firmata dat.
al 1945 dell'ultima Regina d'Italia, come consorte di Umberto II. Fotografia Ghitta Carell Roma.
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33. Umberto II di Savoia (Racconigi 1904 – Ginevra 1983)
Grande ritratto fotografico (cm 20 x 15) applicato su foglio in-4, con dedica autografa
firmata del Re di maggio dat. al 1937, immortalato in uniforme da ufficiale del Regio
Esercito. Fotografia Istituto Luce.
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34. Vittorio Emanuele di Savoia Aosta (Torino 1870 – Bruxelles 1946)
Ritratto fotografico (cm 14,5 x 10,5) applicato su cart., con firma e data autografe dat. al
1907 del Generale del corpo d'Armata del Regio Esercito Italiano.
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35. Tito Schipa (Lecce 1888 – New York 1965) Ritratto fotografico (cm 22 x 18,5) con
dedica autografa firmata dat. 1958 del grande 'tenore di grazia'.
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36. Arrigo Serato (Bologna 1877 – Roma 1948)
Ritratto fotografico (cm 22 x 14,5 - applicato su cart.) del rinomato violinista, dal 1926
professore all’Accademia di Santa Cecilia di Roma. Dedica autografa firmata datata
Bologna il 3 di maggio 1921 allo scrittore e giornalista Giuseppe Lipparini..
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37. Giuseppe Sickel (Sorbolo 1849 – Milano 1924)
Ritratto fotografico (cm 21 x 15,5) con dedica autografa firmata datata al 1890 del noto
attore comico. Fotografia Montabone - Napoli.
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38. Paolo Thaon di Revel (Torino 1859 – Roma 1948)
Grande, bellissimo ritratto fotografico (cm 23 x 16,5) applicato su cart., con dedica
autografa firmata dat. 9bre 1939 - XVIII del Duca del Mare, Ammiraglio della Regia
Marina Italiana, immortalato in uniforme.
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39. Arturo Toscanini (Parma 1867 – New York 1957)
Dedica autografa firmata, datata Bologna 28-29 - 4 - 1921 su splendida fotografia originale
(cm 28,5 x 22,5) di un dipinto di Giacomo Grosso (Cambiano 1860 - Torino 1938)
realizzato nel 1916, raffigurante uno dei massimi direttori d’orchestra di tutti i tempi. “Al
carissimo prof. Giuseppe Lipparini”.
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40. Ermanno Wolf-Ferrari (Venezia 1976 – ivi 1948)
Bellissimo ritratto fotografico (cm 22,5 x 17) applicato su cart., con dedica autografa
firmata dat. 12.2.1936 XIV del compositore autore di Sly immortalato al pianoforte.
Fotografia Spinazzi - Venezia.
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Novecento: Storia, Letteratura, Musica e Arte
41. Corrado Alvaro (San Luca 1895 - Roma 1956)
Lettera autografa firmata dat. Roma 28 marzo 1954 Piazza di Spagna, 20 del giornalista,
poeta e scrittore autore del volume Gente in Aspromonte (1930) diretta a Renato Rocchi,
studente della scuola elementare Romagnese (Monte Pelice). “Ti manderò presto qualche
libro. Ma vorrei fare qualcosa di più. Vorrei pubblicare la tua lettera nel Bollettino degli scrittori
italiani, chiedendo ai miei colleghi di mandare, anche loro, libri per la tua scuola. Spero che possiate
mettere insieme, così una bibliotechina. E poiché i libri restano, molti ragazzi ancora potranno leggere e
imparare, esser felici della compagnia d’un libro. Se tu e i tuoi compagni e il tuo maestro avete in mente il
titolo di qualche libro…”. Una pagina in-4, acclusa busta con ind. aut.
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41. Corrado Alvaro
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42. Giulio Carlo Argan (Torino 1909 - Roma 1992)
Destalinizzare la pittura
Dattiloscritto con firma autografa dell'illustre storico dell'arte sul tema 'destalinizzare la
pittura nei paesi socialisti', quesito posto negli anni '60 dal giornalista Giancarlo Vigorelli,
direttore della rivista 'L'Europa letteraria, artistica e cinematografica'. Incipit: "Visitando
alla biennale il padiglione sovietico mi chiedevo de quelle opere rappresentassero veramente il meglio
dell'arte che si fa in Russia o non fossero il risultato di una scelta disgraziata affidata, come può sempre
accadere, a un funzionario più zelante che intelligente. Quelle opere erano in evidente contraddizione, non
solo con l'arte che si fa in Europa o in America, ma con tutto quello che sapevo dell'Unione Sovietica.
E' possibile, mi chiedevo, che in uno dei paesi tecnicamente più avanzati del mondo, ed in cui il progresso
tecnico s'inquadra in una cultura socialista, l'arte sia rimasta ad un livello tecnico così arretrato?
L'argomento della propaganda non regge: paragonate ad altri mezzi di propaganda, per esempio il
cinematografo, quelle pitture e quelle sculture sono indubbiamente un mezzo di propaganda assolutamente
rudimentale e positivamente inefficace...". Una pagina in-4.
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42. Giulio Carlo Argan
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43. Giovanni Arpino (Pola 1927 - Torino 1987)
Lettera autografa firmata, su cart. post. ill. s.d. (ma 1972 ca.) dello scrittore e giornalista
vincitore del Premio Strega nel 1964 con il romanzo L'ombra delle colline, con cui risponde
alle critiche mossegli su Randagio è l'eroe, con cui vinse il Premio Campiello nel 1972. "Non
sono un tifoso - anzi - quindi ce la metto tutta per capire scrivere e usare un briciolo di ironia necessaria.
Ma il mio 'Randagio' non è barocco e tantomeno barocchista...".
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44. Tito Bacchetti (Roma 1864 - Brescia 1920)
Lettera datt. con firma autografa, Roma 3 luglio 1905, dell'uomo politico, prefetto di Chieti
e in seguito di Brescia, diretta a Maria Ciofi. "Pregai S.E. Tittoni di raccomandare caldamente a
S.E. Fortis il trasloco di suo figlio da Velletri a Roma. Ora S.E. Fortis risponde con la lettera che le
accludo in copia. Sono dolente di non essere riuscito nel nostro intento...". Una pagina in-8, carta int.
'Ministero degli Affari Esteri'.
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45. (Banche Popolari) - Luigi Luzzatti (Venezia 1841 - Roma 1927)
Interessante, lunga lettera autografa firmata dat. Venezia 24 dic. (senza anno) del
fondatore della Banca Popolare di Milano e Presidente del Consiglio del Regno d'Italia
dal 31 marzo 1910 al 29 marzo 1911, circa le numerose iniziative che ha intrapreso al fine
di costituire banche popolari e cooperative in tutta Italia. "E' da un mese e mezzo che devo
errare quà e là, apostolo vagabondo, a diffondere la notizia delle istituzioni cooperative, e sono lietissimo
della messe raccolta. A Bologna, Verona, Mantova, Bergamo, Venezia, Vicenza, Padova, coll'ajuto dei
comuni, degli industriali, delle camere di commercio, e col risparmio dei popolani sono riuscito a costituire
nuovi magazzini, cooperative, nuove banche popolari...". "il numero riflette l'idea, ed è una grande idea.
Sono anche riuscito a fondere nella comedia delle istituzioni di previdenza le diverse fazioni politiche che
in ogni città d'Italia consumano e dilaniano il nostro belpaese... e se a Bologna, coll'ajuto del sindaco, ho
ottenuto che sottoscrivessero pel magazzino cooperativo nella qualità d'iniziatori Minghetti e Belopanti: e
voi non potreste ajutarmi a Pisa, a Lucca ed in altre città di Toscana, dove prevale quell'ibrido sistema
della Banca del Popolo, che non ha di popolare che il nome?...". Quattro pagine in-8 su carta
azzurrina.
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46. Antonio Barolini (Vicenza 1910 - Roma 1971)
Componimento autografo firmato e datato tit. 'Preghiera' dello scrittore, poeta e
giornalista, tratto da una selle sue opere più note, le Elegie di Croton (1959). Incipit: "Qui o
la! , Signore/Non so dove mi dirai di posare/Ma e! tutto un ponte/Sopra il mare/E non ci sono due
lingue e due isole...". Dedica autografa firmata in calce.
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47. Sem Benelli (Prato 1877 - Zoagli 1949)
L'amorosa tragedia. Poema drammatico in III atti. Milano, Fratelli Treves Editori, 1925.
Dedica autografa firmata dell'autore al foglio di sguardia. Roma 21 apr. 1925. Leg. br.
edit., pp. 199.
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48. Piero Chiara (Luino 1913 - Varese 1986)
Dal fondo della mia timidezza e altri racconti. Ed. Eurographica Helsinki, 1985. Elegante
edizione a tiratura limitata di soli 350 esemplari, su carta speciale Michelangelo delle
cartiere Magnani di Pescia. Firma autografa dell'autore al frontespizio. Cm 15 x 20,
brossura, pp. 74.
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49. Guelfo Civinini (Livorno 1873 - Roma 1954)
Odor d'erbe buone. Racconti. Ed. A. Mondadori, Milano, 1930. Dedica autografa
firmata dell'autore al foglio di sguardia. Leg. br. edit. (staccata), pp. 156.
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46!
50. (Colonie italiane) Giovanni Poli
Battaglia di Gondar
Documento dattiloscritto datato Gondar 19 giugno 1941 XIX V° del'Imp. contenente la
relazione del segretario federale Giovanni Poli, ad Attilio Teruzzi (1882 - 1950) ministro
per l'Africa Italiana dal 1939 al 1943, in cui lo informa sulle battaglie che l'esercito italiano
sta combattendo contro le truppe dell'Impero Britannico ed i soldati abissini in Etiopia.
Riportiamo alcuni passi a titolo di esempio. "Il 15 marzo le comunicazioni tra Asmara e
Gondar vengono sospese, da allora, praticamente, ha inizio l'assedio della Città. Si attuano tutte le
misure per assicurare una lunga resistenza. Hanno notevole importanza la parte spirituale e la
organizzazione logistica. Questi tre mesi di lotta, che concludono il primo anno di guerra e quattro di
guerriglia, trovano ancora in piedi le forze di Gondar, collaudate da infinite prove. Dopo aver fiaccato le
prime offensive del novembre col mantenimento delle posizioni di Metema Gallabat, le migliori truppe
notevoli mezzi e riserve di viveri sono state cedute, per la lotta di Cheren. Il solo combattimento di Celgà,
17-19 maggio, ci è costato la perdita di 24 ufficiali e oltre 1000 uomini di truppa. La volontà di
resistere fino all'estremo è in tutti: lo dimostrano i quotidiani combattimenti ed i sacrifici, che tutti
sopportano con la massima comprensione. Per parlare soltanto del vitto, è fuori di dubbio che la
relazione, necessariamente adottata, non è sufficiente, specie se si tien conto della modestissima efficienza
fisica dei nazionali, quasi tutti in età matura, dei disagi e di molte altre privazioni, finora il pane, di
prodotti locali, può ancora avere questo nome; ma è previsto di sostituirlo con patate, cavoli, rape e
fagiuoli ecc...". Per un totale di sei pagine in-4.
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50. (Colonie italiane) Giovanni Poli
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51. Lino Curci (Napoli 1912 - Roma 1975)
Componimento autografo firmato e datato, tit. 'Il Sogno', tratto dalla raccolta 'Gli operai
della terra' (1967) del poeta e giornalista de Il Mattino. Incipit: "Mi dici che ho sognato/E non
ricordo. Forse/Ho sognato la terra/Intorno a me come un'isola scura/Nel velo d'argento del
crepuscolo./E forse in questo lembo/Caldo di lei, raccolto/In questo senso d'uomo/Per tutti i fili che da
me si svolgono/Ho sognato gli antichi legamenti/Della matrice. Non ricordo. E tu/Nella quiete
notturna...". Una pagina in-4.
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52. Silvio d'Amico (Roma 1887 Girardoux ovvero il teatro della disfatta. Estratto dalla Rivista Italiana del Dramma Num.
2 del 15 Marzo 1941 - XIX. Roma Istituto Grafico Tiberino Dedica autografa firmata
dell'autore. Leg. br. (staccata, presenta lacune), pp. 11.
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53. Luce d'Eramo (Reims 1925 - Roma 2001)
Il convoglio dei Lituani. Edizioni Esse, Milano, 1958. Dedica autografa firmata
dell'autroce al frontespizio. Br. edit., pp. 273.
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54. Libero De Libero (Fondi 1903 – Roma 1981)
Lettera autografa firmata datata 12 ottobre 1965 del poeta, critico d’arte e narratore, autore
delle sceneggiature ‘Non c’è pace tra gli ulivi’ e ‘Giorni d’amore’, di Giuseppe De Santis, nella
quale si complimenta con il corrispondente per “queste tue 6 incisioni che accompagnano il testo
di Orelli”. “Sono veramente belle, e ti sono gratissimo del dono, che in verità, io ti ho estorto con non
poca faccia tosta…”. Una pagina in-16. Acclusa busta.
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55. Armando Diaz (Napoli 1861 - Roma 1928)
Firma autografa su frammento di lettera datt. (della quale è presente solo una riga
"Ossequi fascisti") del Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito durante la prima guerra
mondiale.
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56. Leonor Fini (Buenos Aires 1907 - Parigi 1996)
Raccolta di 11 lettere autografe firmate, su cartolina illustrata della pittrice, scenografa e
costumista argentina di origini italiane, dirette all'avvocato Nino Pontini.
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57. Cesare Frugoni (Brescia 1881 - Roma 1978)
Encore à propos des Gastrorragies au groups de Splénomégalies chroniques. Paris,
Masson & C. Editeurs, 1929. Dedica autografa firmata dell'autore sulla copertina. Leg.
br., pp. 4.
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58. Mario Fumagalli (sec. XX)
Lettera autografa firmata (senza data) del capocomico che assieme a Lucio D'Ambra
fondò nel 1923 al Teatro Eliseo di Roma la compagnia chiamata 'Teatro degli Italiani',
diretta al Comm. Schanzer, al quale comunica di non ritenere adatto alla messa in scena un
lavoro teatrale scritto da quest'ultimo presso l'istituzione di cui è presidente. "Da chi avrei
potuto farle consegnare il copione del lavoro se non dal portiere? Non vedo in questo nulla che La possa
offendere: molto meno il mio franco pensiero sul lavoro che ho letto - ricco di grande erudizione - ma punto
drammatico, a mio modo di vedere (e possa ingannarmi). Ad ogni modo il teatro degli italiani non
avrebbe potuto gravarsi della dispendiosissima messa in scena per un lavoro in un atto che io, nella mia
coscienza d'artista non ritengo vitale e per il quale si sarebbe dovuto scritturare appositamente un attore
per la parte del protagonista...". Due pagine in-8, carta int. 'Teatro degli italiani'. Strappo al
margine inf.
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59. Salvator Gotta (Montaldo Dora 1887 - Rapallo 1980)
Dedica autografa firmata dat. 21 febb. 1969 dello scrittore, autore del testo dell'inno
fascista 'Giovinezza' nel 1925.
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60. Corrado Govoni (Tamara 1884 - Lido dei Pini 1965)
Lettera autografa firmata, datata Roma 2 Giugno 1958 del poeta dapprima crepuscolare e
in seguito futurista, diretta ad una poetessa. "In un mio quaderno segreto vado trascrivendo da
alcuni anni le più belle liriche di poeti nuovi che mi capita di leggere qua e là. Al posto d'onore devo aver
certamente copiato anche la sua delicatissima poesia, 'Signore, fa ch'io non veda' che rileggo con
straordinario piacere ed interesse nella raccolta 'Il cantiere e la luna', inviatemi in gradito omaggio. Se
non lo conosce già, io sarò ben lieto di inviarle in contraccambio una copia del mio recente 'Stradario'.
Vorrei intanto riprodurre, con il suo ambito consenso e la necessaria autorizzazione per il mio editore,
per la grossa antologia 'Splendore della poesia italiana'...". Una pagina in-8.
" 120
60. Corrado Govoni
!
49!
61. Rodolfo Graziani (Filettino 1882 - Roma 1955)
Importante documento dattiloscritto dat. 22 ottobre 1940-XVIII del Generale del Regio
Esercito Italiano, Maresciallo d'Italia e Governatore della Libia durante la seconda guerra
mondiale. Promemoria scritto per Attilio Teruzzi relativo al conferimento della cittadinanza
italiana speciale per i libici musulmani (R.D.L. 9 gennaio 1939 - XVII, N. 70). Riportiamo
un passo a titolo esemplificativo. "La quistione della elargizione della piena cittadinanza
metropolitana ai sudditi musulmani non ha mai potuto prescindere dalla necessità di rispettare il loro
statuto personale e successorio, cui - per motivi giuridici e religiosi - sono strettissimamente, gelosamente
attaccate le popolazioni islamiche. Pregiudiziale, questa, insuperabile, come dimostrano gli infruttuosi
tentativi programmati dalla Francia in Algeria ed altrove, in conformità della sua politica assimilatrice
ad oltranza. Sostanzialmente, anche presso di noi il problema si dibatte interno alle due possibili
soluzioni: cittadinanza piena, con perdita dello statuto personale e successorio - cittadinanza piena, con
mantenimento dello statuto stesso. Alla prima soluzione si è obiettato che i musulmani - come
l'esperienza ha dovunque dimostrato . sarebbero sempre stati restii, per motivi religiosi, a chiedere la
piena cittadinanza italiana, allo scopo di non rinunciare al loro statuto personale e successorio, e quei
pochissimi - per la maggior parte notabili - che l'avessero acquistata, avrebbe finito, come verificatosi
altrove, col perdere presso i correligionari quell'ascendente di cui avevano sempre goduto in precedenza;
inconveniente, questo, di particolare gravità politica. La seconda soluzione cozzava contro lo stesso
ordinamento giuridico italiano, il quale, specie dopo il concordato con la Santa Sede, non avrebbe mai
potuto accogliere un tipo di cittadinanza italiana (anche se limitato territorialmente alle sole regioni
abitate in prevalenza da musulmani) in cui si ammettevano la poligamia ed il divorzio, istituti
assolutamente contrari non solo all'ordine pubblico, ma anche all'educazione ed ai sentimenti del popolo
italiano...". Dodici pagine in-4. Unita: lettera datt. di Graziani diretta a Teruzzi, contenente
righi autografi firmati del destinatario, in cui comunica la propria adesione alle
conclusioni del Generale. "Concordo. Non faccia modifiche fino a guerra finita". Una pagina in4.
" 280
62. Angelo Flavio Guidi (sec. XX)
Tessera di riconoscimento della Prima Guerra Mondiale del sottotenente Guidi sig.
Angelo Flavio del R. Esercito Italiano. Cm 13 x 8,5.
" 50
63. Francesco Leonetti (n. Cosenza 1924)
Due lettere autografe (risp. datate al 1965 e 1966) dello scrittore e poeta, amico intimo di
Pier Paolo Pasolini con il quale collaborò in varie iniziative culturali, nelle quali scrive al
corrispondente circa alcune sue pubblicazioni. "Spero che a Brescia in biblioteca potrà trovare i
miei libri, che sono esauriti presso l'editore (né purtroppo, io ne ho copie disponibili). Prendo appunti
negli anni prossimi di ristamparli riveduti, insieme alle nuove raccolte di poesie e di saggi...". Due
pagine in-8.
" 100
64. Carlo Lessona (Lanzo Torinese 1863 - Firenze 1919)
La mancanza e il difetto di memoria. Città di Castello, Tipografia dello stabilimento S.
Lapi, 1895. Dedica aut. firmata dell'autore al frontespizio. Leg. br. ed., pp. 16.
" 30
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50!
61. Rodolfo Graziani
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51!
65. Nicola Lisi (Scarperia 1893 - Firenze 1975)
Lettera autografa firmata dat. Firenze 21 aprile 1954 nella quale fornisce al corrispondente
un elenco delle opere pubblicate fino al 1954. "In ritardo, ma volentieri dunque, le trascrivo
l'elenco completo delle mie pubblicazioni. 1° L'Acqua. Vallecchi, 1928. Editrice Fiorentina, 1949. 2°
Favole. Frontespizio, 1973. Editrice Fiorentina, 1948. 3° Paese dell'anima. Frontespizio, 1934.
Vallecchi, 1942...". "Alcune di queste mie operette, come il 'Paese', il 'Concerto', il 'Diario', hanno
avuto la fortuna di varie edizioni. Siamo ormai alla undicesima con il 'Parroco', che è stato anche
tradotto in tedesco, spagnolo ecc. Niente altro, caro Bossetti. Non sempre ho potuto approfittare dei
momenti di grazia concessimi. Comunque di quel che è stato ringrazio Iddio...". Una p. in-8. " 100
66. Pietro Maffi (Corteolona 1858 - Pisa 1931)
Lettera autografa firmata dat. Pisa 10.4.1919 dell'Arcivescovo di Pisa (1903) e Cardinale
(1907) che celebrò nel 1930, nella cappella Paolina del Quirinale, il matrimonio tra il
principe Umberto di Savoia e la principessa Maria José. Su una questione relativa a certi
incarichi pastorali. "La sola cosa, che per ora potrei fare, sarebbe di permettere che venisse col fratello,
dandogli facoltà di dir messa: in seguito si vedrà...". Una pagina in-8, carta int. 'Arcivescovo di Pisa'.
Unita busta con ind. aut.
" 80
66. Pietro Maffi
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52!
67. Gian Francesco Malipiero (Venezia 1882 - Treviso 1973)
Carteggio di quattro lettere autografe firmate, risalenti all'arco cronologico 1929 - 1934
del prolifico compositore autore della Sinfonia dello Zodiaco (1951) dirette al collega
Adriano Lualdi (1885 - 1971) su questioni musicali. Alcuni passi a titolo esemplificativo.
"Già mesi fa aderii al tuo desiderio ed accettai di far parte del comitato esecutivo del Festival veneziano,
dunque non posso che ripetere la mia adesione e ancora una volta ringraziarti...". "Non ho capito se tu
voglia riprodurre l'autografo di una facciata. In ogni modo ho fatto un lavoro insopportabile per scrivere il
mio preludio in una pagina. Spero ammirerai la mia qualità di copista. Se trovi che è troppo minuscolo
(mi par chiaro però) potrai ingrandirlo...". "Sarebbe ora che i musicisti italiani 'Non lazzaroni' si
mettessero d'accordo. Da noi imperano quei due o tre cafoni immondi e gli altri musicisti si divorano l'un
l'altro. Anche lo stesso Pizzetti vive d'illusioni. Anche lui subisce le conseguenze dell'attuale stato di cose.
Re Artù regna a Milano e poi? Glie l'ho detto tante volte: restiamo un po' uniti spiritualmente, non
attraverso la società. Anche Alfredo Casella ora dice che ognuno deve fare da sé!!...". Per un totale di
sette pagine in-4.
" 350
67. Gian Francesco Malipiero
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53!
68. Luigi Mancinelli (Orvieto 1848 - Roma 1921)
Due lettere autografe firmate (risp. datate al 1908 e al 1909) del violoncellista, direttore
d'orchestra e compositore, direttore del Teatro Comunale di Bologna, autore di opere
liriche (Isora di Provenza, 1884; Ero e Leandro, 1896) e musica strumentale (Scene veneziane,
1889) dirette al noto tenore Vittore Deliliers (1849 - 1932). Nella prima missiva lo
informa che al momento non ha ottenuto alcuna risposta in merito ad una "scrittura" per
il direttore d'orchestra siciliano Francesco Spetrino. "Questo silenzio e questa indifferenza
dell'impresa, in una cosa che m'interessa tanto, è assolutamente inesplicabile. La signora Palazzo mi ha
scritto da Lisbona che suo marito ha rifiutato la seconda offerta che gli venne fatta, sentendosi offeso per
non essere stato accettato, quando io lo proposi. Inoltre io sono certo che Palazzo non accetterebbe per
delicatezza, avendo egli stesso scritto a mio nome a Spetrino offrendogli l'affare del Colon, che egli non
poté combinare per l'opposizione fattagli dal Ducci...". Due pagine in-8 obl., inch. rosso. Nella
seconda lo informa di non aver ancora avuto la possibilità di "parlare del tuo affare a
Bernabei che mi aveva annunciato una tua visita a Genova per jeri domenica". (...). "Intanto ti prevengo
che conservo le ricevute in perfetta regola tanto della prima quota mediazione (£ 2000) pagata prima
della mia partenza per Genova, quanto delle altre che mi vennero ritenute nella quindicina a Buenos
Aires...". Due pagine in-8 obl., inch. rosso.
" 200
68. Luigi Mancinelli
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54!
69. Luigi Mancinelli (Orvieto 1848 - Roma 1921)
Lunga, interessante lettera autografa firmata dat. 3 agosto 1908 diretta al collega Guido
Alberto Fano (1875 - 1961) riguardante l'organizzazione di una stagione teatrale a
Lisbona da tenersi nella primavera dell'anno seguente. "Caro Fano, vengo a confermarle quanto
le telegrafai, cioè che 'accetterei il contratto di Lisbona alla condizione di riservarmi la scelta d'accordo con
l'impresa dell'altro direttore, dei maestri sostituto e del coro, degli artisti, delle masse corali e orchestrali e
delle opere'...". (...)"Ed ora signor Fano mi permetta di parteciparle le mie idee circa il repertorio da
fissarsi e gli artisti da scritturarsi. Affinché la stagione di Lisbona riesca bene finanziariamente è
necessario incassare un forte abbonamento come realizzò sempre Pacini durante la sua gestione e per
ottenere questo risultato occorre assolutamente presentare un programma del maggior interesse tanto per la
scelta delle opere come per quella degli artisti. In quanto al repertorio non bisogna trascurare le vecchie
opere come 'Rigoletto, Traviata, Barbiere ecc. che piacciono molto se sono ben cantate. Per queste opere io
proporrei la Frances Alda che lei deve aver sentito alla Scala l'inverno scorso: oltre queste opere il
pubblico accetta sempre volentieri il repertorio moderno come Tosca, Cavalleria, Pagliacci, Bohème,
Fedora, Adriana, Butterfly ecc. Come opere drammatiche vedrei volentieri incluse nel programma 'Don
Carlos, Mefistofele, Ballo in maschera Guglielmo Tell'. Come novità proporrei 'Siegfried' di Wagner,
Adriana di Massenet. Desidererei pure che Brito ripetesse la mia operea 'Paolo e Francesca' che la
stagione scorsa piacque molto, malgrado venisse rappresentata in momento di grande tristezza pel
pubblico del San Carlos in causa dell'assassinio del Re e del Principe: sono certo che la mia opera
eseguita nella stagione ventura in un ambiente tranquillo dalla Farneti e da un buon Paolo piacerebbe
anche di più. Ed ora ecco la lista degli artisti, quasi tutti nuovi per Lisbona, che io propongo e fra i quali
Brito potrà fare la sua scelta. Soprani lirici: Farneti, Frances Alda, o Clasenti (già bene accetta a
Lisbona). Soprani drammatici...". Per un totale di dodici pagine in-8, inch. rosso. Unita:
bozza di contratto (autografa firmata) relativa ad una collaborazione con il teatro Colon
di Buenos Aires dal 24 giugno al 9 luglio 1908. Due pagine in-8, inch. rosso.
" 250
69. Luigi Mancinelli
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55!
70. (Massoneria) - Edoardo Daneo (Torino 1851 - 1922)
Insieme di due lettere autografe firmate dell’uomo politico piemontese, avvocato,
esponente di primo piano del Grande Oriente. La prima datata Torino 13.11.1893, di
interessamento politico “Però credo che Ella farebbe bene facendo disporre dal Club stesso un
Memoriale (…) se mi fosse mandato potrei portarlo io stesso al Ministro”. La seconda, datata
Torino 21.4.1922, è relativa a una questione amministrativa riguardante il territorio
dell’Alto Adige.
" 90
71. Guido Milanesi (Roma 1875 - ivi 1956)
Mar sanguigno. Casa editrice Alberto Stock, 1927. Firma autografa dell'autore al foglio
di sguardia. leg. br. edit., pp. 279.
" 20
72. Mario Missiroli (Bologna 1866 - Roma 1974)
Dedica autografa firmata dat. Roma 30 dicembre 1966 dello scrittore e giornalista, direttore
del Corriere della Sera.
" 20
73. Alberto Moravia (Roma 1907 - ivi 1990)
L'imbroglio e altri racconti. Ed. Eurographica Helsinki, 1985. Elegante edizione a tiratura
limitata di soli 350 esemplari, su carta speciale Michelangelo delle cartiere Magnani di
Pescia. Firma autografa dell'autore al frontespizio. Cm 15 x 20, brossura, pp. 143. " 50
74. Eugenio Montale (Genova 1896 - Milano 1981)
Biglietto autografo firmato indirizzato a Giuseppe Pella, dat. 15.10.1976 dell'autore di
Ossi di seppia, nella quale ringrazia per gli auguri per il suo 80° compleanno. "La prego di
accogliere i miei sentiti ringraziamenti e i più vivi auguri di ogni bene...".
" 200
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56!
75. Benito Mussolini (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra 1945)
Telegramma autografo firmato del Duce, dat. 30/8/1938, diretto al Maresciallo Badoglio.
"Approvo le direttive di carattere operativo per le terre ital. d'oltremare pienamente corrispondenti alla
nostra situazione politica". Una pagina in-4. Unita: lettera autografa del Colonnello Gandin,
diretta ad Osvaldo Sebastiani, segratario particolare del Duce. "Compio il dovere di restituirli,
con la forma di presa visione di S.E. il Maresciallo Badoglio il telegramma autografo al Duce...". Una
pagina in-8.
" 800
75. Benito Mussolini
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57!
76. (Benito Mussolini) - Giuseppe Bastianini (Perugia 1899 - Milano 1961)
Importante lettera autografa firmata, datata 9 novembre 1943 - XXI del gerarca fascista, tra
i principali organizzatori della marcia su Roma, vicesegretario del Partito, governatore
della Dalmazia dal 1941 al 1943, diretta a Benito Mussolini (1883 - 1945) nella quale, alcune settimane dopo la seduta del Gran Consiglio del Fascismo nella quale fu deciso
l'arresto del Duce (24 luglio 1943) - contesta le accuse mossegli come 'traditore' per aver
votato a favore della destituzione di quest'ultimo. Riportiamo alcuni passi a titolo di
esempio. "Nell'imminenza del processo contro i diciannove del Gran Consiglio cosiddetti 'traditori', io
affido alla buona sorte questa mia lettera che vorrei pervenisse nelle Vostre mani. Unico fra quei
diciannove, io mi trovo nella situazione di poter scegliere quelli che dovranno essere i miei giudici...". "No
Duce, non sono un traditore! Respingo questa accusa infamante, alla quale preferisco quella di
'criminale', che mi viene dal nemico per avere io mantenuto con pieno senso di giustizia e di umanità
l'impero della legge italiana nel territorio annesso della Dalmazia! Se un plotone di esecuzione dovrà
privare me della vita e i miei figli del padre loro, sia sullo straniero che ricada in tale delitto e sia il
nemico d'Italia a raccoglierne l'eredità di odio! L'Italia è stata ed è in cima dei miei pensieri: son vissuto
e vivo di Lei, ho combattuto per Lei da soldato e da fascista, ho cercato di farle onore in terra straniera,
ne ho tenuto alto il nome, Le ho procurato amici e non le ho accresciuto le inimicizie, e, prostrata e
disfatta com'è oggi, pure sento che risorgerà e risalirà in alto in alto e non affogherà nell'ingiustizia e nel
sangue...". Cinque pagine in-4 fittamente vergate. Bastianini verrà condannato a morte in
contumacia nel processo di Verona ma riuscì a salvarsi dapprima nascondendosi in
Toscana e in seguito in Svizzera fino alla fine della guerra. Accluso datt. con la
trascrizione della missiva.
" 2000
77. Paolo Orano (Roma 1875 - Nocera Inferiore 1945)
Giornale - Pubblico - Potere. Casa Editrice Pinciana, Roma, A. XIV. Edizione speciale
numerata in occasione del quarantennio dell'attività scientifica politica e letteraria di
Paolo Orano. Dedica autografa firmata dell'autore al foglio di sguardia. Leg. br. edit., pp.
199.
" 40
78. Ildebrando Pizzetti (Parma 1880 - Roma 1968)
Due lettere autografe firmate del compositore e musicologo parmense autore di Debora e
Jaele (1922), su questioni relative ad alcune sue opere da pubblicare. A. Firenze via Panzani
12, 16 febbraio 1914. "Della mia Fedra non v'è che un pezzo che si possa eseguire col solo pianoforte:
ed è il preludio dell'opera (da p. 3 a p. 10) il quale però dovrà essere nuovamente ridotto dalla partitura
direttamente. E a questo proposito, se la First farà la nuova riduzione per suo proprio conto io dovrò
approvare la riduzione medesima. In ogni modo la prego di darmi, per questo periodo, una risposta. Non
sapevo della riproduzione della Danza dei sette candelabri, ed ora chiedo a Lei, per cortesia, di volermi
far sapere che contratto è stato fatto per quella mia danza tra la First e il Baldier e quanto è stato
versato al Baldier per compenso. E infine avrei a fare alla First una proposta. Si tratterebbe di
riprodurre sui rulli gli interemezzi della Pisanella, che io scrissi per la (...) del D'annunzio l'anno scorso
e furono eseguiti nel maggio-giugno a Parigi, e sono stati rieseguiti in parte, e con ottimo successo appunto
ieri all'Augusto di Roma. La proprietà della musica della Pisanella è soltanto mia, e la First potrà
trattare perciò con me, direttamente. I pezzi da riprodurre sui rulli potrebbero essere sette: 1. Preludio del
Prologo 'Sire Ughetto'...". Quattro pagine in-8. B. Pratolino (Firenze) Le Caselline 6 sett. 1915,
(su cartolina post. viaggiata) diretta a Vittorio Scotti. "Ho scritto un piccolo pezzo per pianoforte
per un numero unico che sarà pubblicato a Roma a beneficio dei soldati feriti. Gliene manderò un
esemplare per la sua raccolta...".
" 150
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58!
78. Ildebrando Pizzetti
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59!
79. Mario Puccini (Senigallia 1887 - Roma 1957)
Ebrei. Romanzo. Milano, Casa Editrice Ceschina 1954. Dedica autografa firmata
dell'autore al frontespizio dat. 1955. Leg. edit. br. (parz. staccata), pp. 669.
" 40
80. Domenico Purificato (Fondi 1915 - Roma 1984)
Il guardiano delle acque. Poesie. Ed. L'indicatore, Roma. Dedica autografa firmata
dell'autore al frontespizio. Br. edit., pp. 70. Esemplare intonso.
" 20
81. Leonardo Sciascia (Racalmuto 1921 - Palermo 1989)
Il mare colore del vino ed altri racconti. Ed. Eurographica Helsinki, 1985. Elegante
edizione a tiratura limitata di soli 350 esemplari, su carta speciale Michelangelo delle
cartiere Magnani di Pescia. Firma autografa dell'autore al frontespizio. Cm 15 x 20,
brossura, pp. 79.
" 60
82. Carlo Sgorlon (Cassacco 1930 - Udine 2009)
Dedica autografa firmata, dat. Roma 25-5-1977 dello scrittore friulano autore de La foiba
grande (1992). Su pagina in-4 grande.
" 50!
83. Leonardo Sinisgalli (Montemurro 1908 - Roma 1981)
Componimento poetico autografo firmato tit. 'Pianto antico' (Roma 21/1/67) tratto dalla
raccolta 'L'età della luna', del poeta, critico e saggista noto come Il poeta ingegnere. Incipit: "I
vecchi hanno il pianto facile/In pieno meriggio/In un nascondiglio della casa vuota/Scoppiano in lacrime
seduti./Li coglie di sorpresa/Una disperazione infinita...". Una pagina in-4 grande.
" 120
84. Bonaventura Tecchi (Bagnoregio 1896 - Roma 1968)
Due lettere datt. con firma autografa, entrambe datate al 1961 dello scrittore autore del
volume di racconti 'Storie di bestie' (1958) dirette al pittore fiorentino Primo Conti (1900 1988) al quale chiede, in qualità di presidente della Cassa Scrittori, il dono di un dipinto
"che noi custodiremo alle pareti della nostre sede in Roma". Due pagine in-4. Acclusa, lettera
autografa firmata di Primo Conti, in cui aderisce "con gioia". Due pagine in-8 obl. " 120
85. Alfredo Testoni (Bologna 1856 - ivi 1931)
Interessante carteggio di quattro lettere autografe firmate (una su cart. post.) del
commediografo e poeta bolognese autore della fortunata commedia Il cardinale Lambertini
(1905) tutte datate al 1925 circa alcuni progetti teatrali a cui sta lavorando. Alcuni passi a
titolo di esempio: "Ho scritto la M° Ravelli (è un benedetto uomo che non trovo mai) di mostrarle
tutta la musica. Egli provvederà per il modo dell'invio: in questo siamo già d'accordo. La narratrice (qui
era mia moglie!!) saliva alla ribalta dalla platea appena finito il coro: Vieni, vieni, nonna bella, durante,
cioè un piccolo commento orchestrale che segue il canto. Bisogna premettere che il prologo (guerriero) è fatto
a sipario calato e quando va su la tela si vede un enorme camino che occupa tutta la scena colla fiamma
accesa...". "Aspetto le sue decisioni per la scena. E' possibile trovare modo a Lucca di adattare il
palcoscenico a scena medievale o...quasi e incaricare qualche pittore...o quasi, e dipingere ciò che è
necessario per il completamento, camino, fondali ecc.?...". Per un totale di otto pagine di vario
formato. Unite buste.
" 150
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60!
86. Gianluca Tocchi (Perugia 1901 - 1992)
Lettera autografa firmata dat. Roma Viale Mazzini 8 marzo 1934 del compositore umbro,
circa alcuni impegni professionali. "Le due suites dei 'Canti di Strapaese' per una voce e undici
strumenti sono di proprietà Ricordi e perciò è a questa Casa che Ella dovrà rivolgersi per conto della Soc.
dei Conc. Sinfonici. Le due Suites sono pubblicate in duplice edizione e cioè: per canto e piano e per canto
e orchestra da camera...". Due pagine in-4 a righe. Strappo alla piega centrale.
" 50
87. Giuseppe Ungaretti (Alessandria d'Egitto 1888 - Milano 1970)
Bella lettera autografa firmata, dat. Roma il 9/X/1967 dell’autore de Il porto sepolto. “Con la
felicità di avere assistito alla presentazione dei mirabili quadri di Cagli...". Una pagina in-4. " 250
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87. Giuseppe Ungaretti!
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88. John Updike (Reading 1932 - Danvers 2009)
Dedica autografa firmata, dat. 11/11/1977 dello scrittore statunitense autore di Rabbit at
rest.
" 80
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Ottocento: da Cavour a Rossini
89. (Asburgo Lorena) - Luigi Salvadore d'Austria (Firenze 1847 - Brandeis 1915)
Lettera autografa firmata datata 18 luglio 1880 dell'Arciduca d'Austria, figlio di Leopoldo
II di Asburgo-Lorena Granduca di Toscana dal 1824 al 1859 e di Maria Antonia di
Borbone, autore di alcuni volumi sulle Isole Eolie, tra cui l’opera tit. Die Liparischen Inseln,
(Praga, 1894) nella quale ringrazia il corrispondente per l'invio di un volume che ha
molto apprezzato. "Li studi antropologici sono senza dubbio fra le più interessanti discipline perché a
nio sì direttamente riguardano e certo uno dei più interessanti capitoli è quello dell'uomo preistorico...".
Due pagine e 1/2 in-8. Acclusa busta affrancata con indirizzo autografo.
" 200
89. (Asburgo Lorena) - Luigi Salvadore d'Austria
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62!
90. Luigi Salvadore d'Austria (Firenze 1847 - Brandeis 1915)
Altra lettera autografa firmata, datata Venezia 24 febbraio 1882 diretta alla vedova del
dottor Alessandro Carina (1808 - 1881), che ringrazia per aver ricevuto "un esemplare
della nuova ed ampliata edizione dell'opera di suo marito". Due pagine e 1/2 in-8. " 100
91. Lorenzo Bartolini (Savignano di Prato 1777 - Firenze 1850)
Due importanti lettere autografe firmate (entrambe datate al 1825) del celebre scultore
autore de La fiducia in Dio (Museo Poldi Pezzoli, 1835) scultore ufficiale della famiglia
Bonaparte, per cui realizzò una vasta serie di ritratti, busti e statue, indirizzate ad Eugène
Le Bon, nella quale chiede notizie circa il progetto di una statua da realizzare. "Pour savoir
si la pensée du monument a été agreée pour le Prince; vuelliez je vous prie m'en dire un mot...". Due
pagine in-8, firmate 'Bartolini Statuaire'. indirizzo aut., timbri post. e sig. cer. rossa alla
quarta. Lac. al margine destro di una missiva lede parte del testo.
" 300
91. Lorenzo Bartolini
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63!
92. Domenico Berti (Cumiana 1820 - Roma 1897)
Lettera autografa firmata datata 5 agosto 1862 dell'uomo politico e saggista, ministro
dell'Istruzione Pubblica del Regno d'Italia, nella quale informa il corrispondente che farà
tutto ciò che è in suo potere per trovargli "un ufficio in questo ministero". Una pagina e 1/2
in-8, carta int. 'Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio'.
" 50
93. Antonio Bertoloni (Sarzana 1775 - Bologna 1868)
Lettera autografa firmata datata Bologna 2 decembre 1824 dell'illustre botanico, micologo,
professore nell'università di Bologna dal 1815, autore della monumentale opera tit. Flora
Italica (raccolta in 10 volumi compilati nell'arco di oltre 20 anni) indirizzata al patriota e
uomo politico mazziniano Pasquale Berghini (1798 - 1881) circa l'invio di una
campionatura di funghi. "Avete fatto ogni bene di non mandarmi per via di spedizione la cassatta
dei funghi, giacché tra la spesa di spedizione e di dazio sarebbe costata assaissimo. Vi ringrazio di cuore
di quest'attenzione, e se vi capita una discreta occasione, abbiate la compiacenza di drizzare la detta
cassetta a Castelfranco al Nobil Uomo il Sig. Bernanrdo Zacchia Governatore di Castelfranco...". Una
pagina in-8, ind. e timbri post. alla quarta.
" 150
93. Antonio Bertoloni
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64!
94. Pietro Betti (Mangona 1774 - Firenze 1863)
Lettera autografa firmata datata Barbacane 14 Ap. 1857 del medico, chirurgo dell'ospedale
di Santa Maria Nuova di Firenze, tra i fondatori del museo patologico del capoluogo
toscano, diretta ad un collega nella quale chiede informazioni sul paese di Gombitelli
(Lucca). "Mi occorrerebbe sapere da Lei in quale relazione si trovi Gombitelli con Camaiore, quanto ne
disti e quali siano le relazioni fra queste due località...". Una pagina in-8.
" 80
95. Bologna 1818 - Banche
Documento a stampa (in parte ms.) dat. Bologna 7 marzo 1818 'Conto di ritorno e rivalsa, sotto
protesto per mancanza di pagamento a cambiale etc.' nel quale l'Agente de' Cambi Giovan Battista
Martelli presenta a Pellegrino Torri una somma da pagare (Capitale, Protesto, Provvigioni
e mezzo per Cento, Senseria alla Rivalsa, Porti Lettere e Bolli) per un totale di £ 2818.
Due pagine in-8.
" 70
96. Ludovico I di Borbone-Parma (Colorno 1773 - Firenze 1803)
Importante lettera autografa firmata datata Aranjuéz 15 marzo 1798 del primo Re
d'Etruria, figlio del duca di Parma Ferdinando di Borbone e dell'Arciduchessa Maria
Amalia d'Asburgo, lettera di argomento scientifico: "Vi prego di un piacere, ed è che quando
andiate a Colorno, vediate il mio Gabinetto: ne ricevo sempre delle notizie buone, ma da persone che non
sono molto intelligenti, dunque avrò piacere averne pure da che conosce la materia...". Una pagina in-8.
Fin da giovane il principe Ludovico aveva costituito un ricco gabinetto di storia naturale
e 'giardinetti' per lo studio della botanica a Colorno, sotto la sapiente guida di eminenti
scienziati quali il fondatore dell'orto botanico di Parma Giovanni Battista Guatteri (1739
- 1793).
" 200
97. John Bright (Rochdale 1811 - ivi 1889)
Lettera autografa firmata datata London June 19 (18)65 dell'uomo politico britannico,
esponente di spicco dell'ala radicale del parlamento inglese che si batté contro le leggi sul
grano (Anti-corn Law League, fondata nel 1838) nella quale porge i ringraziamenti della
moglie di un amico e collega per le condoglianze ricevute in seguito alla morte di
quest'ultimo. "her thanks for the kind manner in which you have spoken of her husband, so suddenly
taken from her. Mrs Cobden feels deeply the kindness...". Tre pagine in-8, su carta int. 'House of
Commons'.
" 100
!
65!
98. Francesco Brioschi (Milano 1824 - ivi 1897)
Bella lettera autografa firmata dat. Milano 6 gennaio (senza data) del matematico e uomo
politico, rettore dell'università di Pavia e fondatore dell'Istituto Tecnico Superiore (in
seguito ribattezzato Politecnico di Milano) nella quale chiede la collaborazione di un
collega per avviare una campagna stampa contro il nuovo disegno di legge relativo ai
programmi ministeriali riguardanti gli istituti tecnici d'Italia. "La deputazione provinciale di
Milano ho nominato una commissione la quale, allo scopo di poter apprezzare l'opportunità della
applicazione dei programmi ministeriali all'Istituto tecnico prenda in esame i programmi medesimi etc.
Da una corrispondenza alla Perseveranza mi pare che il vostro istituto non volesse sapere dei nuovi
programmi, come probabilmente accadrà qui. Ora, essendo io in questa commissione, col preside
dell'istituto, ed un membro della deputazione provinciale, desidererei sapere quali siano le vostre
intenzioni e vedere come d'accordo opporci alla tirannia del Prof. Serra il quale è ormai potente al
ministero d'industria e commercio non avendo a fare che con ministri e segretari imbecilli...". Due
pagine in-8.
" 250
99. Bonifacio Cajani (Gualdo Tadino 1800 - ivi 1863)
Lettera autografa firmata dat. Cagli 5 Agosto 1862 del vescovo di Cagli dal 1842 alla morte,
fondatore di alcuni istituti femminili nella cittadina marchigiana, nella quale comunica ai
corrispondenti di aver provveduto per il pagamento "dell'affitto triennale". Una pagina in-8,
lac. in corrispondenza del sig. lede parte di testo.
" 50
100. Giulio Carcano (Milano 1812 - Lesa 1884)
Importante carteggio costituito da otto lettere autografe firmate risalenti all'arco
cronologico del 1862 - 1871 del letterato, autore di romanzi di successo (Angiola Maria,
1839; Gabrio e Camilla, 1875) e traduttore del teatro Shakespeare, dense di riferimenti alla
vita culturale dell'Italia post-unitaria. Riportiamo alcuni passi a puro titolo
esemplificativo. "Ieri, appena giunti qui, abbiamo vagato per la città in compagnia d'un amico per
trovare un quartiere, presso a poco come facemmo con lei un mese e mezzo fa: quell'alloggio al ponte alle
Grazie ch'Ella ci aveva suggerito non era libero; qualche altro sul lungarno non ci conveniva: abbiamo
scelto un quartiere, quasi nel centro, assai opportuno, per noi che dobbiamo fare codesto pellegrinaggio
artistico nella bellissima fra le città. Gliene mando l'indirizzo, presso S. Maria Maggiore, al n° 4659,
2° piano, affinché se Ella, o il Sig. Dino, o qualche altra delle cortesi persone che abbiamo costì
conosciute, venissero in questo mese a Firenze, non ci vogliamo privare del piacere di stringer loro la
mano. Oggi abbiamo girato, con un bellissimo sole, il giardino di Boboli; domani cominceremo a veder gli
Uffizi! Non le dirò della dimostrazione, abbastanza imponente, fatta quest'oggi, e che noi abbiam veduta
stando comodamente alle nostre finestre: non meno di quattro o cinque mille persone, spartite in gruppi e
con gran numero di bandiere...". "Mi rincresce, e devo scusarmi di non poter venire stamani a vederla e a
rallegrarmi con lei e colla sua sposa. Me lo impedisce una seduta accademica, in Brera, al mezzodì, ove
mi tocca di fare una lettura su M. d'Azeglio...". "Ho consegnata al Manzoni la lettera e il programma:
non posso dire ancora quale sarà la sua risposta, non avendo avuto campo di discorrerne con lui: temo
però che sia difficile far ch'egli accetti...". Per un totale di ventidue pagine in-8.
" 500
101. Camillo Benso, Conte di Cavour (Torino 1810 - ivi 1861)
Bella lettera autografa firmata dello statista piemontese, primo presidente del consiglio
dei ministri del Regno d'Italia. Datata 24 7bre (senza anno, 1855 ca.) nella quale, ringrazia
il corrispondente per alcuni interessanti volumi ricevuti "lungi dal turbare i miei ozii beati mi
danno una piacevole distrazione" e invita il corrispondente a "spendere" un giorno assieme nella
sua residenza di campagna. "Non per fare della politica, ma dell'agricoltura e economia sociale. Sto
in campagna fino a sabbato. A far tempo da domenica mi troverà al mio posto in piazza Castello...".
Due pagine in-8.
" 500
!
66!
101. Camillo Benso, Conte di Cavour
!
67!
102. Camillo Benso, Conte di Cavour (Torino 1810 - ivi 1861)
Importante lettera autografa firmata non datata (1860, come si evince dal contesto). Si
tratta di parte di lettera (in francese) in cui Cavour scrive sulla sorte di alcuni prigionieri
pontifici dopo la presa di Ancona da parte dell'esercito sabaudo (28 settembre 1860).
"Quant aux individus soufermés a Civitella que n'appartienent ni à l'armée ni à l'administration, il leur
sera accordé une amnistie pleine et entière pour tous les facts relatifs à la guerre. Les troupes qui sont
encore dans les Etats du Pape devront s'embarquer à Civita Vecchia et serons traitées comme les
garnisons de Messine et Civitella.". Una pagina in-8.
" 500
103. Napoleone Colajanni (Castrogiovanni 1847 - ivi 1921)
La sociologia criminale. Catania, Filippo Tropea Editore, 1889. Vol. I. pp. 505. Vol II.
pp. 704. Dedica autografa firmata dell'autore, al frontespizio del primo volume: "Al
chiarissimo Prof. Giuseppe Mantica in segno di sincera stima. Castrogiovanni 6.8.1895". Leg. br.,
lievi bruniture. Il vol. I presenta legatura staccata.
" 80
104. Filippo Corridi (Livorno 1806 - Roma 1877)
Lettera autografa firmata, Firenze il 24 marzo 1863 dello scienziato toscano autore di testi
divulgativi (Elementi d'aritmetica spiegati al popolo, Pisa, 1832; La geografia descrittiva esposta ai
giovinetti, Pisa 1842), sovrintendente agli asili per l'infanzia della Toscana e precettore del
primogenito del Granduca Leopoldo II, diretta ad un collega al quale chiede
informazioni circa il "materiale occorrente alla montatura di una scuola". "i banchi per gli alunni, le
tavolette da scrivervi, le lavagne, le tavole di esposizione, il banco pel maestro fornito di tutto il bisognevole
ecc. le quali cose furono costruite nelle officine di falegname in conformità dei disegni del Signor
Girardon...". Due pagine e 1/2 in-8 picc., a righe.
" 100
104. Filippo Corridi
!
68!
105. Andrea Corsini (Firenze 1804 - Roma 1868)
Lettera autografa firmata dat. Firenze mercoledì 20 novembre 1867 del Duca di Casigliano e
Principe di Sismano, ministro degli esteri del Granducato di Toscana, nella quale
comunica ad un amico che non potrà recarsi a Roma a causa del cattivo stato di salute.
"Non vi posso dar buone nuove di me stesso...". Tre pagine in-8.
" 50
106. Pietro Cuppari (Itala 1816 - Pisa 1870)
Illustre agronomo, docente di agronomia e pastorizia all'università di Pisa, fu autore di un
fortunatissimo Manuale dell'agricoltore (1870) che verrà ristampato per decenni. Ampio
carteggio costituito da undici lettere autografe firmate, risalenti all'arco cronologico 18571868, dense di riferimenti alla sua attività scientifica e a molte vicende private.
Riportiamo alcuni passi a titolo esemplificativo. "In questo momento piove qui burrascosamente,
ed io come contadino ne gioisco, perché sento il tripudio dei contadini, i quali sono al più grande impaccio
per difetto di mangimi del bestiame. Ho nondimeno poca fede che abbia questa pioggia al metter tanto la
terra di temperarla a dovere...". "l'Istituzione agraria sia a Pisa sia in altro luogo della Toscana, se voi
potete in qualche maniera far sentire l'importanza di siffatte istituzioni per un paese eminentemente
agricolo come la Toscana, renderete un servizio al nostro Paese ed obbligherete me...". "Il governo non
sarà aggravato di nulla ed io potrò per conto mio mandare avanti l'Istituto Agrario come per lo passato,
e pagando un fitto ragionevole. In questo caso io continuerei a dar lezioni gratuite di Agraria e
Pastorizia. Dico gratuite perché all'accordarmi la pensione il governo non mi ha imposto nessun
obbligo...". Per un totale di undici pagine in-8, in minuta grafia.
" 300
106. Pietro Cuppari
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69!
107. Giovanni Battista De Rossi (Roma 1822 - Castel Gandolfo 1894)
Insigne archeologo ed epigrafista, fondatore dello studio scientifico delle antichità
cristiane, fu grande studioso delle catacombe di Roma di cui illustrò pitture, mosaici e
iscrizioni in numerose pubblicazioni. Tra le importanti scoperte archeologiche si
ricordano le catacombe di San Callisto presso la via Appia nel 1850 e il sepolcro di
Petronilla nell'ipogeo dei Flavi. Nel 1863 iniziò la pubblicazione del periodico Bullettino di
archeologia cristiana e l'anno seguente fu dato alle stampe il primo volume della
monumentale (e mai terminata) Roma sotterranea cristiana. Due belle lettere autografe
firmate, entrambe datate al 1877, nelle quali, dopo aver espresso il proprio rammarico al
corrispondente per non aver avuto la possibilità di conoscerlo personalmente durante un
soggiorno in Toscana, scrive circa la spedizione di un tomo della sopracitata Roma
sotterranea. "E' tanta rara cosa in Italia (...) imbattersi in persona laica e professante scienze naturali,
che volga l'attenzione della mente anche all'archeologia cristiana...". "Perciò le rammento in scritto il
programma del tomo terzo della mia Roma sotterranea, della quale, come del Bullettino, Ella possiede
quanto fino ad ora è venuto in luce. La prego di due righe di risposta all'indirizzo mio a Roma. La
spedizione del volume, che Ella, sperò richiederà, potrà essere fatta per via ferrata a Pisa ed a Lucca...".
Per un totale di quattro pagine in-8.
" 250
107. Giovanni Battista De Rossi
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70!
108. Massimo d'Azeglio (Torino 1798 - ivi 1866)
Tre lettere autografe firmate dell'illustre uomo politico e letterato autore di Ettore
Fieramosca (1833) risalenti al biennio 1860-61 e relativi ai suoi incarichi diplomatici a
Londra, in qualità di Inviato Speciale e Ministro Plenipotenziario del Regno di Sardegna.
Alcuni passi a titolo di esempio. "Il Signor Milner Gibson presidente del Bureau of trade ossia
bureau del commercio si è gentilmente incaricato di darle qualunque schiarimento o raccomandazione
V.S. possa abbisognare o desiderare. Egli è liberalissimo ed italianissimo nelle sue opinioni. Non
potevamo capitare meglio...". "Non potrei prendere un appuntamento perché dipendo interamente dalla
combinazione se ricevo dispacci e se son ricevuti dai Ministri. ma mi fo in dovere in generale d'esser
sempre in casa alle undici e mezza precisamente per chi m'ha da parlare. In caso che quell'ora non
convenisse e venendo in casa V.S. non mi trovasse dimandi del Conte Corti o del Barone Marochetti che
saranno ai suoi comandi...". per un totale di quattro pagine di diverso formato (due delle
quali su carta intestata).
" 400
108. Massimo d'Azeglio
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71!
109. Gustave De Molinari (Liegi 1819 - Adinkerque 1912)
Insieme di tre lettere autografe firmate (dat. 1860 e 1861) dell'economista belga
considerato il precursore dell'anarco-capitalismo, collaboratore del Journal des Economistes
di Parigi e autore del fortunato volume La società del futuro (1899), indirizzata ad un collega
ed amico, nelle quali esprime alcuni giudizi sulla questione italiana. Riportiamo alcuni
passi a titolo di esempio. "Je crois que l'Italie (et je parle ici non de l'Etat major des classes
gouvernantes mais de la masse des gouvernés n'ait à se repentir (...) d'avoir pris le chemin de la guerre...".
"Je vous ai envoyé un petit ouvrage que je viens de publier sur Napoleon III publiciste. Je vous prie de
l'accepter comme une temoniage d'extreme et d'affecteuse sympathie...". Per un totale di otto pagine
in-8.
" 250
109. Gustave De Molinari
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72!
110. Prosper de Pietra Santa (Ajaccio 1820 - Saint-Cloud 1898)
Due lettere autografe firmate (dat. 1862 e 1863) del medico corso impiegato presso il
Service de Santé della Maison de l'Empereur e autore di numerosi trattati scientifici (De
l'enseignement médical en Toscane et en France et des médecins condotti, 1853; Le climat d'Alger,
1860; Les eaux bonnes, 1862; Hygiène publique. La cremation des morts en Italie, 1873) diretta ad
un collega italiano (Mon cher confrère), su alcune ricerche scientifiche che sta conducendo.
"Les détails que vous voulez bien me donner coincident parfaitement avec les découverts que j'ai rècuillées
à Milan. J'ai trouvé dans les archives de San Fedele graces aux soins de M. le Comte Letta un trés
volumineux dossier...". Per un totale di tre pagine in-8, su carta int. 'Maison de l'Empereur Service de Santé'.
" 250
110. Prosper de Pietra Santa
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73!
111. Giovan Battista Donati (Pisa 1826 - Firenze 1873)
Due lettere autografe firmate, entrambe datate al 1865 del matematico e astronomo noto
per i suoi studi sulle comete presso l'osservatorio astronomico del museo di Fisica e
Storia Naturale di Firenze, dirette ad un collega, relativamente al trasferimento del
suddetto museo in altri locali e alla realizzazione di un nuovo osservatorio. "Per completare
la cosa ti mando riservatissima anche una memoria del Matteucci al Municipio. Però non spaventarti,
perché sebbene il Matteucci paia che chieda al Municipio una somma per il trasporto di tutto il museo..."
(...) "mezzi bastanti dal fare il nuovo osservatorio, per il resto del museo sarà più che sufficiente il
retratto che si farebbe dalla vendita del fabbricato attuale...". Per un totale di tre pagine in-8. " 200
111. Giovan Battista Donati
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74!
112. Piero Donnini (Siena 1842 - Livorno 1897)
Insieme di tre lettere autografe firmate del direttore dell'Istituto Tecnico e Nautico di
Livorno, nonché sindaco della città labronica 1881-1883 e 1894 dirette ad un collega, su
questioni relative all'organizzazione e al reperimento di fondi per gli istituti scolastici. Un
passo a titolo di esempio. "Mi son dovuto portare al cantiere Orlando, dove l'Ing. Luigi mi ha
significato che non gli occorreva men d'altro che la nota di tutto il materiale scientifico, di cui sarebbe
conveniente provvedere i diversi gabinetti; e lo voleva ad ogni modo domani mattina per poterlo presentare
e deporre sul banco della Presidenza, davanti l'adunanza del consiglio provinciale, e servirsene per
sostenere la tua proposta di mettere in bilancio 30000 lire per il nostro istituto. Ho quindi dovuto far
chiamare alcuni professori...". Per una totale di quattordici pagine in-8. Unita busta.
" 250
112. Piero Donnini
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75!
113. Victor Duruy (Parigi 1811 - ivi 1894)
Lettera autografa firmata datata Paris li 22 juillet 1868 del ministro dell'Istruzione Pubblica
francese (1863-1869) nella quale ringrazia il corrispondente per avergli inviato - tramite
Costantino Nigra - un volume "sur l'nstruction primaire et industrielle en France, en Angleterre et
en Belgique". Una pagina in-8, carta int. 'Cabinet du ministre de l'Instruction Publique'.
" 40
114. Jacques Duval d'Eprémesnil (1827 - 1891)
Lettera autografa firmata datata Paris le 4 mars 1861 dello scienziato francese, vicepresidente della Société Impériale zoologique d'acclimatation di Parigi, co-fondatore del
giardino di bois de Boulogne circa la possibilità di attuare una costante cooperazione tra
la Société Impériale e la sopracitata accademia fiorentina. "Vous savez que la Sociètè Impériale
d'acclimatation a établi une classe spéciale de sociétées agrégées jouissant des mêmes droits que des
membres titulaires avec les mêmes obligations et qu'elle n'a point des sociétés simplement correspondantes.
Est-ce à titre d'agrégée que l'Accademia dei Georgofili voudrait se rattacher à notre société...". Una
pagina in-8, su carta int. 'Société Impériale zoologique d'acclimatation'. Lievi fioriture.
" 100
115. Louis Alexander Fagan (Napoli 1845 - Firenze 1903)
Lettera autografa firmata, Londra, British Museum 22 ott. 1880 del conservatore del
dipartimento Engravings del British Museum dal 1869 al 1894 nella quale scrive circa una
biografia di Antonio Panizzi, direttore della Biblioteca del British Museum. "La vita del
Panizzi è pubblicata e credo che si venda bene qui. Ma io non me ne occupo, avendo travagliato per circa
due anni, ed ora comincio a desiderare un po' di riposo. Al mio ritorno dalla Russia ed Italia penserò ad
una traduzione e credo aver trovato una persona qui che si occuperà della parte letteraria...". Tre
pagine in-8.
" 120
116. Carlo Filangeri (Cava de' Tirreni 1784 - San Giorgio a Cremano 1867)
Lettera autografa firmata datata Bagni di Lucca 7 settembre 1862 del Principe di Satriano,
generale e uomo politico, primo ministro del Regno delle Due Sicilie (1859-60) nella
quale ringrazia il corrispondente - medico nel rinomato centro termale toscano - "per la
benevolenza da lei dimostrataci durante il nostro soggiorno in queste amene contrade". Una pagina in8.
" 100
117. Emilio Frullani (Firenze 1810 - ivi 1879)
Lettera autografa firmata 16.9.1866 del poeta, avvocato e uomo politico fiorentino,
deputato al parlamento d'Italia, nella quale comunica al corrispondente che non potrà
"assistere questa sera all'adunata generale" a causa di un "grave raffreddore". Due pp. in-8. " 50
118. (Gandino - Arte) - Paolo Antonio Salvagni (Bergamo, XIX sec.)
Interessante lettera autografa firmata dat. 8 Agosto 1804 dell'avvocato bergamasco diretta
al Conte Giuseppe Giovanelli di Padova, nella quale lo informa circa alcune questioni
pecuniarie, tra cui un'eredità costituita da alcuni dipinti conservati presso il palazzo di
famiglia di Gandino. "Ricevei l'Inventario dinotante li quadri che esistevano nel Palazzo in Gandino
e che non furono compresi nella vendita de' mobili fatta al que. S.r. Campana complessivamente a quei
stabili. Per verificarne la loro qualità e numerato, come pure per farmene far la consegna dai di lui eredi,
mi porterò a Gandino...". Due pagine e 1/2 in-8. Ind. e timbri postali alla quarta (lieve lac.
non lede il testo).
" 150
!
76!
119. Giovan Battista Giorgini (Lucca 1818 - Montignoso 1908)
Letterato e uomo politico lucchese, marito di una delle figlie di Alessandro Manzoni
(Vittoria) che sposò il 27 settembre 1846, fu deputato al parlamento del Regno d'Italia
nelle file della Destra. Fu tra gli ideatori e redattori del Novo Vocabolario della Lingua
Italiana (1870-1897) voluto dal ministro della Pubblica Istruzione Broglio. Bella lettera
autografa firmata, dat. Lucca 7 Agosto 1844 nella quale chiede ad un amico medico di far
visitare una donna "povera" che "non à mezzi per pagare". Una pagina in-8, su bifolio. Ind.
aut. e traccia di timbro post. alla quarta.
" 180
119. Giovan Battista Giorgini
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77!
120. Giuseppe Giusti (Monsummano Terme 1809 - Firenze 1850)
Interessante lettera autografa firmata dat. Arezzo P.mo Sett. 1855 del poeta e patriota
toscano autore della celebre poesia Sant'Ambrogio (1845) nella quale scrive ad un amico
sull'epidemia di colera che nell'estate del 1855 colpì numerose città italiane causando
migliaia di morti. "Noi grazie al Cielo abbiamo sempre goduto e godiamo perfettissima salute, sebbene,
come già sai, rimpetto al Lazzeretto, impropriamente detto, e tanto prossimi al medesimo di sentire dal
letto i lamenti di quei disgraziati, quantunque confinati nella camera più lontana possibile e ove, ad onta
che ne morissero i 40 e 50 per giorno, è stato per molto tempo mantenuto un deposito di oltre 300
ammalati, ed anche mentre li scrivo sento i gemiti di un piccolo bambino che vi fu portato...". Due
pagine in-8. Vivida cronaca "in diretta" sull'epidemia di colera del 1855 raccontata da un
testimone d'eccezione.
" 300
120. Giuseppe Giusti
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78!
121. Francesco Domenico Guerrazzi (Livorno 1804 - Cecina 1873)
Bella lettera autografa firmata dat. 18 ag. 1836 del patriota livornese, membro del
triumvirato di Toscana assieme a Giuseppe Montanelli e Giuseppe Mazzoni, indirizzata a
Emanuele Zammit di Malta, nella quale lo prega di accogliere benevolmente Pasquale
Berghini (1798 - 1881) patriota mazziniano ed amico costretto all'esilio. "Vi porta questa
lettera l'avvocato Pasquale Berghini, esule, siccome avviene, dalla patria per bene amarla; egli è tale, che
ogni buono si onora reverirlo, ed amarlo; da lui vedrete le diverse fortune; io vi prego a temperare
l'amarezza dell'esilio a questo generoso italiano; così le viscere della patria si disperdono a brani. Dio
mio chi vorrebbe sostenere questi tempi se non ci confortasse una fede...". Una pagina in-8, su bifolio.
Ind. alla quarta.
" 240
121. Francesco Domenico Guerrazzi
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79!
122. Raffaello Lambruschini (Genova 1788 - Figline Valdarno 1873)
Carteggio costituito da otto lettere autografe firmate relative all'arco cronologico 1860-65
dell'agronomo, pedagogista e uomo politico, autore di numerosi volumi di pedagogia
(Della educazione, 1849; Della istruzione, 1871) e fondatore (assieme a Ricasoli e Salvagnoli)
della gazzetta liberale La Patria nel 1847, relative alla sua fervida attività di pedagogista.
Alcuni passi a titolo di esempio. "Ho dovuto nella mia villa (di dove ieri venni a Firenze) alloggiare
300 bersaglieri: ospiti che distraggono dallo scrivere lettere. Tutto quello che Ella ha fatto in
preparazione al futuro congresso pedagogico è degno di approvazione e di lode. E mi piace che Ella siasi
in ogni cosa concertato col Cav. Sacchi, al quale e agli altri suoi colleghi di Milano, conviene, e mi preme
che siano usati i maggiori riguardi...". "Quel maestro Canossi che ha scritto più volte a Lei, pel suo
apparato didattico, s'è rivolto ora al ministero. Ha Ella sempre codesto apparato e i fogli d'istruzione per
usarlo? Se sì, me li mandi qui al ministero, di dove si penserà a restituirlo...". Per un totale di
quattordici pagine di vario formato.
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122. Raffaello Lambruschini
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80!
123. Terenzio Mamiani (Pesaro 1799 - Roma 1885)
Tre belle lettere autografe firmate del patriota e uomo politico, ministro della Pubblica
Istruzione del Regno di Sardegna, risalenti al biennio 1858-59, di interessante contenuto
politico. Ne riportiamo alcuni passi a titolo puramente esemplificativo: "Il Granduca non
vuole abdicare e studia il modo di fuggire con tutta la famiglia nel che è purtroppo ajutato da Sir Scarlett.
Ieri il Cavour dandomi queste notizie a riscontro delle vostre mi commetteva di salutarvi affettuosamente.
Vengo ora ai nostri amici del Daily News. Questo giornale giungeva alla Camera con qualche
interruzione. Ma dal primo di aprile non è più comparso (...) non voglio supporre che sia una specie di
rappresaglia per quella copia che veniva non domandata che cessava e ricominciava a luglio (...) ma
pensate che abbiamo ancora molto bisogno del favore del popolo inglese...". "Stimo, peraltro che Francia e
Piemonte siano fermi nell'idea di pigliare essi l'offensiva; ma bisogna avere più forze e quindi aspettar
qualche giorno...". (28 aprile 1859). Per un totale di cinque pagine di vario formato. La
seconda guerra d'indipendenza italiana ebbe inizio il 27 aprile 1859.
" 250
123. Terenzio Mamiani
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81!
124. Ferdinando Martini (Firenze 1841 - Monsummano Terme 1928)
Lettera autografa firmata dat. Firenze 21 Agosto 1874 dell’uomo politico e scrittore,
Governatore dell’Eritrea dal 1897 al 1907, in cui si congratula con un amico per un
articolo pubblicato da quest'ultimo. "Senza complimenti e senza adulazione, quella tre pagine pel
Buorci mi sono piaciute molto ma molto: vi ho visto il tuo ingegno e quel che è meglio il tuo cuore...".
Una pagina in-8, su bifolio.
" 70
125. Enrico Mayer (Livorno 1802 - ivi 1877)
Pedagogista e patriota, fondò nel 1829 la Scuola di Mutuo Insegnamento di Livorno. A
Firenze entrò in contatto con gli intellettuali più in vista della città e collaborò
all'Antologia di Viesseux firmando i suoi articoli con lo pseudonimo di Ellenofilo.
Carteggio costituito da cinque lettere autografe firmate, relative all'arco cronologico
1861-1871, su vicende private e professionali. Riportiamo un passo a titolo di esempio.
"Al tempo stesso sapendola fra i giurati per la Classe di prodotti economici, colgo l'occasione per
rettificare un fatto che parmi aver veduto asserito nella Nazione, cioè che l'esposizione parigina fosse la
prima, in cui si pensasse alla così detta Galleria Economica. Già vi pensò l'esposizione di Londra e il
suo promotore e presidente il Principe Alberto fu questi che espose una casina d'operajo tutta
economicamente prevista del necessario; e la classe di architettura decretò in quell'anno due grandi premi:
uno al giardiniere Paxton pel maraviglioso palazzo di Cristallo che conteneva l'esposizione medesima e
l'altra al Principe per l'economica sua casuccia. Questo fatto mi rimase impresso nella memoria come uno
de' più solenni ricordi di quella mostra mondiale, ed è da tenerne conto come di quello dell'ammirazione
che in più antica esposizione francese destò in Napoleone I la vista d'un semplice arnese d'operajo! A
questo proposito non so se nella nostra Galleria Economica figurino appunto i coltelli tre di Scarperia; e
in generale sarebbe importante il paragonare una nostra cassetta di arnesi con una di quelle del bravo
Carrozzajo Parker, che tanto ci ha giovato dacché venne impiegato dallo Stephenson alla prima nostra
strada ferrata...". Per un totale di otto pagine in-8.
" 400
125. Enrico Mayer
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82!
126. Giuseppe Meneghini (Padova 1811 - Pisa 1889)
Illustre paleontologo, professore di mineralogia e geologia all'università di Pisa, noto per i
suoi importanti studi sui fossili della Toscana e della Sardegna, è universalmente
considerato il fondatore della scuola geologica pisana. Lettera autografa firmata dat. Pisa
27 mag. 1860 nella quale prega un collega di accettare l'incarico di pronunciare un
discorso pubblico presso l'università di Pisa. "Come presidente del sottocomitato di Pisa per la
Esposizione di Londra devo ancora una volta invocare la di lei esperimentata e benevola operosità. Il
giorno della festa dello statuto deve farsi anche qui la distribuzione delle medaglie e delle menzioni
onorevoli ai premiati, e delle medaglie di commemorazione a tutti gli espositori. la solennità avrà luogo nel
locale dell'università ed in ora pomeridiana, alla presenza del Sig. Prefetto e delle altre Autorità. Un
rapporto del segretario renderà conto del fatto, indi dovrà esservi un discorso relativo di uno dei membri
del sottocomitato stesso...". Due pagine in-8.
" 150
126. Giuseppe Meneghini
!
83!
127. Marco Minghetti (Bologna 1818 - Roma 1886)
Lettera autografa firmata, dat. Firenze 3 maggio 1866 dell'uomo politico bolognese, tra
maggiori esponenti della Destra storica, Presidente del Consiglio per due volte (1863-64 e
1873-1876) nella quale ringrazia il corrispondente per essere stato proposto a far parte in
qualità di socio dell'Accademia Toscana di Arti e Manifatture. "Mi auguro infine che mi sia
offerta occasione di poter di qualche guisa cooperare la prosperare di così benemerita istituzione...". Una
pagina in-8.
" 100
128. Gustavo Modena (Venezia 1803 - Torino 1861)
Lettera autografa firmata, dat. Schio 27 luglio 1842 di uno fra i massimi attori italiani del
XIX sec. e patriota (aderì alla Giovine Italia di Mazzini e partecipò ai moti del 1831 che
gli costarono l'esilio) nella quale raccomanda un amico residente all'estero che vorrebbe
tornare in Italia. "Ti scrivo da un piccolo paese cicino alle acque di Recoaro. Mia moglie prende le
acque per quegli incomodi che l'affliggevano l'anno scorso e si sono riprodotti quest'anno, gonfiore, cioè,
alle gambe, allo stomaco, dolori alle cosce, disordine del sistema linfatico. Io profitto alla meglio di questo
soggiorno correndo le campagne e recitando, i dì festivi, con una società di dilettanti di questo paese il
quale è dotato d'un bel teatrino...". "Proposi a Berghini un mio amico veronese dimorante da sette anni a
Vienna espertissimo nei lavori di strade e soprattutto in quelle ferrate...". Due pagine in-8. " 150
129. Ottaviano Fabrizio Mossotti (Novara 1791 - Pisa 1863)
Illustre fisico, matematico ed astronomo, professore all'università di Pisa, fu comandante
del battaglione universitario pisano nel 1848 a Curtatone e Montanara. Nel 1861 fu
nominato senatore del Regno d'Italia. Carteggio costituito da sei lettere autografe firmate,
tutte datate al 1843, relative all'affitto di una villa in lucchesia per il periodo estivo.
Riportiamo alcuni passi a titolo di esempio. "Dimani non potrò venire a Lucca, terminando la
mia lezione non prima delle undici, ma mercoledì circa a mezzogiorno sarò, senza fallo, costì per
conchiudere questo piccolo affare, e credo anch'io che la Villa Sesti sarà quella che meglio potrà
convenire...". "Già ho fatto osservare che, fra le mobilia, mi mancherebbe una tavola da pranzo e qualche
tavolino, oltre ad una o due piccole guardaroba per abiti...". "Mi abbisognerebbe un servizio da pranzo
per otto persone almeno, e per mia informazione desidererei di vedere la nota della consegna di tutti gli
oggetti che saranno forniti per uso dell'appartamento...". Per un totale di otto pagine in-8. Una
delle missive presenta lac. al margine inf.
" 250
130. Costantino Nigra (Villa Castelnuovo 1828 - Rapallo 1907)
Lettera autografa firmata dat. Parigi 8 Giugno 1868 del diplomatico e letterato, Capo di
Gabinetto del Regno di Sardegna e ambasciatore d'Italia a Parigi (1860), San Pietroburgo
(1876), Londra (1882) e Vienna (1885) nella quale ringrazia il corrispondente per i "due
esemplari dell'opera di Lei sull'istruzione primaria e industriale". Due pagine in-8, carta int.
'Legazione d'Italia'.
" 150
131. (Omeopatia) - Joseph Attomyr (Diakovar 1807 - Presburg 1856)
Lettera autografa firmata datata Presburg 26 maggio 1839 di uno dei pionieri dell'omeopatia,
diretta ad un collega toscano. Nella prima parte si lamenta della sua infausta sorte: "Ma
cosa vi pare caro Carina, come io son venuto a Pressburgo? Per disgrazia così grande, come era quella,
per quale son venuto a Lucca o al servizio di S.A.R. e per stessa per la quale son stato forzato di lasciar
il servizio di S.A.R. Bisogna aver fatto così triste esperienza, come me, per imparare quanti sacrifizj
siano necessari, per poter salvar quello che si chiama un uomo onesto...". In seguito scrive
relativamente ad uno scambio di alcuni interessanti minerali. "Spero sempre che verrete a
Vienna e che ve le potrò dare; ma spero anche che non abbiate dimenticato a mandarmi qualche belli
pezzi cristal[...] d'Isola d'Elba. Ancora vi prego di mandarmi, se l'avete ricevuto, granito orbicolare.
Anche un pezzo di opale igneo...". Tre pagine in-8, ind. alla quarta.
" 500
!
84!
131. (Omeopatia) - Joseph Attomyr
!
85!
132. Filippo Parlatore (Palermo 1816 - Firenze 1877)
Carteggio costituito da sei lettere autografe firmate (1852 - 1857) dell'illustre botanico,
professore all'università di Firenze, fondatore dell'erbario centrale italiano nell'Imperial
Regio Museo di storia naturale di Firenze (1842) e autore della fondamentale opera tit.
Flora Italiana (1848 - 1873) indirizzate ad un collega. Riportiamo alcuni passi a titolo
puramente esemplificativo. "Vi presento con questa lettera il Sig. Benedetto Di Blasi e i suoi nipoti
il Sig. Andrea dr. in medicina e il Sig. Pellegrino, cieco nato, egregio suonatore di violino, tutti miei
concittadini e persone a me ben note. Il povero cieco nato, accompagnato dai suoi parenti, viene costà con
animo di dare un'accademia di violino. Io lo raccomando a voi e alla vostra protezione e vi sarò grato di
quanto farete per agevolare questo suo scopo. Egli ha un talento straordinario per l'arte sua...".
"Finalmente ho il piacere di darle nuove della Signora Thebault da lei tanto desiderate. Il mio amico di
Atene ha fatto nella estate decorsa un viaggio per varie parti di Grecia, d'altronde la Signora Thebault è
stata in Parigi ed è ritornata ad Atene dopo più di un anno di assenza solo nel passato mese di
novembre..."."Io ricordo con gratitudine le cortesie largitemi da lei e dal marito nella mia dimora ai
Bagni di Lucca...". Per un totale di nove pagine in-8.
" 240
132. Filippo Parlatore
!
86!
133. Nubar Pascià (Smirne 1825 - Parigi 1899)
Uomo politico di origine armena, fu direttore dei lavori pubblici dell'Egitto durante la
realizzazione del Canale di Suez e primo ministro dell'Egitto per tre volte. Lettera
autografa firmata datata Livourne le 3 7bre 1844. Nella prima parte lo informa sulle
condizioni di salute del sovrano d'Egitto Ibrahim Pascià. "Le Pacha se porte bien, je puis dire
même trés bien; point de sang, point de mucus depuis votre depart. Il se promène un peu en voiture chaque
jour et va acquirant de nouvelles forces...". In seguito gli comunica che è purtroppo afflitto da
alcuni mali e gli illustra i rimedi a cui sta facendo ricorso. Quant a moi, il parait que j'ai du
malheur, la gonnerée m'est tombé (...) Pour ce nouveau mal j'applique sur la partie malade de
cataplasmes de farine de lin; hier au soir je me suis mis 9 a 10...". Due pagine in-4, su velina azz.
Indirizzo aut., timbri postali e traccia di sig. alla quarta.
" 240
133. Nubar Pascià
134. Beniamino Pandolfi Guttadauro (Napoli 1836 - 1909)
Lettera autografa firmata dat. Roma 25 feb. 1886 dell'architetto e ufficiale del Regio
Esercito Italiano, eletto in seguito alla camera dei deputati, nella quale prega il
corrispondente di dare un giudizio su un suo lavoro teatrale. "Sento che Ella ammette che nel
lavoro vi sian pregi indiscutibili e che sia tale da poter sostenere con onore la prova della scena...". Tre
pagine in-8, carta int. 'Camera dei Deputati'. Lac. al margine sup. non lede il testo. " 80
!
87!
135. Antonio Panizzi (Brescello 1797 - Londra 1879)
Bibliotecario e patriota, costretto all'esilio dagli stati di Modena nel 1821, si recò in
Inghilterra dove fu accolto da Ugo Foscolo. Professore di Letteratura Italiana
all'University College di Londra, nel 1856 divenne direttore della British Museum Library,
all'epoca la più grande biblioteca del mondo. Ampio carteggio costituito da dodici lettere
autografe firmate risalenti all'arco cronologico 1839 - 1864 dirette ad un caro amico di
Toscana. Riportiamo alcuni passi a puro titolo esemplificativo. "Son qui maledicendo il fato e
altre deità. il mio passaporto era stato segnato a Torino per costì in tutte le forme. Alla polizia di qui un
commissario mi fece chiamare. Dopo avermi fatto invano domandar il passaporto per mezz'ora che m'era
stato tolto alle poste entrando ier mattina, e mi fece un certo numero di domande relative alla mia vita e
miracoli, cioè se non ero un tale nato in tal luogo ora dimorante in tal'altro. Poi segnò il passaporto pur
per costì. Ma io non credo che le sue questioni fosser poste a caso e non voglio espormi ad esser richiesto
comparire come un mascalzone davanti tutti i piccoli grandi in potere che posson averne il capriccio, né
voglio correr rischio d'esser gettato sulla costa di Massa da vento o altro non fortuito caso, e quindi a
malissimo in cuore rinunzio al mio viaggetto costì non solo, ma torno a Torino e con tutta la più decente
sollecitudine lascio l'Italia...". "Ho avuto molti dispiaceri dopo la partenza vostra: causati dalla malattia
mortale, seguita dalla morte testé avvenuta dell'amico il più intimo e caro che vi avessi al mondo. Ne
soffro più di quel che mi possa dirvi. E notate che in terra straniera - dove non ho che legami comuni - il
perder un amico che era un alter ego è perdita ben più grave e fatale che non è il perderlo dove altri vi sono
che prendon a voi interesse - a cui siete più di qualche cosa commune. Spero col tempo e coll'usar, quanto
il cuor me lo permette, la ragione che sento esser in me, rimettermi: ma ora non abbattuto. Questo colpo
mi ha determinato a non restare a lavorare tutto l'anno come mi proponevo. Voglio andarmene a costo
d'andare a visitare la Isole del Mediterraneo giacché son Italiane, e così forse la Corsica e Sardegna o
forse la Corsica o la Sardegna...". "Non sapevo che il Principe ereditario fosse in Piemonte. Dopo aver
finiti gli studi militari vorrei che ne facesse un po' di politici, e l'università che dovrebbe frequentare
sarebbe esser qui meco, dimenticandosi d'esser Principe, per due anni...". "Ora caro dottore, domando
vostro consiglio. Vi devo dire prima di tutto che sto bene generalmente di salute, salvo certe doglie
articolari, non acute affatto, che mi stanno ricordando che divento vecchio, attaccando quando la giuntura
della mano, quando il collo del piede, quando le ginocchia. Mi riuscirebbe utilissimo, non ho dubbio
l'andarmene di qui per qualche settimana vivendo più sobriamente che non faccia qui dov'è rarissimo il
giorno che non pranzi lautamente, mangiando bene, e bevendo di meglio. Potrei restar ai bagni un mese e
forse anche sei settimane...". "Accludo una mia per S.A.R che vi prego consegnare, come pure salutar
Lowenberg, Don Antonio, Cotterell, Nottolini, , se è arrivato, il barone Orsini che saprei volentieri se
abbia ricevuto un volume di nuova traduzione di Schiller mandategli son circa sei mesi col mezzo di certo
Ascher libraio di Berlino che si recava a Vienna...". Per un totale di ventisette pagine di vario
formato.
" 800
136. Emilia Peruzzi (Pisa 1827 - Antella 1900)
Carteggio costituito da otto lettere autografe firmate (1862 - 1896) della patriota consorte
del ministro e sindaco di Firenze Ubaldino Peruzzi, nota per il suo salotto di Borgo de'
Greci a Firenze che divenne un importante centro politico e intellettuale a partire dal
1864, dirette ad una cara amica. Riportiamo alcuni passi a titolo di esempio. "Cara
Laurina, come siamo rimasti pochi di quei tempi di Pisa! Ci penso spesso spesso con un senso di
profonda malinconia. Sai chi mi ha scritto in questi giorni? Il barone Vercillo che non vedo da 20 anni,
che vive lontano dal mondo in Calabria nel paese di S.Fili. Ha moglie e figli e ricorda il passato con
tenerezza malinconica. E sai anche chi mi ha scritto? Tuo fratello Francesco era amicissimo di lei che era
a Pisa ai tempi di Vercillo, col marito e colla cognata. Ora è rimasta sola e sta l'inverno a Viesbaden e
l'estate in Russia. Mi dice che la bella Principessa Scholbury ricorda sempre Pisa, e il bambino che essa
aveva seco in quei tempi è ora padre di numerosa prole...". "Credo cara Laurina, che la Corinna esageri
molto l'importanza delle parole di Ubaldino…”. Per un totale di 21 vergate su pagine in-8, in16 e biglietti di piccolo formato.
" 600
!
88!
135. Antonio Panizzi
!
89!
137. Orsato Pozza (Ragusa 1821 - ivi 1882)
Scrittore dalmata (in serbocroato Medo Pucic) che ebbe una educazione italiana,
abbracciando le idee del Risorgimento, fu collaboratore del giornale triestino La Favilla e
autore di poesie e racconti. Tre lettere autografe firmate (due delle quali dat. al 1865 e
una al 1872) dirette ad un caro amico di Toscana. Alcuni passi a titolo di esempio. "Il
centenario di Dante mi persuade d'anticipare la mia venuta a Firenze e di pormi da qui a cinque giorni
di viaggio. Oltre al piacere individuale mio in tale solennità, vi sono spinto anche dalla commissione
ricevuta dalla Società storica degli Slavi meridionali di Zagabria di rappresentarla in siffatta occasione,
commissione che io accettai volenteroso acciò vi sia almeno qualche anello di unione fra le popolazioni
delle due rive dell'adriatico...". "Da questo deliziosissimo e salutarissimo Bagno, perso in una valle dei
Carpazi e fabbricato con una magnificenza veramente imperiale a spese dello stato austriaco, la mia
mente si porta per natural pensiero ai vostri modesti Bagni di Lucca e lì al Bagno caldo trovasi la vostra
famiglia, piena per me d'affezione e d'amicizia e mi piace più che questo dorato e screziato di pitture (...)
in questa lussuosa ma cara stanza della Rudolfd-hof le cui scalee ricordano l'Alambra e i pallazzi
morreschi, in questa società di ricchi bojari valacchi e delle loro bellissime m.... donne...". Per un totale
di dieci pagine in-8.
" 300
137. Orsato Pozza
!
90!
138. Giovanni Puccini (Chianni 1838 - Firenze 1893)
Lettera autografa firmata datata Roma 25 febbraio 1875 dell'avocato e uomo politico,
deputato al parlamento del Regno d'Italia, nella quale comunica alcune notizie circa
"l'affare relativo al prof. Santini". Una pagina in-8, su carta int. 'Camera dei deputati'.
" 80
139. Bettino Ricasoli (Firenze 1809 - Castello di Brolio 1880)
Bella, lunga lettera autografa firmata datata Firenze li 26 febbraio 1858 del barone di ferro,
sindaco di Firenze e presidente del consiglio del Regno d'Italia per due mandati, nella
quale scrive al corrispondente circa la necessità di creare una rete di infrastrutture stradali
e ferroviarie negli stati italiani al fine di promuoverne la crescita economica e sociale.
"Spero che Ella non mi avrà dato colpa dell'indugio frapposto al gradito suo foglio del 6 corrente e
nell'accusare il ricevimento dell'opuscolo suo sulle strade ferrate a cavalli. Ricevetti puntualmente l'involto
a Grosseto; ma sul momento che io ne partiva per alcune escursioni agrarie in altri possessi miei nel
Valdarno Superiore, durante le quali ho pur letto, e con molto interesse le notizie che Ella ne da intorno
questo genere di locomozione destinato a rendere utili servigi all'umanità. Io non esito a dirle
primieramente che la mia fede nelle moltiplicate e facilitate comunicazioni, nei moltiplicati contatti tra
popoli e popoli all'effetto di accrescere la prosperità universale è piena, anzi pienissima; ed uno dei grandi
mali italiani è appunto, a parer mio, questo che i contatti sono impediti, o da tanti inciampi resi difficili,
il che torna presso a poco ad un impedimento assoluto, per cui mille fonti di pubblica ricchezza, e di
prosperità languono nella nostra disgraziata Patria con danno pubblico e privato. Cagione di questo male
la principale è la sua divisione politica, l'egoismo dei governi, e il non capirsi da alcuno, che la miglior
politica è quella di migliorare le condizioni sociali d'Italia, lavorando d'accordo a svolgere questo benefico
risultato. Da questa gran colpa procede la infelice situazione delle strade ferrate in italia, che se avanzano
pure di un passo egli è perché v'è una legge soprannaturale e irresistibile che spinge l'umanità ad
avanzarsi, e nelle strade derrate sta la forza potentissima di questo progresso...". Quattro pagine in-4.
Lieve strappo alla piegatura centrale.
" 280
140. Adelaide Ristori (Cividale del Friuli 1822 - Roma 1906)
Carteggio costituito da dieci lettere autografe firmate risalenti al biennio 1842-43 della più
celebre attrice tragica italiana del XIX sec. e patriota, famosa per i suoi proclami per la
causa italiana durante le sue rappresentazioni teatrali nelle città ancora sotto la
dominazione asburgica, dirette ad un caro amico. Riportiamo alcuni passi a titolo di
esempio. "Ora poi ho preso una cotta così grande che non so come terminerà. Una persona a cui io ero
raccomandata...un giovane con una fisionomia alla medioevo, figlio d'un ufficiale francese stabilito in
Roma...persone molto comode...il giovane ha tutte le qualità desiderabili per la felicità d'una donna e
...basta, ripeto non so come finirà...". "In quanto poi alla mia salute non è troppo buona, ma grazie a
Dio né fui mai obbligata al letto, né mai in vita mia si parlò di farmi operazioni alla testa sì qualche
volta per estrarre un cervello troppo esaltato e fantastico. In quanto al mio matrimonio semiconcluso per
servirmi della vostra frase, è svaporato, per ora resti ciò tra noi, e se qualcuno ve ne chiede conto, vi prego
di dir loro che si ritarda perché le sue carte non sono giunte...". Per un totale di diciotto pagine in8.
" 450
141. Pietro Rolandi (Quarona 1801 - Napoli 1862)
Due lettere autografe firmate (dat. rispettivamente 1839 e 1853) del libraio attivo a
Londra fino al 1844, ove aprì una libreria italiana in Berner Street, in seguito trasferitosi a
Livorno, circa l'invio di alcuni volumi. "Qui sopra troverà la poliza di carico onde farne riclamo;
vi ho unito un pacco contenente 6 vol. pel Sig. P. Angelo Sarti e le sarei obbligatissimo se vuole avere la
bontà di informarlo...". Per un totale di quattro pagine di vario formato.
" 100
!
91!
142. Gioacchino Rossini (Pesaro 1792 - Passy 1868)
Lettera autografa firmata dat. Da Casa Venerdì 27 Febb. 1832 dell'autore de Il barbiere di
Siviglia diretta al barone Eugenio Lebon cui porge un invito a pranzo del banchiere
pesarese Laudadio Dellaripa, grande ammiratore e sostenitore di Rossini. "Quest'oggi alle 6,
se lo favorite di vostra presenza obbligherete oltremodo il tutto vostro aff.to Rossini. Ps. Il porgitore di
questo biglietto sarà pure portatore di Fra.i 20 affine il buo[n] Gigi, che saluto, paghi il mio debito verso
Mussini...". Una pagina in-8, su bifolio.
" 600
142. Gioacchino Rossini
!
92!
143. Vincenzo Salvagnoli (Empoli 1802 - Pisa 1861)
Tre lettere autografe firmate del giurista e patriota, tra i fondatori del Gabinetto Viesseux,
intimo di Gino Capponi e Stendhal, ministro per gli Affari Ecclesiastici del governo
provvisorio di Toscana guidato da Ricasoli (1859), relative all'arco cronologico 18531858. Nelle missive del 1853 ringrazia un amico per aver ricevuto "i maglioli". "Prenderò
davvero con piacere la istruzione per coltivare queste viti all'uso di Bordeaux, e per la fabbricazione del
vino...". "Vi aspetto ora da me qui in campagna, ove starò tutto maggio a sentire il vino di Bordò...".
Nella lettera del 1858 lo informa che si sta adoperando per la divulgazione di una
"memoria" scritta dal figlio dell'amico. "Io mi propongo di parlarne nel giornale agrario...". Per un
totale di sei pagine in-8, ind. alla quarta.
" 150
144. Luigi Sanvitale (Parma 1799 - Fontanellato 1876)
Lettera autografa firmata datata 18 maggio 1873 dell'uomo politico e filantropo, primo
sindaco di Parma nell'Italia unita, nella quale scrive sugli studi di scienza fisiche del Conte
Stefano Sanvitale. "e particolarmente quelle della ornitologia, mineralogia, e botanica: tali studi
faccendo col principe ereditario di Borbone, figlio del Duca Don Ferdinando. A tali studi erano assistiti
dal sapiente Geologo e Botanico Guatteri, da Parma, di cui, da me, venne donato alla pubblica biblioteca
parmense un suo volume manoscritto, che tratta - Della geologia e botanica del Ducato Parmigiano...".
Due pagine in-8.
" 150
144. Luigi Sanvitale
!
93!
145. Pietro Sbarbaro (Savona 1838 - Roma 1893)
Giornalista, sociologo e uomo politico, fu professore di economia all'università di
Modena nel 1865. Scrisse numerosi articoli pubblicati nel periodico satirico da lui
fondato Le forche caudine, contro la casta dei politici corrotti e collusi con i banchieri
dell'epoca (lo scandalo della Banca Romana è del 1888) e per questo fu costantemente
colpito da una lunga serie di querele, processi e arresti. Ampio carteggio costituito da
undici lettere autografe firmate risalenti all'arco cronologico 1862-1869. Riportiamo
alcuni passi a titolo puramente esemplificativo. "però ho stimato bene di rimettermi interamente
alla buona volontà di queste persone, le quali sono d'accordo nel dire che se ella potesse la più presto
possibile (...) prima di novembre pubblicare un lavoro qualunque, purché esclusivamente dottrinale, di
argomento economico, le probabilità di riuscita diventerebbero anche maggiori. Anzi, uno de' più alti
ufficiali del Ministero dell'Istruzione mi disse che appena comparso questo libro di lei io avrei potuto
francamente proporre pubblicamente, cioè sul giornale, la nomina di lei a Professore. Che in ciò nulla vi
sarebbe di sconveniente. Al Michelini, né all'Arrivabene mi riuscì ancora di parlare della faccenda, sia
per le immense occupazioni che mi accadono, e che mi fanno parer scortese cogli amici più cari (...) ma
alla prossima adunata della Società Economica sono risoluto di abbordare, come dicono, la questione...".
"Vedrà ancora le annotazioni su i principi della Scienza Economica dedicato all'Arrivabene con una
lunga lettera o preambolo dove parlo di Cobden e degli omaggi resi alla sua memoria dal Parlamento
nostro e a' Georgofili. Ho riferito le parole pronunciate in quella dolorosa occasione...". "P.S. Sto per
mandare al pubblico un nuovo libro "Della Libertà" dove Ella troverà qualche cosa che personalmente
la riguarda. Ho già raccolto quasi tutte le firme necessarie...". Per un totale di trentasette pagine
in-8, molte delle quali listate di nero.
" 400
146. Antonio Scialoja (San Giovanni a Teduccio 1817 - Procida 1877)
Lettera firmata dat. Torino 13 Giugno 1861 dell'economista e politico, ministro
dell'Agricoltura e del libero commercio del Regno delle Due Sicilie e in seguito deputato
al parlamento italiano, nella quale ringrazia il corrispondente per aver ricevuto un
interessante volume. "Ella mi da una prova della memoria che serba di me e sì perché la medesima
va unita ad un suo lavoro scientifico del quale farò lettura con grande soddisfazione...". Una pagina in8, su carta int. 'Ministero d'agricoltura, industria e commercio'.
" 50
147. Quintino Sella (Sella di Mosso 1827 - Biella 1884)
Carteggio costituito da cinque lettere autografe firmate (più un foglio di lavoro autografo)
del ministro delle Finanze del Regno d'Italia (sua la celebre frase 'economia fino all'osso'
per raggiungere il pareggio di bilancio) relative all'arco cronologico 1860 - 1867, circa
alcuni importanti temi riguardanti l'istruzione pubblica del Regno d'Italia. Alcuni passi a
titolo esemplificativo. "Venendo alla di lei memoria sull'istruzione tecnica io credo che Ella farebbe
opera utile e savia esternando la sua opinione e sulle cose che vide, e sulle cosa che da noi dovrebbero farsi.
L'argomento della istruzione tecnica venne per quanto io penso molto infelicemente trattato nelle antiche
provincie dello Stato...". "Avevo fantasticato chi potesse incaricarsi del suo corso, e dopo averci
lungamente pensato conclusi che questi, il quale accetterebbe questa cattedra, e meglio riescirebbe, sarebbe
il S. Berruti, che forse avete conosciuto a Londra all'esposizione. Egli è allievo Ing. nel corso delle
miniere, forte in matematica, meccanica, mineralogia...". "Mille grazie del libro e della vostra buona
memoria. Sono con voi assai più di quello che crediate. Figuratevi che nel 1865 quando proponevo
macinato et similia volevo che Natoli stanziasse tre milioni per l'istruzione elementare. Ebbe più coraggio
il Ministro delle Finanze che quello dell'Istruzione Pubblica...". Per un totale di otto pagine di
vario formato. Sella, già docente di mineralogia e di matematica presso l'università di
Torino, nonché responsabile del distretto minerario della Savoia (1853) era stato
nominato segretario generale del Ministero della Pubblica Istruzione nel 1861.
" 500
!
94!
147. Quintino Sella
!
95!
148. Luigi Serristori (Firenze 1793 - ivi 1857)
Lettera autografa firmata dat. Pisa 10 luglio 1846 dell'economista e uomo politico membro
dell'illustre famiglia fiorentina, fautore dello sviluppo ferroviario (Sopra le macchine a vapore,
1816) e dell'unione doganale fra gli stati italiani, diretta ad un medico. "Mia moglie, che a me
si unisce, desidererebbe avere un'indicazione previa della quantità di ferro da prendersi, e che Ella ebbe la
bontà di consigliarli...". Una pagina in-8, ind. e timbri post. alla quarta.
" 60
149. (Terme di Bagni di Lucca) - Vincenzo Antinori (Firenze 1792 - ivi 1865)
Lettera autografa firmata datata 3 luglio 1853 dello scienziato, fisico e storico della
scienza, direttore (dal 1833) del museo di fisica e storia naturale di Firenze, indirizzata ad
Alessandro Carina, medico presso il centro termale di Bagni di Lucca, nella quale lo prega
di prendersi cura dell'Arciduca Carlo di Toscana che giungerà nel centro termale il giorno
seguente. "S.A. la Gran Duchessa ha determinato che S.A. l'Arciduca Carlo (...) il suo bagno
domani, dalle ore 12 e 1/2 all'1 e 1/2...". "P.S. In seguito si compiacerà indicare se S.A. l'Arciduca
Carlo dovrà fare il suo bagno ogni giorno, ovvero tre volte la settimana...". Una pagina in-8, su
bifolio. Lac. al margine sup. non lede il testo. Ind. aut. alla quarta.
" 150
150. (Terme di Bagni di Lucca) - Pietro Cipriani (San Piero a Sieve 1810 - Firenze
1887)
Lettera autografa firmata (senza data) del medico e uomo politico, professore di Clinica
Generale all'università di Firenze, direttore di tutti gli ospedali del capoluogo toscano
durante l'epidemia di Colera del 1855, diretta ad un collega, nella quale gli raccomanda
alcuni suoi pazienti bisognosi di specifiche cure. "Il mio egregio amico Marchese Paolo Farinola
si trasferisce colla sua famiglia a codesti bagni per provvedere meglio che non avrebbe potuto fare in
Firenze alla salute di una sua figlia. Il dr. Bertini ed io siamo stati d'opinione che il soggiorno durante la
calda estate in codesto ambiente fresco e temperato, e qualche immersione nelle acque...". Tre pagine in8.
" 200
150. (Terme di Bagni di Lucca) - Pietro Cipriani
!
96!
151. (Terme di Bagni di Lucca) - Anatolio Demidoff (Firenze 1812 - Parigi 1870)
Principe di San Donato, figlio dell'ambasciatore russo Nicola Demidoff, imprenditore a
capo della più grande industria russa nella fabbricazione delle armi, fu uno dei più
importanti committenti dei pittori francesi contemporanei quali Paul Delaroche e Eugène
Delacroix, nonché dello scultore Lorenzo Bartolini, al quale commissionò la statua del
padre ubicata in piazza Demidoff a Firenze. Tre lettere autografe firmate risalenti al 1849
(come nota ms. alla quarta) indirizzate al dottor Alessandro Carina, direttore dei Bagni di
Lucca. Nella prima missiva gli scrive di aver parlato con l'architetto Giuseppe Pardini
circa alcuni lavori riguardanti l'ospedale Demidoff (fatto costruire dal padre nella
cittadina termale toscana ad uso dei poveri). Il ponte di legno che collegava l'ospedale alla
cappella, crollò a seguito di una piena nel 1836. Nel 1850 Anatolio Demidoff
commissionò il nuovo ponte in muratura all'architetto lucchese. Nelle altre lettere, prega
il dottore di visitare alcuni amici. "Faits-moi le plaisir de visiter en détail...". Per un totale di
cinque pagine in-8.
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151. (Terme di Bagni di Lucca) - Anatolio Demidoff
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152. (Terme di Bagni di Lucca) - Antonio Mordini (Barga 1819 - Montecatini 1902)
Patriota e uomo politico, ministro degli esteri della Repubblica Toscana del 1849,
prodittatore in Sicilia nel 1860 ove organizzò il plebiscito che unì l'isola all'Italia, fu in
seguito ministro dei lavori pubblici del Regno d'Italia (1867-69) e prefetto di Napoli
(1872-1876). Carteggio costituito da cinque lettere autografe firmate (risalenti all'arco
cronologico 1864 - 1885). Riportiamo un passo a titolo di esempio. "La ringrazio
distintamente della sua pregevole e bella pubblicazione sui Bagni di Lucca che ho gradito moltissimo e che
fa tanto onore a chi la scrisse. La riputazione delle terme lucchesi non può che grandemente
avvantaggiarsene...". Per un totale di cinque pagine in-8.
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152. (Terme di Bagni di Lucca) - Antonio Mordini
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153. (Terme di Bagni di Lucca) - Giorgio Regnoli (Forlì 1797 - Pisa 1859)
Lettera autografa firmata datata Crespina 27 Giugno 1851 dell'illustre chirurgo, professore
all'università di Pisa e direttore della clinica chirurgica dell'ospedale Santa Chiara nella
città toscana, diretta al dottor Alessandro Carina, direttore dei Bagni di Lucca, al quale
chiede di usare particolare attenzione e cura ad alcuni suoi amici che passeranno alcuni
giorni nel centro termale. "Perché gli siate cortese de' vostri savi consigli...". Una pagina in-8, su
bifolio, ind. aut. alla quarta.
" 100
154. (Terme di Bagni di Lucca) - Bettino Ricasoli (Firenze 1809 - Castello di Brolio
1880)
Lettera autografa firmata diretta al dottor Alessandro Carina, direttore dei Bagni di
Lucca, di cortesia, dat. Firenze li 24 maggio 1868. "Ella ha voluto farmi dono di un libro molto
interessante sui Bagni di Lucca e campagne adiacenti; ne accolga adunque i miei ringraziamenti...". Una
pagina in-8.
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155. (Terme di Bagni di Lucca) - Giovanni Rosini (Lucignano 1776 - Pisa 1855)
Due lettere autografe firmate del letterato, professore di eloquenza italiana nell'università
di Pisa autore di romanzi storici (La monaca di Monza, 1829) e drammi (Torquato Tasso,
1832) dirette al direttore dei Bagni di Lucca, al quale raccomanda alcuni amici che
trascorreranno un periodo di cure nella cittadina termale. Due pagine in-8, ind. aut. alla
quarta.
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155. (Terme di Bagni di Lucca) - Giovanni Rosini
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156. (Terme di Bagni di Lucca) - Giuseppe Tigri (Pistoia 1806 - ivi 1882)
Quattro lettere autografe firmate dell'abate, scrittore e provveditore agli studi autore di
scritti sulla lingua e la cultura della Toscana (Le selve della montagna pistoiese, 1844; Canti
popolari toscani, 1856; Il montanino toscano alla guerra del 1859, 1860) relative al biennio 186869, tutte indirizzate ad Alessandro Carina, medico e direttore dei Bagni di Lucca, relative
ad un cortese scambio di volumi riguardanti la rinomata località termale e l'appennino
pistoiese. Alcuni passi a titolo di esempio. "Ho pubblicato di questi giorni una Guida della
montagna pistoiese, ch'io compilava per complemento della mia Guida di Pistoia e del suo territorio. Mi
fu proposto di recente di notarvi anche l'itinerario fino ai Bagni di Lucca per la nuova via da S.Marcello:
e mi fu inviato il suo Indicatore topografico...". "La speranza nutrita nella gentilezza sua, inviandole un
sì tenue dono qual è la mia guida della montagna pistoiese, ha superato ogni mia aspettativa, col dono
prezioso che ella si è compiaciuta di farmi della sua bella opera "Dei Bagni di Lucca notizie topografiche
storiche e mediche". Io non ho parole per ringraziarla...". "Fra i medici da lei ricordati dei Bagni di
Lucca, non ho veduto registrato un certo Barnabò. Ho letto nella guida di Lucca del mazzarosa che fu
un medico pistoiese chiamato Barnabò che diede il nome a certe di coteste acque...". Per un totale di
cinque pagine in-8.
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156. (Terme di Bagni di Lucca) - Giuseppe Tigri
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157. Camille de Tournon-Simiane (Avignone 1778 - 1833)
Lettera a stampa (in parte ms.) dat. Roma 8 Febrajo 1812 del Prefetto napoleonico del
Tevere (comprendente Roma e gran parte del Lazio) dal 1809 al 1814, diretta a Gregorio
Janni. Lo nomina Elettore del Collegio Elettorale di Frosinone. "Conoscendo i suoi talenti, ed
il suo attaccamento al Governo, mi congratulo di questa scelta. Il Signor Presidente del Collegio, di cui
Ella fa parte le comunicherà le istruzioni relative alle sue funzioni. le accludo intanto la formola del suo
giuramento, che Ella, come Elettore e come Suddito ha il dovere di fare al nostro Augusto Sovrano...".
Una pagina in-4, su bifolio.
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