relazione di progetto - Comune di Marano di Valpolicella
Transcript
relazione di progetto - Comune di Marano di Valpolicella
5HJLRQHGHO9HQHWR&RPXQHGL0DUDQRGL9DOSROLFHOOD3URYLQFLDGL9HURQD 3,$12',$66(772'(/7(55,725,23$7 /HJJHUHJLRQDOHDSULOHQ1RUPHSHULOJRYHUQRGHOWHUULWRULR 5(/$=,21(',352*(772 BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB &2081(',0$5$12',9$/32/,&(//$ 3529,1&,$',9(521$ 3,$12',$66(772'(/7(55,725,23$7 /HJJHUHJLRQDOHDSULOHQ1RUPHSHULOJRYHUQRGHOWHUULWRULR 5(/$=,21(',352*(772 $GRWWDWRFRQ'&&QLQGDWD $SSURYDWRLQVHGHGL 6LQGDFR ,QJ6LPRQH9HQWXULQL 6HJUHWDULR&RPXQDOH GRWWVVD'DQLHOD6WDJQROL 5HVSRQVDELOHGHOO 8IILFLR8UEDQLVWLFDHG(GLOL]LD3ULYDWD JHRP3DROD3HUDQWRQL 5HJLRQH9HQHWR'LUH]LRQH8UEDQLVWLFD $UW/5Q *,25*,2)257,$5&+,7(772 YLD*LURODPRGDL/LEULQ±9HURQD95 WHOHIRQR±HPDLODUFKLWHWWR#JLRUJLRIRUWLLW COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ INDICE 1. SINTESI DELLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI RISCONTRATE SUL TERRITORIO COMUNALE .............3 2. SOSTENIBILITÀ DEI CONTENUTI PROGETTUALI DEL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO ...............7 3. AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI (ATO) DEL TERRITORIO COMUNALE. .......................................... 10 3.01 3.02 3.03 3.04 3.05 ATO ATO ATO ATO ATO 1 2 3 4 5 – – – – – AREA MONTANA - LESSINIA OVEST .............................................................................. 11 AREA MONTANA - LESSINIA EST - MONTE NORONI....................................................... 12 MARANO CAPOLUOGO ................................................................................................. 12 SAN ROCCO - PEZZA .................................................................................................... 13 VALGATARA................................................................................................................. 13 4. VALUTAZIONE DI COMPATIBILITÀ AMBIENTALE DEGLI INTERVENTI STRATEGICI PREVISTI NEGLI AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI (ATO) ..................................................................................................... 14 4.01 Matrice. .................................................................................................................................... 15 4.02 Legenda della matrice ............................................................................................................... 15 5. CRITERI DI REDAZIONE DEL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT)......................................... 16 5.01 Perequazione urbanistica ........................................................................................................... 16 5.02 Compensazione urbanistica........................................................................................................ 18 5.03 Credito edilizio .......................................................................................................................... 19 6. ZONE AGRICOLE. LIMITE QUANTITATIVO MASSIMO DELLA ZONA AGRICOLA TRASFORMABILE IN ZONE CON DESTINAZIONE DIVERSA. ............................................................................................................ 21 7. AMBITI DI URBANIZZAZIONE CONSOLIDATA. CENTRI STORICI. EDIFICI E COMPLESSI DI VALORE MONUMENTALE E TESTIMONIALE, PERTINENZE SCOPERTE DA TUTELARE E CONTESTO FIGURATIVO ..... 22 8. TRASFORMAZIONE URBANISTICA DELL’ESISTENTE, CONDIZIONI PREFERENZIALI DI SVILUPPO INSEDIATIVO ED INFRASTRUTTURALE E PER L’EDILIZIA ECOSOSTENIBILE. LIMITI FISICI ALLA NUOVA EDIFICAZIONE DI TIPO RESIDENZIALE......................................................................................................... 23 9. EDIFICAZIONE DIFFUSA - LIMITI FISICI DELLA NUOVA EDIFICAZIONE NELLE ZONE PREFERENZIALI DI RIQUALIFICAZIONE NELL’AMBITO AGRICOLO......................................................................................... 24 10. ATTIVITÀ PRODUTTIVE. INTERVENTI PER LA DISMISSIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE IN ZONA IMPROPRIA. CRITERI PER L'APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE................................................................................................................................... 25 11. VERIFICA E MODALITÀ DI MONITORAGGIO DELLE PREVISIONI DI SOSTENIBILITÀ DEL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT), IN RAPPORTO ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS). 26 12. IL DIMENSIONAMENTO DEL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT).......................................... 27 12.01 13. Verifica del dimensionamento. Quadro generale e per A.T.O................................................ 27 CONCLUSIONI ........................................................................................................................................ 30 1 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ Relazione di progetto che espone la sostenibilità dei contenuti progettuali e dei criteri che hanno presieduto la redazione del Piano di Assetto del Territorio (PAT). (L.R. n. 11/2004, Art. 13 e D.G.R. n. 3178/2004, lett. g) 2 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 1. S in t es i d e ll e p r o bl e ma ti ch e a m b ie n ta li ris c o n tr a te s ul t er ri t or io c o m un a l e Per introdurre una sintesi delle problematiche ambientali riscontrate nel territorio comunale, citiamo dagli esiti delle indagini condotte in sede di Valutazione Ambientale Strategica: 1. Nel Comune di Marano di Valpolicella non esiste una rete di monitoraggio delle emissioni in atmosfera che possa permettere di valutare in maniera esaustiva la qualità dell’aria. Non si registrano, comunque, leggendo i dati provinciali, valori impattanti che classificano Marano nella categoria C, ovvero nelle zone in cui dovranno essere applicati i Piani di Mantenimento, in quanto i livelli degli inquinanti sono inferiori al valore limite e sono tali da non comportare il rischio di superamento degli stessi. Tuttavia in zona Rugolin adiacente alla Strada Provinciale 4, su cui s’innesta la SP 34 che conduce a Marano, è verosimile la presenza di inquinamento dovuto al traffico veicolare. 2. Il reticolo idrografico del comune di Marano di Valpolicella è caratterizzato dal Torrente di Fumane, che scorre al confine ovest del territorio, dal rio Bajaghe, dal vaio Sbolgirotto, dalla valle Sorda e del rio Mondrago, dalla presa di Marano, dal torrente Prugnolo di Marano, dal vaio Semonte e dal vaio Porsani, dal vaio degli oliveti, dal rio Celane ed infine dal vaio di Valgatara. La lunghezza complessiva del reticolo idrografico del bacino è pari a circa 33,07 Km. Invece, la lunghezza del reticolo di drenaggio – ad esclusione cioè della sola asta principale – è di circa 23 km e mezzo. L'assetto idrogeologico del territorio prevede aree in quota composte da unità rocciose molto permeabili talora in contatto tettonico e/o stratigrafico con formazioni rocciose poco permeabili o impermeabili talvolta mascherate sotto coperture detritiche a permeabilità differenziata. I vari domini a differente permeabilità possono presentare trabocchi e comunicazioni sotterranee reciproche. La comunicabilità e l’estrema variabilità della circolazione idrica sotterranea all’interno dei litotipi è condizionata dalla presenza di disturbi tettonici e dall’imprevedibile andamento dei condotti carsici. All'alimentazione delle sorgenti idriche contribuiscono le infiltrazioni efficaci nel serbatoio carbonatico e subordinatamente dalla falda circolante nella coltre detritica eluvio-colluviale e/o alluvionale. Infine è da segnalare che le aree pedecollinari e pianeggianti del territorio comunale, a maggior permeabilità, sono da ritenersi a rischio di percolazione dei nitrati nel sottosuolo. I maggiori pericoli possono derivare soprattutto dalle coltivazioni agricole, dai trattamenti con antiparassitari, dissecanti e grandi concentrazioni di fertilizzanti. Tuttavia è da segnalare che la rete distributiva dell’acqua potabile attinge l’acqua da sorgenti di prelievo localizzate per lo più nella parte nord del territorio comunale e che scaturiscono naturalmente dalla roccia. In tutti questi casi, sono state eseguite opere di presa strutturate in vasche di decantazione dalle quali l’acqua viene convogliata in serbatoi di distribuzione posti nelle immediate adiacenze. Le otto sorgenti sono quasi tutte poste in quota e, al di fuori di due, non necessitano di alcuna opera di pompaggio. La rete idropotabile è stata oggetto di una completa ristrutturazione alla fine del secolo scorso ed è caratterizzata da condutture in acciaio per i montanti principali e da tubazioni in polietilene che si diramano dal montante principale stesso, entrando nelle vie dei vari centri abitati. Le analisi fin qui condotte dall’ARPAV non hanno verificato la presenza di sostanze inquinanti. 3. L’Autorità di Bacino dell’Adige, nella redazione del P.A.I. individua due aree a rischio di frana all’interno del territorio comunale. Tali aree a rischio sono censite ai numeri 7.107 e 7.114 e ricadono lungo la strada che dalla località Crocetta porta a Purano. Il rischio attribuito a tali aree è elevato (R3). Un’ulteriore area è riscontrabile a Santa Maria di Valverde. Su alcune di queste il Genio Civile di Verona ha già provveduto a mettere in atto interventi di stabilizzazione. 4. Per quanto riguarda l’uso del suolo nel Comune di Marano è da rilevare che la zona classificata come tessuto urbano discontinuo, ha una percentuale alquanto bassa, mentre rilevante è la superficie coltivata a vigneto. Percentuale 3 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ altamente giustificata dalla nota produzione dei famosi vini: Recioto, Amarone e Valpolicella Classico. Pari al 40,94% è la zona boschiva che appare seppur di poco in espansione. Nello studio della Valutazione Ambientale del Piano Territoriale Provinciale di Verona, allegato A — Aree produttive, risulta che il Comune di Marano di Valpolicella presenta una superficie di 85.883 mq destinata al produttivo, che si colloca, quasi esclusivamente, nella parte meridionale del territorio. La superficie individuata pone Marano di Valpolicella nella parte bassa della graduatoria per aree produttive dei Comuni della Provincia e, fra l’altro, non presenta Attività a Rischio di Incidente Rilevante. 5. Per quanto riguarda la componente inquinanti fisici il Comune di Marano di Valpolicella rientra nell’Elenco dei Comuni con territorio inserito nelle fasce di rispetto ai sensi della legge regionale 27 giugno 1997, n. 22 – Norme per la prevenzione dell’inquinamento luminoso. In particolare rientra nella fascia 10 Km dall’osservatorio astronomico non professionale di Pescantina. Pertanto si deve fare riferimento a quanto prescritto dalla suddetta legge Regionale oltre che perseguire i principi del risparmio energetico e della tutela dell’ambiente. Le sorgenti di campi elettromagnetici ad alta frequenza, non sono presenti nel territorio comunale di Marano di Valpolicella trattandosi di linee interne locali. Pertanto nessun residente del comune di Marano è esposto al C.E.M. Sono invece presenti impianti di ripetizione delle frequenze radio e televisive nonché di telefonia mobile. Nel Comune di Marano, non siamo in presenza di radiazioni ionizzanti causate da attività artificiali. Nel comune di Marano di Valpolicella, dotato di Piano di zonizzazione acustica del territorio comunale, in conformità a quanto previsto dalla L del 26/10/1997 n 447 e dal D.P.C.M del 14/111997 n. 280. sono individuate cinque classi di aree ove le più interessate dal rumore sono la zona industriale di Rugolin e le adiacenze della miniera di marna, dove si registrano i maggiori livelli fonometrici, che comunque non superano i livelli di guardia. 6. Numerose sono le componenti floristiche e faunistiche, anche rare, presenti nel territorio comunale che si attestano principalmente nelle zone nord del paese facenti parte del Parco della Lessinia, ove insiste parte del Sito di Interesse Comunitario SIC IT 3210002 "MONTI LESSINI: CASCATE DI MOLINA”. 7. Nella zona nord-ovest del territorio comunale insiste parte del Parco Naturale Regionale della Lessinia, istituito con L.R. n° 12 del 30.01.1990. Esso si estende in gran parte sull'altipiano dei Monti Lessini, interessando tredici comuni veronesi – tra cui per l’appunto Marano – e due vicentini. Solcato da cinque profonde valli che si aprono a ventaglio, il parco custodisce all'interno dei suoi confini testimonianze storiche, archeologiche e naturalistiche di inestimabile valore. Per tutelare questo patrimonio, viene incentivato il recupero delle attività tradizionali, lo sviluppo di attività ecocompatibili - quali l'agricoltura e la zootecnia – e iniziative rivolte ad una migliore fruizione turistica, didattica e sportiva. Nel territorio di Marano, rientra entro i confini del parco il versante orientale del progno di Fumane con la Val Sorda, la Valle dei Progni, il rio Baiaghe, la collina di Marezzane, la contrada di Mazzarino e la località di Ciacalda. 8. All’interno del territorio comunale di Marano di Valpolicella l’area lungo il versante orientale della Valle di Fumane, insiste, dal 1964, il permesso di ricerca ed estrazione di marna da cava. Il Corpo delle Miniere, distretto minerario di Padova, con decreto distrettuale n° 22/1999 del 22.12.1999, ha accordato il rinnovo della concessione mineraria “Monte Noroni “ alla ditta S.p.a. industria Cementi Giovanni Rossi per una durata di ulteriori 25 anni. In sede di PAT è opportuno ribadire che lo sfruttamento della miniera deve essere mirato alla ricerca di una mitigazione ambientale in grado di limitare gli effetti dell’escavazione, contribuendo, in un secondo momento, all’accrescimento paesaggistico dell’intero territorio. Infine è necessario sottolineare che l’escavazione deve porsi come obiettivi: la salvaguardia delle sorgenti, un attento monitoraggio delle acque dei progni, una sorveglianza continua della stretta gola del rio Baiaghe, affinché il suo corso ed il suo ecosistema non vengano in nessun modo alterati. La cura della flora e della fauna 4 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ richiedono, inoltre, che l’inquinamento acustico e da polveri non raggiunga livelli tali da comprometterne la presenza sul territorio. 9. Nelle parti collinari che contornano ad est ed ad ovest il Comune, laddove si è instaurata una forte coltivazione a vigneto, l’ecosistema risulta maggiormente popolato da specie faunistiche e soprattutto riesce a sviluppare una maggior complessità vegetazionale. La conoscenza di questo ambiente - rilevante sia dal punto di vista paesaggistico che ambientale – induce a ricercare regole per conservare i vigneti storici, per rinnovare gli impianti obsoleti e per i nuovi vigneti, in funzione del recupero e della tutela dell’equilibrio idrogeologico, ecosistemico e paesistico (disposizione dei filari, scelta dei tutori, drenaggi, ciglioni, fosse livellari, gradonature, terrazzamenti, muri a secco, siepi, piantate, rapporti con i boschi e gli incolti, ecc). L’obiettivo è quello di riuscire a creare il "sistema ambientale vigneto": il vigneto ed il suo intorno, il bosco, il pascolo, l’incolto, il paesaggio. Va mantenuta la continuità visiva e funzionale dei vigneti, vanno evitate o allontanate destinazioni nocive all’integrità dei vigneti (discariche, grandi infrastrutture, stalle dismesse), per le quali il piano dovrà eventualmente trovare localizzazioni alternative. 10. Il “sistema-vigneto” del territorio di Marano non è semplicemente una risorsa economica, con tutto il suo indotto legato alle cantine ed alla commercializzazione dei vini, ma dovrebbe essere molto di più: una coltura capace di incidere positivamente nella qualificazione del paesaggio dell’intero territorio sia esso rientrante o meno nelle zone vincolate del Parco. La pianificazione di uno sviluppo eco-compatibile – basato cioè sulla specializzazione del settore primario – ha una ricaduta tale da attivare un circolo virtuoso in cui la tutela dell'ambiente s’identifica con l'attività produttiva stessa, dando inoltre la possibilità alla gente del luogo di lavorare laddove essi vivono. Tale sviluppo, che viene sintetizzato in “Marano, città del vino” deve comunque avvenire nel rispetto di una cultura materiale che si è radicata nel luogo e stratificata nel corso dei secoli. Per evitare ogni cesura nei confronti del paesaggio agrario storico, è bene procedere impiegando le stesse modalità di coltivazione a terrazza, cercando in tutti i modi di conservare le opere di contenimento del terreno – le cosiddette marogne – ed incentivare la stessa tipologia costruttiva dei muri in pietra locale. Ciò significa affrontare temi come il rinnovo dei vigneti, o l’impianto di nuovi, la tutela dei vigneti considerati “storici”, l’uso sostenibile del suolo agrario, il controllo dell’erosione, la tutela idrogeologica, la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio rurale, e tutto ciò garantendo alla comunità progresso sociale ed economico. La pianificazione dovrà garantire il superamento dell'organizzazione delle aree rurali, ed in particolare vitate, finalizzata unicamente all’ottimizzazione economico-produttiva delle aziende, verso una pianificazione integrata degli spazi aperti. In questa visione pianificatoria multisettoriale l'agricoltura assume funzioni complesse di produzione anche di beni pubblici: oltre alla produzione vitivinicola di qualità svolge funzioni di salvaguardia idrogeologica, di conservazione della fertilità dei suoli e della complessità ecosistemica, di valorizzazione del paesaggio agrario, contribuisce alla sostenibilità dello sviluppo. I recenti indicatori di sostenibilità dello sviluppo pongono come centrale la valorizzazione del patrimonio territoriale (ambientale, naturale e costruito) e delle peculiarità di ogni luogo. In questo contesto, Marano, città del vino, dovrebbe costituire un esempio importante di struttura economica a base territoriale locale che, su un’armoniosa e sinergica valorizzazione di tutti i fattori, può realizzare modelli peculiari di sostenibilità. L'offerta non solo del prodotto, ma anche del suo paesaggio (ambientale, storico, culturale) è in grado di produrre ricadute positive sullo stesso mercato del settore, a fronte dell'evoluzione della domanda e dell'importanza crescente del turismo culturale. Proprio questo ultimo aspetto deve necessariamente prevedere luoghi deputati all’ospitalità connessa al turismo culturale del vino e del paesaggio, prevedendo non solo la riqualificazione ed il riuso di edifici e di sistemi insediativi rurali, tenendo conto delle relazioni fra edificio, contrada e fondi agricoli, ma anche la possibilità di nuove edificazioni capaci, anche con i parametri della Land Architetture, di integrarsi nel paesaggio e, nel contempo, favorire lo sviluppo di economie a base locale (agriturismo, enoturismo). Allo scopo si ritiene basilare individuare i limiti fisici della nuova 5 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ edificazione in ambito agricolo, determinandola, preferibilmente, in aree attigue agli aggregati storici rurali, nell’ottica della salvaguardia, conservazione e valorizzazione sia degli antichi nuclei agricoli, sia delle caratteristiche paesaggistiche, ambientali ed agronomiche caratterizzanti il territorio comunale aperto. La nuova edificazione dovrà necessariamente regolamentare anche l’edificazione delle future Cantine vitivinicole per la trasformazione e la commercializzazione del vino, che dovranno essere orientate a stabilire un confronto fra l’ambiente storico costruito, l’architettura contemporanea e l’ambiente agrario nell’intento di favorire un arricchimento reciproco. Non va scordato di sottolineare il possibile impatto che tali edificazioni possono avere sul territorio, soprattutto se le cantine hanno dimensioni tali da fungere da attrattore e generatore di traffico che pregiudica la funzionalità della viabilità. Da ciò deriva la necessità di uno studio specifico ed approfondito su tali tematiche. Ciò soprattutto al fine di ricercare il limite che possa distinguere, differenziandole, le cantine vitivinicole che fanno parte integrante della zona agricola da quelle che, per la loro estensione ed attrazione di traffico, possono appartenere, a tutti gli effetti, a zone con vocazione agroindustriale. 11. Due sono i maggiori centri del comune di Marano: Valgatara, l’insediamento più popoloso e Marano Capoluogo. Tuttavia l’elemento tipico e qualificante dell’insediamento antropico nel territorio è dato dalla presenza di numerose ed antiche contrade: San Rocco, Pezza, Prognol, Purano, Canzago, Cotto, Ravazzol, Mondrago, Carazzole, Tonei, Paverno, Agnella, Badin, Canova, Fasanara, Gnirega, Maregnago, Molino, Pozzo, Torre e Villa. La maggior parte delle contrade compare già nella documentazione del XIII secolo. La valle di Marano – quella che forse ha conservato meglio il paesaggio tradizionale della Valpolicella grazie ad una accurata e rigorosa politica di salvaguardia ambientale – presenta un insediamento storico formato da piccole costellazioni di case e corti che ruotano attorno a vecchie chiese ricche di storia. Esse sono le parrocchiali di Valgatara, Marano e San Rocco, la chiesetta romanica di San Marco di Pozzo a Valgatara con preziosi affreschi, e poi San Giorgio di Purano, Sant'Eustachio di Prognol, Santa Maria Valverde e Santa Cristina. Un’altra testimonianza storica che caratterizza il paesaggio di Marano è data dalle ville e dalle corti, splendidi esempi della più tipica architettura rurale della Valpolicella. Esse sono Villa Lorenzi (ora Benati) e Villa Porta (ora Rizzini) entrambe a Canzago, Villa Guantieri in località Fasanara, la residenza dei Soardi e Villa Campagnola a Sottovilla, l'antica corte Silvestri-Ferrari, corte Caobelli e Villa Silvestri-Rimini-Girelli (Villa Raisa) presso la contrada di Maregnago, Villa Nuvoloni in località Torre di Valgatara, la corte rurale di Novaia e Villa Graziani a Valgatara. Non va scordato di menzionare tutta quella architettura cosiddetta minore ancora presente nei centri storici minori e nelle corti agricole che l’attuale PRG, redatto secondo i dettami della L.R. 61/85, ha già in gran parte catalogato, ma tale censimento necessità di una profonda revisione al fine di meglio conservare questo patrimonio che è di tutta la collettività. Va sottolineato, infine, la necessità della catalogazione e della salvaguardia di elementi caratterizzanti il paesaggio antropico come lavatoi e fontane ed i capitelli devozionali, ma anche le marogne, ovvero i bassi muri controterra costruiti a secco che hanno la funzione di contenere il terreno e di rendere maggiormente praticabili i pendii per l’utilizzo agricolo. Ed infine le antiche giassare ancora presenti nel territorio. 12. Si può ritenere, in conclusione, che il territorio comunale debba orientarsi sulla strada del mantenimento della qualità ambientale, decisamente superiore alla media degli altri comuni della provincia di Verona, senza tralasciare il costante monitoraggio degli impatti derivanti dalle azioni antropiche, onde evitare nuove pressioni che potrebbero alterare gli equilibri. Si tratterebbe, in definitiva, di attuare quelle “buone pratiche” di pianificazione e di gestione che permettano lo sviluppo sostenibile del territorio. 6 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 2. S os t e ni b ili t à d e i co n t en u t i p ro g e t t ua l i d el P ia no di A s s e t to d el T er ri t o ri o Definizione dei contenuti progettuali e delle azioni di piano. Matrice. OBIETTIVO 1 Tutela e valorizzazione del territorio comunale con riguardo alla difesa del suolo, al contorno agricolo ed alla salvaguardia delle valenze storico-testimoniali. OBIETTIVI SPECIFICI AZIONI DI PIANO Proteggere la qualità dei suoli quale risorsa limitata. Attenzione alla coerenza delle trasformazioni agricole, edilizie ed urbanistiche con caratteristiche e stabilità dei suoli Individuazione aree ad elevato rischio di erosione. Ridurre il consumo di suolo agricolo Promuovere interventi di miglioramento e riequilibrio ambientale Tutela dell’ambito dell’ambiente naturale ed agrario. Individuazione degli ambiti di tutela naturalistica e ambientale Valorizzazione e mantenimento delle particolarità ambientali. Tutela e valorizzazione dei beni storico testimoniali. Individuazione degli elementi di degrado e dei manufatti impattanti per il sistema ambientale Introduzione di misure di compensazione da graduare in una logica di riequilibrio della pressione antropica ed estrattiva della miniera. Tutela e valorizzazione delle macchie arborate e del sistema vigneto. Tutela e valorizzazione del sistema delle fontane, dei lavatoi, delle giassare e delle marogne. Incremento dei livelli di tutela dei corridoi ecologici principali. Individuazione degli edifici da tutelare: - edifici con valore storico – paesaggistico, - edifici con valore storico – ambientale, - edifici con valore storico – monumentale, - edifici con valore paesaggistico – funzionale. Creazione di un sistema di percorsi che metta in rete le rilevanze storico – paesaggistiche. Salvaguardia dei caratteri agricoli – paesaggistici Limitazione dell’incremento del carico urbanistico nelle zone rurali. OBIETTIVO 2 Consolidamento degli insediamenti con la valorizzazione del tessuto storico e della qualità del paesaggio. OBIETTIVI SPECIFICI Consolidamento delle aree urbanizzate esistenti Tutela dei centri storici e degli edifici storici vincolati Individuazione delle aree strategiche AZIONI DI PIANO Incremento delle azioni di trasformazione, recupero e riuso delle aree dismesse e degli edifici non utilizzati. Limitazione dell’incremento del carico urbanistico nelle zone rurali, prevedendo opportune zone nei cosiddetti centri storici rurali. Individuazione e tutela degli edifici e dei complessi di valore storico testimoniale. Azioni a garanzia e tutela dell’integrità e persistenza delle caratteristiche distintive degli insediamenti storico – tradizionali. Azioni comuni per favorire la qualità degli insediamenti: - aumentare la dotazione di servizi e infrastrutture, - individuare ambiti per la formazione di parchi e di riserve naturali di interesse comunale. Interventi per il miglioramento della qualità percettiva e funzionale degli spazi pubblici. Applicazione dei principi perequativi 7 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ OBIETTIVO 3 Promozione del sistema economico - sociale. OBIETTIVI SPECIFICI Favorire il rafforzamento delle attrezzature esistenti e valutarne una possibile espansione AZIONI DI PIANO Sostenere le attività produttive soprattutto quelle a destinazione agroalimentare, in particolar modo le Cantine per la trasformazione dell’uva e la commercializzazione del vino. Indicare meccanismi di compensazione per la dismissione o il trasferimento di attività impattanti sull'ambiente come le stalle ed attività produttive incongrue. Sostenere ed incentivare le attività turistico-ricettive al fine della fruizione del territorio e del recupero del patrimonio architettonico esistente e favorire puntuali interventi di land architetture. OBIETTIVO 4 Miglioramento della rete infrastrutturale viabilistica OBIETTIVI SPECIFICI Migliorare la rete della viabilità principale e secondaria AZIONI DI PIANO Massimizzare l’utilizzo delle infrastrutture per la sosta all’interno dei centri abitati. Creare una rete atta alla mobilità ciclabile Recuperare e valorizzare gli antichi sentieri pedonali ed escursionistici. La sostenibilità degli obiettivi strategici di piano viene valutata facendo riferimento ai criteri generali di sostenibilità estratti dall’inventario individuato dalla “Conferenza mondiale delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo” – Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 e ripresi dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 2988 del 1 ottobre 2004, allegato B, “Direttive tecniche per la VAS di piani e programmi”. Gli obiettivi specifici di piano, precedentemente illustrati, relazionati ai dieci criteri generali di sostenibilità danno una risposta in termini di effetti prevedibili sugli aspetti considerati; permettono, cioè, a fronte di una prima analisi, di identificare quale sia l’effetto “ipotizzabile”. La tabella che segue ha il compito di mettere in evidenza quali siano gli obiettivi del piano di assetto del territorio di Marano di Valpolicella, che necessitano di essere analizzati per verificarne la compatibilità con i criteri chiave della sostenibilità. Legenda della matrice. Effetti certamente positivi Effetti potenzialmente positivi Nessuna relazione Effetti di difficile valutazione ? Effetti potenzialmente negativi 8 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 1. Ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili 2. Impiego delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione 3. Uso e corretta gestione, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti 4. Conservare e migliorare lo stato della fauna e della flora selvatiche 5. Conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche 6. Conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche e culturali 7. Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale 8. Protezione dell’atmosfera 9. Sensibilizzare maggiormente alle problematiche ambientali 10. Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni Matrice Riduzione del rischio di percolazione dell’azoto Conservazione o ricostruzione del paesaggio vitivinicolo Sviluppo di attività integrative al reddito (servizi ambientali, ricreativi, per il tempo libero, per la ricettività, per la ristorazione e per l’agriturismo) Definizione dei margini dell’edificazione Aumentare la disponibilità di edilizia convenzionata Attivazione di una procedura di pianificazione partecipata 10 CRITERI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE OBIETTIVI DEL DP DEL PAT (riferimento agli obiettivi specifici) Privilegiare la saturazione dei tessuti urbani Favorire il riuso dell’esistente Promuovere il recupero dei tracciati viari esistenti su scala comunale Favorire la mobilità pedonale a scala locale Creazione di un sistema produttivo integrato a scala locale Promozione di un’agricoltura sostenibile e mantenimento delle attività agro-silvo-pastorali Individuazione di spazi per l’integrazione con le attività agricole (agricampeggi, agriturismi, bed and breakfast, land architetture) 9 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 3. Am b i ti T e rri t o ria li O m og e n ei (A TO ) d el t er ri t or i o co m u na l e . La lettura e la valutazione dei caratteri del territorio (dai punti di vista geografico, storico, paesaggistico e insediativo) hanno permesso di individuare le linee strategiche e progettuali da adottare. Nell’individuazione degli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO) si è tenuto conto sia dei caratteri costitutivi e fisico morfologici, che delle linee progettuali strategiche emerse durante la redazione del Piano di Assetto del Territorio (PAT). Gli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO) individuati per il territorio comunale di Marano di Valpolicella sono i seguenti: ATO 1 – AREA MONTANA - LESSINIA OVEST ATO 2 – AREA MONTANA - LESSINIA EST - MONTE NORONI ATO 3 – MARANO CAPOLUOGO ATO 4 – SAN ROCCO - PEZZA ATO 5 – VALGATARA 10 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 3.01 ATO 1 – AREA MONTANA - LESSINIA OVEST Rappresenta la porzione di territorio più integra e più caratteristica, che insiste, in parte, nei limiti del Parco Regionale della Lessinia, nelle due delimitazioni: parco di riserva naturale orientata e parco agro silvo pastorale. Questa area omogenea deve in ogni caso essere salvaguardata e valorizzata nell’ottica della conservazione di quell’equilibrio tra l’ambiente “naturale” ed antropico che è si è stratificato nei secoli. Per meglio tutelare questa zona si è prevista la suddivisione in sub ato, che nello specifico sono: - Sub Ato 1 A che coincide col tratto di SIC IT 3210002 "MONTI LESSINI: CASCATE DI MOLINA” che insiste nel territorio comunale. - Sub Ato 1 B che coincide col parco agro silvo pastorale del Parco della Lessinia caratterizzata da un elevato pregio degli ecosistemi floro-faunistici. Sono stati inoltre identificati altri 7 Sub Ato identificabili con i centri storici rurali che sono: SubAto 1D - Carazzole, SubAto 1E - Longori, SubAto 1F - Purano, SubAto 1G - Gazzo - La Ziviana e SubAto 1H - Ca’ Nova, SubAto 1I – Girotto, SubAto 1L - Tese. La scelta di identificare i centri storici rurali in SubAto vuole sottolineare la necessità della salvaguardia del patrimonio storico architettonico giunto fino a noi, che dovrà essere oggetto di un approfondito piano degli interventi capace di prevedere abachi di riferimento formali, tipologici e materico cromatici, in grado di guidare i futuri interventi evitando ogni dissonanza. Lo studio perciò del patrimonio storico-architettonico dovrà essere il più approfondito possibile e mirato non solo alla conservazione, ma anche e soprattutto alla necessità di creare riferimenti certi in grado di guidare la futura stratificazione degli interventi. Interventi che non necessariamente s’identificano con l’attività edilizia ma anche con quelle tecniche esecutive necessarie alla conservazione e alla ricomposizione del paesaggio. Ci si riferisce in modo particolare a quelle tecniche, molto usate un tempo, che sicuramente permettevano la stabilità del terreno sia dal punto di vista geologico che idrografico. Inoltre, l’identificazione degli antichi centri rurali sopra descritti, unitamente all’aggregato costruito, definito come zona avente caratteristiche di edificazione diffusa, ove prevedere possibilmente le future edificazioni agricole e denominato SubAto 1C - La Pontarola, in sub Ato vuole porre l’accento sulla volontà di valorizzare gli ambiti dell’intero Ato soprattutto da un punto di vista turistico dove i centri potranno divenire punti di riferimento caratterizzanti, consentendo un'attività edilizia che necessariamente dovrà essere suggerita dalle reali esigenze ed, in ogni caso, compatibili con l’ambiente che è giunto fino a noi. Ciò dovrebbe permettere agli abitanti di vivere e lavorare nella loro stessa terra senza per questo risultare penalizzati dai vincoli imposti dal Parco e dal relativo isolamento di queste stesse zone. E’ tuttavia da rilevare che nell’ambito dell’Ato è presente l’area di Marezzane. In questa zona è in atto la concessione mineraria della Cementi Giovanni Rossi spa, che ha il suo stabilimento nel comune di Fumane ed i terreni di coltivazione delle materie prime (calcare e, in misura minore, marna) nel territorio di Marano. Nello specifico, il bacino minerario “Monte Noroni” ha un’estensione pari a 406 ha. Lo sfruttamento della miniera dovrà essere mirato alla ricerca di una mitigazione ambientale, per fare in modo che l'attività estrattiva possa essere mantenuta, deturpando il meno possibile un sito di pregio naturalistico e nel contempo possa contribuire ad un accrescimento economico e sociale, ma anche, in un secondo momento, all’accrescimento paesaggistico dell’intero territorio, ricorrendo a tutti gli accorgimenti e mitigazioni possibili per attenuarne, il più possibile, l’impatto durante l’escavazione, mirando soprattutto alla salvaguardia delle sorgenti, ad un attento monitoraggio delle acque dei progni alla sorveglianza continua della stretta gola del rio Baiaghe. 11 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 3.02 ATO 2 – AREA MONTANA - LESSINIA EST - MONTE NORONI Rappresenta, con l’area ovest di cui all’ATO 1, la porzione di territorio più integra e più caratteristica. Si tratta delle alture meridionali della Lessinia, a forte caratterizzazione naturalistico-paesaggistica, che nella loro organicità, definita dalla morfologia ed uso del suolo, nell’assetto idrogeologico, nel valore paesaggistico, caratterizzato dalla coltivazione a vigneto su terrazzamenti, intervallata da zone boschive rappresentano un ambito di alta rilevanza paesaggisto-ambientale. Va in ogni caso tutelata la funzione ambientale e si pone, quindi, la necessità di interventi mirati caso per caso che, avendo a riferimento lo stato reale, provvedano a forme di conservazione e valorizzazione qualitative del territorio. Per gli stessi obiettivi, illustrati nell’ATO 1, sono stati identificati 7 centri storici rurali raggruppati nei seguenti SubAto: SubAto 2A - Mondrago, SubAto 2B - Ca' Masetto, SubAto 2C - Ca' di Loi, SubAto 2D - Baiaghe di Sopra, , SubAto 2F Ca' Fava - Ca' Noroni di sotto e di sopra, SubAto 2G - Magine. Sempre per gli stessi obiettivi, le zone aventi caratteristiche di edificazione diffusa, ove prevedere possibilmente le future edificazioni agricole, sono state identificate o in SubAto comprendenti anche i centri storci rurali, come SubAto 2A – Mondrago e Ato 2F - Ca' Fava - Ca' Noroni di sotto, o in SubAto a se stanti come SubAto 2E - Santa Cristina. Inoltre con il SubAto 2H è stato identificato il Villaggio Noroni, di recente costruzione, che abbisogna di idonee opere di urbanizzazione. 3.03 ATO 3 – MARANO CAPOLUOGO Il Piano di Assetto del Territorio (PAT) individua in questo ambito l’insediamento urbano del Capoluogo, comprensivo delle aree libere e a parco, dell’edificato per attrezzature e servizi, commercio, residenza, attività produttive, delle infrastrutture per la mobilità, del centro storico. Inoltre l’Ambito Territoriale Omogeneo comprende anche l’area centro orientale del territorio caratterizzata da un pregevole paesaggio agrario. Esso è dominato soprattutto dal vigneto e, in misura minore, da oliveti e frutteti (soprattutto ciliegi), con l'intermezzo di qualche bosco di roveri e di carpini. Il vigneto, per le particolari qualità climatiche del territorio, si spinge a quote insolitamente elevate (attorno ai cinquecento metri), dove l’ambiente è fortemente caratterizzato da terrazzamenti sostenuti da marogne, che sono divenuti un segno fortemente caratterizzante l’intera Valpolicella. Il paesaggio agrario rappresenta inoltre un ecosistema particolare, in cui le associazioni floro-faunistiche sono il risultato di secolari modificazioni causate anche dall’uomo. Infatti, l’uomo ha interagito profondamente con la natura alterando la morfologia dei terreni, l'assetto strutturale ed infrastrutturale (la presenza di case, strade, corsi d’acqua, opere di bonifica), le coltivazioni e la vegetazione. In tale ambito, l'elemento antropico e quello naturale sono da intendersi in maniera profondamente unitaria, e tale simbiosi “artificiale” rappresenta un valore sicuramente degno di essere tutelato. Entro a questo paesaggio sono stati identificati tre Centri storici rurali e tre zone di edificazione diffusa che sono rispettivamente stati classificati come: SubAto 3A - Vaialta di Sotto, SubAto 3C Canzago, SubAto 3F Pianaura e come SubAto 3B – Novaia, SubAto 3D Cotto, SubAto 3E Crocetta, che necessitano di un puntuale studio per la loro valorizzazione e salvaguardia, definendo, come detto, aree attigue ove convogliare, preferibilmente, le future 12 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ costruzioni a servizio dell’agricoltura, tenendo presente la necessità della demolizione di edifici esistenti a forte conflittualità con l’intorno. 3.04 ATO 4 – SAN ROCCO - PEZZA Il Piano di Assetto del Territorio (PAT) individua in questo ambito, situato nella parte a Nord del territorio comunale, quello che originariamente era un sistema lineare che si sviluppava lungo una direttrice sud-nord, ove sono sorte le due frazioni di Marano: Pezza e San Rocco. L’ambito è comprensivo delle aree libere e a parco, dell’edificato per attrezzature e servizi, residenza, delle infrastrutture per la mobilità e del centro storico. Per le specificità dei due centri storici sono stati individuati due SubAto: SubAto 4B – San Rocco e SubAto 4C – Pezza. L’Ambito è maggiormente dettagliato con il SubAto 4A – Monte Castelon, ove insiste un sito archeologico ed il Santuario di Santa Maria di Valverde, punto panoramico caratterizzante l’intero territorio. 3.05 ATO 5 – VALGATARA Il Piano di Assetto del Territorio (PAT) individua in questo ambito l’insediamento di Valgatara, la frazione più popolosa. L’ambito è comprensivo delle aree libere e a parco, dell’edificato per attrezzature e servizi, residenza, delle infrastrutture per la mobilità e del centro storico. Comprende inoltre l’ambito produttivo di Rugolin, che, di fatto, raggruppa le esigenze produttive dell’intero territorio di Marano. Questo ambito, che per le sue peculiarità è identificata con il SubAto 5C, abbisogna di un attento monitoraggio al fine di verificare la presenza di inquinamento dell’aria, dal momento che si sviluppa nelle vicinanze dell’innesto della Strada Provinciale 4 e la SP 34 che conduce a Marano, che presenta presenza di inquinamento atmosferico. Per gli stessi motivi, l’area attigua avente caratteristiche di edificazione consolidata a destinazione residenziale è stata identificata in SubAto 5B – La Granda. L’ambito è inoltre stato suddiviso in ulteriori 6 SubAto: Sub Ato 5A – Fasanara, caratterizzata da una pregevole villa e da un intorno di paesaggio agrario ancora integro che necessita di una valorizzazione da un punto di vista turistico. Lo stesso dicasi dei seguenti centri storici rurali o zone di edificazione diffusa che sono stati rispettivamente identificati nei seguenti SubAto: SubAto 5D - Badin - Maregnago - Canova - Villa SubAto 5E - Pozzo SubAto 5F - Paverno – Molino – Agnella e nei SubAto con prevalenza di classificazione di edificazione diffusa SubAto 5G – Prognol - Ravazzol – Farinona SubAto 5H - Gnirega- Marognole - Le Biniele 13 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 4. Va l u ta z i on e d i c o m pa ti b il i tà a m b i en t a l e d e gl i i n t er v en t i s tr a te g ici pr ev is t i ne g li A m b i ti T e rri t o ria li O m o g en e i ( AT O ) Questa valutazione è finalizzata all’individuazione e all’analisi degli interventi di carattere strategico, quelli cioè rilevanti per conseguire gli obiettivi del piano e dare corso alle azioni previste. Tali interventi, raggruppati per l’intero Ambito Territoriale, vengono confrontati con le singole componenti ambientali, in base alle informazioni / tematismi già organizzate sotto forma di Quadro Conoscitivo dell’ambiente locale. 14 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ Recupero ed adeguamento ambientale delle aree soggette a pericolo idraulico Valorizzazione dell'area collinare del territorio comunale. Individuazione degli elementi di degrado e dei manufatti impattanti per il sistema ambientale. Incremento delle azioni di trasformazione, recupero e riuso delle aree dismesse e degli edifici non utilizzati. Conservazione e valorizzazione dei centri storici, delle ville e dei borghi rurali. Individuazione e tutela degli edifici e complessi di valore storico. Recupero e valorizzazione di itinerari d’interesse storico-ambientale. Conservazione o ricostruzione del paesaggio vitivinicolo. Sviluppo di attività integrative al reddito (servizi ambientali, ricreativi, per il tempo libero, per la ricettività, per la ristorazione e per l’agriturismo). Definizione dei margini dell’edificazione Privilegiare la saturazione dei tessuti urbani Creazione di un sistema produttivo integrato a scala locale Individuazione di spazi per l’integrazione con le attività agricole (agricampeggi, agriturismi, bed and breakfast). Aumentare la disponibilità di edilizia convenzionata. 4.02 11. Beni Materiali 7. paesaggio 8. Patrimonio culturale, architettonico ed archeologico 9. Salute umana 6. biodiversità 5. Flora e fauna 4. suolo e sottosuolo INTERVENTI STRATEGICI 3. acqua 2. clima 1. aria AMBITO TERRITORIALE - MARANO DI VALPOLICELLA COMPONENTI AMBIENTALI DEL QUADRO CONOSCITIVO 12. Pianificazione e vincoli Matrice. 10. Popolazione 4.01 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Legenda della matrice Effetti certamente positivi Effetti potenzialmente positivi Nessuna relazione Effetti di difficile valutazione Effetti potenzialmente negativi 15 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 5. Cr i t er i d i r ed a z i o n e d el P i a n o di As s et t o de l T er ri t or i o ( P AT ) 5.01 Perequazione urbanistica Il Piano di Assetto del Territorio (PAT) determina l’applicazione dell’istituto della perequazione urbanistica, perseguendo l’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica, nonché degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. Oltre a ciò, identifica l'equa partizione fra pubblico e privato, dei vantaggi economici derivanti dalla trasformazione della destinazione d'uso dei suoli edificabili. Citiamo dalle Norme Tecniche: Il PAT stabilisce criteri e modalità per l’applicazione dell’istituto della perequazione urbanistica, perseguendo l’equa distribuzione tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. La perequazione urbanistica si applica a tutte le aree interessate da interventi di trasformazione urbanistica secondo il principio per il quale i proprietari, indipendentemente dalle specifiche destinazioni d’uso assegnate alle singole aree, partecipano - in misura proporzionale alle proprietà possedute - sia alla capacità edificatoria riconosciuta dal piano, sia agli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di qualità urbana enunciati nel presente PAT. L’impiego dell’istituto perequativo è prioritariamente finalizzato all’acquisizione di importanti porzioni di aree da impiegare nel completamento e nel potenziamento delle dotazioni territoriali, ovvero dei servizi di interesse pubblico, delle attrezzature collettive, della viabilità e delle infrastrutture, dei parchi e nel perseguimento di politiche finalizzate all’attuazione di programmi di edilizia residenziale pubblica. Ai fini dell’impiego dell’istituto perequativo, il PAT determina la volontà dell’Amministrazione comunale dell’applicazione, demandando al P. I: ogni ulteriore determinazione. Allo scopo di perseguire gli obiettivi sopra indicati, nell’ambito dei PI, le aree di trasformazione urbanistica si caratterizzeranno per la seguente ripartizione funzionale. - Una porzione destinata alla concentrazione delle capacità edificatorie riconosciute dal Piano e un’eventuale porzione permeabile o di verde ecologico per la qualità ecologico-ambientale dei nuovi interventi. - Una porzione destinata alle dotazioni territoriali, ovvero i suoli che il soggetto attuatore cede a titolo gratuito all’Amministrazione Comunale, oltre alle aree comunque dovute per legge. A questo scopo, il PI può stabilire la quota minima di aree oggetto di cessione gratuita all’Amministrazione Comunale eccedenti le aree a standard primario definite secondo la legislazione vigente. Tale quota di cessione sarà soggetta a ulteriori verifiche e approfondimenti in sede di formazione del PI, tuttavia, in assenza di PI, la quota definita rappresenta un vincolo nella concertazione finalizzata alla definizione di accordi ai sensi dell’Art. 6 della LR n. 11/2004. Qualora la cessione riguardi un’intera area, la corrispondente capacità edificatoria riconosciuta con l’indice perequativo verrà trasferita su altra area. Allo scopo di coordinare la trasformazione e l’attuazione di tali aree, in sede di PI, l’Amministrazione Comunale individuerà comparti costituiti da aree non attigue finalizzate all’attuazione di un Progetto Unitario. La contribuzione alle dotazioni territoriali avviene, di norma, nella forma della cessione di suoli. Qualora l’obiettivo prioritario dell’Amministrazione Comunale riguardi la realizzazione e l’acquisizione di dotazioni territoriali nella forma di opere pubbliche, infrastrutture per la mobilità o altre attrezzature di carattere collettivo, in sede di PI, ovvero nell’ambito di atti di programmazione negoziata, l’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di specificare le possibili 16 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ modalità alternative di contribuzione alle dotazioni territoriali da parte dei soggetti attuatori. In particolare, la contribuzione sotto forma di suoli potrà essere sostituita o integrata dalla realizzazione di opere o altre attrezzature pubbliche. Il PAT prevede la possibilità di applicare l’istituto della perequazione urbanistica per l’attuazione: a) del Piano degli Interventi; b) dei Piani Urbanistici Attuativi c) degli Atti di programmazione negoziata. 17 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 5.02 Compensazione urbanistica La compensazione urbanistica è l’istituto mediante il quale, secondo le procedure di legge, viene permesso ai proprietari di aree ed edifici oggetto di vincolo preordinato all’esproprio o in caso di sua iterazione, di recuperare adeguata capacità edificatoria su altre aree e/o edifici, anche di proprietà pubblica, previa cessione all’Amministrazione comunale dell’area oggetto di vincolo, in alternativa all’indennizzo. Il Piano degli Interventi (PI) determina la quota di diritti edificatori da riservarsi per finalità compensative. Per conseguire questo obiettivo, il Piano degli Interventi (PI) disciplina gli interventi di trasformazione da realizzare individuando gli ambiti in cui è consentito l’utilizzo dei crediti edilizi; prevedendo, a tal fine, l’attribuzione di indici di edificabilità differenziati da un minimo ad un massimo. La quota di diritti edificatori da riservarsi per finalità compensative è determinata, per quantità e destinazioni d’uso, sulla base del principio dell’equivalenza del valore tra gli immobili soggetti a compensazione ed i diritti edificatori concessi. Il Piano degli Interventi (PI) determina le modalità del bilanciamento tra diritti compensativi ed edificatori, nonché, nell’ambito della Relazione programmatica ed annesso quadro economico, dimostra la sostenibilità economico-finanziaria (rapportata con il Bilancio pluriennale comunale, con il Programma triennale delle opere pubbliche e con gli altri strumenti comunali previsti da leggi statali e regionali) degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali, secondo gli standard di qualità urbana ed ambientale, come definiti dal Piano di Assetto del Territorio (PAT) e dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS). 18 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 5.03 Credito edilizio Per credito edilizio si intende una quantità volumetrica, costituita da solidi emergenti di edifici legittimati da titolo abilitativi, riconosciuta all’avente titolo su un immobile a seguito della realizzazione degli interventi di demolizione delle opere incongrue, l’eliminazione degli elementi di degrado o la realizzazione degli interventi di miglioramento della qualità urbana, paesaggistica, architettonica e ambientale, ovvero a seguito delle compensazioni di cui all’articolo precedente. Ai fini di cui all’art. 36 della L.R. 11/2004, il PAT individua i principali immobili incongrui per l’applicazione dell’istituto del credito edilizio. Il PI può individuare ulteriori immobili sui quali rendere applicabile il credito edilizio, nell’ambito delle seguenti categorie: a) opere incongrue, in quanto contrastanti con i vincoli e le tutele evidenziate nella tavole 1, 2, 3, e 4 e dalle presenti Norme; b) elementi di degrado, costituiti da superfetazioni e pertinenze degli immobili incongrui che producono alterazioni negative all’architettura dell’edificio principale ed al contesto; c) interventi di miglioramento della qualità urbana, come ad esempio arredo urbano, creazione di parchi, piste ciclabili, attuazione della rete ecologica e simili; d) elementi di riordino della zona agricola, costituiti: - dagli immobili destinati all’allevamento zootecnico intensivo, anche se dimessi, - dagli annessi rustici dimessi, - dagli insediamenti produttivi fuori zona non dichiarati compatibili dal PAT e dal PI, - dai cambi di destinazione del suolo per finalità esulanti dall’attività agricola, - dall’aggregazione in nuclei abitati urbanizzati delle case sparse non più funzionali alla coltivazione dei fondi, con particolare riferimento alle situazioni di frammentazione fondiaria, anche connesse ad attività colturali di tipo intensivo quali orti, vivai e serre con consistenti componenti commerciali; e) interventi di ripristino e di riqualificazione urbanistica, paesaggistica, architettonica e ambientale del territorio, costituiti dagli interventi che, nell’ambito delle specifiche disposizioni afferenti ai vincoli, valori e tutele, fragilità, invarianti e basse trasformabilità, ne risultano in contrasto. Rientrano in tali fattispecie anche gli immobili realizzati in zona agricola che per la loro conformazione architettonica ed ambientale non rispettino le tipologie e le caratteristiche costruttive per le nuove edificazioni e le modalità d'intervento per il recupero degli edifici esistenti, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 11/2004. Il PI, per conseguire gli obiettivi di cui al comma precedente, disciplina gli interventi di trasformazione da realizzare individuando gli ambiti in cui è consentito l’utilizzo dei crediti edilizi e prevedendo a tal fine, per favorire la commerciabilità degli stessi, l’attribuzione alle zone omogenee di indici di edificabilità differenziati e un indice minimo di edificabilità fondiaria. Il PI prevede adeguata riserva di volume per il raggiungimento degli obiettivi di cui alle direttive che precedono, sulla base delle previsioni dell'effettiva trasformabilità. Il PI determina, nei singoli ATO, la quota di diritti edificatori da accantonarsi per finalità di credito edilizio. Il PI determina l’entità del credito edilizio da attribuire agli immobili da demolire, secondo criteri che, partendo dal volume edilizio rilevato in fatto mediante perizia giurata da parte di un professionista abilitato, corredata da elaborato grafico/fotografico descrittivo e quotato, prevedano l’applicazione di coefficienti parametrici correttivi che tengano conto della tipologia e destinazione d’uso dell’immobile, della microzona catastale di appartenenza, della vetustà, dello stato di conservazione e dell’interesse pubblico sotteso alla demolizione dell’immobile. Qualora sia necessario determinare il valore dei diritti edificatori, si applicano le previsioni della compensazione urbanistica. Qualora si verificasse l’impossibilità di applicare il credito edilizio su aree di trasformabilità, si potrà individuare all’interno 19 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ delle zone F, presenti nel territorio, quella o quelle che potrebbero essere vocate a contenere l’edificazione derivante dai crediti edilizi, dal momento che la salvaguardia del territorio deriva anche dall’eliminazione dell’architettura incongrua e pertanto tale operazione è da considerarsi esclusivamente come servizio alla collettività. 20 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 6. Z o ne a g ric o le . L i mi t e q ua n ti ta t iv o ma s s im o de ll a z ona a gr i co la t ra s fo r ma bi l e in z o ne c o n d es t i na z io n e d iv e rs a . Trattasi di zone a prevalente destinazione agricola, poste al di fuori degli ambiti di tutela dei parchi o per la formazione dei parchi e delle riserve naturali di interesse comunale. Il Piano degli Interventi (PI) individua: gli ambiti delle aziende agricole; gli ambiti in cui non è consentita la nuova edificazione con riferimento alle caratteristiche paesaggistico-ambientali, tecnico-agronomiche e di integrità fondiaria; gli ambiti in cui localizzare gli interventi edilizi a servizio delle attività agricole, preferibilmente in aree attigue agli aggregati storici rurali, ove è presente uan forte conflittualità degli edifici esistenti con l’intorno; le destinazioni d'uso degli edifici rurali non più funzionali alla conduzione dei fondi, fermo restando quanto previsto dal Piano di Assetto del Territorio (PAT) per gli edifici con valore storico-ambientale; le modalità di applicazione della compensazione e/o del credito edilizio per la demolizione di immobili individuati come incompatibili e/o previsti in trasferimento. Per gli interventi ricadenti in zona agricola, dovranno essere rispettate le tipologie e le caratteristiche costruttive previste per le nuove edificazioni e per il recupero degli edifici esistenti. Il Piano di Assetto del Territorio (PAT) determina il limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola, avendo riguardo al rapporto tra la superficie agricola utilizzata (SAU) e la superficie territoriale comunale (STC), secondo le modalità indicate dalla L. R. n. 11/2004. Il PAT determina il limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola, avendo riguardo al rapporto tra la superficie agricola utilizzata (SAU) e la superficie territoriale comunale (STC), secondo le modalità indicate nel provvedimento di cui all’articolo 50, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/2004. Secondo la lettera C degli Atti di indirizzo di cui alla L. R. n. 11/2004, per il Comune di Marano di Valpolicella si conseguono i seguenti elementi quantitativi: - Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) comunale esistente: Ha 1022,96 - Area estrattiva del cementificio futura SAU: Ha 4,67 - TOTALE - Superficie Territoriale Comunale (S.T.C.): - Rapporto S.A.U. / S.T.C.= - Indice medio per comune di collina - Trasformabilità SAU in PAT - Superficie massima S.A.U. trasformabile nel decennio = Ha 1027,63 Ha 1864,90 55,10 % 45,40 % 1,3 % Mq 133.592,00 In sede di P.I. la quantità di Zona agricola massima trasformabile fissata (133.592,00 mq) potrà subire un incremento massimo del 10% pari a 13.359,200 mq. + 133.592,00 mq = 146.951,2 mq 21 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 7. Am b i ti di ur b a n iz z a z io n e c o ns ol id a ta . C en t ri s to ri ci. E dif i ci e c om p le s s i d i va l o re m o n um e n ta l e e t es t i mo n ia l e, p er t in e nz e s co p er t e da tu t el a r e e co n t es to f i gu ra t iv o Gli ambiti di urbanizzazione consolidata sono costituiti dalle parti di territorio poste all’interno del limite fisico dell'edificato, dove i processi di trasformazione sono sostanzialmente completati. Il P.I. nell’ambito delle zone di urbanizzazione consolidata individuate dal Piano di Assetto del Territorio (PAT), definisce le aree in cui sono possibili interventi diretti di nuova costruzione; prevedendo, altresì, la realizzazione delle dotazioni territoriali e delle opere di urbanizzazione mancanti o carenti. A tal fine, il dimensionamento delle capacità edificatorie complessive del Piano di Assetto del Territorio (PAT) comprende, nell'ambito del carico insediativo aggiuntivo e suddivisa per Ambito Territoriale Omogeneo (ATO), una frazione volumetrica di edificabilità destinata alle costruzioni nei lotti interclusi, siti negli ambiti di urbanizzazione consolidata. Negli ambiti di urbanizzazione consolidata, il Piano degli Interventi (PI) determinerà le aree riservate agli interventi di costruzione, nonché la disciplina per gli ampliamenti degli edifici esistenti. Il Piano degli Interventi (PI) potrà prevedere limitate variazioni dei perimetri degli ambiti di urbanizzazione consolidata, conseguenti alla definizione, a scala di maggior dettaglio, delle previsioni urbanistiche, con uno spostamento massimo di ml. 15,00 dalle posizioni determinate dal Piano di Assetto del Territorio (PAT). Fino all'entrata in vigore del Piano degli Interventi (PI), negli ambiti di urbanizzazione consolidata si applicano i parametri edificatori previsti, per le differenti Zone Territoriali Omogenee, dal previgente Piano Regolatore Generale (PRG) comunale. 22 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 8. Tra s f o r ma z i o n e u r b a ni s tic a d el l’ es is t en t e, c o nd iz ion i p re fe r en z ia li di s vi l up p o ins e di a ti vo e d i nfr a s tr u t t ura l e e p er l ’e d ili z ia ec os os t e ni b il e . L im i ti f is i ci a lla n uo va ed if ica z i on e di ti p o r es i de nz i a l e Il PAT, detta criteri ed indirizzi per la trasformazione urbanistica dell’esistente, le localizzazioni preferenziali dei fronti di sviluppo insediativo, a prevalenza residenziale e produttiva, ed infrastrutturale e per l’edilizia ecosostenibile. Il Piano degli Interventi (PI) privilegia la trasformazione urbanistica ed il recupero degli insediamenti esistenti. Il Piano degli Interventi (PI) incentiva l’edilizia ecosostenibile: a) privilegiando gli insediamenti a basso grado di impatto con i vincoli, le invarianti e le tutele previste dal Piano di Assetto del Territorio (PAT) e prevedendo, a carico dei soggetti attuatori, l’adozione di idonee misure mitigative e compensative; b) favorendo l’inserimento paesaggistico ed ambientale degli interventi e delle opere; c) prevedendo l’utilizzo di tecnologie di risparmio energetico e di fonti di energia rinnovabili e favorendo l’utilizzo di metodi di progettazione bioenergetica, l’utilizzo di materiali biocompatibili, il recupero delle acque, l’isolamento termico ed acustico e la certificazione energetica degli edifici; d) privilegiando insediamenti che, per le soluzioni proposte e l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, presentino un alto grado di sostenibilità in relazione alla tutela dell’ambiente, del suolo, delle risorse idriche, dell’atmosfera; prevedano livelli di carico urbanistico inferiori rispetto a quelli tradizionalmente indotti da insediamenti progettati con criteri ordinari. Per ciò che riguarda i limiti fisici alla nuova edificazione, il Piano di Assetto del Territorio (PAT) li individua con riferimento: alla strategia insediativa definita per i singoli sistemi insediativi e per i diversi ambiti funzionali, alle caratteristiche paesaggistico-ambientali ed agli obiettivi di salvaguardia dell’integrità dei luoghi. Graficamente, nella "Carta della Trasformabilità", il limite fisico alla nuova edificazione viene inteso corrispondente alla punta delle frecce di colore azzurro e fuxia. Il Piano degli Interventi (PI), all’interno dei limiti individuati dal Piano di Assetto del Territorio (PAT), precisa ed articola gli ambiti nei quali è possibile attuare nuovi interventi, distinguendo quelli riservati all’incremento delle funzioni residenziali e/o produttive e delle attività ad esse connesse, da quelli riservati all’insediamento di attrezzature e servizi a supporto e complemento dei singoli sistemi insediativi e dei diversi ambiti funzionali. 23 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 9. Ed if ica z io n e d iff us a - L imi t i fis ic i d el la n uo va ed if ic a z i on e pr ef e re nz ia l i d i r iq u a lif ica z i on e n el l’a m bi t o a gr ic ol o n e ll e zone Il PAT individua i limiti fisici della nuova edificazione in ambito agricolo, determinandola, preferibilmente, in aree attigue agli aggregati storici rurali e agli aggregati di edificazione diffusa come indicati nella tavola 4.2. delle Trasformabilità, nell’ottica della salvaguardia, conservazione e valorizzazione sia degli antichi nuclei agricoli, sia delle caratteristiche paesaggistiche, ambientali ed agronomiche caratterizzanti il territorio comunale aperto. Sono perciò in linea di massima da evitare (salvo precise e motivate ragioni da indicare nel PI) la costruzione di manufatti, anche rurali, in aree agricole in posizioni non aggregate ai nuclei di edificazione diffusa individuati dal PAT. Il PI, all’interno dei limiti individuati dal PAT, precisa ed articola le modalità per l'attuazione dei nuovi interventi, anche per mezzo di puntuali schede tecniche, che prevedano: la classificazione ed il riuso degli edifici rurali non più funzionali alla conduzione de fondi agricoli; la demolizione degli edifici incongrui, distinguendo gli interventi riservati alle funzioni agricole da quelli destinati all’incremento delle funzioni residenziali e/o turistico ricettive (es. agriturismo e country house). In tali zone saranno comunque escluse le attività che non siano direttamente funzionali alla conservazione e valorizzazione del centro storico rurale attiguo. Il P.I. nel rispetto delle caratteristiche paesaggistico-ambientali, tecnico-agronomiche e di integrità fondiaria del territorio tutelate dal PAT, può prevedere limitate variazioni dei limiti fisici alla nuova edificazione, conseguenti alla definizione a scala minore delle previsioni urbanistiche, senza modificare il limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola, avendo riguardo al rapporto tra la superficie agricola utilizzata (SAU) e la superficie territoriale comunale (STC), secondo le modalità indicate nel provvedimento di cui all’articolo 50, comma 1, lett. c) della L.R. 11/2004, e del P.A.T. e sempre che dette modifiche non comportino l’alterazione dell’equilibrio ambientale e le condizioni di sostenibilità degli interventi evidenziate dalla VAS. 24 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 10. At t iv i tà pr o du t t iv e . In t e rv e n ti p er l a d i s m is s i o n e d e ll e a t ti vi tà pr o d u t ti ve in z ona i m p ro p ria . C ri t er i p er l 'a pp li ca z i on e de ll a pr oc e d ura d e ll o s p o r te ll o un ic o p e r l e a t ti vi tà pr o du t t iv e Il PAT assume quali criteri per gli interventi di miglioramento, di ampliamento o per la dismissione delle attività produttive in zona impropria, quelli relativi all'incentivazione alla rilocalizzazione all'interno delle zone produttive. Il PAT determina, a fronte della persistenza di attività produttive in zona impropria nell’ambito dei centri storici, il blocco e la necessità del trasferimento delle medesime. Il Piano degli Interventi (PI) assume il compito della schedatura delle attività produttive in zona impropria e della definizione delle norme per il loro trasferimento in zona produttiva. Sino all'approvazione del Piano degli Interventi (PI), gli interventi nei confronti dei fabbricati che ospitano attività produttive in zona impropria, sono limitati alla manutenzione ordinaria e straordinaria. A meno che non si configurino le condizioni dell'accordo pubblico/privato di cui all'art. 6 della L. R. n. 11/2004, unitamente alle relative modalità attuative convenzionali. Per ciò che concerne i criteri per l'applicazione della procedura dello sportello unico per le attività produttive, il Piano di Assetto del Territorio (PAT) assume quali criteri generali di riferimento per le Varianti di cui al D. P. R. n. 447/98, quelli contenuti nella Circolare Regionale n. 16 del 30 luglio 2001: “Sportello Unico per le attività produttive (artt. 2 e 5 del D. P. R. n. 447/1998). Indirizzi in materia urbanistica.” in quanto applicabili per effetto delle disposizioni introdotte dalla L. R. n. 11/2004 e dalla Direttiva comunitaria 2001/42/CE sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Per le Varianti che comportino modificazioni al Piano di Assetto del Territorio (PAT), si coordinano le procedure previste dagli articoli 2 e 5 del D. P. R. n. 447/1998, con quelle di variazione del Piano di Assetto del Territorio (PAT) mediante procedura concertata, secondo il combinato disposto dell’art. 14, comma 10 e dell'art. 15 della L. R. n. 11/2004. Resta, in ogni caso, la necessità di integrare la documentazione progettuale ed il procedimento con gli obblighi conseguenti alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della Variante proposta e di verifica della sostenibilità ambientale di cui alla Direttiva comunitaria 2001/42/CE e relativa normativa di recepimento. 25 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 11. Ve ri fic a e m o da l i tà di m on i t ora g gi o d el l e p r ev is i o ni di s os t en i bi li t à d e l P ia n o d i A s s e t to d el T err i t or io ( P A T), in ra p p or t o a l la Va l u ta z i on e Am b ie n ta l e S t ra t e gi ca ( VA S ) . In attuazione dell’art. 10 della Direttiva 2001/42/CE, il Piano di Assetto del Territorio (PAT) determina le modalità di controllo degli effetti ambientali significativi conseguenti all’attuazione del piano medesimo, al fine di individuare, tempestivamente, gli impatti imprevisti ed essere in grado di adottare le opportune misure correttive. L’attuazione delle previsioni del Piano di Assetto del Territorio (PAT), nonché l’evoluzione delle condizioni di equilibrio che ne assicurano la sostenibilità, è sottoposta a specifico monitoraggio. Ogni anno, contestualmente alla pubblicazione della proposta di Piano triennale delle opere pubbliche, il Sindaco presenterà una Relazione sullo stato di attuazione del Piano di Assetto del Territorio (PAT) e sugli esiti del monitoraggio, prevedendo le forme opportune di pubblicità e di partecipazione. La Relazione evidenzierà, sulla base dell’aggiornamento dei dati del Quadro conoscitivo (QC) ed in rapporto agli indicatori utilizzati per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), gli andamenti tendenziali dei parametri di sostenibilità, in relazione allo stato di attuazione delle previsioni del Piano di Assetto del Territorio (PAT). Prima della scadenza del termine di cui all’art. 18, comma 7, della L. R. n. 11/2004, ed in ogni caso prima di avviare il procedimento di revisione del Piano degli Interventi (PI), la Giunta Comunale presenterà al Consiglio Comunale un Rapporto di verifica puntuale sullo stato delle condizioni di sostenibilità individuate dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), con particolare riferimento: a) al grado di attuazione dei sistemi di trasporto ed agli effetti di questi sulla mobilità e sull'ambiente; b) al completamento delle reti di collettamento dei reflui urbani e all’adeguatezza dei sistemi di depurazione cui questi afferiscono; c) alla riduzione delle perdite della rete di approvvigionamento idropotabile in relazione alla possibilità di sostenere maggiori carichi insediativi senza aumentare la pressione sulle risorse; d) all’attuazione di programmi di risparmio energetico, con particolare riferimento al settore dell’edilizia, che muovano nella direzione di assicurare il contributo del Comune agli impegni internazionali di riduzione delle emissioni climalteranti; e) alla realizzazione del sistema di spazi verdi, percorsi pedonali e ciclabili; f) all’equilibrio tra le previsioni, attuate e in attuazione, relative alla riqualificazione di parti della città costruita, nonché all'occupazione di nuovi suoli. In relazione a tale verifica, la Giunta Comunale potrà proporre l’adozione di eventuali misure cautelative e correttive nell’attuazione del Piano di Assetto del Territorio (PAT). 26 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 12. Il di m en s i o na me n t o de l P ia n o d i As s e t t o d e l T err i t or io ( P A T) Il dimensionamento del piano è di sotto rappresentato, suddiviso per singole ATO, e fa emergere la volumetria 12.01 Verifica del dimensionamento. Quadro generale e per A.T.O. ATO 1 Area montana - Lessinia Ovest carico insediativo aggiuntivo un. mis residenziale mq volume aggiuntivo produttivo volumetria x abitante teorico abitanti teorici equivalenti mc mq mc nu mq mq aree per servizi da prevedere aree per servizi previste totale ind. ter. Standard urbanistici ( mq./abitante) 18657 0,4 7.463 0 30 mq/abitante 896 250 30 896 1.255 ATO 2 Area montana - Lessinia Est - Monte Noroni carico insediativo aggiuntivo un. mis residenziale mc mq mc nu mq mq produttivo volumetria x abitante teorico abitanti teorici equivalenti aree per servizi da prevedere aree per servizi previste Standard urbanistici ( mq./abitante) ind. ter. 0 0 30 mq/abitante 0 250 0 0 550 ATO 3 Marano di Valpolicella carico insediativo aggiuntivo un. mis residenziale mc volume aggiuntivo mc ind. ter. Standard urbanistici ( mq./abitante) 17.889 0,7 12.522 30 mq/abitante 1.503 0 produttivo volumetria x abitante teorico mq 250 mc abitanti teorici equivalenti 50 nu aree per servizi da prevedere 1.503 mq aree per servizi previste mq 0 27 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ ATO 4 San Rocco - Pezza carico insediativo aggiuntivo un. mis residenziale volume aggiuntivo mc mc mq mc nu mq mq produttivo volumetria x abitante teorico abitanti teorici equivalenti aree per servizi da prevedere aree per servizi previste Standard urbanistici ( mq./abitante) ind. ter. 0,7 19.968 13.977 0 1.677 30 mq/abitante 250 56 1.677 223.524 ATO 5 Valgatara carico insediativo aggiuntivo un. mis residenziale volume aggiuntivo mc mc produttivo volumetria x abitante teorico abitanti teorici equivalenti mq mc nu aree per servizi da prevedere mq aree per servizi previste mq ind. ter. 0,76 Standard urbanistici mq./abitante) 24.783 18.891 ( 2.267 30 mq/abitante 36.752 250 76 2.267 3.552 TUTTI GLI ATO INTERO TERRITORIO carico insediativo aggiuntivo un. mis residenziale mq mc mq mc nu volume residenziale produttivo volumetria x abitante teorico abitanti teorici equivalenti abitanti teorici per lotti interclusi abitanti teorici totali Standard urbanistici 81.297 52.854 36.752 (mq./abitante) 30 mq/abitante 7.590 250 211 42 aree per servizi da prevedere aree per servizi previste nu nu mq mq aree servizi in surplus mq surplus servizi/abitanti teorici nu pari al 20% 253 7.590 228.881 221.291 sup/30 7.376 Dall’ultima tabella proposta emerge come gli abitanti teorici previsti siano 211, mentre è stato stimato un 20% di futuri abitanti dei lotti interclusi per un totale di 253 abitanti che necessitano di 7.590 mq di aree per servizi. Il PAT ne prevede, oltre a quanto prescritto per le opere di urbanizzazione, 228.881 mq. con un surplus di 221.291 mq., che teoricamente potrebbe garantire un insediamento di ulteriori 7.376 abitanti. 28 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ Servizi ed attrezzature di interesse comune Rappresentano le zone del territorio comunale da destinare ad attrezzature e servizi pubblici. In taluni casi, il Piano di Assetto del Territorio (PAT) ne registra la sussistenza territoriale; in altri, le individua ex novo per dotare la Comunità dei servizi e delle attrezzature di cui necessita, oltre che per soddisfare il dettato della L. R. n. 11/2004 in termini di standard urbanistici. Il Piano degli Interventi (PI) recepisce le determinazioni del Piano di Assetto del Territorio (PAT), le precisa ad una scala di maggior dettaglio e definisce le modalità per la realizzazione delle previsioni. Il Piano degli Interventi (PI) attua le determinazioni del Piano di Assetto del Territorio (PAT) anche utilizzando gli strumenti della compensazione e del credito edilizio. In particolare, determina i benefici da riconoscere ai titolari delle proprietà interessate, in modo da pervenire all'acquisizione delle stesse, quantificando le opportune forme della compensazione perequativa. Il Piano degli Interventi (PI), per quanto concerne la classificazione delle zone destinate ad ospitare attrezzature e servizi alla popolazione, adotta il criterio generale che queste potranno essere identificate: a) con aree di proprietà pubblica; b) con aree che, ancorché di proprietà privata, siano asservite ad uso pubblico; c) con aree di interesse generale, di proprietà e/o in gestione a enti pubblici, e/o di diritto pubblico, gestori di servizi pubblici e/o ONLUS; d) con altre aree che, pur conservando un regime privato della proprietà dei suoli, rivestano uno specifico interesse pubblico per le loro caratteristiche intrinseche (es. parchi, siti archeologici ecc.) o anche per effetto di convenzioni con il Comune. Il Piano degli Interventi (PI), ai fini dell’attuazione delle direttive che precedono, oltre al dimensionamento quantitativo, provvede anche a definire una valutazione degli standard qualitativi dei servizi. Questi ultimi dovranno essere determinati in funzione delle reali, concrete e documentate esigenze della collettività, sulla base del grado di soddisfazione dei criteri di: accessibilità, fruibilità, adeguatezza tecnologica ed economicità di gestione. 29 COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA - Provincia di Verona - Regione del Veneto PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) RELAZIONE DI PROGETTO ________________________________________________________________________________________________________ 13. C on cl us io n i Per sintetizzare quanto espresso nella Relazione di Progetto è opportune riprendere i seguenti dati relativi alla S.A.U. - Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) comunale esistente: Ha 1022,96 - Area estrattiva del cementificio futura SAU: Ha 4,67 - TOTALE Ha 1027,63 - Superficie Territoriale Comunale (S.T.C.): Ha - Rapporto S.A.U. / S.T.C.= 55,10 % - Indice medio per comune di collina 45,40 % - Trasformabilità SAU in PAT - Superficie massima S.A.U. trasformabile nel decennio = - In sede di P.I. la quantità di Zona agricola massima trasformabile fissata (133.592,00 mq) potrà subire un 1864,90 1,3 % Mq 133.592,00 incremento massimo del 10% pari a 13.359,200 mq. + 133.592,00 mq = 146.951,2 mq Il PAT ha previsto le aree di espansione che sottraggono superficie agricola di seguito visualizzate: ATO 1 -Area montana - Lessinia Ovest residenziale produttivo aree per servizi previste sottrazione SAU nel totale mq mq mq mq totale di cui sottrazione Sau 18.657 7.257 0 0 871 1.255 8.128 ATO 2 -Area montana - Lessinia Est - Monte Noroni residenziale produttivo aree per servizi previste sottrazione SAU nel totale mq mq mq mq 0 0 550 0 0 550 550 mq mq mq mq 17.889 0 0 17.889 0 0 17.889 mq 19.960 0 mq mq 223.524 mq 0 0 3.833 3.833 24.783 36.752 3.552 8.972 15.586 2.662 27.220 mq 81.289 mq 36.752 mq 228.881 mq 350.495 mq mq 34.118 15.586 7.916 57.620 146.951 89.331 ATO 3 -Marano di Valpolicella residenziale produttivo aree per servizi previste sottrazione SAU nel totale ATO 4 - San Rocco - Pezza residenziale produttivo aree per servizi previste sottrazione SAU nel totale ATO 5 -Valgatara residenziale produttivo aree per servizi previste sottrazione SAU nel totale mq mq mq mq TUTTI GLI ATO residenziale produttivo aree per servizi previste totale SOTTRAZIONE SAU CONSENTITA SUPERFICIE ANCORA DISPONIBILE La superficie ancora disponibile è pertanto di 89.331 mq. 30