Bollettino novità Maggio 2016

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Bollettino novità Maggio 2016
Narrativa
Suad Amiry, Damasco, Feltrinelli, 2016
In una Damasco fiabesca e meravigliosa, il palazzo di Basima e Tal'at - marmi
colorati, soffitti a cassettoni, fontane che bisbigliano nell'ombra - è il teatro in
cui va in scena la storia di una grande famiglia siriana. Il racconto comincia nel
1926, quando dopo trent'anni di matrimoni Basima torna per la prima volta ad
Arrabeh, il villaggio da cui era partita poco più che bambina per andare in
sposa al ricco e nobile mercante Tal'at. Il viaggio di Basima - intrapreso nella
speranza di poter dare l'ultimo saluto alla madre imprime una svolta inattesa al
suo matrimonio. Dopo un'iniziale turbolenza, però, la vita della famiglia
riprende a scorrere come sempre: la dolcezza delle consuetudini smussa le
asperità, i rituali attenuano e riassorbono i contrasti, gli equilibri si riassestano.
Passano gli anni, ed è ancora una volta l'arrivo di un bambino a sparigliare le
carte, a far luce nelle pieghe più nascoste dell'intimità domestica: vengono
così a galla segreti inimmaginabili...
Gianrico Carofiglio, Passeggeri notturni, Einaudi, 2016
Un almanacco di soluzioni inattese, di rivelazioni ironiche, di folgoranti
incidenti del pensiero. Una scommessa allegra e audace sullo straordinario
potere dei personaggi, delle storie, della letteratura. Voci che risuonano
nell'oscurità di vagoni semivuoti, lampi che scaturiscono da frammenti di
conversazione, profumi nascosti negli anfratti della memoria. I titoli di questa
singolare raccolta - trenta scritti di tre pagine ciascuno rappresentano di volta
in volta un genere diverso, in un susseguirsi di aneddoti, brevi saggi, racconti
fulminei. Li popolano soprattutto figure femminili sfuggenti e indimenticabili,
mentre a vicende drammatiche, o amare, si alternano situazioni comiche,
sempre in un gioco di specchi tra realtà e finzione.
Lee Child, Personal, Longanesi, 2016
Jack Reacher deve tornare in servizio, richiamato dal dipartimento di Stato e
dalla Cia. Qualcuno ha colpito il presidente francese a Parigi. Il proiettile era
americano. La distanza tra il killer e il bersaglio era notevole. Quanti cecchini
sono in grado di sparare da quasi un chilometro con una tale sicurezza?
Pochissimi, e tra loro c'è di certo John Kott, una vecchia conoscenza di
Reacher, che quindici anni prima lo ha mandato in galera. Ora Kott è libero e
con il G8 in corso, Reacher nella sua caccia non è solo. Accanto a lui c'è
Casey Nizza, una brillante analista. Ma i due hanno di fronte una strada
disseminata di scelte difficili, spietati mafiosi, ex mercenari serbi e soprattutto
nessuna possibilità di chiedere aiuto. Entrare in azione con una donna al suo
fianco riporta Reacher al drammatico ricordo dell'ultima volta che ha lavorato
in coppia e della fine tragica che ha fatto la sua partner. Questa volta non può
commettere nessun errore. È una questione personale...
Jonathan Coe, Numero undici, Feltrinelli, 2016
L'undicesimo romanzo di Jonathan Coe è una storia dei nostri tempi: dal
suicidio di David Kelly, lo scienziato britannico che aveva rivelato le bugie
sulla guerra in Iraq, agli anni austeri della Gran Bretagna che conosciamo
oggi. È un romanzo su quell'infinità di piccole connessioni tra la sfera pubblica
e quella privata, e su come queste connessioni finiscano per toccarci, tutti. È
un romanzo sui lasciti della guerra e sulla fine dell'innocenza. È un romanzo
su come spettacolo e politica si disputino la nostra attenzione, e su come alla
fine probabilmente è lo spettacolo ad avere la meglio. È un romanzo su come
140 caratteri possono fare di tutti noi degli zimbelli. È un romanzo su cosa
significhi vivere in una città dove i banchieri hanno bisogno di cinema nelle
loro cantine e altri di banche del cibo all'angolo della strada. È un romanzo in
cui Coe sfodera tutta la sua ingegnosità, il suo acuto senso della satira e la
sua capacità di osservazione per mostrarci, come in uno specchio, il nuovo,
assurdo e inquietante mondo in cui viviamo.
Cristina Comencini, Essere vivi, Einaudi, 2016
La vita di Caterina è scandita in due tempi, ben separati tra loro. Nel primo c'è
una bambina che insegue una fila di formiche. Un cane che guaisce oltre la
porta, i rami di un melo, sei anni d'infanzia muta cancellati dal fuoco. Nel
secondo ci sono un lavoro, un marito, due figli. C'è la donna che Caterina è
diventata, dopo aver imparato faticosamente i passi e le parole. Tutto ciò che
sta in mezzo è merito di una straordinaria madre adottiva, la donna vitale e
insaziabile il cui corpo giace oggi in una stanza d'albergo, accanto a quello del
suo uomo. Ed è proprio qui che Caterina si ritrova insieme a Daniele, il figlio di
lui, per cercare di ricostruire il corso degli eventi. È in questo pugno di giorni
che la sua vita per la prima volta le si rivela intera. Daniele ha un'allegria
forsennata, un'energia che rompe il guscio delle cose, e Caterina una capacità
strana, la facoltà visionaria d'indovinare gli sconosciuti. La morte dei loro
genitori è l'unica cosa che hanno in comune, ma la libertà disperata di quei
pochi giorni insieme insegnerà a entrambi un modo nuovo di stare al mondo.
Kevin Cullen, Shelley Murphy, Whitey, Sperling&Kupfer, 2015
Omicida, narcotrafficante, rapinatore. Whitey Bulger ha lasciato il segno nella
storia per essere stato uno dei criminali più spietati di sempre, il secondo più
ricercato d'America dopo Osama bin Laden. Cresciuto a Boston, la sua
ascesa nel mondo della delinquenza comincia già dall'adolescenza: dai furti
alle rapine in banca, Whitey inizia a inoltrarsi nell'impero della malavita. Ma è
dopo aver trascorso nove anni nel carcere di Alcatraz che la sua carriera
criminale fa un salto di qualità: leader della gang che domina il sud della città,
esce vittorioso dalla guerra tra bande che ha insanguinato Boston. È solo
allora che, grazie a John Connolly, amico d'infanzia e stella nascente dell'FBI,
decide di collaborare con il Bureau fornendo informazioni. In cambio, diventa
un intoccabile: gioco d'azzardo, spaccio, perfino gli omicidi vengono coperti
per salvaguardare il prezioso doppiogiochista. Ma Whitey cade in una spirale
di violenza, e la crescente fame di potere lo trasforma in una vera minaccia.
Scoperto dai suoi nemici, divenuto incontrollabile, neanche il patto con i
federali può più salvarlo. Inizia così una caccia all'uomo durata sedici anni,
che raggiunge l'apice con la drammatica cattura di Whitey nel 2011.
Gregoire Delacourt, Le quattro stagioni dell'estate, Salani, 2016
Sulla spiaggia di Touquet i bambini piangono perché l’acqua del mare è
troppo fredda, mentre le madri sonnecchiano al sole. Tutto attorno, sulle dune,
dentro i bar, dietro gli alberi e sulla battigia, sbocciano storie d’amore. Quattro
coppie, quattro passioni vissute visceralmente, quattro periodi diversi della
nostra vita. L’adolescenza e i suoi amori platonici, quando ci si può ancora
promettere qualunque cosa, quel regno fragile e perfetto che precede di un
soffio la delusione e la perdita. Trent’anni, l’età in cui cominciamo a
interrogarci su ciò che siamo diventati, degli sconosciuti a volte così diversi da
ciò che sognavamo un tempo. Cinquant’anni, quando bisogna imparare di
nuovo a prendersi cura di se stessi e di una coppia ormai stanca. La
vecchiaia, e gli amori che ci ha lasciato una vita, quelli che sono per sempre.
L’amore è un fuoco che va nutrito, per evitare che perda d’intensità e si
spenga per sempre, perché la passione è tutto, ma bisogna essere disposti a
lavorarci in ogni momento della vita.
Sarah Dunant, Le notti al Santa Caterina, Neri Pozza, 2009
È il 1570 e il buio sta calando sul Santa Caterina a Ferrara, uno dei conventi
più rinomati della città che, con le elargizioni di ricche e nobili famiglie e i frutti
del vasto podere ritagliato all'interno delle sue mura, provvede al
sostentamento di un elevato numero di suore, otto o nove postulanti, alcune
convittrici e venticinque converse. Come ogni sera, la sorella guardiana fa il
giro dei corridoi misurando lo scorrere del tempo fino a mattutino, due ore
dopo la mezzanotte. È una sera particolarmente agitata questa. I singhiozzi
della novizia appena arrivata si odono per tutto il convento. E' stata
ribattezzata Serafina e avrà quindici o sedici anni. Appartiene a un'illustre
famiglia milanese. Per dimostrare il proprio attaccamento alla città di Ferrara,
con la quale intrattiene affari lucrosi, il padre ha deciso, come recita la sua
nobile missiva, di donare all'insigne monastero la sua figlia "illibata, nutrita
dall'amor di Dio e con una voce da usignolo"...
Valentina D'Urbano, Alfredo, TEA, 2015
"La fine arriva presto, arriva in un giorno così bello che quasi non te l'aspetti.
Vorrei che ci fosse il suo viso sopra di me, ma non c'è niente. Non arriverà in
tempo, non potrò neanche salutarla. Arriva la fine e sono da solo, e posso soltanto chiamarla. So che sopravviverà, lei è più forte di me. Lei è sempre stata
più forte. Mi attraversa la testa il suo sorriso, l'idea di quello che avremmo potuto essere e non siamo mai stati."
Maurizio Garuti, Il nemico dentro, Pendragon, 2016
La scoperta casuale di un segreto che si nasconde in seno alla sua famiglia è
la prima campana a martello per la vita quieta di Giovanni Lampredi,
psichiatra cinquantenne. In una Bologna trasfigurata dal caldo e dalla
solitudine, la sua esistenza cambia corso. Un figlio segnato da una stella
maligna, l'accoltellamento da parte di un paziente, l'abbandono della
professione, la fuga con la famiglia in una villa sui colli: sono le tappe di
questo romanzo.
Alicia Gimenez Bartlett, Uomini nudi, Sellerio, 2016
Irene è una quarantenne, proprietaria di un'impresa ereditata dal padre che
dirige con impegno e soddisfazione. Improvvisamente lasciata dal marito,
l'unica sua reazione è quella di licenziarlo dall'azienda di famiglia,
consapevole che il loro legame era stato sin dall'inizio non d'amore ma di
convenienza. Lei per adeguarsi alle convenzioni di fronte all'élite sociale che
frequenta, lui per avere un lavoro. Javier è un professore di letteratura con
poche ore di lezione in una scuola di suore. Licenziato per i tagli dovuti alla
crisi, perde il piccolo stipendio che gli permetteva di vivere una vita normale,
con l'aiuto della compagna Sandra che lavora a tempo pieno. Per Javier la
disoccupazione comporta un cambiamento perentorio: dopo l'iniziale ricerca di
un nuovo impiego, l'uomo sembra cadere in depressione, mettendo in
difficoltà il suo rapporto sentimentale. Accanto a Irene e Javier ci sono Ivan,
nome da Zar, sensibilità da bassifondi e humour brutale, e Genoveva,
cinquantenne principessa della diversione, "donna senza legami". A poco a
poco le vite dei personaggi, la moglie abbandonata e il professore destituito, la
single anticonformista e il duro di periferia, entrano in contatto e in
progressiva, irresistibile collisione.
Elizabeth Jane Howard, Il tempo dell'attesa, Fazi, 2016
È il settembre del 1939, le calde giornate scandite da scorribande e lauti pasti
in famiglia sono finite e l’ombra della guerra è sopraggiunta a addensare nubi
sulle vite dei Cazalet. A Home Place, le finestre sono oscurate e il cibo inizia a
scarseggiare, in lontananza si sentono gli spari e il cielo non è mai vuoto,
nemmeno quando c’è il sole. Ognuno cerca di allontanare i cattivi pensieri, ma
quando cala il silenzio è difficile non farsi sopraffare dalle proprie paure. A
riprendere le fila del racconto sono le tre ragazze: Louise insegue il sogno
della recitazione a Londra, dove sperimenta uno stile di vita tutto nuovo, in cui
le rigide regole dei Cazalet lasciano spazio al primo paio di pantaloni, alle
prime esperienze amorose, a incontri interessanti ma anche a una spiacevole
sorpresa. Clary sogna qualcuno di cui innamorarsi e si cimenta nella scrittura
con una serie di toccanti lettere al padre partito per la guerra, fino all’arrivo di
una telefonata che la lascerà sconvolta. E infine Polly, ancora in cerca della
sua vocazione, risente dell’inevitabile conflitto adolescenziale con la madre e,
più di tutti, soffre la reclusione domestica e teme il futuro, troppo giovane e
troppo vecchia per qualsiasi cosa. Tutte e tre aspettano con ansia di poter
diventare grandi e fremono per la conquista della propria libertà...
Anne Holt, La minaccia, Einaudi, 2016
Una serie di attentati che scuotono Oslo e la detective Anne Wilhelmsen che
torna a indagare. Oslo, aprile 2014. Quando una bomba esplode nei locali del
Consiglio islamico per la cooperazione compiendo una strage, i primi sospetti
della polizia e dei servizi segreti si concentrano sulla pista islamica. Ma ben
presto una seconda bomba scuote la capitale. E dopo anni di voluto
eremitaggio Hanne Wilhelmsen, che ha ripreso a lavorare su una serie di cold
cases, viene catapultata nella drammatica attualità. Il disegno che inizia a
intravedere è dei piú inquietanti. Un cappio di odio, vendetta e razzismo che
minaccia, fatalmente, di stritolare la città.
Giulio Leoni, L'occhio di Dio, Nord, 2015
Costantinopoli, 1605. Due uomini si guardano negli occhi, prima di salutarsi
con un inchino. Il patto è sugellato. Padova, estate del 1605. È la donna più
bella e conturbante che abbia mai visto. E la più enigmatica. Come il
misterioso congegno di cui è in possesso, giunto dalle Indie occidentali:
l'Occhio di Dio. Usato un tempo dagli imperatori Inca per scoprire i traditori
nascosti tra i cortigiani, perché in grado d'individuare anche in mezzo a una
folla chi porti un'arma sotto le vesti. Per Galileo Galilei il segreto del suo
funzionamento, e la donna che lo custodisce, diventeranno un'ossessione.
Palmanova, autunno del 1605. Ne ha sentito magnificare la perfezione
geometrica ma nessun disegno o elogio avrebbe potuto preparare Galileo
Galilei all'ingresso a Palmanova. Autore di due trattati di architettura militare,
Galileo ha raggiunto il suo amico Sagredo per collaborare alla fortificazione
dei bastioni di quella città, eretta in difesa del confine orientale della
Serenissima. Ma la sua mente è ancora concentrata su quell'oscuro
rompicapo, l'Occhio di Dio. Certo che il suo funzionamento si fondi su un
fenomeno di natura magnetica, lo scienziato è convinto che possa essere
usato per rilevare la presenza di masse metalliche anche a grande distanza. E
vorrebbe dunque replicarlo su scala maggiore, immaginando quale incredibile
strumento per la guerra sui mari potrebbe divenire. Ma quella che per lui è
ancora solo una speculazione teorica, per altri è questione di vita o di morte...
Paolo Malaguti, La reliquia di Costantinopoli, Neri pozza, 2015
1565, Venezia. Il sole non lambisce ancora il camposanto di San Zaccaria,
quando il vecchio Giovanni si cala nella tomba del chierico Gregorio Eparco, il
suo antico tutore, appena riesumata dai pissegamorti in cambio di tre ducati.
Non vuole trafugare la bara, sta cercando un libercolo. Un diario «avvolto in
una pezza di tela cerata, sigillata da un nastro nero», che lui stesso,
cinquant’anni prima, ha nascosto sotto la nuca del maestro, dopo aver giurato
di non sfogliarlo né di farne parola con nessuno. Il giuramento, però, ora può
essere infranto, poiché le annotazioni contenute in quell’involucro sono l’unico
indizio in grado di condurre ad alcune preziosissime reliquie cristiane andate
perdute…
Marco Malvaldi, Battaglia navale, Sellerio, 2016
Non lontano dalla casa di Nonno Ampelio, uno dei quattro vecchietti
investigatori del BarLume, ci sono i Sassi Amari, il litorale di Pineta.
Abbandonato lì, viene trovato il cadavere di una bella ragazza con un
particolare tatuaggio. Lei viene presto identificata, dal figlio dell'anziana presso
cui lavorava, come la badante ucraina della madre. Le colleghe connazionali
si affrettano ad accusare il marito della ragazza, un balordo che la tormentava.
E il caso sembra avviato a una veloce conclusione. Tra i Vecchietti serpeggia
la delusione. Visto anche che l'indagine è affidata a un altro commissariato, e
non all'amica vicequestore, la fidanzata di Massimo il Barrista. Ma è
l'ostinazione senile che fornisce alla Squadra Investigativa del BarLume
l'intuizione decisiva. E grazie anche all'intermediazione di un altro
squinternato, il compagno Mastrapasqua che delle ucraine conosce usi e
costumi, il vicequestore Alice Martelli può raddrizzare un'inchiesta cominciata
con il piede sbagliato.
Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, Longanesi, 2016
Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli, È uno di quei
figli cresciuti un po' qua e un po' là, un fine settimana dalla madre e uno dal
padre, Sulla soglia dei quarant'anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma
incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua
vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le
ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con
cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di
avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse
per rimandare l'appuntamento con la sua vita. E uno per uno deciderà di
affrontare le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che
senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con
i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per
essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro
passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non
abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla
famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà
costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza ...
Alice Munro, Amica della mia giovinezza, Einaudi, 2015
Le storie di questa raccolta tornano ai consueti ritratti stratiformi e intensi di
donne e uomini che Alice Munro ci ha proposto altrove, ma lo fanno con un
tasso di salinità piú elevato, un registro narrativo di sfrontata consapevolezza.
Circola aria di Vancouver, e di una Vancouver anni Settanta, in alcuni di questi
racconti, un senso di piovosa sensualità mescolato all’asprezza di donne in
bilico su presunte vite nuove. In Five Points lo squarcio sul passato di un
amante innesca la possibilità dell’odio dentro un amore recente, passionale. In
un altro caso, Parrucca, l’incontro con un’amica persa di vista da trent’anni
rinnova ricordi di vecchissimi ardori destinati a un unico marcantonio senza
scrupoli. E se la strada che scelgono di imboccare i personaggi di queste
storie punta spesso in direzione dell’indipendenza, di un’autonomia del corpo
e della mente da legami e catene familiari, vi resta inscritta comunque la fatica
di ogni metro percorso. La vita cambia, è vero, il futuro sorprenderà ciascuno
diverso da com’era, ma niente potrà cancellare gli imbarazzi attraversati,
l’improvviso disgusto per un privato desiderio che si specchia nella volgarità di
un gesto o di un pensiero, le meschine soddisfazioni della vita coniugale.
Jonathan Nesbo, L’uomo di neve, Piemme, 2013
La città di Oslo è avvolta nel buio e i primi fiocchi di neve cadono leggeri
imbiancando le strade. Birte Becker è appena tornata a casa dal lavoro
quando, fuori dalla propria finestra, nota un pupazzo di neve che sembra
scrutarla. Poche ore dopo, Birte scompare senza lasciare traccia. Unico
indizio, un pupazzo di neve avvolto nella sciarpa della donna, all'interno del
quale viene ritrovato anche il suo cellulare. Il commissario Harry Hole,
chiamato per indagare sulla misteriosa scomparsa, si getta a capofitto nel
caso per sfuggire ai fantasmi che lo perseguitano giorno e notte e alla notizia
che lo ha gettato nel baratro dopo mesi di astinenza dall'alcol e di buona
condotta: Rakel, l'unica donna che abbia mai amato, sta per sposarsi. Appena
inizia a indagare sulla scomparsa della Becker, Harry si rende conto che il
caso ha moltissime somiglianze con altre sparizioni misteriose avvenute a
Oslo negli ultimi vent'anni. La procedura è sempre la stessa: una donna,
sposata con figli, scompare nel nulla, nella notte in cui sulla città cade la prima
neve. Hole è l'unico che può avvicinarsi alla verità...
Jonathan Nesbo, Sole di mezzanotte, Einaudi, 2016
Dice di chiamarsi Ulf, e cerca un posto dove nascondersi. Cosí ha viaggiato
per 1800 chilometri su treni e autobus fino a un paesino sperduto, nell'estremo
nord della Norvegia. Aveva dei buoni motivi per tradire il Pescatore, il signore
della droga con cui lavorava a Oslo, ma ora ha i suoi sicari alle calcagna.
Inutile continuare a scappare. A Kåsund, almeno, ha trovato un capanno da
caccia, una donna quasi bella e un ragazzino che non vedeva l'ora di parlare
con un forestiero. Non dovrà attendere a lungo per scoprire se, anche per uno
come lui, è possibile una redenzione. Oppure se davvero la speranza non è
altro che un'invenzione del diavolo.
Hakan Nesser, Il commissario cade in trappola, Guanda, 2016
Una telefonata di lavoro interrompe la malinconia degli ultimi giorni di vacanza
del commissario Van Veeteren. Nella cittadina di Kaalbringen, infatti, poco
lontano dal posto dove il commissario sta trascorrendo le ferie, un assassino
ha già colpito due volte. Due vittime a distanza di pochi giorni, due individui
molto diversi tra loro, un piccolo spacciatore e un ricco imprenditore, uccisi
con una mannaia da quello che la stampa ha già soprannominato «il
Tagliateste». L’ipotesi più accreditata: un folle che colpisce a caso. La città è
in preda al panico, la polizia del luogo è in difficoltà e c’è bisogno dell’acume e
dell’esperienza di Van Veeteren, che viene accolto con grande simpatia dal
collega Bausen, ormai prossimo alla pensione. Ma mentre i giorni passano e
non emerge nulla che faccia progredire le indagini, il killer torna a colpire.
Ancora una volta senza una logica apparente. Unica differenza rispetto ai due
casi precedenti: l’arma che è servita per il barbaro assassinio è abbandonata
sulla scena del delitto, quasi a voler segnalare che il suo compito è ormai
concluso. Il rebus appare indecifrabile e il Tagliateste destinato a farla franca,
ma Van Veeteren ha un’intuizione…
Nele Neuhaus, Ferite profonde, Giano, 2012
David Goldberg aveva nostalgia della sua terra: voleva risentire i suoni della
lingua madre, rileggere i giornali tedeschi, contemplare di nuovo gli amati
monti del Taunus. Costretto a lasciare la Germania per salvare la pelle nel
1945, dopo sessant'anni trascorsi negli Stati Uniti, a novantadue anni è
tornato nel suo paese. Un ritorno fatale. Poiché David Josua Goldberg,
esponente di spicco della comunità ebraica americana è stato ritrovato
cadavere nel suo appartamento di Kelkheim. L'hanno scoperto inginocchiato
sul lucido pavimento di marmo del corridoio, a neanche tre metri dalla porta
d'ingresso. La parte superiore del corpo rovesciata in avanti, la testa in una
pozza di sangue. Una scena del crimine familiare per il commissario capo
Oliver von Bodenstein e per la sua collega Pia Kirchhoff. Il proiettile che ha
trapassato la testa del vecchio, un proiettile di grosso calibro, procura, infatti,
questi danni. Decisamente meno familiari sono, però, le cifre che i due
investigatori scoprono tracciate col sangue sullo specchio: 1-6-1-4-5. È
sconcertante un elemento che l'autopsia rivela: sul lato interno del braccio
sinistro, venti centimetri sopra il gomito, Goldberg presenta il tatuaggio tipico
delle SS.
Nele Neuhaus, La donna malvista, Giano, 2012
È una mattina di fine estate quando un contadino di Hochheim rinviene nella
sua vigna il cadavere di un uomo con il volto orribilmente sfigurato da un colpo
di fucile. Nemmeno il tempo di accorrere sul posto che il commissario capo
Oliver von Bodenstein apprende dalla sua collega Pia Kirchhoff l'identità del
morto. Il cadavere appartiene a Joachim Hardenbach, pubblico ministero della
procura di Francoforte. La scena del delitto lascia pochi dubbi: il procuratore
ha tutta l'aria di essersi tolto la vita. Bodenstein e Pia sono ancora intenti ad
assolvere l'increscioso compito di informare la vedova dell'accaduto, quando
vengono raggiunti da un'altra ferale comunicazione: sotto la torre panoramica
di Atzelberg, una coppia di ragazzi ha trovato il cadavere di una giovane
donna. La scena del delitto suggerisce ancora una volta un suicidio.
L'autopsia, l'identità e la storia personale della vittima svelano però tutt'altro...
Andrew Nicoll, La vita segreta e la strana morte della signorina
Milne, Sonzogno, 2016
Nulla è come sembra a Broughty Ferry, tranquillo paesino sulla costa
scozzese. Jean Milne, ad esempio, è una matura zitella che vive sola in una
lussuosa villa di ventitre stanze (quasi tutte chiuse) ed è, per i suoi
concittadini, un modello di rispettabilità. Eppure, quando viene trovata
brutalmente assassinata nella sua abitazione con i piedi legati e il cranio
fracassato, l'immagine pubblica, che così a lungo ha resistito, comincia a
incrinarsi. La notizia del crimine si diffonde rapidamente per tutta la Gran
Bretagna, suscitando nei lettori delle gazzette una curiosità così morbosa che
la polizia si sente subito sotto pressione: bisogna trovare un colpevole e
bisogna trovarlo in fretta, anche a costo di qualche procedura non proprio
scrupolosa. A indagare, con i più moderni ritrovati della scienza investigativa
(siamo nel 1912), viene chiamato da Glasgow l'ispettore Trench, un esperto
per i casi più difficili, affiancato dall'attento sergente Frazer, agente della
polizia locale. Man mano che i due scavano nella vita della signorina Milne, i
segreti della sua esistenza vengono a galla. E alla fine sarà uno shock per
tutti.
Antonio Pennacchi, Canale Mussolini. Parte seconda, Mondadori,
2015
Il 25 maggio del 1944 – ultimo giorno di guerra a Littoria – nel breve intervallo
tra la partenza dei tedeschi e l'arrivo in città degli anglo-americani, Diomede
Peruzzi entra nella Banca d'Italia devastata e ne svaligia il tesoro. È qui che
hanno inizio la sua folgorante carriera imprenditoriale e lo sviluppo stesso di
Latina tutta. Ma sarà vero? Il Canale Mussolini intanto – dopo essere stato per
mesi la dura linea del fronte di Anzio e Nettuno – può tornare a essere quello
che era, il perno della bonifica pontina. In un nuovo grande esodo, che ricorda
quello epico colonizzatore di dodici anni prima, gli sfollati lasciano i rifugi sui
monti e tornano a popolare la città e le campagne circostanti. I poderi sono
distrutti, ogni edificio porta i segni dei bombardamenti. Ma il clima adesso è
diverso, inizia la ricostruzione. Nel resto d'Italia però la guerra continua e si
sposta man mano verso il nord, mentre gli alleati – col decisivo ausilio delle
brigate partigiane e del ricostituito esercito italiano – costringono alla ritirata i
tedeschi e le milizie fasciste. È una guerra di liberazione, ma anche una
guerra civile crudele e fratricida.
Arianna Porcelli Safonov, Fottuta campagna, Fazi, 2016
A 31 anni Arianna decide che l’aria di città è diventata irrespirabile.
L’insofferenza verso i ritmi urbani, lo smog, gli snob fissati con i prodotti bio e
l’inquinamento acustico, è salita alle stelle e l’unica soluzione accettabile, per
lei, è quella di mollare tutto e partire. Nella zona dell’Oltrepò pavese trova un
vecchio fienile e, col cuore colmo di entusiasmo, si lancia in una nuova vita,
totalmente diversa da quella di prima. Ma nel brusco passaggio dall’esistenza
di cittadina sempre in viaggio per lavoro a quella di misantropa che va a letto
con le galline, scoprirà che la vita tanto agognata nasconde in realtà aspetti
non proprio esaltanti. Da qui il racconto esilarante di tutte le sfide che la
condizione rustica pone: dalla descrizione dei vicini, in verità lontanissimi, al
resoconto atterrito delle sagre di paese, dall’analisi del cibo spacciato per
biologico nei supermercati alla scarsità di genere maschile appetibile nel
raggio di chilometri, un anti-inno alla semplicità della vita all’aria aperta che
mette in guardia da un’idea molto diffusa e forse troppo idillica della
campagna.
Elisabetta Rasy, Le regola del fuoco, Rizzoli, 2016
È la primavera di un anno terribile, il 1917, quando Maria Rosa Radice a poco
più di vent’anni lascia gli agi della sua casa a Napoli. Scappa da sua madre,
dal salotto aristocratico che fino ad allora è stato il suo unico, soffocante
orizzonte. La destinazione è la sola possibile per una donna non sposata e in
fuga: il fronte. L’impatto della guerra è brutale. In un piccolo ospedale sul
Carso cura centinaia di feriti, li vede soffrire e morire. Ma c’è una luce nelle
sue giornate, una scintilla di cui si accorge poco a poco. È la sua silenziosa
compagna di stanza Eugenia Alferro, una provinciale del Nord che sogna di
diventare medico. Giorno dopo giorno, le insegna a sopravvivere in corsia e a
superare la paura. La guerra regala alle due ragazze una libertà altrimenti
impossibile. Così, nel tempo, avvertono una passione inattesa crescere tra
loro e a mezza voce, la notte, si dichiarano l’amore. Non sanno se il futuro
permetterà loro di rimanere vicine, entrambe però sentono di essere cambiate.
Ora sono pronte a lottare per restare se stesse.
Sara Rattaro, Splendi più che puoi, Garzanti, 2016
L'amore non chiede il permesso. Arriva all'improvviso. Travolge ogni cosa al
suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per Emma, quando per la
prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura
di lei. Tutto con lui è perfetto. Ma arriva sempre il momento del risveglio.
Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui
sbalzi d'umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che
diventa ossessione. Emma all'inizio asseconda le sue richieste credendo
siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è
buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo.
Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire
maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l'altra persona
debole e indifesa. Emma non riconosce più l'uomo accanto a lei. Non sa più
chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Fino a quando
nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio
di cambiare il suo destino. Di dire basta.
Massimo Robecchi, Di rabbia e di vento, Sellerio, 2016
Carlo Monterossi è di nuovo un uomo solo. La sua donna gli ha detto
«Torno», e lui ha afferrato e stretto quella parola neanche fosse l’ultimo ramo
sporgente sul fiume prima della cascata. Ma ora è parecchio che sta
aggrappato a quel ramo… A peggiorare ancora la situazione lo aspetta una
cena mondana con l’amministratore delegato della azienda televisiva che lo
rende ricco e infelice. Una cosa per cui molti darebbero un braccio o la figlia
adolescente, e che lui scambierebbe volentieri con due mesi di lavori forzati in
Uganda. Ma non può sottrarsi. Al ristorante di un albergo con più stelle della
via lattea Carlo incontra il capo dei capi e la cena va via senza sussulti. Poi
l’arrivo di un sottosegretario segna il termine del convivio, e finalmente Carlo
può rimanere da solo. Si merita un drink, va a sedersi al bar. A quel punto una
donna si siede accanto a lui. «Posso…?». Inizia così la discesa agli inferi di
Carlo Monterossi…
James Rollins, Labirinto d’ossa, Nord, 2016
Roma, 1669. Un soldato s'inchina al ospetto di padre Athanasius Kircher, uno
dei più autorevoli sapienti del mondo. Gli consegna una mappa, una scheggia
d'osso e un messaggio. Poi si suicida. Perché nessuno possa estorcergli con
l'inganno o la tortura il suo terribile segreto. Croazia, oggi. Quando la
paleoantropologa Lena Crandall s'inoltra in un complesso di grotte appena
riportate alla luce da un terremoto, capisce di essere di fronte a una scoperta
eccezionale: alcune elaboratissime pitture rupestri che raffigurano uomini e
animali minacciati da enormi sagome inquietanti. Chi - o cosa - sono quelle
figure? Prima di riuscire a porsi altre domande, però, un nuovo sisma fa
tremare la terra, imprigionando lei e il suo gruppo nell'oscurità. Parigi, oggi. A
Gray Pierce non capita spesso di potersi prendere una vacanza. E infatti viene
subito richiamato in servizio dalla Sigma Force per soccorrere il team della
dottoressa Crandall. Ma quella missione di salvataggio si trasformerà ben
presto in una sfida mortale contro un nemico sfuggente e antichissimo, che
rischia di essere oltre le sue possibilità. Perché se Gray non riuscirà a fermare
quella forza distruttrice, la vita sulla Terra potrebbe cambiare per sempre. O
finire nel silenzio...
Raffaella Romagnolo, La figlia sbagliata, Frassinelli, 2015
Un sabato sera come tanti in una cittadina della provincia italiana. La tv
sintonizzata su uno show televisivo, nel lavandino i piatti da lavare. Un infarto
fulminante uccide il settantenne Pietro Polizzi, ma Ines Banchero, sua moglie
da oltre quarant’anni, non fa ciò che ci si aspetta da lei: non chiede aiuto, non
avverte amici e famigliari, non si preoccupa di seppellire l’uomo con cui ha
condiviso l’esistenza. Comincia così un viaggio dentro la vita di una coppia
normale: un figlio maschio, una figlia femmina, un appartamento decoroso, le
vacanze al mare, la televisione e la Settimana Enigmistica. Ma è una
normalità imposta e bugiarda, che per quarantacinque anni, per una vita, ha
nascosto e silenziato rancori, rimpianti, rimorsi e traumi. E mentre giorno dopo
giorno la morte si impadronisce della scena, il confine fra normalità e follia si
fa labile.
Carla Maria Russo, I giorni dell'amore e della guerra. La bastarda
degli Sforza, Frassinelli, 2015
1488. Caterina Sforza, vedova di Girolamo Riario, signora di Forlì e Imola, non
è una donna come le altre. Lo sanno bene i grandi signori d’Italia, da Lorenzo
Medici a Ludovico il Moro, al papa in persona, i quali ne cercano l’alleanza
non solo per la posizione delle sue terre ma anche per l’ingegno di colei che le
possiede. Nessuno può credere, quindi, ricordando Caterina, sola, dopo
l’assassinio del marito, capace di sacrificare i suoi stessi figli per difendere la
rocca di Ravaldino in cui si è asserragliata, che possa perdere forza e
scaltrezza per colpa di un uomo. Proprio nei giorni della rischiosissima lotta
contro i nemici che hanno ucciso Girolamo Riario, infatti, Caterina incontra un
uomo capace di suscitare in lei una passione così impetuosa da distoglierla
dai suoi doveri e dalla sua inflessibilità. Si chiama Giacomo Feo ed è uno
stalliere, un individuo indegno di lei, del suo rango, anche solo del suo
interesse. Ma la Tigre, fin da bambina, ha dimostrato a tutti di avere un
carattere indomito e in quella storia clandestina e pericolosa si lascia condurre
con lo stesso furore che l’ha sempre sostenuta in battaglia.
Vittorio Sermonti, Se avessero, Garzanti, 2016
Una mattina di maggio del 1945 tre (o quattro) partigiani si presentano col
mitra sullo stomaco in un villino zona Fiera di Milano alla caccia d'un ufficiale
della Repubblica Sociale (o forse di tre), lo scovano, segue un ampio scambio
di vedute, e se ne vanno. Da questo aneddoto domestico, sincronizzato bene
o male ai grandi eventi della Storia, si dipanano settant'anni di ricordi di un
fratello quindicenne, confusi ma puntigliosi, affidati come sono agli
"intermittenti soprusi della memoria": il nero-sangue e il gelo della guerra, la
triste farsa di sognarsi eroe, poi il "passaggio dalla parte del nemico"
(iscrizione al PCI), e poi ancora un titubante far parte per se stesso; e il
rapporto di reciproca protezione con il padre fascista; e la famiglia "feudale"
della strana mamma; ma anche una collana di amori malriposti, le letture, il
teatro, la musica, il calcio, gli amici. Testa e cuore però non fanno che tornare
a quella mattina di maggio, a quell'ipotesi sospesa, a quell'eccidio mancato.
Elena Stancanelli, Femmina nuda, La nave di Teseo, 2016
Anna e Davide stanno insieme da cinque anni. Si sono amati e traditi, come
tutti. Ma un giorno qualcosa cambia. Davide diventa violento, aggressivo e
Anna scopre che si è innamorato di un’altra donna. Trova foto hot e alcuni
messaggi in cui lui le scrive che la ama. Davide nega, attacca, non vuole che
la loro storia finisca. Anna lo manda via di casa e precipita nell’ossessione.
Smette di mangiare, controlla continuamente i social network dell’ex
compagno e della rivale e, in un crescendo morboso, comincia a pedinarla,
arriva a conoscerla e a frequentarla, fino a quando il gioco diventa troppo
difficile da continuare.
Adrian Tomine, Morire in piedi, Rizzoli Lizard, 2016
C'è uno strano imbarazzo nel sapere di non essere notati: ci sentiamo più
liberi, ma non amiamo essere ignorati troppo a lungo. È lo condizione che
vivono i protagonisti di queste storie: decisi, delusi, teneri, ironici e arresi, figli
di un'America minima che si sforza di mantenere il controllo in situazioni che
puntualmente sfuggono di mano. Sei racconti di uomini e donne accomunati
da una stessa condanna: vivere il riflesso delle scelte di un altro.
Roberto Vecchioni, La vita che si ama. Storie di felicità, Einaudi,
2016
È inutile chiedersi cosa sia la felicità, o come fare a raggiungerla. Lo scrive un
padre ai propri figli nella lettera che apre questo libro: la felicità, spiega, non è
una questione d'istanti, ma una presenza costante, che corre parallela a noi. Il
problema è saperla intravedere, imparando a non farci abbagliare. Il padre è
Roberto Vecchioni...
Simona Vinci, La prima verità, Einaudi, 2016
E sprofonda, come il coniglio di Alice, seguendo tracce semicancellate archivi
polverosi e segni magici, in una catena imprevista di orrori e segreti dove la
pazzia sempre più si mostra come eterno segno dell'opposizione e della
ribellione e il passato rivive in storie miracolose, in una festa del linguaggio e
della parola. Nella seconda parte del romanzo la detection su follia, normalità
e violenza della giovane donna si allarga al mondo contemporaneo e finisce
col diventare inevitabile, sconvolgente autobiografia dell'autrice, dove il nodo
del rapporto con la madre e la scoperta del fantasma della propria follia (e di
quella materna) si aprono in immagini di rara forza. Unica salvezza è la parola
poetica, la passione di dire e raccontare che unisce i mondi nel gesto
individuale di chi ha il coraggio di cercare ancora "la prima verità".
Saggistica
Carlo Cottarelli, Il macigno, Feltrinelli, 2016
Sono decenni che gli italiani lo sanno: il debito pubblico è un problema
spaventosamente grande, tanto che sembra troppo enorme per essere
affrontato. Solo Carlo Cottarelli può riuscire a raccontare in termini chiari e
trasparenti come stanno davvero le cose, spiegando i concetti fondamentali
senza tecnicismi e utilizzando una miriade di esempi che nascono dalla sua
esperienza di dirigente al Fondo monetario internazionale e di commissario
per la Revisione della spesa. Dopo il successo conseguito con "La lista della
spesa", Cottarelli torna quindi a illuminare i conti pubblici italiani, puntando
l'attenzione sul debito: come si forma? Perché è così difficile ridurlo? Come
mai è così importante per l'economia delle nazioni? Ci si può convivere, e in
che modo? Cottarelli ha avuto esperienza diretta di molte crisi generate dal
debito pubblico, come quella italiana che portò alla caduta dell'ultimo governo
Berlusconi e quella greca degli ultimi anni, e può quindi illustrare rischi e
opportunità delle varie, possibili soluzioni del problema: da quella più
combattiva (non ti pago!) a quella più ortodossa (l'austerità), fino al cauto
ottimismo di una possibile via di buon senso, fatta di credibilità, crescita e
attenzione al lungo periodo.
Vasco Brondi, Massimo Zamboni, Anime galleggianti. Dalla pianura al mare tagliando per i campi, La
nave di Teseo, 2016
Orfeo Facchini, Imelde Bentivogli, Andar per chiese e castelli, Edizioni Renografica, 1993
Massimo Franco, L’assedio, Mondadori, 2016
Paul Kalanithi, Quando il respiro si fa aria, Mondadori, 2016
Raffaele Morelli, Nessuna ferita è per sempre, Mondadori, 2016
Antonio Nicaso, Mafia, Bollati Boringhieri, 2016
Alessandro Orsini, Isis. I terroristi più fortunati del mondo e tutto ciò che è stato fatto per favorirli,
Rizzoli, 2015
Federico Rampini, Banche: possiamo ancora fidarci?, Mondadori, 2016
Yvan Sagnet, Leonardo Palmisano, Ghetto Italia, I braccianti tra caporalato e sfruttamento, Fandango
libri, 2015
Steven Strogatz, La gioia dei numeri, Einaudi, 2013
Cinzia Tani, Donne pericolose, Rizzoli, 2016
Fumetti
Otto Gabos, L'illusione della terraferma, Rizzoli, 2015
Neil Gaiman, adattamentod di P. Craig Russel, The Craveyard book, NPE, 2016
Adrian Tomine, Morire in piedi, Rizzoli, 2016
Zerocalcare, Kobane calling, BAO, 2016
DVD
Margarethe Von Trotta, Hannah Arendt, RHV, 2012
Scappata dagli orrori della Germania nazista, la filosofa ebreotedesca Hannah Arendt nel 1940 trova rifugio insieme al marito e
alla madre negli Stati Uniti, grazie all'aiuto del giornalista americano
Varian Fry. Qui, dopo aver lavorato come tutor universitario ed
essere divenuta attivista della comunità ebraica di New York,
comincia a collaborare con alcune testate giornalistiche. Come
inviata del New Yorker in Israele, Hannah si ritrova così a seguire da
vicino il processo contro il funzionario nazista Adolf Eichmann, da
cui prende spunto per scrivere La banalità del male, un libro che
andrà incontro a molte controversie.
Tom McCarthy, L’ospite inatteso, CG Entertainment, 2009
La monotona esistenza del professor Walter Vale viene messa a
soqquadro dall'incontro con Zainab e Tarek, una coppia di immigrati
clandestini che ha occupato a sua insaputa il suo appartamento di
New York. Dopo l'iniziale diffidenza, Walter e Tarek, grazie alla
comune passione per la musica, iniziano a passare molto tempo
insieme. Quando Tarek verrà arrestato per uno sfortunato equivoco,
Walter prenderà a cuore la sua situazione per cercare di evitargli
l'espulsione dal paese.
Nadine Labaki, E ora dove Andiamo?, Eagle Pictures, 2012
Un paese fra i monti in Libano con una piccola comunità fieramente
divisa fra musulmani e cristiani. Fra i due gruppi la tensione cresce
in modo inesorabile e lo scontro appare inevitabile. Ma le donne
delle due fazioni non hanno nessuna intenzione di stare a guardare
e pur di distrarre mariti e figli dai violenti propositi tentano di tutto,
facendo arrivare persino delle ballerine e piangere una statua. Ma
tutto sembra inutile fino a che...