Bollettino novità Maggio 2016
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Bollettino novità Maggio 2016
Narrativa Suad Amiry, Damasco, Feltrinelli, 2016 In una Damasco fiabesca e meravigliosa, il palazzo di Basima e Tal'at - marmi colorati, soffitti a cassettoni, fontane che bisbigliano nell'ombra - è il teatro in cui va in scena la storia di una grande famiglia siriana. Il racconto comincia nel 1926, quando dopo trent'anni di matrimoni Basima torna per la prima volta ad Arrabeh, il villaggio da cui era partita poco più che bambina per andare in sposa al ricco e nobile mercante Tal'at. Il viaggio di Basima - intrapreso nella speranza di poter dare l'ultimo saluto alla madre imprime una svolta inattesa al suo matrimonio. Dopo un'iniziale turbolenza, però, la vita della famiglia riprende a scorrere come sempre: la dolcezza delle consuetudini smussa le asperità, i rituali attenuano e riassorbono i contrasti, gli equilibri si riassestano. Passano gli anni, ed è ancora una volta l'arrivo di un bambino a sparigliare le carte, a far luce nelle pieghe più nascoste dell'intimità domestica: vengono così a galla segreti inimmaginabili... Gianrico Carofiglio, Passeggeri notturni, Einaudi, 2016 Un almanacco di soluzioni inattese, di rivelazioni ironiche, di folgoranti incidenti del pensiero. Una scommessa allegra e audace sullo straordinario potere dei personaggi, delle storie, della letteratura. Voci che risuonano nell'oscurità di vagoni semivuoti, lampi che scaturiscono da frammenti di conversazione, profumi nascosti negli anfratti della memoria. I titoli di questa singolare raccolta - trenta scritti di tre pagine ciascuno rappresentano di volta in volta un genere diverso, in un susseguirsi di aneddoti, brevi saggi, racconti fulminei. Li popolano soprattutto figure femminili sfuggenti e indimenticabili, mentre a vicende drammatiche, o amare, si alternano situazioni comiche, sempre in un gioco di specchi tra realtà e finzione. Lee Child, Personal, Longanesi, 2016 Jack Reacher deve tornare in servizio, richiamato dal dipartimento di Stato e dalla Cia. Qualcuno ha colpito il presidente francese a Parigi. Il proiettile era americano. La distanza tra il killer e il bersaglio era notevole. Quanti cecchini sono in grado di sparare da quasi un chilometro con una tale sicurezza? Pochissimi, e tra loro c'è di certo John Kott, una vecchia conoscenza di Reacher, che quindici anni prima lo ha mandato in galera. Ora Kott è libero e con il G8 in corso, Reacher nella sua caccia non è solo. Accanto a lui c'è Casey Nizza, una brillante analista. Ma i due hanno di fronte una strada disseminata di scelte difficili, spietati mafiosi, ex mercenari serbi e soprattutto nessuna possibilità di chiedere aiuto. Entrare in azione con una donna al suo fianco riporta Reacher al drammatico ricordo dell'ultima volta che ha lavorato in coppia e della fine tragica che ha fatto la sua partner. Questa volta non può commettere nessun errore. È una questione personale... Jonathan Coe, Numero undici, Feltrinelli, 2016 L'undicesimo romanzo di Jonathan Coe è una storia dei nostri tempi: dal suicidio di David Kelly, lo scienziato britannico che aveva rivelato le bugie sulla guerra in Iraq, agli anni austeri della Gran Bretagna che conosciamo oggi. È un romanzo su quell'infinità di piccole connessioni tra la sfera pubblica e quella privata, e su come queste connessioni finiscano per toccarci, tutti. È un romanzo sui lasciti della guerra e sulla fine dell'innocenza. È un romanzo su come spettacolo e politica si disputino la nostra attenzione, e su come alla fine probabilmente è lo spettacolo ad avere la meglio. È un romanzo su come 140 caratteri possono fare di tutti noi degli zimbelli. È un romanzo su cosa significhi vivere in una città dove i banchieri hanno bisogno di cinema nelle loro cantine e altri di banche del cibo all'angolo della strada. È un romanzo in cui Coe sfodera tutta la sua ingegnosità, il suo acuto senso della satira e la sua capacità di osservazione per mostrarci, come in uno specchio, il nuovo, assurdo e inquietante mondo in cui viviamo. Cristina Comencini, Essere vivi, Einaudi, 2016 La vita di Caterina è scandita in due tempi, ben separati tra loro. Nel primo c'è una bambina che insegue una fila di formiche. Un cane che guaisce oltre la porta, i rami di un melo, sei anni d'infanzia muta cancellati dal fuoco. Nel secondo ci sono un lavoro, un marito, due figli. C'è la donna che Caterina è diventata, dopo aver imparato faticosamente i passi e le parole. Tutto ciò che sta in mezzo è merito di una straordinaria madre adottiva, la donna vitale e insaziabile il cui corpo giace oggi in una stanza d'albergo, accanto a quello del suo uomo. Ed è proprio qui che Caterina si ritrova insieme a Daniele, il figlio di lui, per cercare di ricostruire il corso degli eventi. È in questo pugno di giorni che la sua vita per la prima volta le si rivela intera. Daniele ha un'allegria forsennata, un'energia che rompe il guscio delle cose, e Caterina una capacità strana, la facoltà visionaria d'indovinare gli sconosciuti. La morte dei loro genitori è l'unica cosa che hanno in comune, ma la libertà disperata di quei pochi giorni insieme insegnerà a entrambi un modo nuovo di stare al mondo. Kevin Cullen, Shelley Murphy, Whitey, Sperling&Kupfer, 2015 Omicida, narcotrafficante, rapinatore. Whitey Bulger ha lasciato il segno nella storia per essere stato uno dei criminali più spietati di sempre, il secondo più ricercato d'America dopo Osama bin Laden. Cresciuto a Boston, la sua ascesa nel mondo della delinquenza comincia già dall'adolescenza: dai furti alle rapine in banca, Whitey inizia a inoltrarsi nell'impero della malavita. Ma è dopo aver trascorso nove anni nel carcere di Alcatraz che la sua carriera criminale fa un salto di qualità: leader della gang che domina il sud della città, esce vittorioso dalla guerra tra bande che ha insanguinato Boston. È solo allora che, grazie a John Connolly, amico d'infanzia e stella nascente dell'FBI, decide di collaborare con il Bureau fornendo informazioni. In cambio, diventa un intoccabile: gioco d'azzardo, spaccio, perfino gli omicidi vengono coperti per salvaguardare il prezioso doppiogiochista. Ma Whitey cade in una spirale di violenza, e la crescente fame di potere lo trasforma in una vera minaccia. Scoperto dai suoi nemici, divenuto incontrollabile, neanche il patto con i federali può più salvarlo. Inizia così una caccia all'uomo durata sedici anni, che raggiunge l'apice con la drammatica cattura di Whitey nel 2011. Gregoire Delacourt, Le quattro stagioni dell'estate, Salani, 2016 Sulla spiaggia di Touquet i bambini piangono perché l’acqua del mare è troppo fredda, mentre le madri sonnecchiano al sole. Tutto attorno, sulle dune, dentro i bar, dietro gli alberi e sulla battigia, sbocciano storie d’amore. Quattro coppie, quattro passioni vissute visceralmente, quattro periodi diversi della nostra vita. L’adolescenza e i suoi amori platonici, quando ci si può ancora promettere qualunque cosa, quel regno fragile e perfetto che precede di un soffio la delusione e la perdita. Trent’anni, l’età in cui cominciamo a interrogarci su ciò che siamo diventati, degli sconosciuti a volte così diversi da ciò che sognavamo un tempo. Cinquant’anni, quando bisogna imparare di nuovo a prendersi cura di se stessi e di una coppia ormai stanca. La vecchiaia, e gli amori che ci ha lasciato una vita, quelli che sono per sempre. L’amore è un fuoco che va nutrito, per evitare che perda d’intensità e si spenga per sempre, perché la passione è tutto, ma bisogna essere disposti a lavorarci in ogni momento della vita. Sarah Dunant, Le notti al Santa Caterina, Neri Pozza, 2009 È il 1570 e il buio sta calando sul Santa Caterina a Ferrara, uno dei conventi più rinomati della città che, con le elargizioni di ricche e nobili famiglie e i frutti del vasto podere ritagliato all'interno delle sue mura, provvede al sostentamento di un elevato numero di suore, otto o nove postulanti, alcune convittrici e venticinque converse. Come ogni sera, la sorella guardiana fa il giro dei corridoi misurando lo scorrere del tempo fino a mattutino, due ore dopo la mezzanotte. È una sera particolarmente agitata questa. I singhiozzi della novizia appena arrivata si odono per tutto il convento. E' stata ribattezzata Serafina e avrà quindici o sedici anni. Appartiene a un'illustre famiglia milanese. Per dimostrare il proprio attaccamento alla città di Ferrara, con la quale intrattiene affari lucrosi, il padre ha deciso, come recita la sua nobile missiva, di donare all'insigne monastero la sua figlia "illibata, nutrita dall'amor di Dio e con una voce da usignolo"... Valentina D'Urbano, Alfredo, TEA, 2015 "La fine arriva presto, arriva in un giorno così bello che quasi non te l'aspetti. Vorrei che ci fosse il suo viso sopra di me, ma non c'è niente. Non arriverà in tempo, non potrò neanche salutarla. Arriva la fine e sono da solo, e posso soltanto chiamarla. So che sopravviverà, lei è più forte di me. Lei è sempre stata più forte. Mi attraversa la testa il suo sorriso, l'idea di quello che avremmo potuto essere e non siamo mai stati." Maurizio Garuti, Il nemico dentro, Pendragon, 2016 La scoperta casuale di un segreto che si nasconde in seno alla sua famiglia è la prima campana a martello per la vita quieta di Giovanni Lampredi, psichiatra cinquantenne. In una Bologna trasfigurata dal caldo e dalla solitudine, la sua esistenza cambia corso. Un figlio segnato da una stella maligna, l'accoltellamento da parte di un paziente, l'abbandono della professione, la fuga con la famiglia in una villa sui colli: sono le tappe di questo romanzo. Alicia Gimenez Bartlett, Uomini nudi, Sellerio, 2016 Irene è una quarantenne, proprietaria di un'impresa ereditata dal padre che dirige con impegno e soddisfazione. Improvvisamente lasciata dal marito, l'unica sua reazione è quella di licenziarlo dall'azienda di famiglia, consapevole che il loro legame era stato sin dall'inizio non d'amore ma di convenienza. Lei per adeguarsi alle convenzioni di fronte all'élite sociale che frequenta, lui per avere un lavoro. Javier è un professore di letteratura con poche ore di lezione in una scuola di suore. Licenziato per i tagli dovuti alla crisi, perde il piccolo stipendio che gli permetteva di vivere una vita normale, con l'aiuto della compagna Sandra che lavora a tempo pieno. Per Javier la disoccupazione comporta un cambiamento perentorio: dopo l'iniziale ricerca di un nuovo impiego, l'uomo sembra cadere in depressione, mettendo in difficoltà il suo rapporto sentimentale. Accanto a Irene e Javier ci sono Ivan, nome da Zar, sensibilità da bassifondi e humour brutale, e Genoveva, cinquantenne principessa della diversione, "donna senza legami". A poco a poco le vite dei personaggi, la moglie abbandonata e il professore destituito, la single anticonformista e il duro di periferia, entrano in contatto e in progressiva, irresistibile collisione. Elizabeth Jane Howard, Il tempo dell'attesa, Fazi, 2016 È il settembre del 1939, le calde giornate scandite da scorribande e lauti pasti in famiglia sono finite e l’ombra della guerra è sopraggiunta a addensare nubi sulle vite dei Cazalet. A Home Place, le finestre sono oscurate e il cibo inizia a scarseggiare, in lontananza si sentono gli spari e il cielo non è mai vuoto, nemmeno quando c’è il sole. Ognuno cerca di allontanare i cattivi pensieri, ma quando cala il silenzio è difficile non farsi sopraffare dalle proprie paure. A riprendere le fila del racconto sono le tre ragazze: Louise insegue il sogno della recitazione a Londra, dove sperimenta uno stile di vita tutto nuovo, in cui le rigide regole dei Cazalet lasciano spazio al primo paio di pantaloni, alle prime esperienze amorose, a incontri interessanti ma anche a una spiacevole sorpresa. Clary sogna qualcuno di cui innamorarsi e si cimenta nella scrittura con una serie di toccanti lettere al padre partito per la guerra, fino all’arrivo di una telefonata che la lascerà sconvolta. E infine Polly, ancora in cerca della sua vocazione, risente dell’inevitabile conflitto adolescenziale con la madre e, più di tutti, soffre la reclusione domestica e teme il futuro, troppo giovane e troppo vecchia per qualsiasi cosa. Tutte e tre aspettano con ansia di poter diventare grandi e fremono per la conquista della propria libertà... Anne Holt, La minaccia, Einaudi, 2016 Una serie di attentati che scuotono Oslo e la detective Anne Wilhelmsen che torna a indagare. Oslo, aprile 2014. Quando una bomba esplode nei locali del Consiglio islamico per la cooperazione compiendo una strage, i primi sospetti della polizia e dei servizi segreti si concentrano sulla pista islamica. Ma ben presto una seconda bomba scuote la capitale. E dopo anni di voluto eremitaggio Hanne Wilhelmsen, che ha ripreso a lavorare su una serie di cold cases, viene catapultata nella drammatica attualità. Il disegno che inizia a intravedere è dei piú inquietanti. Un cappio di odio, vendetta e razzismo che minaccia, fatalmente, di stritolare la città. Giulio Leoni, L'occhio di Dio, Nord, 2015 Costantinopoli, 1605. Due uomini si guardano negli occhi, prima di salutarsi con un inchino. Il patto è sugellato. Padova, estate del 1605. È la donna più bella e conturbante che abbia mai visto. E la più enigmatica. Come il misterioso congegno di cui è in possesso, giunto dalle Indie occidentali: l'Occhio di Dio. Usato un tempo dagli imperatori Inca per scoprire i traditori nascosti tra i cortigiani, perché in grado d'individuare anche in mezzo a una folla chi porti un'arma sotto le vesti. Per Galileo Galilei il segreto del suo funzionamento, e la donna che lo custodisce, diventeranno un'ossessione. Palmanova, autunno del 1605. Ne ha sentito magnificare la perfezione geometrica ma nessun disegno o elogio avrebbe potuto preparare Galileo Galilei all'ingresso a Palmanova. Autore di due trattati di architettura militare, Galileo ha raggiunto il suo amico Sagredo per collaborare alla fortificazione dei bastioni di quella città, eretta in difesa del confine orientale della Serenissima. Ma la sua mente è ancora concentrata su quell'oscuro rompicapo, l'Occhio di Dio. Certo che il suo funzionamento si fondi su un fenomeno di natura magnetica, lo scienziato è convinto che possa essere usato per rilevare la presenza di masse metalliche anche a grande distanza. E vorrebbe dunque replicarlo su scala maggiore, immaginando quale incredibile strumento per la guerra sui mari potrebbe divenire. Ma quella che per lui è ancora solo una speculazione teorica, per altri è questione di vita o di morte... Paolo Malaguti, La reliquia di Costantinopoli, Neri pozza, 2015 1565, Venezia. Il sole non lambisce ancora il camposanto di San Zaccaria, quando il vecchio Giovanni si cala nella tomba del chierico Gregorio Eparco, il suo antico tutore, appena riesumata dai pissegamorti in cambio di tre ducati. Non vuole trafugare la bara, sta cercando un libercolo. Un diario «avvolto in una pezza di tela cerata, sigillata da un nastro nero», che lui stesso, cinquant’anni prima, ha nascosto sotto la nuca del maestro, dopo aver giurato di non sfogliarlo né di farne parola con nessuno. Il giuramento, però, ora può essere infranto, poiché le annotazioni contenute in quell’involucro sono l’unico indizio in grado di condurre ad alcune preziosissime reliquie cristiane andate perdute… Marco Malvaldi, Battaglia navale, Sellerio, 2016 Non lontano dalla casa di Nonno Ampelio, uno dei quattro vecchietti investigatori del BarLume, ci sono i Sassi Amari, il litorale di Pineta. Abbandonato lì, viene trovato il cadavere di una bella ragazza con un particolare tatuaggio. Lei viene presto identificata, dal figlio dell'anziana presso cui lavorava, come la badante ucraina della madre. Le colleghe connazionali si affrettano ad accusare il marito della ragazza, un balordo che la tormentava. E il caso sembra avviato a una veloce conclusione. Tra i Vecchietti serpeggia la delusione. Visto anche che l'indagine è affidata a un altro commissariato, e non all'amica vicequestore, la fidanzata di Massimo il Barrista. Ma è l'ostinazione senile che fornisce alla Squadra Investigativa del BarLume l'intuizione decisiva. E grazie anche all'intermediazione di un altro squinternato, il compagno Mastrapasqua che delle ucraine conosce usi e costumi, il vicequestore Alice Martelli può raddrizzare un'inchiesta cominciata con il piede sbagliato. Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, Longanesi, 2016 Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli, È uno di quei figli cresciuti un po' qua e un po' là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre, Sulla soglia dei quarant'anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l'appuntamento con la sua vita. E uno per uno deciderà di affrontare le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza ... Alice Munro, Amica della mia giovinezza, Einaudi, 2015 Le storie di questa raccolta tornano ai consueti ritratti stratiformi e intensi di donne e uomini che Alice Munro ci ha proposto altrove, ma lo fanno con un tasso di salinità piú elevato, un registro narrativo di sfrontata consapevolezza. Circola aria di Vancouver, e di una Vancouver anni Settanta, in alcuni di questi racconti, un senso di piovosa sensualità mescolato all’asprezza di donne in bilico su presunte vite nuove. In Five Points lo squarcio sul passato di un amante innesca la possibilità dell’odio dentro un amore recente, passionale. In un altro caso, Parrucca, l’incontro con un’amica persa di vista da trent’anni rinnova ricordi di vecchissimi ardori destinati a un unico marcantonio senza scrupoli. E se la strada che scelgono di imboccare i personaggi di queste storie punta spesso in direzione dell’indipendenza, di un’autonomia del corpo e della mente da legami e catene familiari, vi resta inscritta comunque la fatica di ogni metro percorso. La vita cambia, è vero, il futuro sorprenderà ciascuno diverso da com’era, ma niente potrà cancellare gli imbarazzi attraversati, l’improvviso disgusto per un privato desiderio che si specchia nella volgarità di un gesto o di un pensiero, le meschine soddisfazioni della vita coniugale. Jonathan Nesbo, L’uomo di neve, Piemme, 2013 La città di Oslo è avvolta nel buio e i primi fiocchi di neve cadono leggeri imbiancando le strade. Birte Becker è appena tornata a casa dal lavoro quando, fuori dalla propria finestra, nota un pupazzo di neve che sembra scrutarla. Poche ore dopo, Birte scompare senza lasciare traccia. Unico indizio, un pupazzo di neve avvolto nella sciarpa della donna, all'interno del quale viene ritrovato anche il suo cellulare. Il commissario Harry Hole, chiamato per indagare sulla misteriosa scomparsa, si getta a capofitto nel caso per sfuggire ai fantasmi che lo perseguitano giorno e notte e alla notizia che lo ha gettato nel baratro dopo mesi di astinenza dall'alcol e di buona condotta: Rakel, l'unica donna che abbia mai amato, sta per sposarsi. Appena inizia a indagare sulla scomparsa della Becker, Harry si rende conto che il caso ha moltissime somiglianze con altre sparizioni misteriose avvenute a Oslo negli ultimi vent'anni. La procedura è sempre la stessa: una donna, sposata con figli, scompare nel nulla, nella notte in cui sulla città cade la prima neve. Hole è l'unico che può avvicinarsi alla verità... Jonathan Nesbo, Sole di mezzanotte, Einaudi, 2016 Dice di chiamarsi Ulf, e cerca un posto dove nascondersi. Cosí ha viaggiato per 1800 chilometri su treni e autobus fino a un paesino sperduto, nell'estremo nord della Norvegia. Aveva dei buoni motivi per tradire il Pescatore, il signore della droga con cui lavorava a Oslo, ma ora ha i suoi sicari alle calcagna. Inutile continuare a scappare. A Kåsund, almeno, ha trovato un capanno da caccia, una donna quasi bella e un ragazzino che non vedeva l'ora di parlare con un forestiero. Non dovrà attendere a lungo per scoprire se, anche per uno come lui, è possibile una redenzione. Oppure se davvero la speranza non è altro che un'invenzione del diavolo. Hakan Nesser, Il commissario cade in trappola, Guanda, 2016 Una telefonata di lavoro interrompe la malinconia degli ultimi giorni di vacanza del commissario Van Veeteren. Nella cittadina di Kaalbringen, infatti, poco lontano dal posto dove il commissario sta trascorrendo le ferie, un assassino ha già colpito due volte. Due vittime a distanza di pochi giorni, due individui molto diversi tra loro, un piccolo spacciatore e un ricco imprenditore, uccisi con una mannaia da quello che la stampa ha già soprannominato «il Tagliateste». L’ipotesi più accreditata: un folle che colpisce a caso. La città è in preda al panico, la polizia del luogo è in difficoltà e c’è bisogno dell’acume e dell’esperienza di Van Veeteren, che viene accolto con grande simpatia dal collega Bausen, ormai prossimo alla pensione. Ma mentre i giorni passano e non emerge nulla che faccia progredire le indagini, il killer torna a colpire. Ancora una volta senza una logica apparente. Unica differenza rispetto ai due casi precedenti: l’arma che è servita per il barbaro assassinio è abbandonata sulla scena del delitto, quasi a voler segnalare che il suo compito è ormai concluso. Il rebus appare indecifrabile e il Tagliateste destinato a farla franca, ma Van Veeteren ha un’intuizione… Nele Neuhaus, Ferite profonde, Giano, 2012 David Goldberg aveva nostalgia della sua terra: voleva risentire i suoni della lingua madre, rileggere i giornali tedeschi, contemplare di nuovo gli amati monti del Taunus. Costretto a lasciare la Germania per salvare la pelle nel 1945, dopo sessant'anni trascorsi negli Stati Uniti, a novantadue anni è tornato nel suo paese. Un ritorno fatale. Poiché David Josua Goldberg, esponente di spicco della comunità ebraica americana è stato ritrovato cadavere nel suo appartamento di Kelkheim. L'hanno scoperto inginocchiato sul lucido pavimento di marmo del corridoio, a neanche tre metri dalla porta d'ingresso. La parte superiore del corpo rovesciata in avanti, la testa in una pozza di sangue. Una scena del crimine familiare per il commissario capo Oliver von Bodenstein e per la sua collega Pia Kirchhoff. Il proiettile che ha trapassato la testa del vecchio, un proiettile di grosso calibro, procura, infatti, questi danni. Decisamente meno familiari sono, però, le cifre che i due investigatori scoprono tracciate col sangue sullo specchio: 1-6-1-4-5. È sconcertante un elemento che l'autopsia rivela: sul lato interno del braccio sinistro, venti centimetri sopra il gomito, Goldberg presenta il tatuaggio tipico delle SS. Nele Neuhaus, La donna malvista, Giano, 2012 È una mattina di fine estate quando un contadino di Hochheim rinviene nella sua vigna il cadavere di un uomo con il volto orribilmente sfigurato da un colpo di fucile. Nemmeno il tempo di accorrere sul posto che il commissario capo Oliver von Bodenstein apprende dalla sua collega Pia Kirchhoff l'identità del morto. Il cadavere appartiene a Joachim Hardenbach, pubblico ministero della procura di Francoforte. La scena del delitto lascia pochi dubbi: il procuratore ha tutta l'aria di essersi tolto la vita. Bodenstein e Pia sono ancora intenti ad assolvere l'increscioso compito di informare la vedova dell'accaduto, quando vengono raggiunti da un'altra ferale comunicazione: sotto la torre panoramica di Atzelberg, una coppia di ragazzi ha trovato il cadavere di una giovane donna. La scena del delitto suggerisce ancora una volta un suicidio. L'autopsia, l'identità e la storia personale della vittima svelano però tutt'altro... Andrew Nicoll, La vita segreta e la strana morte della signorina Milne, Sonzogno, 2016 Nulla è come sembra a Broughty Ferry, tranquillo paesino sulla costa scozzese. Jean Milne, ad esempio, è una matura zitella che vive sola in una lussuosa villa di ventitre stanze (quasi tutte chiuse) ed è, per i suoi concittadini, un modello di rispettabilità. Eppure, quando viene trovata brutalmente assassinata nella sua abitazione con i piedi legati e il cranio fracassato, l'immagine pubblica, che così a lungo ha resistito, comincia a incrinarsi. La notizia del crimine si diffonde rapidamente per tutta la Gran Bretagna, suscitando nei lettori delle gazzette una curiosità così morbosa che la polizia si sente subito sotto pressione: bisogna trovare un colpevole e bisogna trovarlo in fretta, anche a costo di qualche procedura non proprio scrupolosa. A indagare, con i più moderni ritrovati della scienza investigativa (siamo nel 1912), viene chiamato da Glasgow l'ispettore Trench, un esperto per i casi più difficili, affiancato dall'attento sergente Frazer, agente della polizia locale. Man mano che i due scavano nella vita della signorina Milne, i segreti della sua esistenza vengono a galla. E alla fine sarà uno shock per tutti. Antonio Pennacchi, Canale Mussolini. Parte seconda, Mondadori, 2015 Il 25 maggio del 1944 – ultimo giorno di guerra a Littoria – nel breve intervallo tra la partenza dei tedeschi e l'arrivo in città degli anglo-americani, Diomede Peruzzi entra nella Banca d'Italia devastata e ne svaligia il tesoro. È qui che hanno inizio la sua folgorante carriera imprenditoriale e lo sviluppo stesso di Latina tutta. Ma sarà vero? Il Canale Mussolini intanto – dopo essere stato per mesi la dura linea del fronte di Anzio e Nettuno – può tornare a essere quello che era, il perno della bonifica pontina. In un nuovo grande esodo, che ricorda quello epico colonizzatore di dodici anni prima, gli sfollati lasciano i rifugi sui monti e tornano a popolare la città e le campagne circostanti. I poderi sono distrutti, ogni edificio porta i segni dei bombardamenti. Ma il clima adesso è diverso, inizia la ricostruzione. Nel resto d'Italia però la guerra continua e si sposta man mano verso il nord, mentre gli alleati – col decisivo ausilio delle brigate partigiane e del ricostituito esercito italiano – costringono alla ritirata i tedeschi e le milizie fasciste. È una guerra di liberazione, ma anche una guerra civile crudele e fratricida. Arianna Porcelli Safonov, Fottuta campagna, Fazi, 2016 A 31 anni Arianna decide che l’aria di città è diventata irrespirabile. L’insofferenza verso i ritmi urbani, lo smog, gli snob fissati con i prodotti bio e l’inquinamento acustico, è salita alle stelle e l’unica soluzione accettabile, per lei, è quella di mollare tutto e partire. Nella zona dell’Oltrepò pavese trova un vecchio fienile e, col cuore colmo di entusiasmo, si lancia in una nuova vita, totalmente diversa da quella di prima. Ma nel brusco passaggio dall’esistenza di cittadina sempre in viaggio per lavoro a quella di misantropa che va a letto con le galline, scoprirà che la vita tanto agognata nasconde in realtà aspetti non proprio esaltanti. Da qui il racconto esilarante di tutte le sfide che la condizione rustica pone: dalla descrizione dei vicini, in verità lontanissimi, al resoconto atterrito delle sagre di paese, dall’analisi del cibo spacciato per biologico nei supermercati alla scarsità di genere maschile appetibile nel raggio di chilometri, un anti-inno alla semplicità della vita all’aria aperta che mette in guardia da un’idea molto diffusa e forse troppo idillica della campagna. Elisabetta Rasy, Le regola del fuoco, Rizzoli, 2016 È la primavera di un anno terribile, il 1917, quando Maria Rosa Radice a poco più di vent’anni lascia gli agi della sua casa a Napoli. Scappa da sua madre, dal salotto aristocratico che fino ad allora è stato il suo unico, soffocante orizzonte. La destinazione è la sola possibile per una donna non sposata e in fuga: il fronte. L’impatto della guerra è brutale. In un piccolo ospedale sul Carso cura centinaia di feriti, li vede soffrire e morire. Ma c’è una luce nelle sue giornate, una scintilla di cui si accorge poco a poco. È la sua silenziosa compagna di stanza Eugenia Alferro, una provinciale del Nord che sogna di diventare medico. Giorno dopo giorno, le insegna a sopravvivere in corsia e a superare la paura. La guerra regala alle due ragazze una libertà altrimenti impossibile. Così, nel tempo, avvertono una passione inattesa crescere tra loro e a mezza voce, la notte, si dichiarano l’amore. Non sanno se il futuro permetterà loro di rimanere vicine, entrambe però sentono di essere cambiate. Ora sono pronte a lottare per restare se stesse. Sara Rattaro, Splendi più che puoi, Garzanti, 2016 L'amore non chiede il permesso. Arriva all'improvviso. Travolge ogni cosa al suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per Emma, quando per la prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura di lei. Tutto con lui è perfetto. Ma arriva sempre il momento del risveglio. Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui sbalzi d'umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che diventa ossessione. Emma all'inizio asseconda le sue richieste credendo siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo. Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l'altra persona debole e indifesa. Emma non riconosce più l'uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Fino a quando nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. Di dire basta. Massimo Robecchi, Di rabbia e di vento, Sellerio, 2016 Carlo Monterossi è di nuovo un uomo solo. La sua donna gli ha detto «Torno», e lui ha afferrato e stretto quella parola neanche fosse l’ultimo ramo sporgente sul fiume prima della cascata. Ma ora è parecchio che sta aggrappato a quel ramo… A peggiorare ancora la situazione lo aspetta una cena mondana con l’amministratore delegato della azienda televisiva che lo rende ricco e infelice. Una cosa per cui molti darebbero un braccio o la figlia adolescente, e che lui scambierebbe volentieri con due mesi di lavori forzati in Uganda. Ma non può sottrarsi. Al ristorante di un albergo con più stelle della via lattea Carlo incontra il capo dei capi e la cena va via senza sussulti. Poi l’arrivo di un sottosegretario segna il termine del convivio, e finalmente Carlo può rimanere da solo. Si merita un drink, va a sedersi al bar. A quel punto una donna si siede accanto a lui. «Posso…?». Inizia così la discesa agli inferi di Carlo Monterossi… James Rollins, Labirinto d’ossa, Nord, 2016 Roma, 1669. Un soldato s'inchina al ospetto di padre Athanasius Kircher, uno dei più autorevoli sapienti del mondo. Gli consegna una mappa, una scheggia d'osso e un messaggio. Poi si suicida. Perché nessuno possa estorcergli con l'inganno o la tortura il suo terribile segreto. Croazia, oggi. Quando la paleoantropologa Lena Crandall s'inoltra in un complesso di grotte appena riportate alla luce da un terremoto, capisce di essere di fronte a una scoperta eccezionale: alcune elaboratissime pitture rupestri che raffigurano uomini e animali minacciati da enormi sagome inquietanti. Chi - o cosa - sono quelle figure? Prima di riuscire a porsi altre domande, però, un nuovo sisma fa tremare la terra, imprigionando lei e il suo gruppo nell'oscurità. Parigi, oggi. A Gray Pierce non capita spesso di potersi prendere una vacanza. E infatti viene subito richiamato in servizio dalla Sigma Force per soccorrere il team della dottoressa Crandall. Ma quella missione di salvataggio si trasformerà ben presto in una sfida mortale contro un nemico sfuggente e antichissimo, che rischia di essere oltre le sue possibilità. Perché se Gray non riuscirà a fermare quella forza distruttrice, la vita sulla Terra potrebbe cambiare per sempre. O finire nel silenzio... Raffaella Romagnolo, La figlia sbagliata, Frassinelli, 2015 Un sabato sera come tanti in una cittadina della provincia italiana. La tv sintonizzata su uno show televisivo, nel lavandino i piatti da lavare. Un infarto fulminante uccide il settantenne Pietro Polizzi, ma Ines Banchero, sua moglie da oltre quarant’anni, non fa ciò che ci si aspetta da lei: non chiede aiuto, non avverte amici e famigliari, non si preoccupa di seppellire l’uomo con cui ha condiviso l’esistenza. Comincia così un viaggio dentro la vita di una coppia normale: un figlio maschio, una figlia femmina, un appartamento decoroso, le vacanze al mare, la televisione e la Settimana Enigmistica. Ma è una normalità imposta e bugiarda, che per quarantacinque anni, per una vita, ha nascosto e silenziato rancori, rimpianti, rimorsi e traumi. E mentre giorno dopo giorno la morte si impadronisce della scena, il confine fra normalità e follia si fa labile. Carla Maria Russo, I giorni dell'amore e della guerra. La bastarda degli Sforza, Frassinelli, 2015 1488. Caterina Sforza, vedova di Girolamo Riario, signora di Forlì e Imola, non è una donna come le altre. Lo sanno bene i grandi signori d’Italia, da Lorenzo Medici a Ludovico il Moro, al papa in persona, i quali ne cercano l’alleanza non solo per la posizione delle sue terre ma anche per l’ingegno di colei che le possiede. Nessuno può credere, quindi, ricordando Caterina, sola, dopo l’assassinio del marito, capace di sacrificare i suoi stessi figli per difendere la rocca di Ravaldino in cui si è asserragliata, che possa perdere forza e scaltrezza per colpa di un uomo. Proprio nei giorni della rischiosissima lotta contro i nemici che hanno ucciso Girolamo Riario, infatti, Caterina incontra un uomo capace di suscitare in lei una passione così impetuosa da distoglierla dai suoi doveri e dalla sua inflessibilità. Si chiama Giacomo Feo ed è uno stalliere, un individuo indegno di lei, del suo rango, anche solo del suo interesse. Ma la Tigre, fin da bambina, ha dimostrato a tutti di avere un carattere indomito e in quella storia clandestina e pericolosa si lascia condurre con lo stesso furore che l’ha sempre sostenuta in battaglia. Vittorio Sermonti, Se avessero, Garzanti, 2016 Una mattina di maggio del 1945 tre (o quattro) partigiani si presentano col mitra sullo stomaco in un villino zona Fiera di Milano alla caccia d'un ufficiale della Repubblica Sociale (o forse di tre), lo scovano, segue un ampio scambio di vedute, e se ne vanno. Da questo aneddoto domestico, sincronizzato bene o male ai grandi eventi della Storia, si dipanano settant'anni di ricordi di un fratello quindicenne, confusi ma puntigliosi, affidati come sono agli "intermittenti soprusi della memoria": il nero-sangue e il gelo della guerra, la triste farsa di sognarsi eroe, poi il "passaggio dalla parte del nemico" (iscrizione al PCI), e poi ancora un titubante far parte per se stesso; e il rapporto di reciproca protezione con il padre fascista; e la famiglia "feudale" della strana mamma; ma anche una collana di amori malriposti, le letture, il teatro, la musica, il calcio, gli amici. Testa e cuore però non fanno che tornare a quella mattina di maggio, a quell'ipotesi sospesa, a quell'eccidio mancato. Elena Stancanelli, Femmina nuda, La nave di Teseo, 2016 Anna e Davide stanno insieme da cinque anni. Si sono amati e traditi, come tutti. Ma un giorno qualcosa cambia. Davide diventa violento, aggressivo e Anna scopre che si è innamorato di un’altra donna. Trova foto hot e alcuni messaggi in cui lui le scrive che la ama. Davide nega, attacca, non vuole che la loro storia finisca. Anna lo manda via di casa e precipita nell’ossessione. Smette di mangiare, controlla continuamente i social network dell’ex compagno e della rivale e, in un crescendo morboso, comincia a pedinarla, arriva a conoscerla e a frequentarla, fino a quando il gioco diventa troppo difficile da continuare. Adrian Tomine, Morire in piedi, Rizzoli Lizard, 2016 C'è uno strano imbarazzo nel sapere di non essere notati: ci sentiamo più liberi, ma non amiamo essere ignorati troppo a lungo. È lo condizione che vivono i protagonisti di queste storie: decisi, delusi, teneri, ironici e arresi, figli di un'America minima che si sforza di mantenere il controllo in situazioni che puntualmente sfuggono di mano. Sei racconti di uomini e donne accomunati da una stessa condanna: vivere il riflesso delle scelte di un altro. Roberto Vecchioni, La vita che si ama. Storie di felicità, Einaudi, 2016 È inutile chiedersi cosa sia la felicità, o come fare a raggiungerla. Lo scrive un padre ai propri figli nella lettera che apre questo libro: la felicità, spiega, non è una questione d'istanti, ma una presenza costante, che corre parallela a noi. Il problema è saperla intravedere, imparando a non farci abbagliare. Il padre è Roberto Vecchioni... Simona Vinci, La prima verità, Einaudi, 2016 E sprofonda, come il coniglio di Alice, seguendo tracce semicancellate archivi polverosi e segni magici, in una catena imprevista di orrori e segreti dove la pazzia sempre più si mostra come eterno segno dell'opposizione e della ribellione e il passato rivive in storie miracolose, in una festa del linguaggio e della parola. Nella seconda parte del romanzo la detection su follia, normalità e violenza della giovane donna si allarga al mondo contemporaneo e finisce col diventare inevitabile, sconvolgente autobiografia dell'autrice, dove il nodo del rapporto con la madre e la scoperta del fantasma della propria follia (e di quella materna) si aprono in immagini di rara forza. Unica salvezza è la parola poetica, la passione di dire e raccontare che unisce i mondi nel gesto individuale di chi ha il coraggio di cercare ancora "la prima verità". Saggistica Carlo Cottarelli, Il macigno, Feltrinelli, 2016 Sono decenni che gli italiani lo sanno: il debito pubblico è un problema spaventosamente grande, tanto che sembra troppo enorme per essere affrontato. Solo Carlo Cottarelli può riuscire a raccontare in termini chiari e trasparenti come stanno davvero le cose, spiegando i concetti fondamentali senza tecnicismi e utilizzando una miriade di esempi che nascono dalla sua esperienza di dirigente al Fondo monetario internazionale e di commissario per la Revisione della spesa. Dopo il successo conseguito con "La lista della spesa", Cottarelli torna quindi a illuminare i conti pubblici italiani, puntando l'attenzione sul debito: come si forma? Perché è così difficile ridurlo? Come mai è così importante per l'economia delle nazioni? Ci si può convivere, e in che modo? Cottarelli ha avuto esperienza diretta di molte crisi generate dal debito pubblico, come quella italiana che portò alla caduta dell'ultimo governo Berlusconi e quella greca degli ultimi anni, e può quindi illustrare rischi e opportunità delle varie, possibili soluzioni del problema: da quella più combattiva (non ti pago!) a quella più ortodossa (l'austerità), fino al cauto ottimismo di una possibile via di buon senso, fatta di credibilità, crescita e attenzione al lungo periodo. Vasco Brondi, Massimo Zamboni, Anime galleggianti. Dalla pianura al mare tagliando per i campi, La nave di Teseo, 2016 Orfeo Facchini, Imelde Bentivogli, Andar per chiese e castelli, Edizioni Renografica, 1993 Massimo Franco, L’assedio, Mondadori, 2016 Paul Kalanithi, Quando il respiro si fa aria, Mondadori, 2016 Raffaele Morelli, Nessuna ferita è per sempre, Mondadori, 2016 Antonio Nicaso, Mafia, Bollati Boringhieri, 2016 Alessandro Orsini, Isis. I terroristi più fortunati del mondo e tutto ciò che è stato fatto per favorirli, Rizzoli, 2015 Federico Rampini, Banche: possiamo ancora fidarci?, Mondadori, 2016 Yvan Sagnet, Leonardo Palmisano, Ghetto Italia, I braccianti tra caporalato e sfruttamento, Fandango libri, 2015 Steven Strogatz, La gioia dei numeri, Einaudi, 2013 Cinzia Tani, Donne pericolose, Rizzoli, 2016 Fumetti Otto Gabos, L'illusione della terraferma, Rizzoli, 2015 Neil Gaiman, adattamentod di P. Craig Russel, The Craveyard book, NPE, 2016 Adrian Tomine, Morire in piedi, Rizzoli, 2016 Zerocalcare, Kobane calling, BAO, 2016 DVD Margarethe Von Trotta, Hannah Arendt, RHV, 2012 Scappata dagli orrori della Germania nazista, la filosofa ebreotedesca Hannah Arendt nel 1940 trova rifugio insieme al marito e alla madre negli Stati Uniti, grazie all'aiuto del giornalista americano Varian Fry. Qui, dopo aver lavorato come tutor universitario ed essere divenuta attivista della comunità ebraica di New York, comincia a collaborare con alcune testate giornalistiche. Come inviata del New Yorker in Israele, Hannah si ritrova così a seguire da vicino il processo contro il funzionario nazista Adolf Eichmann, da cui prende spunto per scrivere La banalità del male, un libro che andrà incontro a molte controversie. Tom McCarthy, L’ospite inatteso, CG Entertainment, 2009 La monotona esistenza del professor Walter Vale viene messa a soqquadro dall'incontro con Zainab e Tarek, una coppia di immigrati clandestini che ha occupato a sua insaputa il suo appartamento di New York. Dopo l'iniziale diffidenza, Walter e Tarek, grazie alla comune passione per la musica, iniziano a passare molto tempo insieme. Quando Tarek verrà arrestato per uno sfortunato equivoco, Walter prenderà a cuore la sua situazione per cercare di evitargli l'espulsione dal paese. Nadine Labaki, E ora dove Andiamo?, Eagle Pictures, 2012 Un paese fra i monti in Libano con una piccola comunità fieramente divisa fra musulmani e cristiani. Fra i due gruppi la tensione cresce in modo inesorabile e lo scontro appare inevitabile. Ma le donne delle due fazioni non hanno nessuna intenzione di stare a guardare e pur di distrarre mariti e figli dai violenti propositi tentano di tutto, facendo arrivare persino delle ballerine e piangere una statua. Ma tutto sembra inutile fino a che...