Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio
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Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto PROGETTO D’ISTITUTO Premessa L’ISTITUTO COMPRENSIVO “VAL RENDENA” L’istituto comprensivo “Val Rendena”, istituito dall’1 settembre 2000, è formato da dieci plessi scolastici, • sette sedi di scuola primaria: Madonna di Campiglio, Carisolo, Pinzolo, Giustino, Caderzone, Spiazzo, Darè • tre sedi di scuola secondaria di primo grado: Madonna di Campiglio, Pinzolo e Spiazzo. Il funzionamento amministrativo e didattico dell’istituto, disciplinato dalla legislazione nazionale e provinciale, è governato dagli organi collegiali, che provvedono a dotarlo dei documenti normativi interni previsti per la gestione dell’autonomia della scuola. Gli organi di governo dell’istituto sono: CONSIGLIO DELL’ISTITUZIONE Il consiglio dell’istituzione è composto da 19 membri così suddivisi: 8 eletti dai docenti, 8 eletti dai genitori, 2 eletti dal personale amministrativo, tecnico, ausiliario e assistente educatore, il dirigente dell’istituzione, membro di diritto. Il presidente è scelto fra i membri della componente dei genitori. Dura in carica tre anni scolastici. Il consiglio dell’istituzione rappresenta l’organo di governo dell’istituzione e ha compiti di indirizzo, programmazione e valutazione delle attività dell’istituzione. Approva: lo statuto; il regolamento interno; il regolamento sui diritti e i doveri degli studenti; gli indirizzi generali per l’attività, la gestione e l’amministrazione della scuola; il progetto di istituto; la carta dei servizi; il bilancio, previo esame del programma annuale di gestione, e il conto consuntivo; il calendario scolastico per gli aspetti di sua competenza; gli accordi di rete tra istituzioni scolastiche e formative provinciali; le attività da svolgere in forma collaborativa con i comuni e le comunità; gli accordi di programma, le convenzioni, le intese con soggetti pubblici e privati. COLLEGIO DEI DOCENTI Il collegio dei docenti è composto da tutti i docenti, a tempo indeterminato e determinato, in servizio nell’istituzione. Ha compiti di programmazione, indirizzo e monitoraggio delle attività didattiche ed educative avendo cura di adeguare, nei limiti previsti dall’ordinamento, i piani di studio alle esigenze formative e al contesto socio-economico di riferimento. Delibera la parte didattica del progetto d’istituto, propone al dirigente dell’istituzione l’attivazione di iniziative di formazione e di aggiornamento professionale. Il collegio dei docenti è presieduto e convocato dal dirigente dell’istituzione. Può articolarsi in commissioni, gruppi di lavoro per ordine di scuola, dipartimenti e aree disciplinari con compiti di programmazione e di valutazione interna dell’azione educativa. Le commissioni che il collegio nomina solitamente sono: • comm. Pace, internazionalità, solidarietà e cooperazione • comm. Regolamenti e revisione del progetto d’istituto • comm. Orientamento • comm. BES (bisogni educativi speciali) • comm. Stranieri Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 3 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Le aree disciplinari (didattico-formative) sono : • lingua italiana • lingue comunitarie • matematica, scienze e tecnologia • storia, geografia ed educazione alla cittadinanza • musica, arte e immagine, corpo, movimento, sport; • religione cattolica DIRIGENTE DELL’ISTITUZIONE Il dirigente dell’istituzione assicura la gestione dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza ed è responsabile dell’utilizzo e della gestione delle risorse finanziarie e strumentali, nonché dei risultati del servizio. Data la vastità delle funzioni organizzative e amministrative a lui attribuite, si avvale di una serie di docenti collaboratori che lo coadiuvano in alcune precise mansioni o vengono delegati per specifici compiti. Sono: i dieci delegati di sede, un docente vicario, a tempo pieno, un docente collaboratore per 12 ore settimanali, i coordinatori dei progetti BES e del NIV per sei ore settimanali. CONSIGLIO DI CLASSE Il consiglio di classe è composto da tutti i docenti di ciascuna classe, dai rappresentanti dei genitori, due della SP e quattro della SSPG. Tutti gli altri genitori sono invitati come uditori. Definisce le attività della classe curricolari ed extracurricolari, tenendo conto del progetto d’istituto e della programmazione dell’attività didattica ed educativa deliberata dal collegio dei docenti. Il consiglio di classe, con la sola componente di tutti i docenti responsabili delle attività educative e didattiche della classe, provvede alla valutazione degli studenti. CONSULTA DEI GENITORI La consulta dei genitori è istituita annualmente ed è composta dai rappresentanti dei genitori di ciascun consiglio di classe, dai rappresentanti dei genitori nel consiglio dell’istituzione e dai rappresentanti dei genitori per il servizio mensa. Ha la funzione di promuovere, favorire e realizzare la partecipazione attiva e responsabile dei genitori alla vita della scuola. La consulta discute e formula proposte di miglioramento e/o di attivazione di nuove iniziative agli organi competenti, esprime pareri in ordine alle attività, ai progetti, ai servizi da attivare o già svolti dall’istituzione e promuove iniziative di formazione da rivolgere ai genitori. La consulta dei genitori è dotata di un proprio regolamento. NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE Il nucleo interno di valutazione è composto da tre docenti, due genitori, un rappresentante del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e assistente educatore. Il Nucleo interno ha compiti di analisi dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione educativa e di proposta delle azioni di miglioramento della qualità del servizio. Verifica periodicamente il raggiungimento degli obiettivi del progetto d’istituto, con particolare riferimento a quelli inerenti alle attività educative e formative, avvalendosi degli indicatori forniti dal comitato provinciale di valutazione del sistema educativo. I documenti fondamentali della scuola sono: STATUTO Lo statuto costituisce il documento fondamentale dell’istituzione. Stabilisce i principi e i criteri di organizzazione, i contenuti vincolanti e le modalità di approvazione del progetto d’istituto, le funzioni, la composizione e le modalità di nomina degli organi collegiali dell’istituzione, nel rispetto di quanto previsto dalla legge provinciale e in coerenza con le norme generali dell’istruzione. Lo statuto è adottato dal consiglio dell’istituzione scolastica e formativa a maggioranza dei due terzi dei componenti. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 4 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi è lo strumento che definisce i diritti dell’utente in relazione all’organizzazione e all’erogazione del servizio dell’istituzione. Informa l’utenza sui principi fondamentali, sui contenuti specifici e sull’organizzazione dell’offerta formativa di ciascuna istituzione. Comprende i percorsi di istruzione e formazione offerti dall’istituzione, i servizi offerti agli studenti in relazione all’utilizzo di laboratori, biblioteca, strutture della scuola, i servizi offerti ai genitori per favorire una migliore collaborazione scuola-famiglia, i servizi amministrativi, i servizi garantiti in relazione alle strutture e alla sicurezza; le modalità e i tempi per l’informazione alle famiglie; le procedure per i reclami. REGOLAMENTO INTERNO Il regolamento interno disciplina gli aspetti organizzativi riguardanti il funzionamento dell’istituzione e dei relativi organi, come: orari dell’attività scolastica, rapporti scuola famiglia, funzionamento della biblioteca, della palestra, delle aule speciali, dei laboratori e degli spazi comuni, funzionamento degli uffici e accesso al pubblico, svolgimento dei viaggi di istruzione, visite guidate, scambi, stage formativi, modalità per lo svolgimento delle assemblee delle diverse componenti della scuola, criteri e modalità per la messa a disposizione dei locali, dei laboratori e delle attrezzature didattiche da parte della comunità, definizione delle modalità di elezione delle componenti elettive del consiglio di classe, di convocazione e di svolgimento delle sedute, di verbalizzazione, delle modalità di funzionamento della consulta, delle modalità di pubblicità degli atti. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEGLI STUDENTI Il regolamento disciplina i diritti e i doveri degli studenti, nonché i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle. I diritti e i doveri degli studenti e il loro esercizio e rispetto rappresentano un valore pedagogico in sé e costituiscono un momento essenziale per la crescita personale, l’apprendimento delle regole fondamentali del vivere sociale e l’educazione alla cittadinanza attiva. IL PROGETTO D’ISTITUTO - La Legge Provinciale 7 agosto 2006, n. 5 “Sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino”, detta “legge Salvaterra”, stabilisce nell’art. 18 che le istituzioni scolastiche adottino il progetto d’istituto e ne definisce gli scopi, le modalità di realizzazione e i contenuti. Il progetto d’istituto è il documento che rappresenta la carta d’identità della scuola, la sua struttura, il funzionamento e le proprie scelte e strategie educative. Viene redatto con la partecipazione e il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica, dalla collegialità dei docenti ed adottato con delibera formale e vincolante dal consiglio dell’istituzione. Dallo stesso organo può essere modificato per far fronte ad aggiornamenti dei dati e/o ad eventuali esigenze o variazioni sopravvenute. È un documento che esplicita l’intenzione dell’istituto di voler svolgere un servizio in collaborazione con enti e soggetti che operano sul territorio: famiglie, enti amministrativi, economici, socio culturali locali. Il coinvolgimento di questi soggetti nell’organizzazione delle attività scolastiche ha come obiettivo quello di realizzare una migliore prestazione della scuola nei confronti del “soggetto principale” che è l’alunno. L.P. 5/2006-art. 18 1. Le istituzioni scolastiche e formative adottano il progetto d’istituto, con la partecipazione e il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica, secondo principi di leale collaborazione e partecipazione e in coerenza con gli indirizzi generali e programmatici del governo provinciale e con gli obiettivi generali propri dei diversi cicli scolastici. 2. Il progetto d’istituto è il documento che esplicita l’identità culturale e progettuale delle istituzioni e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 5 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto territoriale dell’offerta formativa e facendo riferimento alle iniziative individuate o da individuare in collaborazione con le istituzioni e gli altri soggetti del territorio per le finalità previste da questa legge. Il progetto d’istituto garantisce la coerenza dei propri contenuti e scelte con lo statuto dell’istituzione, con la dinamica delle risorse finanziarie, umane e organizzative assegnate all’istituzione. 3. Il progetto d’istituto, nel rispetto delle diverse opzioni metodologiche e della competenza tecnica del personale docente, identifica l’offerta formativa e in particolare: a) definisce le scelte educative e organizzative e i criteri di utilizzazione e valorizzazione delle risorse in modo vincolante per la comunità scolastica e formativa di riferimento, sulla base di obiettivi educativi, culturali e formativi; b) definisce i progetti e le attività che costituiscono l’offerta formativa complessiva anche con riguardo alle iniziative di educazione permanente nonché di formazione in apprendistato e di alta formazione professionale, in attuazione delle politiche del lavoro; c) esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare e organizzativa che le singole istituzioni adottano nell’ambito della loro autonomia, pianificando tra l’altro le attività di sostegno, di orientamento e di formazione integrata e anche valorizzando l’acquisizione di esperienze nell’ambito del sociale, della cooperazione, della solidarietà; d) definisce le misure per l’integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali; e) determina criteri relativi agli orari e ai tempi d’insegnamento, alla formazione delle classi, all’utilizzo del personale della scuola e alla valutazione del servizio educativo; f) stabilisce criteri per l’autoanalisi e la valutazione dei processi e dei risultati conseguiti in ordine agli obiettivi; g) definisce le effettive opportunità di coinvolgimento delle famiglie e degli studenti nell’attività della scuola; h) stabilisce le iniziative d’informazione e di comunicazione da realizzare, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 5. 4. Nel rispetto degli indirizzi generali per l’attività, la gestione e l’amministrazione della scuola e tenendo conto delle proposte della consulta dei genitori e, per le istituzioni del secondo ciclo, della consulta degli studenti, il consiglio dell’istituzione approva il progetto d’istituto, sulla base di quanto deliberato dal collegio dei docenti in relazione agli aspetti di programmazione dell’azione didattico-educativa, secondo quanto previsto dall’articolo 24, comma 2. 5. Il progetto d’istituto è pubblico e reso disponibile all’interno dell’istituzione, che ne cura la consegna agli studenti all’atto dell’iscrizione, anche in estratto. Il progetto d’istituto è trasmesso al competente dipartimento provinciale. (…) - Lo statuto dell’istituto comprensivo “Val Rendena”, negli artt. 17 e 18, recependo le norme di legge, riporta puntualmente quali debbano essere i contenuti, le modalità di approvazione e i tempi di rinnovo del progetto d’istituto. Art 17 Contenuti del progetto di istituto 1. Il progetto di istituto è il documento che esplicita l’identità culturale e progettuale dell’istituzione. Esso tiene conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, degli indirizzi generali e programmatici del governo provinciale, nonché degli obiettivi generali propri dei diversi cicli scolastici. 2. Il progetto di istituto contiene: a) l’analisi del contesto sociale, economico e culturale al fine di individuare i bisogni formativi attuali e futuri, anche in relazione agli adulti e agli sviluppi prevedibili della comunità; b) gli obiettivi educativi, culturali e formativi, attualizzati rispetto allo sviluppo della conoscenza e ai bisogni individuati; c) il quadro dell’offerta formativa curricolare; d) i progetti e le attività ricorrenti previsti ad integrazione del curricolo, al fine di offrire all’utenza il quadro completo dell’offerta; e) le scelte organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse in funzione dell’obiettivo del successo formativo, con pari attenzione sia alle fasce deboli che alla valorizzazione dell’eccellenza; f) i criteri generali per l’integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali e l’inserimento degli studenti stranieri; g) i criteri generali per la formazione delle classi, l’orario delle lezioni, l’utilizzazione del personale della scuola; h) i criteri generali per la programmazione didattica e la valutazione degli studenti, nell’ottica di assicurare un servizio educativo omogeneo; i) i criteri generali per l’autoanalisi e la valutazione dei processi e dei risultati conseguiti anche al fine di fornire al nucleo interno di valutazione linee guida per l’espletamento dell’attività; Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 6 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto l) le modalità di effettivo coinvolgimento di studenti e genitori nella vita della scuola, oltre a quelle già previste istituzionalmente; m) le finalità e le modalità per assicurare l’informazione e la comunicazione alle famiglie, in particolare per quanto attiene all’orientamento e alla valutazione degli studenti; n) gli obiettivi, i criteri e le modalità per l’integrazione e la collaborazione con le altre istituzioni scolastiche e formative provinciali e gli altri soggetti istituzionali operanti nel territorio della comunità scolastica. Art 18 Approvazione e durata del progetto di istituto 1. Il progetto di istituto è adottato dal consiglio dell’istituzione nel rispetto del presente statuto. 2. Alla elaborazione del progetto di istituto partecipano tutte le componenti della comunità scolastica in un’ottica di condivisione e collaborazione, in coerenza con gli indirizzi generali indicati dal consiglio dell’istituzione. In particolare il consiglio dell’istituzione, preliminarmente all’approvazione, recepisce la delibera del collegio dei docenti in relazione agli aspetti di programmazione dell’azione didattica e educativa ai sensi dell’articolo 24, comma 2, della legge provinciale n. 5 del 2006, e acquisisce le proposte della consulta dei genitori. 3. Al fine di promuovere la collaborazione e la condivisione sostanziale delle scelte progettuali con gli altri soggetti cointeressati del proprio territorio, il consiglio dell’istituzione può acquisire inoltre le proposte di soggetti del territorio che si occupano di politiche formative secondo modalità che garantiscano la più ampia partecipazione. 4. Il progetto di istituto, di durata almeno triennale (salvo le correzioni annuali), è approvato dal consiglio dell’istituzione a maggioranza dei suoi componenti entro il mese di dicembre in modo tale da assicurarne la conoscenza da parte delle famiglie ai fini dell’iscrizione e l’applicazione dall’anno scolastico di riferimento. 5. Il progetto di istituto è pubblicato all’albo dell’istituzione, consegnato in forma sintetica alle famiglie all’atto dell’iscrizione e opportunamente diffuso anche attraverso l’utilizzo di mezzi informatici. La Provincia autonoma di Trento ha approvato i Piani di studio provinciali. Questi piani prevedono che ciascuna Istituzione scolastica elabori il proprio Piano di studi tenendo conto della cornice delineata da quelli provinciali e delle specificità della domanda formativa espressa dal proprio contesto territoriale. Sono state anche predisposte le linee guida, che forniscono alle Istituzioni scolastiche le proposte organizzative, metodologiche e didattiche funzionali all’elaborazione dei Piani di studio d’istituto. I piani di studio provinciali stabiliscono le finalità generali del processo formativo, delineano il profilo globale dello studente e le competenze nelle aree di apprendimento che deve padroneggiare al termine del Primo ciclo. COMMISSIONE PER LA PROPOSTA E LA REVISIONE DEI DOCUMENTI FONDAMENTALI DELL’ISTITUTO L’istituto si avvale di una commissione composta da quattro docenti e tre genitori, coordinata dal dirigente scolastico o da un collaboratore delegato, con il compito di proporre agli organi competenti per l’approvazione (collegio docenti e consiglio dell’istituzione) il testo dei documenti che regolano la vita dell’istituto e della loro revisione delle parti soggette ad aggiornamento. Questo si rende necessario tutti gli anni per alcune parti del progetto d’istituto e quando intervengano innovazioni nelle leggi o regolamentati della Provincia Autonoma di Trento, o quando lo ritengano opportuno il collegio docenti, il consiglio dell’istituzione, il dirigente scolastico. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 7 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Dati identificativi dell’istituto Dati generali Comprensivo di primaria e secondaria “Val Rendena” Viale della Pace, 10 Pinzolo (TN) 0465/501139 Fax: 0465/512119 TNIC83400T [email protected] [email protected] Istituto Indirizzo Città Telefono Codice istituto e-mail segreteria e-mail dirigente Indirizzi e recapiti delle dieci scuole dell’istituto 38086 Tel. e Fax. 0465/441367 Secondaria Campiglio Viale Dolomiti di Brenta, 79 38086 Primaria Carisolo Primaria Pinzolo Secondaria Pinzolo Primaria Giustino Primaria Caderzone Primaria Spiazzo Secondaria Spiazzo Primaria Darè Via G. Verdi, 20/B Via L. Collini, 18 Via L. Collini, 18 Via Presanella, 23 Via Regina Elena, 43 Frazione Fisto, 112 Frazione Fisto, 112 Via Darè, 111 38080 38086 38086 38086 Tel. e Fax. 0465/440050 Tel. e Fax. 0465/502654 Tel. 0465/512100 Tel. 0465/501206 Tel. e Fax. 0465/503162 Tel. e Fax. 0465/804460 Tel. 0465/801550 Tel. 0465/801550 Tel. 0465/801646 e-mail scuole [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Primaria Campiglio Via Monte Spinale, 17 38080 38088 38088 38080 Fax. 0465/512099 Fax. 0465/512098 Fax. 0465/800438 Fax. 0465/800438 Fax. 0465/800587 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] N.B.: I quadri orario delle 10 scuole sono reperibili presso le singole sedi e sono comunicati all’utenza tramite gli alunni. n. complessivo classi: n. complessivo alunni: Numero classi e alunni 39 primaria 56 555 primaria 887 17 secondaria 332 secondaria Personale della scuola Docenti 114 di cui di scuola primaria 73 di scuola secondaria Amministrativi Collaboratori scolastici Assistenti educatori Tecnico informatico 41 8 19 1 1 Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 8 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Organigramma 2009/10 CONSIGLIO DELL’ISTITUZIONE FUNZIONARIO AMMINISTRATIVO SCOLASTICO Neris Cozzini presidente: Feliditta Cima 7 COLLABORATORI DI SEGRETERIA CONSULTA DEI GENITORI presidente: Antonella Collini DIRIGENTE SCOLASTICO Franco Brunelli TECNICO INFORMATICO VICARIO Emilia Albertini 19 COLLABORATORI SCOLASTICI COLLABORATORE Claudio Cominotti CONSIGLI DI CLASSE DELEGATI DI SEDE Tasin Adriana SSPG Campiglio Paola Bruti SSPG Pinzolo Mara Collini SSPG Spiazzo Claudio Zanetti SP Campiglio Manoela Biscaro SP Carisolo Carola Ferrari SP Pinzolo Iva Tisi SP Giustino Antonella Boroni SP Caderzone Riccarda Albertini SP Spiazzo Renata Ferrari SP Darè COLLEGIO DOCENTI STATUTO – PROGETTO/PIANI DI STUDIO D’ISTITUTO – REGOLAMENTI (COMMISSIONE PROPOSTA E REVISIONE DOCUMENTI) AUTOVALUTAZIONE Erica Maestranzi LINGUE STRANIERE E CERTIFICAZIONI Elisa Liberatori ALUNNI STRANIERI Giulia Cantonati CIC (centro informazione e consulenza) Monica Balestra HANDICAP E BES (bisogni educativi speciali) AREE PROGETTUALI referenti Melita Fostini EDUCAZIONE ALLA SALUTE Camilla Laviola SITO INTERNET - ECDL Emilia Albertini PROGETTO SCUOLA E MONTAGNA Patrizia Ferri SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Claudio Cominotti EDUCAZIONE ALLA PACE E SOLIDARIETÀ Giulia Cantonati ORIENTAMENTO Manuela Moreschini Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 9 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Servizi amministrativi Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico con il seguente orario: • mattino: dalle ore 10.30 alle ore 12.30 di tutti i giorni, compreso il sabato; • pomeriggio: dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì. Il dirigente scolastico riceve tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.30 alle 13.00, previo appuntamento. L’organico degli uffici di segreteria è composto da 1 responsabile amministrativo, 2 assistenti amministrativi e 4 coadiutori amministrativi. Il responsabile amministrativo si occupa di gestione del bilancio, contabilità e personale non docente. Coordina l’ufficio di segreteria, verifica gli atti amministrativi, distribuisce gli incarichi e gestisce il personale ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario); predispone il bilancio di previsione, il conto consuntivo, gestisce gli acquisti (predispone le gare, valuta i preventivi, affida gli incarichi), prepara i mandati e le reversali. L’assistente amministrativo si occupa di fondo d’istituto, liquidazione dei compensi accessori, fondo provinciale per la vigilanza degli alunni trasportati, l’art. 94 (docenti su più sedi), missioni, certificazione compensi soggetti a ritenuta d’acconto, tenuta registri (inventario con tutte le pratiche generali e verbali di collaudo; software; determinazioni), legge 626/94, graduatorie docenti Ia, IIa, IIIa fascia, graduatorie interne di istituto del personale docente e ATA, modello 770, modello IRAP, posta elettronica, Art. 26, 28 CCPL docenti. Un coadiutore amministrativo si occupa della tenuta del protocollo ordinario, tenuta registro spese postali, tenuta del registro assenze personale ATA, dei certificati di servizio, della tenuta pratiche infortuni e del registro infortuni, della gestione docenti (supplenze, contratti, congedi e aspettative), degli assistenti educatori, delle pratiche INPDAP. Un coadiutore amministrativo si occupa della gestione degli alunni (iscrizioni, fascicoli, anagrafe scolastica, certificazioni, trasferimenti, infortuni, circolari, trasporti e mense, corrispondenza con le famiglie, elezioni Organi Collegiali, predisposizione delle pagelle, dei diplomi e del materiale per esami, registro diplomi. Un coadiutore amministrativo si occupa di pratiche dei viaggi d’istruzione e visite guidate, della corrispondenza, di libri di testo, collabora alla gestione docenti e alla tenuta dei fascicoli docenti, al supporto cartaceo degli atti di bilancio, alla gestione del personale ATA. Un coadiutore amministrativo si occupa degli elenchi per l’inventario di ogni sede, dell’inventario dell’istituto comprensivo, del prelievo e spedizione della posta, di pratiche di archivio, di invio fax, della registrazione delle dotazioni librarie. Un coadiutore amministrativo collabora alla gestione degli alunni, alla gestione dei docenti, al supporto per le pratiche di bilancio, come collaborazione al dirigente scolastico per i progetti didattici. Informazione e comunicazione Il sito web della scuola (www.icvalrendena.it), ideato nel gennaio 2008 e mantenuto costantemente aggiornato, è lo strumento attraverso cui assicurare un’efficace e rapida comunicazione interna ed esterna all’istituto, per permettere agli utenti esterni di conoscere gli aspetti più rilevanti dell’attività formativa dell’istituto, e agli operatori interni di poter, attraverso apposita password, scaricare verbali, modulistica, appuntamenti e quant’altro loro serve. Accanto al sito, è attiva una piattaforma e-learning, riservata alla comunità dei docenti della scuola, attraverso la quale è possibile lo scambio efficace di materiale didattico, partecipare a forum e costruire in maniera condivisa una serie di documenti. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 10 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Sito web e piattaforma e-learning possono risolvere alcuni dei problemi dovuti alla dislocazione geografica del nostro istituto, diviso in tanti plessi distanti fra loro, favorendo la collaborazione e lo scambio di buone prassi. L’istituto è dotato di aule computer, una per ogni edificio scolastico. Da alcuni anni è in atto un’opera di svecchiamento delle attrezzature che fino ad ora ha portato al rinnovo completo di due aule (quelle di Pinzolo e di Spiazzo) e al rafforzamento di tutte le altre. Accanto ai computer, da qualche anno vengono utilizzate le lavagne interattive (LIM) che, posizionate in alcune aule, rivestono un ruolo decisivo nella promozione di una didattica personalizzata, capace di un’alta interazione tra classe e docente. Le LIM permettono un utilizzo attivo e creativo, e una nuova trasmissione del sapere che modifica la tradizionale lezione. Cultura della sicurezza L’istituto comprensivo “Val Rendena” è impegnato a far crescere tra tutto il personale scolastico, gli alunni, gli esperti esterni e i fornitori di servizi, gli utenti in genere della scuola, la cultura della sicurezza, in linea con quanto previsto dalle normative in vigore (v. D. Legs 626 e D. Legs 81/2008 e disposizioni precedenti). A questo proposito le linee di intervento, e i progetti che vengono attivati, riguardano: 1. informazione • verso gli alunni: corsi specifici tenuti dai docenti interni o da enti esterni (vigili del fuoco provinciali, etc); partecipazione alle prove di evacuazione anche con la collaborazione di vigili del fuoco locali; • verso i docenti: corsi specifici tenuti dal RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione) dell’istituto o da esperti esterni; partecipazione alle prove di evacuazione; • verso il personale ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario): corsi specifici tenuti dal RSPP dell’istituto o da esperti esterni; partecipazione alle prove di evacuazione; • verso docenti e personale ATA riguardante i rischi dell’assunzione di alcol e alcol correlati e sostanze stupefacenti 2. formazione: • verso gli alunni: inserimento del tema della sicurezza nella programmazione individuale dei singoli docenti e del consiglio di classe; partecipazione ad iniziative locali, provinciali e nazionali; • verso i docenti: appositi corsi di formazione e aggiornamento sui temi della sicurezza; formazione specifica quale addetti del primo soccorso, addetti antincendio-emergenza; corsi per addetti al servizio di prevenzione e protezione e corsi per preposti; corsi specifici e iniziative concrete rivolte alla prevenzione dello stress da lavoro correlato (burn out, mobbing, bossing, etc) • verso il personale ATA: appositi corsi di formazione e aggiornamento sui temi della sicurezza; formazione specifica quale addetti del primo soccorso, addetti antincendio-emergenza, addetti al servizio prevenzione e protezione; corsi specifici e iniziative concrete rivolte alla prevenzione dello stress da lavoro correlato (burn out, mobbing, bossing, etc). All’interno dell’istituto opera la figura del Responsabile lavoratori per la sicurezza (RLS), una figura di tipo sindacale, eletta ogni 4 anni da tutto il personale della scuola, che ha il compito di controllare sulla corretta applicazione delle norme per la sicurezza e rilevare e rappresentare la problematiche insorgenti aperte. L’istituto si avvale di un responsabile esterno del Servizio Protezione e Prevenzione e cura, anche attraverso il personale amministrativo, la completezza e la precisione di tutte le pratiche riguardanti la sicurezza (la formazione del personale, la produzione e la capillare diffusione di opportuni strumenti di informazione, l’adeguamento e l’aggiornamento del Documento di valutazione dei rischi e dei Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 11 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Documenti di valutazione dei rischi incendio, i DUVRI, la verifica dei controlli obbligatori per legge, etc). I corsi di formazione e aggiornamento, attivati ogni anno, coinvolgono tutto il personale scolastico, in modo che tutte le scuole dell’istituto siano coperte con la presenza di un numero sufficiente di addetti al primo soccorso, addetti alla prevenzione incendi e gestione dell’emergenza, ASPP (addetto al servizio di prevenzione e protezione) e preposti. Tutti i collaboratori scolastici vengono muniti di idonei DPI (dispositivi protezione individuali) quali scarpe antinfortunistiche, guanti, occhiali antischizzo e mascherine. In tutte le sedi esistono le schede di sicurezza dei prodotti chimici utilizzati, dove sono riportati i dispositivi di protezione necessari per la sicurezza degli utilizzatori. I collaboratori scolastici vengono pure informati sui rischi legati alla movimentazione dei carichi, mentre per il personale di segreteria l’informazione riguarda i rischi legati agli aspetti ergonomici del lavoro, alle posture, all’utilizzo dei videoterminali e alle caratteristiche del microclima. L’istituto si avvale inoltre di un medico competente che assicura la sorveglianza sanitaria e le visite di controllo periodiche. Al termine di ogni anno solare (mese di novembre) si tiene la “riunione periodica” durante la quale si verificano il Documento valutazione rischi, la corretta adozione dei DPI, l’informazione a la formazione del personale, il programma di linee-guida da adottare. Cultura della privacy L’istituto adotta un proprio Documento programmatico della sicurezza (DPS) riguardante la privacy in attuazione delle disposizione di legge specifiche e per tutelare i dati personali e sensibili dei propri alunni, delle famiglie e del personale e attiva anche specifiche azioni per una diffusione capillare di una cultura della privacy. Il DPS viene aggiornato annualmente. Nella redazione del Documento Programmatico sulla sicurezza viene utilizzata una metodologia che soddisfa rigorosamente il dettato normativo contenuto nel Disciplinare Tecnico in Materia di Misure Minime di Sicurezza. Prevede che almeno a cadenza annuale vengano ripetute le seguenti fasi: un’analisi qualitativa del patrimonio informativo dell’istituto, l’individuazione dei ruoli e delle responsabilità, l’identificazione e classificazione delle informazioni e dei dati personali trattati dall’istituto, la descrizione degli strumenti utilizzati, l’analisi dei rischi e la verifica puntuale del rispetto dei requisiti previsti dal D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 con riferimento al trattamento dei dati personali. Le iniziative più significative riguardano: l’adozione di una specifica modulistica, l’informazione capillare ai soggetti interessati, la nomina degli incaricati, la formazione generale e degli incaricati, l’adozione di tutti i provvedimenti specifici atti a promuovere una cultura della privacy e ad evitare scorrettezze o abusi. In particolare, per quanto riguarda l’utilizzo degli strumenti informatici e internet, l’istituto adotta, oltre ad un disciplinare rivolto a tutti i dipendenti e ad un regolamento per l’utilizzo delle attrezzature informatiche, speciali filtri di sicurezza che impediscano agli alunni e agli utenti in genere di poter accedere a siti ritenuti pericolosi moralmente e comunque non correlati agli scopi didattici scolastici. Ogni postazione inoltre è regolata in modo tale che l’accesso sia consentito solo attraverso login e password personale. Calendario scolastico Il calendario scolastico viene annualmente fissato dalla Giunta Provinciale, mentre alcuni giorni (due o tre) a disposizione degli istituti, di cui uno eventualmente coincidente con le festività patronali per le sedi di Carisolo, Giustino e Caderzone, vengono decisi dal consiglio dell’istituzione. L’anno scolastico viene diviso, anche ai fini della valutazione, in due quadrimestri. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 12 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Il territorio e le sue risorse I Comuni, la popolazione e le risorse della Val Rendena L’istituto comprensivo “Val Rendena” si estende da Verdesina a Madonna di Campiglio comprendendo i territori amministrativi dei Comuni di Villa Rendena (con la frazione di Javrè), Darè, Vigo Rendena, Pelugo, Spiazzo, Strembo, Bocenago, Caderzone, Giustino, Massimeno, Pinzolo (con le frazioni di S. Antonio di Mavignola e Madonna di Campiglio), Carisolo e Ragoli (II parte). La popolazione complessiva residente attualmente è di circa 9.000 persone. Negli ultimi decenni in tutti i Comuni della Val Rendena si è assistito ad un notevole evolversi della situazione economica. Infatti, la crescita esponenziale della presenza turistica ha determinato l’aumento del lavoro nel circuito locale (Madonna di Campiglio-Tione) tanto nel settore dell’ospitalità, quanto in quello dei servizi, con particolare riferimento allo sviluppo edilizio abitativo. Le conseguenze più evidenti di detto fenomeno hanno determinato un incremento della popolazione, con significativi cambiamenti nel tessuto sociale di ogni singola realtà, nuove opportunità di lavoro, un diffuso benessere economico e l’arresto dell’emigrazione. Dal punto di vista economico le realtà comunali sono molto simili, poiché la maggior parte delle famiglie, i cui componenti trovano occupazione nell’edilizia, nell’artigianato e nel terziario, può fare affidamento su uno o più redditi sicuri. Quanto all’agricoltura, un tempo occupazione primaria delle famiglie, ora è praticata a tempo pieno solo da poche aziende a gestione familiare che hanno mantenuto come tradizione l’allevamento delle vacche, in gran parte della autoctona “razza Rendena”, importante per la sua duplice attitudine: carne e latte. Da un turismo iniziale di tipo alpinistico, si è velocemente passati ad uno prettamente impostato sullo sport, il divertimento, la cura e il benessere fisico. La risorsa del turismo ha permesso la realizzazione di un notevole sviluppo economico, ma anche la possibilità di incontro con culture diverse; la maggioranza delle presenze turistiche proviene dalle città della Pianura Padana, ma sono ben rappresentate anche alcune popolazioni che fanno parte dell’Europa, negli ultimi anni anche dell’Est. Questa molteplicità di rapporti e scambi non è stata accompagnata da un’adeguata crescita culturale, seppur continuamente invocata, che sta ancora cercando un contesto di accettazione più largo nella ricerca di un’identità forte in cui identificarsi e da proporre come elemento di interesse ad un mercato turistico che è sempre più interessato alle peculiarità dei luoghi. La presenza di famiglie di provenienza extracomunitaria, pur limitata rispetto alle realtà industriali, è in aumento. I lavoratori extracomunitari sono occupati principalmente in quei servizi che la manodopera locale non riesce a coprire. Il modello dominante riferito al consumismo, più visibile nelle realtà turistiche, accentua le contraddizioni vissute ovunque nella società postmoderna particolarmente da preadolescenti e adolescenti. Questo fenomeno sfocia nel frequente e precoce abbandono scolastico, e quindi in uno scarso numero di diplomati e laureati rispetto ad altre località provinciali e nazionali. Si può comunque affermare che la popolazione della Val Rendena dispone di un buon numero di servizi socio – culturali e può contare su numerose associazioni di volontariato, culturali e sportive. Queste possono rappresentare una sicura fonte di collaborazione con la scuola per stabilire i rapporti con il territorio. Le principali risorse socio - culturali del territorio Vengono considerati possibili interlocutori ed elementi di studio tutte le agenzie extrascolastiche, l’ambiente e i beni architettonici ed artistici presenti sul territorio, di seguito specificati. Enti, cooperative, servizi, associazioni culturali, territoriali e sportive: Comuni (ufficio anagrafe, tecnico e urbanistica, ragioneria, tributi, segreteria, vigilanza urbana, forestale), biblioteche, Famiglie Cooperative e loro Federazione, Caseificio Sociale, Casse Rurali, APT, Pro Loco, BIM del Sarca, Parco Naturale Adamello - Brenta, Centro Studi Judicaria, Circolo Culturale “il Faggio”, cooperativa di solidarietà sociale L’Ancora, Centro Studi Val Rendena, circolo “Dialecti Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 13 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Judicariensi”, Progetto Carlo Magno, Circolo Culturale “La Trisa” di Mortaso, museo della guerra adamellina di Spiazzo, filodrammatiche, bande, cori, gruppi scout, associazioni no-profit, società sportive, piscina comunale di Spiazzo, le tre sezioni della SAT, Vigili del fuoco, Soccorso alpino, Case di Riposo, servizio trasporto infermi, Nuvola, Gruppi Alpini - A.N.A, gruppi folk, Piano Giovani della Val Rendena, Fondazione “Maria Pernici”, Circolo Damistico “Adamello”, ecc. Edifici pubblici di possibile utilizzo: Palawroom a Campiglio, Paladolomiti a Pinzolo, teatro di Giustino, palazzo Lodron-Bertelli e oratorio a Caderzone, teatro di Spiazzo, casa dai Cüs a Darè. Beni paesaggistici, naturali e culturali: l’ambiente naturale e la cultura di carattere silvo-agricolo (toponomastica, sentieri, reti stradali, reti tecnologiche, reti informatiche, ecc.), il patrimonio storicoartistico (chiese, palazzi ed edifici di interesse storico - architettonico, capitelli, affreschi e pitture murali, ecc.). Impianti ludico – sportivi (palestre scolastiche e comunali, parcogiochi attrezzati, campi sportivi, piscine, maneggi, palazzetto del ghiaccio, pista di sci nordico e palestra a Carisolo, ecc.). Rete scuole C8 Si tratta di un protocollo di intesa e collaborazione che gli istituti scolastici che operano nel territorio delle Giudicarie e della Rendena hanno stretto fra loro e con il quale si impegnano ad affrontare assieme una serie di tematiche ritenute strategiche. Le scuole che aderiscono a questo accordo sono l’I.C. di Tione, l’I.C. “don Milani” del Chiese, l’I.C. “Giudicarie Esteriori” l’I.C. “Val Rendena”, l’istituto d’istruzione “Lorenzo Guetti” di Tione e i Centri di Formazione Professionale CFP-ENAIP e CFP-UPT di Tione. Questo tipo di rete e accordi è previsto e sollecitato dalla stessa Provincia Autonoma di Trento, che anche con la sua ultima legge, la L.P. n. 5 del 7 agosto 2006 “Sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino”, invita a promuovere questo tipo di iniziative, che favoriscono il miglioramento delle relazioni tra gli istituti stessi e con il territorio giudicariese, con l’obiettivo di raggiungere migliore efficienza, efficacia ed economicità nell’azione di formazione e istruzione. Le materie interessate a questo accordo di rete riguardano la continuità didattica tra i vari gradi di scuola, l’orientamento, la prevenzione della dispersione scolastica e del disagio, i progetti di integrazione, le certificazioni ECDL e linguistiche, la formazione dei docenti e del personale ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario), la collaborazione e il confronto nei processi di autovalutazione, l’educazione permanente, i rapporti con il territorio, i trasporti. Per ognuna di queste problematiche, viene scelto un istituto capofila che coordina le iniziative intraprese di volta in volta. I singoli istituti partecipano alla spesa sostenuta sia con quote indifferenziate sia in maniera proporzionale all’adesione dei propri rappresentanti. Forme di programmazione presenti nell’istituto La programmazione pianifica gli interventi educativi e didattici, in ciascuna scuola, per ogni classe. È legata alle finalità del progetto d’istituto e viene elaborata nella fase iniziale dell’anno scolastico. I punti di riferimento per la programmazione didattica dei consigli di classe e dei singoli insegnanti sono: • i piani di studio provinciali, che definiscono le competenze di base al termine del primo ciclo; • le linee guida, considerate come un aiuto alla elaborazione dei piani di studio di istituto; • i piani di studio dell’istituto comprensivo “Val Rendena”. La programmazione prevede: 1. Programmazione annuale di classe, che prevede: • Descrizione delle caratteristiche salienti del gruppo classe in base agli indicatori: Numero alunni, genere e provenienza (stranieri, etc.) Frequenza della scuola materna (per gli alunni di prima) Alunni presenti per periodi limitati (M di Campiglio) Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 14 Istituto comprensivo “Val Rendena” • • • • • Progetto di istituto Partecipazione alle attività opzionali Presenza di ripetenti, trasferiti e alunni di recente adozione Difficoltà di apprendimento: BES (certificati, DSA, terza fascia….) Problematiche relative all’inserimento Situazione ambientali (famigliari) di disagio Socializzazione Grado di autonomia, interesse, impegno e collaborazione Dinamiche relazionali e comportamentali (con gli altri studenti e con i docenti) Attività laboratoriali transdisciplinari e modalità attuative Attività opzionali (elenco) Progetti e uscite (elenco) Valutazione: strumenti (criteri di utilizzo e frequenza) Competenze trasversali da raggiungere e scelte metodologiche, didattiche e organizzative conseguenti (interconnessione fra discipline e aree). Il programma annuale di inizio anno a livello di classe intende indicare le linee lungo le quali si muoverà la programmazione dei singoli docenti e sarà verificato poi al termine dell’anno dalla stessa equipe di docenti con una relazione finale che ne valuterà l’efficacia. Si utilizzerà la modulistica approntata dai docenti in apposite riunioni di lavoro. 2. Il piano di lavoro annuale individuale, di ogni singolo docente, che terrà presenti i seguenti aspetti: Descrizione delle caratteristiche salienti del gruppo classe rispetto alla disciplina, in base agli indicatori: Risultati dei test di ingresso Conoscenze e abilità pregresse Grado di autonomia (utilizzo del materiale, compiti, organizzazione del lavoro…) Grado di interesse, partecipazione e collaborazione Rispetto delle regole e autocontrollo Tempi di attenzione ed esecuzione del lavoro Conoscenza e uso del linguaggio specifico della disciplina • Scelte metodologiche e strumenti di lavoro utilizzati con gli alunni (testi, quaderni, …) • Valutazione: strumenti (criteri di utilizzo e frequenza) • Le competenze, declinate in abilità e conoscenze, a conclusione dell’anno scolastico. • Il piano di lavoro annuale deve servire a rendere razionale ed efficace l’azione didattica ed educativa. A fine anno gli insegnanti prepareranno una relazione in cui evidenzieranno il raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati, l’efficacia delle metodologie e degli strumenti didattici adottati, formulando proposte migliorative per il futuro. Si utilizzerà la modulistica approntata dai docenti in apposite riunioni di lavoro. 3. Per la scuola primaria sono previsti incontri settimanali di programmazione di due ore dei docenti di singole classi, di più classi o dell’intero plesso, nei quali vengono decise le attività didattiche disciplinari e interdisciplinari, si effettua una verifica sull’efficacia delle attività interdisciplinari, degli interventi laboratoriali di recupero, delle attività opzionali e integrative, etc.) e vengono risolti eventuali problemi organizzativi. Piano aggiornamento del personale L’istituto cura con particolare attenzione l’organizzazione di corsi di aggiornamento per i docenti e personale ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario) e adotta un proprio piano di aggiornamento. Alcuni dei corsi sono attivati anche dalla “Rete Scuole C8”, dalla Provincia e dall’IPRASE. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 15 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Le finalità dei corsi per i docenti sono riferite soprattutto all’affinamento delle metodologie didattiche innovative e alla crescita professionale collettiva. Gli organizzatori di ciascun corso si impegnano a prevedere le modalità più efficaci per assicurare la circolarità delle informazioni, attraverso comunicazioni e relazioni all’intero collegio docenti o alle sue articolazioni (come le aree didatticoformative, gli ordini di scuola etc). I corsi per il personale A.T.A. riguardano lo specifico professionale e sono rivolti sia alla conoscenza delle nuove strumentazioni software (gestione del bilancio, gestione degli alunni, gestione dei docenti etc) sia alle competenze relazionali (rapporti con il pubblico, rapporti di lavoro con i colleghi etc). Attività in alternativa all’IRC (Religione Cattolica) Gli allievi che non si avvalgono dell’insegnamento dell’IRC potranno usufruire, a seconda delle possibilità organizzative, di una delle seguenti opzioni: • attività didattiche e formative, anche mediante inserimento in altra classe; • attività di studio e/o di ricerca individuale con assistenza di personale docente; • entrata posticipata e/o uscita anticipata se l’insegnamento cade nella prima o ultima ora di lezione, purché l’alunno sia sempre accompagnato secondo le modalità previste dal “regolamento per la disciplina dei diritti e dei doveri degli studenti”. Finalità generali del processo formativo La scuola promuove la prima alfabetizzazione culturale, intesa come insiemi di competenze, e favorisce la formazione dell’uomo e del cittadino di una società democratica in progresso, nel quadro dei principi affermati: a) dalla Costituzione della Repubblica: - la scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita (art. 34); - il diritto al “rispetto della persona” di ogni essere umano, chiunque esso sia (art. 32); riconoscendo a tutti i cittadini e le cittadine “pari dignità” sociale, civile e giuridica, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (art. 3). - il diritto di tutti ad essere sostenuti nel cammino verso “il pieno sviluppo della persona umana”, attraverso la rimozione degli “ostacoli di ordine economico e sociale”, che limitano di fatto “la libertà e l’uguaglianza dei cittadini” (art. 3 e 38) b) dalla L.P. 5/2006 -art. 2 “Finalità e principi generali”, comma 1, lettere d), e) e f): “promuovere la consapevolezza della specialità trentina, la conoscenza della storia locale e delle istituzioni autonomistiche” “educare ai principi della vita e della pace, della solidarietà e della cooperazione anche a livello internazionale”; “istruire e formare giovani capaci di concorrere allo sviluppo sociale ed economico del territorio, nel rispetto dell’ambiente e delle esigenze di una crescita sostenibile, sviluppandone le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locale, nazionale ed europea”. -art. 55, comma 2: “I piani di studio provinciali assicurano lo studio della storia locale e delle istituzioni autonomistiche, della cultura della montagna e dei suoi valori, con il coinvolgimento di esperti locali, la pratica di sport vicini alla montagna e l'effettuazione di periodi formativi a diretto contatto con la montagna”; Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 16 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto c) dai piani di studio provinciali La finalità educativa dello sviluppo armonico e integrale della persona si inserisce nella tradizione delle radici culturali dell’Europa, si fonda sui principi della Costituzione della Repubblica Italiana e dello Statuto speciale dell’Autonomia del Trentino, riprende i principi sanciti dalle principali Dichiarazioni internazionali e impegna la responsabilità educativa delle famiglie, delle comunità, delle formazioni sociali intermedie e delle istituzioni in un lavoro comune nel quale il sistema educativo di istruzione e formazione svolge un ruolo significativo. La scuola trentina, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento delle famiglie e degli studenti: - promuove lo sviluppo del potenziale di crescita emotiva-intellettiva degli studenti; promuove, inoltre, lo sviluppo delle loro competenze di autovalutazione e autorientamento e le capacità di scelta consapevole corrispondenti alle attitudini e alle vocazioni personali; - opera per lo sviluppo della motivazione ad assumersi la responsabilità del proprio apprendimento durante tutta la vita, personale e professionale; offre opportunità per l’attività motoria e la pratica sportiva (in particolare della montagna); promuove l’educazione e la fruizione della musica, dell’arte e dell’immagine, valorizzando le iniziative e le scelte dei giovani e delle comunità; - pone le basi per una società democratica e aperta formando le persone all’essere cittadini solidali e a partecipare alla democrazia in prospettiva internazionale e interculturale; - sviluppa l’autonoma capacità di giudizio e l’esercizio della responsabilità personale e sociale; -contribuisce alla costruzione del progetto di vita personale offrendo opportunità di conoscenza, esperienza e riflessione sui “perché della vita”. Ogni disciplina contribuisce a perseguire le finalità generali e ad acquisire molteplici competenze. Tutte le discipline, le attività e l’esperienza complessiva nella scuola concorrono alla costruzione delle finalità educative e delle competenze chiave, comprendenti conoscenze, capacità ed atteggiamenti, che danno senso al processo formativo nel nostro tempo, con una coerente ed adeguata organizzazione della didattica per sostenere il pieno sviluppo culturale e sociale delle persone, contrastare e prevenire la dispersione scolastica, favorire il successo formativo di tutti. Attraverso il percorso formativo, lo studente sviluppa inoltre alcuni atteggiamenti, intesi come “disponibilità stabili positive verso attività, contenuti, ambienti, persone” che sono un risultato in certa misura osservabile dei contributi delle aree di apprendimento, dell’educazione nel suo complesso e delle esperienze personali maturate. Negli atteggiamenti rientrano aspetti valoriali, cognitivi ed affettivi: - essere curiosi, aperti al nuovo ed ai cambiamenti (persone, saperi, altre e diverse culture …) - essere disponibili all’ascolto, al confronto e alla partecipazione; - fare ipotesi, non aver paura di sbagliare, accettare correzioni e suggerimenti; - mettersi in gioco, accettare le sfide, perseguire uno scopo senza arrendersi alla prima difficoltà; - avere spirito di iniziativa, esercitare creatività; - leggere, informarsi, verificare l’attendibilità delle informazioni e delle affermazioni; - attivare strategie alternative, accettare suggerimenti; - assumersi la responsabilità del proprio apprendimento. Profilo globale dello studente al termine del Primo ciclo (Piani di studio provinciali) Gli studenti che hanno frequentato il percorso del Primo ciclo di istruzione, attraverso le situazioni di apprendimento proposte dalla scuola, lo studio personale, le diverse esperienze educative fatte insieme alle famiglie e alle comunità locali, sono in grado di utilizzare le conoscenze e le abilità apprese per: • comprendere i valori e i sistemi simbolici e culturali essenziali necessari per vivere responsabilmente nella società; • interagire in modo consapevole con l’ambiente naturale e sociale che li circonda; • esprimere la propria personalità assumendo positivamente le diversità di genere e di cultura; Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 17 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto riflettere su se stessi e gestire il proprio processo di crescita secondo i propri talenti, con l’aiuto degli adulti; • affrontare i problemi della vita quotidiana, con l’autonomia possibile in relazione all’età. Integrando globalmente le varie competenze e secondo i propri stili personali, gli studenti sono nella condizione di: • riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale, consapevoli della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne costituisce il fondamento; • maturare gli strumenti di giudizio per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai comuni valori che ispirano la convivenza civile; • collaborare con gli altri per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società solidale; • avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità; • porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di fronte alla complessità e all’ampiezza dei problemi sollevati. Al termine del Primo ciclo di istruzione gli studenti padroneggiano le competenze funzionali di base necessarie per poter esercitare una cittadinanza attiva nella società della conoscenza e per proseguire nell’apprendimento permanente. • Linee metodologiche Linee comuni riguardanti gli obiettivi previsti nel progetto: • L’operatività, intesa sostanzialmente come superamento della dimensione puramente ricettiva dell’alunno, stimolato e guidato progressivamente alla progettazione e realizzazione di prodotti culturali attraverso una sequenza metodologica di tipo scientifico: saper fare – sapere (laboratorialità - competenze). Di vitale importanza saranno dunque i laboratori, organizzati per le discipline curricolari e per le attività opzionali, particolarmente motivanti quando i risultati assumono visibilità in mostre, saggi, spettacoli, pubblicazioni stampate o nel web. • L’interdisciplinarietà, intesa come coinvolgimento nei progetti di docenti di discipline diverse, ciascuno con il suo particolare contributo di conoscenze e professionalità. • La programmazione, intesa come abitudine ad individuare ed indicare preventivamente, con sempre maggior completezza e precisione, gli obiettivi, i metodi, i percorsi, gli strumenti, i tempi e i risultati di un lavoro didattico. • L’apertura della scuola al territorio, considerato come serbatoio cui attingere informazione, materiali e competenze, sia come possibile collaboratore e destinatario delle esperienze didattiche e dei loro prodotti (compiti di realtà). • L’orientamento e la didattica individualizzata, come strumenti capaci di favorire il superamento della logica selettiva e di combattere il fenomeno dell’abbandono senza conseguimento del titolo di studio, aiutando ogni ragazzo a costruirsi una percezione coerente delle sue innumerevoli azioni e reazioni e dell’evoluzione della sua personalità in vista delle sue scelte per il futuro. • L’utilizzo di tecniche didattiche innovative, avvalendosi delle moderne tecnologie disponibili. • La valutazione e l’autovalutazione, come strumenti di verifica dell’efficacia dell’azione didattica e della coerenza con le finalità e il grado di perseguimento degli obiettivi. Pertanto la programmazione tiene conto della valutabilità dell’azione didattica, degli apprendimenti e delle Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 18 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto competenze. La pratica metodologica, descritta nei punti precedenti, si realizza attraverso le modalità: - somministrazione di test iniziali, in modo più puntuale nelle prime classi della SSPG, appropriati ad accertare negli alunni gli stili di apprendimento oltreché le competenze acquisite - programmazione individualizzata, con strumenti di verifica opportunamente differenziati e conseguenti all’utilizzo di una didattica “variegata”, attiva e coinvolgente (cooperative learning e associazioni cooperative scolastiche, uso dei laboratori, compiti di realtà…) e dell’utilizzo di vari strumenti didattici: libri, schede, foto/audio/video, LIM, pc… - somministrazione di test di verifica, per organizzare interventi di sostegno, recupero e sviluppo eccellenze (laboratori di italiano e matematica di secondo livello, corsi specifici pomeridiani, …) Le linee metodologiche sono indicate in modo più dettagliato all’interno dei singoli progetti, quali il progetto “Orientamento”, il progetto “Sostegno degli alunni con bisogni educativi speciali”, i Laboratori di secondo livello, previsti per gli alunni con necessità di rinforzo delle competenze di base in lingua italiana e matematica. “Insegnare per competenze” significa costruire e proporre esperienze/situazioni atte a promuoverne l’acquisizione. Come lo fa, o lo può/deve fare la scuola? Il modello didattico tradizionale propone esperienze/situazioni ‘scolastiche’ atte a promuovere l’acquisizione di conoscenze, abilità ed atteggiamenti tipicamente “scolastici”, funzionali a questo contesto, ma fondamentali anche per l’apprendimento (soprattutto in contesti e con modalità formali e strutturate) nel corso della vita. Leggere e comprendere ne sono l’esempio centrale, raccomandato dall’Unione Europea. E lo fa in modo efficace ed efficiente se e quando i soggetti lo considerano sensato, significativo ed utile. Accanto alle competenze funzionali all’acquisizione delle materie scolastiche, sempre più presente è la costruzione di esperienze/situazioni utili per l’acquisizione di competenze procedurali, formae mentis, proprie delle discipline scolastiche, per esempio con le attività laboratoriali e progettuali, esperienze/situazioni atte a promuovere competenze nell’affrontare in modo sempre più autonomo classi di situazioni autentiche e professionali. Lo stesso format delle prove PISA e INVALSI (dal 2009) evidenzia una struttura basata sulla proposta di contesti e situazioni come punto di partenza per la messa in moto di azioni fisiche e mentali per la soluzione di problemi (cognitivi), che i saperi e le aree di apprendimento scolastico contribuiscono a sviluppare. Un format spesso adottato nelle buone pratiche e nei manuali d’insegnamento, che non siano nozionistici o esecutivi. Per “situazione di apprendimento” finalizzata alla promozione di competenza si intende l’insieme di elementi di ordine fisico-materiale, organizzativo, psico-sociale - di “ambiente di apprendimento” - in cui il soggetto è messo in condizione di scegliere cosa e come agire per superare sfide complesse a partire dalle risorse personali (conoscenze, capacità, atteggiamenti, abilità…) che può mettere in campo. L’insegnamento avrebbe il compito di prefigurare e gestire “contesti” ritenuti adatti a far vivere esperienze autentiche, e a risolvere problemi complessi simili a quelli della vita reale. Situazioni che promuovono l’apprendimento per competenze sono, ad esempio, quelle nuove per il soggetto ma nelle quali possa immedesimarsi, che presentano una sfida, un motivo per essere risolte, un “perché”; la cui risoluzione si basa su documenti autentici e implica una integrazione di apprendimenti posseduti dagli allievi, non una semplice giustapposizione; quelle che implicano un “agire” (fisico e o mentale) a partire da quanto appreso (“fare con ciò che si sa”); quelle tendenzialmente aperte, tali da lasciare spazio alla discussione, in cui siano introdotti dati parassiti ed in cui i saperi e saper fare da mobilizzare non siano conosciuti in partenza, ma debbano essere individuati dall’allievo e – infine – quelle che possono essere affrontate dagli allievi in relativa autonomia. Ovviamente non tutte queste caratteristiche possono essere contemporaneamente presenti in ogni situazione didattica, anche perché - è noto e opportuno - la scuola non è la vita, ma nell’approccio per competenze sono particolarmente rilevanti e da implementare con la gradualità e la specificità dei bienni in cui si articola il primo ciclo d’istruzione; nel solco dell’antico aforisma di Seneca: non scholae sed vitae discimus.” (Dalle “Linee guida”) Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 19 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Piani di studio di istituto I Piani di studio delle istituzioni scolastiche e formative (curricoli di scuola) hanno la funzione di “messa a punto” contestualizzata dei Piani di studio provinciali adeguandoli alle scelte educative definite dal progetto d’istituto, in rapporto ai bisogni, alle risorse e alle competenze disponibili. I Piani di studio dell’istituto indicano le competenze, declinate in abilità e conoscenze, nelle varie aree di apprendimento, che andranno perseguite entro il termine dei 4 bienni in cui sono scanditi gli 8 anni del primo ciclo dell’istruzione. Le aree di apprendimento sono: italiano; lingue comunitarie; matematica, scienze e tecnologia; storia, geografia ed educazione alla cittadinanza; musica, arte e immagine, scienze motorie e sportive; religione cattolica (per le famiglie che scelgono di avvalersene). Il prospetto dei Piani di studio del nostro istituto sono riportati in allegato a questo Progetto di istituto. La valutazione Premessa In questa sezione del progetto d’istituto vengono esplicitate le finalità e le modalità attraverso le quali i consigli di classe provvedono alla valutazione degli studenti, così come previsto dal Regolamento provinciale (“Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale degli studenti…”, approvato il 07/10/2010). Il regolamento provinciale disciplina i criteri e le modalità per attuare: • la valutazione degli apprendimenti e della capacità relazionale degli studenti, definita capacità dello studente di assumere, nell’ambito dell’attività scolastica, comportamenti corretti e responsabili nel rispetto delle regole, delle persone e delle cose, nonché di partecipare in modo attivo e costruttivo alla vita della scuola; • la certificazione delle competenze acquisite dagli studenti, definite capacità di utilizzare, in modo responsabile e autonomo, conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche in situazioni di studio e in esperienze formative. La certificazione delle competenze prenderà avvio con l’anno scolastico 2012-2013, relativamente agli studenti della terza classe della scuola secondaria di primo grado. • le forme di raccordo con la valutazione degli studenti disciplinata dalla normativa statale. Oggetto e finalità della valutazione degli studenti La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, la capacità relazionale e i risultati raggiunti in relazione alle conoscenze, alle abilità e alle competenze previste dai piani di studio dell’istituzione scolastica. La valutazione dello studente è parte integrante del processo d’insegnamento-apprendimento e ha come scopo: • accompagnare, orientare e sostenere lo studente nel proprio processo di apprendimento lungo l’intero percorso d’istruzione al fine di responsabilizzarlo rispetto ai traguardi previsti; • promuovere l’autovalutazione dello studente in termini di consapevolezza dei risultati raggiunti e delle proprie capacità; • svolgere una funzione regolativa dei processi d’insegnamento al fine di contribuire a migliorare la qualità della didattica; • informare la famiglia e lo studente sui risultati raggiunti; • certificare gli esiti del percorso scolastico, l’ammissione alla classe successiva e all’esame di stato. La valutazione degli studenti La valutazione dello studente è periodica e viene formalizzata alla fine del primo quadrimestre e alla fine di ogni anno scolastico. Gli esiti della valutazione degli apprendimenti sono espressi nella forma di un giudizio globale, che consiste nella valutazione, espressa in forma discorsiva, della capacità relazionale, dei processi e Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 20 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto dei risultati complessivi di apprendimento dello studente, e con i giudizi sintetici di ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, non sufficiente. I docenti tengono conto che l’esplicitazione continua ed eccessiva di giudizi sintetici nei primi anni della scuola primaria rischia di ingenerare e rafforzare negli alunni atteggiamenti competitivi fini a se stessi e distogliere l’attenzione dal progresso negli apprendimenti. Con l’a.s. 2010/11 la valutazione per la classe prima della scuola primaria avviene per aree di apprendimento (Lingua italiana, Lingue comunitarie, Storia con educazione alla cittadinanza e Geografia, Matematica, Scienze e Tecnologia, Musica, Arte e Immagine, Scienze motorie e sportive, Religione cattolica); con l’a.s. 2011/12 la valutazione per aree di apprendimento interesserà anche la classe seconda della primaria. Nel secondo, salvo diversa decisione del collegio docenti, e nel terzo e nel quarto biennio è attribuito un giudizio sintetico per ogni disciplina, compreso l’insegnamento della religione cattolica (per chi se ne avvale). La valutazione della capacità relazionale ha funzione educativa e formativa, è espressa all’interno del giudizio globale, non influisce sulla valutazione degli apprendimenti e non condiziona da sola l’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato. Modalità e criteri generali per l’ammissione alla classe successiva e all’esame di stato Nella scuola primaria la non ammissione alla classe successiva oppure alla scuola secondaria di primo grado assume carattere di eccezionalità; in particolare, il consiglio di classe può decidere la non ammissione solo all’unanimità, in casi gravi e comprovati da specifica motivazione. Nella scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva o all’esame di stato (per questa decisione è sufficiente la maggioranza dei docenti componenti il consiglio di classe) gli studenti che abbiano ottenuto una valutazione complessivamente sufficiente da parte del consiglio di classe. Il consiglio di classe valuta “complessivamente sufficiente” lo studente che abbia ottenuto il giudizio sintetico di “non sufficiente” al massimo in tre discipline. Nella scuola secondaria di primo grado inoltre l’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato è possibile solo per gli studenti che abbiano frequentato almeno tre quarti dell’orario annuale di insegnamento, fatte salve le eventuali motivate deroghe che per l’I. C. “Val Rendena” sono costituite da gravi e comprovati motivi di salute, dall’iscrizione ad anno inoltrato per gli studenti stranieri, da situazioni famigliari particolarmente difficili, certificate dai servizi sociali. La valutazione degli studenti stranieri La valutazione degli studenti stranieri deve tener conto della coerenza valutativa con il percorso didattico personalizzato previsto per loro e con gli elementi valutativi acquisiti. A tal scopo, per ogni studente straniero di recente immigrazione viene compilato, a cura del consiglio di classe, supportato dal referente di istituto per gli stranieri ed eventualmente dal mediatore culturale, un piano didattico personalizzato, nel quale sono previste, oltre ai percorsi personalizzati e agli interventi di esperti esterni, anche le modalità di verifica e valutazione, nonché le eventuali discipline temporaneamente sospese dal giudizio sintetico nella scheda di valutazione. Qualora per gli studenti stranieri l’apprendimento di una lingua comunitaria sia sostituito da quello della lingua madre, compatibilmente con la disponibilità delle risorse e nel rispetto dei criteri organizzativi stabiliti dalla Provincia, il consiglio di classe acquisisce, in merito all’apprendimento della lingua madre, il giudizio valutativo espresso dal mediatore interculturale. La valutazione degli studenti con bisogni educativi speciali La valutazione degli studenti con bisogni educativi speciali deve tener conto della coerenza valutativa con il percorso educativo individualizzato o personalizzato e degli elementi valutativi acquisiti a cura del consiglio di classe da figure di supporto (quali ad esempio gli assistenti educatori etc), nonché del fatto che questi alunni potrebbero essere esonerati da una o entrambe le lingue straniere. La valutazione degli studenti certificati ai sensi della legge 104/92 è effettuata sulla base del piano educativo individualizzato (PEI) in relazione a specifici criteri educativo - didattici, a modalità Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 21 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto organizzative e ad attività aggiuntive, in sostituzione parziale o totale dei contenuti di alcune discipline. Il documento di valutazione contiene solo la valutazione delle discipline previste dal PEI. La valutazione degli studenti che presentano difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) è effettuata sulla base del progetto educativo personalizzato (PEP) in relazione ai criteri didattici, alle modalità organizzative, alle misure dispensative e agli strumenti compensativi adottati, anche in via temporanea. La valutazione degli studenti in situazione di svantaggio è effettuata sulla base del progetto educativo personalizzato (PEP), e delle specifiche azioni in esso definite. La valutazione degli studenti in condizioni di impossibilità di frequentare la scuola dovute a gravi malattie o a infortuni, tiene conto di quanto previsto dall’articolo 74, comma 3 bis, della legge provinciale sulla scuola, e in particolare della necessaria coerenza con il progetto personalizzato d’assistenza e tutoraggio. La valutazione degli studenti che assolvono l’obbligo d’istruzione tramite l’istruzione familiare Nel caso di studenti che assolvono l’obbligo scolastico tramite l’istruzione familiare, la valutazione avviene al termine di ogni anno scolastico. Ai fini dell’accertamento dell’apprendimento al termine di ogni anno scolastico, il dirigente attiva le necessarie forme di controllo secondo questi criteri e modalità: • incontra, assieme ad alcuni docenti della classe corrispondente, i genitori degli alunni e prende visione del progetto educativo elaborato dalla famiglia, dei lavori elaborati dallo studente e dei materiali prodotti; • incontra, sempre assieme ad alcuni docenti della classe corrispondente, anche gli alunni e accerta attraverso un colloquio i progressi compiuti a livello apprenditivo; • decide assieme ai genitori le modalità di partecipazione alle rilevazioni INVALSI. Criteri e modalità in merito alla valutazione periodica e annuale. Ai fini della valutazione periodica, l’anno scolastico è suddiviso in due periodi quadrimestrali e quindi la formalizzazione della stessa avviene due volte durante l’anno scolastico. La scelta della scadenza quadrimestrale dipende dal fatto che, rispetto ad una scadenza più breve (tri o bimestrale), consente un tempo più rilevante per la somministrazione delle prove, per i colloqui e per altri momenti valutativi, fornendo così maggiori elementi e spazi per la riflessione ed il confronto da parte dei docenti. I docenti rilevano la situazione di partenza degli alunni nel periodo che va dall’inizio delle lezioni sino a circa metà ottobre attraverso l’esame della scheda di valutazione precedente, le prove d’ingresso, l’osservazione sistematica in classe. Le valutazioni sulla situazione di partenza di ogni studente sono registrate nel “giornale dell’insegnante”, nel quale vengono poi annotate anche le osservazioni che emergono nel resto dell’anno scolastico sugli obiettivi formativi, sulle conoscenze e abilità. Le tipologie di verifica sono diversificate a seconda della disciplina, o dell’area, e degli obiettivi dichiarati della verifica (valutazione, o autovalutazione, di competenze, abilità, conoscenze, atteggiamenti, competenze trasversali) e comprendono: • le osservazioni sistematiche significative; • i questionari, le prove soggettive /oggettive, le prove pratiche, i test, i colloqui con gli studenti (interrogazioni) Nella scuola primaria le prove di verifica per ciascuna disciplina o area di apprendimento sono almeno tre per ciascun quadrimestre. Nella scuola secondaria il numero delle prove di verifica viene così stabilito: Disciplina Italiano Storia Geografia Inglese Prova scritta Prova orale 3 Prova pratica 2 3 3 3 2 Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 22 Istituto comprensivo “Val Rendena” Tedesco Matematica Scienze Tecnologia Arte e Immagine Musica Scienze motorie e sportive Religione Progetto di istituto 3 3 2 2 3 3 3 3 3 Nella scuola secondaria la data di svolgimento delle prove scritte viene comunicata agli studenti almeno tre giorni prima ed è segnata sul registro di classe; nella stessa giornata viene programmata una sola prova scritta. Il giudizio sintetico delle prove orali viene comunicato immediatamente allo studente, motivandone i criteri di attribuzione. Le verifiche scritte sono riportate corrette agli alunni entro dieci giorni dalla somministrazione; a richiesta, le fotocopie delle stesse sono consegnate tramite lo studente alla famiglia. Gli esiti delle verifiche sono registrati dal docente nel “giornale dell’insegnante”. Il giudizio globale del 1° e 2° quadrimestre è redatto in forma schematica sul documento/scheda di valutazione ed è il frutto dell’insieme delle osservazioni iniziali e continue di tutti i docenti. Per la formulazione del giudizio globale si utilizza una specifica griglia predisposta allo scopo di esprimere una valutazione che sia il più oggettiva possibile. La griglia prende in considerazione degli indicatori quali la socializzazione, il comportamento, la partecipazione alle attività scolastiche, il metodo di lavoro adottato, i livelli di apprendimento conseguiti, la cura del materiale didattico. Oltre che del grado di apprendimento delle conoscenze-abilità, nella formulazione dei giudizi sintetici si tiene conto anche dei seguenti ulteriori criteri: • l’impegno manifestato dallo studente; • il grado di progresso registrato rispetto alla situazione di partenza; • il livello di prestazione raggiunto rispetto alle potenzialità personali. A livello d’istituto vengono utilizzati i seguenti giudizi sintetici di valutazione: GIUDIZIO SINTETICO SIGNIFICATO VALUTATIVO COMPORTAMENTO COGNITIVO Abilità, concetti e procediPieno e completo raggiungimento menti sono raggiunti in modo OTTIMO di tutti gli obiettivi. stabile e trasferiti in qualsiasi situazione di apprendimento. Abilità, concetti e procediComplessivo raggiungimento DISTINTO menti sono acquisiti in modo degli obiettivi. stabile. Soddisfacente raggiungimento Abilità e procedimenti BUONO degli obiettivi. acquisiti. Discreto raggiungimento degli Abilità e procedimenti DISCRETO obiettivi. acquisiti in modo essenziale. Raggiungimento essenziale degli Abilità essenziali acquisite, SUFFICIENTE obiettivi. ma non stabili. NON Parziale o mancato raggiungi- Poche e scarse abilità SUFFICIENTE mento degli obiettivi essenziali. acquisite. CONVERSIONE GIUDIZI IN VOTO 10 9 8 7 6 da 5 a 1 Compiti del consiglio di classe Il consiglio di classe, attraverso un costante monitoraggio dei processi di apprendimento, ha il compito di valutare gli apprendimenti e la capacità relazionale dello studente. Al consiglio di classe infatti, presieduto dal dirigente dell’istituzione scolastica o da un docente da lui delegato, spetta la valutazione delle singole discipline, su motivata proposta del docente della disciplina. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 23 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto I docenti di sostegno fanno parte a pieno titolo del consiglio di classe e partecipano alla valutazione di tutti gli studenti della classe. Ai sensi delle norme concordatarie, delle conseguenti intese e dell’articolo 21 del decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 405, i docenti di religione cattolica fanno parte del consiglio di classe per la valutazione periodica e annuale degli studenti che si avvalgono di tale insegnamento. Gli assistenti educatori, i docenti incaricati delle attività didattiche alternative all’insegnamento della religione cattolica nonché gli esperti di cui si avvale l’istituzione scolastica, forniscono al consiglio di classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascuno studente. Nei Consigli di classe delle classi terze della SSPG, in cui sono presenti due docenti di lingua inglese, vista l’introduzione dei gruppi di livello, ciascun docente parteciperà solo alla valutazione degli studenti del suo gruppo. Documento di valutazione e modalità di comunicazione degli esiti della valutazione Il documento di valutazione contiene i seguenti elementi: a) dati anagrafici dello studente e i riferimenti identificativi dell’istituzione scolastica riportando, in particolare, lo stemma della Provincia e dello Stato italiano; b) dichiarazione, per la scuola secondaria, in merito alla quota minima di frequenza annuale obbligatoria; c) dichiarazione di ammissione o non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato; d) valutazione dell’insegnamento della religione cattolica per lo studente che se ne avvale, riportata nel medesimo spazio riservato alla valutazione delle discipline; e) valutazione delle attività opzionali facoltative, compresa l’attività didattica alternativa all’insegnamento della religione cattolica. f) il giudizio globale e un giudizio sintetico per ogni disciplina o area di apprendimento; g) limitatamente all’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado, il documento di valutazione contiene anche il consiglio orientativo e, nel giudizio globale, il giudizio di ammissione all’esame di stato. La scuola attiva un programma di comunicazione continua tra docenti e famiglie in merito agli esiti della valutazione periodica e annuale. Costituiscono parte di questa comunicazione anche le informazioni ai genitori sui risultati delle verifiche, sulle assenze e sull’andamento scolastico dei propri figli, con particolare riguardo alle situazioni che possono portare alla non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato. In particolare • i criteri e le modalità della valutazioni sono resi noti attraverso la diffusione del presente progetto di istituto sia in forma cartacea (e attraverso sue riduzioni come la “Guida dei genitori”) che sul sito web della scuola; • l’esito della valutazione quadrimestrale e finale viene comunicato attraverso il documento/scheda di valutazione. Lo stesso documento è consegnato in visione alla famiglia e allo studente per l’informazione sulla valutazione periodica e rilasciato in copia conforme al termine di ciascun anno scolastico; • i risultati delle singole verifiche, nella scuola secondaria, sono trascritti ogni volta sul libretto personale degli alunni; • le assenze vengono giustificate dai genitori attraverso il libretto personale o il diario degli alunni; • l’andamento scolastico degli alunni è comunicato alle famiglie durante le udienze personali dei docenti o attraverso specifiche comunicazioni; • le situazioni che potrebbero compromettere l’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato sono segnalate in tempi e modi adeguati alle famiglie con specifica comunicazione (lettera); • l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva, nonché agli esami di stato, nella scuola secondaria è resa pubblica mediante l’esposizione all’albo dell’istituzione scolastica. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 24 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto L’ I. C. “Val Rendena” adotta il sistema del “registro elettronico” per consentire ai consigli di classe di accelerare le fasi di scambio nel momento della valutazione degli studenti e in seguito di digitalizzare le modalità di stesura della scheda di valutazione. Raccordo con la valutazione disciplinata dalla normativa statale Per il raccordo tra la valutazione degli studenti disciplinata da questo regolamento e quella disciplinata in modo differente dalla normativa statale, si utilizza la seguente tabella A; nel caso di studenti che si trasferiscono fuori provincia di Trento il documento di valutazione è accompagnato dalla tabella A. Durante l’esame di stato la valutazione delle prove scritte e del colloquio pluridisciplinare dell’esame di stato è espressa con i giudizi sintetici di ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, non sufficiente. Sulla base degli esiti delle prove d’esame e del giudizio di ammissione, la commissione esaminatrice formula un giudizio sintetico finale che poi converte in voto numerico utilizzando la tabella A. Nei casi di merito eccezionale la commissione esaminatrice può assegnare la lode. Tabella A GIUDIZI SINTETICI Non sufficiente Sufficiente Discreto Buono Distinto Ottimo VOTI NUMERICI da 1 a 5 6 7 8 9 10 Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 25 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Servizi Mensa. L’istituto assicura un servizio mensa che attualmente riguarda gli studenti delle scuole primarie di Carisolo, Pinzolo, Giustino, Caderzone, Spiazzo e Darè, e gli studenti della scuola secondaria di Spiazzo. Gli alunni di Pinzolo, in attesa che sia messa loro a disposizione un’apposita struttura, usufruiscono del servizio a Giustino e a Carisolo, utilizzando apposito trasporto. Il servizio mensa potrà estendersi nel futuro anche ad altre scuole, qualora esistano le condizioni per la sua realizzazione ed esista un chiaro bisogno da parte degli utenti in questo senso. Il servizio mensa non costituisce solo un momento di giusto ristoro, ma più in generale uno dei fondamentali momenti educativi del processo formativo. Pranzando con gli altri, lo studente infatti impara ad assumere comportamenti corretti nei confronti degli altri, ad essere educato a tavola, a mantenere un livello di voce adeguato. Nei confronti del cibo, poi, si abituerà a considerarlo con rispetto, come frutto del lavoro degli altri; gli alunni in particolare saranno invitati a consumare tutto il loro fornito e a non sciuparlo. Verranno curate positive abitudini alimentari come quella di consumare verdure crude e cotte, di anticipare il consumo della frutta, di scoraggiare, nei momenti della ricreazione, l’utilizzo di merendine industriali e bevande dolcificate e gassate. Il servizio mensa delle nostre scuole è gestito in prima persona dalla Comunità di valle delle Giudicarie, che provvede ad assicurare, oltre all’attrezzatura della mensa stessa (tavoli, sedie, etc), che i cibi siano confezionati rispettando apposite tabelle dietetiche. Dal sito web del nostro istituto è possibile collegarsi a quello della Comunità di valle delle Giudicarie ed avere notizie precise sui pasti e la loro composizione. Il controllo della qualità dei pasti è affidato, oltre ai responsabili della Comunità di valle delle Giudicarie, anche ad alcuni genitori appositamente nominati per questo dal presidente del consiglio dell’istituzione dell’ IC “Val Rendena”. La sorveglianza durante la mensa è affidata ai docenti dell’istituto, in numero congruo rispetto al numero complessivo di alunni. Per risparmiare ore dei docenti e poterle dedicare all’insegnamento, una parte del personale di sorveglianza potrà essere rappresentata anche da personale fornito da agenzie esterne accreditate con la quali l’istituto avrà firmato un’apposita convenzione. Libri di testo L’Istituto ha adottato un proprio regolamento riguardante la gestione dei libri di testo, in seguito alla delibera della Giunta Provinciale dell’11 aprile 2008. Le nuove disposizioni riguardano i costi massimi, il comodato d’uso e l’acquisto da parte delle famiglie dei libri di testo per gli studenti della scuola secondaria di primo grado. In base al nuovo regolamento la scuola continuerà a fornire i libri di testo alle famiglie in comodato gratuito ma potrà proporne anche l’acquisto. Ogni famiglia, dal canto suo, acquisterà a proprie spese gli eserciziari, i dizionari, i libri di lettura, i testi consigliati e, su indicazione della scuola, quei libri di testo che, per particolari problemi di usura possono essere solo di utilizzo personale (ad esempio i libri contenenti gli eserciziari). Potrà anche acquistare facoltativamente gli altri libri di testo, di cui desidera la proprietà esclusiva, sia direttamente dalla scuola, all’inizio dell’anno, formulando la richiesta al momento del loro ritiro e pagando il costo sostenuto dalla scuola, sia privatamente presso librerie o negozi. In questo caso dovrà avvertire la scuola in anticipo, vale a dire entro il mese di giugno dell’anno scolastico precedente, in risposta ad un preciso avviso in merito trasmesso dalla scuola. Le famiglie, che sceglieranno la formula del comodato gratuito, dovranno garantire che i testi siano restituiti alla fine del periodo d’uso ancora integri, perché dovranno essere utilizzati negli anni successivi da altri alunni. Nel caso di mancata restituzione o se al momento della riconsegna si rilevassero condizioni di deterioramento tali da rendere inadatto il testo a successivi utilizzi, si richiederà alla famiglia il rimborso di un corrispettivo economico nella misura del prezzo di nuovo acquisto del libro. Il mancato pagamento escluderà gli studenti dalla possibilità di avvalersi del comodato negli anni scolastici successivi. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 26 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Laboratori (iniziative) di recupero e/o potenziamento Al fine di prevenire la dispersione scolastica e favorire il successo formativo di ogni alunno, l’istituto, in aggiunta a quanto previsto specificatamente per gli alunni con BES, prevede e organizza specifiche iniziative nei confronti degli alunni in difficoltà apprenditiva (preparazione lacunosa, tempi più lunghi di apprendimento, difficoltà di gestione dei compiti casalinghi, scarsa autonomia organizzativa, insufficiente motivazione, etc). In particolare, per quanto riguarda l’Italiano e la Matematica, sia nella scuola primaria che nella secondaria, attraverso la compresenza di un’ora per disciplina, vengono attivati specifici laboratori di recupero degli alunni in difficoltà e potenziamento di quelli più motivati e preparati. Nel plesso di SSPG di Spiazzo, dove tra l’altro si concentrano la maggior parte degli alunni stranieri che frequentano la scuola secondaria, viene attivato uno specifico laboratorio linguistico di italiano come “Lingua 2”, nel quale, attraverso percorsi individualizzati o per piccoli gruppi, in cui sono inseriti tutti gli alunni (italiani e stranieri) in difficoltà, si favorisce l’alfabetizzazione, il recupero e il potenziamento delle competenze in lingua italiana. Tutte queste precedenti iniziative sono organizzate compatibilmente con le risorse umane e finanziarie a disposizione. Uscite e viaggi L’istituto adotta ogni anno un proprio piano delle uscite e dei viaggi, raccogliendo le proposte in questo senso formulate dai vari consigli di classe. Le uscite didattiche, i viaggi di istruzione hanno come fine quello di completare e arricchire l’offerta di istruzione, dando all’alunno l’opportunità concreta di vedere, sperimentare in maniera diretta e sul territorio quanto affrontato a livello più teorico a scuola. Le uscite costituiscono anche un momento importante di socializzazione degli alunni fra loro e di scambio significativo con i docenti. Per ragioni di bilancio, al fine di poter contemperare efficacemente le ragioni educative con quelle delle finanze interne, l’istituto si dota di un regolamento specifico che disciplina il numero delle uscite. In particolare le uscite sono limitate a un massimo di tre per classe di 1 solo giorno (viaggi d’istruzione, uscite didattiche, progetti del Parco, festa degli alberi, etc.). Per le classi terze della SSPG possono essere previsti, oltre al viaggio a Mauthausen e Melk come da progetto “Il viaggio della memoria”, un viaggio di istruzione di 2 giorni e 1 uscita di 1 giorno, o tre uscite di 1 giorno, oppure, in casi eccezionali, un viaggio di istruzione di 3 giorni. Gli scambi e i gemellaggi (Murg, Berching, …), le settimane linguistiche estive SP e SSPG, la “Festa dello sport” e “La Montagna nella Scuola” non sono compresi nei tre giorni previsti di norma. Progetti Progetto “Autovalutazione d’istituto” Il progetto dell’I.C. “Val Rendena” è inserito nel contesto del Sistema di valutazione P.A.T. e aderisce al “Protocollo per i processi di valutazione e autovalutazione d’istituto” che prevede la collaborazione tra gli altri istituti della “Rete Scuole C8” al fine di favorire la diffusione della cultura della valutazione e autovalutazione come processo sistematico in un’ottica di miglioramento continuo . L’istituto comprensivo “Val Rendena” nomina un “nucleo interno di valutazione” (NIV) cioè una commissione composta da tre docenti, un rappresentante del personale ATA e assistente educatore, due rappresentanti dei genitori. Il nucleo interno di valutazione nomina fra i docenti un proprio coordinatore, che svolgerà anche la funzione di referente del progetto. Il nucleo possiede un proprio regolamento. Con il progetto d’autovalutazione l’istituto intende costruire un percorso che implica una capacità di analisi e autoanalisi mirata ad ottenere informazioni sulla qualità del servizio scolastico offerto e a Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 27 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto definirne le eventuali criticità in vista della revisione dello stesso progetto d’istituto. Tutto ciò si articola in tre fasi: • rilevazione della qualità prodotta, che si attua mediante la raccolta di dati “quantitativamente” misurabili (valutazione degli apprendimenti degli alunni, modalità di utilizzazione delle risorse finanziarie, impiego delle risorse umane etc); • rilevazione della qualità percepita, che si attua attraverso la somministrazione di questionari (grado di soddisfacimento delle aspettative sul piano amministrativo e didattico, livello di soddisfacimento della domanda di aggiornamento, efficienza della rete informativa etc); • rilevazione statistiche in genere. L’istituto aderisce alle iniziative di valutazione degli apprendimenti degli studenti proposte da organismi esterni abilitati, internazionali, nazionali e provinciali (ad es. OCSE PISA, TIMS, INVALSI, IPRASE…). La valutazione s’ispirerà al principio della diagnosi e dell’autodiagnosi ed avrà come finalità la programmazione di interventi di miglioramento e d’innovazione. I risultati dei processi di autovalutazione verranno portati a conoscenza del personale e discussi in apposite riunioni. I risultati emersi, in modo particolare quelli riferiti alle criticità, costituiranno la base per programmare le iniziative e le attività di miglioramento. Orientamento L’orientarsi è sempre stata una dimensione fondamentale del comportamento umano, ma lo è ancor più oggi, nella realtà complessa dell’attuale momento storico e per la velocità con cui tale realtà evolve. Tale consapevolezza induce a riconoscere che il processo orientativo è prioritario all’interno del progetto educativo della scuola in tutti i suoi ordini e gradi. L’orientamento oggi non svolge solo la funzione informativa, finalizzata alla scelta di un indirizzo scolastico, ma si propone di educare gli alunni all’assunzione di decisioni e quindi di responsabilità nel saper progettare azioni di vita in chiave dinamica ed evolutiva. In quest’ottica l’orientamento diventa componente strutturale dei processi educativi e non più un’attività laterale ed investe ovviamente altri soggetti, esterni alla scuola, dalle famiglie alle numerose agenzie educative presenti sul territorio, inteso quindi come una azione formativa permanente che ha lo scopo di mettere in grado la persona, attraverso la conoscenza di sé, delle proprie capacità, del contesto sociale e ambientale in cui vive, di orientarsi in una società sempre più complessa, di decidere il proprio futuro elaborando il proprio progetto di vita e di riorientarsi nel corso della vita ogniqualvolta le mutate situazioni lo richiederanno. Il Progetto Orientamento dell’I.C. “Val Rendena” si articola quindi lungo l’intero arco della scuola di base. Attraverso attività ed esperienze formative ed utilizzando la valenza orientativa propria di ogni disciplina, gli alunni saranno gradualmente guidati a costruire la propria identità ed un proprio mondo di relazioni: cittadini quindi attrezzati di una pluralità di linguaggi e strumenti di comunicazione, in grado di collocarsi in contesti diversi, di appartenere a una pluralità di gruppi e di assumere responsabilità pubbliche. A tale scopo la scuola promuoverà negli alunni la capacità di: • conoscere se stessi e valutare le proprie risorse personali; • agire con autonomia e responsabilità, in rapporto all’età, nella vita quotidiana dentro e fuori la scuola, sviluppando gradualmente una propria coscienza critica; • progettare le proprie iniziative; • sviluppare relazioni negli ambienti di vita (rispetto delle idee altrui, partecipare attivamente alla convivenza civile, …). Per quanto concerne la scuola secondaria di primo grado, particolare attenzione sarà posta al momento decisionale, nel quale l’alunno e la famiglia sono chiamati a scegliere l’indirizzo di studi successivo. A questo stadio il processo di orientamento educativo e formativo sarà affiancato da un momento informativo e di consulenza esterna (esperto di orientamento) per scoprire attitudini e/o interessi personali specifici. L’istituto aderisce al Protocollo di intesa PAT – Confindustria. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 28 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Nell’istituto comprensivo “Val Rendena” opera una commissione composta da docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado, coordinata da un docente con funzioni di referente di istituto, che propone al collegio docenti un Progetto Orientamento articolato per le classi delle scuole primaria e secondaria di primo grado. L’istituto inoltre, attraverso la Rete della scuole C8, fa parte del “Tavolo per l’orientamento” (TpO), il cui scopo è confrontare le esperienze delle singole scuole, coordinare iniziative comuni, promuovere nuove modalità per migliorare l’efficienza e l’efficacia degli interventi, organizzare la formazione del personale docenti e dei genitori. Il Progetto si pone come un vero e proprio curricolo trasversale, dalla prima SP alla terza SSPG, volto all’acquisizione delle Life Skills (competenze vitali di base, OMS) e alla conoscenza della realtà circostante, presupposti essenziali per lo sviluppo di una maturità orientativa. Per ogni classe sono suggerite specifiche attività finalizzate all’acquisizione di particolari Life skills e all’analisi di specifici settori della realtà, sintetizzati nella tabella: CLASSE LIFE SKILLS I SP DECISION MAKING II SP CREATIVITÁ III SP IV SP V SP PROBLEM SOLVING GESTIONE delle EMOZIONI (individualmente e nel gruppo) CONOSCENZA REALTÀ TEMPI Settembre/ottobre IO Settembre/ottobre LA MIA CLASSE Settembre/ottobre LA MIA SCUOLA Settembre/ottobre SENSO CRITICO e AUTONOMIA Settembre/ottobre GESTIONE delle EMOZIONI I SSPG SKILLS PER LE RELAZIONI INTERPERSONALI AUTOCOSCIENZA (identità) II SSPG III SSPG L’ISTITUTO Settembre/ottobre IL TERRITORIO Settembre/ottobre L’OFFERTA SCOLASTICA Settembre/ottobre EMPATIA COMUNICAZIONE EFFICACE DECISION MAKING Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 29 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Continuità tra ordini e cicli diversi di scuola Per favorire il processo di continuità tra i vari ordini e cicli scolastici, l’istituto comprensivo si impegna ad attuare in ogni scuola primaria un progetto di continuità con le scuole dell’infanzia presenti in Val Rendena e nella scuola secondaria progetti di continuità, anche in rete con gli altri istituti del comprensorio, con le scuole superiori e la formazione professionale. All’interno dell’istituto comprensivo inoltre vengono attivati progetti di continuità tra la scuola primaria e la secondaria di primo grado, che coinvolgono tutti gli alunni delle classi quinte dei vari plessi di SP e gli alunni delle prime classi della SSPG. I progetti di continuità in questo caso sono curati anche in vista della completa realizzazione del terzo biennio previsto dalla legge provinciale n. 5/2006. Sostegno degli alunni con bisogni educativi speciali Il nuovo regolamento provinciale “per favorire l’integrazione e l’inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali (articolo 74 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5)” parla esplicitamente di Bisogni Educativi Speciali (BES), una definizione che va oltre i tradizionali confini della “disabilità” e considera anche le situazioni in cui si manifestano gravi problemi di apprendimento e di comportamento, tali da mettere a rischio il processo di apprendimento e il conseguimento dell’obbligo scolastico o la frequenza. Le nuove forme di disagio e la diversità dei bisogni educativi richiedono alle scuole la ricerca di strumenti per intercettarle, comprenderle e trattarle. Sono ritenuti studenti con bisogni educativi speciali: • gli studenti con certificazione (ai sensi della L. 104/92); fascia A • gli studenti con certificazione di disturbi specifici di apprendimento (DSA); fascia B • gli studenti in particolari situazione di svantaggio. Fascia C I bisogni educativi delle prime due tipologie sono certificati da uno specialista esterno; nel caso degli studenti di fascia C, il Consiglio di classe li individua sentito il parere di uno specialista (nel nostro istituto lo psicologo o pedagogista in servizio a scuola) e con il coinvolgimento della famiglia. Ognuno degli studenti con BES avrà un docente di riferimento che provvederà ad approntare il PEI1 (fascia A) o PEP2 (fascia B e C), a curarne la realizzazione coordinando tutti i docenti della classe, a mantenere il contatto coi genitori e con gli specialisti. Nei PEI e PEP sono indicati gli obiettivi di apprendimento specifici per ogni alunno, le misure dispensative e gli strumenti compensativi di cui usufruiranno. L’istituto elabora annualmente un proprio “piano di intervento”, in cui confluiscono tutte le segnalazioni, osservazioni, programmazioni e proposte dei consigli di classe. Le risorse assegnate dalla Provincia verranno poi redistribuite privilegiando non la visione centrata sul singolo (ad es. l’ associazione “certificazione=docente specializzato”), ma secondo una visione che vede lo studente con BES inserito in uno specifico contesto classe. Non a caso il docente specializzato non è assegnato al singolo alunno, ma ad una classe. Il piano di intervento è definito e approvato sulla base dei documenti predisposti da ciascun consiglio di classe, nelle modalità previste dall’art. 14 del regolamento provinciale. Viene inviato alla Provincia per la richiesta delle risorse umane e strumentali necessarie per la realizzazione delle misure e dei servizi di integrazione e inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali che frequentano la scuola. Nelle prime classi della scuola primaria vengono annualmente attuate iniziative per la rilevazione precoce delle difficoltà nella lettura e nella scrittura, al fine di programmare tempestivamente interventi efficaci. L’istituto comprensivo “Val Rendena” nomina anche una propria commissione composta da docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado (normalmente uno per ciascuna delle dieci scuole dell’I.C. “Val Rendena”), coordinata dal docente con funzioni di referente di istituto per i BES. La commissione, che potrà avvalersi del supporto di esperti esterni, si propone innanzitutto di migliorare e rendere più chiare possibili ed operative le procedure d’integrazione e inclusione adottando buone 1 P.E.I. Piano educativo individualizzato P.E.P. Piano educativo personalizzato Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 2 30 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto prassi, attraverso il confronto interno tra i vari plessi ed esterno con le altre scuole. Opererà poi per conseguire pratiche e linee programmatiche comuni, migliorare le relazioni, gli scambi e i contatti tra docenti, tra scuola, famiglia ed esperti ASL (Azienda Sanitaria Locale). L’istituto inoltre aderisce, attraverso la Rete delle scuole C8, al “Tavolo per i BES”, che ha l’intento di confrontare le esperienze delle singole scuole, coordinare iniziative comuni, promuovere nuove modalità per migliorare l’efficienza e l’efficacia degli interventi, organizzare la formazione del personale docenti e dei genitori. Nell’ambito degli interventi per gli alunni con BES verranno promossi: a. incontri quadrimestrali con famiglia, insegnanti ed esperti ASL; b. incontri iniziali di stesura del PEI o del PEP; c. incontri d’insegnanti, per specifici casi, con esperti ASL (es. logopedista); d. aggiornamenti e incontri di formazione; e. somministrazione di materiale per lo screening delle difficoltà di apprendimento; f. adozione di una scheda aggiuntiva per la valutazione di abilità non inerenti alle singole discipline. Nel sostegno agli alunni con BES e con difficoltà di apprendimento, l’istituto si avvale anche di accreditate agenzie esterne in convenzione che utilizzano per questi scopi personale adeguatamente qualificato. Per gli alunni con difficoltà di apprendimento possono essere promosse specifiche iniziative volte all’assistenza allo studio, all’acquisizione di un metodo di studio, al superamento delle carenza disciplinari, a favorire la socializzazione. Progetto ponte e azioni formative In favore degli alunni con BES vengono organizzati, solitamente nell’anno terminale del primo ciclo, specifici progetti personalizzati, denominati “progetti ponte” in accordo con le scuole di formazione professionale del territorio e trentine. I progetti in questione hanno lo scopo di favorire l’orientamento di questi alunni permettendo loro la frequenza, per un monte ore definito, delle scuole professionali prescelte. I progetti di azione formativa (o “start up”), rivolti invece agli studenti che hanno compiuto i 15 anni e non hanno ancora adempiuto all’obbligo scolastico, prevedono solitamente la frequenza nell’istituto di un numero limitato di ore (corrispondenti alle Educazioni musicale e all’immagine) e per il resto la frequenza della scuola professionale. Questi studenti potranno anche essere assistiti nello studio pomeridiano attraverso attività in convenzione con enti esterni. Al termine dell’anno dovranno sostenere gli esami finali del primo ciclo. In entrambi progetti è richiesto il coinvolgimento collaborativo dei genitori. CIC e punto d’ascolto La complessità della realtà moderna, il bombardamento continuo di stimoli sempre nuovi ed in numero sempre crescente cui sono soggetti bambini e ragazzi, rendono in alcuni casi difficile instaurare un’interazione positiva con l’ambiente scuola: interazione che vede come soggetti e protagonisti non solo la componente scolastica (insegnanti e gruppo classe), ma anche la famiglia e l’ambiente sociale. Sulla e nella scuola ricadono e si esprimono, perciò, crisi e tensioni che nascono anche al di fuori e lontano da essa. Per una più efficace gestione di tali situazioni, l’I.C. “Val Rendena”, oltre alla promozione di una pedagogia del successo che valorizzi nell’azione didattica-formativa quotidiana ciò che ogni alunno sa e può esprimere, offre ad alunni, genitori ed insegnanti la possibilità di avvalersi della competenza specifica e della consulenza di uno o più psicologi o pedagogisti, attraverso l’attivazione di uno sportello d’ascolto presso le dieci scuole dell’istituto. Tale servizio non si caratterizza quale consulenza psicoterapica, ma unicamente come supporto all’azione formativa di scuola e famiglia e nell’ambito di problematiche legate a situazioni di disagio non patologiche, nonché all’orientamento nell’ultima classe del primo ciclo. L’esperto psicologo o pedagogista costituisce una risorsa della scuola per l’analisi e la valutazione delle dinamiche di classe, per fornire consulenza e indicazione riguardo alle relazioni interpersonali, alle problematiche della crescita, alle modalità diverse di apprendimento. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 31 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Per avvalersi di questo servizio è necessario per gli studenti prenotarsi presso i docenti incaricati; i docenti e i genitori possono rivolgersi alla segreteria. Progetto lingue straniere Il progetto lingue dell’I.C. “Val Rendena” prevede la programmazione ed attuazione di alcuni progetti per promuovere e migliorare l’apprendimento delle lingue straniere. 1. Progetto di lettorato madrelingua: • lettorato per le scuole secondarie: è previsto un periodo intensivo di alcune settimane, con lezioni che verteranno su canzoni ed attività ludiche, ma anche su aspetti geografici e culturali dei paesi di lingua tedesca e inglese. • lettorato d’inglese per le scuole primarie. Nelle classi prime e seconde, durante le attività opzionali, viene attivato l’insegnamento di inglese con docente di madrelingua, per un’ora alla settimana, per un accostamento precoce alla lingua ed alla cultura anglosassone. 2. L’offerta di certificazioni delle lingue straniere esterne ed internazionalmente riconosciute per gli studenti della scuola secondaria. L’iniziativa è rivolta a studenti particolarmente motivati e predisposti allo studio delle lingue straniere. Per il tedesco gli studenti hanno la possibilità di sostenere l’esame del Goethe-Institut - Fit in Deutsch 2. Per inglese viene proposto l’esame Cambridge ESOL – Key English Test KET. 3. Progetti di progetti di scambi/gemellaggi con altre scuole: • lingua tedesca. Da alcuni anni l’istituto organizza ed attua un progetto di scambio tra gli alunni delle SSPG di Pinzolo e Berching, mentre le SP di Pinzolo hanno attivato un progetto di scambio con la scuola di Murg. Lo scopo principale è quello di favorire la conoscenza reciproca e lo scambio linguistico (italiano-tedesco e tedesco-italiano) tra alunni delle due realtà scolastiche e tra i docenti di lingua tedesca e italiana. Lo scambio tra insegnanti permette di analizzare, comprendere e studiare le metodologie di programmazione delle lezioni (obiettivi, tempi, modi, metodi) nelle classi bilingui e rafforzare le competenze linguistiche dei docenti. • lingua inglese. Non sono in essere attualmente scambi e gemellaggi con scuole di lingua inglese, possibili in futuro quando verrà individuata una scuola partner. 4. Settimane linguistiche in paesi di lingua tedesca e inglese Vengono promosse, soprattutto nei mesi estivi, settimane di soggiorno in paesi di lingua tedesca e di lingua inglese per favorire l’apprendimento della lingua straniera e favorire la socializzazione e la crescita di maturazione degli alunni stessi. I soggiorni per la lingua tedesca sono rivolti agli studenti sia della primaria che della secondaria, i soggiorni di lingua inglese sono rivolti ai soli studenti della secondaria. 5. L’istituto, compatibilmente con le risorse umane ed economiche, potrà organizzare in loco, durante i mesi estivi, anche momenti di full immersione linguistica, inglese e tedesca, avvalendosi di esperti esterni. Alunni stranieri L’istituto organizza le sue risorse per meglio rispondere al continuo e crescente afflusso di alunni stranieri. La scuola, come previsto anche dallo speciale regolamento in vigore nel sistema educativo trentino, promuove l’accoglienza e l’inserimento di questi alunni e promuove il loro apprendimento e perfezionamento della lingua italiana. Per adempiere a questi compiti l’istituto • adotta uno specifico protocollo di accoglienza, dove vengono descritte le procedure e i diversi compiti degli operatori scolastici al momento dell’arrivo e inserimento di un alunno straniero; • sceglie un docente referente a livello di istituto, il quale coordina tra l’altro una specifica commissione formata da almeno un docente per plesso che funge per ogni scuola da punto di riferimento per le problematiche relative agli studenti stranieri; • attiva a partire dai plessi più interessati all’arrivo di studenti stranieri un laboratorio linguistico. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 32 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Per gli studenti stranieri potrà essere adottato un percorso didattico personalizzato, anche a livello della singola disciplina, con l’adattamento degli obiettivi e dei contenuti, fermo restando il raggiungimento dei livelli essenziali di apprendimento alla fine del percorso. L’istituto, compatibilmente con le proprie risorse economiche e umane, favorirà il mantenimento della lingua madre dello studente. Per rendere più efficace l’inserimento, l’istituto si avvale anche di facilitatori linguistici e di mediatori culturali, per favorire l’apprendimento della lingua italiana come lingua della comunicazione e per facilitare la comunicazione con la famiglia dello studente. L’istituto promuove nei confronti del proprio personale tutte quelle iniziative di formazione e aggiornamento che servono per favorire una più alta consapevolezza del problema e promuovere una preparazione specifica, come quella di facilitatori linguistici. L’istituto aderisce alla rete delle scuole del C8 e agli specifici progetti sottoscritti a livello di rete in favore degli studenti stranieri, in modo da consolidare, rendere omogenei e coordinati gli stessi progetti sul territorio giudicariese. L’istituto promuove anche in collaborazione con Cinformi e la Comunità di Valle specifici corsi per di Italiano L2 per stranieri adulti. Modalità analoghe di personalizzazione dei percorsi formativi saranno adottate anche in caso di presenza di alunni di cultura Sinti e Rom, per i quali l’istituto avvierà contatti appositi con il Servizio sociale di zona. Educazione alla pace e alla solidarietà La scuola ha un ruolo fondamentale nella promozione di progetti che possano diffondere tra tutti gli alunni dell’istituto la consapevolezza, il senso critico e la partecipazione attiva nella lotta alla guerra, allo sfruttamento, alla povertà e alle ingiustizie. Il collegio docenti nomina all’inizio di ogni anno scolastico i componenti della Commissione pace, internazionalità, solidarietà e cooperazione, con il compito di coordinare le iniziative nelle scuole, proporre progetti di sensibilizzazione e solidarietà ed eventualmente idearne di nuovi. I vari plessi si impegnano ad attivare specifici progetti a riguardo, come ad esempio: • “Tante scuole per la Pace” • “Un Ponte fra i Cuori” • Adozioni a distanza (es. cooperativa scolastica delle classi IIIe SSPG Pinzolo in Eritrea, …) • Sostegno ai progetti dell’associazione Operazione Mato Grosso • “Scinsieme” ACLI • Premio “Solidarietà alpina” • etc. Giorno della memoria e Giorno del ricordo L’istituto aderisce con proprie specifiche iniziative al Giorno della memoria e al Giorno del ricordo. Il ”Giorno della Memoria” (27 gennaio) è stato istituito con la legge n.211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano con la motivazione: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. Il giorno del ricordo (10 febbraio) invece è stato istituito per ricordare le vittime delle foibe e del genocidio anti-italiano commesso dagli jugoslavi dal 1943 fin oltre la fine della II guerra mondiale. Tra le altre iniziative, l’istituto aderisce al progetto, formulato dai Comuni della Val Rendena, denominato “Il viaggio della memoria”, che consiste in un viaggio-pellegrinaggio degli alunni delle classi terze della scuola secondaria al campo di concentramento di Mauthausen e al sottocampo di Melk, dove sono state collocate due targhe alla memoria di Adamello Collini e Giacomo Spada, abitanti della Val Rendena, che in quel luogo di orrore hanno sacrificato la loro vita. Il viaggio, i cui costi di trasporto, vitto e alloggio sono a carico dei Comuni della valle, si pone l’obiettivo di far comprendere agli alunni che la fratellanza, l’unità, la tolleranza devono essere al di sopra degli interessi materiali e delle diversità etniche, religiose e politiche. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 33 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Progetto integrato Scuola – Sport L’istituto comprensivo “Val Rendena” collabora con gli enti territoriali, con i quali siano stati condivisi obiettivi e metodi, per la programmazione di un percorso di educazione sportiva garante della crescita individuale dei giovani cittadini della Valle. Il progetto si propone come obiettivo l’apprendimento da parte degli studenti degli elementi di base di alcuni sport praticabili, quale valido strumento di promozione di benessere dei futuri cittadini. Il curricolo di Educazione motoria, attivato nel corso degli otto anni della scuola del primo ciclo, rappresenta un solido fattore di equilibrio psico-fisico, di salute personale e di socializzazione, elementi tutti efficaci nella prevenzione del disagio personale e sociale. Il progetto porta a superare il modello di una disciplina curricolare con finalità racchiuse nei corsi scolastici e di un’attività sportiva che limita i propri orizzonti ad obiettivi agonistici. Gli studenti dell’istituto partecipano ogni anno ai corsi di nuoto, di pattinaggio, di sci alpino, di sci nordico, di bocce, di tennis, di orienteering, di arrampicata sportiva, di mountain bike, yoseikan budo, di danza, di golf etc. Simili attività sono svolte sia durante le ore curricolari che opzionali utilizzando le strutture sportive presenti sul territorio. I vari plessi valuteranno le offerte del territorio per sfruttarne le valenze formative e per indirizzare le giovani generazioni verso uno stile di vita consapevolmente salubre e ben inserito nell’ambiente sociale d’appartenenza. Tra le varie attività sportive è compreso anche Il gioco della dama, che richiede capacità spesso identiche alle altre discipline scolastiche: concentrazione, riflessione, memoria, creatività, autocontrollo, resistenza all’impegno, rispetto delle regole, socialità e relazionalità, capacità decisionale, gestione dell’errore e della sconfitta, acquisizione della capacità di confronto. L’istituto si avvale della collaborazione di esperti del Circolo Damistico “Adamello” con sede a Javrè per organizzare lezioni di base nelle classi, a partire dalla terza della scuola primaria, di Dama italiana e Dama internazionale (prime regole, tattiche fondamentali della partita a dama, impostazione di un torneo di classe). L’istituto aderisce ai Giochi Sportivi Studenteschi solo per le discipline sportive che rientrano a pieno titolo nella pratica educativa e formativa dell’educazione motoria di tutto l’istituto e queste sono il nuoto, l’orienteering, la corsa campestre, l’atletica (per le classi della SSPG) e la dama. È di competenza del collegio docenti definirne la partecipazione anno per anno. Nell’ambito della promozione dell’attività sportiva, trova spazio la Festa dello Sport, giornata di incontro degli alunni di tutta la Val Rendena, all’insegna dello sport, del gioco e del movimento, finalizzati alla pratica dei valori dell’amicizia e della solidarietà, che viene programmata solitamente nella parte conclusiva dell’anno scolastico. La necessità di ospitare contemporaneamente tutti gli alunni dell’istituto richiede grandi spazi, liberi ed attrezzati, messi a disposizione dal Comune di Caderzone. Utilizzando opportuni mezzi di trasporto, gli studenti, durante la giornata, potranno spostarsi tra la scuola di provenienza, il centro di Caderzone (o altri centri sportivi della Valle) e i vari impianti sportivi (campo da golf, campi da tennis, bocce, calcio, atletica, la piscina di Spiazzo, etc). La “Festa dello Sport” avviene in stretta collaborazione con le società sportive che aderiscono all’iniziativa e collaborano ad avviare i gruppi-classe alle diverse attività sportive. In caso di pioggia, si programmeranno attività alternative da tenersi negli spazi coperti disponibili (palestre, palazzo del ghiaccio, piscina, …). L’istituto organizza, in favore degli alunni della scuola secondaria di primo grado, attività complementari di educazione motoria e sportiva, durante i pomeriggi in cui non sono previste le normali lezioni, avvalendosi dei propri docenti di Scienze motorie e sportive. Simili attività sono destinate a sviluppare gli sport di squadra, quali la pallavolo, la pallacanestro, la pallamano e a promuovere inoltre le diverse specialità dell’atletica leggera e della corsa campestre. Per queste attività si utilizzano le palestre di Pinzolo e di Spiazzo (e di Campiglio, una volta ultimata), nonché le attrezzature e gli spazi sportivi presenti nei dintorni della scuola e nel territorio comunale. L’istituto si avvale poi delle convenzione PAT-CONI, che prevede l’intervento di esperti qualificati, per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento dell’educazione motoria nella scuola primaria, dalla prima alla quarta classe. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 34 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Curricolo del territorio L’I. C. “Val Rendena” adotta una proposta di Curricolo territoriale, che è parte integrante del progetto d’istituto. Alla sua realizzazione contribuiscono gli Enti e associazioni che possiedono competenza, documentazione, esperienza e operatività nei vari campi della vita del territorio, attuale e riferita al passato. Questo curricolo fa diventare “diritto” per tutti la conoscenza del territorio attraverso iniziative che sono già state sperimentate da alcune classi e di promuoverle con sistematicità. Inoltre i bambini e ragazzi di recente immigrazione, sempre più numerosi, potranno fruire di un importante elemento di integrazione, scoprendo insieme ai loro compagni le peculiarità ambientali e culturali altrimenti escluse dalla loro conoscenza. Educazione ambientale I progetti didattici rivolti alle scuole si prefiggono, nelle singole proposte operative, non solo l’aumento delle conoscenze scientifiche, peraltro utili ad apprezzare l’ambiente, ma anche e soprattutto di promuovere la consapevolezza che il rispetto dei suoi delicati equilibri volge a nostro immediato e futuro vantaggio, economico e spirituale. Riteniamo di primaria importanza il coinvolgimento degli alunni, rendendoli direttamente partecipi alle attività di esplorazione, osservazione e ricerca dei dati richiesti. Questo può essere un modo per creare un reale contatto tra studenti ed Enti Territoriali dotati di specifiche competenze in merito al rispetto e all’educazione ambientale. Soprattutto con la collaborazione del Parco Naturale Adamello Brenta, si vuole promuovere una cultura ambientale volta a migliorare gli impatti sul territorio determinati dalle scelte di ogni cittadino, al fine di rispettare e stimolare comportamenti in equilibrio con la natura. Con gli esperti di questi Enti e del Parco Adamello Brenta vengono organizzate sia lezioni in classe che uscite sul territorio. Il ruolo che svolgeranno i ragazzi è molto importante poiché saranno anche intermediari per le proprie famiglie, quindi promotori per tutte le persone che vivono e usufruiscono dello stesso territorio. La sensibilità verso queste problematiche deve essere educata, specialmente nelle nuove generazioni, nelle quali si ripone la fiducia per un maggiore senso di responsabilità e di creatività nella ricerca di soluzioni consone al miglioramento della qualità della vita per l’uomo del futuro. Progetto scuola e montagna Il progetto scuola e montagna rappresenta l’insieme di svariate attività didattiche, che interessano più discipline, che programmano esperienze di avvicinamento concreto alla montagna, per legare maggiormente i ragazzi al proprio territorio, renderli consapevoli delle potenzialità che la montagna offre, vivere in modo più diretto la natura e apprezzare i valori fondamentali che la montagna sa trasmettere. La montagna e la sua cultura rappresentano un patrimonio unico per avvicinare i giovani alla natura e per sensibilizzarli a valori quali l’impegno, la fatica, la solidarietà, lo spirito di gruppo, la salubrità, la pratica dello sport. I giovani inoltre devono imparare a muoversi con sicurezza e disinvoltura nell’ambiente naturale, attraverso le uscite sul territorio con l’aiuto di esperti; osservare la natura seguendo il ciclo delle stagioni; rivolgere l’attenzione ai riferimenti storico-culturali che vedono la montagna come soggetto. Le attività di questo progetto si svolgono soprattutto attraverso le uscite sul territorio, anche con l’intervento di esperti esterni appartenenti a Enti quali il Parco Adamello Brenta, il Gruppo Guide alpine, l’Associazione Maestri di sci nordico, la Federazione Italiana Sport Orientamento, il Corpo delle Guardie forestali, l’Associazione Cacciatori del Trentino, l’APPA, il Museo di Scienze Naturali, la SAT, le società sportive, il Soccorso Alpino, la Federazione Italiana Ghiaccio etc. Le attività riguardano i corsi di sci nordico e di sci-orienteering; l’orienteering; il trekking con le “ciaspole”; il corso di educazione stradale in montagna con mountain bike; il corso di pattinaggio su ghiaccio; le uscite con le Guide Alpine; gli interventi sulla biodiversità, la geologia, l’acqua, la flora, le stagioni nel Parco, gli animali e gli ambienti del Trentino; le visite guidate in Val di Daone, in Valgenova e nelle altre vallate del Parco; le uscite e i soggiorni nelle strutture del Parco; l’iniziativa della SAT sulla sicurezza in montagna; la visita al Museo di scienze naturali etc. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 35 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Tra queste attività rientra anche l’iniziativa definita “Montagna nella scuola”, proposta e organizzata dalle sezioni SAT della Val Rendena, Pinzolo, Valgenova e Carè Alto. Si propone l’obiettivo di far conoscere persone, attività e strumenti del soccorso organizzato per persone travolte dalle valanghe e di diffondere fra i bambini delle scuole primarie della Val Rendena la consapevolezza dei pericoli della montagna, attraverso la conoscenza e il rispetto degli elementi ambientali e delle principali regole comportamentali. La manifestazione ha luogo solitamente a Madonna di Campiglio in località Passo Campo Carlo Magno al Centro Fondo per le prove pratiche e presso una sala comunale (al Palacongressi) per le lezioni teoriche e la proiezione di audiovisivi (in caso di tempo proibitivo il programma viene ridotto alla sola mattinata e si svolge nel “Paladolomiti” a Pinzolo). L’iniziativa viene impostata con due livelli di complessità, concettuale e operativa; si invitano un anno le classi prime e seconde e l’anno successivo le quarte e le quinte, in modo che tutti gli alunni partecipino in due diverse modalità. Educazione stradale: la patente di guida per il ciclomotore Alla normale attività educativa, volta alla conoscenza e al rispetto della normativa del Codice della Strada per i pedoni e ciclisti, in questi anni si è diffusa nelle scuole la preparazione all’esame per il conseguimento del “patentino” di guida dei ciclomotori con cilindrata non superiore ai 50 cc. Gli alunni della classe terza delle scuole secondarie di primo grado, che decidono di aderire a tale progetto, fruiscono di una serie di lezioni, tenute da esperti esterni (polizia locale, etc) finalizzate al superamento delle prove d’esame. Informatica: la patente ECDL L’istituto favorisce, attraverso corsi di informatica, allestiti nelle sedi scolastiche, la preparazione specifica agli esami, riferiti ai moduli 3 (Word processing) e 6 (Power point), necessari per il conseguimento della Patente europea ECDL. L’istituto ha stipulato un accordo di rete con gli altri istituti scolastici delle Giudicarie e il C.F.P.U.P.T. di Tione, finalizzato al conseguimento della patente europea del computer (ECDL). L’accordo prevede la possibilità di sostenere anche l’esame riferito al modulo 2 (Gestione file). La certificazione europea riconosce il possesso delle abilità informatiche di ciascuno, ne arricchisce il curriculum personale e ne agevola l’inserimento futuro nel mondo del lavoro. Progetto salute (Educazione alla salute e all’affettività) Il progetto intende motivare i ragazzi ad assumere comportamenti corretti e responsabili nelle varie situazioni della vita e ad affrontare le problematiche affettive e psicologiche tipiche della preadolescenza. Nell’ambito del Progetto di Educazione alla Salute è prevista per gli alunni delle classi terze della SSPG una serie di interventi da parte di esperti dell’Azienda Sanitaria, un’ostetrica e una psicologa, sul tema dell’ educazione socio-affettiva e sessuale. Il progetto prevede un incontro preliminare con i genitori in cui si spiega il tipo di intervento che si intende attuare e tre incontri in classe con gli alunni. Le esperte tengono conto del delicato periodo evolutivo dei ragazzi e affrontano gli argomenti con metodo, in modo completo e pertanto tali incontri ben si integrano con il programma svolto in classe dagli insegnanti di scienze, italiano, religione. Inoltre l’Azienda Sanitaria propone l’intervento di un farmacista, per le classi seconde, sul tema del corretto uso dei farmaci. Viene spiegato ai ragazzi quali sono i principali farmaci, le azioni che essi svolgono all’interno dell’organismo e come possono essere utilizzati in maniera corretta. Sempre per le classi seconde è prevista la visione di un DVD informativo in cui vengono esposte le manovre di primo soccorso. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 36 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Progetti adottati dalle scuole I singoli plessi dell’istituto scelgono di dar vita anche a molti altri progetti didattici, spesso in collaborazione con diverse “agenzie” territoriali, che oltre ad una propria attività specifica, hanno fra gli scopi associativi la formazione dei ragazzi e dei giovani, e si trovano quindi in perfetta sintonia educativa con la scuola. Tra gli altri: Educazione alla convivenza civile Consiglio (comunale) dei ragazzi Il Consiglio (comunale) dei ragazzi è un organismo che viene eletto dagli studenti delle ultime classi della scuola primaria e da tutti quelli della scuola secondaria di primo grado. Il progetto del Consiglio (comunale) dei ragazzi è condiviso dai Comuni della Val Rendena. La finalità è quella di ampliare gradualmente la conoscenza del territorio da parte dei ragazzi e di favorire la loro partecipazione attiva per il miglioramento dell’ambiente in cui vivono e delle loro opportunità d’incontro e relazione. Il Consiglio (comunale) dei ragazzi propone in un primo momento soluzioni organizzative di spazi, attrezzature, etc, del proprio ambiente scolastico; in seguito organizza iniziative relative all’ambiente, alla sicurezza, al tempo libero, allo sport, alla cultura e alla solidarietà. Questi sono gli obiettivi Consiglio comunale dei ragazzi: • educare alla partecipazione democratica • favorire la conoscenza delle istituzioni e in particolare del funzionamento del Comune, degli Organi elettivi, dei servizi e della realtà del territorio comunale • far vivere alle ragazze e ai ragazzi una concreta esperienza di partecipazione alle attività del governo locale, come cittadini portatori di diritti e di doveri nei confronti della propria comunità sociale, in rappresentanza di tutti i bambini/e e ragazzi/e del territorio • consentire ai cittadini ragazzi/e di esprimere, attraverso i loro rappresentanti liberamente eletti, i propri bisogni, necessità, desideri e punti di vista • garantire alle Amministrazioni comunali della Valle uno speciale punto di ascolto delle idee e delle proposte dei ragazzi. Associazioni cooperative scolastiche (ACS) Delibera della Giunta Provinciale n. 1611 del 27 luglio 2007 del modulo formativo “Educazione cooperativa” riferito ai piani di studio della scuola secondaria di primo grado Le ACS hanno i seguenti scopi: • favorire la conoscenza delle istituzioni cooperative, degli organi elettivi e del loro funzionamento • diffondere la conoscenza dei principi, della storia, dell’organizzazione e della funzione sociale della cooperazione fra i ragazzi e i giovani • sviluppare fra i soci il rispetto delle idee degli altri, lo spirito di collaborazione e di solidarietà e promuovere la sensibilità morale, sociale ed economica • promuovere l’autogestione e la partecipazione democratica fra i giovani. Questa attività formativa, promossa dalla Federazione Trentina delle Cooperative, prevede il coinvolgimento degli alunni della scuola primaria e delle tre classi della secondaria. Gli alunni di una o più classi formano l’assemblea della cooperativa che ne decide il nome, e le attività da svolgere, vota un proprio statuto, elegge il presidente e gli altri organi esecutivi. Sono operative Associazioni coop. scolastiche nelle classi quarte e quinte di Darè, Caderzone, Giustino, Pinzolo e terza, quarta e quinta di Madonna di Campiglio e nelle terze delle scuole secondarie di Spiazzo e Pinzolo, e prima, seconda e terza di Campiglio. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 37 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Risparmio e cooperazione Il progetto “risparmio e cooperazione” intende fornire strumenti e occasioni per far conoscere agli alunni la banca cooperativa, i suoi servizi e, soprattutto, l’importanza del risparmio come sicurezza propria e, ancor più, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Ci si propone inoltre di far riflettere i giovani risparmiatori sui propri stili di vita e di consumo, analizzandoli a partire dalle abitudini quotidiane e con riferimento ai rapporti intercorrenti tra consumismo, consumo consapevole, risparmio e sviluppo economico. Il Progetto si rivolge agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Val Rendena: in particolare vede coinvolte le classi terza, quarta e quinta primaria e le classi prima e seconda secondaria. Collaborano al progetto le Casse Rurali di Strembo-Bocenago-Caderzone, di Pinzolo e di SpiazzoJavrè. I vari percorsi didattici sono stati studiati per garantire una continuità di contenuti a partire dalla terza classe della SP fino alla seconda della SSPG, tenendo conto degli argomenti trattati nelle diverse discipline scolastiche e con l’obiettivo finale di avvicinarsi al mondo dell’economia, valorizzando il risparmio quale principale motore per lo sviluppo. Gli strumenti importanti che vengono messi a disposizione delle scuole sono i libri “L’economia raccontata ai bambini” e “Alla scoperta di un tesoro – Viaggio nel mondo del risparmio e dell’economia” forniti dalle Casse Rurali. I due testi propongono argomenti che verranno sviluppati dai docenti interessati poiché contengono numerosi collegamenti con varie discipline didattiche. Le classi prime e seconde SP saranno interessate da un breve incontro di sensibilizzazione. Nelle classi terze SP ci sarà una lezione con strumenti di comunicazione multimediali sul mondo della cooperazione e sul significato che rappresenta nella storia delle nostre vallate e nella realtà odierna. L’approfondimento dei contenuti del progetto “risparmio e cooperazione” avverrà in classe quarta, con la consegna del materiale librario; inoltre per gli alunni delle classi quarta elementare e seconda media, sono previste uscite presso la Casse Rurali, che per l’occasione diverranno “laboratori didattici” nei quale sarà possibile “esplorare” gli uffici e le loro varie funzioni, sperimentare semplici operazioni bancarie. Educazione alimentare e consumo consapevole Il ruolo dell’uomo nell’ottica del mercato globale è quello del “consumatore”. Promuovere l’educazione al consumo consapevole, attraverso la comprensione del rapporto esistente tra sistemi produttivi, consumi alimentari e salvaguardia dell’ambiente è quindi indispensabile. L’adozione di corretti comportamenti alimentari e nutrizionali, attraverso la conoscenza ed il consumo di prodotti agroalimentari ottenuti nel rispetto della salute e dell’ambiente o legati alla tradizione e alla cultura del mondo rurale deve essere promossa dalla scuola. I progetti, ampiamente sperimentati, si svolgono in due fondamentali momenti: un’esperienza guidata di acquisto consapevole nei negozi delle Fam. Cooperative della Valle e una riflessione analitica e di sintesi in classe. Entrambe le fasi sono caratterizzate dal lavoro di gruppo. Teatro “Il corpo come mezzo di espressione e come fonte di conoscenza”: questo il titolo del progetto che, attraverso la pratica teatrale, intende potenziare negli allievi le capacità di relazionarsi, la consapevolezza delle loro capacità e attitudini espressive, le abilità di comunicazione gestuale e verbale, la mimica del viso, il tono della voce, la postura del corpo. Laboratorio di lavorazione del vetro L’iniziativa è rivolta agli alunni delle classi quinte dell’istituto comprensivo “Val Rendena” ed è organizzata in collaborazione con la signora Manuela Bonfioli della Fondazione “Maria Pernici – Antica Vetreria” di Carisolo, è sostenuta dalle Casse Rurali della Val Rendena, dal Centro Studi Judicaria e dal BIM del Sarca. Il laboratorio viene allestito presso la scuola primaria di Giustino, dove la locale amministrazione comunale mette a disposizione i locali, l’energia necessaria a far funzionare il forno e le altre attrezzature necessarie. Il progetto-laboratorio è condotto dal maestro Alessandro Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 38 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Cuccato e dai suoi collaboratori della scuola del vetro di Bolzano “Vetroricerca Glass&Modern” ed è organizzato nel contesto educativo del curricolo del territorio. Gli alunni vengono impegnati per un’intera giornata, durante la quale possono sperimentare la lavorazione del vetro, realizzando, nella prima fase, alcuni oggetti con vetro macinato in granuli e fili di vetro e, nella seconda, un animale e un oggetto, naturalmente in vetro, che rimarrà a loro come ricordo. A conclusione del lavoro viene allestita una piccola mostra e organizzato un incontro con tutti i partecipanti al progetto, aperto ai genitori e al pubblico, presso il teatro comunale di Giustino. “Tante scuole per la Pace”. Le scuole dell’istituto comprensivo “Val Rendena” aderiscono al progetto provinciale “Tante scuole per la Pace” e al progetto di Rete C8 “Colori dal mondo”, che si propongono i seguenti obiettivi: • conoscere i progetti che le scuole attivano, in collaborazione con il territorio, sulla tematica dell’educazione alla pace, alla solidarietà, ai diritti umani, alla gestione dei conflitti, all’uso della scienza e della tecnologia per la pace; • mettere in rete tali percorsi per uno scambio, confronto, circolazione di idee, esperienze, materiali; • attivare una riflessione comune sul significato dell’educazione alla pace nella scuola di oggi; • realizzare un evento/incontro tra scuola, genitori e comunità locale, che sia la sintesi del percorso in tema di pace realizzato durante tutto l’anno scolastico e che rappresenti per le 10 scuole dell’I.C. “Val Rendena” un’occasione di riflessione concordata e contemporanea sull’importante tema della pace. Inoltre ogni insegnante è invitato a partecipare al progetto di Educazione alla pace e alla solidarietà con iniziative interdisciplinari, comunicando al coordinatore del progetto le iniziative che intende attuare e conservando i materiali (foto, scritti, cartelloni, filmati, ecc.) perché vengano raccolti e fatti conoscere all’organizzazione centrale a fine anno scolastico. “Un Ponte fra i Cuori”. Il progetto si realizza, con prospettiva di sviluppo pluriennale, attraverso il gemellaggio fra gli studenti dell’istituto comprensivo “Val Rendena” e gli studenti dei Learning Centers di GHRE e Moses onlus nella provincia di Phang Nga in Thailandia. Il progetto prevede lo scambio di conoscenze ed esperienze didattiche e culturali e la partecipazione attiva a progetti di solidarietà. “Un ponte tra i cuori” vuole offrire concretamente ai ragazzi del nostro istituto la possibilità di conoscenza di una realtà molto diversa, difficile e lontana dalla nostra, utilizzando eventualmente una seconda lingua, l’inglese, e attivando altre modalità di comunicazione che possano essere di stimolo alla comprensione e condivisione dei gravi problemi che affliggono i migranti birmani presenti nel sud della Thailandia (nella provincia di Phang Nga) e di arricchimento per entrambi i gruppi, nell’ottica del perseguimento di alcuni obiettivi del Millennio: • educazione primaria per tutti, • sradicare la povertà estrema e la fame, • responsabilizzare i bambini alla sostenibilità ambientale, • ridurre la mortalità infantile attraverso conoscenza e prevenzione • lotta al lavoro minorile attraverso la condivisione di parte del Progetto Scream (IPEC- ILO) con particolare riguardo al concetto di universalità dei diritti umani e dei diritti dei bambini. La fattibilità del progetto è assicurata dalla presenza in Thailandia della maestra Patrizia Saccaggi che era in organico presso il nostro istituto e che attualmente, come socio fondatore, cura i progetti di cooperazione internazionale di Moses onlus: “Conoscenze per favorire Convivenze” e “Casa della Pace” HOP- Ban Khuk Khak- Takua Pa District- Phang Nga Province- Thailand. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 39 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto L’istituto e la Val Rendena Pomeriggio culturale Si tratta di un progetto rivolto agli utenti della scuola e al territorio, attuato con successo negli anni precedenti. Consiste in un incontro pubblico che può essere dedicato a specificità culturali della Valle, a personaggi storici e del mondo artistico – letterario, ma anche ad avvenimenti provinciali, nazionali e internazionali, come ad esempio, i cosiddetti “anno internazionale…” o “anno europeo …”, o ad argomenti scientifici di particolare interesse. Il pomeriggio culturale, da tenersi anche all’esterno della scuola, vede la partecipazione di esperti relatori, musicisti e artisti in genere, ed è organizzato in collaborazione con le amministrazioni comunali, enti e associazioni del territorio. In questo modo l’istituto scolastico opera per essere uno degli attori della crescita culturale della Val Rendena. Educazione permanente: corsi di formazione per adulti Lo scopo del progetto è quello di porre la scuola al centro dell’azione educativa del territorio e diffondere una cultura del “lifelong learning”. Un simile progetto sarà realizzabile potendo contare sull’accordo con la Rete C8, con le amministrazione comunali, con la Comunità di Valle e altri enti e associazioni provinciali e locali. In questo modo la scuola potrebbe aprirsi a corsi per adulti interessati alle lingue straniere, alla storia locale e regionale, alla letteratura, alla filosofia e all’arte del ’900, a corsi per conseguire l’ECDL, a corsi di photoshop, di musica, di economia, di scienze per la salute, nonché per apprendere l’italiano da parte degli adulti stranieri o per meglio approfondirlo da parte dei cittadini italiani. Potranno essere studiate iniziative formative a favore dei genitori, anche al fine di riqualificare la partecipazione consapevole dei genitori degli studenti all’attività della scuola. I corsi potranno svolgersi nelle varie scuole dell’istituto o essere centralizzati a Tione. Convenzioni con enti territoriali Con alcuni Enti o associazioni l’istituto comprensivo ha stipulato e può stipulare protocolli d’intesa che mettono in evidenza l’impegno reciproco alla collaborazione, volta a favorire un’educazione delle future generazioni legata al territorio, come elemento ricco di materiali concreti per lo studio e di spunti educativi per una convivenza sociale consapevole. Attualmente sono in essere convenzioni con la cooperativa sociale L’Ancora, il Centro Studi Judicaria, il Parco Naturale Adamello Brenta, la Federazione Trentina delle Cooperative, il Circolo Culturale “Il Faggio”, il Progetto “Carlo Magno”, la SAT di Pinzolo. L’istituto ha stipulato e stipulerà apposite convenzioni con i Comuni della Rendena, proprietari degli otto edifici scolastici, volte a favorire l’utilizzo pubblico di queste strutture in orario extrascolastico. Lo scopo è quello di fare della scuola un punto culturale e di formazione dell’intero territorio non limitandola alla fascia di età della scuola del primo ciclo. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 40 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Curricoli Il primo ciclo dell’istruzione obbligatoria si articola in bienni: • primo biennio – classi prima e seconda della scuola primaria; • secondo biennio – classi terza e quarta della scuola primaria; • terzo biennio – classe quinta della scuola primaria e classe prima della scuola secondaria di primo grado; • quarto biennio – classi seconda e terza della scuola secondaria di primo grado. Il primo biennio si caratterizza come momento dell’alfabetizzazione funzionale, in tutti i saperi, cioè passaggio da un’impostazione didattica –prevalentemente indiretta- per campi di esperienza ad una per aree di apprendimento con attività progressivamente sempre più strutturate e dirette. L’unitarietà e l’integrazione dell’azione didattica dei docenti sono i principali requisiti da garantire. In pratica questo significa – ad esempio – la condivisione da parte di tutti i docenti dei compiti di alfabetizzazione funzionale, in particolare per quanto riguarda l’italiano; l’inopportunità dell’adozione di quadri orari e di modalità di valutazione distinte per singole discipline, la sobrietà del corredo di strumenti scolastici personali, l’allestimento di aule come ambienti di apprendimento che possano facilitare vari tipi d’attività ecc… Il secondo biennio si caratterizza come momento di consolidamento, sviluppo ed ampliamento dell’alfabetizzazione, in tutti i saperi, basato su attività prevalentemente strutturate, dirette e via via sempre più autonome e cooperative. L’articolazione dell’azione didattica per aree integrate di apprendimento è qui funzionale, ad esempio, allo sviluppo di progetti di ‘produzione’ di primi artefatti culturali: rappresentazioni teatrali, ricostruzioni di quadri storico-sociali, documentazione di esplorazioni ed analisi ambientali e di cultura locale, organizzazione di eventi, produzioni multimediali ecc.. Questo comporta –ad esempio – la progettazione equilibrata e bilanciata di attività integrate da parte dei docenti di diverse aree disciplinari; l’avvio dell’organizzazione del tempo e degli ambienti scolastici per aree integrate di apprendimento (non per le singole discipline), l’articolazione del corredo di strumenti scolastici personali e l’esercizio autonomo della programmazione del loro uso, l’allestimento di aule come ambienti di apprendimento in cui sono presenti ed utilizzati di frequente strumenti ed artefatti culturali per ‘saperi’ diversificati e specifici… Nel terzo biennio si realizza l’incontro con le discipline attraverso la mediazione di ‘specialisti’ di ciascun sapere, tipica dell’istruzione secondaria. Si tratta di una transizione che comporta sia l’opportunità di un ‘accompagnamento’ sia l’esigenza (oltre che la prassi) di una ‘sfida/opportunità’ per gli alunni di confrontarsi con nuovi contesti e modalità formative. A questo scopo possono essere utili, come noto e praticato, ad esempio, sia momenti di scambio e collaborazione (di docenti e alunni, nell’articolazione dell’attività didattica ordinaria; ad es.: insegnamenti e progetti sviluppati con la collaborazione di docenti di scuola media e di scuola elementare come i CLIL le attività musicali, artistiche, motorie) sia momenti/riti di “controllo” (es.: prove finali) e di cambiamento di ambiente e setting organizzativo e didattico. Questo comporta – ad esempio – l’organizzazione del tempo, degli ambienti scolastici, del corredo di strumenti scolastici personali, della valutazione differenziati per aree di apprendimento e lo sviluppo dell’autonomia degli alunni in attività di medio termine. Nel quarto biennio il confronto con le specifiche aree di apprendimento, le loro ‘formae mentis’, gli specifici strumenti ed artefatti, svolge una rilevante funzione di accompagnamento, sollecitazione, orientamento alla messa a fuoco di interessi, attitudini ed impegni personali per scelta del canale/indirizzo del successivo biennio dell’obbligo d’istruzione. Pertanto, assumono grande importanza – ad esempio – le possibilità offerte dalla flessibilità degli orari, determinata dalle scuole, per consentire opzionalità e arricchimenti scelti dagli alunni in specifiche aree disciplinari o per tipi d’attività, come opportunità per l’orientamento. Le opzionalità e diversificazioni di curricolo formativo Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 41 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto individuale nel quarto biennio si possono opportunamente accompagnare a forme di documentazione ed autovalutazione che, accanto alle rilevazioni oggettive degli apprendimenti, supportino le scelte d’istruzione e formazione successiva ed integrino/qualifichino nel curricolo di scuola il momento formale dell’esame di stato. Le aree di apprendimento Le aree di apprendimento che si articolano nei bienni e nei contesti ed organizzazioni locali sono: italiano; lingue comunitarie; matematica, scienze e tecnologia; storia, geografia e educazione alla cittadinanza; musica, arte e immagine, scienze motorie; religione cattolica (per chi se ne avvale). Le aree di apprendimento e l’approccio per competenze assumono significati e configurazioni didattico-organizzative diversificate ed evolutive nei bienni in cui si articola il primo ciclo d’istruzione, ognuno dei quali ha una propria specificità ed è al contempo “ponte” tra quanto precede e segue, tra scuola ed altri contesti formativi, in rapporto allo sviluppo e alla trasformazione dei soggetti in apprendimento. I Piani di studio delle istituzioni scolastiche (curricoli di scuola) hanno proprio la funzione di “messa a punto” contestualizzata delle configurazioni didattico-organizzative pertinenti in situazione, anche in rapporto ai bisogni, alle risorse e alle competenze disponibili. In sintesi, unitarietà, integrazione, specificità, opzionalità sono alcuni dei caratteri qualificanti le aree di apprendimento e l’approccio per competenze, rispettivamente, nei quattro bienni in cui si articola il primo ciclo d’istruzione, che i Piani di studio delle istituzioni scolastiche declineranno e svilupperanno nei curricoli di scuola. Il tempo scuola L’istituto comprensivo “Val Rendena”, ai fini della valutazione intermedia, divide l’anno scolastico in due periodi quadrimestrali. Dal settembre 2009, in attesa della piena entrata in vigore della Legge n. 5/2006 e dell’adozione dei nuovi Piani di studio provinciali e di istituto, viene adeguato il monte ore curricolare e l’offerta formativa dei plessi, secondo la normativa provinciale in vigore. Il monte ore curricolare, e quello delle singole discipline, è destinato a subire nei prossimi anni altri cambiamenti, in corrispondenza della completa adozione dei nuovi Piani di studio provinciali e di istituto. Il tempo scuola è formato da attività obbligatorie e da attività opzionali facoltative. Nel definire il monte ore disciplinare delle attività obbligatorie, l’istituto fa riferimento a quanto previsto dalla normativa provinciale che fissa un numero di ore minimo per alcune discipline. Per le attività opzionali facoltative, l’istituto si impegna ad organizzare una serie di attività, qualitativamente garantite, che l’alunno e la sua famiglia possono, al momento dell’iscrizione, decidere frequentare o meno. Una volta scelte, la loro frequenza diventa obbligatoria e le eventuali assenze devono essere giustificate appositamente. Le attività opzionali rappresentano un’intelligente integrazione della tradizionale offerta formativa delle scuole, che non è costituita solo dalle discipline, ma anche dalle attività laboratoriali, efficaci quanto le prime nel fare acquisire agli alunni le competenze necessarie per il loro futuro. Gli stili di apprendimento dei nostri studenti sono molto diversi fra loro, per cui è necessaria una varietà di approcci didattici, oltre che di tempi, per avvicinare tutti al sapere, senza che alcuni rimangano svantaggiati fin dall’inizio. Se si vuole che dalla scuola escano ragazzi capaci di continuare a imparare per tutta la vita, cosa ormai necessaria in una società come la nostra, si deve favorire un approccio al sapere soddisfacente per tutti. Laboratorialità e creatività sono due delle caratteristiche più importanti che sovrintendono all’organizzazione delle attività opzionali. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 42 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Di seguito riportiamo un elenco delle attività opzionali che vengono organizzate nel nostro istituto, tenendo presente che l’offerta formativa dei vari plessi può risultare differenziata, al variare delle risorse e delle disponibilità logistiche e strutturali: • Attività sportive – es: pattinaggio, nuoto, sci nordico, arrampicata, tennis, bocce, volley, dama, etc. • Laboratorio manuale – es: lanacotta, uncinetto, ricamo, traforo, burattini, costruzioni, etc. • Laboratorio artistico – es: decoupage, ceramica, pittura su vetro, meridiane, collage, etc. • Laboratorio musicale – es: flauto, canto, chitarra, etc. • Laboratorio linguistico – es: giornalino, etc. • Laboratorio scientifico, logico, enigmistico – es: giochi logico-matematici, erbario, etc. • Laboratorio informatico – es: fotografia digitale, etc. • Laboratorio teatrale ed espressivo – es: burattini, danza, psicomotricità, etc. Nella scuola secondaria di primo grado le attività opzionali possono prevedere anche attività di consolidamento della lingue inglese e tedesca. Tempo scuola alla primaria I piani di studio provinciali vengono attuati con gradualità al fine di garantire che le attività di progettazione didattica, le relative pratiche e la valutazione degli apprendimenti si sviluppino in modo coerente con i periodi biennali. In questa prospettiva nell’anno scolastico 2010/11 i nuovi piani di studio trovano applicazione nelle classi prime e seconde della scuola primaria e nelle classi prime della scuola secondaria di primo grado. Con l’anno scolastico 2011/12 le classi interessate saranno le prime, le seconde, le terze e le quinte della scuola primaria e le prime e le seconde della scuola secondaria di primo grado fino a giungere nell’anno scolastico 2012/13 ad estendere i nuovi curricoli a tutto il primo ciclo. Il tempo scuola alla primaria, nell’a.s. 2010/2011, consiste in 26 ore obbligatorie per le classi prime e seconde, a cui l’istituto aggiunge 4 ore di attività opzionali facoltative che le famiglie degli alunni potranno scegliere di frequentare o meno. Le altre classi, in attesa della completa attuazione dei piani di studio provinciali, continuano ad offrire un tempo scuola di 27 ore obbligatorie, a cui l’istituto aggiunge 3 ore di attività opzionali facoltative che le famiglie degli alunni potranno scegliere di frequentare o meno. A riforma completata tutte le classi della primaria avranno un tempo scuola di 26 ore obbligatorie, a cui l’istituto aggiungerà 4 ore di attività opzionali facoltative che le famiglie degli alunni potranno scegliere di frequentare o meno. Il tempo scuola alla primaria è distribuito su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, e in alcuni rientri pomeridiani: tre per i plessi di Madonna di Campiglio, Carisolo, Pinzolo, Giustino; quattro per il plesso di Spiazzo; cinque per i plessi di Caderzone e Darè. TEMPO SCUOLA CLASSI PRIMA E SECONDA ANNO SCOLASTICO 2010/2011 DISCIPLINE Italiano Storia Geografia Matematica Scienze Tecnologia Ed. motoria, fisica e sportiva Arte e Immagine Musica Tedesco Religione Cattolica Attività opzionali Totale I II 10 9 8 8 2 2 1 1 1 1 2 4 30 1 1 1 2 2 4 30 Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 43 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto TEMPO SCUOLA CLASSI TERZA, QUARTA QUINTA ANNO SCOLASTICO 2010/2011 DISCIPLINE III 6 6 5 2 2 2 1 1 1 1 3 30 Italiano Matematica Storia Geografia Scienze Tedesco Inglese Religione Cattolica Tecnologia e informatica Musica Arte e immagine Ed. motoria, fisica e sportiva Attività opzionali Totale IV 6 6 5 2 2 2 1 1 1 1 3 30 V 6 6 4 2 2 2 1 1 1 2 3 30 Tempo scuola alla secondaria Il tempo scuola alla secondaria consiste in 30 ore obbligatorie per tutte le classi, a cui l’istituto aggiunge 2 ore di attività opzionali facoltative che le famiglie degli alunni potranno scegliere di frequentare o meno. Il tempo scuola obbligatorio alla secondaria è organizzato su sei giorni, dal lunedì al sabato, per i plessi di Pinzolo e Spiazzo; su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, e due rientri pomeridiani, per il plesso di Madonna di Campiglio. L’attivazione delle ore opzionali richiede l’organizzazione di un ulteriore pomeriggio. A Spiazzo si aggiunge all’orario un’ora per la fruizione del servizio mensa nel giorno del rientro pomeridiano. TEMPO – SCUOLA SECONDARIA ANNO SCOLASTICO 2010/2011 DISCIPLINE Italiano Storia Geografia Matematica Scienze Inglese Tedesco Tecnologia Musica Arte e immagine Corpo Movimento Sport Religione Cattolica Attività opzionali Totale I 6 2 2 4 2 3 3 2 II 6 2 2 4 2 3 3 2 III 6 2 2 4 2 3 3 2 3* 3* 3* 2 1 2 32 2 1 2 32 2 1 2 32 *l’orario delle lezioni di Musica e Arte e Immagine sarà di 1 ora nel I° quadrimestre e di 2 ore nel II°, o viceversa. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 44 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Esami finali del primo ciclo Sono gli esami che concludono il primo ciclo di istruzione, necessari per il conseguimento di un diploma che permetta il proseguimento degli studi nella scuola superiore e nella formazione professionale. Gli esami, ai quali si viene ammessi se non si è oltrepassato il numero massimo di assenze permesse e si è conseguito un profitto complessivamente sufficiente nelle varie discipline, prevedono 4 prove scritte e un colloquio orale. Le prove scritte sono quelle di Italiano, Matematica e Lingua straniera (Tedesco o Inglese) a cui si aggiunge la cosiddetta “quarta prova nazionale”, inviata direttamente dal Ministero. Per la prova scritta di Lingua straniera, lo studente è invitato a scegliere preventivamente una lingua tra Tedesco e Inglese. Il colloquio orale riveste carattere pluridisciplinare. Criteri di utilizzo delle risorse umane 1. Assegnazione dei docenti alle classi, ai plessi e agli ambiti Il dirigente scolastico, nell’assegnare i docenti alle classi, tiene conto di una serie di criteri: • rispettare ove possibile la continuità; • valorizzare le competenze ed esperienze professionali dei docenti in rapporto ad esperienze di sperimentazione o di didattica innovativa; • rispondere ai bisogni dei singoli plessi nell’ambito dell’organizzazione complessiva; • tenere conto delle attese e delle richieste dell’insegnante, della sua anzianità di servizio e delle sue competenze. Il dirigente può discostarsi dai criteri indicati, con provvedimenti motivati. 2. Docenti con funzioni organizzative Le competenze professionali maturate, i titoli di studio, le capacità organizzative e relazionali, la disponibilità personale costituiscono i criteri con i quali individuare i collaboratori del dirigente, i delegati di plesso, le figure strumentali, i riferenti dei Progetti a livello di istituto e di plesso, i coordinatori dei Consigli di classe, i docenti tutor per i docenti in anno di prova e tirocinanti. Criteri di utilizzo delle risorse finanziarie Le risorse finanziarie servono a dare realizzazione alla progettualità approvata all’inizio dell’a.s. dal collegio docenti e dal consiglio dell’istituzione. Di seguito la mappa delle aree di intervento più importanti. Funzionamento L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza e l’efficacia della gestione, con un occhio di riguardo per l’organizzazione generale della scuola e per la valorizzazione delle risorse umane. In particolare si tratta di verificare l’efficacia delle diverse procedure e di individuare e coinvolgere sempre più il personale (docenti e ATA) in funzioni organizzative, creando uno staff efficiente di figure intermedie tra il dirigente e il resto del personale. Gestione del personale Nell’intento di creare una cultura didattica ed educativa condivisa, viene curata l’organizzazione e la gestione dei corsi di formazione e aggiornamento per il personale docente e ATA, prediligendo tematiche che riguardino le relazioni, le metodologie didattiche innovative, la valutazione, la rilevazione precoce del disagio, le ICT (Information and Comunication Tecnology). Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 45 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Rete delle scuole C8 È l’accordo di rete tra le scuole del C8 che permette interventi coordinati attorno ad una serie di tematiche ritenute di elevata rilevanza. Progettualità Bisogni educativi speciali, Studenti stranieri, Autovalutazione, Disagio, CIC-Punto di Ascolto (Centro di Informazione e Consulenza), Orientamento, Lingue straniere, Scambi e gemellaggi in Europa, Gemellaggio con Tham Hin (Thailandia), Progetto Salute, ICT, Corsi di aggiornamento, Progetto Genitori, Progetto Sport, Sostegno all’attività didattica, Progetto comunicazione esterna, Corsi di formazione per adulti etc sono i progetti più importanti che fanno parte dell’offerta formativa dell’istituto. Utilizzo dei fondi concessi dai Comuni. I fondi concessi dalle varie amministrazioni comunali, richiesti per supportare le attività extrascolastiche, vengono impiegati unicamente per la scuola e le attività per cui sono stati richiesti (pagamento di esperti esterni, dei trasporti per partecipare ai viaggi di istruzione e visite guidate, per finanziare corsi di avviamento allo sport, per agevolare le entrate ai musei ecc.). Al termine dell’anno scolastico, ad ogni Comune viene inviato uno specifico rendiconto sulle spese sostenute. Utilizzo del Fondo di istituto Oltre ai vincoli posti dalla normativa vigente (il 20% destinato alle spese per l’accompagnamento dei viaggi d’istruzione; il 12% destinato ai collaboratori ), il collegio docenti ha approvato una serie di priorità per retribuire le prestazioni del personale docente coinvolto nella realizzazione del progetto di istituto • collaboratori del dirigente (12%); • funzioni strumentali; • referenti progetti, coordinatori di commissioni e di aree, responsabili di laboratori, subconsegnatari dei beni, Addetti al Servizio prevenzione e protezione, Comitato di valutazione; • partecipanti alle commissioni; • coordinatori di classe; • organizzatori di viaggi di istruzione, di scambi e settimane linguistiche, di corsi di aggiornamento; • produzione di materiale di valore didattico accertato (da parte del dirigente) da utilizzare in tutto l’istituto; • ore di aggiornamento (oltre le 10 previste dall’art. 26). Utilizzo del fondo qualità È il fondo che permette alla scuola di organizzare e realizzare la gran parte delle iniziative. Le disposizioni in materia della Giunta provinciale richiedono che con questo Fondo si finanzino in primo luogo le attività riferite agli studenti portatori di B.E.S., all’integrazione degli studenti stranieri, alla promozione dell’apprendimento delle lingue straniere e, poi, tutte quelle attività che servono a realizzare quanto previsto nel Progetto di istituto. Una parte del Fondo serve anche a finanziare il personale interno sempre per progetti legati alle medesime attività. Coinvolgimento delle famiglie e degli studenti La partecipazione delle famiglie alla vita della scuola è assicurata in differenti maniere: 1. partecipazione agli organi collegiali (consigli di classe e consiglio dell’istituzione) mediante apposite elezioni; 2. presenza dei delegati eletti all’interno della consulta dei genitori; 3. possibilità di colloqui con i docenti, secondo un calendario che prevede: • udienze individuali in orario scolastico Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 46 Istituto comprensivo “Val Rendena” • • Progetto di istituto udienze individuali in orario extrascolastico (udienze generali) consegna delle pagelle a fine quadrimestre. Informazione e comunicazione L’informazione e la comunicazione efficace saranno assicurati, oltre che dai puntuali aggiornamenti del sito web dell’istituto, dalla stampa di opuscoli (guida genitori-alunni) allo scopo di far conoscere meglio l’organizzazione e l’offerta formativa della scuola, nonché la stampa del progetto di istituto, dello statuto, della carta dei servizi e dei regolamenti più importanti. Altri canali di informazione tra scuola e famiglia saranno assicurati dalle speciali bacheche degli avvisi e dalle comunicazioni specifiche attraverso gli alunni. Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 47 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Presentazione delle scuole Denominazione Scuola primaria di Madonna di Campiglio Alunni/classi La scuola è frequentata da 46 alunni, suddivisi in 5 classi Provenienza degli alunni Gli alunni provengono da Madonna di Campiglio Servizi Trasporto Palestra Mensa Informatica Arte e immagine Aule e laboratori Musica Aula Magna Scienze Aula polifunzionale Altro Lavagne interattive Spazi esterni per gli intervalli Intitolazione della scuola DOCENTI Amadei Annalisa Andreolli Laura Barbetti Roberta Binelli Maura Dossi Roberta Dal Rì Paola Ferri Patrizia Rizzi Anita Sartori Antonella Zanetti Claudio sì no “G.B.Righi” DISCIPLINA/E Matematica - scienze - informatica - musica Italiano – storia – geografia Matematica - storia - geografia Matematica – geografia – scienze – musica – italiano - storia Religione cattolica Tedesco – immagine Motoria Scienze – musica – immagine – informatica Inglese – immagine – musica – opzioni inglese Italiano - storia - immagine - informatica DOCENTE DELEGATO CLASSE/I III - IV III - IV II - V I - II I - II - III - IV - V I - II - III - IV - V I – II – III – IV - V II – III - V I – II - III - IV - V I-V Claudio Zanetti ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PREPOSTO Maura Binelli e Claudio Zanetti Claudio Zanetti COLLABORATORI SCOLASTICI SCUOLA INDIRIZZO TELEFONO Primaria M. di Campiglio Via Monte Spinale 24 0465/441367 Pina Marino FAX E-MAIL 0465/441367 [email protected] Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 48 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Denominazione Scuola primaria di Carisolo Alunni/classi La scuola è frequentata da 82 alunni, suddivisi in 5 classi Gli alunni provengono da Carisolo, S. Antonio di Mavignola, Caderzone Trasporto Mensa Provenienza degli alunni Servizi Palestra Informatica Arte e immagine Aule e laboratori Musica Aula Magna Scienze Aula polifunzionale Altro: biblioteca Lavagne interattive n. 2 Spazi esterni per gli intervalli sì no Intitolazione della scuola DOCENTI Biscàro Manoela Bolognani Marisa Bellotti Irene Failoni Loreta Gallina Roberta Loffredo Giuseppe Lorenzi Nicoletta Maestranzi Erica Melchiori Milena Rizzi Anita Sartori Antonella Scanzoni Cristina Valentini Paola DISCIPLINA/E Italiano – storia – Laboratorio – Antropico – Scienze Immagine – musica – motoria - antropico Sostegno Matematica – laboratorio – scienze –informatica Italiano – storia – scienze – immagine – musica – laboratorio Motoria Italiano – laboratorio – tedesco Matematica – geografia – laboratorio – scienze Religione Italiano – laboratorio – antropico – motoria Inglese Tedesco Matematica – geografia – laboratorio – informatica - CLASSE/I II – V II – III – IV - V II III - IV I V III – IV II I - II - III - IV - V I – III – IV III - IV - V I – II – III - IV I-V DOCENTE DELEGATO Manoela Biscàro ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Manoela Biscàro PREPOSTO Paola Valentini COLLABORATORI SCOLASTICI Nadia Minelli SCUOLA INDIRIZZO TELEFONO FAX E-MAIL Primaria di Carisolo Via Verdi, 20/B 0465/502654 0465/502654 [email protected] Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 49 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Denominazione Scuola primaria di Pinzolo Alunni/classi La scuola è frequentata da 96 alunni, suddivisi in 5 classi Provenienza degli alunni Gli alunni provengono da Pinzolo Servizi Trasporto Palestra Mensa Informatica Arte e immagine Aule e laboratori Musica Aula Magna Scienze Aula polifunzionale Altro Lavagne interattive n. 5 Spazi esterni per gli intervalli Intitolazione della scuola DOCENTI sì no “Nepomuceno Bolognini” DISCIPLINA/E Matematica-storia-geografia-scienze-informatica-musica-immagineopzionali Storia–geografia–scienze–musica–motoria–informatica-opzionali Tedesco Religione cattolica Motoria Inglese Matematica - geografia Matematica – opzionali Musica – informatica – opzionali Motoria Italiano – immagine – opzionali Inglese Religione cattolica Italiano-storia-scienze-informatica-immagine-motoria-opzionali Italiano - storia - scienze - immagine – motoria – opzionali - informatica Italiano–storia–geografia–scienze–opzionali–immagine–musica-motoria Chiodega Vanda Cominotti Claudio Dal Ri Paola Dossi Roberta Esperta esterna ISEF Esperta esterna Ferrari Carola Fostini Melita Giovanelli Orietta Loffredo Giuseppe Maestri Franca Masè Nicoletta Melchiori Milena Sartori Donatella Serafini Carolina Tisi Pio DOCENTE DELEGATO CLASSE/I V IV I-II-III-IV-V III I – II – III - IV I – II I - II III - IV I – II - III V IV - V III - IV - V I - II - IV - V I II III Ferrari Carola ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PREPOSTO Emilia Albertini – Neris Cozzini Ferrari Carola COLLABORATORI SCOLASTICI Bernardini M.Luigia, Fogato Roberta, Frizzi Lionello, Masè Aurora, Del Prete Michelina SCUOLA INDIRIZZO TELEFONO FAX E-MAIL Primaria di Pinzolo Via L.Collini Borciul,18 0465/512100 0465/512099 [email protected] Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 50 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Denominazione Scuola primaria di Giustino Alunni/classi La scuola è frequentata da 44 alunni, suddivisi in 5 classi Provenienza degli alunni Gli alunni provengono da Giustino, Massimeno, Caderzone e Pinzolo Servizi Trasporto Palestra Informatica Arte e immagine Aule e laboratori Mensa Musica Aula Magna Scienze Aula polifunzionale Altro Lavagne interattive n. 2 Spazi esterni per gli intervalli sì Intitolazione della scuola “Venanzio Gabriotti” DOCENTI Bianchi Maria DISCIPLINA/E Matematica – geografia – motoria – immagine – musica - opzionali Matematica-tedesco-scienze-storia-geografia-musica-immaginemotoria Italiano - storia – immagine – opzionali Motoria Tedesco Religione cattolica Inglese - opzionali Italiano – storia Matematica – geografia – scienze – opzionali Chiappani Marilena Ferrari Elena Ferri Patrizia Gallazzini Chiara Maestri Sabrina Masè Nicoletta Tisi Iva Zanvettor Roberta no DOCENTE DELEGATO CLASSE/I I II – III – IV - V II – III IV - V I - II - III - IV - V I - II - III - IV - V I – II – III – IV - V I – IV - V II – III Tisi Iva ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PREPOSTO Ferrari Elena Tisi Iva COLLABORATORI SCOLASTICI Pederzolli Edda e Tisi Edda SCUOLA INDIRIZZO TELEFONO FAX E-MAIL Primaria di Giustino via Presanella, 23 0465/503162 0465/503162 [email protected] Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 51 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Denominazione Scuola primaria di Caderzone Terme Alunni/classi La scuola è frequentata da 104 alunni, suddivisi in 6 classi Provenienza degli alunni Gli alunni provengono da Caderzone Terme, Bocenago, Strembo Servizi Trasporto Palestra Aule e laboratori Mensa Informatica Arte e immagine Musica Aula Magna Scienze Aula polifunzionale Altro Lavagne interattive Spazi esterni per gli intervalli Intitolazione della scuola sì DOCENTI Baggia Michela Bellotti Irene Bonomi Patrizia Boroni Antonella Boselli Francesca Cereghini Federica Esperta esterna Esperta esterna ISEF Frizzi Miria Maestri Cristina Gallazzini Chiara Loffredo Giuseppe Lorenzi Cristina Maestri Sabrina Maltese Annalisa Masè Nicoletta Pasquali Silva Pugliese Antonella no DISCIPLINA/E CLASSE/I Sostegno Sostegno Matematica – scienze – opzionali – educazione – motoria – immagine – musica Italiano – storia – geografia – educazione – opzionali Italiano – storia – educazioni – opzionali Matematica – scienze – opzionali – educazioni Inglese Motoria Italiano – storia – scienze – opzionali Matematica – geografia Tedesco Motoria Matematica - scienze Religione cattolica Italiano – storia – scienze – opzionali Inglese Italiano – storia – geografia – opzionali – educazione Italiano – storia – geografia – educazione – opzionali IV - V III III IV - V I I I-IIA - IIB I - II - III - IV II A – II B II A – II B I-II-III-IV-V V IV – V I-II-III-IV-V II A – II B III - IV - V III IV - V DOCENTE DELEGATO Boroni Antonella ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Bonomi Patrizia PREPOSTO Boroni Antonella COLLABORATORI SCOLASTICI SCUOLA INDIRIZZO TELEFONO Primaria di Caderzone Terme Via Regina Elena, 43 0465/804460 Sartori Luigia, Amadei Casimira FAX E-MAIL 0465/804460 [email protected] Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 52 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Denominazione Scuola primaria di Spiazzo Alunni/classi La scuola è frequentata da 61 alunni, suddivisi in 5 classi Provenienza degli alunni Gli alunni provengono da Spiazzo e frazioni Servizi Trasporto Palestra Mensa Informatica Arte e immagine Aule e laboratori Musica Aula Magna Scienze Aula polifunzionale Altro Lavagne interattive n. 2 Spazi esterni per gli intervalli Intitolazione della scuola DOCENTI Alberti Roberta Albertini Riccarda Bernardi Carla Bova Antonietta Bonapace Lara Buganza Marcella Bugoloni Elisa Carnessalini Marina Dossi Roberta Formenti Ornella Giovanazzi Rita Sartori Antonella Scanzoni Cristina Stefani Raffaella sì no “Silvio Massari” DISCIPLINA/E Religione cattolica Matematica – geografia – musica – immagine – opzionali Matematica – geografia – storia – musica – opzionali Scienze – immagine – opzionali – informatica – antropico – sport Assistente educatore Matematica – geografia – inglese – tedesco – immagine – informatica – opzionali Sostegno Italiano – storia – opzionali Religione cattolica Italiano – storia – scienze – sport Italiano – storia – scienze – opzionali – sport Inglese Tedesco – immagine – musica Sport DOCENTE DELEGATO CLASSE/I IV I–V III - IV I – IV – V III II - IV V I-V I – II – III - V II III – IV III - V I – II – III – V V Albertini Riccarda ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PREPOSTO Collini Mara Albertini Riccarda COLLABORATORI SCOLASTICI Mortuori Teresa, Simoni Silvia, Artioli M.Pia, Graziano Giuseppe, Zulberti Camilla SCUOLA INDIRIZZO TELEFONO FAX E-MAIL Primaria di Spiazzo Frazione Fisto, 112 0465/801550 0465/800438 [email protected] Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 53 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Denominazione Scuola primaria di Darè Alunni/classi La scuola è frequentata da 122 alunni, suddivisi in 8 classi Provenienza degli alunni Gli alunni provengono da Villa Rendena, Darè, Vigo Rendena, Pelugo Servizi Trasporto Palestra Mensa Informatica Arte e immagine Aule e laboratori Musica Aula Magna Scienze Aula polifunzionale Altro Lavagne interattive n. 2 Spazi esterni per gli intervalli Intitolazione della Centro scuola DOCENTI Alberti Roberta Artini Savina Baggia Debora Bugoloni Elisa Calvaresi Sonia Cantonati Giulia Cantonati Vanda Collini Marta Collini Federica Collizzolli Roberta Ferrari Renata Ferrazza Cinzia Giovanelli Orietta Negri Maria Pia Penasa Ingrid Petrillo Maria Lucia Sommadossi Stefania Stefani Raffella Travaglia Marianna Valenti Irene Zanetti Marta sì no Scolastico Intercomunale DISCIPLINA/E Religione cattolica Italiano – storia – musica – motoria – opzionali Matematica – informatica Sostegno Matematica – scienze – opzionali Tedesco – motoria Italiano-immagine-opzioanli-laboratorio Sostegno Storia – geografia – informatica – musica – immagine Tedesco Italiano-storia-geografia-immagine-tedesco-opzionali Matematica-geografia-scienze-motoria-musica-laboratorio-opzionali Storia – geografia – informatica Matematica-scienze-musica-motoria-informatica-opzionali Italiano – storia – scienze Italiano – musica – immagine Matematica – immagine Motoria Storia – geografia – scienze – musica – opzionali Italiano – storia – immagine opzionali – laboratorio – opzionali Iinglese DOCENTE DELEGATO Ferrari Renata ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Artini Savina PREPOSTO CLASSE/I tutte II ^A – II^B IV^ – IV^B IV^ B V^A – V^B IV^A – IV^B IVA - IVB I^ - V^ B V^ B I^ - II^ AeB – IV^A eB III I V^ A III II^A – II^B V^A – V^B IIA – IIB V^A-B IV^A –IV^B I III – IV^A-B Cantonati Giulia – Cinzia Ferrazza COLLABORATORI SCOLASTICI Cavallo Giuseppina, Bloise Giuseppe SCUOLA INDIRIZZO TELEFONO FAX E-MAIL Primaria di Darè Via Darè, 111 0465/801646 0465/800587 [email protected] Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 54 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Denominazione Scuola secondaria di primo grado di Madonna di Campiglio Alunni/classi La scuola è frequentata da 37 alunni, suddivisi in 3 classi Provenienza degli alunni Gli alunni provengono da Madonna di Campiglio Servizi Trasporto Palestra Aule e laboratori Mensa Informatica Arte e immagine Musica Aula Magna Scienze Aula polifunzionale Altro Lavagne interattive n. 2 Spazi esterni per gli intervalli Intitolazione della scuola DOCENTI Basile Roberto Collini Federica Corradi Rudi Cunaccia Romina Ferretti Alessia Ferri Patrizia Flori Fabrizia Manfrini Matteo Moreschini Manuela Partipilo Francesco Reale Claudia Tasin Adriana sì no “Leonardo da Vinci” DISCIPLINA/E CLASSE/I I C – II C – III C I C – II C IC – IIC – IIIC II C – III C III C I C – II C – III C I C – II C – III C IC – IIC – IIIC II C – III C I C – II C – III C IC – IIC – IIIC IC – IIC - IIIC Tedesco Lettere I C – Storia e Geografia II C Arte e immagine Scienze Inglese Educazione fisica Religione cattolica Musica Lettere III C – Italiano II C Educazione tecnica Inglese Matematica – Scienze I C DOCENTE DELEGATO Tasin Adriana ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PREPOSTO Tasin Adriana COLLABORATORI SCOLASTICI SCUOLA Secondaria 1 grado Madonna di Campiglio INDIRIZZO TELEFONO Viale Dolomiti no 79 0465/440050 Caola Lucia FAX E-MAIL 0465/440050 [email protected] Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 55 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Denominazione Scuola secondaria di primo grado di Pinzolo Alunni/classi La scuola è frequentata da 143 alunni, suddivisi in 7 classi Gli alunni provengono da S. Antonio di Mavignola, Carisolo, Pinzolo, Giustino, Massimeno Trasporto Mensa Palestra Informatica Musica Scienze Provenienza degli alunni Servizi Aule e laboratori Arte e immagine Aula Magna Aula polifunzionale Altro Lavagne interattive n. 1 Spazi esterni per gli intervalli Intitolazione della “Leonardo scuola DOCENTI Albanese Simona Antolini Federico Basile Roberto Binelli Ennio Bonapace Anna Bruti Paola Catturani Monica Collini Stefano Corradi Rudi Coser Elisabetta De Vito Elisa Failoni Marianna Ferretti Alessia Flori Fabrizia Laviola Camilla Manfrini Matteo Mosca Emilio Partipilo Francesco Reale Claudia Loffredo Giuseppe Urgo Pietro Valentini Alessandro Villi Rino sì no da Vinci” DISCIPLINA/E Arte e immagine Tecnologia Tedesco Lettere Inglese Tedesco Lettere Sostegno Arte e immagine Lettere Sostegno Matematica – scienze Inglese Religione cattolica Lettere Musica Matematica – scienze Tecnologia Inglese Educazione fisica Musica Lettere Matematica – scienze DOCENTE DELEGATO CLASSE/I I A – II A – III A II A – II B I A – I B – II B I A – II A – III A – III G I A – I B – II A – II B - III A – III B II A – III A – III B – III G I A – III A II B I B – II B – III B – III G III G I A – III B – III G II A – II B – III B III G I A – II A – III A – III B – III G I B – II A – II B – III A I B – II B – III B – III G I A – I B – III A – III G I B – I A - III A – III B – III G III A – III B – III G I A – I B – II A – II B – III A – III B – III G I A – II A – III A I B – III B I A – I B – II B – III A – III G Bruti Paola ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PREPOSTO Albertini Emilia – Neris Cozzini Bruti Paola Bernardini Maria Luigia, Fogato Roberta, Frizzi Leonello, Masè Aurora, Del Prete Michelina COLLABORATORI SCOLASTICI SCUOLA INDIRIZZO TELEFONO Secondaria 1 grado Pinzolo Via Leone Collini, 18 0465/501206 FAX E-MAIL 0465/512098 [email protected] Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 56 Istituto comprensivo “Val Rendena” Progetto di istituto Denominazione Scuola secondaria di primo grado di Spiazzo Alunni/classi La scuola è frequentata da 152 alunni, suddivisi in 7 classi Gli alunni provengono da Villa R., Javrè, Darè, Vigo R., Pelugo, Spiazzo, Strembo, Caderzone, Bocenago Trasporto Mensa Provenienza degli alunni Servizi Palestra Informatica Arte e immagine Aule e laboratori Musica Aula Magna Scienze Aula polifunzionale Altro Lavagne interattive n. 1 sì Spazi esterni per gli intervalli Intitolazione della scuola no “Baschenis de Averaria” DOCENTI Albanese Simona Antolini Federico Arena Salvatore Balestra Monica Bonapace Gilberto Bonechi Bruna Calce Floriana Collini Mara Collini Stefano Cunaccia Romina Flori Fabrizia Ferretti Alessia Liberatori Elisa Loffredo Giuseppe Lorenzi Giovanna Simoni Erica Terzi Saba Uggenti Annamaria Urgo Pietro Zoanetti Tiziana DISCIPLINA/E Arte e immagine Tecnologia Sostegno Lettere Sostegno Matematica – scienze Lettere Matematica – scienze Sostegno Matematica – scienze Religione cattolica Inglese inglese Educazione fisica Lettere Tedesco Lettere Matematica – scienze Musica Lettere CLASSE/I I D – I E – II D – II F – III D – III E I D – I E – II D – II E – II F – III D – III E I E – II D I E – III E I D – III D – III E I E – II D – III E ID–IEIE - IIIE II E II E – II F I D – I E – II D – II E – II F – III D – III E I E – III E – III D I D – II D – II E – II F – III D – III E I D – I E – II D – II E – II F – III D – III E I D – III D I D – I E – II D – II E – II F –III D – III E II D – II F I D – I E – III D I D – I E – II D – II E – II F – III D – III E II E – II F DOCENTE DELEGATO Collini Mara ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Collini Mara PREPOSTO Albertini Riccarda Montuori Teresa, Simoni Silvia, Artioli Maria Pia, Graziano Giuseppe, Zulberti Camilla COLLABORATORI SCOLASTICI SCUOLA INDIRIZZO TELEFONO Secondaria 1 grado di Spiazzo Località Fisto, 112 0465/801550 FAX E-MAIL 0465/800438 [email protected] Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010. Aggiornato al gennaio 2011 57