Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio

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Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
PROGETTO D’ISTITUTO
Premessa
L’ISTITUTO COMPRENSIVO “VAL RENDENA”
L’istituto comprensivo “Val Rendena”, istituito dall’1 settembre 2000, è formato da dieci plessi
scolastici,
•
sette sedi di scuola primaria: Madonna di Campiglio, Carisolo, Pinzolo, Giustino, Caderzone,
Spiazzo, Darè
•
tre sedi di scuola secondaria di primo grado: Madonna di Campiglio, Pinzolo e Spiazzo.
Il funzionamento amministrativo e didattico dell’istituto, disciplinato dalla legislazione nazionale e
provinciale, è governato dagli organi collegiali, che provvedono a dotarlo dei documenti normativi
interni previsti per la gestione dell’autonomia della scuola.
Gli organi di governo dell’istituto sono:
CONSIGLIO DELL’ISTITUZIONE
Il consiglio dell’istituzione è composto da 19 membri così suddivisi: 8 eletti dai docenti, 8 eletti dai
genitori, 2 eletti dal personale amministrativo, tecnico, ausiliario e assistente educatore, il dirigente
dell’istituzione, membro di diritto. Il presidente è scelto fra i membri della componente dei genitori.
Dura in carica tre anni scolastici. Il consiglio dell’istituzione rappresenta l’organo di governo
dell’istituzione e ha compiti di indirizzo, programmazione e valutazione delle attività dell’istituzione.
Approva: lo statuto; il regolamento interno; il regolamento sui diritti e i doveri degli studenti; gli
indirizzi generali per l’attività, la gestione e l’amministrazione della scuola; il progetto di istituto; la
carta dei servizi; il bilancio, previo esame del programma annuale di gestione, e il conto consuntivo; il
calendario scolastico per gli aspetti di sua competenza; gli accordi di rete tra istituzioni scolastiche e
formative provinciali; le attività da svolgere in forma collaborativa con i comuni e le comunità; gli
accordi di programma, le convenzioni, le intese con soggetti pubblici e privati.
COLLEGIO DEI DOCENTI
Il collegio dei docenti è composto da tutti i docenti, a tempo indeterminato e determinato, in servizio
nell’istituzione. Ha compiti di programmazione, indirizzo e monitoraggio delle attività didattiche ed
educative avendo cura di adeguare, nei limiti previsti dall’ordinamento, i piani di studio alle esigenze
formative e al contesto socio-economico di riferimento.
Delibera la parte didattica del progetto d’istituto, propone al dirigente dell’istituzione l’attivazione di
iniziative di formazione e di aggiornamento professionale.
Il collegio dei docenti è presieduto e convocato dal dirigente dell’istituzione.
Può articolarsi in commissioni, gruppi di lavoro per ordine di scuola, dipartimenti e aree disciplinari
con compiti di programmazione e di valutazione interna dell’azione educativa.
Le commissioni che il collegio nomina solitamente sono:
•
comm. Pace, internazionalità, solidarietà e cooperazione
•
comm. Regolamenti e revisione del progetto d’istituto
•
comm. Orientamento
•
comm. BES (bisogni educativi speciali)
•
comm. Stranieri
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Le aree disciplinari (didattico-formative) sono :
•
lingua italiana
•
lingue comunitarie
•
matematica, scienze e tecnologia
•
storia, geografia ed educazione alla cittadinanza
•
musica, arte e immagine, corpo, movimento, sport;
•
religione cattolica
DIRIGENTE DELL’ISTITUZIONE
Il dirigente dell’istituzione assicura la gestione dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza ed è
responsabile dell’utilizzo e della gestione delle risorse finanziarie e strumentali, nonché dei risultati del
servizio. Data la vastità delle funzioni organizzative e amministrative a lui attribuite, si avvale di una
serie di docenti collaboratori che lo coadiuvano in alcune precise mansioni o vengono delegati per
specifici compiti. Sono: i dieci delegati di sede, un docente vicario, a tempo pieno, un docente
collaboratore per 12 ore settimanali, i coordinatori dei progetti BES e del NIV per sei ore settimanali.
CONSIGLIO DI CLASSE
Il consiglio di classe è composto da tutti i docenti di ciascuna classe, dai rappresentanti dei genitori, due
della SP e quattro della SSPG. Tutti gli altri genitori sono invitati come uditori.
Definisce le attività della classe curricolari ed extracurricolari, tenendo conto del progetto d’istituto e
della programmazione dell’attività didattica ed educativa deliberata dal collegio dei docenti.
Il consiglio di classe, con la sola componente di tutti i docenti responsabili delle attività educative e
didattiche della classe, provvede alla valutazione degli studenti.
CONSULTA DEI GENITORI
La consulta dei genitori è istituita annualmente ed è composta dai rappresentanti dei genitori di ciascun
consiglio di classe, dai rappresentanti dei genitori nel consiglio dell’istituzione e dai rappresentanti dei
genitori per il servizio mensa. Ha la funzione di promuovere, favorire e realizzare la partecipazione
attiva e responsabile dei genitori alla vita della scuola. La consulta discute e formula proposte di
miglioramento e/o di attivazione di nuove iniziative agli organi competenti, esprime pareri in ordine
alle attività, ai progetti, ai servizi da attivare o già svolti dall’istituzione e promuove iniziative di
formazione da rivolgere ai genitori. La consulta dei genitori è dotata di un proprio regolamento.
NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE
Il nucleo interno di valutazione è composto da tre docenti, due genitori, un rappresentante del personale
amministrativo, tecnico e ausiliario e assistente educatore.
Il Nucleo interno ha compiti di analisi dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione educativa e di
proposta delle azioni di miglioramento della qualità del servizio. Verifica periodicamente il
raggiungimento degli obiettivi del progetto d’istituto, con particolare riferimento a quelli inerenti alle
attività educative e formative, avvalendosi degli indicatori forniti dal comitato provinciale di
valutazione del sistema educativo.
I documenti fondamentali della scuola sono:
STATUTO
Lo statuto costituisce il documento fondamentale dell’istituzione.
Stabilisce i principi e i criteri di organizzazione, i contenuti vincolanti e le modalità di approvazione del
progetto d’istituto, le funzioni, la composizione e le modalità di nomina degli organi collegiali
dell’istituzione, nel rispetto di quanto previsto dalla legge provinciale e in coerenza con le norme
generali dell’istruzione.
Lo statuto è adottato dal consiglio dell’istituzione scolastica e formativa a maggioranza dei due terzi dei
componenti.
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CARTA DEI SERVIZI
La carta dei servizi è lo strumento che definisce i diritti dell’utente in relazione all’organizzazione e
all’erogazione del servizio dell’istituzione. Informa l’utenza sui principi fondamentali, sui contenuti
specifici e sull’organizzazione dell’offerta formativa di ciascuna istituzione. Comprende i percorsi di
istruzione e formazione offerti dall’istituzione, i servizi offerti agli studenti in relazione all’utilizzo di
laboratori, biblioteca, strutture della scuola, i servizi offerti ai genitori per favorire una migliore
collaborazione scuola-famiglia, i servizi amministrativi, i servizi garantiti in relazione alle strutture e
alla sicurezza; le modalità e i tempi per l’informazione alle famiglie; le procedure per i reclami.
REGOLAMENTO INTERNO
Il regolamento interno disciplina gli aspetti organizzativi riguardanti il funzionamento dell’istituzione e
dei relativi organi, come:
orari dell’attività scolastica, rapporti scuola famiglia, funzionamento della biblioteca, della palestra,
delle aule speciali, dei laboratori e degli spazi comuni, funzionamento degli uffici e accesso al
pubblico,
svolgimento dei viaggi di istruzione, visite guidate, scambi, stage formativi, modalità per lo
svolgimento delle assemblee delle diverse componenti della scuola, criteri e modalità per la messa a
disposizione dei locali, dei laboratori e delle attrezzature didattiche da parte della comunità, definizione
delle modalità di elezione delle componenti elettive del consiglio di classe, di convocazione e di
svolgimento delle sedute, di verbalizzazione, delle modalità di funzionamento della consulta, delle
modalità di pubblicità degli atti.
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEGLI STUDENTI
Il regolamento disciplina i diritti e i doveri degli studenti, nonché i comportamenti che configurano
mancanze disciplinari, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle.
I diritti e i doveri degli studenti e il loro esercizio e rispetto rappresentano un valore pedagogico in sé e
costituiscono un momento essenziale per la crescita personale, l’apprendimento delle regole
fondamentali del vivere sociale e l’educazione alla cittadinanza attiva.
IL PROGETTO D’ISTITUTO
- La Legge Provinciale 7 agosto 2006, n. 5 “Sistema educativo di istruzione e formazione del
Trentino”, detta “legge Salvaterra”, stabilisce nell’art. 18 che le istituzioni scolastiche adottino il
progetto d’istituto e ne definisce gli scopi, le modalità di realizzazione e i contenuti.
Il progetto d’istituto è il documento che rappresenta la carta d’identità della scuola, la sua struttura, il
funzionamento e le proprie scelte e strategie educative.
Viene redatto con la partecipazione e il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità
scolastica, dalla collegialità dei docenti ed adottato con delibera formale e vincolante dal consiglio
dell’istituzione. Dallo stesso organo può essere modificato per far fronte ad aggiornamenti dei dati e/o
ad eventuali esigenze o variazioni sopravvenute.
È un documento che esplicita l’intenzione dell’istituto di voler svolgere un servizio in collaborazione
con enti e soggetti che operano sul territorio: famiglie, enti amministrativi, economici, socio culturali
locali.
Il coinvolgimento di questi soggetti nell’organizzazione delle attività scolastiche ha come obiettivo
quello di realizzare una migliore prestazione della scuola nei confronti del “soggetto principale” che è
l’alunno.
L.P. 5/2006-art. 18
1. Le istituzioni scolastiche e formative adottano il progetto d’istituto, con la partecipazione e il coinvolgimento
di tutte le componenti della comunità scolastica, secondo principi di leale collaborazione e partecipazione e in
coerenza con gli indirizzi generali e programmatici del governo provinciale e con gli obiettivi generali propri dei
diversi cicli scolastici.
2. Il progetto d’istituto è il documento che esplicita l’identità culturale e progettuale delle istituzioni e riflette le
esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione
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territoriale dell’offerta formativa e facendo riferimento alle iniziative individuate o da individuare in
collaborazione con le istituzioni e gli altri soggetti del territorio per le finalità previste da questa legge. Il
progetto d’istituto garantisce la coerenza dei propri contenuti e scelte con lo statuto dell’istituzione, con la
dinamica delle risorse finanziarie, umane e organizzative assegnate all’istituzione.
3. Il progetto d’istituto, nel rispetto delle diverse opzioni metodologiche e della competenza tecnica del personale
docente, identifica l’offerta formativa e in particolare:
a) definisce le scelte educative e organizzative e i criteri di utilizzazione e valorizzazione delle risorse in modo
vincolante per la comunità scolastica e formativa di riferimento, sulla base di obiettivi educativi, culturali e
formativi;
b) definisce i progetti e le attività che costituiscono l’offerta formativa complessiva anche con riguardo alle
iniziative di educazione permanente nonché di formazione in apprendistato e di alta formazione professionale, in
attuazione delle politiche del lavoro;
c) esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare e organizzativa che le singole istituzioni adottano
nell’ambito della loro autonomia, pianificando tra l’altro le attività di sostegno, di orientamento e di formazione
integrata e anche valorizzando l’acquisizione di esperienze nell’ambito del sociale, della cooperazione, della
solidarietà;
d) definisce le misure per l’integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali;
e) determina criteri relativi agli orari e ai tempi d’insegnamento, alla formazione delle classi, all’utilizzo del
personale della scuola e alla valutazione del servizio educativo;
f) stabilisce criteri per l’autoanalisi e la valutazione dei processi e dei risultati conseguiti in ordine agli obiettivi;
g) definisce le effettive opportunità di coinvolgimento delle famiglie e degli studenti nell’attività della scuola;
h) stabilisce le iniziative d’informazione e di comunicazione da realizzare, nel rispetto di quanto previsto
dall’articolo 5.
4. Nel rispetto degli indirizzi generali per l’attività, la gestione e l’amministrazione della scuola e tenendo conto
delle proposte della consulta dei genitori e, per le istituzioni del secondo ciclo, della consulta degli studenti, il
consiglio dell’istituzione approva il progetto d’istituto, sulla base di quanto deliberato dal collegio dei docenti in
relazione agli aspetti di programmazione dell’azione didattico-educativa, secondo quanto previsto dall’articolo
24, comma 2.
5. Il progetto d’istituto è pubblico e reso disponibile all’interno dell’istituzione, che ne cura la consegna agli
studenti all’atto dell’iscrizione, anche in estratto. Il progetto d’istituto è trasmesso al competente dipartimento
provinciale. (…)
- Lo statuto dell’istituto comprensivo “Val Rendena”, negli artt. 17 e 18, recependo le norme di legge,
riporta puntualmente quali debbano essere i contenuti, le modalità di approvazione e i tempi di rinnovo
del progetto d’istituto.
Art 17
Contenuti del progetto di istituto
1. Il progetto di istituto è il documento che esplicita l’identità culturale e progettuale dell’istituzione. Esso tiene
conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, degli indirizzi generali e
programmatici del governo provinciale, nonché degli obiettivi generali propri dei diversi cicli scolastici.
2. Il progetto di istituto contiene:
a) l’analisi del contesto sociale, economico e culturale al fine di individuare i bisogni formativi attuali e futuri,
anche in relazione agli adulti e agli sviluppi prevedibili della comunità;
b) gli obiettivi educativi, culturali e formativi, attualizzati rispetto allo sviluppo della conoscenza e ai bisogni
individuati;
c) il quadro dell’offerta formativa curricolare;
d) i progetti e le attività ricorrenti previsti ad integrazione del curricolo, al fine di offrire all’utenza il quadro
completo dell’offerta;
e) le scelte organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse in funzione dell’obiettivo del successo formativo,
con pari attenzione sia alle fasce deboli che alla valorizzazione dell’eccellenza;
f) i criteri generali per l’integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali e l’inserimento degli studenti
stranieri;
g) i criteri generali per la formazione delle classi, l’orario delle lezioni, l’utilizzazione del personale della scuola;
h) i criteri generali per la programmazione didattica e la valutazione degli studenti, nell’ottica di assicurare un
servizio educativo omogeneo;
i) i criteri generali per l’autoanalisi e la valutazione dei processi e dei risultati conseguiti anche al fine di fornire
al nucleo interno di valutazione linee guida per l’espletamento dell’attività;
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l) le modalità di effettivo coinvolgimento di studenti e genitori nella vita della scuola, oltre a quelle già previste
istituzionalmente;
m) le finalità e le modalità per assicurare l’informazione e la comunicazione alle famiglie, in particolare per
quanto attiene all’orientamento e alla valutazione degli studenti;
n) gli obiettivi, i criteri e le modalità per l’integrazione e la collaborazione con le altre istituzioni scolastiche e
formative provinciali e gli altri soggetti istituzionali operanti nel territorio della comunità scolastica.
Art 18
Approvazione e durata del progetto di istituto
1. Il progetto di istituto è adottato dal consiglio dell’istituzione nel rispetto del presente statuto.
2. Alla elaborazione del progetto di istituto partecipano tutte le componenti della comunità scolastica in un’ottica
di condivisione e collaborazione, in coerenza con gli indirizzi generali indicati dal consiglio dell’istituzione. In
particolare il consiglio dell’istituzione, preliminarmente all’approvazione, recepisce la delibera del collegio dei
docenti in relazione agli aspetti di programmazione dell’azione didattica e educativa ai sensi dell’articolo 24,
comma 2, della legge provinciale n. 5 del 2006, e acquisisce le proposte della consulta dei genitori.
3. Al fine di promuovere la collaborazione e la condivisione sostanziale delle scelte progettuali con gli altri
soggetti cointeressati del proprio territorio, il consiglio dell’istituzione può acquisire inoltre le proposte di
soggetti del territorio che si occupano di politiche formative secondo modalità che garantiscano la più ampia
partecipazione.
4. Il progetto di istituto, di durata almeno triennale (salvo le correzioni annuali), è approvato dal consiglio
dell’istituzione a maggioranza dei suoi componenti entro il mese di dicembre in modo tale da assicurarne la
conoscenza da parte delle famiglie ai fini dell’iscrizione e l’applicazione dall’anno scolastico di riferimento.
5. Il progetto di istituto è pubblicato all’albo dell’istituzione, consegnato in forma sintetica alle famiglie all’atto
dell’iscrizione e opportunamente diffuso anche attraverso l’utilizzo di mezzi informatici.
La Provincia autonoma di Trento ha approvato i Piani di studio provinciali. Questi piani prevedono che
ciascuna Istituzione scolastica elabori il proprio Piano di studi tenendo conto della cornice delineata da
quelli provinciali e delle specificità della domanda formativa espressa dal proprio contesto territoriale.
Sono state anche predisposte le linee guida, che forniscono alle Istituzioni scolastiche le proposte
organizzative, metodologiche e didattiche funzionali all’elaborazione dei Piani di studio d’istituto.
I piani di studio provinciali stabiliscono le finalità generali del processo formativo, delineano il profilo
globale dello studente e le competenze nelle aree di apprendimento che deve padroneggiare al termine
del Primo ciclo.
COMMISSIONE PER LA PROPOSTA E LA REVISIONE DEI DOCUMENTI FONDAMENTALI
DELL’ISTITUTO
L’istituto si avvale di una commissione composta da quattro docenti e tre genitori, coordinata dal
dirigente scolastico o da un collaboratore delegato, con il compito di proporre agli organi competenti
per l’approvazione (collegio docenti e consiglio dell’istituzione) il testo dei documenti che regolano la
vita dell’istituto e della loro revisione delle parti soggette ad aggiornamento. Questo si rende necessario
tutti gli anni per alcune parti del progetto d’istituto e quando intervengano innovazioni nelle leggi o
regolamentati della Provincia Autonoma di Trento, o quando lo ritengano opportuno il collegio docenti,
il consiglio dell’istituzione, il dirigente scolastico.
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Dati identificativi dell’istituto
Dati generali
Comprensivo di primaria e secondaria “Val Rendena”
Viale della Pace, 10
Pinzolo (TN)
0465/501139
Fax: 0465/512119
TNIC83400T
[email protected]
[email protected]
Istituto
Indirizzo
Città
Telefono
Codice istituto
e-mail segreteria
e-mail dirigente
Indirizzi e recapiti delle dieci scuole dell’istituto
38086
Tel. e Fax. 0465/441367
Secondaria Campiglio Viale Dolomiti di Brenta, 79
38086
Primaria Carisolo
Primaria Pinzolo
Secondaria Pinzolo
Primaria Giustino
Primaria Caderzone
Primaria Spiazzo
Secondaria Spiazzo
Primaria Darè
Via G. Verdi, 20/B
Via L. Collini, 18
Via L. Collini, 18
Via Presanella, 23
Via Regina Elena, 43
Frazione Fisto, 112
Frazione Fisto, 112
Via Darè, 111
38080
38086
38086
38086
Tel. e Fax. 0465/440050
Tel. e Fax. 0465/502654
Tel. 0465/512100
Tel. 0465/501206
Tel. e Fax. 0465/503162
Tel. e Fax. 0465/804460
Tel. 0465/801550
Tel. 0465/801550
Tel. 0465/801646
e-mail scuole
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Primaria Campiglio
Via Monte Spinale, 17
38080
38088
38088
38080
Fax. 0465/512099
Fax. 0465/512098
Fax. 0465/800438
Fax. 0465/800438
Fax. 0465/800587
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
N.B.: I quadri orario delle 10 scuole sono reperibili presso le singole sedi e sono
comunicati all’utenza tramite gli alunni.
n. complessivo classi:
n. complessivo alunni:
Numero classi e alunni
39 primaria
56
555 primaria
887
17 secondaria
332 secondaria
Personale della scuola
Docenti 114 di cui di scuola primaria 73 di scuola secondaria
Amministrativi
Collaboratori scolastici
Assistenti educatori
Tecnico informatico
41
8
19
1
1
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Progetto di istituto
Organigramma 2009/10
CONSIGLIO
DELL’ISTITUZIONE
FUNZIONARIO
AMMINISTRATIVO
SCOLASTICO
Neris Cozzini
presidente: Feliditta Cima
7 COLLABORATORI
DI SEGRETERIA
CONSULTA DEI
GENITORI
presidente:
Antonella Collini
DIRIGENTE SCOLASTICO
Franco Brunelli
TECNICO
INFORMATICO
VICARIO
Emilia Albertini
19 COLLABORATORI
SCOLASTICI
COLLABORATORE
Claudio Cominotti
CONSIGLI
DI CLASSE
DELEGATI DI SEDE
Tasin Adriana
SSPG Campiglio
Paola Bruti
SSPG Pinzolo
Mara Collini
SSPG Spiazzo
Claudio Zanetti SP Campiglio
Manoela Biscaro SP Carisolo
Carola Ferrari
SP Pinzolo
Iva Tisi
SP Giustino
Antonella Boroni SP Caderzone
Riccarda Albertini SP Spiazzo
Renata Ferrari
SP Darè
COLLEGIO
DOCENTI
STATUTO – PROGETTO/PIANI DI STUDIO D’ISTITUTO – REGOLAMENTI
(COMMISSIONE PROPOSTA E REVISIONE DOCUMENTI)
AUTOVALUTAZIONE
Erica Maestranzi
LINGUE STRANIERE E CERTIFICAZIONI
Elisa Liberatori
ALUNNI STRANIERI
Giulia Cantonati
CIC
(centro informazione e consulenza)
Monica Balestra
HANDICAP E BES
(bisogni educativi speciali)
AREE PROGETTUALI
referenti
Melita Fostini
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Camilla Laviola
SITO INTERNET - ECDL
Emilia Albertini
PROGETTO SCUOLA E MONTAGNA
Patrizia Ferri
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Claudio Cominotti
EDUCAZIONE ALLA PACE E SOLIDARIETÀ
Giulia Cantonati
ORIENTAMENTO
Manuela Moreschini
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Progetto di istituto
Servizi amministrativi
Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico con il seguente orario:
•
mattino: dalle ore 10.30 alle ore 12.30 di tutti i giorni, compreso il sabato;
•
pomeriggio: dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì.
Il dirigente scolastico riceve tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.30 alle 13.00, previo
appuntamento.
L’organico degli uffici di segreteria è composto da 1 responsabile amministrativo, 2 assistenti
amministrativi e 4 coadiutori amministrativi.
Il responsabile amministrativo si occupa di gestione del bilancio, contabilità e personale non docente.
Coordina l’ufficio di segreteria, verifica gli atti amministrativi, distribuisce gli incarichi e gestisce il
personale ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario); predispone il bilancio di previsione, il conto
consuntivo, gestisce gli acquisti (predispone le gare, valuta i preventivi, affida gli incarichi), prepara i
mandati e le reversali.
L’assistente amministrativo si occupa di fondo d’istituto, liquidazione dei compensi accessori, fondo
provinciale per la vigilanza degli alunni trasportati, l’art. 94 (docenti su più sedi), missioni,
certificazione compensi soggetti a ritenuta d’acconto, tenuta registri (inventario con tutte le pratiche
generali e verbali di collaudo; software; determinazioni), legge 626/94, graduatorie docenti Ia, IIa, IIIa
fascia, graduatorie interne di istituto del personale docente e ATA, modello 770, modello IRAP, posta
elettronica, Art. 26, 28 CCPL docenti.
Un coadiutore amministrativo si occupa della tenuta del protocollo ordinario, tenuta registro spese
postali, tenuta del registro assenze personale ATA, dei certificati di servizio, della tenuta pratiche
infortuni e del registro infortuni, della gestione docenti (supplenze, contratti, congedi e aspettative),
degli assistenti educatori, delle pratiche INPDAP.
Un coadiutore amministrativo si occupa della gestione degli alunni (iscrizioni, fascicoli, anagrafe
scolastica, certificazioni, trasferimenti, infortuni, circolari, trasporti e mense, corrispondenza con le
famiglie, elezioni Organi Collegiali, predisposizione delle pagelle, dei diplomi e del materiale per
esami, registro diplomi.
Un coadiutore amministrativo si occupa di pratiche dei viaggi d’istruzione e visite guidate, della
corrispondenza, di libri di testo, collabora alla gestione docenti e alla tenuta dei fascicoli docenti, al
supporto cartaceo degli atti di bilancio, alla gestione del personale ATA.
Un coadiutore amministrativo si occupa degli elenchi per l’inventario di ogni sede, dell’inventario
dell’istituto comprensivo, del prelievo e spedizione della posta, di pratiche di archivio, di invio fax,
della registrazione delle dotazioni librarie.
Un coadiutore amministrativo collabora alla gestione degli alunni, alla gestione dei docenti, al supporto
per le pratiche di bilancio, come collaborazione al dirigente scolastico per i progetti didattici.
Informazione e comunicazione
Il sito web della scuola (www.icvalrendena.it), ideato nel gennaio 2008 e mantenuto costantemente
aggiornato, è lo strumento attraverso cui assicurare un’efficace e rapida comunicazione interna ed
esterna all’istituto, per permettere agli utenti esterni di conoscere gli aspetti più rilevanti dell’attività
formativa dell’istituto, e agli operatori interni di poter, attraverso apposita password, scaricare verbali,
modulistica, appuntamenti e quant’altro loro serve.
Accanto al sito, è attiva una piattaforma e-learning, riservata alla comunità dei docenti della scuola,
attraverso la quale è possibile lo scambio efficace di materiale didattico, partecipare a forum e costruire
in maniera condivisa una serie di documenti.
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Progetto di istituto
Sito web e piattaforma e-learning possono risolvere alcuni dei problemi dovuti alla dislocazione
geografica del nostro istituto, diviso in tanti plessi distanti fra loro, favorendo la collaborazione e lo
scambio di buone prassi.
L’istituto è dotato di aule computer, una per ogni edificio scolastico. Da alcuni anni è in atto un’opera
di svecchiamento delle attrezzature che fino ad ora ha portato al rinnovo completo di due aule (quelle
di Pinzolo e di Spiazzo) e al rafforzamento di tutte le altre.
Accanto ai computer, da qualche anno vengono utilizzate le lavagne interattive (LIM) che, posizionate
in alcune aule, rivestono un ruolo decisivo nella promozione di una didattica personalizzata, capace di
un’alta interazione tra classe e docente. Le LIM permettono un utilizzo attivo e creativo, e una nuova
trasmissione del sapere che modifica la tradizionale lezione.
Cultura della sicurezza
L’istituto comprensivo “Val Rendena” è impegnato a far crescere tra tutto il personale scolastico, gli
alunni, gli esperti esterni e i fornitori di servizi, gli utenti in genere della scuola, la cultura della
sicurezza, in linea con quanto previsto dalle normative in vigore (v. D. Legs 626 e D. Legs 81/2008 e
disposizioni precedenti).
A questo proposito le linee di intervento, e i progetti che vengono attivati, riguardano:
1. informazione
•
verso gli alunni: corsi specifici tenuti dai docenti interni o da enti esterni (vigili del fuoco
provinciali, etc); partecipazione alle prove di evacuazione anche con la collaborazione di vigili
del fuoco locali;
•
verso i docenti: corsi specifici tenuti dal RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e
protezione) dell’istituto o da esperti esterni; partecipazione alle prove di evacuazione;
•
verso il personale ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario): corsi specifici tenuti dal RSPP
dell’istituto o da esperti esterni; partecipazione alle prove di evacuazione;
•
verso docenti e personale ATA riguardante i rischi dell’assunzione di alcol e alcol correlati e
sostanze stupefacenti
2. formazione:
•
verso gli alunni: inserimento del tema della sicurezza nella programmazione individuale dei
singoli docenti e del consiglio di classe; partecipazione ad iniziative locali, provinciali e
nazionali;
•
verso i docenti: appositi corsi di formazione e aggiornamento sui temi della sicurezza;
formazione specifica quale addetti del primo soccorso, addetti antincendio-emergenza; corsi per
addetti al servizio di prevenzione e protezione e corsi per preposti; corsi specifici e iniziative
concrete rivolte alla prevenzione dello stress da lavoro correlato (burn out, mobbing, bossing,
etc)
•
verso il personale ATA: appositi corsi di formazione e aggiornamento sui temi della sicurezza;
formazione specifica quale addetti del primo soccorso, addetti antincendio-emergenza, addetti al
servizio prevenzione e protezione; corsi specifici e iniziative concrete rivolte alla prevenzione
dello stress da lavoro correlato (burn out, mobbing, bossing, etc).
All’interno dell’istituto opera la figura del Responsabile lavoratori per la sicurezza (RLS), una figura di
tipo sindacale, eletta ogni 4 anni da tutto il personale della scuola, che ha il compito di controllare sulla
corretta applicazione delle norme per la sicurezza e rilevare e rappresentare la problematiche insorgenti
aperte.
L’istituto si avvale di un responsabile esterno del Servizio Protezione e Prevenzione e cura, anche
attraverso il personale amministrativo, la completezza e la precisione di tutte le pratiche riguardanti la
sicurezza (la formazione del personale, la produzione e la capillare diffusione di opportuni strumenti di
informazione, l’adeguamento e l’aggiornamento del Documento di valutazione dei rischi e dei
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Documenti di valutazione dei rischi incendio, i DUVRI, la verifica dei controlli obbligatori per legge,
etc).
I corsi di formazione e aggiornamento, attivati ogni anno, coinvolgono tutto il personale scolastico, in
modo che tutte le scuole dell’istituto siano coperte con la presenza di un numero sufficiente di addetti al
primo soccorso, addetti alla prevenzione incendi e gestione dell’emergenza, ASPP (addetto al servizio
di prevenzione e protezione) e preposti.
Tutti i collaboratori scolastici vengono muniti di idonei DPI (dispositivi protezione individuali) quali
scarpe antinfortunistiche, guanti, occhiali antischizzo e mascherine. In tutte le sedi esistono le schede di
sicurezza dei prodotti chimici utilizzati, dove sono riportati i dispositivi di protezione necessari per la
sicurezza degli utilizzatori. I collaboratori scolastici vengono pure informati sui rischi legati alla
movimentazione dei carichi, mentre per il personale di segreteria l’informazione riguarda i rischi legati
agli aspetti ergonomici del lavoro, alle posture, all’utilizzo dei videoterminali e alle caratteristiche del
microclima.
L’istituto si avvale inoltre di un medico competente che assicura la sorveglianza sanitaria e le visite di
controllo periodiche.
Al termine di ogni anno solare (mese di novembre) si tiene la “riunione periodica” durante la quale si
verificano il Documento valutazione rischi, la corretta adozione dei DPI, l’informazione a la
formazione del personale, il programma di linee-guida da adottare.
Cultura della privacy
L’istituto adotta un proprio Documento programmatico della sicurezza (DPS) riguardante la privacy in
attuazione delle disposizione di legge specifiche e per tutelare i dati personali e sensibili dei propri
alunni, delle famiglie e del personale e attiva anche specifiche azioni per una diffusione capillare di una
cultura della privacy. Il DPS viene aggiornato annualmente.
Nella redazione del Documento Programmatico sulla sicurezza viene utilizzata una metodologia che
soddisfa rigorosamente il dettato normativo contenuto nel Disciplinare Tecnico in Materia di Misure
Minime di Sicurezza. Prevede che almeno a cadenza annuale vengano ripetute le seguenti fasi:
un’analisi qualitativa del patrimonio informativo dell’istituto, l’individuazione dei ruoli e delle
responsabilità, l’identificazione e classificazione delle informazioni e dei dati personali trattati
dall’istituto, la descrizione degli strumenti utilizzati, l’analisi dei rischi e la verifica puntuale del
rispetto dei requisiti previsti dal D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 con riferimento al trattamento dei dati
personali.
Le iniziative più significative riguardano: l’adozione di una specifica modulistica, l’informazione
capillare ai soggetti interessati, la nomina degli incaricati, la formazione generale e degli incaricati,
l’adozione di tutti i provvedimenti specifici atti a promuovere una cultura della privacy e ad evitare
scorrettezze o abusi.
In particolare, per quanto riguarda l’utilizzo degli strumenti informatici e internet, l’istituto adotta, oltre
ad un disciplinare rivolto a tutti i dipendenti e ad un regolamento per l’utilizzo delle attrezzature
informatiche, speciali filtri di sicurezza che impediscano agli alunni e agli utenti in genere di poter
accedere a siti ritenuti pericolosi moralmente e comunque non correlati agli scopi didattici scolastici.
Ogni postazione inoltre è regolata in modo tale che l’accesso sia consentito solo attraverso login e
password personale.
Calendario scolastico
Il calendario scolastico viene annualmente fissato dalla Giunta Provinciale, mentre alcuni giorni (due o
tre) a disposizione degli istituti, di cui uno eventualmente coincidente con le festività patronali per le
sedi di Carisolo, Giustino e Caderzone, vengono decisi dal consiglio dell’istituzione.
L’anno scolastico viene diviso, anche ai fini della valutazione, in due quadrimestri.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Il territorio e le sue risorse
I Comuni, la popolazione e le risorse della Val Rendena
L’istituto comprensivo “Val Rendena” si estende da Verdesina a Madonna di Campiglio comprendendo
i territori amministrativi dei Comuni di Villa Rendena (con la frazione di Javrè), Darè, Vigo Rendena,
Pelugo, Spiazzo, Strembo, Bocenago, Caderzone, Giustino, Massimeno, Pinzolo (con le frazioni di S.
Antonio di Mavignola e Madonna di Campiglio), Carisolo e Ragoli (II parte).
La popolazione complessiva residente attualmente è di circa 9.000 persone.
Negli ultimi decenni in tutti i Comuni della Val Rendena si è assistito ad un notevole evolversi della
situazione economica. Infatti, la crescita esponenziale della presenza turistica ha determinato l’aumento
del lavoro nel circuito locale (Madonna di Campiglio-Tione) tanto nel settore dell’ospitalità, quanto in
quello dei servizi, con particolare riferimento allo sviluppo edilizio abitativo.
Le conseguenze più evidenti di detto fenomeno hanno determinato un incremento della popolazione,
con significativi cambiamenti nel tessuto sociale di ogni singola realtà, nuove opportunità di lavoro, un
diffuso benessere economico e l’arresto dell’emigrazione.
Dal punto di vista economico le realtà comunali sono molto simili, poiché la maggior parte delle
famiglie, i cui componenti trovano occupazione nell’edilizia, nell’artigianato e nel terziario, può fare
affidamento su uno o più redditi sicuri.
Quanto all’agricoltura, un tempo occupazione primaria delle famiglie, ora è praticata a tempo pieno
solo da poche aziende a gestione familiare che hanno mantenuto come tradizione l’allevamento delle
vacche, in gran parte della autoctona “razza Rendena”, importante per la sua duplice attitudine: carne e
latte.
Da un turismo iniziale di tipo alpinistico, si è velocemente passati ad uno prettamente impostato sullo
sport, il divertimento, la cura e il benessere fisico. La risorsa del turismo ha permesso la realizzazione
di un notevole sviluppo economico, ma anche la possibilità di incontro con culture diverse; la
maggioranza delle presenze turistiche proviene dalle città della Pianura Padana, ma sono ben
rappresentate anche alcune popolazioni che fanno parte dell’Europa, negli ultimi anni anche dell’Est.
Questa molteplicità di rapporti e scambi non è stata accompagnata da un’adeguata crescita culturale,
seppur continuamente invocata, che sta ancora cercando un contesto di accettazione più largo nella
ricerca di un’identità forte in cui identificarsi e da proporre come elemento di interesse ad un mercato
turistico che è sempre più interessato alle peculiarità dei luoghi.
La presenza di famiglie di provenienza extracomunitaria, pur limitata rispetto alle realtà industriali, è in
aumento. I lavoratori extracomunitari sono occupati principalmente in quei servizi che la manodopera
locale non riesce a coprire.
Il modello dominante riferito al consumismo, più visibile nelle realtà turistiche, accentua le
contraddizioni vissute ovunque nella società postmoderna particolarmente da preadolescenti e
adolescenti. Questo fenomeno sfocia nel frequente e precoce abbandono scolastico, e quindi in uno
scarso numero di diplomati e laureati rispetto ad altre località provinciali e nazionali.
Si può comunque affermare che la popolazione della Val Rendena dispone di un buon numero di
servizi socio – culturali e può contare su numerose associazioni di volontariato, culturali e sportive.
Queste possono rappresentare una sicura fonte di collaborazione con la scuola per stabilire i rapporti
con il territorio.
Le principali risorse socio - culturali del territorio
Vengono considerati possibili interlocutori ed elementi di studio tutte le agenzie extrascolastiche,
l’ambiente e i beni architettonici ed artistici presenti sul territorio, di seguito specificati.
Enti, cooperative, servizi, associazioni culturali, territoriali e sportive:
Comuni (ufficio anagrafe, tecnico e urbanistica, ragioneria, tributi, segreteria, vigilanza urbana,
forestale), biblioteche, Famiglie Cooperative e loro Federazione, Caseificio Sociale, Casse Rurali, APT,
Pro Loco, BIM del Sarca, Parco Naturale Adamello - Brenta, Centro Studi Judicaria, Circolo Culturale
“il Faggio”, cooperativa di solidarietà sociale L’Ancora, Centro Studi Val Rendena, circolo “Dialecti
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Progetto di istituto
Judicariensi”, Progetto Carlo Magno, Circolo Culturale “La Trisa” di Mortaso, museo della guerra
adamellina di Spiazzo, filodrammatiche, bande, cori, gruppi scout, associazioni no-profit, società
sportive, piscina comunale di Spiazzo, le tre sezioni della SAT, Vigili del fuoco, Soccorso alpino, Case
di Riposo, servizio trasporto infermi, Nuvola, Gruppi Alpini - A.N.A, gruppi folk, Piano Giovani della
Val Rendena, Fondazione “Maria Pernici”, Circolo Damistico “Adamello”, ecc.
Edifici pubblici di possibile utilizzo: Palawroom a Campiglio, Paladolomiti a Pinzolo, teatro di
Giustino, palazzo Lodron-Bertelli e oratorio a Caderzone, teatro di Spiazzo, casa dai Cüs a Darè.
Beni paesaggistici, naturali e culturali: l’ambiente naturale e la cultura di carattere silvo-agricolo
(toponomastica, sentieri, reti stradali, reti tecnologiche, reti informatiche, ecc.), il patrimonio storicoartistico (chiese, palazzi ed edifici di interesse storico - architettonico, capitelli, affreschi e pitture
murali, ecc.).
Impianti ludico – sportivi (palestre scolastiche e comunali, parcogiochi attrezzati, campi sportivi,
piscine, maneggi, palazzetto del ghiaccio, pista di sci nordico e palestra a Carisolo, ecc.).
Rete scuole C8
Si tratta di un protocollo di intesa e collaborazione che gli istituti scolastici che operano nel territorio
delle Giudicarie e della Rendena hanno stretto fra loro e con il quale si impegnano ad affrontare
assieme una serie di tematiche ritenute strategiche.
Le scuole che aderiscono a questo accordo sono l’I.C. di Tione, l’I.C. “don Milani” del Chiese, l’I.C.
“Giudicarie Esteriori” l’I.C. “Val Rendena”, l’istituto d’istruzione “Lorenzo Guetti” di Tione e i Centri
di Formazione Professionale CFP-ENAIP e CFP-UPT di Tione.
Questo tipo di rete e accordi è previsto e sollecitato dalla stessa Provincia Autonoma di Trento, che
anche con la sua ultima legge, la L.P. n. 5 del 7 agosto 2006 “Sistema educativo di istruzione e
formazione del Trentino”, invita a promuovere questo tipo di iniziative, che favoriscono il
miglioramento delle relazioni tra gli istituti stessi e con il territorio giudicariese, con l’obiettivo di
raggiungere migliore efficienza, efficacia ed economicità nell’azione di formazione e istruzione.
Le materie interessate a questo accordo di rete riguardano la continuità didattica tra i vari gradi di
scuola, l’orientamento, la prevenzione della dispersione scolastica e del disagio, i progetti di
integrazione, le certificazioni ECDL e linguistiche, la formazione dei docenti e del personale ATA
(amministrativo, tecnico, ausiliario), la collaborazione e il confronto nei processi di autovalutazione,
l’educazione permanente, i rapporti con il territorio, i trasporti.
Per ognuna di queste problematiche, viene scelto un istituto capofila che coordina le iniziative
intraprese di volta in volta. I singoli istituti partecipano alla spesa sostenuta sia con quote
indifferenziate sia in maniera proporzionale all’adesione dei propri rappresentanti.
Forme di programmazione presenti nell’istituto
La programmazione pianifica gli interventi educativi e didattici, in ciascuna scuola, per ogni classe. È
legata alle finalità del progetto d’istituto e viene elaborata nella fase iniziale dell’anno scolastico.
I punti di riferimento per la programmazione didattica dei consigli di classe e dei singoli insegnanti
sono:
•
i piani di studio provinciali, che definiscono le competenze di base al termine del primo ciclo;
•
le linee guida, considerate come un aiuto alla elaborazione dei piani di studio di istituto;
•
i piani di studio dell’istituto comprensivo “Val Rendena”.
La programmazione prevede:
1. Programmazione annuale di classe, che prevede:
•
Descrizione delle caratteristiche salienti del gruppo classe in base agli indicatori:
Numero alunni, genere e provenienza (stranieri, etc.)
Frequenza della scuola materna (per gli alunni di prima)
Alunni presenti per periodi limitati (M di Campiglio)
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
•
•
•
•
•
Progetto di istituto
Partecipazione alle attività opzionali
Presenza di ripetenti, trasferiti e alunni di recente adozione
Difficoltà di apprendimento: BES (certificati, DSA, terza fascia….)
Problematiche relative all’inserimento
Situazione ambientali (famigliari) di disagio
Socializzazione
Grado di autonomia, interesse, impegno e collaborazione
Dinamiche relazionali e comportamentali (con gli altri studenti e con i docenti)
Attività laboratoriali transdisciplinari e modalità attuative
Attività opzionali (elenco)
Progetti e uscite (elenco)
Valutazione: strumenti (criteri di utilizzo e frequenza)
Competenze trasversali da raggiungere e scelte metodologiche, didattiche e organizzative
conseguenti (interconnessione fra discipline e aree).
Il programma annuale di inizio anno a livello di classe intende indicare le linee lungo le quali si
muoverà la programmazione dei singoli docenti e sarà verificato poi al termine dell’anno dalla stessa
equipe di docenti con una relazione finale che ne valuterà l’efficacia. Si utilizzerà la modulistica
approntata dai docenti in apposite riunioni di lavoro.
2. Il piano di lavoro annuale individuale, di ogni singolo docente, che terrà presenti i seguenti
aspetti:
Descrizione delle caratteristiche salienti del gruppo classe rispetto alla disciplina, in base agli
indicatori:
Risultati dei test di ingresso
Conoscenze e abilità pregresse
Grado di autonomia (utilizzo del materiale, compiti, organizzazione del lavoro…)
Grado di interesse, partecipazione e collaborazione
Rispetto delle regole e autocontrollo
Tempi di attenzione ed esecuzione del lavoro
Conoscenza e uso del linguaggio specifico della disciplina
•
Scelte metodologiche e strumenti di lavoro utilizzati con gli alunni (testi, quaderni, …)
•
Valutazione: strumenti (criteri di utilizzo e frequenza)
•
Le competenze, declinate in abilità e conoscenze, a conclusione dell’anno scolastico.
•
Il piano di lavoro annuale deve servire a rendere razionale ed efficace l’azione didattica ed educativa.
A fine anno gli insegnanti prepareranno una relazione in cui evidenzieranno il raggiungimento o meno
degli obiettivi prefissati, l’efficacia delle metodologie e degli strumenti didattici adottati, formulando
proposte migliorative per il futuro. Si utilizzerà la modulistica approntata dai docenti in apposite
riunioni di lavoro.
3. Per la scuola primaria sono previsti incontri settimanali di programmazione di due ore
dei docenti di singole classi, di più classi o dell’intero plesso, nei quali vengono decise le
attività didattiche disciplinari e interdisciplinari, si effettua una verifica sull’efficacia delle
attività interdisciplinari, degli interventi laboratoriali di recupero, delle attività opzionali e
integrative, etc.) e vengono risolti eventuali problemi organizzativi.
Piano aggiornamento del personale
L’istituto cura con particolare attenzione l’organizzazione di corsi di aggiornamento per i docenti e
personale ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario) e adotta un proprio piano di aggiornamento. Alcuni
dei corsi sono attivati anche dalla “Rete Scuole C8”, dalla Provincia e dall’IPRASE.
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Progetto di istituto
Le finalità dei corsi per i docenti sono riferite soprattutto all’affinamento delle metodologie didattiche
innovative e alla crescita professionale collettiva. Gli organizzatori di ciascun corso si impegnano a
prevedere le modalità più efficaci per assicurare la circolarità delle informazioni, attraverso
comunicazioni e relazioni all’intero collegio docenti o alle sue articolazioni (come le aree didatticoformative, gli ordini di scuola etc).
I corsi per il personale A.T.A. riguardano lo specifico professionale e sono rivolti sia alla conoscenza
delle nuove strumentazioni software (gestione del bilancio, gestione degli alunni, gestione dei docenti
etc) sia alle competenze relazionali (rapporti con il pubblico, rapporti di lavoro con i colleghi etc).
Attività in alternativa all’IRC (Religione Cattolica)
Gli allievi che non si avvalgono dell’insegnamento dell’IRC potranno usufruire, a seconda delle
possibilità organizzative, di una delle seguenti opzioni:
•
attività didattiche e formative, anche mediante inserimento in altra classe;
•
attività di studio e/o di ricerca individuale con assistenza di personale docente;
•
entrata posticipata e/o uscita anticipata se l’insegnamento cade nella prima o ultima ora di
lezione, purché l’alunno sia sempre accompagnato secondo le modalità previste dal
“regolamento per la disciplina dei diritti e dei doveri degli studenti”.
Finalità generali del processo formativo
La scuola promuove la prima alfabetizzazione culturale, intesa come insiemi di competenze, e favorisce
la formazione dell’uomo e del cittadino di una società democratica in progresso, nel quadro dei principi
affermati:
a) dalla Costituzione della Repubblica:
- la scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e
gratuita (art. 34);
- il diritto al “rispetto della persona” di ogni essere umano, chiunque esso sia (art. 32); riconoscendo
a tutti i cittadini e le cittadine “pari dignità” sociale, civile e giuridica, senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (art. 3).
- il diritto di tutti ad essere sostenuti nel cammino verso “il pieno sviluppo della persona umana”,
attraverso la rimozione degli “ostacoli di ordine economico e sociale”, che limitano di fatto “la libertà
e l’uguaglianza dei cittadini” (art. 3 e 38)
b) dalla L.P. 5/2006
-art. 2 “Finalità e principi generali”, comma 1, lettere d), e) e f):
“promuovere la consapevolezza della specialità trentina, la conoscenza della storia locale e delle
istituzioni autonomistiche”
“educare ai principi della vita e della pace, della solidarietà e della cooperazione anche a livello
internazionale”;
“istruire e formare giovani capaci di concorrere allo sviluppo sociale ed economico del territorio, nel
rispetto dell’ambiente e delle esigenze di una crescita sostenibile, sviluppandone le capacità e le
competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte
personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle
dimensioni locale, nazionale ed europea”.
-art. 55, comma 2:
“I piani di studio provinciali assicurano lo studio della storia locale e delle istituzioni autonomistiche,
della cultura della montagna e dei suoi valori, con il coinvolgimento di esperti locali, la pratica di
sport vicini alla montagna e l'effettuazione di periodi formativi a diretto contatto con la montagna”;
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c) dai piani di studio provinciali
La finalità educativa dello sviluppo armonico e integrale della persona si inserisce nella tradizione
delle radici culturali dell’Europa, si fonda sui principi della Costituzione della Repubblica Italiana e
dello Statuto speciale dell’Autonomia del Trentino, riprende i principi sanciti dalle principali
Dichiarazioni internazionali e impegna la responsabilità educativa delle famiglie, delle comunità, delle
formazioni sociali intermedie e delle istituzioni in un lavoro comune nel quale il sistema educativo di
istruzione e formazione svolge un ruolo significativo.
La scuola trentina, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento
delle famiglie e degli studenti:
- promuove lo sviluppo del potenziale di crescita emotiva-intellettiva degli studenti; promuove, inoltre,
lo sviluppo delle loro competenze di autovalutazione e autorientamento e le capacità di scelta
consapevole corrispondenti alle attitudini e alle vocazioni personali;
- opera per lo sviluppo della motivazione ad assumersi la responsabilità del proprio apprendimento
durante tutta la vita, personale e professionale; offre opportunità per l’attività motoria e la pratica
sportiva (in particolare della montagna); promuove l’educazione e la fruizione della musica, dell’arte
e dell’immagine, valorizzando le iniziative e le scelte dei giovani e delle comunità;
- pone le basi per una società democratica e aperta formando le persone all’essere cittadini solidali e
a partecipare alla democrazia in prospettiva internazionale e interculturale;
- sviluppa l’autonoma capacità di giudizio e l’esercizio della responsabilità personale e sociale;
-contribuisce alla costruzione del progetto di vita personale offrendo opportunità di conoscenza,
esperienza e riflessione sui “perché della vita”.
Ogni disciplina contribuisce a perseguire le finalità generali e ad acquisire molteplici competenze.
Tutte le discipline, le attività e l’esperienza complessiva nella scuola concorrono alla costruzione delle
finalità educative e delle competenze chiave, comprendenti conoscenze, capacità ed atteggiamenti, che
danno senso al processo formativo nel nostro tempo, con una coerente ed adeguata organizzazione
della didattica per sostenere il pieno sviluppo culturale e sociale delle persone, contrastare e prevenire
la dispersione scolastica, favorire il successo formativo di tutti.
Attraverso il percorso formativo, lo studente sviluppa inoltre alcuni atteggiamenti, intesi come
“disponibilità stabili positive verso attività, contenuti, ambienti, persone” che sono un risultato in
certa misura osservabile dei contributi delle aree di apprendimento, dell’educazione nel suo complesso
e delle esperienze personali maturate. Negli atteggiamenti rientrano aspetti valoriali, cognitivi ed
affettivi:
- essere curiosi, aperti al nuovo ed ai cambiamenti (persone, saperi, altre e diverse culture …)
- essere disponibili all’ascolto, al confronto e alla partecipazione;
- fare ipotesi, non aver paura di sbagliare, accettare correzioni e suggerimenti;
- mettersi in gioco, accettare le sfide, perseguire uno scopo senza arrendersi alla prima difficoltà;
- avere spirito di iniziativa, esercitare creatività;
- leggere, informarsi, verificare l’attendibilità delle informazioni e delle affermazioni;
- attivare strategie alternative, accettare suggerimenti;
- assumersi la responsabilità del proprio apprendimento.
Profilo globale dello studente al termine del Primo ciclo
(Piani di studio provinciali)
Gli studenti che hanno frequentato il percorso del Primo ciclo di istruzione, attraverso le situazioni di
apprendimento proposte dalla scuola, lo studio personale,
le diverse esperienze educative fatte insieme alle famiglie e alle comunità locali,
sono in grado di utilizzare le conoscenze e le abilità apprese per:
•
comprendere i valori e i sistemi simbolici e culturali essenziali necessari per vivere
responsabilmente nella società;
•
interagire in modo consapevole con l’ambiente naturale e sociale che li circonda;
•
esprimere la propria personalità assumendo positivamente le diversità di genere e di cultura;
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riflettere su se stessi e gestire il proprio processo di crescita secondo i propri talenti, con l’aiuto
degli adulti;
•
affrontare i problemi della vita quotidiana, con l’autonomia possibile in relazione all’età.
Integrando globalmente le varie competenze e secondo i propri stili personali, gli studenti sono nella
condizione di:
•
riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale,
consapevoli della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne costituisce il
fondamento;
•
maturare gli strumenti di giudizio per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i
comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai comuni
valori che ispirano la convivenza civile;
•
collaborare con gli altri per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una
società solidale;
•
avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di
esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con
appropriate assunzioni di responsabilità;
•
porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà,
nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei
propri limiti di fronte alla complessità e all’ampiezza dei problemi sollevati.
Al termine del Primo ciclo di istruzione gli studenti padroneggiano le competenze funzionali di base
necessarie per poter esercitare una cittadinanza attiva nella società della conoscenza e per proseguire
nell’apprendimento permanente.
•
Linee metodologiche
Linee comuni riguardanti gli obiettivi previsti nel progetto:
•
L’operatività, intesa sostanzialmente come superamento della dimensione puramente ricettiva
dell’alunno, stimolato e guidato progressivamente alla progettazione e realizzazione di prodotti
culturali attraverso una sequenza metodologica di tipo scientifico: saper fare – sapere
(laboratorialità - competenze).
Di vitale importanza saranno dunque i laboratori, organizzati per le discipline curricolari e per
le attività opzionali, particolarmente motivanti quando i risultati assumono visibilità in mostre,
saggi, spettacoli, pubblicazioni stampate o nel web.
•
L’interdisciplinarietà, intesa come coinvolgimento nei progetti di docenti di discipline diverse,
ciascuno con il suo particolare contributo di conoscenze e professionalità.
•
La programmazione, intesa come abitudine ad individuare ed indicare preventivamente, con
sempre maggior completezza e precisione, gli obiettivi, i metodi, i percorsi, gli strumenti, i
tempi e i risultati di un lavoro didattico.
•
L’apertura della scuola al territorio, considerato come serbatoio cui attingere informazione,
materiali e competenze, sia come possibile collaboratore e destinatario delle esperienze
didattiche e dei loro prodotti (compiti di realtà).
•
L’orientamento e la didattica individualizzata, come strumenti capaci di favorire il
superamento della logica selettiva e di combattere il fenomeno dell’abbandono senza
conseguimento del titolo di studio, aiutando ogni ragazzo a costruirsi una percezione coerente
delle sue innumerevoli azioni e reazioni e dell’evoluzione della sua personalità in vista delle sue
scelte per il futuro.
•
L’utilizzo di tecniche didattiche innovative, avvalendosi delle moderne tecnologie disponibili.
•
La valutazione e l’autovalutazione, come strumenti di verifica dell’efficacia dell’azione
didattica e della coerenza con le finalità e il grado di perseguimento degli obiettivi. Pertanto la
programmazione tiene conto della valutabilità dell’azione didattica, degli apprendimenti e delle
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competenze. La pratica metodologica, descritta nei punti precedenti, si realizza attraverso le
modalità:
- somministrazione di test iniziali, in modo più puntuale nelle prime classi della SSPG,
appropriati ad accertare negli alunni gli stili di apprendimento oltreché le competenze
acquisite
- programmazione individualizzata, con strumenti di verifica opportunamente differenziati e
conseguenti all’utilizzo di una didattica “variegata”, attiva e coinvolgente (cooperative
learning e associazioni cooperative scolastiche, uso dei laboratori, compiti di realtà…) e
dell’utilizzo di vari strumenti didattici: libri, schede, foto/audio/video, LIM, pc…
- somministrazione di test di verifica, per organizzare interventi di sostegno, recupero e
sviluppo eccellenze (laboratori di italiano e matematica di secondo livello, corsi specifici
pomeridiani, …)
Le linee metodologiche sono indicate in modo più dettagliato all’interno dei singoli progetti, quali il
progetto “Orientamento”, il progetto “Sostegno degli alunni con bisogni educativi speciali”, i
Laboratori di secondo livello, previsti per gli alunni con necessità di rinforzo delle competenze di base
in lingua italiana e matematica.
“Insegnare per competenze” significa costruire e proporre esperienze/situazioni atte a promuoverne
l’acquisizione. Come lo fa, o lo può/deve fare la scuola? Il modello didattico tradizionale propone
esperienze/situazioni ‘scolastiche’ atte a promuovere l’acquisizione di conoscenze, abilità ed
atteggiamenti tipicamente “scolastici”, funzionali a questo contesto, ma fondamentali anche per
l’apprendimento (soprattutto in contesti e con modalità formali e strutturate) nel corso della vita.
Leggere e comprendere ne sono l’esempio centrale, raccomandato dall’Unione Europea. E lo fa in
modo efficace ed efficiente se e quando i soggetti lo considerano sensato, significativo ed utile.
Accanto alle competenze funzionali all’acquisizione delle materie scolastiche, sempre più presente è la
costruzione di esperienze/situazioni utili per l’acquisizione di competenze procedurali, formae mentis,
proprie delle discipline scolastiche, per esempio con le attività laboratoriali e progettuali,
esperienze/situazioni atte a promuovere competenze nell’affrontare in modo sempre più autonomo
classi di situazioni autentiche e professionali.
Lo stesso format delle prove PISA e INVALSI (dal 2009) evidenzia una struttura basata sulla proposta
di contesti e situazioni come punto di partenza per la messa in moto di azioni fisiche e mentali per la
soluzione di problemi (cognitivi), che i saperi e le aree di apprendimento scolastico contribuiscono a
sviluppare. Un format spesso adottato nelle buone pratiche e nei manuali d’insegnamento, che non
siano nozionistici o esecutivi.
Per “situazione di apprendimento” finalizzata alla promozione di competenza si intende l’insieme di
elementi di ordine fisico-materiale, organizzativo, psico-sociale - di “ambiente di apprendimento” - in
cui il soggetto è messo in condizione di scegliere cosa e come agire per superare sfide complesse a
partire dalle risorse personali (conoscenze, capacità, atteggiamenti, abilità…) che può mettere in
campo. L’insegnamento avrebbe il compito di prefigurare e gestire “contesti” ritenuti adatti a far vivere
esperienze autentiche, e a risolvere problemi complessi simili a quelli della vita reale.
Situazioni che promuovono l’apprendimento per competenze sono, ad esempio, quelle nuove per il
soggetto ma nelle quali possa immedesimarsi, che presentano una sfida, un motivo per essere risolte, un
“perché”; la cui risoluzione si basa su documenti autentici e implica una integrazione di apprendimenti
posseduti dagli allievi, non una semplice giustapposizione; quelle che implicano un “agire” (fisico e o
mentale) a partire da quanto appreso (“fare con ciò che si sa”); quelle tendenzialmente aperte, tali da
lasciare spazio alla discussione, in cui siano introdotti dati parassiti ed in cui i saperi e saper fare da
mobilizzare non siano conosciuti in partenza, ma debbano essere individuati dall’allievo e – infine –
quelle che possono essere affrontate dagli allievi in relativa autonomia.
Ovviamente non tutte queste caratteristiche possono essere contemporaneamente presenti in ogni
situazione didattica, anche perché - è noto e opportuno - la scuola non è la vita, ma nell’approccio per
competenze sono particolarmente rilevanti e da implementare con la gradualità e la specificità dei
bienni in cui si articola il primo ciclo d’istruzione; nel solco dell’antico aforisma di Seneca: non
scholae sed vitae discimus.” (Dalle “Linee guida”)
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
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Progetto di istituto
Piani di studio di istituto
I Piani di studio delle istituzioni scolastiche e formative (curricoli di scuola) hanno la funzione di
“messa a punto” contestualizzata dei Piani di studio provinciali adeguandoli alle scelte educative
definite dal progetto d’istituto, in rapporto ai bisogni, alle risorse e alle competenze disponibili.
I Piani di studio dell’istituto indicano le competenze, declinate in abilità e conoscenze, nelle varie aree
di apprendimento, che andranno perseguite entro il termine dei 4 bienni in cui sono scanditi gli 8 anni
del primo ciclo dell’istruzione. Le aree di apprendimento sono: italiano; lingue comunitarie;
matematica, scienze e tecnologia; storia, geografia ed educazione alla cittadinanza; musica, arte e
immagine, scienze motorie e sportive; religione cattolica (per le famiglie che scelgono di avvalersene).
Il prospetto dei Piani di studio del nostro istituto sono riportati in allegato a questo Progetto di istituto.
La valutazione
Premessa
In questa sezione del progetto d’istituto vengono esplicitate le finalità e le modalità attraverso le
quali i consigli di classe provvedono alla valutazione degli studenti, così come previsto dal
Regolamento provinciale (“Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e
della capacità relazionale degli studenti…”, approvato il 07/10/2010).
Il regolamento provinciale disciplina i criteri e le modalità per attuare:
•
la valutazione degli apprendimenti e della capacità relazionale degli studenti, definita capacità
dello studente di assumere, nell’ambito dell’attività scolastica, comportamenti corretti e
responsabili nel rispetto delle regole, delle persone e delle cose, nonché di partecipare in modo
attivo e costruttivo alla vita della scuola;
•
la certificazione delle competenze acquisite dagli studenti, definite capacità di utilizzare, in
modo responsabile e autonomo, conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e
metodologiche in situazioni di studio e in esperienze formative. La certificazione delle
competenze prenderà avvio con l’anno scolastico 2012-2013, relativamente agli studenti della
terza classe della scuola secondaria di primo grado.
•
le forme di raccordo con la valutazione degli studenti disciplinata dalla normativa statale.
Oggetto e finalità della valutazione degli studenti
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, la capacità relazionale e i risultati
raggiunti in relazione alle conoscenze, alle abilità e alle competenze previste dai piani di studio
dell’istituzione scolastica.
La valutazione dello studente è parte integrante del processo d’insegnamento-apprendimento e
ha come scopo:
•
accompagnare, orientare e sostenere lo studente nel proprio processo di apprendimento lungo
l’intero percorso d’istruzione al fine di responsabilizzarlo rispetto ai traguardi previsti;
•
promuovere l’autovalutazione dello studente in termini di consapevolezza dei risultati raggiunti
e delle proprie capacità;
•
svolgere una funzione regolativa dei processi d’insegnamento al fine di contribuire a migliorare
la qualità della didattica;
•
informare la famiglia e lo studente sui risultati raggiunti;
•
certificare gli esiti del percorso scolastico, l’ammissione alla classe successiva e all’esame di
stato.
La valutazione degli studenti
La valutazione dello studente è periodica e viene formalizzata alla fine del primo quadrimestre e
alla fine di ogni anno scolastico.
Gli esiti della valutazione degli apprendimenti sono espressi nella forma di un giudizio globale,
che consiste nella valutazione, espressa in forma discorsiva, della capacità relazionale, dei processi e
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Progetto di istituto
dei risultati complessivi di apprendimento dello studente, e con i giudizi sintetici di ottimo, distinto,
buono, discreto, sufficiente, non sufficiente.
I docenti tengono conto che l’esplicitazione continua ed eccessiva di giudizi sintetici nei primi
anni della scuola primaria rischia di ingenerare e rafforzare negli alunni atteggiamenti competitivi fini
a se stessi e distogliere l’attenzione dal progresso negli apprendimenti.
Con l’a.s. 2010/11 la valutazione per la classe prima della scuola primaria avviene per aree di
apprendimento (Lingua italiana, Lingue comunitarie, Storia con educazione alla cittadinanza e
Geografia, Matematica, Scienze e Tecnologia, Musica, Arte e Immagine, Scienze motorie e sportive,
Religione cattolica); con l’a.s. 2011/12 la valutazione per aree di apprendimento interesserà anche la
classe seconda della primaria.
Nel secondo, salvo diversa decisione del collegio docenti, e nel terzo e nel quarto biennio è
attribuito un giudizio sintetico per ogni disciplina, compreso l’insegnamento della religione cattolica
(per chi se ne avvale).
La valutazione della capacità relazionale ha funzione educativa e formativa, è espressa
all’interno del giudizio globale, non influisce sulla valutazione degli apprendimenti e non condiziona
da sola l’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato.
Modalità e criteri generali per l’ammissione alla classe successiva e all’esame di stato
Nella scuola primaria la non ammissione alla classe successiva oppure alla scuola secondaria di
primo grado assume carattere di eccezionalità; in particolare, il consiglio di classe può decidere la non
ammissione solo all’unanimità, in casi gravi e comprovati da specifica motivazione.
Nella scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva o all’esame di
stato (per questa decisione è sufficiente la maggioranza dei docenti componenti il consiglio di classe)
gli studenti che abbiano ottenuto una valutazione complessivamente sufficiente da parte del consiglio di
classe. Il consiglio di classe valuta “complessivamente sufficiente” lo studente che abbia ottenuto il
giudizio sintetico di “non sufficiente” al massimo in tre discipline.
Nella scuola secondaria di primo grado inoltre l’ammissione alla classe successiva o all’esame
di stato è possibile solo per gli studenti che abbiano frequentato almeno tre quarti dell’orario annuale di
insegnamento, fatte salve le eventuali motivate deroghe che per l’I. C. “Val Rendena” sono costituite
da gravi e comprovati motivi di salute, dall’iscrizione ad anno inoltrato per gli studenti stranieri, da
situazioni famigliari particolarmente difficili, certificate dai servizi sociali.
La valutazione degli studenti stranieri
La valutazione degli studenti stranieri deve tener conto della coerenza valutativa con il percorso
didattico personalizzato previsto per loro e con gli elementi valutativi acquisiti.
A tal scopo, per ogni studente straniero di recente immigrazione viene compilato, a cura del
consiglio di classe, supportato dal referente di istituto per gli stranieri ed eventualmente dal mediatore
culturale, un piano didattico personalizzato, nel quale sono previste, oltre ai percorsi personalizzati e
agli interventi di esperti esterni, anche le modalità di verifica e valutazione, nonché le eventuali
discipline temporaneamente sospese dal giudizio sintetico nella scheda di valutazione.
Qualora per gli studenti stranieri l’apprendimento di una lingua comunitaria sia sostituito da
quello della lingua madre, compatibilmente con la disponibilità delle risorse e nel rispetto dei criteri
organizzativi stabiliti dalla Provincia, il consiglio di classe acquisisce, in merito all’apprendimento
della lingua madre, il giudizio valutativo espresso dal mediatore interculturale.
La valutazione degli studenti con bisogni educativi speciali
La valutazione degli studenti con bisogni educativi speciali deve tener conto della coerenza
valutativa con il percorso educativo individualizzato o personalizzato e degli elementi valutativi
acquisiti a cura del consiglio di classe da figure di supporto (quali ad esempio gli assistenti educatori
etc), nonché del fatto che questi alunni potrebbero essere esonerati da una o entrambe le lingue
straniere.
La valutazione degli studenti certificati ai sensi della legge 104/92 è effettuata sulla base del
piano educativo individualizzato (PEI) in relazione a specifici criteri educativo - didattici, a modalità
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Progetto di istituto
organizzative e ad attività aggiuntive, in sostituzione parziale o totale dei contenuti di alcune discipline.
Il documento di valutazione contiene solo la valutazione delle discipline previste dal PEI.
La valutazione degli studenti che presentano difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) è
effettuata sulla base del progetto educativo personalizzato (PEP) in relazione ai criteri didattici, alle
modalità organizzative, alle misure dispensative e agli strumenti compensativi adottati, anche in via
temporanea.
La valutazione degli studenti in situazione di svantaggio è effettuata sulla base del progetto
educativo personalizzato (PEP), e delle specifiche azioni in esso definite.
La valutazione degli studenti in condizioni di impossibilità di frequentare la scuola dovute a
gravi malattie o a infortuni, tiene conto di quanto previsto dall’articolo 74, comma 3 bis, della legge
provinciale sulla scuola, e in particolare della necessaria coerenza con il progetto personalizzato
d’assistenza e tutoraggio.
La valutazione degli studenti che assolvono l’obbligo d’istruzione tramite l’istruzione familiare
Nel caso di studenti che assolvono l’obbligo scolastico tramite l’istruzione familiare, la
valutazione avviene al termine di ogni anno scolastico.
Ai fini dell’accertamento dell’apprendimento al termine di ogni anno scolastico, il dirigente
attiva le necessarie forme di controllo secondo questi criteri e modalità:
•
incontra, assieme ad alcuni docenti della classe corrispondente, i genitori degli alunni e prende
visione del progetto educativo elaborato dalla famiglia, dei lavori elaborati dallo studente e dei
materiali prodotti;
•
incontra, sempre assieme ad alcuni docenti della classe corrispondente, anche gli alunni e
accerta attraverso un colloquio i progressi compiuti a livello apprenditivo;
•
decide assieme ai genitori le modalità di partecipazione alle rilevazioni INVALSI.
Criteri e modalità in merito alla valutazione periodica e annuale.
Ai fini della valutazione periodica, l’anno scolastico è suddiviso in due periodi quadrimestrali e
quindi la formalizzazione della stessa avviene due volte durante l’anno scolastico. La scelta della
scadenza quadrimestrale dipende dal fatto che, rispetto ad una scadenza più breve (tri o bimestrale),
consente un tempo più rilevante per la somministrazione delle prove, per i colloqui e per altri momenti
valutativi, fornendo così maggiori elementi e spazi per la riflessione ed il confronto da parte dei
docenti.
I docenti rilevano la situazione di partenza degli alunni nel periodo che va dall’inizio delle
lezioni sino a circa metà ottobre attraverso l’esame della scheda di valutazione precedente, le prove
d’ingresso, l’osservazione sistematica in classe. Le valutazioni sulla situazione di partenza di ogni
studente sono registrate nel “giornale dell’insegnante”, nel quale vengono poi annotate anche le
osservazioni che emergono nel resto dell’anno scolastico sugli obiettivi formativi, sulle conoscenze e
abilità.
Le tipologie di verifica sono diversificate a seconda della disciplina, o dell’area, e degli obiettivi
dichiarati della verifica (valutazione, o autovalutazione, di competenze, abilità, conoscenze,
atteggiamenti, competenze trasversali) e comprendono:
•
le osservazioni sistematiche significative;
•
i questionari, le prove soggettive /oggettive, le prove pratiche, i test, i colloqui con gli studenti
(interrogazioni)
Nella scuola primaria le prove di verifica per ciascuna disciplina o area di apprendimento sono
almeno tre per ciascun quadrimestre.
Nella scuola secondaria il numero delle prove di verifica viene così stabilito:
Disciplina
Italiano
Storia
Geografia
Inglese
Prova scritta
Prova orale
3
Prova pratica
2
3
3
3
2
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Tedesco
Matematica
Scienze
Tecnologia
Arte e Immagine
Musica
Scienze motorie e sportive
Religione
Progetto di istituto
3
3
2
2
3
3
3
3
3
Nella scuola secondaria la data di svolgimento delle prove scritte viene comunicata agli studenti
almeno tre giorni prima ed è segnata sul registro di classe; nella stessa giornata viene programmata una
sola prova scritta.
Il giudizio sintetico delle prove orali viene comunicato immediatamente allo studente,
motivandone i criteri di attribuzione. Le verifiche scritte sono riportate corrette agli alunni entro dieci
giorni dalla somministrazione; a richiesta, le fotocopie delle stesse sono consegnate tramite lo studente
alla famiglia. Gli esiti delle verifiche sono registrati dal docente nel “giornale dell’insegnante”.
Il giudizio globale del 1° e 2° quadrimestre è redatto in forma schematica sul documento/scheda
di valutazione ed è il frutto dell’insieme delle osservazioni iniziali e continue di tutti i docenti. Per la
formulazione del giudizio globale si utilizza una specifica griglia predisposta allo scopo di esprimere
una valutazione che sia il più oggettiva possibile. La griglia prende in considerazione degli indicatori
quali la socializzazione, il comportamento, la partecipazione alle attività scolastiche, il metodo di
lavoro adottato, i livelli di apprendimento conseguiti, la cura del materiale didattico.
Oltre che del grado di apprendimento delle conoscenze-abilità, nella formulazione dei giudizi
sintetici si tiene conto anche dei seguenti ulteriori criteri:
•
l’impegno manifestato dallo studente;
•
il grado di progresso registrato rispetto alla situazione di partenza;
•
il livello di prestazione raggiunto rispetto alle potenzialità personali.
A livello d’istituto vengono utilizzati i seguenti giudizi sintetici di valutazione:
GIUDIZIO
SINTETICO
SIGNIFICATO
VALUTATIVO
COMPORTAMENTO
COGNITIVO
Abilità, concetti e procediPieno e completo raggiungimento menti sono raggiunti in modo
OTTIMO
di tutti gli obiettivi.
stabile e trasferiti in qualsiasi
situazione di apprendimento.
Abilità, concetti e procediComplessivo raggiungimento
DISTINTO
menti sono acquisiti in modo
degli obiettivi.
stabile.
Soddisfacente raggiungimento
Abilità e procedimenti
BUONO
degli obiettivi.
acquisiti.
Discreto raggiungimento degli Abilità e procedimenti
DISCRETO
obiettivi.
acquisiti in modo essenziale.
Raggiungimento essenziale degli Abilità essenziali acquisite,
SUFFICIENTE
obiettivi.
ma non stabili.
NON
Parziale o mancato raggiungi- Poche e scarse abilità
SUFFICIENTE mento degli obiettivi essenziali.
acquisite.
CONVERSIONE
GIUDIZI IN
VOTO
10
9
8
7
6
da 5 a 1
Compiti del consiglio di classe
Il consiglio di classe, attraverso un costante monitoraggio dei processi di apprendimento, ha il
compito di valutare gli apprendimenti e la capacità relazionale dello studente. Al consiglio di classe
infatti, presieduto dal dirigente dell’istituzione scolastica o da un docente da lui delegato, spetta la
valutazione delle singole discipline, su motivata proposta del docente della disciplina.
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Progetto di istituto
I docenti di sostegno fanno parte a pieno titolo del consiglio di classe e partecipano alla
valutazione di tutti gli studenti della classe.
Ai sensi delle norme concordatarie, delle conseguenti intese e dell’articolo 21 del decreto del
Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 405, i docenti di religione cattolica fanno parte del
consiglio di classe per la valutazione periodica e annuale degli studenti che si avvalgono di tale
insegnamento.
Gli assistenti educatori, i docenti incaricati delle attività didattiche alternative all’insegnamento
della religione cattolica nonché gli esperti di cui si avvale l’istituzione scolastica, forniscono al
consiglio di classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascuno
studente.
Nei Consigli di classe delle classi terze della SSPG, in cui sono presenti due docenti di lingua
inglese, vista l’introduzione dei gruppi di livello, ciascun docente parteciperà solo alla valutazione degli
studenti del suo gruppo.
Documento di valutazione e modalità di comunicazione degli esiti della valutazione
Il documento di valutazione contiene i seguenti elementi:
a) dati anagrafici dello studente e i riferimenti identificativi dell’istituzione scolastica riportando, in
particolare, lo stemma della Provincia e dello Stato italiano;
b) dichiarazione, per la scuola secondaria, in merito alla quota minima di frequenza annuale
obbligatoria;
c) dichiarazione di ammissione o non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato;
d) valutazione dell’insegnamento della religione cattolica per lo studente che se ne avvale, riportata nel
medesimo spazio riservato alla valutazione delle discipline;
e) valutazione delle attività opzionali facoltative, compresa l’attività didattica alternativa
all’insegnamento della religione cattolica.
f) il giudizio globale e un giudizio sintetico per ogni disciplina o area di apprendimento;
g) limitatamente all’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado, il documento di valutazione
contiene anche il consiglio orientativo e, nel giudizio globale, il giudizio di ammissione all’esame di
stato.
La scuola attiva un programma di comunicazione continua tra docenti e famiglie in merito agli
esiti della valutazione periodica e annuale. Costituiscono parte di questa comunicazione anche le
informazioni ai genitori sui risultati delle verifiche, sulle assenze e sull’andamento scolastico dei propri
figli, con particolare riguardo alle situazioni che possono portare alla non ammissione alla classe
successiva o all’esame di stato. In particolare
•
i criteri e le modalità della valutazioni sono resi noti attraverso la diffusione del presente
progetto di istituto sia in forma cartacea (e attraverso sue riduzioni come la “Guida dei
genitori”) che sul sito web della scuola;
•
l’esito della valutazione quadrimestrale e finale viene
comunicato attraverso il
documento/scheda di valutazione. Lo stesso documento è consegnato in visione alla famiglia e
allo studente per l’informazione sulla valutazione periodica e rilasciato in copia conforme al
termine di ciascun anno scolastico;
•
i risultati delle singole verifiche, nella scuola secondaria, sono trascritti ogni volta sul libretto
personale degli alunni;
•
le assenze vengono giustificate dai genitori attraverso il libretto personale o il diario degli
alunni;
•
l’andamento scolastico degli alunni è comunicato alle famiglie durante le udienze personali dei
docenti o attraverso specifiche comunicazioni;
•
le situazioni che potrebbero compromettere l’ammissione alla classe successiva o all’esame di
stato sono segnalate in tempi e modi adeguati alle famiglie con specifica comunicazione
(lettera);
•
l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva, nonché agli esami di stato, nella
scuola secondaria è resa pubblica mediante l’esposizione all’albo dell’istituzione scolastica.
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Progetto di istituto
L’ I. C. “Val Rendena” adotta il sistema del “registro elettronico” per consentire ai consigli di
classe di accelerare le fasi di scambio nel momento della valutazione degli studenti e in seguito di
digitalizzare le modalità di stesura della scheda di valutazione.
Raccordo con la valutazione disciplinata dalla normativa statale
Per il raccordo tra la valutazione degli studenti disciplinata da questo regolamento e quella
disciplinata in modo differente dalla normativa statale, si utilizza la seguente tabella A; nel caso di
studenti che si trasferiscono fuori provincia di Trento il documento di valutazione è accompagnato
dalla tabella A.
Durante l’esame di stato la valutazione delle prove scritte e del colloquio pluridisciplinare
dell’esame di stato è espressa con i giudizi sintetici di ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, non
sufficiente. Sulla base degli esiti delle prove d’esame e del giudizio di ammissione, la commissione
esaminatrice formula un giudizio sintetico finale che poi converte in voto numerico utilizzando la
tabella A. Nei casi di merito eccezionale la commissione esaminatrice può assegnare la lode.
Tabella A
GIUDIZI SINTETICI
Non sufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Distinto
Ottimo
VOTI
NUMERICI
da 1 a 5
6
7
8
9
10
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Progetto di istituto
Servizi
Mensa.
L’istituto assicura un servizio mensa che attualmente riguarda gli studenti delle scuole primarie di
Carisolo, Pinzolo, Giustino, Caderzone, Spiazzo e Darè, e gli studenti della scuola secondaria di
Spiazzo. Gli alunni di Pinzolo, in attesa che sia messa loro a disposizione un’apposita struttura,
usufruiscono del servizio a Giustino e a Carisolo, utilizzando apposito trasporto.
Il servizio mensa potrà estendersi nel futuro anche ad altre scuole, qualora esistano le condizioni per la
sua realizzazione ed esista un chiaro bisogno da parte degli utenti in questo senso.
Il servizio mensa non costituisce solo un momento di giusto ristoro, ma più in generale uno dei
fondamentali momenti educativi del processo formativo. Pranzando con gli altri, lo studente infatti
impara ad assumere comportamenti corretti nei confronti degli altri, ad essere educato a tavola, a
mantenere un livello di voce adeguato. Nei confronti del cibo, poi, si abituerà a considerarlo con
rispetto, come frutto del lavoro degli altri; gli alunni in particolare saranno invitati a consumare tutto il
loro fornito e a non sciuparlo. Verranno curate positive abitudini alimentari come quella di consumare
verdure crude e cotte, di anticipare il consumo della frutta, di scoraggiare, nei momenti della
ricreazione, l’utilizzo di merendine industriali e bevande dolcificate e gassate.
Il servizio mensa delle nostre scuole è gestito in prima persona dalla Comunità di valle delle
Giudicarie, che provvede ad assicurare, oltre all’attrezzatura della mensa stessa (tavoli, sedie, etc), che
i cibi siano confezionati rispettando apposite tabelle dietetiche. Dal sito web del nostro istituto è
possibile collegarsi a quello della Comunità di valle delle Giudicarie ed avere notizie precise sui pasti e
la loro composizione.
Il controllo della qualità dei pasti è affidato, oltre ai responsabili della Comunità di valle delle
Giudicarie, anche ad alcuni genitori appositamente nominati per questo dal presidente del consiglio
dell’istituzione dell’ IC “Val Rendena”.
La sorveglianza durante la mensa è affidata ai docenti dell’istituto, in numero congruo rispetto al
numero complessivo di alunni. Per risparmiare ore dei docenti e poterle dedicare all’insegnamento,
una parte del personale di sorveglianza potrà essere rappresentata anche da personale fornito da agenzie
esterne accreditate con la quali l’istituto avrà firmato un’apposita convenzione.
Libri di testo
L’Istituto ha adottato un proprio regolamento riguardante la gestione dei libri di testo, in seguito alla
delibera della Giunta Provinciale dell’11 aprile 2008.
Le nuove disposizioni riguardano i costi massimi, il comodato d’uso e l’acquisto da parte delle famiglie
dei libri di testo per gli studenti della scuola secondaria di primo grado.
In base al nuovo regolamento la scuola continuerà a fornire i libri di testo alle famiglie in comodato
gratuito ma potrà proporne anche l’acquisto.
Ogni famiglia, dal canto suo, acquisterà a proprie spese gli eserciziari, i dizionari, i libri di lettura, i
testi consigliati e, su indicazione della scuola, quei libri di testo che, per particolari problemi di usura
possono essere solo di utilizzo personale (ad esempio i libri contenenti gli eserciziari). Potrà anche
acquistare facoltativamente gli altri libri di testo, di cui desidera la proprietà esclusiva, sia direttamente
dalla scuola, all’inizio dell’anno, formulando la richiesta al momento del loro ritiro e pagando il costo
sostenuto dalla scuola, sia privatamente presso librerie o negozi. In questo caso dovrà avvertire la
scuola in anticipo, vale a dire entro il mese di giugno dell’anno scolastico precedente, in risposta ad un
preciso avviso in merito trasmesso dalla scuola.
Le famiglie, che sceglieranno la formula del comodato gratuito, dovranno garantire che i testi siano
restituiti alla fine del periodo d’uso ancora integri, perché dovranno essere utilizzati negli anni
successivi da altri alunni. Nel caso di mancata restituzione o se al momento della riconsegna si
rilevassero condizioni di deterioramento tali da rendere inadatto il testo a successivi utilizzi, si
richiederà alla famiglia il rimborso di un corrispettivo economico nella misura del prezzo di nuovo
acquisto del libro. Il mancato pagamento escluderà gli studenti dalla possibilità di avvalersi del
comodato negli anni scolastici successivi.
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Laboratori (iniziative) di recupero e/o potenziamento
Al fine di prevenire la dispersione scolastica e favorire il successo formativo di ogni alunno, l’istituto,
in aggiunta a quanto previsto specificatamente per gli alunni con BES, prevede e organizza specifiche
iniziative nei confronti degli alunni in difficoltà apprenditiva (preparazione lacunosa, tempi più lunghi
di apprendimento, difficoltà di gestione dei compiti casalinghi, scarsa autonomia organizzativa,
insufficiente motivazione, etc).
In particolare, per quanto riguarda l’Italiano e la Matematica, sia nella scuola primaria che nella
secondaria, attraverso la compresenza di un’ora per disciplina, vengono attivati specifici laboratori di
recupero degli alunni in difficoltà e potenziamento di quelli più motivati e preparati. Nel plesso di
SSPG di Spiazzo, dove tra l’altro si concentrano la maggior parte degli alunni stranieri che frequentano
la scuola secondaria, viene attivato uno specifico laboratorio linguistico di italiano come “Lingua 2”,
nel quale, attraverso percorsi individualizzati o per piccoli gruppi, in cui sono inseriti tutti gli alunni
(italiani e stranieri) in difficoltà, si favorisce l’alfabetizzazione, il recupero e il potenziamento delle
competenze in lingua italiana.
Tutte queste precedenti iniziative sono organizzate compatibilmente con le risorse umane e finanziarie
a disposizione.
Uscite e viaggi
L’istituto adotta ogni anno un proprio piano delle uscite e dei viaggi, raccogliendo le proposte in questo
senso formulate dai vari consigli di classe.
Le uscite didattiche, i viaggi di istruzione hanno come fine quello di completare e arricchire l’offerta di
istruzione, dando all’alunno l’opportunità concreta di vedere, sperimentare in maniera diretta e sul
territorio quanto affrontato a livello più teorico a scuola. Le uscite costituiscono anche un momento
importante di socializzazione degli alunni fra loro e di scambio significativo con i docenti.
Per ragioni di bilancio, al fine di poter contemperare efficacemente le ragioni educative con quelle delle
finanze interne, l’istituto si dota di un regolamento specifico che disciplina il numero delle uscite.
In particolare le uscite sono limitate a un massimo di tre per classe di 1 solo giorno (viaggi d’istruzione,
uscite didattiche, progetti del Parco, festa degli alberi, etc.).
Per le classi terze della SSPG possono essere previsti, oltre al viaggio a Mauthausen e Melk come da
progetto “Il viaggio della memoria”, un viaggio di istruzione di 2 giorni e 1 uscita di 1 giorno, o tre
uscite di 1 giorno, oppure, in casi eccezionali, un viaggio di istruzione di 3 giorni.
Gli scambi e i gemellaggi (Murg, Berching, …), le settimane linguistiche estive SP e SSPG, la “Festa
dello sport” e “La Montagna nella Scuola” non sono compresi nei tre giorni previsti di norma.
Progetti
Progetto “Autovalutazione d’istituto”
Il progetto dell’I.C. “Val Rendena” è inserito nel contesto del Sistema di valutazione P.A.T. e aderisce
al “Protocollo per i processi di valutazione e autovalutazione d’istituto” che prevede la collaborazione
tra gli altri istituti della “Rete Scuole C8” al fine di favorire la diffusione della cultura della valutazione
e autovalutazione come processo sistematico in un’ottica di miglioramento continuo .
L’istituto comprensivo “Val Rendena” nomina un “nucleo interno di valutazione” (NIV) cioè una
commissione composta da tre docenti, un rappresentante del personale ATA e assistente educatore, due
rappresentanti dei genitori.
Il nucleo interno di valutazione nomina fra i docenti un proprio coordinatore, che svolgerà anche la
funzione di referente del progetto. Il nucleo possiede un proprio regolamento.
Con il progetto d’autovalutazione l’istituto intende costruire un percorso che implica una capacità di
analisi e autoanalisi mirata ad ottenere informazioni sulla qualità del servizio scolastico offerto e a
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
definirne le eventuali criticità in vista della revisione dello stesso progetto d’istituto.
Tutto ciò si articola in tre fasi:
•
rilevazione della qualità prodotta, che si attua mediante la raccolta di dati “quantitativamente”
misurabili (valutazione degli apprendimenti degli alunni, modalità di utilizzazione delle risorse
finanziarie, impiego delle risorse umane etc);
•
rilevazione della qualità percepita, che si attua attraverso la somministrazione di questionari
(grado di soddisfacimento delle aspettative sul piano amministrativo e didattico, livello di
soddisfacimento della domanda di aggiornamento, efficienza della rete informativa etc);
•
rilevazione statistiche in genere.
L’istituto aderisce alle iniziative di valutazione degli apprendimenti degli studenti proposte da
organismi esterni abilitati, internazionali, nazionali e provinciali (ad es. OCSE PISA, TIMS,
INVALSI, IPRASE…).
La valutazione s’ispirerà al principio della diagnosi e dell’autodiagnosi ed avrà come finalità la
programmazione di interventi di miglioramento e d’innovazione.
I risultati dei processi di autovalutazione verranno portati a conoscenza del personale e discussi in
apposite riunioni.
I risultati emersi, in modo particolare quelli riferiti alle criticità, costituiranno la base per programmare
le iniziative e le attività di miglioramento.
Orientamento
L’orientarsi è sempre stata una dimensione fondamentale del comportamento umano, ma lo è ancor più
oggi, nella realtà complessa dell’attuale momento storico e per la velocità con cui tale realtà evolve.
Tale consapevolezza induce a riconoscere che il processo orientativo è prioritario all’interno del
progetto educativo della scuola in tutti i suoi ordini e gradi.
L’orientamento oggi non svolge solo la funzione informativa, finalizzata alla scelta di un indirizzo
scolastico, ma si propone di educare gli alunni all’assunzione di decisioni e quindi di responsabilità nel
saper progettare azioni di vita in chiave dinamica ed evolutiva.
In quest’ottica l’orientamento diventa componente strutturale dei processi educativi e non più
un’attività laterale ed investe ovviamente altri soggetti, esterni alla scuola, dalle famiglie alle numerose
agenzie educative presenti sul territorio, inteso quindi come una azione formativa permanente che ha lo
scopo di mettere in grado la persona, attraverso la conoscenza di sé, delle proprie capacità, del contesto
sociale e ambientale in cui vive, di orientarsi in una società sempre più complessa, di decidere il
proprio futuro elaborando il proprio progetto di vita e di riorientarsi nel corso della vita ogniqualvolta
le mutate situazioni lo richiederanno.
Il Progetto Orientamento dell’I.C. “Val Rendena” si articola quindi lungo l’intero arco della scuola di
base. Attraverso attività ed esperienze formative ed utilizzando la valenza orientativa propria di ogni
disciplina, gli alunni saranno gradualmente guidati a costruire la propria identità ed un proprio mondo
di relazioni: cittadini quindi attrezzati di una pluralità di linguaggi e strumenti di comunicazione, in
grado di collocarsi in contesti diversi, di appartenere a una pluralità di gruppi e di assumere
responsabilità pubbliche. A tale scopo la scuola promuoverà negli alunni la capacità di:
•
conoscere se stessi e valutare le proprie risorse personali;
•
agire con autonomia e responsabilità, in rapporto all’età, nella vita quotidiana dentro e fuori la
scuola, sviluppando gradualmente una propria coscienza critica;
•
progettare le proprie iniziative;
•
sviluppare relazioni negli ambienti di vita (rispetto delle idee altrui, partecipare attivamente alla
convivenza civile, …).
Per quanto concerne la scuola secondaria di primo grado, particolare attenzione sarà posta al momento
decisionale, nel quale l’alunno e la famiglia sono chiamati a scegliere l’indirizzo di studi successivo. A
questo stadio il processo di orientamento educativo e formativo sarà affiancato da un momento
informativo e di consulenza esterna (esperto di orientamento) per scoprire attitudini e/o interessi
personali specifici. L’istituto aderisce al Protocollo di intesa PAT – Confindustria.
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Nell’istituto comprensivo “Val Rendena” opera una commissione composta da docenti della scuola
primaria e secondaria di primo grado, coordinata da un docente con funzioni di referente di istituto, che
propone al collegio docenti un Progetto Orientamento articolato per le classi delle scuole primaria e
secondaria di primo grado.
L’istituto inoltre, attraverso la Rete della scuole C8, fa parte del “Tavolo per l’orientamento” (TpO), il
cui scopo è confrontare le esperienze delle singole scuole, coordinare iniziative comuni, promuovere
nuove modalità per migliorare l’efficienza e l’efficacia degli interventi, organizzare la formazione del
personale docenti e dei genitori.
Il Progetto si pone come un vero e proprio curricolo trasversale, dalla prima SP alla terza SSPG, volto
all’acquisizione delle Life Skills (competenze vitali di base, OMS) e alla conoscenza della realtà
circostante, presupposti essenziali per lo sviluppo di una maturità orientativa. Per ogni classe sono
suggerite specifiche attività finalizzate all’acquisizione di particolari Life skills e all’analisi di specifici
settori della realtà, sintetizzati nella tabella:
CLASSE
LIFE SKILLS
I SP
DECISION MAKING
II SP
CREATIVITÁ
III SP
IV SP
V SP
PROBLEM SOLVING
GESTIONE delle EMOZIONI
(individualmente e nel gruppo)
CONOSCENZA
REALTÀ
TEMPI
Settembre/ottobre
IO
Settembre/ottobre
LA MIA
CLASSE
Settembre/ottobre
LA MIA
SCUOLA
Settembre/ottobre
SENSO CRITICO e AUTONOMIA
Settembre/ottobre
GESTIONE delle
EMOZIONI
I SSPG
SKILLS PER LE
RELAZIONI
INTERPERSONALI
AUTOCOSCIENZA
(identità)
II SSPG
III SSPG
L’ISTITUTO
Settembre/ottobre
IL
TERRITORIO
Settembre/ottobre
L’OFFERTA
SCOLASTICA
Settembre/ottobre
EMPATIA
COMUNICAZIONE
EFFICACE
DECISION MAKING
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Continuità tra ordini e cicli diversi di scuola
Per favorire il processo di continuità tra i vari ordini e cicli scolastici, l’istituto comprensivo si impegna
ad attuare in ogni scuola primaria un progetto di continuità con le scuole dell’infanzia presenti in Val
Rendena e nella scuola secondaria progetti di continuità, anche in rete con gli altri istituti del
comprensorio, con le scuole superiori e la formazione professionale.
All’interno dell’istituto comprensivo inoltre vengono attivati progetti di continuità tra la scuola
primaria e la secondaria di primo grado, che coinvolgono tutti gli alunni delle classi quinte dei vari
plessi di SP e gli alunni delle prime classi della SSPG.
I progetti di continuità in questo caso sono curati anche in vista della completa realizzazione del terzo
biennio previsto dalla legge provinciale n. 5/2006.
Sostegno degli alunni con bisogni educativi speciali
Il nuovo regolamento provinciale “per favorire l’integrazione e l’inclusione degli studenti con bisogni
educativi speciali (articolo 74 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5)” parla esplicitamente di
Bisogni Educativi Speciali (BES), una definizione che va oltre i tradizionali confini della “disabilità” e
considera anche le situazioni in cui si manifestano gravi problemi di apprendimento e di
comportamento, tali da mettere a rischio il processo di apprendimento e il conseguimento dell’obbligo
scolastico o la frequenza. Le nuove forme di disagio e la diversità dei bisogni educativi richiedono alle
scuole la ricerca di strumenti per intercettarle, comprenderle e trattarle.
Sono ritenuti studenti con bisogni educativi speciali:
•
gli studenti con certificazione (ai sensi della L. 104/92); fascia A
•
gli studenti con certificazione di disturbi specifici di apprendimento (DSA); fascia B
•
gli studenti in particolari situazione di svantaggio. Fascia C
I bisogni educativi delle prime due tipologie sono certificati da uno specialista esterno; nel caso degli
studenti di fascia C, il Consiglio di classe li individua sentito il parere di uno specialista (nel nostro
istituto lo psicologo o pedagogista in servizio a scuola) e con il coinvolgimento della famiglia.
Ognuno degli studenti con BES avrà un docente di riferimento che provvederà ad approntare il PEI1
(fascia A) o PEP2 (fascia B e C), a curarne la realizzazione coordinando tutti i docenti della classe, a
mantenere il contatto coi genitori e con gli specialisti.
Nei PEI e PEP sono indicati gli obiettivi di apprendimento specifici per ogni alunno, le misure
dispensative e gli strumenti compensativi di cui usufruiranno.
L’istituto elabora annualmente un proprio “piano di intervento”, in cui confluiscono tutte le
segnalazioni, osservazioni, programmazioni e proposte dei consigli di classe. Le risorse assegnate dalla
Provincia verranno poi redistribuite privilegiando non la visione centrata sul singolo (ad es. l’
associazione “certificazione=docente specializzato”), ma secondo una visione che vede lo studente con
BES inserito in uno specifico contesto classe. Non a caso il docente specializzato non è assegnato al
singolo alunno, ma ad una classe.
Il piano di intervento è definito e approvato sulla base dei documenti predisposti da ciascun consiglio di
classe, nelle modalità previste dall’art. 14 del regolamento provinciale. Viene inviato alla Provincia per
la richiesta delle risorse umane e strumentali necessarie per la realizzazione delle misure e dei servizi di
integrazione e inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali che frequentano la scuola.
Nelle prime classi della scuola primaria vengono annualmente attuate iniziative per la rilevazione
precoce delle difficoltà nella lettura e nella scrittura, al fine di programmare tempestivamente interventi
efficaci.
L’istituto comprensivo “Val Rendena” nomina anche una propria commissione composta da docenti
della scuola primaria e secondaria di primo grado (normalmente uno per ciascuna delle dieci scuole
dell’I.C. “Val Rendena”), coordinata dal docente con funzioni di referente di istituto per i BES. La
commissione, che potrà avvalersi del supporto di esperti esterni, si propone innanzitutto di migliorare e
rendere più chiare possibili ed operative le procedure d’integrazione e inclusione adottando buone
1
P.E.I. Piano educativo individualizzato
P.E.P. Piano educativo personalizzato
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
prassi, attraverso il confronto interno tra i vari plessi ed esterno con le altre scuole. Opererà poi per
conseguire pratiche e linee programmatiche comuni, migliorare le relazioni, gli scambi e i contatti tra
docenti, tra scuola, famiglia ed esperti ASL (Azienda Sanitaria Locale).
L’istituto inoltre aderisce, attraverso la Rete delle scuole C8, al “Tavolo per i BES”, che ha l’intento di
confrontare le esperienze delle singole scuole, coordinare iniziative comuni, promuovere nuove
modalità per migliorare l’efficienza e l’efficacia degli interventi, organizzare la formazione del
personale docenti e dei genitori.
Nell’ambito degli interventi per gli alunni con BES verranno promossi:
a. incontri quadrimestrali con famiglia, insegnanti ed esperti ASL;
b. incontri iniziali di stesura del PEI o del PEP;
c. incontri d’insegnanti, per specifici casi, con esperti ASL (es. logopedista);
d. aggiornamenti e incontri di formazione;
e. somministrazione di materiale per lo screening delle difficoltà di apprendimento;
f. adozione di una scheda aggiuntiva per la valutazione di abilità non inerenti alle singole
discipline.
Nel sostegno agli alunni con BES e con difficoltà di apprendimento, l’istituto si avvale anche di
accreditate agenzie esterne in convenzione che utilizzano per questi scopi personale adeguatamente
qualificato. Per gli alunni con difficoltà di apprendimento possono essere promosse specifiche
iniziative volte all’assistenza allo studio, all’acquisizione di un metodo di studio, al superamento delle
carenza disciplinari, a favorire la socializzazione.
Progetto ponte e azioni formative
In favore degli alunni con BES vengono organizzati, solitamente nell’anno terminale del primo ciclo,
specifici progetti personalizzati, denominati “progetti ponte” in accordo con le scuole di formazione
professionale del territorio e trentine. I progetti in questione hanno lo scopo di favorire l’orientamento
di questi alunni permettendo loro la frequenza, per un monte ore definito, delle scuole professionali
prescelte.
I progetti di azione formativa (o “start up”), rivolti invece agli studenti che hanno compiuto i 15 anni e
non hanno ancora adempiuto all’obbligo scolastico, prevedono solitamente la frequenza nell’istituto di
un numero limitato di ore (corrispondenti alle Educazioni musicale e all’immagine) e per il resto la
frequenza della scuola professionale. Questi studenti potranno anche essere assistiti nello studio
pomeridiano attraverso attività in convenzione con enti esterni. Al termine dell’anno dovranno
sostenere gli esami finali del primo ciclo.
In entrambi progetti è richiesto il coinvolgimento collaborativo dei genitori.
CIC e punto d’ascolto
La complessità della realtà moderna, il bombardamento continuo di stimoli sempre nuovi ed in numero
sempre crescente cui sono soggetti bambini e ragazzi, rendono in alcuni casi difficile instaurare
un’interazione positiva con l’ambiente scuola: interazione che vede come soggetti e protagonisti non
solo la componente scolastica (insegnanti e gruppo classe), ma anche la famiglia e l’ambiente sociale.
Sulla e nella scuola ricadono e si esprimono, perciò, crisi e tensioni che nascono anche al di fuori e
lontano da essa.
Per una più efficace gestione di tali situazioni, l’I.C. “Val Rendena”, oltre alla promozione di una
pedagogia del successo che valorizzi nell’azione didattica-formativa quotidiana ciò che ogni alunno sa
e può esprimere, offre ad alunni, genitori ed insegnanti la possibilità di avvalersi della competenza
specifica e della consulenza di uno o più psicologi o pedagogisti, attraverso l’attivazione di uno
sportello d’ascolto presso le dieci scuole dell’istituto.
Tale servizio non si caratterizza quale consulenza psicoterapica, ma unicamente come supporto
all’azione formativa di scuola e famiglia e nell’ambito di problematiche legate a situazioni di disagio
non patologiche, nonché all’orientamento nell’ultima classe del primo ciclo.
L’esperto psicologo o pedagogista costituisce una risorsa della scuola per l’analisi e la valutazione delle
dinamiche di classe, per fornire consulenza e indicazione riguardo alle relazioni interpersonali, alle
problematiche della crescita, alle modalità diverse di apprendimento.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Per avvalersi di questo servizio è necessario per gli studenti prenotarsi presso i docenti incaricati; i
docenti e i genitori possono rivolgersi alla segreteria.
Progetto lingue straniere
Il progetto lingue dell’I.C. “Val Rendena” prevede la programmazione ed attuazione di alcuni progetti
per promuovere e migliorare l’apprendimento delle lingue straniere.
1. Progetto di lettorato madrelingua:
•
lettorato per le scuole secondarie: è previsto un periodo intensivo di alcune settimane, con
lezioni che verteranno su canzoni ed attività ludiche, ma anche su aspetti geografici e culturali
dei paesi di lingua tedesca e inglese.
•
lettorato d’inglese per le scuole primarie. Nelle classi prime e seconde, durante le attività
opzionali, viene attivato l’insegnamento di inglese con docente di madrelingua, per un’ora alla
settimana, per un accostamento precoce alla lingua ed alla cultura anglosassone.
2. L’offerta di certificazioni delle lingue straniere esterne ed internazionalmente riconosciute per gli
studenti della scuola secondaria. L’iniziativa è rivolta a studenti particolarmente motivati e
predisposti allo studio delle lingue straniere. Per il tedesco gli studenti hanno la possibilità di
sostenere l’esame del Goethe-Institut - Fit in Deutsch 2. Per inglese viene proposto l’esame
Cambridge ESOL – Key English Test KET.
3. Progetti di progetti di scambi/gemellaggi con altre scuole:
•
lingua tedesca. Da alcuni anni l’istituto organizza ed attua un progetto di scambio tra gli alunni
delle SSPG di Pinzolo e Berching, mentre le SP di Pinzolo hanno attivato un progetto di
scambio con la scuola di Murg. Lo scopo principale è quello di favorire la conoscenza reciproca
e lo scambio linguistico (italiano-tedesco e tedesco-italiano) tra alunni delle due realtà
scolastiche e tra i docenti di lingua tedesca e italiana. Lo scambio tra insegnanti permette di
analizzare, comprendere e studiare le metodologie di programmazione delle lezioni (obiettivi,
tempi, modi, metodi) nelle classi bilingui e rafforzare le competenze linguistiche dei docenti.
•
lingua inglese. Non sono in essere attualmente scambi e gemellaggi con scuole di lingua
inglese, possibili in futuro quando verrà individuata una scuola partner.
4. Settimane linguistiche in paesi di lingua tedesca e inglese
Vengono promosse, soprattutto nei mesi estivi, settimane di soggiorno in paesi di lingua tedesca e
di lingua inglese per favorire l’apprendimento della lingua straniera e favorire la socializzazione e
la crescita di maturazione degli alunni stessi. I soggiorni per la lingua tedesca sono rivolti agli
studenti sia della primaria che della secondaria, i soggiorni di lingua inglese sono rivolti ai soli
studenti della secondaria.
5. L’istituto, compatibilmente con le risorse umane ed economiche, potrà organizzare in loco, durante
i mesi estivi, anche momenti di full immersione linguistica, inglese e tedesca, avvalendosi di
esperti esterni.
Alunni stranieri
L’istituto organizza le sue risorse per meglio rispondere al continuo e crescente afflusso di alunni
stranieri. La scuola, come previsto anche dallo speciale regolamento in vigore nel sistema educativo
trentino, promuove l’accoglienza e l’inserimento di questi alunni e promuove il loro apprendimento e
perfezionamento della lingua italiana.
Per adempiere a questi compiti l’istituto
•
adotta uno specifico protocollo di accoglienza, dove vengono descritte le procedure e i diversi
compiti degli operatori scolastici al momento dell’arrivo e inserimento di un alunno straniero;
•
sceglie un docente referente a livello di istituto, il quale coordina tra l’altro una specifica
commissione formata da almeno un docente per plesso che funge per ogni scuola da punto di
riferimento per le problematiche relative agli studenti stranieri;
•
attiva a partire dai plessi più interessati all’arrivo di studenti stranieri un laboratorio linguistico.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Per gli studenti stranieri potrà essere adottato un percorso didattico personalizzato, anche a livello della
singola disciplina, con l’adattamento degli obiettivi e dei contenuti, fermo restando il raggiungimento
dei livelli essenziali di apprendimento alla fine del percorso. L’istituto, compatibilmente con le proprie
risorse economiche e umane, favorirà il mantenimento della lingua madre dello studente.
Per rendere più efficace l’inserimento, l’istituto si avvale anche di facilitatori linguistici e di mediatori
culturali, per favorire l’apprendimento della lingua italiana come lingua della comunicazione e per
facilitare la comunicazione con la famiglia dello studente.
L’istituto promuove nei confronti del proprio personale tutte quelle iniziative di formazione e
aggiornamento che servono per favorire una più alta consapevolezza del problema e promuovere una
preparazione specifica, come quella di facilitatori linguistici.
L’istituto aderisce alla rete delle scuole del C8 e agli specifici progetti sottoscritti a livello di rete in
favore degli studenti stranieri, in modo da consolidare, rendere omogenei e coordinati gli stessi progetti
sul territorio giudicariese. L’istituto promuove anche in collaborazione con Cinformi e la Comunità di
Valle specifici corsi per di Italiano L2 per stranieri adulti.
Modalità analoghe di personalizzazione dei percorsi formativi saranno adottate anche in caso di
presenza di alunni di cultura Sinti e Rom, per i quali l’istituto avvierà contatti appositi con il Servizio
sociale di zona.
Educazione alla pace e alla solidarietà
La scuola ha un ruolo fondamentale nella promozione di progetti che possano diffondere tra tutti gli
alunni dell’istituto la consapevolezza, il senso critico e la partecipazione attiva nella lotta alla guerra,
allo sfruttamento, alla povertà e alle ingiustizie.
Il collegio docenti nomina all’inizio di ogni anno scolastico i componenti della Commissione pace,
internazionalità, solidarietà e cooperazione, con il compito di coordinare le iniziative nelle scuole,
proporre progetti di sensibilizzazione e solidarietà ed eventualmente idearne di nuovi.
I vari plessi si impegnano ad attivare specifici progetti a riguardo, come ad esempio:
•
“Tante scuole per la Pace”
•
“Un Ponte fra i Cuori”
•
Adozioni a distanza (es. cooperativa scolastica delle classi IIIe SSPG Pinzolo in Eritrea, …)
•
Sostegno ai progetti dell’associazione Operazione Mato Grosso
•
“Scinsieme” ACLI
•
Premio “Solidarietà alpina”
•
etc.
Giorno della memoria e Giorno del ricordo
L’istituto aderisce con proprie specifiche iniziative al Giorno della memoria e al Giorno del ricordo.
Il ”Giorno della Memoria” (27 gennaio) è stato istituito con la legge n.211 del 20 luglio 2000 dal
Parlamento italiano con la motivazione: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data
dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (lo
sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani
che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e
schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno
salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
Il giorno del ricordo (10 febbraio) invece è stato istituito per ricordare le vittime delle foibe e del
genocidio anti-italiano commesso dagli jugoslavi dal 1943 fin oltre la fine della II guerra mondiale.
Tra le altre iniziative, l’istituto aderisce al progetto, formulato dai Comuni della Val Rendena,
denominato “Il viaggio della memoria”, che consiste in un viaggio-pellegrinaggio degli alunni delle
classi terze della scuola secondaria al campo di concentramento di Mauthausen e al sottocampo di
Melk, dove sono state collocate due targhe alla memoria di Adamello Collini e Giacomo Spada,
abitanti della Val Rendena, che in quel luogo di orrore hanno sacrificato la loro vita. Il viaggio, i cui
costi di trasporto, vitto e alloggio sono a carico dei Comuni della valle, si pone l’obiettivo di far
comprendere agli alunni che la fratellanza, l’unità, la tolleranza devono essere al di sopra degli interessi
materiali e delle diversità etniche, religiose e politiche.
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Progetto di istituto
Progetto integrato Scuola – Sport
L’istituto comprensivo “Val Rendena” collabora con gli enti territoriali, con i quali siano stati condivisi
obiettivi e metodi, per la programmazione di un percorso di educazione sportiva garante della crescita
individuale dei giovani cittadini della Valle. Il progetto si propone come obiettivo l’apprendimento da
parte degli studenti degli elementi di base di alcuni sport praticabili, quale valido strumento di
promozione di benessere dei futuri cittadini.
Il curricolo di Educazione motoria, attivato nel corso degli otto anni della scuola del primo ciclo,
rappresenta un solido fattore di equilibrio psico-fisico, di salute personale e di socializzazione, elementi
tutti efficaci nella prevenzione del disagio personale e sociale. Il progetto porta a superare il modello di
una disciplina curricolare con finalità racchiuse nei corsi scolastici e di un’attività sportiva che limita i
propri orizzonti ad obiettivi agonistici.
Gli studenti dell’istituto partecipano ogni anno ai corsi di nuoto, di pattinaggio, di sci alpino, di sci
nordico, di bocce, di tennis, di orienteering, di arrampicata sportiva, di mountain bike, yoseikan budo,
di danza, di golf etc. Simili attività sono svolte sia durante le ore curricolari che opzionali utilizzando le
strutture sportive presenti sul territorio.
I vari plessi valuteranno le offerte del territorio per sfruttarne le valenze formative e per indirizzare le
giovani generazioni verso uno stile di vita consapevolmente salubre e ben inserito nell’ambiente sociale
d’appartenenza.
Tra le varie attività sportive è compreso anche Il gioco della dama, che richiede capacità spesso
identiche alle altre discipline scolastiche: concentrazione, riflessione, memoria, creatività,
autocontrollo, resistenza all’impegno, rispetto delle regole, socialità e relazionalità, capacità
decisionale, gestione dell’errore e della sconfitta, acquisizione della capacità di confronto. L’istituto si
avvale della collaborazione di esperti del Circolo Damistico “Adamello” con sede a Javrè per
organizzare lezioni di base nelle classi, a partire dalla terza della scuola primaria, di Dama italiana e
Dama internazionale (prime regole, tattiche fondamentali della partita a dama, impostazione di un
torneo di classe).
L’istituto aderisce ai Giochi Sportivi Studenteschi solo per le discipline sportive che rientrano a pieno
titolo nella pratica educativa e formativa dell’educazione motoria di tutto l’istituto e queste sono il
nuoto, l’orienteering, la corsa campestre, l’atletica (per le classi della SSPG) e la dama.
È di competenza del collegio docenti definirne la partecipazione anno per anno.
Nell’ambito della promozione dell’attività sportiva, trova spazio la Festa dello Sport, giornata di
incontro degli alunni di tutta la Val Rendena, all’insegna dello sport, del gioco e del movimento,
finalizzati alla pratica dei valori dell’amicizia e della solidarietà, che viene programmata solitamente
nella parte conclusiva dell’anno scolastico. La necessità di ospitare contemporaneamente tutti gli alunni
dell’istituto richiede grandi spazi, liberi ed attrezzati, messi a disposizione dal Comune di Caderzone.
Utilizzando opportuni mezzi di trasporto, gli studenti, durante la giornata, potranno spostarsi tra la
scuola di provenienza, il centro di Caderzone (o altri centri sportivi della Valle) e i vari impianti
sportivi (campo da golf, campi da tennis, bocce, calcio, atletica, la piscina di Spiazzo, etc). La “Festa
dello Sport” avviene in stretta collaborazione con le società sportive che aderiscono all’iniziativa e
collaborano ad avviare i gruppi-classe alle diverse attività sportive. In caso di pioggia, si
programmeranno attività alternative da tenersi negli spazi coperti disponibili (palestre, palazzo del
ghiaccio, piscina, …).
L’istituto organizza, in favore degli alunni della scuola secondaria di primo grado, attività
complementari di educazione motoria e sportiva, durante i pomeriggi in cui non sono previste le
normali lezioni, avvalendosi dei propri docenti di Scienze motorie e sportive. Simili attività sono
destinate a sviluppare gli sport di squadra, quali la pallavolo, la pallacanestro, la pallamano e a
promuovere inoltre le diverse specialità dell’atletica leggera e della corsa campestre. Per queste attività
si utilizzano le palestre di Pinzolo e di Spiazzo (e di Campiglio, una volta ultimata), nonché le
attrezzature e gli spazi sportivi presenti nei dintorni della scuola e nel territorio comunale.
L’istituto si avvale poi delle convenzione PAT-CONI, che prevede l’intervento di esperti qualificati,
per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento dell’educazione motoria nella scuola primaria, dalla
prima alla quarta classe.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Curricolo del territorio
L’I. C. “Val Rendena” adotta una proposta di Curricolo territoriale, che è parte integrante del progetto
d’istituto. Alla sua realizzazione contribuiscono gli Enti e associazioni che possiedono competenza,
documentazione, esperienza e operatività nei vari campi della vita del territorio, attuale e riferita al
passato.
Questo curricolo fa diventare “diritto” per tutti la conoscenza del territorio attraverso iniziative che
sono già state sperimentate da alcune classi e di promuoverle con sistematicità.
Inoltre i bambini e ragazzi di recente immigrazione, sempre più numerosi, potranno fruire di un
importante elemento di integrazione, scoprendo insieme ai loro compagni le peculiarità ambientali e
culturali altrimenti escluse dalla loro conoscenza.
Educazione ambientale
I progetti didattici rivolti alle scuole si prefiggono, nelle singole proposte operative, non solo l’aumento
delle conoscenze scientifiche, peraltro utili ad apprezzare l’ambiente, ma anche e soprattutto di
promuovere la consapevolezza che il rispetto dei suoi delicati equilibri volge a nostro immediato e
futuro vantaggio, economico e spirituale.
Riteniamo di primaria importanza il coinvolgimento degli alunni, rendendoli direttamente partecipi alle
attività di esplorazione, osservazione e ricerca dei dati richiesti. Questo può essere un modo per creare
un reale contatto tra studenti ed Enti Territoriali dotati di specifiche competenze in merito al rispetto e
all’educazione ambientale. Soprattutto con la collaborazione del Parco Naturale Adamello Brenta, si
vuole promuovere una cultura ambientale volta a migliorare gli impatti sul territorio determinati dalle
scelte di ogni cittadino, al fine di rispettare e stimolare comportamenti in equilibrio con la natura. Con
gli esperti di questi Enti e del Parco Adamello Brenta vengono organizzate sia lezioni in classe che
uscite sul territorio.
Il ruolo che svolgeranno i ragazzi è molto importante poiché saranno anche intermediari per le proprie
famiglie, quindi promotori per tutte le persone che vivono e usufruiscono dello stesso territorio.
La sensibilità verso queste problematiche deve essere educata, specialmente nelle nuove generazioni,
nelle quali si ripone la fiducia per un maggiore senso di responsabilità e di creatività nella ricerca di
soluzioni consone al miglioramento della qualità della vita per l’uomo del futuro.
Progetto scuola e montagna
Il progetto scuola e montagna rappresenta l’insieme di svariate attività didattiche, che interessano più
discipline, che programmano esperienze di avvicinamento concreto alla montagna, per legare
maggiormente i ragazzi al proprio territorio, renderli consapevoli delle potenzialità che la montagna
offre, vivere in modo più diretto la natura e apprezzare i valori fondamentali che la montagna sa
trasmettere. La montagna e la sua cultura rappresentano un patrimonio unico per avvicinare i giovani
alla natura e per sensibilizzarli a valori quali l’impegno, la fatica, la solidarietà, lo spirito di gruppo, la
salubrità, la pratica dello sport. I giovani inoltre devono imparare a muoversi con sicurezza e
disinvoltura nell’ambiente naturale, attraverso le uscite sul territorio con l’aiuto di esperti; osservare la
natura seguendo il ciclo delle stagioni; rivolgere l’attenzione ai riferimenti storico-culturali che vedono
la montagna come soggetto.
Le attività di questo progetto si svolgono soprattutto attraverso le uscite sul territorio, anche con
l’intervento di esperti esterni appartenenti a Enti quali il Parco Adamello Brenta, il Gruppo Guide
alpine, l’Associazione Maestri di sci nordico, la Federazione Italiana Sport Orientamento, il Corpo
delle Guardie forestali, l’Associazione Cacciatori del Trentino, l’APPA, il Museo di Scienze Naturali,
la SAT, le società sportive, il Soccorso Alpino, la Federazione Italiana Ghiaccio etc.
Le attività riguardano i corsi di sci nordico e di sci-orienteering; l’orienteering; il trekking con le
“ciaspole”; il corso di educazione stradale in montagna con mountain bike; il corso di pattinaggio su
ghiaccio; le uscite con le Guide Alpine; gli interventi sulla biodiversità, la geologia, l’acqua, la flora, le
stagioni nel Parco, gli animali e gli ambienti del Trentino; le visite guidate in Val di Daone, in
Valgenova e nelle altre vallate del Parco; le uscite e i soggiorni nelle strutture del Parco; l’iniziativa
della SAT sulla sicurezza in montagna; la visita al Museo di scienze naturali etc.
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Tra queste attività rientra anche l’iniziativa definita “Montagna nella scuola”, proposta e organizzata
dalle sezioni SAT della Val Rendena, Pinzolo, Valgenova e Carè Alto. Si propone l’obiettivo di far
conoscere persone, attività e strumenti del soccorso organizzato per persone travolte dalle valanghe e di
diffondere fra i bambini delle scuole primarie della Val Rendena la consapevolezza dei pericoli della
montagna, attraverso la conoscenza e il rispetto degli elementi ambientali e delle principali regole
comportamentali. La manifestazione ha luogo solitamente a Madonna di Campiglio in località Passo
Campo Carlo Magno al Centro Fondo per le prove pratiche e presso una sala comunale (al
Palacongressi) per le lezioni teoriche e la proiezione di audiovisivi (in caso di tempo proibitivo il
programma viene ridotto alla sola mattinata e si svolge nel “Paladolomiti” a Pinzolo). L’iniziativa viene
impostata con due livelli di complessità, concettuale e operativa; si invitano un anno le classi prime e
seconde e l’anno successivo le quarte e le quinte, in modo che tutti gli alunni partecipino in due diverse
modalità.
Educazione stradale: la patente di guida per il ciclomotore
Alla normale attività educativa, volta alla conoscenza e al rispetto della normativa del Codice della
Strada per i pedoni e ciclisti, in questi anni si è diffusa nelle scuole la preparazione all’esame per il
conseguimento del “patentino” di guida dei ciclomotori con cilindrata non superiore ai 50 cc.
Gli alunni della classe terza delle scuole secondarie di primo grado, che decidono di aderire a tale
progetto, fruiscono di una serie di lezioni, tenute da esperti esterni (polizia locale, etc) finalizzate al
superamento delle prove d’esame.
Informatica: la patente ECDL
L’istituto favorisce, attraverso corsi di informatica, allestiti nelle sedi scolastiche, la preparazione
specifica agli esami, riferiti ai moduli 3 (Word processing) e 6 (Power point), necessari per il
conseguimento della Patente europea ECDL.
L’istituto ha stipulato un accordo di rete con gli altri istituti scolastici delle Giudicarie e il C.F.P.U.P.T. di Tione, finalizzato al conseguimento della patente europea del computer (ECDL). L’accordo
prevede la possibilità di sostenere anche l’esame riferito al modulo 2 (Gestione file).
La certificazione europea riconosce il possesso delle abilità informatiche di ciascuno, ne arricchisce il
curriculum personale e ne agevola l’inserimento futuro nel mondo del lavoro.
Progetto salute (Educazione alla salute e all’affettività)
Il progetto intende motivare i ragazzi ad assumere comportamenti corretti e responsabili nelle varie
situazioni della vita e ad affrontare le problematiche affettive e psicologiche tipiche della
preadolescenza.
Nell’ambito del Progetto di Educazione alla Salute è prevista per gli alunni delle classi terze della
SSPG una serie di interventi da parte di esperti dell’Azienda Sanitaria, un’ostetrica e una psicologa, sul
tema dell’ educazione socio-affettiva e sessuale.
Il progetto prevede un incontro preliminare con i genitori in cui si spiega il tipo di intervento che si
intende attuare e tre incontri in classe con gli alunni.
Le esperte tengono conto del delicato periodo evolutivo dei ragazzi e affrontano gli argomenti con
metodo, in modo completo e pertanto tali incontri ben si integrano con il programma svolto in classe
dagli insegnanti di scienze, italiano, religione.
Inoltre l’Azienda Sanitaria propone l’intervento di un farmacista, per le classi seconde, sul tema del
corretto uso dei farmaci. Viene spiegato ai ragazzi quali sono i principali farmaci, le azioni che essi
svolgono all’interno dell’organismo e come possono essere utilizzati in maniera corretta.
Sempre per le classi seconde è prevista la visione di un DVD informativo in cui vengono esposte le
manovre di primo soccorso.
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Progetti adottati dalle scuole
I singoli plessi dell’istituto scelgono di dar vita anche a molti altri progetti didattici, spesso in
collaborazione con diverse “agenzie” territoriali, che oltre ad una propria attività specifica, hanno fra
gli scopi associativi la formazione dei ragazzi e dei giovani, e si trovano quindi in perfetta sintonia
educativa con la scuola.
Tra gli altri:
Educazione alla convivenza civile
Consiglio (comunale) dei ragazzi
Il Consiglio (comunale) dei ragazzi è un organismo che viene eletto dagli studenti delle ultime classi
della scuola primaria e da tutti quelli della scuola secondaria di primo grado.
Il progetto del Consiglio (comunale) dei ragazzi è condiviso dai Comuni della Val Rendena. La finalità
è quella di ampliare gradualmente la conoscenza del territorio da parte dei ragazzi e di favorire la loro
partecipazione attiva per il miglioramento dell’ambiente in cui vivono e delle loro opportunità
d’incontro e relazione. Il Consiglio (comunale) dei ragazzi propone in un primo momento soluzioni
organizzative di spazi, attrezzature, etc, del proprio ambiente scolastico; in seguito organizza iniziative
relative all’ambiente, alla sicurezza, al tempo libero, allo sport, alla cultura e alla solidarietà.
Questi sono gli obiettivi Consiglio comunale dei ragazzi:
•
educare alla partecipazione democratica
•
favorire la conoscenza delle istituzioni e in particolare del funzionamento del Comune, degli
Organi elettivi, dei servizi e della realtà del territorio comunale
•
far vivere alle ragazze e ai ragazzi una concreta esperienza di partecipazione alle attività del
governo locale, come cittadini portatori di diritti e di doveri nei confronti della propria comunità
sociale, in rappresentanza di tutti i bambini/e e ragazzi/e del territorio
•
consentire ai cittadini ragazzi/e di esprimere, attraverso i loro rappresentanti liberamente eletti, i
propri bisogni, necessità, desideri e punti di vista
•
garantire alle Amministrazioni comunali della Valle uno speciale punto di ascolto delle idee e
delle proposte dei ragazzi.
Associazioni cooperative scolastiche (ACS)
Delibera della Giunta Provinciale n. 1611 del 27 luglio 2007 del modulo formativo “Educazione cooperativa” riferito ai
piani di studio della scuola secondaria di primo grado
Le ACS hanno i seguenti scopi:
•
favorire la conoscenza delle istituzioni cooperative, degli organi elettivi e del loro
funzionamento
•
diffondere la conoscenza dei principi, della storia, dell’organizzazione e della funzione sociale
della cooperazione fra i ragazzi e i giovani
•
sviluppare fra i soci il rispetto delle idee degli altri, lo spirito di collaborazione e di solidarietà e
promuovere la sensibilità morale, sociale ed economica
•
promuovere l’autogestione e la partecipazione democratica fra i giovani.
Questa attività formativa, promossa dalla Federazione Trentina delle Cooperative, prevede il
coinvolgimento degli alunni della scuola primaria e delle tre classi della secondaria. Gli alunni di una o
più classi formano l’assemblea della cooperativa che ne decide il nome, e le attività da svolgere, vota
un proprio statuto, elegge il presidente e gli altri organi esecutivi. Sono operative Associazioni coop.
scolastiche nelle classi quarte e quinte di Darè, Caderzone, Giustino, Pinzolo e terza, quarta e quinta di
Madonna di Campiglio e nelle terze delle scuole secondarie di Spiazzo e Pinzolo, e prima, seconda e
terza di Campiglio.
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Risparmio e cooperazione
Il progetto “risparmio e cooperazione” intende fornire strumenti e occasioni per far conoscere agli
alunni la banca cooperativa, i suoi servizi e, soprattutto, l’importanza del risparmio come sicurezza
propria e, ancor più, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Ci si propone inoltre di far riflettere i giovani
risparmiatori sui propri stili di vita e di consumo, analizzandoli a partire dalle abitudini quotidiane e
con riferimento ai rapporti intercorrenti tra consumismo, consumo consapevole, risparmio e sviluppo
economico. Il Progetto si rivolge agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Val
Rendena: in particolare vede coinvolte le classi terza, quarta e quinta primaria e le classi prima e
seconda secondaria.
Collaborano al progetto le Casse Rurali di Strembo-Bocenago-Caderzone, di Pinzolo e di SpiazzoJavrè.
I vari percorsi didattici sono stati studiati per garantire una continuità di contenuti a partire dalla terza
classe della SP fino alla seconda della SSPG, tenendo conto degli argomenti trattati nelle diverse
discipline scolastiche e con l’obiettivo finale di avvicinarsi al mondo dell’economia, valorizzando il
risparmio quale principale motore per lo sviluppo. Gli strumenti importanti che vengono messi a
disposizione delle scuole sono i libri “L’economia raccontata ai bambini” e “Alla scoperta di un tesoro
– Viaggio nel mondo del risparmio e dell’economia” forniti dalle Casse Rurali. I due testi propongono
argomenti che verranno sviluppati dai docenti interessati poiché contengono numerosi collegamenti con
varie discipline didattiche.
Le classi prime e seconde SP saranno interessate da un breve incontro di sensibilizzazione. Nelle classi
terze SP ci sarà una lezione con strumenti di comunicazione multimediali sul mondo della
cooperazione e sul significato che rappresenta nella storia delle nostre vallate e nella realtà odierna.
L’approfondimento dei contenuti del progetto “risparmio e cooperazione” avverrà in classe quarta, con
la consegna del materiale librario; inoltre per gli alunni delle classi quarta elementare e seconda media,
sono previste uscite presso la Casse Rurali, che per l’occasione diverranno “laboratori didattici” nei
quale sarà possibile “esplorare” gli uffici e le loro varie funzioni, sperimentare semplici operazioni
bancarie.
Educazione alimentare e consumo consapevole
Il ruolo dell’uomo nell’ottica del mercato globale è quello del “consumatore”. Promuovere
l’educazione al consumo consapevole, attraverso la comprensione del rapporto esistente tra sistemi
produttivi, consumi alimentari e salvaguardia dell’ambiente è quindi indispensabile. L’adozione di
corretti comportamenti alimentari e nutrizionali, attraverso la conoscenza ed il consumo di prodotti
agroalimentari ottenuti nel rispetto della salute e dell’ambiente o legati alla tradizione e alla cultura del
mondo rurale deve essere promossa dalla scuola. I progetti, ampiamente sperimentati, si svolgono in
due fondamentali momenti: un’esperienza guidata di acquisto consapevole nei negozi delle Fam.
Cooperative della Valle e una riflessione analitica e di sintesi in classe. Entrambe le fasi sono
caratterizzate dal lavoro di gruppo.
Teatro
“Il corpo come mezzo di espressione e come fonte di conoscenza”: questo il titolo del progetto che,
attraverso la pratica teatrale, intende potenziare negli allievi le capacità di relazionarsi, la
consapevolezza delle loro capacità e attitudini espressive, le abilità di comunicazione gestuale e
verbale, la mimica del viso, il tono della voce, la postura del corpo.
Laboratorio di lavorazione del vetro
L’iniziativa è rivolta agli alunni delle classi quinte dell’istituto comprensivo “Val Rendena” ed è
organizzata in collaborazione con la signora Manuela Bonfioli della Fondazione “Maria Pernici –
Antica Vetreria” di Carisolo, è sostenuta dalle Casse Rurali della Val Rendena, dal Centro Studi
Judicaria e dal BIM del Sarca. Il laboratorio viene allestito presso la scuola primaria di Giustino, dove
la locale amministrazione comunale mette a disposizione i locali, l’energia necessaria a far funzionare
il forno e le altre attrezzature necessarie. Il progetto-laboratorio è condotto dal maestro Alessandro
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Cuccato e dai suoi collaboratori della scuola del vetro di Bolzano “Vetroricerca Glass&Modern” ed è
organizzato nel contesto educativo del curricolo del territorio. Gli alunni vengono impegnati per
un’intera giornata, durante la quale possono sperimentare la lavorazione del vetro, realizzando, nella
prima fase, alcuni oggetti con vetro macinato in granuli e fili di vetro e, nella seconda, un animale e un
oggetto, naturalmente in vetro, che rimarrà a loro come ricordo. A conclusione del lavoro viene allestita
una piccola mostra e organizzato un incontro con tutti i partecipanti al progetto, aperto ai genitori e al
pubblico, presso il teatro comunale di Giustino.
“Tante scuole per la Pace”.
Le scuole dell’istituto comprensivo “Val Rendena” aderiscono al progetto provinciale “Tante scuole
per la Pace” e al progetto di Rete C8 “Colori dal mondo”, che si propongono i seguenti obiettivi:
•
conoscere i progetti che le scuole attivano, in collaborazione con il territorio, sulla tematica
dell’educazione alla pace, alla solidarietà, ai diritti umani, alla gestione dei conflitti, all’uso
della scienza e della tecnologia per la pace;
•
mettere in rete tali percorsi per uno scambio, confronto, circolazione di idee, esperienze,
materiali;
•
attivare una riflessione comune sul significato dell’educazione alla pace nella scuola di oggi;
•
realizzare un evento/incontro tra scuola, genitori e comunità locale, che sia la sintesi del
percorso in tema di pace realizzato durante tutto l’anno scolastico e che rappresenti per le 10
scuole dell’I.C. “Val Rendena” un’occasione di riflessione concordata e contemporanea
sull’importante tema della pace.
Inoltre ogni insegnante è invitato a partecipare al progetto di Educazione alla pace e alla solidarietà con
iniziative interdisciplinari, comunicando al coordinatore del progetto le iniziative che intende attuare e
conservando i materiali (foto, scritti, cartelloni, filmati, ecc.) perché vengano raccolti e fatti conoscere
all’organizzazione centrale a fine anno scolastico.
“Un Ponte fra i Cuori”.
Il progetto si realizza, con prospettiva di sviluppo pluriennale, attraverso il gemellaggio fra gli studenti
dell’istituto comprensivo “Val Rendena” e gli studenti dei Learning Centers di GHRE e Moses onlus
nella provincia di Phang Nga in Thailandia.
Il progetto prevede lo scambio di conoscenze ed esperienze didattiche e culturali e la partecipazione
attiva a progetti di solidarietà. “Un ponte tra i cuori” vuole offrire concretamente ai ragazzi del nostro
istituto la possibilità di conoscenza di una realtà molto diversa, difficile e lontana dalla nostra,
utilizzando eventualmente una seconda lingua, l’inglese, e attivando altre modalità di comunicazione
che possano essere di stimolo alla comprensione e condivisione dei gravi problemi che affliggono i
migranti birmani presenti nel sud della Thailandia (nella provincia di Phang Nga) e di arricchimento
per entrambi i gruppi, nell’ottica del perseguimento di alcuni obiettivi del Millennio:
•
educazione primaria per tutti,
•
sradicare la povertà estrema e la fame,
•
responsabilizzare i bambini alla sostenibilità ambientale,
•
ridurre la mortalità infantile attraverso conoscenza e prevenzione
•
lotta al lavoro minorile attraverso la condivisione di parte del Progetto Scream (IPEC- ILO) con
particolare riguardo al concetto di universalità dei diritti umani e dei diritti dei bambini.
La fattibilità del progetto è assicurata dalla presenza in Thailandia della maestra Patrizia Saccaggi che
era in organico presso il nostro istituto e che attualmente, come socio fondatore, cura i progetti di
cooperazione internazionale di Moses onlus: “Conoscenze per favorire Convivenze” e “Casa della
Pace” HOP- Ban Khuk Khak- Takua Pa District- Phang Nga Province- Thailand.
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
L’istituto e la Val Rendena
Pomeriggio culturale
Si tratta di un progetto rivolto agli utenti della scuola e al territorio, attuato con successo negli anni
precedenti. Consiste in un incontro pubblico che può essere dedicato a specificità culturali della Valle,
a personaggi storici e del mondo artistico – letterario, ma anche ad avvenimenti provinciali, nazionali e
internazionali, come ad esempio, i cosiddetti “anno internazionale…” o “anno europeo …”, o ad
argomenti scientifici di particolare interesse.
Il pomeriggio culturale, da tenersi anche all’esterno della scuola, vede la partecipazione di esperti
relatori, musicisti e artisti in genere, ed è organizzato in collaborazione con le amministrazioni
comunali, enti e associazioni del territorio.
In questo modo l’istituto scolastico opera per essere uno degli attori della crescita culturale della Val
Rendena.
Educazione permanente: corsi di formazione per adulti
Lo scopo del progetto è quello di porre la scuola al centro dell’azione educativa del territorio e
diffondere una cultura del “lifelong learning”.
Un simile progetto sarà realizzabile potendo contare sull’accordo con la Rete C8, con le
amministrazione comunali, con la Comunità di Valle e altri enti e associazioni provinciali e locali. In
questo modo la scuola potrebbe aprirsi a corsi per adulti interessati alle lingue straniere, alla storia
locale e regionale, alla letteratura, alla filosofia e all’arte del ’900, a corsi per conseguire l’ECDL, a
corsi di photoshop, di musica, di economia, di scienze per la salute, nonché per apprendere l’italiano da
parte degli adulti stranieri o per meglio approfondirlo da parte dei cittadini italiani.
Potranno essere studiate iniziative formative a favore dei genitori, anche al fine di riqualificare la
partecipazione consapevole dei genitori degli studenti all’attività della scuola. I corsi potranno svolgersi
nelle varie scuole dell’istituto o essere centralizzati a Tione.
Convenzioni con enti territoriali
Con alcuni Enti o associazioni l’istituto comprensivo ha stipulato e può stipulare protocolli d’intesa che
mettono in evidenza l’impegno reciproco alla collaborazione, volta a favorire un’educazione delle
future generazioni legata al territorio, come elemento ricco di materiali concreti per lo studio e di spunti
educativi per una convivenza sociale consapevole. Attualmente sono in essere convenzioni con la
cooperativa sociale L’Ancora, il Centro Studi Judicaria, il Parco Naturale Adamello Brenta, la
Federazione Trentina delle Cooperative, il Circolo Culturale “Il Faggio”, il Progetto “Carlo Magno”, la
SAT di Pinzolo.
L’istituto ha stipulato e stipulerà apposite convenzioni con i Comuni della Rendena, proprietari degli
otto edifici scolastici, volte a favorire l’utilizzo pubblico di queste strutture in orario extrascolastico. Lo
scopo è quello di fare della scuola un punto culturale e di formazione dell’intero territorio non
limitandola alla fascia di età della scuola del primo ciclo.
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Curricoli
Il primo ciclo dell’istruzione obbligatoria si articola in bienni:
•
primo biennio – classi prima e seconda della scuola primaria;
•
secondo biennio – classi terza e quarta della scuola primaria;
•
terzo biennio – classe quinta della scuola primaria e classe prima della scuola secondaria di
primo grado;
•
quarto biennio – classi seconda e terza della scuola secondaria di primo grado.
Il primo biennio si caratterizza come momento dell’alfabetizzazione funzionale, in tutti i saperi, cioè
passaggio da un’impostazione didattica –prevalentemente indiretta- per campi di esperienza ad una per
aree di apprendimento con attività progressivamente sempre più strutturate e dirette.
L’unitarietà e l’integrazione dell’azione didattica dei docenti sono i principali requisiti da garantire.
In pratica questo significa – ad esempio – la condivisione da parte di tutti i docenti dei compiti di
alfabetizzazione funzionale, in particolare per quanto riguarda l’italiano; l’inopportunità dell’adozione
di quadri orari e di modalità di valutazione distinte per singole discipline, la sobrietà del corredo di
strumenti scolastici personali, l’allestimento di aule come ambienti di apprendimento che possano
facilitare vari tipi d’attività ecc…
Il secondo biennio si caratterizza come momento di consolidamento, sviluppo ed ampliamento
dell’alfabetizzazione, in tutti i saperi, basato su attività prevalentemente strutturate, dirette e via via
sempre più autonome e cooperative. L’articolazione dell’azione didattica per aree integrate di
apprendimento è qui funzionale, ad esempio, allo sviluppo di progetti di ‘produzione’ di primi artefatti
culturali: rappresentazioni teatrali, ricostruzioni di quadri storico-sociali, documentazione di
esplorazioni ed analisi ambientali e di cultura locale, organizzazione di eventi, produzioni multimediali
ecc.. Questo comporta –ad esempio – la progettazione equilibrata e bilanciata di attività integrate da
parte dei docenti di diverse aree disciplinari; l’avvio dell’organizzazione del tempo e degli ambienti
scolastici per aree integrate di apprendimento (non per le singole discipline), l’articolazione del corredo
di strumenti scolastici personali e l’esercizio autonomo della programmazione del loro uso,
l’allestimento di aule come ambienti di apprendimento in cui sono presenti ed utilizzati di frequente
strumenti ed artefatti culturali per ‘saperi’ diversificati e specifici…
Nel terzo biennio si realizza l’incontro con le discipline attraverso la mediazione di ‘specialisti’ di
ciascun sapere, tipica dell’istruzione secondaria. Si tratta di una transizione che comporta sia
l’opportunità di un ‘accompagnamento’ sia l’esigenza (oltre che la prassi) di una ‘sfida/opportunità’ per
gli alunni di confrontarsi con nuovi contesti e modalità formative. A questo scopo possono essere utili,
come noto e praticato, ad esempio, sia momenti di scambio e collaborazione (di docenti e alunni,
nell’articolazione dell’attività didattica ordinaria; ad es.: insegnamenti e progetti sviluppati con la
collaborazione di docenti di scuola media e di scuola elementare come i CLIL le attività musicali,
artistiche, motorie) sia momenti/riti di “controllo” (es.: prove finali) e di cambiamento di ambiente e
setting organizzativo e didattico. Questo comporta – ad esempio – l’organizzazione del tempo, degli
ambienti scolastici, del corredo di strumenti scolastici personali, della valutazione differenziati per aree
di apprendimento e lo sviluppo dell’autonomia degli alunni in attività di medio termine.
Nel quarto biennio il confronto con le specifiche aree di apprendimento, le loro ‘formae mentis’, gli
specifici strumenti ed artefatti, svolge una rilevante funzione di accompagnamento, sollecitazione,
orientamento alla messa a fuoco di interessi, attitudini ed impegni personali per scelta del
canale/indirizzo del successivo biennio dell’obbligo d’istruzione. Pertanto, assumono grande
importanza – ad esempio – le possibilità offerte dalla flessibilità degli orari, determinata dalle scuole,
per consentire opzionalità e arricchimenti scelti dagli alunni in specifiche aree disciplinari o per tipi
d’attività, come opportunità per l’orientamento. Le opzionalità e diversificazioni di curricolo formativo
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
individuale nel quarto biennio si possono opportunamente accompagnare a forme di documentazione
ed autovalutazione che, accanto alle rilevazioni oggettive degli apprendimenti, supportino le scelte
d’istruzione e formazione successiva ed integrino/qualifichino nel curricolo di scuola il momento
formale dell’esame di stato.
Le aree di apprendimento
Le aree di apprendimento che si articolano nei bienni e nei contesti ed organizzazioni locali sono:
italiano; lingue comunitarie; matematica, scienze e tecnologia; storia, geografia e educazione alla
cittadinanza; musica, arte e immagine, scienze motorie; religione cattolica (per chi se ne avvale).
Le aree di apprendimento e l’approccio per competenze assumono significati e configurazioni
didattico-organizzative diversificate ed evolutive nei bienni in cui si articola il primo ciclo d’istruzione,
ognuno dei quali ha una propria specificità ed è al contempo “ponte” tra quanto precede e segue, tra
scuola ed altri contesti formativi, in rapporto allo sviluppo e alla trasformazione dei soggetti in
apprendimento.
I Piani di studio delle istituzioni scolastiche (curricoli di scuola) hanno proprio la funzione di “messa a
punto” contestualizzata delle configurazioni didattico-organizzative pertinenti in situazione, anche in
rapporto ai bisogni, alle risorse e alle competenze disponibili.
In sintesi, unitarietà, integrazione, specificità, opzionalità sono alcuni dei caratteri qualificanti le aree
di apprendimento e l’approccio per competenze, rispettivamente, nei quattro bienni in cui si articola il
primo ciclo d’istruzione, che i Piani di studio delle istituzioni scolastiche declineranno e svilupperanno
nei curricoli di scuola.
Il tempo scuola
L’istituto comprensivo “Val Rendena”, ai fini della valutazione intermedia, divide l’anno scolastico in
due periodi quadrimestrali.
Dal settembre 2009, in attesa della piena entrata in vigore della Legge n. 5/2006 e dell’adozione dei
nuovi Piani di studio provinciali e di istituto, viene adeguato il monte ore curricolare e l’offerta
formativa dei plessi, secondo la normativa provinciale in vigore.
Il monte ore curricolare, e quello delle singole discipline, è destinato a subire nei prossimi anni altri
cambiamenti, in corrispondenza della completa adozione dei nuovi Piani di studio provinciali e di
istituto.
Il tempo scuola è formato da attività obbligatorie e da attività opzionali facoltative. Nel definire il
monte ore disciplinare delle attività obbligatorie, l’istituto fa riferimento a quanto previsto dalla
normativa provinciale che fissa un numero di ore minimo per alcune discipline. Per le attività
opzionali facoltative, l’istituto si impegna ad organizzare una serie di attività, qualitativamente
garantite, che l’alunno e la sua famiglia possono, al momento dell’iscrizione, decidere frequentare o
meno. Una volta scelte, la loro frequenza diventa obbligatoria e le eventuali assenze devono essere
giustificate appositamente.
Le attività opzionali rappresentano un’intelligente integrazione della tradizionale offerta formativa
delle scuole, che non è costituita solo dalle discipline, ma anche dalle attività laboratoriali, efficaci
quanto le prime nel fare acquisire agli alunni le competenze necessarie per il loro futuro. Gli stili di
apprendimento dei nostri studenti sono molto diversi fra loro, per cui è necessaria una varietà di
approcci didattici, oltre che di tempi, per avvicinare tutti al sapere, senza che alcuni rimangano
svantaggiati fin dall’inizio. Se si vuole che dalla scuola escano ragazzi capaci di continuare a imparare
per tutta la vita, cosa ormai necessaria in una società come la nostra, si deve favorire un approccio al
sapere soddisfacente per tutti.
Laboratorialità e creatività sono due delle caratteristiche più importanti che sovrintendono
all’organizzazione delle attività opzionali.
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Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Di seguito riportiamo un elenco delle attività opzionali che vengono organizzate nel nostro istituto,
tenendo presente che l’offerta formativa dei vari plessi può risultare differenziata, al variare delle
risorse e delle disponibilità logistiche e strutturali:
•
Attività sportive – es: pattinaggio, nuoto, sci nordico, arrampicata, tennis, bocce, volley, dama, etc.
•
Laboratorio manuale – es: lanacotta, uncinetto, ricamo, traforo, burattini, costruzioni, etc.
•
Laboratorio artistico – es: decoupage, ceramica, pittura su vetro, meridiane, collage, etc.
•
Laboratorio musicale – es: flauto, canto, chitarra, etc.
•
Laboratorio linguistico – es: giornalino, etc.
•
Laboratorio scientifico, logico, enigmistico – es: giochi logico-matematici, erbario, etc.
•
Laboratorio informatico – es: fotografia digitale, etc.
•
Laboratorio teatrale ed espressivo – es: burattini, danza, psicomotricità, etc.
Nella scuola secondaria di primo grado le attività opzionali possono prevedere anche attività di
consolidamento della lingue inglese e tedesca.
Tempo scuola alla primaria
I piani di studio provinciali vengono attuati con gradualità al fine di garantire che le attività di
progettazione didattica, le relative pratiche e la valutazione degli apprendimenti si sviluppino in modo
coerente con i periodi biennali.
In questa prospettiva nell’anno scolastico 2010/11 i nuovi piani di studio trovano applicazione nelle
classi prime e seconde della scuola primaria e nelle classi prime della scuola secondaria di primo grado.
Con l’anno scolastico 2011/12 le classi interessate saranno le prime, le seconde, le terze e le quinte
della scuola primaria e le prime e le seconde della scuola secondaria di primo grado fino a giungere
nell’anno scolastico 2012/13 ad estendere i nuovi curricoli a tutto il primo ciclo.
Il tempo scuola alla primaria, nell’a.s. 2010/2011, consiste in 26 ore obbligatorie per le classi prime e
seconde, a cui l’istituto aggiunge 4 ore di attività opzionali facoltative che le famiglie degli alunni
potranno scegliere di frequentare o meno. Le altre classi, in attesa della completa attuazione dei piani di
studio provinciali, continuano ad offrire un tempo scuola di 27 ore obbligatorie, a cui l’istituto
aggiunge 3 ore di attività opzionali facoltative che le famiglie degli alunni potranno scegliere di
frequentare o meno. A riforma completata tutte le classi della primaria avranno un tempo scuola di 26
ore obbligatorie, a cui l’istituto aggiungerà 4 ore di attività opzionali facoltative che le famiglie degli
alunni potranno scegliere di frequentare o meno.
Il tempo scuola alla primaria è distribuito su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, e in alcuni rientri
pomeridiani: tre per i plessi di Madonna di Campiglio, Carisolo, Pinzolo, Giustino; quattro per il plesso
di Spiazzo; cinque per i plessi di Caderzone e Darè.
TEMPO SCUOLA CLASSI PRIMA E SECONDA
ANNO SCOLASTICO 2010/2011
DISCIPLINE
Italiano
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Tecnologia
Ed. motoria, fisica e sportiva
Arte e Immagine
Musica
Tedesco
Religione Cattolica
Attività opzionali
Totale
I
II
10
9
8
8
2
2
1
1
1
1
2
4
30
1
1
1
2
2
4
30
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
43
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
TEMPO SCUOLA CLASSI TERZA, QUARTA QUINTA
ANNO SCOLASTICO 2010/2011
DISCIPLINE
III
6
6
5
2
2
2
1
1
1
1
3
30
Italiano
Matematica
Storia Geografia Scienze
Tedesco
Inglese
Religione Cattolica
Tecnologia e informatica
Musica
Arte e immagine
Ed. motoria, fisica e sportiva
Attività opzionali
Totale
IV
6
6
5
2
2
2
1
1
1
1
3
30
V
6
6
4
2
2
2
1
1
1
2
3
30
Tempo scuola alla secondaria
Il tempo scuola alla secondaria consiste in 30 ore obbligatorie per tutte le classi, a cui l’istituto
aggiunge 2 ore di attività opzionali facoltative che le famiglie degli alunni potranno scegliere di
frequentare o meno.
Il tempo scuola obbligatorio alla secondaria è organizzato su sei giorni, dal lunedì al sabato, per i plessi
di Pinzolo e Spiazzo; su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, e due rientri pomeridiani, per il plesso di
Madonna di Campiglio. L’attivazione delle ore opzionali richiede l’organizzazione di un ulteriore
pomeriggio. A Spiazzo si aggiunge all’orario un’ora per la fruizione del servizio mensa nel giorno del
rientro pomeridiano.
TEMPO – SCUOLA SECONDARIA
ANNO SCOLASTICO 2010/2011
DISCIPLINE
Italiano
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Inglese
Tedesco
Tecnologia
Musica
Arte e immagine
Corpo Movimento Sport
Religione Cattolica
Attività opzionali
Totale
I
6
2
2
4
2
3
3
2
II
6
2
2
4
2
3
3
2
III
6
2
2
4
2
3
3
2
3*
3*
3*
2
1
2
32
2
1
2
32
2
1
2
32
*l’orario delle lezioni di Musica e Arte e Immagine sarà di 1 ora nel I° quadrimestre e di 2 ore nel II°, o
viceversa.
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
44
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Esami finali del primo ciclo
Sono gli esami che concludono il primo ciclo di istruzione, necessari per il conseguimento di un
diploma che permetta il proseguimento degli studi nella scuola superiore e nella formazione
professionale.
Gli esami, ai quali si viene ammessi se non si è oltrepassato il numero massimo di assenze permesse e
si è conseguito un profitto complessivamente sufficiente nelle varie discipline, prevedono 4 prove
scritte e un colloquio orale.
Le prove scritte sono quelle di Italiano, Matematica e Lingua straniera (Tedesco o Inglese) a cui si
aggiunge la cosiddetta “quarta prova nazionale”, inviata direttamente dal Ministero.
Per la prova scritta di Lingua straniera, lo studente è invitato a scegliere preventivamente una lingua tra
Tedesco e Inglese. Il colloquio orale riveste carattere pluridisciplinare.
Criteri di utilizzo delle risorse umane
1. Assegnazione dei docenti alle classi, ai plessi e agli ambiti
Il dirigente scolastico, nell’assegnare i docenti alle classi, tiene conto di una serie di criteri:
•
rispettare ove possibile la continuità;
•
valorizzare le competenze ed esperienze professionali dei docenti in rapporto ad esperienze di
sperimentazione o di didattica innovativa;
•
rispondere ai bisogni dei singoli plessi nell’ambito dell’organizzazione complessiva;
•
tenere conto delle attese e delle richieste dell’insegnante, della sua anzianità di servizio e delle
sue competenze.
Il dirigente può discostarsi dai criteri indicati, con provvedimenti motivati.
2. Docenti con funzioni organizzative
Le competenze professionali maturate, i titoli di studio, le capacità organizzative e relazionali, la
disponibilità personale costituiscono i criteri con i quali individuare i collaboratori del dirigente, i
delegati di plesso, le figure strumentali, i riferenti dei Progetti a livello di istituto e di plesso, i
coordinatori dei Consigli di classe, i docenti tutor per i docenti in anno di prova e tirocinanti.
Criteri di utilizzo delle risorse finanziarie
Le risorse finanziarie servono a dare realizzazione alla progettualità approvata all’inizio dell’a.s. dal
collegio docenti e dal consiglio dell’istituzione. Di seguito la mappa delle aree di intervento più
importanti.
Funzionamento
L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza e l’efficacia della gestione, con un occhio di riguardo per
l’organizzazione generale della scuola e per la valorizzazione delle risorse umane. In particolare si
tratta di verificare l’efficacia delle diverse procedure e di individuare e coinvolgere sempre più il
personale (docenti e ATA) in funzioni organizzative, creando uno staff efficiente di figure intermedie
tra il dirigente e il resto del personale.
Gestione del personale
Nell’intento di creare una cultura didattica ed educativa condivisa, viene curata l’organizzazione e la
gestione dei corsi di formazione e aggiornamento per il personale docente e ATA, prediligendo
tematiche che riguardino le relazioni, le metodologie didattiche innovative, la valutazione, la
rilevazione precoce del disagio, le ICT (Information and Comunication Tecnology).
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
45
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Rete delle scuole C8
È l’accordo di rete tra le scuole del C8 che permette interventi coordinati attorno ad una serie di
tematiche ritenute di elevata rilevanza.
Progettualità
Bisogni educativi speciali, Studenti stranieri, Autovalutazione, Disagio, CIC-Punto di Ascolto (Centro
di Informazione e Consulenza), Orientamento, Lingue straniere, Scambi e gemellaggi in Europa,
Gemellaggio con Tham Hin (Thailandia), Progetto Salute, ICT, Corsi di aggiornamento, Progetto
Genitori, Progetto Sport, Sostegno all’attività didattica, Progetto comunicazione esterna, Corsi di
formazione per adulti etc sono i progetti più importanti che fanno parte dell’offerta formativa
dell’istituto.
Utilizzo dei fondi concessi dai Comuni.
I fondi concessi dalle varie amministrazioni comunali, richiesti per supportare le attività
extrascolastiche, vengono impiegati unicamente per la scuola e le attività per cui sono stati richiesti
(pagamento di esperti esterni, dei trasporti per partecipare ai viaggi di istruzione e visite guidate, per
finanziare corsi di avviamento allo sport, per agevolare le entrate ai musei ecc.). Al termine dell’anno
scolastico, ad ogni Comune viene inviato uno specifico rendiconto sulle spese sostenute.
Utilizzo del Fondo di istituto
Oltre ai vincoli posti dalla normativa vigente (il 20% destinato alle spese per l’accompagnamento dei
viaggi d’istruzione; il 12% destinato ai collaboratori ), il collegio docenti ha approvato una serie di
priorità per retribuire le prestazioni del personale docente coinvolto nella realizzazione del progetto di
istituto
•
collaboratori del dirigente (12%);
•
funzioni strumentali;
•
referenti progetti, coordinatori di commissioni e di aree, responsabili di laboratori,
subconsegnatari dei beni, Addetti al Servizio prevenzione e protezione, Comitato di
valutazione;
•
partecipanti alle commissioni;
•
coordinatori di classe;
•
organizzatori di viaggi di istruzione, di scambi e settimane linguistiche, di corsi di
aggiornamento;
•
produzione di materiale di valore didattico accertato (da parte del dirigente) da utilizzare in tutto
l’istituto;
•
ore di aggiornamento (oltre le 10 previste dall’art. 26).
Utilizzo del fondo qualità
È il fondo che permette alla scuola di organizzare e realizzare la gran parte delle iniziative. Le
disposizioni in materia della Giunta provinciale richiedono che con questo Fondo si finanzino in primo
luogo le attività riferite agli studenti portatori di B.E.S., all’integrazione degli studenti stranieri, alla
promozione dell’apprendimento delle lingue straniere e, poi, tutte quelle attività che servono a
realizzare quanto previsto nel Progetto di istituto. Una parte del Fondo serve anche a finanziare il
personale interno sempre per progetti legati alle medesime attività.
Coinvolgimento delle famiglie e degli studenti
La partecipazione delle famiglie alla vita della scuola è assicurata in differenti maniere:
1. partecipazione agli organi collegiali (consigli di classe e consiglio dell’istituzione) mediante
apposite elezioni;
2. presenza dei delegati eletti all’interno della consulta dei genitori;
3. possibilità di colloqui con i docenti, secondo un calendario che prevede:
• udienze individuali in orario scolastico
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
46
Istituto comprensivo “Val Rendena”
•
•
Progetto di istituto
udienze individuali in orario extrascolastico (udienze generali)
consegna delle pagelle a fine quadrimestre.
Informazione e comunicazione
L’informazione e la comunicazione efficace saranno assicurati, oltre che dai puntuali aggiornamenti del
sito web dell’istituto, dalla stampa di opuscoli (guida genitori-alunni) allo scopo di far conoscere
meglio l’organizzazione e l’offerta formativa della scuola, nonché la stampa del progetto di istituto,
dello statuto, della carta dei servizi e dei regolamenti più importanti.
Altri canali di informazione tra scuola e famiglia saranno assicurati dalle speciali bacheche degli avvisi
e dalle comunicazioni specifiche attraverso gli alunni.
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
47
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Presentazione delle scuole
Denominazione
Scuola primaria di Madonna di Campiglio
Alunni/classi
La scuola è frequentata da 46 alunni, suddivisi in 5 classi
Provenienza degli alunni
Gli alunni provengono da Madonna di Campiglio
Servizi
Trasporto
Palestra
Mensa
Informatica
Arte e immagine
Aule e laboratori
Musica
Aula Magna
Scienze
Aula polifunzionale Altro
Lavagne interattive
Spazi esterni per gli intervalli
Intitolazione della scuola
DOCENTI
Amadei Annalisa
Andreolli Laura
Barbetti Roberta
Binelli Maura
Dossi Roberta
Dal Rì Paola
Ferri Patrizia
Rizzi Anita
Sartori Antonella
Zanetti Claudio
sì no
“G.B.Righi”
DISCIPLINA/E
Matematica - scienze - informatica - musica
Italiano – storia – geografia
Matematica - storia - geografia
Matematica – geografia – scienze – musica – italiano - storia
Religione cattolica
Tedesco – immagine
Motoria
Scienze – musica – immagine – informatica
Inglese – immagine – musica – opzioni inglese
Italiano - storia - immagine - informatica
DOCENTE DELEGATO
CLASSE/I
III - IV
III - IV
II - V
I - II
I - II - III - IV - V
I - II - III - IV - V
I – II – III – IV - V
II – III - V
I – II - III - IV - V
I-V
Claudio Zanetti
ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PREPOSTO
Maura Binelli e Claudio Zanetti
Claudio Zanetti
COLLABORATORI SCOLASTICI
SCUOLA
INDIRIZZO
TELEFONO
Primaria M. di Campiglio
Via Monte Spinale 24
0465/441367
Pina Marino
FAX
E-MAIL
0465/441367 [email protected]
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
48
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Denominazione
Scuola primaria di Carisolo
Alunni/classi
La scuola è frequentata da 82 alunni, suddivisi in 5 classi
Gli alunni provengono da Carisolo, S. Antonio di Mavignola,
Caderzone
Trasporto Mensa Provenienza degli alunni
Servizi
Palestra
Informatica
Arte e immagine
Aule e laboratori
Musica
Aula Magna
Scienze
Aula polifunzionale Altro: biblioteca
Lavagne interattive
n. 2
Spazi esterni per gli intervalli
sì no
Intitolazione della scuola
DOCENTI
Biscàro Manoela
Bolognani Marisa
Bellotti Irene
Failoni Loreta
Gallina Roberta
Loffredo Giuseppe
Lorenzi Nicoletta
Maestranzi Erica
Melchiori Milena
Rizzi Anita
Sartori Antonella
Scanzoni Cristina
Valentini Paola
DISCIPLINA/E
Italiano – storia – Laboratorio – Antropico – Scienze
Immagine – musica – motoria - antropico
Sostegno
Matematica – laboratorio – scienze –informatica
Italiano – storia – scienze – immagine – musica – laboratorio
Motoria
Italiano – laboratorio – tedesco
Matematica – geografia – laboratorio – scienze
Religione
Italiano – laboratorio – antropico – motoria
Inglese
Tedesco
Matematica – geografia – laboratorio – informatica -
CLASSE/I
II – V
II – III – IV - V
II
III - IV
I
V
III – IV
II
I - II - III - IV - V
I – III – IV
III - IV - V
I – II – III - IV
I-V
DOCENTE DELEGATO
Manoela Biscàro
ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Manoela Biscàro
PREPOSTO
Paola Valentini
COLLABORATORI SCOLASTICI
Nadia Minelli
SCUOLA
INDIRIZZO
TELEFONO
FAX
E-MAIL
Primaria di Carisolo
Via Verdi, 20/B
0465/502654
0465/502654
[email protected]
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
49
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Denominazione
Scuola primaria di Pinzolo
Alunni/classi
La scuola è frequentata da 96 alunni, suddivisi in 5 classi
Provenienza degli alunni
Gli alunni provengono da Pinzolo
Servizi
Trasporto
Palestra
Mensa
Informatica
Arte e immagine
Aule e laboratori
Musica
Aula Magna
Scienze
Aula polifunzionale Altro
Lavagne interattive
n. 5
Spazi esterni per gli intervalli
Intitolazione della scuola
DOCENTI
sì no
“Nepomuceno Bolognini”
DISCIPLINA/E
Matematica-storia-geografia-scienze-informatica-musica-immagineopzionali
Storia–geografia–scienze–musica–motoria–informatica-opzionali
Tedesco
Religione cattolica
Motoria
Inglese
Matematica - geografia
Matematica – opzionali
Musica – informatica – opzionali
Motoria
Italiano – immagine – opzionali
Inglese
Religione cattolica
Italiano-storia-scienze-informatica-immagine-motoria-opzionali
Italiano - storia - scienze - immagine – motoria – opzionali - informatica
Italiano–storia–geografia–scienze–opzionali–immagine–musica-motoria
Chiodega Vanda
Cominotti Claudio
Dal Ri Paola
Dossi Roberta
Esperta esterna ISEF
Esperta esterna
Ferrari Carola
Fostini Melita
Giovanelli Orietta
Loffredo Giuseppe
Maestri Franca
Masè Nicoletta
Melchiori Milena
Sartori Donatella
Serafini Carolina
Tisi Pio
DOCENTE DELEGATO
CLASSE/I
V
IV
I-II-III-IV-V
III
I – II – III - IV
I – II
I - II
III - IV
I – II - III
V
IV - V
III - IV - V
I - II - IV - V
I
II
III
Ferrari Carola
ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PREPOSTO
Emilia Albertini – Neris Cozzini
Ferrari Carola
COLLABORATORI SCOLASTICI
Bernardini M.Luigia, Fogato Roberta, Frizzi
Lionello, Masè Aurora, Del Prete Michelina
SCUOLA
INDIRIZZO
TELEFONO
FAX
E-MAIL
Primaria di Pinzolo
Via L.Collini Borciul,18
0465/512100
0465/512099
[email protected]
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
50
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Denominazione
Scuola primaria di Giustino
Alunni/classi
La scuola è frequentata da 44 alunni, suddivisi in 5 classi
Provenienza degli alunni
Gli alunni provengono da Giustino, Massimeno, Caderzone e Pinzolo
Servizi
Trasporto
Palestra
Informatica
Arte e immagine
Aule e laboratori
Mensa
Musica
Aula Magna
Scienze
Aula polifunzionale Altro
Lavagne interattive
n. 2
Spazi esterni per gli intervalli
sì Intitolazione della scuola
“Venanzio Gabriotti”
DOCENTI
Bianchi Maria
DISCIPLINA/E
Matematica – geografia – motoria – immagine – musica - opzionali
Matematica-tedesco-scienze-storia-geografia-musica-immaginemotoria
Italiano - storia – immagine – opzionali
Motoria
Tedesco
Religione cattolica
Inglese - opzionali
Italiano – storia
Matematica – geografia – scienze – opzionali
Chiappani Marilena
Ferrari Elena
Ferri Patrizia
Gallazzini Chiara
Maestri Sabrina
Masè Nicoletta
Tisi Iva
Zanvettor Roberta
no
DOCENTE DELEGATO
CLASSE/I
I
II – III – IV - V
II – III
IV - V
I - II - III - IV - V
I - II - III - IV - V
I – II – III – IV - V
I – IV - V
II – III
Tisi Iva
ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PREPOSTO
Ferrari Elena
Tisi Iva
COLLABORATORI SCOLASTICI
Pederzolli Edda e Tisi Edda
SCUOLA
INDIRIZZO
TELEFONO
FAX
E-MAIL
Primaria di Giustino
via Presanella, 23
0465/503162
0465/503162
[email protected]
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
51
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Denominazione
Scuola primaria di Caderzone Terme
Alunni/classi
La scuola è frequentata da 104 alunni, suddivisi in 6 classi
Provenienza degli
alunni
Gli alunni provengono da Caderzone Terme, Bocenago, Strembo
Servizi
Trasporto
Palestra
Aule e laboratori
Mensa
Informatica
Arte e immagine
Musica
Aula Magna Scienze
Aula polifunzionale Altro
Lavagne interattive
Spazi esterni per gli intervalli
Intitolazione della
scuola
sì DOCENTI
Baggia Michela
Bellotti Irene
Bonomi Patrizia
Boroni Antonella
Boselli Francesca
Cereghini Federica
Esperta esterna
Esperta esterna ISEF
Frizzi Miria
Maestri Cristina
Gallazzini Chiara
Loffredo Giuseppe
Lorenzi Cristina
Maestri Sabrina
Maltese Annalisa
Masè Nicoletta
Pasquali Silva
Pugliese Antonella
no
DISCIPLINA/E
CLASSE/I
Sostegno
Sostegno
Matematica – scienze – opzionali – educazione – motoria – immagine –
musica
Italiano – storia – geografia – educazione – opzionali
Italiano – storia – educazioni – opzionali
Matematica – scienze – opzionali – educazioni
Inglese
Motoria
Italiano – storia – scienze – opzionali
Matematica – geografia
Tedesco
Motoria
Matematica - scienze
Religione cattolica
Italiano – storia – scienze – opzionali
Inglese
Italiano – storia – geografia – opzionali – educazione
Italiano – storia – geografia – educazione – opzionali
IV - V
III
III
IV - V
I
I
I-IIA - IIB
I - II - III - IV
II A – II B
II A – II B
I-II-III-IV-V
V
IV – V
I-II-III-IV-V
II A – II B
III - IV - V
III
IV - V
DOCENTE DELEGATO
Boroni Antonella
ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Bonomi Patrizia
PREPOSTO
Boroni Antonella
COLLABORATORI SCOLASTICI
SCUOLA
INDIRIZZO
TELEFONO
Primaria di Caderzone Terme
Via Regina Elena, 43
0465/804460
Sartori Luigia, Amadei Casimira
FAX
E-MAIL
0465/804460 [email protected]
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
52
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Denominazione
Scuola primaria di Spiazzo
Alunni/classi
La scuola è frequentata da 61 alunni, suddivisi in 5 classi
Provenienza degli alunni
Gli alunni provengono da Spiazzo e frazioni
Servizi
Trasporto
Palestra
Mensa
Informatica
Arte e immagine
Aule e laboratori
Musica
Aula Magna
Scienze
Aula polifunzionale Altro
Lavagne interattive
n. 2
Spazi esterni per gli intervalli
Intitolazione della scuola
DOCENTI
Alberti Roberta
Albertini Riccarda
Bernardi Carla
Bova Antonietta
Bonapace Lara
Buganza Marcella
Bugoloni Elisa
Carnessalini Marina
Dossi Roberta
Formenti Ornella
Giovanazzi Rita
Sartori Antonella
Scanzoni Cristina
Stefani Raffaella
sì no
“Silvio Massari”
DISCIPLINA/E
Religione cattolica
Matematica – geografia – musica – immagine – opzionali
Matematica – geografia – storia – musica – opzionali
Scienze – immagine – opzionali – informatica – antropico – sport
Assistente educatore
Matematica – geografia – inglese – tedesco – immagine – informatica –
opzionali
Sostegno
Italiano – storia – opzionali
Religione cattolica
Italiano – storia – scienze – sport
Italiano – storia – scienze – opzionali – sport
Inglese
Tedesco – immagine – musica
Sport
DOCENTE DELEGATO
CLASSE/I
IV
I–V
III - IV
I – IV – V
III
II - IV
V
I-V
I – II – III - V
II
III – IV
III - V
I – II – III – V
V
Albertini Riccarda
ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PREPOSTO
Collini Mara
Albertini Riccarda
COLLABORATORI SCOLASTICI
Mortuori Teresa, Simoni Silvia, Artioli
M.Pia, Graziano Giuseppe, Zulberti Camilla
SCUOLA
INDIRIZZO
TELEFONO
FAX
E-MAIL
Primaria di Spiazzo
Frazione Fisto, 112
0465/801550
0465/800438
[email protected]
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
53
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Denominazione
Scuola primaria di Darè
Alunni/classi
La scuola è frequentata da 122 alunni, suddivisi in 8 classi
Provenienza degli
alunni
Gli alunni provengono da Villa Rendena, Darè, Vigo Rendena, Pelugo
Servizi
Trasporto
Palestra
Mensa
Informatica
Arte e immagine
Aule e laboratori
Musica
Aula Magna
Scienze
Aula polifunzionale Altro
Lavagne interattive
n. 2
Spazi esterni per gli intervalli
Intitolazione della
Centro
scuola
DOCENTI
Alberti Roberta
Artini Savina
Baggia Debora
Bugoloni Elisa
Calvaresi Sonia
Cantonati Giulia
Cantonati Vanda
Collini Marta
Collini Federica
Collizzolli Roberta
Ferrari Renata
Ferrazza Cinzia
Giovanelli Orietta
Negri Maria Pia
Penasa Ingrid
Petrillo Maria Lucia
Sommadossi Stefania
Stefani Raffella
Travaglia Marianna
Valenti Irene
Zanetti Marta
sì no
Scolastico Intercomunale
DISCIPLINA/E
Religione cattolica
Italiano – storia – musica – motoria – opzionali
Matematica – informatica
Sostegno
Matematica – scienze – opzionali
Tedesco – motoria
Italiano-immagine-opzioanli-laboratorio
Sostegno
Storia – geografia – informatica – musica – immagine
Tedesco
Italiano-storia-geografia-immagine-tedesco-opzionali
Matematica-geografia-scienze-motoria-musica-laboratorio-opzionali
Storia – geografia – informatica
Matematica-scienze-musica-motoria-informatica-opzionali
Italiano – storia – scienze
Italiano – musica – immagine
Matematica – immagine
Motoria
Storia – geografia – scienze – musica – opzionali Italiano – storia – immagine opzionali – laboratorio – opzionali
Iinglese
DOCENTE DELEGATO
Ferrari Renata
ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Artini Savina
PREPOSTO
CLASSE/I
tutte
II ^A – II^B
IV^ – IV^B
IV^ B
V^A – V^B
IV^A – IV^B
IVA - IVB
I^ - V^ B
V^ B
I^ - II^ AeB – IV^A eB
III
I
V^ A
III
II^A – II^B
V^A – V^B
IIA – IIB
V^A-B
IV^A –IV^B
I
III – IV^A-B
Cantonati Giulia – Cinzia Ferrazza
COLLABORATORI SCOLASTICI
Cavallo Giuseppina, Bloise Giuseppe
SCUOLA
INDIRIZZO
TELEFONO
FAX
E-MAIL
Primaria di Darè
Via Darè, 111
0465/801646
0465/800587
[email protected]
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
54
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Denominazione
Scuola secondaria di primo grado di Madonna di Campiglio
Alunni/classi
La scuola è frequentata da 37 alunni, suddivisi in 3 classi
Provenienza degli alunni
Gli alunni provengono da Madonna di Campiglio
Servizi
Trasporto
Palestra
Aule e laboratori
Mensa
Informatica
Arte e immagine
Musica
Aula Magna
Scienze
Aula polifunzionale Altro
Lavagne interattive
n. 2
Spazi esterni per gli intervalli
Intitolazione della scuola
DOCENTI
Basile Roberto
Collini Federica
Corradi Rudi
Cunaccia Romina
Ferretti Alessia
Ferri Patrizia
Flori Fabrizia
Manfrini Matteo
Moreschini Manuela
Partipilo Francesco
Reale Claudia
Tasin Adriana
sì no
“Leonardo da Vinci”
DISCIPLINA/E
CLASSE/I
I C – II C – III C
I C – II C
IC – IIC – IIIC
II C – III C
III C
I C – II C – III C
I C – II C – III C
IC – IIC – IIIC
II C – III C
I C – II C – III C
IC – IIC – IIIC
IC – IIC - IIIC
Tedesco
Lettere I C – Storia e Geografia II C
Arte e immagine
Scienze
Inglese
Educazione fisica
Religione cattolica
Musica
Lettere III C – Italiano II C
Educazione tecnica
Inglese
Matematica – Scienze I C
DOCENTE DELEGATO
Tasin Adriana
ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PREPOSTO
Tasin Adriana
COLLABORATORI SCOLASTICI
SCUOLA
Secondaria 1 grado
Madonna di Campiglio
INDIRIZZO
TELEFONO
Viale Dolomiti no 79
0465/440050
Caola Lucia
FAX
E-MAIL
0465/440050 [email protected]
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
55
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Denominazione
Scuola secondaria di primo grado di Pinzolo
Alunni/classi
La scuola è frequentata da 143 alunni, suddivisi in 7 classi
Gli alunni provengono da S. Antonio di Mavignola, Carisolo, Pinzolo,
Giustino, Massimeno
Trasporto Mensa Palestra Informatica Musica Scienze Provenienza degli
alunni
Servizi
Aule e laboratori
Arte e immagine
Aula Magna
Aula polifunzionale Altro
Lavagne interattive
n. 1
Spazi esterni per gli intervalli
Intitolazione della
“Leonardo
scuola
DOCENTI
Albanese Simona
Antolini Federico
Basile Roberto
Binelli Ennio
Bonapace Anna
Bruti Paola
Catturani Monica
Collini Stefano
Corradi Rudi
Coser Elisabetta
De Vito Elisa
Failoni Marianna
Ferretti Alessia
Flori Fabrizia
Laviola Camilla
Manfrini Matteo
Mosca Emilio
Partipilo Francesco
Reale Claudia
Loffredo Giuseppe
Urgo Pietro
Valentini Alessandro
Villi Rino
sì no
da Vinci”
DISCIPLINA/E
Arte e immagine
Tecnologia
Tedesco
Lettere
Inglese
Tedesco
Lettere
Sostegno
Arte e immagine
Lettere
Sostegno
Matematica – scienze
Inglese
Religione cattolica
Lettere
Musica
Matematica – scienze
Tecnologia
Inglese
Educazione fisica
Musica
Lettere
Matematica – scienze
DOCENTE DELEGATO
CLASSE/I
I A – II A – III A
II A – II B
I A – I B – II B
I A – II A – III A – III G
I A – I B – II A – II B - III A – III B
II A – III A – III B – III G
I A – III A
II B
I B – II B – III B – III G
III G
I A – III B – III G
II A – II B – III B
III G
I A – II A – III A – III B – III G
I B – II A – II B – III A
I B – II B – III B – III G
I A – I B – III A – III G
I B – I A - III A – III B – III G
III A – III B – III G
I A – I B – II A – II B – III A – III B – III G
I A – II A – III A
I B – III B
I A – I B – II B – III A – III G
Bruti Paola
ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PREPOSTO
Albertini Emilia – Neris Cozzini
Bruti Paola
Bernardini Maria Luigia, Fogato Roberta, Frizzi
Leonello, Masè Aurora, Del Prete Michelina
COLLABORATORI SCOLASTICI
SCUOLA
INDIRIZZO
TELEFONO
Secondaria 1 grado Pinzolo
Via Leone Collini, 18
0465/501206
FAX
E-MAIL
0465/512098 [email protected]
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
56
Istituto comprensivo “Val Rendena”
Progetto di istituto
Denominazione
Scuola secondaria di primo grado di Spiazzo
Alunni/classi
La scuola è frequentata da 152 alunni, suddivisi in 7 classi
Gli alunni provengono da Villa R., Javrè, Darè, Vigo R., Pelugo,
Spiazzo, Strembo, Caderzone, Bocenago
Trasporto Mensa Provenienza degli alunni
Servizi
Palestra
Informatica
Arte e immagine
Aule e laboratori
Musica
Aula Magna
Scienze
Aula polifunzionale Altro
Lavagne interattive
n. 1
sì Spazi esterni per gli intervalli
Intitolazione della scuola
no
“Baschenis de Averaria”
DOCENTI
Albanese Simona
Antolini Federico
Arena Salvatore
Balestra Monica
Bonapace Gilberto
Bonechi Bruna
Calce Floriana
Collini Mara
Collini Stefano
Cunaccia Romina
Flori Fabrizia
Ferretti Alessia
Liberatori Elisa
Loffredo Giuseppe
Lorenzi Giovanna
Simoni Erica
Terzi Saba
Uggenti Annamaria
Urgo Pietro
Zoanetti Tiziana
DISCIPLINA/E
Arte e immagine
Tecnologia
Sostegno
Lettere
Sostegno
Matematica – scienze
Lettere
Matematica – scienze
Sostegno
Matematica – scienze
Religione cattolica
Inglese
inglese
Educazione fisica
Lettere
Tedesco
Lettere
Matematica – scienze
Musica
Lettere
CLASSE/I
I D – I E – II D – II F – III D – III E
I D – I E – II D – II E – II F – III D – III E
I E – II D I E – III E
I D – III D – III E I E – II D – III E
ID–IEIE - IIIE
II E
II E – II F I D – I E – II D – II E – II F – III D – III E
I E – III E – III D
I D – II D – II E – II F – III D – III E
I D – I E – II D – II E – II F – III D – III E
I D – III D
I D – I E – II D – II E – II F –III D – III E
II D – II F I D – I E – III D
I D – I E – II D – II E – II F – III D – III E
II E – II F
DOCENTE DELEGATO
Collini Mara
ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Collini Mara
PREPOSTO
Albertini Riccarda
Montuori Teresa, Simoni Silvia, Artioli Maria
Pia, Graziano Giuseppe, Zulberti Camilla
COLLABORATORI SCOLASTICI
SCUOLA
INDIRIZZO
TELEFONO
Secondaria 1 grado di Spiazzo
Località Fisto, 112
0465/801550
FAX
E-MAIL
0465/800438 [email protected]
Approvato dal Collegio docenti il 10 dicembre 2009 e dal Consiglio dell’istituzione il 13 gennaio 2010.
Aggiornato al gennaio 2011
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