Ai lettori - Licio Di Biase

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Ai lettori - Licio Di Biase
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Terzo Millennio – periodico on line per l’organizzazione dei moderati
www.terzomillennioabruzzo.it; [email protected];
ANNO XVI n.8 – on line – Lunedì 22 marzo 2010
Ai lettori
“Terzo Millennio”, settimanale on line
Il nostro giornale on line viene inviato a 5.790 contatti soprattutto di Pescara e della
nostra Regione.
Siamo coscienti che e-mail indesiderate sono oggetto di disturbo, quindi la preghiamo
di accettare le nostre più sincere scuse se la presente Mail non è di Suo interesse.
Gli indirizzi di posta elettronica presenti nel nostro archivio provengono da contatti
personali o da elenchi e servizi di pubblico dominio o pubblicati o attraverso e-mail o
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rispondendo CANCELLAMI all'indirizzo: [email protected] ricordando di
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on-line e non riceverà più alcun messaggio.
______________
Grazie
della collaborazione.
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Volendo fare un omaggio letterario al senso ironico e satirico di Ennio Flaiano,
in occasione del centenario della sua nascita
LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEL
COMUNE DI PESCARA
indice
Il Premio Nazionale
“Ennio Flaiano per un telegramma”
“A sette anni sapevo fare un telegramma” (Flaiano)
Il concorso, “particolare e diverso” nel suo genere, è aperto a tutti, in particolare, agli
studenti, ed ha lo scopo di contribuire a ricordare Ennio Flaiano, personaggio di spicco
nella storia della nostra Città, nella sua vena ironica e dissacrante.
Si partecipa al concorso scrivendo un telegramma.
Il concorso si articola in due sezioni:
a- telegramma di auguri-congratulazioni;
b- telegramma di condoglianze.
- Ogni autore può concorrere con un telegramma per ogni sezione.
- Il testo non può superare le trenta parole, esclusi i segni d’interpunzione.
- I testi dovranno essere inediti.
- Si concorre indirizzando il testo, su modulo di telegramma, alla Presidenza del Consiglio del Comune di
Pescara, P.za Italia, 65121 Pescara, entro il 30 Aprile 2010.
- Il testo, in 8 copie, firmate con un logo-fantasia scelto dal candidato, va spedito in una busta che contiene
anche una busta chiusa con le generalità dell’autore e recapito telefonico sulla quale viene apposto lo
stesso logo-fantasia identificativo.
- I testi saranno valutati da una giuria tecnica presieduta da Enrico Vaime e costituita da Raffaele Nigro,
Igino Creati, Licio Di Biase (Presidente del Consiglio Comunale di Pescara), Fabrizio Rapposelli (Assessore
alla Pubblica Istruzione della Provincia di Pescara), Silvano Console, Giovanni Di Iacovo, Franca
Minnucci (direttore artistico-Segretaria del premio).
- I 3 finalisti per ognuna delle due sezioni, scelti dalla Giuria Tecnica, verranno sottoposti al giudizio di
una Giuria Popolare che decreterà i 2 vincitori assoluti. La Giuria Popolare sarà composta da 200 clienti
delle locande-taverne e ristoranti del Centro Storico della “Pescara Vecchia” di Flaiano (via Delle
Caserme, corso Manthonè, via dei Bastioni e traverse).
- Al primo classificato, per ogni sezione, verrà assegnato un donativo.
Sono previsti altri riconoscimenti a giudizio della Giuria tecnica, per telegrammi ritenuti interessanti per
stile e contenuto. I premi devono essere ritirati dall’autore.
- La Presidenza del Consiglio si propone di raccogliere e pubblicare i telegrammi pervenuti al Concorso
per farne un utile prontuario di consultazione, senza nulla dovere agli autori.
- La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà alla presenza di personaggi del mondo della cultura nel
mese di maggio 2010, in data da stabilire.
Pescara, marzo 2010
UFFICIO DI PRESIDENZA
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“Via dei Bastioni e via delle Caserme
erano tutte arti e mestieri:
chi faceva le botti
chi faceva i tini,
chi faceva lu stagnare;
ogni porta un mestiere”
(Ennio Flaiano)
GIURIA TECNICA
ENRICO VAIME
PRESIDENTE DELlA GIURIA
LICIO DI BIASE
Presidente del Consiglio Comunale di Pescara
FABRIZIO RAPPOSELLI
Assessore alla Pubblica Istruzione – Provincia di Pescara
RAFFAELE NIGRO
IGINO CREATI
SILVANO CONSOLE
GIOVANNI DI IACOVO
FRANCA MINNUCCI
Direttore artistico
Segretaria del Premio
Per informazioni: Presidenza del Consiglio del Comune di Pescara
Silvana Fratini 0854283557
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LE INTERVISTE
di Rita Pagliara
In questo spazio dedicato agli esponenti della scena politica della nostra città abbiamo incontrato ed
intervistato il consigliere comunale Giovanni Di Iacovo (Sinistra e Libertà-Pdci) la cui proposta di
modifica allo Statuto comunale, approvata all'unanimità lo scorso 13 marzo dalla commissione Statuto
di Pescara, ha condotto, finalmente anche nella città adriatica, all’istituzione di un Forum Giovani.
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A COLLOQUIO CON
GIOVANNI DI IACOVO
Sono trascorsi diversi mesi dall’insediamento dell’attuale legislatura al Comune di Pescara; vari
interventi in cantiere e varie proposte e progetti sono stati vagliati e messi in atto… Consigliere
Di Iacovo, come valuta il panorama politico? Che realtà caratterizza Pescara?
«Credo che, esprimendomi in termini generali, rispetto al dinamismo dalfonsiano, oggi si stia
avanzando a velocità, per così dire, ridotta ».
Si spiega meglio? Ritiene che nella nostra città vi sia una situazione di immobilismo dal punto di
vista politico-amministrativo?
«Vi sono senza dubbio esponenti della maggioranza con buone potenzialità, individui atti e capaci, ma
da contraltare a tale dato di fatto si pone a volte l’inattività e la mancanza di capacità di altri. La
maggioranza ha messo in cantiere buoni progetti, come ad esempio interventi sulla viabilità cittadina e
la realizzazione del Ponte del Mare, però resta aperta tutta una serie di problematiche che non sono
state risolte in passato e che non trovano ancora oggi una risoluzione».
In particolare a quali problematiche si riferisce? In alcune sue dichiarazioni ha più volte
focalizzato l’attenzione sulla necessità di porre giusta riflessione alle emergenze della città, una
fra tutte quella legata alla mancanza di spazi… Che intende?
«Pescara può vantare alcuni cantieri di pregio, ovvero degli stabili belli ma abbandonati. Pensiamo,
ad esempio, al Teatro Michetti per il quale l’unico intervento ha riguardato la ristrutturazione della
facciata, senz’altro monumentale, ma si tratta di un’operazione che di fatto non ha sancito una
“riabilitazione” dello stesso come centro e spazio di vita culturale a 360° ».
Quali sono gli altri spazi “abbandonati” di Pescara? Che tipo di recupero avrebbe in mente per
queste strutture cittadine?
«La questione degli spazi a Pescara è diventata quantomai urgente. Pescara ha un triplice problema di
spazi: innanzitutto, come ho detto poco fa, un gran numero di contenitori "di pregio" come il Teatro
Michetti, lasciati ancora inutilizzati e senza gestione e, ancora, il Comune ha un gran numero di edifici
che hanno ospitato mostre ed iniziative di musica e spettacolo che ora sono in vendita o abbandonate
(Ex Cofa, Ex Fea, Ex Tribunale), infine dispone di centinaia di locali sfitti che erano stati messi a
bando per le associazioni cittadine che la cultura si riprenda, anche simbolicamente, gli spazi che
troppo a lungo le hanno negato».
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Ci sarebbe una soluzione a riguardo?
«Nel pescarese sono attive trecentosettanta associazioni culturali con il comun denominatore di non
avere una sede deputata allo svolgimento e all’accoglienza delle proprie attività. Tra cantieri di pregio
e il centinaio di locali sfitti nel centro della città – è questo il risultato di un censimento condotto di
recente – non è poi così peregrina l’idea di integrare le necessità delle numerose associazioni “in
cerca di un tetto” e il restituire funzionalità e dignità ad importanti edifici».
Quali sono gli ingredienti con cui affrontare bene e meglio le criticità del nostro comune?
«In prima istanza occorre energia, quell’energia che è pungolo dell’azione; poi una buona dose di
dinamicità e lungimiranza attraverso le quali caratteristiche mirare a grandi prospettive di durata non
limitata nel tempo e neppure circoscritte ad una maggioranza. Prospettive e progetti per la crescita di
Pescara nell’immediato e soprattutto nel futuro».
In maniera decisa e anche plateale, si è mosso contro un recente provvedimento che ha riguardato
la zona di Corso Umberto nei pressi dell’hotel Plaza…ci dice lei di che si tratta?
«Ebbene, si tratta di un atto che ho fortemente disapprovato, reagendo con una pubblica protesta
all’eliminazione delle cosiddette “panchine dei barboni” che si trovavano nella zona da lei ricordata.
Alla base di questo mio diniego è la convinzione che vi siano modalità diverse di risolvere un problema
senza ricorrere a false soluzioni. Eliminare posti a sedere significa forse rimuovere la questione dei
senzatetto a Pescara?
Si nascondono sacche di criminalità tra gli immigrati che affollano la nostra città, ma esistono anche
uomini e donne disagiati privi dei mezzi necessari per una vita civile e “normale”».
Parliamo ora del Forum Giovani che rappresenta una novità assoluta per la nostra città..Ecco, le
chiedo, che portata e quali significati reca con sé l’istituzione di un siffatto organismo all’interno
dell’amministrazione comunale?
«Finalmente anche a Pescara il Forum Giovani è diventato una realtà e proprio una manciata di giorni
fa la commissione Statuto di Pescara ha approvato all'unanimità la modifica allo Statuto comunale,
grazie alla quale si è potuto istituire questo Forum come organo permanente accanto a Giunta e
Consiglio comunali».
Come sarà strutturato questo Forum?
«Tale istituzione, presente in molte città italiane come Roma, Bologna e Firenze, sarà formata da
rappresentanti di tutte le organizzazioni e associazioni giovanili (cioè under 35) presenti sul territorio
di Pescara, dai gruppi scolastici a quelli universitari, dalle giovanili di partito alle associazioni
culturali giovanili di musica e spettacolo e ai rappresentanti delle categorie del mondo del lavoro. Il
forum così costituito eleggerà un portavoce che sarà presente con diritto di intervento nelle
commissioni e nei lavori consiliari dove saranno all'ordine del giorno questioni riguardanti le politiche
giovanili. Il forum disporrà inoltre di un suo budget autonomo per iniziative volte a promuovere
l'ingresso nel mondo del lavoro e dello studio, la partecipazione e la creatività dei giovani cittadini».
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Dunque, ciò significa ritrovare ed estendere un ruolo importante nell’ambito della realtà
comunale e cittadina alla sfera giovanile…
«Esattamente. Ritengo che sia compito di una buona amministrazione contrastare con efficacia il
disinteresse che i giovani provano verso la politica e la vita democratica della propria città, dando loro
fiducia e promuovendoli in termini di partecipazione attiva».
Oltre ad essere un rappresentante della scena politica cittadina, consigliere Di Iacovo, lei è noto e
apprezzato anche quale esponente della scena culturale non soltanto a livello locale… E proprio le
problematiche culturali e insieme quelle sociali assumono un ruolo di tutto rilievo nel suo agire
politico. Qual è lo stato dell’arte a Pescara dal punto di vista culturale?
«Non si può certo affermare che Pescara sia un centro privo di curiosità culturale, e anzi, colgo qui
l’occasione per ribadire un concetto che mi preme puntualizzare; è una falsa immagine quella di una
Pescara tutta ignorante, superficiale e impermeabile alla cultura.
Una bugia che è stata felicemente smentita, in questi ultimi anni, da una proliferazione di piccole,
medie e, in numero minore, grandi iniziative culturali nate dalla città, dalle sue associazioni e
professionalità culturali, che hanno visto la partecipazione di un pubblico ampio ed eterogeneo che ha
riscoperto
il
piacere
della
partecipazione
ma
anche
dell’ideazione e della proposta. Sono tutti segnali questi che, dopo rigidi inverni culturali, hanno
iniziato a rinnovare ed illuminare il volto di una città che non è fatta solo di vetrine e
traffico, mostrando come Pescara sia una città a volte sopita ma che sa incuriosirsi al nuovo».
Che città è Pescara?
«È una città moderna, ricca di occasioni di scambio culturale, una città che vanta una fitta schiera di
associazioni, volontari e professionisti della cultura. È, poi, città proiettata al futuro, città veloce che
risente in minor misura il peso del passato, a differenza di altri centri abruzzesi come Chieti o
L’Aquila».
Lei è, tra l’altro, promotore e direttore del Festival delle Letterature, di questa importante
rassegna che sta contribuendo a dare precisa fisionomia culturale e artistica alla città…
«Ho creduto e credo nelle potenzialità presenti da più parti nella nostra realtà urbana.
Non possiamo ignorare tali stimoli provenienti dalle trecentosettanta associazioni, dai professionisti
locali che operano nel settore della cultura e dal piccolo popolo in crescita
che segue tali iniziative e che chiede di essere aggiornato, informato, incluso nelle mailing list,
contattato e interpellato. Occorre coraggio, quel coraggio di investire nella cultura per coniugarla con
il lavoro e con uno sviluppo complessivo della città, affinché operare in questo settore non sia visto
come un hobby o una velleità ma la professionalità, ove presente, sia riconosciuta e trattata al pari di
ogni altra professionalità».
Come può avverarsi e trovare attuazione ciò che lei ha ventilato?
«Questo può avvenire, a mio avviso, secondo tre precise linee guida. La prima è quella di aprire
Pescara alle grandi culture nazionali, europee ed internazionali per una radicale sprovincializzazione
dell’offerta culturale. Un esempio ci è dato dal Festival di Castelbasso, un piccolo borgo elevato da un
calendario di altissima qualità con appuntamenti scelti non per dare l’obolo ai clientes del paese ma
per superare e ampliare il dann locale, non appiattendosi sulla tradizione ma sollevando lo sguardo,
con grande coraggio, verso più ampi contesti culturali. Con una notevolissima ricaduta economica, di
prestigio e di turismo, di cui beneficia l’intera comunità».
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Le altre linee guida?
«Un’altra linea guida è quella di esportare la nostra cultura e i nostri talenti locali. Ai nostri artisti,
scrittori, musicisti di qualità va data la possibilità di essere inclusi in circuiti più ampi, quantomeno
nazionali, affinché le produzioni culturali della nostra città, quando valide, possano esprimersi in altri e
più ampi contesti. La terza direttrice dei prossimi anni a Pescara deve essere rivolta verso
quell’arcipelago di individualità creative che non sono ancora emerse, che ancora non hanno
manifestato talento, ma a cui va data comunque la possibilità di mettersi alla prova, di esprimersi e
crescere».
Consigliere Di Iacovo, restando in tema artistico e culturale, il suo ufficio al secondo piano del
Palazzo Comunale ospita una certa quantità di opere d’arte realizzate da pittori e più in generale,
artisti locali. Come lei stesso ha definito, ciò non è puro ornamento, bensì confluisce in un
progetto, in un’idea più volte espressa e che tra le pareti del suo ufficio trova realizzazione…Di
che si tratta?
«Eh già, come è facile notare, in questo ufficio si sta allestendo una vera e propria sede di esposizione di opere
d’arte, proprio per rispondere alla costante esigenza di spazi all’arte dedicati. Se la politica non dà spazio alla
cultura, la cultura “sfratta” la politica e “si prende” un suo spazio: questa è l’idea di fondo».
GIOVANNI DI IACOVO
IDENTIKIT: Giovanni Di Iacovo. Nato a Atri (TE) il 11/12/1975.
Ha esordito con l’antologia Sporco al Sole-Racconti del Sud Estremo (Besa-Book Brothers, 1998) poi con 11
Under 30 (Castelvecchi, 2000), e Quattordici giorni a domani (Edizioni Demian, 2007) e il racconto
“Biancaneve e i sette operai Thyssenkrupp” nell’antologia E morirono tutti felici e contenti-fiabe non più fiabe
(Neo Edizioni, 2009). Il suo romanzo Sushi Bar Sarajevo (Palomar, 2006) ha vinto il premio De Lollis 2006.
Vincitore della sezione letteratura della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo (Sarajevo,
2001) e del Premio Teramo 2006, del premio letterario Filomusi Guelfi 2007 e del Bdsm Award 2008, è il
direttore artistico del Festival delle Letterature di Pescara, del Festival dei Popoli Migranti e del Premio
“Piero Leo” di Arte e Letteratura della CGIL. Svolge attività di ricerca in Culture del Mediterraneo e
dell’Area Adriatica, è stato eletto nel 2005 presidente della Consulta Politiche Giovanili del Comune di Pescara,
è presidente della Società delle Culture, è direttore della collana nazionale di narrativa della casa editrice Textus
è Consigliere d’amministrazione dell’Ente Manifestazioni. Alcuni suoi racconti sono stati messi in scena nel
reading-spettacolo Viaggio nelle Metropolis insieme a Stefano Benni, David Riondino e Roberto “Freak”
Antoni.
Dal 29/06/2009 : Consigliere Consiglio Comunale Pescara (PE) (Lista di elezione: SINISTRA)
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2010 Online il numero
12
w|
www.camaldoli.org
Una strada verso Camaldoli
Un breviario di viaggio con pagine di Roberto Ruffilli, Giulio
Andreotti, Ciriaco De Mita, Arnaldo Forlani
clickando
http://www.camaldoli.org/2010/03/una-strada-verso-camaldoli/
e per di più di
Guido Bodrato:
“A RISCHIO LO STATO DI DIRITTO. LA CRISI SPINGERÀ LA
SOCIETÀ CIVILE AD UNA RISCOSSA MORALE ?”
http://www.camaldoli.org/2010/03/a-rischio-lo-stato-di-diritto-la-crisi-spingera-la-societa-civile-ad-unariscossa-morale/
ed ancora di
Gerardo Bianco in polemica con Panebianco:
“La prima Repubblica non è l’era delle barbarie”
http://www.camaldoli.org/2010/03/la-prima-repubblica-non-e-lera-delle-barbarie/
inoltre
“Il 60° Congresso della FUCI”
Un economia per l’uomo.Quali sfide per il futuro?
http://www.camaldoli.org/2010/03/il-60%c2%b0-congresso-della-fuci/
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e nelle “occasioni”:
“L’uomo dei sogni” di Anonimo Romano
http://www.camaldoli.org/2010/03/luomo-dei-sogni-di-anonimo-romano/
Infine:
Il modo di comunicare dei giovani sfonda i 500.000 contatti con “We are
the world for Polverini”
http://www.camaldoli.org/2010/03/un-nuovo-modo-di-comunicare-la-politica-realizzato-dalla-giovane-lilla/
Abbandonare l'imperialismo Era necessario il capitalismo? In
cerca dell'anima - Tre libri
http://www.camaldoli.org/2010/03/abbandonare-limperialismo-era-necessario-il-capitalismo-in-cerca-dellanima/
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PARROCCHIA DI SAN MASSIMILIANO KOLBE
VIA NAZARENO FONTICOLI
PENNE (PE)
Domenica 21 marzo dedicazione nuova Chiesa di San Massimiliano Kolbe
Dopo quasi quattro anni di lavori, la nuova Chiesa di San Massimiliano Kolbe di Penne è stata
ultimata. L’edificio religioso, che sorge in via Nazareno Fonticoli, in una delle zone più
popolose della città vestina, sarà “consacrato” domenica 21 marzo 2010, in occasione di una
celebrazione liturgica presieduta dall’Arcivescovo Tommaso Valentinetti. La messa inizierà alle
ore 17.
La Chiesa è stata disegnata dall’architetto Bruno Di Donato, mentre la struttura è stata costruita
e realizzata dall’impresa edile “Edil Pav” di Penne; l’edificio religioso ha un’ampiezza di 600
metri quadri, di cui 400 ospitano la chiesa. La Parrocchia di San Massimiliano Kolbe, guidata da
Don Venanzio Marrone, è stata fondata nel 1982 e associa oltre due mila fedeli.
Il progetto è stato finanziato dalla Conferenza Episcopale Italia (70 per cento) e con fondi della
parrocchia (30 per cento).
Alla cerimonia liturgica di domenica 21 marzo, oltre all’Arcivescovo Tommaso Velentinetti,
parteciperanno i preti della diocesi di Penne, il sindaco Donato Di Marcoberardino, il presidente
della giunta provinciale, Guerino Testa, ed il presidente del Consiglio regionale, Nazario
Pagano.
La realizzazione della nuova Chiesa è stata possibile anche grazie al contributo di alcune
famiglie ed aziende che hanno donato il terreno (don Ottavio De Caesaris), altare, sede del
celebrante e ambone (famiglia Guido Pierdomenico), rosoni (Lenze-Gerit di Milano) e croce
astìle (maestro Antonio Azzurrini).
Penne (Pescara), 13 marzo 2010
Per informazioni:
don Venanzio Marrone
tel. 333.22.68.266
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BANDO DI CONCORSO E REGOLAMENTO
2010
La Fondazione Pescarabruzzo, in collaborazione con le Edizioni Tracce di Pescara, intende incoraggiare e valorizzare
la scrittura e la letteratura giovanile, e favorire la promozione culturale della letteratura italiana. A tale scopo ha
stabilito di pubblicare ogni anno un volume di narrativa e un volume di poesia scritti da giovani nati, residenti o
domiciliati in Italia. Pertanto la Fondazione Pescarabruzzo e le Edizioni Tracce istituiscono due collane editoriali
denominate rispettivamente “Fondazione Pescarabruzzo - Giovani Scrittori” e “Fondazione Pescarabruzzo Giovani Poeti”.
Possono partecipare alla selezione dei testi per la eventuale pubblicazione in volume nelle collane editoriali i giovani
che alla data del 16 aprile 2010 abbiano compiuto i 18 anni e non abbiano superato i 30 anni, nati, residenti o
domiciliati in Italia, il bando è esteso anche agli italiani o figli di italiani emigrati all’estero.
Per la partecipazione alla selezione dei testi si prevede il seguente regolamento annuale per l’anno 2010, suddiviso in
due sezioni:
a) Narrativa inedita in lingua italiana;
b) Poesia inedita in lingua italiana.
Per la sezione [a] i dattiloscritti non dovranno superare le 80 cartelle e non dovranno essere inferiori alle 50 cartelle
[di circa 30 righe l’una] e potranno consistere in un racconto lungo o in una raccolta di racconti.
Per la sezione [b] i dattiloscritti non dovranno superare le 80 cartelle e non dovranno essere inferiori alle 50 cartelle
[di circa 30 versi l’una].
Le opere dovranno pervenire in numero di 7 copie fascicolate entro e non oltre il 15 aprile 2010 alla:
Segreteria Editoriale “Giovani Autori” c/o Edizioni Tracce - Via Eugenia Ravasco, 54 - 65123 Pescara.
Il primo foglio di ogni fascicolo dovrà portare la dicitura “Selezione Editoriale Giovani Autori - Fondazione
Pescarabruzzo 2010” ed indicare i dati anagrafici di nascita e residenza, indirizzo e numero telefonico dell’Autore,
nonché la sezione alla quale l’Autore intende partecipare.
Il comitato di lettura è composto per il 2010 da Francesco Marroni, Docente di Lingue e Letterature Straniere
dell’Università di Pescara, Vito Moretti, Docente universitario, poeta e critico letterario, Umberto Russo, Docente
universitario di Storia della critica letteraria, Nicola Mattoscio e Walter Del Duca, o loro delegati, quali rappresentanti
della Fondazione Pescarabruzzo, e Nicoletta Di Gregorio e Ubaldo Giacomucci, quali rappresentanti delle Edizioni
Tracce.
Il giudizio del comitato di lettura è insindacabile.
Il testo ritenuto migliore per ognuna delle due sezioni verrà pubblicato in volume e distribuito e promosso a livello
locale e nazionale.
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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
ALESSANDRO VOLTA
PESCARA
SEMINARIO
“SISTEMI WIRELESS PER APPLICAZIONI PERVASIVE”
SI E’ TENUTO IL 20 MARZO 2010, PRESSO AULA CONFERENZE DELL’ITIS.
Interventi
1) Prof. Fortunato Santucci, Università dell’Aquila (Facoltà di Ingegneria) – Centro di Eccellenza DEWS
“SISTEMI WIRELESS PER MONITORAGGIO E CONTROLLO”
2) Dott. Ing. Luigi Pomante, Università dell’Aquila - Centro di Eccellenza DEWS
“SISTEMI DI LOCALIZZAZIONE DISTRIBUITA” (Demo)
3) Ing. Alessandro Guidotti, PhD Student DEIS – ARCES Università di Bologna
“SISTEMI RADIO COGNITIVI”
L'incontro si prefigge di divulgare presso gli istituti secondari gli sviluppi piu' recenti dei sistemi wireless,
partendo dagli elementi tecnologici di base e procedendo con le prospettive di sviluppo di piattaforme e di
servizi pervasivi dalle molteplici applicazioni. Una ricaduta immediata e' quella di indurre gli studenti a un
utilizzo piu' consapevole e maturo delle tecnologie, ma anche di stimolare il loro interesse per un ruolo attivo
che potrebbe vederli protagonisti, a fronte di un percorso formativo adeguato, di sviluppi tecnologici futuri in un
settore in piena espansione.
1) Il primo intervento si prefigge di fornire una panoramica sui sistemi wireless e, dopo aver illustrato le
specificita' di sistemi radiomobili e sistemi di accesso a larga banda, si concentra su sistemi a corto e
medio raggio per monitoraggio e controllo (WSAN, Wireless Sensor and Actuator Networks).
Nell'ambito delle attivita' del Centro di Eccellenza DEWS dell'Universita' dell'Aquila, viene illustrato il
lavoro in corso di svolgimento nella Rete Europea HYCON, con particolare riguardo alla progettazione e
alla validazione di una rete wireless per il controllo automatico della ventilazione di un ambiente
minerario. Vengono, infine, illustrate le prospettive di sviluppo in molteplici ambienti, come quello degli
edifici intelligenti ed energeticamente efficienti, dell'automazione industriale, del monitoraggio
ambientale.
2) Strettamente legata al primo intervento, la presentazione del Dott. Pomante si concentra sulla architettura
hardware e software dei nodi di una rete di sensori e attuatori, illustrandone in particolare le metodologie
e l'ambiente di programmazione. Tali sistemi possono, in effetti, essere inquadrati come piattaforme
embedded distribuite in grado di fornire un supporto economico e flessibile per le numerose applicazioni.
L'intervento prevede una dimostrazione delle funzionalita' di una rete che consente la localizzazione
(senza ausilio di GPS), il tracciamento e l'autenticazione mediante uno smart badge che e' stato
progettato e sviluppato presso l'Universita' dell'Aquila.
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3) Sistemi radio cognitivi
Guidotti Alessandro
L’utilizzo delle comunicazioni radio è cresciuto in misura significativa negli ultimi decenni e la richiesta di
nuove bande non sempre ha trovato una risposta ad essa adeguata. L’innovativa idea alla base della Cognitive
Radio è quella di condividere la stessa banda di frequenza fra più servizi, purché si possa monitorare in tempo
reale e in modo accurato l’occupazione spettrale, al fine di proteggere quei servizi aventi la licenza per operare
su tali bande (servizi primari). Dopo aver individuato i vantaggi e le principali problematiche riguardanti la
Cognitive Radio, se ne analizzerà l’applicazione nelle bande note come White Space, ovvero porzioni di spettro
liberate nel passaggio dal broadcasting televisivo analogico al digitale. Tra le possibili applicazioni delle
tecnologie cognitive in banda televisiva, si mostreranno gli aspetti principali della realizzazione di una rete mesh
cognitiva in grado di portare accesso alla banda larga nelle zone in Italia che non ancora la posseggono, note
come zone in Digital Divide.
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9, nessuno, 100.000!
urgenti culture & crisi d’attualità
BENEDETTO XVI:
pedofilia in Irlanda,
il Papa del coraggio e della verità!
di Beniamino Cardines
Sono sicuro che molti lettori, cittadini, fedeli e non, si saranno chiesti perché? E proprio perché le notizie
vanno e vengono e sono troppo spesso manipolate, ho voluto portare alla Vostra attenzione un fatto sicuramente
passato inosservato dal grande tam tam mediatico dello scandalo: l’ONESTA’ morale intellettuale e spirituale di
un uomo, come voi e me, ma anche Papa: un uomo che ha il coraggio di riconoscere davanti a tutti ciò che in altri
tempi e in altre epoche sarebbe rimasto sepolto, e lo è stato. Ce l’avessero altri poteri forti, questo coraggio che
non è solo nelle parole da Santo Padre, ma anche nei fatti di una Chiesa che vuole rinnovarsi, purificarsi! Ce
l’avesse la nostra classe politica questa onestà!? Ce l’avessero gli uomini e le donne che ci hanno chiesto di votare
per loro e poi…chi li ha visti? La voglia di essere nuovi, rinnovati, è tutta nel senso della Pasqua cristiana e
giudaica, ve lo auguro di ♥.
(dalla Lettera pastorale di Benedetto XVI ai cattolici d’Irlanda)
Cari fratelli e sorelle della Chiesa in Irlanda, è con grande preoccupazione che vi scrivo come Pastore della
Chiesa universale. Come voi, sono stato profondamente turbato dalle notizie apparse circa l’abuso di
ragazzi e giovani vulnerabili da parte di membri della Chiesa in Irlanda, in particolare da sacerdoti e da
religiosi. Non posso che condividere lo sgomento e il senso di tradimento che molti di voi hanno
sperimentato al venire a conoscenza di questi atti peccaminosi e criminali e del modo in cui le autorità della
Chiesa in Irlanda li hanno affrontati.
Certamente, tra i fattori che vi contribuirono possiamo enumerare: procedure inadeguate per
determinare l’idoneità dei candidati al sacerdozio e alla vita religiosa; insufficiente formazione umana,
morale, intellettuale e spirituale nei seminari e nei noviziati; una tendenza nella società a favorire il
clero e altre figure in autorità e una preoccupazione fuori luogo per il buon nome della Chiesa e per
evitare gli scandali, che hanno portato come risultato alla mancata applicazione delle pene canoniche
in vigore e alla mancata tutela della dignità di ogni persona. Bisogna agire con urgenza per affrontare
questi fattori, che hanno avuto conseguenze tanto tragiche per le vite delle vittime e delle loro famiglie
e hanno oscurato la luce del Vangelo a un punto tale cui non erano giunti neppure secoli di
persecuzione.
Ai sacerdoti e ai religiosi che hanno abusato dei ragazzi:
7. Avete tradito la fiducia riposta in voi da giovani innocenti e dai loro genitori. Dovete rispondere di ciò davanti
a Dio onnipotente, come pure davanti a tribunali debitamente costituiti. Avete perso la stima della gente d’Irlanda e
rovesciato vergogna e disonore sui vostri confratelli. Quelli di voi che siete sacerdoti avete violato la santità del
sacramento dell’Ordine Sacro, in cui Cristo si rende presente in noi e nelle nostre azioni. Insieme al danno immenso
causato alle vittime, un grande danno è stato perpetrato alla Chiesa e alla pubblica percezione del sacerdozio e della vita
religiosa. Vi esorto ad esaminare la vostra coscienza, ad assumervi la responsabilità dei peccati che avete commesso e ad
esprimere con umiltà il vostro rincrescimento. Il pentimento sincero apre la porta al perdono di Dio e alla grazia del vero
emendamento. Offrendo preghiere e penitenze per coloro che avete offeso, dovete cercare di fare personalmente
ammenda per le vostre azioni. Il sacrificio redentore di Cristo ha il potere di perdonare persino il più grave dei peccati e
di trarre il bene anche dal più terribile dei mali. Allo stesso tempo, la giustizia di Dio esige che rendiamo conto delle
nostre azioni senza nascondere nulla. Riconoscete apertamente la vostra colpa, sottomettetevi alle esigenze della
giustizia, ma non disperate della misericordia di Dio.
(Beniamino Cardines: osservatore sofferente, personaggio-pensiero di spicco della vita culturale e teatrale pescarese,
drammaturgo regista e coreografo, giornalista impegnato sui temi della politica culturale e della società civile, fondatore del TEATRO del
TEMPO, ideatore di eventi)
[email protected]
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- Associazione In Che Mondo SiamoPescara -
Mario COSTANTINI
“Passio”
Meditazione umanistica per via d’immagine di una “Via Crucis” contemporanea
A cura di Antonio Zimarino
Opening
Lunedì 29 marzo 2010 – ore 18.00
Dal 29 marzo al 29 aprile 2010
Presso la Residenza dei Padri Gesuiti Via del Santuario 160 - Pescara
La mostra sarà aperta dal lunedì al Sabato dalle ore 15.30 alle 19.30;
la domenica dalle ore 10.00 alle 13.00
Info: 085 41.53.552 – www.inchemondosiamo.it
" ... Le immagini della tradizione vengono rilette alla luce di una consapevolezza
esistenziale maturata dall’artista e attraverso l’approccio concettuale dell’arte
contemporanea: gli spunti di riflessione e la personale visione sono restituite attraverso la
scelta di un linguaggio formale che amplia e pone in relazioni nuove, i valori concettuali
espressi dai simboli tradizionali. Sono proprio alcune caratteristiche della forma pittorica
che ci guidano verso l’interpretazione profonda e attuale di questa rinnovata “Passio”...."
(Antonio Zimarino)
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Presentazione del libro di
MARCO TABELLIONE
L'ISOLA DELLE CRISALIDI
Edizioni Runde Taarn
Sabato 27 marzo, ore 18,00
Libreria De Luca
Via C. De Lollis - Chieti
Presenta Marco Solfanelli
Interverrà Arturo Bernava
Durante l'incontro recital a cura dell'Autore
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