manuale d`uso - Comune di Foggia

Transcript

manuale d`uso - Comune di Foggia
Comune di Foggia
Provincia di Foggia
PIANO DI MANUTENZIONE
MANUALE D'USO
(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)
OGGETTO:
Progetto LIFE Natura N.LIFE09NAT/IT/000149 “Conservazione e ripristino di
habitat e specie nel Parco Regionale del Bosco Incoronata” nel comune di FoggiaAzione C4 - Ripristino di aree e miglioramento della funzionalità di 40 ha dell’habitat
92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba, attraverso interventi di
piantumazione con eradicazione delle specie aliene
COMMITTENTE: Comune Foggia
Foggia,22/04/2014
IL TECNICO
Dott. ssa For. Angela PERNA
Pagina 1
Manuale d'Uso
Comune di:
Provincia di:
Foggia
Foggia
Oggetto:
Progetto LIFE Natura N.LIFE09NAT/IT/000149 “Conservazione e ripristino di
habitat e specie nel Parco Regionale del Bosco Incoronata” nel comune di FoggiaAzione C4 - Ripristino di aree e miglioramento della funzionalità di 40 ha dell’habitat
92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba, attraverso interventi di
piantumazione con eradicazione delle specie aliene
La normativa vigente in materia di progettazione di lavori pubblici prevede che il progetto esecutivo
sia corredato di un apposito "Piano di Manutenzione dell'opera" redatto ai sensi dell'Articolo 93 del "Codice
dei contratti" e dell'Articolo 40 del Regolamento di Attuazione D.P.R. 554/99.
Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e
programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati, l'attività di
manutenzione dell'intervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità,
l'efficienza ed il valore economico. Il piano di manutenzione assume contenuto differenziato in relazione
all'importanza e alla specificità dell'intervento, ed è costituito dai seguenti documenti operativi :
a) il manuale d'uso;
b) il manuale di manutenzione;
c) il programma di manutenzione;
Il manuale d'uso si riferisce all'uso delle parti più importanti del bene, ed in particolare degli impianti
tecnologici. Il manuale contiene l'insieme delle informazioni atte a permettere all'utente di conoscere le
modalità di fruizione del bene, nonché tutti gli elementi necessari per limitare quanto più possibile i danni
derivanti da un'utilizzazione impropria, per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua
conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di
deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici. Nel caso in esame, non essendo le opere
realizzate destinate alla fruizione, tale manuale non è stato elaborato
Il manuale di manutenzione si riferisce alla manutenzione delle parti più importanti del bene ed in
particolare degli impianti tecnologici. Esso fornisce, in relazione alle diverse unità
tecnologiche, alle
caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione
nonché per il ricorso ai centri di assistenza o di servizio. Il manuale di manutenzione contiene le seguenti
informazioni:
a) la collocazione nell'intervento delle parti menzionate (vedi carta degli interventi);
b) la rappresentazione grafica (vedi disegni);
c) la descrizione delle risorse necessarie per l'intervento manutentivo;
d) il livello minimo delle prestazioni;
e) le anomalie riscontrabili; _
Pagina 2
Manuale d'Uso
f) le manutenzioni eseguibili direttamente dall'utente;
g) le manutenzioni da eseguire a cura di personale specializzato.
Il programma di manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cadenze
temporalmente o altrimenti prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli
anni. Esso si articola secondo tre sottoprogrammi:
a) il sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni
fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita;
b) il sottoprogramma dei controlli (o monitoraggio), che definisce il programma delle verifiche e dei controlli
al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene,
individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello
minimo di norma;
c) il sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di
manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene.
Il programma di manutenzione, il manuale d'uso ed il manuale di manutenzione redatti in fase di
progettazione sono sottoposti a cura del direttore dei lavori, al termine della realizzazione dell'intervento, al
controllo ed alla verifica di validità, con gli eventuali aggiornamenti resi necessari dai problemi emersi durante
l'esecuzione dei lavori.
_
Elenco dei Corpi d'Opera:
° 01
Pagina 3
anuale d'Uso
Corpo d'Opera: 01
Piantumazione delle talee
Si tratta della raccolta di talee delle specie tipiche dell’habitat fluviale da piante già presenti in loco e successivamente è prevista la
loro messa a dimora._
_
Unità Tecnologiche:
01.01 Opere di ingegneria naturalistica
Pagina 4
Manuale d'Uso
Unità Tecnologica: 01.01
Opere di ingegneria naturalistica
L’ingegneria naturalistica si applica per attenuare i danni creati dal dissesto idrogeologico; in particolare essa adopera le piante vive,
abbinate ad altri materiali quali il legno, la pietra, la terra, ecc., per operazioni di consolidamento e interventi antierosivi, per la
riproduzione di ecosistemi simili ai naturali e per l’incremento della biodiversità.
I campi di intervento sono:
- consolidamento dei versanti e delle frane;
- recupero di aree degradate;
- attenuazione degli impatti causati da opere di ingegneria: barriere antirumore e visive, filtri per le polveri, ecc.;
- inserimento ambientale delle infrastrutture.
Le finalità degli interventi sono: tecnico-funzionali, naturalistiche, estetiche e paesaggistiche e economiche. Per realizzare un
intervento di ingegneria naturalistica occorre realizzare un attento studio bibliografico, geologico, geomorfologico, podologico,
floristico e vegetazionale per scegliere le specie e le tipologie vegetazionali d’intervento. Alla fase di studio e di indagine deve
seguire l’individuazione dei criteri progettuali, la definizione delle tipologie di ingegneria naturalistica e la lista delle specie
flogistiche da utilizzare.
L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:
01.01.01 Piantumazione di talee
Pagina 5
Manuale d'Uso
Elemento Manutenibile: 01.01.02
Piantumazione di talee
Unità Tecnologica: 01.01
Opere di ingegneria naturalistica
È prevista la raccolta di talee delle specie tipiche dell’habitat fluviale da piante già presenti in loco e successivamente è prevista la
loro messa a dimora.
Rappresentazione grafica e descrizione
Piantumazione di talee
Modalità di uso corretto:
Gli interventi di ricostituzione prevedono la raccolta di talee delle specie tipiche dell’habitat fluviale da piante già presenti in loco e
la loro successiva messa a dimora. Si predisporrà la raccolta di talee (non più di 3 da ogni individuo per evitare eccessivi stress alla
pianta) di una lunghezza non inferiore a 60 cm.
Le talee legnose si prelevano in autunno o alla fine dell'inverno, tagliando porzioni di rami dell’anno precedente, quindi non da
rami né eccessivamente vecchi né da quelli troppo giovani dell’anno.
Le talee, prima di essere messe a dimora saranno private del loro apice per stimolare il ricaccio di gemme laterali e sarà
tolta una piccola porzione di corteccia dalla parte bassa del rametto, per favorire la radicazione, e le foglie nella parte bassa della
talea; mentre alle foglie restanti si asporta la metà esterna.
Le stesse saranno piantate facendo fuoriuscire dal suolo 20 cm dei 60 cm totali di lunghezza della talea.
Tali interventi saranno effettuati nella stagione autunnale, motivo per cui non si è ritenuto necessario inserire nel progetto
le irrigazioni di soccorso, mentre il numero abbastanza alto di talee ad ettaro che saranno piantate (1.100) è stato pensato in
prospettiva di una quasi certa diminuzione nel corso degli anni successivi al progetto. Motivo questo che ha indotto a prevedere la
sostituzione delle fallanze solo nel primo anno in misura del 30%: un 20% sarà costituito da piantine derivanti dal vivaio come
previsto dall’azione C1 , un 10% saranno talee direttamente raccolte in loco e contestualmente piantate.
Le talee saranno piantate ad una distanza di 3 m tra di loro.
Gli interventi di piantumazione saranno realizzati almeno ad una distanza di 10 metri dall’alveo di morbida.
ANOMALIE RISCONTRABILI
Eccessiva vegetazione
Eccessiva presenza di vegetazione che non favorisce lo sviluppo delle talee nel periodo successivo l’impianto
Pagina 6
Manuale d'Uso
INDICE
01
pag.
01.01 Opere di ingegneria naturalistica _
01.01.01 Piantumazione di talee _
4
5
6
IL TECNICO
Dott. ssa For. Angela PERNA
Pagina 987