Testo integrale - Regione Toscana

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Testo integrale - Regione Toscana
Allegato A)
Obiettivi formativi per il personale convenzionato da realizzare nel triennio 200 8/2010
Medici di medicina generale
1. Assistenza al paziente cronico
Lo scenario socio -assistenziale richiamato dal PSR 2008/2010 illustra la necessità
improrogabile di istituire una “medicina di iniziativa” in ambito territoriale per fronteggiare la
cronicità e garantire programmi di prevenzione.
Obiettivo formativo: Analizzare, progettare, sperimentare, valutare, condividere processi
assistenziali propri della Medicina Generale nell’assistenza programmata alla cronicità e nella
programmazione della prevenzione
2. Unità operative di Medicina Generale
Alla luce del riassetto complessivo del SSR, della istituzione degli ospedali ad alta inten sità di
cure, del documento di Rifondazione della Medicina Generale, del sistema di cure primarie
integrato ed evoluto di cui al PSR 2008/2010, si rileva il bisogno di implementare nuovi
modelli organizzativi di Cure Primarie
Obiettivo formativ o : Analizzare, proporre e condividere nuovi assetti organizzativi delle Cure
Primarie, tenendo conto delle caratteristiche assistenziali della Medicina Generale e della
continuità assistenziale
3. Qualità ed errore in Sanità
La ricerca della Qualità è uno degli obiettivi più ambiziosi e richiesti dal SSR e lo stesso PSR ne
fa esplicita menzione. Nel governo clinico, l’attenzione alla ricerca dell’errore professionale, di
sistema e di percorso è fondamentale per garantire livelli di qualità ottimali.
Obiettivo formativo : Ricercare le cause di errore nella prassi medica, nei percorsi di assistenza,
nel sistema organizzato di cure primarie, nei rapporti ospedale -territorio e MMG -specialista,
analizzarle e creare le condizioni per ridurne l’incidenza.
4. Le competenze del MMG
Il governo clinico, la multidisciplinarietà, i percorsi assistenziali sono tanto più efficaci quanto
più vi è riconoscimento e rispetto reciproco dei vari ruoli professionali.
Obiettivo formativo : Proporre, analizzare e condividere le co mpetenze del MMG
5. La relazione medico -paziente
Più si intensifica la ricerca tecnologica, più viene sentito dal cittadino il bisogno di
umanizzazione nel processo di cura. Il MMG, da sempre, possiede, quale strumento privilegiato
di assistenza, la relazi one personale e continuativa col proprio assistito.
Obiettivo formativo : Prendere coscienza dello strumento relazionale come elemento fondante
l’assistenza in MG, analizzarne le componenti e condivider ne i principi.
Medici di emergenza sanitaria territ oriale
1. La funzione del medico d’emergenza addetto alla Centrale Operativa 118.
Obiettivo formativo: Migliorare le performance in termini di efficacia, efficienza ed omogeneità
necessari all’ottimizzazione delle risposte agli eventi in emergenza -urgenza e macroemergenza e
integrazione con gli altri Enti che lavorano in situazione di emergenza.
2. Aspetti giuridici del Sistema di Emergenza -Urgenza.
Obiettivo formativo: Acquisire conoscenze specifiche di settore ove confluiscono gli aspetti di
diritto ed org anizzazione sanitaria e quelli di responsabilità professionale.
3. La gestione del paziente traumatizzato (adulto e pediatrico) dal territorio all’ospedale
Obiettivo formativo:Esaminare metodiche, protocolli e norme comportamentali sulle nuove
linee guida relative alla gestione del paziente politraumatizzato (adulto e pediatrico), alla
stabilizzazione e alla sua centralizzazione. Fornire conoscenze specifiche di settore ove
confluiscono gli aspetti clinici, organizzativi e gestionali del politrauma.
4. La gestione delle vie aeree sul territorio (uso di nuovi device alternativi alla IOT nel paziente
aduto e pediatrico) .
Obiettivo formativo : Far acquisire, secondo le linee guida sulla IOT in ambito territoriale e
mediante la disamina dei device alternativi, metodiche, protocolli e norme comportamentali
relative alla gestione delle vie aeree, mediante simulazioni su manichini adulti/pediatrici.
Fornire conoscenze specifiche di IOT mediante l’uso di nuovi device.
5. Macroemergenze: ruolo del medico, gestione e co ordinamento multidisciplinare degli eventi
avversi.
Obiettivo formativo: Acquisire le nozioni multidisciplinari di base ed avanzate nelle
maxiemergenze. Fornire conoscenze gestionali e clinico -organizzative nei casi di
macroemergenza.
.
Medici pediatri di libera scelta
1) I percorsi assistenziali, già affrontati nel passato, ma da potenziare alla luce di nuovi possibili
accordi aziendali e regionali per la gestione della salute nei vari campi
2) L'ambiente, l'impatto dei problemi ad esso legati sulla salute de i bambini, non in un futuro
lontano ma qui ed ora: i danni dell'inquinamento da traffico, il particolato, l'ozono,
l'elettrosmog, la loro prevenzione e il lavoro di messa a conoscenza dei pazienti da parte del
pediatra. Il pediatra come esperto e punto di riferimentro per il singolo e per la comunità di
questo problema.
3) Educazione alla salute, in tutti i suoi aspetti: Alimentazione e salute: prevenzione e cura dei
disturbi del comportamento alimentare, l’autocompetenza e la prevenzione della salute negli
stili di vita
4) I vecchi scenari clinici e la loro gestione in un ottica EBM: l'appropriatezza delle cure, delle
linee guida, dei percorsi: le nuove capacità diagnostiche, la necessità di integrazione tra
territorio ed ospedale, la definizione dei compiti e delle sfere di competenza, le problematiche
cliniche relative.
5) Appropriatezza delle strategie di prevenzione (EBP), all’interno delle quali si svolge l’attività
del pediatra (bilanci di salute, Progetto infanzia, eccetera), le nuove strategie vaccinali, la
prevenzione degli incidenti e la sicurezza nei bambini, l’assistenza al neonato , la prevenzione
SIDS e la promozione dell’allattamento al seno, le tecniche di diagnosi precoce del danno
neuromotorio all’interno del bilancio di salute, ecc.
6) I bisogni speciali: I percorsi clinico terapeutici per i bambini e gli adolescenti con bisogni
speciali ( malattie croniche e disabilità) Le problematiche adolescenziali, La prevenzione della
violenza sui bambini, i nuovi bisogni delle minoranze etniche, le esigen ze della popolazione
migrante
7) L’integrazione tra i livelli: l’informatizzazione del pediatra e il rapporto ambulatorio \ospedale,
la futura “rete” pediatrica
8) La comunicazione medico paziente, non solo da un punto di vista legale ( es. il consenso
informato) ma la complessa relazione che si crea con la famiglia nella gestione del bambino, il
counseling, la necessità di non lasciare alla spontaneità il modo di accostarsi alle problematiche
relazionali della famiglia, le richieste non strettamente cliniche ch e vengono dalla famiglia
posta di fronte a complessi problemi educativi, psicologici e di crisi personale.
Medici specialisti ambulatoriali
1. Il ruolo degli S.A. nella attuazione del P.S.R. 2008 -10
Il nuovo P.S.R. toscano promuove nuovi modelli organizzat ivi che vanno nella direzione di una
medicina di iniziativa con presa in carico del cittadino prima dell’insorgenza della malattia, per
questo è necessario un nuovo modello organizzativo sviluppato soprattutto sul territorio e che
realizzi la massima integ razione multidisciplinare dei professionisti che operano a questo livello
(MMG, SA e distretto) per garantire la programmazione della prevenzione e fronteggiare la
cronicità.
Obiettivo Formativo: analizzare, progettare, sperimentare, valutare, condividere processi
assistenziali appropriati nella promozione della salute attraverso l’adozione di stili di vita sani e
nell’adozione di interventi specialistici precoci nella prevenzione dell’instaurarsi della cronicità.
2. Il contributo degli S.A. nel ridurre gli accessi impropri al DEA e il ricorso inappropriato al
ricovero ospedaliero.
L’uso appropriato delle risorse ospedaliere è stato uno dei princ ipali indirizzi strategici del
S.S.T. Risultano però ancora difficoltà da superar e nel ricorso eccessivo ai DEA e alla
ospedalizzazione e ri -ospedalizzazione. Ciò richiede un rimodellamento organizzativo
dell’offerta territoriale specialistica che possa offrire valida risposta alle e sigenze di salute non
differibili con lo scopo di ricorrere all’ospedale quando e qua nto serve. Migliore interfaccia tra
ospedale e territorio nell’ottica di realizzare una sinergia di rete costituisce un obiettivo
prioritario di un moderno sistema sanitario.
Obiettivo Formativo: analizzare, proporre e condividere m odelli organizzativi e p ercorsi
assistenziali efficaci ed appropriati nella gestione delle esigenze di salute non differibili sul
territorio.
3. L’integrazione degli S.A. nello sviluppo della rete delle Medicine Complementari (M.C.) e non
convenzionali (M.N.C.) della Regione Tosc ana.
La Regione Toscana ha inserito 4 discipline delle M.C. e delle M. N.C. (agopuntura, fitoterapia,
omeopatia e medicina manuale) nei L.E.A. regionali, prevedendone l’utilizzazione consapevole
secondo opportune linee gui da da parte dei medici e degli utenti, in una moderna visione di
integrazione culturale e libertà di sc elta terapeutica nell’ambito del servizio sanitario pubblico.
Gli Ordini profe ssionali hanno creato appositi elenchi di professionisti che esercitano le M.C./
M.N.C. , fissando i requisit i di garanzia sulla formazione degli specialisti e sulla qualità delle
prestazioni. Inoltre l’accordo regionale integrativo dell’ A.C.N. per la specialistica
ambulatoriale ha stabilito che gli S.A. possano esercitare nelle strutture pubbliche que ste
discipline garantendo quel modello organizzativo a rete delle attività periferiche di M.C./
M.N.C. auspicato nel P.S.R. 2008 -2010.
Obiettivo Formativo: analizzare i vantaggi che derivano dall’uso delle M.C./M.N.C.,
sperimentare i loro campi di applicazione e l’e fficacia nell’a mbito delle linee guida attuali e di
quelle che verranno proposte, i limiti di impiego, i loro e ffetti collaterali, i rapporti costo
beneficio. Questo anche attraverso esperienze di lavoro sul campo c/o i centri di riferimento
regionale.
4. Qualità delle visite specialistiche.
La ricerca della qualità è uno degli obiettivi basilari di ogni P.S.R.. Emerge sempre più
pressante riferirsi alla qualità percepita che va oltre la qualità della prestazione sanitaria in senso
stretto. Gli S.A. dovranno farsi promotori e protagonisti di una sollecitazione costante con
proposte volte a migliorare tutto il percorso che precede, accompagna e che segue la prestazione
sanitaria. Pertanto dovranno essere attenti osservatori e propositori su tutto il sistema
organizzativo della visita specialistica con particolare riguardo all’accoglienza, alla
comunicazione, all’attrezzatura tecnica, alle risorse umane dedicate, alla continuità
assistenziale.
Obiettivo Formativo: proporre, analizzare, condividere esigenze orga nizzative, comportamentali
e risorse al fine di migliorare la qualità globale percepita dagli utenti che accedono alle
prestazioni specialistiche ambulatoriali.
5. Integrazione degli S.A. nella Rete Regionale delle Malattie Rare
L’assistenza ai soggetti por tatori di malattie rare si conferma tra le azioni prioritarie del
prossimo P.S.R. Nel triennio 2008 -2010 verrà potenziata la rete regionale delle malattie rare con
elaborazione di procedure organizzative che assicurino al paziente l’approccio interdiscipli nare
tra servizi territoriali e centri regionali di riferimento. Gli S.A. rappresentano un anello
fondamentale della catena che garantisce ai pazienti e ai loro familiari l’accesso a percorsi
assistenziali omogenei, appropriati e condivisi.
Obiettivo Forma tivo: sensibilizzare gli S.A. sulla reale diffusione delle malattie rare,
implementare l’accesso alle conoscenze scientifiche, analizzare e condividere il percorso fin ora
tracciato dalla Regione Toscana in questo settore, individuare e condividere protoco lli
diagnostico -terapeutici e percorsi assistenziali accreditati.
6. Farmacovigilanza per gli S pecialisti Ambulatoriali
Nel 2007 la Regione Toscana si colloca al primo posto in Italia per tasso di segnalazione di
reazioni avverse da farmaci con un incremen to di quasi il 90% rispetto al 2006. Il buon risultato
raggiunto è probabilmente da attribuire all’avvio di specifici progetti di
sensibilizzazione alla
farmaco vigilanza riservati ad alcune categorie di professionisti. La maggior parte delle
segnalazioni è pervenuta dai MMG e dai farmacisti. Il contributo degli S.A. della Regione
Toscana in questo settore risulta nettamente inferiore agli altri professionisti ed inferiore anche
alla media nazionale relativa agli specialisti.
Obiettivo Formativo: sensibili zzare gli S.A. sull’importanza delle segnalazioni delle reazioni
avverse conseguenti alla somministrazione di farmaci, analizzare, condividere e promuovere
progetti di farmacovigilanza con l’obiettivo di assicurare agli utenti un tasso di segnalazione
considerato ottimale secondo gli standard dell’O.M.S. anche in ambito specialistico.