gennaio 2014

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gennaio 2014
Gubbio oggi - Mensile - Anno XXIV - n. 1 - Sped. A.P. - 45% - Art. 2 Comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Perugia - € 2,50
GENNAIO 2014
notiziario
ONLUS
In questo numero:
• Speciale AVIS
• I Misteri di Gubbio
• Goldlake, onore per Gubbio al Quirinale
Donatori anc
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in aumento
ANNO 5 n°1
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CONTENUTI
Mensile indipendente di informazione della città di Gubbio
GENNAIO 2014
Editoriale
Il prodigio di Raffaello: quello di Foligno...
Non hanno commesso il fatto
"Siamo contenti perché questa è la verità"
4
Attualità
6
7
Inchiesta
A colloquio con il Commissario 8
"Don Matteo", altro che fiction... 10
E se puntassimo sul turismo? 12
Dimmi di sì! 13
L'importanza di un sorriso 14
I saldi di "inizio" stagione 16
Buoni propositi e cattivi pensieri 18
Costume
Ceri
I protagonisti della corsa 19
Associazioni
Ottici eugubini in aiuto al Burkina Faso 20
Gennaio, si riparte... 21
Cultura
Goldlake al Quirinale fa onore a Gubbio 22
Assisi e Gubbio con il Papa sui passi di Francesco 23
Scuola
ITS “M.L.Cassata”: a scuola di futuro 24
Sport
Real Padule a caccia della "prima" 26
40 anni di Basket Gubbio 28
Roselleide30
Gubbio oggi più
I fatti del mese 32
GUBBIOrosa33
Rubriche34
Numeri Utili / Farmacie / orari SS. Messe 36
La Satira 37
Gubbio ieri
38
03
Gennaio 2014
Mensile indipendente di informazione della città di Gubbio
Mensile indipendente di
informazione cittadina Aut. Trib.
PG N. 37/91 del 28-11-1991
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Il prodigio di Raffaello:
quello di Foligno...
A
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lzi la mano chi non ha pensato negli ultimi 10 giorni, almeno una volta, al “prodigio” della Madonna
di Foligno. Intendiamo, ovviamente, senza voler essere blasfemi, allo straordinario
successo dell'esposizione temporanea del capolavoro di Raffaello al monastero di S.Anna.
Un'operazione venuta a galla appena un mese e mezzo fa, grazie
ad Eni e alla sinergia istituzionale folignate, ma in realtà messa
in piedi da un paio d'anni in virtù
di una semplice raccolta di firme.
Ironia della sorte, a 10 anni esatti da un altro Raffaello,
quello “giovanile” scoperto, attribuito e poi contestato, a
Gubbio, con il Gonfalone del Corpus Domini.
A Foligno l'ambizioso e illusorio sogno di qualche mese fa,
non solo si e' trasformato in una mostra evento reale, ma
ha prodotto numeri che neppure i piu' entusiasti e ottimisti fautori avrebbero osato sperare.
Catalizzare la presenza di quasi 50 mila persone in appena 10 giorni, per un'opera per altro non lontana e irraggiungibile (che come in passato, si potrebbe andare a rimirare senza patemi ai Musei Vaticani) e' impresa non da
poco. E a suo modo, anche un precedente di cui dovrebbero far tesoro le istituzioni di casa nostra (Città di Castello
già si sta mobilitando per lo “Sposalizio della Vergine”).
Sia quelle regionali, quelle specializzate e anche coloro
che aspirano a diventare le istituzioni cittadine.
L'evento, la perla artistica, come anche architettonica, la
mostra rara o di forte richiamo, continua a fare la differenza. E se lo fa in frazioni di tempo limitate, come a Foligno,
figuriamoci cosa accadrebbe se la proposta dovesse abbracciare un arco temporale piu' ampio.
Gubbio ricorda ancora l'esperienza praticamente irripetibile della Mostra dei Dinosauri, nel 2011.
www.gubbiooggi.it
L’editoriale di:
Giacomo
Marinelli Andreoli
http://giacomo-marinelli.blogspot.com
http://twitter.com/giacomomarinel1
Una felice parentesi
che non ha avuto seguito con altre "imprese" similari, sia per
l'impossibilità di fruire di spazi adeguati,
sia per le difficoltà a
reperire risorse (ad
eccezione di quanto
costantemente messo a disposizione dalla sola Fondazione
Carisp Perugia).
Eppure non mancherebbero i filoni tematici sui quali costruire
eventi o idee in grado di incidere sensibilmente anche sulla
proposta
culturale
cittadina: gli Umbri - pensando alla collocazione quasi
"punitiva" di un documento raro come le Tavole Eugubine - o la parabola Francescana del Poverello e il lupo - di
enorme potenzialità soprattutto dopo l'avvento del Pontefice che ha scelto il nome di Francesco - non possono
essere dettagli o questioni secondarie per chi si candida a
rappresentare l'istituzione comunale nei prossimi 5 anni.
Fermo restando che anche dall'interlocuzione costruttiva
con le altre istituzioni, dipende la bontà di una proposta e
la fattibilità concreta della stessa.
In attesa di sapere come finirà il rebus di alcune candidature, intorno al quale purtroppo gravitano le attese maggiori, attendiamo fiduciosi di capire chi intende fare cosa.
Sperando che non si apra un'altra stagione di eterne divisioni, di laceranti ideologismi, di strumentali crociate.
Gubbio, se non si è capito, non può più permetterselo. ATTUALITA' - Economia
Redazione
Non hanno commesso il fatto
Il complotto ai danni di Carlo Colaiacovo non è mai esistito.
A
lla fine a rimetterci sono stati comunque sia gli ex-imputati (tutti assolti con formula
piena) sia, come al solito, Gubbio.
Vi ricordate? La città della Dinasty, i servizi televisivi (tanti, ossessivi, specie della Rai), la presunta omertà degli eugubini ecc.
ecc. Così certa stampa ha dipinto
la città negli anni passati “montando la panna” di una presunta faida e di un complotto che si
sono rivelati frutto della mente
malata e quasi criminale di qualcuno che potremmo definire faccendiere (ignoto o noto che sia).
La sentenza del caso Colaiacovo non lascia spazio al dubbio:
Franco Colaiacovo, Giuseppe Colaiacovo, Francesca Colaiacovo,
Paola Colaiacovo, Massimo Ceccarelli, Gustavo Messina, Pierpaolo Ligi sono stati assolti perché
non hanno commesso il fatto.
Per anni e anni le vite di queste
persone sono state tenute sotto
scacco, l’onta è stata gettata sulle loro famiglie, molti si giravano
dall’altra parte quando passavano e poi, si è rivelato in maniera
lampante, tutto un bluff, un giro
di carte forse creato ad hoc.
In pratica gli imputati sono risultati essere le vittime, come
ha tenuto a precisare durante il
processo l’ex-ministro della Giustizia Paola Severino.
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Come nel film “I soliti sospetti” la
realtà che era stata abilmente dipinta si è rivelata essere clamorosamente capovolta. Pedinamenti
(falsi), lettere anonime (strane),
investigatori (molto privati), scassi vari, registrazioni equivoche,
ecc. ecc. Insomma un quadro di
uno squallore unico per mettere in piedi un castello di accuse
crollato inesorabilmente.
Se vogliamo essere buoni “un inciucio di paese” o, se vogliamo
essere meno buoni, “un magma
informe” (entrambe definizioni
agli atti del processo).
Ci sono però voluti quasi otto
anni per ristabilire la verità e
restituire all’opinione pubblica
quella dignità che era stata sottratta con l’ausilio, probabilmente e inevitabilmente, di loschi fi-
guri (ignoti o noti che siano).
Dimmi con chi vai e ti dirò chi
sei? Oppure chi va con lo zoppo
impara a zoppicare? Fate voi.
Fatto sta che giustizia è fatta: ai
sette assolti e a Gubbio è restituita la loro dignità.
Resta da capire chi ha tramato
contro Carlo Colaiacovo da una
parte e chi ha tramato invece
contro i sette assolti dall’altra?
Adesso che cosa succederà? Chi
ha dimostrato per otto anni di
affrontare con serietà - a testa
alta, mai con una parola storta,
sempre con fiducia nella giustizia e nel prossimo - una tale vicenda, non potrà che continuare a fare il bene delle proprie
famiglie, delle proprie aziende
e, per quanto possibile e concesso, della città. L'aneddoto
Il
prof. Francesco Mucciarelli della Bocconi di Milano ha così
spiegato secondo lui i motivi
che hanno generato il processo, finito con assoluzione piena.
Secondo Mucciarelli chi si è sentito
www.gubbiooggi.it
minacciato dai sette avrebbe fatto,
mutati mutandis, come Bruno Conti,
noto calciatore parimenti noto per
una scolarità non a livelli accademici.
Bruno Conti il giorno dopo una partita
della Roma vide sulla Gazzetta la se-
guente frase: “l’azione di Bruno Conti è
andata scemando sul finire della partita”.
Pensando che “scemando” fosse
un’offesa, fece causa al giornale e ci
volle un giudice per fargli capire che
non c’era reato.
ATTUALITA' - Economia
Redazione
“Siamo contenti perché questa è la verità”
Claudio Fiorucci: i nemici dei Colaiacovo sono fuori della famiglia.
come gli avvocati Nicola Di Mario e
Franco Libori che hanno espresso "Soddisfazione poiché gli argomenti esposti
nel corso dei lunghi interventi hanno trovato accoglimento presso il tribunale".
Insomma una faticaccia durata otto
anni che è stata premiata da una
corte attenta e determinata anche a
non far scadere i termini della prescrizione che erano imminenti.
Certamente non sono mancati i tanti
che da più parti, specie fuori da Gubbio, hanno approfittato di questa
storia grottesca per spalmare cattivi
sentimenti e pessima reputazione.
Uno "sport" purtroppo molto diffuso,
basti pensare alle tante polemiche,
alle tante inchieste, ai tanti intrighi
(probabilmente per lo più falsi) che
negli ultimi anni si sono accumulati portando confusione e incertezza
in città. E’ quindi finita una vicenda
che si trascina fin dal 2006, quando il sostituto procuratore di Roma
Sergio Santoni apre un’inchiesta per
fermare un traffico illecito di oggetti
d’antiquariato e di opere d’arte rubate (il tutto a carico di Carlo Colaiacovo) sulla base di una serie di strane
lettere anonime inviate proprio al
sostituto procuratore romano al solo
scopo, si diceva, di costringere Carlo
Colaiacovo a rassegnare le proprie
dimissioni da ogni carica (evidentemente non all'interno dell'azienda di
famiglia e tanto meno dai propri familiari e parenti).
In quella vicenda del 2006 non arriva la condanna per Carlo Colaiacovo che è quindi estraneo anche se si
trovano tante opere con le caratteristiche che avevano fatto innescare
l’inchiesta. Una trama quindi inconsistente dall’origine.
In questi anni gli unici ad aver avuto
solo svantaggi sono stati proprio gli
ex-imputati mentre qualcun altro, è
agli atti del processo, ha avuto grandi vantaggi... 07
Gennaio 2014
Il
caso Colaiacovo è archiviato
come un palloncino gonfiato
e poi bucato con uno spillo.
Il collegio presieduto dal giudice
Alberto Avenoso, a latere Daniele
Cenci e Fortunata Volpe ha emesso
la sua sentenza e nell’aula abbracci
e lacrime hanno pervaso tutti i presenti (gli altri erano assenti).
"Siamo molto contenti perché questa è la verità" ha subito dichiarato
Paola Colaiacovo assolta per non
aver commesso il fatto insieme
alla sorella Francesca Colaiacovo,
al cugino Giuseppe Colaiacovo e
allo zio Franco Colaiacovo. Poi la
gioia è stata incontenibile.
Tagliente l’avvocato della famiglia
Claudio Fiorucci "Soddisfazione perché è stata ristabilita la verità e l’estraneità degli imputati a questi fatti. I
nemici della famiglia Colaiacovo non
sono nella famiglia Colaiacovo".
Filosofico, ma non troppo, Massimo
Ceccarelli (citando Simone Weil)
"Chi costruisce complotti o altro è
destinato a Waterloo e a ventiquattro pugnalate. La storia non consente
alla forza di prevalere sul pensiero".
Tutto il collegio della difesa festeggia,
[email protected]
INCHIESTA
a cura di Valentina Santucci
A colloquio con
il Commissario
Intervista a Maria Luisa D'Alessandro che a Gubbio fa l'augurio più bello:
"Superate le divisioni e ritrovate la forza insita in ogni eugubino".
Ha
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lo spirito del ceppo dietro
che in quei cento metri dà
il meglio di sé, per poi dare
il cambio in corsa alla muta successiva,
e a Gubbio rivolge un messaggio che
più che un augurio sembra una lezione
di vita: superate le divisioni e trovate
quella sintesi che saprà ridare a Gubbio la forza e l’importanza che merita.
E’ Maria Luisa D’Alessandro, il commissario prefettizio che dal 28 maggio è alla
guida del Comune di Gubbio, di cui gestisce con poteri democratici le funzioni
di sindaco, giunta e consiglio comunale,
dopo la caduta del Governo Guerrini.
Sin dal suo arrivo, si è dovuta fare carico delle tante questioni rimaste in sospeso, a partire dal Puc 1 e Puc 2: mentre per il primo è stato possibile ridare
il via ai lavori, grazie ad un rifinanziamento da fondi di bilancio comunale
di circa un milione 290mila euro per il
completamento del parcheggio multipiano, per il secondo il commissario è
stata costretta a restituire alla Regione
www.gubbiooggi.it
 Il Commissario Maria Luisa D'Alessandro nel suo ufficio.
gli oltre 6 milioni di
euro che erano stati assegnati a Gubbio, con la possibilità
però di riottenere le
somme sospese in
occasione di bandi
successivi.
Inoltre sono stati finanziati interventi di
messa in sicurezza per
sei edifici scolastici,
a breve partiranno i
lavori di consolidamento di Palazzo dei
Consoli e il progetto,
finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
per circa 3 milioni di euro, di ristrutturazione delle Logge dei Tiratori. E poi
c’è stato il nodo, con cui hanno dovuto
fare i conti tutti i Comuni dell’Umbria,
dell’applicazione della nuova Tares, che
ha comportato aumenti significativi per
famiglie e imprese dal momento che, per
legge, l’intero costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti deve essere coperto dai contribuenti, e la questione terremoto che, se fortunatamente
non ha causato danni eccetto la chiusura
in via precauzionale di alcune chiese, ha
di certo messo a dura prova i nervi della
comunità eugubina.
INCHIESTA
e che ora si ritrova disoccupata. Credo
quindi che la priorità sia favorire l’occupazione e in questo senso una risposta
può arrivare anche dall’autorizzazione
di apertura di nuovi centri commerciali.
Alcuni hanno criticato questa decisione,
ma vorrei ribadire che quando ho assunto l’incarico, la fase istruttoria era già
completata e la mia azione si è limitata
a proseguire sulla strada tracciata dalle precedenti amministrazioni. Un’altra
questione che merita una riflessione è
senza dubbio il turismo.
Come è possibile potenziare la vocazione turistica di Gubbio?
Sul turismo serve un’azione coordinata
di più soggetti: una città da sola si vende
male, Gubbio non ha certo le potenzialità di Roma che si basta da sé, quindi
dobbiamo interagire con le realtà vicine
perché l’unione fa la forza. E’ a questo
scopo che abbiamo firmato il protocollo
d’intesa con il Distretto dell’Appennino
umbro-marchigiano per la valorizzazione delle Terre del Duca e a breve proprio
da Gubbio, città capofila del progetto,
verranno lanciate le linee guida per la
creazione di pacchetti turistici. Inoltre credo anche sia necessario puntare
su mostre fortemente attrattive, come
quella sui dinosauri del Museo di storia
naturale di New York, per far sì che il turismo possa finalmente dare di che vivere a Gubbio . In questo senso si inserisce anche il progetto di riqualificazione
delle Logge dei Tiratori, che costituirà un
nuovo spazio a disposizione della città
per iniziative di tipo culturale; alle critiche che hanno accompagnato il progetto rispondo che è compito di un Ente
autorevole, forte e autonomo accogliere
le proposte positive per la città, da qualsiasi parte esse provengano, e respingere quelle non attuabili. Poi c’è tutto il capitolo delle opere pubbliche… Quando
sono arrivata ho scoperto che Gubbio
dispone di un impianto di illuminazione
risalente al 1967, che quindi comporta
consumi elevati e problemi in termini
di sicurezza. Abbiamo quindi fatto una
gara per intervenire subito sulla sicurezza e provvedere alla sostituzione di circa
280 pali obsoleti e pericolanti. L’intenzione però è quella di provvedere ad una
modernizzazione dell’intero impianto e
cercare di impiegare meglio i soldi che
oggi si spendono per l’illuminazione
pubblica, tentando di avere, allo stesso
costo, un impianto più all’avanguardia,
con consumi ridotti. Il 24 maggio gli eugubini torneranno alle urne.
Cosa augura per il futuro di Gubbio e
dei suoi abitanti?
Mi auguro che le varie componenti della
città trovino il modo di dialogare tra di
loro, in maniera costruttiva, nell’interesse
generale. Mi auguro che chi verrà al mio
posto saprà governare con senso di responsabilità, onestà intellettuale e amore per questa città, nella consapevolezza
che c’è sempre l’altra faccia della medaglia. E’ necessario superare le divisioni,
raggiungendo quella sintesi che saprà
ridare alla città la forza insita nell’indole
di ogni eugubino. Il singolo cittadino ha
già dimostrato di volere bene a Gubbio e
di voler fare del bene alla città e le circa
370 associazioni presenti sul territorio
ne sono una prova. Ora tocca a chi amministrerà questa città dimostrarlo.
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Come sono stati questi sette mesi alla
guida della città di Gubbio?
Innanzitutto devo ringraziare i dirigenti e il personale del Comune di Gubbio
con i quali ho instaurato un bellissimo
rapporto; sin dall’inizio la struttura si
è dimostrata disponibile a interagire e
a collaborare nell’interesse di Gubbio
e degli eugubini. Ovvio che anche noi,
come tutti gli altri Comuni, siamo stati
costretti a fare i conti con le poche risorse a disposizione e un taglio ai trasferimenti statali che alla fine per il 2013, ha
inciso sul bilancio comunale per un milione 900.000 euro. Nonostante questo
abbiamo cercato di mantenere il livello
di qualità dei servizi, a volte molto costosi, perché devono coprire un territorio assai esteso Mancano quattro mesi
alle elezioni amministrative e quindi al
termine del suo incarico.
Su cosa si concentrerà la sua attività?
Ho lavorato e continuerò a lavorare con
lo stesso spirito del ceppo dietro che nei
suoi cento metri di corsa dà il massimo
e che fa di tutto per passare il Cero alla
muta successiva nel miglior modo possibile. Per me il lavoro è un dovere civico
ed è un dovere lavorare sodo fino all’ultimo minuto del mio mandato, cercando
di consegnare a chi verrà dopo di me una
città nelle migliori condizioni possibili.
In concreto quali sono le azioni che
intende mettere in atto?
Credo che il più grande problema di
Gubbio sia attualmente la mancanza di
lavoro. Purtroppo ricevo la visita di tante persone in cerca di occupazione, uomini e donne di 30 così come di 50 anni,
gente che ha lavorato per quarant’anni
[email protected]
INCHIESTA
di Valentina Santucci
"Don Matteo", altro che fiction...
L'attenzione della Regione per la serie spoletina scatena un vero e proprio
caso politico mentre gli eugubini rimpiangono il prete detective .
Q
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10
www.gubbiooggi.it
ualcuno ha parlato di danno, altri di beffa, altri
ancora di tutti e due. Perché il trasferimento da
Gubbio a Spoleto di “Don Matteo” ha lasciato
strascichi ancora più dolorosi dell’addio alla città di pietra, dando vita ad un vero e proprio caso politico che
ha messo tutti contro tutti e soprattutto tutti contro la
Regione tanto che c’è anche chi ha lanciato l’ipotesi di
indire un referendum per lasciare il cuore verde d’Italia.
Ma ripercorriamo i fatti. Era appena arrivata la primavera del 2013 quando a Gubbio arrivò, come una doccia
fredda, la notizia che la nona serie di “Don Matteo” si
sarebbe girata a Spoleto. I motivi? Per la Lux Vide era
ora di cambiare aria per dare nuovo impulso alla fiction
(che in tutte le sue 8 edizioni eugubine aveva registrato ascolti record dimostrando quindi un alto indice di
gradimento tra il pubblico del piccolo schermo), ma
il vero motivo è tutto economico: sia l’amministrazione comunale di Spoleto, che le associazioni di
categoria che soggetti privati avevano messo sul
piatto un’offerta difficile da rifiutare, tra alloggi e ristoranti gratuiti e possibilità di girare scene a costo zero. Così a luglio la Lux
Vide ha trasferito armi e bagagli nella città
del Festival dei due mondi per iniziare le riprese della nuova serie, in onda dal 9 gennaio scorso. E così sono cominciati gli attriti tra Gubbio e
la Regione: prima la presidente dell’Umbria Catiuscia Marini ha fatto visita al
set spoletino di “Don
Matteo”, poi ha
parte-
cipato alla presentazione ufficiale della nona stagione
a Roma, infine la Regione ha stretto un accordo con Rai
Fiction e Lux Vide per la realizzazione di 13 mini spot
promozionali da tre minuti ciascuno da mandare in onda
all’inizio di ogni puntata, mettendo sul piatto 679mila
euro a valere sui fondi del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 e del Programma attuativo regionale
del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013. E,
soprattutto, scatenando l’ira degli eugubini che si sono
domandati come mai la Regione si fosse accorta dell’importanza a livello promozionale e turistico della fiction
“Don Matteo” soltanto dopo
il trasferimento del set a
Spoleto. La Regione si è
subito smarcata dalle
accuse, affermando
che è stata la casa
produttrice a decidere in piena
autonomia
di
trasferire il set
della fiction ed
è stata sempre la
casa produttrice,
insieme a Rai Fiction, a proporre la realizzazione di mini
spot da girare nei
INCHIESTA
il consolidamento del legame televisivo, anche se è curioso questo improvviso risveglio di attenzione da parte della
Regione”. “E’ un vero peccato aver perso
“Don Matteo” – aggiunge Elisa – oramai
la fiction era diventata un tutt’uno con
la città ma forse ci siamo adagiati troppo e non siamo riusciti a tenerci stretti la
produzione”. “Litigare oggi per stabilire
di chi sia stata la colpa non ha davvero
senso – ribadisce Luca – spero soltanto
che in futuro si possa recuperare il legame con la Lux Vide e rivedere di nuovo
Gubbio protagonista del piccolo schermo”. “Credo che il tutto sia stato causato
dalla mentalità chiusa di una buona fetta
della comunità eugubina – dice ancora
Sabrina – fossimo stati più lungimiranti e
più aperti probabilmente anche la nona
serie di “Don Matteo” si sarebbe girata
a Gubbio”. “Questa vicenda deve essere
letta come una lezione per tutti noi eugubini e l’occasione per fare un po’ di autocritica – scrive su Facebook Annalisa –
ma questa vicenda ci lascia anche tanta
amarezza”. “Don Matteo è nato a Gubbio
e resterà per sempre legato a Gubbio –
afferma Daniele - anche se le successive
edizioni si dovessero girare lontano centinaia e centinaia di chilometri da qui”.
“Ho visitato molte città della nostra regione, tra cui anche Spoleto – scrive sul
popolare social network Loredana – ma
ritengo che Gubbio sia molto più bella,
basta guardare le riprese delle edizioni
precedenti, quegli scorci da cartolina, è
per questo che è stata amata da registi
come Zeffirelli”. In tutto questo bailamme, a calmare le acque ci ha pensato il
commissario Maria Luisa D’Alessandro
che ha raccolto le sollecitazioni arrivate da più parti della società civile, proponendo di conferire la cittadinanza
onoraria a Terence Hill che a Gubbio ha
messo oramai le radici, non solo per avere comprato casa, ma anche e soprattut-
to per aver partecipato ad innumerevoli
iniziative a sfondo sociale e per essere
diventato in qualche modo il testimonial
mediatico della città d pietra. Il conferimento della cittadinanza onoraria sarà
inoltre l’occasione per riunire a Gubbio
rappresentanti istituzionali di Regione,
Provincia e Comuni umbri, con l’intento
di dare il via, finalmente, ad una vera forma di collaborazione tra Istituzioni finalizzata a promuovere al meglio l’Umbria
e le sue città. E forse ad aprire una nuova
fase per il rilancio di Gubbio.
 Don Matteo a Gubbio
11
Gennaio 2014
luoghi dell’Umbria, tra cui è stata inserita
anche la città di Gubbio. Ma questo agli
eugubini non è bastato e sono fioccati
comunicati stampa e prese di posizione:
l’ex sindaco e oggi consigliere regionale
Orfeo Goracci, oltre a criticare il modo in
cui è stata gestita la vicenda dall’amministrazione targata Guerrini, ha parlato
di “danno oltre alla beffa” accusando la
Regione di non aver mai speso un centesimo nei 15 anni (il primo ciack risale
al 1998) in cui “Don Matteo” è stato girato a Gubbio ed invitandola ad aprire
quanto prima un tavolo di confronto con
la Lux Vide per far sì che la città di pietra diventi un punto di riferimento per
le prossime produzioni. Un altro rappresentante eugubino in Regione, Andrea
Smacchi, ha invitato invece la Giunta
regionale a fare chiarezza sulla vicenda,
preannunciando un’interrogazione affinché vengano spiegate in maniera approfondita le motivazioni che hanno portato
la Regione a stringere l’accordo con Lux
Vide. Tra accuse e rimpalli da un’istituzione all’altra, è intervenuta anche l’associazione Maggio Eugubino che provocatoriamente ha invitato gli eugubini a
ricorrere a quanto prevede l’articolo 132
della Costituzione Italiana, ovvero la possibilità di indire un referendum per il passaggio di un Comune da una Regione ad
un’altra. Ovvio che si è trattato soltanto
di una provocazione ma l’effetto è stato
comunque elettrizzante. Il dibattito sulla vicenda “Don Matteo” si è poi spostato dai palazzi del potere alla piazza, sia
fisica che virtuale, con gli eugubini che
hanno espresso le loro opinioni, diverse,
a volte contrastanti, ma tutte convergenti su un unico aspetto, il rammarico per
aver perso “Don Matteo” e la sua capacità di attrarre turisti. “Quando i buoi sono
scappati tutti, chiudiamo il recinto – scrive Sandro su Facebook - Mi dispiace che
si sia persa un’occasione enorme come
 Don Matteo a Spoleto
[email protected]
INCHIESTA
di Valentina Santucci
E se puntassimo
sul turismo?
Il
Gennaio 2014
12
2014 potrebbe essere davvero
l'anno della ripresa per Gubbio
se la comunità tutta inizierà a
puntare sulla risorsa più grande che
la città di pietra possiede: il turismo.
E' stato ripetuto più e più volte: Gubbio ha le carte in regola per vivere di
turismo ma, in concreto, poco o niente è stato fatto per passare dalle parole ai fatti. Oggi però, con la crisi che
ha messo in ginocchio i settori trainanti dell'economia eugubina, puntare sul turismo diventa una scelta
non solo auspicabile ma necessaria.
D'altronde non c'è da inventarsi
niente, è sufficiente valorizzare quello che si ha. Ci sono almeno tre filoni
fino ad oggi poco sfruttati che vale
la pena riportare in auge: il turismo
didattico-scientifico con la riscoperta
della Gola del Bottaccione e il laboratorio multimediale allestito negli
spazi dell'ex convento di San Benedetto, il turismo religioso con il Sentiero francescano e i luoghi legati a
Sant'Ubaldo e al Poverello di Assisi,
e il turismo storico-artistico con la
valorizzazione del Distretto dell’Appennino umbro-marchigiano.
Per il laboratorio dedicato al sito da
cui prese le mosse la teoria di Walter Alvarez sulla scomparsa dei dinosauri, è bastata una semplice visita
didattica di bambini ed insegnanti
della scuola dell'infanzia “Matteotti”
per capire quale prezioso patrimonio Gubbio possieda, “un patrimonio
www.gubbiooggi.it
Alla scoperta dei luoghi
"dimenticati" di Gubbio, dalla
Gola del Bottaccione al Sentiero
Francescano passando per le
bellezze dell'Appennino.
unico al mondo - hanno dichiarato i
docenti - che andrebbe valorizzato
in maniera concreta con un rilevante
ritorno in termini turistici e culturali
nell’arco di tutto l’anno”.
Ma il Bottaccione non è l'unico sito
turistico “dimenticato”: anche il Sentiero Francescano - riscoperto a dire
il vero in occasione dell'ultimo pellegrinaggio Assisi – Gubbio al quale,
grazie anche alla nuova spiritualità
che Papa Francesco ha saputo infondere, hanno partecipato oltre 600
persone – è stato negli anni abbandonato sia in termini di manutenzione che di promozione turistica. Con
un Papa che ha fatto proprio non solo
il nome ma anche l'insegnamento di
San Francesco vale però la pena rilanciarlo insieme ai
luoghi segnati
dal passaggio
del Poverello e
dalla spiritualità del patrono
Sant'Ubaldo. Infine i percorsi
storico-culturali
ed artistici: in
questo caso c'è
già un progetto
condiviso
dai 23 Comuni del Distretto
dell’Appennino umbro-marchigiano
con
Gubbio Comune capofila finalizzato
a promuovere il territorio attraverso
pacchetti turistici che si muovono
lungo tre itinerari: ambientale, storico-artistico e dell’artigianato artistico. D'altronde la formula degli itinerari turistici è quanto mai valida nella
piccola Umbria dove il turista difficilmente sceglie di visitare una sola città. In questo senso fanno ben sperare i dati resi noti dal popolare motore
di ricerca di hotel Trivago, secondo
il quale le mete italiane più cliccate
sono, non a caso, proprio due città
umbre, Perugia e Assisi.
Che, sempre non a caso, sono candidate insieme a diventare Capitale
Europea della Cultura nel 2019. Eugubini, carpe diem!
INCHIESTA
Dimmi di sì!
“Q
uest’anno metto la testa a
posto e mi sposo” è una delle frasi più dette – o pensate
– nella lunga notte di San Silvestro.
Decidere di lasciare per sempre il celibato – o il nubilato – e di mettere su
famiglia è infatti in cima alla lista dei
“buoni propositi” per il nuovo anno.
Che prontamente però vengono disattesi, forse a causa anche della
crisi economica che costringe molte
coppie a rimandare a tempi migliori il
“grande passo” se non addirittura ad
accontentarsi di una più economica
convivenza.
Dati Istat alla mano, da quarant’anni
a questa parte in Italia il numero dei
matrimoni risulta in costante calo,
fino al picco negativo pari a - 91%
raggiunto nel periodo 2008-2012.
Soltanto nel 2012 si è registrato un
incremento delle unioni, dovuto però
soprattutto ai matrimoni in cui almeno un coniuge è di nazionalità straniera, mentre le prime nozze tra sposi
italiani sono in caduta libera.
Tale flessione si registra anche a Gubbio, anche se la città di pietra sembra
tenere rispetto ad altre realtà.
Stando ai dati forniti dall’Ufficio Stato
Civile del Comune di Gubbio, nonostante la crisi, economica, sociale e di
valori, nel corso del 2013 infatti ben
I matrimoni sono in continua
flessione ma aumentano
quelli celebrati con rito civile
e le unioni "miste".
152 coppie hanno deciso di unirsi in
matrimonio all’ombra del Monte Ingino e di queste ben 135 erano composte da cittadini entrambi eugubini.
Anche qui, come nel resto d’Italia, sono
in aumento i riti civili, a discapito di
quelli religiosi, conseguenza non solo
dell’incremento dei cosiddetti matrimoni misti ma anche di una fede che
sembra essere sempre più traballante.
A volte inoltre la città di pietra viene scelta come location privilegiata
in cui giurare amore eterno da coppie che non hanno alcun legame con
Gubbio come dimostrano i dieci sposi italiani che hanno deciso di unirsi in matrimonio nella città dei Ceri,
attratti dagli incantevoli scorci che
sa offrire in ogni periodo dell’anno. A
questi si aggiungono poi anche due
coppie straniere provenienti dall’Olanda e da Dubai.
Un capitolo a parte
meritano i matrimoni misti, quelli
tra un eugubino/a
e una straniera/o;
nel 2013 ne sono
stati celebrati ben
14 mentre due si
sono svolti all’estero,
precisamente in Svezia
e in Colombia. In
merito alla tipologia di rito, delle
152 coppie che si
sono unite in ma-
trimonio, 97 hanno optato per il rito
religioso mentre 38 hanno preferito
quello civile.
A questo proposito il Comune di Gubbio offre quattro diverse location tra
cui scegliere: la Sala Trecentesca, la
Sala degli Stemmi, la Sala Consiliare
e una saletta presso l’Ufficio Anagrafe. Ma attenzione perché mentre per i
residenti l’utilizzo di tali sale è gratuito – perlomeno nei giorni feriali, quando gli uffici comunali sono aperti – chi
proviene da fuori Comune deve pagare dai 100 ai 300 euro in base alla sala
e al giorno della settimana.
Ma le sale sono a pagamento anche
per gli eugubini che decidono di sposarsi di sabato pomeriggio o di domenica: per quelle del Comune occorrono 200 euro, per la saletta dell'Ufficio
Anagrafe ne bastano 150.
13
Gennaio 2014
di Valentina Santucci
[email protected]
COSTUME
di Simone Zaccagni
L'importanza di un sorriso
Un anno intero ripercorso partendo da un piccolo
incidente sportivo, seguito da una novità in famiglia...
 Sorriso in Kenya (foto Zaccagni)
Il
Gennaio 2014
14
www.gubbiooggi.it
titolo potrebbe farvi pensare
ad uno di quei sorrisi virtuali, che danno l’idea del volersi bene, spesso ricorrente negli
slogan degli enti che si occupano
di solidarietà e beneficenza, che
utilizzano come testimonial un
bambino come questo che ho fotografato in uno sperduto villaggio del Kenya qualche anno fa. No,
il sorriso di cui vi parlo è proprio
l’atto del piegare le labbra e formare quella mezza luna che indica
ilarità e piacere. Facciamo ordine.
Il 26 dicembre 2012 durante una
partita di calcio fra amici (sì, giocavamo la mattina di santo Stefano,
e allora?), in seguito ad uno scontro fortuito, ho riportato una ferita al labbro superiore. Di corsa al
pronto soccorso, anestesia locale,
punti di sutura e passa la paura.
Cose che capitano direte voi. Sì, in
effetti nel mio palmares di infortuni subìti adesso mi manca solo il
bacino (sto facendo atti apotropaici…). Quindi niente di strano, nem-
meno vale la pena farci un articolo.
Invece no. Perché ogni cosa che ci
succede ha un suo motivo, o perlomeno voglio crederlo, cerco sempre di tirare fuori dalle esperienze negative qualcosa di positivo.
All’inizio mi era difficile trovarlo.
Soprattutto quando si è costretti
da 5 punti di sutura in bocca a non
poter mangiare cibi solidi e bere
con la cannuccia. Poco male, sono
appassionato di yoghurt e gelato.
C erto che, durante le feste, vedere
tutte quelle portate davanti e dover rifiutare non era una gran piacevolezza. Per le bibite era diverso, ma certo finché si tratta di una
coca cola, ok, ma un buon vino non
lo si può bere con la cannuccia.
Non è deontologico… per non parlare del caffè: c’è bisogno di sentire la tazzina… Quindi niente alcol
e niente caffè e pochi cibi. Cosa
positiva: vorrà dire che dimagrirò,
proprio nel momento dell’anno in
cui tutti sono preoccupati di mettere su chili. Così in quei giorni mi
sono specializzato in purè, brodini
e passati di verdure. E quando uno
di questi veniva fuori con qualche
grumo, lo chiamavo “passato imperfetto”, facilmente confondibile
con una forma verbale. Ma a parte
questi problemi gastronomici, la
peggiore cosa era il non poter sorridere, pena una fitta piuttosto dolorosa nella parte suturata. Sembrerà strano, ma il poter sorridere
non è cosa secondaria: anche nella
giornata più buia, capita che qualcosa ci porti un momento di spensieratezza. “Una giornata senza
sorriso è una giornata persa”, l’ho
letto una volta sulla carta trasparente che avvolge i Baci Perugina.
E pur essendo un tipo abbastanza
malinconico e leopardiano, cerco
sempre di trovare la battuta per
sdrammatizzare una situazione.
Insomma, la momentanea problematica mi aveva costretto ad adattarmi e così, quando capitava, ridevo internamente, senza muovere
le labbra. E già pensavo che avrei
ritrovato il sorriso vero e proprio
solo all’indomani del giorno della
Befana, quando, passati i 15 giorni canonici, avrei potuto rimuovere i punti. Finché, non posso dire
in modo inaspettato, due giorni
dopo il mio piccolo incidente torno all’ospedale, ma questa volta
per un lieto evento: era nato il mio
secondo nipote, Federico. Mentre
salivo le scale, partendo dal mio
personale vissuto, che a distanza
di due giorni mi aveva visto dapprima arrivare insanguinato come
il personaggio di un film di Tarantino e poi con una coccarda azzurra in mano, riflettevo sul fatto che
l’ospedale è un riassunto della nostra vita: in contemporanea c’è chi
nasce e chi ci muore… va beh, lasciamo il pessimismo di Leopardi
e Schopenhauer per qualche momento e torniamo al reparto ostetricia. Sul letto c’è Silvia (a proposito di Leopardi…), la mamma, con
quell’espressione fra lo stanco, il
rilassato e la soddisfatta consapevolezza di aver portato a termine
un compito gravoso ma meraviglioso. In giro per la stanza, come
una palla del flipper, rimbalza mio
fratello che già pregusta partite a
scacchi e palleggi insieme al nuovo erede. C’è ovviamente il piccolo
Federico, che dorme placido, ignaro della memoria che quel nome
e quel cognome evochino a molte
persone, ignaro di tutte le fatiche
che dovrà affrontare e delle gioie
che assaporerà, dei compiti che
dovrà svolgere e degli amici che
conoscerà, delle partite in tv che lo
faranno arrabbiare e dei libri che
leggerà, probabilmente in formato
COSTUME
cinismo, forse perché con la telecamera in mano mi
sentivo come una
voce fuori campo, non partecipo
emotivamente,
anzi per reazione
mi metto a ridere, ma non internamente,
come
mi ero abituato
in questi giorni,
ma con un sorriso
vero, doloroso ma
cosciente. Un sorriso che da giorni
tenevo dentro di
me, un sorriso cui
non ero più avvezzo. E mentre Ales Colazione con sorriso (foto Zaccagni)
sandra tratta con
congenita, innocente naturalezza il nuovo arrivato perché avanti li aspetta la persocome fosse cosa comune ed abi- na giusta. Inoltre, vorrei insegnare
tuale, guardo i due piccoli esseri loro a non giudicare il libro dalla
umani e capisco che in fondo ride- copertina, ma di leggerlo; né il film
re o piangere sono la stessa cosa. dal titolo, ma di guardarlo; né il viSi piange di gioia, si sorride per cino dall’aspetto, ma di parlargli.
amarezza… Vorrei solamente che Ecco la prima frase che avrei vosapessero che, per loro, il futuro, luto dire loro: “Fatevi guidare dalla
ormai, è un dovere, e che non de- curiosità, perché quando sarete di
vono fermarsi al primo amico, per- fronte all’ultima parete di questo
ché ce ne potrebbero essere altri vicolo cieco che è la vita, girandomigliori; né assaggiare solo un ge- vi, spalle al muro, ne vedrete l’infilato, ne avranno tanti più buoni; né nito cercare, il perenne domandartuffarsi su un solo mare, nuoteran- si, l’eterno provare.”… Questa forse
no in molti più caldi; non devono era meglio come esordio dialettidispiacersi della prima delusione, co, ma l’ho concepita tardi. L’Epifania oltre alle feste, quella volta,
ha portato via anche i punti… Appena tolti, sono volato in un bar a
prendere un caffè e mentre me lo
godevo (consiglio: privatevi per un
breve periodo di una cosa per poterla apprezzare meglio) ho sorriso
fra me e me, uno di quei rari sorrisi di serafica serenità. Adesso che
scrivo, ad un anno di distanza, tutto è tornato a posto, la cicatrice è
scomparsa dalla bocca. Ma non dai
ricordi. Perché, come si dice, “ogni
cicatrice è un autografo di Dio”. 15
Gennaio 2014
digitale. Ignaro anche del fatto che
ogni minuto che passa da quando
è nato aumenti esponenzialmente
la sua età, cosa che diminuirà progressivamente con il passare del
tempo e l’aumentare dell’età. Mi
avvicino e, mentre sbadiglia, apre
gli occhi ed ha il primo incrocio
con i miei: gli faccio notare, sì, glielo dico, certe cose bisogna farle
capire subito, che come ogni altro
cittadino italiano ha già più di 30
mila euro di debito pubblico. Frase
un po’ triste da dire ad un bambino appena nato, soprattutto triste
se è la prima frase che gli rivolgo,
però almeno mi ricorderò sempre
il nostro esordio dialettico. Sarebbe stato più difficile ricordare un
banale: “quanto sei bello!”. Poi le
prime volte, si sa, sono importanti,
il famoso imprinting. E a proposito di prime volte, sta arrivando sua
sorella Alessandra, con un corteo
di nonni e zii, festosi e rumorosi
come i coribanti di Bacco. Ovviamente con mio fratello decidiamo
di filmare il primo incontro dei due
nuovi fratelli, e giustamente lascio a lui la scena ed io mio occupo delle riprese. Capita di rado di
avere un video di quando abbiamo
conosciuto una persona importante della nostra vita, perché spesso
avviene in modo casuale… Va beh,
quando avviene l’incontro fra Federico ed Alessandra, quasi tutti si
commuovono e si mettono anche
a piangere. Io, forse per il mio noto
 Alessandra e Federico
al loro primo incontro
[email protected]
COSTUME
di Francesco Zaccagni
I saldi di “inizio” stagione
L’avvento dei saldi viene atteso con ansia, quasi fosse quello di un messia.
Luci ed ombre degli sconti di gennaio
C’è
crisi, molte aziende sono
sparite, altre sono in difficoltà. Le famiglie hanno
sempre meno denaro da spendere ed
il commercio piange lacrime di sangue, spesso comprensibili e giustificate, in certi casi, no.
Gennaio 2014
16
www.gubbiooggi.it
Molti dicono che questo Natale abbia
registrato uno dei più grossi cali nelle
vendite da decenni a questa parte, e
ci credo. Tuttavia, per fortuna ci sono
i saldi, sono loro che possono ridare
fiato alle casse asfittiche di molti commercianti. I benedetti saldi di “fine”
stagione che io, al contrario, definisco i
maledetti saldi di “inizio” stagione. I TG
nazionali presentano l’avvento dei saldi in prima notizia, quasi fosse quello
di un messia che, spinto dalla sua magnificenza e bontà, ogni tanto ridiscende sulla terra per riportare giustizia tra
gli uomini poveri e di buona volontà.
Ed ecco che si vedono, nelle grandi città, file interminabili di fronte ai negozi
del centro, tipo quelle per il pane nei
paesi dell’Est, ai tempi della Cortina di
ferro. Code e cose da non credere.
Passeggiando nella nostra città non si
notano certo file, ma le vetrine di abbigliamento sparano pure loro sconti
da capogiro, del 30-50-70%, che mi
fanno alquanto riflettere.
Prima di tutto, e lo capirete dal titolo,
credo sia assurdo, nella prima settimana di gennaio, fare riferimento alla fine
stagione, quando il freddo deve ancora arrivare, a pochi giorni dal Natale.
Lungi da me dal fare i conti in tasca
agli altri, ma mi domando, come è possibile fare sconti del 50-70 % se non
grazie ad un prezzo di partenza iniziale
fuori dalla grazia di Dio? Subito dopo,
tuttavia, ricordando i testi universitari di economia, mi acquieto pensando
che il prezzo non lo fa il commerciante, bensì il mercato, laddove domanda
e offerta di un bene si incrociano.
Bah… sarà così… Di certo, però, ciò
non mi soddisfa comunque, sognando, forse da idealista, un mondo in
cui il rapporto tra il commerciante e
l’acquirente sia assolutamente fiduciario, basato sulla serietà e sulla correttezza. Invece no, sembra quasi che
oggi comprare un prodotto sia una
specie di gioco d’azzardo, una lotta
tra furbi, quasi per la sopravvivenza,
COSTUME
un po’ di più ma ce l’aveva tre
mesi prima dei saldi di fine stagione, quella vera, quando già
si respira aria di primavera.
Oggi solo uno sciocco può comprare nel periodo natalizio.
Andando avanti così e ragionando con un briciolo di logica o dovremo festeggiare il
Natale nei primi di giorni di
gennaio o, magari più probabilmente, i saldi inizieranno
il 15 dicembre. Non vedo altre soluzioni, visto che ormai
siamo in guerra economica e
commerciale.
Concludo queste mie riflessioni con l’ennesimo elogio alla
Apple, di cui ammiro la strategia commerciale: prodotti di
assoluta qualità, costosi, ma
con una garanzia assoluta.
Se li vuoi, li paghi a quel prezzo. Sempre ed ovunque.
Che bello!
 Saldi a Londra
17
Gennaio 2014
dove l’acquirente deve cercare
momenti propizi o filoni d’oro,
mentre il commerciante sfruttare
al massimo gli attimi di debolezza
dei propri clienti.
Ma santo Dio, se fossi un commerciante, quale più grande
soddisfazione ci sarebbe, oltre a
quella di portare avanti la mia attività tra le enormi difficoltà che
oggi si incontrano e di realizzare
quindi un giusto profitto, se non
quella di vedere un cliente fiero
e soddisfatto del proprio acquisto? Se io acquisto un capo di abbigliamento la vigilia di Natale a
400 €, e il 4 gennaio me lo ritrovo in vetrina a 200 €, cosa debbo
pensare? Che io sono un allocco
o che il negoziante è molto più
“furbo” di me? Probabilmente e
tristemente entrambe le cose…
Una volta i saldi erano a marzo e
se qualcuno comprava qualcosa
per Natale sapeva che la pagava
[email protected]
COSTUME - Moda
dal blog di Martina Cancellotti - www.glamourmarmalade.com
Buoni propositi
e cattivi pensieri
La
Gennaio 2014
18
verità è che certe prassi legate
all’universo femminile non l’ho
mica mai capite. Come quelle
del Capodanno. Del tipo perchè divertirsi a tutti i costi una sola notte quando
un anno è fatto di 364 giorni molto più
confusionali, intensi, inaspettati. Come
perché decidere cosa indossare un anno
prima: il 1 gennaio 2013 già molte donne hanno deciso cosa mettere per il 31
dicembre 2013. Come pensare ai buoni
propositi per i prossimi 12 mesi a venire a cominciare dalla dieta. “Quanto ho
mangiato per queste festività uuuhhh,
non sai quanto. Ma sai? Da domani comincio a correre, camminare, andare in
palestra per smaltire i quattro panettoni,
le 3 lasagne – no ma che? Tre teglie, no
tre piatti – i due polli arrosto e le patate. E ci sono stata pure attenta sai? Ma
tu? Dove li metti piuttosto?”. “Mangio
di meno”. Come perché spendere, se
va bene, 80 euro per la cena in qualche party “troppo esclusivo” se poi neanche terminato l’antipasto: “Uhm sono
www.gubbiooggi.it
Gennaio è il mese del bilancio
dell'anno precedente e del solito,
spesso vano, tentativo di iniziare
qualcosa, di migliorarsi, di cambiare...
già piena”. E soprattutto perché
comprare un abito per la notte di
Capodanno a prezzo pieno quando quattro giorni dopo ci sono
i saldi e lo acquisti alla metà? E
non ditemi per far girare l’economia, per piacere. E' passato un
anno. Da quel dicembre 2012
abbiamo già vissuto 365 giorni,
12 mesi e non so quante ore a
ridere, piangere, litigare, odiare,
scherzare, mandare messaggi su
whatsapp. Abbiamo pure rotto
qualcosa, dimenticato qualcuno
e baciato qualcun'altro. Abbiamo
tradito, giurato amore eterno ma
anche bestemmiato contro chissà poi chi. Abbiamo creduto in qualcosa
che sia nel potere del copriocchiaie di
prima mattina, in un skinny jeans o in un
tubino nero alla "Colazione da Tiffany"
come passepartout per ogni occasione o
di un Dio generico, che sia un Buddha o
sia Coco Chanel, poco importa. Lavorato, lavorato, lavorato. Ci siamo fatte trascinare dalle canzoni e da profumi sconosciuti, come quelli di lui, rimasti sulle
labbra dopo un bacio
sul collo o tra i capelli dopo un abbraccio.
Abbiamo avuto voglia di correre, fatto
shopping, chiamato
nel cuore della notte la migliore amica.
Pure bevuto talmente
tanti spritz che ormai
hanno stancato come
gli uomini che si fanno desiderare manco fossero donne. E
magari non abbiamo
fatto la cosa più importante. Tra tutte le
corse quotidiane, le telefonate ricevute
e le email da mandare, in qualsiasi parte del mondo ci troviamo, non ci siamo
fermate un attimo. Non ci siamo fermate
a guardare, nemmeno di sfuggita, chi ci
stava accanto, nonostante tutti gli errori,
gli sbalzi d'umore, le storie e le paranoie
costanti, perenni, insensate. Ce ne siamo dimenticate alla ricerca di qualcosa
e di qualcuno, quando tutto era là. Così
semplice. Non lo abbiamo voluto vedere
o, forse, non ce ne siamo accorte. Avete
presente un vetro appannato? Quando
ci si passa la mano sopra e sembra che
per un po’ si veda dall’altra parte e invece torna quella specie di foschia, fino a
quando poi scompare e tutto è così chiaro, nitido, talmente trasparente? Ecco
succede esattamente questo.
Un'unica certezza così: non è mai troppo tardi. Per chiedere scusa, per tornare
indietro e bussare di nuovo alla porta,
anche se è la stessa. Del resto, c’è ancora un altro anno da vivere, 365 giorni
12 mesi e non so quante ore per ridere,
piangere, litigare. Amare..
CERI
Andiamo a vedere chi saranno i tre
ceraioli che avranno l'onore di tirare
la brocca il prossimo 15 maggio.
Luigi Pierucci, classe 1964, noto come “Barcarola”,
soprannome che ha ereditato dall'omonimo nonno e
dal padre Enzo, insieme alla grandissima passione ceraiola e al fisico possente. Sposato con Marta Vagnarelli, anch’essa appassionata Santubaldara, ha due figli: Marco, nato addirittura il 15 maggio, ed Elisabetta.
Descrivere in sole 1000 battute il curriculum ceraiolo
di Barcarola è sicuramente un’impresa ardua, per l’enorme quantità di Km percorsi sotto il Cero, nelle più
svariate ed importanti mute. Nato e vissuto anagraficamente sul corso (precisamente nella Piazzetta di
Sant’Antonio) ceraiolescamente parlando è della manicchia di San Pietro - Sant’Agostino, anche se lui ama
definirsi semplicemente un “ceraiolo di Sant’Ubaldo”.
Sin da bambino, prima con i ceri Piccoli e poi con i
Mezzani, fa parte di tutti i pezzi più prestigiosi: muta
dell’Alzata, Calata dei Neri, Barbi, INAM, Girate della
Sera e ultima muta del monte... Fa il suo esordio con
la vera stanga nel 1980, a 16 anni non compiuti, sullo
Stradone dei Pini, anche se poi preferisce scegliere la
muta della Croce, composta esclusivamente dai suoi
amici della classe 1964. In città prende il Cero ovunque e con chiunque: nel 1985 esordisce sul corso con
la muta della Statua, poi con gli amici di Santa Lucia
nella muta dei Vecchi (1990-1994), nelle girate della sera (1992-2006), ma è soprattutto nella muta di
Barbi (come suo padre Enzo) che riesce a distinguersi,
dal 1987 al 2004, come una delle migliori punte davanti di sempre del Cero patrono. Ma Barcarola non è
solo un “ceraiolo da 15 maggio”, avendo sempre partecipato attivamente all’organizzazione della corsa
con quella passione che di sicuro non può averlo mai
fatto passare inosservato, nella buona e nella cattiva
sorte. In tre parole: un grandissimo ceraiolo. (F.Z.)
Sarà Massimiliano Tosti ad alzare San Giorgio. Nato
nel 1971, della frazione di Cipolleto, ceraiolo della
manicchia della Piana, è stato eletto con 370 preferenze nella recente votazione del 13 gennaio: gli altri
due candidati erano Gabriele Tironzelli, che ha raccolto 297 voti e Rudi Tomarelli, 215 voti. Al suo secondo
tentativo, pertanto, ci è riuscito, dopo che nel 2008 i
sangiorgiari gli avevano preferito Fausto Orsini. Punta
dietro nella muta del Bargello, secondo buchetto e capodieci sul monte, all'altezza della seconda capeluccia, è anche apprezzato per l’attività che svolge nella
famiglia e nelle varie manifestazioni ad essa collegate.
Infine, Fabio Latini guiderà il cero di Sant’Antonio
ed ha ricevuto la fiamma, simbolo della guida dei
ceraioli Santantoniari, dal capodieci 2013, Ubaldo
Gini, in una gremitissima chiesa dei Neri, come da
tradizione, nella giornata di ricorrenza di S.Antonio
abate. Ceraiolo della manicchia di Padule, non è
nuovo a compiti importanti, avendo ricoperto per
anni il ruolo di capodieci nel secondo pezzo del
Corso. Classe 1968, sposato con Michela Menichetti, ha due figli. Lo troviamo ceppo a san Francesco
e sul monte, prima di iniziare l’avventura in mezzo
alle stanghe con la trafila monte, alzatella ed INAM,
coronata, come detto, sul Corso. In pratica è l’ultimo
capodieci eletto dal Senato di S. Antonio, dopo che
lo stesso è stato sollevato dall’incarico nell’assemblea del 12 aprile 2013.
Speciale FESTAdeiCERI
Manda le tue foto entro il 15 aprile: le vecchie foto, quelle in bianco e nero o con i colori sgranati che
raccontano il 15 maggio dei nostri padri, dei nostri nonni. Scatti curiosi, immagini inedite, i Ceri degli eugubini lontani. Scrivi a [email protected] per mandare le tue foto con una breve descrizione. Se non hai
le foto in formato digitale, puoi portarle direttamente presso La Stamperia in Via Benedetto Croce, il reparto
grafico di GUBBIOoggi, che provvederà a scannerizzare le tue foto.
19
Gennaio 2014
I protagonisti
della corsa
[email protected]
ASSOCIAZIONI
a cura di Ottica Salciarini
Ottici eugubini in aiuto al Burkina Faso
Dal 7 al 27 novembre u.s. si è svolta la seconda missione oculisti-ottici
organizzata dall’ Associazione L’Impegno in Burkina Faso.
I
nostri oculisti, i dottori Giovambattista Sbordone, Nicola Boccolini e Maria Antonietta Ricci,
con il supporto dell’infermiere
Massimiliano Ragni Calzuola,
hanno eseguito un centinaio di
interventi per cataratta ed altre
gravi patologie oculari.
Gli ottici che hanno partecipato
alla missione, Gabriele Salciarini e Simone Cecchini della Visionottica Salciarini, hanno controllato circa duecento pazienti,
realizzando un grande numero
di occhiali correttivi.
Il dottor Luigi Panata, presiden-
te dell’associazione e organizzatore delle missioni, coadiuvato dalla dottoressa Patrizia
Scavizzi, ha preso contatti con
le autorità locali per la continuità del progetto sanitario. Inoltre ha contattato, ove possibile,
i bambini in adozione ed i religiosi che li seguono ed ha preso
impegni per la costruzione di un
pozzo in un villaggio privo di acqua potabile nei prossimi mesi
del 2014.
L’Associazione ringrazia tutti coloro che in qualsiasi modo l’aiutano
a portare avanti questi progetti. Gennaio 2014
20
SCADENZE DI FEBBRAIO
www.gubbiooggi.it
17 FEB
INPS ARTRIGIANI COMMERCIANTI
INPS DIPENDENTI
IPPEF DIPEN.
IPPEF LAVORO AUTONOMO
IVA CHIUSURA MENSILE
28 FEB
COMUNICAZIONE ANNUALE IVA
ASSOCIAZIONI - Banda Comunale di Gubbio
dalla Redazione
Gennaio, si riparte...
Dopo un 2013 fitto di impegni e soddisfazioni, la Banda Comunale è
pronta per un altro anno altrettanto impegnato.
La
Banda Comunale, dopo
gli impegni di novembre,
peraltro coronati da successi significativi, gode ora del
riposo, meritatissimo, anche alla
luce del rafforzamento della collaborazione con realtà musicali e di
volontariato sociale, come la Corale Abatini di Città di Castello e la
Corale Giuseppe Verdi di Gubbio,
L’Associazione Diabetici Eugubini
e l’ Emporio della Solidarietà "San
Giorgio" di Città di Castello.
Non riposa invece il Consiglio Direttivo che ha già incominciato a
pensare al concerto di S. Ubaldo.
Le proposte raccolte saranno messe al vaglio dello stesso Consiglio
e della Commissione Artistica.
Il primo impegno del 2014 è stato il simpatico servizio del 17
gennaio per la festa di S. Antonio
Abate organizzata dalla Famiglia
dei Santantoniari.
Dopo tantissimi anni di interruzione, su richiesta del Centro della
Gioventù, la Banda allieterà con la
propria musica la sfilata dei carri
allegorici nel giorno di Carnevale.
Questa iniziativa fa parte del fermo intento, da parte del nostro
sodalizio, di partecipare quanto più possibile a tutti gli eventi
cittadini al fine di diffondere nel
miglior modo la propria immagine e stimolare, coi fatti, la cultura
musicale tra i giovani.  Archivio Gavirati. 1959(?).
Da sinistra: Giuseppe Grelli, Benedetto Castellani, Bruno Rogari,
Sergio Minelli, a S. Lucia prima della partenza della sfilata dei
Ceraioli, dei Ceri Mezzani o Piccoli, poiché per tali servizi era ancora in uso l’abbigliamento in borghese, mentre per i Ceri Grandi
ognuno indossava la propria divisa da ceraiolo.
Gennaio 2014
21
 La Banda Comunale suona per la Festa di S. Antonio
[email protected]
CULTURA
Redazione
Goldlake al Quirinale fa onore a Gubbio
Napolitano, Letta, Conti e Colaiacovo hanno inaugurato la mostra.
 Una delle opere restaurate da Goldlake al Quirinale.
G
rande onore per Gubbio al
Quirinale dove Giorgio Napolitano, Gianni Letta, Fulvio Conti
(capo di Enel) e Giuseppe Colaiacovo
hanno inaugurato la mostra sponsorizzata dall’eugubina Goldlake.
L’evento, senza precedenti, vede l’intero Piano Nobile del Quirinale occupato da oggetti preziosissimi recuperati dal Nucleo dei Carabinieri
dedicato alle opere d’arte.
Goldlake ha fornito i metalli preziosi
etici per il restauro delle opere secondo la cura di Maurizio Lauri.
Gennaio 2014
22
www.gubbiooggi.it
All’interno del Piano Nobile per la prima volta nella storia un punto vendita consente ai visitatori di acquistare
il catalogo della mostra e di prenotare
o acquistare i gioielli realizzati su iniziativa di Goldlake con metalli etici.
E’ disponibile la linea “Frammenti”
ispirata ai reperti della mostra specialmente il cosiddetto ritrovamento di Perugia, una serie di incredibili urne funerarie che presto faranno
tappa anche in Umbria.
Inoltre vi è la linea “Sacramentale”
che propone oggetti preziosi per le
ricorrenze dei sacramenti
cattolici. Tutto è disponibile anche nella “Boutique”
nel sito www.goldlake.it .
L’esposizione si articola in
due sezioni.
Nella Sala degli Scrigni,
nella Sala di Ercole e nella Sala degli Ambasciatori
sono esposte opere che
vanno dal VI secolo a.C. (si
tratta della testa di leone
recuperata dagli uomini
dell’Arma e oggi assegnata al Museo
Nazionale di Villa Giulia) al Settecento (con in particolare un’Adorazione
dei Magi di Francesco Solimena).
Nella Sala di Augusto il visitatore potrà ammirare una serie di urne funerarie, insieme a una parte del corredo,
provenienti da uno scavo effettuato
in occasione della costruzione di una
moderna abitazione a Perugia.
Le ruspe hanno raggiunto e sventrato
un mausoleo etrusco risalente al III-I
secolo a.C. che apparteneva alla grande famiglia etrusca dei Cacni.
Le urne con le raffigurazioni di scene
ispirate al mondo greco sono per la
maggior parte dei capolavori assoluti.
Le raffigurazioni del sacrificio di Ifigenia, della lotta tra Pelope ed Enomao, delle centauromachie suscitano
la nostra ammirazione e rappresentano una delle più importanti scoperte degli ultimi trent'anni nel campo
dell'etruscologia.
La mostra è aperta fino al 16 marzo
2014, ingresso dalla porta principale
del Quirinale.
CULTURA
di Giambaldo Belardi
Assisi e Gubbio con il Papa
sui passi di Francesco
zata la veste grafica, che contiene 142 foto, delle quali 117 a colori e 27 in bianco e nero. Particolarmente simpatica la foto che
ritrae dei giovani affacciati a una
finestra, durante il passaggio del
Papa nella sua visita in Assisi del
4 ottobre 2013, che mostravano
un cartellone con la scritta: “Forza Papa Gubbio c’è…! Via ch’eccolo”. La visita del Papa è descritta
diffusamente nel libro e illustrata
con molte suggestive foto. Il giorno successivo il cardinale Maradiaga, che aveva accompagnato
il Pontefice, è venuto a Gubbio e
alla domanda di una possibile visita a Gubbio di Papa Francesco
ha così risposto: “sicuramente sì
perché qui San Francesco ha ammansito il lupo e Lui ha tanti lupi
da ammansire”. Un Obiettivo del
libro è stato anche quello di descrivere le numerose memorie
francescane di Gubbio per sollecitare il Papa, che porta il nome di
Francesco , dopo la visita fatta in
Assisi, a venire a Gubbio, seconda patria di San Francesco. Infine
va sottolineato che nel libro sono
state indicate delle linee generali
di un progetto, per
stringere maggiormente i
rapporti con Assisi, per una più
coinvolgente esperienza spirituale da parte del turista e per
incrementare i flussi turistici nella città di Gubbio. 23
Gennaio 2014
Il
libro, a cura di Maria Vittoria
Ambrogi e Giambaldo Belardi, stampato da Petruzzi Editore, con la realizzazione grafica
di Federico Venerucci Comunicazione, è stato presentato Lunedì
12 dicembre 2013, in un incontro
coordinato da Daniele Morini. Il
vescovo di Gubbio mons. Mario
Ceccobelli, nel suo intervento, ha espresso il suo apprezzamento per l’’opera, che ha fornito un
significativo contributo alla storia delle memorie francescane
di Gubbio, messe in relazione
con l’attualità e che ha fornito un
contributo importante alle manifestazioni per il centenario della
donazione ai frati minori della
Vittorina. Sono seguiti gli interventi di Roberto Tanganelli, amministratore unico di Gubbio Cultura, di Don fausto Panfili, rettore
della Basilica di Sant’Ubaldo, di
Franco Raffi, coordinatore di Terra
Mater, dell’ing. Domenico Barbi di
Tecla srl e del dott. Carlo Pierotti,
che hanno espresso un giudizio
molto positivo sull’opera, ringraziando gli autori. Molto apprez-
[email protected]
SCUOLA
ITS “M. L. Cassata”:
a scuola di futuro
G.O.: Che cosa è, oggi, l’ITS
“M.L.Cassata”?
D.S.: E’ un istituto frequentato da
oltre 800 alunni, ben 7 diversi indirizzi di studio, 18 laboratori per una
didattica davvero innovativa ed efficace. Registro elettronico, Totem per
la rilevazione delle presenze, piattaforma Moodle attiva per la predisposizione di “classi virtuali”, rete WiFi
estesa a tutto l’istituto grazie anche
al recente finanziamento dal parte
del MIUR nell’ambito del progetto
“Wireless nelle scuole”, piazzatosi
secondo a livello nazionale.
G.O.: Con i vostri 7 indirizzi quali tipi
di sbocchi formativi o occupazionali
potete prevedere per i vostri studenti?
D.S.: Si può non solo avere accesso a
tutte le facoltà universitarie, ma una
recente indagine ISFOL (vedi tabella)
elenca gli impieghi e le professioni
più richieste dal mercato: professioni
molto interessanti, legate al mondo
dei servizi avanzati, delle tecnologie
e dell’ambiente, che saranno i settori
trainanti per uscire dall’attuale stato
di crisi economica.
Tecnologia e Ambiente le
parole chiave, per una scuola
che innova nella tradizione.
G.O.: Quale l’orario delle lezioni?
D.S.: Unità di lezione di 50 minuti.
Si fanno due ricreazioni, si entra
alle 8,05 e si esce alle 13,25; gli
autobus lasciano i ragazzi proprio di fronte ai nostri cancelli.
In questo modo riusciamo ad
attivare le ultime 2 ore di ogni
martedì in forma laboratoriale: TEDESCO, SPAGNOLO, LATINO, FILOSOFIA, DIRITTI UMANI,
SHIATSU, LABORATORIO TEATRALE, LABORATORIO SUL FARMACO,
SCRITTURA CREATIVA, PAGINE
WEB, APPLICAZIONI ANDROID,
FISICA, PALLAVOLO, SCRATCH
(INFORMATICA), SCACCHI, FOTOGRAFIA, ROBOTICA sono solo
alcune delle opzioni tra le quali
scegliere. Per gli alunni del Biennio, invece, è prevista sempre
nelle ultime due ore del martedì
un aumento delle ore curricolari
di italiano (6), matematica (6), inglese (5) ed educazione fisica (4).
G.O.:Può farci alcuni esempi di
progetti di eccellenza attivi presso
il vostro istituto?
D.S.: Il progetto MOTO ELETTRICA
da TRIAL 2.0; l’adesione alla rete
ROBOCUP ITALIA, con piccoli Robot programmati dai nostri alunni;
il progetto “Autosufficienza” con la
“Serra acquaponica” (pesci e piante); metodologia CLIL per la didattica delle lingue, scambi e gemellaggi, un progetto Comenius con
8 paesi partner (Polonia, Romania,
Spagna, Portogallo, Lituania, Turchia, Francia, Bulgaria) e un Progetto Leonardo da Vinci VetPro di
formazione e aggiornamento del
corpo docente in Finlandia, Germania, Francia e Regno Unito. Infine un
progetto a cui teniamo molto, che
per scaramanzia evitiamo di nominare, ma che già nelle prossime
settimane potrebbe concretizzarsi,
offrendo al nostro Indirizzo AGRARIO e agli alunni che lo vorranno
frequentare opportunità privilegiate, che si vanno a sommare alle
convenzioni attualmente attive con
l’Azienda di Villa Fassia, e descrivono l’“AGRARIO” come uno degli indirizzi più in crescita nel panorama
dell’offerta formativa eugubina.
1 febbraio 2014 – 8 febbraio 2014
Open
day:
9 febbraio 2014 (h. 15.30 – 18.30)
Gennaio 2014
24
its
its
settore
tecnologico
settore
tecnologico
 Studenti nel laboratorio
di Biologia
 La Serrra aquaponica
del progetto
"Autosufficienza"
www.gubbiooggi.it
Gennaio 2014
25
[email protected]
SPORT - Calcio dilettantistico
Mister Martelli. 
di Luca Tosti
Real Padule a
caccia della "prima"
Un
Real Padule da favola.
Semplicemente
straordinaria la marcia dei
gialloblù allenati da mister Martelli,
in testa al Girone A di Seconda Categoria con un cospicuo vantaggio
sulle dirette inseguitrici come Montone, Ponte D'Assi e Ramazzano. Una
vera e propria macchina da guerra
costruita con un attacco atomico per
la categoria Lorenzo Vispi, visto nelle giovanili del Gubbio e poi in D a
Deruta, ad agire da punta centrale, il
talentuoso Giordano Monarchi che
dopo le esperienze con Semonte, in
Eccellenza, Deruta in D, e Cerqueto,
scende di categoria e semina il panico nelle difese avversarie. Completa il reparto il fuoriquota classe '92
Paolo Pasquini che dopo aver vinto il campionato Promozione con il
Casacastalda, è prima sbarcato nella metà granata di Padule dove un
Gennaio 2014
26
www.gubbiooggi.it
brutto infortunio ne ha prima condizionato la stagione, poi ha sposato
il progetto tecnico del Real e ne è
diventato uno dei punti fermi. Una
squadra rafforzata dagli arrivi dal
mercato del difensore Giovannelli
dallo Scheggia e del portiere Manzo,
dei giovani Carletti, De Luca, Merli,
Dormicchi, Cacciamani, Pugnitopo
e Mariotti che sono andati a rimpinguare il folto blocco dei riconfermati della vecchia guardia come
difensori Bossi, Rossi, Rizzo, Fumaria e Ragnacci, a centrocampo non
manca (se non per squalifica!) capitan Radicchi, assieme al più anziano
del gruppo Simone Menichetti con
Provvedi, Uccellani, Saldi e Chiocci a completare il reparto assieme
a Fumaria. Nonostante il primato in
classifica però non viene a meno
l'obiettivo principe di ogni stagione:
divertirsi e portare avanti una so-
cietà che
dal 2001
nonostante le
difficoltà
economiche, trova sempre la forza e
le risorse per l'iscrizione al campionato, con un folto gruppo di tifosi e
soprattutto di dirigenti alle spalle,
che ogni domenica segue le sorti di
Capitan Radicchi e compagni al di la
del risultato, al di la di qualsiasi interesse personale, solo per la voglia di
condividere attimi di sport destinati a rimanere piacevoli ricordi negli
anni a divenire. Così, ecco che dopo
la salvezza ottenuta la scorsa stagione con un paio di giornate d'anticipo, quando alla guida tecnica c'era
Francesco Biancarelli( indimenticabile l'idea di portare la squadra dal
celebre “Mago della Vaccara” per
togliere il malocchio in un periodo
SPORT - Calcio dilettantistico
Continua incessante la cavalcata del Real
Padule, capolista nel girone A di Seconda
Categoria: passione, divertimento e
amicizia come fattori chiave
terra oltre che di sfruttare al meglio
le caratteristiche dei suoi giocatori.
Ma in casa Real, guai a dire o soltanto pensare che
la pratica campionato sia chiusa, con
il girone di ritorno
appena iniziato restano da giocare ancora oltre tre mesi di
campionato per un
percorso all'interno
del quale si nascondono tante insidie
per i gialloblù, chiamati a difendere un
primo posto in graduatoria sinora mai
in discussione e che
se, confermato alla
data del 27 aprile,
ultima giornata di
campionato,
per-
metterebbe di stappare lo spumante e festeggiare la storica promozione in Prima categoria.
 Il Real Padule
27
Gennaio 2014
alquanto sfortunato), la squadra costruita dal direttore sportivo Federico Brunetti ora si ritrova a guardare
tutti dall'alto, per un'annata impreziosita anche dalle vittorie nei derby
disputati con Eugubina, Ponte D'Assi e San Marco a certificare ulteriormente come allo stato attuale della
stagione, il Real Padule sia la miglior
espressione a livello di rendimento
del calcio eugubino dilettantistico,
mettendo nel conto anche le tre
“sorelle” che affrontano la Prima Categoria vale a dire Fontanelle-Branca, Padule e Carbonesca. Amicizia,
divertimento, unità d'intenti: un mix
perfetto in cui una buona fetta di
merito arriva anche da Mister Claudio Martelli, persona verace, schietta e dotata di una simpatia innata
ma al tempo stesso tecnico preparato e che abbina l'equilibrio difensivo alla capacità di giocare palla a
[email protected]
SPORT - Basket
di Giacomo Branco
40 anni di
Basket Gubbio
C
orreva
il
1973. Negli
Stati Uniti
stava per scoppiare lo scandalo
Watergate, venivano inaugurate
le colossali “Torri
Gemelle”
dello
World Trade Center, la guerra del
Vietnam aveva appena terminato di
emettere gli ultimi vagiti e i Pink Floyd
pubblicavano uno degli album più
venduti di sempre (The Dark Side of
the Moon). Al contempo, un gruppo di
giovani appassionati eugubini pensò
di fondare una squadra di pallacanestro. Eh si, avete letto bene, di pallacanestro, gergo usato ormai solo su
qualche testo didattico di educazione fisica, visto che gli anglicismi nel
nuovo millennio sono pane quotidiano della disciplina nata a Springfield,
Gennaio 2014
28
www.gubbiooggi.it
Massachusetts, dagli arguti neuroni del Signor Naismith. Quei ragazzi
con un'innata passione per la palla
spicchi iscrissero la prima squadra di
pallacanestro eugubina proprio nel
1973, giocando le prime partite a cielo aperto, presso la storica palestra di
San Pietro, per poi passare negli anni
seguenti prima alla palestra del Liceo
ed infine alla Polivalente. E oltre Quarant'anni dopo quello che oggi è divenuta L'Associazione Dilettantistica
Basket Gubbio continua ad esser una
delle realtà sportiva più importanti e
coinvolgenti della nostra città e tale
rimarchevole ricorrenza è stata ricordata allo scoccare del 2013 con una
giornata speciale che ha riunito presidenti, dirigenti, allenatori, giocatori
passati, presenti e futuri proprio nello
scenario dell'attuale “casa” del Basket
Gubbio, ovvero la palestra Polivalente. Nel corso dell'evento sono intervenuti tanti protagonisti di questi 40
anni di storia della pallacanestro eugubina, con filmati vari di epoche più
o meno recenti ed un vero e proprio
museo fotografico con i tanti roster
biancoazzurri che si sono succeduti
nel corso degli anni. Tantissimi gli ex
militanti del Basket Gubbio presenti che hanno ricordati i tempi andati
con aneddoti ed episodi memorabili
e significativo è stato anche il collegamento tramite Skype a Zagabria
con l'attuale coach eugubino Paolo
Pierotti, impegnato con l'Under 14 regionale, a casa dell'indimenticato allenatore Boris Sinkovic, che ha scritto
pagine incantate nei libri di storia della pallacanestro eugubina a metà anni
90'. “ Sono onorato nel rappresentare
il Basket Gubbio in questa importante
e quanto mai significativa ricorrenza
– dichiara l'attuale presidente Stefano Pierini, in carica dalla scorsa estate
- ma se tutto questo dopo 40 anni è
ancora possibile, con un fulgido movi-
SPORT - Basket
Grande festa per il
quarantennale del Basket
Gubbio, punto di riferimento
costante del movimento
sportivo cittadino
tante persone che hanno consentito alla
realizzazione di questo splendido tragitto. Da parte mia, posso solo dire che per
me il Basket Gubbio è come una seconda famiglia, visto che da 17 anni faccio
parte di questa società e non riesco proprio ad immaginare la mia vita senza la
pallacanestro”. Naturalmente ci sarebbe
anche la parte agonistica, con la truppa
di coach Pierotti in lotta per la salvezza
(retrocede solo l'ultima in graduatoria)
nel girone D di C Nazionale: un cammino
sinora altalenante ma
il pollice è indubbiamente alto, considerando la riduzione di
budget rispetto agli
anni scorsi e la volontà di puntare con convinzione sul settore
giovanile e di non cercare più elementi af-
fermati ma vere e proprie “scommesse”
per la categoria. Il mondo è cambiato, Le
Torri Gemelle purtroppo non ci sono più,
Il Vietnam e lo Watergate sono solo uno
sbiadito ricordo e dei Pink Floyd sono rimasti solo dischi dei tempi che furono,
ma il Basket Gubbio continua ad essere,
dopo oltre 40 anni, un autentico punto
di riferimento per la cultura sportiva cittadina e non solo.
29
Gennaio 2014
mento giovanile al seguito, vuol dire che
qualcosa di rilevante i miei predecessori
lo hanno fatto ed io ne porto fieramente il testimone”. Gli fa eco il responsabile del settore giovanile Vincenzo Cacciamani, cuore biancoazzurro sin dagli
albori: “Purtroppo sono una memoria
storica – scherza Cacciamani – avendo
vissuto tutte le stagione dal 1973 in poi
prima da giocatore e poi come dirigente.
I ricordi di campo sono bellissimi anche
se è stato un inizio tortuoso perchè dovevamo per forza di cose arrangiarci, ma
eravamo felici e spensierati. Non dimentico però le tante soddisfazioni vissute
da dirigente, sia nella prima squadra che
nel settore giovanile, così come le delusioni: il bello e il brutto, proprio come in
40 anni di vita”. Ed oggi il simbolo con l'
”arancia” in mano del Basket Gubbio è
senza dubbio David Fiorucci, playmaker,
capitano e bandiera: “ Se siamo qui dopo
40 anni – ribadisce David – c'è da ringraziare la passione, la voglia e la volontà di
[email protected]
SPORT - Calcio
di Giacomo Branco
Roselleide
“P
er quanto un albero possa diventare alto, le sue foglie, cadendo, ritorneranno sempre
alle radici.” Così recita un antico proverbio cinese ed è alle proprie radici
che è tornato il nuovo allenatore del
Gubbio Calcio Giorgio Roselli: nativo di
Montone, classe 1957, comincia la carriera da calciatore in Umbria, precisamente a Spoleto dove si mette in luce,
giovanissimo, come tuttofare di centrocampo per poi compiere un lungo
peregrinare che lo porterà prima all'Inter, dove rimase tre anni vincendo una
Coppa Italia passando poi per Vicenza,
Sampdoria, Bologna, Pescara, Bari, Taranto ed Alessandria, ultima tappa prima di appendere le scarpette al chiodo ad inizio anni 90'. Sempre con la
società piemontese Roselli ha poi cominciato ad intraprendere il percorso
da allenatore, in un iter professionale
vissuto quasi completamente in Nord
Italia: Triestina, Varese, un fugace in-
Gennaio 2014
30
framezzo a Viterbo, un biennio al
Mantova fino ai
fasti della Cremonese, dove riusci
a conquistare una doppia promozione
portando i grigio-rossi dall'allora serie
C2 sino alla serie B. Una vetrina che
non lasciò indifferenti gli addetti ai lavori, su tutti il presidente del Grosseto
Camilli, convinto nell'affidare proprio
a Roselli la guida tecnica della formazione maremmana neo-promossa nel
campionato cadetto, per un matrimonio che sarebbe durato lo spazio di
un mattino: appena 3 partite et voilà,
esonero servito x il montonese. Quindi ancora Lega Pro con Bassano, Lecco
e per ultimo il Pavia, con cui raggiunge lo scorso anno la salvezza in Prima
Divisione ma non la riconferma per il
campionato attuale. Nonostante ciò il
club pavese, ultimo nel proprio girone,
a Dicembre sonda la disponibilità di un
ritorno di Roselli che gentilmente declina l'offerta, rescinde il contratto ancora in essere attendendo in qualche
parte del Bel Paese un raggio di sole
invernale per ripartire. E “La” chiamata
arriva, magari anche con tempistiche
inattese e sorprendenti, in un abitudinario martedì di Gennaio: il Gubbio ha
appena deciso di esonerare Cristian
Bucchi, conseguenza del lacerante 5-0
interno nel derby con il Perugia e Roselli sembra corrispondere all'identikit
bramato dalla società rossoblù: esperienza, competenza e pragmatismo,
oltre all'indiscussa capacità di lavorare
con i giovani. L'accordo si materializza dunque con estrema soddisfazione
da ambo le parti e Roselli ritorna nella
terra natia dopo una diaspora quaran-
Scout e Gubbiooggi
Gli abbonamenti di GUBBIOoggi, finanzieranno l'attività degli Scout eugubini
Dopo quelle con Avis e Aelc e Banda
Comunale, GUBBIOoggi da il via alla collaborazione con un altra importante associazione: gli Scout dell'associazione
Agesci di Gubbio, che proprio nell'ottobre scorso ha festeggiato i suoi 30 anni
www.gubbiooggi.it
di presenza continua a Gubbio. In realtà le esperienza dello scoutismo nella
nostra città, che ha visto indossare cappellone e fazzolettone a tante generazioni, annovera molte altre esperienze
di veri pionieri anche andando indietro
nei decenni del '900.
Come tutte le associazioni
anche gli Scout hanno bisogno di trovare forme per finanziare le loro attività, ma
lo hanno sempre fatto tenendo fede ai propri principi, dunque cercando forme
di servizio e modalità che
impegnassero i ragazzi in
primis nel "guadagnarsi" le cose, cercando di non dare per scontato o dovuto nulla.
I ragazzi del Clan e del Noviziato (che
vanno dai 16 ai 20 anni), autofinanzieranno alcune delle loro attività, lavorando al rinnovo degli abbonamenti di
GUBBIOoggi attraverso un porta a porta
direttamente presso il domicilio degli
abbonati dello scorso anno. Dunque
parte del prezzo dell' abbonamento andrà alla locale sezione degli Scout
Dunque chi vorrà potrà rinnovare l'abbonamento pagando in contanti direttamente ai ragazzi che saranno riconoscibili in quanto indosseranno la divisa Scout.
SPORT - CAlcio
L'Odissea di Giorgio Roselli,
nuovo tecnico rossoblù, che
dopo 40 anni è tornato nella
sua Umbria per portare il
Gubbio ai playoff
a 60 anni) ai tempi della mia
militanza prima al Bari e poi
al Pescara: le sue idee erano
avanti di circa 20 anni rispetto
agli standard dell'epoca, ricordo ad esempio che negli anni
80' fu tra i primi ad adottare la
zona difensiva” Poi si passa ai
concetti tecnico-tattici “ Non
ho un modulo preferito, tanto
dipende dalle caratteristiche
dei giocatori che ho a disposizione ma più dei numeri mi interessa l'atteggiamento: compattezza, equilibrio e fluidità
di movimenti in fase di possesso palla”.
Infine un dettame pleonastico quanto
autentico: “Palla agli avversari, bisogna
marcarli: palla a noi, bisogna smarcarsi”
In dieci parole, il gioco del calcio. Ad affiancarlo ci sarà Massimo “Chiodo” Roscini, che torna sotto i Cinque Colli dopo
esser stato protagonista in rossoblù da
giocatore tra la fine degli anni 70 e l'i-
nizio degli anni 80 e come tecnico nelle
stagioni 85/86 e 93/94. Roselli e Roscini
sono accomunati peraltro da un passato
da compagni di squadra a Sansepolcro
prima e alla Fortis Spoleto poi ad inizio
anni 70'. Un ritorno alle radici, nella speranza che l'inverno sia più che mai luminoso e che l'albero, in primavera, possa
far sbocciare un fiore di nome Playoff.
31
Gennaio 2014
tennale, il doppio di quella che il “Fato”
destinò ad Ulisse prima del ritorno ad Itaca ne “L'Odissea”. Come un viaggio nella
piscina di “Cocoon”: “Non avevo mai allenato in Umbria in tutta la mia carriera
– commenta Roselli – e personalmente
considero tale opportunità fantastica,
speciale, con ogni probabilità irripetibile e che mi ringiovanisce di molti anni”.
Roselli cita anche i modelli che lo hanno
ispirato: “I primi frammenti di memoria
calcistica coincidono con mister Dionisio
Arce (sontuoso centravanti e poi allenatore paraguayano,venuto a mancare nel
2000 a 73 anni) che mi fece esordire appena 16enne alla Fortis Spoleto, ma non
posso dimenticare il periodo all'Inter, con
Bersellini allenatore: ricordo che dividevo la camera con il mitico Sandro Mazzola, al plenilunio della sua gloriosa carriera da calciatore. Dal punto di vista tattico
però – prosegue Roselli – l'allenatore
che mi ha folgorato è stato Enrico Catuzzi ( deceduto prematuramente nel 2006
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I FATTI DEL MESE
E-BOOK SUI TERREMOTI
Si è detto e letto molto sull’evento sismico che, dalla fine di agosto, travaglia la nostra zona e la nostra vita quotidiana. E se le dinamiche
tecniche da un lato ci offrono un supporto scientifico, che prova
a spiegarci almeno il “perché”, quasi a sostegno di una tesi che
sembra l’unica a rincuorarci viene resa pubblica e fruibile una
cronaca storica dei terremoti avvenuti nei secoli a Gubbio. “Il
flagello de’ terremoti” a Gubbio. Due casi esemplari. questo il titolo dell'E-book a cura di Ettore A. Sannipoli Propone una breve
scelta degli innumerevoli eventi sismici succedutisi e taluni anche molto gravi, attraverso i quali poter trarre personali spunti di
riflessione. Due, in particolare, gli esempi estrapolati dalla lunga
serie registrata e documentata in tutto il diciottesimo secolo: il
terremoto del 1741 e il terremoto del 1751, di cui è proposta
una lettura. Per questo è stato realizzato un e-book con le trascrizioni di documenti tratti dai libri delle Riformanze del Comune di Gubbio. Riportiamo di seguito un paio di brani significativi.
LICEO SPORTIVO
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Il Polo liceale “G.Mazzatinti” di Gubbio si appresta ad attivare
dal prossimo anno scolastico 2014/2015 l’Indirizzo Sportivo,
nuova articolazione del Liceo scientifico già presente da anni
all’interno del Polo liceale. Per il varo promozionale del Liceo
sportivo, novità assoluta nel panorama scolastico del territorio
dell’Alta Umbria, è stato organizzare un evento speciale il 24
gennaio 2014, riservando l’attenzione al mondo dei motori ed
in particolare delle due ruote, con un dibattito sull’importanza
dello sport nella formazione personale e nell’economia. Per
questo presso la sala Europa del Park Hotel ai Cappuccini alle
gli studenti delle scuole eugubine hanno incontrato il campione
della MOTOGP Marco Melandri. Insieme al popolare campione
gli studenti hanno scambiato opinioni anche con il capo di APRILIA Racing Romano Albesiano e con il giornalista Riccardo Piergentili, di Conti Editore. L’Istituzione scolastica era rappresentata dal Dott.Domenico
Petruzzo attuale Direttore Generale dell’USR
dell’Umbria. Ha portato il suo saluto anche
l’Assessore della Provincia di Perugia Dott.
ssa Donatella Porzi.
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ELETTA LA NUOVA
SEGRETERIA DEL PSI
Lunedì 27 gennaio, il PSI di Gubbio, dopo che due settimane prima nel
congresso, erano stati eletti i 15 membri del gruppo direttivo
della sezione “Pertini”, ha eletto segretario Francesco Pierotti
e vice segretari Valeria Passamonti e Ciro Carbone. Tanti i nomi
nuovi del direttivo a partire da quello del segretario appunto.
STRADA NUOVA VECCHI PROBLEMI
Riceviamo e Pubblichiamo (lettera firmata da un comitato di
cittadini). A proposito della variante alla S.S. 219 Pian d’Assino,
tratto Madonna del Ponte/Mocaiana. Gli ultimi mesi del 2013
hanno visto alla luce questa variante. Sembrava il preludio alla
messa in sicurezza del vecchio tratto e c’è stata l’inaugurazione
in pompa “magna”, cartelline con dvd, discorsoni di circostanza
di enti, associazioni e politici vari. Relegata in un angolo anche
la messa di Don Ubaldo. In definitiva anche se con note più o
meno liete si pensava che da quel momento tutto avrebbe funzionato come un orologio svizzero! No! Chi pensava questo ha
già avuto modo di ricredersi! Anzi ci sono alcune cose che annullano in parte il grande investimento di risorse economiche:
• I mezzi provenienti dalle Marche trovano ancora il vecchio cartello stradale dove non è segnalata la nuova situazione, le indicazioni sono solo in prossimità della rotatoria della Contessa;
• Quanti provengono invece da Montecorona hanno sì un cartello con cui si indica lo svincolo ma essendo lo svincolo stesso
quasi a 90° rispetto al vecchio tracciato ce se accorge quando
ormai è già tardi per cui si prosegue spesso su quest’ultimo
anche per evitare manovre pericolose di inversione.
• Le attività commerciali ed industriali della zona hanno consigliato e stanno consigliando ai loro dipendenti di utilizzare ormai la variante ma tanti ancora purtroppo , o per abitudine o per
pigrizia o chissà perché, continuano ad utilizzare il vecchio tratto;
Una cosa paradossale è anche che di fatto si è creta una anomala 4 corsie con 2 tratti a doppia corsia che invita i più sregolati
ad utilizzare il vecchio tratto ( a traffico parzialmente ridotto di
mezzi pesanti) , specialmente tra Casamorcia e Semonte , come
pista per alta velocità con gravi ripercussioni sulla sicurezza dei
residenti la cui salvaguardia era uno degli obiettivi fondamentali dell’intervento. Con piccoli accorgimenti queste anomalie
potrebbero essere evitate! Anzi vanno fatti immediatamente
interventi per evitarle altrimenti sarebbe stato meglio metter e
in sicurezza i residenti,con il 22milioni di euro spesi, mediante
sopraelevazione delle abitazioni e pannelli fonoassorbenti!
GUBBIO OGGI PIÙ - Gubbio rosa
ola e sua moglie Anna Rita
Tantissimi auguri a Oliviero Merang
uri da parenti ed amici.
per i loro 50 anni di matrimonio. Aug
Ti vogliamo bene mitico nonno
"Gigi"! Tantissimi auguri per i
tuoi 90 anni da figli e pronipoti.
Congratulazioni alla neo-dottoressa Veronica Moriconi, che ha
conseguito la laurea in Medicina
e Chirurgia con 110 e lode presso
l'Unversità La Sapienza di Roma.
Auguri da tutta la tua famiglia!
che
Buon compleanno a Martina Morelli
i.
l'11 gennaio ha compiuto 4 ann
ea
Auguri dai genitori dai nonni dalla zia
tutti qulli che al conoscono
Tanti auguri alla nuova arrivata Matilde!
Auguri dal fratellino Marco e dalla
mamma Simona.
Il 15 ottobre è nata Giada Zoppis,
auguri ai genitori Livio e Fabiola
dallo staff Ottica Livio Zoppis.
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GUBBIO OGGI PIU' - Rubriche
a cura di:
I Capelli dei tuoi sogni in 2 mosse
...esaudiamo i desideri delle nostri clienti coccolandole in modo esclusivo con sapienza attraverso strumenti, prodotti e
servizi all'avanguardia, aiutiamo la bellezza dei loro capelli a raggiungere l'eccellenza.
In questo periodo dell'anno,il problema più grande per
quanto riguarda la cura dei capelli è sicuramente l'umidità. A causa di questo fenomeno i nostri capelli risultano molto indisciplinati, nonostante tutte le cure e le
attenzioni che possiamo dedicar loro. Fortunatamente
oggi abbiamo a disposizione dei mezzi molto validi per
combattere questo problema.
LISCIO SUBLIME
Il più efficace sul
mercato professionale è sicuramente
il trattamento a base
di keratina e amminoacidi: si tratta di
un trattamento che
offre un liscio perfetto senza crespo
per oltre 3 mesi, riducendo il rischio
di rottura dei capelli e aumentando la
lucentezza del 40%
creando legami più
forti, lasciando i
capelli visibilmente
più sani.
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www.gubbiooggi.it
TRATTAMENTO EFFETTO BOTOX
E' un nuovo trattamento mirato ad aiutare capelli molto sensibilizzati, per un effetto sorprendente, consigliato ogni 15 - 30 giorni. Al termine del trattamenteo i
capelli saranno setosi, levigati, brillanti, ringiovaniti e
completamente rivitalizzati. Effeto Botox Magic agisce
da riempitivo capillare, i suoi risultatii sono dovuti alla
sua composizione di alta qualità. Contrasta gli effetti del
tempo, rinforzando il capello, lo idrata e nutre restituendo splendore, mantiene e ripara la struttura cuticolare
proteggendo la fibra interna dai danni prodotti da agenti
fisici e chimici.Ringiovanisce tutti i tipi di capello.
Olio di Argan: contrasta gli effetti del tempo, rinforzando il capello.
Collagene naturale: idrata e nutre il capello restituendogli splendore.
Cheratina: agente protettivo ed idratante, mantiene e
ripara la struttura cuticolare, proteggento la fibra interna dai danni prodotti da agenti fisici e chimici.
GUBBIO OGGI PIÙ - Cucina
a cura di:
AGRITURISMO L'OCA BLU
Loc. Monteluiano 9 - Gubbio
Tel: 075/9275206 - www.ocablu.com
Il piatto di oggi: lasagne
…nella rubrica di questo mese, proponiamo due versione, un po’ diverse, della classica, e amatissima lasagna…con ingredienti di stagione, un classico amato da tutti, vestito d’inverno!
Lasagne con porri e salsiccia
Ingredienti per 4 persone:
Ingredienti per 4 persone:
Per la pasta:
•200g di farina 00
•2 uova
•20g olio extravergine
d’oliva
•Sale q.b.
Lasagna di broccoli
Per il condimento:
•300g porri
•300g salsiccia
•100g circa di parmigiano
•Sale, pepe olio
extravergine q.b.
Impastare la farina con le uova, il sale l’olio, lavorare a
lungo, finche il composto non sarà diventato elastico. Lasciate riposare per circa un’ora.
In una padella, con poco olio fare rosolare la salsiccia, facendola sbriciolare bene (è più comodo utilizzare direttamente la pasta della salsiccia…), quando le salsicce saranno ben rosolate unire i porri, cuocere a fuoco moderato
finche non saranno ben morbidi, salate e pepate secondo
il vostro gusto.
Scottate le lasagne in acqua bollente, asciugatele e iniziate a montarle, alternando uno
strato di pasta ad uno di condimento, cospargendo poi con
il parmigiano, abbondate con
il formaggio all’ultimo strato. Infornate a 250°C per una
ventina di minuti.
Per la pasta:
•200g di farina 00
•2 uova
•20g olio extravergine
•Sale q.b.
Per il condimento:
•400g broccoli (quelli che preferite, dalle
cime di rapa, al broccolo siciliano... )
•2 spicchi d’aglio 2 rametti timo
•120g albume d’uovo
•120g parmigiano
•Olio extravergine
•Sale, pepe
Preparate la sfoglia come da vostra abitudine…
Pulite i broccoli, lavateli e sbollentateli in acqua salata, raffreddateli con acqua fredda. Fate soffriggere l’aglio e il timo, quindi
aggiungete i broccoli, salate e
pepate e a cottura ultimata frullateli. Montate a neve gli albumi, e unite i broccoli ed il
parmigiano. Lessate le sfoglie in acqua bollente, e iniziate
a montare la lasagna, alternando uno strato di pasta ad
uno di salsa di broccoli.
Infornate a 180°C coperto con la stagnola per i primi 15
min, e scoprite per i successivi 10/15 min. E’ ottima servita con una fonduta, di fontina,o asiago stagionato…o il
formaggio che più vi piace!
a cura di Gubbio Cultura Multiservizi
L’importanza della Farmacia Comunale di Gubbio, oggi più che mai!
La farmacia Comunale si occupa di servizi che spesso le private
non erogano, tra i più importanti e graditi:
• Autoanalisi del sangue
• Misurazione pressione
• Possibilità di prenotare visite ed esami presso principali ospedali
• Possibilità di ritiro referti analisi presso la farmacia senza doversi
recare di nuovo in ospedale
• Attività di prevenzione a prezzi sociali (controllo udito, glicemia)
• Iniziative a favore di fasce deboli (kit di benvenuto nuovi nati,
promozioni speciali)
• Prezzi calmierati rispetto ai valori di mercato
• Punto di riferimento e di sicurezza per le persone sole
• Distribuzione presidi medici alle categorie disagiate
• Possibilità di consegna farmaci, bombole di ossigeno e pannoloni
a domicilio
• Possibilità di noleggiare presidi ortopedici e sanitari
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La
farmacia Comunale è un punto di riferimento sanitario
per la comunità sempre aperto e a portata di tutti: in
questi tempi di crisi funziona sempre di più come “ammortizzatore sociale” rivestendo un ruolo di accoglienza, centro di
informazione ed ascolto per la popolazione.
In farmacia si può sempre trovare consiglio e primo soccorso oltre
che informazioni sanitarie.
La fruibilità di una farmacia comunale valorizza il centro abitato
ed il tessuto del commercio locale, la farmacia comunale di Gubbio è un soggetto economico importante per il centro storico e
fornisce supporto a tutta la cittadinanza in tema di salute.
La farmacia Comunale è un ottimo supporto ai servizi Sociali e
opera a stretto contatto con essi.
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Ricordiamo inoltre a tutti i concittadini che nei prossimi mesi attiveremo una serie di servizi per venire incontro alle necessità degli
utenti, con specifici screening nell’ottica del progetto “Preveniamo”.
Infine facciamo presente che i cittadini possono sempre entrare,
anche solo per chiedere un consiglio, senza lunghe attese e senza
prendere appuntamento.
La FARMACIA COMUNALE di GUBBIO ha un ruolo sociale che le
farmacie private non hanno è vicina ai cittadini oggi più che mai!
Ricordiamo i nostri orari: dalle 8.30 alle 13.30 dalle 15.30 alle 19.30
[email protected]
GUBBIO OGGI PIÙ - Varie
Numeri Utili
Farmacie
Emergenza sanitaria............................. 118
Centralino Ospedale............. 075 9270801
Pronto Soccorso Ospedale.... 075 9270744
Guardia Medica (fest./nott).. 075 9239468
ComunalePiazza 40 Martiri, 10 - 075 9272243
Ceccarelli Piazza Giordano bruno, 2 - 075 9221158
Luconi Via Perugina, 151/B - 075 9273783
Pierotti Via Campo di Marte, 46 - 075 920581
Cardinali Loc. Casamorcia - 075 9255131
Monacelli Frazione Padule - 075 9229123
Branca Via Ponte Rosso - 075 9256122
Tomarelli Loc. Scritto - 075 920134
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www.gubbiooggi.it
A.C.I. (Soccorso Stradale)........ 075 9274162
Acquedotto.............................. 075 5009474
Ass. Maggio Eugubino............. 075 9273912
Azienda Prom. Turistica............ 075 9220693
Biblioteca Sperelliana............... 075 9237632
Cimitero.................................. 075 9237690
075 9237637-638-639
Comunità M. Alta Umbria....... 075 9274604
Curia Vescovile......................... 075 9273980
Difensore civico ....................... 075 9237628
Funivia Colle Eletto................. 075 9273881
Guardia Finanza....................... 075 9273789
Gubbio Oggi............................ 075 9297553
Municipio (Centralino)................ 075 92371
Piscina Comunale.................... 075 9276887
Polisportivo S. Biagio............... 075 9275452
Pretura..................................... 075 9272148
Servizio Forestale Compr.......... 075 9273946
TAXI........................................ 075 9273800
Teatro Comunale..................... 075 9275551
Tele Radio Gubbio (Centralino).075 9235011
Biblioteca Comunale Sperelliana:
Orario: da martedì a sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Lunedì chiuso.
Orario SS. Messe
S. Francesco 7.30 / 10.00 / 11.30 / 18.30
S. Antonio 8.00
S. Secondo 8.00 / 11.00
Cappuccine 8.30
Madonna del Ponte 8.30 / 11.00
Astenotrofio Mosca 10.00
Cimitero 9.00
S. Domenico 9.00 / 11.00
S. Ubaldo 9.00 / 11.00 / 17.00
S. Agostino 9.30 / 11.15 / 18.30
S. Pietro 10.00
S. Biagio 10.00
Madonna del Prato 10.00 / 11.30
S. Giovanni 11.00 / 19.00
Duomo 11.15
S. Maria al Corso 12.00
Vittorina 17.00
Civico Cimitero (1° ottobre - 31 marzo):
feriali: 7.00-17.00 - festivi: 8.00-17.00
Gli uffici sono aperti anche il sabato mattina 7.00-13.00
GUBBIO OGGI PIÙ - La Satira
Lo Zi’ Baldino
tel-dico-io-du-stà-barognola
Solo a Gubbio
GUBBIO S’INTERROGA
- You Tube Parcheggio del Seminario dopo il maltempo - Gubbio
«...con le pinne ,fucile ed occhiali...».
I grandi sondaggi
de lo Zi’ Baldino
Cosa ne pensa della “gaffe” di Aurelie
Filippetti ministro francese con nonno
gualdese che proprio a Gualdo ha detto:
«Questa è la mia città e la mia terra. Sono
davvero felice di essere qui a Gubbio!»?
Co’ vuj!?
0,2%
Te parrà!
0,1%
Senti oh! ma con tutta la gente che c’è no!? proprio ta me...
0,4%
QUANTI ROUSPI DA INGOIARE
Giovedi
dovria
sta mejo!
Je piacerebbe éhhhhh!
0,3%
Ma adesso rompite i cojoni anche co’ sto freddo?
0,5%
Filippetti chi? nna parente del Fula?
0,7%
Gubbio sarà sempre Gubbio e gualdo solo gualdo...
0,9%
(Nostradamus)
Ringraziamo Barcarola per la scelta di Sciupete
come Capocetta, dal quale ci aspettiamo spunti ed amenità varie per il nostro
Lasceme
gi’ che ciò
fa’! cojonà, qualcuno ha proposto
96,9%
inserto, perché come ogni anno se no… en sempre quelle!! Invitiamo
'l Fabbro
a 'ndafasse
‘l Bibi!
L’Eco del Barelone Dietro…
ringrazia
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[email protected]
40° dell'Angelico Fabbri
Per il 40° anno della fondazione dell'Istituto magistrale Angelico Fabbri di Gubbio, molti insegnanti che si sono formati in quella scuola si radunano in un incontro conviviale. L'istituto eugubino
nasce nel 1934 con sede presso il Monastero di Sant'Agostino. Nel 1990 viene accorpato al Liceo
ginnasio statale Giuseppe Mazzatinti, dando vita al Liceo classico Giuseppe Mazzatinti con indirizzo
socio-psico-pedagogico. Dall'archivio fotografico di Celeste Zenobi Ceccarelli
Anno 1974
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Anno 1974
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