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Cooperativa
del
CUORE
Giornalino della scuola
primaria di Zivignago
www.ziviscuola.it
Numero 5
www.icpergine1.it
dicembre 2013
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
INDICE
•
PAGINE 3–4 MONDO COOPERATIVO
•
PAGINE 5-6 NOI E I NOSTRI BOSCHI
•
PAGINE 7-8 GITA E SCOPERTE AL MUSE
•
PAGINE 9-10 I MARSUPIALI
•
PAGINE 11-12 I PLACENTATI
•
PAGINA 13 I MONOTREMI
•
PAGINE 14-15 MUSE: UN VIAGGIO NEL
TEMPO
•
PAGINA 16 L'UNIVERSO
•
PAGINE 17-18 LA LUNA
•
PAGINE 19-20 GLI ASTRONAUTI
•
PAGINE 21-22-23 GLI ALBERI
•
PAGINE 24-25-26-27 VADO A SCUOLA
•
PAGINE 28-29 TORINO
•
PAGINE 30-31-32-33-34 ROMA
•
PAGINE 35-36-37-38 ARTE
•
PAGINE 39-40 POESIE A RICALCO
•
PAGINE 41-42 CANZONI DI NATALE
•
PAGINE 43-44-45-46 BURATTINI
•
PAGINE 47-48 CALENDARIO DELL'AVVENTO
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
MONDO COOPERATIVO
LA NOSTRA
COOPERATIVA
La
Cooperativa del Cuore
Cooperativa
del
CUORE
ha molti soci e anche dei ruoli molto importanti: PRESIDENTE,
VICE- PRESIDENTE, SINDACO, SEGRETARI,
DOCUMENTARISTI e CASSIERE.
Il nostro presidente è Alice Carlin di classe quinta e il vicepresidente è Sofia Pucker, i sindaci sono Matteo Raffini,
Alessandro Passaseo e Jennifer Valentini; le segretarie sono Maya
De Carli, Alessia Carlin, Brigitte Gadler, Alice Ropelato; i
documentaristi sono Samuele Fruet e Christian Laner e i cassieri
sono Gaia Girardi, Martina Leonardi e Nicolò Girardi.
Quest'anno gli alunni della scuola di Zivignago si sono riuniti in
Assemblea e hanno votato per rieleggere il presidente e tutti gli
altri incarichi.
La nostra cooperativa aiuta delle associazioni che hanno bisogno di
cure, della scuola e dei diritti che tutte le persone hanno.
Le associazioni che abbiamo aiutato finora sono: APIBIMI,
MEDICI CON L'AFRICA, AMICI DI BREZOI e KARUMA
HOME.
I soldi che doniamo a queste associazioni li ricaviamo dal
mercatino che facciamo a Natale e a fine anno e dalla vendita del
giornalino cartaceo e on-line. Al mercatino vendiamo le cose
create da noi alunni a mano e anche il giornalino scolastico.
Tutti gli alunni della scuola di Zivignago sono soci della nostra
cooperativa. Anche genitori, insegnanti, nonni e amici possono
diventare soci, ma non hanno il diritto di voto nelle Assemblee.
Ogni socio deve pagare una quota associativa di di 1,00 euro .
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dicembre 2013
Classe quinta
MONDO COOPERATIVO
ziviscuola.it
Cooperativa
del
CUORE
Dal primo ottobre 2013 è attiva una nuova piattaforma didattica
ampliata e abbellita grazie al contributo di un gruppo di lavoro
formato da genitori e insegnanti.
Tale spazio virtuale protetto è a disposizione delle alunne e degli
alunni della scuola per parlare in chat, inserire argomenti in un
forum, visionare foto, ampliare l'offerta formativa con video,
articoli, giochi e altro materiale a disposizione. Si presta bene a
sperimentare la navigazione in rete con vantaggi e rischi.
I genitori possono “entrare” nel mondo della scuola, vedere cosa
fanno i propri figli, trovare avvisi e informazioni, lasciare
commenti o argomenti in uno spazio a loro dedicato.
Essa si propone come ambiente di formazione continua e scambio
culturale.
GRAZIE a tutti quanti hanno contribuito con lavoro volontario e
gratuito e con interventi economici.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
SCIENZA
Noi e i nostri boschi
Mercoledì 13 novembre 2013, gli alunni della classe 5° di
Zivignago hanno fatto un'uscita nel bosco.
Un'ora dopo dell'inizio della scuola è arrivata Laura,
un'educatrice ambientale che si occupa dell'A.S.U.C.
Ci ha spiegato che A.S.U.C. significa
( AMMINISTRAZIONE SEPARATA degli USI CIVICI ),
cioè che è un'associazione che si occupa dei boschi
pubblici.
In seguito siamo usciti con l'educatrice ambientale e con
la maestra Renza e la maestra Laura. Ci siamo messi in
cammino su un versante della collina del CASTELLO DI
PERGINE.
Purtroppo era leggermente nuvoloso, ma poi, per fortuna,
dopo aver percorso un bel pezzo di strada, è comparso
finalmente il sole.
La stradina su cui abbiamo camminato era immersa fra
alberi e arbusti, alcuni erano molto alti.
Abbiamo potuto osservare vari alberi fra cui: la quercia,
il castagno, il carpino, la betulla, l'abete rosso, il faggio,
il pino silvestre e l' acacia o robinia.
Una volta arrivati in un punto soleggiato, ci siamo fermati
ed abbiamo posto gli zaini per terra e ci siamo seduti
vicino a Laura.
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SCIENZA
Siamo rimasti seduti, zitti e fermi finché Laura, con un
cronometro, ha calcolato un minuto; intanto abbiamo
potuto ascoltare tutti i rumori del bosco.
Abbiamo sentito il fruscio delle foglie, l'abbaiare di un
cane, il traffico della strada vicina, il picchio verde, le
cince, i passeri, le cornacchie e il picchio rosso.
Il secondo esercizio consisteva nel mettersi in cerchio e
chiudere gli occhi con le mani dietro la schiena e Laura,
mentre passava, ci distribuiva un oggetto nelle mani.
Quando Laura ha finito di distribuire gli oggetti a tutti
abbiamo aperto gli occhi dovevamo trovare la persona che
aveva l' oggetto uguale al nostro. Appena abbiamo aperto
gli occhi abbiamo trovato il nostro compagno.
Ci siamo poi sfamati e sfogati mangiando e giocando.
Ricominciata la “LEZIONE”, abbiamo fatto un gioco
bellissimo con le coppie formate precedentemente, che era
basato sulla fiducia e sulla responsabilità. Uno dei due era
bendato e l'altro lo guidava in cerca di un albero. Ognuno
aveva un albero diverso. Quello bendato doveva toccare la
corteccia e le foglie, poi il compagno portava il bendato al
punto di partenza e lì si doveva togliere la benda e si
doveva trovare l'albero toccato. Abbiamo fatto anche un
disegno dell'albero, poi abbiamo appoggiato un foglio sulla
corteccia e sulla propria foglia e abbiamo colorato con i
pastelli a cera per creare un capolavoro che assomigli ad
un albero. Quando tutti hanno finito siamo tornati a
scuola.
È stata una gita molto interessante e abbiamo imparato
una“boscagliata” di cose.
Classe quinta
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SCIENZA
GITA AL MUSE
Il 22 ottobre siamo andati al Muse, il nuovo Museo della scienza di Trento. Abbiamo
visto, nel reparto dove c'erano oggetti antichi, delle pietre venute dal cielo, cioè delle
meteoriti . Poi siamo andati nel reparto dei dinosauri dove c'erano scheletri e fossili:
un velociraptor, la testa del triceratopo, il fossile di un dinosauro acquatico e,
sospeso sopra le teste dei visitatori lo scheletro di un enorme animale senza denti:
una balenottera di circa un anno. Dopo un po' una signorina ci ha portato nel reparto
degli animali imbalsamati e lì abbiamo visto: una foca, un cucciolo di delfino, uno
scoiattolo volante che usa la pelliccia in eccesso per planare, un lemure con grandi
occhi sporgenti, un moscardino, un opossum, un petauro dello zucchero, un wallaby
dal collo rosso, un criceto comune,un formichiere, dei pipistrelli di due razze diverse
che avevano rispettivamente le orecchie molto grandi per percepire i suoni o gli occhi
enormi per vedere le prede. Vicino a questi piccoli animali c' era anche un enorme
rinoceronte. Sospesi a quote diverse, in base al loro habitat naturale, facevano bella
mostra di sé tanti uccelli: sopra tutti volava l' aquila reale, e di seguito la civetta delle
nevi, il gufo reale, il nibbio, il falco, la poiana, il barbagianni, la pernice bianca, il
pavone con la coda a ventaglio, il pettirosso, il corvo,l 'usignolo, la ghiandaia dalle
piume azzurre, la gazza ladra, il cuculo, il picchio rosso e il picchio verde. Al livello
inferiore apparivano: la cicogna, l'airone cinerino, l' aquila di mare, le rondini, i
gabbiani, il martin pescatore.
Dopo abbiamo visto degli acquari con: tartarughe marine, pesci di varie specie, tra
cui anche un pesce gatto; nell'ultimo acquario c' erano dei pesci dalla livrea
fluorescente: i maschi di questa specie sulla pinna anale hanno dei puntini argentei;
alcune femmine nascondono le loro uova in bocca per proteggerle. Siamo entrati
nella serra tropicale dove c'era una bellissima cascata e si respirava aria calda e
umida. Abbiamo seguito la stradina e abbiamo visto una tartaruga acquatica gigante
che si nascondeva tra le rocce mimetizzandosi. Abbiamo osservato delle piante che
non conoscevamo e, ad un certo punto abbiamo sentito strani versi: le registrazioni
della scimmia urlatrice. Tra le piante abbiamo visto una gabbietta e abbiamo chiesto
per che animale fosse. Ci hanno detto che era per un pappagallo. Abbiamo
proseguito e il signore ci ha fatto osservare delle piante: il banano, la pianta della
cannella, del caffè, , dello zucchero. Nel reparto storico c' erano l' uomo Sapiens, l'
uomo di Neandertal, un uomo cacciatore e l' uomo del Neolitico. Poi siamo tornati
alla stazione dei treni e le nostre mamme ci sono venute a prenderci e siamo tornati a
casa.
Classe IV
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SCIENZA
SCOPERTE AL MUSE
Al Muse abbiamo scoperto che i mammiferi li possiamo trovare in qualsiasi
ambiente, dalle calotte glaciali ai caldi deserti. Alcuni gruppi sono riusciti a
colonizzare con successo anche l'ambiente acquatico, mentre altri hanno
sviluppato delle ali e sono perciò in grado di volare. Nonostante le
differenze di dimensioni ed abitudini di vita, tutti i mammiferi sono
accomunati da:
OMEOTERMIA cioè mantengono costante la temperatura del loro corpo
(eccetto i bradipi)
VIVIPARITA' (ad eccezione dei Monotremi, che sono ovipari)
CURE PARENTALI che prevedono anche l'allattamento della prole.
LA GRANDE CLASSE DEI MAMMIFERI E' STATA DIVISA IN
TRE GRANDI GRUPPI:
I MARSUPIALI
I PLACENTATI
I MONOTREMI
I marsupiali devono il loro
nome alla presenza del
caratteristico marsupio o
tasca protettiva in cui il
piccolo completa il suo
sviluppo fino a quando non
è pronto per affrontare il
mondo esterno. Sono
marsupiali il canguro, il
koala e l'opossum.
I placentati comprendono
la maggior parte dei
mammiferi (elefanti, gatti,
cani, leoni, scimmie....).
Partoriscono i cuccioli vivi
perciò sono detti vivipari.
Balene e delfini, vivono in
acqua; i pipistrelli vivono in
aria, i bradipi vivono sugli
alberi.
Conosciuti come
mammiferi ovipari che
depongono le uova, i
monotremi sono un ordine
che comprendono i
mammiferi più antichi.
Sono l'ornitorinco e
l'echidna.
SCIENZA
I MARSUPIALI
IL CANGURO
I canguri sono comparsi in Australia circa 15 milioni di anni fa. Vivono
in Australia, Nuova Guinea, Tasmania e nelle isole limitrofe. Gli habitat
sono molto vari: dalla steppa ad ambienti di montagna. L'attività è per
lo più notturna. Molte specie vivono in gruppi. Possono spostarsi con
due diverse andature: a basse andature procedono come un
quadrupede aiutandosi con la coda come quinto arto, mentre ad alte
velocità avanzano con salti compiuti con le poderose zampe
posteriori, usando la coda per bilanciare il corpo. In alcuni casi
possono raggiungere la velocità di 50 km/h e compiere salti di 9 metri
di lunghezza. I canguri sono erbivori e possono essere dannosi per i
raccolti. La testa, rispetto al resto del corpo, è piccola ed allungata, le
orecchie sono ben sviluppate e la coda è lunga e muscolosa. Le
zampe anteriori terminano con cinque dita usate per prendere il cibo.
La dentatura contiene solo quattro incisivi: i due inferiori sono più
sviluppati di quelli superiori e nella masticazione urtano una zona
dura del palato. I canini sono fortemente regrediti o mancano del tutto.
Le femmine dei canguri hanno marsupi ben sviluppati aperti
anteriormente e dotati di quattro mammelle. La gestazione varia dai 90
ai 110 giorni. Quando il piccolo nasce pesa soltanto un grammo ed è
lungo non più di 2 centimetri.
L' OPOSSUM
Gli opossum vivono in spazi aperti nelle foreste tropicali e temperate.
Hanno un mantello un po' arruffato dalla colorazione grigia-rossicciabruna con la punta dei peli bianchi, il muso è appuntito e bianco con
le orecchie larghe e lunghe; possiedono cinque dita per ogni zampa e
la coda senza peli ricorda quella di un topo. Mangiano tutto quello che
trovano nelle loro ricerche notturne
a caccia di cibo (piccoli
mammiferi, uova, insetti, frutti e semi) e, pur passando la maggior
parte della loro esistenza a terra, in caso di necessità diventano degli
ottimi arrampicatori e nuotatori. Se si sentono minacciati possono
rimanere per ore intere stesi a terra completamente immobili, con la
- n.5 morti nella speranza che
bocca aperta e gli occhiAvventure
sbarrati,scolastiche
fingendosi
dicembre
2013
il predatore desista dal suo intento.
SCIENZA
Non amano la compagnia dei loro simili ad eccezione del periodo che
maschio e femmina s'incontrano per l'accoppiamento. Fanno parte della
famiglia dei mammiferi marsupiali e quindi i piccoli vengono allevati e
allattati nella speciale sacca (marsupio) della madre, che lasceranno dopo
due mesi e mezzo dalla nascita.
IL KOALA
Il koala è un mammifero detto anche orsetto marsupiale che vive in
Australia in piccoli gruppi. Il koala ha delle forme goffe: testa grossa con
grandi orecchie pelose, muso corto con un grosso naso e piccoli occhi; le
sue quattro zampe sono robuste e ha degli unghioni aguzzi per
arrampicarsi sui tronchi più lisci. La sua alimentazione è solo vegetariana e
quindi vive sugli alberi di eucalipto perché è molto ghiotto delle sue foglie
più tenere e dei suoi germogli. Verso sera inizia il suo pasto e mangia fino
a mezzo chilo di foglioline al giorno. Il koala misura da 60 a 80 cm di
lunghezza e pesa dai 5 ai 7 Kg. Questo animale ha la spina dorsale e ha
un marsupio dove tiene i piccoli fino a sei mesi. La mamma koala partorisce
un solo cucciolo alla volta e dopo 30 giorni di gravidanza nasce un piccolo
che pesa 5g ed è alto 2 cm. Il koala vive fino a raggiungere circa 20 anni.
CANGURO
KOALA
OPOSSUM
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SCIENZA
I PLACENTATI
IL PIPISTRELLO
I pipistrelli sono gli unici mammiferi in grado di volare. Si possono
incontrare nelle foreste tropicali e temperate, nei deserti, nelle praterie,
nelle savane e in ambienti urbani e suburbani. Nelle zone tropicali, dove
sono in assoluto l'ordine di mammiferi più numeroso, hanno raggiunto la
massima diversità. La maggior parte dei pipistrelli cerca cibo vicino ai corsi
d'acqua e la loro dieta puà esere alquanto varia. Le ali si sono sviluppate
dalla modifica sostanziale dell'arto superiore, dove l'avambraccio e, ancor
di più le ossa metacarpali e le falangi della mano, hanno subito un
allungamento sproporzionato. Le dita sono congiunte da una membra che
si estende fino ai fianchi del corpo e agli arti inferiori.
IL BRADIPO
Il nome del bradipo deriva dal greco e significa “ piede lento” e vive in
America Meridionale. Hanno abitudini solitarie e dormono circa 19 ore al
giorno. In natura vivono in media 12 anni. I bradipi vivono solitamente in
ambienti tropicali e umidi con un clima mite tutto l'anno. La pelliccia del
bradipo ha una particolare caratteristica: essa è ricoperta da minuscole
alghe a causa dell'elevata umidità dell' ambiente in cui vive e dei suoi
movimenti molto lenti. In acqua però il bradipo risulta essere un ottimo
nuotatore. È famoso per la sua lentezza e si muove ad una velocità
massima di circa 0,24 km/h. Non beve acqua, ma la assume attraverso la
frutta e la verdura che mangia. La riproduzione avviene solitamente fra i
mesi di marzo e aprile. Il piccolo nato non si separerà mai dalla madre
rimanendo saldamente aggrappato alla sua pelliccia. A sei mesi circa dalla
nascita la madre lascia l'albero al piccolo, il quale eredita la sua parte di
territorio che, se maschio, non abbandonerà più per il resto della vita.
LA BALENA
Le balene, sono respiratrici coscienti, cioè devono decidere quando
respirare. Come tutti i mammiferi dormono, ma non possono dormire per
periodi troppo lunghi proprio perchè devono essere coscienti per respirare.
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SCIENZA
Sul dorso della balena c'è un foro chiamato sfiatatoio che serve al
mammifero per epellere lo sporco dell'apparato respiratorio. La balena
azzurra è il più grande tra i cetacei viventi; le sue dimensioni arrivano a 33
metri di lunghezza e 160 tonnellate di peso. La balena è a rischio di
estinzione a causa della caccia a cui è sottoposta. Alcune balene muoiono
perchè restano impigliate nelle reti dei pescatori e così non possono più
risalire in superficie per respirare e affogano. Un'altra causa di pericolo per
la balena è la caccia, infatti le balenae vengono cacciate per la loro carne.
I paesi che praticano questa caccia sono: la Norvegia,l'Islanda,il Giappone,
la Siberia e il Canada. La balena non ha denti ma ha delle spazzole.
Il piccolo della balena è lungo dai 5 ai 7 metri di lunghezza e viene nutrito
con
il
latte
grasso
della
madre.
In acqua: BALENA
In aria: PIPISTRELLO
Sugli alberi:
BRADIPO
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SCIENZA
L'ECHIDNA
I MONOTREMI
L'echidna è un piccolo animale che vive in Australia. Il nome è di origine
greca e ricorda un mostro della mitologia. Il suo corpo, nella fantasia dei
Greci, era immaginato come un corpo di donna unito alla coda di un
serpente. L'echidna nella realtà non è un mostro terrificante, ma un buffo
incrocio tra un formichiere e un istrice. Il suo corpo è rivestito di spine e peli
ruvidi, il muso è lungo, stretto e appuntito. L'echidna è un mammifero che
depone l'uovo nel suo marsupio fino alla schiusa dello stesso. I piccoli,
dopo la nascita succhiano il latte fino al completo sviluppo. Sono grandi
insettivori e si nutrono di formiche e termiti,cacciano scavando il terreno
con robusti artigli sulle zampe anteriori. La bocca è senza denti, ma con
una lingua molto lunga che esce a caccia di piccole prede. Questi animali
non superano i 60 cm di lunghezza e il peso varia tra i 10 e i 15 kg.
L'ORNITORINCO
L'ornitorinco è un piccolo mammifero semiacquatico originario dell'Australia
Orientale. È uno dei pochi mammiferi che depongono le uova. Il corpo e la
larga coda piatta dell'ornitorinco soni ricoperti di una pelliccia marrone, ha i
piedi palmati e un grande muso che ricordano un'anatra. Il maschio ha sulle
zampe posteriori uno sperone cavo che usa per iniettare il veleno ai
predatori. L'ornitorinco è un animale notturno che abita piccoli corsi d'acqua
e fiumi della Tasmania.
ECHIDNA
ORNITORINCO
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
Classe 4^
SCIENZA
MUSE: UN VIAGGIO NEL TEMPO
Il giorno 5 novembre gli alunni della classe 5° di Zivignago sono andati a
Trento per visitare il Muse,
il nuovo
Museo della Scienza.
Ecco come è andata.
La mattina abbiamo fatto una visita libera al museo e il pomeriggio
abbiamo partecipato a un laboratorio.
Ci siamo andati per ripassare le cose imparate negli anni precedenti, ma
anche per conoscere meglio il Sistema Solare.
Prima d'entrare al Muse abbiamo fatto merenda nel prato davanti alle
case.
Da lì, sbalorditi, abbiamo guardato la grandezza, la forma e la bellezza
del nuovo museo.
Entrati lo abbiamo visitato e all'inizio vedendo tutti quei piani ci siamo
impressionati.
Siamo partiti dal piano terra che rappresentava l'era dei dinosauri,
successivamente abbiamo visto il primo piano dove c'erano tutti i giochi.
Quindi siamo passati al secondo piano che rappresentava le molecole del
nostro DNA, ma c'era anche un esperimento che ci ha incuriositi e
funziona così: l'acqua calda sale verso l'alto e, superando i 100 gradi, fa
una scossa elettrica nell'ampolla. Contemporaneamente si accende una
luce in base alla molecola fatta.
Finito il corridoio c'era una porta che portava alla serra tropicale del
museo, era lungo un percorso ad a spirale dove faceva molto caldo ed
era molto umido. Erano esposte molte piante e fiori tropicali.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
SCIENZA
Abbiamo fatto molti giochi, ma dopo 20 minuti le maestre ci hanno
chiamati e ci hanno portato in un giardino vicino al museo per
pranzare.
Nel pomeriggio abbiamo partecipato ad un laboratorio in cui la nostra
guida era Christian.
Entrati nell'aula ci siamo seduti attorno ai tavoli e abbiamo cominciato
a parlare del Sistema Solare e dei pianeti.
Christian ci ha fatto vedere delle immagini proiettate sul muro e ce
le ha spiegate e ci ha fatto costruire un piccolo Sistema Solare.
Lo abbiamo costruito con questi materiali: un'asse, dei bastoncini,
pennarelli, tempere, sfere di varie dimensioni fatte di polistirolo,
stuzzicadenti e gli anelli di Saturno.
Finito di costruire il Sistema Solare siamo entrati carponi nel
planetario assieme a Christian e alle maestre.
Dentro era buio e non potevamo appoggiarci alle pareti. Con l'aiuto di
Stellarium la guida ci ha spiegato quali pianeti di notte si possono
vedere ad occhio nudo: Venere perché è il più vicino alla Terra e Giove
perché è il più grande.
Oltre ai pianeti ci ha fatto vedere le costellazioni e ci ha parlato dei
miti.
Ma abbiamo capito anche dove si trova la Stella Polare.
Abbiamo imparato che le stelle rosse sono più fredde e quelle azzurre
sono più calde.
Ci siamo divertiti un universo, ma ci facevano un po' pena gli animali
imbalsamati.
Classe quinta
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SCIENZA
L'UNIVERSO
L' Universo è nato 15.000.000.000 di anni fa, dalla nebulosa primordiale
(nube di polveri e gas) originata dal BIG BANG.
Il cielo sopra di noi ci mostra solo una piccola porzione di UNIVERSO.
Oltre alle stelle che vediamo, l'UNIVERSO contiene tantissime galassie, a
loro volta formate da miliardi di stelle e miliardi di pianeti, comete e altri
corpi celesti.
Le stelle sono enormi sfere di gas (idrogeno ed elio) e brillano di luce
propria.
Le galassie sono giganteschi insiemi di: stelle, pianeti, comete, gas e polveri
che ruotano attorno ad un centro.
Le comete non sono stelle, ma sfere di roccia e gas che quando passano
attorno ad una stella si vaporizzano e formano delle lunghissime code.
I pianeti sono corpi celesti di piccole dimensioni (sono spenti), non emettono
luce, ma brillano se illuminati da una stella.
I satelliti, corpi celesti spenti, ruotano attorno ai pianeti.
La LUNA è il satellite della Terra.
La forza di gravità, attira gli oggetti verso la superficie del pianeta.
La forza di attrazione gravitazionale, fa girare i pianeti attorno al Sole!
La nostra galassia è la Via Lattea ed è a forma di spirale.
La Via Lattea comprende il Sole: una stella attorno alla quale girano otto
pianeti: MERCURIO, VENERE, TERRA, MARTE, GIOVE, SATURNO,
URANO, NETTUNO.
PLUTONE, scoperto nel 1930, per settantasei anni è stato considerato il
nono pianeta del Sistema Solare, il più piccolo e distante.
Nell'agosto del 2006 l' UNIONE ASTRONOMICA INTERNAZIONALE lo ha
declassato a “pianeta nano” perché ha dimensioni troppo ridotte, un'orbita
inclinata e una forma non perfettamente sferica.
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Classe quinta
SCIENZA
LA LUNA
È l' unico satellite naturale della Terra che gira intorno ad essa e risplende
per luce riflessa del Sole. Il diametro della Luna è di circa 3470 km e il
volume è di circa 1/49 di quello terrestre. La distanza media della Luna dal
nostro pianeta è di circa 380.000 Km.
I principali moti della Luna sono 3:
rivoluzione attorno alla Terra (28
giorni), rivoluzione insieme alla
Terra intorno al Sole (28 giorni) e
rotazione intorno al proprio asse.
All'inizio della sua evoluzione, sulla
Luna ci sono state molte eruzioni
vulcaniche, che hanno creato vaste
distese coperte di lava: i cosiddetti
mari. I numerosi crateri invece sono
stati causati dall'impatto di meteoriti
e asteroidi. L'enorme numero di
crateri è conseguenza del fatto che
sulla Luna non c'è atmosfera e il
satellite non è protetto dal
bombardamento
di
frammenti
grandi e piccoli. Senza atmosfera,
non ci sono venti e piogge che
potrebbero cancellare le tracce di
questi
crateri.
L'assenza
di
atmosfera influenza anche le
temperature: fa molto freddo dove
c'è ombra o durante la notte ed è
caldissimo nelle zone illuminate dal
Sole. La Luna ci mostra sempre la
stessa faccia e quindi l'altra metà
viene chiamata faccia nascosta.
Gli esseri umani sono atterrati sulla
Luna il 20 luglio 1969, al culmine di
una gara spaziale tra Russia e Stati
Uniti d' America. I primi astronauti a
camminare sulla superficie lunare
furono Neil Armstrong (comandante
dell' Apollo 11) e Aldrin. Collins, il
terzo membro dell'equipaggio, li
aspettò invece in orbita.
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SCIENZA
L'equipaggio dell'Apollo 11 lasciò sulla Luna una targa di acciaio
inossidabile, per ricordare lo sbarco e lasciare una traccia della loro visita.
Sulla targa c'è scritto:
”Qui, uomini del pianeta Terra posero piede per la prima volta.
Luglio 1969 d.C.
Siamo venuti in pace, a nome di tutta l'umanità”
Assieme alla targa misero anche una bandiera americana. Si dice che
atterrarono in un luogo chiamato Mare della Tranquillità.
“Questo è un piccolo passo per un uomo,
ma un grande balzo per l'umanità”
Neil Armstrong
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dicembre 2013
SCIENZA
GLI ASTRONAUTI
L'addestramento degli astronauti viene compiuto al Johnson Space Center di
Hauston, nel Texas, dentro un modello dello Space Shuttle.
Specialisti di missione e piloti vengono allenati in un jet T-38 perché acquistino
esperienza su veicoli ad alte prestazioni. Agli astronauti vengono date lezioni di
matematica, scienze e tecnologia. Ogni astronauta deve anche imparare a
muoversi in assenza di peso, e possibilmente compiere una passeggiata nello
spazio. L'addestramento è diviso in due fasi: addestramento base e
addestramento avanzato.
ASSEGNAZIONE
ASTRONAUTI
Spesso il comandante è anche il
pilota dello Shuttle. I
comandanti sono i responsabili
del veicolo, dell'equipaggio, del
successo della missione e della
sicurezza.
Il pilota dello Shuttle è il secondo
nel comando. La principale
responsabilità del pilota è di
controllare e guidare lo Shuttle. I
piloti, se necessario, assistono il
comandante dello Shuttle.
I piloti dello Shuttle devono essere
cittadini degli Stati Uniti d'America.
Gli specialisti di missione sono
responsabili del coordinamento di
tutte le operazioni compiute a bordo.
Gli specialisti di missione conducono
esperimenti a bordo, passeggiate
nello Spazio, e gestiscono il carico
utile.
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SCIENZA
Per poter esplorare lo spazio e lavorarci, gli
esseri umani devono portare con sè il proprio
ambiente vitale, perché nello spazio non c'è
l'atmosfera che fornisce loro la giusta pressione,
temperatura e l'ossigeno necessario alla vita.
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dicembre 2013
Classe 5^
SCIENZA
Molti alberi in autunno perdono le foglie
Le caducifoglie
Come noi, con l’arrivo del freddo tiriamo fuori dall’armadio
cappotti, maglioni, guanti e berretti, così certi alberi per
prepararsi all’inverno cambiano abbigliamento.
Colorano le foglie di giallo, arancione, rosso, violetto…., con mille
sfumature e tonalità e poi, pian piano, le lasciano cadere al suolo.
Questi alberi, che perdono le foglie in autunno, vengono definiti
piante a foglie caduche o caducifoglie.
Perché le foglie
cambiano
colore ?
Le foglie sono verdi perché
contengono una sostanza chiamata
clorofilla, che ha il compito di
catturare l’energia solare.
In autunno le ore di luce
diminuiscono e l’albero smette di
produrre
clorofilla,
così si
possono vedere gli altri colori che
erano nascosti dal verde della
clorofilla.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
SCIENZA
Come fanno a
morire le foglie?
Alla fine dell’estate si forma un
piccolo tappo nel punto in cui il
picciolo è attaccato al ramo. Le
foglie così non ricevono più acqua,
muoiono e cadono per terra.
Perché l’albero deve far cadere le
foglie?
In ogni albero c’è un liquido, la linfa, che scorre al suo interno, per
portare nutrimento ai rami, ai frutti, ai fiori e alle foglie.
La linfa raggiunge ogni parte della pianta, attraverso dei piccoli
canali.
Quando viene l’inverno, se la linfa arrivasse alle foglie, queste
ghiaccerebbero facilmente danneggiando l’intera pianta.
Quando torna il caldo, la linfa torna a scorrere velocemente
facendo ingrossare le gemme e nascere le foglie.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
SCIENZA
Cosa succede all’acqua che ghiaccia?
ESPERIMENTO
Abbiamo preso una bottiglia di vetro, la abbiamo riempita fino all’orlo
di acqua e dopo la abbiamo messa in freezer.
Dopo qualche giorno abbiamo trovato la bottiglia rotta e l’acqua
fuoriuscita in parte dalla bottiglia.
Cos’è successo?
L’acqua ghiacciando occupa più spazio e non ci sta più nella bottiglia
che si rompe.
Ecco perché le foglie cadono, altrimenti …
In inverno la linfa ghiacciando spaccherebbe i piccoli canali che ci
sono nelle foglie.
E i sempreverdi?
Gli alberi sempreverdi hanno le foglie
lucide, più dure e protette da una
specie di cera.
Il pino e l’abete conservano le foglie e
continuano a nutrirsi durante l’inverno
perché hanno una sostanza, la resina,
che, mescolandosi alla linfa, le
impedisce di gelare e la fa circolare
senza problemi all’interno delle foglie
che sono a forma di ago e molto
rigide.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
Classi seconde
ATTUALITA'
VADO A SCUOLA
Questo film è nato dal diritto che tutti i bambini devono avere:
ricevere un'istruzione tale da permettere loro di ampliare le
conoscenze ed essere preparati ad affrontare il mondo dei “grandi”.
E se l'accesso all'istruzione nel mondo occidentale è un privilegio,
altrove può trasformarsi in un viaggio pieno di ostacoli, spesso
pericolosi, distanze enormi, serpenti, elefanti, banditi.
Film in cui si narra delle difficoltà che hanno alcuni bambini, provenienti
da angoli del pianeta differenti, a raggiungere quotidianamente la
propria scuola.
Quattro destini che si intrecciano, quattro storie piene di speranza,
accomunate da una incrollabile fiducia sul futuro e da una contagiosa
gioia di vivere e dalla stessa sete di conoscenza.
Dalle savane sterminate del Kenya, ai sentieri tortuosi delle montagne
dell'Atlante in Marocco, dal caldo soffocante dell'India, ai vertiginosi
altopiani della Patagonia, i quattro protagonisti, Jackson, Zahira,
Samuel e Carlito, sanno che la loro sopravvivenza dipenderà dalla
conoscenza e dall'istruzione scolastica.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
Classe terza
ATTUALITA'
VADO A SCUOLA
Assumono un ruolo fondamentale i genitori, che nonostante la povertà
culturale, sostengono il “sogno” dei loro figli.
Plisson mette in evidenza il sorriso e la giovialità con cui affrontano
questo “percorso” e riesce a trasmettere la loro fiducia in un futuro
diverso e migliore.
Le cose preziose sono quelle che si conquistano
con fatica.
Classe terza
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
ATTUALITA'
“Vado a scuola”
raccontato dai
bambini di classe
terza
In un paesino dell'India vive
Samuel, un bambino disabile.
Per andare a scuola ogni
giorno, i due fratellini lo
spingono sulla carrozzina,
attraversando diverse
difficoltà. Un giorno finiscono
nel fiume ma per fortuna
riescono ad uscire dall'acqua
con molta fatica e prima di
arrivare a scuola sono costretti
a cercare aiuto, perché si è
rotta.
Arrivati a scuola, i compagni di
Samuel gli corrono in contro.
Carlito vive in Patagonia e ogni
giorno va a scuola a cavallo con
la sua sorellina.
Attraversano molti pericoli
come: passare su ponti
traballanti, evitare grossi sassi
e fiumi.
Il momento più emozionante è
stato quando, prima di arrivare
a scuola, si sono fermati a
legare un nastro rosso ad un
capitello per essere
accompagnati dalla fortuna.
Alessia, Lorenzo, Michele, Gioia
Il momento più emozionante del
film è stato quando Samuel ha
raccontato che da grande farà
il dottore per aiutare quelli
come lui, che non possono
camminare.
Gloria, Gaia, Giada, Leonardo
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
ATTUALITA'
Jackson vive in Africa e per
andare a scuola deve affrontare
numerosi pericoli, in particolare
deve evitare gli elefanti. Ogni
mattina parte presto insieme
alla sorella.
È stato emozionante quando
sono saliti sulla montagna per
vedere dove erano gli elefanti
seguendo l'istruzioni del padre.
Devono cercare di arrivare a
scuola e tornare, poi, a casa
sani e salvi.
Febea, Marco, Sofia
Zahira è una ragazza che vive
in Marocco .
Ogni lunedì per arrivare a
scuola deve affrontare un
viaggio ricco di pericoli e
ostacoli in compagnia di due
amiche.
Porta con sè una gallina per
scambiarla in paese con della
frutta secca .
Il momento più emozionante è
stato quando Zahira ha aiutato
la sua amica a camminare,
perchè scivolando si era fatta
male alla caviglia.
Vittoria Gloria Alessandro F.
Simon
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
Classe terza
STORIA E GEOGRAFIA
LA MIA STRABILIANTE AVVENTURA
estiva
Quest'estate ad agosto sono successe molte cose;sono andata a malga
Fratte dalla mia mucca a prendere il formaggio, il burro e a vedere il suo
piccolo vitellino e molti altri animali come maiali, galline con i loro pulcini,
conigli, oche e cavalli.
Ho invitato a casa mia delle amiche...
… Ma l'esperienza più esaltante, più stimolante, più emozionante,
più “Esauriente”, più curiosa e interessante è stata quando sono
andata in Piemonte a Torino.
L'idea l'ha suggerita la maestra Anna. Ah...quei due giorni sono
stati meravigliosi.
Ora vi racconto tutto!
Un lunedì sono partita con mia mamma, mio papà e mio fratello
con la macchina. Il viaggio è stato molto lungo.
Arrivati a Torino abbiamo chiesto informazioni su dove si trovava
l'albergo. Poi abbiamo scaricato le valigie. Siamo passati sotto
quei mille portici, quei portici consecutivi saranno stati lunghi fino
a un chilometro e mezzo, lì era caldo, ma che dico... caldissimo,
anche all'ombra.
Dopo più di un'ora di camminata siamo arrivati, stanchi morti, a
un ristorante cinese. Sì, lì abbiamo mangiato benissimo.
Quindi abbiamo ripreso a camminare anche se non per tanto
perché dietro l'angolo c'era...
… Il secondo museo Egizio più importante e famoso del
MONDO! Era enorme... senza dubbio, ma parte era ancora un
cantiere. Con la mia famiglia abbiamo preso i biglietti e siamo
Entrati e abbiamo visitato una stanza con statue enormi, ma
Una delle cose che mi hanno stupito di più sono stati i
papiri
lunghi sei metri e un tempio “caverna”: un regalo degli
Egizi per gli Italiani per aver portato in salvo
dall'inondazione con la diga di Assuan
tutte quelle bellezze e ricchezze storiche.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
STORIA E GEOGRAFIA
In seguito siamo usciti dal museo e ci siamo diretti verso il palazzo reale.
Per strada abbiamo visto la Mole Antonelliana con una coda di gente che
arrivava fino a Via Giuseppe Verdi; essa è una via importantissima a
Torino, come Via del Po e Via Vittorio Emanuele II.
Il palazzo era enorme e con un bellissimo cortile. L'interno era molto
bello, ricco, molto curato, anche se per i miei gusti c'era troppo oro: le
pareti erano rivestite d'oro, le cornici e i calici pure... praticamente era
tutto dorato tranne qualche posata d'argento e un vaso grande poco più
di un metro fatto di giada, una pietra molto preziosa.
Quando siamo usciti dalla reggia siamo passati per piazza Castello dove,
dalla pavimentazione di porfido, zampillavano sei fontanelle e lì abbiamo
fatto una bella doccia rinfrescante perché il caldo era diventato
insopportabile.
In seguito abbiamo ripreso a camminare e siamo arrivati in riva al Po. Sì,
con il traghetto abbiamo navigato per un tratto fino all'entrata di un
borgo medievale che risaliva al 1814, che era una riproduzione fatta da
un gruppo di artisti dell'epoca usciti da quell'angolino di passato. Siamo
arrivati ad una costruzione molto, ma molto più moderna: una stazione
della metropolitana.
Era la prima volta che entravo in un posto del genere, ho anche
scoperto che lì tutto è controllato dai computer compresi i treni.
Con la metro siamo tornati nell'albergo, ma prima ci siamo
fermati a mangiare.
La mattina dopo ci siamo svegliati; eravamo belli carichi.
Siamo andati ai piedi del Monte dei Cappuccini e con un
trenino a cremagliera siamo saliti in cima dove c'era la
basilica di Superga. La basilica era altissima ma io l'ho
“scalata” quasi tutta, 131 scalini contati. Abbiamo partecipato
alla visita guidata della sala dei papi e delle tombe reali...
… Cinque ore di macchina e siamo ritornati, abbiamo cenato e
siamo usciti per andare al lago di Caldonazzo a vedere
i fuochi d'artificio.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
Nicole (Classe quinta)
STORIA E GEOGRAFIA
ROMA
Il primo novembre 2013 sono partita con la mia famiglia per Roma,
la capitale del nostro Paese, l'Italia.
Siamo partiti alle 07:45 circa, abbiamo messo le valigie nel baule,
sistemato le “mini televisioni“ sui sedili della macchina e ci siamo
messi in viaggio per Roma.
Abbiamo fatto sei-sette ore in macchina, con una piccola pausa per
il pranzo, perché il viaggio era molto lungo.
Abbiamo alloggiato in un albergo in via Firenze; si chiamava “Notti
a Roma” ed era piccolo ma bellissimo.
C'erano poche stanze (sette-otto) e due piccole salette da
colazione dove c'era il self-service.
Appena arrivati abbiamo sistemato le valigie in camera e ci siamo
messi subito in marcia.
Per prima cosa abbiamo visto il Quirinale; questo è uno dei sette
colli di Roma e ci vive il Presidente della Repubblica: Giorgio
Napolitano.
Dicono, e lo è, che sia il più grande alloggio di un presidente al
mondo.
Abbiamo proseguito per la Fontana di Trevi, una bellissima fontana
attaccata ad un palazzo con statue di marmo bianchissime.
Si dice che se tiri una moneta
all'indietro nella fontana, ti porti
fortuna e ritornerai a Roma.
Ci siamo poi diretti a Piazza
Montecitorio per vedere Palazzo
Chigi, sede del governo presieduto
da Enrico Letta. Si è fatto poi un
po' sera e siamo andati a vedere
il Pantheon. Era un edificio di
culto dedicato agli dei, costruito
nel 27 a.C. dall'imperatore
Adriano.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
STORIA E GEOGRAFIA
È stato un vero spettacolo vederlo al buio con le sue scritte, come è
stato bello vedere anche Piazza Navona con le sue tre fontane: la
Fontana del Moro, scolpita da Dellaporta e ritoccata da Bernini, che
rappresenta quattro tritoni; la Fontana dei 4 Fiumi che rappresenta il
Danubio, il Gange, il Nilo e il rio della Plata ed infine la Fontana del
Nettuno che rappresenta appunto Nettuno.
Questa piazza ha una forma ovale allungata infatti era l'antico stadio di
Domiziano.
Siamo poi passati a Palazzo Madama, sede del senato.
La caratteristica comune di queste piazze romane è che hanno al centro
un obelisco con incisioni antiche egizie.
Il secondo giorno ci siamo svegliati presto e siamo andati a fare
colazione... mmm...! Una vera delizia!
Poi, subito in marcia verso il Colosseo, uno stadio maestoso che era l'ex
anfiteatro Flavio.
Pensate che è l'anfiteatro più grande al mondo; fu iniziato da
Vespasiano e terminato da Tito e Domiziano.
La circonferenza del Colosseo è di 527 m. ed ha una forma di ellisse.
Era usato per gli spettacoli dei gladiatori e altre manifestazioni
pubbliche.
Si dice che i gladiatori entrassero da una porticina e che lottassero
contro una belva, se morivano, come la maggior parte delle volte,
uscivano pieni di sangue da una porta opposta, mentre se vincevano
uscivano dalla stessa porta da cui erano entrati.
Lo spettacolo veniva visto
da migliaia di persone e
dall'imperatore, che stavano
comodamente seduti sulle
gradinate e che incitavano
i gladiatori. Erano proprio
crudeli a quei tempi! Fuori
dal Colosseo c'è l'Arco di
Costantino; si chiama così
perché è dedicato alla
vittoria di Costantino nella
battaglia di Ponte Milvie
nel 315 d.C.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
STORIA E GEOGRAFIA
Ci siamo poi diretti ai Fori romani per vedere i resti dei luoghi dove si
svolgeva la vita civile ed economica degli antichi romani.
Al centro c'era la via Sacra e intorno numerosi templi, monumenti e
chiese quali: Tempio di Vesta, l'Arco di Tito, Basilica di Massenzio,
Tempio di Antonino e Faustina, Tempio di Giulio Cesare, Tempio di
Castore e Polluce, Basilica Giulia, Tempio di Saturno, Tempio di
Vespasiano, l'Arco di Settimo Severo, la Basilica Emilia...
È uno spettacolo bellissimo, mi chiedo ancora come avessero fatto a
costruire questi incredibili edifici.
Vicino ai Fori c'è il Palatino che, come il Quirinale, è uno dei sette colli di
Roma ed una delle sue parti più antiche. Rappresentava il centro di Roma.
Questo è un grande museo all'aperto di cui un lato guarda ai Fori romani
e l'altro il Circo Massimo.
All'inizio ci siamo incamminati allegramente, ma dopo un po', sotto il sole
cocente, mi sono annoiata anche perché era ora di pranzo e avevo una
fame da lupi. Abbiamo pranzato in un ristorante vicino a Piazza Venezia
e poi siamo andati a visitare il Vittoriano, un immenso monumento bianco
su cui sorge una statua dedicata a Vittorio Emanuele II.
Vicino si trova il Campidoglio, cioè la sede del sindaco di Roma.
È una grande piazza con ai lati due palazzi: il Palazzo dei Conservatori e
Palazzo Nuovo che ospitano i Musei Capitolini inaugurati nel 1734.
Questi musei li abbiamo visitati con un'audioguida che in ogni stanza ci
spiegava la sua storia. Anche questi, come il Palatino, all'inizio erano
interessanti, ma alla fine dopo due ore mi sono leggermente annoiata
perché c'erano solo quadri e statue di pietra; forse sono un po' troppo
piccola per questi grandi musei!!!!
Ho scoperto che la statua di Marco
Aurelio esposta in mezzo alla piazza,
è falsa, quella vera è situata dentro
i musei ed è bellissima e grandissima.
Purtroppo quando siamo usciti si è
messo a piovere e siamo tornati in
albergo per cambiarci e munirci di
stivali e ombrello per andare a cena
fuori.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
STORIA E GEOGRAFIA
Un po' di televisione e a dormire pronti per ripartire il giorno dopo verso il
Vaticano. Come già accennato, la mattina dopo, abbiamo preso la
metropolitana e siamo andati al Vaticano per vedere Papa Francesco. Il
Vaticano è il piccolo stato d'Europa indipendente, dove c'è la monarchia
con a capo il Papa. Comprende Piazza S. Pietro e la Basilica di S. Pietro. Ci
siamo andati per assistere all'Angelus e alla benedizione del Papa. Quando
si è affacciato alla finestra sulla piazza, tutti hanno iniziato a fischiare,
applaudire ed a sventolare bandiere del proprio Paese o quelle con la
scritta ”Benvenuto fra noi“.
Abbiamo poi percorso le mura del Vaticano a Castel S. Angelo, per vederlo
dall'esterno e ammirare la sua bellezza. Abbiamo poi percorso il fiume
Tevere sui suoi ponti pieni di venditori ambulanti africani che vendevano
cover per cellulari, cerchietti, elastici, borse, portafogli... Siamo poi
arrivati in Piazza del Popolo con le sue tre chiese: la Basilica di Santa
Maria del Popoplo e le due chiese Gemelle: S. Maria in Monte Santo e S.
Maria dei Miracoli. Al centro c'è un obelisco alto 24 metri e la fontana
dedicata a Giacomo Dellaporta.
Ci siamo infine fermati a mangiare un gelato e poi in Piazza di Spagna con
la sua grande scalinata di Trinità dei Monti, dove hanno sfilato delle
modelle proprio al nostro arrivo.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
STORIA E GEOGRAFIA
Purtroppo la Fontana della Barcaccia era circondata da teli che la
coprivano per via dei lavori; questa fu costruita nel 135 da Bernini.
Siamo poi tornati a casa per andare a cena e andare a dormire.
Il giorno dopo siamo tornati nel Vaticano per salire sulla Cupola di S.
Pietro e vedere tutta Roma dall'alto.
Questa è stata iniziata nel 1056 da Papa Urbano VII.
È larga 42 m. e alta 130 m.; è stata disegnata da Michelangelo Bonarotti.
A Roma viene chiamato il “Cupolone”.
Infine abbiamo visitato la Basilica di S. Pietro con la sua famosa opera:
”La Pietà di Michelangelo“ che rappresenta Maria che tiene sulle sue
gambe Gesù morto.
Purtroppo il tempo era finito e dovevamo tornare a casa a Pergine,
abbiamo preso la macchina e siamo partiti.
È stata una gita bellissima che un giorno vorrei ripetere perché mi è
piaciuta tantissimo.
Spero veramente di ritornarci!
La Pietà di Michelangelo in
San Pietro in Vaticano
Alice C., Elena, Nicolò e Beatrice classe quinta
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
ARTE/KUNST
Creare disegni con le linee e
le forme.
Con la maestra di tedesco quest'anno abbiamo creato dei
particolari disegni con strisce, righe e altre forme.
Abbiamo diviso un foglio in sei parti su cui abbiamo incollato
sei disegni eseguiti in questo modo.
Classe quinta
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
ARTE/KUNST
Creare disegni con le linee e
le forme.
Dopo aver sperimentato la
tecnica delle righe e dei
colori, ognuno di noi ha
realizzato un oggetto di
carta e lo ha decorato
usando solo righe.
Classe quinta
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
ARTE/KUNST
Pitture ad acquerello
Durante le ore di immagine abbiamo creato anche due pitture
con gli acquerelli.
La prima rappresentava una “Città ad acquerello”.
Per prima cosa abbiamo dipinto le sagome dei palazzi e le case
più vicine con i colori caldi, poi abbiamo dipinto lo sfondo con
un colore freddo, abbiamo dipinto sopra a quest'ultimo le
sagome dei palazzi più lontani con i colori freddi e aggiunto
alcuni particolari (come finestre, porte...) con la penna nera a
punta sottile.
Infine abbiamo disegnato altri particolari come le macchine.
La seconda pittura rappresentava un “Paesaggio rosa”. Per
fare questo abbiamo utilizzato un foglio da disegno su cui
abbiamo dipinto, per prima cosa, lo sfondo sfumato con gli
acquerelli, con i colori caldi. Poi abbiamo dipinto la sagoma del
paesaggio, gli alberi, le case i campi. A quel punto la pittura
era finita.
Classe quinta
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
ARTE/KUNST
Aspettando il Natale...
Classe prima
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
FILASTROCCHE A RICALCO
RICORDI ESTIVI
Che cosa ci è rimasto di questa lunga estate?
Delle conchiglie colorate,
.
due paguri, due pesci vivi pescati col retino,
sassi verdi di forme diverse,
un arco, delle frecce, un sasso levigato, una vecchia stalla
disabitata;
una stella marina raccolta sul bagnasciuga,
una collana con perle marroni della zia di Palermo,
sassi luccicanti, bambini che nuotano nel mare,
un granchio catturato col secchiello,
delle madreperle raccolte sulla spiaggia,
ricordi di onde gigantesche;
un pesce piatto che nuotava vicino alla riva,
dei delfini, una manta e quattro tartarughe,
un pesce pulitore che nuotava sul fondale
e un barbecue nella pineta,
il corso di nuoto in piscina,
una bella vacanza al mare.
( I bambini di 2B )
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
FILASTROCCHE A RICALCO
CAPRICCI IN MENSA
A mezzogiorno nel piatto troviamo la cicoria,
a qualcuno non piace e si mette a far baldoria.
.
Perché devo perdere tempo a mangiare
invece di chiacchierare, cantare e fischiare?
Il bicchiere d' acqua riempio
si rovescia e faccio uno scempio.
Mi fa schifo la zucchina
e detesto la verzina.
Non posso vedere l'orzetto
e non mi piace neppure il gnocchetto.
Perché devo perdere tempo a masticare
se posso urlare e disturbare?
Adoro i risotti
e amo i biscotti,
sono goloso di pastina
ma odio la melanzanina.
Perché non posso parlare e giocherellare
invece che perdere tempo ad assaporare, gustare e ingoiare?
Classe 2A
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
MUSICA
ES SINGT IN MIR UND KLINGT IN MIR
ES SINGT IN MIR UND KLINGT IN MIR
HEIO, HEIO, HEIO,
DENN WEIHNACHTEN STEHT VOR DER TÜR
DRUM FREUE ICH MICH SO
HEIO, HEIO,
DRUM FREUE ICH MICH SO.
EIN GLÖCKCHEN KLINGT,
ES IST SO WEIT,
HEIO, HEIO, HEIO,
UND SO BEGINNT
DIE WEIHNACHTSZEIT,
DRUM FREUE ICH MICH SO
HEIO, HEIO,
DRUM FREUE ICH MICH SO.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
Classe seconda
MUSICA
Oh Tannenbaum
OH TANNENBAUM, OH TANNENBAUM,
WIE GRÜN SIND DEINE BLÄTTER!
DU GRÜNST NICHT NUR ZUR SOMMERZEIT,
NEIN AUCH IM WINTER WENN ES SCHNEIT.
OH TANNENBAUM, OH TANNENBAUM,
WIE GRÜN SIND DEINE BLÄTTER!
SUI RAMI TUOI SCINTILLANO
LE LUCI COLORATE
DEI BIMBI GLI OCCHI BRILLANO
DI DIO LE LUCI VEDONO
ACCANTO AD UN PRESEPE C’È
L’ABETE DI NATALE
OH CHRISTMAS TREE, OH CHRISTMAS TREE
HOW LOVELY ARE YOUR BRANCHES
IN SUMMER SUN OR WINTER SNOW,
A COAT OF GREEN YOU ALWAYS SHOW
OH CHRISTMAS TREE, OH CHRISTMAS TREE
HOW LOVELY ARE YOUR BRANCHES
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
VARIE
I burattini sono fatti di pezza e si
muovono con una mano. Il teatrino ha
l’apertura ( boccascena) in alto e il
burattinaio sta in basso nascosto. Ogni
burattino ha una voce diversa, quindi il
burattinaio deve essere abile e avere
memoria per ricordarsele tutte. Gli
spettacoli di burattini erano per tutti,
ricchi e poveri, e si svolgevano nelle
piazze di paesi e città.
Le marionette sono fatte di legno e si
muovono con 6 fili: 4 attaccati ad una
croce di legno e 2 legati alle dita del
marionettista. Il teatrino ha la boccascena
in basso e il marionettista sta in alto
nascosto. Gli spettacoli delle marionette si
facevano nei teatri delle grosse città
italiane ( MI-VZ- TN ) ed erano visti solo
dai figli dei ricchi.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
VARIE
I pupi siciliani ( nati in Campania ) sono delle marionette molto
pesanti ( possono arrivare fino a 30 chili ), fatte di legno. Al
posto dei fili hanno dei ferri ( 2 ) con cui poterle muovere. I
personaggi degli spettacoli dei pupi sono sempre cavalieri e
dame. Le gambe non si piegano e quando camminano battono i
piedi provocando dei colpi. I pupari devono avere molta forza e
abilità per maneggiare questo tipo di marionette.
Classe seconda
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
VARIE
OCCORRENTE:
Stoffa bianca 60x60 cm per il
corpo; cotone per imbottire;
lana per i capelli; stoffe
colorate per i vestiti; bottoni e
pizzi per decorare il vestito;
ago e filo per cucire; forbici;
pennarelli colorati.
PROCEDIMENTO:
1. Prendere la mano destra e
aprirla in tre parti: il pollice,
l'indice e le altre tre dita.
Appoggiarla sulla stoffa bianca
piegata doppia.
Prendere il pennarello nero e
fare il contorno: il pollice
diventa un braccio, l'indice la
testa e le altre tre dita l'altro
braccio.
Prendere ago e filo e cucire il
contorno; poi prendere le
forbici e ritagliare il corpo.
Girare il burattino; imbottire le
mani e la testa con il cotone.
Cucire i polsi, ma non la testa.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
VARIE
2. Scegliere che personaggio
fare, prendere la stoffa
colorata e cucire il vestito.
Se si fanno i pantaloni, non
cucire nel mezzo.
3. Per i capelli utilizzare della
lana colorata : avvolgere la
lana intorno alle quattro dita
chiuse per fare i capelli corti,
avvolgere la lana intorno alle
quattro dita aperte per i
capelli medi e avvolgere la
lana intorno alle braccia per
fare i capelli lunghi .
Prendere le matassine e
legarle in mezzo con un filo di
lana. Per la coda bisogna
legare insieme le due
estremità, per i codini o le
trecce è necessario legare
ognuna delle due estremità.
Cucire i capelli sulla testa e
tagliare in fondo.
4. Prendere i pennarelli
colorati e disegnare sulla
faccia l'espressione che si
vuole dare al burattino. Se si
vuole, fare le lentiggini o le
guance rosse.
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
Classe seconda
VARIE
BASTLE DEINEN EIGENEN ADVENTSKALENDER:
1. MALE DEN ADVENTSKALEDER AN.
2. SCHNEIDE DIE FENSTER AUS.
3. KLEBE DAS ERSTE BLATT AUF DEM ZWEITEN BLATT AUF
16/11/12
Avventure
scolastiche - n.5
VARIE
Avventure scolastiche - n.5
dicembre 2013
Classe
seconda