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Cooperativa del CUORE Giornalino della scuola primaria di Zivignago www.ziviscuola.it Numero 5 www.icpergine1.it dicembre 2013 Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 INDICE • PAGINE 3–4 MONDO COOPERATIVO • PAGINE 5-6 NOI E I NOSTRI BOSCHI • PAGINE 7-8 GITA E SCOPERTE AL MUSE • PAGINE 9-10 I MARSUPIALI • PAGINE 11-12 I PLACENTATI • PAGINA 13 I MONOTREMI • PAGINE 14-15 MUSE: UN VIAGGIO NEL TEMPO • PAGINA 16 L'UNIVERSO • PAGINE 17-18 LA LUNA • PAGINE 19-20 GLI ASTRONAUTI • PAGINE 21-22-23 GLI ALBERI • PAGINE 24-25-26-27 VADO A SCUOLA • PAGINE 28-29 TORINO • PAGINE 30-31-32-33-34 ROMA • PAGINE 35-36-37-38 ARTE • PAGINE 39-40 POESIE A RICALCO • PAGINE 41-42 CANZONI DI NATALE • PAGINE 43-44-45-46 BURATTINI • PAGINE 47-48 CALENDARIO DELL'AVVENTO Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 MONDO COOPERATIVO LA NOSTRA COOPERATIVA La Cooperativa del Cuore Cooperativa del CUORE ha molti soci e anche dei ruoli molto importanti: PRESIDENTE, VICE- PRESIDENTE, SINDACO, SEGRETARI, DOCUMENTARISTI e CASSIERE. Il nostro presidente è Alice Carlin di classe quinta e il vicepresidente è Sofia Pucker, i sindaci sono Matteo Raffini, Alessandro Passaseo e Jennifer Valentini; le segretarie sono Maya De Carli, Alessia Carlin, Brigitte Gadler, Alice Ropelato; i documentaristi sono Samuele Fruet e Christian Laner e i cassieri sono Gaia Girardi, Martina Leonardi e Nicolò Girardi. Quest'anno gli alunni della scuola di Zivignago si sono riuniti in Assemblea e hanno votato per rieleggere il presidente e tutti gli altri incarichi. La nostra cooperativa aiuta delle associazioni che hanno bisogno di cure, della scuola e dei diritti che tutte le persone hanno. Le associazioni che abbiamo aiutato finora sono: APIBIMI, MEDICI CON L'AFRICA, AMICI DI BREZOI e KARUMA HOME. I soldi che doniamo a queste associazioni li ricaviamo dal mercatino che facciamo a Natale e a fine anno e dalla vendita del giornalino cartaceo e on-line. Al mercatino vendiamo le cose create da noi alunni a mano e anche il giornalino scolastico. Tutti gli alunni della scuola di Zivignago sono soci della nostra cooperativa. Anche genitori, insegnanti, nonni e amici possono diventare soci, ma non hanno il diritto di voto nelle Assemblee. Ogni socio deve pagare una quota associativa di di 1,00 euro . Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 Classe quinta MONDO COOPERATIVO ziviscuola.it Cooperativa del CUORE Dal primo ottobre 2013 è attiva una nuova piattaforma didattica ampliata e abbellita grazie al contributo di un gruppo di lavoro formato da genitori e insegnanti. Tale spazio virtuale protetto è a disposizione delle alunne e degli alunni della scuola per parlare in chat, inserire argomenti in un forum, visionare foto, ampliare l'offerta formativa con video, articoli, giochi e altro materiale a disposizione. Si presta bene a sperimentare la navigazione in rete con vantaggi e rischi. I genitori possono “entrare” nel mondo della scuola, vedere cosa fanno i propri figli, trovare avvisi e informazioni, lasciare commenti o argomenti in uno spazio a loro dedicato. Essa si propone come ambiente di formazione continua e scambio culturale. GRAZIE a tutti quanti hanno contribuito con lavoro volontario e gratuito e con interventi economici. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA Noi e i nostri boschi Mercoledì 13 novembre 2013, gli alunni della classe 5° di Zivignago hanno fatto un'uscita nel bosco. Un'ora dopo dell'inizio della scuola è arrivata Laura, un'educatrice ambientale che si occupa dell'A.S.U.C. Ci ha spiegato che A.S.U.C. significa ( AMMINISTRAZIONE SEPARATA degli USI CIVICI ), cioè che è un'associazione che si occupa dei boschi pubblici. In seguito siamo usciti con l'educatrice ambientale e con la maestra Renza e la maestra Laura. Ci siamo messi in cammino su un versante della collina del CASTELLO DI PERGINE. Purtroppo era leggermente nuvoloso, ma poi, per fortuna, dopo aver percorso un bel pezzo di strada, è comparso finalmente il sole. La stradina su cui abbiamo camminato era immersa fra alberi e arbusti, alcuni erano molto alti. Abbiamo potuto osservare vari alberi fra cui: la quercia, il castagno, il carpino, la betulla, l'abete rosso, il faggio, il pino silvestre e l' acacia o robinia. Una volta arrivati in un punto soleggiato, ci siamo fermati ed abbiamo posto gli zaini per terra e ci siamo seduti vicino a Laura. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA Siamo rimasti seduti, zitti e fermi finché Laura, con un cronometro, ha calcolato un minuto; intanto abbiamo potuto ascoltare tutti i rumori del bosco. Abbiamo sentito il fruscio delle foglie, l'abbaiare di un cane, il traffico della strada vicina, il picchio verde, le cince, i passeri, le cornacchie e il picchio rosso. Il secondo esercizio consisteva nel mettersi in cerchio e chiudere gli occhi con le mani dietro la schiena e Laura, mentre passava, ci distribuiva un oggetto nelle mani. Quando Laura ha finito di distribuire gli oggetti a tutti abbiamo aperto gli occhi dovevamo trovare la persona che aveva l' oggetto uguale al nostro. Appena abbiamo aperto gli occhi abbiamo trovato il nostro compagno. Ci siamo poi sfamati e sfogati mangiando e giocando. Ricominciata la “LEZIONE”, abbiamo fatto un gioco bellissimo con le coppie formate precedentemente, che era basato sulla fiducia e sulla responsabilità. Uno dei due era bendato e l'altro lo guidava in cerca di un albero. Ognuno aveva un albero diverso. Quello bendato doveva toccare la corteccia e le foglie, poi il compagno portava il bendato al punto di partenza e lì si doveva togliere la benda e si doveva trovare l'albero toccato. Abbiamo fatto anche un disegno dell'albero, poi abbiamo appoggiato un foglio sulla corteccia e sulla propria foglia e abbiamo colorato con i pastelli a cera per creare un capolavoro che assomigli ad un albero. Quando tutti hanno finito siamo tornati a scuola. È stata una gita molto interessante e abbiamo imparato una“boscagliata” di cose. Classe quinta Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA GITA AL MUSE Il 22 ottobre siamo andati al Muse, il nuovo Museo della scienza di Trento. Abbiamo visto, nel reparto dove c'erano oggetti antichi, delle pietre venute dal cielo, cioè delle meteoriti . Poi siamo andati nel reparto dei dinosauri dove c'erano scheletri e fossili: un velociraptor, la testa del triceratopo, il fossile di un dinosauro acquatico e, sospeso sopra le teste dei visitatori lo scheletro di un enorme animale senza denti: una balenottera di circa un anno. Dopo un po' una signorina ci ha portato nel reparto degli animali imbalsamati e lì abbiamo visto: una foca, un cucciolo di delfino, uno scoiattolo volante che usa la pelliccia in eccesso per planare, un lemure con grandi occhi sporgenti, un moscardino, un opossum, un petauro dello zucchero, un wallaby dal collo rosso, un criceto comune,un formichiere, dei pipistrelli di due razze diverse che avevano rispettivamente le orecchie molto grandi per percepire i suoni o gli occhi enormi per vedere le prede. Vicino a questi piccoli animali c' era anche un enorme rinoceronte. Sospesi a quote diverse, in base al loro habitat naturale, facevano bella mostra di sé tanti uccelli: sopra tutti volava l' aquila reale, e di seguito la civetta delle nevi, il gufo reale, il nibbio, il falco, la poiana, il barbagianni, la pernice bianca, il pavone con la coda a ventaglio, il pettirosso, il corvo,l 'usignolo, la ghiandaia dalle piume azzurre, la gazza ladra, il cuculo, il picchio rosso e il picchio verde. Al livello inferiore apparivano: la cicogna, l'airone cinerino, l' aquila di mare, le rondini, i gabbiani, il martin pescatore. Dopo abbiamo visto degli acquari con: tartarughe marine, pesci di varie specie, tra cui anche un pesce gatto; nell'ultimo acquario c' erano dei pesci dalla livrea fluorescente: i maschi di questa specie sulla pinna anale hanno dei puntini argentei; alcune femmine nascondono le loro uova in bocca per proteggerle. Siamo entrati nella serra tropicale dove c'era una bellissima cascata e si respirava aria calda e umida. Abbiamo seguito la stradina e abbiamo visto una tartaruga acquatica gigante che si nascondeva tra le rocce mimetizzandosi. Abbiamo osservato delle piante che non conoscevamo e, ad un certo punto abbiamo sentito strani versi: le registrazioni della scimmia urlatrice. Tra le piante abbiamo visto una gabbietta e abbiamo chiesto per che animale fosse. Ci hanno detto che era per un pappagallo. Abbiamo proseguito e il signore ci ha fatto osservare delle piante: il banano, la pianta della cannella, del caffè, , dello zucchero. Nel reparto storico c' erano l' uomo Sapiens, l' uomo di Neandertal, un uomo cacciatore e l' uomo del Neolitico. Poi siamo tornati alla stazione dei treni e le nostre mamme ci sono venute a prenderci e siamo tornati a casa. Classe IV Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA SCOPERTE AL MUSE Al Muse abbiamo scoperto che i mammiferi li possiamo trovare in qualsiasi ambiente, dalle calotte glaciali ai caldi deserti. Alcuni gruppi sono riusciti a colonizzare con successo anche l'ambiente acquatico, mentre altri hanno sviluppato delle ali e sono perciò in grado di volare. Nonostante le differenze di dimensioni ed abitudini di vita, tutti i mammiferi sono accomunati da: OMEOTERMIA cioè mantengono costante la temperatura del loro corpo (eccetto i bradipi) VIVIPARITA' (ad eccezione dei Monotremi, che sono ovipari) CURE PARENTALI che prevedono anche l'allattamento della prole. LA GRANDE CLASSE DEI MAMMIFERI E' STATA DIVISA IN TRE GRANDI GRUPPI: I MARSUPIALI I PLACENTATI I MONOTREMI I marsupiali devono il loro nome alla presenza del caratteristico marsupio o tasca protettiva in cui il piccolo completa il suo sviluppo fino a quando non è pronto per affrontare il mondo esterno. Sono marsupiali il canguro, il koala e l'opossum. I placentati comprendono la maggior parte dei mammiferi (elefanti, gatti, cani, leoni, scimmie....). Partoriscono i cuccioli vivi perciò sono detti vivipari. Balene e delfini, vivono in acqua; i pipistrelli vivono in aria, i bradipi vivono sugli alberi. Conosciuti come mammiferi ovipari che depongono le uova, i monotremi sono un ordine che comprendono i mammiferi più antichi. Sono l'ornitorinco e l'echidna. SCIENZA I MARSUPIALI IL CANGURO I canguri sono comparsi in Australia circa 15 milioni di anni fa. Vivono in Australia, Nuova Guinea, Tasmania e nelle isole limitrofe. Gli habitat sono molto vari: dalla steppa ad ambienti di montagna. L'attività è per lo più notturna. Molte specie vivono in gruppi. Possono spostarsi con due diverse andature: a basse andature procedono come un quadrupede aiutandosi con la coda come quinto arto, mentre ad alte velocità avanzano con salti compiuti con le poderose zampe posteriori, usando la coda per bilanciare il corpo. In alcuni casi possono raggiungere la velocità di 50 km/h e compiere salti di 9 metri di lunghezza. I canguri sono erbivori e possono essere dannosi per i raccolti. La testa, rispetto al resto del corpo, è piccola ed allungata, le orecchie sono ben sviluppate e la coda è lunga e muscolosa. Le zampe anteriori terminano con cinque dita usate per prendere il cibo. La dentatura contiene solo quattro incisivi: i due inferiori sono più sviluppati di quelli superiori e nella masticazione urtano una zona dura del palato. I canini sono fortemente regrediti o mancano del tutto. Le femmine dei canguri hanno marsupi ben sviluppati aperti anteriormente e dotati di quattro mammelle. La gestazione varia dai 90 ai 110 giorni. Quando il piccolo nasce pesa soltanto un grammo ed è lungo non più di 2 centimetri. L' OPOSSUM Gli opossum vivono in spazi aperti nelle foreste tropicali e temperate. Hanno un mantello un po' arruffato dalla colorazione grigia-rossicciabruna con la punta dei peli bianchi, il muso è appuntito e bianco con le orecchie larghe e lunghe; possiedono cinque dita per ogni zampa e la coda senza peli ricorda quella di un topo. Mangiano tutto quello che trovano nelle loro ricerche notturne a caccia di cibo (piccoli mammiferi, uova, insetti, frutti e semi) e, pur passando la maggior parte della loro esistenza a terra, in caso di necessità diventano degli ottimi arrampicatori e nuotatori. Se si sentono minacciati possono rimanere per ore intere stesi a terra completamente immobili, con la - n.5 morti nella speranza che bocca aperta e gli occhiAvventure sbarrati,scolastiche fingendosi dicembre 2013 il predatore desista dal suo intento. SCIENZA Non amano la compagnia dei loro simili ad eccezione del periodo che maschio e femmina s'incontrano per l'accoppiamento. Fanno parte della famiglia dei mammiferi marsupiali e quindi i piccoli vengono allevati e allattati nella speciale sacca (marsupio) della madre, che lasceranno dopo due mesi e mezzo dalla nascita. IL KOALA Il koala è un mammifero detto anche orsetto marsupiale che vive in Australia in piccoli gruppi. Il koala ha delle forme goffe: testa grossa con grandi orecchie pelose, muso corto con un grosso naso e piccoli occhi; le sue quattro zampe sono robuste e ha degli unghioni aguzzi per arrampicarsi sui tronchi più lisci. La sua alimentazione è solo vegetariana e quindi vive sugli alberi di eucalipto perché è molto ghiotto delle sue foglie più tenere e dei suoi germogli. Verso sera inizia il suo pasto e mangia fino a mezzo chilo di foglioline al giorno. Il koala misura da 60 a 80 cm di lunghezza e pesa dai 5 ai 7 Kg. Questo animale ha la spina dorsale e ha un marsupio dove tiene i piccoli fino a sei mesi. La mamma koala partorisce un solo cucciolo alla volta e dopo 30 giorni di gravidanza nasce un piccolo che pesa 5g ed è alto 2 cm. Il koala vive fino a raggiungere circa 20 anni. CANGURO KOALA OPOSSUM Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA I PLACENTATI IL PIPISTRELLO I pipistrelli sono gli unici mammiferi in grado di volare. Si possono incontrare nelle foreste tropicali e temperate, nei deserti, nelle praterie, nelle savane e in ambienti urbani e suburbani. Nelle zone tropicali, dove sono in assoluto l'ordine di mammiferi più numeroso, hanno raggiunto la massima diversità. La maggior parte dei pipistrelli cerca cibo vicino ai corsi d'acqua e la loro dieta puà esere alquanto varia. Le ali si sono sviluppate dalla modifica sostanziale dell'arto superiore, dove l'avambraccio e, ancor di più le ossa metacarpali e le falangi della mano, hanno subito un allungamento sproporzionato. Le dita sono congiunte da una membra che si estende fino ai fianchi del corpo e agli arti inferiori. IL BRADIPO Il nome del bradipo deriva dal greco e significa “ piede lento” e vive in America Meridionale. Hanno abitudini solitarie e dormono circa 19 ore al giorno. In natura vivono in media 12 anni. I bradipi vivono solitamente in ambienti tropicali e umidi con un clima mite tutto l'anno. La pelliccia del bradipo ha una particolare caratteristica: essa è ricoperta da minuscole alghe a causa dell'elevata umidità dell' ambiente in cui vive e dei suoi movimenti molto lenti. In acqua però il bradipo risulta essere un ottimo nuotatore. È famoso per la sua lentezza e si muove ad una velocità massima di circa 0,24 km/h. Non beve acqua, ma la assume attraverso la frutta e la verdura che mangia. La riproduzione avviene solitamente fra i mesi di marzo e aprile. Il piccolo nato non si separerà mai dalla madre rimanendo saldamente aggrappato alla sua pelliccia. A sei mesi circa dalla nascita la madre lascia l'albero al piccolo, il quale eredita la sua parte di territorio che, se maschio, non abbandonerà più per il resto della vita. LA BALENA Le balene, sono respiratrici coscienti, cioè devono decidere quando respirare. Come tutti i mammiferi dormono, ma non possono dormire per periodi troppo lunghi proprio perchè devono essere coscienti per respirare. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA Sul dorso della balena c'è un foro chiamato sfiatatoio che serve al mammifero per epellere lo sporco dell'apparato respiratorio. La balena azzurra è il più grande tra i cetacei viventi; le sue dimensioni arrivano a 33 metri di lunghezza e 160 tonnellate di peso. La balena è a rischio di estinzione a causa della caccia a cui è sottoposta. Alcune balene muoiono perchè restano impigliate nelle reti dei pescatori e così non possono più risalire in superficie per respirare e affogano. Un'altra causa di pericolo per la balena è la caccia, infatti le balenae vengono cacciate per la loro carne. I paesi che praticano questa caccia sono: la Norvegia,l'Islanda,il Giappone, la Siberia e il Canada. La balena non ha denti ma ha delle spazzole. Il piccolo della balena è lungo dai 5 ai 7 metri di lunghezza e viene nutrito con il latte grasso della madre. In acqua: BALENA In aria: PIPISTRELLO Sugli alberi: BRADIPO Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA L'ECHIDNA I MONOTREMI L'echidna è un piccolo animale che vive in Australia. Il nome è di origine greca e ricorda un mostro della mitologia. Il suo corpo, nella fantasia dei Greci, era immaginato come un corpo di donna unito alla coda di un serpente. L'echidna nella realtà non è un mostro terrificante, ma un buffo incrocio tra un formichiere e un istrice. Il suo corpo è rivestito di spine e peli ruvidi, il muso è lungo, stretto e appuntito. L'echidna è un mammifero che depone l'uovo nel suo marsupio fino alla schiusa dello stesso. I piccoli, dopo la nascita succhiano il latte fino al completo sviluppo. Sono grandi insettivori e si nutrono di formiche e termiti,cacciano scavando il terreno con robusti artigli sulle zampe anteriori. La bocca è senza denti, ma con una lingua molto lunga che esce a caccia di piccole prede. Questi animali non superano i 60 cm di lunghezza e il peso varia tra i 10 e i 15 kg. L'ORNITORINCO L'ornitorinco è un piccolo mammifero semiacquatico originario dell'Australia Orientale. È uno dei pochi mammiferi che depongono le uova. Il corpo e la larga coda piatta dell'ornitorinco soni ricoperti di una pelliccia marrone, ha i piedi palmati e un grande muso che ricordano un'anatra. Il maschio ha sulle zampe posteriori uno sperone cavo che usa per iniettare il veleno ai predatori. L'ornitorinco è un animale notturno che abita piccoli corsi d'acqua e fiumi della Tasmania. ECHIDNA ORNITORINCO Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 Classe 4^ SCIENZA MUSE: UN VIAGGIO NEL TEMPO Il giorno 5 novembre gli alunni della classe 5° di Zivignago sono andati a Trento per visitare il Muse, il nuovo Museo della Scienza. Ecco come è andata. La mattina abbiamo fatto una visita libera al museo e il pomeriggio abbiamo partecipato a un laboratorio. Ci siamo andati per ripassare le cose imparate negli anni precedenti, ma anche per conoscere meglio il Sistema Solare. Prima d'entrare al Muse abbiamo fatto merenda nel prato davanti alle case. Da lì, sbalorditi, abbiamo guardato la grandezza, la forma e la bellezza del nuovo museo. Entrati lo abbiamo visitato e all'inizio vedendo tutti quei piani ci siamo impressionati. Siamo partiti dal piano terra che rappresentava l'era dei dinosauri, successivamente abbiamo visto il primo piano dove c'erano tutti i giochi. Quindi siamo passati al secondo piano che rappresentava le molecole del nostro DNA, ma c'era anche un esperimento che ci ha incuriositi e funziona così: l'acqua calda sale verso l'alto e, superando i 100 gradi, fa una scossa elettrica nell'ampolla. Contemporaneamente si accende una luce in base alla molecola fatta. Finito il corridoio c'era una porta che portava alla serra tropicale del museo, era lungo un percorso ad a spirale dove faceva molto caldo ed era molto umido. Erano esposte molte piante e fiori tropicali. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA Abbiamo fatto molti giochi, ma dopo 20 minuti le maestre ci hanno chiamati e ci hanno portato in un giardino vicino al museo per pranzare. Nel pomeriggio abbiamo partecipato ad un laboratorio in cui la nostra guida era Christian. Entrati nell'aula ci siamo seduti attorno ai tavoli e abbiamo cominciato a parlare del Sistema Solare e dei pianeti. Christian ci ha fatto vedere delle immagini proiettate sul muro e ce le ha spiegate e ci ha fatto costruire un piccolo Sistema Solare. Lo abbiamo costruito con questi materiali: un'asse, dei bastoncini, pennarelli, tempere, sfere di varie dimensioni fatte di polistirolo, stuzzicadenti e gli anelli di Saturno. Finito di costruire il Sistema Solare siamo entrati carponi nel planetario assieme a Christian e alle maestre. Dentro era buio e non potevamo appoggiarci alle pareti. Con l'aiuto di Stellarium la guida ci ha spiegato quali pianeti di notte si possono vedere ad occhio nudo: Venere perché è il più vicino alla Terra e Giove perché è il più grande. Oltre ai pianeti ci ha fatto vedere le costellazioni e ci ha parlato dei miti. Ma abbiamo capito anche dove si trova la Stella Polare. Abbiamo imparato che le stelle rosse sono più fredde e quelle azzurre sono più calde. Ci siamo divertiti un universo, ma ci facevano un po' pena gli animali imbalsamati. Classe quinta Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA L'UNIVERSO L' Universo è nato 15.000.000.000 di anni fa, dalla nebulosa primordiale (nube di polveri e gas) originata dal BIG BANG. Il cielo sopra di noi ci mostra solo una piccola porzione di UNIVERSO. Oltre alle stelle che vediamo, l'UNIVERSO contiene tantissime galassie, a loro volta formate da miliardi di stelle e miliardi di pianeti, comete e altri corpi celesti. Le stelle sono enormi sfere di gas (idrogeno ed elio) e brillano di luce propria. Le galassie sono giganteschi insiemi di: stelle, pianeti, comete, gas e polveri che ruotano attorno ad un centro. Le comete non sono stelle, ma sfere di roccia e gas che quando passano attorno ad una stella si vaporizzano e formano delle lunghissime code. I pianeti sono corpi celesti di piccole dimensioni (sono spenti), non emettono luce, ma brillano se illuminati da una stella. I satelliti, corpi celesti spenti, ruotano attorno ai pianeti. La LUNA è il satellite della Terra. La forza di gravità, attira gli oggetti verso la superficie del pianeta. La forza di attrazione gravitazionale, fa girare i pianeti attorno al Sole! La nostra galassia è la Via Lattea ed è a forma di spirale. La Via Lattea comprende il Sole: una stella attorno alla quale girano otto pianeti: MERCURIO, VENERE, TERRA, MARTE, GIOVE, SATURNO, URANO, NETTUNO. PLUTONE, scoperto nel 1930, per settantasei anni è stato considerato il nono pianeta del Sistema Solare, il più piccolo e distante. Nell'agosto del 2006 l' UNIONE ASTRONOMICA INTERNAZIONALE lo ha declassato a “pianeta nano” perché ha dimensioni troppo ridotte, un'orbita inclinata e una forma non perfettamente sferica. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 Classe quinta SCIENZA LA LUNA È l' unico satellite naturale della Terra che gira intorno ad essa e risplende per luce riflessa del Sole. Il diametro della Luna è di circa 3470 km e il volume è di circa 1/49 di quello terrestre. La distanza media della Luna dal nostro pianeta è di circa 380.000 Km. I principali moti della Luna sono 3: rivoluzione attorno alla Terra (28 giorni), rivoluzione insieme alla Terra intorno al Sole (28 giorni) e rotazione intorno al proprio asse. All'inizio della sua evoluzione, sulla Luna ci sono state molte eruzioni vulcaniche, che hanno creato vaste distese coperte di lava: i cosiddetti mari. I numerosi crateri invece sono stati causati dall'impatto di meteoriti e asteroidi. L'enorme numero di crateri è conseguenza del fatto che sulla Luna non c'è atmosfera e il satellite non è protetto dal bombardamento di frammenti grandi e piccoli. Senza atmosfera, non ci sono venti e piogge che potrebbero cancellare le tracce di questi crateri. L'assenza di atmosfera influenza anche le temperature: fa molto freddo dove c'è ombra o durante la notte ed è caldissimo nelle zone illuminate dal Sole. La Luna ci mostra sempre la stessa faccia e quindi l'altra metà viene chiamata faccia nascosta. Gli esseri umani sono atterrati sulla Luna il 20 luglio 1969, al culmine di una gara spaziale tra Russia e Stati Uniti d' America. I primi astronauti a camminare sulla superficie lunare furono Neil Armstrong (comandante dell' Apollo 11) e Aldrin. Collins, il terzo membro dell'equipaggio, li aspettò invece in orbita. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA L'equipaggio dell'Apollo 11 lasciò sulla Luna una targa di acciaio inossidabile, per ricordare lo sbarco e lasciare una traccia della loro visita. Sulla targa c'è scritto: ”Qui, uomini del pianeta Terra posero piede per la prima volta. Luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace, a nome di tutta l'umanità” Assieme alla targa misero anche una bandiera americana. Si dice che atterrarono in un luogo chiamato Mare della Tranquillità. “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l'umanità” Neil Armstrong Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA GLI ASTRONAUTI L'addestramento degli astronauti viene compiuto al Johnson Space Center di Hauston, nel Texas, dentro un modello dello Space Shuttle. Specialisti di missione e piloti vengono allenati in un jet T-38 perché acquistino esperienza su veicoli ad alte prestazioni. Agli astronauti vengono date lezioni di matematica, scienze e tecnologia. Ogni astronauta deve anche imparare a muoversi in assenza di peso, e possibilmente compiere una passeggiata nello spazio. L'addestramento è diviso in due fasi: addestramento base e addestramento avanzato. ASSEGNAZIONE ASTRONAUTI Spesso il comandante è anche il pilota dello Shuttle. I comandanti sono i responsabili del veicolo, dell'equipaggio, del successo della missione e della sicurezza. Il pilota dello Shuttle è il secondo nel comando. La principale responsabilità del pilota è di controllare e guidare lo Shuttle. I piloti, se necessario, assistono il comandante dello Shuttle. I piloti dello Shuttle devono essere cittadini degli Stati Uniti d'America. Gli specialisti di missione sono responsabili del coordinamento di tutte le operazioni compiute a bordo. Gli specialisti di missione conducono esperimenti a bordo, passeggiate nello Spazio, e gestiscono il carico utile. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA Per poter esplorare lo spazio e lavorarci, gli esseri umani devono portare con sè il proprio ambiente vitale, perché nello spazio non c'è l'atmosfera che fornisce loro la giusta pressione, temperatura e l'ossigeno necessario alla vita. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 Classe 5^ SCIENZA Molti alberi in autunno perdono le foglie Le caducifoglie Come noi, con l’arrivo del freddo tiriamo fuori dall’armadio cappotti, maglioni, guanti e berretti, così certi alberi per prepararsi all’inverno cambiano abbigliamento. Colorano le foglie di giallo, arancione, rosso, violetto…., con mille sfumature e tonalità e poi, pian piano, le lasciano cadere al suolo. Questi alberi, che perdono le foglie in autunno, vengono definiti piante a foglie caduche o caducifoglie. Perché le foglie cambiano colore ? Le foglie sono verdi perché contengono una sostanza chiamata clorofilla, che ha il compito di catturare l’energia solare. In autunno le ore di luce diminuiscono e l’albero smette di produrre clorofilla, così si possono vedere gli altri colori che erano nascosti dal verde della clorofilla. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA Come fanno a morire le foglie? Alla fine dell’estate si forma un piccolo tappo nel punto in cui il picciolo è attaccato al ramo. Le foglie così non ricevono più acqua, muoiono e cadono per terra. Perché l’albero deve far cadere le foglie? In ogni albero c’è un liquido, la linfa, che scorre al suo interno, per portare nutrimento ai rami, ai frutti, ai fiori e alle foglie. La linfa raggiunge ogni parte della pianta, attraverso dei piccoli canali. Quando viene l’inverno, se la linfa arrivasse alle foglie, queste ghiaccerebbero facilmente danneggiando l’intera pianta. Quando torna il caldo, la linfa torna a scorrere velocemente facendo ingrossare le gemme e nascere le foglie. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 SCIENZA Cosa succede all’acqua che ghiaccia? ESPERIMENTO Abbiamo preso una bottiglia di vetro, la abbiamo riempita fino all’orlo di acqua e dopo la abbiamo messa in freezer. Dopo qualche giorno abbiamo trovato la bottiglia rotta e l’acqua fuoriuscita in parte dalla bottiglia. Cos’è successo? L’acqua ghiacciando occupa più spazio e non ci sta più nella bottiglia che si rompe. Ecco perché le foglie cadono, altrimenti … In inverno la linfa ghiacciando spaccherebbe i piccoli canali che ci sono nelle foglie. E i sempreverdi? Gli alberi sempreverdi hanno le foglie lucide, più dure e protette da una specie di cera. Il pino e l’abete conservano le foglie e continuano a nutrirsi durante l’inverno perché hanno una sostanza, la resina, che, mescolandosi alla linfa, le impedisce di gelare e la fa circolare senza problemi all’interno delle foglie che sono a forma di ago e molto rigide. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 Classi seconde ATTUALITA' VADO A SCUOLA Questo film è nato dal diritto che tutti i bambini devono avere: ricevere un'istruzione tale da permettere loro di ampliare le conoscenze ed essere preparati ad affrontare il mondo dei “grandi”. E se l'accesso all'istruzione nel mondo occidentale è un privilegio, altrove può trasformarsi in un viaggio pieno di ostacoli, spesso pericolosi, distanze enormi, serpenti, elefanti, banditi. Film in cui si narra delle difficoltà che hanno alcuni bambini, provenienti da angoli del pianeta differenti, a raggiungere quotidianamente la propria scuola. Quattro destini che si intrecciano, quattro storie piene di speranza, accomunate da una incrollabile fiducia sul futuro e da una contagiosa gioia di vivere e dalla stessa sete di conoscenza. Dalle savane sterminate del Kenya, ai sentieri tortuosi delle montagne dell'Atlante in Marocco, dal caldo soffocante dell'India, ai vertiginosi altopiani della Patagonia, i quattro protagonisti, Jackson, Zahira, Samuel e Carlito, sanno che la loro sopravvivenza dipenderà dalla conoscenza e dall'istruzione scolastica. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 Classe terza ATTUALITA' VADO A SCUOLA Assumono un ruolo fondamentale i genitori, che nonostante la povertà culturale, sostengono il “sogno” dei loro figli. Plisson mette in evidenza il sorriso e la giovialità con cui affrontano questo “percorso” e riesce a trasmettere la loro fiducia in un futuro diverso e migliore. Le cose preziose sono quelle che si conquistano con fatica. Classe terza Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 ATTUALITA' “Vado a scuola” raccontato dai bambini di classe terza In un paesino dell'India vive Samuel, un bambino disabile. Per andare a scuola ogni giorno, i due fratellini lo spingono sulla carrozzina, attraversando diverse difficoltà. Un giorno finiscono nel fiume ma per fortuna riescono ad uscire dall'acqua con molta fatica e prima di arrivare a scuola sono costretti a cercare aiuto, perché si è rotta. Arrivati a scuola, i compagni di Samuel gli corrono in contro. Carlito vive in Patagonia e ogni giorno va a scuola a cavallo con la sua sorellina. Attraversano molti pericoli come: passare su ponti traballanti, evitare grossi sassi e fiumi. Il momento più emozionante è stato quando, prima di arrivare a scuola, si sono fermati a legare un nastro rosso ad un capitello per essere accompagnati dalla fortuna. Alessia, Lorenzo, Michele, Gioia Il momento più emozionante del film è stato quando Samuel ha raccontato che da grande farà il dottore per aiutare quelli come lui, che non possono camminare. Gloria, Gaia, Giada, Leonardo Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 ATTUALITA' Jackson vive in Africa e per andare a scuola deve affrontare numerosi pericoli, in particolare deve evitare gli elefanti. Ogni mattina parte presto insieme alla sorella. È stato emozionante quando sono saliti sulla montagna per vedere dove erano gli elefanti seguendo l'istruzioni del padre. Devono cercare di arrivare a scuola e tornare, poi, a casa sani e salvi. Febea, Marco, Sofia Zahira è una ragazza che vive in Marocco . Ogni lunedì per arrivare a scuola deve affrontare un viaggio ricco di pericoli e ostacoli in compagnia di due amiche. Porta con sè una gallina per scambiarla in paese con della frutta secca . Il momento più emozionante è stato quando Zahira ha aiutato la sua amica a camminare, perchè scivolando si era fatta male alla caviglia. Vittoria Gloria Alessandro F. Simon Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 Classe terza STORIA E GEOGRAFIA LA MIA STRABILIANTE AVVENTURA estiva Quest'estate ad agosto sono successe molte cose;sono andata a malga Fratte dalla mia mucca a prendere il formaggio, il burro e a vedere il suo piccolo vitellino e molti altri animali come maiali, galline con i loro pulcini, conigli, oche e cavalli. Ho invitato a casa mia delle amiche... … Ma l'esperienza più esaltante, più stimolante, più emozionante, più “Esauriente”, più curiosa e interessante è stata quando sono andata in Piemonte a Torino. L'idea l'ha suggerita la maestra Anna. Ah...quei due giorni sono stati meravigliosi. Ora vi racconto tutto! Un lunedì sono partita con mia mamma, mio papà e mio fratello con la macchina. Il viaggio è stato molto lungo. Arrivati a Torino abbiamo chiesto informazioni su dove si trovava l'albergo. Poi abbiamo scaricato le valigie. Siamo passati sotto quei mille portici, quei portici consecutivi saranno stati lunghi fino a un chilometro e mezzo, lì era caldo, ma che dico... caldissimo, anche all'ombra. Dopo più di un'ora di camminata siamo arrivati, stanchi morti, a un ristorante cinese. Sì, lì abbiamo mangiato benissimo. Quindi abbiamo ripreso a camminare anche se non per tanto perché dietro l'angolo c'era... … Il secondo museo Egizio più importante e famoso del MONDO! Era enorme... senza dubbio, ma parte era ancora un cantiere. Con la mia famiglia abbiamo preso i biglietti e siamo Entrati e abbiamo visitato una stanza con statue enormi, ma Una delle cose che mi hanno stupito di più sono stati i papiri lunghi sei metri e un tempio “caverna”: un regalo degli Egizi per gli Italiani per aver portato in salvo dall'inondazione con la diga di Assuan tutte quelle bellezze e ricchezze storiche. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 STORIA E GEOGRAFIA In seguito siamo usciti dal museo e ci siamo diretti verso il palazzo reale. Per strada abbiamo visto la Mole Antonelliana con una coda di gente che arrivava fino a Via Giuseppe Verdi; essa è una via importantissima a Torino, come Via del Po e Via Vittorio Emanuele II. Il palazzo era enorme e con un bellissimo cortile. L'interno era molto bello, ricco, molto curato, anche se per i miei gusti c'era troppo oro: le pareti erano rivestite d'oro, le cornici e i calici pure... praticamente era tutto dorato tranne qualche posata d'argento e un vaso grande poco più di un metro fatto di giada, una pietra molto preziosa. Quando siamo usciti dalla reggia siamo passati per piazza Castello dove, dalla pavimentazione di porfido, zampillavano sei fontanelle e lì abbiamo fatto una bella doccia rinfrescante perché il caldo era diventato insopportabile. In seguito abbiamo ripreso a camminare e siamo arrivati in riva al Po. Sì, con il traghetto abbiamo navigato per un tratto fino all'entrata di un borgo medievale che risaliva al 1814, che era una riproduzione fatta da un gruppo di artisti dell'epoca usciti da quell'angolino di passato. Siamo arrivati ad una costruzione molto, ma molto più moderna: una stazione della metropolitana. Era la prima volta che entravo in un posto del genere, ho anche scoperto che lì tutto è controllato dai computer compresi i treni. Con la metro siamo tornati nell'albergo, ma prima ci siamo fermati a mangiare. La mattina dopo ci siamo svegliati; eravamo belli carichi. Siamo andati ai piedi del Monte dei Cappuccini e con un trenino a cremagliera siamo saliti in cima dove c'era la basilica di Superga. La basilica era altissima ma io l'ho “scalata” quasi tutta, 131 scalini contati. Abbiamo partecipato alla visita guidata della sala dei papi e delle tombe reali... … Cinque ore di macchina e siamo ritornati, abbiamo cenato e siamo usciti per andare al lago di Caldonazzo a vedere i fuochi d'artificio. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 Nicole (Classe quinta) STORIA E GEOGRAFIA ROMA Il primo novembre 2013 sono partita con la mia famiglia per Roma, la capitale del nostro Paese, l'Italia. Siamo partiti alle 07:45 circa, abbiamo messo le valigie nel baule, sistemato le “mini televisioni“ sui sedili della macchina e ci siamo messi in viaggio per Roma. Abbiamo fatto sei-sette ore in macchina, con una piccola pausa per il pranzo, perché il viaggio era molto lungo. Abbiamo alloggiato in un albergo in via Firenze; si chiamava “Notti a Roma” ed era piccolo ma bellissimo. C'erano poche stanze (sette-otto) e due piccole salette da colazione dove c'era il self-service. Appena arrivati abbiamo sistemato le valigie in camera e ci siamo messi subito in marcia. Per prima cosa abbiamo visto il Quirinale; questo è uno dei sette colli di Roma e ci vive il Presidente della Repubblica: Giorgio Napolitano. Dicono, e lo è, che sia il più grande alloggio di un presidente al mondo. Abbiamo proseguito per la Fontana di Trevi, una bellissima fontana attaccata ad un palazzo con statue di marmo bianchissime. Si dice che se tiri una moneta all'indietro nella fontana, ti porti fortuna e ritornerai a Roma. Ci siamo poi diretti a Piazza Montecitorio per vedere Palazzo Chigi, sede del governo presieduto da Enrico Letta. Si è fatto poi un po' sera e siamo andati a vedere il Pantheon. Era un edificio di culto dedicato agli dei, costruito nel 27 a.C. dall'imperatore Adriano. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 STORIA E GEOGRAFIA È stato un vero spettacolo vederlo al buio con le sue scritte, come è stato bello vedere anche Piazza Navona con le sue tre fontane: la Fontana del Moro, scolpita da Dellaporta e ritoccata da Bernini, che rappresenta quattro tritoni; la Fontana dei 4 Fiumi che rappresenta il Danubio, il Gange, il Nilo e il rio della Plata ed infine la Fontana del Nettuno che rappresenta appunto Nettuno. Questa piazza ha una forma ovale allungata infatti era l'antico stadio di Domiziano. Siamo poi passati a Palazzo Madama, sede del senato. La caratteristica comune di queste piazze romane è che hanno al centro un obelisco con incisioni antiche egizie. Il secondo giorno ci siamo svegliati presto e siamo andati a fare colazione... mmm...! Una vera delizia! Poi, subito in marcia verso il Colosseo, uno stadio maestoso che era l'ex anfiteatro Flavio. Pensate che è l'anfiteatro più grande al mondo; fu iniziato da Vespasiano e terminato da Tito e Domiziano. La circonferenza del Colosseo è di 527 m. ed ha una forma di ellisse. Era usato per gli spettacoli dei gladiatori e altre manifestazioni pubbliche. Si dice che i gladiatori entrassero da una porticina e che lottassero contro una belva, se morivano, come la maggior parte delle volte, uscivano pieni di sangue da una porta opposta, mentre se vincevano uscivano dalla stessa porta da cui erano entrati. Lo spettacolo veniva visto da migliaia di persone e dall'imperatore, che stavano comodamente seduti sulle gradinate e che incitavano i gladiatori. Erano proprio crudeli a quei tempi! Fuori dal Colosseo c'è l'Arco di Costantino; si chiama così perché è dedicato alla vittoria di Costantino nella battaglia di Ponte Milvie nel 315 d.C. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 STORIA E GEOGRAFIA Ci siamo poi diretti ai Fori romani per vedere i resti dei luoghi dove si svolgeva la vita civile ed economica degli antichi romani. Al centro c'era la via Sacra e intorno numerosi templi, monumenti e chiese quali: Tempio di Vesta, l'Arco di Tito, Basilica di Massenzio, Tempio di Antonino e Faustina, Tempio di Giulio Cesare, Tempio di Castore e Polluce, Basilica Giulia, Tempio di Saturno, Tempio di Vespasiano, l'Arco di Settimo Severo, la Basilica Emilia... È uno spettacolo bellissimo, mi chiedo ancora come avessero fatto a costruire questi incredibili edifici. Vicino ai Fori c'è il Palatino che, come il Quirinale, è uno dei sette colli di Roma ed una delle sue parti più antiche. Rappresentava il centro di Roma. Questo è un grande museo all'aperto di cui un lato guarda ai Fori romani e l'altro il Circo Massimo. All'inizio ci siamo incamminati allegramente, ma dopo un po', sotto il sole cocente, mi sono annoiata anche perché era ora di pranzo e avevo una fame da lupi. Abbiamo pranzato in un ristorante vicino a Piazza Venezia e poi siamo andati a visitare il Vittoriano, un immenso monumento bianco su cui sorge una statua dedicata a Vittorio Emanuele II. Vicino si trova il Campidoglio, cioè la sede del sindaco di Roma. È una grande piazza con ai lati due palazzi: il Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo che ospitano i Musei Capitolini inaugurati nel 1734. Questi musei li abbiamo visitati con un'audioguida che in ogni stanza ci spiegava la sua storia. Anche questi, come il Palatino, all'inizio erano interessanti, ma alla fine dopo due ore mi sono leggermente annoiata perché c'erano solo quadri e statue di pietra; forse sono un po' troppo piccola per questi grandi musei!!!! Ho scoperto che la statua di Marco Aurelio esposta in mezzo alla piazza, è falsa, quella vera è situata dentro i musei ed è bellissima e grandissima. Purtroppo quando siamo usciti si è messo a piovere e siamo tornati in albergo per cambiarci e munirci di stivali e ombrello per andare a cena fuori. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 STORIA E GEOGRAFIA Un po' di televisione e a dormire pronti per ripartire il giorno dopo verso il Vaticano. Come già accennato, la mattina dopo, abbiamo preso la metropolitana e siamo andati al Vaticano per vedere Papa Francesco. Il Vaticano è il piccolo stato d'Europa indipendente, dove c'è la monarchia con a capo il Papa. Comprende Piazza S. Pietro e la Basilica di S. Pietro. Ci siamo andati per assistere all'Angelus e alla benedizione del Papa. Quando si è affacciato alla finestra sulla piazza, tutti hanno iniziato a fischiare, applaudire ed a sventolare bandiere del proprio Paese o quelle con la scritta ”Benvenuto fra noi“. Abbiamo poi percorso le mura del Vaticano a Castel S. Angelo, per vederlo dall'esterno e ammirare la sua bellezza. Abbiamo poi percorso il fiume Tevere sui suoi ponti pieni di venditori ambulanti africani che vendevano cover per cellulari, cerchietti, elastici, borse, portafogli... Siamo poi arrivati in Piazza del Popolo con le sue tre chiese: la Basilica di Santa Maria del Popoplo e le due chiese Gemelle: S. Maria in Monte Santo e S. Maria dei Miracoli. Al centro c'è un obelisco alto 24 metri e la fontana dedicata a Giacomo Dellaporta. Ci siamo infine fermati a mangiare un gelato e poi in Piazza di Spagna con la sua grande scalinata di Trinità dei Monti, dove hanno sfilato delle modelle proprio al nostro arrivo. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 STORIA E GEOGRAFIA Purtroppo la Fontana della Barcaccia era circondata da teli che la coprivano per via dei lavori; questa fu costruita nel 135 da Bernini. Siamo poi tornati a casa per andare a cena e andare a dormire. Il giorno dopo siamo tornati nel Vaticano per salire sulla Cupola di S. Pietro e vedere tutta Roma dall'alto. Questa è stata iniziata nel 1056 da Papa Urbano VII. È larga 42 m. e alta 130 m.; è stata disegnata da Michelangelo Bonarotti. A Roma viene chiamato il “Cupolone”. Infine abbiamo visitato la Basilica di S. Pietro con la sua famosa opera: ”La Pietà di Michelangelo“ che rappresenta Maria che tiene sulle sue gambe Gesù morto. Purtroppo il tempo era finito e dovevamo tornare a casa a Pergine, abbiamo preso la macchina e siamo partiti. È stata una gita bellissima che un giorno vorrei ripetere perché mi è piaciuta tantissimo. Spero veramente di ritornarci! La Pietà di Michelangelo in San Pietro in Vaticano Alice C., Elena, Nicolò e Beatrice classe quinta Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 ARTE/KUNST Creare disegni con le linee e le forme. Con la maestra di tedesco quest'anno abbiamo creato dei particolari disegni con strisce, righe e altre forme. Abbiamo diviso un foglio in sei parti su cui abbiamo incollato sei disegni eseguiti in questo modo. Classe quinta Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 ARTE/KUNST Creare disegni con le linee e le forme. Dopo aver sperimentato la tecnica delle righe e dei colori, ognuno di noi ha realizzato un oggetto di carta e lo ha decorato usando solo righe. Classe quinta Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 ARTE/KUNST Pitture ad acquerello Durante le ore di immagine abbiamo creato anche due pitture con gli acquerelli. La prima rappresentava una “Città ad acquerello”. Per prima cosa abbiamo dipinto le sagome dei palazzi e le case più vicine con i colori caldi, poi abbiamo dipinto lo sfondo con un colore freddo, abbiamo dipinto sopra a quest'ultimo le sagome dei palazzi più lontani con i colori freddi e aggiunto alcuni particolari (come finestre, porte...) con la penna nera a punta sottile. Infine abbiamo disegnato altri particolari come le macchine. La seconda pittura rappresentava un “Paesaggio rosa”. Per fare questo abbiamo utilizzato un foglio da disegno su cui abbiamo dipinto, per prima cosa, lo sfondo sfumato con gli acquerelli, con i colori caldi. Poi abbiamo dipinto la sagoma del paesaggio, gli alberi, le case i campi. A quel punto la pittura era finita. Classe quinta Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 ARTE/KUNST Aspettando il Natale... Classe prima Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 FILASTROCCHE A RICALCO RICORDI ESTIVI Che cosa ci è rimasto di questa lunga estate? Delle conchiglie colorate, . due paguri, due pesci vivi pescati col retino, sassi verdi di forme diverse, un arco, delle frecce, un sasso levigato, una vecchia stalla disabitata; una stella marina raccolta sul bagnasciuga, una collana con perle marroni della zia di Palermo, sassi luccicanti, bambini che nuotano nel mare, un granchio catturato col secchiello, delle madreperle raccolte sulla spiaggia, ricordi di onde gigantesche; un pesce piatto che nuotava vicino alla riva, dei delfini, una manta e quattro tartarughe, un pesce pulitore che nuotava sul fondale e un barbecue nella pineta, il corso di nuoto in piscina, una bella vacanza al mare. ( I bambini di 2B ) Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 FILASTROCCHE A RICALCO CAPRICCI IN MENSA A mezzogiorno nel piatto troviamo la cicoria, a qualcuno non piace e si mette a far baldoria. . Perché devo perdere tempo a mangiare invece di chiacchierare, cantare e fischiare? Il bicchiere d' acqua riempio si rovescia e faccio uno scempio. Mi fa schifo la zucchina e detesto la verzina. Non posso vedere l'orzetto e non mi piace neppure il gnocchetto. Perché devo perdere tempo a masticare se posso urlare e disturbare? Adoro i risotti e amo i biscotti, sono goloso di pastina ma odio la melanzanina. Perché non posso parlare e giocherellare invece che perdere tempo ad assaporare, gustare e ingoiare? Classe 2A Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 MUSICA ES SINGT IN MIR UND KLINGT IN MIR ES SINGT IN MIR UND KLINGT IN MIR HEIO, HEIO, HEIO, DENN WEIHNACHTEN STEHT VOR DER TÜR DRUM FREUE ICH MICH SO HEIO, HEIO, DRUM FREUE ICH MICH SO. EIN GLÖCKCHEN KLINGT, ES IST SO WEIT, HEIO, HEIO, HEIO, UND SO BEGINNT DIE WEIHNACHTSZEIT, DRUM FREUE ICH MICH SO HEIO, HEIO, DRUM FREUE ICH MICH SO. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 Classe seconda MUSICA Oh Tannenbaum OH TANNENBAUM, OH TANNENBAUM, WIE GRÜN SIND DEINE BLÄTTER! DU GRÜNST NICHT NUR ZUR SOMMERZEIT, NEIN AUCH IM WINTER WENN ES SCHNEIT. OH TANNENBAUM, OH TANNENBAUM, WIE GRÜN SIND DEINE BLÄTTER! SUI RAMI TUOI SCINTILLANO LE LUCI COLORATE DEI BIMBI GLI OCCHI BRILLANO DI DIO LE LUCI VEDONO ACCANTO AD UN PRESEPE C’È L’ABETE DI NATALE OH CHRISTMAS TREE, OH CHRISTMAS TREE HOW LOVELY ARE YOUR BRANCHES IN SUMMER SUN OR WINTER SNOW, A COAT OF GREEN YOU ALWAYS SHOW OH CHRISTMAS TREE, OH CHRISTMAS TREE HOW LOVELY ARE YOUR BRANCHES Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 VARIE I burattini sono fatti di pezza e si muovono con una mano. Il teatrino ha l’apertura ( boccascena) in alto e il burattinaio sta in basso nascosto. Ogni burattino ha una voce diversa, quindi il burattinaio deve essere abile e avere memoria per ricordarsele tutte. Gli spettacoli di burattini erano per tutti, ricchi e poveri, e si svolgevano nelle piazze di paesi e città. Le marionette sono fatte di legno e si muovono con 6 fili: 4 attaccati ad una croce di legno e 2 legati alle dita del marionettista. Il teatrino ha la boccascena in basso e il marionettista sta in alto nascosto. Gli spettacoli delle marionette si facevano nei teatri delle grosse città italiane ( MI-VZ- TN ) ed erano visti solo dai figli dei ricchi. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 VARIE I pupi siciliani ( nati in Campania ) sono delle marionette molto pesanti ( possono arrivare fino a 30 chili ), fatte di legno. Al posto dei fili hanno dei ferri ( 2 ) con cui poterle muovere. I personaggi degli spettacoli dei pupi sono sempre cavalieri e dame. Le gambe non si piegano e quando camminano battono i piedi provocando dei colpi. I pupari devono avere molta forza e abilità per maneggiare questo tipo di marionette. Classe seconda Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 VARIE OCCORRENTE: Stoffa bianca 60x60 cm per il corpo; cotone per imbottire; lana per i capelli; stoffe colorate per i vestiti; bottoni e pizzi per decorare il vestito; ago e filo per cucire; forbici; pennarelli colorati. PROCEDIMENTO: 1. Prendere la mano destra e aprirla in tre parti: il pollice, l'indice e le altre tre dita. Appoggiarla sulla stoffa bianca piegata doppia. Prendere il pennarello nero e fare il contorno: il pollice diventa un braccio, l'indice la testa e le altre tre dita l'altro braccio. Prendere ago e filo e cucire il contorno; poi prendere le forbici e ritagliare il corpo. Girare il burattino; imbottire le mani e la testa con il cotone. Cucire i polsi, ma non la testa. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 VARIE 2. Scegliere che personaggio fare, prendere la stoffa colorata e cucire il vestito. Se si fanno i pantaloni, non cucire nel mezzo. 3. Per i capelli utilizzare della lana colorata : avvolgere la lana intorno alle quattro dita chiuse per fare i capelli corti, avvolgere la lana intorno alle quattro dita aperte per i capelli medi e avvolgere la lana intorno alle braccia per fare i capelli lunghi . Prendere le matassine e legarle in mezzo con un filo di lana. Per la coda bisogna legare insieme le due estremità, per i codini o le trecce è necessario legare ognuna delle due estremità. Cucire i capelli sulla testa e tagliare in fondo. 4. Prendere i pennarelli colorati e disegnare sulla faccia l'espressione che si vuole dare al burattino. Se si vuole, fare le lentiggini o le guance rosse. Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 Classe seconda VARIE BASTLE DEINEN EIGENEN ADVENTSKALENDER: 1. MALE DEN ADVENTSKALEDER AN. 2. SCHNEIDE DIE FENSTER AUS. 3. KLEBE DAS ERSTE BLATT AUF DEM ZWEITEN BLATT AUF 16/11/12 Avventure scolastiche - n.5 VARIE Avventure scolastiche - n.5 dicembre 2013 Classe seconda