attualita/camillo/pdf/TORRE NEWS 2013/194 TORRE

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attualita/camillo/pdf/TORRE NEWS 2013/194 TORRE
Assemblaggio di notizie prelevate dal web e dalla carta stampata numero 138/194 Maggio 2013
http://www.torremare.net IL NOSTRO SCOPO E’…..SOLO INFORMARE
Sabato 11 Maggio
Torre del Greco, truffa a studenti e vip: smascherato il falso
promoter degli acquapark
Il suo è un volto noto in città: Gaetano Guerra è un giornalista,
editore e organizzatore di eventi. E’ lui che - attraverso il suo
lavoro - ha consentito di smascherare il finto promoter degli
acquapark: il sedicente Giuseppe Ricciardi venuto a Torre del
Greco per organizzare eventi presso una serie di villaggi turistici e parchi acquatici di fama nazionale. Il primo a Praia a mare,
dove Giuseppe Ricciardi voleva portare cantanti del calibro di
Sal Da Vinci, Maria Nazionale e comici come Biagio Izzo. «L’ho
incontrato - racconta Gaetano Guerra - e gli ho presentato una
prima offerta. Raggiungevo un tetto di circa 20.000 euro per
ingaggiare gli artisti. A sorpresa, tale Giuseppe Ricciardi mi ricontattò per dire che voleva fare le cose in grande».
Una tecnica collaudata: incontrare i potenziali clienti in un bar di via De Gasperi, offrire da bere e da mangiare a tutti,
presentare ambiziosi progetti. In mano una voluminosa cartellina in cui segna date, appuntamenti e impegni. In una
cartoleria di via De Gasperi ha incontrato diverse decine di giovani, garantendo un contratto e un posto di lavoro per
l’estate. «A un certo punto - prosegue il racconto Gaetano Guerra - mi guardò e mi disse che il preventivo non andava bene perché eccessivamente basso: Gaetano, mi disse con fare guascone, noi dobbiamo fare il botto». Così Gaetano Guerra presentò un preventivo molto più alto: contattò gli agenti di Biagio Izzo, Sal Da Vinci e Maria Nazionale. Strappò date e impegni per maggio, giugno e luglio. «Arrivammo a un conto di circa130.000 euro - prosegue il
racconto - ma, ovviamente, imposi che si firmasse un contratto». Il primo appuntamento saltò, arrivò nella notte un
messaggio del falso promoter: «Ho una parente in ospedale, non ci possiamo vedere». La parente, dirà sempre il
sedicente promoter, è la sua compagna. «Qualche giorno dopo ri fissammo l’appuntamento. E ancora una volta Giuseppe Ricciardi sparì». Nel frattempo il titolare della cartoleria presso cui il falso promoter aveva avuto incontri con i
giovani a cui aveva promesso posti di lavoro per l’estate lo contatta: «Era spaventato - racconta Gaetano Guerra - mi
disse di avere saputo dalla ragazza di Giuseppe Ricciardi che loro si erano lasciati otto mesi prima e che lei non voleva saperne più nulla di quel bugiardo». In un colpo solo la verità venne a galla: il sedicente Giuseppe Ricciardi è un
cacciaballe che spilla soldi ai giovani promettendo posti di lavoro che non esistono. «Il parco acquatico di Praia a
Mare che ho contattato - racconta Gaetano Guerra che ha fatto scoprire l’inganno - mi ha immediatamente detto di
non sapere nulla degli accordi fatti firmare a giovani ignari e senza soldi». Intanto Giuseppe Ricciardi è sparito nel
nulla. E i soldi dei ragazzi con lui. di VINCENZO LAMBERTI
Racket al porto di Torre del Greco: novant’anni per boss e
gregari di tre clan. Assolto il capo degli scissionisti
Non è un colpo di spugna, ma certamente non è la stangata invocata dalla direzione distrettuale antimafia. A un anno
dalla valanga di accuse che travolse boss e gregari dei tre
clan che si contendono il business racket sotto il Vesuvio,
arriva il verdetto per il «gotha» della camorra di Torre del
Greco finito nel blitz «Libera Navigazione» per le estorsioni
al porto della città del corallo. Ventuno condanne e due
assoluzioni, la sentenza del giudice per le udienze preliminari. Pronto a ritoccare al ribasso tutte le pene invocate dal
pubblico ministero Maria Di Mauro e a mandare assolti Ciro
Grieco - alias ‘a marchesa, ritenuto il capo degli scissionisti
del rione Sangennariello - e Gaetano Magliulo. Per il
«signore» di via Teatro e per il suo braccio destro,
l’antimafia avrebbe voluto rispettivamente condanne per 9 anni di galera e 5 anni e sei mesi di reclusione. Alla fine,
invece, sono stati novanta gli anni di carcere - rispetto alla richiesta di 150 anni avanzata dalla Dda - distribuiti dal
GUP Marina Cimma del tribunale di Napoli ai 23 imputati che hanno scelto di essere giudicati con la formula del rito
abbreviato, in modo da strappare lo sconto di un terzo della pena. Gli «sconti» del GUP hanno interessato, in particolare, i vertici dei tre clan: Isidoro Di Gioia - erede del padrino Gaetano Di Gioia, alias ‘o tappo, massacrato in un
agguato il 31 maggio 2009 - ha incassato 5 anni di cella (nove la richiesta del pm), Mario Falanga si è fermato a quota 6 anni rispetto ai 9 anni invocati dalla Dda e Antonio Mennella - alias ‘o picciuotto - si è portato a casa solo 4 anni
e non i 12 anni proposti dal pm Maria Di Mauro. A chiudere il cerchio, i cinque anni di reclusione incassati da Bartolomeo Palomba, ritenuto referente del clan Ascione-Papale a Torre del Greco. Le condanne più pesanti - sette anni
di cella - sono state incassate da Antonio Accardo (richiesta del pm di 14 anni) e Vincenzo Avvoltoio (richiesta del
pm di 9 anni), mentre Francesco Raiola e Giuseppe Scognamiglio si sono «fermati» a quota 5 anni e otto mesi. Cinque anni e quattro mesi per Raimondo Amendola - cognato di Isidoro Di Gioia - in continuazione con una precedente
condanna. Niente sconti, invece, ai pentiti: Maurizio Magliulo si è visto confermare i tre anni invocati dal pm della
Dda, mentre Filippo Cuomo ha incassato tre anni e otto mesi - innalzati a 5 anni e sei mesi in continuazione con una
precedente condanna - rispetto ai due anni e otto mesi della requisitoria. Il verdetto di primo grado scrive la parola
fine ala «morsa a tenaglia» a cui non sfuggiva nessuno degli operatori in servizio sul molo: gestori di distributori di
carburanti, commercianti, ormeggiatori, gestori di rimessaggi, proprietari di bar e pescatori. Tutti costretti a pagare
dazio ai signori del pizzo, sotto forma di tangenti e regali destinati alle «famiglie dei carcerati». Tangenti e regali ora
«rimborsati» con 90 anni di carcere. di ALBERTO DORTUCCI
Domenica 12 Festa della mamma
MOVIMENTO 5 STELLE SOLIDALE AL COMITATO PRO MARESCA
Il M5S 5 Stelle è solidale nei confronti di alcuni membri del Comitato Pro Maresca condannati a due mesi di reclusione per interruzione di pubblico servizio. E’ stato Luigi Gallo, Deputato del M5S che da tempo segue da vicino le vicende dell’ospedale della sua città, a portare l’appello di solidarietà del Comitato Pro Maresca in Parlamento al quale
hanno subito aderito i Deputati Campani del M5S: Vega Colonnese, Salvatore Micillo, Roberto Fico, Luigi Di Maio e
Carlo Sibilia e tanti altri parlamentari tra i quali Andrea Cecconi capogruppo agli Affari Sociali.«L´ospedale - si legge
nella nota scritta dal Comitato Pro Maresca - serve un bacino di circa 400 mila abitanti, i quali, in caso di chiusura,
resterebbero tagliati fuori da qualsiasi assistenza medico -sanitaria. Il Comitato da tre anni occupa il quarto piano
dell´ospedale come atto di protesta e di denuncia delle irregolarità e degli abusi connessi al progetto politico di privatizzare la Sanità Pubblica. Tale protesta ha prodotto una denuncia preventiva da parte del Comitato stesso alla Procura di Torre Annunziata riguardo ai rischi che i cittadini avrebbero corso se i tagli previsti fossero stati confermati, e
che, purtroppo, si sono verificati drammaticamente».A nulla, dunque, sembra essere valse la raccolta firme per evitare la chiusura della struttura.«Organi competenti e Istituzioni di prossimità - prosegue il comunicato del Comitato -,
piuttosto che impegnarsi nelle loro rispettive responsabilità amministrative e politiche, si mostrano sordi e indifferenti
ai tentativi di intimidazione subiti dal Comitato, di recente raggiunto dai primi decreti penali di condanna. Incredibilmente, infatti, alcuni dei membri del Comitato, da sempre in difesa delle Salute pubblica, sono stati condannati dallo
stesso Tribunale di Torre Annunziata cui avevano fatto esposto, a due mesi di reclusione per aver interruzione del
pubblico servizio durante una manifestazione. Solerte la giustizia in questi casi! Uno Stato che non rispetta la sua
stessa Carta Costituzionale, nonché la Carta europea dei Diritti per la Tutela della Salute come bene pubblico inalienabile, è davvero uno stato democratico?! In ultimo, come può essere condannato chi si esprime a tutela del diritto di
tutti alla salute? Il Tribunale di Torre Annunziata sarà solerte allo stesso modo in cui lo è stato rispetto al Comitato,
con gli amministratori locali e nazionali che da anni smantellano i servizi pubblici? Quale pena, multa, detenzione per
costoro?».
Calcio a 5 : Vecchia...volpe. Bee Futsal e Turris in finale.
Una conferma e due sorprese. La conferma arriva dal Bee Futsal che in ossequio ai risultati della regular Seasons,
supera per 4-2 l'Ischia e approda alla finale play-off dove però, ecco la sorpresa, troverà la Turris, capace di espugnare il campo del Bee Futsal e approdare alla sfida della vita con le vespe. Salta il fattore campo anche a Cercola,
dove i padroni di casa vengono superati per 4-6 dal tenace Amici del Fusaro, che così mantiene la categoria a discapito dei vesuviani, che tornano in D ad un solo anno di distanza dalla promozione. Al San Francesco di Chiaiano
succede tutto nella ripresa, dopo una prima frazione ricca di spunti ma chiusa sullo 0-0. Nella ripresa al 5' apre le
danze Inno, Fondicelli pareggia i conti per gli isolani, poi Maddalena riporta in vantaggio i padroni di casa, prima che
Di Meglio impatti nuovamente il match. Nel finale all'allungo decisivo delle vespe. prima Mandragora tira fuori una
perla delle sue, poi col portiere di movimento ospite, Montuori dalla propria area di rigore trova la rete che chiude il
discorso qualificazione. Tra sette giorni a Chiaiano sarà sfida da dentro o fuori con la Turris, capace di compiere l'impresa espugnando il Palazzetto dello Sport di Piscinola dopo i tempi supplementari. Al vantaggio di Iorio risponde
Fierro, poi Iorio riporta in avanti i corallini. Nel tam della prima frazione Fierro e Barbi ricuciono lo strappo e operano
il sorpasso chiudendo la prima frazione sul 3-2. Nella ripresa è Volpe a sparigliare le carte. L'omonimo del tecnico
corallino trova la rete del 3-3. Si va ai supplementari. Alla Turris serve solo la vittoria per passare il turno. Col pari
passerebbe lo United. E il gol arriva nel finale, grazie a Volpe. L'uomo qualificazione che regala la finale a pochi secondi dalla fine. Sorride infine l'Amici del Fusaro che proprio all'ultima giornata della regular Seasons aveva subito il
sorpasso del Cercola Millennio, capace di vincere in casa del neo promosso Pomigliano. I bacolesi si rifanno con gli
interessi, fanno saltare il fattore campo e festeggiano la permanenza in C2. I vesuviani, sconfitti per 4-6, salutano
invece la C2 dopo un solo anno dalla promozione.
TORRE DEL GRECO RIMPASTO GIUNTA PRESSING DÌ FORMISANO SU MALINCONICO
L’ultima volta che si erano incontrati - un appuntamento
«riservato» lontano da occhi e orecchie indiscrete - il sindaco Gennaro Malinconico aveva presentato la lettera di dimissioni. Stavolta, la visita ufficiale di Nello Formisano a
palazzo Baronale - annunciata dall’avvocato Domenico
Sorrentino, capogruppo di Centro Democratico in consiglio
comunale - non dovrebbe provocare un secondo terremoto
politico all’ombra del Vesuvio, ma solo allungare ulteriormente i tempi di presentazione della nuova giunta di Torre
del Greco. La «chiamata» dell’ex coordinatore regionale di
Italia dei Valori è arrivata nel momento in cui l’avvocato
penalista aveva finalmente trovato la quadratura del cerchio - un assessore a ogni alleato e vicesindaco al Pd - per mettere d’accordo tutta la maggioranza: «Così non andiamo bene, in un anno Centro Democratico ha acquistato un ‘peso’ che non può essere mortificato», il pensiero di
Nello Formisano. Passato immediatamente all’azione: prima la richiesta di incontro - attraverso il capogruppo in consiglio comunale - poi il rinvio di 24 ore tramite un sms e, infine, il «faccia a faccia» al primo piano del Comune. Un
confronto serrato che ha visto l’onorevole Nello Formisano calare sul tavolo i suoi quattro assi: Domenico Sorrentino,
Antonio Casillo - entrambi passati da Italia dei Valori al nuovo movimento fondato proprio dall’onorevole di via Martiri
d’Africa - il transfuga dal Pdl Domenico Maida e il «traditore» del Pd Vincenzo Castellano. «Dalla nomina
dell’esecutivo tecnico a oggi - il ragionamento del leader locale di Cd - gli equilibri sono diversi: Centro Democratico
è diventato il primo partito della maggioranza».Un vero e proprio «monito» in vista dell’annuncio dei nuovi incarichi
all’interno della giunta: l’obiettivo di Nello Formisano - rassegnato a «perdere» la carica di numero due di palazzo
Baronale - sarebbe il mantenimento della delega alle attività produttive. Una delega, d’altronde, in passato già appannaggio di Domenico Maida - assessore nella «ballerina» giunta guidata dall’ex sindaco Ciro Borriello - e poi dello
stesso Paris La Rocca: una poltrona ritenuta, evidentemente, nevralgica per le strategie politiche dell’onorevole di
Cd. Complice lo «smarrimento» delle dimissioni presentate dall’assessore Laura Santangelo - l’esponente di Sel è
stata invitata, come tutti i colleghi dell’esecutivo, a lasciare «volontariamente» l’incarico - l’incontro tra Nello Formisano e il sindaco Gennaro Malinconico ha costretto il primo cittadino all’ennesimo week end di riflessioni per distribuire
equamente le deleghe agli alleati. «Ma, stavolta, siamo davvero in dirittura d’arrivo», la convinzione che circola nei
corridoi di palazzo Baronale. La squadra, d’altronde, già è stata decisa. Adesso il «tecnico» dovrà solo individuare i
«ruoli» dei nuovi acquisti e stabilire il «modulo di gioco» dei suoi uomini. di ALBERTO DORTUCCI
TORRE DEL GRECO FALLIMENTO DELLA "SOCIETA' DÌ
FATTO" : IL CONCORDATO SI RIVELA UN BOOMERANG
PER GLI ARMATORI
Fallimento della «società di fatto»: il concordato preventivo si rivela un boomerang per i «vampiri» della Deiulemar
L’intera galassia che ruotava intorno alla Deiulemar
compagnia di navigazione era «etero diretta» da un
unico centro decisionale che faceva capo agli armatori-vampiri delle famiglie Della Gatta, Iuliano e Lembo. E' la conclusione del collegio del tribunale civile
di Torre Annunziata che ha stabilito il fallimento della
«società di fatto» costituita da Michele Iuliano - storico amministratore unico dell’ex colosso economico di
via Tironi - Maria Luigia Lembo, Giovanna Iuliano,
Giuseppe Lembo, Leonardo Lembo, Lucia Boccia,
Angelo Della Gatta, Pasquale Della Gatta e Micaela
Della Gatta: una conclusione costruita in 45 pagine
che sono il «riassunto storico» dell’ex banca privata
di Torre del Greco. Gestita, secondo il collegio presieduto dal giudice Regina Maria Elefante, sempre dalle stesse tre famiglie. Prima ufficialmente e poi - al momento
dell’entrata in scena della «seconda generazione» di armatori-vampiri - attraverso una serie di trust a scatole cinesi.
Ma la sostanza, le motivazioni a corredo della decisione di dichiarare fallita la «società di fatto», resta che «le tre
famiglie fondatrici della Deiulemar compagnia di navigazione hanno costantemente esercitato un potere di direzione
della società fallita». In pratica, la holding «personale» controllava la galassia della Deiulemar compagnia di navigazione, esercitando l’attività d’impresa: un postulato necessario per decretare il fallimento, dimostrato dal collegio del
tribunale civile di Torre Annunziata attraverso le dichiarazioni di diversi ex lavoratori della Deiulemar compagnia di
navigazione e attraverso lo «strumento» che gli armatori-vampiri volevano utilizzare per chiudere in tempi record il
braccio di ferro con le 13.000 famiglie di risparmiatori travolti dal crac da 800 milioni di euro. Ovvero, il concordato
preventivo ritenuto «dirimente nel dimostrare il livello decisionale di etero direzione» delle tre famiglie. «In tale conte-
sto - si legge nel provvedimento che dichiara fallita la «società di fatto» degli armatori-vampiri - assume particolare
significato indiziario la circostanza che, a fronte dell’aggressione della folla inferocita di investitori, gli armatori si prodigarono nel tranquillizzare i risparmiatori, impegnandosi a mettere a disposizione i loro beni personali». Un impegno
diventato realtà al momento della presentazione della richiesta di concordato preventivo, in cui confluirono «in considerazione del proprio interesse personale e patrimoniale nella Deiulemar compagnia di navigazione» i beni personali
dei componenti della «società di fatto».Dunque, proprio l’accordo cercato con i creditori si è rivelato - alla fine - un
boomerang per l’ex amministratore unico del colosso economico di via Tironi e gli otto imputati nel processo penale
in corso a Roma per bancarotta fraudolenta e raccolta abusiva del risparmio. Ora costretti per legge a mettere i beni
personali della «società di fatto» a disposizione degli obbligazionisti travolti dal crac della Deiulemar compagnia di
navigazione. di ALBERTO DORTUCCI
TORRE DEL GRECO SORPRESO A RUBARE RISCHIA IL
LINCIAGGIO
Sorpreso a forzare la porta d'ingresso di un appartamento al quinto piano di uno stabile di viale Ungheria a Torre del
Greco scappa a bordo di un'auto insieme a tre complici, lasciando in zona un motociclo. Quando torna per recuperare la motocicletta, viene però circondato dai residenti della zona. Provvidenziale l'intervento dei carabinieri dell'aliquota radiomobile torrese, che hanno sottratto il malvivente a un linciaggio. Identificato e denunciato in stato di libertà: si tratta di un lituano di 33 anni già noto alle forze dell'ordine (di cui non sono state fornite le generalità) domiciliato in provincia di Palermo.E' ritenuto responsabile di tentato furto in abitazione. Dopo le procedure del caso, il
33enne è stato riconosciuto come colui che era stato visto poco prima intento a tentare di aprire la porta con un grimaldello. L'uomo è stato visitato da personale del 118 che gli ha riscontrato contusioni guaribili in cinque giorni.
Successo per la Nazionale Calcio Attori a Torre del Greco
Partita della Nazionale Calcio Attori contro le “Botteghe
Torresi”, formazione composta da importanti imprenditori del territorio. Partita vinta dalla Botteghe Torresi per
4 a 2, a vincere veramente è stata la solidarietà. Un
successo annunciato quello di ieri, viste le prevendite
dei biglietti, allo stadio "Amerigo Liguori" di Torre del
Greco (Na), dove oltre ottomila fan hanno partecipato
alla partita della Nazionale Calcio Attori contro le
"Botteghe Torresi", formazione composta da importanti
imprenditori del territorio. Partita vinta dalla Botteghe
Torresi per 4 a 2, a vincere veramente è stata la solidarietà. Ricordiamo che l'intero ricavato della partita andrà
all'Associazione Unitalsi di Torre del Greco, Unione
Nazionale Italiana Trasporti Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali, che da anni, centodieci per la precisione, si occupa dei problemi e dei disagi delle persone
diversamente abili, per l'acquisto di macchinari e strumenti medici. La Durante la manifestazione era inoltre
presente il Gazebo Rosa, Associazione che si occupa dell'attualissima problematica del femminicidio, nel 2012 sono
state 124 le donne uccise in Italia a causa delle violenze di genere alle quali occorre sommare 47 tentati femminicidi.Le donne presenti al gazebo hanno inoltre, raccolto le firme per la ratifica della Convezione Internazionale d'Istanbul, e per il ripristino dei laboratori per l'analisi del pap test sul territorio di Torre del Greco. Gli attori hanno espresso
solidarietà e vicinanza a questa grave realtà, che vede coinvolte donne di qualsiasi estrazione sociale ed età. Tutti
gli attori presenti: Giuseppe Zeno, Salvo Simeoli, Federico Costantini,Gaetano Amato, Maurizio Aiello, Raffaello Balzo, Luca Capuano, Enio Drovandi, Gianluca Di Gennaro, Ciro Esposito, Francesco Giuffrida, Vincenzo Messina, Emanuele Propizio, Riccardo Sardonè, Antonio Tallura, Raimondo Todaro e Pio Stellaccio; hanno giocato con la consapevolezza che con la loro disponibilità verso problematiche e situazioni di disagio sociale ed economiche, possono
dare voce e sostegno affinché si possa trovare una soluzione ai problemi e dare un forte contributo per aiutare tutti
coloro che vivono difficoltà di qualsiasi genere. Ecco perché il tour della Nazionale Calcio Attori da anni, tanti, continua senza sosta per tutto il mondo alla raccolta di fondi per il sostegno delle associazioni di volontariato impegnate
nei territori, ogni beniamino della tv o del cinema crede in questa missione di solidarietà. Comunicato Stampa
Lunedì 13
Torre del Greco. Il Prof. Gregorio Porcaro, collaboratore di
Don Pino Puglisi all'IPAM
Il cuore dei ragazzi è uno scrigno prezioso da custodire e promuovere. Purezza, grandi ideali, voglia di un mondo
migliore e più giusto, orrore per l'ingiustizia, voglia di verità, grandi slanci di generosità, sono questi e altri i sentimenti di cui sono i portatori. Purtroppo, e con molta frequenza, essi sono vittime di notizie tragiche, di cui spesso sono,
anche, testimoni oculari, assorbendone tutta la negatività dell'evento. Inoltre, come se non bastasse, per un motivo
quasi misterioso, succede che essi rimangano quasi affascinati, da certi atteggiamenti, comportamenti, linguaggi e
modi di relazionarsi, al punto da ergerli quasi a modelli di imitare. L'IPAM
"Cristoforo Colombo" di Torre del Greco, non è nuovo a iniziative che tendono a sensibilizzare l'animo dei "propri" ragazzi a una coscienza formata alla
legalità, al rispetto e all'aiuto reciproco. Per questo motivo la Dirigente Scolastica Dott.ssa Lucia Cimmino ha accolto l'invito del prof. Antonio Pitetto e
per il prossimo 15 maggio, ha organizzato un incontro con il prof. Gregorio
Porcaro, strettissimo collaboratore del sacerdote don Giuseppe (Pino) Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993 (giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno).L'incontro si terrà alle ore 10.30, nella Sala Luigi
Acampora adiacente alla Chiesa di Portosalvo. Don Pino ha speso gli ultimi
anni della sua vita a Brancaccio, quartiere povero di Palermo dall'alta densità mafiosa, sostenendo ed aiutando, come poteva, "la brava gente a camminare a testa alta". Il Prof. Porcaro, porterà la testimonianza di un incontro, quello con don Pino, che ha cambiato la sua vita, quella di tanta gente e dello
stesso quartiere, con la consapevolezza, che l'idea di un modo più giusto ed equo, non è un sogno utopistico di persone visionarie e disincarnate dalla verità ma realtà in cui ognuno deve fare la sua parte. Don Pino sarà elevato agli
onori degli altari con una Messa di Beatificazione il prossimo 25 maggio e riconosciuto martire della Chiesa Cattolica, in quanto ucciso in "OdiumFidei". Il nostro augurio è che questo incontro possa aiutare i ragazzi ad avere più
fiducia in loro stessi, nei loro mezzi e che ognuno possa e deve essere costruttore di una società migliore, ricordando le parole di don Pino che diceva: "Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto".Antonio Pitetto
Bancarotta fraudolenta della Dimaiolines: gli armatori tornano dietro le sbarre del carcere
TORRE DEL GRECO - Si spalancano nuovamente le porte
del carcere per gli armatori della Dimaiolines compagnia di
navigazione. A sei mesi dalle condanne inflitte dal GUP Claudio Marcopido del tribunale di Torre Annunziata - davanti a
cui gli imputati «eccellenti» del processo per il crac da 40 milioni di euro che ha rovinato circa 800 famiglie di risparmiatori
– Carlo Di Maio e Angelo Di Maio sono tornati dietro le sbarre: i due cugini a capo compagnia di navigazione «a gestione
familiare» sono ora detenuti nella casa circondariale di Velletri, in provincia di Roma. Il primo dovrà scontare un residuo di
pena di sei mesi, mentre il secondo dovrà trascorrere «al fresco» tutto il periodo estivo: quattro mesiale’ordine di carcerazione è arrivato in esecuzione del verdetto emesso a ottobre
del 2012: l’ex amministratore unico Carlo Di Maio incassò
quattro anni e otto mesi di reclusione, mentre il suo «braccio destro» portò a casa una pena di quattro anni e mezzo
di reclusione. Avendo già scontato un anno e due mesi tra detenzione in carcere e arresti domiciliari, i due armatori
dovranno toccare trascorrere rispettivamente sei mesi e quattro mesi in galera prima di potere accedere al beneficio
di una misura alternativa: la messa in prova per tre anni. Periodo di messa in prova che scatterà a breve per la sorella dell’ex amministratore unico: Angela Di Maio – condannata a tre anni e mezzo di reclusione per la bancarotta fraudolenta dell’ex colosso economico di viale dei Pini – non dovrà tornare in carcere, avendo già scontato il periodo di
detenzione. Un sostanziale colpo di spugna per i vertici della Dimaiolines che - tutti assistiti dall’avvocato Romeo Del
Giudice - avevano sostanzialmente ammesso davanti al pubblico ministero Sergio Raimondi le proprie responsabilità, specificando di «avere agito in assoluta buona fede» sulla scorta di consigli e suggerimenti «da parte di superesperti, qualificati in materia». Insomma, secondo la tesi dei tre imputati eccellenti del primo processo ai «vampiri»
capaci di succhiare tutti i soldi dei risparmiatori di Torre del Greco non c’era la volontà di truffare i circa 800 obbligazionisti bensì la convinzione che tutte le operazioni finanziarie messe in campo sarebbero servite per risollevare le
sorti della Dimaiolines. Un’ammissione di colpa accompagnata da un secco «no» all’accusa di avere fatto sparire il
«tesoretto» degli obbligazionisti: una circostanza che, al momento, sarebbe confermata dalle verifiche effettuate dalla guardia di finanza per individuare eventuali fondi riconducibili ai titolari della compagnia di navigazione. Il provvedimento che spalanca nuovamente le porte del carcere per Carlo Di Maio e Angelo Di Maio arriva in concomitanza con
la chiusura del secondo filone di indagini legato al fallimento della Dimaiolines compagnia di navigazione: un filone
che vede coinvolto l’ex presidente di Confitarma Nicola Coccia – fino al dicembre del 2006 presidente del collegio
dei sindaci dell’allora D&P Cruises – a cui in settimana è stato revocato l’obbligo degli arresti domiciliari. I restanti
imputati del primo filone, invece, sono attesi davanti al GUP Emma Aufieri del tribunale di Torre Annunziata. Per Alfredo Ibello e Concettina De Felice - componenti del collegio dei sindaci, inizialmente finiti agli arresti domiciliari - e
per il factotum Massimo Balzano il pm Sergio Raimondi ha invocato il rinvio a giudizio. L’unico «anello mancante»
nell’inchiesta resta Anna Maria Ballinari - presidente di una società armatrice, residente in Svizzera - sfuggita al blitz
del marzo 2012 e a oggi latitante. Il settimo imputato ha, infatti, scelto di patteggiare – in scia al «successo» degli
armatori – la pena: Angelo Pica - l’ex assessore comunale della giunta guidata da Antonio Cutolo, il primo a scegliere di collaborare con gli investigatori per ricostruire il «sistema» della raccolta abusiva del risparmio - si è deciso a
chiudere i suoi conti con la giustizia con una condanna a un anno e dieci mesi di reclusione, accompagnata dal beneficio della sospensione condizionale della pena. di ALBERTO DORTUCCI
TURRIS. L'urlo dei tifosi: "Tutti a Perugia"
La Torre del Greco calcistica è già in clima partita. La finale di
coppa Italia contro il Delta Porto Tolle può essere l’occasione
per il calcio cittadino di riscrivere, seppure in piccola parte, un
pezzo di storia della formazione corallina che mai nella sua storia ha portato a casa un trofeo. Era andata vicina al farlo due
stagioni fa quando il club guidato dal presidente Gaglione, con in
panchina Mandragora, perse con il Perugia la coppa. Il destino
della Turris è ancora una volta legato a Perugia, non saranno i
grifoni il prossimo avversario ma sarà il campo dei grifoni ad ospitare il match contro i veneti del Delta Porto Tolle, vincitori del
girone C di serie D. In città l’attesa è tanta e il countdown per la finale in programma tra una settimana è già partito.
Si comincia a intravedere qualche bandiera sui balconi, cosa che era accaduta solo prima della partita con la Torres
(decisiva per il campionato e finita con una grande delusione). Spunta anche il solito striscione in piazza Luigi Palomba, proprio sopra al Club Turris.Nelle altre occasioni c’era scritto «Tutti al Liguori», una sorta di invito per la gente
ad andare al campo. Da qualche giorno è tornato sui balconi della piazza, situata nella zona centrale di Torre del
Greco, un invito che recita così: «Tutti a Perugia». Tutti a Perugia per far sentire il proprio calore alla squadra, quello
stesso calore che fu commovente contro la Torres qualche settimana fa. Un’immagine, quella dei tantissimi tifosi,
che fece il giro dell’Italia. Cinquemila tifosi in D non si vedono tutti i giorni. Al Curi non ci sarà tutta quella gente che
c’era al Liguori, ma l’esodo è assicurato. Anche perché le varie frange della tifoseria stanno già organizzando maglie
celebrative per l’evento. E poi se contro il Perugia 2 anni fa c’erano quasi 2mila persone a Lanciano, adesso è lecito
aspettarsi uno spostamento di massa verso l’Umbria.
CALCIO :PIETRO ABBATE SCONFITTA CON POLEMICHE
MA ANCORA IN CORSA Pietro Abbate - Sporting Nola 1 - 3
Lo Sporting Nola espugna Torre del Greco e si ritrova inaspettatamente in testa .Chi l'avrebbe detto nel primo tempo
quando si stava giocando in undici contro undici....ma poi è successo di tutto e di più prima raggiunta e superata,prima in dieci e poi addirittura in nove con un calcio di rigore fallito,vince il Nola e conquista come detto la vetta
della classifica del girone C del campionato di Prima Categoria a due giornate dal termine grazie al pareggio inaspettato dell'Atletico Portici contro la Sangennarese risultato questo che tiene ancora l'undici di mister Trulli appeso ad
una sottile speranza per disputare i play off (vale la pena ricordare che è importante non chiudere a 10 o più punti di
distanza dalla seconda) unitamente alla sconfitta del Summa Rionale(il quarto posto resta cosi distante di un solo
punto) Mister Trulli con poca voglia di parlare ribadisce negli spogliatoi che....il Nola hanno confermato quanto era
già accaduto all'andata di essere la squadra più scorretta del campionato il resto poi l'ha fatto un arbitraggio al
quanto discutibile a parità di uomini in campo di certo non sarebbe andata così....Play off compromessi? No matematicamente c'è ancora la possibilità di conquistarli ma ora è tutta una questione di incroci di risultati sui vari campi..per noi di certo non sarà facile visto il prossimo impegno di sabato in quel di Portici e con le squalifiche subite..cercheremo di rimettere insieme i cocci di questa disastrosa partita per continuare a sperare al fine che quel filo
di speranza diventi qualcosa di più concreto
CALCIO A 5 :IL DERBY VA ALLA STELLA NASCENTE ED
"ELIMINA" IL PARCO CITTA' Parco Città - Stella Nascente 3 - 7
Due piccioni con una fava recita il detto e così è successo nella sfida cittadina del Futsal torrese così come all'andata anche al ritorno il derby va al quintetto di mister Letizia ma non solo visto anche il distacco con i cugini del Parco
Città è superiore ai 10 punti si sono assicurati direttamente la finale al Poseidon (senza giocare per l'appunto lo
scontro play off proprio con il Parco Città) contro la vincente tra il Castello di Cisterna e il Pompei terza e quarta forza del campionato. Promosso direttamente in C 2 il Saviano che al pari della Stella Nascente è sempre stato nei posti alti della classifica e l'ultimo turno di campionato li vedrà contrapposti nel match clou della giornata purtroppo inutile in chiave primo posto finale. Amarezza in casa Parco perche è la prima volta negli ultimi cinque anni che non
parteciperà ai play off..di certo non è stato un anno da incorniciare un gruppo un po' troppo avanti con gli anni e con
stimoli quasi a zero questi per Di Martino i principali problemi di certo e continua...il Parco se vorrà andare avanti
avrà bisogno di uno svecchiamento e di puntare sui giovani..e sui play off mancati ? Sono quasi contento di non averli fatti con questo gruppo non saremmo arrivati lontano. Ad una giornata dal termine i giochi sembrano fatti Saviano in C2 Play off Stella Nascente - Parco Città (che non si disputerà distanza superiore ai 10 punti ) e Castello di
Cisterna - Pompei Finale in casa Stella Nascente contro la vincente Castello di Cisterna - Pompei
TENNIS:RESTA AL PALO LA NEW TENNIS TORREDELGRECO TERZA SCONFITTA Tennis Battisti Trentino - New Tennis TorredelGreco 6 - 0
Terza sconfitta consecutiva per il tennis locale nel campionato di serie B nazionale e zero punti in classifica anzi per
la precisione -1 vista la penalizzazione inflitta al team torrese nonostante le defezioni dell'ultima ora stenta a decollare la squadra corallina che domenica prossima sarà ancora impegnata in trasferta in quel di Vercelli con una squadra che è alla portata del team torrese una buona occasione per mettere in carniere i primi punti in classifica
Martedì 14
TORRE DEL GRECO DOMANI CONCERTO DÌ MUSICA SACRA AL BUON CONSIGLIO
Mercoledì 15 maggio alle ore 20, in occasione del mese Mariano, per il ciclo
Musica al Santuario, si terrà il penultimo appuntamento di musica sacra Cantando Maria, promosso dall’associazione Prometeo con la collaborazione del
Santuario-Parrocchia Maria SS. del Buon Consiglio in Torre del Greco e
dell’associazione nazionale “Amici dell’Arte” Onlus – Sez. Campania.Saranno
suonate musiche per solo organo con il M° Maurizio Rea, musicista di fama
internazionale, attualmente organista titolare presso la Basilica Santuario del
Carmine Maggiore in Napoli. Maurizio Rea, fin da giovanissimo ha iniziato lo
studio dell´organo presso il conservatorio di musica Pietro a Majella di Napoli.
Sotto la guida del M° Roberto Canali ha conseguito la Laurea di I livello in
Organo e Composizione Organistica, con il massimo dei voti e la lode, presentando una tesi sulla vita e le opere di Maurice Durufl. Ha conseguito inoltre il “Diplome Soliste, Mention Très Bien” presso la « Haute Ecole de Musique » di Ginevra (Svizzera) col M° A. Corti. Ricco è il suo curriculum professionale correlato da numerosissimi concerti tenuti in occasione di importanti eventi musicali. Collabora, inoltre, con
diverse formazioni strumentali, orchestrali e coralità. Nel Gennaio 2010, l’Organista Compositore Graziano Fronzuto,
gli dedica una Sonata per Organo, eseguita in prima assoluta nella Basilica del Carmine Maggiore in occasione
dell’evento “Omaggio” a Franco Michele Napolitano per il 50° anniversario della morte. Ha riscosso numerosi consensi di pubblico e di critica per la sua attività concertistica in Italia e all’estero. Francesco MANCA
RUGBY : AMATORI TORRE DEL GRECO U.16 FINALE COPPA CAMPANIA "BUONA LA PRIMA "
ASD RUGBY SALERNO VS AMATORI RUGBY TORRE 12 A 43 (2 a 7)
Il primo mattino inizia con un cielo plumbeo ed uggioso, nembo cumuli a sud minacciano Salerno city. Il match programmato alle ore 10,30 costringe alla sveglia mattutina l’intero team di Torre del Greco. Tutti presenti nessuno
manca all’appello. Il team silenzioso al parcheggio Bottazzi fa presagire un livello di concentrazione, difficile ad aversi in quella età adolescenziale. I preparativi fervono, i ragazzi negli spogliatoi rimangono silenziosi, qualcuno ascolta
la musica prediletta, altri aiutano e si aiutano vicendevolmente ad indossare protezioni e paramenti sportivi. L’entrata
in campo è preannunciata da qualche goccia di acqua che tale rimane. Il fischio d’inizio fa scattare la molla del gioco
teso alla spasmo dei corallini che al 3’ dopo ben otto fasi di gioco tra avanti e tre quarti consentono a Temisio di finalizzare la prima meta del match seguita dalla precisa trasformazione di Caputo Andrea. Il Salerno ribatte dopo due
minuti con una meta viziata da un passaggio in avanti non visto dall’ufficiale di gara coperto da un maul. Sul 7 a 5 il
Torre preme l’acceleratore ed al 12’ un calcio di alleggerimento di Sartori consente ad Apostolo, prima di placcare
l‘estremo avversario che riceve l’ovale poi lo raccogliere e vola tra i pali, trasforma Caputo. Sul 14 a 5 il Torre preme
sulla linea d’attacco avversaria ed un ovale rubato da Coppola e trasmesso all’ala d’Istria che rompe tre placcaggi,
entra in area di meta, cerca la meta tra i pali ma ottiene un calcio sui ventidue per aver inavvertitamente toccato la
linea di fondo, meta buttata nel water (chi troppo vuole nulla stringe). Al 16’ del primo tempo un off load di primissima
qualità di Ievoli Roberto consente ad Apostolo di finalizzare la sua seconda meta personale. Il Salerno si difende
consentendo di finire il primo parziale sul 19 a 5 per i corallini. Il secondo parziale inizia con il Salerno che effettua
vari assalti con la baionetta inserita, ma la linea di difesa dei corallini, regge l’urto in modo tale da effettuare un contrattacco del Torre dove tre quarti e terze linee coabitano in modo sereno su una sola linea consente al 5’ ad Apostolo di finalizzare la sua tripletta. Fatto il punto di bonus, il Torre non risulta pago del gioco e continua ad esprimere
gioco ad alto ritmo. Dopo ben cinque pick and drive un ovale esce dalle mani dei corallini ed attraversa tutta la linea
d’attacco consentendo al 10’ ad Apostolo di finalizzare la sua quarta meta trasforma Caputo Andrea. Identica situazione consente ad Apostolo (in giornata positiva) al 21’ di finalizzare la sua quinta meta, trasforma Caputo. I Coach
corallini danno inizio alla sarabanda dei cambi facendo entrate in campo tutta la panchina al fine di rendere partecipi
tutti alla vittoria. Con sette cambi nei vari comparti il gioco doveva cambiare? Ed invece no il Torre realizza al 27’ una
meta spettacolo con Caputo che finta realizza un up and under per se stesso e si invola in mezzo ai pali avversari
seguito da un nugolo di Corallini, si corallini non salernitani. A tempo scaduto, il Salerno realizza la sua seconda meta, facendo intendere che in campo ci sono sempre avversari pericolosi. Il triplo fischio finale fissa il risultato sul 43 a
12 per gli ospiti corallini. Encomiabile il terzo tempo salernitano che avrebbe fatto invidia ad un ricevimento matrimoniale. Man of the match degli avanti Temisio Giulio, una vera e propria mina vagante nella difesa avversaria, man of
the match dei tre quarti parimenti Caputo ed Apostolo, il primo per aver sfornato ben 32 ovali d’oro, tutti alla stessa
altezza e profondità, il secondo per aver fatto fruttare i “buoni del tesoro” (gli ovali) forniti da Caputo e dalla linea tre
quarti. Il triunvirato Losciale – Vitiello –Sartori hanno dichiarato: “In questo frangente le parole non servono, abbiamo
vinto solo la prima delle due finali, anche se tale vittoria è avvenuta in casa Salerno, noi ci aspettiamo che in casa
nostra, arrivi una squadra arrembante e non arresa, tenteranno di ribaltare il risultato dell’andata, in quanto non avranno nulla da perdere, giocheranno al massimo delle loro possibilità, come è successo in casa loro. L’attenzione
negli allenamenti questa settimana sarà peculiare, al fine di evitare sbavature che si sono avute nel match di Saler-
no. Non siamo d’accordo sui man of the match in quanto a nostro parere, tutto il team ha dato il massimo compresi
le sostituzioni avvenute nel secondo parziale. Tali assegnazioni avvengono da un gruppo di persone che guardano
la partita dagli spalti per cui non è difficile che abbiano visto delle scelte di gioco, determinazione e aggressività
sull’ovale che a noi coach siano sfuggiti.” Formazione: Acunzo Antonio, Ciaravola Giuseppe, Coppola Gaetano, Termisio Giulio, D’ Orsi Alessandro, Noto Antonino Gennaro, Discolo Gennaro, Felaco Gabriele (CAP), Nocerino Alessandro, Caputo Andrea, Ievoli Roberto, Apostolo Francesco, , Sartori Fabio (V.Cap.), D’Istria Raffaele e Trivelli Carolina panchina: Borriello Gennaro, Pagano Michelino, Oliviero Gabriele, Palomba Alberto, De Gregorio Antonio, Vitelli Giovanni, Canfora Giovanni, http://www.rugbytorre.com di Salvatore Losciale
RUGBY:COPPA CAMPANIA AMATORI TORRE SENIORES IN
SEMIFINALE! Seniores: Coppa Campania, la Seniores chiude prima nel girone, ora le semifinali
Il Torre chiude al primo posto il girone 2 della Coppa Campania ed accede come miglior prima alle semifinali, dove
incontrerà il Rugby Afragola.La vittoria per 35 a 5 nel derby vesuviano è sofferta. Una partita dura giocata a viso aperto dalle due compagini ed uno spettacolo che a tratti è risultato piacevole. Numerosi i tifosi accolti che hanno gioito per il risultato raggiunto. Nel primo tempo va subito in meta il Torre con il giovanissimo Della Guardia, che intercetta un pallone vagante dovuto ad un errore di handling degli avversari e si invola verso il centro dei pali, meta trasformata da Borrelli (7-0).Sembra una partita in discesa invece i Torresi si fanno attanagliare dal gioco, prevalentemente di mischia, degli avversari. Molte le decisioni errate e molte occasioni da meta svaniscono. Nel gioco tattico si
fa fatica ad imporre il proprio gioco. Bisogna attendere il finale del primo tempo per la seconda meta di giornata che
porta la firma di Borrelli, che buca in terza fase una poca attenta difesa avversaria, trasformazione di Lopez (14-0).Al
riposo si cerca di rimettere le idee in ordine, ma la ripresa inizia nel peggiore dei modi. Non si riesce ad imporre gioco ed il Vesuvio Rugby ne approfitta per siglare la sua meta non trasformata (14-5).Il Torre si butta all’arrembaggio
più di cuore che di testa e si va in meta altre 3 volte, la prima ancora con Della Guardia, oggi molto ispirato e con la
terza centro Noto che con due giocate fotocopia rompe la difesa avversaria e sigla le 2 mete. Le trasformazioni sono
di Lopez e Borrelli. Risultato finale 35 a 5. Negli altri gironi, vittoria nel girone 1 del IV Circolo Rugby BN contro
l’Avellino Rugby per 26 a 3; nel girone 3 vittoria dell’Amatori Napoli Rugby contro la Scuola Rugby Cosenza per 22 a
0. In virtù di questi risultati le semifinali, previste per il 19 (andata) ed il 26 maggio (ritorno) sono Amatori Napoli vs IV
Circolo ed Afragola Rugby vs Amatori Rugby Torre del Greco. Formazione: 15 Pisacane, 14 Aromino, 13 Della
Guardia, 12 Sorrentino P, 11 Barbato, 10 Borrelli, 9 Lopez, 8 Noto, 7 Finelli, 6 Capriglione, 5 Calabrese C, 4 Vitiello,
3 Orecchio, 2 Sangiovanni (k), 1 Raiola, 16 Scarpato, 17 Bosco, 18 Raia, 19 Calabrese D., 20 Brazzarola, 21 Sorrentino M, 22 Panariello. Migliore in campo Torre: Noto. Il commento tecnico degli allenatori Panariello G. e Stornaiuolo: “Prestazione confusa, abbiamo sofferto perché abbiamo avuto poca voglia di ragionare e di stare uniti. Tanto agonismo ma anche molto nervosismo sportivo e poca voglia di essere squadra, di gestire il gioco. Abbiamo preferito il muro contro muro personale quando con calma la chiave per l’ingresso in meta era lontano dalla mischia avversaria. Bisogna migliorare e tanto sotto quest’aspetto, i ragazzi sono tutti giovanissimi e molto esuberanti e quindi
ci può stare che alcune volte ci complichiamo la partita da soli. Ottima la prova dei giovanissimi, che nella prossima
stagione saranno in pianta stabile nelle rosa seniores. Ai già impegnati in campionato Emanuele Della Guardia e
Mattia Pisacane, si aggiunge oggi la presenza dell’esordiente Matteo Aromino che ha saputo prendere nel momento
decisivo concrete ed efficaci decisioni di gioco. Nel complesso si poteva fare di più ma è stata pur sempre una vittoria e quindi bravi tutti. Ora sotto con le ultime fatiche prima di congedarci dopo un anno sportivo intenso, lungo e faticoso per tutti.”
AMMINISTRAZIONE FANTASMA
Il nulla sarebbe ancora niente, perché il nulla fa immaginare uno stato dell’arte. La verità
è che si sono fatti passi da gigante all’indietro fino all’inverosimile. Cominciamo dai rifiuti,
un settore che con la mia Amministrazione era in continuo miglioramento, non a caso una
significativa riduzione dei costi e un aumento della raccolta differenziata. Oggi invece sono scomparse le buste per differenziare, ma non il loro costo, e con le buste è scomparsa
anche la differenziata. Al momento non si conosce nessun dato, se non numeri sparati a
casaccio: ricordate l’affermazione trionfale del record che sarebbe stato raggiunto dalla
presente Amministrazione? Bugiardi e facce di bronzo; ricordate la promessa di far sparire le isole ecologiche? bene, stanno tutte lì ed è l’unico posto dove ancora si differenzia,
ma non ci sono più i controlli e spesso sono sporche, troppo sporche. Ciò dopo aver
“regalato” alla Leucopetra soldi al mese in più, circa 200.000 mila euro, esatto, duecentomila, avete letto bene, nonostante che la città per 50 giorni non è stata mai (dico mai)
spazzata. Non era la Leucopetra che aveva promesso di portare la differenziata al 65 %?
bene, i nostri eroi hanno l’ardire di dare anche 70.000, sottolineo settantamila euro in più
alla ditta che aveva vinto l’appalto con l’8% di ribasso e che a tutt’oggi non ha ancora acquistato uno straccio di buste per la differenziata, acquisto a cui era tenuta, come si evince dal capitolato d’appalto e non mi risulta che alla
ditta in questione siano stati sottratti i soldi necessari a tale acquisto! Certo, che se ne fregano?, tanto pagano i cittadini. E che dire della sicurezza dei cittadini? scomparsa nel nulla anche questa. Sul Più Europa si lamentavano dei
ritardi della mia Amministrazione, eppure a gennaio 2012 noi avevamo firmato un accordo di programma con la Regione Campania di quasi trenta milioni di euro per Torre del Greco! adesso è trascorso un anno e tutto miseramente
tace. E che fine hanno fatto i roboanti proclami per la crisi Deiulemar e per l’ospedale Maresca? quali atti concreti
sono stati adottati per queste problematiche dalla presente Amministrazione? NULLA. Appunto. E i lavori pubblici? vi
ricordate? Dal 2007 fino ai primi mesi del 2012 si aprivano e si terminavano cantieri in continuazione... adesso SILENZIO... potremmo proseguire all’infinito, ma mi fermo con un’esortazione ai miei Concittadini: non credete a quello
che sentite dire dagli altri, ma a quello che vedete con i vostri occhi! un’altra esortazione desidero rivolgerla ai Consiglieri comunali di opposizione, e non solo: il Vostro silenzio è altrettanto colpevole dell’attuale ed inaccettabile condizione in cui versa Torre del Greco. Pertanto, agite, date forza ai progetti volti a dare vita alla Città e al tempo stesso
contrastate con forza questo insopportabile nulla. Ciro Borriello LA RISPOSTA DEI GIOVANI DEMOCRATICI....Tralasciando il contenuto povero e demagogico del manifesto, segnaliamo che il manifesto è stato affisso sul
pannello che dovrebbe dare informazioni ai cittadini dei luoghi di interesse storico -culturale. Luoghi che in 5 anni di
amministrazione Borriello non sono stati valorizzati, ma si è preferito portare a termine solo vecchi progetti e prendersi tutti i meriti. Rilanciare una città significa avere prospettive a lungo termine e non limitarsi a rifare una strada...purtroppo in questo caso i risultati non si vedono subito. Facile fare manifesti simili, difficile per l'attuale opposizione argomentare e sostenere in consiglio scelte passate.
Mercoledì 15
VIA MARCONI NASCE UN MISTERIOSO MURO DÌ CINTA
Quale l’utilità del nuovo varco? Tanti soldi spesi per chi e per cosa?
Ci sono opere che durano anni e poi quando stanno per
essere ultimate scopriamo che non sono proprio quello
che immaginavamo dovessero essere. Stiamo parlando
di Via Marconi, e più precisamente dei lavori che si stanno finendo nei pressi del ponte dove passa l’autostrada,
lavori iniziati subito dopo l’abolizione del vecchio casello
autostradale. Con l’avvio di questi lavori si è modificato il
percorso stradale, ma per far ciò è stato necessario creare un nuovo varco ottenuto forando il cavalcavia. Ma ci
siam sempre chiesti: quale l’utilità di questi lavori? Quel
breve tratto è, da sempre, stato considerato rischioso, a
causa: delle sue curve pericolose, dalla scarsa visibilità
e della forte pendenza. In questi anni si pensava che
queste modifiche fossero state apportate per il bene comune dei cittadini, in particolare per: automobilisti e pedoni; pertanto, si pensava che la realizzazione del secondo varco servisse a dividere i sensi di marcia (un varco per chi scende ed un altro per chi sale), per così attenuare le curve ed aumentare la visibilità, con la finalità di
rendere il tutto più sicuro. Ma, oggi, non crediamo che sia più così. Di fatto, in queste ultime settimane è stato innalzato un imponente muro di cinta che costeggia parte della proprietà “ex-Apa” (appellativo con il quale molti torresi
identificano l’edificio), da qualche anno acquistata dalla famiglia Bottiglieri.Ma ci balza all’occhio una possibile anomalia, questo enorme muro è stato costruito su metà carreggiata stradale che conduceva al vecchio varco del cavalcavia, da anni non più transitabile. Sempre sulle stesso tratto anni fa fu costruito un muro che ha reso un esistente
marciapiede non più praticabile. Oggi, il “disegno”, sembra essere più chiaro: il vecchio varco è stato chiuso, il vecchio marciapiede è definitivamente sparito e con esso metà carreggiata, e sembra che stia spuntando un cancello, a
breve ne comprenderemo quale sia la sua utilità. Intanto, il traffico continua a confluire sotto il “nuovo” passaggio
(adiacente al vecchio), ma tale modifica secondo molti ha reso il tratto stradale più pericoloso per gli automobilisti, in
particolare quando piove. Noi, de La Torre, delusi ed incuriositi dalla finalità di questi lavori che con tutta probabilità
non interessano la collettività, abbiamo chiesto chiarimenti al Sindaco. In nostro Primo cittadino ci comunica che il
funzionario responsabile dei lavora afferma che il, discusso, muro è sorto sui confini di una proprietà. Ma dopo aver
manifestato le nostre perplessità sulla vicenda, il Sindaco, ci ha garantito che avrebbe raccolto a riguardo informazioni più precise. Ma, una riflessione è d’obbligo: una carreggiata stradale pubblica può mai appartenere ad una proprietà privata? A noi risulta di no! Una cosa è certa, noi de La Torre, sulla vicenda ci vogliamo veder chiaro, e, a proposito di chiarezza... alleghiamo le foto a questo pezzo. Antonio Civitillo Articolo pubblicato sull'edizione cartacea in
edicola il 08 maggio 2013
TURRIS. Il Curi tabù, 19 anni fa i corallini persero la C1
La Curva, nella foto è la stessa che è stata assegnata ai
tifosi della Turris in vista della gara contro il Delta Porto Tolle. La stessa di 19 anni fa quando la formazione corallina,
allora allenata da Merolla, fallì nella partitissima per i playoff
da giocare contro il Sora. Il campo era sempre lo stesso, il
Renato Curi scelto per distanza (il criterio è quello che il
campo debba essere quanto più a metà strada tra le due
squadre che arrivano in finale) dalla Lega Nazionale Dilettanti per ospitare la finale di coppa Italia, in programma domenica prossima, contro il Delta Porto Tolle. La Turris torna
a giocare una gara secca, una finale, al Curi dopo 19 anni.
Eppure lo stadio umbro non evoca bellissimi ricordi per la formazione di Torre del Greco. Appunto la finale persa
contro il Sora nella finale playoff valida per la promozione in C1. Una gara maledetta, dove oltre 5mila tifosi seguirono i biancorossi in trasferta. Fu un match però maledetto, partita tiratissima. Al termine dei 90’ però non la spuntò
nessuna, servirono i calci di rigore a decidere chi l’avrebbe avuta vinta. Errori e tanta sfortuna condannarono la Turris a soccombere. La C1 arrivò, ma tramite ripescaggio. Non fu la stessa cosa, ma fu una magra consolazione della
grande sfortuna accumulata in quella finale. Domenica la Turris torna al Curi, i tifosi, quasi sicuramente, di nuovo in
quella curva. Con la speranza però che non ci sia da soffrire fino ai calci di rigore e poi non festeggiare. Con la sfortuna la Turris ha già pagato il suo conto in passato, ora è il momento di vincere. Di Andrea Ripa
Giovedì 16
TORRE DEL GRECO UFFICIALIZZATA LA NUOVA GIUNTA
MALINCONICO Ufficializzata la nuova giunta Malinconico. Vice Sindaco al Partito Democratico.
È stata ufficializzata questa mattina, presso Palazzo Baronale, la composizione della nuova giunta comunale di Torre del Greco. Restano ai propri posti gli assessori Patrizia Kivel Mazuy, che continuerà ad occuparsi di urbanistica,
Francesco Balestrieri all'ambiente e Claudia Sacco alle politiche sociali. Entrano in squadra il ragioniere Lorenzo
Porzio in qualità di vicesindaco, il prof. Antonio Boschetti al bilancio e alla cultura, Gerardo Guida alle attività produttive e l'arch. Ciro Sorrentino ai lavori pubblici. In conferenza stampa, il Sindaco Gennaro Malinconico ha espresso il
suo ringraziamento alla giunta che fino ad oggi ha guidato la città, permettendo alla macchina comunale di completare una fase di start-up che prelude alla piena attuazione del programma dell'Amministrazione. "Per questa seconda
fase - dichiara Gennaro Malinconico - ho scelto una squadra di governo maggiormente legata al territorio e di maggiore esperienza politica".I neo-assessori hanno unanimemente ringraziato il sindaco per la fiducia accordatagli e si
sono detti pronti ad assumersi tutte le responsabilità dell'incarico. Lorenzo Porzio, che è stato scelto dal Sindaco in
qualità di suo vice per la sua esperienza politica, ha ringraziato il PD e i Giovani Democratici di Torre del Greco e si
è detto pronto a lavorare per superare le criticità del territorio. Antonio Boschetti, cui è stato affidata anche la cura
dei rapporti tra le forze di maggioranza per le sue capacità di mediazione, ha affermato che, dopo il crack Deiulemar,
a Torre del Greco si deve raccogliere la sfida di un rinnovato New Deal. Ecco i nomi e le deleghe della giunta cittadina:Gennaro Malinconico – Sindaco con deleghe Rapporti istituzionali, Rapporti con il Clero, Rapporti con i
Comitati di Quartiere, Rapporti con le Associazioni, Salute dei cittadini, Personale e risorse umane, Avvocatura e
Contenzioso, Politiche delle Famiglie, Vigili Urbani, Protezione Civile, Gare e contratti, viabilità, sicurezza e legalità
Lorenzo Porzio (PD)– Vicesindaco con deleghe Turismo, eventi, politiche giovanili, sport, informatizzazione,
mobilità e parcheggi Prof. Antonio Boschetti (SEL)– Ass. Bilancio, Politiche Tariffarie, lotta all’evasione e
all’elusione, patrimonio, economato, pubblica istruzione, cultura e rapporti con le forze di maggioranza Gerardo
Guida (C.D.)– Ass. Attività produttive, marketing del territorio, problematiche del mare, finanziamenti comunitari,
politiche del lavoro e del commercio, demanio e attuazione del programma. Arch. Ciro Sorrentino (IDV)– Lavori pubblici, arredo urbano, servizi tecnologici, edilizia scolastica, edilizia sportiva, edilizia cimiteriale e cimitero Patrizia Kivel Mazuy – Ass. Urbanistica, Abusivismo e Condono Edilizio, Legge 219/81, PUC e PIU EUROPA
Claudia Sacco – Ass. Affari Generali, Gare e Contratti, Politiche sociali, Servizi demografici, Centro Antiviolenza, Pari opportunità, URP. Francesco Balestrieri – Ass. Ambiente, Ecologia, Verde Pubblico, Risparmio Energetico. Escono Antonio Minervini, ex assessore al Bilancio, Laura Santangelo, ex delegata alla Pubblica Istruzione,
Filippo Mazzone, ex assessore al Personale, e Paris La Rocca, ex vice sindaco. Voce democratica. Fortunato Garofalo e Eleonora Colonna
CONCORDIA PENA RIDOTTA ALL'UFFICIALE DÌ TORRE DEL
GRECO Costa: pena ridotta all’ufficiale di Torre del Greco. Fu l’unico a salvare vite umane
"Ciro Ambrosio è stato l'unico ad aver riconosciuta l'attenuante
specifica di essersi attivato subito dopo l'urto della nave in modo pieno e completo salvando vite umane": lo ha detto l'avvocato Salvatore Catalano, difensore del vice di Francesco
Schettino nella plancia di comando della Costa Concordia la
sera del 13 gennaio 2012. Ambrosio ha ottenuto parere favorevole della Procura di Grosseto al patteggiamento e il suo avvocato ha sottolineato che "nella riduzione della pena, determinata a un anno e undici mesi, ha contribuito sia il riconoscimento
delle attenuanti generiche sia in particolare la circostanza per
cui il mio assistito ha salvato persone senza aspettare l'ordine
di Schettino di abbandono della nave".La trattativa con la Procura di Grosseto per arrivare al patteggiamento di Ambrosio sarebbe durata circa sei mesi. "Affrontare un rito ordinario - ha anche detto l'avvocato Catalano - avrebbe significato andare avanti per anni creando per Ambrosio una situazione di standby, con un forte danno professionale essendo un giovane di 29 anni; nel contempo ho trovato una
Procura serena e severa che mi ha convinto a prendere la strada dell'applicazione della pena per il mio assistito".
METROPOLIS
TORRE DEL GRECO RIFIUTI SOSTA SELVAGGIA E DEGRADO Rifiuti, sosta selvaggia e degrado a Torre del Greco: la «foto-scandalo» impazza su Face book
In 24 ore è diventata una «foto-cult» su Face book, il
social network diventato l'abituale punto di ritrovo dei
contestatori dell'amministrazione comunale targata
Gennaro Malinconico: uno scatto indicato come
«l'emblema del degrado» in cui versa Torre del Greco,
stretta nella morsa di una serie di emergenze che esattamente da un anno non trovano soluzione. «Il quadretto è desolante - si legge nella didascalia che accompagna la foto -. Il marciapiede è sconnesso, l'erba è incolta, un po' di materiale di risulta è abbandonato ai piedi
di un albero e un'auto è parcheggiata proprio sotto il
segnale stradale che indica malinconicamente il divieto
di sosta». Il tutto in via Calastro, proprio a pochi metri
dagli uffici comunali degli ex Molini Meridionali Marzoli.
Un'immagine diventata immediatamente «virale» sul web, proprio in concomitanza con la raffica di accuse indirizzate
all'avvocato penalista alla guida di palazzo Baronale dal suo predecessore Ciro Borriello. Pronto a sottolineare come
di «inedia si può morire» e come all'ombra del Vesuvio - in un anno - siano stati registrati pericolosi passi indietro.
Un affondo che trova puntuale conferma nello scatto postato sul social network da cui traspare la mancata manutenzione da parte dei giardinieri - figure diventate «mitologiche» all'interno dell'organico dell'ente di palazzo Baronale nonché le pericolose dimenticanze degli operatori ecologici della Ego Eco che, a dispetto dei 70.000 euro in più al
mese elargiti dalla squadra di governo cittadino, non riescono a garantire una pulizia a tappeto della città. Infine, la
totale assenza di controlli da parte degli agenti di polizia municipale. Passati da «stacanovisti delle multe» capaci di
punire - all'epoca del sindaco-sceriffo Ciro Borriello - ogni trasgressione degli automobilisti indisciplinati della città del
corallo a «fantasmi della strada», invisibili in termini di controlli del territorio e relative sanzioni amministrative. Non a
caso, la foto pubblicata su Face book ha incassato decine di «mi piace» da parte degli internauti nonché una serie di
feroci critiche per l'operato - o il mancato operato, secondo le parole messe nero su bianco su manifesti pubblici affissi in città da Ciro Borriello - dell'amministrazione comunale uscita vincitrice dalle elezioni del 6 e 7 maggio 2012.di
ALBERTO DORTUCCI
Venerdì 17
TURRIS- PORTO TOLLE FINALE COPPA ITALIA Visciano:
"Se vinciamo la coppa vado a piedi a Pompei"
“Se vinciamo la Coppa Italia, vado in pellegrinaggio a Pompei e mi tatuerò qualcosa per celebrare il momento”. Ivan
Visciano lo ha promesso. Una scommessa, un augurio e uno stimolo affinché domenica prossima a Perugia la Turris
alzi il primo trofeo della propria storia. Lo spera con tutto il cuore il centrocampista che, nella passata stagione, riuscì
a centrare l’impresa Coppa con la maglia del Sant’Antonio Abate: “Vincere il trofeo con i giallorossi è stata una bellissima sensazione – ha risposto Visciano ricordando la gloria arrivata un anno fa – anche se devo sottolineare il fatto
che la finalissima non la giocai perché ero infortunato. Spero che domenica riuscirò a ripetermi e soprattutto facendolo dando il mio contributo in campo”. Ivan Visciano ha anche ammesso che vincere con la maglia biancorossa
avrebbe tutt’altro gusto: “Sono torrese e vincere con questa maglia, personalmente, significa
raggiungere il massimo. Ho sempre tifato Turris fin da piccolo. L’aver giocato questa stagione
con questa maglia già mi ha inorgoglito. Vincere la Coppa Italia con la Turris? Ammetto che
non potrei chiedere di più”. Un traguardo che avrebbe un sapore ancora più particolare perché
vorrebbe dire scrivere una pagina nella storia di questo club che non è mai riuscito a mettere
un trofeo in bacheca: “E’ un aspetto su cui facciamo leva e che ci carica in vista della gara di
domenica”, ha confessato il centrocampista alle dipendenze di Franco Fabiano che ha poi aggiunto “Speriamo di riuscire a battere il Porto Tolle oltre che per un traguardo personale, soprattutto per strappare un sorriso ai tifosi e alla città di Torre del Greco che merita ben altri palcoscenici”.Altra categoria intesa come Lega Pro che i biancorossi si sono fatti sfuggire dalle
mani in questa stagione, anche se non è ancora detta l’ultima. La Turris si potrebbe ritrovare
nel calcio che conta sfruttando il ripescaggio, per farlo però la squadra dovrà vincere Coppa
Italia e playoff: “Noi ci crediamo – ha tuonato Visciano -. Ce la metteremo tutta sia domenica
sia ai playoff. La Torres ha vinto il campionato ma la Turris può anche lei ritrovarsi il prossimo anno in Lega Pro. È
tutto nelle nostre mani. Dobbiamo alzare la Coppa e vincere i playoff”. Allora un pizzico di scaramanzia non guasta,
a metà strada fra scommessa e promessa: “Se domenica a Perugia partono i festeggiamenti andrò in pellegrinaggio
a Pompei e mi farò un tatuaggio per ricordare l’impresa”. Di Gianluca Del Gaudio
CRAC DEIULEMAR, GALLO (M5S): RISPOSTA GOVERNO
NON SODDISFA, RESTEREMO VIGILI
ROMA, 16 maggio 2013 – “Non siamo soddisfatti. Il ministro dell’Economia Saccomanni non si è presentato di persona in aula per riferire di una vicenda gravissima, che sta colpendo duramente il territorio dell’area vesuviana costiera. Lui ha lavorato in Banca d’Italia per oltre 40 anni e potrebbe essere sicuramente molto informato sui fatti”. Lo
denuncia il deputato del MoVimento5stelle Luigi Gallo, che stamane ha presentato un’interpellanza parlamentare sul
crac da circa 800 milioni della compagnia di navigazione Deiulemar di Torre del Greco. Il processo si sta svolgendo
davanti ala IV sezione penale del tribunale di Roma e vede coinvolte a vario titolo sei persone per associazione a
delinquere, bancarotta fraudolenta, truffa e delitti tributari. “Noi del M5S vigiliamo da tempo e continueremo a tenere
acceso un faro su una storia che ha visto andarci di mezzo ben 13mila obbligazionisti – aggiunge Gallo – Purtroppo
il caso Deiulemar è l’ennesima spia di un degrado morale che deriva anche dalle scelte di una politica che nell’ultimo
decennio ha tenuto un atteggiamento lassista nei confronti dei reati finanziari, derubricandoli a bagatelle. Ora, invece, è il momento di rafforzare gli strumenti legislativi e d’indagine contro le cattive condotte dei colletti bianchi”. Infine, il deputato del M5S torna su Saccomanni: “Risultano migliaia di movimentazioni bancarie per centinaia di milioni
di euro su conti di cui si è avvalso il socio fondatore Deiulemar Michele Iuliano. Gli istituti di credito non dovevano
segnalare questo ‘traffico’ a Bankitalia? Ci piacerebbe avere una vera risposta dal ministro dell’Economia”.
Sabato 18
TURRIS PER ENTRARE NELLA STORIA SCRITTA COI PIEDI
Una cosa è certa, a Torre del Greco nessuno ne avrà preso nota, perché una data del genere si fissa nella mente e non ti abbandona un
attimo. Turris – Delta Porto Tolle, appuntamento domenica 19, ore 14.
L’attesa sa essere più indelebile dell’inchiostro. La storia stavolta, però,
sarà scritta coi piedi. Due anni fa andò male ai corallini, i quali – strano
il destino – persero la finale proprio contro il Perugia, per giunta per
mano di un certo “Corallo”. Insomma, una beffa davvero. Per chi crede
alla scaramanzia sarebbe da ricordare anche un’altra spiacevolissima
delusione per il popolo vesuviano legata alla cittadina umbra. Parliamo
del lontano 1994, quando la Turris perse contro il Sora lo spareggio per
la promozione in C1. Oggi, come diciannove anni fa, i tifosi biancorossi
saranno sistemati proprio nella curva sud. Sale ed amuleti ci starebbero
bene. Per chi non ci crede, sciarpe e bandiere faranno un figurone comunque. Il Porto Tolle di certo fa molta più paura di qualunque nefasto
episodio. I veneti, infatti, si presenteranno al Renato Curi da primi nel
loro girone (quello C) ed inoltre nella Poule Scudetto (riservata alle vincitrici dei rispettivi gironi, appunto) hanno già messo in cascina i primi
tre punti. Una squadra davvero forte ed in salute, quindi, quella che si
presenterà al cospetto di capitan Manzo e soci. Il tecnico torrese l’ha naturalmente più volte analizzata ed alla fine è
giunto a questa conclusioni: «I nostri prossimi avversari ovviamente sono molto forti in tutti i reparti, anche perché se
non fosse così non avrebbero mai ottenuto gli incredibili risultati conseguiti in quest’annata. In particolare sono rimasto colpito dai giovani, davvero molto preparati. Dovremo tener d’occhio soprattutto Gherardi e Marangon. Io comunque sono convinto che saremo alla loro altezza». Sicuramente Fabiano ci ha visto giusto sui pericoli numero uno
in forza alla formazione veneta, visto che Gherardi si è classificato secondo nella classifica marcatori del suo raggruppamento con diciotto reti, ad una sola lunghezza dal primo posto. Non sarà da sottovalutare nemmeno Zanardo,
autore di dodici segnature. La Turris, dal canto suo, si avvicina all’evento sapendo già che l’anno prossimo non potrà
più contare proprio sulla guida tecnica di mister Fabiano, il quale in settimana ha annunciato che la finale sarà la sua
ultima partita con la divisa corallina. In campo, o meglio a disposizione, invece, domenica ci saranno certamente
Arcamone, Visciano e Sibilli. Quest’ultimo di fatti era già rientrato nell’ultima gara di campionato. Gli undici che proveranno a riempire per la prima volta la bacheca corallina con un trofeo saranno probabilmente: Sollo, Speranza,
Biagini, Salvati, Terracciano; Gasparini, Manzo, De Rosa; Moxedano, Lacarra, Vitale. di Michele Di Matteo
TORRE DEL GRECO CRAC DEIULEMAR DOCCIA FREDDA
DA ROMA "LE OBBLIGAZIONI NON SONO IRREGOLARI SONO INESISTENTI"
«Le obbligazioni firmate dall’ex amministratore unico Michele Iuliano
non sono irregolari bensì inesistenti». L’improvvisa doccia fredda per i
risparmiatori della Deiulemar compagnia di navigazione arriva direttamente da Roma. E porta la firma del
sottosegretario all’Economia, Alberto Giorgetti. Pronto a rispondere
all’interrogazione presentata
dall’onorevole Luigi Gallo l’esponente dei «Grillini» eletto nella
circoscrizione Campania 1 - e
dall’onorevole Roberta Lombardi
con parole che certamente non faranno piacere alle «vittime» del crac
dell’ex colosso economico di via
Tironi: «La Consob ha certificato la nullità assoluta dei titoli presunti obbligazionari rilasciati dalla Deiulemar compagnia di navigazione», le parole che hanno gelato il deputato del Movimento 5 Stelle che aveva deciso di sensibilizzare il governo sulla vicenda che da un anno e mezzo tiene con il fiato sospeso circa 13.000 famiglie di risparmiatori
della città del corallo e non solo. Un’iniziativa che, invece, si è rivelata un boomerang per gli investitori dell’ex «banca
privata» di Torre del Greco: la risposta di Alberto Giorgetti rischia di spegnere, infatti, l’entusiasmo scoppiato per il
fallimento della «società di fatto» costituita dagli armatori-vampiri. «Non siamo soddisfatti - l’affondo di Luigi Gallo
dopo la discussione dell’interrogazione parlamentare -. Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni non si è presentato di persona in aula per riferire di una vicenda gravissima che sta colpendo duramente il territorio dell’area
vesuviana-costiera: il ministro ha lavorato in Banca d’Italia per circa 40 anni e potrebbe essere sicuramente informato sui fatti». Una denuncia circostanziata e precisa, nata dopo la decisione della stessa Banca d’Italia di entrare come parte civile nel processo a carico degli otto armatori-vampiri accusati a vario titolo di bancarotta fraudolenta, riciclaggio e raccolta abusiva del risparmio. «Noi del Movimento 5 Stelle vigiliamo da tempo e continueremo a tenere
acceso un faro su una storia che ha visto andare di mezzo la bellezza di 13.000 obbligazionisti - aggiunge Luigi Gallo -. Purtroppo il caso della Deiulemar compagnia di navigazione rappresenta l’ennesima spia di un degrado morale
che deriva dalle scelte di una politica che nell’ultimo decennio ha tenuto un atteggiamento lassista nei confronti dei
reati finanziari, derubricandoli a bagatelle. Ora è il momento di rafforzare gli strumenti legislativi e d’indagine contro
le cattive condotte dei colletti bianchi».Infine, il deputato «grillino» torna su Fabrizio Saccomanni: «Risultano migliaia
di movimentazioni bancarie per centinaia di milioni di euro su conti di cui si è avvalso l’ex amministratore unico Michele Iuliano. Gli istituti di credito non dovevano segnalare questo ‘traffico’ a Bankitalia? Ci piacerebbe avere una
vera risposta dal ministro dell’Economia».di ALBERTO DORTUCCI