Survey sugli animali domestici
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Survey sugli animali domestici
Comunicato Stampa Milano, 29 ottobre 2012 SOLO ANIMALI DOMESTICI O VERI COMPONENTI DELLA FAMIGLIA? GLI ITALIANI, ANCHE IN TEMPI DI CRISI, NON RINUNCIANO AI LORO AMICI A QUATTRO ZAMPE! Il sondaggio del Gruppo Aufeminin evidenzia come, soprattutto in Italia, un animale domestico migliori la vita per chi è solo Il Gruppo aufeminin - editore numero uno al mondo di siti internet dedicati al target femminile e rappresentato in Italia da alfemminile.com – diffonde i risultati del sondaggio paneuropeo condotto tra i padroni di animali domestici[1]. Parte della famiglia La maggior parte degli utenti è abituato a convivere con animali domestici già dalla tenera età. Se il 72% degli italiani ricorda con affetto di aver avuto un animale come compagno di gioco dell’infanzia, le percentuali aumentano in Francia (90%) e Gran Bretagna (89%). Anche da adulti, non si rinuncia alla loro compagnia. Il 90% degli utenti italiani dichiara di avere almeno un animale in casa: se il 66% ne ha solamente 1, il 16% ne possiede ben 3 o 4 e il 9% più di 4. Numerosi, invece, gli amanti di animali in Gran Bretagna: il 17% ne ha addirittura più di 4. Come prevedibile, nella gran parte dei Paesi europei coinvolti nel sondaggio, cani e gatti sono gli animali domestici più diffusi. Il 42% degli italiani ha un cane in casa, mentre il 34% possiede un gatto. Qualche dato si discosta da quelli più comuni: nelle case spagnole si trova la percentuale maggiore di volatili (9%), mentre in quelle tedesche di pesci (14%). Non molto popolari gli animali esotici, la percentuale più alta di camaleonti o serpenti è registrata in Germania (3%). Spazio e tempo da dedicare Generalmente gli animali domestici in Italia vivono con i propri padroni in un appartamento che dispone di un giardino o balcone (72%). Più fortunati gli animali inglesi che abitano in una casa indipendente (79%). Gli intervistati passano, per quanto possibile, il loro tempo libero con gli amici a 4 zampe. Infatti, se la metà del campione intervistato in Italia lavora full time (52%), il 59% si dedica ai propri animali prima e dopo il lavoro, mentre solo il 18% può trascorrere insieme a loro tutta la giornata. Diversa la situazione in Gran Bretagna, dove il 45% degli intervistati passa tutta la giornata a loro fianco. E quando il padrone non è in casa? Più della metà degli italiani (54%), mentre è al lavoro, lascia i propri animali domestici a casa soli, mentre il 28% li affida alle cure del partner (evidentemente meno impegnato). In Spagna il 12% delega il ruolo ad un amico o a un pet-sitter, mentre il 10% degli inglesi ha un’occupazione che permette di tenerli al proprio fianco anche sul luogo di lavoro. Anche quando si trascorre un periodo di vacanza lontano da casa, la maggior parte degli intervistati preferisce lasciare a casa il proprio animale domestico, accudito da un amico o un pet-sitter (il 68% degli inglesi e il 55% degli italiani). Optano di portare con sé in vacanza gli animali il 27% di italiani e il 28% di francesi. Situazione diversa si delinea per la Spagna: il 26% degli intervistati dichiara di passare tutto il giorno con i propri animali, e di non lasciarli soli spesso. Cuccioli che crescono insieme: il rapporto tra animali e bimbi Dal sondaggio del Gruppo Aufeminin non emerge nessuna preoccupazione per la sicurezza dei bambini che convivono con animali domestici. Il 68% degli italiani e ben l’89% dei tedeschi dichiara di non aver mai avuto timore per eventuali pericoli. Un po’ più ansiosi gli inglesi, nonostante le percentuali siano comunque molto basse: il 9% dichiara di aver temuto solo qualche volta per la sicurezza dei propri figli. I bambini sono spesso coinvolti nella cura degli animali. La metà delle famiglie italiane interessate dal sondaggio di alfemminile.com, reputa importante responsabilizzare anche i più piccoli nel prendersi cura degli animali di casa. Compagni fedeli, soprattutto per chi vive solo In Italia, la quasi totalità degli intervistati riconosce che avere un animale domestico dia valore aggiunto alla propria vita (99%) e sia di compagnia (96%), in particolare se si è single o si vive soli. Per il 97% il proprio animale è considerato anche il migliore amico. Le famiglie, al contrario, avvertono maggiormente i lati negativi di essere il padrone di un animale domestico, indicandolo come motivo di stress (89%) e limitazioni (85%). Questi dati delineano un trend interessante, se comparati a quello degli altri Paesi europei coinvolti nel sondaggio: in Italia, infatti, si registrano le percentuali più alte di attaccamento agli animali nei casi di solitudine. In caso di famiglie, però, gli animali possono essere anche motivo di scontro. Sebbene il 51% delle famiglie italiane dichiara di non litigare per motivi legati agli animali domestici - e la percentuale si alza per gli inglesi (86%) - i pochi motivi di discussione sorgono nell’educazione degli animali (19% in Italia) o le responsabilità della loro cura (14% in Spagna e Germania). E dopo una vita insieme, l’estremo affetto per il proprio animale si traduce in difficoltà a superare la perdita dello stesso (36%), come se venisse a mancare un membro della famiglia (48%). Amico mio, quanto mi costi! In Francia e Italia, la maggior parte degli utenti (34%) non ha speso più di 25 euro per acquistare il proprio animale domestico. In Italia nello specifico, se il 35% l’ha avuto in regalo, il 26% si è rivolto a un centro per animali abbandonati e solo il 19% ad un allevatore. Maggiore l’investimento in Germania e Gran Bretagna, dove il 25% dichiara un costo compreso tra 100 e 500 euro. I costi maggiori si giustificano dal fatto che il 30% degli inglesi, per esempio, ha scelto un animale di razza prendendolo da un allevamento. 1 spagnolo su 2, invece, ha ricevuto il proprio cucciolo in regalo. Il 31% dei francesi e il 29% dei tedeschi lo ha adottato da amici, vicini o conoscenti. In Italia, la spesa mensile per il cibo degli animali domestici oscilla tra 10-25 euro (27%) e 2540 euro (28%). Tra le altre spese da sostenere troviamo l’acquisto di prodotti per la cura e la pulizia (lettiere, shampoo, spazzole) che non supera solitamente i 10 euro al mese (41%). Mentre per i più “viziati” si arriva a spendere 10-25 euro per giocattoli e accessori (18%). alfemminile.com alfemminile.com rappresenta nel mercato italiano il Gruppo editoriale aufeminin (la cui proprietà è per l’82,4% di Axel Springer Group) numero uno al mondo di siti internet dedicati al target femminile. Presente in Italia dal 2000, è il portale dedicato al mondo femminile numero uno nel nostro Paese. Il sito conta circa 5.000.000 utenti unici al mese (Fonte Comscore e Audiweb). Il Gruppo a livello internazionale è presente anche in Francia, Germania, Austria, Regno Unito, Belgio, Spagna, Italia, Polonia, Svizzera, Canada, Marocco, Tunisia e Vietnam. Nato con l’obiettivo di essere il punto di riferimento per tutte le donne italiane che desiderano confrontarsi, chiedere consigli o semplicemente incontrarsi in una piazza virtuale, il sito sviluppa negli anni soluzioni innovative di coinvolgimento utenti. Nell’estate 2010 alfemminile.com lancia l’applicazione per iPhone dedicata alla gravidanza, per offrire consigli e valido supporto alle future mamme durante l’attesa. Nell'autunno 2010 alfemminile.com implementa il proprio m-site, magazine pocket sempre a portata di mano, con aggiornamenti quotidiano ad hoc dei contenuti e facilità di navigazione, per una fruizione on-the-go. Nell’ottobre 2011 viene rilasciata l’applicazione gratuita per iPhone e device Android dedicata al mondo culinario, mentre l’anno successivo prende vita alfemminile.tv, il primo canale video con contenuti tematici prodotti internamente dal team di alfemminile.com e in collaborazione con realtà importanti nel panorama video. Sempre nel 2012 nasce Womenology.it, il primo laboratorio di approfondimento di tematiche sociali, di costume, economiche e d’attualità, interamente dedicato al mondo femminile, pensato per condividere con investitori, comunicatori e stampa il know-how del Gruppo aufeminin. Il team italiano di alfemminile.com, con sede a Milano, dal 2010 è guidato da Simona Zanette, Country Manager e Amministratore Delegato di alfemminile.com. Nel febbraio 2012, Simona Zanette assume la carica di Presidente di IAB Italia, l’associazione internazionale dedicata allo sviluppo della comunicazione pubblicitaria interattiva. Per ulteriori informazioni: Ambito5 – Ufficio Stampa alfemminile.com 02 36556770 Cristina Castelli [email protected] Giulia Rosetti [email protected]