A1_c - Provincia di Cuneo

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A1_c - Provincia di Cuneo
REGIONE PIEMONTE
PROVINCIA DI CUNEO
COMUNE DI CAVALLERMAGGIORE
COMMITTENTE
FIRMA
FAMIGLIA
FUMERO
CAP 12030, CAVALLERMAGGIORE (CN)
Rappresentante:
Fumero Giovanni Luigi
COD. FISCALE FMRGNN67H25H150J
BEALERA DEI MOLINI DI CAVALLERMAGGIORE
CONCESSIONE DI DERIVAZIONE
PER USO CIVILE
TORRENTE MELLEA
OGGETTO:
STUDIO IDROLOGICO
Versione
Descrizione
Data
1
RELAZIONE
Novembre 2015
AD
2
RELAZIONE
Maggio 2016
AD
Codice dell'opera
A_006
Lotto
Livello progettazione
Numero elaborato
0
D
A1_c
Disegnatore
Tipo documento
DATA:
Approv.
04/05/2016
SCALA:
STUDIO DI INGEGNERIA
DOTT. ING.
Tel. 339.5980550 - e-mail: [email protected]
ALEX DRUETTA
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
INDICE
1
PREMESSA ...........................................................................................................................................1
2
IL TORRENTE GRANA-MELLEA .........................................................................................................2
3
2.1
Caratteri generali del paesaggio naturale e antropizzato ............................................................2
2.2
Inquadramento ambientale ..........................................................................................................3
2.3
Bealera dei Molini ......................................................................................................................4
ANALISI IDROLOGICA ........................................................................................................................7
3.1
Caratteristiche fisiche e idrologiche del bacino ..........................................................................7
3.2
Espressioni di regionalizzazione statistica ..................................................................................9
3.3
Dati della stazione idrometrica automatica nel Comune di Levaldigi ......................................14
3.4
Procedura Renerfor ...................................................................................................................19
3.5
Confronto tra le metodologie utilizzate ....................................................................................20
3.6
Derivazioni presenti tra la sezione di presa e il misuratore di Levaldigi, t. Grana-Mellea .......22
3.7
Calcolo del Deflusso Minimo Vitale ........................................................................................23
4
PORTATA DERIVABILE AD USO CIVILE ............................................................................................27
5
GESTIONE DELLA DERIVAZIONE IN FUNZIONE DELLA PORTATA IN ARRIVO ...............................46
6
ANALISI IDROLOGICA DEGLI EVENTI DI PIENA CRITICI ................................................................48
7
6.1
Caratteristiche fisiche e idrologiche del bacino sotteso ............................................................48
6.2
Tempo di corrivazione ..............................................................................................................49
6.3
Parametri della curva di possibilità pluviometrica....................................................................50
6.4
Determinazione delle portate di massima piena .......................................................................52
6.5
Calcolo delle portate di piena – Formule empiriche .................................................................53
VERIFICA IDRAULICA IN MOTO PERMANENTE ...............................................................................56
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BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
8
7.1
Condizioni al contorno ............................................................................................................. 56
7.2
Simulazioni effettuate .............................................................................................................. 56
7.3
Conclusioni .............................................................................................................................. 57
RISULTATI VERIFICA IDRAULICA IN MOTO PERMANENTE ............................................................ 58
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
1 PREMESSA
La presente relazione è redatta al fine di valutare le portate del t. Mellea presso la traversa fissa esistente
funzionale alla derivazione delle portate per la Bealera dei Molini, nel Comune di Cavallermaggiore
1
(provincia di Cuneo).
Figura 1.1 – Localizzazione della derivazione
Figura 1.2 – Traversa esistente sul t. Mellea
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BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
2 IL TORRENTE GRANA-MELLEA
Il t. Grana-Mellea è uno degli affluenti di sinistra del t. Maira; a seconda dei tratti, viene denominato con
due differenti toponimi; a monte dell’abitato di Mellea prende il nome di “Grana” mentre a valle è indi2
viduato come “Mellea”. Il motivo di questa doppia denominazione è verosimilmente legato al fatto che
durante le magre stagionali il Grana disperde le proprie acque in subalveo nella fascia pedemontana.
Il corso d’acqua scorre interamente nella provincia di Cuneo ed è caratterizzato da un tratto prettamente
montano che si chiude a Monterosso Grana, un tratto pedemontano compreso tra Monterosso G. e Caraglio ed un tratto di pianura compreso tra Caraglio e la confluenza nel t. Maira presso Cavallermaggiore.
Esso si origina da più rami nei valloni compresi tra la Rocca Cernauda, il Monte Tibert e il Colle del Vallonetto e poi si insinua tra i più importati bacini della Stura di Demonte e del Maira, senza raggiungere
tuttavia lo spartiacque italo-francese.
La superficie totale del bacino è di 471 km2; le quote massima e minima del bacino sono rispettivamente
di 2.615 m s.l.m. e di 277 m s.l.m. .
2.1
Caratteri generali del paesaggio naturale e antropizzato
Come per i torrenti limitrofi Maira e Varaita, le caratteristiche idrologiche del corso d’acqua in oggetto
sono condizionate dalle due porzioni fisiografiche distinte del bacino idrografico: la porzione montana è
quella su cui si origina la portata di piena, ovvero dove si verifica la concentrazione dei deflussi legati al
contributo dei versanti; la porzione di pianura è quella che invece trasla verso valle la piena, in parte ricevendo i contributi dei tributari ed in parte laminando i picchi di piena a causa delle caratteristiche geometriche e morfologiche dell’alveo fluviale, che in piena tende ad occupare ampie zone sul piano
campagna. Il regime delle portate è di tipo pluvio-nivale meno accentuato tuttavia di quelli dei vicini bacini del Maira e della Stura di Demonte.
La direzione principale della Val Grana è E-W e ricalca quella delle altre principali incisioni vallive. Allo
sbocco in pianura il corso d’acqua devia, assumendo una direzione NE-SW tendente verso la confluenza
a N-S in accordo con l’andamento dei principali corsi d’acqua di pianura.
Le confluenze più importanti avvengono nel tratto montano (Rio delle Frise) o pedemontano, mentre i
principali tributari del tratto vallivo sono: il Rio S. Anna, la cui confluenza avviene in destra proprio in
corrispondenza dello sbocco in pianura; il Fosso Martesino che confluisce da destra poco a valle di Cara-
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BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
glio; il Fosso Tavolera ed il Fosso Gamberale, affluenti rispettivamente di destra e di sinistra, le cui confluenze avvengono a breve distanza l’una dall’altra poco a valle del centro abitato di Centallo.
Nella zona di Savigliano il deflusso in alveo è condizionato da derivazioni ad uso industriale che riducono considerevolmente la portata.
I principali paesi attraversati dal Grana nel suo tratto montano sono: Pradleves, Monterosso Grana e Val
Grana mentre a valle il torrente passa nelle vicinanze dei centri abitati di Caraglio, Passatore, Borghetto,
Rua dei Rossi, San Benigno, San Quirico e lambisce la zona Nord Ovest di Centallo.
Il tratto denominato Mellea invece lambisce il paese di Levaldigi, quindi attraversa il territorio amministrativo di Genola senza entrare nel centro abitato ed infine attraversa la periferia est della città di Savigliano.
2.2
Inquadramento ambientale
Il bacino del t. Grana-Mellea presenta al suo interno aree di elevato pregio ambientale:
-
il SIC “Stazione di Linum narbonense”, piccola area nel comune di Castelmagno, a clima mite,dove è localizzata la principale stazione del Linum narbonense; sono presenti inoltre numerose
specie di orchidacee (habitat di interesse comunitario),
-
il SIC “Stazione di muschi calcarizzanti - Comba Seviana e Comba Barmarossa”, nel comune di
Pradleves, ha un interesse specifico per la presenza di cenosi muscinali lungo due ruscelli con
acque ricche di basi,
-
il Colle Fauniera, che congiunge tre valli: Val Grana, Vallone dell’Arma e Val Maira, paesaggio
caratterizzato dalle praterie d’alta quota,
-
presenza, sulle esposizioni sud, in bassa valle, di suoli rossi evoluti su calcari con caratteristiche
tipicamente mediterranee.
L’area coinvolta dalla derivazione non presenta interferenze con le aree sopra-citate.
3
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BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
2.3
Bealera dei Molini
Il tratto di t. Mellea interessato dall’opera di derivazione si trova poco a monte della sua confluenza nel
t. Maira.
4
Lungo il tratto sotteso si rileva un alveo con andamento sinuoso, una sezione moderatamente incisa e larghezza variabile con continuità, con presenza di ciottoli di medie dimensioni. Le opere di stabilizzazione
del fondo alveo sono complessivamente in uno stato di conservazione buono. La sponda sinistra presenta
una fascia fluviale continua; la sponda destra invece ha una presenza scarsa di specie arboree/arbustive.
Il primo tratto della derivazione presenta sponde in cemento, ed una paratoia di regolazione/chiusura con
passerella di servizio; in sponda sinistra della bealera è situata una paratoia sghiaiatrice (con relativo canale). Successivamente il canale ha sponde naturali, con campi agricoli limitrofi. Nei pressi del centro
del Comune di Cavallermaggiore le sponde sono nuovamente in cemento, con fabbricati produttivi e insediamenti abitativi situati nelle vicinanze.
Presso il centro abitato, il canale alterna tratti interrati a tratti in cui le acque ritornano alla luce, fino alla
confluenza con altra bealera; l’alveo è situato tra i muri perimetrali di case ed aree verdi private. La larghezza dell’alveo della bealera, presso il centro abitato di Cavallermaggiore, varia da 4,1 m fino a circa
5,0 m .
A valle della confluenza con altra bealera sono presenti paratoie di regolazione che consentono la derivazione di acqua nel ramo denominato bealera del Priocco (confluente nel t. Maira) oppure il deflusso lungo la stessa bealera del Molino. Superata l’area dell’ex Mangimificio, il canale scorre parallelamente alla
ferrovia, e quindi curva verso est (direzione Sommariva del Bosco), assumendo il nome di Bealera del
Foresto.
Il tratto rettilineo, che raggiunge e lambisce Borgata Foresto, presenta opere irrigue, dividendosi in subderivazioni e in rami minori a servizio di aree agricole a valle del centro abitato di Cavallermaggiore.
Successivamente attraversa la borgata Tavelle nel Comune di Sommariva del Bosco (qui denominata Bealera del Marchese) e, sottopassata l’autostrada Torino – Savona e raggiunto il Mulino della Torre, confluisce nel rio Grione.
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Figura 2.1 – Localizzazione confluenza “Bealera del Marchese” e rio Grione (Comune di Sommariva
Bosco)
A loro volta le acque del rio Grione si gettano nel t. Moglia. Come molti piccoli corsi d’acqua di pianura
anche il t. Moglia cambia varie volte nome durante il proprio percorso a seconda dei territori attraversati:
nasce con il nome di rio Saliceto in comune di Pocapaglia e scendendo in direzione nord-ovest prende
poi il nome di rio Pocapaglia, nome che dopo aver compiuto un semicerchio attorno all’abitato di Sommariva del Bosco muta ancora prima in rio Carmagnotta (come segnato sul P.R.G.C. di Sommariva Bosco) e poi in torrente Rovarino. Il nome di t. Moglia gli viene dato nel tratto a valle di Caramagna.
Il t. Moglia è uno dei principali affluenti del t. Meletta, torrente che scorre nelle province di Torino e di
Cuneo e affluente di destra del fiume Po: si getta in esso nei pressi di Carmagnola dopo aver raccolto le
acque della fascia collinare del Roero affacciata verso la Pianura Padana.
Sulla cartografia ufficiale viene chiamata Meletta quella parte dell'asta fluviale (lunga circa 7 km) collocata a valle della confluenza tra i torrenti Ricchiardo e Moglia, la quale avviene al ponte Grosso sul confine tra i comuni di Carmagnola e Caramagna. Fino all’800 il torrente veniva a volte denominato Melletta.
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Figura 2.2 – Estratto P.R.G.C. vigente Sommariva Bosco, localizzazione confluenza “Bealera del Marchese” e rio Grione (Comune di Sommariva Bosco)
A monte della confluenza il proseguimento naturale del t. Meletta è in genere considerato il t. Ricchiardo. Nell’ “Elenco delle acque pubbliche” relativo alla Provincia di Cuneo, predisposto nel 1900 dal Ministero dei lavori pubblici, l’asse principale del t. Meletta veniva fatto proseguire verso monte con il rio
Gangaglietti, il t. Ricciardo e la Valle di San Luigi.
In alcuni documenti anche piuttosto recenti tutto il corso d'acqua fino alla sua confluenza nel Po invece
che Meletta viene chiamato t. Ricchiardo (Servizio Tutela Fauna e Flora, “Linee di indirizzo per la tutela
e gestione degli ecosistemi acquatici e l’esercizio della pesca in Provincia di Torino”, Provincia di Torino, 2012).
Nei pressi di Carmagnola il torrente viene superato prima dalla Ferrovia Torino-Savona e poi dalla ex SS
20. A breve distanza dalla propria confluenza nel Po il Meletta dà origine verso destra ad un effluente,
detto da alcuni Vecchio Meletta, il quale raggiunge il Po qualche km più a monte dello sbocco nel fiume
del tronco principale, la quale avviene a 236 metri di quota.
La zona della confluenza del t. Meletta nel fiume Po fa parte del Parco del Po Torinese.
STUDIO IDROLOGICO
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3 ANALISI IDROLOGICA
3.1
Caratteristiche fisiche e idrologiche del bacino
Il bacino imbrifero sotteso dal t. Grana-Mellea è stato tracciato su base cartografica di dettaglio e successivamente si è fatto riferimento ai documenti contenuti nel PTA della Regione Piemonte. Le caratteristiche di tale bacino sono riportate in Tabella 3.1.
Tabella 3.1 – Dati fisiografici del bacino
superficie
bacino
quota
massima
quota
minima
quota
media
lunghezza
asta
pendenza
media asta
[km2]
[m s.m.]
[m s.m.]
[m s.m.]
[km]
[%]
471,00
2.615
277
744
65
3,0
All’interno del bacino è presente una stazione pluviometrica a Monterosso Grana, ma le condizioni climatiche locali montane sono differenti da quelle presenti nella pianura cuneese.
Per tale motivo si prende in considerazione la stazione pluviometrica della Regione Piemonte situata nel
Comune di Dronero per avere indicazioni in merito all’andamento pluviometrico locale. Le precipitazioni medie annue registrate riguardano il periodo compreso tra il 1999 e il 2014, con una media pari a
861,41 mm.
Il PTA della Regione Piemonte riporta per il bacino del t. Grana-Mellea un afflusso medio annuo pari a
966 mm: tale valore, comparabile a quanto ottenuto dalla stazione pluviometrica considerata, sarà utilizzato nella valutazione delle portate naturali di regime ordinario.
7
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Figura 3.1 – Afflussi annui registrati presso la stazione pluviometrica nel Comune di Dronero
Figura 3.2 – Andamento medio mensile del regime di precipitazione a Dronero
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Si può osservare come il regime di precipitazione sia marcatamente bimodale, caratterizzato dal picco
massimo di aprile-maggio, da un secondo picco a novembre, e da un afflusso ridotto nei mesi di gennaiofebbraio (per i quali occorre però tenere in conto anche la precipitazione di tipo nevoso) e nei mesi estivi
di luglio e agosto, normalmente siccitosi.
3.2
Espressioni di regionalizzazione statistica
La valutazione delle portate naturali di regime ordinario (espresse come valori medi mensili) del t. Grana-Mellea è stata inizialmente condotta mediante l’applicazione di una metodologia statistica di regolarizzazione dei dati idrologici relativi alle stazioni di misura disponibili nell’intero bacino del Po (formule
SIMPO), in funzione dell’afflusso meteorico medio annuo e delle caratteristiche fisiche del bacino imbrifero (“Studio e progettazione di massima delle sistemazioni idrauliche dell’asta principale del Po”,
Convenzione Magistrato per il Po/SIMPO - H.C. Hydrodataconsult, oggi HYDRODATA, 1980/81).
Il modello statistico di regionalizzazione SIMPO, verificato e consolidato dall’applicazione in numerosi
progetti e studi (tra cui l’utilizzo per la redazione del Piano di Tutela della Acque della Regione Piemonte), deriva dall’elaborazione dei dati relativi alle stazioni di misura presenti sull’intero bacino del Po, eseguita mediante tecniche a regressione multipla per ricercare le leggi di dipendenza delle portate da fattori fisico-climatici, calibrate sulla base dei risultati dell’analisi sui dati storico-statistici.
Il modello fornisce le espressioni per il calcolo dei contributi specifici di portata riferiti ai valori caratteristici del deflusso (portata media annua, portate medie mensili e valori della scala di durata delle portate), legandoli alle principali grandezze del bacino idrografico.
Tali formule consentono pertanto di determinare i valori caratteristici di deflusso per qualsiasi sezione
del reticolo idrografico del bacino padano, noti i dati di base.
Le caratteristiche strutturali imposte nel modello per lo sviluppo di tali espressioni (ipotesi di base) sono
state:
-
riferimento al valore del deflusso per unità di superficie del bacino sotteso (q, in l/s/km2);
-
numero limitato di variabili indipendenti, cioè non intercorrelate;
-
esplicitazione del grado di verosimiglianza nella simulazione (correlazione e deviazione standard);
-
esplicita significatività idrologica dei parametri fisiografici considerati;
9
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-
principali parametri climatici e fisiografici presumibilmente utilizzati: afflusso (A in mm), altitudine media del bacino sotteso (H in m s.l.m.), temperatura media del bacino sotteso (T in °C),
superficie degli invasi e delle aree glaciali (S in km2);
-
struttura delle formule: lineare o esponenziale;
-
possibilità di limitata (artificiosa, in caso diverso) “zonatura” delle formule e/o dei singoli coef-
10
ficienti;
-
identificazione della modalità di separazione tra la condizione di regime naturale e quella di regime regolato o alterato artificialmente;
-
identificazione della modalità di passaggio del dato simulato dal modello di regionalizzazione al
dato “di progetto” (per utilizzazioni di vario genere, tenendo conto del grado di verosimiglianza
del singolo valore simulato);
-
calibratura anche in base a misure istantanee di portata disponibili.
Il valore QMEDA è stato calcolato mediante una relazione valida su tutto il territorio piemontese; per i valori delle portate medie mensili e per quelli caratterizzanti la curva di durata delle portate, sono state invece considerate una serie di equazioni diverse per la zona alpina (zona A), per quella rappresentativa
dell’asta valliva del Po (zona B) e per la zona appenninica (zona C), in funzione delle differenti caratteristiche fisiografiche, morfologiche e climatiche.
Tali differenti zone sono pertanto rappresentative dei seguenti bacini:
-
zona A: dal Ticino al Tanaro compresa l’asta di monte del Po;
-
zona B: asta di valle del Po;
-
zona C: Belbo, Bormida, Orba, Scrivia e Curone.
Il bacino del t. Grana-Mellea appartiene alla zona A. Vengono di seguito riportate le equazioni delle curve utilizzate per le diverse zone, con la seguente simbologia:
-
q = contributo unitario (1/s km2);
-
H = altitudine media bacino (m s.l.m);
-
A = afflusso meteorico medio annuo (mm);
-
S = superficie bacino (km2);
-
DS = deflusso unitario medio annuo (1/s km2) = qMEDA
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a - Contributo unitario medio annuo
qMEDA = -24,5694 + 0,00860 H + 0,03416 A
b - Contributi unitari medi mensili
qGEN
=
14,16232 – 0,00683 H + 0,36918 DS
qFEB
=
16,49263 – 0,00824 H + 0,37478 DS
qMAR
=
22,74646 – 0,01111 H + 0,46902 DS
qAPR
=
13, 85406 – 0,01101 H + 1,15662 DS
qMAG
=
-9,83665 + 0,00797 H + 1,63288 DS
qGIU
=
-34,9228 + 0,02826 H + 1,62190 DS
qLUG
=
-24,4942 + 0,02066 H + 1,04446 DS
qAGO
=
-16,0687 + 0,00955 H + 0,95881 DS
qSET
=
-13,0179 + 0,00232H + 1,21272DS
qOTT
=
-4,54832 – 0,00479H + 1,33784 DS
qNOV
=
16,50714 – 0,01604 H + 1,25843DS
qDIC
=
18,06197 – 0,01030 H + 0,56036DS
c - Valori caratterizzanti la curva di durata delle portate
q10
= 5,06749 · S-0,057871 · DS 0,965037
q91
= 1,29772 · S0,009539 · DS 0,976926
q182
= 0,54425 · S0,049132 · DS 0,980135
q274
= 0,18670 · S0,069105 · DS 1,108675
q355
= 0,07560 · S 0,068232 DS 1,234733
I risultati ottenuti sono riportati nella tabella seguente, tenendo conto che:
-
l’area del bacino è pari a 470,85 km2,
-
l’altitudine media del bacino è 744,00 m s.l.m.,
-
l’afflusso meteorico medio annuo è di 966 mm,
-
il deflusso unitario medio annuo è di 14,83 l/s km2 (qMEDA).
11
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Tabella 3.2 - Valori di portata naturali “virtuali” ottenuti dall’applicazione delle formule SIMPO
mese
Qspecif
2
[l/s/km ]
12
Qmens / Qmedia
Qnaturali
[m3/s]
gennaio
14,555
0,982
6,853
febbraio
15,919
1,074
7,495
marzo
21,435
1,446
10,092
aprile
22,812
1,539
10,741
maggio
20,305
1,369
9,560
giugno
10,151
0,685
4,780
luglio
6,364
0,429
2,996
agosto
5,253
0,354
2,473
settembre
6,690
0,451
3,150
ottobre
11,725
0,791
5,520
novembre
23,233
1,567
10,938
dicembre
18,708
1,262
8,808
Qmed [m3/s]
6,950
Q10 [m3/s]
22,547
Q91 [m3/s]
9,028
Q182 [m3/s]
4,873
Q274 [m3/s]
2,673
Q355 [m3/s]
1,513
STUDIO IDROLOGICO
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Figura 3.3 – Valori di portata naturali “virtuali” ottenuti dall’applicazione delle formule SIMPO
Figura 3.4 – Curva di durata delle portate “virtuali”, formule SIMPO
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Dall’applicazione del metodo SIMPO si osserva come il regime di portate sia caratterizzato da due massimi nei mesi di passaggio tra la stagione primaverile e quella estiva (legato alla somma degli effetti di
un elevato apporto meteorico e della fusione nevosa) e nel periodo autunnale (in presenza di eventi pio14
vosi nel mese di novembre), da un minimo nei mesi estivi (quando sono attive le varie captazioni ad uso
irriguo). Tale andamento segue fedelmente il pattern delle precipitazioni.
3.3
Dati della stazione idrometrica automatica nel Comune di Levaldigi
All’interno del bacino in esame sono presenti stazioni di misura automatiche idrometrica del Sistema regionale di monitoraggio meteorologico, idrologico e della qualità delle acque superficiali: in particolare
la stazione ubicata nel Comune di Levaldigi (situata a circa 15,40 km a monte della sezione considerata)
consente di fare riferimento diretto ad una serie storica significativa di portate naturali defluenti nel torrente.
Figura 3.5 – Visualizzazione mappa CTR della stazione LEVALDIGI GRANA – SAVIGLIANO
STUDIO IDROLOGICO
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Figura 3.6 – Visualizzazione fotografica della stazione LEVALDIGI GRANA – SAVIGLIANO
Il periodo monitorato inizia nell’anno 2008 e termina nell’anno 2014, quindi 7 anni idrologici senza interruzioni.
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Nelle tabelle seguenti sono riportati i valori medi mensili ed i valori caratteristici della curva di durata ottenuti dal controllo strumentale, ed i valori relativi alla sezione di presa considerata, stimati attraverso la
regionalizzazione idrica, basato sulla differenza di superficie del bacino afferito tra la sezione di misura
16
di Levaldigi e quella della traversa di derivazione.
Il processo di calcolo considera valida l’ipotesi che il coefficiente di deflusso e il valore della portata
specifica per unità di superficie dei due sottobacini siano uguali, vista la prossimità delle sezioni. Il ragguaglio delle portate da una generica stazione di misura A alla sezione d’interesse (B) è calcolabile, in
funzione delle superfici sottese a ciascuna sezione, secondo la seguente formula:
QB = QA · SB ÷ SA
con:
QB la portata alla sezione considerata
QA la portata misurata alla stazione di misura in A (stazione di Levaldigi)
SB la superficie del bacino sotteso alla sezione B
SA la superficie del bacino sotteso alla sezione A.
La metodologia di ragguaglio è stata quindi utilizzata per tutti gli anni della serie di misura delle portate,
rendendo possibile la valutazione delle portate cronologiche anche alla sezione di interesse.
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Tabella 3.3 – Valori di portata naturali rilevati dalla stazione idrometrica, Comune di Levaldigi
mesi
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
media
gennaio
0,74
4,54
2,95
1,06
2,08
2,35
2,92
2,38
febbraio
0,75
5,17
2,43
0,94
1,58
2,71
5,32
2,70
marzo
0,34
5,56
4,86
2,60
1,61
3,21
5,08
3,32
aprile
1,33
14,90
8,35
1,65
1,87
7,15
8,73
6,28
maggio
7,95
11,70
8,78
1,61
3,33
17,50
11,60
8,92
giugno
8,72
4,07
6,13
10,30
2,32
10,30
11,00
7,55
luglio
1,00
1,58
0,42
2,22
0,38
4,79
8,23
2,66
agosto
0,87
0,93
1,30
0,39
0,69
5,23
1,57
settembre
2,57
5,17
2,21
3,01
2,41
6,20
3,59
ottobre
2,35
4,63
2,77
2,25
4,29
3,68
3,33
novembre
3,32
5,06
7,61
7,56
4,00
4,43
3,81
5,11
dicembre
3,60
3,88
3,70
1,49
3,13
3,70
5,87
3,62
media
2,79
5,60
4,29
3,27
2,16
5,29
6,47
4,25
Tabella 3.4 – Valori di portata naturali rilevati dalla stazione idrometrica (Comune di Levaldigi) e valori rapportati al bacino sotteso dalla sezione considerata
Qmed
[m3/s]
bacino
[km2]
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
media
Levaldigi
360
2,38
2,70
3,32
6,28
8,92
7,55
2,66
1,57
3,59
3,33
5,11
3,62
4,25
Cavallermaggiore
470,85
3,11
3,53
4,35
8,22
11,67
9,87
3,48
2,05
4,70
4,35
6,69
4,74
5,56
Tabella 3.5 – Valori della curva di durata rilevati dalla stazione idrometrica (Comune di Busca) e valori
rapportati al bacino sotteso dalla sezione considerata
Q [m3/s]
Q10
Q30
Q60
Q91
Q135
Q182
Q274
Q355
Levaldigi
13,55
9,85
6,88
5,29
4,15
3,49
2,30
0,32
Cavallermaggiore
17,73
12,88
8,99
6,92
5,42
4,56
3,00
0,42
17
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
18
Figura 3.7 – Valori di portata registrati dalla stazione idrometrica (Levaldigi) e ricavati alla sezione
di presa (Cavallermaggiore)
Figura 3.8 – Curva di durata delle portate ricavati alla sezione di presa (Cavallermaggiore), riferimento
stazione idrometrica Levaldigi
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
3.4
Procedura Renerfor
Come terza metodologia di valutazione si prende in considerazione una procedura di calcolo della curva
di durata delle portate con metodologia sviluppata nel progetto RENERFOR (Regione Piemonte, con la
collaborazione del Politecnico di Torino).
19
La procedura si basa sull’utilizzo del software Qgis a cui sono state aggiunte funzionalità specifiche attraverso script open source sviluppati ad hoc. Tali script permettono di utilizzare in maniera semplice ed efficiente alcuni strumenti presenti nel software GRASS, già presente nell’installazione di Qgis. Le cartografie tematiche essenziali per l’applicazione sono fornite come mappe raster in formato GeoTIFF e possono essere facilmente importate e visualizzate in Qgis. Qgis dispone inoltre degli strumenti tipici dei sistemi informativi territoriali che possono essere utilizzati per analisi di supporto legate alle applicazioni
di stima delle curve di durata.
Qui nella tabella di seguito sono presenti sinteticamente i valori caratteristici ottenuti dall’applicazione
della suddetta procedura.
gg.
[n]
F
P
Q
[m3/s]
10
0,027
0,973
26,205
30
0,082
0,918
15,481
60
0,164
0,836
11,041
91
0,249
0,751
8,943
182
0,497
0,503
6,015
274
0,749
0,251
4,259
355
0,970
0,030
2,199
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
20
Figura 3.9 – Curva di durata delle portate ricavati alla sezione di presa (Cavallermaggiore), modello
RENERFOR
3.5
Confronto tra le metodologie utilizzate
Per ciò che riguarda l’andamento mensile si nota una notevole congruenza tra la valutazione teorica
SIMPO ed i valori ottenuti attraverso l’utilizzo dei dati forniti dalla stazione idrometrica, nonostante la
presenza di derivazioni a scopo irriguo presenti a monte dell’area considerata, fino al Comune di Levaldigi.
In riferimento invece alla curva di durata si nota una notevole sovrastima delle portate nel metodo RENERFOR per le portate fino al 10° giorno circa.
Le tre metodologie utilizzate forniscono risultati coerenti dal 10° giorno in poi.
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
21
Figura 3.10 – Valori di portata registrati dalla stazione idrometrica (Levaldigi), ricavati alla sezione
di presa (Cavallermaggiore) e valori virtuali (SIMPO)
Figura 3.11 – Confronto dei valori della curva di durata ottenuti nelle diverse metodologie utilizzate
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
I valori ottenuti attraverso l’utilizzo dei dati registrati dalla stazione idrometrica fissa (generalmente i valori inferiori) sono quelli più corrispondenti alla realtà in quanto essi risentono delle derivazioni ad uso
vario (principalmente irriguo) presenti a monte del Comune di Levaldigi.
22
Per ottenere un quadro più preciso è comunque necessario sottrarre a tali valori le derivazioni presenti tra
il suddetto Comune e la sezione di presa della Bealera dei Molini.
3.6
Derivazioni presenti tra la sezione di presa e il misuratore di Levaldigi, t.
Grana-Mellea
Nella tabella successiva sono elencate le principali sub-derivazioni a scopo irriguo (attualmente concesse) o idroelettrico comprese tra la sezione considerata e il misuratore di Levaldigi.
Tabella 3.6 – Principali derivazioni lungo il t. Mellea a monte della sezione di interesse
(fonti: SIRI, Regione Piemonte)
Comune
sponda
periodo
Savigliano
sx
1 gen - 31 dic
Savigliano
dx
3 mag - 15 set
35
30
1891
Savigliano
sx
3 mag - 14 set
15
15
2202
Savigliano
dx
1 mag - 15 set
320
320
2453
Savigliano
dx
1 mag - 15 set
210
210
2454
Savigliano
dx
3 mag - 14 set
100
70
1937
Genola
sx
1 mag - 30 set
160
160
2097
Savigliano
sx
3 mag - 14 set
100
100
2098
Savigliano
dx
3 mag - 14 set
Savigliano
sx
3 mag - 15 set
70
50
80279
Savigliano
sx
3 mag - 15 set
40
40
2046
Savigliano
dx
1 gen - 31 dic
8000
4000
2104
Savigliano
dx
3 mag - 15 set
25
20
1933
Savigliano
sx
3 mag - 14 set
65
3
80223
3 mag - 15 set
45
40
1932
3 mag - 14 set
65
55
80222
Savigliano
Savigliano
sx
Qmax
Qmedia
ID_Opera
note
2579
2203
idroel
istanza
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
Comune
sponda
periodo
Qmax
Qmedia
ID_Opera
Savigliano
dx
1 gen - 31 dic
Savigliano
dx
1 mag - 30 set
300
150
340844
Cavallermag.
dx
1 apr - 30 set
673
358
336312
note
2105
Al fine di ottenere una stima precisa della portata presente in alveo presso la soglia funzionale alla derivazione della Bealera dei Molini, i dati medi di portata di concessione delle singole utenze per il periodo
di riferimento e il valore di DMV contenuto all’interno della “Relazione di calcolo del deflusso minimo
vitale ai sensi del Regolamento Regionale n. 8/R del 17/07/2007” – Concessione n. CN5638 (luglio
2015, committente: Consorzio Irriguo “Bealera dei Molini”, e costituente adempimento ai sensi del regolamento regionale sopracitato) saranno sottratti ai calcoli ottenuti dalla regionalizzazione idrica.
3.7
Calcolo del Deflusso Minimo Vitale
La normativa vigente prevede che le Regioni determino il Deflusso Minimo Vitale in base ai criteri individuati dalle Autorità di Bacino. L’Autorità di Bacino del fiume Po ha fissato, infatti, con l’Allegato B
della delibera n. 7 del 2004 i criteri generali di calcolo del DMV nonché le modalità e i tempi entro i quali le Regioni devono procedere a fissare o adeguare i propri Regolamenti. In particolare la Regione Piemonte ha emanato il Regolamento regionale 17 luglio 2007, n. 8/R: “Disposizioni per la prima attuazione delle norme in materia di deflusso minimo vitale (Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)”, al quale
si deve fare riferimento in sostituzione delle disposizioni di cui alla deliberazione della Giunta regionale
26 aprile 1995 n. 74-45166.
Il Deflusso Minimo Vitale (DMV) è definito come il deflusso che deve essere presente nel corso d’acqua
a valle delle captazioni idriche al fine di mantenere vitali le condizioni di funzionalità e di qualità degli
ecosistemi, nel rispetto delle scadenze previste dal D.Lgs.152 per il conseguimento degli obiettivi stabiliti dal decreto stesso. La stima del DMV è correlata alla componente idrologica, definita con riferimento
sia alle peculiarità del regime delle precipitazioni, sia a fattori correttivi determinati con riferimento alle
caratteristiche morfologiche dell’alveo, dello stato di naturalità, della destinazione funzionale e degli obiettivi di qualità definiti nell’ambito dei Piani di Tutela delle Acque definiti a cura delle Regioni.
In merito al DMV è possibile individuare due diversi contesti applicativi: il primo è connesso
all’esigenza di determinare la portata da lasciare defluire a valle delle derivazioni esistenti perché siano
23
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
ripristinate condizioni minime di naturalità e di qualità dell’ambiente; il secondo è relativo alle nuove derivazioni, rispetto alle quali deve essere garantito che non risultino compromesse le condizioni attuali di
naturalità.
24
La definizione del valore del DMV alla sezione di presa sul corso d’acqua in studio ha richiesto di sviluppare le elaborazioni che seguono con riferimento al Regolamento n. 8/R del 2007, in quanto a far data
dall'entrata in vigore di tale regolamento (art. 15) non trovano più applicazione le disposizioni di cui alla
deliberazione della Giunta regionale 26 aprile 1995 n. 74-45166.
Le disposizioni dell’art. 10 comma 1a) del citato Regolamento, indicano che per il rilascio di nuove Concessioni di derivazione di acque superficiali è necessario determinare il DMV ambientale, calcolato dal
DMV di base sul quale applicare gli ulteriori fattori correttivi riguardanti la naturalità (N), la qualità
dell'acqua (Q), la fruizione (F) e le esigenze di modulazione della portata. Tali fattori correttivi, ai sensi
dell’art. 5, sono definiti dal Piano di Tutela delle Acque. L’allegato A del Regolamento 8/R definisce le
modalità per la determinazione del DMV idrologico da cui calcolare il DMV di base. Il prodotto fra il
fattore k, la portata media annua specifica e la superficie del bacino sotteso costituisce il DMV idrologico. Il DMV di base è quantificato per ciascuna sezione di prelievo moltiplicando il DMV idrologico per i
fattori di correzione M e A che sono rispettivamente funzione dell’incidenza che le particolari caratteristiche morfologiche dell’alveo (granulometria, larghezza, pendenza e tipo di sezione) determinano sulle
condizioni di deflusso idrico e degli effetti degli scambi idrici tra le acque superficiali e sotterranee.
Si definisce pertanto il DMV secondo la seguente formula (sono riportati i valori dei singoli coefficienti
presenti nella relazione sopracitata):
DMV [l/s] = K · qmeda · S · M · A · Z · T
dove:
M = 1,14 - parametro morfologico (media pesata)
A = 1,00 - parametro di interscambio con la falda
K = 0,15 - parametro sperimentale assegnato per singole aree idrografiche
S = 470,85 km2 - superficie del bacino sotteso
qMEDA = 14,83 l/s/km2 - contributo specifico medio annuale in regime naturale (formule
SIMPO, in coerenza con il valore fornito dal PTA Regione Piemonte)
Z = 1 = parametro di naturalità, fruizione e di qualità biologica delle acque,
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
T = parametro relativo alla modulazione del DMV.
In particolare nel citato regolamento attuativo vengono definite le grandezze elencate di seguito.
25
-
DMV idrologico:
K · qmeda · S,
rappresenta la componente idrologica (frazione della portata naturale media annua del corpo idrico in una data sezione).
-
DMV di base:
(DMV idrologico) · M · A ,
rappresenta il valore idrologico corretto in funzione di M (che considera l’incidenza determinata
dalle particolari caratteristiche morfologiche dell’alveo sulle condizioni di deflusso dell’acqua), e
di A (che tiene conto degli effetti degli scambi idrici tra le acque superficiali e sotterranee).
-
DMV ambientale:
(DMV di base) · Z · T
rappresenta il valore di DMV di base comprensivo degli eventuali fattori correttivi riguardanti le
caratteristiche ambientali locali e le esigenze di modulazione della portata residua a valle dei prelievi.
Il Deflusso Minimo Vitale di base risulta essere così pari a 1.194,23 l/s.
All’interno della relazione si afferma infine che “dal momento che la derivazione insiste su di un tratto
del t. Grana Mellea individuato dall’allegato B alla D.P.G.R. 17.7.2007 ed inserito tra quelli soggetti a
ricorrenti deficit idrici estivi, ai sensi dell’art. 9 del Regolamento citato si ritiene di poter adottare nel
periodo di massima idroesigenza (dal 1 giugno al 15 settembre) il DMV ridotto ad un terzo del valore
calcolato, pari a 398,08 l/s”.
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
Tabella 3.7 – Sintesi dei valori di portata
mesi
Q
[m3/s]
C.I
[m3/s]
DMV
[m3/s]
Qdisp
[m3/s]
gennaio
3,109
0,000
1,194
1,916
febbraio
3,531
0,000
1,194
1,916
marzo
4,347
0,000
1,194
1,916
aprile
8,216
0,358
1,194
6,657
maggio
11,672
1,542
1,194
8,928
giugno
9,874
1,566
0,398
7,904
luglio
3,478
1,566
0,398
1,513
agosto
2,051
1,566
0,398
0,388
settembre
4,701
1,111
0,796
2,793
ottobre
4,354
0,000
1,194
3,213
novembre
6,687
0,000
1,194
5,492
dicembre
4,740
0,000
1,194
3,545
media
5,563
0,642
0,962
3,848
26
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
4 PORTATA DERIVABILE AD USO CIVILE
Come illustrato all’interno della Tav. A1_a , la portata massima richiesta ad uso civile lungo la bealera
dei Molini risulta essere pari a 800 l/s. Nelle seguenti tabelle sono riportate le portate giornaliere disponibili ed effettivamente derivabili, al netto del deflusso minimo vitale da rilasciare: le portate riportate
sono ottenute dalla media dei valori giornalieri registrati nel periodo considerato (2008-2014) dalla stazione idrometrica sita nel Comune di Levaldigi e correlate al bacino sotteso nel Comune di Cavallermaggiore (a cui sono state sottratte le portate relative a concessioni presenti nel tratto compreso tra i due siti).
data
01-gen
02-gen
03-gen
04-gen
05-gen
06-gen
07-gen
08-gen
09-gen
10-gen
11-gen
12-gen
13-gen
14-gen
15-gen
16-gen
17-gen
18-gen
19-gen
20-gen
21-gen
22-gen
23-gen
24-gen
25-gen
26-gen
27-gen
28-gen
29-gen
30-gen
31-gen
Q
[m3/s]
3,255
3,118
3,083
3,111
3,363
3,130
3,092
3,040
3,322
3,292
3,163
3,094
3,145
3,178
3,135
3,160
3,189
3,189
3,274
3,074
3,014
2,933
2,958
2,778
2,892
2,924
3,068
2,999
DMV
[m3/s]
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
Qdisp
[m3/s]
2,06
1,92
1,89
1,92
2,17
1,94
1,90
1,85
2,13
2,10
1,97
1,90
1,95
1,98
1,94
1,97
2,00
2,00
2,08
1,88
1,82
1,74
1,76
1,58
1,70
1,73
1,87
1,80
Qcivile
[m3]
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
3,018
3,092
3,318
1,194
1,194
1,194
1,82
1,90
2,12
0,80
0,80
0,80
27
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
data
28
01-feb
02-feb
03-feb
04-feb
05-feb
06-feb
07-feb
08-feb
09-feb
10-feb
11-feb
12-feb
13-feb
14-feb
15-feb
16-feb
17-feb
18-feb
19-feb
20-feb
21-feb
22-feb
23-feb
24-feb
25-feb
26-feb
27-feb
28-feb
Q
[m3/s]
3,117
3,107
3,281
3,460
3,587
4,705
3,860
3,929
3,789
4,056
3,558
3,496
3,483
3,369
3,259
3,421
3,423
3,359
3,698
3,483
3,397
3,296
3,333
3,530
3,408
3,477
3,417
3,677
DMV
[m3/s]
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
Qdisp
[m3/s]
1,92
1,91
2,09
2,27
2,39
3,51
2,67
2,74
2,60
2,86
2,36
2,30
2,29
2,17
2,06
2,23
2,23
2,17
2,50
2,29
2,20
2,10
2,14
2,34
2,21
2,28
2,22
2,48
Qcivile
[m3]
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
data
01-mar
02-mar
03-mar
04-mar
05-mar
06-mar
07-mar
08-mar
09-mar
10-mar
11-mar
12-mar
13-mar
14-mar
15-mar
16-mar
17-mar
18-mar
19-mar
20-mar
21-mar
22-mar
23-mar
24-mar
25-mar
26-mar
27-mar
28-mar
29-mar
30-mar
31-mar
Q
[m3/s]
4,133
4,105
3,920
4,821
4,325
4,245
4,066
3,817
3,475
3,311
3,090
3,021
3,793
3,320
3,679
6,590
5,471
4,718
4,458
4,940
4,243
4,172
4,688
4,740
4,763
4,778
4,880
4,370
4,890
5,045
4,950
DMV
[m3/s]
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
Qdisp
[m3/s]
2,94
2,91
2,73
3,63
3,13
3,05
2,87
2,62
2,28
2,12
1,90
1,83
2,60
2,13
2,48
5,40
4,28
3,52
3,26
3,75
3,05
2,98
3,49
3,55
3,57
3,58
3,69
3,18
3,70
3,85
3,76
Qcivile
[m3]
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
29
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
data
30
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02-apr
03-apr
04-apr
05-apr
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24-apr
25-apr
26-apr
27-apr
28-apr
29-apr
30-apr
Q
[m3/s]
6,180
9,784
7,015
8,278
8,325
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7,738
7,830
7,355
6,869
7,075
7,301
7,157
6,953
7,123
7,092
7,187
7,482
7,630
8,837
8,711
7,703
6,964
6,742
6,639
6,882
9,578
9,222
10,279
11,789
DMV
[m3/s]
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
Qdisp
[m3/s]
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5,82
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7,13
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6,54
6,64
6,16
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5,90
5,99
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7,52
6,51
5,77
5,55
5,45
5,69
8,38
8,03
9,09
10,59
Qcivile
[m3]
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
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0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
data
01-mag
02-mag
03-mag
04-mag
05-mag
06-mag
07-mag
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12-mag
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17-mag
18-mag
19-mag
20-mag
21-mag
22-mag
23-mag
24-mag
25-mag
26-mag
27-mag
28-mag
29-mag
30-mag
31-mag
Q
[m3/s]
12,320
11,803
9,968
10,153
10,385
10,590
9,609
9,236
8,666
9,006
9,413
9,454
9,363
9,368
8,776
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9,060
8,753
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8,972
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22,048
9,962
DMV
[m3/s]
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
1,194
Qdisp
[m3/s]
11,13
10,61
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8,96
9,19
9,40
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8,04
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8,26
8,17
8,17
7,58
9,57
7,87
7,56
9,51
8,45
8,01
7,71
7,78
6,92
6,68
7,11
7,73
7,69
14,38
20,85
8,77
Qcivile
[m3]
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0,80
0,80
0,80
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0,80
0,80
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0,80
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0,80
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0,80
0,80
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0,80
0,80
31
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
data
32
01-giu
02-giu
03-giu
04-giu
05-giu
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08-giu
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10-giu
11-giu
12-giu
13-giu
14-giu
15-giu
16-giu
17-giu
18-giu
19-giu
20-giu
21-giu
22-giu
23-giu
24-giu
25-giu
26-giu
27-giu
28-giu
29-giu
30-giu
Q
[m3/s]
8,671
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11,078
11,268
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11,276
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10,248
8,692
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6,599
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10,086
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6,732
7,305
7,279
5,996
5,306
4,809
5,317
5,222
4,168
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3,849
3,397
DMV
[m3/s]
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0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
Qdisp
[m3/s]
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10,20
12,02
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10,87
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9,85
8,29
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6,20
7,45
10,38
14,98
9,69
7,71
6,33
6,91
6,88
5,60
4,91
4,41
4,92
4,82
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3,37
3,45
3,00
Qcivile
[m3]
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0,80
0,80
0,80
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0,80
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0,80
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
data
01-lug
02-lug
03-lug
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18-lug
19-lug
20-lug
21-lug
22-lug
23-lug
24-lug
25-lug
26-lug
27-lug
28-lug
29-lug
30-lug
31-lug
Q
[m3/s]
2,528
2,262
1,698
1,580
2,074
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1,823
1,801
2,162
1,812
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1,975
2,038
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2,429
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2,092
1,831
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2,208
2,218
2,214
1,427
1,893
2,601
2,317
1,907
DMV
[m3/s]
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
Qdisp
[m3/s]
2,13
1,86
1,30
1,18
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1,40
1,76
1,41
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1,58
1,64
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2,03
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1,74
1,69
1,43
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0,91
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0,49
1,81
1,82
1,82
1,03
1,49
2,20
1,92
1,51
Qcivile
[m3]
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0,80
0,80
0,80
0,80
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0,80
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0,80
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0,80
0,80
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0,80
0,80
0,80
0,80
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0,80
0,80
33
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
data
34
01-ago
02-ago
03-ago
04-ago
05-ago
06-ago
07-ago
08-ago
09-ago
10-ago
11-ago
12-ago
13-ago
14-ago
15-ago
16-ago
17-ago
18-ago
19-ago
20-ago
21-ago
22-ago
23-ago
24-ago
25-ago
26-ago
27-ago
28-ago
29-ago
30-ago
31-ago
Q
[m3/s]
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0,000
0,000
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0,000
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DMV
[m3/s]
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0,40
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0,40
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0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
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0,40
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0,40
0,40
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Qdisp
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Qcivile
[m3]
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0,00
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
data
01-set
02-set
03-set
04-set
05-set
06-set
07-set
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11-set
12-set
13-set
14-set
15-set
16-set
17-set
18-set
19-set
20-set
21-set
22-set
23-set
24-set
25-set
26-set
27-set
28-set
29-set
30-set
Q
[m3/s]
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1,457
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4,963
DMV
[m3/s]
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1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
Qdisp
[m3/s]
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3,95
3,88
3,44
3,20
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3,01
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3,04
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3,77
Qcivile
[m3]
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0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
35
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
data
36
01-ott
02-ott
03-ott
04-ott
05-ott
06-ott
07-ott
08-ott
09-ott
10-ott
11-ott
12-ott
13-ott
14-ott
15-ott
16-ott
17-ott
18-ott
19-ott
20-ott
21-ott
22-ott
23-ott
24-ott
25-ott
26-ott
27-ott
28-ott
29-ott
30-ott
31-ott
Q
[m3/s]
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3,765
3,701
3,863
3,983
3,913
3,760
3,784
4,076
4,070
4,024
4,068
4,305
4,475
4,150
4,131
5,372
5,086
4,789
4,892
4,738
4,705
5,452
DMV
[m3/s]
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
Qdisp
[m3/s]
4,26
3,49
3,29
3,07
3,18
2,83
3,44
4,11
3,08
2,57
2,51
2,67
2,79
2,72
2,57
2,59
2,88
2,88
2,83
2,87
3,11
3,28
2,96
2,94
4,18
3,89
3,59
3,70
3,54
3,51
4,26
Qcivile
[m3]
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
data
01-nov
02-nov
03-nov
04-nov
05-nov
06-nov
07-nov
08-nov
09-nov
10-nov
11-nov
12-nov
13-nov
14-nov
15-nov
16-nov
17-nov
18-nov
19-nov
20-nov
21-nov
22-nov
23-nov
24-nov
25-nov
26-nov
27-nov
28-nov
29-nov
30-nov
Q
[m3/s]
6,768
9,804
7,655
8,133
9,772
15,699
9,075
9,396
10,151
7,562
7,352
6,097
5,088
4,680
5,770
7,012
6,043
5,118
5,830
5,060
4,858
4,525
4,187
3,937
3,784
3,744
3,845
5,476
6,444
7,715
DMV
[m3/s]
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
Qdisp
[m3/s]
5,57
8,61
6,46
6,94
8,58
14,50
7,88
8,20
8,96
6,37
6,16
4,90
3,89
3,49
4,58
5,82
4,85
3,92
4,64
3,87
3,66
3,33
2,99
2,74
2,59
2,55
2,65
4,28
5,25
6,52
Qcivile
[m3]
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
37
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
data
38
01-dic
02-dic
03-dic
04-dic
05-dic
06-dic
07-dic
08-dic
09-dic
10-dic
11-dic
12-dic
13-dic
14-dic
15-dic
16-dic
17-dic
18-dic
19-dic
20-dic
21-dic
22-dic
23-dic
24-dic
25-dic
26-dic
27-dic
28-dic
29-dic
30-dic
31-dic
Q
[m3/s]
11,370
7,309
6,370
5,357
5,004
6,246
6,263
5,022
4,613
4,071
3,877
3,853
3,866
3,800
4,099
6,947
5,833
4,774
4,258
3,888
3,466
3,221
3,122
3,802
4,290
5,034
3,892
3,432
3,356
3,274
3,193
DMV
[m3/s]
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
1,19
Qdisp
[m3/s]
10,18
6,12
5,18
4,16
3,81
5,05
5,07
3,83
3,42
2,88
2,68
2,66
2,67
2,61
2,91
5,75
4,64
3,58
3,06
2,69
2,27
2,03
1,93
2,61
3,10
3,84
2,70
2,24
2,16
2,08
2,00
Qcivile
[m3]
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
0,80
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
39
Figura 4.1 – Andamento delle portate valutate, gennaio
Figura 4.2 – Andamento delle portate valutate, febbraio
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
40
Figura 4.3 – Andamento delle portate valutate, marzo
Figura 4.4 – Andamento delle portate valutate, aprile
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
41
Figura 4.5 – Andamento delle portate valutate, maggio
Figura 4.6 – Andamento delle portate valutate, giugno
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
42
Figura 4.7 – Andamento delle portate valutate, luglio
Figura 4.8 – Andamento delle portate valutate, agosto
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
43
Figura 4.9 – Andamento delle portate valutate, settembre
Figura 4.10 – Andamento delle portate valutate, ottobre
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
44
Figura 4.11 – Andamento delle portate valutate, novembre
Figura 4.12 – Andamento delle portate valutate, dicembre
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
Tabella 4.1 – Portate medie mensili teoriche presenti presso la sezione in esame [m3/s]
mesi
Qmesi
Qirriguo
DMV
Qdisp
Qcivile
gennaio
3,110
0,000
1,194
1,916
0,800
febbraio
3,535
0,000
1,194
1,916
0,800
marzo
4,349
0,000
1,194
1,916
0,800
aprile
7,851
0,358
1,194
6,657
0,800
maggio
10,122
1,542
1,194
8,928
0,800
giugno
8,302
1,566
0,398
7,904
0,800
luglio
1,911
1,566
0,398
1,513
0,783
agosto
0,603
1,566
0,398
0,388
0,242
settembre
3,589
1,111
0,796
2,793
0,773
ottobre
4,407
0,000
1,194
3,213
0,800
novembre
6,686
0,000
1,194
5,492
0,800
dicembre
4,739
0,000
1,194
3,545
0,800
media
4,934
0,642
0,962
3,848
0,750
La portata media richiesta ad uso civile risulta essere quindi pari a 750 l/s.
45
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
5 GESTIONE
DELLA DERIVAZIONE IN FUNZIONE DELLA PORTATA IN AR-
RIVO
Di seguito si riporta la regola operativa della Bealera dei Molini in funzione della portata in arrivo nel t.
46
Mellea a monte della derivazione.
Qalveo < 0,398 m3/s
-
La derivazione non è in funzione; la paratoia di ingresso è chiusa
-
Il livello idrico presso il canale di derivazione è inferiore a 288,20 m s.l.m.
-
Il deflusso della portata presente avviene in parte presso la scala di risalita (di prossima realizzazione), in parte lungo la traversa
0,398 m3/s < Qalveo < 1,56 m3/s
-
La derivazione è in funzione; la paratoia di ingresso è parzialmente aperta; viene derivata
parte della portata in concessione
-
Il livello idrico presso il canale di derivazione è inferiore a 288,20 m s.l.m.
-
Il deflusso del DMV base avviene in parte presso la scala di risalita, in parte lungo la traversa
1,56 m3/s < Qalveo < 3,85 m3/s
-
La derivazione è in funzione; la paratoia di ingresso è parzialmente aperta; viene derivata la
portata in concessione totale
-
Il livello idrico presso il canale di derivazione è inferiore a 288,20 m s.l.m.
-
Il deflusso del DMV base avviene in parte presso la scala di risalita, in parte lungo la traversa
3,85 m3/s < Qalveo < 24,00 m3/s
-
La derivazione è in funzione; la paratoia di ingresso è parzialmente aperta; viene derivata la
portata in concessione totale
-
Il livello idrico presso il canale di derivazione è superiore a 288,20 m s.l.m.
Qalveo > 24,00 m3/s
-
Si è in presenza di una portata in alveo provocata da eventi piovosi violenti e/o continui
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
-
La paratoia di ingresso è chiusa
-
Il livello idrico a monte della traversa risulterà superiore a 288,20 m s.l.m.
Oltre alla regola operativa di gestione ordinaria riportata, potranno essere attuate manovre di gestione
straordinaria:
-
aperture della paratoia sghiaiatrice, anche solamente parziale, per rimuovere eventuali depositi di sedimento nel primo tratto della derivazione,
-
aperture della paratoia sghiaiatrice, per abbassare il livello di monte per eventuali interventi
di manutenzione straordinaria all’imbocco della bealera.
47
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
6 ANALISI IDROLOGICA DEGLI EVENTI DI PIENA CRITICI
L’analisi descritta nel presente capitolo è finalizzata alla determinazione delle portate di piena di riferi48
mento, associate a tempi di ritorno pari a 20, 100 e 200, in corrispondenza della sezione di ubicazione
della presa sul t. Mellea.
Successivamente, con riferimento all’alveo attuale, sono state condotte le opportune verifiche idrauliche
al fine di valutare eventuali problematiche connesse al deflusso delle piene.
Le portate di piena utilizzate per le verifiche di progetto sul t. Mellea sono state assunte con riferimento
alle indicazioni dell’Autorità di Bacino del Fiume Po, con specifico riferimento a quanto indicato sulla
Relazione “Linee Generali di Assetto Idrogeologico e Quadro degli Interventi - Bacino del Torrente Grana-Mellea” (Progetto di integrazione al piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) Legge 18 Maggio 1989, n. 183, art. 17, comma 6-ter- Rete idrografica minore naturale di pianura).
6.1
Caratteristiche fisiche e idrologiche del bacino sotteso
Il bacino imbrifero sotteso dal t. Grana-Mellea è stato tracciato su base cartografica di dettaglio (Carta
Tecnica Regionale a scala 1:10.000), digitalizzando anche i principali elementi del reticolo idrografico.
I parametri fisiografici di interesse (superficie, quote massima, media e minima, lunghezza e pendenza
longitudinale media dell’asta principale, pendenza media dei versanti), sono stati determinati grazie
all’utilizzo di un modello digitale del terreno (DEM), il quale discretizza le informazioni topografiche altimetriche su una griglia regolare a maglia quadrata di lato pari a 100 m (cfr. RENERFOR). In particolare la pendenza longitudinale è stata ricavata mediante media pesata (rispetto alla lunghezza) delle pendenze medie calcolate sui tratti omogenei in cui è stata suddivisa l’asta principale. Successivamente si è
fatto riferimento ai documenti contenuti nel PTA della Regione Piemonte. Le caratteristiche di tale bacino sono riportate nella seguente tabella.
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
Tabella 6.1 – Dati fisiografici del bacino
superficie
bacino
quota
massima
quota
minima
quota
media
lunghezza
asta
pendenza
media asta
[km2]
[m s.m.]
[m s.m.]
[m s.m.]
[km]
[%]
470,85
2.615
277
744
65
3,0
In funzione dell’analisi idrologica sono stati individuati alcuni elementi caratteristici del bacino, quali il
tempo di corrivazione e il coefficiente di afflusso, che definiscono la risposta del bacino ad un determinato evento di pioggia, ed i parametri della curva di possibilità pluviometrica, che individua il regime delle
piogge dell’area cui si riferisce e permette di correlare, per ogni tempo di ritorno, la durata della pioggia
alla sua intensità.
6.2
Tempo di corrivazione
La maggior parte dei metodi di stima delle portate di piena si basano sul concetto di tempo di corrivazione. Il tempo di corrivazione è definito in via teorica come il tempo che impiega la precipitazione che cade nella parte idraulicamente più distante del bacino a raggiungere la sezione terminale; una definizione
forse migliore è che esso rappresenta l’intervallo di tempo dall’inizio della precipitazione oltre al quale
tutto il bacino contribuisce al deflusso nella sezione terminale.
Il tempo di corrivazione è funzione della superficie del bacino sotteso in corrispondenza della sezione di
chiusura, della pendenza del corso d’acqua, della lunghezza dell’asta del torrente e dell’altitudine media
del bacino.
In letteratura vengono proposte diverse formule per il calcolo del tempo di corrivazione; in particolare si
elencano le seguenti:
Formula di Giandotti:
Tc =
a⋅ S +b⋅L
c ⋅ H − Z min
dove:
Tc :
tempo di corrivazione [h];
a, b, c:
coefficienti, pari rispettivamente a 4 - 1,5 - 0,8;
S:
superficie del bacino [km2];
49
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
H:
altezza media del bacino [m];
Z min:
altezza del bacino calcolata alla sezione d’interesse;
L:
lunghezza del percorso idraulicamente più lungo [km].
50
Formula di Pezzoli:
Tc = 0,055
L
if
dove:
Tc :
tempo di corrivazione [h]
L:
lunghezza del percorso idraulicamente più lungo [km]
if:
pendenza media dell’asta principale
Dalla letteratura si rileva che Giandotti ricavò la sua formula per bacini di tipo alpino, con dimensioni
superiori ai 50 km2, mentre la formula di Pezzoli è stata sviluppata sui dati di piccoli bacini montani di
dimensioni inferiori ai 20 km2.
Per quanto riguarda il bacino in esame, con superficie contribuente di tipo montano con orografia alpina,
è stata comunque considerata quale formula più rappresentativa la formula di Giandotti, in quanto tiene
conto di tutti i parametri che possono influenzare il valore del tempo di corrivazione.
Il risultato ottenuto è tc = 10,74 ore.
6.3
Parametri della curva di possibilità pluviometrica
Nella formazione del deflusso superficiale degli stati idrologici di piena, i quali derivano da eventi di
piovosità intensa, il tipo di suolo e di copertura vegetale influenzano sia la funzione di trattenuta (intercettazione), sia il controllo del tempo di concentrazione delle portate superficiali. Tale effetto viene preso
in conto nei modelli di trasformazione afflussi-deflussi, attraverso la definizione del coefficiente di deflusso.
Il valore del coefficiente di afflusso è stato assunto pari a 0,5 per tutto il bacino in conformità con le indicazioni acquisite dai dati bibliografici (Carta dei coefficienti di afflusso del Servizio Idrografico Nazionale), dallo studio di bacini simili a quello in esame per formazione rocciosa e vegetazione, da valutazio-
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
ni sulla geomorfologia del bacino e sull’uso del suolo, ed in particolare sul rapporto tra le aree urbanizzate e non urbanizzate.
Per la stima delle portate al colmo di piena e per la definizione delle relative onde si sono definite le curve di possibilità pluviometrica per i tempi di ritorno considerati (T=20, 100, 200, 500 anni).
Per la definizione dei parametri a e n del bacino sono state prese in considerazione le stazioni pluviometriche interne o molto prossime al bacino idrografico in esame.
Nel caso del torrente Grana-Mellea le stazioni considerate sono quelle di : Casteldolfo, Sampeyre, Acceglio Saretto, Combamala, Savigliano, Pietraporzio, Fedio C.le S.Giacomo, Vignolo C.le Roccaspanera e
Brà. Per tutte le stazioni considerate i parametri a ed n per i tempi di ritorno di interesse sono stati
ricavati dalla Direttiva Portate, redatta dall’Autorità di Bacino del Fiume Po.
Nella tabella seguente sono riportate le stazioni pluviometriche utilizzate, il codice relativo, i valori dei
parametri delle curve di possibilità pluviometrica al variare del tempo di ritorno e i valori medi adottati.
Tabella 6.2 – Stazioni pluviometriche utilizzate, valori dei parametri delle curve di possibilità pluviometrica al variare del tempo di ritorno e i valori medi adottati
Si è quindi calcolata la media dei valori di a ed n così raccolti, ottenendo, per ogni tempo di ritorno considerato, una coppia di valori dei parametri che è stata adottata come caratteristica del bacino in esame.
51
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
Tabella 6.3 – Parametri della curva di possibilità pluviometrica
Stazione
Cavallermaggiore,
confluenza t. Mellea, cod. sez. 1
52
coefficienti
Tr=20
Tr=100
Tr=200
Tr=500
a
32,47
41,81
45,81
51,06
n
0,41
0,40
0,40
0,39
In base a tali parametri sono stati definiti gli ietogrammi di progetto.
6.4
Determinazione delle portate di massima piena
Il calcolo degli idrogrammi di portata chiusi alle sezioni di interesse, stante la mancanza di stazioni idrometriche sul corso d’acqua in esame, è stato effettuato con un modello deterministico a parametri
concentrati (modulo afflussi-deflussi).
La tabella sintetizza i valori di portata al colmo nella sezione di interesse ricavabili dagli idrogrammi calcolati con la modellazione.
Tabella 6.4 – Valori di piena utilizzati nella sezione del t. Mellea, Comune di Cavallermaggiore
Q con tempi di ritorno [m3/s]
Sezione
Cavallermaggiore, cod. sez. 1
Tr=20
Tr=100
Tr=200
Tr=500
446
561
606
666
Gli idrogrammi di progetto si riferiscono ai tempi di ritorno Tr = 20, 100, 200 e 500 anni, corrispondente
quest’ultimo ad un evento alluvionale di proporzioni catastrofiche.
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
6.5
Calcolo delle portate di piena – Formule empiriche
Le portate di piena utilizzate sono confrontate poi con i risultati di altre formule empiriche presenti in letteratura (Giandotti).
53
Formula di Giandotti
Un’ulteriore espressione empirica che si basa sulla teoria del metodo della corrivazione è quella proposta
da Giandotti con il contributo di Visentini per i bacini del Po:
Qmax = λ ⋅ h ⋅
S
k ⋅ tc
dove:
k:
coefficiente pari a 0,8,
λ:
coefficiente dipendente dalla superficie pari a 166 per aree < 500 km2 e a 133 per aree > 500
km2,
h:
altezza di massima pioggia relativa al tempo di corrivazione tc desunta dalle curve di possibilità pluviometrica per un assegnato tempo di ritorno [m],
t c:
tempo di corrivazione [h],
S:
superficie del bacino [km2].
Tabella 6.5 – Confronto tra i valori di piena ottenuti nella sezione di chiusura del t. Mellea,
Comune di Cavallermaggiore
Q con tempi di ritorno [m3/s]
Metodo
Tr=20
Tr=100
Tr=200
Tr=500
razionale
446
561
606
666
Giandotti
520
655
717
781
Nella situazione in esame la formula empirica di Giandotti fornisce valori maggiori della formula razionale.
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
6.5.1 Caratteristiche granulometrie del materiale d’alveo
Il tratto d’alveo a monte della traversa mostra materiale fine sedimentato lungo nell’alveo bagnato, insieme a ridotta pezzatura medio-elevata; i parametri caratterizzanti che si possono stimare sulla base di
54
un esame visivo sono:
-
d90 = 60 mm
-
d50 = 10 mm
La pezzatura del materiale d’alveo presente nel t. Mellea a valle della traversa è omogenea, con una totale rimozione degli elementi di pezzatura “ridotta” all’interno dell’alveo bagnato, mostrando evidenti segni del passaggio di portate significative nel corso di eventi di piena; i parametri caratterizzanti che si
possono stimare sulla base di un esame visivo sono:
-
d90 = 100 mm
-
d50 = 30 mm
Figura 6.1 – Alveo del t. Mellea a monte della traversa esistente
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
55
Figura 6.2 – Sponda destra del t. Mellea a valle della traversa
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
7 VERIFICA IDRAULICA IN MOTO PERMANENTE
7.1
Condizioni al contorno
56
Le portate utilizzate nelle simulazioni idrauliche derivano dallo studio idrologico effettuato in precedenza. Nello studio idrologico sono state considerate la portata media calcolata e le portate di massima piena
in relazione a tempi di ritorno pari a 20, 100 e 200 anni.
Le scabrezze dell’alveo utilizzate sono state dedotte dall’analisi della tipologia di materiale presente in
alveo, dal tipo di terreno e di vegetazione presente nelle aree golenali e dal materiale costituente le pareti
e la volta dei tratti coperti, confrontandoli con i valori riportati in letteratura (Hec Ras Hydraulic reference manual). In generale vengono utilizzati per ciascuna sezione due valori diversi di scabrezza: uno per
l’alveo inciso ed uno per le aree golenali.
Il coefficiente di scabrezza è stato determinato secondo Manning confrontando le caratteristiche
dell’alveo oggetto di studio con le relative tabelle di riferimento (Chow, 1959). In particolare, per l’alveo
naturale è stato adottato un valore pari a 0,025 m-1/3s (presenza di ghiai e ciottoli sul fondo, corsi d’acqua
regolari); per le sponde i coefficienti di scabrezza sono pari a 0,035 m-1/3s (presenza di terra e vegetazione).
7.2
Simulazioni effettuate
Le verifiche idrauliche sono state condotte considerando come dati di input della simulazione la situazione geometrica dell’alveo attuale (la quale non subisce variazioni anche in presenza della derivazione ad
uso civile), e portate pari alla portata media e con tempi di ritorno pari a 20, 100 e 200 anni. Nel caso
della portata media a valle della traversa la portata è stata considerata pari a 4,08 in quanto è stato sottratto il valore di derivato massimo in concessione al Consorzio Irriguo della Bealera dei Mulini e la portata
massima derivata ad uso civile.
È stata effettuata l’interpolazione tra sezioni limitrofe, con distanze inferiori a 8 m.
I risultati delle simulazioni sopra descritte sono inclusi in seguito; i livelli idrici ottenuti sono invece riportati all’interno delle Tav. A4_b.
STUDIO IDROLOGICO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
La simulazione illustrata intende esclusivamente valutare l’interferenza delle opere di derivazione
esistenti sul deflusso del corso d’acqua, in particolare in condizione di piena; non può essere considerata dimostrativa della realtà esistente a monte della derivazione della bealera dei Mulini, nel
Comune di Cavallermaggiore.
7.3
Conclusioni
Dall’esame dei risultati di calcolo, emergono criticità lungo la sponda destra del tratto considerato, già
compresa all’interno delle fasce fluviali. In particolare si osserva l’esondazione delle portate considerate
presso le aree ubicate in sponda destra nel tratto compreso tra le sezioni C e D e le sezioni F e G.
57
FAMIGLIA FUMERO
BEALERA DEI MOLINI, USO CIVILE
8 RISULTATI VERIFICA IDRAULICA IN MOTO PERMANENTE
58
Sezione
G
F
E
Portata
[m3/s]
Fondo
P.L.
h
[m]
[m]
[m]
5,56
287,38
288,20
446,00
287,38
561,00
A
B
R
v
Froude
[m ]
[m]
[m]
[m/s]
[-]
0,82
6,74
13,79
0,49
0,82
0,37
292,44
5,06
257,16
96,62
2,66
2,38
0,38
287,38
292,91
5,53
300,36
97,57
3,08
2,57
0,39
606,00
287,38
293,08
5,71
316,19
97,92
3,23
2,64
0,39
5,56
287,30
288,08
0,78
6,76
14,79
0,46
0,82
0,38
446,00
287,30
291,49
4,19
115,67
65,37
1,77
4,71
0,85
561,00
287,30
291,86
4,56
138,84
66,11
2,10
5,08
0,86
606,00
287,30
292,00
4,70
147,20
66,38
2,22
5,21
0,87
5,56
287,46
287,85
0,40
5,73
21,35
0,27
0,98
0,60
446,00
287,46
289,04
1,59
64,35
57,10
1,13
7,19
2,11
561,00
287,46
289,25
1,79
76,25
59,24
1,29
7,67
2,09
606,00
287,46
289,32
1,87
80,76
60,04
1,35
7,83
2,09
2
traversa
D
C
B
A
4,08
285,09
285,09
285,44
0,35
2,93
14,71
0,20
1,39
446,00
285,09
289,42
4,33
135,22
56,41
2,40
3,39
0,61
561,00
285,09
289,81
4,72
160,71
79,48
2,02
3,76
0,64
606,00
285,09
289,94
4,85
170,39
81,33
2,10
3,89
0,65
4,08
284,02
284,68
0,66
6,40
14,68
0,44
0,64
0,31
446,00
284,02
289,58
5,56
236,00
109,00
2,17
2,73
0,41
561,00
284,02
290,04
6,02
285,24
112,69
2,53
2,92
0,41
606,00
284,02
290,18
6,16
301,75
113,90
2,65
2,99
0,42
4,08
283,94
284,61
0,67
5,61
12,43
0,45
0,73
0,34
446,00
283,94
288,80
4,86
115,98
72,43
1,60
4,46
0,80
561,00
283,94
289,18
5,23
142,40
74,13
1,92
4,76
0,83
606,00
283,94
289,30
5,35
150,62
74,65
2,02
4,90
0,84
4,08
283,83
284,25
0,42
4,11
13,52
0,30
1,18
0,60
446,00
283,83
286,67
2,84
82,38
51,56
1,60
9,21
1,75
561,00
283,83
288,16
4,33
182,70
93,82
1,95
5,80
0,89
606,00
283,83
287,20
3,37
111,39
59,80
1,86
9,53
1,67
T. Mellea - ante-operam
292
Legend
WS Q100
WS Q200
WS Q20
290
WS Qmed
Ground
Elevation (m)
288
286
sez. G
sez. F
traversa
sez. D
sez. B
sez. C
284
282
0
50
100
150
200
Main Channel Distance (m)
250
300
350