alassino set 2007 x pdf - associazione vecchia alassio
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alassino set 2007 x pdf - associazione vecchia alassio
ANNO XLVII - N. 9 Martedì 18 Settembre 2007 € 1,50 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Aderente € 17,50 - Socio Aderente Sostenitore oltre € 20,00 - Socio Effettivo € 20,50 - Socio estero € 22,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] AVVISTAMENTO INCENDI Anche quest’anno, a luglio, è iniziato il servizio di avvistamento incendi con la fattiva collaborazione dei volontari della S.M.S. Fratellanza di Moglio S.O.A.M.S. di Solva - C.A.I. A.R.E.S. - COLTIVATORI DIRETTI - ASS..NAZIONALE ALPINI DI ALASSIO - A.I.B. ALASSIO - E SINGOLI CITTADINI - in stretta collaborazione con il Comando della Polizia Municipale. Un’importante novità è stata l’intervento nel mese di Agosto dei gruppi ALPINI della Protezione Civile di: BRESCIA - VARESE - TIRANO E COMUNITÀ MONTANA VALLE SERRIANA ANTINCENDIO VALGANDINA, che, oltre all’avvistamento incendi hanno effettuato la pulizia di una parte di alcuni sentieri. Inizialmente si erano individuate 5 delle storiche mulattiere su cui intervenire, ma il loro stato di abbandono e trascuratezza ha rallentato notevolmente il lavoro dei volontari. L’arrivo settimanale di questi Gruppi è stato curato dall’Amministrazione Comunale, ed in particolare dall’Assessore alla Protezione Civile Dott. Loretta Zavaroni, e dall’Ass. all’Ambiente Arch. Marco Salvo L’A.V.A. ha promosso e organizzato l’incontro tra le varie Associazioni Alassine con i volontari Lombardi per coordinare al meglio gli interventi. (continua a pagina 2) Serena Lorenzini è MISS MURETTO 2007 Alassio 26 agosto – Serena Lorenzini 19 anni di Biella è stata incoronata Miss Muretto 2007. Un sorriso incantevole, occhioni castani e una chioma di fluenti capelli castani. Alta 1,76 m, misure 89 68 90 cm e taglia 42. Adora il teatro, studia Economia e Commercio a Pavia, gioca a tennis e legge Jane Austen. Appena eletta ha dichiarato: “Mi spaventa molto il mondo dello spettacolo, ma soprattutto, non lascerò mai il mio fidanzato così come molte volte accade alle miss”. Sogno nel cassetto: fare la modella anche se in realtà vorrebbe studiare per diventare direttore marketing di una grande azienda. La reginetta di quest’anno incarna perfettamente il tema guida dell’edizione 2007, (continua a pagina 2) Consiglio Comunale del 22 agosto 2007 Seduta quasi totalmente incentrata sull’Approvazione del Rendiconto 2006, presentato dall’Assessore Fabrizio Calò, la cui approvazione ha incontrato il dissenso del Gruppo di Minoranza “Alassio più tua”. Numerose le contestazioni e la richiesta di sospensiva dell’argomento per verifiche e maggiori approfondimenti. Pure l’intervento dei Revisori dei Conti non soddisfa l’opposizione che critica l’operato dell’Amministrazione Comunale, oltre che per gli impegni disattesi, evidenziati dal consigliere Ing. Giancarlo Garassino, per presunti acquisti ritenuti “anomali”, sui quali non c’è stata la possibilità di controllare la relativa documentazione. A.V.A. Serena Lorenzini, la bellissima diciottenne di Biella, cinquantaquattresima Miss Muretto. (FOTO SILVIO FASANO) Intervista ai Capi Gruppo: di Opposizione Ing. Garassino e di Maggioranza Avv. Oddino Domanda: Cosa ne pensate del problema casa per residenti in quanto la gran parte delle costruzioni e ristrutturazioni si risolvono in mini appartamenti? CASTELLI DI SABBIA SEZIONE ADULTI - Bagni Molo “Il villaggio della basura” SAN BERNARDO Domenica 19 agosto u.sc., sulla omonima collina si è festeggiato San Bernardo per il 20° anno da quando un gruppo di amici della zona ha deciso di ripristinare la festa che era caduta in disuso durante l’ultima guerra. Malgrado i grandi nuvolosi neri, pieni di pioggia, ed il vento non proprio caldo, numerose, come non capitava da molti anni, sono state le persone che hanno partecipato alla suggestiva cerimonia. Ferragosto 2007: I fuochi artificiali visti dalla terrazza dell’Hotel Diana. FOTO SILVIO FASANO (continua a pagina 2) MOSTRE - Sala Carletti dal 16 al 30 settembre espone il pittore Giorgio Vignolo dal 1° al 15 ottobre espone la pittrice Elisa Amerio dal 16 al 21 ottobre espongono Donne - Cucito S.M.S. Fratellanza di Moglio Solva - Piazzale Chiesa SS. Annunziata Teatro dialettale e Musica Giovedì, 20 settembre - ore 21 San Rocco, una festa in costante ascesa Nel suo viaggio verso Roma il giovane Rocco si prodigò in modo esemplare nella cura degli appestati e divenne il potente protettore dei popoli cristiani colpiti dal terribile morbo. Il suo culto si diffuse immediatamente dopo la morte, avvenuta intorno al 1379, e già durante il Concilio di Costanza del 1414 venne invocato come santo. Anche Alassio, probabilmente in seguito alla diffusione della sua fama o al dilagare di un'epidemia o forse per scongiurare l'orrendo male, volle dimostrare la sua fede nelle capacità prodigiose del santo erigendo o trasformando in suo onore una chiesetta nella località che oggi porta il suo nome. Quando nel lontano 1498 l'alassino Antonio Giovanni lasciava per volontà testamentaria alcuni soldi alla cappella di San Rocco sul Poggio certamente non immaginava che quell'edifi- cio sacro alcuni secoli dopo sarebbe stato il centro di una importante manifestazione liturgica e avrebbe raccolto intorno alla figura dell'illustre pellegrino e dell'amorevole guaritore un numero straordinario di fedeli. . Il 16 agosto la chiesetta sulla collina, grazie all'organizzazione perfetta attuata dal com. Dante Schivo con la partecipazione della Confraternita di S. Caterina, grazie in particolare alla Banda Città di Alassio e alla Cappella S. Ambrogio e anche alla collaborazione dei "sanrocchini", si è riempita di fedeli di ogni provenienza. il portico antistante non riusciva a contenere la folla di devoti del santo. La processione, solennizzata da canti, musiche e preghiere corali, si è allungata lungo le vie della borgata e ha attirato la curio(continua a pagina 2) Risponde l’Ing. Garassino: Abbiamo dibattuto a fondo i problemi durante la campagna elettorale, facendone uno dei punti prioritari, ma purtroppo gli alassini sono stati molto disattenti. Quello che ormai è stato realizzato resterà in eredità, (comprese le numerosi varianti fatte ad hoc) l’appuntamento importante per gli Alassini sarà il momento della redazione delle varianti al PUC (Piano Urbanistico Comunale) che la Giunta ha annunciato. In quella sede si verificherà quanto a tutti sta a cuore, da un lato la tutela dell’ambiente e dall’altro la disponibilità per gli Alassini di accedere all’acquisto di alloggi a prezzi accessibili, cosa che oggi non accade. Risponde l’Avv. Oddino: L’argomento “Casa” è molto sentito dagli Alassini. Nella Nostra Città gli appartamenti hanno un costo molto elevato e molte sono le per(continua a pagina 2) SALVIAMO PIAZZA STALLA Numerosi abbonati o lettori, Soci e non dell’A.V.A., ci hanno detto di essere disposti in ogni modo ad aderire alla eventuale “petizione” al Comune perché non si modifichino con box e cemento, i giardini di Piazza Stalla. Sono stati numerosi, molto numerosi: li ringraziamo e, anche in considerazione di questo, è possibile dare la propria adesione in Segreteria A.V.A. – Via XX Settembre 7, con firma e con un documento di riconoscimento, ogni giorno dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. A.V.A. Angolo di Daniele La Corte Esasperata megalomania Si racconta che il giorno dedicato a San Pietro e Paolo, proprio davanti alla Cappelletta, un giovane politico, si sarebbe rivolto al sindaco dicendo: «Dimmi che tutto ciò che vedo un giorno sarà mio». Evidente la speranza di succedere all’attuale capo della municipalità, ma anche la sfacciata e preoccupante megalomania. Già mesi fa sottolineammo come a Palazzo il clima fosse particolarmente teso e che i venti di crisi soffiassero più forte del solito. Tante smentite e buon viso a cattivo gioco da parte dei più che, nel frattempo, decidevano il cambio al vertice di due delle società partecipate. Ancora una volta le alchimie politiche hanno anestetizzato i soliti detrattori senza però impedire al presidente degli albergatori, componente di spicco della maggioranza, di accorgersi che non poche cose non funzionano. Così, preciso nel muovere appunti a chi secondo lui non lavora bene per il turismo, Enrico Mantellassi ha tirato le orecchie alla giunta annunciando di aver deciso, insieme ai suoi colleghi, di rimboccarsi le maniche per pulire i sentieri collinari. Peccato che nell’elenco delle cose che non funzionano non siano stati segnalati anche gli sgradevoli miasmi che si propagano in più zone della città. Punti nevralgici dei cattivi odori: via Torino, all’angolo con via Vittorio Veneto, vico Volta in prossimità del “budello”, via Dante, di fronte all’area dei giardini Chaplin, viale Marconi nelle vicinanze di piazza dei Partigiani. I colori e i sapori della Riviera si annullano così con gli odori, ma non quelli delle ginestre o della rose. Il “profumo” dominante è quello della fogna. Horazio Verbitsky, cronista e politologo argentino, uno dei massimi esponenti per la difesa dei diritti umani, sottolinea che: «Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda». Così anche da questo “Angolo”, spazio che a molti non piace, ribadiamo la necessità di un confronto tra le categorie economiche perché siano pungolo per rimettere le cose al posto giusto. Così se gli albergatori chiedono di ripristinare, con tanto di segnaletica in legno d’ulivo, i sentieri collinari puntando il dito per difendere dal cemento il territorio, magari i commercianti potrebbero scendere nell’arena per combattere le trasformazioni di hotel in seconde case. Ormai le negatività ci opprimono. Vorremmo tanto scrivere di problemi risolti, di programmi da mettere a punto, di accordi siglati per rilanciare, invece, tra miasmi irrespirabili, siamo ancora costretti a registrare le solite beghe di Palazzo aggravate dal fatto che in troppi continuano ad affacciarsi alla porta del potere al solo scopo di fare incetta di poltrone e di ricchezze. Manca ancora qualche anno alla fine naturale del mandato di Melgrati, sicuramente il sindaco più votato. I nuovi baroni della politica, però, muovono già le loro truppe dispensando, con grande anticipo, promesse, le solite a cui solo gli allocchi posso ancora credere. Le ultime elezioni amministrative hanno premiato molti gregari, pseudo fidatissimi del sindaco rieletto. La risposta classica, a chi chiedeva consensi, era: «Sei con Melgrati? Allora ti voto». Ma la prossima volta con chi saranno? 2 «L’ALASSINO» INTERVISTA AI CAPI GRUPPO (segue dalla prima pagina) MISS MURETTO (segue dalla prima pagina) sone, soprattutto, Famiglie composte di giovani che non sono in grado di trovare un’adeguata sistemazione abitativa e, di conseguenza, sono costrette ad emigrare altrove per trovarla. L’Amministrazione Comunale è consapevole di questo fenomeno e fa proprie le giuste richieste dei Cittadini di Alassio. In sintesi, i progetti concreti sono i seguenti: in questo momento è in fase di avanzata approvazione il progetto che prevede la realizzazione di numero dieci (10) appartamenti secondo le norme della c.d. “social housing” (edilizia sociale) in Regione Loreto e con il contributo della Regione Liguria. A breve sarà varata la variante generale al Piano Urbanistico Comunale, la quale prevede, fra l’altro, l’inserimento del progetto di costruzione di numero centocinquanta (150) alloggi – in una zona già individuata – nel rispetto della normativa circa l’edilizia convenzionata e social housing. Il tutto al fine di venire incontro alle esigenze abitative dei giovani alassini a prezzi agevolati. Questa Maggioranza intende garantire il futuro dei Nostri Giovani: volano dello sviluppo economico e sociale della Città di Alassio. ovvero la ricerca del benessere psicofisico e la salute tra mente e corpo. Basta taglie estreme e magrezze esasperate dalle tendenze filiformi di alcune firme della moda. Non a caso ad occuparsi dell’alimentazione delle miss è stato chiamato lo chef Francesco Pisani, coadiuvato dallo staff degli Amici di Padre Pio, che hanno coccolato le finaliste con tante buone specialità, anche liguri. Sul palco una disinvolta Maddalena Corvaglia e Alvin, noto dj radiofonico, sempre dalla battuta pronta, hanno saputo condurre tre ore di spettacolo dinamiche e soprattutto tenere alto l’umore delle miss tra battute, gag e sarcasmo. Cinque le uscite che hanno visto sul palco 32 miss, poi diventate 20, 12, 6 ed infine le ultime due: la numero 17 Marika Zoccarato, 17 anni di Padova, e la n. 23 Serena Lorenzini. A fare da madrina a tutte le miss la bellissima Melissa Satta, che nel 2003 si posizionò seconda al concorso, e prossimamente protagonista di una nuova edizione di Striscia la Notizia. Insieme a Melissa, Laura Ghislandi, noto volto di Guida al Campionato, Marco Predolin, storico conduttore, Ivan Origoni, campione mondiale junior di Speed Skiing e l’esplosivo Fabrizio Fontana. Un impegno di forze non solo per la Cast Monaco, organizzatrice dell’evento, ma anche per il Comune Domanda: Cosa ne pensate del Conto Consuntivo del 2006. Ing. Garassino: È del tutto deludente in quanto in esso non è stata definita alcuno dei lavori fondamentali della città: Alassio non ha risolto il problema della depurazione delle acque, (depuratore e fognatura, come risulta dalla forzata chiusura della balneazione degli scorsi mesi), né quelli dell’acquedotto. Per tutti questi lavori, negli anni passati, sono stati accantonati e spesi notevoli importi. Deludente sul piano sociale e della tutela dell’ambiente, basta pensare che i contributi per gli affitti a persone bisognose sono stati spesi solo € 30.000 (trentamila). Molto preoccupante per la finanza comunale sono i contenziosi in atto con la Ditta costruttrice del Grand’Hotel e con alcune delle Società Partecipate: il danno per il Comune potrebbe ammontare a decine di milioni di euro, senza che ci siano accantonamenti adeguati. Avv. Oddino: L’approvazione del conto consuntivo 2006 è stato il momento di riscontro positivo della capacità, in relazione alla possibilità economico – finanziaria, di tradurre gli obiettivi inizialmente programmati dall’Amministrazione Comunale in risultati effettivamente conseguiti. È stato un anno non facile in quanto la Legge Finanziaria 2006 (votata dal Governo di centro-sinistra) non ha consentito la possibilità di realizzare investimenti in relazione al rispetto del principio c.d. del patto di stabilità. In questo quadro, la Maggioranza ha mantenuto fede alle promesse non aumentando le aliquote di tutti i tributi comunali con indubbio vantaggio a favore dei Cittadini di Alassio. Ed, in ogni caso, il Comune ha erogato proficuamente tutti i servizi propri dell’Ente e quelli a favore dei Cittadini e l’Amministrazione Comunale è riuscita a portare avanti tutte le opere pubbliche già iniziate ed ad intraprenderne altre, come risulta evidente dai molti lavori in corso d’opera. I dati di Bilancio confermano, altresì, l’oculata gestione realizzata dall’Assessorato competente con l’ausilio importante dei Responsabili degli Uffici Finanziari e dei Servizi del Comune. Infatti, è stato ottenuto, ed occorre metterlo in luce, un significato avanzo di gestione e, precisamente, pari alla somma di euro 3.262.782,90 di cui euro 753.062,92 completamenti liberi che possono essere adeguatamente adoperati e/o investiti per lo sviluppo della Città ed a favore di Tutti. Domanda: Per la tutela della collina cosa pensate sia utile? Ing. Garassino: Il primo elemento di tutela è urbanistico di cui abbiamo precedentemente parlato, non si tratta di bloccare l’edilizia, ma di renderla ecocompatibile. Secondo elemento è quello di finanziare annualmente, come abbiamo proposto, progetti di rimboschimento, pulizia e conservazione delle mulattiere e sentieri che avrebbero anche funzione di tagliafuoco. Allo stesso modo sarebbe necessario che venissero costruiti alcuni nuovi depositi d’acqua e quelli esistenti venissero mantenuti permanentemente funzionali. Avv. Oddino: La nostra bella Città possiede, oltre uno splendido mare, anche un’incantevole fascia collinare. La Collina di Alassio è un patrimonio di tutti Noi. Essa costituisce un’importante risorsa ambientale che deve essere salvaguardata e valorizzata al fine di farla rientrare a pieno titolo quale “prodotto” nell’offerta turistica. Questa Amministrazione Comunale è molto impegnata a proteggerla: infatti, ha iniziato a realizzare la pulizia dei sentieri, attraverso il fondamentale supporto delle diverse Organizzazioni di Volontariato Alas- sino, che ringraziamo anche per l’importante contributo per la prevenzione degli incendi. È intendimento creare percorsi panoramici con area di sosta attrezzate, in particolare, per la mountain bike ed il trekking. È già previsto lo stanziamento a Bilancio di ulteriori fondi per meglio adeguare gli interventi. Infine, attraverso un serio monitoraggio degli Uffici preposti si eviteranno abusi edilizi e discariche abusive. Domanda all’Ing. Garassino: Quali poteri ha l’opposizione?. Risposta: L’opposizione esercita il potere di porre all’ordine del giorno del Consiglio determinati argomenti, il problema grave è la blindatura che su tali argomenti viene realizzata dalla maggioranza, nel 99% dei casi qualsiasi proposta viene respinta senza neppure motivare il voto contrario. Coloro i quali hanno assistito alle sedute Consiliari si sono certamente resi conto di questa realtà. Si aggiunga il fatto che l’opposizione non è presente nei Consigli di Amministrazione delle Società partecipate, che tutti i Collegi dei Revisori dei Conti sono state scelte esclusivamente dalla maggioranza, anche in violazione della legge che tutela le opposizioni, risulta evidente la grande difficoltà di esercitare il mandato che ci è stato conferito da un terzo degli Alassini. Il nostro diritto di partecipazione viene costantemente violato. Alla fine dell’intervista l’Ing. Garassino a nome del Gruppo “Alassio più Tua” afferma la volontà di collaborare con l’Amministrazione nell’interesse comune. Chiediamo solamente uno spazio adeguato che un colloquio permanente possa realizzarsi. Domanda all’Avv. Oddino: L’opposizione constata che il suo diritto viene costantemente violato. Risposta: La Minoranza lamenta in modo inconsistente e surrettizio che i suoi diritti sarebbero violati. Ad onor del vero, non è dato capire da parte di chi, quando e perché. Sicuramente, non da parte di questa Maggioranza. Occorre precisare che la Minoranza, sol si seguano i Consigli Comunali, si pone costantemente in modo strumentale nei confronti delle iniziative proposte ed eseguite dall’Amministrazione Comunale. Il diritto-dovere della Minoranza è quello di controllare, criticare l’operato della Maggioranza e proporre tutti gli argomenti che ritiene utili e necessari per la collettività. Proprio per facilitare il dialogo fra le due componenti del Consiglio Comunale, questa Amministrazione ha fortemente voluto l’istituzione delle Commissioni Consiliari. E queste ultime sono attive: si riuniscono e discutono tutti gli argomenti da portare in delibera nelle sedute consiliari. Quindi, ciò dimostra un’accurata attenzione e rispetto nei confronti della Minoranza. Per quanto concerne la richiesta della Minoranza di avere un proprio rappresentante in seno alle società comunali: occorre distinguere fra quelle partecipate (Sar, Seava etc.) laddove il Comune di Alassio ha diritto ad un solo posto e quelle controllate dal Comune stesso (Gesco s.p.a., Gesco Mare s.r.l., Marina di Alassio s.p.a., S.C.A. s.r.l.). In tale ultimo caso, la Maggioranza, in ottemperanza al proprio legittimo diritto di governare, ha deciso di farsi rappresentare da esponenti di estrazione similare. Riguardo il Collegio dei Revisori dei Conti: risulta che un posto sia stato offerto, durante il precedente periodo di mandato, alla Minoranza; tuttavia, a causa di questioni interne alla stessa Minoranza la possibilità non è stata da Loro colta. La Minoranza può ben controllare l’operato delle società di cui trattasi attraverso le Commissioni preposte in virtù dei principi cui si è fatto cenno. È doveroso un esempio. Durante la discussione del punto all’ordine del giorno “conto consuntivo 2006” di cui al Consiglio Comunale del giorno 22.8.2007, la Minoranza ha polemizzato dicendo che non era in grado di poter conoscere il bilancio delle società partecipate dal Comune, in particolare, della S.C.A. s.r.l.. Affermazione meramente gratuita, poiché la Minoranza dimentica che la Commissione Bilancio, peraltro, molto attiva, ha dedicato ben tre sedute consecutive ad analizzare ed approfondire l’attività, il funzionamento e la gestione della S.C.A. s.r.l.; alla presenza dell’Assessore competente, dei Funzionari Comunali nonché del Presidente e degli Organi della società stessa. Infine, il rappresentante della Minoranza si è anche dichiarato soddisfatto delle risposte ricevute. A tal punto, delle due l’una: qual’è il vero atteggiamento della Minoranza? Sicuramente, il puro volto della Minoranza è quello strettamente demagogico. A.V.A. Martedì 18 Settembre 2007 di Alassio. Coinvolti in prima fila l’Ufficio Turismo e l’Ufficio Informatica dell’Ente ed i rispettivi Assessorati al Turismo e all’Informatica. Il sito ufficiale del Comune, www.comunealassio.it, gestito dal Servizio Informatica, ha dedicato una sezione specifica all’evento con 18 servizi fotografici (per un totale di 460 foto), comunicati stampa, il programma dettagliato giornaliero degli eventi ed i risultati in tempo reale delle eliminatorie svoltesi durante la finalissima a Parco S. Rocco. Migliaia i contatti settimanali da parte dei navigatori a conferma del grande interesse che la manifestazione suscita nel pubblico. Si tratta di un evento di livello nazionale, che coinvolge sin dalla sua fase embrionale il Servizio Turismo, Manifestazioni, Promozione e Politiche Giovanili del Comune di Alassio, che ha seguito, infatti, la puntuale organizzazione logistica dell’evento e svolge con attenzione l’importante ruolo di garante, al fine di verificare che sia data la massima visibilità alla Città di Alassio con efficaci azioni promozionali a partire già dalle selezioni invernali sino alla serata finale a Parco S. Rocco. Si è concluso così un altro capitolo di Miss Muretto. Tra aspirazioni, lacrime ed emozioni, una nuova reginetta è pronta a vivere il sogno. IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. Parte della Piazza San Sebastiano, in Moglio, quella (tanto per precisare) adibita a parcheggio, oltre che ai bellissimi pini è pure dotata di aiole con oleandri e agave che, purtroppo, sono in uno stato di vero abbandono e avrebbero bisogno di un buon “MAQUILLAGE” possibilmente periodico. Non si dimentichi che per i molti turisti, specialmente stranieri che, a piedi, salgono alla Frazione questa è la prima sosta e, come impatto, attualmente tutt’altro che gradevole. ••• Michela Branco Prima AVVISTAMENTO INCENDI Davvero ammirevole l’accoglienza e la cena offerta a Solva dalla S.O.A.M.S., a Moglio dalla S.M.S.F. e, con la collaborazione di tutti, dall’A.V.A. nel salone parrocchiale di Sant’Ambrogio (g.c.) Un plauso particolare all’Associazione Albergatori col suo Presidente Enrico Mantellassi e alla Signora Nuccia Cosso con la figlia Sara, per il modo eccellente con cui è riuscita a coordinare la partecipazione degli albergatori, i quali, con alto senso di ospitalità e gratuitamente, hanno offerto ai volontari dei gruppi pranzo e cena tutti i sabato e le domeniche di agosto. Gli alberghi sono: HOTEL AIDA PANAMA - AL MARE - ATLANTIC BEL SIT - BRISTOL - CORSO - DEI FIORI - SAVOIA - FLORIDA - ENRICO NEW WEST END - NUOVO SUISSE ROSA e TOSCANA. L’Amministrazione Comunale ha provveduto per gli altri giorni. Riteniamo che questo esperimento sia stato positivo e che potrebbe essere ripetuto, con risultati anche migliori. Il 31 agosto un rinfresco presso la (segue dalla prima pagina) Sede dell’A.V.A. è stato occasione per esprimere la soddisfazione di tutti e per scambiare saluti e ringraziamenti. L’avvistamento incendi continua anche in Settembre, e speriamo, che oltre alle benemerite Associazioni Alassine, precedentemente citate, si aggiungano anche gli altri cittadini che hanno dato la loro disponibilità. Al momento di andare in stampa riceviamo notizia che a seguito della nostra segnalazione i volontari della Protezione Civile hanno tagliato l’erba seccata da diserbante sotto i mandorli ed i lecci piantati dai bimbi delle scuole lungo il ciglio della strada panoramica di San Bernardo. L’incendio dell’erba è scongiurato, peccato che il diserbante abbia seccato alcuni mandorli. Ci auguriamo che questo “servizio” non venga più ripetuto, i rovi e l’erba seccata dal diserbante sono uno spettacolo poco bello, anche pericoloso per persone ed animali. Per informazioni telefonare: A.V.A. 0182 643937 - oppure COMANDO DI POLIZIA MUNICIPALE 0182 645555. SAN BERNARDO (segue dalla prima pagina) Il parroco della chiesa di San Vincenzo, Don Luciano Mazzaferro ha officiato la S. Messa. Nella bella e sentita omelia ha messo in risalto, citando il Vangelo, l’importanza di aiutare gli altri, i bisognosi e gli anziani anche solo con un po’ di compagnia. «I cristiani de- nardini e rallegrato anche le famiglie Cavedini e Cassiano. Numerosa è stata la rappresentanza, con il gonfalone, dei confratelli di Santa Caterina che continuano un’antica tradizione e ai confratelli sono stati distribuiti i famosi “canestrelli. Dopo Abbiamo ricevuto ancora lettera per la mulattiera, che da Costa Lupara scende alla Bellorina, chiusa con cancelli. Ribadiamo quanto scritto il mese scorso. I Sindaci, le giunte (ad Alassio sono sempre gli stessi da molti anni) e gli uomini passano ma i disastri dell’uomo, delle giunte e dei Sindaci rimangono. Settimana da miss all’oratorio della Chiesa di sant’Ambrogio Quest’anno le trenta finaliste di Miss Muretto hanno pranzato e cenato al refettorio Messo a disposizione dal parroco Don Angelo. L’idea di usufruire di questo grande spazio nel centro di Alassio per preparare i 1300 pasti delle persone che lavorano per la manifestazione si è dimostrata particolarmente felice. Il cibo abbondante e leggero, preparato con ricette ca- salinghe dal cuoco Franco Pisani e dal gruppo di preghiera di padre Pio coordinato dalla signora Rita è stato molto apprezzato da tutti, specialmente dalle ragazze che, alla faccia della linea perfetta, hanno dimostrato di essere ottime forchette! Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno collaborato e arrivederci al prossimo anno! La partecipata cerimonia. vono testimoniare con l’amore verso il prossimo la loro fede». La Corale Giacomo Natale al gran completo e molti altri giovani hanno animato la funzione sotto la direzione sempre puntuale e precisa di Ilaria Natale, accompagnati dalla brava chitarrista Giulia Natale. Dopo la cerimonia religiosa, il rappresentante degli “Amici di San Bernardo” ha fatto una breve relazione, ricordando con gratitudine la Signora Maria Luisa Bignoli vedova Ferrari (defunta recentemente) proprietaria del terreno dove si svolge la festa e ringraziando gli eredi che hanno voluto continuare a dare il loro permesso per l’uso del prato. È stato ricordato altresì il geom. Alberto Ronchi, mancato pochi giorni prima, che con l’ing. Giancarlo Garassino aveva elaborato il progetto per la ricostruzione della Chiesa. La nascita di due bimbe (Elisa Mercuri ed Eleonora Boeri) hanno aumentato il numero dei Samber- È stato ricordato, come curiosità storica, che il professor Giovanni Puerari, facendo delle ricerche, ha trovato dei vecchi testamenti nei quali sin dal secolo XV oltre alle varie chiese cittadine vi sono indicate cospicue offerte in denaro per quella di San Bernardo. Dunque la chiesa o una cappella erano già presenti prima del 1614, quando fu eretta quella poi distrutta dal terremoto del 23 febbraio 1887. Un plauso ai Sanbernardini che hanno collaborato alla realizzazione della festa ed al Frantoio Armato per i mezzi forniti. È seguito un rinfresco apprezzato da tutti, con l’aggiunta di specialità preparate dalle famiglie Moirano, Novaretti e Scarato, accompagnate dall’ottimo vino offerto dal Signor Ghiretti. La chitarra e la voce di Luciano Raita ed altri hanno rallegrato la compagnia che si è data appuntamento per il 2008. c.c. Agosto 2007. Da sinistra Rita Iuppa, lo chef Franco Pisani e mons. Angelo De Canis accolgono le aspiranti missi Muretto nella sala parrocchiale dove è stata allestita la sala da pranzo per le bellissime ospiti e lo staff orga(FOTO SILVIO FASANO) nizzativo. SAN ROCCO (segue dalla prima pagina) sità dei numerosi villeggianti. La santa Messa, celebrata da mons. Angelo de Canis con l'assistenza del diacono Roberto Mollo e di Paolo, ha avuto un tono particolarmente solenne per la partecipazione sentita e corale dell'assemblea. Al termine del momento liturgico, come è ormai tradizione, Santino Bruno Pezzuolo ha recitato una sua poesia ricca di riferimenti alle bellezze del luogo e alla devo- zione degli alassini. Sullo spiazzo accanto alla Chiesa, infine il rinfresco è stato allietato sia dalle note allegre della banda sia dal canto del complesso I Ribattabastiui con Luciano Raita alla chitarra. La festa ha ormai conquistato il cuore non solo degli abitanti della zona, ma anche di tutti gli alassi i turisti e ha le carte in regola per diventare un'altra insigne manifestazione di fede. Giovanni Puerari Martedì 18 Settembre 2007 3 «L’ALASSINO» FORZA ITALIA I Volontari Boschivi segnalano che… CRONACA DI ANDATE: MESE DI SETTEMBRE 2007 Alla scala del pontino che conduce (oltre la ferrovia) in via Michelangelo, da tempo, è stato rotto, e asportato il primo scalino dal lato monte (a salire), per venire “in” Alassio. Inoltre...oltre al danno si aggiunge la beffa, (quasi) quotidianamente qualche “buontempone” vi ci posiziona una buccia di banana... (Ciò detto come nota “folkloristica”... anche se non proprio simpatica) e...tralasciando tutti i “nesciùi” scritti sul pannello metallico, e alle solite bottigliette di birra (rotte...!!!) per terra, il tutto come “presentazione” al punto fondamentale di questa nostra: “Il palmares della stupidità lo vince la persona che da almeno un anno, Un pomeriggio di fine estate… È stato di recente eletto il Comitato Alassino di Forza Italia. Ne fanno parte oltre coordinatore avv. Emanuela Preve con studio legale in Alassio, il dott. Gabriele Aicardi che ricopre la carica di Vice Coordinatore e si occuperà di arredo urbano e di tenere i rapporti con l’Amministrazione Comunale; l’Avv. Giuseppe Cassarino al quale è affidato il compito di curare i rapporti con le Società partecipate; Franco Verzello che manterrà rapporti con l’Assessorato al Commercio, Aldo Giardini che si occuperà di Ambiente; il prof. Antonio Mazzoni che si occuperà di Cultura ed il Rag. Vincenzo Zarrillo che manterrà rapporti con gli Assessorati al Turismo e allo Sport. Dei rapporti con gli Assessorati al Demanio e all’Urbanistica si occuperà, in particolare, il coordinatore, che si sta per altro, già adoperando per un incontro ad Alassio con Michela Vittoria Brambilla che cura in tutta Italia le realizzazione di iniziative culturali. Nell’anno internazionale dedicato alle pari opportunità è di grande rilievo oltre al fatto che sia proprio una donna la coordinatrice anche il fatto che siano state inserite nel Direttivo anche Mazzocchi Primula e Cassarino Paola la quale si occuperà dei rapporti con l’Assessorato ai Servizi Sociali. NdR L’Associazione Vecchia Alassio augura all’avv. Emanuela Preve ed al Comitato un buon lavoro per il bene della città e dei cittadini. dal cervello (...?)...) e nel caso, non potrebbe scindere dai suoi conoscenti, e colpire solo gli sconosciuti. Quindi consigliamo agli addetti ai lavori che spesso vanno a stringere i bulloni a tele specchio, di forare il palo di sostegno e di inserire una vite auto-filettante di fissaggio, dopo aver posizionato idoneamente lo specchio. Facciamo notare che tale pontino oltre ad essere il punto di partenza utilizzato da tutti noi camminatori, turisti compresi, conduce da e per la mulattiera panoramica di Madonna delle Grazie ed è inoltre un punto molto trafficato con auto/moto e che l'immissione da chi provie- ogni giorno...dico ogni giorno!! gira lo specchio che si trova al fondo della scala,... nei pressi dello scalino mancante..., ultimamente tale specchio è stato “decorato” da uno dei tanti simboli fatti a bomboletta che “adornano” ovunque, così da renderlo completamente inutilizzabile. La costanza del “fenomeno” che ogni giorno gira lo specchio che (in molti) riposizionano giornalmente è a dir poco “maniacale” e, questo “maniaco” (al momento ancora sconosciuto) sicuramente non ha (in zona) né parenti, né amici, né conoscenti, oppure non ha mai pensato che l'incidente è in agguato (provocato dalla sua mano...scollegata Premio di pittura al Borgo Coscia Anche quest’anno ha riscosso molto successo di adesioni e di partecipazioni il Premio di Pittura e disegno per bambini organizzato dall’Assessorato al turismo di Alassio, in collaborazione con gli Amici del Borgo Coscia. E sabato Giulia Gallo (di Nizza Monferrato); 2^ Emma Brusco (di Como); 3^ Roberta Chiabò (Alassio). Al quarto posto, pari merito, sono stati classificati: Chiara Garabello (Alassio), Arianna Herold (Casteggio-Pv), Benedetta Marcello (di ne dai garage del tennis e chi scende da zona S. Rocco crea costantemente problemi e rischi di incidenti. Rinnoviamo i complimenti per la sua stupidità a chi si “diverte” a manomettere costantemente lo specchio e gli consigliamo di rivolgersi a “Servizi Sociali” e chiedere l'aiuto di un Assistente/Psicologo e a comprarsi una bella canna da pesca...visto che non può stare fermo con le mani, e considerando che ama la solitudine, almeno si sfoga girando... il mulinello. Nella foto il pontino con relativo specchio e scalino Per i Volontari Boschivi “Attila” & “G-Boy” 40 anni felicemente insieme… I giovani premiati con le autorità. 18 agosto, alle 16.30 in piazza Arenella, preceduta da giochi e spettacolo dei Clown si è svolta la cerimonia di premiazione dei bambini vincitori. Erano presenti alla premiazione l’assessore Rocco Invernizzi, la responsabile dell’Ufficio Turismo del Comune Piera Olivieri, il Presidente del Borgo Coscia Nello Aicardi, il Vice Presidente Domenico Bogliolo e il parroco della Chiesa dei Cappuccini, padre Walter. Sono risultati vincitori: al primo posto Maria provvisa follia edificatrice voleva costruire. L’inchiesta giornalistica era veramente allarmante e il primo cittadino di Andate ne era da una parte terrorizzato, dall’altra visibilmente sollevato. Terrorizzato perché nell’articolo si parlava anche dei disastri cementizi di una bella cittadina marina dove il nostro amato sindaco era solito trascorrere qualche giorno di vacanza ogni tanto; sollevato perché ad un certo punto, terminata la lettura, posato il settimanale rifletté che la cosa non lo riguardava affatto. L’articolo si riferiva ad una regione marina, ed egli era invece il sindaco felice di una meravigliosa città sul lago di Como; distante almeno 250 chilometri dai problemi citati. E pensò con gioia vicino alla commozione che lui, nei dieci anni di mandato come sindaco, e nei cinque precedenti come assessore non aveva permesso di impiantare nel suo comune neppure un decimetro cubo di cemento, aveva immaginato e realizzato un piano regolatore severissimo e ristrettissimo, che aveva come unico scopo la salvaguardia del verde cittadino e collinare. Non aveva permesso che si costruisse nel suo amato paese neppure un box-auto in cemento armato, non aveva tagliato una sola pianta ed anzi, ogni anno la festa più importante per lui era quella del rimboschimento, in cui andava, con i bambini delle elementari, a piantare alberi nella collina, dando ad ognuno di essi il nome di un suo elettore. Aveva portato i parcheggi delle auto in una loca1ità a cielo aperto al di là della collina, ed un servizio di pullman-navetta collegava il parcheggio con la città, perla del lago di Como. A questo punto, però il sindaco pensò che gli mancava ancora una cosa soltanto per terminare felicemente i1 suo mandato: impedire agli abitanti del Borgo Femore di costruire (come pretendevano di fare), in piazza Rimessa, un silos in cemento per box-auto, il che avrebbe distrutto l’ultima piazza costellata di alberi e di verde pubblico di Andate. E lui non poteva assolutamente permettere quello scempio. “Se riesco a fare ancora questo bene al paese, potrò dire di avere adempiuto al meglio del mandato concessomi dai cittadini!” E, pensando queste cose, lì, sulla grande poltrona del Comune nel caldo pomeriggio di fine estate, si addormentò sorridendo. Luca Caravella Notiziario Natura by Volontari Boschivi GITA AL PORTO Gli ospiti della Casa Albergo Poggio Fiorito insieme agli anziani utenti del Servizio di Assistenza Domiciliare hanno trascorso un allegro pomeriggio in compagnia in occasione della gita sul trenino organizzata per loro mercoledì 25 luglio. Dopo la gita, gli anziani sono stati calorosamente accolti presso il Circolo Nautico AI Mare dove, in un clima festoso e amichevole, hanno consumato una ricca merenda. L’Assessore alle Politiche Sociali Dott.ssa Loretta Zavaroni desidera porgere un sentito ringraziamento al Sig. Emilio Spitale del Circolo Nautico al Mare, per quanto preparato e offerto in questa occasione e per aver contribuito a rendere questa gita ancora più piacevole. Il giovane e aitante sindaco di Andate, ing. Matteo Telriconoscenti nella quiete estiva e pomeridiana del suo ufficio stava leggendo, abbastanza preoccupato, un’inchiesta pubblicata dal settimanale politico “Il caffè lungo”. L’articolo in questione, che non aveva ricevuto né smentite né querele, parlava di una regione italiana situata sul mare e vicina ad uno stato estero. Sosteneva che nella regione, due personaggi importanti, uno di sinistra e uno di destra, uno presidente della regione e l’altro ex ministro, uniti solo dall’uguale nome di battesimo, diciamo Tiberio, si erano tacitamente accordati per spartirsi il potere: uno il ponente e le banche, l’altro il levante e tutto il resto. L’articolo imputava a questo tacito accordo il degrado della regione, il proliferare delle colate di cemento dappertutto, ecc. ecc. E citava, a sostegno della sua tesi le proteste degli ambientalisti, di Beppe Cicala, noto comico ed ecologo, e di Antonio Muscoli,regista televisivo, che aveva protestato contro quattro torri da costruirsi nel suo paese natale. E partendo di li: si apriva un’inchiesta sulle torri, sui grattacieli, sui sigari enormi che pressoché ogni città della regione, in una im- Romagnano Sesia), Letizia Panagini (Casalino), Marta Tornago (Ortovero), Luca Leuzzi (Alassio), Silvia Pozzi (Luvinate). Premi speciali sono andati a Giulia Maria Gallo (per disegno su S. Francesco), Sara Abbatemarco (premio Paperino) e Mattia Mulé (partecipante più piccolo). La manifestazione (cui tema era “ALASSIO” il suo mare e le sue spiagge) è stata presentata da Andrea Gallea. L. C. Li hanno festeggiati, il 15 luglio u.sc., gli amatissimi Luigina e Giuseppe Cassinelli. Figuriamoci la gioia delle figlie Paola e Lucia con i rispettivi mariti Marco e Antonino e la piccola Giulia! Anche l’A.V.A. augura ancora molti anni di felicità agli “sposi” ed alle loro famiglie. Cari concittadini...questa volta Beh... hanno ragione! ma adesso un paio di volte all’anno. siamo particolarmente orgogliosi di ogni sei mesi andremo a curare quella Al mattino dopo, appena mi sono mostrarvi le foto del prisvegliato, ho pensato a quema...e del dopo... la “cura”!!! gli anziani... e al fatto che da poiché si tratta del parco/ quella mattina quando si giardino dell’R.S.A. di Alasfossero affacciati alle finesio, dove i nostri cari... famistre, e/o usciti in giardino gliari, parenti, o amici, non forse... si sarebbero sentiti più giovanissimi... soggiorun po’ meno... trascurati... nano o soggiorneranno..., atun po’ meno abbandonati... tualmente nessun nostro co(Mi riferisco trascurati/abnoscente è ospite della strutbandonati dalle istituzioni) tura, e i lavori di bonifica veperché oltre alle amorevogetazionale li abbiamo svolti lezze dei parenti (chi di loro con il solito spirito di altruili ha) ed alle cure e attensmo...a prescindere..., ma zioni di medici ed infermiedurante la giornata di lavoro ri, anche l’“ambiente” (vedi abbiamo fatto amicizia con natura) che li circonda è imalcuni simpatici “ospiti” del portante! come del resto sottostante “Asilo del Nonper ognuno di noi!. no”, i quali dal principio non Un ringraziamento ci avevano proprio accolto Di tutte le foto da noi scattate, prima, durante e dopo… all’A.V.O. che ci ha segnalacon entusiasmo... poiché “vi mostriamo solo il dopo”… del “prima” non deve re- to questa situazione, e ha pensavano che fossimo degli stare neanche il ricordo. curato la pratica di richiesta operatori preposti, (e pagadei permessi all’A.S.L. ti), infatti la prima cosa che “Amate e curate di più hanno detto è stata: “E finalmente! jungla... che... dopo la nostra bonifica, la natura... vi gioverà!” sono anni che non venite! e qui è ha una parvenza di giardino civile... “Attila” tutto all’abbandono!”. e basterà una buona manutenzione, La Nazionale Italiana di Paracadutismo sportivo centra il bersaglio Dal 2 Agosto al 12 Agosto si sono disputati a Stupino (aeroporto militare a 2 ore da Mosca) la coppa del mondo delle discipline del Paracadutismo sportivo. Nella disciplina più difficile a squadre denominata FCL 8 (Forma- zione in caduta libera a 8 elementi) la squadra eX3MO capitanata da Betti Alessandro ed Arrigo Marco, due alassini DOC, ha centrato l’ambizioso obiettivo di salire sul podio con uno splendido 3 posto. In una disciplina dove hanno sempre fatto da padrone le più grandi nazioni come Stati Uniti, Russia e Francia questa volta l’Italia si è distinta brillando per efficienza e rapidità di esecuzione delle figure fin dalle prime fasi della gara. Per enfatizzare l’importanza della medaglia di bronzo vinta si pensi che l’Italia in 20 anni non ha mai raggiunto il podio in tale disciplina. Questa disciplina, che comprende appunto 8 persone in caduta libera che compiono evoluzioni e movimenti in perfetta sincronia, non è difficile solo in volo ma anche a terra e non a caso siamo paragonati, da parte degli addetti, alle frecce tricolore come tipo di organizzazione, tenacia e senso del dovere. Sono stati 4 anni di sacrifici, spiega il capitano Betti Alessandro, nei quali abbiamo fatto estenuanti allenamenti ad Eloy in Arizona con più di 300 salti l’anno e addestramento simulato nella galleria del vento di Parigi e Londra per prepararci adeguatamente al mondiale. La fatica maggiore, oltre quella fisica, è stata togliere del tempo e denaro alle nostre vite per perseguire l’obiettivo e se devo ringraziare qualcuno dedico il podio alla mia famiglia alla mia compagna e a mio figlio che hanno sopportato le mie assenze. Purtroppo essendo uno sport molto spettacolare ma di nicchia (solo 9000 paracadutisti in Italia e circa 500.000 nel mondo) possiamo contare solo sulle nostre forze ma prevediamo per il Mondiale del 2008 di essere comunque all’altezza della situazione anche se senza sponsor la strada per il podio mondiale è MOLTO in salita. Un ringraziamento particolare va alla FIPS (Federazione Italiana Paracadutismo Sportivo) e ed il CONI per gli aiuti (anche se pochi) che ci hanno permesso, in parte, di raggiungere il nostro obbiettivo. Milano/Alassio 2 agosto 2007 Spett. A.V.A. Ass. Vecchia Alassio Via XX Settembre 7 17021 Alassio Parcheggio pluripiano Piazza Stalla… forse è già tutto predisposto…? Ho letto con compiacimento la lettera del vostro Presidente Cavedini al Sindaco Melgrati e alla Sovraintendenza per i beni ambientali della Liguria pubblicata sull’Alassino di maggio, nonché quella non meno bella e accorata della signora Vanna Gandolfo pubblicata sul mensile di giugno e non posso esimermi dal condividere i giusti sensati pensieri espressi. Sono ingegnere, abito a Milano e frequento da moltissimi anni Alassio, 15 giorni in estate – io in inverno zona Coscia/Frati e pertanto ben conosco l’evidenza di non toccare quel piccolo polmone di verde che completa la bella vegetazione di Piazza Stalla (gioia dei bambini e anziani) e porta di luce aria e visibilità a tutto il quadrilatero. Il progetto poi di alzare un muro di tre metri verso via Marconi mi sembra una cosa così tanto insulsa e meschina a cui un qualunque professionista possa mettere la sua firma! Quindi sull’argomento ambiente paesaggio non mi sarei ulteriormente dilungato perché pensavo bastassero le rimostranze del Borgo, per l’importanza che lo stesso ha nella vita della città, per far capire agli amministratori quale “capellata” stessero facendo, ma improvvisamente ieri, 1 agosto, a pagina 2 del Sole 24 ore Foglio Nord Est, trovo ben visibile nella rubrica bandi e affari, l’annuncio che il Comune di Alassio “affida progettazione defini(continua a pagina 4) 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico Due suggerimenti Qualcuno ieri mi diceva "vista la strage di verde pubblico e la ventilata ipotesi di distruggere piazza Stalla, parte del Tennis club nonché la bellissima fila di oleandri di viale Hanbury lungo la ferrovia per fare altri box parcheggi, certe persone dovrebbero essere soprannominate ‘Attila’, perché dove passava lui non cresceva più un solo filo d'erba” (sradicamento dei pini di Via Diaz e altro). Se si realizzasse poi il peggio tali persone dovrebbero esser chiamate “figli di Gengis Khan” il barbaro distruttore. “Absit iniuria verbis” mi venne in mente un aneddoto di alcuni anni fa: C'era un medico all'ospedale che era soprannominato dai colleghi ironicamente Nerone, con riferimento all’ammazza cristiani; quando questo medico andò in pediatria fu tosto chiamato Erode. Su certe problematiche che interessano non solo noi oggi ma i nostri figli e nipoti domani, occorrerebbe a mio parere indire un referendum bipartizan che interessi tutti i cittadini, o prendendo esempio dai po1itici navigati far svolgere da una azienda specializzata un sondaggio per vedere come la pensa la gente. Si eviterebbero gravi e impopolari “pazzie” di cui qualcuno si pentirebbe poi, magari dopo le elezioni amministrative contando i voti perduti. Un’altra idea sarebbe quella di interpellare tre perso- ne particolari e competenti: il ministro Pecoraro Scanio noto ecologista, il professor Sgarbi tutore della bellezza artistica e storica, e il cav. Silvio Berlusconi che ama il verde e cura in Arcore personalmente i giardini della sua villa: lui farebbe dei parcheggi nella sua villa di Arcore al posto dei suoi stupendi giardini? Una seconda proposta suggerimento è quella di segnalare con appostiti cartelli gialli 50 per 40 cm. come in tutte le città di cultura, i palazzi, le Chiese e in genere monumenti e tutto ciò che storicamente è fatto culturale nella nostra città millenaria. I turisti lo apprezzerebbero e sarebbero portati ad entrare in certe chiese (esempio quella della Carità datata 1300) per visitarla e ammirarne le bellezze artistiche. Una commissione di esperti e di professori scelti dall’A.V.A. dovrebbe scegliere quei monumenti, palazzi e altri luoghi da riproporre all’attenzione dei turisti con gli appositi cartelli segnalatori del secolo di costruzione e dell’importanza storica. Io cito ad esempio oltre la Chiesa della Carità del XIII secolo anche il Palazzo Ferrero Ventimiglia, il Torrione, la via Romana e la Cappella di Santa Croce, le mura di cinta della parrocchia Sant’Ambrogio e per le altre vedrà la commissione. Via Diaz PRECISAZIONE SULLA REGIONE RANGÈ Alassio, 22 agosto 2007 Spett. Redazione del Mensile “L’Alassino” c/o Associazione Vecchia Alassio (A.V.A.) 17021 Alassio relativa all’articolo apparso nel n° 8 de L’Alassino del 14 Agosto u.sc., pag. 9 Sin dall'anno 2001 regolarmente quasi ogni anno invio una lettera al Comune di Alassio per far presente lo stato pietoso della via Diaz! Mi riferisco al traffico e posteggio degli automezzi veramente difficoltoso, all'eccedenza dei rifiuti in rapporto ai contenitori esistenti con il relativo espandersi di miasmi sgradevoli e non certo salutari, ai pini marittimi di cui alcuni così inclinati da essere divenuti pericolosi nonché a quelli tagliati e mai sostituiti, ai vecchi cartelloni pubblicitari in stato miserevole, ai marciapiedi sconnessi particolarmente rischiosi specie per le persone anziane (dobbiamo proprio aspettare che qualcuno si faccia male?), e così via. Sembrava che con il nuovo sbocco dell'Autostrada, proprio a monte fosse giunto il momento per la definitiva messa a punto della via Diaz che per parere generale è giudicata se non la più bella certamente una delle più belle d'Alassio. Se non vado errato era anche stato presentato il nuovo progetto che sembrava definitivo. Che fine ha fatto? A quanto pare tutto si è arenato e a questo punto vale il detto “chi vive sperando, muore campando!” Una risposta in merito da parte del Comune, se possibile favorevole, sarebbe estremamente gradita. Con stima Ettore Bianchi Premiato dal sig. Sindaco tra i villeggianti più fedeli di Alassio Silvio Viglietti La Via Rangè è una strada privata che si diparte dalla Via Adelasia, all’altezza della curva di Grattapapè, si arrampica a tornanti sempre più stretti, fino a raggiungere il numero civico 99 dove insiste, come recita l’articolo in oggetto una splendida villa settecentesca, restaurata e rinnovata secondo il progetto dell’arch. Marco Melgrati. Dal numero civico 99 la strada prosegue ancora per un breve tratto, superando la casa in costruzione dei Signori Pischedda e Sciutto, per finire nelle sottostanti fasce incolte, senza sbocco alcuno. Da quanto sopra risulta evidente che la Regione Rangero e la frazione Moglio sono due siti nettamente distinti e non confinanti. È possibile ipotizzare che l’autore dell’articolo, cui “l’errata corrige” fa riferimento, non fosse correttamente informato riguardo alla geografia dei luoghi. riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Lavori al Grand Hotel Alla cortese attenzione de l’Alassino: Per la prima volta in vita mia mi trovo nella necessità di far sentire la mia voce e rispondere ad una affermazione del Sig. Sindaco. Non è mio costume lamentarmi o polemizzare ma c’è un limite a tutto. Dunque una sera di luglio non avendo voglia di uscire faccio zapping con il telecomando e capito sul consiglio comunale della nostra città. In genere cambio subito canale ma sentendo che parlavano del Grand Hotel mi soffermo. Ad un certo punto ad una delle interpellanze fatte dal cons. Testa sulla durata dei lavori il Sig. Sindaco risponde in questo modo: «MA COSA CHE VUOLE CHE IMPORTI AI CITTADINI SE I LAVORI DURANO 500 O 1000 GIORNI, L’IMPORTANTE È CHE FINISCANO» Sono sobbalzato sulla poltrona. lo abito proprio di fronte all’albergo e forse il Sig. Sindaco non immagina minimamente cosa stiamo passando da SEI ANNI!!! per colpa di questi lavori. Ogni tipo di disagio, polvere, rumori, ci sono stati periodi che non si poteva stare in casa, come quando c’era la macchina che faceva i buchi per il muro perimetrale, una decina di camion che portavano via la terra prima dalla piazza poi dai giardini, via vai di betoniere dal mattino alla sera… potrei continuare ma mi fermo. Il tutto senza mai esserci lamentati, anche perché a questa ditta è stata concessa qualunque cosa e sarebbe stato inutile. Infine mettiamoci pure le varie uscite sui giornali di Consiglieri e Vice Sindaci vari che affermavano in pompa magna che i lavori sarebbero terminati entro il tal mese… ma non si è mai saputo di quale anno. È proprio convinto il Sig. Sindaco di quello che ha detto? Forse un po’ più di rispetto per chi da anni sopporta tutto ciò stando zitto non guasterebbe. In compenso mi sono sempre sentito dire: vedrai a lavori finiti che zona meravigliosa diventerà… ecco il punto è proprio questo… Quando finiranno i lavori? Nella speranza di veder pubblicata questa lettera ringrazio per l’attenzione Distinti saluti Giovanni Stalla Aria di burrasca Corso Europa con le sue ville e il suo albergo “4 stelle”, ma villa degli Oleandri è ormai diventata un ricettacolo di topi, ruggine, piante che crescono incolte imbrattando i marciapiedi e anche verso Viale delle Palme, quella che era la dependance è veramente uno schifo! Mi stupisco come non sia diventata un posto per abusivi e simili! Non potrebbe il Comune obbligare gli eredi a fare almeno un po’ di pulizia? Così fa proprio “anguscia”! Ogni volta che si parla di piazza Stalla mi assale l’angoscia che ho provato quando sono state tolte le piante dai giardini di Vittorio Veneto. Se non vado errata la raccolta firme per non approvare un blocco di cemento in più dove c’è ancora un piccolo lembo di verde, c’è già stato. Si sta mobilitando un esercito per raccogliere altre firme e manifestare contro il problema sempre in agguato. Sono angosciata; mi pare di essere tornata ai banchi di scuola dove i temerari dicevano agli altri che il raglio dell’asino non arriva in cielo. Se fosse così, gli asini potrebbero dire alle menti elette che si dovrebbe ricordare. come in tante epoche, gli asini sono state quelle creature in grado di affrontare guerre e lavori che l’uomo sapiente non avrebbe potuto risolvere da solo. Marinella Carenzo Fernanda Giuseppina Fissoti Nattero VILLA DEGLI OLEANDRI Martedì 18 Settembre 2007 In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Che cosa mi ha regalato la “Piazza” CHE COSA MI HA REGALATO LA “PIAZZA”: tre anni di polveroni, fumo, rumori di ogni genere e tono, piccole scosse di assestamento, camion-camion e camion, macchinari che estraevano, dividevano, impastavano, riutilizzavano, gru enormi a sollevare strutture in ferro che non sapevo nemmeno pensare, sempre nell’attesa del traguardo, della fine dei lavori. Lavori che sono stati dolorosi per noi e portatori di danni (valutati in diverse decine di migliaia di euro, per i quali ci è stata offerta la decima parte). Lavori che sono stati pane, impegno, fatiche tante per chi ha lavorato in quella voragine che sembrava senza fine, una bolgia d’inferno nel caldo torrido dell’estate, nei freddi venti e nelle piogge invernali. A poco a poco prendeva forma una struttura ben definita, fino al compimento dell’opera. La piazza è bella, a me piace. Mi piace perché è goduta nel gioco dei bimbi, nell’incontro dei grandi, nell’ultimo sole gradito agli anziani che tendono il viso ai suoi raggi. Poi la grande beffa: sono arrivati i “decibel”. Musica a tutto volume che fa tremare i vetri delle case anche in “seconda e terza fila”. Quando la sera, dopo la calura del giorno vorresti aprire la casa alla frescura, fare due chiacchiere, invitare gli amici, vedere quel bel film che aspetti da tempo, de- vi barricarti, soffocare senz’aria perché fuori le percussioni, le chitarre elettriche ed altri strumenti creati per il piacere dell’udito, trasmessi da amplificatori dei quali si fa un uso sconsiderato non ti danno la possibilità di scelta. “Metti un condizionatore” mi ha detto un molto autorevole cittadino. A parte i doloretti che già mi ritrovo per i quali il suddetto non sarebbe cura adatta, le spese di impianto, siamo in sofferenza energetica e non mi pare il caso di caricare una situazione di già compromessa a livello nazionale e mondiale. Siamo ad Alassio!!! Vogliamo dimenticare la musica delle onde sulla battigia, la magia del plenilunio, il profumo dei pochi giardini che ci rimangono? Cose vecchie e in disuso che creavano serenità e armonia e non avevano bisogno di giornate intere di prove, di martellate per montare e smontare fino a tarda notte. Un concerto non dura solo due o tre ore! Ora son qui a pensare… quando sarà finito l’hotel a 5 stelle (cinque), saranno disposti i clienti molto ben paganti a godersi i “decibel”? Un po’ di buon senso. La piazza può servire anche per spettacoli, ma con misura prima che si diventi tutti sordi e nevrastenici. Intanto io aspetto che arrivino i tanti attesi “VIP” e spero. margherita munarin martino A proposito di “pane e vino” Leggendo l’ALASSINO del 14/08/07 mi è venuto il desiderio di rispondere alla domanda che pone, in calce alla sua profonda riflessione “PANE E VINO”, il carissimo Avv. SILVIO VIGLIETTI... Caro Silvio, permetta mi rivolga a Lei come ad un amico in quanto da anni leggo con interesse i suoi appunti arguti e giustissimi sulle pagine dell’ALASSINO oggi vorrei esprimerLe il mio pensiero e lo faccio in questa lettera aperta con la certezza che siamo ancora in tanti, per quanto spesso silenziosi, a condividere i medesimi valori… Lei pone un’interessante domanda: “Che ne dite? Perché un gesto così semplice come intingere il pane nel vino a tavola viene considerato poco educato quando dovrebbe portare alla memoria la splendida eredità spirituale di ogni Cristiano? La risposta che, personalmente, potrei darLe è fatta di tante domande che da anni affollano la mia mente. Perché viene considerato poco educato un gesto così naturale e innocuo e, giornalmente veniamo bombardati da insulti alla nostra intelligenza e alla nostra dignità di persone da programmi demenziali o da spot pubblicitari in cui, nella migliore delle ipotesi, vengono esaltate l’INVIDIA e la LUSSURIA? Perché permettiamo quasi tacitamente che i bambini crescano con idee distorte sui veri valori dell’esistenza umana grazie alla diseducazione che ci propinano attraverso la tv o i giornali messaggi pubblicitari volti in toto a convincerci che siamo degli imbecilli, dei “perdenti” come si usa dire, se non POSSEDIAMO (talvolta nel senso più fisico del termine!) macchine di lusso, gioielli, mobili, profumi, orologi e telefonini che fanno i miracoli e a cui stuoli di belle donne, perennemente semi nude, fanno “le fusa” tramutandosi anche in belve a difesa di “cotanto valore”? Io ho 43 anni ma, ai miei tempi, a scuola ci si commuoveva ancora leggendo le poesie del Pascoli o i versi tratti dal quinto canto dell’Inferno in cui il Sommo DANTE dava voce alla tormentata anima di Francesca da Rimini e al suo amore infelice con Paolo Malatesta! Siamo forse tutti così desueti ad apprezzare queste cose anziché gli alienati mentali dell’Isola dei famosi? Siamo forse noi quelli “strani” che in mezzo al traffico e al rumore delle sere di luglio, passando di fianco alla villa “dei Marchesi Ferrero” si fermano incantati dal profumo che emana il gelsomino mentre la maggioranza è affascinata dalla “CACOFONIA A MANETTA” che si propaga dai vari pub e si inonda il cervello di alcol per “PROVARE EMOZIONI...”? C’è una frase simpatica che ha detto un anziano signore di Albenga durante una conversazione riguardo ai valori in voga oggi: “U MUNDU U FINISCE PE’ PASSIA!!” ...Che abbia ragione? Per quanto indignata profondamente da tanta “BARBARIE” continuo a mantenere e a sostenere con forza i miei valori... Non si adegui al “BON TON”. Grazie per avermi offerto l’opportunità di esprimerLe il mio pensiero. Con affetto e stima Marilena Massano Unione ex Allievi Carissimo Direttore de L’ALASSINO, nel numero di agosto del giornale viene riportata una lettera da Torino, firmata G.C. “Da un cliente del ristorante Palma”, che allega una poesia trovata in un vocabolario di latino e firmata da “un Salesiano alassino del 1939” (quasi settanta anni fa!). Ho fatto una ricerca nell'archivio dell’Unione Exallievi e ho scoperto che all'epoca la Casa Salesiana di Alassio vantava due grandi letterati, don Aurelio Piccagli e don Francesco Veronesi, uno dei quali potrebbe essere l'ignoto autore di quel testo poetico. Dico dovrebbe, perchè sono molti che nella loro giovinezza si sono dilettati nello scrivere poesie e quindi… Con deferenza e amicizia, cordiali saluti Antonio Tassara (presidente Regionale degli Exallievi/e di Don Bosco) Ringraziamento Egregio Direttore, Con questa mia missiva vorrei ringraziare, a nome mio, di tutti i miei familiari e penso anche di molti altri villeggianti della vostra splendida cittadina balneare, gli illuminati amministratori che, dopo anni di lottizzazioni di ogni metro quadrato di sabbia degli stabilimenti balneari, hanno finalmente deciso di aprire spazi di spiaggia libera con servizi gratuiti e a pagamento permettendo così anche a chi volesse stare in spiaggia solo per qualche ora, e non da mattina a sera, di non dover pagare la quota di una intera giornata di uno stabilimento privato che per gente comune non è una cifra propriamente irrisoria. Penso perciò che questa sia un’iniziativa meritoria e di grande libertà di civiltà condivisibile da molti. Grazie ancora a tutti. Luisa e Gianni (Soresina) PIAZZA STALLA (segue da pagina 3) tiva ed esecutiva realizzabile e gestione funzionale del parcheggio plurimo interrato e in elevazione di Piazza Stalla” “Valore previsto dell’investimento 9,6 milioni” “Le domande devono pervenire al Comune entro il 10 ottobre”. Considerazione: 70 giorni mi sembrano pochi, compreso il periodo di ferie per ben studiare e valutare un’opera che molte e giuste perplessità ha già sollevato e quindi… può anche sorgere il dubbioso pensiero che già tutto sia fatto! Mi auguro nell’interesse comune che così non sia affinché anche questa bella fetta della bella “Arasce” non venga mangiata dal vorace cemento speculativo per avere pochi stentati garage o posti macchina, che rimarranno vuoti otto mesi all’anno, anche perché soprattutto si possono costruire con ben minor spesa in zone periferiche (si sa… certo non in Centro o sottocasa). Comunque, giochi fatti o no, si gradirebbe che copia di questa lettera fosse pubblicata sul numero di agosto affinché tanti ne facciano lettura, ma soprattutto giungesse al tavolo degli amministratori, delle autorità preposte, alla Sovraintendenza ambientale della Liguria, ai membri dell’opposizione, affinché si possano avere chiarimenti, precisazioni, notizie complete, limpide e chiare… e in tempo utile! Grazie Ambrogio Cattaneo NdR La lettera purtroppo e pervenuta in ritardo per essere pubblicata sul numero di agosto. Martedì 18 Settembre 2007 Una piastrella prestigiosa PLETTRI, CHITARRE E… DANZA Tra le più fantasmagoriche e applaudite “serate” dell’estate alassina va ricordata quella offerta ai cittadini ed ospiti nel grande palcoscenico di Piazza Partigiani, il 1° di Agosto u.sc. dalla famiglia RIZZO. 5 «L’ALASSINO» hanno voluto “accompagnare” i più celebri genitori, ma MOSTRARE che l’arte e la Musica nelle famiglie dei fratelli Rizzo sono proprio… di casa! Insomma, una serata particolare, piena di brio e di armonia in- PIAZZA STALLA Ill. mo Signor SINDACO DEL COMUNE DI ALASSIO e.p.c. AL MENSILE L’ALASSINO OGGETTO: Parcheggi in Piazza Antonio Stalla. Quali nipoti del defunto Antonio Stalla, riteniamo nostro preciso dovere prendere posizione avversa la decisione dell’Amministrazione Comunale volta a trasformare una parte dei giardini, che portano il nome dell’illustre Avo, in una colata di cemento a scopo speculativo. Riteniamo nostro preciso dovere assumere questa pubblica posizione per difendere, oltreché l’unico meraviglioso polmone verde nel levante alassino, ma anche per il necessario rispetto dovuto alla memoria del nonno Antonio Stalla. Infatti se la collettività alassina fruisce di questi meravigliosi giardini lo deve al vecchio Socialista nostro Avo il quale, impugnata in proprio nel 1917/18 la delibera della Soc. Agricola di Solva che per la somma di L. 25.000 vendeva l’intero sedime detto “Orto degli agrumi” ai nipoti del munifico donatore Conte Luigi Morteo, vinceva così la causa davanti al Tribunale di Finalborgo. Antonio Stalla fu amministratore oculato sempre ed esclusivamente nell’interesse della popolazione e nulla ha mai fatto per proprio tornaconto. I suoi tre figli maschi Virgilio, Libero e Bruno hanno subito il carcere fascista ed il confino per essere sempre stati ideali continuatori degli insegnamenti paterni. Sarebbe pertanto da parte dei sottoscritti mancare loro di rispetto se non unissero la loro voce al coro di avversione all’insano progetto di distruggere, a mero scopo di lucro metà dei giardini che portano il nome di Antonio Stalla. Distintamente terpretata da grandi esecutori (presentati, come fa da anni, egregiamente dal prof. Andrea Gallea) e che ha pienamente soddisfatto gli spettatori che hanno letteralmente gremito la grande piazza. E un “premio” ben meritato e, forse, atteso e ambito è stata la firma della piastrella che è stata fortemente applaudita dai presenti e che ha rallegrato coloro che, ben conoscendo la bravura e l’arte dei due grandi fratelli, ne ha condiviso la gioia e la meritata soddisfazione. t.s. CENTENARI I Soci della S.M.S. “Fratellanza” di Moglio partecipano con affetto al prestigioso traguardo del secolo di vita della signora RINA SALVATICO. Nel breve tempo di due anni due mogliesi hanno varcato la soglia dei Cento anni. La nostra piccola comunità sarà partecipe all’evento. La Signora Rina festeggia questo ambito traguardo unitamente ai figli, nipoti, parenti ed amici che le vogliono bene. Auguriamo quindi tanta felicità e serenità negli anni a venire. Per S.M.S. “Fratellanza” Filippo Airaldi Moglio, 1° settembre 2007. Trattoria degli Amici: grande festa per i 100 anni di nonna Caterina Salvatico. Tanti parenti e amici si sono raccolti intorno all’arzilla Caterina che non ha avuto problemi a soffiare sulle candeline della torta. Alla festa non ha voluto mancare il sindaco Marco Melgrati con una targa ricordo e un mazzo di fiori. (FOTO SILVIO FASANO) LAIGUEGLIA Pierina Lanteri Ha raggiunto il traguardo dei 100 anni nonna Pierina LANTERI ved. Alberti nata a Triora (Im) l’11 agosto 1907 e residente a Laigueglia da 50 anni con i figli Giuliana, Pierina, Claudio, e Grazia, oltre a 4 nipoti e 3 pronipoti. È stata giustamente festeggiata dal Sindaco, dott. Giuseppe Giuliano e dalla Vecchia Laigueglia. Anche l’A.V.A. di Alassio aggiunge i suoi auguri più fervidi. Un ricordo per... APRILE 1942 L’incontro di tre amici in occasione di una breve licenza ad Alassio: DE ANDREIS Rinaldo, in servizio a Saseno - MORTEO Carlo in servizio a Savigliano - CALVO Lino in servizio a La Spezia. Antonio Stalla Daniela Stalla Luciano e Lida Raita Alassio 29-08-2007 Le voci di Alassio in Austria FOTO PRINT ALBENGA I fratelli Guido e Luciano con le loro magiche chitarre e con la loro voce hanno tenuto un Concerto vario ed applauditissimo, che fa onore ai nostri artisti “alassini”, ma anche alla città che li ha presentati al folto pubblico, entusiasmato dall’esecuzione sempre originale e perfetta dei due celebri fratelli. E a far da corona alle loro armonie i figli, quelli di Guido: GLORIA maestra di danza, una vera libellula umana nelle sue varie interpretazioni applaudite e convincenti e CESARE e il figlio di Luciano, NANDO che in un brano Rubrichetta mensile Cara Alassio L’estate sta finendo, un anno se ne va e Alassio, sonnacchiosa e sorniona, si prepara ad un lungo inverno fatto di calma, di spiaggia bella e caraibica e di case e condomini sbarrati e box auto vuoti. Pare che i parametri usati per valutare la qualità di vita di una città o di un paese siano: servizi, pulizia, verde, viabilità, silenzio. Certo Alassio è sempre contro corrente! La pulizia: a fronte di un centro (o meglio zona Palazzo Comunale) quasi “svizzero” si contrappongono zone (Viale Hanbury, alcuni vicoli, Regione Ciazze, zona ospedale ecc…) degne di una bidonville. Servizi: acquedotto e fognatura che perdono in ogni dove, cospargendo la città da ponente a levante di un profumo di fogna da cento euro alla goccia. In Regione Ciazze, dai primi giorni di luglio c’è una perdita fognaria e non si sa da dove provenga, quindi lasciamola così. Verde: dolente nota: la collina sempre più intasata di case (ma ci sono i servizi, l’acquedotto, la rete fognaria?), Piazza Stalla destinata – a quanto ormai sembra – a diventare un parcheggio privato con la costruzione di un cubo in cemento armato e l’inevitabile morte di piante centenarie. Piazza Partigiani, assolata, senza un albero a donare un minimo di ombra è, tra l’altro, decisamente brutta. Le palme verso il porto che intristiscono e muoiono. Piante fiorite in varie zone che, senza cura, seccano inevitabilmente. Viabilità: abbastanza buona, visto il calo dei turisti anche se con il permesso indiscriminato di dehors di ogni tipo (in spiaggia, nel budello, sui marciapiedi, nelle piazze e piazzette, nelle vie comunali) spesso si fa fatica a camminare a piedi, figuriamoci con un passeggino (ma Alassio non è per vocazione la città dei bambini e delle famiglie?) o una carrozzina per disabili. Silenzio: forse dovrei non scrivere visto che si permette ovunque e a qualsiasi ora lo schiamazzo, la musica con i decibel a palla fra l’indifferenza e la maleducazione con cui si risponde a chi si lamenta. È nota l’esasperazione di coloro che ogni notte ingaggiano battaglie verbali, battaglie con acqua, battaglie con vasi di fiori, battaglie con uova. Basta. Chiedo un po’ di pace e di serenità per il mio paese che amo e che non è più un paese ma che sta diventando sempre più “cosa di alcuni” e non degli alassini chiamati “tantalè” né dei proprietari di seconde case, che non hanno voglia di combattere durante il mese di ferie che trascorrono in Alassio ma che assistono, attoniti, al nostro lasciar fare. Bentornato inverno. A queste cose penseremo il prossimo anno. Nella settimana di Ferragosto l'alassino trio Romantos, con le voci magiche di Rosanna Mainieri, Marina Ferrari, Simonetta Mauti, e la chitarra di Dino Ferrari, si è esibito in una tournée in Austria ottenendo un ottimo successo nei tre locali tirolesi di Kitzbuel (località famosa per lo svolgimento delle Olimpiadi invernali) e nella piazza di Oberndorf, altra celebre località turistica. Il trio Romantos oltre a deliziare il pubblico austriaco con il suo repertorio di canzoni italiane ha portato anche un tocco di Liguria ese- guendo brani in dialetto genovese, e soprattutto ha reclamizzato il nome di Alassio non solo esponendo il grande striscione con la scritta “Alassio”, ma distribuendo moltissimi depliants, nei quali oltre ad illustrare l'attività del Trio viene pubblicizzata la nostra città. Un vero grande successo delle Romantos che poi, il 31 agosto hanno chiuso l'attività degli spettacoli al Borgo Coscia esibendosi, con la presentazione di Andrea Gallea, di fronte ad un folto pubblico. L.C. Aureliana Leppori Cittadina Alassina BANDO DI CONCORSO La Società Bocciofila Alassina con sede in Alassio via Ignazio dell’Oro n. 34, INDÌCE come previsto dal regolamento interno, bando di concorso per gestione del bar ristorante della bocciofila. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 15 Ottobre 2007 a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di ritorno e indirizzata a: Associazione Bocciofila Alassina Via Ignazio dell’Oro, 34 17021 Alassio (SV) Le domande dovranno essere corredate dei seguenti dati: • Nome e cognome del richiedente: • Indirizzo e numero di telefono; Requisiti richiesti: • Essere iscritto al Registro Esercenti il Commercio (R.E.C.) di cui alla L. 426/1971 per attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Per ulteriori informazioni rivolgersi al Consiglio Direttivo. Alassio lì, 27 Agosto 2007 L’AVA ha appreso con soddisfazione che il giornale “L’Alassino” ed il concorso dei giornalisti in erba sono stati citati nella prestigiosa rivista del Lyons Club. 6 «L’ALASSINO» Frammenti di storia nostrana - PARTE II (a cura di Tommaso Schivo) CAP. 2° - A SIPÒ, DISGRESSIONE LINGUISTICA Cento volte... che dico?… mille, diecimila volte mi sono ritrovato, volontariamente o attratto, come un pesce maldestro, dal subdolo amo nascosto da un verme succoso, a parlare o a scrivere sulla efficienza dei dialetti e sulla necessità di non calpestarli e distruggerli in nome della cosiddetta modernità. Più di una volta ho cercato di dimostrare che proprio l’antico idioma dei padri ha espressioni così vive che la stessa lingua nazionale non riesce a ripetere e a ripercorrere degnamente. E voglio portare un esempio. La vita stessa è un «cammino» lungo, aspro, difficile, contorto, pieno di sorprese e di contrarietà. Lo afferma anche il sommo Dante nel suo “incipit” della Commedia. Persino Madre Natura, così perfetta, infallibile, matematica, precisa, instancabile (figuriamoci… gli uomini…) può trovare talvolta, sconfessando le regole immutabili, trabocchetti, ostacoli, intralci, opposizioni, ombre, mutamenti, scossoni, sorprese... che ne so... un salto, una buca, un sasso persino e chi cammina da quelle parti, inavvertitamente inciampa, si fa male, cade, ruzzola... Va a spiegare a parole tutto questo “can can” nella tua madre lingua! È un problema... Occorrerebbe una pagina intera. In dialetto tutto è più spiccio, più naturale, assai più semplice: “Ho piàu ’na sipò” e dice tutto con chiarezza. «Che cosa hai preso?» “’na sipò... ’na sipò” e basta. Se, poi, la botta è particolarmente sfortunata o fastidiosa o dolorosa e malaugurata, puoi aggiungere una parola ancora... “’na sipò du bellin” che non è una nota oscena o pornografica (come credono i non-puristi del dialetto) e non ti disonora, ma è solo una precisazione coreografica, di costume, un ornamento retorico, ma eloquente e significativo. E, per spiegarmi meglio, come il puntino sulla «i». Se, scrivendo, vuoi risparmiare tempo e fatica… ne puoi fare a meno; non è necessario, non è indispensabile; ma se ce lo metti... è meglio! Ecco, “’na sipò”» e tutto è completo e perfettamente comprensibile se parli il tuo dialetto a uno che lo parla come te. Ma vallo a spiegare in Italiano o in Inglese o in Tedesco... Sì i pignoli obiettano che c’è anche in Italiano e che si chiama il “puntapiedi” e non si accorgono che è tutta un’altra cosa: è la traversa che collega i montanti di un tavolo o di una sedia o il punto della barca in cui il vogatore punta i piedi o persino l’accessorio che vincola al piede il pedale della bicicletta da cor- sa… ma che cosa c’entra tutto questo con la “sipò”? La “sipò” è tutta un’altra cosa e in italiano non esiste proprio e per spiegarla in italiano occorrerebbe un’intera pagina di vocabolario... Ma scherziamo? Ecco perché il dialetto non va scordato! E, forse, noi siamo stati l’ultima generazione a impararlo e abbiamo fatto fatica, contro tutto e contro tutti. Mussolini non ce lo lasciava parlare, perché noi dovevamo essere la razza perfetta, la razza romana di Cesare e di Augusto e non voleva accettare che, come ora con gli extraeuropei, nel nostro DNA erano ormai entrati in pochi secoli più di diecimila tipi di sangue diverso. Non si poteva parlarlo, perché, poi, nei temi, a scuola, si facevano errori e si prendevano dei «quattro», facilmente, come si prendono facendo due più due! Ma noi, disubbidienti, l’abbiamo imparato lo stesso per istrada o all’oratorio, giocando liberamente con i compagni «a l’uxé» o alle “balette, a pormu e stecca, au pappa” o con le “figurine” o divertendoci alla spiaggia con la “pista” o “a cavallu morsu o a-a careghetta d’oru”»... L’abbiamo imparato lo stesso, anche se con qualche impurità, con qualche “licenza” personale più o meno poetica o prosaica. Dopo quell’epoca ultima del dialetto, i nostri figli hanno succhiato poco latte materno; usava il latte di mucca o addirittura quello in polvere e mio suocero, il vecchio Rin, lo capiva che era finita, che i tempi erano cambiati e in peggio quando mestamente, ascoltando i giovanissimi nipoti, continuava a ripetere angosciosamente: «I me l’avé aruvinai sti belli matetti a parlogbe l’italiàn... i me l’avé aruvinai!» La stessa storia succede per molte altre espressioni tipiche e scultoree del nostro dialetto. Va a spiegare in Italiano che cosa significa “mescò”. Se ti capita, puoi chiamare il vigile quanto vuoi che non ti dà “mancu trà” (non ti ascolta neppure) e tu imprechi contro la Signora improvvida che non si è fermata (come vorrebbe la legge) a ripulire il marciapiedi con la paletta e la carta e, anzi continua impettita a menare il suo cagnetto per la via pubblica, come se niente fudesse. E sai che cosa è la “Schiccia”? Fattelo spiegare da un allevatori di polli. Ma, per concludere il discorso e soprattutto per respirare “miglior aria”, citiamo ancora “arzì”, ma vallo a spiegare a un “furestu” che cosa è l’«arzì»! Occorrerebbe lo spazio necessario per un altro capitolo come questo, ma il grande «Capo» del Giornale non me lo concederebbe. Chiedetelo ad un Alassino verace... Se ve lo dovrà spiegare in italiano… forse in mezz’ora riuscirà a farvelo capire. Proprio per questo il dialetto non va abbandonato! Martedì 18 Settembre 2007 PREMI FEDELTÀ AD ALASSIO Consegnate 5 targhe fedeltà, da sinistra: La famiglia BERNORI di Trecate (Novara) ad Alassio dal 1968 presso la pensione Arrigo - I Sigg. Jacquelin e Willy GROSS, olandesi, frequentano i Bagni Nettuno dal 1960 - La Signora Maddalena Gecchelin di Milano - La Signora Milvia Freschi, di Milano I sigg. Janifer e Gofrey Shew di Londra, da oltre 30 anni ad Alassio presso l’Hotel Astra. Posa piastrella Muretto Comune di Carignano Autorità e folta delegazione di Carignanesi. Promotrice Miranda Ferdoso. Fiocco Azzurro Il giorno 26 giugno u.sc. ad Imperia è nato un alassino DOC ALVIERO SCHIVO Lo annunciano con gioia la mamma Giorgia e il papà Paolo unitamente alla nonna Giuseppina Bottelli Reghezza ed ai nonni Katia e Dante Schivo. All’amico Gino già Presidente A.V.A. ed a tutti i famigliari giungano le nostre più sentite felicitazioni ed al piccolo ALVIERO auguriamo una lunga vita serena. ORIGINALITÀ - Bagni Sergio “Ho trovato il tesoretto” 2a SEZIONE ADULTI - Bagni Adelasia “Adelasia mette le ali” 2a SEZIONE ADULTI - Bagni Marinetta “To be trendy in 2007” MIGLIOR SOGGETTO SPORTIVO - SLO n. 3 “Le 500 ad Alassio” CASTELLO - Bagni Marco “Il Bastione del XVI secolo” FUORI CONCORSO - Bagni Marcella “Lo stemma dell’Alassio Calcio” Martedì 18 Settembre 2007 7 «L’ALASSINO» LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce A Bibbia - Giudici A Bibbia - Giudici A Bibbia - Giudici I nemixi d’Israele Sansun E a ’stu puntu u se ripette a storia. Diu u castiga e u turna a perdunò… Cu-u tempu vegniran anni de gloria e de batoste ch'i dan da pensò. Populi ustili i ghe fan perde a boria. e i-i vön da quelle tère descaussò. Però i ghe saràn ommi de valù ch’i lutteran pe-u populu e u Segnù. U populu nemigu ciù accaniu u l’era (tütti i u san) di “Filistèi” che ün ommu grande, grossu, forte e piu u ghe darà di grandi despiaxèi. Pe u so valù u vegnirà adibiu ciù vote a cumandò i surdatti ebrèi. Ma u gh’agghistova e donne e ’sta questiùn a ghe sarà ruvina e perdissiùn. A mensunoli tütti, unestamènte u nu l’è propriu u coxiu, ma u se sa che aumancu pe quarcùn, velucemènte ün postu in te ’stu scritti u ghe sarà: da chi u s’è cumpurtau ciù saggiamènte a l’autru che a testa u perderà. Ma u l’è nurmale quande üna Nassiùn a scorda ogni murale, ogni raxiùn. Ciù che ün guerrieru u l’era ün aragàn... U besögnova folu scumparì, cuscì Dalila i gh’han messu pe-e màn pe rimbambìlu, a-u fìn de descruvì perché sta forsa!... E quella in tu stramàn da furba u so segretu a ghe fa dì: «Sùn i caveggi avüi da-u Segnù... Guai se in sci-a testa u me passa u razù». Débura a l'era cina d’energia mèntre Barak e gròne u se-i schivova... Se Gedeùn u sfiuròva l’erexia danni u faxeva Iefte s’u parlova... Eiscì Sansùn, cun a so farsa ardia in fattu de murale ün pò u lucciòva. Ma tütti quanti avevan fede in Diu! St’urtimu, pöi, sentì cuss’u ha patiu. A l’è a so fìn, a l’è a So perdissiùn... U ven razau a zeru e inciccau E pöi messu a marsì ’n te ’na prexiùn. Ma u ghe ricresce i riççi e, anche pruvau, di grammi u purà avene ancù raxiùn. Cusci quande in tu Tempiu u vèn purtau u s’arremba ai pilastri, u-i spuncia cue mai, ün segrullùn... i sun tütti assutterrai. U s’arremba ai pilastri, u-i spuncia cue mai… Ün segrullùn… I sun tütti assutterrai. MOSTRE D’ARTE (a cura di Carlo Bertolino) SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) LELIO MENOZZI PARTECIPANTI PIÙ PICCOLI Bagni Alba - “Terme di Dario” Sara Iebole ringrazia la zia Lina e zia Elena per l’affettuoso pensiero pubblicato su “L’Alassino” del mese scorso. Giorgio Bernardinelli e il nome ritrovato Quasi ad opporsi alla progressiva disumanizzazione della vita e dell’arte che, rimandando soltanto a sé stessa, inevitabilmente si annienta, Giorgio Bernardinelli sembra aver acquisito una nuova dimensione del tempo atta a tra- scina giù nel fondo, improvvisamente restituiti alla legge della pietra, del ferro, della materia inerte. Ma ecco, una finestra si accende nella notte, un cavallo di candida spuma corre leggero verso l’ignoto; il plenilunio del durre le cose in profezie e le profezie in cose. I colori della roccia e della carne, della sabbia e del cielo selezionano un presente rinnovato, in cui passato e avvenire si fondono e l’uomo può riconoscere lo stesso inebriante fermento dell’anima che, nel dire e nel dirsi, inventa e ritrova la propria unità originaria. Crocifissa al tronco della propria storia, la libertà ci osserva come un animale da soma, grigio e immobile; un peso ci tra- cuore penetra i sensi e li unisce in una dolcezza sconosciuta alla nostra carne. Questo è il paesaggio da evocare, il palinsesto da riscoprire: il nome segreto, sequestrato nelle viscere umane e divine di ognuno, quasi una candela accesa, altissima che, oltre il filo spinato della separazione e dell’angoscia, congiunge il cielo e la terra in un bagliore d’aurora. Ed è quanto ci resta, in fondo, del sogno di Dio, visto soltanto da chi ha attraversato la vita conservando lo spirito d’infanzia. Il santo sa che nel confidente abbandono si prepara la via: e lascia che il dolore del mondo gli pesi sul cuore fino a spezzarlo, fino ad accoglierlo nelle sue viscere come un figlio, così da trasformare il lamento in sorgente, e la sorgente nel fiume d’azzurro che solo può traghettare gl’infelici alle rive dell’eterno. Ma questa sorgente – sembra chiedersi l’artista – questo fiume d’azzurro non è forse il pianto segreto di Dio nel cuore dei Suoi figli? SALVAMENTO CNAM Alassio Sant’Anna “Il duro lavoro del bagnino” Ogni anno (e sono parecchi) Lelio Menozzi torna alla Carletti con qualcosa di nuovo. Nella prima quindicina di agosto (scorso) abbiamo visto vari dipinti con l’isola Gallinara sullo sfondo e in primo piano cavalli liberi sulla spiaggia: visione alquanto fantastica ma di sicuro effetto. Talvolta compaiono anche l’ombrello e il pallone a spicchi multicolori, suoi soggetti emblematici da tempo. E il trespolo, recente novità rispetto a barche e mosconi, nonché il cavalletto con una tela iniziata, tavolozza, pennelli e tubetti di colore (pittura nella pittura). Ecco un giudizio sul “nostro” del critico Donat Conenna: «Strano destino è quello dei pittori atmosferici: sono felici di rendere felice l’osservatore, vedono la parte bella del circostante, il particolare che si vuole ricordare (nel caso Menozzi, l’ombrello, oggetto che dimentichiamo sempre da qualche parte)… Il paesaggio elevato ad emblema di felicità, di nitore mnemonico, di rimpianto, anche, per i giorni trascorsi in riviera, quando rincorriamo felici come bambini il pallone colorato, che le onde vogliono rubarci o quando sul bagnasciuga, assaporiamo l’ultima risacca. Favole per adulti, forse, quelle di Lelio Menozzi, che vale la pena ascoltare e vivere, pourquoi pas? nella fascinosa sospensione atmosferica tipica dei pensatori e degli immaginatori “di un mondo migliore”…». Luciana Oliveri 8 «L’ALASSINO» Martedì 18 Settembre 2007 I 40 anni del Pannunzio 1967-2007 INCONTRI CON L’AUTORE CONCERTO PER CHITARRA “Una tradizione che vive, una voce che Massimo Gramellini: “Ci salveranno gli ingenui” Luca Soattin all’ex Chiesa anglicana Ed. Longanesi conta, un’associazione che cresce” Lo seguiamo da tempo, da solo o Francese”; J.A. Dalza “Calata ala Queste affermazioni di Ignazio Silone sono state l’argomento della celebrazione dell’importante anniversario, avvenuta per Alassio il 4 agosto scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica. La dottoressa Anna Ricotti, Direttore del “Centro Pannunzio”, anche in veste di coordinatrice dell’evento, ha iniziato ringraziando il Sindaco di Alassio arch. Marco Melgrati, l’Assessore alla Cultura dott. Monica Zioni e il Direttore della Biblioteca rag. Roberto Baldassarre. Ha poi elencato le principali manifestazioni organizzate dal “Centro” ad Alassio nell’ultimo anno e ne ha evidenziato l’idea liberale: luogo di ritrovo culturale, apertura a tutti, spirito di tolleranza. Ricorda la fondazione nel 1968 da parte del prof. Pier Franco Quaglieni, con Arrigo Olivetti. «In quegli anni difficili perseguì il suo ideale anche durante la contestazione con fermezza. La famiglia Quaglieni ebbe un ruolo di grande rilevanza nel Risorgimento, seguendo lo spirito laico e liberale: in quest’ambiente si è formato Pier Franco. In seguito lui frequenta i più rappresentativi intellettuali del tempo (Mario Soldati, Mario Pannunzio, Arrigo Olivetti), che ai loro incontri danno un’impronta di stile anglosassone. Costruì un profondo rapporto con i giovani, favorì sempre il dialogo fra laici e credenti nel rispetto delle rispettive idee. Non esiste cultura senza libertà. È un maestro contro corrente, la sua lezione è sempre umana». È seguita la consegna da parte del Sindaco arch. Marco Melgrati al prof. Quaglieni di un’artistica targa in riconoscimento dei suoi meriti, rivolgendogli calorose parole di stima. Ha preso poi la parola il senatore prof. Francesco Forte: «Abbiamo il protagonista di una storia straordinaria. Mario Pannunzio era un intellettuale liberale, molto importante per la storia d’Italia, che non viene abbastanza ricordato. Fin da ragazzo si occupò di giornalismo. Fondò vari periodici fra i quali il primo rotocalco italiano (Oggi), Aprì alla cultura il grande pubblico. Si dedicò anche alla pittura e al cinema. Durante la guerra con altri fondò il Partito Liberale, che ebbe due anime: una parte elitaria e una più progressista. Nel 1949 diede vita al settimanale “Il Mondo” che ebbe molta risonanza: combatté la speculazione edilizia, la corruzione, il conformismo; divenne il giornale degli intellettuali aperti, liberi e spregiudicati; durò fino al 1966. Era anticomunista ma “di sinistra”. Pannunzio morì nel 1968. Da queste esperienze nacque il “Centro Pannunzio” a Torino, negli anni in cui sorsero i movimenti eversivi, per portare avanti l’eredità de “Il Mondo”: riuscì a svolgere attività culturale anche itinerante, non conformista, con grande libertà di pensiero, gaia, aperta. Difficilmente in Italia se ne trovano di simili. Il prof. Quaglieni vi si dedica completamente». Il prof Pier Franco Quaglieni ringrazia e narra un gustoso episodio: «Un mio zio, celebre avvocato, veniva ad Alassio negli anni ‘50 al Grand Hotel. Mi diceva che ad Alassio si lavora anche quando si è in vacanza. Non ero troppo d’accordo, poi ho capito il perché: recava con sé la bellissima (e sexy) segretaria!… Alassio è la gioia di vivere, per questo l’amo. - Poi prosegue Sono stato allievo del prof. Forte anche oltre l’università. Il Centro Pannunzio è stato un tentativo di raccogliere opinioni sulle ali della libertà. Chi ritiene di possedere tuta la verità non è un laico. Questi 40 anni sono stati faticosi, c’è stata ostilità, forse abbiamo commesso errori, ma rivendico le scelte di fondo: un’associazione di cultura libera e democratica, in un periodo dove la lotta fra opposte fazioni soffocava la libertà di espressione. La cultura non deve creare assenso o dissenso, ma deve essere sé stessa. Uno dei tentativi del Centro è la difesa della scuola e la fiducia nel suo futuro. Le iniziative fatte ad Alassio rappresentano l’autentico spirito del Centro Pannunzio». Carlo Bertolino Liana de Luca, nata a Zara (quando era ancora italiana) vive a Torino. Scrittrice, poetessa, giornalista, collabora a varie riviste, fra le quali “Vernice”. Ha pubblicato almeno 15 libri, in gran parte presentati qui ad Alassio, dove trascorre le sue vacanze estive. Ha dedicato questo “ritratto poetico” a un personaggio caratteristico della nostra città, il fotografo Rolando, che volentieri pubblichiamo. Nei giardini di Palazzo Civico l’8 aprile scorso il prof. Franco Gallea così ha presentato l’illustre personaggio: «È già stato ad Alassio ospite di questi incontri, tiene la rubrica “Buongiorno” su La Stampa (e anche “La posta del cuore”). Ci sono parecchi giornali che pubblicano “occhielli” in prima pagina, ma nessuno ha il successo di Gramellini, per due motivi: 1) l’ingenuità (dell’uomo libero); 2) affronta i temi con leggerezza, anche quelli che ad altri sfuggono. L’impostazione del libro è originale: raccoglie gran parte dei “Buongiorni” pubblicati fra il 2003 e il 2007. Non lo si può raccontare, ma il risultato è stupefacente: i suoi corsivi non perdono interesse, sembrano sempre freschi, si possono leggere singolarmente senza continuità. C’è il ritratto del Paese vero: la società italiana è spenta, sente il senso della solitudine, ci può salvare soltanto l’ingenuo». Ed ora un breve sunto delle risposte di Gramellini a Gallea. «Ho dedicato il libro a mia moglie, che non è una giornalista, ma sceglie gli articoli che scrivo (da 30 a 40 al giorno). Seguo lo stile degli “spot”, ho un gruppo di colleghi che mi danno de- gli spunti. Non condivido le idee dei sessantottini. Longanesi diceva che “ci salveranno le vecchie zie”, che oggi non ci sono più. È scomparso il ceto medio, ci avviamo verso una società di pochi miliardari e una popolazione uniforme. Io sono liberale. L’’800 è stato il secolo del romanzo, il ’900 del cinema, questo degli spot. Gli uomini di potere evitano la visibilità. Il moralismo è sempre in agguato, cerco di evitarlo. Torino, dove abito, è cambiata in questi ultimi anni, è più vivace. In Italia non abbiamo il senso dello Stato, al contrario delle altre nazioni. Gli ingenui non sono buoni, perché ritengono di essere giusti, hanno un senso di umanità. L’importante non è l’idea, è il gesto. Le lettere de “La posta del cuore” sono vere, è positivo che siano scritte correttamente da giovani. Ritengo che il duello più giusto sia fra Berlusconi e Veltroni (i due “oni”). Sono molto contento di questo libro». Durante la conversazione sono stati letti alcuni brani del libro. Gramellini ha raccontato aneddoti divertenti e ha indotto Gallea a cantare insieme a lui una parodia di “Bandiera rossa”. Lorenzo Beccati: “Il guaritore di maiali - Anno Domini 1589 - Thriller storico” Ed. Kowalski Un protagonista multiforme, genovese di nascita, alassino di adozione, ma che per ragioni professionali trascorre molto del suo tempo a Milano, autore di testi televisivi e voce del noto pupazzone “Gabibbo”, è anche noto scrittore. Ha al suo attivo cinque libri, di tematiche diverse (umoristici, drammatici, biografici), tutti presentati in questa sede: “La notte dei commercialisti viventi” (1994); “Storie Tattoo” (1999); “Il barbiere di Maciste” (2002); “Il santo che annusava i treni” (2006). Questo “Il guaritore di maiali” è il suo primo thriller, presentato nell’Auditorium della Biblioteca civica l’11 agosto scorso. Il professor Franco Gallea questa volta ha avuto come ospite un amico. «È un libro importante nella storia della “porco-letteratura”. Si tratta di un romanzo “noir”. Genova 1589: è un periodo critico per la città. Poco fuori dell’abitato c’è il convento dei Carmelitani scalzi: due maiali sono stati uccisi e portati in chiesa. I frati chiamano Pimain, guaritore di maiali, per portare avanti l’indagine. Parallelamente un altro fatto: un serial-killer violenta e sgozza alcune ragazze. Vi è nominato anche un paese di nome “Arasce”. Libro avvincente, mescolanza di realtà storica e fantasia, temi forti, storie bene amalgamate, capitoli brevi: ha le caratteristiche del capolavoro». Beccati: «Il libro è stato presentato nel carcere di Marassi: certo è stata un’esperienza difficile, ma i 300 carcerati che hanno presenziato erano molto attenti. Il convento descritto c’è ancora, i frati vi praticano l’erboristeria. Ho parlato dei maiali come fatto autobiografico, perché da bambino quando mia madre non sapeva dove lasciarmi, mi sistemava con loro, io però sono vegetariano. Mi sono documentato nei luoghi e nei tempi. Un Carmelitano portò a Genova le patate (Colombo le portò in Spagna), ma ci vollero duecento anni prima che il tubero venisse coltivato a scopi alimentari.. Sono vere anche: lo spiaggiamento della balena, la punizione della “ciappa” e le operazioni chirurgiche da parte dei cerusici (barbieri). L’accostamento a Umberto Eco è marginale e casuale. Ho cercato di limitare il numero dei nomi e li ho ben differenziati. La concentrazione all’ultimo dei colpi di scena è tradizionale nei gialli. Ho visitato le recenti mostre genovesi su Luca Cambiaso, vi ho trovato un quadro raffigurante tre santi, ognuno con un animale, S. Antonio Abate ha un maiale. A Genova ci sono due reperti ricchi di mistero: nel convento si S. Bartolomeo degli Armeni il “Santo Mandillo”, antichissimo ritratto di Cristo che secondo la tradizione non è stato dipinto da mano umana; nel museo del tesoro della Cattedrale di San Lorenzo il piatto di vetro verde che si ritiene usato nell’Ultima Cena, talvolta identificato col Santo Graal. Al termine del romanzo ho descritto la fine dei personaggi». in complesso con altri strumentisti alassini. Luca Soattin, ha iniziato lo studio della chitarra giovanissimo, frequentando poi il Conservatorio “Ghedini” di Cuneo e ora il “Paganini” di Genova, dove sta per diplomarsi. Da due mesi ha iniziato lo studio del liuto, strumento antico e difficile, di grande fascino. Contemporaneamente frequenta l’Università di Genova. Recentemente lo abbiamo ascoltato, con altri, nel Concerto di Musica Classica di giovani interpreti sul sagrato della Chiesa di San Giovanni Battista, del quale si è scritto su queste colonne. Il 19 agosto scorso ha tenuto un concerto come solista nell’ex Chiesa anglicana. Ha iniziato con tre brani per Liuto: V. Capiròla “Padoana ala Spagnola ditta Terzetti”; J. Dowland “Fortune”. Nonostante lo suoni da poco tempo, ha dimostrato una convincente padronanza dello strumento. Ha continuato con la Chitarra, eseguendo una Sonata di J.S.Bach e brani di F. Tàrrega, J. Malats, J. Turina, J. Rodrigo e M. Colonna. Entusiastici e meritatissimi gli applausi del folto pubblico che gremiva la sala. Soattin ha contraccambiato con due apprezzati Bis: “Augustin Barrios” di J. Florida, per Chitarra e “Aria” di F.Caroso per Liuto. Molti si sono complimentati con questo giovane e bravissimo musicista, motivo di orgoglio per Alassio, anche il pittore M° Roberto Montanari che esponeva i suoi dipinti nell’ex chiesa. C. B. Murialdo accoglie la Consulta Ligure Arrivati a Calizzano e proseguendo in direzione di Millesimo per circa sedici chilometri, dopo aver attraversato Caragna, si arriva nel paese di Murialdo. Nella saletta consiliare del Comune si è riunita, domenica 9 settembre u.s., la Consulta Ligure delle Associazioni, ospite di “Riofreddo Insieme”, l’Associazione culturale che aveva già dato in passato il benvenuto caloroso al Sodalizio ligure. Inutile ribadire la cordialità, la gentilezza e l’entusiasmo con cui i vari rappresentanti delle diverse Associazioni liguri sono stati accolti. Le parole pronunciate dal Sindaco prima e dal Segretario Angelo Roascio dopo hanno veramente messo a loro agio le tante persone presenti. Tra i punti all’O.d.G. sono stati esaminati i seguenti argomenti: - Progetto scuole Consulta/Regione. Come era già stato accennato in precedenza nell’articolo che si riferiva alla riunione di Leivi, la Consulta Ligure in collaborazione con la Regione Liguria indìce un concorso rivolto alle quarte e quinte elementari di tutte le scuole della Liguria. “LIGURIA, LA NOSTRA TERRA… La scuola riflette” – Personaggi, tradizioni, arti e mestieri. Questo l’argomento nel quale gli alunni, in collaborazione con gli insegnanti, dovranno cimentarsi. Non anticipiamo alcun particolare poiché in questi giorni le Direzioni Didattiche hanno ricevuto o stanno per ricevere il regolamento inviato direttamente dalla Regione Liguria. Ogni zona avrà un referente che, per quella ingauna a cui appartiene Alassio, sarà il prof. Franco Gallea. Durante la riunione il presidente Elmo Bazzano ha letto la bozza di regolamento a cui sono seguiti i commenti da parte dei presenti. Possiamo affermare che questo concorso darà certamente un quadro dettagliato circa problematiche, situazioni ed orientamenti della nostra regione in un momento in cui comportamenti, consuetudini, rapporti interpersonali, ecc. hanno subito e continuano a subire profondi cambiamenti. - Dizionario biografico dei Liguri illustri: 6° volume. Finalmente questo sesto volume sta per vedere la luce. Infatti sarà disponibile a fine settembre/primi di ottobre. Anche il settimo volume dovrebbe essere disponibile tra aprile e maggio 2008. Chi ha già acquistato i volumi precedenti potrà quindi rivolgersi all’AVA per prenotazione/acquisto. L’assemblea ha deciso di eleggere ogni presidente della Consulta Ligure, iniziando sin da ora con Elmo Bazzano, socio onorario di ogni Associazione. Come tale egli dovrà ricevere le pubblicazioni edite dalle associazioni ed essere informato su tutte le iniziative. Dopo la riunione tutti i partecipanti si sono portati nella frazione di Riofreddo – da cui l’Associazione ospitante prende il nome – e qui, dopo l’incontro conviviale e la successiva esibizione canora (sul palco predisposto sulla piazza) di Elmo Bazzano accompagnato alla chitarra da Franco Bampi (un duo “eccezziunale veramente”), tutti hanno visitato il Museo “C’era una volta”. Il commento a questa esperienza preferiamo darla con le parole del prof. Franco Gallea che, in una occasione del passato, ebbe a scrivere: “…Il piccolo Museo di Riofreddo ci ricorda che nella civiltà contadina l’uomo vigilava, non era passivo. Accettava la sfida con la natura che, come madre e provvidenza, lo chiamava alle prove della sopravvivenza. In questo contesto i valori del contadino e montanaro erano la fede, la solidarietà, la parsimonia, il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Il silenzio teneva compagnia, le notti tenevano compagnia. Dopo il rosario, recitato in coro, si andava al gabinetto al di là dell’aia; poi tutti si coricavano avendo negli occhi le emozioni di una nevicata o di una notte stellata. Il Museo di Riofreddo ci offre l’occasione di una riflessione su ciò che siamo stati e ci dà una lezione di storia e di civiltà”. E con queste parole di Franco Gallea, che ci commuovono e certamente ci fanno riflettere, diamo appuntamento alla prossima riunione in quel di Sanremo a novembre. Buon lavoro a tutti. Beppe Rizzo (per l’A.V.A.) Il fotografo… … più non s’incontra. Lungo la spiaggia importunava le belle fanciulle e le madri radiose di pargoli con l’obiettivo pronto della antica Leica M 5. A piedi scalzi fissi nella sabbia e il sorriso suadente sulle labbra. Poi trasmigrò sul selciato sconnesso del lungomare, il passo traballante, l’approccio non convinto e convincente. Ora il cellulare riprende i fidanzati sul Muretto e le sue foto restano nel vecchio album dei vecchi ricordi. LIANA DE LUCA LIBRI-RIVISTE-VHS-CD Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole Hal Stone e Sidra Stone: “La coppia viva - Come prendersi cura di sé e dell’altro per crescere insieme” Ed. Crisalide Due coniugi californiani, ognuno con alle spalle un’esperienza matrimoniale fallita, con questo libro cercano di estendere ad altri la loro ritrovata serenità e armonia. A questo scopo hanno anche creato un’associazione: la “Voice Dialogue”, per mettere in pratica questi propositi. Nella stessa situazione sono i traduttori italiani del libro: Franca Errani Civita e Giovanni Civita che lo hanno presentato il 22 agosto scorso. Dopo il saluto del Direttore della Biblioteca civica rag. Roberto Baldassarre a nome dell’Assessore dott. Monica Zioni, la serata è stata aperta dalla signora Silvia Pelle, alassina, facente parte di Voice Dialogue: «È una cosa nuova e ritengo positivo creare anche qui l’interesse per questa disciplina». È seguito l’intervento di Giovanni Civita: «Sono lieto di presentare questo libro in questa bella città di mare, come lo Stato della California, patria degli autori. È l’ultimo (in ordine di tempo) libro di questi due psicologi e psicoterapeuti, che da 40 anni, cioè da quando si sono incontrati, si occupano della vita di coppia. Noi non siamo traduttori di professione, ma siamo psicologi, docenti all’Università di Siena. Abbiamo anche una scuola di formazione che ha diverse sedi. A chi può essere utile un libro come questo? A coloro che hanno (o hanno avuto) una relazione, ma anche a coloro che aspirano ad averla. È rivolto al rapporto di coppia, oggi più problematico che in passato: sono due mondi che si incontrano». E Franca Errani Civita: «Parlerò della teoria che sta dietro a questo metodo. Tutti abbiamo un flusso interiore. Dentro di noi ci sono delle parti a volte in sintonia, a volte in conflitto (è un processo naturale che parte dall’infanzia), ma poi tendono a differenziarsi: alcune prevalgono su altre. Questo condiziona la scelta del partner: le caratteristiche complementari si attraggono. Sarebbe bene che le coppie scoprissero le loro parti negative prima di soffrire. L’innamoramento può alterare le nostre attività per compiacere il partner, poi però la personalità torna ad affiorare. Occorre saper superare con l’impegno i momenti di crisi in nome dell’amore. Il problema dei figli: oggi sono pochi e nei momenti critici si tende a ingigantire l’attenzione per loro, a discapito del rapporto di coppia. Questo libro aiuta a superare certe difficoltà. Talvolta è bene che una coppia si sciolga, ma è un peccato che ciò avvenga quando ci sono buone ragioni per evitarlo». Ca Bl PROGRAMMA SETTIMANA AZZURRA MESE DI SETTEMBRE Giovedì 20: • Schieramento della Pattuglia Acrobatica Nazionale delle “Frecce Tricolori” PAN della Aeronautica Militare Italiana sull’Aeroporto di Villanova d’Albenga; • Prove Manifestazione Aerea di Alassio; Venerdì 21: • Apertura Mostra Statica (a cura A.V.A. s.p.a.); • Giornata dedicata alle Scuole; • Prove Manifestazione Aerea di Riva Ligure; • Proiezione Filmati Hangar 1 Aero Club Savona Sabato 22: • Manifestazione Aerea Città di Riva Ligure; • Mostra Statica in Aeroporto (a cura A.V.A. s.p.a.); • Proiezione Filmati Hangar 1 Aero Club Domenica 23: • Mostra Statica aperta al pubblico (a cura A.V.A. s.p.a.); • Manifestazione Aerea Città di Alassio; • Proiezione Filmati Hangar 1 Aero Club Lunedì 24: “Volere volare” Giornata dedicata ai disabili (Regione Liguria, Comune Albenga, Comune di Villanova d’Albenga, Aero Club Savona, A.V.A. s.p.a.) Hangar 1 Aero Club Savona: Schermo gigante con impianto Digital Dolby Sourraund. Proiezione filmati storici e della Pattuglia Acrobatica Nazionale Frecce Tricolori dedicati alle scuole delle Province di Savona ed Imperia (prenotazione) nelle giornate di Venerdì 21 e Sabato 22 Settembre. Sabato 22 e Domenica 23 dalle ore 10 alle 12.30: Proiezioni aperte al pubblico della mostra statica. Martedì 18 Settembre 2007 I DIRITTI DEI CITTADINI Sono nata nel secolo scorso, nel periodo in cui la libertà di opinione era una utopia ed i diritti delle persone erano soppressi con maniere molto rudi. Nel mio stesso anno di nascita è nato il “ Codice Civile”, nato bene, scritto in modo chiaro, semplice, organico. Il mio illustre Coetaneo ha regolamentato il diritto di proprietà prevedendo la piena proprietà del suolo, del soprassuolo, del sotto suolo, il diritto di superficie e tanto altro. Il diritto di superficie in particolare è un diritto reale minore di godimento su proprietà altrui ed è disciplinato dall’art. 952 e seguenti del Codice Civile. In parole povere consiste nel consentire la edificazione ed il mantenimento di una costruzione al di sopra o al di sotto di un terreno di proprietà altrui (esempio: box/posti auto del parcheggio sotto l’area pubblica di Piazza Partigiani). Il diritto di superficie si può vendere, ma se cedente è un ente territoriale (esempio: il Comune di Alassio) la durata del diritto di superficie non può superare i 90 (novanta) anni e allo scadere del termine la proprietà della costruzione passa automaticamente all’Ente concedente (nel nostro caso al Comune). Ma in quali condizioni? Sempre il mio “Contemporaneo Codice Civile” ha distinto la proprietà privata delle persone dalla proprietà pubblica dei Cittadini (strade, piazze, terreni appartenenti al demanio comunale, provinciale, regionale, statale). Il Privato amministra i suoi beni con oculatezza e tutela i suoi diritti con apposite azioni legali. Il Cittadino dà mandato, attraverso libere elezioni, a Cittadini che, eletti, si assumono l’onere di amministrare correttamente i beni di tutti, vigilando affinché nessuno se ne appropri a scapito di altri e affinché siano tutelati i diritti di tutti. A proposito di diritti di tutti i Cittadini e del progetto di deturpare un’altra piazza (Piazza Stalla) con un parcheggio interrato mi sorgono spontanee le seguenti considerazioni sul territorio comunale alassino: - da tre lustri almeno (1 lustro= 5 anni) si hanno molti riguardi per i diritti degli automobilisti, si agevola la loro sosta in box privati appositamente costruiti, acquisiti in piena proprietà o in diritto di superficie a tempo determinato, o con modesti parcheggi a rotazione, a pagamento, i cui introiti però non alimentano le casse del Comune; - nello stesso periodo si sono tagliate e si continuano a tagliare piante secolari di appartenenza pubblica o privata. Le piante pubbliche però vengono abbattute dopo apposita perizia che i cittadini inconsapevolemente pagano; - si eliminano i giardini (es: Giardini dei Cavalieri di Vittorio Veneto di fronte all’ex Grand Hotel) per fare posto ad uno scheletrato in cemento che contribuisce ad ossigenare l’aria e non consente ai Cittadini di serie “B” di fruire della benefica ombra offerta gratuitamente da piante di alto fusto. I Cittadini di serie “B” non hanno molti diritti, ma pagano doverosamente le imposte comunali alla stessa stregua di quelli di serie “A”; - non è tenuto in considerazione il diritto dei bambini di giocare all’aperto in pubblici giardini già esistenti e si vuole stravolgere quell’area (zona Piazza Stalla) in cui dimorano ben quarantanove piante di alto fusto. I box concessi in buona parte a privati non risolvono i problemi di sosta in superficie né per i residenti né per i turisti. Occorrono parcheggi interamente pubblici e totalmente a rotazione da edificare dove non esistono spazi verdi già troppo esigui per la popolazione residente e assolutamente insufficienti per i villeggianti; - non è rispettato il diritto degli anziani di sedere e chiacchierare tranquillamente sotto alberi noti per averli visti crescere ed irrobustire; - non è rispettato il diritto dei comuni cittadini di “fare comunella” seduti su una semplice panchina al fresco delle piante; - non è rispettato il diritto dei “diversamente abili” di poter parcheggiare facilmente in superficie perché i pochi spazi loro riservati sono spesso occupati da incivili che espongono un contrassegno non spettante, ma che sono riusciti ad ottenere non si sa come. Che agevolazioni sono state predisposte per questa categoria di sfortunati cittadini nel parcheggio sotterraneo pluripiano di Piazza Partigiani? E che avverrà per quello di Piazza Stalla? - non è rispettato il diritto dei turisti ospiti di fare una sosta in zona protetta senza essere obbligati a sedere in un bar. Fare turismo vuol dire anche predisporre o mantenere servizi gratuiti per gli ospiti. Si dimentica facilmente che a volte il soggiorno al mare è necessario per motivi di salute e che incide parecchio sul bilancio familiare. Alla luce di queste osservazioni gli Amministratori Pubblici Alassini, se effettivamente vogliono risolvere il problema del parcheggio in Alassio devono lasciare stare Piazza Stalla, predisporre un “Piano Urbano dei Parcheggi” di stampo pubblico e non privatistico, non lesivo dei diritti altrui, serio, fattibile, realizzabile con lo sforzo delle sole casse comunali che, se opportunamente gestite, non sono così esangui, rispettoso dei beni pubblici che vanno conservati e migliorati e non rovinati o regalati. Enrica Carlini Presidente dell’Associazione “ALASSIO+TUA” Fiocchi Azzurri È nato, il 12 Giugno u.sc. FABIO LUZZARA Lo annunciano felici, mamma Carlotta e papà Luca a cui si uniscono, nella loro gioia i nonni Angelo e Sina, Renato ed Elena Ceretta L’Associazione Vecchia Alassio augura al neonato ed alla sua famiglia, una vita lunga e felice. 9 «L’ALASSINO» È nato il 19-07- 2007 nell’ospedale di Santa Corona FILIPPO CELANO per la gioia di mamma Debora e di papà Francesco, dei nonni Felicetta e Paolo, Ines e Ferruccio Iebole Anche l’A.V.A. augura al piccolo Filippo e ai parenti tutti tanta gioia e serenità. XXI torneo di Scopone Scientifico Le avverse condizioni meteorologiche non fermano il volo di linea C’è un fiume attorno alla terra del torneo, degli sconfitti (Benetche scorre infaticabile e brioso: il ti, Guerra, Vozzola) dell’isola dei Albenga-Roma / Roma-Albenga gioco delle carte. Nelle sue acque famosi. limpide, durante la settimana di ferragosto, si sono tuffati i partecipanti al XXI torneo di scopone scientifico “MEMORIAL DOTT. PIO E LIBIA BENETTI” organizzato con la consueta bravura, dalla Sig. Nuccia dei Bagni Carlo di Alassio. I primi ad approdare,superando tutti gli ostacoli, sono stati BERNARDELLI Antonio (Fonzano-Belluno) PASQUARIELLO Carmelo (Saronno); secondi CHIRICO Vito (Torino)- VALSECCHI Luigi (Lugano); terzi MARCHISIO Domenico (Mondovì)- CRAVINO Pier Giuseppe (Torino). Metafore a parte, i 28 concorrenti, suddivisi in coppie formate col sorteggio, si sono confrontati animatamente, come ha ricordato la Sig.ra Nuccia nel corso della premiazione e del rinfresco, auspicando altresì una pronta riscossa, nella prossima edizione Sottolineato anche il brillante comportamento delle gentili Signore Carmen e Silvia e gli errori di troppo di alcuni giocatori: una scopa non vista, una regina scambiata per un re, uno spariglio dimenticato e così via. Nel giorno della festa dell’As- sunta, durante la S. Messa nella chiesa di Sant’Anna, il pensiero è andato agli amici scomparsi coi quali, in vita, si erano condivisi affetto e familiarità. Oggi il torneo con le sue vicissitudine, i suoi tormenti e le sue passioni, è ormai acqua passata. Presenti sono i visini dei bellissimi bambini che, in spiaggia, regalano sorrisi luminosi a tutti: lo sgambettante NICOLÒ (3 mesi) e il tranquillo GIOVANNINO (4 mesi) «venuti di cielo in terra / a miracol mostrare» direbbe Dante. Nei loro occhi il sole. RIAPRE L’ATTIVITÀ CAMPO SOLE 2007 ALLA PISCINA IN VISITA ALLA CAPITANERIA DI Il 24 settembre 2007 la Piscina di Alassio riapre le attività ALASSIO per la stagione 2007-2008: inizieranno quindi i corsi di Scuola nuoto per bambini e adulti, i corsi di acquagym e le attività specifiche. Dal 1° ottobre riprenderà l’attività agonistica della squadra GESCO NUOTO ALASSIO con gli allenamenti trisettimanali che permetteranno agli atleti di essere pronti per le gare regionali che sono in programma da dicembre 2007. Inoltre, dal 24 al 28 settembre, è prevista una settimana gratuita di promozione dei corsi di attività motoria in palestra e piscina, svolti in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali, rivolti alla terza età, che inizieranno ufficialmente lunedì 1° ottobre con gli stessi orari della passata stagione. Per i “Diversamente giovani” e i baby, per gli atleti della squadra agonistica e gli iscritti dei corsi di acquagym, per i bambini dei corsi pomeridiani e gli iscritti delle scuole elementari e medie, tutto lo staff della Piscina, che è stato confermato per la stagione che va ad incominciare, ricorda che le iscrizioni ai corsi iniziano lunedì 17 settembre con i seguenti orari: dalle ore 9.00 alle ore 17.00. Inoltre durante la settimana che va dal 17 al 21 settembre la piscina rimane aperta dalle ore 9.00 alle ore 17.00 per la fruizione del nuoto libero. Per ulteriori informazioni telefonare al 0182 471278 oppure scrivere una e-mail a [email protected] Vi aspettiamo!!!!! GESCO SPA Trenta alunni del campo Sole 2007 del Comune di Alassio hanno visitato nella giornata di ieri gli uffici del Circomare di Alassio, nell’ambito dell’iniziativa promossa di concerto con l’Assessore alle scuole Dott.ssa Zavaroni. Gli scolari, che erano accompagnati dai alcuni assistenti, sono stati accolti dal Comandante T. V. Marco Parascandolo. Nel corso dell’incontro è stata effettuata una visita guidata nel porto di Alassio e sono state illustrate le attività istituzionali della Guardia Costiera, dall’impegno alla tutela dell’ambiente marino e delle risorse della pesca, sino alle attività di soccorso in mare, attraverso alcuni filmati audiovisivi presentati su supporto power point nella sala riunioni del Circomare, che hanno riguardato, fra le altre, il parco regionale dell’isola Gallinara ed il Santuario dei Cetacei. Sono state quindi illustrate, ad opera del responsabile dell’unità navale Maresciallo Piccirillo, le principali caratteristiche delle unità dipendenti - la MN CP545 ed il GC A09 - e spiegato le funzioni della strumentazione di bordo ed il Codice dei segnali. Al termine della visita a bordo e dopo un breve rinfresco, gli scolari si sono cimentati nel disegnare gli opuscoli informativi “Per un Mare Sicuro”, contenente le principali informazioni per una balneazione sicura, con il logo della Guardia Costiera ed il numero Blu 1530. Una esperienza vissuta da tutti i partecipanti con grande entusiasmo e curiosità. Alassio, 31.08.2007 Martedì 21 agosto, u.sc. nonostante le avverse condizioni meteorologiche, (temporale con forte acquazzone), il volo di linea AlbengaRoma delle 16,55, è partito con 35 persone a bordo, (sulle 47 della capienza massima), dall’Aeroporto Internazionale Clemente Panero di Villanova d’Albenga accusando solo pochi minuti di ritardo dovuti al tempo necessario perché spiovesse per qualche minuto. L’Atr 42, una volta presa la quota di crociera (7 mila metri circa), ha poi garantito un volo tranquillo ai passeggeri sorvo- lando le precipitazioni sparse lungo tutto il suo tragitto fino a Roma dove è atterrato alle 18,30. Anche il volo di rientro Roma-Albenga delle 19 è decollato con ben 27 passeggeri a bordo pochi minuti dopo l’orario previsto (sempre a causa del brutto tempo) ed è atterrato a Villanova d’Albenga alle 21. Il numero dei passeggeri, anche a fronte delle condizioni climatiche avverse, è il sintomo di come il trend di crescita del volo di linea sia positivo. Per ulteriori informazioni 3288.943700 GESCO Spa - Nuovo Presidente Il 20 agosto 2007 l’Assemblea ordinaria della GESCO SPA ha designato il Dott. Davide Danio per la carica di Presidente della Società. Succede al Rag. Vincenzo Zarrillo che per un decennio ha ricoperto l’incarico. Al Rag. Vincenzo Zarrillo, che va a ricoprire un ruolo prestigioso alla Marina Srl, vanno i ringraziamenti di tutti gli amministratori e del personale della GE.S.CO. spa perché ha saputo sapientemente gestire, in questi anni, una società in continua crescita. Ricordiamo che sotto la gestione del Rag. Zarrillo la GESCO si è affermata nella conduzione sempre più attenta ed accurata di tutte la attività legate agli impianti in concessione, dal Palazzetto dello Sport alla Piscina Comunale dall’Auditorium Simonetti allo Stadio Ferrando, dal Centro SocioRicreativo per Anziani ai parcheggi a pagamento della città. Per salutare il Presidente uscente, il personale della Ge.s.co. ha preparato un piccolo rinfresco a fine as- semblea nel quale il Sindaco del Comune di Alassio ha nuovamente ringraziato il Rag. Vincenzo Zarrillo per l’impegno profuso nello svolgimento del suo mandato e per gli ottimi risultati raggiunti dalla società. Anche il personale e gli amministratori hanno voluto salutare il Presidente con un breve e commovente discorso nel quale si sottolineava che oltre ad un grande presidente è stato per tutti anche un amico e un padre. Il rinfresco si è poi concluso con un brindisi propiziatorio. Al nuovo Presidente Davide Danio vanno gli auguri di tutta la Società per un buon lavoro e garantendo fin d’ora una proficua e duratura collaborazione con tutti gli operatori e amministratori che lavorano nella GESCO SPA. GESCO SPA Alassio, 3 settembre 2007 NdR Anche l’AVA augura buon lavoro al nuovo Presidente e alla GESCO Spa. QUINTO TORNEO DI SCALA 40 E POI… MUSICA Nei giorni 8 e 9 agosto si è svolto, ai Bagni Pierinella il V torneo di scala 40. L’iscrizione era gratuita per i 64 partecipanti, grandi e piccoli tutti clienti dello stabilimento, i quali si sono impegnati singolarmente in allegria. Ai quattro finalisti risultati nell’ordine: I) Piero Bussola, II) Lorenzo MigIiavacca, III) Piergiorgio Grugni, IV) Sabrina Ferioli; la dire- zione ha offerto altrettanti premi… Dopo questa divertente “faticata”, lunedì 13 agosto, i titolari dei bagni Pierinella e Bernardino hanno voluto offrire alla clientela una serata di relax in riva al mare. Con l’aiuto dei rispettivi figli, Marco, Emanuele e Damiano, si è organizzato un concerto jazz con la band “Little ltaly” formata da: Piergiorgio Marchesini alla batteria, Mario Cau alla chitarra, Maurizio Ditozzi al sassofono e Manuele Dechaud al contrabbasso; durante il quale è stato offerto un rinfresco. Tutto ciò ha creato una piacevole ed indimenticabile serata sotto le stelle. Valeria e Caterina Iebole 10 «L'ALASSINO» Alassio porto aperto CICLISMO Dante Schivo L’Unione Ciclistica Alassio vince la Challenge della pista a Genova I Capitani di Alassio, formatisi alla scuola di Finalpia, furono riconosciuti “peritissimi” ed elogiati pubblicamente dall’imperatore Carlo V e definitivamente consacrati per la loro bravura dal grande Andrea Doria il quale sosteneva che nessun marinaio al mondo può star alla pari, in valore, a quelli di Alassio. Luca Ferrari, ad esempio, amicissimo di Andrea Doria e a lui parente per via della madre Paola Doria dei signori di Oneglia, dopo una rapida carriera sulle navi della flotta spagnola, Carlo V lo nominò Contrammiraglio. Fu Luca Ferrari che riconsegnò il regno del Perù alla Corona Spagnola. Approdato sulle coste del Perù ed imprigionato il superstite dei fratelli Pizzaros usurpatori, rimise sul trono dello stato sudamericano il Vicerè che aveva condotto dalla Spagna. Carlo V lo ebbe carissimo, lodando in lui il coraggio e la perizia di grande navigatore. Alla sua morte avvenuta ad Alassio venne sepolto ai piedi del presbiterio della chiesa parrocchiale ed una lapide ne diceva i meriti. Pacifico Giancardi fu un altro valido rappresentante di Alassio che si distinse per la sua perizia marinara. Partecipò alla Battaglia di Lepanto (1571) sotto il comando di Marcantonio Colonna e molto si distinse nella lotta contro i turchi da essere nominato Cavaliere dell'Ordine di Santo Stefano. «... Et in poco tempo si aumentò in terra d’Alassio in modo tale, che da per tutto il mondo negoziavano, trafegavano e viaggiavano con barche e galeoni di corso. E delle prodezze e meraviglie lasciate al mondo da questi nostri antenati, ne fa mentione Alessandro Battaglia Mantovano... » Cosi scriveva nel 1636 Giancardi mentre, sempre più si affermava tra gli Alassini la tradizione marinara. Tornando al livello tecnico della nostra descrizione è il momento di sottolineare come tre buoni punti di ancoraggio esistevano nel territorio di Albenga ed Alassio: il porto di Vadino, di fronte alla Gallinara; il porto di S. Anna nella spiaggia di Airolo; “Portosalvo” alle Serre a ridosso di Capo delle Meire. Gli scali per le piccole imbarcazioni e gli ancoraggi per le Coralline (tipiche imbarcazioni adatte e armate per la pesca al corallo (Lo mar Liguro ingenera molto corallo nel suo fondo, a modo d'arboscello... da il “Dittamondo” di F. degli Uberti 1360), per le ragioni specificatamente tecniche di cui parleremo, sono, per lo più, situato vicino o davanti alle abitazioni dove vivono i marinai e alla torre dove ci si poteva difendere. Così, infatti, scrive P.F.M. Giancardi; «Il Paraxo, ossia torre Beltrame (s’innalzava sul lato di Levante del Grand’Hotel nel vicolo che a suo ricordo prende il nome di “vico Beltrame”) situato nel quartier del Passo, è antichissimo e si dice che fu fabbricato al tempo de’ Catalani, dell’anno 800 dc. in circa all’hora che venivano a pescare corallo nelle spiagge e nei mari nostri, reparandosi in essa Torre da Corsari, Mori, Saracini come si cava e vedesi dalli libri antichi che sono nelle mani del Sig. Gio Agostino Oddo d’Albenga...» Così le piccole imbarcazioni: e gun- dure ciazzine di lunghezza fuori tutto di 30/32 palmi e i rapidi gozzi che variavano tra i 16 e i 20 palmi di lunghezza (tutti costruiti con il “dritto di prora” ricurvo all'indietro, poco adatto a fronteggiare le grandi ondate ma indispensabile alla “governabilità” dell'imbarcazione contro le forti raffiche di vento) venivano sempre tirate a secco sulla spiaggia usando la tecnica dell’invasatura mobile costituito da una serie di “travetti” opportunamente disposti sotto la chiglia dell'imbarcazione. Appena la chiglia di un gozzo toccava il fondo sabbioso della riva si operava in modo da farla poggiare su queste assi di legno di circa 1,5 mt di lunghezza e di 15/25 cm di larghezza e 10/12 cm di spessore, denominate in gergo alassino “parai”, per evitare che affondasse nella sabbia rendendo vani gli sforzi di tirare il “gozzo” in secco. Questi componenti dello scalo mobile venivano spalmati, nella zona di contatto con la struttura dell'imbarcazione, di sego (sevu) in modo da poterla far scivolare con il minimo attrito passando sulla sabbia fino alla sua completa uscita dall'acqua e nel suo spostamento nel sito di sosta dello scalo. I “Parai” venivano ad intervalli regolari predisposti lungo il percorso che il gozzo faceva fuori dell'acqua e quelli che lasciava dietro venivano riposizionati davanti traslocandoli manualmente. La forza motrice per “il tiraggio in secco” era fornita dagli uomini dell'equipaggio discesi appena toccato terra e da quanti erano accorsi per aiutare, ed era “applicata” ad una robusta “corda” (a parmara) fissata alla poppa dell’imbarcazione da spiaggiare o, per mezzo di un gancio terminale da incastrare nella “femminella” dell’agugliotto del dritto di poppa o ivi fissata con una braga. Un’imbarcazione che approdava nella spiaggia di Alassio doveva “presentare” (cioè dirigere) sempre la parte poppiera alla spiaggia in modo da mantenere la sua parte più idonea, cioè la prora, rivolta alle onde del mare frangente, mentre i marinai, puntando i remi nella sabbia del basso fondale si “apponevano” al moto traslatorio (inflitto dal “flutto” corrente, tipico dell’onda sul basso fondale), cercando di mantenerla, con il piano di simmetria, il più possibile, perpendicolare alla linea di costa. . Affinché l’operazione del “tiraggio a secco” fosse resa possibile con il minimo sforzo umano e per facilitare il lavoro di carico e scarico le imbarcazione venivano costruite “di pancia larga” (cun tantu cian), adeguatamente poco “stellate” in modo da poter “pescare” il meno possibile, e, sempre galleggianti, avvicinarsi il più possibile alla riva dove si effettuavano le operazioni commerciali. Strutturalmente “ciazzine” (il nome in gergo alassino deriva da “ciazza” che significa qualcosa come: zona di mare ben conosciuta nelle vicinanze dello scalo) queste tipiche imbarcazioni da trasporto merci e da pesca avevano la caratteristica di poter, da cariche, galleggiare in acqua bassa fino a toccare la zona emersa della riva per essere facilmente caricate e scaricate e “alate” sullo scalo mobile. Per qualsiasi informazione e per le iscrizioni ci si può rivolgere a Laura, telefono 339-2737608, istitutrice minibasket che ha già lavorato nei centri di Andora, Albenga e Loano, o a FABIO, tel. 339-1383659. È stata attivata l’e-mail del centro: [email protected] Al più presto verrà creato un sito della società dove i bambini potranno rivedersi durante gli allenamenti e le partite! VI ASPETTIAMO NUMEROSI E CON TANTA VOGLIA DI DIVERTIRSI! Si è i conclusa l’annuale “Challenge Liguria della pista” con le quattro prove svoltesi in gare infrasettimanali allo stadio Carlini di Genova, riservate alle categorie Esordienti, Allievi e Juniores e con grande soddisfazione possiamo vantare lo stesso risultato di alcuni anni trascorsi, primi nella classifica generale per società, davanti a tutte le altre squadre partecipanti, la classifica finale è la seguente: 1° Unione Ciclistica Alassio punti 61 2° S.C. Novese Fausto Coppi “” 39 3° U.S. Casano (La Spezia) “” 34 4° G.S. Genoa Bike “” 33 5° G.S. Levante Lavagna “” 29 6° U.S. Luni (La Spezia) “” 24 7° S.C. Bordighera “” 21 8° S. C. Rostese Liguria “” 21 Seguono altre cinque società con punteggi minori. Anche nel 2007, questo importante alloro regionale premia la nostra società che da sempre dedica tante attenzioni alla specialità della pista ricavandone tante soddisfazioni e primeggiando nella classifica per società da circa un decennio. I nostri atleti si impongono nelle diverse classifiche di specialità ed ottengono i titoli di campioni regionali da diversi anni proprio grazie all’impegno ed alla costanza con la quale frequentano la pista dello Stadio Carlini. Particolarmente in luce la bravissima Barbara Barberi che si è aggiudicata la quasi totalità delle prove, riconfermandosi campionessa regionale dopo la vittoria ottenuta a La Spezia nella gara su strada valida per il titolo di stradista, confermando la doppietta uguale al risultato dello scorso anno. Buoni i piazzamenti delle sue compagne di squadra, dall’alassina Sara Rinaldi a Gloria Romano, Ilaria Volpe e Giorgia Bertone. Da citare anche per la continuità, l’impegno ed i piazzamenti gli allievi Alessio Violetta, Francesco Cardone e Davide Sanguineti che hanno fortemente contribuito con i punteggi apportati al successo finale nella classifica per società. Nel settore dei giovanissimi, si sono concluse le varie prove valide per i giri della “Provincia di Savona” e “Provincia di Imperia” con le gare di Bardineto e di Porto Maurizio; anche in queste rassegne i nostri tesserati hanno fatto la parte del leone aggiudicandosi ben undici successi finali sui ventiquattro titoli in palio, lasciando soltanto tredici successi a tutti gli altri rappresentanti le altre società. Nelle classifiche finali dei due “giri” citati vengono assegnate le maglie che distinguono i vincitori, i nostri bravissimi giovanissimi se ne sono aggiudicate ben undici (sei nel il “Giro della provincia di Imperia” e cinque in quello di “Savona”. Protagonisti di queste belle vittorie sono stati: Gloria Scarsi G/1 F. - Camilla Pesenti G/2 F. - Alice Pesenti G/5 F. - Federico Fallico G/3 M. Filippo Bertone G/4 M. -Marco Tomatis G/5 M. Presto tutta la nostra validissima compagine dei giovanissimi partirà per Treviso a disputarsi i titoli di campionato italiano contro i coetanei provenienti da tutta Italia, in una entusiasmante e festosa rassegna che vedrà protagonisti oltre 3000 miniciclisti alla caccia dei titoli tricolori. In bocca la lupo… Pallacanestro Alassio Per l’U.C. Alassio A.G. ALASSIO: PORTO APERTO 3 (Continua) PALLACANESTRO È nata la “pallacanestro alassio”: aperte le iscrizioni Sono aperte le iscrizioni per il nuovo centro MINIBASKET rivolto ai bambini e alle bambine dai 4 agli 11 anni (nati dal 1996 al 2003) di Alassio e dintorni. Il nuovo centro Minibasket è denominato “PALLACANESTRO ALASSIO”. Il basket è uno sport molto coinvolgente dove si può correre, divertirsi, giocare di squadra e fare amicizia. L’intento è quello di creare gruppi omogenei per ogni categoria e siamo contenti per le prime disponibilità ricevute ma ne aspettiamo molte altre ancora! Alassio, agosto 2007 Martedì 18 Settembre 2007 BOCCE GRANDE SUCCESSO PER I CAMPIONATI ITALIANI OVER “60” DI BOCCE Ha avuto un grande successo di partecipanti e di pubblico la finale nazionale, per il titolo over 60 di bocce, disputatasi ad Alassio. Lo scudetto è finito in Piemonte, per il quinto anno di fila: a vincere il titolo italiano specialità volo a coppie (categorie C e D) sono stati infatti Giuliano Chiaussa e Giancarlo Murisengo, entrambi categoria C, portacolori della Veloce Club di Pinerolo. A tenere alto l’onore della Liguria ci hanno pensato Guido Gamba e Nino Gozzo della Dianese, sconfitti 13 - 4 in finale. Sul podio sono saliti anche Orazio Dondo e Lino Mongelso (Valmaremola Pietra Ligure) e Tomas Coraglia e Angelo Pagura (Piobesi), superati in semifinale rispettivamente 13 - 5 e 13 - 2 da Veloce Club Pinerolo e Dianese. Niente da fare per le coppie di casa dell’Alassina, la più accreditata delle quali, quella composta da Renato Miazza e Piero Damiano, è uscita di scena dei sedicesimi di finale. La manifestazione, organizzata per la prima volta dalla Bocciofila Alassina, è stata ospitata sui campi di Alassio (boccofila Comunale e stadio Ferrando) ed Albenga (bocciofila Palasport), registrando la partecipazione di 101 coppie, in rappresentanza dei comitati Fib di Alessandria, Aosta, Asti, Biella, Cuneo, Genova, Imperia, Savona e Torino. A dirigere il Campionato Italiano è stato Marco Voglino, coadiuvato dagli arbitri Petenzi, Panizza, Nappi, Giglio, Spampinato e Aghemo. Il coordinamento tecnico dell’evento ATLETICA Abate sfiora il bronzo alle Universiadi Emanuele Abate ha sfiorato il podio ai Giochi mondiali Universitari, che si stanno svolgendo in questi giorni a Bangkok, in Thailandia. Il giovane atleta, appena ventunenne, che già il mese scorso aveva vinto la medaglia di bronzo ai campionati europei Under 21, si è infatti classificato al quarto posto nella finale dei 110 ostacoli alle Universiadi, con il tempo di 13”62. Per Abate si tratta di un ennesimo importante risultato, che contribuisce a collocarlo ai livelli più alti della specialità. Il 2007 per Abate è stato davvero un anno ricco di soddisfazioni: dopo alcuni successi a livello nazionale, Emanuele si è messo in luce a Milano, in Coppa Europa (con un sorprendente secondo posto, con il tempo di 13”89, battuto solo dallo sloveno Zlatnar 13”76), poi è arrivato il bronzo agli europei, a Debrecen in Ungheria, infine il quarto posto a Bangkok. “Sono soddisfatto del risultatoha detto Abate- perché una finale mondiale è sempre un grande traguardo. Certo rimane un po’ il rammarico per aver sfiorato il bronzo. Ma sono giovane ed in futuro spero di fare meglio. Ora continuerò ad allenarmi ed a prepararmi: parteciperò ancora a qualche meeting per cercare di migliorare i tempi ed ottenere così il tempo minimo per la convocazione ai mondiali”. Abate, che ha iniziato l’attività sportiva quando frequentava il Liceo di Albenga, dall’inizio di questa stagione, grazie ai buoni risultati ottenuti, è entrato di diritto a far parte degli atleti di interesse olimpico e dovrebbe far parte della squadra azzurra per i Giochi di Pechino. “Emanuele Abate è un talento naturale- dice di lui il professor Piero Astengo, l’insegnante del Liceo di Albenga che lo ha avviato all’atletica- e può avere ancora notevoli margini di miglioramento. Sono felice che abbia corso la finale mondiale alle Universiadi e vinto una medaglia agli europei Under 21. Spero che continui così e che possa andare l’anno prossimo alle Olimpiadi”. C. A. è stato curato da Giancarlo Cresta. Un numeroso pubblico e condizioni meteo e logistiche ottimali hanno consentito il regolare svolgimento della gara e nessun problema per l’organizzazione che ha ricevuto unanimi consensi. Alla cerimonia di premiazione erano presenti, insieme al padrone di casa Adriano Garrone, presidente dell’Alassina, il sindaco di Alassio Marco Melgrati, in consigliere federale della Federbocce Claudio Mamino, i presidenti dei comitati Fib di Savona e Albenga Paolo Resio e Franco Torrini. La competizione si è svolta con il patrocinio e la collaborazione dell’assessorato allo Sport del Comune di Alassio, dell’assessorato allo Sport e Turismo della Provincia di Savona e con il sostegno di fondazione A. De Mari Cassa di Risparmio di Savona, agenzia immobiliare Rinaldo Muratore e ristorante Sail Inn Alassio. L’Alassina vince la classifica andorese Successo alassino ad Andora in una delle più antiche classiche del mondo boccistico del Ponente, la Coppa Ristorante il Pozzo, organizzata dall’Amicizia Andora. La Bocciofila Alassina si è aggiudicata la gara con la coppia formata da Renato Miazza e Paolo Ferraris, che ha battuto in finale, per 13 a 6, la Finalese (Sergio Jourdan e Vincenzo Ponza). Al terzo posto hanno chiuso la Loanese (Pietro Rinaldo Massa e Antonio Beccaria) ed il Garlenda (Mario Corona e Domenico Enrico). Vittoria invece della Loanese nel classico Trofeo intitolato alla memoria di Giuseppe Burastero, il più importante appuntamento d’agosto per C e D al bocciodromo loanese. La formazione vincente, formata da Gian Nicola Ferrero, Giuseppe Merlo, Antonio Beccaria, Giovanni Motterlini ed Angelo Negro, ha avuto la meglio, per 13 a 11, sul Martinetto (Nicola Carsolio, Renato Toffano, Gerolamo Sciutto e Romano Rossignolo). Si sono fermati alle semifinali l’altra formazione della Loanese (Cravero, Moncardo, Ferrero e Vio) e l’Arnasco (Vignola, Buzzone, Basso, Ecca e Ferraris). A Ranzo sui campi della locale Pro Loco, ancora Loanese si è aggiudicata la Coppa Comunità Valle d’Arroscia (per serie C) con Aldo Mazzucco e Giovanni Motterlini che hanno superato in finale, 13 a 9, i compagni di società Angelo Negro e Giacomo Belmonti. Al terzo posto il Ranzo con Giampaolo Delfino e Giuseppe Guido. Al Palasport di Albenga (Coppa Pasqualini per terne di D) vittoria per il Martinetto con Renato Toffano, Gerolamo Sciutto e Nicola Carsolio. I cisanesi hanno superato in finale, per 13 a 8, l’Andora di Franco Revello, Renato Beltrame, Luigi Morotti e Mauro Bertolino. Sul terzo gradino del podio Bardinetese (Briozzo, Valle e Montella) e Palasport Albenga (Brogna, Ferrari, e Calvo). Infine al Dlf di Albenga si è svolto il classico appuntamento del Trofeo Trenino d’oro: ha vinto il Martinetto con Aicardi, Sciutto e Toffano, che hanno battuto il Dlf Albenga (che schierava Trucco, Plando e Cardone) per 13 a 5. Hanno chiuso al terzo posto l’altra formazione del Martinetto (Rossignolo, Miazza e Ferraris) ed il Val Maremola (Dondo, Zago e Squarise). C. Al Claudio Almanzi LUTTI CITTADINI, NECROLOGI ROSA BOGLIOLO VED. AONZO In data 30 Agosto 2007 è mancata al nostro affetto la cara mamma Rosa Bogliolo vedova di Gaetano Aonzo, da tutti conosciuta col nome di Rosetta. Lascia a noi figli e famiglie un vuoto enorme. Siamo grati per sempre a Lei di quanto ha saputo darci. Instancabilmente ha sempre accudito con affetto noi figli facendo l'impossibile per educarci all'onestà e indirizzandoci ad una vita retta. Attaccatissima a nostro padre Gaetano, cui dedicò ogni istante di vita, anche dopo la sua scomparsa nel 1980, ebbe per lui, ogni giorno, affettuoso pensiero. Cara Mamma, non Ti dimentichiamo nemmeno per un attimo. Grazie! I Tuoi figli Giuseppe e Costanzo, da Te sempre vezzeggiati coi diminutivi Pino e Tino. L’A.V.A. partecipa al dolore della famiglia e porge le più sentite condoglianze. MARIA RADICI Cara Maria, Sabato 18 (agosto ndr) ci hai salutato per l’ultima volta. Ti ricordiamo come la lottatrice della famiglia, pronta a tirar fuori grinta ed energia per tenerci sempre uniti. Solo ora che ci hai lasciati ci rendiamo conto del vuoto che riempivi. Ma tu non ti preoccupare, controlla sempre da lassù e guida la tua famiglia. (i tuoi cari) L’A.V.A. porge ai famigliari le più sentite condoglianze ed il cordoglio più sincero. Martedì 18 Settembre 2007 11 «L’ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI FILIPPO SEMINI Filippo amico mio, dinanzi al tuo corpo esanime ma alla tua anima vigile avrei voluto rivolgerti l’ultimo saluto. Il dolore mi ha, mi ha serrato la gola! Volevo dirti che la tua scomparsa ha privato Alassio di un cittadino probo, amante del suo paese. Di un uomo buono. Di un valente professionista. Se ti fosse stato possibile, so che mi avresti detto: “Lascia perdere, Tunin”. Questa è la verità. Ma io aggiungo che sei stato un marito esemplare e un ottimo papà. Della tua professione di geometra ne ha fatto un “modus vivendi”, operando con scrupolosa esattezza. Del nostro territorio conoscevi ogni angolo, ogni dettaglio di superficie e di sottosuolo. Avevi avuto un maestro in questa branchia, il geometra Francesco Cardani, il quale volle fossi l’erede delle sue minuziose planimetrie. E che hai voluto che io ne possedessi le copie. Socio del C.A.I., amasti la montagna. Con gli amici scalatori sorse sul Colle dei Signori (CN) il Rifugio Don Barbera. Alle eccelse altitudini hai voluto aggiungere la difficile esperienza della discesa nelle viscere della terra a perlustrare le grotte. Diletto e passione di un animo che credeva in un Dio creatore di tutte le cose. Ora di questo Dio ne contempli il volto. Io commosso taccio. L’A.V.A. si unisce al ricordo ed al cordoglio del Socio Fondatore, A. Carossino, porgendo alla vedova, ai figli, al fratello e ai congiunti le più sentite condoglianze. ne odio ne risentimento nei confronti di coloro che dalla parte avversa, Ti riservarono non solo umiliazioni, ma infierirono duramente anche sul Tuo corpo costringendoTi a lunghi. anni di degenza, lontano dalla Tua famiglia. Ma neanche quei fendenti inferti con il calcio di un moschetto che ti distrussero un polmone, la clavicola spezzata e numerose fratture in tutto il corpo, Ti fecero desistere dal rinunciare alle Tue idee, alla Tua fede. Ma non voglio entrare in politica, ognuno può pensarla come vuole e meglio crede, sarà tra qualche decennio, quando il tempo con il suo lento incedere avrà rasserenato gli animi, che la storia potrà fare analisi obiettive e ponderate. ." Ciò che invece mi preme stigmatizzare è la figura di un uomo, Tu Caro Franco, che, in un'epoca in cui ci siamo abituati ad assistere sistematicamente ai grandi salti delle quaglie, ai cambi delle maglie, gente che milita in un partito. poi in un' altro e un'altro ancora e che il loro credo è solo "Franza o Spagna purché se magna", la Tua figura di Uomo coerente alle Tue idee sino alla fine, merita rispetto e ammirazione. Ed è sicuramente per questa ragione che. in occasione delle Tue esequie, che hanno visto grande partecipazione di cittadini alassini, ho visto molta gente sinceramente addolorata e con le lacrime agli occhi. Tra loro a piangere la Tua scomparsa c'ero anch'io. ROBERTO GIUDICI VINCENZO TAVASSI L’aero Club commemora l’amico pilota Giudici 4/10/1997 Commovente cerimonia sabato 1° settembre 07 nella sede dall’Aero Club di Savona e della Riviera Ligure a Villanova d’Albenga per ricordare l’amico pilota Roberto Giudici deceduto in seguito all’incidente aereo avvenuto a Lugo di Romagna lo scorso giugno. Molti gli amici presenti e oltre ai suoi cari, personalità del Mondo Aeronautico. La nostra famiglia azzurra ha perso sicuramente un grande amico e una figura di spicco, ha sottolineato commosso Mauro Zunino, Presidente dell’Aero Club Savona, che ha contribuito con il suo operato nell’interesse dell’aviazione, dell’Aero Club, di cui faceva parte come socio e consigliere da 1992, dell’aeroporto e della terra ligure con molto impegno. Non ha mancato di ricordare ancora il Capitano Vittorio De Stasio, Comandante il nucleo carabinieri elicotteristi di stanza sull’aeroporto di Villanova d’Albenga, recentemente perito nel cielo di Scalea in compagnia del padre nel corso di una manifestazione aerea. Nell’antistante cortile della sede dell’aero club è stata poi scoperta la lapide che ricorda i due amici scomparsi, insieme agli altri piloti deceduti, accomunati dalla passione del volo. AURELIA RENATO CHIAPPELLA 9/9/1988 - 9/9/2007 G. L. Carlo Maria Balzola Anniversari WALTER TEDOLDI Caro nonno, a dieci anni dalla tua scomparsa è sempre vivo e presente in noi il tuo ricordo, parliamo spesso di te e ci manchi tanto. Un forte abbraccio da tua nipote unita a mamma e papà, zia Manuela e nonna. Ciao nonno con tanto affetto PIERMAURO SENATI 15/9/1999 - 15/9/2007 FRANCO MENDOLA Ritornando ad un lontano ma particolare e commosso necrologio per la morte di Renato Chiappella (scritta dall’amico Mario Richero e pubblicato dall’Alassino nell’ottobre dal 1988) la Vedova,Signora Ernestina Pagani e gli amici dell’A.V.A. vogliono ricordarlo a quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato per le doti di uomo onesto e di probo cittadino proprio in questo mese di settembre, in cui ricorre il 19° anniversario dalla sua morte. Brioso e arguto per la sua intelligenza, amato per la sua affabilità, estroso per le sue trovate sempre simpatiche ed originali, ha lasciato un ricordo che nei più anziani alassini il tempo non ha ancora cancellato. RAOUL MARIANI Il 1 Agosto 2007 a Brescia è morto WALTER TEDOLDI Dopo una lunga malattia e sofferenze sopportate sempre con cristiana rassegnazione, è mancato, il 29 agosto u.sc., il nostro concittadino FRANCO MENDOLA. Non si piò non ricordare di lui la meticolosità nello svolgimento del suo lavoro, l’onestà della vita e l’assoluta coerenza a determinati principi a cui credeva e che non tradì mai. Lo ricordano a quanti gli vollero bene la moglie Marisa Boscione, la figlia Milly con Sergio e i nipoti adorati Matteo e Francesca, il fratello e la sorella e i famigliari. Anche l’A.V.A. di cui era Socio zelante si unisce alla famiglia nel cordoglio che ha colpito la città. Caro Franco, Ci siamo conosciuti pochi anni fa e tra noi, nonostante l'anagrafe ci separasse di molti anni, era nata una amicizia forte, sincera, indissolubile. lo giovane liceale con la passione della storia Patria contemporanea e Tu depositario di tante esperienze vissute in pace ed in guerra, mi affascinavi con i racconti del Tuo passato che esponeVi con la serena ed istintiva coscienza di raccontare il vero. Nei Tuoi racconti non trapelava Aveva 80 anni. Capostazione delle Ferrovie dello Stato, fu apprezzato per il suo coerente senso di responsabilità. Da quando era in pensione, ogni anno, e anche più volte in un anno veniva ad Alassio, dove si incontrava con i fratelli don Natale e don Mario. Nutriva una entusiastica simpatia per Alassio – in particolare per Solva – e aveva stretto cordiali amicizie con i Solvesi. Caratteristica dominante nella sua attività è stata una ardente passione per gli Alpini: fu il fondatore del gruppo delle penne nere del suo quartiere, a Brescia, e per molti anni attivo capo-gruppo, sempre sensibile e attento alle numerose manifestazioni e iniziative che l’Associazione degli Alpini svolgeva, specialmente a favore dei bambini e degli anziani. Molti con simpatia lo ricordano, uomo leale e generoso. sinceramente stimato per il suo animo aperto: per il brioso tono di sano umorismo e un concreto senso di ottimismo. Un robusto spirito di solidarietà e una operosa volontà di azione e di servizio, tipica espressione degli Alpini e grande segno di maturità umana, hanno contraddistinto il lavoro e l’impegno di Walter Tedoldi, che ha lasciato una profonda stima e un vivo apprezzamento in tutti quelli che lo hanno incontrato e conosciuto. E come potrebbe l’Associazione Vecchia Alassio (anche a nomi di tutti i Soci) non partecipare al cordoglio della famiglia e dei fratelli Tedoldi, che consideriamo autentici e nobilissimi Alassini? Con il Tuo spirito PierMauro allunga la Tua mano e, come fosse acqua santa, benedici tutti coloro che dicono una preghiera per Te ed io sorridendo li ringrazierò Vanda GIACOMO PEDEMONTE “MIMMO” 24/9/2006 - 24/9/2007 È ormai trascorso un anno da quando il Caro Mimmo Pedemonte se n’è andato. Per la Moglie Sig.ra Iolanda e la Figlia Rita con Roberto è una grande consolazione sapere che Lui da lassù, con la Sua immensa Bontà e Umanità protegge Tutti nel difficile cammino della Vita. Nella ricorrenza del Primo Anniversario, per ricordarLo a coloro che Lo hanno conosciuto e stimato, verrà celebrata in suffragio la S. Messa Domenica 23 Settembre 2007 alle ore 18,00 presso la Parrocchia di San Vincenzo Ferreri in Alassio. Il 16 settembre ci ricorda il grave lutto che ha colpito, lo scorso anno, la famiglia Mariani. Il comm. Raoul, nostro Socio e zelante collaboratore, autore di libri e liriche che esaltano spesso la nostra terra, che Egli amò sin dalla più tenera età, ha considerato sempre Alassio come la sua seconda patria, la sua seconda “casa”. La signora Tina e la famiglia Mariani ricordano Raoul a quanti lo apprezzarono e lo amarono come cultore di arte e poesia e come “alassino” di adozione. L’A.V.A. rinnova alla Signora Tina ed alla famiglia il ricordo memore ed affettuoso dell’Associazione, della città e di molti amici. AGOSTO 2007 FOSCHINI Aldo RADICI Maria SEMINI Filippo TOMATIS Margherita anni anni anni anni 84 76 84 89 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari. 12 «L’ALASSINO» Progetto Danza Alassio Via Manzoni, 19 Alassio ISCRIZIONI AI CORSI 2007-2008 dal 20 al 28 settembre dalle ore 16,00 alle 19,30 “Il lago suite”. (FOTO HALL ROMANISIO) GIOCODANZA - DANZA CLASSICA - DANZA JAZZ DANZA CONTEMPORANEA - MODERNA HIP HOP - TANGO ARGENTINO e per allievi di tutte le età: GINNASTICA ATTIVA - DOLCE - YOGA - FELDENKRAIS I corsi della scuola di danza sono a numero chiuso e le lezioni regolari inizieranno il 1° Ottobre Informazioni: Tel. 0182 470364 Martedì 18 Settembre 2007 AUGURI per la Seteria Bianchi di Intimiano! L’A.V.A ha ricevuto in omaggio una copia del ricco volume “I cento anni della Seteria Bianchi di Intimiano”. La famiglia Bianchi è da molti anni affezionata lettrice del nostro Giornale e ci ha fornito una prova della sua grande attività e la storia di questi cento anni di lavoro, corredata da fotografie storiche e da illustrazioni pregevoli a partire dal fondatore Ettore I Bianchi sino ai nostri giorni. È bello seguire, attraverso le immagini e le didascalie, i ricordi e i documenti, le vicende ed i traguardi dell’attiva azienda del Sign. Ettore e del figlio Giuseppe, gli attestati ed i libri di tessitura, i premi alle Fiere ed alle Esposizioni internazionali, lo sviluppo delle macchine e dello stesso Stabilimento, i telai sempre più moderni, persino le bandiere e le preghiere degli impiegati e degli operai. Poi si segue l’attività di Fulgenzio, di Ettore II e della moglie Daniela, i certificati di qualità, la tessitura che diventa arte e il “boom” economico. Si apprezza l’attività ventennale di Giuseppe Il e della moglie Anna sino al 1999 con illustrazioni tutte da ammirare e i legami commerciali con l’Inghilterra, la Cina e il Giappone. Stupefacente è il dizionario dei tessuti di Ettore Bianchi e, sfogliando le belle pagine del libro, si giunge al terzo millennio con la presentazione delle seterie nobili, le icone in seta ed oro, le seterie per i maggiori stilisti della moda internazionale. L’ultima parte riguarda i tipi di tessuto prodotti dalla storica ditta e si entra in una fantasmagoria di luci e colori che lasciano stupiti ed ammirati. In appendice sono interessanti il Vocabolario delle voci comasche attinenti l’allevamento dei bachi da seta e l’industria serica ed il” finalino” di saluto e di ringraziamento ai dipendenti e collaboratori, un esempio del libro paga mensile e l’elenco rispettoso e pregevole di tutti i dipendenti della Seteria, dal 1928 ad oggi. Il volume, di grande pregio, è in visione (ai Soci e non) presso la sede dell’A.V.A., che si compiace con la fam. Bianchi e che ringrazia per l’affetto e l’attaccamento che da molti anni dimostra al nostro paese ed in particolare alla nostra Associazione. Meteorologia Alassina a cura dell’Osservatorio Don Bosco AGOSTO 2007 Possiamo dire che il mese di agosto del 2007 è classificabile come “senza lode ma anche senza infamia”. Nulla di particolare né in bene né in male. La nostra sintesi confermerà questo giudizio meteo. Diverso può essere il giudizio di chi guarda il cielo, quello vero, quello che sta molto sopra le nuvole, e sa ammirare il periodico esibizionismo dei Pianeti: Giove – Marte - Venere si esibiscono con cadenzati intervalli: di sera (verso sud-ovest) il pianeta gigante, Giove, immerso nella costellazione dello Scorpione con Antares; per tutta la notte si mette in bella mostra Marte, non lontano da Aldebaran, l’occhio del Toro (in pochi mesi Marte si troverà alla minima distanza della Terra – ne riparleremo in dicembre); maestoso si presenta il pianeta Venere di buon mattino, assai prima dell’alba, verso est, nella costellazione del Leone, umiliando la pur rispettabile magnitudine di Regolo. Gli astronomi guardano il cielo lontano; i meteorologi scrutano quel cielo più vicino a noi e che ci dà il bello e il brutto tempo. Ecco allora la nostra sintesi. Pressione media mensile: 756,4 mmHg; medie decadali: 756,9 mmHg nella prima; 753,2 mmHg nella seconda; 758,8 mmHg nella terza. Giorni sereni: 19 (due in meno dello scorso anno); Giorni coperti: 2 (come lo scorso anno). Precipitazioni totali: 18,8 millimetri, così divisi: 13,0 mm. nella seconda decade e 5,8 millimetri nell’ultima decade. La seconda decade ha fatto registrare la maggior precipitazione (13,0 mm. il giorno 20) e l’unico giorno (il 15) senza un raggio di sole. Umidità media: 66%; il valore maggiore è stato registrato nella seconda decade con 76% di media; più contenuti gli altri valori: 63% nella terza e 58% nella prima decade. Buono il comportamento medio del vento: 167 km. percorsi ogni 24 ore (quasi sette chilometri ogni ora). Il giorno più ventoso (420 Km. in 24 ore) è in data 10 agosto. Uno sguardo al sole! 252,6 ore di limpido sole nell’arco del mese, con 8,1 ore mediamente ogni giorno (284,1 ore lo scorso anno con 9,2 ore al giorno!). Nulla quindi di particolare; senza lode e senza infamia… nonostante tutte le più cupe previsioni. Ancora una volta possiamo dire – guardandoci attorno – che la nostra Baia ha le sue preziose regole, che non consentono confusioni. IL DIRETTORE DELL’OSSERVATORIO Prof. Don Natale Tedoldi t.s. per AVA LAUREA Il nostro giovane concittadino Simone Marx, il 19 luglio u.sc. si è laureato in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Genova, discutendo la tesi: “Progetto e realizzazione di un ambiente di sviluppo per cruscotti configurabili per automobili”. Relatore è stato il Chiar.mo Prof. Ing. Francesco Bellotti. Al neo dottore giungano le più vive congratulazioni dell’A.V.A. con l’augurio per una feconda attività professionale. Fiocco Azzurro Dopo tanta attesa finalmente il 21 agosto u.sc. sei nato. Sei il regalo più bello che Dio ci poteva dare. La tua nascita ha portato un raggio di luce che ci ha riempito l’anima a me e alla mamma. Tu non lo sai ancora ma ti chiami ANTONIO, è un nome importante perché era il nome di tuo nonno che è stato un grande uomo, devi esserne orgoglioso. Che Dio ti benedica. Con tutto l’amore dei tuoi genitori Teresa Jania e Raffaele Visciano. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Emanuele Aicardi EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Archivio A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. A.V.A.