alassino set 2007 x pdf - associazione vecchia alassio

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alassino set 2007 x pdf - associazione vecchia alassio
ANNO XLVII - N. 9
Martedì 18 Settembre 2007
€ 1,50
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Aderente € 17,50 - Socio Aderente Sostenitore oltre € 20,00 - Socio Effettivo € 20,50 - Socio estero € 22,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected]
AVVISTAMENTO INCENDI
Anche quest’anno, a luglio, è
iniziato il servizio di avvistamento incendi con la fattiva collaborazione dei volontari della
S.M.S. Fratellanza di Moglio S.O.A.M.S. di Solva - C.A.I. A.R.E.S. - COLTIVATORI DIRETTI - ASS..NAZIONALE ALPINI DI
ALASSIO - A.I.B. ALASSIO - E SINGOLI CITTADINI - in stretta collaborazione con il Comando della Polizia Municipale. Un’importante novità è stata l’intervento nel mese di Agosto dei
gruppi ALPINI della Protezione
Civile di: BRESCIA - VARESE - TIRANO E COMUNITÀ MONTANA
VALLE SERRIANA ANTINCENDIO VALGANDINA, che, oltre
all’avvistamento incendi hanno effettuato la pulizia di una
parte di alcuni sentieri. Inizialmente si erano individuate 5
delle storiche mulattiere su cui
intervenire, ma il loro stato di
abbandono e trascuratezza ha
rallentato notevolmente il lavoro dei volontari.
L’arrivo settimanale di questi
Gruppi è stato curato dall’Amministrazione Comunale, ed in
particolare dall’Assessore alla
Protezione Civile Dott. Loretta
Zavaroni, e dall’Ass. all’Ambiente Arch. Marco Salvo
L’A.V.A. ha promosso e organizzato l’incontro tra le varie
Associazioni Alassine con i volontari Lombardi per coordinare al meglio gli interventi.
(continua a pagina 2)
Serena Lorenzini è
MISS MURETTO 2007
Alassio 26 agosto –
Serena Lorenzini 19
anni di Biella è stata incoronata Miss Muretto 2007. Un sorriso incantevole, occhioni
castani e una chioma
di fluenti capelli castani. Alta 1,76 m, misure
89 68 90 cm e taglia 42.
Adora il teatro, studia Economia e Commercio a Pavia, gioca a
tennis e legge Jane Austen. Appena eletta ha
dichiarato: “Mi spaventa molto il mondo
dello spettacolo, ma soprattutto, non lascerò
mai il mio fidanzato così come molte volte accade alle miss”.
Sogno nel cassetto:
fare la modella anche
se in realtà vorrebbe
studiare per diventare
direttore marketing di
una grande azienda.
La reginetta di quest’anno incarna perfettamente il tema guida dell’edizione 2007,
(continua a pagina 2)
Consiglio Comunale
del 22 agosto 2007
Seduta quasi totalmente incentrata sull’Approvazione del
Rendiconto 2006, presentato
dall’Assessore Fabrizio Calò, la
cui approvazione ha incontrato
il dissenso del Gruppo di
Minoranza “Alassio più tua”.
Numerose le contestazioni e la
richiesta di sospensiva dell’argomento per verifiche e maggiori approfondimenti. Pure l’intervento dei Revisori dei Conti non
soddisfa l’opposizione che critica l’operato dell’Amministrazione Comunale, oltre che per
gli impegni disattesi, evidenziati dal consigliere Ing. Giancarlo
Garassino, per presunti acquisti
ritenuti “anomali”, sui quali non
c’è stata la possibilità di controllare la relativa documentazione.
A.V.A.
Serena Lorenzini, la bellissima diciottenne di
Biella, cinquantaquattresima Miss Muretto.
(FOTO SILVIO FASANO)
Intervista
ai Capi Gruppo:
di Opposizione
Ing. Garassino
e di Maggioranza
Avv. Oddino
Domanda: Cosa ne pensate
del problema casa per residenti
in quanto la gran parte delle costruzioni e ristrutturazioni si risolvono in mini appartamenti?
CASTELLI DI SABBIA
SEZIONE ADULTI - Bagni Molo
“Il villaggio della basura”
SAN BERNARDO
Domenica 19 agosto u.sc., sulla omonima collina si è festeggiato San Bernardo per il 20° anno da quando un gruppo di amici della zona ha deciso di ripristinare la festa che era caduta in
disuso durante l’ultima guerra.
Malgrado i grandi nuvolosi
neri, pieni di pioggia, ed il vento
non proprio caldo, numerose,
come non capitava da molti anni, sono state le persone che
hanno partecipato alla suggestiva cerimonia.
Ferragosto 2007: I fuochi artificiali visti dalla terrazza dell’Hotel Diana.
FOTO SILVIO FASANO
(continua a pagina 2)
MOSTRE - Sala Carletti
dal 16 al 30 settembre espone il pittore
Giorgio Vignolo
dal 1° al 15 ottobre espone la pittrice
Elisa Amerio
dal 16 al 21 ottobre espongono
Donne - Cucito S.M.S. Fratellanza di Moglio
Solva - Piazzale Chiesa SS. Annunziata
Teatro dialettale
e Musica
Giovedì, 20 settembre - ore 21
San Rocco,
una festa in costante ascesa
Nel suo viaggio verso Roma il
giovane Rocco si prodigò in modo esemplare nella cura degli
appestati e divenne il potente
protettore dei popoli cristiani
colpiti dal terribile morbo. Il suo
culto si diffuse immediatamente
dopo la morte, avvenuta intorno
al 1379, e già durante il Concilio
di Costanza del 1414 venne invocato come santo. Anche Alassio, probabilmente in seguito alla diffusione della sua fama o al
dilagare di un'epidemia o forse
per scongiurare l'orrendo male,
volle dimostrare la sua fede nelle capacità prodigiose del santo
erigendo o trasformando in suo
onore una chiesetta nella località che oggi porta il suo nome.
Quando nel lontano 1498 l'alassino Antonio Giovanni lasciava per volontà testamentaria alcuni soldi alla cappella di San
Rocco sul Poggio certamente
non immaginava che quell'edifi-
cio sacro alcuni secoli dopo sarebbe stato il centro di una importante manifestazione liturgica e avrebbe raccolto intorno alla figura dell'illustre pellegrino e
dell'amorevole guaritore un numero straordinario di fedeli. .
Il 16 agosto la chiesetta sulla
collina, grazie all'organizzazione perfetta attuata dal com.
Dante Schivo con la partecipazione della Confraternita di S.
Caterina, grazie in particolare alla Banda Città di Alassio e alla
Cappella S. Ambrogio e anche alla collaborazione dei "sanrocchini", si è riempita di fedeli di
ogni provenienza. il portico antistante non riusciva a contenere la folla di devoti del santo. La
processione, solennizzata da
canti, musiche e preghiere corali, si è allungata lungo le vie della borgata e ha attirato la curio(continua a pagina 2)
Risponde l’Ing. Garassino:
Abbiamo dibattuto a fondo i problemi durante la campagna elettorale, facendone uno dei punti
prioritari, ma purtroppo gli alassini sono stati molto disattenti.
Quello che ormai è stato realizzato resterà in eredità, (comprese le numerosi varianti fatte ad
hoc) l’appuntamento importante per gli Alassini sarà il momento della redazione delle varianti
al PUC (Piano Urbanistico Comunale) che la Giunta ha annunciato. In quella sede si verificherà
quanto a tutti sta a cuore, da un
lato la tutela dell’ambiente e
dall’altro la disponibilità per gli
Alassini di accedere all’acquisto
di alloggi a prezzi accessibili, cosa che oggi non accade.
Risponde l’Avv. Oddino: L’argomento “Casa” è molto sentito
dagli Alassini. Nella Nostra Città
gli appartamenti hanno un costo
molto elevato e molte sono le per(continua a pagina 2)
SALVIAMO PIAZZA
STALLA
Numerosi abbonati o lettori,
Soci e non dell’A.V.A., ci hanno
detto di essere disposti in ogni
modo ad aderire alla eventuale
“petizione” al Comune perché
non si modifichino con box e cemento, i giardini di Piazza Stalla.
Sono stati numerosi, molto numerosi: li ringraziamo e, anche
in considerazione di questo, è
possibile dare la propria adesione in Segreteria A.V.A. – Via
XX Settembre 7, con firma e con
un documento di riconoscimento, ogni giorno dalle ore 10 alle
12 e dalle 16 alle 19.
A.V.A.
Angolo
di
Daniele La Corte
Esasperata
megalomania
Si racconta che il giorno dedicato a San Pietro e Paolo, proprio
davanti alla Cappelletta, un giovane politico, si sarebbe rivolto al
sindaco dicendo: «Dimmi che tutto ciò che vedo un giorno sarà
mio». Evidente la speranza di succedere all’attuale capo della municipalità, ma anche la sfacciata e
preoccupante megalomania. Già
mesi fa sottolineammo come a
Palazzo il clima fosse particolarmente teso e che i venti di crisi
soffiassero più forte del solito.
Tante smentite e buon viso a cattivo gioco da parte dei più che, nel
frattempo, decidevano il cambio
al vertice di due delle società partecipate. Ancora una volta le alchimie politiche hanno anestetizzato i soliti detrattori senza però
impedire al presidente degli albergatori, componente di spicco
della maggioranza, di accorgersi
che non poche cose non funzionano. Così, preciso nel muovere appunti a chi secondo lui non lavora
bene per il turismo, Enrico Mantellassi ha tirato le orecchie alla
giunta annunciando di aver deciso, insieme ai suoi colleghi, di rimboccarsi le maniche per pulire i
sentieri collinari. Peccato che
nell’elenco delle cose che non funzionano non siano stati segnalati
anche gli sgradevoli miasmi che si
propagano in più zone della città.
Punti nevralgici dei cattivi odori: via Torino, all’angolo con via
Vittorio Veneto, vico Volta in
prossimità del “budello”, via
Dante, di fronte all’area dei giardini Chaplin, viale Marconi nelle vicinanze di piazza dei Partigiani. I
colori e i sapori della Riviera si annullano così con gli odori, ma non
quelli delle ginestre o della rose. Il
“profumo” dominante è quello
della fogna. Horazio Verbitsky,
cronista e politologo argentino,
uno dei massimi esponenti per la
difesa dei diritti umani, sottolinea
che: «Giornalismo è diffondere ciò
che qualcuno non vuole si sappia,
il resto è propaganda». Così anche
da questo “Angolo”, spazio che a
molti non piace, ribadiamo la necessità di un confronto tra le categorie economiche perché siano
pungolo per rimettere le cose al
posto giusto. Così se gli albergatori chiedono di ripristinare, con
tanto di segnaletica in legno d’ulivo, i sentieri collinari puntando il
dito per difendere dal cemento il
territorio, magari i commercianti
potrebbero scendere nell’arena
per combattere le trasformazioni
di hotel in seconde case. Ormai le
negatività ci opprimono. Vorremmo tanto scrivere di problemi risolti, di programmi da mettere a
punto, di accordi siglati per rilanciare, invece, tra miasmi irrespirabili, siamo ancora costretti a registrare le solite beghe di Palazzo
aggravate dal fatto che in troppi
continuano ad affacciarsi alla porta del potere al solo scopo di fare
incetta di poltrone e di ricchezze.
Manca ancora qualche anno alla
fine naturale del mandato di
Melgrati, sicuramente il sindaco
più votato. I nuovi baroni della politica, però, muovono già le loro
truppe dispensando, con grande
anticipo, promesse, le solite a cui
solo gli allocchi posso ancora credere. Le ultime elezioni amministrative hanno premiato molti
gregari, pseudo fidatissimi del
sindaco rieletto. La risposta classica, a chi chiedeva consensi, era:
«Sei con Melgrati? Allora ti voto».
Ma la prossima volta con chi saranno?
2
«L’ALASSINO»
INTERVISTA AI CAPI GRUPPO (segue dalla prima pagina)
MISS MURETTO (segue dalla prima pagina)
sone, soprattutto, Famiglie composte di giovani che non sono in grado
di trovare un’adeguata sistemazione abitativa e, di conseguenza, sono
costrette ad emigrare altrove per
trovarla.
L’Amministrazione Comunale è
consapevole di questo fenomeno e
fa proprie le giuste richieste dei
Cittadini di Alassio. In sintesi, i progetti concreti sono i seguenti: in questo momento è in fase di avanzata
approvazione il progetto che prevede la realizzazione di numero dieci
(10) appartamenti secondo le norme della c.d. “social housing” (edilizia sociale) in Regione Loreto e con
il contributo della Regione Liguria.
A breve sarà varata la variante generale al Piano Urbanistico Comunale, la quale prevede, fra l’altro, l’inserimento del progetto di costruzione di numero centocinquanta (150)
alloggi – in una zona già individuata
– nel rispetto della normativa circa
l’edilizia convenzionata e social
housing.
Il tutto al fine di venire incontro alle esigenze abitative dei giovani alassini a prezzi agevolati. Questa
Maggioranza intende garantire il futuro dei Nostri Giovani: volano dello
sviluppo economico e sociale della
Città di Alassio.
ovvero la ricerca del benessere psicofisico e la salute tra mente e corpo.
Basta taglie estreme e magrezze esasperate dalle tendenze filiformi di alcune firme della moda. Non a caso ad
occuparsi dell’alimentazione delle
miss è stato chiamato lo chef Francesco Pisani, coadiuvato dallo staff
degli Amici di Padre Pio, che hanno
coccolato le finaliste con tante buone
specialità, anche liguri.
Sul palco una disinvolta Maddalena Corvaglia e Alvin, noto dj radiofonico, sempre dalla battuta pronta, hanno saputo condurre tre ore di
spettacolo dinamiche e soprattutto
tenere alto l’umore delle miss tra battute, gag e sarcasmo.
Cinque le uscite che hanno visto
sul palco 32 miss, poi diventate 20,
12, 6 ed infine le ultime due: la numero 17 Marika Zoccarato, 17 anni di
Padova, e la n. 23 Serena Lorenzini.
A fare da madrina a tutte le miss la
bellissima Melissa Satta, che nel 2003
si posizionò seconda al concorso, e
prossimamente protagonista di una
nuova edizione di Striscia la Notizia.
Insieme a Melissa, Laura Ghislandi, noto volto di Guida al Campionato, Marco Predolin, storico conduttore, Ivan Origoni, campione
mondiale junior di Speed Skiing e
l’esplosivo Fabrizio Fontana.
Un impegno di forze non solo per la
Cast Monaco, organizzatrice
dell’evento, ma anche per il Comune
Domanda: Cosa ne pensate del
Conto Consuntivo del 2006.
Ing. Garassino: È del tutto deludente in quanto in esso non è stata
definita alcuno dei lavori fondamentali della città: Alassio non ha risolto
il problema della depurazione delle
acque, (depuratore e fognatura, come risulta dalla forzata chiusura della balneazione degli scorsi mesi), né
quelli dell’acquedotto. Per tutti questi lavori, negli anni passati, sono
stati accantonati e spesi notevoli importi. Deludente sul piano sociale e
della tutela dell’ambiente, basta
pensare che i contributi per gli affitti a persone bisognose sono stati
spesi solo € 30.000 (trentamila).
Molto preoccupante per la finanza
comunale sono i contenziosi in atto
con la Ditta costruttrice del
Grand’Hotel e con alcune delle
Società Partecipate: il danno per il
Comune potrebbe ammontare a decine di milioni di euro, senza che ci
siano accantonamenti adeguati.
Avv. Oddino: L’approvazione del
conto consuntivo 2006 è stato il momento di riscontro positivo della capacità, in relazione alla possibilità
economico – finanziaria, di tradurre
gli obiettivi inizialmente programmati dall’Amministrazione Comunale in risultati effettivamente conseguiti.
È stato un anno non facile in quanto la Legge Finanziaria 2006 (votata
dal Governo di centro-sinistra) non
ha consentito la possibilità di realizzare investimenti in relazione al rispetto del principio c.d. del patto di
stabilità.
In questo quadro, la Maggioranza
ha mantenuto fede alle promesse
non aumentando le aliquote di tutti i
tributi comunali con indubbio vantaggio a favore dei Cittadini di
Alassio. Ed, in ogni caso, il Comune
ha erogato proficuamente tutti i servizi propri dell’Ente e quelli a favore
dei Cittadini e l’Amministrazione
Comunale è riuscita a portare avanti tutte le opere pubbliche già iniziate ed ad intraprenderne altre, come
risulta evidente dai molti lavori in
corso d’opera. I dati di Bilancio confermano, altresì, l’oculata gestione
realizzata dall’Assessorato competente con l’ausilio importante dei
Responsabili degli Uffici Finanziari e
dei Servizi del Comune. Infatti, è stato ottenuto, ed occorre metterlo in
luce, un significato avanzo di gestione e, precisamente, pari alla somma
di euro 3.262.782,90 di cui euro
753.062,92 completamenti liberi che
possono essere adeguatamente
adoperati e/o investiti per lo sviluppo della Città ed a favore di Tutti.
Domanda: Per la tutela della collina cosa pensate sia utile?
Ing. Garassino: Il primo elemento
di tutela è urbanistico di cui abbiamo precedentemente parlato, non si
tratta di bloccare l’edilizia, ma di renderla ecocompatibile. Secondo elemento è quello di finanziare annualmente, come abbiamo proposto,
progetti di rimboschimento, pulizia
e conservazione delle mulattiere e
sentieri che avrebbero anche funzione di tagliafuoco. Allo stesso modo
sarebbe necessario che venissero
costruiti alcuni nuovi depositi d’acqua e quelli esistenti venissero mantenuti permanentemente funzionali.
Avv. Oddino: La nostra bella Città
possiede, oltre uno splendido mare,
anche un’incantevole fascia collinare. La Collina di Alassio è un patrimonio di tutti Noi. Essa costituisce
un’importante risorsa ambientale
che deve essere salvaguardata e valorizzata al fine di farla rientrare a
pieno titolo quale “prodotto” nell’offerta turistica.
Questa Amministrazione Comunale è molto impegnata a proteggerla: infatti, ha iniziato a realizzare la
pulizia dei sentieri, attraverso il fondamentale supporto delle diverse
Organizzazioni di Volontariato Alas-
sino, che ringraziamo anche per
l’importante contributo per la prevenzione degli incendi. È intendimento creare percorsi panoramici
con area di sosta attrezzate, in particolare, per la mountain bike ed il
trekking.
È già previsto lo stanziamento a
Bilancio di ulteriori fondi per meglio
adeguare gli interventi.
Infine, attraverso un serio monitoraggio degli Uffici preposti si eviteranno abusi edilizi e discariche
abusive.
Domanda all’Ing. Garassino:
Quali poteri ha l’opposizione?.
Risposta: L’opposizione esercita il
potere di porre all’ordine del giorno
del Consiglio determinati argomenti,
il problema grave è la blindatura che
su tali argomenti viene realizzata dalla maggioranza, nel 99% dei casi
qualsiasi proposta viene respinta
senza neppure motivare il voto contrario. Coloro i quali hanno assistito
alle sedute Consiliari si sono certamente resi conto di questa realtà. Si
aggiunga il fatto che l’opposizione
non è presente nei Consigli di
Amministrazione delle Società partecipate, che tutti i Collegi dei
Revisori dei Conti sono state scelte
esclusivamente dalla maggioranza,
anche in violazione della legge che
tutela le opposizioni, risulta evidente la grande difficoltà di esercitare il
mandato che ci è stato conferito da
un terzo degli Alassini. Il nostro diritto di partecipazione viene costantemente violato.
Alla fine dell’intervista l’Ing.
Garassino a nome del Gruppo “Alassio più Tua” afferma la volontà di
collaborare con l’Amministrazione
nell’interesse comune. Chiediamo
solamente uno spazio adeguato che
un colloquio permanente possa realizzarsi.
Domanda all’Avv. Oddino:
L’opposizione constata che il suo
diritto viene costantemente violato.
Risposta: La Minoranza lamenta
in modo inconsistente e surrettizio
che i suoi diritti sarebbero violati.
Ad onor del vero, non è dato capire
da parte di chi, quando e perché.
Sicuramente, non da parte di questa
Maggioranza.
Occorre precisare che la Minoranza, sol si seguano i Consigli
Comunali, si pone costantemente in
modo strumentale nei confronti delle iniziative proposte ed eseguite
dall’Amministrazione Comunale.
Il diritto-dovere della Minoranza è
quello di controllare, criticare l’operato della Maggioranza e proporre
tutti gli argomenti che ritiene utili e
necessari per la collettività.
Proprio per facilitare il dialogo fra
le due componenti del Consiglio
Comunale, questa Amministrazione
ha fortemente voluto l’istituzione
delle Commissioni Consiliari.
E queste ultime sono attive: si riuniscono e discutono tutti gli argomenti da portare in delibera nelle sedute consiliari.
Quindi, ciò dimostra un’accurata
attenzione e rispetto nei confronti
della Minoranza. Per quanto concerne la richiesta della Minoranza di
avere un proprio rappresentante in
seno alle società comunali: occorre
distinguere fra quelle partecipate
(Sar, Seava etc.) laddove il Comune
di Alassio ha diritto ad un solo posto
e quelle controllate dal Comune
stesso (Gesco s.p.a., Gesco Mare
s.r.l., Marina di Alassio s.p.a., S.C.A.
s.r.l.). In tale ultimo caso, la
Maggioranza, in ottemperanza al
proprio legittimo diritto di governare, ha deciso di farsi rappresentare
da esponenti di estrazione similare.
Riguardo il Collegio dei Revisori dei
Conti: risulta che un posto sia stato
offerto, durante il precedente periodo di mandato, alla Minoranza; tuttavia, a causa di questioni interne alla stessa Minoranza la possibilità
non è stata da Loro colta.
La Minoranza può ben controllare
l’operato delle società di cui trattasi
attraverso le Commissioni preposte in
virtù dei principi cui si è fatto cenno.
È doveroso un esempio.
Durante la discussione del punto
all’ordine del giorno “conto consuntivo 2006” di cui al Consiglio Comunale del giorno 22.8.2007, la Minoranza ha polemizzato dicendo che
non era in grado di poter conoscere
il bilancio delle società partecipate
dal Comune, in particolare, della
S.C.A. s.r.l..
Affermazione meramente gratuita, poiché la Minoranza dimentica
che la Commissione Bilancio, peraltro, molto attiva, ha dedicato ben tre
sedute consecutive ad analizzare ed
approfondire l’attività, il funzionamento e la gestione della S.C.A. s.r.l.;
alla presenza dell’Assessore competente, dei Funzionari Comunali nonché del Presidente e degli Organi
della società stessa.
Infine, il rappresentante della
Minoranza si è anche dichiarato soddisfatto delle risposte ricevute. A tal
punto, delle due l’una: qual’è il vero
atteggiamento della Minoranza?
Sicuramente, il puro volto della
Minoranza è quello strettamente demagogico.
A.V.A.
Martedì 18 Settembre 2007
di Alassio. Coinvolti in prima fila l’Ufficio Turismo e l’Ufficio Informatica
dell’Ente ed i rispettivi Assessorati al
Turismo e all’Informatica.
Il sito ufficiale del Comune,
www.comunealassio.it, gestito dal
Servizio Informatica, ha dedicato una
sezione specifica all’evento con 18
servizi fotografici (per un totale di 460
foto), comunicati stampa, il programma dettagliato giornaliero degli eventi ed i risultati in tempo reale delle eliminatorie svoltesi durante la finalissima a Parco S. Rocco. Migliaia i contatti settimanali da parte dei navigatori a
conferma del grande interesse che la
manifestazione suscita nel pubblico.
Si tratta di un evento di livello nazionale, che coinvolge sin dalla sua
fase embrionale il Servizio Turismo,
Manifestazioni, Promozione e Politiche Giovanili del Comune di Alassio, che ha seguito, infatti, la puntuale organizzazione logistica dell’evento e svolge con attenzione l’importante ruolo di garante, al fine di verificare che sia data la massima visibilità alla Città di Alassio con efficaci
azioni promozionali a partire già dalle selezioni invernali sino alla serata
finale a Parco S. Rocco.
Si è concluso così un altro capitolo
di Miss Muretto. Tra aspirazioni, lacrime ed emozioni, una nuova reginetta è pronta a vivere il sogno.
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
Parte della Piazza San Sebastiano, in Moglio, quella (tanto per
precisare) adibita a parcheggio, oltre che ai bellissimi pini è pure
dotata di aiole con oleandri e agave che, purtroppo, sono in uno
stato di vero abbandono e avrebbero bisogno di un buon “MAQUILLAGE” possibilmente periodico. Non si dimentichi che per i
molti turisti, specialmente stranieri che, a piedi, salgono alla
Frazione questa è la prima sosta e, come impatto, attualmente
tutt’altro che gradevole.
•••
Michela Branco
Prima
AVVISTAMENTO INCENDI
Davvero ammirevole l’accoglienza
e la cena offerta a Solva dalla
S.O.A.M.S., a Moglio dalla S.M.S.F.
e, con la collaborazione di tutti,
dall’A.V.A. nel salone parrocchiale
di Sant’Ambrogio (g.c.)
Un plauso particolare all’Associazione Albergatori col suo
Presidente Enrico Mantellassi e alla
Signora Nuccia Cosso con la figlia
Sara, per il modo eccellente con cui
è riuscita a coordinare la partecipazione degli albergatori, i quali, con
alto senso di ospitalità e gratuitamente, hanno offerto ai volontari dei
gruppi pranzo e cena tutti i sabato e
le domeniche di agosto.
Gli alberghi sono: HOTEL AIDA PANAMA - AL MARE - ATLANTIC BEL SIT - BRISTOL - CORSO - DEI
FIORI - SAVOIA - FLORIDA - ENRICO NEW WEST END - NUOVO SUISSE ROSA e TOSCANA.
L’Amministrazione Comunale ha
provveduto per gli altri giorni.
Riteniamo che questo esperimento sia stato positivo e che potrebbe essere ripetuto, con risultati
anche migliori.
Il 31 agosto un rinfresco presso la
(segue dalla prima pagina)
Sede dell’A.V.A. è stato occasione
per esprimere la soddisfazione di
tutti e per scambiare saluti e ringraziamenti.
L’avvistamento incendi continua
anche in Settembre, e speriamo, che
oltre alle benemerite Associazioni
Alassine, precedentemente citate, si
aggiungano anche gli altri cittadini
che hanno dato la loro disponibilità.
Al momento di andare in stampa
riceviamo notizia che a seguito della
nostra segnalazione i volontari della
Protezione Civile hanno tagliato l’erba seccata da diserbante sotto i
mandorli ed i lecci piantati dai bimbi delle scuole lungo il ciglio della
strada panoramica di San Bernardo.
L’incendio dell’erba è scongiurato,
peccato che il diserbante abbia seccato alcuni mandorli. Ci auguriamo
che questo “servizio” non venga più
ripetuto, i rovi e l’erba seccata dal
diserbante sono uno spettacolo poco bello, anche pericoloso per persone ed animali.
Per informazioni telefonare:
A.V.A. 0182 643937 - oppure COMANDO DI POLIZIA MUNICIPALE
0182 645555.
SAN BERNARDO (segue dalla prima pagina)
Il parroco della chiesa di San
Vincenzo, Don Luciano Mazzaferro
ha officiato la S. Messa.
Nella bella e sentita omelia ha
messo in risalto, citando il Vangelo,
l’importanza di aiutare gli altri, i bisognosi e gli anziani anche solo con
un po’ di compagnia. «I cristiani de-
nardini e rallegrato anche le famiglie Cavedini e Cassiano.
Numerosa è stata la rappresentanza, con il gonfalone, dei confratelli di Santa Caterina che continuano un’antica tradizione e ai confratelli sono stati distribuiti i famosi
“canestrelli.
Dopo
Abbiamo ricevuto ancora lettera per la mulattiera, che da
Costa Lupara scende alla Bellorina, chiusa con cancelli.
Ribadiamo quanto scritto il mese scorso.
I Sindaci, le giunte (ad Alassio sono sempre gli stessi da molti anni) e gli uomini passano ma i disastri dell’uomo, delle giunte e dei Sindaci rimangono.
Settimana da miss all’oratorio della Chiesa
di sant’Ambrogio
Quest’anno le trenta finaliste di
Miss Muretto hanno pranzato e cenato al refettorio Messo a disposizione dal parroco Don Angelo.
L’idea di usufruire di questo
grande spazio nel centro di Alassio
per preparare i 1300 pasti delle
persone che lavorano per la manifestazione si è dimostrata particolarmente felice. Il cibo abbondante
e leggero, preparato con ricette ca-
salinghe dal cuoco Franco Pisani e
dal gruppo di preghiera di padre
Pio coordinato dalla signora Rita è
stato molto apprezzato da tutti,
specialmente dalle ragazze che, alla faccia della linea perfetta, hanno
dimostrato di essere ottime forchette!
Un grazie di cuore a tutti coloro
che hanno collaborato e arrivederci al prossimo anno!
La partecipata cerimonia.
vono testimoniare con l’amore verso il prossimo la loro fede».
La Corale Giacomo Natale al gran
completo e molti altri giovani hanno
animato la funzione sotto la direzione sempre puntuale e precisa di
Ilaria Natale, accompagnati dalla
brava chitarrista Giulia Natale.
Dopo la cerimonia religiosa, il rappresentante degli “Amici di San
Bernardo” ha fatto una breve relazione, ricordando con gratitudine la
Signora Maria Luisa Bignoli vedova
Ferrari (defunta recentemente) proprietaria del terreno dove si svolge
la festa e ringraziando gli eredi che
hanno voluto continuare a dare il loro permesso per l’uso del prato.
È stato ricordato altresì il geom.
Alberto Ronchi, mancato pochi giorni prima, che con l’ing. Giancarlo
Garassino aveva elaborato il progetto per la ricostruzione della Chiesa.
La nascita di due bimbe (Elisa
Mercuri ed Eleonora Boeri) hanno
aumentato il numero dei Samber-
È stato ricordato, come curiosità
storica, che il professor Giovanni
Puerari, facendo delle ricerche, ha
trovato dei vecchi testamenti nei
quali sin dal secolo XV oltre alle varie chiese cittadine vi sono indicate
cospicue offerte in denaro per quella di San Bernardo. Dunque la chiesa
o una cappella erano già presenti
prima del 1614, quando fu eretta
quella poi distrutta dal terremoto
del 23 febbraio 1887.
Un plauso ai Sanbernardini che
hanno collaborato alla realizzazione
della festa ed al Frantoio Armato per
i mezzi forniti. È seguito un rinfresco
apprezzato da tutti, con l’aggiunta di
specialità preparate dalle famiglie
Moirano, Novaretti e Scarato, accompagnate dall’ottimo vino offerto
dal Signor Ghiretti.
La chitarra e la voce di Luciano
Raita ed altri hanno rallegrato la
compagnia che si è data appuntamento per il 2008.
c.c.
Agosto 2007. Da sinistra Rita Iuppa, lo chef Franco Pisani e mons. Angelo
De Canis accolgono le aspiranti missi Muretto nella sala parrocchiale dove è stata allestita la sala da pranzo per le bellissime ospiti e lo staff orga(FOTO SILVIO FASANO)
nizzativo.
SAN ROCCO (segue dalla prima pagina)
sità dei numerosi villeggianti. La
santa Messa, celebrata da mons.
Angelo de Canis con l'assistenza
del diacono Roberto Mollo e di
Paolo, ha avuto un tono particolarmente solenne per la partecipazione sentita e corale dell'assemblea.
Al termine del momento liturgico, come è ormai tradizione, Santino Bruno Pezzuolo ha recitato
una sua poesia ricca di riferimenti
alle bellezze del luogo e alla devo-
zione degli alassini. Sullo spiazzo
accanto alla Chiesa, infine il rinfresco è stato allietato sia dalle note allegre della banda sia dal canto
del complesso I Ribattabastiui con
Luciano Raita alla chitarra.
La festa ha ormai conquistato il
cuore non solo degli abitanti della
zona, ma anche di tutti gli alassi i
turisti e ha le carte in regola per diventare un'altra insigne manifestazione di fede.
Giovanni Puerari
Martedì 18 Settembre 2007
3
«L’ALASSINO»
FORZA ITALIA I Volontari Boschivi segnalano che…
CRONACA DI ANDATE: MESE DI SETTEMBRE 2007
Alla scala del pontino che conduce (oltre la ferrovia) in via
Michelangelo, da tempo, è stato
rotto, e asportato il primo scalino dal lato monte (a salire), per
venire “in” Alassio.
Inoltre...oltre al danno si aggiunge la beffa, (quasi) quotidianamente qualche “buontempone” vi ci posiziona una buccia di
banana... (Ciò detto come nota
“folkloristica”... anche se non
proprio simpatica) e...tralasciando tutti i “nesciùi” scritti
sul pannello metallico, e alle solite bottigliette di birra (rotte...!!!) per terra, il tutto come
“presentazione” al punto fondamentale di questa nostra: “Il palmares della stupidità lo vince la
persona che da almeno un anno,
Un pomeriggio di fine estate…
È stato di recente eletto il
Comitato Alassino di Forza Italia.
Ne fanno parte oltre coordinatore avv. Emanuela Preve con studio legale in Alassio, il dott.
Gabriele Aicardi che ricopre la
carica di Vice Coordinatore e si
occuperà di arredo urbano e di
tenere i rapporti con l’Amministrazione Comunale; l’Avv. Giuseppe Cassarino al quale è affidato il compito di curare i rapporti
con le Società partecipate;
Franco Verzello che manterrà
rapporti con l’Assessorato al
Commercio, Aldo Giardini che si
occuperà di Ambiente; il prof.
Antonio Mazzoni che si occuperà
di Cultura ed il Rag. Vincenzo
Zarrillo che manterrà rapporti
con gli Assessorati al Turismo e
allo Sport.
Dei rapporti con gli Assessorati al Demanio e all’Urbanistica si occuperà, in particolare, il coordinatore, che si sta per
altro, già adoperando per un incontro ad Alassio con Michela
Vittoria Brambilla che cura in tutta Italia le realizzazione di iniziative culturali.
Nell’anno internazionale dedicato alle pari opportunità è di
grande rilievo oltre al fatto che
sia proprio una donna la coordinatrice anche il fatto che siano
state inserite nel Direttivo anche
Mazzocchi Primula e Cassarino
Paola la quale si occuperà dei
rapporti con l’Assessorato ai
Servizi Sociali.
NdR L’Associazione Vecchia
Alassio augura all’avv. Emanuela
Preve ed al Comitato un buon lavoro per il bene della città e dei
cittadini.
dal cervello (...?)...) e nel caso,
non potrebbe scindere dai suoi
conoscenti, e colpire solo gli
sconosciuti.
Quindi consigliamo agli addetti ai lavori che spesso vanno
a stringere i bulloni a tele specchio, di forare il palo di sostegno
e di inserire una vite auto-filettante di fissaggio, dopo aver posizionato idoneamente lo specchio.
Facciamo notare che tale pontino oltre ad essere il punto di
partenza utilizzato da tutti noi
camminatori, turisti compresi,
conduce da e per la mulattiera
panoramica di Madonna delle
Grazie ed è inoltre un punto molto trafficato con auto/moto e
che l'immissione da chi provie-
ogni giorno...dico ogni giorno!!
gira lo specchio che si trova al
fondo della scala,... nei pressi
dello scalino mancante..., ultimamente tale specchio è stato
“decorato” da uno dei tanti simboli fatti a bomboletta che
“adornano” ovunque, così da
renderlo completamente inutilizzabile.
La costanza del “fenomeno”
che ogni giorno gira lo specchio
che (in molti) riposizionano
giornalmente è a dir poco “maniacale” e, questo “maniaco” (al
momento ancora sconosciuto)
sicuramente non ha (in zona) né
parenti, né amici, né conoscenti,
oppure non ha mai pensato che
l'incidente è in agguato (provocato dalla sua mano...scollegata
Premio di pittura al Borgo Coscia
Anche quest’anno ha riscosso
molto successo di adesioni e di
partecipazioni il Premio di Pittura
e disegno per bambini organizzato dall’Assessorato al turismo di
Alassio, in collaborazione con gli
Amici del Borgo Coscia. E sabato
Giulia Gallo (di Nizza Monferrato);
2^ Emma Brusco (di Como); 3^
Roberta Chiabò (Alassio). Al quarto posto, pari merito, sono stati
classificati: Chiara Garabello
(Alassio), Arianna Herold (Casteggio-Pv), Benedetta Marcello (di
ne dai garage del tennis e chi
scende da zona S. Rocco crea
costantemente problemi e rischi di incidenti.
Rinnoviamo i complimenti
per la sua stupidità a chi si “diverte” a manomettere costantemente lo specchio e gli consigliamo di rivolgersi a “Servizi
Sociali” e chiedere l'aiuto di un
Assistente/Psicologo e a comprarsi una bella canna da pesca...visto che non può stare fermo con le mani, e considerando
che ama la solitudine, almeno si
sfoga girando... il mulinello.
Nella foto il pontino con relativo specchio e scalino
Per i Volontari Boschivi
“Attila” & “G-Boy”
40 anni
felicemente
insieme…
I giovani premiati con le autorità.
18 agosto, alle 16.30 in piazza
Arenella, preceduta da giochi e
spettacolo dei Clown si è svolta la
cerimonia di premiazione dei
bambini vincitori. Erano presenti
alla premiazione l’assessore
Rocco Invernizzi, la responsabile
dell’Ufficio Turismo del Comune
Piera Olivieri, il Presidente del
Borgo Coscia Nello Aicardi, il Vice
Presidente Domenico Bogliolo e il
parroco della Chiesa dei Cappuccini, padre Walter. Sono risultati
vincitori: al primo posto Maria
provvisa follia edificatrice voleva
costruire. L’inchiesta giornalistica era veramente allarmante e il
primo cittadino di Andate ne era
da una parte terrorizzato, dall’altra visibilmente sollevato.
Terrorizzato perché nell’articolo
si parlava anche dei disastri cementizi di una bella cittadina marina dove il nostro amato sindaco
era solito trascorrere qualche
giorno di vacanza ogni tanto; sollevato perché ad un certo punto,
terminata la lettura, posato il settimanale rifletté che la cosa non
lo riguardava affatto. L’articolo si
riferiva ad una regione marina, ed
egli era invece il sindaco felice di
una meravigliosa città sul lago di
Como; distante almeno 250 chilometri dai problemi citati. E pensò
con gioia vicino alla commozione
che lui, nei dieci anni di mandato
come sindaco, e nei cinque precedenti come assessore non aveva permesso di impiantare nel
suo comune neppure un decimetro cubo di cemento, aveva immaginato e realizzato un piano regolatore severissimo e ristrettissimo, che aveva come unico scopo la salvaguardia del verde cittadino e collinare. Non aveva permesso che si costruisse nel suo
amato paese neppure un box-auto in cemento armato, non aveva
tagliato una sola pianta ed anzi,
ogni anno la festa più importante
per lui era quella del rimboschimento, in cui andava, con i bambini delle elementari, a piantare
alberi nella collina, dando ad
ognuno di essi il nome di un suo
elettore. Aveva portato i parcheggi delle auto in una loca1ità a
cielo aperto al di là della collina,
ed un servizio di pullman-navetta
collegava il parcheggio con la
città, perla del lago di Como. A
questo punto, però il sindaco
pensò che gli mancava ancora
una cosa soltanto per terminare
felicemente i1 suo mandato: impedire agli abitanti del Borgo
Femore di costruire (come pretendevano di fare), in piazza
Rimessa, un silos in cemento per
box-auto, il che avrebbe distrutto
l’ultima piazza costellata di alberi
e di verde pubblico di Andate. E
lui non poteva assolutamente
permettere quello scempio. “Se
riesco a fare ancora questo bene
al paese, potrò dire di avere
adempiuto al meglio del mandato
concessomi dai cittadini!”
E, pensando queste cose, lì, sulla grande poltrona del Comune
nel caldo pomeriggio di fine estate, si addormentò sorridendo.
Luca Caravella
Notiziario Natura by Volontari Boschivi
GITA AL PORTO
Gli ospiti della Casa Albergo
Poggio Fiorito insieme agli anziani utenti del Servizio di Assistenza Domiciliare hanno trascorso un allegro pomeriggio in
compagnia in occasione della gita sul trenino organizzata per loro mercoledì 25 luglio.
Dopo la gita, gli anziani sono
stati calorosamente accolti presso il Circolo Nautico AI Mare dove, in un clima festoso e amichevole, hanno consumato una ricca
merenda.
L’Assessore alle Politiche Sociali Dott.ssa Loretta Zavaroni
desidera porgere un sentito ringraziamento al Sig. Emilio Spitale
del Circolo Nautico al Mare, per
quanto preparato e offerto in
questa occasione e per aver contribuito a rendere questa gita ancora più piacevole.
Il giovane e aitante sindaco di
Andate, ing. Matteo Telriconoscenti nella quiete estiva e pomeridiana del suo ufficio stava leggendo, abbastanza preoccupato,
un’inchiesta pubblicata dal settimanale politico “Il caffè lungo”.
L’articolo in questione, che non
aveva ricevuto né smentite né
querele, parlava di una regione
italiana situata sul mare e vicina
ad uno stato estero. Sosteneva
che nella regione, due personaggi
importanti, uno di sinistra e uno
di destra, uno presidente della regione e l’altro ex ministro, uniti
solo dall’uguale nome di battesimo, diciamo Tiberio, si erano tacitamente accordati per spartirsi
il potere: uno il ponente e le banche, l’altro il levante e tutto il resto. L’articolo imputava a questo
tacito accordo il degrado della regione, il proliferare delle colate di
cemento dappertutto, ecc. ecc. E
citava, a sostegno della sua tesi le
proteste degli ambientalisti, di
Beppe Cicala, noto comico ed
ecologo, e di Antonio Muscoli,regista televisivo, che aveva
protestato contro quattro torri
da costruirsi nel suo paese natale. E partendo di li: si apriva un’inchiesta sulle torri, sui grattacieli,
sui sigari enormi che pressoché
ogni città della regione, in una im-
Romagnano Sesia), Letizia Panagini (Casalino), Marta Tornago
(Ortovero), Luca Leuzzi (Alassio),
Silvia Pozzi (Luvinate). Premi speciali sono andati a Giulia Maria
Gallo (per disegno su S. Francesco), Sara Abbatemarco (premio Paperino) e Mattia Mulé (partecipante più piccolo). La manifestazione (cui tema era “ALASSIO”
il suo mare e le sue spiagge) è stata presentata da Andrea Gallea.
L. C.
Li hanno festeggiati, il 15 luglio u.sc., gli amatissimi Luigina
e Giuseppe Cassinelli. Figuriamoci la gioia delle figlie Paola e
Lucia con i rispettivi mariti
Marco e Antonino e la piccola
Giulia!
Anche l’A.V.A. augura ancora
molti anni di felicità agli “sposi”
ed alle loro famiglie.
Cari concittadini...questa volta
Beh... hanno ragione! ma adesso un paio di volte all’anno.
siamo particolarmente orgogliosi di ogni sei mesi andremo a curare quella
Al mattino dopo, appena mi sono
mostrarvi le foto del prisvegliato, ho pensato a quema...e del dopo... la “cura”!!!
gli anziani... e al fatto che da
poiché si tratta del parco/
quella mattina quando si
giardino dell’R.S.A. di Alasfossero affacciati alle finesio, dove i nostri cari... famistre, e/o usciti in giardino
gliari, parenti, o amici, non
forse... si sarebbero sentiti
più giovanissimi... soggiorun po’ meno... trascurati...
nano o soggiorneranno..., atun po’ meno abbandonati...
tualmente nessun nostro co(Mi riferisco trascurati/abnoscente è ospite della strutbandonati dalle istituzioni)
tura, e i lavori di bonifica veperché oltre alle amorevogetazionale li abbiamo svolti
lezze dei parenti (chi di loro
con il solito spirito di altruili ha) ed alle cure e attensmo...a prescindere..., ma
zioni di medici ed infermiedurante la giornata di lavoro
ri, anche l’“ambiente” (vedi
abbiamo fatto amicizia con
natura) che li circonda è imalcuni simpatici “ospiti” del
portante! come del resto
sottostante “Asilo del Nonper ognuno di noi!.
no”, i quali dal principio non
Un
ringraziamento
ci avevano proprio accolto Di tutte le foto da noi scattate, prima, durante e dopo… all’A.V.O. che ci ha segnalacon entusiasmo... poiché “vi mostriamo solo il dopo”… del “prima” non deve re- to questa situazione, e ha
pensavano che fossimo degli stare neanche il ricordo.
curato la pratica di richiesta
operatori preposti, (e pagadei permessi all’A.S.L.
ti), infatti la prima cosa che
“Amate
e curate di più
hanno detto è stata: “E finalmente! jungla... che... dopo la nostra bonifica,
la natura... vi gioverà!”
sono anni che non venite! e qui è ha una parvenza di giardino civile...
“Attila”
tutto all’abbandono!”.
e basterà una buona manutenzione,
La Nazionale Italiana di Paracadutismo
sportivo centra il bersaglio
Dal 2 Agosto al 12 Agosto si sono
disputati a Stupino (aeroporto militare a 2 ore da Mosca) la coppa
del mondo delle discipline del
Paracadutismo sportivo.
Nella disciplina più difficile a
squadre denominata FCL 8 (Forma-
zione in caduta libera a 8 elementi)
la squadra eX3MO capitanata da
Betti Alessandro ed Arrigo Marco,
due alassini DOC, ha centrato l’ambizioso obiettivo di salire sul podio
con uno splendido 3 posto.
In una disciplina dove hanno
sempre fatto da padrone le più
grandi nazioni come Stati Uniti,
Russia e Francia questa volta
l’Italia si è distinta brillando per efficienza e rapidità di esecuzione
delle figure fin dalle prime fasi della gara. Per enfatizzare l’importanza della medaglia di bronzo vinta si
pensi che l’Italia in 20 anni non ha
mai raggiunto il podio in tale disciplina.
Questa disciplina, che comprende appunto 8 persone in caduta libera che compiono evoluzioni e
movimenti in perfetta sincronia,
non è difficile solo in volo ma anche
a terra e non a caso siamo paragonati, da parte degli addetti, alle
frecce tricolore come tipo di organizzazione, tenacia e senso del dovere. Sono stati 4 anni di sacrifici,
spiega il capitano
Betti Alessandro,
nei quali abbiamo
fatto estenuanti allenamenti ad Eloy
in Arizona con più
di 300 salti l’anno
e addestramento
simulato nella galleria del vento di
Parigi e Londra
per prepararci
adeguatamente al
mondiale. La fatica maggiore, oltre
quella fisica, è stata togliere del tempo e denaro alle
nostre vite per
perseguire l’obiettivo e se devo ringraziare qualcuno dedico il podio
alla mia famiglia alla mia compagna
e a mio figlio che hanno sopportato le mie assenze.
Purtroppo essendo uno sport
molto spettacolare ma di nicchia
(solo 9000 paracadutisti in Italia e
circa 500.000 nel mondo) possiamo contare solo sulle nostre forze
ma prevediamo per il Mondiale del
2008 di essere comunque all’altezza della situazione anche se senza
sponsor la strada per il podio mondiale è MOLTO in salita.
Un ringraziamento particolare
va alla FIPS (Federazione Italiana
Paracadutismo Sportivo) e ed il
CONI per gli aiuti (anche se pochi)
che ci hanno permesso, in parte, di
raggiungere il nostro obbiettivo.
Milano/Alassio 2 agosto 2007
Spett. A.V.A. Ass. Vecchia Alassio
Via XX Settembre 7
17021 Alassio
Parcheggio pluripiano
Piazza Stalla… forse è
già tutto predisposto…?
Ho letto con compiacimento la
lettera del vostro Presidente Cavedini al Sindaco Melgrati e alla Sovraintendenza per i beni ambientali
della Liguria pubblicata sull’Alassino di maggio, nonché quella non
meno bella e accorata della signora
Vanna Gandolfo pubblicata sul mensile di giugno e non posso esimermi
dal condividere i giusti sensati pensieri espressi. Sono ingegnere, abito
a Milano e frequento da moltissimi
anni Alassio, 15 giorni in estate – io
in inverno zona Coscia/Frati e pertanto ben conosco l’evidenza di non
toccare quel piccolo polmone di
verde che completa la bella vegetazione di Piazza Stalla (gioia dei bambini e anziani) e porta di luce aria e
visibilità a tutto il quadrilatero. Il
progetto poi di alzare un muro di tre
metri verso via Marconi mi sembra
una cosa così tanto insulsa e meschina a cui un qualunque professionista possa mettere la sua firma!
Quindi sull’argomento ambiente
paesaggio non mi sarei ulteriormente dilungato perché pensavo bastassero le rimostranze del Borgo,
per l’importanza che lo stesso ha
nella vita della città, per far capire
agli amministratori quale “capellata” stessero facendo, ma improvvisamente ieri, 1 agosto, a pagina 2 del
Sole 24 ore Foglio Nord Est, trovo
ben visibile nella rubrica bandi e affari, l’annuncio che il Comune di
Alassio “affida progettazione defini(continua a pagina 4)
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
Due suggerimenti
Qualcuno ieri mi diceva "vista la
strage di verde pubblico e la ventilata ipotesi di distruggere piazza
Stalla, parte del Tennis club nonché la bellissima fila di oleandri di
viale Hanbury lungo la ferrovia
per fare altri box parcheggi, certe
persone dovrebbero essere soprannominate ‘Attila’, perché dove passava lui non cresceva più un
solo filo d'erba” (sradicamento
dei pini di Via Diaz e altro).
Se si realizzasse poi il peggio tali persone dovrebbero esser chiamate “figli di Gengis Khan” il barbaro distruttore.
“Absit iniuria verbis” mi venne
in mente un aneddoto di alcuni anni fa:
C'era un medico all'ospedale
che era soprannominato dai colleghi ironicamente Nerone, con riferimento all’ammazza cristiani;
quando questo medico andò in
pediatria fu tosto chiamato Erode.
Su certe problematiche che interessano non solo noi oggi ma i nostri figli e nipoti domani, occorrerebbe a mio parere indire un referendum bipartizan che interessi
tutti i cittadini, o prendendo
esempio dai po1itici navigati far
svolgere da una azienda specializzata un sondaggio per vedere come la pensa la gente.
Si eviterebbero gravi e impopolari “pazzie” di cui qualcuno si
pentirebbe poi, magari dopo le
elezioni amministrative contando
i voti perduti. Un’altra idea sarebbe quella di interpellare tre perso-
ne particolari e competenti: il ministro Pecoraro Scanio noto ecologista, il professor Sgarbi tutore
della bellezza artistica e storica, e
il cav. Silvio Berlusconi che ama il
verde e cura in Arcore personalmente i giardini della sua villa: lui
farebbe dei parcheggi nella sua
villa di Arcore al posto dei suoi
stupendi giardini?
Una seconda proposta suggerimento è quella di segnalare con
appostiti cartelli gialli 50 per 40
cm. come in tutte le città di cultura, i palazzi, le Chiese e in genere
monumenti e tutto ciò che storicamente è fatto culturale nella nostra città millenaria. I turisti lo apprezzerebbero e sarebbero portati ad entrare in certe chiese (esempio quella della Carità datata
1300) per visitarla e ammirarne le
bellezze artistiche.
Una commissione di esperti e di
professori scelti dall’A.V.A. dovrebbe scegliere quei monumenti,
palazzi e altri luoghi da riproporre
all’attenzione dei turisti con gli appositi cartelli segnalatori del secolo di costruzione e dell’importanza storica. Io cito ad esempio oltre
la Chiesa della Carità del XIII secolo anche il Palazzo Ferrero
Ventimiglia, il Torrione, la via
Romana e la Cappella di Santa
Croce, le mura di cinta della parrocchia Sant’Ambrogio e per le altre vedrà la commissione.
Via Diaz
PRECISAZIONE SULLA
REGIONE RANGÈ
Alassio, 22 agosto 2007
Spett. Redazione
del Mensile “L’Alassino”
c/o Associazione Vecchia
Alassio (A.V.A.)
17021 Alassio
relativa all’articolo apparso
nel n° 8 de L’Alassino del 14
Agosto u.sc., pag. 9
Sin dall'anno 2001 regolarmente quasi ogni anno invio una lettera al Comune di Alassio per far
presente lo stato pietoso della
via Diaz!
Mi riferisco al traffico e posteggio degli automezzi veramente
difficoltoso, all'eccedenza dei rifiuti in rapporto ai contenitori
esistenti con il relativo espandersi di miasmi sgradevoli e non certo salutari, ai pini marittimi di cui
alcuni così inclinati da essere divenuti pericolosi nonché a quelli
tagliati e mai sostituiti, ai vecchi
cartelloni pubblicitari in stato
miserevole, ai marciapiedi sconnessi particolarmente rischiosi
specie per le persone anziane
(dobbiamo proprio aspettare
che qualcuno si faccia male?), e
così via.
Sembrava che con il nuovo
sbocco dell'Autostrada, proprio
a monte fosse giunto il momento
per la definitiva messa a punto
della via Diaz che per parere generale è giudicata se non la più
bella certamente una delle più
belle d'Alassio.
Se non vado errato era anche
stato presentato il nuovo progetto che sembrava definitivo. Che
fine ha fatto?
A quanto pare tutto si è arenato e a questo punto vale il detto
“chi vive sperando, muore campando!”
Una risposta in merito da parte del Comune, se possibile favorevole, sarebbe estremamente
gradita.
Con stima
Ettore Bianchi
Premiato dal sig. Sindaco
tra i villeggianti
più fedeli di Alassio
Silvio Viglietti
La Via Rangè è una strada privata che si diparte dalla Via Adelasia,
all’altezza della curva di Grattapapè, si arrampica a tornanti
sempre più stretti, fino a raggiungere il numero civico 99 dove insiste, come recita l’articolo in oggetto una splendida villa settecentesca, restaurata e rinnovata secondo il progetto dell’arch. Marco
Melgrati.
Dal numero civico 99 la strada
prosegue ancora per un breve tratto, superando la casa in costruzione dei Signori Pischedda e Sciutto,
per finire nelle sottostanti fasce incolte, senza sbocco alcuno.
Da quanto sopra risulta evidente che la Regione Rangero e la frazione Moglio sono due siti nettamente distinti e non confinanti.
È possibile ipotizzare che l’autore dell’articolo, cui “l’errata corrige” fa riferimento, non fosse correttamente informato riguardo alla geografia dei luoghi.
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Lavori al
Grand Hotel
Alla cortese attenzione de
l’Alassino:
Per la prima volta in vita mia mi
trovo nella necessità di far sentire la mia voce e rispondere ad
una affermazione del Sig. Sindaco. Non è mio costume lamentarmi o polemizzare ma c’è un limite a tutto.
Dunque una sera di luglio non
avendo voglia di uscire faccio
zapping con il telecomando e capito sul consiglio comunale della nostra città. In genere cambio
subito canale ma sentendo che
parlavano del Grand Hotel mi
soffermo. Ad un certo punto ad
una delle interpellanze fatte dal
cons. Testa sulla durata dei lavori il Sig. Sindaco risponde in
questo modo:
«MA COSA CHE VUOLE CHE
IMPORTI AI CITTADINI SE I LAVORI DURANO 500 O 1000 GIORNI, L’IMPORTANTE È CHE FINISCANO» Sono sobbalzato sulla
poltrona. lo abito proprio di fronte all’albergo e forse il Sig. Sindaco non immagina minimamente cosa stiamo passando da SEI
ANNI!!! per colpa di questi lavori.
Ogni tipo di disagio, polvere, rumori, ci sono stati periodi che
non si poteva stare in casa, come
quando c’era la macchina che faceva i buchi per il muro perimetrale, una decina di camion che
portavano via la terra prima dalla piazza poi dai giardini, via vai
di betoniere dal mattino alla sera… potrei continuare ma mi fermo. Il tutto senza mai esserci lamentati, anche perché a questa
ditta è stata concessa qualunque
cosa e sarebbe stato inutile. Infine mettiamoci pure le varie
uscite sui giornali di Consiglieri e
Vice Sindaci vari che affermavano in pompa magna che i lavori
sarebbero terminati entro il tal
mese… ma non si è mai saputo di
quale anno. È proprio convinto il
Sig. Sindaco di quello che ha detto? Forse un po’ più di rispetto
per chi da anni sopporta tutto ciò
stando zitto non guasterebbe. In
compenso mi sono sempre sentito dire: vedrai a lavori finiti che
zona meravigliosa diventerà…
ecco il punto è proprio questo…
Quando finiranno i lavori?
Nella speranza di veder pubblicata questa lettera ringrazio
per l’attenzione Distinti saluti
Giovanni Stalla
Aria di burrasca
Corso Europa con le sue ville e
il suo albergo “4 stelle”, ma villa
degli Oleandri è ormai diventata
un ricettacolo di topi, ruggine,
piante che crescono incolte imbrattando i marciapiedi e anche
verso Viale delle Palme, quella
che era la dependance è veramente uno schifo! Mi stupisco come non sia diventata un posto per
abusivi e simili!
Non potrebbe il Comune obbligare gli eredi a fare almeno un po’
di pulizia? Così fa proprio “anguscia”!
Ogni volta che si parla di piazza Stalla mi assale l’angoscia che
ho provato quando sono state
tolte le piante dai giardini di
Vittorio Veneto.
Se non vado errata la raccolta
firme per non approvare un blocco di cemento in più dove c’è ancora un piccolo lembo di verde,
c’è già stato. Si sta mobilitando
un esercito per raccogliere altre
firme e manifestare contro il problema sempre in agguato. Sono
angosciata; mi pare di essere tornata ai banchi di scuola dove i temerari dicevano agli altri che il
raglio dell’asino non arriva in cielo. Se fosse così, gli asini potrebbero dire alle menti elette che si
dovrebbe ricordare. come in tante epoche, gli asini sono state
quelle creature in grado di affrontare guerre e lavori che l’uomo sapiente non avrebbe potuto
risolvere da solo.
Marinella Carenzo
Fernanda
Giuseppina Fissoti Nattero
VILLA DEGLI OLEANDRI
Martedì 18 Settembre 2007
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Che cosa mi ha regalato
la “Piazza”
CHE COSA MI HA REGALATO
LA “PIAZZA”: tre anni di polveroni, fumo, rumori di ogni genere e tono, piccole scosse di assestamento, camion-camion e
camion, macchinari che estraevano, dividevano, impastavano,
riutilizzavano, gru enormi a sollevare strutture in ferro che non
sapevo nemmeno pensare,
sempre nell’attesa del traguardo, della fine dei lavori. Lavori
che sono stati dolorosi per noi e
portatori di danni (valutati in diverse decine di migliaia di euro,
per i quali ci è stata offerta la decima parte).
Lavori che sono stati pane, impegno, fatiche tante per chi ha lavorato in quella voragine che
sembrava senza fine, una bolgia
d’inferno nel caldo torrido
dell’estate, nei freddi venti e nelle piogge invernali.
A poco a poco prendeva forma
una struttura ben definita, fino al
compimento dell’opera.
La piazza è bella, a me piace.
Mi piace perché è goduta nel gioco dei bimbi, nell’incontro dei
grandi, nell’ultimo sole gradito
agli anziani che tendono il viso ai
suoi raggi.
Poi la grande beffa: sono arrivati i “decibel”. Musica a tutto
volume che fa tremare i vetri
delle case anche in “seconda e
terza fila”.
Quando la sera, dopo la calura
del giorno vorresti aprire la casa
alla frescura, fare due chiacchiere, invitare gli amici, vedere quel
bel film che aspetti da tempo, de-
vi barricarti, soffocare senz’aria
perché fuori le percussioni, le
chitarre elettriche ed altri strumenti creati per il piacere
dell’udito, trasmessi da amplificatori dei quali si fa un uso sconsiderato non ti danno la possibilità di scelta. “Metti un condizionatore” mi ha detto un molto autorevole cittadino.
A parte i doloretti che già mi ritrovo per i quali il suddetto non
sarebbe cura adatta, le spese di
impianto, siamo in sofferenza
energetica e non mi pare il caso
di caricare una situazione di già
compromessa a livello nazionale
e mondiale.
Siamo ad Alassio!!!
Vogliamo dimenticare la musica delle onde sulla battigia, la
magia del plenilunio, il profumo
dei pochi giardini che ci rimangono? Cose vecchie e in disuso
che creavano serenità e armonia
e non avevano bisogno di giornate intere di prove, di martellate per montare e smontare fino a
tarda notte. Un concerto non dura solo due o tre ore!
Ora son qui a pensare… quando sarà finito l’hotel a 5 stelle
(cinque), saranno disposti i
clienti molto ben paganti a godersi i “decibel”?
Un po’ di buon senso. La piazza può servire anche per spettacoli, ma con misura prima che si
diventi tutti sordi e nevrastenici.
Intanto io aspetto che arrivino
i tanti attesi “VIP” e spero.
margherita munarin martino
A proposito di “pane e vino”
Leggendo l’ALASSINO del
14/08/07 mi è venuto il desiderio
di rispondere alla domanda che
pone, in calce alla sua profonda
riflessione “PANE E VINO”, il carissimo Avv. SILVIO VIGLIETTI...
Caro Silvio, permetta mi rivolga a Lei come ad un amico in
quanto da anni leggo con interesse i suoi appunti arguti e giustissimi sulle pagine dell’ALASSINO oggi vorrei esprimerLe il
mio pensiero e lo faccio in questa lettera aperta con la certezza
che siamo ancora in tanti, per
quanto spesso silenziosi, a condividere i medesimi valori… Lei
pone un’interessante domanda:
“Che ne dite? Perché un gesto
così semplice come intingere il
pane nel vino a tavola viene considerato poco educato quando
dovrebbe portare alla memoria
la splendida eredità spirituale di
ogni Cristiano? La risposta che,
personalmente, potrei darLe è
fatta di tante domande che da
anni affollano la mia mente.
Perché viene considerato poco
educato un gesto così naturale e
innocuo e, giornalmente veniamo bombardati da insulti alla
nostra intelligenza e alla nostra
dignità di persone da programmi demenziali o da spot pubblicitari in cui, nella migliore delle
ipotesi, vengono esaltate l’INVIDIA e la LUSSURIA? Perché permettiamo quasi tacitamente che
i bambini crescano con idee distorte sui veri valori dell’esistenza umana grazie alla diseducazione che ci propinano attraverso la tv o i giornali messaggi
pubblicitari volti in toto a convincerci che siamo degli imbecilli, dei “perdenti” come si usa
dire, se non POSSEDIAMO (talvolta nel senso più fisico del termine!) macchine di lusso, gioielli, mobili, profumi, orologi e telefonini che fanno i miracoli e a
cui stuoli di belle donne, perennemente semi nude, fanno “le fusa” tramutandosi anche in belve
a difesa di “cotanto valore”? Io
ho 43 anni ma, ai miei tempi, a
scuola ci si commuoveva ancora leggendo le poesie del Pascoli
o i versi tratti dal quinto canto
dell’Inferno in cui il Sommo
DANTE dava voce alla tormentata anima di Francesca da Rimini
e al suo amore infelice con Paolo
Malatesta! Siamo forse tutti così
desueti ad apprezzare queste
cose anziché gli alienati mentali
dell’Isola dei famosi? Siamo forse noi quelli “strani” che in mezzo al traffico e al rumore delle sere di luglio, passando di fianco
alla villa “dei Marchesi Ferrero”
si fermano incantati dal profumo che emana il gelsomino mentre la maggioranza è affascinata
dalla “CACOFONIA A MANETTA” che si propaga dai vari pub
e si inonda il cervello di alcol per
“PROVARE EMOZIONI...”? C’è
una frase simpatica che ha detto
un anziano signore di Albenga
durante una conversazione riguardo ai valori in voga oggi: “U
MUNDU U FINISCE PE’ PASSIA!!”
...Che abbia ragione? Per quanto
indignata profondamente da
tanta “BARBARIE” continuo a
mantenere e a sostenere con
forza i miei valori... Non si adegui al “BON TON”. Grazie per
avermi offerto l’opportunità di
esprimerLe il mio pensiero. Con
affetto e stima
Marilena Massano
Unione ex Allievi
Carissimo Direttore
de L’ALASSINO,
nel numero di agosto del giornale
viene riportata una lettera da
Torino, firmata G.C. “Da un cliente
del ristorante Palma”, che allega
una poesia trovata in un vocabolario di latino e firmata da “un Salesiano alassino del 1939” (quasi settanta anni fa!).
Ho fatto una ricerca nell'archivio
dell’Unione Exallievi e ho scoperto
che all'epoca la Casa Salesiana di
Alassio vantava due grandi letterati,
don Aurelio Piccagli e don Francesco Veronesi, uno dei quali potrebbe essere l'ignoto autore di quel testo poetico. Dico dovrebbe, perchè
sono molti che nella loro giovinezza
si sono dilettati nello scrivere poesie e quindi…
Con deferenza e amicizia, cordiali saluti Antonio Tassara (presidente Regionale degli Exallievi/e di Don
Bosco)
Ringraziamento
Egregio Direttore,
Con questa mia missiva vorrei
ringraziare, a nome mio, di tutti i
miei familiari e penso anche di molti altri villeggianti della vostra splendida cittadina balneare, gli illuminati amministratori che, dopo anni di
lottizzazioni di ogni metro quadrato
di sabbia degli stabilimenti balneari,
hanno finalmente deciso di aprire
spazi di spiaggia libera con servizi
gratuiti e a pagamento permettendo
così anche a chi volesse stare in
spiaggia solo per qualche ora, e non
da mattina a sera, di non dover pagare la quota di una intera giornata
di uno stabilimento privato che per
gente comune non è una cifra propriamente irrisoria.
Penso perciò che questa sia un’iniziativa meritoria e di grande libertà
di civiltà condivisibile da molti.
Grazie ancora a tutti.
Luisa e Gianni (Soresina)
PIAZZA STALLA
(segue da pagina 3)
tiva ed esecutiva realizzabile e gestione funzionale del parcheggio
plurimo interrato e in elevazione di
Piazza Stalla”
“Valore previsto dell’investimento 9,6 milioni”
“Le domande devono pervenire al
Comune entro il 10 ottobre”.
Considerazione:
70 giorni mi sembrano pochi,
compreso il periodo di ferie per ben
studiare e valutare un’opera che
molte e giuste perplessità ha già sollevato e quindi… può anche sorgere
il dubbioso pensiero che già tutto sia
fatto!
Mi auguro nell’interesse comune
che così non sia affinché anche questa bella fetta della bella “Arasce”
non venga mangiata dal vorace cemento speculativo per avere pochi
stentati garage o posti macchina,
che rimarranno vuoti otto mesi
all’anno, anche perché soprattutto
si possono costruire con ben minor
spesa in zone periferiche (si sa…
certo non in Centro o sottocasa).
Comunque, giochi fatti o no, si gradirebbe che copia di questa lettera
fosse pubblicata sul numero di agosto affinché tanti ne facciano lettura,
ma soprattutto giungesse al tavolo
degli amministratori, delle autorità
preposte, alla Sovraintendenza ambientale della Liguria, ai membri
dell’opposizione, affinché si possano avere chiarimenti, precisazioni,
notizie complete, limpide e chiare…
e in tempo utile!
Grazie
Ambrogio Cattaneo
NdR La lettera purtroppo e pervenuta in ritardo per essere pubblicata sul numero di agosto.
Martedì 18 Settembre 2007
Una piastrella prestigiosa
PLETTRI, CHITARRE E… DANZA
Tra le più fantasmagoriche e
applaudite “serate” dell’estate
alassina va ricordata quella offerta ai cittadini ed ospiti nel grande
palcoscenico di Piazza Partigiani,
il 1° di Agosto u.sc. dalla famiglia
RIZZO.
5
«L’ALASSINO»
hanno voluto “accompagnare” i
più celebri genitori, ma MOSTRARE che l’arte e la Musica nelle famiglie dei fratelli Rizzo sono proprio… di casa!
Insomma, una serata particolare, piena di brio e di armonia in-
PIAZZA STALLA
Ill. mo Signor SINDACO
DEL COMUNE DI ALASSIO
e.p.c.
AL MENSILE L’ALASSINO
OGGETTO:
Parcheggi in Piazza Antonio
Stalla.
Quali nipoti del defunto Antonio Stalla, riteniamo nostro preciso dovere prendere posizione
avversa la decisione dell’Amministrazione Comunale volta a
trasformare una parte dei giardini, che portano il nome dell’illustre Avo, in una colata di cemento
a scopo speculativo. Riteniamo
nostro preciso dovere assumere
questa pubblica posizione per difendere, oltreché l’unico meraviglioso polmone verde nel levante
alassino, ma anche per il necessario rispetto dovuto alla memoria
del nonno Antonio Stalla. Infatti
se la collettività alassina fruisce
di questi meravigliosi giardini lo
deve al vecchio Socialista nostro
Avo il quale, impugnata in proprio
nel 1917/18 la delibera della Soc.
Agricola di Solva che per la somma di L. 25.000 vendeva l’intero
sedime detto “Orto degli agrumi”
ai nipoti del munifico donatore
Conte Luigi Morteo, vinceva così
la causa davanti al Tribunale di
Finalborgo.
Antonio Stalla fu amministratore oculato sempre ed esclusivamente nell’interesse della popolazione e nulla ha mai fatto per
proprio tornaconto. I suoi tre figli
maschi Virgilio, Libero e Bruno
hanno subito il carcere fascista
ed il confino per essere sempre
stati ideali continuatori degli insegnamenti paterni. Sarebbe pertanto da parte dei sottoscritti
mancare loro di rispetto se non
unissero la loro voce al coro di
avversione all’insano progetto di
distruggere, a mero scopo di lucro metà dei giardini che portano
il nome di Antonio Stalla.
Distintamente
terpretata da grandi esecutori
(presentati, come fa da anni, egregiamente dal prof. Andrea Gallea)
e che ha pienamente soddisfatto
gli spettatori che hanno letteralmente gremito la grande piazza.
E un “premio” ben meritato e,
forse, atteso e ambito è stata la firma della piastrella che è stata fortemente applaudita dai presenti e
che ha rallegrato coloro che, ben
conoscendo la bravura e l’arte dei
due grandi fratelli, ne ha condiviso la gioia e la meritata soddisfazione.
t.s.
CENTENARI
I Soci della S.M.S. “Fratellanza” di Moglio partecipano con affetto al prestigioso traguardo del secolo di
vita della signora RINA
SALVATICO.
Nel breve tempo di due
anni due mogliesi hanno
varcato la soglia dei Cento
anni.
La nostra piccola comunità sarà partecipe all’evento. La Signora Rina festeggia questo ambito traguardo unitamente ai figli,
nipoti, parenti ed amici che
le vogliono bene. Auguriamo quindi tanta felicità e
serenità negli anni a venire.
Per S.M.S.
“Fratellanza”
Filippo Airaldi
Moglio, 1° settembre 2007. Trattoria degli Amici: grande festa per i 100 anni di nonna Caterina Salvatico. Tanti parenti e amici si sono raccolti intorno
all’arzilla Caterina che non ha avuto problemi a soffiare sulle candeline della
torta. Alla festa non ha voluto mancare il sindaco Marco Melgrati con una targa ricordo e un mazzo di fiori.
(FOTO SILVIO FASANO)
LAIGUEGLIA
Pierina Lanteri
Ha raggiunto il traguardo
dei 100 anni nonna Pierina
LANTERI ved. Alberti nata a
Triora (Im) l’11 agosto 1907
e residente a Laigueglia da
50 anni con i figli Giuliana,
Pierina, Claudio, e Grazia, oltre a 4 nipoti e 3 pronipoti. È
stata giustamente festeggiata dal Sindaco, dott. Giuseppe Giuliano e dalla Vecchia
Laigueglia.
Anche l’A.V.A. di Alassio
aggiunge i suoi auguri più
fervidi.
Un ricordo per...
APRILE 1942
L’incontro di tre amici in occasione di una breve licenza ad
Alassio: DE ANDREIS Rinaldo, in servizio a Saseno - MORTEO Carlo
in servizio a Savigliano - CALVO Lino in servizio a La Spezia.
Antonio Stalla
Daniela Stalla
Luciano e Lida Raita
Alassio 29-08-2007
Le voci di Alassio in Austria
FOTO PRINT ALBENGA
I fratelli Guido e Luciano con le
loro magiche chitarre e con la loro
voce hanno tenuto un Concerto
vario ed applauditissimo, che fa
onore ai nostri artisti “alassini”,
ma anche alla città che li ha presentati al folto pubblico, entusiasmato dall’esecuzione sempre originale e perfetta dei due celebri
fratelli. E a far da corona alle loro
armonie i figli, quelli di Guido:
GLORIA maestra di danza, una vera libellula umana nelle sue varie
interpretazioni applaudite e convincenti e CESARE e il figlio di
Luciano, NANDO che in un brano
Rubrichetta mensile
Cara Alassio
L’estate sta finendo, un anno se
ne va e Alassio, sonnacchiosa e
sorniona, si prepara ad un lungo
inverno fatto di calma, di spiaggia
bella e caraibica e di case e condomini sbarrati e box auto vuoti.
Pare che i parametri usati per
valutare la qualità di vita di una
città o di un paese siano: servizi,
pulizia, verde, viabilità, silenzio.
Certo Alassio è sempre contro
corrente!
La pulizia: a fronte di un centro
(o meglio zona Palazzo Comunale) quasi “svizzero” si contrappongono zone (Viale Hanbury, alcuni vicoli, Regione Ciazze, zona
ospedale ecc…) degne di una bidonville.
Servizi: acquedotto e fognatura
che perdono in ogni dove, cospargendo la città da ponente a levante di un profumo di fogna da cento
euro alla goccia.
In Regione Ciazze, dai primi
giorni di luglio c’è una perdita fognaria e non si sa da dove provenga, quindi lasciamola così.
Verde: dolente nota: la collina
sempre più intasata di case (ma ci
sono i servizi, l’acquedotto, la rete
fognaria?), Piazza Stalla destinata
– a quanto ormai sembra – a diventare un parcheggio privato
con la costruzione di un cubo in
cemento armato e l’inevitabile
morte di piante centenarie.
Piazza Partigiani, assolata, senza un albero a donare un minimo
di ombra è, tra l’altro, decisamente brutta. Le palme verso il porto
che intristiscono e muoiono.
Piante fiorite in varie zone che,
senza cura, seccano inevitabilmente.
Viabilità: abbastanza buona, visto il calo dei turisti anche se con
il permesso indiscriminato di
dehors di ogni tipo (in spiaggia,
nel budello, sui marciapiedi, nelle
piazze e piazzette, nelle vie comunali) spesso si fa fatica a camminare a piedi, figuriamoci con un
passeggino (ma Alassio non è per
vocazione la città dei bambini e
delle famiglie?) o una carrozzina
per disabili.
Silenzio: forse dovrei non scrivere visto che si permette ovunque e a qualsiasi ora lo schiamazzo, la musica con i decibel a palla
fra l’indifferenza e la maleducazione con cui si risponde a chi si
lamenta. È nota l’esasperazione di
coloro che ogni notte ingaggiano
battaglie verbali, battaglie con acqua, battaglie con vasi di fiori,
battaglie con uova. Basta. Chiedo
un po’ di pace e di serenità per il
mio paese che amo e che non è
più un paese ma che sta diventando sempre più “cosa di alcuni” e
non degli alassini chiamati “tantalè” né dei proprietari di seconde
case, che non hanno voglia di
combattere durante il mese di ferie che trascorrono in Alassio ma
che assistono, attoniti, al nostro
lasciar fare.
Bentornato inverno. A queste
cose penseremo il prossimo anno.
Nella settimana di Ferragosto l'alassino trio Romantos, con le voci
magiche di Rosanna Mainieri, Marina Ferrari, Simonetta Mauti, e la chitarra di Dino Ferrari, si è esibito in
una tournée in Austria ottenendo un
ottimo successo nei tre locali tirolesi di Kitzbuel (località famosa per lo
svolgimento delle Olimpiadi invernali) e nella piazza di Oberndorf, altra celebre località turistica.
Il trio Romantos oltre a deliziare
il pubblico austriaco con il suo repertorio di canzoni italiane ha portato anche un tocco di Liguria ese-
guendo brani in dialetto genovese,
e soprattutto ha reclamizzato il nome di Alassio non solo esponendo il
grande striscione con la scritta
“Alassio”, ma distribuendo moltissimi depliants, nei quali oltre ad illustrare l'attività del Trio viene
pubblicizzata la nostra città. Un vero grande successo delle Romantos
che poi, il 31 agosto hanno chiuso
l'attività degli spettacoli al Borgo
Coscia esibendosi, con la presentazione di Andrea Gallea, di fronte ad
un folto pubblico.
L.C.
Aureliana Leppori
Cittadina Alassina
BANDO DI CONCORSO
La Società Bocciofila Alassina con sede in Alassio via
Ignazio dell’Oro n. 34,
INDÌCE
come previsto dal regolamento interno, bando di concorso
per gestione del bar ristorante della bocciofila.
Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 15
Ottobre 2007 a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di
ritorno e indirizzata a:
Associazione Bocciofila Alassina
Via Ignazio dell’Oro, 34
17021 Alassio (SV)
Le domande dovranno essere corredate dei seguenti dati:
• Nome e cognome del richiedente:
• Indirizzo e numero di telefono;
Requisiti richiesti:
• Essere iscritto al Registro Esercenti il Commercio
(R.E.C.) di cui alla L. 426/1971 per attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
Per ulteriori informazioni rivolgersi al Consiglio Direttivo.
Alassio lì, 27 Agosto 2007
L’AVA ha appreso con soddisfazione che il giornale “L’Alassino” ed il concorso dei giornalisti in erba sono stati citati nella prestigiosa rivista del Lyons Club.
6
«L’ALASSINO»
Frammenti di storia nostrana - PARTE II
(a cura di Tommaso Schivo)
CAP. 2° - A SIPÒ, DISGRESSIONE LINGUISTICA
Cento volte... che dico?… mille, diecimila volte mi sono ritrovato, volontariamente o attratto, come un pesce maldestro,
dal subdolo amo nascosto da un
verme succoso, a parlare o a
scrivere sulla efficienza dei dialetti e sulla necessità di non calpestarli e distruggerli in nome
della cosiddetta modernità. Più
di una volta ho cercato di dimostrare che proprio l’antico idioma dei padri ha espressioni così vive che la stessa lingua nazionale non riesce a ripetere e a
ripercorrere degnamente. E voglio portare un esempio. La vita
stessa è un «cammino» lungo,
aspro, difficile, contorto, pieno
di sorprese e di contrarietà. Lo
afferma anche il sommo Dante
nel suo “incipit” della Commedia. Persino Madre Natura, così
perfetta, infallibile, matematica,
precisa, instancabile (figuriamoci… gli uomini…) può trovare talvolta, sconfessando le regole immutabili, trabocchetti,
ostacoli, intralci, opposizioni,
ombre, mutamenti, scossoni,
sorprese... che ne so... un salto,
una buca, un sasso persino e chi
cammina da quelle parti, inavvertitamente inciampa, si fa male, cade, ruzzola...
Va a spiegare a parole tutto
questo “can can” nella tua madre lingua! È un problema...
Occorrerebbe una pagina intera.
In dialetto tutto è più spiccio,
più naturale, assai più semplice:
“Ho piàu ’na sipò” e dice tutto
con chiarezza. «Che cosa hai
preso?» “’na sipò... ’na sipò” e
basta.
Se, poi, la botta è particolarmente sfortunata o fastidiosa o
dolorosa e malaugurata, puoi
aggiungere una parola ancora...
“’na sipò du bellin” che non è
una nota oscena o pornografica
(come credono i non-puristi del
dialetto) e non ti disonora, ma è
solo una precisazione coreografica, di costume, un ornamento
retorico, ma eloquente e significativo. E, per spiegarmi meglio,
come il puntino sulla «i». Se, scrivendo, vuoi risparmiare tempo
e fatica… ne puoi fare a meno;
non è necessario, non è indispensabile; ma se ce lo metti... è
meglio! Ecco, “’na sipò”» e tutto
è completo e perfettamente
comprensibile se parli il tuo dialetto a uno che lo parla come te.
Ma vallo a spiegare in Italiano o
in Inglese o in Tedesco...
Sì i pignoli obiettano che c’è
anche in Italiano e che si chiama
il “puntapiedi” e non si accorgono che è tutta un’altra cosa: è la
traversa che collega i montanti
di un tavolo o di una sedia o il
punto della barca in cui il vogatore punta i piedi o persino l’accessorio che vincola al piede il
pedale della bicicletta da cor-
sa… ma che cosa c’entra tutto
questo con la “sipò”?
La “sipò” è tutta un’altra cosa
e in italiano non esiste proprio e
per spiegarla in italiano occorrerebbe un’intera pagina di vocabolario... Ma scherziamo?
Ecco perché il dialetto non
va scordato! E, forse, noi siamo
stati l’ultima generazione a impararlo e abbiamo fatto fatica,
contro tutto e contro tutti.
Mussolini non ce lo lasciava
parlare, perché noi dovevamo
essere la razza perfetta, la razza romana di Cesare e di
Augusto e non voleva accettare
che, come ora con gli extraeuropei, nel nostro DNA erano ormai entrati in pochi secoli più
di diecimila tipi di sangue diverso. Non si poteva parlarlo,
perché, poi, nei temi, a scuola,
si facevano errori e si prendevano dei «quattro», facilmente,
come si prendono facendo due
più due! Ma noi, disubbidienti,
l’abbiamo imparato lo stesso
per istrada o all’oratorio, giocando liberamente con i compagni «a l’uxé» o alle “balette, a
pormu e stecca, au pappa” o
con le “figurine” o divertendoci
alla spiaggia con la “pista” o “a
cavallu morsu o a-a careghetta
d’oru”»... L’abbiamo imparato
lo stesso, anche se con qualche
impurità, con qualche “licenza”
personale più o meno poetica o
prosaica.
Dopo quell’epoca ultima del
dialetto, i nostri figli hanno succhiato poco latte materno; usava il latte di mucca o addirittura quello in polvere e mio suocero, il vecchio Rin, lo capiva
che era finita, che i tempi erano
cambiati e in peggio quando
mestamente, ascoltando i giovanissimi nipoti, continuava a
ripetere angosciosamente: «I
me l’avé aruvinai sti belli matetti a parlogbe l’italiàn... i me
l’avé aruvinai!»
La stessa storia succede per
molte altre espressioni tipiche
e scultoree del nostro dialetto.
Va a spiegare in Italiano che cosa significa “mescò”. Se ti capita, puoi chiamare il vigile quanto vuoi che non ti dà “mancu
trà” (non ti ascolta neppure) e
tu imprechi contro la Signora
improvvida che non si è fermata (come vorrebbe la legge) a ripulire il marciapiedi con la paletta e la carta e, anzi continua
impettita a menare il suo cagnetto per la via pubblica, come se niente fudesse. E sai che
cosa è la “Schiccia”? Fattelo
spiegare da un allevatori di polli. Ma, per concludere il discorso e soprattutto per respirare
“miglior aria”, citiamo ancora
“arzì”, ma vallo a spiegare a un
“furestu” che cosa è l’«arzì»!
Occorrerebbe lo spazio necessario per un altro capitolo
come questo, ma il grande
«Capo» del Giornale non me lo
concederebbe. Chiedetelo ad
un Alassino verace... Se ve lo dovrà spiegare in italiano… forse
in mezz’ora riuscirà a farvelo
capire. Proprio per questo il dialetto non va abbandonato!
Martedì 18 Settembre 2007
PREMI FEDELTÀ AD ALASSIO
Consegnate 5 targhe fedeltà, da sinistra: La famiglia BERNORI di Trecate
(Novara) ad Alassio dal 1968 presso la pensione Arrigo - I Sigg. Jacquelin e
Willy GROSS, olandesi, frequentano i Bagni Nettuno dal 1960 - La Signora
Maddalena Gecchelin di Milano - La Signora Milvia Freschi, di Milano I sigg. Janifer e Gofrey Shew di Londra, da oltre 30 anni ad Alassio presso
l’Hotel Astra.
Posa piastrella Muretto Comune di Carignano
Autorità e folta delegazione di Carignanesi. Promotrice Miranda Ferdoso.
Fiocco Azzurro
Il giorno 26 giugno u.sc. ad Imperia è nato un
alassino DOC
ALVIERO SCHIVO
Lo annunciano con gioia la mamma Giorgia
e il papà Paolo unitamente alla nonna Giuseppina Bottelli Reghezza ed ai nonni Katia e
Dante Schivo.
All’amico Gino già Presidente A.V.A. ed a tutti i
famigliari giungano le nostre più sentite felicitazioni ed al piccolo ALVIERO auguriamo una lunga vita serena.
ORIGINALITÀ - Bagni Sergio
“Ho trovato il tesoretto”
2a SEZIONE ADULTI - Bagni Adelasia
“Adelasia mette le ali”
2a SEZIONE ADULTI - Bagni Marinetta
“To be trendy in 2007”
MIGLIOR SOGGETTO SPORTIVO - SLO n. 3
“Le 500 ad Alassio”
CASTELLO - Bagni Marco
“Il Bastione del XVI secolo”
FUORI CONCORSO - Bagni Marcella
“Lo stemma dell’Alassio Calcio”
Martedì 18 Settembre 2007
7
«L’ALASSINO»
LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce
A Bibbia - Giudici
A Bibbia - Giudici
A Bibbia - Giudici
I nemixi d’Israele
Sansun
E a ’stu puntu u se ripette a storia.
Diu u castiga e u turna a perdunò…
Cu-u tempu vegniran anni de gloria
e de batoste ch'i dan da pensò.
Populi ustili i ghe fan perde a boria.
e i-i vön da quelle tère descaussò.
Però i ghe saràn ommi de valù
ch’i lutteran pe-u populu e u Segnù.
U populu nemigu ciù accaniu
u l’era (tütti i u san) di “Filistèi”
che ün ommu grande, grossu, forte e piu
u ghe darà di grandi despiaxèi.
Pe u so valù u vegnirà adibiu
ciù vote a cumandò i surdatti ebrèi.
Ma u gh’agghistova e donne e ’sta questiùn
a ghe sarà ruvina e perdissiùn.
A mensunoli tütti, unestamènte
u nu l’è propriu u coxiu, ma u se sa
che aumancu pe quarcùn, velucemènte
ün postu in te ’stu scritti u ghe sarà:
da chi u s’è cumpurtau ciù saggiamènte
a l’autru che a testa u perderà.
Ma u l’è nurmale quande üna Nassiùn
a scorda ogni murale, ogni raxiùn.
Ciù che ün guerrieru u l’era ün aragàn...
U besögnova folu scumparì,
cuscì Dalila i gh’han messu pe-e màn
pe rimbambìlu, a-u fìn de descruvì
perché sta forsa!... E quella in tu stramàn
da furba u so segretu a ghe fa dì:
«Sùn i caveggi avüi da-u Segnù...
Guai se in sci-a testa u me passa u razù».
Débura a l'era cina d’energia
mèntre Barak e gròne u se-i schivova...
Se Gedeùn u sfiuròva l’erexia
danni u faxeva Iefte s’u parlova...
Eiscì Sansùn, cun a so farsa ardia
in fattu de murale ün pò u lucciòva.
Ma tütti quanti avevan fede in Diu!
St’urtimu, pöi, sentì cuss’u ha patiu.
A l’è a so fìn, a l’è a So perdissiùn...
U ven razau a zeru e inciccau
E pöi messu a marsì ’n te ’na prexiùn.
Ma u ghe ricresce i riççi e, anche pruvau,
di grammi u purà avene ancù raxiùn.
Cusci quande in tu Tempiu u vèn purtau
u s’arremba ai pilastri, u-i spuncia cue mai,
ün segrullùn... i sun tütti assutterrai.
U s’arremba ai pilastri, u-i spuncia cue mai…
Ün segrullùn… I sun tütti assutterrai.
MOSTRE D’ARTE
(a cura di Carlo Bertolino)
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
LELIO MENOZZI
PARTECIPANTI PIÙ PICCOLI
Bagni Alba - “Terme di Dario”
Sara Iebole
ringrazia
la zia Lina
e zia Elena
per l’affettuoso
pensiero
pubblicato su
“L’Alassino”
del mese scorso.
Giorgio Bernardinelli e il nome ritrovato
Quasi ad opporsi alla progressiva disumanizzazione della vita
e dell’arte che, rimandando soltanto a sé stessa, inevitabilmente
si annienta, Giorgio Bernardinelli
sembra aver acquisito una nuova
dimensione del tempo atta a tra-
scina giù nel fondo, improvvisamente restituiti alla legge della
pietra, del ferro, della materia
inerte. Ma ecco, una finestra si
accende nella notte, un cavallo
di candida spuma corre leggero
verso l’ignoto; il plenilunio del
durre le cose in profezie e le profezie in cose. I colori della roccia
e della carne, della sabbia e del
cielo selezionano un presente
rinnovato, in cui passato e avvenire si fondono e l’uomo può riconoscere lo stesso inebriante
fermento dell’anima che, nel dire
e nel dirsi, inventa e ritrova la
propria unità originaria.
Crocifissa al tronco della propria storia, la libertà ci osserva
come un animale da soma, grigio e immobile; un peso ci tra-
cuore penetra i sensi e li unisce
in una dolcezza sconosciuta alla
nostra carne. Questo è il paesaggio da evocare, il palinsesto
da riscoprire: il nome segreto,
sequestrato nelle viscere umane e divine di ognuno, quasi una
candela accesa, altissima che,
oltre il filo spinato della separazione e dell’angoscia, congiunge il cielo e la terra in un bagliore d’aurora. Ed è quanto ci resta, in fondo, del sogno di Dio,
visto soltanto da chi ha attraversato la vita conservando lo
spirito d’infanzia. Il santo sa che
nel confidente abbandono si
prepara la via: e lascia che il dolore del mondo gli pesi sul cuore fino a spezzarlo, fino ad accoglierlo nelle sue viscere come
un figlio, così da trasformare il
lamento in sorgente, e la sorgente nel fiume d’azzurro che
solo può traghettare gl’infelici
alle rive dell’eterno.
Ma questa sorgente – sembra
chiedersi l’artista – questo fiume d’azzurro non è forse il pianto segreto di Dio nel cuore dei
Suoi figli?
SALVAMENTO
CNAM Alassio Sant’Anna
“Il duro lavoro del bagnino”
Ogni anno (e sono parecchi) Lelio Menozzi torna alla Carletti con qualcosa di
nuovo. Nella prima quindicina di agosto (scorso) abbiamo visto vari dipinti
con l’isola Gallinara sullo
sfondo e in primo piano cavalli liberi sulla spiaggia:
visione alquanto fantastica
ma di sicuro effetto. Talvolta compaiono anche
l’ombrello e il pallone a
spicchi multicolori, suoi
soggetti emblematici da
tempo. E il trespolo, recente novità rispetto a barche
e mosconi, nonché il cavalletto con una tela iniziata,
tavolozza, pennelli e tubetti di colore (pittura nella
pittura). Ecco un giudizio
sul “nostro” del critico
Donat Conenna: «Strano
destino è quello dei pittori
atmosferici: sono felici di
rendere felice l’osservatore, vedono la parte bella
del circostante, il particolare che si vuole ricordare
(nel caso Menozzi, l’ombrello, oggetto che dimentichiamo sempre da qualche parte)… Il paesaggio
elevato ad emblema di felicità, di nitore mnemonico,
di rimpianto, anche, per i
giorni trascorsi in riviera,
quando rincorriamo felici
come bambini il pallone colorato, che le onde vogliono rubarci o quando sul bagnasciuga, assaporiamo
l’ultima risacca. Favole per
adulti, forse, quelle di Lelio
Menozzi, che vale la pena
ascoltare e vivere, pourquoi pas? nella fascinosa
sospensione atmosferica
tipica dei pensatori e degli
immaginatori “di un mondo migliore”…».
Luciana Oliveri
8
«L’ALASSINO»
Martedì 18 Settembre 2007
I 40 anni del Pannunzio 1967-2007 INCONTRI CON L’AUTORE CONCERTO PER CHITARRA
“Una tradizione che vive, una voce che Massimo Gramellini: “Ci salveranno gli ingenui” Luca Soattin all’ex Chiesa anglicana
Ed. Longanesi
conta, un’associazione che cresce”
Lo seguiamo da tempo, da solo o Francese”; J.A. Dalza “Calata ala
Queste affermazioni di Ignazio Silone sono state l’argomento della celebrazione dell’importante anniversario, avvenuta
per Alassio il 4 agosto scorso
nell’Auditorium della Biblioteca
civica.
La dottoressa Anna Ricotti,
Direttore del “Centro Pannunzio”, anche in veste di coordinatrice dell’evento, ha iniziato ringraziando il Sindaco di Alassio
arch. Marco Melgrati, l’Assessore alla Cultura dott. Monica
Zioni e il Direttore della Biblioteca rag. Roberto Baldassarre.
Ha poi elencato le principali manifestazioni organizzate dal
“Centro” ad Alassio nell’ultimo
anno e ne ha evidenziato l’idea
liberale: luogo di ritrovo culturale, apertura a tutti, spirito di
tolleranza. Ricorda la fondazione nel 1968 da parte del prof.
Pier Franco Quaglieni, con
Arrigo Olivetti. «In quegli anni
difficili perseguì il suo ideale anche durante la contestazione
con fermezza. La famiglia Quaglieni ebbe un ruolo di grande rilevanza nel Risorgimento, seguendo lo spirito laico e liberale:
in quest’ambiente si è formato
Pier Franco. In seguito lui frequenta i più rappresentativi intellettuali del tempo (Mario
Soldati, Mario Pannunzio, Arrigo Olivetti), che ai loro incontri
danno un’impronta di stile anglosassone. Costruì un profondo rapporto con i giovani, favorì
sempre il dialogo fra laici e credenti nel rispetto delle rispettive idee. Non esiste cultura senza
libertà. È un maestro contro corrente, la sua lezione è sempre
umana».
È seguita la consegna da parte
del Sindaco arch. Marco Melgrati al prof. Quaglieni di un’artistica targa in riconoscimento dei
suoi meriti, rivolgendogli calorose parole di stima.
Ha preso poi la parola il senatore prof. Francesco Forte:
«Abbiamo il protagonista di una
storia straordinaria. Mario Pannunzio era un intellettuale liberale, molto importante per la
storia d’Italia, che non viene abbastanza ricordato. Fin da ragazzo si occupò di giornalismo.
Fondò vari periodici fra i quali il
primo rotocalco italiano (Oggi),
Aprì alla cultura il grande pubblico. Si dedicò anche alla pittura e al cinema. Durante la guerra
con altri fondò il Partito Liberale, che ebbe due anime: una parte elitaria e una più progressista.
Nel 1949 diede vita al settimanale “Il Mondo” che ebbe molta risonanza: combatté la speculazione edilizia, la corruzione, il
conformismo; divenne il giornale degli intellettuali aperti, liberi
e spregiudicati; durò fino al
1966. Era anticomunista ma “di
sinistra”. Pannunzio morì nel
1968. Da queste esperienze nacque il “Centro Pannunzio” a Torino, negli anni in cui sorsero i
movimenti eversivi, per portare
avanti l’eredità de “Il Mondo”:
riuscì a svolgere attività culturale anche itinerante, non conformista, con grande libertà di pensiero, gaia, aperta. Difficilmente
in Italia se ne trovano di simili. Il
prof. Quaglieni vi si dedica completamente».
Il prof Pier Franco Quaglieni
ringrazia e narra un gustoso episodio: «Un mio zio, celebre avvocato, veniva ad Alassio negli
anni ‘50 al Grand Hotel. Mi diceva che ad Alassio si lavora anche
quando si è in vacanza. Non ero
troppo d’accordo, poi ho capito
il perché: recava con sé la bellissima (e sexy) segretaria!…
Alassio è la gioia di vivere, per
questo l’amo. - Poi prosegue Sono stato allievo del prof. Forte
anche oltre l’università. Il
Centro Pannunzio è stato un tentativo di raccogliere opinioni
sulle ali della libertà. Chi ritiene
di possedere tuta la verità non è
un laico. Questi 40 anni sono stati faticosi, c’è stata ostilità, forse
abbiamo commesso errori, ma
rivendico le scelte di fondo:
un’associazione di cultura libera e democratica, in un periodo
dove la lotta fra opposte fazioni
soffocava la libertà di espressione. La cultura non deve creare
assenso o dissenso, ma deve essere sé stessa. Uno dei tentativi
del Centro è la difesa della scuola e la fiducia nel suo futuro. Le
iniziative fatte ad Alassio rappresentano l’autentico spirito
del Centro Pannunzio».
Carlo Bertolino
Liana de Luca, nata a Zara (quando era ancora italiana) vive a
Torino. Scrittrice, poetessa, giornalista, collabora a varie riviste, fra le
quali “Vernice”. Ha pubblicato almeno 15 libri, in gran parte presentati qui ad Alassio, dove trascorre le sue vacanze estive. Ha dedicato
questo “ritratto poetico” a un personaggio caratteristico della nostra
città, il fotografo Rolando, che volentieri pubblichiamo.
Nei giardini di Palazzo Civico l’8
aprile scorso il prof. Franco Gallea
così ha presentato l’illustre personaggio: «È già stato ad Alassio ospite
di questi incontri, tiene la rubrica
“Buongiorno” su La Stampa (e anche
“La posta del cuore”). Ci sono parecchi giornali che pubblicano “occhielli” in prima pagina, ma nessuno
ha il successo di Gramellini, per due
motivi: 1) l’ingenuità (dell’uomo libero); 2) affronta i temi con leggerezza, anche quelli che ad altri sfuggono. L’impostazione del libro è originale: raccoglie gran parte dei
“Buongiorni” pubblicati fra il 2003 e
il 2007. Non lo si può raccontare, ma
il risultato è stupefacente: i suoi corsivi non perdono interesse, sembrano sempre freschi, si possono leggere singolarmente senza continuità.
C’è il ritratto del Paese vero: la società italiana è spenta, sente il senso
della solitudine, ci può salvare soltanto l’ingenuo».
Ed ora un breve sunto delle risposte di Gramellini a Gallea. «Ho dedicato il libro a mia moglie, che non è
una giornalista, ma sceglie gli articoli che scrivo (da 30 a 40 al giorno).
Seguo lo stile degli “spot”, ho un
gruppo di colleghi che mi danno de-
gli spunti. Non condivido le idee dei
sessantottini. Longanesi diceva che
“ci salveranno le vecchie zie”, che
oggi non ci sono più. È scomparso il
ceto medio, ci avviamo verso una
società di pochi miliardari e una popolazione uniforme. Io sono liberale.
L’’800 è stato il secolo del romanzo,
il ’900 del cinema, questo degli spot.
Gli uomini di potere evitano la visibilità. Il moralismo è sempre in agguato, cerco di evitarlo. Torino, dove abito, è cambiata in questi ultimi
anni, è più vivace. In Italia non abbiamo il senso dello Stato, al contrario delle altre nazioni. Gli ingenui
non sono buoni, perché ritengono di
essere giusti, hanno un senso di
umanità. L’importante non è l’idea, è
il gesto. Le lettere de “La posta del
cuore” sono vere, è positivo che siano scritte correttamente da giovani.
Ritengo che il duello più giusto sia
fra Berlusconi e Veltroni (i due
“oni”). Sono molto contento di questo libro».
Durante la conversazione sono
stati letti alcuni brani del libro.
Gramellini ha raccontato aneddoti
divertenti e ha indotto Gallea a cantare insieme a lui una parodia di
“Bandiera rossa”.
Lorenzo Beccati: “Il guaritore di maiali - Anno
Domini 1589 - Thriller storico” Ed. Kowalski
Un protagonista multiforme, genovese di nascita, alassino di adozione, ma che per ragioni professionali trascorre molto del suo
tempo a Milano, autore di testi televisivi e voce del noto pupazzone
“Gabibbo”, è anche noto scrittore.
Ha al suo attivo cinque libri, di tematiche diverse (umoristici,
drammatici, biografici), tutti presentati in questa sede: “La notte
dei commercialisti viventi” (1994);
“Storie Tattoo” (1999); “Il barbiere
di Maciste” (2002); “Il santo che annusava i treni” (2006). Questo “Il
guaritore di maiali” è il suo primo
thriller, presentato nell’Auditorium della Biblioteca civica l’11
agosto scorso.
Il professor Franco Gallea questa
volta ha avuto come ospite un amico. «È un libro importante nella storia della “porco-letteratura”. Si tratta di un romanzo “noir”. Genova
1589: è un periodo critico per la
città. Poco fuori dell’abitato c’è il
convento dei Carmelitani scalzi:
due maiali sono stati uccisi e portati in chiesa. I frati chiamano Pimain,
guaritore di maiali, per portare
avanti l’indagine. Parallelamente
un altro fatto: un serial-killer violenta e sgozza alcune ragazze. Vi è
nominato anche un paese di nome
“Arasce”. Libro avvincente, mescolanza di realtà storica e fantasia, temi forti, storie bene amalgamate,
capitoli brevi: ha le caratteristiche
del capolavoro».
Beccati: «Il libro è stato presentato nel carcere di Marassi: certo è
stata un’esperienza difficile, ma i
300 carcerati che hanno presenziato erano molto attenti. Il convento descritto c’è ancora, i frati vi
praticano l’erboristeria. Ho parlato dei maiali come fatto autobiografico, perché da bambino quando mia madre non sapeva dove lasciarmi, mi sistemava con loro, io
però sono vegetariano. Mi sono
documentato nei luoghi e nei tempi. Un Carmelitano portò a Genova
le patate (Colombo le portò in
Spagna), ma ci vollero duecento
anni prima che il tubero venisse
coltivato a scopi alimentari.. Sono
vere anche: lo spiaggiamento della
balena, la punizione della “ciappa”
e le operazioni chirurgiche da parte dei cerusici (barbieri). L’accostamento a Umberto Eco è marginale e casuale. Ho cercato di limitare il numero dei nomi e li ho ben
differenziati. La concentrazione
all’ultimo dei colpi di scena è tradizionale nei gialli. Ho visitato le
recenti mostre genovesi su Luca
Cambiaso, vi ho trovato un quadro
raffigurante tre santi, ognuno con
un animale, S. Antonio Abate ha un
maiale. A Genova ci sono due reperti ricchi di mistero: nel convento si S. Bartolomeo degli Armeni il
“Santo Mandillo”, antichissimo ritratto di Cristo che secondo la tradizione non è stato dipinto da mano umana; nel museo del tesoro
della Cattedrale di San Lorenzo il
piatto di vetro verde che si ritiene
usato nell’Ultima Cena, talvolta
identificato col Santo Graal. Al termine del romanzo ho descritto la
fine dei personaggi».
in complesso con altri strumentisti
alassini. Luca Soattin, ha iniziato lo
studio della chitarra giovanissimo,
frequentando poi il Conservatorio
“Ghedini” di Cuneo e ora il “Paganini” di Genova, dove sta per diplomarsi. Da due mesi ha iniziato lo
studio del liuto, strumento antico e
difficile, di grande fascino. Contemporaneamente frequenta l’Università di Genova. Recentemente lo abbiamo ascoltato, con altri, nel
Concerto di Musica Classica di giovani interpreti sul sagrato della
Chiesa di San Giovanni Battista, del
quale si è scritto su queste colonne.
Il 19 agosto scorso ha tenuto un
concerto come solista nell’ex Chiesa anglicana.
Ha iniziato con tre brani per
Liuto: V. Capiròla “Padoana ala
Spagnola ditta Terzetti”; J. Dowland
“Fortune”. Nonostante lo suoni da
poco tempo, ha dimostrato una
convincente padronanza dello strumento. Ha continuato con la
Chitarra, eseguendo una Sonata di
J.S.Bach e brani di F. Tàrrega, J.
Malats, J. Turina, J. Rodrigo e M.
Colonna. Entusiastici e meritatissimi gli applausi del folto pubblico
che gremiva la sala. Soattin ha contraccambiato con due apprezzati
Bis: “Augustin Barrios” di J. Florida,
per Chitarra e “Aria” di F.Caroso
per Liuto. Molti si sono complimentati con questo giovane e bravissimo musicista, motivo di orgoglio per Alassio, anche il pittore M°
Roberto Montanari che esponeva i
suoi dipinti nell’ex chiesa.
C. B.
Murialdo accoglie la Consulta Ligure
Arrivati a Calizzano e proseguendo
in direzione di Millesimo per circa sedici chilometri, dopo aver attraversato
Caragna, si arriva nel paese di
Murialdo. Nella saletta consiliare del
Comune si è riunita, domenica 9 settembre u.s., la Consulta Ligure delle
Associazioni, ospite di “Riofreddo
Insieme”, l’Associazione culturale che
aveva già dato in passato il benvenuto
caloroso al Sodalizio ligure. Inutile ribadire la cordialità, la gentilezza e l’entusiasmo con cui i vari rappresentanti
delle diverse Associazioni liguri sono
stati accolti. Le parole pronunciate dal
Sindaco prima e dal Segretario Angelo
Roascio dopo hanno veramente messo
a loro agio le tante persone presenti.
Tra i punti all’O.d.G. sono stati esaminati i seguenti argomenti:
- Progetto scuole Consulta/Regione. Come era già stato accennato in
precedenza nell’articolo che si riferiva
alla riunione di Leivi, la Consulta
Ligure in collaborazione con la Regione Liguria indìce un concorso rivolto
alle quarte e quinte elementari di tutte
le scuole della Liguria. “LIGURIA, LA
NOSTRA TERRA… La scuola riflette” –
Personaggi, tradizioni, arti e mestieri.
Questo l’argomento nel quale gli alunni, in collaborazione con gli insegnanti, dovranno cimentarsi.
Non anticipiamo alcun particolare
poiché in questi giorni le Direzioni
Didattiche hanno ricevuto o stanno
per ricevere il regolamento inviato direttamente dalla Regione Liguria. Ogni
zona avrà un referente che, per quella
ingauna a cui appartiene Alassio, sarà
il prof. Franco Gallea.
Durante la riunione il presidente
Elmo Bazzano ha letto la bozza di regolamento a cui sono seguiti i commenti da parte dei presenti. Possiamo
affermare che questo concorso darà
certamente un quadro dettagliato circa problematiche, situazioni ed orientamenti della nostra regione in un momento in cui comportamenti, consuetudini, rapporti interpersonali, ecc.
hanno subito e continuano a subire
profondi cambiamenti.
- Dizionario biografico dei Liguri illustri: 6° volume. Finalmente questo
sesto volume sta per vedere la luce.
Infatti sarà disponibile a fine settembre/primi di ottobre. Anche il settimo
volume dovrebbe essere disponibile
tra aprile e maggio 2008. Chi ha già acquistato i volumi precedenti potrà
quindi rivolgersi all’AVA per prenotazione/acquisto.
L’assemblea ha deciso di eleggere
ogni presidente della Consulta Ligure,
iniziando sin da ora con Elmo Bazzano,
socio onorario di ogni Associazione.
Come tale egli dovrà ricevere le pubblicazioni edite dalle associazioni ed
essere informato su tutte le iniziative.
Dopo la riunione tutti i partecipanti
si sono portati nella frazione di
Riofreddo – da cui l’Associazione ospitante prende il nome – e qui, dopo l’incontro conviviale e la successiva esibizione canora (sul palco predisposto
sulla piazza) di Elmo Bazzano accompagnato alla chitarra da Franco Bampi
(un duo “eccezziunale veramente”),
tutti hanno visitato il Museo “C’era una
volta”. Il commento a questa esperienza preferiamo darla con le parole del
prof. Franco Gallea che, in una occasione del passato, ebbe a scrivere: “…Il
piccolo Museo di Riofreddo ci ricorda
che nella civiltà contadina l’uomo vigilava, non era passivo. Accettava la sfida con la natura che, come madre e
provvidenza, lo chiamava alle prove
della sopravvivenza. In questo contesto i valori del contadino e montanaro
erano la fede, la solidarietà, la parsimonia, il rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente. Il silenzio teneva compagnia, le notti tenevano compagnia.
Dopo il rosario, recitato in coro, si andava al gabinetto al di là dell’aia; poi
tutti si coricavano avendo negli occhi
le emozioni di una nevicata o di una
notte stellata. Il Museo di Riofreddo ci
offre l’occasione di una riflessione su
ciò che siamo stati e ci dà una lezione
di storia e di civiltà”.
E con queste parole di Franco
Gallea, che ci commuovono e certamente ci fanno riflettere, diamo appuntamento alla prossima riunione in
quel di Sanremo a novembre. Buon lavoro a tutti.
Beppe Rizzo (per l’A.V.A.)
Il fotografo…
… più non s’incontra. Lungo la spiaggia
importunava le belle fanciulle
e le madri radiose di pargoli
con l’obiettivo pronto della antica
Leica M 5.
A piedi scalzi fissi nella sabbia
e il sorriso suadente sulle labbra.
Poi trasmigrò sul selciato sconnesso
del lungomare, il passo traballante,
l’approccio non convinto e convincente.
Ora il cellulare
riprende i fidanzati sul Muretto
e le sue foto restano
nel vecchio album dei vecchi ricordi.
LIANA DE LUCA
LIBRI-RIVISTE-VHS-CD
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
Hal Stone e Sidra Stone: “La coppia viva - Come
prendersi cura di sé e dell’altro per crescere insieme”
Ed. Crisalide
Due coniugi californiani, ognuno
con alle spalle un’esperienza matrimoniale fallita, con questo libro
cercano di estendere ad altri la loro
ritrovata serenità e armonia. A questo scopo hanno anche creato
un’associazione: la “Voice Dialogue”, per mettere in pratica questi
propositi. Nella stessa situazione
sono i traduttori italiani del libro:
Franca Errani Civita e Giovanni
Civita che lo hanno presentato il 22
agosto scorso.
Dopo il saluto del Direttore della
Biblioteca civica rag. Roberto
Baldassarre a nome dell’Assessore
dott. Monica Zioni, la serata è stata
aperta dalla signora Silvia Pelle,
alassina, facente parte di Voice
Dialogue: «È una cosa nuova e ritengo positivo creare anche qui
l’interesse per questa disciplina».
È seguito l’intervento di Giovanni
Civita: «Sono lieto di presentare
questo libro in questa bella città di
mare, come lo Stato della California,
patria degli autori. È l’ultimo (in ordine di tempo) libro di questi due
psicologi e psicoterapeuti, che da
40 anni, cioè da quando si sono incontrati, si occupano della vita di
coppia. Noi non siamo traduttori di
professione, ma siamo psicologi,
docenti all’Università di Siena.
Abbiamo anche una scuola di formazione che ha diverse sedi. A chi
può essere utile un libro come questo? A coloro che hanno (o hanno
avuto) una relazione, ma anche a
coloro che aspirano ad averla. È rivolto al rapporto di coppia, oggi più
problematico che in passato: sono
due mondi che si incontrano». E
Franca Errani Civita: «Parlerò della
teoria che sta dietro a questo metodo. Tutti abbiamo un flusso interiore. Dentro di noi ci sono delle parti
a volte in sintonia, a volte in conflitto (è un processo naturale che parte dall’infanzia), ma poi tendono a
differenziarsi: alcune prevalgono su
altre. Questo condiziona la scelta
del partner: le caratteristiche complementari si attraggono. Sarebbe
bene che le coppie scoprissero le loro parti negative prima di soffrire.
L’innamoramento può alterare le
nostre attività per compiacere il
partner, poi però la personalità torna ad affiorare. Occorre saper superare con l’impegno i momenti di crisi in nome dell’amore. Il problema
dei figli: oggi sono pochi e nei momenti critici si tende a ingigantire
l’attenzione per loro, a discapito del
rapporto di coppia. Questo libro
aiuta a superare certe difficoltà.
Talvolta è bene che una coppia si
sciolga, ma è un peccato che ciò avvenga quando ci sono buone ragioni per evitarlo».
Ca Bl
PROGRAMMA SETTIMANA AZZURRA
MESE DI SETTEMBRE
Giovedì 20:
• Schieramento della Pattuglia Acrobatica Nazionale delle “Frecce
Tricolori” PAN della Aeronautica Militare Italiana sull’Aeroporto di
Villanova d’Albenga;
• Prove Manifestazione Aerea di Alassio;
Venerdì 21:
• Apertura Mostra Statica (a cura A.V.A. s.p.a.);
• Giornata dedicata alle Scuole;
• Prove Manifestazione Aerea di Riva Ligure;
• Proiezione Filmati Hangar 1 Aero Club Savona
Sabato 22:
• Manifestazione Aerea Città di Riva Ligure;
• Mostra Statica in Aeroporto (a cura A.V.A. s.p.a.);
• Proiezione Filmati Hangar 1 Aero Club
Domenica 23:
• Mostra Statica aperta al pubblico (a cura A.V.A. s.p.a.);
• Manifestazione Aerea Città di Alassio;
• Proiezione Filmati Hangar 1 Aero Club
Lunedì 24:
“Volere volare” Giornata dedicata ai disabili
(Regione Liguria, Comune Albenga, Comune di Villanova d’Albenga,
Aero Club Savona, A.V.A. s.p.a.)
Hangar 1 Aero Club Savona:
Schermo gigante con impianto Digital Dolby Sourraund. Proiezione filmati storici e della Pattuglia Acrobatica Nazionale Frecce Tricolori dedicati alle scuole delle Province di Savona ed Imperia (prenotazione)
nelle giornate di Venerdì 21 e Sabato 22 Settembre.
Sabato 22 e Domenica 23 dalle ore 10 alle 12.30:
Proiezioni aperte al pubblico della mostra statica.
Martedì 18 Settembre 2007
I DIRITTI DEI CITTADINI
Sono nata nel secolo scorso,
nel periodo in cui la libertà di
opinione era una utopia ed i diritti delle persone erano soppressi con maniere molto rudi.
Nel mio stesso anno di nascita
è nato il “ Codice Civile”, nato bene, scritto in modo chiaro, semplice, organico. Il mio illustre
Coetaneo ha regolamentato il diritto di proprietà prevedendo la
piena proprietà del suolo, del soprassuolo, del sotto suolo, il diritto di superficie e tanto altro.
Il diritto di superficie in particolare è un diritto reale minore
di godimento su proprietà altrui
ed è disciplinato dall’art. 952 e
seguenti del Codice Civile. In parole povere consiste nel consentire la edificazione ed il mantenimento di una costruzione al di
sopra o al di sotto di un terreno
di proprietà altrui (esempio:
box/posti auto del parcheggio
sotto l’area pubblica di Piazza
Partigiani). Il diritto di superficie
si può vendere, ma se cedente è
un ente territoriale (esempio: il
Comune di Alassio) la durata del
diritto di superficie non può superare i 90 (novanta) anni e allo
scadere del termine la proprietà
della costruzione passa automaticamente all’Ente concedente
(nel nostro caso al Comune). Ma
in quali condizioni?
Sempre il mio “Contemporaneo Codice Civile” ha distinto la proprietà privata delle
persone dalla proprietà pubblica dei Cittadini (strade, piazze,
terreni appartenenti al demanio comunale, provinciale, regionale, statale).
Il Privato amministra i suoi beni con oculatezza e tutela i suoi
diritti con apposite azioni legali.
Il Cittadino dà mandato, attraverso libere elezioni, a Cittadini
che, eletti, si assumono l’onere
di amministrare correttamente i
beni di tutti, vigilando affinché
nessuno se ne appropri a scapito di altri e affinché siano tutelati i diritti di tutti.
A proposito di diritti di tutti i
Cittadini e del progetto di deturpare un’altra piazza (Piazza
Stalla) con un parcheggio interrato mi sorgono spontanee le seguenti considerazioni sul territorio comunale alassino:
- da tre lustri almeno (1 lustro=
5 anni) si hanno molti riguardi
per i diritti degli automobilisti, si
agevola la loro sosta in box privati appositamente costruiti, acquisiti in piena proprietà o in diritto di superficie a tempo determinato, o con modesti parcheggi a rotazione, a pagamento, i cui
introiti però non alimentano le
casse del Comune;
- nello stesso periodo si sono
tagliate e si continuano a tagliare
piante secolari di appartenenza
pubblica o privata. Le piante
pubbliche però vengono abbattute dopo apposita perizia che i
cittadini inconsapevolemente
pagano;
- si eliminano i giardini (es:
Giardini dei Cavalieri di Vittorio
Veneto di fronte all’ex Grand
Hotel) per fare posto ad uno
scheletrato in cemento che contribuisce ad ossigenare l’aria e
non consente ai Cittadini di serie
“B” di fruire della benefica ombra offerta gratuitamente da
piante di alto fusto. I Cittadini di
serie “B” non hanno molti diritti,
ma pagano doverosamente le
imposte comunali alla stessa
stregua di quelli di serie “A”;
- non è tenuto in considerazione il diritto dei bambini di
giocare all’aperto in pubblici
giardini già esistenti e si vuole
stravolgere quell’area (zona
Piazza Stalla) in cui dimorano
ben quarantanove piante di alto
fusto. I box concessi in buona
parte a privati non risolvono i
problemi di sosta in superficie
né per i residenti né per i turisti.
Occorrono parcheggi interamente pubblici e totalmente a
rotazione da edificare dove non
esistono spazi verdi già troppo
esigui per la popolazione residente e assolutamente insufficienti per i villeggianti;
- non è rispettato il diritto degli anziani di sedere e chiacchierare tranquillamente sotto alberi noti per averli visti crescere ed
irrobustire;
- non è rispettato il diritto dei
comuni cittadini di “fare comunella” seduti su una semplice
panchina al fresco delle piante;
- non è rispettato il diritto dei
“diversamente abili” di poter
parcheggiare facilmente in superficie perché i pochi spazi loro
riservati sono spesso occupati
da incivili che espongono un
contrassegno non spettante, ma
che sono riusciti ad ottenere
non si sa come. Che agevolazioni sono state predisposte per
questa categoria di sfortunati
cittadini nel parcheggio sotterraneo pluripiano di Piazza
Partigiani?
E che avverrà per quello di
Piazza Stalla?
- non è rispettato il diritto dei
turisti ospiti di fare una sosta in
zona protetta senza essere obbligati a sedere in un bar. Fare turismo vuol dire anche predisporre o mantenere servizi gratuiti per gli ospiti. Si dimentica
facilmente che a volte il soggiorno al mare è necessario per motivi di salute e che incide parecchio sul bilancio familiare.
Alla luce di queste osservazioni gli Amministratori Pubblici
Alassini, se effettivamente vogliono risolvere il problema del
parcheggio in Alassio devono lasciare stare Piazza Stalla, predisporre un “Piano Urbano dei
Parcheggi” di stampo pubblico e
non privatistico, non lesivo dei
diritti altrui, serio, fattibile, realizzabile con lo sforzo delle sole
casse comunali che, se opportunamente gestite, non sono così
esangui, rispettoso dei beni pubblici che vanno conservati e migliorati e non rovinati o regalati.
Enrica Carlini
Presidente dell’Associazione
“ALASSIO+TUA”
Fiocchi Azzurri
È nato, il 12 Giugno u.sc.
FABIO LUZZARA
Lo annunciano felici, mamma
Carlotta e papà Luca a cui si
uniscono, nella loro
gioia i nonni Angelo
e Sina, Renato ed
Elena Ceretta
L’Associazione
Vecchia Alassio augura al neonato ed
alla sua famiglia, una
vita lunga e felice.
9
«L’ALASSINO»
È nato il 19-07- 2007 nell’ospedale di Santa Corona
FILIPPO CELANO
per la gioia di mamma
Debora e di papà Francesco, dei nonni Felicetta e Paolo, Ines
e Ferruccio Iebole
Anche l’A.V.A.
augura al piccolo
Filippo e ai parenti
tutti tanta gioia e serenità.
XXI torneo di Scopone Scientifico Le avverse condizioni meteorologiche
non fermano il volo di linea
C’è un fiume attorno alla terra del torneo, degli sconfitti (Benetche scorre infaticabile e brioso: il ti, Guerra, Vozzola) dell’isola dei
Albenga-Roma / Roma-Albenga
gioco delle carte. Nelle sue acque famosi.
limpide, durante la settimana di
ferragosto, si sono tuffati i partecipanti al XXI torneo di scopone
scientifico “MEMORIAL DOTT.
PIO E LIBIA BENETTI” organizzato con la consueta bravura, dalla
Sig. Nuccia dei Bagni Carlo di
Alassio.
I primi ad approdare,superando tutti gli ostacoli, sono stati
BERNARDELLI Antonio (Fonzano-Belluno) PASQUARIELLO
Carmelo (Saronno); secondi CHIRICO Vito (Torino)- VALSECCHI
Luigi (Lugano); terzi MARCHISIO
Domenico (Mondovì)- CRAVINO
Pier Giuseppe (Torino).
Metafore a parte, i 28 concorrenti, suddivisi in coppie formate
col sorteggio, si sono confrontati
animatamente, come ha ricordato la Sig.ra Nuccia nel corso della
premiazione e del rinfresco, auspicando altresì una pronta riscossa, nella prossima edizione
Sottolineato anche il brillante
comportamento delle gentili
Signore Carmen e Silvia e gli errori di troppo di alcuni giocatori:
una scopa non vista, una regina
scambiata per un re, uno spariglio dimenticato e così via.
Nel giorno della festa dell’As-
sunta, durante la S. Messa nella
chiesa di Sant’Anna, il pensiero è
andato agli amici scomparsi coi
quali, in vita, si erano condivisi
affetto e familiarità.
Oggi il torneo con le sue vicissitudine, i suoi tormenti e le
sue passioni, è ormai acqua
passata. Presenti sono i visini
dei bellissimi bambini che, in
spiaggia, regalano sorrisi luminosi a tutti: lo sgambettante NICOLÒ (3 mesi) e il tranquillo
GIOVANNINO (4 mesi) «venuti
di cielo in terra / a miracol mostrare» direbbe Dante. Nei loro
occhi il sole.
RIAPRE L’ATTIVITÀ CAMPO SOLE 2007
ALLA PISCINA
IN VISITA ALLA
CAPITANERIA DI
Il 24 settembre 2007 la Piscina di Alassio riapre le attività
ALASSIO
per la stagione 2007-2008: inizieranno quindi i corsi di Scuola nuoto per bambini e adulti, i
corsi di acquagym e le attività
specifiche.
Dal 1° ottobre riprenderà l’attività agonistica della squadra
GESCO NUOTO ALASSIO con gli
allenamenti trisettimanali che
permetteranno agli atleti di essere pronti per le gare regionali
che sono in programma da dicembre 2007. Inoltre, dal 24 al
28 settembre, è prevista una
settimana gratuita di promozione dei corsi di attività motoria
in palestra e piscina, svolti in
collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali, rivolti alla terza età, che inizieranno
ufficialmente lunedì 1° ottobre
con gli stessi orari della passata
stagione.
Per i “Diversamente giovani”
e i baby, per gli atleti della squadra agonistica e gli iscritti dei
corsi di acquagym, per i bambini dei corsi pomeridiani e gli
iscritti delle scuole elementari e
medie, tutto lo staff della Piscina, che è stato confermato per
la stagione che va ad incominciare, ricorda che le iscrizioni ai
corsi iniziano lunedì 17 settembre con i seguenti orari: dalle
ore 9.00 alle ore 17.00.
Inoltre durante la settimana
che va dal 17 al 21 settembre la
piscina rimane aperta dalle ore
9.00 alle ore 17.00 per la fruizione del nuoto libero.
Per ulteriori informazioni telefonare al 0182 471278 oppure
scrivere una e-mail a [email protected]
Vi aspettiamo!!!!!
GESCO SPA
Trenta alunni del campo Sole
2007 del Comune di Alassio hanno
visitato nella giornata di ieri gli uffici del Circomare di Alassio,
nell’ambito dell’iniziativa promossa di concerto con l’Assessore alle scuole Dott.ssa Zavaroni.
Gli scolari, che erano accompagnati dai alcuni assistenti, sono
stati accolti dal Comandante T. V.
Marco Parascandolo.
Nel corso dell’incontro è stata
effettuata una visita guidata nel
porto di Alassio e sono state illustrate le attività istituzionali della
Guardia Costiera, dall’impegno alla tutela dell’ambiente marino e
delle risorse della pesca, sino alle
attività di soccorso in mare, attraverso alcuni filmati audiovisivi
presentati su supporto power
point nella sala riunioni del
Circomare, che hanno riguardato,
fra le altre, il parco regionale
dell’isola Gallinara ed il Santuario
dei Cetacei.
Sono state quindi illustrate, ad
opera del responsabile dell’unità
navale Maresciallo Piccirillo, le
principali caratteristiche delle
unità dipendenti - la MN CP545 ed
il GC A09 - e spiegato le funzioni
della strumentazione di bordo ed
il Codice dei segnali.
Al termine della visita a bordo
e dopo un breve rinfresco, gli
scolari si sono cimentati nel disegnare gli opuscoli informativi
“Per un Mare Sicuro”, contenente
le principali informazioni per una
balneazione sicura, con il logo
della Guardia Costiera ed il numero Blu 1530.
Una esperienza vissuta da tutti
i partecipanti con grande entusiasmo e curiosità.
Alassio, 31.08.2007
Martedì 21 agosto, u.sc. nonostante le avverse condizioni meteorologiche, (temporale con forte acquazzone), il volo di linea AlbengaRoma delle 16,55, è partito con 35
persone a bordo, (sulle 47 della capienza massima), dall’Aeroporto
Internazionale Clemente Panero di
Villanova d’Albenga accusando solo
pochi minuti di ritardo dovuti al
tempo necessario perché spiovesse
per qualche minuto. L’Atr 42, una
volta presa la quota di crociera (7
mila metri circa), ha poi garantito un
volo tranquillo ai passeggeri sorvo-
lando le precipitazioni sparse lungo
tutto il suo tragitto fino a Roma dove
è atterrato alle 18,30. Anche il volo di
rientro Roma-Albenga delle 19 è decollato con ben 27 passeggeri a bordo pochi minuti dopo l’orario previsto (sempre a causa del brutto tempo) ed è atterrato a Villanova d’Albenga alle 21. Il numero dei passeggeri, anche a fronte delle condizioni
climatiche avverse, è il sintomo di
come il trend di crescita del volo di
linea sia positivo.
Per ulteriori informazioni
3288.943700
GESCO Spa - Nuovo Presidente
Il 20 agosto 2007 l’Assemblea ordinaria della GESCO SPA ha designato il Dott. Davide Danio per la carica
di Presidente della Società.
Succede al Rag. Vincenzo Zarrillo
che per un decennio ha ricoperto
l’incarico.
Al Rag. Vincenzo Zarrillo, che va
a ricoprire un ruolo prestigioso alla
Marina Srl, vanno i ringraziamenti
di tutti gli amministratori e del personale della GE.S.CO. spa perché ha
saputo sapientemente gestire, in
questi anni, una società in continua
crescita.
Ricordiamo che sotto la gestione del Rag. Zarrillo la GESCO si è affermata nella conduzione sempre
più attenta ed accurata di tutte la
attività legate agli impianti in concessione, dal Palazzetto dello
Sport alla Piscina Comunale
dall’Auditorium Simonetti allo
Stadio Ferrando, dal Centro SocioRicreativo per Anziani ai parcheggi a pagamento della città.
Per salutare il Presidente uscente,
il personale della Ge.s.co. ha preparato un piccolo rinfresco a fine as-
semblea nel quale il Sindaco del
Comune di Alassio ha nuovamente
ringraziato il Rag. Vincenzo Zarrillo
per l’impegno profuso nello svolgimento del suo mandato e per gli ottimi risultati raggiunti dalla società.
Anche il personale e gli amministratori hanno voluto salutare il
Presidente con un breve e commovente discorso nel quale si sottolineava che oltre ad un grande presidente è stato per tutti anche un amico e un padre.
Il rinfresco si è poi concluso con
un brindisi propiziatorio.
Al nuovo Presidente Davide Danio
vanno gli auguri di tutta la Società
per un buon lavoro e garantendo fin
d’ora una proficua e duratura collaborazione con tutti gli operatori e
amministratori che lavorano nella
GESCO SPA.
GESCO SPA
Alassio, 3 settembre 2007
NdR Anche l’AVA augura buon lavoro al nuovo Presidente e alla
GESCO Spa.
QUINTO TORNEO DI SCALA 40
E POI… MUSICA
Nei giorni 8 e 9 agosto si è svolto, ai Bagni Pierinella il V torneo di
scala 40.
L’iscrizione era gratuita per i 64
partecipanti, grandi e piccoli tutti
clienti dello stabilimento, i quali si
sono impegnati singolarmente in allegria. Ai quattro finalisti risultati
nell’ordine: I) Piero Bussola, II)
Lorenzo MigIiavacca, III) Piergiorgio
Grugni, IV) Sabrina Ferioli; la dire-
zione ha offerto altrettanti premi…
Dopo questa divertente “faticata”, lunedì 13 agosto, i titolari dei bagni Pierinella e Bernardino hanno
voluto offrire alla clientela una serata di relax in riva al mare.
Con l’aiuto
dei rispettivi
figli, Marco,
Emanuele e
Damiano, si è
organizzato
un concerto
jazz con la
band “Little
ltaly” formata
da: Piergiorgio Marchesini alla batteria, Mario Cau
alla chitarra,
Maurizio Ditozzi al sassofono e Manuele Dechaud al
contrabbasso; durante il quale è stato offerto un
rinfresco.
Tutto ciò ha creato una piacevole ed
indimenticabile serata sotto le stelle.
Valeria e Caterina Iebole
10
«L'ALASSINO»
Alassio porto aperto
CICLISMO
Dante Schivo
L’Unione Ciclistica
Alassio vince la
Challenge della pista
a Genova
I Capitani di Alassio, formatisi alla
scuola di Finalpia, furono riconosciuti “peritissimi” ed elogiati pubblicamente dall’imperatore Carlo V
e definitivamente consacrati per la
loro bravura dal grande Andrea
Doria il quale sosteneva che nessun
marinaio al mondo può star alla pari, in valore, a quelli di Alassio.
Luca Ferrari, ad esempio, amicissimo di Andrea Doria e a lui parente
per via della madre Paola Doria dei
signori di Oneglia, dopo una rapida
carriera sulle navi della flotta spagnola, Carlo V lo nominò Contrammiraglio. Fu Luca Ferrari che riconsegnò il regno del Perù alla Corona
Spagnola. Approdato sulle coste del
Perù ed imprigionato il superstite
dei fratelli Pizzaros usurpatori, rimise sul trono dello stato sudamericano il Vicerè che aveva condotto dalla Spagna.
Carlo V lo ebbe carissimo, lodando in lui il coraggio e la perizia di
grande navigatore. Alla sua morte
avvenuta ad Alassio venne sepolto
ai piedi del presbiterio della chiesa
parrocchiale ed una lapide ne diceva i meriti.
Pacifico Giancardi fu un altro valido rappresentante di Alassio che si
distinse per la sua perizia marinara.
Partecipò alla Battaglia di Lepanto
(1571) sotto il comando di Marcantonio Colonna e molto si distinse
nella lotta contro i turchi da essere
nominato Cavaliere dell'Ordine di
Santo Stefano.
«... Et in poco tempo si aumentò in
terra d’Alassio in modo tale, che da
per tutto il mondo negoziavano, trafegavano e viaggiavano con barche e
galeoni di corso. E delle prodezze e
meraviglie lasciate al mondo da
questi nostri antenati, ne fa mentione Alessandro Battaglia Mantovano... »
Cosi scriveva nel 1636 Giancardi
mentre, sempre più si affermava tra
gli Alassini la tradizione marinara.
Tornando al livello tecnico della
nostra descrizione è il momento di
sottolineare come tre buoni punti di
ancoraggio esistevano nel territorio
di Albenga ed Alassio: il porto di
Vadino, di fronte alla Gallinara; il
porto di S. Anna nella spiaggia di
Airolo; “Portosalvo” alle Serre a ridosso di Capo delle Meire.
Gli scali per le piccole imbarcazioni e gli ancoraggi per le Coralline
(tipiche imbarcazioni adatte e armate per la pesca al corallo (Lo mar
Liguro ingenera molto corallo nel suo
fondo, a modo d'arboscello... da il
“Dittamondo” di F. degli Uberti
1360), per le ragioni specificatamente tecniche di cui parleremo, sono,
per lo più, situato vicino o davanti alle abitazioni dove vivono i marinai e
alla torre dove ci si poteva difendere. Così, infatti, scrive P.F.M.
Giancardi; «Il Paraxo, ossia torre
Beltrame (s’innalzava sul lato di
Levante del Grand’Hotel nel vicolo
che a suo ricordo prende il nome di
“vico Beltrame”) situato nel quartier
del Passo, è antichissimo e si dice che
fu fabbricato al tempo de’ Catalani,
dell’anno 800 dc. in circa all’hora che
venivano a pescare corallo nelle
spiagge e nei mari nostri, reparandosi in essa Torre da Corsari, Mori,
Saracini come si cava e vedesi dalli libri antichi che sono nelle mani del
Sig. Gio Agostino Oddo d’Albenga...»
Così le piccole imbarcazioni: e gun-
dure ciazzine di lunghezza fuori tutto di 30/32 palmi e i rapidi gozzi che
variavano tra i 16 e i 20 palmi di lunghezza (tutti costruiti con il “dritto
di prora” ricurvo all'indietro, poco
adatto a fronteggiare le grandi ondate ma indispensabile alla “governabilità” dell'imbarcazione contro le
forti raffiche di vento) venivano
sempre tirate a secco sulla spiaggia
usando la tecnica dell’invasatura
mobile costituito da una serie di
“travetti” opportunamente disposti
sotto la chiglia dell'imbarcazione.
Appena la chiglia di un gozzo toccava il fondo sabbioso della riva si operava in modo da farla poggiare su
queste assi di legno di circa 1,5 mt di
lunghezza e di 15/25 cm di larghezza
e 10/12 cm di spessore, denominate
in gergo alassino “parai”, per evitare
che affondasse nella sabbia rendendo vani gli sforzi di tirare il “gozzo”
in secco. Questi componenti dello
scalo mobile venivano spalmati, nella zona di contatto con la struttura
dell'imbarcazione, di sego (sevu) in
modo da poterla far scivolare con il
minimo attrito passando sulla sabbia fino alla sua completa uscita dall'acqua e nel suo spostamento nel sito di sosta dello scalo. I “Parai” venivano ad intervalli regolari predisposti lungo il percorso che il gozzo faceva fuori dell'acqua e quelli che lasciava dietro venivano riposizionati
davanti traslocandoli manualmente.
La forza motrice per “il tiraggio in
secco” era fornita dagli uomini dell'equipaggio discesi appena toccato
terra e da quanti erano accorsi per
aiutare, ed era “applicata” ad una robusta “corda” (a parmara) fissata alla poppa dell’imbarcazione da
spiaggiare o, per mezzo di un gancio
terminale da incastrare nella “femminella” dell’agugliotto del dritto di
poppa o ivi fissata con una braga.
Un’imbarcazione che approdava
nella spiaggia di Alassio doveva
“presentare” (cioè dirigere) sempre
la parte poppiera alla spiaggia in modo da mantenere la sua parte più
idonea, cioè la prora, rivolta alle onde del mare frangente, mentre i marinai, puntando i remi nella sabbia
del basso fondale si “apponevano”
al moto traslatorio (inflitto dal “flutto” corrente, tipico dell’onda sul
basso fondale), cercando di mantenerla, con il piano di simmetria, il più
possibile, perpendicolare alla linea
di costa. .
Affinché l’operazione del “tiraggio
a secco” fosse resa possibile con il
minimo sforzo umano e per facilitare
il lavoro di carico e scarico le imbarcazione venivano costruite “di pancia larga” (cun tantu cian), adeguatamente poco “stellate” in modo da poter “pescare” il meno possibile, e,
sempre galleggianti, avvicinarsi il più
possibile alla riva dove si effettuavano le operazioni commerciali. Strutturalmente “ciazzine” (il nome in gergo alassino deriva da “ciazza” che significa qualcosa come: zona di mare
ben conosciuta nelle vicinanze dello
scalo) queste tipiche imbarcazioni
da trasporto merci e da pesca avevano la caratteristica di poter, da cariche, galleggiare in acqua bassa fino a
toccare la zona emersa della riva per
essere facilmente caricate e scaricate e “alate” sullo scalo mobile.
Per qualsiasi informazione e per
le iscrizioni ci si può rivolgere a
Laura, telefono 339-2737608, istitutrice minibasket che ha già lavorato
nei centri di Andora, Albenga e
Loano, o a FABIO, tel. 339-1383659.
È stata attivata l’e-mail del centro:
[email protected]
Al più presto verrà creato un sito
della società dove i bambini potranno rivedersi durante gli allenamenti
e le partite!
VI ASPETTIAMO NUMEROSI E
CON TANTA VOGLIA DI DIVERTIRSI!
Si è i conclusa l’annuale “Challenge Liguria della pista” con le
quattro prove svoltesi in gare infrasettimanali allo stadio Carlini
di Genova, riservate alle categorie Esordienti, Allievi e Juniores e
con grande soddisfazione possiamo vantare lo stesso risultato di
alcuni anni trascorsi, primi nella
classifica generale per società,
davanti a tutte le altre squadre
partecipanti, la classifica finale è
la seguente:
1° Unione Ciclistica Alassio punti 61
2° S.C. Novese Fausto Coppi “” 39
3° U.S. Casano (La Spezia) “” 34
4° G.S. Genoa Bike
“” 33
5° G.S. Levante Lavagna “” 29
6° U.S. Luni (La Spezia) “” 24
7° S.C. Bordighera
“” 21
8° S. C. Rostese Liguria “” 21
Seguono altre cinque società
con punteggi minori.
Anche nel 2007, questo importante alloro regionale premia la
nostra società che da sempre dedica tante attenzioni alla specialità della pista ricavandone tante
soddisfazioni e primeggiando
nella classifica per società da circa un decennio.
I nostri atleti si impongono nelle diverse classifiche di specialità
ed ottengono i titoli di campioni
regionali da diversi anni proprio
grazie all’impegno ed alla costanza con la quale frequentano la pista dello Stadio Carlini.
Particolarmente in luce la bravissima Barbara Barberi che si è
aggiudicata la quasi totalità delle
prove, riconfermandosi campionessa regionale dopo la vittoria
ottenuta a La Spezia nella gara su
strada valida per il titolo di stradista, confermando la doppietta
uguale al risultato dello scorso
anno.
Buoni i piazzamenti delle sue
compagne di squadra, dall’alassina Sara Rinaldi a Gloria Romano,
Ilaria Volpe e Giorgia Bertone.
Da citare anche per la continuità, l’impegno ed i piazzamenti
gli allievi Alessio Violetta,
Francesco Cardone e Davide
Sanguineti che hanno fortemente
contribuito con i punteggi apportati al successo finale nella classifica per società.
Nel settore dei giovanissimi, si
sono concluse le varie prove valide per i giri della “Provincia di
Savona” e “Provincia di Imperia”
con le gare di Bardineto e di Porto
Maurizio; anche in queste rassegne i nostri tesserati hanno fatto
la parte del leone aggiudicandosi
ben undici successi finali sui ventiquattro titoli in palio, lasciando
soltanto tredici successi a tutti gli
altri rappresentanti le altre società.
Nelle classifiche finali dei due
“giri” citati vengono assegnate le
maglie che distinguono i vincitori, i nostri bravissimi giovanissimi se ne sono aggiudicate ben undici (sei nel il “Giro della provincia di Imperia” e cinque in quello
di “Savona”.
Protagonisti di queste belle vittorie sono stati:
Gloria Scarsi G/1 F. - Camilla
Pesenti G/2 F. - Alice Pesenti G/5
F. - Federico Fallico G/3 M. Filippo Bertone G/4 M. -Marco
Tomatis G/5 M.
Presto tutta la nostra validissima compagine dei giovanissimi
partirà per Treviso a disputarsi i
titoli di campionato italiano contro i coetanei provenienti da tutta
Italia, in una entusiasmante e festosa rassegna che vedrà protagonisti oltre 3000 miniciclisti alla
caccia dei titoli tricolori.
In bocca la lupo…
Pallacanestro Alassio
Per l’U.C. Alassio A.G.
ALASSIO: PORTO APERTO 3
(Continua)
PALLACANESTRO
È nata la “pallacanestro alassio”: aperte le iscrizioni
Sono aperte le iscrizioni per il
nuovo centro MINIBASKET rivolto ai
bambini e alle bambine dai 4 agli 11
anni (nati dal 1996 al 2003) di Alassio
e dintorni.
Il nuovo centro Minibasket è
denominato “PALLACANESTRO
ALASSIO”.
Il basket è uno sport molto coinvolgente dove si può correre, divertirsi, giocare di squadra e fare amicizia. L’intento è quello di creare gruppi omogenei per ogni categoria e siamo contenti per le prime disponibilità ricevute ma ne aspettiamo molte altre ancora!
Alassio, agosto 2007
Martedì 18 Settembre 2007
BOCCE
GRANDE SUCCESSO PER I CAMPIONATI
ITALIANI OVER “60” DI BOCCE
Ha avuto un grande successo di
partecipanti e di pubblico la finale
nazionale, per il titolo over 60 di
bocce, disputatasi ad Alassio. Lo
scudetto è finito in Piemonte, per il
quinto anno di fila: a vincere il titolo
italiano specialità volo a coppie (categorie C e D) sono stati infatti
Giuliano Chiaussa e Giancarlo
Murisengo, entrambi categoria C,
portacolori della Veloce Club di
Pinerolo. A tenere alto l’onore della
Liguria ci hanno pensato Guido
Gamba e Nino Gozzo della Dianese,
sconfitti 13 - 4 in finale. Sul podio sono saliti anche Orazio Dondo e Lino
Mongelso (Valmaremola Pietra
Ligure) e Tomas Coraglia e Angelo
Pagura (Piobesi), superati in semifinale rispettivamente 13 - 5 e 13 - 2 da
Veloce Club Pinerolo e Dianese.
Niente da fare per le coppie di casa
dell’Alassina, la più accreditata delle quali, quella composta da Renato
Miazza e Piero Damiano, è uscita di
scena dei sedicesimi di finale. La
manifestazione, organizzata per la
prima volta dalla Bocciofila Alassina, è stata ospitata sui campi di
Alassio (boccofila Comunale e stadio Ferrando) ed Albenga (bocciofila Palasport), registrando la partecipazione di 101 coppie, in rappresentanza dei comitati Fib di Alessandria, Aosta, Asti, Biella, Cuneo,
Genova, Imperia, Savona e Torino. A
dirigere il Campionato Italiano è stato Marco Voglino, coadiuvato dagli
arbitri Petenzi, Panizza, Nappi,
Giglio, Spampinato e Aghemo. Il
coordinamento tecnico dell’evento
ATLETICA
Abate sfiora il bronzo
alle Universiadi
Emanuele Abate ha sfiorato il podio ai Giochi mondiali Universitari,
che si stanno svolgendo in questi
giorni a Bangkok, in Thailandia. Il
giovane atleta, appena ventunenne,
che già il mese scorso aveva vinto la
medaglia di bronzo ai campionati
europei Under 21, si è infatti classificato al quarto posto nella finale dei
110 ostacoli alle Universiadi, con il
tempo di 13”62.
Per Abate si tratta di un ennesimo
importante risultato, che contribuisce a collocarlo ai livelli più alti della specialità.
Il 2007 per Abate è stato davvero
un anno ricco di soddisfazioni: dopo
alcuni successi a livello nazionale,
Emanuele si è messo in luce a
Milano, in Coppa Europa (con un
sorprendente secondo posto, con il
tempo di 13”89, battuto solo dallo
sloveno Zlatnar 13”76), poi è arrivato il bronzo agli europei, a Debrecen
in Ungheria, infine il quarto posto a
Bangkok.
“Sono soddisfatto del risultatoha detto Abate- perché una finale
mondiale è sempre un grande traguardo. Certo rimane un po’ il rammarico per aver sfiorato il bronzo.
Ma sono giovane ed in futuro spero
di fare meglio. Ora continuerò ad allenarmi ed a prepararmi: parteciperò ancora a qualche meeting per
cercare di migliorare i tempi ed ottenere così il tempo minimo per la
convocazione ai mondiali”.
Abate, che ha iniziato l’attività
sportiva quando frequentava il
Liceo di Albenga, dall’inizio di questa stagione, grazie ai buoni risultati ottenuti, è entrato di diritto a far
parte degli atleti di interesse olimpico e dovrebbe far parte della squadra azzurra per i Giochi di Pechino.
“Emanuele Abate è un talento naturale- dice di lui il professor Piero
Astengo, l’insegnante del Liceo di
Albenga che lo ha avviato all’atletica- e può avere ancora notevoli margini di miglioramento. Sono felice
che abbia corso la finale mondiale
alle Universiadi e vinto una medaglia agli europei Under 21. Spero che
continui così e che possa andare
l’anno prossimo alle Olimpiadi”.
C. A.
è stato curato da Giancarlo Cresta.
Un numeroso pubblico e condizioni
meteo e logistiche ottimali hanno
consentito il regolare svolgimento
della gara e nessun problema per
l’organizzazione che ha ricevuto
unanimi consensi. Alla cerimonia
di premiazione erano presenti, insieme al padrone di casa Adriano
Garrone, presidente dell’Alassina,
il sindaco di Alassio Marco Melgrati, in consigliere federale della
Federbocce Claudio Mamino, i presidenti dei comitati Fib di Savona e
Albenga Paolo Resio e Franco
Torrini.
La competizione si è svolta con il
patrocinio e la collaborazione
dell’assessorato allo Sport del Comune di Alassio, dell’assessorato allo Sport e Turismo della Provincia di
Savona e con il sostegno di fondazione A. De Mari Cassa di Risparmio
di Savona, agenzia immobiliare
Rinaldo Muratore e ristorante Sail
Inn Alassio.
L’Alassina vince la
classifica andorese
Successo alassino ad Andora in
una delle più antiche classiche del
mondo boccistico del Ponente, la
Coppa Ristorante il Pozzo, organizzata dall’Amicizia Andora. La Bocciofila
Alassina si è aggiudicata la gara con la
coppia formata da Renato Miazza e
Paolo Ferraris, che ha battuto in finale, per 13 a 6, la Finalese (Sergio
Jourdan e Vincenzo Ponza). Al terzo
posto hanno chiuso la Loanese
(Pietro Rinaldo Massa e Antonio Beccaria) ed il Garlenda (Mario Corona e
Domenico Enrico). Vittoria invece
della Loanese nel classico Trofeo intitolato alla memoria di Giuseppe
Burastero, il più importante appuntamento d’agosto per C e D al bocciodromo loanese.
La formazione vincente, formata
da Gian Nicola Ferrero, Giuseppe
Merlo, Antonio Beccaria, Giovanni
Motterlini ed Angelo Negro, ha avuto
la meglio, per 13 a 11, sul Martinetto
(Nicola Carsolio, Renato Toffano,
Gerolamo Sciutto e Romano Rossignolo). Si sono fermati alle semifinali l’altra formazione della Loanese
(Cravero, Moncardo, Ferrero e Vio) e
l’Arnasco (Vignola, Buzzone, Basso,
Ecca e Ferraris).
A Ranzo sui campi della locale Pro
Loco, ancora Loanese si è aggiudicata la Coppa Comunità Valle d’Arroscia (per serie C) con Aldo Mazzucco
e Giovanni Motterlini che hanno superato in finale, 13 a 9, i compagni di
società Angelo Negro e Giacomo
Belmonti. Al terzo posto il Ranzo con
Giampaolo Delfino e Giuseppe Guido.
Al Palasport di Albenga (Coppa
Pasqualini per terne di D) vittoria per
il Martinetto con Renato Toffano,
Gerolamo Sciutto e Nicola Carsolio. I
cisanesi hanno superato in finale, per
13 a 8, l’Andora di Franco Revello,
Renato Beltrame, Luigi Morotti e
Mauro Bertolino. Sul terzo gradino
del podio Bardinetese (Briozzo, Valle
e Montella) e Palasport Albenga (Brogna, Ferrari, e Calvo).
Infine al Dlf di Albenga si è svolto il
classico appuntamento del Trofeo
Trenino d’oro: ha vinto il Martinetto
con Aicardi, Sciutto e Toffano, che
hanno battuto il Dlf Albenga (che
schierava Trucco, Plando e Cardone)
per 13 a 5.
Hanno chiuso al terzo posto l’altra
formazione del Martinetto (Rossignolo, Miazza e Ferraris) ed il Val
Maremola (Dondo, Zago e Squarise).
C. Al
Claudio Almanzi
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI
ROSA BOGLIOLO
VED. AONZO
In data 30 Agosto 2007 è mancata al nostro affetto la cara mamma Rosa Bogliolo
vedova di Gaetano Aonzo, da tutti conosciuta col nome di Rosetta.
Lascia a noi figli e famiglie un vuoto
enorme. Siamo grati per sempre a Lei di
quanto ha saputo darci. Instancabilmente
ha sempre accudito con affetto noi figli facendo l'impossibile per educarci all'onestà e indirizzandoci ad una vita retta.
Attaccatissima a nostro padre Gaetano,
cui dedicò ogni istante di vita, anche dopo
la sua scomparsa nel 1980, ebbe per lui,
ogni giorno, affettuoso pensiero.
Cara Mamma, non Ti dimentichiamo
nemmeno per un attimo. Grazie!
I Tuoi figli Giuseppe e Costanzo, da Te
sempre vezzeggiati coi diminutivi Pino e
Tino.
L’A.V.A. partecipa al dolore della famiglia e porge le più sentite condoglianze.
MARIA RADICI
Cara Maria,
Sabato 18 (agosto ndr) ci hai salutato per
l’ultima volta.
Ti ricordiamo come la lottatrice della famiglia, pronta a tirar fuori grinta ed energia
per tenerci sempre uniti.
Solo ora che ci hai lasciati ci rendiamo conto del vuoto che riempivi.
Ma tu non ti preoccupare, controlla sempre da lassù e guida la tua famiglia.
(i tuoi cari)
L’A.V.A. porge ai famigliari le più sentite
condoglianze ed il cordoglio più sincero.
Martedì 18 Settembre 2007
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«L’ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
FILIPPO SEMINI
Filippo amico mio, dinanzi al tuo
corpo esanime ma alla tua anima vigile avrei voluto rivolgerti l’ultimo
saluto. Il dolore mi ha, mi ha serrato
la gola! Volevo dirti che la tua scomparsa ha privato Alassio di un cittadino probo, amante del suo paese.
Di un uomo buono. Di un valente
professionista. Se ti fosse stato possibile, so che mi avresti detto:
“Lascia perdere, Tunin”. Questa è la
verità. Ma io aggiungo che sei stato
un marito esemplare e un ottimo
papà. Della tua professione di geometra ne ha fatto un “modus vivendi”, operando con scrupolosa esattezza. Del nostro territorio conoscevi ogni angolo, ogni dettaglio di superficie e di sottosuolo. Avevi avuto
un maestro in questa branchia, il
geometra Francesco Cardani, il quale volle fossi l’erede delle sue minuziose planimetrie. E che hai voluto
che io ne possedessi le copie.
Socio del C.A.I., amasti la montagna. Con gli amici scalatori sorse sul
Colle dei Signori (CN) il Rifugio Don
Barbera. Alle eccelse altitudini hai
voluto aggiungere la difficile esperienza della discesa nelle viscere della terra a perlustrare le grotte. Diletto
e passione di un animo che credeva
in un Dio creatore di tutte le cose.
Ora di questo Dio ne contempli il
volto. Io commosso taccio.
L’A.V.A. si unisce al ricordo ed al
cordoglio del Socio Fondatore, A.
Carossino, porgendo alla vedova, ai
figli, al fratello e ai congiunti le più
sentite condoglianze.
ne odio ne risentimento nei confronti di coloro che dalla parte avversa, Ti riservarono non solo umiliazioni, ma infierirono duramente
anche sul Tuo corpo costringendoTi a lunghi. anni di degenza, lontano dalla Tua famiglia.
Ma neanche quei fendenti inferti
con il calcio di un moschetto che ti
distrussero un polmone, la clavicola
spezzata e numerose fratture in tutto il corpo, Ti fecero desistere dal rinunciare alle Tue idee, alla Tua fede.
Ma non voglio entrare in politica,
ognuno può pensarla come vuole e
meglio crede, sarà tra qualche decennio, quando il tempo con il suo
lento incedere avrà rasserenato gli
animi, che la storia potrà fare analisi obiettive e ponderate. ." Ciò che
invece mi preme stigmatizzare è la
figura di un uomo, Tu Caro Franco,
che, in un'epoca in cui ci siamo abituati ad assistere sistematicamente
ai grandi salti delle quaglie, ai cambi
delle maglie, gente che milita in un
partito. poi in un' altro e un'altro ancora e che il loro credo è solo
"Franza o Spagna purché se magna",
la Tua figura di Uomo coerente alle
Tue idee sino alla fine, merita rispetto e ammirazione.
Ed è sicuramente per questa ragione che. in occasione delle Tue
esequie, che hanno visto grande partecipazione di cittadini alassini, ho
visto molta gente sinceramente addolorata e con le lacrime agli occhi.
Tra loro a piangere la Tua scomparsa c'ero anch'io.
ROBERTO GIUDICI
VINCENZO TAVASSI
L’aero Club commemora
l’amico pilota Giudici
4/10/1997
Commovente cerimonia sabato 1°
settembre 07 nella sede dall’Aero
Club di Savona e della Riviera Ligure
a Villanova d’Albenga per ricordare
l’amico pilota Roberto Giudici deceduto in seguito all’incidente aereo
avvenuto a Lugo di Romagna lo scorso giugno. Molti gli amici presenti e
oltre ai suoi cari, personalità del
Mondo Aeronautico.
La nostra famiglia azzurra ha perso sicuramente un grande amico e
una figura di spicco, ha sottolineato
commosso Mauro Zunino, Presidente dell’Aero Club Savona, che
ha contribuito con il suo operato
nell’interesse
dell’aviazione,
dell’Aero Club, di cui faceva parte
come socio e consigliere da 1992,
dell’aeroporto e della terra ligure
con molto impegno. Non ha mancato di ricordare ancora il Capitano
Vittorio De Stasio, Comandante il
nucleo carabinieri elicotteristi di
stanza sull’aeroporto di Villanova
d’Albenga, recentemente perito nel
cielo di Scalea in compagnia del padre nel corso di una manifestazione
aerea. Nell’antistante cortile della
sede dell’aero club è stata poi scoperta la lapide che ricorda i due amici scomparsi, insieme agli altri piloti deceduti, accomunati dalla passione del volo.
AURELIA
RENATO CHIAPPELLA
9/9/1988 - 9/9/2007
G. L.
Carlo Maria Balzola
Anniversari
WALTER TEDOLDI
Caro nonno, a dieci anni dalla tua
scomparsa è sempre vivo e presente in noi il tuo ricordo, parliamo
spesso di te e ci manchi tanto.
Un forte abbraccio da tua nipote
unita a mamma e papà, zia Manuela
e nonna.
Ciao nonno con tanto affetto
PIERMAURO SENATI
15/9/1999 - 15/9/2007
FRANCO MENDOLA
Ritornando ad un lontano ma particolare e commosso necrologio per
la morte di Renato Chiappella (scritta dall’amico Mario Richero e pubblicato dall’Alassino nell’ottobre
dal 1988) la Vedova,Signora Ernestina Pagani e gli amici dell’A.V.A. vogliono ricordarlo a quanti lo hanno
conosciuto ed apprezzato per le doti di uomo onesto e di probo cittadino proprio in questo mese di settembre, in cui ricorre il 19° anniversario dalla sua morte.
Brioso e arguto per la sua intelligenza, amato per la sua affabilità,
estroso per le sue trovate sempre
simpatiche ed originali, ha lasciato
un ricordo che nei più anziani alassini il tempo non ha ancora cancellato.
RAOUL MARIANI
Il 1 Agosto 2007 a Brescia
è morto WALTER TEDOLDI
Dopo una lunga malattia e sofferenze sopportate sempre con cristiana rassegnazione, è mancato, il
29 agosto u.sc., il nostro concittadino FRANCO MENDOLA. Non si piò
non ricordare di lui la meticolosità
nello svolgimento del suo lavoro,
l’onestà della vita e l’assoluta coerenza a determinati principi a cui
credeva e che non tradì mai. Lo ricordano a quanti gli vollero bene la
moglie Marisa Boscione, la figlia
Milly con Sergio e i nipoti adorati
Matteo e Francesca, il fratello e la
sorella e i famigliari.
Anche l’A.V.A. di cui era Socio zelante si unisce alla famiglia nel cordoglio che ha colpito la città.
Caro Franco,
Ci siamo conosciuti pochi anni fa e
tra noi, nonostante l'anagrafe ci separasse di molti anni, era nata una
amicizia forte, sincera, indissolubile.
lo giovane liceale con la passione
della storia Patria contemporanea
e Tu depositario di tante esperienze vissute in pace ed in guerra, mi
affascinavi con i racconti del Tuo
passato che esponeVi con la serena
ed istintiva coscienza di raccontare il vero.
Nei Tuoi racconti non trapelava
Aveva 80 anni. Capostazione
delle Ferrovie dello Stato, fu apprezzato per il suo coerente senso di responsabilità. Da quando
era in pensione, ogni anno, e anche più volte in un anno veniva ad
Alassio, dove si incontrava con i
fratelli don Natale e don Mario.
Nutriva una entusiastica simpatia per Alassio – in particolare
per Solva – e aveva stretto cordiali amicizie con i Solvesi.
Caratteristica dominante nella
sua attività è stata una ardente
passione per gli Alpini: fu il fondatore del gruppo delle penne
nere del suo quartiere, a Brescia,
e per molti anni attivo capo-gruppo, sempre sensibile e attento alle numerose manifestazioni e iniziative che l’Associazione degli
Alpini svolgeva, specialmente a
favore dei bambini e degli anziani. Molti con simpatia lo ricordano, uomo leale e generoso. sinceramente stimato per il suo animo
aperto: per il brioso tono di sano
umorismo e un concreto senso di
ottimismo.
Un robusto spirito di solidarietà e una operosa volontà di
azione e di servizio, tipica espressione degli Alpini e grande segno
di maturità umana, hanno contraddistinto il lavoro e l’impegno
di Walter Tedoldi, che ha lasciato
una profonda stima e un vivo apprezzamento in tutti quelli che lo
hanno incontrato e conosciuto.
E come potrebbe l’Associazione Vecchia Alassio (anche a nomi
di tutti i Soci) non partecipare al
cordoglio della famiglia e dei fratelli Tedoldi, che consideriamo
autentici e nobilissimi Alassini?
Con il Tuo spirito PierMauro allunga la Tua mano e, come fosse acqua santa, benedici tutti coloro che
dicono una preghiera per Te ed io
sorridendo li ringrazierò
Vanda
GIACOMO PEDEMONTE
“MIMMO”
24/9/2006 - 24/9/2007
È ormai trascorso un anno da
quando il Caro Mimmo Pedemonte
se n’è andato.
Per la Moglie Sig.ra Iolanda e la
Figlia Rita con Roberto è una grande
consolazione sapere che Lui da lassù, con la Sua immensa Bontà e
Umanità protegge Tutti nel difficile
cammino della Vita.
Nella ricorrenza del Primo Anniversario, per ricordarLo a coloro che
Lo hanno conosciuto e stimato,
verrà celebrata in suffragio la S.
Messa Domenica 23 Settembre 2007
alle ore 18,00 presso la Parrocchia di
San Vincenzo Ferreri in Alassio.
Il 16 settembre ci ricorda il grave
lutto che ha colpito, lo scorso anno,
la famiglia Mariani. Il comm. Raoul,
nostro Socio e zelante collaboratore,
autore di libri e liriche che esaltano
spesso la nostra terra, che Egli amò
sin dalla più tenera età, ha considerato sempre Alassio come la sua seconda patria, la sua seconda “casa”.
La signora Tina e la famiglia
Mariani ricordano Raoul a quanti lo
apprezzarono e lo amarono come
cultore di arte e poesia e come “alassino” di adozione.
L’A.V.A. rinnova alla Signora Tina
ed alla famiglia il ricordo memore ed
affettuoso dell’Associazione, della
città e di molti amici.
AGOSTO 2007
FOSCHINI Aldo
RADICI Maria
SEMINI Filippo
TOMATIS Margherita
anni
anni
anni
anni
84
76
84
89
L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite
condoglianze ai loro familiari.
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«L’ALASSINO»
Progetto Danza Alassio
Via Manzoni, 19 Alassio
ISCRIZIONI AI CORSI 2007-2008
dal 20 al 28 settembre
dalle ore 16,00 alle 19,30
“Il lago suite”.
(FOTO HALL ROMANISIO)
GIOCODANZA - DANZA CLASSICA - DANZA JAZZ
DANZA CONTEMPORANEA - MODERNA
HIP HOP - TANGO ARGENTINO
e per allievi di tutte le età:
GINNASTICA ATTIVA - DOLCE - YOGA - FELDENKRAIS
I corsi della scuola di danza sono a numero chiuso
e le lezioni regolari inizieranno il 1° Ottobre
Informazioni: Tel. 0182 470364
Martedì 18 Settembre 2007
AUGURI per la Seteria
Bianchi di Intimiano!
L’A.V.A ha ricevuto in omaggio
una copia del ricco volume “I cento anni della Seteria Bianchi di
Intimiano”. La famiglia Bianchi è
da molti anni affezionata lettrice
del nostro Giornale e ci ha fornito
una prova della sua grande attività
e la storia di questi cento anni di
lavoro, corredata da fotografie
storiche e da illustrazioni pregevoli a partire dal fondatore Ettore
I Bianchi sino ai nostri giorni. È
bello seguire, attraverso le immagini e le didascalie, i ricordi e i documenti, le vicende ed i traguardi
dell’attiva azienda del Sign. Ettore
e del figlio Giuseppe, gli attestati
ed i libri di tessitura, i premi alle
Fiere ed alle Esposizioni internazionali, lo sviluppo delle macchine
e dello stesso Stabilimento, i telai
sempre più moderni, persino le
bandiere e le preghiere degli impiegati e degli operai. Poi si segue
l’attività di Fulgenzio, di Ettore II e
della moglie Daniela, i certificati di
qualità, la tessitura che diventa arte e il “boom” economico. Si apprezza l’attività ventennale di
Giuseppe Il e della moglie Anna sino al 1999 con illustrazioni tutte
da ammirare e i legami commerciali con l’Inghilterra, la Cina e il
Giappone. Stupefacente è il dizionario dei tessuti di Ettore Bianchi
e, sfogliando le belle pagine del libro, si giunge al terzo millennio
con la presentazione delle seterie
nobili, le icone in seta ed oro, le seterie per i maggiori stilisti della
moda internazionale. L’ultima parte riguarda i tipi di tessuto prodotti dalla storica ditta e si entra in
una fantasmagoria di luci e colori
che lasciano stupiti ed ammirati.
In appendice sono interessanti
il Vocabolario delle voci comasche attinenti l’allevamento dei
bachi da seta e l’industria serica
ed il” finalino” di saluto e di ringraziamento ai dipendenti e collaboratori, un esempio del libro paga mensile e l’elenco rispettoso e
pregevole di tutti i dipendenti della Seteria, dal 1928 ad oggi. Il volume, di grande pregio, è in visione
(ai Soci e non) presso la sede
dell’A.V.A., che si compiace con la
fam. Bianchi e che ringrazia per
l’affetto e l’attaccamento che da
molti anni dimostra al nostro paese ed in particolare alla nostra
Associazione.
Meteorologia
Alassina
a cura dell’Osservatorio Don Bosco
AGOSTO 2007
Possiamo dire che il mese di agosto
del 2007 è classificabile come “senza lode ma anche senza infamia”. Nulla di
particolare né in bene né in male. La nostra sintesi confermerà questo giudizio meteo.
Diverso può essere il giudizio di chi guarda il cielo,
quello vero, quello che sta molto sopra le nuvole, e sa ammirare il periodico esibizionismo dei Pianeti: Giove –
Marte - Venere si esibiscono con cadenzati intervalli: di
sera (verso sud-ovest) il pianeta gigante, Giove, immerso
nella costellazione dello Scorpione con Antares; per tutta la notte si mette in bella mostra Marte, non lontano da
Aldebaran, l’occhio del Toro (in pochi mesi Marte si troverà alla minima distanza della Terra – ne riparleremo in
dicembre); maestoso si presenta il pianeta Venere di
buon mattino, assai prima dell’alba, verso est, nella costellazione del Leone, umiliando la pur rispettabile magnitudine di Regolo. Gli astronomi guardano il cielo lontano; i meteorologi scrutano quel cielo più vicino a noi e
che ci dà il bello e il brutto tempo. Ecco allora la nostra
sintesi.
Pressione media mensile: 756,4 mmHg; medie decadali: 756,9 mmHg nella prima; 753,2 mmHg nella seconda;
758,8 mmHg nella terza.
Giorni sereni: 19 (due in meno dello scorso anno);
Giorni coperti: 2 (come lo scorso anno).
Precipitazioni totali: 18,8 millimetri, così divisi: 13,0
mm. nella seconda decade e 5,8 millimetri nell’ultima decade. La seconda decade ha fatto registrare la maggior
precipitazione (13,0 mm. il giorno 20) e l’unico giorno (il
15) senza un raggio di sole.
Umidità media: 66%; il valore maggiore è stato registrato nella seconda decade con 76% di media; più contenuti gli altri valori: 63% nella terza e 58% nella prima
decade.
Buono il comportamento medio del vento: 167 km. percorsi ogni 24 ore (quasi sette chilometri ogni ora). Il giorno più ventoso (420 Km. in 24 ore) è in data 10 agosto.
Uno sguardo al sole! 252,6 ore di limpido sole nell’arco
del mese, con 8,1 ore mediamente ogni giorno (284,1 ore
lo scorso anno con 9,2 ore al giorno!).
Nulla quindi di particolare; senza lode e senza infamia… nonostante tutte le più cupe previsioni. Ancora
una volta possiamo dire – guardandoci attorno – che la
nostra Baia ha le sue preziose regole, che non consentono confusioni.
IL DIRETTORE DELL’OSSERVATORIO
Prof. Don Natale Tedoldi
t.s. per AVA
LAUREA
Il nostro giovane concittadino Simone Marx, il 19 luglio
u.sc. si è laureato in Ingegneria
presso l’Università degli Studi
di Genova, discutendo la tesi:
“Progetto e realizzazione di un
ambiente di sviluppo per cruscotti configurabili per automobili”.
Relatore è stato il Chiar.mo
Prof. Ing. Francesco Bellotti.
Al neo dottore giungano le più
vive congratulazioni dell’A.V.A.
con l’augurio per una feconda
attività professionale.
Fiocco
Azzurro
Dopo tanta attesa finalmente
il 21 agosto u.sc. sei nato. Sei il
regalo più bello che Dio ci poteva dare. La tua nascita ha portato un raggio di luce che ci ha
riempito l’anima a me e alla
mamma. Tu non lo sai ancora
ma ti chiami ANTONIO, è un nome importante perché era il nome di tuo nonno che è stato un
grande uomo, devi esserne orgoglioso. Che Dio ti benedica.
Con tutto l’amore dei tuoi genitori Teresa Jania e Raffaele
Visciano.
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno
diritto di manifestare il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e
ogni mezzo di diffusione”.
La pubblicazione degli scritti è
subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche
se non pubblicati, non vengono
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DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A.
RESPONS.: Emanuele Aicardi
EDITORE: A.V.A.
TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla
Viale Martiri della Libertà, 30-40
Tel. 0182 50.412/3 - Albenga
Telefax 0182 50.412
REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen.
di Savona n. 149 del 30-5-1962
ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975
(già R.N.S. n. 9806)
LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11
Foto della testata: Archivio A.V.A.
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Gli articoli e le lettere devono pervenire
alla Redazione entro la fine di ogni mese
per la pubblicazione ne «L’Alassino»
del mese successivo.
A.V.A.