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18 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 11 MAGGIO 2014 Le storie Bergamo senza confini L’iniziativa Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza confini» promosso da «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con la Fondazione della Comunità Bergamasca. Per chi lo desidera è possibile ricevere gratuitamente per un anno l’edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected]. A Porto da un Nobel dell’architettura «Bergamo è al centro dell’Europa» DI ELENA CATALFAMO Nicola Natali, 37 anni, vive dal 2003 in Portogallo con la moglie Alexandra Prima l’Erasmus nel ’99 poi la tesi di laurea e il trasferimento 12 anni fa Ha lavorato per cinque anni con il Premio Pritzker Álvaro Siza «Un’esperienza straordinaria con professionisti di cinque continenti» Poi ha aperto uno studio con la compagna e da poco è nato Leonardo ergamo è la migliore porta d’en trata di una delle più belle regioni del centro Europa»: parola di architetto. Nicola Natali, bergamasco doc, dal 2003 vive a Porto e dall’estremo confine a Ovest del nostro continente non può che ammirare la posizione strategica della sua città d’origine. Nella metropoli portoghese ci è arrivato nel 1999 per nove mesi di Erasmus e ha deciso di tornarci per ultimare la tesi nel 2003 con l’università di architettura di Ve nezia (Iuav). Di lì a pochi anni è entrato nel prestigioso studio di architettura di uno dei grandi ma estri del nostro secolo: Álvaro Siza dove ha avuto l’occasione di lavo rare in uno staff con professionisti dei cinque continenti. Ha cono sciuto Alexandra, anche lei archi tetto e docente universitario, e in sieme oggi hanno un loro studio e il 22 aprile è nato il loro primo figlio, Leonardo. «B Cosa significa lavorare con un Premio Pritzker (il Nobel dell’architettura) come Álvaro Siza? «È stata un’esperienza straordi naria che mi ha segnato profonda mente: un gruppo di lavoro con colleghi di cinque continenti, pro getti al massimo livello in tutto il mondo, la possibilità di conoscere un maestro dell’architettura con temporanea. Secondo Mirko Zar dini direttore del Canadian cen tre for architecture e antico edito re di “Casabella” “Álvaro Siza rappresenta tutto ciò che l’archi tettura italiana avrebbe voluto es sere e non è stata”. Ritengo che l’architettura di Porto, nelle figure di Fernando Távora, Álvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura abbia saputo produrre alcuni tra i mi gliori esiti di un pensiero critico sulla città e sull’architettura ela borato in Italia da Aldo Rossi, Vit torio Gregotti, Giorgio Grassi». Porto, città dell’architettura per lei? «La presenza di due Nobel dell’ar chitettura in attività, l’eccellenza dell’università di architettura, l’esistenza di studi di ingegneria di livello mondiale e la concentra zione di architetture contempo ranee di riferimento in un’area ge ografica contenuta, fanno della città di Porto una destinazione esemplare per chi ama la discipli La scheda Nicola Natali 37 ANNI, ARCHITETTO, SPOSATO CON ALEXANDRA. IL 22 APRILE È NATO LEONARDO IL LORO PRIMO BIMBO Nato a: Bergamo Vive a: Porto (Portogallo) Mi mancano: La Comunità di San Fermo, Città Alta, il suono delle campane. «Bergamo sarà sempre la mia casa, spero di poter restituire quanto mi ha dato e rafforzare i legami professionali» na. Queste sono alcune delle ra gioni che nel 2010 mi hanno por tato a costituire con Alexandra Castro lo studio di architettura “Castro Natali” qui a Porto». Che tipo di progetti curate? «Nel nostro studio ci occupiamo di progetti di architettura di vario genere, sia per il settore pubblico (comuni, istituzioni, musei), che per il settore privato (aziende, im prenditori, famiglie) soprattutto in Portogallo e Italia. La tipologia e scala dei progetti è molto etero genea e varia in funzione dei com mittenti. Negli ultimi due anni ab biamo ricevuto diversi incarichi nell’area del turismo, in espansio ne in Portogallo, e della riqualifi cazione urbana, da parte degli enti locali. Due lavori fra tutti, l’am pliamento dell’Istituto culturale Mocheno, in provincia di Trento, con Andrea Bombasaro e il pro getto del Padiglione multiuso e parco urbano di Tabuaço, nella re gione del Douro in Portogallo». Trovadelledifferenzesostanziali nel l’esercizio della professione in Italia e in Portogallo? «Ritengo che uno degli aspetti più Bergamo senza confini è un progetto de «Il Made in Italy è apprezzatissimo: i grandi marchi aiutano a diffonderlo» Bergamo si trova in un punto strategico del vecchio continente «Può mettere facilmente in contatto le più grandi capitali in due ore» e «Piazza Vecchia è la più bella d’Europa come diceva Le Corbusier» Del Portogallo apprezza la capacità di valorizzare al massimo gli architetti «Bene le grandi mostra per attirare turisti da tutto il mondo in Città Alta» significativi dell’approccio porto ghese è l’importanza che viene da ta al progetto esecutivo. A Porto gli esecutivi sono dettagliatissimi, il controllo della costruzione a livel lo progettuale è totale e spesso si arriva al disegno dell’arredo, pen sato e realizzato su misura per cia scun progetto. Questo processo garantisce una profonda integra zione fra le parti e il tutto, riduce i tempi e i problemi in fase di can tiere e si traduce in un conteni mentodeicostieunaqualitàsupe riore della costruzione. Altra dif ferenza sostanziale, con evidenti risvolti qualitativi, è il fatto che la progettazione architettonica è di competenza esclusiva degli archi tetti. Gli ingegneri o i geometri (la cui categoria non esiste qui) non sono abilitati a elaborare e firmare progetti di architettura». Com’èpercepitoilMadeinItalyinPor togallo? «In Portogallo la “marca Italia” è apprezzatissima. Credo che la maggior parte degli italiani non abbia coscienza della magnitudi ne dell’interesse che l’Italia e il Made in Italy generano a livello internazionale. L’Italia ha saputo costruire un’immagine di sé stes sa, (che le grandi marche conti nuano ad alimentare con la pub blicità) come il Paese della dolce vita, caratterizzato da città mera vigliose, un clima mediterraneo, una lingua musicale, una gastro nomia senza rivali e una naturale predisposizione delle persone per l’arte, la moda, il design. L’essere italiano è, per chi vive all’estero in generale, in Portogallo in partico lare, una condizione molto ap prezzata». E Bergamo? «La città di Bergamo è poco cono sciuta in Portogallo. Chi la cono sce, solitamente, è per via dell’ae roporto, nel quale ha fatto scalo in direzione di un’altra destinazione. Chi l’ha visitata ne è rimasto com pletamente affascinato. A mio pa rere e vista da Porto, Bergamo oc cupa una posizione geografica straordinaria in Europa. La loca lizzazione di assoluta centralità, lapresenzadiunottimoaeroporto in cui operano diverse compagnie aereelowcost,ilcollegamentocon la principale arteria stradale del Nord Italia, fanno di Bergamo la migliore porta d’entrata di una delle più belle regioni del centro in collaborazione con 1 2 3 Nicola Natali, 37 anni, architetto, vive a Porto con la moglie Alexandra 1.Nicola Natali, 37 anni, di Bergamo, è partito per il Portogallo nel 1999 per un Erasmus; 2. Uno dei progetti realizzati dallo studio Castro Natali: il padiglione multiuso e parco urbano Tabuaco nella regione del Douro; 3. Nicola e Alexandra hanno appena avuto un bimbo, Leonardo Europa. Viceversa, queste infra strutture collocano le principali città europee a meno di due ore di volo da Bergamo, o da un altro punto di vista, mettono per esem pio Porto alla stessa distanza da Bergamo che Venezia, circa due ore e mezza di viaggio». Quali possono essere le sfide urbani stiche che Bergamo deve affrontare nei prossimi anni? «Ritengo che Bergamo abbia po tenzialità enormi da sviluppare. Dal punto di vista architettonico è un’autentica perla, Città Alta nel suo insieme, le Mura venete, Piaz za Vecchia, “la più bella piazza d’Europa” come diceva Le Corbu sier. Inoltre può trarre beneficio dalle opportunità che la vicinanza a Milano offre, ma con la qualità di vita di una città di media dimen sione. Penso che Bergamo debba affermarsi come destinazione e non solo come scalo, ad esempio organizzando grandi mostre in grado di attrarre migliaia di visita tori da tutta Europa». n ©RIPRODUZIONE RISERVATA Sul sito web TUTTE LE STORIE DAL MONDO LE PUOI TROVARE SU: l www.ecodibergamo.it